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Bologna, 6 Giugno 2011 IL PROCESSO INDUSTRIALE E LA MESSA IN RETE DEI SERVIZI NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI Claudio Galli Amministratore Delegato HERAmbiente SpA

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Bologna, 6 Giugno 2011

IL PROCESSO INDUSTRIALE E LA MESSA IN RETE DEI SERVIZI NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

Claudio Galli Amministratore Delegato HERAmbiente SpA

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g e a t g e a t

G E S T I O N E S E R V I Z I

P E R L 'A M B I E N T E E I L T E R R I T O R I O

ASC

Le origini

Le Aziende Municipalizzate erano strumentidegli Enti proprietari per la gestione “inprivativa” dei servizi pubblici locali. Eranodotate di buone competenze tecniche ,storicamente considerate un modello di buonagestione, ma con limitate risorse finanziariee scarsa propensione Vs attività “a mercato”.Con l’introduzione delle norme sullaconcorrenza è emersa l’esigenza di farleevolvere Vs gestioni manageriali in grado dicompetere con player internazionali e divalorizzare i propri asset.

Dalla sua costituzione ha operato per:i) rinnovare la dotazione impiantistica del

territorio per assicurare continuità del serviziosecondo i più elevati standard europei;

ii) ampliare il proprio know how tecnico,tecnologico e gestionale;

iii) estendere la propria presenza nel mercatodei Rifiuti Speciali

Ieri

OggiCon l’obiettivo di ampliare l’area territoriale diintervento per la costruzione e gestione diimpianti di recupero e smaltimento di RU ed RS.

La gestione dei rifiuti nelle aree servite da Hera: la storia

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Ambiente ArancioneCooperatief U.A.

GALA S.p.A. FEA S.r.l.NUOVA GEOVIS

S.p.A.

ASA S.C.p.A.CONSORZIO

AKHEAAKRON S.p.A.ROMAGNA

COMPOST S.r.l.

FERONIA S.r.l.

REFRI S.r.l.

75% 25%

60% 57,5% 51%

60% 51%

51%

20%

40%

SOTRIS S.p.A.

50%

50%

51% 70%

ENOMONDO S.r.l.

50%

Il Gruppo Herambiente

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EISER Infrastructure Limited: un partner per lo svi luppo

Una delle maggiori aziende del settore ambiente presenti nelRegno Unito, proprietaria di 13 discariche e del progetto direalizzazione di un termovalorizzatore di capacità pari a670.000 tonnellate nella città di Londra , il cui avvio è previstoad aprile 2011. Cory Environmental, oltre ad operare le attività diraccolta (anche differenziata) e spazzamento delle strade, hastipulato un contratto per il conferimento dei rifiuti al nuovotermovalorizzatore della durata di 30 anni con Western RiversideWaste Authority (“WRWA”), l’ente che gestisce i rifiuti di 6 tra imaggiori distretti residenziali ed industriali di Londra.

EISER Infrastructure Limited precedentemente controllatadal Gruppo Finanziario ABN AMRO e FORTIS, è oggi diproprietà di 4 partner che l’hanno acquisita attraverso unmanagement buyout.

La società è focalizzata sulla gestione delle risorsefinanziarie rese disponibili dal fondo EISER GlobalInfrastructure Fund , attraverso investimenti diretti insocietà di scopo.

EISER Global Infrastructure Fund, costituito nel 2005 ebasato a Londra , è un fondo che raccoglie 19 investitoriistituzionali, prevalentemente fondi pensione e istituzionifinanziarie . Le risorse messe a disposizione dal fondo alGeneral Partner EISER Infrastructure Limited sono pari ad€ 1,13 miliardi circa.

Ad oggi EISER ha impegnato circa il 75% della raccolta in 8investimenti strategici in Europa , tutti nel settore delleinfrastrutture . Il target d’investimento tipico èrappresentato da società il cui valore complessivo(enterprise value) è tra i 200 milioni e il miliardo e mezzodi euro . Attualmente il fondo è chiuso rispetto all’ingressodi nuovi finanziatori.

Fondi pensione e istituzioni finanziarie

Eiser Global Infrastructure fund

EISER Infrastructure Limited General Manager (gestisce i fondi)

Raccoglie i fondi

AmbienteArancione

NewCo 1 NewCo n Società di scopo

Partecipazioni

Investono nel fondo

Cory Environmental

20% 33%

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La Direttiva Europea 2008/98/CE in materia di rifiuti, entrata in vigore il 12 dicembre2008, recepita dallo Stato con D.Lgs. 205 del 3 dicembre 2010, concentral’attenzione sugli impatti ambientali derivanti dalla produzione e gestione dei rifiuti,basati sul ciclo di vita delle risorse.

Essa stabilisce la seguente gerarchia, che deve diventare il riferimento dellanormativa e della politica in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti:

Prevenzione;

Preparazione per il riutilizzo;

Riciclaggio;

Recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;

Smaltimento .

Lo smaltimento in discarica rappresenta l’ultima ratio; infatti a livello comunitario èconsiderato come obiettivo primario quello di diminuire in maniera sensibile iconferimenti dei rifiuti in discarica, fino al suo completo superamento.

Maggior enfasi al “riciclaggio ”

rispetto alla “raccolta differenziata ”

La gerarchia nella gestione dei rifiuti

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Altri riferimenti normativi

Il D. Lgs. 36/2003 in attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti prevede tra l’altro:

1. La riduzione dei rifiuti biodegradabili da smaltire in di scarica secondo i seguenti obiettivi:

entro cinque anni devono essere inferiori a 173 kg/anno per a bitante;

entro otto anni devono essere inferiori a 115 kg/anno per abi tante;

entro quindici anni devono essere inferiori a 81 kg/anno per abitante.

2. Non sono ammessi in discarica rifiuti con PCI (Potere calo rifico inferiore) maggiore di 13.000 kJ/kg.

Strategia europea 20-20-20 ovvero “Piano d’Azione 2007-2009 – Politiche Energetiche p er l’Europa”approvato dal Consiglio d’Europa di Bruxelles nelle sedute dell’8 e 9 marzo 2007.

Tale Piano prevede la realizzazione al 2020 dei seguenti obi ettivi:

+ 20% di produzione di Energia da Fonti Rinnovabili;

+ 20% di Risparmio Energetico;

- 20% di Emissioni Climalteranti.

Il Libro Verde (3 dicembre 2008) su “La gestione dei rifiuti biodegradabili nell’Unione Eur opea” prevede:

la riduzione dello smaltimento in discarica di rifiuti biod egradabili;

l’incentivazione al recupero dei rifiuti biodegradabili;

l’utilizzo come fonte di energia rinnovabile dei rifiuti bi odegradabili.

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Produzione nazionale di rifiuti per tipologia (mln to n)Produzione nazionale di rifiuti per tipologia (mln to n)

Nota: per rifiuti C&D si intendono quelli originati da costruzione e demolizione

Fonte: ISPRA 2010, dati 2008 per RS ed RU

In Italia la quota rilevante della produzione è rappresentata dai rifiuti speciali che hanno presentato tassi di crescita significativi

RS Non

pericolosi

RS

pericolosi

RS non

pericolosida C&D

RS Totali RSU Totale

2005

55.65.9

45.9 107.4

32.6 140.0

0.00

50.00

100.00

150.00

72,411,3

54,7 138,4

171

2006

32,6

Negli anni 2003-2008 il tasso dicrescita dei RS è stato del 6%,mentre quello dei RU dal 2,5%.Dal 2009, pur in mancanza didati ufficiali, la produzione deiRS è scesa sotto i valori 2008,mentre quella dei RU non ha piùsubito incrementi. Dai datiISPRA (ex APAT) i RSrappresentano l’81% dellaproduzione totale

La produzione dei rifiuti in Italia

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Altre forme di recupero 10,6%

Ecoballestoccate in Campania 3,0%

Discarica 44,9%

Trattamento meccanico biologico 22,0%

Termovalorizzatore 10,9%

Digestione anaerobica 1,2%

Compost da frazioni selezionate 7,0%Utilizzo come fonte di energia 0,4%

Il recupero energetico costituisce una frazione ancora minore tra le

tipologie di trattamento

Smaltimento rifiuti solidi urbani in Italia (2008) (%) Smaltimento dei rifiuti solidi urbani in Italia per destinazione (2006-2007-2008) (%)

Fonte: Rapporto Rifiuti APAT 2009; Elaborazioni Hera*Trattamento Meccanico Biologico

Utilizzo come fonte di energia

Compost da frazioni

selezionate

Digestione anaerobica

Termovalorizzatore

TMB* Discarica Ecoballe stoccate

in Campania

Altre forme

di recupero

0,4%

0,5%

7,0%

5,9%

1,2%

0,6%

10,9%

10,3%22,0%

21,4%

44,9%

49,1%

3,0%

2,5%

10,6%

9,8%

20062008

Si assiste ad una riduzione del ricorso alla discarica di circa 4 punti percentuali

rispetto al 2006 e ad una sostanziale stabilità per le altre forme di recupero

Le modalità di trattamento dei rifiuti in Italia

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fonti: Eurostat, Rapporto ISPRA 2009, Report 2009 e Report 2010 di Arpa Emilia - Romagna

Destinazione dei Rifiuti Urbani

Destinazione pro-capite 2009 dei rifuti (Kg/ab/anno )

414370 387

358 353

278243 233 215 212

182

171 240 200

158133

129238

65 10358

182

166 209

273

243 195259

172

66

0

5

0

100

200

300

400

500

600

700

800A

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08)

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Rom

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spra

) Sve

zia

Italia

EU

27

Gra

n B

reta

gna

Fra

ncia

Riciclaggio e Altro Incenerimento Discarica

Nota: Nei dati relativi a "Riciclaggio e altro" del l'Emilia-Romagna, elaborati sulla base del Report d i Arpa, sono compresi anche i rifiuti a recupero da bio-stabilizzazione.

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Raccolta rifiuti urbani organici e ligno-

cellulosici

Raccolta differenziata mono materiale

Raccolta rifiuti urbani secchi

Raccolta frazioni residue dei rifiuti

urbani

Raccolta rifiuti speciali solidi e fangosi

Raccolta rifiuti speciali liquidi

Impianto di compostaggio

Impianti di selezione frazioni secche

Compost venduto ad aziende agricole o

vivaistiche

Bio-stabilizzazione

Impianti di termovalorizzazione

Impianto di separazione

Inertizzazione

Chimico fisico

Vendita a consorzi di filiera carta, plastica,

alluminio, barattolame, vetro

Energia elettrica e termica

Arginature e riempimenti

Biogas/Energia Elettrica

AcquaDepuratore biologico

Discariche

Digestione anaerobica Biogas/Energia Elettrica

Sistema integrato di gestione rifiuti del Gruppo He ra

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Sistemi di raccolta nel territorio Hera - Dati 2010

Area SGR

Area pap

Area calotta

SGRSGR+I.E.B.

SGR+I.E.B.+calotta

EVOLUZIONE

SGR PAP

CAMBIAMENTO

X

HERA spa Area SGR Area calotta Area pap

Popolazione servita 2.531.999 2.389.256 82.108 60.635

N. comuni 142 121 15 6

RU t/anno 1.821.620 1.733.221 54.027 34.372

Rind t/anno 939.005 909.532 18.784 10.688

RD t/anno 882.615 823.688 35.243 23.683

RU kg/ab/anno 719 725 658 567

Rind kg/ab/anno 371 381 229 176

RD kg/ab/anno 349 345 429 391

%RD 48,5% 47,5% 65,2% 68,9%

349 345429 391

371 381 229

176

719 725

658

567

68,9%65,2%

47,5%48,5%

-

100

200

300

400

500

600

700

800

900

1.000

HERA spa Area SGR Area calotta Area pap

RD kg/ab/anno %RD Rind kg/ab/anno RU kg/ab/annokg/ab/anno

2.531.9

2.389.2

82.10

60.63

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“Sulle tracce dei rifiuti”: dove va a finire la racco lta differenziata?

Nel 2010 abbiamo pubblicato per la primavolta una rendicontazione sulladestinazione dei rifiuti raccolti in mododifferenziato.

Nel 2009 abbiamo recuperato il 91,1%della quantità di carta, verde, organico,vetro, plastica e metalli che hai differenziato.All’interno dei cerchi colorati è indicatala percentuale recuperata per ognimateriale.

Con questa iniziativa vogliamo averee fornire garanzie dell’avvenuto recuperodi rifiuti raccolti in modo differenziato.

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Evoluzione % RD

Nel 2010 la raccolta differenziataè stata pari al 47,8%, 3 puntipercentuali in più rispetto al 2009.

In Italia la raccolta differenziatanei comuni capoluogo è statanel 2009 pari al 30%.(fonte Legambiente)

La raccolta differenziata procapite èstata nel 2010 pari a 340 Kg (+10%rispetto al 2009 e +59% rispetto al2006).

% raccolta differenziata

31,2%

44,8%47,8%

30%

40,5%36,0%

42,0%

2006 2007 2008 2009 2010 Italia2009

NordItalia2009

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Recupero energetico e smaltimento

Raccolta/Mercato

Selezione/recupero

WTE

Trattamento chimico-fisico

Digestione anaerobica

Discariche

� Efficienza ed efficacia gestionale

� Massimizzazione della produzione di energia verde

� Innovazione tecnologica e di know how

Raccolta urbani

Mercato speciali non pericolosi e pericolosi

� Miglioramento della qualità del servizio

� Efficientamento filiera e servizi

� Sviluppo commerciale proattivo

Recupero di materie

Riciclo e recupero materiali

� Presidio capacità realizzativa

� Accrescimento flessibilità nella gestione dei flussi

� Valorizzazione prodotti e materia recuperabile

Ciclo dei rifiuti

Le filiere nella gestione dei rifiuti

Linee guida

Rec

uper

o e

Sm

altim

ento

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Sviluppo degli impianti di termovalorizzazione

In sette anni il Gruppo ha realizzato cinque nuovi impianti investendo 460 M €

Nel 2008 è stato reso operativo il progetto ditelecontrollo di tutti gli impianti WTE del Gruppo chegarantisce:

� l’omogeneità della gestione� la migliore fruibilità delle informazioni� la condivisione delle best practices� l’omogeneizzazione impiantistica� il monitoraggio degli impatti generati dalle emissioni

Nuovi WTE Capacità (kt)Entrata in esercizio

Bologna (FEA) 220 giu '04Ferrara 130 / 142* nov. '07Forlì 120 ago. '08Modena 180 + 60 apr. '09Rimini 120 + 55 giu. '10

totale 885 / 897 6 aa.*130 kt da AIA e 142 kt da VIA

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Altre iniziative con investimenti di oltre 250 M€

Acquisizione di Ecologia Ambiente da ENI-Ambiente: investiti quasi 50 M€

per estendere la dotazione impiantistica nel settore del trattamento dei RSP e

RSNP, grazie agli impianti esistenti in via Baiona (RA) realizzati per soddisfare

la domanda espressa dall’attiguo polo chimico e dal mercato nazionale. Nel

2008 ad EA è stato conferito il Ramo d’Azienda BURS per aggregare in un solo

soggetto le responsabilità sulle attività “a mercato”.

Completata la realizzazione di impianti di compostaggio : Ostellato, Rimini, Lugo, Sant’Agata Bolognese e

Ozzano

Realizzato l’ampliamento di numerose discariche : Baricella, Galliera, Cesena, Ravenna RNP,

Ravenna Sotris, Civitella, Modena, Zocca, Fiorenzuola; ed in corso

Imola, Ravenna, Finale E., Baricella

Realizzato l’impianto di TMB di Imola Tre Monti

Realizzato l’impianto di Dry-fermentation di Cesena

Altri impianti: adeguamento chi-fi-bi, impianti di selezione, Disidrat ….

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Leadership in Italia - trend dei rifiuti trattati

Rifiuti speciali trattati (ton/000)

3.321 3.6833.3962.7322.791

2.172

1.360

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Rifiuti trattati (ton/000)

5.115 5.4005.1584.3984.515

3.775

2.676

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Rifiuti trattati da impianti WTE (ton/000)

735801

451614 598 599 622

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

E.E. prodotta (GWh/anno)

491585

158260 306

359411

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

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Herambiente presenta un’eccellenza nella dotazione impiantistica , potenziata nel corso

degli ultimi otto anni, vantando oltre 70 impianti in grado di coprire l’intera gamma dei

possibili trattamenti e valorizzazioni dei rifiuti.

0

20

40

60

80

Tras

bord

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3

Tota

l

16

33

28

77

Impianti solo per rifiuti urbani

Impianti per rifiuti urbani e speciali non pericolosi

Impianti per rifiuti speciali

La dotazione impiantistica

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Evoluzione % RU smaltito in discarica

La quota rifiuti urbani raccolti e smaltiti in disc arica (a valle di pretrattamenti)

Nel 2010 Hera ha conferito in discaricail 25% dei rifiuti urbani raccolti (eranoil 30,1% nel 2009).

In Italia , il ricorso alla discarica per i rifiutiurbani è stato del 44,9% nel 2009 mentrenell’UE15 è stato del 30,9%.(Fonte: Eurostat)

37,0% 37,3%

44,9%

30,9%

36,0%

30,1%

25,0%

2006 2007 2008 2009 2010 UE152009

Italia2009

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Le emissioni dei termovalorizzatori

Le concentrazioni di emissioni in atmosferadei termovalorizzatori sono mediamentepari al 13% dei limiti stabiliti dalla leggeper i parametri monitorati in continuo:ciò significa che le concentrazioni sonodell’87% più basse rispetto al consentito .

Significativi miglioramenti si sono raggiuntigrazie alla realizzazione dei nuovi impiantidi Ferrara e di Forlì, avviati nel 2007 e 2008e dall’avvio delle nuove linee di Modenanel 2009 e Rimini nel 2010.

Emissioni dei termovalorizzatori rispetto ai limiti di legge (D.Lgs. 133/2005), parametri

monitorati in continuo

26,1%

22,4%21,2%

19,3%

17,1%

13,4% 13,0%

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

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Evoluzione Kg/ab*a R.Ind. per struttura territoriale

* Energia elettrica e termica prodotta dagli impianti** Media delle variazioni delle emissioni totali deiparametri monitorati in continuo: polveri, acidocloridrico, ossidodi azoto, ossidi di zolfo, monossido di carbonio,acido fluoridrico, carbonio organico totale (D.Lgs.133/2005)

Operazione trasparenza: controlla le emissioni on-line!

Da ottobre 2008 è attiva la pubblicazionedei valori medi semiorari delle emissioniaggiornati ogni 30 minuti. www.gruppohera.it

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Recupero/riciclo rifiuti urbani e assimilabili

La qualità materiali da destinare a riciclo

Il Gruppo Hera si è posto l’obiettivo di ottenerlo attraverso :

�L’incremento del rendimento delle attività di selez ione per ricavare materiali di migliore qualità e ridurre scarti e sovvali;

�raccolte più selettive su alcune frazioni (es. mono materiali, anziché multimateriali) .

Potenzialità complessiva degli impianti Herambiente attualmente disponibile per riciclo/recupero materia da RSU

§§ Compostaggio / biostabilizzazione e digestione a naerobica di FORSU / frazioni umide da selezione meccanica + verde per oltre 500.000 ton/a di potenzialità di trattamento (comprese le controllate)

§§ Recupero materia con impianti selezione per il recupero e la valorizzazione delle frazioni secche da RD ( attraverso controllata Akron dotata di 5 im pianti e un altro in progetto) con una potenzialità di trattamento attuale di oltre 350.000 ton/a

La potenzialità installata degli impianti di recuper o e riciclaggio è uguale a quella degli impianti di termovalorizzazione

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Riciclo e recupero materia

Carta e cartone

Principali filiere Mercati target

� Piattaforme Comieco � CONAI, etc.� Libero Mercato (Italia ed estero)� Cooperative di Raccolta (es. Il Solco)

� Lavorazione legno/pannelli� Floricultura� Società produttrici di fertilizzanti� Agricoltura

� Vetrerie� Trasformatori del vetro

Aziende del Gruppo produttrici

Le attività del Gruppo Hera nel settore riguardano: il riciclaggiodelle frazioni biodegradabili mediante la produzione di compost, il recupero per le altre frazioni

� Fonderie� Trasformatori dei metalli

Filiera del recupero e riciclaggio delle materie

Legno/Compost

Vetro

Metalli

� Piattaforme Comieco (es. CBRC)� Libero Mercato (italia ed estero)� Cooperative di Raccolta (es. Il

Solco)

Plastica

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Il 18 aprile 2011 la Giunta della Regione Emilia-Romagna ha a dottato il “SecondoPiano triennale di attuazione del Piano Energetico Regional e 2011-2013”, il quale èora sottoposto all’iter di approvazione da parte dell’Assem blea Legislativa.

Tale Piano tra l’altro prevede il raggiungimento dei seguen ti obbiettivi:

Piano Energetico Regionale

Situazione al 2009 (MW)

Situazione al 2010 (MW)

Obiettivi al 2013 (MW)

Obiettivi al 2020 (MW)

Produzione elettrica Fotovoltaico 95 230 600 - 850 2000 - 2500

Produzione elettrica Biomasse 371 430 600 1900

Produzione termica Biomasse 100 120 500 - 750 1500 - 235 0

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Il recupero di energia

WTE

Discariche

Digestori Anaerobici

Termovalorizz.Biomasse

� WTE FEA� WTE Ferrara� WTE Ravenna� WTE Ravenna Ecologia Ambiente� WTE Forlì� WTE Rimini� WTE Modena

� WTE FEA� WTE Ferrara� WTE Ravenna� WTE Ravenna Ecologia Ambiente� WTE Forlì� WTE Rimini� WTE Modena

� Centrali Biogas� Discariche� Centrali Biogas� Discariche

� Digestore Anaerobico Spilamberto� Biogas da Depuratori� Nuovi Digestori per Progetto Biomasse

� Digestore Anaerobico Spilamberto� Biogas da Depuratori� Nuovi Digestori per Progetto Biomasse

� Biomasse nei WTE (no MW aggiuntivi)� Nuovo impianto Biomasse sul

Territorio

� Biomasse nei WTE (no MW aggiuntivi)� Nuovo impianto Biomasse sul

Territorio

96 MW 107 MW

14 MW 24 MW

3 MW 9 MW

0 MW 13 MW

Bio

mas

se/B

ioga

s

Potenza Installata2009C 2014Tipologia Impianti Impianti

113 MW 153 MWTotale

L’incremento della capacità di trattamento è orient ata, oltre che al recupero di materia, al recupero energetico e alla valorizzazione delle biomasse già nella disponibilità del Gruppo (realizzazione di n uovi

digestori anaerobici Dry e sfruttamento capacità no n utilizzata di termovalorizzazione)

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GWh

Energia elettrica ceduta alla Rete

2009C

355

67

423

2014

53

572

4436

706

WTE

Discariche

Digestori

Nuovi Digestoriper ProgettoBiomasse

Termovalorizz.Biomasse

+ 283

Il completamento dello sviluppo impiantistico

unito alle nuove iniziative legate al “Progetto

Biomasse” determinano un incremento di energia

ceduta alla rete di 283 GWh

Il recupero energetico: la produzione al 2014

+ 67%

L’energia complessivamente ceduta alla rete aumenta di ca. il 67% al 2014, confermando la ricerca del recupero energetico come linea di sviluppo del Gruppo

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Il recupero energetico: i Certificati Verdi

2009C

158

158

2011

323

323

2014

482

482

GWh

Energia elettrica con diritto ai Certificati Verdi Progetti con produzione aggiuntiva di CV

Crescita dell’energia elettrica riconosciuta come f onte rinnovabile e quindi con diritto ai Certificati Verdi

� Completamento WTE

� Progetto Biomasse (include WTE e Digestori Dry: Rimini, Lugo, Modena, Ostellato e Bologna)

� Centrali Biogas (Lugo, Ravenna, Tre Monti, il Pago, Caruso (MO) , Baricella (BO), Galliera (BO), La Busca (FC), Nuova Geovis, Romagna Compost, Zocca (MO))

� Digestori Anaerobici Wet (Spilamberto)

� Combustione biomasse in partnership

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Fotovoltaico su discariche esaurite

A livello complessivo, l’utilizzo di discariche esaurite per la realizzazione di parchi fotovoltaici, considerato che:

• La latitudine dei siti permette di prevedere 1.150 ore di sole/anno equivalente;

• 1 MWh prodotto da fotovoltaico evita l’emissione di 0,53 t di CO2;

• 1 MWh prodotto da fotovoltaico evita l’utilizzo di 0,086 TEP;

In questo modo si potranno produrre fino a circa 55 .000 MWh/anno

evitando l’emissione di 29.000 t di anidride carbon ica equivalente ed il

consumo di 4.700 Tonnellate Equivalente Petrolio.

Denominazione gruppoSuperficie utile

(mq)Potenzialità

(kW)

Energia elettrica prodotta all'anno (MWh)

Tonnellate di CO2

evitate

Tonnellate equivalenti di petrolio

non utilizzato

Gruppo 1 792100 34926 44792 23740 3852

Gruppo 2 236200 8604 9895 5244 851

Totale 1028300 42590 54687 28984 4703

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Un focus sul progetto Biomasse

Potenza di ca. 12,7 MWe

Alimentazione a Biomasse solide per complessivi 140.000 ton./anno

In particolare l’impianto è autorizzato al trattamento di prodotti classificati secondo codici CER per 114.000 ton./a tra cui :

• fino a 13.000 ton/a di CDR

• Biostabilizzato, sovvallo da separazione meccanica

L’Impianto di Enomondo L’Impianto di Romagna Compost

Potenza di ca. 1 MWe

Alimentazione a Biomasse solide per complessivi 40.000 ton./anno

In particolare l’impianto è autorizzato al trattamento di rifiuti classificati secondo codici CER per 40.000 ton./a tra cui :

• Frazione umida da RD

• Frazione umida da separazione meccanica

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WTE Ferrara

WTE Rimini

WTE Ravenna

WTE Modena

WTE Forlì

Localizzazione impianti autorizzati per RNP

WTE Bologna

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Il termovalorizzatore di Modena

Entrata in esercizio Linea 4 Aprile 2009

Potenzialità linea 4 22,4 t/h con PCI 3000 kcal/kg (12550 Kj/kg)

Capacità termica complessiva 78 MWt (67100 Mcal/h)

Potenza nominale turbina 24,8 MWe

Ore di funzionamento in un anno 7700

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Entrata in esercizio Novembre 2007

Numero di linee 2

Potenzialità 9,6 t/h per 2 linee con PCI 2500 kcal/kg

Capacità termica complessiva 55,8 MWt (48.000 Mcal/h)

Potenza nominale turbina 12,84 MWe

Massima potenza termica producibile 25,8 Gcal/h

Ore di funzionamento in un anno 7700

Il termovalorizzatore di Ferrara

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Entrata in esercizio Ottobre 2004

Numero di linee 2

Potenzialità 600 t/g con PCI 2800 kcal/kg

Capacità termica complessiva 81,4 MWt (70.000 Mcal/h)

Potenza nominale turbina 22,0 MWe

Massima potenza termica producibile 24 Gcal/h

Ore di funzionamento in un anno 7700

Il termovalorizzatore di Bologna

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Entrata in esercizio aprile 2000

Numero di linee 1

Potenzialità 6 t/h con PCI 3.500 kcal/kg

Capacità termica complessiva 24,0 MWt (20.640 Mcal/h)

Potenza nominale turbina 6,3 MWe

Ore di funzionamento in un anno 7700

Il termovalorizzatore di Ravenna

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Entrata in esercizio Agosto 2008

Numero di linee 1

Potenzialità 384 t/g con PCI 2.500 kcal/kg (10.465 Kj/kg)

Capacità termica complessiva 46,5 MWt (40.000 Mcal/h )

Potenza nominale turbina 10,47 MWe

Ore di funzionamento in un anno 7700

Il termovalorizzatore di Forlì

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Entrata in esercizio giugno 2010

Numero di linee 1

Potenzialità 384 t/g con PCI 2500 kcal/kg

Capacità termica complessiva 46,5 MWt (40.000 Mcal/h)

Potenza nominale turbina 10,47 MWe

Ore di funzionamento in un anno 7700

Il termovalorizzatore di Rimini

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Il progetto Moniter, monitoraggio degli inceneritori nel territorio dell´Emilia-Romagna,promosso dalla Regione Emilia Romagna e Arpa, ha l´obiettivo principale di "organizzare unsistema di sorveglianza ambientale e valutazione epidemiologica nelle aree circostanti gliimpianti di incenerimento in Emilia-Romagna“.

Anche il termovalorizzatore del territorio di Modena è compreso nel progetto, dando così allapopolazione residente un ulteriore contributo informativo e di conoscenza.

Di particolare rilievo è lo studio condotto sullo stato di salute della popolazione esposta alleemissioni degli inceneritori di rifiuti urbani in esercizio nel territorio regionale, rendendo ilprogetto Moniter un´attività sperimentale pressoché inedita, non solo in Italia, perdimensione e ampiezza dell´indagine.

PROGETTO MONITER

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Le emissioni di CO2 dai WTE

2010

t CO2 eq. emesse 30.411

t CO2 eq. evitate 38.655

BILANCIO NETTO (*) -8.177

Fattore di emissione(t CO2 eq. / t termov.) ** -0,075

2009 2010

t CO2 eq. emesse 44.809 66.960

t CO2 eq. evitate 47.005 74.902

BILANCIO NETTO (*) -2.196 -7.943

Fattore di emissione(t CO2 eq. / t termov.)** - 0,016 -0.050

2009 2010

t CO2 eq. emesse 46.486 36.284

t CO2 eq. evitate 66.323 64.422

BILANCIO NETTO (*) -19.837 -28.138

Fattore di emissione(t CO2 eq. / t termov.)** - 0,150 -0,216

2009 2010

t CO2 eq. emesse 30.634 41.091

t CO2 eq. evitate 55.505 49.143

BILANCIO NETTO (*) -24.871 -8.053

Fattore di emissione(t CO2 eq. / t termov.) (**) - 0,21 -0,069

2009 2010

t CO2 eq. emesse 57.400 63.204

t CO2 eq. evitate 123.708 123.320

BILANCIO NETTO (*) -66.308 -60.116

Fattore di emissione(t CO2 eq. / t termov.) (**) -0,334 -0,292

RIMINI MODENA FERRARA

FORLI’ BOLOGNA2009 2010

t CO2 eq. emesse 170.329 237.950

t CO2 eq. evitate 292.541 350.442

BILANCIO NETTO (*) -122.212 -112.492

Fattore di emissione(t CO2 eq. / t termov.)(**) -0,166 -0,153

TOTALE

(*) Il bilancio delle emissioni annue dei gas serra risulta essere di segno negativo in quanto le emissioni evitate sono quantitativamente maggiori delle prodotte.

(**) Il fattore di emissione indica la quantità netta di emissioni evitate per ogni tonnellata di rifiuto termovalorizzato.

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Le emissioni di diossine in Italia

Nel 2008, in Italia, sono stati emessi in atmosfera 311, 36

grammi (Teq) di Diossine e Furani.

Il contributo degli impianti di incenerimento è pari a 0,18

grammi (Teq) ovvero lo 0,06% del totale.

Fonte: ISPRA www.sinanet.isprambiente.it

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Bilancio di massa diossine nei termovalorizzatori

Fonte: MONITER Linea progettuale 1. “Bilanci di materia e rilascio globale di componenti tossiche in traccia dall’impianto di termovalorizzazione rifiuti urbani di Bologna” – POLIMI, Nov. 2009.

“[…] Il bilancio di materia delle diossine e dei composti correlati, sintetizzato in figura, mostra un rilascio complessivo

nell’ambiente di 34 mgWHO-TEQ/t RSU a fronte di un ingresso di 43 mgWHO-TEQ/t

RSU, con una riduzione del 22%:durante il periodo di indagine l’impianto appare così in grado di ridurre il carico ambientale dei microinquinanti organici

rispetto all’alimentazione, comportandosi come un distruttore di

diossine piuttosto che come una sorgente aggiuntiva.[…]”

Si evidenzia inoltre che della quota in uscita lo 0,01% è emessa in

atmosfera , il restante 99,99% si trova in matrici solide/fangose.

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Le emissioni di diossine dai WTE

Fonte: Rapporto APAT su Diossine, Furani e PCB – anno 2006 (estratto pag. 25)

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Aria ambiente Numero particelle ultrafini per cm 3

Ambienti rurali ed oceanici 100 - 1.000

Ambiente urbano 10.000 - 100.000

Strade con grande traffico 100.000 - 200.000

Emissioni Numero particelle ultrafini per cm 3

Combustione ben controllata di legna

Motori Diesel~ 40.000.000

Combustione ben controllata di rifiuti ~ 3.000 - 70.000

Particelle ultrafini in emissioni ed in aria ambient e

Studio a cura del politecnico di Milano

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Le emissioni di polveri fini e ultrafini

Fonte: Studio su “Emissioni di polverini fini e ultrafini da impianti di combustione” – LEAP e Politecnico di Milano – Ottobre 2010

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