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NÉ DEMOCRAZIA NÉ CERTEZZA DI DIRITTO Due lettere aperte del presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi PERCHÉ IL MADDALENA NON È IL MONGINEVRO Due pesi e due misure sullo sgombero neve, ma l’azienda è la stessa IL BANDO NON È EQUO E NON VA REITERATO Confindustria chiede alla Provincia di non sprecare le risorse della Regione GRANDANGOLO VALICHI FORMAZIONE 03 Marzo 2014 Decreti legge, nuove norme, regolamenti e autorizzazioni rendono impossibile lo svolgimento della normale attività produttiva alle aziende ANNO XXV - EURO 1,03 - POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABB. POSTALE D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART.1, COMMA 1, DCB/CN - ISCRIZIONE TRIB. DI CUNEO -14/6/1989 N. 426 - EDITO DAL C.S.I. CUNEO - CONTIENE I.P. DIRETTORE RESPONSABILE: FABRIZIO PEPINO TROPPA CARTA IL PESO DELLA BUROCRAZIA SCHIACCIA GLI IMPRENDITORI

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NÉ DEMOCRAZIA NÉ CERTEZZA DI DIRITTODue lettere aperte del presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi

PERCHÉ IL MADDALENA NON È IL MONGINEVRODue pesi e due misure sullo sgombero neve, ma l’azienda è la stessa

IL BANDO NON È EQUO E NON VA REITERATOConfindustria chiede alla Provincia di non sprecare le risorse della Regione

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TROPPA CARTA

IL PESO DELLA BUROCRAZIA

SCHIACCIA GLI IMPRENDITORI

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GRANDANGOLO NON C’È DEMOCRAZIA SENZA VOLONTÀ POPOLARE 7

NON C’È IMPRESA SENZA CERTEZZA DI DIRITTO 12

LA GRANDA CHE GUARDA VERSO IL PONENTE LIGURE 50

PRIMO PIANO

IL SISTRI È UN DANNO DA 2,5 MILIONI DI EURO 16

FORMAZIONE, IL BANDO NON VA REITERATO 20

BUROCRAZIA, IMPOSSIBILE E ASSURDO LAVORARE COSÌ 22

ALLA P.A. NON CONVIENE FARE LA SPESA AL CONSIP 24

UTENZE, TEMPI BIBLICI PER LUCE, GAS E TELEFONO 26

TASSE, L’AUTO FRENA, MA L’IMPOSTA ACCELERA 28

ART WORK

FOSSANO RACCONTATA CON LE FOTO DELLE AZIENDE 58

VIABILITÀ MADDALENA E MONGINEVRO: DUE PESI, DUE MISURE 30

LA ALBA-BRA NON VA CHIUSA NÉ ELLETRIFICATA 33

IL TRENO COSTA OTTO VOLTE PIÙ DELL’AUTOBUS 34

PRIMA L’AT-CN, POI GLI ALTRI INTERVENTI PIÙ UTILI 35

SOLUZIONE PER LA VIABILITÀ NELLA PIANURA CUNEESE 36

PROTOCOLLO DI LEGALITÀ PER IL RADDOPPIO DEL TENDA 39

CREDITO

I BANDI 2014 DELLA CCIAA PER LE IMPRESE 40

MINIBOND, L’ALTERNATIVA ALLE BANCHE 42

EVENTI

EXPO, LE OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE DELLA GRANDA 44

A SAVIGLIANO PROTAGONISTA LA MECCANIZZAZIONE 46

CONFINDUSTRIA

NEW ENTRY, LE NUOVE AZIENDE ASSOCIATE 56

MONTHLI PILLS, LE PILLOLE ECONOMICIHE DEL MESE 58

FORMAZIONE, I CORSI DI FEBBRAIO E MARZO 59

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PREMI INTERNAZIONALI AGLI STUDENTI DEL VALLAURI 55

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In questi giorni la mia men-te è attraversata da dubbi e perplessità che voglio esporvi, nella speranza che qualcuno

mi convinca che sono infondati. Le basi costituzionali su cui si fonda la Repubblica italiana sono chiare. Le leggi dovrebbero essere espres-sione della volontà popolare che si concretizza tramite il Parlamento e dovrebbero entrare in vigore solo dopo la pubblicazione sulla Gazzet-ta Ufficiale, senza la possibilità di essere retroattive. Come cittadini italiani dovremmo recarci a votare, eleggere i nostri rappresentanti, te-oricamente scegliere chi vorremmo

“LA NOSTRA STA DIVENTANDO UNA DITTATURA LEGALIZZATA”

“Condivido in tutti i suoi punti il pensiero del presiden-te di Confindustria Cuneo Franco Biraghi. I nostri ultimi presidenti del Consiglio non sono stati votati dai cittadi-ni e la nostra, più che una democrazia, sta diventando una dittatura legalizzata. I governi si succedono, i mini-stri anche, ma nessuno si preoccupa di fare qualcosa di concreto per le imprese. Servono provvedimenti drastici: eliminare alcune leggi e farne delle altre, le attuali norma-tive ci mettono in ginocchio. Le aziende hanno l’ossigeno contato, ma chi potrebbe fare qualcosa continua a non prendere provvedimenti seri. Anche le banche non stanno dando un contributo alla ripresa perché non elargiscono più credito. Come imprenditore posso dire che il gruppo

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Giuseppe Piumatti - Presidente di Confapi Piemonte e patron del Gruppo Piumatti di Bra

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ITALIA

NON C’È DEMOCRAZIA

SENZA VOLONTÀ POPOLARE

LA LETTERA DEL PRESIDENTEBIRAGHI SCRIVE AI SINDACI E ALLE CATEGORIE DELLA GRANDA

avere come Presidente del Consiglio e quindi indirizzare la linea politica e la scelta dei Ministri. Fin qui la teoria, ora vediamo cos’è successo nella realtà. Gli ultimi tre Presidenti del Consiglio non sono stati espres-sione della volontà popolare, ma sono stati scelti dal Presidente della Repubblica tra personalità diverse (a molti è venuto il dubbio, forse alimentato da notizie giornalisti-che, che siano intervenuti “consigli” da parte di organismi finanziari nazionali e internazionali). Sempre gli ultimi tre Presidenti del Consi-glio hanno presentato al Capo dello Stato la lista dei Ministri, sceglien-

FRANCOBIRAGHIPresidenteConfindustria Cuneo

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7 GRANDANGOLO

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do i più importanti tra i “tecnici” delle Università e degli organismi finanziari, tra i manager pubblici e privati (secondo alcuni organi di informazione le scelte sono state influenzate dalla finanza interna-zionale con l’avallo dei salotti buoni del potere economico e finanziario italiano). Che fine fa, a questo punto, la vo-lontà popolare, quando non si tratta quasi mai di veri esperti, ma di teo-rici premiati perché legati al mon-do dei salotti bene? Dopo essersi insediati, questi Governi cominciano a lavorare alacremente alla produ-zione di leggi, decreti, regolamenti e circolari.Per aiutarci ed agire in modo tem-pestivo non approvano più leggi

Gli ultimi tre Presidenti del Consiglio non sono stati espressione della volontà popolare

DE MO

CRA ZIA

“SERVONO AZIONI DI MASSA”

“Cna Cuneo sposa le idee del presidente Biraghi. Mi sento di dissentire solo su un punto: è vero che la no-stra non è una democrazia ‘pulita’ come la intendeva Lincoln quando diceva ‘la democrazia è il governo del popolo, dal popolo, per il popolo’ ma, vista la situazione attuale di molti Paesi, credo che la nostra si possa anco-ra definire tale... Secondo l’associazione che rappresen-to e sposando gli obiettivi di Rete Imprese Italia, siamo convinti che servano azioni di massa per supportare le pmi. La nostra prima preoccupazione è quella di porci in maniera tale da fare qualcosa di concreto, ma è ver-gognoso vedere che alle parole non seguano mai i fatti. Ogni azienda impiega 285 ore all’anno per i lacci e i lacciuoli della burocrazia, un mostro titanico che non ci permette di fare impresa. Per non parlare degli anno-si problemi relativi all’accesso al credito. Queste sono battaglie che devono accomunare tutte le associazioni di categoria. Voglio, però, essere ottimista, auspicando che il nuovo Governo sostituisca la concretezza dei fatti alla logorrea attualmente imperante”.Fernanda Fulcheri - Presidente provinciale Cna

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“DIAMO ALLA POLITICA MEZZI EFFICACI”

“Purtroppo le perplessità del presidente Biraghi sono più che fondate e questa situazione sta sfociando in un sentimento di rassegnazione che impedisce al Paese di reagire. Stiamo attraversando un periodo di totale confusione, con una normativa schizofrenica che non permette a noi amministratori di dare risposte concrete ai cittadini. Viviamo nel caos: basti pensare che dal 2006 ad oggi, in materia di appalti pubblici, abbiamo assistito ad una modifica legislativa ogni 36 giorni. Anticipare le riforme costituzionali con interventi legislativi ordinari ha prodotto e produrrà solo danni certi, consegnandoci un Paese ingestibile: non è tagliando le ‘poltrone’ nei piccoli Comuni che si risa-nano le finanze statali. Mancano, inoltre, dei tavoli istituzionali autorevoli di vero confronto tra tutte le forze del territorio per puntare al bene del nostro Paese e non agli interessi dei singoli com’è in uso fare. Per questo occorre restituire alla politica mezzi efficaci per governare i conflitti centro-periferia, dove la periferia siamo tutti noi, piccoli e medi Comuni, aziende e cittadini. Serve ridare potere, dignità e fiducia ai sindaci, gli unici a essere ancora eletti direttamente, come sottolineava Biraghi, ma che ora hanno le mani legate, senza capacità decisionali e gestionali. Continuano a farci credere che sia-mo lontani del baratro, ma ci siamo già sprofondati. Mi complimento con il presidente Biraghi per aver avuto il coraggio di esprimere questi concetti che condivido pienamente. Ora serve fare fronte comune”.Franca Biglio, sindaco di Marsaglia e Presidente dell’Anpci

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singole e semplici, ma ricorrono a decreti legge che vanno poi appro-vati entro 60 giorni, pena la deca-denza. Vista l’importanza e l’urgenza, il decreto viene scritto da funziona-ri spesso pressati da lobbisti che lavorano per il nostro bene. Vengono accorpate centinaia di leggi e, vista la fretta, si demanda l’entrata in vigore ai successivi decreti applica-tivi.I decreti legge, spesso costituiti da migliaia di pagine, vengono appro-vati ponendo la fiducia. Mi sba-glierò ma sono convinto che molti parlamentari, al momento del voto, prendano la loro decisione seguendo gli ordini e gli interessi del partito di appartenenza, senza aver neppure letto il testo.

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Dopo l’approvazione, i Ministeri competenti, sempre sot-to la pressione delle lobby, scrivono migliaia di pagine di disposizioni che sottopongono alla firma del Ministro “competente” che, a mio avviso, li firma senza leggerli, sia perché non ha il tempo materiale per farlo, sia per-ché non in grado di valutarne la portata data la com-plessità e la scarsa chiarezza della stesura. Dopo queste amare considerazioni mi chiedo e vi chiedo: viviamo ancora in una democrazia compiuta oppure la nostra è diventata solamente una democrazia “all’italiana” che funge da paravento ad una dittatura della burocrazia e dei poteri forti italiani ed europei? Se i miei dubbi sono fondati, servono ancora Camera e Senato con i relativi costi? Possiamo ancora cambiare questa situazione? Forse l’unica forma di democrazia rimasta è ancora quella dei Sindaci, che vengono eletti direttamente dai cittadini. Ma anche la loro azione, come più volte ci hanno espresso, viene imbrigliata da una serie di vincoli burocratici che di fatto li rende impotenti. Volevo condi-videre con voi queste mie amare riflessioni. Sarò molto grato a chi vorrà darmi conforto con una valutazione diversa dalla mia e utile a dileguare questi dubbi che stanno turbando la mia serenità. Un cordiale saluto.

Franco Biraghi

DE MO

CRA ZIA

Forse l’unica democrazia rimasta è quella dei Sindaci, che vengono eletti direttamente dai cittadini. Ma anche la loro azione è imbrigliata dalla burocrazia

“ABBIAMO LE MANI LEGATE”

“Condivido pienamente le parole del presidente di Confindustria Cuneo Franco Biraghi. Noi sindaci vi-viamo costretti dai vincoli imposti dai patti di sta-bilità, dalla pesantezza della crisi e dall’eccesso di burocrazia, un groviglio di formalismi a scapito dei problemi reali del Paese. Il Governo centrale scarica le incombenze sui Comuni e ci costringe a fare gli esat-tori, un ruolo scomodo che poi non porta nessun be-neficio nelle casse comunali. Siamo infastiditi e stu-piti da questa apparente non curanza nell’affrontare le problematiche concrete dei cittadini, delle famiglie e delle aziende. I sindaci sono in prima linea sul terri-torio ma hanno le mani legate: si dovrebbero studiare dei meccanismi che ci permettano di dare delle rispo-ste concrete ai cittadini, così siamo solo oberati dalle richieste e dai vincoli ma non possiamo soddisfare le reali esigenze del luogo che amministriamo”.Stefano Meineri - Sindaco di Margarita

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Sono molte le cose che stanno mandando in rovina la nostra bella Italia, ma io vorrei parlarvi di quella che a mio avviso è la più odiosa, l’assenza di certez-za di diritto, vera causa della mancanza di libertà di

intraprendere: un Paese che nega ai suoi cittadini la certezza di diritto e la libertà di intraprendere è un Paese incivile.Il problema di fondo è che in Italia abbiamo un’infinità di leggi e ogni giorno ne nascono di nuove, tanto che restiamo sommersi da centinaia e migliaia di pagine di carta che non comprendiamo e non conosciamo. Ma oltre ad essere troppe, le nostre leggi sono scritte male, perché non parlano l’italiano bensì il burocratese, lingua che le rende soggette a mille inter-pretazioni diverse a seconda di chi le deve applicare.Di fronte a questa situazione, io vedo tutti i giorni che i nostri imprenditori si sentono privati non solo della libertà di intra-prendere, ma della libertà in generale. Il risultato è che quasi nessuno ha più il coraggio di parlare, perché ha paura che se denuncia il proprio disagio, poi si vedrà negato il permesso o

CRISI

NON SI PUÒ FARE IMPRESA SENZA AVERELA CERTEZZA DI DIRITTO

INTERVENTO LA RICETTA DEL PRESIDENTE FRANCO BIRAGHI

Lo scorso 14 febbraio tutti i maggiori quotidiani italiani hanno pubblicato la

foto del presidente nazionale di Confin-dustria, Giorgio Squinzi, immortalato a Torino con “Provincia Oggi”, il giornale di Confindustria Cuneo, sotto il braccio

l’autorizzazione di cui ha bisogno per la sua azienda, solo per il semplice fatto di non essere allineato al sistema. È ora di affermarlo forte e chiaro una volta per tutte: questo sistema deve essere cambiato. Senza certezza di diritto, soprattutto in ambiti come il fisco, l’ambiente e la sicurezza sul lavoro, i piccoli e medi imprenditori italiani se solo potessero mettereb-bero volentieri le ruote sotto il loro stabilimento per scappare dall’Italia, mentre gli imprenditori stranieri non pensano neppure lontanamente di venire ad investire in Italia.Vi faccio un esempio. Quando un imprenditore deve sotto-stare ad un qualsiasi controllo in azienda, oppure deve an-dare a chiedere un permesso o un’autorizzazione in qualche ufficio pubblico, il funzionario incaricato ha due possibilità: studiare la legge per verificare se sia possibile concedere l’autorizzazione, oppure esaminare la legge per vedere se gli è consentito negare l’autorizzazione senza correre troppi rischi. La legge è sempre la stessa, ma, a seconda dell’in-terpretazione che ne viene data, il risultato cambia radical-

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Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sfoglia “Provincia Oggi” con il presidente di Confin-dustria Cuneo, Franco Biraghi, in occasione della manifestazione “Amo l’Italia, ma basta!” svoltasi a Torino lo scorso 13 febbraio

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mente: per questo motivo molti hanno paura ad esprimere le loro opinioni rinunciando così alla loro libertà.Proviamo ora a chiederci perché succede questo. Il motivo è molto semplice ed è sempre lo stesso: l’assenza di certezza di diritto. Fino a quando in Italia qualsiasi imprenditore, amministratore o funzionario pubblico, rischia il penale tutti i giorni solo per svolgere la sua attività ordinaria, nessuno di loro si prenderà mai la responsabilità di rila-sciare permessi e autorizzazioni varie, perché ci rimettono in proprio. Inoltre, il continuo proliferare di leggi e norme, fa si che la nostra legislazione sia così ampia che diventa quasi impossibile conoscerla tutta, per cui i funzionari e gli amministratori spesso non sono neppure consapevoli se e quando stanno commettendo un reato. Quando è uscita la legge sulla Semplificazione amministra-tiva nel 1997, la famosa Bassanini, in prima battuta ero contento, perché mi sembrava fosse una buona norma che mettesse finalmente i funzionari di fronte alle loro respon-sabilità. Purtroppo però è bastato poco tempo per accor-germi che è stata uno sbaglio enorme, perché quando un imprenditore si trova di fronte un funzionario che risponde penalmente delle proprie azioni, certamente di permessi e

di autorizzazioni non ne rilascia più. Tutto sommato a Cuneo siamo ancora fortunati, perché vi-viamo in una provincia fatta da una miriade di Comuni di piccole dimensioni nei quali, quando un imprenditore ha un problema, va a confrontarsi direttamente con il sindaco, tro-vando di solito subito una soluzione. Come mai? Anche in questo caso la risposta è facile: dopo quattro anni il sindaco deve essere rieletto, mentre il funzionario è inamovibile. Voglio chiudere lanciando un appello a tutti gli imprenditori piemontesi. Dalla nostra regione 150 anni fa si è avviato un movimento che ha portato all’Unità d’Italia. Oggi tocca a noi far partire un secondo movimento che, attraverso una rivoluzione pacifica, cambi le regole che tengono in piedi il sistema, con il fine di salvare la nostra Italia.

Franco Biraghi

Il testo pubblicato è la trascrizione dell’intervento fatto dal presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi, lo scorso 13 febbraio a Torino nel corso della manifestazione “Amo l’Italia, ma basta!”. L’intervento è stato interrotto 8 volte da applausi spontanei del pubblico in sala.

I presidenti delle territoriali di Confindustria di tutte le province del Piemonte, con l’adesione dell’intero Sistema Confindustria, chiedono una rivoluzione culturale a favore delle imprese e del mondo del lavoro e invitano tutti gli imprenditori a “metterci la faccia” testimoniando il proprio disagio ed i motivi concreti della loro insoddisfazione. L’idea, nata con la “marcia digitale dei 40.000” avviata in concomitanza con l’incontro con il presidente nazionale Giorgio Squinzi svoltosi a Torino lo scorso 13 febbraio, si è concretizzata con l’apertura di un nuovo sito Internet - www.ripresaeimpresa.it - sul quale ogni imprenditore potrà pubblicare autonomamente un video, una foto o un messaggio di testo compilando un semplice format di iscrizione per aderire all’iniziativa. “In quest’epoca di comunicazione 2.0 e di reti sociali - scrivono i presidenti degli industriali delle province piemontesi, rivolgendosi ai loro associati - vi chiediamo di aiutarci anche a non far calare il sipario su questa iniziativa, continuando a promuovere il Manifesto delle priorità delle imprese ai colleghi, all’opinione pubblica, al mondo della politica ed ai media”. Quanto ai social network, i presidenti invitano ancora gli imprenditori che hanno un profilo attivo per-sonale o aziendale su facebook, twitter o google+, a cliccare “mi piace” sulla pagina Facebook di Ripresaeimpresa e a seguire l’iniziativa anche su twitter inoltrando le news pubblicate ai loro contatti personali e aziendali. Per maggiori informazioni scrivere a [email protected] o telefonare allo 011/5718439.

GLI IMPRENDITORI CHE CI CREDONO DEVONO “METTERCI LA FACCIA”

W W W. R I P R E S A E I M P R E S A . I T

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14 GRANDANGOLO

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Marzo 2014 N°03

PRIMO PIANO 15

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IL SISTRI È UN DANNO DA 2,5 MILIONI DI EURO

OBBLIGHI IN VIGORE IL NUOVO SISTEMA DI TRACCIABILITÀ

Gilberto Manfrin

RIFIU

TIdi obblighi burocratici difficili da gestire. La speranza ora è che, al di là dei cambi della guardia al vertice del ministero, qualche semplificazione arrivi. Nell’attesa, Confindustria Cuneo ha provato a fare i conti in tasca alle proprie aziende che dal 2010 (anno in cui le imprese hanno iniziato a pagare il contributo di iscrizione) ad oggi hanno avuto a che fare con il siste-ma. E sapete quanto è costato loro il ‘disturbo’ in questi 4 anni? Due milioni e mezzo di euro. “Abbiamo suddiviso le nostre attuali azien-de per dimensioni, come previsto dal Sistri, e stimato la relativa percentuale di iscrizione, indivi-duando il 66% di aziende iscritte (744 su 1127) - spiega il presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi -. Per le varie dimensio-ni è stato calcolato il contributo

Lo scorso 3 marzo è entrato in vigore

il Sistri, strumento che ha costretto le aziende

di Confindustria Cuneo a sostenere costi altissimi per iscriversi, fino a 100

volte di più

Il Sistri non funziona, il Sistri è da abolire, il Sistri complica la vita alle piccole imprese: quante volte abbiamo sentito

queste frasi? Nel web c’è addirit-tura chi non esita a definirlo una ‘porcata’ (Calderoli dixit) all’ita-liana, eppure il Sistri, (Sistema di tracciabilità dei rifiuti) è entrato in vigore, sebbene con il rinvio dell’applicazione delle sanzioni. Come dire: usatelo, fatelo funzio-nare, a multarvi penseremo poi. Uno strumento che rappresenta tutto l’opposto di quello che ser-virebbe oggi alle aziende, vessate da oneri e burocrazia sempre più asfissianti. Forse nato per compli-care le cose, il Sistri non è riuscito a superare la contraddizione di un modello che è finalizzato a dare regole certe ma che finisce sempre per impantanarsi in un reticolo

In cifreDue aziende su tre, tra tutte quelle iscritte

in Confindustria Cuneo, hanno a che fare con il sistema di tracciabilità dei rifiuti.

Le più rappresentate sono le aziende che hanno tra gli 11 e i 50 addetti

1127le aziende associate a Confindustria Cuneo

744le aziende di Confindustria

Cuneo iscritte al Sistri

66%

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IL SISTRI È UN DANNO DA 2,5 MILIONI DI EURO

versato per gli anni 2010, 2011 e probabilmente 2014, ricavando un valore di 658.680 euro (pari al 30% dei costi reali). Poi abbiamo pro-vato ad elencare e valorizzare le cosiddette “spese nascoste” (costo del personale, ore di formazione, adeguamento reti informatiche, acquisto pc, ecc), ottenendo un co-sto di 1.547.424 euro. Il totale per le imprese associate che producono rifiuti pericolosi risulta quindi di 2.206.104 euro. A questi dobbiamo aggiungere i costi supplementari (maggior costo di iscrizione, black box, ecc.) per le imprese che svol-gono la “gestione dei rifiuti” (im-prese edili, imprese servizi e di tra-sporto rifiuti) per ulteriori 275.000

euro. Possiamo quindi sostenere che ad oggi il Sistri per le imprese associate a Confindustria Cuneo è costato circa 2.500.000 euro, un’e-normità oltre che un danno. Come Confindustria Cuneo invieremo una fattura pro-forma al Ministero delle ‘Complicazioni’ - dice ironico Biraghi -, a testimonianza di una somma versata per uno strumento che è inutile portare avanti. Ma

Biraghi: “Invieremo una fattura pro-forma

al Governo perchè capisca che è un sistema

che non funziona”

tanto si sa - conclude beffardo il numero uno degli industriali cu-neesi -: il prossimo decreto Mille-proroghe non conterrà l’ennesimo rinvio, ma ulteriori complicazioni”. E a proposito di rinvii, nei giorni scorsi un’azienda del Saluzze-se, la Amambiente di Lagnasco, ha segnalato la linea tenuta da alcuni senatori del Pd, che si erano espressi contro una proroga

30 € 3.000 €

La spesa per azienda con l’avvento del Sistri è cresciuta di

100 volte

Prima del Sistri Con il Sistri

Costo per la vidimazione del registro di carico/scarico in CCIAA comprensivo

di acquisto registro con fogli

Contributo di iscrizione + spese nascoste + costi sostenuti dalle imprese

che gestiscono rifiuti

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17 PRIMO PIANO

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per questo che la Commissione Ambiente del Senato aveva re-spinto con forza ogni tentativo di differire ulteriormente l’entrata in vigore dei sistemi di tracciabili-tà degli scarti industriali, tecnica dilatoria che penalizza chi fino ad oggi ha rispettato la legge”.  Parole che il presidente Franco Biraghi commenta così: “Chi si ostina a pensare che il sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti sia utile per sconfiggere le ecomafie finge di ignorare che in questi ultimi anni ha prodotto un unico risultato: far spendere a centinaia di migliaia di imprese italiane milioni di euro a fronte di un meccanismo che non ha mai funzionato. Nelle intenzio-ni le nuove regole dovevano rende-re più semplici le procedure e gli adempimenti, riducendo anche i costi sostenuti dagli imprenditori. Nella realtà è accaduto il contrario: in questi 4 anni, le complessità sono aumentate insieme con gli oneri economici a carico delle aziende. I conti lo dimostrano”.

dell’entrata in vigore del Sistri. Questo quanto dichiarato dai senatori Massimo Caleo, Rosaria Capacchione, Vincenzo Cuomo, Pasquale Sollo e Stefano Vaccari: “È con grandissima preoccupazione che apprendiamo della presen-tazione di un emendamento al decreto Milleproroghe, firmato

dal Presidente della Commissio-ne Ambiente alla Camera, teso a rinviare per l’ennesima volta l’en-trata in vigore del sistema Sistri. Preoccupazione per le ricadute sul sistema di gestione dei rifiuti, dopo l’approvazione del decreto ‘Terra dei Fuochi’, che ha nei controlli il suo principale presupposto. Ed è

2.481.104 €

658.680 1.547.424 275.000

somma versata dalle imprese per iscriversi al Sistri

CONTRIBUTO DI ISCRIZIONE

sostenuto dalle aziende per gli anni 2010, 2011

e 2014

SPESENASCOSTE

per formazione, prove difunzionamento, aggiornamento

e potenziamento HD e SW

GESTIONERIFIUTI

spesa sostenuta dalle imprese edili, trasporto-

servizi e terziario

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18 PRIMO PIANO

31.03.14

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Personalmente ritengo che il si-stema di tracciabilità dei rifiuti sia nato nel 2009 con un’in-tenzione molto buona. Se l’o-biettivo del Sistri è ovviamente condivisibile, cioè controllare la produzione e lo smaltimento dei rifiuti pericolosi per sottrarli al traffico illegale delle ecoma-fie, è pur ovvio che lo strumen-to fin qui non ha funzionato a dovere, o per lo meno come le aziende si sarebbero aspettate. I problemi sono ancora eviden-ti. Il capitolo Sistri è uno di quei temi su cui questo nuovo Go-verno dovrà porre presto una seria riflessione.

Una delle battaglie personali del presidente di Confindustria Cuneo è volta all’abolizione del Sistri. Uno strumento che rischia di far chiudere molte aziende per i suoi oneri insostenibili. Lei cosa ne pensa? 

Ho un doppio parere in materia di Sistri, dovuto alla mia esperienza maturata in Commissione Am-biente. È qui che ho avuto modo di prendere coscienza dei notevoli disastri ambientali provocati dalle ecomafie. La tracciabilità dei rifiu-ti è uno dei pochi mezzi per poter seguire l’economia nera e nascosta e il Sistri rappresenta un valido strumento per assicurare un re-golare smaltimento dei rifiuti. Ciò non toglie che questo mezzo sia da rivedere: dev’essere meno burocra-tico e meno costoso, per tutelare le imprese che operano correttamen-te. In buona sostanza non è detto che l’attuale sistema sia quello più funzionale: nel 2014 è lecito consi-derare tutte le tecnologie, trovando quelle più facili da utilizzare.

Non sono membro della Commis-sione Ambiente per cui non ho gli elementi per un parere tecnico. Re-sto ai fatti più evidenti: in Italia le ecomafie fatturano 4,1 miliardi di euro l’anno, una morsa che atta-naglia ed avvelena interi territori. Per contrastare un fenomeno così radicato, servono semplicità e tra-sparenza almeno quanto certezza dei controlli. Le difficoltà espresse devono quindi trovare ascolto, per garantire una vera efficacia e non lasciare alibi a nessuno. L’obiet-tivo della tracciabilità, però, non può che rimanere un obiettivo pri-oritario ed urgente: migliorare non potrà quindi voler dire dilazionare. Serve allora una reciproca e chia-ra assunzione di responsabilità in questo senso, anche dalle imprese.

Coloro che sono in Commissione Ambiente sono per una semplifica-zione ma non per un’abolizione. Tre dei cinque senatori della Commis-sione del Senato che hanno preso posizione contro un ulteriore rinvio sono di origine campana. Questo per dire che capisco quei senatori che vedono sulla loro terra i disastri delle ecomafie. Chi vive sul posto è evidente che non ne possa più di rinvii, perché conosce come si com-porta la malavita, sempre pronta a dare il via ad una nuova stagione di sotterramenti di rifiuti tossici.

In Commissione Ambiente ci sia-mo esposti per evitare un ulteriore rinvio soprattutto per le preoccu-pazioni legate alla tragedia am-bientale nella Terra dei Fuochi. Vi è infatti un’incidenza di illegalità mostruosa in alcuni territori dove si toccano livelli di malaffare inge-stibili. Per questo ci siamo espressi per una rapida entrata in vigore. Il timore di lasciare spazio a merca-ti illegali è forte. Ma ovviamente, oltre al lato ambientale, c’è anche un lato tecnico che impone alcune revisioni.

Sono certa che deputati e senato-ri, in primis quelli membri delle rispettive Commissioni, avranno modo di confrontarsi e di valutare nel merito i punti controversi che hanno portato al rinvio. In più, la neo responsabile ambiente della Segreteria PD, la collega on.Chiara Braga, è membro lei stessa della Commissione Ambiente della Ca-mera e mi aspetto che in quella posizione coordini al meglio que-sto lavoro e il confronto con il nuo-vo ministro Galletti, che già ha an-nunciato interventi in merito.

MINOTARICCODeputato Partito Democratico

PATRIZIAMANASSEROSenatrice Partito Democratico

CHIARAGRIBAUDODeputata Partito Democratico

Alcuni suoi colleghi hanno respinto con forza i tentativi di differire ulteriormente l’entrata in vigore del Sistri. Anche alla luce del rinvio (relativo solo alle sanzioni) qual è la linea del Pd in materia?

IL SISTRI È ENTRATO IN VIGORE: IL PARERE DEI PARLAMENTARI CUNEESI DEL PARTITO DEMOCRATICO

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LA SPARTIZIONE NON È EQUAIL BANDO NON VA REITERATO

RICHIESTA ULTIMATUM DI CONFINDUSTRIA ALLA PROVINCIA

Erica Giraudo

FORMA

ZIONE

Porchietto e all’assessore provin-ciale all’Istruzione e alla Forma-zione professionale Licia Viscusi, nella quale sottolinea: “È inaccet-tabile che nella ripartizione delle risorse fatta dalla nostra Provincia, per ben due anni successivi si sia favorito il settore spettacolo, del tutto ininfluente per l’occupazione e l’economia provinciale, pena-lizzando invece la meccanica e l’agroalimentare. La Provincia ha ribadito di aver agito su indica-zioni regionali, sulle quali non ha alcun margine di manovra.Chiediamo di chiarire il conflitto di competenze (se esiste) e di porre rimedio ad una suddivisione di risorse che non tiene in considera-zione le indicazioni delle categorie produttive e delle rappresentanze sindacali. Chiediamo, inoltre, di non reiterare il bando, in attesa che il governo regionale trovi il modo per sanare questa anoma-

Franco Biraghi:“Per due anni consecutivi

abbiamo subito la situazione, ma ora non possiamo più tollerare

una situazione che non è equa e non risponde ai

reali bisogni formativi”La ripartizione percentuale delle risorse del “Bando provinciale relativo alal chiamata ai progetti per le attività formative finalizzate alla lotta contro la disoccupazione” stabilita dalla Provincia di Cuneo e fortemente contestata da Confindustria

“Piuttosto che spen-dere soldi male, è meglio non spen-derli”.

Il presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi, prende per l’ennesima volta una ferma posizione sulla ripartizione delle risorse del “Bando provinciale re-lativo alla chiamata ai progetti per le attività formative finalizzate alla lotta contro la disoccupazione”.Per due anni consegutivi il settore spettacolo ha ottenuto molti più fondi per la formazione professio-nale rispetto ai settori che prepa-rano le figure professionali che le aziende della provincia di Cuneo - e dell’Italia - stanno ricercando: metalmeccanico, edile, ammini-strativo e agroalimentareCosì il numero uno degli industria-li cuneesi ha scritto una lettera all’assessore regionale alla For-mazione professionale, Claudia

L’ATTUALE SUDDIVISIONE DEI FONDI PER AREA

Spettacolo 454.080 €

Metalmeccanica 355.884 €

Edilizia impiantistica 123.840 €

Agroalimentare 206.400 €

Areaamministrativa 123.840 €

TOTALE 1.264.044 €

Spettacolo36%

Metalmeccanica28%

Area amministrativa10%

Edilizia impiantitica10%

Agroalimentare16%

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Confindustria mette sotto accusa soprattutto i 450

mila euro annui destinati alla scuola Apm Saluzzo

lia e far sì che le risorse vengano destinate davvero alla lotta contro la disoccupazione”.“Ribadiamo il nostro totale disap-punto sulla reiterazione della pre-cedente ripartizione delle risorse - conferma Domenico Annibale, vice presidente di Confindustria Cuneo e presidente della sezione Meccanica degli industriali cune-esi -. Confindustria Cuneo, a firma congiunta con le associazioni datoriali e sindacali più rappresen-

stati fortemente danneggiati da questa ripartizione, che ha tenuto prevalentemente conto delle eccel-lenze formative locali a discapito del reale fabbisogno formativo del territorio. Confindustria Cuneo non può tollerare la reiterazione del bando del mercato del lavoro per il terzo anno consecutivo”. Da parte, l’assessore provinciale Viscusi aveva dichiarato che i fondi erano stati assegnati su indicazio-ne della Regione (anche se, in via ufficiosa, da Palazzo Lascaris han-no confermato che sono le singole Province a decidere quanti fondi dare e a chi, ndr) e che non c’era nessun impedimento al fatto che le figure professionali del settore spettacolo trovassero lavoro all’e-stero, nel caso non ce ne fosse in Italia. Quindi la ripartizione delle risorse, decisa senza tener conto delle rimostranze di imprenditori e sindacati.Analizzando l’elenco delle scuole alle quali la Provincia ha asse-gnato i contributi, infatti, emerge che oltre 454 mila euro sono stati destinati all’Apm, la scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo. Un contributo esagerato, secondo gli industriali, per formare tecnici del suono che, nel contesto economico attuale, non sono una priorità per le aziende.“In questa scuola vengono a studiare musicisti da tutta Italia -

DOMENICOANNIBALEVice PresidenteConfindustria Cuneo

Non possiamo accettare che un terzo delle risorse annue sia destinato allo

spettacolo, a discapito di altri comparti che

determinano maggiori ricadute occupazionali sul territorio e che risultamo trainanti per l’economia

aveva sottolineato Confindustria -.Vengono formati con i soldi della provincia di Cuneo, per poi portare le loro conoscenze e specializza-zioni in altri territori”.Il presidente della scuola saluzze-se, considerata il college italiano della musica, aveva risposto che il 60% dei 100 collaboratori dell’Apm, sono di Cuneo e Torino e che la cultura è importante. “La cultura è importante, ma dev’essere per tutti, non per pochi eletti - avevano replicato gli in-dustriali -. In un momento in cui non ci sono più risorse, le poche rimaste vanno gestite in modo oculato”.

tative della Granda, aveva scritto una lettera alla Provincia di Cuneo per esprimere la sua contrarietà. La scelta per l’assegnazione dei fondi relativamente ai settori, e alle corrispondenti figure profes-sionali, va contro le richieste di mercato. Non possiamo accettare che un terzo delle risorse annue sia stato destinato allo spettacolo, a discapito di altri comparti, che determinano maggiori ricadute occupazionali sul territorio provin-ciale e che risultano trainanti per l’economia locale. I settori metal-meccanico e agroalimentare sono

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IMPOSSIBILE E ASSURDOLAVORARE COSÌ

DAL DI DENTROLA PROTESTA DI CHI LAVORA NEGLI UFFICI DEI PICCOLI COMUNI

Erica Giraudo fare. “Mandare, ogni anno, il rendiconto al Ministero dell’Interno (certificato al conto), il rendiconto alla Corte dei conti, il questionario del revisore sul rendiconto sempre alla Corte dei Conti, la dichiarazione sulle partecipate al Ministero, la Consoc al Dipartimento della funzione pubblica, non basta ancora. Dopo aver trasmesso gli stessi dati in modo diverso, dobbiamo unirli tutti e inviarli di nuovo alla Corte dei Conti. Ma il ragioniere, unico dipendente di un Comune di 800 abitanti, quando dovrebbe occuparsi di capire se in cassa ci sono o meno i soldi per comprare la ghiaia per le strade?”. Non ha il tempo di farlo, perché, per gli adempimenti burocratici, servono tutte le sue ore di lavoro. E non bastano. Ma non mancano le proposte. “Lo Stato ci dica solo, entro gennaio, quanti soldi può dare ai Comuni - sottolinea Rosso -. Anche nessuno, ma dobbiamo saperlo. Ci lasci liberi di istituire tasse, imposte e servizi locali. Ci dia solo le linee generali e poi saranno le amministrazioni locali a decidere le proporzioni tra tagli e innalzamento delle aliquote. Vanno aboliti immediatamente, almeno per i centri sotto i 15mila abitanti, alcuni adempimenti ridicoli come le relazioni

BURO CRA ZIA

Piazza pulita I dipendenti ammettono di dover rispettare troppe normative inutili, ridicole e prive di senso, che andrebbero abolite perché non fanno l’interesse delle famiglie e delle imprese

La battaglia di imprenditori e piccoli Comuni contro la burocrazia soffocante, avviata dal presidente di

Confindustria Cuneo, raccoglie, strada facendo, casi analoghi a quelli raccontati, nella sede dell’associazione degli industriali, da alcuni sindaci cuneesi. Nell’Astigiano, Patrizia Rosso, ragioniera dei Municipi di San Damiano e Tignole ha scritto una lettera-sfogo inviata ai mezzi di comunicazione e all’Ifel, Istituto per la Finanza e l’Economia Locale, dell’Anci.“Un Comune di piccole-medie dimensioni - spiega Patrizia Rosso -, dopo aver sostenuto, nel 2013, costi per i nuovi software e aver speso 2-3 mesi per aggiornare le banche dati e il sistema di riscossione per poter emettere le bollette della Tares, nel 2014 dovrebbe buttare tutto nel cestino. Ricominciare da capo comprando un nuovo software per la Tari e incrociando le banche dati. Dovremmo spiegare ai cittadini l’inspiegabile e alle aziende che i sacrifici che abbiamo chiesto loro sono stati inutili, perché potevano anche attenersi alle regole della vecchia Tarsu”.Patrizia Rosso elenca gli adempimenti, ripetuti anche 4-5 volte in modo diverso, che gli uffici comunali devono

PATRIZIAROSSORagioniera nei Comuni di San Damiano e Tignolein provincia di Asti

Vanno aboliti immediatamente,

almeno per i centri sotto i 15 mila abitanti, alcuni

adempimenti ridicoli. Lasciateci lavorare

per il bene comune e non per complicare

la vita ai contribuenti che veramente non ne

possono più!

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PRIMO PIANO22

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IL PRIMO OBIETTIVO È RIVEDERE IL PATTO DI STABILITÀ

Alla lettera-sfogo ha risposto l’Ifel, Istituto per la Finanza e l’economia locale, della Fon-dazione Anci (Associazione nazionale Comuni d’Italia). “Le difficoltà degli enti sono pienamente condivisibili. Ne-gli anni scorsi i Comuni hanno subito tagli di risorse rilevanti e hanno contribuito in misura importante al risanamento del-la finanza pubblica. Abbiamo chiesto, e ottenuto, che per il 2014 fossero garantite le risor-se del 2013 e che fosse allentato il Patto di stabilità. Per l’anno in corso, è previsto che ciascuna Regione debba destinare alme-no il 50% degli spazi finanziari ceduti con il patto verticale in-centivato a favore dei Comuni

con popolazione compresa tra i 1.000 e i 5.000 abitanti fino al limite dell’obiettivo di saldo zero. Gli eventuali spazi residui del prodotto del 50% vengano invece destinati agli altri pic-coli Comuni dislocati su tutto il territorio nazionale che abbiano ancora un obiettivo superiore al saldo zero. Il prossimo obietti-vo è quello di rivedere il Patto di stabilità interno per tutti i Comuni e riprenderci la libertà finanziaria sulle singole voci di bilancio, cambiando la tenden-za di taglio delle risorse che gli ultimi Governi hanno avuto nei confronti degli enti locali. Per fare questo percorso, abbiamo bisogno del supporto di tutti i Comuni”.

L A R I S P O S TA D E L L’ I F E L

programmatiche e di fine mandato: Corte dei Conti e tavolo tecnico interistituzionale si impegneranno ad unire i dati che hanno già e ad analizzarli come meglio credono. Pubblicare i dati sul sito, per i Comuni medio-piccoli, dev’essere una facoltà e non un obbligo. In conclusione: lasciateci lavorare per il bene comune e non per complicare la vita ai contribuenti che veramente non ne possono più!”.“Lo sfogo della ragioniera comunale - sottolinea Giorgio Musso, sindaco di Castelnuovo Don Bosco e segretario comunale di Tiglione e Canelli

GIORGIOMUSSOSindaco di Castelnuovo Don Bosco e segretario comunale dei Comuni di Tiglione e Canelli, in provincia di Asti

Ogni giorno dobbiamo combattere contro norme

che vengono imposte senza ragionevolezza e che comportano un

dispendio di energie in netto contrasto con la

spending review. Non ce la facciamo più

- è ampiamente condiviso da tutti noi rappresentati dei piccoli e medi Comuni. La lettera rappresenta bene il disagio dei nostri enti di fronte a questa assurda situazione di obblighi e disposizioni normative. Ogni giorno dobbiamo combattere contro norme che vengono

imposte senza ragionevolezza e che comportano un dispendio di energie in netto contrasto con la spending review. Non ce la facciamo davvero più. Avremmo bisogno di una riforma vera e seria per salvaguardare famiglie e imprese del territorio che soffrono”.

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PROTESTA AZIENDE LOCALI PENALIZZATE DALLA PIATTAFORMA

AGLI ENTI PUBBLICI NON CONVIENEFARE LA SPESA DALLA CONSIP

Ilaria Blangetti

FORNI

TURE Il supermercato della pubblica ammini-strazione. Dalla cancelleria

all’energia elettrica, dai computer ai buoni pa-sto, tutto ciò di cui han-no bisogno enti locali, scuole e ministeri deve passare dalla Consip, la società del Ministero dell’Economia e delle Finanze che gestisce gli acquisti della PA per razionalizzare la spesa pubblica.Fin qui la volontà, ma la realtà è ben diversa. Il sistema fa acqua da tutte le parti con ac-quisti centralizzati che non sempre permettono di risparmiare, ma che vincolano Comuni e altri enti locali ad ap-provvigionarsi da grandi aziende e multinazio-

Da dove passano gli acquisti dei Comuni?Gli enti locali devono rivolgersi al Consip, società del Ministero dell’Economia

CLAUDIOROVEREGSC General Systems (Cuneo)

Un decreto obbliga la pubblica amministrazione a rifornirsi tramite

questa piattaforma anche a condizioni economiche sfavorevoli, ma in un sistema

di libero mercato un vincolo del genere non dovrebbe esistere

nali piuttosto che dal fornitore di fiducia. Un danno per le imprese lo-cali, un problema per la qualità dei servizi offerti e dei prodotti forniti. Tanti i dubbi, infatti, sui controlli ai fornitori, sul-la loro scelta e sulla loro affidabilità, sollevando anche, in molti casi, il disappunto dei sindaci costretti dal sistema. “Un decreto obbliga la pubblica amministra-zione a rifornirsi trami-te questa piattaforma anche a condizioni economiche sfavorevo-li - commenta Claudio Rovere dell’azienda informatica Gsc General Systems Cuneo -, ma in un sistema di libero mercato un vincolo del genere non dovrebbe esistere. Spesso si tratta di grandi multinazionali che fanno lavorare i loro stabilimenti all’estero, in alcuni casi con gene-rosi aiuti di stato men-tre le aziende italiane licenziano personale o

chiudono. Tutto ciò, inol-tre, gioca a scapito delle piccole economie locali che si trovano costrette a combattere contro le speculazioni: si tratta di un problema serio che riguarda quasi tutte le imprese del settore Ict e di quello dei servizi”. Gli acquisti avvengo-no anche attraverso il MePA, il Mercato elet-tronico della Pubblica Amministrazione, un mercato digitale in cui le amministrazioni posso-no acquistare beni e ser-vizi offerti da fornitori abilitati, e in molti casi sconosciuti, a presenta-re i propri cataloghi sul sistema. È Consip, con appositi bandi, a defi-nire le tipologie di beni e servizi e le condizioni generali di fornitura, gestisce l’abilitazione dei fornitori, oltre alla pubblicazione e l’aggior-namento dei cataloghi. Poi le amministrazioni, accedendo al Mercato elettronico, possono

L’obiettivo della Consip è quello di razionalizzare la spesa pubblica ma la realtà sembra ben diversa. Aziende e Comuni lamentano acquisti centralizzati che non sempre permettono di risparmiare ma che, al contrario, penalizzano le imprese locali

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verificare l’offerta e, una volta abilitate, effet-tuare acquisti on line decidendo tra le varie proposte. Il Programma per la razionalizzazione degli Acquisti della Pub-blica Amministrazione, nato con la Finanziaria 2000, ha l’obiettivo di ottimizzare gli acquisti e contribuire, almeno in teoria, allo sviluppo di modelli di approvvi-gionamento basati su processi e tecnologie innovative.

enti di ricerca spendo-no circa 115 miliardi di euro all’anno. Nel 2012 la Consip ha ‘presidiato’ una spesa complessiva di oltre 30 miliardi di euro, bandendo gare su convenzioni e ap-palti specifici per un valore complessivo di 6,1 miliardi, mentre le amministrazioni hanno effettuato acquisti per 3,4 miliardi di euro”. “Siamo davvero sicuri che questo sia un modo per far risparmiare lo Stato? Ammesso anche

Spesa complessiva gestita dal Consip nel 2012 (euro)

30 miliardi

Il MePA è il mercato elettronico della PA gestito dalla Consip. L’obiettivo, ancora una volta, sarebbe quello di ottimizzare gli acquisti

“Si tratta di un sistema decisamente controver-so che mette in ‘compe-tizione’ aziende struttu-rate che forniscono beni e servizi a determinati prezzi con battitori liberi che puntano al ribasso – continua Rovere -. È un sistema di negozia-zione tramite listini e le aziende rispondono alle richieste di offerte da parte degli enti ma non sono stabilite delle soglie che tutelino lo scambio. Inoltre il pro-cesso è lungo e contor-to. Ancora una volta si sfavoriscono le imprese del territorio che lavo-rano in regola”. Consip amministra un giro d’af-fari enorme. I dati dif-fusi recentemente dalla trasmissione di RaiTre “Report” disegnano un volume impressionan-te: “Comuni, Province, Regioni, ministeri ed

MePA

BANDOENTICONVENZIONE

ISCRIZIONE

ISCRIZIONE

CREAZIONE

SELEZIONE

STIPULA PUBBLICAZIONE

PUBBLICAZIONE

OFFERTAABILITAZIONE

ABILITAZIONEAZIENDE

RDO-ORDINE DIRETTO

PARTECIPAZIONE

che in qualche caso i prezzi ottenuti siano minori, si è calcolato il rapporto tra costi e benefici e, soprattut-to, qual è la qualità e l’affidabilità del servizio offerto? Che senso ha che lo Stato cerchi di risparmiare sottraendo soldi al mercato pro-duttivo, vero motore del Paese? Sono queste le domande alle quali dob-biamo dare una rispo-sta”, conclude Rovere. Noi un’idea ce la siamo fatta, e voi?

ENTI OFFERTA

DOMANDA

AZIENDE

Com’è e come potrebbe essere. Sopra una “semplificazione” del sistema Consip che gestisce gli acquisti della Pubblica Amministrazione. Lo schema evidenzia i passaggi (tanti) necessari per arrivare al contatto con l’azienda. Sotto quello che al momento è solo pura teoria.

L A R E A L T À

I L S O G N O

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Paolo Ragazzo

TEMPI BIBLICI PER LUCE, GAS E TELEFONO

UTILITY AZIENDE ALLE PRESE CON DISSERVIZI E PARADOSSI

UTE NZE

Aziende benvenute nell’intricato mondo delle Utility. Se in Italia aprire un’impresa è al

tempo stesso un’impresa, per via di meccanismi burocratici assil-lanti, costosi e inefficienti, non poche difficoltà sono causate in molti casi anche dai tempi biblici necessari per ottenere autorizza-zioni fondamentali per l’opera-tività aziendale. Emblematiche, infatti, sono le peripezie che gli imprenditori devono effettuare per riuscire ad attivare le utenze di elettricità, gas e telefono.A stabilire le “regole del gioco” sono le cosiddette Authority. In particolare l’Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico

così non è - attacca Duilio Pao-lino, proprietario dell’Arce Stufe -. Abbiamo rilevato l’azienda nel settembre 2013 e da allora stia-mo vivendo una vera e propria odissea con gli allacciamenti alle utenze. Per l’energia elettrica ab-biamo dovuto attendere 43 giorni, ma abbiamo vissuto situazioni assurde e paradossali con l’atti-vazione della fornitura di gas e la portabilità delle linee telefoniche. Nel primo caso, a novembre il personale ha minacciato di stare a casa se non avessimo attivato il riscaldamento. Solleciti su solle-citi, infatti, non sono bastati per avere il collegamento in concomi-tanza con l’inizio della stagione fredda; non è tanto una questione

Il caso ArceLa storica azienda di stufe di Dronero dopo essere stata acquisita a fine estate dalla Cosmo ha subito una serie di disservizi con le utenze. Dopo 5 mesi non tutto è stato ancora risolto

Nelle due tabelle gli standard minimi di qualità (giorni lavorativi) del servizio

di distribuzione del gas e dell’energia elettrica

[Fonte: Eni Spa - Divisione Gas & Power]

(AEEG) e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM). En-trambe sono organismi indipen-denti nati, rispettivamente, nel 1995 e nel 1997 che hanno come compito principale quello di tute-lare gli interessi dei consumatori e di promuovere la concorrenza, l’efficienza e la diffusione di ser-vizi con adeguati livelli di qualità, attraverso attività di regolazione e di controllo.Peccato che nel definire le rego-le non sempre vengano prese in considerazione le necessità degli utilizzatori finali, tra cui le aziende, o ci siano sul mercato operatori che non rispettano tali indicazioni. Capita così che si creino disservizi sulle spalle di chi vorrebbe solo poter lavorare. È il caso, ad esempio, dell’Arce di Dro-nero, storica azienda cuneese di stufe, prima messa in liquidazio-ne e poi acquisita, la scorsa estate, dalla Cosmo srl di Busca.Qui alla non agevole situazione legata al cambio di proprietà, si sono aggiunti numerosi disservizi e spiacevoli sorprese legati alle diverse utenze. “Si fa in fretta a dire che in Italia per aprire un’a-zienda basta un giorno, ma basta calarsi nella realtà per capire che

A stabilire le ‘regole del gioco’ sono le Authority (AEEG e AGCOM), ma non sempre vengono prese in considerazione le esigenze degli utenti finali, tra cui le aziende

GAS

Tempo massimo di preventivazione per lavori semplici 15 gg

Tempo massimo di preventivazione per lavori complessi 40 gg

Tempo massimo di esecuzione di lavori semplici 10 -15 gg

Tempo massimo di attivazione della fornitura 10 -15 gg

Tempo max riattivazione fornitura dopo sospensione per morosità 2 gg feriali

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di operatore, ma sono i tempi stabiliti dall’Autorità ad essere troppo lunghi per chi ha necessità urgenti di attivazione. Per quan-to riguarda il telefono, invece, stiamo ancora aspettando che la precedente compagnia (British Telecom) comunichi la portabilità dei numeri al nuovo operato-re (Telecom), così da far partire regolarmente il servizio. Le linee, ad oggi, sono funzionanti, ma il timore è che da un giorno all’altro il vecchio gestore le disattivi e per la nostra azienda, molto attiva soprattutto all’estero, sarebbe un disastro”.

la telefonia, invece, l’azienda di Dronero si è trovata ingabbiata in una situazione in cui è l’operato-re cedente il servizio a non aver rispettato le disposizioni emesse dall’Authority: ossia il termine dei 5 giorni per comunicare a chi

subentra il ‘piano di migrazione’, con i relativi tempi di attuazione. Sono trascorsi oltre quattro mesi dalla prima richiesta avanzata dall’azienda e la compagnia ce-dente non ha ancora detto nulla.Duilio Paolino, in conclusione, rivolge un appello al mondo pro-duttivo cuneese: “Credo che molte imprese si trovino ad affrontare ogni giorno situazioni simili, mi auguro dunque che altre aziende segnalino casi di disservizi analo-ghi; solo facendo fronte comune riusciremo a portare all’attenzio-ne situazioni del tutto inaccet-tabili per chi vuole continuare a produrre in questo Paese”.

Duilio Paolino: “Credo che molte altre aziende si siano trovate in situazioni analoghe; il mio invito è a segnalare inefficienze di questo tipo che sono inaccettabili per chi vuole continuare a produrre in Italia”

ENERGIA ELETTRICA

Tempo massimo di preventivazione per lavori sulla rete BT 20 gg

Tempo massimo di esecuzione di lavori semplici 15 - 30 gg

Tempo massimo di attivazione della fornitura 5 gg

Tempo max riattivazione fornitura dopo sospensione per morosità 1 gg feriale

Nel caso di luce e gas ad essere presi di mira sono dunque i tempi concessi alle Società di Distri-buzione per svolgere le attività di preventivazione ed esecuzio-ne delle attività, per evitare un indennizzo automatico ai clienti finali (domestici e non solo) per il mancato rispetto delle tempisti-che. Tali scadenze vengono delibe-rate dall’Autorità consultando le varie Società di Distribuzione del territorio nazionale, ma è eviden-te che non sempre, specie in casi di emergenze, quanto stabilito si concilia con le esigenze degli utenti finali. Per quanto riguarda

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TASSEL’AUTO FRENA MA L’IMPOSTA ... ACCELERA!

AUMENTO LA PROVINCIA HA PORTATO L’IPT DAL 20% AL 30%

automobilistico (Pra) come nuove immatricolazioni e passaggi di proprietà, dal 20 al 30%, ossia l’ha portata al massimo. Ma non solo, il balzello è retroattivo. Andiamo con ordine. La decisione è stata presa a giugno 2013 ma, secondo quanto previsto dalla Finanziaria 2007, gli enti locali possono deli-berare tariffe e aliquote relative ai tributi di competenza con “ef-fetto dal 1° gennaio dell’anno di riferimento”, anche se la delibe-razione è stata approvata succes-sivamente. Così molte famiglie e aziende (circa 25 mila casi), che hanno acquistato auto nuove o usate nei primi mesi dell’anno, si sono viste recapitare dalla Provin-cia degli avvisi in cui si chiede di pagare la differenza, data la nuova tariffa. “Con la crisi si acquistano meno auto - commenta Franco Biraghi, numero uno di Confindu-stria Cuneo - e la Provincia vuole comunque far cassa. A fronte di una diminuzione delle vendite ha pensato di alzare l’imposta di trascrizione. Insomma: ha trovato

La crisi morde, il mercato dell’auto piange. Come fare comunque cassa? Se dimi-nuisce la quantità di prati-

che sulle quali si pagano le tasse, basta aumentare l’entità stessa dell’imposta e i conti tornano. Il meccanismo è semplice, le con-seguenze molto meno. I tagli dei trasferimenti statali aumentano la crisi delle province e la diminuzio-ne del volume d’affari del mercato dell’auto mette in allarme una delle principali voci d’entrata della finanza provinciale. Così la Provin-cia di Cuneo ha stabilito l’au-mento dell’imposta provinciale di trascrizione (Ipt), quella som-ma che si paga all’Ente per tutte le richieste al Pubblico registro

Chi ha acquistato auto nuove o usate nei primi mesi dell’anno ha ricevuto a casa un avviso di pagamento per saldare la differenza

Imposta provinciale di trascrizioneCittadini e aziende lamentano la retroattività del provvedimento e l’ulteriore incremento della tassa, attuato per compensare il calo delle immatricolazioni dovuto alla crisi e per non far diminuire le entrate nella casse della Provincia di Cuneo

36.749 32.522 29.938

2011 2012 2013

Il crollo dell’usatoCome si può vedere dal

grafico il numero di passaggi di proprietà (al

netto delle minivolture) in provincia di Cuneo è

diminuito considerevol-mente tra il 2011 e il 2013

[Fonte: Aci]

Ilaria Blangetti

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L’AUTO FRENA MA L’IMPOSTA ... ACCELERA!

“Siamo rimasti basiti quando abbiamo ricevuto dalla Provincia gli avvisi di pagamento, non tanto per la cifra che abbiamo dovuto pagare, quanto per la retroattività del provvedimento”

il modo per mettere ul-teriormente alle strette il mercato dell’auto, le famiglie e le aziende”. I dati non lasciano scampo: nel 2013 le nuo-ve iscrizioni al Pra sono state 12.821 a fronte del-le 17.880 del 2012 e alle 21.579 del 2011. La crisi morde e le immatrico-lazioni di vetture nuove calano drasticamente, ma anche il mercato dell’usato ha risentito delle restrizioni econo-miche: 36.749 passaggi di proprietà (escluse le

dell’ufficio amministra-tivo della Massucco T. srl di Cuneo, azienda leader nel noleggio furgoni e macchine movimento terra -, non tanto per la cifra che abbiamo dovuto pagare, si tratta di importi tra i 21 e i 64 euro a pratica, quanto per la retroattività del provvedimento. È come se noi chiedessimo ai nostri clienti di pagarci, a distanza di tempo, un sovrapprezzo sui noleggi perché ci siamo accorti che non ci stiamo den-

minivolture) nel 2011, meno di 30 mila nel 2013. E le casse della Provincia? Anch’esse hanno risentito del calo: quasi 17 milioni nel 2011, 21 milioni 775 mila euro del 2012 e 17 mi-lioni 507 mila euro nel 2013. Una perdita impor-tante in un anno che ha quindi reso necessario l’aumento dell’Ipt.“Siamo rimasti basiti quando abbiamo rice-vuto dalla Provincia gli avvisi di pagamento - commenta Cristina Massucco referente

tro con i costi: i clienti si rifiuterebbero, giu-stamente. Noi, invece, non abbiamo potuto far altro che pagare per non incorrere in sanzioni; ma una tassa retroattiva è scorretta e ridicola”. Ma i “ritocchi” non sono finiti: l’Rc Auto è cre-sciuta di tre punti per-centuali, passando da 12,5 a 15,5% (il massimo di legge è il 16%). L’aumento ha consentito un maggior reddito pari a 3 milioni, 6,5 milioni quello stimato per il 2014. Il gioco è fatto.

21.579 17.880 12.821

2011 2012 2013

Immatricolazioni in caduta liberaAnche il numero delle prime iscrizioni al Pra è fortemente diminuito nel periodo 2011-2013 in provincia di Cuneo [Fonte: Aci]

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Durante i 50 giorni di chiusura del Colle della Maddalena molte imprese hanno dovuto far leva su altri percorsi per dirigersi nel sud della Francia. Tra queste anche la Perosino Trasporti di Asti, che ha optato per il valico del Monginevro per i suoi viaggi da Savigliano a Gap. Nella tabella riportata nella pagina a fianco, ecco nel dettaglio quanto ha pesato per le tasche dell’azienda il cambio di itinerario

MADDALENA E MONGINEVRO:DUE PESI, DUE MISURE

RINGRAZIAMENTI E CONTRADDIZIONI L’ANAS INTERVIENE GRAZIE ALLA PROVINCIA, MA ALTROVE...

Confindustria Cuneo ha ringraziato la Provincia per essere intervenuta

presso i vertici dell’Anas e aver così permesso la

riapertura del valico dopo 50 giorni di chiusura.

Biraghi ironico: “Bisognava far sentire la

nostra voce fino a Roma?”

VALICHI

Gilberto Manfrin

Gap Savigliano

Briançon

Bardonecchia

MonginevroAvigliana

Cuneo

Barcellonette

Maddalena

Guillestre

A

B

“Bisognava arrivare fino a Roma, dai vertici naziona-li dell’Anas, per

riaprire il Colle della Maddale-na? Evidentemente sì visto che la riapertura è avvenuta proprio in concomitanza con le nostre pressioni, fatte arrivare, tramite i rappresentanti della Provincia,

al presidente nazionale dell’Anas Pietro Ciucci”. Tra il serio e l’iro-nico il presidente degli industriali cuneesi Franco Biraghi commen-ta così un altro risultato positivo delle sue battaglie. Il valico in-ternazionale che collega la valle Stura con la valle dell’Ubaye, nodo strategico per il passaggio di merci e privati cittadini, dopo ben 50 giorni di chiusura sui 55 trascorsi dalla vigilia di Natale,

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30 VIABILITÀ

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IL CASO: PEROSINO TRASPORTI (ASTI)

MONGINEVRO (A) MADDALENA (B)

Viaggi a settimana 3 4Viaggi complessivi 20 28Chilometraggio A/R 512 km 400 km

Spesa per carburante 408 € 320 €Pedaggio 82 € 0 €

Totale 9.800 € 6.400 €

Differenza 3.400 €

+53%“Perchè sul valico del

Monginevro, dove c’era più neve, le strade erano

perfettamente pulite mentre sul Colle della Maddalena, con meno neve, erano sporche?”

sabato 15 febbraio è stato final-mente liberato dalla neve e reso transitabile. “Un ringraziamento va alla presidente della Provincia di Cuneo, Gianna Gancia e all’as-sessore provinciale ai Trasporti, Roberto Russo, per il loro inter-vento - prosegue Biraghi -. Un risultato raggiunto grazie anche alla forte azione di protesta che la nostra associazione ha portato avanti nelle sedi istituzionali e sui mezzi d’informazione, alla quale ha fatto eco il prezio-so intervento della presidente della Provincia, Gianna Gancia e dell’assessore provinciale ai Trasporti, Roberto Russo, presso i vertici nazionali dell’Anas. Un ri-sultato che, tuttavia, non ci lascia tranquilli, poiché la sensazione è quella di una gestione poco chiara ed efficiente dello sgombe-ro neve sulla SS 21, soprattutto se confrontata con quanto succede

sul versante francese o in altre strade della Valle Stura, ugual-mente sottoposte ad un marcato rischio valanghe”. Intanto giungono nuove testi-monianza sul disagio vissuto da alcuni autotrasportatori della provincia di Cuneo e della vicina provincia di Asti che utilizzano il Maddalena per i loro traffici verso il sud della Francia. Diego Perosino, titolare della Perosino Trasporti di Asti, ha manifestato personalmente il suo disagio scri-vendo di persona al presidente

Biraghi: “Io e alcuni miei colleghi della provincia di Asti e di Cuneo, che operiamo tra la Granda e il centro sud della Francia (Gap, Sisteron, Valance), a causa della chiusura del Colle siamo stati costretti a fare i conti al centesi-mo. L’interdizione al transito sul Maddalena per così lungo tempo ha peggiorato la nostra situa-zione economica ed ha inciso sullo svolgimento ottimale del nostro lavoro. Il cambiamento di itinerario verso altri Colli (Mon-ginevro), o trafori, oltre all’allun-gamento e all’aumento dei costi, ha comportato una riduzione dei viaggi effettuati settimanalmen-te, con notevole insoddisfazione da parte dei nostri clienti. Visto l’andamento climatico, con tem-perature di poco sotto lo zero, si sarebbe potuto tenere facilmente pulito e transitabile il Colle. Non solo: come mai la Moviter, che mi risulta abbia l’appalto per lo sgombero neve sul Monginevro ha pulito la strada e sul Madda-lena, dove per altro c’era meno neve, non ha fatto altrettanto? Sperando non accada più quanto verificatosi, siamo disposti ad un eventuale incontro, con chi di competenza, per discutere delle problematiche e delle eventuali soluzioni per tenere il più tran-sitabile possibile il valico, ren-dendoci disponibili per dare una mano”. “Sono anni che la storia va avanti così e non si trova una soluzione - aggiunge Luciano Candela, collaboratore della Pe-rosino Trasporti, a capo di un’a-zienda dotata di un parco di venti macchine per lo sgombero neve, con diversi appalti tra Cuneo e provincia -. Cosa dobbiamo fare? Tenere chiuso il Maddalena da novembre a maggio per il rischio valanghe? La provincia di Cuneo non è dotata di infrastrutture e trafori decenti, se vengono chiusi anche i valichi internazionali si ‘ammazzano’ le imprese. Ho 20 dipendenti che lavorano in pianura ma che non hanno paura di spostarsi in quota. Se serve, siamo pronti ad intervenire in qualsiasi istante”.

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PRIMO PIANO32

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LA ALBA-BRA NON VA CHIUSA MA NEPPURE ELETTRIFICATA

Può essere che il presidente Biraghi non conosca molto bene l’Albese, ma io sì per-ché sono d’origine langaro-

la, per questo voglio rispondere ai sindaci di Alba e Bra, che ci hanno invitato ad andare a vedere con i nostri occhi l’utilità della ferrovia Alba-Bra.Noi imprenditori, infatti, sappiamo benissimo come non si sprecano i soldi, soprattutto quelli pubblici, per questo ribadiamo che i 9 milioni di euro stanziati dalla Regione Piemon-te per l’elettrificazione della linea ferrovia Alba-Bra sono uno spreco di denaro, fatto sulle spalle delle aziende che - oggi più che mai - non sono più disposte a pagare di tasca loro i capricci della politica fatti per compiacere alcuni amici. D’altronde non è certo la prima volta che gli Albesi si cimentano in proget-ti faraonici di dubbia utilità, che a

DUILIOPAOLINOVice PresidenteConfindustria Cuneo

I 9 milioni di euro stanziati dalla Regione

vanno spesi per salvare i servizi già esistenti

che stanno per essere tagliati, come le corse

degli autobus che portano i bambini a scuola

e gli opeari nelle fabbriche, non per

rispondere a bisogni che non ci sono ancora

IPSE DIXIT

conti fatti o non sono stati ultimati o si sono rivelati delle cattedrali nel deserto, perché oltre ad essere dei pozzi senza fondo non hanno portato nessun beneficio agli utenti, ma solo ai pochi che li hanno voluti e che hanno lavorato per realizzarli.Ad esempio, vorremmo che il sindaco di Alba ci spiegasse che senso ha l’ospedale di Verduno, progetto che è datato nella sua concezione risalen-te a 20 anni fa, che è realizzato su una collina che frana, che non ha nessuna garanzia di essere collegato all’autostrada e che finora ci è costa-to 400 milioni di euro. Per non dire della vecchia tratta che da Alba andava verso Nizza Mon-ferrato (facente parte della linea Cavallermaggiore-Bra-Alba-Acqui Terme-Nizza Monferrato-Alessan-dria), sulla quale una decina di anni fa erano stati spesi molti soldi per rimodernarla e che poi è stata chiusa perché si è scoperto che era utilizzata da nessuno.Oppure, ci piacerebbe che il sindaco di Bra dices-se quante volte ha preso il treno dalla sua città per andare all’ae-roporto di Caselle e se può darci il trend dei passeggeri sulle tratte Cavallermag-giore-Alba-Bra negli ultimi anni, visto che né Regione né Trenitalia ci hanno comunicato i numeri.A scanso di equivoci: noi non vogliamo la sop-pressione della linea ferrovia-ria Alba-Bra, solo riteniamo che non abbia alcun senso

investire così tanti soldi su un servi-zio che già esiste e funziona e le cui potenzialità di sviluppo non ci sono affatto chiare, mentre ne conosciamo molto bene i limiti, visto e considera-to che la tendenza degli ultimi anni è quella di chiudere le linee ferroviarie minori, i cosiddetti rami secchi.Quel denaro va speso per salvare i servizi già esistenti che stanno per essere tagliati, come le corse degli autobus, non per rispondere a biso-gni che non ci sono ancora. Perché i politici quando parlano dell’utilità della linea ferroviaria Alba-Bra non dicono anche che il costo chilometri-co del trasporto su rotaia costa otto volte di più di quello del trasporto su gomma? Se i passeggeri lo sapessero forse deciderebbero di viaggiare in pullman anziché in treno.

Il vice presidente di Confindustria Cuneo, Duilio Paolino, risponde su “Provincia Oggi” alla dura replica dei sindaci di Alba e Bra sulla posizione espressa dal presidente Franco Biraghi, pubblicata su “La Stampa” di Cuneo del 21 febbraio scorso

CONTROREPLICA

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33 VIABILITÀ

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TPLIn Piemonte la spesa pubblica per il trasporto su gomma è nettamente inferiore a quella per il trasporto su ferro

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34 VIABILITÀ

Franco Biraghi“I pochi soldi disponibili nelle casse pubbliche andrebbero spesi meglio, garantendo servizi indispensabili come scuole e trasporto pubblico locale”

FERROVIE E AUTOLINEENUOVE RIFLESSIONI SUL SISTEMA DEI TRASPORTI CUNEESI

Paolo Ragazzo

IL TRENO COSTA OTTO VOLTE PIÙ DELL’AUTOBUS

“Ma lo sapete che finanziare il trasporto su treno costa

quasi 8 volte di più rispetto al bus? Di fronte al progetto di elettri-ficazione della linea ferroviaria Alba-Bra mi viene da dire, dunque, che forse i pochi soldi disponibili nelle casse delle amministrazio-ni pubbliche andrebbero spesi decisamente meglio, garanten-do servizi indispensabili come le scuole e il trasporto pubblico

locale. Con i nove milioni destinati dalla Regione a quell’intervento, infatti, si potrebbero garantire, ad esempio, molti più bus sul territo-rio, aumentando anche la qualità del servizio fornito agli utenti”. Il presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi, ritorna così sul progetto che prevede di elettrificare la linea ferroviaria che collega le due città di Langa e Ro-ero Alba-Bra. A sostegno della sua tesi il numero uno degli industriali cuneesi porta l’entità del contri-buto pubblico destinato al tra-sporto su “ferro” rispetto a quello su “gomma”. L’esborso di denaro pubblico per i bus è nettamente inferiore rispetto a quanto avviene per i treni: secondo il contratto in essere, infatti, le aziende del Tpl ricevono un contributo pubblico di circa 1,5 euro al chilometro, mentre i treni su base regionale vengono finanziati con una som-ma pari circa 11,5 euro al chilome-tro, secondo stime ricavate dalle condizioni riportate nel contratto di servizio tra Regione e Trenitalia. In altre parole, il treno costa alle casse della Regione più di 7 volte

È l’importo per km che i treni ricevono dalla Regione. Tale cifra non tiene conto dei ricavi da tariffa ed è calcolata sulla base delle condizioni contenute nel contratto di servizio con Trenitalia (2011/16)

Questo è il contributo pubblico per km percorso destinato alle ditte del Tpl1.5€/km

€/km11.5

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ROBERTORUSSOAssessore ai Trasporti della Provincia di Cuneo

Marzo 2014 N°03

35

“PRIMA L’AT-CN POI ALTRI INTERVENTI ASECONDA DELL’UTILITÀ”

L’INTERVISTA L’ASSESSORE PROVINCIALE ROBERTO RUSSO

l’ammontare del contributo speso per i pullman.Treno e bus, è bene dirlo, non sono da considerare concorrenti, quanto sempre più complementa-ri, anche se il trasporto su gomma si dimostra più snello e capillare, oltre che in generale più economi-co, perlomeno nella fascia dai 10 ai 60 passeggeri trasportati.La legge regionale 1/2000, che delinea le norme in materia di tra-sporto pubblico locale, stabilisce, inoltre, che “sono posti a gara pub-blica solo i servizi che prevedano il raggiungimento del rapporto tra ricavi e costi almeno pari allo 0,35. Il finanziamento non può, in ogni caso, eccedere il 65 per cento del costo di aggiudicazione”. Il servi-zio, in sostanza, è remunerativo se coperto per non più del 65% da contributi pubblici e per almeno il 35% da ricavi da biglietteria. In provincia di Cuneo quest’ultimo dato è raggiunto, come richiesto dalla Regione, ma ciò non è stato sufficiente per mettere al riparo il settore dai tagli che si sono abbat-tuti in maniera impietosa sul Tpl della Granda.“Uno dei motivi principali per cui negli ultimi anni sono state taglia-te o ridimensionate molte linee ferroviarie piemontesi è stato la loro scarsa sostenibilità economi-ca, a causa soprattutto dei bassi carichi di utenza - ha concluso Biraghi -. È un vero peccato, però, che al posto di gestire i rispar-mi ottenuti per garantire servizi essenziali, la Regione abbia deciso di investire una cifra considere-vole su una tratta ferroviaria già funzionante, per soddisfare l’en-nesimo capriccio dei ‘salotti bene’ presenti sul territorio”.

Dal 2009 si occupa di trasporti in provincia di Cuneo, per via della delega specifica asse-

gnatagli dalla presidente della Provincia, Gianna Gancia. Ma già in precedenza è stato per cinque anni assessore ai Trasporti del Comune di Bra. All’assessore pro-vinciale Roberto Russo abbiamo rivolto alcune domande per capi-re meglio quali potrebbero essere gli sviluppi nei prossimi anni. Ferrovie e Tpl, in provincia di Cuneo è difficile capire quale dei due settori se la passi meglio in questo momento.“In una situazione caratterizzata da una seria carenza di risorse, come Provincia siamo riusciti a sopperire ai tagli alle ferrovie at-traverso servizi su gomma. Tutti gli utenti sono stati trasportati, nessuno è rimasto a piedi e non abbiamo ricevuto grosse lamen-tele. Dobbiamo però elaborare un elenco di priorità per far sapere ai cittadini cosa si può fare e cosa no”.A proposito di priorità, cosa metterebbe al primo posto?“Sicuramente il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, la cui pratica è inchiodata al Ministero per problemi non di risorse, ma

amministrativi e burocratici. È un nodo quello dell’autostrada che va risolto in tempi brevi e con il supporto di tutti, perché si tratta di un’opera strategica per l’intero territorio provinciale. In partico-lare, il lotto albese permetterebbe di risolvere problemi connessi non solo al traffico, ma anche alla qualità dell’aria e all’ambiente”.E il trasporto pubblico locale?“Il Tpl arriva da tagli dolorosi e pesanti, ma nei prossimi anni andrà integrato meglio con i

Non siamo in un periodo di ‘vacche grasse’ per cui vanno definite attentamente le priorità: l’autostrada è strategica e viene prima di tutto

Come Provincia di Cuneo siamo riusciti a sopperire ai tagli fatti sulle linee ferroviarie potenziandoi servizi su gomma

trasporti su ferro. Ci abbiamo provato, ma la mannaia dei tagli non ha permesso azioni concre-te. Vanno a mio parere rivisti i sistemi delle conurbazioni, otti-mizzando i servizi ed evitando doppioni e sperperi di risorse”. Ha fatto discutere il progetto di elettrificazione della linea Al-ba-Bra, lei cosa ne pensa?“Non siamo in un periodo di ‘vacche grasse’, per cui vanno definite attentamente le priorità, una su tutte il completamento del collegamento autostradale, tutto il resto viene dopo, valu-tando l’utilità effettiva dei singoli interventi. Il Sistema ferroviario metropolitano (Sfm) ha fatto in questi anni passi da gigante, arrivando a collegare la provincia di Cuneo con il territorio tori-nese. Ci sono ancora importanti possibilità di implementazione, specie se consideriamo l’Sfm in un’ottica sempre più integrata del sistema di trasporti”.

Il trasporto su gomma è più economico nella fascia dai 10 ai 60 passeggeri. Non per nulla negli ultimi anni sono state tagliate o ridimensionate molte linee per la scarsa sostenibilità economica

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LA SOLUZIONE PER LA VIABILITÀNELLA PIANURADELLA GRANDA

LA PROPOSTA COME COLLEGARE SALUZZO ALL’AUTOSTRADA

ad alta velocità che, giunta nei pressi di Savigliano, oltrepassa la città a Sud senza tuttavia inol-trarsi nel centro abitato, ma solo attraversando i terreni agricoli, per proseguire verso il casello dell’autostrada di Marene”. “Passata Savigliano - continua Biraghi - la superstrada potreb-be fermarsi all’incrocio con la vecchia strada cosiddetta Reale che da Cuneo porta verso Torino, dove si potrebbe facilmente rea-

Franco Biraghi lancia l’idea di una strada

veloce che da Saluzzo porta a Savigliano

passando sopra la linea ferroviaria dismessa e poi

si diriga verso l’imbocco dell’autostrada a Marene attraverso la costruzione

di un nuovo casello da realizzare all’incrocio con

la strada Reale che da Cuneo porta a Torino

“Propongo la realizza-zione di una nuova strada che da sola risolve la maggior

parte dei problemi di viabilità della pianura della provincia di Cuneo, realizzabile a costi accet-tabili e senza evidenti controin-dicazioni ambientali, urbane o paesaggistiche”. Il presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi, risponde con una proposta concreta a chi lo accusa di saper solo criticare e contestare quello che si sta facendo senza tuttavia sugge-rire mai soluzioni alternative. “La linea ferroviaria tra Saluzzo e Savigliano, è una linea retta dismessa da tempo che collega le due città passando attraverso i campi - spiega il numero uno degli industriali cuneesi -. Sareb-be sufficiente smantellare i binari e costruirvi al posto una strada

“Chiunque viaggi sulle strade provinciali - spiega Franco Biraghi - può testimoniare come queste versino in uno stato di degrado preoccupante, presto sarà necessario percorrerle con il fuoristrada”

STRADE

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36 VIABILITÀ

Sulla mappa stradale dell’area interessata dal passaggio della nuova strada è evidenziato il tracciato dell’arteria per

ora soltanto immaginata dal presidente di Confindustria Cuneo Franco Biraghi

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LA SOLUZIONE PER LA VIABILITÀNELLA PIANURADELLA GRANDA

lizzare un nuovo casello da cui, con una bretella, si arriva agevol-mente al casello autostradale già esistente a Marene. Il tutto senza toccare nessun centro abitato e, nel tratto tra Saluzzo e Savi-gliano, senza neppure costruire una nuova arteria, in quanto si sfrutterebbe la linea ferroviaria in disuso. In questo modo la provin-cia di Cuneo avrebbe finalmen-te una strada veloce che taglia longitudinalmente la pianura e collega le Alpi alla Langa incro-ciando l’autostrada che ci porta, partendo da Savona, fino a Cu-neo, quindi a Torino e, speriamo presto, ad Asti”.

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Novità in evoluzione

“Dobbiamo smetterla di spendere soldi preziosi per costruire piste ciclabile, zone 30 o per fare altri interventi inutili, che non risol-vono i problemi di viabilità della nostra provincia - conclude Bira-ghi -. Chiunque viaggi quotidia-namente sulle strade della Gran-da può testimoniare come ormai siano in uno stato di degrado assoluto, tra poco si potranno percorrere solo con il fuoristrada. Questo perché al posto di utiliz-zare le poche risorse rimaste per fare l’ordinaria manutenzione della nostra rete viaria, si utiliz-zano per realizzare opere poco strategiche e molto care”.

Il presidente di Confindustria Cuneo sostiene che gli enti pubblici, al posto di “sprecare le poche risorse disponibili rimaste per le piste ciclabili e le zone 30, dovrebbero utiliz-zarle per la manutenzione ordinaria delle strade comunali, provinciali, regionali e statali”.

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Marzo 2014 N°03

PRIMO PIANO38

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PROTOCOLLODI LEGALITÀ PER

IL RADDOPPIO

PROMOTORI PREFETTURA, ANAS, MINISTERO, GLS SPA

frastrutturale. Siamo contenti di essere qui per cercare di tutelare il lavoro di tutti”.Con queste parole, Alfredo Bajo, condirettore generale Anas spa, ha dato l’imprimatur alla stipula del Protocollo di Legalità firmato lo scorso 6 marzo in Prefettura a Cuneo, insieme al Prefetto del-la Provincia di Cuneo, Giovanni Russo, al sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, Domeni-co Manzione, e ai rappresentanti della società Glf Grandi Lavori Fincosit spa in qualità di appal-tatore, alla Direzione Territoriale del Lavoro e alle Organizzazioni sindacali provinciali Fillea, Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil. L’iniziativa nasce sotto l’egida della Prefettu-ra di Cuneo che, nel porre in atto una corretta ed efficace politi-ca di prevenzione al contrasto

“Il fatto che quello che stiamo per firmare è il 30° protocollo di legalità che l’Anas stipula a par-

tire dal 2004, non deve far pensare che non si tratti di un momento importante. Quello per il secondo traforo del colle di Tenda, infatti, è un protocollo per un’opera di collegamento transfrontaliera, che mette in collegamento due diversi Paesi, non per nulla ci sarà un’apposita Commissione intergo-vernativa che presidierà ai lavori di realizzazione dell’opera. Insom-ma, ci troviamo di fronte ad un’o-pera strategica e importante per

questo territorio, che meriterebbe sicuramente di

più dal punto di vista in-

In Prefettura sarà attivato un Tavolo di lavoro con la partecipazione dei sindacati edili e della società costruttrice che realizzerà l’opera

Nell’ottica di assicurare un conti-nuo monitoraggio di tutte le opere e le attività di cantiere, con par-ticolare riguardo al contrasto del fenomeno dello sfruttamento del lavoro, sarà attivato, sempre pres-so la Prefettura, con la partecipa-zione della Direzione Provinciale del Lavoro e dei sindacati edili, un Tavolo di lavoro che, con il Gruppo Interforze, potrà disporre ulteriori e più mirate verifiche.

dell’invasiva azione delle orga-nizzazioni criminali negli appalti pubblici, ha promosso l’adozione di un “Protocollo di Legalità” per i lavori di costruzione del nuo-vo tunnel a doppia fornice di tenda e delle opere accessorie comprensive della costruzione dell’opera di presa della sorgente di S. Macario, lungo la S.S. 20 “del Colle di Tenda.“Il protocollo - ha aggiunto Man-zione - è stato strutturato in modo tale che pubblico e privato possa-no lavorare in perfetta sinergia e contiene molti aspetti migliorativi rispetto ai protocolli precedenti”.

TENDA

Il Prefetto della Provincia di Cuneo, Giovanni Russo, illustra i principali contenuti del Protocollo di Legalità prima della sua firma congiunta

Versante italiano prima Versante francese prima

Versante italiano dopo Versante francese dopo

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39 VIABILITÀ

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2014

I NUOVI BANDIPER LE IMPRESEDELLA PROVINCIA

CONTRIBUTI LA CAMERA DI COMMERCIO STANZIA 4 MILIONI DI EURO

nove bandi tramite il credito agevolato (ge-stito tramite i Confidi), per sostenere le imprese nell’accesso al credi-to per realizzare i loro investimenti; altri 1,9 milioni, invece consisto-no nell’approvazione di bandi per l’erogazione di contributi a fondo perduto, al fine di finan-ziare le spese correnti di maggior interesse e attualità. Dei nove bandi pubblicati quattro sono di diretta emanazione di Confindustria (vedi schede tecniche sotto) e raccolgono 1.630.000 euro di risorse. Numeri, questi, senza dubbio

I quattro finanziamenti

proposti da Confindustria Cuneo per le aziende del

settore valgono 1.630.000 euro

Sono stati pre-sentati a fine febbraio i bandi 2014 della Ca-

mera di commercio di Cuneo rivolti alle impre-se della provincia, nati alcuni anni fa proprio da una proposta arrivata da parte della Confin-dustria e poi estesa a tutte le altre categorie produttive. Per l’anno in corso l’ente camerale ha stanziato 4 dei 10 milio-ni di euro investiti per iniziative promozionali e di internazionalizza-zione, suddivisi in due grandi capitoli di spesa: 1,9 milioni circa sono destinati a finanziare

SICUREZZA, CERTIFICAZIONI PRODOTTO E PROCESSO, AMBIENTE, CERTIFICAZIONI SOA (BANDO 1401)

BUDGET DISPONIBILE 1.000.000 €

CONTRIBUTO 30%

SPESE MINIME 700 €

CONTRIBUTO MAX 2.000 €

SPESE AMMESSEsicurezza, certificazioni di prodotto e di processo, ambiente (emissioni in atmosfera ed emissioni diffuse), certificazioni SOA

SPESE COMPETENZA dal 1°/10/2013 al 8/09/2014

SCADENZA 19/09/2014

INFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY (BANDO 1402)

BUDGET DISPONIBILE 550.000 €

CONTRIBUTO 30%

SPESE MINIME 700 €

CONTRIBUTO MAX 3.000 €

SPESE AMMESSE

Soluzioni che utilizzano tecnologie wireless; flussi documentali e business process management; Saas, Cloud e Open Source; business on-line; business intelligence; consolidamento infra-strutture informatiche; sistemi di comunicazione multimediali

SPESE COMPETENZA dal 1°/12/2013 al 30/09/2014

SCADENZA PRESENT. PROGETTI 31/03/2014

SCADENZA RENDICONTAZIONE 10/10/2014

NUOVE STRATEGIE DI MARKETING (BANDO 1406)

BUDGET DISPONIBILE 60.000 €

CORSI DI FORMAZIONE 01/07/2013 – 30/06/2014 (BANDO 1315)

BUDGET DISPONIBILE 200.000 €

significativi in valore assoluto, ma che van-no ridimensionati se rapportati all’impatto che hanno sulle singole aziende.“Nel 2013 dalle azien-de del ramo industria sono state presentate e accolte 450 doman-de - fa notare Franco Biraghi, presidente di Confindustria Cuneo -, per un totale di quasi un milione di finanziamen-ti erogati. Ciò significa che il contributo medio è stato di poco superiore ai 2.000 euro. La cifra si dimezza quasi (1.105 euro) se si considera la somma dei contri-

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40 ACCESSO AL CREDITO

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L’anno scorso l’industria ha assorbito uno dei 2,7 milioni di euro messi a disposizone dell’ente camerale, per un totale di 450 domande accolte su complessive 2.487

Tutti bandi 2014 sono pubblicati sul sito Internet

www.cn.camcom.gov.it/bandi

INNOVAZIONE DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE MARCHI E BREVETTI (BANDO 1404)

BUDGET DISPONIBILE 60.000 €

CONTRIBUTO 30%

SPESE MINIME 700 € (marchi), 1.500 € (brevetti)

CONTRIBUTO MAX 1.500 € (marchi), 3.000 € (brevetti)

SPESE AMMESSE

progettazione marchio; ricerche anteriorità e assistenza al deposito; assistenza per concessione licenza marchio e per estensione comunitaria o internazionale; analisi e consulenza per brevettabilità; estensione internazionale brevetti; tasse di deposito marchi e brevetti

SPESE COMPETENZA dal 1°/10/2013 al 30/09/2014

SCADENZA 8/10/2014

SVILUPPO CONTRATTI DI RETE (BANDO 1405)

BUDGET DISPONIBILE 20.000 €

CONTRIBUTO 40%

SPESE MINIME 2.000 €

CONTRIBUTO MAX 5.000 €

SPESE AMMESSE

servizi consulenziali e professionali finalizzati alla costituzione delle reti; costi iniziali di promozione della rete (sito internet, materiale promozionale, brochure, partecipazione fiere, organiz-zazione eventi)

SPESE COMPETENZA dal 1°/10/2013 al 30/09/2014

SCADENZA PRESENT. PROGETTI 31/03/2014

SCADENZA RENDICONTAZIONE 10/10/2014

SVILUPPO DELLA FILIERA CORTA (BANDO 1407)

BUDGET DISPONIBILE 30.000 €

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE IMPRESE DI AUTORIPARAZIONE E CENTRI DI REVISIONE (BANDO 1403)

BUDGET DISPONIBILE 150.000 €

buti erogati (2.749.000 euro) e la totalità delle domande ammesse (2.487). Se consideria-mo che le imprese del settore industria l’anno scorso hanno versato 1.300.000 euro di con-tributi camerali, risulta che sono tornati nelle tasche delle aziende tramite di contributi dei bandi circa il 70% delle quote versate. Insom-ma, l’entità dei singoli contributi che le azien-de ricevono sono giusto sufficienti a compensare l’incremento della tassa provinciale di trascrizio-ne (vedi pag. 26, ndr)”.“Anche se i singo-li importi non sono elevati - commenta Mauro Danna, dell’uf-

ficio Organizzazione di Confindustria Cuneo - i bandi della camera di commercio hanno alcune peculiarità che li rendono interessanti per le aziende, tanto che l’anno scorso il 40% delle nostre associate ha chiesto e ottenuto i contributi camerali. Il fatto che l’erogazione dei contributi avvenga mediamente a soli 60/90 giorni dal momento in cui la domanda è stata accolta, ad esempio, rende i bandi partico-larmente appetibili. Significativa anche la percentuale di pratiche istruite dagli uffici di Confindustria Cuneo (52%, per un totale di 234 su 450 domande), oppure il fatto che tutte le domande presentate sono state accolte. La fiducia che le aziende associate ripongono ne-gli uffici deriva dall’af-fidabilità del servizio chiavi in mano”.

999.964Totale contributi erogati al settore industria

Le domande accolte del settore industria

Delle aziende associate a

Confindustria Cuneo hanno ottenuto il

contributo

delle pratiche di domanda presentate dalle aziende associate

a Confindustria Cuneo che sono state istruite dagli uffici

dell’associazione

45040% 52%

2.022Contributo medio per domanda

per il settore industria

COSÌ NEL 2013

Marzo 2014 N°03

41

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MONEY

I MINIBOND SONO LA GRANDE ALTERNATIVA ALLE BANCHE

FINANZIAMENTI UN NUOVO STRUMENTO PER LE PICCOLE IMPRESE

Nel 2013 le sofferenze bancarie sui prestiti alle imprese si sono attestate sui 150 miliardi di euro, mentre nel 2008 erano “solo” 25. Dal 2010 la contrazione del credito bancario è stata di circa 48 miliardi

Dedicato alle PmiIl seminario tecnico è stato organizzato dal Comitato Piccola Industria di Confindustria Cuneo

L’ampia parte-cipazione ha confermato il forte interesse

suscitato dal seminario tecnico di aggiornamen-to sui Minibond, svolto-si lo scorso 17 febbraio in Confindustria Cuneo su iniziativa del Comi-tato Piccola Industria. L’incontro, che aveva come obiettivo quello di illustrare la normativa ed il funzionamento del nuovo strumento di finanziamento per le

imprese, è stato aperto da un aggiornamento sugli indicatori eco-nomici del Piemonte e della provincia di Cuneo a cura del Centro studi di Confindustria Cuneo, a cui sono seguiti gli in-terventi tecnici di esper-ti dello studio Deloitte, della Banca Popolare di Vicenza, dell’Ordine Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Cuneo, della Banca di Credito Cooperativo di Cherasco e la testi-

monianza dell’azienda Caar spa.“I Minibond non saran-no la soluzione a tutti i problemi delle Pmi - spiega Mauro Gola, vice presidente Confindu-stria Cuneo e presidente comitato provinciale Piccola Industria -, ma sicuramente sono uno

strumento dalle impor-tanti potenzialità che le piccole imprese devono cominciare a prendere seriamente in conside-razione. Nei prossimi anni, infatti, lo sviluppo dei prestiti bancari per finanziare gli investi-menti non potrà sod-disfare pienamente il

Il Decreto Legge n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese, introduce tre nuovi strumenti finanziari: le obbligazioni (cosiddetti “mini bond”), le cambiali finanziari e le obbligazioni subordinate partecipative

22GIUGNO2012

23DCEMBRE2013

Il Decreto Legge n. 145, concernente disposizioni urgenti per lo sviluppo economico e per l’avvio del piano “Destinazione Italia”, estende la platea di investitori in “mini bond”, facilita le operazioni di emissione ed introduce alcune altre novità soprattutto di natura fiscale

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42 ACCESSO AL CREDITO

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perché le banche sono più prudenti nell’ero-gazione di nuovi finan-ziamenti ed è la causa principale del credit crunch.“Dopo i Decreti Svilup-po e Destinazione Italia, che hanno eliminato ostacoli normativi e fiscali che ne rendevano difficoltoso l’accesso, oggi la possibilità di finanziarsi con i Mini-bond è più concreta - continua Gola - . Prima di questi interventi le imprese non quotate in borsa avevano molte difficoltà normative per accedere al mercato obbligazionario, così l’e-missione di obbligazioni era prerogativa sostan-zialmente delle imprese quotate in borsa. Questa

situazione ha causato ‘effetti collaterali’, come la sottocapitalizzazione e la prevalenza dell’in-debitamento a breve termine”. Secondo l’Aifi in Italia sono stati fino ad oggi creati 22 fondi specia-lizzati in Minibond, che potrebbero nel

2014 finanziare le mini imprese per 3-4 mi-liardi. Secondo Cerved Group, in Piemonte ci sono 3.856 imprese con ricavi oltre i 5 milioni, di cui 2.785 con rating “investiment grade” che potrebbero emettere Minibond. “Per far nascere un mercato di mini-obbli-gazioni servono inve-stitori specializzati che le comprino - conclude Gola -. In Italia stanno nascendo diversi canali alternativi a quello ban-cario per reperire cre-dito o capitale, ma per farli funzionare davvero servirà del tempo. La ri-voluzione dei Minibond è cominciata”.

fabbisogno finanziario delle imprese, per cui diventerà fondamentale poter reperire risorse da fonti alternative. È quindi interesse di tutti, banche comprese, creare per le aziende efficienti canali alterna-tivi”. Dal 2010 il credito ban-cario in Italia ha subito una riduzione comples-siva di circa 48 miliardi e anche i dati provvisori delle sofferenze sui pre-stiti alle imprese riferiti a dicembre 2013 si atte-stano sui 150 miliardi, mentre nel 2008 erano “solo” 25. Il calo annuo del 6,5% dei prestiti alle imprese, determinato sia dalla riduzione della domanda che dell’of-ferta bancaria, spiega

Italia Germania Spagna Area Euro Francia USA UK

66,5

52,7 51,5 50

37

29,8 28,5

Troppi debiti con le banche

In Italia, quasi il 70% del debito è rappresentato da finanziamenti di natura bancaria [Fonte: Dati 2012 Banca d’Italia e Bce]

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE EMISSIONI GIÀ EFFETTUATE

Emittenti società di capitali diverse da banche e da micro imprese, anche non quotate

Durata dai 3 ai 7 anni

Rating generalmente compreso tra BB- e B+(possibile emissione di strumenti unrated)

Rimborso Bullet e Amortizing (con possibile periodo di pre-ammortamento di 24/36 mesi)

Costo del funding generalmente compreso tra il 5% ed il 9% annuo

Importo emissione a maggiore concentrazionetra 5 e 20 milioni di euro

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43

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LE OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE DELLA GRANDA

INCONTRO VENERDÌ 11 APRILE ALLE ORE 11 IN CONFINDUSTRIA CUNEO

Venerdì 11 aprile alle ore 11, presso la sede di Con-

findustria Cuneo (corso Dante, 51), si svolgerà il convegno “Expo 2015: le opportunità per le aziende”. All’incontro interverranno il direttore generale di Expo 2015 Giuseppe Sala, il coordi-natore per il Piemonte Alberto Cirio (assessore all’Istruzione, Sport, Turismo, Promozione e tutela della tartuficoltura della Regione Piemonte) e il delegato di Confindu-stria Cuneo Mauro Gola (vice presidente Confin-dustria Cuneo e presi-dente Comitato provin-ciale Piccola industria), che dal 2011 fa parte del Comitato tecnico nazionale di Confindu-stria presieduto dalla presidente dell’Expo 2015 Diana Bracco. Per informazioni telefona-re allo 0171/455503 o scrivere a [email protected]. L’Expo 2015, che si svolgerà a Milano dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 è un’opportunità

unica per convogliare energie e idee, rappre-senta potenzialmente un volano formidabile per valorizzare il settore ma-nifatturiero italiano nel mondo, con particolare riguardo all’eccellenza italiana nell’industria alimentare. La vetrina offerta dall’Expo 2015, che ha per tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, coinvolgerà l’inte-ro sistema produttivo: la filiera della salute, il turismo, la moda, il design, l’arredo, i servizi, il trasporto e la logisti-ca, l’Ict, etc. Nel corso dell’incontro organizzato da Confindustria Cuneo verranno approfondite le novità sul Padiglione Italia e le possibilità di partecipazione delle associate con il supporto della Regione Piemonte, anche considerato che l’Expo 2015 mette in campo circa 20 miliardi di euro di investimenti.“L’Expo rappresenta una grande occasione di crescita economica e occupazionale, oltre che un importante accelera-tore delle infrastrutture

materiali e immateria-li di cui l’Italia molto necessita - spiega Mauro Gola -. Poter innestare importanti processi di ricerca e sviluppo in settori ad alto potenzia-le di crescita, quali la nutrizione e lo sviluppo sostenibile, in cui l’Italia presenta eccellenze basate su tradizione, creatività, competenze e capacità d’innovazione credo sia fondamentale per il rilancio economi-co. Con l’Expo si potrà disporre di una vetrina eccezionale per i pro-dotti del Made in Italy e per le imprese italiane, a partire dalle pmi, per accedere a nuovi Paesi e aprire nuovi mercati fa-vorendo la cooperazione alimentare, socio-sani-taria e della sostenibilità attraverso le opportuni-tà di partnership. Non va dimenticata, infine, l’importanza dei flussi turistici che arriveranno per l’Expo, sviluppando proposte di qualità per valorizzare il patrimonio culturale e artistico su tutto il territorio nazio-nale”.

MAUROGOLADelegato Expo 2015Confindustria Cuneo

È una grande occasione di crescita economica e occupazionale, oltre che un importante acceleratore delle infrastrutture materiali e immateriali di cui l’Italia molto necessita

EXPO

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44 GRANDI EVENTI

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Marzo 2014 N°03

Numero Verde 800.609.291 | www.ferrerolegno.com

ELEGANZA, PERSONALITÀ, FASCINO. IL RED CARPET SI SROTOLA PER RAGGIUNGERE EXIT, UNA COLLEZIONE DI PORTE EVOLUTE, CAPACI DI INTEGRARSI

O ANCHE ISPIRARE IL DESIGN DI QUALSIASI AMBIENTE O ELEMENTO DI ARREDO. PRENDETE EXIT ZERO, PER ESEMPIO, L’INNOVATIVA SOLUZIONE RASO

MURO CHE SI INTEGRA PERFETTAMENTE NELLA PARETE. È UNO DEI RISULTATI DELLA RICERCA FERREROLEGNO, NOME DI RIFERIMENTO DEL SETTORE

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L’INDUSTRIA CHE LAVORA PER L’AGRICOLTURA

APPUNTAMENTO MECCANIZZAZIONE AGRICOLA A SAVIGLIANO

Dal 14 al 16 marzo torna a Savigliano la Fiera della

Meccanizzazione Agri-cola. Ancora una volta un evento fortemente le-gato al mondo dell’indu-stria con Confindustria Cuneo in prima linea in qualità di official sponsor e tre impor-tanti aziende associate, “Crosetto”, “Capello” e il “Gruppo Merlo” a fianco della fiera come main sponsor. La provincia di Cuneo è la prima in Italia per fatturato generato dai costruttori di attrezzature agricole. Basta questo dato per dare l’idea di quanto sia strategico un settore che

puntamento annuale di Savigliano - spiega Do-menico Annibale, vice presidente di Confindu-stria Cuneo e presidente della Sezione Meccanica - è testimoniata dal fatto che, rispetto allo scorso anno, le aziende asso-ciate che hanno deci-so di partecipare alla fiera sono aumentate e hanno ormai superato la metà del numero di im-prese facenti parte del comparto. Un segnale di importante vitalità per un settore che, nono-stante la congiuntura sfavorevole, ha deciso di continuare a investire perché ama e crede pro-fondamente che questo Paese abbia ancora le energie e le risorse per risollevarsi e tornare ad

FIERA

La kermesse, giunta alla sua

33^ edizione, assume ogni nuovo anno

un respiro più nazionale

con gli espositori in continuo

aumento

46.000 MQ248 MILIARDI

22.623350

Estensione dell’area fieristica

Valore in € delle esportazioni del comparto agricolo italiano

N° di aziende agricole iscritte al Registro imprese della Cciaa Cuneo

N° di espositori

Ilaria Blangetti sempre più punta alla sostenibilità e all’inno-vazione. Per tre giorni le migliori tecnologie in agricoltura troveranno spazio nei 46 mila metri quadrati dell’area fieri-stica di Borgo Marene con appuntamenti di approfondimento e spa-zi dedicati alle ultime novità del settore. Alla Fiera saranno presenti oltre 350 espositori di at-trezzature e macchinari agricoli nuovi e usati, per la pianura, la collina, la montagna e il giardi-naggio. Inoltre è previ-sta un’area “Eco Tech” dedicata alle energie rinnovabili, all’efficienza energetica, alle bio-masse e alle soluzioni ecologiche.“L’importanza dell’ap-

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46 GRANDI EVENTI

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Dal 14 al 16 marzoAppuntamento dalle 8,30 alle 19 (ingresso gratuito) nell’area fieristica di Borgo Marene. Informazioni sul sito: www.fierameccanizzazioneagricola.it

In crescita le aziende associate a Confindustria Cuneo che partecipano alla vetrina di Savigliano

Un momento della conferenza stampa di presentazione della Fiera della Meccanizzazione Agricola: in piedi Gloria Monasterolo, presidente dell’Ente Manifestazioni di Savigliano. “L’orientamento della Fiera è quello di una maggior attenzione alle aziende che producono tecnologie agricole verdi nell’ottica della sostenibilità ambientale”, ha commentato.

emergere. Non a caso un’altra novità impor-tante di quest’anno è che si è ampliata note-volmente l’offerta negli stand. Vale a dire che non partecipano solo le aziende produttrici di macchine agricole, ma anche molte aziende che hanno a che fare

con i servizi all’agricol-tura, segno evidente che la manifestazione sta suscitando l’interesse di aziende di altri settori che vedono nell’agri-coltura uno sbocco importante per il loro mercato”. L’agricoltura si conferma la spina dorsale dell’economia del nostro Paese ed ecco perché un appuntamen-to come quello della Fiera della Meccanizza-zione Agricola di Savi-gliano rappresenta un importante punto di in-contro tra l’industria che produce gli strumenti di lavoro e l’operatore che li utilizza.

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TUTELA DEL CREDITO- Recupero crediti- Informazioni commerciali- Ritiro beni strumentali

TUTELA BENI- Safety & Security

- Portierato

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ARTWORK

Le imprese del Fossanese sono state invitate a contribuire alla costruzione dell’archivio con fotografie d’epoca che raccontano la loro attività

CON GLI OCCHI DELLA STORIAFOSSANO LANCIA IL PROGETTO DI UN ARCHIVIO DIGITALE

UNA CITTÀ RACCONTATA CON LE FOTO DELLE AZIENDE

Testimoniare il passato at-traverso le foto. Il Comune di Fossano, sta promuo-vendo l’iniziativa “Con gli

occhi della Storia”, per raccogliere materiale fotografico sulla città risalente fino ai primi anni Settanta del secolo scorso e costituire così un archivio fotografico digitale il più esauriente possibile. L’obiettivo finale è la creazione di un museo espositivo nel Castello degli Acaja, dove si potrà proporre ai visitatori un viaggio nella memoria attraverso una ricostruzione virtuale del passato. Ciò che si vuole costituire è un complesso di testimonianze foto-grafiche che sia in grado di proporre una visione complessiva e allarga-

ta alla vita quotidiana, al vissuto lavorativo, artigianale, scolastico, al tempo libero, ai momenti di sva-go, di ritrovo e di culto che hanno intessuto la storia della città. La riproduzione digitale consentirà la costituzione di un archivio capace di conservare più testimonianze visive possibili del passato, mentre il passo successivo prevede un allestimento museale virtuale in una torre del Ca-stello, gratuito e aperto a tutti. Sarà “l’occhio della Storia” su Fossano, un luogo nel quale ciascuno potrà riscoprire il proprio passato, com’era la sua città, come vivevano i suoi antenati. Un luogo di accoglienza anche per chi passerà a Fossano, per mostrargli bellezze e peculiarità di un’epoca ormai lontana. Grazie anche all’interessamento di Ornella Rivoira, componente della Consulta Attività economiche del Comune, l’invito a partecipare alla raccolta di materiale fotografico è stato esteso anche alle aziende fos-sanesi, proprio per l’importanza che rivestono e hanno rivestito nella vita della città di Fossano.

Il Comune sta raccogliendo materiale

fotografico per costruire un archivio digitale

il più esauriente possibile. Una testimonianza

di tutti gli aspetti della vita quotidiana a Fossano,

fino agli Settanta

Il museo espositivo sarà allestito in una torre del Castello degli Acaja di Fossano. Per avere maggiori informazioni

si può telefonare allo 0172/69907 o visitare la pagina Facebook “ArchivioStoricoFossano”

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www.s tud iosa l zanot i rone. i t

È dai tempi dei Maya e degli Egizi che l’uomo cerca di sostituire

i denti mancanti con manufatti mirati a rimpiazzare gli elementi

persi senza dover ricorrere a protesi mobili. Dalle conchiglie

o dall’avorio a cui si è ricorso a tale scopo nell’antichità, si è

arrivati all’utilizzo del titanio, materiale in grado di integrarsi

fi sicamente e chimicamente con l’osso. La ricerca ha migliorato

le naturali caratteristiche del titanio, permettendo attualmente

di inserire impianti che possono essere sottoposti a carico

protesico il giorno stesso in cui vengono inseriti. Gli interventi

implantari sono inoltre diventati rapidi, sicuri e, per quanto si

tratti sempre di chirurgia, confortevoli. Grazie all’ausilio della

sedazione cosciente praticata da un anestesista, il paziente

può infatti affrontare gli interventi di implantologia semplici e

complessi eliminando completamente l’ansia che affl igge

molte persone di fronte alle cure del dentista, specialmente

quelle chirurgiche. Gli standard di qualità dei moderni impianti,

unitamente alla crescente consapevolezza da parte dei clinici

della necessità di operare rispettando livelli di sterilità elevati

e protocolli operativi ben codifi cati, garantiscono percentuali

di integrazione degli impianti che si avvicinano al 100%*;

gli impianti dimostrano di funzionare molto bene a 12 anni di

distanza**.

All’evoluzione degli impianti si è affi ancata quella nella

rigenerazione dei volumi ossei per i casi in cui non ci sia osso

suffi ciente ad inserire correttamente un impianto. A tale scopo,

esistono oggi svariate tecniche che permettono di ricostruire

letteralmente intere arcate senza dover ricorrere ad invasivi

interventi in anestesia totale.

Con le dovute eccezioni e senza voler generalizzare, si

può affermare che attualmente sia possibile garantire una

dentatura fi ssa a quasi tutte le persone che abbiano la

volontà di intraprendere un percorso di riabilitazione orale con

lo specialista di fi ducia. In certi casi sarà possibile effettuare

interventi che arrivano a restituire una dentatura fi ssa in un solo

giorno, in altri si dovrà affrontare un percorso più impegnativo,

che può durare anche un anno, ma certamente di grande

soddisfazione fi nale. Un’attenta visita mirata ad indagare sullo

stato di salute orale e a stabilire la tipologia di intervento idonea

per arrivare a restituire una dentatura fi ssa, estetica e funzionale

è il primo passo per arrivare a riavere la sicurezza di poter

mangiare e sorridere senza problemi!

*Annibali S, J Clin Parodontol. 2012.

**Van Steenberghe D, J Clin Parodontol. 2001.

Dall’avorio al titanio: la nuova era dell’implantologia

Via Cascina Colombaro, 37 - CUNEO - Tel. 0171.619210 - [email protected]

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Giuliana Cirio

LA GRANDA CHE GUARDA A PONENTE

SIMILITUDINI LE PROVINCE DI IMPERIA E SAVONA

LIGURIA

Presidente Guglielmelli, com’è la situazione generale?“A Savona, come nel resto d’Italia, la crisi è pesante

e si fa sentire. Gli ultimi dati della Cciaa denunciano una perdita di posti di lavoro del 18% l’anno in tutti i settori. Il comparto edile, al quale io appartengo, ha risentito per primo della crisi, ma ormai non c’è settore che non la patisca, com-preso il turismo, che in provincia di Savona ha un notevole peso, anche se del tutto stagionale. Un dato su tutti: nel 2013 sono state auto-rizzate 5,5 milioni di ore di cassa integrazione, con un aumento del 75% rispetto all’anno precedente”.Qualche comparto vede la luce al fondo del tunnel?“Con l’approssimarsi della bella stagione, speriamo molto nel turi-smo, che si riverbera positivamente anche sul comparto immobiliare. Anche le industrie alimentari sem-brano resistere meglio, il made in Italy, per fortuna, continua ad esse-re vincente nel mondo. Per quanto riguarda l’industria pesante, la chimica e tutto ciò che è la lavora-

SAVONA

ELIOGUGLIELMELLIPresidente Confindustria Savona

Presto collegati tramite lapiattaforma di Mondovìzione dei derivati del petrolio non va male, mentre notiamo un calo pesante nella lavorazione del coke, legato all’industria metallifera”.Le infrastrutture in provincia di Savona. Un tallone d’Achille?“Le infrastrutture liguri subiscono un deficit trentennale. La ferrovia continua ad essere per molti tratti a binario unico. L’autostrada ormai è diventata una grande strada statale e non è più sufficiente a svolgere il compito per cui è nata. Noi savonesi dobbiamo fare i conti con un territorio molto fragile, che troppo spesso viene messo in crisi da eventi atmosferici naturali che diventano straordinari. Il nostro compito è quello di non com-mettere errori per colpa di errori commessi nel passato. Allo stesso tempo, il fatto che non ci sia stata la giusta attenzione per il territo-rio, non deve essere alibi per non fare più niente. Dobbiamo darci le giuste regole per convivere nel territorio, bellissimo ma difficile, che la natura ci ha dato. Un punto forte per noi è il porto di Savona. Il progetto di ampliamento della piattaforma di Vado Ligure per la movimentazione dei container, potrà mettere in comunicazione Savona con la provincia di Cuneo attraverso la piattaforma logistica di Mondovì. Questo investimento avrà inoltre una favorevolissima proiezione sull’indotto”.

Gli enti lavorano con le imprese?“Non temo di dire che i rapporti con gli enti locali sono pessimi e ogni imprenditore sa quanto tempo deve impiegare a combattere con-tro codici e codicilli che ostacolano il nostro lavoro. Non si può colpe-volizzare i funzionari che applica-no le leggi, ma il sistema legislativo non è al passo con i tempi”.Una ricetta per sperare…“Investire sulla comunicazione, entrare sui territori in maniera più decisa, far conoscere le nostre aziende, allontanare la diffidenza, far percepire che la aziende sono la ricchezza del territorio. Bisogna lavorare su una cultura di imprese che non deve essere solo rivolta ai giovani, ma anche alla popolazione adulta che spesso dimentica che l’industria è stata la loro persona-le ricchezza oltre che quella del territorio. Il turismo stesso non può prescindere dall’industria”.Lei è ottimista per il futuro?Certamente. Dobbiamo prende-re spunto dalla crisi pesante per cercare soluzioni. L’industria deve mettere in campo competenze e persone che possano contribuire in maniera fattiva all’uscita dalla cri-si. Anche in campo politico si deve scendere in campo, a costo di fare dei sacrifici. Fuori dal buio si arriva solo con il contributo di chi cono-sce la realtà. E la politica attuale, purtroppo ne è lontana.

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Presidente Bocchio, ci faccia una descrizione del tessuto imprenditoriale imperiese.“Il tessuto imprenditoriale

della nostra provincia è costituito da pmi, con qualche eccezione nel comparto agroalimentare e me-talmeccanico. Il numero delle im-prese è in costante, anche se lieve, calo negli ultimi anni, con una diminuzione di circa il 2% rispetto all’anno precedente. Le imprese attive si articolano in comparti abbastanza omogenei: le costru-zioni con il 21%, l’industria con il 12%, il commercio con il 24% ed il turismo con il 10%. Rispetto al 2012 tutti i comparti sono in fles-sione, ad accezione delle imprese turistiche. Quelli più rappresenta-ti sono quelli del turismo, dell’e-dilizia e il settore dell’agroalimen-tare che è in continua crescita per l’elevata qualità delle produzioni delle nostre aziende”.Come stanno reagendo le imprese alla difficile congiuntura?“Il sistema economico provinciale ha buone potenzialità che non vengono purtroppo utilizzate al

Cuneo ed il Ponente ligure hanno molti punti di contatto e

interessi in comune. Conosciamo meglio le

due province di Imperia e Savona attraverso

una doppia intervista ai presidenti delle due rispettive associazioni

territoriali del sistema di Confindustria

IMPERIA

Cuneo Imperia1.14958.908

2005.000

Savona35013.000

Aziende associateDipendenti Aziende associate

ALESSANDROBOCCHIO Presidente Confindustria Imperia

Potenziare quei settori che sono punti di forzameglio a causa dei deficit di com-petitività che impediscono alle imprese di essere concorrenziali, sia sul piano nazionale che inter-nazionale. Occorre far ripartire gli investimenti, soprattutto quelli in infrastrutture. Quasi tutti i settori, anche se con qualche meritevole eccezione, si trovano in una situa-zione difficile. Sotto questo punto di vista, dopo anni di continui allarmi, la situazione è ulterior-mente peggiorata. Abbiamo una filiera agroalimentare unica al mondo non supportata da un’ade-guata politica di promozione nei mercati esteri. Per il nostro terri-torio è fondamentale cogliere le opportunità di sviluppo e rilancio che arriveranno dall’Expo 2015, il cui tema è proprio lo sviluppo sostenibile”.Quali i principali progetti che Con-findustria Imperia ha posto in atto per supportarle?“L’associazione sta svolgendo un intenso lavoro, in primo luogo su alcuni progetti fondamentali per il territorio riguardanti le infra-strutture, l’internazionalizzazione ed il rilancio della competitività, che nell’ultimo biennio ha subito una drastica battuta d’arresto. Confindustria Imperia è attiva per sostenere le numerose imprese in difficoltà per diversi problemi legati anche al territorio, su tutti i ritardati pagamenti da parte degli

enti locali. L’associazione è stata tra i promotori di diverse inizia-tive, soprattutto nella ricerca di innovative soluzioni finanziarie a favore della imprese. È necessario proporre alle aziende strumenti di eccezionale utilità per supera-re le criticità dovute ai ritardati pagamenti degli enti pubblici che hanno prodotto gravissime conse-guenze sia sul piano patrimoniale che occupazionale”.Il suo punto di vista sul futuro alla luce della sperata ripresa nel 2014: ottimista o pessimista?“Probabilmente la recessione che ha colpito l’economia del no-stro Paese negli ultimi sei anni è terminata, però le conseguenze permarranno a lungo. Molti setto-ri rimangono in una situazione di grave crisi aggravata dalla man-canza di riforme. Il nostro sistema economico deve essere in grado di reagire andando a potenziare quei settori che rappresentano un punto di forza per il territorio. Mi riferisco in particolar modo alla filiera del turismo, alla valorizza-zione del comparto agroalimen-tare, che con le sue produzioni di alta qualità riesce attraverso l’internazionalizzazione a con-quistare nuovi mercati ed infine alla filiera del mare che in futuro potrebbe dare un’ottima risposta in termini di occupazione e valore aggiunto”.

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51 GRANDANGOLO

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SAVONAIL TRAINO DI UNGRANDE PORTO

La provincia di Savona conta oltre 280 mila abitanti e si

basa su un’importante produzione industriale legata all’aera portuale del capoluogo provin-ciale, dov’è concentrata una delle zone più svi-luppate della regione. Nel 2012, però, i traffici mercantili nel porto di Savona-Vado hanno fatto registrare una ri-duzione del 9% rispetto all’anno precedente. Anche l’economia savo-nese, infatti, ha vissuto nel 2012 e nella prima parte del 2013 un pe-riodo particolarmente critico con un calo sia della produzione che dell’occupazione. Tra gennaio 2011 e giugno 2013 il tessuto produtti-vo ha perso circa 1.200

UNA PROVINCIA ALLO SPECCHIO/1Savona

4.882

Cuneo3.792

Nord-Ovest152.871

Savona28.126

Cuneo68.960

Savona1.515

Cuneo6.575

Nord-Ovest155.340

IMPORT

EXPORT

(Dati in milioni di euro)

(Dati in milioni di euro)

IMPRESE ATTIVE 2012

rappresentano il 13,5% del totale, mentre il 7% delle imprese appartie-ne al comparto mani-fatturiero, il 21,5% alle costruzioni, il 23,8% al commercio, mentre al turismo con alberghi e ristoranti il 12,1%, ai trasporti il 2,4%, ai servizi pubblici e privati il 19,7%. L’area maggiormente vocata all’agricoltura è quella del comprenso-rio albenganese con ec-cellenze nell’orticoltura e nella floricoltura. Per quanto riguarda l’indu-stria l’area si distingue nei settori dell’impian-tistica e della mecca-nica, oltre ai settori chimico, del vetro, e in attività tradizionali come ceramica e produ-zione alimentare. Parti-colarmente importanti anche l’artigianato, con quasi 10 mila unità di produzione.

Le piccole imprese amano la sfida dell’export e si aprono verso nuovi

mercati, in primis Russia, Svezia, Germania e Francia

imprese su uno stock iniziale di 28.920: in media hanno chiuso 10 aziende ogni settimana (in diminuzione anche le aziende in “rosa”, mentre crescono le reti d’impresa). Le imprese giovani-li sono, in provincia, 2.919, il 10,4% del totale.Su una forza lavoro pari a 139 mila unità (metà della popolazione pro-vinciale, un dato note-volmente basso rispetto alla media nazionale), gli occupati sono 111 mila mentre 28 mila sono le persone che cer-cano lavoro, portando il livello di disoccupazio-ne “reale e percepito” intorno al 20%, ben al di sopra dell’8,1% certifi-cato dall’Istat. Il nume-ro di persone iscritte ai Centri per l’impiego

provinciali a fine 2012 superava le 24 mila unità, con un aumento del 23% rispetto alle 20 mila di un anno prima. Ma a marzo 2013 il nu-mero era ulteriormente salitofino a superare le 25 mila unità.Buone notizie arrivano, invece, dalle piccole im-prese che hanno accet-tato la sfida dell’export: ben 148 sono andate alla ricerca di nuovi mercati, in Russia, Sve-zia, Germania, Francia, l’anno prima erano state 42.Particolarmente impor-tante per il Savonese l’industria legata alla costruzione di imbar-cazioni navali, il mon-do produttivo legato al mare in generale, alla cantieristica e alla lavorazione dei pro-dotti agricoli. Proprio le imprese agricole

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IMPERIA L’IMPORTANZA DEL TURISMO

UNA PROVINCIA ALLO SPECCHIO/2Imperia211

Cuneo3.792

Nord-Ovest152.871

Imperia23.812

Cuneo68.960

Imperia395

Cuneo6.575

Nord-Ovest155.340

IMPORT

EXPORT

(Dati in milioni di euro)

(Dati in milioni di euro)

IMPRESE ATTIVE 2012

L’area è famosa anche per la trasformazione e il commercio di prodotti agricoli d’eccellenza, soprattutto fiori, vini e olio

La provincia di Imperia, con oltre 214 mila abitanti, basa la

sua economia essen-zialmente sul turismo, grazie a numerosi centri balneari, e sulla trasfor-mazione e il commercio delle eccellenze agricole, soprattutto fiori, vini e olio. Gli ultimi dati di-sponibili relativi al 2012 fotografano una provin-cia con 27.864 imprese registrate, in lieve calo rispetto all’anno prece-dente (-0,6%). Le impre-se attive si articolano in comparti abbastanza omogenei: commercio (24%), costruzioni (21%) e agricoltura con il 20%. A seguire il turismo al 9%, i servizi alle imprese al 6% ed i servizi sociali al 6%. In rapporto alla situazione regionale, risalta la forte inciden-za dell’agricoltura in provincia di Imperia

sa soprattutto i comuni costieri della riviera. Buone notizie sul fronte del commercio este-ro: per la provincia di Imperia l’export segna il +7,6%. Il valore comples-sivo delle esportazioni sfiora i 400 milioni di euro; nell’anno 2011 si fermava a 367 milioni di euro.Anche la provincia di Imperia, però, non è estranea alla crisi eco-nomica che ha prodot-to effetti negativi sul mercato del lavoro: il numero degli occupati, infatti, è sceso a 87.300 unità, circa 2 mila in meno rispetto all’anno precedente con il tasso di disoccupazione che è pari all’8,3%, valore al di sotto della media nazionale, ma superiore a quello ligure.

con una percentuale del 20% largamente supe-riore alla media delle quattro province liguri che si attesta all’8,5% e alla media nazionale del 15,5%. Molto marca-ta anche la presenza di imprese artigiane: una su tre. Particolarmente importante anche la presenza di imprese “in rosa” che rappresentano il 25% del totale delle aziende del territorio soprattutto nei settori commercio e agricoltura.Mentre le imprese gio-vani, guidate da under 35%, rappresentano il 10% del totale. L’industria è rappre-sentata da 1.398 azien-de che si concentrano principalmente nel capoluogo di provincia e a Ventimiglia: i settori più rappresentati sono l’alimentare, l’edile e la floricoltura industriale. Molto importante per

l’Imperiese “l’economia del mare”: le imprese registrate che si posso-no classificare in questo ambito sono poco più di 2 mila e raggruppano fi-liera ittica, cantieristica, ma anche movimento merci, ristorazione e atti-vità sportive e ricreative. Le imprese della filiera provinciale occupano l’11% della forza lavoro complessiva.Grande forza della zona è il turismo: a fine 2012 erano circa 32 mila i posti letto nelle strutture ricettive del territorio. Nel 2012 gli arrivi hanno registrato un aumento medio che sfiora l’1,5%. Ma questo solo grazie ai turisti stranieri (soprat-tutto tedeschi, svizzeri, francesi, russi e olande-si). Il movimento turisti-co, ovviamente, interes-

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PRIMO PIANO54

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PREMI INTERNAZIONALIPER MOLTI STUDENTI

ISTITUTO “VALLAURI” INIZIO 2014 RICCO DI SUCCESSI

L’inizio del 2014 è stato ricco di successi e soddi-sfazioni per gli studenti dell’istituto “Vallauri” di

Fossano. Il 17 gennaio, a Noordwijk (Olanda), la squadra dell’Istituto si è classificata al terzo posto in Europa nella finale di “Zero Robotics”, gara or-ganizzata dalla Nasa in collaborazione con l’Ente Spaziale Europeo (Esa). Gli studenti della scuola fossanese saliti sul podio sono Paolo Arnaudo, Pietro Giraudi e Martina Massucco del Liceo delle Scienze applicate, Emilio Cauda, Jani Konicoti, Samuele Pilleri e Chen-chu Xu della specializzazione Informa-tica e telecomunicazioni. “Zero Roboti-cs” è una competizione tra squadre di

promosso da “Color your life”. Grazie alle capacità dimostrate in quell’occa-sione avrà la possibilità di partecipare allo stage presso le Nazioni Unite: dal 20 al 27 marzo sarà a New York con altri 4 studenti selezionati come più meritevoli (ma lui è l’unico della provincia di Cuneo).

IIS “G. VALLAURI”Via San Michele, 68 - 12045 - Fossano (CN)

Tel. +39 0172.694969 - Fax +39 0172.694527www.vallauri.edu

Rubrica a cura di TEC Arti Graficheconcessionaria esclusiva della pubblicitàVia dei Fontanili, 12 -12045 Fossano (CN)Tel. +39 0172.695897 - [email protected]

scuole diverse (all’edizione 2013 hanno partecipato 93 team americani e 46 europei) impegnate a programmare le azioni di una Sphere (satellite spaziale di forma quasi sferica di circa 40 cm di diametro) per raggiungere un obiettivo definito dalla gara; nella fase finale il codice viene eseguito da un astronauta su due Sphere collocate a bordo della Stazione spaziale internazionale.Vlad Alazaroei, studente di 3ª infor-matica, ha vinto uno stage premio all’Onu a New York. Appassionato di grafica e montaggio video, nell’ottobre scorso era stato premiato con altri 11 ragazzi della Granda per il progetto realizzato alla Summer school di Loa-no, nell’ambito del concorso nazionale

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55 INFORMAZIONE PUBLIREDAZIONALE

Associati Confindustria Cuneo, Imprenditori, professionisti, aziende, uffici acquisti e tecnici, ...

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56 CONFINDUSTRIA NEWS

TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE

La Delsy Srl di Fossano (0172/692679 - [email protected]) progetta e produ-ce schede analogico/digitali basate su microcontrollore, per le applica-zioni più diverse: controllo di macchine utensili, dispositivi elettromedi-cali, macchine erogatrici e dispositivi di sicurezza. È altresì in grado di sviluppare software anche complessi, con funzionalità di rete e grafica tridimensionale, distinguendosi per la disponibilità allo sviluppo e col-laudo sul campo, e per la costante assistenza. Se poi si ha necessità di automatizzare una macchina utensile in modo economico e flessibile la Delsy fa anche questo: grazie all’ampio bagaglio di competenze acqui-sito nel tempo riesce a sviluppare sistemi personalizzati, economici e facilmente espandibili, combinando schede di controllo, schede ingres-so-uscita e moduli remoti.

DELSY SRL

FORNITURE E TESSUTI PER TRENI E MOLTO ALTRO

SOFTWARE INNOVATIVI PER AIUTARE LE IMPRESE

A Sommariva Bosco ha sede l’Euro Master Evolution Srl (0172/561503), specializzata nella produzione di mantici di raffreddamento e convoglia-zione aria (cuciti con tessuto autoestinguente, resistenti alle alte e alle basse temperature), usati nei treni per climatizzare le carrozze, e mantici di collegamento tra carrozze ferroviarie, oltre che tende per veicoli e treni, rivestimenti sedili, insonorizzanti e ripari calore per veicoli (ad esempio: coperture di protezione) ed edifici industriali e civili. L’azienda è situata a circa 10 km dall’uscita dell’autostrada Torino-Savona (uscita di Car-magnola), su una superficie di 16.700 mq con un reparto produttivo di 3.400 mtq, 300 mtq di uffici, sala anecoica con banco rulli, ampi spazi di manovra, parcheggi e servizi.

È dal 1983 che Informatica EDP di Fossano (0172/646609 - [email protected]) è attiva nel settore della consulenza informatica, con lo scopo di offrire servizi specializzati. Stiamo parlando di una realtà in continua espansione, partner sia di piccole aziende che grandi realtà in-dustriali, grazie a continuità di servizio e sicurezza di prodotti a norma. Informatica EDP sviluppa da sempre software innovativi per aiutare le aziende. In particolare gli applicativi della LineaPrometeo, sono svi-luppati direttamente da tecnici altamente qualificati e continuamente aggiornati, sia dal punto di vista tecnologico che da quello normativo. La suite ha reso disponibile nel tempo: la gestione della manutenzione impianti (1990), il sistema qualità (1996), il software per la gestione dei rifiuti (1999) e il software per la gestione della sicurezza (2008).

EURO MASTER EVOLUTION SRL

INFORMATICA EDP

NEW ENTRY Le nuove aziende

entrate a far parte di Confindustria Cuneo

Informatica EDP s.r.l. - Via Don Minzoni, 10/12 - 12045 Fossano ( CN ) - tel. +39 0172 693 403 - +39 0172 646 609 - fax +39 0172 695 763

www.informaticaedp.com - [email protected] - C.f. P.i. 02480550041Pag. 2

Rifiuti

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Marzo 2014 N°03

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I TRASPORTI ECCEZIONALI NON HANNO PIÙ SEGRETI

LE MIGLIORI CURVATRICISI ASSEMBLANO A FOSSANO

MATERIALI AUDIOVISIVI E TELEVISIVI DI QUALITÀ

LA CARPENTERIA CON TECNOLOGIE D’AVANGUARDIA

La Terreno Silvano & C. opera nel settore dei trasporti normali ed ecce-zionali, nazionali e internazionali dal 1976, specializzata nei trasporti pesanti sia di prefabbricati che di carpenteria in genere e macchinari. Au-torizzata per il trasporto di rifiuti non pericolosi, mette a disposizione un parco veicoli che permette di trasportare materiale vario pesante fino a 93 tonnellate con una lunghezza massima di 40 metri. L’azienda ha sede a Bastia Mondovì (0174/60472 - [email protected]) ed è dotata di semirimorchi ribassati e super ribassati con rampe per trasportare au-tomezzi, escavatori, autogru e veicoli in generale, oltre ad avere a dispo-sizione semirimorchi con vano per carico serbatoi e pianale allungabile per caricare imbarcazioni di varie metrature. Può contare su autogru per sollevare materiali fino ad un massimo di 120 tonnellate.

Specializzata nella costruzione di automazioni industriali, la Mg di Fossano (0172/692679) nel 1981 inizia la costruzione di curvatrici per lamiera. Oggi è in grado di rispondere a qualsiasi esigenza di calandra-tura e di proporre una vasta gamma di modelli con lunghezza utile di lavoro da 200 mm a 8000 mm e capacità da 1 a 300 mm. Le curvatrici serie MG ed MH, frutto di una continua ricerca ed aggior-namento del prodotto e l’impiego di componenti e soluzioni sempre all’a-vanguardia, sono progettate e costruite per ottenere prestazioni pari a 3 volte il diametro del loro rullo superiore e con lamiere aventi snerva-mento 260N/mm2. Oggi le curvatrici Mg sono tra le migliori al mondo.

La Multimedia San Paolo di Alba (02/660751 - sede di Milano) si trova in piazza San Paolo e fa parte della Società San Paolo e si occupa di ma-teriali audiovisivi e televisivi. Presente in trentadue nazioni, la Società San Paolo fa parte della Fami-glia Paolina. Tra i prodotti anche i Film San Paolo, documentari religiosi in versione DVD e CD musicali per tutti, della Multimedia San Paolo. Il Sanpaolostore.it sviluppa una proposta ampia e articolata, che si com-pone di quattro aree merceologiche (libri, video, musica, oggettistica). Lo store online si caratterizza per un’accurata e ricca attività redazio-nale: non solo un “negozio virtuale”, ma anche uno spazio di dialogo, confronto e riflessione.

La Marchino srl nasce nei primi anni ’60 come azienda metalmeccanica operante nella costruzione di semilavorati per containers. Con un repar-to produttivo di 3000 mq all’interno del suo stabilimento di Pocapaglia (0172/493714 - [email protected]) e l’utilizzo di tecnologie all’a-vanguardia, la Marchino è oggi specializzata nel taglio e piegatura delle lamiere, anche di grandi dimensioni. Oltre cinquant’anni di lavoro ed esperienza rappresentano uno dei punti di forza dell’azienda che nei de-cenni, si è evoluta e offre ai propri clienti, servizi e lavorazioni in grado di soddisfare anche le esigenze più complesse. Tra le sue lavorazioni: taglio laser, taglio plasma, piegatura, calandratura, saldatura e carpenteria.

TERRENO SILVANO & C. SNC

MG SRL

MULTIMEDIA SAN PAOLO SRL

MARCHINO SRL

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SEMPRE MENO AZIENDE IN PROVINCIA DI CUNEO

ITALIA PECORA NERAIN EUROPA SUL PIL

MARCHI E BREVETTI TRA ALTI E BASSI

Nel 2013 il tessuto imprenditoriale cuneese ha chiuso con un saldo negati-vo pari a 750 unità (-694 unità nel 2012), dovuto principalmente al calo delle nuove iscrizioni al registro imprese a fronte di una sostanziale stabilità delle cessazioni. Lo stock di imprese complessivamente registrate presso il registro delle imprese della Cciaa di Cuneo a fine dicembre 2013 è pari a 71.845. Il bilancio tra imprese “nate” e imprese “cessate” si traduce, pertanto, in un tasso di crescita del -1,03%, risultato peggiore di quello medio regionale (-0,54%) e in controtendenza rispetto a quello nazionale (+0,21 %). Prosegue dunque il trend negativo (nel 2012 era risultato pari al -0,94%), con valori più critici di quelli registrati negli ultimi 5 anni. [Fonte: Cciaa Cuneo]

Dal 1999 ad oggi l’Italia è sta-to l’unico Paese dell’Area Euro in cui il Pil pro-capite è regredi-to del 3%. In Portogallo e Grecia, è cresciuto rispettivamente dello 0,8% e 2,7%, mentre in media è salito del 10,7%. In Germania e Finlandia è salito rispettivamen-te del 21,3% e 20,9%. [Fonte: Fmi]

Secondo i dati ufficiali dell’Ufficio italiano brevetti e marchi, l’au-mento più importante rispetto al 2012 è stato registrato dal depo-sito di disegni e modelli (+23%, da 1.354 a 1.664). Cresce anche il deposito dei marchi (+1,7%, da 53.699 a 54.626), mentre i brevetti d’invenzione sono in lieve flessione (-1,1%, da 9.218 a 9.115). Più forte il calo delle traduzioni di brevetto europeo (-11,1%).[Fonte: Ufficio brevetti e marchi Ministero Sviluppo economico]

1

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IN AUMENTO IL TAGLIO DELLE POSIZIONI MANAGERIALI

Da fine 2010 a giugno 2013, in Italia sono stati licenziati 911 mila tra dirigenti e quadri (da 1,68 milioni sono scesi a 769 mila, con un taglio del 54%). Si stima che complessivamente nel 2013 il numero si avvicinerà al milione. Il taglio delle posizioni manageriali ha riguardato tutta l’Europa (media UE 31%), ma l’Italia in modo più accentuato che altrove (Germania -19%; Inghilterra -28%; Francia -34%; Spagna -47%). [Fonte: Aldai-Federmanager e Gidp su dati Eurostat]

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SOFFERENZE BANCARIE IN CRESCITA PER LE IMPRESE

A dicembre le sofferenze bancarie hanno superato per la prima volta quota 155 miliardi di euro, in crescita del 24,6% rispetto allo stesso mese del 2012, il doppio rispetto al livello registrato nel 2010. A dicembre lo stock di prestiti alle imprese ha subito un calo del 5,3%; in calo di oltre 13 punti le operazioni di nuovi finanziamenti nell’intero 2013.[Fonte: Bankitalia]

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ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI TROPPO CARI IN ITALIA

In Italia il costo degli adempimenti amministrativi per le imprese supera i 27 miliardi di euro all’anno. Avviare una nuova attività costa 2.100 euro contro una media Ue di 370 euro; per ottenere una licenza ci vogliono me-diamente 234 giorni; la preparazione della dichiarazione dei redditi richiede oltre 250 ore; per risolvere le vertenze commerciali occorrono 564 giorni per il primo grado e 1.210 giorni per tutti i tre livelli previsti. [Fonte: Fmi]

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MON THLY PILLS Pillole economiche

a cura del Centro Studi di Confindustria Cuneo

LA COMPETITIVITÀDÀ BUONI RISULTATI

Dal Trade performance index ela-borato da Unctad-Wto, emerge che l’Italia è seconda solo alla Germania per numero di migliori piazzamenti nelle 14 classifiche 2012 di competitività relative ad altrettanti settori del commercio mondiale. Su 14 settori, l’Italia conquista 8 posizioni di verti-ce: tre primi posti (tessile; pro-dotti in cuoio; abbigliamento), tre secondi posti (metalli, ceramica e manufatti di base; meccanica non elettronica; articoli in plasti-ca, occhiali e manufatti), un terzo (apparecchi elettrici) e un sesto posto (alimentari trasformati). [Fonte: Unctad-Wto]

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Marzo 2014 N°03

58 CONFINDUSTRIA NEWS

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I C O R S I D I M A R Z O E A P R I L E

DATA LUOGO CORSO DESCRIZIONE

18 marzo Confindustria CuneoINDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI; FORMAZIONE E CONSULTAZIONE LAVORATORI

Il corso desidera formare il personale addetto sui principali fattori di rischio presenti all’interno dell’azienda, sulle tecniche di comunicazione e di consultazione del RLS.

20 marzo Centro Servizi AlbaAGGIORNAMENTO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - AZIENDE GRUPPO A

Il corso vuole fornire le conoscenze e le capacità operative di base necessa-rie per l’attuazione degli interventi di primo soccorso in caso di infortunio sul lavoro.

20 marzo Centro Servizi AlbaAGGIORNAMENTO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - AZIENDE GRUPPO B-C

Il corso fornisce le conoscenze e le capacità operative di base necessarie per l’attuazione degli interventi di primo soccorso in caso di infortunio sul lavoro.

20 marzo Confindustria Cuneo AGGIORNAMENTO RAPPRESENTANTI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS)

Il corso fornisce ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza l’aggiorna-mento annuale previsto dall’art. 37 D.lgs n. 81/2008.

21 marzo Centro Servizi Alba PREPOSTIIl corso ha la finalità di fornire ai preposti la necessaria formazione in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro secondo quanto previsto dal D.Lgs 81/2008 e dall’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011.

24 marzomattina Confindustria Cuneo

AGGIORNAMENTO DEGLI OPERATORI PER L´IDONEITÀ ALL´ESECUZIONE DEI LAVORI ELETTRICI PES - PAV

Il corso ha la finalità di formare il personale addetto all’esecuzione dei lavori elettrici, secondo i contenuti formativi indicati nella norma CEI 11-27.

24 marzopomeriggio Confindustria Cuneo ATMOSFERE ESPLOSIVE - DIRETTIVA

ATEX E NORME TECNICHEIl corso ha lo scopo di formare il personale addetto sulla corretta valutazione dei rischi di esplosione.

24-25 marzo Confindustria Cuneo ADDETTI ALLA GUIDA DEI CARRELLI

ELEVATORI

Il corso fornisce le conoscenze e le capacità operative di base per l’acquisizione dell’abilitazione degli operatori addetti alla conduzione dei carrelli elevatori nel rispetto del D.Lgs. 81/2008 e dell’Accordo Stato Regioni 22/02/2012.

25 marzo Centro Servizi Alba PREVENZIONE INCENDI - RISCHIO MEDIO

Il corso ha la finalità di aggiornare periodicamente la formazione degli ad-detti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze secondo quanto previsto dal D.Lgs 81/2008.

25 marzo Centro Servizi Alba AGGIORNAMENTO PREVENZIONE INCENDI - RISCHIO MEDIO

Il corso ha la finalità di aggiornare periodicamente la formazione degli ad-detti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze secondo quanto previsto dal D.Lgs 81/2008.

25 marzomattina Confindustria Cuneo GESTIONE DELLE ACQUE Il corso vuole affrontare le principali tematiche inerenti la corretta gestione

delle acque e degli scarichi.

25 marzopomeriggio Confindustria Cuneo LA SORVEGLIANZA SANITARIA:

ADEMPIMENTI PER LE IMPRESEIl corso ha la finalità di illustrare gli adempimenti aziendali relativamente alla sorveglianza sanitaria.

27 marzo Confindustria Cuneo L’ISPEZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA

Il corso ha la finalità di istruire gli addetti sulle modalità di svolgimento di una ispezione in materia di sicurezza e ambiente.

28 marzo Confindustria Cuneo AGGIORNAMENTO ADDETTI ALLA GUIDA DEI CARRELLI ELEVATORI

Il corso fornisce l’aggiornamento previsto per il rinnovo dell’abilitazione degli operatori addetti alla conduzione dei carrelli elevatori nel rispetto del D.Lgs. 81/2008 e dell’Accordo Stato Regioni 22/02/2012.

Marzo 2014 N°03

59 FORMAZIONE

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28 marzo Confindustria Cuneo L’ANALISI DI BILANCIO PER NON SPECIALISTI

Il corso fornisce le basi per capire il linguaggio del bilancio, interpretandone i segnali e le indicazioni, utilizzandolo come fonte di informazione e di governo dell’impresa, comprendendone l’utilità anche per lo studio della concorrenza ai fini competitivi e di confronto.

31 marzo Confindustria Cuneo MANUALE D’ISTRUZIONE PER VECCHIE E NUOVE MACCHINE

Il corso intende fornire una linea guida, sia per chi viene incaricato di redigerlo per una vecchia macchina che ne è sprovvista, sia per chi deve verificare la conformità alle norme delle macchine in fase d’acquisto o già in funzione.

01 aprile Confindustria Cuneo AGGIORNAMENTO PREPOSTI E DIRIGENTI

Il corso fornisce ai Preposti e ai Dirigenti per la sicurezza l’aggiornamento quinquennale previsto dal D. Lgs. 81/2008 e dall’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011.

01 aprilemattina Confindustria Cuneo

GESTIONE DEGLI INCIDENTI, QUASI INCIDENTI ED ACCADIMENTI PERICOLOSI

Il corso ha lo scopo di formare il personale addetto sulla procedura di gestione degli incidenti, quasi incidenti ed accadimenti pericolosi.

01/08/15/29 aprile Centro Servizi Alba RAPPRESENTANTI LAVORATORI PER LA

SICUREZZA (RLS) - CORSO BASEIl corso fornisce ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza la forma-zione prevista dall’art. 37 D.lgs n. 81/2008.

02 aprilemattina Centro Servizi Alba LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO

CHIMICO

Il corso fornisce a coloro che in azienda si occupano di sicurezza le infor-mazioni per la corretta valutazione del rischio derivante dall’uso di agenti chimici.

02-03 aprile Centro Servizi Alba ADDETTI ALLA GUIDA DEI CARRELLI

ELEVATORI

Il corso fornisce le conoscenze e le capacità operative di base per l’acquisizione dell’abilitazione degli operatori addetti alla conduzione dei carrelli elevatori nel rispetto del D.Lgs. 81/2008 e dell’Accordo Stato Regioni 22/02/2012.

03-04aprile Confindustria Cuneo DIRIGENTI

Il corso fornisce ai Dirigenti per la sicurezza la necessaria formazione in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro secondo quanto previsto dal D. Lgs. 81/2008 e dall’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011.

04 aprilemattina Confindustria Cuneo

STRESS LAVORO CORRELATO: INDIVIDUAZIONE, VALUTAZIONE E PRATICA ANTI-STRESS

Il corso vuole valutare il rischio stress lavoro correlato all’interno della propria impresa e informare/formare i dipendenti in relazione ai rischi da stress nello svolgimento delle proprie mansioni lavorative.

04 aprile pomeriggio Confindustria Cuneo COMUNICAZIONE INTERPERSONALE Il corso ha la finalità di sviluppare le competenze comunicative del persona-

le che si occupa di sicurezza in azienda.

07 aprile Centro Servizi Alba I REQUISITI DEGLI STANDARD FSC E PEFC: LA CATENA DI CUSTODIA

Il corso vuole fornire la conoscenza di base degli standard CoC per i due schemi di cui verranno analizzati i punti salienti anche con esempi pratici. Saranno evidenziate le variazioni introdotte dalle nuove revisioni.

10 marzo pomeriggio Confindustria Cuneo DIRITTO ALIMENTARE Il corso fornisce chiarimenti sugli aspetti controversi delle norme alimentari.

04 marzo Centro Servizi Alba IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI: GUIDA ALLA REDAZIONE

Il corso forma il personale addetto sulla corretta redazione del documento di valutazione dei rischi.

06 marzo Confindustria CuneoAGGIORNAMENTO RAPPRESENTANTI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) - 4 ORE

Il corso fornisce ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza l’aggiorna-mento annuale previsto dall’art. 37 D.lgs n. 81/2008

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07 aprilemattina Confindustria Cuneo DIRITTO ALIMENTARE Il corso fornisce chiarimenti sugli aspetti controversi delle norme alimentari.

07/09/14/15 aprile Confindustria Cuneo ASPP/RSPP MODULO B -

MACROSETTORE 6

Percorso di preparazione dei Responsabili ed Addetti dei Servizi di Prevenzione e Protezione, in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, in attuazione del D.Lgs 81/2008 e dell’Accordo Stato-Regioni del 26/01/2006.

07/09/14/15 aprile Confindustria Cuneo ASPP/RSPP MODULO B -

MACROSETTORE 8

Percorso di preparazione dei Responsabili ed Addetti dei Servizi di Prevenzione e Protezione, in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, in attuazione del D.Lgs 81/2008 e dell’Accordo Stato-Regioni del 26/01/2006.

07/09/15 aprile Confindustria Cuneo ASPP/RSPP MODULO B -

MACROSETTORE 9

Percorso di preparazione dei Responsabili ed Addetti dei Servizi di Prevenzione e Protezione, in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, in attuazione del D.Lgs 81/2008 e dell’Accordo Stato-Regioni del 26/01/2006.

07 aprilepomeriggio Confindustria Cuneo CHIMICA E MICROBIOLOGIA DEGLI

ALIMENTIIl corso ha lo scopo di analizzare i criteri microbiologici degli alimenti.

08 aprile Confindustria Cuneo IVA E LE OPERAZIONI CON L’ESTERO Il corso ha la finalità di analizzare le operazioni con l’estero ai soli fini IVA.

09 aprile Centro Servizi AlbaL'USO DEI SOCIAL NETWORK NELLA COMUNICAZIONE AZIENDALE: STRATEGIE E STRUMENTI

Il corso vuole offrire una panoramica degli strumenti per costruire la presenza online delle aziende approfondendo le strategie di comunicazione e gli strumenti che il web mette a disposizione. A seguito della prima giornata saranno proposti – se d'interesse – approfondimenti seminariali sui singoli strumenti di comunicazione.

10 aprile Confindustria Cuneo PRIVACY: CORSO AVANZATO

Il corso ha lo scopo di formare i Responsabili della gestione del personale all’interno delle aziende private circa la corretta amministrazione dei dati personali dei lavoratori nell’ambito della gestione del rapporto di lavoro, con l’approfondimento del Provvedimento 13/07 del Garante circa l’utilizzo di Internet e della posta elettronica sul luogo di lavoro.

10 aprilemattina Confindustria Cuneo PRIVACY: CORSO BASE

Il corso ha la finalità di fornire all’incaricato uno strumento formativo, vicino alla realtà operativa, con cui esercitarsi ed autovalutarsi, dotandolo di una serie di strumenti di studio organizzati e di rapida consultazione.

10-11 aprile Confindustria Cuneo

PRIVACY: CORSO PER AMMINISTRATORI DI SISTEMA E RESPONSABILI DEI SISTEMI INFORMATIVI

Il corso vuole formare gli amministratori di sistema e i responsabili dei sistemi informativi sulla gestione della sicurezza delle informazioni, dei dati e dei sistemi.

10-11 aprile Centro Servizi Alba ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO BASE - AZIENDE GRUPPO A

Il corso vuole fornire le conoscenze e le capacità operative di base necessa-rie per l’attuazione degli interventi di primo soccorso in caso di infortunio sul lavoro.

10-11 aprile Centro Servizi Alba ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO BASE - AZIENDE GRUPPO A

Il corso vuole fornire le conoscenze e le capacità operative di base necessa-rie per l’attuazione degli interventi di primo soccorso in caso di infortunio sul lavoro.

14 aprile Confindustria Cuneo PIATTAFORME LAVORO ELEVABILI (PLE)

Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze e le capacità operative di base per l'acquisizione dell'abilitazione degli operatori addetti alla conduzione di piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE) nel rispetto del D.Lgs. 81/2008 e dell'Accordo Stato Regioni 22/02/2012.

L’orario dei corsi è sempre dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 18 - Se solo mattino 9-13 , se solo pomeriggio 14-18.Info: Tel. 0171 455.532/425/424 – [email protected]

Marzo 2014 N°03

61 FORMAZIONE

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INDICE

AGEVOLAZIONI - CREDITO E BANCHE

INTERNAZIONALE

AMBIENTE

SICUREZZA

ENERGIA

ALIMENTI ANCE

LEGALE

EDILIZA E DIRITTO DEL LAVORO

LAVORO E PREVIDENZA

RELAZIONI INDUSTRIALI

FISCO, DOGANE E NORMATIVA D’IMPRESA

FORMAZIONE

INNOVAZIONE E ICT

LEAN ORGANIZATION E GRUPPI DI ACQUISTO

COMUNICAZIONE E IMMAGINE

CENTRO STUDI

MARKETING ASSOCIATIVO

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PERCHÈ ASSOCIARSI?

PERCHÈ ASSOCIARSI, CONVIENE!

per le opportunità di contatti tra imprese e per la possibilità di confrontarsi, mettendo in comune conoscenze e competenze.1

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per ricevere assistenza e consulenza tecnica, mirata alla soluzione di tutti i problemi della propria impresa (da quelli interni a quelli esterni all’impresa stessa).

per avere, in tempo reale, informazioni aggiornate su tutto quanto è di interesse al mondo delle imprese e per utilizzare i servizi dell’Associazione.

per essere, assieme agli altri, attore protagonista del processo di crescitae sviluppo dell’imprenditoria.

per il prestigio, la rappresentatività, il rilievo istituzionale, la capacità contrattuale dell’Associazione che fa parte integrante del sistema Confindustria.

AGEVOLAZIONI,CREDITO E BANCHE

LAVORO EPREVIDENZA

CONFINDUSTRIA CUNEOCorso Dante, 51 - Cuneot. + 39 0171 455 455f. + 39 0171 697 544mail: [email protected]: [email protected]

AMBIENTE

I SERVIZI DICONFINDUSTRIAPER LE IMPRESEASSOCIATE

FORMAZIONE

• Disciplina del rapporto di lavoro

• Rappresentanza previdenziale

• Gestione della cassa integrazione

guadagni ordinaria

• Rapporti con gli Istituti previdenziali

ed assistenziali

• Acqua (prelievi-scarichi)• Attività estrattive (cave)• Autorizzazione integrata ambientale (AIA)• Autorizzazione unica ambientale (AUA)• Bonifiche• Emissioni atmosfera• Rifiuti (MUD e SISTRI)• Rumore esterno• Valutazione impatto ambientale (VIA)

• Incentivi alla ricerca e sviluppo• Finanziamenti agevolati• Normativa• Finanziamenti alle imprese• Rapporti con le banche• Sviluppo di impresa• Rapporti con i confidi

• Erogazione servizi formativi• Redazione annuale catalogo corsi• Analisi esigenze formative aziendali• Finanziamenti alla formazione• Attivazione tirocini formativi e

possibili contributi• Apprendistato relativamente

agli aspetti formativi• Collaborazioni e interazione

Scuola/Aziende

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EDILIZIA

FISCO, DOGANE E NORMATIVAD’IMPRESA

ENERGIA

COMUNICAZIONE,IMMAGINE E MARKETING ASSOCIATIVO

INNOVAZIONE, ICTLEAN ORGANIZATION E GRUPPI DI ACQUISTO

CENTRO STUDI

ALIMENTISICUREZZA

INTERNAZIONALE

LEGALEDIRITTO DEL LAVORO

RELAZIONIINDUSTRIALI

• Iniziative di sviluppo internazionale• Investimenti all’estero• Ricerca partner tecnici,

commerciali e finanziari • Rapporti con enti e

istituzioni internazionali• Progetto Algeria• Sviluppo business nei mercati esteri

• Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro• Organizzazione e sistema di

gestione della sicurezza• Prevenzione e protezione incendi• Prevenzione infortuni e malattie professionali• Sicurezza macchine-attrezzature impianti• Sicurezza nei lavori in appalto

e nei cantieri• Visite mediche e sorveglianza sanitaria

• Edilizia privata e pubblica

• Normativa tecnica edilizia

• Urbanistica e pianificazione territoriale

• Prezzari e indagini congiunturali ANCE

• Gestione contratto collettivo di lavoro edile

• Gestione degli ammortizzatori sociali settore edilizia

• Finanziamenti per l’innovazione

• Formazione e informazione

• Hub innovazione

• Consulenza informatica

• Comunicazione istituzionale• Il giornale dell’Associazione• Comunicazione interna / associativa• Organizzazione eventi• Marketing associativo• Supporto ai nuovi associati• Fidelizzazione

• Fisco• Disciplina doganale• Accise• Trasporti• Normativa di impresa• Diritto societario

• Contrattualistica commerciale

• Appalti pubblici e Contratti di rete

• Normativa sulla privacy

• Diritto societario e fallimentare

• Responsabilità ex d.lgs. n.231/2001

• Gestione e transazione stragiudiziale

delle controversie individuali

• Supporto nel rapporto con i legali esterni

• Rappresentanza sindacale e previdenziale

• Vertenze individuali

• Studi economico-statistici su specifici temi

• Documentazione su temi economici• Dati e previsioni• Indagini congiunturali trimestrali• Indagini consuntive annuali

• Vertenze collettive

• Vertenze individuali

• Ammortizzatori sociali

• Contrattazione collettiva

• Rappresentanza sindacale

• Accesso al libero mercato dell’energia elettica e gas

• Fonti energetiche rinnovabili

• Interruzioni e disturbi delle linee energetiche

• Produzione e autoproduzione energia

• Risparmio ed efficienza energetica

• Denominazione di origine e tutela

• Norme sanitarie

• Sicurezza ed igiene degli alimenti

• Etichettatura

• Manuali autocontrollo

• Organizzazione e sistema di gestione della sicurezza alimentare

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