il legno per uso strutturale ai sensi del d.m. 14/01/08 9 ... · il legno lamellare incollato è...

32
[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08 ] 9 febbraio 2011 CREDITS 2011© HOLZ BUILDING S.R.L. Z.I. TITO SCALO PZ WWW.HOLZBUILDING.IT 1 Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08 Norme Tecniche delle costruzioni, compiti e responsabilità dei progettisti - direttori lavori - collaudatori per opere strutturali in legno

Upload: dotuyen

Post on 18-Feb-2019

214 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 1

Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08

Norme Tecniche delle costruzioni, compiti e responsabilità dei progettisti

- direttori lavori - collaudatori per opere strutturali in legno

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 2

Circa l’ 80% del Fabbisogno di legno in Italia è importato dall’ estero. Per quanto riguarda il legno strutturale, sia come materia prima che come prodotto finito le provenienze principali sono: • Austria (conifere) • Svizzera (conifere) • Germania (conifere) • Francia (Latifoglie) Specie legnose più utilizzate (sigle della UNI EN 13556) CONIFERE Abete rosso (Picea abies L., PCAB) Larice (Larix decidua M., LADC) Abete bianco (Abies Alba M., ABAL) Abete di Douglas o Douglasia (Pseudotsuga menziesii F., PSMN) Pino (ad esempio Pinus Sylvetris L., PSNY) LATIFOGLIE Quercia (ad es. Rovere: Quercus petraea (M) L, QCXE) Castagno (Castanea Sativa, CTST)

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 3

Il legno per uso strutturale

Legno massiccio a spigolo vivo Legno massiccio con smusso (es. “Uso Fiume” e “Uso Trieste”) Travi Uso FIUME Trave a sezione quadrata o rettangolare ottenuta da un tronco mediante squadratura meccanica, continua e parallela dal calcio alla punta su quattro facce a spessore costante con smussi e contenente il midollo. Trave Uso TRIESTE Trave a sezione quadrata o rettangolare ottenuta da tronco mediante squadratura meccanica, continua dal calcio alla punta su quattro facce seguendo la rastremazione del tronco, con smussi e contenente il midollo. Legno massiccio bilama e trilama Le travi bilama e trilama sono costituite da due o tre elementi di legno squadrato, essiccati artificialmente, classificati secondo la resistenza e successivamente incollati sui lati lunghi. Da questo procedimento risulta un legno massiccio dalle caratteristiche tecniche ben definite, di ottima qualità e con una ridotta tendenza a fessurarsi. I singoli elementi possono essere giuntati longitudinalmente tramite giunti a pettine. Vengono prodotte di regola da legno di abete rosso. È tuttavia possibile utilizzare anche altre Conifere come il pino, l'abete bianco e il larice. Le lunghezze disponibili dipendono dalla sezione e possono raggiungere i 18 m, superando i limiti dimensionali del legno massiccio. Legno lamellare Il legno lamellare incollato è costituito da almeno tre tavole o lamelle essiccate e incollate tra loro con le fibre parallele. Prima di essere incollate, le lamelle vengono classificate secondo la resistenza in modo visivo o meccanico e piallate. La colla utilizzata deve soddisfare i requisiti della UNI EN 301 per i componenti di legno con funzioni portanti. Il materiale viene classificato secondo UNI EN 14080 e marchiato obbligatoriamente CE. E' necessario dimostrare l'idoneità della specie legnosa per la produzione di legno lamellare incollato. Si utilizzano prevalentemente abete rosso, abete bianco e larice. Possono essere fabbricate travi sia rettilinee sia curve.

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 4

Pannelli ad assi incrociati – CLT Materiali pregiati, versatilità d’impiego, produzione rispettosa dell’ambiente e tecniche di posa in opera semplicissime permettono di concretizzare progetti rispondenti ai più alti requisiti costruttivi. Il CLT ( CLT - Die Massivholzelemente) viene realizzato sovrapponendo ed incollando a strati incrociati pannelli singoli di assi. Questa speciale tecnica permette di ottimizzare le caratteristiche fisiche del materiale ai fini costruttivi e di ottenere una migliore tenuta delle componenti. L’assenza di giunti conferisce al prodotto qualità più vantaggiose in termini di ermeticità, passaggio del calore, diffusione del vapore, insonorizzazione e resistenza al fuoco. L’incollaggio avviene per mezzo di colle ecologiche, prive di formaldeide. La stabilità della forma è garantita dalla struttura incrociata degli strati longitudinali ed orizzontali, che permette di ridurre al minimo i fenomeni di rigonfiamento e ritiro. Gli elementi in CLT vengono utilizzati principalmente per pareti, solai e tetti e, a seconda delle finalità d’uso, vengono realizzati in qualità a vista o non a vista. In entrambi i casi le superfici sono levigate. Grazie alle loro ampie dimensioni (max. 2,95 × 16 m) gli elementi permettono una messa in opera veloce e riducono il numero di giunti. Oltre a praticare le luci per porte e finestre, si possono realizzare anche fresature varie e fori per il passaggio delle condutture delle installazioni. Gli elementi grezzi sono privi di punti metallici e chiodi. ESEMPI DI EDIFICI REALIZZATI CON IL PANNELLO X-LAM

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 5

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 6

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 7

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 8

Il 1 Luglio 2009 sono entrate in vigore le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (DM 14.01.08) Cosa comporta l’entrata in vigore delle Norme Tecniche delle Costruzioni? Obbligo di certificazione dei prodotti da costruzione (marcatura CE; qualificazione ministeriale; denuncia di attività) Progettazione delle strutture in base agli eurocodici di riferimento (tranne per alcuni aspetti…) i materiali ad uso strutturale devono essere(par 11.1): A. Identificati a cura del produttore e centro di lavorazione (vedi G.U. n° 47 del 26/02/2009 - Supplemento Ordinario n° 27 - Circolare Min. infrastrutture 2.2.2009 n.617 - Istruzioni per l'applicazione delle «Nuove norme tecniche per le costruzioni» DM 14.12008) C11.7 MATERIALI E PRODOTTI A BASE DI LEGNO C.11.7.1 GENERALITÀ Per quanto riguarda la qualificazione dei differenti materiali o prodotti a base di legno, si possono applicare i casi A), B) o C) previsti al §11.1 delle NTC; in particolare: - se il prodotto è coperto da una norma europea armonizzata per cui è terminato il periodo di coesistenza, allora è obbligatoria l’applicazione della procedura di cui al caso A) del §11.1 (marcatura CE sulla base di norma armonizzata); in tal caso non si applica la procedura di qualificazione nazionale riportata nel §11.7.10 delle medesime NTC; - se il prodotto è coperto da una norma europea armonizzata, pubblicata su gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea per la quale non sia ancora terminato il periodo di coesistenza, il produttore può optare alternativamente per la procedura la procedura di qualificazione nazionale riportata nel §11.7.10 delle NTC, (caso B del § 11.1), oppure per la marcatura CE (caso A); - se il prodotto è dotato di uno specifico Benestare Tecnico Europeo (ETA), rilasciato sulla base di una Linea Guida di Benestare Tecnico Europeo (ETAG) oppure di un CUAP, si può procedere alla marcatura CE secondo il caso C) oppure, alternativamente si può attuare la procedura di qualificazione nazionale riportata nel §11.7.10 delle NTC, (caso B del § 11.1); - Negli altri casi si applica la procedura di qualificazione nazionale di cui al §11.7.10 delle NTC, (caso B del § 11.1).

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 9

C11.7.2 LEGNO MASSICCIO Legno massiccio con sezioni rettangolari Tutti gli elementi strutturali in legno massiccio, già lavorati fino alle dimensioni d’uso, devono essere classificati secondo la resistenza, prima della loro messa in opera, sulla base delle specifiche normative di settore, “a vista” o “a macchina”, al fine di assegnare al materiale una classe di resistenza attraverso la definizione di un profilo resistente. Per la definizione delle classi di resistenza e dei profili resistenti unificati a livello europeo, si può fare utile riferimento alla norma europea UNI EN 338:2004. 339 Per tipi di legname non inclusi in normative applicabili (europee o nazionali), e per i quali sono disponibili dati ricavati su provini piccoli e netti, è ammissibile la determinazione dei parametri di cui sopra sulla base di confronti con specie legnose incluse in tali normative, in conformità al § 6 della UNI EN 338:2004. Legno massiccio con sezioni irregolari In aggiunta a quanto prescritto per il legno massiccio, per quanto applicabile, le travi con forme di lavorazione irregolari che comportino smussi o sezioni diverse lungo l’asse longitudinale dell’elemento, devono essere lavorate e classificate in base alla resistenza, in conformità a specifiche normative di comprovata validità. In assenza di specifiche prescrizioni, per quanto riguarda la classificazione del materiale, si potrà fare riferimento a quanto previsto per gli elementi a sezione rettangolare, senza considerare le prescrizioni sugli smussi e sulla variazione della sezione trasversale, purché nel calcolo si tenga conto dell’effettiva geometria delle sezioni trasversali. C11.7.3 LEGNO STRUTTURALE CON GIUNTI A DITA Gli elementi strutturali in legno massiccio, utilizzati come trave inflessa, ottenuti per incollaggio nel senso longitudinale di due o tre elementi, ognuno dei quali eventualmente giuntato con giunti a dita e che presentano, a differenza di quanto avviene per il lamellare, il piano di laminazione parallelo al piano di sollecitazione, devono essere conformi alle UNI EN 385:2003 e UNI EN 338:2004. Elementi in legno strutturale massiccio con giunti a dita “a tutta sezione” non possono essere usati per opere in Classe di servizio 3. C11.7.4 LEGNO LAMELLARE INCOLLATO Per quanto riguarda i giunti a dita "a tutta sezione" tra due elementi si potrà fare utile riferimento alla norma UNI EN 387:2003 “Legno lamellare incollato - Giunti a dita a tutta sezione – Requisiti prestazionali e requisiti minimi di produzione”. Gli elementi strutturali realizzati come sopra non possono essere usati per opere in Classe di servizio 3, quando la direzione della fibratura cambi in corrispondenza del giunto.

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 10

C11.7.6 ALTRI PRODOTTI DERIVATI DAL LEGNO In generale, tutti gli altri prodotti derivati dal legno, per i quali non è vigente una norma armonizzata di cui al punto A del § 11.1 delle NTC o non è applicabile quanto specificato al punto C del medesimo § 11.1, ricadono evidentemente nel caso B e devono essere qualificati così come specificato al § 11.7.10 delle NTC. 340 C11.7.10 PROCEDURE DI QUALIFICAZIONE E ACCETTAZIONE Le procedure riguardanti la qualificazione rilasciata dal Servizio Tecnico Centrale si applicano ai produttori di elementi base in legno massiccio e/o lamellare non ancora lavorati a formare elementi strutturali pronti per la messa in opera. Ai suddetti produttori, il Servizio Tecnico Centrale, ultimata favorevolmente l’istruttoria, rilascia un Attestato di Qualificazione, recante il riferimento al prodotto, alla ditta, allo stabilimento, al marchio. Circa quest’ultimo aspetto, si precisa che ogni produttore deve depositare presso il Servizio Tecnico Centrale il disegno del proprio marchio, che deve essere impresso in modo permanente (a caldo, con inchiostro indelebile, mediante punzonatura, etc.) su ogni elemento base prodotto. Gli stabilimenti nei quali viene effettuata la lavorazione degli elementi base per dare loro la configurazione finale in opera (intagli, forature, applicazione di piastre metalliche, etc), sia di legno massiccio che lamellare, sono da considerarsi a tutti gli effetti dei Centri di lavorazione. Come tali devono documentare la loro attività al Servizio Tecnico Centrale, il quale, ultimata favorevolmente l’istruttoria, rilascia un Attestato di denuncia di attività, recante il riferimento al prodotto, alla ditta, allo stabilimento, al marchio. Circa quest’ultimo aspetto, si precisa che ogni Centro di lavorazione deve depositare presso il Servizio Tecnico Centrale il disegno del proprio marchio, che deve essere impresso in modo permanente (anche mediante etichettatura etc.) su ogni elemento lavorato. Qualora nel medesimo stabilimento si produca legno base e si effettuino altresì le lavorazioni per ottenere gli elementi strutturali pronti per l’uso, allo stesso saranno rilasciati, ove sussistano i requisiti, entrambi gli Attestati.

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 11

PROCEDURA DI ACCREDITAMENTO DEI CENTRI DI PRODUZIONE E/O DI LAVORAZIONE: DI SEGUITO E’ RIPORTATA LA

PROCEDURA

______________________________________________________________________

Presidenza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

Servizio Tecnico Centrale

******

PROCEDURA PER LA DENUNCIA DI ATTIVITA’ RELATIVA ALLA

PRODUZIONE DI ELEMENTI STRUTTURALI

in LEGNO MASSICCIO o in LEGNO LAMELLARE

(Lavorazione – Trasformazione)

Ai sensi delle vigenti Norme Tecniche sulle Costruzioni, i centri di lavorazione, ove si esegue la lavorazione (trasformazione) di elementi base in legno massiccio strutturale o in legno lamellare, per la produzione di elementi strutturali direttamente impiegabili, devono depositare presso il Servizio Tecnico Centrale una adeguata documentazione relativamente a ciascuno stabilimento di produzione ed ai prodotti stessi.

La documentazione a corredo dell'istanza di deposito deve, generalmente, contenere:

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 12

denuncia dell’attività, inequivocabilmente effettuata a nome del legale rappresentante della Ditta e sottoscritta dallo stesso;

relazione sulla organizzazione interna dello stabilimento con uno schema funzionale dello stesso, firmata dal legale rappresentante della Ditta e dal Responsabile della produzione, comprendente:

a) una pianta dello stabilimento con le aree relative alle singole lavorazioni ed i relativi macchinari;

b) l’elenco dei macchinari e della attrezzature presenti;

c) l'organigramma della Ditta, con specifico riferimento ai responsabili dei vari settori di produzione, distinguendo: il Responsabile della produzione, il Responsabile della qualità, etc.;

elenco dettagliato di tutti gli elementi in produzione, con indicazione (ove possibile) dei principali dati dimensionali caratteristici di ciascun elemento;

relazione illustrativa dei metodi e dei procedimenti costituenti il “sistema di assicurazione della qualità” e di “rintracciabilità nella catena di distribuzione”, nonché il “controllo permanente della produzione attraverso adeguate procedure”; tale relazione dovrà comprendere:

1. descrizione dei metodi costruttivi e dei procedimenti seguiti per la realizzazione dei manufatti; 2. relazione sulla movimentazione, sul sollevamento e montaggio, nonché sul sistema di stoccaggio in stabilimento e sul

trasporto;

specifica documentazione tecnica riguardante i controlli effettuati sui prodotti finiti (ad es. verifica delle tolleranze di produzione e dei limiti dimensionali, schede di difettosità, etc);

dichiarazione, a firma del Legale Rappresentante e del Direttore tecnico di produzione, nella quale si attesti l’impiego esclusivo di prodotti base di legno, classificati ai sensi della vigente legislazione in materia e qualificati secondo le vigenti Norme Tecniche sulle Costruzioni;

nomina del Direttore Tecnico di produzione, controfirmata dallo stesso per accettazione;

documentazione attestante la qualificazione del Direttore tecnico di produzione (curriculum, partecipazione a specifico Corso di formazione etc.);

il marchio che individui, almeno, il Produttore e lo specifico Stabilimento; detto marchio deve essere apposto su ogni elemento prodotto, in maniera indelebile e non rimovibile;

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 13

indicazione delle modalità di applicazione del marchio sui prodotti, garantendone l’inalterabilità o la manomissione;

dichiarazione del legale rappresentante con la quale si solleva il Servizio Tecnico centrale da ogni responsabilità per eventuali diritti di terzi sui prodotti in questione.

Il Servizio Tecnico Centrale, accertata la validità della documentazione, anche nei riguardi della conformità alle normative vigenti e mediante eventuale sopralluogo presso lo stabilimento, rilascerà apposito Attestato di denuncia dell’attività.

I Produttori sono tenuti ad inviare annualmente al Servizio Tecnico Centrale, a pena della decadenza dell’Attestazione, documentazione relativa alla permanenza delle condizioni tecniche iniziali e ai risultati dei controlli interni eseguiti nel corso dell’anno.

Si fa presente che l’attestato ha il solo obiettivo di identificare il prodotto come riconducibile al tipo, alle caratteristiche tecniche ed ai limiti di impiego cui il produttore dichiara appartenere il prodotto stesso.

In tal senso l’attestato di denuncia attività non costituisce certificazione di prodotto e non è finalizzato a certificare l’idoneità tecnica del prodotto alle diverse utilizzazioni cui può essere destinato; pertanto, esso non può trasferire la responsabilità del produttore e del progettista al Servizio Tecnico Centrale, restando nella responsabilità delle figure suddette ogni specifica applicazione del prodotto.

Quali sono le attività di un centro di lavorazione:

Taglio carpenteria Con una macchina di base, dotata di sega, fresa universale e punta di trapano, possono essere prodotti la maggio parte dei pezzi necessari in carpenteria. Di seguito sono esposte le lavorazioni che vengono effettuate a controllo numerico in base ai dati forniti dai software di progettazione:

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 14

Profili di ogni tipo giunti a coda di rondine

scale e giochi coda di rondine sul puntone

maschere di foratura orizzontale o verticale

puntone anima e puntone aletta fessura coperta

pilastri di balcone montanti delle scale

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 15

profilo del puntone mortase oblique

carenatura foratura frontale

fresa revolver gruppo fresa superiore

Intelaiature in legno

Tutte le lavorazioni sulle intelaiature in legno possono essere eseguite in modo razionale. Con speciali gruppi, il tempo di esecuzione per ogni pezzo può essere incrementato enormemente.

perni a scelta perni con spigolo smussato

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 16

dado per tavola di appoggio fresatura a coda di rondine

fresatura doppia arco a semicerchio

perno coperto perno tornito

Costruzioni su montanti in legno

Tutte i tagli e le fresature necessarie per la costruzione su montanti così come p.es. le fresature a cosa di rondine per il montaggio semplice degli elementi, vengono eseguite in tempi ridotti e in modo completamente automatico.

Fresatura longitudinale tagli trasversali e ad angolo retto

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 17

Costruzioni a tronco d'albero

I giunti per le costruzioni a tronco d'albero possono già essere prodotti in diverse versioni con la macchina standard. In particolare per le costruzioni a tronco d'albero sono disponibili diversi gruppi per ridurre i tempi di esecuzione o per produrre giunti speciali come, p.es. la"serratura tirolese" o "i giunti zincati".

Fresa per costruzioni a tronco d'albero fresatura orizzontale

fresatura verticale punte di trapano molteplici

Le attività di lavorazione meccanica del legno, vengono affiancate dalla compilazione della documentazione di produzione

necessaria: per ogni pezzo lavorato vengono registrati nell’apposito modulo varie informazioni, tra cui il lotto di produzione

del fornitore ed il riferimento commessa interno di cui fa parte.

La movimentazione deve avvenire tramite muletti laterali e frontali:

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 18

I pacchi devono essere accuratamente imballati e rigettati con reggette di pvc supportate da angolari di cartone pressato in

modo da non danneggiare gli spigoli delle travi

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 19

Durante le fasi di carico sui mezzi di trasporto vengono usati specifici angolari plastici in modo da proteggere le travi dalla

pressione esercitata dalle fasce che servono ad ancorate il carico ai cassoni dei mezzi

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 20

I pacchi di elementi prodotti vengono minuziosamente controllati dal DTP\supervisore prima della messa in commercio, in

questa sede viene allegato ad ogni imballo un etichetta che attesta tipo di materiale e classe di resistenza. Tutti i dati tecnici

ed i riferimenti di produzione e tracciamento vengono infine consegnati al committente su supporto cartaceo.

Successivamente il materiale arriva in cantiere dove viene scaricato e stoccato in un apposito spazio idoneamente livellato

oppure direttamente sul solaio di copertura

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 21

I materiali vengono accettati dal Direttore Lavori mediante acquisizione e verifica della documentazione accompagnatoria DM 14.01.08: “Si definisce Produttore il soggetto legalmente responsabile della classificazione secondo la resistenza meccanica del materiale o del prodotto a base di legno ….” CIRCOLARE ESPLICATIVA 2.2.2009 N.617: Si definisce Centro di Lavorazione , “…. Gli stabilimenti nei quali viene effettuata la lavorazione degli elementi base per dare loro la configurazione finale (intagli, forature, applicazione di piastre metalliche…) sia di legno massiccio che di lamellare, sono da considerarsi a tutti gli effetti Centri di Lavorazione. Come tali devono documentare la loro attività al Servizio Tecnico Centrale … il quale … rilascia un Attestato di Denuncia di Attività” Sia la figura del Produttore che del Centro di Lavorazione sono coinvolti nel processo di certificazione di prodotto al fine di assicurare la tracciabilità all’interno della filiera di settore. In linea generale si possono definire le seguenti competenze:

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 22

Produttore Marcatura CE secondo la norma armonizzata di riferimento; iter di qualificazione ministeriale in accordo a quanto disciplinato dal DM 14.01.08 (cap. 11.7) Al termine del periodo di coesistenza tra normativa comunitaria e normativa nazionale potranno essere accettati in cantiere solo materiali in possesso della marcatura CE Centro di Lavorazione Iter di qualificazione ministeriale in accordo a quanto disciplinato dal DM 14.01.08 (cap. 11.7) Nel caso di Qualifica Ministeriale come Produttori o Centri di Lavorazione l’azienda dovrà procedere a formare la figura del Direttore Tecnico di Produzione tramite apposito corso riconosciuto dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Norme Tecniche delle Costruzioni: DM 14.01.08 Obblighi di legge per le aziende del settore Legno Strutturale L’obbligatorietà della marcatura CE secondo le principali norme armonizzate del settore è fissato come segue: Dal 1 Luglio 2009 fino al 1 Dicembre 2011 per il legno lamellare e fino al 1 Settembre 2012 per il legno massiccio, l’azienda può scegliere se Qualificarsi presso il Servizio Tecnico Centrale o Marcarsi CE. Al termine di tale periodo saranno accettati dal Direttore Lavori solo materiali conformi alle relative norme armonizzate. • EN 14081-1: Legno Massiccio Obbligo di marcatura CE: Dicembre 2012 • EN 14080: Legno Lamellare Obbligo di marcatura CE: Aprile 2011 • EN 13986: Pannelli a base di legno Già Obbligatoria • ETAG 007: Edifici a struttura a telaio Già Obbligatoria • CUAP 03.04/06:CLT Già Attuabile Per Periodo di Coesistenza si intende: Periodo entro il quale non si ha obbligo a livello comunitario di definire la conformità di un prodotto attraverso una Norma Armonizzata. In questo periodo il produttore ha la facoltà di scegliere il proprio iter di certificazione: marcatura CE o Qualifica ministeriale. Al termine del periodo di coesistenza dovranno essere accettati esclusivamente prodotti marcati CE • Produttore: Legale responsabile della conformità del prodotto Per la figura del produttore si identifica il seguente obbligo:

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 23

• La certificazione del prodotto : iter di marcatura CE o, qualora si ricada nel periodo di coesistenza, attraverso iter di qualificazione ministeriale Circolare esplicativa (cap.11.1): “... L’accettazione del materiale e prodotti, di responsabilità del Direttore Lavori, … deve avvenire mediante acquisizione e verifica della documentazione di accompagnamento … Il Direttore lavori deve anche verificare l’idoneità di tale documentazione, la validità ed il campo di applicazione di queste ultime (in relazione ai prodotti effettivamente consegnati ed al loro uso previsto), la conformità delle caratteristiche dichiarate alle prescrizioni progettuali o capitolari, etc…” DM 14.01.08 (cap.11.1): “… accettati dal Direttore dei lavori mediante acquisizione e verifica della documentazione di qualificazione, nonché mediante eventuali prove sperimentali di accettazione.” Compiti del Direttore Lavori: Precisazioni sul testo normativo Legno Massiccio: Prove sperimentali in accettazione: La caratterizzazione meccanica si trova all’interno di documenti normativi riconosciuti a livello comunitario (EN 338), che si basano su migliaia di prove distruttive in laboratorio codificate attraverso metodi standardizzati. Per quanto riguarda il legno massiccio non è necessario eseguire prove per verificarne la conformità. Legno Massiccio: L’unica operazione che il Direttore Lavori può eseguire, qualora avesse dubbi sulla veridicità della documentazione accompagnatoria è ripetere la classificazione a vista secondo la resistenza eseguita dal personale in stabilimento La classificazione a vista: E’ un processo di selezione mediante il quale ogni singolo segato può essere inserito in una categoria (gruppo), così da attribuirgli valori affidabili di resistenza e rigidezza La classificazione secondo la resistenza (CENNI): In stabilimento la classificazione secondo la resistenza può essere eseguita con metodi a: A. Vista: mediante regole definite in appositi documenti normativi di carattere nazionale (es. UNI 11035-1/2, DIN 4074-1/5, NF B52- 001…)

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 24

B. A macchina: ogni elemento viene valutato da una macchina che determina attraverso metodi non distruttivi in base ai quali lo stesso segato viene assegnato ad una categoria C. Sistemi di classificazione misti (uomo – macchina): il classificatore può avvalersi di strumenti meccanici o elettronici ma rimane interamente responsabile dell’attribuzione della classe di resistenza • Per quei prodotti non coperti da Norma Armonizzata deve essere definita una conformità attraverso l’iter di qualificazione ministeriale. • Nota: per l’Uso Fiume e Uso Trieste è stata ultimata la redazione della relativa norma di classificazione ed è allo studio specifico Benestare Tecnico Europeo. Precisazione: Legno a sezione irregolare: Circ. espl. 2.2.2009 “ Le travi con forme di lavorazione irregolari che comportino smussi o sezioni diverse lungo l’asse longitudinale dell’elemento, devono essere lavorate e classificate in base alla resistenza, in conformità a specifiche normative di comprovata validità. In assenza di specifiche prescrizioni, per quanto riguarda la classificazione del materiale, si potrà fare riferimento a quanto previsto per gli elementi a sezione rettangolare, senza considerare le prescrizioni sugli smussi e sulla variazione della sezione trasversale, purché nel calcolo si tenga conto dell’effettiva geometria delle sezioni trasversali” NOVITA’: UNI 11035-3: Norma specifica per la classificazione degli assortimenti Uso Fiume e Uso Trieste di Abete di Provenienza Italiana e Centro Europea. Legno Giuntato (es. lamellare): La certificazione del legno giuntato avviene attraverso la classificazione degli elementi unitari che lo compongono e attraverso un sofisticato controllo della produzione in fabbrica. Sia la certificazione in accordo alla EN 14080, sia la qualificazione ministeriale prevedono un periodico controllo sui giunti a pettine mediante prove distruttive (controllo di produzione in fabbrica) Anche in questo caso non ha senso eseguire prove distruttive sugli elementi interi forniti. SOLO qualora abbia dubbi sulla veridicità della documentazione accompagnatoria, può far eseguire prove sulla bontà dell’incollaggio tra i giunti (tra elementi unitari). Compiti del Direttore Lavori: Precisazioni sul testo normativo Figura Produttore Marcatura CE (EN 14081-1 – Legno Massiccio)

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 25

• Copia del Certificato rilasciato dall’ente Notificato • Dichiarazione di Conformità relativa alla fornitura a firma del Legale Rappresentante • Etichettatura del materiale La documentazione accompagnatoria (casi esemplificativi: fornitura del materiale) Figura Produttore Qualificazione ministeriale • Copia del Certificato rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale • Dichiarazione di Conformità relativa alla fornitura a firma del Legale Rappresentante • Etichettatura del materiale Figura Centro di Lavorazione Denuncia di attività • Copia del Certificato rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale • Dichiarazione di Conformità relativa alla fornitura a firma del Legale Rappresentante • Etichettatura del materiale La documentazione accompagnatoria (casi esemplificativi: fornitura del materiale) Etichettatura: • Per quanto riguarda la marcatura CE ( EN 14081- Legno Massiccio) si lascia al produttore la facoltà di porre l’etichetta sul lotto anziché sull’elemento qualora vi sia un accordo scritto con la committenza (“motivi estetici”) • In merito alle Norme Tecniche delle Costruzioni queste disciplinano “...per quanto possibile, anche in relazione alla destinazione d'uso del prodotto, il produttore è tenuto a marchiare ogni singolo pezzo. Ove ciò non sia possibile, per la specifica tipologia del prodotto, la marchiatura deve essere tale che prima dell'apertura dell'eventuale ultima e più piccola confezione il prodotto sia riconducibile al produttore, al tipo di legname nonché al lotto di classificazione e alla data di classificazione."

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 26

PROGETTISTA, DIRETTORE LAVORI E COLLAUDATORE Tra le figure che hanno un ruolo chiave nel determinare la sicurezza di una costruzione in legno spiccano quelle del Progettista, del Direttore dei Lavori e del Collaudatore. L’entrata in vigore del DM 14.01.08 determina in capo a tali soggetti un correlativo aumento delle responsabilità professionali. A tal proposito, con le dovute semplificazioni, si evidenzia: · Il Progettista è tenuto ad indicare nel progetto le caratteristiche dei materiali a base di legno secondo le indicazioni di cui al capitolo 11.7 delle NTC-2008 e lo stesso progetto dovrà contenere tutti gli elaborati elencati all’interno del capitolo 10.1. Nota: Tali caratteristiche devono essere garantite dai fornitori (produttori o centri di lavorazione) per ciascuna fornitura secondo le disposizioni applicabili di cui alla marcatura CE ovvero di cui al § 11.7.10 delle NTC-2008 e dalla Circolare esplicativa n. 617 del 2.2.2009. Le forniture effettuate da un commerciante o da un rivenditore devono essere accompagnate dai documenti rilasciati dal Produttore o dal Centro di Lavorazione in modo che sia garantita la rintracciabilità del prodotto dalla sua prima classificazione sino alla messa in opera. Le specifiche per la messa in opera degli elementi strutturali devono invece essere fornite dal Costruttore. · Il Direttore Lavori ha la responsabilità di appurare la rispondenza (in ingresso al cantiere) dei materiali strutturali con quanto prescritto dal Progettista (verificando quindi la classe di resistenza dichiarata dal fornitore nella documentazione accompagnatoria). · Il Collaudatore, quando nominato in corso d’opera, è tenuto ad ispezionare l’opera già durante le fasi di montaggio alla presenza del Direttore Lavori e del Costruttore. Deve esaminare il progetto nella sua impostazione generale e controllare la messa in atto delle disposizioni progettuali e la rispondenza tra il costruito ed il progetto depositato, oltre ad esaminare i certificati e le prove sui materiali. Quando ritenuto necessario disporrà di effettuare le prove di carico così da testare le strutture simulando le condizioni di esercizio. Il Direttore Lavori è invece colui che è tenuto a vigilare e controllare la legittimità dell’operato di tutti gli altri partecipanti alla filiera (costruttore, produttore, fornitore, centro di lavorazione, ecc.) . In fase di accettazione del materiale in cantiere questi ha innanzitutto l’obbligo di verificare la veridicità della documentazione accompagnatoria degli elementi strutturali componenti il lotto ed in particolare e per ogni assortimento deve essere presa visione dei seguenti documenti:

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 27

· Certificato di marcatura CE rilasciato da Ente notificato preposto al Controllo di Produzione in Fabbrica relativamente la Norma Armonizzata di Prodotto interessata oppure a specifico sistema autorizzativo rilasciato tramite procedura ETAG/CUAP (Benestare Tecnico Europeo); · Dichiarazione di conformità rilasciata dal produttore e dal centro di lavorazione; Nota: In merito all’attestato di qualificazione come produttori o denuncia di attività come centro di lavorazione è bene ricordare che gli stessi hanno scadenza annuale e dovrà esserne verificata la vigenza. Si sottolinea inoltre che le considerazioni fatte all’interno del presente paragrafo fanno riferimento ad una casistica di sola fornitura del materiale Qualora il Direttore Lavori ritenga che vi sia una mancata rispondenza tra il materiale in ingresso in cantiere e la documentazione accompagnatoria del prodotto in esame, è tenuto a rifiutare il lotto dandone opportuna motivazione. Inoltre è compito del Direttore Lavori: · Far si che il materiale legnoso sia custodito adeguatamente fino al montaggio, onde evitare danneggiamenti. · supervisionare le lavorazioni che vengono eseguite all’interno del cantiere, al fine di garantire la permanenza delle condizioni di idoneità del materiale rispetto a quanto definito nelle relative dichiarazioni di conformità rilasciate dal produttore. CONTROLLI INERENTI GLI ASSORTIMENTI IN LEGNO INGEGNERIZZATO: I metodi e le procedure per la trasformazione e la determinazione dei profili resistenti delle classi del prodotto finito del legno lamellare, sono dettagliatamente specificate dalla normativa UNI EN 14080, alla quale fa riferimento il marchio CE. Nota: Per gli assortimenti inscrivibili nelle tipologie KVH, Bilama e Trilama i metodi e le procedure per la realizzazione del prodotto finito, sono indicate dai documenti normativi UNI EN 386 e UNI EN 385: queste disciplinano i controlli interni di produzione ma non ne permettono la marcatura CE (attualmente non esiste nel panorama normativo comunitario specifica norma armonizzata per la certificazione di prodotto). La suddetta normativa prescrive prove distruttive sulle giunzioni a pettine da effettuare in stabilimento. La rintracciabilità del prodotto è garantita dalla dichiarazione di Conformità che riporta in tabella l’identificazione del lotto, il numero di pressata relativa e la settimana di produzione. Non ha quindi senso ripetere tali prove in laboratorio quando esista adeguata documentazione delle prove effettuate durante il processo produttivo, se questo è avvenuto in stabilimento soggetto alla sorveglianza di un Organismo di Certificazione. La certezza circa il tipo di legno lamellare (come sopra definito) cui il lotto appartiene è condizione necessaria e sufficiente affinché il lotto possa (giuridicamente e tecnicamente) essere considerato conforme.

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 28

Affinché tale certezza sussista è condizione necessaria (ma non sempre sufficiente) la veridicità di quanto attestato dalla documentazione che accompagna il lotto. Nota: In alternativa, per quei prodotti non coperti da normativa comunitaria e per i prodotti che si possono ancora collocare all’interno del periodo di coesistenza, il Direttore Lavori deve accettarsi del regime di validità dell’attestato di qualificazione ministeriale come produttore. Qualora lo stabilimento del produttore non sia in possesso di Certificato di Conformità CE o della Qualifica Ministeriale come produttore, occorre verificare la stessa produzione ed effettuare le prove di laboratorio sui giunti a pettine e sui piani di incollaggio relativi allo stesso lotto di produzione (quindi non sulle travi stesse ma sui campioni provenienti dalla stessa pressata). Qualora (in base alla verifica suddetta, o ad altro motivo) il Direttore Lavori ritenga che il lotto non sia conforme a quanto dichiarato nella documentazione, non può fare altro che rifiutare il lotto nella sua interezza (motivando le ragioni di tale rifiuto). PROFILI DI RESPONSABILITA’ DEL PROFESSIONISTA: Per concludere pare opportuno illustrare brevemente i principi giuridici che stabiliscono le responsabilità delle figure professionali sopra esaminate. La stessa responsabilità civile può essere contrattuale così come prescritto dall’art. 1218 C.C. (Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno se non prova che l'inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile) ovvero extracontrattuale ex art. 2043 C.C. (Qualunque fatto doloso, o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno). Inoltre, la legge (artt. 1228, 2049, 2232 C.C.) stabilisce che le prestazioni del professionista devono essere sempre svolte con diligenza, prudenza e perizia e che lo stesso è sempre tenuto a rispondere per fatti derivanti dall’opera di ausiliari e sostituti. La colpa professionale, presupposto essenziale della responsabilità, è definita dall’art. 2236 C.C. (Se la prestazione implica la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà, il prestatore d'opera non risponde dei danni, se non in caso di dolo o di colpa grave.) L’attenuazione della responsabilità contenuta nella norma in esame non riguarda la diligenza, che deve essere sempre quella adeguata al caso concreto, ma l’aspetto della prudenza e della perizia (cfr. Cass.Civ. 16/01/01 n. 2335) e non trova applicazione per i danni ricollegabili a negligenza o imprudenza, dei quali il professionista, conseguentemente, risponde anche solo per colpa lieve (cfr. Cass. Civ. 19/04/06 n. 9085). L’onere probatorio è a carico del professionista il quale sovente avrà difficoltà a dimostrare nei singoli casi concreti l’esistenza e il rilievo di problemi tecnici di particolare difficoltà a discarico di proprie responsabilità attribuibili ad errore professionale.

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 29

Il danno da risarcire, la cui dimostrazione è a carico del Cliente, può derivare dalla non corretta esecuzione della prestazione tecnica, così come dal ritardo con il quale la stessa viene svolta. Di particolare interesse una recente decisione della Suprema Corte la quale ha affermato il seguente principio: “In tema di appalto ed in ipotesi di responsabilità ex art. 1669 c.c. per rovina o difetti dell’opera, la natura extracontrattuale di tale responsabilità trova applicazione anche a carico di coloro che abbiano collaborato nella costruzione, sia nella fase di progettazione o dei calcoli relativi alla statica dell’edifico, che in quella di direzione dell’esecuzione dell’opera, qualora detta rovina o detti difetti siano ricollegabili a fatto loro imputabile” (cfr. Cass. Civ. 30/05/03 n. 8811). Per quanto riguarda invece le responsabilità penali del professionista, le principali norme di riferimento sono rappresentate dall’art. 449 c.p. (Chiunque, al di fuori delle ipotesi previste nel secondo comma dell'articolo 423-bis, cagiona per colpa un incendio o un altro disastro preveduto dal capo primo di questo titolo, è punito con la reclusione da….…) e dall’art. 676 c.p. (Chiunque ha avuto parte nel progetto o nei lavori concernenti un edificio o un'altra costruzione, che poi, per sua colpa, rovini, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da ……). Non meno importanti sono la Legge 2 febbraio 1974 n. 64 (art. 20) in caso di violazioni della normativa antisismica, la Legge 28 febbraio 1985 n.47 in materia di normativa urbanistico-edilizia (artt. 6 e 20) o la Legge n. 1086/71 (artt. 13, 15 e 16) riguardanti la direzione dei lavori ed il collaudo di opere. Considerate le rilevanti responsabilità civile e penali attribuite alle figure professionali coinvolte nel processo di realizzazione di una costruzione appare quindi superfluo sottolineare quanto sia importante che le opere in legno vengano affidate ad imprese in grado di svolgere egregiamente il ruolo di Costruttori, ruolo che va oltre la semplice fornitura di materiali e di posa in opera, ma che richiede professionalità e capacità tecniche indispensabili a qualificare, documentare e certificare il proprio operato.

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 30

Allegato: FAC-SIMILE CERTIFICATI DI ORIGINE RILASCIATO AL PRODUTTORE CLT

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 31

Allegato: FAC-SIMILE CERTIFICATI DI ORIGINE RILASCIATO AL PRODUTTORE LEGNO LAMELLARE

[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08] 9 febbraio 2011

CREDITS 2011© – HOLZ BUILDING S.R.L. – Z.I. TITO SCALO – PZ – WWW.HOLZBUILDING.IT 32

Allegato: FAC-SIMILE DEL CERTIFICATO RILASCIATO DAL C.S.L.P. AL CENTRO DI LAVORAZIONE ACCREDITATO