il koinon dei nesioti · il koinon e l'economia dell'arcipelago. 107 ... studi sul...
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UniversitàdegliStudidiTrentoDipartimentodiLettereeFilosofia
Ruprecht-Karls-UniversitätHeidelbergPhilosophischeFakultät
IlKoinondeiNesioti
MattiaMarchesini
Relatori:Prof.MaurizioGiangiulioProf.KaiTrampedach
Annoaccademico2016/2017
IlKoinondeiNesioti
1
Sommario
Introduzione. 3
Primocapitolo. 13
IlKoinonnellastoriadelleCicladiellenistiche. 131.1.–Introduzionealcapitolo. 131.2.–IlKoinonsottogliAntigonidi. 151.3.–IlKoinonsottoiTolomei. 361.4.–LascomparsadelKoinon. 421.5.–IlKoinonsottoRodi. 51
Secondocapitolo. 59
IlKoinondeiNesioticomeistituzionefederale. 592.1.–Introduzionealcapitolo. 592.2.–Organizzazioneinterna. 652.2.1.-Organismirappresentativi. 672.2.2.-Magistratureemagistrati. 73
2.3.–Giustizia. 862.4.–Significatodell'organizzazione. 95
Terzocapitolo. 107
IlKoinonel'economiadell'arcipelago. 1073.1.–Introduzionealcapitolo. 1073.2.–MonetazionedelleCicladi. 1163.3.–AmministrazionefinanziariadelKoinon,traleisoleelepotenzeegemoni. 1233.4.–Lapirateriacomeelementoeconomicoeredistributivo. 1363.5.–Movimentodellemerci. 1483.6.–Conclusionialcapitolo. 158
Capitoloquarto. 161
Versoun'identitànesiotica. 1614.1.–Introduzionealcapitolo. 1614.2.–Cicladi:arcipelagoeregione. 1674.3.–StatimembridelKoinon. 1774.4.–IonicitàeMarmorParium. 1884.5.–Festeeculti. 2044.6.–Insularità. 2114.7.–Un’identitàparziale. 216
Conclusione. 221
Appendice. 235(a)DecretidelKoinon. 2351.IstituzionedeiDemetrieia. 2352.DecretodiNikouria. 2373.DecretoperSostratos. 2414.Decretosuigiudici. 2435.DecretoperTheon. 2456.Theoroi. 2467.DecretoperAristandros. 247
Sommario
2
8.DecretoperHypatodoroseKaphisodoros. 2489.DecretoperThrasikles. 25010.Decretoonorifico. 25111.Decretoonorifico. 25212.Decretoonorifico. 25413.Decretoonorifico. 25514.DecretoperPelea. 25515.Decretoonorifico. 25716.Alleanza. 25717.DecretoperTimon. 25818.DecretiperApollonios 260
(b)DedichedistatueonorarieaDelodapartedeiNesioti. 26319.IGXI4,1123e20.IGXI4,1124 26321.IGXI4,1125 26422.IGXI4,1126 26423.IGXI4,1127 26524.IGXI4,1128 26525.IGXI4,1129 266
(c)AttestazionidifunzionaridelKoinon. 26626.DecretoperApollodoros. 26628.DecretoperZenon. 26829.Risoluzionedeicontratti. 27030.DebitideiNesioti. 27136.DecretoperThrasy... 27437.DecretoperEpikrates. 27538.DecretoperAnaxibios. 277
Indici. 279
Bibliografia. 285
ZusammenfassungaufDeutsch. 329
IlKoinondeiNesioti
3
Introduzione.
La maggioranza delle ricerche storiche nasce da interessi attuali degli
studiosistessi,cheprimadiessereindagatoridelpassatosonocittadinidelloro
tempo.Questaèprobabilmenteunadelleragioniallabasedellasopravvivenza
della disciplina. Un medesimo argomento e periodo può essere indagato più
voltesullabasedidomandeedapuntidivistasemprenuovi,senzachevenga
maidettal’ultimaparola.Pensiamosemplicementeall’Atenediquintosecoloea
quanteletturediverseedantitetichedelsuoregimepoliticosonostateproposte
e avanzatedaipiùvari studiosi: daoclocrazia illiberale ad antecendentedella
rivoluzione francese e russa, da regime retto sullo schiavismo di massa a
precursore del moderno welfare state e così via. In futuro è probabile che
assisteremo ad un rifiorire degli studi sull’eutanasia (visto l’allungamento
dell’età media), sulla democrazia diretta (vista l’ascesa di internet), sul
‘terrorismo’ e sulla guerra ‘impropria’ (visti i recenti attentati) e così via. In
questo senso ogni ricerca sul passato, per quanto remoto, può essere intesa
come ‘storia contemporanea’. Marc Bloch nella sua Apologia della Storia1
suggerivaallostoricomodernodievitaredimischiareleproprieconsiderazioni
sulpresenteallaspiegazionedell’antico,masemmaidiconfinarle inunaparte
del testoper evitare anacronismi e giudizi inutili. Ciò consentirebbe inoltre al
lettore di ignorarle, se lo ritenesse necessario, avendo presente la natura
differente di tale parte rispetto al resto dello scritto. Anche la mia tesi di
dottoratosulKoinondeiNesioti,o ‘federazionedegli isolani’,dietàellenistica
nasce da un’attenzione contingente verso la crisi e le difficoltà attraversate
attualmente dall’Unione Europea2. Il legame tra il crescente interesse per gli
studi sul federalismo e l’ascesa dell’UE è stato già notato altrove3. Tuttavia la
1 BLOCH1998pp.104-108.2 Si pensi ad esempio alla crisi del debito sovrano (con annessa crisi della Grecia e
dell’Euro), all’ascesadelnazionalismodidestra (inparticolare inPolonia,Ungheria,Austria e
Francia), alla proposta di indipendenza di Scozia e Catalogna (la cui adesione all’Unione non
sarebbe,nelcasodieffettivasecessione,automatica),alladiscussapropostadiuscitadellaGran
Bretagna dall’Unione e ai molteplici fattori esterni che hanno accentuato le divisioni interne
(crisideimigranti,aggressivitàrussa).3 BECK2003p.177.
Introduzione
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recenteconsiderazionedeglistoricihainvestitosinorasoprattuttoleprincipali
epiù significative federazionidelmondoantico, chemeglio si adattavanoalla
visione di una solida Europa che andava lentamente ma inesorabilmente ad
unificarsi.L’analisidiuna federazioneminorecome ilKoinondeiNesioti, solo
parzialmenteunificataeconunaparabolaconsumatasinelgirodiunsecoloe
mezzo, poteva apparire poco affascinante ancora fino a pochi anni fa4. Essa
risulta invece particolarmente interessante in questi anni, alla luce delle
difficoltàattualmenteattraversatedalprogettoedalpercorsoeuropeo5.
Chiusaperòquestaparentesi inizialeè ilmomentodipassarealnocciolo
deldiscorsoecioèdiintrodurrelatesididottorato,illustrandoledomandeda
cui si èmossa la ricerca, l’ordine e l’articolazione interna che sono stati scelti
per offrire una risposta agli interrogativi di partenza e ovviamente le ragioni
alla base di tali interrogativi e del percorso logico-narrativo selezionato per
giungerealleconclusioni.Lanaturadiscorsivadiquestepagineintroduttivemi
porteràa limitare ilpiùpossibile lenoteapièdipaginaai rimandiaicapitoli,
dovevengonodiscusseneldettagliolequestioniquipresentate.Ledateantiche
citate, salvo esplicita specificazione contraria, sono da considerarsi sempre
avantiCristo.
LostudiodelKoinondeiNesiotipresenta innanzituttounpeculiarestato
dell’arte.Adoggil’unicamonografiacheriguardiilKoinondeiNesiotiintuttele
suefasidivitaècostituitadallaormaidatatatesididottoratodiWernerKönig
del 1910, Der Bund der Nesioten, una breve presentazione della storia
evenemenzialedella federazione,conunaconcisadiscussionesugliaspettipiù
problematici della sua storia dal punto di vista politico-istituzionale6. Esiste
tuttavia una serie di altri libri e articoli successivi, più omeno recenti, che si
sono occupati direttamente del Koinon o ne hanno trattato come di un
4 Tanto da non essere neanche considerata in BURASELIS 1994, AIGNER FORESTI 1994 e
BURASELIS-ZOUMBOULAKIS2003.5 Danotareinfatti lacitazioneneirecentiFUNKE–HAAKE2013eBECK–FUNKE2015con
duebreviinterventidiBURASELIS2013e2015.6 GUGGENMOS 1929 è anch’essa una tesi di dottorato dedicata al Koinon,ma che ignora
l’ultimafasedivitadell’istituzionesottol’egemoniarodia.
IlKoinondeiNesioti
5
argomentotangenteinriferimentoaltemadilorointeresse7.Illimiteprincipale
di questi scritti è costituito dalla loro brevità, che impedisce di approfondire
adeguatamentel’analisidellefontiedelleincertezzeinessecontenute,e/odal
fatto di non trattare il Koinon come tema centrale,mapiuttosto di utilizzarlo
come un elemento secondario in un’analisi che prende le mosse da una
prospettivadifferente.Inquestosenso,ancheconsiderandoladatazionediuna
partesignificativadellabibliografiadirettamenteriferibilealKoinon,sisentiva
lanecessitàdiunacomplessivaindagineexnovodellefonti,cheripartissedalle
domandedibaseefacesseilpuntodellaricercafinorasvolta,ricostituendoun
quadro generale di conoscenza. Questo studio ambisce inoltre ad offrire un
nuovotasselloalpiùgrandemosaicodistudipubblicatisullesingolefederazioni
grecheapartiredaglianniNovanta.
ParlandodelKoinondeiNesioti,laprimadomandachesorgespontaneaè
inerenteallasuastessanatura.Inbreve:checos’è?Puòapparireunadomanda
ingenua,ma in realtànon tutti gli studiosi sono concordi nel ritenere che sia,
come ho scritto poc’anzi, una ‘federazione degli isolani’. Di per se stessa la
parola koinon ha in greco vari significati e, anche se ci si limita all’ambito
politico, il terminenonsignificasolo ‘federazione’,concetto lacuiapplicazione
al mondo greco è peraltro controversa, ampiamente discussa e da alcuni
osteggiata. Il nome potrebbe infatti riferirsi ad una qualsiasi delle varie
formazionidi aggregazionepoliticaediorganizzazione sovrapoleicautilizzate
daiGreci.Nonsipuòinfattiescluderedeltuttoapriorichedietrounkoinonsi
celi un’alleanza difensiva dallo spiccato carattere militare o un’anfizionia
religiosa ruotante attorno adun santuario condiviso.Maper capire di cosa si
trattiènecessarioandarealdilàdiunacategorizzazioneteorica,chespessonon
trova pieno e assoluto riscontro nella prassi politico-istituzionale, e indagare
invece i meccanismi di funzionamento interno dell’istituzione. È necessario,
dunque, porsi interrogativi collaterali. Esistevano nel Koinon degli organi di
7 Questiscrittisarannodiscussinelcorsodell’esposizioneinriferimentoaisingolipunti
dalorotrattati.Citandoinquestasedesoloquellipiùimportantisuccessiviallasecondaguerra
mondiale non possono mancare FRASER - BEAN 1954 a cui fanno riferimento tutti coloro che
hannopoiparlatodelKoinondurante la fasediegemoniarodia,MERKER1970eBAGNALL1976
perquantoriguardalafasetolemaicaeBURASELIS1982perquellaantigonide.
Introduzione
6
rappresentanza? Se sì, quali erano, come erano costituiti, di quale potere
disponevanoedovesiriunivano?Eancora,diqualimagistratifederaliabbiano
notizia e quali erano le loro funzioni? E infine, come si articolava l’azione
politicadelKoinon inpoliticaesterae interna,nellagestionedelrapportocon
glistatimembriedellagiustizia?Rispondereaquestiinterrogativièessenziale
percapirecosafosseilKoinonomisurareilsuolivellodiunificazionepoliticae
di rispetto delle autonomie locali. Tutto questo assume inoltre un valore
particolaresepensiamocheilKoinonèl’unicaunionecompostaunicamenteda
isole e quindi un ambiente dove giocava un ruolo fondamentale il mare. Il
Mediterraneo ha sempre svolto un duplice ruolo per le popolazioni che nel
corso dei milleni vi ci sono affacciate; da un lato divideva tra loro le terre
emerse(dacuiderivailsuonomeattuale)equindisvolgevaunruoloisolante,
dall’altro però facilitava i movimenti e i contatti molto più di quanto fosse
possibile via terra e dunque connetteva i territori e i popoli. Le isole erano i
centri nevralgici di questomondomarittimo: quasi del tutto isolate nei mesi
invernali,diventavanopoinellabellastagionetappeimprescindibilinellerotte
alivellolocale,regionaleeinterregionale.Cheeffettohaavutotuttoquestosul
livellodiunificazionepoliticadiunafederazionediisolani?IlKoinondeiNesioti
puòessereunacartinaditornasolepersvelarel’influenzadellageografiasulle
strutturepolitichenelmondogreco?
Un’altra domanda sorge a questo punto spontanea: chi erano questi
isolani,questiNesioti riuniti in federazione?Anche inquestocaso, sivedrà, le
risposteoffertefinora,dati i limitidellefontidisponibili,appaionoogeneriche
perchiparlasemplicementediCicladi,oconfusepercolorocheoffronolistedi
isole più o meno caotiche. Anche in questo caso è stato necessario un
ripensamento complessivo, che cercasse di rispondere a tale domanda
guardando anche oltre la lista dei membri del Koinon e cioè considerando
l’identitànesiotica.SeinfattiilKoinonèesistito,sonoesistitiancheiNesioti?La
risposta non è così scontata e banale come potrebbe apparire.Molti sono gli
studi,pubblicatinegliultimidecenni,dedicatialconcettodiidentitànelmondo
greco.L’ideaoggiprevalenteèchel’identitàdigrupposiailprodottocostruitoe
continuamente rinnovatodi pratichediscorsivemesse in attoda vari soggetti
IlKoinondeiNesioti
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sociali e che dipenda dalle relazioni vigenti in un dato territorio e periodo
storico.Gliattoriincampoinfluenzerebberoquestaoperazioneenesarebbero
allo stesso tempo influenzati in un circolo vizioso/virtuoso. L’identità
assumerebbe dunque varie caratteristiche a seconda delle necessità politiche
contingenti. L’ipotesi di partenza nel caso del Koinon dei Nesioti è che i due
piani, quellodell’identità di gruppo e quellodella partecipazione effettiva alla
federazione,sianointerconnessitraloro.Inquestomodocapireinchesensoe
conquali limitiunacomunitàsi sentissepartedella federazionepuòaiutarea
capire anche chi effettivamente ne fosse membro. Non si tratta quindi
semplicementedistilareunalistadiisolesullabasedellefontidisponibili,madi
farinteragirequestalistaconquellochesappianodicomevenivanocostruitele
identitànelmondoegeodietàellenistica.Identitàèuntermineinteressanteche
però,senzaspecificazioni,rimaneungusciovuoto,unabandieraouno‘simbolo’
attorno al quale stringersi, incapace tuttavia di descrivere in alcun modo il
caratterediquestaidealità.Tuttoquestononpuòchespingereversonuoviepiù
specificiinterrogativi:l’identitànesioticaèun’identitàetnica?Cosasignificadal
puntodivistaidentitariol’appartenenzaadunarcipelagodiisole,inquestocaso
leCicladi?Cheruolosvolgel’insularità?Elareligione?Eleprecedentidivisioni
traIonieDori?Alcunediquestedomandeesulano,èovvio,dalnostrotemadi
partenza,ma questo non significa che non possano, con i giusti accorgimenti,
essere trattate per offrire in sintesi una risposta complessiva all’interrogativo
circal’appartenenza,siaconcretacheideale,deiNesiotiallafederazione.
Aquestopuntoènecessariopassareoltreechiederciqualeimpattoabbia
rappresentato ilKoinonnella vita enelle relazionidelle comunità coinvolte, e
dunquesel’unificazionepoliticaabbiaavutounparallelosulpianoeconomicoo
meno. In breve: il Koinon ha sviluppato un’area ad economia regionale?
Interrogativi sull’economia sono diventati progressivamente e assolutamente
ineludibili, eppure risentono sempre degli stessi limiti di partenza. Parlare di
economianelmondoanticoequivaleinfattiadattraversareunautenticocampo
minato della ricerca. La necessità di specificare cosa si stia cercando e come
questaindaginepossaavereunvaloreconoscitivoèquindiessenziale.Apartire
daglianniNovantasonostatipubblicatiunaseriedilavorichehannopermesso
Introduzione
8
di sostituire l’ortodossia finleyana con una serie di modelli, non sempre
facilmente coinciliabili tra loro, che affrontano l’analisi economica con un
atteggiamento empirico e partendo dai risultati e dalle performance. Questi
modelliconsentonoinparteditornareaparlaredieconomianell’Egeoanticoe
di indagare l’impatto economico di un’istituzione politica nonostante la
ristrettezzadellefonti.Tornandoinsommaagliinterrogativicircalafederazione
deiNesioti,conquestatesiindagoseeconqualilimitiilKoinonabbiaadottato
politichechepossanoaveravutounimpattoeconomico.Questepossonoessere
ricercate inprimo luogonellamonetazioneenell’amministrazione finanziaria.
In questi settori possono essere rintracciati elementi di armonizzazione
regionale? IlKoinon, va ricordato, rappresentavaancheun intermediario tra i
singoli stati membri e le potenze egemoni. Ma le sue politiche in campo
economico-finanziario si limitavano solo a questo ruolo di ‘subalternità’ o
andavano oltre? In pratica il Koinon facilitava semplicemente la riscossione
delleimpostepercontodellegrandimonarchiedelperiodooavevaanchespazi
di suaautonomia?Adesempiochigestivaquesteazioni, commissari esternio
funzionari interni alla federazione? Queste politiche sono rintracciabili
all’interno dei network commerciali che emergono archeologicamente dal
movimento dellemerci e dellemonete? E tornando ad una delle domande di
partenza:èpossibiletrovareunpuntodicontattotrail livellopoliticoequello
economico? Un esempio interessante, che verrà esposto nel corso della
narrazione, è rappresentatodall’interpretazionedellapiraterianon solo come
un fenomeno criminale di rapina, ma come una redistribuzione di beni
all’internodiunazonagrigiadoveeranopossibilicontattitracorsarieinteressi
politico-militarisuperiori.Ilmareerailcampod’azioneprivilegiatodeipiratie
leisoleleloromiglioribasi.IlKoinonavevanullaachevederecontuttoquesto?
Puòla‘gestione’dellapirateriadapartedelleautoritàfederalirappresentareun
punto di contatto tra l’elemento economico e quello politico a cui abbiamo
accennato?
È necessario a questo punto presentare il modello interpretativo
complessivosceltoperrispondereaquestedomandeeimpiegatoneiprossimi
capitoli.L’ipotesidipartenzaècheilKoinonsialamanifestazionepoliticadiuna
IlKoinondeiNesioti
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regione,diun’areaunificatanonsolodalpuntodivistaistituzionale,maanche
economicoeidentitario.Comehannomostratodecennidistudi,leregioniepiù
ingeneraleledivisioniterritorialinonesistonoinnaturae,sebbenenoncisiano
dubbichelageografiainterminidirisorsefisicheeambientaligiochiunruolo
importante nella loro formazione e nel loromantenimento, ciò che realmente
contasonolerelazionicreatedallestrategieumaneatteadenominare,reificare
estrutturareilterritoriodiinsediamento.Lanecessitàdiredistribuirelerisorse
secondo determinatemodalità, precisi archi temporali e sfruttando specifiche
caratteristichegeograficheportaallacreazioneericreazionecontinuadiretie
network di scambio su più livelli, uno dei quali è quello regionale. In questo
senso tutte le regioni sono costrutti e prodotti del raziocinio umano. Esse
possono essere state formate dai popoli antichi intenzionalmente e
coscientemente, oppure a livello inconscio, ad esempio attraverso azioni
ripetute, come ad esempio la scelta di muoversi secondo specifiche rotte; in
questo secondo caso la costruzione conscia della regione avviene a posteriori
per mezzo dello storico moderno e ha un valore euristico perché ci aiuta a
scoprire e comprenderemeglio la realtà antica. Le regioni non sono statiche,
chiuse in sé, autarchiche e autosufficienti,ma sono figlie di processi dinamici
checoinvolgonofattorivicinielontani.Essesonoinoltreintrinsecamentefragili
eunostessoambientepuònelcorsodeisecoliritrovarsiadessereunaregioneo
esseredivisoalsuointernotrapiùregioni.Larimodulazionediquestaentitàè
continua e coinvolge più piani, come quello ideologico-identitario, quello
politico-istituzionaleequelloeconomico-commerciale,manonnecessariamente
tutti insieme e con gli stessi parametri e confini. Una regione politica può
esistere anche senza una unificazione istituzionale, anche se questa rimane
importanteperpoterlaidentificare.Allostessomodounaregionecommerciale
puònontrovarecorrispondenzasulpianoidentitario.Lamiaipotesièche,pur
con tutti i limiti e le eccezioni che verranno evidenziate, nelle Cicladi di età
ellenisticasisiasviluppataunaregionepolitica,economicaeidentitaria.
Per poter dimostrare quanto affermato ho organizzato la mia tesi in
quattro capitoli distinti ma dialoganti tra loro. Nel primo ho presentato
un’aggiornata storia politica del Koinon che punta ad evidenziare l’interesse
Introduzione
10
dellepotenzeesterneper l’area.Questocapitolosegue la storiadeiNesiotiad
iniziare dalla fondazione del Koinon sotto gli Antigonidi, attraverso il suo
passaggio sotto i Tolomei, fino alla sua scomparsa nella secondametà del III
secoloealsuoriemergeresottoRodinelprimoterzodelIIsecolo.
Il secondo capitolo è dedicato all'analisi istituzionale dell’esperienza
nesiotica. Il Koinon è qui contestualizzato all'interno del quadro federalista
greco di età ellenistica attraverso un’indagine comparativa della sua
organizzazione,dellesuesferedicompetenzaedegliattideisuoimagistrati.Ad
un’analisi dell'organizzazione interna, focalizzata soprattutto sull’esame degli
organismirappresentativiedellemagistrature,segueunsottocapitolodedicato
all’amministrazionedella giustizia. Il capitolo si chiude quindi conuna sintesi
complessivasulsignificatoregionaledell'istituzione.
IlterzocapitoloindagaseeinqualemisurailKoinonsiastatononsoloun
fenomeno politico, ma anche uno economico. L’analisi evidenzia come
l’arcipelago sviluppi in questa fase, a differenza di quanto accaduto prima e
dopo, una rete di interrelazioni commerciali che può essere concepita come
un’economia regionale. In primo luogo viene presentata la monetazione
cicladica del periodo cercando di evidenziare gli elementi comuni e di offrire
un’interpretazione commerciale della circolazione regionale delle monete
coniate dalle singole isole per come effettivamente riscontrabile. Il secondo
aspetto che è stato analizzato riguarda la gestionedella cassa federale edelle
figurepreposteatalecompito,cosìcomelapresenzadiunafiscalitàcomuneche
mostra il Koinon sia come un intermediario, un esattore nei confronti delle
isole, sia comecontribuenteversogli egemoni. Il quartoaspetto indagatoè la
gestione del problema o della risorsa (a seconda dei punti di vista)
rappresentatadallapirateria. Infine il focus si sposta sull´effettivomovimento
dellemerci all´internodell´arcipelagoevidenziando il ruolodiDelodaun lato
come consumatore dei surplus produttivi delle isole, dall’altro come hub del
network cicladico al quale le isole si rivolgevano per procurarsi lemerci non
disponibili nell’arcipelago e che dovevano perciò necessariamente essere
importatedall´esterno.
IlKoinondeiNesioti
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Ilquartocapitoloèstatodedicatoacapirese,inqualemisuraeconquali
limiti il Koinon sia stato anche un fenomeno identitario. L’obiettivo di questo
capitolo è quindi quello di ricercare nelle fonti tutti quegli elementi che
suggeriscano o neghino l’esistenza di una possibile identità politica nesiotica.
Questi sono analizzati e presentati attraverso una serie di sottocapitoli che
puntanoadevidenziareinsequenzacosasiintendaconiltermineCicladi,quali
isole facesseropartedel arcipelago equali delKoinon, in chemisura abbiano
giocato un ruolo unificante i culti religiosi comuni, il carattere ionico e
l’insularitàdeiNesioti.
Dopo l’analisi portata avanti nel corso dei capitoli viene offerta
un’appendice di tutte le fonti epigrafiche direttamente afferenti al Koinon o a
suoimagistrati,presentatecontestogrecoetraduzioneitaliana.
IlKoinondeiNesioti
13
Primocapitolo.
IlKoinonnellastoriadelleCicladiellenistiche.
1.1.–Introduzionealcapitolo.
QuestocapitoloèdedicatoallastoriapoliticadelKoinonemira inoltrea
spiegarel’interesseversoleCicladieversoquestaistituzionefederaledaparte
delleprincipalipotenzeincampodell’epoca.
Sarà tuttavia bene iniziare affermando che qualsiasi ricostruzione della
storiadeiNesiotipresentadueordinidiproblemi:unospecificodellefontisul
Koinon,l’altropiùgeneraleinerenteallericostruzionistorichedelcontestoegeo
dietàellenistica.
Sul primo punto bisogna infatti segnalare che il Koinon ci è noto, in
maniera esplicita, unicamente da fonti epigrafiche. Queste ultime inoltre non
sonodistribuiteuniformemente in tutte le isole eper tutti i periodi.Aquesto
bisogna aggiungere che, anchedove le fonti sonodisponibili, spessomancano
riferimenticronologiciall’annooalmenoalsingolomonarca(ancheperl’usanza
di ripetere i nomi dei re nelle varie dinastie) e si deve ricorrere a criteri
paleografici con una soglia di errore di 20/30 anni (spesso accentuato dalla
scomparsadell’iscrizionedalmomentodella trascrizioneaoggi),un intervallo
troppograndeperun'analisipuntuale.Infinelefontidisponibilisonospessopiù
utili a darci un’immagine dell’organizzazione istituzionale o della gestione di
problemi amministrativi e pratici, che non a svelare momenti chiave della
grande e piccola storia dell’Egeo. Si noti ad esempio che ci mancano gli atti
fondativi(chepuredovevanoesistere)eidocumentichesegnavanoilpassaggio
daunafaseegemonicaall’altra.
A questo primo problema bisogna inoltre aggiungerne un secondo, più
generale, riguardante la storia ellenistica del III secolo, quando ci viene a
mancareDiodoro,manonsonoancoradisponibiliPolibioeLivio.Glisforzifatti
dagenerazionidistudiosiinquestosensohannocertamenteaiutatoacolmare
molti vuoti,maperquanto riguarda l’Egeo è ancoraoggi nondel tutto chiaro
PrimoCapitolo
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cosa sia effettivamente successoallametàdel secolo,proprionelmomento in
cui tre potenze (laMacedonia, l’Egitto e Rodi) si contendevano il predominio
nell’area e il Koinon ‘scomparve’. La precarietà del contesto storiografico
generale del periodo rende anche le nostre ipotesi sulle sorti del Koinon più
fragili.
Non bisogna tuttavia eccedere nello ‘sconforto’ e nello scetticismo
riguardo alla possibilità di offrire un quadro lineare, per quanto segnato da
alcunidubbicheènostrodoveresegnalare,dellevicendedelKoinondeiNesioti.
Questa ricostruzione storica ci servirà inoltre come base su cui poggiare le
analisideicapitolisuccessivi.
Il capitolo sarà organizzato in ordine cronologico attraverso quattro
sottocapitoli, ognuno dedicato ad una ‘fase’ egemonica differente: il primo
riguarderà il periodo antigonide, il secondo quello tolemaico, il terzo si
interesserà alla scomparsa apparente del Koinon nella seconda metà del III
secoloeinfineilquartotratteràdellafaserodia.Tuttaviaselasuccessionedei
sottocapitolisegueunordinecronologico,lesingolepartinonsonocostituiteda
pureesemplicitrattazioniannalistiche.Infattiloscopodiquestocapitolononè
semplicementequellodioffrireunaricostruzioneevenemenzialedellavitadel
Koinon, ma quello di spiegare l’interesse delle principali ‘superpotenze’ per
l’area.Intendoquindiillustrareleloroazioniconcreteperconquistarsiunruolo
nell'Egeo e per impedire il successo dei rivali, descrivendo i momenti di
conflitto aperto, di pace armata o di guerra fredda. Questo porterà
inevitabilmente,perragionidichiarezza,acercaretendenzedimedioperiodo,a
connettere fatti non in successione tra loro e in sostanza a spezzare il
susseguirsideglianniogniqualvoltasiautileenecessario.
Infinesegnaloche i sottocapitoli sonopiù lunghi (1.2e1.4)doveminori
sono le fonti a nostra disposizione, al fine di supplire con la storia politica
dell'Egeoallanostralacunosaconoscenzadelquadroorganizzativo,ideologico,
economicoeistituzionaledelKoinon.Perlastessaragione,maaparti inverse,
alcunisottocapitoli(1.3.e1.5)sonoparzialmentecontenutiperilfattocheuna
piùcorrettaanalisiediscussionedellefontiavràluogoneicapitolisuccessivi.
IlKoinondeiNesioti
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1.2.–IlKoinonsottogliAntigonidi.
In questo sottocapitolo si cercherà dimostrare come e perché il Koinon
nacque1ecomesopravvissefinoallacadutadiDemetrioPoliorcete.Rispettoal
sottocapitolo successivo questa parte riserverà ampio spazio a una
ricostruzionestoricadelmicrocosmoegeo.Questasceltaèdovutaallascarsità
difontiepigrafichesulKoinonstessoinquestoperiodo2,unamancanzachesarà
necessariocolmareattraversoriflessionisullapoliticageneraledegliAntigonidi
nell’area e confronti con casi più conosciuti. Una cosa è tuttavia necessario
ribadire fin d’ora: se è vero che gli argomenti ex silentio sono estremamente
fragili, è tuttavia altrettanto vero che la mancanza di fonti pervenuteci non
corrispondeadunatotaleassenzadidocumentiprodotti inantico;conquesto
intendodirechemilimiterònellaricostruzioneaciòchepuòesseretrattodalle
fonti, senza tuttaviavincolarmiunicamentea ciò cheeffettivamente sappiamo
esserestatoscritto.
1 Nonèdinostro interesse invecericercare lacosiddetta ‘origine’delKoinon.Concetto,
questo,avversatodaMarcBlochnellasuaApologiadellastoria(BLOCH1998,pp.24-29).Qualesarebbe l’origine del Koinon dei Nesioti, comunque lo si voglia definire? Le ‘leghe’marittime
ateniesi? Anfizionie di età arcaica? Legami economici e culturali risalenti all’età del bronzo e
proseguitipoineisecolisuccessivi?Moltistoricihannocercatoinfattiinquesteealtrerealtàla
baseconcretaoalmeno il substrato fertile sulquale ilKoinonsi sarebbe fondatoealqualesi
sarebberichiamato.KÖNIG1910,pp.11-12,parladeivantaggipergliisolaniprodottidalleleghe
marittimeateniesi,vantaggicheavrebberospintoleisoleacercarsideinuovipatroni,unavolta
tornateliberedaognilegamedopolamortediAlessandroMagno.GUGGENMOS1929p.7,sifapiù
diretto ancora affermando che l’esperienza della talassocrazia ateniese sull’Egeo avrebbe
rappresentatounprecedentesignificativoriguardoalletecnicheamministrativeealleformedi
organizzazioneancheperglisviluppistoricisuccessivinell’area.TARN1913p.73s.guardapiù
indietroescrive:“TheideaofsomeformofcombinationamongtheIslandsoftheAegeanwas
very old, dating in fact from the original independent Ionian amphiktyony of the Cyclades,
known to us from the Homeric Hymn to Apollo, which had its centre in Delos”. Contro
quest’ultima ipotesi si è espresso giustamente BURASELIS 1982 p. 77 n. 161: “die von Tarn
erwähnteAmphiktionie [...] sicher einenpanionischenundnicht spezifisch kykladischenbzw.
nesiotischen Charakter hatte [...] Sie könnte also ebenfalls nur ungefähr als Vorbild des
Nesiotenbundes gedient und auf jeden Fall nicht seine erste Form gebildet haben”. SCHWAHN
1936 col. 75 controuna suaprecedenteopinione, SCHWAHN1931 coll. 1262-1263, ipotizzaun
ruolodiRodineglianni394-365sullabasediconiazionimonetalididubbiosignificato:sivedaa
talpropositoCAWKWELL1963pp.152-154.2 L'unicodocumentoascrivibileconsicurezzaaquestafaseèAppendice1.REGER1994c
pp. 73-75 ritiene che anche Appendice 7 possa farne parte, ma i suoi argomenti non mi
sembranoconvincenti.
PrimoCapitolo
16
Il primo documento attestante l’esistenza del Koinon dei Nesioti è
un’iscrizione frammentaria scoperta a Delo nel 19023. Esso non è l’atto
costitutivo dell’istituzione, ma piuttosto un decreto che stabilisce le modalità
attraverso lequali ilKoinonorganizzeràdelle feste inonorediDemetrio, che
andrannoadalternarsiallegiàesistentifesteinonorediAntigono.
Allelinee1-9infattileggiamo:
[τιμῆσαι|μὲντὸκοινὸντῶν]νησιωτῶνἀξίωςκατὰδύναμιν| [Δημήτριον]
ταῖς [πρεπ]ούσαις αὐτῶι τιμαῖς· ποῆ|[σαι δὲ αὐτοὺς ἐν] Δήλωι [τ]ὸ μὲν
ἕτερονἔτοςτὴνπ[α|νήγυριντῶνἈν]τιγονε[ί]ωνἣννῦνποιοῦσιν,τὸδ[ὲ]|
[ἕτερον θυσίαν] κ ≥αὶ ἀγ[ῶ]νας καὶ σύνοδον ἐπονο|[μάσαντας
Δημ]η ≥[τρ]ίε[ι]α, καὶ συνέδρους ἀποστέλ|[λειν εἰς ταῦτ]α καθάπερ
ἀποστέλλουσινεἰςτὰ|[Ἀντιγόνεια].
L’iscrizionenonhapreservatonessunriferimentocronologicoassolutoe
preciso,ma solo indicazioni relative, comeadesempio l’avvicendamentodegli
anniperl’organizzazionedellefesteallelinee35-37:ὅτανδὲαἱπόλε|[ιςἕλωνται
τοὺς συνέ]δ[ρους, τ]οὺς μὲν τοῦ εἰσιόν|[τος ἔτους εἰς τ]ὰ Δημητρίεια
παραγινομένους ... . Per questa ragione la datazione è fondata su criteri
paleografici e storici, che ancora oggi suscitano qualche discussione. Le
principaliposizioniinmeritosonoentrambestateelaboratedalprimoeditore,
lostoricofranceseFelixDürrbach.Egliparlòdiquestaiscrizioneinduearticoli
distinti: nel primo4 sosteneva che essa si riferisse a Antigono Gonata e a
Demetrio II; nel secondo5 invece propose la coppia Antigono Monoftalmo e
DemetrioPoliorcete,datandol’iscrizioneaglianni306-3016.Dürrbachdunque,
avendoanticipatoalla finedel IVsecolo ladatazionedell’iscrizionee leggendo
in essa un riferimento a già esistenti feste in onore di Antigono, aveva la
necessità di rafforzare la sua interpretazione trovando da qualche parte nella
3 Appendice1.4 DÜRRBACH1904pp.93-117.5 DÜRRBACH1907pp.208-227.6 Sullabasedei suggerimentidiHOLLEAUX1942p.61 inmeritoalla coreggenzadeidue
primiAntigonidi attestata anchedalle linee45-46della stessa iscrizione cheandava collocata
παρὰτὸνβω|[μὸντῶνβασιλέω]ν.
IlKoinondeiNesioti
17
documentazione superstite un atto di nascita. Non essendoci purtroppo
pervenuta l’iscrizione redatta per la fondazione, che pure doveva esistere, si
rivolsedunquealle fonti letterarie e individuòunpassodiDiodoro, inmerito
alla traversatadell’Egeocondottadall’ammiraglioantigonideDioskouridesnel
313(onel314)7:
διελόμενος δὲ τὸν στόλον πεντήκοντα μὲν ναῦς ἐξέπεμψεν εἰς
Πελοπόννησον, τῶν δ᾽ ἄλλων ναύαρχον καταστήσας Διοσκουρίδην τὸν
ἀδελφιδοῦν προσέταξε περιπλεῖν τοῖς τε συμμάχοις παρεχόμενον τὴν
ἀσφάλειαν καὶ τῶν νήσων τὰς μήπω μετεχούσας τῆς συμμαχίας
προσαγόμενον.
Il Koinon nascerebbe quindi durante la terza guerra dei successori con
l’istituzione di feste in onore di Antigono, alle quali solo tra il 306 e il 301 si
aggiungerebbero quelle in onore di Demetrio. In seguito, salvo casi isolati8,
7 Diod.XIX62,9.Idubbisull’annodipendonodaunadiscussionenonancorachiusasulla
correttacronologiadelprimoellenismoinbaseallefontidisponibili,inparticolareDiodoro.Per
quantoriguardailmomentoinizialedellaterzaguerradeisuccessoriladatazionetradizionaleè
quelladiBELOCH1927p.242ss.cheparladel315.Tuttaviamoltioggiutilizzanolacronologia
propostadaERRINGTON1977chefainiziarequestoconflittonel314spostandocosìancheledate
immediatamentesuccessive.Unaricostruzionepuntualedellaquerellesuognidataesuladagli
scopi di questa tesi e pertanto si rimanda ai principali testi sull’argomento tra i sostenitori
dell’una,dell’altracronologia,oppurediunacronologiamista:MANNI1949pp.53-85;ERRINGTON
1970pp.75-77;BACIGALUPO1975pp.193-213;WILLIAMS1984pp.300-305;GULLATH-SCHOBER
1986pp.329-378;WINNICKI1989pp.55-92;BILLOWS1990pp.59-73;BOSWORTH1992pp.55-81;
BOSWORTH19931993pp.420-427;LANDUCCI2003pp.13-25.8 Sulleisoleesisteun’ipotesichelevuoleuniteinfederazionegiàall’internodellaLegadi
Corinto.Essafuavanzataperlaprimavoltanel1911daWilhelm(WILHELM1974p.401)epoi
sostanzialmente accettata da ROUSSEL 1924 pp. 108-109; accolta con prudenza da GUGGENMOS
1929pp.10-11;eavversataduramenteecorrettamentedaBURASELIS1982pp.76-77.Inrealtà
le isole sotto Alessandro si presentano divise in due blocchi: da una parte le isole legate
all’Europa(sipensiinparticolareadalcuneSporadichegiàfacevanopartedellaLegadiCorinto
- SCHMITT 1969, 403b, l. 4. -, e alle cleruchie controllate da Atene), dall’altra quelle che
partecipanoallaresistenzapersianasulmareadAlessandroorganizzatadaMemnonediRodie
dagliammiragliFarnabazoeAutofradate.Questeultime(tralequaliconosciamoinomisolodi
Rodi, Tenedos, Chio, Andros, Siphnos, Kos e Lesbo) si legarono poi, una volta sconfitta la
resistenza, con rapportibilaterali adAlessandroeospitarono talvoltaguarnigioni sulmodello
delle città grechedell’AsiaMinore (RUTISHAUSER2012pp.200-203).KAERST1926pp.400-401
ritieneche ilKoinonsia stato fondato solodaTolomeodopo la cadutadefinitivadiDemetrio.
MoltorecenteèlapropostadiMEADOWS2013pp.19-27cheriprendeladatazionediDürrbachal
periododiAntigonoGonataeDemetrioIIesuggeriscedispostarelanascitadelKoinonall’etàdi
Tolomeo II. La tesi sostenuta da Meadows non offre nessuna prova reale che vada contro
l’esistenza del Koinon sotto i primi due Antigonidi, ma si limita semplicemente ad offrire
datazioni alternative, non univoche, delle iscrizioni già note. Univoca invece appare, come si
vedràabreveneltesto, ladatazionediAppendice1alperiododeiprimiAntigonidi.Critichea
PrimoCapitolo
18
quest’interpretazione non è stata mai contestata, rafforzandosi nelle pagine
deglistudiosiratificadoporatifica,epassandodasempliceipotesiaortodossa
certezza confermata dalle fonti, sulle quali non era dunque più necessario
tornare9. Rispetto all’epoca di Dürrbach vi è stato un solo passo avanti nella
ricerca,ovveroladatazionedell’iscrizioneall’epocaprecedentel’ascesaaltrono
dei primi due Antigonidi (306), dalmomento che Demetrio non è presentato
coniltitoloregaleallalinea3edèpossibileintegrarelalacunaallalinea46con
τῶνΣωτήρω]νalpostodiτῶνβασιλέω]ν10.Tuttaviaquestononhaimpeditoche
si continuasse a fare riferimento alle operazioni navali di Dioskourides come
momentoinizialedellastoriadelKoinon.
Io contesto questa visione dei fatti per tre ragioni. La prima è che il
procedimento per giungere al passo di Diodoro e per utilizzarlo
decontestualizza del tutto le operazioni di Dioskourides caricandole di un
significato che esse non avevano11. In secondo luogo si solleva una questione
terminologica ma sostanziale, e cioè il fatto che Diodoro parla di alleanza,
symmachia,enondifederazione,koinon/sympoliteia,benchéegliconoscessela
differenzaeutilizzasseinaltripuntilaterminologiacorretta12.Laterzaeultima
ragione è che una lettura di questo tipo non tiene conto degli avvenimenti
questapropostadiMeadowssonostatedirecenteespresseanchedaBURASELIS2013p.175n.5;
2015pp.360-361.9 SivedanoDÜRRBACH1907;GUGGENMOS1929p.27;LAIDLAW1933pp.95-97;MANNI1951
p.125;FRASER-BEAN1954p.155;SIMPSON1959p.395;WEHRLI1968pp.113-115;MERKER1970
p.141;WILL1979-82Ip.57;BURASELIS1982p.67;BILLOWS1990p.272ep.464;ÉTIENNE1990
p.89;WIEMER2002p.192;CORSARO2008p.269;FODERÀ2008p.353;CONSTANTAKOPOULOU2012
p.52;BURASELIS2013p.174;PETROCHILOS2014p.101.10 PropostaperlaprimavoltadaWILL1955pp.170-172erilanciatadaBURASELIS1982pp.
67-69.Oggiècomunementeaccettata:REGER1994p.31;KOTSIDU2000,120;PASCHIDIS2008p.
425n.2;HAUBEN2010p.108;CONSTANTAKOPOULOU2012p.52n.17.11 È interessante notare come anche questa ipotesi presenti un approcciometodologico
alle fontidel tuttosimileaquellache l’hapreceduta. InfattiDELAMARRE1896avevaall’epocaa
disposizioneildecretoAppendice2,scopertonel1893aNikouria,unapiccolaisolaaoccidente
di Amorgos, attestante l’esistenza del Koinon sotto Tolomeo II. In sintesi, basandosi su un
documento epigrafico databile all’epoca di Tolomeo II che parlava dell’esistenza del Koinon
anche in un’epoca precedente, egli risalì fino al primo passo noto nelle fonti che potesse
annunciarequalcosadiconciliabile,ecioèDiod.XX37,1chesiriferisceallaspedizioneinGrecia
diTolomeoInel308.EglinontennecontoperònédelcontenutoprecisodeltestodiDiodoro,né
di tutto ciò che avvenne tra il 308 e l’epoca di Tolomeo II. Oggi noi sappiamo che questa
interpretazioneè sbagliatae la ricostruzionedella storiadelKoinon inetà tolemaicaèquindi
moltodiversa,ma è interessante sottolinearenuovamente che la procedura seguita inquesto
casosiametodologicamentelastessaseguitainriferimentoalperiodoantigonide.12 Infrapp.63-64.
IlKoinondeiNesioti
19
successivi, tra il 313 e l’anno della stesura del decreto sui Demetrieia13, che
rendonoimpossibileproiettarealmomentodellatraversatadiDioskouridesla
nascitadelKoinon.
Partiamo dunque con il contestualizzare correttamente le operazioni di
Dioskourides. Antigono aveva un’autonoma presenza nell’Egeo fin dai tempi
dellaprimaguerradei successori,presenzachesieraandatarafforzando,pur
traaltiabassi,finoall’iniziodellaterzaguerradeisuccessori14.Nonostanteciò,
al principio di questo conflitto di vaste proporzioni, che interessò non solo
l’Egeo,ma l’interoMediterraneo orientale, Antigono aveva a disposizione una
flotta minoritaria rispetto alla somma delle forze avversarie15. Per questa
ragioneassistiamofindagliinizidelconflittoall’aperturadeicantierinavaliper
colmare il gap e a limitate operazioni navali, soprattutto nell'Egeo16. Queste,
seppur ostacolate dall'intervento nell’area dell’ammiraglio tolemaico Seleukos
(chetuttaviasilimitòadazionididisturbo)17,riuscironoa'liberare'Delonella
13 Perladatazioneinfrapp.34-36.14 La prima volta che vediamo Antigono in possesso di una flotta è proprio durante la
prima guerra dei successori grazie ad una notizia offertaci da Arriano (Arr. Succ. in FGrHist156F1,30).KAERST1930col.2406ipotizzachelaflottafosseforseateniese;lacosaèpossibile
manonnecessariavistochelaguerralamiacaerastatavintadallapreesistenteflottamacedone.
DurantelasecondaguerradeisuccessorivediamoCassandrooperarecontroEginaeSalamina
grazieaduna flottaoffertaglipropriodiAntigono(Diod.XVIII68,1;69,1-2).Sempredurante
questo conflitto veniamo a sapere che la flotta di Antigono presso l’Ellesponto sconfigge e si
impadroniscediquellamacedone, cheerarimastasotto l’autoritàdiPoliperconte (Diod.XVIII
72;Polyaen. IV6,8.Sullabattaglia, iproblemidicronologiae labibliografiasull’argomentosi
vedaLANDUCCI2008,pp.262-267).Nonacasoèproprioapartiredallafinediquestoconflitto
cheilpoterediAntigono,evidentementeanchesulmare,spaventatuttiglialtriDiadochi.15 InparticolareciòèveroinriferimentoaiTolomeicomegiànotatodaMANNI1951pp.8-
9 e n. 19. Ma bisogna considerare anche Atene. La città infatti era riuscita, alleandosi con
Cassandronel317eripristinandoungovernooligarchicosottoDemetrioFalereo,amantenere
il controllo su alcune isole, tra le quali figuravano Lemno, Imbro eDelo. Una prova del ruolo
degli Ateniesi sul mare si ha nel 315-314 quando furono in grado di garantire la sicurezza
dell’Egeo liberandoKythnosdal pirataGlauketas, forse un corsarodiAntigono (infra p. 143).Trovo del tutto acritica l’ipotesi che Antigono non disponesse di alcuna flotta all’inizio del
conflitto,fattadaBILLOWS1990pp.262-264.16 L'usodellaflottafunecessarioperleoperazioninelPeloponneso(Diod.XIX57,5;60,1;
61)eaCipro (Diod.XIX57,4;59,1;62,3-6).PerquantoriguardaTiro,per il cuiassedioera
necessario anche un blocco navale, si aspettò che la superiore flotta tolemaica guidata
dall’ammiraglio Seleukos si allontanasse (Diod. XIX 58, 5-6) prima di far iniziare i lavori ai
cantierinavaliechiamarelaflottadell’Ellesponto(Diod.XIX57,4;58,1-6;60,3-4;62,7.HAUBEN
1977, p. 324 ritiene si tratti della flotta fornita dalle città costiere alleate di Antigono,ma io
pensositrattidellaprecedenteflottadiPolipercontecatturatadaAntigono).Pericantierinavali
sivedaCOHEN1995p.50.17 Noi sappiamo solo che egli non sarebbe riuscito a conquistare Eritre, città dell’Asia
Minoredirimpettoall’isoladiChio,esarebbequindiripartitoabbandonandoloscenario(Diod.
PrimoCapitolo
20
tardaestate/inizioautunnodel31418.ConlapartenzadiSeleukos,ildominiodi
AntigonosulMareEgeo,considerandolaflottae icorsari,difficilmentepoteva
esseremessoindiscussione.Adognimodogiàl’annosuccessivoildivariotrale
flotte dei due blocchi doveva essersi ridotto significativamente e le forze
antigonidimostravanooraunatteggiamentopiùaggressivo,cheportòancheai
primisuccessi19.All’offensivatolemaicacontroCipro,CariaeGrecia20sirispose
conampieoperazioninavali e lapartenzadallaFeniciadiuna flottadirettaal
Peloponneso e di un’altra all’Egeo21, guidata da Dioskourides, col compito di
convincere le isole che ancora non erano sue alleate a diventarlo. Siamo così
tornati a Diodoro XIX 62, 9. A questo punto pare evidente che le alleanze
bilateraliconleisoleeranoiniziategiàprimadell'azionediDioskouridesenulla
ci fa credere che le sue operazioni abbiano modificato questa prassi22.
XIX60,3-4.PocodopolosiritrovainfattiaCipro:Diod.XIX62,4-6).BURASELIS1982p.41ep.43
conn.19ipotizzachel’azionevadacollocatanell’estatedel314,primadellaliberazionediDelo,
maiosonodell’avvisochequivengaricordatapersintesisolol’ultimadelleoperazionicondotte
daSeleukosnelloscacchiereequindipreferiscoipotizzarechesitrattidell’autunnodellostesso
anno,comeaffermaBILLOWS1990,p.267.Sebbene,comegiàdetto,nonsappiamonulladicerto
sulla strategiaadottatadaSeleukos,possiamo tuttavia ipotizzarecheegliabbiaoperato lungo
tuttalabellastagioneconloscopodimettereindifficoltàgliAntigonidinelleretrovieconazioni
didisturbodeltuttosimiliaquellecheverrannocondottenel312inSiriaeCilicia(Diod.XIX79,
6-7; 80,3). In sostanza egli si sarebbe limitato ad utilizzare la sua grossa flotta permuoversi
velocemente lungo le coste e compiere dei raid, forse con il preciso scopo di saggiare le
contromisureadottatedalnipotediAntigono,Ptolemaios,messoacapodelladifesadellecoste
(Diod. XIX 57, 4; 60, 2; 62, 2 e 5; 68). Probabilmente, come sostiene BILLOWS 1990 p. 267,
Seleukosavrebberinunciatoall’assediodiEritrevedendosopraggiungeredall’interno forzedi
difesaadeguate. Impossibile cheSeleukosavesse inmente la conquista sistematicadelle isole
dell'Egeo:GUGGENMOS1929p.17.18 MAZON 1948 pp. 289-290; BRUNEAU – DUCAT 2005 pp. 36-37. Era convinto di questo
sostegnoantigonidegiàDÜRRBACH1907p.215n.1.SivedaancheBURASELIS1982p.41ep.43,
chegiustamente ricorda che, essendoAtene sotto il controllodiDemetrioFalereoequindidi
Cassandro, la liberazione di Delo non può che essere letta come un’azione contro di lui.
Antigono, come abbiamo visto, aveva già una flotta ellespontica ed era l’unico che poteva
adoperarsi in tal senso. La liberazione della più importante delle Cicladi da Atene (alleata di
Cassandro) rendeva inoltre Antigono un patrono della libertà dei Greci. Seleukos non potè
interveniredatochelasuaazionesilimitavaadappoggiareglialleati,senzamirareasostituirli.
CosachecomevedremosiripresenteràancheneifattidiLemnodell’annosuccessivo.19 Tra questi vi è il riuscito blocco navale di Tiro compiuto con le forze arrivate
dall’Ellesponto e da Rodi, guidate tra gli altri anche da Dioskourides, e allestite localmente
(Diod.XIX62,7ss.).HAUBEN1977pp.324-325;BURASELIS1982pp.41-42;BILLOWS1990p.265.20 Diod.XIX62,1-6.21 Questaèl’opinionediBILLOWS1990p.273.22 Questa pratica dei rapporti bilaterali slegati da grandi organizzazioni ‘contenitore’
mostral'azionediAntigonoinperfettacontinuitàconquantopropostodaivariDiadochiaiGreci
apartiredalladismissionedella ‘LegadiCorinto’ a seguitodella guerra lamiaca, conflitto che
avevacoinvoltoancheleisole:Diod.XVIII15,8-9.Sullebattagliediquestoconflittoèdiscusso
l’esattoordine,numeroelocalizzazioneedèstatorecentementescritto:“Onetookplaceinthe
IlKoinondeiNesioti
21
Abbandonando pertanto definitivamente l’interpretazione tradizionale di
questopassodiodoreopossiamonotarecheegliaffermachegiàprimadel313
alcune isole erano alleate di Antigono23. Ma quali erano queste isole?
SicuramenteDeloeRodi,comeabbiamogiàvisto,eprobabilmentediverseisole
dell’Egeo orientale24. La costruzione di una rete di contatti politici doveva
esserepartitafindall’iniziodelconflittoeora,conilcompletamentodelleprime
naviaRodieinFenicia,potevaessereestesa,senzatuttaviacheciòimplicassela
nascitadiunafederazioneinsulare.LapoliticaantigonideinAsiacomeinGrecia
richiedeva infatti solo delle basi navali per poter operare velocemente e in
sicurezza in ogni settore25; per Antigono inoltre era importante tagliare i
contatti tra gli avversari occidentali (Cassandro e Lisimaco) e orientali
(Tolomeo e Seleuco), stroncando così sul nascere iniziative tolemaiche per
raggiungerelaGrecia.Possiamoforsemettereinrelazioneconlatraversatadi
Dioskourides anche la liberazione da Atene di Lemno, isola dell’Egeo
settentrionalevitaleper il transitodeicerealidalMarNero.L’isola,chegrazie
adunpassodiDiodoro26sappiamoessersinelfrattempoemancipatadaAtene,
vienesolitamenteconsiderataancorasottol’orbitadellacittànell’annoateniese
314/313, tesi oggi probabilmente non più sostenibile27. Ad ogni modo la
liberazione di Lemno, se non proprio durante la traversata di Dioskourides,
Hellespont, where the Athenians under Euetion were defeated by the Macedonian general
Kleitos (IG II2398,493;AgoraXVI104).Asecondbattle tookplaceatAmorgos(Plut.Demetr.11.4;FGrH139B9),afterwhichKleitosboreatridentandwasacclaimedasPoseidon(Plut.deAlex.fort.338a).AthirdbattleprobablytookplacebytheEchinadaiIslands(Bosworth2003).Someemendthisname,unnecessarily, tothatoftheLichadesIslands,off theMalianGulfnear
Lamia(Morrison1987)”,WALLACE2013.SivedanoancheLANDUCCI2008pp.90-95eBOSWORTH
2003 pp. 14-22. In conclusione di questo aspetto del conflitto valgono le parole diWILLIAMS
1982,p.42:“TheworstblowwasAthens’inabilitytocontrolthesea.Macedon’swell-financed
imperial fleet, drawn from the naval resources of Phoenicia, Egypt, Cyprus, and Asia Minor,
defeated Athens’ fleet first in the Hellespont, opening a passage for reinforcements for
Antipater,andlateroffAmorgos,spellingtheendofAthensasanavalpower”.23 Diquestoavviso,purcondatazionidifferenti:DÜRRBACH1907p.215,n.1;KÖNIG1910p.
14;GUGGENMOS1929pp.27-29;BURASELIS1982pp.41-42.24 BILLOWS1990p.118n.45ep.299n.12.SipensiaSamo(HABICHT1957pp.169-70e
183-186)eaChio(DUNST1959pp.63-68).25 GUGGENMOS1929p.14.26 Diod.XIX68,3.27 L’interpretazione tradizionale si fonda su alcune iscrizioni (IG XII 8, 18 e 19)provenienti da Efestia, cittadina nel nord dell’isola, che vengono datate con il riferimento
all’arconte ateniese Nikodoros, appunto 314/313. Ma come ha dimostrato, a mio parere, in
maniera conclusiva SALOMON1997pp. 109-119 gli arconti citati sono arconti eponimi locali e
nonateniesiequindicadeladatazioneal314/313deidocumenticitati.
PrimoCapitolo
22
comesembraassaiprobabile,deveessereavvenutaalmassimoinquestoanno
313 ed è ipotizzabile che anche Imbro (nella quale nel 307 era stanziata una
guarnigioneantigonide28)siapassataadAntigonocontemporaneamente29.Non
sololeCicladieranodunqueneipianidiDioskourides,maloeral’interoEgeo30,
dove Seleukos manteneva ancora delle pericolose basi d’appoggio31. Nulla ci
lasciaintenderecheAntigonoprogettasseperòun’organizzazioneunitariadelle
isoleneancheduranteleoperazioninavalisuccessivefinoallafinedelconflitto,
cheportaronoadunasuaegemoniaquasicompletasull’Egeo32.
Dopo aver contestualizzato l’azione di Dioskourides all’interno delle più
vaste operazioni della terza guerra dei successori nell’Egeo, bisogna ora
rivolgerel’attenzioneacosaavvenneconlapacedel311enegliannisuccessivi
finoallaspedizioneinGreciadiDemetrioPoliorcetenel307.Laprimavoltache
Antigono espresse interesse verso organizzazioni ‘contenitore’, che potessero
svolgere un ruolo di cinghia di trasmissione tra i desideri dell’egemone e le
singolecittà,fuappuntoconlapacedel311,quando,finitiitempidiguerra,si
pose l’esigenza di stabilizzare e controllare i vari suoi possedimenti. Su tutto
questo siamo esplicitamente informati da un importantissimo documento
28 Diod.XX46,4,infrap.33.29 BURASELIS1982p.45.La liberazionediquesteparticolari isoledaAtenedeve tuttavia
esserespiegata.Lemno,ImbroeSciroeranocolonieateniesieiloroabitantieranodiventatida
tempo cittadini ateniesi (SALOMON 1997 pp. 66-81 e 96-120). QuandoAntigono libera le isole
nonnescacciagliabitantiatticiabantiquomasolo icleruchidirecente insediamento(ID.pp.
91-92;CARGILL1995pp.46-47).Perchégliabitanti,cittadiniateniesiatuttiglieffetti,avrebbero
dovutoribellarsiadAtene?LaragionedeveesserespiegataconilfattocheAntigonogarantivail
ripristinodellademocrazia edell’autonomia interna alle città che si legavanoa lui,mentre in
questomomentoAteneeracontrollatadaDemetrioFalereo.DiquestoavvisoWILLIAMS1982pp.
204-205,chemetteinrelazioneilcelebremanifestodiAntigonodel314sullalibertàdeiGrecie
la rivolta delle isole, qualcosa di simile al famoso episodio della rivolta nel 411 a Samo della
flottaateniesedemocraticacontroilnuovogovernooligarchico.Questoèunaspettoimportante
chespiegailritornodelleisoleadAtenenel307,comeavremomododivederepiùavanti.30 Non condivido l’opinione di MEADOWS 2013 p. 26 che egli abbia operato unicamente
nell’Egeo orientale più vicino all’Asia Minore, ma ritengo semmai che Dioskourides abbia
operatoancheinquell’area.31 Non è un caso che, quando nell’autunno dello stesso anno Cassandro organizzò due
disastroseecontemporaneeoperazioniinCariaeversol’isoladiLemno(Diod.XIX68,2-4e69,
3), Seleukos poté operare fino alla chiusura della stagione di navigazione sapendo di avere a
disposizione la base di Kos: HAUBEN 1978 pp. 47-50; BURASELIS 1982 pp. 5-11 e pp. 34-35;
WILLIAMS1982p.205;BILLOWS1990pp.274-276.32 L’anno successivo le forze navali antigonidi arrivarono infatti fino a combattere per
conquistare le isolepiùoccidentaliprospicienti la terraferma,comeadesempio l’Eubea(Diod.
XIX 75, 7 e 77, 4), e furono impegnate nel trasporto della poderosa armata di Ptolemaios in
Greciadoveavrebbeottenutoottimirisultati(Diod.XIX77s.;87).
IlKoinondeiNesioti
23
proveniente da Scepsi, città della Troade33. Si tratta della ricezione da parte
della città di una lettera che Antigono aveva inviato ai Greci sotto la propria
egemonia in cui annunciava la pace e invitava le città a unirsi tra loro per
difendere lapropria libertàeautonomia.Al riguardoWill34 scrivechesembra
unaprova“oftheestablishmentof,orofanattempttoestablish,afederationof
autonomousGreekcitieswithintheemerging ‘dynastic’statesandguaranteed
by them”. Quali che fossero le reali intenzioni di Antigono, bisogna subito far
notare che non ci fu il tempo di realizzare simili intenti nell’Egeo, poiché il
complesso quadro di rapporti bilaterali stabilizzatosi con la terza guerra dei
successori venne completamente stravolto da due importanti eventi: la
ribellionediPtolemaios(310-309)e laspedizioneinGreciadiTolomeo(308).
Ptolemaios, in quanto comandante antigonide delle forze terrestri e navali in
Grecia, approfittò del fatto che l’attenzione di Antigono e Demetrio si era
spostataadestcontroSeleucoperribellarsiecercarediritagliarsiunruolonon
solo in Grecia ma anche nell’Egeo35. Sia grazie alla flotta, sia con l’alleato
Phoinix, che era stato messo a capo dell’Ellesponto da Antigono, scardinò
l’impalcaturadei rapporti esistenti tra gliAntigonidi e iGrecinellapenisola e
nelle isole36. Questo è importante sia se si sostiene l’ipotesi tradizionale sulla
fondazionedelKoinondeiNesiotigiànel314o313,siasesiritienechefinoa
questomomentoAntigono avesse siglato solo accordi bilaterali. In entrambi i
casi Ptolemaios deve aver strappato all’orbita antigonide un certo numero di
isole(impossibiledirequaliequante,macertamentenontutte),primadiessere
33 RC1;OGIS5e6;WELLES1934,1;SIMPSON1954pp.25-31;SCHMITT1969,428;HABICHT
1970pp.42-44;BAGNALL-DEROW1981,6;WALBANK1984pp.84-99;WILL1984pp.49-52;PRICE
1984pp.23-40;HAUBEN1987pp.29-36;DELORME1975pp.46-57;SHIPLEY2000pp.156-163;
KOTSIDU2000,214;AUSTIN2006,37e38.34 WILL1984,pp.51-5235 LeoperazionisonoraccontatedaDiod.XX19,2ss.;27,1-3;37,1.FORTINA1958p.89;
SIMPSON1959pp.404-405;SEIBERT1970p.177-179;BURASELIS1982pp.45-46;BILLOWS1990
pp.314-315,319e321.36 FuconogniprobabilitàPtolemaios,ilnipoteribelle,asistemaredelleguarnigioninelle
isole, delle quali ci è giuntanotizia solonel casodiAndros, quandoTolomeo I nel 308 liberò
l'isola(Diod.XX37,1:κατὰδὲτούτουςτοὺςχρόνουςΠτολεμαῖοςμὲνἐκτῆςΜύνδουπλεύσαςἁδρῷστόλῳδιὰνήσωνἐνπαράπλῳτὴνἌνδρονἠλευθέρωσεκαὶτὴνφρουρὰνἐξήγαγε).KÖNIG1910pp.16-17;PETROCHILOS2014p.102.
PrimoCapitolo
24
eliminatodaTolomeo37, che si sostituì a luinell’area. IlLagidepartì allavolta
della Grecia nel 308 dopo alcuni anni di operazioni navali nella Asia Minore
meridionale38.LamancanzadiscontriapertitraTolomeoeAntigonoinquesto
anno, così come il fatto che questa spedizione fosse platealmente avversa a
Cassandro39,nonsignificatuttaviachetraAntigonidieTolomeiregnasselapace
ovigesseun’alleanza40.LacalmaapparenteneirapportitraLagidieAntigonidi
37 Mentre Antigono era impegnato nell’est contro Seleuco (310-308) Tolomeo provò a
liberarealcunecittàdell’AsiaMinoredalleguarnigioniantigonidi(DiodoroXX19,3-4-inAsia-;
21–aCipro-).AquestoperiodorisalelapresadiKos,doveegliinstallòilsuoquartiergenerale
(WILL1984p.54).L’isolapassapiùvoltedagliAntigonidiaiTolomeieviceversainquestianni
(si veda a tal proposito BILLOWS 1990 p. 450). Contro Tolomeo Antigono, impegnato contro
Seleuco, inviòDemetrio (Diod. XX 19,5; Plut.Dem. 7), che ottenne buoni risultati riuscendo afermarel’avversario.38 Tolomeodaalcunianni(notaprecedente)conducevaoperazioninavalinelsuddell’Asia
Minoreeadessoerariuscitoadaprirsiunaviafinoall’Egeo,nelqualeavevagiàalcunicontatti
diplomatici. Nel 310 Tolomeo aveva infatti inviato messi alle città greche controllate da
Cassandro e Lisimacoper chiedere di unirsi a lui nella lotta controAntigono (Diod. XX19,4).
Questa proiezione navale di Tolomeo può assai bene essere spiegata sulla base di un
indebolimento della flotta antigonide a seguito della ribellione di Ptolemaios (MANNI 1951 p.
126).39 KÖNIG1910p.17;MANNI1951p.20;WILL1979-82Ipp.67-70(ipotizzacheTolomeosi
sia risentito con Cassandro per aver permesso di far inviare da Atene mercenari a Ofella a
Cirene); LANDUCCI 2003 pp. 62-64 (ritiene che l’inimicizia nasca dall’umiliazione di Euridice,
sorelladiCassandroemogliediTolomeo,abbandonatadalmaritoperBerenice).40 UnpassodellaSuda (D431Δημήτριος;SCHMITT1969,433)ci “riporta lanotiziadiunaccordo di amicizia e alleanza tra il Poliorcete e Tolomeo I (ὡμολόγησαν φιλίαν σφίσινἔνσπονδονεἶναι),aventecomefinelalibertàdeiGreci(ἐπ᾽ἐλευθερώσειτῆςπάσηςἙλλάδος)econlecaratteristichediunaveraepropriaἐπιμαχίαperlareciprocadifesa(ἐπὶτῷτῇἀλλήλωνἐπιμαχεῖν),dicuinonciègiuntanotizianelrestodellatradizione”(BEARZOT-LANDUCCI2002p.35).Sièmoltodibattutosullastoricitàdiquestanotiziaeatutt’oggilacriticamodernaèdivisa:
credonoall’accordoDÜRRBACH1907p.222;ELKELES1941pp.13-14;WILL1979-82Ipp.67-70;
1984p.55(sostienecheTolomeoavrebbeuccisoPtolemaiosperconciliarsiconDemetrio.Atal
propositoscrive: “he [Antigono]couldnot tolerateasituation inwhichPtolemy intervened in
Greeceonhisownbuthewaspowerlesstopreventhim–sothe‘liberation’ofGreecewouldbe
ajointoperation”);MARASCO1983-1985p.80;ÉTIENNE1990p.89n.7;LANDUCCI2003p.63.Non
cicredonoKÖNIG1910p.17;KAERST1926p.402n.1;FORTINA1958p.89;BURASELIS1982p.50.
Tralasciando le interpretazioni minoritarie, tendenzialmente si è concordi nell’affermare che
quantoriportatonellaSudasiriferiscaaglianni308-307.Illemmainfatti,dopoaverpresentatol’accordo, prosegue parlando di una gara (ἅμιλλα) tra Demetrio e Tolomeo per la miglioreconcretizzazione degli obiettivi. Viene presentata quindi la spedizione di Demetrio, seguita
subito dopo da quella di Tolomeo (con un’inversione cronologica delle stesse), il quale viene
subitoannunciatocome ilvincitoredellacompetizione. Ilpassosi chiudesegnalando labreve
durata dell’accordo. Su questo passo si possono affermare alcune cose interessanti: a) la
descrizionedell’incursionediTolomeoèchiaramenteeinequivocabilmenteafavoredelLagide,
almenoquanto il parallelopassodiDiodoro (Diod.XX37)gli èostile.Entrambi i passi infatti
senzamaicontraddirsiesplicitamentescelgonocosapresentareecosaometteredelmedesimo
episodio per mettere in buona o cattiva luce Tolomeo stesso; b) i resoconti delle spedizioni
contengonodelleinformazionididettagliogenuine,talvoltacomprovatedaaltrefonti[comeil
casodiLeonida,lasciatodaTolomeoacapodellesueforzeinGrecia,notiziaconfermataanche
daPlutarco(Plut.Dem.15,1:menzionaunCleonidestrategodiTolomeoinGrecianel307-306;maprobabilmentelagrafiaèerrata:BEARZOT-LANDUCCI2002p.37n.58)eDiodoro(Diod.XX
IlKoinondeiNesioti
25
nel 308 può infatti tranquillamente essere spiegata attraverso due
considerazioni: la prima è che Tolomeo era troppo impegnato in Grecia per
poter gestire una guerra attiva anche in Asia Minore contro Demetrio41; la
secondaècheAntigonoutilizzòil308pergiungereadunaccordoconSeleucoe
permettere a Demetrio di organizzare un nuovo corpo di spedizione che
sarebbestatoprontosolonel30742.Nessunapacedunque,solountemporaneo
affievolimentodell’intensitàdellaguerra.SulleimpreseconcretediTolomeoin
19,4:ciparladiLeonidanell’offensivatolemaicainCiliciadel310)],talaltratotalmenteinedite
(comeilcasodellaconvocazionedeiGreciallefesteIstmiedapartediTolomeo);c)l’inversione
cronologicadellespedizioninonèsintomodiconfusionedelcompilatoreodellesuefonti,nési
motiva con l’interesse di porre Demetrio (a cui il lemma è dedicato) in primo piano, ma è
funzionaleedessenzialeall’esposizionedellasfida,laqualeavrebbesensosoloipotizzandouna
comunespiegazioneperentrambigliinterventi,edelsuoesito;d)l’impostazionegeneraledel
raccontomostracomel’accordoelagarasianoinscindibilitraloropoichéiltrattatoprevedela
competizione e quest’ultima non avrebbe senso senza un patto preventivo. Stante quanto
affermatolafontenonpuòessereutilizzatapercomprovareunaccordoesplicitotraTolomeoe
gliAntigonidi,dalmomentochel’immaginediunatenzonecavallerescaperlalibertàdeiGreci
apparechiaramentefruttodell’immaginazionediqualcherielaboratoretardo,maoffretuttavia
delleinformazioniinteressantineldettaglio.L’impostazionegeneraleèinoltresbagliataperché,
seper l’interventodiTolomeosarebbeancora teoricamentepossibile immaginareunaccordo
con gli Antigonidi, questo sicuramente non è possibile, come vedremo, per la successiva
spedizione di Demetrio che aveva anche un carattere antitolemaico. L’ordine invertito delle
azioni era dunque essenziale perché si potesse parlare di gara. Infine è lo stesso contesto
geopoliticodelperiodoaspingerciaritenereassaiimprobabileunacollaborazione.L’unicofatto
che potrebbe essere letto come un possibile avvicinamento è che Tolomeo dopo le azioni in
CarianondisturbòpiùDemetrioinAsiaMinoreeDemetrioviceversanondisturbòTolomeoin
Grecia. Ma questo non implica un accordo. BURASELIS 1982 p. 50, ritiene che Tolomeo abbia
desistito inAsiaMinoredavantiallaprontareazionediDemetrioPoliorcete,mentreAntigono
potrebbe aver previsto l’insuccesso di Tolomeo oppure aver lasciato correre visto che la
spedizione tolemaica era contro Cassandro e quindi indeboliva tra loro due suoi nemici
(accrescendo pertanto le sue possibilità di riscossa nella stessa area). Bisogna inoltre tener
presentedaun lato lostatodiguerraattivaprecedenteesuccessivoall’avventura inGreciadi
Tolomeo, dall’altro l’inverosimiglianza di unAntigono che abdicasse senza colpo ferire al suo
ruolonelloscacchiereegeoinfavorediTolomeo.41 Non a caso una delle ragioni del suo fallimento sarà proprio la mancanza di mezzi
finanziariemilitariadeguatia reggere il solopesodelleazioni inGrecia, figuriamocianchedi
contemporaneespedizionialtrove.42 Antigono recuperò il controllo dell’Ellesponto (Diod. XX 19, 5), prima tappa per una
riscossa.PergliAntigonidiinquestomomentoeravitalemantenereunfermocontrollodell’Asia
Minore,verocuoredeilorodomini,primadipotersiimpegnareafondosulfronteoccidentale.
Inviare truppe in Grecia senza prima essersi assicurati il controllo delle retrovie (cioè
l’Ellesponto e le basi costiere contesedaTolomeonegli anni precedenti) sarebbe stato infatti
molto rischioso. Questo tuttavia non significa affatto che non si guardasse, almeno in
prospettiva, all’Egeo. Inoltre andava ricostruita la flotta, pesantemente danneggiata dalle
defezionidiTelesphoros,comandanteantigonidenelPeloponnesoribellatosinel312(Diod.XIX
87),ePtolemaios.Per lapreparazionediDemetrio:Diod.XX45;Plut.Dem.8;BILLOWS1990p.325. Non escluderei neanche la possibilità di una valutazione da parte di Demetrio
dell’esperienza fallimentare di Tolomeo in Grecia,magari attraverso spie, giacché il carico di
ricchezze che siportòdietroDemetriodimostrerebbe lavolontàdinon ripeteregli erroridel
Lagide,comevedremo.
PrimoCapitolo
26
Grecia esistono già resoconti adeguati43: pertanto mi limiterò ad una
presentazione concisa dei fatti principali per concentrarmi poi sulle ricadute
per il nostro argomento. Tolomeo partì daMindo44, città della Caria, con una
grandeflottaeliberòAndrosdaunaguarnigionediPtolemaios45,quindidedicò
una kylix ad Apollo a Delo46. Arrivato sulla terraferma si accordò con
Kratesipolis, nuora di Poliperconte, che gli cedette Sicione e Corinto47. Anche
Megara entrò nella sua sfera di influenza48. A questo punto egli convocò
all’Istmoidelegatidellecittàgrecheacuiproposedinominarloegemonediuna
rinnovata legadiCorinto. Ilrifiutodellecittàgrechedi farsicaricodellespese
necessarie spinse Tolomeo a rinunciare al progetto, ad accordarsi con
Cassandro“allacondizionecheognunodiessiconservasseinpropriopoterele
cittàchepossedeva”49(salvoMegara50)earitornareinEgitto51inprimavera52.
La scarsità e sintesi delle fonti non ci permette, come in molti altri casi, di
addentrarci adeguatamente negli avvenimenti e quindi di ricostruire
l’impalcatura dei rapporti che Tolomeo era riuscito ad imbastire, al di là del
fatto che il progetto complessivo fosse fallito. Ciò ha permesso alla critica le
valutazioni più varie53. Bisogna tuttavia tenere presente che queste e altre
43 SEIBERT1970pp.179-189;HORAT1971-72pp.99-112;chediscutonoampiamentedella
bibliografiaprecedente.44 Egli, prima ancora della morte di Ptolemaios, era riuscito a far entrare nella sua
alleanza,cioèsottolapropriaegemonia,Cauno(Diod.XX27,2),Iaso(Polyaen.XV24,4)eMindo
(Diod.XX37,1)inCaria.SivedanoancheBURASELIS1982pp.47-48eBILLOWS1990p.320.45 Diod.XX37,1;sivedaSEIBERT1970p.188n.41;BILLOWS1990p.469;PETROCHILOS2014
p.102.Aquestoperiodopuòessereriferitaun’iscrizioneframmentariacheonoraundelegatodi
Tolomeo (citato senza titolo reale alla l. 5) che rispondeva ad una richiesta degli abitanti di
Andros:PETROCHILOS2010n°23.46 IG XI 2, 161 B l. 27 (ἀνάθημα Πτολεμαίου); ID 296 B l. 28 (Πτολεμαῖος Λάγου]Μακεδών); ID 313 l. 102 (Πτολεμαῖος Λάγ[ουΜακεδὼν). Da notare l'assenza del titolo reale;BRUNEAU1970p.516;BURASELIS1982p.49.47 Diod.XX37,1.48 Plut.Dem.9,4.49 FORTINA1958p.9050 Nel307controllatadaCassandro:Plut.Dem.9,2;Diod.XX46,3.51 Diod.XX37,1-2.52 Diod.XX37,5-6.53 Se infatti perDÜRRBACH1907pp. 221-222 la spedizione fudel tutto insignificantedal
punto di vista della storia del Koinon, che quindi continuava a restare sotto l’egemonia
antigonide,perKÖNIG1910pp.16-18siassisteinveceadunsuoindebolimento,senonproprio
allasuascomparsa,vistoche“außerAndrosnochmehrereKykladendamalszumAnschlußan
Ptolemaios gebrachtwurden”. Lo studioso ci tiene tuttavia a sottolineare, comeper ridurre il
pesodelle sue considerazioni, che in findei conti l’influenzadeiTolomeinell’areaduròpoco.
Anche ROUSSEL 1924 pp. 107-108 evidenzia come Antigono perda l’influenza sulle Cicladi nel
IlKoinondeiNesioti
27
opinioni partono dall’assunto che il Koinon fosse in vita prima e dopo la
missionediTolomeoepertantoilKoinonstessodiventailprincipaleargomento
perridimensionarel’importanzadellamissionedelLagide.Seinvecesisgombra
ilcampodallapiùchedubbiaesistenzadelKoinonprimadiquestaspedizione,
ci si rende conto che le fonti mostrano un quadro di rapporti condizionato
anche dall’arrivo di Tolomeo. Innanzitutto alcuni fatti sono chiari: egli aveva
relazioni strette sia con il mondo insulare sia con la terraferma. Il fatto che
l’annosuccessivo la flottadiDemetriovengascambiataalPireoperuna flotta
tolemaica, episodio sul quale torneremo più avanti, indica chiaramente una
presenza sul mare significativa54. Infine esiste un documento epigrafico
provenientedaNemea55, editonel1969e solitamentepresentato comeprova
dell’esistenzadelKoinoninquestianni,cheinrealtàèunulterioreelementoa
favoredellatesiquisostenuta:
[----------------]
[-----]Ἀκροκορ[ινθ------]
[-----]πεντακισχιλί[ους-----]
[-----]πεζοὺςἑπττακ[οσίους----]
[-----]Κεῖοιπεζοὺ[ς-----]
periodo. SecondoGUGGENMOS1929pp.30-31, che tentaunpo’dimediare tra ledueposizioni
precedenti,l’arrivodiTolomeonell’Egeoavrebbecomportatounallentamentodellasupremazia
antigonidenell’area,manonadunademolizionedellastessa:“DieExpeditiondesPtolemäosim
ägäischen Meere vom Jahre 308 erschütterte die Stellung der Antigoniden gegenüber den
Inselgriechen nicht. Das KOINON bestand dabei ruhig weiter“. In anni più recenti è stato
BURASELIS1982p.66aconsiderarelimitatal’influenzadeiTolomeinell’areasostenendochese
ci si attiene strettamente al testo di Diodoro pare che solo Andros venga controllata e che
Tolomeo,nonvolendo inimicarsiAntigono,nonavrebbemodificato ilquadrodeglionoria lui
riservati dalle isole lasciando quindi intatta l’egemonia antigonide sul Koinon. Ciò si basa
sull’ideacheilKoinonsiaoperantedal314-313echesisvolgesseroannualmentelefestivitàin
onore di Antigono, che Tolomeo, a detta di Buraselis, non avrebbe toccato. Interessanti sono
anche le opinioni di MANNI 1951 p. 113 e WEHRLI 1968 pp. 116-117 secondo i quali, se si
credesseaquantoriferitodallaSuda,sarebbeallora ipotizzabileche l’accordotraAntigonidieTolomeo prevedesse l’uso delle basi insulari dei primi da parte del secondo senza che ciò
riguardasse le festività inonorediAntigono.L’ideaèsicuramente interessante,masi trattadi
una costruzione del tutto ipotetica fondata oltretutto su basi deboli (la veridicità di ciò che
affermalaSuda)echenontienecontodiquantosappiamosuAndros.REGER1992pp.367-368infinenonsolopensacheTolomeoabbiainterrottol’egemoniadegliAntigonidisulleCicladi,ma
ritieneanchechelaguarnigioneadAndrosfosseproprioantigonide:quindisiparlerebbediuna
guerraapertatraleduedinastie.54 ROUSSEL1924p.108;BURASELIS1982p.52.55 GEAGAN1968p.381.
PrimoCapitolo
28
[-----ο]υςΚύθνιο[ι-------]
[----ου]ςΜυκ[όνιοι-------]
L’editore56 ritieneche l’iscrizionesiadatabilepaleograficamenteal tardo
IV secolo e che quindi si stia parlando del Koinon di AntigonoMonoftalmo e
DemetrioPoliorcete.Egli suggerisce laspedizionediPtolemaiosdel312come
contestodeldocumento.Masipossonoavanzarealmenoduecriticheaquesta
interpretazione:laprimaèchenonc’èalcunamenzionedelKoinon;laseconda
èilriferimentoall'Acrocorinto,chenoncomparemainellefonticheparlanodi
Ptolemaios57,ma, come abbiamovisto, in quelle di Tolomeo I. Sarebbequindi
meglio ipotizzareche l’iscrizione faccia riferimentoai rapportibilaterali tra le
isoleeTolomeo Inel308,proprioper lamenzione diCorinto58.Neconsegue
dunquecheTolomeoavevaeffettivamenterapporticonalcuneisoleechequesti
rapporti prescindevano dal Koinon, che a quest’epoca non esisteva ancora.
Comedobbiamo immaginare ilmondo egeo in questomomento? Sicuramente
scosso dai continui e repentini passaggi di potere che si erano susseguiti nel
corso di pochissimi anni e che avevano coinvolto più attori, spesso
doppiogiochisti. Ipotizzare che in questo contesto estremamente fluido e
precario l’egemoniaantigonidesulle isole(pernonparlarepoidelKoinon)sia
rimastastabileèsemplicementeantistorico.Questononsignificatuttaviachead
ogni cambiamento le isole sianopassate in bloccoda un egemone all’altro. Al
contrariodobbiamo ritenere cheogni azione abbia riguardato sempre singole
isole. Tolomeo in conclusione, prima di partire frettolosamente per l’oriente,
probabilmenteperpauradi restare tagliato fuoridai suoidomini aCiproe in
Egitto, adottò una politica simile a quella utilizzata in precedenza in Siria e
Fenicia, cioè quella di ritirarsi lasciando pochi presidi (e guarnigioni) in una
serie di punti nevralgici dell’area, distribuiti tra isole e basi sulle coste,
56 GEAGAN1968p.382.L'interpretazione tradizionaleèancoraoggi sostenuta.Sivedano
adesempioCONSTANTAKOPOULOU2012p.52;PETROCHILOS2014p.101;WALLACE2014p.240en.
36.57 LoammettedelrestolostessoGEAGAN1968p.383.58 MEADOWS2013p.25.Un’altra ipotesi,avanzatamanonmotivatadaBURASELIS2015p.
263n.14,è che l’iscrizionedebbaessereavvicinataal contestodella rinata ‘Legaellenica’nel
302.
IlKoinondeiNesioti
29
funzionali ad assicurare gli interessi strategici ed economici dell’Egitto nello
spazioegeo59.
Siamocosìgiuntialmomentocrucialedellanostrastoriaecioèallanascita
delKoinon.SecondolamiatesiilmomentocoincideconlaspedizioneinGrecia
di Demetrio Poliorcete60. Di tutte le problematiche e discussioni inerenti a
questo evento sono di nostro interesse solo quelle relative alla nascita e allo
sviluppodelKoinon fino almomentodell’iscrizione suiDemetrieia61, e cioè la
traversatadiDemetrioest-ovestdel307,alcunedecisionipolitichepresedalui
sullaterrafermanel307-306elatraversataovest-estdel306.
Partiamo con la prima traversata. Dopo un’attenta preparazione e
un’ottima scelta dei tempi62 Demetrio salpò da Efeso con una grande flotta e
molto denaro attraverso l’Egeo alla volta di Atene63. Per questo episodio
disponiamo, caso raro, di tre resoconti: Polieno64, Plutarco65 e Diodoro66.
59 MANNI1951p.23;BURASELIS1982p.51;WILL1979-82Ip.69;LEVI1975pp.192-208.60 SulleazioniconcretedellaspedizionediDemetrioinGreciasivedaWILL1979-82Ipp.
69-70;BURASELIS1982pp.52-53;BILLOWS1990pp.325-329.61 Perladatazionedell’iscrizioneinfrap.34-36.62 Per la preparazione si veda supra p. 25 n. 42, mentre per la tempistica il fatto checontemporaneamenteCassandrofosse impegnato inEpiro(sivedaWILL1984p.55)potrebbe
essereunaltroindiziochetuttofossestatoorganizzatoneiminimidettagli.63 Diod.XX45,1;Plut.Dem.8,3.64 Polienoneparlainduepassidistinti:IV7,2(ΔημήτριοςμέλλωνἐπὶτὴνΕὐρώπηνπλεῖνβουλόμενος λαθεῖν, ὅποι ἀποβαίνειν μέλλοι, τῶν κυβερνητῶν ἑκάστῳ βιβλίον ἔδωκενἐσφραγισμένον προστάξας ῾εἰ μὲν ὁμοῦ πλέοιμεν, ἐᾶτε μένειν τὰς σφραγίδας, εἰ δὲδιασπασθείημεν, ἀνοίξαντες τὰ γραμματεῖα ποιεῖσθε τὸν πλοῦν εἰς τὸν γεγραμμένον τόπον),sulla cui difficile datazione rimando a BILLOWS 1990 p. 326 n. 24, e IV 7, 6 (Δημήτριος τοῦΠειραιῶς ἐκράτησεν οὐχὶ παντὶ τῷ ναυτικῷ κατάρας, ἀλλὰ τὰς μὲν πλείστας τριήρεις ὑπὸ τῷΣουνίῳ ναυλοχεῖνκελεύσας, εἴκοσιδὲ τὰςἄρισταπλεούσαςἐπιλεξάμενοςπροσέταξεῥοθίῳ τῇεἰρεσίᾳ πλεῖν οὐκ ἐπὶ τὸ ἄστυ, ἀλλ᾽ ὡς ἐπὶ τὴν Σαλαμῖνα. Δημήτριος ὁ Φαληρεύς,Ἀθηναίωνστρατηγῶν,ἐτύγχανεμὲνκασσανδρίζων·ἀπὸ δὲ τῆςἀκροπόλεωςκατιδὼντὰςεἴκοσινέαςἐπὶΣαλαμῖνος πλεούσας, ἐνόμισεν εἶναι Πτολεμαικὰς ἐπὶ Κορίνθου πορευομένας. οἱ δὲ ἐπὶ τῶνεἴκοσιἐπιστρέψαντεςεὐθὺτοῦΠειραιῶςκατέσχον,παραχρῆμαδὲκαὶΣουνιόθενὁστόλοςἅπαςἐπικατήγετο·ὥστεπολὺπλῆθοςἐκβάντεςκατελάβοντοτοὺςπύργουςκαὶτὸνλιμένα.κήρυκεςδὲ ἀνεβόων· ῾Δημήτριος τὰς Ἀθήνας ἐλευθεροῖ᾽ καὶ Ἀθηναῖοι τὸ κήρυγμα τῆς ἐλευθερίαςἀκροώμενοι Δημήτριον προσεδέξαντο). Polieno, mostrandosi interessato unicamente aglistratagemmi,ciriferiscesiadellasegretezzaconcuisimiseinattolatraversata,siadellatrovata
di dividere la flotta per non spaventare troppo gli Ateniesi facendo loro credere allo stesso
tempochesitrattassesolodiunasquadratolemaica.65 Plut.Dem.8,4-5:προαισθομένουμὲνοὐδενός,ἐπεὶδὲὤφθηπλησίονὁστόλος,ἁπάντωνὡςΠτολεμαϊκὰςτὰςναῦςὑποδέχεσθαιπαρασκευαζομένων,ὀψὲσυμφρονήσαντεςἐβοήθουνοἱστρατηγοί, καὶ θόρυβος ἦν, οἷον εἰκὸς ἐν ἀπροσδοκήτῳ πολεμίους ἀποβαίνονταςἀναγκαζομένωνἀμύνεσθαι.τοῖςγὰρστόμασιτῶνλιμένωνἀκλείστοιςἐπιτυχὼνὁΔημήτριοςκαὶδιεξελάσας ἐντὸς ἦν ἤδη καταφανὴς πᾶσι, καὶ διεσήμηνεν ἀπὸ τῆς νεὼς αἴτησιν ἡσυχίας καὶσιωπῆς.[5]γενομένουδὲτούτουκήρυκαπαραστησάμενοςἀνεῖπενὅτιπέμψειεναὐτὸνὁπατὴρἀγαθῇ τύχῃ τοὺς Ἀθηναίους ἐλευθερώσοντα καὶ τὴν φρουρὰν ἐκβαλοῦντα καὶ τοὺς νόμους
PrimoCapitolo
30
Combinandoliinsiemepossiamoaffermarecheunasimileflottanondeveessere
passata inosservata tra le isole67. È infatti assai probabile che alcune di esse,
quelle magari non protette da guarnigioni, siano passate dalla parte degli
Antigonidi68 scatenando un effetto a catena ed è possibile che alcune
ripristinasseroicultiinonorediAntigono,sospesidaitempidellaribellionedi
Ptolemaios69.
Ad ogni modo, una volta sbarcato sulla terraferma70, l’attenzione di
DemetriofupresadallaliberazionediAteneeMegaracherichiesealcunimesi.
SolodopoDemetriopotéfinalmenteentrareadAtenedovefuaccoltocontutti
gli onori possibili e venne divinizzato71. E intanto che faceva la flotta? Dai
αὐτοῖς καὶ τὴν πάτριον ἀποδώσοντα πολιτείαν. Plutarco si interessa della teatralitàdell’episodio dell’ingresso di Demetrio nel porto facendogli arringare il popolo direttamente
dallanave.ComeaffermaSWEET1951p.179:“InPlutarch'sbiographythistragicelementisout-
standing. Demetrius is the protagonist in a tragedy [...]. He is neither completely good nor
completely bad; his Fatal Flaw is his insolence,which the flattery of the Athenians causes to
becomehisdominanttrait”.SivedaancheMARASCO1981pp.69-70.66 Diod. XX 45, 1-3: ἐπὶ δὲ τούτων Δημήτριος μὲν ὁ Ἀντιγόνου παραλαβὼν παρὰ τοῦπατρὸςδύναμινἁδρὰνπεζικήντεκαὶναυτικήν,ἔτιδὲβελῶνκαὶτῶνἄλλωντῶνεἰςπολιορκίανχρησίμων τὴν ἁρμόζουσαν παρασκευὴν ἐξέπλευσεν ἐκ τῆς Ἐφέσου: παράγγελμα δ᾽ εἶχενἐλευθεροῦνπάσαςμὲντὰςκατὰτὴνἙλλάδαπόλεις,πρώτηνδὲτὴνἈθηναίων,φρουρουμένηνὑπὸ Κασάνδρου. [2] καταπλεύσαντος δ᾽ αὐτοῦ μετὰ τῆς δυνάμεως εἰς τὸν Πειραιᾶ καὶπανταχόθενπροσβαλόντοςἐξἐφόδουκαὶκήρυγμαποιησαμένουΔιονύσιοςὁκαθεσταμένοςἐπὶτῆςΜουνυχίαςφρούραρχοςκαὶΔημήτριοςὁΦαληρεὺςἐπιμελητὴςτῆςπόλεωςγεγενημένοςὑπὸΚασάνδρου, πολλοὺς ἔχοντες στρατιώτας, ἀπὸ τῶν τειχῶν ἠμύνοντο. [3] τῶν δ᾽ Ἀντιγόνουστρατιωτῶντινεςβιασάμενοικαὶ κατὰ τὴνἀκτὴνὑπερβάντεςἐντὸς τοῦ τείχουςπαρεδέξαντοπλείουςτῶνσυναγωνιζομένων.τὸνμὲνοὖνΠειραιᾶτοῦτοντὸντρόπονἁλῶναισυνέβη,τῶνδ᾽ἔνδον Διονύσιος μὲν ὁ φρούραρχος εἰς τὴν Μουνυχίαν συνέφυγε, Δημήτριος δ᾽ ὁ Φαληρεὺςἀπεχώρησενεἰςἄστυ.Un resoconto sintetico,dove scomparecompletamente laparte relativaalloscambiodiidentitàesipuntadirettamentealloscontro.67 Dobbiamoinfatticonsiderarechel’emotivitàscatenatadalpassaggiodiunatalearmata
navalesisaràsicuramentepropagatarapidamenteall’internodell’iperconnessomondoinsulare
egeo. Sipensiperunparagoneallapaura che il passaggiodella flottadi Seleukos scatenònel
campo di Antigono durante l’assedio di Tiro di cui ci informa Diodoro (Diod. XIX 58, 5-6) o,
ancoradipiù,aquella suscitataaRodidalla sfilatadella flottadiDemetrioprimadell’assedio
(Diod.XX83,1-2).68 ÈfintropponotaladialetticainternaadAtenetragruppioppostischieratioraperuno,
oraperun’altrodeidiadochi.Ritengocredibileunacontrapposizionesimile,sebbenedi livello
minore, anche nelle isole. Le fazioni filoantigonidi all’interno delle singole comunità avranno
rialzato la testacriticando l’esosaegemonia tolemaica(abbiamovisto infatti che laspedizione
tolemaicadel308sireggevasulcontributodeiGreci)eminacciandoritorsionicontrocoloroche
non fossero saliti subito sul carro del ‘sicuro’ vincitore preferendo restare fedeli ai Tolomei.
Sull'esistenzadifazioniinterneneicontestifederalisivedaBEARZOT2013pp.67-68.69 Miriferiscoaculticittadini,deltuttosimiliaquellicontenutinellaletteraaScepsi,suprapp. 22-23 e infra p. 35 n. 90; p. 208, che con ogni probabilità saranno stati organizzati dallecomunitàperringraziarel’egemonedopolaliberazionedurantelaterzaguerradeisuccessori.70 Da notare che Tolomeo non doveva essere partito da molto visto che la flotta di
Demetrio,avvicinandosialPireo,fuscambiataperunaflottaegiziana,comeabbiamovisto.71 Diod.XX45,5-7;46,1-3;Plut.Dem.9-10.
IlKoinondeiNesioti
31
resoconti a noi giunti pare sia servita unicamente a fare bella mostra di sé
nell’Egeo,atrasportaregliuominielericchezzeinAtticaenullapiù.Perragioni
diverse nessunodei tre resoconti di cui disponiamo si interessa più alle sorti
dellaflotta.Eppureessadovevapuraverfattoqualcosainquestomomentoedè
impensabilechesia rimastaancorata inoperosaalPireo.Aquestopropositoè
utile segnalare come Demetrio, prima di entrare nel porto di Atene, avesse
decisodidividerelaflottaavvicinandosialPireosoloconunaminoranzadelle
navi72. Questo dimostra che l’operatività della flotta non richiedeva sempre e
comunque che restasse radunata in un blocco solo. Durante la traversata
dell’Egeo l’unità garantiva la sicurezza e, come abbiamo visto, aveva anche
ripercussionipsicologiche,ma, unavolta sbarcati i soldati e i bagagli, la flotta
sarà ripartita, probabilmente in squadre, per le isole per svolgervi lo stesso
ruolocheerastatodiDioskouridesnel313,cioèconvinceregliisolanichenon
lo avevano già fatto a passare dalla parte degli Antigonidi73, ma con una
fondamentale differenza: questa volta le poleis insulari dovevano farlo tutte
insiemeall’internodiunaistituzionechelelegassetraloro.Lapianificazionedi
un’operazione del genere doveva essere maturata nel tempo già da alcuni
anni74. La novità in questo caso sta nel fatto che essendosi definitivamente
preso atto del fallimento del sistema precedente di gestione egemonica del
72 Polyaen.IV7,6.73 Cheleisolepassinoinquestoperiododinuovosottoilcontrolloantigonideèevidente
visto il decreto suiDemetrieia e alcune iscrizioni che documentano la ripresa di rapporti traAteneliberataeleisoleall’insegnadellaconcordiasottol’egemoniaantigonide:atalproposito
sivedaIGII2466,testimonianzadiun’ambasciatadeiTeniadAtenecheparladell’influenzadiAntigono.SempresulleisoleeDemetrioinquestafaseMANNI1951p.126;BURASELIS1982p.52
ep.70.74 Non condivido l’interpretazione idealistica della storia, come si ritrova ad esempio in
GUGGENMOS1929pp.19-21.EgliritieneinfatticheAntigonoavrebbecompresolo“ZugderZeit”
findallamortediAlessandroequindiavrebbeperseguito“einenSteinnachdemandern”,una
sistematica politica favorevole alle federazioni già esistenti e alla creazione di nuove, che poi
sarebberostateraccordatenel307(lostudiosobavareseinterpretaerroneamenteDiod.XX46,
5, infra p. 33) sotto la rinataLegadiCorinto.Non solo,ma secondoGuggenmos ilKoinondeiNesioti “war auch die erste Etappe auf demWege, der zum korintischen Bunde führte”. Uno
schematismotropposerratoeincurantedegliostacoli,comeabbiamovisto,chetuttaviainparte
èstatoripresoanchedaBURASELIS1982pp.85-87.Ritengoinveceaccettabilefareriferimentoal
311ecioèallaletteradiScepsiincuiperlaprimavoltaAntigonoaffermal’ideadiunireiGreci
infederazioniealleanze,suprap.22 .Èdelrestonota latendenzadeidiadochiadintervenirepesantemente sui processi di reificazionedel territorio come sponsordi sinecismidi città già
esistenti,fondazionidicittàexnovo,creazionidifederazioniealleanze(CAMPANILE1998p.384;
DAVIES2001p.30).
PrimoCapitolo
32
mondoinsulare,fondatocomeabbiamovistosupattibilaterali,sideciseperla
fondazionediun’istituzionepiùsolida,diraccordotraleisoleegliegemoni75.È
probabile che una istanza autopromozionale simile a quella contenuta nella
lettera di Scepsi, sull'unione dei Greci per preservarne l’autonomia, sia stata
utilizzataancheinquestomomentoepotrebbeaverfattobrecciainalcuneisole,
soprattutto in quelle che avevano vissuto il passaggio violento sotto le
guarnigionidiPtolemaioseTolomeo.SebbeneConstantakopoulousiriferiscaal
313, concordo con lei quando afferma: “the creation of the League and the
celebrationofthefestivalinhonourofAntigonosandlaterDemetriosmayhave
been a genuine expression of gratitude by the Aegean islands forming the
Leagueasanappropriatevehicleforbestowinghonoursonthekings”76.Nonsi
deveinfattisottovalutarelapossibilitàcheduespinteautonomemacoincidenti,
una dal basso e una dall'alto, si siano in questo momento incontrate per
giungereallaprogressivaformazionediun’entitàfederalenelsuddell’Egeo.Ad
un documento di fondazione, non giuntoci, sarà seguito probabilmente come
primoattounitarioladecisionediarmonizzarealivellofederalequellefestività
inonorediAntigono cheprimaerano celebratedalle singole isole inmaniera
non continuativa (vista l’alternanza di vari egemoni)77. L’organizzazione del
75 Unireleisoletraloropermettevainoltrediesseresicuridellafedeltàdiognunapresa
singolarmente, cosa che era particolarmente importante in un contesto, quello del primo
ellenismo,checomeènotoerasegnatoprofondamentedalleristrettezzemilitaridellesingole
dinastie in campo, che, a differenza di Filippo o Alessandro, avevano bisogno e necessità
dell’attivacollaborazioneesostegnodeiGreciperipropriscopi.ComeaffermaSIMSPON1959pp.
403-404: “Cities allied with Antigonus were expected to furnish aid in the wars against his
enemies. [...]Where ships ormenwere not required, the citieswere often expected tomake
money contributions. This form of emergency levy, called alternatively by the vague terms
'contributions' and 'expenses' (συντάξεις, δαπανήματα) was by no means a regular taxation
system,andsodidnotinfringetheautonomyofthecities”.76 CONSTANTAKOPOULOU2012p.52.77 L’ipotesichegliAntigoneiafederalisianofesteggiatiorifesteggiatisoloapartiredal307èstataavanzatadaWEHRLI1968pp.116-118(maprimadiluilasiritrovaespressainpartegià
da ROUSSEL 1924 pp. 107-108). Ma le critiche di BURASELIS 1982 pp. 64-67 l'hanno fatta
scomparire dall'attenzione degli studiosi successivi. Buraselis sostiene in sintesi che (a) la
spedizione in Grecia di Tolomeo non abbia stravolto il quadro dei rapporti nell'Egeo, (b) i
Nesioti abbiano onorato Demetrio già nel 307, cosa che implica una data precedente per
Antigono, (c) che le ll. 4-5 (... τὴν π[α|νήγυριν τῶν Ἀν]τιγονε[ί]ων ἣν νῦν ποιοῦσιν ...)dell'iscrizione sui Demetrieia non significhino che gli Antigoneia dovevano essere statifesteggiati ininterrotamente dalla fondazione a quel momento, come sostiene Wehrli, ma
piuttostoche"DieGegenwartindiesemPassusderInschriftdienteherdemGegensatzzwischen
dem jetzigen Bestehen der Antigoneia allein und dem künftigenWechsel von Antigoneia undDemetrieia als irgendeiner Herausstellung einer Kontinuität der Antigoneia bis in die
IlKoinondeiNesioti
33
Koinon comunque deve aver richiesto qualchemese nel 307 e non credo che
l’istituzione siapiovutadal cielo tout court senzadiscussioni a livello locale e
senza contraddizioni. Che in questo periodo gli Antigonidi stesseromettendo
mano significativamente alle cose greche non è negato da nessuno: in primo
luogorisaleaquest’epoca il tentativo, inizialmenteabortito,di farrinascere la
Lega di Corinto sotto l’egemonia antigonide78; in secondo luogo sono
significative le concessioni fatte ad Atene con lo spirito di far rinascere il
prestigiodellacittà79,azioniquestecheavevanoancheripercussionisull’Egeo,
come il ritorno di Imbro e Lemno dentro lo stato ateniese80.Ma allora è così
impensabile che contemporaneamente simettessemanoanchealla situazione
dell’Egeomeridionale?Certoillivellodiurgenzaeradiversoesicuramentenelle
isolesisaràagitosoprattuttoattraversodelegati,permettendocosìaDemetrio
dioperareinprimapersonasullaterraferma,malacosasembraassaiprobabile,
tantopiùche,comeabbiamopiùvoltericordato,ilquadroinquestosettoreera
stato totalmente scompaginato dai fatti degli anni 310-30881. Durante questi
concitati mesi è testimoniato a livello epigrafico un riavvicinamento tra le
CicladieAtene.L’iscrizioneIG II2466ciparladiambasciatori inviatidaTenos
adAtenepercongratularsiperlaritrovatalibertà82.Tenosnonèlasolacittàad
Gegenwart". In realtà, come abbiamo visto, il quadro dei rapporti diplomatici nell'Egeo fu
effettivamente sconvolto non solo dalla spedizione di Tolomeo, ma anche dalla ribellione di
Ptolemaios;inoltrelesingoleisolenonavevanoaspettatoil307perorganizzarefesteinonore
diAntigono,maèsolonel307cheleorganizzanoinsiemedentroilneonatoKoinoncomesegno
difedeltà;laragionepercuisiaspettail306peraggiungereDemetrioèsemplicementecheegli
nonavevaagitoinprimapersonanell'Egeonel307vistocheeraimpegnatoadAteneefusolo
dopol'esempiodeglionoriateniesicheancheiNesioticrearonoiDemetrieianel306.Infinelaspiegazionedelle ll. 4-5 fattadaBuraselispuòancheesserevera,manon smentisce lanostra
ricostruzione.78 DiodXX46,5.79 Si pensi ai 150.000medimni di grano e di legno da costruzione inviati ad Atene per
permetterledisvolgerequasiautonomamentelapropriadifesaconlacostruzionedi100navi:
Plut.Dem.10,1;Diod.XX46,4.80 PerImbrosivedaDiod.XX46,4appenacitato.DiLemnosappiamocheeraateniesenel
305/4 (IG II-III21492 l.133), cosachehaspintogli studiosia ritenereche ledue isole siamopassateinsiemeadAtenenel307:MANNI1951p.26;SALOMON1997p.91n.254.Suilegamitra
questeisoleeAtenesiègiàdettoinprecedenza,suprapp.21-22,equestospiegaperchéDelo,chenoneraabitatadacittadiniateniesi,siarimastaautonoma.81 KÖNIG1910,pp.16-18,senzaandarecontrol’ipotesitradizionalechevuolelanascitadel
Koinon durante la terza guerra dei successori, ritiene che Antigono avrebbe rifondato
l'istituzionedopolabreveparentesidellaspedizioneinGreciadiTolomeo.82 IldocumentodeveesserelettoincombinazioneconIGII2660;GAUTHIER1972pp.171-174;BURASELIS1982pp.52-53en.58;ÉTIENNE1990p.90;REGER1992p.368.
PrimoCapitolo
34
inviare ambasciatori ad Atene (diverse sono quelle dell’Asia Minore ad
esempio),maè l’unicadelleCicladi. È chiaro che “theTenianswere actingon
their own behalf, not as representatives of the Nesiotic League”83. Secondo
Reger84 l’iscrizione testimonierebbe l’aiuto dato da Tenos a Demetrio nella
spedizione verso Atene, quindi durante la prima traversata, e i conseguenti
buoni contatti tra la restaurata democrazia ateniese e l’isola che aveva
collaborato a questa restaurazione, ansiosa di ristringere legami con Atene.
Tenos sarebbe stata preferita come base operativa e navale alla più vicina
Andros per la presenza tolemaica nell'isola risalente all'anno prima85. Di più
purtroppo non si può dire. Ad ogni modo Demetrio stette poco tempo ad
Atene86egiànellaprimaveradel306partì.
Secondolamiainterpretazioneèdurantequestatraversataovest-estdelle
Cicladi che iNesioti onorerebberoDemetrio con feste sue proprie prendendo
parzialmente come modello quelle ateniesi. Ciò spiegherebbe sia il loro
alternarsi con le precedenti feste in onore di Antigono, sia l’assenza di ogni
riferimento al titolo regale, che verrà assunto dagli Antigonidi solo dopo la
vittoriadiSalaminanel306.Unulterioreelementochesecondomeindicacheè
proprio in questi anni che gli Antigonidi misero mano pesantemente e
complessivamente al loro sistema di controllo sull’Egeo e sulla Grecia è
rappresentato dal rifiuto nel 306 da parte di Rodi di partecipare alla guerra
controTolomeo87.Rodiavevarapportidilungoperiodopiùcheamichevolicon
gliAntigonidi,anchequandoquestieranostativiciniall’egemoniatotale88,e la
83 ID.p.367.84 ID.p.368.MasitenganopresentianchelecritichediPASCHIDIS2008p.424n.5sulfatto
chelacampagnadiDemetriosifondavasullasorpresaechequindiunsoggiornodilungadurata
aTenosèdaescludere.85 Suprap.23n.36ep.26.86 Non riuscì dunque nell’impresa di liberare tutta la Grecia: alla fine si era limitato
all’Eubea (IG II2 469), adAtene e aMegara (Diod. XX 45, 5-7; 46,3; Plut.Dem. 9-10.) e avevainoltreottimi rapporti con iBeoti (IG II21491)e forse congliEtoli (MANNI1951p.24n.29).
PartendolasciòdunqueilproseguimentodellaliberazioneaiGrecistessi(Diod.XX46,4-5;Plut.
Dem.15).87 Diod.XX46,5-6;82,2.88 Dopochesifuliberatadurantelaguerralamiaca(HAUBEN1977pp.316-317;BERTHOLD
1984pp.59-60),laritroviamoalleatadiAntigonopertuttalaterzaguerradeisuccessori,nella
fornituradinavienellapartecipazioneaspedizioni(Diod.XIX57,4;58,5;62,5e7-9;64,5e7;
77, 3). HAUBEN 1977 pp. 335-338 e BERTHOLD 1984 pp. 64-67 si mostrano scettici sulla
spontaneitàdiquestaamicizia,ma iosareipiùpropensoaritenere, comeFORTINA1958p.72,
IlKoinondeiNesioti
35
pretesadiindipendenzaeneutralitàsostenutanel306nonpuòchenascereda
una paura nuova e concreta per il cambiamento recente nella politica
antigonide89. Questo non può che essere quanto successo nel 307-306 nello
spazioegeo.GlionoriricevutidaDemetrioadAtene,perquantoesagerati,non
eranostatiunanovitàassoluta90equindinonpossonoesserestatisufficientida
soliamotivareunarotturadiquestotipo.Iocredocheilmotivoprincipalevada
rintracciato nella risistemazione che l’anno precedente era stata fatta dagli
Antigonidideiloropossedimentiinsulari,risistemazionecheprobabilmenteera
ancoraparzialmenteincorsoecheinqualchemisurastavaforsecontemplando
ancheRodi91.Rodieraconogniprobabilitàun’isolatroppograndeeimportante
perpoterfarpartesenzaproblemidelKoinon.Questononsignificatuttaviache
ipianidirisistemazionedellaGrecia(conilprimotentativodirifondarelaLega
di Corinto) edell’Egeo, sia settentrionale (con il ritornodi Lemnoe Imbro ad
Atene) sia meridionale (con la fondazione del Koinon stesso), non la
BURASELIS1982p.45e54eMARASCO1983-85,pp.87-88,chesiastatopossibileraggiungereun
accordopacificosullabasedellacontemporaneapoliticadiconciliazioneadottatadaAntigono
neiconfrontideiGreci. Inoltrebisognatenerpresenteche,seRodiavesseagitoinfavoredegli
Antigonidi durante la terza guerra dei successori perché spinta dal timore della loro forza,
ancoradipiùneavrebbeavutopauranel306quandolaloropotenzaeraall’apogeo.89 HAUBEN 1977 pp. 331-334 sostiene cheRodi avesse siglato vari accordi bilaterali con
diversi sovrani dopo il 311 e quindi fossemeno soggetta agli ordini degli Antigonidi.Ma per
WILL1984p.56nonènecessariaun’alleanzaformaletraRodieTolomeoperspiegareilrifiuto
rodio. Inoltre laposizionediHaubensi fondaquasiunicamente suDiod.XX81,1-4, cheoffre
unavisioneidealizzatadellaRodidelprimoellenismo.Perunadettagliatacriticaallaposizione
diHaubensull’analisidiquestopassodiodoreosivedaBILLOWS1990p.330n.47.Ryder1965
pp.163-184eLANDUCCI1992p.135 ritengono cheRodi si sia appellata allapacedel311per
poterautodeterminarelapropriapoliticaesteraeperrestareinpace.L’ideamiparecorrettada
un punto di vista formale ma non sostanziale. In questo senso Rodi può essersi appellata
effettivamente alla pacedel 311 e alle clausole sull’autonomiaper rivendicare la giustizia del
proprio rifiuto,manonper spiegare il rifiuto stesso, visto che teoricamentenulla vietava che
Rodi ‘autonomamente’ scegliesse nuovamente di aiutare gli Antigonidi. Concordo ancora una
volta con BURASELIS 1982 pp. 53-54 sul fatto che Rodi temesse una monarchia universale
irrispettosa delle autonomie locali, ma mi spingerei oltre chiedendomi: perché proprio ora?
Cosaeracambiatodaitempidellaterzaguerradeisuccessori?90 SivedanoglionoriattribuitidallacittàdiScepsiadAntigonoeprobabilmentequelliche
glivenivanotributatidaaltrecittà,tracuiprobabilmenteancheleisole,chedal307liavevano
accentratisottoilcontrollodelneonatoKoinon.91 Non esistono prove che ci portino a credere (o negare) che Rodi dovesse, secondo i
piani degli Antigonidi, far parte del Koinon. Almeno due studiosi ritengono tuttavia la cosa
probabile:CAPPELLANO1954p.18eELKELES1941p.21.Elkelesinparticolareportaalleestreme
conseguenze questo discorso affermando: “Die Mietgliedschaft im Koinon ist schließlich der
verständlichsteGrundfürdiezumKriegmitderInselführendenAnsprüchedesAntigonos”.Per
lostudiosotedescoilrifiutodiRodidiaderirealKoinonsarebbedunqueallabasedelloscontro
con gli Antigonidi. Per quanto una spiegazione di questo tipo sia interessante, nonmi sento
tuttaviadicondividerla.
PrimoCapitolo
36
riguardasseroinalcunmodo.Probabilmentefuronoproprioquestianoiignoti
progettiaspiegareilrifiutorodiodiintervenire.Sitrattatuttaviadiunulteriore
tassellonelquadrochestocercandodiricostruireperevidenziarecomel’anno
cardine della storia del Koinon sia proprio il 307 e non il 314/313. Ad ogni
modo sul momento Demetrio non poté far nulla e continuò il tragitto fino a
Cipro,doveleoperazionifuronovittoriosefinoaltrionfodiSalamina92.
Dopo quanto affermato non sappiamo più nulla del Koinon sotto gli
Antigonidi93.Nonabbiamoelementiperdireseabbia fattoparteomenodella
ricostituita‘LegadiCorinto’del302,sebbenenonsicapiscanoivantaggidiuna
sua partecipazione ad un’alleanza nata per controllare in particolare gli stati
della terraferma94. Sappiamo tuttavia che le isole rimasero fedeli a Demetrio
dopo Ipso anche grazie al fatto che la sua flotta non era stata intaccata dalla
disfatta95.
1.3.–IlKoinonsottoiTolomei.
Seperlafaseprecedenteabbiamoavutoadisposizionifontiriguardantiil
contestostoriconelqualeinserireilKoinon,mapochissimeconcernentilasua
92 Diod.XX47-53;Plut.Dem.15-16;Iust.XV2,6-9;Polyaen.IV7,7.93 Un’altraiscrizioneframmentariaprovenientedaDelo,chenonfatuttaviamenzionedel
Koinon,potrebbeappartenereaquestoperiodo:BAGNALL1976p.155n.144;BILLOWS1990p.
224. IG XI 4, 566 ll. 5-6: ... ἐμφανιοῦσι τή]ν τε εὔνοιαν καὶ τὴνφιλίαν καὶ [τ]ὴν| [...ἣν ἔχει ὁδῆμος]πρὸς τὸνβασιλέαἈν[τίγονον ...]. Infatti nell’iscrizione entrambi,Antigono eDemetrio,sono descritti come re (ll. 6 e 15-16: τὸν βασιλέ[α |... Δημ]ήτριον) e in un’occasione sonodescritti al plurale (l. 7: τῶνβασιλ[έ]ων). Le critichediMEADOWS2013p. 24n. 21 chenon ci
sianogaranziecirca lacontemporaneitàdei reochenon faccianopartedellastessacasatami
sembranoesagerate.ComeaffermagiustamenteCUNIBERTI2011p.124,ildecretoindicailforte
desideriodivitademocraticaeliberadiDelo,cheonoraiprimiAntigonidi“meritevolientrambi
di aver permesso a Delo di essere libera (ἐλευθέρα) e di fruire di un regime democratico(πολιτείαιδημοκρατουμένηι)inuncontestodiconcordia(ὁμονοοῦντες)conicitatisovrani”.UnaltrodocumentoèundecretoonorificodiDeloperilmacedoneThraseasfigliodiBalagros,che
conogniprobabilità facevapartedellostaffdelPoliorcete:REGER1991pp.151-152;PASCHIDIS
2008p.438.94 Di parere diverso BURASELIS 1982 pp. 85-87. Il richiamo alla pirateria nel decreto di
fondazione potrebbe forse indicarci che il Koinon non ne facesse parte, ma è un elemento
debole:infrap.143.95 InoltresappiamochetransitòproprioaDelonell’occasione:Plut.Dem.30,2-3;31,2;IGXI2,146A76-77(ὅτεὁβασιλεὺςἐξέπλευσεν,|τὸγκόπρονἐξενέγκασινἐκτοῦἱεροῦμισθωτοῖςΔΔ!!!);BURASELIS1982p.58;ÉTIENNE1990p.89n.9.
IlKoinondeiNesioti
37
organizzazione, con i Tolomei la situazione si ribalta96. Per questa ragione in
questo sottocapitolo si cercherà di ricostruire la parabola trentennale
dell'egemonia tolemaica per sommi capi, lasciando poi ai capitoli successivi
l'analisi delle fonti che ci illuminano su aspetti organizzativi, economici e
ideologici.
L'inizio dell'egemonia lagide sul Koinon coincide con la fine di quella
antigonide. Intornoal290-289DemetrioPoliorcete incominciòadorganizzare
una grande spedizione diretta in Asia attraverso l'Egeo97. Dopo anni di lotte
ancora una volta i costi di queste operazioni ricaddero sui Greci98. Non
sorprende dunque che nel 289-288 il suo potere crollasse davanti ad una
coalizione degli altrimonarchi99 e alla successiva ribellione dei Greci100. Ed è
proprioquestoilmomentoacuibisognaguardareallaricercadelpassaggiodel
Koinon nelle mani dei Lagidi101. A spingerci verso questa conclusione
provvedonoalcunidocumenti.Innanzituttol'interventonell'Egeodiunagrossa
flottatolemaicaricordatadaPlutarconellaVitadiDemetrio102,ἅμαγὰρτὴνμὲν
Ἑλλάδα πλεύσας στόλῳ μεγάλῳ Πτολεμαῖος ἀφίστη, e nella Vita di Pirro103,
ΠτολεμαῖοςμὲνγὰρἐπιπλεύσαςμεγάλῳστόλῳτὰςἙλληνίδαςἀφίστηπόλεις.In
secondoluogolapresenzaadAndros,almomentodellarivoltadiAtenecontro
96 BURASELIS1982pp.107-108sullasituazionedellefontiletterarieepp.80-81suldivario
di quelle epigrafiche a favore dei Tolomei sugli Antigonidi. Documenti ascrivibili a questo
periodosonoAppendice2-16;19-23;25-36.97 Plut.Dem.43,2-3;Pyrrh.10,4.BURASELIS1982p.89.98 Diogene Laerzio (II. 140) ci informa che il filosofoMenedemos riuscì a far ridurre il
tributoannualediEretriada200a150talentiall’anno,conogniprobabilitàdopoil294,come
pensano TARN 1913 p. 22 n. 25; GUGGENMOS 1929 p. 41; BURASELIS 1982 p. 90. Per quanto
riguardalapressionefiscalesulKoinoninfrapp.126-127.99 La coalizione controDemetrio comprendevaSeleuco,Tolomeo,LisimacoePirro.Plut.
Dem.44.1;Pyrrh.10,4.100 SipensiinparticolareallaribellionediAtene.101 Con la definitiva partenza di Demetrio per l'Asia solo i Tolomei restavano infatti
padronidelmare:MERKER1970p.142en.3;HABICHT1979p.63n.79ep.66;WILL1979-82I
pp. 94-96;BURASELIS1982pp. 93-95;HAMMOND -WALBANK1988p. 228;BILLOWS1990p. 221;
ÉTIENNE1990pp.90-91;REGER1994cp.72;HUß2001p.211enn.184-185;BRAUND2003pp.
32-33;ERRINGTON2008pp.55-56e61-62;PASCHIDIS2008p.420;HAUBEN2010p.109;HUß2011
p.173;CONSTANTAKOPOULOU2012p.55n.47;BURASELIS2013pp.174-175;PETROCHILOS2014p.
102. Da tenere presente come momento che segna il passaggio ufficiale delle isole sotto i
TolomeiinquestocontestolatrattativatraTolomeoeDemetrioallafinedell'assediodiAtene:
HABICHT1979p.62n.65;1995p.103;BURASELIS1982pp.97-98;DREYER1996pp.64-67;1999
pp.220-221;CORSARO2008p.269;PASCHIDIS2008pp.146-147.102 Plut.Dem.44,3.103 Plut.Pyrrh.11,1.
PrimoCapitolo
38
Demetrio, di una guarnigione tolemaica di più di 1000 soldati, ricordata nel
famosodecretoperKallias104:ἐπιλεξάμενοςτῶνστρατιωτῶνχι|λίουςτῶνμεθ’
αὑτοῦ τεταγμένων ἐν Ἄνδρωι. In terzo luogo potrebbe riferirsi a
quest'occasione un decreto molto frammentario e di difficile datazione
proveniente da Karthaia sull’isola di Keos105 e oggi andato perduto106, che
menziona i Nesioti e pare citare un’alleanza [συμ]μάχ[οι]ς καὶ [φίλ]οι[ς] che
include un'enigmatica frase tronca [πρὸς τὸν β]ασιλέαπερὶ τῆ[ς] ...107. Inoltre
versoquestiannicispingerebbeancheun'iscrizionedi Ios108,cherappresenta
unterminusantequempoichéinessavienegiànominatounufficialetolemaico,
cioè il nesiarco Bakchon, segno che il Koinon era già nelle mani dei Lagidi.
Dall’iscrizione sappiamo che alcune navi scoperte da trasporto109 sotto il
comandodiZenon,unsottopostodiBakchon,avevanovisitatoIosechediversi
schiavi,appartenentiacittadinidell'isola,avevanocoltol’occasioneperfuggire
nascondendosisullenavi110.IosinviaquindiambasciatoriaZenonchesimette
alla cacciadei clandestini trovandoli. L’iscrizione sidatapiùomenoal286111
perché Zenon è attestato ad Atene in quell’anno come comandante di navi
scoperte da trasporto, Ζή[νων καθεστηκ]ὼς ὑπὸ τοῦ Πτολ[εμαίου ἐπὶ τῶν
ἀ]φράκτων, e onorato per aver distribuito un carico di grano inviato da
TolomeoInell’anno286-285112.Ladatadeidueepisodièquindipiùomenola
104 IG II3 911 ll. 19-20; si veda SHEAR 1978 per il commento. L’ipotesi di HAMMOND -WALBANK 1988 p. 228 n. 2 che Andros sia rimasta inmano a Tolomeo dal 308 al 287 non è
credibile(SHEEDY1996p.438n.74).105 Appendice16.106 BURASELIS1982p.183n.4.107 Hiller parla genericamente di III secolo, BURASELIS 1982 p. 183 ipotizza il periodo
tolemaico(seguitodaBILLOWS1990p.222n.94),mentreREGER1994bp.63parladellaseconda
metàdelIIIsecolooiniziII.SecondoRegerpotrebberappresentareun’alleanzaconunqualche
re diMacedonia (dal Gonata fino a Filippo V),ma si tratta di un periodo nel quale il Koinon
stanteladocumentazioneattualenonerainvita,opotrebbeesserel’alleanzasiglatadaRodicon
leisoledurantelasecondaguerramacedonica(eilrepotrebbeessereAttalo),macomesivedrà
successivamenteRodi riporta in vita ilKoinon solodopoquesto conflitto in contrapposizione
proprio aPergamo, infra p. 53-54en. 200. Sul legame con laMacedonia:HUSS1976p. 226eCHERRY–DAVIS1991p.16.108 Appendice28.109 ἄφρακτοι:HEINEN1981p.190.110 BAGNALL1976p.147;BURN1996p.164;percasisimiliBIELMAN1994p.292n.131.111 Benchégli editoriparlino sullabasedi criteripaleograficidiuna scritturadi tardo IV
secolo.Segnoevidentedell’ampiomarginedierrorediquesticriteri.112 IGII2650;sullacircostanzasivedaOLIVER2007pp.123-124.
IlKoinondeiNesioti
39
stessa113.InfineneldecretodiNikouria114,sull'istituzionedeiPtolemaia[I]per
TolomeoI,ilreèonoratoperché:
πολλῶν |καὶ μεγάλωνἀγαθῶναἴτιοςἐγένετοτοῖς |[τ]ενησιώταιςκαὶ τοῖς
ἄλλοιςἝλλησιν, τάς τε π[ό|λ]εις ἐλευθερώσας καὶ τοὺς νόμους ἀποδοὺς
|[κ]αὶτὴμπάτριομπολιτείαμπᾶσιγκαταστήσα[ς].
Nonostante il clima celebrativo di queste dichiarazioni possa lasciarci
qualchedubbiocircal'esattezzadelleaffermazionielospiritodell'interventodi
TolomeoI,èaltresìprobabilechequivengaricordatal'azionecontroDemetrio
PoliorceteavantaggiodeiNesiotiedeglialtriGreci115.
Ad ogni modo, dopo una fase di passaggio116 nelle mani di Tolomeo I,
osserviamounnotevoleaumentodelleiscrizionidelKoinonapartiredall'ascesa
al tronodiTolomeo II117,una tendenzaparallelaaquantoosservabile inaltre
località dell'Egeo, segno con ogni probabilità di un accresciuto interesse per
l'area. Sebbene infatti i Tolomei non avessero partecipato alla battaglia di
Corupedio del 281, essi si trovarono ad approfittare, grazie al controllo
113 KÖNIG 1910p. 19; GUGGENMOS 1929p. 39;MERKER 1970p. 143; BAGNALL 1976p. 148;
HÖLBL2001p.24;PASCHIDIS2008p.420;CONSTANTAKOPOULOU2012pp.54-55.L'accostamento
tra le due iscrizioni non indica tuttavia una identica datazione perMEADOWS 2013 p. 27 che
ritienequellaatenieseprecedenteaquelladiIosdiqualcheanno,sullabasedelfattocheZenon
èindicatonell'iscrizioneateniesecomeunsottopostodiTolomeo,mentreinquelladiIoscome
unfunzionariolasciatoincaricadaBakchon.114 Appendice2ll.11-15.115 PerMEADOWS2013p.28sitrattadipurapropagandaprivadialcunvalore.116 Fasedipassaggionellaqualelasituazionedovevaapparireabbastanzafluida.Sappiamo
infatti che durante il primo terzo del III secolo Aristoochos figlio di Nikodromos proponeva
all’assemblea di Delo almeno dieci (IG XI 4 542-551) decreti onorifici per stranieri, PASCHIDIS2008p.434en.3.EglièilsecondopoliticopiùprolificodellastoriadiDeloindipendentedopo
TelemnestosfigliodiAristeidescheoperòtrail190eil170proponendoalmeno40decreti,VIAL
1984p.99e137.Dei10decretiduesonodinostrointeresseperchériguardanopersonenote
anche al di fuori di Delo. Il primo (IG XI 4, 542) è in onore di Demaratos figlio di Gorgionspartano,unδιατρίβωνπαρὰτῶιβασιλεῖΛυσιμάχωι(l.7).IldecretospendemolteparoleperibeneficiapportatialsantuariodiApollodaDemaratoseisuoiantenati(ll.9-17),malaragione
principalerisiedenelfattocheDemaratosportòlaεὔνοιαdelrealsantuarioevuoleportarelaεὔνοιαdiDeloaLisimacoeallareginaArsinoe(ll.17-22).Unaltrodecreto(IGXI4,551)onorainvece un certo Demetrios, probabilmente un ufficiale di Tolomeo II e un subordinato del
nesiarcoBakchon,PASCHIDIS2008p.345.FRANCO1993pp.195-196ritienecheildecretomostri
l’interessediDelonelmanteneredei canalidi comunicazione traLisimacoe il Filadelfo.Maè
possibile che, almeno durante la fase di transizione, l'interesse fosse di mantenere buoni
rapporticontuttelepotenzecoinvolteinvariamisuranell'Egeo.117 BURASELIS1982pp.180-187;MARQUAILLE2008pp.49e56-62;MEADOWS2013pp.32-36.
PrimoCapitolo
40
dell'Egeo,dellacrisiscaturitadallaquasicontemporaneascomparsadiLisimaco
eSeleuco,conconseguentiproblemidinasticiperlarisistemazioneeilcontrollo
deilorodomini118.ITolomeiriuscironoquindialegareaséSamo119eMileto120,
procedendo negli anni successivi a conquistare posizioni lungo la costa sud e
sud-occidentaledell'AsiaMinore,conqualchepenetrazionepiùinternainCaria,
Liciaenellecostesiriane,conazioniostiliversoiSeleucidicheanticiparonola
primaguerrasiriaca121.NonsorprendedunqueritrovareleCicladinellalistadei
possessitolemaicistilatadaTeocritonell'IdillioXVII,scrittointornoal272122.In
realtà, come afferma Polibio123, i Tolomei adottavano diverse modalità di
controlloasecondadellecaratteristichedeiterritoriedeilorospecificiinteressi
strategici. IlKoinon,chesi trovava incastonatoall'internodell'area interessata
dalla talassocrazia tolemaicanell'Egeo, controllava levie commerciali verso la
Grecia, limitava le ambizioni antigonidi sul mare, garantiva l'accesso alla
manodoperaqualificataeuropea(siaamministrativasiamilitare), separavagli
AntigonididaiSeleucidieconsentivadiavereadisposizioneunabaseoperativa
perfinanziarerivolteneiterritorideinemici,assicurandoinfine,salvoeccezioni,
unreferenteunitariopericontatticonlesingoleisole124.Questapolitica,dicui
ilKoinonerasolountassello,èstatainpassatodefinita'imperialismodifensivo'
perl'interessestrategicopostoinprimoluogonelladifesadell'Egittoacuituttii
118 BURASELIS1982p.154;AGER2003pp.35-36;ERRINGTON2008p.62,pp.114-116.119 IGXII7,506;HUß1976p.232;BAGNALL1976pp.80e82-88;SHIPLEY1987pp.182,209,298-301.MasivedaancheTULLY2013pp.177-181.120 MiletI.123,ll.38-40;BURASELIS1982p.154.121 AGER2003pp.36-38;ERRINGTON2008pp.143-144.122 vv.86-92:καὶμὴνΦοινίκαςἀποτέμνεται᾿Αρραβίαςτε|καὶΣυρίαςΛιβύαςτεκελαινῶντ᾽ Αἰθιοπήων. |Παμφύλοισί τε πᾶσι καὶ αἰχμηταῖς Κιλίκεσσι |σαμαίνει, Λυκίοις τεφιλοπτολέμοισί τε Καρσί, |καὶ νάσοις Κυκλάδεσσιν, ἐπεί οἱ νᾶεςἄρισται |πόντον ἐπιπλώοντι,θάλασσαδὲπᾶσακαὶαἶα|καὶποταμοὶκελάδοντεςἀνάσσονταιΠτολεμαίῳ.Nellungoelencodeipossedimentitolemaici(notarel'usodelverboσαμαίνω,comandare)simenzionanolaFenicia,
l'Arabia,laSiria,laLibia,l'Etiopia,laPamfilia,laCilicia,laCariaeancheleCicladi,lequalisono
immediatamenteassociateal controllodelmare (GALLO2009p.336). Interessante inoltreche
noncompaiaCipro,che facevaeffettivamentepartedelleareecontrollatedaiTolomei,mache
invecesiparlidiArabiaeEtiopiachenonlofuronomai(BURSTEIN1993).Sitrattadunquediun
'imperoimmaginato':"Theeffectoflanguageandofconcreteprocessesofadministationwasto
createan"imagedempire",aspaceofunityandefficacyfilledwiththeroyalpresence"(MA2003
p.185).123 Polyb. V 34, 2-9. Per un recente commento si vedano MARQUAILLE 2008 pp. 39-40 e
ERSKINE2013pp.83-92.124 BOFFO1998p.87;NIGDELIS1990pp.210-211;MARQUAILLE2008pp.42-46;ERRINGTON
2008pp.160-161;HAUBEN2013pp.40-45.
IlKoinondeiNesioti
41
possedimenti esteri dovevano concorrere125. Attualmente diversi modelli
vengono utilizzati per spiegare la posizione del Koinon all'interno della
complicata gerarchia del regno tolemaico: nozione di centro e periferia126,
protettorato127,areadicontrollo128,sferadiinfluenza129.Probabilmenteognuna
di queste interpretazioni coglieun aspettodel rapporto esistente con le isole.
L'ambiguitàdipendevaanchedallaprospettiva.DalpuntodivistadeiNesioti i
monarchi erano alleati e protettori a cui rivolgersi in casodi bisogno,mentre
dallacortediAlessandrialeCicladiapparivanocomeunotraitantidomini,una
periferialontanaeppureimportanteperlaqualetuttaviabisognavaspendereil
menopossibileinterminidiattenzioneefondi.Adognimodoquestointeresse
perl'Egeoandòaincontrarsiapartiredallasecondametàdeglianni'70conla
progressivacrescitadipoterediAntigonoGonatanelcontinente130.Loscontro
decisivotraAntigonidieTolomeifulaguerracremonidea131(268/7-262/1132),
cheportòalridimensionamentodellerelazionitolemaichenell'Egeo.
La strategia tolemaica per la guerra fu quella di evitare scontri di terra,
preferendo il controllo del mare, che garantiva la possibilità di rifornire gli
alleati greci; a tal fine essi circondarono il golfo Saronico di guarnigioni e
garantirono i collegamenti con l'Egitto e i centri di reclutamento attraverso
125 SebbeneconsiderazionisimilifosserostategiàespressedaLEVI1975pp.192-194,ècon
l’analisidiWILL1979-82Ipp.153-208cheifondamentieiprincipidellapoliticaesteralagide
nelIIIsecolosonostatifissatiperlungotempo(sivedaadesempiodirecenteSTROOTMAN2014
p. 47-50; PÉBARTHE 2014 pp. 81-82). In realtà, anche adottando una definizione generica del
termine imperialismo (MUSTI 1978 pp. 19-20 e 22-23), non si può non cogliere l'ossimorico
accostamento a quel 'difensivo'. Ancora oggi tuttavia il termine ‘impero’ (anche senza
'difensivo'), applicato a questa realtà fa discutere, trovando sostenitori (HÖLBL 2001) e critici
(MARQUAILLE2008).Dalnostropuntodi vista sarebbemeglio limitarsi aparlaredi undatodi
fattoecioèdiunaegemoniatolemaicacheavevatraisuoiobiettiviprimariancheladifesadel
nucleocentraledelpoteredelladinastia,ecioèl'Egitto.126 BURASELIS1993pp.251-271.127 FRASER2009p.130n.31.128 PASCHIDIS2008pp.420-421.129 CONSTANTAKOPOULOU2012p.59.130 WILL1979-82Ipp.220-221;BURASELIS1982p.155-157;HAMMOND-WALBANK1988p.
279;HABICHT1997p.143;AGER2003p.40;ERRINGTON2008pp.88-89.131 Leprincipalifontisono:IGII2687;Paus.I1,1;7,3;III6,4-6;Iust.XXVI2.132 Sulle date esiste un notevole dibattito. Per la data d'inizio al 268/7:HEINEN 1972pp.
102-117;WILL1979-82Ip.223-224;OSBORNE1982pp.165-166en.750;REGER1985p.176n.
66;AGER2003pp.40-41;ERRINGTON2008pp.88-89.Perunadatapiùbassaal265/4,siveda
GABBERT 1997 p. 46. Sulla data d'inizio si veda anche O'NEIL 2008 pp. 68-71. Per la fine del
conflittodurantel'arcontatodiAntipatros:Paus.III6,6;Polyaen.IV6,20;HAMMOND-WALBANK
1988p.292;DORANDI199124-26;O'NEIL2008pp.85-86;ERRINGTON2008p.90.
PrimoCapitolo
42
variebasinavali133.Conilpassaredeglianni,tuttavia,iMacedoniriuscironosia
aisolareevincerelaresistenzadeiGrecisullaterraferma,siaaconquistarsiun
ruolo sul mare, sconfiggendo i Lagidi nell'Egeo sud-orientale nella battaglia
navale di Kos134; segno evidente del fallimento della strategia tolemaica di
contenimentodegliAntigonidi.
1.4.–LascomparsadelKoinon.
Dopo la finedella guerra cremonidea iniziòunperiodo tormentatodella
storiadelleCicladicheduròfinoallafinedelIIIsecolo.Essopuòesseredistinto
a sua volta in due fasi: la prima segnata dal susseguirsi di brevi e alternative
egemonie sul Koinon fino a poco dopo il 250, la seconda caratterizzata
dall’assenza tanto del Koinon quanto di egemonie complessive
sull’arcipelago135.L’analisi storico-politicaoggipiùseguitapercomprendere il
contestoèquelladiGaryReger,chenel1994hadedicatoundettagliatostudio
133 L'ammiraglio Patroklos, che rispetto aiMacedoni era più forte sulmare e più debole
sulla terraferma,riorganizzò il sistemadibasinell'area,potenziando leguarnigioniesistentie
installandonedi nuove, spesso cambiandone anche il nome inArsinoe (su questo aspetto del
nome si vedano COHEN 1995 pp. 137-138 eMÜLLER 2006 pp. 157-158). Durante il conflitto i
Tolomei avevanomolte basi dislocate attorno ad Atene (a Korhesia/Arsinoe, il miglior porto
sull'isola di Keos, a Gaidouronisi/Patroklos, piccola isola di fronte a Capo Sunio che prese il
nomedall'ammiragliotolemaico,aMethananell'Argolide,aHydrea,isolaasud-estdell'Argolide,
oltreavariefortezzeinAttica),probabilmenteperilmancatocontrolloateniesedelPireo,ein
piùdisponevanoditrecentriarretratipergarantireirifornimentidimezzieuomini,aTheraea
RethymnoneItanossull'isoladiCreta.Sivedanoneldettaglio:LAUNEY1949-1950pp.248-286e
1152-1169;ROBERT1960pp.146-160;1966p.202;HEINEN1972pp.97-98e142-152;BAGNALL
1976pp.117-123,124,135e142-143;HABICHT1979p.101;BURASELIS1982p.159;HAMMOND-
WALBANK1988pp.279-284;ÉTIENNE1990pp.91-2;NIGDELIS1990p.211n.54;CHERRY-DAVIS
1991pp. 9-28;HABICHT1992pp. 88-90;REGER1992pp. 368-379; 1994bpp. 50-51, 1998pp.
633-641;HUß2001pp.275-276;HÖLBL2001pp.40-41;O'NEIL2008pp.71-74;WALLENSTEIN–
PAKKANEN2009pp.160-162;FRASER2009pp.342-347;CANEVA2013p.281;MEADOWS2013p.
31;HAUBEN2013pp.57-61;PETROCHILOS2014p.103.134 Athen.209e;Plut.,Mor.545b,183c-d.Duedatesonostateproposte:Walbank1982pp.218-220; REGER 1985 sostengono la data tradizionale del 261; BURASELIS 1982 pp. 146-151;
HAMMOND-WALBANK1988pp.291-292epp.595-599;WIEMER2002p.192;PETROCHILOS2014p.
104propongonoil255.SulproblemaancheO'NEIL2008pp.84-85.135 Come segnalato giustamente da SORDI 1994 p. 6, esiste una tendenza da parte degli
storici contemporanei a considerare la storia delle federazioni greche come segnata da più
rifondazioni nel caso in cui le fonti presentino degli iati nei quali non si sa nulla su queste
istituzioniesullelorovicende.Lastoricaproponequindidifareesattamenteilcontrario,ecioè
dipresumereuna continuità senza fratture in attesadiprove contrarie esplicite.Nel casodel
KoinondeiNesiotiunasimilesoluzioneèstatapropostadaKÖNIG1910p.21,26,28-29e40,ma
le sue argomentazioni appaiono eccessivamente parziali, sottostimando o sopravvalutando i
documentiavantaggiodellatesisostenuta.
IlKoinondeiNesioti
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alladocumentazionedisponibile.Lasuaconclusioneècheleisolegodanodiun
periododilibertàperlamancanzadiinteressedapartedelleprincipalipotenze
versoun’egemoniacomplessivasullaregione.Lamiaipotesièinvececheleisole
nonpresentinoun’organizzazioneunitariaperl’assenzadiun’egemoniaunica;e
questoperchénessunodeicontendentieraabbastanzafortedaestrometteregli
altri o abbastanza debole da non costituire un freno alle ambizioni degli
avversari.Sitratterebbedunquediunperiodosegnatodacontinuepressionie
intromissioni nella vita delle Cicladi, dal dislocamento di guarnigioni e da
attacchi fulmineiquantoprividi conseguenzedi lungadurata. Iprincipali,ma
non gli unici, attori di questo sessantennio furono i Tolomei, gli Antigonidi e
Rodi.
Probabilmentedopo labattagliadiKose la finedell'egemonia tolemaica
continuarono ad esserci scontri nell’Egeo senza che riuscisse ad emergere un
chiarovincitore136.È infattisolotra il258,annodellabattagliadiEfeso137,e il
250 circa che disponiamo di documenti sufficienti per poter affermare che i
Nesioti erano passati sotto una nuova egemonia, quella di Rodi138. La prima
delle nostre fonti è una statua eretta per il rodio Agathostratos figlio di
Polyaratos da parte del Koinon139. Egli è con ogni probabilità l’Agathostratos
136 Èassaiprobabilecheadimpedireunaprontacontroffensivatolemaicadopolasconfitta
sia stato anche l'impegno ad oriente nella seconda guerra siriaca, cosa che rese più incerto e
fluidoilquadrodiplomaticodell'Egeoinquestianni:HEINEN1972pp.207-208;HAUBEN1983p.
127;BOFFO1998p. 95;HÖLBL2001p. 44;MARQUAILLE2008p. 48;O'NEIL2008p. 87;HAUBEN
2013p.62.137 DÜRRBACH1921p.45;FRASER-BEAN1954p.103ep.155;SEIBERT1976pp.45-61;HUß
1976pp.215-216en.288;BURASELIS1982pp.54-55n.63;BERTHOLD1984pp.89-91;ÉTIENNE
1990p.92;REGER1994bp.41;tropposcetticiWILL1979-82Ip.241eGABRIELSEN1997p.59en.
131;2001p.234en.62138 Secondo BERTHOLD 1984 pp. 91-92 Rodi intervenne contro i Tolomei in supporto di
Antioco II per evitare che la loro crescita nell’Egeo potesse ricreare un nuovo impero come
quello diDemetrio Poliorcete in versione egiziana. Solo la vittoria di Efeso e la concomitante
seconda guerra siriaca permisero a Rodi di realizzare il suo progetto. KÖNIG 1910 pp. 25-26;
BAGNALL1976pp.138-139;BADOUD2014pp.119-120appaionotropposcetticialriguardo.Da
tener presente che questa egemonia non deve intendersi come contraria agli interessi della
Macedonia,almenoinquestafase.SivedanoancheMERKER1970pp.159-160;REGER1994bpp.
39-42;WIEMER2002pp.135-136e193;MARQUAILLE2008pp.48-49;CONSTANTAKOPOULOU2012
p.57en.93.139 Appendice 24. L'unico documento del Koinon appartenente a Rodi in questa fase e
l'ultimodelKoinonprimadellarinascitaagliinizidelIIsecolo.BURASELIS2015p.363ritieneche
vadaperòdatatoaglianniQuarantaperragionipaleografiche.Tuttaviaritengocheimarginidi
erroresianotalidarichiederelaconsiderazioneanchedialtri fattoristoriciperladatazionee
quindisiamegliorestaresulladatazionepropostadaREGER1994bpp.39-42.
PrimoCapitolo
44
menzionato da Polieno140 che aveva sconfitto la flotta tolemaica a Efeso141.
Disponiamoinsecondoluogodiun’iscrizioneframmentariadiIos,incuisiparla
di una symmachia tra l’isola e Rodi142, forse da riferirsi alle fasi iniziali
dell’avanzataquandola'conquista'rodiaprocedetteisolaperisola143.Inoltreda
Deloconosciamoalmenoaltre tre iscrizionichesi riferisconoesplicitamentea
navarchirodi.Laprima144onoraAntigenesfigliodiTheoros,[α]ἱρεθεὶςὑπὸτοῦ
δήμο[υτοῦῬοδίωνναύ|α]ρχοςἐπὶτῆςφυλακῆςτ[ῶννήσωνκαὶ]|ἐπὶσωτηρίαι
τῶνἙλλήνων145. Il titolodiAntigenes indicaunapoliticacostanteperqualche
annoenonunaspedizionemilitareunatantum146.Lasecondaiscrizioneèuna
dedica di bottino ad Apollo, segno di attività militari, da parte di un altro
navarco147,PeisistratosfigliodiAristolochos.LaterzaèunadedicaadAsclepio
da parte di alcuni cittadini di Rodi sotto il navarco Aristoteles148. Queste tre
dedichepaionodatarsitutteaprimadel250149.Allostessoperiodopotrebbero
appartenere anche un’altra iscrizione frammentaria contenente una dedica
rodiaaDelo150eundecretoonorificoalrodioHieronidasfigliodiPythodotos151.
Se la nostra interpretazione è corretta, Rodi si mostrò dunque interessata
140 V,18.141 Questanotizia è confermata anchedalla cronacadi Lindo (Lindos II, 88 l. 1). FRASER -BEAN1954p.155;MERKER1970p.160en.99;POHL1993p.129;SHEEDY1996p.429;BADOUD
2014p.116.142 IGXII5,8/1009,XIISuppl.p.96,SEGXXXIX856:τ]ὴμφιλίανκαὶτὴνσυμφωνίαντὴμπρὸςῬ[οδίους.143 LaformadelleletteresecondoAdolfWilhelmcorrispondeadunperiodocompresotra
257e220(IGXII5,p.303)enonpuòquindiriferirsiall’alleanzaconl’isolaricordatadaLivio(XXXI15,8)durantelaterzaguerramacedonica(comesuggeritoinvecedaKÖNIG1910p.42ed
ÉTIENNE1990p.114n.51).FRASER-BEAN1954p.157n.4;REGER1994bp.43;SHEEDY1996p.
428n.13lainseriscononelcontestodimetàIIIsecolo.144 IGXI4,596.145 ll.3-5.146 ROUSSEL1907p.359n.4.Potrebbetrattarsidioperazionicontrolapirateria:BIKERMAN
1938p. 382; POHL 1993p. 129. SecondoGABRIELSEN1997p. 44 fu proprio l’assunzionedi un
ruolodiprotezioneilmezzoperaccedereallasupremaziapoliticautilizzatodaRodi.147 IG XI 4, 1135: Πεισίστρατος Ἀριστολόχου Ῥόδιος | ναυαρχήσας καὶ τοὶσυστρατευσάμενοι|[ἀπ]ὸτῶνλαφύρωνἈπόλλωνι.148 IGXI4,1133:Ῥόδιοι|Ἀσκλαπιῶι,|ναυαρχεῦντος|Ἀριστοτέλευς.149 Per la prima FRASER - BEAN 1954 p. 158 ritengono che dimostri un’egemonia rodia
sull’Egeo in un periodo compreso tra il 250 e il 220. Invece secondo ROUSSEL 1907 e REGER
1994bp.42tutteetreleiscrizionisarebberoprecedential250sullabasedicriteripaleografici.150 IGXI4,1134:[Ῥό]διοι|...[Ἀπόλ]λωνιἈρτ[έμιδι]...151 IGXI4,580.PhillisfigliodiDiaitoscheproposeildecretoèricordatocomearcontenel275epotrebbeessereancorainattività15annidopo:REGER1994bp.42.
IlKoinondeiNesioti
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all’arcipelago già prima della metà del III secolo, senza tuttavia riuscire a
preservarvilasuaegemoniaalungo.
Nel250iTolomeiriuscironoinfattiariprendersi leCicladi152epoterono
nel249riorganizzareiPtolemaiaII, festeprobabilmentecelebrateproprioper
la riconquista153. Il ritorno dei Tolomei nelle isole si spiegherebbe secondo
Reger solo con una temporanea ripresa dei loro interessi per la Grecia
continentale154. Tuttavia una cosa non esclude l’altra: all’interesse per le
vicende della Grecia continentale può affiancarsi l’interesse per il controllo
dell’Egeo155. Il famoso decreto di Adulis156 annovera infatti le Cicladi tra i
152 Nonècredibileche iTolomeisisianoripresi le isoleconunaccordodipaceconRodi
nel 255 (BIKERMAN 1938 pp. 381-382, sulla base dell’iscrizione delia IG XI 2, 116 ll. 1-2: [ἐπ’ἄρχον]τοςἈντιγόνουτοῦΧαριστίου|[ὑγίειαεὐε]τηρίαεἰρήνηἐγένετο),perchéinquell’annolasecondaguerrasiriacaavevaancoraunesitoincertoesecifossestataunapaceseparataquesta
avrebbe sancito lo statusquo lasciando le isole aRodi (REGER1994bp. 44). FRASER -ROBERTS
1949pp.289-294pubblicaronounpapiroincuiTolomeoordinavadiorganizzarelaflottanei
primimesidel250eloassociaronoallanotiziadiuninterventodipuliziadopolapartenzadi
unaflottadaDelo(IGXI2,287Al.82:ἀνήχθηὁστόλος).Laresidenzaneltempioerapossibilesoloaimonarchioalorostretticollaboratori,cosachepuòsignificaresoloAntigonidioTolomei
perREGER1994bp.45.Sull'offensivatolemaicanel250sivedaancheBURASELIS1982pp.58,146
e168.MaioparlereidiegemoniingeneralevistochealmenoinuncasoèsegnalatounRodio
comeresidentenelsantuario(Appendice38ll.5-6).SulritornodeiTolomeinell’Egeohascritto
HAMMOND -WALBANK1988p.295: “it seemsclear thatduring the fiftiesPtolemyhadnotbeen
completelyoustedfromhismaritimesupremacyintheAegean”;sivedanoancheMANNI1973p.
242;WILL1979-82Ipp.245e323;CHAMPION2004-2005p.4;MARQUAILLE2008pp.48-49enn.
43e45.153 ID298Al.76.Malacosaèmoltodibattuta:FRASER-ROBERTS1949p.292;BRUNEAU1970p.523;BURASELIS1982pp.146-147;REGER1994bp.45.Apartiredaquest’epocainfattinonèdel
tuttochiaro ilsignificatopoliticodelle festeenonè immediata l’associazioneconunaqualche
formaegemonica,vistocheDelodiventaprogressivamenteilpalcoscenicodimoltodinastieper
feste di questo tipo: BRUNEAU 1970 pp. 518-533, 557-568, 570-573 e per i Ptolemaia indiscussione 519-520, 523.Diversa era la situazione sotto il primoperiodo tolemaico quando,
comeaffermaBAGNALL1976p.154n.139, “therearenodocumentsconferringanysignificant
honorsonotherkingsortheirofficials[...]Nordotheotherkingsdedicatemajormonumentson
Delos during this period”. Dubbi sul significato politico sono stati espressi da HAMMOND -
WALBANK1988p.295.Sivedanoancheinfrap.47n.161ep.49n.175.154 REGER1994bpp.45-46.Viste le contemporaneedifficoltàdelGonataallepresecon la
rivoltadisuofiglioAlexandrosalleatosicongliAchei,supportatipropriodaiTolomei(Plut.Arat.12;WILL1979-82Ip.321:BURASELIS1982p.171;GABBERT1997pp.54-56).155 ComesostieneBEYER-ROTTHOFF1993p.223.Tuttaviaèverochela loropresenzanella
regione è quantitativamente e qualitativamente inferiore al periodo precedente, visto che il
numerodelle lorodonazioni aDelodecresce inmaniera significativa enon sonopiù attestati
nesiarchi:REGER1994bp.34.156 OGIS54l.15;KÖNIG1910p.24;BEYER-ROTTHOFF1993p.223,chescrive:"Esistdavon
auszugehen,daßdieInselninnerhalbderStrukturdesNesiotenbundesdemdrittenPtolemäer
weiterhin Gefolgschaft leisteten". Ma attenzione al valore ‘propagandistico’ di questo
documento, perché come affermaBAGNALL 1976p. 138n. 79, l’asserzionedi aver ereditato le
Cicladi “is probably to be receivedwith the same skepticismwarranted by his claims to vast
areas of the Near East in the same inscription. He did inherit several good bases and a
PrimoCapitolo
46
possedimentidiTolomeoIIIereditatidasuopadrenel246eall'iniziodel245si
celebrano proprio a Delo i Ptolemaia III che possono essere associati con
l’ascesa al trono di Tolomeo Evergete157. Solo la necessità di concentrare le
energieperlaterzaguerrasiriacaelacontemporaneasconfittanellabattagliadi
Andros158basterebberoaspiegarelafinediquestosecondoperiodoegemonico
tolemaico.
Aquestopuntoiniziaunperiodooscurochedureràfinquasiallafinedel
secolo incuièdifficiledeterminarecosaavvengarealmentenelleCicladi.Solo
due dati sembrano certi: nessuna potenza pare riesca ad egemonizzare tutto
l’arcipelago e il Koinon non compare più nelle fonti, tanto da far credere che
cessi di esistere159. Si può comunque affermarequalcosa grazie alle iscrizioni,
ma visti i problemi di datazione su base paleografica sarà bene procedere
analizzando le evidenze divise per dinastia piuttosto che sulla base della
presuntacronologia.
L’influenza tolemaica, che abbiamovisto tra alti e bassi affievolirsi tra il
261 e il 245 a seguito delle sconfitte navali di Kos, Efeso e Andros, permane
legatanell’areasoloapochicapisaldifinoallafinedelIII - inizidelIIsecolo,e
non si può dunque più parlare di un'egemonia generalizzata160. Tra le ultime
competitive position”; scetticismo è stato espresso anche daWILL 1979-82 I p. 317 e SHEEDY
1996pp.429-430.CredonoinvecealtestoHUß2011p.176n.272eSTROOTMAN2014p.48.157 BRUNEAU 1970 p. 523; BURASELIS 1982 p. 146; REGER 1994b p. 45. Allo stesso periodo
appartengono conogniprobabilitàduedocumentidiminore importanzaprovenientidaDelo.
MiriferiscoadunprestitopresodaDelo(ID290ll.129-131)percostruireunastatuainonorediTolomeo(IIappenadecedutooIIIappenaascesoalpotere),dellaqualeforseIGXI4,1073èla base, e ad un’iscrizione di Delo (IG XI 4, 649) in onore dell’alessandrino Sosibios, figlio diDioskourides,collaboratoresiadiTolomeoIIIsiadelIV.SivedanoatalpropositoDürrbachIDcomm.p.15eDÜRRBACH1921pp.53-54;HOLLEAUX1942pp.47-54;GLOTZ1916pp.316-317n.7;
REGER1994bp.47.158 La battaglia si daterebbe agli anni 246-245 secondo BURASELIS 1982 pp. 144-145 e
proprio al 245 per HAMMOND - WALBANK 1988 pp. 587-595. La proposta è stata accettata da
HAMMOND1989p.313;ERRINGTON1990p.248;REGER1994bp.46,GABBERT1997p.57.159 KÖNIG1910p.21,26,28-29e40.Pur traalti ebassi lo studioso tedesco ritiene che i
Tolomei rimangano ancora fino alla fine del III secolo egemoni del Koinon, che dunque non
smetterebbediesistere.SullafinedelKoinonedellapresenzaegemonicatolemaicanell'Egeosi
veda TARN 1913 pp. 466-472; WILL 1979-82 I p. 205-207; BERTHOLD 1984 p. 97 n. 47. La
scomparsa temporanea del Koinon non deve ovviamente essere vista come un unicum nel
panorama del federalismo greco: basti infatti il ben noto riferimento alla parabola della
Tessaglia,laqualenelcorsodellasuastoriaattraversòdiversefasidicrisidellapropriaunità.160 HOLLEAUX 1942 pp. 69-72; HUß 1976 pp. 213-38; BERTHOLD 1984 pp. 97-98; HABICHT
1992pp.68-90e inparticolare89-90;REGER1994bp.33;MARQUAILLE2008p.48. Ilpassodi
Polibio (V 34, 7: παρέκειντο δὲ τοῖς κατὰ τὴνἈσίαν δυνάσταις, ὁμοίως δὲ καὶ ταῖς νήσοις,
IlKoinondeiNesioti
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roccaforti tolemaiche161: Thera162, Arsinoe-Methana nel Peloponneso163,
Arsinoe-KoresiaaKeos164,ItanosaCreta165eSamo166.
SuiMacedoni esistono invece pareri contrastanti, tra chi nega persino il
loro interesse per l’egemonia in Egeo e chi sostiene che per brevi periodi gli
Antigonidi riuscirono a prendere il controllo sull’arcipelago167. Io sostengo
invece che i Macedoni, una volta scacciati i Tolomei, tentarono di instaurare
un’egemonia complessiva senza tuttavia riuscirci. Iniziamo col dire che la
vittorianellabattagliadiAndrosnonimplicalaripresadelcontrollomacedone
sulle Cicladi168 o “recovered forMacedon the thalassocracy of the Aegean”169.
Tuttaviaquesto scontrononpuòdel tutto essere ridotto adeventominore se
associato, come vedremo, ad una reale attività comunicativa e politica degli
Antigoniditraleisole.ProvediquestapresenzariferibilialperiododiAntigono
δεσπόζοντεςτῶνἐπιφανεστάτωνπόλεωνκαὶτόπωνκαὶλιμένωνκατὰπᾶσαντὴνπαραλίανἀπὸΠαμφυλίας ἕως Ἑλλησπόντου καὶ τῶν κατὰ Λυσιμάχειαν τόπων) sul controllo delle isoledell'EgeoesercitatodaTolomeoIVnondeveesserepresoallalettera,mapiuttostolimitatoalle
soleisolecontrollateancoradaiLagidi:MEADOWS2013c.2.161 L’iscrizione IGXII5,481, IGXIISuppl.,p.111,datatadaiprimieditoriacirca il217eattestanteun forte legame traSiphnose iTolomei,èoggi comunementedatataaglianni274-
271(ROBERT1936pp.184-189).Appare invecepossibile il legamecon Iossullabasedi IGXIISuppl.171cheèundecretodiprosseniaperuncerto[...]ςΚοιράνουdiAspendo,chepotrebbe
essereApolloniosfigliodiKoiranos,comandantedellaguarnigionediTheraduranteilregnodi
Tolomeo VI Filometore (BAGNALL 1976 p. 124); ma criteri paleografici sembrano escluderlo
(ROBERT 1963 p. 391 n. 4) e comunque si tratterebbe di legami troppo deboli per provare
qualcosadisignificativo.LabasediunastatuainonorediTolomeoIIItrovataadAstypalaia(IGXII3,204)nonhapurtroppoelementivalidiperesseredatataedèdifficilechedasolaproviil
controllo tolemaico sull’isola (BAGNALL 1976 p. 149), come invece propongono HAMMOND -
WALBANK1988p.294,BEYER-ROTTHOFF1993p.224,oilsuoritornosottoiTolomeidopoessere
statacontrollatadalGonata,comepropostodaHUß1976p.221.Unafestatolemaicachiamata
Theuergesia celebrata aDelo tra il 224e il 209 (BRUNEAU1970pp. 525-528), adifferenzadeiPtolemaia,nonimplicaegemonia(REGER1994bp.47),cosìcomeglionoriperPolykrates,figliodiMnasiadas, di Argo (IG XI 4, 1177), un agente di Tolomeo IV e V (PASCHIDIS 2008 p. 443),decretatinell'isola.SullasituazionediDelosuprap.45n.153einfrap.49n.175.162 BAGNALL1976pp.123-134.BEYER-ROTTHOFF1993p.227163 BAGNALL1976pp.135-136.164 L’isola,ilcuiterritorioeracontesotradiversepoleis,mostrailperduraredellapresenza
deiTolomeisolonellabasediKoresia-Arsinoe:ID.pp.141-142.165 ID.pp.121-122.166 Salvo una breve parentesi seleucide; ID. pp. 80-81; BERTHOLD 1984 pp. 97-98, BEYER-
ROTTHOFF1993pp.227-228.167 KÖNIG 1910 pp. 21-23 e 31-33; REGER 1994b p. 35 nega che fossero interessati
all’egemonia sulle Cicladi e ritiene chepreferissero limitarsi ad alcune isole per scopi precisi.
Vedono invece un'egemonia complessiva, magari intermittente, TARN 1913 pp. 462-472;
GUGGENMOS 1929 pp. 44-46; HOLLEAUX 1942 pp. 55-73; BURASELIS 1982 pp. 174-176. Una
posizioneintermediaèpresadaÉTIENNE1990pp.97-98eWIEMER2002pp.193-198,cheparla
dipresenzamacedoneeconflittodiinteressiconRodi.168 BURASELIS1982p.174;REGER1994bp.48.169 WALBANK1933p.178;HAMMOND-WALBANK1988p.307.
PrimoCapitolo
48
Gonata, Antigono Dosone e Demetrio II si ritrovano, oltre che ad Andros170,
anche a Kythnos171, Syros172, Poiessa a Keos173, Ios174, Delo175, Kimolos e
170 Livio (XXXI 15, 8) riporta una lista di isole con guarnigioni macedoni all’inizio della
secondaguerramacedonicaetraquesteAndrosèprobabilecheneospitiunafindaitempidella
battagliadiAndrosvistalasuaimportanza.ProbabilmenteesageraBURASELIS1982pp.93-94n.
229quandoaffermacheAndrosera“fürdenjeweiligenhellenistischenHerrscherderKykladen
ein günstigerWachtposten in dieser Inselwelt”. Tuttavia questo non significa che l’isola fosse
solounpuntodicontrollodelgolfoSaronicocomesostieneREGER1994bpp.49-50.Androsera
semmaimolto importanteper lerottecheattraversavanol’Egeoe leCicladidaeper laGrecia
centrale e la Macedonia, come sostiene del resto lo stesso Reger in un’altro articolo: REGER
1994D309-321.171 Sempre sulla basedi Livio (XXXI15, 8) sappiamoanchedi Paros, che era statapresa
sicuramente l’annoprima (Liv.XXXI31,4), ediKythnos.MaadifferenzadiAndrosèdifficile
diredaquanto.ForsegiàdalperiododiAntigonoGonataoDosone(HOLLEAUX1942p.65;REGER
1994bp.53)172 Delohapreservatoundecreto(IGXI4,1052)degliabitantidiSyrosperEumedesfigliodiPhilodemosdiKlazomene,chefuinviatodalreAntigonoscomeἐπικριτὴςτῶνσυμβολαίων(l.25)perSyros.PerRoussel(IGXI4p.86),DÜRRBACH1921p.56;FRASER–BEAN1954p.157n.2eREGER1994bpp.53-54sidaterebbeaglianni250-240sullabasedicriteripaleografici.Forseil
decretoindicadiatribetrafazioniinterneprodottedalcambiodiegemoniadopolabattagliadi
Androsdel245.173 IGXII5.570(conXIISuppl.,p.114)vienedallapolisdiPoiessaeregolapagamentiditasse sulla proprietà. Due re sonomenzionati: re Demetrio (A8) e re Antigono (B4-9), in un
passaggio che pare essere l’inizio di una lettera reale. Il documento sembra indicare che
DemetrioconfermaquantodecisodaAntigono.Lasteleèandatapersaesiignoralaformadelle
lettere (BURASELIS 1982 p. 87 n. 201 e REGER 1994b p. 51). Due coppie sono teoricamente
identificabili:Monoftalmo-Poliorcete(comeritenutodaH.v.Gaertringen)eGonata(oDosone)-
Demetrio II (come ritenutodaBAGNALL1976p. 145). Probabilmente la vicinanza conun’altra
iscrizione (IG XII 5, 571 ll. 14-20), anch’essa proveniente da Poiessa, ci spingerebbe verso lasecondacoppia.InfattiildocumentoonorailmacedonePausaniasfigliodiAndronikos.Laforma
delle lettere indica l’ultimo quarto del III secolo (REGER 1994b p. 51). Pausanias non è
conosciutoaltrimenti,mail fattochericevalacittadinanza, laprosseniaechesidicecheἀνὴρἀγαθὸςὢν διατε|[λ]εῖ περὶ τὴν πόλιν τὴν Ποιησίων (ll. 15-16) ci fa intendere che egli agivapoliticamente in Macedonia a favore della città. La presenza antigonide nell’isola (sostenuta
anchedaFRASER–BEAN1954p.157n.2)noneraperògeneralizzata,vista lapermanenzadei
TolomeiarroccatinellabasediArsinoe-Koresia,suprap.47en.164.174 Un'iscrizionemolto frammentaria (IG XII Suppl. 168) ci preservaundecretodi Ios inonore di un generico re Antigono che (ll. 2-3) τήν τε |ἐλευθερίαν ἀπέ]δωκεν τῶι δήμωι τῶιἸητῶν καὶ τοὺς νόμους τοὺς πατρίο[υς, mentre il popolo conseguentemente avrebbe donatocorone e celebrato sacrifici (l. 7) τῶι βασιλ]εῖἈντιγόνωι Σωτῆρι. H. v. Gaertringen, il primoeditore, riteneva che per criteri paleografici il testo andrebbe datato alla fine del IV secolo e
quindi si starebbe parlando di Antigono Monoftalmo. Negli anni successivi questa
interpretazione è stata sempre più criticata ma ancora in anni recenti ha trovato un fiero
sostenitoreinBILLOWS1990p.224cheritienesitrattidiAntigonoMonoftalmoperlapresenza
dellaparolaὁμονοο[ῦ]ντεςalla linea12 (maè in realtàunargomento fragileperché lo stessoterminesiritrovainIGXII5,1065l.4,datataal280circa). Inrealtà ilconservatorismodiIossposta la datazione su criteri paleografici al III secolo e quindi il documento citerebbe o
AntigonoDosoneoAntigonoGonata(FRASER1958p.154;HABICHT1970pp.65-73epp.256-7;
BURASELIS p. 1982 p. 63 n. 105; PIEJKO 1991 pp. 137-138; LE BOHEC 1993 pp. 351-352; REGER
1994b pp. 37-38; KOTSIDU 2000 nr. 170; PASCHIDIS 2008 pp. 421-423; MEADOWS 2013 p. 24).
Inoltre questo ci consente di legare questo decreto ad una legge sacra contenuta nella stessa
stele(IGXII5,1008AeB;SEGXXXIX857),datatasullabasedicriteripaleograficiallasecondametàdelIIIsecoloeconogniprobabilitàinonorediunreAntigono(GonataoDosone).Siveda
IlKoinondeiNesioti
49
Karystos in Eubea176. Reger interpreta questa presenza come prova di un
interesse macedone limitato al golfo Saronico177, ma basta guardare la
disposizionedelleisolesuunamappapernotarechelapenetrazionenelmondo
delleCicladieramoltopiùprofondaenonsi limitavaalladifesadiAtene178.A
confermachel’areadiinteressemacedonesispingevadecisivamentepiùasud
eaestdellecostedell’Atticavisarebbe,oltrealriferimentoaKimolos,lapiùche
HABICHT1970pp.71-72;BURASELIS1982p.168n.195;NIGDELIS1990p.242n.205;BRUN1996
p.164n.3;KOTSIDU2000nr.171;PASCHIDIS2008pp.423-424.175 Delo ebbe importanti e durature relazioni con gli Antigonidi a partire dal Gonata.
Antigonodonò tra lealtrecoseedifici (per leoffertesivedaBRUNEAU1970pp.550-551,558-
564) e istituì delle feste, apartiredallePaneia eSoteria del 245, che commemoravano la suavittoria sulla flotta egiziananellabattagliadiAndros (ID.pp.552-553). Le feste inparticolare
sonostateunodeipernidelladiscussioneinmeritoallapossibileritrovataegemoniamacedone
sulle isole (BAGNALL 1976 p. 155; BURASELIS 1982 pp. 141-147; GABBERT 1997 p. 57 PASCHIDIS
2008 pp. 422-423, 440-442; BRUNEAU 1970 pp. 518-531, 557-564, 579-583; BRINGMANN - VON
STEUBEN1995128-142). I legamiconDeloproseguironopoiconilsuosuccessoreDemetrioII,
chefondònel238,annodellasuaascesaalpotere,iDemetrieia(BRUNEAU1970pp.563-564).EancheDosonecelebrònell’isola la suavittoria suCleomenediSpartaconunadedica (IGXI4,1097),cosachehaspintoHOLLEAUX1942pp.55-73adargomentareperunaduraturaegemonia
macedonesull’isolanellasecondametàdelIIIsecolo.TuttaviasostieneREGER1994bp.55che,
sel’interesseantigonideperDeloèchiaro,menoloèladefinizionedelrapportoesistenteedè
quindi dubbio l’uso di termini quali egemonia, controllo o predominio. L’esempio degli onori
agliufficialirealidovrebbeineffettifarriflettere.DuedecretidelIIsecoloprovenientidaDelo
(IGXI4,765-766)onoranodueufficialidiEumeneII,senzaperquestoimplicarealcuncontrollodiPergamosull’isola.Lostessodicasiperlededichedopounavittoriaimportante.Seèveroche
Dosone non avrebbe celebrato a Delo la sua vittoria se l’isola fosse stata sotto il controllo di
Tolomeo (HOLLEAUX 1942 pp. 62-64), è tuttavia altrettanto vero che da sola una dedica non
implicaegemonia,vistochesempreaDeloAttaloe ilsuogeneraleEpigenescommemorano la
vittoriasuAntiocoIeraceeisuoiGallinel228(IGXI4,1109e1110).IGXI4,680èundecretoonorificoperAutoklesfigliodiAinesidemosdiCalcide,unphilosdiDemetrioII(eglièonorato
ancheaOropo:I.Orop.57).AnchesuofigliofuonoratoduevolteaDelo(IGXI4,681-682).Unprecedente decreto sulla stessa stele sempre in suo onore (IG XI 4, 679) non nomina i suoilegamiconlaMacedonia.PASCHIDIS2008pp.422-423ritieneinteressantidalpuntodivistadei
legamipoliticitraDeloegliAntigonidiglionoriconcessiperlasua'carriera'pregressa(sempre
chesiaperquestochevengaonorato).Masitrattacomunquedielementiindiziarideboli.Nella
seconda metà del III tutte le principali dinastie finanziano la costruzione di edifici nel
santuario(VIRGILIO1998p.137ep.152;HERBIN2014pp.177-181).Suprap.45n.153.176 Queste comunità non hanno mai fatto parte del Koinon, ma meritano di essere
considerateoraperfarcomprenderelapoliticadegliAntigonidi.Un’iscrizionedaKimolosonora
ungiudicediKarystosinEubea(SEGXLIV710;JACOBSEN–SMITH1968pp.184-199)chesarebbestato invitato da parte di un Antigono (ll. 21-22). Gli autori datano il testo al III secolo e
l’AntigonocitatopuòessereGonataoDosone(ID.p.198;REGER1994bpp.52-53;GAUTHIER1994
p.173;KNOEPFLER2001p.412;PASCHIDIS2008p.426).PerREGER1994bp.53(chefaunpo'di
confusione tra chi invia e chi riceve il giudice) ancheKimolos farebbepartedella strategiadi
limitarsi al controllo e alla difesa del golfo Saronico,ma vista la posizione dell’isola direi che
questaipotesièesclusa.177 ID.p.35.178 SHEEDY1996p.436n.63.
PrimoCapitolo
50
significativa presenza antigonide sull’isola di Amorgos179. Reger stesso è
costrettoaparlaredieccezioneeadipotizzarechel’isolaservissepericontatti
conCreta180. La cosaè certamentepossibile,mauna soluzionepiù semplice è
quella di ipotizzare che la presenza antigonide a macchia di leopardo
nell’arcipelago, con una concentrazionemaggiore nelle isole nord-occidentali,
sia dovuta alla resistenza opposta dalle altre potenze, maggiori e minori,
interessate all’area181. Non si può dunque parlare di egemonia generalizzata,
comedelrestoconfermatodalleazioniintrapresesottoilregnodiFilippoV182.
MiriferiscoinprimoluogoallespedizionicorsarecontroleCicladinonancora
controllatedaiMacedoni intrapresenel220daDemetriodiFaroenel205da
179 DueiscrizionimenzionantiunreAntigono(GonataoDosone)provengonodallapolisdi
Minoa(IGXII7,221e222).Ladatazioneèpossibilesolosullabasedicriteripaleografici,manonostantequestosiritienechesiparlidiAntigonoDosoneenondelGonata:OLSHAUSEN1974
pp.108-110n°80eBURASELIS1982p.168n.195conbibliografiaprecedente;MIGEOTTE1984p.
195;LEBOHEC1993p.223n.3;ÉTIENNE1990p.98;REGER1994bpp.55-56;GAUTHIER1994p.
173; KNOEPFLER 2001 p. 413; PASCHIDIS 2008 p. 416. Ad ogni modo cosa ci dicono questi
documenti? Il primo (IG XII 7, 221) onora un Διοκλείδας ἀπεσταλμένος ὑπὸ τοῦ βασιλέωςἈντιγόνου.Egliportòletteredalreediscusseconleautoritàlocali;laquestioneeraτὸν|δῆμονἀπολυθῆναι τῆς κατεστώσης ταραχῆς (linee 9-10). Interventi regali simili negli affari delleCicladisonoconosciutieimplicanoungenuinointeresseperilcontrollodellecittàinquestione.
Diventaquindiinteressanteassociarelasecondaiscrizioneall’episodiodescrittonellaprima.La
seconda infattiriporta lapresenzadirappresentantidelrenellacittà.Questi inpassatoerano
ritenutiNassi:οἱπαραγινόμενοιΝάξ[ιοιπαρὰ τοῦβα]σιλέωςἈντιγόνου(IGXII7,222 ll.2-3).Cosache inoltreprovavauncertocontrollodiAntigonosuNaxosstessa.Oggi tuttaviadopo la
riletturadiREGER1994bp.56lamenzionediNaxosèscomparsa:οἱπαραγινόμενοιπαρὰ[τοῦβα]σιλέωςἈντιγόνου.UnterzodocumentoregistralaprosseniaperunSosistratoschepotrebbeessereunufficialedicorteantigonide(IGXII7,223ll.1-2).L’ufficialeeponimodiMinoasottoilqualeildecretopassòfuunKharinos,ilcuifiglioappareinun’iscrizionediTenosdelIIsecolo
(IGXII5,821). Ilpadreèverosimilechesiastatoattivonell’ultimo terzodel III secolo, con laconseguenzachel’AntigonoinquestioneèprobabilmenteDosone.Minoasisarebbeaffidataagli
Antigonidi perché soffrivadi ταραχή, termine che esprimeuna grave confusioneo caos (lo si
ritrovaperesempioaSyrosattaccatadaipirati intornoal100;IGXII5,653ll.11-12:ταραχῆςμείζονος γινομένης κατὰ τὴν πόλιν; NOCITA - GUIZZI 2005 pp. 281-288), e rischiava di esserepredadelle cittàvicine (IG XII7,228e inparticolare ll. 9-10; sulmodellodel restodiquantoavvenneaKeos,dovenelIIsecolosipassòdaquattropoleisindipendentiadue:BERTHOLD1984
pp.19-23)edelleisolevicine(inparticolaresisegnalal’attivitàdiSamonell’ultimoterzodelIII
secolo,sullaqualetorneremo).Altredueiscrizioni,provenientequestavoltadaArkesine(IGXII7,15e16),sembranoimplicarequalcherelazionetralacittàelaMacedonia(DELAMARRE1902
pp.307-310;FRASER–BEAN1954p.157n.2;OLSHAUSEN1974p.112;NIGDELIS1990p.14n.10;
REGER1994bp.58;PASCHIDIS2008p.417n.3),maunadatazionevagaallasecondametàdelIII
secoloeunaterminologiagenericaciimpedisconodiandareoltre.180 REGER1994bpp.58-59.181 Fuoridalcontestocicladico iMacedonisembrano interessatiancheaKos:SEGRE1940
pp.21-34;BEYER-ROTTHOFF1993pp.224-225.182 Filippo V nel 216 stabilisce a Delo una festa in proprio onore, i Philippeia, come da
tradizione (BRUNEAU1970pp. 551, 564), e inoltre si prodiga indonazioni: si pensi giustoper
fareunesempioallasuafamosaStoa(IGXI4.1099).Tuttaviasitrattadiattenzionilegateadunsantuariopanellenicochenonimplicanodasoleun'egemonia(REGER1994bp.61).
IlKoinondeiNesioti
51
Dikaiarchos183.Tuttaviaproprioquesteazionieinparticolarelasecondasonoil
preludio ad una vera e propria politica di conquista delle Cicladi da parte
macedone184.Solodopo, infatti,Filippoprocedetteall’inviodirettodi truppee
alla sistemazione di guarnigioni nelle isole185. Per comprendere le mire
egemoniche di Filippo, che prevedevano anche una conseguente e coerente
strategiaideologicadicomunicazionepolitica,risultainteressanteun’iscrizione
frammentaria(eoggiandataperduta)provenientedaParos186.Nel201Filippo,
dopo aver attraversato l’Egeo e catturato l’isola, nella quale stabilì una
guarnigione, ricordò la sua conquistamanu militari di Thermon, la ‘capitale’
degli Etoli187, un riferimento che può solo essere spiegato con il tentativo di
riabilitare la propria immagine presentandosi come un egemone, protettore
dellagrecitàcontroipirati188.
Ad ognimodo quest’avanzatamacedone fu sempre contrastata da Rodi,
l’ultimo degli attori in campo e l’unico uscito vincitore con la rinascita del
Koinon.
1.5.–IlKoinonsottoRodi.
In questo sottocapitolo si parlerà di come Rodi riuscì ad appropriarsi
dell'egemonia sulle Cicladi e a riportare in vita il Koinon. Come nel caso dei
Tolomei si discuteranno solo gli aspetti storico-strategici, trascurando per il
momentolefontichecisvelanoimeccanismidicontrolloeorganizzazione189.
183 Infrap.146.184 Questa azione potrebbe essere legata ad un trattato, ricordato da Polibio (III 2, 8) e
Appiano (Mac. 4, 1),madalla dubbia storicità, siglato tra Filippo eAntioco III perdividersi ilterritoriodeiTolomei, trattatocheavrebbe lasciato l’EgeoallaMacedonia:SCHMITT1969,547;
KÖNIG1910pp.30-31;WILL1979-82 II pp. 114-118;HAMMOND -WALBANK1988p. 412en. 1;
ÉTIENNE1990p.100;MA2002pp.74-75;ERRINGTON2008pp.198-200.185 L’offensiva di Filippo tra il 204 e il 201 riguardava l’Egeo nel suo insieme, comprese
ancheSamo,Chio,Thasos e vari territori controllati daRodi:KÖNIG1910pp.37-38;WALBANK
1939pp.308-309;THOMPSON1971pp.615-620;BERTHOLD1984p.113;WILL1979-82IIpp.104-
105epp.121-30;HAMMOND-WALBANK1988pp.412-416;GRUEN1984p.384.186 IGXII5,125.187 l.7:...ἑλὼ]νκ[ατὰκρ]άτοςτὸν[Θ]έρμον.Sull'attaccoaThermon:THORNTON2014p.26.SuThermonpergliEtoli:FUNKE2015p.108.188 REGER1994bp.62.Nontrovoconvincentel’ipotesichequestaletterasiastatainviatada
DemetriodiFaroenondaFilippoV,comepropostodaCOPPOLA1993pp.111-114.189 DocumentidelKoinoninquestoperiodosonoAppendice17-18;37-38.
PrimoCapitolo
52
Anche dopo il 250 Rodi non scomparve del tutto dalla regione190.
Chiaramente a noi non interessano né la rappresentazione idealizzata che le
fonti letterarie e epigrafiche ci offrono dell’isola come di una potenza
interessata al benessere e alla sicurezza dell’area191, né le testimonianze di
banchieriemercantidiRodiattivinelleisole,datocheciònoncidicenullasudi
un’eventuale controllo o egemonia. Tra le azioni concrete più importanti
ricordiamochenel220fusolograzieall’interventorodiocheDemetriodiFaro
vennescacciatodalleCicladi192.Lesueoperazionistavanoinfatti intaccandolo
status quo e, sebbene l’azione di Rodi non implichi un'egemonia sull’area,
tuttaviaèpossibileaffermareche l'isolaconsiderasse ilpassaggiodelleCicladi
sottoiMacedonidannosopergliequilibrinell’Egeo,tantodarichiedereunsuo
interventoarmato.Lacosasiripetepoidinuovoconlaripresadelleoperazioni
di Filippo V nella regione alla fine del secolo, tanto da far pensare ad una
strategia complessiva per la salvaguardia dei propri interessi da parte di
Rodi193, che alla fineportò alla rinascita delKoinon stesso. Infatti Polibio194 e
Livio195affermanochenel200,pocodopoladichiarazionediguerradiFilippoV
adAtene,ilcontingentenavalerodiodiritornoinpatriaarrivòaKeosedaqui
continuòilsuoviaggiopermareattraversoleisolericevendol’alleanzaditutte
tranneAndros,ParoseKythnos,cheeranopresidiatedaguarnigionimacedoni.
Inquestocaso,comenelpassodiDiodorosuDioskouridesriferitoall'epocadei
190 SHEEDY1996p.424.MoltoaccentuataatalriguardoèlaposizionediFRASER-BEAN1954
pp.158-159;BERTHOLD1984pp.91-92,pp.97-98ep.142.191 Peravereun’ideadellaidealizzazionedelruolodiRodichecivienetrasmessainquesto
senso dalle fonti si veda, giusto per fare un esempio, Diod. XX 81,3. Le fonti testimoniano
l'attitudine a rappresentarsi come leader di una potenza navale egea, che combatteva
certamentelapirateriaaleiavversa,maaldilàdellaidealizzazionenonlaimpedivaseascapito
deisuoinemici:FRASER -BEAN1954pp.158-171;HUß1976pp.217-218e220-238;BERTHOLD
1984pp.91-92;DESOUZA1999p.81ep.89;GABRIELSEN2001pp.228-237;diparerediverse
REGER1994bp.65.Infrap.145n.161.192 Polyb. IV19,8:ὁ δὲΔημήτριοςλυσιτελῆ μέν, οὐκεὐσχήμοναδὲπεποιημένοςτὴνἀπὸτῶννήσωνἐπάνοδον,διὰτὸντῶνῬοδίωνἐπ᾽αὐτὸνἀνάπλουν,ἄσμενοςὑπήκουσετῷΤαυρίωνι,προσδεξαμένου'κείνουτὴνεἰςτὴνὑπέρβασιντῶνλέμβωνδαπάνην.Infrap.145.193 SHEEDY1996pp.430-431.194 Polyb. XVI 26, 10: οἱ μὲν οὖν πρέσβεις οἱ παρὰ τῶν Ῥοδίων ταῦτα διαπράξαντεςἀνήχθησανεἰςτὴνΚέωνἐπὶτὰςνήσουςμετὰτοῦστόλου.195 Liv.XXXI15,8:secundumhaecrexAttalusAeginamadclassemserecipit;RhodiiCiamabAegina, inde per insulas Rhodum navigarunt omnibus praeter Andrum Parumque et Cythnum,quaepraesidiisMacedonumtenebantur,insocietatemacceptis.
IlKoinondeiNesioti
53
primi Antigonidi, non siamo ancora davanti a una rinascita del Koinon196. È
assaiprobabileche,siccomealmomentononeraancorascoppiatounconflitto
aperto tra Roma e laMacedonia, l’alleanza con le isole potesse inserirsi nella
logica del mantenimento dello status quo precedente al conflitto197. L’anno
successivo i Romani, aiutati dalle truppe di Attalo, attaccarono la guarnigione
macedoneadAndrosedopoaverlasconfittaconsegnaronol’isolaaPergamo198.
Una seconda azionedelle forze romane e pergamene, coadiuvate questa volta
anchedaRodi,fallìinveceneltentativodiriprendereKythnos199.Leoperazioni
belliche si spostarono quindi più a nord, ma la tendenza dei Romani a
consegnareipresidiadAttalodovevanonpocopreoccupareRodi200.IlKoinon
196 Stranamente in questo caso la critica è concorde con questa interpretazione: KÖNIG
1910,41-48einparticolarepp.41-42;FRASER-BEAN1954p.160en.1;BERTHOLD1984p.135e
p.142;ÉTIENNE1990p.101-106,p.117;SHEEDY1996p.433;GABRIELSEN1997pp.56-57,WIEMER
2002p.205.197 Ciò spiegherebbe la mancata menzione di queste alleanze negli accordi di pace:
BERTHOLD1984p.134n.22.Probabilmentenel200andrebberocontestualizzatialcunidecreti
diMinoanell’isoladiAmorgoschesonodatati con ildamiourgos della cittàe con il sacerdoteeponimo di Rodi (IG XII 7, 245 ll. 1-2: ἐπὶ δημιουργο[ῦ] Θευδήμου καὶ ἱερέως | τῆς ῬόδουΘράσ[ω]νος; IGXII7,493b l.1: ... ἱερέω]ςδὲτοῦἩλίουκαὶτῆςῬόδου; IGXII5,38 ll.1-2:ἐπὶδημιουργοῦἈπολλωνίδου, ἱερέως δὲ τῆς Ῥό|δου Κριτοβούλου...), fatto che indica l'influenzarodiasull'isola.Bisognatuttaviasegnalare lapossibilitàchesianodiqualcheannoprecedente.
Infatti prima del 205 alcune iscrizioni di Minoa indicano il controllo samio sulla città con la
formulaὁδῆ|μοςὁΣα[μίω]νὁκατοικῶνἐνΜινώιαι(IGXII7,237ll.37-38;sivedanoanche226,231, 239, 240). Ne consegue che un decreto di prossenia perNikolaos figlio di Aristarchos il
RodiofattodaὁδῆμοςὁἈμουργίωντῶνκατοι|κούντωνΜινώιαν(IGXII7,228ll.9-10)nonpuòche essere stato realizzato poco dopo, con una formula inusuale che ROUGEMONT 1983 ha
giustamentevisto comeuna reazioneall'espulsionedei colonidi Samo. Si vedaancheWIEMER
2002p.275.198 Liv. XXXI 45, 1-8. L'isola, fortemente minata sul piano economico e demografico
(PALAIOKRASSA-KOPITSA2007p.44),resteràpoisottoPergamofinoal133:TIVERIOS1996p.73;
PETROCHILOS2014pp.107-109.199 Liv. XXXI 45, 9: ab Andro Cythnum traiecerunt. ibi dies aliquot oppugnanda urbenequiquamabsumpti,et,quiavixoperaepretiumerat,abscessere.Probabilmenteilfallimentoeradovutoall'operadi fortificazionedel sito iniziatagiànel IV secolo:MAZARAKIS-AINIAN1996pp.
269-270.200 BERTHOLD 1984 p. 135; SHEEDY 1996 p. 433. Sebbene inizialmente Attalo avesse
mostratopoco interesseper l’Egeo(ALLEN1983p.69),èprobabileche lecosesianocambiate
dopol'acquistonel209diEginadagliEtoli(ALLEN1971pp.1-12)eancoradipiùconlaseconda
guerramacedonica.Maallafinedellaguerra,conlaproclamazionedellalibertàpertuttelecittà
greche,PergamoriuscìamantenereilcontrollosolodiEginaeAndros,dovendorinunciareagli
altri presidi, in particolare a quelli in Eubea (SHEEDY 1996 p. 434). È assai probabile che né
AttaloI,nésuofiglioEumene(succedutoalpadrenel197),abbianovolutoconquistarel’Egeo,
tuttaviaècertocheneabbianocompresol’importanzastrategicanelladifesadell’Asia.FilippoV
con la conquista delle Cicladi avevamostrato quando facile potesse essere attaccare l’Asia e
quindi tanto idominidiPergamoquantoquellidiRodi.Unaesigenzadifensivaeraquindialla
basedellesceltecompiutedaAttalo(ALLEN1983p.74),maèpossibileche,aconflittoiniziatoe
con i presidi macedoni che passavano uno alla volta dalla parte di Pergamo, le cose siano
cambiate, e, senza arrivare alle esagerazioni di BERTHOLD 1984 p. 115 e 144 su presunte
PrimoCapitolo
54
nacquequindi,unavoltafinitalaguerraeliberatetutteleCicladidallapresenza
macedone, per la manifesta fragilità del sistema difensivo rodio davanti a
FilippoVeperlanecessitàdiRodidicontrollaremegliolesingoleisoleanchein
risposta a Pergamo e alla sua accresciuta presenza nell'Egeo201. Tuttavia non
bisogna sottovalutare i vantaggi che un'istituzione del genere avrebbe offerto
nel controllo complessivo dell'arcipelago, limitando le influenza esterne che
avevanosegnatolasecondametàdelIIIsecolo.InquestosensoilKoinonoffriva
a Rodi contemporaneamente una base operativa nell'Egeo occidentale,
un'istituzione per condividere le spese di difesa rispettando l'autonomia e la
libertà dei Greci, un organo di controllo politico sulle isole e di sorveglianza
militare contro la pirateria202. Non siamo tuttavia informati sulle vicende dei
decenni successivi. Un decreto dei Nesioti in onore del medico milesio
Apollonios203 può forse dirci qualcosa di più. Étienne204 ha proposto alcune
modificheal testodelle IG chehannocambiato il sensodeldocumento.Alle ll.
15-16, λοιμοῦ] | καινοῦ περιεστηκότος ἐπικινδύνου, egli ha proposto di non
integrare λοιμοῦ e di sostituire ἐπικινδύνου con νῦν κινδύνου, cioè un
equivalentedi'guerra'.Inoltreancheallell.39-40iriferimentiallemalattie,δὲ
π[αθῶν (ἐν)]|δήμων, andrebbero sostituiti con quelli alla guerra, δὲ κ[αὶ
πο]|λέμων. Étienne ha inoltre identificato il sacerdote eponimo di Rodi
Autokrates,utilizzatoperdatareildocumento,conl'Autokratesdelleanforedel
periodo 175-146, ma, poiché il Koinon scompare dopo la terza guerra
macedonica (ca. 168-166), lo studioso francese ha identificato la crisi a cui
allude questo decreto proprio con gli eventi di questa guerra ricordati da
aspirazionitalassocratichediAttalo,èpossibilesostenereconSHEEDY1996p.435en.58checi
si limitasse ad un dominio a macchia di leopardo su punti strategici per controllare le
comunicazioni.201 L'ipotesi suggestivama verosimile è stata proposta da SHEEDY 1996 pp. 435-436. Ciò
spiegherebbeanchelospostamentodella‘capitale’delKoinon,conannessaguarnigioneebase
navale,aTenos, in rispostaallapresenzadiPergamoadAndros (ID.p.447).Androsdel resto
appare nella prima metà del II secolo staccata dal resto delle Cicladi, segno evidente delle
ripercussionieconomicheesocialidovuteaprecisedivisionipolitiche(REGER1992pp.381-382;
1994cp.85).BERTHOLD1984p.142ritieneinvecechelasceltadiTenosalpostodiDelodipenda
daldesideriodinonoffendereiRomani.202 Come ha scrittoWIEMER 2002 p. 141: "Der neugegründete Nesiotenbund verschaffte
RhodoseinInstrument,umseinerPräsenzinderwestlichenÄgäisStabilitätundKontinuitätzu
verleihen".203 Appendice18.204 ÉTIENNE1986pp.45-47.
IlKoinondeiNesioti
55
Livio205.TuttaviaHabicht206,puraccettandolemodifichetestualidiÉtienne,ha
criticato l'identificazione del conflitto con la terza guerra macedonica. Lo
studiosoha infatti accostato ilmedicoApolloniosall'omonimo stephanephoros
eponimodiMiletodel203/2207circaeilrodioAutokratesall'Autokratesfigliodi
Ameinias, ricordato in un'iscrizione di Kamiros del 210 circa208. Per queste
ragioni egli ha proposto di accostare l'iscrizione dei Nesioti agli eventi della
guerracontroAntiocoIII(192-190).Ilκαινοῦ dellal.16sispiegherebbeperché
il conflitto iniziòpocodopo la finedella secondaguerramacedonica, da cui il
plurale delle ll. 39-40: περιστάντων δὲ π[ο]λέμων. L'iscrizione si daterebbe
dunqueal190o189.QuestainterpretazioneèstataignoratadaÉtienne,cheè
rimasto sulleproprieposizioni209,maha avuto il sostegnodiReger210, cheha
argomentato come l'iscrizione potrebbe riferirsi ad una presunta resistenza
nesiotica a Tenos, interessata secondo Livio211 dalla ritirata di Antioco verso
l'Asia,oppureascontriinaltreisole.Eglihainoltrepropostoalcuneintegrazioni
alternativeallell.43-45sostituendo
καὶτεθεράπευταιπο[λλοὺς|ἀσθενοῦνταςἐντεῖχώραιτεῖἡμε]τέραι,περὶ
πλέονος ποιούμενος τὴν [τῶν | νοσούντων σωτηρίαν τοῦ ἰδίου
συμφέροντο]ς
con:
205 Liv.XLIV28,1-2:PerseuspostreditumabEumeneHerophontisspedeiectusAntenoremetCallippum praefectos classis cum quadraginta lembis — adiectae ad hunc numerum quinquepristiserant—Tenedummittit,[2]ut indesparsasperCycladasinsulasnavesMacedoniamcumfrumentopetentestutarentur.Maattenzioneacomeprosegueil testodiLivio,chevacontrolatesidiÉtiennediunagravecrisieconflitto: [3]Cassandreaedeductaenaves inportusprimum,qui subAthomonte sunt, inde Tenedumplacidomari cum traiecissent, stantis in portuRhodiasapertas naves Eudamumque, praefectum earum, inviolatos atque etiam benigne appellatosdimiserunt.206 HABICHT1989pp.273-277.207 MiletI.3,124l.36.208 ASAA27-29,1952,194nr.41l.6.209 ÉTIENNE1990pp.120-123.210 REGER1992pp.379-381.211 Liv. XXXVI 21, 1: Antiochus sub adventum consulis a Chalcide profectus Tenum primotenuit,indeEphesumtransmisit.PerlanecessariacorrezioneinTenumdiTenedum(MSS)sivedaBRISCOE1981p.251.Nonc'èinvecemenzionediTenosinApp.Syr.20.
PrimoCapitolo
56
καὶ τεθεράπευται πο[λλοὺς τραυματίας | ἀσθενοῦντας ἐν τεῖ χώραι τεῖ
ἡμε]τέραι,περὶπλέονοςποιούμενοςτὴν [τῶν |τραυματίωνσωτηρίαντοῦ
ἰδίουσυμφέροντο]ς
utilizzandocosìun'espressionepiùvicinaaduncontestodiguerra.Questa
interpretazione è stata in seguito appoggiata da Sheedy212, ma contestata da
Wiemer213, che ritorna alla soluzione di Habicht. Tuttavia esistono alcuni
problemitestualinellesoluzionipropostedaÉtienne,notatiasuotempogiàda
Pleket214,comeadesempiolapresenzaallell.15-16didueavverbiνῦν.Questo
ha spinto Stimolo a riconsiderare il documento evidenziando come nessuno
degli editori che per primi lessero l'iscrizione avessero notato difficoltà nella
letturadiἐπικινδύνου,nénell'attaccoΔΗallal.40(sostituitodaÉtienneconΛΕ
senza alcuna apparente ragione, se non quella di difendere la sua
interpretazione del documento215). Del restomentre i riferimenti ai malati si
ritrovanoconsicurezzanellostessodecretodiTenosperbenduevolteallell.9-
10,ἀρρώσ]|τωντεπλεόνωνπαραγενομένων εἰς τὴνἡμ[ετέρανπόλιν, e alle ll.
12-13, πολλούς τε] | σώισαντος ἐγ μεγάλων ἀρρωστιῶν, il riferimento alla
guerra, oltre a non essere sicuro, liquiderebbe un evento importante come
l'attaccodelreAntiocoaiNesioticonappenaunνῦνκινδύνου.Lasoluzionedi
Stimolo di ritornare all'interpretazione originale del documento mi sembra
indubbiamentepiùconservativaerispettosadeltesto,perquantodeludentesul
pianostoricoperchéimplicaaccettareunadatazionegenericadell'iscrizione,da
collocareaiprimiquindiciannidelIIsecolo216.
NonsappiamoaltrosullastoriadelKoinoninquestoperiodoedèquindi
impossibile dire con sicurezza quando finisca la sua esperienza. Si può
comunque ritenere probabile che, avendo Rodi perso l'influenza sulle Cicladi
212 SHEEDY1996pp.438n.75.213 WIEMER2002pp.242-243.214 SEGXXXVI765.215 Del resto un intervento così pesante nel testo non è neanche necessario se, come
proponeStimolo,siintegrasseallell.39-40δ'ἐπ[ι]|δήμων,omeglioancoraδ'ἐπ[ι]|δημ<ι>ῶν.216 AncheBURASELIS2015p.364pensaadunaepidemia.
IlKoinondeiNesioti
57
poco dopo il 168, con questa data si possa considerare conclusa anche la
vicenda'federale'deiNesioti217.
217 Benché la proposta di ÉTIENNE 1990 p. 105 (seguito da BADOUD 2014 p. 124) che "la
domination rhodienne cesse en effet dans les îles en 168-166 av. J.-C." si fondi solo sulla
congetturacheRomanonavrebbepermessoaRodidicontinuareconlasuaegemonia(p.124),
misembralapiùverosimile.FRASER-BEAN1954pp.171-172(seguitidaBERTHOLD1984pp.221-
222)ritengonoche ilKoinonpotrebbeesserescomparsopersuastessa iniziativapocotempo
dopoil167.KÖNIG1910pp.46-48ritienecheilKoinonsopravvivaancheoltreil168,maisuoi
argomentinonsembranoconvincenti(ÉTIENNE1990pp.123-124connn.83-85).
IlKoinondeiNesioti
59
Secondocapitolo.
IlKoinondeiNesioticomeistituzionefederale.
2.1.–Introduzionealcapitolo.
Questocapitoloèdedicatoall'analisiistituzionaledelKoinon.Siprocederà
ad un inquadramento del fenomeno nesiotico all'interno dell'esperienza
federale greca di età ellenistica attraverso l'esame della sua organizzazione,
delle sue sfere di competenza e degli atti dei suoi magistrati. L'indagine si
avvarrà di una prospettiva comparativa, al fine di mettere in evidenza sia le
differenze esistenti tra le varie federazioni, sia gli aspetti di somiglianza.
L'obiettivoèquellodiintegrareapienotitoloilKoinonall'internodiuncatalogo
delle esperienze federali greche e di mostrarne gli aspetti di (dis)continuità
lungotuttol'arcodellasuastoria,perspiegarnelacapacitàdisopravvivenza.In
questosensosimostreràcomel'arcipelagosisviluppiinuna‘regionepolitica’1
duranteilprimoellenismo.
Tuttavia, prima di iniziare con la nostra analisi, sarà bene introdurre
alcuni concetti preliminari e fondamentali per evitare successive ambiguità o
malintesisiaconoscitivi,siaterminologici.
Inquestostudiosiutilizzeràilterminemodernodi‘federazione’applicato
al passato ellenistico. Infatti federazione resta ad oggi, seppur nel suo valore
convenzionale e non strettamente giuridico, la parolamigliore per esprimere
l'idea di un insieme di comunità relativamente autonome, che si aggregano
dandoorigineadunacomunepoliteia2. Inpassatounapartesignificativadella
storiografia otto e novecentesca che si è occupata del federalismo greco ha
rifiutato l'utilizzo di un termine univoco e si è prodigata in un complesso e
talvolta raffinato sistema di classificazione e catalogazione delle esperienze
1 LaterminologiaèutilizzatadaVLASSOPOULOS2011pp.13-16perindicarel’unificazione
politicaalivelloregionaleriscontrabileinvarieareedelmondogreconell’etàellenistica.2 HANSEN 1993 pp. 7-9; DAVIES 1994 pp. 70-71 e 78; HANSEN 1998 pp. 75-83; CARLSSON
2010pp.70-71;LASAGNI2011pp.77-79epp.164-167;BEARZOT2013pp.35-41;MACKIL2014p.
272;BECK–FUNKE2015bp.14.
SecondoCapitolo
60
federali greche in senso sia sincronico distinguendo tra confederazioni,
federazioni e stati federali, sia diacronico individuando le categorie di stati
cantonalietribalidaunlatoestatifederaliveriepropridall'altro.Oggiqueste
distinzioni vengono interpretate sempre più come un'influenza delle scienze
politiche dell'epoca sulle lenti interpretative degli storici. A queste categorie
viene negata una funzione euristica e pertanto esse solitamente non vengono
oggi più accettate dal punto di vista gnoseologico, ma solo discorsivo e
convenzionale3.Diconseguenzalastoriografiaètornataadutilizzareiltermine
'federazione', il cui impiego scatena tuttavia non pochi dubbi. La discussione
gira attorno all'impossibilità di utilizzare, nelle lingue moderne, un termine
grecoperindicarelafederazione,adifferenzadiquantoavvenutoconpolis4.La
terminologia greca al riguardo appare infatti vaga, per nulla precisa e,
nonostante gli sforzi fatti dalla storiografia contemporanea per estrapolare il
piùpossibiledaisingolipassaggideipensatoridell'epoca,dobbiamoammettere
che questa vaghezza è dovuta alla mancanza di una teorizzazione antica
dell'istituzione federale5. Per indicare gli stati federali si usavano spesso più
termini, ovvero koinon, ethnos e sympoliteia. Il termine koinon designa ogni
sorta di comunità, associazione, gruppo, unione, alleanza o federazione di più
soggettievieneutilizzatoinmoltissimiambitidellavitapoliticaesocialegreca;
ethnosèutilizzatoperindicareunpopolo,unastirpe,unatribù,una'nazione'o
uno stato chenon rientri nella categoriapolis; sympoliteia infine è attestato a
partire dall'età ellenistica e denota gli stati federali nel loro aspetto di
condivisionedeidirittidicittadinanza.L’usodiquesteparolecomesinonimiè
quindiproblematicoperchénessunodiquestiterminiindicainmodoesclusivo
la comunità di uno stato federale6, obbligandoci dunque all'uso delmoderno,
3 CABANES1976pp.391-407;STANTON1982pp.183-190;CABANES1989pp.63-82;SORDI
1994p.3;BECK1997pp.18-19,22-26e165-167;BEARZOT2013pp.43-46.Tuttavianonsipuò
negarechelamaggioranzadeglistatifederalinascaesisviluppiinrealtàquasideltuttoprivedi
centriurbaniedoveilmodellodellapolisnonerariuscitoaprevalere.4 Questaimpossibilitàhaspintopersinoachiedersisesialecitoparlaredifederazioninel
mondogreco:WALBANK1985pp.20-37.5 SWOBODA1914pp.3-4;LARSEN1968pp.XI-XIV;WALBANK1970p.14;SORDI1994p.4;
BEARZOT1994pp.161-180;BECK1997pp.13-18;CAMASSA2003p.169;LASAGNI2011pp.81-82e
n.27;pp.94e100.6 LARSEN1968pp.XIV-XVe4-10;GIOVANNINI1971pp.16-24;WALBANK1985pp.33-34;
SORDI1994p.4;SCHMITT1994pp.35-44;RHODES1995pp.100-102;BECK1997pp.11-12e165-
IlKoinondeiNesioti
61
quantoconvenzionaleeimpreciso,'federazione'.Approfondendoancoraquesto
complesso panorama linguistico, emerge come i Greci avessero ben chiara la
distinzione netta, all'interno delle organizzazioni sovrapoleiche, tra la
federazione e l'alleanza, e dunque tra il koinon/ethnos/sympoliteia e la
symmachia7. Questa differenziazione poggiava su due aspetti: da un lato il
diverso grado di centralizzazione, dall'altro la condivisione dei diritti di
cittadinanza. Ma mentre sul primo aspetto appare tutto sommato sfumata la
distinzione tra le alleanze quasi permanenti a carattere egemonico e le
federazioni più rispettose dell'autonomia politica degli stati membri8, sulla
comune politeia invece la differenziazione tra federazioni e alleanze resta
nettissima. A differenza delle alleanze, infatti, la sympoliteia delle federazioni
garantiva la coesistenza dei diritti di cittadinanza federale con un diritto di
cittadinanza particolare e locale (relativa alla polis, al villaggio o alla tribù)9.
Sullemodalità con cui venissero garantiti e potessero essere esercitati questi
dirittidaivaricittadiniesisteunampiodibattito,maèprobabilechenonsiano
possibili generalizzazioni che valgano per ogni federazione10. All'atto pratico,
possiamogenericamenteaffermarechelafederazionegarantivaall'internodei
propri confini l'estensione di diritti quali l'epigamia e l'enktesis e quindi
l'eliminazione delle restrizioni matrimoniali, commerciali e di quelle sul
166;RZEPKA2002pp.225-248;2006pp.5-28;FUNKE2007pp.194-200;LASAGNI2009-2010pp.
219-270e2011pp.81-91e201;BEARZOT2013pp.35-41;MACKIL2014p.272;BECK–FUNKE
2015b p. 14. Da notare tuttavia che koinon è il termine preferito nei documenti epigraficiufficialidellefederazioni.7 SORDI1994p.3;BURASELIS2003pp.39-50;LASAGNI2011pp.107-109.8 Sebbeneancheinquestocasounadistinzionepermanga:LARSEN1968pp.XVII-XVIIIe
XXI-XXII;CARLSSON2010p.106;LASAGNI2011p.101.9 Ebenchéil terminesiatardo,ciòcheindicaesistevainGreciagià inetàarcaica.SORDI
1994p.4;1997p.87;BECK1997pp.9-29e174-187;RZEPKA2002pp.240-244;PASCUAL2007
pp.171-177;CARLSSON2010p.102;LANDUCCI2010p.32;LASAGNI2011pp.107-109ep.129;
BEARZOT2013pp.36-41ep.87.PerilsignificatodisympoliteiacomeunioneosinecismodipiùpoleissivedanoREGER2004pp.144-180;PASCUAL2007pp.178-182;WALSER2009pp.135-155.10 Duesonoimodellibaseestremi,checonsentonotuttaviavarigradidiintermediazione:
un modello autonomista fondato sull'esistenza dei soli diritti delle singole comunità che
potevano valere anche per i cittadini degli altri stati membri della federazione in caso di
trasferimento in una nuova comunità (spesso con limitazioni); un modello accentratore che
vedel'esistenzadiunacittadinanzacomunechegarantival’effettivitàdeidirittipoliticieprivati
federali, interpretandosi contestualmente il diritto cittadino degli stati membri di una
federazione inmaniera simile a quello dei demi di una polis. LARSEN 1968 pp. XVIII-XX; BECK
1997pp.176-179;LASAGNI2011pp.234-235;BEARZOT2013pp.39-40;FUNKE2015pp.102-103;
RIZAKIS2015p.122.
SecondoCapitolo
62
possessodellaterrapertutti icittadinideglistatimembri;alcontrarioidiritti
politici potevano essere esercitati solo in una comunità politica, solitamente
quellad'origineo,attraversounattogiuridico/amministrativo,nellacittàincui
uncittadinodiun’altracomunitàdellafederazionedesideravatrasferirsi11.
IlKoinondeiNesiotiapparedaquestopuntodivistaatuttiglieffetticome
unafederazionechedisponediunacittadinanzacomune12.Questaaffermazione
èsuffragatadaunaseriedi fonti incui le istituzioni federaliappaionoelargire
dirittidicittadinanzaavaribenefattori13.NeldecretoperSostratosadesempio
siafferma14:
δ[εδό]σθα[ιδὲ]|αὐτῶιπολιτείανἐνπάσαιςταῖςν[ήσοιςὅσαι]|μετέχουσιν
τοῦ συνεδρίου αὐτῶι [καὶ ἐκγόνοις] | καὶ ἀτέλειαν ἁπάντων ὧν ἂν
εἰσάγω[σιν καὶ ἐξά]|γωσιν καὶ προεδρίαν ἐμ πᾶσι τοῖς ἀγῶσιν καὶ
πρό|σοδονπρὸςβουλὴνκαὶδῆμονεἰάντουδέωνται|πρώτοιςμετὰτὰἱερά.
QuiilKoinondisponeperSostratos15eperisuoidiscendentil'estensione
diunaseriedidirittifederalicomeappuntolacittadinanza,l'esenzionefiscalee
persinol'accessoall’assembleaealconsigliodellecomunitàdeglistatimembri;
sappiamochenonsiaccennaaquellefederalisiaperchésiparladell'assemblea,
sia perché il consiglio è detto boulé e non synedrion16. Identici formulari si
ritrovano in altri decreti17. Altri documenti ancoramostrano una concessione
minore, limitata solo ad alcuni dirittimanon alla cittadinanza, comenel caso
perHypatodoroseKaphisodoros18:
11 LARSEN1968pp.XVIII-XX;BECK1997pp.179-181;LANDUCCI2010p.34;LASAGNI2011p.
232;BEARZOT2013pp.38-39.12 Per questa ragione non può essere condiviso il giudizio di RZEPKA 2002 p. 235 che
ritiene il Koinon dei Nesioti "a highly centralised symmachy". Non si capisce perché CORSARO
2008p.269ritengacheilKoinon“nonavevaunacittadinanzafederale:solociascunadellecittà
che ne facevano parte poteva concedere la politeia, come del resto solo a livello cittadinopotevanoessereconcesselaproxenia,l’asyliael’esenzionedaitributi”.13 RHODES - LEWIS 1997 p. 298; BEARZOT 2013 p. 38; PETROCHILOS 2014 p. 101; BURASELIS
2015p.361.BILLOWS1990p.222n.34ritienechelostessovalesseancheperl’etàantigonide.14 Appendice3ll.17-23.15 Sostratos era un architetto, φίλος di Tolomeo II, che svolse una significativa attività
diplomaticainfavorediAteneedelKoinondeiNesioti:SONNABEND1996pp.237-243e251-253.16 CONSTANTAKOPOULOU2012p.57.Infrapp.70-74.17 Appendice11Bll.3-9;14ll.11-15.18 Appendice8ll.11-17.
IlKoinondeiNesioti
63
εἶναι αὐτοὺς προξένους καὶ εὐεργέ|τας ἐν π[ά]σαις ταῖς νήσοις ὅσαι
μετέχου|σι τοῦ συνεδρίου· δεδόσθαι δὲ αὐτοῖς κα[ὶ] | προεδρίαν ἐμ πᾶσι
τοῖςἀγῶσικαὶπρόσο|δονπρὸςτὴμβουλὴνκαὶτὸνδῆμονεἰάν|τουδέωνται
πρώτοιςμετὰτὰἱερά·καὶἀσυ|λίανἐμπολέμωικαὶἐνεἰρήνει.
HypatodoroseKaphisodorosvengononominatiinfattiprossenifederalie,
oltre all'accesso alle istituzioni cittadine e alle competizioni, viene garantita a
lorounicamentel'immunitàinpaceeinguerra19.
Da queste fonti appare chiaro ed evidente il carattere federale
dell'istituzione20, che non può dunque essere scambiata per una symmachia,
nemmenoperquellepiùaccentratrici.IlKoinonnoneradunqueun'alleanza,ma
unafederazione.Questosignificachevienedeltuttoacaderelapossibilitàche
Diodoro21, parlando della traversata di Dioskourides per l'Egeo e parlando
dell'alleanza delle isole con Antigono, si stesse riferendo alla nascita del
Koinon22. In passato il problema, se non del tutto ignorato, era stato risolto
affermandocheDiodorononfosseingradodidistingueretraleduetipologiedi
istituzioni sovrapoleiche23. In realtà Diodoro non era eccezione alla regola e
conosceva quindi benissimo la distinzione fondamentale tra alleanze e
federazioni, tantodautilizzarepiùvolte il terminekoinonnei libriXVIII-XX in
riferimento agli Etoli e ai Beoti24. Inoltre un caso parallelo interessante di
incomprensione terminologica si ha con il caso della federazione delle città
pontiche di età romana (τὸ κοινὸν τῆς Πενταπόλεως), di cui alcuni studiosi
hanno voluto erroneamente ricercare la genesi nel passo di Diodoro25 sulla
symmachiadiCallatiealtrecittàcontroLisimaco,stretta,ancheinquestocaso,
19 AltridocumentisimilisonoAppendice5ll.17-22;12ll.1-9;17ll.18-21.20 SCHWAHN1936col.76;MERKER1970pp.156-157;CONSTANTAKOPOULOU2012p.57.Non
mi sembra condivisibile la distinzione fatta da FRASER - BEAN 1954 p. 170 tra una fase
antigonide-tolemaicadoveidirittisonosoloquellidellepoleisequellarodiadoveidirittisono
solofederali.Inentrambiiperiodièl'istituzionefederaleaconcedereidirittidicittadinanzae/o
diprossenianelrispettodell'autonomiacittadina,comevedremoanchesottoaltriaspetti.21 Diod.XIX62,9.22 Suprapp.17-19.23 GUGGENMOS1929p.30.24 Diod.XIX66,2;77,4;XX99,3.25 Diod.XIX73,1-5.
SecondoCapitolo
64
durante la terza guerra dei successori26. Ma se un'incomprensione sul
significato e sull'essenza dello stato federale può essere spiegabile ad inizio
Novecento,rimaneinvecedaspiegarecomemainessunoneidecennisuccessivi
si sia accortodell'errore applicato aiNesioti, comed'altronde ci si era accorti
dell'abbaglio in riferimento alla pentapoli pontica. Probabilmente la ragione
risiede soprattutto nel fatto che nessuno si è più occupato di un'analisi
complessiva dell'esperienza nesiotica dopo König27. Tutti coloro che hanno
trattatolaquestionesuccessivamentelohannofattosempreinmodosfuggente,
discutendoilcasodeiNesiotiall'internodistudicheavevanocomecentroaltri
interessi,perquantocorrelati,oaffrontandone la storiasoloparzialmente.Gli
unicicheavrebberopotutonotareesegnalarequestasvistainannipiùrecenti
sarebberopotutiessereBuraselisoBillows.Ilprimotuttaviaavevanecessitàdi
difendere la teoria tradizionale per salvare la sua datazione del decreto dei
Demetrieiaal30728.Ilsecondo,vistol'impegnoprofusonellasuamonumentale
tesisuAntigonodi800pagine,haliquidatoilproblema,dicuicomunquesiera
accorto,affermandochequisymmachia "is tobeunderstood literally,andthat
theIslandLeaguehadatreatyofalliancewithAntigonos"29.Insommanientepiù
diunatautologiachetradisceladebolezzadellastrutturainterpretativastessa.
Secondo Billows, dunque, Diodoro ci informerebbe dell'alleanza siglata dal
neonatoKoinondeiNesioticonAntigono,senzaritenerenecessarioaffermarne
la coincidente fondazione.È chiaro che tutto ciòè ipotizzabile solodandoper
scontato che la teoria tradizionale sia vera, ovvero che il Koinon sia stato
fondatonel314/313enon,comedanoisostenuto,nel30730.
Spazzata via anche l'ultima riserva sul carattere federale del Koinon dei
Nesioti, possiamo finalmente procedere oltre articolando il capitolo nelmodo
seguente. Ad un’analisi dell'organizzazione interna, focalizzata in particolare
sullo studio degli organismi rappresentativi e delle magistrature, seguirà un
26 SullaquestioneLANDUCCI1992pp.113-114.27 Suprap.4.28 Suprap.32en.77.29 BILLOWS1990p.465.30 Suprapp.29-34.
IlKoinondeiNesioti
65
sottocapitolo dedicato alla gestione della giustizia e si chiuderà quindi con
un'analisicomplessivadelsignificatodell'istituzione.
2.2.–Organizzazioneinterna.
Esistevaunagrandevariabilitànellestruttureorganizzativeadottatedalle
singole federazioni greche, le quali tendevano anche amodificare più omeno
radicalmente sé stesse nel corso dei secoli. Innanzitutto bisogna evidenziare
che,esattamentecomeperlapolis,nonsipuòparlarediunregimepropriodella
'federazione tipo'. Accanto a federazioni a carattere oligarchico e
rappresentativo,neesistevanoaltreconorganismidemocratici improntatialla
partecipazione diretta dei cittadini, ma anche altre soggette a sistemi
monarchici e persino tirannici. Infine spesso, soprattutto in età ellenistica,
assistiamo alla convivenza di diverse forme politico-organizzative all'interno
dellastessafederazione31.
Unelementoimportantedacuispessodipendeval'organizzazioneinterna
di una federazione erano le particolari e specifiche modalità insediative sue
dellecomunità,cherendevanodifattoimpossibilel'affermazionediunmodello
unico e paradigmatico per tutte le federazioni. La diffusione di un modello
organizzativofondatosudistretti(mere,cioè"parti",otele, terminecheallude
all'aspettofiscale),perquantoriscontrabileinvariefederazioni(comeArcadia,
Acaia e Tessaglia)32, non è tuttavia un tratto diffuso in tutte e non si ritrova
infattiinFocide,LocrideeCalcidica,mentresenediscuteancoraperl’Acarnania
eperl'Etolia33.L'organizzazioneinternaalKoinondeiNesiotièstataanch'essa
pertantoinfluenzatasiadallesuecaratteristichegeografiche,ovverodall'essere
31 BECK1997pp.166-167;BECK–FUNKE2015bpp.14-15.32 Tanto da spingere CORSTEN 1999 pp. 186-187 a ritenerlo un tratto costitutivo e
caratteristicodell'esperienza federale.Lasua interpretazioneèstatacriticatadaBECK2003p.
185.33 Sembrainfatticheladivisioneindistrettisiapresenteneglistatifederalicaratterizzati
da un'articolazione insediativa complessa, che richiedeva pertanto strumenti atti a garantire
unacorrettarappresentanzaproporzionaleinternaall'organizzazione.Ilcasopiùcaratteristico
èladivisionein11distrettidellaBeoziatra447e386.L'organizzazionein7distrettisuccessiva
perònonnascondevailprevalerediTebe.Manonsipuòtuttaviageneralizzare.GRAINGER1999
pp.180-181;BEARZOT2013pp.48-50;FUNKE2015pp.95-96.
SecondoCapitolo
66
una federazionedi isolevicine,connesseeallostesso tempodistinte,siadalle
sue radicate tradizioni storico-politiche fondate sull'autonomia delle singole
poleis.
Prima di analizzare nel dettaglio l'organizzazione della federazione, un
altroproblemadaporrenelcasodiun'istituzionecomequelladeiNesioti,lacui
storia si dipana, pur tra alti e bassi, lungo centocinquant'anni circa, è quello
della(dis)continuità.Laquestioneapparequantomaisignificativavistalanetta
concentrazione delle nostre fonti sul Koinon nel periodo tolemaico, fonti che
divengono più rare nelle fasi rodie e si limitano ad un solo documento nel
periodo antigonide. I principali cambiamenti di struttura, come è facile
ipotizzareecomevedremo,emergonodopoillungosilenziodellasecondametà
delIIIsecolo,quandoilKoinonriemergesottolarinnovataegemoniarodia.Ma
comecommentare ilpassaggio, apparentemente senza interruzioni, tra la fase
antigonide equella tolemaica?E ancora, lamaggioredisponibilitàdi fonti per
l’epoca lagide indica forse già di per se stessa una discontinuità? Appare
evidente che lamaggior parte delle iscrizioni delKoinon sono andateperse e
chedunqueancheper la faseantigonide,durata circa19annidal307al288,
dovessero essere stati prodotti altri documenti, come ad esempio l'atto di
fondazione.Malostessodiscorsovaleancheperilperiodosuccessivoequindii
terminidellasproporzionenelladocumentazionegiuntacirestanounproblema
che necessita di una risposta. Non possiamo credere alla possibilità di una
damnatio memoriae ai danni degli Antigonidi e quindi della sistematica
distruzionedeidocumentiemonumentia lororiferiti,perchélaprimavittima
sarebbe stato proprio il decreto sui Demetrieia, che si trovava nell'agora di
Delo34.Dobbiamoquindiconcludereche,sebbeneunacertacontinuitàdialcune
istituzionitraidueperiodinonsipossaescludere,ladifferentedocumentazione
sopravvissuta indichi un cambiamento di significato e di importanza
dell'istituzionetrailperiodoantigonideequellotolemaico35.SottoiLagidiein
34 BURASELIS 1982 p. 84. La damnatio memoriae è stata invece notata per il Koinon deiNesiotiadesempioaidannideiTolomeidopolaguerracremonidea(Appendice19,21,22e23):
SAVALLI-LESTRADE2009p.141.35 Sebbene sia possibile che il divario nella documentazione tra periodo antigonide e
tolemaico sia dovuto ai differenti canali di comunicazione scelti, che sarebbero più orali e
IlKoinondeiNesioti
67
particolaresottoTolomeoIIilKoinonpotéesprimeremaggiormenteilproprio
ruolodicinghiadicomunicazioneeraccordotralamonarchiaelesingoleisole,
tantodaprodurreunaragguardevoleconcentrazionediiscrizioni.
Per poter però evidenziare i principali cambiamenti avvenuti nel corso
della storia istituzionale del Koinon dobbiamo a questo punto analizzare le
strutturenellequali siesplicava lavitapoliticadella federazione,e cioè i suoi
organismirappresentatividaunlatoelesuemagistraturedall'altro.
2.2.1.-Organismirappresentativi.
Moltospessolefederazionigrecheeranodotatediun'assemblea,chiamata
ekklesia, koine ekklesia o anche synodos36, e di un consiglio, detto boulè o
synedrion. L'assemblea si teneva solitamente nella ‘capitale’ o comunque nel
cuore istituzionale della federazione, spessoun santuario, a intervalli regolari
più omeno frequenti,ma poteva anche esse tenuta a rotazione in più luoghi.
Essapotevaaverecarattereprimario(esserecioècostituitadatuttiicittadinidi
tuttiglistatimembri)orappresentativo(esserecioècompostadadelegatidei
vari stati membri). Nel primo caso erano avvantaggiati enormemente gli
abitantidella ‘capitale’, chepotevanocondizionare ledecisionipolitiche con il
pesodellaloromaggioranza37,nelsecondoinvecesitendevaatenerpresentela
popolosità di tutti gli stati membri o dei distretti nel sistema di
rappresentanza38. Un caso tipico di assemblea a carattere rappresentativo è
costituitodaquelladegliAcheinelIVsecoloodopolariformadel217,quando
all'assemblea partecipavano unicamente i membri del consiglio39. Ma
informalinelprimoepiùstandardizzatiedicancellerianelsecondo:BENCIVENNI2010p.153n.
14.36 Quest'ultimonomeeraquelloutilizzatoadesempiodaEtolieAchei:BEARZOT2013pp.
57-58;RIZAKIS2015pp.124-125.37 Acausadelledistanzetrailcentrodellafederazione,dovesisvolgevanoleriunioni,ei
vari statimembri, le assemblee democratiche erano dominate dal popolo della capitale: BECK
1997pp.204-205;BECK–FUNKE2015bp.15.38 È noto infatti che si tenevano registri dei cittadini anche fuori Atene: FEYEL 2009 pp.
363-370.39 LARSEN1968pp.165-188;RIZAKIS2015pp.124-125.IlpassaggiooperatodagliAcheinel
217 da forme primarie a forme rappresentive non costituisce un caso isolato perché in età
SecondoCapitolo
68
l'assembleapotevaanchemancaredeltuttocomenelcasodeiBeotinelperiodo
447-386oappuntoinquellodeiNesioti.Lamancanzadiun'assembleaprimaria
non deve tuttavia essere letta come inesistenza dal punto di vista politico e
federale40, come sostenuto da Rzepka41 contro Larsen42, che invece insisteva
sull'importanzadegliorganismirappresentativi.
Occorrespiegarel'assenzadiun'assembleadeiNesioti.Infattinonostante
il nome possa trarre in inganno, la synodos ricordata nel decreto sui
Demetrieia43 non era un'assemblea,ma un proto-consiglio, come vedremo tra
poco. Inoltreappareprivadi fondamento l'ipotesidiDemoulin44chescorse in
un'iscrizione di Tenos (e non del Koinon) del II secolo45 un tale organismo.
Tutte le iscrizioni riferibili al Koinon affermano invece solo l'esistenza del
consiglio46. L’assenzadell’assembleapuòesseredunque spiegata sullabasedi
duemotivazioni,unadicaratterepoliticoeunapratico-organizzativa.Riguardo
alprimoaspettoilKoinonmostraquelproblematicorapportotrafederazionee
statimembricheBeckhadefinitocome"verticaldiversionofpower"47,cioè il
problematico passaggio di poteri dal basso verso l’alto, dalla polis alla
federazione.Non si tratta di uno scontro tra federalisti e autonomisti, quanto
piuttostodiuna concretaorganizzazionee suddivisionedeipoteriper evitare
cheunostatomembroprevalgasuglialtri48.IlKoinoninsostanza,vistalalunga
tradizionedipoleisindipendentidallaqualeèsorto,simostramoltorispettoso
delprincipiodirappresentanza49.Inoltre,nonavendoinséuncentroingrado
di prevalere sugli altri e capace di imporre che un'assemblea primaria si
ellenisticasiassisteallastessatrasformazioneanchetraiFocidesi.Questosignificasolochesi
decisediprivilegiareilprincipiodirappresentanza.40 LASAGNI2009-2010pp.234-240.41 RZEPKA2002pp.225-238.42 LARSEN1968pp.XXI-XXXIII.43 Appendice1l.6.44 DEMOULIN1903p.251.45 IGXII5,870.46 KÖNIG1910pp.72-73;MERKER1970p.157.47 BECK2001p.37048 Ilrischiocheunacomunitàprevalessesullealtresfruttandolavicinanzaallasededove
si sarebbe dovuta tenere l’assemblea federale era presente anche in quelle federazioni dove
eranoprevistivarisistemiperlimitarequestoproblema(comeadesempiofarruotarelasede
dell’assemblea)cometragliEtoli:FUNKE2015pp.110-111.49 Latradizionepoleicanonèmaiunbuonsubstratodautilizzarecomefondamentoper
un'esperienzafederale:BURASELIS2013p.181.
IlKoinondeiNesioti
69
svolgesse nel suo territorio, non era neanche possibile una forzatura dei
rapporti di potere esistenti ed una soluzione accentratrice come, ad esempio,
quellacheattuòTebeneiconfrontideiBeotidopolarifondazionedelkoinonnel
37950.Del resto si capisce comesolouna soluzione rispettosadelprincipiodi
rappresentanza fosse possibile nel contesto insulare, se ancora nel decreto di
Nikouriasifariferimentoalristabilimentodelle‘leggideipadri’51,chiarosegno,
secondo una seguita interpretazione di Beck52, di una tensione esistente tra
spinte centrifughe e autonomiste contro quelle più federaliste che
privilegiavanoleleggicomuni53.
Il secondo ordine di problemi attiene invece all'aspetto pratico-
organizzativoesiesplicasemplicementenell'impossibilitàditrasferirel'intero
corpo civico di ogni stato membro nella ‘capitale’, ma anche nell'oggettiva
difficoltà di trasportarne una parte significativa. Prima di tutto l'impatto
dell'aleatorietàclimaticasullanavigazioneavrebbeobbligatoadunamaggiore
flessibilità nella tempistica delle sedute, rendendole di fatto non regolabili in
anticipo.Periltrasportosarebbestatapoinecessarialadistrazionedinaviglio
dalleconsueteattività,azionecheavrebbecomportatodeicostidicuisisarebbe
dovutofarcaricoilKoinon.Altricostisarebberostatiinoltrerappresentatidalla
diaria, da attribuire a chiunque si fosse sottoposto adun tale esodo.Aqueste
spese andrebbero poi sommati gli immancabili problemi di sicurezza che
sarebbero potuti sorgere per la temporanea assenza dalle varie isole di una
parte importante del corpo civico maschile e adulto54. Questi svantaggi
sarebberoquindistatievitatiscegliendodiaffidarsialprincipiorappresentativo
e quindi ad un consiglio di delegati. Ciò renderebbe il caso dei Nesioti un
esempio di quella crescente professionalizzazione della vita politica di età
50 Inquelcasoc'èpersinochisostienesitrattiquasidiunsinecismocheporterebbeTebe
neiconfrontideglialtriBeotisullostessopianodiAteneversoidemidell'Attica:SORDI2005pp.
3-15;BECK-GANTER2015p.137.51 Appendice2l.15:[κ]αὶτὴμπάτριομπολιτείαμπᾶσιγκαταστήσα[ς].52 BECK2001pp.355-375.53 BEARZOT1994pp.175e180;LASAGNI2011pp.191-192;BEARZOT2013pp.19-22epp.
74-80.SipensiperuncasoparalleloaldiscorsodiCligenediAcanto, città chenel382chiese
aiutoaSpartacontroleaspirazioniegemonicheefederalistediOlinto(Xen.Hell.V2,12-19).54 In questo caso si tratta comunque di aggravante ad un’insicurezza costante.
L’aggravantenascerebbedalledifficoltàtecnichediuneventualerapidorientro.
SecondoCapitolo
70
ellenistica,chehaportatoinalcunicasiadunascomparsaoriduzionedelpeso
politico dell'assemblea popolare, sebbene non ovunque e non nelle stesse
modalità55.
Veniamo dunque a parlare del secondo organismo rappresentantivo
utilizzato dalle federazioni greche, e cioè proprio il consiglio. Il consiglio
federalereclutavaisuoimembrisullabasediunprincipiodirappresentanzae
svolgeva anche il ruolo dell'assemblea nel caso in cui questa fosse assente o
svolgesse un ruolo minore56. Ma anche dove l'assemblea aveva un carattere
primarioleprincipaliquestioniorganizzativericadevanocomunquenellemani
del consiglio, vista la rarità e sporadicità delle riunioni assembleari nella
maggioranzadelle federazioni57.Lapresenzadiunconsigliorappresentativoe
proporzionale è inoltre uno degli elementi chiave per poter parlare di
federalismo58.
Riguardo aiNesioti iniziamo con il proto-consiglio citato nel decreto sui
Demetrieia, detto synodos. Certamente il fatto di trovarsi in una fase iniziale
della vita del Koinon ne condiziona le caratteristiche, che appaiono ancora
embrionali. Infattiadifferenzadelsynedriondietàtolemaicaessoaveva luogo
solo durante le feste in onore dei re e non appare ancora come un organo
amministrativoinpienaregola,quantopiuttostocomeunariunionedidelegati
abbastanza informale59.Alla finedeldecreto suiDemetrieia non si cita inoltre
nessun funzionario specifico per la pubblicazione del decreto, al contrario di
quanto avviene in epoca successiva60. Questi dettagli combinati insieme
restituiscono l’immagine di una federazione all’inizio del suo percorso di
formazione, in cui i culti comuni hanno costituito le fondamenta iniziali61.
Tuttavia è bene segnalare che il proto-consiglio appare già in grado di
55 STARR1991p.360;LASAGNI2011p.72.56 BECK1997pp.169-170.57 LARSEN1968pp.XXII-XXIII;BECK1997pp.168-169.Del resto la crescitadipoteredel
consiglio rappresentativo avveniva a scapito dell’assemblea anche dove questa ricopriva un
ruolo relativamente ‘significativo’ riunendosipiùvolteall’annocome tragliEtoli: FUNKE2015
pp.108-111e115-117.58 LASAGNI2009-2010pp.28-29.59 BURASELIS1982pp.78-79.60 Trannel'eccezionerappresentatadaAppendice3.61 SCHWAHN1936col.76
IlKoinondeiNesioti
71
richiedere finanziamenti e prescrivere punizioni per gli inadempienti62, cosa
cheimplicauncertogradodiorganizzazione63.Purtroppononsappiamoquanto
dell'impalcaturaistituzionalesiastatorealizzatodopoil306efinoalpassaggio
del Koinon sotto i Tolomei. Appare verosimile però supporre che i Tolomei
abbiano deciso di mantenere in vita e reimpiegare, magari con alcuni
cambiamenti e accorgimenti, una struttura già organizzata e comunque
funzionale ai loro scopi, piuttosto che reinventare dalle fondamenta
l'istituzione. Questo significa che è possibile che già sotto gli Antigonidi si
tenesserolesedutediunsynedriondidelegatideglistatimembriperdiscutere
degli affari comuni. Per quanto riguarda l'età tolemaica sappiamo che il
consiglio, a differenza della synodos ricordata nel decreto sui Demetrieia, si
riuniva indipendentemente dalle feste in onore dei sovrani. Questo possiamo
affermaregrazieadueriscontrinellefonti.Infatti,daitesti,ilconsiglioparegià
operativo quando si decise di istituire i primi Ptolemaia64. Secondariamente
apprendiamo che a volte venivano decretate delle donazioni da proclamare
duranteisuccessiviPtolemaiaperchéavesseromaggiorerisonanza65,segnoche
l'incontro del consiglio non si teneva durante uno di questi eventi, ma in
occasionipiùordinarie66.Èlecitoalloraipotizzarecheilconsigliosiradunasse
regolarmente67perdiscuteredellefaccendecomuni,deiproblemiedegliscrezi
traglistatimembri,dellagestionedellefinanze68edialtroancora.Ilsynedrion
inquest'epocasi riunivaaDelo69, la ‘capitale’delKoinon70.È inoltrepossibile
che fosse il nesiarco a presiedere le sedute del consiglio71. Infine le decisioni
prese dal consiglio venivano pubblicate in tutti gli stati membri come
62 Infrapp.125-126.63 CONSTANTAKOPOULOU2012p.52.64 Appendice2èappuntoildecretoconilqualeilKoinonrecepisce'l'invito'apartecipare
alleprimefeste.65 Appendice 3 ll. 16-17: ἀνακηρῦξαι τὸν [σ]τέφανον [τοῖς] | πρώτοις Πτολεμαιείοις ἐνΔήλωι. Appendice 9 ll. 13-15: ἀνακηρῦξαι | δὲ τὸν στέφανον Πτολεμαίων τῶι | ἀγῶνι τῶιπρώτωι.66 BURASELIS1982p.79.67 DiparereoppostoKÖNIG1910pp.65-66cheperònondistingue tra faseantigonidee
tolemaica.68 Infrapp.126-127.69 PerlapresuntariunioneaSamosivedainfrap.76.70 Infrapp.183-184.71 DELAMARRE1896p.112;KÖNIG1910pp.66-67;MERKER1970p.147.Infrapp.76.
SecondoCapitolo
72
comunicazioneegaranzia72.Iconsiglierivenivanoquasicertamentesceltidalle
singolepoleistraleproprieéliteinnumeroproporzionalealpesodemografico
econtributivodellostatomembro,inmanierasimileaquantoavvenivanelcaso
diEtoli73eAchei74.Èinveceimpossibilesaperesepotesseroricoprirelacarica
continuativamente (continuatio) o con interruzioni tra i ‘mandati’ (iteratio),
ancheseforseèpiùprobabileimmaginarechenonesistesserolimitazioniintal
senso.
Ilconsigliodelperiodorodiosipresentamoltosimileaquellotolemaico,
salvochepertreaspetti. IlprimoècheleriunionisitenevanononpiùaDelo,
ma a Tenos, divenuta con la rinascita del Koinon nel II secolo la nuova
‘capitale’75. Il secondo è che la datazione dei decreti procede utilizzando
l'eponimodi Tenos preceduto dall'eponimo sacerdote rodio di Elio76. Infine il
terzoaspetto,chesegnapiùprofondamentel'influenzarodianellacostituzione
sia di Tenos, sia del Koinon, è la creazione di un corpo probuleutico di
prostatai77. Qualcosa di simile si ritrova anche in altre federazioni (come in
quelladegliArcadiconidamiorgoiodegliEtolicongliapokletoi)esi trattadi
una sorta di ‘gabinetto di governo’, o permeglio dire di un comitato ristretto
all'interno del consiglio destinato a velocizzare il processo decisionale
attraverso il monopolio della proposta e il diritto di esprimere un parere
vincolante su tutte le leggi78. Il vantaggio di disporre di un tale gruppo era
duplice.Inprimoluogo,vistedistanzeedifficoltàdicomunicazionecheavevano
reso impraticabile la possibilità di disporre di un'assemblea e che rendevano,
comunque non troppo frequenti pure le riunioni del consiglio, con un organo
agileerapiùfacileprenderedecisioniepreparareillavorodiconfermaeratifica
72 Appendice2ll.49-53;3ll.31-37;4ll.17-21;7ll.10-13;8ll.21-24;10ll.10-13;11ll.
12-14;12Bll.2-5.73 RZEPKA2006pp.111-135;FUNKE2015pp.111-113.74 RIZAKIS2003pp.102-107;2015pp.126-127.75 Infrapp.185-186.76 Appendice18ll.32-33:ἀγαθεῖτύχει.ἐφ’ἱερέωςἐνῬόδωιΑὐτοκράτευς,μηνὸςΣμινθίου,ἐν δ[ὲ] | Τήνωι ἄρχοντος Χαριππίδου, μηνὸς Ἀπατουριῶνος ἕκτει ἱσταμένου, | ἔδοξεν τοῖςσυνέδροιςτῶνΝησιωτῶν.BURASELIS2015p.364.77 Appendice18l.34;KÖNIG1910pp.67;FRASER-BEAN1954p.169;MERKER1970p.147;
BERTHOLD 1984 p. 143 n. 43; ÉTIENNE 1990 pp. 117-118; BURASELIS 2015 p. 364. Benché in
quest'epoca sia indipendente, anche Delo subisce l'influenza di Rodi nella sua politica e
costituzione:VIAL1984pp.657-658..78 LARSEN1968pp.XXI-XXII;BECK1997pp.170-171;ÉTIENNE1990pp.117-118.
IlKoinondeiNesioti
73
delconsiglio79. Insecondo luogoerapiù facilescegliereuomini fedeliaRodia
cuiaffidareiruolichiavepiuttostochecontrollarelasceltadeirappresentatidi
ognisingolacomunità80.Lapresenzadiprostataipuòinoltreesserelettacome
un’indicazione sul numero dei consiglieri. Non abbiamo nessun dato a tal
proposito, ma vista l’assenza dell’assemblea e la necessità di affidarsi ad un
gabinettoristretto,sipuòimmaginarecheiconsiglierinonfosseropochi.Forse
un confronto potrebbe risultare utile per farci un’idea. Nel caso degli Etoli
sappiamocheall’apicedelloropotereilconsiglioeracompostodapiùdi1500
delegati81ederanoquindinecessaripiùdi30apokletoi82.NelcasodegliAcheisi
ritieneche ledimensionidel consiglio fosseroancoramaggiori83.Per iNesioti
questestimesonoovviamenteesagerateedèipotizzabilecheilconsigliofosse
costituitodaqualchecentinaiodidelegati,conunprevalerenumericodaparte
delleisolepiùgrandi,riccheeabitate.
2.2.2.-Magistratureemagistrati.
Così come per le poleis, anche per le federazioni non esiste unmodello
paradigmaticoperquantoriguarda inomi, ilnumero, i ruoli, ipoterie i limiti
operativideimagistrati.Escludendoquellicon funzionispecifiche, imagistrati
messi a capodiunaqualunquedelle varie federazionegrechedisponevanodi
poteriassaidiversi,esercitavanolepropriefunzionidasolioincollegio,erano
sottopostiadunlimitediduratadelmandato(solitamentediunanno)omeno,
aspetto quest'ultimo che in alcuni casi poteva portare persino ad un ruolo
dinastico. Tutto questo tenendo presente che ad ogni variazione nell'assetto
79 UnesempiodubbioatalriguardoèpropostodaÉTIENNE1990pp.93,95-96.Lostudioso
ritiene che i prostatai che inviarono un theoros di Tenos a richiedere il riconoscimentodell’asylia dapartediBisanzio fossero federali enoncittadini: IGXII5,802.Se fossecosì, ciòmostrerebbel’agilitàel’importanzadiuntaleorgano.80 Come hanno suggerito giustamente FRASER - BEAN 1954 p. 169 la possibilità che i
prostataifosserocittadinidiRodinonpuòessereesclusa,maappareassaiimprobabile.81 LARSEN1968pp.199-200;FUNKE2015p.112. Ilnumeroèunastima fondatasul fatto
che Livio (XLV 28, 6-7) ci informa che ben 550 consiglieri furono uccisi nel massacro
antiromanodel168-167.CiòmostracheancoradopoilridimensionamentodegliEtolidel189
essiavevanopiùdi1000consiglieri.82 LARSEN1968pp.200-202;FUNKE2015pp.113-114.83 RIZAKIS2015p.127.
SecondoCapitolo
74
costituzionalepoteva corrispondereun cambiamentodi denominazione euna
variazionedeipoteridel/imagistrato/iaiverticidellafederazione.
Nel caso dei Nesioti questa variazione e discontinuità è particolarmente
evidente tra il periodo tolemaico e quello rodio, mentre rimane come di
consuetopiùoscuraediscutibilelafaseantigonide.
IldecretosuiDemetrieianonciinformasull'esistenzadialcunmagistrato
al comandodelneonatoKoinonedèquindi soloun’interessante speculazione
l'ipotesisecondolaqualeilnesiarcotolemaicosarebbesuccedutoidealmentead
unsuoomonimoantigonide84.Nonpareineffetticredibilel’ipotesiavanzatada
Tarn85sullabasediunaneddototramandatodaPlutarco86databiletrail304eil
301. Tarn ipotizza infatti che i vari re citati abbiano il titolo degli ufficiali di
Demetrio e quindi che il nesiarcoAgatocle richiami l'omonimomagistratodel
KoinondeiNesioti.Mailtitoloconogniprobabilitàhaquisolounvaloreironico
enonamministrativo87,ragionpercuisiamoimpossibilitatiascorgervilaprova
diunapresunta,perquantopossibile88,continuitàistituzionale.
Per il periodo tolemaico siamo invece relativamente ben informati. Ma
prima di tracciare un quadro complessivo e generale su questi anni è bene
partiredall'analisidell'operatodeinesiarchianoinoti. Iniziamodunqueconil
meglioconosciutoegiàincontratoBakchon.Dallebasididuestatuededicategli
dai Nesioti89 sappiamo che veniva dalla Beozia e che suo padre si chiamava
Niketas. La sua carriera come nesiarco sembra collocarsi tra il 286 e il 280
circa90. Il primo documento in cui esercita le sue funzioni è infatti il decreto
onorificodi IosperZenon, che, comeabbiamovisto, sipuò far risalireaduna
84 Il nome stesso apparirebbe significativo visti i paralleli con altre federazioni, si pensi
giustoperfareunesempioalbeotarcodeiBeoti,manonèunaregolafissa:BECK–FUNKE2015b
p.17.85 TARN1913p.436.86 Plut.Dem.25,4:ἐκεῖνοςδὲ χλευάζωνκαὶ γελῶντοὺςἄλλοντινὰπλὴντοῦπατρὸςκαὶαὐτοῦ βασιλέα προσαγορεύοντας, ἡδέως ἤκουε τῶν παρὰ πότον ἐπιχύσεις λαμβανόντωνΔημητρίου βασιλέως, Σελεύκου δὲ ἐλεφαντάρχου, Πτολεμαίου δὲ ναυάρχου, Λυσιμάχου δὲγαζοφύλακος,Ἀγαθοκλέους δὲ τοῦ Σικελιώτου νησιάρχου. La stessa storia si ritrova in Plut.Mor.823c-dePhylarchosinAthen.6,261b(FGrHist81,F31).Sull'aneddotosivedanoHAUBEN1974pp.105-117;STROOTMAN2014p.43.87 BURASELIS1982pp.82-83.88 HUß2011p.174n.248.89 Appendice21-22.90 HUß 1976 p. 225; BAGNALL 1976 pp. 136-138 e 146-157; RIGSBY 1980 pp. 194-196;
HENNIG1989pp.177-179.
IlKoinondeiNesioti
75
dataintornoal28691.Inquell'occasioneBakchonèsolocitatocomecoluicheha
lasciatoincaricaZenon92,alqualespettavanopoiglionoriperilrecuperodegli
schiavi fuggitivi. Zenon appare al comando di una squadra di navi scoperte e
quindi si può presumere che il nesiarco disponesse di una tale flottiglia,
probabilmente più adatta al trasporto che alla guerra. Bakchon è poi
nuovamente ricordato in un'iscrizione di Kos per aver fatto arrivare a Naxos
giudici,conloscopodirisolvereunacrisi internanel280circa93.Danotarein
questocasochel'operatodelnesiarcoriguardaNaxosenonKos,chenonfaceva
partedelKoinon94echesi limitaa inviare igiudici richiesti. Infattièbene far
notarecheogni iscrizioneriguardanteBakchonlomostraattivoall'internodel
Koinon95, cosa che ci fa pensare che sia un funzionario di nomina regia96 con
giurisdizionesuiNesioti.LoritroviamoinfattiadoperareinsiemealrediSidone
Philokles,probabilmentestrategosdituttol'Egeotolemaicodelperiodo97,siain
un'altra crisi interna, questa volta a Karthaia nell'isola di Keos98, sia nella
gestione dell'ambasceria nesiotica ad Alessandria in occasione dei primi
Ptolemaia, a noi nota dal famoso decreto di Nikouria99. Da quest'ultimo
documentosappiamocheiduegestironoinsiemel'inviodidelegatiaSamoper
ricevereleistruzionidelreTolomeo100:
... ὑπὲρ ὧν | [Φιλοκλῆ]ς ὁ βασιλεὺς Σιδονίων καὶ Βάκχων ὁ νη|[σίαρχος
ἔγρα]ψαν πρὸς τ[ὰ]ς πόλεις, ὅπως ἂν ἀπο|[στ]εί[λ]ωσιν συνέδρους εἰς
91 Suprap.38.92 Appendice 28 l. 2: Ζήνων ὁ καταλειφθεὶς ὑπὸ Βάχχωνος τοῦ νησίαρ[χου]. UnatraduzionediversadaquellasolitamenteaccettatavienepropostadaTARN1911p.253chenon
ritiene Zenon un sottoposto di Bakchon: "he (Bakchon) left Zenon to deal with it".
CONSTANTAKOPOULOU2012pp.54-55traduceinvece"(Bakchon)haveleftZenonbehind".93 La menzione di Bakchon e probabilmente dello stesso Koinon dei Nesioti si trovava
nelle prime righe andate perdute ed è stato possibile recuperarla grazie ad una successiva
citazionedelnomeneltesto.Sull'episodioinfrap.88.94 Perlalistadeglistatimembriinfrapp.177-188.95 MERKER1970p.150.96 Infrap.79.97 Philokles è da alcuni ritenuto navarco pur non essendomai indicato come tale dalle
fonti:TARN1911p.257;MERKER1970pp.143-150e inparticolarep.148; SEIBERT1970bpp.
337-351;HAUBEN1987bpp.413-427;2013pp.44-45en.39.98 Infrapp.88-89.99 Appendice2.100 ll.1-6.
SecondoCapitolo
76
Σάμον,οἵτινες|[χρημ]ατιοῦσινὑπὲρτῆςθυσίαςκαὶτῶνθεω|[ρῶ]νκαὶτοῦ
ἀγῶνος...
MafusoloBakchonadeciderecomeorganizzarelagestionedeifondiper
coprirelevariespesedellamissione101:
τὸ δὲ εἰς | [τ]ὸν στέφανον ἀργύριον καὶ εἰς ἐφόδιογ καὶ πορε[ί|α]ς τοῖς
θεωροῖς εἰσενεγκεῖν τὰςπόλεις, ἑκάσ[την | κατὰ τὸ ἐ]πιβάλλοναὐτῆι, καὶ
δοῦναιὧιἂμΒάκ[χων|ἀποδείξηι].
Da tutto questo si può agevolmente dedurre che Philokles, in quanto a
capo dell'intero settore egeo, si sia limitato a richiedere l'invio presso la sua
basediSamodidelegatidatuttiicentrisottol'egemoniatolemaicaecheciò,nel
caso dei Nesioti che agivano come federazione, abbia richiesto l'ovvia
collaborazione del nesiarco, cioè del referente e responsabile lagide per il
Koinon.QuestospiegacomemaiBakchoncipaiamaggiormenteinteressatoagli
aspettiorganizzativieamministratividelKoinonrispettoaPhilokles102eanche
perchéidelegatideiNesiotisispostinoinquestaoccasioneaSamo,cioèun’isola
non facente parte del Koinon103. Bakchon compare inoltre in due lacunosi
decreti dei Nesioti104 che sembrano suggerire una sua presenza attiva nei
processi legislativi del consiglio federale e quindi una sua partecipazione alle
riunioni del consiglio105, aspetto forse limitato nella realtà alle decisioni in
politicaestera106.
Il suo successore fu Apollodoros figlio di Apollonios di Kyzikos. Egli è
solitamente considerato il primo nesiarco tolemaico107 o forse addirittura
antigonide108. Io tuttavia mi sento di concordare con Paschidis109 (che verrà
101 ll.57-61.102 MERKER1970pp.148-149.103 Infrapp.182-183.104 Appendice3e11.105 DELAMARRE1896p.112;KÖNIG1910pp.66-67;MERKER1970p.152.106 KÖNIG1910pp.67-68.107 BAGNALL1976pp.137-138ep.150;BURASELIS1982p.81n.182purconriserve;VIAL
1984p.133nellatabella;NIGDELIS1990p.115;HUß2011p.174.108 DÜRRBACH 1921 pp. 29-30;MERKER 1970 pp. 152-153; VIAL 1984 p. 133 n. 33; REGER
1991pp.151-154;1991bpp.229-237;BURASELIS2015p.362.
IlKoinondeiNesioti
77
seguito esplicitamente nelle prossime righe) ritenendolo un successore e non
unpredecessorediBakchon.Seguardiamoallefontilasuafiguraeilsuoruolo
cisononotiinprimoluogograzieaglionorieaidoniconcessigliaKyzikosdalla
città di Paros110. Ma Apollodoros compare anche in varie iscrizioni coeve di
Delo:
1. un decreto di prossenia in onore di Apollodoros figlio di
ApolloniosdiKyzikoschesidataalleprimeduedecadidelIIIsecolo111,
maprivodiriferimentiaireediunsuotitolo;
2. un donatore di nome Apollodoros compare diverse volte112 e in
almenouncasoècertoeglisiaidentificabileconilnesiarco113;
3. Apollodoros figlio di Apollonios di Kyzikos compare come
affittuariodiunaproprietàsacraca.nel284114;
4. disponiamoinfinediunaseriedicitazionidiApollodorosfigliodi
Apollonios di Kyzikos come debitore del santuario a partire dagli anni
308-306efinoal274quandosmettedipagaredivenendoinsolvente115.
Bagnall116 ritiene che tutte queste fonti si riferiscano alla stessa e sola
persona e che Apollodoros non potesse essere nesiarco dopo Bakchon (che
comeabbiamovistofuincaricanelperiodoca.286-280117).Secondolostudioso
Apollodoros non sarebbe potuto essere contemporaneamente debitore
insolventedelsantuarioenesiarconegliannisettanta118.Aquestaposizionesi
può opporre un'obiezione parziale affermando che teoricamente egli avrebbe
potutoricoprire lacarica inunperiodocompreso tra il279e il275,primadi
diventare insolvente;maalla tesidiBagnall, soprattutto, sipotrebbemuovere
109 PASCHIDIS 2008 pp. 423-424 e 532-534. In accordo con Paschidis si è espresso anche
MEADOWS2013pp.32-33.110 Appendice 26. Purtroppo non sappiamo perché Paros lo onori. L'isola ci offre infatti
pochetraccedellapresenzatolemaicainquestafasedelIIIsecolo:BAGNALL1976p.150.111 IGXI4,562.112 IGXI2,161Bl.15;162Bl.12;188l.3;199Bl.41;ID296Bl.44;Appendice27;ID300Bl.20.113 Appendice27.114 IGXI2,156Al.6.115 IGXI2,142l.14;161Al.31;162Al.24;199Cl.88[?];204l.25[?];223Al.57;274l.23;287Al.191;289l.12;ID291fl.6;353Bl.28;363l.61;366Al.116;369Al.24;372Al.176;403l.71;457l.32;463Bl.5.116 BAGNALL1976pp.137-138.117 Suprap.74.118 Bagnallfaunerroreparlandodi279enondi274,datainvececorretta.
SecondoCapitolo
78
un'obiezione più radicale e sostenere che, essendo sia Apollodoros, sia
Apolloniosduenomiassai comuni, èpossibile che le fonti si riferiscanoadue
omonimiecheladistinzionetraiduedebbaavveniresullabasedialtricriteri.
Inprimoluogoilfattocheidebitiinizinoprimadell’affermazionesulKoinonda
parte dei Tolomei rende l’identificazione del debitore con il nesiarco
problematicaeimprobabile,amenochenonsitrattidelnesiarcodeiprimianni
sotto gli Antigonidi. Ma anche in questo caso è curioso e improbabile che
Apollodoros appena salito in carica si sia indebitato119. Ad ogni modo non è
affattoscontatocheildebitoreinquestioneeilnesiarcosianolastessapersona.
Abenguardareancheildecretodiprossenianonsembrariferibilealui.Bagnall
ritiene che Hierarchos figlio di Prokles, colui che propose gli onori per
l'Apollodoroscitato,fosselostessocheonoròDemetriosfigliodiPotamon120,il
qualepotrebbeessereidentificatoconunufficialetolemaico121.Perchétuttavia
l’Apollodorosonoratononhailtitolodinesiarco,nésifaalmenounriferimento
alreTolomeo122?L’argomentodellabrevitàdellinguaggioburocraticononvale
periltitolodinesiarcochesarebbecomunquedovutocomparire123.Sedunque
la tesi qui proposta è corretta, la documentazione prova la contemporanea
presenza a Delo di almeno due onomini cittadini di Kyzikos: il prosseno e il
nesiarco124. Per questa ragione il prosseno deve essere identificato
necessariamenteconildebitore.Accettataquestaconclusione,l’Apollodorosche
donanel279èconogniprobabilitàidentificabileconilsuccessorediBakchon.
La donazione è probabilmente dovuta al suo inizio di carriera comenesiarco,
caricachepotrebbeaverricopertoalmassimofinoal268125.
Sappiamo infatti che nel 267 era in carica il nesiarcoHermias126, che in
quell'annofecealcunedonazioniinonorediArsinoe127.Eglipotrebbeessereil
119 IdubbieranostatiespressigiàdaDÜRRBACH1921p.30vistaanchelasommadiappena
100dracmeinquestione.120 IGXI4,561.121 OGIS724.122 QualcosadisimilesiritrovaconilnesiarcoHermias,comevedremotrapoco.123 PASCHIDIS2008p.534n.2.124 LaconclusioneeragiàstataraggiuntadaDürrbachnelsuocommentoaID338Bdl.24.125 PASCHIDIS2008p.423.126 SudiluielasuaattivitàaDelo:THÉHEUX1992p.11;PRÊTRES2002pp.125-141;HAUBEN
2004p.41;CANEVA2013p.292.
IlKoinondeiNesioti
79
successoredirettodiApollodorosopotrebbeesserci statounaltronesiarcoa
noiignotoincaricatraidue128.DiHermiasnonsappiamopraticamentenullaed
è solo una supposizione, per quanto ripetuta e sostenuta da importanti
studiosi129, che egli sia l'Hermias di Alicarnasso figlio di D... ricordato in un
decreto onorifico di Delo130, ma senza che si citi il titolo di nesiarco o alcun
legameconTolomeo131.Hermiasèl'ultimonesiarcoanoinoto.
A questo punto possiamo riassumere le competenze e le caratteristiche
che sembranoesserepropriedella carica edel ruolodelnesiarco.Egli eraun
funzionario tolemaico addetto a tutelare gli interessi lagidi all'interno del
Koinon132,perilqualefacevadareferente.Nessunodeinesiarchinotieranato
nelle isole equesto è espressioneprobabilmentediun'esigenzadi controllo e
affidabilitàcherendeverosimilepensarecheegli fossenominatodirettamente
dalre133.Lesuecompetenzenoneranoprobabilmente limitate formalmentea
particolariaspettiedeglisembraagirecomeunsurrogatodelmonarca,alquale
rispondeva direttamente. Tuttavia sembra concentrare la propria azione sugli
aspetti politici, amministrativi, giudiziari, ma non militari134. Infatti nel suo
ruolo si trovava spesso ad avere a che fare con il navarco e con altri ufficiali
militari tolemaici (ad esempio Philokles, Kallikrates, Patroklos). Tuttavia non
sembra verosimile poter spiegare i rapporti che intercorrevano tra questi
127 IGXI2,287Bll.112-119;ID297Bll.54-59;298All.79-83;313ll.63-66;320Bll.27-30;426l.3;442Bl.71.128 Non condivido l'ipotesi accennata da HUß 2011 p. 174 secondo la quale il Thrasy...
ricordatoinAppendice36potrebbeessereunnesiarco.129 MERKER1970p.153;BAGNALL1976p.138;BURASELIS1982p.182;2015p.362en.11.130 IGXI4,565.131 AnchePASCHIDIS2008p.534n.1noncredenell'identificazionetraidue.132 Il nesiarco operava solo nel Koinon perché non è citato in un intervento di invio di
giudici a Samo dove invece opera Philokles in totale autonomia rispetto a casi analoghi
riguardantiiNesioti.LapropostaèdiMERKER1970p.148esifondasull'iscrizioneIGXII6,95del280ca.DiparerediversoèinveceBAGNALL1976pp.156-157,ilqualeperònonportaprovea
supporto dell'azione del nesiarco al di fuori del Koinon. Ritengono che il nesiarco operi solo
all'internodelKoinonancheCONSTANTAKOPOULOU2012p.55eBURASELIS2013p.175.133 BURASELIS1993p.254;CONSTANTAKOPOULOU2012p.55.134 È probabilmente il caso di ricordare che le navi di Zenon erano scoperte e quindi
inadatte alla guerra. MERKER 1970 p. 151 avanza la proposta che il nesiarco le usasse per
trasportareigiudicidaun'isolaall'altra;iomispingereioltreipotizzandochepotesseroservire
per ogni trasporto 'federale', quindi anche per gli spostamenti dei consiglieri o degli
ambasciatori.
SecondoCapitolo
80
magistratieilnesiarcoinun'otticameramentegerarchica135osullabasediuna
suddivisione delle sfere di potere priva di convergenze. Come è facile
immaginare,al finedi tutelare la sicurezzadell'egemonia tolemaica l'apparato
militare interveniva ovunque fosse necessario anche indipendentemente dal
nesiarco, ma quasi sempre osserviamo un atteggiamento di collaborazione,
piuttosto che di concorrenza136. Gli esempi citati degli interventi congiunti di
PhilokleseBakchonsembranoappuntoinserirsiinun'otticadicooperazionee
dirispettoreciproco.Infatti,quandoPhiloklessitrovacostrettoadintervenire,
segno evidente di una crisi che non poteva essere risolta all'interno delle
istituzionifederali,lofaperconfermarequantodecisodaBakchon.Pensiamoad
esempioallagiàricordatacrisidiKarthaiaaKeos137oaquandoDelorichieseil
suo interventoper farsirestituirequantodovutodaglialtriNesioti138.Adogni
modo, che il navarco, anche se non in concorrenza con il nesiarco, fosse
comunqueunafigurapresentenellavitapoliticadelKoinonèdimostratoanche
dallastatuaconcuiiNesiotionoraronoKallikrates139,chefuacapodelsettore
egeoinunperiodocompresotragliannisettantaesessantadelIIIsecolo140.Ma
non bisogna tuttavia fare confusione tra i funzionari tolemaici che agivano
nell'Egeo e quindi interagivano anche con i Nesioti, e quelli propri del solo
Koinon.
Per demarcare maggiormente questa differenza sarà bene introdurre la
figura di uno solo di questi ufficiali di minore importanza con particolari
deleghe, cioè il siracusano Hieron figlio di Timokrates141. La scelta è
interessante perché Hieron si trova ad operare in una situazione e in un
territoriodiconfineeinunafaseditransizione.Eglivenneinfattinominatoda
135 BAGNALL 1976 pp. 156-157;HUß 2011 p. 174.Di parere diversoMERKER 1970 p. 148;
HAUBEN2013p.64.136 ControMERKER1970p.148cheritieneilcontrario.137 Suprapp.75-76einfrap.89.138 Appendice30. Inquestocaso il ruolodi confermaèmenoesplicitoperchéBakchonè
appenacitatoallal.11,mavistoilruolosvoltoaltroveel'esplicitoriferimentoaquantodeciso
daTolomeo(ll.7-8:[καθάπερὁβασιλεὺς]|Π]τολεμαῖοςσυνέταξεν)sembrastranocheBakchonseguisse una linea diversa: CONSTANTAKOPOULOU 2012 p. 55. Per MERKER 1970 p. 148 questo
episodioevidenziainvecelasubordinazionediBakchonneiconfrontidiPhilokles.Sullavicenda
infrapp.128-130.139 Appendice23.140 PerlasuacarrierasivedaMERKER1970pp.155-156;HAUBEN2013pp.45-53.141 PASCHIDIS2008pp.427-428;HAUBEN2013p.57.
IlKoinondeiNesioti
81
Patroklos, l’ammiraglio tolemaico durante la guerra cremonidea142, epistates
dellaneonatabasediArsinoesull'isoladiKeos143.Quieglivieneonorato144per
averaiutatoEpiteles,uncittadinodellavicinaKarthaia,ilqualeerastatovittima
diunsaccheggiodellesueproprietàadoperaprobabilmentepropriodiabitanti
diArsinoe145:Hieronloaiutaarecuperareibeniperdutielorimborsadelresto.
Eglifuilprimoeforsel’unicoepistatesdellacittà146edèparagonabileperruolo
ai comandanti della guarnigione di Thera147, cioè non ha alcun legame con il
Koinon148. L'aspetto interessante tuttavia è cheArsinoe erauna comunità che
fino ad allora aveva fatto parte del Koinon, come del resto le altre poleis
dell'isola di Keos che continuavano ancora a farne parte149. La creazione lì di
unabasemilitare, eretta per venire incontro alle esigenzedella guerra, aveva
obbligato i Tolomei ad imporre un controllo diretto su questa limitata parte
dell'isola, sottoposta alle loro massime autorità militari. In questo caso un
organismodimediazionepiùomenoautonomocomeappuntoilKoinonnonera
previstonérichiesto.
Il Koinon infine sceglieva degli inviati sacri, theoroi, da mandare ad
AlessandriaallefesteorganizzatedaTolomeoII150:
ἑλέσθαι|[δ]ὲτοὺςσυνέδρουςκαὶθεωροὺςτρεῖς,οἵτινεςἀφ[ι|κ]όμενοιεἰς
Ἀλεξάνδρειανθύσουσίντεὑπὲρτοῦ | [κ]οινοῦ τῶννησιωτῶνΠτολεμαίωι
Σωτῆρικαὶ|[τὸνσ]τέφανονἀποδώσουσιντῶιβασιλεῖ.
142 Suprapp.41-42.143 ArsinoeèilnuovonomediKoresia,ilmigliorportodell'isoladiKeos,ederaunadelle
piùimportantibasinavalitolemaicheduranteilconflitto.Sivedasuprap.42n.133.144 IGXII5,1061.145 NIGDELIS1990p.226n.120.146 È stato suggerito che Kleinias, conosciuto da un epigramma di Callimaco (Epigr. 5),fosseunepistatesdiArsinoe-Koresia,masitrattasolodiunacongettura:BAGNALL1976pp.142-143;NIGDELIS1990p.212n.59;PASCHIDIS2008p.427n.5.147 HUß2011pp.174-175.148 VIRGILIO 1998 p. 167 suggerisce che l’epistate sia, pur con un certo grado di
approssimazione,uncommissarioconfunzionidicontollodellecittàsoggettedipendentedalre
odasuoisottoposti.149 BAGNALL1976p.143.150 Appendice2ll.53-57.
SecondoCapitolo
82
Ilcompitosembraesserestatoparticolarmenteimportanteperché,oltrea
richiedere una notevole spesa per i sacrifici e la corona151, aveva anche
un'importanza politica e diplomatica fondamentale, servendo
contemporaneamente a tre scopi: evidenziava la fedeltà nei confronti della
dinastia, mostrava l´estensione geografica fino all'Egeo dell’area sotto
l’egemonia lagide e infine consentiva di presentare petizioni al re152. Non
sorprende dunque che il Koinon onorasse tutti coloro che facilitavano il
soggiornodirappresentanza,comenelcasodiSostratosfigliodiDexiphanesdi
Knidoscheavevaaiutatoitheoroiadincontrareilre153.Lacuraneiconfrontidi
questerelazioniecontatticon lacortediAlessandramostrache ilKoinonera
moltoattentoacoltivarelegamidiplomatici154.Unaltroesempiodellemodalità
con le quali i Nesioti curavano i propri rapporti con personalità influenti ad
AlessandriaèvisibileinundecretoonorificodelKoinonprovenientedaDelo155:
ἐπειδὴ Θέων | [Φιλ]ίσκου Αἰγαεύς, τεταγμέ|[νο]ς ὑπὸ τὸμ βασιλέα
Πτολε|[μα]ῖον ἐν Ἀλεξανδρείαι, τῶ[ι] | τε βασιλεῖ τὰ συμφέ[ροντα] |
πράττειτοῖςν[ησιώταις|ε]ὔνουςὢνκαὶφί[λοςδιατελεῖ]...
Inquestocasoglionorisarebberoforsemotivatidallabenevolenzaversoi
Nesioti mostrata da Theon figlio di Philiskos nello svolgimento del proprio
ufficiodiprefettodiAlessandro,masitrattasolodiun’ipotesi156.
Passandoalperiodorodiopossiamonotareche il controllopolitico sulla
federazione fu esercitato tramite un arconte, il cosiddetto ἄρχων ἐπί τε [τῶν
νή]σων καὶ τῶν πλοίων τῶν νησιωτικ[ῶν157. Sebbene in passato si discutesse
circa la provvisorietà o permanenza dell'ufficio e sul suo caratteremilitare o
151 Infrap.130.152 BURASELIS1993p.254.153 Appendice 3. Sostratos è probabilmente il donatore del faro di Alessandria: BAGNALL
1976p.139en.80;WALLACE2013p.153.154 L'importanzadiquestonetworkdicontatti interpersonalieraessenzialeperchiunque
volesseaveresuccessonellepetizionialmonarca,vistochelacorteerailpuntodicontattotrala
monarchiae levarie classidominanti a livello regionalee locale:MARQUAILLE2008pp.60-61;
STROOTMAN2011p.144ep.147;CONSTANTAKOPOULOU2012p.56;STROOTMAN2013pp.38-53.155 Appendice5ll.2-8.156 TheonfigliodiPhiliskosfuilprimoprefettoanoinotodellacittàdiAlessandriad’Egitto
sottoTolomeoII:HUß1976p.240.LeragionipercuiiNesiotiloabbianoonoratosonoignote.157 Appendice38ll.4-5.
IlKoinondeiNesioti
83
civile, oggi si è generalmente concordi nel considerarlo un ufficiale rodio con
pienipoteriesecutivi civiliemilitarineiconfrontidelKoinon158.Questipoteri
eranotuttavialimitatidallanecessitàdinoninimicarsilevarieisoleedunquedi
rispettare,perquantopossibile,l'autonomiadelconsigliorappresentativodegli
statimembri159.L'aspettopiùinteressantedell'ufficio,cheemergeconchiarezza
nella seconda parte della titolatura, è che ai Nesioti era ora richiesto di
provvedere in prima persona alla fornitura di navi per la propria difesa160, a
differenza di quanto avveniva in precedenza161. Sull'organizzazione di questa
flottasappiamodaun'iscrizionecheessaeracomandatadaunNesiotadiTenos
e non da un Rodio, detto τριήραρχος τῶν νησιωτῶν162. Questo elemento è
particolarmentesignificativo,poichésembraindicareunrapportodicogestione
che consentiva una sostanziale autonomia alle isole, seppur limitata dalla
supervisione dell'arconte rodio. Non bisogna tuttavia farsi illusioni circa gli
interessidifesidaquesta flotta, che erano inprimo luogoquelli diRodi163. La
baseoperativasembraessereTenos, lanuova ‘capitale’,poichénell'isola sono
state rinvenute due dediche fatte da distaccamenti navali rodi164 e sempre lì
parefosseacquartierataunaguarnigioneterrestrerodia.Un'iscrizionedell'isola
cipresentainfattiunRodiocomeinviatoἐπίτετῶνστρατιωτ[ῶνκαὶἐπὶτὴντῆς
πό]|λεως ἐπιμέλειαν165. Questo documento non contiene tuttavia alcun
riferimentoalKoinoneilsuosignificatoèincerto.Sitrattaconogniprobabilità
158 Quindil'arconteaccomunerebbeinsésiailpoteredelnesiarco,siaquellodelnavarcodi
etàtolemaica.SivedanoDÜRRBACH1886pp.118-120;DELAMARRE1902p.293n.2;ROUSSEL1907
p.359;KÖNIG1910pp.71-72;DÜRRBACH192163;FRASER -BEAN1954pp.166-169;BERTHOLD
1984pp.142-143;BURASELIS2015p.364.159 ChesecondoKÖNIG1910p.71sarebbestatopresiedutodalfunzionariorodio.160 FRASER-BEAN1954p.166.161 ORMEROD 1924 pp. 134-135 e n. 1 ritiene che vista l’esistenza di una flotta nesiotica
durante la fase rodia si possa suppore chene sia esistitauna simile anchedurante il periodo
tolemaico;masitrattadiunaspeculazioneprivadi fondamento.IldecretoonorariodiIosper
Zenon(Appendice28)parladinaviprivedicopertura,suprap.38en.109,machehannotuttal'ariadiesserenavidatrasportoenondaguerracomeritieneCONSTANTAKOPOULOU2012p.56e
n.73.162 IG XII 5, 918: Εὐαντίδ[η]ςἈριστογένου καὶ | Ναύσιον Χρυσογόνου | τὸν αὑτῶν ὑὸνΧρυσόγονον | τριηραρχήσαντα τῶν Νησιωτῶν | Ποσειδῶνι καὶἈμφιτρίτει. Si veda BERTHOLD1984p.143en.44.163 KÖNIG1910p.74;FRASER-BEAN1954p.166-167;BERTHOLD1984pp.143-144.164 IG XII 5, 913-914; XII Suppl. 139nr. 317 (anche se quest'ultimapotrebbedatarsi al Isecolo);ÉTIENNE1990p.116.165 IGXII5,830ll.12-13.
SecondoCapitolo
84
delcomandantediunaguarnigioneenondevequindiesserescambiatoperun
comandante rodio di una forza federale nesiotica166. Non sono però chiare le
ricadutepolitichedellostanziamentodiunasimileforzamilitare:nonsappiamo
infattiselaguarnigionesiaservitaareprimereoaproteggere,nésecenefosse
solounanelterritoriodiTenosoanchealtrenellevarieisole,eparimentinon
siamoaconoscenzaneanchedellaprovenienza(rodiaoisolana)dellatruppa.A
complicare ulteriormente il quadro si aggiunge un’altra iscrizione, molto
frammentariaeoggiscomparsa167,checimostraunadedicadiKythnosaRodi
per il Rodio Hagemachos figlio di Hagesandros: ὁ δῆμος ὁ Κυθνί[ω]ν|
[Ἁ]γέμαχον Ἁγησάν[δρου| πρ]εσβεύσαντα πρὸς [αὐτὸν] καὶ ἴσ[ω]ς καὶ
δ[ικαίως| καὶ] στρ[ατηγήσαντα ...]. Esistono diverse interpretazioni sul ruolo
della persona citata. Hiller suggerisce che Hagemachos potrebbe forse essere
l’altrimenti ignoto stratego che attaccò Kythnos nel 199 durante la seconda
guerramacedonica.FrasereBean168spostanoinveceilcontestoall’internodel
secondoKoinoneaffermanocheladedicadimostrerebbelapresenzastabilee
non temporanea a Kythnos dello stratego in quanto comandante delle forze
militaristanziate,nonsolonell'isola,matratuttiiNesioti.Hagemachossarebbe
dunqueunsottopostomilitaredell'arconte169.Tuttaviailtestononèsicuroela
ricostruzione στρα[τηγήσαντα non è certa, tanto che Robert ha proposto
στρα[τευσάμενον interpretando il ruolo del Rodio come quello di un
ambasciatore attivo sempre durante il secondo Koinon170. Per risolvere il
contenziosoÉtiennehapropostounaletturaduplice,unendoinHagemachosil
ruolo di ambasciatore e di stratego171. Tuttavia nessuna di queste spiegazioni
apparedeltuttosoddisfacente.Seinfattil'iscrizionesidataadunperiodoincui
il Koinon era già operativo, perché Rodi avrebbe dovuto inviare un
ambasciatoreaKythnos ignorandoescavaldando ilKoinon,unasuacreazione
proprio per interagire con le isole. Viceversa se si stesse parlando di uno
166 FRASER-BEAN1954p.168.167 GAERTRINGEN1898p.391nr.54;sivedaancheFRASER-BEAN1954p.161n.3eROBERT
1977p.28.168 FRASER-BEAN1954pp.161-162169 ID.p.168;BERTHOLD1984p.143.170 ROBERT1977pp.28-29en.106incuicriticalaricostruzionedeltestodiFrasereBean.
InquestoèseguitodaGABRIELSEN1997p....n.104.171 ÉTIENNE1990p.115.
IlKoinondeiNesioti
85
stratego inpiantastabilenonsicapisceperchéscegliereKythnosenonTenos
come base, né come sia possibile subordinarlo all'arconte, il quale, come
abbiamo visto, era a capo anche delle forze navali. Ricordiamo che Rodi era
governatada10strateghielettiannualmente172,chesidividevanoicompitiesi
specializzavano inunsettorecome ladifesao lagestionedellaPerea173.Nello
svolgimentodel loromandatooperavanoconaltrimagistratia lorosottoposti
comehagemones,epistataiearchontes174,enonilcontrario.Perquestaragione,
allo statoattualedelle conoscenze, sebbenesia impossibilededurredaquesta
documentazione qualcosa di definitivo, la soluzione più verosimile è ritenere
cheildocumentopossafarriferimentoadunafaseinizialedelrapportotraRodi
e le isole, magari proprio agli anni della seconda guerra macedonica come
propostodaHiller.Delrestoun'altraiscrizione175,undecretodelioinonoredel
Rodio Epikrates, noto dalle pagine di Livio come un comandante durante la
guerra antiochea176, sembra collocarsi nello stesso periodo177. L'iscrizione lo
descrive infatti come un ἀποσταλεὶς ὑπὸ τοῦ δήμο[υ] | ἐπὶ καταφράκτων
πλοίωνκατὰ|πόλεμον,συστρατευομένωναὐ|[τ]ῶιτῶντενησιωτικῶντριηρῶν
| [κα]ὶ τῶνἈθηναίωνἀφράκτων. Siccomequesta flotta èpiù grandedi quella
descritta da Livio durante la guerra e poiché la fraseologia evidenzia come
Epikratesnonsial'arcontealcomandodellaflottanesioticadicuisopra,bensì
uninviatocheguidaunapropriaflottaallaqualesiaffiancanonavidelleisolee
diAtene,iltestopotrebbeproprioriferirsiallasecondaguerramacedonica.
Per quanto riguarda il periodo rodio si potrebbe quindi concludere che
dopounafaseinizialediguerraapertaconlaMacedoniaesuperatalasemplice
alleanzatraleisoleeRodi,periodotestimoniatodalleiscrizionisuEpikratese
172 BERTHOLD1984pp.86-87.173 FRASER-BEAN1954pp.82-83.174 ID.82-84.175 Appendice37.176 Liv.XXXVII13,11:etterramariquefugientibuscertamenhostibusSamum,undevenerat,classisrepetit.indeduassociorumexItalia,duasRhodiastriremescumpraefectoEpicrateRhodioad fretum Cephallaniae tuendum praetormisit; 14, 1-2:Piraei L. Aemilio Regillo succedenti adnavale imperium Epicrates occurrit; qui audita clade Rhodiorum, cum ipse duas tantumquinqueremeshaberet,EpicratemcumquattuornavibusinAsiamsecumreduxit;prosecutaeetiamapertae Atheniensium naves sunt; 15, 6: Epicrates Rhodius omissa in praesentia EphesomittendamnaviumparteminLyciamcensuit,etPatara,caputgentis,insocietatemadiungenda.177 FRASER-BEAN1954p.160n.1.
SecondoCapitolo
86
Hagemachos, siprocedettealla rifondazionedelKoinon.La federazionevenne
cosìaffidataadunarconteallecuidipendenzesitrovavanoaltriufficialimilitari
perleguarnigionielaflotta.
2.3.–Giustizia.
Il sistemagiudiziariodelleCicladidi età ellenistica sembraun ibrido tra
una prassi di base che si pone in continuità con la tradizione di età classica
improntata sull'autonomia poleica, e gli innesti di novità proprie dell'età
ellenisticaescaturiteanchedallanuovarealtàfederalista.IlKoinonagiscecome
mediatore tra gli stati membri, sempre orgogliosi della propria libertà e
autonomia, e gli interessi di pacificazione e controllo dei monarchi, secondo
quello stesso ruolo che gli abbiamo visto svolgere anche dal punto di vista
politico.Lefontianostradisposizionesonopoche178,masufficienticomunque
per permetterci di inserire le Cicladi e il Koinon all'interno delle tendenze in
attonelmondoegeoingeneraledaunlatoeanonfarneuncasoisolatorispetto
allealtreistituzionifederalidall'altro.
Partiamo dunque da questo quadro generale. Il principale cambiamento
nel diritto greco di età ellenistica rispetto a quello del periodo classico è
sicuramenterappresentatodallarichiestadi interventodigiudicistranieriper
risolverequestioniinterne179.Suquestofenomenosiamoinformatiunicamente
dal punto di vista epigrafico. Infatti contro appena 4 riferimenti nelle fonti
letterarie disponiamo di più di 250 iscrizioni, quasi tutte decreti onorifici
posteriori alla risoluzione del problema, che poco o nulla ci dicono delle
circostanze che hanno portato a chiedere l'intervento dei giudici180. Grazie
all'analisi di questa documentazione è stato possibile giungere a due
considerazioni, una di ordine geografico e una di ordine cronologico.
Innanzituttoèpossibiledistinguere tra iGrecidel continenteeuropeoequelli
insulari e asiatici. I primi, se si esclude il caso di Tegea sotto Alessandro
178 Motivazione probabilmente alla base dell'assenza di studi specifici sulle Cicladi come
insieme.Nondevetrarreiningannol'articolodiWALTON2006chesioccupasolodicasisingoli.179 CAMPANILE1998p.387;LASAGNI2011p.73.180 CROWTHER1992pp.22-23;SCAFURO2014p.365.
IlKoinondeiNesioti
87
Magno181,nonsembrano farericorsoaquestapraticaalmeno finoal IIsecolo,
ragion per cui tutte le attestazioni di III secolo concernono i secondi182. In
secondoluogo,perquantoriguardaladatazionedelleattestazioni,notiamoche
sonoappena24 i decreti chepossonoesseredatati con sicurezzaaprimadel
220 (e in questi si segnala l'esplicito intervento reale in 12)183. Per questa
ragionepossiamoaffermarecheilfenomenoraggiunseilsuoapicenellaprima
metàdelIIsecolo184.
Le epigrafi ci suggeriscono poi che l'utilizzo di ‘giurie straniere’185 era
comunque considerato una pratica non ordinaria e come tale meritevole di
esserericordataconundecretoonorifico.Sitrattavainfattidiunaproceduradi
emergenza,avviataacausadigraviproblemiinternichemettevanoarischiola
sopravvivenzadellostessoordinecostituzionaleeimpedivanoilricorsoall’iter
giudiziarioordinario.Quest’ultimoerainfattisegnatodalcoinvolgimento,dalla
parzialitàetalvoltadalconflittod'interessideigiudicicittadini186.Ciòsignifica
che l'arrivo di giudici stranieri svolgeva la funzione di una valvola di sfogo,
necessaria per riportare la concordia nella comunità ed impedire che la
situazionedicrisipotessedegenerareinunaguerracivile187.Situazionitipiche
alle quali tali giudici esterni si trovavano a mettere mano erano ad esempio
dolorosecrisididebito188,comenelcasodiEfesoall'iniziodelIIIsecolo189.
Il fattoche l'interventodigiudicistranieri fossealmenoinizialmenteuna
praticastraordinariaspiegaperchénelprimoellenismorimanganoancoraattivi
i tribunali cittadini e le formedemocratichedi gestionedella giustizia190. Solo
piùtardiinfattiilricorsoagiudicistranieridivennetalmenteusuale,regolaree
ripetutoda far scomparire idecretionorificinei loroconfronti, avantaggiodi
181 Syll.3306ll.24-37.182 CROWTHER1992p.23.183 ID.p.23;CARLSSON2010p.110.184 CROWTHER1992p.24.185 Nellastoriografiamodernasiparladi‘giudicistranieri’,manellefontiantichesonodetti
‘giudici inviati’ o ‘corti straniere’: CROWTHER 1992 pp. 33-34; FOURNIER 2010 p. 206; SCAFURO
2014p.366;MAGNETTO2016.186 ROBERT1973pp.772e775;CROWTHER1992pp.26e39;HAMON2012p.195;SCAFURO
2014p.366.187 ROBERT1973p.775;CROWTHER1992p.27.188 ID.pp.26-27.CROWTHER2006;WALSER2008pp.258-272.189 I.Ephesos4(Syll.3364);nuovaedizioneecommento:WALSER2008(SEGLVIII1302).190 CROWTHER1992pp.28-29.
SecondoCapitolo
88
unadocumentazionesullorooperatodifferente,comeadesempiol'emanazione
diregolamentigiuridicioonoriresidaglistessigiudiciadivinitàlocali191.Solo
col tempo quindi i giudici divennero un’élite riconosciuta come tale e
autocoscientedelproprioruoloedellapropriaesperienza192.Ilricorsoripetuto
a giurie straniere provenienti dalla stessa città rafforzava inoltre i legami tra
diversecomunità193.
Unclassicoesempiocicladicodiquestapraticaciènotodaun'iscrizionedi
Kos194datataapocodopo il280. Infatti il fatto chenel testo sidistingua tra i
primidueTolomeiesicitinosacrificiperTolomeoIsenzal'appellativodiθεός
permettedidatareildecretoaiprimiannidelregnodiTolomeoII195.Sitrattadi
un decreto onorifico di Naxos per i giudici di Kos chiamati ad intervenire da
Bakchon196perrisolvereunaseriedicontroversiepiùsignificativaecomplicata
delprevisto197:
[οἳ παραγε]νόμενοι πρὸς ἡμᾶς περί τε τῶν ἀπο|[γεγραμμέν]ων
ἀμφισβητήσεων καὶ τῶν ἄλλων | [τῶν ἐπιτρ]α[πέ]ντων αὐτοῖς ὑπὸ τῆς
πόλεως | [τοὺς μὲν π]λείστους τῶν διαφερομένων ἀνα|[καλεσάμ]ενοι
πολλάκις ἐφ᾿ αὑτοὺς διέλυον συμφε|[ρόντως], τοὺς δὲ διέκρινομ μετὰ
πάσηςδικαι|[οσύνης]·
191 ROBERT1973p.776;CROWTHER1992pp.30-31;HAMON2012p.196.Ètuttaviapossibile
chelascomparsadeigiudicistranierisiadovutaall’arrivodeiRomanichesisostituirononello
svolgimentodiquestasupervisioneesternaallagiustizia(FOURNIER2010pp.536-542)oppure
cheilricorsoaquestapraticacontinuisenzaperòtrovareriscontronelladocumentazioneper
unaminoreproduzionedellastessainetàromana(MAGNETTO2016).192 CROWTHER1992p.40;ROUSSET1994p.103;MAGNETTO2008p.179.Questofenomenoè
in parte causa e in parte conseguenza dell’affinamento e uniformazione degli ordinamenti
giuridici, chepermetteva l’esistenzadiesperti formatisiadAteneoaRodi:CAMPANILE1998p.
387;HAMON2012pp.196-197;SCAFURO2014pp.367-368.193 HAMON2012p.198.194 IGXII4,1,135.195 HOLLEAUX1942pp.27-37;BAGNALL1976pp.149-150;SHERWIN-WHITE1978p.92n.51;
CROWTHER1999p.266.Unadatazionediversa,ma insostenibile, si ritrova inHAZZARD2000p.
108n.29ep.174.196 BakchonintervieneinquestaoccasionesiainquantomagistratoacapodelKoinon,sia
inquantorappresentantedelrepercontodeiNesioti.Gliinterventirisolutividiquestatipologia
da parte dei sovrani servivano amostrare il rispetto per le comunità locali:MA 2009 pp. pp.
248-259.197 IGXII4,1,135ll.6-12.
IlKoinondeiNesioti
89
La situazione era infatti talmente grave e il sistema giudiziario così
ingolfato che, nonostante i giudici chiedessero di poter tornare alle proprie
attività,Naxos,anchegrazieall'interventodiBakchon,riuscìafarlirestarefino
allarisoluzionetotaleedefinitivadiognidisputainterna198:
[πλεί]ονοςδὲαὐτοῖςτοῦχρόνουγινομένου| [διὰτὸπλῆθο]ςτῶνκρίσεων
καὶβουλομένωντῶνδ[ι|καστῶνπάλινἀναχωρῆ]σαιπρὸςτὰἴδια,ὁδῆμος|
[ὁ ἡμέτερος παρεκάλεσεν αὐ]τοὺς μετὰ Βάκχωνος | [τοῦ νησιάρχου παρ᾿
ἡμῖν παρα]μείναντας καὶ τὰ λο[ι|πὰ τῶν ἐπιτραπέντων αὐτοῖ]ς
ἐξαγαγόνταςμέ|[χριτέλουςσυμπαραγίγνε]σθαιΝαξίοις.
Un altro documento molto interessante a tal proposito è un'iscrizione
purtroppoframmentariaprovenientedaKarthaianell'isoladiKeos199.Graziea
taledocumento sappiamoche in seguito adunagrave crisididebito, laquale
richiesepiùpianidisalvataggioediamministrazionefinanziariastraordinaria,
nonché l'intervento sia del nesiarco Bakchon, sia dello strategos Philokles, si
procedette all'invio di giudici per risolvere i punti ancora oggetto di
controversia200.Lasituazionenonèaffattochiara,mal'interventoripetutodelle
autorità federalinella risoluzionedella crisipotrebbeporrequestoepisodioa
metàstradatra ilcasodeigiudicidiKos intervenutiaNaxossu indicazionedi
Bakchoneilcasoseguente201.
198 ll. 12-18. SCAFURO 2014 pp. 381-382. I giudici stranieri che rimanevano per lunghi
periodidi tempo inuna città eranoovviamentedel tutto esentati daogni spesa, che ricadeva
interamente sulla città ospitante: HAMON 2012 pp. 201-208. Per altri casi di intervento
giudiziario dei Tolomei a Kos: CROWTHER 1999 pp. 251-319. Purtroppo due iscrizioni
provenienti da Amorgos e che sembrano fare riferimento a giudici stranieri durante la fase
tolemaicasonotroppoframmentarieperpermetterequalsiasiconclusione(IGXI7,14e15;IGXIISuppl.p.142).199 Appendice29.200 Un'altraiscrizioneprovenientedaKarthaia(IGXII5,541)cimostraungiudiceateniesenominatodaTolomeo,probabilmenteilFiladelfo,durantelaguerracremonidea,comesuggerito
dagli editori, oppure da un successore verso lametà del III secolo come proposto da FRASER
1955139-140.Infineun'iscrizionediSyros(IGXII5,652)mostral'interventonelIIsecolodiunepistate rodio per regolare un conflitto interno all'isola e ristabilire il funzionamento delle
magistrature (FRASER–BEAN1954p.162). SeperÉTIENNE1990p.118egli fuunun “épistate
réformateur”, un riformatore della costituzione (REGER 1994 p. 34 con n. 48 e p. 40), per
GABRIELSEN 1997 pp. 56-63 (seguito da BADOUD 2014 pp. 120-121) egli agì come un giudice
stranieropercontodiRodi,soluzionechemisembrapiùcredibile.201 Su questi due primi episodi vale quanto scritto da CONSTANTAKOPOULOU 2012 p. 57:
"WhilethesedecreesmaynotspecificallymentiontheIslanders’Leagueasabodyresponsible
SecondoCapitolo
90
Disponiamo infatti di un documento importante, per quanto
frammentario,checimostral'interventodirettodelleistituzionifederaliintema
digiustizianelperiodotolemaico202:
ὅπωςδὲαἵτεκρίσεις [γίνωνταικατὰ |τὰδόγματ]ακαὶ [ἐά]ντιἄλλοδέηι
τῶν συμφ[ερόντων τῶι κοι|νῶι, ἀποστέλλε]σθαι ὑπὸ τῶμ πόλεων τῶ[ν
μετεχουσῶν τοῦ | κοινοῦ δικαστὰς] καὶ παρεῖναι αὐτοὺς ἐν τ[οῖς χρόνοις
τοῖς|ὡρισμένοις·δοῦναιδὲκαὶ]εἰςἐφόδιονἑκάσ[τωιτῶνδικαστῶν|καθ’
ἑκάστηνἡμέρανδρα]χμὰςτρεῖς,εἰσ[πρᾶξαι(?)δὲκαὶπα|ρὰτῶννησιωτῶν
ἁ]πά[ντ]ωντὰἀναγκαῖα[...]
Ildecreto,giuntocipurtropposolonella frammentariacopiaprevistaper
Arkesine e quindi priva di possibili confronti con le altre copie presenti nelle
altreisoleeaDelo203,noncichiarisceselarichiestadelKoinondiorganizzarea
livello federale l’invio di giudici dagli stati membri per gestire i processi nei
tempi emodi stabiliti dai decreti fosse una prassi usuale o straordinaria. Nel
primo caso si potrebbe ipotizzare che l'invio di giudici dalle isole per
fronteggiare le problematiche comuni e federali che coinvolgessero anche
singoli individui o stati fosse temporaneo ma regolare204. Nel secondo caso,
invece, si potrebbe ipotizzare un'organizzazione chiamata ad operare solo in
casiparticolarmentegravi,comeadesempiounacrisididebito205.Mainrealtà,
anche se questo documento facesse riferimento ad un episodio singolo, nulla
fortheresolutionoflocalconflict,thereferencestotheNesiarchinboththedecreesimplythat
theLeaguecouldofferthenecessaryframeworkfortheprovisionofhelp[...]theinvolvementof
theLeague’sofficialintheprocessrevealsthatthiswassomethingthatconcernedtheLeague,
and was perhaps even addressed in the League’s synedrion". Infatti in altri casi di disputeinternea isoledell'Egeonon facentipartedelKoinonvediamo l'intervento solodelle autorità
tolemaiche senzaalcun interventodiquelledeiNesioti: a Samo intervienePhilokles (IG XII6,95),aChiodirettamenteTolomeo(SEGXIX569)eaTheraPatroklos(IGXII3,320).202 Appendice4ll.7-13.203 Infrapp.180-181.204 BAGNALL1976p.141sispingefinoadipotizzarecheilKoinonavesseilpoterediinviare
giudiciperrisolveredissensiall'internodiognistatomembro.205 A debiti e/o ritardi nelle contribuzioni sembrano fare riferimento, pur con dubbie
integrazioni, le ll.2-7: [καθ’ἕκαστον]ἐνιαυτὸν [τὸ δ]απάνημ[ατὸ γενόμενον |ἑκάστωιδή]μωιἀν[αγ]ράψ[αντε]ς, οἷς τ[ε ... |τόν τε χρόν]ον, [ἕ]ως [ἂν] ὀφείλ[η]τα[ι τ]ὸ ἀ[ργύριον, |καὶ τοὺςἰδιώτας(?) τ]οὺς δεδανεικότ[ας, τάς τε συν|τάξεις(?), ἃς] β[ασιλεῖ Πτολ]εμαίωι ἐψηφίσατ[οτελεῖντὸ|κοινὸντὸ]ἡμέ[τερον]·elal.14:τὰδάνεια.QuestohaspintoBUSOLT1926p.1289en.1adavvicinarequestaiscrizioneall'episodiodeidebiticontrattidaiNesioticonDeloenonpiù
restituiti,infrapp.128-131.
IlKoinondeiNesioti
91
vieta che una procedura simile sia stata seguita altre volte. Possiamo quindi
affermarechelasempliceattestazionedell'esistenzadigiudici'federali'implica
conseguentemente che ilKoinonoperava in campogiudiziarioquandociòera
considerato necessario. Un esempio parallelo potrebbe essere ritrovato nei
giudici federali achei indicatici da Polibio206 e che sembrano essere attivi
almenounavolta,nelcasodiunacondannaamortediunmagistrato207.Adun
primosguardosipotrebberitenereesageratal'enfasidiPolibiosull'importanza
diquestacorte208,maèverosimilesupporrechetale istituzioneabbiaoperato
spesso, sebbene questo non traspaia nelle fonti superstiti209. Ugualmente si
potrebbe ipotizzare che il Koinon dei Nesioti si sia sentito in diritto di
intervenireancheinaltreoccasionianoiignote.Rimangonotuttavianonchiarii
limiti posti alla giurisdizionedi questi giudici nesiotici e inparticolare se essi
operasseroanchenellasoluzionedidiatribeinterneadunostatomembroose
si limitassero solo alle ricadute federali e comuni. In ogni caso si tratta di un
ulteriore elemento che avvicina l'esperienza nesiotica a quella delle altre
federazionicontemporanee210.
Che un'attenzione speciale venisse rivolta agli aspetti federali è assai
probabile, se spostiamo l'attenzione dai giudici chiamati a risolvere dispute
interneasingolecomunitàagliarbitratiinterstatalitraduecomunitàdistinte.Si
tratta dei casi in cui due stati, invece di imbarcarsi in un costoso conflitto
armato dall'esito incerto, cercavano una conciliazione pacifica affidandosi a
terzi211.Nel casodi stati federali, i qualinonpotevanoovviamente tollerare il
ricorsoallaguerraper larisoluzionedelledisputetra i loromembri,soluzioni
arbitrali potevano essere trovate in primo luogo dalle istituzioni comuni212,
206 Polyb.II37,10-11.207 Polyb.XVIII18,3.208 AGER1996p.25.209 WALBANK1957-78Ip.220,IIIp.716.210 BECK1997pp.171-172;BECK–FUNKE2015bp.16.211 ROBERT 1973pp. 769-770. Bisognaperò segnalare che in alcuni casi la guerra poteva
esseregiàinatto.212 Nella pratica la federazione si riservava il diritto di intervenire nelle scelte politiche
deglistatimembrisoloperdirimerequestionidiinteressecomuneedirittofederale:BECK1997
pp.185-187;MACKIL2014p.280.
SecondoCapitolo
92
oppure in secondo luogo potevano essere affidate a terzi213. Tuttavia le
procedure ordinarie e interne alle federazioni trovano limitati riscontri
epigrafici214, iquali invecesonopiù frequentiper leeccezionialla regola, cioè
per le soluzioni affidate a stati esteri215. Ager216 sostiene comunque che,
sebbene le istituzioni federali operassero spesso nel dirimere dispute tra gli
stati membri, questo non significa che le loro istituzioni fossero
automaticamente le corti arbitrali a cui fosse necessario rivolgersi in caso di
problemi tra vicini. Ma è tuttavia ragionevole supporre che nel caso di un
arbitrato internazionale per una disputa tra stati membri di una stessa
istituzionefederalequest'ultimasimostrassepiùche interessataalbuonesito
dell'operazione,chequindisisarebbesvoltasottoisuoiauspici217.Inognicaso
nondobbiamosottostimareilgradodiautonomiadeglistatimembrichetalora
emerge nella documentazione epigrafica superstite218, talvolta in
contraddizioneconquantosappiamodallefontiletterarie219.
Perquanto riguarda iNesioti, oltre al documentodaArkesine già citato,
chenellasuagenericitàeframmentarietàpotrebbeindicareancheunagestione
213 Traleprincipaliragionidiscontrotra lecittàc’eranoper lopiùquestionirelativealla
gestionedelle risorsedi confine. IGrecipreferivano lamediazione, syllysis, all’arbitrato,krisis.Nellamediazione leparti incausagiungevanovolontariamenteadunasoluzioneconl’aiutodi
un giudice esterno. Nell’arbitrato dovevano seguire la soluzione ordinata dal giudice. Nelle
procedure di synoikismos o sympoliteia spesso erano incluse clausole che impegnavano icontraentiaprocedereadunarbitratoincasodiconflitto.SivedaCARLSSON2010p.109.214 NelcorpusraccoltodaAGER1996troviamoquestasoluzioneinternaadottatainappena
duecasidaiBeoti(16e17)edagliEtoli(40e55),inunsolocasodaiTessali(79)edagliAchei
(81).215 PergliAcheidisponiamodibentreesempi(38,46e145),aiqualibisognaaggiungerela
recentescopertadiun’iscrizioneprovenientedaMessene(LURAGHI–MAGNETTO2012): infrap.95.216 AGER1996pp.25-26.217 SWOBODA1912pp.17-50.218 Se ad esempio nella disputa tra Pagai, uno stato membro acheo, e Aigosthena, uno
beota,sonoiduekoinàarivolgersiagiudiciterzinonprovenientidalledueistituzionicoinvolte(AGER199685),nelcasodelladisputatraHermioneeEpidaurossonolecittàstesseaprendere
ladecisionediinvitareunacommissionedaRodieMileto(AGER199663).219 Polibio (II 48, 7) sembra indicare che gli Achei gestissero i contatti esteri degli stati
membri; ma un symbolon tra due stati membri achei, Stymphalos e Aigira, non menziona lapartecipazioneallafederazionedapartedeiduestati,segnocheeraprevistaunasoluzionead
hocindipendentementedall'istituzionefederale(LARSEN1971pp.81-82).
IlKoinondeiNesioti
93
federaledelledisputetrastatimembri220,disponiamoanchedialcuneiscrizioni
chefannoriferimentoasoluzionitrovateinautonomiadallesingoleisole.
Un'iscrizione221 indueframmentiritrovatiaParos(frammentoA)eDelo
(B)cipresentaunadisputa traNaxoseParoscon l'arbitratodiEretria inuna
data compresa tra il 194 e il 166222. Nel primo frammento si parla della
decisione di sottoporre ad arbitrato il contenzioso, dell'organizzazione della
giuria, delle delegazioni provenienti dalle due isole e dell'invio di copie della
decisioneaNaxos,ParoseDelo223.Nelsecondo inveceèriportata ladecisione
degliarbitridiEretria, chestabilisconodiannullarequalsiasi rivendicazionee
qualsiasidebitopregresso,impedendoognifuturalamentelaericorsocontroil
verdetto.Allostesso temposi sistemanosia i rapporti tra i cittadini, siaquelli
tracittadiniestati,siainfinequellitraiduestatistessi224.Neldocumentoviene
ancheprevistaunamultaperchidovessetrasgredireiterminidell'accordo.Non
sappiamo tuttavia le ragioni del contendere225, sebbene sia probabile che alla
basevi siaun'azionediParos226.Non sappiamoneppurea favoredi chi si sia
votato, perché la critica è divisa sull'interpretazione del sacrificio di Paros a
favorediDionisoNassio227.Tuttaviaquestodocumentocimostracome ledue
isolesianogiuntearisolvereuncontenziososenzaricorrereallamediazionedel
220 MERKER1970p.157ipotizzapropriocheilKoinonpotessecrearedellecortidiarbitrato
conicittadinideglistatimembri.221 IGXI4,1065.222 Aquestodocumentopotrebbeessereassociataanchel'iscrizioneframmentariaIGXII9,223 proveniente da Eretria, che sembra parlarci di un arbitrato reso proprio da Eretria tra
Naxoseunsoggettoanoiignoto:TOD191346.Mailtestosembrapaleograficamenterisalireal
III secolo (AGER 1996 p. 74) ed è così frammentario da rendere possibili anche altre
interpretazioni,comequellaminoritariacheritienesitrattidiunaccordofinanziariotraEretria
eNaxos(ZiebarthIG).223 LamenzionediDeloèunaintegrazionedeltestoallal.21,maèassaiprobabilesiaperil
suoruolo,siaperilritrovamentodell'iscrizionenell'isola.224 Bll.4-8:[μηδεμίανδὲεἶναιμη]κέτιδίκηνκατὰτῆςπόλεωςτῆς|[Ναξίωνὑπὸτῆςπόλεωςτ]ῆςΠαρίων,μηδ’ὑπὸΝαξίων|[πόλεωςκατὰτῆςΠαρίω]ν.225 SecondoHICKS1890pp.260-262nr.4 si tratterebbedidirittidipesca,maè solouna
speculazione.226 B ll. 1-4: καθάπερ τοῖς Ἐρετριέων δικαστ]αῖς ἔ[δο|ξεν καὶ τοῖς ἐπηκόοις τοῖς παρὰΠαρίωνκαὶπ]αρὰΝαξίωνἀφε|[σταλμένοις,περὶὧνπρὸςτοὺςΝαξίουςδ]εδικασμένοιεἰσὶνοἱ|[Πάριοι.227 B ll. 12-15: ἔτι δὲ ἐκέλε]υσεν τὸἘρετριέων δικαστήρι[ον| θῦσαι βοῦν τὴν πόλιν τ]ὴνΠαρίωντοῦἐπιτιμίουτοῦἐ[πι|γεγραμμένουἐντῆιδετῆι]γραφῆι,τὴνδὲθυσίαντῶιΔι[ο|νύσωιτῶιΝαξίωιἄγεινΠαρ]ίους...Inpassatodiversistudiosi(HICKS1890p.261;BERARD1894p.28;RAEDER1912p.31ep.63)hannoritenutocheParoscompiaunsacrificioaDionisoNassiocon
una quota della somma versata da Naxos comemulta; ma AGER 1996 p. 230 n. 5 ipotizza al
contrariocheilsacrificiofossepartedellapunizioneinflittaaParos.
SecondoCapitolo
94
Koinon,maaffidandosi all'arbitratodiuno statoesternoalla federazione.Una
soluzioneparzialmentediversa,sebbeneugualmente indipendentedalKoinon,
emergeda alcune iscrizioni diArkesine, polis diAmorgos, che riguardanodei
debiti contratti dalla città a cavallo tra IV e III secolo228. Il più eloquente dei
documenti229, riguardante il debito contratto con Praxikles di Naxos, fa
riferimentoadunesistentesymbolon,unaconvenzionegiudiziaria,traNaxose
Arkesine stessa. Questa convenzione prevedeva che venisse sottoposta
all'arbitrato di una polis terza230 ogni controversia tra un singolo cittadino e
l'altra comunitào tra leduepoleisnel loro complesso231.Tuttavianel testo si
chiarisce poi che la clausola esecutoria a tutela del creditore rende di fatto
superfluo il ricorso all'arbitrato stabilendone a priori l'esito (ovviamente a
favore del creditore)232. Del tutto simile, anche semeno esplicito, appare poi
l’accordoperilprestitocontrattoconAlexandros233.
Tutti questi casi cimostrano un Koinon dei Nesioti del tutto simile alle
coevefederazionidellaterrafermaecioèrispettosodell'autonomiacittadinanei
confrontidellagestionedellagiustizia,maprontoad intervenirequalorafosse
necessario234. Per quanto riguarda l’amministrazione della giustizia a livello
federale in età ellenistica, non credo sia possibile affermare l’esistenza di un
canoneacuiilKoinonavrebbedovutoadeguarsi.Prendendoadesempioilcaso
228 Infrapp.127-128.229 IGXII7,67B;Syll.3955.230 Sceltadivoltainvolta(MIGEOTTE1984p.175n.119seguitodaMAGNETTO1997pp.111;
controilparerediGAUTHIER1972p.326n.110).231 GAUTHIER1972p.330,MIGEOTTE1984p.175;MAGNETTO1997pp.111.232 Era previsto che il creditore potesse rifarsi anche sui beni della comunità debitrice
possedutioltreconfine,cioènelleisolevicine:CONSTANTAKOPOULOU2007pp.213-214.233 IG XII 7, 69. Per lo stato frammentario del documento il riferimento ad un'ἔκκλητοςπόλις si ritrova solo alla l. 41,ma le somiglianze tra questo testo e quello di Praxikles fanno
ipotizzare riferimenti anche alle ll. 15-16 e 31-32: MAGNETTO 1997 p. 116. L'assenza di una
menzioneesplicitadelsymbolon,ilfattocheilritirodeldenarosarebbeavvenutoadAmorgoseinfinechelasteledovessevenirepubblicatasolonelsantuariodiEradiArkesine(tuttecoseche
differenziano il casodiPraxiklesdaquellodiAlexandros)hanno fattopensare inpassato che
AlexandrosfosseuncittadinodiArkesine:MITTEIS1891pp.408-409;HOMOLLE1892p.265en.
1;WACHSMUTH1885p.296n.1. Si vedano leosservazioni critichediMIGEOTTE1984p.182n.
147.Oggiinfattiquestatesinonèpiùsostenutavistal'impossibilitàdirivolgersiadun'ἔκκλητοςπόλιςperuncittadinoindissidioconlapropriapatriaprimadelpienoIIsecolo,eccezionfatta
pericasidiguerracivile:GAUTHIER1972pp.325-327,seguitodaMIGEOTTE1984pp.182-183e
MAGNETTO1997p.117.234 Interessante che BURASELIS 2013 p. 176; 2015 p. 363, nel ritenere il Koinon del tutto
ininfluentesulpianodellagestionedellagiustizia,noncitiildocumentosuigiudicifederali.
IlKoinondeiNesioti
95
degliAcheisappiamodell’esistenzadigiudicifederali,manonsiamoingradodi
definire esattamentené i loropoteri, né la loro giurisdizione, né i termini del
loromandato235.Ilconsiglioel’assembleasembraabbianosvoltounruolonella
risoluzione pacifica di controversie tramembri e anche come tribunali, senza
che ciò dovesse necessariamente produrre una documentazione epigrafica236.
Potrebbe essere il caso anche del Koinon dei Nesioti, per il quale il consiglio
avrebbe potuto pacificare contese tra stati membri prima che queste
degenerassero fino a richiedere procedure di arbitraggio vere e proprie. Del
resto nel caso acheo e anche in quello etolico la ‘federazione’ svolgeva
sicuramente un ruolo, ma il suo intervento non era automatico, né il solo
possibile237. Certa è l’importanza attribuita agli arbitraggi, i cui verdetti
andavanorispettati inmanierapermanente238.Erano infinepossibili soluzioni
ibride,conl’interventodipiùattorioltreallafederazioneeallasualegislazione,
come mostrato nell’iscrizione scoperta nel 2004 su dispute territoriali tra
Messene eMegalopoli239. Per i Nesioti gli statimembri sembrano regolarsi di
norma pacificamente e senza far ricorso all'intervento delle autorità federali,
almeno finché le controversie non raggiungono dimensioni tali da avere per
forza di cose delle ricadute sulla sicurezza e stabilità della regione. Solo in
questo caso sembra che il Koinon o i suoi magistrati prendano l'iniziativa di
intervenire per placare le tensioni e impedire guerre civili o escalation di
conflittualità traglistati.Un identicoatteggiamentotrasparedairiferimentiai
Tolomei, i quali limitano i loro interventi ai propri delegati sul territorio (in
questocasoperlopiùalnesiarco)senzaparticolaridifferenzerispettoallaloro
prassi240.
2.4.–Significatodell'organizzazione.
235 LARSEN1968pp.236-237;RIZAKIS2015pp.128-129.236 LARSEN1968p.237;RIZAKIS2015p.129.237 HARTER-UIBOPUU1998p.129;RZEPKA2006pp.74-92;RIZAKISpp.129-130.238 HARTER-UIBOPUU1998p.119-129;ARNAOUTOGLOU2009/2010pp.191-192.239 ARNAOUTOGLOU2009/2010pp.189-191;LURAGHI–MAGNETTO2012pp.537-540;RIZAKIS
pp.130-131.240 CASSAYRE2010pp.99-180einparticolarepp.110-116;PÉBARTHE2014p.95.
SecondoCapitolo
96
Un giudizio sul significato complessivo del Koinon alla luce della sua
struttura organizzativa appare a questo punto essenziale. Da questo punto di
vista si impone come necessario un radicale ripensamento dell’istituzione
rispettoallaconsiderazionedellacriticacontemporanea, laqualenonvaluta il
Koinon dei Nesioti come un'esperienza degna di nota. Questo giudizio è
riscontrabile sia indirettamente, data la generale mancanza di studi nei suoi
confronti, sia direttamente, attraverso le stringate valutazioni sulla sua
insignificanza,neiraricasiincuivengacitato.Perriprendereun'espressionedi
Buraselis241: "To what extent was all this [cioè l'esperienza nesiotica] real
federalism? The proper answer might be: as much as cities founded by
Alexander and his successors were real poleis!"242. Il Koinon si ridurrebbe
sostanzialmente, per molti studiosi, ad una finzione, ad una scatola vuota al
servizio degli interessi degli egemoni, ad una blanda associazione incapace di
farsisoggettodiunapoliticaautonomaeunitaria,insignificantealpuntodinon
riceveremenzionealcunanellafontiletterarieenegliaffreschistoriciantichi.
Controquestogiudiziovedremonelleprossimepagine,alcontrario,cheil
KoinondeiNesiotipuòessereinterpretatocomeuna‘regionepolitica’efuuna
federazione a tutti gli effetti paragonabile alle altre sue contemporanee243. A
questo fine analizzeremo ora più da vicino alcuni aspetti potenzialmente
problematicidell’esperienzanesiotica,comeilsuolivellodiunificazione,lasua
assenzanellefontiletterarieelasuaautonomiapolitica.
Perquantoriguarda l'unificazionepossiamoaffermareche ingenerale le
esigenze di aggregazione politica e rafforzamento politico-istituzionale
potevanoteoricamenteportaretantoalsinecismo,quantoallafederazione244.Il
241 BURASELIS2013p.176(seguitodaANGLIKER2015pp.233-234).Lostudiosopareaver
cambiatoparzialmente ideanelgirodidueannieora ritienecheperalmenoalcuniaspetti si
possaparlaredifederalismonelcasonesiotico:BURASELIS2015pp.365-366.242 Contro lavisionedellapolis ellenistica sostenutaquidaBuraselis, comeha sostenuto
BAKER2003pp. 376-377: "Thus, contrary to a oncewidespredopinion, theHellenistic period
was not one of decline for Greek city-states; rather it represented the height of their
development".DellostessoavvisoancheCAMPANILE1998p.379.243 CONSTANTAKOPOULOU2012bp.304.244 Noncisi riferiscequiadunproblemadi terminologiaecioèall’usodapartedialcuni
autorididefinire sinecismi i processidiunificazione federale attraverso lenti interpretatative
fondatesulmondodellapolis.Sipensiadesempioadunpassodell’orazioneSull’ambasceriadi
IlKoinondeiNesioti
97
paralleloèinteressanteperché,comeènoto,isinecismipotevanoesplicarsidal
puntodivistafisicoconiltrasferimentodellapopolazioneinuncentro,oppure
avereuncaratteresoloistituzionaleeformale,senzaconseguenzeriguardoalle
modalità insediative.Questosignifica chepersinonelmodellopoleicononera
necessariounostravolgimentorivoluzionariodegliassettitradizionaliincampo
insediativo,religioso,economicoeperalcuniaspettipersinopolitico,perchési
potesseparlarediunità.Nelcasodellefederazioniquestoappareancorpiùvero
eproprioquestacaratteristicastavaall'originedellafragilitàdialcunediqueste
istituzioni. L'aspetto conflittuale del rapporto tra federazioni e realtà locali
rendevalasympoliteiapiùsolidalàdoveglistatimembrieranokomai,villaggi,o
ethneprividirealistruttureurbane;mentredovepiùradicateeranolepoleissi
assiste ad una maggiore presenza di spinte centrifughe e aspirazioni
autonomiste245. La federazione è infatti un fenomeno polivalente e polimorfo
che gestiva sotto forma di compromesso e negoziazione le due opposte
tendenze della vita comune nel mondo greco: l’esigenza centripeta di
aggregazioneper la difesa e il rafforzamentodaun lato e quella centrifugadi
separazione in unità più piccole per garantire l’autonomia246. In sostanza la
dialettica polis/koinon è un problema aperto e costante, sebbene con diversi
gradi,intuttelefederazioni247.Perquestaragionelapresenzadiatteggiamenti
separatisti (visibili persino nel caso degli Achei nella seconda metà del V e
durante il IV secolo) non è un discrimine insuperabile per poter parlare di
federalismo248. Queste dinamiche di crisi più omeno latente nei rapporti tra
statimembrie federazionivenivanospessoesacerbatedall'inserimento in tali
conflittidapartedipotenzeesterne,sempreacacciadelpropriotornaconto249.
Periodici eclissamenti e scomparse, rifondazioni e rinascite, sono fenomeni
abbastanzacomuninelmondofederalegreco(pensiamoadesempioalcasodei
Demostene(XIX263-264),quandosidescrivel’aggregazionefederaledellaCalcidica,senzacon
ciòriferirsiall’autenticosinecismodiOlintodiunsecoloprecedente:MARI2008p.389.245 Suprap.69.246 MCINERNEY2013p.469.247 BEARZOT2013pp.40-41;BECK–FUNKE2015bp.17.248 SORDI1994p.8.249 BECK1997pp.248-249.
SecondoCapitolo
98
Beoti250)epossonoesserelettiinmanieraduplice:daunlatocomesintomodi
debolezzapolitico-istituzionale,dall’altrocomeresistenzadell’istanzaunitaria,
che è in grado di risorgere spesso sotto nuove forme. Per questa ragione la
rifondazionedelKoinondeiNesioti sottoRodi, rifondazione successiva al suo
eclissamento nella seconda metà del III secolo a causa delle pressioni
disgregatrici esterne, non deve essere vista unicamente come elemento di
debolezzadelKoinonmedesimo.Insostanzal'unitàinternadeiNesiotinonpuò
essere sottostimata sulla base della radicata tradizione poleica dei suoi stati
membri, né per la sua temporanea dissoluzione dovuta alle contemporanee
intromissioninellaregionedapartedipiùpotenze.
SullamancatamenzionedapartedeglistoriciantichideiNesiotibisogna
ricordare i casi paralleli degli Etoli, degli Acarnani, dei Locresi, che vengono
nominati occasionalmente, brevemente e senza un'analisi del loro sviluppo
storicoe istituzionale.Daciòsipotrebbededure l’insignificanzapoliticaanche
di queste esperienze federali; eppure, come afferma Sordi, “Limitandoci agli
Etoli, che furono in periodo ellenistico una delle maggiori potenze della
madrepatriagreca,vale lapenadiosservareche, a causadell’interruzionedel
racconto di Diodoro dopo il 301, gli Etoli scompaiono paradossalmente e in
modo quasi integrale dalla storia proprio nel periodo (301-279) in cui
cominciano a divenire una grande potenza. Le iscrizioni possono solo
parzialmente rimediare,perquestoperiodo,al silenzioquasi totaledelle fonti
letterarie”251. A questo punto appare quanto meno pretestuoso ritenere che,
solo sulla base della mancanza di attenzione da parte degli storici antichi, il
Koinon non abbia contato nulla, non abbia influenzato le popolazioni delle
Cicladienonabbiasvoltounruolopolitico,perquantolimitatodaidettamidegli
egemoni in politica estera. La ‘grande’ storiografia, tra l’altro naufragata per
granpartedelperiododivitadelKoinon,sioccupadelleCicladi,comesempre,
con scarsa attenzione agli aspetti organizzativi, giuridici e istituzionali252.
Certamentel'assenzatotalediogniriferimentonellefontiletterariesuggeriscee
250 SORDI1994p.14.251 ID.p.16.252 Perfareunaltroparallelobastacitarela‘negligenza’spessorimproverataaPolibionel
descrivereleistituzionialuituttosommatovicinedegliAchei.
IlKoinondeiNesioti
99
implica che ilKoinonnon fu certo il protagonistadella storia grecadelprimo
ellenismo. Tuttavia il ruolo di subordinazione delle Cicladi rispetto ad una
potenza della terraferma non è certamente una novità assoluta dell'età
ellenistica enon significa che le stesse smettanodi esisteredalpuntodi vista
politico. In sostanza lamancanza dimenzione da parte degli storici non è un
elementosignificativopersottostimareilsignificatodelKoinondeiNesioti.
Passiamo adesso ad affrontare la questione relativa all'autonomia
operativa del Koinon. Si potrebbe pensare che un popolo tanto attento a
richiamare e ribadire a livello letterario ed epigrafico l'importanza
dell'indipendenza, dell'autonomia e della libertà della polis dalle pressioni
esterne, così come appaiono i Greci ancora nel periodo ellenistico, dovesse
necessariamente considerare insignificanti e inesistenti da un punto di vista
politico tutte le città e federazioni che oggi sembrano essere più o meno
sottomesse e soggette ad una potenza straniera. Tuttavia lo storico
contemporaneochesostenesseunataleposizionecommetterebbedueerrori:il
primo di ingenuità, nel credere ciecamente alla retorica politica antica, il
secondo epistemologico, nel considerare il valoredei termini comeassoluto e
nonsoggettoaldivenirestorico.
Evitando di andare eccessivamente fuori tema e semplificando il più
possibile, sipuòaffermarechedaquestopuntodivista lacriticastoriografica
degli ultimi decenni ha provato a smontaremolti degli assiomi tradizionali. Il
riesamedelvaloredell'autonomia,dellalibertàedell'indipendenzapoliticasiè
mosso attraverso una sua attenuazione in due direzioni opposte: da un lato
relativizzandolo al ribassoper le epochepiù antiche253, dall'altro al rialzoper
quellepiùtarde254.Secondoquesteposizioni,cheguardanoallalibertàpiùcome
253 SecondoHANSEN1993p.22,1995p.21-43 l’indipendenzanonèmaistatouncriterio
fondamentaleperl’esistenzapoliticaneanchedellapolisinetàarcaicaeclassicaequindiancora
menoinetàellenistica.DellostessoavvisoGIOVANNINI1993pp.268-270;CARLSSON2010pp.62-
63;VLASSOPOULOS2011p.10.254 Sisonoricercatierivalutatiglispazidiautenticalibertàpoliticasuccessiviallamortedi
AlessandroMagno,sebbeneconunadiversadatazionedellalorofine(avvenutaperalcunicon
l'arrivodeiRomaniinGrecia,peraltridopol'epopeadiMitridate,conl'avventodiAugustoocon
leriformediDiocleziano):KALLET-MARX1995pp.89-95;HABICHT1995p.13;1995bpp.87-92;
RHODES-LEWIS1997pp.35-61;MA2002pp.108-113,161,179,235-238e251;HANSEN-NIELSEN
2004pp.19-20;CARLSSON2010pp.64-65.
SecondoCapitolo
100
ad un assioma politico-ideologico che ad un principio giuridico255, non
esisterebbeunasostanzialedifferenzatralalibertàdietàclassicaequelladietà
ellenistica, quantounadiversagradazionee sfumatura256. L'indipendenzanon
andrebbeintesaquindicomeunacategoriagenerale,assolutaesempreugualea
se stessa, ma andrebbe piuttosto declinata con l'ausilio di elementi e
precisazioni che evidenzino i reali aspetti di autonomia di una comunità e
quindimostrinoconaltrettantachiarezzaquellechesoloainostriocchi,manon
aquellideiGreci,appaionocomecontraddizioni,ecioèproclamazionidilibertà
seguite dall'imposizione di guarnigioni e tributi257. Per il periodo ellenistico
bisogna quindi considerare in cosa consistesse l'esercizio dell'egemonia sulle
poleisdapartedeire.Levariedinastienonavevanoildesiderio,lanecessitàela
possibilitàdi governaredirettamenteogni singola città, tantopiùquando,per
raggiungereipropriobiettivistrategici(chespessosilimitavanoallacreazione
dibasitributarieealcontrollodellerottenecessarieperilpassaggiodirisorsee
manodopera), erameglio cercare un accordo appoggiando una fazione a loro
favorevole all’internodiunapolis258. Il rapportodinegoziazionee reciprocità
cheveniva così a svilupparsi rendeva ladiplomazia equindi lapolitica estera
delle singole città particolarmente importante259. Un rapporto positivo tra
monarchi e poleis giovava ad entrambi, laddove uno scontro poteva sempre
portare a risultati imprevedibili, come mostrato dalla vittoria di Rodi contro
Demetrio Poliorcete260. In conclusione è possibile affermare che anche nel
primo ellenismo poleis e federazioni più o meno soggette a potenze estere
potessero contemporaneamente considerarsi e venissero considerate
'indipendenti', intendendosi con ciò che potevano, pur con delle limitazioni,
255 RAAFLAUB1981pp.313ss.;OSTWALD1982pp.41ss.;KARAVITES1984p.191;RAAFLAUB
1985pp.201-202;MORITANI1988pp.574-575;TUPLIN1993p.109;JEHNE1994pp.269ss.;BECK
1997pp.236-238.256 BERTOLI2003pp.87-110;CARLSSON2010pp.69,85-89;LASAGNI2011p.74.257 PRÉAUX1978IIpp.409-411;CAMPANILE1998p.383.Unataleflessibilitànelsignificato
dei termini è riscontrabile in età ellenistica ancheper il terminedemocrazia, chevienenona
casospessoassociatoaeleutheriaeautonomia:MUSTI1995pp.296-297.258 STROOTMAN2011pp.144-145.259 Tanto più che ancora in età ellenistica le singole poleis continuarono a condurre la
propriapoliticaautonomafinoallaguerra:MA2000pp.337-376eCHANIOTIS2004chededica
piùspazioagliscontritracittàrispettoaquellitramonarchi.260 Suprapp.34-35.
IlKoinondeiNesioti
101
continuare ad esistere dal punto di vista politico e compiere delle scelte
autonomamente261.
Esistepoiun'ulteriorequestionerelativasempreall'autonomia,maquesta
voltaall'autonomiadeglistatimembririspettoallafederazione.Sebbene,come
abbiamoripetutopiùvolte,esistesseunatensionetralespinteautonomistiche
degli stati membri e le forze accentratrici della parte ‘contenitrice’, nessuna
federazione si poneva comeobiettivo la totale soppressionedella vitapolitica
delle comunità che ne facevano parte, men chemeno se queste avevano una
lungatradizionepoleicaallespalle262.Perquestaragione,oltrealasciareampi
marginidiautogovernoaglistatimembrineiloroaffariinterni,anchedalpunto
divistadellapoliticaesteralefederazioni,purriconoscendoinquestoambitoil
proprio campo d'azione e competenza, si limitavano spesso ad imporre una
linea unitaria riguardo a poche questioni essenziali: la guerra o la pace, la
rappresentanza diplomatica di singoli stati membri nel caso in cui ci fossero
statiproblemiai confini, lagestionedei rapportidiprosseniaedi ambasceria
nellequestionicomunieinfinelapartecipazionecomebloccounicoallealleanze
internazionali263. Infatti persino un sostenitore dell'accostamento tra polis e
federazione come Giovannini264 è costretto ad affermare che, a differenza dei
demidiunapolis,glistatimembridiunafederazionecontinuavanoadesistere
in termini di una propria politica estera autonoma. Il riferimento è non solo
all'inviodiambasciatori,maancheaigiàricordatiaccordibilaterali trasingoli
membri di una stessa federazione o tra questi e altre comunità esterne alla
federazione265.Ovviamentequestaazioneerasottopostaadellelimitazioni,ma
non per questo appare meno significativa e interessante, né deve essere
261 CARLSSON2010pp.91-92,94-96e101.262 La coesistenza pacifica dei due livelli di organizzazione politica della federazione
(quellolocaledeglistatimembriequellodell'autoritàcentrale)eralabaseteoricael'obiettivo
politicodei'federalisti':LARSEN1968p.XV;SORDI1983p.185;BECK1997p.11.L'attenzioneper
il federalismo greco degli ultimi decenni ha dimostrato che moltissime di queste istituzioni
eranosireggevanosuuncomplessosistemaconmolti livellidiautoritàpolitica,chepotevano
includerecomunitàpoleicheenon:MORGAN2003;VLASSOPOULOS2011p.11.263 LARSEN1968p.XXVIII;GIOVANNINI1971p.73;BECK1997pp.181-185;DAVERIOROCCHI
1993p.117;LASAGNI2011pp.225-226.264 GIOVANNINI1971pp.65-76.265 PergliAchei:RIZAKIS2015p.128.Perdimostrarequantaautonomiaconcedesserosu
questitemigliEtoliaglistatimembribastaricordarecheerapossibileconcederelaprosseniae
lapoliteiaamembridellostessokoinon:FUNKE2015pp.104-107.
SecondoCapitolo
102
interpretata necessariamente come una prova dell'assenza di una
sovrastrutturafederale266.AdesempioTenostrail280eil260inviòuntheoros
tra i Focesi per garantire l’asylia del santuario di Poseidone e Anfitrite267 e
sempre nello stesso periodo strinse un accordo di isopoliteia con Phaistos
sull’isoladiCreta268,interventichepossonorientraresenzaproblemiall’interno
delle linee in politica estera del Koinon e dei Tolomei269. Nel caso del koinon
calcidicoadesempioènoto ilrapportoaltalenanteedelasticodialcunepoleis
comeTorone,chesi (s)legavano(d)all’istituzione federale inbasealleproprie
necessità contingenti270. I membri del Koinon dei Nesioti sembrano liberi di
mantenereautonomirapportiinpoliticaesteraancheinetàrodiaquandoParos
sembra richiedere l’aiuto di comunità amiche a Creta271 dopo l’epidemia
avvenutaneiprimidecennidelIIsecolo272.
In sostanza la realtà appare più complessa e variegata delle categorie
solitamenteimpiegateperspiegarla.Lefederazionidietàellenisticasoggettead
una qualche potenza egemonica mostrano un certo grado di libertà e
indipendenzapoliticanonsolo inpolitica interna,maanche inquellaesterae
sembrano rispettose delle tradizioni autonomistiche poleiche degli stati
membri.Inoltrel’essereunostrumentodisubordinazioneediegemoniasuun
territorio non contraddice l’essere contemporaneamente anche un eccellente
strumentoperlacoordinazioneecooperazionedimoltepoleis.
Dopo quanto abbiamo affermato non si può certo considerare così
inconsistenteilcasodelKoinondeiNesioti. Ilsuolimitatomargined'azionein
politica estera, lungi dall’implicare la propria inesistenza politica, può
agevolmente essere spiegato con la necessità di sottostare alle direttrici degli
266 LASAGNI 2011 pp. 216-217. La studiosa ritiene inoltre, contro Giovannini, che simili
accordi tra comunità locali fossero presenti persino all’interno di singole poleis al livello di
demi.Unesempionotodisimilirelazionipuòessereravvisatoneldecretocongiuntodeidemi
attici di Kydantidai e Ionidai “in onore dei kolokratai e del sacerdote di Eracle per la lorosoprintendenzadellefesteSpondeiaeTherina”:sivedaancheSEGXXXIX148;WHITEHEAD1993
pp.159-162.267 IGIX1,97;ÉTIENNE1990pp.93-96;RIGSBY1996p.156;FODERÀ2008p.351;BURASELIS2013p.176.268 I.Cret.I,XVII1;RIGSBY1996pp.156-157;FODERÀ2008p.352;BURASELIS2015p.364.269 FODERÀ2008pp.353-354.270 MARI2008p.397en.57.271 SPYRIDAKIS1982pp.9-26.272 Appendice18.
IlKoinondeiNesioti
103
egemoni, le quali si limitavano spesso alla tutela dei loro interessi strategici
nella regione273. Una caratteristica questa che si ritrova ovviamente inmolte
comunitàgrechedelperiodo.Seciòciapparepocacosa,èconogniprobabilità
dovutoadunadeformazioneprodottadallanostraeccessivadipendenzadalle
fonti letterarie, che si concentrano spesso più sulle esperienze del continente
europeochesuquantoavvenisseinAsiaalivellolocaleeregionale.LeCicladisi
ritrovanoesattamenteametàstradatraquestiduemondi.Daunlatovierala
Grecia continentale dove rimanevano in vita i precedenti assetti istituzionali,
con città e federazioni che almeno formalmente conservavano la propria
eleutheria, rimanendo fedeli alle preesistenti forme di governo. In questo
contesto, sesiassisteadunaconcretaperditadipoteredapartedellesingole
poleis, è altresì noto che almeno due stati federali, quello degli Etoli e quello
degliAchei,furonoeffettivamenteingrado,grazieallelororisorsefinanziariee
demografiche, di fronteggiare i tentativi egemonici dei re di Macedonia.
Dall'altro lato troviamo l'Asia Minore, dove i Greci erano più strettamente
controllati dai vari monarchi e godevano di spazi di libertà limitati quasi
unicamenteallapoliticainternaoairapporticonaltrecomunitàconlequalisi
fosse in pace. Rispetto a questi due mondi l'Egeo insulare è una realtà più
complessa da controllare, dove ogni dominazione appare strutturalmente
instabile274.Gliegemoni,cheutilizzavanomodulidiversiperrelazionarsiconle
varierealtà275,si limitavanoquindiacontrollaredirettamentesoloquantoera
loronecessario,lasciandoperilrestouncertomarginediautenticaautonomia
operativa. Il Koinon poteva a questo punto essere un'utile istituzione-
contenitore,un'agilecinghiaditrasmissionedelledirettiveprovenientidall'alto.
Un interessesimiledapartedeiTolomeièriscontrabile, seppurcon ledovute
differenze,ancheinCaria276einLicia277,manelcasodelleCicladi278l'intervento
lagide si limitava, come abbiamo avuto modo di vedere, solo ai casi di crisi
273 CAMPANILE1998pp.383-384.274 ÉTIENNE1990p.88.275 LANDUCCI2010p.34.276 DEBORD1994pp.107-121.277 BAGNALL1976pp.217-218;DOMINGOGYGAX2001pp.81-83.278 ChesecondoREGER2013bp.120potrebbeesserestatoilmodelloseguitodaiTolomei
neicasiappenaricordatidellaCariaedellaLicia.
SecondoCapitolo
104
interna che rischiavano di sfociare in qualcosa di più pericoloso per l'ordine
regionale. Ancora più interessante appare l'approccio rodio, cioè quello di un
altro stato egeo e insulare. Rodi, a differenza di quanto fatto con la Peraea
‘incorporata’(traiterritoridiCnidoeCauno)279oconquella‘soggetta’(laCaria
e la Licia)280, lasciò effettivamente alle Cicladi una maggiore autonomia. I
membri del Koinon dei Nesioti infatti non furono mai ridotti né ad
un’estensione dello stato rodio, né alla condizione di uno stato soggetto281. È
possibile inoltre che questa costante attenzione per il rispetto dell'autonomia
delleCicladirispondesseancheallespinteeaidesideridellepopolazionilocalie
che il Koinon fosse un giusto compromesso tra le radicate tradizioni poleiche
egee e gli interessi degli egemoni. È stato notato che il mondo ellenistico
dovrebbe essere visto sempre di più attraverso un approccio dal basso verso
l’alto,rispettoallamanieratradizionalee'normativa'dall'altoversoilbasso282.
Questo significa che i Nesioti cercavano, per quanto possibile, di negoziare la
propria posizione all'interno della cornice di rapporti di potere in costante
mutamentodelMediterraneoellenistico.Questanegoziazionesifondavasuun
do ut des certamente sbilanciato a favore degli egemoni, ma per questo non
menoreale.IlKoinoneraun'unitàpoliticautilepergliegemonialfinedi"codify
andformalizetheirpowerrelationshipswithparticularregions"283,maproprio
per questo era in grado di ottenere un certo grado di vita autonoma. Questo
spiegaanchecomemai,nonostantel'assenzadiriferimentinellefontiletterarie,
la permanenza di una forte tradizionale poleica al interno del Koinon e le
pressioniesternechedecretarono lasuascomparsanellasecondametàdel III
secolo,ilKoinonfuingradodirinascereequindiinuncertosensodiresistere
finquasiallametàdelIIsecolo,equestononostanteilcambiodiegemonia.Ciò
che contava era soprattutto l'identità politica della regione e la complessiva
negoziazionedellerelazionidipoterepiuttostochelespecifichecaratteristiche
dell'egemonediturno.
279 FRASER-BEAN1954pp.54-70.280 ID.pp.70-78;WIEMER2010pp.415-435.281 SHEEDY1996pp.447-448.282 CONSTANTAKOPOULOU2012p.60.283 DAVIES2002pp.10-11.
IlKoinondeiNesioti
105
Inconclusionevorreiriassumereipuntiprincipalidelcapitolo. IlKoinon
deiNesiotièun'istituzionefederaledietàellenistica,confrontabilecontuttele
altre sue contemporanee, in grado di disporre in comune dei diritti di
cittadinanza. I suoi cittadini, pur non riunendosi in un'assemblea, rischiosa e
impossibile all'atto pratico e teorico, affidavano la loro rappresentanza ai
delegatidei loro statimembri riuniti in consiglio, cheprendevano ledecisioni
politichepiùimportanti.Acapodell'istituzione,nelruolodinesiarchiearconti,
si trovavano sempre degli stranieri, che rispondevano agli interessi degli
egemoniditurnonelrispetto, findovepossibile,delconsigliofederale.Questo
tuttavia non significa che particolari ruoli di responsabilità non venissero
ricoperti anche da personale locale, come ad esempio quello del trierarco. La
federazionee i suoi funzionarierano inoltre ingradodigestire lagiustiziasia
durante le riunioni del consiglio, sia attraverso la creazionedi un comitatodi
giudici stranieri o locali. Il quadro complessivo che emerge dall'analisi delle
fontièquindiquellodiunafederazionechedalpuntodivistaistituzionalenon
appare essere un'eccezione assoluta. Gli aspetti solitamente sottolineati per
ridurneilsignificatoelaportata,comeadesempiolapermanenzadiunaforte
tradizionalepoleicacontrastantel'unificazionefederale,l'assenzadiriferimenti
nellefontiletterarieeilridottomarginediautonomiainpoliticaestera,devono
a loro volta essere riconsiderati e relativizzati alla luce delle argomentazioni
precedenti.LastessasoppravvivenzadelKoinonattraversoealdisottodivarie
egemoniemostralaforzaelaresistenzadiquestaunitàpoliticaregionaleinun
mondo, quello delMediterraneodi età ellenistica, in cui le relazioni di potere
appaionoassaifragilieincostanterimodulazione284.
284 Come ha scrittoMCINERNEY 2013 p. 474, la forza dei network federali dipendemeno
dall’aggregazionedei poteri nel centro e più dalla forza dei nodi attorno al centro stesso. Ciò
spiegacomemaialcunikoinapotesserosopravviverecambiandoformasottoestremepressioni.Ildecentralismospessoèforzadiquesteistituzioni,anchesedalpuntodivistadellapolispuò
sembrareunadebolezza.
IlKoinondeiNesioti
107
Terzocapitolo.
IlKoinonel'economiadell'arcipelago.
3.1.–Introduzionealcapitolo.
Dopoaver analizzato ilKoinondalpuntodi vistapolitico-istituzionale, è
arrivato ilmomentodi vedere see inqualemisura si sia trattatoanchediun
fenomeno economico. L’obiettivo di questo capitolo sarà quindi presentare la
vitaeconomicadelleCicladinellaprimaetàellenistica,prendendoariferimento
il periodo di indipendenza di Delo dal 314 al 167. L’analisi cercherà di
evidenziarecomel’arcipelagosviluppiinquestoperiodo,adifferenzadiquanto
avvenutoinprecedenzaeinseguito,unaretediinterrelazionicommercialiche
puòessereconcepitocomeun’economiaregionale.Intalsensosiindagheranno
anchelepossibiliricaduteeconomichecheebbeilKoinondeiNesioti,ilqualefu
con ogni probabilità uno dei fattori rilevanti in questo processo. Innanzitutto
saràbeneindicare,definireegiustificarequaliconcettiinterpretativistrutturali
dell’economiaellenisticaverrannoutilizzatiesuccessivamenteattraversoquali
passaggiprocederàl’analisi.
Alla base di tutto vi è l’idea che l’economia ellenistica possa essere
interpretata come un network di vari network, cioè come la somma e
l’interazione tra diverse economie, le quali possono talvolta corrispondere ad
areeregionali.Questaconcezioneèmoltodifferentedallevisionidell’economia
antica che hanno dominato il secolo scorso, tanto da quella modernista di
Rostovtzeff, quantodaquella primitivista di Finley. Se imodernisti vedevano,
infatti, l’intero mondo ellenistico come un’area economica unica a prezzi
stabiliti,completamentemonetizzataedominatadacapitalisticheproducevano,
trasportavano e vedevano merci su vasta scala, i primitivisti interpretavano
invecel’economiaanticacomelasommadiunenormenumerodipiccolissime
unitàautarchiche,alivellodisingolapolisoppuredivillaggio,lequalieranoin
maniera estremamente limitata in contatto le une con le altre. L’esistenza di
economie regionali scardina perciò gli assiomi di partenza tanto dei primi,
TerzoCapitolo
108
quantodei secondi.Nonostantequesto ‘scardinamento’ il primo lavoroa farsi
caricodiunaletturaregionalistadell’economiaegeaellenistica,quellodiReger
dimetàdeglianni ’901RegionalismandChange intheEconomyof Independent
Delos,piuttostocherappresentareunsuperamentodiFinley,èalcontrarioun
tentativo di salvare la validità della sua interpretazione adattandola a un
contesto in cui le fonti sonodel tuttoavverse.L’opera infatti sipoggiaancora
sulla nozione di economia di sussistenza, sul concetto di unità di produzione
autarchicheedèsolodavantialladocumentazionechemostrachiaramenteDelo
comeuncentrodiconsumo,manondiproduzione,chedevecedereall’ideache
l’isolaimportiunapartedeibeninecessaridaivicini.L’economiaregionaleèqui
una realtà segnata dalla necessità e non dalla scelta economica: Delo punta
all’autarchia,manonraggiungendolaèobbligataarivolgersiall’esternosoloper
lo stretto indispensabile e a rispondere sono quasi unicamente e
necessariamenteleisolevicine.Glianni’90hannorappresentatoinsommauna
fasedi transizionedalmodello finleyanoancora imperanteal suoprogressivo
superamentoapartiredaglianni20002.
Laconcezionedieconomiaregionalecheverràutilizzatainquestolavoro
èinvecedifferentesottotreaspettifondamentali.Primadituttodaunpuntodi
vista linguistico-concettuale, perchéqui si farà ricorso alla terminologia e alle
tecnichedianalisidellacosiddetta ‘NetworkTheory’. Insecondo luogoperché
scomparirà dal nostro orizzonte teorico l’‘autarchia’, sia a livello di regione
economica, sia ancora di più a livello di singole isole. Infine, ed è il terzo
cambiamento, si approfondirà l’impatto economico delle istituzioni politiche,
socialiereligiose(facendoriferimentoancheaiparadigmidelcosiddetto ‘New
InstitutionalEconomics’).
1 REGER1994.2 Fase per altro non esente da tentativi anche estremi di adattare Finley agli sviluppi
dell’archeologia comeevidenziaadesempioTheEcologyof theAncientGreekWorld diRobertSallares (SALLARES 1991), opera che, tra le altre cose, punta a dimostrare l’autosufficienza
ateniesenella produzione cerealicola e quindi il ridimensionamentodel peso edel significato
delle importazionidalMarNero.Perquantoriguarda invece ilcambiamentooccorsoapartire
dal2000sivedanoitrevolumidellacosiddetta‘LiverpoolSchool’(ARCHIBALD–DAVIES–OLIVER–
GABRIELSEN2001;ARCHIBALD–DAVIES–GABRIELSEN2005;ARCHIBALD–DAVIES–GABRIELSEN2011)e
il loro tentativo, solo parzialmente riuscito, di superare il modello finleyano. Questo
ripensamentocomplessivoavvieneingranpartesottolaspintadeiritrovamentiarcheologicie
nonèesentedaestremizzazioni;sivedaadesempio:BINTLIFF2013pp.285-292.
IlKoinondeiNesioti
109
Incominciamoconilprimopuntoecioèilpassaggioaiterminieaimodelli
dellacosiddetta‘NetworkTheory’o,permegliodire,deitentativimoltorecenti
di applicarla allo studio del mondo antico e in particolare dell’economia
ellenistica3.La teoriadeinetwork, comeènoto,èunodegli approcciutilizzati
dalla sociologia ormai da diversi decenni e in particolare dopo gli studi di
Stanley Milgram sul finire degli anni ’604, che hanno anche permesso una
progressiva trasmigrazione di questo metodo verso altre discipline. Una
discussioneattentadiquestateoria,perquantointeressante,ciporterebbefuori
tema.Pertantoverrannopresentatisologliaspettipiùutiliperlanostraricerca.
Le ideeallabasedella teoriadeinetworksonodue: laprimaèche ilmondoè
piccolo, perché è possibile partendo da un individuo raggiungerne qualunque
altroinappenasetteoottopassaggiintermedi,normalmentedaamiciinamici
diamici; lasecondaèchegli individui tendonoaconoscersieraggrupparsi in
gruppi sociali più o meno chiusi. Le due idee solo in apparenza sono in
contraddizionetraloro,dalmomentocheinrealtàunsingoloindividuo(oper
meglio dire ‘nodo’) non costruisce la propria identità sociale in una sola
dimensione, cioè appartenendo a un unico gruppo sociale, ma in molteplici
dimensioni, cioè facendo parte contemporaneamente di diversi gruppi. I nodi
deinetworknonsonopertantotuttiuguali,maalcunisonomeglioconnessidi
altri,poichéappartengonoapiùgruppicontemporaneamente.Questivengono
solitamente chiamati hub e svolgono la funzione di gestire più connessioni e
spessoancheadistanzemaggioririspettoaglialtrinodi.Ciòchespingeinodia
creare dei network è l’omofilia, cioè la tendenza a far sì che persone che si
consideranoreciprocamentesimilisiconnettanotraloro.L’aspettopercuicisi
3 MALKIN 2011 con il suo Small Greek World è l’esempio principale, sebbene sia piùfruttuoso parlarne nel capitolo successivo riguardo alle questioni identitarie; MALKIN –
CONSTANTAKOPOULOU–PANAGOPOULOU2011èinveceunaraccoltadisaggichecercanodiapplicare
la teoriadeinetworka campivariquali l’economia, la religione, la culturaecc.;REGER2013si
concentraunicamentesullepossibilitàdiquestometodoapplicatoallastoriaeconomicaanticae
in particolare ellenistica. Per quanto ci riguarda, si tratta sicuramente di una prospettiva
fruttifera e vantaggiosa, a patto di tener presenti le limitazioni al suo utilizzo dovute alla
limitatezzadeidatidisponibili.Essi vengonoper lopiùdaDeloe inmisuraminore (anche se
crescente) dall’archeologia, che negli ultimi anni sta offrendo database sempre più ricchi e
pratici,inparticolareriguardoallatipologiaedistribuzionedelleanfore.Suunarecenteseriedi
interventi,alcunideiqualicitatipiùavantineltesto,chetentanodileggereinetworkdell’Egeo
ellenisticoattraversoladocumentazionearcheologicasiveda:FENN–RÖMER-STREHL2013.4 MILGRAM1967;KORTE–MILGRAM1970.
TerzoCapitolo
110
percepiscecomesimiliènormalmentequellogeografico,mapuòessereanche
quello politico, lavorativo, religioso e così via. L’omofilia vale per quasi tutti i
rapportiumani,trannecheperilfattoresesso/genere.Riassumendosipuòdire
che i gruppi sono equivalenti a network di nodi interconnessi tra loro
reciprocamente; l’omofilia è la tendenza di nodi che condividono una
caratteristica a connettersi tra loro piuttosto che con quelli che non la
condividono;ilmondopiccoloèl’abilitàdispostarsidaundatonodoaunaltro
attraversopochi passaggi intermedi; l’esistenzadegli hub, cioèdi nodimeglio
connessidialtri,facilitaleconnessioni;inetworkumanisonocompostidanodi
chehannoun’identitàsocialemultiplaeconpiùdimensioni.
Secondoquestaprospettivaun’economiaregionalepuòesserevistacome
un network di nodi che si associano prima di tutto sulla base della vicinanza
geografica.Tuttaviaquestononescludechel’omofiliadelnetworkregionalesi
possa fondareanchesualtrielementidinaturapoliticae/o ideologica,néche
alcuni nodi siano più attivi nello sviluppare relazioni con realtà esterne al
network regionale stesso, svolgendo quindi la funzione di hub dell’economia
regionale verso altri network. Non dimentichiamoci che per questa teoria è
l’interomondoaessereinterconnessoequindinonbisognaleggereleeconomie
regionalicomenetworkisolatigliunidaglialtri,nécomenetworkstabiliedati
unavoltaesempre.
Una seconda significativa differenza rispetto alla concezione di ‘regione
economica’ riscontrabile in Regionalism and Change in the Economy of
Independent Delos riguarda l’autarchia. Essa non viene più considerata una
realtà concreta e operativa, ma unicamente un’ambizione idealizzata5. A tal
propositobisognainfatticitarelavisionedelMediterraneopropostadaHorden
ePurcell, secondo iquali la conformazione frammentariaevariegatadell’area
mediterranea porta alla creazione e alla continua modificazione di
microecologie6. Queste possono essere messe in contatto tra loro a costi
accettabili tramite ilmareedevonointeragiretra loro inunafittae fluttuante
5 BRESSON2000pp.109-130.6 Lemicroecologiesidefinisconoalivellolocale“withadistinctiveidentityderivedfrom
thesetofavailableproductiveopportunitiesandtheparticularinterplayofhumanresponsesto
themfoundinagivenperiod”:HORDEN–PURCELL2000p.80.
IlKoinondeiNesioti
111
retedi scambie redistribuzioneper limitare i rischie idanniprovocatidaun
climainstabileeimprevedibile7.GliabitantidelMediterraneoprimadell’arrivo
della rivoluzione industriale erano dunque obbligati a muoversi e a
commerciare tra loroauna scala locale, regionalee interregionale; si trattava
ovviamente non di scambi fissi, ma in costante mutamento secondo le
condizioni climatiche e le piccole (ma nel lungo periodo significative)
trasformazioni delle singole microecologie. Al fine di contrastare l’aleatorietà
climatica bisognava quindi esportare il surplus produttivo e importare i beni
necessari. Per questa ragione l’autarchia in questo contesto non trova posto.
Ipotizzando quindi un Mediterraneo influenzato unicamente dalla
frammentazionegeografica,lemerciverrebberocomprate,venduteoscambiate
nelluogopiùvicinopossibile.Ciòimplicalacreazionedi‘mercati’diprodottidi
primanecessitàalivellolocale,cioènelvillaggioonellacittàpiùvicina,esoloin
secondo luogo l'istituzione di mercati ‘regionali’. Per livello regionale
intendiamo l’unione minima di livelli locali necessaria per poter soddisfare
l’indispensabilebisognodiprodottiinunadataarea.Essendoilmareilmedium
principale attraverso il quale le merci venivano spostate, i siti nei quali si
svolgevanoquestimercatierano luoghi facilmenteraggiungibili lungo lecoste.
Tuttaviainetworkcommercialinoneranostabili,masoggettiavariazionianche
profonde che ne ridisegnavano continuamente i tratti e le caratteristiche.
Continuandoalimitarciaquestopianounicamentegeo-economico,ilprincipale
elemento di cambiamento era costituito dalla sommadelle scelte economiche
fatte dai singoli individui di un dato territorio. Questa somma poteva far
crescere economicamente o decrescere una determinata area, spingendo le
microecologie vicineadagiredi conseguenza, riadattandosi e creando cosìun
nuovoequilibrio.Siritienechelamaggiorpartedeicommercidelmondoantico
debba essere stata di questo tipo, sebbene ciò ci abbia lasciato, per ovvie
ragioni,pochetraccevisibili8.Piùvisibili,infatti,sonoainostriocchiicommerci
alungadistanza,chesisviluppavanosolitamenteperprodottispecificiespesso
7 “Redistributionisanimperativeofsurvival”;ID.p.120.Icommercigraziealcabotaggio
nonsi fermavanodel tuttonelleCicladineancheneimesi invernali:CONSTANTAKOPOULOU2007
pp.24-25.8 REGER2011p.368.
TerzoCapitolo
112
molto costosi9. Ad ogni modo è insidioso cercare di tracciare linee nette di
demarcazione tra il commercio a livello locale, regionale, inter-regionale e
mediterraneo.Probabilmente, infatti, uno stesso luogoera interessatoda tutti
questipianicontemporaneamente:ciòchecambiavaerasololaproporzionecon
cuiuncentrosiaffidavaaundatolivellodiinterazionepiuttostocheadunaltro.
Questoèparticolarmenteverosesianalizzalanaturageo-economicadelleisole.
Questeultime,cosìcomepromontori,penisoleeistmi,devonoesserevistenon
come elementi isolati e distanti, ma come i veri e propri centri di questo
universo redistributivo ‘glocalizzato’10; dal quale le isole vengono per altro
ampiamente influenzate nello sfruttamento del loro potenziale agricolo,
minerario e artigianale11. Ciò significa che le isole non solo hanno una
produttivitàmaggiorerispettoadambientideltuttosimilisullaterraferma,ma
che dispongono anche di una maggiore serie di alternative verso le quali
dirigereilpropriosurplusproduttivoeacuirivolgersiperleproprienecessità.
Datuttoquestodiscendechenonèaffattoovviocheunadata isoladelle
Cicladi debba necessariamente e unicamente rivolgersi ai propri vicini. Se ciò
avviene,èaseguitodiunasceltaenondiunanecessità‘ovvia’.Conquestonon
si vogliono sminuire i vantaggi della vicinanza,ma segnalare che questa è un
fattore più relativo di quanto si potrebbe pensare osservando unamappa. La
creazione e lo sviluppo di certe reti di scambio, la crescita di specifici centri,
punti di sosta e mercati, così come l’emergere di determinate forme e
dimensionidieconomieregionalinonèunprodottonecessariodellageografia,
sebbene da quest’ultima sia in parte influenzato. L’autarchia non è quindi un
elementoqualificantediquestarealtàeconomica,néalivellodisingoleisole,né
a livello di economia regionale, la quale non corrispondeva dunque a un’area
9 ID.pp.368-369.10 Ilconcettodiglocalizzazione,natonell’ambientecommercialegiapponesecomefusione
tra globalizzazione e attenzione alle sue implicazioni locali, trova oggi applicazione nelle più
variediscipline.A talproposito sipuò leggereKHONDKER2004chepresenta la suaevoluzione
dagliiniziaiprimianniduemila.11 “Islandsareaccessibletotheprimemediumofcommunicationandredistribution.Itis
not that island niches are usually really much more productive in themselves than similar
environmentsonthemainland.Itisratherthattheyhavethesimpleadvantageofbeinglocated
onislands.Anddespiteamaligntendencytoseeislandsasisolatedandremote,characterized
principally by their lack of contamination and interaction, they in fact lie at the heart of the
mediumofinterdependence:theyhaveall-roundconnectivity”:HORDEN–PURCELL2000p.227.
IlKoinondeiNesioti
113
autosufficiente e chiusa al mondo esterno. Le economie regionali erano al
contrario network commerciali sempre in comunicazione con altri network
all’internodiquelsistemaiperconnessocheerailMediterraneo.Vistainquesta
prospettiva un'area geografica può omeno formare una regione economica a
secondadellaproporzionetrailcommerciointernoequelloesterno;ovverosi
puòparlarediuna regioneeconomicaquando il commercio interno tra inodi
raggiunge livelli relativamente significativi rispetto all’inevitabile
import/exportchesisvolgeall’esternodelnetworkregionale.
Aquestopuntopresentiamo il terzoeultimoelementodidistinzionesia
rispettoaRegionalismandChangeintheEconomyofIndependentDelos,siapiù
in generale rispetto a Finley, e cioè il valore e il significato economico delle
istituzioniextra-economicheeinparticolarediquellepolitiche.Infattiilquadro
teorico economico-geografico che abbiamo finora presentato non tiene conto
del fatto che la flessibilità delle essenziali strategie redistributive, sia a livello
regionale sia interregionale, era segnata anche dal loro costante adattarsi al
divenireedall’esseresoggetteall’influenzadelmomentostoricocontingente.In
sostanza bisogna guardare a tutti gli altri fattori che andavano a modificare
anche sensibilmente le scelte economiche e di scambio: mi riferisco a fattori
linguistici,sociali,culturali,politiciereligiosi12.Negliultimianniunsignificativo
contributoinquestadirezioneèstatooffertodallaricezioneedall’adattamento
alle necessità dell’antichista del cosiddetto “New Institutional Economics”13.
Questa tendenza si concentra sulle ‘istituzioni’ che governano l’attività
economica (le leggi, le spesedi transizione, il costodi cambio tra le valute, la
perditaditempodovutaaicontrollidi frontiera) interpretatecomeincentivio
disincentivi a rivolgersi verso un determinato partner. Per quanto riguarda il
mondoantico, se si guardaa elementidinaturapolitica, il funzionamentodei
12 REGER2011p.370.13 In particolare attraverso un suo rappresentante di spicco, l’economista premio nobel
Douglass North (si vedano in particolare NORTH 1990 e 2005). Fanno riferimento a questa
tendenzamoltidegliinterventidellagiàcitataCambridgeEconomicHistoryoftheGreco-RomanWorld (MORRIS – SALLER – SCHEIDEL 2007), ma anche il lavoro in due volumi sulla storia
dell’economia greca di BRESSON 2007 (per un inquadramento teorico di questa tendenza in
particolare lepp.23-36)e2008.SuquestoapprocciohascrittodirecenteREGER2013p.147:
“theNew Institutional Economicswill be a crucial component of an emergent newmodel for
thinkingabouttheHellenisticeconomy”.
TerzoCapitolo
114
network economici dipendeva anche dalla creazione di unità politiche più
largheattraversosinecismiesympoliteiai,dallafondazionedifederazioni/koina,
dall’esistenza di autorità amministrative operanti a un livello superiore,
dall’introduzione dimisure e standard comuni (in particolare per lemonete),
dallapresenzadiaccordiinterstatali(isopoliteia)odiprivilegiconcessiasingoli
(prossenia)14.Maancheladiffusioneoilcontenimentodellapirateriacosìcome
la presenza o l’assenza di una guerra aperta influenzavano il funzionamento
degliscambi.Seguardiamoadaspettireligiosi,lapresenzadisantuaricondivisi
o feste comuni, cui spesso si associavano, come è noto, misure di
defiscalizzazione e/o protezione dei viaggiatori e dei luoghi (asylia), aveva
ricaduteeconomiche,avolteanchesignificative.Nonbisognainfinedimenticare
ancheilsignificatoel’importanzadeilegamilinguisticioculturali(comequelli
che legavano tra loro i Dori e/o gli Ioni, così come le metropoli e le loro
apoikiai)15.
Secondo questa prospettiva lo sviluppo e l’affermarsi, per quanto
temporaneo e instabile, di un network regionale, cioè una rete economico-
commerciale all’interno di confini geografici definibili come regionali, viene
anche significativamente influenzato dai fattori extra-economici, di cui sopra.
Per questa ragione l’esistenza del Koinon dei Nesioti non può essere
semplicementemessa da parte comeun fattore secondario o insignificante in
un’analisi del network economico delle Cicladi della prima età ellenistica.
Questo inoltre consente di legare maggiormente questo capitolo sia a quello
precedentesull’analisipolitico-istituzionaledelKoinon,siaaquellosuccessivo
sulla sua interpretazione come fenomeno ideologico. Infine questo approccio
aiuta a comprendere anche la relativa provvisorietà delle regioni stesse che
tendonoadestabilizzarsi,frantumarsiinmicro-regioninoncomunicantitraloro
ounirsiconaltreperformareentitàsovra-regionali,nonsolosullabasediscelte
economichediscambio,maancheperragionipoliticheedialtrotipo.
Dopo aver presentato i tre elementi linguistico-concettuali che
distinguonolacocenzionedieconomiaregionalequiespostadaquellaproposta
14 CHANIOTIS2008p.4.15 MALKIN2011einparticolareilprimocapitolo.
IlKoinondeiNesioti
115
da Reger nel 1994, sarà bene concludere riaffermando brevemente cosa si
intendadimostrareinquestocapitolo.LatesiècheleCicladiduranteilperiodo
dell’indipendenzadiDelo,enonprimanédopo,abbianosviluppatounnetwork
commerciale chepuòesseredefinitocomeun’economia regionale.Conquesto
non si afferma che le isole abbiano smesso del tutto di rivolgersi all’esterno
dell’arcipelago, quanto piuttosto che esse abbiano privilegiato i vicini come
partnertantonell’importquantonell’export.Tuttavianontuttiinodidiquesto
network, cioè non tutte le isole, presentavano un medesimo livello di
interconnessionereciprocaedicontatticonrealtàextracicladiche.Infattialcune
isolemostranodimantenere legamimaggioridellamediasianeiconfrontidei
vicini sia delle altre isole e poleis del microcosmo egeo. In particolare una
sembra svolgere il ruolo di hub dell’arcipelago, e cioè Delo, la quale
progressivamente,colprocederedelperiodo,vieneaffermandounsuoruolodi
mercatointernazionale,ruolochetuttaviaotterràsolodopolafinedell’etàqui
presainesame.Assumequindiunvaloresignificativoilfattochepergranparte
di quest’epoca le isole fossero unite all’interno di un’istituzione ‘federale’,
appuntoilKoinondeiNesioti.
Senza dilungarci oltre indichiamo e definiamo attraverso quali passaggi
procederà l’analisi volta a dimostrare, offrendo così un’anticipazione delle
argomentazioni delle pagine che verranno, la seguente tesi: il Koinon dei
Nesioti, per quanto istituzione priva di una politica economica assimilabile a
quellemoderne,svolsecomunqueilruolodiincentivareicontattiegliscambi,
nonsoloeconomici,traglistatimembri,favorìun’armonizzazionedellapolitica
economica per quanto riguarda la monetazione e la fiscalità, e migliorò la
sicurezzariguardoagliaspettigiuridicielegalitari.
Inprimoluogosianalizzeràlamonetazionecicladicadelperiodocercando
di evidenziare gli elementi comuni su di un piano regionale e di spiegarne
alcunecaratteristichesalienti. Ilsecondoaspettocheverràanalizzatoriguarda
lapresenzadiunafiscalitàcomunechemostrailKoinonsiacomeesattorenei
confronti delle isole, sia come contribuente verso le potenze egemoni. La
questione è inoltre in stretto contatto con l´argomentazione successiva che
riguardalagestionedellacassafederaleedellefigurepreposteatalecompito.Il
TerzoCapitolo
116
quartoaspettocheverràindagatoèlagestionedelproblemaodellarisorsa(a
secondadeipuntidivista)rappresentatadallapirateria.Sievidenzieràcomela
naturapolivalenteerelativadelpirataabbiacostituitotantounpericoloquanto
un’opportunitàperle isole,offrendoinalcunifrangentiuncontributoalla loro
economia. Infine si indagherà l´effettivo movimento delle merci all´interno
dell´arcipelagoevidenziando il ruolodiDelodaun latocomeconsumatoredei
surplus produttivi delle isole nella pesca, nell’agricoltura, nell’allevamento e
parzialmente ancheper i prodotti artigianali, dall’altro comehubdelnetwork
cicladicoalqualeleisolesirivolgevanoperprocurarsilemercinondisponibili
nell’arcipelago e che dovevano perciò necessariamente essere importate
dall´esterno. Seguiranno delle considerazioni finale per mostrare come la
creazionediun’economiaregionalerisultiperfettamentecoerenteconilquadro
di incentivi allo scambio rappresentato dall’unione delle isole nella forma del
koinon/sympoliteiadeiNesioti.
3.2.–MonetazionedelleCicladi.
Avviamo dunque la nostra analisi parlando della monetazione. Questa
parteriguarderàilproblemadellerelazioniesistentitralevarieconiazionidelle
Cicladi.L’interessenonètuttaviaantiquario;ciprefiggiamopiuttostol’obiettivo
dispiegare il fenomenoalla lucedellapiùrecentestoriografiaalriguardo.Per
questaragionemetteremoinrisalto inparticolarmodogliaspettiregionalied
economicidellaquestione16, cioèquelli chepiù si adattanoalla tesi sostenuta,
senza tuttavia trascurare gli elementi contraddittori. Inizieremo quindi
presentando il quadro fenomenologico e offrendo solo alla fine
un’interpretazionecomplessivadellostesso.
LanostraconoscenzadellamonetazionedelleCicladièlimitataaunaserie
di analisi specifiche sulle singole isole,mentre sono rari gli studi complessivi
16 L'estensioneregionaledeipesi,dellemisureedellacircolazionemonetaleèunodegli
elementiconsideratinell'identificazionedelleregionieconomiche:VLASSOPOULOS2011p.18.
IlKoinondeiNesioti
117
riguardo all’arcipelago nel suo insieme, in particolare per l’età ellenistica17.
Nonostante ciò si può affermare che, rispetto al periodo compreso tra la
seconda metà del VI secolo e la prima metà del V, l’età ellenistica vide un
aumentodellezeccheoperativenelleCicladi,da13a26(dicuicirca10attive
contemporaneamente). Parallelamente si assiste tuttavia a una diminuzione
della coniazione in argento a vantaggio di quella in bronzo18; fenomeno del
resto comune almondo greco nel suo insieme19. Entrando più nello specifico
notiamochenelIVsecolopochefuronoleisoleingradodiconiareinargentoe
inognicasositrattòdiconiazionisporadiche20.Dallametàdelsecoloapparvero
invece leconiazioni inbronzo,che furonopiùcontinuativerispettoaquelle in
argento anche nei secoli successivi. Nel corso del III secolo le zecche delle
Cicladi adottarono un nuovo standard ponderale, che in passato era ritenuto
essere una variante di quello rodio o rodio-chio21,mentre oggi viene definito
‘insulare’perchépeculiaredelleCicladi22(conuntetradrammada15,6grammi
rispettoaquellorodioellenisticoda13,6grammi).NeisecoliIIIeIIsiraggiunse
il vertice quantitativo della monetazione nell’arcipelago sia in argento sia in
bronzo23. Esempi interessanti riguardo alla monetazione d’argento furono i
kraterophoroidiNaxoso lequattroseriedididrammie tetradrammidiParos
tutte datate tra il III e il II secolo24; ma anche Tenos coniò tetradrammi e
didrammiconPoseidonesedutosuun tronoo inpiedi, in riferimentoal culto
locale di Poseidone e Amphitrite; mentre i tetradrammi di Syros di standard
atticosono invecedellametàdel IIsecolo,quindidelperiodo incuiAteneera
17 Moderni studi sulla monetazione delle Cicladi di età ellenistica hanno riguardato
Amorgos (LIAMPI 2004), Ios (SHEEDY 2010), Keos (PAPAGEORGIADOU-BANIS 1997; SHEEDY 1998),
Kythnos (SHEEDY 1996; SHEEDY – PAPAGEORGIADOU-BANIS 1998), Naxos (NICOLET-PIERRE 1988 e
1999), Paros (TULLY 2014), Syros (NICOLET-PIERRE – AMANDRY 1992) e Tenos (ÉTIENNE 1990).
Un’analisi complessiva della monetazione dell’arcipelago nel suo insieme è stata offerta da
SHEEDY2006,cheperòfasoloqualcheaccennoall’epocaellenistica,e2012,chetuttaviaèmolto
sintetico.18 SHEEDY2006p.2;TSELEKAS–PAPAGEORGIADOU-BANIS2008p.157.19 PICARD1998p.9;CATALLI2003p.146.20 Perquantoriguardalafinedelsecolo,cioèl’iniziodelperiododinostrointeresse,Tenos
fu l’unica isola delle Cicladi a coniare tetradrammi di standard attico con le tipologie di
Alessandro:MØRKHOLM1991p.90.21 ID.p.157.REGER1994pp.12-13suDelo.22 TULLY2014.23 TSELEKAS–PAPAGEORGIADOU-BANIS2008p.165.24 NICOLETT-PIERRE1999.
TerzoCapitolo
118
tornata a controllare Delo25. Rispetto a questo periodo nel I secolo si nota la
crescitadelfenomenodellecontromarcature,indicedellamancanzadimetallo
e moneta26. Si sarà a questo punto certamente notata l’assenza di una
monetazione‘federale’delKoinondeiNesioti.Suquestoaspettoritorneremo.
Passandoall’analisideiritrovamentimonetalisiricavache,salvoqualche
caso sporadico, il grosso della produzione bronzea circolava all’interno
dell’isola emettente o nelle Cicladi, pur con qualche importazione ateniese,
tolemaica o rodia. Ciò è visibile aTenos27, Andros28,Naxos29, Amorgos - dove
tuttavia si trova anche moneta samia30 - e Keos - dove però la monetazione
ateniesesembradatabilesoprattuttoalIVealIsecolo,mentrequellatolemaica
unicamente al III31 -. Molto diverso era invece il caso della monetazione in
argentopoiché,vista laridottaproduzionelocale, le isolesiaffidavanoingran
parte amonete di Alessandro, dei diadochi, di Atene e di Rodi32. Legami con
l’esterno sono inoltre ricavabili dall’iconografiadei temi scelti e rappresentati
sullemonete,sebbenenonsipossafarealcundiscorsogeneralealriguardo.
Amorgos sembra dimostrare contatti variegati, oltre che nell’ambito
cicladico, conAtene, Rodi,Mileto e Samo33. Opposto sembra il caso di Keos e
delle suepoleis, inparticolarenelmomentodellaconiazioneunificatadi tutta
l’isola che propone soprattutto l’eroe-divinità locale Aristeo34. Molto
interessanteancheilcasodiTenoseKythnoscheaggiunserolarosadiRodiagli
inizidelIIsecolosulrovesciodellaloromonetazionebronzea35.
25 SHEEDY2010pp.267-269;2012p.115.26 TSELEKAS–PAPAGEORGIADOU-BANIS2008p.164ep.169.27 ÉTIENNE1990pp.197-198e203.28 PALAIORKRASSA-KOPITSA–VIVLIODETIS2008p.142.29 NICOLET-PIERRE2005pp.44-46.30 LIAMPI2004pp.89-90.31 PAPAGEORGIADOU-BANIS1997pp.67-70.Lapresenzadellamonetazionetolemaicaappare
chiaramente riferibile alle truppe di stanza sull'isola nella base di Arsinoe-Koresia di cui
abbiamogiàparlato,suprap.42n.133ep.47n.164;HOWGEGO2002p.109.UncasoparalleloèrappresentatodallamonetazionetolemaicarinvenutaaSamoeriferibileanchequiallapresenza
diunaguarnigione:TOURATSOGLOU–TSAKOS2008pp.117-121.32 SHEEDY2012p.114;ÉTIENNE1990p.198;NICOLETT-PIERRE1999pp.103-106e112-113.
Lamonetad'argentorestavainfattigeneralmentenell'isolaemettenteonelleisolevicine(come
adesempioinEubea:REGER1994Cp.81).33 LIAMPI2004pp.70-77.34 PAPAGEORGIADOU-BANIS1997pp.19-49e56-58.35 FRASER -BEAN1954pp. 170-171;BERTHOLD1984p. 143n. 45;ÉTIENNE1990pp. 239-
252;WIEMER2002p.275;SHEEDY1996pp.438-441e2012p.116;BURASELIS2015p.364.
IlKoinondeiNesioti
119
Cycladiccity-stateswhichbeganmintingcoinsintheArchaicorEarlyClassicalperiods
Archaic
540-
480BC
Early
Classical
480-450BC
450-400
BC
4thCtyBC 3rd-1stCty
BC
Roman
Provincial
Keos AE AE AE
-Karthaia AR AR AR;AE AE
-Ioulis AR AR AR;AE AE
-Koressos AR AR AE AE
Kythnos AR AR AE
Seriphos AR? AR? AE
Siphnos AR AR AV;AR;AE AR;AE AE
Melos AR AR AR AR;AE AR;AE AE
Thera AR AR;AE AE AE
Anaphe AR AR;AE
Tenos AR? AR AV?;AR;AE AE
Delos AR AR AR;AE AR;AE
Naxos AR AR;AE AR;AE AE
Paros AR AR AR;AE AR;AE AE
Cycladiccity-statesnotknowntohavemintingcoinsintheArchaicorEarlyClassicalperiods
4thCtyBC 3rd-1stCty
BC
Roman
Provincial
Amorgos AE
-Aegiale AR;AE AE
-Minoa AE AE
-Arkesine AE
Andros AR;AE AR;AE AE
Gyaros AE ?
Ios AR AE AE
Kimolos AE
Mykonos AE AE AE
Pholegandros AE AE
Sikinos AE
Syros AR;AE AE
UnasintesidelleattivitàdiconiazionenelleCicladi:SHEEDY2006p.2.
L’odiernainterpretazionedellamonetazionenell’etàellenisticaèambigua.
Se da un lato si riconosce come le autorità reali e cittadine non potessero
ignorare il rapporto esistente tra moneta e commercio interno ed estero,
dall’altro si rimane ancorati (salvo rarissimi casi) all’interpretazione secondo
cui la coniazione rispondeva a esigenze di spesa pubblica (guerra, edilizia,
acquisto di derrate ecc.), pur avendo ovviamente conseguenze e ricadute
economiche36.Unaconfermainteressanteatalpropositoemergerebbedalcaso
diRodi,unodeipiùimportanticentridicommerciodietàellenistica,icuipicchi
di coniazione si daterebbero alla fondazione della città durante il sinecismo
36 BRESSON2005pp.47-50.Inparticolaresivedap.49:l’autorediscutel’ipotesisecondola
quale gli stephanephoroi diAtene sarebbero stati coniati per venire incontro al commerciodiDelo (dopo il ritorno dell’isola in mani ateniesi nel 166), attività da cui pare dipendesse
l’approvvigionamentodiargentodellacittàatticaneltardoellenismo.
TerzoCapitolo
120
(408/7) e alla ricostruzione successiva al terremoto (228/7)37. Nel caso delle
Cicladinonsipuòandareoltrelacongetturaperspiegarelesingolesporadiche
coniazioni, mentre si può spiegare la carenza di una costante produzione
monetariacomespecchiodell’assenzadiunapoliticadispesapubblicadiampio
respiro (si pensi in particolare alla flotta). Probabilmente questa è una delle
spiegazioni alla basedellamancanzadi unamonetazione ‘federale’. Suquesto
puntosaràbenespenderequalcheparolainpiù.ÈverocheilKoinondeiNesioti
nonhaprodottounamonetazione federalee ciòapparepalese se confrontato
con il noto esempio di senso opposto degli Etoli38. Tuttavia è necessario
segnalare che non esiste una ‘regola’ alla quale i Nesioti avrebbero dovuto
rispondere. Tra il monopolio federale nel battere moneta e il totale
decentramento esistono molteplici stadi intermedi39. Per i Nesioti siamo in
gradocertamentedirilevaredelletendenze,senonall’unificazione,almenoalla
collaborazione,comeadesempiol’adeguamentoaunostandardriconosciutodi
cuiabbiamogiàdetto.Tuttaviadairitrovamentinonsievincealcunaconiazione
federale, né coniazioni locali che si rifacciano a un’unica specifica tipologia
iconografica.Tuttoquestomeritaunaspiegazione,cheprobabilmenterisiedein
unfattorepoliticoeinunoeconomico.Dalpuntodivistapolitico,losiègiàvisto
nelcapitoloprecedente40, laradicatatradizionediautonomiapoleicahaavuto
sicuramente unpesonell’impedire lo sviluppodi unamonetazione comune, a
differenza di altre realtà del mondo ellenistico caratterizzate invece da un
maggiore peso del koinon/ethnos rispetto alla polis. Dal punto di vista più
propriamente economico invece vale la pena di segnalare che le isole non
avevano strettamente bisogno di battere autonomamente o tutte insieme
37 ASHTON2001pp.96-98.38 MØRKHOLM1991pp.150-151;FUNKE2015p.106.39 CASPARI1917haimpostatolasuaanalisidellamonetazionefederalegrecadividendola
inseitipologie(piùalcunisottotipi)inbaseallivellodiaccentramento,mostrandoinparticolare
comeilmonopoliofederalefossel’eccezioneeformepiùomenopolarizzatediconvivenzatrail
livello‘locale’e‘centrale’fosserolanorma.ComehascrittopiùrecentementeBECK1997p.172
nellaquasi totalitàdeikoina lamonetazione localenon scomparvee inoltre “entwickelte sichdasBundesmünzwesenoftnurzaghaftundsekundär:SowurdenetwadieBundesmünzender
Akarnanen von den lokalen Währungen der korinthischen Hafenstädte weit überflügelt und
bliebendiesporadischenEmissionendesThessalischenundAchaiischenKoinondeutlichhinter
denenihrerPoleiszurück”.40 Suprapp.98-105.
IlKoinondeiNesioti
121
monetapergestireunapropriainiziativafinanziariaecommerciale41,neanche
pergliaspetti che lecoinvolgevano tutteall’internodelKoinon42.Ciòsignifica
cheleCicladiutilizzavanovalutestraniereperunapartesignificativadelleloro
attivitàeconomicheinmoneta43.Sisarebbetentatidileggerequestofattocome
una prova di un livello molto basso di scambi commerciali e operazioni
finanziarie,senonfossecheancheThasosinetàellenistica,cioènelperiododel
suo boom commerciale (ampiamente riscontrabile dal punto di vista
41 ADelo,giustoperfareunesempio,nel274Nikoklesdell’isoladiSyrosavrebbedovuto
ricevere570dracmeper la fornituradiunabarrieranell’intercolunniodelPythion,mavenne
multatoper12dracmeequindiricevette558dracme(IGXI2,199,ll.73-74:[εἰς]τὰμεταστύλιατοῦΠ[υθίου]τρυφάκτους·ΝικοκλῆιΝίκωνοςτρύφακτον"[#ΔΔ]·[...]Νικοκλεῖὑπερελόντεςτὸἐπιτιμηθὲνδραχμὰς·Δ!!·τὸγινόμενον"[#$!!!).NelcorsodelcapitolotornerannomoltialtripagamentidagliarchividiDelo,maildenarononcircolavaovviamentesoloinquest’isola.Keos
ciharestituitoadesempiounalistadidecinedipersonemultateallafinedelIIIsecolo(IGXII5,610:unesempioallalinea45èPhilonmultatoper145dracme:ΦίλωναΗΔΔΔΔ$);oppurenelterzo secolo Ios era pronta a spendere 500 dracme per donare una corona d’oro ad un
benefattore (IG XII Suppl. p. 96 ll. 5-6: στεφανῶσαι αὐτὸν χρυσῶι στεφάνωι ἀπὸ δραχμῶνπεντακ]|οσίωνἀ[ρε]τῆςἕνεκενἧςἔχειεἰςτὸνδῆμοντὸνἸητῶν);purtroppo inquestocome inaltri casi non conosciamo l’autorità emittente né lo standard delle monete: PAPAGEORGIADOU-
BANIS1997p.68.Altrevoltesiamoinvecepiùfortunati.DallaAmorgosdiinizioIIIsecololacittà
diArkesinecisegnala,atalproposito,diaverpresoinprestitocircauntalentoinmoneta‘attica’
da un tale Alexandros (IG XII 7, 69, ll. 2-4: [Ἀλ]έξανδρο[ς ...|... ἐδάνεισεν τῆι πόλει τῆιἈρκεσινέων]ἀργ[υρ]ίουἈ[ττι|κοῦ...]),ilqualechiedevaindietro(ll.21-23:νόμισμα<Ἀ>ττικὸνἢἈλε|[ξάνδρειονἢ Δημητ]ρίειονὁλοσχε[ρέ]ς, δόκιμον, [ἄ]συλον,ἀνέπαφον,ἀτε|[λὲςπάντων).Similemapiù significativo ancora è il prestito ricevuto sempredaArkesinepiùomenonello
stessoperiododauncertoPraxiklesdiNaxosperlasommaditretalenti,chedovevanoessere
restituitiancheinquestocasoinmonetediAlessandrooatticheinperfettecondizioni(IGXII7,67;Syll.3955;SEGXIII453ll.52-57:τὸδὲἀρχαῖονἀργύριονἀποδώσουσινἐνἓξμησὶνἀφ’οὗἂνἀπαιτήση[ι]Πρα[ξι]κλῆ[ς]ἢὃνἂνπέμψηιΠραξικλῆςἀπαιτήσοντα.ὅτανδὲἀποδιδῶσιν |[τ]ὸντόκονἢτὸἀρχαῖον,ἀποδώσουσινἐνΝάξωιΠραξικλεῖἢὧιἂγ[κ]ελεύ|[ηι]ΠραξικλῆςἈττικὸνἢἈλεξάνδρειον νόμισμα ὧι [ἡ] πόλις χρῆται [πα|ρ’] Ἀττικόν, ὁλοσχερές, δόκιμον, ἄσ[υ]λον,ἀνέπαφον,ἀτελὲςπάντων,[ὅ]|π[ου]ἂγκελεύειΠραξικλῆς).Perquestidueprestitisivedainfrapp.127-128.42 DuranteilperiododiegemoniatolemaicaalbenefattoreSostratos,cittadinodiKnidos,il
Koinon dona una corona del valore di tremila dracme di Alessandro (Appendice 3 ll. 14-16):
σ[τεφα]νῶσαιαὐτὸνχρυ|σῶιστεφάνωιἀπὸ δραχμ[ῶνἀλ]εξανδρείων |τρισχιλίων.PiùomenonellostessoperiodoperunAristandrossiutilizzanoinvecedracmetolemaiche(Appendice7ll.
13-15): δοῦ[ναι δὲ κ]|αὶ ξένιαἈριστάνδρωι ἀ[πὸ δρ]|αχμῶν πτολεμαικῶν [...]. All’inizio del IIsecoloilKoinoncompragranoepagaconmonetediRodidiscutendopernonpagareiltassodi
cambio rispetto alla moneta attica pretesa dai mercanti (Appendice 17 ll. 4-6): διὰ τοὺςκολ[λύ]βους, [τῶμ] πωλού[ντων τὸν σῖτον ἀντὶ ἑκα|τ]ὸν δραχμῶν τοῦ Ῥοδίου ἀργυρίου οὐκ[ἔλαττονἀπαιτούντων]|ἑκατὸνκαὶπέντεδραχμῶν....RitengocheBressonabbiapostofinealladiscussioneinmeritoallaprovenienzadellamonetaeinparticolareall'ideasbagliatachefosse
diTenos.SulproblemadivedaancheÉTIENNE1990p.238en.36,REGER1994p.12ep.122;
GABRIELSEN1997ep.57n.114;WIEMER2002p.275.Sull’iscrizioneinfrap.151n.201.43 IlcasopiùcelebreèovviamenteDelo,doveeranecessario,perfarfronteall’afflussodi
varie monete, di strumenti adatti al calcolo e alla comparazione: TRÉHEUX 1992 pp. 21-23;
CHANKOWKI-SABLÉ1997p.358.
TerzoCapitolo
122
archeologico),nonconiòmonetad’argento44.Comespiegaretuttociò?Inprimo
luogo bisogna ricordare che sempre più si andavano affermandomonete che
potremmodefinirestandard,riconosciute,accettateespessorichiestedatutti45;
in secondo luogo lagià citatamonetazione inbronzorispondevaalleesigenze
locali e pertanto era coniata dalle singole comunità in base alle necessità del
momento46, caratteristica che si ritrova anche in età imperiale romana; infine
non bisogna trascurare di segnalare il fatto che una quota variabile ma non
quantificabile delle transazioni avveniva ancora attraverso il baratto o
comunque forme di scambio nonmonetali47. Per tutte queste ragioni leggere
l’assenza di una costante coniazione in argento come prova di scambi
commerciali ridotti al minimo o la mancanza di una monetazione ‘federale’
come insufficienza di rapporti economici regionali sarebbe un errore48. Del
resto, salvo rarissime eccezioni, gli stati greci non associavano, come avviene
oggi, la propria sovranità al controllo e all’uniformazione della moneta
circolantenelloroterritorio49;ciòciconsenteinoltredileggereladistribuzione
dei ritrovamenti monetali come riflesso delle preferenze locali nelle
transazioni50o, sevogliamoesserepiùespliciti, come testimonianzadi legami
44 REGER2003pp.350-351.45 DAVIES2006p.81.Ladisponibilitàdimonetanelmondoellenisticoera relativamente
altaallafinedelIVeall’iniziodelIIIsecolograziealleconiazionidiAlessandroMagnoedeisuoi
primisuccessori,perdiminuirepoiprogressivamentefinoaunadisponibilitàminimaaseguito
delleguerredeiRomaninelMediterraneoorientale:HOWGEGO2002pp.55-56;CATALLI2003p.
148;BRESSON2005pp.59-62;DECALLATAY2005pp.73-91;PICARD2006pp.85-119;GRANDJEAN
2006pp.195-214;PANAGOPOULOU2007pp.331-334;LANDUCCI2010pp.62-63;MEADOWS2014
pp.169-194.46 Cifre di piccola entità si ritrovano spesso negli inventari del santuario di Delo e ad
esempio(IGXI2,287A)nel250vediamochelavenditadelleuovadidueochedelsantuarioèregistrata nelmese di Ληναιών, corrispondente al nostro dicembre/gennaio, al prezzo di 4,5
obolienelmesediἹερός,gennaio/febbraio,a3,5(l.18:μηνὸςΛηναιῶνος·[...]χηναλωπέκωνδύοΙΙΙΙ%·[...].Ἱεροῦ·[...]χηναλωπέκωνδύοΙΙΙ%.).Ancheperilpagamentodeilavoridegliartigianisiutilizzavalamonetalocalenelcasodipiccolesomme,perpoipassareavalutepiùnotenelcaso
dipagamenticonsistenti:CHANKOWKI-SABLÉ1997p.361.47 REGER 2003 p. 349. Tendenzialmente si ritiene che la monetizzazione dell’economia
fosse minore nelle campagne rispetto ai centri urbani o ai mercati più aperti ai commerci
(PANAGOPOULOU2007p.331),ilchelimiterebbequindiilricorsoaquestealternativeallamoneta
perleCicladidietàellenistica.48 L’unificazionedellevaluteèsicuramenteunelementosignificativoperdiscuterediuna
economia regionale: si vedaREGER 2011p. 376. La sua assenza nelle Cicladi non deve quindi
esseresottovalutata,maneanchesopravvalutata:piùnegativoID.pp.379-380.49 MARTIN1996p.257.Traleeccezioniènotoilcasodell'Egitto:MEADOWS2001pp.53-63;
REGER2003p.347.50 PANAGOPOULOU2001p.255.
IlKoinondeiNesioti
123
commerciali. Non bisogna tuttavia dare per scontati i contatti diretti, dal
momentochelacircolazionemonetariaavvieneattraversopiùsoggetti.Tuttavia
nelcasodelleCicladièdimostrabileunadiffusioneregionaledellamonetazione
bronzea,chenonpuòcheesserespecchiodicommercitragliabitantidelleisole
vicine.
Perconcludereeriassumereilquadrogeneralecheabbiamodelineatosi
possono affermare schematicamente tre cose. Innanzitutto che le isole si
spinsero in questo periodo nella direzione di un’unificazione degli standard
ponderalichetuttavianonculminòmaiinunaproduzionemonetaria‘federale’.
In secondo luogoche leCicladiutilizzaronosiaa livellodi singole isole, siadi
Koinon, per le proprie esigenze commerciali e di spesa pubblica soprattutto
moneted’argentoestere,dicuisihaprovaalivelloarcheologicoedepigrafico,
come del resto fecero altre poleis nello stesso periodo, e più limitatamente
monete d’argento locali, la cui coniazione era sporadica. Infine possiamo
affermarechelamonetazionebronzealocalepresentaunacircolazioneristretta
all’internodeiconfiniinsulariedell’arcipelago.
3.3.–AmministrazionefinanziariadelKoinon,traleisoleele
potenzeegemoni.
Inquestoterzosottocapitolosianalizzerannotuttiglielementiriferibilia
un’amministrazione ‘federale’ delle finanze, senza tuttavia trascurare di
segnalare e discutere sia gli elementi di forte autonomia insulare, sia le
ingerenze,piùomenoprevaricatrici,dellepotenzeegemoni.Questoaspettodi
intermediazionedapartedelKoinonnondevecomunqueesserelettocomeun
elemento di debolezza sul piano economico, parallelamente a quanto è stato
affermatonelcapitoloprecedentesuquellopolitico.
Si inizierà discutendo la fiscalità e la presenza di una cassa comune che
mostra il Koinon sia come esattore nei confronti delle isole, sia come
contribuenteversogliegemoni.L’assenzadiunatassazione‘federale’nondeve
stupire. Infatti, salvo rarissime e temporanee eccezioni, tutte le ‘federazioni’
greche rispettarono la piena autonomia dei singoli stati membri sul piano
TerzoCapitolo
124
fiscale. In questo senso il ruolo del Koinon dei Nesioti come intermediario è
perfettamente in linea con quello di altri esempi contemporanei. Sempre
all’interno di questa discussione si presenterà la crisi del debito pubblico dei
primi decenni del III secolo, su cui, grazie alle fonti, siamo discretamente
informati. Questo episodio, infatti, evidenzia le diverse esigenze tra egemoni,
Koinon e isole, ma anche la presenza di elementi di solidarietà interna alla
‘federazione’.
Laquestioneèinoltreinstrettocontattoconl´argomentazionesuccessiva
che riguarda la gestione della cassa federale e delle figure preposte a tale
compito. Appurata infatti l’esistenza di una fiscalità comune, dobbiamo
proseguire nella nostra analisi cercando di rispondere a tutta una serie di
interrogativi sull’amministrazione finanziaria del Koinon, sulla natura degli
amministratoriprepostiaquestocompitoesullasuacapacitàdicoordinare le
finanzedellesingoleisolecosìcomedipreservarelapropriaautonomiarispetto
agli egemoni. Per questa ragione si analizzerà la figura dell’oikonomos delle
isole,cherappresentaapienotitolol’ambiguitàdelruolofinanziariodelKoinon.
Si mostrerà, infatti, cosa sappiamo di questo funzionario, quali fossero
verosimilmentelesuemansioni,nonchéilsuoruolocostantedimediatoretrail
livelloinsulare,quello‘federale’elerichiestedegliegemoni.
Iniziamo dunque parlando della fiscalità51. L’assenza di una coniazione
comunenonimpedivacheilKoinonavesseunapropriacassa‘federale’,laquale
si finanziava attraverso i contributi degli stati membri. A quanto sembra fin
dall’epoca dell’egemonia antigonide il Koinon riceveva syntaxeis, ‘tributi
volontari’52daglistatimembri,concuifinanziavaleattivitàcomuni53:
51 ComehascrittogiustamenteFORABOSCHI1998pp.674-675:"lafiscalità,contuttelesue
diramazioni e conseguenze economiche, fu la voce principale dell'economia ellenistica [...]. La
tassa sulla terra era il principale provento. Per questo i territori venivanomisurati in forma
catastale.Mal'imposizionecolpivaancheilcommercio,l'artigianato,isingoliindividui.Lecittà,
secondo l'atteggiamento politico, potevano vedere ridotto o aumentato il loro carico fiscale.
Alcuni artigianipotevanovedersi elargita l'immunità fiscale.Complessivamente, comunque, la
pressionefiscalecrebbeinformadioppressione".52 KHOLOD2013p.86.53 Appendice1ll.11-16.
IlKoinondeiNesioti
125
ἄθλων το[ῖς |Δημητριείοι]ς [ἀπὸ τῶν κοιν]ῶν χρημάτων κατὰ | [τὴν
σύνταξιν] τὴν νῦν οὖσαν τοῖς νησιώταιςὑπ|[ὲρ τῶνἈντιγο]νείωνκαὶ ἐάν
τινες τῶν νησιωτῶν | [μὴ τελῶσιν ε]ἰς ταῦτα τὴν σύνταξιν τὴν
ἐπιβ[άλ|λουσαν...].
Eancora54:
ὅταν δὲ αἱ πόλε|[ις ἕλωνται τοὺς συνέ]δ[ρους, τ]οὺς μὲν τοῦ εἰσιόν|[τος
ἔτουςεἰςτ]ὰΔημητρίειαπαραγινομένους | [εἰσενεγκεῖν]χρήματαὅσαπερ
εἰς τὰ Ἀντιγόνε[ια | ἐτάχθη· φροντί]σαι δὲ καὶ σκέψασθαι ὅθεν ἔσται
πα|[ρέχεσθαιτὸ]ἀργύριονἀφ’οὗτὰΔημητρίειαποιή|[σουσιτὸνὕσ]τερον
χρόνον·καθ’ὅτιδ’ἂνοἰκονο[μ|ήσωσιναὐτοί,τ]αῦτακύριαεἶναι·
Questa cassa e questo genere di contributi sono attestati ancora in età
tolemaica55:
τὸ δὲ εἰς | [τ]ὸν στέφανον ἀργύριον καὶ εἰς ἐφόδιον καὶ πορε[ί|α]ς τοῖς
θεωροῖς εἰσενεγκεῖν τὰςπόλεις, ἑκάσ[την | κατὰ τὸ ἐ]πιβάλλοναὐτῆι, καὶ
δοῦναιὧιἂμΒάκ[χων|ἀποδείξηι].
Elasituazionenonsembracambiaredurantel’egemoniadiRodi56:
ἀπὸδὲτῶνπροσόδωνἃ[ςτὸκοινὸνἀπέταξε|δότω]Εὐ[φ]ραῖοςτὸεἰςτὰς
στήλαςκαὶΤίμων[ιχρυσοῦν]|στέφανονἀργύριον.
DaquantosièvistoparecheilKoinonsuquestemateriesiautoregolasse
in accordo con gli stati membri (καθ’ ὅ τι δ’ ἂν οἰκονομήσωσιν αὐτοί) e
disponessediunpoterecoercitivocheprevedevapeneanoi ignote incasodi
inadempienze o ritardi nei contributi (ἐάν τινες τῶν νησιωτῶνμὴ τελῶσιν εἰς
ταῦτατὴνσύνταξιντὴνἐπιβ[άλ|λουσαν...).Aspettoancorapiùsignificativoè il54 ll.35-42.55 Appendice 2 ll. 57-61. Dello stesso periodo è interessante a conferma anche
un’iscrizione frammentaria del Koinon proveniente da Arkesine (Appendice 4 ll. 2-3): [καθ’
ἕκαστον]ἐνιαυτὸν[τὸδ]απάνημ[ατὸγενόμενον|ἑκάστωιδή]μωιἀν[αγ]ράψ[αντε]ς.56 Appendice17ll.29-31.
TerzoCapitolo
126
fatto che questa cassa facesse parte strutturalmente dell’organizzazione del
Koinon, dalmomento che la ritroviamo citata in ogni epoca e per ogni spesa
comune, e non fosse quindi un fondo saltuario creato per specifici obiettivi e
immediatamentedopoabbandonato. I contributi ‘volontari’degli statimembri
eranoquindicostantiesottopostiacontrolliperscoprireglievasori.Ilfattoche
ilKoinondipendesseda tali contributi indicacheessoerasostanzialmenteun
esattore che agiva sempre in accordo con gli statimembri57. Il Koinon quindi
non possedette mai quella piena autonomia fiscale che gli sarebbe stata
garantita da tasse ‘federali’ a percentuali fisse e determinate sul commercio.
Riguardoaquestoaspettobisogna tuttavia sottolineareche il casodeiNesioti
nonsidiscostadapressoché tutte le ‘federazioni’grecheanoinote58, lequali,
salvorarissimeespessotemporaneeeccezioni59,rispettaronosemprelapiena
autonomiadeisingolistatimembrisulpianofiscale.
Ignoriamo l’entità della pressione fiscale sugli stati membri, ma è
ipotizzabileche,nonostantevariazionianchesignificativelegatealmutaredelle
condizionistoriche,essanonfossetrascurabile.Icontributideglistatimembrie
quindi il denaro contenuto nella cassa ‘federale’ servivano infatti a finanziare
tuttelespesecomunidelKoinonecioèicostiperlagestionedellasuamacchina
politica e amministrativa, le feste comuni, i doni a personalità benemerite,
l’acquistodiderrateinmomentidiparticolarenecessitàesteseatuttioalmeno
a diversi statimembri60, la flotta nesiotica (almeno durante la fase rodia)61 e
naturalmente i tributi per gli egemoni. Questo aspetto è particolarmente
57 Huß2011p.176;PETROCHILOS2014p.103;BAGNALL1976p.141notacheinesiarchiin
età tolemaica non disponevano di figure atte a questo scopo, cioè a raccogliere le tasse dalle
singole isole. A mio parere la ragione risiede nel fatto che il consiglio del Koinon stesso si
assumeval’onerediquestocompito;suprapp.70-73.AncheKÖNIG1910p.67ritieneiNesiotiautonomidalpuntodivistafinanziario.58 LARSEN1968p.XXV;BECK1997p.172;GABRIELSEN2013p.337;MACKIL2013pp.302-
303;FUNKE2015p.103.59 Le più comuni ingerenze ‘federali’ sul piano fiscale degli stati membri furono le
concessionidell’ateleiaasingolepersoneperspecificimeriti. Invece,peruncasoestremo,piùunicocheraro:“DerChalkidischeBundkonnteseinenMitgliedernhandelspolitischeRichtlinien
fürdenGüterverkehrauferlegen,womitdermaximaleHandlungsspielraumderBundesgewalt
im wirtschaftspolitischen Sektor ausgeschöpft war“ (BECK 1997 p. 172). Su questo aspetto
peculiaredellaCalcidica,dovutoprobabilmenteallanecessitàdiavereunpesocontrattualecon
lavicinaMacedonia,sivedanoanchePSOMA2001p.218eMARI2008p.398.60 Appendice17.Sivedaanchesuprap.121n.42einfrap.151n.201.61 Suprapp.82-83.
IlKoinondeiNesioti
127
interessanteeci inducead interpretare ilKoinon,nonsolocomeesattore,ma
anchecomecontribuente.
SuDemetrio Poliorcete non abbiamo dati certi. Tuttavia se uno dei suoi
punti di forzanel 307 era statopresentarsi come liberatorenonbisognosodi
denaro, è assai probabile che già prima di Ipso, e ancora di più nel periodo
successivo, la situazione fosse cambiata nelmomento in cui alle sue esigenze
finanziarieemilitarinoncorrisposepiùilvastodominiocheeraappartenutoa
suopadre.Aspingerciversoquestaconclusione62èlapresenzadisegnali,siaal
livellodellesingoleisole,siaaquellodelKoinon,diunacrisideldebitopubblico
iniziataacavallotraIVeIIIsecoloeculminataintornoal280.
Presentiamo dunque questi indizi partendo dal livello insulare. Diverse
iscrizioni63 provenienti da Amorgos ci segnalano, infatti, una serie di debiti
contrattidall’isolatralafinedelIVesoprattuttoall’iniziodelIIIsecoloperun
valore di diversi talenti. Particolarmente interessanti risultano i prestiti
concessi da Praxikles e Alexandros alla città di Arkesine. Nel primo caso
vengonoprestati alla città tre talenti64,mentrenel secondo circaun talento65.
Per trovarequalcunodispostoaprestarealla lorocittà ildenarocon interessi
del10%nelprimocasoedel12%nelsecondo–nonparticolarmentealtiadire
il vero66 – le autorità cittadine avevano organizzato almeno una missione
pubblica nell’isola di Naxos67 e nulla vieta di pensare che fosse questa la
proceduraancheperlealtrerichieste.InoltredietroPraxiklesc’eraunaccordo
traNaxoseArkesineper tutelare la restituzionedella somma68. Il ripetersidi
questeprocedureindicalanecessitàdifarfronteadellespeseparticolarmente
62 KÖNIG1910p.80;GUGGENMOS1929p.41;BURASELIS1982p.91;MIGEOTTE1984pp.164-
165; REGER 1994 pp. 37-38; PASCHIDIS 2008 pp. 439-440; CONSTANTAKOPOULOU 2012 p. 56;
PETROCHILOS2014p.102.PerCHANKOWKI2008pp.328-329 invece iprestiti incomincerebbero
giàprima.63 IGXII7,66-70.64 IGXII7,67B;Syll.3955 ll.38-39:ΠραξικλῆςΠολυμνήστουἐδάνεισεντ[ῆιπό]|λε[ι] τῆιἈρκεσινέωνἀργύριο[ν]Ἀττικὸ[ν]τρίατάλαντα.65 Lacifra,maiesplicitata,vienericavatadaMIGEOTTE1984p.182dallapenaleprevista.66 ID.p.172n.98.67 IG XII 7, 67B; Syll.3 955 ll. 41-42: δανειστῶν ἐλθόντων δημοσίαι Πρωτομάχου καὶΔιο|․․․ους,κατ[ὰ]τὸψήφισμαὃεἶπεΣτ[ησα]γόρας.68 ll.46-48:ἐὰνδὲμὴἀποδῶσιμ,πρακτοὶἔστωμΠραξικλεῖοἱμὴ |ἀποδόντεςἡμιόλιοντὸἀργύριον ἐκ τῶν ἰδίων πράξει πάσηι καθάπερ | ἐγ δίκης τέλος ἐχούσης κατὰ τὸ σύμβολον τὸΝαξ[ίωνκ]αὶἈρκεσινέων.Suprap.94.
TerzoCapitolo
128
significative e concentratepiùomenonello stessoperiodo, lequali andavano
oltrelenormalipossibilitàdifinanziamentocittadino;edèmoltoprobabileche
allabasedituttocifosserolerichiestetributariediDemetrio69.Maquantoera
generalizzata alle altre isole questa situazione di crisi di cui abbiamo
testimonianza ad Amorgos70? Cioè, l’assenza di iscrizioni nelle altre Cicladi è
provadell’assenzadiunacrisisimile?IndubbiamenteAmorgos,comeènoto,ci
ha restituito un quantità di iscrizioni superiore alla media dell’arcipelago e
sproporzionata rispetto al suo reale peso politico ed economico. Non si può
quindi escludere che documenti simili fossero presenti anche altrove,ma che
non siano giunti fino a noi. Ciò è probabile in particolare se consideriamoun
casoparallelomaprecedente,ecioèidebiticontrattidalleisoleconDelonelIV
secolo,dicuiabbiamonotizianeiresocontidelsantuario,machenontrovano
riscontro nelle iscrizioni superstiti rinvenute finora nelle Cicladi71. Tenendo
presentequestaipotesi,èpossibilecheanchelealtreisoleabbianosoffertoper
l’accresciutapressionefiscalediDemetrioechel’assenzaditestimonianzeintal
sensosiadovutaalmaggioreriutilizzodeimaterialilapideiinisolecomeParos
o Naxos rispetto ad Amorgos. Tuttavia quanto affermato non dimostra la
presenzadiffusaeconsistentedidebitinelleisole,ancheperchéglistatimembri
più ricchi ricorsero probabilmente ad altri metodi di finanziamento prima di
indebitarsi72. Ciònondimeno il casodiAmorgos è la spia di una situazionedi
crisipiùomenodiffusaechepuòaverspintoanchealtre isole,magariquelle
piùdeboli,acontrarredeidebitieanonpoterpiùfarfronteaicontributiperil
Koinon73. Infatti sappiamo che in almeno un caso fu necessario ricorrere
69 MIGEOTTE1984pp.193-194;PASCHIDIS2008p.439.70 Forse può essere accostata a questi testi il decreto di Karthaia a Keos (IG XII 5,533/1066) cheonoraPhilotheros figliodiAntiphanesdiMelos, inviatodal reTolomeoper la
κομιδή di [...]των, che viene restaurato con [δανεισμά]των o [χρημά]των e interpretato a
secondadell’autorecomesesitrattasseditasseoppuredidebiti.Tuttaviavistalasituazionedi
cuidiscutiamoprobabilmentesarebbemeglioparlaredidebiti.SivedaatalpropositoMERKER
1970p.151n.46;BAGNALL1976p.143en.97;MIGEOTTE1984pp.220-221;NIGDELIS1990p.
211n.54;BURN1996p.143ep.172;PASCHIDIS2008pp.428-429.71 SivedaID.pp.153-160.72 Perunarecentediscussionesulla tassazionea livellodi singolecittànelmondogreco
dell’epocasivedaGABRIELSEN2013einparticolarepp.338-339.73 Con ogni probabilità a questa situazione fanno riferimento due documenti di età
tolemaica,purtroppoeccessivamenteframmentariperpoternoiesserecertidellorosignificato,
cheparlanoripetutamentedidebiti, contribuzionialKoinoneagliegemoni: ilprimovieneda
IlKoinondeiNesioti
129
all’accensione di debiti ‘federali’ per supplire a passività del bilancio comune.
Unasituazionechepuòagevolmenteesserespiegatariflettendosulledifficoltà
finanziarie a livello locale. Infatti durante la prima fase dell’egemonia lagide,
sottoTolomeoII, intornoal28074, registriamo larichiestadiDelodi rientrare
deiprestiticoncessiaiNesioti75:
πρεσβε[ίαςἀ]|ποσταλείσηςπρὸςαὐτὸν(Philokles)περὶτῶνχρημάτωνὧν
[ὤφει]|λον οἱ νησιῶται Δηλίοις πᾶσαν ἐπιμέλειαν ἐποήσατο ὅ|πως Δήλιοι
κομίσωνταιτὰδάνεια[καθάπερὁβασιλεὺς]|[Π]τολεμαῖοςσυνέταξεν,καὶ
μὴγ[ένωντ]α[ιδιατριβαὶ]κ[αὶ|μελλήσ]ειςτῆςἀποδόσεωςΔηλίοις[...]
Migeotte76 commentando questa iscrizione ha proposto quattro
interessanti considerazioni. In primo luogo Delo durante l’indipendenza, a
differenza del periodo precedente e successivo, prestava denaro solo alle
Cicladi77. Secondariamente il debito contratto dai Nesioti doveva essere
considerevoledalpuntodivistadelio(sebbenenonsiacertochelacifradivisa
tra i singoli statimembri fosse per tutti insormontabile), tanto da far sì che i
Delii si vedessero costretti a scavalcare le autorità comuni e a rivolgersi
direttamenteagliegemoniperlarestituzione.Inoltreilriferimentoairitardinei
pagamenti indica che dei ritardi c’erano già stati e che le autorità di Delo
cercavanodifarsirestituireilprestitodadiversotempo.Infineèassaiprobabile
che Philokles, coadiuvato da Bakchon, sia intervenuto con tatto evitando di
inimicarsieccessivamenteleautoritàlocalinellosvolgimentodelsuocompito78.
Questociportaadueulterioriconsiderazioni.LaprimaècheDelocercò
probabilmente di rientrare del credito in tutti i modi possibili all’interno del
Keos (Appendice 29), mentre il secondo è un decreto del Koinon proveniente da Arkesine
(Appendice4)suprapp.90-91.74 La proposta di HOMOLLE 1887 p. 308 di datare il testo tra il 310 e il 308 è oggi
totalmenteabbandonata.75 Appendice30ll.4-9.76 MIGEOTTE1984pp.156-157e163.77 Affermazione confermata dallo studioso anche di recente, quando è ritornato sul
problema: MIGEOTTE 2013 pp. 318-319. Prima invece del 314 Atene utilizzava Delo per farsi
concedereprestitiatassiagevolati:ID.pp.316-317.78 Non condivido l'opinione di MERKER 1970 p. 148 che Philokles abbia usato la flotta
lagide di stanza nell'Egeo come forma di pressione per obbligare i Nesioti a saldare i debiti,
perchéandrebbecontrolaprassinotanellarisoluzionediquestiproblemi,suprapp.79-80.
TerzoCapitolo
130
Koinon prima di rivolgersi all’esterno, forse nelle già citate riunioni in cui si
concordava la gestione del bilancio e/o attraverso tribunali e arbitrati79. La
secondaconsiderazioneèchenonsipuòescludere lapossibilitàche ilKoinon
abbiacercatovolontariamentedinonrestituirelasomma.Ciòavvenneacausa
da un lato delle difficoltà di alcuni stati membri e dall’altro del cambio di
egemonia tra la dinastia antigonide e quella tolemaica80. Questa soluzione fu
impeditasolodall’interventodeiLagidi.
Per quanto riguarda la fiscalità sotto i Tolomei sappiamo che essi
ricevevanodiversitipiditributidaiterritorilorosoggettiall’esternodell’Egitto
in base al livello di autonomia e soggezione nei loro confronti. Tra queste
differenti forme di tassazione, ad esempio, rientrano anche le corone che
abbiamo visto citate in precedenza81. Ma oltre a queste forme di ‘tassazione
mascherata’82 i Tolomei richiedevano anche veri e propri tributi. Una prova
dell’esistenza di tali imposte richiesta al Koinon si ritrova nell’iscrizione sui
Ptolemaia83:
ἐπειδὴὁ|[β]ασιλεὺςκαὶσωτὴρΠτολεμαῖοςπολλῶν|καὶμεγάλωνἀγαθῶν
αἴτιος ἐγένετο τοῖς | [τ]ε νησιώταις καὶ τοῖς ἄλλοις Ἕλλησιν, τάς τε
π[ό|λ]εις ἐλευθερώσας καὶ τοὺς νόμους ἀποδοὺς | [κ]αὶ τὴμ πάτριομ
πολιτείαμ πᾶσιγ καταστήσα[ς | κ]αὶ τῶν εἰσφορῶγ κουφίσας, καὶ νῦν ὁ
βασιλεὺς|[Π]τολεμαῖος,διαδεξάμενοςτὴμβασιλείανπαρ[ὰ]|τοῦπατρός,
79 A tal proposito è utile ricordare l’esistenza di giudici interni al Koinon incaricati di
risolvereproblemi simili:Appendice4, supra pp.90-91.SivedaancheBAGNALL1976pp.148-149.80 Sconvolgimenti simili provocati dal cambio di egemonia con annessi approfittatori e
successive richieste di interventi di giudici esterni per rimettere ordine emergono anche a
livello di singole isole. A Karthaia sull’isola di Keos (Appendice 29) sappiamo dell’intervento
prima di Bakchon per proporre delle soluzioni finanziarie e poi di Philokles per confermare
quantodeciso(forseilproblemaèlostessocheemergeinIGXII5,533/1066);aNaxosvengonoinviatigiudicidaKossempreperinterventodiBakchon.Suprapp.88-89.81 BAGNALL 1976 pp. 227-229. Che le corone potessero rappresentare una spesa
considerevoleènotodaldecretodiSamoinonorediBoulagoras(SEGI366;POUILLOUX1960,3),il quale si era fatto carico delle spese in un momento di difficoltà finanziaria attraversato
dall'isola. Samononera stata ingradodiprocurarsi le6000dracmenecessarieper inviare la
theoriaadAlessandria,fareisacrificieportarelacoronad´oroaTolomeoIIIeBereniceII.82 Nonbisognadubitaredelfattochemolticontributicheavevanolaformaeladicituradi
donifosseroinrealtàobbligatori:MIGEOTTE1992pp.322-325.83 Appendice2ll.10-20.
IlKoinondeiNesioti
131
τὴν αὐτὴν εὔνοιαγ καὶ ἐπιμέλειαν | [π]αρεχόμενος διατελεῖ εἴς τε τοὺς
νησιώταςκα[ὶ]|τοὺςἄλλουςἝλληνας...
Nonostante vengano sollevati dubbi sul reale significato del verbo
κουφίζειν, è più probabile ritenere che qui si intenda che i tributi vengano
ridotti e non cancellati84. Sebbene sia credibile che effettivamente le tasse
venisseroridotterispettoalperiodoantigonide,bisognatuttaviaconsiderarela
retoricaditale linguaggio, totalmenteindifferenteal factchecking.Nellarealtà
nullaimpedivaaiTolomeidiriconsideraregliaccordifiscaliincasodinecessità.
Un’altra testimonianza dei contributi richiesti dai Tolomei al Koinon viene da
Arkesine85:
τάςτεσυν|τάξεις],ἃςβ[ασιλεῖΠτολ]εμαίωιἐψηφίσατ[οτελεῖντὸ |κοινὸν
τὸ]ἡμέ[τερον].
Mauncontributoafavoredegliegemonipotevaassumereformediverse,
tra cui la partecipazione diretta del Koinon, ovviamente a proprie spese, alle
spedizioni militari, cosa che durante il periodo di egemonia rodia assunse la
formadellaflottanesiotica86.
Inconclusione,suquanto illustrato finorasipuòaffermareche ilKoinon
dispose di una propria cassa federale durante tutta la sua esistenza. Questa
servivaacoprire lespesecomuni inmanieracontinuativaenonsporadica.La
gestionedeitributitrapiùattori(statimembri,Koinoneegemoni)deveessere
diventata un forte elemento unificante sul piano economico87. Le fonti di
provenienza del denaro ci sono ignote, così come le figure preposte alla sua
raccoltaalivellolocaleel’entitàdiquestofondo;tuttaviaèprobabilechefosse
significativa dal momento che serviva anche a raccogliere e pagare i tributi
destinatiagliegemoni.L’esistenzadiuna‘finanza’comune,fattadicontributiin
84 Sullevarie interpretazioni:KÖNIG1910p.81;TARN1913p.107n.39;MERKER1970p.
151n.46;BURSTEIN1985pp.117-118en.6;AUSTIN2006pp.441-442en.6;HUß2011p.176;
CONSTANTAKOPOULOU2012p.53;BURASELIS2013p.175n.8;2015p.362.85 Appendice4ll.5-7.86 Infrapp.83-84.87 PerilparagoneconAtenesivedanoFIGUEIRA2005p.1eRUTISHAUSER2012p.94.
TerzoCapitolo
132
entrata, spese di gestione, tributi in uscita, debiti e controlli per scoprire gli
evasori, ci spinge a riflettere sulla possibilità che esistessero degli
amministratori federali. Infatti, appurata l’esistenza di una fiscalità comune,
dobbiamo proseguire nella nostra analisi cercando di rispondere a tutta una
serie di interrogativi sull’amministrazione finanziaria del Koinon, sulla sua
capacitàdicoordinarequelladellesingoleisoleesoprattuttosullanaturadegli
amministratori preposti a questo compito. Per questa ragione l’analisi
proseguirà affrontando la figura dell’oikonomos delle isole, che rappresenta
perfettamente l’ambiguità del ruolo finanziario del Koinon. Nelle pagine
seguenti si illustreranno infatti il ruolo, le mansioni e l’attività di questo
funzionario.
Partiamocoldirecheegliciènotograzieadun’iscrizionemoltolacunosa
diIIIsecolo,provenientedall’isoladiIos88:ἀποσυνιστὰςοἰκονόμοντῶννήσων
Θρασυκλῆν. Chi era costui? A chi rispondeva? Quali erano le sue funzioni?
L’iscrizionenonciaiutaarispondereaquestedomande.Perquestaragionesarà
necessario,perevitaredicaderenellapiùpuracongettura,cercarediragionare
tramiteconfronti.
È noto che il termine oikonomia, a lato del tradizionale e duraturo
significato di amministrazione della proprietà familiare e poi privata in
generale89, assunse dalla fine del IV secolo e fino al tardo ellenismo anche
l’accezione di amministrazione della finanza pubblica quando associato al
mondodellapolis90.
Un’iscrizionepiuttostofamosadelIIIsecoloprovenientedaAlicarnasso91
ci dà un’idea del valore del termine. Il decreto spiega come verrà restituito il
denaroprestatoallacittàeallelinee13-17afferma:
ὑποκεῖσθαι δὲ αὐ|τοῖς καὶ ἐκ τῆς οἰκονομίας ἑκάστου ἐνιαυτοῦ τάλαντον
ὅτανἐκκομί|σωνταιαὐτὸκαὶτὸντόκονοἱδανείσαντεςἐπὶτοῖςὑποτεθεῖσιν
88 Appendice36l.4.89 FINLEY1973pp.17-34,1974pp.3-32;AUSTIN–VIDAL-NAQUET1972pp.19-20.90 AMPOLO1979pp.119-130;SPAHN1984pp.301-323.91 OGIS46;MIGEOTTE1984nr.103.
IlKoinondeiNesioti
133
αὐ|τοῖς ἀπὸ τῆς οἰκονομίας ἓξ ταλάντοις, τὰ δὲ λοιπὰ ὑπάρχειν εἰς τὴν |
οἰκονομίαν.
ComesostieneAmpolo92,ἐκτῆςοἰκονομίαςἑκάστουἐνιαυτοῦ si riferisce
allagestionefinanziariadiogniannonelsuocomplessoehaunsignificatopiù
ampiodiquellodatodaAustin93di “public revenues”epiùspecificodiquello
dato da Meier94 di “allgemeine Verwaltung”. Questa accezione di
amministrazionefinanziariadellacittàsiritrovainoltreancheinaltritestidietà
ellenistica95.
Parallelo all’evoluzione del significato di oikonomia è il percorso
semantico di oikonomos, da amministratore della proprietà familiare, o
comunque privata, fino (anche) a funzionario delle finanze pubbliche di una
polis96. Bisogna sottolineare tuttavia che oikonomoi comparivano anche
all’interno dei quadri amministrativi dei regni ellenistici, in una funzione
ovviamentediversarispettoaquellacheavevanonellepoleisdelmondoegeo.
Nel regno tolemaico si trattava di funzionari subordinati al dioiketes al
quale dovevano far rapporto. Gestivano diversi compiti tra cui ispezionare,
tenere la contabilità e amministrare finanziariamente le terre reali97. Ma per
quandoriguardaipossedimentitolemaicifuoridall’Egitto?
92 AMPOLO1979p.120.SivedaaconfermaquantosostenutodaMIGEOTTE1984p.325en.
236.93 AUSTIN2006p.225.94 MEIER2012p.400.95 Inun lungodecretodiOlbia alla finedel III secoloo inizi del II (Syll.3 495), parlandodellebenemerenzediProtogenes,siricordacheeglifuacapopertreanni,inmanieracorretta,
dell’amministrazione finanziaria della città: ll. 161-164 (B. ll. 64-67): ἐπί τε τῆς κοινῆςοἰκονομίας καὶ ταμιεί|ας γενόμενος καὶ χειρίσας τὰς μεγίστ<α>ς τῆς πόλ[ε]|ως προσόδουςοὐδένα μὲν τῶν τελωνῶν ἐκ τῶν | ὑπαρχόντων ἐξέβαλε; ll. 169-171 (B. ll. 72-74): πλεῖστα δὲχειρίσαςτῶγκοινῶν,τρία{δὲ}|ἔτησυνεχῶςπάνταδιώικησενὀρθῶςκαὶδικαί|ως.NelIIsecoloaPrienesistabiliscecheilsacerdoteDionisio(Syll.31003ll.28-30)ἀτελὴςἔσ|ταικαὶτριηραρχίαςκαὶ οἰκονομίας καὶ νεωποΐας | καὶ προεισφορᾶς χρημάτων. L’esenzione dalla oikonomia cosìcome da altre liturgie indica che l’amministrazione finanziaria fosse sentita come un pesante
obbligo.96 AMPOLO1979pp.122-123;SPAHN1984pp.304-306.NellaEfesodifineIVsecolo(Syll.3352)siparladeglionoririservatiadApollonides,amicodelre,tracuiunacorona,eallalinea15
si afferma: τοῦ δὲ στεφάνου ἐπιμε[λεῖσθαι τὸν οἰκονόμον]. Oppure nella Kos di I secolo (CIG2512):Διονυ|σίουπό|λεωςΚῴ|ωνοἰκο|νόμου.UnaltroesempiodubbiovienedaAmorgos: IGXII7,287.PeraltriesempisivedaLANDVOGT1908edinparticolarelepp.22-60.97 ZIEBARTH1937cc.2118-2119;MANNING2003pp.52,143-144e153;GOTTESMAN2013cc.
4872-4873.Perunadisaminadellororuolonelregnoseleucide:APERGHIS2004p.269n.13,p.
280einparticolaren.41perunasintesidellevarieopinionideglistudiosipassati.
TerzoCapitolo
134
Bagnallritienecheivarioikonomoisparsiingranpartedeidominiesteri
fossero funzionaridei Lagidi edipendesserodaldioiketes diAlessandria98.Un
esempio si avrebbe con la lettera di Tolomeo VI al comandante della
guarnigionedistanzaaThera,del16399:
ἐκομισάμεθα|τὴνἐπιστολήν,ἐνἧικαὶτοῦδοθέντος |ὑπομνήματοςπαρὰ
τῶν ἐν Θήραι τασ|σομένων στρατιωτῶν τὸ ἀντίγρα|φον ὑπετετάχεις, καὶ
καθάπερἠξίουν|προστετάχαμενΔιογένειτῶιδιοικη|τῆιδοῦναιαὐτοῖςτὰ
ἀνειλημμέναὑπὸ|τοῦοἰκονόμουεἰςτὸβασιλικὸνχωρία·
In questo caso è palese che all’oikonomos che sequestra la terra è un
funzionario tolemaico che fa appunto gli interessi della corona eseguendo gli
ordini.Nonsitrattadiunamministratorefinanziariodellapolis.Lasituazionesi
fa ancora più chiara con Eirenaios, oikonomos a Thera, Itanos a Creta e
Methana/ArsinoenelPeloponnesoversolametàdelIIsecolo,cheèinfattianche
addettoallagestionefinanziariadelleguarnigioniividislocate100.
Cosa dire invece riguardo l’oikonomos delle isole? Qualcosa può essere
affermato tramite l’ignoto soggetto diἀποσυνιστὰς nell’iscrizione suddetta da
Ios. La critica101 ritiene si tratti del Thrasy-, citato all’inizio dell’epigrafe, che
sappiamo essere “τοῦ βασι|λ]έως Πτολεμαίου”, quindi probabilmente un
delegato/inviato del re, e il cui titolo di merito sarebbe il fatto che “διετέλει
εὔνους ὢν καὶ πράσσων ἀγαθόν”102. L’oikonomos Thrasykles sarebbe quindi
stato nominato da un suo quasi omonimo che era legato in qualche modo a
Tolomeo II103.Un funzionario tolemaico inpiena regoladunque104? Forseuna
98 BAGNALL1976pp.224-227.99 IGXII3,327ll.2-9.100 SEGI343perlaformaoriginale,IGXII3,466/1390perquellaconintegrazioni.Ll.9-15:Εἰρηναῖος | Νικίου [Ἀλε]ξ{σ}ανδρεύς, | ὁ γραμμα[τεὺ]ς τῶν κατὰ Κρήτην | καὶ Θήρα[ν κ]αὶἈρσινόην | τὴν ἐν [Πε]λοποννήσωι | στρατιω[τ]ῶν καὶ μαχίμων | καὶ οἰκον[όμ]ος τῶν αὐτῶντόπων. Si veda anche LANDVOGT 1908 pp. 51-54; BAGNALL 1976 pp. 124-126 e 130-131. NonsiamosicuricheEirenaiossial’oikonomosmenzionatoinIGXII3,327.101 BAGNALL1976p.147.102 Appendice36ll.2-3.103 BURASELIS1982pp.186-187.104 ComesostieneBAGNALL1976p.147(seguitodaPASCHIDIS2008p.420n.8;HUß2011p.
175;CONSTANTAKOPOULOU2012p.55en.60;BURASELIS2015p.362)intotaleopposizioneaPEEK
IlKoinondeiNesioti
135
soluzionemeno unilaterale rispetta maggiormente quello che sappiamo della
prassi amministrativa tolemaicanei confrontidelle isole, fattadiunacostante
mediazione tra autonomia e interventismo.Un parziale aiuto potrebbe venire
dalla richiesta di Delo di farsi restituire il denaro concesso al Koinon, di cui
abbiamogiàparlato105.Inquell’occasioneeranodovutiintervenireiTolomeied
è possibile che il loro intervento trovi riscontro nell’occasione riferita
dall’epigrafediIos.Insostanzasarebbestatoimpostoalleisoledidotarsidiuna
figuraattaallasoluzionedeiproblemifinanziariedell’insolvibilitàdicuisiera
lamentata Delo. Questa figura, sebbene nominata dai Tolomei, avrebbe agito
comeun funzionariodelKoinon, gestendo le finanze comuni, e avrebbeavuto
vocepiùomenolimitataanchenellagestionefinanziariadellesingoleisole.
In questo senso un intervento straordinario parzialmente confrontabile
conlasituazioned’emergenzaravvisatanell’insolvibilitàdelKoinonsiritrovain
un’iscrizione, databile al 206/205, nella quale i cittadini di Xanthos, in Asia
Minore, si scusano per non poter soccorrere adeguatamente gli abitanti di
Kytenion.Laragionerisiedenellecassepubblicheincrisiperl’eccessodispese
chehaportatoacontrarredebiti.Perquestomotivononerapossibileimporre
nuove imposte sui cittadini: era infatti stata deliberata una oikonomia
novennale, cioè un’amministrazione finanziaria che prevedeva un bilancio di
risanamentodeicontipubblicidelladuratadinoveanni106.
Che qualcosa di simile sia stato imposto al Koinon stesso per ripagare i
debiti?L’oikonomosdelle isole,svolgendounruolodisupervisorealle finanze,
sarebbe stato la figura ideale per imporre un rigido piano di rientro e una
risistemazione dei conti pubblici per far sì che non si ripresentasse una tale
situazionedicrisi.Thrasyklesavrà,conogniprobabilità,agitononimponendo
taglilinearisututteleisole,madistinguendoquellecheavevanoeffettivamente
1934p.57nr.16cheritienesitrattiinvecediunfunzionariodelKoinon,nominatodaiNesioti
(comeparecredereancheREGER1994cp.73).105 Sivedasuprapp.128-130.106 REG 101, 1988 12-53; SEG XXXVIII 1476 ll. 52-55: ἐπεὶ δ᾽οὐ μόνον τὰ κοινὰκατανήλωτα<ι> καὶ δανείων| δὲ πλῆθος ὑπογέγονεν, ἐπιβαλεῖν τε τοῖς πολίταις| οὐδεμίανἔξεστινἐπιβολὴνδιὰτὴνγεγενημένηνοἰ|κονομίανμετὰψηφίσματοςεἰςἔτηἐννέα.FORABOSCHI1998p.676;FELDHERR-HARDY2011pp.108-112;MEIER2012pp.420-424.
TerzoCapitolo
136
pagatointutto, inparteopernullaequindidifferenziandoilsuointerventoe
meritandoiringraziamentidiIos107equellidellostessoKoinon108.
Inconclusionenonsappiamosequestacaricasiastataun’invenzionedel
periodotolemaicoequindiseThrasyklessiastatoilprimoel’ultimooikonomos.
ÈtuttaviacertocheiNesiotiavesserobisognodiunaopiùfigurechegestissero
il loro fondo federale inmanieracostante109.Perquesta ragioneunapossibile
soluzione consiste nel pensare che l’intervento tolemaico sia stato quello di
sostituire gli amministratori precedenti, rei di aver creato il debito di cui si
lamentava Delo, o di nominare un commissario straordinario nella figura di
Thrasykles. Perciò è probabile che, al di là del nome scelto, un funzionario
‘federale’cisiasemprestatoecheegliavesseuncertopoteredicoercizione,per
lemateriedisuacompetenza,sullesingoleisole.
3.4.–Lapirateriacomeelementoeconomicoeredistributivo.
L’obiettivo di queste pagine è dimostrare l’impatto che il Koinon dei
Nesiotipuòverosimilmenteaveravutosullapiraterianell’Egeodietàellenistica
e viceversa. Si analizzerà quindi come il Koinon si rapportasse al fenomeno
piratesco nel suo ambito di competenze e si mostrerà come la natura
polifunzionalee sfumatadelpirataabbia costituito tantounproblemaquanto
una risorsa per le isole, offrendo in alcuni episodi un contributo alla loro
economia. In tutto questo il Koinon svolse un ruolo significativo per la
delegittimazione della pirateria ai danni degli stati membri e quindi per la
sicurezzanegliscambi,lasciandotuttaviaaipiratilibertànell’utilizzodelleisole
comebasiperattacchiall’esternodell’arcipelagoocomemercatiperriciclareil
bottino.Nonsivuolesemplicementeunarassegnadellefonti,cioèpresentarlee
contestualizzarle, ma piuttosto utilizzarle per tentare di comprendere quale
interazione sia esistita traquesto fenomenoe ilKoinon.Primadi iniziare con
107 DifferenziandosiquindidalcasodiArkesinedicuiabbiamogiàparlato.108 Appendice9èungenericodecretoonorificodapartedelKoinonchenoncidicenulladi
specificosullesuemansioni.109 Durante il periododi egemonia rodia ci è nota l’esistenzadel tesoriere delKoinondi
nomeEuphraios:Appendice17ll.25-26:ἀναγράψαιτόδετὸψήφισματὸνταμί[α]νΕὐ[φ]ραῖονεἰ[ςστήλας|δύο].
IlKoinondeiNesioti
137
l’analisi delle fonti disponibili sarà bene chiarire cosa si intenda qui per
pirateriaepirati.
Lastoriografiapiùrecentesull’argomento,purconleovviedifferenzetrai
singoli studiosi, ritienegeneralmentechenonsiapiùaccettabile tracciareuna
nettalineadidemarcazionetrailcommercioelapirateria110.Similmenteanche
alcuneformedimercenariatoediguerrapermarevengonooggiaccostatealla
pirateria e viceversa111, dal momento che la distinzione presente nelle fonti
nasce spessodamotivazionipiùpolitico-ideologicheche fattuali112. Inoltre sia
in Latino, sia inGreco fino ad età ellenistica avanzata, non esistevano termini
specificiperindicarelapirateriapermare,distintadalbrigantaggioditerra113.
Questo perché i λῃσταί o i praedones del mondo antico non erano solo e
semplicementepiratipermare,maanchebrigantidi terra.Se infattialnostro
sguardo le attività permare sono le più caratterizzanti, nell’ottica delle fonti
antiche,alcontrario,emergonoprevalentementeisaccheggiaterraadoperadi
bandegiuntedalmare114.Allagenericitàlinguisticacorrispondedunqueanche
110 DESOUZA1999p.56.MoltoesplicitidaquestopuntodivistaHORDEN-PURCELL2000p.
58: “Piracy is the continuation of cabotage by other means” (si veda anche p. 387 e ss.) o
GABRIELSEN 2001 pp. 220-223. Le due attività si differenziarono nettamente solo in età più
avanzata:CASSOLA1968p.29.Suimercantiitalicicheancorainetàellenisticanondisdegnavano
diversificareleproprie‘fontidireddito’sivedaGIUFFRIDAIENTILE1983p.5ss.111 Nettaerainveceladistinzionetrasoldatiepirati,unadifferenzaleggibileoggipersinoa
livelloarcheologico,vistal’abbondanzaditestimonianzesubasieinsediamentideiiprimiela
totaleassenzadianalogheevidenzeperisecondi:DESOUZA1999p.2.Particolarmenteradicale
l’interpretazione di GABRIELSEN 2001 pp. 237-238 secondo la quale esisterebbe un rapporto
direttotrapirateriaeilbusinessdellaprotezionedallastessaoffertoanchedaautoritàpolitiche
comeRodi.PerlavicinanzainetàellenisticatracorsariemercenarisivedanoancheORMEROD
1924pp.119-120;GRIFFITH1968pp.262-263;FODERÀ2008p.353.112 TAGLIAMONTE2004p.152.Suquestiaspettisonomolto interessanti icapitoli3e6del
librodiDESOUZA1999.Quivarràappenalapenadiricordarecheinetàantica‘pirata’nonèné
un’autodefinizione,néunterminedivaloreneutrale,poichéèdatoaqualcunodallesuevittime
odaisuoinemiciconunvalorechiaramentenegativo.ComehaaffermatoPÉBARTHE2014p.98:
“la différence entre la guerre et la piraterie est affaire de légitimité, une légitimité qui est endernièreinstancearbitraire”.113 Nell’Odissea(III73;XVI426ealtri)sitrovailterminegenericodi‘predone’nelleformeληΐστωρ o ληϊστήρ, poi evolutesi in λῃστής. In Latino ritroviamo la stessa parola generica,praedo, già in Plauto. Solo con la prosa di Polibio si andrà affermando il termine specificoπειρατής, senza per altro soppiantare la forma precedente. Nelmondo latino pirata è inveceattestatoapartiredaCicerone(Rosc.Am.147).Ilterminegrecospecificoperindicareilpiratapermare,καταποντιστής,èinfinestatousatoconsistematicitàsolodaCassioDione.Sivedano
DE SOUZA1999pp.2-13ePIANEZZOLA2004.Un tentativo recentedi leggerenella terminologia
anticaunadifferenzasitrovainFERONE2008.114 LOMBARDO2004p.50.UnesempioclassicoenotoèrappresentatodallacittàdiTeo, la
qualeinetàellenisticavieneoccupatadaipirati,cheimpongonounriscattodel10%sututtele
ricchezzedellapopolazione:SAHIN1994.
TerzoCapitolo
138
unadifficileeambiguadefinizionestoricadelfenomeno.Adognimodoessosi
connotava,per lopiù, inunadimensione,senonpolitica,almenocomunitaria,
poiché richiedeva porti, basi, appoggi e investimenti115. I gruppi pirateschi
potevano operare autonomamente seguendo i propri interessi o anche agire
come corsari ed inserirsi quindi pienamente all’interno di una dimensione
bellico-politica più ampia. In sostanza queste bande armate, più o meno
numerose e più omeno strutturate, dedite ad attività ‘criminali’ quali rapine,
saccheggiesequestridipersona,necessitavanodimercatiperriciclareilfrutto
delleloroattivitàevendereilbottino(fosseessocostituitodabeniopersone),
creandouna fiorente, sebbene sfuggente, economia parallela116. Questi gruppi
sfruttarono una situazione di generale instabilità che si venne a creare nel
mondoellenisticoaseguitodellecontinueguerretraivaridinasti,peroperare
spesso indisturbati all’internodi un tessuto iperconnesso comeeraquellodel
microcosmo egeo117. Non solo. Spesso queste bande ebbero contatti con il
mondo politico cittadino e dei sovrani, ottenendo la possibilità di accedere
liberamente ai mercati o ‘legittimando’ le loro attività grazie all’appoggio di
qualche potente. Questo significa che la pirateria deve essere vista come un
elemento di quella complessa rete di redistribuzione continua che era il
Mediterraneo antico, di cui abbiamo già detto. Questa revisione
dell’interpretazione complessiva del fenomeno non deve tuttavia farci
dimenticarechelapirateriahainséunelementodistruttivoequindi,sebbene
partecipi in senso astratto dagli scambi, ciò avviene inevitabilmente
danneggiando,ancheinmanierasignificativa,iproduttoricoinvolti.
Comerientrano leCicladinelquadrocheabbiamoagrandi lineeappena
delineato?PrimadituttodobbiamotenerpresentecheleCicladicostituivanoun
‘ponte’tralaGreciapeninsulareel’AsiaMinore,unadellerottepiùtrafficatenei
commercimediterraneiamedioelungoraggio118.Oltrealladisponibilitàdinavi
mercantili, spesso cariche di prodotti ad alto valore (come sono note essere
quelleperitrafficialungadistanza),leisoleoffrivanoancheunambienteadatto
115 DESOUZA1999p.11;LOMBARDO2004pp.49-50.
116 FRANCO2008p.641;LANDUCCI2010pp.66-67.117 SuciògiàORMEROD1924pp.122ss.eZIEBARTH1929pp.20ss.118 REGER1994pp.20-26.
IlKoinondeiNesioti
139
sia all’installazione di basi da cui far partire gli attacchi, sia allo svolgimento
degliattacchi stessi119. Il ruolodelleCicladi in tal sensoènoto finoalperiodo
turco120e,perquantoriguardaaltreattivitàcriminali (come il contrabbando),
cherichiedevanolanecessitàdinascondersivelocementealleautorità,persino
nel pieno Novecento121. In secondo luogo dobbiamo considerare che le isole,
oltreadessereunterritorioappetibilesiaperlerottecheperl’ambiente,erano
ancheunluogodovereclutarepirati.InunaletteradiAlcifrone122,ovviamente
una produzione letteraria, Eukolymbos123 scrive a sua moglie Glauke
mostrandoci quanto potesse essere interessante per un povero pescatore la
pirateria.Questeesigenzeeranoparticolarmentesentitenelleclassisocialipiù
deboli delleCicladi, vista anche ledifficoltàdi ascesa sociale edi ‘ingresso’ in
un’aristocrazia ancoramolto chiusa124. Tutto questo condizionava il rapporto
delleisoleconlapirateria,chesiconfiguraquantomenocomeambiguo.Daun
latolapirateriaeratemutaperidanniarrecatidurantegliattacchi125.Aigiale,a
nord di Amorgos, o Aulon, a Naxos, vennero attaccati verso la metà del III
secolo126: nel primo caso furono rapite 30 donne, nubili e sposate, libere e
119 SivedanoleconsiderazionidiROBERT1977pp.23-24perKythnos,chepossonotuttavia
essereesteseancheadaltreisole.120 REGER1994pp.261-262.121 Inoltre dobbiamo tener presente che qualsiasi ‘polizia’ delmare era, per l’assenza di
radar,destinataascontrarsicontrol’incapacitàdicontrollareilmarestesso:VANWEES2009pp.
325-326. Come giustamente sostiene DE SOUZA 1999, nel suo quarto capitolo dedicato alla
pirateriadellaCilicia,l’unicomodoefficientepersbarazzarsidellapirateriaeradistruggernele
basienonsemplicementesorvegliarelerotte.122 Alchipr.1,8.123 Chesignifica“buontuffatore”.InomideipescatorinelleletterediAlcifronesonospesso
inventatielegatiallaprofessione:GRANHOLM2012p.19.124 ETIENNE1990pp.37-42e51-84.DiparerediversoDUCREY1983p.145.125 Durantel’etàellenisticavennerocostruitemoltetorrid’avvistamentoemuradifensive
nelle isole: LODWICK 1996 p. 216; RUTISHAUSER 2012 p. 234-235; ANGLIKER 2014 p. 12. Per
SiphnossivedaASHTON1991;perAmorgosBOUSSAC–ROUGEMONT1983pp.113-120eMARAGKOU
2005;perKeosCHERRY–DAVIS–MANTZOURANI1991pp.285-298;perKythnosMAZARAKIS-AINIAN
1996 pp. 105-132; per Tenos ÉTIENNE 1990 pp. 16-18 e 31-34; per Andros: KOUTSOUKOU –
KANELLOUPOULOS1990pp.155-174;PETROCHILOS2014pp.103-105;SAUSIUC1914p.36.Leisole
maggiori non dovevano essere differenti da quelle più piccole, ma presentano un numero
minoreditorriperlamillenariacontinuitàabitativaeilconseguenteriutilizzodeimaterialida
partedegliabitanti:KORRES2005p.193n.80.Questiinvestimentinellecostruzioni,infine,non
devono essere interpretati in senso economico solo come ‘predatori’ e negativi, ma possono
averavutoancheuneffettopositivodalpuntodivistaeconomicosiaperl’impattodellaspesa,
siaperlamiglioredifesadisitiproduttivi:DAVIES2001p.37.126 IGXII7,386suAmorgos;èdubbiochesianostatigliEtoli:DESOUZA1999p.5.IGXII5,36 suNaxos; qui invece è certo che si sia trattato di Etoli. Un altro episodio che solitamente
TerzoCapitolo
140
schiave, mentre nel secondo si parla di ben 280 persone. Le isole di Syros e
Siphnos furonoaggreditenella secondametàdel II secolodapirati accampati
probabilmentesullapiccola isolaal largodiSiphnos127.Perriottenere ipropri
cari era necessario pagare un riscatto128 o sperare che qualcuno salvasse i
sequestrati.Questipotevaessereunconcittadinobenemerito,comenelcasodei
sequestrati di Tenos salvati aKarystos in Eubea129, o uno straniero che in tal
caso riceveva grandi onori, come la donna, forse cretese130, che la città di
Arkesine, ad Amorgos, onorò per lo zelo εἰς τ[ὸ ἀνα|σ]ωθῆναι τοὺς πολίτας
πάντας[τοὺς|ἀχθ]έντας131.Nonoccorrequiripercorrereognisingoloepisodio
trasmessoci dalle fonti superstiti132, che rappresentano sicuramente solo una
partedeimoltiattacchisubiti,quantopiuttostocercaredicapirecomele isole
abbiano gestito questo problema. È dunque necessario ricordare che le isole
avevano nei confronti della pirateria un atteggiamento ambiguo. La pirateria
aveva infatti anche un risvolto ‘positivo’ per le economie locali, sia perché
permetteva ad alcuni gruppi sociali di sfuggire alla miseria, trovando un
‘impiego alternativo’, sia perché i beni razziati venivano venduti nei mercati
insulari133. Se la condannadella pirateria era un punto fermodell’etica greca,
tuttavia i profitti che questa portava ai ‘fiancheggiatori’, cioè a chi aiutava a
riciclare il bottino (fosse esso costituito da ostaggi o beni), erano troppo
allettantipernonindurreleautoritàcompetentiachiuderebenpiùdiunocchio
al riguardo. Inoltre scendere apatti coipirati garantiva spesso la sicurezzadi
non subire attacchi. Senza il Koinon ogni isola ragionava e deliberava per se
stessa, tutelandosi e facendo i propri interessi. Da Delo ci giungono tre
significativi esempi in tal senso databili tutti alla secondametà del III secolo,
vienericordatoèlacatturadipersonelibereeschiaveaKoresia,nell’isoladiKeos:ROBERT1960
p.134.127 IGXII5,653ll.28-29:ἐπὶτὴνἐπικειμένηνἀπέναντινῆσοντῆς|χώραςτῆςΣιφνίων.PerlacontroversadatazionesivedaMENDONI2009pp.113-126.SempreSiphnos fupoivittimadi
unaltroattacco,adoperadiCretesi,nel154a.C.:Diod.XXXI,45.128 DESOUZA1999pp.65ss.SiègiàaccennatoalcasodiTeo,suprap.137n.114.129 IGXII9,6.130 REGER1994p.45.131 IGXII7,36ll.13-15.132 PeraltriesempisipuòconsultarePRITCHETT1991pp.68-132.133 Su questi risvolti positivi della pirateria e il contributo che essa poteva dare alle
economielocali:DESOUZA1999p.60;REGER1994pp.30-31ep.263;GABRIELSEN2001p.220.
IlKoinondeiNesioti
141
quando il Koinon non era più in vita. Due riguardano i rapporti amichevoli
intrattenutidall’isolacondue‘noti’pirati:Boukris134,chevenneonoratoperle
suebenemerenzenei confrontidell’isola135, eNabidedi Sparta, che lapiù che
parzialepennadiPolibiociindicacomeassociatoagliEtoliinattidipirateria136.
IlterzoinveceriguardalavenditacomeschiaviaDelodeicittadinidiTheangela
inAsiaMinorecatturatidaipirati137.Perprevenirequestiattacchiogniisolain
sostanza doveva arrangiarsi come poteva: venendo a patti direttamente coi
pirati o stringendo legami di varia natura giuridica con comunità note per
praticarelapirateria138.
MacomeintervenivailKoinondeiNesiotiinquestasituazione?IlKoinon
impedivaparzialmentealleesigenzesociali,chesfociavanoanchenelfenomeno
dellapirateria,dimanifestarsiall’internodelmondoinsulareo,permegliodire,
di trovare una loro legittimità. Ogni isola era infatti responsabile verso i
cittadinidellealtreedovevagarantirnel’inviolabilitàpersonaleepatrimoniale,
ricevendoasuavoltailmedesimotrattamento.IlKoinoneliminavadunqueogni
possibile appiglio ‘legalitario’ alla pirateria insulare manifestantesi sia tra i
membri dello stesso e sia entro i propri spazi marittimi interni. Ma che dire
delle proiezioni all’esterno del Koinon stesso? Negli esempi che abbiamo
presentato, si nota come i pirati partecipassero del tutto della connettività
mediterranea e potessero quindi con facilità spostarsi su lunghe distanze per
commettere iraidevendere larefurtiva.Leautoritàcittadinee federalierano
dunque altrettanto intransigenti verso quei pirati, provenienti dalle Cicladi o
meno,chepraticavanolapirateriaall’esternodelKoinonepoinevendevanoi
frutti sul mercato di Delo o di qualche altra isola? Io ritengo sia ragionevole
crederechelarispostasianegativa,apattochesitengapresenteancheilruolo
134 Indicato come responsabile di attacchi alle coste dell’Attica (IG II2 844), maprobabilmenteanchedialtriraiddicuinonsappiamonulla.135 IGXI4,692.SudiluisivedaancheDESOUZA1999pp.66-67.136 IGXI4,716.Sudiluiinfrap.146en.174.137 Intornoal230a.C.Semos,cittadinodiDelo,liriscattadaipiraticheliavevanocatturati
(IGXI4,1054;SEGIII666).138 I decreti di prossenia, asylia e isopoliteia indicano una rete di relazioni, a noi soloparzialmentenota,chepotevanooffrireunaqualcheprotezionecontroisequestridipersonae
la vendita in schiavitù. Questi accordi potevano tuttavia solo limitare gli effetti, ma non
preveniregliattacchi.PerlavastissimabibliografiasultemarimandoaDESOUZA1999pp.69ss.
TerzoCapitolo
142
degli egemoni. In questo senso certe forme di pirateria, come vedremo,
potevano essere tollerate, se non addirittura incoraggiate, purché gli obiettivi
fossero conformi agli interessi strategici dei vari egemoni di turno. In questo
senso ha ragione de Souza quando afferma che non sono esistite potenze
avverse alla pirateria tout court nell’Egeo di età ellenistica139, nemmeno gli
spessocitatiTolomeioRodi.Combatterealcunipiratinonsignificacombatterli
tutti;inoltrealcambiaredelcontestosimodificavaanchel’atteggiamentoverso
un determinato gruppo di pirati. Cercheremo di illustrarlo attraverso alcuni
esempi.
Partiamo con uno dei casi più noti: Antigono Monoftalmo e Demetrio
Poliorcete.Nel305Demetrio iniziò l’assediodiRodi.Diodoroci informache il
sovrano,comeappendiceallasuaarmataufficiale,eraaccompagnatodapiratie
mercanti140. Queste persone non erano pagate direttamente da Demetrio141.
Non si tratta perciò dimercenari,ma di avventurieri che speravano di trarre
profittodaciòcheavevatuttal’ariadiesserel’imminentesconfittadiRodi142.Il
fattochequeste forze ‘irregolari’nonabbianodatogranprovadi sédurante i
combattimenti143nonsignificachenonpotesseroapportareunlorocontributo
secondario attaccando le navi mercantili e da rifornimento. Una situazione
similesiritrovapocodopoduranteleoperazionidiDemetriocontroCassandro
nellaGreciacentrale144.AnchequestavoltailPoliorcetesifaaccompagnareda
pirati, segno che considerava il loro aiuto, per quanto non fondamentale dal
punto di vista tattico negli scontri diretti, quanto meno utile per fiaccare il
nemiconell’apparatologisticoenelmorale.Ulterioreprovadiquestolegameè
evidenziata da Polieno145 che, riferendosi all’assedio di Efeso da parte delle
truppe di Lisimaco, ricorda come Demetrio per la difesa della città si fosse
139 ID.p.54ep.58.140 Diod.XX82,4-5.141 DESOUZA1999p.45.142 Diod.XX82,5:πολλὰγὰρἔτητῆςχώραςτῆςῬοδίωνἀπορθήτουγεγενημένηςσυνέρρειπανταχόθενπλῆθοςτῶνεἰωθότωνὠφελείαςἰδίαςἡγεῖσθαιτὰτῶνπολεμουμένωνἀτυχήματα.143 Diod. XX97, 5.DE SOUZA1999pp. 45-46mette in evidenza come le loronavi fossero
“undecked”,ingrecoἄφρακτα,equindiinadattealconfrontoconverenavidaguerra.Suprap.38en.109.144 Diod.XX110,4.145 Polyaen.5,19.
IlKoinondeiNesioti
143
affidato, a lato della guarnigione, anche ad un gruppo di pirati, rivelatisi poi
infedeli e avidi di ricchezze. A ben vedere esistono tuttavia almeno altri due
episodi che ci potrebbero indicare l’esistenza di un legamediretto tra i primi
Antigonidieipirati.IlprimoriguardaGlauketas146,attaccatodagliAteniesinel
315-314sull’isoladiKythnos,doveavevaposto lasuabaseoperativa.Vista la
contemporaneità delle operazioni antigonidi nella medesima area, si è
ipotizzatochesitrattassediunlorocorsaro147.Inrealtànullacispingeaduna
conclusione simile. Bisognerebbe pertanto essere più cauti e ipotizzare che
Glauketas, pur non agendo direttamente in accordo con Antigono, sapesse di
poter contare sulla sua compliceneutralità vista la comune ‘inimicizia’ per gli
Ateniesi. Più interessante è invece il secondo episodio. Una clausola dell’atto
fondativo della rinata Lega di Corinto sotto l’egemonia antigonide prevedeva
che gli alleati fossero protetti dalla pirateria148. Cosa significa essenzialmente
unaclausolasimile?Inprimoluogocheaimembrieragarantitounminimodi
tutela contro la pirateria in generale (penso in particolare a quella ‘tirrenica’
moltofrequenteinqueglianni)149; insecondoluogocheimembrigarantivano
cheipiratinonavrebberopotutoutilizzareipropriterritoriperattaccarealtri
statialleati,né iproprimercatipervendere ilbottino fruttodi scorribandeai
dannideimedesimi150;interzoluogochel’egemonegarantivalasicurezzadegli
alleatidellapenisolagreca controattacchipirateschiprovenientidaaltrebasi
sotto il suo controllo (sipensi all’AsiaMinoreeallo stessoKoinon)151.Questo
146 IG II2682;Syll.3409ll.9-14;IG II2549(IGXII5testimonia1297).Danotarechenel Isecoloa.C.l’isolaèdinuovovittimadeipiratienuovamentevieneaiutatadaAtene:IGII23218.147 KÖNIG1910p.15;TARN1913p.86n.63en.72;ORMEROD1924p.124;GUGGENMOS1929
p.29;BURASELIS1982p.41en.12;RUTISHAUSER2012p206.148 IG IV21,68;MORETTI1967nr.44.Si trattadiun’integrazioneparzialenelle linee38e
39:ὅπωςἡθά]λαττακαθαρὰἦι|[ληιστῶν.149 GIUFFRIDA IENTILE 1983 e DE SOUZA 1999pp. 50-51. Si veda a tal proposito la spesa di
5000dracmeaDelonel298perlaprotezionedell’isoladallapirateriatirrenica(IGXI2,148ll.73-74:ἄλλοἀργύριονἐξείλομενμετὰτῆςβουλῆςὃἐδανείσατοἡπόλιςκατὰψήφισματοῦδήμουεἰςφυλακὴν τῶνΤυρρηνῶνδρα[χ]|μὰς&).Questodenaroeradestinato apotenziare ledifeseinsulari e ad assumere delle truppe mercenarie secondo DE SOUZA 1999 p. 52, oppure
rappresentaunpagamentoaRodipersubappaltarelaprotezionesecondoGABRIELSEN1997pp.
43-44e2001p.234;WIEMER2002pp.134-135.150 In questo senso penso che l’accordo fosse in qualchemisura paragonabile al trattato
strettodaMiletoediversecomunitàcretesinelIIIsecolo,DESOUZA1999pp.62-63,conl’ovvia
differenzachenelcasodiMiletositrattadiunaccordodiunasingolacittàcondiversecomunità,
mentreinquestocasositrattadiunaccordocomuneereciprocotratuttiglialleati.151 MARASCO1983-1985p.98.
TerzoCapitolo
144
punto è il più importante per il nostro discorso. Demetrio, lo abbiamo visto,
faceva largousodi pirati per accompagnare le sueoperazioni belliche.Questi
pirati tuttavia dovevano pur avere delle basi e queste si trovavano, come nel
caso di Efeso noto grazie a Polieno152, proprio nei territori controllati dagli
Antigonidi. Le isole erano ad esempio perfette per attaccare l’Attica quando
AteneeraancorasottoilcontrollodiCassandro153,equestopuòforsespiegare
la frettaconcuiTenossiaffrettòastringerenuovamente irapporticonAtene
dopo la ‘liberazione’dellacittàadoperadiDemetrionel307154.Cheancheda
quest’isola partissero dei raid, visto che la più vicina Andros era controllata
ancoradaTolomeo155?Èpossibile,marimanesolounacongettura.Ingenerale
sipotrebbeobiettareche,nelmomentoincuiipiratioperavanoinaccordocon
gliegemoni,diventasserodeicorsarinon troppodissimilidaimercenarieche
quindilisidebbadistingueredaipiratipiù‘criminali’.Uncasointeressanteatal
propositoèquellodiAmeinias,chevienedefinitodaPolienoἀρχιπειράτης156al
serviziodiAntigonoGonataedaPlutarcosuoστρατηγός157.Chiharagionedei
due?Èunpiratachefacarriera158ounmercenariovittimadellapennamalevola
della fonte di Polieno159? Gli esempi citati in merito al Monoftalmo e al
Poliorcete credo aiutino a notare come una divisione netta all’interno del
fenomenodellapirateria traunaspetto ‘criminale’ euno ‘politico-militare’ sia
piùnarrativache fattuale.Comesiègiàdettounostessopiratapuòessereun
nemicoounamicoasecondadelmomentoedellaprospettivascelta:inoltreera
moltocomuneanche laneutralità,checonsentivadinonavereprobleminé in
unsenso,nénell’altro.
152 Polyaen. 5, 19. I pirati avevano libero accesso alla città e grazie a questo poterono
tradirlafacendoentraregliuominidiLycos,generalediLisimaco.153 UnesempiopiùtardoriferitocidaLivio(XXXI22,6-7)cimostral’Eubeainquestaveste.
NoisappiamocheCalcideeraunaroccafortediFilippoV:WILL1979-82IIp.167.154 IG II2446e660.PerunadisaminaattentadiquestaiscrizioneedellesueimplicazionineirapportitraTenoseAtenesivedaREGER1992.155 Suprap.23n.36ep.26.156 Polyaen.IV6,18:lostratagemmaparladell’assediodiCassandreaadoperadiAntigono,
chesirisolvesoloconl’imbroglioarchitettatodaAmeiniasaidannideltirannoApollodoros.157 Plut.Pyrr.29,6.158 GABBERT1986pp.158-160.159 DESOUZA1999p.48.
IlKoinondeiNesioti
145
A tal proposito sarà benenotare che gli egemoni operavano anchenella
direzione di difendere le isole dagli attacchi pirateschi, avessero essi
motivazioni solitamente riferite come ‘criminose’ o ‘politiche’. Nel primo caso
rientrerebbel’attaccosubitodalvillaggiodiOia,sullaspondaestdiThera,acui
rispose la guarnigione tolemaica di stanza sull’isola160. Mentre nel secondo
quello subitodalle Cicladi nel 220 ad operadiDemetrio di Faro, che cercòdi
inserireilraidall’internodellepiùvasteoperazionidiguerradiFilippoV,efu
attaccato da Rodi161. Parte di questa difesa era inoltre, almeno sotto Rodi,
affidataalleisolestesse162.
IlcasoappenacitatodiDemetriodiFarocifapresentecheleisolestesse
subirono attacchi da parte di corsari, per lo più antigonidi, all’interno di una
politicadiconquista.PerquantoriguardaAntigonoGonata,dicuiabbiamogià
parlato con Ameinias, si è ipotizzato che egli ne abbia fatto uso durante la
guerra cremonidea, probabilmente anche contro le isole: lo si potrebbe
affermaresullabasediun’iscrizioneprovenientedaRamnunte,sullacostanord-
est dell’Attica, in onore di un certo Epichares che era preposto alla difesa
160 IGXII3Suppl.1291;IGXII3,328,SEGXXIX744.Sebbenel’isolanonfacessepartedelKoinon e l’attacco sia databile nella seconda metà del III secolo, esso evidenzia un modusoperandivalidoancheinepocaprecedenteeperlealtreisole.InteressantenotarecheinquestocasopartedeipiratifosserocittadinidiTheracatturatiinunraidprecedenteeoraveriepropri
partnerdeipiraticretesi,sebbeneconunostatusinferiore:ὃςπαρ’Ἀ[λλαριώταιςἔφηαὐτοὺς(iTherei) ἀρχὴν μὲν | αἰ]χμαλώτους εἶναι, τριετοῦς δὲ [χρόνου διελθόντος οἱ Ἀλλαριῶται |μ]εταδόντες αὐτοῖς τοῦ τό[που ἠλευθέρωσαν αὐτοὺς ἅτε οὐ μό]|νον συνειδότας, ἀλλὰ καὶσ[υνδιαπράξαντας αὐτοῖς πλείστους ἀγῶ]|νας (IG XII 3, 328 ll. 2-6; BAGNALL 1976 p. 128; DESOUZA1999p.57).InquestosensoèutilesegnalarechesempreiTolomeicercanodirecuperare
proprietà (probabilmente schiavi: REGER 1994 p. 30) razziate da un tale Epiteles a Karthaia,
sull’isoladiKeos(IGXII5,1061).161 Polyb.IV16,6-8;19,7-9.SullepresuntemotivazionipolitichediDemetrio(cheappena
dueanniprimaavevapartecipatoallabattagliadiSellasiacomealleatodeiMacedoni:Polyb.II
65, 4) e sulle nascoste ma reali motivazioni politiche di Rodi in questo episodio si vedano
BERTHOLD1984,p.95ep.98;HAMMOND-WALBANK1988p.372;ÉTIENNE1990p.99;REGER1994
pp.45-46e1994cp.60;SHEEDY1996pp.430-431;DESOUZA1999p.81;GABRIELSEN2001p.228.
AltreinformazionisulruolodifensivocheRodisvolsedurantelasuafasediegemoniasulleisole
e sulKoinonsi ricavanoametàdel III secolo (suprapp.43-45)da IGXI4,596,undecretodiDelodovel’onoresimotivaper laprotezionedelle isolee lasalvezzadeiGreci(ll.4-5:ἐπὶτῆςφυλακῆςτ[ῶννήσωνκαὶ]|ἐπὶσωτηρίαιτῶνἙλλήνων)eainizioIIsecolodaAppendice37,undecreto di Delo in onore del rodio Epikrates (supra p. 85) per l'aver impedito ai corsari diutilizzareilportodiDelo(sivedanoORMEROD1924p.133;BERTHOLD1984p.155;REGER1994p.
28;DESOUZA1999pp.87-89).Questidocumenti,piùcherappresentarel’avversionedeiRodiper
lapirateriatoutcourt,testimonianolatolleranzadell'isolaversoqueipiratichecombattevanoi
suoinemici:suprap.52n.191.162 Suprapp.83-85.
TerzoCapitolo
146
costiera163.Tuttaviailfattochesiastatopagatounriscatto164miportaacredere
chealmassimoAntigonoabbiaconsentitoaipiratidiagireliberamentecontro
gliAteniesi, senza tuttaviacoordinarli inalcunmodo165.Benpiùespliciti sono
inveceidatiapropositodiFilippoV.Nelcontestodellaprimaguerracretese166
sul finire del III secolo Filippo prima finanziò le città cretesi167 e poi inviò
Dikaiarchos a compiere azioni di pirateria contro le Cicladi168. Solo dopo si
sarebbeprocedutoall’inviodi truppeeallaconquistadelle isole169.Maperché
finanziare170 e inviare Dikaiarchos? Forse perché non si avevano forze
sufficienti e si necessitavadi alleati perdistrarre i nemici suun fronte ampio
come l’Egeo171 o forse, ancora, per terrorizzare le Cicladi non agendo
direttamente e spingerle poi ad allearsi proprio con l’occulto finanziatore dei
pirati172.AnchequisiponeilproblemadicomeconsiderareDikaiarchos:eraun
pirata,unmercenariooungeneralediFilippo(vistochelenavieranostatedate
dalre)?Dipendecertamentedalpuntodivista.Lenostrefontiprincipalispesso
riportanounavisioneparzialeeviziata ideologicamente.Altri esempidiscussi
dadeSouzaatalpropositosonogliEtoli173,NabidediSparta174eAntiocoIII175.
163 SEGXXIV154.L’ipotesièdiHAMMOND-WALBANK1988p.283.SuAntigonoGonatae la
pirateriasivedanoancheTARN1913p.86-88,BURASELIS1982p.57n.72,REGER1994p.29.164 Si vedano le linee 19-21: συνετάξατο δὲ καὶ ὑπὲ[ρ] τῶν | γινομένων αἰχμαλώτων |[ὅ]πωςἀποδόντεςἑκατὸνεἴκοσιδραχμὰςἀνασώιζονταιδιὰ|τοῦκήρυκοςκαὶμη|[δε]ὶςἐξαχθεῖτῶνπολιτῶνμηδὲτὰδοῦλασώματα|ἀφανίζηται.165 NonvedeinvecenessuncontattoDESOUZA1999pp.65-66.166 Preferiscounadatazionealta,206-205,rispettoal206-203:sivedanoBRULÉ1978pp.
35-36,REGER1994p.19,DESOUZA1999pp.80-84,PERLAM1999pp.134-137.167 BRULÉ1978pp.44-56;BERTHOLD1984p.109;FilippoVmantenevabuonerelazionicon
Cretaperarruolareisuoimercenari:DESOUZA1999p.82.168 Polyb.XVIII 54, 7-8;Diod.XXVIII1. Sudi lui si vedaWALBANK1939p. 110;BERTHOLD
1984p.109;HAMMOND-WALBANK1988p.411;HOLLEAUX1952pp.124–45,BRULÉ1978pp.44-
46.169 Suprap.51.170 UnasituazionesimilesiritrovanelrapportotraAgatoclee iPeucezi(Diod.XXI,4):DE
SOUZA1999p.56.SecondoWALBANK1939p.231Filippovolevariprendere le isolee il raidsi
spiegaconlanecessitàdipagareleoperazioni.171 ETIENNE1990p.99.172 DESOUZA1999p.82.173 ID.pp.73-76.GliEtolifuronoalleatidiRomadal212al197.174 ID.pp.74e84-86.Loabbiamogià incontratoparlandodei rapportidiDelocoipirati,
suprap.141.Noisappiamochelefonti(Polyb.XIII8,2;Liv.XXXIII44,8;XXXIV32,18;35-36)lopresentano come un pirata alleato dei Cretesi.Ma sappiamo anche che fu dalla parte di Rodi
durante la prima guerra cretese: BRULÉ 1978 pp. 49-50. Si vedano anche REGER 1994 p. 30 e
CARTLEDGE-SPAWFORTH1989p.71ep.246n.19.175 DESOUZA1999pp.87-89.Livio (XXXVII11,6) cidice cheAntioco IIInella suaguerra
controEumeneIIdiPergamo,iRomanieiRodifeceusodellapirateria.
IlKoinondeiNesioti
147
Certononèpossibilechedipuntoinbiancolefontiabbianoinventatorapporti
conlapirateriadeltuttoinesistenti176,masitratta,comeabbiamodettoevisto,
diunasituazioneambigua.Questipersonaggipotevanodiventare‘mercenari’se
eranoalleatio‘pirati’senemici.
A proposito del rapporto tra linguaggio parziale delle fonti e linguaggio
ufficialedeisoggetti,sottolineiamochenondisponiamodialcundocumentodel
Koinonattestanteunsuolegamedirettoconlapirateria.Maaquestoproposito
bisogna ricordare che in realtà non esiste alcun documento ufficiale di una
qualsivoglia comunità greca o di un monarca ellenistico attestante un tale
legame.Anzi,sepossibilesembrachetuttiavesserointeresseadallontanareda
sé l’accusadiaver sostenutoodi sostenere ipirati.FilippoVadesempio fece
pubblicarenelleCicladidelleiscrizioniincuiaffermavailsuoruolodiegemone
comeprotettoredelle isoledallapirateria, inparticolareetolica177. Si trattadi
unaquestionedicomunicazionepolitica,cosìcome,adesempio,l’affermarepiù
volte che la pirateria sia stata debellata indica al contrario la sua costante
presenza.
Da quanto si è visto è verosimile concludere che la pirateria fosse
relativamentecontenutanelle fasi incui ilKoinonera invita,nonperunasua
assenzaquantoperlacapacitàdelKoinondigestirlaeproiettarlaaldifuoridi
séversoobiettiviconcordaticongliegemoni.Viceversal’aumentodegliattacchi
nellafasediinstabilitàdellasecondametàdelIIIsecoloindicailvenirmenodi
unapoliticacomuneintalsenso,soloparzialmentecompensatadalrisparmioin
fattoditributidovutoall’assenzadiegemoni.Inquestoperiodopiùburrascoso
ciascunadelleisoletrovònecessariamentesoluzioniadatteasésoltantoenon
all’arcipelagonelsuo insieme. Ingenerale tuttaviarimanevalida lungotutto il
periodopresoinesamelaconsiderazioneperlaqualelapirateriapartecipaalla
‘redistribuzione’dellerisorseall’internodelbacinodelMediterraneo,portando
danni ad alcuni e contemporaneamente vantaggi ad altri. Per questa ragione
risulta comprensibile che il Koinon e/o le singole isole la affrontassero in
176 ID.p.74.177 Suprap.51.
TerzoCapitolo
148
maniera simile agli altri stati greci del periodo, cercando cioè di limitarne i
pericoliediaccaparrarseneibenefici.
3.5.–Movimentodellemerci.
Finora abbiamo guardato all’economia regionale delle Cicladi tra la fine
del IV secolo e il primo terzodel II affrontando singolequestioni eottenendo
conclusioni parziali. Per spingerci oltre e cercare di ricostruire il network
commerciale abbiamo ora bisogno di guardare al concreto movimento delle
merci in questo periodo. Per ottenere risultati certi e omogenei sarebbe
necessario disporre di una documentazione esaustiva e sufficiente per ogni
isola. Purtroppo l’analisi che seguirà invece sarà sbilanciata nei confronti di
Delo, che come abbiamo più volte affermato è l’hub del network, ossia il
principalecentrochefadacernieraallacircolazioneeffettivamenteregionalee
quella esterna con le altre reti. Ciò è purtroppo inevitabile, visti i documenti
epigraficichelapiccolaisolaciharestituito.L’analisiinizieràconunasintesidei
risultati raggiunti finoradagli studi sullademografia storicadiDelo, al finedi
evidenziarelasproporzionetraledimensionielecapacitàproduttivedell’isola
rispettoallasuaenormepopolazione.Seguiràunapresentazionedellecapacità
produttive delle Cicladi nell’agricoltura, nell’allevamento e nella pesca e si
evidenzieràinoltrecomelefontidisponibilicimostrinol’arcipelagonellaveste
di fornitore privilegiato per Delo. Si cercherà inoltre di mostrare come una
situazionesoloparzialmentediversasiariscontrabileriguardoall’artigianato.A
questopuntol’analisiproseguiràsottolineandocomelastrutturalemancanzadi
equilibrionellabilanciacommercialediDelopotessereggersisoloeunicamente
conifruttiderivantidall’essereunmercatoditransitoregionale,cioèuncentro
frequentatodaiNesiotisiaperesportaresiaperimportare,cosacheconsentiva
allasuapopolazionediguadagnaredagliscambieall’isoladiavereunabilancia
deipagamentiinpareggiooaddiritturainavanzo.Infinetrarremolesommecon
delleconclusioniperquestocapitolo.
Iniziamo dunque parlando delle stime sulla popolazione di Delo. L’isola
ebbe una crescita demografica consistente durante il periodo
IlKoinondeiNesioti
149
dell’indipendenza178, passando dagli appena 500 cittadini maschi adulti della
metàdelIVsecolo179ai1200cittadinimaschiadultiduranteilprimoterzodelII
secolo180. In questa fase la comunità civica si aggirava intorno alle 6000
persone181. A questi bisogna aggiungere gli schiavi e gli stranieri residenti,
entrambi particolarmente numerosi sull’isola e in aumento costante durante
tuttoilperiodo182.Sebbenel’aumentodi immigratisiregistrisoprattuttodopo
lafinedell’indipendenza,giàsulfiniredelIIIsecoloeancoradipiùagliinizidel
II si assiste ad un consistente arrivo di immigrati da diverse aree del
Mediterraneo183. Agli inizi del II secolo la popolazione doveva contare quindi
10-12.000abitanti184.Sitrattadiunnumeromoltosignificativo,macertamente
inferiore agli oltre 20.000 abitanti che si raggiunsero dopo il 167185. Si
comprende quindi come, nonostante nell’isola si praticasse un’agricoltura
intensiva, variegata ed efficiente186, Delo dovesse ricorrere largamente alle
importazioni per far fronte alle sempre maggiori necessità della sua
popolazione187.Laparteestesuddell’isola,infatti,avevaterrazzelarghetragli
8ei15metri188,dovevenivanoallevatioviniemaiali189accantoallecoltivazioni
di orzo, legumi e alberi da frutta. Queste coltivazioni sfruttavano un sistema
idrico per far scendere l’acqua da una terrazza all’altra190. Mancavano gli
ulivi191,maerapresenteunazonadiortinellaparteorientaledell’abitato192. I
178 VIAL2007p.263.179 LYTLE2013p.302.180 VIAL1984pp.17-20;CAMPANILE1998p.386.181 VIAL 2007 p. 263 n. 2 e p. 264. In VIAL 1984 pp. 287-289 era stata stimata in 5000
persone.182 VIAL2007p.264.183 BASLEZ1987p.276184 VIAL 2007p. 264.Altri elementi che ci fanno intuire la densità degli abitanti e il loro
numero sono il teatro, costruito tra la fine del IV secolo e il terzo quarto del III, che poteva
ospitare6500persone(ID.pp.265-266),eilfattochegliabitanti,giàprimadel282,vivevanoin
synoikiai (VIAL 1984 p. 347; 2007 p. 265). Come sottolinea REGER 1994 pp. 83-85 ilsovrappopolamento di Delo sarebbe ampiamente confermato anche se si trattasse di appena
2600abitanticonunadensitàdi720personeperkm2.185 PAPAGEORGIOU-VENETAS1981pp.114–15;REGER1994p.51.186 Oltre il 70% della superficie era coltivata: VIAL 1984 pp. 317-337; BRUNEAT 1990 pp.
669-682;HORDEN–PURCELL2000p.227;RUTISHAUSER2012p.20.187 VIAL2007p.268.188 ID.p.266.189 CHANDEZON2003pp.109-139epp.412-413.190 VIAL2007pp.266-267.191 BRUNET1990p.678.
TerzoCapitolo
150
campieranononsolodiproprietàdelsantuario,maanchediprivati193.Infinela
vicina isola di Reneia, che aveva rapporti di dipendenza da Delo, veniva
utilizzatacomebaseagricola,senzatuttaviacheciòbastasseacolmareilgaptra
produzioneeconsumo194.TuttoquestocispingequindiaguardareoltreDeloe
mostrare come le isole furono i fornitori privilegiati dei prodotti necessari, a
differenzadiquantoavvenneprimaedopoilperiodopresoinesame.
A causa dei livelli di piovosità, nelle Cicladi si preferiva coltivare l’orzo
piuttosto che il frumento. Infatti in assenza di altre fonti d’acqua il grano
richiede circa 300 mm di pioggia durante la sua stagione di crescita, livelli
raggiuntipiuttosto raramentenelleCicladi. Invece l’orzo richiede tra i 240e i
200mm:unaquantitàd'acquacherientranellamediadellepioggedell’area195.
Dati di età moderna e contemporanea, confermati dagli scavi archeologici,
indicanocheleisoleeranoingradodisupplirealleproprienecessitàeprodurre
ancheun surplusper l’esportazione196. L’analisidell'andamentodeiprezzidei
cereali a Delomostra come l’orzo fosse più economico del frumento, il quale
tendevaadiventarepiùcostosomanmanochecisiavvicinavaaimesiinvernali,
in cui era più rischiosa la navigazione197. Ciò indicherebbe cheDelo faceva in
primoluogoricorsoall’orzodisponibilenelleCicladiesolosecondariamentesi
affidavaallecostose importazionidi frumentoprodotto inzonepiù lontane198.
Questogeneredi commerciodiorzoè ipotizzabile inoltreanche tra le singole
isole, poiché un'annata sfortunata per un’isola non implica lo stesso per
192 BRUNEAU1979pp.89-99=2006pp.479-489.193 REGER1992bpp.322-324.194 VIAL2007p.267.UnapartedelvinoconsumatoaDelovenivadaqui(BRUNET1990pp.
678-679; CHANDEZON 2003 pp. 128-129),ma nonmancavano vini importati anche da lontano
(VIAL2007p.269).IlsantuariodiApolloeraancheproprietariodialcuniterreninell’isola,icui
confiniinpartesonostatiritrovatinellericerchearcheologiche(LEDINABET1983pp.135-140).
PerstimesullaproduzionedicerealiaDelo,ReneiaeMykonossivedaREGER1994pp.95-101.195 REGER1993p.303;REGER1994p.102.196 ID.1994p.101;EMPEREUR–PICON1986pp.647-653;PALAIOKRASSA-KOPITSA-VIVLIODETIS
2008p.139;CHERRY–DAVIS–MANTZOURANI1991pp.327-347;BRUN1993pp.165-183;ID.1996
pp.153-162.197 REGER1993pp.304-310;REGER1994pp.123-126.198 REGER1993p.317.L’importazionedicerealiavvenivatramiteprivatiesoloinperiodi
particolari (carestie, speculazioni, feste) direttamente per mano delle autorità pubbliche:
MIGEOTTE1991p.41;CAMPANILE1998pp.390-391.
IlKoinondeiNesioti
151
un’altra199.Le importazionidall’esternodell’arcipelago, tuttavia,nonpotevano
esseredeltuttoevitatenéaDelo,dovelacrescitadellapopolazionerichiedeva
sempre più cibo200, né talvolta nelle Cicladi stesse, a causa di annate
sfortunate201.Nonsipuòesseresicuracircalaprovenienzadelgranoimportato
ed è quindi solo un'ipotesi che durante il periodo dell’egemonia tolemaica il
grano venisse dall'Egitto202. Delo non aveva comunque esigenza solamente di
cereali,bensìanchedell’interofabbisognoagricoloequindidiverdure,legumi,
fruttaeovviamentedeiprodottidell’allevamento203.
199 Oaddiritturaall'internodellestesseisolelacarestia,dovutaadunapiovositàamacchia
dileopardo,potevacolpireuncontadino,manonilsuovicino:REGER2003p.333.200 Nel301(IGXI2,146All.20-21)lacittàchieseinprestito1000dracmealsantuarioἐπ’ἀξίαντοῦσίτουοὗἡ|πόλιςἐπρίατο.Nel250sierapassatiachiedere10.500dracmeinprestito,grazie a tre garanti e ipotecando le entrate pubbliche (IG XI 2, 287A ll. 123-125: καὶ εἰς τὴνσι[τω]|νίαν ἐδανείσαμεν τοῦ ἱεροῦ ἀργυρίου κατὰ ψήφισμα τῆι πόλει καὶ προδανεισταῖςΞενοκράτει Ἱερομβρότου, Πολυξένωι Ἀρησιμβρότου, Σωσιδήμωι Νίκωνος δραχμὰς Μ" ἐπὶὑποθήκειτα[ῖς]|προσόδοιςταῖςδημοσίαις).Einfineapartiredal209fuistituitounfondoconcommissari appositi (sitonai) per la gestione dell’approvvigionamento. Tale fondo in almenoquattrooccasionirichieseprestitiperl’acquistodelgrano(38.152dracmenel209:ID362All.11-14;47.000nel192:ID399Al.72;55.680nel179:ID442All.127,132,139;piùdi50.000nel178:ID443Abl.30).Laquestioneèmoltocomplessaeapremolti interrogativi,maper ilnostrodiscorsobisognasegnalarecheinterventidiquestotipocoprivanoalmassimounterzo
delfabbisognodicerealidellapopolazioneeperciòaiutavanoinsostanzaaridurreilprezzonei
mesiincuiicerealieranopiùcari(VIAL1984pp.211e237-239;REGER1993pp.323-326).201 BRESSON2011pp.73-74parlandodellanotaiscrizioneSEGIX2,chetestimoniavenditedigranoadunprezzo‘giusto’dapartediCireneamoltecittàgreche,metteinevidenzacomela
carestia non fosse generalizzata, neanche in ambienti circoscritti. Ad esempio nel caso delle
CicladiNaxosnonebbebisognodiaiuto,maParossì.Allostessomodosisegnalacomeall’inizio
delIIsecoloisitonaidelKoinonsifosserorecatiaDelopercompraregrano(Appendice17ll.4-7: [τῶμ] πωλού[ντων τὸν σῖτον ἀντὶ ἑκα|τ]ὸν δραχμῶν τοῦ Ῥοδίου ἀργυρίου οὐκ [ἔλαττονἀπαιτούντων] | ἑκατὸν καὶ πέντε δραχμῶν, τῶν τ[ε σιτωνῶν οὐχ ὁμολογού|ντ]ων). Suquest’ultimopuntosivedanoanche:CHANKOWSKI-SABLÉ1997p.365;ÉTIENNE1990p.238.Un
fondoperl'acquistodigranoèdelrestoattestatoancheaIosnell’ultimoterzodelIIIsecolo(IGXII5,1010).202 BURASELIS1993pp.255-256.Tuttavial´iscrizionediSamotraciasulpermessorichiesto
aiTolomeiperl´esportazionedigranodalleareecostieredellaTraciasottocontrollotolemaico
aSamotraciastessa(GAUTHIER1979pp.76-89)indicaunelevatolivellodicontrolloeconomico
esercitatodaiLagidiinquestosettore.IldecretodiKalliasmenzionainoltreladonazionefatta
dalFiladelfoadAtenedi20.000medimnidigranodarecuperareaDelo, ilchemostrachegià
all´epocasiutilizzaval´isolacomehubregionale(SEGXXVIII60ll.53-55;sivedaSHEAR1978p.30perilcommento).203 Un’interessante conferma a tal proposito viene dai ritrovamenti delle anfore. Prima
dell’indipendenzasonomoltodiffuse leanforeattiche,chesi riducono fortementenelperiodo
successivo; durante l’indipendenza si diffondono invece quelle ‘ioniche’ dell’AsiaMinore, che
tuttavia vengono presto prodotte localmente nello stesso stile; a partire dal II secolo
scompaionoquelledellaMacedonia,adindicareunaperditadiegemonia,mentrefannolaloro
comparsaquellediRodi; infinepersanuovamente l’indipendenzanel167siassistealdeclino
delle anfore rodie, accompagnato dalla crescita di quelle di Cnido e poi della Campania. Si
vedano a tal proposito: EMPEREUR 1982 p. 224; ÉTIENNE 1990 pp. 217-219; GROS 2013 (in
particolarepp.143e147-148);DROUGOU–TOURATSOGLOU2013pp.50-55.
TerzoCapitolo
152
Sempre a causa della piovosità, l’allevamento nelle Cicladi presentava
limitieopportunità204.Superatii30gradi,unbovinodi200kgconsumapiùdi
30 litrid’acquaalgiorno;uncavallopuòsuperare i50 litri,mentre imaiali ‘si
accontentano’di10eglioviniappenadi5o6.Inun’estatesecca,quindi,unsolo
manzoconsumatrai1000ei1200litrid’acquacomeminimo.Neconsegueche
nelle Cicladi si preferiva l’allevamento dei maiali e soprattutto degli ovini205,
riservando solo ai mesi in cui l’acqua era più disponibile quello dei bovini.
Questi ultimi venivano dunque macellati in primavera quando erano ancora
animali giovani. Perciò era possibile, anche per le isole, esportare questi
bovidi206.CiòtrovariscontroneidatidelsantuariodiDelochemostranocome
tra il 40 e il 50% dei bovini sacrificati durante il periodo di indipendenza
avesserounannodivitael’altrametànonpiùditreanni207.Questocispingea
ritenerecheDelo,chenonallevavabovini,importasseinquest’epocaglianimali
dalle Cicladi208. I Nesioti non esportavano solo capi vivi, ma anche i prodotti
secondari dell’allevamento come ad esempio i tessuti (famosi quelli di
Amorgos209)eiformaggi(moltonotiquellidiKythnos210).
Inoltre bisogna considerare il notevole contributo che veniva dato
all’alimentazionedallapesca211.Nellaprimametàdel III secolodagli inventari
di Delo si ricava che nell’isola veniva venduto pesce per un valore di circa
20.000 dracme l’anno212, per un totale di circa 110-192.000 kg di pesce213.
204 BRESSON2007p.71.205 Unacaprapuòsopravviverealungobevendoacquadimare:CONSTANTAKOPOULOU2007
p.202;sivedanoingeneralelepp.202-213sulfenomenodellatransumanzaestivadegliovini
sulleisolevicine‘disabitate’.206 BRESSON2007p.140einparticolaren.46.207 LEGUILLOUX2000p.75.208 L’assenza di bovini allevati spiega perché verso la fine dell’indipendenza si arrivò a
creareiboonai,acquirentidibovini(VIAL1984pp.243-244).Noisappiamodialmenouncasoincuil’animaleprovenivadaTenos:...209 BRESSON2008p.155.210 BRUN1997pp.401-409.211 VIAL1984pp.338-345;VIAL2007p.268.212 LYTLE2013pp.297-299.Ildatosiriferiscealvaloredellavenditaesiricavadalletasse
sulpescepagatenel250,cheammontaronoa1.850dracme(IGXI2,287l.9: ἰχθύωνδεκάτηςδραχμαὶΧ"ΗΗΗ#),innotevoleaumentorispettoaidatidel279di600dracme(IGXI2,161All.26-27:τοῦὑποτροπίουὑπὲρΦίλλιος|"ΔΔΔ),del278di540e5oboli(IGXI2,162Al.30:καὶτοῦὑποτροπίου ·"ΔΔΔΔ')edel274di630(IGXI2,199A l.16:τοῦὑποτροπίου"ΗΔΔΔ).Ladisparitàsispiegaconl’aumentodellapopolazioneresidente(inparticolarestraniera)chefece
IlKoinondeiNesioti
153
Questi dati ci spingono a credere che esistesse una pesca organizzata e
intensiva, per soddisfare i bisogni di una popolazione in crescita. Volumi di
consumo di questo tipo indicano inoltre chiaramente come la pesca a Delo,
Reneia e Mykonos non fosse più sufficiente al fabbisogno, senza che ciò
intaccasse in pochi anni il ciclo riproduttivo della fauna marina, e quindi ci
spingonoaritenerechenontuttoilpescatofosse‘achilometrozero’.Sebbenesi
possano ipotizzare, già per questo periodo, alcune importazioni da zone più
lontane(inparticolaredipesceaffumicatoosottosale),lamaggiorpartediesso
devenecessariamenteesserearrivatadalleCicladi214.
Ma le importazioni dalle Cicladi in questo periodo non riguardavano
unicamente il cibo, bensì anche i materiali necessari all’edilizia215, nonché la
manodopera qualificata216. Su quest’ultimo punto bisogna però segnalare che
dai dati del santuario emerge come gli artigiani cittadini di Delo fossero 91,
quelli stranieri 44, gli schiavi 3 e quelli di cui non si può determinare la
provenienza o la condizione ben 514217. È probabile che questi artigiani di
provenienzaignotasipossanocategorizzarepiùomenosecondolepercentuali
diquellimeglioconosciuti,aumentandotuttavialapercentualedischiavi.Feyel,
nel suomonumentale lavoro sull’argomento, ha evidenziato comegli artigiani
provenganodavarielocalitàdelmondoegeoetendanoaveniredapiùlontano
manmano che aumentano le loro abilità e ci si avvicina al 167. Questo lo ha
portato a ritenere che il ‘regionalismo’ dell’economia cicladica durante
l’indipendenza di Delo, almeno secondo l’accezione strutturale e
geograficamente deterministica offerta da Reger, non sia riscontrabile in
aumentare i consumi (ID.pp.303-304), cosa riscontrabileancheneiprezzidegli affitti (REGER
1994pp.256-257).213 LYTLE2013p.301214 Parzialmente diversa sarà stata probabilmente la situazione dopo il 167 quando il
mercato del pesce di Delo competeva con quello del Pireo e attirava quindi pescatori anche
dall’esternodelleCicladi:ID.p.29ep.35.Interessanteatalpropositoèchenel279siricordasse
l’affittopresodauntaleApemantos,figliodiLeophon,esuofiglioSphongos,cioè‘spugna’(IGXI2, 161 D ll. 69-72: Ἀπήμαντος Λε[ω|φ]ῶντος ·ΔΔ$ΙΙΙ· [ἔγ]|γυος <Σ>φόγγος Ἀ[πη]|μάντου).Probabilmente si trattadi unpescatore con la suabottega (ID. p. 306). Lapescadelle spugne
richiedeva di spostarsi per lunghe distanze e di effettuare parte della lavorazione sulla barca
stessa.215 FEYEL2006pp.561-568;BRESSON2007p.87e92.216 VIAL1984pp.438-456;VIAL2007pp.272-273.217 FEYEL2006p.328.
TerzoCapitolo
154
riferimento agli artigiani218. In realtà come abbiamo detto in precedenza non
bisogna leggere lapresenzadi elementi esterni comeprobanti l’assenzadiun
network economico regionale e in secondo luogo non bisogna ritenere la
‘regione’ comeun’entitàdataunavoltaeper sempre.Nonstiamocercandodi
dimostrarel’autosufficienzadell’arcipelagooilsuodistaccodalrestodelmondo
egeo emediterraneo, né l’esistenza della regione economica cicladica in ogni
epoca.
Fig.1:originedegliartigianistranierimenzionatieoperantiaDelo:FEYEL2006
p.352.
218 ID.pp.356-368;sullesueconclusioniriguardoall’artigianatoconcordaCHANIOTIS2008
p.2.
IlKoinondeiNesioti
155
Proprio i dati riferiti da Feyel mostrano, a seconda della prospettiva
attraversocuivengonopresi in considerazione, ilprevalerediuna ‘scelta’ che
spinge prima di tutto a cercare gli artigiani di cui si ha bisogno a Delo, in
secondoluogonelleisolevicineesoloall’ultimolivelloinaltrezone.Ilfattoche
progressivamente i professionisti esterni alle Cicladi vadano aumentando è
sintomodiquelprocessodicrescitadiDelocheabbiamoosservatointuttiicasi
precedentiecheporteràl’isolaadiventareunmercatointernazionaletraipiù
importanti dopo il 167, perdendo così la funzione regionale che aveva avuto
durantel’indipendenza.Feyelmostracomeicostiditrasporto(soprattuttoper
mare)nonsianocosìeccessivicomesipensavainpassato219,elementocheegli
leggecomeprovadell’impossibilitàdiindividuareretidiscambioregionalenel
contestoegeo,indottedanecessitàdirisparmiaresutalicosti.Alcontrario,dal
nostro punto di vista, tale elemento mostra il prevalere di una ‘scelta’
economica influenzata non solo dalla geografia ma anche da fattori culturali,
religiosi o politici, come si è già detto. Tutto ciò presenta ovviamente
un’instabilitàdifondocheportaadunacontinuariorganizzazionedeinetwork
economici. Perquesta ragione la critica strutturalediFeyelpresenta le stesse
criticità,mainsensoopposto,delleaffermazionidiRegerenonincidepertanto
sulla nostra interpretazione, che fa della flessibilità e della scelta gli elementi
cardine.
CiòcheaquestopuntodobbiamosegnalareèquindicheDelo,nelperiodo
di nostro interesse, dipendeva largamente dalle importazioni dalle Cicladi220,
senza tuttavia esportare alcunché221. Si tratta, dunque, di un’economia che si
reggenonostanteundisequilibriostrutturaledellabilanciacommerciale.L’isola
non disponeva di miniere d’argento per la coniazione e quindi non poteva
produrredasolalaquantitàdimonetenecessarie.Lasituazioneappareancora
più paradossale se teniamo presente che i prodotti non erano destinati
unicamente al ricco santuario o alla città, ma anche e soprattutto ai singoli
individui residenti (stranieri o cittadini che fossero). Questi solo in minima
219 FEYEL2006p.358-363.220 BRESSON2008p.162.221 TranneforselaporporaBRUNEAU2006pp.110-114e189-221.
TerzoCapitolo
156
parteeranodipendentidellacittàedelsantuario.Comespiegarelasostenibilità
diquestosistema?L’interaeconomiasireggevaunicamenteperché l’isolanon
era solo un consumatore, ma anche un mercato di transito. La ricchezza
necessariaallapopolazionedipendevaquindidagli stranierinonresidenti che
frequentavano l’isola vendendo e comprando, pagando le tasse, prendendo
prestitisucuipesavanogliinteressi,partecipandoallefesteelasciandoofferte.
TuttoquestoportavaaDelomonetagrazieallaqualepotevanovenirepagatele
importazioni222.
Undato sul livellodei commerciaDelo inquestoperiodosi ricavadalla
pentekoste,unatassadel2%sututtelemerciimportateoesportate.Nel279si
parla di 14.910 dracme223, un dato assolutamente significativo, sebbene
nettamenteinferioreaquelliprovenientidaBisanzio,RodioAtene224.Questoci
evidenzia come Delo fosse uno degli hub commerciali dell’Egeo, sicuramente
secondario rispetto ad altri, ma non per questo meno fondamentale per le
Cicladi225, soprattutto se teniamo presente che il volume dei commerci andò
aumentandofinoal167226.Apartiredaquestadatasiapreunanuovafasedella
storiadell’isola,chedivenneilcentrodicommercioprincipaledelMediterraneo
orientale. Ma durante l’indipendenza chi erano gli stranieri che utilizzavano
Delo come centro di commerci, per procurarsi ciò di cui avevano bisogno?
Anche se non unicamente, è assai probabile che fossero proprio i Nesioti. Le
CicladieranoinfattiingradodirifornireDelodiunaseriedimercicheabbiamo
cercatodidelineare,marestavaesclusatuttaunaseriedialtriprodottichenon
eranodisponibililocalmenteechedovevanoproveniredafuori,tantoperDelo,
quanto per le Cicladi. Un esempio interessante che denota il ruolo di Delo
(nonché l’interesse dell’isola per la riscossione delle imposte) è la famosa
222 VIAL1984pp.339-346;VIAL2007p.269ep.274.223 IG XI 2, 161A ll. 25-26: καὶ τάδεἄλλα εἰσῆλθεν· εἰς τὴνἀπόδοσιν τοῦἀργυρίου οὗἡπόλιςὀφείλειτῶιθεῶι,παρὰβουλευτῶντῶνἐπ’ἄρχοντοςὙψοκλέους,|ἐκτῆςπεντηκοστῆςσὺντοῖςἐπωνίοις·ΜΧΧΧΧ"ΗΗΗΗΔ.224 GABRIELSEN2013pp.340-341.225 AlivelloarcheologicoiportinelleCicladieranopochiepiccoli,maquestononimplica
affattocheicommercioicontattinonfosserofrequenti.Indicazionisuccessivedietàmedievale
emodernamostrano infatti comenon fosseronecessarigrandi infrastrutturecome iportidel
Pireo o di Ostia permantenere frequenti comunicazionimarittime:HORDEN - PURCELL 2000 p.
142;CONSTANTAKOPOULOU2007p.22ep.222.226 VIAL1984pp.339-340;VIAL2007pp.269-270.
IlKoinondeiNesioti
157
iscrizionecheregolaiterminidellavenditadellegnoedelcarbone227.Suquesto
importantissimodocumentoè stato scrittomolto228,maper ilnostrodiscorso
basta farne un accenno. Nel testo si vieta l’inserimento di intermediari nella
vendita,chenonpotevaavvenirealdifuorideiluoghiprescritti(adesempioera
vietatovenderedirettamentesullenavi)229;chiimportavadovevadichiarareai
pentekostologoi il prezzo a cui intendeva vendere e quindi pagare la tassadel
2%sulleimportazioni230;gliagoranomoicontrollavanolacorrettezzadeipesie
dellemisure e che i prezzi almercato fossero gli stessi di quelli dichiarati in
precedenza per evitare evasione fiscale231. Controlli di questo tipo sono
ipotizzabiliancheperlealtrimercicheservivanoalleCicladi,dallapecefinoai
benidi lusso232.Laminuziositàdeicontrolliprescrittici induceasupporreun
grandeinteressedapartedelleautoritàcircalagestionediquestocommercio-
ancheditransito-,dacuidipendevailbenesseredellacittà.
Inconclusionediquestosottocapitolononsivuoleaffermarechele isole
dovesseronecessariamenteeunicamentefareriferimentoaDeloperimportare
o esportare, ma semplicemente segnalare che Delo era un nodo dell’ampio
network egeo meglio connesso rispetto alle altre isole e quindi svolgeva la
funzionedihubprincipaleperleCicladi233.INesiotidelrestoeranoingradodi
pagare ibeni importatipropriograzieaiguadagnidelle loroesportazioni, che
principalmente si rivolgevano, come abbiamo visto, a Delo stessa234. Il
227 Syll.3975;ID509;PLEKETI1964nr.10.228 Perunasintesi:VIAL1984pp.232-235epp.346-347;REGER1994pp.254-255;DESCAT
2001pp.120-125;BRESSON2008pp.122-124.229 ll. 2-4: μὴ] | πριάμενον ἐν Δήλωι πωλεῖν, μηδὲ ὄ[ντα ἐν τῶι] | πλοίωι, τούτων μηθὲνπριάμενον.230 ll.8-11:μηδὲἐξέστωπωλεῖνἀλλ’αὐτοῖςτοῖς|εἰσάγουσιν,μηδὲπλείονοςπωλεῖνἢὅσουἂν|ἀπογράψωνταιπρὸςτοὺςπεντηκοστολό|γουςμηδὲἐλάσσονος.231 ll.11-14:ἀπογραφέσθωσαν|δὲκαὶπρὸςτοὺςἀγορανόμουςοἱεἰσαγαγόν|τεςπρὸτοῦπωλεῖνὅσουἂνἀπογράψωνται|πρὸςτοὺςπεντηκοστ[ο]λόγους.232 VIAL2007p.269.Moltedelle importazionidalmondoesternoeranonecessarieper le
attivitàdell’artigianato:VIAL1984pp.348-355.233 L’isolachepiùdi tutteavevacontatti con ilmondoesterno,esclusaappuntaDelo,era
Tenos:ÉTIENNE–DOURLOT1996p.25.Keosmantennesempreunruolod’avanguardianeilegami
verso l’occidente: CALLIGAS 1983 pp. 88-89. Ciò che in sostanza differenziava le altre isole da
Deloeralaquantitàdeirapporticonilmondoextracicladico,chepermettevaaquest’ultimala
creazionedipercorsidirifornimentoefficienti:REGER1993p.307e330;BRESSON2006pp.332-
335;2008p.125.234 Controlli fiscalisull’import-exportdelleenellesingole isolesonoassaiprobabili.Atal
proposito varrà la pena di citare l’iscrizione IG XII 5, 129 della prima metà del II secolo,provenientedaParos,checisegnalalabenemeritaattivitàdell’agoranomoslocaleKillos(ll.3-8:
TerzoCapitolo
158
movimento delle merci durante il periodo di indipendenza di Delo sembra
dunque confermare l’interdipendenza economica raggiunta dalla Cicladi e che
abbiamo già visto operante, pur con varie contraddizioni, nei precedenti
sottocapitoli235.
3.6.–Conclusionialcapitolo.
Nell’analisiprecedenteabbiamodimostratocomeleCicladitra il314e il
167, a differenza del periodo precedente236 e di quello successivo237, abbiano
sviluppato un network commerciale che può essere definito un’economia
regionale238. Questo risultato è dipeso da una serie di fattori di natura
ἐπεὶ οὖν Κίλλος Δημητρίου | [ἀνὴ]ρ ἀγαθὸς ὢν καὶ συμφέρων τεῖ πόλει πρό|[τερ]όν τεἀγορανομήσαςἦρξεντὴνἀρχὴν | [καλ]ῶςκαὶ δικαίωςκαὶἀκολούθωςτοῖς | [νόμ]οις,ἐφ’οἷςὁδῆμοςἐτίμησεναὐτὸν|[ταῖ]ςἁρμοζούσαιςτιμαῖς).235 Un ultimo interessante esempio sullo sviluppo economico di età ellenistica che non
trova riscontro in età contemporanea è rappresentato persino dalla piccola isola cicladica di
Gyaros. Essa è al momento un luogo desolato e inabitato. Nel 1896 ospitava infatti solo 18
abitanti (PHILIPPSON 1901 p. 34), passati a 28 nel 1928 (BRUN 1996 p. 28) e a zero dopo la
seconda guerramondiale, quando fu impiegata come colonia penale fino a diventare in anni
recenti un'area protetta (WALTON 2006 p. 120 n. 26). Questa immagine trova solo apparente
confermanellefontiletterarieantichequandol'isolaappareduranteilprincipatocomeunluogo
particolarmente povero e isolato, adatto come destinazione di senatori esiliati (Philostr. VitaApollonii 7, 16; Philo Judaeus In Flaccum 151; Tac. Ann. 3, 69; 4, 30). L'isola pare non fossecapacedipagareuntributoannuodi150dracme,tantodachiederneunariduzionea100sotto
Augusto(Str.X5,3).Inrealtàl'isolaerainetàellenisticaunacomunitàattiva,capacediospitare
forse600persone standoai ritrovamenti archeologici (ROSS1912-1913p.146;WALTON2006
pp.120-122.).236 L’importanzaper leCicladidiAtene,verocentroeconomicoper le isole, finoal314è
nota.Unapubblicazionerecentechefa ilpuntodellapoliticaeconomicaatenieseneiconfronti
delle isole nel IV secolo, anche attraverso l’imposizione di monopoli e altre pratiche a suo
vantaggio,èRUTISHAUSER2012einparticolarelepp.190-238.PiùspecificamenterivoltaaDelo
èinvecel’attenzionediCHANKOWKI2008,inparticolarelepp.235-273sulIVsecolo.237 SegnatodaldistaccodiDelodalrestodelleCicladiquandolapiccolaisoladivenneuno
snodopericommerciinternazionali:ZARMAKOUPI2013e2014.Questodistaccononfuindolore
perleCicladicheprogressivamentesivideroridurreilproprioruolodifornitoriavantaggiodi
altreisoleecentridell’Egeo.238 Un elemento ulteriore in tal senso è rappresentato dagli accordi di prossenia. La
consapevolezza dei limiti di una lettura economica della prossenia ci spinge al suo utilizzo
unicamentesottoformadiun’ulterioreconfermadelquadrogiàdelineatoenoncomeelemento
probante in sé. Si nota il declino dell’importanza diAtenenelle Cicladi attraverso i decreti in
onoredeiprosseni:controi15delIVsecolo,solo4nelIIIe3nelII.Unosviluppoparzialmente
diversoquellodeiprossenidialtrecittàdellaGreciacontinentale(13nelIV,14nelIII,4nelII),
soprattuttoseteniamopresentechenelIIIsecolomoltisonoinviatideiMacedoniedeiLagidi.
Parallelamenteaumentano invece iprossenireciproci tra lestesse isolecicladiche(8nel IV,8
nelIII,20nelII).Rodiaumentaprogressivamentefinoai10delIIsecolo,mentredeclinaCreta
(18nelIII,solo5nelII),cheavevaun’importanzaessenzialmenteinriferimentoallapirateria.
InfinelamaggiorpartedeiprossenimicroasiaticisidatanoalIIIsecolo(perlopiùgiudici).Su
IlKoinondeiNesioti
159
economicaepolitica,traiqualinonpuòenondeveesseretrascuratal’esistenza
delKoinondeiNesioti.CertamenteilKoinonsvolseunruoloattivonelfavorirei
contattie i legamitra le isole,offrendoquindioccasioneperunrafforzamento
del network commerciale239. Le federazioni infatti garantiscono diversi diritti
(tra i quali enktesis ed epigamia) che aumentano la mobilità economica
all’interno della regione e con essa la varietà delle risorse economiche
utilizzabili dagli individui240. Non intendiamo affermare che si sia trattato
dell'unico elemento fondamentale nella formazione e nel rafforzamento
dell’economia regionale. Ma sicuramente il Koinon fu un fattore da tenere in
considerazione in questoprocesso. Il suo ruolo fu parziale,madi sicurodeve
aver avuto un peso. La maggior parte dei documenti di cui disponiamo
mostranoovviamentelasuanaturapolitica,maquestononcivietadiguardare
oltreecercaredileggerelericaduteeconomichediun’istituzionecomequesta.
Il Koinon favorì il formarsi di legami economici tra le Cicladi, propriomentre
venivamenoiltradizionaleruolodiAteneinquestocontesto.Dareperscontato
che l’assenza di questa federazione, per quanto unica e ibrida essa fosse, non
avrebbemodificatolesortidelleCicladietraquestediDelosarebbeunerrore.
In particolare se le Cicladi fossero rimaste legate ad Atene non si sarebbero
certamente rivolte aDelo, il centrodi riunionedelle istituzioni federali prima
della fase rodia e luogo dove si svolgevano le feste in onore degli egemoni.
Inoltre l’averofferto,dapartedelKoinon,unacoperturapolitica, sicuramente
rispettosa dell’autonomia delle singole isole, in campi quali la fiscalità, la
gestionefinanziaria,idebitiealtro,conperiodiciincontritragliinviatiditutte
le isole coinvolte, deve aver favorito i legami di questo tipo anche tra le elite
delle isole. Del resto, per citare Archibald241, “historians are still prone to
believe that absence of evidence is evidence of absence”. Proprio per questo
bisognerebbe considerare tutti quei documenti che pure furono prodotti, ma
questicalcolieaspettisivedanoÉTIENNE–DOURLOT1996p.26eMAREK1984pp.71-73e332-
381.239 Si veda in sintesi per questo approccio istituzionale REGER 1994c pp. 84-85 e Reger
1994pp.253:“TheestablishmentoftheNesioticLeaguein314B.C.,however,entailedamarked
reorientationoftheKykladestowardtheircenteratDelosandawayfromtheoutsideworld”.240 MACKIL2014p.280.241 ARCHIBALD2005p.5.
TerzoCapitolo
160
che purtroppo non ci sono giunti e che costituivano senza dubbio la
maggioranzaassolutadellaproduzioneepigraficadeiNesioti.Laconvergenzae
lacontemporaneitàdiunfenomenopoliticocomeilKoinon,conilformarsieil
rafforzarsidiunaretecommercialeintracicladica,ècertamentesignificativa.La
naturadiquesto legamenondevetuttaviaspingerearitenereche l’arcipelago
fosseunaregioneautarchica,chiusainsestessaeseparatadalrestodelmondo
egeo emediterraneo. Al contrario fu proprio la sua piena partecipazione alle
vicende politiche ed economiche del periodo a caratterizzarlo in un senso
regionale.Fusolograzieall’aperturaeall’importanzaviaviacrescentediDelo,
la‘capitale’delKoinon,cheleisolefecerosemprepiùricorsoadessaperibeni
dicuiavevanobisognoecomemetaperleproprieesportazioni.Inoltrefusolo
grazie al distaccodaAtene, undistacco che risiede in precise scelte politiche,
chepoténascereunnetworkregionale.
IlKoinondeiNesioti
Capitoloquarto.
Versoun'identitànesiotica.
4.1.–Introduzionealcapitolo.
DopoaveranalizzatoilKoinondalpuntodivistapolitico-istituzionaleed
economicoèarrivatoilmomentodiconsiderarese,inqualemisuraeconquali
limiti si sia trattato anche di un fenomeno identitario. L’obiettivo di questo
capitolo sarà quindi quello di ricercare nelle fonti tutti quegli elementi che
suggeriscono o negano l’esistenza di una possibile identità politica nesiotica.
Questisarannoanalizzatiepresentatiattraversounaseriedisottocapitoliche
puntanoadevidenziareinsequenzacosasiintendaconiltermineCicladi,quali
isole facesseropartedel arcipelago equali delKoinon, in chemisura abbiano
giocato un ruolo unificante i culti religiosi comuni, il carattere ionico e
l’insularità dei Nesioti. Infine verranno presentate alcune considerazioni
conclusive.
Tuttavia,primadiiniziarelanostraanalisi,saràbeneintrodurreechiarire
alcuniconcettipreliminarie fondamentaliattiadevitaresuccessiveambiguità
interpretative. Cosa si intendequi per identità?Quando si parla di identità di
gruppo, infatti, il pensiero corre spesso in maniera univoca alla più nota e
discussa delle sue varie forme, e cioè l’etnicità. Quest’ultima dopo i dibattiti
degli anni ’60 e ’701 non è più considerata, alla maniera dei cosiddetti
primordialisti, come un dato di fatto stabile, continuo e fisso, come un set di
caratteristiche innatee ‘primordiali’,propriedegli individui facentipartidiun
gruppo. Oggi è comune semmai considerare l’identità, con un’evoluzione
rispetto alla classica posizione dei cosiddetti strumentalisti, come una forma
assai flessibile di mobilitazione politica capace di evidenziare o tacere
strumentalmentedivolta involtaa secondadei casialcunepropriespecifiche
caratteristiche.L’etnicitàvienequindiconsideratacomeunfenomenosocialee
1 Peralcunesintesi esaurienti si vedanoMACSWEENEY2009pp.101-104;PROIETTI2012
pp.19-33;CURTA2014pp.2507-2509;VLASSOPOULOS2015pp.1-2.
QuartoCapitolo
162
nonbiologico,perquantosiafondatasullacredenzacondivisadaungruppodi
aver partecipato ad un percorso storico collettivo, associato ad un comune
territorio e una comune discendenza. Quest’ultima infatti è una discendenza
putativaepresunta,piuttostocherealeefattuale.Lasuaesistenzaèretoricae
discorsiva,maèautenticapercolorochelaimmaginanoelacredonoreale.Da
questo consegue che questa presunta discendenza offre un’autodefinizione
elasticaecostruita,manipolabileinbaseallecontingentiesigenzedelcontesto,
piuttostoche fissae ‘data’naturalmenteunavoltaper tutte.Per taleragione i
gruppi etnici sono strutturalmente e intrinsecamente instabili e dinamici nel
tempo, contro quanto affermato dalla loro stessa retorica. Questa politica
dipendente dall’hic et nunc definisce l’etnicità e le caratteristiche che
permettono di percepirla, contro il parere diffuso ma errato che sia invece
l’etnicitàadefinire lapolitica.Perquantopossaesserecompostadaunmixdi
fattori,l’etnicitànondipendenecessariamentedaciascunodiessiequindinonè
necessariaunasuadefinizione‘politetica’,poichébastaperdefinirlaanchesolo
un tratto o un aspetto esacerbato per ragioni politiche. L’elemento centrale
restaquindiilmitodellacomunediscendenza,alqualepossonoagganciarsialtri
elementidisuperficiequalilalingua,lareligioneealtritratticulturali2.
Questa premessa, che può apparire unpo’ astratta, ha in realtà un forte
impatto sulla valutazione dell’esperienza federale greca. Nel secondo capitolo
abbiamoillustrato,infatti,comeiGreci,perdescriverequellachenoichiamiamo
federazione,utilizzasserotretermini:koinon,sympoliteiaedethnos.Questetre
parole non sono sinonimi e avendo molteplici significati possono indicare la
‘federazione’soloinunadelleloroaccezioni.Finoraabbiamotrascuratol’ultima
di queste tre parole, ovvero ethnos. Questa designava genericamente una
popolazioneunitadaunacomunanzadistirpe,costumeeterritorio,ossiaquella
chepotremmodefinire‘nazione’3.Ethnosattienequindiadunambitoculturale
2 HOROWITZ1975pp.119-121;SMITH1986P.24;2000p.65;2004p.18;EMBERLING1997
pp.302-307;HALL1997pp.19-33especialmentepp.20-21e26-27;2002p.9-10e17;2015pp.
34-36;MALKIN2001pp.1-28especialmentepp.15-17;FINKELBERG2005p.18;RETSÖ2006pp.
10-13;DERKS–ROYMANS2009pp.1-5;MACSWEENEY2009p.102;2014p.2514;GASPARRI–LA
ROCCA2012pp.83-88;MACKIL2014pp.270-271;VLASSOPOULOS2015pp.2-10.3 LARSEN1968pp.XIV-XVe4-10;GIOVANNINI1971pp.20-24;WALBANK1985pp.33-34;
SORDI1994p.4;SCHMITT1994pp.35-44;BECK1997pp.11-12e165-166;RZEPKA2002pp.225-
IlKoinondeiNesioti
163
e solo inunadelle suedeclinazioni significa ‘federazione’.Nonostante si tratti
del termine più utilizzato nella tradizione letteraria antica per indicare le
federazioni, non si presta adeguatamente ad una generalizazione, e cioè ad
indicare la federazione tout court. I tentativi della storiografia moderna di
utilizzare il termine per indicare unmodello politico di riferimento antitetico
allapolisall’internodelmondogrecoeranofondatisuelementitroppofragili4.
Ethnossiprestaadindicarevarieemolteplicirealtàsocio-politiche,ma,anche
sesiconsideraesclusivamenteilsuosignificato‘federale’,ilsuoutilizzononera
ristretto unicamente a quell´area geografica della penisola greca nord-
occidentale caratterizzata da peculiari modelli insediativi e istituzioni socio-
politicheincontrastocolmodellopoleico.Ilterminevenivainfattiutilizzatoper
indicareancheglistatifederaliattivialdiquadel‘confine’cheandavadalGolfo
di Ambracia a quello maliaco e quindi in un mondo dove la polis era ben
radicata e dove ogni entità federale doveva cercare soluzioni ibride, cioè di
compromesso, con le poleis. Per questa ragione oggi da un lato non è più
considerato accettabile leggere la polis e il koinon/ethnos come due opposti,
come il risultato di una differente evoluzione storico-politica (centralista la
prima, centrifuga la seconda); dall’altro lato non viene più accettata una
ricostruzione teleologica che vede la federazione come prodotto e sviluppo
evolutivo dell’ethnos, un residuato sopravvissuto solo nelle aree povere e
depressedellapenisolaellenica5.Perdecenni l’emergeredegli stati federali in
Grecia è stato spiegato sulla base di un modello genetico. Secondo questa
visioneclassicagliethneeranoconcepiticomegruppitribaliunificatigiàprima
dell’etàarcaica.Taliorganizzazionitribalisisarebberoevoluteconilpassaredei
secoli in organizzazioni politiche più sofisticate (koina o sympoliteiai) in un
processo lineare dal primitivo e tribale ethnos al moderno federalismo6.
248;VIMERCATI2003pp.111-126;FUNKE2007pp.194-200;LASAGNI2009-2010pp.219-270e
2011pp.81-91e201;BEARZOT2013pp.35-41;MACKIL2013p.5;2014p.272;BECK–FUNKE
2015bp.14.4 Suprapp.59-625 BECK2003p.179;LASAGNI2009-2010pp.239-241;MACKIL2013p.7en.23;MCINERNEY
2013pp.466-467;BECK–FUNKE2015bpp.3-4e9;HALL2015p.46.6 Questavisioneclassicaèdiventataalungocanonicagrazieall’operadiLARSEN1968pp.
XV-XVII. Ancora di recente questa visione tradizionale è stata riproposta da DAVERIO ROCCHI
1993eCORSTEN1999.
QuartoCapitolo
164
TuttaviagiàneglianniSettantadelsecoloscorsoquestainterpretazioneèstata
messa in discussione7 e oggi l’ethnos non è più considerato come una
organizzazione tribale da aggiornare, una struttura proto-politica da
modernizzare(vistoche l’esistenzastessadisiffatte tribùèoggiargomentodi
discussione), ma piuttosto come la ‘finzione’ identitaria parallela e
contemporaneaall’integrazionepolitica: idueaspettihannointeragitotraloro
nell’etàarcaicadiparipassoeallostessotempo,influenzandosierafforzandosi
avicenda8.Leidentitàdellecomunitàgreche,comeadesempioquelledeiBeoti,
degli Arcadi e degli Etoli, devono quindi essere intese come modificabili,
flessibili, negoziabili e tendenzialmente come costruzioni tarde, piuttosto che
come il relitto di un passato tribale. I miti esprimevano questo attraverso la
costruzionediuna intentionaleGeschichte9,cioèl’usodiunaprecisatradizione
per definire e difendere interessi politici contemporanei. Raramente
disponiamodifontiperricostruiredall’inizioallafineiprocessidicreazionedi
questeidentità.Avolteglistadiinizialinonhannolasciatoalcunatracciascritta
e possono dunque essere spiegati solo sulla base di ipotesi, ad esempio
invocando una sentita alterità nei confronti di un nemico, come nel caso dei
Messeni verso gli Spartani10. Ad ogni modo, visto il carattere retorico e
discorsivo dell’etnicità si possono usare la linguistica e l’archeologia solo per
rintracciareun’identitàetnicagiàespressainformascritta,datoche,inassenza
di specifichearticolazioni sucome lepopolazionipensavanoeconcepivanosé
stesse, non si può mai essere assolutamente certi che dialetti o aspetti della
culturamaterialepossanoessereindizietnicipiuttostocheindizidialtritipidi
identità11. Imitidi fondazionee legenealogiesonoquindiessenzialiperpoter
parlare di etnicità12, sebbene tale tipo di produzione culturale possa avere
impattipoliticimoltodifferentiasecondadeicontesti territoriali.Lamitologia
adesempiohacertamentesvoltounruoloimportanteinFocidenelfornireuna
7 BOURRIOT1976;ROUSSEL1976.8 MORGAN1991pp.131-161;FUNKE1993pp.29-48;ULF1996pp.240–280;FREITAG2000
pp.207-217;BECK2003p.182;MACKIL2014pp.270-271;BECK–FUNKE2015bpp.22-23.9 GEHRKE1994pp.239-264.10 LURAGHI 2002 pp. 45-69.Ma in realtà si tratta di un caso abbastanza comune, BECK –
FUNKE2015bp.25.11 HALL2015p.36èmoltoesplicitosuquestopunto.12 BECK1997pp.188-192;BEARZOT2013p.48;MACKIL2014p.272
IlKoinondeiNesioti
165
base identitaria etnica per il sorgere e l’evolvere di un’istituzione federale13;
mentrenelcasodellaBeozial’identitàetnica,relativamentedeboleearticolata
unicamente attorno alla mitologia, è stata indubbiamente rafforzata proprio
dallacreazionediunafederazione14.
NelcasodeiNesiotituttavianoncièstatatramandataalcunamitologiaed
è praticamente certo che una simile produzione culturale non sia esistita
neancheinantico.Ma,sebbeneiNesiotinonabbianoprodottogenealogieemiti
tali da presupporre un’identità etnica, ciò non significa che essi non avessero
prodottoaltreformediidentitàdigruppo.Esistevanoedesistonoinfattimolte
ragioni che possono spingere un gruppo di persone a sviluppare un´identità
condivisa: il genere, l’età, l´occupazione, la classe sociale, lo status legale, le
convinzioni religiose e ovviamente anche la politica15. Un’identità politica
federale e regionale era infatti uno dei molteplici esempi di ‘comunità
immaginata’16ederapossibileanchesenzaun’identitàetnica,almenoapartire
dalIVsecolo17.Pocoprimadel389infattiassistiamoallospezzarsidel legame
tra identità etnica e federazione18 quando l’etolica Calidone entra a far parte
dellafederazioneachea19,seguitapocodopoanchedallalocreseNaupatto20.Ma
anche gli Etoli, poco prima del 323, si espansero oltre i confini del proprio
ethnos conquistando l’acarnana Oiniades21. Nel secolo successivo il fattore
etnico venne del tutto a cadere con l’ingresso della dorica Sicione nel koinon
acheonel25122,primopassodiunaforteespansionenelPeloponneso(spesso
sotto la guida di non achei come appunto Arato di Sicione), a cui faceva da
13 MCINERNEY1999p.148;BECK2003p.181.14 KÜHR2006pp.301-306;MACKIL2014p.271-274;BECK-GANTER2015pp.133-135.15 MACSWEENEY2009p.102.16 VLASSOPOULOS2011 p. 22. Il concetto èpresodaANDERSON1996 che scrive (p. 25): “è
immaginata ogni comunità più grande di un villaggio primordiale dove tutti si conoscono (e
forse lo è anch’esso). Le comunità devono essere distinte nondalla loro falsità/genuinità,ma
dallostileincuiessesonoimmaginate”.Perlostudiosoinfatti lecomunitàsonoun’invenzione
(esistente solo sul pianodell’immaginazione) che offre un aspettounificante adun gruppodi
persone,all’internodiprecisiconfini.17 Questoè riconosciutoanchedaLARSEN1968p.XVII.BECK1997pp.165-166;BEARZOT
2013p.48;MACKIL2014pp.271e276-278.18 Bisogna inoltre considerare che nel IV secolo l’etnicamente achea Pellene non faceva
partedellafederazione(Xen.Hell.VII1,15-18;Diod.XV68,2).19 Xen.Hell.IV6,1.20 Diod.XV75,2.21 Diod.XVIII8,6;Plut.Alex.49,15.22 Plut.Arat.9,6;Polyb.II43,3.
QuartoCapitolo
166
contraltare l’espansione etolica nella Grecia centrale23. Ma anche i Beoti, che
pureavevanoutilizzatoinmanierasignificatival’immaginariodell’ethnosnelVI
enelVsecolo,siespanseroaldi fuorideiconfini inglobandoperbrevetempo
Megara24, parte della Locride Opunzia25 e Calcide nell’Eubea26. Tutto questo
mostra come in età ellenistica l’identità federale andasse al di là di quella
dell’ethnoseinuncertosensoneprescindesse27.
L’identità collettivadi un gruppo si fondava spesso sulla condivisionedi
un’organizzazionepolitica,difestecollettive,diunafittaretediscambieinfine
di un territorio definitivo ‘regionale’28. Ma dal momento che le identità
intraelleniche sono per noi fondate in gran parte su finzioni, resta ora da
comprendere in quale misura e con quali limiti le pratiche e le strutture
politiche federali di integrazione, come culti e rituali, abbiano stimolato e
rinforzatotali identità.Ènecessariocapireilvalore, lapresenzaeilsignificato
diquesta identitàpoliticanesiotica.Un´identità collettivaè sempreuna forma
ideologicacostruitadaldialogotrapratichediaffiliazioneedesperienzesociali
(residenza comune, frequenti interazioni, culti condivisi)29, un dialogo che
unisce insieme due approcci distinti e paralleli: da un lato quello aggregativo
chemette in luceunoopiùaspetti unificanti; dall´altro latoquellooppositivo
che permette di distinguere il ‘noi’ dal ‘loro’. L’indagine di questo capitolo
cercherà quindi di ricostruire, per quanto possibile visti i limiti dettati delle
scarse fonti disponibili, gli indizi e i presupposti di un’identità collettiva
nesiotica, cioè i meccanismi di definizione ideologica e identitaria. L’analisi
partirà dall’aspetto geografico, inteso come lettura sociale del territorio,
esaminandol’arcipelagocicladicocomeregione.Sipasseràquindiadunesame
dellesingolecomunitànesiotichecercandodicapirequali isoledell’arcipelago
23 SCHOLTEN2000pp.44-45,63-66,90-91;TSANGARI2007pp.22-36;FUNKE2015pp.101-
102,114-115.24 Polyb.XX6,7-12.25 PETRAKOS1997nr. 21 l. 2; ETIENNE -KNOEPFLER1976pp. 331-337; SCHOLTEN2000pp.
259-260.26 IGVII2724bl.6;KNOEPFLER1998pp.202-203e207.27 Ma attenzione perché molti di questi casi sono fatti di conquista, quindi di
un’integrazione forzata dall’esterno. Ciononostante dimostrano che una federazione potesse
sussistereinetàellenisticaanchesenzaun’identitàetnica.28 VLASSOPOULOS2015p.11.29 MACSWEENEY2009p.105.
IlKoinondeiNesioti
167
ne facessero parte e quali no. Si proseguirà dunque affrontando il tema della
ionicitàdegli statimembridelKoinon. Si continueràpoi esaminando l’aspetto
unificante rappresentatodai culti edalle feste federali.A tuttoquesto seguirà
un’analisidelcarattereinsularedelKoinonequindidell’insularitàcomeaspetto
identitario. A conclusione del capitolo si proporrà una sintesi interpretativa
complessivaatuttotondosull’identitàpoliticaefederalenesiotica.
4.2.–Cicladi:arcipelagoeregione.
Iniziamodunquelanostraanalisiaffrontandounprimoaspettogeografico
della questione identitaria, e cioè i processi di territorializzazione, la lettura
umana dello spazio e l’identificazione, all’interno di un mare di isole come
l’Egeo,diunarcipelagoodiunaregionespecifici.CosasonoinfattileCicladi,se
nonuninsiemediisolemodellatodallapercezioneumanadellageografia,come
del restoogni altro arcipelago30?Ogni raggruppamentoè inunqualche senso
soggettivoe iconfinidenotantispecificiammassidi isolediventanonel tempo
confusi sistemi di analisi del territorio31. I confini che si ritengono ‘naturali’
variano per l’appunto nel tempo, ora includendo, ora escludendo alcune
porzioni,onelnostrocasoisole.Dal2011,aseguitodellariformaKallikratisdel
quadro amministrativo greco, l’arcipelago delle Cicladi fa parte della regione
amministrativadell’EgeoMeridionale (ΠεριφέρειαΝοτίουΑιγαίου),maprima
dialloracostituivaunaprefettura(νομός)distintadaquelladelDodecaneso.Le
Cicladieranodunquepercepite finoapochianni facomeunaregioneunitaria
chedovevatrovareriscontrosulpianogiuridico-amministrativo.Certamentela
scelta di quali isole includere in una prefettura o nell’altra è stata
sostanzialmente arbitraria e dettata da ragioni diplomatiche e politiche32,ma
questonontogliechelaregionevenissepercepitacometale.LeCicladivengono
considerate un arcipelago o una regione dell’Egeo33. Questa percepita unità
30 RAINBIRD2007pp.44–45.31 BROODBANK2000pp.263-265.32 ComesievincedalcasodiAstypalaia:BROODBANK2000pp.68-69.33 BRUN1996p.7;CONSTANTAKOPOULOU2007p.176;RUTISHAUSER2012p.19.
QuartoCapitolo
168
geografica delle Cicladi può essere fatta risalire all’antichità34, sebbene, come
vedremo nelle prossime pagine, esistesse già un confuso dibattito su quali e
quante isole costituissero l’arcipelago35. Questo dimostra come la realtà di
questiinsiemi,diquesticonfini,diquesteregioniesistesseecontinuiadesistere
dunque nell’immaginazione umana e costituisca un aspetto identitario, dal
momento che consente agli abitanti di connettere sé stessi ad uno specifico
territorio. Nei cosiddetti ‘processi di territorializzazione’ il primo atto è
costituitodalladenominazione36.Ladenominazione,cioè lasceltadiunnome,
di un ‘designatore’, nel nostro caso ‘Cicladi’, ha una funzione sia autopoietica,
poiché indica una caratteristica ambientale, un modo di leggere un contesto
geografico e un riferimento descrittivo, sia ‘simbolica’37, poiché richiama alla
mente valori sociali che attingonoal piano storico-religioso. Il termineCicladi
denota infatti il loro costituire un cerchio attorno a Delo38. L’aspetto
referenziale-descrittivoindicaquindilaformacircolaredell’arcipelago,mentre
quello ‘simbolico’-religioso ricorda l’importante ruolo cultuale di Delo. Il
controllo intellettuale che scaturisce da questa rappresentazione dello spazio
consentediridurrelacomplessitàequindidiidentificareséstessiall’internodi
34 IltermineèadesempionotoeutilizzatosenzaparticolarispiegazionitantodaErodoto
(Hdt. V 30, 6: ταῦταἀκούσαντες οἱ Νάξιοι προσέθεσαν τῷἈρισταγόρῃ πρήσσειν τῇ δύναιτοἄριστα,καὶὑπίσχεσθαιδῶραἐκέλευονκαὶδαπάνηντῇστρατιῇὡςαὐτοὶδιαλύσοντες,ἐλπίδαςπολλὰς ἔχοντες, ὅταν ἐπιφανέωσι ἐς τὴν Νάξον, πάντα ποιήσειν τοὺς Ναξίους τὰ ἂν αὐτοὶκελεύωσι,ὣςδὲκαὶτοὺςἄλλουςνησιώτας.τῶνγὰρνήσωντουτέωντῶνΚυκλάδωνοὐδεμίακωἦνὑπὸΔαρείῳ.31,2:τοῦτοδὲνήσουςβασιλέιπροσκτήσεαιαὐτήντεΝάξονκαὶτὰςἐκταύτηςἠρτημένας,ΠάρονκαὶἌνδρονκαὶἄλλαςτὰςΚυκλάδαςκαλευμένας),quantodaTucidide(Thuc.I4:ΜίνωςγὰρπαλαίτατοςὧνἀκοῇἴσμενναυτικὸνἐκτήσατοκαὶτῆςνῦνἙλληνικῆςθαλάσσηςἐπὶ πλεῖστον ἐκράτησε καὶ τῶν Κυκλάδων νήσωνἦρξέ τε καὶ οἰκιστὴς πρῶτος τῶν πλείστωνἐγένετο,Κᾶραςἐξελάσαςκαὶ τοὺςἑαυτοῦπαῖδαςἡγεμόναςἐγκαταστήσας·τότελῃστικόν,ὡςεἰκός,καθῄρειἐκτῆςθαλάσσηςἐφ᾽ὅσονἐδύνατο,τοῦ τὰςπροσόδουςμᾶλλον ἰέναιαὐτῷ. Ma attenzione a II 9: Ἀθηναίων δὲ Χῖοι, Λέσβιοι, Πλαταιῆς, Μεσσήνιοι οἱ ἐν Ναυπάκτῳ, Ἀκαρνάνων οἱ πλείους, Κερκυραῖοι, Ζακύνθιοι, καὶ ἄλλαι πόλεις αἱ ὑποτελεῖς οὖσαι ἐν ἔθνεσι τοσοῖσδε, Καρία ἡ ἐπὶ θαλάσσῃ, Δωριῆς Καρσὶ πρόσοικοι, Ἰωνία, Ἑλλήσποντος, τὰ ἐπὶ Θρᾴκης, νῆσοι ὅσαι ἐντὸς Πελοποννήσου καὶ Κρήτης πρὸς ἥλιον ἀνίσχοντα, πᾶσαι αἱ Κυκλάδες πλὴν Μήλου καὶ Θήρας).35 H.V.GAERTRINGEN,IGXII5,2Test.pp.XX-XXIINo1395-1407;COUNILLON2001pp.11-23.36 TURCO1988pp.79-92.37 Sebbeneiltermine‘simbolo’el’aggettivo‘simbolico’siprestinoadunusomoltodifficile
esianoquindipocoutiliinsededianalisi:ALESHIRE1989p.107n.3.38 Il poeta ellenisticoCallimaco scrivenelquarto innodedicato aDelo ai versi300-301:
Ἀστερίη [cioè Delo] θυόεσσα, σὲ μὲν περί τ᾽ἀμφί τε νῆσοι κύκλον ἐποιήσαντο καὶὡς χορὸνἀμφεβάλοντο. Lo stesso concetto si ritrova nelle descrizioni offerte da Strabone e Plinio ilVecchiocheanalizzeremonelleprossimepagine.BURASELIS2015pp.359-360.Nonèuncasoche
laprimamenzionediunasingolaisoladelleCicladisiaperDeloesiritrovinell’Odisseaquando
cisiriferisceall’altarediApollodiDelo(Od.VI163-165):EARLE2008p.8controVLACHOPOULOS
1999p.79.
IlKoinondeiNesioti
169
un territorio, che si vuole ordinato da ‘precisi’ confini. Questa percezione
geografica, come sostiene Chaniotis, implica spesso l’esistenza di network
politici, culturali e/o economici e non è un’esclusiva delle Cicladi, come
dimostrano altri gruppi di isole dell’Egeo, come ad esempio il Dodecaneso, le
DodiciIsole,eleSporadi,isoledisperse,sebbenenelcasodelleCicladiilegami
siamopiù forti ed evidenti39.Maperché tuttoquesto siadeclinabile sul piano
conoscitivoèprimadituttonecessariocomprendereaqualiisolecisiriferisse
coniltermineCicladi.
Tra le varie liste e menzioni tramandateci dalle fonti antiche, vorrei
concentrarmi su quattro elenchi principali, riprendendo poi nel commento
finalesoloalcunideglialtridocumentidisponibili,siaperchémenosignificativi
epregnanti,siaperchénonsiriferisconoesplicitamentealleCicladiquantoalle
isole considerate singolarmente. Le quattro liste accennate sono quelle dello
pseudo-Scilace,diArtemidoro-Strabone,diMelaediPlinioilVecchio.
Partiamo innanzitutto da quella offerta dal Periplo dello pseudo-Scilace,
operaprobabilmentedelIVsecoloa.C.,cheenumeraleCicladiindueblocchi;il
primoconsiderandocomepuntodipartenzalecostespartane40:
Κυκλάδεςδὲ αἵδε εἰσὶ κατὰ τὴνΛακεδαιμονίαν χώρανοἰκούμεναι·Μῆλος
καὶλιμήν,κατὰδὲταύτηνΚίμωλος,κατὰδὲταύτηνΦολέγανδρος,κατὰδὲ
ταύτην Σίκινος νῆσος καὶ πόλις. κατὰ δὲ ταύτην Φήρα, κατὰ δὲ ταύτην
Ἀνάφη,κατὰδὲταύτηνἈστυπάλαια.
Ilsecondoconsiderandoinvecel’Attica41:
κατὰδὲτὴνἈττικήνεἰσινῆσοιαἱΚυκλάδεςκαλούμεναι,καὶπόλειςαἵδεἐν
ταῖςνήσοις·Κέως·αὕτητετράπολις,<Ποιήσσαπόλις>καὶλιμήν,Κορησσία,
Ἰουλίς,Καρθαία.Ἑλένη.Κύθνοςνῆσοςκαὶπόλις.Σέριφοςνῆσοςκαὶπόλις
καὶ λιμήν. Σίφνος. Πάρος λιμένας ἔχουσα β´,ὧν τὸν ἕνα κλειστόν. Νάξος.
Δῆλος.Ῥήνη. Σῦρος.Μύκονος· αὕτηδίπολις. Τῆνος και λιμήν.Ἄνδρος καὶ
39 CHANIOTIS2008p.1.TeniamotuttaviapresentecheiltermineDodecanesoèpiùtardoe
denota un’unità amministrativa dell’impero bizantino (CRAIK 1980 p. 4),mentre solo con una
forzaturaSporadipuòessereusatocomenomediunarcipelagoalparideltermine‘Cicladi’.40 Ps.-Skylax48.41 Ps.-Skylax58,1-2.
QuartoCapitolo
170
λιμήν.αὗταιμὲναἱΚυκλάδεςνῆσοι.ὑπὸδὲταύταιςἕτεραινῆσοιαἵδεπρὸς
νότον·Ἴοςκαὶλιμήν·ἐνταύτῃὍμηροςτέθαπται.Ἀμοργὸς,αὕτητρίπολις,
καὶλιμήν.Ἴκαρος,δίπολις.
LeCicladicomprenderebberoquindiMelos,Kimolos,Folegandros,Sikinos,
Thera, Anaphe, Astypalaia; e ancora Keos, Helene (moderna Makronisos),
Kythnos,Seriphos,Siphnos,Paros,Naxos,Delo,Reneia,Syros,Mykonos,Tenose
Andros. Curiosamente vengono escluse Ios e Amorgos, mentre vengono
considerateCicladileisoledorichefinoadAstypalaia.
Fig.2:leCicladisecondolopseudo-Scillace.
Passiamo ora a Strabone, attivo a cavallo tra il I secolo a.C. e il I d.C., il
quale,nelquintocapitolodeldecimolibro,dopoaverspecificatocheleCicladisi
IlKoinondeiNesioti
171
trovanoattornoaDelo42,offreunalistariprendendoArtemidorodiEfeso,attivo
intornoal100a.C.43:
κατ᾽ ἀρχὰς μὲν οὖν δώδεκα λέγονται· προσεγένοντο δὲ καὶ πλείους.
Ἀρτεμίδωρος γοῦν διαριθμεῖται <πεντεκαίδεκα> περὶ τῆςἙλένης εἰπών,
ὅτιἀπὸΘορίκουμέχριΣουνίουπαράκειται,μακρὰ,σταδίωνὅσονἑξήκοντα
τὸμῆκος·ἀπὸταύτηςγάρ,φησίν,αἱκαλούμεναιΚυκλάδεςεἰσίν·ὀνομάζει
δὲΚέω,τὴνἐγγυτάτωτῇἙλένῃ,καὶμετὰταύτηνΚύθνονκαὶΣέριφονκαὶ
Μῆλον καὶ Σίφνον καὶ Κίμωλον καὶ Πρεπέσινθον καὶὨλίαρον, καὶ πρὸς
ταύταις Πάρον, Νάξον, Σῦρον,Μύκονον, Τῆνον,Ἄνδρον, Γύαρον. τὰς μὲν
οὖν ἄλλας τῶν δώδεκα νομίζω, τὴν δὲ Πρεπέσινθον καὶ Ὠλίαρον καὶ
Γύαρονἧττον.
Si noti che l’isola di Reneia è presentata poco dopo come desertica e
dipendentedaDelo,aspettocheciconsentediincluderlanellalista44.
Strabone afferma dunque che le Cicladi sono dodici o quindici (citando
Artemidoro),cheinizianooltreHelene,lapiccolaisolaprossimaalcapoSunio,e
che sono nell’ordine Keos, Kythnos, Seriphos, Melos, Siphnos, Kimolos,
Prepesinthos/Despotiko(vicinaadAntiparos),Oliaros/Antiparos,Paros,Naxos,
Syros, Mykonos, Tenos, Andros, Gyaros. Tuttavia espone i propri dubbi sulla
natura di tre isole proposte nella lista di Artemidoro, e cioè
Prepesinthos/Despotiko,Oliaros/AntiparoseGyaros.Lasuaelencazionesegue
un ordine circolare, che come abbiamo detto rivela un modo particolare di
leggereuncontestogeografico,epotrebbedipenderenondaArtemidoro,mada
uncatalogopiùantico,forsediEforo,chedipenderebbereinquestocasoasua
voltaprobabilmentedaEcateo45.Certamenteècuriosal’aggiuntaallalistadelle
42 Strab.X5,1C485:αὗταιμὲνοὖνἐντῷΚρητικῷπελάγει,ἐνδὲτῷΑἰγαίῳμᾶλλοναὐτήτεἡ Δῆλος καὶ αἱ περὶ αὐτὴν Κυκλάδες καὶ αἱ ταύταις προσκείμεναι Σποράδες, ὧν εἰσι καὶ αἱλεχθεῖσαι περὶ τὴν Κρήτην. 2: ἔνδοξον δ᾽ ἐποίησαν αὐτὴν αἱ περιοικίδες νῆσοι, καλούμεναιΚυκλάδες, κατὰ τιμὴν πέμπουσαι δημοσίᾳ θεωρούς τε καὶ θυσίας καὶ χοροὺς παρθένωνπανηγύρειςτεἐναὐτῇσυνάγουσαιμεγάλας.43 Strab.X5,3C485.44 Strab. X 5, 5 C486:Ῥήναια δ᾽ ἔρημον νησίδιόν ἐστιν ἐν τέτρασι τῆς Δήλου σταδίοις,ὅπουτὰμνήματατοῖςΔηλίοιςἐστίν.οὐγὰρἔξεστινἐναὐτῇτῇΔήλῳθάπτεινοὐδὲκαίειννεκρόν.οὐκἔξεστιδὲοὐδὲκύναἐνΔήλῳτρέφειν.ὠνομάζετοδὲκαὶὈρτυγίαπρότερον.45 TALAMO1996pp.231-232.
QuartoCapitolo
172
Cicladi delle due isole doricheMelos e Kimolos, che lo stesso geografo aveva
aggiuntopocoprimaalla listadelleSporadi insiemeallealtre isoledoricheea
alleionicheIoseAmorgos46.
Fig.3:leCicladisecondoArtemidoro-Strabone.
NontroppodissimileèlalistaoffertaprobabilmentenellaprimametàdelI
secolod.C.daPomponioMela47,sebbenenonmanchinopeculiarità:
46 Strab. X 5, 1 C484: περὶ δὲ τὴν Κρὴτην εἰσὶ νῆσοι, Θήρα μέν, ἡ τῶν Κυρηναίωνμητρόπολις, ἄποικος Λακεδαιμονίων, καὶ πλησίον ταύτης Ἀνάφη, ἐν ᾗ τὸ τοῦ ΑἰγλήτουἈπόλλωνοςἱερόν.[...]ταύτηςδ᾽εἰςἑκατὸνἀπέχεινησίδιονἼος,ἐνᾗκεκηδεῦσθαίτινέςφασιτὸνποιητὴνὍμηρον·ἀπὸδὲτῆςἼουπρὸςἑσπέραν ἰόντιΣίκινοςκαὶΛάγουσσακαὶΦολέγανδρος,ἣνἌρατος```σιδηρείην```ὀνομάζειδιὰτὴντραχύτητα·[...]Ἔτιδ᾽ἐγγυτέρωκαὶτῆςΚιμώλουκαὶτῆςΚρήτηςἡΜῆλος,ἀξιολογωτέρατούτων[...]ΑὗταιμὲνοὖνἐντῷΚρητικῷπελάγει,ἐνδὲτῷΑἰγαιῷ μᾶλλον αὐτή τε ἡ Δῆλος καὶ αἱ περὶ αὐτὴν Κυκλάδες καὶ αἱ ταύταις προσκείμεναιΣποράδες, ὧν εἰσι καὶ αἱ λεχθεῖσαι περὶ τὴν Κρήτην. 12 C487Ἔστι δὲ καὶ Ἀμοργὸς τῶνΣποράδων.47 MelaII111.
IlKoinondeiNesioti
173
atinteriusMelos,Olearos,Aegilia,Cothon,Ius,Thia,Thera,Gyaros,Hippuris,
Donysa,Cythnos,Chalcis, Icaria,Cinara,Nisyros,Lebinthos,Calymnia,Syme.
haequiadispersaesuntSporades,atCeos,Sicinos,Siphnos,Seriphos,Rhenea,
Paros, Myconos, Syros, Tenos, Naxos, Delos, Andros quia in orbem iacent
Cycladesdictae.
Dopo aver offerto una lista delle Sporadi, Mela elenca tra le Cicladi
nell’ordine Keos, Sikinos, Siphnos, Seriphos, Reneia, Paros, Mykonos, Syros,
Tenos,Naxos,DeloeAndros.Interessantel’esclusionediKythnos,ritenutaparte
delleSporadi,sesiconsideraanchel’inclusionediSikinos.Èpossibilechecisia
stataunaconfusionetraledueisole.
Fig.4:leCicladisecondoMela.
QuartoCapitolo
174
TerminiamodunqueconlalistadiPlinioilVecchio,attivonelterzoquarto
delIsecolod.C.48:
ExtraeaminMyrtoomultae,sedmaximeinlustresGlauconnesosetAegiliaet
apromunturioGeraestocircaDeluminorbemsitae,undeetnomentraxere,
Cyclades.primaearumAndruscumoppidoabestaGeraestoX,aCeoXXXVIII.
ipsamMyrsilusCauron,deindeAntandroncognominatamtradit,Callimachus
Lasiam, alii Nonagriam, Hydrusam, Epagrim; patet circuitu LXXXXIII. ab
eadem Andro passusmille et a Delo XV Tenos cum oppido in XV porrecta,
quampropteraquarumabundantiamAristotelesHydrusamappellatamait,
aliqui Ophiusam. ceteraeMyconus cummonteDimasto a Delo XV, Siphnus,
ante Meropia et Acis appellata, circuitu XXVIII, Seriphus XV, Prepesinthus,
Cythnos ipsaque longe clarissimaetCycladummediaac temploApollinis et
mercatucelebrataDelos,quaediufluctuata,utproditur,solamotumterrae
non sensit adM. Varronis aetatem;Mucianus prodidit bis concussam. hanc
Aristoteles ita appellatam tradit, quoniam repente apparuerit enata,
Aglaosthenes Cynthiam, alii Ortygiam, Asteriam, Lagiam, Chlamydiam,
Cynethum, Pyrpylen igne ibi primum reperto. cingitur V passuum, adsurgit
Cynthio monte. proxima ei Rhene, quam Anticlides Celadusam vocat, item
Artemiten, Celadinen. Syros, quam circuitu patere XX prodiderunt veteres,
MucianusCLX,Olearos,Paroscumoppido,abDeloXXXVIII,marmorenobilis,
quam primo Platean, postea Minoida vocarunt. ab ea VII D Naxus, a Delo
XVIII, cum oppido, quam Strongylen, deinde Dian, mox Dionysiada a
vinearum fertilitate,alii SiciliamminoremautCallipolimappellarunt.patet
circuituLXXVp.dimidioquemaiorestquamParus.
Plinio,cheaggiungeanchevarieinformazionitracuiivarinomidelleisole
nel corso dei secoli, sostiene che le Cicladi fossero Andros, Keos49, Tenos,
48 Plin.Nat.IV65-67.49 NellalistaPliniolacitaappenaequell’ipsamsuccessivoallacitazionenonsiriferisceaKeos come ritiene erroneamente RACKHAM 1961 IV 12, 65 che traduce “Myrsilus tells us that
Ceoswas once called Cauros...”,ma adAndros poichéGaurion è la città portuale a nordovest
dell’isola e inoltre i vari nomi antichi che seguono si riferiscono sempre tutti ad Andros:
WINKLER1988p.399.TuttaviaèprobabilechequiPliniocitiappenaKeosperchénehaparlato
pocoprima(62:deinCeosabeatotidem,quamnostriquidamdixereCeam,GraecietHydrusam,avolsam Euboeae. quingentos longa stadios fuit quondam,mox quattuor fere partibus, quae adBoeotiam vergebant, eodemmari devoratis oppida habet reliqua Iulida, Carthaeam; intercidere
IlKoinondeiNesioti
175
Mykonos, Siphnos, Seriphos, Prepesinthos/Despotiko, Kythnos, Delo, Reneia,
Syros,Oliaros/Antiparos,ParoseNaxos.Eglicioffredunqueunalistaristretta
alleCicladiioniche,escludendoancoraunavoltaIoseAmorgos.
Fig.5:leCicladisecondoPlinioilVecchio.
Altriautorioffronolisteancoradiverse50,maritengocheaifinidelnostro
ragionamentoladisaminaattualepossabastareamostrarelafluiditàdeiconfini
dell’arcipelago cicladico a seconda del periodo e dell’autore preso in
considerazione.Perquantocicompetenonèdinostrointeresseevidenziarechi
Coresus,Poeeessa.exhacprofectamdelicatioremfeminisvestemauctorestVarro)descrivendolaeoffrendo,comediconsueto,altrinomieinformazioni.Perquestaragionelasemplicecitazione
inquestocasopermettediincluderlanellalista.50 Dionisio figliodiCallifonte130ss. consideraadesempioNaxosunadelleSporadi,ma
KimolosunadelleCicladi;Iginonellafabula276consideraCicladisoloAndros,Mykonos,Delo,Tenos,Naxos,Seriphos,Gyaros,ParoseReneia.
QuartoCapitolo
176
hatortoechiharagione.Almomentoèinteressantenotarecome,nonostantele
differenze,11isolesianolepiùfrequentementecitatedaquestiautori:Andros,
Delo(acuiaggiungiamoReneia),Keos,Kythnos,Mykonos,Naxos,Paros(acuisi
possono aggiungere Oliaros/Antiparos e Prepesinthos/Despotiko), Seriphos,
Siphnos,SyroseTenos.Tuttequesteisolesonoioniche(tranneKythnosconun
mix di Ioni e Driopi51) e tutte rientrano nel cosiddetto Νεσιοτικὸς φόρος,
´distrettoinsulare´,nellelistedell’aparchediVsecolodellalegadiDelo52.Tutte
facevanopartedellaseconda‘legaateniese’standoallalistadeglistatimembri
del 37753. Inoltre tutte tranne Kythnos rientrano nel registro dei debitori di
Delo del primo quarto del IV secolo54. L’appena delineato minimo comun
denominatore di queste liste rappresenta tuttavia niente più che un nucleo
centrale di quello che veniva considerato essere l'arcipelago delle Cicladi. Al
riguardo bisogna ricordare la più volte rimarcata assenza di due importanti
isole: Ios e Amorgos. Entrambe erano ioniche,membri della prima e seconda
lega e venivano incluse tra le Cicladi da Stefano di Bisanzio55; ma mentre
Amorgos veniva considerata parte del distretto cario nella lista dei tributi
ateniesi enon facevapartedella listadeidebitoridiDelonel IV secolo, Ios al
contrario era parte del distretto insulare e compare tra i debitori di Delo
insiemeallealtreCicladi.Possonodunqueessereespuntedallalistadelnetwork
cicladico,anchealivello‘simbolico’-identitario,concertezza?Echedirepoidel
gruppodiisoledorichechetaglianol’Egeomeridionaledaovestadest,daMelos
a Rodi passando per Kimolos, Pholegandros, Sikinos, Thera con Therasia,
Anaphe, Astypalaia, Kalymnos, Kos, Pserimos, Nysiros, Telos, Karphatos con
Kasos e Saros, Chalke e Syme56? Se per alcune non ci sono dubbi sulla loro
51 Hdt.VIII46,4.52 IGI3263ll.19-35del450/49;IGI3271col.Ill.88-101;col.IIll.89-100del441/0;IGI3279ll.71-94del433/2;IGI371ll.61-104del425/4.Danotarecheleisoledoriche,comeènoto,rientranonellalistasolodopol’iniziodellaGuerradelPeloponneso:RUTISHAUSER2012p.119.53 IG II2 43; RHODES – OSBORNE 2003 no 22. La lista con ogni probabilità comprendevaancheSyros,Naxos,Ios,SeriphoseKythnos,checolmerebberolelacunenellaparteinbassoa
destradellafronteepigrafica:CARGILL1981pp.37-38.54 CHANKOWSKI2008no11 ll.12–16deglianni393/2-389/8;nr.13A ll.11-15deglianni
377/6-374/3;nr.13Bll.3-10del374/3.55 Steph.Byz.A275Ἀμοργός·νῆσοςμίατῶνΚυκλάδων,ἔχουσαπόλειςτρεῖς,ἈρκεσίνηνΜινώανΑἰγιάλην;Ἴος,νῆσοςτῶνΚυκλάδων.56 ListadaCRAIK1980p.5.
IlKoinondeiNesioti
177
esclusionedalconteggio,peraltrelacosanonèaffattocerta(inparticolareper
Melosesatelliti)57. Ilquadroappenadelineato, lungidal fissareartificialmente
uncanoneunicoantistorico,vuole semmai farnotarecome l'identità cicladica
potessevariareneisecoli,includendooescludendospecificheisoleinbasealle
contingenze del periodo. Le liste sono inoltre il frutto di rimaneggiamenti di
materialidisecoliprecedentieciòspiegaleconfusionieomissionicheabbiamo
sottolineato.Questielenchicidannosoloun’immaginesfuocatadell’arcipelago.
LeCicladieranodunquericonosciutecomeungruppoorganico,comeun
insieme di isole, sebbene poi si avessero differenti pareri su quali isole ne
facesseroeffettivamenteparte.L’elementounitariosulpianogeograficoappare
essere la vicinanza a Delo, una vicinanza che appare però più culturale che
chilometrica,vistal’assenzadallelistediun’isolacomeIkaria,malapresenzadi
isolepiù lontanecomeKeoso talvoltaMelos.Lapercezionediunitàregionale
corrispondeva dunque ad un network di relazioni, le quali consentivano la
creazionediun’identitàdigruppo.L’identitàregionale,dicuiladenominazione
elelistesonotestimonianza,eratuttavialimitataalpianogeograficooandava
oltre? Per riprendere le parole sull’Italia attribuite aMetternich, applicandole
tuttaviaalnostrocontesto,“laparolaCicladièsolounaespressionegeografica”?
4.3.–StatimembridelKoinon.
Dopo aver discusso delle Cicladi come arcipelago e come insieme di
singoleisoleeavernotatoleambiguitàdiuntalgruppo,passiamooraaparlare
di quali isole facessero effettivamente parte del Koinon. Lo scopo di questa
parteèquellodimettereinrelazioneilgruppodeglistatimembriconilgruppo
delle Cicladi ed evidenziare, nonostante i vari dubbi, le differenze tra i due
insiemi. Il Koinon è la proiezione identitario-politica della percepita unità
regionale e geografica delle Cicladi? E se sì, in che misura esiste una
corrispondenzatraiduepiani?
57 RUTISHAUSER2012p.21.
QuartoCapitolo
178
Partiamo subito con l’affermare che il Koinon aveva coscienza di
rappresentare nelle proprie istituzioni solo alcuni Nesioti e non altri, come
emergedalleseguentiiscrizioni:
δ[εδό]σθα[ιδὲ]|αὐτῶιπολιτείανἐνπάσαιςταῖςν[ήσοιςὅσαι]|μετέχουσιν
τοῦσυνεδρίουαὐτῶι58.
εἶναιδὲΘέω[ναΦιλίσ|κ]ουΑἰγαεῖαπρόξενονκ[αὶεὐεργέ|την]πάντωντῶν
νη[σιωτῶνὅσοι|μετέχ]ουσιτοῦσυν[εδρίου59.
εἶναι αὐτοὺς προξένους καὶ εὐεργέ|τας ἐν π[ά]σαις ταῖς νήσοις ὅσαι
μετέχου|σιτοῦσυνεδρίου60.
δε[δό]|σθαιδὲ καὶ πολιτείαναὐτῶι καὶἐγγόνοιςἐ[ν] |πάσαις ταῖς νήσοις
ὅσαιμετέχουσιν|τοῦσυνεδρίου61.
εἶναιδὲαὐτὸνκαὶτοὺςἀ|δελφ]ο[ὺ]ςπροξέ[νουςκαὶεὐεργέ]|ταςἐνπάσαι[ς
ταῖςνήσοιςὅσαιμε]|τέχουσιτοῦσ[υνεδρίου62.
[...] αὐτοῖς καὶ ἐκγό[νοις ἐν πάσαις | τ]αῖς νήσοις ὅσ[αι μετέχουσι τοῦ
συνε|δρίου]63.
Si trattadi formuleburocratichechesiripetonocondifferenzeminimee
indicano, oltre alla centralità dell’elemento rappresentativo costituito dal
consiglio64, anche la consapevolezza che, al di fuori dei confini federali, vi
fosseroaltriisolani,altrinesioti,icuiinteressinoneranoincarnatie‘difesi’dal
Koinon. Sorge spontanea a questo punto la domanda su quali isole
partecipasseroalconsiglioequalino.Perrisponderedobbiamoprimaditutto
ritornare alla distinzione tra le tre fasi storiche del Koinon, e cioè quella
58 Appendice3ll.17-19.59 Appendice5ll.17-20.60 Appendice8ll.11-13.61 Appendice11bll.3-6.62 Appendice12all.1-4.63 Appendice14ll.13-15.64 Suprapp.70-73.
IlKoinondeiNesioti
179
antigonide,latolemaicaelarodia,vistocheancheilgruppodeglistatimembri
variò a seconda dei periodi. Inoltre è necessario affermare che non verranno
accettatecomefacentipartedelKoinonsololeisolecheesplicitamentecihanno
lasciato una testimonianza in tal senso. Unametolodogia simile finirebbe per
privarciinfattidipossibilitàconoscitive,che,perquantononprivedimarginidi
insicurezza, nonmancanodi qualche fondamento. Si procederàdunque anche
perindizi,evidenziandoglielementididubbio,ecercandononostantequestodi
presentareunquadrocoerente.
Iniziamo quindi con la prima fase di vita dell’istituzione, e cioè quella
antigonide. La definizione dell’estensione del Koinon in questo periodo è
particolarmente complicata per l’assenza di fonti esplicite a tal proposito.
L’unicodocumentofederaleriferibileconsicurezzaaquestafase65èillacunoso
decretosuiDemetrieia66rinvenutoaDelo.Essononcihapreservatoilnomedi
alcunmagistratoconindicazionedellasuaprovenienza,eancheilrinvenimento
a Delo non è di per se stesso prova certa del fatto che l’isola fosse uno stato
membro,comevedremoabreve.Ètuttaviaipotizzabileunacertacontinuitàcon
la fase tolemaica67, visto che il decreto di Nikouria afferma che Tolomeo ha
liberato(tutti)iNesiotidagliAntigonidi68.Sitrattapurtroppodiunaindicazione
generica e non molto di più possiamo trarre dal fatto che alcune isole extra
cicladiche appaiono essere assenti della rosa degli statimembri in entrambi i
periodi69.IlproblemainfattiriguardaleCicladi,checontroppafacilitàvengono
incluseinbloccodaalcunistudiosinelnoverodeglistatimembri70.
Passando ora al periodo tolemaico possiamo affermare di essere
relativamentebeninformatigrazieallamaggioredisponibilitàdifonti,sebbene
permanganoalcunidubbi su cui saràbene soffermarsi. La listadelle isole che
65 SuipotesicronologichealternativesostenutedaMEADOWS2013:suprap.17n.8.66 Appendice1.67 HUß1976p.238;BURASELIS1982p.78.68 Appendice 2 ll. 10-14: ἐπειδὴ ὁ | [β]ασιλεὺς καὶ σωτὴρ Πτολεμαῖος πολλῶν | καὶμεγάλωνἀγαθῶναἴτιοςἐγένετοτοῖς| [τ]ενησιώταιςκαὶτοῖςἄλλοιςἝλλησιν,τάςτεπ[ό|λ]ειςἐλευθερώσας...69 Mi riferisco a Rodi e alle isole del Dodecaneso e a Samo, per le quali è praticamente
certal’indipendenzadalKoinoninentrambiiperiodi:BILLOWS1990p.118n.45ep.445.70 CORSARO2008p.269;GALLOTTA2009p.341;CONSTANTAKOPOULOU2012p.57.
QuartoCapitolo
180
sicuramentefacevanopartedelKoinon71comprendeNaxos,AndroseKythnos,
che compaiono nel decreto di Nikouria72, e ancora Ios73, Keos74, Mykonos75,
Paros76 e infine Amorgos. In quest’ultimo caso bisogna segnalare che è il
ritrovamento di due decreti del Koinon sull’isola77 ad essere una prova
dell’adesionediAmorgosalKoinon,dalmomentochesappiamoinfattichetutti
idecretideiNesiotidovevanoessereriprodotti inognistatomembro,comesi
affermanelleseguentiiscrizioni:
ἀναγραψάτωσαν εἰςστήλας λιθίνας | [κ]αὶἀναθέτωσαν εἰς τὰ ἱερὰ ἐνοἷς
καὶαἱλοιπαὶτι|μαίεἰσινἀναγεγραμμέναιπαρ’ἑκάστοις78.
ἀναγραψάτωσανεἰς|στήλαςλιθίναςτὸδόγματόδεκαὶἀναθέτω|σανεἰςτὰ
ἱερὰ ἐν οἷς καὶ αἱ ἄλλαι τιμαὶ παρ’ ἑ|κάστοις τῶν νησιωτῶν εἰσιν
ἀναγεγραμ|μέναι79.
ἀνα|γράψαι δὲ καὶ τὰς πόλεις ἑκάστας παρ’ ἑ|αυταῖς τὸ ψήφισμα καὶ
ἀναθεῖναιεἰςτὰ| ἱερὰοὗἔθοςἐστὶναὐταῖς80.
ἀναγράψαι | δὲ καὶ τὰς [πόλ]εις ἑκάσταςπαρ’ ἑαυ|ταῖς τὸ ψ ≥ήφισμ[α] καὶ
ἀναθεῖναιεἰς|τὰἱερὰοὗἔθοςἐ{ι}στ[ὶ]ναὐταῖς81.71 FRASER-BEAN1954p.156n.2.72 Appendice2 ll.61-62:ἡιρέθησανθεωροὶΓλαύκωνΚύθ[νιος], .....αςΝάξιος,ΚλεώκριτοςἌνδριος. Secondo Paschidis p. 419 la lacuna può forse essere colmata col nome di Kallias diNaxosricordatocomeunodeitheoroiinviatidalKoinonadAlessandriainAppendice6l.4.SullapartecipazionediNaxosalKoinonbisognainfinericordarel’inviodigiudicisull’isolagestitodal
nesiarcoBakchon,segno,comeabbiamovistosuprapp.88-89,delfattochel’isolafossesottolasuagiurisdizioneequindichefacessepartedelKoinon.73 LacuipartecipazioneèdeducibiledaAppendice28,cioèdaldecretoinonorediZenon,
suprap.38,edaAppendice36,checihainformatosull’oikonomosdelleisole,suprap.132,74 Appendice29sull’inviodigiudicidapartediBakchonper larisoluzionedeiproblemi
interni, supra p. 89, e l’enigmatico Appendice 16, forse riferibile all’inizio dell’egemoniatolemaica,suprap.38.75 Appendice7l.21eAppendice8l.28ricordanoladesignazionediTeisiasdiMykonos.76 Appendice26ricordaglionoriattribuitidaParosalnesiarcoApollodoros,successoredi
Bakchon,suprapp.76-78.77 Appendice 2, cioè il decreto di Nikouria, piccola isola vicina ad Amorgos su cui
l’iscrizione è stata trasportata sicuramente per un riuso in età successiva, e Appendice 4, il
decreto sui giudici federali, supra p. 90. Sull’isola di Amorgos come parte del Koinon si vedaMARANGOU1994p.372.78 Appendice2ll.51-53.79 Appendice3ll.33-37.80 Appendice8ll.21-24.
IlKoinondeiNesioti
181
ἰδίαιδὲτὴνπόλινἑκάστηνἐν|τοῖςἱεροῖςἐνοἷςἔθοςἐστὶνἀναγράφειντὰς|
εὐεργεσίας82.
Siamodifronte,ancoraunavolta,adunformularioburocratico.Inquesto
casotuttaviaessoevidenzial’attenzioneperladiffusioneinognistatomembro
delledecisionifederali83.Inoltre,vistocheinognicasodisponiamodiunasola
dellevariecopiedeidecretichevenivanoiscrittiintutteleisole,ciòcimostrala
quantitàdiiscrizionichesonoandateperse.
DopoaverpresentatoleisolecheconcertezzafacevanopartedelKoinon,
bisognaoradiscuterediquellesucuisihannodubbi.PartiamoconHerakleia,
piccolaisolatraNaxoseIos,checihaoffertouncuriosodocumentodiunkoinon
di nesioti84. Il decreto regola le procedure giudiziarie per i problemi creati
all’agricoltura dalla presenza delle capre, portate nell’isola durante la
transumanza.Sebbeneinpassatocifosserodeidubbialriguardo85,lacriticasi
puòdireconcordenelritenerechesitrattidiunkoinondegliabitantidell’isola,
comprendente sia coloro che facevano parte della comunità politica, sia i
residentistranieri86.Ragionpercuinonabbiamoprovedellasuaappartenenza
alKoinon87.
PassiamooraalleCicladidoricheedinparticolareallapiùimportantedal
punto di vista epigrafico, cioè Thera. Se si esclude Cipro, infatti, Thera è il
territorio che ci ha offerto più iscrizioni sul controllo tolemaico fuori
dall’Egitto88.EnessunadiquesteciattestalasuapartecipazionealKoinon,cosa
81 Appendice10ll.10-13.82 Appendice11ll.12-14.83 Una pratica che prosegue anche in età rodia, come mostra Appendice 18 che ha
preservatoprimaildecretocittadinoepoiquellofederale.84 IGXII7509ll.8-9:τὸκοινὸντῶν|νησιωτῶν.85 TARN1913p.77.86 FRASER-BEAN1954p.156n.2;BURASELIS1982p.183n.5;RHODES–LEWIS1997p.250;
CONSTANTAKOPOULOU2007pp.206-211;2012bpp.308-310.87 UnodeglielementidecisivièilfattochenonvengacitatalapubblicazioneaDelo,come
erad’obbligo,masiparlisolodiunmetroonisolano(IGXII7509ll.11-13:ἀναγράψαιδὲτόδετὸψήφισματὸν|[ἱ]εροποιὸνἐπιστροφίδη[ν]εἰςστήληνλιθί|νηγκαὶστῆσαιεἰςτὸΜητρῶιον).88 BAGNALL1976p.123ep.134;PÉBARTHE2014p.93.
QuartoCapitolo
182
che ci spinge ad escludere la possibilità che facesse parte della federazione89.
TheraconogniprobabilitàrispondevadirettamenteaiTolomeiperlapresenza
diunaguarnigionemilitare. La guarnigionepotrebbeessere stata insediata in
età precedente alla guerra cremonidea, ma se fosse così deve essere stata
comunque pesantemente riorganizzata alle esigenze belliche durante tale
conflitto vista la strategia complessiva di Patroklos90. Un’altra prova del fatto
che Thera non rispondeva alle autorità nesiotiche è il fatto che Patroklos
gestiscepersonalmentel’inviodigiudiciaTheradaIoulisneglianni266-26391,
senzaalcunrichiamoalnesiarcocomeneglialtricasinoti92.Perquantoriguarda
MeloselealtreCicladidoricheèassaiprobabilechevalgalostessodiscorso,e
cioèche l’assenzadiriferimentialKoinondeiNesioti implichi la loromancata
partecipazione alla federazione93, sebbene su queste isole si sia decisamente
menoinformatirispettoaThera.
Un’altra isola su cui a volte si hanno dei dubbi è Samo, isola citata nel
decretodiNikouria94perl’inviodidelegatideiNesioti95.Questohafattocredere
adalcunistudiosi96cheSamofossepartedelKoinon,nonchésedealternativaa
Delo per le riunioni del consiglio. In realtà, come abbiamo già avutomodo di
vedere97, Philokles, in quanto a capo dell'intero settore egeo, richiese
semplicemente l'invio presso la sua base di Samo di delegati da tutti i centri
sotto l'egemonia tolemaica e ciò, nel caso dei Nesioti che agivano come
federazione, comportò la collaborazione del nesiarco, cioè del referente e
responsabilelagideperilKoinon.CheSamononfossemembrodelKoinon,ma
sededi unabasenavale comeThera, è inoltreprovatodall’invio autonomodi
89 KÖNIGp.51;FRASER-BEAN1954p.157;HUß1976pp.236-237;NIGDELIS1990pp.74-75
n.8-9.90 Suprapp.41-42;BAGNALL1976p.124avanzal’ipotesichesiastatadislocataaTheraperlaprimavoltainassolutopropriodaPatroklos.91 IGXII3,320.92 Suprapp.75-76;HAUBEN2013p.56;PEBARTHE2014p.9593 KÖNIG1910p.51;TARN1913pp.77-78;FRASER-BEAN1954p.157;BURASELIS1982p.66
n.114.94 Appendice2.95 ll.1-6.96 KÖNIG1910pp.48-49;CONSTANTAKOPOULOU2012p.57;BURASELIS2015p.361n.8.97 Suprap.76.
IlKoinondeiNesioti
183
giudicidapartediPhilokles98,senzachequestitenessecontodelnesiarco,come
avvenivainvecenelcasodicrisiinternealKoinon99.Samononfuquindimaiun
membrodelKoinon100.
Adesso passiamo ad un caso spinoso, e cioè Delo. L’isola era il centro
focale del Koinon, la sede delle riunioni del consiglio, il luogo dove venivano
celebrate le feste federali e dove eranopubblicati tutti i decreti prima ancora
dellecopiesullealtre isole.Ciononostantegli storici sonodivisi trachi ritiene
chefosseunmembrodelKoinon101echi lonega102.Fulcrodelcontendereè il
significato da attribuire al prestito concesso da Delo ai Nesioti, la cui
restituzione richiese alla fine l’interventopersinodi Philokles, di cui abbiamo
già parlato103. Questo evento si presta ad una duplice lettura104 dalmomento
chepuòessereconsideratocomeprovadelfattocheDelononfacessepartedel
Koinon,vistoilprestitodidenaroelarichiestadirestituzione,oviceversache
ne facesse parte e che proprio per questo avvenisse la concessione del
credito105.TuttaviaèpiùprobabilecheDelopartecipasseallafederazioneenon
fossesoloun importantesantuarioper l’archiviazionedeidecreti, tantopiùse
teniamopresentecomecambiailsuoruolodurantel’egemoniarodia106.Nonera
infattiinfrequentecheilcentropoliticodiunafederazionenonfossesolamente
unacittà,mapiuttostouncentroreligiosoounsantuario.Questiluoghiavevano
infatti un significato speciale per l'identità etnico-culturale delle popolazioni
partecipanti alla federazione. In tali centri ci si riuniva annualmente per
festeggiare e onorare la divinità e gli incontri costituivano l'occasione di
98 IG XII 6, 95; SEG I 363. MERKER 1970 p. 148; PEBARTHE 2014 p. 96. Su Samo base
tolemaica:HAUBEN2013p.49.99 Suprapp.88-89;siricorditraquestecrisigiàdiscusselarichiestadiBakchonaKosdiinviaredigiudiciaNaxos.PerSAVO2008p.344questasarebbe laprovacheancheKosabbia
fattopartedelKoinon,malacosaèassolutamentedaescludere.100 DELAMARRE1896p.105;FRASER -BEAN1954p.157;MERKER1970pp.148e157-158;
BAGNALL1976p.80en.2;SHIPLEY1987p.298;PASCHIDIS2008p.393n.1;PEBARTHE2014p.96.101 TARN1924pp.141-157;MERKER1970pp.158-159;MAREK1984pp.279-280;NIGDELIS
1990p.313;PASCHIDIS2008p.439n.4;CONSTANTAKOPULOU2012p.56nn.69-70.102 KÖNIG 1910 pp. 56-63; HUß 1976 pp. 223-224; BAGNALL 1976 pp. 151-156 e in
particolarep.154;BURASELIS2013p.175.103 Suprapp.128-130.104 TantodanonfarschieraredanessunaparteLAIDLAW1933pp.279-284.105 Amaggiorriprovasiconsideriinoltreche,comeabbiamogiàvisto,suprap.129en.77,Delodurantelasuaindipendenzaprestadenaropraticamentesolonelcontestocicladico.106 Infrapp.186-187.
QuartoCapitolo
184
avvicinamento e rafforzamento dei legami a vari livelli (identità, economia,
organizzazione politica)107. Serviva infatti una ‘capitale’, intesa come centro
dovesisvolgevanogliincontriedoveeranoreperibiligliorganidigovernoe/o
rappresentanza108.QuestoruoloerasvoltonelcasodelKoinondeiNesiotidietà
tolemaicadaDelo.
Fig.6:glistatimembridelKoinoninetàtolemaica.
Gli elementi per le altre Cicladi ioniche, benché testimonino l’influenza
tolemaica,sonotroppogenericiperessereusaticomeprovedell’appartenenza
alKoinon109.Questononsignificachenonnefacesseroparte,bensìsolochenon
107 PerlaquestionesivedaBEARZOT2013pp.86-87.108 LARSEN1968p.XXV.109 Per Siphnos si veda ad esempio la generica iscrizione IG XII 5, 481 sull’influenzatolemaica. Credono alla probabile partecipazione di Tenos anche ÉTIENNE 1990 pp. 90-93 e
IlKoinondeiNesioti
185
possiamo al momento inserirle nella lista senza commettere una forzatura.
CertamentelapartecipazionedialcunediessealKoinoninetàrodiapuòessere
considerata spia di una continuità rispetto all’epoca tolemaica e per questa
ragionelaloropartecipazionealKoinonlagideèassaiprobabile.
Passandooraalperiodorodiodobbiamosegnalarecheancoraunavoltale
fontidisponibiliriesconoailluminarelasituazionesoloinminimaparte.Come
abbiamo visto nel primo capitolo110, da Livio sappiamo che varie isole
passarono sotto l’egemonia di Rodi all’inizio del II secolo. Ma quali? La lista
stilatadaFraser eBean111, e ripresadaÉtienne112, Gabrielsen113 eBadoud114,
comprendetralealtreisoleancheMykonos,Kimolos,Sikinos,Seriphos,Naxose
Paros,chesonostateaggiuntesenzatestimonianzeesplicitesullabasedelfatto
che secondo gli autori erano Cicladi115. È vero che in mancanza di prove
lampanti può essere lecito almeno in parte presentare un coerente quadro
indiziario,ma questo deve fondarsi sulla logica della storia del Koinon e non
richiamarsi,ancoraunavolta,adunquantomaicomplicatoparallelismoconle
Cicladi. Ragion per cui mi vedo costretto almeno in parte a dissentire
dall’autorevoleopinionedegliautoricitati.Unodeglielementidaconsiderareè
lacontinuitàe/odiscontinuitàconiTolomei,argomentotuttaviainsidiosoeche
può valere limitatamente vista la cinquantennale pausa tra le due esperienze.
Esso può al massimo, laddove le fonti non dicano il contrario, spingerci a
ritenereprobabilechealcuneisoleabbianofattopartedelKoinondietàrodia,
sullabasedellaloroappartenenzaallafederazioneinquellatolemaica.
Partiamoancoraunavoltadaquelleisolelacuipartecipazionepuòessere
ritenutacertaoquasi.QuestesonoTenos,Keos,KythnoseSiphnos.Tenosè il
nuovo centro del Koinon, dove si riuniva il consiglio, aveva sede la flotta
NIGDELIS1990pp.155-156.InfineiltheorosEchestratos(notodaAppendice6ll.4-5),delqualeignoriamolaprovenienzaacausadiunalacunaneltesto,ènotodaiscrizionidiDeloeTenos,il
cherendepossibilechevengadaunadiquesteisole.110 Suprapp.52-53.111 FRASER–BEAN1954pp.159-166.112 ÉTIENNE1990pp.112-117.113 GABRIELSEN1997p.57.114 BADOUD2014p.120.115 FRASER–BEAN1954p.159.
QuartoCapitolo
186
federaleevenivanopubblicatiidecreti116.DaKeosprovieneundocumentoche
attestaunasymmachiatraRodieKarthaiadatabileaiprimiannidelIIsecolo117
eduedecretionorificipercittadinidiRodididatazioneperòincerta118.Kythnos
onora a Rodi Hagemachos figlio di Hagesandros per quando fatto sull’isola
quando ricopriva la sua carica119. Infine da Siphnos proveniva l’ambasciatore
deiNesioti ricordatoneldecretoperTimon120.Per lealtreCicladi ioniche, già
partedelKoinontolemaico,sipuòsolo ipotizzareuna loropartecipazionealla
rinatafederazione121,tranneperAndroscheerasottoPergamo122.PerleCicladi
doricheinvecenonabbiamoinformazioni,trannenelcasodiTheracherimase
sottoiTolomei123.
Passiamo ora a Delo. Avevamo antiticipato che la sua situazione sotto
l’egemoniadiRodieradiversarispettoaquellatolemaica.Adillustrarcicome,ci
pensaundocumentoparticolarmentesignificativo124:
ἀναγράψαι τόδε τὸ ψήφισμα τὸν ταμί[α]ν Εὐ[φ]ραῖον εἰ[ς στήλας | δύο], καὶ
ἀνα[θ]εῖναι τὴν μὲν ἐ<ν> Δ[ή]λ[ω]ι εἰς τὸ [ἱ]ερὸν [τοῦἈπόλλωνος, | τὴ]ν δὲ ἐν
Τήνωι εἰς τὸ ἱερὸν τοῦ Ποσειδῶνος [καὶ τῆς Ἀμφιτρίτης· | ἑλ]έσθαι δὲ καὶ
πρεσβευτὰςπρὸςΔηλίο[υς,οἳαἰτήσονταιτεῖ|σ]τήλειτό[π]ον·
Primadituttosinotalaparitàraggiuntaalivellofederaletrailsantuario
di Apollo a Delo e quello di Poseidone e Amphitrite a Tenos, isola che, come
116 FRASER–BEAN1954p.165-166.117 DUNANT–THOMOPOULOS1954pp.338-44nr.14;BE1955,180;SEGXIV544;sivedanoFRASER–BEAN1954p.161;ÉTIENNE1990p.115;REGER1994p.20n.9;WIEMER2002p.219enn.
1-3.118 IGXII5,535provenientedaKarthaiaperTimostratosfigliodiAristodamos(forseperòdel III secolo); IG XII 5, 599 proveniente da Ioulis per Charmippos (forse del II o I secolo);FRASER–BEAN1954p.161n.2.119 Suprap.84.120 Appendice 17 l. 32: [Θ]αρσαγόρας Πολυκλέους [Σίφ]ν[ι]ος. L’etnico sembra certo seconfrontatoconIGXI4,760ll.4-6:Ἐρασίδη|μοςκαὶΘαρσαγόραςΠολυκλ|είουςΣίφνιοι.121 Per Syros abbiamoprovedell’inviodi un giudice stranierodapartediRodi (IG XII 5,652),suprap.89n.200;perIosl’alleanzaconRodidesumibiledaIGXII51009espessocitata(FRASER –BEAN1954p. 157n. 4 e pp. 162-163 eBADOUD2014p. 120) è in realtà dimetà III
secolo, supra p. 44; per Amorgos le iscrizioni IG XII 7, 245 + 237 e 5, 38 contro il parere diBERTHOLD1984p.142n.41devonoesseredatatealIsecolo:FRASER–BEAN1954pp.163-164;
ÉTIENNE1990p.113;GABRIELSEN1997p.172n.102.122 Suprap.53.123 BADOUD2014p.120.124 Appendice17ll.25-29.
IlKoinondeiNesioti
187
abbiamoaccennato,eradiventatalanuovasededelleistituzionideiNesioti. In
secondoluogoèinteressantesegnalarelanecessitàdichiedereunluogoperla
steleaDelo,proceduracheevidentementenoneranecessariainetàtolemaica,
quandoDeloeramembrodelKoinon,ma loèdiventataorachenonne fapiù
parte125.
Fig.7:glistatimembridelKoinonsottoRodi.
Lo spostamento della ‘capitale’ da Delo a Tenos operato da Rodi è
significativo126.Sippelritienecheciòsiadovutoall’impossibilitàdisistemarea
Delocontemporaneamentelacapitale,unaguarnigioneelabasedellaflotta127.
125 FRASER–BEAN1954pp.164-165en.6126 ÉTIENNE1990pp.118-119.127 SIPPEL1986pp.35-46.
QuartoCapitolo
188
Tenoseraunimportantecentroreligioso,traleCicladisecondosoloaDeloper
rilievo128.InoltreconquestasceltaRodieTenossiassicuravanotuttiibenefici
di Delo senza tuttavia violarne apertamente la neutralità129. Secondo Sheedy
un’altra ragione amonte della scelta di Tenos rispetto ad altre isole, sarebbe
stata la necessità di opporre una postazione alla vicina base di Pergamo
installata ad Andros130. Ad ogni modo lo spostamento del centro federale a
TenosèunaltroelementochespingeacrederecheDeloinquestoperiodonon
facciapartedelKoinon.
Inconclusionepossiamoaffermareche,cosìcomenelcasodellalistadelle
Cicladi,anchela listadeiNesioti,deglistatimembridelKoinon,siavariatanel
tempo.Adunnucleocentralediisolepresentiintuttelefasi(costuitoconogni
probabilità dalla maggioranza delle Cicladi ioniche) si può aggiungere un
gruppopresentesolonellafasetolemaica(DeloeAndros)eunaltrochenonne
fece mai parte come le Cicladi doriche. Appare a questo punto evidente il
carattereionico-cicladicodeglistatimembridelKoinon.
4.4.–IonicitàeMarmorParium.
Dopo quanto affermato nei sottocapitoli precedenti siamo riusciti a
stringerel’ambitodinostrointeressealleCicladiioniche.Aquestopuntoresta
dacapireseeinqualemisuravenisseancorapercepitala‘ionicità’nelcontesto
cicladicodietàellenisticaecherapportopotesseessaaverecon ilKoinondei
Nesioti.Unaricercatantospecificanonpuòcheessereostacolatadaunacronica
mancanza di fonti. Esiste tuttavia un documento famoso che potrebbe essere
argomento di riflessione a tal proposito: il Marmor Parium. Si tratta di
un’epigrafealtacircaduemetri131,giuntaci in frammenti132, realizzataaParos
128 ID.p.42.129 BASLEZ–VIAL1987pp.281-312;ÉTIENNE1990p.107epp.118-119.130 SHEEDY1996p.447.131 Sitrattadiunaricostruzioneassolutamenteipotetica:sivedaKRISPI–WILHELM1897p.
184;JACOBY1904bp.V;IGXII5p.100;TOD1948nr.205,p.308,1950p.539,1970p.649,1996p.927;PFOHL1966p.124.132132 Cisonogiuntidueframmenti.Ilprimo(A),scopertoagliinizidelXVIIsecoloeportatoin
Inghilterranel1627,dovesitrovatutt’oggiall’internodellacollezionedell’AshmoleanMuseum
di Oxford, è stato gravemente danneggiato durante la guerra civile inglese e la sua parte
IlKoinondeiNesioti
189
durante la guerra cremonidea133. Il documento è, almeno formalmente, una
cronaca,unalistadidateeavvenimenti134,cheoriginariamentecoprivaunarco
cronologicoditredicisecoli135,dalpassatomitico136alpiùimmediatopresente
dell’autore. Il sistema di datazione è duplice: da un lato si usa il riferimento
certoadunospecificoarconteeponimooreateniese137;dall’altroognievento,o
gruppo di eventi, fa puntualmente riferimento all’ ‘anno 0’, in questo caso
verosimilmente l’anno 264, tramite un conteggio a ritroso. Questo ‘anno 0’ è
rappresentatodalsincronismotra l’arcontatodiDiognetoadAteneequellodi
…yanaxaParos,unicacitazioneriferitaall’isolaintuttal’iscrizione.Lenotizie,i
luoghi, ipersonaggieglieventiriportatisono ipiùvarieabbraccianoun’area
geografica che va dalla Sicilia alla Mesopotamia, dal Mar Nero all’Egitto,
comprendendogranpartedeipaesidelMediterraneoorientale.Oltreaquesto
bisogna segnalare la disomogeneità delle notizie e dei fatti presentati, che
spazianodalmitoallastoriamilitare,dallapoliticaallacultura.Nonostanteciò,
si nota un´attenzione particolare per alcune città, come Atene, mentre è del
tutto assente la storia di Paros, di Delo e delle Cicladi. Al vasto interesse
manifestatodall’abbondanzaedisparitàdeiriferimentisiaffiancanovarierrori
elacune,chesirivelanoesserespessovolontariedistorsionieomissioni138.Nel
corso degli anni ilMarmor Parium è stato usato soprattutto come fonte per
datazionialternativeaquelleoffertedaaltridocumentieciòèparticolarmente
vero nel caso degli studiosi di letteratura. Gli studi specifici139 invece hanno
superioreèandatairrimediabilmenteperduta.Fortunatamentedisponiamodiunatrascrizione
realizzata poco dopo il suo arrivo da SELDEN 1628-1629. Questa trascrizione, per quanto
maldestra,ciconsentediconoscereiltesto.Ilsecondoframmento(B)èstatoscopertoaParos
nel1897edèquiconservatonellocalemuseoarcheologico.133 AparteHAZZARD2000,lacriticaèconcordenelritenerechel’iscrizionesidatial264.134 L’operaèunacronacapoichésilimitaadunameraelencazionedeifattie,almassimo,a
un loro accostamento; essa non indaga criticamente il passato e pertanto non considera
minimamenteilproblemadellaricercadellecausedegliavvenimenticitati.135 Si iniziava con il 1581/80 a.C., anno della salita al trono di Cecrope, per finire con il
264/3a.C.,annodell’arcontatodiDiogneto.Inrealtà,vistalanaturaframmentariaconlaquale
cièpervenutoildocumento,cirestanosologlianni1581-355delprimoframmentoe336-299
dell’ultimo.136 Su 128 date/eventi/paragrafi pervenutici, fino al ventinovesimo si parla dell’epoca
precedenteaOmeroefinoaltrentunesimosiusanocomepilastridelladatazioneirediAtene.137 Oaddirittura,piùraramente,adunprecisoannodiregnodiunsovranoateniese.138 GÄRTNER1975col.1043.139 IpiùimportantisonoH.V.GAERTRINGEN,ChroniconParium.MonumentumArchilochi.,inIGXII5,444(1903/1909),pp.100-111;AddendainIGXII5,p.315;IGXIISuppl.(1939),p.110;
QuartoCapitolo
190
riguardatopiùaspettiehannocercatodiilluminareilcontestoculturaleincui
l´operavacollocata, inparticolareanalizzandoirapporticon lacronografia, la
storiografia universale, la storiografia locale e l’attidografia, spesso al fine di
rintracciare le fonti più o meno probabili utilizzate dall’anonimo autore140.
L’aspetto più trascurato da queste ricerche, e che invece ci interessa
maggiormente per i nostri fini, è l’indagine sul valore ideologico, didattico e
‘propagandistico’ che assumeva l’iscrizione nella Paros dell’epoca. A questo
scopo è necessario delineare la possibile ubicazione, il pubblico a cui si
rivolgevalalastraechiarirequindiilsuosignificatoprofondo.Ciòcipermetterà
di evidenziare come la ´ionicità` fosse ancora percepita nelle Cicladi di età
ellenistica.
Partiamo da una breve analisi del contenuto, che, per opportunità
conoscitiva, sarà diviso in tre periodi141: mitologico (fino ad Omero, A29),
storico(daFidone,A30,finoallafinedelframmentoA)e‘contemporaneo’(B).
Le notizie riportate dalMarmor Parium fino ad Omero si concentrano
quasi esclusivamente sulla Grecia ed in particolare riguardano l’Attica e
Atene142. Quest’ultima è infatti citata 13 volte, mentre tutte le altre località
(Troia, Creta, Focide, Ftiotide, Beozia, Egitto, Cipro, Frigia, Arcadia, Corinzia,
Rodie infineMileto insiemealla Ionianelsuo insieme)presentanoognunaun
soloriferimento.ComenotaJacoby143,compaionoMinosse,ilsinecismodiTeseo
(contemporaneo alla nascita della democrazia), le Amazzoni contro Atene, la
guerra di Troia e quella dei Sette a Tebe (A19-24), ma non Eracle, né gli
JACOBY 1904, 1904b, 1926-1930; LAQUEUR 1930; LE ROY 1975; TOD 1948, 1950, 1970, 1996;
ROSENBERGER2008.140 L’autoredelMarmorPariumnonhatrattotutteleinformazionidaun’unicafonte,maalcontrario egli ha ricavato, in maniera poco sistematica, le sue notizie da un insieme di testi
contemporanei, ‘popolari’ e accessibili alla lettura, soprattuttoAtthides e storieuniversali,madavveropochi lavoripropriamentecronografici.Per ragionidi sintesi rimandoper ildibattito
sullesingolefontiaJACOBY1902pp.406-439;1904pp.88-94;1904bpp.xi-xviii;1926-1930p.668;1949p.227n.5;LAQUEUR1930col.1886,1889e1897;CADOUX1948p.102n.162;MANNI
1961p.64;MOSSHAMMER1970pp.108-109e119;MADDOLI1975p.54;BOFFO1988pp.39-40;
GRAFTON 1995 p. 30. Vari sono stati inoltre i tentativi di identificazione dell’autore anche se
nessuno ha trovato un consenso unanime: GAERTRINGEN 1900 p. 11; JACOBY 1904 pp. 76-78 e
102-107, 1926-1930 p. 666; BURN 1949 p. 72; KONTOLEON 1956 p. 35; MANNI 1961 p. 62;
GUARDUCCI1974p.84;LANZILLOTTA1987p.33ep.39;CHANIOTIS1988pp.88-89;CANFORA1991
p.15.141 IlsuggerimentoèdiLAQUEUR1930col.1889.142 LAQUEUR1930col.1889.143 JACOBY1926-1930p.666.
IlKoinondeiNesioti
191
Argonauti.Siparladellacolonizzazioneionica(A27),manondiquelladorica.Si
citanoOmeroedEsiodo(A28-29)144,manonLicurgo.Leassenzeeisilenzinon
sono casuali, tanto più se pensiamo alla dovizia di dettagli in notizie
apparentementeminoricomequellasullascopertadelferro(A11),chepresenta
tral’altrounsincronismotratempocreteseetempoateniese,echecispingead
interrogarciinoltresullasuaintelligibilitàperunpubblicopario145.
Per quanto riguarda il periodo ‘storico’, sebbene si allarghi l’area
geograficadelle localitàcitate(compaionoadoccidente laSiciliaeadoriente i
Persiani), la Grecia nel complesso e Atene in particolare rimangono sempre
l’epicentrodell’interesse.IlMarmorPariumcitainfattiAteneel’Attica19volte.
Compaionosia laSicilia, sia iPersianiedottengonoentrambi8riferimenti.La
Macedonia invece è citata 6 volte. Quindi seguono la Focide (4), la Lidia (3),
l’isola di Lesbo (2), Corinto, Argo, Tebe, l’Arcadia e Sparta con un solo
riferimento ognuna. Si parla dell´istituzione degli arconti annuali ad Atene
(A32), ma, tranne il controverso caso di Siracusa146, non si parla della
colonizzazione in occidente147, né si accenna ai Cipselidi di Corinto. Sparta e
TebecompaionosolounavoltainriferimentoallabattagliadiLeuttra(A72).Lo
scontrononèdescrittonécomelafinedell’egemoniaspartana,nécomel’inizio
dellabreveparabolatebana.RiguardoalleguerrepersianelabattagliadiPlatea
vienepresentatacomeunavittoriaateniese(A52),quelladiSalaminacomeuna
vittoria dei Greci (A51) ed infine quella delle Termopili viene semplicemente
citata (A51).Per il versanteateniese siparladeiPisistratidi (A40;45)148,ma
144 Tra l’altro in questo caso con una curiosa inversione di ordine cronologico tra i due
autori, con Esiodo ritenuto precedente ad Omero. Forse un errore o più probabilmente una
sceltadeliberata.145 CLARKE2008p.329.146 JACOBY 1904b pp. 158-162, 1926-1930 pp. 683-685; VAN COMPERNOLLE 1966 p. 78;
MILLER1970pp.87-89.147 È noto che in età ellenistica, secondo Polibio (IX 1-2), il genere storiografico sulle
fondazionidovevaessereabbastanzapopolareeinoltre,comericordaTOD1948nr.205,p.312,
ilMarmorPariumcitalafondazionedivariecittàA20,26,27,31,73,B5,7,14,19.148 Il Marmor Parium, ispirato probabilmente ancora una volta da un’Atthis, associal’uccisionediIpparcoallacacciatadeiPisistratidi,contraendoinunostessoannoeventidiversi
eattribuendoadArmodioeAristogitonel’onoredellacadutadellatirannide:JACOBY1926-1930
p. 692. Non si può escludere che questa versione sia stata scelta nel tentativo di non citare
l’interventospartano,essenzialeperlacacciatadeitirannidaAtene:ROSENBERGER2008p.227.
QuartoCapitolo
192
nondiSoloneoClistene149;compaionoleguerrepersiane(A48;51-52),magli
unici personaggi citati per gli scontri sono i persiani Artaferne, Dati, Serse e
Mardonio e l’ateniese Eschilo; si parla dell’erezione delle statue di Armodio e
Aristogitone(A54)150,manonsicitanonél’imperoatenieseelapentecontetia,
né la guerra del Peloponneso. I Macedoni non compaiono fino all’episodio
A58151, mentre in chiusura del frammento A le citazioni che li concernono
inizianoadaumentare(61,72,74).Purtroppotuttelevicendecompresetragli
anni 355 e 336 sono scomparse nello iato tra i frammenti pervenutici. Non
sappiamo nulla della presa di Anfipoli, della Terza guerra sacra152, della
battaglia di Cheronea e dell´istituzione della Lega di Corinto. È tuttavia
ipotizzabilechequestiargomentie/oaltrivenisserotrattati,visto l´infittirsidi
citazionisullaMacedoniainchiusuradelframmentoA,echequindilevicende
di Filippo II fossero esposte enon trascurate comequelledi Sparta. L’aspetto
più significativo è tuttavia l’abbondanza di riferimenti a carattere letterario-
culturale.Lenotiziesutragediografi,commediografi,poeti,filosofieintellettuali
in genere sono 30 contro le 25 riferibili al mondo politico153. Questi dati
mostrano un interesse costante per il mondo culturale orbitante attorno ad
Atene. Risulta quindi apparentemente sorprendente l’assenza del pario
Archiloco154,cheperòprocedeinparalleloconilsilenziosullastoriadiParos,di
DeloedelleCicladisulpianopolitico.
Nelperiodo‘contemporaneo’155siaffaccianoprepotentementeiTolomeie
l’Egittocon13citazioni.Alessandronellasuabreveparabolaècitato8volte.5
sonoinveceiriferimentiadAteneeall’AtticaealtrettantisonoquelliaDemetrio
Poliorcete. Seguono Cassandro (4), Agatocle (3), i Persiani (3), Antipatro (3),
149 Inrealtànonècitatoquasinessunpoliticoateniese.Risultanoassentiadesempioanche
Dracone,Isagora,Temistocle,Milziade,Cimone,Pericle,Cleone,Alcibiade,Nicia,itrentatiranni
ealtriancora:TOD1948pp.311-312.150 NotiziaricavataprobabilmentedaunAtthis:JACOBY1926-1930p.694.151 MortediAlessandroIeiniziodelregnodiPerdiccaII.152 Ameno che inA75 non si debba seguire l’integrazione di JACOBY 1926-1930p. 1002,
secondo laquale si avrebberonegli anni366-365quelli che apparirebbero essere i prodromi
dellaTerzaguerrasacra,peraltromoltoanticipatirispettoalledatereali.153 JACOBY1926-1930p.667.GliepisodipresiinconsiderazionevannoadA34aA73.154 ÈsolounacongetturalasuapresenzainA33:JACOBY1926-1930pp.685-686;CHANIOTIS
1988p.88.155 Anni336-299.
IlKoinondeiNesioti
193
Lisimaco (2),Ofela (2),DemetrioFalereo (2),Macedonia (2),Cartagine (2) ed
infineFilippoII,AntigonoMonoftalmo,Seleucoconunsoloriferimentoatesta.
Dopo aver presentato in maniera imprecisa e grecocentrica le gesta di
AlessandroMagno156, si passa a parlare delle vicende dei successori, con una
significativaattenzionealmondoorbitanteattornoall’Egeo157.Perdurauncerto
interesse nei confronti di Atene158, di cui si cita persino, caso rarissimo come
abbiamo visto, Demetrio Falereo, eppure qualcosa è cambiato. Da un lato
crollanolecitazionidelmondo‘culturale’,con48notizieriferibiliallapoliticae
appena 5 alla cultura159, dall’altro si nota una sproporzione crescente tra le
citazioni dei Tolomei e quelle delle altre dinastie ugualmente impegnate in
Grecia.Maoltreallaquantità,èanchelaqualitàdellenotizieriportatearisultare
interessante. Tolomeo I è l’unico diadoco ricordato come successore di
Alessandro Magno in una specifica area dell’impero (B8); la sconfitta di
DemetrioPoliorceteaGaza,significativamenteassociataadun’eclissidisole,è
una vittoria di Tolomeo e ciò consente al Lagide di ‘inviare’ a Babilonia
Seleuco160, citato solo in questo caso (B16); si ricordano inoltre la nascita di
TolomeoII(B19)elasuaascesaaltrono(B23),casiuniciriguardantilanascita
e l´ascesadiunsovrano intutto il testo161;anche lecitazionidiOfelaeCirene
(B10, 11, 19) valgono in una prospettiva tolemaico-centrica; Demetrio
Poliorceteèsemprepresentatocomeassediatore,conquistatoreedistruttoredi
156 Mancanoadesempiotutteleinformazionisullesueimpresepiùorientaliesuquelledei
suoisuccessori(salvolanotiziadellafondazionediunacittàgrecasulTanais,B7):JACOBY1926-
1930pp.698-699;LAQUEUR1930col.1892ecol.1896;TOD1948p.312ep.314;MANNI1961p.
64;GÄRTNER1975col.1043.157 Parallelamente all’assenza di interesse per l’oriente, riguardo all’occidente si accenna
soloadAgatocle,SiracusaeCartagine,ignorandoancoraunavoltailrestodeiSiceliotieItaliotie
lacampagnadiAlessandroilMolosso.158 Si noti la prospettiva atenocentrica con cui viene presentata la guerra lamiaca e
l’assenzadelleoperazionidiAntipatrocontrol’Etolia,B9-10:LAQUEUR1930col.1889.159 JACOBY1926-1930p.667;TOD1948p.314.SecondoROSENBERGER2008p.230,questa
scomparsa mostrerebbe un altro segnale del legame con il regno d’Egitto. Infatti ilMarmorPariumsiadeguerebbeaquellaculturaalessandrinainteressatapiùallapoesiaarcaicacheallacontemporanea(provanesarebbeladislocazionetemporaledegliartisticitati)eallosviluppo
diunlegamepolitico-culturaletraAteneel’imperotolemaico.160 L’eventopotrebbeaddirittura esserepresentato comeun’investitura. Certo ilMarmorPariumnonèesplicitoinquestosenso.Manonpossiamoescluderechel’intentofosselasciareunvelodiambiguitàperilettoriantichi:JACOBY1904bp.128epp.199-200.161 Secondo JACOBY 1904 p. 79 una similemenzione non sarebbe stata fatta neanche nel
casodiAlessandroMagno(datoperaltroincontrollabilevistochelanotiziasisarebbenelcaso
trovatanelloiatoattualetraiframmenti).
QuartoCapitolo
194
città(B20,21,24)esiricordanoduesuesconfitte(B16,23).Purtroppoacausa
dellostatoframmentariodeldocumentononsappiamocomel’autoretrattasse
eventi quali la prima guerra siriaca, la rivolta di Atene contro Demetrio
Poliorcete,lapoliticadiAntigonoGonataelaguerracremonidea.Adognimodo
anchesologlielementielencatimostranounapresentazionenonneutraledella
storiainunaprospettivafortementefilo-tolemaica162.
L´analisidellefontiedelcontenutomostracomel´autoreintendessesolo
formalmente stilare un´opera cronografica,manella sostanza abbia composto
una particolarissima storia ´universale´ fondata sull´alternarsi di egemonie163.
Essa iniziava con la presentazione delle vicendemitiche, lette, come abbiamo
visto, in una chiave interpretativa ionico-ateniese164. L´autore poi, forse
riprendendo e adattando la visione isocratea di unità dei Greci proposta dai
discepoli Eforo e Teopompo165, proponeva Atene come centro politico e
culturalediunmondogrecounitosottoilsegnodellaconcordia.Unaconcordia
però ottenuta solo artificialmente tramite le omissioni di cui abbiamo
discusso166.L´attenzionedell´autoreiniziavatuttaviaaspostarsiconl´emergere
della Macedonia. È quindi credibile che già nello iato tra i due frammenti,
162 HAZZARD2000pp.162-163;ROSENBERGER2008p.230.163 CHANIOTIS 1988 pp. 87-89.Non si deve tuttavia dimenticare che ilMarmor Parium haacquisitostimolie formenonsolodallastoriografiauniversaleedaaltreoperecronografiche,
maanchedall’attidografia.Noncondividoperòl´ipotesidiCLARKE2008p.213secondolaquale
ildestinatario, realeoauspicato, fosse ilpubblicoateniese.ROSENBERGER2008p.228, afferma
che se l’iscrizione fosse stata trovata ad Atene nessuno avrebbe dubitato del suo carattere
ateniese. Ma questa epigrafe è stata trovata a Paros e per spiegarne le caratteristiche non è
necessariosupporreun’origineateniesedel testo.Ancorapiù improbabileèquindi l´ipotesidi
LEDL1914pp.185-187epp.191-192chel´intentofossedicomporreun´Atthis(ipotesiquestagiàcriticatadaJACOBY1949pp.227-228n.5).164 Questa attenzione per Atene è stata spiegata come un influsso di Isocrate e allievi:
LAQUEUR 1930 col. 1894. Lo studioso a conferma di questa ipotesi sottolinea come ilMarmorParium evidenzi l’autoctonia degli abitanti (A1) e mostri la colonizzazione ionica come untutt’uno(A27).Mal’influenzadiIsocrateconsentecomunquedeitrattidioriginalità.Nonsicita
l’arrivo dei Dori nel Peloponneso, spartiacque fondamentale tra storia mitica e ‘umana’ per
Isocrate edEforo:CANFORA1991p. 13.PerCanfora l’assenzanon significa tuttavia chenon si
dipendainognicasodaEforo.PerMUSTI2001pp.519-521l’assenzadelmitodell’arrivodiDori
eEraclidiindicainveceautonomiadaIsocrate/Eforoesispiegherebbeconungustolocaleche
quindiavvicinerebbeilMarmorPariumallealtrecronachedelperiodo.165 ALONSO-NÚÑEZ1990p.174.166 Secondo JACOBY 1926-1930 p. 667 non si può escludere una tendenza antispartana.
Un’ulteriore testimonianza in questo senso potrebbe essere la notizia sulla fondazione di
Megalopoli(A73),cittàvolutadaEpaminondapercontrobilanciarenelPeloponnesolaforzadi
Sparta.PerLAQUEUR1930col.1895l’influenzadiIsocratespiegherebbel’assenzadigranparte
dellapoliticadiVeIVsecolo,neltentativodipreservarel’immaginediAtenecomeguidadella
Grecia.
IlKoinondeiNesioti
195
riprendendo il suomodelloeforeo167, l´autoredelMarmorParium proponesse
una staffetta tra Atene e la Macedonia. Inoltre Laqueur ritiene che siano
riscontrabilidelleinfluenzediIsocrateanchesullamodalitàgrecocentricaconla
quale l`autore proponeva le vicende di Alessandro168. Infine questa lettura
storicafondatasulcambiodiegemoniaculminerebbeconl’ascesadeiTolomei.
In età ellenistica non erano rare epigrafi con un carattere locale di
‘raccontostorico’169,‘storico-giuridico’170,‘storico-religioso’(comelacronacadi
Lindo)171, o ‘storico-propagandistico’ (come la cronaca di Pergamo)172. Questi
testimostranoun interesse locale, talvoltaaccompagnatodaapertureal resto
del mondo greco, ma sono tuttavia molto diversi tra loro e non è possibile
trattarliinmodounitario.Adognimodounaspettounificantediquestaseriedi
documenti, ancora più dell’interesse locale, è sicuramente il supporto litico al
qualeeraaffidata lacomunicazionee trasmissione.L’incisionesupietrarivela
l’intenzione di eternare pubblicamente determinati testi ed era solitamente
“collegata con operazioni politiche e culturali che trascendevano l’ambito del
ricordofineasestessodieventiepersonaggi”173.Talesupportogarantivaanche
l’inalterabilità del testo, il che è interessante nel caso specifico del Marmor
Parium per i numerosi datimancanti, di cui non eraprevista l’inserzione174. I
lettori dell’iscrizione avrebbero sicuramente notato la totale mancanza della
classe politica ‘democratica’ ateniese (l’Atene della Lega delio-attica e
dell’impero)elapresenza/assenzadeivaridiadochiedeilorosuccessori175.Le
epigrafi storiche, a quanto traspare dagli scavi archeologici, erano collocate
167 ALONSO-NÚÑEZ1990p.176-7.168 Lasuavicendaavrebbefattofareunpassoavantiversol’ideadiunitàdell’ellenismoche
siaffermasopraibarbari:LAQUEUR1930coll.1893-1896;ALONSO-NÚÑEZ1990p.175ep.180.169 BOFFO1988pp.38e41-42;MUSTI2001p.518;ROSEN2004p.172;MEISTER2006p.232.170 MOMIGLIANO1978p.72.171 BOFFO1988p.15;HIGBIE2003p.6ep.271.172 JACOBY1949p.358n.26;VIRGILIO1985p.551;BOFFO1988p.17.173 BOFFO1988p.9;DETIENNE1989p.VIII.174 L’epigrafe della seconda lega marittima ateniese (RHODES - OSBORNE 2003 nr. 22)
presenta sia aggiunte in coda al testo e ai lati della stele, sia abrasioni e cancellazionidi città
uscitedall’alleanza.Masitrattadiuntestomoltodiversopertipologia,significatoeuso.175 Un’ideaèoffertadall’iscrizionedelficadeivincitoridelleguerrepersiane(MEIGGS-LEWIS
1988 nr. 27), oggi a Istanbul, con la lista delle poleis che avevano partecipato e nella quale
l’assenza di Tebe, oltre che dimolte altre città, doveva sicuramente essere colta dai Greci in
visitaalsantuario.
QuartoCapitolo
196
praticamenteovunque(agorai,stoai,ginnasi,santuari,teatriestrade)176.Certo
laloroubicazionespessodipendevadalcaratteredell’iscrizionestessaequindi
condizionavaancheilpubblicoacuierarivolta177.Ingeneralesipuòaffermare
cheladislocazionediquesteepigrafidipendevadallavolontàdiraggiungereun
piùampioopiùparticolarepubblicoodalsignificatochetaleubicazionepoteva
avere178.
Passeremoora in rassegna lepiù rilevanti ipotesi formulate inmerito al
MarmorParium,alsuosignificatoeallesuefinalità.Questesonoinsintesitre:
quelladiJacoby,quelladiKontoleonequelladiHazzard.
L´ipotesi di Jacoby179 è che il Marmor Parium, anche qualora si fosse
trattato di un’opera realizzata da un singolo cittadino, non potesse avere un
carattere ‘privato’, ma dovesse inestricabilmente essere legata alla sua
esposizionepubblica,chepotevaavveniresolointreluoghi:l’agorà,ilginnasioe
il santuario. Non possedendo più noi buona parte del prescritto delMarmor
Pariumcimancailpiùsignificativo indiziocirca lasua localizzazione.Secondo
Jacoby180 il Marmor Parium iniziava probabilmente in maniera simile
all’iscrizione filosofica di Enoanda e quindi sarebbe opera di un privato
cittadino che avrebbe offerto alla cittadinanza il frutto delle sue letture sotto
forma di cronaca iscritta su pietra181. L’iscrizione avrebbe avuto dunque uno
scopodidattico,cioèquellodi insegnareaicittadinidiParosiprincipalieventi
176 Sipensi,perfarequalcheesempio,allaCronacadiLindo,chepresentavaunastoriadel
santuariodiAtenaLindiaaivisitatoristranierieautoctonichesirecavanoinpellegrinaggionel
luogosacro;oaglielenchialfabeticidiautoristoriciocataloghi inprosasumaterialeepico,di
cui abbiamo prova nei ginnasi di Tauromenion o Chio; o infine all’iscrizione sulla filosofia
epicureafatta incideredaDiogeneaEnoanda,unapiccolacittàdellaLicia,nelIIsecolod.C., in
unapiazzacircondatadastoai:ROBERT1938pp.14-16;KONTOLEON1964pp.197-99;MANGANARO
1974pp.389-409;BOFFO1988pp.44-47;REALE2001p.384.177 Anche se i margini di ambiguità sono molto alti, non sembra del tutto insensato
affermarecheitrefattoricitati(caratteredell’opera,ubicazioneepubblico)sianointrecciatie
chequindisipossaaffermaretalvoltaqualcosasuduediessisealmenosiconosceilterzo.178 Sarebbeinteressanteanalizzarelapossibilitàchemolteiscrizioninonfosseroprodotte
per essere lette,ma unicamente per essere viste, per svolgere cioè, presso fasce più omeno
ampiedellapopolazione,unsignificatosimbolicodionnipresenzadelpotere.179 JACOBY1904p.95ep.99;concordaancheCHANIOTIS1988p.121.180 JACOBY1904pp.101-102,1926-1930p.667.181 ConcordaancheCHANIOTIS1988p.89epp.111-112;mentredissenteGUARDUCCI1974
pp.83-84,cheipotizzasitrattidiun’offertaaglidei.
IlKoinondeiNesioti
197
della storia e della letteratura della Grecia182. Il carattere non uniforme ed
irrazionaledelladatazionecidovrebbespingereacrederechel’autorenonfosse
unostoricoouncronografoprofessionista,quantopiuttostouncoltodilettante,
che si sarebbe limitato a fare un collage di varie letture183. Egli sarebbe stato
interessatopiùallaletteraturaeagliavvenimentidelsuotempo(essendoleale
politicamente a chi era al potere in quel periodo a Paros), che agli eventi del
passato184.
L’ipotesi di Kontoleon e dei suoi successivi sostenitori è che ilMarmor
Parium debba essere avvicinato all’Archilocheion185. Quest’ultimo, realizzato
versolametàdelIIIsecolodaMnesiepeeristrutturatonelIsecolodaSostene,
era un un temenos186 in cui Archiloco riceveva sacrifici insieme a varie
divinità187. Secondo i sostenitori dell’ipotesi esso era anche l’unico ginnasio
dell’isola188. Secondo Kontoleon, infatti, il Marmor Parium avrebbe potuto
trovarsisoloinunginnasio189evistalasomiglianzatraleletteredell’iscrizione
182 Non si tratterebbe pertanto del ‘lavoro di pubblicità’ (Recklamearbeit) di ungrammatico, cosa che JACOBY 1904p. 100 esclude viste le caratteristichedell’opera. Concorda
ancheROBERT1961p.463,mentredissenteBOFFO1988p.40.183 JACOBY1904pp.78-80e102,1926-1930p.667.184 JACOBY1904pp.91-93.ConcordasulloscarsointeressepoliticoancheTOD1948p.311.185 KONTOLEON1964pp.199-200.LopensanoanchePFOHL1966pp.124-126;MAYO1973
pp. 61-63; BOFFO 1988 pp. 39-40; CLARKE 2008 pp. 330-331. L’ipotesi era stata già avanzata,
sottoformadisuggerimento,anchedaE.VANDERPOOL1955p.186.186 VistalaproblematicasituazionearcheologicadiParoikia,dovutaalmillenarioriutilizzo
deimateriali (RUBENSOHN 1901 pp. 196-197; SCHILARDI 1975 pp. 83-85;MÜLLER 2003), è solo
ipotetical’ubicazionedell’ArchilocheionpropostadaCLAY2004p.36.187 Sull’erezione di questo Archilocheion siamo informati grazie ad una grande epigrafeincisa sudueortostatimarmorei, rinvenutanelnovembredel1949,a trekmcircaanord-est
della città di Paroikia, nella piccola valle del fiume Elita. L’epigrafe ci riferisce degli oracoli
ricevuti a Delfi riguardo alla costruzione del temenos e alle divinità da adorarvi; segue unabiografiadelpoeta.Giàdal1900eranotaun’altraepigrafeparia,anch’essaindueblocchi,fatta
realizzare nel I secolo da Sostene per ricordare la risistemazione del temenos dedicato adArchiloco. Si è pensato che il monumento di Sostene fosse nello stesso Archilocheion diMnesiepe,nellaragionevoleconvinzionechecifosseunsolotemenosdedicatoalpoetanell’isoladiParos.KONTOLEON1964p.54;LANZILLOTTA1987p.37;BERRANGER1992p.111.188 KONTOLEON1952p.50-53;1964pp.52-53.LopensanoancheLAMBRINOUDAKIS–WÖRRLE
1983 pp. 293-294; ROSENBERGER 2008 p. 228. In realtà la natura dell’Archilocheion non è cosìchiaraemoltesonoleopinioniinmerito:PEEK1954/1955pp.14-15;TARDINI1956pp.122-139;
PRIVITERA1966pp.7-8;AMANDRY1980p.243;ALONI1981pp.21-22;LEFKOWITZ1981pp.25-27;
BERRANGER1992bp.181;ZANKER1995p.162;FÖRTSCH1998pp.446-449.189 RiprendequiNIESE1888p.95.EgliperprimoavevapropostodiidentificareilMarmorParium come un’opera scolastica e conseguentemente aveva ritenuto credibile una suaubicazioneall’internodiunginnasio.
QuartoCapitolo
198
diMnesiepeequelledelMarmorParium190èipotizzabilechedietroentrambeci
fosseununicoprogetto191.
Ma ad uno sguardo attento questa ipotesi mostra tutti i suoi limiti.
Innanzitutto si fonda sulla supposizione che l’Archilocheion fosse un ginnasio,
cosatutt’altrochesicura.Secondariamente,sipresupponechenell’isoladovesse
esserciunsologinnasio,cosaprobabilemanoncerta. In terzo luogosiritiene
chelasomiglianzadellascritturadeiduetesti(ilMarmorPariumel’iscrizionedi
Mnesiepe) non sia solo testimonianza di una prossimità cronologica delle
iscrizioni192oalmassimodell’attivitàdiunmedesimo‘scalpellino’,maprovadi
unprogettoarchitettonicounico,cosatuttodaprovare. Inoltresidàpercerto
che un testo come il Marmor Parium potesse trovarsi solo in un ginnasio,
quando si è visto come testi in parte simili fossero in realtà ubicati anche in
spazi pubblici come agorà o stoai193. Infine se si fosse trattato di un progetto
unicoessosarebbestatoprobabilmentepresentatonelprologodell’iscrizionedi
Mnesiepe,doveperòèassentepersinounaccenno.
La terza eultima ipotesi quipresentata èquelladiHazzard. Lo studioso
americano ha sviluppato una teoria ambiziosa quanto ampiamente criticata
sull´iniziodiunapresuntaeradelSoternel262194.Inun’appendice195aquesto
190 PEEK1954/1955p.5;CLAY2004p.11;CLARKE2008p.330.191 LANZILLOTTA 1987 pp. 33-34, riprendendo un’idea proposta e ritenuta improbabile da
JACOBY 1904 p. 78, ha ipotizzato che l’assenza di Archiloco nelMarmor Parium possa esserefunzionale ad un ‘progetto’ complessivo, di cui ilMarmor Parium era solo una parte, e checomprendeva anche opere specifiche su Paros e su Archiloco. L’Archilocheion sarebbe statoquindiilluogodovesisarebberotrovateoperesuArchiloco,operesullastoriadell’isolaeopere
distoriapolitico-culturaledelmondogrecoingenerale.Masequestoerailprogettooriginario
allabasedeisingoli testi,comespiegarne lamancanza,anchesolosotto formadiaccenno,nel
prologonell’iscrizionediMnesiepe?192 E questo senza considerare l’ipotesi di BERRANGER 1992b p. 175, che sostiene che
Mnesiepeoperineglianni220-200,quindimezzosecolodopol’autoredelMarmorParium.193 CHANIOTIS1988p.110-111criticaduramente l’ipotesidiKontoleonedeisuoiseguaci.
Essinonhannosaputotrovarenessunargomentodecisivoasostegnodellaloroipotesi,mentre
l’ipotesistessaèsuscettibilediesserecriticataperdueragioni:ilMarmorPariumnonevidenzianessunlegameconArchilocoel’Archilocheionedèprofondamentediverso,anchedalpuntodivistaformale,dalleiscrizioniivicontenute.ChaniotissostieneinoltrecheilMarmorPariumnonpotesse trovarsi nemmeno in un altro ginnasio, dal momento che l’opera non presenta le
caratteristiche per tale luogo. Secondo MOMIGLIANO 1978 p. 75, la storia non era una parte
ordinaria dell’educazione nella società greca; religione, filosofia e costume determinavano la
formazionesenzachesidovessepassareattraversolostudiodioperestoriche.194 HAZZARD2000.Lapropostadell´autoreèmoltocomplessaedesuladeltuttodalnostro
discorso.195 HAZZARD2000pp.160-167.
IlKoinondeiNesioti
199
studio egli inserisce anche il Marmor Parium, letto come un esempio della
propaganda tolemaica nei territori non egiziani e datato non al 264, l’anno
dell’arcontato ad Atene di Diogneto, bensì al 262196. Per lo studioso si
tratterebbedell’unicotestosuperstitediunaserieinviatadaAlessandriainogni
localitàcontrollatadall’Egittoperarmonizzareladatazionedeglieventipassati
sullabasediunnuovoanno0tolemaico.Questapropostasuscitavariecritiche.
Limitandosi al soloMarmor Parium, viene spontaneo chiedersi perché non si
faccianeancheunaccennoal262oallapresuntaeradelSoter,quando invece
vengono citati sia l’arconte eponimo ateniese Diogneto, sia il suo equivalente
pario.Perchénonaggiungerea“[…]daquandoCecropedivenneilprimoredi
Atene, fino a quando …yanax era arconte a Paros e Diogneto ad Atene”197
qualcosadisimilea“edebbeiniziol’eradelSoter”?
Tuttoquestociportaalleconsiderazionifinali,utiliperilnostrotema.Con
ogniprobabilità ladecisionediconnettere l’arcontatodiDiognetoaquellodel
contemporaneo eponimo pario è decisamente significativa198. Appare infatti
molto interessante che un sistema cronologico perfettamente autonomo e
funzionante,fondatounicamentesopraarcontieponimiateniesi(euncalcoloa
ritroso a partire dall’ultimodi essi, appuntoDiogneto), presenti un’appendice
nonfunzionalerappresentatadall’eponimopario199.Sipotrebbepensarechesi
tratti di una qualche concessione ‘identitaria’ ai cittadini isolani da parte
dell’autore. Questa soluzione, comunque la si voglia declinare, si presenta
quantomenodubbiavistochel’interaiscrizionenonconcedenullaallastoriao
alle glorie isolane. Jacoby riteneva che la datazione importante nel Marmor
196 Per giungere a questa datazione alternativa egli sfrutta gli errori di datazione del
MarmorParium chehannogeneratounampiodibattittosulsistemadidatazioneutilizzato:A.BOECKH1843pp.305-306;DOPP1883p.49ep.60;KIRCHNER1902p.441;JACOBY1904pp.80-84,
1926-1930p.671;LAQUEUR1930col.1888;DINSMOOR1931p.46ep.86;CADOUX1948pp.83-86;
MADDOLI1975pp.51-61;MEISTER2006p.232.197 Nell’incipitsilegge“απὸΚέκροποςτοῦπρώτουβασιλεύσαντοςἈθηνῶνεἵωςἄρχοντοςἐμΠάρωι[μὲν|....]υάνακτος,ἈθήνησινδὲΔιογνήτου”.198 Lacriticamodernahaperlopiùsorvolatosuquestodato,chealmassimoèstatoletto
comeunaprovadecisivadell’identitàpariadell’iscrizioneepocopiù:JACOBY1904p.96.199 Spessol’usodisincronizzarediversisistemididatazionelocaleavevaloscopodicreare
un sistema di datazione panellenico.Ma non è questo il caso. Altrimenti apparirebbe quanto
menocuriosalasceltadiunsistemapanellenicofondatosulladoppiadatazioneAtene-Parose
poi la decisione di usare questo medesimo sistema solo in un dato anno e non per tutto il
documento.
QuartoCapitolo
200
Pariumfosseilconteggioaritrosodegliannienonl’indicazionedelre/arconte
ateniese,cheeraunaccessorio200.Questamisembraunasoluzionedicomodoe
ritengochesial’indicazionedell’arcontepario,siaquelledegliarcontiateniesi,
sia infine il calcolo a ritroso avessero una loro motivazione. Bisogna quindi
ritenere affrettata la definizione della citazione dell’arconte pario come
‘un’appendicenonfunzionale’.
In epoca ellenistica praticamente tutte le città greche si erano dotate di
proprielistedimagistratieponimi,che,aldilàdell’interessepuramentestorico,
servivanotantoperlavitaeconomica(sipensiaicontrattieagliaffitti),quanto
perlagiustiziaeperlapolitica(alcunecarichenoneranoreiterabiliinundato
intervalloditempo).Èdifficilegiudicareilgradodicompletezzae´profondità´
cronologica di queste liste201, tanto più se pensiamo che persinoAtene aveva
dovuto ricorrere a degli espedienti per colmare lacune come, ad esempio,
l´invenzione di personaggi o la dilatazione della durata dellemagistrature (si
pensialnotocasodegliarcontidecennali).Perquestaragionequestelistelocali
erano per lo più ignorate da storici e cronografi, i quali preferivano datare
servendosi di liste assurte a standard (come quella di Atene o Sparta) o
sincronizzando più sistemi locali per arrivare ad un superiore sistema
panellenico202. Quando i cittadini della Paros ellenistica guardavano al loro
passato,quantoeranoingradoditornareindietro?ForseilMarmorPariumpuò
illuminarci proprio a tal proposito. L’uso delle liste regie e arcontali ateniesi
potevapermettere,conuncertogradodisicurezza,diagganciareunaseriedi
200 AsupportodiquestaipotesiJACOBY1904p.86,1949p.309n.66(ripresodaLAQUEUR
1930coll.1888-1889)segnalaval’iscrizioneIGXIV1297,un’epigrafedel15/16d.C.chedatavaglieventiinunmodosimile,sebbenesenzariferimenticertitramitenomidieponimi.201 AtalpropositovorreicitareilcasodiMiletodoveunalistadeglistefanefori,imagistrati
locali,fuiniziataapartiredal525/24epubblicatanonprimadel335/34:MOSSHAMMER1970p.
91; JACOBY1949p.180.Èdifficiledirequanto lamemoria storicadeiMilesipotesse spingersi
indietroneltempoeprecedereidatioffertidaquestalista.JACOBY1949p.359n.27,siesprime
atalpropositoconquesteparole:“Notuntil525/4B.C.![…]Iamnotdoubtingtheexistenceof
earlieraisymnetai-stephanephoroi,orthepossibilitythatthememory,e.g.,ofsometyrantswas
preservedinoraltradition.Butwasthereacontinousseries?”.202 MOSSHAMMER1970p.88;CAMASSA2002p.61;CLARKE2008p.228.Unesempiofamosoè
Thuc., II 2 dove si sincronizza la sacerdotessa di Era in Argo, l’eforo spartano e l’arconte
ateniese.
IlKoinondeiNesioti
201
eventistoricigreci,diunpiùomenoremotopassato,adeiprecisinomi/anni203.
Questononsarebbepotutosuccedereconunalistadimagistratiparii,chemolto
difficilmenteavrebbepotutospingersipiùinlàdiqualchesecoloaritroso.Maa
questopuntosarebbesortalanecessitàdirenderefruibilequestalistafattadi
eventiconnessianomicherappresentanoanni.IlMarmorPariuminfattinonè
una lista continuativa, cioè presenta degli iati anche piuttosto grandi tra un
evento/arconteel’altroequestoavrebbepotutoportareilettoriaconfondersi
riguardo lareale(opresunta tale)datazionedeglieventicitati204.Resta infatti
difficilecrederecheungrannumerodiPariiricordasseconprecisioneunalista
uniformeecontinuatadiarcontiateniesi,taledapermetteredicomprenderee
utilizzare ilMarmorParium.Nonacasoè l’autorestessocheviene incontroai
suoilettoriintegrandolalacunosalistaconuncalcoloaritroso,indispensabile
per legare gli eponimi (e con essi gli eventi a loro connessi) allo scorrere del
tempo.Maaquestopuntosorgerebbeunulterioreproblema.Affermareche216
anni sono passati dalla battaglia di Platea (è questo il caso del punto A52) è
altrettantoproblematicochedichiararecheessaavvennedurantel’arcontatodi
Santippo. Infatti un’indicazione del genere è intellegibile solo nell’anno in cui
vienescrittaeancoraperpochissimialtrianniaseguire.L’assenzadiconguagli
cronologiciesternirenderebbeunlavorodiricercaduratomesioannideltutto
inutile in pochissimo tempo. A questo punto interviene l’indicazione
dell’arcontepario.Nona casoessa si trovaalla ‘fine’del lavoro, cioè servead
indicare in maniera chiara per gli abitanti dell’isola solo la data dalla quale
partiva ilconteggioaritroso. Inoltre icittadiniparii,ancora legatialleproprie
istituzioni politiche, avrebbero potuto ricordarsi l’anno in cui il loro
concittadino …yanax aveva ricoperto l’incarico. Ma anche questo escamotage
avrebbe in effetti potuto prolungare la vita dell’iscrizione ancora per un
decennio forse,macon ilpassaredegliannianche ilnomedi…uanax sarebbe
diventatounpuntointerrogativonellamentedeigiovanicittadinidiParosallo
203 Per scopi strettamente cronologici, un nome preciso serve altrettanto bene di un
numeroperidentificareunannoMOSSHAMMER1970p.87.204 Un lettore che leggesse il punto A58 riguardo alla morte del re Alessandro durante
l’arcontatodiEutippoesubitodopoilpuntoA59riguardoallamortedelpoetaEschilodurante
l’arcontato del primoCallia, senza altre indicazioni sarebbe spinto a credere che i due eventi
fosseroavvenutiadunannodidistanza.
QuartoCapitolo
202
stesso modo di Diogneto205. Da questa constatazione consegue che con ogni
probabilità ilMarmor Parium, per poter essere utile e fruibile per un arco di
tempo superiore ai quindici/venti anni, doveva essere posto in prossimità, se
nonproprioadiacente,adunaltrodocumento:unalistadimagistratieponimidi
Paros. Immagino che una tale lista, sebbene non dovesse andare troppo in
profondità, rappresentassenonostanteciò l’orgogliocittadinoe consentisse “a
ogni polites di sentirsi e di situarsi nel tempo della polis”206. Inoltre un tale
documento aveva sicuramente un’importanza legata ai contratti, agli affitti, ai
prestiti e alla rotazione delle cariche. Diventa a questo punto chiaro che il
MarmorPariumnonpotevaavereunadimensionereligiosa,nonpotevaessere
ubicato in prossimità di un santuario ed è molto difficile che fosse
un’invocazioneagliDei.Essoavevainveceuncarattere‘laico’,pubblico,conogni
probabilitàunadedicaallacittadinanza.Erasìundocumentovoltoall’istruzione
o quantomeno alla conoscenza,manon si limitava solo a questo207. Esso era
molto più probabilmente ubicato nell’agorà o in un luogo preposto
all’esposizioneanchedellalistadeglieponimiisolani,chenoninunginnasio.Gli
eventi politici avevano infatti ripercussioni sul paesaggio monumentale delle
cittàesullelorotradizioni.Imonumentieranocostruitiinluoghistrategiciche
‘creano senso’ e presentano ai visitatori interpretazionimultiple. Il panorama
monumentale non è quindi statico, ma si carica di significati ideologici a
seconda del periodo e del luogo. Infine ilMarmor Parium era certamente un
documento influenzato dalla ‘propaganda’ tolemaica208. Ciononostante non
credomolto all’ipotesi di una derivazione diretta da Alessandria209. A questo
propositovarràlapenaricordarecheessosisituacronologicamenteneglianni
della guerra cremonidea, un periodo difficile per i Tolomei, che rischiano di
205 E questo benché nella società greca antica, come è noto, lamaggior parte del sapere
fossemnemonico e ci fossero casi di studiosi in gradodi ricordare liste di decinedi vincitori
olimpionicioarconti,comeIppiadiElide:CAMASSA2002p.58.206 CAMASSA2002p.61.207 ROSENBERGER 2008 pp. 225-226; secondo lui era un tentativo di (ri)definizione di
memorie collettive. Concordo, ma aumenterei il carattere niente affatto neutrale di questa
operazione.208 LAQUEUR1930col.1897ipotizzacheutilizzicomefontipersinodocumentiufficialidel
regno.209 Sull’influenzaculturalediAlessandrianelleCicladisivedaBURASELIS1993pp.256-257.
IlKoinondeiNesioti
203
perdere completamente il controllo sull’Egeo. Ritengo sia molto probabile
leggere nelMarmor Parium un omaggio/prova di fedeltà, voluta o dovuta, da
parte della classe dirigente isolana alla dinastia egemonica. Si tratta quindi,
come abbiamo visto, di una lettura complessiva della storia greca in chiave
ionica (vista la totale assenza dei Dori), segnata dalla successione di varie
egemonie (Atene, Macedonia di Filippo II (?), Alessandro e infine proprio i
Tolomei). L’assenza di varie informazioni può essere spiegata in base a tre
fattori: (1) esse erano presenti in altri documenti a Paros; (2) esse erano
contrarieaquestaparzialissimaenonneutraleletturacomplessivadellastoria;
(3)esseeranoinifluentiepotevanoquindiesserepresentioassenti.Nelprimo
gruppoinserirei lastoriacittadinadiParos,diDelo,deiNesioti, lacuiassenza
nelMarmorPariumpuòesserespiegatasoloconunacontemporaneapresenza
in altre iscrizioni (Archilocheion per Archiloco e forse la stessa lista degli
eponimi di Paros o altri documenti sulla storia locale). Nel secondo gruppo
possonoessere inseritetutte le informazionisuSparta, iDori,Tebeecc., lacui
presenzaandavacontrolavisionestoricaproposta.Undiscorsoaparteinvece
puòesserefattopertuttequellevociateniesicensurate,riguardantil’impero,la
guerradelPeloponnesoelaclassepolitica.Èprobabilechequesteinformazioni
siano state utilizzate, in versione edulcorata, solo qualora fosse necessario,
nella/epossibile/iiscrizione/isullastoriaparia.Atenedovevaessererivalutata
perchè alleata di Tolomeo II nella guerra Cremonidea. Ma quale Atene? Non
certo quella oppressiva e imperiale, per la quale è indubbio che esistesse da
partedelleCicladi,‘liberate’nel314,unaconsiderazionedeltuttonegativa.Ecco
perchè scompare quasi del tutto l’Atene politica ma rimane quella culturale,
quella‘ionica’.
In conclusione possiamo affermare che la percezione della ‘ionicità’ non
fosse del tutto assente nelle Cicladi di età ellenistica, tanto da segnare la
selezionedelle notizie presenti nelMarmorParium e da portare ad escludere
ogniriferimentoalmondodorico.IlMarmorPariuminoltre,perleragionidette,
sussistesoloinfunzionediun’altraoperadedicataallastoriadiParos,laqualeè
verosimilechecontenessealmenounapartedelleinformazionitaciuteproprio
QuartoCapitolo
204
dalMarmorPariumecioèquellerelativealleglorielocali,diParoscertamente,
maanchediDeloedelleCicladi.
4.5.–Festeeculti.
Il ruolo della religione e dei santuari nella costituzione di identità
condivise e aggregative, spazi di interazione e modalità per formalizzare
gerarchie e subordinazioni federali è noto210. Alcuni santuari riuscivano, in
questo senso, ad attrarre visitatori a livello regionale per la celebrazione
periodica di culti comunitari, costituendo così un’occasione di incontro e
confronto su problemi di comune interesse e fungendoquindi da piattaforme
peresprimerelacoesionedigruppo.Lafestareligiosasvolgevadueimportanti
funzioni, una ufficiale e una ufficiosa. La prima si concretava nella
manifestazione e autoaffermazione di coesione da parte di una comunità
mediante la celebrazione dei propri culti e riti; la seconda è invece
rappresentata dall'interruzione della quotidianità del lavoro, che permetteva
l’incontro di molte persone, favorendo i contatti e gli scambi in questi hub
regionali(incontriincentivatianchedallaprotezioneoffertadall’asyliaespesso
dall’assenzaditasse).Questielementiavrebberocontribuitoaformareattorno
aquestisantuari,spessocentrianfizionici,circuitidimobilitàeretidiscambioa
varilivelli.Taliretirappresentanocondizioniimportantissimeperlagenesielo
sviluppo di specifiche strutture politiche sovrapoleiche e federali. Esisteva
infatti una forte connessione tra religione e culti da un lato e esistenza dello
statodall’altro.L’identitàanfizionicachesivenivaacrearedaiculticomuninon
entravaincompetizioneconl’identitàindividualedeisingolistati,masvolgeva
piuttosto una funzione complementare, rappresentando così un fattore di
integrazione aggiuntivo. Questa relazione tra diverse identità politiche e
religioseequestosistemasignificante,concretizzatoinpratichedicultoerituali
incentratiattornoadunsantuariocondiviso,noneranostaticimasipotevano
modificaree sviluppare invariedirezioni,unadellequaliera il rafforzamento
210 HALL1997pp.47-50;DUNAND1998pp.349-350;DERKS–ROYMANS2009p.8;BEARZOT
2013pp.47-48;FUNKE2013pp.10-11;2013bpp.451-452;MACKIL2013pp.147-236;MACKIL
2014p.272;BECK–FUNKE2015bpp.24-25.
IlKoinondeiNesioti
205
dell’elementounitario,pergiungerefinoallaformazionedientitàfederali.Dove
non c’era un santuario particolarmente importante, si trovava la soluzione di
scegliere più centri di culto, oppure si poteva fondare una nuova città (come
fecero gli Arcadi con Megalopoli). I santuari giocavano quindi un ruolo
importanteperilsostegnodiun'unitàistituzionaleeideologicaeun´identitàa
livello federale e per questa ragione erano spesso scelti come luoghi per gli
incontripolitici.
Nel nostro caso di studio, Delo diventò, già a partire dal VIII secolo, il
centro di un network religioso che abbracciava oltre alle Cicladi, anche altre
isoleecentriaffacciatisull’Egeo211.IlcultodiApollosull’isolainteressavaperla
precisionetrelivelli212:unointer-regionaleegeo,senonpanellenico,acarattere
‘ionico’,limitatoperòadalcuneoccasioni213;unocircoscrittoalleCicladi,perle
quali Delo fungeva quasi da un centro ‘anfizionico’ regionale, a carattere
diremmo ‘nesiotico’214; e uno infine riservato ai culti locali-cittadini dell’isola.
Inoltre, soprattutto nella secondametà del II secolo e nella primametà del I,
l’influenza del santuario di Delo si estese al di là dei territori abitati
prevalentemente da Greci e l’isola divenne un centro in grado di abbracciare
granpartedelMediterraneoorientale215.
Di queste tre funzioni, di nostro interesse è ovviamente la seconda. Il
circuito cultuale regionale ruotante attorno a Delo in anni recenti è stato
indicatocomeunadellecondizionipreliminarieunodeipresuppostiessenziali
211 Il che è evidente dalla varietà e provenienza delle importazioni: ROLLEY 1973;
COLDSTREAM1977p.215;PAPALEXANDROU2005pp.4e194-196.;CONSTANTAKOPOULOU2007pp.
38-40;CHANKOWSKI2008pp.17-18.212 FUNKE2013p.10.213 Si trattadell’aspettopiùnoto e studiato:MEIGGS1972pp. 300-302; SMARCZYK1990p.
318;HORNBLOWER1991p.520;WALKER1995p.43;PARKER1996pp.150-151214 Su questo elemento ha insistito particolarmente CONSTANTAKOPOULOU 2007 pp. 49-58,
chehamostratocomegiàTucidide(III104,3:ἦνδέποτεκαὶτὸπάλαιμεγάληξύνοδοςἐςτὴνΔῆλοντῶνἸώνωντεκαὶπερικτιόνωννησιωτῶν)nonignorassequestoaspetto‘insulare’chetral’altro riguardava anche le Cicladi doriche (si vedano le pp. 54-55 dell’analisi della studiosa).
InoltresiricordicheleballerineperlafestachiamataDeliaprovenivanodalleCicladi:BRUNEAU
1970pp.35-38;TALAMO1996p.241;RUTHERFORD2004pp.72-73en.30; CONSTANTKOPOULOU
2007p.54;CHANKOWSKI2008pp.202–224.Iltermine‘anfizionia’perilperiodoarcaicodiDeloè
unacongetturamoderna:FUNKE2013bpp.458-459.215 Suprap.158en.237.
QuartoCapitolo
206
per lo sviluppo del Koinon216, nonostante la frammentazione geografica del
contesto insulare avrebbe rallentato quel processo di unificazione politico-
religiosa che sarebbe giunto a compimento solo con l’intervento degli
Antigonidi.La funzioneregionalediDelocomecentrocultuale inetàarcaicae
classica è però solo una condizione necessaria, un punto di partenza, una
premessaalsuoruolo inetàellenisticacomecentropoliticoesacro-legaledel
Koinon217. Per approfondire meglio la questione identitario-regionale, più
interessanteècapirequaliritiefestivitàsisvolgesseronell'isolapercontodel
Koinonequalefosselalorofunzione.Abbiamogiànotatonelcorsodeicapitoli
precedenticheiNesiotionoravanoipropriegemoniconunaseriedifestechesi
ripetevanoadintervalliregolari(Antigoneia,DemetrieiaePtolemaia).
Il fenomeno degli onori divini attribuiti dalle città ai monarchi loro
egemoni è piuttosto complesso e ben documentato218. Sarà quindi necessario
iniziaresottolineandosubitoladistinzionetraiculticittadiniequellidinastici.I
primi eranomanifestazioni ‘spontanee’delle comunità, interneo esterneaun
regno,soggetteoautonomedaesso,mentreisecondieranoinveceufficialmente
istituitidaisovraniperséstessielapropriadinastia219.Leduetipologienonsi
sovrapponevanoequindialcunecomunitàonoravanoisovraniconcelebrazioni
proprieealtre‘imposte’.
Iniziando dal primo dei due tipi di feste appena delineati, il più antico
documentogiuntocidelKoinon220èildecretoconilqualeiNesiotiistituivanoi
Demetrieia in onore di Demetrio Poliorcete nel 306221, in alternanza ai già
esistenti Antigoneia in onore di suo padre Antigono Monoftalmo222. Queste
216 CONSTANTAKOPOULOU2012pp.59-60;FUNKE2013bp.460;BURASELIS2013p.175;2015
p.359;BECK–FUNKE2015b.p.24.217 Isantuarisonospessoiluoghidiincontroeicentridellefederazionigreche:MCINERNEY
2013pp.466-467.218 Il testo standard a cui fare riferimento è ancora HABICHT 1970, sebbene oggi sia
necessario integrarlo anche con:PRINCE1984pp.23-52;CHANIOTIS2003pp.431-445;ERSKINE
2014pp.579-597.219 VIRGILIO1998p.155;DUNAND1998p.366;WIKANDER2005p.114.220 Appendice1.221 Perladatasuprap.35.222 ÈpossibilecheiprimiAntigoneianesioticisianostatiilprodottodiunacentralizzazionefederalediprecedenti festeportateavanti traaltiebassidallesingole isole findal314o313,
suprap.30en.69.
IlKoinondeiNesioti
207
feste223comprendevanounsacrificio,concorsiconpremi,esibizionidiartisti224,
ederanoorganizzateattornoadunaltare225.Ancoranei rendicontidel296si
parladell’acquistodi torceper il corodegliAntigoneia226,elementoche indica
come la celebrazione delle feste per Antigono continuasse ancora. Gli onori
finirono infatti solo con l’arrivo dei Tolomei e la sostituzione delle feste
antigonidi con iPtolemaia. Sebbene non si sia certi sulmomento in cui si sia
iniziatoafesteggiarequestiultimiperlaprimavolta227,sappiamodaldecretodi
Nikouria, datato solitamente agli anni 281-279228, che i Nesioti avevano già
onoratoinprecedenzaTolomeocononoripariadundio229ecostruitounaltare
in suo onore aDelo230, cosa che ci fa pensare che il passaggio traAntigoneia-
Demetrieia e Ptolemaia sia avvenuto subito dopo il cambio di egemonia231.
Queste feste sono attestate nuovamente nel decreto dei Nesioti in onore di
223 BRUNEAU1970pp.564-568e577-583;BURASELIS1982pp.60-75;BILLOWS1990pp.220-
225;DINANNI2015pp.45-47.224 Appendice1ll.5-7:τὸδ[ὲ|ἕτερονθυσίαν]κ ≥αὶἀγ[ῶ]ναςκαὶσύνοδονἐπονο|[μάσανταςΔημ]η ≥[τρ]ίε[ι]αell.9-11:τήντ]επαρασκευὴντῶνθυμάτωνκα[ὶ|τῶνἀγώνωνποιεῖ]σθ ≥α ≥ι?καὶτὴνμίσθωσιντῶντεχν[ι|τῶν.225 Appendice1ll.45-46:παρὰτὸνβω|[μὸντῶνΣωτήρω]ν.Suprap.18.226 IGXI4,154Al.42:τοῖςἈντιγονείοιςδᾶιδεςεἰςτὸγχορὸν.227 PerladatadelpassaggiodiegemoniatragliAntigonidieiTolomeisuprapp.37-38.228 KÖNIG1910p.20;BRUNEAU1970p.520;MORETTI1975nr.75;BURASELIS1982p.180;
1993p.254;VIRGILIO1998p.156-157;HAUBEN2004p.38;PASCHIDIS2008p.393n.1;FODERÀ
2008 p. 353; REMIJSEN 2009 pp. 258-259; RUTHERFORD 2009 p. 655; HAUBEN 2010 p. 111;
CONSTANTAKOPOULOU 2012 p. 54;MEADOWS 2013 p. 28;DINANNI 2015 pp. 27-32; da segnalare
ancora una volta l’improbabile datazione di HAZZARD 2000 pp. 47-58 del 263 come data del
riconoscimentoufficialedeiPtolemaia.PerunrecentetentativodioffrireunadataprecedenteallasolitasivedaTULLY2013pp.177-181.229 Appendice 2 ll. 26-28: πρό|[σήκ]ει πᾶσι τοῖς νησιώταις τετιμηκόσιμ πρ[ότε|ρον τ]ὸνσωτῆρα Πτολεμαῖον ἰσοθέοις τιμαῖ[ς]. Esiste un dibattitto sulla corretta integrazione nellalacuna, che vede opporsi da un lato i sostenitori di πρότερον (HABICHT 1970 p. 111 n. 3;NERWINSKI1981pp.137-145;KOTSIDU2000p.204)edall’altroquellidiπρώτοιςoπρῶτον(WILL
1979-82 I pp. 201-202; BURSTEIN 1985 pp. 117-118 n. 92; BERTRAND 1992 pp. 162-164 n. 88;
ELLIS1994p.60;BRODERSEN–GÜNTHER– SCHMITT1996pp.109-111n.312;CHANIOTIS2003p.
440).QuestiultimiritengonocheiNesiotiavrebberoaffermatodiesserestatiiprimiadonorare
TolomeoSotereenon semplicementedi averavviato tale cultoprimaancoradella sua stessa
istituzione da parte dinastica (si veda sull’implicazione anche GUGGENMOS 1929 pp. 35-36).
Sebbene l’iscrizioneoriginale sia andataperduta (NERWINSKI1981p.137), secondo la recente
lettura dei calchi fatta da HAUBEN 2010 pp. 117-118 sarebbe leggibile una omicron e quindi
bisognerebbepreferireπρότερον. Sui culti si vedano ancheWALBANK1984pp. 94-95;HAUBEN
1989p.450en.58.230 Appendice2ll.48-49:[στῆσαιἐν]Δήλωιπαρὰτὸνβωμὸντοῦσωτῆρος|[Πτ]ολε[μαίου.Sugli onori dei Nesioti a Tolomeo I si vedano anche HABICHT 1970 pp. 111-112; 258-259;
BRUNEAU1970pp.531-533.231 BRUNEAU1970pp.532;565-566;nonsisaperòsefindasubitoconl’utilizzodeltermine
Soter:HAZZARD1992,p.56n.35;HÖLBL2001pp.116-117n.80nonlopensano,alcontrariodiHAUBEN2010p.111.
QuartoCapitolo
208
Sostratos di Knidos232, quando si propone di incoronarlo ai Ptolemaia
successivi233 e di inviareundono a lui e ai suoi familiari in occasionedi ogni
sacrificiodeiNesiotiperTolomeoIeII234,einquelloinonorediThrasikles235,
nelqualesispecificaanchechel’incoronazioneavverràaiPtolemaia“quandoi
tragediografi gareggino”236. Inoltre sappiamo che i Nesioti avevano onorato
Tolomeo II con almeno due statue237. Queste feste facevano parte di culti
federali, non dinastici, erano cioè offerte dalle comunità locali e non erano
dissimilidaicultipergliAntigonidi238notiaScepsinel311239oadAtenedopoil
307240 o ancora da quelli per i Tolomei diffusi in varie località dell’Egeo241.
Questicultieranotesiaostentarelapropriafedeltàeachiederelabenevolenza
ainuovidei,ovveroisovraniditurno,iqualialorovoltasvolgevanolapropria
funzione di protettori e di evergeti in ambito politico, economico e fiscale, in
quellacheè,a tuttiglieffetti,un’autenticadinamicadiscambio, fondatasuun
‘dialogo’contemporaneamentepoliticoereligioso242.
Tuttavia i Nesioti e Delo interagirono anche con i culti dinastici dei
232 DisolitosiipotizzachesiasuccessivaaldecretodiNikouria(280-279)eprecedenteal
274,ritenendocheArsinoesarebbestatamenzionatainunadatasuccessivaallenozze:ROUSSEL
1907 p. 342; DÜRRBACH 1921 pp. 31-32; BRUNEAU 1970 pp. 532-533; BURASELIS 1982 p. 180;
HAUBEN2004p.42n.94;2013p.41;CANEVA2013p.293n.53.Loritieneinveceprecedenteal
decretodiNikouriaHAUBEN2010p.111-112n.54.233 Appendice 3 ll. 14-17: σ[τεφα]νῶσαι αὐτὸν χρυ|σῶι στεφάνωι ἀπὸ δραχμ[ῶνἀλ]εξανδρείων | τρισχιλίων καὶἀνακηρῦξαι τὸν [σ]τέφανον [τοῖς] | πρώτοις Πτολεμαιείοις ἐνΔήλωι.234 Appendice3ll.23-28:ὅπωςδὲκαὶτῶνἱερῶνὧνθύ|ουσινοἱνησιῶταιἐνΔήλωιτοῖςτεἄλλοις θεοῖς καὶ | Σωτῆρι Πτολεμαίωι καὶ βασιλεῖ Πτολεμαίωι ἀποσ|τέλληται καθ’ ἑκάστηνπανήγυρινἐπὶτὴνΣωσ|τράτουἑστίανγέραςεἰςΚνίδοναὐτῶικαὶἐκγό|νοιςκαθάπερἀδελφοῖς.235 Chedeveesseredatatoalperiododellacrisideldebito:suprapp.135-136.236 Appendice 9 ll. 13-16: ἀνακηρῦξαι | δὲ τὸν στέφανον Πτολεμαίων τῶι | ἀγῶνι τῶιπρώτωι,ὅτανοἱτραγωιδοὶἀγωνί|ζωνται.237 Dicuisisonosalvatelebasi:Appendice19e20.BRUNEAU1970p.532.238 LANDUCCIGATTINONI1981pp.114-125,1983pp.117-124;ROSIVACH1987pp.270-285;
KOTSIDOU2000pp.33-46;LÖHR2000p.150;BROGAN2003p.194-205;MIEDICO2010p.33.239 Suprap.23.Suiculti:HABICHT1970pp.42-44;BILLOWS1990pp.113-116;ERSKINE2014p.586.240 Supra p. 30. Sui culti: HABICHT 1970 pp. 44-50; VIRGILIO 1998 pp. 148-150; MIKALSON
1998pp.75-104;ERSKINE2014pp.587-591.241 HABICHT1970pp. 109-123;HAUBEN1989pp. 441-467;VIRGLIO 1998p. 151; CHANIOTIS
2003pp.436-437ep.441.242 KÖNIG1910p.81;HABICHT1970pp.90-93;EHRENBERG1974pp.169-170;LIEBESCHUETZ
1979p.78;WALBANK1984p.91;PRICE1984pp.29-30;BURASELIS1993p.254;VIRGILIO1998p.
148-149;CAMPANILE1998pp.381-382ep.385;DUNAND1998pp.362-363;FORABOSCHI1998p.
675; VAN NUFFELEN 1998/1999 p. 177; MA 2002 p. 178; CHANIOTIS 2003 pp. 431-433;
CONSTANTAKOPOULOU2012p.52ep.54;ERSKINE2014pp.583-584.
IlKoinondeiNesioti
209
Tolomei e di altre dinastie. Nel decreto di Nikouria, Tolomeo II invitava gli
isolaniadinviaretheoroi243,delegatisacri,adAlessandriaperprenderepartea
festequadriennali,organizzatedaluiinonoredelpadreechedovevanoessere
riconosciute di valore isolimpico244. Anche se non è detto esplicitamente, è
probabile che Tolomeo II si riferisse all’inaugurazione dei primi Ptolemaia
alessandrini, forse negli anni 280-278, con un culto che prevedeva anche un
sacrificioeunagrandepompé,unaprocessione245.Un’altraiscrizionedeiNesioti
menzional’invioditheoroidiversiaiPtolemaiasuccessivi246.Glionorivotatiper
uncertoAristandrospotrebberoessereconnessialsuoaiutoversoitheoroiad
Alessandriainquestasecondaoccasione247.
Esistevano infine una serie di feste dinastiche aDelo di cui non sempre
può essere colto un significato politico immediato, ma che svolgevano una
funzione ideologica importanteper l’affermazionedelladinastianelpanorama
egeo.Nonsononotiesempiper iprimiAntigonidieperTolomeo I,mentre lo
sonoapartiredaTolomeoII248.IPtolemaiaistituitidaidinastiaDeloeranotre
festediverse inonoredella triadeapollinea (Apollo,Artemide,Leto)ederano
caratterizzatedauncoro,odalladanzadeiDeliadicheconsacravanolaphiale,e
un sacrificio, finanziate spesso con gli interessi di somme depositate nel
santuario249. Le feste Ptolemaia I, erano state fondate da Tolomeo II con un
depositonel280ecelebrateapartiredal279per ilpadreTolomeoSotere250;
243 Appendice 2 ll. 36-38: τοὺς θεωροὺς ἀ[πο|στέλλειν εἰ]ς τὸμ πάντα χρόνον ἐν τοῖςκαθ[ή|κουσι χρόνοις], καθάπερ ὁ βασιλεὺς ἐπέσταλκε; ll. 61-62: ἡιρέθησαν θεωροὶ ΓλαύκωνΚύθ[νιος, | .....]αςΝάξιος,ΚλεώκριτοςἌνδριος.La lacunapotrebbeancheesserecolmatacon ilnome di Kallias (PASCHIDIS 2008 p. 419), noto come theoros del Koinon in un’occasionesuccessiva:Appendice6l.4.244 Appendice 2 ll. 20-22: θυσίαμ ποιεῖ τῶι πατρ[ὶ] | καὶ ἀγῶνα τίθησιν ἰσολύμπιονγυμνικὸγκαὶ|μουσικὸνκαὶἱππικόν.245 LadatasarebbedipocosuccessivaaldecretodiNikouria:suprap.207en.228.Perunadescrizionedi questiPtolemaia alessandrini: FOERTMEYER1988pp. 90-104; COARELLI 1990pp.225-251;THOMPSON2000pp.365-388.246 Appendice 6 ll. 1-4: ἐπ[ει|δὴ οἱ πεμφ]θέντες ὑπὸ τοῦ κοινοῦ συνεδρίου θε[ω|ροὶ εἰςἈ]λεξάνδρειανπρὸςτὸνβασιλέα|[Πτολεμα]ῖονΚαλλίαςΝάξιος,Ἐχέστρατος.247 PASCHIDIS2008p.420n.1. Il testoperònonècosìesplicito(ll.13-16:δοῦ[ναιδὲκ]|αὶξένιαἈριστάνδρωιἀ[πὸδρ]|αχμῶνπτολεμαικῶν[—καὶπέμπ]|ειντοὺςἡιρημένουςθεω[ρούς].248 BRUNEAU1970p.516;VIRGILIO1998p.155.249 NonbisognaconfonderequestefestedinasticheconiPtolemaiaorganizzatidaiNesioti.Per le conseguenze di una possibile confusion tra i vari Ptolemaia citati dalle fonti si vedaCRISCUOLO2003pp.320-321.250 BRUNEAU1970pp.520-522;MEADOWS2013p.32.
QuartoCapitolo
210
seguivano iPtolemaia II, fondati daTolomeo II nel 249 forse per celebrare la
riconquistadelleCicladi251;e infinevennero istituiti iPtolemaia III, fondatida
Tolomeo IIInel246-245 forseper lapropriaascesaal trono252.C’eranopoi le
Philadelpheia, feste in onore di Arsinoe divinizzata (significativamente
anteposta nelle dediche alla triade apollinea253), istituite dal nesiarco
Hermias254, probabilmenteper rinsaldare la fedeltàdeiNesioti, all´iniziodella
guerra cremonidea255. A tal riprova bisogna segnalare nella frammentaria
documentazione delle dediche di Hermias l’unico caso noto in cui oltre a
ArsinoeeallatriadevieneassociatoancheTolomeoIIvivente256:
[Δ]ηλιάδες, χορεῖα [ἐπιδ]όντος Ἑρμί|[ου τοῦ νησιάρχου Ἀρσινόηι
Φιλαδέλ]φοι,Ἀπ[όλλωνιἈρτέμιδιΛητοῖκαὶβασιλεῖΠτο]λ[ε]μαίωι.
L’associazioneufficialetrailreviventeeArsinoe,promossacome‘divinità’
marina,piuttostosentitaneiculti‘privati’dell’areaegea257,duranteunconflitto
combattuto sul lato tolemaico soprattutto per mare258 è significativa. Infine
bisogna ricordare una serie di feste promosse da Antigono Gonata nel 253
(Antigoneia e Stratonikeia) e nel 245 (Soteria e Paneia) in periodi dove i
Tolomei non controllavano l’arcipelago259. Dopo questa data il Koinon non
comparepiùnelladocumentazioneeaDelosialternanofestepromossedavarie
dinastie,unfenomenocheprogressivamenteaumentanelIIsecolocolcrescere
dell’importanzaeconomicadell’isola.
InconclusionepossiamonotarecomeilKoinonagiscainmanieraunitaria
251 Suprap.45en.153.252 Suprap.46en.157.253 TARN1913p.292.254 SuHermiaseladocumentazionealriguardosuprapp.78-79.255 GliinventaridiDeloattestanonel267laprimadellephialaiconsacrateatalescopo.Laloro fondazionedovrebbe risalirequindial268 (ricordiamocheArsinoemuorenel270onel
268):BRUNEAU1970pp.528-534epp.543-545;COLLOMBERT2008p.83n.1;HAUBEN2013p.
41CANEVA2013p.284n.14epp.292-293en.51.Èpossibilecheperfesteggiaresisiaattesala
conclusione dei lavori di costruzione del Philadelpheion (noto da ID 400 l. 38: ἐπὶ τὸΦιλαδέλφειονΔ$·e440Al.91:ἐπὶτὸΦιλαδέλφεον).256 Appendice34ll.79-80.257 HAUBEN1983pp.99-127;ANEZIRI2005pp.235-257;BRICAULT2006pp.28-29;CANEVA
2013p.294258 Sulconflittosuprapp.41-42.259 BRUNEAU1970pp.559-562;BURASELIS1982p.143;GABBERT1997p.54.
IlKoinondeiNesioti
211
nella gestione delle feste in onore dei sovrani. Queste feste consentivano la
ripetutamanifestazioneeautoaffermazioneideologicadicoesionedapartedei
Nesioti nell’accettazione dell’egemonia antigonide o tolemaica e inoltre erano
un’ottimaoccasioneperl’incontroaDelodelleélitedellesingoleisoleedivari
cittadiniinteressatiallapossibilitàdicommerciare.
4.6.–Insularità.
Unaltroaspettodinostrointeressenellaricercadiunaidentitànesioticaè
rappresentatodall’insularità,ovverolaconcezionedellacondizionediisolaedi
ciò che è insulare. L'insularità viene concepita nel contesto delle relazioni tra
l’isola e la terraferma e tra le isole stesse260 e vieneperciòdefinita in base ai
mutevolivaloriassociatial sostantivo 'isola'eall’aggettivo 'insulare'nelcorso
dei secoli. Che cosa è dunque un’isola? Solitamente la si definisce come una
porzionediterracompletamentecircondatadalleacque.Questadefinizione,per
quanto correttanella suagenericità,non tiene contodel valore comunemente
associatoalmare,chedistinguerebbeleisolemarinedallealtre.Comehascritto
McKechnie261“someislandsaremore“island-like”thanothers”equestesonole
isolemarine,doveilmarerendenettaevisibileladistinzionetraterrafermae
isole262esegnailconfinediquesteultime263.
Ilmarecomefrontieraesbarramentoèessenzialeperlamodernanozione
di insularità, laqualevieneassociataaduna seriedi caratteristichee concetti
quali l’isolamento, l’autosufficienza, e la chiusura degli abitanti, ma anche
l’originalità e la fragilità ambientale e culturale e spesso la perifericità da un
puntodivistasocialeedeconomico.Mal’insularitàassumeanchealtrispettridi
significato.ComescriveMatvejevicparlandodell’isola ‘esistenziale’, essaè “da
un lato, luogodi pace edi raccoglimento, d’amore, di felicità edi beatitudine;
260 KNAPP2007p.46.261 MCKECHNIE2002p.128262 RAINBIRD2004pp.52-54263 REGER 1997 p. 450;MCKECHNIE 2002 p. 127. Lemaree per quanto presenti non sono
abbastanza significative nel Mediterraneo per stravolgere questo quadro: KING 1993 p. 15;
MORTON2001p.45.
QuartoCapitolo
212
dall’altro,è inveceunluogodiesilioodireclusione,dicastigo,diespiazionee
perfinodipenitenza”264.
L’insularitàquindi,lungidall’essereunaneutraleeimmediatadescrizione
dello stato e carattere ‘reale’ dell’isola, offre una ricostruzione immaginata
spessofunzionaleadesigenzepolitico-ideologichecontingenti,chevannobenal
di làdell’interessegeografico.Adesempio,pertornarealladefinizionedi isola
come porzione di terra completamente circondata dalle acque, cosa distingue
un’isola da uno scoglio265 o da un continente, se non le dimensioni? Eppure
queste sono estremamente relative. La cosiddetta ‘Isola Ferdinandea’, il
temporaneo affioramento della vetta di un vulcano sottomarino a sud della
Sicilia,portòadunduradisputaterritorialenel1831tradiversistatiinteressati,
prima che l’oggetto del contendere si inabissasse pochi mesi dopo. Un altro
esempioèrappresentatolacrisiscoppiatanel1996traGreciaeTurchiaperil
possesso di due piccoli isolotti inabitabili chiamati Ίμια in greco e Kardak in
turco.UnesempioanticoriguardainveceledisputetraMeloseKimolosallafine
delIVsecoloperilcontrollodiPolyaigosediduepiccoliisolottirocciosi266.Sul
versanteoppostoèinteressantenotarecomeMosesFinley,iniziandoilsuolibro
sullaSiciliascriva:“fewislandshaveplayedagreaterorevencomparablerole
in history over long spans of time, and no other which is so small”267. La
definizione della Sicilia come una piccola isola è interessante e, come ha
giustamentenotatoConstantakopoulou268, lastudiosachepiùdiognialtrosiè
occupatadelrapportotrainsularitàeidentitàperiGreci,nonsarebbemaistata
fattapropriadaunGrecoantico.Era infatti relativamente comunedividere le
isole delMediterraneo tra piccole e grandi; queste ultime erano sette: Sicilia,
Sardegna, Cipro, Corsica, Creta, Eubea, Lesbo269. Una distinzione del genere
264 MATVEJEVIC 1993 pp. 29-30. Per l’isola come luogo ideale per lo sviluppo di utopie:
GABBA 1981 pp. 56-57; VERNIÈRE 1988 p. 162; HALL 1989 p. 149; GABBA 1991 pp. 106-107;
CORDANO1993p.87;RACAULT1996p.247;CONSTANTAKOPOULOU2007p.5;2012bp.3.265 Unodeifattoriattualmentetenutiinconsiderazioneperladistinzionetrapiccoleisolee
sempliciaffioramentièl’abitabilità,concettotuttaviaanch’essoproblematico:KING1993p.16.266 Testimoniateda IGXII3,1259, iscrizioneanalizzataediscussadaCONSTANTAKOPOULOU2007pp.199-200;2012p.49.267 FINLEY1979p.3.268 CONSTANTAKOPOULOU2007p.13.269 Liste formate da sette elementi erano abbastanza popolari nel mondo antico (sette
portediTebe,settesapienti,settemeravigliedelmondoantico),inparteperlaparticolaritàdel
IlKoinondeiNesioti
213
viene promossa anche da Strabone270 che riteneva che solo le piccole isole
potessero emergere dal mare, uno dei connotati più caratteristici
dell’insularità271. Infine l’uso per noi confuso del termine isola da parte di
Tucidide nel IV libro, quando parla contemporaneamente di Sfacteria, isola a
suddelPeloponneso, edi Siciliapotrebbe indicare cheancheper lo storico le
piccoleisoleeranopiùisoledellegrandi272.PermoltiGreci,dunque,l’insularità
eraunacaratteristicapropriadellepiccoleisoleegee273.
Bisogna considerare inoltre che a livello linguistico ed etimologico, in
diverse lingue e culturedelMediterraneo antico tra cui il Greco, non esisteva
una chiara distinzione tra isole, penisole, promontori e in generale coste274.
'Isola' diventa quindi in qualche caso ogni superficie di terra sulla quale
l’influenzadelmareerasoverchiante275.Questaconfusionefavorivapoiuncerto
uso‘simbolico’deltermine'isola',chepotevaessereimpiegatoinriferimentoad
Atene, protetta dalle lunga mura, o a Scione, isolata nella penisola calcidica
grazie all’occupazione di Potidea e soggetta ad Atene276. Questa variabilità di
7 che è l’unico numero tra 1 e 10 a non essere né fattore né prodotto di altri numeri che
interessava a filosofi e mistici, in parte perché era un limite popolare di memorizzazione:
Roscher 1904 pp. 4-6. Disponiamo quindi di varie liste delle 7 (o talvolta 8 con l’aggiunta di
Rodi) grandi isole delMediterraneo: TRYPANIS 1960 p. 69 e p. 73; ARNOTT 1996 pp. 756-757;
FANTASIA2009p.14.270 Strab. I3,10C54:καὶ γὰρκατακλυσμοὶ καὶσεισμοὶ καὶἀναφυσήματακαὶἀνοιδήσειςτῆς ὑφάλου γῆς μετεωρίζουσι καὶ τὴν θάλατταν, αἱ δὲ συνιζήσεις ταπεινοῦσιν αὐτήν: οὐ γὰρμύδροιμὲνἀνενεχθῆναιδύνανταικαὶμικραὶνῆσοι,μεγάλαιδ᾽οὔ:οὐδὲνῆσοιμέν,ἤπειροιδ᾽οὔ.271 CONSTANTAKOPOULOU2007p.13.272 CONSTANTAKOPOULOU2007p.14hamostratocomenelIVlibroSfacteriavengachiamata
con il suonomesolounavolta (IV8,6),mentreper il restoTucidideusa il terminenesosperindicarla(38voltenelsoloIVlibro).IlcasooppostosiosservaconlaSicilia,perlaqualenelle
137 citazioni in tutta l’opera solo 2 volte viene chiamata isola (VI 1, 1; 2, 6). La cosa appare
evidente anche quando le due isole sono accostate nel contesto del confronto navale tra
SiracusanieAtenesi(IV24,3:καὶναυμαχίαςἀποπειρᾶσθαιἐβούλοντο,ὁρῶντεςτοῖςἈθηναίοιςτὰς μὲν παρούσαςὀλίγας ναῦς, ταῖς δὲ πλέοσι καὶ μελλούσαιςἥξειν πυνθανόμενοι τὴν νῆσονπολιορκεῖσθαι.),doveiltermineisolaèusatoperindicareSfacteriaancheseilcontestosicilianopotrebbepernoicreareconfusione.273 BRUN1996p.15.274 CECCARELLI2009pp.33-34.275 FEBVRE1932p.206.276 GABBA 1991 p. 108; CONSTANTAKOPOULOU 2007 p. 11 e soprattutto pp. 80-84 dove si
discuteanche ilpassosuicittadinidiScionediventati ‘isolani’ (Thuc. IV120,3:περαιωθεὶςδὲκαὶ ξύλλογον ποιήσας τῶν Σκιωναίων ἔλεγεν ἅ τε ἐν τῇ Ἀκάνθῳ καὶ Τορώνῃ, καὶ προσέτιφάσκωνἀξιωτάτουςαὐτοὺςεἶναιἐπαίνου,οἵτινεςτῆςΠαλλήνηςἐντῷἰσθμῷἀπειλημμένηςὑπὸἈθηναίωνΠοτείδαιανἐχόντωνκαὶὄντεςοὐδὲνἄλλοἢνησιῶταιαὐτεπάγγελτοιἐχώρησανπρὸςτὴν ἐλευθερίαν καὶ οὐκ ἀνέμειναν ἀτολμίᾳ ἀνάγκην σφίσι προσγενέσθαι περὶ τοῦ φανερῶςοἰκείουἀγαθοῦ).
QuartoCapitolo
214
significatopropriadelterminepuòessereinpartespiegataanchedaunpunto
divistasocio-economico.Spessol’insularitàèstataconcepitacomeunsinonimo
diisolamento,mentreinrealtàlesingoleisolealternavano,nelcorsodeglianni
edellestagioni,uncertodistaccodallaterrafermaconunadecisaintegrazione
con ilmondoesterno.NelMediterraneoantico la seconda tendenzaera, come
abbiamovisto277,quellaprevalentevistocheglispostamentiviamareeranopiù
facilievelocidiquelliper terra.L’isolamentoeraun fenomenorelativoper le
isole,iperconnesseinquantocentridicomunicazioneedinetworkdivariotipo,
in un momento in cui i contatti extra insulari e multi direzionali erano la
norma278.L’Egeoeracostituitodacentinaiadicentricostierichesitrovavanoin
località strategiche per le comunicazioni, come stretti, istmi, penisole o
promontori,ma soprattutto era formato da isole di dimensioni nellamaggior
partedeicasi inferioriai300km2, chepossonoesserevistecomenodidiuna
fitta rete di comunicazioni e come ponti gettati sul mare279. Inoltre anche i
conflitti per il possessodi piccoli affioramenti, privi di risorse apprezzabili, ci
fannodubitareanchesuquantoaffermatopoc´anzicircailconfinenettosegnato
dal mare. Il controllo delle isole/scogli garantiva rivendicazioni circa lo
sfruttamentodellerisorsedipescaattornoagliaffioramentistessi280,rendendo
di fatto i confinidelle isolenoncoincidenti con la superficie calpestabiledelle
stesse.
Coniltermine'isola'cisiriferivadunque,inprimoluogo,allepiccoleisole
egee,nonsottolineandoillorocaratterediisolamento,quantopiuttostolaloro
alteritàrispettoallaterraferma.
Risultaaquestopuntointeressantenotarecomemolteisole,anchetrale
più piccole, ospitassero più poleis autonome, senza per altro che questo
ostacolasseunadefinizioneinsularecollettiva(sipensi,perfarealcuniesempi,
277 Suprapp.107-116.278 BROODBANK 2000 pp. 9-10 e 26-27; HORDEN - PURCELL 2000 p. 76, p. 140 e p. 224;
WALDREN2002p.3;MCKECHNIE2002pp.127-129;CONSTANTAKOPOULOU2002pp.223-226;2012b
p.3;BURASELIS2015p.358.279 BRUN1996pp.28-29;CONSTANTAKOPOULOU2007p.20.280 CONSTANTAKOPOULOU2012pp.49-50.
IlKoinondeiNesioti
215
ai Rodioi, Keioi, Lesbioi o Kooi)281. Dalla fine del V secolo fino alla piena età
ellenistica diverse di queste comunità attuarono forme più o meno spinte di
sinecismo. Per quanto riguarda le Cicladi risultano interessanti i casi di Keos
(131km2;quattropoleis),Amorgos (124km2; trepoleis) eMikonos (86km2;
duepoleis)282.Sebbenel’esseredelimitatedalmareequindidistintefisicamente
dal resto del mondo potesse in qualche misura favorire processi di
omogeneizzazione,diaggregazioneediunificazionedellevariecomponentidi
un’isola, questo sviluppo non era però un risultato obbligatorio o
necessariamentedeterminatodall’ambiente.Ogni isola avevauna sua storia e
nonacasomolteisolenoncercarononéottenneromail’unità.TuttaviaiGreci,
insulari e non, in genere ‘si aspettavano’ che un’isola fosse unita o tendesse
all’unità283.Aquestopuntoilpassaggiodall’unitàconcettualealivellodisingola
isola alla concezione di più isole come un insieme unitario è un processo
agevole.InfatticomehascrittoKnapp284:“becauseislandsembracenotonlythe
physicalbutsocial landscapes, insularity itselfcan functionasa formofsocial
identity, a cultural strategy that islandersmight enjoy in the face of external
interferenceordominationasaresistantidentity”.
Come applicare dunque quanto detto al caso del Koinon? Ricordiamo
ovviamente che l´influenza dell´ambiente sulle attività umane (e tra queste si
può inserireanche losviluppodi identitàdigruppo)nonèmonodirezionaleo
determinataapriorisubasigeografiche,madipendedaicambiamentistoricied
è quindi un costrutto culturale. Gli elementi che spingevano verso una
considerazione degli ‘isolani’ come gruppo precedevano sicuramente di secoli
l’istituzionedelKoinon285. Tuttavia è solo con la scelta del nome “nesioti”, un
281 CHANIOTIS 2008 p. 3; MOGGI 2009 p. 51; CONSTANTAKOPOULOU 2012b; 2012 p. 50.;
BURASELIS2015pp.366-374.282 BRUN1989pp.121-123;REGER1997pp.462-464;2001pp.163-165.283 MOGGI2009p.59.284 KNAPP2008p.30.285 SipensiadesempioaldiscorsodiEufemoaCamarinariportatodaTucidide(VI82,3:
καὶ μετὰ τὰ Μηδικὰ ναῦς κτησάμενοι τῆς μὲν Λακεδαιμονίων ἀρχῆς καὶ ἡγεμονίαςἀπηλλάγημεν,οὐδὲνπροσῆκονμᾶλλόντιἐκείνουςἡμῖνἢκαὶἡμᾶςἐκείνοιςἐπιτάσσειν,πλὴνκαθ᾽ὅσον ἐν τῷ παρόντι μεῖζον ἴσχυον, αὐτοὶ δὲ τῶν ὑπὸ βασιλεῖ πρότερον ὄντων ἡγεμόνεςκαταστάντεςοἰκοῦμεν,νομίσαντεςἥκιστ᾽ἂνὑπὸΠελοποννησίοιςοὕτωςεἶναι,δύναμινἔχοντεςᾗ ἀμυνούμεθα, καὶ ἐς τὸ ἀκριβὲς εἰπεῖν οὐδὲ ἀδίκως καταστρεψάμενοι τούς τε Ἴωνας καὶνησιώτας,οὓςξυγγενεῖςφασὶνὄνταςἡμᾶςΣυρακόσιοιδεδουλῶσθαι.)quandodifendendoAtene
QuartoCapitolo
216
attopropositivo eprogrammaticodi affermazione collettiva identitaria, che si
puòsostenereditrovarsidifrontealconsolidamentounitariodisingoleidentità
insulari286. L´identità, come si è detto nell´introduzione al capitolo, è un
processo ideologico dinamico di ‘costruzione’, dipendente da una relazione
variabile tra località e influenze esterne in una data area. Constantakopolou
ritiene che nel caso dei Nesioti questo avvenga come resistenza e reazione
opposta e contraria ai poteri esterni287, mentre io credo che le due spinte
(internaeesterna),dopoquantoaffermatoneicapitoliprecedenti,sianoandate
nella stessa direzione. Ad un genuino interesse dei sovrani nel rapportarsi
all’areaegeaconununicosoggettoistituzionalesiaffiancòlapossibilitàcheuna
partedelleisolepotesseeffettivamenteunirsi.Siparladiunaparteenondella
totalitàdelleisole,perchéevidentementelebasiidentitarie(indispensabiliper
ilbuonfunzionamentodiun’operazionedelgenere)nonconsentivanodiandare
oltre. La neonata federazione scelse di richiamarsi all’insularità degli stati
membri perché questa era la prima caratteristica peculiare unitaria. Gli altri
aspettiidentitaridicuiabbiamodiscussoneisottocapitoliprecedentiservivano
adistinguereall’internodelcontestoinsulareegeoiNesiotidaglialtriisolani.
4.7.–Un’identitàparziale.
Come abbiamo visto, il nostro ragionamento ha attraversato diversi
passaggi.AbbiamoiniziatomostrandocomeiNesiotinonpotesserodisporredi
un’identità etnica fondata sulla comunanza di stirpe, ma non ne avessero
neanche bisogno per poter cercare una propria identità federale. Ci siamo
quindi spostati sulle Cicladi nella consapevolezza che la cognizione di
un’arcipelagononsifondasolosullavicinanzaoggettivatrapiùisole,masuuna
percepita unità, figlia di una lettura socio-culturale della geografia. Abbiamo
notato come, nonostante significative differenze tra gli autori antichi, sia
possibileindividuareunnucleo‘ionico’diisoledefinibilicomeCicladiecomea
avvicina la concezionedi gruppodegli Ioni a quelladegli Isolani: CONSTANTAKOPOULOU2007p.
56-57;KARPYUK2010pp.23-36.286 CONSTANTAKOPOULOU2012p.51287 EAD.p.51ep.59.
IlKoinondeiNesioti
217
questo nucleo faccia da parallelo il gruppo di stati membri del Koinon noto
tramite le fonti.Ci siamoquindi spostati sulMarmorParium rilevandocome i
silenzielespecificitàdiquestodocumentoevidenzino,ancorainetàellenistica,
comela ‘ionicità’ fosseancorapresentenelcontestocicladico.Abbiamoquindi
analizzato i culti federali mostrando come consentissero la ricorrente e
cadenzata autoaffermazione ideologica di coesione da parte dei Nesioti
nell’accettazione dell’egemonia antigonide o tolemaica e come questo potesse
avveniresolograzieallasecolare frequentazionediDeloa livello regionaleda
parte degli isolani. Infine abbiamo sottolineato i significati e le ragioni che
hannospintoiNesiotiafareriferimentoallapropriainsularitànellasceltadiun
nomecomune.
A questo punto è arrivato il momento di tirare le fila del discorso e
presentareinsintesicosasiintendaperidentitànesiotica.Leidentitàregionali
nonsiriscontranointuttiiterritorienondipendononecessariamentedalgrado
di unificazione politica (si pensi ad esempio ai Sicelioti o agli Italioti)288.
SecondoConstantakopolouilKoinon“wasanexpressionofandcontributortoa
strongregional islandidentity”289.Pernoncaderenellapuraspeculazionepuò
tornarci utile il concetto di ‘identità dispersa’, che è connesso alla teoria dei
Network. Abbiamo già affermato che l’identità è più il prodotto di una voluta
differenziazione tra gruppi, che non il segno che uno di questi gruppi sia
uniformeeomogeneoalsuo interno.Questosignificachegli individuipartidi
un gruppo condividono tra loro almenoun elemento unificante,manon sono
identiticiinogniaspetto.Infattiunostessoindividuopuòfarpartedipiùgruppi
contemporaneamente e assumere più identità in base alla differenti richieste
delle situazioni sociali290. I Greci erano Greci, ma allo stesso tempo erano
membridiunafamiglia,diunvillaggio,diunapolis,diun’entitàsovrapoleicao
di un gruppo etnico (spesso con all´interno le sue sottoarticolazioni)291.
L’identitàregionaleeraquindisolounadiquelleadottabilitantodaunsingolo,
288 VLASSOPOULOS2011p.19.289 CONSTANTAKOPOULOU2012p.59.ControquestaopinionesischieraBuraselis2015p.366
n.22,ilqualetuttaviaprecisacheperilcasodeiNesioti(p.365)“oneshouldnotunderestimate
theprocessofatop-downethnogenesistakingplacehere”.290 KNAPP2007pp.41-42.291 DERKS–ROYMANS2009p.6.
QuartoCapitolo
218
quantodaunacomunità292.
Daquestopuntodivistal’identitànesioticaappareparzialeperchévaleva
come identificazione collettiva del gruppo nel suo insieme rispetto al mondo
esterno,ma non dei singoli individui, i quali continuavano a identificarsi solo
con l’isola di origine. A tal riprova bisogna considerare gli epitaffi. Essi
consentonodi riscontrare il livello identitariodel singolo e quindi di scoprire
quanto fosse sentita un’identità a livello regionale. Nel caso dei Nesioti non
abbiamotestimonianze in talsenso,mentrequestesonodisponibilipersino in
aree prive di un’unificazione federale, con persone che si definiscono, ad
esempio, Peloponnesiaco293, Italiota o Siceliota294. Abbiamo, è vero, una
testimonianza,finoramaiassociataalKoinon,diunusodeltermine“Nesiote”a
Delfinel266-265perLykophronfigliodiPolyarchos295:
θεοί. | Δελφοὶ ἔδωκαν Λυκόφρονι Πολυάρχου Νησιώτηι | αὐτῶι καὶ
ἐκγόνοις προξενίαν, εὐεργεσίαν, προ|μαντείαν, προεδρίαν, προδικίαν,
ἀσυλίαν, ἀτέλει|αν πάντων καὶ τἄλλα ὅσα καὶ τοῖς ἄλλοις προξέ|νοις καὶ
εὐεργέταις. ἄρχοντος Πλείστωνος, | βουλευόντων Ἀριστομάχου,
Ἐπαρμόστου,Ἀριστ[εί]|δα,Στράτωνος,Ἀρχιάδα.
Chieracostui?PerchéfuonoratoaDelfi?Probabilmentequestedomande
sonodestinatearimanereinsolute.CertoècheeglivienedefinitoNesiotesinun
epocaincuiilKoinonesistevacontinuativamentedacirca40anni296.Eraforse
un inviato per conto dei Nesioti? Disponiamo forse di un precedente a tal
proposito.Appenadiecianniprimanel276-275,infatti,uncertoGlaukonfiglio
di SimosdiKythnos venneonorato comeprosseno sempre aDelfi297. Egli era
292 VLASSOPOULOS2011p.24.293 RIZAKIS2015p.121.294 VLASSOPOULOS2011pp.24-25.295 FDIII3,179.296 LamaggioranzadeglistudiosiritienechefosseuncittadinodiHekatonnesoi,omegliodi
Pordoselene/Nasos,situatatraLesboel’AsiaMinore,comunitàdellaqualeabbiamopochissime
attestazioni,lamaggiorpartedellequalisidatanoalV(IGI377,IVl.17:ΝὲσοςΠορδοσελένε)eIVsecolo(I.Adramytteionnr.34).Sivedano:BOUSQUET1958pp.81-82;ROBERT-ROBERT1959p.
198;STAUBER1996p.208;HANSEN-NIELSEN2004nr.823p.1047.297 FDIII3,207l.5:ΓλαύκωνιΣίμουΚυθνίωι.
IlKoinondeiNesioti
219
probabilmente il Γλαύκων Κύθ[νιος]298 ricordato nel gruppo di theoroi del
Koinon inviati ad Alessandria299. Si potrebbe quindi congetturare che
Lykophron fosse un incaricato dei Nesioti per Delfi, così come potrebbero
esserlostatoGlaukondiecianniprima.Maperchédefinirsi ‘Nesiota’enoncon
un riferimento alla propria polis di appartenenza? È il segno di un
rafforzamento dell’identità comune? Come che sia, ‘Nesioti’ è un termine
ombrello, sotto il quale sopravvivevano le identità isolane locali, ossia un
terminecheappareartificiale300esembraimpostodall’esterno301.Maseanche
questo fosse vero e i sovrani avessero attivamente sostenuto e supportato la
federazione,bisognadirechegliisolanimiseroinpratical’unificazioneequesta
non sarebbe potuta sopravvivere senza un legame identitario302. Il nome
‘Nesioti’indicaunsensocollettivodiappartenenzaadungruppoinassociazione
con uno specifico territorio. Solo ad uno sguardo superficiale somiglia ad
etnonimi come Beoti, Arcadi, Achei, nomi che già di per sé stessi sonomolto
importanti,perchécostituisconounacondizionenecessariasenza laqualenon
sipuòparlaredietnicità,una‘condiciosinequanon’tuttavianonsufficienteda
sola perché si potesse poter parlare di un ethnos303. Nel nostro caso, quindi,
Nesiotai offre un’indicazione politica, ma non etnica, qualcosa di simile al
modernoaggettivo‘belga’.IlBelgioèinfattiunarealtàpoliticaall’internodella
quale convivono tre etnie: i Fiamminghi/Olandesi, i Valloni/Francesi e i
Tedeschi.L’aggettivo‘belga’hadunqueunsignificatopoliticomanonetnico.In
questo sensopuò essere colta la somiglianza col casodeiNesioti, per il quale
tuttavia bisogna aggiungere il connotato geografico-insulare del nome. In
conclusionequellanesioticaeral’identitàcollettivadiungruppochecondivise
un’organizzazione politica, feste collettive, una fitta rete di scambi e un
territorio‘regionale’;maaltempostessoerasolounadellevarieappartenenze
identitariedegli isolaniesitrattavaprobabilmentediun’identità ‘situata’,cioè
298 Appendice2l.61.299 PASCHIDIS2008p.427.300 CHANIOTIS 2015 p. 379, che porta l’esempio parallelo deiKretaieis, un koinon creteseellenistico icuimembridovevanoesseredistinticonquestonomeartificialedaiCretesiverie
proprio,iKretes.301 VLASSOPOULOS2011p.19.302 CONSTANTAKOPOULOU2012p.52ep.59.303 SMITH1986p.23
QuartoCapitolo
220
chediventava saliente e visibile solo inundatomomento, legata aparticolari
situazioniefunzionalesolamentealcontestopolitico-federale.
IlKoinondeiNesioti
Conclusione.
È arrivato il momento di presentare le nostre conclusioni, ma per farlo
saràbenepartiredalledomandeespostenell’introduzione,presentareinsintesi
leanalisisvolteneivaricapitoliegiungerecosìadunarisposta.Gliinterrogativi
di fondodacuiabbiamopreso lemossesono iseguenti: nelperiodopreso in
esame si possono leggere le Cicladi come una regione unitaria, e quindi il
Koinonpuòesserelettocomeuna‘regionepolitica’?Essohamaisviluppatouna
retediscambidefinibilecome‘economiaregionale’?Einfineèmaiesistitauna
‘identitàregionale’?
Laprimaveradomanda,tuttavia,allaqualepreliminarmenteènecessario
rispondereècosasia ilKoinondeiNesioti.Nell’analisiabbiamorivelatoche il
termine greco koinon presenta varie sfumature di significato e, anche
limitandoci alle sue accezioni politiche, il ventaglio delle possibilità
interpretativerimanevasto.Perquestaragioneabbiamocercatodicapirecon
quali altre parole venga di solito associato per indicare la ‘federazione’ e
abbiamoscopertoche,almenoapartiredalIVsecolo,essosiaccompagnaadun
terminedalsignificatopiùpropriamentepoliticoegiuridico,ecioèsympoliteia.
Quest’ultimaparolaindicala‘condivisione’dellacittadinanza,dellapoliteia,non
solo all’interno di organizzazioni sovrapoleiche quali appunto le ‘federazioni’,
maanchenel casodi sinecismoounione trapiùpoleis. Ladomandaaquesto
puntosorgespontanea: ilKoinondeiNesiotihaprodottounacondivisionedei
dirittidi cittadinanza tragli statimembri?Èesistitaunapoliteianesiotica?La
rispostasembrapositiva,sebbenesifondinonsuunamenzioneesplicitaintal
senso,masulfattocheilKoinonhapiùvolteonoratoalivellofederalediverse
personalità concedendo loro vari diritti, tra cui anche quello di cittadinanza.
Appurato dunque l’aspetto ‘federale’ del Koinon, che lo distingue quindi dalle
symmachiai, le alleanze, con cui viene spesso confuso, rimaneva dunque da
capire che tipo di ‘federazione’ fosse e quindi come fosse organizzato, quali
poteri si riservasse e quali lasciasse agli stati membri, quali magistrati
operasserosottolasuainsegnaeconqualegiurisdizione.Trovareunarisposta
Conclusione
222
aquestedomandenonèsempliceeperquestaragioneabbiamoorganizzatoil
discorsodistinguendogli argomenti in treblocchioaree tematiche:gliorgani
rappresentativi, i funzionari con potere esecutivo e infine l’amministrazione
dellagiustizia.
Per quanto riguarda i primi, abbiamo evidenziato l’assenza di
un’assembleanelcasodeiNesioti,un’assenzasignificativa,machesiritrovaad
esempioancheinaltrefederazioni,comeadesempionelcasodegliAcheidopoil
217. Abbiamo spiegato lamancanza di un tale organo nel Koinon per ragioni
logistiche, che rendevano praticamente impossibile spostare l’intero corpo
civico a Delo o a rotazione nelle altre isole, rendendo di fatto l’assemblea
appannaggio dei cittadini della polis dove questa si sarebbe dovuta svolgere.
Anche il principio di un’assemblea rappresentativa e quindi rispettosa delle
differenze demografiche dei singoli stati membri avrebbe rappresentato una
sfida, una sfida del resto inutile visto che quello stesso principio
rappresentativo sarebbe stato a quel punto rispettato da un consiglio. Il
consiglio, synedrion, composto di delegati scelti tra le élite dei singoli stati
membri, in numero rispettoso delle proporzioni demografiche e contributive
dellepoleis,apparenellefonticomeunorganoamministrativoinpienaregola,
che invia ambasciatori, decreta onori, regola l’acquisto di derrate alimentari
comuniecosìvia.Inetàrodiaerapresenteuncorpoprobuleticodiprostataiche
svolgeva la funzione di un gabinetto ristretto. Nello svolgimento dei propri
compitiilconsiglioagivaspessointotaleautonomiaetalvoltaincollaborazione
conimagistratimessiacapodellafederazione.
Questiultimivariarononelcorsodeglianni,cambiandodenominazionee
funzioniasecondadellefasiegemoniche.InetàtolemaicaacapodelKoinonsi
trovava il nesiarco. Egli era un funzionario tolemaico addetto a tutelare gli
interessilagidiall'internodelKoinon,perilqualefacevadareferente.Nessuno
dei nesiarchi noti (nell’ordine Bakchon, Apollodoros, Hermias) era nato nelle
isole e questo è espressione probabilmente di un'esigenza di controllo e
affidabilitàcherendeverosimilepensarecheegli fossenominatodirettamente
dal re. Le sue competenze non erano probabilmente limitate formalmente a
particolariaspettiedeglisembraagirecomeunsurrogatodelmonarca,alquale
IlKoinondeiNesioti
223
rispondevadirettamente.Secondo le fontipareconcentrasse lapropriaazione
sugli aspetti politici, amministrativi, giudiziari,manonmilitari. Infatti nel suo
ruolo si trovava spesso ad avere a che fare con il navarco e con altri ufficiali
militari tolemaici (ad esempio Philokles, Kallikrates, Patroklos). Tuttavia non
sembra verosimile poter spiegare i rapporti che intercorrevano tra questi
magistrati e il nesiarco in un'otticameramente gerarchica o sulla basedi una
suddivisione delle sfere di potere priva di convergenze. Come è facile
immaginare,al finedi tutelare la sicurezzadell'egemonia tolemaica l'apparato
militare interveniva ovunque fosse necessario anche indipendentemente dal
nesiarco. Quasi sempre osserviamo però un atteggiamento di collaborazione,
piuttosto che di concorrenza. Ad ogni modo, che il navarco, anche se non in
concorrenza con il nesiarco, fosse comunque una figura presente nella vita
politicadelKoinonèdimostratoanchedallastatuaconcuiiNesiotionorarono
KallikratesaDelo,chefuacapodelsettoreegeoinunperiodocompresotragli
annisettantaesessantadelIIIsecolo.Manonbisognatuttaviafareconfusione
traifunzionaritolemaicicheagivanonell'Egeoequindiinteragivanoanchecon
iNesioti, e quelli propridel soloKoinon.Passandoal periodo rodiopossiamo
notare che il controllo politico sulla federazione fu esercitato tramite un
arconte,unufficialerodioconpienipoteriesecutiviciviliemilitarineiconfronti
del Koinon. L'aspetto più interessante dell'ufficio è che ai Nesioti era ora
richiesto di provvedere in prima persona alla fornitura di navi per la propria
difesa, a differenza di quanto avveniva in precedenza. Sull'organizzazione di
questa flotta sappiamo da un'iscrizione che essa era comandata da un
trierarchos nesiota di Tenos e non da un Rodio. Questo elemento è
particolarmentesignificativo,poichésembraindicareunrapportodicogestione
che consentiva una sostanziale autonomia alle isole, seppur limitata dalla
supervisionedell'arconterodio.
Perquantoriguardalagiustizia,ilKoinonsembraseguireunalineasimile
aquelladellealtrefederazionidelperiodo.Probabilmenteilconsigliosvolgeva
un ruolo come tribunale e inoltre interveniva nel pacificare contese tra stati
membri prima che queste degenerassero fino a richiedere procedure di
arbitratovereeproprie.Adognimodol’interventodell’autoritàfederalinonera
Conclusione
224
automatico,néerailsolopossibile.Abbiamotestimonianzadiarbitratieaccordi
trastatimembrieanchedell’interventodirettodeinesiarchinellarisoluzionedi
controversieinterneasingoleisole,onellarichiestaenell’invitodicommissioni
di giudici stranieri. Sappiamo inoltre che lo stesso Koinon regolò l’invio di
commissioni giudicanti, composte da cittadini nesioti, in località interne alla
federazione,cherichiedevanoevidentementeillorointervento.Tuttoquestoci
porta a ritenere che fossero possibili soluzioni multiple e ibride, con il
coinvolgimento di più attori oltre alla federazione e con una grande libertà
lasciataallasingolapolis.
Ilquadrocomplessivocheemergedall'analisidellefontièquindiquellodi
una federazione che dal punto di vista istituzionale non appare costituire
un'eccezione assoluta. Gli aspetti solitamente sottolineati per ridurne il
significatoelaportata(comeadesempiolapermanenzadiunafortetradizione
poleica contrastante l'unificazione federale, l'assenza di riferimenti nelle fonti
letterarie e il ridotto margine di autonomia in politica estera) ad un’attenta
analisi si mostrano di limitata portata e ancora una volta non distinguono il
Koinon da altre federazioni minori, intendendosi con questo termine tutte le
istituzioni non ‘protagoniste’ della ‘grande storia’. Perciò è legittimo ritenere
che ilKoinonrappresentidalpuntodivista istituzionale la concretizzazionee
unificazionediuna‘regionepolitica’.
La seconda domanda da cui eravamo partiti riguardava l’impatto del
Koinon a livello economico. Nel 1994 Gary Reger nel libro Regionalism and
Change in the Economy of Independent Delos aveva proposto di leggere
l’economia cicladica tra il 314 e il 167 in chiave regionale. Rispetto alla sua
interpretazione,quellapropostainquestatesihacercatodidifferenziarsisutre
livelli.Primadituttodaunpuntodivistalinguistico-concettuale,perchéquisiè
fattoricorsoallaterminologiaealletecnichedianalisidellacosiddetta‘Network
Theory’. In secondo luogo perché rispetto agli anni Novanta è oggi del tutto
scomparsadalnostroorizzonteteoricolanozionedi ‘autarchia’,siaalivellodi
regione economica, sia ancora di più a livello di singole isole. Infine perché
l’analisi ha guardato all’impatto economico delle istituzioni politiche (facendo
riferimento anche ai paradigmi del cosiddetto ‘New Institutional Economics’),
IlKoinondeiNesioti
225
prime fra tutte proprio quelle della ‘federazione degli isolani’. L’analisi si è
concentratasuiseguentiaspetti:lamonetazione,l’amministrazionefinanziaria,
lapirateriacomeelementoeconomicoelacircolazionedellemerci.
Per quanto riguarda la monetazione, bisogna segnalare tre aspetti.
Innanzitutto che le isole si spinsero in questo periodo nella direzione di
un’unificazione degli standard ponderali che tuttavia non culminòmai in una
produzionemonetariafederale.Questoaspettoèinteressante,maènecessario
segnalare che non esisteva una regola né un modello al quale i Nesioti
avrebberodovutorispondere.Trailmonopoliofederalenelbatteremonetaeil
totaledecentramentoesistevanoinfattimolteplicistadiintermedi.PeriNesioti
siamo in grado certamente di rilevare delle tendenze, se non all’unificazione,
almeno alla collaborazione, come ad esempio l’adeguamento a uno standard
ponderalericonosciutodicuiabbiamogiàdetto.Ilsecondoaspettodanotareè
che le Cicladi utilizzarono, sia a livello di singole isole, sia di Koinon, per le
proprieesigenzecommercialiedispesapubblicasoprattuttomoneted’argento
estere, di cui si ha prova a livello archeologico ed epigrafico, come del resto
fecero altre poleis nello stesso periodo, e si servirono più limitatamente di
monete d’argento locali, la cui coniazione era sporadica. Infine possiamo
affermare che la monetazione bronzea locale presentava una circolazione
ristretta all’interno dei confini insulari e dell’arcipelago. Tale diffusione
regionaledellamonetazionebronzeanonpuòcheesserespecchiodicommerci
tragliabitantidelleisolevicine.
Passando all’amministrazione finanziaria e fiscale, pare che il Koinon su
questemateriesiautoregolasseinaccordoconglistatimembriedisponessedi
unpoterecoercitivocheprevedevapeneanoiignoteincasodiinadempienzeo
ritardineicontributi.Aspettoancorapiùsignificativoèilfattochequestacassa
facessepartestrutturalmentedell’organizzazionedelKoinon,dalmomentoche
laritroviamocitata inogniepocaeperognispesacomune,enonfossequindi
un fondo saltuario creato per specifici obiettivi e immediatamente dopo
abbandonato.Icontributi‘volontari’deglistatimembrieranoquindicostantie
sottopostiacontrolliperscoprireglievasori. Il fattoche ilKoinondipendesse
da tali contributi indica che esso era sostanzialmente un esattore che agiva
Conclusione
226
sempre in accordo con gli statimembri. Il Koinon quindi non possedettemai
quellapienaautonomia fiscalecheglisarebbestatagarantita,peresempio,da
tasse ‘federali’ a percentuali fisse sul commercio. Riguardo a questo aspetto
bisognatuttaviasottolinearecheilcasodeiNesiotinonsidiscostadapressoché
tutte le ‘federazioni’ greche a noi note, le quali, salvo rarissime e spesso
temporaneeeccezioni,rispettaronosemprelapienaautonomiadeisingolistati
membri sul piano fiscale. Ignoriamo l’entità della pressione fiscale sugli stati
membri,maè ipotizzabileche,nonostantevariazionianchesignificative legate
almutaredellecondizionistoriche,essanonfossetrascurabile.Icontributidegli
statimembriequindiildenarocontenutonellacassa‘federale’servivanoinfatti
afinanziaretuttelespesecomunidelKoinon,ecioèicostiperlagestionedella
sua macchina politica e amministrativa, le feste comuni, i doni a personalità
benemerite,l’acquistodiderrateinmomentidiparticolarenecessitàpertuttio
almeno alcuni degli stati membri, la flotta nesiotica (almeno durante la fase
rodia) e naturalmente i tributi per le potenze egemoni. Questo aspetto è
particolarmenteinteressanteeciinduceadinterpretareilKoinonnonsoltanto
come esattore, ma anche come contribuente. Circa questo aspetto abbiamo
rilevato come la crisi di debito scoppiata negli anni ’80 del III secolo possa
essere fattarisalireaiprimiannidelmedesimosecoloe fosseverosimilmente
dovuta alle esigenze finanziarie di Demetrio Poliorcete. La crisi produsse
diverse ripercussioni a livello locale e federale e richiese l’intervento degli
egemoni, in questo caso i Tolomei che nel frattempo avevano preso il posto
degliAntigonidi.Tralesoluzionimesseinatto,oltreall’invitodigiudicistranieri
e ad azioni dirette del nesiarco, può probabilmente essere inquadrata anche
l’azionedell’oikonomosdelleisoleThrasykles.Quest’ultimo,svolgendounruolo
disupervisoreallefinanze,sarebbestatolafiguraidealeperimporreunrigido
piano di rientro e una risistemazione dei conti pubblici per far sì che non si
ripresentasseuna tale situazionedi crisi. Thrasykles agì, conogniprobabilità,
non imponendo tagli lineari su tutte le isole, ma distinguendo quelle che
avevano effettivamente pagato in tutto, in parte o per nulla e quindi
differenziando il suo intervento emeritandosi i ringraziamenti di Ios e quelli
dellostessoKoinon.
IlKoinondeiNesioti
227
Considerando adesso la pirateria, abbiamo mostrato come la moderna
analisidel fenomeno tenga in considerazione sia il suoaspettodistruttivo, sia
quello redistributivo legato alla vendita della refurtiva. Il Koinon agiva nei
confronti della pirateria impedendo parzialmente alle esigenze sociali che ne
stavanoallabasedimanifestarsiall’internodellostessomondoinsulareo,per
meglio dire, di trovare una loro legittimità. Ogni isola era infatti responsabile
verso i cittadini delle altre e doveva garantirne l’inviolabilità personale e
patrimoniale, ricevendo a sua volta il medesimo trattamento. Il Koinon
eliminava dunque ogni possibile appiglio ‘legalitario’ alla pirateria insulare
manifestantesi sia tra i suoi stessimembri, sia entro i propri spazimarittimi
interni.Machediredelleproiezionidelfenomenoall’esternodelKoinonstesso?
Negli esempi che abbiamopresentato si nota come i pirati partecipassero del
tutto alla cosiddetta connettivitàmediterranea e potessero quindi con facilità
spostarsisulunghedistanzepercommetterei lororaidevenderelarefurtiva.
Le autorità cittadine e federali non sembrano intransigenti verso quei pirati,
provenienti dalle Cicladi o meno, che praticavano la pirateria all’esterno del
Koinonepoinevendevano i fruttisulmercatodiDeloodiqualchealtra isola
delKoinonmedesimo.Inquestosensocerteformedipirateriapotevanoessere
tollerate, senonaddirittura incoraggiate,purchégliobiettivi fosseroconformi
agli interessi strategici dei vari egemoni di turno. Si è infine notato come la
pirateriafosserelativamentecontenutanellefasiincuiilKoinonerainvita,non
per una sua assenza, quanto bensì per la capacità del Koinon di gestirla e
proiettarlaaldifuoridiséversoobiettiviconcordaticongliegemoni.Viceversa
l’aumentodegliattacchinellafasediinstabilitàdellasecondametàdelIIIsecolo
indica il venir meno di una politica comune in tal senso, solo parzialmente
compensatapergliisolanidalrisparmioinfattoditributidovutoall’assenzadi
egemoni. In questo periodo più burrascoso ciascuna delle isole trovò
necessariamente soluzioni adatte a sé soltanto e non all’arcipelago nel suo
insieme.
Infinebisognaconsiderarelacircolazionedellemerci.Aquestoproposito
abbiamo notato comeDelo crebbe dal punto di vista demografico inmaniera
notevole lungotutto l’arcocronologicopreso inesame.Ciò fupossibileperché
Conclusione
228
Delo, almeno nel periodo di nostro interesse, dipendeva largamente dalle
importazionidalleCicladi.Questeimportazioniriguardavanoprodottiagricolie
diallevamento,maanchematerialidacostruzioneemanodoperaspecializzata.
Tutto questo senza che l’isola esportasse alcunché. Si trattava, dunque, di
un’economia che si reggeva nonostante un disequilibrio strutturale della
propriabilanciacommerciale.L’isolanondisponevadiminiered’argentoperla
coniazione e quindi non poteva produrre da sola la quantità di monete
necessarie. La situazione appare ancora più paradossale se teniamo presente
cheiprodottiimportatinoneranodestinatiunicamentealriccosantuariooalla
città,maancheesoprattuttoaisingoli individuiresidenti (stranieriocittadini
che fossero). Questi solo in minima parte erano dipendenti della città e del
santuario.Comespiegarelasostenibilitàdiquestosistema?L’interaeconomiasi
reggeva unicamente perché l’isola non era solamente un consumatore, ma
anche un mercato di transito. La ricchezza necessaria alla popolazione
dipendeva quindi dagli stranieri non residenti che frequentavano l’isola
vendendoe comprando,pagando le tasse, prendendoprestiti su cuipesavano
gli interessi,partecipandoallefesteelasciandoofferte.Tuttoquestoportavaa
Delo moneta grazie alla quale potevano venire pagate le importazioni. Gli
isolani,purnonessendoobbligatiarivolgersinecessariamenteeunicamentea
Delo per importare o esportare, prediligevano l’isola perché essa era il nodo
dell’ampio network egeo meglio connesso rispetto alle altre isole e quindi
svolgevadifattolafunzionedihubprincipaleperleCicladi.INesiotidelresto
eranoingradodipagare ibeni importatipropriograzieaiguadagnidelle loro
esportazioni,cheprincipalmenteeranoindirizzateaDelostessa.
Inconclusione,sipuòaffermarecheilKoinonfavorìilformarsidilegami
economici tra le Cicladi, propriomentre venivameno il tradizionale ruolo di
Ateneinquestocontesto.Laconvergenzaelacontemporaneitàdiunfenomeno
politicocomeilKoinonconil formarsie ilrafforzarsidiunaretecommerciale
intracicladicaè certamente significativa. Lanaturadiquesto legamenondeve
tuttaviaspingerearitenerechel’arcipelagofosseunaregioneautarchica,chiusa
insestessaeseparatadalrestodelmondoegeoemediterraneo.Alcontrariofu
proprio la sua piena partecipazione alle vicende politiche ed economiche del
IlKoinondeiNesioti
229
periodo a caratterizzarlo in un senso regionale. Fu solo grazie all’apertura e
all’importanza via via crescente di Delo, la ‘capitale’ del Koinon, che le isole
fecerosemprepiùricorsoadessaperibenidicuiavevanobisognoecomemeta
per le proprie esportazioni. Inoltre fu solo grazie al distacco da Atene, un
distacco che affonda le proprie radici in precise scelte politiche, che poté
nascere un network regionale. Per queste ragioni è lecito affermare che nel
periodo preso in esame le Cicladi abbiano formato un circuito di scambi
definibilecomeuna‘economiaregionale’.
Il terzo interrogativo da cui siamo partiti è: il Koinon si reggeva su
fondamenta identitarie e/o presentava una sua identità? Il termine ‘Nesioti’
avevaunsignificatointalsenso?Lanozionediidentitàèunconcettolabileche
variainbasealladefinizione.Sequestaètroppostringente,‘identità’rischiadi
diventare un termine inutilizzabile. Al contrario, se si preferisce una
interpretazionepiùampia,ilsuosignificatopotrebbeapplicarsiadunospettro
di fenomeni troppo variegati, senza che ciò accresca la forza euristica del
termine stesso e dunque senza risultati significativi. Per questa ragione ho
cercato di orientare la mia ricerca definendo dei limiti nei quali il concetto
potesse essere applicato, restando al contempo flessibile senza scadere
nell’indeterminatezza. Prima però ho tentato di sgombrare il campo da una
incomprensionepiuttostofrequente,ecioèl’identificazionedi‘identità’conuna
dellesueformepiùnote,l’etnicità.Quest’ultima,dopolapubblicazionedellibro
di Jonathan Hall, Ethnic Identity in Greek Antiquity, che ha fatto entrare
all’interno dell’antichistica molti degli odierni dibattiti antropologici e
sociologici sul tema identitario, è vista dallamaggioranza degli studiosi come
unafinzionestrumentale, funzionaleadesigenzepolitichecontingenti, fondata
sulmitodiunacomunediscendenzaediunpercorsostoricocondivisodaparte
diungruppochericonoscesestessocomepopolo,comeethnos.Lacrescitaelo
sviluppo di molte federazioni greche sono effettivamente legati ad una
concezione‘etnica’e,sebbeneilrapportotralapoliticael’ideologiavaridacaso
acaso,idueaspettisisonoinfluenzatiavicendarafforzandosireciprocamente.
Questo è vero almeno fino al IV secolo, quando il rapporto tra etnicità e
federalismosembra spezzarsinelmomento in cuivarie federazioni iniziarono
Conclusione
230
ad espandersi e ad inglobare al proprio interno, su base paritaria, altre
comunità appartenenti ad altri ethne. Nel caso dei Nesioti non disponiamo di
nessunaattestazionecircalaproduzionediunamitologia‘etnica’,interminidi
mitopoiesi di genealogie aggreganti o di un comune fondatore mitico.
Ciononostantequestononèdiostacoloaundiscorsonésul federalismo,visto
che l’etnicità in età ellenisticanon èpiùunabase ideologica essenzialeper la
fondazionedifederazioni,nésull’identità.Infattil’identitàcheabbiamotentato
di rintracciare è di carattere politico e federale, riguarda cioè altre basi
ideologichedicontattoeunitàtraglistatimembririspettoaquelleetniche.Si
possono ricercare queste fondamenta o piattaforme identitarie in alcuni
caratterispecifici: l’essere isole, l’essereCicladi, l’essere ioniche, ilcondividere
peculiaricircuiticultuali.
Per quanto concerne l’aspetto cicladico del Koinon, bisogna considerare
cheladenominazione,cioèlasceltadiunnome,diun‘designatore’-nelnostro
caso‘Cicladi’-,haunafunzionesiaautopoietica,poichéindicaunacaratteristica
ambientale, un modo di leggere un contesto geografico e un riferimento
descrittivo, sia ‘simbolica’, poiché richiama alla mente valori sociali che
attingono al piano storico-religioso. Il termine ‘Cicladi’ denota infatti il loro
costituire un cerchio attorno a Delo. L’aspetto referenziale-descrittivo indica
quindi la forma circolare dell’arcipelago, mentre quello ‘simbolico’-religioso
ricorda l’importante ruolo cultuale di Delo. Il controllo intellettuale che
scaturisce da questa rappresentazione dello spazio consente di ridurre la
complessitàequindidi identificare sé stessi all’internodiun territorio, che si
vuole ordinato da precisi confini. Questa percezione geografica implica
l’esistenzadinetworkavarilivelli,checonsentonoaquestamodalitàdilettura
dello spazio di radicarsi più a meno a lungo nel tempo. Tuttavia ogni
raggruppamentoèinunqualchesensosoggettivoeiconfinidenotantispecifici
gruppi di isole diventano nel tempo confusi sistemi di analisi del territorio
marittimo. Questo porta ad una situazione caotica con conseguenti variazioni
nelnumerodelleCicladi,riscontrabilinelledifferenzetralelistepropostedagli
autoriantichi.Ciononostantel’aspettounitarioresiste.
Passando alla ionicità degli stati membri del Koinon, ci è venuto in
IlKoinondeiNesioti
231
soccorsounimportantedocumentodelperiododellaguerracremonidea,ecioè
il Marmor Parium. Questa epigrafe presenta in forma di cronaca una
particolarissimastoria ‘universale’delmondogrecosegnatadal susseguirsidi
egemonie.Ildocumentotacesulmondodorico,mentreciinformasolosuquello
ionico, presentando spesso fattori di unità, come la fondazione in un unico
evento di tutte le città ioniche dell’AsiaMinore da parte di Atene. Allo stesso
tempo vediamo l’influenza tolemaica nella lettura della successione di
caratterizzantiegemoniepolitico-culturali,daAteneallaMacedonia,daquesta
adAlessandroMagnoequindiaiLagidi.IlMarmorPariuminoltresussistesolo
in funzione di un’altra opera dedicata alla storia di Paros (perduta, ma da
postularsi con assoluta certezza, pena l’incomprensibilità del Marmor
medesimo), che è verosimile contenesse almeno una parte delle informazioni
taciute proprio dalMarmor Parium, e cioè quelle relative alle glorie locali, di
Paros certamente,ma anchediDelo e delle Cicladi. Grazie a questa iscrizione
possiamodunqueaffermarechelapercezionedella‘ionicità’nonfossedeltutto
assentenelleCicladidietàellenistica, tantodacondizionare la selezionedelle
notiziepresentinelMarmorPariumedaportareilsuoanonimocompilatoread
escludereogniriferimentoalmondodorico.
Per quanto riguarda la religione, possiamo poi affermare che il circuito
cultualeregionaleruotanteattornoaDelofindall’etàarcaicacostituìunadelle
condizioni preliminari e uno dei presupposti essenziali per lo sviluppo del
Koinon. In età ellenistica, per il periodo che ci interessa,Delo era il santuario
federaledove iNesioti si riunivanoperdeliberare,dovearchiviavano ipropri
decreti edove festeggiavano le feste collettive inonoredegli egemoni.Queste
festeconsentivano laripetutamanifestazioneeautoaffermazione ideologicadi
coesione da parte dei Nesioti nell’accettazione dell’egemonia antigonide o
tolemaica, e inoltreeranoun’ottimaoccasioneper l’incontroaDelodelleélite
dellesingoleisoleedivaricittadiniinteressatiallapossibilitàdicommerciare.
Passandooraaltemadell’insularità,abbiamonotatocomeconil termine
'isola'nelmondogrecocisiriferisse,inprimoluogo,allepiccoleisoleegee,non
sottolineandoillorocaratterediisolamento,comespessoavvieneoggi,quanto
piuttosto la loro alterità rispetto alla terraferma. Gli elementi che spingevano
Conclusione
232
verso una considerazione degli ‘isolani’ come gruppo tendenzialmente
distinguibiledaaltrigruppio ‘tipi’diGreciprecedevanosicuramentedi secoli
l’istituzionedelKoinon.Tuttaviaèsoloconlasceltadelnome“Nesioti”,unatto
propositivo e programmatico di affermazione collettiva identitaria, che si può
sostenere di trovarsi di fronte al consolidamento unitario di singole identità
insulari.Adungenuinointeressedeisovraninelrapportarsiall’areaegeacome
ununicosoggettoistituzionalesiaffiancòlapossibilitàcheunapartedelleisole
potesse effettivamente unirsi. Si parla di una parte e non della totalità delle
isole, perché evidentemente le basi identitarie (indispensabili per il buon
funzionamentodiun’operazionedelgenere)nonconsentivanodiandareoltre.
La neonata federazione scelse di richiamarsi all’insularità degli stati membri
perché questa era la prima caratteristica peculiare unitaria. Gli altri aspetti
identitari (Cicladi, ionicità, religione) servivano a distinguere all’interno del
contestoinsulareegeoiNesiotidaglialtriisolanichenonaderivanoalKoinon
Aquestopuntosipuònotarecome lebasi identitarieappenapresentate
abbiano tutte cooperato a formare le fondamenta ideologiche per la riuscita
dell’unificazione politica nesiotica. Tuttavia queste ‘piattaforme’ non sono del
tuttosovrapponibilitraloroperil fattocheognunadiessenoncorrispondeai
‘confini’delKoinonsenoninparte.L’insularitàèunacaratteristicacheriguarda
nonsoloiNesioti;leCicladicomprendevanosecondoalcuniancheisoledoriche
comeMelosoThera, chenoneranostatimembridella federazione; il circuito
cultuale di Delo non può essere caratterizzato unicamente come regionale,
perchéalmenosottoalcuniaspettisiallargavaaquasituttal’areaegeaesotto
altri si restringeva alla sola isola; infine la ionicità, soprattutto nella lettura
filoateniesepresentatadalMarmorParium,andavabenaldi làdell’estensione
geografica del Koinon. Ciononostante è possibile affermare che una ‘identità
regionale’, certamente non sostitutiva delle preesistenti identità poleiche
nell’area,andòaffermandosiinunprecisocontestopolitico-federale.
Vorrei a questo punto concludere affermando che, nonostante la
limitatezza delle fonti disponibili, è possibile sostenere che esista un quadro
indiziarioafavorediunaletturaregionaleapiùlivellidelcontestodelleCicladi
tra la fine del IV secolo e il primo terzo del II. Il Koinon dei Nesioti fu una
IlKoinondeiNesioti
233
manifestazione politica di fenomeni di unificazione e collaborazione che
possono essere letti e rilevati anche sul piano economico e identitario. Con
questononsivogliononegareleincoerenze,ilimitieiproblemiancoraaperti.
Semmai si vuole evidenziare come il concetto di ‘regione economica’ non
implichi necessariamente l’autarchia, quello di ‘regione identitaria’ non
coinvolga l’annichilimento di altre identità e quello di ‘regione politica’ non
significhi il soffocamentodelleautonomie locali.LeCicladi furonounaregione
in questo periodo (così come non lo furono in età classica o nella tarda età
ellenistica)peruninsiemedicircostanzeefattoristoricicheconsentironoloro
di distanziarsi dall’ingombrante ruolo di Atene e di sviluppare tra loro un
networkapiùlivelli.Questocambiamentogettòlebasiperunaforteascesadi
Delo,facendoneilpernodelKoinonnesiotico,finoalpuntodirenderel’isolaun
centroa livellomediterraneoe inultimodi staccarladalleCicladi stessenegli
annisuccessivial168,segnandolafinedell’arcipelagocomeregioneunitariae
riportandolevarieisoleallalorosingolaritàneirapporticonl’esterno.
IlKoinondeiNesioti
235
Appendice.
Le fonti sulKoinon sono state per la prima volta citate tutte insiemeda
Buraselis1,eppureadoggimancauncorpusunitariocheneraccolgasiailtesto
greco,siaunbrevelemma,siainfineunatraduzioneinlinguamoderna.
In questa appendice le fonti sul Koinon sono divise in (a) decreti,
documenti1-18,(b)basidistatueonorariededicatedaiNesioti,documenti19-
25,(c)attestazionidifunzionaridelKoinonstesso,documenti26-38.
L'edizioneseguitaèquella ingrassettonellanotabibliograficaprimadel
testo. Evventuali integrazioni o alternative, spesso discusse nel corso dei
capitoliprecedenti,siritrovanoinvecedopoiltestomedesimo.
(a)DecretidelKoinon.
1.IstituzionedeiDemetrieia.
Decreto dei Nesioti della fine del 306 per l’istituzione delle feste in onore di
Demetrio Poliorcete da alternarsi alle già esisti feste in onore di Antigono
Monoftalmo.Sitrattadiunagrossasteledimarmobianco(altezzaattuale102
cm;larghezzainalto51cm;larghezzainbasso54cm;spessoretra15e17cm)
scopertaagliinizidisettembre1902aDelonelleterme,doveerastatautilizzata
comesoglia.
BCH28,1904,93-108–BCH31,1907,208-227–IGXI4,1036–BE1956,195
–HARDING1985,136–KOTSIDU2000,120
[————διατελ]ε[ῖ]?τ[ο]ὺςἝλληνας·[τιμῆσαι]
[μὲντὸκοινὸντῶν]νησιωτῶνἀξίωςκατὰδύναμιν
[Δημήτριον]ταῖς[πρεπ]ούσαιςαὐτῶιτιμαῖς·ποῆ-
1 BURASELIS1982pp.180-187.
Appendice
236
[σαιδὲαὐτοὺςἐν]Δήλωι[τ]ὸμὲνἕτερονἔτοςτὴνπ[α]-
5 [νήγυριντῶνἈν]τιγονε[ί]ωνἣννῦνποιοῦσιν,τὸδ[ὲ]
[ἕτερονθυσίαν]κ ≥αὶἀγ[ῶ]ναςκαὶσύνοδονἐπονο-
[μάσανταςΔημ]η ≥[τρ]ίε[ι]α,καὶσυνέδρουςἀποστέλ-
[λεινεἰςταῦτ]ακαθάπερἀποστέλλουσινεἰςτὰ
[Ἀντιγόνειατήντ]επαρασκευὴντῶνθυμάτωνκα[ὶ]
10 [τῶνἀγώνωνποιεῖ]σθ ≥α ≥ι?καὶτὴνμίσθωσιντῶντεχν[ι]-
[τῶν․․․c.9․․․]ντ․․․․ΜΙΣ#ΟΙ․․․․․Νἄθλωντ ≥ο[ῖς]
[Δημητριείοι]ς[ἀπὸτῶνκοιν]ῶνχρημάτωνκατὰ
[τὴνσύνταξιν]τὴννῦνοὖσαντοῖςνησιώταιςὑπ ≥-
[ὲρτῶνἈντιγο]νείωνκαὶἐάντινεςτῶννησιωτῶν
15 [μὴτελῶσινε]ἰςταῦτατὴνσύνταξιντὴνἐπιβ[άλ]-
[λουσαν․․․․]ω ≥νχρημάτων․․․․․#ειανα ≥․․․․
[․․․․․․․ἐνἐ]νδείαιτοῦσυντελεῖν,ε ≥ἶ ≥ν ≥α ≥ι ≥λ ≥
․․․c.10․․․ταννη․․․․c.12․․․․μα———————
․․․c.10․․․λ ≥λον․c.6․․ε———————
20 [————————το]ῦἐνιαυ ≥[τοῦ———]
——————————τὴνεὔνοιαντ[ὴν]
[․c.5․εἰςπάντ]αχρόνον․․․․․ΝΙὄνταεὐε ≥[ργ]-
[έτην․․c.8․․․]αὐτῶικαὶλ ≥υ․․․․Α․Υ ≥Γ ≥ΩΤΟΝ
․․․c.11․․․․νἣνἔχουσιπρὸςαὐτὸνοἱνησιῶτα[ι]
25 ——————ἀρ[γ]ύριον·ἐπιμέλειανδὲ․․․c.9․․․
[————καθ]άπερ?καὶΕΝΕ․ΓΟ ≥ΡΕΝ ≥Ι ≥․․c.7․․
———————————ιον——————
————————————————ν․․․․
—————————στη․․․․․αὐτὸν․․․
30 ————————————τωι․․․αιτα․․
————————ταῖςἰδίαιςπόλεσι[ν]ὅπω[ς]
[—————ποή]σωνται?τὰαὐτά·τὰςδὲ․ο․․
—————————κ ≥α ≥ὶ ≥κ ≥ατατάξασθαιὅπ[ως]
[———————διὰπαν]τὸς?αἱθυσίαικαὶτὰ
35 [ἆθλα?———————]α ≥ι·ὅτανδὲαἱπόλε-
[ιςἕλωνταιτοὺςσυνέ]δ[ρους,τ]οὺςμὲντοῦεἰσιόν-
[τοςἔτουςεἰςτ]ὰΔημητρίειαπαραγινομένους
IlKoinondeiNesioti
237
[εἰσενεγκεῖν]χρήματαὅσαπερεἰςτὰἈντιγόνε[ια]
[ἐτάχθη·φροντί]σαιδὲκαὶσκέψασθαιὅθενἔσταιπα-
40 [ρέχεσθαιτὸ]ἀργύριονἀφ’οὗτὰΔημητρίειαποιή-
[σουσιτὸνὕσ]τερονχρόνον·καθ’ὅτιδ’ἂνοἰκονο[μ]-
[ήσωσιναὐτοί,τ]αῦτακύριαεἶναι·τοὺςδὲμετὰτα[ῦ]-
[ταἐξαποστ]ελλομένους,καθ’ὅτιἂνσυνταχθ[ῆι]
[ἐξἀρχῆς,τὰςεἰ]σφορὰ[ς]ποιεῖσθαι·ἀναγράψαιδὲτο[ὺς]
45 [συνέδρουςτόδε]τὸψήφισμακαὶστῆσαιπαρὰτὸνβω-
[μὸντῶνβασιλέω]ν.
l.46:SEGXV494:τῶνΣωτήρω]νseguitanellatraduzione
...continuaa...versoiGreci;ilKoinondeiNesiotionoridegnamenteperquanto
èpossibileDemetrio congli onori chegli si addicono; celebrinoquesti aDelo
ognisecondoannola(5)festadegliAntigoneiacheadessocelebrano,enell’altro
anno un sacrificio e giochi e una riunione intitolandoli Demetrieia, e inviino
consiglieri a questi come già li inviano agli Antigoneia e la preparazione dei
sacrificie(10)faccianodeigiochieilpagamentodegliartisti ...deipremiperi
Demetrieia dai fondi comuni secondo la contribuzione che esiste ora per i
NesiotiriguardoagliAntigoneia;esealcunitraiNesioti(15)nonpagasseroper
questilacontribuzionespettante...
(35) quando le città scelgano i consiglieri, quelli che nell’anno entrante si
presenterannoaiDemetrieia,contribuiscanoconfondipariaquellichefurono
assegnati per gli Antigoneia; ci si prenda cura e si consideri da dove sarà
possibile(40)procurarsiildenarosullabasedelqualeiDemetrieiafarannoper
iltempoavvenire;asecondadicomedecidano,questemisuresianoinvigore;e
colorochesarannoinviatidopoquestedecisioniversinolecontribuzionicome
siadispostodall’inizio;iscrivanoi(45)consiglieriquestodecretoecollochinola
stelepressol’altaredeisalvatori.
2.DecretodiNikouria.
Appendice
238
DecretodeiNesiotiprobabilmentedel280/79perl’accettazionedelleistruzioni
reali sulle feste in onore di Tolomeo Sotere. Si tratta di una stele a frontone
(altezza 107 cm; larghezza 32 cm; spessore 08 cm) scoperta nell’isola di
NikouriaaovestdiAmorgos.
BCH17, 1893, 205-207 – IG XII 7, 506 – SIG 390 –SEG XIII 455 –BERTRAND
1992,88–BRODERSEN–GÜNTHER–SCHMITT1996,312–KOTSIDU2000,131,1–
HAUBEN2010
[ἔδοξε]ντοῖςσυνέδροιςτῶννησιωτῶν·ὑπὲρὧν
[Φιλοκλῆ]ςὁβασιλεὺςΣιδονίωνκαὶΒάκχωνὁνη-
[σίαρχοςἔγρα]ψανπρὸςτ[ὰ]ςπόλεις,ὅπωςἂνἀπο-
[στ]εί[λ]ωσινσυνέδρουςεἰςΣάμον,οἵτινες
5 [χρημ]ατιοῦσινὑπὲρτῆςθυσίαςκαὶτῶνθεω-
[ρῶ]νκαὶτοῦἀγῶνος,ὃντίθησινὁβασιλεὺςΠτο-
[λεμ]αῖοςτῶιπατρὶἐνἈλεξανδρείαιἰσολύμ[πι]-
[ον,καὶνῦν]ἐκπόλεωμπαραγενομένοιςτοῖςσυ[ν]-
[έδροις]δι[ελέγη]σανΦιλοκλῆςκαὶΒάκχων,δ[ε]-
10 [δό]χθαιτῶικοινῶιτῶνσυνέδρων·ἐπειδὴὁ
[β]ασιλεὺςκαὶσωτὴρΠτολεμαῖοςπολλῶν
καὶμεγάλωνἀγαθῶναἴτιοςἐγένετοτοῖς
[τ]ενησιώταιςκαὶτοῖςἄλλοιςἝλλησιν,τάςτεπ[ό]-
[λ]ειςἐλευθερώσαςκαὶτοὺςνόμουςἀποδοὺς
15 [κ]αὶτὴμπάτριομπολιτείαμπᾶσιγκαταστήσα[ς]
[κ]αὶτῶνεἰσφορῶγκουφίσας,καὶνῦνὁβασιλεὺς
[Π]τολεμαῖος,διαδεξάμενοςτὴμβασιλείανπαρ[ὰ]
τοῦπατρός,τὴναὐτὴνεὔνοιαγκαὶἐπιμέλειαν
[π]αρεχόμενοςδιατελεῖεἴςτετοὺςνησιώταςκα[ὶ]
20 τοὺςἄλλουςἝλληνας,καὶθυσίαμποιεῖτῶιπατρ[ὶ]
καὶἀγῶνατίθησινἰσολύμπιονγυμνικὸγκαὶ
μουσικὸνκαὶἱππικόν,τήντεπρὸςτοὺςθεοὺ[ςεὐ]-
[σέβ]ειανδιαφυλάττωγκαὶτὴμπρὸςτοὺςπ[ρογό]-
[νου]ςεὔνοιανδιατηρῶν,καὶπαρακαλεῖεἰςταῦτ[α]
25 [τού]ςτενησιώταςκαὶτοὺςἄλλουςἝλληναςψ[η]-
IlKoinondeiNesioti
239
[φίσα]σθαιτὸνἀγῶναὑπάρχεινἰσολύμπιον,πρό-
[σήκ]ειπᾶσιτοῖςνησιώταιςτετιμηκόσιμπρ[ότε]-
[ροντ]ὸνσωτῆραΠτολεμαῖονἰσοθέοιςτιμαῖ[ς]
[καὶδι]ὰτὰςκοι[νὰςεὐεργεσίας]καὶδιὰτὰςἰδίο[υς]
30 [ὠφελείαςτῶιβασιλεῖΠτο]λεμαίωιπαρακαλοῦ[ν]-
[τιἔντετοῖςἄλλοιςσυλλα]μβάνεσθαικαὶνῦγκατὰ
[τὴναἵρεσιναὐτοῦμετὰπάσης]προθυμία[ςψηφίσα]σθα[ι]
————————————————μὲντὸμπᾶσ[ιν․]ΛΓ․․
——————————————αικαταξίαςτιμὰς
35 [—————————————τῆ]ςἑαυτῶνεὐνοία[ς]
[ἀποδέχεσθ]αιτὴνθυσίαγκαὶτοὺςθεωροὺςἀ[πο]-
[στέλλεινεἰ]ςτὸμπάνταχρόνονἐντοῖςκαθ[ή]-
[κουσιχρόνοις],καθάπερὁβασιλεὺςἐπέσταλκε,
[κ]α[ὶ]εἶναιτὸνἀγῶναἰσολύμπιογ,καὶτοῖςνικῶσιν
40 [τῶννησιωτῶν]τὰςτιμὰςτὰςαὐτὰςὑπάρχειν,αἵπερ
εἰσὶ[νἐν]τοῖςνόμοιςπαρ’ἑκάστοιςτῶννησιωτῶν
[γεγραμμέναι]τοῖςτὰὈλύμπιανικήσασιν·στεφανῶ-
[σ]αιδὲκαὶτὸ[μβα]σιλέαΠτολεμαῖονβασιλέωςκαὶ
[σ]ωτῆροςΠτολεμαίουχρυ[σῶι]στεφάνωιἀριστεί-
45 [ωιἀπὸ]στα[τήρ]ωγχ[ι]λίωνἀρητῆςἕνεκεγκαὶεὐ-
[νοί]αςτῆςεἰςτοὺςνησιώτας,ἀναγράψαιδὲτοὺς
[συν]έδρουςτόδετὸψ[ήφι]σμαεἰςστήληνλιθίνηγκαὶ
[στῆσαιἐν]Δήλωιπαρὰτὸνβωμὸντοῦσωτῆρος
[Πτ]ολε[μαίου·κατὰ]ταὐτὰδὲψηφισάσθωσαντόδε
50 [τὸψ]ήφισμακαὶαἱμετέχουσαιτῶμπόλεωντοῦσυν-
[ε]δρί[ου],καὶἀναγραψάτωσανεἰςστήλαςλιθίνας
[κ]αὶἀναθέτωσανεἰςτὰἱερὰἐνοἷςκαὶαἱλοιπαὶτι-
μαίεἰσινἀναγεγραμμέναιπαρ’ἑκάστοις·ἑλέσθαι
[δ]ὲτοὺςσυνέδρουςκαὶθεωροὺςτρεῖς,οἵτινεςἀφ[ι]-
55 [κ]όμενοιεἰςἈλεξάνδρειανθύσουσίντεὑπὲρτοῦ
[κ]οινοῦτῶννησιωτῶνΠτολεμαίωιΣωτῆρικαὶ
[τὸνσ]τέφανονἀποδώσουσιντῶιβασιλεῖ·τὸδὲεἰς
[τ]ὸνστέφανονἀργύριονκαὶεἰςἐφόδιογκαὶπορε[ί]-
[α]ςτοῖςθεωροῖςεἰσενεγκεῖντὰςπόλεις,ἑκάσ[την]
60 [κατὰτὸἐ]πιβάλλοναὐτῆι,καὶδοῦναιὧιἂμΒάκ[χων]
Appendice
240
[ἀποδείξηι].ἡιρέθησανθεωροὶΓλαύκωνΚύθ[νιος],
․․․․․αςΝάξιος,ΚλεώκριτοςἌνδριος.
b.1 ——————ΩΝΜ———Ο——————————————
—————ΕΙ————Λ——ΛΠΑ#⁷Α——————————
————νταιοἱἈμόργιοιἀποσ[τείλαντες————]
[——τῶιδὲπ]ρεσβευτ[ῆιἔ]στωσανοἱἴσοι————
5 ———————διαγορε[υ]ο——————————
————————τοῖς—————————————
——————ν[τ(?)]ὰψηφίσ[ματα————————]
——Ο————————οντ————————————
————————————ΟΝΤΟΥΣ—————————
10 Χ————————————Ε———————————
———Ε—————————ΑΣ——ΕΝ————————
——————————————Ο—————————
———Ο————————————————————
DeciseroiconsiglierideiNesioti;riguardoallequestionisullequaliPhilocles,re
deiSidoni,eBakchon, ilnesiarca,scrisseroallecittà, inmodocheesse inviino
consiglieriaSamo,iquali(5)trattinoariguardodelsacrificio,degliinviatisacri
edellacompetizione,cheilreTolomeoistituisceperilpadreadAlessandriacon
valoreparialleOlimpiadiesullequalioracon iconsiglieri,arrivatidallecittà,
discusseroPhilocleseBakchon,(10)hadeciso lariunionedeiconsiglieri:dato
che il re Tolomeo Sotere di molti e grandi vantaggi fu responsabile verso i
NesiotieglialtriGreci,avendoliberatolecittà,restituitoleleggi,(15)ristabilito
per tutti l’anticacostituzioneealleggerito le tasse,epoichéora il reTolomeo,
avendoereditatoilregnodalpadre,lastessabenevolenzaeattenzionecontinua
amanifestareversoiNesiotie(20)glialtriGreci,eunsacrificiooffrealpadree
istituisce una competizione di valore pari alle Olimpiadi di tipo ginnico,
musicaleedequestre,siapreservando lapietàversoglideisiamantenendo la
benevolenzaversogliantenati,e invitaaquestoscopo(25)siaiNesiotisiagli
altriGreciadecretarechelacompetizionesiadivalorepariaigiochiolimpici,si
addiceatuttiiNesioti,poichéhannoonoratoinprecedenzaTolomeoSoterecon
IlKoinondeiNesioti
241
onoripariadundiosiaperibeneficicomunisiapergliaiutiagliindividui,(30)
portareaiutonellealtrecoseareTolomeo,poiché invitaa farciò,edecretare
orasecondolasuapreferenzaconognizelo...
(35)dellalorobenevolenza,siaccettiilsacrificioesiinviinogliinviatisacriper
tutto il tempoavenireneimomenticonvenuti,comeilrehaordinato;esia la
competizionedilivelloparialleOlimpiadi,eaivincitori(40)traiNesiotisiano
glionoriimedesimichesononelleleggipressociascunotraiNesiotiprescritti
per i vincitori delle Olimpiadi; e si incoroni anche re Tolomeo figlio di re
Tolomeo Sotere con una corona d’oro del valore (45) di 1000 stateri, come
premio per il valore e la benevolenza verso i Nesioti, e iscrivano i consiglieri
questodecreto suuna steledipietra e la collochinoaDelovicinoall’altaredi
Tolomeo Sotere; allo stesso modo approvino questo (50) decreto anche le
partecipanti tra le città al consiglio e lo iscrivano su stele di pietra e lo
consacrino nei santuari nei quali anche gli altri onori sono iscritti presso
ciascuno; designino i consiglieri anche tre inviati sacri, i quali, inviati (55) ad
Alessandria,sacrificherannopercontodelKoinondeiNesiotiaTolomeoSotere
econsegnerannolacoronaalre;ildenaroperlacorona,perilviaggioeperle
spesepergli inviatisacripaghinolecittà,ognuna(60)inaccordoconlaquota
spettante,elodianoallapersonadesignatadaBakchon.Furononominatiinviati
sacriGlaucondiKythnos...diNaxos,CleocritosdiAndros.
3.DecretoperSostratos.
DecretoonorificodeiNesiotiperSostratosdiKnidosdatabiletrail280eil274
ca. Si tratta di una stele di marmo bianco (altezza 74 cm; larghezza 30 cm;
spessore08cm) ritrovata inunpunto imprecisatoall’internodel santuariodi
Delo.
BCH7,1883,5-7–BCH15,1891,120n.1–MICHEL1900,374–OGIS67–BCH
31,1907,341-345– IGXI4,1038(1914)–DÜRRBACH1921,21–BE1930p.
203-IAMMp.12–KOTSIDU2000,131,2
Appendice
242
—ΕΜΟ———ΟΛΙ—
—ΤΑΤΟΥ——ΝΩΤ—
[τ]άτεἄλλα[μετ’εὐ]νοία[ς———————]
τοῖςνησιώταιςὅσαπρὸςΕΝΕΑ—
5 καὶΒακχώι ≥ν ≥τ ≥α ≥Β ≥οιω ≥τ ≥ὸ ≥ν ≥(?)τήντεεὔνοιαν[ἣνδια]-
τελεῖἔχωνΣώστρατοςπρὸςτοὺςνησιώτας
καὶὅτιχρείαςπαρέχεταιτοῖςἀφικνουμένοις
[π]ρὸςτὸνβασιλέαμετὰπάσηςπροθυμίαςκαὶ
[λέγων]καὶπράσσωνὅτιἂνδύνηταιἀγαθὸνὑ-
10 πὲρτῶν[νησιω]τῶν·δεδόχθαιτοῖςσυνέδροις·ἐ-
παινέσαιμὲ[νΣώ]στρατονΔεξιφάνουςΚνίδιον
ἀρετῆςἕνεκα[καὶεὐν]οίαςἧςἔχωνδιατελεῖ
ἐμπαντὶκαιρῶιεἰς[τὸνβ]ασιλέαΠτολεμαῖον
καὶτοὺςνησιώταςκαὶσ[τεφα]νῶσαιαὐτὸνχρυ-
15 σῶιστεφάνωιἀπὸδραχμ[ῶνἀλ]εξανδρείων
τρισχιλίωνκαὶἀνακηρῦξαιτὸν[σ]τέφανον[τοῖς]
πρώτοιςΠτολεμαιείοιςἐνΔήλωι·δ[εδό]σθα[ιδὲ]
αὐτῶιπολιτείανἐνπάσαιςταῖςν[ήσοιςὅσαι]
μετέχουσιντοῦσυνεδρίουαὐτῶι[καὶἐκγόνοις]
20 καὶἀτέλειανἁπάντωνὧνἂνεἰσάγω[σινκαὶἐξά]-
γωσινκαὶπροεδρίανἐμπᾶσιτοῖςἀγῶσινκαὶπρό-
σοδονπρὸςβουλὴνκαὶδῆμονεἰάντουδέωνται
πρώτοιςμετὰτὰἱερά·ὅπωςδὲκαὶτῶνἱερῶνὧνθύ-
ουσινοἱνησιῶταιἐνΔήλωιτοῖςτεἄλλοιςθεοῖςκαὶ
25 ΣωτῆριΠτολεμαίωικαὶβασιλεῖΠτολεμαίωιἀποσ-
τέλληταικαθ’ἑκάστηνπανήγυρινἐπὶτὴνΣωσ-
τράτουἑστίανγέραςεἰςΚνίδοναὐτῶικαὶἐκγό-
νοιςκαθάπερἀδελφοῖς,ἐπιμελεῖσθαιτοὺςἀεὶγι-
νομένουςἐπιμελητὰςτῆςθυσίας·τὸδὲψήφισμα
30 τόδεἀναγράψαιεἰ[ςσ]τήληνλιθίνηνκαὶἀναθεῖ-
ναιτοὺςσυνέδρουςεἰ[ς]τὸἐνΔήλωιἱερόν·κατὰ
ταῦταδὲψ[η]φισάσθωσαναἱμετέχουσαιτῶνπό-
λεωντοῦσυνεδρίουκαὶἀναγραψάτωσανεἰς
στήλαςλιθίναςτὸδόγματόδεκαὶἀναθέτω-
35 σανεἰςτὰἱερὰἐνοἷςκαὶαἱἄλλαιτιμαὶπαρ’ἑ-
IlKoinondeiNesioti
243
κάστοιςτῶννησιωτῶνεἰσινἀναγεγραμ-
μέναι.
...lealtrecoseconbenevolenza...aiNesiotiquantoverso...(5)eBakchonBeota
per la benevolenza che continua ad avere Sostratos verso i Nesioti e poiché
procurafavoriacolorochearrivanopressoilreconognizelo,siadicendo,sia
facendo ogni bene possibile a vantaggio (10) dei Nesioti; hanno decretato i
consiglieri: si elogi Sostratos figlio di Dexiphanes di Knidos per la virtù e la
benevolenza che continua ad avere in ogni occasione verso il re Tolomeo e i
Nesiotielosiinconoriconuna(15)coronad'orodelvaloredi3000dracmedi
Alessandro e si offra pubblicamente la corona alle prime feste in onore dei
Tolomei aDelo; si dia a lui la cittadinanza in tutte le isole chepartecipano al
consiglio, a lui e ai discendenti, (20) e la totale esenzione fiscale su ciò che
importinoedesportinoeildirittodisedereinprimafilaintuttelecompetizioni
el’accessoallabouléealpopolo,qualoraabbianobisognodiqualcosa,perprimi
dopoisacrifici;eaffinchéanchetraisacrificioffertidaiNesiotiaDeloaglialtri
dei e (25) a Tolomeo Sotere e al re Tolomeo venga inviato in occasione di
ciascunafestaacasadiSostratosundonoaKnidos,perluieperidiscendenti
proprio come a fratelli, si diano cura coloro che via via diverranno
amministratoridelsacrificio;questodecreto(30)siiscrivasuunasteledipietra
e lo consacrino i consiglieri nel santuario di Delo; in conformità con questi
terminidecretinolepartecipantitralecittàalconsiglioepubblichinosusteledi
pietraquestodecretoeloconsacrino(35)neisantuaridoveancheglialtrionori
pressociascunodeiNesiotisonoiscritti.
4.Decretosuigiudici.
DecretodeiNesioti sullaregolamentazioneper l’inviodigiudiciall’internodel
Koinonduranteilperiodotolemaico.LasteleprovienedaArkesinesull’isoladi
Amorgos.
IGXII7,13;IGXII,7Corr.Add.p.xi
Appendice
244
———————————————————————
[καθ’ἕκαστον]ἐνιαυτὸν[τὸδ]απάνημ[ατὸγενόμενον]
[ἑκάστωιδή]μωιἀν[αγ]ράψ[αντε]ς,οἷςτ[ε—————]
[τόντεχρόν]ον,[ἕ]ως[ἂν]ὀφείλ[η]τα[ιτ]ὸἀ[ργύριον],
5 [καὶτοὺςἰδιώτας(?)τ]οὺςδεδανεικότ[ας,τάςτεσυν]-
[τάξεις(?),ἃς]β[ασιλεῖΠτολ]εμαίωιἐψηφίσατ[οτελεῖντὸ]
[κοινὸντὸ]ἡμέ[τερον]·ὅπωςδὲαἵτεκρίσεις[γίνωνταικατὰ]
[τὰδόγματ]ακαὶ[ἐά]ντιἄλλοδέηιτῶνσυμφ[ερόντωντῶικοι]-
[νῶι,ἀποστέλλε]σθαιὑπὸτῶμπόλεωντῶ[νμετεχουσῶντοῦ]
10 [κοινοῦδικαστὰς]καὶπαρεῖναιαὐτοὺςἐντ[οῖςχρόνοιςτοῖς]
[ὡρισμένοις·δοῦναιδὲκαὶ]εἰςἐφόδιονἑκάσ[τωιτῶνδικαστῶν]
[καθ’ἑκάστηνἡμέρανδρα]χμὰςτρεῖς,εἰσ[πρᾶξαι(?)δὲκαὶπα]-
[ρὰτῶννησιωτῶνἁ]πά[ντ]ωντὰἀναγκαῖα—————
—————————ςτὰδάνειαΔιο———————————
15 [ἵναδὲἀναγραφῆιταῦτα]εἰςστήληνλιθ[ίνηνκαὶἀνα]-
[τεθῆιἐνΔήλωιεἰςτὸ]ἱερόν,ἐπιμελ[ηθῆναιτοὺς]
[συνέδρους·τῶνδὲπόλ]ε[ω]νἑκάστηψη[φισαμένηταὐτὰἀνα]-
[γραψάτωεἰςστήληνλιθί]νηγκαὶ[ἀ]να[θέτωἔντινι]
[τῶνἱερῶνὧιἂνβούληται]αὐ[τὴκ]αὶοὗ[ἂνἐπιτήδειον]
20 [εἶναιφαίνηται————]
... per ogni anno la spesa sostenuta da ciascun demo avendo registrato su
iscrizione,aiquali ... il tempo,finchésiadovutoildenaro,(5)e iprivati(?)che
hannoprestatoildenaro,elecontribuzioni(?),lequaliilnostroKoinondecretò
dipagareareTolomeo;eaffinchéiprocessisi faccianosecondoidecretie(si
faccia)qualunquealtra cosa siaopportuna traquelle che sonoutili alKoinon,
siano inviati dalle città partecipanti al (10)Koinon giudici e si presentino nei
tempistabiliti;sidianoancheatitolodispesadiviaggioaciascunodeigiudici
perognigiornotredracme,siriscuotanoanchedatuttiquantiiNesiotilecose
necessarie ... iprestiti ... (15)affinchéquestecosesianoiscrittesuunasteledi
pietraesianoconsacrateaDelonelsantuario,siprendanocuraiconsiglieri;tra
glistatimembriciascuno,avendodecretatolemedesimecose,leiscrivasuuna
IlKoinondeiNesioti
245
steledipietraeleconsacriinunodeisantuaricheessostessopreferiscaedove
(20)appaiaessereadatto...
5.DecretoperTheon.
Decreto onorifico dei Nesioti per Theon. Periodo tolemaico. I due frammenti
dellasteledimarmobianco(altezza22cm; larghezza30cm;spessore08cm)
sono stati ritrovati in luoghi diversi. Il frammento superiore è stato trovato a
suddeltempiodiApollo,vicinoaipiccolipropilei.Ilsecondoframmentoèstato
ritrovatoil2-3luglio1903aestdell'esedradiSotelesTelemnestounellaprima
stanza facente parte del complesso di edifici noti come le "abitazioni dei
sacerdoti".
BCH 4, 1880, 321-322 –OGIS 40 – BCH 28, 1904, 108-110- – IG XI 4, 1042
(1914)–DÜRRBACH1921,26–EA75–BE1952,35
[ἔδοξεντ]οῖςσυνέδροιςτῶν
[νησι]ωτῶν·ἐπειδὴΘέωνvacat
[Φιλ]ίσκουΑἰγαεύς,τεταγμέ-
[νο]ςὑπὸτὸμβασιλέαΠτολε-
5 [μα]ῖονἐνἈλεξανδρείαι,τῶ[ι]
τεβασιλεῖτὰσυμφέ[ροντα]
πράττεικαὶτοῖςν[ησιώταις]
[ε]ὔνουςὢνκαὶφί[λοςδιατελεῖ]
[κ]αὶἀεὶτοῖςδ[εομένοιςτῶν]
10 [ν]ησιωτῶνπ[αρέχεταιχρείας]
[πολλὰςκαὶκοινῆιταῖςπόλεσιν]
[καὶ]ἰδίαιτοῖςἐντυ[γ]χάνου[σιν]·
δεδόχθαιτοῖςσυνέδροις·[ἐπαι]-
νέσαιμὲνΘέωναΦιλίσκο[υ]
15 [Α]ἰγαεῖαἀρετῆςἕνεκακαὶ[εὐνοί]-
αςἣνἔχωνδιατελεῖεἰς[τοὺς]
νησιώτας·εἶναιδὲΘέω[ναΦιλίσ]-
Appendice
246
[κ]ουΑἰγαεῖαπρόξενονκ[αὶεὐεργέ]-
[την]πάντωντῶννη[σιωτῶνὅσοι]
20 [μετέχ]ουσιτοῦσυν[εδρίου·ὑπάρ]-
[χειν]δὲαὐτῶικα[ὶἐκγόνοιςπροε]-
[δρίανἐντ]οῖςἀγῶ[σιν————].
Decise il consiglio dei Nesioti; dato che Theon figlio di Philiskos di Aigai
(Eolide),sottopostoalreTolomeo(5)inAlessandria,perilrefaciòcheèutilee
per i Nesioti continua ad essere benevolo e amico e sempre a coloro che ne
hanno bisogno (10) tra i Nesioti rende molti favori sia in comune agli stati
membri, sia individualmente a coloro che lo incontrano; hanno decretato i
consiglieri: si elogi Theon figlio di Philiskos (15) di Aigai per il valore e la
benevolenzachecontinuaadavereversoiNesioti;siaTheonfigliodiPhiliskos
di Aigai prosseno e benefattore di tutti i Nesioti che (20) partecipano al
consiglio; si dia a lui e ai discendenti il diritto di sedere in prima fila nelle
competizioni...
6.Theoroi.
Decreto dei Nesioti per i theoroi inviati ad Alessandria per conto del Koinon.
Periodotolemaico,probabilmenteneglianni280-270circa.Ilframmentoèstato
ritrovatoaDelo.
BCH35,1911,449-450–IGXI4,1037
[ἔδοξε]ντοῖςσυνέδροιςτῶννησιωτῶν·ἐπ[ει]-
[δὴοἱπεμφ]θέντεςὑπὸτοῦκοινοῦσυνεδρίουθε[ω]-
[ροὶεἰςἈ]λεξάνδρειανπρὸςτὸνβασιλέα
[Πτολεμα]ῖονΚαλλίαςΝάξιος,Ἐχέστρατος
5 ․․․․․․․ΟΝ․ΙΩΝΤΗ․․․c.10․․․ΟΣΔ ≥Ι ≥ΚΑΙ
IlKoinondeiNesioti
247
DeciseroiconsiglierideiNesioti:datochegliinviatisacridalcomuneconsiglio
adAlessandriapressoilreTolomeoKalliasdiNaxos,Echestratos...
7.DecretoperAristandros.
Decreto onorifico dei Nesioti per Aristandros. Periodo tolemaico. La stele di
marmo bianco (altezza 51 cm. con la modanatura inferiore, larghezza nella
modanatura 27 cm; spessore 08 cm) è stata ritrovata negli scavi del 1880
pressol’angolosud-ovestdeltempiodiApolloaDelo.
BCH28,1904,115-116;IGXI4,1041
τὸνστ ≥[έφανον?——————]
ταχθεῖ·τὰδ[ὲἐψηφισμένα?———]
ἀναγγέλλεινα[ὐτῶι———συν]-
ντελεσθέντω[ν——————]
5 ἃςοἱνησιῶταια——————
αὐτῶι·τὸδὲψήφι[σματόδεἀνα]-
γράψαιτοὺςσυνέδ[ρουςεἰςστ]-
ήληνλιθίνηνκαὶἀ[ναθεῖναιἐν]
Δήλωιεἰςτὸἱερὸντο ≥[ῦἈπόλλω]-
10 νος·ἀναγράψαιδὲκ[αὶπόλ]-
ειςἑκάσταςπαρ’ἑαυ[ταῖςτὸψ]-
ήφισμακαὶἀναθεῖναιο[ὗκαθ’ἑκάστ]-
ηννόμιμόνἐστιν·δοῦ[ναιδὲκ]-
αὶξένιαἈριστάνδρωιἀ[πὸδρ]-
15 αχμῶνπτολεμαικῶν[—καὶπέμπ]-
ειντοὺςἡιρημένουςθεω[ρούς]·
τὸδὲἀνάλωματὸεἰςτ[ὴνἀν]-
αγραφὴνκαὶτὴνστήλη[νδοῦ]-
ναιτῶιαἱρεθέντιἐπιμελη[τῆι]
20 ἀπὸτοῦπεριόντοςἀργυρίου[τῶ]-
ισυνεδρίωι·ἡιρέθηΤεισίαςΜυκόνιος.
Appendice
248
una corona ... sia assegnata; le cose decretate... riferire a lui ... essendo stati
celebrati...(5)lequaliiNesioti...alui;questodecretoiscrivanoiconsiglierisu
unasteledipietraeloconsacrinoaDelonelsantuariodiApollo;(10)iscrivano
ancheglistatimembriciascunopressosestessoildecretoelodedichinodoveè
costumeperognuno;dianoanchedoniospitaliadAristandrosal(15)costodi...
dracme tolemaiche e inviino gli inviati sacri scelti; paghino la spesa per
l’iscrizione e la stele a chi sarà stato designato amministratore dal denaro
restanteperil(20)consiglio;funominatoTeisiasdiMykonos.
8.DecretoperHypatodoroseKaphisodoros.
Decreto onorifico dei Nesioti per Hypatodoros e Kaphisodoros, due fratelli
provenientidaTebe.Periodotolemaico; forsedurante ilmandatodelnesiarco
beota Bakchon. La stele di marmo bianco (altezza 72 cm; larghezza 27 cm;
spessore 06 cm) è stata ritrovata il 27 maggio 1904 a nord della agorà di
TheophrastosaDelo.
BCH30,1906,665-666–IGXI4,1040
θε[οί].
ἔδοξετοῖςσυνέδροιςτῶν[νησιωτῶν]·
ἐπειδὴὙπατόδωροςΜίκκουκαὶΚαφ[ισό]-
δωροςἈρχίουΘηβαῖοιεὖνοικαὶφίλοιτοῖς
5 νησιώταιςκαὶχρείαςπαρέχονταικαὶλ[έ]-
γοντεςκαὶπράσσοντεςὅτιἂνδύν[ων]-
ταιἀγαθὸνὑπὲρτῶννησιωτῶν·δεδό-
χθαιτοῖςσυνέδροις·ἐπαινέσαιὙπατόδω-
ρονκαὶΚαφισόδωρονΘηβαίουςἀρετῆςἕ-
10 νεκακαὶεὐνοίαςτῆςεἰςτοὺςνησιώτας
καὶεἶναιαὐτοὺςπροξένουςκαὶεὐεργέ-
ταςἐνπ[ά]σαιςταῖςνήσοιςὅσαιμετέχου-
σιτοῦσυνεδρίου·δεδόσθαιδὲαὐτοῖςκα[ὶ]
IlKoinondeiNesioti
249
προεδρίανἐμπᾶσιτοῖςἀγῶσικαὶπρόσο-
15 δονπρὸςτὴμβουλὴνκαὶτὸνδῆμονεἰάν
τουδέωνταιπρώτοιςμετὰτὰἱερά·καὶἀσυ-
λίανἐμπολέμωικαὶἐνεἰρήνει·ὑπάρχειν
δὲταῦτακαὶτοῖςἐγγόνοιςαὐτῶν·τὸδὲ
ψήφισματόδεἀναγράψαιτοὺςσυνέ-
20 δρουςεἰςστήληνλιθίνηνκαὶἀναθεῖναιἐν
ΔήλωιεἰςτὸἱερὸντοῦἈπόλλωνος·ἀνα-
γράψαιδὲκαὶτὰςπόλειςἑκάσταςπαρ’ἑ-
αυταῖςτὸψήφισμακαὶἀναθεῖναιεἰςτὰ
ἱερὰοὗἔθοςἐστὶναὐταῖς·τὸδὲἀνάλω-
25 ματὸεἰςτὴνστήληνκαὶτὴνἀναγρα-
φὴνδοῦναιτῶιαἱρεθέντιἐπιμελητεῖἀπὸ
τοῦπεριόν{ον}τοςἀργυρίουτῶισυνεδρίωι·
εἱρέθηἐπιμελητὴςΤεισίαςΜυκόνιος.
Ὑπατοδώρουκαὶ
30 ΚαφισοδώρουΘηβαίων.
Dei.Decisero i consiglierideiNesioti:datocheHypatodoros figliodiMikkose
Kaphisodoros figliodiArchioTebani sonobenevoli e amici (5)per iNesioti e
vantaggiprocuranosiadicendosia facendo tutto ilbenepossibileavantaggio
dei Nesioti; i consiglieri hanno deciso: si lodino Hypatodoros e Kaphisodoros
Tebaniacausadelvalore(10)edellabenevolenzaverso iNesiotiesianoessi
prosseniebenefattoriintuttequanteleisolechepartecipanoalconsiglio;sidia
a loro anche il diritto di sedere in prima fila in tutte le competizioni e (15)
l’accessoallabouléealpopolo,sediqualcosaabbianobisogno,perprimidopoi
sacrifici; e l’immunitànella guerraenellapace; sianoqueste coseancheper i
loro discendenti; questo decreto iscrivano i consiglieri (20) su una stele di
pietraeloconsacrinoaDelonelsantuariodiApollo;pubblichinoancheglistati
membriciascunopressosestessoildecretoeloconsacrinoneisantuaridoveè
costumeperloro;(25)paghinolaspesaperlasteleeperl’iscrizioneachisarà
statodesignatoamministratoredaldenarorestanteperilconsiglio;fudesignato
Appendice
250
amministratore Teisias di Mykonos. Di Hypatodoros e (30) Kaphisodoros
Tebani.
9.DecretoperThrasikles.
Decreto onorifico dei Nesioti per l’oikonomos Thrasykles. Periodo tolemaico;
forse anni '80 per crisi del debito. Si tratta di un frammento di una stele di
marmobianco(altezza35-20cm.; larghezza34cm;spessore07cm)ritrovato
davantiallafacciataovestdeltempiodiApolloaDelo.
BCH4,1880,322-324–IGXI4,1043–KOTSIDU2000131,3
ει———————————
ὑπὸτῶνσυνέ[δρων—————]
τὴνπρὸςτοὺςνησιώτα[ςεὔνοιαν]·
δεδόχθαιτοῖςσυνέδροις·[τάτεἐ]-
5 κτοῦπρότερονψηφίσματοςτοῦἀ-
ναγεγραμμένουἐντῶιἱερῶιτοῦἈπό[λ]-
λωνοςτοῦΔηλίουὑπάρχεινΘρασυ-
κλεῖπαρὰτοῖςνησιώταιςκαὶπάλι[ν]
ἐπαινέσαιαὐτὸνἀρετῆςἕνεκεν
10 καὶεὐνοίαςτῆςεἰςτοὺςνησιώτας
καὶστεφανῶσαιθαλλοῦστεφάνωι
διότιβεβαίαντὴνεἰςτοὺςνησιώ-
ταςεὔνοιανποεῖται·ἀνακηρῦξαι
δὲτὸνστέφανονΠτολεμαίωντῶι
15 ἀγῶνιτῶιπρώτωι,ὅτανοἱτραγωιδοὶἀγωνί-
ζωνται,ὅτιστεφανοῖαὐτὸντὸκοιν[ὸν]
τῶννησιωτῶνἀρετῆςἕν[εκενκαὶ]
εὐνοίαςἣνἔχωνδιατ[ελεῖεἰςτοὺς]
νησιώτας·ἀναγρ[άψαιδὲτοὺςσυν]-
20 έδρουςτὸδόγ[ματόδεεἰςστήλην]
IlKoinondeiNesioti
251
λιθίνηγκ[αὶ—————————].
... labenevolenzaversoiNesioti;èstatostabilitodaiconsiglieri:lecose(5)dal
precedentedecretoiscrittoneltempiodiApollodiDelovalganoperThrasikles
pressoiNesiotienuovamentelosilodiperilvalore(10)elabenevolenzaverso
iNesiotie lo si incoroniconunacoronad’ulivoperchérendesalda lapropria
benevolenza verso i Nesioti; si proclami pubblicamente la corona alla (15)
prossimacompetizionedeiPtolemaia,quandoitragediografigareggino,dicendo
cheilKoinondeiNesiotiloincoronaperilvaloreelabenevolenzachecontinua
ad avere verso i Nesioti; pubblichino i consiglieri (20) questo decreto su una
steledipietrae...
10.Decretoonorifico.
Si tratta di un decreto onorifico dei Nesioti per una persona a noi ignota.
Periodotolemaico.IldocumentoprovienedaDelo.
CIG2272–IGXI4,1048
[——————καὶπροεδρίανἐντοῖς]
[ἀγῶ]σινκαὶπρόσο[δ]ο[μ][πρὸςτὴνβου]-
[λὴνκ]αὶτὸνδῆμον[ἐ]άντο[υ][δέηταιμε]-
[τὰ]τὰἱερὰπρώτωικα[ὶ]ἀσυλ ≥[ίανἐν]
5 [πολ]έ[μω]ικαὶεἰρήνηι·ὑπάρχεινδὲ[ταὐ]-
[τὰκ]αὶτοῖςἐκγόνοιςαὐτοῦ·{ι}[τ]ὸδὲ[ψή]-
[φι]σματόδεἀναγράψαιτοὺςἡιρη-
μένουςτ[ῶ]νσυνέδρωνεἰστήλην
[λ]ιθίνη<ν>[κ]αὶἀναθ ≥[ε]ῖν<αι>[ἐ]νΔήλωιεἰς
10 τὸἱερὸντοῦἈπόλλωνος·ἀναγράψαι
δὲκαὶτὰς[πόλ]ειςἑκάσταςπαρ’ἑαυ-
ταῖςτὸψ ≥ήφισμ[α]καὶἀναθεῖναιεἰς
τὰἱερὰοὗἔθοςἐ{ι}στ[ὶ]ναὐταῖς·τὸδὲἀ-
νά[λ]ω[μ]ατὸεἰςτὴν[σ]τή[ληνκαὶ]τὴν[ἀ]-
Appendice
252
15 ναγραφὴνδοῦναιτοῖςἡιρημένοις
ἀπὸτοῦπε[ρι]όντοςτῶισυνεδρίωι.
...eildirittodisedereinprimafilanellecompetizioniel’accessoallabouléeal
popolo,sediqualcosaabbiabisogno,perprimodopoisacrificiel’immunitàin
(5) guerra e in pace; siano le medesime cose anche per i suoi discendenti;
questodecreto iscrivano i prescelti tra i consiglieri suuna stele di pietra e lo
consacrino a Delo nel (10) santuario di Apollo; pubblichino anche gli stati
membri ciascunoper se stesso il decreto e lo consacrinonei santuari dove è
costumeperloro;laspesaperlasteleeper(15)l’iscrizionepaghinoaiprescelti
daldenarorestanteperilconsiglio.
11.Decretoonorifico.
Decreto onorifico dei Nesioti per una persona a noi sconosciuta. Periodo di
Bakchon.Sitrattadidueframmentidiunastelebianca(ilsecondomisura60cm
in altezza, 37 in larghezza e 08 in spessore e verso il basso presenta una
cornice).IlprimoframmentoèstatotrovatoasuddeltempiodiApolloaDelo.Il
secondoèstatoritrovatoinunpuntoimprecisatodelsantuario.
BCH4,1880,324-325–BCH7,1883,7-9–IGXI4,1039
frg.a.1————————————ἣνἔχ[ει]
[——————————πα]ρακαλῆι·δ․[——————————χρ]ε<ί>αςπαρέχ[ε]-
[ται————————]καὶνῦντὴνπ[ᾶ]-
5 [σαν————————]ποιοῦνταςτ․——————————καὶἐντῶιπαρε-
[—————————Βά]κχωναἐπιμ․․․—————————τῶιταῦταποιο[ῦν]-
[τι?———————Βάκ]χων?τοῖςσυνέδροι[ς]
10 [——————δεδόχθαι?]τοῖςσυνέδροις·vacat
IlKoinondeiNesioti
253
——————————Πτολεμαῖον․Ε—————————ἣνἔχειδιὰπ[αντ]ὸ[ς]
—————————νἀποστ[ελλ․․․․․]—ΝΤΕΤΑΛΓ—
15 —ΟΥΑΡΙ—
—Τ—
frg.b.1——————καὶεὐ[νοίαςἣνἔχωνδια]-
[τελεῖ]περὶτοὺςνησιώταςκαὶεἶναι[αὐτὸνπρό]-
ξενονκαὶεὐεργέτηντῶννησιωτῶν·δε[δό]-
σθαιδὲκαὶπολιτείαναὐτῶικαὶἐγγόνοιςἐ[ν]
5 πάσαιςταῖςνήσοιςὅσαιμετέχουσιν
τοῦσυνεδρίουκαὶπροεδρίανἐντοῖςἀγῶ-
σινκαὶπρόσοδονπρὸςτὴνβουλὴνκαὶτὸν
δῆμονεἰάντουδέωνταιπρώτοιςμετὰτὰἱε-
ρά·τὸδὲψήφισματόδεἀναγράψαικοινῆιμὲντοὺ-
10 ςσυνέδρουςεἰςστήληνλιθίνηνκαὶἀνα-
θεῖναιἐνΔήλωιεἰςτὸἱερὸντοῦἈπόλλωνος
τοῦΔηλίου,ἰδίαιδὲτὴνπόλινἑκάστηνἐν
τοῖςἱεροῖςἐνοἷςἔθοςἐστὶνἀναγράφειντὰς
εὐεργεσίας·τὸδὲἀνάλωματὸεἰςτὴν
15 στήληνκαὶτὴνἀναγραφὴνδοῦναιἀπὸ
τοῦπεριοῦντος{περιόντος}ἀργυρίουτῶισυνεδρίωι.
... e benevolenza che continua ad avere per i Nesioti e sia egli prosseno e
benefattoredeiNesioti;sidiaanchelacittadinanzaaluieaidiscendentiin(5)
tuttequante le isolechepartecipanoalconsiglioe ildirittodisedereinprima
filanellecompetizioniel’accessoallabouléealpopolo,sediqualcosaabbiano
bisogno, per primi dopo i sacrifici; questodecretopubblichinodaunparte in
comune i (10) consiglieri su una stele di pietra e lo consacrino a Delo nel
santuariodiApolloDelio,dall’altraparteindividualmenteciascunstatomembro
nei santuari dove è costumepubblicare i benefici; la spesaper la (15) stele e
l’iscrizionesipaghidaldenarorestanteperilconsiglio.
Appendice
254
12.Decretoonorifico.
Decreto onorifico deiNesioti per Philoxenos di Samotracia e i suoi fratelli. Il
decreto ci è giunto in due frammenti di stele di marmo bianco. Si può
verosimilmentedatareaglianni’60delIIIsecoloperchélestessepersonesono
presenti anche in un decreto onorifico diDelo (IG XI 4, 1023) che è presente
nella stessa stele come suo successivo e nella stessa scrittura. Nel decreto di
Delo infatti si parla di un certo Sosimenes figlio di Antigonos, che è presente
anchenegliinventaridel269(IGXI2,203Al.81).Iframmentiprovengonoda
unluogoimprecisatodelsantuariodiDelo.
BCH7,1883,9-10–BCH28,1904,114–IGXI4,1045
frg.a.1[————εἶναιδὲαὐτὸνκαὶτοὺςἀ]-
[δελφ]ο[ὺ]ςπροξέ[νουςκαὶεὐεργέ]-
ταςἐνπάσαι[ςταῖςνήσοιςὅσαιμε]-
τέχουσιτοῦσ[υνεδρίου·δεδόσθαι]
5 δὲαὐτοῖςκαὶπ[ροεδρίανἐμπᾶσι]
τοῖςἀγῶσικα[ὶπρόσοδονπρὸς]
τὴνβουλὴνκα[ὶτὸνδῆμονεἰάντου]
δέωνταικαὶἀσυ[λίανἐνπολέμωι]
καὶἐνεἰρήνῃ·ὑπ[άρχεινδὲταὐτὰτοῖς]
10 ἐγγόνοιςπαρ ≥[ὰτῶννησιωτῶν————]
Προμένη ≥κ[αὶ————————]
ἀδελφοῖς ≥———————————
frg.b.1κ ≥αὶα———————————
ἀνει[πεῖν?—————τὴνδὲπόλιν]
ἑκάστ[ηντὸἀνάλωματὸεἰςτὴνστήλην]
ἀποδοῦν ≥[αικαὶἐπιμεληθῆναιτῆς]
5 ἀναγραφῆς ≥[καὶἀναθεῖναιοὗἔθος]
ἑκάστῃἐστὶν ≥[τὸψήφισμα].
IlKoinondeiNesioti
255
... siano egli e i suoi fratelli prosseni e benefattori in tutte quante le isole che
partecipanoalconsiglio;si(5)dialoroancheildirittodisedereinprimafilain
tutte le competizioni e l’accesso alla boulé e al popolo sedi qualcosa abbiano
bisogno e l’immunità in guerra e in pace; siano le medesime cose per (10) i
discendentidapartedeiNesioti...
(1) e ... ciascun statomembro la spesaper la stele paghi e si prenda cura (5)
dell'iscrizioneeconsacridoveècostumeperciascunoildecreto.
13.Decretoonorifico.
DecretoonorificodeiNesiotiperuncittadinodiSamotracia.Periodotolemaico.
Sitrattadell’angolosuperiorediunasteledimarmo,rinvenutoaDelonel1885.
BCH28,1904,113-115-–IGXI4,1044
[ἔδοξεντοῖςσυνέδροις]τῶννησιωτῶν·ἐπ[ε]-
[ιδὴ——————Σα]μ ≥όθραιξεὔνουςκα[ὶ]
[φίλοςὢνδιατελεῖτοῖςνησιώ]ταιςκαὶχρείαςπα-
ρέχεταικαὶλέγωνκαὶπράτ]τωνἀγαθὸνὅτ[ι]
5 [ἂνδύνηταικοινῆικαὶἰδίαιτ]οῖςἀφικνου[μέ]-
[νοιςπρὸςαὐτὸν————εἰάντι]ςτυγχά-
[νηιδεόμενος?———————]ντῶννη-
[σιωτῶν—————————ἀφ]ικνουμε-
[ν————————————]υκαὶφι-
10 [λ———————————————]τοὺς
Decisero i consiglieri dei Nesioti; dato che ... di Samotracia benevolo e amico
continua ad essere verso i Nesioti e vantaggi procura sia dicendo sia facendo
ognibenepossibile(5)inpubblicoeinprivatoacolorochearrivanopressodi
lui...
14.DecretoperPelea.
Appendice
256
DecretoonorificodeiNesiotiperduecittadinidiAlicarnasso.Periodotolemaico.
ForseèavvicinabilealnesiarcoHermiassesiritenessecheanch’egliprovenga
daAlicarnasso.Si trattadiunframmentodiunagrossasteledimarmobianco
(altezza22cm;larghezza16cm;spessore09cm)ritrovatotrail3eil14agosto
1903,trail“santuariodeitori”elaparetedelperiboloaDelo.
BCH28,1904,110-112–IGXI4,1046–BE1958,355
․․τα․․․․․․ας[τοῖςνησιώταις][π]αρέ[σχον]τοχρεί[αςλέγοντεςκαὶπράτ]-
[τ]οντεςὑπὲραὐτ[ῶνὅτιἠδύναντοἀγα]-
θὸνκαὶνῦντὴνε[ὔνοιανδιατελοῦσιν]
5 [δ]ιαφυλάττ[ο]ντες[πρὸςτοὺςνησιώτας]
[κ]α[ὶκο]ινῆιτε[τ]αῖςπ[όλεσινπαρέχονται]
τὰςχρεί[ας]καὶἰδ[ίαιτοῖςἐντυγχά]-
[ν]ουσ[ι]·δεδόχθαιτ[οῖςσυνέδροις·ἐπαι]-
[ν]έσαιμὲνΠηλέακα[ὶ——————]
10 ․ίουἉλικαρνασσεῖ[ςἀρετῆςἕνεκακαὶ][ε]ὐνοίαςτῆςεἰςτο[ὺςνησιώτας·δεδόσ]-
θ ≥αιδὲ[αὐτ]ο[ῖ]ςκαὶπ ≥[ολιτείανvacat?]
[κ]αὶαὐτοῖςκαὶἐκγό[νοιςἐνπάσαις]
[τ]αῖςνήσοιςὅσ[αιμετέχουσιτοῦσυνε]-
15 [δρίου]·δεδόσθ[αιδὲ———————].
...aiNesiotihannoprocuratovantaggidicendoefacendoalorofavoreognibene
possibile e ora la benevolenza continuano a (5) mantenere verso i Nesioti e
procurano vantaggi sia in comune agli stati membri, sia individualmente a
colorocheliincontrano;iconsiglierihannodecretato:sionoriPeleae...(10)di
Alicarnasso per il valore e la benevolenza verso i Nesioti: si dia loro la
cittadinanza ... sia a loro sia ai loro discendenti in tutte quante le isole che
partecipano(15)alconsiglio;sidia...
IlKoinondeiNesioti
257
15.Decretoonorifico.
Decreto onorifico dei Nesioti databile al periodo tolemaico. Si tratta di un
frammentodi lastradimarmocompletasoloadestraedietro(altezza08cm;
larghezza15cm;spessore05cm)ritrovatoil23giugno1904inuncumulodi
macerieaovestdelnuovoArtemisionaDelo.
BCH30,1906,666-667–IGXI4,1047
———————————κα ≥ὶ ≥
———————ι ≥πρόεδροςἀπο
———————ι ≥ατοῦκοινοῦ
————————νωνσυνε-
5 [δρ?———————]τεἄλλων
[———————τῶννη]σιωτῶ[ν]
16.Alleanza.
DecretodiKarthaiasull’isoladiKeos.SinominanoiNesioti,ilcheforsesignifica
cheèlarecezioneinsedelocalediunadecisionedeiNesioti.Sidataallaprima
metàdelIIIsecolo.Il frammentodiunalastradimarmobianco,oggidisperso,
misura:altezza24cm;larghezza22cm;spessore12cm.
BCH30,1906,99-100–IGXII5,1069
———————————————
———————————————
———————————————
———————————————
5 ․․․․․ἐ ≥[π]ι[σ]τάτην—————
․․․․․․ΙΚα ≥σσα ≥νδρ ≥—————
․․․ἡ[μετ]έραντὴμ ≥π[όλι]ν[οὖσαν—]
Appendice
258
[․․․․․κ]αὶστ ≥ρ ≥ατ ≥[ηγο]ῖς————
․․․․․․Νησ ≥ιώταις———————
10 [․․․․ὑ]π ≥ὸ[τ]ὸμβασ[ιλέα———]
[στρ]α[τ]ευ[σα]μέ[νοις(?)————]
[—————————————συμ]-
μ ≥άχ[οι]ςκαὶ[φίλ]οι[ς————δι]-
[κ]αιο[λ]ογουμ ≥έ ≥[ν———————]
15 [τ]ῶγ[γ]ινομένω[ν——πρὸςτὸμ]
[β]ασιλέαπερὶτῆ[ς—————]
․․․δ ≥έκασυστ[ρατευ—————]
[πε]ρί[τε]τ ≥[ούτων(?)————].
17.DecretoperTimon.
Decreto onorifico dei Nesioti per Timon del periodo rodio. Proviene dal
santuariodiPoseidoneeAmphitritesull’isoladiTenos.
IGXII5,817–BOGAERT1976,1–BRESSON2001pp.131-156-BE2002,324
——————ουδια[—————————ὥσ]-
[τ]εδεῖναὐτὸδέξασθαιτοὺςἐνταῖςΙ—————
[δαπ]άνηνπολλὴνἔσχονἂντοὺςσι[τώνας(?)————]
τοςδιὰτοὺςκολ[λύ]βους,[τῶμ]πωλού[ντωντὸνσῖτονἀντὶἑκα]-
5 [τ]ὸνδραχμῶντοῦῬοδίουἀργυρίουοὐκ[ἔλαττονἀπαιτούντων]
ἑκατὸνκαὶπέντεδραχμῶν,τῶντ[εσιτωνῶνοὐχὁμολογού]-
[ντ]ων,ἀξιωθεὶςὑπὸτῶνσυνέδρωντὴν[——προαιρούμε]-
[νο]ςἐνπᾶσινεὐχαριστεῖν,οὐκἐπράξατο[οὐδένακόλλυ]-
[βον]τῶιἀργυρίωιτούτωι,ἀλλὰπροσεδέ[ξατοαὐτὸἀκολ]-
10 [λ]ύβιστον,καὶπεριεποίησετοῖς[Ν]ησ[ι]ώταις[———δραχ]-
[μά]ς,ἀκόλουθαπράττωντ[ῆι]πρὸς[τὸ]κοινὸντῶν[Νησιωτῶν]
[ε]ὐνοίαι·ὅπωςοὖνκαὶοἱσ[ύ]νεδρ[οιφ]αίνωντα[ιχάριταςἀξί]-
[α]ςἀποδιδόντεςτοῖς[εὐ]ε[ργ]ετεῖνπροαιρο[υμένοιςτὸκοι]-
[ν]ὸντῶνΝησιωτῶν,τύχηιτ[ῆι]ἀγαθῆι,δεδόχθ[αιτοῖςσυνέδ]-
IlKoinondeiNesioti
259
15 [ρο]ις,ἐπαινέσαιΤίμωναΝυμφοδώρουΣυρα[κόσιον],
[καὶ]στεφανῶσαιαὐτὸνχρυσῶιστεφάνωιτ[ῶιμεγίστωι]
[ἐ]κτοῦνόμουἀρετῆςἕνεκενκαὶεὐνοίας,[ἧςἔχων]
[δι]ατελεῖεἰςτὸκοινὸντῶνΝησιωτῶν·εἶναιδ[ὲαὐτὸνκαὶ]
[ἐκ]γόνο[υ]ςπροξένουςκαὶεὐεργέταςτοῦκοινοῦ[τῶννησι]-
20 [ω]τῶν,καὶπρόσοδοναὐτοῖςὑπάρχεινπρὸςτὸσυν[έδριον,ἐ]-
[άν]τουδέωνται·καλέσαιδὲαὐτὸνκαὶἐπὶτὰἱερὰ[καὶθυσίαν]
[πᾶ]σαν,ἣνσυντελοῦσινοἱσύνεδροιτοῖςθεοῖςὑ[πὲρτύχης]
[καὶ]σωτηρίαςτῶνΝησιωτῶν·ἵναδὲκαὶπάν[τεςεἰδῶσιν],
[ἣ]νἔ[χει]αἵρεσιντὸκοινὸντῶνΝησιωτῶνπρὸςτοὺς[εὐεργέ]-
25 [τας],ἀναγράψαιτόδετὸψήφισματὸνταμί[α]νΕὐ[φ]ραῖονεἰ[ςστήλας]
26 [δύο], καὶ ἀνα[θ]εῖναι τὴν μὲν ἐ<ν> Δ[ή]λ[ω]ι εἰς τὸ [ἱ]ερὸν [τοῦ
Ἀπόλλωνος],
27 [τὴ]νδὲἐνΤήνωιεἰςτὸἱερὸντοῦΠοσειδῶνος[καὶτῆςἈμφιτρίτης]·
[ἑλ]έσθαιδὲκαὶπρεσβευτὰςπρὸςΔηλίο[υς,οἳαἰτήσονταιτεῖ]
[σ]τήλειτό[π]ον·ἀπὸδὲτῶνπροσόδωνἃ[ςτὸκοινὸνἀπέταξε]
30 [δότω]Εὐ[φ]ραῖοςτὸεἰςτὰςστήλαςκαὶΤίμων[ιχρυσοῦν]
στέφανονἀργύριον·πρεσβευταὶεἱρέθ[η]σαν—————————
ΠυρράκουΤήνιος,[Θ]αρσαγόραςΠολυκλέους[Σίφ]ν[ι]ος.
l.7.nellatraduzionehoespuntoildubbioταχίστην?
... cosicché devono accettare tale cosa i nelle ... una grande spesa avrebbero
avuto i commissaridel grano ... a causadei tassidi cambio,poiché coloro che
vendevanoilgranochiedevanoincambiodi100(5)dracmediRodinonmeno
di105dracme,esiccomeicommissaridelgranononeranod'accordo,essendo
stato richiestodai consiglieri (di fare ciò) ... desiderandomostrarsi in tutti gli
aspettiriconoscente,nonfecepagarenessuntassodicambiosuquestodenaro,
ma lo accettò privo di tasso (10) di cambio, e fece risparmare ai Nesioti ...
dracme, compiendo azioni conformi alla sua benevolenza verso il Koinon dei
Nesioti; affinché dunque anche i consiglieri appaiano mostrare riconoscenza
degnaaquellichescelgonodibeneficiareilKoinondeiNesioti,allabuonasorte,
siadecisodaiconsiglieri:(15)sielogiTimonfigliodiNymphodorosdiSiracusa,
Appendice
260
elosiincoroniconunacoronad’orolapiùgrandeprevistadallaleggeacausa
del merito e della benevolenza, che continua ad avere verso il Koinon dei
Nesioti; siano lui e i discendentiprosseni ebenefattoridelKoinondeiNesioti
(20)ecisiaperlorol’accessoalconsiglio,sediqualcosaabbianobisogno;losi
invitisiaairitisacrisiaaognisacrificio,cheiconsiglieritributanoaglideiperla
fortunaelasalvezzadeiNesioti;inmodochetuttisappianol’inclinazionecheha
ilKoinondeiNesiotiversoibenefattori,(25)iscrivaquestodecretoiltesoriere
Euphraiossuduestele,eneconsacriunaaDelonelsantuariodiApollo,l'altraa
TenosnelsantuariodiPoseidoneeAmphitrite;siscelganoancheambasciatori
pressoiDeli,chechiederannounluogoperlastele;dalleentratecheilKoinon
fecemetteredaparte(30)Euphraiosdiaildenaroperlasteleelacoronad’oro
per Timone; furono nominati ambasciatori ... figlio di Pyrrakos di Tenos,
TharsagorasfigliodiPolyklesdiSiphnos.
18.DecretiperApollonios
Decreti onorifici dei Nesioti e di Tenos per il medico Apollonios, del periodo
rodio.Sitrattadiunasteledimarmobianco,sormontatadaunacornice(altezza
67cm;larghezza41cm;spessore08cm)ritrovatatrail1902eil1903asuddel
tempiodiPoseidonenelsantuariodiPoseidoneeAnfitriteaTenos.
BCH27,1903,233-238–IGXII5,824–SIG620–ÉTIENNE1990pp.120-123–
BE1991,430–REGER1992pp.379-381–SAMAMA2003,166–STIMOLO2004pp.
35-44
A.1 ἀγαθεῖτύχει.ἄρχοντοςἈγαθί[ωνος],μη ≥νὸςΒουφονιῶνοςπέμπτη[ι]
ἐπὶδέκα·ἔδοξεντεῖβουλεῖκαὶτῶιδήμωι,πρυτάνεωνγν[ώ]μ[η]·
ἐπειδὴἈπολλώνιοςἹεροκλέουςΜιλήσιοςἰατρὸςὑπά ≥[ρχων]
ἔντετοῖςπρ[ότ]ερονχρόνοιςπ[ολλ]ὰ[ςἀποδείξειςποιησάμενος]
5 καὶκατὰτὴντέχνηνκαὶκατὰτὴνλ[οιπ]ὴν[ε]ὔνοιαν[ἄξιον]
ἑαυτὸνπαρέσχετοτ[ῶν]ψηφισθέ[ντωναὐτῶιὑπὸτοῦδήμουφι]-
λανθρώπων,ἀποδημῶ[ντε]καὶδημοσιεύωνἐ[νἄλλαιςνήσοιςἐ]-
IlKoinondeiNesioti
261
κτενῆκαὶπρόθυμονὁμοίωςἑαυτὸνπαρείχετο[κατάτετὴντέχνην]
καὶκατὰτὴνλοιπὴνεὔνοιανπᾶσιτοῖςἐντυγχ[άνουσιν,ἀρρώσ]-
10 τωντεπλεόνωνπαραγενομένωνεἰςτὴνἡμ[ετέρανπόλινἐπελ]-
θὼνἐπὶτὴνἐκκλησίαν[ἐ]π[η]γ[γε]ίλ[α]το[π]ρ[ό]τερ[όντεδωρεὰνλει]-
τουργήσειντὴνἑξάμηνοντὴνἐπ’ἄ[ρχον]το[ςτοῦδεῖνος],
καὶτοῦτοποιήσαντοςαὐτοῦφιλοτίμωςκαὶἐκτεν ≥[ῶςπολλούςτε]
σώισαντοςἐγμεγάλωνἀρρωστιῶνΚ․․․Ο․#․․Ι[․․ἐστεφανώθη]·15 νῦντελαμβάνωντὸδημόσιον[ἔρ]γ[ο]ν[παρὰτῆςπόλεωςκαὶλοιμοῦ]
καινοῦπεριεστηκότοςἐπικινδύνουἅπ[ανταςτοὺς]νησ[ιώτας,τὸνδῆ]-
μονοὐκὠι[ήθ]ηδ[ε]ῖ[ν]κατ[αλι]π ≥εῖ[ν],ἀλλὰσ[π]ουδ ≥[άζων(?)δ]ι[ετέ]λ[ειδη]-
μοσίαι,καὶπαρεχόμενοςἑαυτὸνπᾶσινἀπροφάσιστονκαὶ[ἀκόλουθον]
τεῖἐξἀρχῆςαἱρέσει·ὅπωςοὖνκαὶὁδῆμοςὁἡμέτεροςφαίνητ[αι]
20 τιμῶντοὺςἀξίουςτῶνἀνδρῶνγε[νομένους]κατὰτὴνδύναμιν[τὴν]
ἑαυτοῦ,δεδόχθαιτεῖβουλεῖκαὶτῶιδήμωι,εἶναιμὲναὐτῶικυρ[ίας]
καὶτὰςπρότερονἐψηφισμέναςπαρ’ἡμῖντιμὰςκαὶδωρεάς,ἐπαι[νέ]-
σαιδὲκαὶνῦνἈπολλώνιονἹεροκλέουςΜιλήσιονἐπὶτοῖςπροει[ρη]-
μένοιςκαὶπαρακαλεῖναὐτὸνκαὶεἰςτὸλοιπὸντὴναὐτὴνἔχειν
25 προαίρεσιν,εἰδότα,ὅτιὁἡμέτεροςδῆμοςμνημονεύσειτῶνἑ-
αυτὸνεὐεργετησάντων·στεφανῶσαιδὲαὐτὸνκαὶθαλλοῦ
στεφάνωι<ἐν>τῶιἱερῶιτοῦΠοσειδῶνοςκαὶτῆςἈμφιτρίτηςἀ-
ρετῆςἕνεκενκαὶεὐνοίαςἣνἔχωνδιατελεῖπερὶτὸνἡμέτερον
δῆμον·ἀναγράψαιδὲκαὶτὸψήφισματόδεεἰςστήληνλιθί-
30 νηνκαὶστῆσαιεἰςτὸἱερὸντοῦΠοσειδῶνοςκαὶτῆςἈμφιτρί-
της.
B.32 ἀγαθεῖτύχει.ἐφ’ἱερέωςἐνῬόδωιΑὐτοκράτευς,μηνὸςΣμινθίου,ἐνδ[ὲ]
ΤήνωιἄρχοντοςΧαριππίδου,μηνὸςἈπατουριῶνοςἕκτειἱσταμένου,
ἔδοξεντοῖςσυνέδροιςτῶνΝησιωτῶν·οἱπροστάταιπροέγραψαν·Ἀπ[ολ]-
35 λώνιοςἹεροκλέουςΜιλήσιοςἰατρὸςὑπάρχωνκαὶποιησάμενοςἀ[πο]-
δείξειςκατάτετὴντέχνηνκαὶκατὰτὴνλοιπὴνεὔνοιανἐπὶτοὺς
Νησιώτας,ἐπαίνωνκαὶστεφάνωνἠξιώθηκαὶτῶνλοιπῶντι-
μῶν,ἔντετοῖςμετὰταῦταχρόνοιςδιατετέλεκενἀκόλουθον[ἑαυ]-
τὸνπαρεχόμενοςτεῖἐξἀρχῆςαἱρέσει,περιστάντωνδὲπ[αθῶν<ἐν>]-
40 δήμωνκατὰκοινὸντοὺςΝησιώτας,παραμεμένηκενἐπὶ[τῶν]
τόπων,καὶπᾶσιτοῖςπροσδεηθεῖσιναὐτοῦκαὶκατὰτὴντ[έχνην]
Appendice
262
καὶκατὰτὴνλοιπὴνεὔνοιανἀπροφάσιστονἑαυτὸνπαρ[έσχε]-
[το,σ]π[ο]υδ ≥ῆςκαὶφιλοτιμίαςοὐδὲ[ν]ἐλλείπων,καὶτεθεράπευταιπο[λλοὺς]
[ἀσθενοῦνταςἐντεῖχώραιτεῖἡμε]τέραι,περὶπλέονοςποιούμενοςτὴν[τῶν]
45 [νοσούντωνσωτηρίαντοῦἰδίουσυμφέροντο]ς·ἔντετοῖςἄλλοιςἀνέσ-
[τραπταικαλῶςκαὶἀξίωςτῶντεΝησιωτῶνκαὶ]τῆςἰδίαςπατρίδο[ς]·
[ὅπωςοὖνκαὶοἱΝησιῶταιφαίνωνταιτοὺςκαλοὺςτῶνἀνδρ]ῶντιμῶν[τες]
48 [ταῖςκαταξίαιςτιμαῖς,——]
l.16.ÉTIENNE1990p.120:καινοῦπεριεστηκότοςνῦνκινδύνου
ll.39-40.ÉTIENNE1990p.121:κ[αὶπο]|λέμων;STIMOLO2004p.44:δ'ἐπ[ι]|δήμωνo
δ'ἐπ[ι]|δημ<ι>ῶνseguitanellatraduzione
l.43.REGER1992p.381n.87:πο[λλοὺςτραυματίας
l.45.REGER1992p.381n.87:τραυματίωνσωτηρίαν
l.27:<ἐν>seguitonellatraduzione
Allabuonasorte.EssendoarconteAgathion,ilgiorno15delmeseBouphonion;
deciserolabouléeilpopolo,propostadeipritani:datocheApollonios,figliodi
Hierocles, diMileto, essendomedico, nei tempi precedenti avendo resomolte
dimostrazioni (5) sia nella sua arte sia nella rimanente benevolenza, si rese
degno dei favori decretati a lui dal popolo, ed essendo all’estero ed essendo
dipendentepubblicoinaltreisolesimilmentesirendevaattentoebenevolo,sia
nella sua arte, sia nella rimanente benevolenza, a tutti quelli che lo
incontravano,(10)e,essendoarrivatimoltimalatinellanostracittà,essendosi
fattoavantidinanziall’assembleapromiseperprimacosadiserviregratisper
seimesidurantel’arcontatodi...,eavendoeglifattoquestacosagenerosamente
epremurosamenteeavendosalvatomoltidagrandimalattie ... fu incoronato;
(15) e ora assumendo la funzione pubblica dalla città, ed essendo una nuova
pericolosa pestilenza ricaduta su tutti i Nesioti, non ritenne idoneo
abbandonare il popolo,ma continuava ad applicarsi con zelo in pubblico, e a
rendersi a tutti prontissimo e coerente con la sua scelta iniziale; affinché
dunque anche il nostro popolo mostri (20) di onorare gli uomini mostratisi
degniperquantoglièpossibile,siadecisodallabouléedalpopolo:sianoperlui
IlKoinondeiNesioti
263
vigentiancheglionorieidoniprecedentementedecretatipressodinoi,esilodi
ancheoraApollonios,figliodiHierokles,diMileto,perlecosedetteprimaelosi
invitiadavereancheperilfuturolostesso(25)comportamento,sapendocheil
nostropopoloricorderàisuoibenefattori; losiincoroniancheconunacorona
di ulivo nel santuario di Poseidone e Anfitrite a causa della virtù e della
benevolenza, che continua ad avere verso il nostro popolo; si iscriva anche
questo decreto su una stele di pietra (30) e la si ponga nel santuario di
PoseidoneeAnfitrite.
(32) Alla buona sorte. Essendo sacerdote in Rodi Autokrates, nel mese di
Sminthios, essendoarconte aTenosCharippides, nel sesto giornodelmesedi
Apatourion, decisero i consiglieri dei Nesioti; i prostati proposero: (35)
Apollonios, figlio di Hierokles, di Mileto, essendo medico e avendo reso
dimostrazionisianellasuaarte,sianellarimanentebenevolenzaversoiNesioti,
fu ritenuto degno di lodi e di corone e dei restanti onori, e in seguito ha
continuato a mostrarsi coerente con la sua scelta iniziale, e incombendo
epidemie(40)nelKoinondeiNesioti,èrimastosui luoghi,ea tutticoloroche
avevanobisognodi luisianellasuaartesianellarestantebenevolenzasirese
sollecitissimo,innullavenendomenoall’impegnoeallaprodigalità,ehacurato
moltimalatinelnostroterritorio,stimandodipiùla(45)salvezzadeisofferenti
cheilproprioutile,enellealtrecosesiècomportatobeneeinmododegnodei
Nesioti e della propria patria; affinché dunque anche i Nesioti mostrino di
onoraregliuominimeritevoliconglionoriappropriati...
(b)DedichedistatueonorarieaDelodapartedeiNesioti.
19.IGXI4,1123e20.IGXI4,1124
Basidistatue(placchedimarmobiancoornateinalto)inonorediTolomeoII.
Lan.20eranotadatempo,mentrela19èstataritrovatanell’autunno1907ed
erastatariutilizzatanellemuradiunacasadietàromanaobizantinaedificata
sopra i resti della stoa di Poseidone a Delo La scrittura originale sembra
rovinataeriscrittanelIIsecolo.Siipotizzachel’operazionedieliminazionesia
Appendice
264
avvenutatralametàelafinedelIIIsecoloinossequioagliAntigonidi.Entrambe
lebasisonodatateall’etàdiTolomeoII.
BCH33,1909,478,n.6–IGXI4,1123–DÜRRBACH1921,17–KOTSIDU2000,134
βασιλέαΠτολεμαῖον
ΠτολεμαίουΣωτῆρος
οἱνησιῶταιἀνέθηκαν
AlreTolomeofigliodiTolomeoSotereiNesiotidedicarono.
21.IGXI4,1125
Basequadrangolare(altezza57cm;larghezza70cm;spessore50cm)distatua
inonorediBakchon.ÈstataritrovatanelporticodellecornaaDelo.Lascrittura
apparerovinataemartellata(sivedaAppendice19-20).
BCH11,1887,248-249–BCH15,1891,120–IGXI4,1125
[οἱ]νη ≥[σιῶτ]αιτ ≥ὸ ≥ν ≥ν ≥ησ ≥ί ≥α ≥ρχ ≥ον
[Βάκ]χωντ ≥α[Νι]κή ≥[του]Β ≥ο ≥ιώ[τιον]
ἀνέθ ≥η ≥καν.
INesiotialnesiarcoBakchonfigliodiNiketosbeotadedicarono
22.IGXI4,1126
BasequadrangolaredistatuainonorediBakchonritrovataaDelo.Lascrittura
apparerovinataenuovamenteriscritta(siveda19-20).
IGXI4,1126–DÜRRBACH1921,19
IlKoinondeiNesioti
265
οἱνησιῶταιτὸννησίαρχονΒάκχω{ι}ντα
ΝικήτουΒοιώτιονἀνέθηκαν.
INesiotialnesiarcoBakchonfigliodiNiketosbeotadedicarono
23.IGXI4,1127
Base di una statua quadrangolare inmarmo bianco in onore di Kallikrates di
Samo. È stata ritrovata presso l’agora di Delo. Presenta somiglianze ad
appendice22.Periodotolemaico.
BCH4,1880,325-326–SIG1168–SIG2223–IGXI4,1127–DÜRRBACH1921,25
οἱνησιῶταιτὸνναύαρχον
ΚαλλικράτηνΒοΐσκουΣάμιον
ἀνέθηκαν
INesiotialnavarcoKallikratesfigliodiBoiskosdiSamodedicarono
24.IGXI4,1128
BaseperstatuainonoredelrodioAgathostratos,figliodiPolyaratos,ritrovataa
Delo.MetàdelIIIsecolo.
LOEWY 1885, 178 – SIG2 224 – IG XI 4, 1128 –DÜRRBACH 1921, 38 –MARCADÉ
1957II89–MULLER-DUFEU2002,2174-BADOUD-HERBIN2014
τὸκοινὸντῶν
νησιωτῶν
Ἀγαθόστρατον
Πολυαράτου
5 Ῥόδιον
θεοῖςπᾶσι.
Appendice
266
ΦυλῆςἉλικαρνασσεὺς
ἐπόε[ι].
IlKoinondeiNesioti(consacralastatuadi)AgathostratosfigliodiPoliaratos(5)
diRodiatuttiglidei.PhilesdiAlicarnassofece.
25.IGXI4,1129
Base di una statua di forma quadrangolare inmarmo bianco (altezza 62 cm.;
larghezza 88cm; spessore 92 cm) ritrovata davanti ai grandi propilei a Delo.
MetàdelIIIsecolo.
BCH4,1880,326-327–LOEWY1885,211–IGXI4,1129–MARCADÉ1957,II20
–MULLER-DUFEU2002,2111
————————#Ο ≥—————
[τὸκοιν]ὸντῶν[ν]ησιωτῶνἈπόλλων ≥[ι].
ἈπολλώνιοςΜάγνηςἐπόησε[ν].
ilKoinondeiNesiotiadApollo.ApolloniodiMagnesiafece.
(c)AttestazionidifunzionaridelKoinon.
26.DecretoperApollodoros.
Decreto di Cizico per il concittadino Apollodoros figlio di Apollonio, nesiarco,
richiestodallacittàdiParos.Periodotolemaico.
CIG3655–Michel1900,534–BARTH-STAUBER1993,1437–HÜBNER1993,253
ἔδοξεντῆιβουλῆικαὶτῶιδήμωι·Γοργόνικος
Διοκλέουςεἶπεν·ἐπεὶἡπόλιςἡΠαρίωνἔν
IlKoinondeiNesioti
267
τετοῖςἔνπροσθεχρόνοιςεὔνουςκαὶφίλ[η]
οὖσαδιατελεῖτῶιδήμωιτῶιΚυζικηνῶν,καὶνῦ[ν]
5 ἀποστείλασαπρέσβειςΚυδίανἈμιάντου
καὶἈρχέφυλονΛεόντιοςἀξιοῖτὸνδῆμον,
ἈπολλοδώρουτοῦἈπολλωνίουνησιαρχοῦν-
τοςκαὶπολλὰκαὶμεγάλαχρησίμουγεγενη-
μένουτῶιδήμωιτῶιΠαρίων,τὰςτιμὰςτὰςδε-
10 δομέναςαὐτῶιὑπὸτοῦδήμουτοῦΠαρίωνἔ[ν]
τετῆιβουλῆικαὶτῶιδήμωιἀναγνῶναι,καὶτοῖς
Διονυσίοιςἐντῶιθεάτρωιστεφανῶσαικαὶτὰς
τιμὰςἀναγγεῖλαι,καὶτόποναἰτοῦνταιἐντῆιἀγο-
ρᾶι,ἐνὧιστήσουσιτὴνεἰκόνα·δεδόχθαιτῆιβου-
15 λῆικαὶτῶιδήμωι·ἐπαινέσαιμὲντὸνδῆμοντὸνΠα-
ρίων,ὅτιεὔνουςὢνκαὶφίλοςδιατελεῖτῶιδήμωιτῶιΚυ-
ζικηνῶν,ἐπαινέσαιδὲκαὶἈπολλόδωρονἈπολλω-
νίουφιλοτιμίαςἕνεκεκαὶεὐνοίαςτῆςεἰςτὸν
δῆμοντὸνΠαρίων·τοὺςδὲπρυτάνειςστεφα-
20 νῶσαιἈπολλόδωροντοῖςἈνθεστηρίοιςἐντῶι
θεάτρωικαὶἀναγγεῖλαιτὰςτιμὰςτὰςδεδομέ-
ναςαὐτῶιὑπὸΠαρίων·δεδόσθαιδὲαὐτῶικαὶτό-
πονἐνὧιστήσουσιτὴνεἰκόνα,παρὰτὰςτραπέ-
ζαςπρὸτῆςστοᾶςτῆςΔωρικῆς·ἀναγράψαιδὲ
25 καὶτὰψηφίσματα,καθ’ἃτετίμηταιἈπολλόδωρος
ὑπὸΠαρίωνεἰςτὰδημόσιαγράμματα·πέμψαιδὲ
καὶξένιατοῖςπρεσβευταῖςτοὺςπρυτάνειςκαὶ
τὸνταμίαν,καθότιἂνδοκε ≥ιαὐτοῖς·
τῆςἀναγραφῆςἐπεμελήθηΣ[ορύ]νης
30 Φίλωνοςταμίας.
Deciserolabouléeilpopolo:GorgonikosfigliodiDioklesdisse:datochelacittà
diParosinprecedenzacontinuaadesserebenevolaeamicaversoilpopolodi
Cizico e ora (5) inviando come ambasciatori Kydias, figlio di Amiantos, e
Archephylos, figlio di Leontis, chiede che il popolo, essendo nesiarco
Apollodoros,figliodiApollonios,edessendostatoutileinmolteegrandicoseal
Appendice
268
popolodiParos,riconoscaglionori(10)datiglidalpopolodiParosnellaboulée
nelpopoloeloincoronialleDionisienelteatroeproclamiisuoionori,epoiché
(iParii) chiedonounpostonellapiazza incuierigeranno lasuastatua;hanno
decretato(15)labouléeilpopolo:sielogiilpopolodiParos,poichécontinuaad
esserebenevoloeamicoverso ilpopolodiCizicoesielogiancheApollodoros
figlio di Apollonios a causa della sollecitudine e della benevolenza verso il
popolodiParos;ipritaniincoronino(20)ApollodorosalleAntesterienelteatro
e proclamino gli onori datigli dai Parii; si dia a lui anche un luogo dove
erigeranno lasuastatua,vicinoai tavolidavantialporticoDorico;si iscrivano
(25)ancheidecreti,secondoiqualièstatoonoratoApollodorosdaiPariinelle
iscrizioni pubbliche; i pritani e il tesoriere inviino doni ospitali anche agli
ambasciatori,comesembraaloroopportuno;sioccupòdell’iscrizioneSorunes
(30),figliodiPhilon,tesoriere.
27.ID338Bl.24:
ἄλλαιφιάλαιδύοἈπολ]λοδώρουνησιάρχου
altreduecoppedelnesiarcoApollodoros
28.DecretoperZenon.
DecretoonorificodiIosperZenon,lasciatoincaricadaBakchon.Datatoacirca
il286.
OGIS773–IGXII5,1004–BE1955,214–BE1973,67
1 [Ἀρ]χάγ ≥αθο ≥ς ≥ [εἶ]π ≥ε· [πρ]ό[ε]δροι ἐπεψήφισαν Σωκράτης, Αἴσχρων,
Στησίτιμ[ος]
2 Ποσίδειος·ἐπειδὴΖήνωνὁκαταλειφθεὶςὑπὸΒάχχωνοςτοῦνησίαρ[χου]
3 παραγενομένωνπρὸςαὐτὸντῶνπρεσβευτῶνοὓςἀπέστειλενὁδῆμ[ος]
4 περὶτῶνἀνδραπόδωντῶνἀποδρά ≥ντωνἐξἼουἐπὶτῶνπλοίωντῶνἀφράκτων,
IlKoinondeiNesioti
269
5 [ἀν]ακαλεσάμενος[τ]ο[ὺ]ςτριηράρχουςκαὶἐξετάσαςἀνέσωισετὰ ἀνδράποδα
6 [μ]ετὰ πάσης φιλοτιμίας, δεδόχθαι τῆι βουλῆι καὶ τῶι δήμωι, ἐπ ≥[αι]νέσαι
Ζήνωνα
7 [ἀρ]ετῆς ἕνεκε καὶ εὐνοίας ἧς ἔχει εἰς τὸν δῆμον τὸν Ἰητῶν, καὶ εἶν[α]ι
αὐτὸν
8 [π]ρόξενον καὶ εὐερέτην τοῦ δήμου τοῦ Ἰητῶν καὶ α ≥ὐτὸν κα ≥[ὶ
ἐ]κ[γ]όνο[υ]ς[μ]ετὰτῶν
9 [ὑ]παρχόντων· εἶναι δὲ αὐτῶι καὶ πρόσοδον πρὸς τὴν βουλὴν καὶ τὸν
δῆμονἐάντου
10 [δ]έηταιπρώτωιμετὰτὰἱερά·πέμψαιδὲαὐτῶικαὶξένιατοὺς στρατηγοὺς
11 τ ≥οὺςπερὶΑὐτόνομονἀπὸδραχμῶν∶#∶τὸδὲδαπάνημαπαρασχεῖντοὺς12 [ἐ]γλογεῖς τοὺς περὶ Κλεόνοθον ἀπὸ τῆς προσόδου τῆς πρὸς ἑαυτοὺς
προσιούσης·
13 [ἀ]ναγράψαιδὲτόδετὸψήφισμαεἰςτὸἱερὸντοῦἈπόλλωνοςτοῦ Πυθίου· τῆς
δὲ
14 [ἀν]αγραφῆςἐπιμεληθῆναιτοὺςἄρχονταςτοὺςπερὶΧαρτάδην·τὸδὲ ἀνά-
15 [λωμ]α ≥ [εἰς] τὴν ἀναγραφὴν π ≥[αρ]ασχεῖν ἀπὸ τῆς προσόδου τῆς πρὸς
ἑαυτοὺς
16 [π]ροσιούσης.
(1) Archagathos disse: i presidenti Sokrates, Aischron, Stesitimos, Posideios
misero al voto; dato che Zenon, che è stato lasciato (in carica) dal nesiarco
Bakchon,essendogiuntidaluigliambasciatoriinviatidalpopoloriguardoagli
schiaviscappatidaIossullenavinonprotette,(5)avendochiamatoinsoccorsoi
capitanidellenaviedavendoindagatorecuperòglischiaviconognizelo,hanno
decretato la boulé e il popolo: si elogi Zenon a causa del valore e della
benevolenzachehaversoilpopolodi Iosesiaegliprossenoebenefattoredel
popolodiIos,siaeglistessosiaidiscendenticonimezzidisponibili;siadatoa
luil’accessoallabouléealpopolosediqualcosaabbiabisogno(10),perprimo
dopo i sacrifici; inviino a lui anche doni ospitali gli strateghi intorno a
Autonomosdelvaloredi50dracme;lasommaprocurinogliesattori intornoa
Kleonothos dall’entrata a loro proveniente; si iscriva questo decreto nel
santuariodiApollopitico;dellapubblicazionesioccupinogliarconti intornoa
Appendice
270
Chartades; (15) e forniscano il costo della spesa per la pubblicazione
dall’entrataaloroproveniente.
29.Risoluzionedeicontratti.
DecretodiKarthaia(Keos)inonorediungruppodigiudiciinviatidaBakchone
Philokles.Circa280.L’iscrizionesitrovainunbloccodipietradavantialtempio
diApolloconleiscrizioniIGXII5,529e531.
BCH30,1906,92-95-IGXII5,1065
1 [{ὁδεῖνα}εἶπεν·ἔδοξεντῆιβουλῆικαὶτῶιδήμωι·ἐπειδὴ————————
δια]φ[ερομ]ένωνἡμῶνκαὶοὐδυναμέ ≥[νων]
2 [τῆς καθεστώσης ταραχῆς ἀπολυθῆναι — — — — — — — ο]ἰκονομ ≥ί[αι
․․․․․․․․․]κ․ν․․․δ ≥ιοικεῖσθ ≥αιπερὶτούτων,Βάχχωνδὲ3 [εὔνους ὢν τῆι πόλει ἡμῶν καὶ ποιῶν ὅτι] δύνατ[αι ἀγαθὸν διαγραφὴν ἡμῖν
ἀπέστειλεν,ὅ]π[ω]ςδιαλυσ ≥άμενοιτὰπρὸςἀλλήλου[ς]
4 [οἰκῶμ]εντὴμπόλινὁμονοοῦν[τεςκαὶπρ]άττοντεςτὰ[συμφέροντατῶιβασιλεῖ
Πτολεμαίωι(?),καὶὁδῆμοςἐψη]φίσατοκυρίαναὐτὴν
5 [εἶναι, κ]α ≥ὶ ὕστερον πα[ρ]αγενομένου Φιλοκλέους εἰς [—— καὶ διοικοῦντος
μ]ε ≥τὰΒά ≥χχ[ω]ν ≥[ο]ςτὰκατὰτὰςνήσουςκαὶτοῦδήμουπρέσ-
6 [βεις]ἀποστείλαντος[καὶπαρακαλοῦντοςαὐτὸνὅπωςγίνωνται]αἱοἰκονομίαι
καθὰΒάχχωνἔγραψε[ν]καὶὁδῆμοςἐψηφίσατο,
7 [———c.30———βουλόμενοςὡς τάχιστα γίνεσθαι τ]ὰ ≥ς ≥ κρίσειςὑπὲρ τῶν
ἀντιλεγομένωνκαὶδικαιότατα,δικαστὰς
8 [ἀπέσ]τειλεν,οἳ[σ]υνελ[θόντες(?)․․․․․․․․․․․․․․․ἐπεχείρησ]ανδιακρῖναικαὶδιαλῦσαιτὰσυμβόλαια,καὶτούτωντὰμὲνπλεῖστα
9 [τ]ῶνἀντιλεγομέν[ω]νἐπιτροπῆ[ιπροδίκωιδιέλυσαν]κα ≥λῶ ≥ςκαὶσυμφερόντως
καὶἰδίαιτοῖςἐπιτρέψασινκαὶκοι[νῆιτῆπό]λ[ε]ι,
10 ὅσαδὲ ≥σ ≥[υμβόλαια(?)ἄνευπρ]οδ ≥ίκ ≥ουἐπιτροπῆςἠναγκάσθησανκρῖναι,τὰμὲν
πολλ[ὰ——————————————]
11 [κ]αὶδικαίαςπερὶπλειόνων[τὰςκρίσειςἐποιήσαντο(?)————————
———————————]
IlKoinondeiNesioti
271
12 [κ]αὶτοὺς ≥————————————————————————
———————————————————]
(1)...disse:deciserolabouléeilpopolo:datoche...essendonoiindisaccordoe
non potendo (2) dell’attuale disordine si annulli.... l’amministrazione
finanziaria... si amministri riguardo a queste, Bakchon (3), essendo benevolo
verso la nostra città e facendo ogni bene possibile, inviò a noi un'ordinanza,
affinché avendo risolto le reciproche pendenze (4) abitiamo la città andando
d’accordo e facendo le cose che sono utili al re Tolomeo, e (poiché) il popolo
decretòchel'ordinanzafossevalida,(5)einseguitoessendoarrivatoPhilokles
a...eamministrandoegliconBakchonlequestionidelleisoleeavendoilpopolo
inviato ambasciatori (6) ed esortando a che le amministrazioni finanziarie si
faccesseronelmodoincuiBakchonavevaprescittoeilpopoloavevadecretato,
(7) ...volendochequantoprimaenelmodopiùgiustosi faccessero iprocessi
suipuntioggettodicontroversia,(8)inviògiudici,cheessendosiincontrati...si
accinsero a giudicare e sciogliere i contratti, e di questi lamaggior parte (9)
dellequestionicontroverserisolseroconarbitratoanticipatobeneeutilmente
siaindividualmentepercolorochesieranoloroappellati,siaingeneraleperla
città,(10)perqueicontrattiinveceperiqualifuronoobbligatiagiudicaresenza
arbitratoanticipato,lamaggiorparte...
30.DebitideiNesioti.
Decreto onorifico di Delo per Philokles. Circa 280. Stele di marmo bianco
sormontata da un frontone (altezza sotto il frontone 41 cm a sinistra e 47 a
destra;larghezza35cm;spessore09cm)ritrovataasuddeltempiodiApollo.
BCH2,1878,12–BCH4,1880,327-332–SIG2209–MICHEL1900,387–IGXI4,
559–DÜRRBACH1921,18–MIGEOTTE1984,47–BERTRANG1992,89–KOTSIDU
2000,148
ἔδοξεντῆιβουλῆικαὶτῶιδήμωι·ΜνήσαλκοςΤελεσ[αρχίδου]
Appendice
272
εἶπεν·ἐπειδὴβασιλεὺςΣιδωνίωνΦιλοκλῆςἔντετοῖς[ἔ]μ[προσ]θ-
ενχρόνοιςπᾶσανεὔνοιανκαὶφιλοτιμίανἐνδεδε[ιγ]μ[έ]-
νοςδιετέλειπερὶτὸἱερὸνκαὶΔηλίους,καὶνῦνπρεσβε[ίαςἀ]-
5 ποσταλείσηςπρὸςαὐτὸνπερὶτῶνχρημάτωνὧν[ὤφει]-
λονοἱνησιῶταιΔηλίοιςπᾶσανἐπιμέλειανἐποήσατοὅ-
πωςΔήλιοικομίσωνταιτὰδάνεια[καθάπερὁβασιλεὺς]
[Π]τολεμαῖοςσυνέταξεν,καὶμὴγ[ένωντ]α[ιδιατριβαὶ]κ[αὶ]
[μελλήσ]ειςτῆςἀποδόσεωςΔηλίοις———————λοις.
10 ——————Ρ——————————————————
[———Βάκχ]ω ≥νιτῶινη ≥[σι]άρχωι·ἵν’οὖν[εἰ]δῶσιν[π]άντ[ες]
οἱἀφικνούμε[νοιεἰςΔῆλον]ὅτιἐπίσταταιὁδῆμοςὁΔη-
λίωνχάρι[ταςἀποδιδόναι]τοῖςεὐεργετοῦσιτότεἱερὸν
καὶΔηλίους·[δεδόχθαιτῶιδήμωι]·ἐπαινέσαι[βασ]ιλ[έ]-
15 αΣιδωνίωνΦιλοκλῆ[εὐσεβείαςἕνεκεντῆςεἰςτὸἱερὸν]
καὶἀρετῆςτῆςεἰς[τὸνδῆμοντὸνΔηλίωνκαὶστεφανῶ]-
σαιαὐτὸνχρυσῶιστεφάν[ωιἀπὸδραχμῶνχιλίωνκαὶἀναγο]-
ρεῦσαιτὸνἱεροκήρυκαἐντῶιθεάτρωιτοῖςἈπολλωνίοις
ὅτιστεφανοῖὁδῆμοςὁΔηλίωνβασιλέαΣι[δωνίων]
20 ΦιλοκλῆχρυσῶιστεφάνωιἀπὸδραχμῶνΧεὐ[σεβεί]-
αςἕνεκεντῆςεἰςτὸ[ἱ]ερὸνκαὶἀρετῆςτῆςεἰς[τὸν]
δῆμοντὸνΔη[λίων]καὶ[θῦσα]ισωτήριαὑπὲρΦιλοκλέους
ἐνΔήλωιἈπόλλ[ωνικαὶἈρτέμιδικαὶΛητοῖ]καὶΔιὶΣωτῆρι
[κα]ὶἈθηνᾶιΣ[ω]τ ≥ε ≥ί ≥ρ ≥α ≥ι ≥·[τὸδὲ]ἀνάλωμαδοῦναιτὸνταμίαν
25 ἀπὸτῶνπροσόδων—————————————————ἐπὶ
————————————————————————ΙΝ
[————————————————————τὴ]νθυσία[ν]
καὶ———————————————————σθαιΔη-
λίοιςκαὶἀ[——————————————————τὸἀρ]-
30 γύριοντο[ῦ]κο[ινοῦ———————————————]
ἱ ≥ε ≥ρ ≥ὸ ≥ν———————————————————————
[κ]αὶ———————————————————————
․ε————————————————————————
․ΟΙΕ———————————————————————
35 καὶΑΙ[———————————————————ἀνά]-
IlKoinondeiNesioti
273
θεμ ≥α———————————————————————
Λητοίωι—————————————————————
[․Ἀ]θ ≥η ≥νᾶι————————————————————
(1) Deciso dalla boulé e dal popolo; Mnesalkos, figlio di Telesarchides disse:
datochePhilokles,redeiSidoni,neitempiprecedenticontinuavaamanifestare
ognibenevolenzaeprodigalitànei confrontidel santuarioedeiDeli, eadesso
un’ambasciata (5) essendo stata inviata a lui riguardo al denaro che i Nesioti
dovevano ai Deli, egli operò con piena cura affinché i Deli recuperassero i
prestiti,secondoquantoreTolomeohadisposto,echenonci fosseroritardie
posponimenti nella restituzione ai Deli ... (11) a Bakchon il nesiarca: affinché
quindisappianotutticolorochearrivanoaDelocheilpopolodeiDelisaessere
riconoscenteacolorochebeneficianoilsantuarioeiDeli;decisodalpopolo:si
lodiPhilokles,redeiSidoni,(15)perlasuadevozioneversoilsantuarioeperla
virtù verso il popolo di Delo e lo si incoroni con una corona d’oro di 1000
dracme e proclami il sacro araldo nel teatro alle Apollonie che incorona il
popolo di Delo Philokles, re dei Sidoni, (20) con una corona d’oro di 1000
dracme,perladevozioneversoilsantuarioelavirtùversoilpopolodiDeloesi
sacrifichi per la salvezza di Philokles a Delo ad Apollo, Artemide, Leto, Zeus
salvatoreeAtenasalvatrice;dialasommailtesoriere(25)dalleentrate---
31.ID298Al.171:
ἄλληνφιάληνΒάκχω[ν]οςνησιάρχου
un'altracoppadelnesiarcoBakchon
32.ID300Bll.18-19:
[ἀνάθημα|Β]άκχωνοςνησιά[ρχ]ου·ἄλληφιάλη[Βάκχωνοςνησιάρχου]
offertadelnesiarcoBakchon;un'altracoppadelnesiarcoBakchon
Appendice
274
33.ID297Bll.55-56:
[Δηλιάδες,χορεῖαἐπι]δόντοςἙ ≥ρ ≥μ ≥ίουτοῦΝ[ησιάρχουἈρσινόηιΦιλαδέλφωι,Ἀπόλλωνι
ἈρτέμιδιΛητοῖκαὶβασιλεῖΠτολε|μαίωι]
Deliadi: le offerte avendo donato il Nesiarco Hermias ad Arsinoe Filadelfo,
Apollo,Artemide,LetoealreTolomeo.
34.ID298All.79-80:
[Δ]ηλιάδες, χορεῖα [ἐπιδ]όντος Ἑρμί|[ου τοῦ νησιάρχου Ἀρσινόηι Φιλαδέλ]φοι,
Ἀπ ≥[όλλωνιἈρτέμιδιΛητοῖκαὶβασιλεῖΠτο]λ[ε]μαίωι
Deliadi: le offerte avendo donato il Nesiarco Hermias ad Arsinoe Filadelfo,
Apollo,Artemide,LetoealreTolomeo.
35.ID442Bl.71:
φιάλην [...] ἐπιδόντοςἙρμίουτοῦνησιάρχου
unacoppa...avendoladonatailNesiarcoHermias
36.DecretoperThrasy...
Decreto di Ios in onore di Thrasykles. Probilmente anni ’80 del III secolo
duranteodopolacrisideldebito.
IGXIISuppl.p.96,nr.169;BE1946-1947,195
1 [——————————————————πρόεδροιἐπεψήφισαν—
———————————————————]
IlKoinondeiNesioti
275
2 ․․5․․ά ≥ν ≥ης,․․․λ ≥υ ≥ος,Χαρικλείδης,․․σ ≥ι․ε ≥․ης·ἐπειδὴΘ ≥ρ ≥ασ ≥υ[——————
——ὁτεταγμένοςὑπὸτοῦβασι]-
3 [λ]έωςΠτολεμαίουδιετέλειεὔνουςὢνκαὶπράσσωνἀγαθὸν[——————
———————————————]
4 [ἀ]ποσυνιστὰςοἰκονόμοντῶννήσωνΘρασυκλῆνἹπ ≥π ≥α ≥[————————
———————————————π]-
5 [ρ]ά ≥σσει [ὅ]τ ≥ι δύναται ἀγαθὸν περὶ τὴν πόλιν τὴν Ἰητῶν ὑπὲ[ρ — —
στεφανῶσαιαὐτὸνχρυσῶιστεφάνωιἀπὸδραχμῶνπεντακ]-
6 ο ≥σίων ἀ[ρε]τ ≥ῆς ἕνεκεν ἧς ἔχει εἰς τὸν δῆμον τὸν Ἰητῶν καὶ ἀνακηρῦξαι τοὺς
ἄρχονταςτοὺςπερὶΕ ≥[—————————————]
7 ω ≥ν,τὸδὲἀργύριοντὸεἰςτὸνστέφανονδόντωνοἱἐκλογεῖςΔημή[τρι]ος[——
————————————————————Θρασ]-
8 υκλῆςἐντῶιμηνὶτῶιεἰσιόντιεπα[————————————————
————————————————————καθ]-
9 [ό]τι [․] ἡ βουλὴ κ[α]ὶ ὁ δῆμο[ς τ]οῦ μηνὸ[ς — — ἀναγράψαι δὲ τόδε τὸ
ψήφισμαεἰςτὴνπαραστάδατοῦναοῦτοῦἈπόλλ]-
10 [ω]νοςτοῦΠυθίου[—————————————————————
——————————————————————]
(1)...ipresidentimiseroalvoto...(2)datocheThrasy.......designatodalre(3)
Tolomeocontinuavaaesserebenevoloeafareognibenepossibile....(4)avendo
nominatooikonomosdelleisoleThasyklesfigliodiIppa......(5)compieognibene
possibileneiconfrontidellacittàdiIosriguardo...losiincoroniconunacorona
d’oro da 500 dracme (6) per ilmerito che egli ha verso il popolo di Ios e gli
arconti intorno a ... proclamino ...(7) e il denaro per la corona lo diano gli
esattoriDemetrios...(8)Thrasyklesnelmeseentrante...(9)labouléeilpopolo
del mese ... si iscriva questo decreto nel vestibolo del tempio di Apollo (10)
pitico...
37.DecretoperEpikrates.
DecretodiDeloinonorediEpikrates,ammiragliodiRodi.Periodorodio.Stele
conunamodanaturainaltoritrovatanell’agosto1885aDelo.
Appendice
276
BCH10,1886,111-118–SIG2264–MICHEL1900,291–IGXI4,751–DÜRRBACH
1921,67–BE2004,236
[ἔ]δοξεντῆιβουλῆικαὶτῶιδήμω[ι]·
[Τ]ηλέμνηστοςἈριστείδουεἶπ[εν]·
[ἐ]πειδὴἘπικράτης[Πο]λυστράτο[υ]
[Ῥ]όδιος,ἀποσταλεὶςὑπὸτοῦδήμο[υ]
5 ἐπὶκαταφράκτωνπλοίωνκατὰ
πόλεμον,συστρατευομένωναὐ-
[τ]ῶιτῶντενησιωτικῶντριηρῶν
[κα]ὶτῶνἈθηναίωνἀφράκτωνἐφρ[όν]-
[τισ]εντῆςτετῶνπλεόντωνἀσ-
10 [φαλ]είαςκαὶτῆςτῶννήσωνφυλα-
[κῆςκ]αὶτῆςπερὶτὸἱερὸνεὐσεβεί-
[ας,διά]γραμμαἐχθεὶςὅπωςοἱπει-
[ρατεύ]οντεςτοὺςπολεμίουςὁρ-
[μηθῶσιν]ἐκτῶνἰδίωνλιμένων,τῶ[ι]
15 [δὲἐνΔήλωιμ]ηθεὶςὁρμητηρίωιχρή[ση]-
[ται,συμπρ]άσσωντῆιτετοῦδ[ή]-
[μουφανερ]ᾶιαἱρέσεικαὶτῆιπε[ρὶ]
[τὸἱερὸνεὐσεβε]ίαι,δι’οὗσυνέβημ[η]-
————————————τ ≥ῆςπερὶΤΟΥΣΤΟ
20 [———————————εὐνοί]αικαὶδι-
[καιοσύνηικαὶτῆιπερὶτὸἱε]ρὸνεὐ[σε]-
[βείαι——————————————].
Decisodallabouléedalpopolo;TelemnestosfigliodiAristeidesdisse:datoche
EpikratesfigliodiPolistratosdiRodi,essendostatoinviatodalpopolo(5)sulle
navi protette durante la guerra, facendo la spedizione con lui sia le triremi
nesiotiche, sia le navi scoperte ateniesi, si preoccupò della sicurezza dei
naviganti (10) e della difesa delle isole e del rispetto del santuario, avendo
emanatoundecretoaffinchécolorochepraticavanolaguerradicorsa(contro)i
nemicimuosserodaipropriporti,(15)eaffinchéinvecenessunosiservissedel
IlKoinondeiNesioti
277
portodiDelo,cooperandoconlamanifestadecisionedelpopoloealrispettodel
santuario,...(20)allabenevolenzaeallagiustiziaealrispettodelsantuario
38.DecretoperAnaxibios.
Decreto di Delo per Anaxibios, figlio di Pheidianax. Periodo rodio. Stele di
marmo(sopraunamodanatura,sottounacorona)ritrovatanell’agosto1885a
Delo.
BCH10,1886,118-124–SIG2265–BCH28,1904,127-128– IGXI4,752 –
DÜRRBACH1921,63
ἔδοξεντῆιβουλῆικαὶτῶιδήμωι·Τη[λέμνησ]-
τοςἈριστείδουεἶπεν·ἐπειδὴἈνα[ξίβιος]
[Φ]ειδιάνακτοςῬόδιος,ἀποσταλεὶ[ςὑπὸ]
τοῦδήμουτοῦῬοδίωνἄρχωνἐπίτε[τῶννή]-
5 σωνκαὶτῶνπλοίωντῶννησιωτικ[ῶνκαὶἐ]-
πιδεδημηκὼςἐντῶιἱερῶιπλείωχ[ρόνον],
[τή]ντεἐνδημίανκαλῶςκαὶεὐσ[εβῶς]
[πεπ]οίηταικαὶἀξίωςτοῦδήμουτ[οῦἀπο]-
[στείλ]αντοςαὐτὸνἔντετοῖςλο[ιποῖς]
10 [ἀνὴρἀγ]αθὸςὢνδιατελεῖπερίτ[ετὸἱε]-
[ρὸνκαὶτὸνδῆμ]οντὸνΔηλίωνκαὶχρ[είαςπα]-
[ρέχεταικαὶκ]οινῆιτῆιπόλεικαὶ[ἰδίαι]
[τοῖςἐντυγχάνουσιναὐτῶι———————]
vss.nonnullidesuntfrg.b.1
[—————————————ἀνα]-
[γράψαιδὲτόδετὸψήφισματὴνμὲνβουλὴν]
[εἰςτὸβουλευτήριον,τοὺςδὲἱεροποιοὺς]
εἰςτὸἱερόν·ΞενοκράτηςἹερομβρότουἐπε-
5 ψήφισεν.
Appendice
278
Decisodallabouléedalpopolo;TelemnestosfigliodiAristidesdisse:datoche
AnaxibiosfigliodiPheidianaxdiRodi, inviatodalpopolodiRodicomearconte
delle (5) isole e delle navi nesiotiche e avendo soggiornato nel santuario per
molto tempo, il soggiorno ha trascorso bene e religiosamente e in maniera
degna del popolo che lo aveva inviato e nelle cose rimanenti (10) un uomo
virtuosocontinuaadessereriguardoalsantuarioealpopolodiDeloeprocura
favorisiaallacittàincomune,siaaisingolicheloincontrano...
(1)iscrivaquestodecretolaboulénelbouleterion,eisovrintendentialcultonel
santuario:XenokratesfigliodiHierombrotos(5)fecevotare.
IlKoinondeiNesioti
279
Indici.
Indicedeitestigrecicitati
Fontiletterarie
Diod.XIX62,9:17Diod.XX37,1:23Diod.XX45,1-3:30Diod.XX82,5:142Hdt.V30,6:168Hdt.V31,2:168Kall.h.IVvv.300-301:168Liv.XXXI15,8:52Liv.XXXI45,9:53Liv.XXXVI21,1:55Liv.XXXVII13,11:85Liv.XLIV28,1-3:55MelaII111:173Plin.Nat.IV62:174-175Plin.Nat.IV65-67:174Polyaen.IV7,2:29Polyaen.IV7,6:29Polyb.IV19,8:52Polyb.V34,7:46-47Polyb.XVI26,10:52Plut.Dem.8,4-5:29-30
Plut.Dem.25,4:74Plut.Dem.44,3:37Plut.Pyrrh.11,1:37Ps.-Skylax48:169Ps.-Skylax58,1-2:169-170Steph.Byz.A275:176Strab.I3,10C54:213Strab.X5,1C484:172Strab.X5,1C485:171Strab.X5,3C485:171Strab.X5,5C486:171Strab.X5,12C487:172SudaD431:24Theokr.eid.XVII:40Thuc.I4:168Thuc.II9:168Thuc.III104,3:205Thuc.IV24,3:213Thuc.IV120,3:213Thuc.VI82,3:215
Fontiepigrafiche
Appendice1:16,18,32,125,207Appendice2:39,69,75-76,81,125,130-
131,179-180,207,209,218Appendice3:62,71,121,178,180,208Appendice4:90,131Appendice5:82,178Appendice6:209Appendice7:121,186Appendice8:63,178,180Appendice9:71,208Appendice10:180
Appendice11:178,181Appendice12:178Appendice14:178Appendice16:38Appendice17:125,136,151,186Appendice18:54-56,72Appendice28:38,75Appendice30:129Appendice34:210Appendice37:85Appendice38:82
IGII3911:38IGIV21,68:143IGXI2,116:45IGXII4,1,135:88-89IGXI2,146A:36,151IGXI2,148:143IGXI2,161A:152,156IGXI2,161B:26IGXI2,161D:153IGXI2,162A:152IGXI2,199:121,152IGXI2,287A:45,122,151-152IGXII3,327:134
IGXII3,328:145IGXII3,466/1390;SEGI343:134IGXI4,154A:207IGXI4,542:39IGXI4,566:36IGXI4,596:44,145IGXI4,1052:48IGXI4,1065:93IGXI4,1133:44IGXI4,1134:44IGXI4,1135:44IGXII5,8/1009,XIISuppl.p.96:44IGXII5,38:53
Indici
280
IGXII5,125:51IGXII5,129:157-158IGXII5,533/1066:128IGXII5,444:199IGXII5,571:48IGXII5,610:121IGXII5,653:50,140IGXII5,830:83IGXII5,918:83IGXII7,36:140IGXII7,67;SEGXIII453:121,127
IGXII7,69:121IGXII7,221:50IGXII7,222:50IGXII7,228:53IGXII7,237:53IGXII7,245:53IGXII7,493b:53IGXII7509:181IGXIISuppl.96:121IGXIISuppl.168:48IGXIISuppl.171:47
CIG2512:133FDIII3,179:218FDIII3,207:218GAERTRINGEN1898p.391nr.54:84GEAGAN1968:27-28ID296B:26ID313:26ID400:210
ID509;PLEKETI1964nr.10:157OGIS46;MIGEOTTE1984nr.103:132-133SEGXXIV154:146REG101,1988;SEGXXXVIII1476:135Syll.3352:133Syll.3495:133Syll.31003:133
Indicedeiluoghi
Acaia:45,65,67,72-73,91-92,95,97-98,
101,103,165,219,222
Acarnania:65,98,165
Alessandria:41,75,81-82,130,134,180,
199,202,209,219
Amorgos:18,21,50,53,89,93-94,117-119,
121,127-128,133,139-140,152,170,
172,175-176,180,186,215
Andros:17,23,26-27,34,37-38,46-49,52-
54,118-119,139,144,170-171,173-176,
180,186,188
Arcadia:65,72,164,190-191,205,219
Argo:42,47,191,200
Asia:17,19,21-22,24-25,34,37,40,53,55,
85,103,135,138,141,143,151,218,231
Atene:3,15,17,19-22,24,29-31,33-35,37-
39,42,49,52,62,67,69,85,88-89,108,
117-119,129,131,143-144,146,151,
156,158-160,176,189-196,199-201,
203,208,213,215,228-229,231-233
Beozia:34,63,65,68-69,74,92,98,164-166,
190,219
Bisanzio:73,156
Caria:20,22,25-26,40,103-104
Calcide:49,144,166
Calcidica:65,97,102,126,213
Chio:17,19,21,51,90,117,196
Cilicia:20,25,40,139
Cipro:19-20,24,28,36,40,181,190,212
Corinto:17,20,26,28,31,33,35-36,143,
190-192
Corsica:212
Creta:42,47,50,102,134,140,143,145-
146,158,190-191,212,219
Delo:10,15-16,19-21,23,26,33,36,39,44-
50,54,66,71-72,77-80,82,90,93,107-
110,113,115-119,121-122,128-129,
135-136,140-141,143,145-146,148-
160,168,170-171,173-177,179,181-
189,192,203-211,217,222-224,227-233
Dodecaneso:167,169,179
Efeso:29,43-44,46,87,133,142,144,171
Egina:19,52,53
Egitto:14,26,28-29,40-41,82,122,130,
133,151,181,189-190,192-193,199
IlKoinondeiNesioti
281
Etolia:34,51,53,63,65,67-68,70,72-73,
92,95,98,101,103,120,139,141,146-
147,164-166,193
Eubea:22,34,49,53,118,140,144,166,212
Focide:65,68,164,190-191
Frigia:190
Ftiotide:190
Herakleia:181
Imbro:19,22,33,35
Ios:38-39,44,47-48,74,83,117,119,121,
132,134-136,151,170,172,175-176,
180-181,186,226
Keos:38,42,47-48,50,52,75,80-81,89,
117-119,121,128-130,139-140,145,
157,170-171,173-174,176-177,180,
185-186,215
Kimolos:48-49,119,170-172,175-176,185,
212
Kos:17,22,24,42-43,46,50,75,88-89,130,
133,176,183,215
Kytenion:135
Kythnos:19,48,52-53,84-85,117-119,139,
143,152,170-171,173,175-176,180,
185-186,218
Kyzikos:76-78
Lemno:19-22,33,35
Lesbo:17,191,212,215,218
Licia:40,103-104,196
Locride:65,98,165-166
Macedonia:14,19,21,36,38,42-44,47-55,
84-85,103,126,145,151,158,191-195,
203,231
MarNero:21,108,189
Mediterraneo:6,19,104-105,110-113,122,
138,141,147,149,154,156,160,189,
205,211-214,227-228,233
Megara:26,30,34,166
Megalopoli:95,194,205
Melos:119,128,170-173,176-177,182,212,
232
Mesopotamia:189
Messenia:92,95,164
Mileto:40,55,92,118,143,190,200
Mykonos:119,150,153,170-171,173,175-
176,180,185
Naxos:50,75,88-89,93-94,117-119,121,
127-128,130,139,151,170-171,173,
175-176,180-181,183,185
Paros:48,51-52,77,93,102,117,119,128,
151,157,170-171,173-176,180,185,
188-190,192,194,196-204,231
Pergamo:38,49,53-54,146,186,188,195
Peloponneso:19-20,25,47,134,165,176,
192,194,203,213,218
Reneia:150,153,170-171,173,175-176
Rodi:4-5,10,14-15,17,20-21,30,34-36,38,
43-45,47,50-57,59,63,66,72-74,82-85,
88-89,92,98,100,102,104,117-119,
121,125-126,131,136-137,142-143,
145-146,151,156,158-159,176,179,
181,183,185-188,190,213,215,222-
223,226
Salamina:19,34,36,191
Samo:21-22,40,47,50,51,53,71,75-76,79,
90,118,130,179,182-183
Samotracia:151
Sardegna:212
Scepsi:23,30-32,35,208
Seriphos:119,170-171,173,175-176,185
Sicilia:174,189,193,212-213,217,218
Sicione:26,165
Sikinos:119,170,173,176,185
Siphnos:17,47,119,139-140,170-171,173,
175-176,184-186
Sparta:39,49,69,141,146,164,169,191-
192,194,200,203
Indici
282
Sporadi:17,169,172-173,175
Syros:48,50,89,117,119,121,140,170-
171,173-176,186
Tebe:65,69,190-191,195,203,212
Tenos:33-34,50,54-56,68,72-73,83-85,
102,117-119,121,139-140,144,152,
157,170-171,173-176,184-188,223
Tessaglia:46,65,92
Thasos:51,121
Thera:42,47,81,90,119,134,145,170,173,
176,181-182,186,232
Tracia:151
Troia:190
Xanthos:135
Indicedeinomi
AlessandroMagno:15,17,31-32,82,86,99,
117-118,121-122,192-193,195,201,
203,231
AntigonoI:16-17,19-28,30-36,48,63-64,
142-144,193,206-207
AntigonoII:16-17,38,41,45,47-50,144-
146,194,210
AntigonoIII:48-50
AntiocoII:43
AntiocoIII:51,55-56,146
AntiocoIerace:49
Apollodoros(nesiarco):76-79,180,222
Arsinoe:39,42,47-48,78,81,118,134,208,
210
Attalo:38,49,53-54
Bakchon:38-39,74-78,80,88,89,129-130,
180,183,222
Cassandro:19-22,24-26,29,142,144,192
DemetriodiFaro:50-52,145
DemetrioFalereo:19-20,22,193
DemetrioPoliorcete:15-18,22-25,27-39,
43,48,74,100,127-128,142,144,192-
194,206,226
DemetrioII:16-17,48-49
Dikaiarchos:51,146
Dioskourides:17-22,31,46,52,63
Epikrates:85,145
Euphraios(tesoriere):136
FilippoII:32,192-193,203
FilippoV:38,50-54,144-147
Glauketas:19,143
Hagemachos:84,86,186
Hermias:78-79,210,222
Kallias(theoros):180,209
Kallikrates:79-80,223
Lisimaco:21,24,37,39-40,63,142,144,193
Nabide:141,146
Patroklos:42,79,81,90,182,223
Philokles:75-76,79,80,89,90,129-130,
182,183,223
Pirro:37
Ptolemaios(nipotediAntigono):20,22-26,
28,30,32-33
Seleuco:21,23-25,37,40,193
Seleukos(ammiraglio):19-20,22,30
Thrasykles:134-136,226
TolomeoI:17-18,21,23-28,30,32-39,88,
144,179,193,207-209
TolomeoII:17-18,39,45-46,62,67,75,78-
82,88-90,128-129,134,151,193,203,
208-210
TolomeoIII:46-47,49,130,210
TolomeoIV:46-47
TolomeoV:47
TolomeoVI:47,134
Zenon:38-39,74-75,79,83,180
IlKoinondeiNesioti
283
Indicedelleimmagini
Fig.1:originedegliartigianistranierimenzionatieoperantiaDelo:154Fig.2:leCicladisecondolopseudo-Scillace.:170Fig.3:leCicladisecondoArtemidoro-Strabone:172Fig.4:leCicladisecondoMela:173Fig.5:leCicladisecondoPlinioilVecchio:175Fig.6:glistatimembridelKoinoninetàtolemaica:184Fig.7:glistatimembridelKoinonsottoRodi:187
IlKoinondeiNesioti
285
Bibliografia.
Le fonti letterarievengonoabbreviatesecono ilsistemapropostonelNeuerPauly(H.
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IlKoinondeiNesioti
329
ZusammenfassungaufDeutsch.
ss.3-12
Gegenstand meiner Dissertation ist das Koinon der Nesioten, eine
Föderation der kykladischen Inseln, die sich zwischen dem IV. und II.
Jahrhundert v. Chr. entwickelte. Damit schließt die Arbeit eine Lücke der
modernen Geschichtsschreibung, die dieser Föderation bislang nur wenig
Aufmerksamkeitgeschenkthat.
EinebemerkenswerteAusnahmestelltfreilichdieDissertationKönigsaus
dem Jahr 1910 dar, die dem Koinon in der Zeit seiner Gründung unter den
Antigoniden bis zu seinem Ende unter rhodischer Dominanz besondere
Aufmerksamkeitwidmete.Spätere,weitauskürzereForschungsarbeitensetzten
sich mit dem Thema nur partiell und meist mit einer sehr spezifischen
Fragestellung auseinander. Im Allgemeinen rückten diese Arbeiten nur selten
das Koinon selbst in den Mittelpunkt ihrer Betrachtung, sondern zogen es
vornehmlich zur Erklärung anderer Ereignisse, wie etwa die politische
GeschichteRhodos‘oderderPtolemäer,heran.
MeineDissertationverfolgteinenanderenAnsatz:Indemsienichtnurdie
politischeGeschichtedesKoinonuntersucht–einUnterfangen,welchesimmer
nocheinDesideratderForschungdarstellt-,sonderndieInstitutionfernerauch
als ein ökonomisches und identitäres Phänomen einer Region begreift,
unternimmt sie erstmalig den Versuch, das Koinon der Nesioten in seiner
GesamtheitsowieunterEinbezugallerAspektezubetrachten.
AlspolitischeGeschichtsschreibungpositioniertsichdieseArbeitzunächst
sehrtraditionell.Diesistnötig,daaufgrundderbereitsgenanntenLückeninder
Erforschung des Koinon große Fragen bislang nur unzureichend beantwortet
wurden: Wann und warum wurde das Koinon gegründet? Wie und warum
konnteessichunterdenLagidenbehaupten?WasgeschahinderzweitenHälfte
des III. Jahrhunderts? Wodurch konnte die Föderation unter rhodischer
HerrschaftzuneuemLebenerwachen?
ZusammenfassungaufDeutsch
330
Ziel einer auf institutionelle Fragen fokussierten Untersuchung ist es,
zunächst Kategorien herauszuarbeiten, mithilfe derer das Koinon adäquat
beschrieben und analysiertwerden kann.Waswar das Koinon der Nesioten?
DieFragekannleichterbeantwortetwerden,wennwiraufmodernepolitische
Begriffe wie „Bundesstaat“ oder „Staatenbund“ verzichten. Die Analyse
konzentriert sich auf die antiken kritischen und oft nicht unterschiedlich
gebrauchten Bezeichnungen „symmachia“ und
„ethnos“/„koinon“/„sympoliteia“.DieAufmerksamkeitwirddarüberhinausauf
diekonkretenAspektedespolitischenLebensgerichtet.Wiefunktioniertendie
„Versammlungen“ der Vertreter der Mitgliedsstaaten? Welche Rolle kam den
Ämtern der Föderation zu? Wie wurden politische Konflikte und rechtliche
ProblemedieserZeitzwischendenMitgliedsstaatengelöst?
Die Frage, die der Analyse des Koinon als ökonomisches Phänomen
zugrunde liegt, lautet: Hat das Koinon eine wirtschaftliche Rolle gespielt und
hattees ökonomischenEinflussaufdiehellenistischenKykladen?Wennnein,
was bedeutet das in Bezug auf den Sinn und das Wesen dieser Institution?
Wenn ja, in welchen Sektoren war dieser Einfluss relevant? Wird er in den
Quellen zum Ausdruck gebracht? Die wirtschaftliche Untersuchung erforscht
diekykladischenMünzen,dieFinanzenderFöderation,dieRollederPiraterie
alseinökonomischesElementsowiedenWarenverkehrimArchipel.
Andere Fragen bedürfen ebenfalls noch einer Antwort: Die Existenz des
KoinonderNesiotenistunbestreitbar,aberexistiertenauchdieNesioten?Wer
waren die Nesioten? Gab es auch einen "Identitätsrahmen" neben dem
politischenRahmen?Wenn ja,welcheBeziehunggabeszwischendenbeiden?
Dienteeine"nesiotischeIdentität"alsBasisfürdiepolitischeVereinigungoder
war siebloßeKonsequenzdespolitischenBundes?Wennnein,wiemuss die
historischeBedeutungdesKoinonsdannbeurteiltwerden?
MeineInterpretationdesKoinonsist,dassdieKykladenindieserPeriode
eineRegionwaren.DieKykladenkönnenjedochnurinbestimmtenZeiträumen
als Region interpretiert werden. Natürlich spielt die Geographie immer eine
Rolle, aberentscheidender istdieBeziehungzwischendenMenschenundder
Umgebung. So kann zum Beispiel die gleiche räumliche Zone aufgrund der
IlKoinondeiNesioti
331
wirtschaftlichen und kulturellen Bedeutungszuschreibungen durch die
MenscheneineRegionunddochkeineRegionsein.DerantikeMittelmeerraum
stellte ein Gebiet dar, das in sich stark verbunden ist, eine sogenannte
„glokalisierte“ Zone, wo globale und lokale Ebenen aufeinander trafen. Die
Regionen fungiertenhierbeials flüssige, flexibleund temporäreVerbindungen
zwischenderlokalenundglobalenEbene.DieDimensionenunddieBedeutung
derRegionenwaren natürlich sehr unterschiedlich.Meine These ist, dass das
KoinonderNesiotendiepolitischeBezeichnungeinerRegionwar,dieauchüber
einepartiellewirtschaftlicheundidentitäreDimensionverfügte.
ss.13-15
InschriftenstellendieeinzigenQuellenüberdasKoionderNesiotendar.
DieMehrheitdieserInschriftenstammtausDelosundkannderptolemäischen
Phase der Region zugeordnet werden. Die Datierung ist sehr problematisch:
Paläographische Kriterien, die heute gängig sind, haben in der Regel eine
Fehlerquotevonca.20bis30Jahren.SindunsdieInschriftenheutenichtmehr
zugänglich,weilsieverlorengegangensind,istdieseSpanneoftmalssogarnoch
größer. Diese Inschriften geben uns eher Auskunft über die institutionelle
Natur des Koinon als über die Geschichte der Föderation. Im Rahmen dieser
ArbeitwerdenfolglichvielfachandereundparalleleQuellenzurErgänzungder
GeschichtederNesiotenherangezogen.
ss.15-37
Von Felix Dürrbach stammt der traditionelle Erklärungsansatz für die
GründungdesKoinon.ErstütztsichaufzweiDokumente:dieInschriftIGXI4,
1036sowieDiodorXIX62,9.
Die InschriftbeschreibtdieEtablierungvonFeierlichkeitenzuEhrendes
DemetriosPoliorketes,welchevonDürrbach ineinenZeitraumzwischen 306
und301datiertwurden. IhrzufolgewechseltensichdieseFestemitdenenzu
EhrendesAntigonosab.Dasbedeutet,dassdasKoinondamalsschonexistierte.
Aberseitwanngenau?
Diodorlässtunswissen,dassDioskurides,AdmiralvonAntigonos,imJahr
314 oder 313 zur See fuhr, um die symmachoi zu schützen und um die noch
nicht seiner „symmachia“ angehörenden Inseln für sich zu gewinnen. Bezieht
ZusammenfassungaufDeutsch
332
sich Diodor damit wirklich auf das Koinon der Nesioten, wie die Forschung
bislangannimmt?Ichglaubenicht.InBezugaufunserederzeitigenKenntnisse
erscheint es wahrscheinlicher, dass die einzelnen Inseln symmachoi von
Antigonoswaren.Wirwissentatsächlich,dasseinwichtigerTeilderPolitikvon
AntigonosindiesenJahrendarinbestand,bilateraleBeziehungenmitdenInseln
herzustellen.
Ich habe darüber hinaus zwei Einwände gegen die traditionelle
Interpretation, die sich viele Forscher noch heute zu eigenmachen. Erstens:
DasWort „symmachia“wurdenicht richtig verstanden. Zweites:derZeitraum
zwischen313und306wurdenichtinBetrachtgezogen.
DieersteKritikwirdimnächstenKapitelaufgegriffen.Konzentrierenwir
unsalsozunächstaufdiezweiteKritik.
Was ist nach 313 passiert? Zwei Ereignisse sind dabei von besonderer
Bedeutung: die Rebellion des Ptolemaios, eines Neffen des Antigonos, der
zugleich dessen Feldherr in Griechenland war, sowie der Feldzug des
Ptolemaios I nach Griechenland. Die Details sind an dieser Stelle nicht
essenziell,jedochmüssenwirunsimKlarensein,dassdieseBegebenheitendie
Struktur der Beziehungen durcheinander brachten und die Pläne der
Antigoniden vereitelten. Erst im Jahr 307 konnteDemetrios seineHegemonie
überdie Inselnwiederherstellenundundanstreben,dieBeziehungenmitden
Griechenzuerneuern.
Demetrios gab die nordägäischen Inseln Lemnos und Imbroswieder in
athenischeKontrolleundunternahmdenVersuch,denKorinthischenBundauf
der griechischen Halbinsel erneut zum Leben zu erwecken. In den gleichen
MonatenwurdewahrscheinlichauchdasKoinonderNesiotengegründet.Zwar
verfügen wir dafür über keinen sicheren Beweis, aber die Aktivitäten des
Demetrios auf der griechischen Halbinsel und in der nördlichen Ägäis waren
möglicherweise Teil eines größeren Plans , welcher auch die südliche Ägäis
umfasste.
EinIndizdafüristdieAblehnungRhodos,sichandemFeldzuggegendie
Ptolemäerzubeteiligen.WarumlehnteRhodosdies ab?Währenddesdritten
DiadochenkriegeswardieInselnocheinBündnispartnerderAntigoniden.Was
IlKoinondeiNesioti
333
istinzwischenpassiert?MeinerHypothesenachwarderGrundderAblehnung
die neuen Machtverhältnisse zwischen den Antigoniden und Rhodos. Rhodos
fürchtete eine Beschneidung ihrer Autonomie durch die Antigoniden. Das
Koinon der Nesioten spielte in diesem Zusammenhang wahrscheinlich eine
Rolle.
ZweiElementekönntenmeineHypothesejedochentkräften.
Zum einen findet sich ein Passus in der Suda, in dem es heißt, die
Feldzüge des Ptolemaios I. und des Demetrios seien gemeinsam koordiniert
worden. Die Suda spricht von einem Bündnis, welchem eine defensive und
offensiveFunktionzukam.HierhandelteessichumeinenWettkampf:DasZiel
war, Griechenland zu befreien.Die Chronologie der Feldzügewird umgekehrt
unddieBeschreibungderEreignissetendiertdeutlichzuPtolemaios.Überdie
Wahrhaftigkeit dieses Passus wurde lange debattiert. Die chronologische
Inversion gründet an dieser Stelle nicht in einem Fehler des Verfassers oder
seiner Quellen, sondern war nötig, um denWettkampf und sein Ergebnis zu
erläutern. In diesem Sinne kann man Wettkampf und Bündnis nicht
voneinandertrennen,dadiezweiElementeohneeinanderindieserErzählung
keinen Sinn ergeben würden. Die Historiker, die die Suda untersucht haben,
vertreten die Ansicht, die Darstellung einesWettkampfes um die Freiheit der
Griechensei zweifellosderAusdruckeiner späterenNeubearbeitung.Darüber
hinaus sei dieses Bündnis in Bezug auf die vorherigen und späteren
VerhältnissezwischendenAntigonidenunddenPtolemäernnichterklärbar.In
der Tat befanden sich die zwei Akteure ein Jahr vorher und ein Jahr danach
miteinander im aktiven Krieg. Es liegt nahe, dass die beiden Mächte in der
ZwischenzeitineinemZustanddes„kaltenKrieges“verharrten.
EinzweitesElement,welchesmeineHypotheseentkräftenkönnte,isteine
alternativeDatierungderInschriftIGXI4,1036.Traditionellintegriertmandie
letzteLückemitβασιλέων.Eswäre jedoch möglich,dortauchΣωτήρωνoder
andere Wörter statt βασιλέων zu ergänzen. Das hat Konsequenzen für die
möglichenDatierungen.BasileuswurdealsTitelerstseit EndedesJahres306
verwendet. Der Gebrauch des Terminus Soteros ist im Gegensatz dazu nicht
zeitlichbegrenzt.BuraselishatSoterosbenutzt,daesbereitseinBeispieleines
ZusammenfassungaufDeutsch
334
athenischen Altares für die Soteroi gibt,wie es in Diodor berichtetwurde. Er
warderMeinung,dieInschriftkönneindasJahr307datiertwerden.DieLage
aufdenInselnundinAthenwarallerdingsganzanders.InAthenherrschteseit
zehn Jahren Demokratie und den Antigoniden wurden hierfür verschiedene
Ehrungen und Kulte zuteil. Für die Nesioten hingegen kann keine radikale
VeränderungihrerBedingungenattestiertwerden.DieDatierungvonSoterosist
zeitlich hingegen nicht begrenzt. Aus diesem Grund ziehe ich es vor, die
Inschrift indasJahr306vorderSchlachtvonSalamiszudatieren.DasKoinon
unddieFestefürAntigonoswurdenimJahr307,jenefürDemetriosnachdem
BeispielAthensimJahr306begründet.
Aber warum habe ich meine Aufmerksamkeit auf so ein spezifisches
Datierungsproblem gelegt? Das Problem ist nicht die Datierung, sondern die
allgemeineDeutung der Geschichte des Koinon. Die herrschendeMeinung ist,
dassdasKoinonimJahr314/3gegründetwordenundderersteSchrittfürdie
spätere Entwicklung des Korinthischen Bundes gewesen ist. Aber wenn das
Koinon im Jahr307gegründetwurde–wiemeineDatenbeweisen -, hatdies
eineNeuinterpretationdesEreignisseszurFolge:MitderGründungdesKoinon
wurde ein zum Korintischen Bund paralleles Projekt verfolgt, welches die
bessereKoordinationderInselnzumZielhatte.
BevorichmichderptolemäischenPhasezuwende,möchteichnocheinige
Informationen über diese Periode festhalten, die für das Verstehen der
SchuldenkriseimWeiterenvonNutzensind.
Wir wissen, dass der griechische Feldzug von Ptolemais I. im Jahr 308
stattfand. Für unsere Analyse ist hiervon von Relevanz, dass Ptolemaios
gezwungen war, die Griechen um Geld zu bitten. Da die Griechen ihm dies
verweigerten,warderFeldzugerfolglos.DieGriechenhattenfolglichkeinGeld
und/oderwolltennichtfürdenFeldzugvonPtolemaioszahlen.
Im Jahr 307 verfügte Demetrios I. hingegen während seines Feldzuges
übereinegroßeSummeGeld,dieesihmermöglichte,nichtnurbeidenGriechen
keinen Antrag zu stellen, sondern ihnen sogar Geschenke zumachen, um ihr
Wohlwollenfürsichzugewinnen.
IlKoinondeiNesioti
335
Dieses "goldenAge"endete im Jahr301mitderSchlachtbei Ipsos,nach
dernurnochwenigeMachtzentrenvomeinstgroßenReichtumderAntigoniden
übrig geblieben waren, unter anderem das Koinon der Nesioten, aber nicht
mehrAthen.
AthenhatweiterhindasGeldderAntigonidenerhalten.Dieshatteeinen
unerwarteten Mangel an Geld zur Folge. Das war in genau dem Moment
besonders kritisch, als Demetrios es dringend brauchte. Sehr wahrscheinlich
führtedieszuSteuererhöhungen.
Unter den verschiedenen Ereignissen, die auf eine Erhöhung der Steuer
hindeuten,möchteichdenFalldesPhilosophenMenedemoserwähnen,demes
nachdemJahr294gelang,dieSteuerfürdieStadtEretriasenkenzulassen.Die
Summe ist erschreckend und wahrscheinlich übermäßig, aber trotzdem
bezeugt sie die Dimension der Steuerbelasung unter den Antigoniden dieser
Zeit.
ss.37-43
Wirwissen, dass das Koinon der Nesioten ungefähr im Jahr 288 an die
PtolemäerübergingunddassPtolemaiosI.eineSenkungderSteuerverkündete:
IGXII7,506zz.10-16.DieInschriftdokumentierteinDekretderNesiotenfür
dieFestederPtolemaia.AuchwenndiezitiertePassagenatürlichvonRhetorik
getragen ist, stellt sie keineswegs bloße Propaganda dar. Eine Senkung der
SteuerindieserZeitliegtnahe.
DieptolemäischeZeitliefertunsferneralleInformationeninBezugaufdie
Lösung der nesiotischen Schuldenkrise, auf die ich später zurückkommen
werde.
Die Ptolemäische Hegemonie über das Koinon bestand ungefähr in den
Jahren288bis260.DieÄgäiswarfürdiePtolemäerindieserZeitvongroßem
Interesse.DasKoinonwarnurein„Versatzstück“ihrerPolitikindiesemRaum.
Die Lagiden förderten die Entwicklung von autonomen Föderationen und
Allianzen der Griechen (vielleicht dank des Vorbildes der Nesioten), um eine
indirekteKontrolleauszuüben.DirekteKontrollebenötigtensieausschließlich
über ihre eigenen militärischen Stützpunkte. Viele Begriffe wurden von den
Historikern benutzt, um diese Politik und die Beziehung zwischen den
ZusammenfassungaufDeutsch
336
Ptolemäer und den „freien“ Bündnissen zu definieren: Zentrum/Randgebiet,
Protektorat, Kontrollzone, Einflusssphäre. Alle sind teilweise richtig. Aber die
Perspektive ist ausschlaggebend: Aus nesiotischer Perspektive waren die
Ptolemäer Schutzherren und Patrone, die ihnen Hilfe und Halt boten; aus
ptolemäischerPerspektivewarendieKykladennureinfernesHerrschaftsgebiet
(wie Theoc. Idyl. 17 vv. 86-92), für welches sie so wenig Geld wie möglich
auszugebenversuchten.
Diese Situation veränderte sich nur während der Zeiten des
ChremonideischenKrieges(268-262ca.)gegendieAntigoniden.DiePtolemäer
vermiedenFeldkämpfeundkonzentriertensichaufdasMeer.SiehalfenAthen
und Sparta mit Lieferungen und organisierten ein Netz militärischer
StützpunkteimSaronischenGolf.AmEndedesKriegeswurdendiePtolemäerin
der Seeschlacht vonKos geschlagen und verloren dadurch die Kontrolle über
dasKoinon.
ss.43-53
Inder zweitenHälftedes III. JahrhundertsbleibtdiepolitischeSituation
desÄgäischenMeeresaufgrunddesMangelsanQuellen imDunklen,aberwir
wissen, dass das Koinon nicht mehr existierte. Die historische und politische
Analyse, der die Mehrheit der Historiker folgen, ist diejenige von Reger. Er
vertrittdieAnsicht,dieInselnseienfreigewesen,dadieMächtekeinInteresse
fürdieseZoneals eineEinheithatten.MeineVermutung istdagegendie,dass
dieInselnkeinepolitischeEinheithatten,weildieMächteimmerimKonfliktum
dieKontrollederZonewaren.
Zwischen ca. 258 und 250 hatte zuerst Rhodos die Möglichkeit, eine
Hegemonie über das Koinon zu errichten (Anhang 24). Danach kehrten die
Ptolemäer zurück bis ca. 246. Von dieser Zeit an verfügen wir über keine
weiteren InformationenüberdasKoinon.DiePtolemäer, dieAntigonidenund
RhodosschrittenindieRegioneinundkontrollierteneinzelneStützpunkte.Die
SituationverändertesicherstwiederamEndedesIII.Jahrhunderts,alsPhilipV.
die Errichtung einer allgemeinen Hegemonie über die Kykladen zu erreichen
versuchte.
ss.53-58
IlKoinondeiNesioti
337
DasUnterfangenPhilipsV. legitimiertedie rhodischeReaktion.Die Insel
beherrschtealleKykladen(außerAndros,welchessichimII.Jahrhundertunter
derKontrolle Pergamonsbefand)undgründetedasKoinonderNesiotenneu.
Rhodos dominierte die Kykladen bis ca. 166. Wir wissen, dass das Koinon
autonom von Rhodos war, obgleich es den rhodischen Direktiven in der
Außenpolitik zu folgen hatte. Das Koinon stellte für Rhodos eine
multifunktionale Basis in der westlichen Ägäis dar, eine sich selbsttragende
InstitutionsowieeineHilfegegendiePiraten.
ss.58-65
„Föderation“ ist ein modernes Wort und bezieht sich auf die politische
Einheit von unabhängigenGemeinschaften, die eine allgemeinepoliteia teilen.
ImAltgriechischenexistierendreiWörterfürdiesenBegriff:ethnos,koinonund
sympoliteia.DieseWörterstellen jedoch keineSynonymedarundhabenviele
Bedeutungen,sodasseineeinfacheÜbersetzungmit„Föderation“unmöglichist.
UndwieverhältessichmitdemWortsymmachia?DiesesWortbegegneteuns
bereits in Diodor XIX 62, 9. Diodor berichtet, dass Dioskurides, Admiral von
Antigonos, im Jahr314oder313zurSee fuhr,umdie symmachoi zu schützen
und um die noch nicht seiner symmachia angehörenden Inseln für sich zu
gewinnen.MeintDiodorwirklichdasKoinonderNesioten?WasmeinteDiodor
mit symmachia? In der Vergangenheit dachte man, dass symmachia hier ein
Synonymvonethnos/koinon/sympoliteiasei.DieseInterpretationistgemäßdes
Kenntnisstandes der heutigen Forschung nicht mehr angemessen. Der
modernenDeutungnachbedeutetdasKoinonhiersymmachosvonAntigonos.
DreiEinwändedrängensichauf:
a)Diodor kennt offensichtlich dieBedeutung vonkoinon (z.B. XIX 66, 2;
77,4;XX99,3).
b) Dem Forschungsstand entsprechend liegt es nahe, dass die einzelnen
Inseln symmachoi von Antigonos waren. Wir wissen tatsächlich, dass ein
wichtiger Teil der Politik von Antigonos in diesen Jahren darin bestand,
bilateraleBeziehungenmitdenInselnzuetablieren.
c)EsbestehteineAnalogiezurpontischenPentapolis.Früherdachteman,
ein Passus in Diodor XIX 73, 1-5, spreche von der Gründung der Pentapolis .
ZusammenfassungaufDeutsch
338
NeueStudienzuLysimachosundThrakienhabenjedochgezeigt,dassDiodoran
dieserStellenichtsanderesalseinesymmachiameint.
Symmachia kann nicht mit „Föderation“ übersetzt werden, weil in den
symmachiai keine allgemeine politeia existierte und die symmachiai einfache
Allianzenwaren.DieFragelautetdeshalb:HattedasKoinonderNesioteneine
allgemeinepoliteia?DieQuellen(Appendice3zz.17-23;11Bzz.3-9;14zz.11-
15)sprechensichdafüraus.
ss.65-67
Die Föderationen, wie die poleis, organisierten ihr eigenes politisches
Leben frei und nach keinem einheitlichen Modell. Es gab also keine typische
Föderationunddiekoina konntendemokratisch, oligarchisch oder tyrannisch
sein. Einige Föderationenwaren inmehrereTeile (mere oder tele) gegliedert.
DieseTeileoperiertendannalsBindegliederzwischenderFöderationundihren
Mitgliedern.DasKoinonderNesiotenorganisiertesichohnesolcheElemente.
Darüber hinaus konnte sich eine Föderation in der Zeit wandeln. Das
KoinonunterdenPtolemäerwarnichtdasselbewiejenesunterRhodos.Leider
mangelt es uns an aussagekräftigen Quellen über die antigonidische Zeit des
Koinon,sodass wir tendenziellvoneinemFortbestandderunterdenLagiden
herrschendenVerhältnisseausgehenmüssen.
ss.67-73
Die Nesioten verfügten über keine Volksversammlung (ekklesia oder
synodos).DiesisteinzigartigindergriechischenFöderalwelt.Grundhierfürwar
wahrscheinlich ein logistischesProblem.Eswar schwierig und teuer,mit den
SchiffentausendePersonenzutransportieren,dasWetterwarunvorhersehbar
und die Piraten konnten die kurzfristig verlassenen Inseln angreifen. Aber es
gab auch einen anderen Grund. Die Insel, die die Sitzung einer nesiotischen
ekklesia organisierte, übte alleine aufgrund dieses Umstandes einen großen
EinflussaufdiePolitikdesKoinonaus.
DieNesiotenverfügtennurübereineRatsversammlung(synedrion),inder
sich die „Delegierten“ der Mitglieder regelmäßig versammelten. Die
Delegierten diskutierten über alle wichtigen Themen des gemeinsamen
IlKoinondeiNesioti
339
politischen Lebens: Feste, Finanzen, Justiz usw.. Die Dekrete des synedrion
wurdeninallenMitgliedstaatenveröffentlicht.
Während der ptolemäischen Zeitwar die „Hauptstadt“, also der Sitz der
synedrion,DelosundwahrscheinlichhattederNesiarchosdenVorsitzinne.
Unter rhodischer Hegemonie war der Sitz Tenos; man benutzte für die
Datierung der Dekrete das Eponym von Rhodos; innerhalb des synedrion
existiertendieprostatai.SiewareneineGruppevonDelegierten,dieeinestarke
Rolle in den großen föderalenRatsversammlungen (z.B. diedamiorgoi für die
ArkadenunddieapokletoifürdieÄtolier)spielten.
ss.73-85
Es existierte kein Modell für die föderalen Magistrate. Jede Föderation
organisierteihrpolitischesLebenunabhängigvondenanderen.
Währendder ptolemäischen Zeitwar derNesiarchos die zentrale Figur
innerhalbdesNesiotischenKoinon.WirkennendieNamenvondreiNesiarchoi:
Bakchon(ca.286-280),Apollodoros(von279bisca.270?)undHermias(267).
DieNesiarchoiwarenkeineNesioten,sondernstammtenausOrtenaußerhalb
der Kykladen. Sie waren die „Mittelpersonen“ zwischen den Nesioten (sie
nahmen wahrscheinlich an dem synedrion teil) und der ptolemäischen
Verwaltung (besonders der militärischen Befehlshaber wie Philokles,
KallikratesundPatroklos).IhnenkamoftmalsgroßeBedeutungimJustizsystem
sowiebeiderSchlichtungvonKonfliktenzwischendenMitgliedernzu.
AndereMagistratederPeriodewarendietheoroi,"heiligeBotschafter",die
"nesiotisch"waren. Sie ehrten den König und hielten die Verbindungen zum
HofinAlexandria.
Unter der rhodischen Hegemonie war die Hauptfigur des Koinons ein
rhodischer Archon mit Zivil- und Militärmacht. Ihm unterstand ein
Kommandantder Flotte, ein trierachon vonTenos. Es existierten auch andere
Magistrate,aberihreRolleundFunktionbleibtunklar.
ss.85-95
DasJustizsystemderhellenistischenKykladenwareineMischungausdem
traditionellen System der klassischen Epoche und den Neuerungen der
hellenistischen Zeit. Wie auch in der klassischen Zeit organisierten die
ZusammenfassungaufDeutsch
340
einzelnen Städte in der hellenistischen Epoche Gerichtsverfahren
normalerweise unabhängig von anderen Mächten. Vieles war jedoch
Veränderungen unterworfen. Oft benötigten die Poleis fremde Richter oder
beanspruchten die Hilfe von Königen, um ihre internen oder externen
Problemen mit anderen Staaten zu lösen. Die Kykladen bildeten darin keine
Ausnahme.UnsereQuellenzeigen,dassdieInselndieJustizinderRegelallein
organisierten,aberauch,dasssienachHilfevonfremdenRichternundKönigen
fragten. Für die Kykladen tritt jedoch noch ein drittes Element hinzu: das
Koinon.AuchdieFöderationwaranderSchlichtungderAuseinandersetzungen
zwischenMitgliedernbeteiligt.
EingutesBeispiel,umdieSituationzuverdeutlichen,istdieSchuldenkrise
inden80erJahrendesIII.Jahrhunderts.AusgangspunktwareineInsolvenzauf
Bundesebene,vonderwirdankder Inschrift IGXI4,559wissen.Wirwerden
darauf im nächsten Kapitel zurückkommen. Jetzt behandelnwir zunächst die
internenProblemedieserZeitaufKeosundNaxos.KeosundNaxos ließendie
städtischeRechtspflegevonfremdenRichternausüben.Esistbekannt,dassder
Einsatz fremder Richter im Hellenismus fast immer ein Zeichen von
Schuldenkrisen war; Schuldenkrisen, die die Anwendung von üblichen
ProzedurenderstädtischenJustizunmöglichmachtenundbiszumBürgerkrieg
führenkonnten.ÜberNaxos(IGXII4,1,135)wissenwir,dassBakchonRichter
aus Kos bestellt hat. Die Menge der Streitfälle beanspruchte mehr Zeit als
geplant. Das weist darauf hin, dass die Probleme sehr komplex waren. Über
KarthaiaaufKeos(IGXII5,1065)verfügenwirleidernurüberfragmentarische
Informationen. Wir lesen, dass nicht nur Bakchon, sondern auch Philokles
mehrmals interveniertenundSchiedsverträgeaushandelten.DieseDokumente
zeigen,dassderNesiarchoseineRolleinsolchenAuseinandersetzungenspielte.
Wir haben aber auch ein fragmentarisches und nicht eindeutiges
Dokument(IGXII7,13),dasdieEntsendungvonRichternvondenInselnzuden
problematischenOrtenaufBundesebeneregelte.DieInschriftsprichtvonGeld,
Steuern fürdiePtolemäerundSchulden.AuchandereFöderationenverfügten
über ähnliche Bundesprozeduren für die städtischen Justizprobleme, die
IlKoinondeiNesioti
341
Konsequenzen auf Bundesebene hatten. Vermutlich lösten die Bundesrichter
dieSchuldenfragezwischendenMitgliederndesKoinons.
ss.95-104
Trotz Kritik vertrete ich die Ansicht, dass das Koinon eine echte
Föderationwar.Natürlichbedeutetdasnicht,dassdasKoinoneinemModellder
griechischen Föderation entspricht. Wir wissen, dass die politischen
Institutionen von Flexibilität geprägt waren. Das Koinon stellte somit eine
originale Föderation der Kykladen dar, die einen eigenen „Weg“ zum
Föderalismusgefundenhatte.
DreiEinwändewerdengegendieseAnsichtangebracht:
1. Die starke Rolle der Poleis wurde als eine partielle föderale Einheit
interpretiert.
2. Der Mangel an Informationen über das Koinon in den literalischen
Quellen wurde als Zeichen der Unwichtigkeit dieser Föderation
interpretiert.
3. DasDefizitanUnabhängigkeitvondenhellenistischenMächtenwurde
alsSymptomdespolitischenNichtbestehensdesKoinonsinterpretiert.
4.
DemließesichwiederumFolgendesentgegnen::
1. Die „problematische“ Beziehung zwischen den Poleis und der
Föderation war Realität für mehrere koina und nicht nur
charakteristischfürdasKoinonderNesioten.
2. Ähnliche Beispiele haben wir auch für die zweifellos bedeutsame
FöderationderÄtolerzwischen301und279.
3. Die Poleis konnten auch ohne eleutheria existieren. Nichts spricht
dagegen,dasssichdiesimFallederFöderationenandersverhielt.
ss.105-114
DiedieserArbeitzugrundeliegendeAuffassungderantikenWirtschaftist
von Grund auf verschieden als jene von Finley. Das heißt, ich betrachte den
MittelmeerraumalseinNetzwerkvonNetzwerken,eineSummevonregionalen
Networks, eine „globalisierte“ Zone. Die hellenistische Ökonomie war das
ErgebnisderWechselwirkungvonverschiedenenWirtschaftsräumen,dieunter
ZusammenfassungaufDeutsch
342
Umständen eine regionale Dimension annehmen und erlangen konnten. Die
Konnektivität (auf lokaler, regionaler und „globaler“Ebene) ist daswichtigste
Element dieser Konzeption. In den letzten fünfzehn Jahren haben die
Althistoriker eine solche Konzeption der hellenistischen Wirtschaftswelt
angewandt,wennauchmitdenentsprechendenUnterschieden.
Diese regionale Deutung der Ägäis finden wir erstmals in Regers
Regionalism and Change in the Economy of Independent Delos. Das Bild der
MittelmeerökonomiedesAutorswarjedochnoch„finleyan“unddervonReger
angeführte Begriff von Region war aufgrund der Quellen die einzige
unorthodoxeNeuheit. Derhier angewandteAnsatzunterscheidet sich indrei
wesentlichen Punkten. Erstens: Ich benutze die Fachsprache und die
Analysetechniken der „Network Theory“. Zweitens: Ich vertrete nicht das
KonzepteinerpraktischenRealitätderAutarkie.Drittens:Ichveranschlagedie
wirtschaftlicheRollederpolitischen,sozialenundreligiösenInstitutionenhöher
alsdasinbisherigenAnsätzenderFallwar.
VereinfachendbestimmenzweiGrundideendie„NetworkTheory“.1:Die
Welt ist klein, weil jeder Mensch auf derWelt mit jedem anderen über eine
überraschendkurzeKettevonBekanntschaftsbeziehungenverbundenist.2:Die
Gruppen, in denen Menschen miteinander in Kontakt kommen, sind
normalerweise geschlossen. Zwischen den zwei Ideen besteht kein
Widerspruch,weileineselbePerson(oderKnoten)gleichzeitigverschiedenen
Gruppenangehört.
Zusammenfassendkannmansagen:
- die Gruppen sind Networks von Knoten, die miteinander verbunden
sind;
- dieHubssindKnoten,diemehrVerbindungenalsdieanderenhaben;
- die Homophilie ist die Tendenz von Knoten, mit anderen Knoten in
Interaktion zu treten, wenn diese ihnen ähnlich sind. Die Faktoren der
Ähnlichkeitsindz.B.dieGeographie,diePolitik,dieArbeit,dieReligionusw..
Aberwasbedeutetdas fürdieNesioten?EinregionalerWirtschaftsraum
kannalseinNetwerkvonKnoten-Inseln,diewegenihrergeographischenLage,
aberauchwegenanderenFaktorenverbundensind,verstandenwerden.Einige
IlKoinondeiNesioti
343
InselnkönnenübermehrKontaktealsandereverfügen.DiesesinddieHubsdes
Networks für die Beziehungen mit den anderen Knoten oder Netzwerken
außerhalbderRegion.NachdieserTheorie ist die ganzeWelt verbundenund
dieNetzwerkesindinstabilundwechselnd.
DerzweiteUnterschiedistdieBedeutungderAutarkie.Hierinnehmeich
Bezug auf das Buch von Horden und Purcell The Corrupting Sea: A Study of
Mediterranean History. Die Inseln sind wichtige Hauptfiguren der antiken
Mittelmeer-Globalisierung.Dasheißt,dassein regionalerWirtschaftsraumdas
Ergebnis einer Entscheidung, keiner Notwendigkeit ist. Allgemein ist die
Schaffung und die Entwicklung von bestimmten Austauschnetzen, das
Wachstumvon spezifischen Zentren, Aufenthaltsorten undMärkten sowie die
EntstehungbestimmterFormenundGrößender regionalenWirtschaftsräume
keine notwendige Frucht der Geographie, obwohl der Geographie ein
unleugbarer Einfluss zukommt. Die Autarkie spielt fast keine Rolle und die
wirtschaftlicheRegionwarkeinautarkischerRaum.Wasfürunswichtigist,ist
die Proportion zwischen Binnen- und Außenhandel. Das heißt, dass wir eine
Region dann als wirtschaftlich identifizieren, wenn der Handel zwischen den
KnotendenHandelmitaußerhalbdiesesRaumesstehendenKnotenübertrifft.
Der dritte Unterschied betrifft die wirtschaftliche Bedeutung der nicht-
ökonomischen Institutionen. Dieser geoökonomische Rahmen berücksichtigt
nicht, dassdie Flexibilität der „redistributiven“ Strategiendurch verschiedene
politische,soziale,sprachlicheundreligiöseFaktorenbeeinflusstwurde.Inden
letzten Jahren leistete die Rezeption der sogenannten „New Institutional
Economics“ hierfür einen Beitrag. Das Problem ist kompliziert, aber
zusammengefasst kann gesagtwerden, dassman die positiven und negativen
HandelsanreizemitspezifischenPartnernanalysierenmöchte.Einigepolitische
Beispiele sind: die Gründung von sympoliteiai oder koina, das Bestehen von
allgemeinen Verwaltungsbehörden oder die Einführung von gemeinsamen
Standards (besonders für die Münze). Andere Beispiele sind: die An- oder
Abwesenheit der Piraterie, die Existenz eines allgemeinen Heiligtums und
„entfiskalisierter“ Feste, die sprachlichen und kulturellen Beziehungen
zwischenden IonenoderdenDorernusw.Damitkönnenwir auchverstehen,
ZusammenfassungaufDeutsch
344
warumdieRegionensehrfragilsind.SiesindtatsächlichdasinstabileErgebnis
von Politik, Ideologie und Wirtschaft und sie können leicht in kleine
Unterregionen aufgegeteilt werden oder schließen sich miteinander in
überregionalen und generischen Einrichtungen zusammen. Ferner hilft eine
solche Perspektive, die Analyse der Ökonomie, Politik und Ideologie
miteinanderzuverbinden.
IchhabemeineBemerkungeninvierHauptabschnittegegliedert:erstens,
die Untersuchung der Münze und der Währung; zweitens, die Analyse der
finanziellenBundesverwaltung,derBeamtenundderkonkretenFälle;drittens,
die Erklärung der wirtschaftlichen Rolle der Piraterie und der Beziehung
zwischenderPiraterieunddemKoinonsowieviertens,derWarenverkehr.
ss.114-122
JedeFöderationverhieltsichandersinBezugaufdiePrägungderMünzen.
Zwischen den zwei Extremen, des Bundesmonopols und der völligen Freiheit
derPoleis,stehtdasKoinonderNesioten,daszwarüberkeineBundesprägung
verfügte, aber partiell das Gewicht und die Typologien der Münzen
koordinierte. Welche ökonomische Bedeutung hatte dieser partielle
"Dezentralismus"?
Während des Hellenismus gab es sechsundzwanzig kykladische
Münzstätten, von denen zehn gleichzeitig aktiv waren und meistens Bronze
prägten. Anders war es in der klassischen Epoche als es nur dreizehn
Münzstätten gab, die ausschließlich Silber prägten. Anfang des dritten
Jahrhunderts führten die Inseln einen allgemeinen und spezifischen Standard
ein, der heute „insular“ genannt wird. Die Ikonografie verweist auf einige
internationale Verbindungen, aber nicht auf eine generelle und beständige
Politik.DieNesiotenhattenkeineBundesprägung.
Daraus lässt sich schließen, dass es in der griechischen Welt keine
allgemeine Regel für die Bundesprägung gab. Zwischen der gänzlichen
städtischen Unabhängigkeit und dem Bundesmonopol bestanden zahlreiche
Zwischenebenen.DieNesiotenbefandensichvermutlich inderMitte. Aberes
gibtzweiweitereGründefürdiesenMangelaneinerBundesprägung.Dererste
IlKoinondeiNesioti
345
Grund ist politisch motiviert: Das Koinon war für die Nesioten nicht von so
großerBedeutungwiebeispielsweisefürdieÄtoler.
DerzweiteGrundistwirtschaftlichmotiviert:DieInselnbrauchtenkeine
eigene städtische oder föderative Prägung, um eigene Handels- oder
Finanzbeziehungen zu entfalten. Sie gebrauchten tatsächlich ausländische
Münzen, die das vorherrschende Zahlungsmittel waren. Das bedeutet jedoch
nicht, dass die Inseln kaum wirtschaftliche Bedeutung hatten. Während des
Hellenismus war z.B. Thasos wirtschaftlich besonders stark, verfügte
gleichzeitigaberüberkeineeigeneSilberprägung.
Dies ist auch den archäologischen Daten zu entnehmen. Neben
ausländischen Silbermünzen (besonders aus Rhodos, Athen und den
Diadochenreichen) wurden lokale Bronzemünzen gefunden. Diese
Bronzemünzen kursierten frei innerhalb des Koinons. Ausnahmenwaren nur
KeosundAmorgos.
ss.122-135
Das Koinon musste Steuern (verschiedener Art) an den Hegemonen
entrichten. War dieser nur ein Sammler und funktionierte er als Vermittler
zwischen den Inseln und den Herrschern? Oder verfügte er über eine
permanenteKasseundfinanzielleAutonomie?
DieQuellen(Anhang1zz.11-16und35-42;Anhang2zz.57-61;Anhang
17 zz. 29-31) bezeugen die Existenz einer permanenten föderalen Kasse
währendallerPhasendesKoinons.Wirsehen,dassdieKassedesKoinonsmit
den Beisteuern der Mitglieder aufgefüllt wurde. Das Koinon regulierte sich
selbst inKooperationmitdenMitgliedernunderlegteauchStrafandrohungen
für die Hinterziehungen von Steuern auf. Die Nesioten organisierten ihre
Finanzen autonom und trieben die Steuern von denMitgliedern des Koinons
ein.Wie hochwar die Steuerlast?Wir sind uns dessen nicht sicher, aberwir
wissen, dass sich die Nesioten ungefähr im Jahr 280 aufgrund einer
SchuldenkriseineinerprekärenPhasebefanden.
Der Terminus "Schuldenkrise" bezeichnet eine Lage, in der die
SchuldanhäufungdieRückgabedesGeldeserschwertundderDialogzwischen
Gläubiger und Schuldner unmöglich wird. Der Gebrauch dieser Bezeichnung
ZusammenfassungaufDeutsch
346
offenbart bereits Wesentliches meiner abschließenden Interpretation. Meine
InteressefürdiesesThemawurdedurcheineinzigesDokumentgeweckt,dasdie
Nesioten als schlechte Schuldner darstellt, die mit Gewalt zur Zahlung
gezwungen wurden. Dieses Dokument ist die delische Inschrift IG XI 4, 559,
welche ungefähr in das Jahr 280 zu datieren ist. Die Nesioten haben ihre
Schulden scheinbar seit einiger Zeit nicht zurückgezahlt, da das Dokument
keinenweiterenZahlungsaufschuberlaubt.Wirwissen,dassDelosdieHilfevon
Philokles, des ptolemäischen Hauptkommandanten in der Ägäis, sowie von
Bakchon, des amtierenden Nesiarchen, erhielt. Viele andere Fragen bleiben
jedochoffen.
Wir verfügen über keine Informationen weder bezüglich der Höhe der
SchuldennochüberdiezeitlichenKoordinaten(wannhabensichdieNesioten
verschuldet?Wannhabensieaufgehört,ihreSchuldenzuzahlen?).Auchwissen
wir nichts von den Prozeduren, die die Einwohner von Delos unternahmen,
bevor sie sich an Philokles wandten. Und nochmals: Wie hat Philokles die
Nesioten gezwungen, das Geld zurückzuzahlen? Und natürlich:Warum haben
dieNesiotensichverschuldetundwarumhabensieihreSchuldennichtbezahlt?
MeinInteressebestehtimFolgendendarin,dasDokumentindenrichtigen
historischen Kontext zu setzen und eine Antwort auf die offenen Fragen zu
geben. Die genannte Inschrift birgt manche interessanten Aspekte der
ÖkonomiederNesioten,dieichspäterkommentierenwerde.
Folgende Hypothese möchte ich aufstellen: Die Schulden wurden den
NesiotenwegendermilitärischenundpolitischenNotvonDemetriosnachdem
Jahr301auferlegt.
Eine partielle Bestätigung dieser Datierung findet man in einer
DokumentenreiheausArkesineaufAmorgos.Siezeigt,dassdieStadt(zwischen
dem Ende des IV. Jahrhunderts und der ersten zwei Jahrzehnte des III.
Jahrhunderts) privaten Bürgern der Stadt oder/und (Bürgern) der
benachbartenInselnmehrereTalenteschuldete.DieInschriftIGXII7,67Bzz.
38-50istexemplarisch:PraxiklesvergibtderStadteinenKreditüber3Talente.
Die anderen Inschriften nennen jeweils eine Verschuldung über zehn Talente
undmehr.
IlKoinondeiNesioti
347
Aus der bereits erwähnten Inschrift IG XI 4, 559 erfahrenwir, dass sich
nichtnureinzelneInseln,sondernauchderBundverschuldete;dasheißt,dass
es nicht nur Staatsschulden, sondern auch Bundesschulden gab. Die zwei
Ebenen der Institution (Mitglieder und Koinon)wiesen dieselben finanziellen
Problemeauf.
Nach dieser Schuldenanhäufung in der antigonischen Phase nach 288
folgte eineÄra, die von Insolvenz und inneremAufruhr gekennzeichnetwar.
Bezüglich der Insolvenz auf Bundesebene haben wir bereits das Beispiel der
Inschrift IG XI 4, 559 erwähnt. Auf Stadtebene wissen wir, dass es
beispielsweiseinnereProblemeaufKeosundNaxosgab.
Zur Lösung dieser potentiell explosiven Situation wurden drei
Maßnahmenergriffen.
Die erste oblag der "Exekutive". Der Nesiarch und der Navarch leiteten
ihrerseits dreierlei Arten von Maßnahmen ein: Erstens schickten sie fremde
Richter von Kos nach Naxos (IG XII 4, 1, 135 zz. 2-21); zweitens haben sie
mehrmals die Einigungen inKarthaia aufKeos reguliert (IG XII 5, 1065 zz. 1-
10); drittens haben sie die Rückzahlung der von den Nesioten bei Delos
gemachtenSchuldenverwaltet(IGXI4,559).
Maßnahmen des zweiten Typs wurden vom Synedrion der Nesioten
initiiert.WirverfügenübereinfragmentarischesundinseinerBedeutungnicht
eindeutiges Dokument (IG XII 7, 13 zz. 2-14), welches die Entsendung von
RichternvondenInselnzudenKrisenherdenaufBundesebeneregelte.
Maßnahmen des dritten Typs wurden vom Oikonomos der Inseln
eingeleitet.DerTerminus"Oikonomos"kanndreiBedeutungenhaben:Generell
wurde damit ein Verwalter eines ländlichen Familien- oder Privatbesitzes
bezeichnet.ZwischendemIV.undI.JahrhundertwurdederTerminusaberauch
für Verwalter der Stadt oder Verwalter der Bundesfinanzen gebraucht. Mehr
oderwenigergleichzeitigbezeichnetederTerminusaucheinenptolemäischen
Beamten,derdemDioiketesuntergeordnetwar.DerOikonomoswarindiesem
FallderVerwaltereinesköniglichenBesitzes.DieExistenzeinesOikonomosder
Inselnwirdvon zweiDokumentenbestätigt.Das erste (IG XII Suppl. s. 96, nr.
169 zz. 2-6) zeigtunsdrei Fakten: erstens, dassTrasiklesderOikonomosder
ZusammenfassungaufDeutsch
348
Inseln war; zweitens, dass er von einem ptolämeischen Beamten ernannt
wurde, der kein Dioiketes war; drittens, dass Ios ihm für seine gutenWerke
dankte. Das zweite Dokument (IG XI 4, 1043 zz. 3-21) belegt, dass auch das
Koinon Trasichles für seine gutenWerke dankte. Die Frage ist nun:Werwar
Trasichles?Welche Art vonOikonomos war er? Selbstverständlich stehen uns
zwei Optionen offen: Einerseits konnte der Oikonomos in diesem Fall ein
Verwalter der Bundesfinanzen sein oder andererseits ein Verwalter eines
königlichenBesitzesaufdenInseln.Tertiumnondatur.Wastrifftnunindiesem
konkreten Fall zu? Eine Antwort auf diese Frage könnten wir in einem
komparativen Ansatz suchen. Unter den vielen zur Verfügung stehenden
Dokumentenhabe ichausZeitmangelnur zwei ausgewählt.DasersteZeugnis
ist ein Brief des Ptolemaios VI.aus dem Jahr 163, den er an das Haupt des
StandortesaufderInselTheraschickte(IGXII3,327ll.2-9).AusdiesemBrief
erfahrenwir,dassderörtlicheOikonomosdieFelderderGesellschaftenteignete
und sie im Namen des Königs verwaltete. Wir erfahren auch, dass er dem
Dioiketes untergeordnetwar und für die Interessen des Standortes arbeitete.
Das zweiteDokument (SEG 38, 1476 zz. 52-58) ist einDekret vonXanthos in
Lykienausdem Jahr206-5.Kiteion,eineStadtaufdemgriechischenFestland,
batXanthosumfinanzielleHilfe;XanthoswarjedochnichtinderLage,diesezu
gewähren.Wirwissennämlich,dassdiestädtischenKassendamalsleerwaren,
und dass die Stadt stark verschuldet war. Aus diesem Grund wurde eine
außerordentlicheOikonomia fürdieDauervonneunJahrenverabschiedet.Mit
Oikonomia meinte man in diesem Fall einen Finanzierungsplan für den
Schuldenausgleich. Wir müssen uns darüber im Klaren sein, dass die
Dokumente über Trasikles sehr fragmentarisch sind. Daher kann keine
abschließende Antwort gegeben werden. Trotzdem liegt es nahe, dass die
zweiteOptiondie realistischere ist.TrasikleskönntederBeamtesein,derzur
Führung einer Oikonomia, also eines Finanzierungsplans für den
Schuldenausgleich, benannt wurde, welcher beide Ebenen umfasste (die
städtische und die bündische). Das könnte sowohl die Widmung von Ios als
auch die Widmung der Nesioten erklären. Tatsächlich hat Trasikles bei der
ErledigungseinerAufgabensicherlichzwischen Inselnunterschieden,die ihre
IlKoinondeiNesioti
349
Schuldenvöllig, teilweiseoder garnichtbezahlthatten.Dafürwurde ihmvon
denInselngedankt,diebezahlthattenundnichtdieFolgeneinertieferenKrise
ertragenwollten.
ZusammenfassendhäuftendieNesiotenmeinesErachtensnachimersten
Jahrzehnt des III. Jahrhunderts Schulden sowohl auf Bundes- als auch auf
städtischer Ebene an. Die Schuldenlast wurde im zweiten Jahrhundert
untragbarundführtesowohlzuinternenKrisenaufEbenederInselnalsauch
zur Insolvenzauf Bundesebene.DieLösungderKrisewurdekompliziertund
verlangte bündische Zentralisierung in der Haushaltsführung (siehe
Oikonomos)undinderLeitungderJustiz(siehedievomKoinonausgewählten
Richter),aberaucheineInterventionderptolemäischenBehörde.
ss.135-147
Die Piraterie war in der hellenistischen Ägäis endemische und
wirtschaftliche Realität. Der gemeinsamen Auffassung nach haben die
Hegemonen das Koinon als Waffe gegen die Piraten benutzt. Aber war es
wirklichso?MeinerHypothesenachwardasKoinonvielmehreinMittel,umdie
Piraten als Korsaren zu koordinieren. Dies führte natürlich auch zu
KonsequenzenfürdieökonomischeRolledesKoinons.
ss.147-158
Die epigraphischen und archäologischen Quellen bezeugen, dass die
BevölkerungvonDelos(einschließlichderMännerundFrauenvomKindes-bis
insErwachsenenaltersowiederBürger,SklavenundansässigenAusländer)von
insgesamt 3000 Menschen in der Mitte des IV. Jahrhunderts auf 12.000
Menschen zu Beginn des II. Jahrhunderts und 20.000 Menschen nach 167
anstieg. Von diesen Daten abgesehen, deren Faktizität nicht bestätigt werden
können, beobachten wir schon im IV. Jahrhundert ein starkes
Bevölkerungswachstum und als dessen Folge eine Überbevölkerung. Die von
DelosentwickelteLandwirtschaftkonntenichtgenugNahrungsmittelerzeugen,
um die Bevölkerung zu versorgen. Die Insel war deshalb abhängig von
Importen.
Nahrungsmitteleinfuhren betrafen insbesondere drei Sektore:
Landwirtschaft,TierzuchtundFischfang.
ZusammenfassungaufDeutsch
350
Aufgrund der Niederschlagsmengen baute man auf den Kykladen mehr
GerstealsWeizenan.ModerneDatenundarchäologischeErkenntnissezeigen,
dass die Kykladen Gerste exportieren konnten. Eine Preisanalyse von Delos
zeigt, dass Gerste billiger als Weizen war, besonders im Winter, als nur die
Küstenschifffahrt relativ sicher war. Das bedeutet, dass Delos und auch die
anderen Inseln an erster Stelle die kykladische Gerste benutzten. Die
Weizeneinfuhraus fernenOrten ließsich trotzdemnichtkomplettvermeiden.
DieSummederSchulden fürdieWeizeneinfuhrvergrößerte sichparallel zum
Bevölkerungswachstum.AberDelosbrauchtenichtnurGetreide,sondernauch
dieallgemeinelandwirtschaftlicheBasis(dasheißtGemüse,Obst,Hülsenfrüchte
usw.)undnatürlichauchtierischeErzeugnisse.
Bei über dreißig Grad Celsius benötigt ein Rindmit einem Gewicht von
200Kgmehrals30LiterWasseramTag;einPferdungefähr50;einSchwein
zehnund Ziegenartennur fünfodersechs. ImtrockenenSommerbrauchtein
einzelnes Rind zwischen 1.000 und 1.200 Liter Wasser. In den Kykladen
züchtetemandieRinderfastnurindenregnerischenMonatenundschlachtete
sie imFrühling,wenndieRindernochKälberwaren.Eswardeshalbmöglich,
dieseTiereauchaufdieKykladenzuexportieren.Dasbezeugenarchäologische
Daten von Delos, wonach 40-50% der geschlachteten Rinder Kälber und die
anderen nicht älter als drei Jahre waren. Die Kykladen waren deshalb sehr
wahrscheinlich die Lieferanten von Delos in dieser Epoche. Aber die Inseln
exportierten nicht nur Tiere und Fleisch, sondern auch andere tierische
Erzeugnisse wie Käse (sehr bekannt ist dieser von Kythnos) oder Textilien
(geschätztwurdendiesevonAmorgos).
AberauchderFischfangwarsehrwichtigfürdieErnährung.UmdieMitte
des dritten Jahrhunderts wurden etwa 20.000 Drachmen Fisch verkauft, die
110.000-190.000kgFischentsprechen.DieDatenweisendaraufhin,dassder
Fischfangsehrintensivundgutorganisiertwar.EinsolcherFischkonsumzeigt
jedoch auch, dass der Fischfang in Delos, Mykonos und Renea aufgrund des
langenReproduktionszyklusnichtnachhaltigwar.DeloswaraufFischimporte
angewiesen. Die Mehrheit dieser Einfuhren kamin dieser Epoche von den
Kykladen.
IlKoinondeiNesioti
351
Gleichwohl umfassten die Importe von den Kykladen nicht nur
Nahrungsmittel, sondern auch Baumaterialien und qualifizierte Arbeitskräfte.
DieerwähntenHandwerkerimHeiligtumvonDeloswaren:BürgervonDelos–
91; Ausländer – 44; Sklaven – 3; Unbekannte – 514.Wahrscheinlichwar der
AnteilderBürgerundAusländerunterdenUnbekanntengleichhochwieunter
denBekannten. Davon ausgenommen sind die Sklaven,weil sich diese nur in
seltenenFällenalsSklavenzuerkennengeben.InseinemmonumentalenBuch
hat Feyel geschrieben, dass die Handwerker aus dem ganzen Ägäis-Raum
kamen.AberdieerwähntenDatenvonFeyeloffenbareneineallgemeineLogik.
MansuchtzuerstdieHandwerker inDelos,dann indenKykladenunddanach
außerhalb des Archipels. Die nicht nesiotischen Handwerker waren oft
qualifizierteralsdieanderenundihreZahlwuchsimzweitenJahrhundert.Das
isteinSymptomdesWachstumsvonDelosundsteht imEinklangmitunserer
generellenDeutung.
Wir beobachten ein strukturelles Ungleichgewicht in der Handelsbilanz
vonDelos,weildieInselkeinenExportundkeinBergwerkfürdieMünzprägung
hatte.TrotzdemsehenwireinGleichgewicht(odervielleichteinenÜberschuss)
in der Zahlungsbilanz. Warum? Delos war zu dieser Zeit ein regionaler
Transitmarkt.DienichtansässigenAusländerfuhrennachDelos,umWarenzu
kaufenundzuverkaufen.SiezahltenSteuer, siebeantragteneinDarlehenmit
Zinsen, sie stifteten etwas dem Heiligtum usw. Die fiskalischen Daten zeigen
uns,dassDelosnureinerderÄgäismärktewar,wasbedeutet,dassbis167die
meistendieserAusländerNesiotenwaren.Die InselnbrauchtenProdukte, die
nicht im Archipel produziert werden konnten, und Delos war ein wichtiger
MarktfürdieseProdukte.
Abschließendmöchteichnochbetonen,dassdiesevonmirbeschriebene
gegenseitige Abhängigkeit nicht autarkisch und absolut war. Delos war der
bessere Hub des Archipels, aber natürlich verfügten die anderen Inseln auch
überautonomeVerbindungenundHandel.
ss.158-160
Politische und wirtschaftliche Faktoren begünstigten die Entwicklung
einesregionalenWirtschaftsraumsundNetzezwischendenKykladenvon314
ZusammenfassungaufDeutsch
352
bis167.DasKoinonderNesiotenwarhierineinesderwesentlichenFaktoren.
Die Föderationen förderten Kontakte und Beziehungen zwischen den
Mitgliedern und sicherten auch wirtschaftliche Rechte wie enktesis und
epigamia.Delosnahmals„Hauptstadt“desKoinonsdiefrüherePositionAthens
ein. Der Föderation selbst kam Bedeutung im Finanz-, Schulden-, Justiz- und
Steuersystemzu.
ss.161-167
DieFrage ist:WerwarendieNesioten?Darauf gibt es zweiAntworten. .
DieersteanalysiertdieSituationauseinereffektivenPerspektive."Werwaren
die Nesioten" bedeutet demnach "welche Poleis waren Mitglieder des
Koinons?". Die zweite mögliche Antwort analysiert die Situation aus einer
identitärenPerspektive."WerwarendieNesioten"heißtindiesemFall"welche
Inselnfühlensichalsnesiotisch?".
Dieser Aspekt der Antwort ist insofern problematischer, als dass er ein
kompliziertesKonzeptwie"Identität"heranzieht.Ichmöchtegleicheinhäufiges
Missverständnisausräumen,dassnämlichIdentitätkeinSynonymfürEthnizität
ist. Ethnizität ist eine der bekanntesten und meist diskutierten Formen von
Identität. Heutzutage wird Ethnizität als eine ideologische Fiktion und ein
politisches Instrument interpretiert. Die Ethnizität stützt sich auf denMythos
einer gemeinsamen Abstammung und Geschichte. Dieser Mythos wurde von
einer Gruppe beansprucht, die sich mit einem Volk, mit einem Ethnos
identifiziert. Die Entwicklung mehrerer griechischer Föderationen war mit
einer„ethnischen“Vorstellungverbunden,abernurbiszumIV.Jahrhundert,als
viele Bundesstaaten andere „ethnische“ Gemeinschaften mit den gleichen
Rechteneingliederten.InBezugaufdieNesiotensindkeineInformationenüber
eine„ethnische“Mythologie,einenesiotischeGenealogieodereinenmythischen
Gründer vorhanden. Trotzdem können wir über die Identität und den
FöderalismusderNesiotensprechen,dadieEthnizität inderhellenischenZeit
keinezwingendeundideologischeBasisfüreinenBundestaatwar.Diegesuchte
nesiotischeIdentitätistpolitischundstütztsichdaheraufandereideologische
Grundlagen. Der problematische Begriff der Identität bedarf einer Definition.
MiteinerpräzisenundstrengenDefinitionriskierenwirjedocheinepraktische
IlKoinondeiNesioti
353
Unbrauchbarkeit, wobei mit einer allgemeinen Definition das Risiko der
Unbestimmtheit besteht.Wie könnenwir also den Begriff "Identität" flexibel,
aberauchsinnvollnutzen?
Um diesen Begriff zu verwenden, bedarf es spezifischer „Bereiche von
Anwendbarkeit“, die als identitäre Plattformen oder Basis für bestimmte
Situationen fungieren. Im Fall der Nesioten waren die Mitglieder des Koinon
erstensInseln,zweitensKykladen,drittensionisch,viertensteiltensieregionale
Religionsumkreise. Diese vier Plattformen überlagerten sich dabei nicht
vollständig.SelbstverständlichexistiertenauchanderegriechischeStaaten,die
insular, kykladisch oder ionisch waren und natürlich hatten die
Religionsumkreise um/von Delos verschiedene Bedeutungsebenen und die
„regionale“ Ebene war nur eine von mehreren. Trotzdem dienten diese
Plattformendazu,einenesiotischeIdentitätzukonstruieren.
DieAntwortaufdieFrage„WerwarendieNesioten?“kannnurdurcheine
KombinationderbeidendargestelltenPerspektivengegebenwerden.
Ich werde zuerst über die Kykladen sprechen, dann über die Liste der
Nesioten,dasMarmorPariumundden ionischeAspektderMitgliedschaftder
Nesioten,dannüberdieFesteundschließlichüberdieInsularität.
ss.167-178
Die Archipele in der Ägäis sind ein Produkt der menschlichen
Interpretation der geographischen Lage und sind entsprechend historisch
wandelbar.DieKykladenalseineregionaleEinheitexistiertenmindestensseit
Herodot.DerNamebezeichneteinenKreisumDelos.ZweiAspektesindwichtig:
die religiöse Bedeutung des Heiligtums von Delos, welches im Zentrum des
KreisesstehtsowiediespezifischeDeutungderGeographie,d.h.dieFormdes
Kreises selbst. Dank dieser Aspekte ist die intellektuelle Kontrolle über die
Umwelt möglich. In der allgemeinen Darstellung hat die Region „präzise“
Grenzen,auchwenn inderRealitätdieseGrenzenunklarsind.Werwarendie
Kykladen?WelcheInselnwareninderListederKykladenundwelchebefanden
sichjenseitsseinerGrenzen?
DiewichtigstenListen sind jenevonPseudo-Skylax, Strabon,Pomponius
MelaundPliniusdemÄlteren.Diesesindnatürlichunterschiedlich,aberinallen
ZusammenfassungaufDeutsch
354
findenwirelfionischeInseln(Andros,Delos(+Renea),Keos,Kythnos,Mykonos,
Naxos,Paros(+OliarosundPrepesinthos),Seriphos,Siphnos,SyrosundTenos.
Diese waren Mitglieder des ersten und zweiten Attischen Seebundes und
standeninderListederSchuldnervonDelos(IV.Jahrhunderts),mitAusnahme
Kythnos'.DieserkleinstegemeinsameNennerschließt andere Inseln (z.B.die
dorischenInselnoderdieionischenInselnIosundAmorgos)vonderListenicht
aus.
ss.178-189
ZuBeginnmüssenwir festhalten,dass sichdieNesiotenbewusstwaren,
nur einen Teil der Insulaner zu repräsentieren. Verschiedene bürokratische
Passagen aus Dekreten des Koinons (IG XI 4, 1038 zz. 17-21; 1039 b zz. 3-7;
1042 zz. 17-20; 1045 a zz. 1-4; 1046 lzz 13-15) bestätigendas.DenNesioten
warbewusst, dass außerhalb ihrerGrenzennochandereNesiotenexistierten.
WelcheNesiotenwarenaberMitgliederdesKoinonsundwelchenicht?
UmeineAntwort auf diese Frage zu finden,werde ichdieDiskussion in
dreiTeilegliedern,diemitdendreiPhasendesKoinonsübereinstimmen.
Die geographische Größe des Koinons in der antigonischen Epoche ist
mangelsQuellennichtnäherdefinierbar,eineKontinuitätinderptolemäischen
Phasegiltaberalswahrscheinlich.ImDekretvonNikouria(IGXII7,506zz.10-
14) steht geschrieben, dass alle Nesioten unter Ptolemaios I. befreit worden
sind. Dies ist freilich nur eine vage Angabe, aber alles was wir diesbezüglich
haben.
Zur ptolemäischen Phase ist die Quellenlage deutlich besser. Einige
Inschriften(IGXII7,506zz.61-62; IGXIISuppl.S.96,nr.169zz.4-5; IGXI4,
1040z.28;1041z.21;IGXII5,1065zz.2-4;Michel1900,534zz.2-10)nennen
unsdieInseln,dienachweislichMitgliederwaren:EswarendiesNaxos,Andros,
Kythnos, Ios, Keos, Mykonos, Paros sowie Amorgos. Der Beweis für die
Mitgliedschaft von Amorgos im Koinon stellt die Entdeckung in loco einiger
Dekretedar,dennsämtlicheDekretederNesiotenmusstenindenHeiligtümern
allerMitgliederveröffentlichtwerden(IGXI4,1039bzz.12-14;1040zz.21-24;
1048zz.10-13;IGXII7,506zz.51-53).
IlKoinondeiNesioti
355
NachdenbelegbarenMitgliedernmüssenwirunsnunmitdenunsicheren
Mitgliedern beschäftigen. Wir beginnen mit Herakleia, einer kleinen Insel
zwischenNaxosundIos.AufderInselwurdeeinDekretentdeckt,welchesvon
einem koinon ton nesioton veröffentlicht worden ist (IG XII 7, 509). In der
VergangenheitgabesDebattenüberdiesesKoinon,heuteistdieMeinungaber
einhellig. Es handelt sich um kein Koinon der Nesioten, sondern um eine
„Vereinigung“ der Bürger und fremden Einwohner von Herakleia. Diese
Annahmebasiertdarauf,dassimTextkeineErwähnungvonDeloszufindenist,
sondern nur von einer lokalenMetroon. Das Dekret regelte die Streitigkeiten
zwischenlokalenBauernundfremdenZiegenzüchtern.
KommenwirnunaufdiedorischenKykladenzusprechen.MitAusnahme
von Zypern ist Thera jener Ort, in welchem die meisten Inschriften über die
ptolemäischeHerrschaftaußerhalbÄgyptensgefundenwurden.KeineInschrift
gibt uns Auskunft über dessen Mitgliedschaft im Koinon der Nesioten, was
heißt, dass Thera kein Mitglied der Föderation war. Die Insel diente als
ptolemäischerStützpunktunterderdirektenHerrschaftderlagischenstrategoi.
FürdieanderendorischenKykladensindnurwenigeInformationenvorhanden,
aber es ist wahrscheinlich, dass sie wie Thera keine Mitglieder des Koinons
waren.
Eine andere interessante Insel ist Samos, die im Dekret von Nikouria
Erwähnung findet (IG XII 7, 506 zz. 1-9). Im Dekret steht geschrieben, dass
Philokles, der ptolemäische Hauptkommandant der Ägäis, Delegierte der
Nesioten nach Samos bestellt hat. Einige Historiker waren der Ansicht, dass
Samos - wie Delos - ein Zentrum für die Versammlungen des synedrion der
Nesioten war. Doch in Wirklichkeit ist dem nicht so. Samos war ein
ptolemäischer Stützpunkt unter der direktenKontrolle von Philokles, der alle
Delegierten der griechischen Staaten unter lagischer Hegemonie dorthin
eingeladenhatte.DieDelegiertendiskutiertenmitPhiloklesaufSamosüberdie
neue Ptolemaia in Alexandria und gaben anschließend die Weisungen von
PtolemaiosII.anihreStaatenweiter.
Wir kommen nun zum Fall von Delos. Die Insel war das Zentrum des
Koinon,derOrtderSitzungendesSynedrion,dasHeiligtumderföderalenFeste
ZusammenfassungaufDeutsch
356
unddaswichtigsteArchivdernesiotischenDekrete.Trotzdemgibtesunterden
Historikern Diskussionen über seineMitgliedschaft und Rolle im Koinon. Der
Streitgegenstand liegt in jenemDarlehen,welches ichbereitsvorgestellthatte
(IG XI 4, 559 zz. 1-11). Delos lieh Geld an die Nesioten und das Koinon gab
diesesnichtmehrzurück. IchbinvondernesiotischenZugehörigkeitDelos’ in
derptolemäischenPhaseüberzeugt.ImGegensatzzurrhodischenPhasewardie
InselindieserEpochedie„Hauptstadt“desKoinons.
Zu den anderen ionischen Kykladen haben wir nur einige unsichere
Indizien,aberkeineneindeutigenNachweis.InderrhodischenPhasewarensie
Mitglieder, was ein Kontinuitätsindikator für einewahrscheinliche Teilnahme
am ptolemäischen Koinon sein kann. Sicher kannman sich hierbei allerdings
nichtsein.
GehenwirnunzurrhodischenSituationüber.TitusLiviusbemerkt,dass
verschiedene Inseln zuBeginndes II. Jahrhundertsunter rhodischemEinfluss
standen.Aberwelchesinddies?
NachweislicheMitgliederwarenTenos,Keos,KythnosundSiphnos.Tenos
war das neue ZentrumdesKoinons,wo dieDekrete diskutiert und publiziert
wurden und wo die nesiotische Flotte vor Anker lag. Aus Siphnos kam der
nesiotische„Botschafter“,welcherimDekretvonTimon(IGXII5,817zz.31-32)
erwähntist.AusKeosstammteineInschrift,dieübereinesymmachiazwischen
KarthaiaundRhodosspricht.KythnosehrtedenRhodierHagemachos,denSohn
desHagesandros,dervielleichteinStrategoswar,fürdas,waserbereitsgetan
hat.
Für die anderen ionischen Kykladen, die bereits in der ptolemäischen
Phase Mitglieder waren, ist die Teilnahme am Koinon wahrscheinlich, mit
AusnahmevonAndros.DieseInselwarindieserPeriodeunterpergamenischer
Herrschaft. Zu den dorischenKykladen gibt es keine Informationen, außer zu
Thera,dieweiterhinalsptolemäischerStützpunktdiente.
Wenden wir uns nochmals Delos zu. Wie bereits erwähnt, war die
SituationDelos’unterRhodoseineanderealsunterdenLagiden.EinDokument
(IGXII5,817zz.25-29)gibtunsdarüberAuskunft.
IlKoinondeiNesioti
357
Wirsehen,dassdasHeiligtumvonApolloinDelosundjenesvonPoseidon
undAmfitritesinderneuen„Hauptstadt“TenosvongleicherBedeutungfürdie
Nesioten waren. Noch wichtiger ist aber, dass die Nesioten nun um die
ErlaubnisderDeliergebetenhaben,dieDekretedortveröffentlichenzudürfen.
DiesesProzederewarinderlagischenPhase,alsDeloseinMitglieddesKoinons
war,nichtnotwendig.DieVerschiebungder„Hauptstadt“vonDelosnachTenos
ist bedeutungsvoll. Historiker haben hierfür verschiedene Gründe
vorgeschlagen. Erstens: Auf Tenos stand nach Delos das zweitwichtigste
HeiligtumderKykladen;zweitens:TenoswarinderNähevonAndros,dasunter
der Herrschaft von Pergamon stand und als militärischer Gegensatz eine
wichtigeRolleeinnahm.
ss.189-205
Das Marmor Parium ist eine Zeittafel von 264-3 v.Chr. Für das
DatierungssystemwerdendieArchontenvonAthenundeinmaleinArchonvon
Paros, der als Jahr 0 dient, benutzt. Diese Chronologie und Geschichte der
griechischen Welt ist überaus bemerkenswert. Man findet weder eine
Erwähnung der Dorer (als Gruppe) noch von Sparta sowie keine
„Ortsgeschichte“ von Paros und der Kykladen.Was wir hingegen finden sind
vieleInformationenüberAthen(abernichtsüberSolon,dieAttischenSeebünde
usw.) sowie über die Ptolemäer und die Präsentation der Gründung der
Ionischen Städte in Kleinasien als Einheit. Das Problem ist aber nicht nur die
Quantität der Daten (oder die Zensur), sondern auch die Qualität. Die
historischePerspektiveistnichtneutral.DieInformationenüberdiePtolemäer
habeneinedynastischeFärbung(z.B.dieGeburtdesNachfolgers)undjeneüber
die Antigoniden sind kritisch in ihrem Ton (z.B. Stadtbelagerungen). Das
Marmor Parium informiert darüber hinaus auch über viele Lyriker,
DramaturgenundPhilosophen,mitderwichtigstenAusnahmevonArchilochos.
IstdasaucheinZufall?
Manweiß,dassdasMarmorPariumkeinisoliertesElementwar.Vielleicht
waresTeileines„Heroon“fürArchilochos,odereinAnhangeinerChronikder
parischen Geschichte, wo auch Informationen über Delos, die Kykladen (und
vielleicht die Nesioten), Paros und Archilochos zu findenwaren. DasMarmor
ZusammenfassungaufDeutsch
358
PariumnimmteineIonischePerspektiveein,dieDorerexistiereneinfachnicht.
Es präsentiert eine Geschichte mit folgenden Hegemonien (Athen ->
Makedonien->Ptolemäer),diedieFunktionhaben,diePtolemäeralsHerrscher
währenddesChremonideischenKriegesvorzustellen.DiezweiDokumente(das
Marmor Parium und die verlorene Stele mit der lokalen und regionalen
Geschichte) zusammen organisieren die Geschichtemit präzisen Koordinaten
fürdasPublikuminParos.
ss.205-212
DasHeiligtumvonDelos funktioniert auf dreiEbenen.Die erstewardie
lokaleEbene.DasHeiligtumwarwichtig fürdie InselunddieStadtselbst.Die
zweiteEbenewardieregionaleEbene,womitgemeintwar,dassDelosauchfür
dieKykladenwichtigwar.DarüberhinausgabeseinedritteEbene,dieägäische
Ebene,welchedieBedeutungdesHeiligtumsfürdieIonenmeinte.
FürunsistnurdiezweiteEbenevonRelevanz.
Die jahrhundertalte Tradition bot eine starke ideologische Basis für das
Koinon,dochsagtunsdiesnichtsüberdieSituationinderhellenistischenZeit
aus.
DieföderalenKultederNesiotenkonkretisierensichindenFestenfürdie
Hegemonen: Antigoneia, Demetria und Ptolemaia. Diese Feste waren wichtig,
umeinerseitsdieLoyalitätderNesiotenzudenDynastienhervorzuhebenund
damitandererseitsdieHilfeunddenSchutzderKönigeinAnspruchnehmenzu
können. Das schaffte eine „Austauschdynamik“, ein do ut des zwischen dem
KoinonunddenHegemonen,diesichalswohlwollendePatronepräsentierten.
DieNesiotennahmendannauchandendynastischenFesteninAlexandria
teil,diedieoffiziellenKultederPtolemäerwaren.Darüberhinausexistiertenin
Delos Feste für die Hegemonen, die von den Dynastien selbst organisiert
wurden.
ss.212-217
DerBegriff „Insularität“existiertnur inderBeziehungmitdemFestland
und bezeichnet eine Summe von charakteristischen Merkmalen der Inseln.
Diese Charakteristika sind nicht neutral, von natürlichem und ewigem
IlKoinondeiNesioti
359
Charakter, sondern ändern sich sowohl von Epoche zu Epoche als auch von
KulturzuKultur.
Heute wird Sizilien niemand die Insularität absprechen, aber für die
Griechen stellte Sizilien gewissermaßen einen Kontinent dar. Heute ist die
Isolierung eine traurige Eigenschaft der Inseln, aber für die Griechenwar die
Kommunikation durch dasMeer schneller und sicherer als auf dem Festland.
FürdieGriechenkonntedasWort„Insel“darüberhinausmanchmalauchKüste
oder Halbinsel bedeuten, weil der maritime Einfluss überwog. Aber
normalerweise bedeutet das Wort kleine Insel, nicht als isolierte Einheit,
sondern als etwas, welches im Gegensatz zum Festland steht. Auch wenn
verschiedene Inseln in verschiedene Poleis geteiltwaren,waren die Griechen
dennoch der Ansicht, dass die Insel in der Regel eine geographische und
politischeEinheitseinsollte.DaswaroftrichtigfürdieIdentitätaußerhalbder
Inselselbst,wenndieEinwohnersichselbstnichtmitderPolis,sondernmitder
Inselidentifizierten.
DieNesioten, die Inselbewohner, haben diesenNamen gewählt,weil die
Insularität der Mitglieder ein gemeinsames Merkmal für die allgemeine
Identität darstellte. Constantakopoulou vertritt zwar die These, dass dieser
Identifizierungsprozess eineReaktion gegen äußereMächtewar, doch verhält
sich meiner Meinung nach die Situation anders. Zwei parallele Anreize
operiertengleichzeitig:DieHegemonenwollteneinerseitsmiteinemeinzelnen
Referenten sprechen und die Inseln selbstwaren andererseits für die hierfür
notwendigeEinheitbereit.
ss.217-220
Verfügte das Koinon über eine eigene Identität? Bedingt ist dies zu
bejahen.DieNesiotenhattennuralsGruppeeineallgemeineIdentitätundnicht
alsMenschen.DiePersonen identifiziertensichmitder Insel,aberdieSumme
derInselnidentifiziertesichmitdemKoinon.DienesiotischeIdentitätwareine
politische,nichtaberethnische Identität (vergleichbardermodernenIdentität
Belgiens).EswareinesituativeIdentität,dienurinspezifischenKontextenund
Situationenfunktionierte.
ss.221-235
ZusammenfassungaufDeutsch
360
Bevor ich zu den Schlussbemerkungen komme, ist es notwendig,
nochmals an dieHauptfragen zu erinnern,mit der dieseDissertation eröffnet
wurde.
Zuerst,waswardasKoinonderNesioten?InderAnalysehabeichgezeigt,
dassdasWortkoinonaufAltgriechischverschiedeBedeutungenhat.AbdemIV.
Jahrhundert tritt das Wort oft zusammen mit einem politisch-juristischen
Terminus auf, dem der sympoliteia. Damit wurde die “Verteilung” der
Staatsangehörigkeitbezeichnet,derpoliteia, sowohl innerhalbüberstädtischer
InstitutionenwiederBünde,alsauchindenFällenvonsynoikismosodereines
Bundes zwischenmehrerenpoleis. Verfügte dasKoinon also (auch) über eine
VerteilungderStaatsangehörigkeitsrechtezwischenseinenMitgliedern?Gabes
eine nesiotische politeia? Die Antwort, scheint “Ja” zu sein, da das Koinon
mehrmals auf einer föderalen Ebene verschiedene Figuren geehrt und diesen
Rechtezugesprochenhat,woruntersichauchdieStaatsangehörigkeitbefand.
Das Koinon war also ein Bund und somit etwas anderes als eine
symmachia. Aber ein Bund welcher Art? In meiner Dissertation habe ich die
vertretungsberechtigtenOrgane,dieBeamtenunddieJustizanalysiert.
DenNesiotenfehlteeineVolksversammlung.DiesfolgteausdemUmstand,
dass es logistisch unmöglich war, die Bevölkerung nach Delos oder an einen
anderenOrt zu transportieren.DaseinzigeLegislativorganwar somitderRat,
synedrion, bestehend aus Mitgliedern der Elite: Es entsendete Botschafter,
verteilteEhrungen,regeltedenImportvonLebensmittelnusw.
InderrhodischenZeitexistierteaucheinkleinererRat,dieprostatai.
Die Namen und Tätigkeiten der Beamten der Exekutive haben sich im
Laufe der Jahre gewandelt. In der ptolämäischen Zeit war der Nesiarch der
Leiter des Koinons, der die Interessen der Ptolämäier schützen sollte. Kein
Nesiarch (Bakchon, Apollodoros, Hermias) entstammte selbst den Inseln,was
vielleicht auf ein Kontrollbedürfnisses des Königs zurückzuführen ist. Die
Kompetenzbereiche des Nesiarchen (als Referent des Königs) waren
vermutlich: Politik, Verwaltung und Justiz. Der militärische Bereich oblag
anderen ptolemäischen Beamten (Philokles, Kallikrates, Patroklos). Die
internen Hierarchien sind uns leider nicht bekannt, aber eine gewisse
IlKoinondeiNesioti
361
Zusammenarbeit zwischen den Funktionären ist vielfach bezeugt. In der
rhodischenZeitwarfürdieKontrollederRegioneinbevollmächtigterArchont
zuständig. Die Nesioten sollten anders als früher die Schiffe für ihre Abwehr
selbstbesorgen.DieseFlottewurdevoneinemnesiotischentrierarchosgeführt,
d.h. die Inseln wurden sozusagen „gemeinsam verwaltet” und eine gewisse
Autonomiewargewährleistet.
ImBereich Justiz folgtedasKoinonvermutlichderTendenzderanderen
BündedieserZeit.DerRatübernahmmöglicherweisedieRolle einesGerichts
und regelte Konflikte zwischen den Staaten. In anderen Fällen wurden
ausländische Richter eingeladen. Einmal wurde die Entsendung von Richtern
vondenInselnzudenproblematischenOrtenaufderBundesebeneorganisiert.
Verschiedene Lösungsansätze wurden also verfolgt und jede Polis genoss in
diesemSinnegroßeFreiheit.
DenQuellennachwaralsodasKoinoninstitutionelleinBund.Diestarke
poleischeTraditionundderMangelanAutonomie inderAußenpolitikkönnen
auchinanderenBündenbeobachtetwerden.
WaswaraberdiewirtschaftlicheBedeutungdesKoinons?Ichhabemich
hierbeiaufdieMünzen,diefinanzielleVerwaltung,diePiraterieunddenHandel
konzentriert.
Die Inselnhabenversucht, ihreMünzenzuharmonisieren,ohneaberdie
Prägung einer offiziellenMünze des Bundes. Für denHandel nutzten sie,wie
andere zeitgenössische Bünde auch, besonders gerne ausländische
Silbermünzen. Der Gebrauch der lokalen Münzen war in der Regel auf das
Koinonbegrenzt.
Vermutlich regelte das Koinon sich selbst im Bereich der finanziellen
Verwaltung. Es verfügte über eine Zwangsbefugnis gegenüber insolventen
Mitgliedernsowieeine festeKasse fürdieallgemeinen,bundeseigenenKosten
(für die Feste, die Beamten, die Flotte, die Steuer für die Hegemonen usw.).
Trotzdem agierte es immer im Einverständis mit den Staaten, d.h. es genoss
keinevollständigeAutonomie.
ZusammenfassungaufDeutsch
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GegendiePiratenwarendiestädtischenundbündischenAutoritätennicht
immer durchgreifend. Manche Arten von Piraterie wurden toleriert und für
politischeZweckebenutzt.
Die Nesioten organisierten ein wirtschaftliches Netzwerk. Die Kykladen
nutztenDelosals„Haupt-Hub“ fürdenHandel .DankdieserBedeutungwuchs
die Bevölkerung vonDelos. Das nesiotischeNetzwerk kann als ein regionaler
Wirtschaftsrauminterpretiertwerden.
Das Koinon förderte wirtschaftliche Beziehungen zwischen den
kykladischen Inseln, eineRolle, die traditionell Athen zukam.Die Inselgruppe
war aber keine autarkische und geschlosseneRegion. ImGegensatz dazuwar
das Koinon ein Teil der überregionalen Geschichte seiner Zeit. Das Koinon
stellte die politische Seite einer Region dar, die auch eine wirtschaftliche
Entsprechunghatte.
TeiltendieMitgliederdesKoinonseinegemeinsamekulturelle Identität?
Identität ist kein einfacher Begriff. Zuerst habe ich denUnterschied zwischen
ihr und dem Terminus Ethnizität erklärt, die seit der Veröffentlichung von
Ethnic Identity in Greek Antiquity von Jonathan Hall immer mehr als eine
instrumentelleFiktion interpretiertwird,diebestimmtenpolitischenZwecken
dient.EthnizitätbasiertaufdemMythosdesVolkesalsethnos.MancheBündein
Altgriechenlandgründetentatsächlichaufeinemethnos,zumindestbiszumIV.
Jahrhundert, als die Beziehung zwischen Ethnizität und Föderalismus
zusammenbrach. Nach dem IV. Jahrhundert expandiertenmanche Bünde und
verleibtensichauchandereGemeinschaftenundandereethneein.DieQuellen
berichtenimFallderNesiotenwedervoneinergemeinsamenMythologienoch
voneinermythischenGründergestalt:DasgefährdeteabernichtdenBundals
politische und wirtschaftliche Institution. Die Identität der Inseln war nicht
kulturell im Sinne einer gemeinsamen mythischen Vergangenheit (also
ideologisch), sondern sie stützt sich auf weitere Bestandteile, d.h. der
Anteilnahme an einer gemeinsamen Gegenwart von Kultus, Politik und
Insularität.
Zuerst sollte man die Denominierung beachten. Der Name “Kykladen”
bezieht sich auf den geographischen Kontext, beschreibt also die reale
IlKoinondeiNesioti
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räumlicheLagederMitglieder,dieeinenKreisumDelosbilden.Darüberhinaus
unterstreichen manche Dokumente, wie das Marmor Parium, die kulturelle
EinheitderMitgliederdesKoinons,weilsie„ionisch“waren.DieReligionstellte
ferner ebenfalls einenwichtigenFaktordar, umeine identitärischeEinheit zu
entwickeln. Letztendlich waren die Mitglieder Inselbewohner und
identifizierten sich mit ihrer Insularität. Es existierte somit eine situative
nesiotischeIdentität.
Das Koinon war demnach nicht nur ein politisches Phänomen, sondern
auch ein wirtschaftliches und identitäres. Wie die Existenz einer politischen
Einheitnichtdiegleichzeitige Inexistenzandererpolitischer Instiutionennach
sichzieht,sobedeutetdasBesteheneiner„wirtschatlicheRegion“ebensowenig
Autarkie, wie „identitäre Region“ nicht der Vernichtung anderer Formen von
Identitätentspricht.