il koinon dei nesioti · il koinon e l'economia dell'arcipelago. 107 ... studi sul...

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Università degli Studi di Trento Dipartimento di Lettere e Filosofia Ruprecht-Karls-Universität Heidelberg Philosophische Fakultät Il Koinon dei Nesioti Mattia Marchesini Relatori: Prof. Maurizio Giangiulio Prof. Kai Trampedach Anno accademico 2016/2017

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UniversitàdegliStudidiTrentoDipartimentodiLettereeFilosofia

Ruprecht-Karls-UniversitätHeidelbergPhilosophischeFakultät

IlKoinondeiNesioti

MattiaMarchesini

Relatori:Prof.MaurizioGiangiulioProf.KaiTrampedach

Annoaccademico2016/2017

IlKoinondeiNesioti

1

Sommario

Introduzione. 3

Primocapitolo. 13

IlKoinonnellastoriadelleCicladiellenistiche. 131.1.–Introduzionealcapitolo. 131.2.–IlKoinonsottogliAntigonidi. 151.3.–IlKoinonsottoiTolomei. 361.4.–LascomparsadelKoinon. 421.5.–IlKoinonsottoRodi. 51

Secondocapitolo. 59

IlKoinondeiNesioticomeistituzionefederale. 592.1.–Introduzionealcapitolo. 592.2.–Organizzazioneinterna. 652.2.1.-Organismirappresentativi. 672.2.2.-Magistratureemagistrati. 73

2.3.–Giustizia. 862.4.–Significatodell'organizzazione. 95

Terzocapitolo. 107

IlKoinonel'economiadell'arcipelago. 1073.1.–Introduzionealcapitolo. 1073.2.–MonetazionedelleCicladi. 1163.3.–AmministrazionefinanziariadelKoinon,traleisoleelepotenzeegemoni. 1233.4.–Lapirateriacomeelementoeconomicoeredistributivo. 1363.5.–Movimentodellemerci. 1483.6.–Conclusionialcapitolo. 158

Capitoloquarto. 161

Versoun'identitànesiotica. 1614.1.–Introduzionealcapitolo. 1614.2.–Cicladi:arcipelagoeregione. 1674.3.–StatimembridelKoinon. 1774.4.–IonicitàeMarmorParium. 1884.5.–Festeeculti. 2044.6.–Insularità. 2114.7.–Un’identitàparziale. 216

Conclusione. 221

Appendice. 235(a)DecretidelKoinon. 2351.IstituzionedeiDemetrieia. 2352.DecretodiNikouria. 2373.DecretoperSostratos. 2414.Decretosuigiudici. 2435.DecretoperTheon. 2456.Theoroi. 2467.DecretoperAristandros. 247

Sommario

2

8.DecretoperHypatodoroseKaphisodoros. 2489.DecretoperThrasikles. 25010.Decretoonorifico. 25111.Decretoonorifico. 25212.Decretoonorifico. 25413.Decretoonorifico. 25514.DecretoperPelea. 25515.Decretoonorifico. 25716.Alleanza. 25717.DecretoperTimon. 25818.DecretiperApollonios 260

(b)DedichedistatueonorarieaDelodapartedeiNesioti. 26319.IGXI4,1123e20.IGXI4,1124 26321.IGXI4,1125 26422.IGXI4,1126 26423.IGXI4,1127 26524.IGXI4,1128 26525.IGXI4,1129 266

(c)AttestazionidifunzionaridelKoinon. 26626.DecretoperApollodoros. 26628.DecretoperZenon. 26829.Risoluzionedeicontratti. 27030.DebitideiNesioti. 27136.DecretoperThrasy... 27437.DecretoperEpikrates. 27538.DecretoperAnaxibios. 277

Indici. 279

Bibliografia. 285

ZusammenfassungaufDeutsch. 329

IlKoinondeiNesioti

3

Introduzione.

La maggioranza delle ricerche storiche nasce da interessi attuali degli

studiosistessi,cheprimadiessereindagatoridelpassatosonocittadinidelloro

tempo.Questaèprobabilmenteunadelleragioniallabasedellasopravvivenza

della disciplina. Un medesimo argomento e periodo può essere indagato più

voltesullabasedidomandeedapuntidivistasemprenuovi,senzachevenga

maidettal’ultimaparola.Pensiamosemplicementeall’Atenediquintosecoloea

quanteletturediverseedantitetichedelsuoregimepoliticosonostateproposte

e avanzatedaipiùvari studiosi: daoclocrazia illiberale ad antecendentedella

rivoluzione francese e russa, da regime retto sullo schiavismo di massa a

precursore del moderno welfare state e così via. In futuro è probabile che

assisteremo ad un rifiorire degli studi sull’eutanasia (visto l’allungamento

dell’età media), sulla democrazia diretta (vista l’ascesa di internet), sul

‘terrorismo’ e sulla guerra ‘impropria’ (visti i recenti attentati) e così via. In

questo senso ogni ricerca sul passato, per quanto remoto, può essere intesa

come ‘storia contemporanea’. Marc Bloch nella sua Apologia della Storia1

suggerivaallostoricomodernodievitaredimischiareleproprieconsiderazioni

sulpresenteallaspiegazionedell’antico,masemmaidiconfinarle inunaparte

del testoper evitare anacronismi e giudizi inutili. Ciò consentirebbe inoltre al

lettore di ignorarle, se lo ritenesse necessario, avendo presente la natura

differente di tale parte rispetto al resto dello scritto. Anche la mia tesi di

dottoratosulKoinondeiNesioti,o ‘federazionedegli isolani’,dietàellenistica

nasce da un’attenzione contingente verso la crisi e le difficoltà attraversate

attualmente dall’Unione Europea2. Il legame tra il crescente interesse per gli

studi sul federalismo e l’ascesa dell’UE è stato già notato altrove3. Tuttavia la

1 BLOCH1998pp.104-108.2 Si pensi ad esempio alla crisi del debito sovrano (con annessa crisi della Grecia e

dell’Euro), all’ascesadelnazionalismodidestra (inparticolare inPolonia,Ungheria,Austria e

Francia), alla proposta di indipendenza di Scozia e Catalogna (la cui adesione all’Unione non

sarebbe,nelcasodieffettivasecessione,automatica),alladiscussapropostadiuscitadellaGran

Bretagna dall’Unione e ai molteplici fattori esterni che hanno accentuato le divisioni interne

(crisideimigranti,aggressivitàrussa).3 BECK2003p.177.

Introduzione

4

recenteconsiderazionedeglistoricihainvestitosinorasoprattuttoleprincipali

epiù significative federazionidelmondoantico, chemeglio si adattavanoalla

visione di una solida Europa che andava lentamente ma inesorabilmente ad

unificarsi.L’analisidiuna federazioneminorecome ilKoinondeiNesioti, solo

parzialmenteunificataeconunaparabolaconsumatasinelgirodiunsecoloe

mezzo, poteva apparire poco affascinante ancora fino a pochi anni fa4. Essa

risulta invece particolarmente interessante in questi anni, alla luce delle

difficoltàattualmenteattraversatedalprogettoedalpercorsoeuropeo5.

Chiusaperòquestaparentesi inizialeè ilmomentodipassarealnocciolo

deldiscorsoecioèdiintrodurrelatesididottorato,illustrandoledomandeda

cui si èmossa la ricerca, l’ordine e l’articolazione interna che sono stati scelti

per offrire una risposta agli interrogativi di partenza e ovviamente le ragioni

alla base di tali interrogativi e del percorso logico-narrativo selezionato per

giungerealleconclusioni.Lanaturadiscorsivadiquestepagineintroduttivemi

porteràa limitare ilpiùpossibile lenoteapièdipaginaai rimandiaicapitoli,

dovevengonodiscusseneldettagliolequestioniquipresentate.Ledateantiche

citate, salvo esplicita specificazione contraria, sono da considerarsi sempre

avantiCristo.

LostudiodelKoinondeiNesiotipresenta innanzituttounpeculiarestato

dell’arte.Adoggil’unicamonografiacheriguardiilKoinondeiNesiotiintuttele

suefasidivitaècostituitadallaormaidatatatesididottoratodiWernerKönig

del 1910, Der Bund der Nesioten, una breve presentazione della storia

evenemenzialedella federazione,conunaconcisadiscussionesugliaspettipiù

problematici della sua storia dal punto di vista politico-istituzionale6. Esiste

tuttavia una serie di altri libri e articoli successivi, più omeno recenti, che si

sono occupati direttamente del Koinon o ne hanno trattato come di un

4 Tanto da non essere neanche considerata in BURASELIS 1994, AIGNER FORESTI 1994 e

BURASELIS-ZOUMBOULAKIS2003.5 Danotareinfatti lacitazioneneirecentiFUNKE–HAAKE2013eBECK–FUNKE2015con

duebreviinterventidiBURASELIS2013e2015.6 GUGGENMOS 1929 è anch’essa una tesi di dottorato dedicata al Koinon,ma che ignora

l’ultimafasedivitadell’istituzionesottol’egemoniarodia.

IlKoinondeiNesioti

5

argomentotangenteinriferimentoaltemadilorointeresse7.Illimiteprincipale

di questi scritti è costituito dalla loro brevità, che impedisce di approfondire

adeguatamentel’analisidellefontiedelleincertezzeinessecontenute,e/odal

fatto di non trattare il Koinon come tema centrale,mapiuttosto di utilizzarlo

come un elemento secondario in un’analisi che prende le mosse da una

prospettivadifferente.Inquestosenso,ancheconsiderandoladatazionediuna

partesignificativadellabibliografiadirettamenteriferibilealKoinon,sisentiva

lanecessitàdiunacomplessivaindagineexnovodellefonti,cheripartissedalle

domandedibaseefacesseilpuntodellaricercafinorasvolta,ricostituendoun

quadro generale di conoscenza. Questo studio ambisce inoltre ad offrire un

nuovotasselloalpiùgrandemosaicodistudipubblicatisullesingolefederazioni

grecheapartiredaglianniNovanta.

ParlandodelKoinondeiNesioti,laprimadomandachesorgespontaneaè

inerenteallasuastessanatura.Inbreve:checos’è?Puòapparireunadomanda

ingenua,ma in realtànon tutti gli studiosi sono concordi nel ritenere che sia,

come ho scritto poc’anzi, una ‘federazione degli isolani’. Di per se stessa la

parola koinon ha in greco vari significati e, anche se ci si limita all’ambito

politico, il terminenonsignificasolo ‘federazione’,concetto lacuiapplicazione

al mondo greco è peraltro controversa, ampiamente discussa e da alcuni

osteggiata. Il nome potrebbe infatti riferirsi ad una qualsiasi delle varie

formazionidi aggregazionepoliticaediorganizzazione sovrapoleicautilizzate

daiGreci.Nonsipuòinfattiescluderedeltuttoapriorichedietrounkoinonsi

celi un’alleanza difensiva dallo spiccato carattere militare o un’anfizionia

religiosa ruotante attorno adun santuario condiviso.Maper capire di cosa si

trattiènecessarioandarealdilàdiunacategorizzazioneteorica,chespessonon

trova pieno e assoluto riscontro nella prassi politico-istituzionale, e indagare

invece i meccanismi di funzionamento interno dell’istituzione. È necessario,

dunque, porsi interrogativi collaterali. Esistevano nel Koinon degli organi di

7 Questiscrittisarannodiscussinelcorsodell’esposizioneinriferimentoaisingolipunti

dalorotrattati.Citandoinquestasedesoloquellipiùimportantisuccessiviallasecondaguerra

mondiale non possono mancare FRASER - BEAN 1954 a cui fanno riferimento tutti coloro che

hannopoiparlatodelKoinondurante la fasediegemoniarodia,MERKER1970eBAGNALL1976

perquantoriguardalafasetolemaicaeBURASELIS1982perquellaantigonide.

Introduzione

6

rappresentanza? Se sì, quali erano, come erano costituiti, di quale potere

disponevanoedovesiriunivano?Eancora,diqualimagistratifederaliabbiano

notizia e quali erano le loro funzioni? E infine, come si articolava l’azione

politicadelKoinon inpoliticaesterae interna,nellagestionedelrapportocon

glistatimembriedellagiustizia?Rispondereaquestiinterrogativièessenziale

percapirecosafosseilKoinonomisurareilsuolivellodiunificazionepoliticae

di rispetto delle autonomie locali. Tutto questo assume inoltre un valore

particolaresepensiamocheilKoinonèl’unicaunionecompostaunicamenteda

isole e quindi un ambiente dove giocava un ruolo fondamentale il mare. Il

Mediterraneo ha sempre svolto un duplice ruolo per le popolazioni che nel

corso dei milleni vi ci sono affacciate; da un lato divideva tra loro le terre

emerse(dacuiderivailsuonomeattuale)equindisvolgevaunruoloisolante,

dall’altro però facilitava i movimenti e i contatti molto più di quanto fosse

possibile via terra e dunque connetteva i territori e i popoli. Le isole erano i

centri nevralgici di questomondomarittimo: quasi del tutto isolate nei mesi

invernali,diventavanopoinellabellastagionetappeimprescindibilinellerotte

alivellolocale,regionaleeinterregionale.Cheeffettohaavutotuttoquestosul

livellodiunificazionepoliticadiunafederazionediisolani?IlKoinondeiNesioti

puòessereunacartinaditornasolepersvelarel’influenzadellageografiasulle

strutturepolitichenelmondogreco?

Un’altra domanda sorge a questo punto spontanea: chi erano questi

isolani,questiNesioti riuniti in federazione?Anche inquestocaso, sivedrà, le

risposteoffertefinora,dati i limitidellefontidisponibili,appaionoogeneriche

perchiparlasemplicementediCicladi,oconfusepercolorocheoffronolistedi

isole più o meno caotiche. Anche in questo caso è stato necessario un

ripensamento complessivo, che cercasse di rispondere a tale domanda

guardando anche oltre la lista dei membri del Koinon e cioè considerando

l’identitànesiotica.SeinfattiilKoinonèesistito,sonoesistitiancheiNesioti?La

risposta non è così scontata e banale come potrebbe apparire.Molti sono gli

studi,pubblicatinegliultimidecenni,dedicatialconcettodiidentitànelmondo

greco.L’ideaoggiprevalenteèchel’identitàdigrupposiailprodottocostruitoe

continuamente rinnovatodi pratichediscorsivemesse in attoda vari soggetti

IlKoinondeiNesioti

7

sociali e che dipenda dalle relazioni vigenti in un dato territorio e periodo

storico.Gliattoriincampoinfluenzerebberoquestaoperazioneenesarebbero

allo stesso tempo influenzati in un circolo vizioso/virtuoso. L’identità

assumerebbe dunque varie caratteristiche a seconda delle necessità politiche

contingenti. L’ipotesi di partenza nel caso del Koinon dei Nesioti è che i due

piani, quellodell’identità di gruppo e quellodella partecipazione effettiva alla

federazione,sianointerconnessitraloro.Inquestomodocapireinchesensoe

conquali limitiunacomunitàsi sentissepartedella federazionepuòaiutarea

capire anche chi effettivamente ne fosse membro. Non si tratta quindi

semplicementedistilareunalistadiisolesullabasedellefontidisponibili,madi

farinteragirequestalistaconquellochesappianodicomevenivanocostruitele

identitànelmondoegeodietàellenistica.Identitàèuntermineinteressanteche

però,senzaspecificazioni,rimaneungusciovuoto,unabandieraouno‘simbolo’

attorno al quale stringersi, incapace tuttavia di descrivere in alcun modo il

caratterediquestaidealità.Tuttoquestononpuòchespingereversonuoviepiù

specificiinterrogativi:l’identitànesioticaèun’identitàetnica?Cosasignificadal

puntodivistaidentitariol’appartenenzaadunarcipelagodiisole,inquestocaso

leCicladi?Cheruolosvolgel’insularità?Elareligione?Eleprecedentidivisioni

traIonieDori?Alcunediquestedomandeesulano,èovvio,dalnostrotemadi

partenza,ma questo non significa che non possano, con i giusti accorgimenti,

essere trattate per offrire in sintesi una risposta complessiva all’interrogativo

circal’appartenenza,siaconcretacheideale,deiNesiotiallafederazione.

Aquestopuntoènecessariopassareoltreechiederciqualeimpattoabbia

rappresentato ilKoinonnella vita enelle relazionidelle comunità coinvolte, e

dunquesel’unificazionepoliticaabbiaavutounparallelosulpianoeconomicoo

meno. In breve: il Koinon ha sviluppato un’area ad economia regionale?

Interrogativi sull’economia sono diventati progressivamente e assolutamente

ineludibili, eppure risentono sempre degli stessi limiti di partenza. Parlare di

economianelmondoanticoequivaleinfattiadattraversareunautenticocampo

minato della ricerca. La necessità di specificare cosa si stia cercando e come

questaindaginepossaavereunvaloreconoscitivoèquindiessenziale.Apartire

daglianniNovantasonostatipubblicatiunaseriedilavorichehannopermesso

Introduzione

8

di sostituire l’ortodossia finleyana con una serie di modelli, non sempre

facilmente coinciliabili tra loro, che affrontano l’analisi economica con un

atteggiamento empirico e partendo dai risultati e dalle performance. Questi

modelliconsentonoinparteditornareaparlaredieconomianell’Egeoanticoe

di indagare l’impatto economico di un’istituzione politica nonostante la

ristrettezzadellefonti.Tornandoinsommaagliinterrogativicircalafederazione

deiNesioti,conquestatesiindagoseeconqualilimitiilKoinonabbiaadottato

politichechepossanoaveravutounimpattoeconomico.Questepossonoessere

ricercate inprimo luogonellamonetazioneenell’amministrazione finanziaria.

In questi settori possono essere rintracciati elementi di armonizzazione

regionale? IlKoinon, va ricordato, rappresentavaancheun intermediario tra i

singoli stati membri e le potenze egemoni. Ma le sue politiche in campo

economico-finanziario si limitavano solo a questo ruolo di ‘subalternità’ o

andavano oltre? In pratica il Koinon facilitava semplicemente la riscossione

delleimpostepercontodellegrandimonarchiedelperiodooavevaanchespazi

di suaautonomia?Adesempiochigestivaquesteazioni, commissari esternio

funzionari interni alla federazione? Queste politiche sono rintracciabili

all’interno dei network commerciali che emergono archeologicamente dal

movimento dellemerci e dellemonete? E tornando ad una delle domande di

partenza:èpossibiletrovareunpuntodicontattotrail livellopoliticoequello

economico? Un esempio interessante, che verrà esposto nel corso della

narrazione, è rappresentatodall’interpretazionedellapiraterianon solo come

un fenomeno criminale di rapina, ma come una redistribuzione di beni

all’internodiunazonagrigiadoveeranopossibilicontattitracorsarieinteressi

politico-militarisuperiori.Ilmareerailcampod’azioneprivilegiatodeipiratie

leisoleleloromiglioribasi.IlKoinonavevanullaachevederecontuttoquesto?

Puòla‘gestione’dellapirateriadapartedelleautoritàfederalirappresentareun

punto di contatto tra l’elemento economico e quello politico a cui abbiamo

accennato?

È necessario a questo punto presentare il modello interpretativo

complessivosceltoperrispondereaquestedomandeeimpiegatoneiprossimi

capitoli.L’ipotesidipartenzaècheilKoinonsialamanifestazionepoliticadiuna

IlKoinondeiNesioti

9

regione,diun’areaunificatanonsolodalpuntodivistaistituzionale,maanche

economicoeidentitario.Comehannomostratodecennidistudi,leregioniepiù

ingeneraleledivisioniterritorialinonesistonoinnaturae,sebbenenoncisiano

dubbichelageografiainterminidirisorsefisicheeambientaligiochiunruolo

importante nella loro formazione e nel loromantenimento, ciò che realmente

contasonolerelazionicreatedallestrategieumaneatteadenominare,reificare

estrutturareilterritoriodiinsediamento.Lanecessitàdiredistribuirelerisorse

secondo determinatemodalità, precisi archi temporali e sfruttando specifiche

caratteristichegeograficheportaallacreazioneericreazionecontinuadiretie

network di scambio su più livelli, uno dei quali è quello regionale. In questo

senso tutte le regioni sono costrutti e prodotti del raziocinio umano. Esse

possono essere state formate dai popoli antichi intenzionalmente e

coscientemente, oppure a livello inconscio, ad esempio attraverso azioni

ripetute, come ad esempio la scelta di muoversi secondo specifiche rotte; in

questo secondo caso la costruzione conscia della regione avviene a posteriori

per mezzo dello storico moderno e ha un valore euristico perché ci aiuta a

scoprire e comprenderemeglio la realtà antica. Le regioni non sono statiche,

chiuse in sé, autarchiche e autosufficienti,ma sono figlie di processi dinamici

checoinvolgonofattorivicinielontani.Essesonoinoltreintrinsecamentefragili

eunostessoambientepuònelcorsodeisecoliritrovarsiadessereunaregioneo

esseredivisoalsuointernotrapiùregioni.Larimodulazionediquestaentitàè

continua e coinvolge più piani, come quello ideologico-identitario, quello

politico-istituzionaleequelloeconomico-commerciale,manonnecessariamente

tutti insieme e con gli stessi parametri e confini. Una regione politica può

esistere anche senza una unificazione istituzionale, anche se questa rimane

importanteperpoterlaidentificare.Allostessomodounaregionecommerciale

puònontrovarecorrispondenzasulpianoidentitario.Lamiaipotesièche,pur

con tutti i limiti e le eccezioni che verranno evidenziate, nelle Cicladi di età

ellenisticasisiasviluppataunaregionepolitica,economicaeidentitaria.

Per poter dimostrare quanto affermato ho organizzato la mia tesi in

quattro capitoli distinti ma dialoganti tra loro. Nel primo ho presentato

un’aggiornata storia politica del Koinon che punta ad evidenziare l’interesse

Introduzione

10

dellepotenzeesterneper l’area.Questocapitolosegue la storiadeiNesiotiad

iniziare dalla fondazione del Koinon sotto gli Antigonidi, attraverso il suo

passaggio sotto i Tolomei, fino alla sua scomparsa nella secondametà del III

secoloealsuoriemergeresottoRodinelprimoterzodelIIsecolo.

Il secondo capitolo è dedicato all'analisi istituzionale dell’esperienza

nesiotica. Il Koinon è qui contestualizzato all'interno del quadro federalista

greco di età ellenistica attraverso un’indagine comparativa della sua

organizzazione,dellesuesferedicompetenzaedegliattideisuoimagistrati.Ad

un’analisi dell'organizzazione interna, focalizzata soprattutto sull’esame degli

organismirappresentativiedellemagistrature,segueunsottocapitolodedicato

all’amministrazionedella giustizia. Il capitolo si chiude quindi conuna sintesi

complessivasulsignificatoregionaledell'istituzione.

IlterzocapitoloindagaseeinqualemisurailKoinonsiastatononsoloun

fenomeno politico, ma anche uno economico. L’analisi evidenzia come

l’arcipelago sviluppi in questa fase, a differenza di quanto accaduto prima e

dopo, una rete di interrelazioni commerciali che può essere concepita come

un’economia regionale. In primo luogo viene presentata la monetazione

cicladica del periodo cercando di evidenziare gli elementi comuni e di offrire

un’interpretazione commerciale della circolazione regionale delle monete

coniate dalle singole isole per come effettivamente riscontrabile. Il secondo

aspetto che è stato analizzato riguarda la gestionedella cassa federale edelle

figurepreposteatalecompito,cosìcomelapresenzadiunafiscalitàcomuneche

mostra il Koinon sia come un intermediario, un esattore nei confronti delle

isole, sia comecontribuenteversogli egemoni. Il quartoaspetto indagatoè la

gestione del problema o della risorsa (a seconda dei punti di vista)

rappresentatadallapirateria. Infine il focus si sposta sull´effettivomovimento

dellemerci all´internodell´arcipelagoevidenziando il ruolodiDelodaun lato

come consumatore dei surplus produttivi delle isole, dall’altro come hub del

network cicladico al quale le isole si rivolgevano per procurarsi lemerci non

disponibili nell’arcipelago e che dovevano perciò necessariamente essere

importatedall´esterno.

IlKoinondeiNesioti

11

Ilquartocapitoloèstatodedicatoacapirese,inqualemisuraeconquali

limiti il Koinon sia stato anche un fenomeno identitario. L’obiettivo di questo

capitolo è quindi quello di ricercare nelle fonti tutti quegli elementi che

suggeriscano o neghino l’esistenza di una possibile identità politica nesiotica.

Questi sono analizzati e presentati attraverso una serie di sottocapitoli che

puntanoadevidenziareinsequenzacosasiintendaconiltermineCicladi,quali

isole facesseropartedel arcipelago equali delKoinon, in chemisura abbiano

giocato un ruolo unificante i culti religiosi comuni, il carattere ionico e

l’insularitàdeiNesioti.

Dopo l’analisi portata avanti nel corso dei capitoli viene offerta

un’appendice di tutte le fonti epigrafiche direttamente afferenti al Koinon o a

suoimagistrati,presentatecontestogrecoetraduzioneitaliana.

12

IlKoinondeiNesioti

13

Primocapitolo.

IlKoinonnellastoriadelleCicladiellenistiche.

1.1.–Introduzionealcapitolo.

QuestocapitoloèdedicatoallastoriapoliticadelKoinonemira inoltrea

spiegarel’interesseversoleCicladieversoquestaistituzionefederaledaparte

delleprincipalipotenzeincampodell’epoca.

Sarà tuttavia bene iniziare affermando che qualsiasi ricostruzione della

storiadeiNesiotipresentadueordinidiproblemi:unospecificodellefontisul

Koinon,l’altropiùgeneraleinerenteallericostruzionistorichedelcontestoegeo

dietàellenistica.

Sul primo punto bisogna infatti segnalare che il Koinon ci è noto, in

maniera esplicita, unicamente da fonti epigrafiche. Queste ultime inoltre non

sonodistribuiteuniformemente in tutte le isole eper tutti i periodi.Aquesto

bisogna aggiungere che, anchedove le fonti sonodisponibili, spessomancano

riferimenticronologiciall’annooalmenoalsingolomonarca(ancheperl’usanza

di ripetere i nomi dei re nelle varie dinastie) e si deve ricorrere a criteri

paleografici con una soglia di errore di 20/30 anni (spesso accentuato dalla

scomparsadell’iscrizionedalmomentodella trascrizioneaoggi),un intervallo

troppograndeperun'analisipuntuale.Infinelefontidisponibilisonospessopiù

utili a darci un’immagine dell’organizzazione istituzionale o della gestione di

problemi amministrativi e pratici, che non a svelare momenti chiave della

grande e piccola storia dell’Egeo. Si noti ad esempio che ci mancano gli atti

fondativi(chepuredovevanoesistere)eidocumentichesegnavanoilpassaggio

daunafaseegemonicaall’altra.

A questo primo problema bisogna inoltre aggiungerne un secondo, più

generale, riguardante la storia ellenistica del III secolo, quando ci viene a

mancareDiodoro,manonsonoancoradisponibiliPolibioeLivio.Glisforzifatti

dagenerazionidistudiosiinquestosensohannocertamenteaiutatoacolmare

molti vuoti,maperquanto riguarda l’Egeo è ancoraoggi nondel tutto chiaro

PrimoCapitolo

14

cosa sia effettivamente successoallametàdel secolo,proprionelmomento in

cui tre potenze (laMacedonia, l’Egitto e Rodi) si contendevano il predominio

nell’area e il Koinon ‘scomparve’. La precarietà del contesto storiografico

generale del periodo rende anche le nostre ipotesi sulle sorti del Koinon più

fragili.

Non bisogna tuttavia eccedere nello ‘sconforto’ e nello scetticismo

riguardo alla possibilità di offrire un quadro lineare, per quanto segnato da

alcunidubbicheènostrodoveresegnalare,dellevicendedelKoinondeiNesioti.

Questa ricostruzione storica ci servirà inoltre come base su cui poggiare le

analisideicapitolisuccessivi.

Il capitolo sarà organizzato in ordine cronologico attraverso quattro

sottocapitoli, ognuno dedicato ad una ‘fase’ egemonica differente: il primo

riguarderà il periodo antigonide, il secondo quello tolemaico, il terzo si

interesserà alla scomparsa apparente del Koinon nella seconda metà del III

secoloeinfineilquartotratteràdellafaserodia.Tuttaviaselasuccessionedei

sottocapitolisegueunordinecronologico,lesingolepartinonsonocostituiteda

pureesemplicitrattazioniannalistiche.Infattiloscopodiquestocapitolononè

semplicementequellodioffrireunaricostruzioneevenemenzialedellavitadel

Koinon, ma quello di spiegare l’interesse delle principali ‘superpotenze’ per

l’area.Intendoquindiillustrareleloroazioniconcreteperconquistarsiunruolo

nell'Egeo e per impedire il successo dei rivali, descrivendo i momenti di

conflitto aperto, di pace armata o di guerra fredda. Questo porterà

inevitabilmente,perragionidichiarezza,acercaretendenzedimedioperiodo,a

connettere fatti non in successione tra loro e in sostanza a spezzare il

susseguirsideglianniogniqualvoltasiautileenecessario.

Infinesegnaloche i sottocapitoli sonopiù lunghi (1.2e1.4)doveminori

sono le fonti a nostra disposizione, al fine di supplire con la storia politica

dell'Egeoallanostralacunosaconoscenzadelquadroorganizzativo,ideologico,

economicoeistituzionaledelKoinon.Perlastessaragione,maaparti inverse,

alcunisottocapitoli(1.3.e1.5)sonoparzialmentecontenutiperilfattocheuna

piùcorrettaanalisiediscussionedellefontiavràluogoneicapitolisuccessivi.

IlKoinondeiNesioti

15

1.2.–IlKoinonsottogliAntigonidi.

In questo sottocapitolo si cercherà dimostrare come e perché il Koinon

nacque1ecomesopravvissefinoallacadutadiDemetrioPoliorcete.Rispettoal

sottocapitolo successivo questa parte riserverà ampio spazio a una

ricostruzionestoricadelmicrocosmoegeo.Questasceltaèdovutaallascarsità

difontiepigrafichesulKoinonstessoinquestoperiodo2,unamancanzachesarà

necessariocolmareattraversoriflessionisullapoliticageneraledegliAntigonidi

nell’area e confronti con casi più conosciuti. Una cosa è tuttavia necessario

ribadire fin d’ora: se è vero che gli argomenti ex silentio sono estremamente

fragili, è tuttavia altrettanto vero che la mancanza di fonti pervenuteci non

corrispondeadunatotaleassenzadidocumentiprodotti inantico;conquesto

intendodirechemilimiterònellaricostruzioneaciòchepuòesseretrattodalle

fonti, senza tuttaviavincolarmiunicamentea ciò cheeffettivamente sappiamo

esserestatoscritto.

1 Nonèdinostro interesse invecericercare lacosiddetta ‘origine’delKoinon.Concetto,

questo,avversatodaMarcBlochnellasuaApologiadellastoria(BLOCH1998,pp.24-29).Qualesarebbe l’origine del Koinon dei Nesioti, comunque lo si voglia definire? Le ‘leghe’marittime

ateniesi? Anfizionie di età arcaica? Legami economici e culturali risalenti all’età del bronzo e

proseguitipoineisecolisuccessivi?Moltistoricihannocercatoinfattiinquesteealtrerealtàla

baseconcretaoalmeno il substrato fertile sulquale ilKoinonsi sarebbe fondatoealqualesi

sarebberichiamato.KÖNIG1910,pp.11-12,parladeivantaggipergliisolaniprodottidalleleghe

marittimeateniesi,vantaggicheavrebberospintoleisoleacercarsideinuovipatroni,unavolta

tornateliberedaognilegamedopolamortediAlessandroMagno.GUGGENMOS1929p.7,sifapiù

diretto ancora affermando che l’esperienza della talassocrazia ateniese sull’Egeo avrebbe

rappresentatounprecedentesignificativoriguardoalletecnicheamministrativeealleformedi

organizzazioneancheperglisviluppistoricisuccessivinell’area.TARN1913p.73s.guardapiù

indietroescrive:“TheideaofsomeformofcombinationamongtheIslandsoftheAegeanwas

very old, dating in fact from the original independent Ionian amphiktyony of the Cyclades,

known to us from the Homeric Hymn to Apollo, which had its centre in Delos”. Contro

quest’ultima ipotesi si è espresso giustamente BURASELIS 1982 p. 77 n. 161: “die von Tarn

erwähnteAmphiktionie [...] sicher einenpanionischenundnicht spezifisch kykladischenbzw.

nesiotischen Charakter hatte [...] Sie könnte also ebenfalls nur ungefähr als Vorbild des

Nesiotenbundes gedient und auf jeden Fall nicht seine erste Form gebildet haben”. SCHWAHN

1936 col. 75 controuna suaprecedenteopinione, SCHWAHN1931 coll. 1262-1263, ipotizzaun

ruolodiRodineglianni394-365sullabasediconiazionimonetalididubbiosignificato:sivedaa

talpropositoCAWKWELL1963pp.152-154.2 L'unicodocumentoascrivibileconsicurezzaaquestafaseèAppendice1.REGER1994c

pp. 73-75 ritiene che anche Appendice 7 possa farne parte, ma i suoi argomenti non mi

sembranoconvincenti.

PrimoCapitolo

16

Il primo documento attestante l’esistenza del Koinon dei Nesioti è

un’iscrizione frammentaria scoperta a Delo nel 19023. Esso non è l’atto

costitutivo dell’istituzione, ma piuttosto un decreto che stabilisce le modalità

attraverso lequali ilKoinonorganizzeràdelle feste inonorediDemetrio, che

andrannoadalternarsiallegiàesistentifesteinonorediAntigono.

Allelinee1-9infattileggiamo:

[τιμῆσαι|μὲντὸκοινὸντῶν]νησιωτῶνἀξίωςκατὰδύναμιν| [Δημήτριον]

ταῖς [πρεπ]ούσαις αὐτῶι τιμαῖς· ποῆ|[σαι δὲ αὐτοὺς ἐν] Δήλωι [τ]ὸ μὲν

ἕτερονἔτοςτὴνπ[α|νήγυριντῶνἈν]τιγονε[ί]ωνἣννῦνποιοῦσιν,τὸδ[ὲ]|

[ἕτερον θυσίαν] κ ≥αὶ ἀγ[ῶ]νας καὶ σύνοδον ἐπονο|[μάσαντας

Δημ]η ≥[τρ]ίε[ι]α, καὶ συνέδρους ἀποστέλ|[λειν εἰς ταῦτ]α καθάπερ

ἀποστέλλουσινεἰςτὰ|[Ἀντιγόνεια].

L’iscrizionenonhapreservatonessunriferimentocronologicoassolutoe

preciso,ma solo indicazioni relative, comeadesempio l’avvicendamentodegli

anniperl’organizzazionedellefesteallelinee35-37:ὅτανδὲαἱπόλε|[ιςἕλωνται

τοὺς συνέ]δ[ρους, τ]οὺς μὲν τοῦ εἰσιόν|[τος ἔτους εἰς τ]ὰ Δημητρίεια

παραγινομένους ... . Per questa ragione la datazione è fondata su criteri

paleografici e storici, che ancora oggi suscitano qualche discussione. Le

principaliposizioniinmeritosonoentrambestateelaboratedalprimoeditore,

lostoricofranceseFelixDürrbach.Egliparlòdiquestaiscrizioneinduearticoli

distinti: nel primo4 sosteneva che essa si riferisse a Antigono Gonata e a

Demetrio II; nel secondo5 invece propose la coppia Antigono Monoftalmo e

DemetrioPoliorcete,datandol’iscrizioneaglianni306-3016.Dürrbachdunque,

avendoanticipatoalla finedel IVsecolo ladatazionedell’iscrizionee leggendo

in essa un riferimento a già esistenti feste in onore di Antigono, aveva la

necessità di rafforzare la sua interpretazione trovando da qualche parte nella

3 Appendice1.4 DÜRRBACH1904pp.93-117.5 DÜRRBACH1907pp.208-227.6 Sullabasedei suggerimentidiHOLLEAUX1942p.61 inmeritoalla coreggenzadeidue

primiAntigonidi attestata anchedalle linee45-46della stessa iscrizione cheandava collocata

παρὰτὸνβω|[μὸντῶνβασιλέω]ν.

IlKoinondeiNesioti

17

documentazione superstite un atto di nascita. Non essendoci purtroppo

pervenuta l’iscrizione redatta per la fondazione, che pure doveva esistere, si

rivolsedunquealle fonti letterarie e individuòunpassodiDiodoro, inmerito

alla traversatadell’Egeocondottadall’ammiraglioantigonideDioskouridesnel

313(onel314)7:

διελόμενος δὲ τὸν στόλον πεντήκοντα μὲν ναῦς ἐξέπεμψεν εἰς

Πελοπόννησον, τῶν δ᾽ ἄλλων ναύαρχον καταστήσας Διοσκουρίδην τὸν

ἀδελφιδοῦν προσέταξε περιπλεῖν τοῖς τε συμμάχοις παρεχόμενον τὴν

ἀσφάλειαν καὶ τῶν νήσων τὰς μήπω μετεχούσας τῆς συμμαχίας

προσαγόμενον.

Il Koinon nascerebbe quindi durante la terza guerra dei successori con

l’istituzione di feste in onore di Antigono, alle quali solo tra il 306 e il 301 si

aggiungerebbero quelle in onore di Demetrio. In seguito, salvo casi isolati8,

7 Diod.XIX62,9.Idubbisull’annodipendonodaunadiscussionenonancorachiusasulla

correttacronologiadelprimoellenismoinbaseallefontidisponibili,inparticolareDiodoro.Per

quantoriguardailmomentoinizialedellaterzaguerradeisuccessoriladatazionetradizionaleè

quelladiBELOCH1927p.242ss.cheparladel315.Tuttaviamoltioggiutilizzanolacronologia

propostadaERRINGTON1977chefainiziarequestoconflittonel314spostandocosìancheledate

immediatamentesuccessive.Unaricostruzionepuntualedellaquerellesuognidataesuladagli

scopi di questa tesi e pertanto si rimanda ai principali testi sull’argomento tra i sostenitori

dell’una,dell’altracronologia,oppurediunacronologiamista:MANNI1949pp.53-85;ERRINGTON

1970pp.75-77;BACIGALUPO1975pp.193-213;WILLIAMS1984pp.300-305;GULLATH-SCHOBER

1986pp.329-378;WINNICKI1989pp.55-92;BILLOWS1990pp.59-73;BOSWORTH1992pp.55-81;

BOSWORTH19931993pp.420-427;LANDUCCI2003pp.13-25.8 Sulleisoleesisteun’ipotesichelevuoleuniteinfederazionegiàall’internodellaLegadi

Corinto.Essafuavanzataperlaprimavoltanel1911daWilhelm(WILHELM1974p.401)epoi

sostanzialmente accettata da ROUSSEL 1924 pp. 108-109; accolta con prudenza da GUGGENMOS

1929pp.10-11;eavversataduramenteecorrettamentedaBURASELIS1982pp.76-77.Inrealtà

le isole sotto Alessandro si presentano divise in due blocchi: da una parte le isole legate

all’Europa(sipensiinparticolareadalcuneSporadichegiàfacevanopartedellaLegadiCorinto

- SCHMITT 1969, 403b, l. 4. -, e alle cleruchie controllate da Atene), dall’altra quelle che

partecipanoallaresistenzapersianasulmareadAlessandroorganizzatadaMemnonediRodie

dagliammiragliFarnabazoeAutofradate.Questeultime(tralequaliconosciamoinomisolodi

Rodi, Tenedos, Chio, Andros, Siphnos, Kos e Lesbo) si legarono poi, una volta sconfitta la

resistenza, con rapportibilaterali adAlessandroeospitarono talvoltaguarnigioni sulmodello

delle città grechedell’AsiaMinore (RUTISHAUSER2012pp.200-203).KAERST1926pp.400-401

ritieneche ilKoinonsia stato fondato solodaTolomeodopo la cadutadefinitivadiDemetrio.

MoltorecenteèlapropostadiMEADOWS2013pp.19-27cheriprendeladatazionediDürrbachal

periododiAntigonoGonataeDemetrioIIesuggeriscedispostarelanascitadelKoinonall’etàdi

Tolomeo II. La tesi sostenuta da Meadows non offre nessuna prova reale che vada contro

l’esistenza del Koinon sotto i primi due Antigonidi, ma si limita semplicemente ad offrire

datazioni alternative, non univoche, delle iscrizioni già note. Univoca invece appare, come si

vedràabreveneltesto, ladatazionediAppendice1alperiododeiprimiAntigonidi.Critichea

PrimoCapitolo

18

quest’interpretazione non è stata mai contestata, rafforzandosi nelle pagine

deglistudiosiratificadoporatifica,epassandodasempliceipotesiaortodossa

certezza confermata dalle fonti, sulle quali non era dunque più necessario

tornare9. Rispetto all’epoca di Dürrbach vi è stato un solo passo avanti nella

ricerca,ovveroladatazionedell’iscrizioneall’epocaprecedentel’ascesaaltrono

dei primi due Antigonidi (306), dalmomento che Demetrio non è presentato

coniltitoloregaleallalinea3edèpossibileintegrarelalacunaallalinea46con

τῶνΣωτήρω]νalpostodiτῶνβασιλέω]ν10.Tuttaviaquestononhaimpeditoche

si continuasse a fare riferimento alle operazioni navali di Dioskourides come

momentoinizialedellastoriadelKoinon.

Io contesto questa visione dei fatti per tre ragioni. La prima è che il

procedimento per giungere al passo di Diodoro e per utilizzarlo

decontestualizza del tutto le operazioni di Dioskourides caricandole di un

significato che esse non avevano11. In secondo luogo si solleva una questione

terminologica ma sostanziale, e cioè il fatto che Diodoro parla di alleanza,

symmachia,enondifederazione,koinon/sympoliteia,benchéegliconoscessela

differenzaeutilizzasseinaltripuntilaterminologiacorretta12.Laterzaeultima

ragione è che una lettura di questo tipo non tiene conto degli avvenimenti

questapropostadiMeadowssonostatedirecenteespresseanchedaBURASELIS2013p.175n.5;

2015pp.360-361.9 SivedanoDÜRRBACH1907;GUGGENMOS1929p.27;LAIDLAW1933pp.95-97;MANNI1951

p.125;FRASER-BEAN1954p.155;SIMPSON1959p.395;WEHRLI1968pp.113-115;MERKER1970

p.141;WILL1979-82Ip.57;BURASELIS1982p.67;BILLOWS1990p.272ep.464;ÉTIENNE1990

p.89;WIEMER2002p.192;CORSARO2008p.269;FODERÀ2008p.353;CONSTANTAKOPOULOU2012

p.52;BURASELIS2013p.174;PETROCHILOS2014p.101.10 PropostaperlaprimavoltadaWILL1955pp.170-172erilanciatadaBURASELIS1982pp.

67-69.Oggiècomunementeaccettata:REGER1994p.31;KOTSIDU2000,120;PASCHIDIS2008p.

425n.2;HAUBEN2010p.108;CONSTANTAKOPOULOU2012p.52n.17.11 È interessante notare come anche questa ipotesi presenti un approcciometodologico

alle fontidel tuttosimileaquellache l’hapreceduta. InfattiDELAMARRE1896avevaall’epocaa

disposizioneildecretoAppendice2,scopertonel1893aNikouria,unapiccolaisolaaoccidente

di Amorgos, attestante l’esistenza del Koinon sotto Tolomeo II. In sintesi, basandosi su un

documento epigrafico databile all’epoca di Tolomeo II che parlava dell’esistenza del Koinon

anche in un’epoca precedente, egli risalì fino al primo passo noto nelle fonti che potesse

annunciarequalcosadiconciliabile,ecioèDiod.XX37,1chesiriferisceallaspedizioneinGrecia

diTolomeoInel308.EglinontennecontoperònédelcontenutoprecisodeltestodiDiodoro,né

di tutto ciò che avvenne tra il 308 e l’epoca di Tolomeo II. Oggi noi sappiamo che questa

interpretazioneè sbagliatae la ricostruzionedella storiadelKoinon inetà tolemaicaèquindi

moltodiversa,ma è interessante sottolinearenuovamente che la procedura seguita inquesto

casosiametodologicamentelastessaseguitainriferimentoalperiodoantigonide.12 Infrapp.63-64.

IlKoinondeiNesioti

19

successivi, tra il 313 e l’anno della stesura del decreto sui Demetrieia13, che

rendonoimpossibileproiettarealmomentodellatraversatadiDioskouridesla

nascitadelKoinon.

Partiamo dunque con il contestualizzare correttamente le operazioni di

Dioskourides. Antigono aveva un’autonoma presenza nell’Egeo fin dai tempi

dellaprimaguerradei successori,presenzachesieraandatarafforzando,pur

traaltiabassi,finoall’iniziodellaterzaguerradeisuccessori14.Nonostanteciò,

al principio di questo conflitto di vaste proporzioni, che interessò non solo

l’Egeo,ma l’interoMediterraneo orientale, Antigono aveva a disposizione una

flotta minoritaria rispetto alla somma delle forze avversarie15. Per questa

ragioneassistiamofindagliinizidelconflittoall’aperturadeicantierinavaliper

colmare il gap e a limitate operazioni navali, soprattutto nell'Egeo16. Queste,

seppur ostacolate dall'intervento nell’area dell’ammiraglio tolemaico Seleukos

(chetuttaviasilimitòadazionididisturbo)17,riuscironoa'liberare'Delonella

13 Perladatazioneinfrapp.34-36.14 La prima volta che vediamo Antigono in possesso di una flotta è proprio durante la

prima guerra dei successori grazie ad una notizia offertaci da Arriano (Arr. Succ. in FGrHist156F1,30).KAERST1930col.2406ipotizzachelaflottafosseforseateniese;lacosaèpossibile

manonnecessariavistochelaguerralamiacaerastatavintadallapreesistenteflottamacedone.

DurantelasecondaguerradeisuccessorivediamoCassandrooperarecontroEginaeSalamina

grazieaduna flottaoffertaglipropriodiAntigono(Diod.XVIII68,1;69,1-2).Sempredurante

questo conflitto veniamo a sapere che la flotta di Antigono presso l’Ellesponto sconfigge e si

impadroniscediquellamacedone, cheerarimastasotto l’autoritàdiPoliperconte (Diod.XVIII

72;Polyaen. IV6,8.Sullabattaglia, iproblemidicronologiae labibliografiasull’argomentosi

vedaLANDUCCI2008,pp.262-267).Nonacasoèproprioapartiredallafinediquestoconflitto

cheilpoterediAntigono,evidentementeanchesulmare,spaventatuttiglialtriDiadochi.15 InparticolareciòèveroinriferimentoaiTolomeicomegiànotatodaMANNI1951pp.8-

9 e n. 19. Ma bisogna considerare anche Atene. La città infatti era riuscita, alleandosi con

Cassandronel317eripristinandoungovernooligarchicosottoDemetrioFalereo,amantenere

il controllo su alcune isole, tra le quali figuravano Lemno, Imbro eDelo. Una prova del ruolo

degli Ateniesi sul mare si ha nel 315-314 quando furono in grado di garantire la sicurezza

dell’Egeo liberandoKythnosdal pirataGlauketas, forse un corsarodiAntigono (infra p. 143).Trovo del tutto acritica l’ipotesi che Antigono non disponesse di alcuna flotta all’inizio del

conflitto,fattadaBILLOWS1990pp.262-264.16 L'usodellaflottafunecessarioperleoperazioninelPeloponneso(Diod.XIX57,5;60,1;

61)eaCipro (Diod.XIX57,4;59,1;62,3-6).PerquantoriguardaTiro,per il cuiassedioera

necessario anche un blocco navale, si aspettò che la superiore flotta tolemaica guidata

dall’ammiraglio Seleukos si allontanasse (Diod. XIX 58, 5-6) prima di far iniziare i lavori ai

cantierinavaliechiamarelaflottadell’Ellesponto(Diod.XIX57,4;58,1-6;60,3-4;62,7.HAUBEN

1977, p. 324 ritiene si tratti della flotta fornita dalle città costiere alleate di Antigono,ma io

pensositrattidellaprecedenteflottadiPolipercontecatturatadaAntigono).Pericantierinavali

sivedaCOHEN1995p.50.17 Noi sappiamo solo che egli non sarebbe riuscito a conquistare Eritre, città dell’Asia

Minoredirimpettoall’isoladiChio,esarebbequindiripartitoabbandonandoloscenario(Diod.

PrimoCapitolo

20

tardaestate/inizioautunnodel31418.ConlapartenzadiSeleukos,ildominiodi

AntigonosulMareEgeo,considerandolaflottae icorsari,difficilmentepoteva

esseremessoindiscussione.Adognimodogiàl’annosuccessivoildivariotrale

flotte dei due blocchi doveva essersi ridotto significativamente e le forze

antigonidimostravanooraunatteggiamentopiùaggressivo,cheportòancheai

primisuccessi19.All’offensivatolemaicacontroCipro,CariaeGrecia20sirispose

conampieoperazioninavali e lapartenzadallaFeniciadiuna flottadirettaal

Peloponneso e di un’altra all’Egeo21, guidata da Dioskourides, col compito di

convincere le isole che ancora non erano sue alleate a diventarlo. Siamo così

tornati a Diodoro XIX 62, 9. A questo punto pare evidente che le alleanze

bilateraliconleisoleeranoiniziategiàprimadell'azionediDioskouridesenulla

ci fa credere che le sue operazioni abbiano modificato questa prassi22.

XIX60,3-4.PocodopolosiritrovainfattiaCipro:Diod.XIX62,4-6).BURASELIS1982p.41ep.43

conn.19ipotizzachel’azionevadacollocatanell’estatedel314,primadellaliberazionediDelo,

maiosonodell’avvisochequivengaricordatapersintesisolol’ultimadelleoperazionicondotte

daSeleukosnelloscacchiereequindipreferiscoipotizzarechesitrattidell’autunnodellostesso

anno,comeaffermaBILLOWS1990,p.267.Sebbene,comegiàdetto,nonsappiamonulladicerto

sulla strategiaadottatadaSeleukos,possiamo tuttavia ipotizzarecheegliabbiaoperato lungo

tuttalabellastagioneconloscopodimettereindifficoltàgliAntigonidinelleretrovieconazioni

didisturbodeltuttosimiliaquellecheverrannocondottenel312inSiriaeCilicia(Diod.XIX79,

6-7; 80,3). In sostanza egli si sarebbe limitato ad utilizzare la sua grossa flotta permuoversi

velocemente lungo le coste e compiere dei raid, forse con il preciso scopo di saggiare le

contromisureadottatedalnipotediAntigono,Ptolemaios,messoacapodelladifesadellecoste

(Diod. XIX 57, 4; 60, 2; 62, 2 e 5; 68). Probabilmente, come sostiene BILLOWS 1990 p. 267,

Seleukosavrebberinunciatoall’assediodiEritrevedendosopraggiungeredall’interno forzedi

difesaadeguate. Impossibile cheSeleukosavesse inmente la conquista sistematicadelle isole

dell'Egeo:GUGGENMOS1929p.17.18 MAZON 1948 pp. 289-290; BRUNEAU – DUCAT 2005 pp. 36-37. Era convinto di questo

sostegnoantigonidegiàDÜRRBACH1907p.215n.1.SivedaancheBURASELIS1982p.41ep.43,

chegiustamente ricorda che, essendoAtene sotto il controllodiDemetrioFalereoequindidi

Cassandro, la liberazione di Delo non può che essere letta come un’azione contro di lui.

Antigono, come abbiamo visto, aveva già una flotta ellespontica ed era l’unico che poteva

adoperarsi in tal senso. La liberazione della più importante delle Cicladi da Atene (alleata di

Cassandro) rendeva inoltre Antigono un patrono della libertà dei Greci. Seleukos non potè

interveniredatochelasuaazionesilimitavaadappoggiareglialleati,senzamirareasostituirli.

CosachecomevedremosiripresenteràancheneifattidiLemnodell’annosuccessivo.19 Tra questi vi è il riuscito blocco navale di Tiro compiuto con le forze arrivate

dall’Ellesponto e da Rodi, guidate tra gli altri anche da Dioskourides, e allestite localmente

(Diod.XIX62,7ss.).HAUBEN1977pp.324-325;BURASELIS1982pp.41-42;BILLOWS1990p.265.20 Diod.XIX62,1-6.21 Questaèl’opinionediBILLOWS1990p.273.22 Questa pratica dei rapporti bilaterali slegati da grandi organizzazioni ‘contenitore’

mostral'azionediAntigonoinperfettacontinuitàconquantopropostodaivariDiadochiaiGreci

apartiredalladismissionedella ‘LegadiCorinto’ a seguitodella guerra lamiaca, conflitto che

avevacoinvoltoancheleisole:Diod.XVIII15,8-9.Sullebattagliediquestoconflittoèdiscusso

l’esattoordine,numeroelocalizzazioneedèstatorecentementescritto:“Onetookplaceinthe

IlKoinondeiNesioti

21

Abbandonando pertanto definitivamente l’interpretazione tradizionale di

questopassodiodoreopossiamonotarecheegliaffermachegiàprimadel313

alcune isole erano alleate di Antigono23. Ma quali erano queste isole?

SicuramenteDeloeRodi,comeabbiamogiàvisto,eprobabilmentediverseisole

dell’Egeo orientale24. La costruzione di una rete di contatti politici doveva

esserepartitafindall’iniziodelconflittoeora,conilcompletamentodelleprime

naviaRodieinFenicia,potevaessereestesa,senzatuttaviacheciòimplicassela

nascitadiunafederazioneinsulare.LapoliticaantigonideinAsiacomeinGrecia

richiedeva infatti solo delle basi navali per poter operare velocemente e in

sicurezza in ogni settore25; per Antigono inoltre era importante tagliare i

contatti tra gli avversari occidentali (Cassandro e Lisimaco) e orientali

(Tolomeo e Seleuco), stroncando così sul nascere iniziative tolemaiche per

raggiungerelaGrecia.Possiamoforsemettereinrelazioneconlatraversatadi

Dioskourides anche la liberazione da Atene di Lemno, isola dell’Egeo

settentrionalevitaleper il transitodeicerealidalMarNero.L’isola,chegrazie

adunpassodiDiodoro26sappiamoessersinelfrattempoemancipatadaAtene,

vienesolitamenteconsiderataancorasottol’orbitadellacittànell’annoateniese

314/313, tesi oggi probabilmente non più sostenibile27. Ad ogni modo la

liberazione di Lemno, se non proprio durante la traversata di Dioskourides,

Hellespont, where the Athenians under Euetion were defeated by the Macedonian general

Kleitos (IG II2398,493;AgoraXVI104).Asecondbattle tookplaceatAmorgos(Plut.Demetr.11.4;FGrH139B9),afterwhichKleitosboreatridentandwasacclaimedasPoseidon(Plut.deAlex.fort.338a).AthirdbattleprobablytookplacebytheEchinadaiIslands(Bosworth2003).Someemendthisname,unnecessarily, tothatoftheLichadesIslands,off theMalianGulfnear

Lamia(Morrison1987)”,WALLACE2013.SivedanoancheLANDUCCI2008pp.90-95eBOSWORTH

2003 pp. 14-22. In conclusione di questo aspetto del conflitto valgono le parole diWILLIAMS

1982,p.42:“TheworstblowwasAthens’inabilitytocontrolthesea.Macedon’swell-financed

imperial fleet, drawn from the naval resources of Phoenicia, Egypt, Cyprus, and Asia Minor,

defeated Athens’ fleet first in the Hellespont, opening a passage for reinforcements for

Antipater,andlateroffAmorgos,spellingtheendofAthensasanavalpower”.23 Diquestoavviso,purcondatazionidifferenti:DÜRRBACH1907p.215,n.1;KÖNIG1910p.

14;GUGGENMOS1929pp.27-29;BURASELIS1982pp.41-42.24 BILLOWS1990p.118n.45ep.299n.12.SipensiaSamo(HABICHT1957pp.169-70e

183-186)eaChio(DUNST1959pp.63-68).25 GUGGENMOS1929p.14.26 Diod.XIX68,3.27 L’interpretazione tradizionale si fonda su alcune iscrizioni (IG XII 8, 18 e 19)provenienti da Efestia, cittadina nel nord dell’isola, che vengono datate con il riferimento

all’arconte ateniese Nikodoros, appunto 314/313. Ma come ha dimostrato, a mio parere, in

maniera conclusiva SALOMON1997pp. 109-119 gli arconti citati sono arconti eponimi locali e

nonateniesiequindicadeladatazioneal314/313deidocumenticitati.

PrimoCapitolo

22

comesembraassaiprobabile,deveessereavvenutaalmassimoinquestoanno

313 ed è ipotizzabile che anche Imbro (nella quale nel 307 era stanziata una

guarnigioneantigonide28)siapassataadAntigonocontemporaneamente29.Non

sololeCicladieranodunqueneipianidiDioskourides,maloeral’interoEgeo30,

dove Seleukos manteneva ancora delle pericolose basi d’appoggio31. Nulla ci

lasciaintenderecheAntigonoprogettasseperòun’organizzazioneunitariadelle

isoleneancheduranteleoperazioninavalisuccessivefinoallafinedelconflitto,

cheportaronoadunasuaegemoniaquasicompletasull’Egeo32.

Dopo aver contestualizzato l’azione di Dioskourides all’interno delle più

vaste operazioni della terza guerra dei successori nell’Egeo, bisogna ora

rivolgerel’attenzioneacosaavvenneconlapacedel311enegliannisuccessivi

finoallaspedizioneinGreciadiDemetrioPoliorcetenel307.Laprimavoltache

Antigono espresse interesse verso organizzazioni ‘contenitore’, che potessero

svolgere un ruolo di cinghia di trasmissione tra i desideri dell’egemone e le

singolecittà,fuappuntoconlapacedel311,quando,finitiitempidiguerra,si

pose l’esigenza di stabilizzare e controllare i vari suoi possedimenti. Su tutto

questo siamo esplicitamente informati da un importantissimo documento

28 Diod.XX46,4,infrap.33.29 BURASELIS1982p.45.La liberazionediquesteparticolari isoledaAtenedeve tuttavia

esserespiegata.Lemno,ImbroeSciroeranocolonieateniesieiloroabitantieranodiventatida

tempo cittadini ateniesi (SALOMON 1997 pp. 66-81 e 96-120). QuandoAntigono libera le isole

nonnescacciagliabitantiatticiabantiquomasolo icleruchidirecente insediamento(ID.pp.

91-92;CARGILL1995pp.46-47).Perchégliabitanti,cittadiniateniesiatuttiglieffetti,avrebbero

dovutoribellarsiadAtene?LaragionedeveesserespiegataconilfattocheAntigonogarantivail

ripristinodellademocrazia edell’autonomia interna alle città che si legavanoa lui,mentre in

questomomentoAteneeracontrollatadaDemetrioFalereo.DiquestoavvisoWILLIAMS1982pp.

204-205,chemetteinrelazioneilcelebremanifestodiAntigonodel314sullalibertàdeiGrecie

la rivolta delle isole, qualcosa di simile al famoso episodio della rivolta nel 411 a Samo della

flottaateniesedemocraticacontroilnuovogovernooligarchico.Questoèunaspettoimportante

chespiegailritornodelleisoleadAtenenel307,comeavremomododivederepiùavanti.30 Non condivido l’opinione di MEADOWS 2013 p. 26 che egli abbia operato unicamente

nell’Egeo orientale più vicino all’Asia Minore, ma ritengo semmai che Dioskourides abbia

operatoancheinquell’area.31 Non è un caso che, quando nell’autunno dello stesso anno Cassandro organizzò due

disastroseecontemporaneeoperazioniinCariaeversol’isoladiLemno(Diod.XIX68,2-4e69,

3), Seleukos poté operare fino alla chiusura della stagione di navigazione sapendo di avere a

disposizione la base di Kos: HAUBEN 1978 pp. 47-50; BURASELIS 1982 pp. 5-11 e pp. 34-35;

WILLIAMS1982p.205;BILLOWS1990pp.274-276.32 L’anno successivo le forze navali antigonidi arrivarono infatti fino a combattere per

conquistare le isolepiùoccidentaliprospicienti la terraferma,comeadesempio l’Eubea(Diod.

XIX 75, 7 e 77, 4), e furono impegnate nel trasporto della poderosa armata di Ptolemaios in

Greciadoveavrebbeottenutoottimirisultati(Diod.XIX77s.;87).

IlKoinondeiNesioti

23

proveniente da Scepsi, città della Troade33. Si tratta della ricezione da parte

della città di una lettera che Antigono aveva inviato ai Greci sotto la propria

egemonia in cui annunciava la pace e invitava le città a unirsi tra loro per

difendere lapropria libertàeautonomia.Al riguardoWill34 scrivechesembra

unaprova“oftheestablishmentof,orofanattempttoestablish,afederationof

autonomousGreekcitieswithintheemerging ‘dynastic’statesandguaranteed

by them”. Quali che fossero le reali intenzioni di Antigono, bisogna subito far

notare che non ci fu il tempo di realizzare simili intenti nell’Egeo, poiché il

complesso quadro di rapporti bilaterali stabilizzatosi con la terza guerra dei

successori venne completamente stravolto da due importanti eventi: la

ribellionediPtolemaios(310-309)e laspedizioneinGreciadiTolomeo(308).

Ptolemaios, in quanto comandante antigonide delle forze terrestri e navali in

Grecia, approfittò del fatto che l’attenzione di Antigono e Demetrio si era

spostataadestcontroSeleucoperribellarsiecercarediritagliarsiunruolonon

solo in Grecia ma anche nell’Egeo35. Sia grazie alla flotta, sia con l’alleato

Phoinix, che era stato messo a capo dell’Ellesponto da Antigono, scardinò

l’impalcaturadei rapporti esistenti tra gliAntigonidi e iGrecinellapenisola e

nelle isole36. Questo è importante sia se si sostiene l’ipotesi tradizionale sulla

fondazionedelKoinondeiNesiotigiànel314o313,siasesiritienechefinoa

questomomentoAntigono avesse siglato solo accordi bilaterali. In entrambi i

casi Ptolemaios deve aver strappato all’orbita antigonide un certo numero di

isole(impossibiledirequaliequante,macertamentenontutte),primadiessere

33 RC1;OGIS5e6;WELLES1934,1;SIMPSON1954pp.25-31;SCHMITT1969,428;HABICHT

1970pp.42-44;BAGNALL-DEROW1981,6;WALBANK1984pp.84-99;WILL1984pp.49-52;PRICE

1984pp.23-40;HAUBEN1987pp.29-36;DELORME1975pp.46-57;SHIPLEY2000pp.156-163;

KOTSIDU2000,214;AUSTIN2006,37e38.34 WILL1984,pp.51-5235 LeoperazionisonoraccontatedaDiod.XX19,2ss.;27,1-3;37,1.FORTINA1958p.89;

SIMPSON1959pp.404-405;SEIBERT1970p.177-179;BURASELIS1982pp.45-46;BILLOWS1990

pp.314-315,319e321.36 FuconogniprobabilitàPtolemaios,ilnipoteribelle,asistemaredelleguarnigioninelle

isole, delle quali ci è giuntanotizia solonel casodiAndros, quandoTolomeo I nel 308 liberò

l'isola(Diod.XX37,1:κατὰδὲτούτουςτοὺςχρόνουςΠτολεμαῖοςμὲνἐκτῆςΜύνδουπλεύσαςἁδρῷστόλῳδιὰνήσωνἐνπαράπλῳτὴνἌνδρονἠλευθέρωσεκαὶτὴνφρουρὰνἐξήγαγε).KÖNIG1910pp.16-17;PETROCHILOS2014p.102.

PrimoCapitolo

24

eliminatodaTolomeo37, che si sostituì a luinell’area. IlLagidepartì allavolta

della Grecia nel 308 dopo alcuni anni di operazioni navali nella Asia Minore

meridionale38.LamancanzadiscontriapertitraTolomeoeAntigonoinquesto

anno, così come il fatto che questa spedizione fosse platealmente avversa a

Cassandro39,nonsignificatuttaviachetraAntigonidieTolomeiregnasselapace

ovigesseun’alleanza40.LacalmaapparenteneirapportitraLagidieAntigonidi

37 Mentre Antigono era impegnato nell’est contro Seleuco (310-308) Tolomeo provò a

liberarealcunecittàdell’AsiaMinoredalleguarnigioniantigonidi(DiodoroXX19,3-4-inAsia-;

21–aCipro-).AquestoperiodorisalelapresadiKos,doveegliinstallòilsuoquartiergenerale

(WILL1984p.54).L’isolapassapiùvoltedagliAntigonidiaiTolomeieviceversainquestianni

(si veda a tal proposito BILLOWS 1990 p. 450). Contro Tolomeo Antigono, impegnato contro

Seleuco, inviòDemetrio (Diod. XX 19,5; Plut.Dem. 7), che ottenne buoni risultati riuscendo afermarel’avversario.38 Tolomeodaalcunianni(notaprecedente)conducevaoperazioninavalinelsuddell’Asia

Minoreeadessoerariuscitoadaprirsiunaviafinoall’Egeo,nelqualeavevagiàalcunicontatti

diplomatici. Nel 310 Tolomeo aveva infatti inviato messi alle città greche controllate da

Cassandro e Lisimacoper chiedere di unirsi a lui nella lotta controAntigono (Diod. XX19,4).

Questa proiezione navale di Tolomeo può assai bene essere spiegata sulla base di un

indebolimento della flotta antigonide a seguito della ribellione di Ptolemaios (MANNI 1951 p.

126).39 KÖNIG1910p.17;MANNI1951p.20;WILL1979-82Ipp.67-70(ipotizzacheTolomeosi

sia risentito con Cassandro per aver permesso di far inviare da Atene mercenari a Ofella a

Cirene); LANDUCCI 2003 pp. 62-64 (ritiene che l’inimicizia nasca dall’umiliazione di Euridice,

sorelladiCassandroemogliediTolomeo,abbandonatadalmaritoperBerenice).40 UnpassodellaSuda (D431Δημήτριος;SCHMITT1969,433)ci “riporta lanotiziadiunaccordo di amicizia e alleanza tra il Poliorcete e Tolomeo I (ὡμολόγησαν φιλίαν σφίσινἔνσπονδονεἶναι),aventecomefinelalibertàdeiGreci(ἐπ᾽ἐλευθερώσειτῆςπάσηςἙλλάδος)econlecaratteristichediunaveraepropriaἐπιμαχίαperlareciprocadifesa(ἐπὶτῷτῇἀλλήλωνἐπιμαχεῖν),dicuinonciègiuntanotizianelrestodellatradizione”(BEARZOT-LANDUCCI2002p.35).Sièmoltodibattutosullastoricitàdiquestanotiziaeatutt’oggilacriticamodernaèdivisa:

credonoall’accordoDÜRRBACH1907p.222;ELKELES1941pp.13-14;WILL1979-82Ipp.67-70;

1984p.55(sostienecheTolomeoavrebbeuccisoPtolemaiosperconciliarsiconDemetrio.Atal

propositoscrive: “he [Antigono]couldnot tolerateasituation inwhichPtolemy intervened in

Greeceonhisownbuthewaspowerlesstopreventhim–sothe‘liberation’ofGreecewouldbe

ajointoperation”);MARASCO1983-1985p.80;ÉTIENNE1990p.89n.7;LANDUCCI2003p.63.Non

cicredonoKÖNIG1910p.17;KAERST1926p.402n.1;FORTINA1958p.89;BURASELIS1982p.50.

Tralasciando le interpretazioni minoritarie, tendenzialmente si è concordi nell’affermare che

quantoriportatonellaSudasiriferiscaaglianni308-307.Illemmainfatti,dopoaverpresentatol’accordo, prosegue parlando di una gara (ἅμιλλα) tra Demetrio e Tolomeo per la miglioreconcretizzazione degli obiettivi. Viene presentata quindi la spedizione di Demetrio, seguita

subito dopo da quella di Tolomeo (con un’inversione cronologica delle stesse), il quale viene

subitoannunciatocome ilvincitoredellacompetizione. Ilpassosi chiudesegnalando labreve

durata dell’accordo. Su questo passo si possono affermare alcune cose interessanti: a) la

descrizionedell’incursionediTolomeoèchiaramenteeinequivocabilmenteafavoredelLagide,

almenoquanto il parallelopassodiDiodoro (Diod.XX37)gli èostile.Entrambi i passi infatti

senzamaicontraddirsiesplicitamentescelgonocosapresentareecosaometteredelmedesimo

episodio per mettere in buona o cattiva luce Tolomeo stesso; b) i resoconti delle spedizioni

contengonodelleinformazionididettagliogenuine,talvoltacomprovatedaaltrefonti[comeil

casodiLeonida,lasciatodaTolomeoacapodellesueforzeinGrecia,notiziaconfermataanche

daPlutarco(Plut.Dem.15,1:menzionaunCleonidestrategodiTolomeoinGrecianel307-306;maprobabilmentelagrafiaèerrata:BEARZOT-LANDUCCI2002p.37n.58)eDiodoro(Diod.XX

IlKoinondeiNesioti

25

nel 308 può infatti tranquillamente essere spiegata attraverso due

considerazioni: la prima è che Tolomeo era troppo impegnato in Grecia per

poter gestire una guerra attiva anche in Asia Minore contro Demetrio41; la

secondaècheAntigonoutilizzòil308pergiungereadunaccordoconSeleucoe

permettere a Demetrio di organizzare un nuovo corpo di spedizione che

sarebbestatoprontosolonel30742.Nessunapacedunque,solountemporaneo

affievolimentodell’intensitàdellaguerra.SulleimpreseconcretediTolomeoin

19,4:ciparladiLeonidanell’offensivatolemaicainCiliciadel310)],talaltratotalmenteinedite

(comeilcasodellaconvocazionedeiGreciallefesteIstmiedapartediTolomeo);c)l’inversione

cronologicadellespedizioninonèsintomodiconfusionedelcompilatoreodellesuefonti,nési

motiva con l’interesse di porre Demetrio (a cui il lemma è dedicato) in primo piano, ma è

funzionaleedessenzialeall’esposizionedellasfida,laqualeavrebbesensosoloipotizzandouna

comunespiegazioneperentrambigliinterventi,edelsuoesito;d)l’impostazionegeneraledel

raccontomostracomel’accordoelagarasianoinscindibilitraloropoichéiltrattatoprevedela

competizione e quest’ultima non avrebbe senso senza un patto preventivo. Stante quanto

affermatolafontenonpuòessereutilizzatapercomprovareunaccordoesplicitotraTolomeoe

gliAntigonidi,dalmomentochel’immaginediunatenzonecavallerescaperlalibertàdeiGreci

apparechiaramentefruttodell’immaginazionediqualcherielaboratoretardo,maoffretuttavia

delleinformazioniinteressantineldettaglio.L’impostazionegeneraleèinoltresbagliataperché,

seper l’interventodiTolomeosarebbeancora teoricamentepossibile immaginareunaccordo

con gli Antigonidi, questo sicuramente non è possibile, come vedremo, per la successiva

spedizione di Demetrio che aveva anche un carattere antitolemaico. L’ordine invertito delle

azioni era dunque essenziale perché si potesse parlare di gara. Infine è lo stesso contesto

geopoliticodelperiodoaspingerciaritenereassaiimprobabileunacollaborazione.L’unicofatto

che potrebbe essere letto come un possibile avvicinamento è che Tolomeo dopo le azioni in

CarianondisturbòpiùDemetrioinAsiaMinoreeDemetrioviceversanondisturbòTolomeoin

Grecia. Ma questo non implica un accordo. BURASELIS 1982 p. 50, ritiene che Tolomeo abbia

desistito inAsiaMinoredavantiallaprontareazionediDemetrioPoliorcete,mentreAntigono

potrebbe aver previsto l’insuccesso di Tolomeo oppure aver lasciato correre visto che la

spedizione tolemaica era contro Cassandro e quindi indeboliva tra loro due suoi nemici

(accrescendo pertanto le sue possibilità di riscossa nella stessa area). Bisogna inoltre tener

presentedaun lato lostatodiguerraattivaprecedenteesuccessivoall’avventura inGreciadi

Tolomeo, dall’altro l’inverosimiglianza di unAntigono che abdicasse senza colpo ferire al suo

ruolonelloscacchiereegeoinfavorediTolomeo.41 Non a caso una delle ragioni del suo fallimento sarà proprio la mancanza di mezzi

finanziariemilitariadeguatia reggere il solopesodelleazioni inGrecia, figuriamocianchedi

contemporaneespedizionialtrove.42 Antigono recuperò il controllo dell’Ellesponto (Diod. XX 19, 5), prima tappa per una

riscossa.PergliAntigonidiinquestomomentoeravitalemantenereunfermocontrollodell’Asia

Minore,verocuoredeilorodomini,primadipotersiimpegnareafondosulfronteoccidentale.

Inviare truppe in Grecia senza prima essersi assicurati il controllo delle retrovie (cioè

l’Ellesponto e le basi costiere contesedaTolomeonegli anni precedenti) sarebbe stato infatti

molto rischioso. Questo tuttavia non significa affatto che non si guardasse, almeno in

prospettiva, all’Egeo. Inoltre andava ricostruita la flotta, pesantemente danneggiata dalle

defezionidiTelesphoros,comandanteantigonidenelPeloponnesoribellatosinel312(Diod.XIX

87),ePtolemaios.Per lapreparazionediDemetrio:Diod.XX45;Plut.Dem.8;BILLOWS1990p.325. Non escluderei neanche la possibilità di una valutazione da parte di Demetrio

dell’esperienza fallimentare di Tolomeo in Grecia,magari attraverso spie, giacché il carico di

ricchezze che siportòdietroDemetriodimostrerebbe lavolontàdinon ripeteregli erroridel

Lagide,comevedremo.

PrimoCapitolo

26

Grecia esistono già resoconti adeguati43: pertanto mi limiterò ad una

presentazione concisa dei fatti principali per concentrarmi poi sulle ricadute

per il nostro argomento. Tolomeo partì daMindo44, città della Caria, con una

grandeflottaeliberòAndrosdaunaguarnigionediPtolemaios45,quindidedicò

una kylix ad Apollo a Delo46. Arrivato sulla terraferma si accordò con

Kratesipolis, nuora di Poliperconte, che gli cedette Sicione e Corinto47. Anche

Megara entrò nella sua sfera di influenza48. A questo punto egli convocò

all’Istmoidelegatidellecittàgrecheacuiproposedinominarloegemonediuna

rinnovata legadiCorinto. Ilrifiutodellecittàgrechedi farsicaricodellespese

necessarie spinse Tolomeo a rinunciare al progetto, ad accordarsi con

Cassandro“allacondizionecheognunodiessiconservasseinpropriopoterele

cittàchepossedeva”49(salvoMegara50)earitornareinEgitto51inprimavera52.

La scarsità e sintesi delle fonti non ci permette, come in molti altri casi, di

addentrarci adeguatamente negli avvenimenti e quindi di ricostruire

l’impalcatura dei rapporti che Tolomeo era riuscito ad imbastire, al di là del

fatto che il progetto complessivo fosse fallito. Ciò ha permesso alla critica le

valutazioni più varie53. Bisogna tuttavia tenere presente che queste e altre

43 SEIBERT1970pp.179-189;HORAT1971-72pp.99-112;chediscutonoampiamentedella

bibliografiaprecedente.44 Egli, prima ancora della morte di Ptolemaios, era riuscito a far entrare nella sua

alleanza,cioèsottolapropriaegemonia,Cauno(Diod.XX27,2),Iaso(Polyaen.XV24,4)eMindo

(Diod.XX37,1)inCaria.SivedanoancheBURASELIS1982pp.47-48eBILLOWS1990p.320.45 Diod.XX37,1;sivedaSEIBERT1970p.188n.41;BILLOWS1990p.469;PETROCHILOS2014

p.102.Aquestoperiodopuòessereriferitaun’iscrizioneframmentariacheonoraundelegatodi

Tolomeo (citato senza titolo reale alla l. 5) che rispondeva ad una richiesta degli abitanti di

Andros:PETROCHILOS2010n°23.46 IG XI 2, 161 B l. 27 (ἀνάθημα Πτολεμαίου); ID 296 B l. 28 (Πτολεμαῖος Λάγου]Μακεδών); ID 313 l. 102 (Πτολεμαῖος Λάγ[ουΜακεδὼν). Da notare l'assenza del titolo reale;BRUNEAU1970p.516;BURASELIS1982p.49.47 Diod.XX37,1.48 Plut.Dem.9,4.49 FORTINA1958p.9050 Nel307controllatadaCassandro:Plut.Dem.9,2;Diod.XX46,3.51 Diod.XX37,1-2.52 Diod.XX37,5-6.53 Se infatti perDÜRRBACH1907pp. 221-222 la spedizione fudel tutto insignificantedal

punto di vista della storia del Koinon, che quindi continuava a restare sotto l’egemonia

antigonide,perKÖNIG1910pp.16-18siassisteinveceadunsuoindebolimento,senonproprio

allasuascomparsa,vistoche“außerAndrosnochmehrereKykladendamalszumAnschlußan

Ptolemaios gebrachtwurden”. Lo studioso ci tiene tuttavia a sottolineare, comeper ridurre il

pesodelle sue considerazioni, che in findei conti l’influenzadeiTolomeinell’areaduròpoco.

Anche ROUSSEL 1924 pp. 107-108 evidenzia come Antigono perda l’influenza sulle Cicladi nel

IlKoinondeiNesioti

27

opinioni partono dall’assunto che il Koinon fosse in vita prima e dopo la

missionediTolomeoepertantoilKoinonstessodiventailprincipaleargomento

perridimensionarel’importanzadellamissionedelLagide.Seinvecesisgombra

ilcampodallapiùchedubbiaesistenzadelKoinonprimadiquestaspedizione,

ci si rende conto che le fonti mostrano un quadro di rapporti condizionato

anche dall’arrivo di Tolomeo. Innanzitutto alcuni fatti sono chiari: egli aveva

relazioni strette sia con il mondo insulare sia con la terraferma. Il fatto che

l’annosuccessivo la flottadiDemetriovengascambiataalPireoperuna flotta

tolemaica, episodio sul quale torneremo più avanti, indica chiaramente una

presenza sul mare significativa54. Infine esiste un documento epigrafico

provenientedaNemea55, editonel1969e solitamentepresentato comeprova

dell’esistenzadelKoinoninquestianni,cheinrealtàèunulterioreelementoa

favoredellatesiquisostenuta:

[----------------]

[-----]Ἀκροκορ[ινθ------]

[-----]πεντακισχιλί[ους-----]

[-----]πεζοὺςἑπττακ[οσίους----]

[-----]Κεῖοιπεζοὺ[ς-----]

periodo. SecondoGUGGENMOS1929pp.30-31, che tentaunpo’dimediare tra ledueposizioni

precedenti,l’arrivodiTolomeonell’Egeoavrebbecomportatounallentamentodellasupremazia

antigonidenell’area,manonadunademolizionedellastessa:“DieExpeditiondesPtolemäosim

ägäischen Meere vom Jahre 308 erschütterte die Stellung der Antigoniden gegenüber den

Inselgriechen nicht. Das KOINON bestand dabei ruhig weiter“. In anni più recenti è stato

BURASELIS1982p.66aconsiderarelimitatal’influenzadeiTolomeinell’areasostenendochese

ci si attiene strettamente al testo di Diodoro pare che solo Andros venga controllata e che

Tolomeo,nonvolendo inimicarsiAntigono,nonavrebbemodificato ilquadrodeglionoria lui

riservati dalle isole lasciando quindi intatta l’egemonia antigonide sul Koinon. Ciò si basa

sull’ideacheilKoinonsiaoperantedal314-313echesisvolgesseroannualmentelefestivitàin

onore di Antigono, che Tolomeo, a detta di Buraselis, non avrebbe toccato. Interessanti sono

anche le opinioni di MANNI 1951 p. 113 e WEHRLI 1968 pp. 116-117 secondo i quali, se si

credesseaquantoriferitodallaSuda,sarebbeallora ipotizzabileche l’accordotraAntigonidieTolomeo prevedesse l’uso delle basi insulari dei primi da parte del secondo senza che ciò

riguardasse le festività inonorediAntigono.L’ideaèsicuramente interessante,masi trattadi

una costruzione del tutto ipotetica fondata oltretutto su basi deboli (la veridicità di ciò che

affermalaSuda)echenontienecontodiquantosappiamosuAndros.REGER1992pp.367-368infinenonsolopensacheTolomeoabbiainterrottol’egemoniadegliAntigonidisulleCicladi,ma

ritieneanchechelaguarnigioneadAndrosfosseproprioantigonide:quindisiparlerebbediuna

guerraapertatraleduedinastie.54 ROUSSEL1924p.108;BURASELIS1982p.52.55 GEAGAN1968p.381.

PrimoCapitolo

28

[-----ο]υςΚύθνιο[ι-------]

[----ου]ςΜυκ[όνιοι-------]

L’editore56 ritieneche l’iscrizionesiadatabilepaleograficamenteal tardo

IV secolo e che quindi si stia parlando del Koinon di AntigonoMonoftalmo e

DemetrioPoliorcete.Egli suggerisce laspedizionediPtolemaiosdel312come

contestodeldocumento.Masipossonoavanzarealmenoduecriticheaquesta

interpretazione:laprimaèchenonc’èalcunamenzionedelKoinon;laseconda

èilriferimentoall'Acrocorinto,chenoncomparemainellefonticheparlanodi

Ptolemaios57,ma, come abbiamovisto, in quelle di Tolomeo I. Sarebbequindi

meglio ipotizzareche l’iscrizione faccia riferimentoai rapportibilaterali tra le

isoleeTolomeo Inel308,proprioper lamenzione diCorinto58.Neconsegue

dunquecheTolomeoavevaeffettivamenterapporticonalcuneisoleechequesti

rapporti prescindevano dal Koinon, che a quest’epoca non esisteva ancora.

Comedobbiamo immaginare ilmondo egeo in questomomento? Sicuramente

scosso dai continui e repentini passaggi di potere che si erano susseguiti nel

corso di pochissimi anni e che avevano coinvolto più attori, spesso

doppiogiochisti. Ipotizzare che in questo contesto estremamente fluido e

precario l’egemoniaantigonidesulle isole(pernonparlarepoidelKoinon)sia

rimastastabileèsemplicementeantistorico.Questononsignificatuttaviachead

ogni cambiamento le isole sianopassate in bloccoda un egemone all’altro. Al

contrariodobbiamo ritenere cheogni azione abbia riguardato sempre singole

isole. Tolomeo in conclusione, prima di partire frettolosamente per l’oriente,

probabilmenteperpauradi restare tagliato fuoridai suoidomini aCiproe in

Egitto, adottò una politica simile a quella utilizzata in precedenza in Siria e

Fenicia, cioè quella di ritirarsi lasciando pochi presidi (e guarnigioni) in una

serie di punti nevralgici dell’area, distribuiti tra isole e basi sulle coste,

56 GEAGAN1968p.382.L'interpretazione tradizionaleèancoraoggi sostenuta.Sivedano

adesempioCONSTANTAKOPOULOU2012p.52;PETROCHILOS2014p.101;WALLACE2014p.240en.

36.57 LoammettedelrestolostessoGEAGAN1968p.383.58 MEADOWS2013p.25.Un’altra ipotesi,avanzatamanonmotivatadaBURASELIS2015p.

263n.14,è che l’iscrizionedebbaessereavvicinataal contestodella rinata ‘Legaellenica’nel

302.

IlKoinondeiNesioti

29

funzionali ad assicurare gli interessi strategici ed economici dell’Egitto nello

spazioegeo59.

Siamocosìgiuntialmomentocrucialedellanostrastoriaecioèallanascita

delKoinon.SecondolamiatesiilmomentocoincideconlaspedizioneinGrecia

di Demetrio Poliorcete60. Di tutte le problematiche e discussioni inerenti a

questo evento sono di nostro interesse solo quelle relative alla nascita e allo

sviluppodelKoinon fino almomentodell’iscrizione suiDemetrieia61, e cioè la

traversatadiDemetrioest-ovestdel307,alcunedecisionipolitichepresedalui

sullaterrafermanel307-306elatraversataovest-estdel306.

Partiamo con la prima traversata. Dopo un’attenta preparazione e

un’ottima scelta dei tempi62 Demetrio salpò da Efeso con una grande flotta e

molto denaro attraverso l’Egeo alla volta di Atene63. Per questo episodio

disponiamo, caso raro, di tre resoconti: Polieno64, Plutarco65 e Diodoro66.

59 MANNI1951p.23;BURASELIS1982p.51;WILL1979-82Ip.69;LEVI1975pp.192-208.60 SulleazioniconcretedellaspedizionediDemetrioinGreciasivedaWILL1979-82Ipp.

69-70;BURASELIS1982pp.52-53;BILLOWS1990pp.325-329.61 Perladatazionedell’iscrizioneinfrap.34-36.62 Per la preparazione si veda supra p. 25 n. 42, mentre per la tempistica il fatto checontemporaneamenteCassandrofosse impegnato inEpiro(sivedaWILL1984p.55)potrebbe

essereunaltroindiziochetuttofossestatoorganizzatoneiminimidettagli.63 Diod.XX45,1;Plut.Dem.8,3.64 Polienoneparlainduepassidistinti:IV7,2(ΔημήτριοςμέλλωνἐπὶτὴνΕὐρώπηνπλεῖνβουλόμενος λαθεῖν, ὅποι ἀποβαίνειν μέλλοι, τῶν κυβερνητῶν ἑκάστῳ βιβλίον ἔδωκενἐσφραγισμένον προστάξας ῾εἰ μὲν ὁμοῦ πλέοιμεν, ἐᾶτε μένειν τὰς σφραγίδας, εἰ δὲδιασπασθείημεν, ἀνοίξαντες τὰ γραμματεῖα ποιεῖσθε τὸν πλοῦν εἰς τὸν γεγραμμένον τόπον),sulla cui difficile datazione rimando a BILLOWS 1990 p. 326 n. 24, e IV 7, 6 (Δημήτριος τοῦΠειραιῶς ἐκράτησεν οὐχὶ παντὶ τῷ ναυτικῷ κατάρας, ἀλλὰ τὰς μὲν πλείστας τριήρεις ὑπὸ τῷΣουνίῳ ναυλοχεῖνκελεύσας, εἴκοσιδὲ τὰςἄρισταπλεούσαςἐπιλεξάμενοςπροσέταξεῥοθίῳ τῇεἰρεσίᾳ πλεῖν οὐκ ἐπὶ τὸ ἄστυ, ἀλλ᾽ ὡς ἐπὶ τὴν Σαλαμῖνα. Δημήτριος ὁ Φαληρεύς,Ἀθηναίωνστρατηγῶν,ἐτύγχανεμὲνκασσανδρίζων·ἀπὸ δὲ τῆςἀκροπόλεωςκατιδὼντὰςεἴκοσινέαςἐπὶΣαλαμῖνος πλεούσας, ἐνόμισεν εἶναι Πτολεμαικὰς ἐπὶ Κορίνθου πορευομένας. οἱ δὲ ἐπὶ τῶνεἴκοσιἐπιστρέψαντεςεὐθὺτοῦΠειραιῶςκατέσχον,παραχρῆμαδὲκαὶΣουνιόθενὁστόλοςἅπαςἐπικατήγετο·ὥστεπολὺπλῆθοςἐκβάντεςκατελάβοντοτοὺςπύργουςκαὶτὸνλιμένα.κήρυκεςδὲ ἀνεβόων· ῾Δημήτριος τὰς Ἀθήνας ἐλευθεροῖ᾽ καὶ Ἀθηναῖοι τὸ κήρυγμα τῆς ἐλευθερίαςἀκροώμενοι Δημήτριον προσεδέξαντο). Polieno, mostrandosi interessato unicamente aglistratagemmi,ciriferiscesiadellasegretezzaconcuisimiseinattolatraversata,siadellatrovata

di dividere la flotta per non spaventare troppo gli Ateniesi facendo loro credere allo stesso

tempochesitrattassesolodiunasquadratolemaica.65 Plut.Dem.8,4-5:προαισθομένουμὲνοὐδενός,ἐπεὶδὲὤφθηπλησίονὁστόλος,ἁπάντωνὡςΠτολεμαϊκὰςτὰςναῦςὑποδέχεσθαιπαρασκευαζομένων,ὀψὲσυμφρονήσαντεςἐβοήθουνοἱστρατηγοί, καὶ θόρυβος ἦν, οἷον εἰκὸς ἐν ἀπροσδοκήτῳ πολεμίους ἀποβαίνονταςἀναγκαζομένωνἀμύνεσθαι.τοῖςγὰρστόμασιτῶνλιμένωνἀκλείστοιςἐπιτυχὼνὁΔημήτριοςκαὶδιεξελάσας ἐντὸς ἦν ἤδη καταφανὴς πᾶσι, καὶ διεσήμηνεν ἀπὸ τῆς νεὼς αἴτησιν ἡσυχίας καὶσιωπῆς.[5]γενομένουδὲτούτουκήρυκαπαραστησάμενοςἀνεῖπενὅτιπέμψειεναὐτὸνὁπατὴρἀγαθῇ τύχῃ τοὺς Ἀθηναίους ἐλευθερώσοντα καὶ τὴν φρουρὰν ἐκβαλοῦντα καὶ τοὺς νόμους

PrimoCapitolo

30

Combinandoliinsiemepossiamoaffermarecheunasimileflottanondeveessere

passata inosservata tra le isole67. È infatti assai probabile che alcune di esse,

quelle magari non protette da guarnigioni, siano passate dalla parte degli

Antigonidi68 scatenando un effetto a catena ed è possibile che alcune

ripristinasseroicultiinonorediAntigono,sospesidaitempidellaribellionedi

Ptolemaios69.

Ad ogni modo, una volta sbarcato sulla terraferma70, l’attenzione di

DemetriofupresadallaliberazionediAteneeMegaracherichiesealcunimesi.

SolodopoDemetriopotéfinalmenteentrareadAtenedovefuaccoltocontutti

gli onori possibili e venne divinizzato71. E intanto che faceva la flotta? Dai

αὐτοῖς καὶ τὴν πάτριον ἀποδώσοντα πολιτείαν. Plutarco si interessa della teatralitàdell’episodio dell’ingresso di Demetrio nel porto facendogli arringare il popolo direttamente

dallanave.ComeaffermaSWEET1951p.179:“InPlutarch'sbiographythistragicelementisout-

standing. Demetrius is the protagonist in a tragedy [...]. He is neither completely good nor

completely bad; his Fatal Flaw is his insolence,which the flattery of the Athenians causes to

becomehisdominanttrait”.SivedaancheMARASCO1981pp.69-70.66 Diod. XX 45, 1-3: ἐπὶ δὲ τούτων Δημήτριος μὲν ὁ Ἀντιγόνου παραλαβὼν παρὰ τοῦπατρὸςδύναμινἁδρὰνπεζικήντεκαὶναυτικήν,ἔτιδὲβελῶνκαὶτῶνἄλλωντῶνεἰςπολιορκίανχρησίμων τὴν ἁρμόζουσαν παρασκευὴν ἐξέπλευσεν ἐκ τῆς Ἐφέσου: παράγγελμα δ᾽ εἶχενἐλευθεροῦνπάσαςμὲντὰςκατὰτὴνἙλλάδαπόλεις,πρώτηνδὲτὴνἈθηναίων,φρουρουμένηνὑπὸ Κασάνδρου. [2] καταπλεύσαντος δ᾽ αὐτοῦ μετὰ τῆς δυνάμεως εἰς τὸν Πειραιᾶ καὶπανταχόθενπροσβαλόντοςἐξἐφόδουκαὶκήρυγμαποιησαμένουΔιονύσιοςὁκαθεσταμένοςἐπὶτῆςΜουνυχίαςφρούραρχοςκαὶΔημήτριοςὁΦαληρεὺςἐπιμελητὴςτῆςπόλεωςγεγενημένοςὑπὸΚασάνδρου, πολλοὺς ἔχοντες στρατιώτας, ἀπὸ τῶν τειχῶν ἠμύνοντο. [3] τῶν δ᾽ Ἀντιγόνουστρατιωτῶντινεςβιασάμενοικαὶ κατὰ τὴνἀκτὴνὑπερβάντεςἐντὸς τοῦ τείχουςπαρεδέξαντοπλείουςτῶνσυναγωνιζομένων.τὸνμὲνοὖνΠειραιᾶτοῦτοντὸντρόπονἁλῶναισυνέβη,τῶνδ᾽ἔνδον Διονύσιος μὲν ὁ φρούραρχος εἰς τὴν Μουνυχίαν συνέφυγε, Δημήτριος δ᾽ ὁ Φαληρεὺςἀπεχώρησενεἰςἄστυ.Un resoconto sintetico,dove scomparecompletamente laparte relativaalloscambiodiidentitàesipuntadirettamentealloscontro.67 Dobbiamoinfatticonsiderarechel’emotivitàscatenatadalpassaggiodiunatalearmata

navalesisaràsicuramentepropagatarapidamenteall’internodell’iperconnessomondoinsulare

egeo. Sipensiperunparagoneallapaura che il passaggiodella flottadi Seleukos scatenònel

campo di Antigono durante l’assedio di Tiro di cui ci informa Diodoro (Diod. XIX 58, 5-6) o,

ancoradipiù,aquella suscitataaRodidalla sfilatadella flottadiDemetrioprimadell’assedio

(Diod.XX83,1-2).68 ÈfintropponotaladialetticainternaadAtenetragruppioppostischieratioraperuno,

oraperun’altrodeidiadochi.Ritengocredibileunacontrapposizionesimile,sebbenedi livello

minore, anche nelle isole. Le fazioni filoantigonidi all’interno delle singole comunità avranno

rialzato la testacriticando l’esosaegemonia tolemaica(abbiamovisto infatti che laspedizione

tolemaicadel308sireggevasulcontributodeiGreci)eminacciandoritorsionicontrocoloroche

non fossero saliti subito sul carro del ‘sicuro’ vincitore preferendo restare fedeli ai Tolomei.

Sull'esistenzadifazioniinterneneicontestifederalisivedaBEARZOT2013pp.67-68.69 Miriferiscoaculticittadini,deltuttosimiliaquellicontenutinellaletteraaScepsi,suprapp. 22-23 e infra p. 35 n. 90; p. 208, che con ogni probabilità saranno stati organizzati dallecomunitàperringraziarel’egemonedopolaliberazionedurantelaterzaguerradeisuccessori.70 Da notare che Tolomeo non doveva essere partito da molto visto che la flotta di

Demetrio,avvicinandosialPireo,fuscambiataperunaflottaegiziana,comeabbiamovisto.71 Diod.XX45,5-7;46,1-3;Plut.Dem.9-10.

IlKoinondeiNesioti

31

resoconti a noi giunti pare sia servita unicamente a fare bella mostra di sé

nell’Egeo,atrasportaregliuominielericchezzeinAtticaenullapiù.Perragioni

diverse nessunodei tre resoconti di cui disponiamo si interessa più alle sorti

dellaflotta.Eppureessadovevapuraverfattoqualcosainquestomomentoedè

impensabilechesia rimastaancorata inoperosaalPireo.Aquestopropositoè

utile segnalare come Demetrio, prima di entrare nel porto di Atene, avesse

decisodidividerelaflottaavvicinandosialPireosoloconunaminoranzadelle

navi72. Questo dimostra che l’operatività della flotta non richiedeva sempre e

comunque che restasse radunata in un blocco solo. Durante la traversata

dell’Egeo l’unità garantiva la sicurezza e, come abbiamo visto, aveva anche

ripercussionipsicologiche,ma, unavolta sbarcati i soldati e i bagagli, la flotta

sarà ripartita, probabilmente in squadre, per le isole per svolgervi lo stesso

ruolocheerastatodiDioskouridesnel313,cioèconvinceregliisolanichenon

lo avevano già fatto a passare dalla parte degli Antigonidi73, ma con una

fondamentale differenza: questa volta le poleis insulari dovevano farlo tutte

insiemeall’internodiunaistituzionechelelegassetraloro.Lapianificazionedi

un’operazione del genere doveva essere maturata nel tempo già da alcuni

anni74. La novità in questo caso sta nel fatto che essendosi definitivamente

preso atto del fallimento del sistema precedente di gestione egemonica del

72 Polyaen.IV7,6.73 Cheleisolepassinoinquestoperiododinuovosottoilcontrolloantigonideèevidente

visto il decreto suiDemetrieia e alcune iscrizioni che documentano la ripresa di rapporti traAteneliberataeleisoleall’insegnadellaconcordiasottol’egemoniaantigonide:atalproposito

sivedaIGII2466,testimonianzadiun’ambasciatadeiTeniadAtenecheparladell’influenzadiAntigono.SempresulleisoleeDemetrioinquestafaseMANNI1951p.126;BURASELIS1982p.52

ep.70.74 Non condivido l’interpretazione idealistica della storia, come si ritrova ad esempio in

GUGGENMOS1929pp.19-21.EgliritieneinfatticheAntigonoavrebbecompresolo“ZugderZeit”

findallamortediAlessandroequindiavrebbeperseguito“einenSteinnachdemandern”,una

sistematica politica favorevole alle federazioni già esistenti e alla creazione di nuove, che poi

sarebberostateraccordatenel307(lostudiosobavareseinterpretaerroneamenteDiod.XX46,

5, infra p. 33) sotto la rinataLegadiCorinto.Non solo,ma secondoGuggenmos ilKoinondeiNesioti “war auch die erste Etappe auf demWege, der zum korintischen Bunde führte”. Uno

schematismotropposerratoeincurantedegliostacoli,comeabbiamovisto,chetuttaviainparte

èstatoripresoanchedaBURASELIS1982pp.85-87.Ritengoinveceaccettabilefareriferimentoal

311ecioèallaletteradiScepsiincuiperlaprimavoltaAntigonoaffermal’ideadiunireiGreci

infederazioniealleanze,suprap.22 .Èdelrestonota latendenzadeidiadochiadintervenirepesantemente sui processi di reificazionedel territorio come sponsordi sinecismidi città già

esistenti,fondazionidicittàexnovo,creazionidifederazioniealleanze(CAMPANILE1998p.384;

DAVIES2001p.30).

PrimoCapitolo

32

mondoinsulare,fondatocomeabbiamovistosupattibilaterali,sideciseperla

fondazionediun’istituzionepiùsolida,diraccordotraleisoleegliegemoni75.È

probabile che una istanza autopromozionale simile a quella contenuta nella

lettera di Scepsi, sull'unione dei Greci per preservarne l’autonomia, sia stata

utilizzataancheinquestomomentoepotrebbeaverfattobrecciainalcuneisole,

soprattutto in quelle che avevano vissuto il passaggio violento sotto le

guarnigionidiPtolemaioseTolomeo.SebbeneConstantakopoulousiriferiscaal

313, concordo con lei quando afferma: “the creation of the League and the

celebrationofthefestivalinhonourofAntigonosandlaterDemetriosmayhave

been a genuine expression of gratitude by the Aegean islands forming the

Leagueasanappropriatevehicleforbestowinghonoursonthekings”76.Nonsi

deveinfattisottovalutarelapossibilitàcheduespinteautonomemacoincidenti,

una dal basso e una dall'alto, si siano in questo momento incontrate per

giungereallaprogressivaformazionediun’entitàfederalenelsuddell’Egeo.Ad

un documento di fondazione, non giuntoci, sarà seguito probabilmente come

primoattounitarioladecisionediarmonizzarealivellofederalequellefestività

inonorediAntigono cheprimaerano celebratedalle singole isole inmaniera

non continuativa (vista l’alternanza di vari egemoni)77. L’organizzazione del

75 Unireleisoletraloropermettevainoltrediesseresicuridellafedeltàdiognunapresa

singolarmente, cosa che era particolarmente importante in un contesto, quello del primo

ellenismo,checomeènotoerasegnatoprofondamentedalleristrettezzemilitaridellesingole

dinastie in campo, che, a differenza di Filippo o Alessandro, avevano bisogno e necessità

dell’attivacollaborazioneesostegnodeiGreciperipropriscopi.ComeaffermaSIMSPON1959pp.

403-404: “Cities allied with Antigonus were expected to furnish aid in the wars against his

enemies. [...]Where ships ormenwere not required, the citieswere often expected tomake

money contributions. This form of emergency levy, called alternatively by the vague terms

'contributions' and 'expenses' (συντάξεις, δαπανήματα) was by no means a regular taxation

system,andsodidnotinfringetheautonomyofthecities”.76 CONSTANTAKOPOULOU2012p.52.77 L’ipotesichegliAntigoneiafederalisianofesteggiatiorifesteggiatisoloapartiredal307èstataavanzatadaWEHRLI1968pp.116-118(maprimadiluilasiritrovaespressainpartegià

da ROUSSEL 1924 pp. 107-108). Ma le critiche di BURASELIS 1982 pp. 64-67 l'hanno fatta

scomparire dall'attenzione degli studiosi successivi. Buraselis sostiene in sintesi che (a) la

spedizione in Grecia di Tolomeo non abbia stravolto il quadro dei rapporti nell'Egeo, (b) i

Nesioti abbiano onorato Demetrio già nel 307, cosa che implica una data precedente per

Antigono, (c) che le ll. 4-5 (... τὴν π[α|νήγυριν τῶν Ἀν]τιγονε[ί]ων ἣν νῦν ποιοῦσιν ...)dell'iscrizione sui Demetrieia non significhino che gli Antigoneia dovevano essere statifesteggiati ininterrotamente dalla fondazione a quel momento, come sostiene Wehrli, ma

piuttostoche"DieGegenwartindiesemPassusderInschriftdienteherdemGegensatzzwischen

dem jetzigen Bestehen der Antigoneia allein und dem künftigenWechsel von Antigoneia undDemetrieia als irgendeiner Herausstellung einer Kontinuität der Antigoneia bis in die

IlKoinondeiNesioti

33

Koinon comunque deve aver richiesto qualchemese nel 307 e non credo che

l’istituzione siapiovutadal cielo tout court senzadiscussioni a livello locale e

senza contraddizioni. Che in questo periodo gli Antigonidi stesseromettendo

mano significativamente alle cose greche non è negato da nessuno: in primo

luogorisaleaquest’epoca il tentativo, inizialmenteabortito,di farrinascere la

Lega di Corinto sotto l’egemonia antigonide78; in secondo luogo sono

significative le concessioni fatte ad Atene con lo spirito di far rinascere il

prestigiodellacittà79,azioniquestecheavevanoancheripercussionisull’Egeo,

come il ritorno di Imbro e Lemno dentro lo stato ateniese80.Ma allora è così

impensabile che contemporaneamente simettessemanoanchealla situazione

dell’Egeomeridionale?Certoillivellodiurgenzaeradiversoesicuramentenelle

isolesisaràagitosoprattuttoattraversodelegati,permettendocosìaDemetrio

dioperareinprimapersonasullaterraferma,malacosasembraassaiprobabile,

tantopiùche,comeabbiamopiùvoltericordato,ilquadroinquestosettoreera

stato totalmente scompaginato dai fatti degli anni 310-30881. Durante questi

concitati mesi è testimoniato a livello epigrafico un riavvicinamento tra le

CicladieAtene.L’iscrizioneIG II2466ciparladiambasciatori inviatidaTenos

adAtenepercongratularsiperlaritrovatalibertà82.Tenosnonèlasolacittàad

Gegenwart". In realtà, come abbiamo visto, il quadro dei rapporti diplomatici nell'Egeo fu

effettivamente sconvolto non solo dalla spedizione di Tolomeo, ma anche dalla ribellione di

Ptolemaios;inoltrelesingoleisolenonavevanoaspettatoil307perorganizzarefesteinonore

diAntigono,maèsolonel307cheleorganizzanoinsiemedentroilneonatoKoinoncomesegno

difedeltà;laragionepercuisiaspettail306peraggiungereDemetrioèsemplicementecheegli

nonavevaagitoinprimapersonanell'Egeonel307vistocheeraimpegnatoadAteneefusolo

dopol'esempiodeglionoriateniesicheancheiNesioticrearonoiDemetrieianel306.Infinelaspiegazionedelle ll. 4-5 fattadaBuraselispuòancheesserevera,manon smentisce lanostra

ricostruzione.78 DiodXX46,5.79 Si pensi ai 150.000medimni di grano e di legno da costruzione inviati ad Atene per

permetterledisvolgerequasiautonomamentelapropriadifesaconlacostruzionedi100navi:

Plut.Dem.10,1;Diod.XX46,4.80 PerImbrosivedaDiod.XX46,4appenacitato.DiLemnosappiamocheeraateniesenel

305/4 (IG II-III21492 l.133), cosachehaspintogli studiosia ritenereche ledue isole siamopassateinsiemeadAtenenel307:MANNI1951p.26;SALOMON1997p.91n.254.Suilegamitra

questeisoleeAtenesiègiàdettoinprecedenza,suprapp.21-22,equestospiegaperchéDelo,chenoneraabitatadacittadiniateniesi,siarimastaautonoma.81 KÖNIG1910,pp.16-18,senzaandarecontrol’ipotesitradizionalechevuolelanascitadel

Koinon durante la terza guerra dei successori, ritiene che Antigono avrebbe rifondato

l'istituzionedopolabreveparentesidellaspedizioneinGreciadiTolomeo.82 IldocumentodeveesserelettoincombinazioneconIGII2660;GAUTHIER1972pp.171-174;BURASELIS1982pp.52-53en.58;ÉTIENNE1990p.90;REGER1992p.368.

PrimoCapitolo

34

inviare ambasciatori ad Atene (diverse sono quelle dell’Asia Minore ad

esempio),maè l’unicadelleCicladi. È chiaro che “theTenianswere actingon

their own behalf, not as representatives of the Nesiotic League”83. Secondo

Reger84 l’iscrizione testimonierebbe l’aiuto dato da Tenos a Demetrio nella

spedizione verso Atene, quindi durante la prima traversata, e i conseguenti

buoni contatti tra la restaurata democrazia ateniese e l’isola che aveva

collaborato a questa restaurazione, ansiosa di ristringere legami con Atene.

Tenos sarebbe stata preferita come base operativa e navale alla più vicina

Andros per la presenza tolemaica nell'isola risalente all'anno prima85. Di più

purtroppo non si può dire. Ad ogni modo Demetrio stette poco tempo ad

Atene86egiànellaprimaveradel306partì.

Secondolamiainterpretazioneèdurantequestatraversataovest-estdelle

Cicladi che iNesioti onorerebberoDemetrio con feste sue proprie prendendo

parzialmente come modello quelle ateniesi. Ciò spiegherebbe sia il loro

alternarsi con le precedenti feste in onore di Antigono, sia l’assenza di ogni

riferimento al titolo regale, che verrà assunto dagli Antigonidi solo dopo la

vittoriadiSalaminanel306.Unulterioreelementochesecondomeindicacheè

proprio in questi anni che gli Antigonidi misero mano pesantemente e

complessivamente al loro sistema di controllo sull’Egeo e sulla Grecia è

rappresentato dal rifiuto nel 306 da parte di Rodi di partecipare alla guerra

controTolomeo87.Rodiavevarapportidilungoperiodopiùcheamichevolicon

gliAntigonidi,anchequandoquestieranostativiciniall’egemoniatotale88,e la

83 ID.p.367.84 ID.p.368.MasitenganopresentianchelecritichediPASCHIDIS2008p.424n.5sulfatto

chelacampagnadiDemetriosifondavasullasorpresaechequindiunsoggiornodilungadurata

aTenosèdaescludere.85 Suprap.23n.36ep.26.86 Non riuscì dunque nell’impresa di liberare tutta la Grecia: alla fine si era limitato

all’Eubea (IG II2 469), adAtene e aMegara (Diod. XX 45, 5-7; 46,3; Plut.Dem. 9-10.) e avevainoltreottimi rapporti con iBeoti (IG II21491)e forse congliEtoli (MANNI1951p.24n.29).

PartendolasciòdunqueilproseguimentodellaliberazioneaiGrecistessi(Diod.XX46,4-5;Plut.

Dem.15).87 Diod.XX46,5-6;82,2.88 Dopochesifuliberatadurantelaguerralamiaca(HAUBEN1977pp.316-317;BERTHOLD

1984pp.59-60),laritroviamoalleatadiAntigonopertuttalaterzaguerradeisuccessori,nella

fornituradinavienellapartecipazioneaspedizioni(Diod.XIX57,4;58,5;62,5e7-9;64,5e7;

77, 3). HAUBEN 1977 pp. 335-338 e BERTHOLD 1984 pp. 64-67 si mostrano scettici sulla

spontaneitàdiquestaamicizia,ma iosareipiùpropensoaritenere, comeFORTINA1958p.72,

IlKoinondeiNesioti

35

pretesadiindipendenzaeneutralitàsostenutanel306nonpuòchenascereda

una paura nuova e concreta per il cambiamento recente nella politica

antigonide89. Questo non può che essere quanto successo nel 307-306 nello

spazioegeo.GlionoriricevutidaDemetrioadAtene,perquantoesagerati,non

eranostatiunanovitàassoluta90equindinonpossonoesserestatisufficientida

soliamotivareunarotturadiquestotipo.Iocredocheilmotivoprincipalevada

rintracciato nella risistemazione che l’anno precedente era stata fatta dagli

Antigonidideiloropossedimentiinsulari,risistemazionecheprobabilmenteera

ancoraparzialmenteincorsoecheinqualchemisurastavaforsecontemplando

ancheRodi91.Rodieraconogniprobabilitàun’isolatroppograndeeimportante

perpoterfarpartesenzaproblemidelKoinon.Questononsignificatuttaviache

ipianidirisistemazionedellaGrecia(conilprimotentativodirifondarelaLega

di Corinto) edell’Egeo, sia settentrionale (con il ritornodi Lemnoe Imbro ad

Atene) sia meridionale (con la fondazione del Koinon stesso), non la

BURASELIS1982p.45e54eMARASCO1983-85,pp.87-88,chesiastatopossibileraggiungereun

accordopacificosullabasedellacontemporaneapoliticadiconciliazioneadottatadaAntigono

neiconfrontideiGreci. Inoltrebisognatenerpresenteche,seRodiavesseagitoinfavoredegli

Antigonidi durante la terza guerra dei successori perché spinta dal timore della loro forza,

ancoradipiùneavrebbeavutopauranel306quandolaloropotenzaeraall’apogeo.89 HAUBEN 1977 pp. 331-334 sostiene cheRodi avesse siglato vari accordi bilaterali con

diversi sovrani dopo il 311 e quindi fossemeno soggetta agli ordini degli Antigonidi.Ma per

WILL1984p.56nonènecessariaun’alleanzaformaletraRodieTolomeoperspiegareilrifiuto

rodio. Inoltre laposizionediHaubensi fondaquasiunicamente suDiod.XX81,1-4, cheoffre

unavisioneidealizzatadellaRodidelprimoellenismo.Perunadettagliatacriticaallaposizione

diHaubensull’analisidiquestopassodiodoreosivedaBILLOWS1990p.330n.47.Ryder1965

pp.163-184eLANDUCCI1992p.135 ritengono cheRodi si sia appellata allapacedel311per

poterautodeterminarelapropriapoliticaesteraeperrestareinpace.L’ideamiparecorrettada

un punto di vista formale ma non sostanziale. In questo senso Rodi può essersi appellata

effettivamente alla pacedel 311 e alle clausole sull’autonomiaper rivendicare la giustizia del

proprio rifiuto,manonper spiegare il rifiuto stesso, visto che teoricamentenulla vietava che

Rodi ‘autonomamente’ scegliesse nuovamente di aiutare gli Antigonidi. Concordo ancora una

volta con BURASELIS 1982 pp. 53-54 sul fatto che Rodi temesse una monarchia universale

irrispettosa delle autonomie locali, ma mi spingerei oltre chiedendomi: perché proprio ora?

Cosaeracambiatodaitempidellaterzaguerradeisuccessori?90 SivedanoglionoriattribuitidallacittàdiScepsiadAntigonoeprobabilmentequelliche

glivenivanotributatidaaltrecittà,tracuiprobabilmenteancheleisole,chedal307liavevano

accentratisottoilcontrollodelneonatoKoinon.91 Non esistono prove che ci portino a credere (o negare) che Rodi dovesse, secondo i

piani degli Antigonidi, far parte del Koinon. Almeno due studiosi ritengono tuttavia la cosa

probabile:CAPPELLANO1954p.18eELKELES1941p.21.Elkelesinparticolareportaalleestreme

conseguenze questo discorso affermando: “Die Mietgliedschaft im Koinon ist schließlich der

verständlichsteGrundfürdiezumKriegmitderInselführendenAnsprüchedesAntigonos”.Per

lostudiosotedescoilrifiutodiRodidiaderirealKoinonsarebbedunqueallabasedelloscontro

con gli Antigonidi. Per quanto una spiegazione di questo tipo sia interessante, nonmi sento

tuttaviadicondividerla.

PrimoCapitolo

36

riguardasseroinalcunmodo.Probabilmentefuronoproprioquestianoiignoti

progettiaspiegareilrifiutorodiodiintervenire.Sitrattatuttaviadiunulteriore

tassellonelquadrochestocercandodiricostruireperevidenziarecomel’anno

cardine della storia del Koinon sia proprio il 307 e non il 314/313. Ad ogni

modo sul momento Demetrio non poté far nulla e continuò il tragitto fino a

Cipro,doveleoperazionifuronovittoriosefinoaltrionfodiSalamina92.

Dopo quanto affermato non sappiamo più nulla del Koinon sotto gli

Antigonidi93.Nonabbiamoelementiperdireseabbia fattoparteomenodella

ricostituita‘LegadiCorinto’del302,sebbenenonsicapiscanoivantaggidiuna

sua partecipazione ad un’alleanza nata per controllare in particolare gli stati

della terraferma94. Sappiamo tuttavia che le isole rimasero fedeli a Demetrio

dopo Ipso anche grazie al fatto che la sua flotta non era stata intaccata dalla

disfatta95.

1.3.–IlKoinonsottoiTolomei.

Seperlafaseprecedenteabbiamoavutoadisposizionifontiriguardantiil

contestostoriconelqualeinserireilKoinon,mapochissimeconcernentilasua

92 Diod.XX47-53;Plut.Dem.15-16;Iust.XV2,6-9;Polyaen.IV7,7.93 Un’altraiscrizioneframmentariaprovenientedaDelo,chenonfatuttaviamenzionedel

Koinon,potrebbeappartenereaquestoperiodo:BAGNALL1976p.155n.144;BILLOWS1990p.

224. IG XI 4, 566 ll. 5-6: ... ἐμφανιοῦσι τή]ν τε εὔνοιαν καὶ τὴνφιλίαν καὶ [τ]ὴν| [...ἣν ἔχει ὁδῆμος]πρὸς τὸνβασιλέαἈν[τίγονον ...]. Infatti nell’iscrizione entrambi,Antigono eDemetrio,sono descritti come re (ll. 6 e 15-16: τὸν βασιλέ[α |... Δημ]ήτριον) e in un’occasione sonodescritti al plurale (l. 7: τῶνβασιλ[έ]ων). Le critichediMEADOWS2013p. 24n. 21 chenon ci

sianogaranziecirca lacontemporaneitàdei reochenon faccianopartedellastessacasatami

sembranoesagerate.ComeaffermagiustamenteCUNIBERTI2011p.124,ildecretoindicailforte

desideriodivitademocraticaeliberadiDelo,cheonoraiprimiAntigonidi“meritevolientrambi

di aver permesso a Delo di essere libera (ἐλευθέρα) e di fruire di un regime democratico(πολιτείαιδημοκρατουμένηι)inuncontestodiconcordia(ὁμονοοῦντες)conicitatisovrani”.UnaltrodocumentoèundecretoonorificodiDeloperilmacedoneThraseasfigliodiBalagros,che

conogniprobabilità facevapartedellostaffdelPoliorcete:REGER1991pp.151-152;PASCHIDIS

2008p.438.94 Di parere diverso BURASELIS 1982 pp. 85-87. Il richiamo alla pirateria nel decreto di

fondazione potrebbe forse indicarci che il Koinon non ne facesse parte, ma è un elemento

debole:infrap.143.95 InoltresappiamochetransitòproprioaDelonell’occasione:Plut.Dem.30,2-3;31,2;IGXI2,146A76-77(ὅτεὁβασιλεὺςἐξέπλευσεν,|τὸγκόπρονἐξενέγκασινἐκτοῦἱεροῦμισθωτοῖςΔΔ!!!);BURASELIS1982p.58;ÉTIENNE1990p.89n.9.

IlKoinondeiNesioti

37

organizzazione, con i Tolomei la situazione si ribalta96. Per questa ragione in

questo sottocapitolo si cercherà di ricostruire la parabola trentennale

dell'egemonia tolemaica per sommi capi, lasciando poi ai capitoli successivi

l'analisi delle fonti che ci illuminano su aspetti organizzativi, economici e

ideologici.

L'inizio dell'egemonia lagide sul Koinon coincide con la fine di quella

antigonide. Intornoal290-289DemetrioPoliorcete incominciòadorganizzare

una grande spedizione diretta in Asia attraverso l'Egeo97. Dopo anni di lotte

ancora una volta i costi di queste operazioni ricaddero sui Greci98. Non

sorprende dunque che nel 289-288 il suo potere crollasse davanti ad una

coalizione degli altrimonarchi99 e alla successiva ribellione dei Greci100. Ed è

proprioquestoilmomentoacuibisognaguardareallaricercadelpassaggiodel

Koinon nelle mani dei Lagidi101. A spingerci verso questa conclusione

provvedonoalcunidocumenti.Innanzituttol'interventonell'Egeodiunagrossa

flottatolemaicaricordatadaPlutarconellaVitadiDemetrio102,ἅμαγὰρτὴνμὲν

Ἑλλάδα πλεύσας στόλῳ μεγάλῳ Πτολεμαῖος ἀφίστη, e nella Vita di Pirro103,

ΠτολεμαῖοςμὲνγὰρἐπιπλεύσαςμεγάλῳστόλῳτὰςἙλληνίδαςἀφίστηπόλεις.In

secondoluogolapresenzaadAndros,almomentodellarivoltadiAtenecontro

96 BURASELIS1982pp.107-108sullasituazionedellefontiletterarieepp.80-81suldivario

di quelle epigrafiche a favore dei Tolomei sugli Antigonidi. Documenti ascrivibili a questo

periodosonoAppendice2-16;19-23;25-36.97 Plut.Dem.43,2-3;Pyrrh.10,4.BURASELIS1982p.89.98 Diogene Laerzio (II. 140) ci informa che il filosofoMenedemos riuscì a far ridurre il

tributoannualediEretriada200a150talentiall’anno,conogniprobabilitàdopoil294,come

pensano TARN 1913 p. 22 n. 25; GUGGENMOS 1929 p. 41; BURASELIS 1982 p. 90. Per quanto

riguardalapressionefiscalesulKoinoninfrapp.126-127.99 La coalizione controDemetrio comprendevaSeleuco,Tolomeo,LisimacoePirro.Plut.

Dem.44.1;Pyrrh.10,4.100 SipensiinparticolareallaribellionediAtene.101 Con la definitiva partenza di Demetrio per l'Asia solo i Tolomei restavano infatti

padronidelmare:MERKER1970p.142en.3;HABICHT1979p.63n.79ep.66;WILL1979-82I

pp. 94-96;BURASELIS1982pp. 93-95;HAMMOND -WALBANK1988p. 228;BILLOWS1990p. 221;

ÉTIENNE1990pp.90-91;REGER1994cp.72;HUß2001p.211enn.184-185;BRAUND2003pp.

32-33;ERRINGTON2008pp.55-56e61-62;PASCHIDIS2008p.420;HAUBEN2010p.109;HUß2011

p.173;CONSTANTAKOPOULOU2012p.55n.47;BURASELIS2013pp.174-175;PETROCHILOS2014p.

102. Da tenere presente come momento che segna il passaggio ufficiale delle isole sotto i

TolomeiinquestocontestolatrattativatraTolomeoeDemetrioallafinedell'assediodiAtene:

HABICHT1979p.62n.65;1995p.103;BURASELIS1982pp.97-98;DREYER1996pp.64-67;1999

pp.220-221;CORSARO2008p.269;PASCHIDIS2008pp.146-147.102 Plut.Dem.44,3.103 Plut.Pyrrh.11,1.

PrimoCapitolo

38

Demetrio, di una guarnigione tolemaica di più di 1000 soldati, ricordata nel

famosodecretoperKallias104:ἐπιλεξάμενοςτῶνστρατιωτῶνχι|λίουςτῶνμεθ’

αὑτοῦ τεταγμένων ἐν Ἄνδρωι. In terzo luogo potrebbe riferirsi a

quest'occasione un decreto molto frammentario e di difficile datazione

proveniente da Karthaia sull’isola di Keos105 e oggi andato perduto106, che

menziona i Nesioti e pare citare un’alleanza [συμ]μάχ[οι]ς καὶ [φίλ]οι[ς] che

include un'enigmatica frase tronca [πρὸς τὸν β]ασιλέαπερὶ τῆ[ς] ...107. Inoltre

versoquestiannicispingerebbeancheun'iscrizionedi Ios108,cherappresenta

unterminusantequempoichéinessavienegiànominatounufficialetolemaico,

cioè il nesiarco Bakchon, segno che il Koinon era già nelle mani dei Lagidi.

Dall’iscrizione sappiamo che alcune navi scoperte da trasporto109 sotto il

comandodiZenon,unsottopostodiBakchon,avevanovisitatoIosechediversi

schiavi,appartenentiacittadinidell'isola,avevanocoltol’occasioneperfuggire

nascondendosisullenavi110.IosinviaquindiambasciatoriaZenonchesimette

alla cacciadei clandestini trovandoli. L’iscrizione sidatapiùomenoal286111

perché Zenon è attestato ad Atene in quell’anno come comandante di navi

scoperte da trasporto, Ζή[νων καθεστηκ]ὼς ὑπὸ τοῦ Πτολ[εμαίου ἐπὶ τῶν

ἀ]φράκτων, e onorato per aver distribuito un carico di grano inviato da

TolomeoInell’anno286-285112.Ladatadeidueepisodièquindipiùomenola

104 IG II3 911 ll. 19-20; si veda SHEAR 1978 per il commento. L’ipotesi di HAMMOND -WALBANK 1988 p. 228 n. 2 che Andros sia rimasta inmano a Tolomeo dal 308 al 287 non è

credibile(SHEEDY1996p.438n.74).105 Appendice16.106 BURASELIS1982p.183n.4.107 Hiller parla genericamente di III secolo, BURASELIS 1982 p. 183 ipotizza il periodo

tolemaico(seguitodaBILLOWS1990p.222n.94),mentreREGER1994bp.63parladellaseconda

metàdelIIIsecolooiniziII.SecondoRegerpotrebberappresentareun’alleanzaconunqualche

re diMacedonia (dal Gonata fino a Filippo V),ma si tratta di un periodo nel quale il Koinon

stanteladocumentazioneattualenonerainvita,opotrebbeesserel’alleanzasiglatadaRodicon

leisoledurantelasecondaguerramacedonica(eilrepotrebbeessereAttalo),macomesivedrà

successivamenteRodi riporta in vita ilKoinon solodopoquesto conflitto in contrapposizione

proprio aPergamo, infra p. 53-54en. 200. Sul legame con laMacedonia:HUSS1976p. 226eCHERRY–DAVIS1991p.16.108 Appendice28.109 ἄφρακτοι:HEINEN1981p.190.110 BAGNALL1976p.147;BURN1996p.164;percasisimiliBIELMAN1994p.292n.131.111 Benchégli editoriparlino sullabasedi criteripaleograficidiuna scritturadi tardo IV

secolo.Segnoevidentedell’ampiomarginedierrorediquesticriteri.112 IGII2650;sullacircostanzasivedaOLIVER2007pp.123-124.

IlKoinondeiNesioti

39

stessa113.InfineneldecretodiNikouria114,sull'istituzionedeiPtolemaia[I]per

TolomeoI,ilreèonoratoperché:

πολλῶν |καὶ μεγάλωνἀγαθῶναἴτιοςἐγένετοτοῖς |[τ]ενησιώταιςκαὶ τοῖς

ἄλλοιςἝλλησιν, τάς τε π[ό|λ]εις ἐλευθερώσας καὶ τοὺς νόμους ἀποδοὺς

|[κ]αὶτὴμπάτριομπολιτείαμπᾶσιγκαταστήσα[ς].

Nonostante il clima celebrativo di queste dichiarazioni possa lasciarci

qualchedubbiocircal'esattezzadelleaffermazionielospiritodell'interventodi

TolomeoI,èaltresìprobabilechequivengaricordatal'azionecontroDemetrio

PoliorceteavantaggiodeiNesiotiedeglialtriGreci115.

Ad ogni modo, dopo una fase di passaggio116 nelle mani di Tolomeo I,

osserviamounnotevoleaumentodelleiscrizionidelKoinonapartiredall'ascesa

al tronodiTolomeo II117,una tendenzaparallelaaquantoosservabile inaltre

località dell'Egeo, segno con ogni probabilità di un accresciuto interesse per

l'area. Sebbene infatti i Tolomei non avessero partecipato alla battaglia di

Corupedio del 281, essi si trovarono ad approfittare, grazie al controllo

113 KÖNIG 1910p. 19; GUGGENMOS 1929p. 39;MERKER 1970p. 143; BAGNALL 1976p. 148;

HÖLBL2001p.24;PASCHIDIS2008p.420;CONSTANTAKOPOULOU2012pp.54-55.L'accostamento

tra le due iscrizioni non indica tuttavia una identica datazione perMEADOWS 2013 p. 27 che

ritienequellaatenieseprecedenteaquelladiIosdiqualcheanno,sullabasedelfattocheZenon

èindicatonell'iscrizioneateniesecomeunsottopostodiTolomeo,mentreinquelladiIoscome

unfunzionariolasciatoincaricadaBakchon.114 Appendice2ll.11-15.115 PerMEADOWS2013p.28sitrattadipurapropagandaprivadialcunvalore.116 Fasedipassaggionellaqualelasituazionedovevaapparireabbastanzafluida.Sappiamo

infatti che durante il primo terzo del III secolo Aristoochos figlio di Nikodromos proponeva

all’assemblea di Delo almeno dieci (IG XI 4 542-551) decreti onorifici per stranieri, PASCHIDIS2008p.434en.3.EglièilsecondopoliticopiùprolificodellastoriadiDeloindipendentedopo

TelemnestosfigliodiAristeidescheoperòtrail190eil170proponendoalmeno40decreti,VIAL

1984p.99e137.Dei10decretiduesonodinostrointeresseperchériguardanopersonenote

anche al di fuori di Delo. Il primo (IG XI 4, 542) è in onore di Demaratos figlio di Gorgionspartano,unδιατρίβωνπαρὰτῶιβασιλεῖΛυσιμάχωι(l.7).IldecretospendemolteparoleperibeneficiapportatialsantuariodiApollodaDemaratoseisuoiantenati(ll.9-17),malaragione

principalerisiedenelfattocheDemaratosportòlaεὔνοιαdelrealsantuarioevuoleportarelaεὔνοιαdiDeloaLisimacoeallareginaArsinoe(ll.17-22).Unaltrodecreto(IGXI4,551)onorainvece un certo Demetrios, probabilmente un ufficiale di Tolomeo II e un subordinato del

nesiarcoBakchon,PASCHIDIS2008p.345.FRANCO1993pp.195-196ritienecheildecretomostri

l’interessediDelonelmanteneredei canalidi comunicazione traLisimacoe il Filadelfo.Maè

possibile che, almeno durante la fase di transizione, l'interesse fosse di mantenere buoni

rapporticontuttelepotenzecoinvolteinvariamisuranell'Egeo.117 BURASELIS1982pp.180-187;MARQUAILLE2008pp.49e56-62;MEADOWS2013pp.32-36.

PrimoCapitolo

40

dell'Egeo,dellacrisiscaturitadallaquasicontemporaneascomparsadiLisimaco

eSeleuco,conconseguentiproblemidinasticiperlarisistemazioneeilcontrollo

deilorodomini118.ITolomeiriuscironoquindialegareaséSamo119eMileto120,

procedendo negli anni successivi a conquistare posizioni lungo la costa sud e

sud-occidentaledell'AsiaMinore,conqualchepenetrazionepiùinternainCaria,

Liciaenellecostesiriane,conazioniostiliversoiSeleucidicheanticiparonola

primaguerrasiriaca121.NonsorprendedunqueritrovareleCicladinellalistadei

possessitolemaicistilatadaTeocritonell'IdillioXVII,scrittointornoal272122.In

realtà, come afferma Polibio123, i Tolomei adottavano diverse modalità di

controlloasecondadellecaratteristichedeiterritoriedeilorospecificiinteressi

strategici. IlKoinon,chesi trovava incastonatoall'internodell'area interessata

dalla talassocrazia tolemaicanell'Egeo, controllava levie commerciali verso la

Grecia, limitava le ambizioni antigonidi sul mare, garantiva l'accesso alla

manodoperaqualificataeuropea(siaamministrativasiamilitare), separavagli

AntigonididaiSeleucidieconsentivadiavereadisposizioneunabaseoperativa

perfinanziarerivolteneiterritorideinemici,assicurandoinfine,salvoeccezioni,

unreferenteunitariopericontatticonlesingoleisole124.Questapolitica,dicui

ilKoinonerasolountassello,èstatainpassatodefinita'imperialismodifensivo'

perl'interessestrategicopostoinprimoluogonelladifesadell'Egittoacuituttii

118 BURASELIS1982p.154;AGER2003pp.35-36;ERRINGTON2008p.62,pp.114-116.119 IGXII7,506;HUß1976p.232;BAGNALL1976pp.80e82-88;SHIPLEY1987pp.182,209,298-301.MasivedaancheTULLY2013pp.177-181.120 MiletI.123,ll.38-40;BURASELIS1982p.154.121 AGER2003pp.36-38;ERRINGTON2008pp.143-144.122 vv.86-92:καὶμὴνΦοινίκαςἀποτέμνεται᾿Αρραβίαςτε|καὶΣυρίαςΛιβύαςτεκελαινῶντ᾽ Αἰθιοπήων. |Παμφύλοισί τε πᾶσι καὶ αἰχμηταῖς Κιλίκεσσι |σαμαίνει, Λυκίοις τεφιλοπτολέμοισί τε Καρσί, |καὶ νάσοις Κυκλάδεσσιν, ἐπεί οἱ νᾶεςἄρισται |πόντον ἐπιπλώοντι,θάλασσαδὲπᾶσακαὶαἶα|καὶποταμοὶκελάδοντεςἀνάσσονταιΠτολεμαίῳ.Nellungoelencodeipossedimentitolemaici(notarel'usodelverboσαμαίνω,comandare)simenzionanolaFenicia,

l'Arabia,laSiria,laLibia,l'Etiopia,laPamfilia,laCilicia,laCariaeancheleCicladi,lequalisono

immediatamenteassociateal controllodelmare (GALLO2009p.336). Interessante inoltreche

noncompaiaCipro,che facevaeffettivamentepartedelleareecontrollatedaiTolomei,mache

invecesiparlidiArabiaeEtiopiachenonlofuronomai(BURSTEIN1993).Sitrattadunquediun

'imperoimmaginato':"Theeffectoflanguageandofconcreteprocessesofadministationwasto

createan"imagedempire",aspaceofunityandefficacyfilledwiththeroyalpresence"(MA2003

p.185).123 Polyb. V 34, 2-9. Per un recente commento si vedano MARQUAILLE 2008 pp. 39-40 e

ERSKINE2013pp.83-92.124 BOFFO1998p.87;NIGDELIS1990pp.210-211;MARQUAILLE2008pp.42-46;ERRINGTON

2008pp.160-161;HAUBEN2013pp.40-45.

IlKoinondeiNesioti

41

possedimenti esteri dovevano concorrere125. Attualmente diversi modelli

vengono utilizzati per spiegare la posizione del Koinon all'interno della

complicata gerarchia del regno tolemaico: nozione di centro e periferia126,

protettorato127,areadicontrollo128,sferadiinfluenza129.Probabilmenteognuna

di queste interpretazioni coglieun aspettodel rapporto esistente con le isole.

L'ambiguitàdipendevaanchedallaprospettiva.DalpuntodivistadeiNesioti i

monarchi erano alleati e protettori a cui rivolgersi in casodi bisogno,mentre

dallacortediAlessandrialeCicladiapparivanocomeunotraitantidomini,una

periferialontanaeppureimportanteperlaqualetuttaviabisognavaspendereil

menopossibileinterminidiattenzioneefondi.Adognimodoquestointeresse

perl'Egeoandòaincontrarsiapartiredallasecondametàdeglianni'70conla

progressivacrescitadipoterediAntigonoGonatanelcontinente130.Loscontro

decisivotraAntigonidieTolomeifulaguerracremonidea131(268/7-262/1132),

cheportòalridimensionamentodellerelazionitolemaichenell'Egeo.

La strategia tolemaica per la guerra fu quella di evitare scontri di terra,

preferendo il controllo del mare, che garantiva la possibilità di rifornire gli

alleati greci; a tal fine essi circondarono il golfo Saronico di guarnigioni e

garantirono i collegamenti con l'Egitto e i centri di reclutamento attraverso

125 SebbeneconsiderazionisimilifosserostategiàespressedaLEVI1975pp.192-194,ècon

l’analisidiWILL1979-82Ipp.153-208cheifondamentieiprincipidellapoliticaesteralagide

nelIIIsecolosonostatifissatiperlungotempo(sivedaadesempiodirecenteSTROOTMAN2014

p. 47-50; PÉBARTHE 2014 pp. 81-82). In realtà, anche adottando una definizione generica del

termine imperialismo (MUSTI 1978 pp. 19-20 e 22-23), non si può non cogliere l'ossimorico

accostamento a quel 'difensivo'. Ancora oggi tuttavia il termine ‘impero’ (anche senza

'difensivo'), applicato a questa realtà fa discutere, trovando sostenitori (HÖLBL 2001) e critici

(MARQUAILLE2008).Dalnostropuntodi vista sarebbemeglio limitarsi aparlaredi undatodi

fattoecioèdiunaegemoniatolemaicacheavevatraisuoiobiettiviprimariancheladifesadel

nucleocentraledelpoteredelladinastia,ecioèl'Egitto.126 BURASELIS1993pp.251-271.127 FRASER2009p.130n.31.128 PASCHIDIS2008pp.420-421.129 CONSTANTAKOPOULOU2012p.59.130 WILL1979-82Ipp.220-221;BURASELIS1982p.155-157;HAMMOND-WALBANK1988p.

279;HABICHT1997p.143;AGER2003p.40;ERRINGTON2008pp.88-89.131 Leprincipalifontisono:IGII2687;Paus.I1,1;7,3;III6,4-6;Iust.XXVI2.132 Sulle date esiste un notevole dibattito. Per la data d'inizio al 268/7:HEINEN 1972pp.

102-117;WILL1979-82Ip.223-224;OSBORNE1982pp.165-166en.750;REGER1985p.176n.

66;AGER2003pp.40-41;ERRINGTON2008pp.88-89.Perunadatapiùbassaal265/4,siveda

GABBERT 1997 p. 46. Sulla data d'inizio si veda anche O'NEIL 2008 pp. 68-71. Per la fine del

conflittodurantel'arcontatodiAntipatros:Paus.III6,6;Polyaen.IV6,20;HAMMOND-WALBANK

1988p.292;DORANDI199124-26;O'NEIL2008pp.85-86;ERRINGTON2008p.90.

PrimoCapitolo

42

variebasinavali133.Conilpassaredeglianni,tuttavia,iMacedoniriuscironosia

aisolareevincerelaresistenzadeiGrecisullaterraferma,siaaconquistarsiun

ruolo sul mare, sconfiggendo i Lagidi nell'Egeo sud-orientale nella battaglia

navale di Kos134; segno evidente del fallimento della strategia tolemaica di

contenimentodegliAntigonidi.

1.4.–LascomparsadelKoinon.

Dopo la finedella guerra cremonidea iniziòunperiodo tormentatodella

storiadelleCicladicheduròfinoallafinedelIIIsecolo.Essopuòesseredistinto

a sua volta in due fasi: la prima segnata dal susseguirsi di brevi e alternative

egemonie sul Koinon fino a poco dopo il 250, la seconda caratterizzata

dall’assenza tanto del Koinon quanto di egemonie complessive

sull’arcipelago135.L’analisi storico-politicaoggipiùseguitapercomprendere il

contestoèquelladiGaryReger,chenel1994hadedicatoundettagliatostudio

133 L'ammiraglio Patroklos, che rispetto aiMacedoni era più forte sulmare e più debole

sulla terraferma,riorganizzò il sistemadibasinell'area,potenziando leguarnigioniesistentie

installandonedi nuove, spesso cambiandone anche il nome inArsinoe (su questo aspetto del

nome si vedano COHEN 1995 pp. 137-138 eMÜLLER 2006 pp. 157-158). Durante il conflitto i

Tolomei avevanomolte basi dislocate attorno ad Atene (a Korhesia/Arsinoe, il miglior porto

sull'isola di Keos, a Gaidouronisi/Patroklos, piccola isola di fronte a Capo Sunio che prese il

nomedall'ammiragliotolemaico,aMethananell'Argolide,aHydrea,isolaasud-estdell'Argolide,

oltreavariefortezzeinAttica),probabilmenteperilmancatocontrolloateniesedelPireo,ein

piùdisponevanoditrecentriarretratipergarantireirifornimentidimezzieuomini,aTheraea

RethymnoneItanossull'isoladiCreta.Sivedanoneldettaglio:LAUNEY1949-1950pp.248-286e

1152-1169;ROBERT1960pp.146-160;1966p.202;HEINEN1972pp.97-98e142-152;BAGNALL

1976pp.117-123,124,135e142-143;HABICHT1979p.101;BURASELIS1982p.159;HAMMOND-

WALBANK1988pp.279-284;ÉTIENNE1990pp.91-2;NIGDELIS1990p.211n.54;CHERRY-DAVIS

1991pp. 9-28;HABICHT1992pp. 88-90;REGER1992pp. 368-379; 1994bpp. 50-51, 1998pp.

633-641;HUß2001pp.275-276;HÖLBL2001pp.40-41;O'NEIL2008pp.71-74;WALLENSTEIN–

PAKKANEN2009pp.160-162;FRASER2009pp.342-347;CANEVA2013p.281;MEADOWS2013p.

31;HAUBEN2013pp.57-61;PETROCHILOS2014p.103.134 Athen.209e;Plut.,Mor.545b,183c-d.Duedatesonostateproposte:Walbank1982pp.218-220; REGER 1985 sostengono la data tradizionale del 261; BURASELIS 1982 pp. 146-151;

HAMMOND-WALBANK1988pp.291-292epp.595-599;WIEMER2002p.192;PETROCHILOS2014p.

104propongonoil255.SulproblemaancheO'NEIL2008pp.84-85.135 Come segnalato giustamente da SORDI 1994 p. 6, esiste una tendenza da parte degli

storici contemporanei a considerare la storia delle federazioni greche come segnata da più

rifondazioni nel caso in cui le fonti presentino degli iati nei quali non si sa nulla su queste

istituzioniesullelorovicende.Lastoricaproponequindidifareesattamenteilcontrario,ecioè

dipresumereuna continuità senza fratture in attesadiprove contrarie esplicite.Nel casodel

KoinondeiNesiotiunasimilesoluzioneèstatapropostadaKÖNIG1910p.21,26,28-29e40,ma

le sue argomentazioni appaiono eccessivamente parziali, sottostimando o sopravvalutando i

documentiavantaggiodellatesisostenuta.

IlKoinondeiNesioti

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alladocumentazionedisponibile.Lasuaconclusioneècheleisolegodanodiun

periododilibertàperlamancanzadiinteressedapartedelleprincipalipotenze

versoun’egemoniacomplessivasullaregione.Lamiaipotesièinvececheleisole

nonpresentinoun’organizzazioneunitariaperl’assenzadiun’egemoniaunica;e

questoperchénessunodeicontendentieraabbastanzafortedaestrometteregli

altri o abbastanza debole da non costituire un freno alle ambizioni degli

avversari.Sitratterebbedunquediunperiodosegnatodacontinuepressionie

intromissioni nella vita delle Cicladi, dal dislocamento di guarnigioni e da

attacchi fulmineiquantoprividi conseguenzedi lungadurata. Iprincipali,ma

non gli unici, attori di questo sessantennio furono i Tolomei, gli Antigonidi e

Rodi.

Probabilmentedopo labattagliadiKose la finedell'egemonia tolemaica

continuarono ad esserci scontri nell’Egeo senza che riuscisse ad emergere un

chiarovincitore136.È infattisolotra il258,annodellabattagliadiEfeso137,e il

250 circa che disponiamo di documenti sufficienti per poter affermare che i

Nesioti erano passati sotto una nuova egemonia, quella di Rodi138. La prima

delle nostre fonti è una statua eretta per il rodio Agathostratos figlio di

Polyaratos da parte del Koinon139. Egli è con ogni probabilità l’Agathostratos

136 Èassaiprobabilecheadimpedireunaprontacontroffensivatolemaicadopolasconfitta

sia stato anche l'impegno ad oriente nella seconda guerra siriaca, cosa che rese più incerto e

fluidoilquadrodiplomaticodell'Egeoinquestianni:HEINEN1972pp.207-208;HAUBEN1983p.

127;BOFFO1998p. 95;HÖLBL2001p. 44;MARQUAILLE2008p. 48;O'NEIL2008p. 87;HAUBEN

2013p.62.137 DÜRRBACH1921p.45;FRASER-BEAN1954p.103ep.155;SEIBERT1976pp.45-61;HUß

1976pp.215-216en.288;BURASELIS1982pp.54-55n.63;BERTHOLD1984pp.89-91;ÉTIENNE

1990p.92;REGER1994bp.41;tropposcetticiWILL1979-82Ip.241eGABRIELSEN1997p.59en.

131;2001p.234en.62138 Secondo BERTHOLD 1984 pp. 91-92 Rodi intervenne contro i Tolomei in supporto di

Antioco II per evitare che la loro crescita nell’Egeo potesse ricreare un nuovo impero come

quello diDemetrio Poliorcete in versione egiziana. Solo la vittoria di Efeso e la concomitante

seconda guerra siriaca permisero a Rodi di realizzare il suo progetto. KÖNIG 1910 pp. 25-26;

BAGNALL1976pp.138-139;BADOUD2014pp.119-120appaionotropposcetticialriguardo.Da

tener presente che questa egemonia non deve intendersi come contraria agli interessi della

Macedonia,almenoinquestafase.SivedanoancheMERKER1970pp.159-160;REGER1994bpp.

39-42;WIEMER2002pp.135-136e193;MARQUAILLE2008pp.48-49;CONSTANTAKOPOULOU2012

p.57en.93.139 Appendice 24. L'unico documento del Koinon appartenente a Rodi in questa fase e

l'ultimodelKoinonprimadellarinascitaagliinizidelIIsecolo.BURASELIS2015p.363ritieneche

vadaperòdatatoaglianniQuarantaperragionipaleografiche.Tuttaviaritengocheimarginidi

erroresianotalidarichiederelaconsiderazioneanchedialtri fattoristoriciperladatazionee

quindisiamegliorestaresulladatazionepropostadaREGER1994bpp.39-42.

PrimoCapitolo

44

menzionato da Polieno140 che aveva sconfitto la flotta tolemaica a Efeso141.

Disponiamoinsecondoluogodiun’iscrizioneframmentariadiIos,incuisiparla

di una symmachia tra l’isola e Rodi142, forse da riferirsi alle fasi iniziali

dell’avanzataquandola'conquista'rodiaprocedetteisolaperisola143.Inoltreda

Deloconosciamoalmenoaltre tre iscrizionichesi riferisconoesplicitamentea

navarchirodi.Laprima144onoraAntigenesfigliodiTheoros,[α]ἱρεθεὶςὑπὸτοῦ

δήμο[υτοῦῬοδίωνναύ|α]ρχοςἐπὶτῆςφυλακῆςτ[ῶννήσωνκαὶ]|ἐπὶσωτηρίαι

τῶνἙλλήνων145. Il titolodiAntigenes indicaunapoliticacostanteperqualche

annoenonunaspedizionemilitareunatantum146.Lasecondaiscrizioneèuna

dedica di bottino ad Apollo, segno di attività militari, da parte di un altro

navarco147,PeisistratosfigliodiAristolochos.LaterzaèunadedicaadAsclepio

da parte di alcuni cittadini di Rodi sotto il navarco Aristoteles148. Queste tre

dedichepaionodatarsitutteaprimadel250149.Allostessoperiodopotrebbero

appartenere anche un’altra iscrizione frammentaria contenente una dedica

rodiaaDelo150eundecretoonorificoalrodioHieronidasfigliodiPythodotos151.

Se la nostra interpretazione è corretta, Rodi si mostrò dunque interessata

140 V,18.141 Questanotizia è confermata anchedalla cronacadi Lindo (Lindos II, 88 l. 1). FRASER -BEAN1954p.155;MERKER1970p.160en.99;POHL1993p.129;SHEEDY1996p.429;BADOUD

2014p.116.142 IGXII5,8/1009,XIISuppl.p.96,SEGXXXIX856:τ]ὴμφιλίανκαὶτὴνσυμφωνίαντὴμπρὸςῬ[οδίους.143 LaformadelleletteresecondoAdolfWilhelmcorrispondeadunperiodocompresotra

257e220(IGXII5,p.303)enonpuòquindiriferirsiall’alleanzaconl’isolaricordatadaLivio(XXXI15,8)durantelaterzaguerramacedonica(comesuggeritoinvecedaKÖNIG1910p.42ed

ÉTIENNE1990p.114n.51).FRASER-BEAN1954p.157n.4;REGER1994bp.43;SHEEDY1996p.

428n.13lainseriscononelcontestodimetàIIIsecolo.144 IGXI4,596.145 ll.3-5.146 ROUSSEL1907p.359n.4.Potrebbetrattarsidioperazionicontrolapirateria:BIKERMAN

1938p. 382; POHL 1993p. 129. SecondoGABRIELSEN1997p. 44 fu proprio l’assunzionedi un

ruolodiprotezioneilmezzoperaccedereallasupremaziapoliticautilizzatodaRodi.147 IG XI 4, 1135: Πεισίστρατος Ἀριστολόχου Ῥόδιος | ναυαρχήσας καὶ τοὶσυστρατευσάμενοι|[ἀπ]ὸτῶνλαφύρωνἈπόλλωνι.148 IGXI4,1133:Ῥόδιοι|Ἀσκλαπιῶι,|ναυαρχεῦντος|Ἀριστοτέλευς.149 Per la prima FRASER - BEAN 1954 p. 158 ritengono che dimostri un’egemonia rodia

sull’Egeo in un periodo compreso tra il 250 e il 220. Invece secondo ROUSSEL 1907 e REGER

1994bp.42tutteetreleiscrizionisarebberoprecedential250sullabasedicriteripaleografici.150 IGXI4,1134:[Ῥό]διοι|...[Ἀπόλ]λωνιἈρτ[έμιδι]...151 IGXI4,580.PhillisfigliodiDiaitoscheproposeildecretoèricordatocomearcontenel275epotrebbeessereancorainattività15annidopo:REGER1994bp.42.

IlKoinondeiNesioti

45

all’arcipelago già prima della metà del III secolo, senza tuttavia riuscire a

preservarvilasuaegemoniaalungo.

Nel250iTolomeiriuscironoinfattiariprendersi leCicladi152epoterono

nel249riorganizzareiPtolemaiaII, festeprobabilmentecelebrateproprioper

la riconquista153. Il ritorno dei Tolomei nelle isole si spiegherebbe secondo

Reger solo con una temporanea ripresa dei loro interessi per la Grecia

continentale154. Tuttavia una cosa non esclude l’altra: all’interesse per le

vicende della Grecia continentale può affiancarsi l’interesse per il controllo

dell’Egeo155. Il famoso decreto di Adulis156 annovera infatti le Cicladi tra i

152 Nonècredibileche iTolomeisisianoripresi le isoleconunaccordodipaceconRodi

nel 255 (BIKERMAN 1938 pp. 381-382, sulla base dell’iscrizione delia IG XI 2, 116 ll. 1-2: [ἐπ’ἄρχον]τοςἈντιγόνουτοῦΧαριστίου|[ὑγίειαεὐε]τηρίαεἰρήνηἐγένετο),perchéinquell’annolasecondaguerrasiriacaavevaancoraunesitoincertoesecifossestataunapaceseparataquesta

avrebbe sancito lo statusquo lasciando le isole aRodi (REGER1994bp. 44). FRASER -ROBERTS

1949pp.289-294pubblicaronounpapiroincuiTolomeoordinavadiorganizzarelaflottanei

primimesidel250eloassociaronoallanotiziadiuninterventodipuliziadopolapartenzadi

unaflottadaDelo(IGXI2,287Al.82:ἀνήχθηὁστόλος).Laresidenzaneltempioerapossibilesoloaimonarchioalorostretticollaboratori,cosachepuòsignificaresoloAntigonidioTolomei

perREGER1994bp.45.Sull'offensivatolemaicanel250sivedaancheBURASELIS1982pp.58,146

e168.MaioparlereidiegemoniingeneralevistochealmenoinuncasoèsegnalatounRodio

comeresidentenelsantuario(Appendice38ll.5-6).SulritornodeiTolomeinell’Egeohascritto

HAMMOND -WALBANK1988p.295: “it seemsclear thatduring the fiftiesPtolemyhadnotbeen

completelyoustedfromhismaritimesupremacyintheAegean”;sivedanoancheMANNI1973p.

242;WILL1979-82Ipp.245e323;CHAMPION2004-2005p.4;MARQUAILLE2008pp.48-49enn.

43e45.153 ID298Al.76.Malacosaèmoltodibattuta:FRASER-ROBERTS1949p.292;BRUNEAU1970p.523;BURASELIS1982pp.146-147;REGER1994bp.45.Apartiredaquest’epocainfattinonèdel

tuttochiaro ilsignificatopoliticodelle festeenonè immediata l’associazioneconunaqualche

formaegemonica,vistocheDelodiventaprogressivamenteilpalcoscenicodimoltodinastieper

feste di questo tipo: BRUNEAU 1970 pp. 518-533, 557-568, 570-573 e per i Ptolemaia indiscussione 519-520, 523.Diversa era la situazione sotto il primoperiodo tolemaico quando,

comeaffermaBAGNALL1976p.154n.139, “therearenodocumentsconferringanysignificant

honorsonotherkingsortheirofficials[...]Nordotheotherkingsdedicatemajormonumentson

Delos during this period”. Dubbi sul significato politico sono stati espressi da HAMMOND -

WALBANK1988p.295.Sivedanoancheinfrap.47n.161ep.49n.175.154 REGER1994bpp.45-46.Viste le contemporaneedifficoltàdelGonataallepresecon la

rivoltadisuofiglioAlexandrosalleatosicongliAchei,supportatipropriodaiTolomei(Plut.Arat.12;WILL1979-82Ip.321:BURASELIS1982p.171;GABBERT1997pp.54-56).155 ComesostieneBEYER-ROTTHOFF1993p.223.Tuttaviaèverochela loropresenzanella

regione è quantitativamente e qualitativamente inferiore al periodo precedente, visto che il

numerodelle lorodonazioni aDelodecresce inmaniera significativa enon sonopiù attestati

nesiarchi:REGER1994bp.34.156 OGIS54l.15;KÖNIG1910p.24;BEYER-ROTTHOFF1993p.223,chescrive:"Esistdavon

auszugehen,daßdieInselninnerhalbderStrukturdesNesiotenbundesdemdrittenPtolemäer

weiterhin Gefolgschaft leisteten". Ma attenzione al valore ‘propagandistico’ di questo

documento, perché come affermaBAGNALL 1976p. 138n. 79, l’asserzionedi aver ereditato le

Cicladi “is probably to be receivedwith the same skepticismwarranted by his claims to vast

areas of the Near East in the same inscription. He did inherit several good bases and a

PrimoCapitolo

46

possedimentidiTolomeoIIIereditatidasuopadrenel246eall'iniziodel245si

celebrano proprio a Delo i Ptolemaia III che possono essere associati con

l’ascesa al trono di Tolomeo Evergete157. Solo la necessità di concentrare le

energieperlaterzaguerrasiriacaelacontemporaneasconfittanellabattagliadi

Andros158basterebberoaspiegarelafinediquestosecondoperiodoegemonico

tolemaico.

Aquestopuntoiniziaunperiodooscurochedureràfinquasiallafinedel

secolo incuièdifficiledeterminarecosaavvengarealmentenelleCicladi.Solo

due dati sembrano certi: nessuna potenza pare riesca ad egemonizzare tutto

l’arcipelago e il Koinon non compare più nelle fonti, tanto da far credere che

cessi di esistere159. Si può comunque affermarequalcosa grazie alle iscrizioni,

ma visti i problemi di datazione su base paleografica sarà bene procedere

analizzando le evidenze divise per dinastia piuttosto che sulla base della

presuntacronologia.

L’influenza tolemaica, che abbiamovisto tra alti e bassi affievolirsi tra il

261 e il 245 a seguito delle sconfitte navali di Kos, Efeso e Andros, permane

legatanell’areasoloapochicapisaldifinoallafinedelIII - inizidelIIsecolo,e

non si può dunque più parlare di un'egemonia generalizzata160. Tra le ultime

competitive position”; scetticismo è stato espresso anche daWILL 1979-82 I p. 317 e SHEEDY

1996pp.429-430.CredonoinvecealtestoHUß2011p.176n.272eSTROOTMAN2014p.48.157 BRUNEAU 1970 p. 523; BURASELIS 1982 p. 146; REGER 1994b p. 45. Allo stesso periodo

appartengono conogniprobabilitàduedocumentidiminore importanzaprovenientidaDelo.

MiriferiscoadunprestitopresodaDelo(ID290ll.129-131)percostruireunastatuainonorediTolomeo(IIappenadecedutooIIIappenaascesoalpotere),dellaqualeforseIGXI4,1073èla base, e ad un’iscrizione di Delo (IG XI 4, 649) in onore dell’alessandrino Sosibios, figlio diDioskourides,collaboratoresiadiTolomeoIIIsiadelIV.SivedanoatalpropositoDürrbachIDcomm.p.15eDÜRRBACH1921pp.53-54;HOLLEAUX1942pp.47-54;GLOTZ1916pp.316-317n.7;

REGER1994bp.47.158 La battaglia si daterebbe agli anni 246-245 secondo BURASELIS 1982 pp. 144-145 e

proprio al 245 per HAMMOND - WALBANK 1988 pp. 587-595. La proposta è stata accettata da

HAMMOND1989p.313;ERRINGTON1990p.248;REGER1994bp.46,GABBERT1997p.57.159 KÖNIG1910p.21,26,28-29e40.Pur traalti ebassi lo studioso tedesco ritiene che i

Tolomei rimangano ancora fino alla fine del III secolo egemoni del Koinon, che dunque non

smetterebbediesistere.SullafinedelKoinonedellapresenzaegemonicatolemaicanell'Egeosi

veda TARN 1913 pp. 466-472; WILL 1979-82 I p. 205-207; BERTHOLD 1984 p. 97 n. 47. La

scomparsa temporanea del Koinon non deve ovviamente essere vista come un unicum nel

panorama del federalismo greco: basti infatti il ben noto riferimento alla parabola della

Tessaglia,laqualenelcorsodellasuastoriaattraversòdiversefasidicrisidellapropriaunità.160 HOLLEAUX 1942 pp. 69-72; HUß 1976 pp. 213-38; BERTHOLD 1984 pp. 97-98; HABICHT

1992pp.68-90e inparticolare89-90;REGER1994bp.33;MARQUAILLE2008p.48. Ilpassodi

Polibio (V 34, 7: παρέκειντο δὲ τοῖς κατὰ τὴνἈσίαν δυνάσταις, ὁμοίως δὲ καὶ ταῖς νήσοις,

IlKoinondeiNesioti

47

roccaforti tolemaiche161: Thera162, Arsinoe-Methana nel Peloponneso163,

Arsinoe-KoresiaaKeos164,ItanosaCreta165eSamo166.

SuiMacedoni esistono invece pareri contrastanti, tra chi nega persino il

loro interesse per l’egemonia in Egeo e chi sostiene che per brevi periodi gli

Antigonidi riuscirono a prendere il controllo sull’arcipelago167. Io sostengo

invece che i Macedoni, una volta scacciati i Tolomei, tentarono di instaurare

un’egemonia complessiva senza tuttavia riuscirci. Iniziamo col dire che la

vittorianellabattagliadiAndrosnonimplicalaripresadelcontrollomacedone

sulle Cicladi168 o “recovered forMacedon the thalassocracy of the Aegean”169.

Tuttaviaquesto scontrononpuòdel tutto essere ridotto adeventominore se

associato, come vedremo, ad una reale attività comunicativa e politica degli

Antigoniditraleisole.ProvediquestapresenzariferibilialperiododiAntigono

δεσπόζοντεςτῶνἐπιφανεστάτωνπόλεωνκαὶτόπωνκαὶλιμένωνκατὰπᾶσαντὴνπαραλίανἀπὸΠαμφυλίας ἕως Ἑλλησπόντου καὶ τῶν κατὰ Λυσιμάχειαν τόπων) sul controllo delle isoledell'EgeoesercitatodaTolomeoIVnondeveesserepresoallalettera,mapiuttostolimitatoalle

soleisolecontrollateancoradaiLagidi:MEADOWS2013c.2.161 L’iscrizione IGXII5,481, IGXIISuppl.,p.111,datatadaiprimieditoriacirca il217eattestanteun forte legame traSiphnose iTolomei,èoggi comunementedatataaglianni274-

271(ROBERT1936pp.184-189).Appare invecepossibile il legamecon Iossullabasedi IGXIISuppl.171cheèundecretodiprosseniaperuncerto[...]ςΚοιράνουdiAspendo,chepotrebbe

essereApolloniosfigliodiKoiranos,comandantedellaguarnigionediTheraduranteilregnodi

Tolomeo VI Filometore (BAGNALL 1976 p. 124); ma criteri paleografici sembrano escluderlo

(ROBERT 1963 p. 391 n. 4) e comunque si tratterebbe di legami troppo deboli per provare

qualcosadisignificativo.LabasediunastatuainonorediTolomeoIIItrovataadAstypalaia(IGXII3,204)nonhapurtroppoelementivalidiperesseredatataedèdifficilechedasolaproviil

controllo tolemaico sull’isola (BAGNALL 1976 p. 149), come invece propongono HAMMOND -

WALBANK1988p.294,BEYER-ROTTHOFF1993p.224,oilsuoritornosottoiTolomeidopoessere

statacontrollatadalGonata,comepropostodaHUß1976p.221.Unafestatolemaicachiamata

Theuergesia celebrata aDelo tra il 224e il 209 (BRUNEAU1970pp. 525-528), adifferenzadeiPtolemaia,nonimplicaegemonia(REGER1994bp.47),cosìcomeglionoriperPolykrates,figliodiMnasiadas, di Argo (IG XI 4, 1177), un agente di Tolomeo IV e V (PASCHIDIS 2008 p. 443),decretatinell'isola.SullasituazionediDelosuprap.45n.153einfrap.49n.175.162 BAGNALL1976pp.123-134.BEYER-ROTTHOFF1993p.227163 BAGNALL1976pp.135-136.164 L’isola,ilcuiterritorioeracontesotradiversepoleis,mostrailperduraredellapresenza

deiTolomeisolonellabasediKoresia-Arsinoe:ID.pp.141-142.165 ID.pp.121-122.166 Salvo una breve parentesi seleucide; ID. pp. 80-81; BERTHOLD 1984 pp. 97-98, BEYER-

ROTTHOFF1993pp.227-228.167 KÖNIG 1910 pp. 21-23 e 31-33; REGER 1994b p. 35 nega che fossero interessati

all’egemonia sulle Cicladi e ritiene chepreferissero limitarsi ad alcune isole per scopi precisi.

Vedono invece un'egemonia complessiva, magari intermittente, TARN 1913 pp. 462-472;

GUGGENMOS 1929 pp. 44-46; HOLLEAUX 1942 pp. 55-73; BURASELIS 1982 pp. 174-176. Una

posizioneintermediaèpresadaÉTIENNE1990pp.97-98eWIEMER2002pp.193-198,cheparla

dipresenzamacedoneeconflittodiinteressiconRodi.168 BURASELIS1982p.174;REGER1994bp.48.169 WALBANK1933p.178;HAMMOND-WALBANK1988p.307.

PrimoCapitolo

48

Gonata, Antigono Dosone e Demetrio II si ritrovano, oltre che ad Andros170,

anche a Kythnos171, Syros172, Poiessa a Keos173, Ios174, Delo175, Kimolos e

170 Livio (XXXI 15, 8) riporta una lista di isole con guarnigioni macedoni all’inizio della

secondaguerramacedonicaetraquesteAndrosèprobabilecheneospitiunafindaitempidella

battagliadiAndrosvistalasuaimportanza.ProbabilmenteesageraBURASELIS1982pp.93-94n.

229quandoaffermacheAndrosera“fürdenjeweiligenhellenistischenHerrscherderKykladen

ein günstigerWachtposten in dieser Inselwelt”. Tuttavia questo non significa che l’isola fosse

solounpuntodicontrollodelgolfoSaronicocomesostieneREGER1994bpp.49-50.Androsera

semmaimolto importanteper lerottecheattraversavanol’Egeoe leCicladidaeper laGrecia

centrale e la Macedonia, come sostiene del resto lo stesso Reger in un’altro articolo: REGER

1994D309-321.171 Sempre sulla basedi Livio (XXXI15, 8) sappiamoanchedi Paros, che era statapresa

sicuramente l’annoprima (Liv.XXXI31,4), ediKythnos.MaadifferenzadiAndrosèdifficile

diredaquanto.ForsegiàdalperiododiAntigonoGonataoDosone(HOLLEAUX1942p.65;REGER

1994bp.53)172 Delohapreservatoundecreto(IGXI4,1052)degliabitantidiSyrosperEumedesfigliodiPhilodemosdiKlazomene,chefuinviatodalreAntigonoscomeἐπικριτὴςτῶνσυμβολαίων(l.25)perSyros.PerRoussel(IGXI4p.86),DÜRRBACH1921p.56;FRASER–BEAN1954p.157n.2eREGER1994bpp.53-54sidaterebbeaglianni250-240sullabasedicriteripaleografici.Forseil

decretoindicadiatribetrafazioniinterneprodottedalcambiodiegemoniadopolabattagliadi

Androsdel245.173 IGXII5.570(conXIISuppl.,p.114)vienedallapolisdiPoiessaeregolapagamentiditasse sulla proprietà. Due re sonomenzionati: re Demetrio (A8) e re Antigono (B4-9), in un

passaggio che pare essere l’inizio di una lettera reale. Il documento sembra indicare che

DemetrioconfermaquantodecisodaAntigono.Lasteleèandatapersaesiignoralaformadelle

lettere (BURASELIS 1982 p. 87 n. 201 e REGER 1994b p. 51). Due coppie sono teoricamente

identificabili:Monoftalmo-Poliorcete(comeritenutodaH.v.Gaertringen)eGonata(oDosone)-

Demetrio II (come ritenutodaBAGNALL1976p. 145). Probabilmente la vicinanza conun’altra

iscrizione (IG XII 5, 571 ll. 14-20), anch’essa proveniente da Poiessa, ci spingerebbe verso lasecondacoppia.InfattiildocumentoonorailmacedonePausaniasfigliodiAndronikos.Laforma

delle lettere indica l’ultimo quarto del III secolo (REGER 1994b p. 51). Pausanias non è

conosciutoaltrimenti,mail fattochericevalacittadinanza, laprosseniaechesidicecheἀνὴρἀγαθὸςὢν διατε|[λ]εῖ περὶ τὴν πόλιν τὴν Ποιησίων (ll. 15-16) ci fa intendere che egli agivapoliticamente in Macedonia a favore della città. La presenza antigonide nell’isola (sostenuta

anchedaFRASER–BEAN1954p.157n.2)noneraperògeneralizzata,vista lapermanenzadei

TolomeiarroccatinellabasediArsinoe-Koresia,suprap.47en.164.174 Un'iscrizionemolto frammentaria (IG XII Suppl. 168) ci preservaundecretodi Ios inonore di un generico re Antigono che (ll. 2-3) τήν τε |ἐλευθερίαν ἀπέ]δωκεν τῶι δήμωι τῶιἸητῶν καὶ τοὺς νόμους τοὺς πατρίο[υς, mentre il popolo conseguentemente avrebbe donatocorone e celebrato sacrifici (l. 7) τῶι βασιλ]εῖἈντιγόνωι Σωτῆρι. H. v. Gaertringen, il primoeditore, riteneva che per criteri paleografici il testo andrebbe datato alla fine del IV secolo e

quindi si starebbe parlando di Antigono Monoftalmo. Negli anni successivi questa

interpretazione è stata sempre più criticata ma ancora in anni recenti ha trovato un fiero

sostenitoreinBILLOWS1990p.224cheritienesitrattidiAntigonoMonoftalmoperlapresenza

dellaparolaὁμονοο[ῦ]ντεςalla linea12 (maè in realtàunargomento fragileperché lo stessoterminesiritrovainIGXII5,1065l.4,datataal280circa). Inrealtà ilconservatorismodiIossposta la datazione su criteri paleografici al III secolo e quindi il documento citerebbe o

AntigonoDosoneoAntigonoGonata(FRASER1958p.154;HABICHT1970pp.65-73epp.256-7;

BURASELIS p. 1982 p. 63 n. 105; PIEJKO 1991 pp. 137-138; LE BOHEC 1993 pp. 351-352; REGER

1994b pp. 37-38; KOTSIDU 2000 nr. 170; PASCHIDIS 2008 pp. 421-423; MEADOWS 2013 p. 24).

Inoltre questo ci consente di legare questo decreto ad una legge sacra contenuta nella stessa

stele(IGXII5,1008AeB;SEGXXXIX857),datatasullabasedicriteripaleograficiallasecondametàdelIIIsecoloeconogniprobabilitàinonorediunreAntigono(GonataoDosone).Siveda

IlKoinondeiNesioti

49

Karystos in Eubea176. Reger interpreta questa presenza come prova di un

interesse macedone limitato al golfo Saronico177, ma basta guardare la

disposizionedelleisolesuunamappapernotarechelapenetrazionenelmondo

delleCicladieramoltopiùprofondaenonsi limitavaalladifesadiAtene178.A

confermachel’areadiinteressemacedonesispingevadecisivamentepiùasud

eaestdellecostedell’Atticavisarebbe,oltrealriferimentoaKimolos,lapiùche

HABICHT1970pp.71-72;BURASELIS1982p.168n.195;NIGDELIS1990p.242n.205;BRUN1996

p.164n.3;KOTSIDU2000nr.171;PASCHIDIS2008pp.423-424.175 Delo ebbe importanti e durature relazioni con gli Antigonidi a partire dal Gonata.

Antigonodonò tra lealtrecoseedifici (per leoffertesivedaBRUNEAU1970pp.550-551,558-

564) e istituì delle feste, apartiredallePaneia eSoteria del 245, che commemoravano la suavittoria sulla flotta egiziananellabattagliadiAndros (ID.pp.552-553). Le feste inparticolare

sonostateunodeipernidelladiscussioneinmeritoallapossibileritrovataegemoniamacedone

sulle isole (BAGNALL 1976 p. 155; BURASELIS 1982 pp. 141-147; GABBERT 1997 p. 57 PASCHIDIS

2008 pp. 422-423, 440-442; BRUNEAU 1970 pp. 518-531, 557-564, 579-583; BRINGMANN - VON

STEUBEN1995128-142). I legamiconDeloproseguironopoiconilsuosuccessoreDemetrioII,

chefondònel238,annodellasuaascesaalpotere,iDemetrieia(BRUNEAU1970pp.563-564).EancheDosonecelebrònell’isola la suavittoria suCleomenediSpartaconunadedica (IGXI4,1097),cosachehaspintoHOLLEAUX1942pp.55-73adargomentareperunaduraturaegemonia

macedonesull’isolanellasecondametàdelIIIsecolo.TuttaviasostieneREGER1994bp.55che,

sel’interesseantigonideperDeloèchiaro,menoloèladefinizionedelrapportoesistenteedè

quindi dubbio l’uso di termini quali egemonia, controllo o predominio. L’esempio degli onori

agliufficialirealidovrebbeineffettifarriflettere.DuedecretidelIIsecoloprovenientidaDelo

(IGXI4,765-766)onoranodueufficialidiEumeneII,senzaperquestoimplicarealcuncontrollodiPergamosull’isola.Lostessodicasiperlededichedopounavittoriaimportante.Seèveroche

Dosone non avrebbe celebrato a Delo la sua vittoria se l’isola fosse stata sotto il controllo di

Tolomeo (HOLLEAUX 1942 pp. 62-64), è tuttavia altrettanto vero che da sola una dedica non

implicaegemonia,vistochesempreaDeloAttaloe ilsuogeneraleEpigenescommemorano la

vittoriasuAntiocoIeraceeisuoiGallinel228(IGXI4,1109e1110).IGXI4,680èundecretoonorificoperAutoklesfigliodiAinesidemosdiCalcide,unphilosdiDemetrioII(eglièonorato

ancheaOropo:I.Orop.57).AnchesuofigliofuonoratoduevolteaDelo(IGXI4,681-682).Unprecedente decreto sulla stessa stele sempre in suo onore (IG XI 4, 679) non nomina i suoilegamiconlaMacedonia.PASCHIDIS2008pp.422-423ritieneinteressantidalpuntodivistadei

legamipoliticitraDeloegliAntigonidiglionoriconcessiperlasua'carriera'pregressa(sempre

chesiaperquestochevengaonorato).Masitrattacomunquedielementiindiziarideboli.Nella

seconda metà del III tutte le principali dinastie finanziano la costruzione di edifici nel

santuario(VIRGILIO1998p.137ep.152;HERBIN2014pp.177-181).Suprap.45n.153.176 Queste comunità non hanno mai fatto parte del Koinon, ma meritano di essere

considerateoraperfarcomprenderelapoliticadegliAntigonidi.Un’iscrizionedaKimolosonora

ungiudicediKarystosinEubea(SEGXLIV710;JACOBSEN–SMITH1968pp.184-199)chesarebbestato invitato da parte di un Antigono (ll. 21-22). Gli autori datano il testo al III secolo e

l’AntigonocitatopuòessereGonataoDosone(ID.p.198;REGER1994bpp.52-53;GAUTHIER1994

p.173;KNOEPFLER2001p.412;PASCHIDIS2008p.426).PerREGER1994bp.53(chefaunpo'di

confusione tra chi invia e chi riceve il giudice) ancheKimolos farebbepartedella strategiadi

limitarsi al controllo e alla difesa del golfo Saronico,ma vista la posizione dell’isola direi che

questaipotesièesclusa.177 ID.p.35.178 SHEEDY1996p.436n.63.

PrimoCapitolo

50

significativa presenza antigonide sull’isola di Amorgos179. Reger stesso è

costrettoaparlaredieccezioneeadipotizzarechel’isolaservissepericontatti

conCreta180. La cosaè certamentepossibile,mauna soluzionepiù semplice è

quella di ipotizzare che la presenza antigonide a macchia di leopardo

nell’arcipelago, con una concentrazionemaggiore nelle isole nord-occidentali,

sia dovuta alla resistenza opposta dalle altre potenze, maggiori e minori,

interessate all’area181. Non si può dunque parlare di egemonia generalizzata,

comedelrestoconfermatodalleazioniintrapresesottoilregnodiFilippoV182.

MiriferiscoinprimoluogoallespedizionicorsarecontroleCicladinonancora

controllatedaiMacedoni intrapresenel220daDemetriodiFaroenel205da

179 DueiscrizionimenzionantiunreAntigono(GonataoDosone)provengonodallapolisdi

Minoa(IGXII7,221e222).Ladatazioneèpossibilesolosullabasedicriteripaleografici,manonostantequestosiritienechesiparlidiAntigonoDosoneenondelGonata:OLSHAUSEN1974

pp.108-110n°80eBURASELIS1982p.168n.195conbibliografiaprecedente;MIGEOTTE1984p.

195;LEBOHEC1993p.223n.3;ÉTIENNE1990p.98;REGER1994bpp.55-56;GAUTHIER1994p.

173; KNOEPFLER 2001 p. 413; PASCHIDIS 2008 p. 416. Ad ogni modo cosa ci dicono questi

documenti? Il primo (IG XII 7, 221) onora un Διοκλείδας ἀπεσταλμένος ὑπὸ τοῦ βασιλέωςἈντιγόνου.Egliportòletteredalreediscusseconleautoritàlocali;laquestioneeraτὸν|δῆμονἀπολυθῆναι τῆς κατεστώσης ταραχῆς (linee 9-10). Interventi regali simili negli affari delleCicladisonoconosciutieimplicanoungenuinointeresseperilcontrollodellecittàinquestione.

Diventaquindiinteressanteassociarelasecondaiscrizioneall’episodiodescrittonellaprima.La

seconda infattiriporta lapresenzadirappresentantidelrenellacittà.Questi inpassatoerano

ritenutiNassi:οἱπαραγινόμενοιΝάξ[ιοιπαρὰ τοῦβα]σιλέωςἈντιγόνου(IGXII7,222 ll.2-3).Cosache inoltreprovavauncertocontrollodiAntigonosuNaxosstessa.Oggi tuttaviadopo la

riletturadiREGER1994bp.56lamenzionediNaxosèscomparsa:οἱπαραγινόμενοιπαρὰ[τοῦβα]σιλέωςἈντιγόνου.UnterzodocumentoregistralaprosseniaperunSosistratoschepotrebbeessereunufficialedicorteantigonide(IGXII7,223ll.1-2).L’ufficialeeponimodiMinoasottoilqualeildecretopassòfuunKharinos,ilcuifiglioappareinun’iscrizionediTenosdelIIsecolo

(IGXII5,821). Ilpadreèverosimilechesiastatoattivonell’ultimo terzodel III secolo, con laconseguenzachel’AntigonoinquestioneèprobabilmenteDosone.Minoasisarebbeaffidataagli

Antigonidi perché soffrivadi ταραχή, termine che esprimeuna grave confusioneo caos (lo si

ritrovaperesempioaSyrosattaccatadaipirati intornoal100;IGXII5,653ll.11-12:ταραχῆςμείζονος γινομένης κατὰ τὴν πόλιν; NOCITA - GUIZZI 2005 pp. 281-288), e rischiava di esserepredadelle cittàvicine (IG XII7,228e inparticolare ll. 9-10; sulmodellodel restodiquantoavvenneaKeos,dovenelIIsecolosipassòdaquattropoleisindipendentiadue:BERTHOLD1984

pp.19-23)edelleisolevicine(inparticolaresisegnalal’attivitàdiSamonell’ultimoterzodelIII

secolo,sullaqualetorneremo).Altredueiscrizioni,provenientequestavoltadaArkesine(IGXII7,15e16),sembranoimplicarequalcherelazionetralacittàelaMacedonia(DELAMARRE1902

pp.307-310;FRASER–BEAN1954p.157n.2;OLSHAUSEN1974p.112;NIGDELIS1990p.14n.10;

REGER1994bp.58;PASCHIDIS2008p.417n.3),maunadatazionevagaallasecondametàdelIII

secoloeunaterminologiagenericaciimpedisconodiandareoltre.180 REGER1994bpp.58-59.181 Fuoridalcontestocicladico iMacedonisembrano interessatiancheaKos:SEGRE1940

pp.21-34;BEYER-ROTTHOFF1993pp.224-225.182 Filippo V nel 216 stabilisce a Delo una festa in proprio onore, i Philippeia, come da

tradizione (BRUNEAU1970pp. 551, 564), e inoltre si prodiga indonazioni: si pensi giustoper

fareunesempioallasuafamosaStoa(IGXI4.1099).Tuttaviasitrattadiattenzionilegateadunsantuariopanellenicochenonimplicanodasoleun'egemonia(REGER1994bp.61).

IlKoinondeiNesioti

51

Dikaiarchos183.Tuttaviaproprioquesteazionieinparticolarelasecondasonoil

preludio ad una vera e propria politica di conquista delle Cicladi da parte

macedone184.Solodopo, infatti,Filippoprocedetteall’inviodirettodi truppee

alla sistemazione di guarnigioni nelle isole185. Per comprendere le mire

egemoniche di Filippo, che prevedevano anche una conseguente e coerente

strategiaideologicadicomunicazionepolitica,risultainteressanteun’iscrizione

frammentaria(eoggiandataperduta)provenientedaParos186.Nel201Filippo,

dopo aver attraversato l’Egeo e catturato l’isola, nella quale stabilì una

guarnigione, ricordò la sua conquistamanu militari di Thermon, la ‘capitale’

degli Etoli187, un riferimento che può solo essere spiegato con il tentativo di

riabilitare la propria immagine presentandosi come un egemone, protettore

dellagrecitàcontroipirati188.

Ad ognimodo quest’avanzatamacedone fu sempre contrastata da Rodi,

l’ultimo degli attori in campo e l’unico uscito vincitore con la rinascita del

Koinon.

1.5.–IlKoinonsottoRodi.

In questo sottocapitolo si parlerà di come Rodi riuscì ad appropriarsi

dell'egemonia sulle Cicladi e a riportare in vita il Koinon. Come nel caso dei

Tolomei si discuteranno solo gli aspetti storico-strategici, trascurando per il

momentolefontichecisvelanoimeccanismidicontrolloeorganizzazione189.

183 Infrap.146.184 Questa azione potrebbe essere legata ad un trattato, ricordato da Polibio (III 2, 8) e

Appiano (Mac. 4, 1),madalla dubbia storicità, siglato tra Filippo eAntioco III perdividersi ilterritoriodeiTolomei, trattatocheavrebbe lasciato l’EgeoallaMacedonia:SCHMITT1969,547;

KÖNIG1910pp.30-31;WILL1979-82 II pp. 114-118;HAMMOND -WALBANK1988p. 412en. 1;

ÉTIENNE1990p.100;MA2002pp.74-75;ERRINGTON2008pp.198-200.185 L’offensiva di Filippo tra il 204 e il 201 riguardava l’Egeo nel suo insieme, comprese

ancheSamo,Chio,Thasos e vari territori controllati daRodi:KÖNIG1910pp.37-38;WALBANK

1939pp.308-309;THOMPSON1971pp.615-620;BERTHOLD1984p.113;WILL1979-82IIpp.104-

105epp.121-30;HAMMOND-WALBANK1988pp.412-416;GRUEN1984p.384.186 IGXII5,125.187 l.7:...ἑλὼ]νκ[ατὰκρ]άτοςτὸν[Θ]έρμον.Sull'attaccoaThermon:THORNTON2014p.26.SuThermonpergliEtoli:FUNKE2015p.108.188 REGER1994bp.62.Nontrovoconvincentel’ipotesichequestaletterasiastatainviatada

DemetriodiFaroenondaFilippoV,comepropostodaCOPPOLA1993pp.111-114.189 DocumentidelKoinoninquestoperiodosonoAppendice17-18;37-38.

PrimoCapitolo

52

Anche dopo il 250 Rodi non scomparve del tutto dalla regione190.

Chiaramente a noi non interessano né la rappresentazione idealizzata che le

fonti letterarie e epigrafiche ci offrono dell’isola come di una potenza

interessata al benessere e alla sicurezza dell’area191, né le testimonianze di

banchieriemercantidiRodiattivinelleisole,datocheciònoncidicenullasudi

un’eventuale controllo o egemonia. Tra le azioni concrete più importanti

ricordiamochenel220fusolograzieall’interventorodiocheDemetriodiFaro

vennescacciatodalleCicladi192.Lesueoperazionistavanoinfatti intaccandolo

status quo e, sebbene l’azione di Rodi non implichi un'egemonia sull’area,

tuttaviaèpossibileaffermareche l'isolaconsiderasse ilpassaggiodelleCicladi

sottoiMacedonidannosopergliequilibrinell’Egeo,tantodarichiedereunsuo

interventoarmato.Lacosasiripetepoidinuovoconlaripresadelleoperazioni

di Filippo V nella regione alla fine del secolo, tanto da far pensare ad una

strategia complessiva per la salvaguardia dei propri interessi da parte di

Rodi193, che alla fineportò alla rinascita delKoinon stesso. Infatti Polibio194 e

Livio195affermanochenel200,pocodopoladichiarazionediguerradiFilippoV

adAtene,ilcontingentenavalerodiodiritornoinpatriaarrivòaKeosedaqui

continuòilsuoviaggiopermareattraversoleisolericevendol’alleanzaditutte

tranneAndros,ParoseKythnos,cheeranopresidiatedaguarnigionimacedoni.

Inquestocaso,comenelpassodiDiodorosuDioskouridesriferitoall'epocadei

190 SHEEDY1996p.424.MoltoaccentuataatalriguardoèlaposizionediFRASER-BEAN1954

pp.158-159;BERTHOLD1984pp.91-92,pp.97-98ep.142.191 Peravereun’ideadellaidealizzazionedelruolodiRodichecivienetrasmessainquesto

senso dalle fonti si veda, giusto per fare un esempio, Diod. XX 81,3. Le fonti testimoniano

l'attitudine a rappresentarsi come leader di una potenza navale egea, che combatteva

certamentelapirateriaaleiavversa,maaldilàdellaidealizzazionenonlaimpedivaseascapito

deisuoinemici:FRASER -BEAN1954pp.158-171;HUß1976pp.217-218e220-238;BERTHOLD

1984pp.91-92;DESOUZA1999p.81ep.89;GABRIELSEN2001pp.228-237;diparerediverse

REGER1994bp.65.Infrap.145n.161.192 Polyb. IV19,8:ὁ δὲΔημήτριοςλυσιτελῆ μέν, οὐκεὐσχήμοναδὲπεποιημένοςτὴνἀπὸτῶννήσωνἐπάνοδον,διὰτὸντῶνῬοδίωνἐπ᾽αὐτὸνἀνάπλουν,ἄσμενοςὑπήκουσετῷΤαυρίωνι,προσδεξαμένου'κείνουτὴνεἰςτὴνὑπέρβασιντῶνλέμβωνδαπάνην.Infrap.145.193 SHEEDY1996pp.430-431.194 Polyb. XVI 26, 10: οἱ μὲν οὖν πρέσβεις οἱ παρὰ τῶν Ῥοδίων ταῦτα διαπράξαντεςἀνήχθησανεἰςτὴνΚέωνἐπὶτὰςνήσουςμετὰτοῦστόλου.195 Liv.XXXI15,8:secundumhaecrexAttalusAeginamadclassemserecipit;RhodiiCiamabAegina, inde per insulas Rhodum navigarunt omnibus praeter Andrum Parumque et Cythnum,quaepraesidiisMacedonumtenebantur,insocietatemacceptis.

IlKoinondeiNesioti

53

primi Antigonidi, non siamo ancora davanti a una rinascita del Koinon196. È

assaiprobabileche,siccomealmomentononeraancorascoppiatounconflitto

aperto tra Roma e laMacedonia, l’alleanza con le isole potesse inserirsi nella

logica del mantenimento dello status quo precedente al conflitto197. L’anno

successivo i Romani, aiutati dalle truppe di Attalo, attaccarono la guarnigione

macedoneadAndrosedopoaverlasconfittaconsegnaronol’isolaaPergamo198.

Una seconda azionedelle forze romane e pergamene, coadiuvate questa volta

anchedaRodi,fallìinveceneltentativodiriprendereKythnos199.Leoperazioni

belliche si spostarono quindi più a nord, ma la tendenza dei Romani a

consegnareipresidiadAttalodovevanonpocopreoccupareRodi200.IlKoinon

196 Stranamente in questo caso la critica è concorde con questa interpretazione: KÖNIG

1910,41-48einparticolarepp.41-42;FRASER-BEAN1954p.160en.1;BERTHOLD1984p.135e

p.142;ÉTIENNE1990p.101-106,p.117;SHEEDY1996p.433;GABRIELSEN1997pp.56-57,WIEMER

2002p.205.197 Ciò spiegherebbe la mancata menzione di queste alleanze negli accordi di pace:

BERTHOLD1984p.134n.22.Probabilmentenel200andrebberocontestualizzatialcunidecreti

diMinoanell’isoladiAmorgoschesonodatati con ildamiourgos della cittàe con il sacerdoteeponimo di Rodi (IG XII 7, 245 ll. 1-2: ἐπὶ δημιουργο[ῦ] Θευδήμου καὶ ἱερέως | τῆς ῬόδουΘράσ[ω]νος; IGXII7,493b l.1: ... ἱερέω]ςδὲτοῦἩλίουκαὶτῆςῬόδου; IGXII5,38 ll.1-2:ἐπὶδημιουργοῦἈπολλωνίδου, ἱερέως δὲ τῆς Ῥό|δου Κριτοβούλου...), fatto che indica l'influenzarodiasull'isola.Bisognatuttaviasegnalare lapossibilitàchesianodiqualcheannoprecedente.

Infatti prima del 205 alcune iscrizioni di Minoa indicano il controllo samio sulla città con la

formulaὁδῆ|μοςὁΣα[μίω]νὁκατοικῶνἐνΜινώιαι(IGXII7,237ll.37-38;sivedanoanche226,231, 239, 240). Ne consegue che un decreto di prossenia perNikolaos figlio di Aristarchos il

RodiofattodaὁδῆμοςὁἈμουργίωντῶνκατοι|κούντωνΜινώιαν(IGXII7,228ll.9-10)nonpuòche essere stato realizzato poco dopo, con una formula inusuale che ROUGEMONT 1983 ha

giustamentevisto comeuna reazioneall'espulsionedei colonidi Samo. Si vedaancheWIEMER

2002p.275.198 Liv. XXXI 45, 1-8. L'isola, fortemente minata sul piano economico e demografico

(PALAIOKRASSA-KOPITSA2007p.44),resteràpoisottoPergamofinoal133:TIVERIOS1996p.73;

PETROCHILOS2014pp.107-109.199 Liv. XXXI 45, 9: ab Andro Cythnum traiecerunt. ibi dies aliquot oppugnanda urbenequiquamabsumpti,et,quiavixoperaepretiumerat,abscessere.Probabilmenteilfallimentoeradovutoall'operadi fortificazionedel sito iniziatagiànel IV secolo:MAZARAKIS-AINIAN1996pp.

269-270.200 BERTHOLD 1984 p. 135; SHEEDY 1996 p. 433. Sebbene inizialmente Attalo avesse

mostratopoco interesseper l’Egeo(ALLEN1983p.69),èprobabileche lecosesianocambiate

dopol'acquistonel209diEginadagliEtoli(ALLEN1971pp.1-12)eancoradipiùconlaseconda

guerramacedonica.Maallafinedellaguerra,conlaproclamazionedellalibertàpertuttelecittà

greche,PergamoriuscìamantenereilcontrollosolodiEginaeAndros,dovendorinunciareagli

altri presidi, in particolare a quelli in Eubea (SHEEDY 1996 p. 434). È assai probabile che né

AttaloI,nésuofiglioEumene(succedutoalpadrenel197),abbianovolutoconquistarel’Egeo,

tuttaviaècertocheneabbianocompresol’importanzastrategicanelladifesadell’Asia.FilippoV

con la conquista delle Cicladi avevamostrato quando facile potesse essere attaccare l’Asia e

quindi tanto idominidiPergamoquantoquellidiRodi.Unaesigenzadifensivaeraquindialla

basedellesceltecompiutedaAttalo(ALLEN1983p.74),maèpossibileche,aconflittoiniziatoe

con i presidi macedoni che passavano uno alla volta dalla parte di Pergamo, le cose siano

cambiate, e, senza arrivare alle esagerazioni di BERTHOLD 1984 p. 115 e 144 su presunte

PrimoCapitolo

54

nacquequindi,unavoltafinitalaguerraeliberatetutteleCicladidallapresenza

macedone, per la manifesta fragilità del sistema difensivo rodio davanti a

FilippoVeperlanecessitàdiRodidicontrollaremegliolesingoleisoleanchein

risposta a Pergamo e alla sua accresciuta presenza nell'Egeo201. Tuttavia non

bisogna sottovalutare i vantaggi che un'istituzione del genere avrebbe offerto

nel controllo complessivo dell'arcipelago, limitando le influenza esterne che

avevanosegnatolasecondametàdelIIIsecolo.InquestosensoilKoinonoffriva

a Rodi contemporaneamente una base operativa nell'Egeo occidentale,

un'istituzione per condividere le spese di difesa rispettando l'autonomia e la

libertà dei Greci, un organo di controllo politico sulle isole e di sorveglianza

militare contro la pirateria202. Non siamo tuttavia informati sulle vicende dei

decenni successivi. Un decreto dei Nesioti in onore del medico milesio

Apollonios203 può forse dirci qualcosa di più. Étienne204 ha proposto alcune

modificheal testodelle IG chehannocambiato il sensodeldocumento.Alle ll.

15-16, λοιμοῦ] | καινοῦ περιεστηκότος ἐπικινδύνου, egli ha proposto di non

integrare λοιμοῦ e di sostituire ἐπικινδύνου con νῦν κινδύνου, cioè un

equivalentedi'guerra'.Inoltreancheallell.39-40iriferimentiallemalattie,δὲ

π[αθῶν (ἐν)]|δήμων, andrebbero sostituiti con quelli alla guerra, δὲ κ[αὶ

πο]|λέμων. Étienne ha inoltre identificato il sacerdote eponimo di Rodi

Autokrates,utilizzatoperdatareildocumento,conl'Autokratesdelleanforedel

periodo 175-146, ma, poiché il Koinon scompare dopo la terza guerra

macedonica (ca. 168-166), lo studioso francese ha identificato la crisi a cui

allude questo decreto proprio con gli eventi di questa guerra ricordati da

aspirazionitalassocratichediAttalo,èpossibilesostenereconSHEEDY1996p.435en.58checi

si limitasse ad un dominio a macchia di leopardo su punti strategici per controllare le

comunicazioni.201 L'ipotesi suggestivama verosimile è stata proposta da SHEEDY 1996 pp. 435-436. Ciò

spiegherebbeanchelospostamentodella‘capitale’delKoinon,conannessaguarnigioneebase

navale,aTenos, in rispostaallapresenzadiPergamoadAndros (ID.p.447).Androsdel resto

appare nella prima metà del II secolo staccata dal resto delle Cicladi, segno evidente delle

ripercussionieconomicheesocialidovuteaprecisedivisionipolitiche(REGER1992pp.381-382;

1994cp.85).BERTHOLD1984p.142ritieneinvecechelasceltadiTenosalpostodiDelodipenda

daldesideriodinonoffendereiRomani.202 Come ha scrittoWIEMER 2002 p. 141: "Der neugegründete Nesiotenbund verschaffte

RhodoseinInstrument,umseinerPräsenzinderwestlichenÄgäisStabilitätundKontinuitätzu

verleihen".203 Appendice18.204 ÉTIENNE1986pp.45-47.

IlKoinondeiNesioti

55

Livio205.TuttaviaHabicht206,puraccettandolemodifichetestualidiÉtienne,ha

criticato l'identificazione del conflitto con la terza guerra macedonica. Lo

studiosoha infatti accostato ilmedicoApolloniosall'omonimo stephanephoros

eponimodiMiletodel203/2207circaeilrodioAutokratesall'Autokratesfigliodi

Ameinias, ricordato in un'iscrizione di Kamiros del 210 circa208. Per queste

ragioni egli ha proposto di accostare l'iscrizione dei Nesioti agli eventi della

guerracontroAntiocoIII(192-190).Ilκαινοῦ dellal.16sispiegherebbeperché

il conflitto iniziòpocodopo la finedella secondaguerramacedonica, da cui il

plurale delle ll. 39-40: περιστάντων δὲ π[ο]λέμων. L'iscrizione si daterebbe

dunqueal190o189.QuestainterpretazioneèstataignoratadaÉtienne,cheè

rimasto sulleproprieposizioni209,maha avuto il sostegnodiReger210, cheha

argomentato come l'iscrizione potrebbe riferirsi ad una presunta resistenza

nesiotica a Tenos, interessata secondo Livio211 dalla ritirata di Antioco verso

l'Asia,oppureascontriinaltreisole.Eglihainoltrepropostoalcuneintegrazioni

alternativeallell.43-45sostituendo

καὶτεθεράπευταιπο[λλοὺς|ἀσθενοῦνταςἐντεῖχώραιτεῖἡμε]τέραι,περὶ

πλέονος ποιούμενος τὴν [τῶν | νοσούντων σωτηρίαν τοῦ ἰδίου

συμφέροντο]ς

con:

205 Liv.XLIV28,1-2:PerseuspostreditumabEumeneHerophontisspedeiectusAntenoremetCallippum praefectos classis cum quadraginta lembis — adiectae ad hunc numerum quinquepristiserant—Tenedummittit,[2]ut indesparsasperCycladasinsulasnavesMacedoniamcumfrumentopetentestutarentur.Maattenzioneacomeprosegueil testodiLivio,chevacontrolatesidiÉtiennediunagravecrisieconflitto: [3]Cassandreaedeductaenaves inportusprimum,qui subAthomonte sunt, inde Tenedumplacidomari cum traiecissent, stantis in portuRhodiasapertas naves Eudamumque, praefectum earum, inviolatos atque etiam benigne appellatosdimiserunt.206 HABICHT1989pp.273-277.207 MiletI.3,124l.36.208 ASAA27-29,1952,194nr.41l.6.209 ÉTIENNE1990pp.120-123.210 REGER1992pp.379-381.211 Liv. XXXVI 21, 1: Antiochus sub adventum consulis a Chalcide profectus Tenum primotenuit,indeEphesumtransmisit.PerlanecessariacorrezioneinTenumdiTenedum(MSS)sivedaBRISCOE1981p.251.Nonc'èinvecemenzionediTenosinApp.Syr.20.

PrimoCapitolo

56

καὶ τεθεράπευται πο[λλοὺς τραυματίας | ἀσθενοῦντας ἐν τεῖ χώραι τεῖ

ἡμε]τέραι,περὶπλέονοςποιούμενοςτὴν [τῶν |τραυματίωνσωτηρίαντοῦ

ἰδίουσυμφέροντο]ς

utilizzandocosìun'espressionepiùvicinaaduncontestodiguerra.Questa

interpretazione è stata in seguito appoggiata da Sheedy212, ma contestata da

Wiemer213, che ritorna alla soluzione di Habicht. Tuttavia esistono alcuni

problemitestualinellesoluzionipropostedaÉtienne,notatiasuotempogiàda

Pleket214,comeadesempiolapresenzaallell.15-16didueavverbiνῦν.Questo

ha spinto Stimolo a riconsiderare il documento evidenziando come nessuno

degli editori che per primi lessero l'iscrizione avessero notato difficoltà nella

letturadiἐπικινδύνου,nénell'attaccoΔΗallal.40(sostituitodaÉtienneconΛΕ

senza alcuna apparente ragione, se non quella di difendere la sua

interpretazione del documento215). Del restomentre i riferimenti ai malati si

ritrovanoconsicurezzanellostessodecretodiTenosperbenduevolteallell.9-

10,ἀρρώσ]|τωντεπλεόνωνπαραγενομένων εἰς τὴνἡμ[ετέρανπόλιν, e alle ll.

12-13, πολλούς τε] | σώισαντος ἐγ μεγάλων ἀρρωστιῶν, il riferimento alla

guerra, oltre a non essere sicuro, liquiderebbe un evento importante come

l'attaccodelreAntiocoaiNesioticonappenaunνῦνκινδύνου.Lasoluzionedi

Stimolo di ritornare all'interpretazione originale del documento mi sembra

indubbiamentepiùconservativaerispettosadeltesto,perquantodeludentesul

pianostoricoperchéimplicaaccettareunadatazionegenericadell'iscrizione,da

collocareaiprimiquindiciannidelIIsecolo216.

NonsappiamoaltrosullastoriadelKoinoninquestoperiodoedèquindi

impossibile dire con sicurezza quando finisca la sua esperienza. Si può

comunque ritenere probabile che, avendo Rodi perso l'influenza sulle Cicladi

212 SHEEDY1996pp.438n.75.213 WIEMER2002pp.242-243.214 SEGXXXVI765.215 Del resto un intervento così pesante nel testo non è neanche necessario se, come

proponeStimolo,siintegrasseallell.39-40δ'ἐπ[ι]|δήμων,omeglioancoraδ'ἐπ[ι]|δημ<ι>ῶν.216 AncheBURASELIS2015p.364pensaadunaepidemia.

IlKoinondeiNesioti

57

poco dopo il 168, con questa data si possa considerare conclusa anche la

vicenda'federale'deiNesioti217.

217 Benché la proposta di ÉTIENNE 1990 p. 105 (seguito da BADOUD 2014 p. 124) che "la

domination rhodienne cesse en effet dans les îles en 168-166 av. J.-C." si fondi solo sulla

congetturacheRomanonavrebbepermessoaRodidicontinuareconlasuaegemonia(p.124),

misembralapiùverosimile.FRASER-BEAN1954pp.171-172(seguitidaBERTHOLD1984pp.221-

222)ritengonoche ilKoinonpotrebbeesserescomparsopersuastessa iniziativapocotempo

dopoil167.KÖNIG1910pp.46-48ritienecheilKoinonsopravvivaancheoltreil168,maisuoi

argomentinonsembranoconvincenti(ÉTIENNE1990pp.123-124connn.83-85).

IlKoinondeiNesioti

IlKoinondeiNesioti

59

Secondocapitolo.

IlKoinondeiNesioticomeistituzionefederale.

2.1.–Introduzionealcapitolo.

Questocapitoloèdedicatoall'analisiistituzionaledelKoinon.Siprocederà

ad un inquadramento del fenomeno nesiotico all'interno dell'esperienza

federale greca di età ellenistica attraverso l'esame della sua organizzazione,

delle sue sfere di competenza e degli atti dei suoi magistrati. L'indagine si

avvarrà di una prospettiva comparativa, al fine di mettere in evidenza sia le

differenze esistenti tra le varie federazioni, sia gli aspetti di somiglianza.

L'obiettivoèquellodiintegrareapienotitoloilKoinonall'internodiuncatalogo

delle esperienze federali greche e di mostrarne gli aspetti di (dis)continuità

lungotuttol'arcodellasuastoria,perspiegarnelacapacitàdisopravvivenza.In

questosensosimostreràcomel'arcipelagosisviluppiinuna‘regionepolitica’1

duranteilprimoellenismo.

Tuttavia, prima di iniziare con la nostra analisi, sarà bene introdurre

alcuni concetti preliminari e fondamentali per evitare successive ambiguità o

malintesisiaconoscitivi,siaterminologici.

Inquestostudiosiutilizzeràilterminemodernodi‘federazione’applicato

al passato ellenistico. Infatti federazione resta ad oggi, seppur nel suo valore

convenzionale e non strettamente giuridico, la parolamigliore per esprimere

l'idea di un insieme di comunità relativamente autonome, che si aggregano

dandoorigineadunacomunepoliteia2. Inpassatounapartesignificativadella

storiografia otto e novecentesca che si è occupata del federalismo greco ha

rifiutato l'utilizzo di un termine univoco e si è prodigata in un complesso e

talvolta raffinato sistema di classificazione e catalogazione delle esperienze

1 LaterminologiaèutilizzatadaVLASSOPOULOS2011pp.13-16perindicarel’unificazione

politicaalivelloregionaleriscontrabileinvarieareedelmondogreconell’etàellenistica.2 HANSEN 1993 pp. 7-9; DAVIES 1994 pp. 70-71 e 78; HANSEN 1998 pp. 75-83; CARLSSON

2010pp.70-71;LASAGNI2011pp.77-79epp.164-167;BEARZOT2013pp.35-41;MACKIL2014p.

272;BECK–FUNKE2015bp.14.

SecondoCapitolo

60

federali greche in senso sia sincronico distinguendo tra confederazioni,

federazioni e stati federali, sia diacronico individuando le categorie di stati

cantonalietribalidaunlatoestatifederaliveriepropridall'altro.Oggiqueste

distinzioni vengono interpretate sempre più come un'influenza delle scienze

politiche dell'epoca sulle lenti interpretative degli storici. A queste categorie

viene negata una funzione euristica e pertanto esse solitamente non vengono

oggi più accettate dal punto di vista gnoseologico, ma solo discorsivo e

convenzionale3.Diconseguenzalastoriografiaètornataadutilizzareiltermine

'federazione', il cui impiego scatena tuttavia non pochi dubbi. La discussione

gira attorno all'impossibilità di utilizzare, nelle lingue moderne, un termine

grecoperindicarelafederazione,adifferenzadiquantoavvenutoconpolis4.La

terminologia greca al riguardo appare infatti vaga, per nulla precisa e,

nonostante gli sforzi fatti dalla storiografia contemporanea per estrapolare il

piùpossibiledaisingolipassaggideipensatoridell'epoca,dobbiamoammettere

che questa vaghezza è dovuta alla mancanza di una teorizzazione antica

dell'istituzione federale5. Per indicare gli stati federali si usavano spesso più

termini, ovvero koinon, ethnos e sympoliteia. Il termine koinon designa ogni

sorta di comunità, associazione, gruppo, unione, alleanza o federazione di più

soggettievieneutilizzatoinmoltissimiambitidellavitapoliticaesocialegreca;

ethnosèutilizzatoperindicareunpopolo,unastirpe,unatribù,una'nazione'o

uno stato chenon rientri nella categoriapolis; sympoliteia infine è attestato a

partire dall'età ellenistica e denota gli stati federali nel loro aspetto di

condivisionedeidirittidicittadinanza.L’usodiquesteparolecomesinonimiè

quindiproblematicoperchénessunodiquestiterminiindicainmodoesclusivo

la comunità di uno stato federale6, obbligandoci dunque all'uso delmoderno,

3 CABANES1976pp.391-407;STANTON1982pp.183-190;CABANES1989pp.63-82;SORDI

1994p.3;BECK1997pp.18-19,22-26e165-167;BEARZOT2013pp.43-46.Tuttavianonsipuò

negarechelamaggioranzadeglistatifederalinascaesisviluppiinrealtàquasideltuttoprivedi

centriurbaniedoveilmodellodellapolisnonerariuscitoaprevalere.4 Questaimpossibilitàhaspintopersinoachiedersisesialecitoparlaredifederazioninel

mondogreco:WALBANK1985pp.20-37.5 SWOBODA1914pp.3-4;LARSEN1968pp.XI-XIV;WALBANK1970p.14;SORDI1994p.4;

BEARZOT1994pp.161-180;BECK1997pp.13-18;CAMASSA2003p.169;LASAGNI2011pp.81-82e

n.27;pp.94e100.6 LARSEN1968pp.XIV-XVe4-10;GIOVANNINI1971pp.16-24;WALBANK1985pp.33-34;

SORDI1994p.4;SCHMITT1994pp.35-44;RHODES1995pp.100-102;BECK1997pp.11-12e165-

IlKoinondeiNesioti

61

quantoconvenzionaleeimpreciso,'federazione'.Approfondendoancoraquesto

complesso panorama linguistico, emerge come i Greci avessero ben chiara la

distinzione netta, all'interno delle organizzazioni sovrapoleiche, tra la

federazione e l'alleanza, e dunque tra il koinon/ethnos/sympoliteia e la

symmachia7. Questa differenziazione poggiava su due aspetti: da un lato il

diverso grado di centralizzazione, dall'altro la condivisione dei diritti di

cittadinanza. Ma mentre sul primo aspetto appare tutto sommato sfumata la

distinzione tra le alleanze quasi permanenti a carattere egemonico e le

federazioni più rispettose dell'autonomia politica degli stati membri8, sulla

comune politeia invece la differenziazione tra federazioni e alleanze resta

nettissima. A differenza delle alleanze, infatti, la sympoliteia delle federazioni

garantiva la coesistenza dei diritti di cittadinanza federale con un diritto di

cittadinanza particolare e locale (relativa alla polis, al villaggio o alla tribù)9.

Sullemodalità con cui venissero garantiti e potessero essere esercitati questi

dirittidaivaricittadiniesisteunampiodibattito,maèprobabilechenonsiano

possibili generalizzazioni che valgano per ogni federazione10. All'atto pratico,

possiamogenericamenteaffermarechelafederazionegarantivaall'internodei

propri confini l'estensione di diritti quali l'epigamia e l'enktesis e quindi

l'eliminazione delle restrizioni matrimoniali, commerciali e di quelle sul

166;RZEPKA2002pp.225-248;2006pp.5-28;FUNKE2007pp.194-200;LASAGNI2009-2010pp.

219-270e2011pp.81-91e201;BEARZOT2013pp.35-41;MACKIL2014p.272;BECK–FUNKE

2015b p. 14. Da notare tuttavia che koinon è il termine preferito nei documenti epigraficiufficialidellefederazioni.7 SORDI1994p.3;BURASELIS2003pp.39-50;LASAGNI2011pp.107-109.8 Sebbeneancheinquestocasounadistinzionepermanga:LARSEN1968pp.XVII-XVIIIe

XXI-XXII;CARLSSON2010p.106;LASAGNI2011p.101.9 Ebenchéil terminesiatardo,ciòcheindicaesistevainGreciagià inetàarcaica.SORDI

1994p.4;1997p.87;BECK1997pp.9-29e174-187;RZEPKA2002pp.240-244;PASCUAL2007

pp.171-177;CARLSSON2010p.102;LANDUCCI2010p.32;LASAGNI2011pp.107-109ep.129;

BEARZOT2013pp.36-41ep.87.PerilsignificatodisympoliteiacomeunioneosinecismodipiùpoleissivedanoREGER2004pp.144-180;PASCUAL2007pp.178-182;WALSER2009pp.135-155.10 Duesonoimodellibaseestremi,checonsentonotuttaviavarigradidiintermediazione:

un modello autonomista fondato sull'esistenza dei soli diritti delle singole comunità che

potevano valere anche per i cittadini degli altri stati membri della federazione in caso di

trasferimento in una nuova comunità (spesso con limitazioni); un modello accentratore che

vedel'esistenzadiunacittadinanzacomunechegarantival’effettivitàdeidirittipoliticieprivati

federali, interpretandosi contestualmente il diritto cittadino degli stati membri di una

federazione inmaniera simile a quello dei demi di una polis. LARSEN 1968 pp. XVIII-XX; BECK

1997pp.176-179;LASAGNI2011pp.234-235;BEARZOT2013pp.39-40;FUNKE2015pp.102-103;

RIZAKIS2015p.122.

SecondoCapitolo

62

possessodellaterrapertutti icittadinideglistatimembri;alcontrarioidiritti

politici potevano essere esercitati solo in una comunità politica, solitamente

quellad'origineo,attraversounattogiuridico/amministrativo,nellacittàincui

uncittadinodiun’altracomunitàdellafederazionedesideravatrasferirsi11.

IlKoinondeiNesiotiapparedaquestopuntodivistaatuttiglieffetticome

unafederazionechedisponediunacittadinanzacomune12.Questaaffermazione

èsuffragatadaunaseriedi fonti incui le istituzioni federaliappaionoelargire

dirittidicittadinanzaavaribenefattori13.NeldecretoperSostratosadesempio

siafferma14:

δ[εδό]σθα[ιδὲ]|αὐτῶιπολιτείανἐνπάσαιςταῖςν[ήσοιςὅσαι]|μετέχουσιν

τοῦ συνεδρίου αὐτῶι [καὶ ἐκγόνοις] | καὶ ἀτέλειαν ἁπάντων ὧν ἂν

εἰσάγω[σιν καὶ ἐξά]|γωσιν καὶ προεδρίαν ἐμ πᾶσι τοῖς ἀγῶσιν καὶ

πρό|σοδονπρὸςβουλὴνκαὶδῆμονεἰάντουδέωνται|πρώτοιςμετὰτὰἱερά.

QuiilKoinondisponeperSostratos15eperisuoidiscendentil'estensione

diunaseriedidirittifederalicomeappuntolacittadinanza,l'esenzionefiscalee

persinol'accessoall’assembleaealconsigliodellecomunitàdeglistatimembri;

sappiamochenonsiaccennaaquellefederalisiaperchésiparladell'assemblea,

sia perché il consiglio è detto boulé e non synedrion16. Identici formulari si

ritrovano in altri decreti17. Altri documenti ancoramostrano una concessione

minore, limitata solo ad alcuni dirittimanon alla cittadinanza, comenel caso

perHypatodoroseKaphisodoros18:

11 LARSEN1968pp.XVIII-XX;BECK1997pp.179-181;LANDUCCI2010p.34;LASAGNI2011p.

232;BEARZOT2013pp.38-39.12 Per questa ragione non può essere condiviso il giudizio di RZEPKA 2002 p. 235 che

ritiene il Koinon dei Nesioti "a highly centralised symmachy". Non si capisce perché CORSARO

2008p.269ritengacheilKoinon“nonavevaunacittadinanzafederale:solociascunadellecittà

che ne facevano parte poteva concedere la politeia, come del resto solo a livello cittadinopotevanoessereconcesselaproxenia,l’asyliael’esenzionedaitributi”.13 RHODES - LEWIS 1997 p. 298; BEARZOT 2013 p. 38; PETROCHILOS 2014 p. 101; BURASELIS

2015p.361.BILLOWS1990p.222n.34ritienechelostessovalesseancheperl’etàantigonide.14 Appendice3ll.17-23.15 Sostratos era un architetto, φίλος di Tolomeo II, che svolse una significativa attività

diplomaticainfavorediAteneedelKoinondeiNesioti:SONNABEND1996pp.237-243e251-253.16 CONSTANTAKOPOULOU2012p.57.Infrapp.70-74.17 Appendice11Bll.3-9;14ll.11-15.18 Appendice8ll.11-17.

IlKoinondeiNesioti

63

εἶναι αὐτοὺς προξένους καὶ εὐεργέ|τας ἐν π[ά]σαις ταῖς νήσοις ὅσαι

μετέχου|σι τοῦ συνεδρίου· δεδόσθαι δὲ αὐτοῖς κα[ὶ] | προεδρίαν ἐμ πᾶσι

τοῖςἀγῶσικαὶπρόσο|δονπρὸςτὴμβουλὴνκαὶτὸνδῆμονεἰάν|τουδέωνται

πρώτοιςμετὰτὰἱερά·καὶἀσυ|λίανἐμπολέμωικαὶἐνεἰρήνει.

HypatodoroseKaphisodorosvengononominatiinfattiprossenifederalie,

oltre all'accesso alle istituzioni cittadine e alle competizioni, viene garantita a

lorounicamentel'immunitàinpaceeinguerra19.

Da queste fonti appare chiaro ed evidente il carattere federale

dell'istituzione20, che non può dunque essere scambiata per una symmachia,

nemmenoperquellepiùaccentratrici.IlKoinonnoneradunqueun'alleanza,ma

unafederazione.Questosignificachevienedeltuttoacaderelapossibilitàche

Diodoro21, parlando della traversata di Dioskourides per l'Egeo e parlando

dell'alleanza delle isole con Antigono, si stesse riferendo alla nascita del

Koinon22. In passato il problema, se non del tutto ignorato, era stato risolto

affermandocheDiodorononfosseingradodidistingueretraleduetipologiedi

istituzioni sovrapoleiche23. In realtà Diodoro non era eccezione alla regola e

conosceva quindi benissimo la distinzione fondamentale tra alleanze e

federazioni, tantodautilizzarepiùvolte il terminekoinonnei libriXVIII-XX in

riferimento agli Etoli e ai Beoti24. Inoltre un caso parallelo interessante di

incomprensione terminologica si ha con il caso della federazione delle città

pontiche di età romana (τὸ κοινὸν τῆς Πενταπόλεως), di cui alcuni studiosi

hanno voluto erroneamente ricercare la genesi nel passo di Diodoro25 sulla

symmachiadiCallatiealtrecittàcontroLisimaco,stretta,ancheinquestocaso,

19 AltridocumentisimilisonoAppendice5ll.17-22;12ll.1-9;17ll.18-21.20 SCHWAHN1936col.76;MERKER1970pp.156-157;CONSTANTAKOPOULOU2012p.57.Non

mi sembra condivisibile la distinzione fatta da FRASER - BEAN 1954 p. 170 tra una fase

antigonide-tolemaicadoveidirittisonosoloquellidellepoleisequellarodiadoveidirittisono

solofederali.Inentrambiiperiodièl'istituzionefederaleaconcedereidirittidicittadinanzae/o

diprossenianelrispettodell'autonomiacittadina,comevedremoanchesottoaltriaspetti.21 Diod.XIX62,9.22 Suprapp.17-19.23 GUGGENMOS1929p.30.24 Diod.XIX66,2;77,4;XX99,3.25 Diod.XIX73,1-5.

SecondoCapitolo

64

durante la terza guerra dei successori26. Ma se un'incomprensione sul

significato e sull'essenza dello stato federale può essere spiegabile ad inizio

Novecento,rimaneinvecedaspiegarecomemainessunoneidecennisuccessivi

si sia accortodell'errore applicato aiNesioti, comed'altronde ci si era accorti

dell'abbaglio in riferimento alla pentapoli pontica. Probabilmente la ragione

risiede soprattutto nel fatto che nessuno si è più occupato di un'analisi

complessiva dell'esperienza nesiotica dopo König27. Tutti coloro che hanno

trattatolaquestionesuccessivamentelohannofattosempreinmodosfuggente,

discutendoilcasodeiNesiotiall'internodistudicheavevanocomecentroaltri

interessi,perquantocorrelati,oaffrontandone la storiasoloparzialmente.Gli

unicicheavrebberopotutonotareesegnalarequestasvistainannipiùrecenti

sarebberopotutiessereBuraselisoBillows.Ilprimotuttaviaavevanecessitàdi

difendere la teoria tradizionale per salvare la sua datazione del decreto dei

Demetrieiaal30728.Ilsecondo,vistol'impegnoprofusonellasuamonumentale

tesisuAntigonodi800pagine,haliquidatoilproblema,dicuicomunquesiera

accorto,affermandochequisymmachia "is tobeunderstood literally,andthat

theIslandLeaguehadatreatyofalliancewithAntigonos"29.Insommanientepiù

diunatautologiachetradisceladebolezzadellastrutturainterpretativastessa.

Secondo Billows, dunque, Diodoro ci informerebbe dell'alleanza siglata dal

neonatoKoinondeiNesioticonAntigono,senzaritenerenecessarioaffermarne

la coincidente fondazione.È chiaro che tutto ciòè ipotizzabile solodandoper

scontato che la teoria tradizionale sia vera, ovvero che il Koinon sia stato

fondatonel314/313enon,comedanoisostenuto,nel30730.

Spazzata via anche l'ultima riserva sul carattere federale del Koinon dei

Nesioti, possiamo finalmente procedere oltre articolando il capitolo nelmodo

seguente. Ad un’analisi dell'organizzazione interna, focalizzata in particolare

sullo studio degli organismi rappresentativi e delle magistrature, seguirà un

26 SullaquestioneLANDUCCI1992pp.113-114.27 Suprap.4.28 Suprap.32en.77.29 BILLOWS1990p.465.30 Suprapp.29-34.

IlKoinondeiNesioti

65

sottocapitolo dedicato alla gestione della giustizia e si chiuderà quindi con

un'analisicomplessivadelsignificatodell'istituzione.

2.2.–Organizzazioneinterna.

Esistevaunagrandevariabilitànellestruttureorganizzativeadottatedalle

singole federazioni greche, le quali tendevano anche amodificare più omeno

radicalmente sé stesse nel corso dei secoli. Innanzitutto bisogna evidenziare

che,esattamentecomeperlapolis,nonsipuòparlarediunregimepropriodella

'federazione tipo'. Accanto a federazioni a carattere oligarchico e

rappresentativo,neesistevanoaltreconorganismidemocratici improntatialla

partecipazione diretta dei cittadini, ma anche altre soggette a sistemi

monarchici e persino tirannici. Infine spesso, soprattutto in età ellenistica,

assistiamo alla convivenza di diverse forme politico-organizzative all'interno

dellastessafederazione31.

Unelementoimportantedacuispessodipendeval'organizzazioneinterna

di una federazione erano le particolari e specifiche modalità insediative sue

dellecomunità,cherendevanodifattoimpossibilel'affermazionediunmodello

unico e paradigmatico per tutte le federazioni. La diffusione di un modello

organizzativofondatosudistretti(mere,cioè"parti",otele, terminecheallude

all'aspettofiscale),perquantoriscontrabileinvariefederazioni(comeArcadia,

Acaia e Tessaglia)32, non è tuttavia un tratto diffuso in tutte e non si ritrova

infattiinFocide,LocrideeCalcidica,mentresenediscuteancoraperl’Acarnania

eperl'Etolia33.L'organizzazioneinternaalKoinondeiNesiotièstataanch'essa

pertantoinfluenzatasiadallesuecaratteristichegeografiche,ovverodall'essere

31 BECK1997pp.166-167;BECK–FUNKE2015bpp.14-15.32 Tanto da spingere CORSTEN 1999 pp. 186-187 a ritenerlo un tratto costitutivo e

caratteristicodell'esperienza federale.Lasua interpretazioneèstatacriticatadaBECK2003p.

185.33 Sembrainfatticheladivisioneindistrettisiapresenteneglistatifederalicaratterizzati

da un'articolazione insediativa complessa, che richiedeva pertanto strumenti atti a garantire

unacorrettarappresentanzaproporzionaleinternaall'organizzazione.Ilcasopiùcaratteristico

èladivisionein11distrettidellaBeoziatra447e386.L'organizzazionein7distrettisuccessiva

perònonnascondevailprevalerediTebe.Manonsipuòtuttaviageneralizzare.GRAINGER1999

pp.180-181;BEARZOT2013pp.48-50;FUNKE2015pp.95-96.

SecondoCapitolo

66

una federazionedi isolevicine,connesseeallostesso tempodistinte,siadalle

sue radicate tradizioni storico-politiche fondate sull'autonomia delle singole

poleis.

Prima di analizzare nel dettaglio l'organizzazione della federazione, un

altroproblemadaporrenelcasodiun'istituzionecomequelladeiNesioti,lacui

storia si dipana, pur tra alti e bassi, lungo centocinquant'anni circa, è quello

della(dis)continuità.Laquestioneapparequantomaisignificativavistalanetta

concentrazione delle nostre fonti sul Koinon nel periodo tolemaico, fonti che

divengono più rare nelle fasi rodie e si limitano ad un solo documento nel

periodo antigonide. I principali cambiamenti di struttura, come è facile

ipotizzareecomevedremo,emergonodopoillungosilenziodellasecondametà

delIIIsecolo,quandoilKoinonriemergesottolarinnovataegemoniarodia.Ma

comecommentare ilpassaggio, apparentemente senza interruzioni, tra la fase

antigonide equella tolemaica?E ancora, lamaggioredisponibilitàdi fonti per

l’epoca lagide indica forse già di per se stessa una discontinuità? Appare

evidente che lamaggior parte delle iscrizioni delKoinon sono andateperse e

chedunqueancheper la faseantigonide,durata circa19annidal307al288,

dovessero essere stati prodotti altri documenti, come ad esempio l'atto di

fondazione.Malostessodiscorsovaleancheperilperiodosuccessivoequindii

terminidellasproporzionenelladocumentazionegiuntacirestanounproblema

che necessita di una risposta. Non possiamo credere alla possibilità di una

damnatio memoriae ai danni degli Antigonidi e quindi della sistematica

distruzionedeidocumentiemonumentia lororiferiti,perchélaprimavittima

sarebbe stato proprio il decreto sui Demetrieia, che si trovava nell'agora di

Delo34.Dobbiamoquindiconcludereche,sebbeneunacertacontinuitàdialcune

istituzionitraidueperiodinonsipossaescludere,ladifferentedocumentazione

sopravvissuta indichi un cambiamento di significato e di importanza

dell'istituzionetrailperiodoantigonideequellotolemaico35.SottoiLagidiein

34 BURASELIS 1982 p. 84. La damnatio memoriae è stata invece notata per il Koinon deiNesiotiadesempioaidannideiTolomeidopolaguerracremonidea(Appendice19,21,22e23):

SAVALLI-LESTRADE2009p.141.35 Sebbene sia possibile che il divario nella documentazione tra periodo antigonide e

tolemaico sia dovuto ai differenti canali di comunicazione scelti, che sarebbero più orali e

IlKoinondeiNesioti

67

particolaresottoTolomeoIIilKoinonpotéesprimeremaggiormenteilproprio

ruolodicinghiadicomunicazioneeraccordotralamonarchiaelesingoleisole,

tantodaprodurreunaragguardevoleconcentrazionediiscrizioni.

Per poter però evidenziare i principali cambiamenti avvenuti nel corso

della storia istituzionale del Koinon dobbiamo a questo punto analizzare le

strutturenellequali siesplicava lavitapoliticadella federazione,e cioè i suoi

organismirappresentatividaunlatoelesuemagistraturedall'altro.

2.2.1.-Organismirappresentativi.

Moltospessolefederazionigrecheeranodotatediun'assemblea,chiamata

ekklesia, koine ekklesia o anche synodos36, e di un consiglio, detto boulè o

synedrion. L'assemblea si teneva solitamente nella ‘capitale’ o comunque nel

cuore istituzionale della federazione, spessoun santuario, a intervalli regolari

più omeno frequenti,ma poteva anche esse tenuta a rotazione in più luoghi.

Essapotevaaverecarattereprimario(esserecioècostituitadatuttiicittadinidi

tuttiglistatimembri)orappresentativo(esserecioècompostadadelegatidei

vari stati membri). Nel primo caso erano avvantaggiati enormemente gli

abitantidella ‘capitale’, chepotevanocondizionare ledecisionipolitiche con il

pesodellaloromaggioranza37,nelsecondoinvecesitendevaatenerpresentela

popolosità di tutti gli stati membri o dei distretti nel sistema di

rappresentanza38. Un caso tipico di assemblea a carattere rappresentativo è

costituitodaquelladegliAcheinelIVsecoloodopolariformadel217,quando

all'assemblea partecipavano unicamente i membri del consiglio39. Ma

informalinelprimoepiùstandardizzatiedicancellerianelsecondo:BENCIVENNI2010p.153n.

14.36 Quest'ultimonomeeraquelloutilizzatoadesempiodaEtolieAchei:BEARZOT2013pp.

57-58;RIZAKIS2015pp.124-125.37 Acausadelledistanzetrailcentrodellafederazione,dovesisvolgevanoleriunioni,ei

vari statimembri, le assemblee democratiche erano dominate dal popolo della capitale: BECK

1997pp.204-205;BECK–FUNKE2015bp.15.38 È noto infatti che si tenevano registri dei cittadini anche fuori Atene: FEYEL 2009 pp.

363-370.39 LARSEN1968pp.165-188;RIZAKIS2015pp.124-125.IlpassaggiooperatodagliAcheinel

217 da forme primarie a forme rappresentive non costituisce un caso isolato perché in età

SecondoCapitolo

68

l'assembleapotevaanchemancaredeltuttocomenelcasodeiBeotinelperiodo

447-386oappuntoinquellodeiNesioti.Lamancanzadiun'assembleaprimaria

non deve tuttavia essere letta come inesistenza dal punto di vista politico e

federale40, come sostenuto da Rzepka41 contro Larsen42, che invece insisteva

sull'importanzadegliorganismirappresentativi.

Occorrespiegarel'assenzadiun'assembleadeiNesioti.Infattinonostante

il nome possa trarre in inganno, la synodos ricordata nel decreto sui

Demetrieia43 non era un'assemblea,ma un proto-consiglio, come vedremo tra

poco. Inoltreappareprivadi fondamento l'ipotesidiDemoulin44chescorse in

un'iscrizione di Tenos (e non del Koinon) del II secolo45 un tale organismo.

Tutte le iscrizioni riferibili al Koinon affermano invece solo l'esistenza del

consiglio46. L’assenzadell’assembleapuòesseredunque spiegata sullabasedi

duemotivazioni,unadicaratterepoliticoeunapratico-organizzativa.Riguardo

alprimoaspettoilKoinonmostraquelproblematicorapportotrafederazionee

statimembricheBeckhadefinitocome"verticaldiversionofpower"47,cioè il

problematico passaggio di poteri dal basso verso l’alto, dalla polis alla

federazione.Non si tratta di uno scontro tra federalisti e autonomisti, quanto

piuttostodiuna concretaorganizzazionee suddivisionedeipoteriper evitare

cheunostatomembroprevalgasuglialtri48.IlKoinoninsostanza,vistalalunga

tradizionedipoleisindipendentidallaqualeèsorto,simostramoltorispettoso

delprincipiodirappresentanza49.Inoltre,nonavendoinséuncentroingrado

di prevalere sugli altri e capace di imporre che un'assemblea primaria si

ellenisticasiassisteallastessatrasformazioneanchetraiFocidesi.Questosignificasolochesi

decisediprivilegiareilprincipiodirappresentanza.40 LASAGNI2009-2010pp.234-240.41 RZEPKA2002pp.225-238.42 LARSEN1968pp.XXI-XXXIII.43 Appendice1l.6.44 DEMOULIN1903p.251.45 IGXII5,870.46 KÖNIG1910pp.72-73;MERKER1970p.157.47 BECK2001p.37048 Ilrischiocheunacomunitàprevalessesullealtresfruttandolavicinanzaallasededove

si sarebbe dovuta tenere l’assemblea federale era presente anche in quelle federazioni dove

eranoprevistivarisistemiperlimitarequestoproblema(comeadesempiofarruotarelasede

dell’assemblea)cometragliEtoli:FUNKE2015pp.110-111.49 Latradizionepoleicanonèmaiunbuonsubstratodautilizzarecomefondamentoper

un'esperienzafederale:BURASELIS2013p.181.

IlKoinondeiNesioti

69

svolgesse nel suo territorio, non era neanche possibile una forzatura dei

rapporti di potere esistenti ed una soluzione accentratrice come, ad esempio,

quellacheattuòTebeneiconfrontideiBeotidopolarifondazionedelkoinonnel

37950.Del resto si capisce comesolouna soluzione rispettosadelprincipiodi

rappresentanza fosse possibile nel contesto insulare, se ancora nel decreto di

Nikouriasifariferimentoalristabilimentodelle‘leggideipadri’51,chiarosegno,

secondo una seguita interpretazione di Beck52, di una tensione esistente tra

spinte centrifughe e autonomiste contro quelle più federaliste che

privilegiavanoleleggicomuni53.

Il secondo ordine di problemi attiene invece all'aspetto pratico-

organizzativoesiesplicasemplicementenell'impossibilitàditrasferirel'intero

corpo civico di ogni stato membro nella ‘capitale’, ma anche nell'oggettiva

difficoltà di trasportarne una parte significativa. Prima di tutto l'impatto

dell'aleatorietàclimaticasullanavigazioneavrebbeobbligatoadunamaggiore

flessibilità nella tempistica delle sedute, rendendole di fatto non regolabili in

anticipo.Periltrasportosarebbestatapoinecessarialadistrazionedinaviglio

dalleconsueteattività,azionecheavrebbecomportatodeicostidicuisisarebbe

dovutofarcaricoilKoinon.Altricostisarebberostatiinoltrerappresentatidalla

diaria, da attribuire a chiunque si fosse sottoposto adun tale esodo.Aqueste

spese andrebbero poi sommati gli immancabili problemi di sicurezza che

sarebbero potuti sorgere per la temporanea assenza dalle varie isole di una

parte importante del corpo civico maschile e adulto54. Questi svantaggi

sarebberoquindistatievitatiscegliendodiaffidarsialprincipiorappresentativo

e quindi ad un consiglio di delegati. Ciò renderebbe il caso dei Nesioti un

esempio di quella crescente professionalizzazione della vita politica di età

50 Inquelcasoc'èpersinochisostienesitrattiquasidiunsinecismocheporterebbeTebe

neiconfrontideglialtriBeotisullostessopianodiAteneversoidemidell'Attica:SORDI2005pp.

3-15;BECK-GANTER2015p.137.51 Appendice2l.15:[κ]αὶτὴμπάτριομπολιτείαμπᾶσιγκαταστήσα[ς].52 BECK2001pp.355-375.53 BEARZOT1994pp.175e180;LASAGNI2011pp.191-192;BEARZOT2013pp.19-22epp.

74-80.SipensiperuncasoparalleloaldiscorsodiCligenediAcanto, città chenel382chiese

aiutoaSpartacontroleaspirazioniegemonicheefederalistediOlinto(Xen.Hell.V2,12-19).54 In questo caso si tratta comunque di aggravante ad un’insicurezza costante.

L’aggravantenascerebbedalledifficoltàtecnichediuneventualerapidorientro.

SecondoCapitolo

70

ellenistica,chehaportatoinalcunicasiadunascomparsaoriduzionedelpeso

politico dell'assemblea popolare, sebbene non ovunque e non nelle stesse

modalità55.

Veniamo dunque a parlare del secondo organismo rappresentantivo

utilizzato dalle federazioni greche, e cioè proprio il consiglio. Il consiglio

federalereclutavaisuoimembrisullabasediunprincipiodirappresentanzae

svolgeva anche il ruolo dell'assemblea nel caso in cui questa fosse assente o

svolgesse un ruolo minore56. Ma anche dove l'assemblea aveva un carattere

primarioleprincipaliquestioniorganizzativericadevanocomunquenellemani

del consiglio, vista la rarità e sporadicità delle riunioni assembleari nella

maggioranzadelle federazioni57.Lapresenzadiunconsigliorappresentativoe

proporzionale è inoltre uno degli elementi chiave per poter parlare di

federalismo58.

Riguardo aiNesioti iniziamo con il proto-consiglio citato nel decreto sui

Demetrieia, detto synodos. Certamente il fatto di trovarsi in una fase iniziale

della vita del Koinon ne condiziona le caratteristiche, che appaiono ancora

embrionali. Infattiadifferenzadelsynedriondietàtolemaicaessoaveva luogo

solo durante le feste in onore dei re e non appare ancora come un organo

amministrativoinpienaregola,quantopiuttostocomeunariunionedidelegati

abbastanza informale59.Alla finedeldecreto suiDemetrieia non si cita inoltre

nessun funzionario specifico per la pubblicazione del decreto, al contrario di

quanto avviene in epoca successiva60. Questi dettagli combinati insieme

restituiscono l’immagine di una federazione all’inizio del suo percorso di

formazione, in cui i culti comuni hanno costituito le fondamenta iniziali61.

Tuttavia è bene segnalare che il proto-consiglio appare già in grado di

55 STARR1991p.360;LASAGNI2011p.72.56 BECK1997pp.169-170.57 LARSEN1968pp.XXII-XXIII;BECK1997pp.168-169.Del resto la crescitadipoteredel

consiglio rappresentativo avveniva a scapito dell’assemblea anche dove questa ricopriva un

ruolo relativamente ‘significativo’ riunendosipiùvolteall’annocome tragliEtoli: FUNKE2015

pp.108-111e115-117.58 LASAGNI2009-2010pp.28-29.59 BURASELIS1982pp.78-79.60 Trannel'eccezionerappresentatadaAppendice3.61 SCHWAHN1936col.76

IlKoinondeiNesioti

71

richiedere finanziamenti e prescrivere punizioni per gli inadempienti62, cosa

cheimplicauncertogradodiorganizzazione63.Purtroppononsappiamoquanto

dell'impalcaturaistituzionalesiastatorealizzatodopoil306efinoalpassaggio

del Koinon sotto i Tolomei. Appare verosimile però supporre che i Tolomei

abbiano deciso di mantenere in vita e reimpiegare, magari con alcuni

cambiamenti e accorgimenti, una struttura già organizzata e comunque

funzionale ai loro scopi, piuttosto che reinventare dalle fondamenta

l'istituzione. Questo significa che è possibile che già sotto gli Antigonidi si

tenesserolesedutediunsynedriondidelegatideglistatimembriperdiscutere

degli affari comuni. Per quanto riguarda l'età tolemaica sappiamo che il

consiglio, a differenza della synodos ricordata nel decreto sui Demetrieia, si

riuniva indipendentemente dalle feste in onore dei sovrani. Questo possiamo

affermaregrazieadueriscontrinellefonti.Infatti,daitesti,ilconsiglioparegià

operativo quando si decise di istituire i primi Ptolemaia64. Secondariamente

apprendiamo che a volte venivano decretate delle donazioni da proclamare

duranteisuccessiviPtolemaiaperchéavesseromaggiorerisonanza65,segnoche

l'incontro del consiglio non si teneva durante uno di questi eventi, ma in

occasionipiùordinarie66.Èlecitoalloraipotizzarecheilconsigliosiradunasse

regolarmente67perdiscuteredellefaccendecomuni,deiproblemiedegliscrezi

traglistatimembri,dellagestionedellefinanze68edialtroancora.Ilsynedrion

inquest'epocasi riunivaaDelo69, la ‘capitale’delKoinon70.È inoltrepossibile

che fosse il nesiarco a presiedere le sedute del consiglio71. Infine le decisioni

prese dal consiglio venivano pubblicate in tutti gli stati membri come

62 Infrapp.125-126.63 CONSTANTAKOPOULOU2012p.52.64 Appendice2èappuntoildecretoconilqualeilKoinonrecepisce'l'invito'apartecipare

alleprimefeste.65 Appendice 3 ll. 16-17: ἀνακηρῦξαι τὸν [σ]τέφανον [τοῖς] | πρώτοις Πτολεμαιείοις ἐνΔήλωι. Appendice 9 ll. 13-15: ἀνακηρῦξαι | δὲ τὸν στέφανον Πτολεμαίων τῶι | ἀγῶνι τῶιπρώτωι.66 BURASELIS1982p.79.67 DiparereoppostoKÖNIG1910pp.65-66cheperònondistingue tra faseantigonidee

tolemaica.68 Infrapp.126-127.69 PerlapresuntariunioneaSamosivedainfrap.76.70 Infrapp.183-184.71 DELAMARRE1896p.112;KÖNIG1910pp.66-67;MERKER1970p.147.Infrapp.76.

SecondoCapitolo

72

comunicazioneegaranzia72.Iconsiglierivenivanoquasicertamentesceltidalle

singolepoleistraleproprieéliteinnumeroproporzionalealpesodemografico

econtributivodellostatomembro,inmanierasimileaquantoavvenivanelcaso

diEtoli73eAchei74.Èinveceimpossibilesaperesepotesseroricoprirelacarica

continuativamente (continuatio) o con interruzioni tra i ‘mandati’ (iteratio),

ancheseforseèpiùprobabileimmaginarechenonesistesserolimitazioniintal

senso.

Ilconsigliodelperiodorodiosipresentamoltosimileaquellotolemaico,

salvochepertreaspetti. IlprimoècheleriunionisitenevanononpiùaDelo,

ma a Tenos, divenuta con la rinascita del Koinon nel II secolo la nuova

‘capitale’75. Il secondo è che la datazione dei decreti procede utilizzando

l'eponimodi Tenos preceduto dall'eponimo sacerdote rodio di Elio76. Infine il

terzoaspetto,chesegnapiùprofondamentel'influenzarodianellacostituzione

sia di Tenos, sia del Koinon, è la creazione di un corpo probuleutico di

prostatai77. Qualcosa di simile si ritrova anche in altre federazioni (come in

quelladegliArcadiconidamiorgoiodegliEtolicongliapokletoi)esi trattadi

una sorta di ‘gabinetto di governo’, o permeglio dire di un comitato ristretto

all'interno del consiglio destinato a velocizzare il processo decisionale

attraverso il monopolio della proposta e il diritto di esprimere un parere

vincolante su tutte le leggi78. Il vantaggio di disporre di un tale gruppo era

duplice.Inprimoluogo,vistedistanzeedifficoltàdicomunicazionecheavevano

reso impraticabile la possibilità di disporre di un'assemblea e che rendevano,

comunque non troppo frequenti pure le riunioni del consiglio, con un organo

agileerapiùfacileprenderedecisioniepreparareillavorodiconfermaeratifica

72 Appendice2ll.49-53;3ll.31-37;4ll.17-21;7ll.10-13;8ll.21-24;10ll.10-13;11ll.

12-14;12Bll.2-5.73 RZEPKA2006pp.111-135;FUNKE2015pp.111-113.74 RIZAKIS2003pp.102-107;2015pp.126-127.75 Infrapp.185-186.76 Appendice18ll.32-33:ἀγαθεῖτύχει.ἐφ’ἱερέωςἐνῬόδωιΑὐτοκράτευς,μηνὸςΣμινθίου,ἐν δ[ὲ] | Τήνωι ἄρχοντος Χαριππίδου, μηνὸς Ἀπατουριῶνος ἕκτει ἱσταμένου, | ἔδοξεν τοῖςσυνέδροιςτῶνΝησιωτῶν.BURASELIS2015p.364.77 Appendice18l.34;KÖNIG1910pp.67;FRASER-BEAN1954p.169;MERKER1970p.147;

BERTHOLD 1984 p. 143 n. 43; ÉTIENNE 1990 pp. 117-118; BURASELIS 2015 p. 364. Benché in

quest'epoca sia indipendente, anche Delo subisce l'influenza di Rodi nella sua politica e

costituzione:VIAL1984pp.657-658..78 LARSEN1968pp.XXI-XXII;BECK1997pp.170-171;ÉTIENNE1990pp.117-118.

IlKoinondeiNesioti

73

delconsiglio79. Insecondo luogoerapiù facilescegliereuomini fedeliaRodia

cuiaffidareiruolichiavepiuttostochecontrollarelasceltadeirappresentatidi

ognisingolacomunità80.Lapresenzadiprostataipuòinoltreesserelettacome

un’indicazione sul numero dei consiglieri. Non abbiamo nessun dato a tal

proposito, ma vista l’assenza dell’assemblea e la necessità di affidarsi ad un

gabinettoristretto,sipuòimmaginarecheiconsiglierinonfosseropochi.Forse

un confronto potrebbe risultare utile per farci un’idea. Nel caso degli Etoli

sappiamocheall’apicedelloropotereilconsiglioeracompostodapiùdi1500

delegati81ederanoquindinecessaripiùdi30apokletoi82.NelcasodegliAcheisi

ritieneche ledimensionidel consiglio fosseroancoramaggiori83.Per iNesioti

questestimesonoovviamenteesagerateedèipotizzabilecheilconsigliofosse

costituitodaqualchecentinaiodidelegati,conunprevalerenumericodaparte

delleisolepiùgrandi,riccheeabitate.

2.2.2.-Magistratureemagistrati.

Così come per le poleis, anche per le federazioni non esiste unmodello

paradigmaticoperquantoriguarda inomi, ilnumero, i ruoli, ipoterie i limiti

operativideimagistrati.Escludendoquellicon funzionispecifiche, imagistrati

messi a capodiunaqualunquedelle varie federazionegrechedisponevanodi

poteriassaidiversi,esercitavanolepropriefunzionidasolioincollegio,erano

sottopostiadunlimitediduratadelmandato(solitamentediunanno)omeno,

aspetto quest'ultimo che in alcuni casi poteva portare persino ad un ruolo

dinastico. Tutto questo tenendo presente che ad ogni variazione nell'assetto

79 UnesempiodubbioatalriguardoèpropostodaÉTIENNE1990pp.93,95-96.Lostudioso

ritiene che i prostatai che inviarono un theoros di Tenos a richiedere il riconoscimentodell’asylia dapartediBisanzio fossero federali enoncittadini: IGXII5,802.Se fossecosì, ciòmostrerebbel’agilitàel’importanzadiuntaleorgano.80 Come hanno suggerito giustamente FRASER - BEAN 1954 p. 169 la possibilità che i

prostataifosserocittadinidiRodinonpuòessereesclusa,maappareassaiimprobabile.81 LARSEN1968pp.199-200;FUNKE2015p.112. Ilnumeroèunastima fondatasul fatto

che Livio (XLV 28, 6-7) ci informa che ben 550 consiglieri furono uccisi nel massacro

antiromanodel168-167.CiòmostracheancoradopoilridimensionamentodegliEtolidel189

essiavevanopiùdi1000consiglieri.82 LARSEN1968pp.200-202;FUNKE2015pp.113-114.83 RIZAKIS2015p.127.

SecondoCapitolo

74

costituzionalepoteva corrispondereun cambiamentodi denominazione euna

variazionedeipoteridel/imagistrato/iaiverticidellafederazione.

Nel caso dei Nesioti questa variazione e discontinuità è particolarmente

evidente tra il periodo tolemaico e quello rodio, mentre rimane come di

consuetopiùoscuraediscutibilelafaseantigonide.

IldecretosuiDemetrieianonciinformasull'esistenzadialcunmagistrato

al comandodelneonatoKoinonedèquindi soloun’interessante speculazione

l'ipotesisecondolaqualeilnesiarcotolemaicosarebbesuccedutoidealmentead

unsuoomonimoantigonide84.Nonpareineffetticredibilel’ipotesiavanzatada

Tarn85sullabasediunaneddototramandatodaPlutarco86databiletrail304eil

301. Tarn ipotizza infatti che i vari re citati abbiano il titolo degli ufficiali di

Demetrio e quindi che il nesiarcoAgatocle richiami l'omonimomagistratodel

KoinondeiNesioti.Mailtitoloconogniprobabilitàhaquisolounvaloreironico

enonamministrativo87,ragionpercuisiamoimpossibilitatiascorgervilaprova

diunapresunta,perquantopossibile88,continuitàistituzionale.

Per il periodo tolemaico siamo invece relativamente ben informati. Ma

prima di tracciare un quadro complessivo e generale su questi anni è bene

partiredall'analisidell'operatodeinesiarchianoinoti. Iniziamodunqueconil

meglioconosciutoegiàincontratoBakchon.Dallebasididuestatuededicategli

dai Nesioti89 sappiamo che veniva dalla Beozia e che suo padre si chiamava

Niketas. La sua carriera come nesiarco sembra collocarsi tra il 286 e il 280

circa90. Il primo documento in cui esercita le sue funzioni è infatti il decreto

onorificodi IosperZenon, che, comeabbiamovisto, sipuò far risalireaduna

84 Il nome stesso apparirebbe significativo visti i paralleli con altre federazioni, si pensi

giustoperfareunesempioalbeotarcodeiBeoti,manonèunaregolafissa:BECK–FUNKE2015b

p.17.85 TARN1913p.436.86 Plut.Dem.25,4:ἐκεῖνοςδὲ χλευάζωνκαὶ γελῶντοὺςἄλλοντινὰπλὴντοῦπατρὸςκαὶαὐτοῦ βασιλέα προσαγορεύοντας, ἡδέως ἤκουε τῶν παρὰ πότον ἐπιχύσεις λαμβανόντωνΔημητρίου βασιλέως, Σελεύκου δὲ ἐλεφαντάρχου, Πτολεμαίου δὲ ναυάρχου, Λυσιμάχου δὲγαζοφύλακος,Ἀγαθοκλέους δὲ τοῦ Σικελιώτου νησιάρχου. La stessa storia si ritrova in Plut.Mor.823c-dePhylarchosinAthen.6,261b(FGrHist81,F31).Sull'aneddotosivedanoHAUBEN1974pp.105-117;STROOTMAN2014p.43.87 BURASELIS1982pp.82-83.88 HUß2011p.174n.248.89 Appendice21-22.90 HUß 1976 p. 225; BAGNALL 1976 pp. 136-138 e 146-157; RIGSBY 1980 pp. 194-196;

HENNIG1989pp.177-179.

IlKoinondeiNesioti

75

dataintornoal28691.Inquell'occasioneBakchonèsolocitatocomecoluicheha

lasciatoincaricaZenon92,alqualespettavanopoiglionoriperilrecuperodegli

schiavi fuggitivi. Zenon appare al comando di una squadra di navi scoperte e

quindi si può presumere che il nesiarco disponesse di una tale flottiglia,

probabilmente più adatta al trasporto che alla guerra. Bakchon è poi

nuovamente ricordato in un'iscrizione di Kos per aver fatto arrivare a Naxos

giudici,conloscopodirisolvereunacrisi internanel280circa93.Danotarein

questocasochel'operatodelnesiarcoriguardaNaxosenonKos,chenonfaceva

partedelKoinon94echesi limitaa inviare igiudici richiesti. Infattièbene far

notarecheogni iscrizioneriguardanteBakchonlomostraattivoall'internodel

Koinon95, cosa che ci fa pensare che sia un funzionario di nomina regia96 con

giurisdizionesuiNesioti.LoritroviamoinfattiadoperareinsiemealrediSidone

Philokles,probabilmentestrategosdituttol'Egeotolemaicodelperiodo97,siain

un'altra crisi interna, questa volta a Karthaia nell'isola di Keos98, sia nella

gestione dell'ambasceria nesiotica ad Alessandria in occasione dei primi

Ptolemaia, a noi nota dal famoso decreto di Nikouria99. Da quest'ultimo

documentosappiamocheiduegestironoinsiemel'inviodidelegatiaSamoper

ricevereleistruzionidelreTolomeo100:

... ὑπὲρ ὧν | [Φιλοκλῆ]ς ὁ βασιλεὺς Σιδονίων καὶ Βάκχων ὁ νη|[σίαρχος

ἔγρα]ψαν πρὸς τ[ὰ]ς πόλεις, ὅπως ἂν ἀπο|[στ]εί[λ]ωσιν συνέδρους εἰς

91 Suprap.38.92 Appendice 28 l. 2: Ζήνων ὁ καταλειφθεὶς ὑπὸ Βάχχωνος τοῦ νησίαρ[χου]. UnatraduzionediversadaquellasolitamenteaccettatavienepropostadaTARN1911p.253chenon

ritiene Zenon un sottoposto di Bakchon: "he (Bakchon) left Zenon to deal with it".

CONSTANTAKOPOULOU2012pp.54-55traduceinvece"(Bakchon)haveleftZenonbehind".93 La menzione di Bakchon e probabilmente dello stesso Koinon dei Nesioti si trovava

nelle prime righe andate perdute ed è stato possibile recuperarla grazie ad una successiva

citazionedelnomeneltesto.Sull'episodioinfrap.88.94 Perlalistadeglistatimembriinfrapp.177-188.95 MERKER1970p.150.96 Infrap.79.97 Philokles è da alcuni ritenuto navarco pur non essendomai indicato come tale dalle

fonti:TARN1911p.257;MERKER1970pp.143-150e inparticolarep.148; SEIBERT1970bpp.

337-351;HAUBEN1987bpp.413-427;2013pp.44-45en.39.98 Infrapp.88-89.99 Appendice2.100 ll.1-6.

SecondoCapitolo

76

Σάμον,οἵτινες|[χρημ]ατιοῦσινὑπὲρτῆςθυσίαςκαὶτῶνθεω|[ρῶ]νκαὶτοῦ

ἀγῶνος...

MafusoloBakchonadeciderecomeorganizzarelagestionedeifondiper

coprirelevariespesedellamissione101:

τὸ δὲ εἰς | [τ]ὸν στέφανον ἀργύριον καὶ εἰς ἐφόδιογ καὶ πορε[ί|α]ς τοῖς

θεωροῖς εἰσενεγκεῖν τὰςπόλεις, ἑκάσ[την | κατὰ τὸ ἐ]πιβάλλοναὐτῆι, καὶ

δοῦναιὧιἂμΒάκ[χων|ἀποδείξηι].

Da tutto questo si può agevolmente dedurre che Philokles, in quanto a

capo dell'intero settore egeo, si sia limitato a richiedere l'invio presso la sua

basediSamodidelegatidatuttiicentrisottol'egemoniatolemaicaecheciò,nel

caso dei Nesioti che agivano come federazione, abbia richiesto l'ovvia

collaborazione del nesiarco, cioè del referente e responsabile lagide per il

Koinon.QuestospiegacomemaiBakchoncipaiamaggiormenteinteressatoagli

aspettiorganizzativieamministratividelKoinonrispettoaPhilokles102eanche

perchéidelegatideiNesiotisispostinoinquestaoccasioneaSamo,cioèun’isola

non facente parte del Koinon103. Bakchon compare inoltre in due lacunosi

decreti dei Nesioti104 che sembrano suggerire una sua presenza attiva nei

processi legislativi del consiglio federale e quindi una sua partecipazione alle

riunioni del consiglio105, aspetto forse limitato nella realtà alle decisioni in

politicaestera106.

Il suo successore fu Apollodoros figlio di Apollonios di Kyzikos. Egli è

solitamente considerato il primo nesiarco tolemaico107 o forse addirittura

antigonide108. Io tuttavia mi sento di concordare con Paschidis109 (che verrà

101 ll.57-61.102 MERKER1970pp.148-149.103 Infrapp.182-183.104 Appendice3e11.105 DELAMARRE1896p.112;KÖNIG1910pp.66-67;MERKER1970p.152.106 KÖNIG1910pp.67-68.107 BAGNALL1976pp.137-138ep.150;BURASELIS1982p.81n.182purconriserve;VIAL

1984p.133nellatabella;NIGDELIS1990p.115;HUß2011p.174.108 DÜRRBACH 1921 pp. 29-30;MERKER 1970 pp. 152-153; VIAL 1984 p. 133 n. 33; REGER

1991pp.151-154;1991bpp.229-237;BURASELIS2015p.362.

IlKoinondeiNesioti

77

seguito esplicitamente nelle prossime righe) ritenendolo un successore e non

unpredecessorediBakchon.Seguardiamoallefontilasuafiguraeilsuoruolo

cisononotiinprimoluogograzieaglionorieaidoniconcessigliaKyzikosdalla

città di Paros110. Ma Apollodoros compare anche in varie iscrizioni coeve di

Delo:

1. un decreto di prossenia in onore di Apollodoros figlio di

ApolloniosdiKyzikoschesidataalleprimeduedecadidelIIIsecolo111,

maprivodiriferimentiaireediunsuotitolo;

2. un donatore di nome Apollodoros compare diverse volte112 e in

almenouncasoècertoeglisiaidentificabileconilnesiarco113;

3. Apollodoros figlio di Apollonios di Kyzikos compare come

affittuariodiunaproprietàsacraca.nel284114;

4. disponiamoinfinediunaseriedicitazionidiApollodorosfigliodi

Apollonios di Kyzikos come debitore del santuario a partire dagli anni

308-306efinoal274quandosmettedipagaredivenendoinsolvente115.

Bagnall116 ritiene che tutte queste fonti si riferiscano alla stessa e sola

persona e che Apollodoros non potesse essere nesiarco dopo Bakchon (che

comeabbiamovistofuincaricanelperiodoca.286-280117).Secondolostudioso

Apollodoros non sarebbe potuto essere contemporaneamente debitore

insolventedelsantuarioenesiarconegliannisettanta118.Aquestaposizionesi

può opporre un'obiezione parziale affermando che teoricamente egli avrebbe

potutoricoprire lacarica inunperiodocompreso tra il279e il275,primadi

diventare insolvente;maalla tesidiBagnall, soprattutto, sipotrebbemuovere

109 PASCHIDIS 2008 pp. 423-424 e 532-534. In accordo con Paschidis si è espresso anche

MEADOWS2013pp.32-33.110 Appendice 26. Purtroppo non sappiamo perché Paros lo onori. L'isola ci offre infatti

pochetraccedellapresenzatolemaicainquestafasedelIIIsecolo:BAGNALL1976p.150.111 IGXI4,562.112 IGXI2,161Bl.15;162Bl.12;188l.3;199Bl.41;ID296Bl.44;Appendice27;ID300Bl.20.113 Appendice27.114 IGXI2,156Al.6.115 IGXI2,142l.14;161Al.31;162Al.24;199Cl.88[?];204l.25[?];223Al.57;274l.23;287Al.191;289l.12;ID291fl.6;353Bl.28;363l.61;366Al.116;369Al.24;372Al.176;403l.71;457l.32;463Bl.5.116 BAGNALL1976pp.137-138.117 Suprap.74.118 Bagnallfaunerroreparlandodi279enondi274,datainvececorretta.

SecondoCapitolo

78

un'obiezione più radicale e sostenere che, essendo sia Apollodoros, sia

Apolloniosduenomiassai comuni, èpossibile che le fonti si riferiscanoadue

omonimiecheladistinzionetraiduedebbaavveniresullabasedialtricriteri.

Inprimoluogoilfattocheidebitiinizinoprimadell’affermazionesulKoinonda

parte dei Tolomei rende l’identificazione del debitore con il nesiarco

problematicaeimprobabile,amenochenonsitrattidelnesiarcodeiprimianni

sotto gli Antigonidi. Ma anche in questo caso è curioso e improbabile che

Apollodoros appena salito in carica si sia indebitato119. Ad ogni modo non è

affattoscontatocheildebitoreinquestioneeilnesiarcosianolastessapersona.

Abenguardareancheildecretodiprossenianonsembrariferibilealui.Bagnall

ritiene che Hierarchos figlio di Prokles, colui che propose gli onori per

l'Apollodoroscitato,fosselostessocheonoròDemetriosfigliodiPotamon120,il

qualepotrebbeessereidentificatoconunufficialetolemaico121.Perchétuttavia

l’Apollodorosonoratononhailtitolodinesiarco,nésifaalmenounriferimento

alreTolomeo122?L’argomentodellabrevitàdellinguaggioburocraticononvale

periltitolodinesiarcochesarebbecomunquedovutocomparire123.Sedunque

la tesi qui proposta è corretta, la documentazione prova la contemporanea

presenza a Delo di almeno due onomini cittadini di Kyzikos: il prosseno e il

nesiarco124. Per questa ragione il prosseno deve essere identificato

necessariamenteconildebitore.Accettataquestaconclusione,l’Apollodorosche

donanel279èconogniprobabilitàidentificabileconilsuccessorediBakchon.

La donazione è probabilmente dovuta al suo inizio di carriera comenesiarco,

caricachepotrebbeaverricopertoalmassimofinoal268125.

Sappiamo infatti che nel 267 era in carica il nesiarcoHermias126, che in

quell'annofecealcunedonazioniinonorediArsinoe127.Eglipotrebbeessereil

119 IdubbieranostatiespressigiàdaDÜRRBACH1921p.30vistaanchelasommadiappena

100dracmeinquestione.120 IGXI4,561.121 OGIS724.122 QualcosadisimilesiritrovaconilnesiarcoHermias,comevedremotrapoco.123 PASCHIDIS2008p.534n.2.124 LaconclusioneeragiàstataraggiuntadaDürrbachnelsuocommentoaID338Bdl.24.125 PASCHIDIS2008p.423.126 SudiluielasuaattivitàaDelo:THÉHEUX1992p.11;PRÊTRES2002pp.125-141;HAUBEN

2004p.41;CANEVA2013p.292.

IlKoinondeiNesioti

79

successoredirettodiApollodorosopotrebbeesserci statounaltronesiarcoa

noiignotoincaricatraidue128.DiHermiasnonsappiamopraticamentenullaed

è solo una supposizione, per quanto ripetuta e sostenuta da importanti

studiosi129, che egli sia l'Hermias di Alicarnasso figlio di D... ricordato in un

decreto onorifico di Delo130, ma senza che si citi il titolo di nesiarco o alcun

legameconTolomeo131.Hermiasèl'ultimonesiarcoanoinoto.

A questo punto possiamo riassumere le competenze e le caratteristiche

che sembranoesserepropriedella carica edel ruolodelnesiarco.Egli eraun

funzionario tolemaico addetto a tutelare gli interessi lagidi all'interno del

Koinon132,perilqualefacevadareferente.Nessunodeinesiarchinotieranato

nelle isole equesto è espressioneprobabilmentediun'esigenzadi controllo e

affidabilitàcherendeverosimilepensarecheegli fossenominatodirettamente

dalre133.Lesuecompetenzenoneranoprobabilmente limitate formalmentea

particolariaspettiedeglisembraagirecomeunsurrogatodelmonarca,alquale

rispondeva direttamente. Tuttavia sembra concentrare la propria azione sugli

aspetti politici, amministrativi, giudiziari, ma non militari134. Infatti nel suo

ruolo si trovava spesso ad avere a che fare con il navarco e con altri ufficiali

militari tolemaici (ad esempio Philokles, Kallikrates, Patroklos). Tuttavia non

sembra verosimile poter spiegare i rapporti che intercorrevano tra questi

127 IGXI2,287Bll.112-119;ID297Bll.54-59;298All.79-83;313ll.63-66;320Bll.27-30;426l.3;442Bl.71.128 Non condivido l'ipotesi accennata da HUß 2011 p. 174 secondo la quale il Thrasy...

ricordatoinAppendice36potrebbeessereunnesiarco.129 MERKER1970p.153;BAGNALL1976p.138;BURASELIS1982p.182;2015p.362en.11.130 IGXI4,565.131 AnchePASCHIDIS2008p.534n.1noncredenell'identificazionetraidue.132 Il nesiarco operava solo nel Koinon perché non è citato in un intervento di invio di

giudici a Samo dove invece opera Philokles in totale autonomia rispetto a casi analoghi

riguardantiiNesioti.LapropostaèdiMERKER1970p.148esifondasull'iscrizioneIGXII6,95del280ca.DiparerediversoèinveceBAGNALL1976pp.156-157,ilqualeperònonportaprovea

supporto dell'azione del nesiarco al di fuori del Koinon. Ritengono che il nesiarco operi solo

all'internodelKoinonancheCONSTANTAKOPOULOU2012p.55eBURASELIS2013p.175.133 BURASELIS1993p.254;CONSTANTAKOPOULOU2012p.55.134 È probabilmente il caso di ricordare che le navi di Zenon erano scoperte e quindi

inadatte alla guerra. MERKER 1970 p. 151 avanza la proposta che il nesiarco le usasse per

trasportareigiudicidaun'isolaall'altra;iomispingereioltreipotizzandochepotesseroservire

per ogni trasporto 'federale', quindi anche per gli spostamenti dei consiglieri o degli

ambasciatori.

SecondoCapitolo

80

magistratieilnesiarcoinun'otticameramentegerarchica135osullabasediuna

suddivisione delle sfere di potere priva di convergenze. Come è facile

immaginare,al finedi tutelare la sicurezzadell'egemonia tolemaica l'apparato

militare interveniva ovunque fosse necessario anche indipendentemente dal

nesiarco, ma quasi sempre osserviamo un atteggiamento di collaborazione,

piuttosto che di concorrenza136. Gli esempi citati degli interventi congiunti di

PhilokleseBakchonsembranoappuntoinserirsiinun'otticadicooperazionee

dirispettoreciproco.Infatti,quandoPhiloklessitrovacostrettoadintervenire,

segno evidente di una crisi che non poteva essere risolta all'interno delle

istituzionifederali,lofaperconfermarequantodecisodaBakchon.Pensiamoad

esempioallagiàricordatacrisidiKarthaiaaKeos137oaquandoDelorichieseil

suo interventoper farsirestituirequantodovutodaglialtriNesioti138.Adogni

modo, che il navarco, anche se non in concorrenza con il nesiarco, fosse

comunqueunafigurapresentenellavitapoliticadelKoinonèdimostratoanche

dallastatuaconcuiiNesiotionoraronoKallikrates139,chefuacapodelsettore

egeoinunperiodocompresotragliannisettantaesessantadelIIIsecolo140.Ma

non bisogna tuttavia fare confusione tra i funzionari tolemaici che agivano

nell'Egeo e quindi interagivano anche con i Nesioti, e quelli propri del solo

Koinon.

Per demarcare maggiormente questa differenza sarà bene introdurre la

figura di uno solo di questi ufficiali di minore importanza con particolari

deleghe, cioè il siracusano Hieron figlio di Timokrates141. La scelta è

interessante perché Hieron si trova ad operare in una situazione e in un

territoriodiconfineeinunafaseditransizione.Eglivenneinfattinominatoda

135 BAGNALL 1976 pp. 156-157;HUß 2011 p. 174.Di parere diversoMERKER 1970 p. 148;

HAUBEN2013p.64.136 ControMERKER1970p.148cheritieneilcontrario.137 Suprapp.75-76einfrap.89.138 Appendice30. Inquestocaso il ruolodi confermaèmenoesplicitoperchéBakchonè

appenacitatoallal.11,mavistoilruolosvoltoaltroveel'esplicitoriferimentoaquantodeciso

daTolomeo(ll.7-8:[καθάπερὁβασιλεὺς]|Π]τολεμαῖοςσυνέταξεν)sembrastranocheBakchonseguisse una linea diversa: CONSTANTAKOPOULOU 2012 p. 55. Per MERKER 1970 p. 148 questo

episodioevidenziainvecelasubordinazionediBakchonneiconfrontidiPhilokles.Sullavicenda

infrapp.128-130.139 Appendice23.140 PerlasuacarrierasivedaMERKER1970pp.155-156;HAUBEN2013pp.45-53.141 PASCHIDIS2008pp.427-428;HAUBEN2013p.57.

IlKoinondeiNesioti

81

Patroklos, l’ammiraglio tolemaico durante la guerra cremonidea142, epistates

dellaneonatabasediArsinoesull'isoladiKeos143.Quieglivieneonorato144per

averaiutatoEpiteles,uncittadinodellavicinaKarthaia,ilqualeerastatovittima

diunsaccheggiodellesueproprietàadoperaprobabilmentepropriodiabitanti

diArsinoe145:Hieronloaiutaarecuperareibeniperdutielorimborsadelresto.

Eglifuilprimoeforsel’unicoepistatesdellacittà146edèparagonabileperruolo

ai comandanti della guarnigione di Thera147, cioè non ha alcun legame con il

Koinon148. L'aspetto interessante tuttavia è cheArsinoe erauna comunità che

fino ad allora aveva fatto parte del Koinon, come del resto le altre poleis

dell'isola di Keos che continuavano ancora a farne parte149. La creazione lì di

unabasemilitare, eretta per venire incontro alle esigenzedella guerra, aveva

obbligato i Tolomei ad imporre un controllo diretto su questa limitata parte

dell'isola, sottoposta alle loro massime autorità militari. In questo caso un

organismodimediazionepiùomenoautonomocomeappuntoilKoinonnonera

previstonérichiesto.

Il Koinon infine sceglieva degli inviati sacri, theoroi, da mandare ad

AlessandriaallefesteorganizzatedaTolomeoII150:

ἑλέσθαι|[δ]ὲτοὺςσυνέδρουςκαὶθεωροὺςτρεῖς,οἵτινεςἀφ[ι|κ]όμενοιεἰς

Ἀλεξάνδρειανθύσουσίντεὑπὲρτοῦ | [κ]οινοῦ τῶννησιωτῶνΠτολεμαίωι

Σωτῆρικαὶ|[τὸνσ]τέφανονἀποδώσουσιντῶιβασιλεῖ.

142 Suprapp.41-42.143 ArsinoeèilnuovonomediKoresia,ilmigliorportodell'isoladiKeos,ederaunadelle

piùimportantibasinavalitolemaicheduranteilconflitto.Sivedasuprap.42n.133.144 IGXII5,1061.145 NIGDELIS1990p.226n.120.146 È stato suggerito che Kleinias, conosciuto da un epigramma di Callimaco (Epigr. 5),fosseunepistatesdiArsinoe-Koresia,masitrattasolodiunacongettura:BAGNALL1976pp.142-143;NIGDELIS1990p.212n.59;PASCHIDIS2008p.427n.5.147 HUß2011pp.174-175.148 VIRGILIO 1998 p. 167 suggerisce che l’epistate sia, pur con un certo grado di

approssimazione,uncommissarioconfunzionidicontollodellecittàsoggettedipendentedalre

odasuoisottoposti.149 BAGNALL1976p.143.150 Appendice2ll.53-57.

SecondoCapitolo

82

Ilcompitosembraesserestatoparticolarmenteimportanteperché,oltrea

richiedere una notevole spesa per i sacrifici e la corona151, aveva anche

un'importanza politica e diplomatica fondamentale, servendo

contemporaneamente a tre scopi: evidenziava la fedeltà nei confronti della

dinastia, mostrava l´estensione geografica fino all'Egeo dell’area sotto

l’egemonia lagide e infine consentiva di presentare petizioni al re152. Non

sorprende dunque che il Koinon onorasse tutti coloro che facilitavano il

soggiornodirappresentanza,comenelcasodiSostratosfigliodiDexiphanesdi

Knidoscheavevaaiutatoitheoroiadincontrareilre153.Lacuraneiconfrontidi

questerelazioniecontatticon lacortediAlessandramostrache ilKoinonera

moltoattentoacoltivarelegamidiplomatici154.Unaltroesempiodellemodalità

con le quali i Nesioti curavano i propri rapporti con personalità influenti ad

AlessandriaèvisibileinundecretoonorificodelKoinonprovenientedaDelo155:

ἐπειδὴ Θέων | [Φιλ]ίσκου Αἰγαεύς, τεταγμέ|[νο]ς ὑπὸ τὸμ βασιλέα

Πτολε|[μα]ῖον ἐν Ἀλεξανδρείαι, τῶ[ι] | τε βασιλεῖ τὰ συμφέ[ροντα] |

πράττειτοῖςν[ησιώταις|ε]ὔνουςὢνκαὶφί[λοςδιατελεῖ]...

Inquestocasoglionorisarebberoforsemotivatidallabenevolenzaversoi

Nesioti mostrata da Theon figlio di Philiskos nello svolgimento del proprio

ufficiodiprefettodiAlessandro,masitrattasolodiun’ipotesi156.

Passandoalperiodorodiopossiamonotareche il controllopolitico sulla

federazione fu esercitato tramite un arconte, il cosiddetto ἄρχων ἐπί τε [τῶν

νή]σων καὶ τῶν πλοίων τῶν νησιωτικ[ῶν157. Sebbene in passato si discutesse

circa la provvisorietà o permanenza dell'ufficio e sul suo caratteremilitare o

151 Infrap.130.152 BURASELIS1993p.254.153 Appendice 3. Sostratos è probabilmente il donatore del faro di Alessandria: BAGNALL

1976p.139en.80;WALLACE2013p.153.154 L'importanzadiquestonetworkdicontatti interpersonalieraessenzialeperchiunque

volesseaveresuccessonellepetizionialmonarca,vistochelacorteerailpuntodicontattotrala

monarchiae levarie classidominanti a livello regionalee locale:MARQUAILLE2008pp.60-61;

STROOTMAN2011p.144ep.147;CONSTANTAKOPOULOU2012p.56;STROOTMAN2013pp.38-53.155 Appendice5ll.2-8.156 TheonfigliodiPhiliskosfuilprimoprefettoanoinotodellacittàdiAlessandriad’Egitto

sottoTolomeoII:HUß1976p.240.LeragionipercuiiNesiotiloabbianoonoratosonoignote.157 Appendice38ll.4-5.

IlKoinondeiNesioti

83

civile, oggi si è generalmente concordi nel considerarlo un ufficiale rodio con

pienipoteriesecutivi civiliemilitarineiconfrontidelKoinon158.Questipoteri

eranotuttavialimitatidallanecessitàdinoninimicarsilevarieisoleedunquedi

rispettare,perquantopossibile,l'autonomiadelconsigliorappresentativodegli

statimembri159.L'aspettopiùinteressantedell'ufficio,cheemergeconchiarezza

nella seconda parte della titolatura, è che ai Nesioti era ora richiesto di

provvedere in prima persona alla fornitura di navi per la propria difesa160, a

differenza di quanto avveniva in precedenza161. Sull'organizzazione di questa

flottasappiamodaun'iscrizionecheessaeracomandatadaunNesiotadiTenos

e non da un Rodio, detto τριήραρχος τῶν νησιωτῶν162. Questo elemento è

particolarmentesignificativo,poichésembraindicareunrapportodicogestione

che consentiva una sostanziale autonomia alle isole, seppur limitata dalla

supervisione dell'arconte rodio. Non bisogna tuttavia farsi illusioni circa gli

interessidifesidaquesta flotta, che erano inprimo luogoquelli diRodi163. La

baseoperativasembraessereTenos, lanuova ‘capitale’,poichénell'isola sono

state rinvenute due dediche fatte da distaccamenti navali rodi164 e sempre lì

parefosseacquartierataunaguarnigioneterrestrerodia.Un'iscrizionedell'isola

cipresentainfattiunRodiocomeinviatoἐπίτετῶνστρατιωτ[ῶνκαὶἐπὶτὴντῆς

πό]|λεως ἐπιμέλειαν165. Questo documento non contiene tuttavia alcun

riferimentoalKoinoneilsuosignificatoèincerto.Sitrattaconogniprobabilità

158 Quindil'arconteaccomunerebbeinsésiailpoteredelnesiarco,siaquellodelnavarcodi

etàtolemaica.SivedanoDÜRRBACH1886pp.118-120;DELAMARRE1902p.293n.2;ROUSSEL1907

p.359;KÖNIG1910pp.71-72;DÜRRBACH192163;FRASER -BEAN1954pp.166-169;BERTHOLD

1984pp.142-143;BURASELIS2015p.364.159 ChesecondoKÖNIG1910p.71sarebbestatopresiedutodalfunzionariorodio.160 FRASER-BEAN1954p.166.161 ORMEROD 1924 pp. 134-135 e n. 1 ritiene che vista l’esistenza di una flotta nesiotica

durante la fase rodia si possa suppore chene sia esistitauna simile anchedurante il periodo

tolemaico;masitrattadiunaspeculazioneprivadi fondamento.IldecretoonorariodiIosper

Zenon(Appendice28)parladinaviprivedicopertura,suprap.38en.109,machehannotuttal'ariadiesserenavidatrasportoenondaguerracomeritieneCONSTANTAKOPOULOU2012p.56e

n.73.162 IG XII 5, 918: Εὐαντίδ[η]ςἈριστογένου καὶ | Ναύσιον Χρυσογόνου | τὸν αὑτῶν ὑὸνΧρυσόγονον | τριηραρχήσαντα τῶν Νησιωτῶν | Ποσειδῶνι καὶἈμφιτρίτει. Si veda BERTHOLD1984p.143en.44.163 KÖNIG1910p.74;FRASER-BEAN1954p.166-167;BERTHOLD1984pp.143-144.164 IG XII 5, 913-914; XII Suppl. 139nr. 317 (anche se quest'ultimapotrebbedatarsi al Isecolo);ÉTIENNE1990p.116.165 IGXII5,830ll.12-13.

SecondoCapitolo

84

delcomandantediunaguarnigioneenondevequindiesserescambiatoperun

comandante rodio di una forza federale nesiotica166. Non sono però chiare le

ricadutepolitichedellostanziamentodiunasimileforzamilitare:nonsappiamo

infattiselaguarnigionesiaservitaareprimereoaproteggere,nésecenefosse

solounanelterritoriodiTenosoanchealtrenellevarieisole,eparimentinon

siamoaconoscenzaneanchedellaprovenienza(rodiaoisolana)dellatruppa.A

complicare ulteriormente il quadro si aggiunge un’altra iscrizione, molto

frammentariaeoggiscomparsa167,checimostraunadedicadiKythnosaRodi

per il Rodio Hagemachos figlio di Hagesandros: ὁ δῆμος ὁ Κυθνί[ω]ν|

[Ἁ]γέμαχον Ἁγησάν[δρου| πρ]εσβεύσαντα πρὸς [αὐτὸν] καὶ ἴσ[ω]ς καὶ

δ[ικαίως| καὶ] στρ[ατηγήσαντα ...]. Esistono diverse interpretazioni sul ruolo

della persona citata. Hiller suggerisce che Hagemachos potrebbe forse essere

l’altrimenti ignoto stratego che attaccò Kythnos nel 199 durante la seconda

guerramacedonica.FrasereBean168spostanoinveceilcontestoall’internodel

secondoKoinoneaffermanocheladedicadimostrerebbelapresenzastabilee

non temporanea a Kythnos dello stratego in quanto comandante delle forze

militaristanziate,nonsolonell'isola,matratuttiiNesioti.Hagemachossarebbe

dunqueunsottopostomilitaredell'arconte169.Tuttaviailtestononèsicuroela

ricostruzione στρα[τηγήσαντα non è certa, tanto che Robert ha proposto

στρα[τευσάμενον interpretando il ruolo del Rodio come quello di un

ambasciatore attivo sempre durante il secondo Koinon170. Per risolvere il

contenziosoÉtiennehapropostounaletturaduplice,unendoinHagemachosil

ruolo di ambasciatore e di stratego171. Tuttavia nessuna di queste spiegazioni

apparedeltuttosoddisfacente.Seinfattil'iscrizionesidataadunperiodoincui

il Koinon era già operativo, perché Rodi avrebbe dovuto inviare un

ambasciatoreaKythnos ignorandoescavaldando ilKoinon,unasuacreazione

proprio per interagire con le isole. Viceversa se si stesse parlando di uno

166 FRASER-BEAN1954p.168.167 GAERTRINGEN1898p.391nr.54;sivedaancheFRASER-BEAN1954p.161n.3eROBERT

1977p.28.168 FRASER-BEAN1954pp.161-162169 ID.p.168;BERTHOLD1984p.143.170 ROBERT1977pp.28-29en.106incuicriticalaricostruzionedeltestodiFrasereBean.

InquestoèseguitodaGABRIELSEN1997p....n.104.171 ÉTIENNE1990p.115.

IlKoinondeiNesioti

85

stratego inpiantastabilenonsicapisceperchéscegliereKythnosenonTenos

come base, né come sia possibile subordinarlo all'arconte, il quale, come

abbiamo visto, era a capo anche delle forze navali. Ricordiamo che Rodi era

governatada10strateghielettiannualmente172,chesidividevanoicompitiesi

specializzavano inunsettorecome ladifesao lagestionedellaPerea173.Nello

svolgimentodel loromandatooperavanoconaltrimagistratia lorosottoposti

comehagemones,epistataiearchontes174,enonilcontrario.Perquestaragione,

allo statoattualedelle conoscenze, sebbenesia impossibilededurredaquesta

documentazione qualcosa di definitivo, la soluzione più verosimile è ritenere

cheildocumentopossafarriferimentoadunafaseinizialedelrapportotraRodi

e le isole, magari proprio agli anni della seconda guerra macedonica come

propostodaHiller.Delrestoun'altraiscrizione175,undecretodelioinonoredel

Rodio Epikrates, noto dalle pagine di Livio come un comandante durante la

guerra antiochea176, sembra collocarsi nello stesso periodo177. L'iscrizione lo

descrive infatti come un ἀποσταλεὶς ὑπὸ τοῦ δήμο[υ] | ἐπὶ καταφράκτων

πλοίωνκατὰ|πόλεμον,συστρατευομένωναὐ|[τ]ῶιτῶντενησιωτικῶντριηρῶν

| [κα]ὶ τῶνἈθηναίωνἀφράκτων. Siccomequesta flotta èpiù grandedi quella

descritta da Livio durante la guerra e poiché la fraseologia evidenzia come

Epikratesnonsial'arcontealcomandodellaflottanesioticadicuisopra,bensì

uninviatocheguidaunapropriaflottaallaqualesiaffiancanonavidelleisolee

diAtene,iltestopotrebbeproprioriferirsiallasecondaguerramacedonica.

Per quanto riguarda il periodo rodio si potrebbe quindi concludere che

dopounafaseinizialediguerraapertaconlaMacedoniaesuperatalasemplice

alleanzatraleisoleeRodi,periodotestimoniatodalleiscrizionisuEpikratese

172 BERTHOLD1984pp.86-87.173 FRASER-BEAN1954pp.82-83.174 ID.82-84.175 Appendice37.176 Liv.XXXVII13,11:etterramariquefugientibuscertamenhostibusSamum,undevenerat,classisrepetit.indeduassociorumexItalia,duasRhodiastriremescumpraefectoEpicrateRhodioad fretum Cephallaniae tuendum praetormisit; 14, 1-2:Piraei L. Aemilio Regillo succedenti adnavale imperium Epicrates occurrit; qui audita clade Rhodiorum, cum ipse duas tantumquinqueremeshaberet,EpicratemcumquattuornavibusinAsiamsecumreduxit;prosecutaeetiamapertae Atheniensium naves sunt; 15, 6: Epicrates Rhodius omissa in praesentia EphesomittendamnaviumparteminLyciamcensuit,etPatara,caputgentis,insocietatemadiungenda.177 FRASER-BEAN1954p.160n.1.

SecondoCapitolo

86

Hagemachos, siprocedettealla rifondazionedelKoinon.La federazionevenne

cosìaffidataadunarconteallecuidipendenzesitrovavanoaltriufficialimilitari

perleguarnigionielaflotta.

2.3.–Giustizia.

Il sistemagiudiziariodelleCicladidi età ellenistica sembraun ibrido tra

una prassi di base che si pone in continuità con la tradizione di età classica

improntata sull'autonomia poleica, e gli innesti di novità proprie dell'età

ellenisticaescaturiteanchedallanuovarealtàfederalista.IlKoinonagiscecome

mediatore tra gli stati membri, sempre orgogliosi della propria libertà e

autonomia, e gli interessi di pacificazione e controllo dei monarchi, secondo

quello stesso ruolo che gli abbiamo visto svolgere anche dal punto di vista

politico.Lefontianostradisposizionesonopoche178,masufficienticomunque

per permetterci di inserire le Cicladi e il Koinon all'interno delle tendenze in

attonelmondoegeoingeneraledaunlatoeanonfarneuncasoisolatorispetto

allealtreistituzionifederalidall'altro.

Partiamo dunque da questo quadro generale. Il principale cambiamento

nel diritto greco di età ellenistica rispetto a quello del periodo classico è

sicuramenterappresentatodallarichiestadi interventodigiudicistranieriper

risolverequestioniinterne179.Suquestofenomenosiamoinformatiunicamente

dal punto di vista epigrafico. Infatti contro appena 4 riferimenti nelle fonti

letterarie disponiamo di più di 250 iscrizioni, quasi tutte decreti onorifici

posteriori alla risoluzione del problema, che poco o nulla ci dicono delle

circostanze che hanno portato a chiedere l'intervento dei giudici180. Grazie

all'analisi di questa documentazione è stato possibile giungere a due

considerazioni, una di ordine geografico e una di ordine cronologico.

Innanzituttoèpossibiledistinguere tra iGrecidel continenteeuropeoequelli

insulari e asiatici. I primi, se si esclude il caso di Tegea sotto Alessandro

178 Motivazione probabilmente alla base dell'assenza di studi specifici sulle Cicladi come

insieme.Nondevetrarreiningannol'articolodiWALTON2006chesioccupasolodicasisingoli.179 CAMPANILE1998p.387;LASAGNI2011p.73.180 CROWTHER1992pp.22-23;SCAFURO2014p.365.

IlKoinondeiNesioti

87

Magno181,nonsembrano farericorsoaquestapraticaalmeno finoal IIsecolo,

ragion per cui tutte le attestazioni di III secolo concernono i secondi182. In

secondoluogo,perquantoriguardaladatazionedelleattestazioni,notiamoche

sonoappena24 i decreti chepossonoesseredatati con sicurezzaaprimadel

220 (e in questi si segnala l'esplicito intervento reale in 12)183. Per questa

ragionepossiamoaffermarecheilfenomenoraggiunseilsuoapicenellaprima

metàdelIIsecolo184.

Le epigrafi ci suggeriscono poi che l'utilizzo di ‘giurie straniere’185 era

comunque considerato una pratica non ordinaria e come tale meritevole di

esserericordataconundecretoonorifico.Sitrattavainfattidiunaproceduradi

emergenza,avviataacausadigraviproblemiinternichemettevanoarischiola

sopravvivenzadellostessoordinecostituzionaleeimpedivanoilricorsoall’iter

giudiziarioordinario.Quest’ultimoerainfattisegnatodalcoinvolgimento,dalla

parzialitàetalvoltadalconflittod'interessideigiudicicittadini186.Ciòsignifica

che l'arrivo di giudici stranieri svolgeva la funzione di una valvola di sfogo,

necessaria per riportare la concordia nella comunità ed impedire che la

situazionedicrisipotessedegenerareinunaguerracivile187.Situazionitipiche

alle quali tali giudici esterni si trovavano a mettere mano erano ad esempio

dolorosecrisididebito188,comenelcasodiEfesoall'iniziodelIIIsecolo189.

Il fattoche l'interventodigiudicistranieri fossealmenoinizialmenteuna

praticastraordinariaspiegaperchénelprimoellenismorimanganoancoraattivi

i tribunali cittadini e le formedemocratichedi gestionedella giustizia190. Solo

piùtardiinfattiilricorsoagiudicistranieridivennetalmenteusuale,regolaree

ripetutoda far scomparire idecretionorificinei loroconfronti, avantaggiodi

181 Syll.3306ll.24-37.182 CROWTHER1992p.23.183 ID.p.23;CARLSSON2010p.110.184 CROWTHER1992p.24.185 Nellastoriografiamodernasiparladi‘giudicistranieri’,manellefontiantichesonodetti

‘giudici inviati’ o ‘corti straniere’: CROWTHER 1992 pp. 33-34; FOURNIER 2010 p. 206; SCAFURO

2014p.366;MAGNETTO2016.186 ROBERT1973pp.772e775;CROWTHER1992pp.26e39;HAMON2012p.195;SCAFURO

2014p.366.187 ROBERT1973p.775;CROWTHER1992p.27.188 ID.pp.26-27.CROWTHER2006;WALSER2008pp.258-272.189 I.Ephesos4(Syll.3364);nuovaedizioneecommento:WALSER2008(SEGLVIII1302).190 CROWTHER1992pp.28-29.

SecondoCapitolo

88

unadocumentazionesullorooperatodifferente,comeadesempiol'emanazione

diregolamentigiuridicioonoriresidaglistessigiudiciadivinitàlocali191.Solo

col tempo quindi i giudici divennero un’élite riconosciuta come tale e

autocoscientedelproprioruoloedellapropriaesperienza192.Ilricorsoripetuto

a giurie straniere provenienti dalla stessa città rafforzava inoltre i legami tra

diversecomunità193.

Unclassicoesempiocicladicodiquestapraticaciènotodaun'iscrizionedi

Kos194datataapocodopo il280. Infatti il fatto chenel testo sidistingua tra i

primidueTolomeiesicitinosacrificiperTolomeoIsenzal'appellativodiθεός

permettedidatareildecretoaiprimiannidelregnodiTolomeoII195.Sitrattadi

un decreto onorifico di Naxos per i giudici di Kos chiamati ad intervenire da

Bakchon196perrisolvereunaseriedicontroversiepiùsignificativaecomplicata

delprevisto197:

[οἳ παραγε]νόμενοι πρὸς ἡμᾶς περί τε τῶν ἀπο|[γεγραμμέν]ων

ἀμφισβητήσεων καὶ τῶν ἄλλων | [τῶν ἐπιτρ]α[πέ]ντων αὐτοῖς ὑπὸ τῆς

πόλεως | [τοὺς μὲν π]λείστους τῶν διαφερομένων ἀνα|[καλεσάμ]ενοι

πολλάκις ἐφ᾿ αὑτοὺς διέλυον συμφε|[ρόντως], τοὺς δὲ διέκρινομ μετὰ

πάσηςδικαι|[οσύνης]·

191 ROBERT1973p.776;CROWTHER1992pp.30-31;HAMON2012p.196.Ètuttaviapossibile

chelascomparsadeigiudicistranierisiadovutaall’arrivodeiRomanichesisostituirononello

svolgimentodiquestasupervisioneesternaallagiustizia(FOURNIER2010pp.536-542)oppure

cheilricorsoaquestapraticacontinuisenzaperòtrovareriscontronelladocumentazioneper

unaminoreproduzionedellastessainetàromana(MAGNETTO2016).192 CROWTHER1992p.40;ROUSSET1994p.103;MAGNETTO2008p.179.Questofenomenoè

in parte causa e in parte conseguenza dell’affinamento e uniformazione degli ordinamenti

giuridici, chepermetteva l’esistenzadiesperti formatisiadAteneoaRodi:CAMPANILE1998p.

387;HAMON2012pp.196-197;SCAFURO2014pp.367-368.193 HAMON2012p.198.194 IGXII4,1,135.195 HOLLEAUX1942pp.27-37;BAGNALL1976pp.149-150;SHERWIN-WHITE1978p.92n.51;

CROWTHER1999p.266.Unadatazionediversa,ma insostenibile, si ritrova inHAZZARD2000p.

108n.29ep.174.196 BakchonintervieneinquestaoccasionesiainquantomagistratoacapodelKoinon,sia

inquantorappresentantedelrepercontodeiNesioti.Gliinterventirisolutividiquestatipologia

da parte dei sovrani servivano amostrare il rispetto per le comunità locali:MA 2009 pp. pp.

248-259.197 IGXII4,1,135ll.6-12.

IlKoinondeiNesioti

89

La situazione era infatti talmente grave e il sistema giudiziario così

ingolfato che, nonostante i giudici chiedessero di poter tornare alle proprie

attività,Naxos,anchegrazieall'interventodiBakchon,riuscìafarlirestarefino

allarisoluzionetotaleedefinitivadiognidisputainterna198:

[πλεί]ονοςδὲαὐτοῖςτοῦχρόνουγινομένου| [διὰτὸπλῆθο]ςτῶνκρίσεων

καὶβουλομένωντῶνδ[ι|καστῶνπάλινἀναχωρῆ]σαιπρὸςτὰἴδια,ὁδῆμος|

[ὁ ἡμέτερος παρεκάλεσεν αὐ]τοὺς μετὰ Βάκχωνος | [τοῦ νησιάρχου παρ᾿

ἡμῖν παρα]μείναντας καὶ τὰ λο[ι|πὰ τῶν ἐπιτραπέντων αὐτοῖ]ς

ἐξαγαγόνταςμέ|[χριτέλουςσυμπαραγίγνε]σθαιΝαξίοις.

Un altro documento molto interessante a tal proposito è un'iscrizione

purtroppoframmentariaprovenientedaKarthaianell'isoladiKeos199.Graziea

taledocumento sappiamoche in seguito adunagrave crisididebito, laquale

richiesepiùpianidisalvataggioediamministrazionefinanziariastraordinaria,

nonché l'intervento sia del nesiarco Bakchon, sia dello strategos Philokles, si

procedette all'invio di giudici per risolvere i punti ancora oggetto di

controversia200.Lasituazionenonèaffattochiara,mal'interventoripetutodelle

autorità federalinella risoluzionedella crisipotrebbeporrequestoepisodioa

metàstradatra ilcasodeigiudicidiKos intervenutiaNaxossu indicazionedi

Bakchoneilcasoseguente201.

198 ll. 12-18. SCAFURO 2014 pp. 381-382. I giudici stranieri che rimanevano per lunghi

periodidi tempo inuna città eranoovviamentedel tutto esentati daogni spesa, che ricadeva

interamente sulla città ospitante: HAMON 2012 pp. 201-208. Per altri casi di intervento

giudiziario dei Tolomei a Kos: CROWTHER 1999 pp. 251-319. Purtroppo due iscrizioni

provenienti da Amorgos e che sembrano fare riferimento a giudici stranieri durante la fase

tolemaicasonotroppoframmentarieperpermetterequalsiasiconclusione(IGXI7,14e15;IGXIISuppl.p.142).199 Appendice29.200 Un'altraiscrizioneprovenientedaKarthaia(IGXII5,541)cimostraungiudiceateniesenominatodaTolomeo,probabilmenteilFiladelfo,durantelaguerracremonidea,comesuggerito

dagli editori, oppure da un successore verso lametà del III secolo come proposto da FRASER

1955139-140.Infineun'iscrizionediSyros(IGXII5,652)mostral'interventonelIIsecolodiunepistate rodio per regolare un conflitto interno all'isola e ristabilire il funzionamento delle

magistrature (FRASER–BEAN1954p.162). SeperÉTIENNE1990p.118egli fuunun “épistate

réformateur”, un riformatore della costituzione (REGER 1994 p. 34 con n. 48 e p. 40), per

GABRIELSEN 1997 pp. 56-63 (seguito da BADOUD 2014 pp. 120-121) egli agì come un giudice

stranieropercontodiRodi,soluzionechemisembrapiùcredibile.201 Su questi due primi episodi vale quanto scritto da CONSTANTAKOPOULOU 2012 p. 57:

"WhilethesedecreesmaynotspecificallymentiontheIslanders’Leagueasabodyresponsible

SecondoCapitolo

90

Disponiamo infatti di un documento importante, per quanto

frammentario,checimostral'interventodirettodelleistituzionifederaliintema

digiustizianelperiodotolemaico202:

ὅπωςδὲαἵτεκρίσεις [γίνωνταικατὰ |τὰδόγματ]ακαὶ [ἐά]ντιἄλλοδέηι

τῶν συμφ[ερόντων τῶι κοι|νῶι, ἀποστέλλε]σθαι ὑπὸ τῶμ πόλεων τῶ[ν

μετεχουσῶν τοῦ | κοινοῦ δικαστὰς] καὶ παρεῖναι αὐτοὺς ἐν τ[οῖς χρόνοις

τοῖς|ὡρισμένοις·δοῦναιδὲκαὶ]εἰςἐφόδιονἑκάσ[τωιτῶνδικαστῶν|καθ’

ἑκάστηνἡμέρανδρα]χμὰςτρεῖς,εἰσ[πρᾶξαι(?)δὲκαὶπα|ρὰτῶννησιωτῶν

ἁ]πά[ντ]ωντὰἀναγκαῖα[...]

Ildecreto,giuntocipurtropposolonella frammentariacopiaprevistaper

Arkesine e quindi priva di possibili confronti con le altre copie presenti nelle

altreisoleeaDelo203,noncichiarisceselarichiestadelKoinondiorganizzarea

livello federale l’invio di giudici dagli stati membri per gestire i processi nei

tempi emodi stabiliti dai decreti fosse una prassi usuale o straordinaria. Nel

primo caso si potrebbe ipotizzare che l'invio di giudici dalle isole per

fronteggiare le problematiche comuni e federali che coinvolgessero anche

singoli individui o stati fosse temporaneo ma regolare204. Nel secondo caso,

invece, si potrebbe ipotizzare un'organizzazione chiamata ad operare solo in

casiparticolarmentegravi,comeadesempiounacrisididebito205.Mainrealtà,

anche se questo documento facesse riferimento ad un episodio singolo, nulla

fortheresolutionoflocalconflict,thereferencestotheNesiarchinboththedecreesimplythat

theLeaguecouldofferthenecessaryframeworkfortheprovisionofhelp[...]theinvolvementof

theLeague’sofficialintheprocessrevealsthatthiswassomethingthatconcernedtheLeague,

and was perhaps even addressed in the League’s synedrion". Infatti in altri casi di disputeinternea isoledell'Egeonon facentipartedelKoinonvediamo l'intervento solodelle autorità

tolemaiche senzaalcun interventodiquelledeiNesioti: a Samo intervienePhilokles (IG XII6,95),aChiodirettamenteTolomeo(SEGXIX569)eaTheraPatroklos(IGXII3,320).202 Appendice4ll.7-13.203 Infrapp.180-181.204 BAGNALL1976p.141sispingefinoadipotizzarecheilKoinonavesseilpoterediinviare

giudiciperrisolveredissensiall'internodiognistatomembro.205 A debiti e/o ritardi nelle contribuzioni sembrano fare riferimento, pur con dubbie

integrazioni, le ll.2-7: [καθ’ἕκαστον]ἐνιαυτὸν [τὸ δ]απάνημ[ατὸ γενόμενον |ἑκάστωιδή]μωιἀν[αγ]ράψ[αντε]ς, οἷς τ[ε ... |τόν τε χρόν]ον, [ἕ]ως [ἂν] ὀφείλ[η]τα[ι τ]ὸ ἀ[ργύριον, |καὶ τοὺςἰδιώτας(?) τ]οὺς δεδανεικότ[ας, τάς τε συν|τάξεις(?), ἃς] β[ασιλεῖ Πτολ]εμαίωι ἐψηφίσατ[οτελεῖντὸ|κοινὸντὸ]ἡμέ[τερον]·elal.14:τὰδάνεια.QuestohaspintoBUSOLT1926p.1289en.1adavvicinarequestaiscrizioneall'episodiodeidebiticontrattidaiNesioticonDeloenonpiù

restituiti,infrapp.128-131.

IlKoinondeiNesioti

91

vieta che una procedura simile sia stata seguita altre volte. Possiamo quindi

affermarechelasempliceattestazionedell'esistenzadigiudici'federali'implica

conseguentemente che ilKoinonoperava in campogiudiziarioquandociòera

considerato necessario. Un esempio parallelo potrebbe essere ritrovato nei

giudici federali achei indicatici da Polibio206 e che sembrano essere attivi

almenounavolta,nelcasodiunacondannaamortediunmagistrato207.Adun

primosguardosipotrebberitenereesageratal'enfasidiPolibiosull'importanza

diquestacorte208,maèverosimilesupporrechetale istituzioneabbiaoperato

spesso, sebbene questo non traspaia nelle fonti superstiti209. Ugualmente si

potrebbe ipotizzare che il Koinon dei Nesioti si sia sentito in diritto di

intervenireancheinaltreoccasionianoiignote.Rimangonotuttavianonchiarii

limiti posti alla giurisdizionedi questi giudici nesiotici e inparticolare se essi

operasseroanchenellasoluzionedidiatribeinterneadunostatomembroose

si limitassero solo alle ricadute federali e comuni. In ogni caso si tratta di un

ulteriore elemento che avvicina l'esperienza nesiotica a quella delle altre

federazionicontemporanee210.

Che un'attenzione speciale venisse rivolta agli aspetti federali è assai

probabile, se spostiamo l'attenzione dai giudici chiamati a risolvere dispute

interneasingolecomunitàagliarbitratiinterstatalitraduecomunitàdistinte.Si

tratta dei casi in cui due stati, invece di imbarcarsi in un costoso conflitto

armato dall'esito incerto, cercavano una conciliazione pacifica affidandosi a

terzi211.Nel casodi stati federali, i qualinonpotevanoovviamente tollerare il

ricorsoallaguerraper larisoluzionedelledisputetra i loromembri,soluzioni

arbitrali potevano essere trovate in primo luogo dalle istituzioni comuni212,

206 Polyb.II37,10-11.207 Polyb.XVIII18,3.208 AGER1996p.25.209 WALBANK1957-78Ip.220,IIIp.716.210 BECK1997pp.171-172;BECK–FUNKE2015bp.16.211 ROBERT 1973pp. 769-770. Bisognaperò segnalare che in alcuni casi la guerra poteva

esseregiàinatto.212 Nella pratica la federazione si riservava il diritto di intervenire nelle scelte politiche

deglistatimembrisoloperdirimerequestionidiinteressecomuneedirittofederale:BECK1997

pp.185-187;MACKIL2014p.280.

SecondoCapitolo

92

oppure in secondo luogo potevano essere affidate a terzi213. Tuttavia le

procedure ordinarie e interne alle federazioni trovano limitati riscontri

epigrafici214, iquali invecesonopiù frequentiper leeccezionialla regola, cioè

per le soluzioni affidate a stati esteri215. Ager216 sostiene comunque che,

sebbene le istituzioni federali operassero spesso nel dirimere dispute tra gli

stati membri, questo non significa che le loro istituzioni fossero

automaticamente le corti arbitrali a cui fosse necessario rivolgersi in caso di

problemi tra vicini. Ma è tuttavia ragionevole supporre che nel caso di un

arbitrato internazionale per una disputa tra stati membri di una stessa

istituzionefederalequest'ultimasimostrassepiùche interessataalbuonesito

dell'operazione,chequindisisarebbesvoltasottoisuoiauspici217.Inognicaso

nondobbiamosottostimareilgradodiautonomiadeglistatimembrichetalora

emerge nella documentazione epigrafica superstite218, talvolta in

contraddizioneconquantosappiamodallefontiletterarie219.

Perquanto riguarda iNesioti, oltre al documentodaArkesine già citato,

chenellasuagenericitàeframmentarietàpotrebbeindicareancheunagestione

213 Traleprincipaliragionidiscontrotra lecittàc’eranoper lopiùquestionirelativealla

gestionedelle risorsedi confine. IGrecipreferivano lamediazione, syllysis, all’arbitrato,krisis.Nellamediazione leparti incausagiungevanovolontariamenteadunasoluzioneconl’aiutodi

un giudice esterno. Nell’arbitrato dovevano seguire la soluzione ordinata dal giudice. Nelle

procedure di synoikismos o sympoliteia spesso erano incluse clausole che impegnavano icontraentiaprocedereadunarbitratoincasodiconflitto.SivedaCARLSSON2010p.109.214 NelcorpusraccoltodaAGER1996troviamoquestasoluzioneinternaadottatainappena

duecasidaiBeoti(16e17)edagliEtoli(40e55),inunsolocasodaiTessali(79)edagliAchei

(81).215 PergliAcheidisponiamodibentreesempi(38,46e145),aiqualibisognaaggiungerela

recentescopertadiun’iscrizioneprovenientedaMessene(LURAGHI–MAGNETTO2012): infrap.95.216 AGER1996pp.25-26.217 SWOBODA1912pp.17-50.218 Se ad esempio nella disputa tra Pagai, uno stato membro acheo, e Aigosthena, uno

beota,sonoiduekoinàarivolgersiagiudiciterzinonprovenientidalledueistituzionicoinvolte(AGER199685),nelcasodelladisputatraHermioneeEpidaurossonolecittàstesseaprendere

ladecisionediinvitareunacommissionedaRodieMileto(AGER199663).219 Polibio (II 48, 7) sembra indicare che gli Achei gestissero i contatti esteri degli stati

membri; ma un symbolon tra due stati membri achei, Stymphalos e Aigira, non menziona lapartecipazioneallafederazionedapartedeiduestati,segnocheeraprevistaunasoluzionead

hocindipendentementedall'istituzionefederale(LARSEN1971pp.81-82).

IlKoinondeiNesioti

93

federaledelledisputetrastatimembri220,disponiamoanchedialcuneiscrizioni

chefannoriferimentoasoluzionitrovateinautonomiadallesingoleisole.

Un'iscrizione221 indueframmentiritrovatiaParos(frammentoA)eDelo

(B)cipresentaunadisputa traNaxoseParoscon l'arbitratodiEretria inuna

data compresa tra il 194 e il 166222. Nel primo frammento si parla della

decisione di sottoporre ad arbitrato il contenzioso, dell'organizzazione della

giuria, delle delegazioni provenienti dalle due isole e dell'invio di copie della

decisioneaNaxos,ParoseDelo223.Nelsecondo inveceèriportata ladecisione

degliarbitridiEretria, chestabilisconodiannullarequalsiasi rivendicazionee

qualsiasidebitopregresso,impedendoognifuturalamentelaericorsocontroil

verdetto.Allostesso temposi sistemanosia i rapporti tra i cittadini, siaquelli

tracittadiniestati,siainfinequellitraiduestatistessi224.Neldocumentoviene

ancheprevistaunamultaperchidovessetrasgredireiterminidell'accordo.Non

sappiamo tuttavia le ragioni del contendere225, sebbene sia probabile che alla

basevi siaun'azionediParos226.Non sappiamoneppurea favoredi chi si sia

votato, perché la critica è divisa sull'interpretazione del sacrificio di Paros a

favorediDionisoNassio227.Tuttaviaquestodocumentocimostracome ledue

isolesianogiuntearisolvereuncontenziososenzaricorrereallamediazionedel

220 MERKER1970p.157ipotizzapropriocheilKoinonpotessecrearedellecortidiarbitrato

conicittadinideglistatimembri.221 IGXI4,1065.222 Aquestodocumentopotrebbeessereassociataanchel'iscrizioneframmentariaIGXII9,223 proveniente da Eretria, che sembra parlarci di un arbitrato reso proprio da Eretria tra

Naxoseunsoggettoanoiignoto:TOD191346.Mailtestosembrapaleograficamenterisalireal

III secolo (AGER 1996 p. 74) ed è così frammentario da rendere possibili anche altre

interpretazioni,comequellaminoritariacheritienesitrattidiunaccordofinanziariotraEretria

eNaxos(ZiebarthIG).223 LamenzionediDeloèunaintegrazionedeltestoallal.21,maèassaiprobabilesiaperil

suoruolo,siaperilritrovamentodell'iscrizionenell'isola.224 Bll.4-8:[μηδεμίανδὲεἶναιμη]κέτιδίκηνκατὰτῆςπόλεωςτῆς|[Ναξίωνὑπὸτῆςπόλεωςτ]ῆςΠαρίων,μηδ’ὑπὸΝαξίων|[πόλεωςκατὰτῆςΠαρίω]ν.225 SecondoHICKS1890pp.260-262nr.4 si tratterebbedidirittidipesca,maè solouna

speculazione.226 B ll. 1-4: καθάπερ τοῖς Ἐρετριέων δικαστ]αῖς ἔ[δο|ξεν καὶ τοῖς ἐπηκόοις τοῖς παρὰΠαρίωνκαὶπ]αρὰΝαξίωνἀφε|[σταλμένοις,περὶὧνπρὸςτοὺςΝαξίουςδ]εδικασμένοιεἰσὶνοἱ|[Πάριοι.227 B ll. 12-15: ἔτι δὲ ἐκέλε]υσεν τὸἘρετριέων δικαστήρι[ον| θῦσαι βοῦν τὴν πόλιν τ]ὴνΠαρίωντοῦἐπιτιμίουτοῦἐ[πι|γεγραμμένουἐντῆιδετῆι]γραφῆι,τὴνδὲθυσίαντῶιΔι[ο|νύσωιτῶιΝαξίωιἄγεινΠαρ]ίους...Inpassatodiversistudiosi(HICKS1890p.261;BERARD1894p.28;RAEDER1912p.31ep.63)hannoritenutocheParoscompiaunsacrificioaDionisoNassiocon

una quota della somma versata da Naxos comemulta; ma AGER 1996 p. 230 n. 5 ipotizza al

contrariocheilsacrificiofossepartedellapunizioneinflittaaParos.

SecondoCapitolo

94

Koinon,maaffidandosi all'arbitratodiuno statoesternoalla federazione.Una

soluzioneparzialmentediversa,sebbeneugualmente indipendentedalKoinon,

emergeda alcune iscrizioni diArkesine, polis diAmorgos, che riguardanodei

debiti contratti dalla città a cavallo tra IV e III secolo228. Il più eloquente dei

documenti229, riguardante il debito contratto con Praxikles di Naxos, fa

riferimentoadunesistentesymbolon,unaconvenzionegiudiziaria,traNaxose

Arkesine stessa. Questa convenzione prevedeva che venisse sottoposta

all'arbitrato di una polis terza230 ogni controversia tra un singolo cittadino e

l'altra comunitào tra leduepoleisnel loro complesso231.Tuttavianel testo si

chiarisce poi che la clausola esecutoria a tutela del creditore rende di fatto

superfluo il ricorso all'arbitrato stabilendone a priori l'esito (ovviamente a

favore del creditore)232. Del tutto simile, anche semeno esplicito, appare poi

l’accordoperilprestitocontrattoconAlexandros233.

Tutti questi casi cimostrano un Koinon dei Nesioti del tutto simile alle

coevefederazionidellaterrafermaecioèrispettosodell'autonomiacittadinanei

confrontidellagestionedellagiustizia,maprontoad intervenirequalorafosse

necessario234. Per quanto riguarda l’amministrazione della giustizia a livello

federale in età ellenistica, non credo sia possibile affermare l’esistenza di un

canoneacuiilKoinonavrebbedovutoadeguarsi.Prendendoadesempioilcaso

228 Infrapp.127-128.229 IGXII7,67B;Syll.3955.230 Sceltadivoltainvolta(MIGEOTTE1984p.175n.119seguitodaMAGNETTO1997pp.111;

controilparerediGAUTHIER1972p.326n.110).231 GAUTHIER1972p.330,MIGEOTTE1984p.175;MAGNETTO1997pp.111.232 Era previsto che il creditore potesse rifarsi anche sui beni della comunità debitrice

possedutioltreconfine,cioènelleisolevicine:CONSTANTAKOPOULOU2007pp.213-214.233 IG XII 7, 69. Per lo stato frammentario del documento il riferimento ad un'ἔκκλητοςπόλις si ritrova solo alla l. 41,ma le somiglianze tra questo testo e quello di Praxikles fanno

ipotizzare riferimenti anche alle ll. 15-16 e 31-32: MAGNETTO 1997 p. 116. L'assenza di una

menzioneesplicitadelsymbolon,ilfattocheilritirodeldenarosarebbeavvenutoadAmorgoseinfinechelasteledovessevenirepubblicatasolonelsantuariodiEradiArkesine(tuttecoseche

differenziano il casodiPraxiklesdaquellodiAlexandros)hanno fattopensare inpassato che

AlexandrosfosseuncittadinodiArkesine:MITTEIS1891pp.408-409;HOMOLLE1892p.265en.

1;WACHSMUTH1885p.296n.1. Si vedano leosservazioni critichediMIGEOTTE1984p.182n.

147.Oggiinfattiquestatesinonèpiùsostenutavistal'impossibilitàdirivolgersiadun'ἔκκλητοςπόλιςperuncittadinoindissidioconlapropriapatriaprimadelpienoIIsecolo,eccezionfatta

pericasidiguerracivile:GAUTHIER1972pp.325-327,seguitodaMIGEOTTE1984pp.182-183e

MAGNETTO1997p.117.234 Interessante che BURASELIS 2013 p. 176; 2015 p. 363, nel ritenere il Koinon del tutto

ininfluentesulpianodellagestionedellagiustizia,noncitiildocumentosuigiudicifederali.

IlKoinondeiNesioti

95

degliAcheisappiamodell’esistenzadigiudicifederali,manonsiamoingradodi

definire esattamentené i loropoteri, né la loro giurisdizione, né i termini del

loromandato235.Ilconsiglioel’assembleasembraabbianosvoltounruolonella

risoluzione pacifica di controversie tramembri e anche come tribunali, senza

che ciò dovesse necessariamente produrre una documentazione epigrafica236.

Potrebbe essere il caso anche del Koinon dei Nesioti, per il quale il consiglio

avrebbe potuto pacificare contese tra stati membri prima che queste

degenerassero fino a richiedere procedure di arbitraggio vere e proprie. Del

resto nel caso acheo e anche in quello etolico la ‘federazione’ svolgeva

sicuramente un ruolo, ma il suo intervento non era automatico, né il solo

possibile237. Certa è l’importanza attribuita agli arbitraggi, i cui verdetti

andavanorispettati inmanierapermanente238.Erano infinepossibili soluzioni

ibride,conl’interventodipiùattorioltreallafederazioneeallasualegislazione,

come mostrato nell’iscrizione scoperta nel 2004 su dispute territoriali tra

Messene eMegalopoli239. Per i Nesioti gli statimembri sembrano regolarsi di

norma pacificamente e senza far ricorso all'intervento delle autorità federali,

almeno finché le controversie non raggiungono dimensioni tali da avere per

forza di cose delle ricadute sulla sicurezza e stabilità della regione. Solo in

questo caso sembra che il Koinon o i suoi magistrati prendano l'iniziativa di

intervenire per placare le tensioni e impedire guerre civili o escalation di

conflittualità traglistati.Un identicoatteggiamentotrasparedairiferimentiai

Tolomei, i quali limitano i loro interventi ai propri delegati sul territorio (in

questocasoperlopiùalnesiarco)senzaparticolaridifferenzerispettoallaloro

prassi240.

2.4.–Significatodell'organizzazione.

235 LARSEN1968pp.236-237;RIZAKIS2015pp.128-129.236 LARSEN1968p.237;RIZAKIS2015p.129.237 HARTER-UIBOPUU1998p.129;RZEPKA2006pp.74-92;RIZAKISpp.129-130.238 HARTER-UIBOPUU1998p.119-129;ARNAOUTOGLOU2009/2010pp.191-192.239 ARNAOUTOGLOU2009/2010pp.189-191;LURAGHI–MAGNETTO2012pp.537-540;RIZAKIS

pp.130-131.240 CASSAYRE2010pp.99-180einparticolarepp.110-116;PÉBARTHE2014p.95.

SecondoCapitolo

96

Un giudizio sul significato complessivo del Koinon alla luce della sua

struttura organizzativa appare a questo punto essenziale. Da questo punto di

vista si impone come necessario un radicale ripensamento dell’istituzione

rispettoallaconsiderazionedellacriticacontemporanea, laqualenonvaluta il

Koinon dei Nesioti come un'esperienza degna di nota. Questo giudizio è

riscontrabile sia indirettamente, data la generale mancanza di studi nei suoi

confronti, sia direttamente, attraverso le stringate valutazioni sulla sua

insignificanza,neiraricasiincuivengacitato.Perriprendereun'espressionedi

Buraselis241: "To what extent was all this [cioè l'esperienza nesiotica] real

federalism? The proper answer might be: as much as cities founded by

Alexander and his successors were real poleis!"242. Il Koinon si ridurrebbe

sostanzialmente, per molti studiosi, ad una finzione, ad una scatola vuota al

servizio degli interessi degli egemoni, ad una blanda associazione incapace di

farsisoggettodiunapoliticaautonomaeunitaria,insignificantealpuntodinon

riceveremenzionealcunanellafontiletterarieenegliaffreschistoriciantichi.

Controquestogiudiziovedremonelleprossimepagine,alcontrario,cheil

KoinondeiNesiotipuòessereinterpretatocomeuna‘regionepolitica’efuuna

federazione a tutti gli effetti paragonabile alle altre sue contemporanee243. A

questo fine analizzeremo ora più da vicino alcuni aspetti potenzialmente

problematicidell’esperienzanesiotica,comeilsuolivellodiunificazione,lasua

assenzanellefontiletterarieelasuaautonomiapolitica.

Perquantoriguarda l'unificazionepossiamoaffermareche ingenerale le

esigenze di aggregazione politica e rafforzamento politico-istituzionale

potevanoteoricamenteportaretantoalsinecismo,quantoallafederazione244.Il

241 BURASELIS2013p.176(seguitodaANGLIKER2015pp.233-234).Lostudiosopareaver

cambiatoparzialmente ideanelgirodidueannieora ritienecheperalmenoalcuniaspetti si

possaparlaredifederalismonelcasonesiotico:BURASELIS2015pp.365-366.242 Contro lavisionedellapolis ellenistica sostenutaquidaBuraselis, comeha sostenuto

BAKER2003pp. 376-377: "Thus, contrary to a oncewidespredopinion, theHellenistic period

was not one of decline for Greek city-states; rather it represented the height of their

development".DellostessoavvisoancheCAMPANILE1998p.379.243 CONSTANTAKOPOULOU2012bp.304.244 Noncisi riferiscequiadunproblemadi terminologiaecioèall’usodapartedialcuni

autorididefinire sinecismi i processidiunificazione federale attraverso lenti interpretatative

fondatesulmondodellapolis.Sipensiadesempioadunpassodell’orazioneSull’ambasceriadi

IlKoinondeiNesioti

97

paralleloèinteressanteperché,comeènoto,isinecismipotevanoesplicarsidal

puntodivistafisicoconiltrasferimentodellapopolazioneinuncentro,oppure

avereuncaratteresoloistituzionaleeformale,senzaconseguenzeriguardoalle

modalità insediative.Questosignifica chepersinonelmodellopoleicononera

necessariounostravolgimentorivoluzionariodegliassettitradizionaliincampo

insediativo,religioso,economicoeperalcuniaspettipersinopolitico,perchési

potesseparlarediunità.Nelcasodellefederazioniquestoappareancorpiùvero

eproprioquestacaratteristicastavaall'originedellafragilitàdialcunediqueste

istituzioni. L'aspetto conflittuale del rapporto tra federazioni e realtà locali

rendevalasympoliteiapiùsolidalàdoveglistatimembrieranokomai,villaggi,o

ethneprividirealistruttureurbane;mentredovepiùradicateeranolepoleissi

assiste ad una maggiore presenza di spinte centrifughe e aspirazioni

autonomiste245. La federazione è infatti un fenomeno polivalente e polimorfo

che gestiva sotto forma di compromesso e negoziazione le due opposte

tendenze della vita comune nel mondo greco: l’esigenza centripeta di

aggregazioneper la difesa e il rafforzamentodaun lato e quella centrifugadi

separazione in unità più piccole per garantire l’autonomia246. In sostanza la

dialettica polis/koinon è un problema aperto e costante, sebbene con diversi

gradi,intuttelefederazioni247.Perquestaragionelapresenzadiatteggiamenti

separatisti (visibili persino nel caso degli Achei nella seconda metà del V e

durante il IV secolo) non è un discrimine insuperabile per poter parlare di

federalismo248. Queste dinamiche di crisi più omeno latente nei rapporti tra

statimembrie federazionivenivanospessoesacerbatedall'inserimento in tali

conflittidapartedipotenzeesterne,sempreacacciadelpropriotornaconto249.

Periodici eclissamenti e scomparse, rifondazioni e rinascite, sono fenomeni

abbastanzacomuninelmondofederalegreco(pensiamoadesempioalcasodei

Demostene(XIX263-264),quandosidescrivel’aggregazionefederaledellaCalcidica,senzacon

ciòriferirsiall’autenticosinecismodiOlintodiunsecoloprecedente:MARI2008p.389.245 Suprap.69.246 MCINERNEY2013p.469.247 BEARZOT2013pp.40-41;BECK–FUNKE2015bp.17.248 SORDI1994p.8.249 BECK1997pp.248-249.

SecondoCapitolo

98

Beoti250)epossonoesserelettiinmanieraduplice:daunlatocomesintomodi

debolezzapolitico-istituzionale,dall’altrocomeresistenzadell’istanzaunitaria,

che è in grado di risorgere spesso sotto nuove forme. Per questa ragione la

rifondazionedelKoinondeiNesioti sottoRodi, rifondazione successiva al suo

eclissamento nella seconda metà del III secolo a causa delle pressioni

disgregatrici esterne, non deve essere vista unicamente come elemento di

debolezzadelKoinonmedesimo.Insostanzal'unitàinternadeiNesiotinonpuò

essere sottostimata sulla base della radicata tradizione poleica dei suoi stati

membri, né per la sua temporanea dissoluzione dovuta alle contemporanee

intromissioninellaregionedapartedipiùpotenze.

SullamancatamenzionedapartedeglistoriciantichideiNesiotibisogna

ricordare i casi paralleli degli Etoli, degli Acarnani, dei Locresi, che vengono

nominati occasionalmente, brevemente e senza un'analisi del loro sviluppo

storicoe istituzionale.Daciòsipotrebbededure l’insignificanzapoliticaanche

di queste esperienze federali; eppure, come afferma Sordi, “Limitandoci agli

Etoli, che furono in periodo ellenistico una delle maggiori potenze della

madrepatriagreca,vale lapenadiosservareche, a causadell’interruzionedel

racconto di Diodoro dopo il 301, gli Etoli scompaiono paradossalmente e in

modo quasi integrale dalla storia proprio nel periodo (301-279) in cui

cominciano a divenire una grande potenza. Le iscrizioni possono solo

parzialmente rimediare,perquestoperiodo,al silenzioquasi totaledelle fonti

letterarie”251. A questo punto appare quanto meno pretestuoso ritenere che,

solo sulla base della mancanza di attenzione da parte degli storici antichi, il

Koinon non abbia contato nulla, non abbia influenzato le popolazioni delle

Cicladienonabbiasvoltounruolopolitico,perquantolimitatodaidettamidegli

egemoni in politica estera. La ‘grande’ storiografia, tra l’altro naufragata per

granpartedelperiododivitadelKoinon,sioccupadelleCicladi,comesempre,

con scarsa attenzione agli aspetti organizzativi, giuridici e istituzionali252.

Certamentel'assenzatotalediogniriferimentonellefontiletterariesuggeriscee

250 SORDI1994p.14.251 ID.p.16.252 Perfareunaltroparallelobastacitarela‘negligenza’spessorimproverataaPolibionel

descrivereleistituzionialuituttosommatovicinedegliAchei.

IlKoinondeiNesioti

99

implica che ilKoinonnon fu certo il protagonistadella storia grecadelprimo

ellenismo. Tuttavia il ruolo di subordinazione delle Cicladi rispetto ad una

potenza della terraferma non è certamente una novità assoluta dell'età

ellenistica enon significa che le stesse smettanodi esisteredalpuntodi vista

politico. In sostanza lamancanza dimenzione da parte degli storici non è un

elementosignificativopersottostimareilsignificatodelKoinondeiNesioti.

Passiamo adesso ad affrontare la questione relativa all'autonomia

operativa del Koinon. Si potrebbe pensare che un popolo tanto attento a

richiamare e ribadire a livello letterario ed epigrafico l'importanza

dell'indipendenza, dell'autonomia e della libertà della polis dalle pressioni

esterne, così come appaiono i Greci ancora nel periodo ellenistico, dovesse

necessariamente considerare insignificanti e inesistenti da un punto di vista

politico tutte le città e federazioni che oggi sembrano essere più o meno

sottomesse e soggette ad una potenza straniera. Tuttavia lo storico

contemporaneochesostenesseunataleposizionecommetterebbedueerrori:il

primo di ingenuità, nel credere ciecamente alla retorica politica antica, il

secondo epistemologico, nel considerare il valoredei termini comeassoluto e

nonsoggettoaldivenirestorico.

Evitando di andare eccessivamente fuori tema e semplificando il più

possibile, sipuòaffermarechedaquestopuntodivista lacriticastoriografica

degli ultimi decenni ha provato a smontaremolti degli assiomi tradizionali. Il

riesamedelvaloredell'autonomia,dellalibertàedell'indipendenzapoliticasiè

mosso attraverso una sua attenuazione in due direzioni opposte: da un lato

relativizzandolo al ribassoper le epochepiù antiche253, dall'altro al rialzoper

quellepiùtarde254.Secondoquesteposizioni,cheguardanoallalibertàpiùcome

253 SecondoHANSEN1993p.22,1995p.21-43 l’indipendenzanonèmaistatouncriterio

fondamentaleperl’esistenzapoliticaneanchedellapolisinetàarcaicaeclassicaequindiancora

menoinetàellenistica.DellostessoavvisoGIOVANNINI1993pp.268-270;CARLSSON2010pp.62-

63;VLASSOPOULOS2011p.10.254 Sisonoricercatierivalutatiglispazidiautenticalibertàpoliticasuccessiviallamortedi

AlessandroMagno,sebbeneconunadiversadatazionedellalorofine(avvenutaperalcunicon

l'arrivodeiRomaniinGrecia,peraltridopol'epopeadiMitridate,conl'avventodiAugustoocon

leriformediDiocleziano):KALLET-MARX1995pp.89-95;HABICHT1995p.13;1995bpp.87-92;

RHODES-LEWIS1997pp.35-61;MA2002pp.108-113,161,179,235-238e251;HANSEN-NIELSEN

2004pp.19-20;CARLSSON2010pp.64-65.

SecondoCapitolo

100

ad un assioma politico-ideologico che ad un principio giuridico255, non

esisterebbeunasostanzialedifferenzatralalibertàdietàclassicaequelladietà

ellenistica, quantounadiversagradazionee sfumatura256. L'indipendenzanon

andrebbeintesaquindicomeunacategoriagenerale,assolutaesempreugualea

se stessa, ma andrebbe piuttosto declinata con l'ausilio di elementi e

precisazioni che evidenzino i reali aspetti di autonomia di una comunità e

quindimostrinoconaltrettantachiarezzaquellechesoloainostriocchi,manon

aquellideiGreci,appaionocomecontraddizioni,ecioèproclamazionidilibertà

seguite dall'imposizione di guarnigioni e tributi257. Per il periodo ellenistico

bisogna quindi considerare in cosa consistesse l'esercizio dell'egemonia sulle

poleisdapartedeire.Levariedinastienonavevanoildesiderio,lanecessitàela

possibilitàdi governaredirettamenteogni singola città, tantopiùquando,per

raggiungereipropriobiettivistrategici(chespessosilimitavanoallacreazione

dibasitributarieealcontrollodellerottenecessarieperilpassaggiodirisorsee

manodopera), erameglio cercare un accordo appoggiando una fazione a loro

favorevole all’internodiunapolis258. Il rapportodinegoziazionee reciprocità

cheveniva così a svilupparsi rendeva ladiplomazia equindi lapolitica estera

delle singole città particolarmente importante259. Un rapporto positivo tra

monarchi e poleis giovava ad entrambi, laddove uno scontro poteva sempre

portare a risultati imprevedibili, come mostrato dalla vittoria di Rodi contro

Demetrio Poliorcete260. In conclusione è possibile affermare che anche nel

primo ellenismo poleis e federazioni più o meno soggette a potenze estere

potessero contemporaneamente considerarsi e venissero considerate

'indipendenti', intendendosi con ciò che potevano, pur con delle limitazioni,

255 RAAFLAUB1981pp.313ss.;OSTWALD1982pp.41ss.;KARAVITES1984p.191;RAAFLAUB

1985pp.201-202;MORITANI1988pp.574-575;TUPLIN1993p.109;JEHNE1994pp.269ss.;BECK

1997pp.236-238.256 BERTOLI2003pp.87-110;CARLSSON2010pp.69,85-89;LASAGNI2011p.74.257 PRÉAUX1978IIpp.409-411;CAMPANILE1998p.383.Unataleflessibilitànelsignificato

dei termini è riscontrabile in età ellenistica ancheper il terminedemocrazia, chevienenona

casospessoassociatoaeleutheriaeautonomia:MUSTI1995pp.296-297.258 STROOTMAN2011pp.144-145.259 Tanto più che ancora in età ellenistica le singole poleis continuarono a condurre la

propriapoliticaautonomafinoallaguerra:MA2000pp.337-376eCHANIOTIS2004chededica

piùspazioagliscontritracittàrispettoaquellitramonarchi.260 Suprapp.34-35.

IlKoinondeiNesioti

101

continuare ad esistere dal punto di vista politico e compiere delle scelte

autonomamente261.

Esistepoiun'ulteriorequestionerelativasempreall'autonomia,maquesta

voltaall'autonomiadeglistatimembririspettoallafederazione.Sebbene,come

abbiamoripetutopiùvolte,esistesseunatensionetralespinteautonomistiche

degli stati membri e le forze accentratrici della parte ‘contenitrice’, nessuna

federazione si poneva comeobiettivo la totale soppressionedella vitapolitica

delle comunità che ne facevano parte, men chemeno se queste avevano una

lungatradizionepoleicaallespalle262.Perquestaragione,oltrealasciareampi

marginidiautogovernoaglistatimembrineiloroaffariinterni,anchedalpunto

divistadellapoliticaesteralefederazioni,purriconoscendoinquestoambitoil

proprio campo d'azione e competenza, si limitavano spesso ad imporre una

linea unitaria riguardo a poche questioni essenziali: la guerra o la pace, la

rappresentanza diplomatica di singoli stati membri nel caso in cui ci fossero

statiproblemiai confini, lagestionedei rapportidiprosseniaedi ambasceria

nellequestionicomunieinfinelapartecipazionecomebloccounicoallealleanze

internazionali263. Infatti persino un sostenitore dell'accostamento tra polis e

federazione come Giovannini264 è costretto ad affermare che, a differenza dei

demidiunapolis,glistatimembridiunafederazionecontinuavanoadesistere

in termini di una propria politica estera autonoma. Il riferimento è non solo

all'inviodiambasciatori,maancheaigiàricordatiaccordibilaterali trasingoli

membri di una stessa federazione o tra questi e altre comunità esterne alla

federazione265.Ovviamentequestaazioneerasottopostaadellelimitazioni,ma

non per questo appare meno significativa e interessante, né deve essere

261 CARLSSON2010pp.91-92,94-96e101.262 La coesistenza pacifica dei due livelli di organizzazione politica della federazione

(quellolocaledeglistatimembriequellodell'autoritàcentrale)eralabaseteoricael'obiettivo

politicodei'federalisti':LARSEN1968p.XV;SORDI1983p.185;BECK1997p.11.L'attenzioneper

il federalismo greco degli ultimi decenni ha dimostrato che moltissime di queste istituzioni

eranosireggevanosuuncomplessosistemaconmolti livellidiautoritàpolitica,chepotevano

includerecomunitàpoleicheenon:MORGAN2003;VLASSOPOULOS2011p.11.263 LARSEN1968p.XXVIII;GIOVANNINI1971p.73;BECK1997pp.181-185;DAVERIOROCCHI

1993p.117;LASAGNI2011pp.225-226.264 GIOVANNINI1971pp.65-76.265 PergliAchei:RIZAKIS2015p.128.Perdimostrarequantaautonomiaconcedesserosu

questitemigliEtoliaglistatimembribastaricordarecheerapossibileconcederelaprosseniae

lapoliteiaamembridellostessokoinon:FUNKE2015pp.104-107.

SecondoCapitolo

102

interpretata necessariamente come una prova dell'assenza di una

sovrastrutturafederale266.AdesempioTenostrail280eil260inviòuntheoros

tra i Focesi per garantire l’asylia del santuario di Poseidone e Anfitrite267 e

sempre nello stesso periodo strinse un accordo di isopoliteia con Phaistos

sull’isoladiCreta268,interventichepossonorientraresenzaproblemiall’interno

delle linee in politica estera del Koinon e dei Tolomei269. Nel caso del koinon

calcidicoadesempioènoto ilrapportoaltalenanteedelasticodialcunepoleis

comeTorone,chesi (s)legavano(d)all’istituzione federale inbasealleproprie

necessità contingenti270. I membri del Koinon dei Nesioti sembrano liberi di

mantenereautonomirapportiinpoliticaesteraancheinetàrodiaquandoParos

sembra richiedere l’aiuto di comunità amiche a Creta271 dopo l’epidemia

avvenutaneiprimidecennidelIIsecolo272.

In sostanza la realtà appare più complessa e variegata delle categorie

solitamenteimpiegateperspiegarla.Lefederazionidietàellenisticasoggettead

una qualche potenza egemonica mostrano un certo grado di libertà e

indipendenzapoliticanonsolo inpolitica interna,maanche inquellaesterae

sembrano rispettose delle tradizioni autonomistiche poleiche degli stati

membri.Inoltrel’essereunostrumentodisubordinazioneediegemoniasuun

territorio non contraddice l’essere contemporaneamente anche un eccellente

strumentoperlacoordinazioneecooperazionedimoltepoleis.

Dopo quanto abbiamo affermato non si può certo considerare così

inconsistenteilcasodelKoinondeiNesioti. Ilsuolimitatomargined'azionein

politica estera, lungi dall’implicare la propria inesistenza politica, può

agevolmente essere spiegato con la necessità di sottostare alle direttrici degli

266 LASAGNI 2011 pp. 216-217. La studiosa ritiene inoltre, contro Giovannini, che simili

accordi tra comunità locali fossero presenti persino all’interno di singole poleis al livello di

demi.Unesempionotodisimilirelazionipuòessereravvisatoneldecretocongiuntodeidemi

attici di Kydantidai e Ionidai “in onore dei kolokratai e del sacerdote di Eracle per la lorosoprintendenzadellefesteSpondeiaeTherina”:sivedaancheSEGXXXIX148;WHITEHEAD1993

pp.159-162.267 IGIX1,97;ÉTIENNE1990pp.93-96;RIGSBY1996p.156;FODERÀ2008p.351;BURASELIS2013p.176.268 I.Cret.I,XVII1;RIGSBY1996pp.156-157;FODERÀ2008p.352;BURASELIS2015p.364.269 FODERÀ2008pp.353-354.270 MARI2008p.397en.57.271 SPYRIDAKIS1982pp.9-26.272 Appendice18.

IlKoinondeiNesioti

103

egemoni, le quali si limitavano spesso alla tutela dei loro interessi strategici

nella regione273. Una caratteristica questa che si ritrova ovviamente inmolte

comunitàgrechedelperiodo.Seciòciapparepocacosa,èconogniprobabilità

dovutoadunadeformazioneprodottadallanostraeccessivadipendenzadalle

fonti letterarie, che si concentrano spesso più sulle esperienze del continente

europeochesuquantoavvenisseinAsiaalivellolocaleeregionale.LeCicladisi

ritrovanoesattamenteametàstradatraquestiduemondi.Daunlatovierala

Grecia continentale dove rimanevano in vita i precedenti assetti istituzionali,

con città e federazioni che almeno formalmente conservavano la propria

eleutheria, rimanendo fedeli alle preesistenti forme di governo. In questo

contesto, sesiassisteadunaconcretaperditadipoteredapartedellesingole

poleis, è altresì noto che almeno due stati federali, quello degli Etoli e quello

degliAchei,furonoeffettivamenteingrado,grazieallelororisorsefinanziariee

demografiche, di fronteggiare i tentativi egemonici dei re di Macedonia.

Dall'altro lato troviamo l'Asia Minore, dove i Greci erano più strettamente

controllati dai vari monarchi e godevano di spazi di libertà limitati quasi

unicamenteallapoliticainternaoairapporticonaltrecomunitàconlequalisi

fosse in pace. Rispetto a questi due mondi l'Egeo insulare è una realtà più

complessa da controllare, dove ogni dominazione appare strutturalmente

instabile274.Gliegemoni,cheutilizzavanomodulidiversiperrelazionarsiconle

varierealtà275,si limitavanoquindiacontrollaredirettamentesoloquantoera

loronecessario,lasciandoperilrestouncertomarginediautenticaautonomia

operativa. Il Koinon poteva a questo punto essere un'utile istituzione-

contenitore,un'agilecinghiaditrasmissionedelledirettiveprovenientidall'alto.

Un interessesimiledapartedeiTolomeièriscontrabile, seppurcon ledovute

differenze,ancheinCaria276einLicia277,manelcasodelleCicladi278l'intervento

lagide si limitava, come abbiamo avuto modo di vedere, solo ai casi di crisi

273 CAMPANILE1998pp.383-384.274 ÉTIENNE1990p.88.275 LANDUCCI2010p.34.276 DEBORD1994pp.107-121.277 BAGNALL1976pp.217-218;DOMINGOGYGAX2001pp.81-83.278 ChesecondoREGER2013bp.120potrebbeesserestatoilmodelloseguitodaiTolomei

neicasiappenaricordatidellaCariaedellaLicia.

SecondoCapitolo

104

interna che rischiavano di sfociare in qualcosa di più pericoloso per l'ordine

regionale. Ancora più interessante appare l'approccio rodio, cioè quello di un

altro stato egeo e insulare. Rodi, a differenza di quanto fatto con la Peraea

‘incorporata’(traiterritoridiCnidoeCauno)279oconquella‘soggetta’(laCaria

e la Licia)280, lasciò effettivamente alle Cicladi una maggiore autonomia. I

membri del Koinon dei Nesioti infatti non furono mai ridotti né ad

un’estensione dello stato rodio, né alla condizione di uno stato soggetto281. È

possibile inoltre che questa costante attenzione per il rispetto dell'autonomia

delleCicladirispondesseancheallespinteeaidesideridellepopolazionilocalie

che il Koinon fosse un giusto compromesso tra le radicate tradizioni poleiche

egee e gli interessi degli egemoni. È stato notato che il mondo ellenistico

dovrebbe essere visto sempre di più attraverso un approccio dal basso verso

l’alto,rispettoallamanieratradizionalee'normativa'dall'altoversoilbasso282.

Questo significa che i Nesioti cercavano, per quanto possibile, di negoziare la

propria posizione all'interno della cornice di rapporti di potere in costante

mutamentodelMediterraneoellenistico.Questanegoziazionesifondavasuun

do ut des certamente sbilanciato a favore degli egemoni, ma per questo non

menoreale.IlKoinoneraun'unitàpoliticautilepergliegemonialfinedi"codify

andformalizetheirpowerrelationshipswithparticularregions"283,maproprio

per questo era in grado di ottenere un certo grado di vita autonoma. Questo

spiegaanchecomemai,nonostantel'assenzadiriferimentinellefontiletterarie,

la permanenza di una forte tradizionale poleica al interno del Koinon e le

pressioniesternechedecretarono lasuascomparsanellasecondametàdel III

secolo,ilKoinonfuingradodirinascereequindiinuncertosensodiresistere

finquasiallametàdelIIsecolo,equestononostanteilcambiodiegemonia.Ciò

che contava era soprattutto l'identità politica della regione e la complessiva

negoziazionedellerelazionidipoterepiuttostochelespecifichecaratteristiche

dell'egemonediturno.

279 FRASER-BEAN1954pp.54-70.280 ID.pp.70-78;WIEMER2010pp.415-435.281 SHEEDY1996pp.447-448.282 CONSTANTAKOPOULOU2012p.60.283 DAVIES2002pp.10-11.

IlKoinondeiNesioti

105

Inconclusionevorreiriassumereipuntiprincipalidelcapitolo. IlKoinon

deiNesiotièun'istituzionefederaledietàellenistica,confrontabilecontuttele

altre sue contemporanee, in grado di disporre in comune dei diritti di

cittadinanza. I suoi cittadini, pur non riunendosi in un'assemblea, rischiosa e

impossibile all'atto pratico e teorico, affidavano la loro rappresentanza ai

delegatidei loro statimembri riuniti in consiglio, cheprendevano ledecisioni

politichepiùimportanti.Acapodell'istituzione,nelruolodinesiarchiearconti,

si trovavano sempre degli stranieri, che rispondevano agli interessi degli

egemoniditurnonelrispetto, findovepossibile,delconsigliofederale.Questo

tuttavia non significa che particolari ruoli di responsabilità non venissero

ricoperti anche da personale locale, come ad esempio quello del trierarco. La

federazionee i suoi funzionarierano inoltre ingradodigestire lagiustiziasia

durante le riunioni del consiglio, sia attraverso la creazionedi un comitatodi

giudici stranieri o locali. Il quadro complessivo che emerge dall'analisi delle

fontièquindiquellodiunafederazionechedalpuntodivistaistituzionalenon

appare essere un'eccezione assoluta. Gli aspetti solitamente sottolineati per

ridurneilsignificatoelaportata,comeadesempiolapermanenzadiunaforte

tradizionalepoleicacontrastantel'unificazionefederale,l'assenzadiriferimenti

nellefontiletterarieeilridottomarginediautonomiainpoliticaestera,devono

a loro volta essere riconsiderati e relativizzati alla luce delle argomentazioni

precedenti.LastessasoppravvivenzadelKoinonattraversoealdisottodivarie

egemoniemostralaforzaelaresistenzadiquestaunitàpoliticaregionaleinun

mondo, quello delMediterraneodi età ellenistica, in cui le relazioni di potere

appaionoassaifragilieincostanterimodulazione284.

284 Come ha scrittoMCINERNEY 2013 p. 474, la forza dei network federali dipendemeno

dall’aggregazionedei poteri nel centro e più dalla forza dei nodi attorno al centro stesso. Ciò

spiegacomemaialcunikoinapotesserosopravviverecambiandoformasottoestremepressioni.Ildecentralismospessoèforzadiquesteistituzioni,anchesedalpuntodivistadellapolispuò

sembrareunadebolezza.

IlKoinondeiNesioti

IlKoinondeiNesioti

107

Terzocapitolo.

IlKoinonel'economiadell'arcipelago.

3.1.–Introduzionealcapitolo.

Dopoaver analizzato ilKoinondalpuntodi vistapolitico-istituzionale, è

arrivato ilmomentodi vedere see inqualemisura si sia trattatoanchediun

fenomeno economico. L’obiettivo di questo capitolo sarà quindi presentare la

vitaeconomicadelleCicladinellaprimaetàellenistica,prendendoariferimento

il periodo di indipendenza di Delo dal 314 al 167. L’analisi cercherà di

evidenziarecomel’arcipelagosviluppiinquestoperiodo,adifferenzadiquanto

avvenutoinprecedenzaeinseguito,unaretediinterrelazionicommercialiche

puòessereconcepitocomeun’economiaregionale.Intalsensosiindagheranno

anchelepossibiliricaduteeconomichecheebbeilKoinondeiNesioti,ilqualefu

con ogni probabilità uno dei fattori rilevanti in questo processo. Innanzitutto

saràbeneindicare,definireegiustificarequaliconcettiinterpretativistrutturali

dell’economiaellenisticaverrannoutilizzatiesuccessivamenteattraversoquali

passaggiprocederàl’analisi.

Alla base di tutto vi è l’idea che l’economia ellenistica possa essere

interpretata come un network di vari network, cioè come la somma e

l’interazione tra diverse economie, le quali possono talvolta corrispondere ad

areeregionali.Questaconcezioneèmoltodifferentedallevisionidell’economia

antica che hanno dominato il secolo scorso, tanto da quella modernista di

Rostovtzeff, quantodaquella primitivista di Finley. Se imodernisti vedevano,

infatti, l’intero mondo ellenistico come un’area economica unica a prezzi

stabiliti,completamentemonetizzataedominatadacapitalisticheproducevano,

trasportavano e vedevano merci su vasta scala, i primitivisti interpretavano

invecel’economiaanticacomelasommadiunenormenumerodipiccolissime

unitàautarchiche,alivellodisingolapolisoppuredivillaggio,lequalieranoin

maniera estremamente limitata in contatto le une con le altre. L’esistenza di

economie regionali scardina perciò gli assiomi di partenza tanto dei primi,

TerzoCapitolo

108

quantodei secondi.Nonostantequesto ‘scardinamento’ il primo lavoroa farsi

caricodiunaletturaregionalistadell’economiaegeaellenistica,quellodiReger

dimetàdeglianni ’901RegionalismandChange intheEconomyof Independent

Delos,piuttostocherappresentareunsuperamentodiFinley,èalcontrarioun

tentativo di salvare la validità della sua interpretazione adattandola a un

contesto in cui le fonti sonodel tuttoavverse.L’opera infatti sipoggiaancora

sulla nozione di economia di sussistenza, sul concetto di unità di produzione

autarchicheedèsolodavantialladocumentazionechemostrachiaramenteDelo

comeuncentrodiconsumo,manondiproduzione,chedevecedereall’ideache

l’isolaimportiunapartedeibeninecessaridaivicini.L’economiaregionaleèqui

una realtà segnata dalla necessità e non dalla scelta economica: Delo punta

all’autarchia,manonraggiungendolaèobbligataarivolgersiall’esternosoloper

lo stretto indispensabile e a rispondere sono quasi unicamente e

necessariamenteleisolevicine.Glianni’90hannorappresentatoinsommauna

fasedi transizionedalmodello finleyanoancora imperanteal suoprogressivo

superamentoapartiredaglianni20002.

Laconcezionedieconomiaregionalecheverràutilizzatainquestolavoro

èinvecedifferentesottotreaspettifondamentali.Primadituttodaunpuntodi

vista linguistico-concettuale, perchéqui si farà ricorso alla terminologia e alle

tecnichedianalisidellacosiddetta ‘NetworkTheory’. Insecondo luogoperché

scomparirà dal nostro orizzonte teorico l’‘autarchia’, sia a livello di regione

economica, sia ancora di più a livello di singole isole. Infine, ed è il terzo

cambiamento, si approfondirà l’impatto economico delle istituzioni politiche,

socialiereligiose(facendoriferimentoancheaiparadigmidelcosiddetto ‘New

InstitutionalEconomics’).

1 REGER1994.2 Fase per altro non esente da tentativi anche estremi di adattare Finley agli sviluppi

dell’archeologia comeevidenziaadesempioTheEcologyof theAncientGreekWorld diRobertSallares (SALLARES 1991), opera che, tra le altre cose, punta a dimostrare l’autosufficienza

ateniesenella produzione cerealicola e quindi il ridimensionamentodel peso edel significato

delle importazionidalMarNero.Perquantoriguarda invece ilcambiamentooccorsoapartire

dal2000sivedanoitrevolumidellacosiddetta‘LiverpoolSchool’(ARCHIBALD–DAVIES–OLIVER–

GABRIELSEN2001;ARCHIBALD–DAVIES–GABRIELSEN2005;ARCHIBALD–DAVIES–GABRIELSEN2011)e

il loro tentativo, solo parzialmente riuscito, di superare il modello finleyano. Questo

ripensamentocomplessivoavvieneingranpartesottolaspintadeiritrovamentiarcheologicie

nonèesentedaestremizzazioni;sivedaadesempio:BINTLIFF2013pp.285-292.

IlKoinondeiNesioti

109

Incominciamoconilprimopuntoecioèilpassaggioaiterminieaimodelli

dellacosiddetta‘NetworkTheory’o,permegliodire,deitentativimoltorecenti

di applicarla allo studio del mondo antico e in particolare dell’economia

ellenistica3.La teoriadeinetwork, comeènoto,èunodegli approcciutilizzati

dalla sociologia ormai da diversi decenni e in particolare dopo gli studi di

Stanley Milgram sul finire degli anni ’604, che hanno anche permesso una

progressiva trasmigrazione di questo metodo verso altre discipline. Una

discussioneattentadiquestateoria,perquantointeressante,ciporterebbefuori

tema.Pertantoverrannopresentatisologliaspettipiùutiliperlanostraricerca.

Le ideeallabasedella teoriadeinetworksonodue: laprimaèche ilmondoè

piccolo, perché è possibile partendo da un individuo raggiungerne qualunque

altroinappenasetteoottopassaggiintermedi,normalmentedaamiciinamici

diamici; lasecondaèchegli individui tendonoaconoscersieraggrupparsi in

gruppi sociali più o meno chiusi. Le due idee solo in apparenza sono in

contraddizionetraloro,dalmomentocheinrealtàunsingoloindividuo(oper

meglio dire ‘nodo’) non costruisce la propria identità sociale in una sola

dimensione, cioè appartenendo a un unico gruppo sociale, ma in molteplici

dimensioni, cioè facendo parte contemporaneamente di diversi gruppi. I nodi

deinetworknonsonopertantotuttiuguali,maalcunisonomeglioconnessidi

altri,poichéappartengonoapiùgruppicontemporaneamente.Questivengono

solitamente chiamati hub e svolgono la funzione di gestire più connessioni e

spessoancheadistanzemaggioririspettoaglialtrinodi.Ciòchespingeinodia

creare dei network è l’omofilia, cioè la tendenza a far sì che persone che si

consideranoreciprocamentesimilisiconnettanotraloro.L’aspettopercuicisi

3 MALKIN 2011 con il suo Small Greek World è l’esempio principale, sebbene sia piùfruttuoso parlarne nel capitolo successivo riguardo alle questioni identitarie; MALKIN –

CONSTANTAKOPOULOU–PANAGOPOULOU2011èinveceunaraccoltadisaggichecercanodiapplicare

la teoriadeinetworka campivariquali l’economia, la religione, la culturaecc.;REGER2013si

concentraunicamentesullepossibilitàdiquestometodoapplicatoallastoriaeconomicaanticae

in particolare ellenistica. Per quanto ci riguarda, si tratta sicuramente di una prospettiva

fruttifera e vantaggiosa, a patto di tener presenti le limitazioni al suo utilizzo dovute alla

limitatezzadeidatidisponibili.Essi vengonoper lopiùdaDeloe inmisuraminore (anche se

crescente) dall’archeologia, che negli ultimi anni sta offrendo database sempre più ricchi e

pratici,inparticolareriguardoallatipologiaedistribuzionedelleanfore.Suunarecenteseriedi

interventi,alcunideiqualicitatipiùavantineltesto,chetentanodileggereinetworkdell’Egeo

ellenisticoattraversoladocumentazionearcheologicasiveda:FENN–RÖMER-STREHL2013.4 MILGRAM1967;KORTE–MILGRAM1970.

TerzoCapitolo

110

percepiscecomesimiliènormalmentequellogeografico,mapuòessereanche

quello politico, lavorativo, religioso e così via. L’omofilia vale per quasi tutti i

rapportiumani,trannecheperilfattoresesso/genere.Riassumendosipuòdire

che i gruppi sono equivalenti a network di nodi interconnessi tra loro

reciprocamente; l’omofilia è la tendenza di nodi che condividono una

caratteristica a connettersi tra loro piuttosto che con quelli che non la

condividono;ilmondopiccoloèl’abilitàdispostarsidaundatonodoaunaltro

attraversopochi passaggi intermedi; l’esistenzadegli hub, cioèdi nodimeglio

connessidialtri,facilitaleconnessioni;inetworkumanisonocompostidanodi

chehannoun’identitàsocialemultiplaeconpiùdimensioni.

Secondoquestaprospettivaun’economiaregionalepuòesserevistacome

un network di nodi che si associano prima di tutto sulla base della vicinanza

geografica.Tuttaviaquestononescludechel’omofiliadelnetworkregionalesi

possa fondareanchesualtrielementidinaturapoliticae/o ideologica,néche

alcuni nodi siano più attivi nello sviluppare relazioni con realtà esterne al

network regionale stesso, svolgendo quindi la funzione di hub dell’economia

regionale verso altri network. Non dimentichiamoci che per questa teoria è

l’interomondoaessereinterconnessoequindinonbisognaleggereleeconomie

regionalicomenetworkisolatigliunidaglialtri,nécomenetworkstabiliedati

unavoltaesempre.

Una seconda significativa differenza rispetto alla concezione di ‘regione

economica’ riscontrabile in Regionalism and Change in the Economy of

Independent Delos riguarda l’autarchia. Essa non viene più considerata una

realtà concreta e operativa, ma unicamente un’ambizione idealizzata5. A tal

propositobisognainfatticitarelavisionedelMediterraneopropostadaHorden

ePurcell, secondo iquali la conformazione frammentariaevariegatadell’area

mediterranea porta alla creazione e alla continua modificazione di

microecologie6. Queste possono essere messe in contatto tra loro a costi

accettabili tramite ilmareedevonointeragiretra loro inunafittae fluttuante

5 BRESSON2000pp.109-130.6 Lemicroecologiesidefinisconoalivellolocale“withadistinctiveidentityderivedfrom

thesetofavailableproductiveopportunitiesandtheparticularinterplayofhumanresponsesto

themfoundinagivenperiod”:HORDEN–PURCELL2000p.80.

IlKoinondeiNesioti

111

retedi scambie redistribuzioneper limitare i rischie idanniprovocatidaun

climainstabileeimprevedibile7.GliabitantidelMediterraneoprimadell’arrivo

della rivoluzione industriale erano dunque obbligati a muoversi e a

commerciare tra loroauna scala locale, regionalee interregionale; si trattava

ovviamente non di scambi fissi, ma in costante mutamento secondo le

condizioni climatiche e le piccole (ma nel lungo periodo significative)

trasformazioni delle singole microecologie. Al fine di contrastare l’aleatorietà

climatica bisognava quindi esportare il surplus produttivo e importare i beni

necessari. Per questa ragione l’autarchia in questo contesto non trova posto.

Ipotizzando quindi un Mediterraneo influenzato unicamente dalla

frammentazionegeografica,lemerciverrebberocomprate,venduteoscambiate

nelluogopiùvicinopossibile.Ciòimplicalacreazionedi‘mercati’diprodottidi

primanecessitàalivellolocale,cioènelvillaggioonellacittàpiùvicina,esoloin

secondo luogo l'istituzione di mercati ‘regionali’. Per livello regionale

intendiamo l’unione minima di livelli locali necessaria per poter soddisfare

l’indispensabilebisognodiprodottiinunadataarea.Essendoilmareilmedium

principale attraverso il quale le merci venivano spostate, i siti nei quali si

svolgevanoquestimercatierano luoghi facilmenteraggiungibili lungo lecoste.

Tuttaviainetworkcommercialinoneranostabili,masoggettiavariazionianche

profonde che ne ridisegnavano continuamente i tratti e le caratteristiche.

Continuandoalimitarciaquestopianounicamentegeo-economico,ilprincipale

elemento di cambiamento era costituito dalla sommadelle scelte economiche

fatte dai singoli individui di un dato territorio. Questa somma poteva far

crescere economicamente o decrescere una determinata area, spingendo le

microecologie vicineadagiredi conseguenza, riadattandosi e creando cosìun

nuovoequilibrio.Siritienechelamaggiorpartedeicommercidelmondoantico

debba essere stata di questo tipo, sebbene ciò ci abbia lasciato, per ovvie

ragioni,pochetraccevisibili8.Piùvisibili,infatti,sonoainostriocchiicommerci

alungadistanza,chesisviluppavanosolitamenteperprodottispecificiespesso

7 “Redistributionisanimperativeofsurvival”;ID.p.120.Icommercigraziealcabotaggio

nonsi fermavanodel tuttonelleCicladineancheneimesi invernali:CONSTANTAKOPOULOU2007

pp.24-25.8 REGER2011p.368.

TerzoCapitolo

112

molto costosi9. Ad ogni modo è insidioso cercare di tracciare linee nette di

demarcazione tra il commercio a livello locale, regionale, inter-regionale e

mediterraneo.Probabilmente, infatti, uno stesso luogoera interessatoda tutti

questipianicontemporaneamente:ciòchecambiavaerasololaproporzionecon

cuiuncentrosiaffidavaaundatolivellodiinterazionepiuttostocheadunaltro.

Questoèparticolarmenteverosesianalizzalanaturageo-economicadelleisole.

Questeultime,cosìcomepromontori,penisoleeistmi,devonoesserevistenon

come elementi isolati e distanti, ma come i veri e propri centri di questo

universo redistributivo ‘glocalizzato’10; dal quale le isole vengono per altro

ampiamente influenzate nello sfruttamento del loro potenziale agricolo,

minerario e artigianale11. Ciò significa che le isole non solo hanno una

produttivitàmaggiorerispettoadambientideltuttosimilisullaterraferma,ma

che dispongono anche di una maggiore serie di alternative verso le quali

dirigereilpropriosurplusproduttivoeacuirivolgersiperleproprienecessità.

Datuttoquestodiscendechenonèaffattoovviocheunadata isoladelle

Cicladi debba necessariamente e unicamente rivolgersi ai propri vicini. Se ciò

avviene,èaseguitodiunasceltaenondiunanecessità‘ovvia’.Conquestonon

si vogliono sminuire i vantaggi della vicinanza,ma segnalare che questa è un

fattore più relativo di quanto si potrebbe pensare osservando unamappa. La

creazione e lo sviluppo di certe reti di scambio, la crescita di specifici centri,

punti di sosta e mercati, così come l’emergere di determinate forme e

dimensionidieconomieregionalinonèunprodottonecessariodellageografia,

sebbene da quest’ultima sia in parte influenzato. L’autarchia non è quindi un

elementoqualificantediquestarealtàeconomica,néalivellodisingoleisole,né

a livello di economia regionale, la quale non corrispondeva dunque a un’area

9 ID.pp.368-369.10 Ilconcettodiglocalizzazione,natonell’ambientecommercialegiapponesecomefusione

tra globalizzazione e attenzione alle sue implicazioni locali, trova oggi applicazione nelle più

variediscipline.A talproposito sipuò leggereKHONDKER2004chepresenta la suaevoluzione

dagliiniziaiprimianniduemila.11 “Islandsareaccessibletotheprimemediumofcommunicationandredistribution.Itis

not that island niches are usually really much more productive in themselves than similar

environmentsonthemainland.Itisratherthattheyhavethesimpleadvantageofbeinglocated

onislands.Anddespiteamaligntendencytoseeislandsasisolatedandremote,characterized

principally by their lack of contamination and interaction, they in fact lie at the heart of the

mediumofinterdependence:theyhaveall-roundconnectivity”:HORDEN–PURCELL2000p.227.

IlKoinondeiNesioti

113

autosufficiente e chiusa al mondo esterno. Le economie regionali erano al

contrario network commerciali sempre in comunicazione con altri network

all’internodiquelsistemaiperconnessocheerailMediterraneo.Vistainquesta

prospettiva un'area geografica può omeno formare una regione economica a

secondadellaproporzionetrailcommerciointernoequelloesterno;ovverosi

puòparlarediuna regioneeconomicaquando il commercio interno tra inodi

raggiunge livelli relativamente significativi rispetto all’inevitabile

import/exportchesisvolgeall’esternodelnetworkregionale.

Aquestopuntopresentiamo il terzoeultimoelementodidistinzionesia

rispettoaRegionalismandChangeintheEconomyofIndependentDelos,siapiù

in generale rispetto a Finley, e cioè il valore e il significato economico delle

istituzioniextra-economicheeinparticolarediquellepolitiche.Infattiilquadro

teorico economico-geografico che abbiamo finora presentato non tiene conto

del fatto che la flessibilità delle essenziali strategie redistributive, sia a livello

regionale sia interregionale, era segnata anche dal loro costante adattarsi al

divenireedall’esseresoggetteall’influenzadelmomentostoricocontingente.In

sostanza bisogna guardare a tutti gli altri fattori che andavano a modificare

anche sensibilmente le scelte economiche e di scambio: mi riferisco a fattori

linguistici,sociali,culturali,politiciereligiosi12.Negliultimianniunsignificativo

contributoinquestadirezioneèstatooffertodallaricezioneedall’adattamento

alle necessità dell’antichista del cosiddetto “New Institutional Economics”13.

Questa tendenza si concentra sulle ‘istituzioni’ che governano l’attività

economica (le leggi, le spesedi transizione, il costodi cambio tra le valute, la

perditaditempodovutaaicontrollidi frontiera) interpretatecomeincentivio

disincentivi a rivolgersi verso un determinato partner. Per quanto riguarda il

mondoantico, se si guardaa elementidinaturapolitica, il funzionamentodei

12 REGER2011p.370.13 In particolare attraverso un suo rappresentante di spicco, l’economista premio nobel

Douglass North (si vedano in particolare NORTH 1990 e 2005). Fanno riferimento a questa

tendenzamoltidegliinterventidellagiàcitataCambridgeEconomicHistoryoftheGreco-RomanWorld (MORRIS – SALLER – SCHEIDEL 2007), ma anche il lavoro in due volumi sulla storia

dell’economia greca di BRESSON 2007 (per un inquadramento teorico di questa tendenza in

particolare lepp.23-36)e2008.SuquestoapprocciohascrittodirecenteREGER2013p.147:

“theNew Institutional Economicswill be a crucial component of an emergent newmodel for

thinkingabouttheHellenisticeconomy”.

TerzoCapitolo

114

network economici dipendeva anche dalla creazione di unità politiche più

largheattraversosinecismiesympoliteiai,dallafondazionedifederazioni/koina,

dall’esistenza di autorità amministrative operanti a un livello superiore,

dall’introduzione dimisure e standard comuni (in particolare per lemonete),

dallapresenzadiaccordiinterstatali(isopoliteia)odiprivilegiconcessiasingoli

(prossenia)14.Maancheladiffusioneoilcontenimentodellapirateriacosìcome

la presenza o l’assenza di una guerra aperta influenzavano il funzionamento

degliscambi.Seguardiamoadaspettireligiosi,lapresenzadisantuaricondivisi

o feste comuni, cui spesso si associavano, come è noto, misure di

defiscalizzazione e/o protezione dei viaggiatori e dei luoghi (asylia), aveva

ricaduteeconomiche,avolteanchesignificative.Nonbisognainfinedimenticare

ancheilsignificatoel’importanzadeilegamilinguisticioculturali(comequelli

che legavano tra loro i Dori e/o gli Ioni, così come le metropoli e le loro

apoikiai)15.

Secondo questa prospettiva lo sviluppo e l’affermarsi, per quanto

temporaneo e instabile, di un network regionale, cioè una rete economico-

commerciale all’interno di confini geografici definibili come regionali, viene

anche significativamente influenzato dai fattori extra-economici, di cui sopra.

Per questa ragione l’esistenza del Koinon dei Nesioti non può essere

semplicementemessa da parte comeun fattore secondario o insignificante in

un’analisi del network economico delle Cicladi della prima età ellenistica.

Questo inoltre consente di legare maggiormente questo capitolo sia a quello

precedentesull’analisipolitico-istituzionaledelKoinon,siaaquellosuccessivo

sulla sua interpretazione come fenomeno ideologico. Infine questo approccio

aiuta a comprendere anche la relativa provvisorietà delle regioni stesse che

tendonoadestabilizzarsi,frantumarsiinmicro-regioninoncomunicantitraloro

ounirsiconaltreperformareentitàsovra-regionali,nonsolosullabasediscelte

economichediscambio,maancheperragionipoliticheedialtrotipo.

Dopo aver presentato i tre elementi linguistico-concettuali che

distinguonolacocenzionedieconomiaregionalequiespostadaquellaproposta

14 CHANIOTIS2008p.4.15 MALKIN2011einparticolareilprimocapitolo.

IlKoinondeiNesioti

115

da Reger nel 1994, sarà bene concludere riaffermando brevemente cosa si

intendadimostrareinquestocapitolo.LatesiècheleCicladiduranteilperiodo

dell’indipendenzadiDelo,enonprimanédopo,abbianosviluppatounnetwork

commerciale chepuòesseredefinitocomeun’economia regionale.Conquesto

non si afferma che le isole abbiano smesso del tutto di rivolgersi all’esterno

dell’arcipelago, quanto piuttosto che esse abbiano privilegiato i vicini come

partnertantonell’importquantonell’export.Tuttavianontuttiinodidiquesto

network, cioè non tutte le isole, presentavano un medesimo livello di

interconnessionereciprocaedicontatticonrealtàextracicladiche.Infattialcune

isolemostranodimantenere legamimaggioridellamediasianeiconfrontidei

vicini sia delle altre isole e poleis del microcosmo egeo. In particolare una

sembra svolgere il ruolo di hub dell’arcipelago, e cioè Delo, la quale

progressivamente,colprocederedelperiodo,vieneaffermandounsuoruolodi

mercatointernazionale,ruolochetuttaviaotterràsolodopolafinedell’etàqui

presainesame.Assumequindiunvaloresignificativoilfattochepergranparte

di quest’epoca le isole fossero unite all’interno di un’istituzione ‘federale’,

appuntoilKoinondeiNesioti.

Senza dilungarci oltre indichiamo e definiamo attraverso quali passaggi

procederà l’analisi volta a dimostrare, offrendo così un’anticipazione delle

argomentazioni delle pagine che verranno, la seguente tesi: il Koinon dei

Nesioti, per quanto istituzione priva di una politica economica assimilabile a

quellemoderne,svolsecomunqueilruolodiincentivareicontattiegliscambi,

nonsoloeconomici,traglistatimembri,favorìun’armonizzazionedellapolitica

economica per quanto riguarda la monetazione e la fiscalità, e migliorò la

sicurezzariguardoagliaspettigiuridicielegalitari.

Inprimoluogosianalizzeràlamonetazionecicladicadelperiodocercando

di evidenziare gli elementi comuni su di un piano regionale e di spiegarne

alcunecaratteristichesalienti. Ilsecondoaspettocheverràanalizzatoriguarda

lapresenzadiunafiscalitàcomunechemostrailKoinonsiacomeesattorenei

confronti delle isole, sia come contribuente verso le potenze egemoni. La

questione è inoltre in stretto contatto con l´argomentazione successiva che

riguardalagestionedellacassafederaleedellefigurepreposteatalecompito.Il

TerzoCapitolo

116

quartoaspettocheverràindagatoèlagestionedelproblemaodellarisorsa(a

secondadeipuntidivista)rappresentatadallapirateria.Sievidenzieràcomela

naturapolivalenteerelativadelpirataabbiacostituitotantounpericoloquanto

un’opportunitàperle isole,offrendoinalcunifrangentiuncontributoalla loro

economia. Infine si indagherà l´effettivo movimento delle merci all´interno

dell´arcipelagoevidenziando il ruolodiDelodaun latocomeconsumatoredei

surplus produttivi delle isole nella pesca, nell’agricoltura, nell’allevamento e

parzialmente ancheper i prodotti artigianali, dall’altro comehubdelnetwork

cicladicoalqualeleisolesirivolgevanoperprocurarsilemercinondisponibili

nell’arcipelago e che dovevano perciò necessariamente essere importate

dall´esterno. Seguiranno delle considerazioni finale per mostrare come la

creazionediun’economiaregionalerisultiperfettamentecoerenteconilquadro

di incentivi allo scambio rappresentato dall’unione delle isole nella forma del

koinon/sympoliteiadeiNesioti.

3.2.–MonetazionedelleCicladi.

Avviamo dunque la nostra analisi parlando della monetazione. Questa

parteriguarderàilproblemadellerelazioniesistentitralevarieconiazionidelle

Cicladi.L’interessenonètuttaviaantiquario;ciprefiggiamopiuttostol’obiettivo

dispiegare il fenomenoalla lucedellapiùrecentestoriografiaalriguardo.Per

questaragionemetteremoinrisalto inparticolarmodogliaspettiregionalied

economicidellaquestione16, cioèquelli chepiù si adattanoalla tesi sostenuta,

senza tuttavia trascurare gli elementi contraddittori. Inizieremo quindi

presentando il quadro fenomenologico e offrendo solo alla fine

un’interpretazionecomplessivadellostesso.

LanostraconoscenzadellamonetazionedelleCicladièlimitataaunaserie

di analisi specifiche sulle singole isole,mentre sono rari gli studi complessivi

16 L'estensioneregionaledeipesi,dellemisureedellacircolazionemonetaleèunodegli

elementiconsideratinell'identificazionedelleregionieconomiche:VLASSOPOULOS2011p.18.

IlKoinondeiNesioti

117

riguardo all’arcipelago nel suo insieme, in particolare per l’età ellenistica17.

Nonostante ciò si può affermare che, rispetto al periodo compreso tra la

seconda metà del VI secolo e la prima metà del V, l’età ellenistica vide un

aumentodellezeccheoperativenelleCicladi,da13a26(dicuicirca10attive

contemporaneamente). Parallelamente si assiste tuttavia a una diminuzione

della coniazione in argento a vantaggio di quella in bronzo18; fenomeno del

resto comune almondo greco nel suo insieme19. Entrando più nello specifico

notiamochenelIVsecolopochefuronoleisoleingradodiconiareinargentoe

inognicasositrattòdiconiazionisporadiche20.Dallametàdelsecoloapparvero

invece leconiazioni inbronzo,che furonopiùcontinuativerispettoaquelle in

argento anche nei secoli successivi. Nel corso del III secolo le zecche delle

Cicladi adottarono un nuovo standard ponderale, che in passato era ritenuto

essere una variante di quello rodio o rodio-chio21,mentre oggi viene definito

‘insulare’perchépeculiaredelleCicladi22(conuntetradrammada15,6grammi

rispettoaquellorodioellenisticoda13,6grammi).NeisecoliIIIeIIsiraggiunse

il vertice quantitativo della monetazione nell’arcipelago sia in argento sia in

bronzo23. Esempi interessanti riguardo alla monetazione d’argento furono i

kraterophoroidiNaxoso lequattroseriedididrammie tetradrammidiParos

tutte datate tra il III e il II secolo24; ma anche Tenos coniò tetradrammi e

didrammiconPoseidonesedutosuun tronoo inpiedi, in riferimentoal culto

locale di Poseidone e Amphitrite; mentre i tetradrammi di Syros di standard

atticosono invecedellametàdel IIsecolo,quindidelperiodo incuiAteneera

17 Moderni studi sulla monetazione delle Cicladi di età ellenistica hanno riguardato

Amorgos (LIAMPI 2004), Ios (SHEEDY 2010), Keos (PAPAGEORGIADOU-BANIS 1997; SHEEDY 1998),

Kythnos (SHEEDY 1996; SHEEDY – PAPAGEORGIADOU-BANIS 1998), Naxos (NICOLET-PIERRE 1988 e

1999), Paros (TULLY 2014), Syros (NICOLET-PIERRE – AMANDRY 1992) e Tenos (ÉTIENNE 1990).

Un’analisi complessiva della monetazione dell’arcipelago nel suo insieme è stata offerta da

SHEEDY2006,cheperòfasoloqualcheaccennoall’epocaellenistica,e2012,chetuttaviaèmolto

sintetico.18 SHEEDY2006p.2;TSELEKAS–PAPAGEORGIADOU-BANIS2008p.157.19 PICARD1998p.9;CATALLI2003p.146.20 Perquantoriguardalafinedelsecolo,cioèl’iniziodelperiododinostrointeresse,Tenos

fu l’unica isola delle Cicladi a coniare tetradrammi di standard attico con le tipologie di

Alessandro:MØRKHOLM1991p.90.21 ID.p.157.REGER1994pp.12-13suDelo.22 TULLY2014.23 TSELEKAS–PAPAGEORGIADOU-BANIS2008p.165.24 NICOLETT-PIERRE1999.

TerzoCapitolo

118

tornata a controllare Delo25. Rispetto a questo periodo nel I secolo si nota la

crescitadelfenomenodellecontromarcature,indicedellamancanzadimetallo

e moneta26. Si sarà a questo punto certamente notata l’assenza di una

monetazione‘federale’delKoinondeiNesioti.Suquestoaspettoritorneremo.

Passandoall’analisideiritrovamentimonetalisiricavache,salvoqualche

caso sporadico, il grosso della produzione bronzea circolava all’interno

dell’isola emettente o nelle Cicladi, pur con qualche importazione ateniese,

tolemaica o rodia. Ciò è visibile aTenos27, Andros28,Naxos29, Amorgos - dove

tuttavia si trova anche moneta samia30 - e Keos - dove però la monetazione

ateniesesembradatabilesoprattuttoalIVealIsecolo,mentrequellatolemaica

unicamente al III31 -. Molto diverso era invece il caso della monetazione in

argentopoiché,vista laridottaproduzionelocale, le isolesiaffidavanoingran

parte amonete di Alessandro, dei diadochi, di Atene e di Rodi32. Legami con

l’esterno sono inoltre ricavabili dall’iconografiadei temi scelti e rappresentati

sullemonete,sebbenenonsipossafarealcundiscorsogeneralealriguardo.

Amorgos sembra dimostrare contatti variegati, oltre che nell’ambito

cicladico, conAtene, Rodi,Mileto e Samo33. Opposto sembra il caso di Keos e

delle suepoleis, inparticolarenelmomentodellaconiazioneunificatadi tutta

l’isola che propone soprattutto l’eroe-divinità locale Aristeo34. Molto

interessanteancheilcasodiTenoseKythnoscheaggiunserolarosadiRodiagli

inizidelIIsecolosulrovesciodellaloromonetazionebronzea35.

25 SHEEDY2010pp.267-269;2012p.115.26 TSELEKAS–PAPAGEORGIADOU-BANIS2008p.164ep.169.27 ÉTIENNE1990pp.197-198e203.28 PALAIORKRASSA-KOPITSA–VIVLIODETIS2008p.142.29 NICOLET-PIERRE2005pp.44-46.30 LIAMPI2004pp.89-90.31 PAPAGEORGIADOU-BANIS1997pp.67-70.Lapresenzadellamonetazionetolemaicaappare

chiaramente riferibile alle truppe di stanza sull'isola nella base di Arsinoe-Koresia di cui

abbiamogiàparlato,suprap.42n.133ep.47n.164;HOWGEGO2002p.109.UncasoparalleloèrappresentatodallamonetazionetolemaicarinvenutaaSamoeriferibileanchequiallapresenza

diunaguarnigione:TOURATSOGLOU–TSAKOS2008pp.117-121.32 SHEEDY2012p.114;ÉTIENNE1990p.198;NICOLETT-PIERRE1999pp.103-106e112-113.

Lamonetad'argentorestavainfattigeneralmentenell'isolaemettenteonelleisolevicine(come

adesempioinEubea:REGER1994Cp.81).33 LIAMPI2004pp.70-77.34 PAPAGEORGIADOU-BANIS1997pp.19-49e56-58.35 FRASER -BEAN1954pp. 170-171;BERTHOLD1984p. 143n. 45;ÉTIENNE1990pp. 239-

252;WIEMER2002p.275;SHEEDY1996pp.438-441e2012p.116;BURASELIS2015p.364.

IlKoinondeiNesioti

119

Cycladiccity-stateswhichbeganmintingcoinsintheArchaicorEarlyClassicalperiods

Archaic

540-

480BC

Early

Classical

480-450BC

450-400

BC

4thCtyBC 3rd-1stCty

BC

Roman

Provincial

Keos AE AE AE

-Karthaia AR AR AR;AE AE

-Ioulis AR AR AR;AE AE

-Koressos AR AR AE AE

Kythnos AR AR AE

Seriphos AR? AR? AE

Siphnos AR AR AV;AR;AE AR;AE AE

Melos AR AR AR AR;AE AR;AE AE

Thera AR AR;AE AE AE

Anaphe AR AR;AE

Tenos AR? AR AV?;AR;AE AE

Delos AR AR AR;AE AR;AE

Naxos AR AR;AE AR;AE AE

Paros AR AR AR;AE AR;AE AE

Cycladiccity-statesnotknowntohavemintingcoinsintheArchaicorEarlyClassicalperiods

4thCtyBC 3rd-1stCty

BC

Roman

Provincial

Amorgos AE

-Aegiale AR;AE AE

-Minoa AE AE

-Arkesine AE

Andros AR;AE AR;AE AE

Gyaros AE ?

Ios AR AE AE

Kimolos AE

Mykonos AE AE AE

Pholegandros AE AE

Sikinos AE

Syros AR;AE AE

UnasintesidelleattivitàdiconiazionenelleCicladi:SHEEDY2006p.2.

L’odiernainterpretazionedellamonetazionenell’etàellenisticaèambigua.

Se da un lato si riconosce come le autorità reali e cittadine non potessero

ignorare il rapporto esistente tra moneta e commercio interno ed estero,

dall’altro si rimane ancorati (salvo rarissimi casi) all’interpretazione secondo

cui la coniazione rispondeva a esigenze di spesa pubblica (guerra, edilizia,

acquisto di derrate ecc.), pur avendo ovviamente conseguenze e ricadute

economiche36.Unaconfermainteressanteatalpropositoemergerebbedalcaso

diRodi,unodeipiùimportanticentridicommerciodietàellenistica,icuipicchi

di coniazione si daterebbero alla fondazione della città durante il sinecismo

36 BRESSON2005pp.47-50.Inparticolaresivedap.49:l’autorediscutel’ipotesisecondola

quale gli stephanephoroi diAtene sarebbero stati coniati per venire incontro al commerciodiDelo (dopo il ritorno dell’isola in mani ateniesi nel 166), attività da cui pare dipendesse

l’approvvigionamentodiargentodellacittàatticaneltardoellenismo.

TerzoCapitolo

120

(408/7) e alla ricostruzione successiva al terremoto (228/7)37. Nel caso delle

Cicladinonsipuòandareoltrelacongetturaperspiegarelesingolesporadiche

coniazioni, mentre si può spiegare la carenza di una costante produzione

monetariacomespecchiodell’assenzadiunapoliticadispesapubblicadiampio

respiro (si pensi in particolare alla flotta). Probabilmente questa è una delle

spiegazioni alla basedellamancanzadi unamonetazione ‘federale’. Suquesto

puntosaràbenespenderequalcheparolainpiù.ÈverocheilKoinondeiNesioti

nonhaprodottounamonetazione federalee ciòapparepalese se confrontato

con il noto esempio di senso opposto degli Etoli38. Tuttavia è necessario

segnalare che non esiste una ‘regola’ alla quale i Nesioti avrebbero dovuto

rispondere. Tra il monopolio federale nel battere moneta e il totale

decentramento esistono molteplici stadi intermedi39. Per i Nesioti siamo in

gradocertamentedirilevaredelletendenze,senonall’unificazione,almenoalla

collaborazione,comeadesempiol’adeguamentoaunostandardriconosciutodi

cuiabbiamogiàdetto.Tuttaviadairitrovamentinonsievincealcunaconiazione

federale, né coniazioni locali che si rifacciano a un’unica specifica tipologia

iconografica.Tuttoquestomeritaunaspiegazione,cheprobabilmenterisiedein

unfattorepoliticoeinunoeconomico.Dalpuntodivistapolitico,losiègiàvisto

nelcapitoloprecedente40, laradicatatradizionediautonomiapoleicahaavuto

sicuramente unpesonell’impedire lo sviluppodi unamonetazione comune, a

differenza di altre realtà del mondo ellenistico caratterizzate invece da un

maggiore peso del koinon/ethnos rispetto alla polis. Dal punto di vista più

propriamente economico invece vale la pena di segnalare che le isole non

avevano strettamente bisogno di battere autonomamente o tutte insieme

37 ASHTON2001pp.96-98.38 MØRKHOLM1991pp.150-151;FUNKE2015p.106.39 CASPARI1917haimpostatolasuaanalisidellamonetazionefederalegrecadividendola

inseitipologie(piùalcunisottotipi)inbaseallivellodiaccentramento,mostrandoinparticolare

comeilmonopoliofederalefossel’eccezioneeformepiùomenopolarizzatediconvivenzatrail

livello‘locale’e‘centrale’fosserolanorma.ComehascrittopiùrecentementeBECK1997p.172

nellaquasi totalitàdeikoina lamonetazione localenon scomparvee inoltre “entwickelte sichdasBundesmünzwesenoftnurzaghaftundsekundär:SowurdenetwadieBundesmünzender

Akarnanen von den lokalen Währungen der korinthischen Hafenstädte weit überflügelt und

bliebendiesporadischenEmissionendesThessalischenundAchaiischenKoinondeutlichhinter

denenihrerPoleiszurück”.40 Suprapp.98-105.

IlKoinondeiNesioti

121

monetapergestireunapropriainiziativafinanziariaecommerciale41,neanche

pergliaspetti che lecoinvolgevano tutteall’internodelKoinon42.Ciòsignifica

cheleCicladiutilizzavanovalutestraniereperunapartesignificativadelleloro

attivitàeconomicheinmoneta43.Sisarebbetentatidileggerequestofattocome

una prova di un livello molto basso di scambi commerciali e operazioni

finanziarie,senonfossecheancheThasosinetàellenistica,cioènelperiododel

suo boom commerciale (ampiamente riscontrabile dal punto di vista

41 ADelo,giustoperfareunesempio,nel274Nikoklesdell’isoladiSyrosavrebbedovuto

ricevere570dracmeper la fornituradiunabarrieranell’intercolunniodelPythion,mavenne

multatoper12dracmeequindiricevette558dracme(IGXI2,199,ll.73-74:[εἰς]τὰμεταστύλιατοῦΠ[υθίου]τρυφάκτους·ΝικοκλῆιΝίκωνοςτρύφακτον"[#ΔΔ]·[...]Νικοκλεῖὑπερελόντεςτὸἐπιτιμηθὲνδραχμὰς·Δ!!·τὸγινόμενον"[#$!!!).NelcorsodelcapitolotornerannomoltialtripagamentidagliarchividiDelo,maildenarononcircolavaovviamentesoloinquest’isola.Keos

ciharestituitoadesempiounalistadidecinedipersonemultateallafinedelIIIsecolo(IGXII5,610:unesempioallalinea45èPhilonmultatoper145dracme:ΦίλωναΗΔΔΔΔ$);oppurenelterzo secolo Ios era pronta a spendere 500 dracme per donare una corona d’oro ad un

benefattore (IG XII Suppl. p. 96 ll. 5-6: στεφανῶσαι αὐτὸν χρυσῶι στεφάνωι ἀπὸ δραχμῶνπεντακ]|οσίωνἀ[ρε]τῆςἕνεκενἧςἔχειεἰςτὸνδῆμοντὸνἸητῶν);purtroppo inquestocome inaltri casi non conosciamo l’autorità emittente né lo standard delle monete: PAPAGEORGIADOU-

BANIS1997p.68.Altrevoltesiamoinvecepiùfortunati.DallaAmorgosdiinizioIIIsecololacittà

diArkesinecisegnala,atalproposito,diaverpresoinprestitocircauntalentoinmoneta‘attica’

da un tale Alexandros (IG XII 7, 69, ll. 2-4: [Ἀλ]έξανδρο[ς ...|... ἐδάνεισεν τῆι πόλει τῆιἈρκεσινέων]ἀργ[υρ]ίουἈ[ττι|κοῦ...]),ilqualechiedevaindietro(ll.21-23:νόμισμα<Ἀ>ττικὸνἢἈλε|[ξάνδρειονἢ Δημητ]ρίειονὁλοσχε[ρέ]ς, δόκιμον, [ἄ]συλον,ἀνέπαφον,ἀτε|[λὲςπάντων).Similemapiù significativo ancora è il prestito ricevuto sempredaArkesinepiùomenonello

stessoperiododauncertoPraxiklesdiNaxosperlasommaditretalenti,chedovevanoessere

restituitiancheinquestocasoinmonetediAlessandrooatticheinperfettecondizioni(IGXII7,67;Syll.3955;SEGXIII453ll.52-57:τὸδὲἀρχαῖονἀργύριονἀποδώσουσινἐνἓξμησὶνἀφ’οὗἂνἀπαιτήση[ι]Πρα[ξι]κλῆ[ς]ἢὃνἂνπέμψηιΠραξικλῆςἀπαιτήσοντα.ὅτανδὲἀποδιδῶσιν |[τ]ὸντόκονἢτὸἀρχαῖον,ἀποδώσουσινἐνΝάξωιΠραξικλεῖἢὧιἂγ[κ]ελεύ|[ηι]ΠραξικλῆςἈττικὸνἢἈλεξάνδρειον νόμισμα ὧι [ἡ] πόλις χρῆται [πα|ρ’] Ἀττικόν, ὁλοσχερές, δόκιμον, ἄσ[υ]λον,ἀνέπαφον,ἀτελὲςπάντων,[ὅ]|π[ου]ἂγκελεύειΠραξικλῆς).Perquestidueprestitisivedainfrapp.127-128.42 DuranteilperiododiegemoniatolemaicaalbenefattoreSostratos,cittadinodiKnidos,il

Koinon dona una corona del valore di tremila dracme di Alessandro (Appendice 3 ll. 14-16):

σ[τεφα]νῶσαιαὐτὸνχρυ|σῶιστεφάνωιἀπὸ δραχμ[ῶνἀλ]εξανδρείων |τρισχιλίων.PiùomenonellostessoperiodoperunAristandrossiutilizzanoinvecedracmetolemaiche(Appendice7ll.

13-15): δοῦ[ναι δὲ κ]|αὶ ξένιαἈριστάνδρωι ἀ[πὸ δρ]|αχμῶν πτολεμαικῶν [...]. All’inizio del IIsecoloilKoinoncompragranoepagaconmonetediRodidiscutendopernonpagareiltassodi

cambio rispetto alla moneta attica pretesa dai mercanti (Appendice 17 ll. 4-6): διὰ τοὺςκολ[λύ]βους, [τῶμ] πωλού[ντων τὸν σῖτον ἀντὶ ἑκα|τ]ὸν δραχμῶν τοῦ Ῥοδίου ἀργυρίου οὐκ[ἔλαττονἀπαιτούντων]|ἑκατὸνκαὶπέντεδραχμῶν....RitengocheBressonabbiapostofinealladiscussioneinmeritoallaprovenienzadellamonetaeinparticolareall'ideasbagliatachefosse

diTenos.SulproblemadivedaancheÉTIENNE1990p.238en.36,REGER1994p.12ep.122;

GABRIELSEN1997ep.57n.114;WIEMER2002p.275.Sull’iscrizioneinfrap.151n.201.43 IlcasopiùcelebreèovviamenteDelo,doveeranecessario,perfarfronteall’afflussodi

varie monete, di strumenti adatti al calcolo e alla comparazione: TRÉHEUX 1992 pp. 21-23;

CHANKOWKI-SABLÉ1997p.358.

TerzoCapitolo

122

archeologico),nonconiòmonetad’argento44.Comespiegaretuttociò?Inprimo

luogo bisogna ricordare che sempre più si andavano affermandomonete che

potremmodefinirestandard,riconosciute,accettateespessorichiestedatutti45;

in secondo luogo lagià citatamonetazione inbronzorispondevaalleesigenze

locali e pertanto era coniata dalle singole comunità in base alle necessità del

momento46, caratteristica che si ritrova anche in età imperiale romana; infine

non bisogna trascurare di segnalare il fatto che una quota variabile ma non

quantificabile delle transazioni avveniva ancora attraverso il baratto o

comunque forme di scambio nonmonetali47. Per tutte queste ragioni leggere

l’assenza di una costante coniazione in argento come prova di scambi

commerciali ridotti al minimo o la mancanza di una monetazione ‘federale’

come insufficienza di rapporti economici regionali sarebbe un errore48. Del

resto, salvo rarissime eccezioni, gli stati greci non associavano, come avviene

oggi, la propria sovranità al controllo e all’uniformazione della moneta

circolantenelloroterritorio49;ciòciconsenteinoltredileggereladistribuzione

dei ritrovamenti monetali come riflesso delle preferenze locali nelle

transazioni50o, sevogliamoesserepiùespliciti, come testimonianzadi legami

44 REGER2003pp.350-351.45 DAVIES2006p.81.Ladisponibilitàdimonetanelmondoellenisticoera relativamente

altaallafinedelIVeall’iniziodelIIIsecolograziealleconiazionidiAlessandroMagnoedeisuoi

primisuccessori,perdiminuirepoiprogressivamentefinoaunadisponibilitàminimaaseguito

delleguerredeiRomaninelMediterraneoorientale:HOWGEGO2002pp.55-56;CATALLI2003p.

148;BRESSON2005pp.59-62;DECALLATAY2005pp.73-91;PICARD2006pp.85-119;GRANDJEAN

2006pp.195-214;PANAGOPOULOU2007pp.331-334;LANDUCCI2010pp.62-63;MEADOWS2014

pp.169-194.46 Cifre di piccola entità si ritrovano spesso negli inventari del santuario di Delo e ad

esempio(IGXI2,287A)nel250vediamochelavenditadelleuovadidueochedelsantuarioèregistrata nelmese di Ληναιών, corrispondente al nostro dicembre/gennaio, al prezzo di 4,5

obolienelmesediἹερός,gennaio/febbraio,a3,5(l.18:μηνὸςΛηναιῶνος·[...]χηναλωπέκωνδύοΙΙΙΙ%·[...].Ἱεροῦ·[...]χηναλωπέκωνδύοΙΙΙ%.).Ancheperilpagamentodeilavoridegliartigianisiutilizzavalamonetalocalenelcasodipiccolesomme,perpoipassareavalutepiùnotenelcaso

dipagamenticonsistenti:CHANKOWKI-SABLÉ1997p.361.47 REGER 2003 p. 349. Tendenzialmente si ritiene che la monetizzazione dell’economia

fosse minore nelle campagne rispetto ai centri urbani o ai mercati più aperti ai commerci

(PANAGOPOULOU2007p.331),ilchelimiterebbequindiilricorsoaquestealternativeallamoneta

perleCicladidietàellenistica.48 L’unificazionedellevaluteèsicuramenteunelementosignificativoperdiscuterediuna

economia regionale: si vedaREGER 2011p. 376. La sua assenza nelle Cicladi non deve quindi

esseresottovalutata,maneanchesopravvalutata:piùnegativoID.pp.379-380.49 MARTIN1996p.257.Traleeccezioniènotoilcasodell'Egitto:MEADOWS2001pp.53-63;

REGER2003p.347.50 PANAGOPOULOU2001p.255.

IlKoinondeiNesioti

123

commerciali. Non bisogna tuttavia dare per scontati i contatti diretti, dal

momentochelacircolazionemonetariaavvieneattraversopiùsoggetti.Tuttavia

nelcasodelleCicladièdimostrabileunadiffusioneregionaledellamonetazione

bronzea,chenonpuòcheesserespecchiodicommercitragliabitantidelleisole

vicine.

Perconcludereeriassumereilquadrogeneralecheabbiamodelineatosi

possono affermare schematicamente tre cose. Innanzitutto che le isole si

spinsero in questo periodo nella direzione di un’unificazione degli standard

ponderalichetuttavianonculminòmaiinunaproduzionemonetaria‘federale’.

In secondo luogoche leCicladiutilizzaronosiaa livellodi singole isole, siadi

Koinon, per le proprie esigenze commerciali e di spesa pubblica soprattutto

moneted’argentoestere,dicuisihaprovaalivelloarcheologicoedepigrafico,

come del resto fecero altre poleis nello stesso periodo, e più limitatamente

monete d’argento locali, la cui coniazione era sporadica. Infine possiamo

affermarechelamonetazionebronzealocalepresentaunacircolazioneristretta

all’internodeiconfiniinsulariedell’arcipelago.

3.3.–AmministrazionefinanziariadelKoinon,traleisoleele

potenzeegemoni.

Inquestoterzosottocapitolosianalizzerannotuttiglielementiriferibilia

un’amministrazione ‘federale’ delle finanze, senza tuttavia trascurare di

segnalare e discutere sia gli elementi di forte autonomia insulare, sia le

ingerenze,piùomenoprevaricatrici,dellepotenzeegemoni.Questoaspettodi

intermediazionedapartedelKoinonnondevecomunqueesserelettocomeun

elemento di debolezza sul piano economico, parallelamente a quanto è stato

affermatonelcapitoloprecedentesuquellopolitico.

Si inizierà discutendo la fiscalità e la presenza di una cassa comune che

mostra il Koinon sia come esattore nei confronti delle isole, sia come

contribuenteversogliegemoni.L’assenzadiunatassazione‘federale’nondeve

stupire. Infatti, salvo rarissime e temporanee eccezioni, tutte le ‘federazioni’

greche rispettarono la piena autonomia dei singoli stati membri sul piano

TerzoCapitolo

124

fiscale. In questo senso il ruolo del Koinon dei Nesioti come intermediario è

perfettamente in linea con quello di altri esempi contemporanei. Sempre

all’interno di questa discussione si presenterà la crisi del debito pubblico dei

primi decenni del III secolo, su cui, grazie alle fonti, siamo discretamente

informati. Questo episodio, infatti, evidenzia le diverse esigenze tra egemoni,

Koinon e isole, ma anche la presenza di elementi di solidarietà interna alla

‘federazione’.

Laquestioneèinoltreinstrettocontattoconl´argomentazionesuccessiva

che riguarda la gestione della cassa federale e delle figure preposte a tale

compito. Appurata infatti l’esistenza di una fiscalità comune, dobbiamo

proseguire nella nostra analisi cercando di rispondere a tutta una serie di

interrogativi sull’amministrazione finanziaria del Koinon, sulla natura degli

amministratoriprepostiaquestocompitoesullasuacapacitàdicoordinare le

finanzedellesingoleisolecosìcomedipreservarelapropriaautonomiarispetto

agli egemoni. Per questa ragione si analizzerà la figura dell’oikonomos delle

isole,cherappresentaapienotitolol’ambiguitàdelruolofinanziariodelKoinon.

Si mostrerà, infatti, cosa sappiamo di questo funzionario, quali fossero

verosimilmentelesuemansioni,nonchéilsuoruolocostantedimediatoretrail

livelloinsulare,quello‘federale’elerichiestedegliegemoni.

Iniziamo dunque parlando della fiscalità51. L’assenza di una coniazione

comunenonimpedivacheilKoinonavesseunapropriacassa‘federale’,laquale

si finanziava attraverso i contributi degli stati membri. A quanto sembra fin

dall’epoca dell’egemonia antigonide il Koinon riceveva syntaxeis, ‘tributi

volontari’52daglistatimembri,concuifinanziavaleattivitàcomuni53:

51 ComehascrittogiustamenteFORABOSCHI1998pp.674-675:"lafiscalità,contuttelesue

diramazioni e conseguenze economiche, fu la voce principale dell'economia ellenistica [...]. La

tassa sulla terra era il principale provento. Per questo i territori venivanomisurati in forma

catastale.Mal'imposizionecolpivaancheilcommercio,l'artigianato,isingoliindividui.Lecittà,

secondo l'atteggiamento politico, potevano vedere ridotto o aumentato il loro carico fiscale.

Alcuni artigianipotevanovedersi elargita l'immunità fiscale.Complessivamente, comunque, la

pressionefiscalecrebbeinformadioppressione".52 KHOLOD2013p.86.53 Appendice1ll.11-16.

IlKoinondeiNesioti

125

ἄθλων το[ῖς |Δημητριείοι]ς [ἀπὸ τῶν κοιν]ῶν χρημάτων κατὰ | [τὴν

σύνταξιν] τὴν νῦν οὖσαν τοῖς νησιώταιςὑπ|[ὲρ τῶνἈντιγο]νείωνκαὶ ἐάν

τινες τῶν νησιωτῶν | [μὴ τελῶσιν ε]ἰς ταῦτα τὴν σύνταξιν τὴν

ἐπιβ[άλ|λουσαν...].

Eancora54:

ὅταν δὲ αἱ πόλε|[ις ἕλωνται τοὺς συνέ]δ[ρους, τ]οὺς μὲν τοῦ εἰσιόν|[τος

ἔτουςεἰςτ]ὰΔημητρίειαπαραγινομένους | [εἰσενεγκεῖν]χρήματαὅσαπερ

εἰς τὰ Ἀντιγόνε[ια | ἐτάχθη· φροντί]σαι δὲ καὶ σκέψασθαι ὅθεν ἔσται

πα|[ρέχεσθαιτὸ]ἀργύριονἀφ’οὗτὰΔημητρίειαποιή|[σουσιτὸνὕσ]τερον

χρόνον·καθ’ὅτιδ’ἂνοἰκονο[μ|ήσωσιναὐτοί,τ]αῦτακύριαεἶναι·

Questa cassa e questo genere di contributi sono attestati ancora in età

tolemaica55:

τὸ δὲ εἰς | [τ]ὸν στέφανον ἀργύριον καὶ εἰς ἐφόδιον καὶ πορε[ί|α]ς τοῖς

θεωροῖς εἰσενεγκεῖν τὰςπόλεις, ἑκάσ[την | κατὰ τὸ ἐ]πιβάλλοναὐτῆι, καὶ

δοῦναιὧιἂμΒάκ[χων|ἀποδείξηι].

Elasituazionenonsembracambiaredurantel’egemoniadiRodi56:

ἀπὸδὲτῶνπροσόδωνἃ[ςτὸκοινὸνἀπέταξε|δότω]Εὐ[φ]ραῖοςτὸεἰςτὰς

στήλαςκαὶΤίμων[ιχρυσοῦν]|στέφανονἀργύριον.

DaquantosièvistoparecheilKoinonsuquestemateriesiautoregolasse

in accordo con gli stati membri (καθ’ ὅ τι δ’ ἂν οἰκονομήσωσιν αὐτοί) e

disponessediunpoterecoercitivocheprevedevapeneanoi ignote incasodi

inadempienze o ritardi nei contributi (ἐάν τινες τῶν νησιωτῶνμὴ τελῶσιν εἰς

ταῦτατὴνσύνταξιντὴνἐπιβ[άλ|λουσαν...).Aspettoancorapiùsignificativoè il54 ll.35-42.55 Appendice 2 ll. 57-61. Dello stesso periodo è interessante a conferma anche

un’iscrizione frammentaria del Koinon proveniente da Arkesine (Appendice 4 ll. 2-3): [καθ’

ἕκαστον]ἐνιαυτὸν[τὸδ]απάνημ[ατὸγενόμενον|ἑκάστωιδή]μωιἀν[αγ]ράψ[αντε]ς.56 Appendice17ll.29-31.

TerzoCapitolo

126

fatto che questa cassa facesse parte strutturalmente dell’organizzazione del

Koinon, dalmomento che la ritroviamo citata in ogni epoca e per ogni spesa

comune, e non fosse quindi un fondo saltuario creato per specifici obiettivi e

immediatamentedopoabbandonato. I contributi ‘volontari’degli statimembri

eranoquindicostantiesottopostiacontrolliperscoprireglievasori.Ilfattoche

ilKoinondipendesseda tali contributi indicacheessoerasostanzialmenteun

esattore che agiva sempre in accordo con gli statimembri57. Il Koinon quindi

non possedette mai quella piena autonomia fiscale che gli sarebbe stata

garantita da tasse ‘federali’ a percentuali fisse e determinate sul commercio.

Riguardoaquestoaspettobisogna tuttavia sottolineareche il casodeiNesioti

nonsidiscostadapressoché tutte le ‘federazioni’grecheanoinote58, lequali,

salvorarissimeespessotemporaneeeccezioni59,rispettaronosemprelapiena

autonomiadeisingolistatimembrisulpianofiscale.

Ignoriamo l’entità della pressione fiscale sugli stati membri, ma è

ipotizzabileche,nonostantevariazionianchesignificativelegatealmutaredelle

condizionistoriche,essanonfossetrascurabile.Icontributideglistatimembrie

quindi il denaro contenuto nella cassa ‘federale’ servivano infatti a finanziare

tuttelespesecomunidelKoinonecioèicostiperlagestionedellasuamacchina

politica e amministrativa, le feste comuni, i doni a personalità benemerite,

l’acquistodiderrateinmomentidiparticolarenecessitàesteseatuttioalmeno

a diversi statimembri60, la flotta nesiotica (almeno durante la fase rodia)61 e

naturalmente i tributi per gli egemoni. Questo aspetto è particolarmente

57 Huß2011p.176;PETROCHILOS2014p.103;BAGNALL1976p.141notacheinesiarchiin

età tolemaica non disponevano di figure atte a questo scopo, cioè a raccogliere le tasse dalle

singole isole. A mio parere la ragione risiede nel fatto che il consiglio del Koinon stesso si

assumeval’onerediquestocompito;suprapp.70-73.AncheKÖNIG1910p.67ritieneiNesiotiautonomidalpuntodivistafinanziario.58 LARSEN1968p.XXV;BECK1997p.172;GABRIELSEN2013p.337;MACKIL2013pp.302-

303;FUNKE2015p.103.59 Le più comuni ingerenze ‘federali’ sul piano fiscale degli stati membri furono le

concessionidell’ateleiaasingolepersoneperspecificimeriti. Invece,peruncasoestremo,piùunicocheraro:“DerChalkidischeBundkonnteseinenMitgliedernhandelspolitischeRichtlinien

fürdenGüterverkehrauferlegen,womitdermaximaleHandlungsspielraumderBundesgewalt

im wirtschaftspolitischen Sektor ausgeschöpft war“ (BECK 1997 p. 172). Su questo aspetto

peculiaredellaCalcidica,dovutoprobabilmenteallanecessitàdiavereunpesocontrattualecon

lavicinaMacedonia,sivedanoanchePSOMA2001p.218eMARI2008p.398.60 Appendice17.Sivedaanchesuprap.121n.42einfrap.151n.201.61 Suprapp.82-83.

IlKoinondeiNesioti

127

interessanteeci inducead interpretare ilKoinon,nonsolocomeesattore,ma

anchecomecontribuente.

SuDemetrio Poliorcete non abbiamo dati certi. Tuttavia se uno dei suoi

punti di forzanel 307 era statopresentarsi come liberatorenonbisognosodi

denaro, è assai probabile che già prima di Ipso, e ancora di più nel periodo

successivo, la situazione fosse cambiata nelmomento in cui alle sue esigenze

finanziarieemilitarinoncorrisposepiùilvastodominiocheeraappartenutoa

suopadre.Aspingerciversoquestaconclusione62èlapresenzadisegnali,siaal

livellodellesingoleisole,siaaquellodelKoinon,diunacrisideldebitopubblico

iniziataacavallotraIVeIIIsecoloeculminataintornoal280.

Presentiamo dunque questi indizi partendo dal livello insulare. Diverse

iscrizioni63 provenienti da Amorgos ci segnalano, infatti, una serie di debiti

contrattidall’isolatralafinedelIVesoprattuttoall’iniziodelIIIsecoloperun

valore di diversi talenti. Particolarmente interessanti risultano i prestiti

concessi da Praxikles e Alexandros alla città di Arkesine. Nel primo caso

vengonoprestati alla città tre talenti64,mentrenel secondo circaun talento65.

Per trovarequalcunodispostoaprestarealla lorocittà ildenarocon interessi

del10%nelprimocasoedel12%nelsecondo–nonparticolarmentealtiadire

il vero66 – le autorità cittadine avevano organizzato almeno una missione

pubblica nell’isola di Naxos67 e nulla vieta di pensare che fosse questa la

proceduraancheperlealtrerichieste.InoltredietroPraxiklesc’eraunaccordo

traNaxoseArkesineper tutelare la restituzionedella somma68. Il ripetersidi

questeprocedureindicalanecessitàdifarfronteadellespeseparticolarmente

62 KÖNIG1910p.80;GUGGENMOS1929p.41;BURASELIS1982p.91;MIGEOTTE1984pp.164-

165; REGER 1994 pp. 37-38; PASCHIDIS 2008 pp. 439-440; CONSTANTAKOPOULOU 2012 p. 56;

PETROCHILOS2014p.102.PerCHANKOWKI2008pp.328-329 invece iprestiti incomincerebbero

giàprima.63 IGXII7,66-70.64 IGXII7,67B;Syll.3955 ll.38-39:ΠραξικλῆςΠολυμνήστουἐδάνεισεντ[ῆιπό]|λε[ι] τῆιἈρκεσινέωνἀργύριο[ν]Ἀττικὸ[ν]τρίατάλαντα.65 Lacifra,maiesplicitata,vienericavatadaMIGEOTTE1984p.182dallapenaleprevista.66 ID.p.172n.98.67 IG XII 7, 67B; Syll.3 955 ll. 41-42: δανειστῶν ἐλθόντων δημοσίαι Πρωτομάχου καὶΔιο|․․․ους,κατ[ὰ]τὸψήφισμαὃεἶπεΣτ[ησα]γόρας.68 ll.46-48:ἐὰνδὲμὴἀποδῶσιμ,πρακτοὶἔστωμΠραξικλεῖοἱμὴ |ἀποδόντεςἡμιόλιοντὸἀργύριον ἐκ τῶν ἰδίων πράξει πάσηι καθάπερ | ἐγ δίκης τέλος ἐχούσης κατὰ τὸ σύμβολον τὸΝαξ[ίωνκ]αὶἈρκεσινέων.Suprap.94.

TerzoCapitolo

128

significative e concentratepiùomenonello stessoperiodo, lequali andavano

oltrelenormalipossibilitàdifinanziamentocittadino;edèmoltoprobabileche

allabasedituttocifosserolerichiestetributariediDemetrio69.Maquantoera

generalizzata alle altre isole questa situazione di crisi di cui abbiamo

testimonianza ad Amorgos70? Cioè, l’assenza di iscrizioni nelle altre Cicladi è

provadell’assenzadiunacrisisimile?IndubbiamenteAmorgos,comeènoto,ci

ha restituito un quantità di iscrizioni superiore alla media dell’arcipelago e

sproporzionata rispetto al suo reale peso politico ed economico. Non si può

quindi escludere che documenti simili fossero presenti anche altrove,ma che

non siano giunti fino a noi. Ciò è probabile in particolare se consideriamoun

casoparallelomaprecedente,ecioèidebiticontrattidalleisoleconDelonelIV

secolo,dicuiabbiamonotizianeiresocontidelsantuario,machenontrovano

riscontro nelle iscrizioni superstiti rinvenute finora nelle Cicladi71. Tenendo

presentequestaipotesi,èpossibilecheanchelealtreisoleabbianosoffertoper

l’accresciutapressionefiscalediDemetrioechel’assenzaditestimonianzeintal

sensosiadovutaalmaggioreriutilizzodeimaterialilapideiinisolecomeParos

o Naxos rispetto ad Amorgos. Tuttavia quanto affermato non dimostra la

presenzadiffusaeconsistentedidebitinelleisole,ancheperchéglistatimembri

più ricchi ricorsero probabilmente ad altri metodi di finanziamento prima di

indebitarsi72. Ciònondimeno il casodiAmorgos è la spia di una situazionedi

crisipiùomenodiffusaechepuòaverspintoanchealtre isole,magariquelle

piùdeboli,acontrarredeidebitieanonpoterpiùfarfronteaicontributiperil

Koinon73. Infatti sappiamo che in almeno un caso fu necessario ricorrere

69 MIGEOTTE1984pp.193-194;PASCHIDIS2008p.439.70 Forse può essere accostata a questi testi il decreto di Karthaia a Keos (IG XII 5,533/1066) cheonoraPhilotheros figliodiAntiphanesdiMelos, inviatodal reTolomeoper la

κομιδή di [...]των, che viene restaurato con [δανεισμά]των o [χρημά]των e interpretato a

secondadell’autorecomesesitrattasseditasseoppuredidebiti.Tuttaviavistalasituazionedi

cuidiscutiamoprobabilmentesarebbemeglioparlaredidebiti.SivedaatalpropositoMERKER

1970p.151n.46;BAGNALL1976p.143en.97;MIGEOTTE1984pp.220-221;NIGDELIS1990p.

211n.54;BURN1996p.143ep.172;PASCHIDIS2008pp.428-429.71 SivedaID.pp.153-160.72 Perunarecentediscussionesulla tassazionea livellodi singolecittànelmondogreco

dell’epocasivedaGABRIELSEN2013einparticolarepp.338-339.73 Con ogni probabilità a questa situazione fanno riferimento due documenti di età

tolemaica,purtroppoeccessivamenteframmentariperpoternoiesserecertidellorosignificato,

cheparlanoripetutamentedidebiti, contribuzionialKoinoneagliegemoni: ilprimovieneda

IlKoinondeiNesioti

129

all’accensione di debiti ‘federali’ per supplire a passività del bilancio comune.

Unasituazionechepuòagevolmenteesserespiegatariflettendosulledifficoltà

finanziarie a livello locale. Infatti durante la prima fase dell’egemonia lagide,

sottoTolomeoII, intornoal28074, registriamo larichiestadiDelodi rientrare

deiprestiticoncessiaiNesioti75:

πρεσβε[ίαςἀ]|ποσταλείσηςπρὸςαὐτὸν(Philokles)περὶτῶνχρημάτωνὧν

[ὤφει]|λον οἱ νησιῶται Δηλίοις πᾶσαν ἐπιμέλειαν ἐποήσατο ὅ|πως Δήλιοι

κομίσωνταιτὰδάνεια[καθάπερὁβασιλεὺς]|[Π]τολεμαῖοςσυνέταξεν,καὶ

μὴγ[ένωντ]α[ιδιατριβαὶ]κ[αὶ|μελλήσ]ειςτῆςἀποδόσεωςΔηλίοις[...]

Migeotte76 commentando questa iscrizione ha proposto quattro

interessanti considerazioni. In primo luogo Delo durante l’indipendenza, a

differenza del periodo precedente e successivo, prestava denaro solo alle

Cicladi77. Secondariamente il debito contratto dai Nesioti doveva essere

considerevoledalpuntodivistadelio(sebbenenonsiacertochelacifradivisa

tra i singoli statimembri fosse per tutti insormontabile), tanto da far sì che i

Delii si vedessero costretti a scavalcare le autorità comuni e a rivolgersi

direttamenteagliegemoniperlarestituzione.Inoltreilriferimentoairitardinei

pagamenti indica che dei ritardi c’erano già stati e che le autorità di Delo

cercavanodifarsirestituireilprestitodadiversotempo.Infineèassaiprobabile

che Philokles, coadiuvato da Bakchon, sia intervenuto con tatto evitando di

inimicarsieccessivamenteleautoritàlocalinellosvolgimentodelsuocompito78.

Questociportaadueulterioriconsiderazioni.LaprimaècheDelocercò

probabilmente di rientrare del credito in tutti i modi possibili all’interno del

Keos (Appendice 29), mentre il secondo è un decreto del Koinon proveniente da Arkesine

(Appendice4)suprapp.90-91.74 La proposta di HOMOLLE 1887 p. 308 di datare il testo tra il 310 e il 308 è oggi

totalmenteabbandonata.75 Appendice30ll.4-9.76 MIGEOTTE1984pp.156-157e163.77 Affermazione confermata dallo studioso anche di recente, quando è ritornato sul

problema: MIGEOTTE 2013 pp. 318-319. Prima invece del 314 Atene utilizzava Delo per farsi

concedereprestitiatassiagevolati:ID.pp.316-317.78 Non condivido l'opinione di MERKER 1970 p. 148 che Philokles abbia usato la flotta

lagide di stanza nell'Egeo come forma di pressione per obbligare i Nesioti a saldare i debiti,

perchéandrebbecontrolaprassinotanellarisoluzionediquestiproblemi,suprapp.79-80.

TerzoCapitolo

130

Koinon prima di rivolgersi all’esterno, forse nelle già citate riunioni in cui si

concordava la gestione del bilancio e/o attraverso tribunali e arbitrati79. La

secondaconsiderazioneèchenonsipuòescludere lapossibilitàche ilKoinon

abbiacercatovolontariamentedinonrestituirelasomma.Ciòavvenneacausa

da un lato delle difficoltà di alcuni stati membri e dall’altro del cambio di

egemonia tra la dinastia antigonide e quella tolemaica80. Questa soluzione fu

impeditasolodall’interventodeiLagidi.

Per quanto riguarda la fiscalità sotto i Tolomei sappiamo che essi

ricevevanodiversitipiditributidaiterritorilorosoggettiall’esternodell’Egitto

in base al livello di autonomia e soggezione nei loro confronti. Tra queste

differenti forme di tassazione, ad esempio, rientrano anche le corone che

abbiamo visto citate in precedenza81. Ma oltre a queste forme di ‘tassazione

mascherata’82 i Tolomei richiedevano anche veri e propri tributi. Una prova

dell’esistenza di tali imposte richiesta al Koinon si ritrova nell’iscrizione sui

Ptolemaia83:

ἐπειδὴὁ|[β]ασιλεὺςκαὶσωτὴρΠτολεμαῖοςπολλῶν|καὶμεγάλωνἀγαθῶν

αἴτιος ἐγένετο τοῖς | [τ]ε νησιώταις καὶ τοῖς ἄλλοις Ἕλλησιν, τάς τε

π[ό|λ]εις ἐλευθερώσας καὶ τοὺς νόμους ἀποδοὺς | [κ]αὶ τὴμ πάτριομ

πολιτείαμ πᾶσιγ καταστήσα[ς | κ]αὶ τῶν εἰσφορῶγ κουφίσας, καὶ νῦν ὁ

βασιλεὺς|[Π]τολεμαῖος,διαδεξάμενοςτὴμβασιλείανπαρ[ὰ]|τοῦπατρός,

79 A tal proposito è utile ricordare l’esistenza di giudici interni al Koinon incaricati di

risolvereproblemi simili:Appendice4, supra pp.90-91.SivedaancheBAGNALL1976pp.148-149.80 Sconvolgimenti simili provocati dal cambio di egemonia con annessi approfittatori e

successive richieste di interventi di giudici esterni per rimettere ordine emergono anche a

livello di singole isole. A Karthaia sull’isola di Keos (Appendice 29) sappiamo dell’intervento

prima di Bakchon per proporre delle soluzioni finanziarie e poi di Philokles per confermare

quantodeciso(forseilproblemaèlostessocheemergeinIGXII5,533/1066);aNaxosvengonoinviatigiudicidaKossempreperinterventodiBakchon.Suprapp.88-89.81 BAGNALL 1976 pp. 227-229. Che le corone potessero rappresentare una spesa

considerevoleènotodaldecretodiSamoinonorediBoulagoras(SEGI366;POUILLOUX1960,3),il quale si era fatto carico delle spese in un momento di difficoltà finanziaria attraversato

dall'isola. Samononera stata ingradodiprocurarsi le6000dracmenecessarieper inviare la

theoriaadAlessandria,fareisacrificieportarelacoronad´oroaTolomeoIIIeBereniceII.82 Nonbisognadubitaredelfattochemolticontributicheavevanolaformaeladicituradi

donifosseroinrealtàobbligatori:MIGEOTTE1992pp.322-325.83 Appendice2ll.10-20.

IlKoinondeiNesioti

131

τὴν αὐτὴν εὔνοιαγ καὶ ἐπιμέλειαν | [π]αρεχόμενος διατελεῖ εἴς τε τοὺς

νησιώταςκα[ὶ]|τοὺςἄλλουςἝλληνας...

Nonostante vengano sollevati dubbi sul reale significato del verbo

κουφίζειν, è più probabile ritenere che qui si intenda che i tributi vengano

ridotti e non cancellati84. Sebbene sia credibile che effettivamente le tasse

venisseroridotterispettoalperiodoantigonide,bisognatuttaviaconsiderarela

retoricaditale linguaggio, totalmenteindifferenteal factchecking.Nellarealtà

nullaimpedivaaiTolomeidiriconsideraregliaccordifiscaliincasodinecessità.

Un’altra testimonianza dei contributi richiesti dai Tolomei al Koinon viene da

Arkesine85:

τάςτεσυν|τάξεις],ἃςβ[ασιλεῖΠτολ]εμαίωιἐψηφίσατ[οτελεῖντὸ |κοινὸν

τὸ]ἡμέ[τερον].

Mauncontributoafavoredegliegemonipotevaassumereformediverse,

tra cui la partecipazione diretta del Koinon, ovviamente a proprie spese, alle

spedizioni militari, cosa che durante il periodo di egemonia rodia assunse la

formadellaflottanesiotica86.

Inconclusione,suquanto illustrato finorasipuòaffermareche ilKoinon

dispose di una propria cassa federale durante tutta la sua esistenza. Questa

servivaacoprire lespesecomuni inmanieracontinuativaenonsporadica.La

gestionedeitributitrapiùattori(statimembri,Koinoneegemoni)deveessere

diventata un forte elemento unificante sul piano economico87. Le fonti di

provenienza del denaro ci sono ignote, così come le figure preposte alla sua

raccoltaalivellolocaleel’entitàdiquestofondo;tuttaviaèprobabilechefosse

significativa dal momento che serviva anche a raccogliere e pagare i tributi

destinatiagliegemoni.L’esistenzadiuna‘finanza’comune,fattadicontributiin

84 Sullevarie interpretazioni:KÖNIG1910p.81;TARN1913p.107n.39;MERKER1970p.

151n.46;BURSTEIN1985pp.117-118en.6;AUSTIN2006pp.441-442en.6;HUß2011p.176;

CONSTANTAKOPOULOU2012p.53;BURASELIS2013p.175n.8;2015p.362.85 Appendice4ll.5-7.86 Infrapp.83-84.87 PerilparagoneconAtenesivedanoFIGUEIRA2005p.1eRUTISHAUSER2012p.94.

TerzoCapitolo

132

entrata, spese di gestione, tributi in uscita, debiti e controlli per scoprire gli

evasori, ci spinge a riflettere sulla possibilità che esistessero degli

amministratori federali. Infatti, appurata l’esistenza di una fiscalità comune,

dobbiamo proseguire nella nostra analisi cercando di rispondere a tutta una

serie di interrogativi sull’amministrazione finanziaria del Koinon, sulla sua

capacitàdicoordinarequelladellesingoleisoleesoprattuttosullanaturadegli

amministratori preposti a questo compito. Per questa ragione l’analisi

proseguirà affrontando la figura dell’oikonomos delle isole, che rappresenta

perfettamente l’ambiguità del ruolo finanziario del Koinon. Nelle pagine

seguenti si illustreranno infatti il ruolo, le mansioni e l’attività di questo

funzionario.

Partiamocoldirecheegliciènotograzieadun’iscrizionemoltolacunosa

diIIIsecolo,provenientedall’isoladiIos88:ἀποσυνιστὰςοἰκονόμοντῶννήσων

Θρασυκλῆν. Chi era costui? A chi rispondeva? Quali erano le sue funzioni?

L’iscrizionenonciaiutaarispondereaquestedomande.Perquestaragionesarà

necessario,perevitaredicaderenellapiùpuracongettura,cercarediragionare

tramiteconfronti.

È noto che il termine oikonomia, a lato del tradizionale e duraturo

significato di amministrazione della proprietà familiare e poi privata in

generale89, assunse dalla fine del IV secolo e fino al tardo ellenismo anche

l’accezione di amministrazione della finanza pubblica quando associato al

mondodellapolis90.

Un’iscrizionepiuttostofamosadelIIIsecoloprovenientedaAlicarnasso91

ci dà un’idea del valore del termine. Il decreto spiega come verrà restituito il

denaroprestatoallacittàeallelinee13-17afferma:

ὑποκεῖσθαι δὲ αὐ|τοῖς καὶ ἐκ τῆς οἰκονομίας ἑκάστου ἐνιαυτοῦ τάλαντον

ὅτανἐκκομί|σωνταιαὐτὸκαὶτὸντόκονοἱδανείσαντεςἐπὶτοῖςὑποτεθεῖσιν

88 Appendice36l.4.89 FINLEY1973pp.17-34,1974pp.3-32;AUSTIN–VIDAL-NAQUET1972pp.19-20.90 AMPOLO1979pp.119-130;SPAHN1984pp.301-323.91 OGIS46;MIGEOTTE1984nr.103.

IlKoinondeiNesioti

133

αὐ|τοῖς ἀπὸ τῆς οἰκονομίας ἓξ ταλάντοις, τὰ δὲ λοιπὰ ὑπάρχειν εἰς τὴν |

οἰκονομίαν.

ComesostieneAmpolo92,ἐκτῆςοἰκονομίαςἑκάστουἐνιαυτοῦ si riferisce

allagestionefinanziariadiogniannonelsuocomplessoehaunsignificatopiù

ampiodiquellodatodaAustin93di “public revenues”epiùspecificodiquello

dato da Meier94 di “allgemeine Verwaltung”. Questa accezione di

amministrazionefinanziariadellacittàsiritrovainoltreancheinaltritestidietà

ellenistica95.

Parallelo all’evoluzione del significato di oikonomia è il percorso

semantico di oikonomos, da amministratore della proprietà familiare, o

comunque privata, fino (anche) a funzionario delle finanze pubbliche di una

polis96. Bisogna sottolineare tuttavia che oikonomoi comparivano anche

all’interno dei quadri amministrativi dei regni ellenistici, in una funzione

ovviamentediversarispettoaquellacheavevanonellepoleisdelmondoegeo.

Nel regno tolemaico si trattava di funzionari subordinati al dioiketes al

quale dovevano far rapporto. Gestivano diversi compiti tra cui ispezionare,

tenere la contabilità e amministrare finanziariamente le terre reali97. Ma per

quandoriguardaipossedimentitolemaicifuoridall’Egitto?

92 AMPOLO1979p.120.SivedaaconfermaquantosostenutodaMIGEOTTE1984p.325en.

236.93 AUSTIN2006p.225.94 MEIER2012p.400.95 Inun lungodecretodiOlbia alla finedel III secoloo inizi del II (Syll.3 495), parlandodellebenemerenzediProtogenes,siricordacheeglifuacapopertreanni,inmanieracorretta,

dell’amministrazione finanziaria della città: ll. 161-164 (B. ll. 64-67): ἐπί τε τῆς κοινῆςοἰκονομίας καὶ ταμιεί|ας γενόμενος καὶ χειρίσας τὰς μεγίστ<α>ς τῆς πόλ[ε]|ως προσόδουςοὐδένα μὲν τῶν τελωνῶν ἐκ τῶν | ὑπαρχόντων ἐξέβαλε; ll. 169-171 (B. ll. 72-74): πλεῖστα δὲχειρίσαςτῶγκοινῶν,τρία{δὲ}|ἔτησυνεχῶςπάνταδιώικησενὀρθῶςκαὶδικαί|ως.NelIIsecoloaPrienesistabiliscecheilsacerdoteDionisio(Syll.31003ll.28-30)ἀτελὴςἔσ|ταικαὶτριηραρχίαςκαὶ οἰκονομίας καὶ νεωποΐας | καὶ προεισφορᾶς χρημάτων. L’esenzione dalla oikonomia cosìcome da altre liturgie indica che l’amministrazione finanziaria fosse sentita come un pesante

obbligo.96 AMPOLO1979pp.122-123;SPAHN1984pp.304-306.NellaEfesodifineIVsecolo(Syll.3352)siparladeglionoririservatiadApollonides,amicodelre,tracuiunacorona,eallalinea15

si afferma: τοῦ δὲ στεφάνου ἐπιμε[λεῖσθαι τὸν οἰκονόμον]. Oppure nella Kos di I secolo (CIG2512):Διονυ|σίουπό|λεωςΚῴ|ωνοἰκο|νόμου.UnaltroesempiodubbiovienedaAmorgos: IGXII7,287.PeraltriesempisivedaLANDVOGT1908edinparticolarelepp.22-60.97 ZIEBARTH1937cc.2118-2119;MANNING2003pp.52,143-144e153;GOTTESMAN2013cc.

4872-4873.Perunadisaminadellororuolonelregnoseleucide:APERGHIS2004p.269n.13,p.

280einparticolaren.41perunasintesidellevarieopinionideglistudiosipassati.

TerzoCapitolo

134

Bagnallritienecheivarioikonomoisparsiingranpartedeidominiesteri

fossero funzionaridei Lagidi edipendesserodaldioiketes diAlessandria98.Un

esempio si avrebbe con la lettera di Tolomeo VI al comandante della

guarnigionedistanzaaThera,del16399:

ἐκομισάμεθα|τὴνἐπιστολήν,ἐνἧικαὶτοῦδοθέντος |ὑπομνήματοςπαρὰ

τῶν ἐν Θήραι τασ|σομένων στρατιωτῶν τὸ ἀντίγρα|φον ὑπετετάχεις, καὶ

καθάπερἠξίουν|προστετάχαμενΔιογένειτῶιδιοικη|τῆιδοῦναιαὐτοῖςτὰ

ἀνειλημμέναὑπὸ|τοῦοἰκονόμουεἰςτὸβασιλικὸνχωρία·

In questo caso è palese che all’oikonomos che sequestra la terra è un

funzionario tolemaico che fa appunto gli interessi della corona eseguendo gli

ordini.Nonsitrattadiunamministratorefinanziariodellapolis.Lasituazionesi

fa ancora più chiara con Eirenaios, oikonomos a Thera, Itanos a Creta e

Methana/ArsinoenelPeloponnesoversolametàdelIIsecolo,cheèinfattianche

addettoallagestionefinanziariadelleguarnigioniividislocate100.

Cosa dire invece riguardo l’oikonomos delle isole? Qualcosa può essere

affermato tramite l’ignoto soggetto diἀποσυνιστὰς nell’iscrizione suddetta da

Ios. La critica101 ritiene si tratti del Thrasy-, citato all’inizio dell’epigrafe, che

sappiamo essere “τοῦ βασι|λ]έως Πτολεμαίου”, quindi probabilmente un

delegato/inviato del re, e il cui titolo di merito sarebbe il fatto che “διετέλει

εὔνους ὢν καὶ πράσσων ἀγαθόν”102. L’oikonomos Thrasykles sarebbe quindi

stato nominato da un suo quasi omonimo che era legato in qualche modo a

Tolomeo II103.Un funzionario tolemaico inpiena regoladunque104? Forseuna

98 BAGNALL1976pp.224-227.99 IGXII3,327ll.2-9.100 SEGI343perlaformaoriginale,IGXII3,466/1390perquellaconintegrazioni.Ll.9-15:Εἰρηναῖος | Νικίου [Ἀλε]ξ{σ}ανδρεύς, | ὁ γραμμα[τεὺ]ς τῶν κατὰ Κρήτην | καὶ Θήρα[ν κ]αὶἈρσινόην | τὴν ἐν [Πε]λοποννήσωι | στρατιω[τ]ῶν καὶ μαχίμων | καὶ οἰκον[όμ]ος τῶν αὐτῶντόπων. Si veda anche LANDVOGT 1908 pp. 51-54; BAGNALL 1976 pp. 124-126 e 130-131. NonsiamosicuricheEirenaiossial’oikonomosmenzionatoinIGXII3,327.101 BAGNALL1976p.147.102 Appendice36ll.2-3.103 BURASELIS1982pp.186-187.104 ComesostieneBAGNALL1976p.147(seguitodaPASCHIDIS2008p.420n.8;HUß2011p.

175;CONSTANTAKOPOULOU2012p.55en.60;BURASELIS2015p.362)intotaleopposizioneaPEEK

IlKoinondeiNesioti

135

soluzionemeno unilaterale rispetta maggiormente quello che sappiamo della

prassi amministrativa tolemaicanei confrontidelle isole, fattadiunacostante

mediazione tra autonomia e interventismo.Un parziale aiuto potrebbe venire

dalla richiesta di Delo di farsi restituire il denaro concesso al Koinon, di cui

abbiamogiàparlato105.Inquell’occasioneeranodovutiintervenireiTolomeied

è possibile che il loro intervento trovi riscontro nell’occasione riferita

dall’epigrafediIos.Insostanzasarebbestatoimpostoalleisoledidotarsidiuna

figuraattaallasoluzionedeiproblemifinanziariedell’insolvibilitàdicuisiera

lamentata Delo. Questa figura, sebbene nominata dai Tolomei, avrebbe agito

comeun funzionariodelKoinon, gestendo le finanze comuni, e avrebbeavuto

vocepiùomenolimitataanchenellagestionefinanziariadellesingoleisole.

In questo senso un intervento straordinario parzialmente confrontabile

conlasituazioned’emergenzaravvisatanell’insolvibilitàdelKoinonsiritrovain

un’iscrizione, databile al 206/205, nella quale i cittadini di Xanthos, in Asia

Minore, si scusano per non poter soccorrere adeguatamente gli abitanti di

Kytenion.Laragionerisiedenellecassepubblicheincrisiperl’eccessodispese

chehaportatoacontrarredebiti.Perquestomotivononerapossibileimporre

nuove imposte sui cittadini: era infatti stata deliberata una oikonomia

novennale, cioè un’amministrazione finanziaria che prevedeva un bilancio di

risanamentodeicontipubblicidelladuratadinoveanni106.

Che qualcosa di simile sia stato imposto al Koinon stesso per ripagare i

debiti?L’oikonomosdelle isole,svolgendounruolodisupervisorealle finanze,

sarebbe stato la figura ideale per imporre un rigido piano di rientro e una

risistemazione dei conti pubblici per far sì che non si ripresentasse una tale

situazionedicrisi.Thrasyklesavrà,conogniprobabilità,agitononimponendo

taglilinearisututteleisole,madistinguendoquellecheavevanoeffettivamente

1934p.57nr.16cheritienesitrattiinvecediunfunzionariodelKoinon,nominatodaiNesioti

(comeparecredereancheREGER1994cp.73).105 Sivedasuprapp.128-130.106 REG 101, 1988 12-53; SEG XXXVIII 1476 ll. 52-55: ἐπεὶ δ᾽οὐ μόνον τὰ κοινὰκατανήλωτα<ι> καὶ δανείων| δὲ πλῆθος ὑπογέγονεν, ἐπιβαλεῖν τε τοῖς πολίταις| οὐδεμίανἔξεστινἐπιβολὴνδιὰτὴνγεγενημένηνοἰ|κονομίανμετὰψηφίσματοςεἰςἔτηἐννέα.FORABOSCHI1998p.676;FELDHERR-HARDY2011pp.108-112;MEIER2012pp.420-424.

TerzoCapitolo

136

pagatointutto, inparteopernullaequindidifferenziandoilsuointerventoe

meritandoiringraziamentidiIos107equellidellostessoKoinon108.

Inconclusionenonsappiamosequestacaricasiastataun’invenzionedel

periodotolemaicoequindiseThrasyklessiastatoilprimoel’ultimooikonomos.

ÈtuttaviacertocheiNesiotiavesserobisognodiunaopiùfigurechegestissero

il loro fondo federale inmanieracostante109.Perquesta ragioneunapossibile

soluzione consiste nel pensare che l’intervento tolemaico sia stato quello di

sostituire gli amministratori precedenti, rei di aver creato il debito di cui si

lamentava Delo, o di nominare un commissario straordinario nella figura di

Thrasykles. Perciò è probabile che, al di là del nome scelto, un funzionario

‘federale’cisiasemprestatoecheegliavesseuncertopoteredicoercizione,per

lemateriedisuacompetenza,sullesingoleisole.

3.4.–Lapirateriacomeelementoeconomicoeredistributivo.

L’obiettivo di queste pagine è dimostrare l’impatto che il Koinon dei

Nesiotipuòverosimilmenteaveravutosullapiraterianell’Egeodietàellenistica

e viceversa. Si analizzerà quindi come il Koinon si rapportasse al fenomeno

piratesco nel suo ambito di competenze e si mostrerà come la natura

polifunzionalee sfumatadelpirataabbia costituito tantounproblemaquanto

una risorsa per le isole, offrendo in alcuni episodi un contributo alla loro

economia. In tutto questo il Koinon svolse un ruolo significativo per la

delegittimazione della pirateria ai danni degli stati membri e quindi per la

sicurezzanegliscambi,lasciandotuttaviaaipiratilibertànell’utilizzodelleisole

comebasiperattacchiall’esternodell’arcipelagoocomemercatiperriciclareil

bottino.Nonsivuolesemplicementeunarassegnadellefonti,cioèpresentarlee

contestualizzarle, ma piuttosto utilizzarle per tentare di comprendere quale

interazione sia esistita traquesto fenomenoe ilKoinon.Primadi iniziare con

107 DifferenziandosiquindidalcasodiArkesinedicuiabbiamogiàparlato.108 Appendice9èungenericodecretoonorificodapartedelKoinonchenoncidicenulladi

specificosullesuemansioni.109 Durante il periododi egemonia rodia ci è nota l’esistenzadel tesoriere delKoinondi

nomeEuphraios:Appendice17ll.25-26:ἀναγράψαιτόδετὸψήφισματὸνταμί[α]νΕὐ[φ]ραῖονεἰ[ςστήλας|δύο].

IlKoinondeiNesioti

137

l’analisi delle fonti disponibili sarà bene chiarire cosa si intenda qui per

pirateriaepirati.

Lastoriografiapiùrecentesull’argomento,purconleovviedifferenzetrai

singoli studiosi, ritienegeneralmentechenonsiapiùaccettabile tracciareuna

nettalineadidemarcazionetrailcommercioelapirateria110.Similmenteanche

alcuneformedimercenariatoediguerrapermarevengonooggiaccostatealla

pirateria e viceversa111, dal momento che la distinzione presente nelle fonti

nasce spessodamotivazionipiùpolitico-ideologicheche fattuali112. Inoltre sia

in Latino, sia inGreco fino ad età ellenistica avanzata, non esistevano termini

specificiperindicarelapirateriapermare,distintadalbrigantaggioditerra113.

Questo perché i λῃσταί o i praedones del mondo antico non erano solo e

semplicementepiratipermare,maanchebrigantidi terra.Se infattialnostro

sguardo le attività permare sono le più caratterizzanti, nell’ottica delle fonti

antiche,alcontrario,emergonoprevalentementeisaccheggiaterraadoperadi

bandegiuntedalmare114.Allagenericitàlinguisticacorrispondedunqueanche

110 DESOUZA1999p.56.MoltoesplicitidaquestopuntodivistaHORDEN-PURCELL2000p.

58: “Piracy is the continuation of cabotage by other means” (si veda anche p. 387 e ss.) o

GABRIELSEN 2001 pp. 220-223. Le due attività si differenziarono nettamente solo in età più

avanzata:CASSOLA1968p.29.Suimercantiitalicicheancorainetàellenisticanondisdegnavano

diversificareleproprie‘fontidireddito’sivedaGIUFFRIDAIENTILE1983p.5ss.111 Nettaerainveceladistinzionetrasoldatiepirati,unadifferenzaleggibileoggipersinoa

livelloarcheologico,vistal’abbondanzaditestimonianzesubasieinsediamentideiiprimiela

totaleassenzadianalogheevidenzeperisecondi:DESOUZA1999p.2.Particolarmenteradicale

l’interpretazione di GABRIELSEN 2001 pp. 237-238 secondo la quale esisterebbe un rapporto

direttotrapirateriaeilbusinessdellaprotezionedallastessaoffertoanchedaautoritàpolitiche

comeRodi.PerlavicinanzainetàellenisticatracorsariemercenarisivedanoancheORMEROD

1924pp.119-120;GRIFFITH1968pp.262-263;FODERÀ2008p.353.112 TAGLIAMONTE2004p.152.Suquestiaspettisonomolto interessanti icapitoli3e6del

librodiDESOUZA1999.Quivarràappenalapenadiricordarecheinetàantica‘pirata’nonèné

un’autodefinizione,néunterminedivaloreneutrale,poichéèdatoaqualcunodallesuevittime

odaisuoinemiciconunvalorechiaramentenegativo.ComehaaffermatoPÉBARTHE2014p.98:

“la différence entre la guerre et la piraterie est affaire de légitimité, une légitimité qui est endernièreinstancearbitraire”.113 Nell’Odissea(III73;XVI426ealtri)sitrovailterminegenericodi‘predone’nelleformeληΐστωρ o ληϊστήρ, poi evolutesi in λῃστής. In Latino ritroviamo la stessa parola generica,praedo, già in Plauto. Solo con la prosa di Polibio si andrà affermando il termine specificoπειρατής, senza per altro soppiantare la forma precedente. Nelmondo latino pirata è inveceattestatoapartiredaCicerone(Rosc.Am.147).Ilterminegrecospecificoperindicareilpiratapermare,καταποντιστής,èinfinestatousatoconsistematicitàsolodaCassioDione.Sivedano

DE SOUZA1999pp.2-13ePIANEZZOLA2004.Un tentativo recentedi leggerenella terminologia

anticaunadifferenzasitrovainFERONE2008.114 LOMBARDO2004p.50.UnesempioclassicoenotoèrappresentatodallacittàdiTeo, la

qualeinetàellenisticavieneoccupatadaipirati,cheimpongonounriscattodel10%sututtele

ricchezzedellapopolazione:SAHIN1994.

TerzoCapitolo

138

unadifficileeambiguadefinizionestoricadelfenomeno.Adognimodoessosi

connotava,per lopiù, inunadimensione,senonpolitica,almenocomunitaria,

poiché richiedeva porti, basi, appoggi e investimenti115. I gruppi pirateschi

potevano operare autonomamente seguendo i propri interessi o anche agire

come corsari ed inserirsi quindi pienamente all’interno di una dimensione

bellico-politica più ampia. In sostanza queste bande armate, più o meno

numerose e più omeno strutturate, dedite ad attività ‘criminali’ quali rapine,

saccheggiesequestridipersona,necessitavanodimercatiperriciclareilfrutto

delleloroattivitàevendereilbottino(fosseessocostituitodabeniopersone),

creandouna fiorente, sebbene sfuggente, economia parallela116. Questi gruppi

sfruttarono una situazione di generale instabilità che si venne a creare nel

mondoellenisticoaseguitodellecontinueguerretraivaridinasti,peroperare

spesso indisturbati all’internodi un tessuto iperconnesso comeeraquellodel

microcosmo egeo117. Non solo. Spesso queste bande ebbero contatti con il

mondo politico cittadino e dei sovrani, ottenendo la possibilità di accedere

liberamente ai mercati o ‘legittimando’ le loro attività grazie all’appoggio di

qualche potente. Questo significa che la pirateria deve essere vista come un

elemento di quella complessa rete di redistribuzione continua che era il

Mediterraneo antico, di cui abbiamo già detto. Questa revisione

dell’interpretazione complessiva del fenomeno non deve tuttavia farci

dimenticarechelapirateriahainséunelementodistruttivoequindi,sebbene

partecipi in senso astratto dagli scambi, ciò avviene inevitabilmente

danneggiando,ancheinmanierasignificativa,iproduttoricoinvolti.

Comerientrano leCicladinelquadrocheabbiamoagrandi lineeappena

delineato?PrimadituttodobbiamotenerpresentecheleCicladicostituivanoun

‘ponte’tralaGreciapeninsulareel’AsiaMinore,unadellerottepiùtrafficatenei

commercimediterraneiamedioelungoraggio118.Oltrealladisponibilitàdinavi

mercantili, spesso cariche di prodotti ad alto valore (come sono note essere

quelleperitrafficialungadistanza),leisoleoffrivanoancheunambienteadatto

115 DESOUZA1999p.11;LOMBARDO2004pp.49-50.

116 FRANCO2008p.641;LANDUCCI2010pp.66-67.117 SuciògiàORMEROD1924pp.122ss.eZIEBARTH1929pp.20ss.118 REGER1994pp.20-26.

IlKoinondeiNesioti

139

sia all’installazione di basi da cui far partire gli attacchi, sia allo svolgimento

degliattacchi stessi119. Il ruolodelleCicladi in tal sensoènoto finoalperiodo

turco120e,perquantoriguardaaltreattivitàcriminali (come il contrabbando),

cherichiedevanolanecessitàdinascondersivelocementealleautorità,persino

nel pieno Novecento121. In secondo luogo dobbiamo considerare che le isole,

oltreadessereunterritorioappetibilesiaperlerottecheperl’ambiente,erano

ancheunluogodovereclutarepirati.InunaletteradiAlcifrone122,ovviamente

una produzione letteraria, Eukolymbos123 scrive a sua moglie Glauke

mostrandoci quanto potesse essere interessante per un povero pescatore la

pirateria.Questeesigenzeeranoparticolarmentesentitenelleclassisocialipiù

deboli delleCicladi, vista anche ledifficoltàdi ascesa sociale edi ‘ingresso’ in

un’aristocrazia ancoramolto chiusa124. Tutto questo condizionava il rapporto

delleisoleconlapirateria,chesiconfiguraquantomenocomeambiguo.Daun

latolapirateriaeratemutaperidanniarrecatidurantegliattacchi125.Aigiale,a

nord di Amorgos, o Aulon, a Naxos, vennero attaccati verso la metà del III

secolo126: nel primo caso furono rapite 30 donne, nubili e sposate, libere e

119 SivedanoleconsiderazionidiROBERT1977pp.23-24perKythnos,chepossonotuttavia

essereesteseancheadaltreisole.120 REGER1994pp.261-262.121 Inoltre dobbiamo tener presente che qualsiasi ‘polizia’ delmare era, per l’assenza di

radar,destinataascontrarsicontrol’incapacitàdicontrollareilmarestesso:VANWEES2009pp.

325-326. Come giustamente sostiene DE SOUZA 1999, nel suo quarto capitolo dedicato alla

pirateriadellaCilicia,l’unicomodoefficientepersbarazzarsidellapirateriaeradistruggernele

basienonsemplicementesorvegliarelerotte.122 Alchipr.1,8.123 Chesignifica“buontuffatore”.InomideipescatorinelleletterediAlcifronesonospesso

inventatielegatiallaprofessione:GRANHOLM2012p.19.124 ETIENNE1990pp.37-42e51-84.DiparerediversoDUCREY1983p.145.125 Durantel’etàellenisticavennerocostruitemoltetorrid’avvistamentoemuradifensive

nelle isole: LODWICK 1996 p. 216; RUTISHAUSER 2012 p. 234-235; ANGLIKER 2014 p. 12. Per

SiphnossivedaASHTON1991;perAmorgosBOUSSAC–ROUGEMONT1983pp.113-120eMARAGKOU

2005;perKeosCHERRY–DAVIS–MANTZOURANI1991pp.285-298;perKythnosMAZARAKIS-AINIAN

1996 pp. 105-132; per Tenos ÉTIENNE 1990 pp. 16-18 e 31-34; per Andros: KOUTSOUKOU –

KANELLOUPOULOS1990pp.155-174;PETROCHILOS2014pp.103-105;SAUSIUC1914p.36.Leisole

maggiori non dovevano essere differenti da quelle più piccole, ma presentano un numero

minoreditorriperlamillenariacontinuitàabitativaeilconseguenteriutilizzodeimaterialida

partedegliabitanti:KORRES2005p.193n.80.Questiinvestimentinellecostruzioni,infine,non

devono essere interpretati in senso economico solo come ‘predatori’ e negativi, ma possono

averavutoancheuneffettopositivodalpuntodivistaeconomicosiaperl’impattodellaspesa,

siaperlamiglioredifesadisitiproduttivi:DAVIES2001p.37.126 IGXII7,386suAmorgos;èdubbiochesianostatigliEtoli:DESOUZA1999p.5.IGXII5,36 suNaxos; qui invece è certo che si sia trattato di Etoli. Un altro episodio che solitamente

TerzoCapitolo

140

schiave, mentre nel secondo si parla di ben 280 persone. Le isole di Syros e

Siphnos furonoaggreditenella secondametàdel II secolodapirati accampati

probabilmentesullapiccola isolaal largodiSiphnos127.Perriottenere ipropri

cari era necessario pagare un riscatto128 o sperare che qualcuno salvasse i

sequestrati.Questipotevaessereunconcittadinobenemerito,comenelcasodei

sequestrati di Tenos salvati aKarystos in Eubea129, o uno straniero che in tal

caso riceveva grandi onori, come la donna, forse cretese130, che la città di

Arkesine, ad Amorgos, onorò per lo zelo εἰς τ[ὸ ἀνα|σ]ωθῆναι τοὺς πολίτας

πάντας[τοὺς|ἀχθ]έντας131.Nonoccorrequiripercorrereognisingoloepisodio

trasmessoci dalle fonti superstiti132, che rappresentano sicuramente solo una

partedeimoltiattacchisubiti,quantopiuttostocercaredicapirecomele isole

abbiano gestito questo problema. È dunque necessario ricordare che le isole

avevano nei confronti della pirateria un atteggiamento ambiguo. La pirateria

aveva infatti anche un risvolto ‘positivo’ per le economie locali, sia perché

permetteva ad alcuni gruppi sociali di sfuggire alla miseria, trovando un

‘impiego alternativo’, sia perché i beni razziati venivano venduti nei mercati

insulari133. Se la condannadella pirateria era un punto fermodell’etica greca,

tuttavia i profitti che questa portava ai ‘fiancheggiatori’, cioè a chi aiutava a

riciclare il bottino (fosse esso costituito da ostaggi o beni), erano troppo

allettantipernonindurreleautoritàcompetentiachiuderebenpiùdiunocchio

al riguardo. Inoltre scendere apatti coipirati garantiva spesso la sicurezzadi

non subire attacchi. Senza il Koinon ogni isola ragionava e deliberava per se

stessa, tutelandosi e facendo i propri interessi. Da Delo ci giungono tre

significativi esempi in tal senso databili tutti alla secondametà del III secolo,

vienericordatoèlacatturadipersonelibereeschiaveaKoresia,nell’isoladiKeos:ROBERT1960

p.134.127 IGXII5,653ll.28-29:ἐπὶτὴνἐπικειμένηνἀπέναντινῆσοντῆς|χώραςτῆςΣιφνίων.PerlacontroversadatazionesivedaMENDONI2009pp.113-126.SempreSiphnos fupoivittimadi

unaltroattacco,adoperadiCretesi,nel154a.C.:Diod.XXXI,45.128 DESOUZA1999pp.65ss.SiègiàaccennatoalcasodiTeo,suprap.137n.114.129 IGXII9,6.130 REGER1994p.45.131 IGXII7,36ll.13-15.132 PeraltriesempisipuòconsultarePRITCHETT1991pp.68-132.133 Su questi risvolti positivi della pirateria e il contributo che essa poteva dare alle

economielocali:DESOUZA1999p.60;REGER1994pp.30-31ep.263;GABRIELSEN2001p.220.

IlKoinondeiNesioti

141

quando il Koinon non era più in vita. Due riguardano i rapporti amichevoli

intrattenutidall’isolacondue‘noti’pirati:Boukris134,chevenneonoratoperle

suebenemerenzenei confrontidell’isola135, eNabidedi Sparta, che lapiù che

parzialepennadiPolibiociindicacomeassociatoagliEtoliinattidipirateria136.

IlterzoinveceriguardalavenditacomeschiaviaDelodeicittadinidiTheangela

inAsiaMinorecatturatidaipirati137.Perprevenirequestiattacchiogniisolain

sostanza doveva arrangiarsi come poteva: venendo a patti direttamente coi

pirati o stringendo legami di varia natura giuridica con comunità note per

praticarelapirateria138.

MacomeintervenivailKoinondeiNesiotiinquestasituazione?IlKoinon

impedivaparzialmentealleesigenzesociali,chesfociavanoanchenelfenomeno

dellapirateria,dimanifestarsiall’internodelmondoinsulareo,permegliodire,

di trovare una loro legittimità. Ogni isola era infatti responsabile verso i

cittadinidellealtreedovevagarantirnel’inviolabilitàpersonaleepatrimoniale,

ricevendoasuavoltailmedesimotrattamento.IlKoinoneliminavadunqueogni

possibile appiglio ‘legalitario’ alla pirateria insulare manifestantesi sia tra i

membri dello stesso e sia entro i propri spazi marittimi interni. Ma che dire

delle proiezioni all’esterno del Koinon stesso? Negli esempi che abbiamo

presentato, si nota come i pirati partecipassero del tutto della connettività

mediterranea e potessero quindi con facilità spostarsi su lunghe distanze per

commettere iraidevendere larefurtiva.Leautoritàcittadinee federalierano

dunque altrettanto intransigenti verso quei pirati, provenienti dalle Cicladi o

meno,chepraticavanolapirateriaall’esternodelKoinonepoinevendevanoi

frutti sul mercato di Delo o di qualche altra isola? Io ritengo sia ragionevole

crederechelarispostasianegativa,apattochesitengapresenteancheilruolo

134 Indicato come responsabile di attacchi alle coste dell’Attica (IG II2 844), maprobabilmenteanchedialtriraiddicuinonsappiamonulla.135 IGXI4,692.SudiluisivedaancheDESOUZA1999pp.66-67.136 IGXI4,716.Sudiluiinfrap.146en.174.137 Intornoal230a.C.Semos,cittadinodiDelo,liriscattadaipiraticheliavevanocatturati

(IGXI4,1054;SEGIII666).138 I decreti di prossenia, asylia e isopoliteia indicano una rete di relazioni, a noi soloparzialmentenota,chepotevanooffrireunaqualcheprotezionecontroisequestridipersonae

la vendita in schiavitù. Questi accordi potevano tuttavia solo limitare gli effetti, ma non

preveniregliattacchi.PerlavastissimabibliografiasultemarimandoaDESOUZA1999pp.69ss.

TerzoCapitolo

142

degli egemoni. In questo senso certe forme di pirateria, come vedremo,

potevano essere tollerate, se non addirittura incoraggiate, purché gli obiettivi

fossero conformi agli interessi strategici dei vari egemoni di turno. In questo

senso ha ragione de Souza quando afferma che non sono esistite potenze

avverse alla pirateria tout court nell’Egeo di età ellenistica139, nemmeno gli

spessocitatiTolomeioRodi.Combatterealcunipiratinonsignificacombatterli

tutti;inoltrealcambiaredelcontestosimodificavaanchel’atteggiamentoverso

un determinato gruppo di pirati. Cercheremo di illustrarlo attraverso alcuni

esempi.

Partiamo con uno dei casi più noti: Antigono Monoftalmo e Demetrio

Poliorcete.Nel305Demetrio iniziò l’assediodiRodi.Diodoroci informache il

sovrano,comeappendiceallasuaarmataufficiale,eraaccompagnatodapiratie

mercanti140. Queste persone non erano pagate direttamente da Demetrio141.

Non si tratta perciò dimercenari,ma di avventurieri che speravano di trarre

profittodaciòcheavevatuttal’ariadiesserel’imminentesconfittadiRodi142.Il

fattochequeste forze ‘irregolari’nonabbianodatogranprovadi sédurante i

combattimenti143nonsignificachenonpotesseroapportareunlorocontributo

secondario attaccando le navi mercantili e da rifornimento. Una situazione

similesiritrovapocodopoduranteleoperazionidiDemetriocontroCassandro

nellaGreciacentrale144.AnchequestavoltailPoliorcetesifaaccompagnareda

pirati, segno che considerava il loro aiuto, per quanto non fondamentale dal

punto di vista tattico negli scontri diretti, quanto meno utile per fiaccare il

nemiconell’apparatologisticoenelmorale.Ulterioreprovadiquestolegameè

evidenziata da Polieno145 che, riferendosi all’assedio di Efeso da parte delle

truppe di Lisimaco, ricorda come Demetrio per la difesa della città si fosse

139 ID.p.54ep.58.140 Diod.XX82,4-5.141 DESOUZA1999p.45.142 Diod.XX82,5:πολλὰγὰρἔτητῆςχώραςτῆςῬοδίωνἀπορθήτουγεγενημένηςσυνέρρειπανταχόθενπλῆθοςτῶνεἰωθότωνὠφελείαςἰδίαςἡγεῖσθαιτὰτῶνπολεμουμένωνἀτυχήματα.143 Diod. XX97, 5.DE SOUZA1999pp. 45-46mette in evidenza come le loronavi fossero

“undecked”,ingrecoἄφρακτα,equindiinadattealconfrontoconverenavidaguerra.Suprap.38en.109.144 Diod.XX110,4.145 Polyaen.5,19.

IlKoinondeiNesioti

143

affidato, a lato della guarnigione, anche ad un gruppo di pirati, rivelatisi poi

infedeli e avidi di ricchezze. A ben vedere esistono tuttavia almeno altri due

episodi che ci potrebbero indicare l’esistenza di un legamediretto tra i primi

Antigonidieipirati.IlprimoriguardaGlauketas146,attaccatodagliAteniesinel

315-314sull’isoladiKythnos,doveavevaposto lasuabaseoperativa.Vista la

contemporaneità delle operazioni antigonidi nella medesima area, si è

ipotizzatochesitrattassediunlorocorsaro147.Inrealtànullacispingeaduna

conclusione simile. Bisognerebbe pertanto essere più cauti e ipotizzare che

Glauketas, pur non agendo direttamente in accordo con Antigono, sapesse di

poter contare sulla sua compliceneutralità vista la comune ‘inimicizia’ per gli

Ateniesi. Più interessante è invece il secondo episodio. Una clausola dell’atto

fondativo della rinata Lega di Corinto sotto l’egemonia antigonide prevedeva

che gli alleati fossero protetti dalla pirateria148. Cosa significa essenzialmente

unaclausolasimile?Inprimoluogocheaimembrieragarantitounminimodi

tutela contro la pirateria in generale (penso in particolare a quella ‘tirrenica’

moltofrequenteinqueglianni)149; insecondoluogocheimembrigarantivano

cheipiratinonavrebberopotutoutilizzareipropriterritoriperattaccarealtri

statialleati,né iproprimercatipervendere ilbottino fruttodi scorribandeai

dannideimedesimi150;interzoluogochel’egemonegarantivalasicurezzadegli

alleatidellapenisolagreca controattacchipirateschiprovenientidaaltrebasi

sotto il suo controllo (sipensi all’AsiaMinoreeallo stessoKoinon)151.Questo

146 IG II2682;Syll.3409ll.9-14;IG II2549(IGXII5testimonia1297).Danotarechenel Isecoloa.C.l’isolaèdinuovovittimadeipiratienuovamentevieneaiutatadaAtene:IGII23218.147 KÖNIG1910p.15;TARN1913p.86n.63en.72;ORMEROD1924p.124;GUGGENMOS1929

p.29;BURASELIS1982p.41en.12;RUTISHAUSER2012p206.148 IG IV21,68;MORETTI1967nr.44.Si trattadiun’integrazioneparzialenelle linee38e

39:ὅπωςἡθά]λαττακαθαρὰἦι|[ληιστῶν.149 GIUFFRIDA IENTILE 1983 e DE SOUZA 1999pp. 50-51. Si veda a tal proposito la spesa di

5000dracmeaDelonel298perlaprotezionedell’isoladallapirateriatirrenica(IGXI2,148ll.73-74:ἄλλοἀργύριονἐξείλομενμετὰτῆςβουλῆςὃἐδανείσατοἡπόλιςκατὰψήφισματοῦδήμουεἰςφυλακὴν τῶνΤυρρηνῶνδρα[χ]|μὰς&).Questodenaroeradestinato apotenziare ledifeseinsulari e ad assumere delle truppe mercenarie secondo DE SOUZA 1999 p. 52, oppure

rappresentaunpagamentoaRodipersubappaltarelaprotezionesecondoGABRIELSEN1997pp.

43-44e2001p.234;WIEMER2002pp.134-135.150 In questo senso penso che l’accordo fosse in qualchemisura paragonabile al trattato

strettodaMiletoediversecomunitàcretesinelIIIsecolo,DESOUZA1999pp.62-63,conl’ovvia

differenzachenelcasodiMiletositrattadiunaccordodiunasingolacittàcondiversecomunità,

mentreinquestocasositrattadiunaccordocomuneereciprocotratuttiglialleati.151 MARASCO1983-1985p.98.

TerzoCapitolo

144

punto è il più importante per il nostro discorso. Demetrio, lo abbiamo visto,

faceva largousodi pirati per accompagnare le sueoperazioni belliche.Questi

pirati tuttavia dovevano pur avere delle basi e queste si trovavano, come nel

caso di Efeso noto grazie a Polieno152, proprio nei territori controllati dagli

Antigonidi. Le isole erano ad esempio perfette per attaccare l’Attica quando

AteneeraancorasottoilcontrollodiCassandro153,equestopuòforsespiegare

la frettaconcuiTenossiaffrettòastringerenuovamente irapporticonAtene

dopo la ‘liberazione’dellacittàadoperadiDemetrionel307154.Cheancheda

quest’isola partissero dei raid, visto che la più vicina Andros era controllata

ancoradaTolomeo155?Èpossibile,marimanesolounacongettura.Ingenerale

sipotrebbeobiettareche,nelmomentoincuiipiratioperavanoinaccordocon

gliegemoni,diventasserodeicorsarinon troppodissimilidaimercenarieche

quindilisidebbadistingueredaipiratipiù‘criminali’.Uncasointeressanteatal

propositoèquellodiAmeinias,chevienedefinitodaPolienoἀρχιπειράτης156al

serviziodiAntigonoGonataedaPlutarcosuoστρατηγός157.Chiharagionedei

due?Èunpiratachefacarriera158ounmercenariovittimadellapennamalevola

della fonte di Polieno159? Gli esempi citati in merito al Monoftalmo e al

Poliorcete credo aiutino a notare come una divisione netta all’interno del

fenomenodellapirateria traunaspetto ‘criminale’ euno ‘politico-militare’ sia

piùnarrativache fattuale.Comesiègiàdettounostessopiratapuòessereun

nemicoounamicoasecondadelmomentoedellaprospettivascelta:inoltreera

moltocomuneanche laneutralità,checonsentivadinonavereprobleminé in

unsenso,nénell’altro.

152 Polyaen. 5, 19. I pirati avevano libero accesso alla città e grazie a questo poterono

tradirlafacendoentraregliuominidiLycos,generalediLisimaco.153 UnesempiopiùtardoriferitocidaLivio(XXXI22,6-7)cimostral’Eubeainquestaveste.

NoisappiamocheCalcideeraunaroccafortediFilippoV:WILL1979-82IIp.167.154 IG II2446e660.PerunadisaminaattentadiquestaiscrizioneedellesueimplicazionineirapportitraTenoseAtenesivedaREGER1992.155 Suprap.23n.36ep.26.156 Polyaen.IV6,18:lostratagemmaparladell’assediodiCassandreaadoperadiAntigono,

chesirisolvesoloconl’imbroglioarchitettatodaAmeiniasaidannideltirannoApollodoros.157 Plut.Pyrr.29,6.158 GABBERT1986pp.158-160.159 DESOUZA1999p.48.

IlKoinondeiNesioti

145

A tal proposito sarà benenotare che gli egemoni operavano anchenella

direzione di difendere le isole dagli attacchi pirateschi, avessero essi

motivazioni solitamente riferite come ‘criminose’ o ‘politiche’. Nel primo caso

rientrerebbel’attaccosubitodalvillaggiodiOia,sullaspondaestdiThera,acui

rispose la guarnigione tolemaica di stanza sull’isola160. Mentre nel secondo

quello subitodalle Cicladi nel 220 ad operadiDemetrio di Faro, che cercòdi

inserireilraidall’internodellepiùvasteoperazionidiguerradiFilippoV,efu

attaccato da Rodi161. Parte di questa difesa era inoltre, almeno sotto Rodi,

affidataalleisolestesse162.

IlcasoappenacitatodiDemetriodiFarocifapresentecheleisolestesse

subirono attacchi da parte di corsari, per lo più antigonidi, all’interno di una

politicadiconquista.PerquantoriguardaAntigonoGonata,dicuiabbiamogià

parlato con Ameinias, si è ipotizzato che egli ne abbia fatto uso durante la

guerra cremonidea, probabilmente anche contro le isole: lo si potrebbe

affermaresullabasediun’iscrizioneprovenientedaRamnunte,sullacostanord-

est dell’Attica, in onore di un certo Epichares che era preposto alla difesa

160 IGXII3Suppl.1291;IGXII3,328,SEGXXIX744.Sebbenel’isolanonfacessepartedelKoinon e l’attacco sia databile nella seconda metà del III secolo, esso evidenzia un modusoperandivalidoancheinepocaprecedenteeperlealtreisole.InteressantenotarecheinquestocasopartedeipiratifosserocittadinidiTheracatturatiinunraidprecedenteeoraveriepropri

partnerdeipiraticretesi,sebbeneconunostatusinferiore:ὃςπαρ’Ἀ[λλαριώταιςἔφηαὐτοὺς(iTherei) ἀρχὴν μὲν | αἰ]χμαλώτους εἶναι, τριετοῦς δὲ [χρόνου διελθόντος οἱ Ἀλλαριῶται |μ]εταδόντες αὐτοῖς τοῦ τό[που ἠλευθέρωσαν αὐτοὺς ἅτε οὐ μό]|νον συνειδότας, ἀλλὰ καὶσ[υνδιαπράξαντας αὐτοῖς πλείστους ἀγῶ]|νας (IG XII 3, 328 ll. 2-6; BAGNALL 1976 p. 128; DESOUZA1999p.57).InquestosensoèutilesegnalarechesempreiTolomeicercanodirecuperare

proprietà (probabilmente schiavi: REGER 1994 p. 30) razziate da un tale Epiteles a Karthaia,

sull’isoladiKeos(IGXII5,1061).161 Polyb.IV16,6-8;19,7-9.SullepresuntemotivazionipolitichediDemetrio(cheappena

dueanniprimaavevapartecipatoallabattagliadiSellasiacomealleatodeiMacedoni:Polyb.II

65, 4) e sulle nascoste ma reali motivazioni politiche di Rodi in questo episodio si vedano

BERTHOLD1984,p.95ep.98;HAMMOND-WALBANK1988p.372;ÉTIENNE1990p.99;REGER1994

pp.45-46e1994cp.60;SHEEDY1996pp.430-431;DESOUZA1999p.81;GABRIELSEN2001p.228.

AltreinformazionisulruolodifensivocheRodisvolsedurantelasuafasediegemoniasulleisole

e sulKoinonsi ricavanoametàdel III secolo (suprapp.43-45)da IGXI4,596,undecretodiDelodovel’onoresimotivaper laprotezionedelle isolee lasalvezzadeiGreci(ll.4-5:ἐπὶτῆςφυλακῆςτ[ῶννήσωνκαὶ]|ἐπὶσωτηρίαιτῶνἙλλήνων)eainizioIIsecolodaAppendice37,undecreto di Delo in onore del rodio Epikrates (supra p. 85) per l'aver impedito ai corsari diutilizzareilportodiDelo(sivedanoORMEROD1924p.133;BERTHOLD1984p.155;REGER1994p.

28;DESOUZA1999pp.87-89).Questidocumenti,piùcherappresentarel’avversionedeiRodiper

lapirateriatoutcourt,testimonianolatolleranzadell'isolaversoqueipiratichecombattevanoi

suoinemici:suprap.52n.191.162 Suprapp.83-85.

TerzoCapitolo

146

costiera163.Tuttaviailfattochesiastatopagatounriscatto164miportaacredere

chealmassimoAntigonoabbiaconsentitoaipiratidiagireliberamentecontro

gliAteniesi, senza tuttaviacoordinarli inalcunmodo165.Benpiùespliciti sono

inveceidatiapropositodiFilippoV.Nelcontestodellaprimaguerracretese166

sul finire del III secolo Filippo prima finanziò le città cretesi167 e poi inviò

Dikaiarchos a compiere azioni di pirateria contro le Cicladi168. Solo dopo si

sarebbeprocedutoall’inviodi truppeeallaconquistadelle isole169.Maperché

finanziare170 e inviare Dikaiarchos? Forse perché non si avevano forze

sufficienti e si necessitavadi alleati perdistrarre i nemici suun fronte ampio

come l’Egeo171 o forse, ancora, per terrorizzare le Cicladi non agendo

direttamente e spingerle poi ad allearsi proprio con l’occulto finanziatore dei

pirati172.AnchequisiponeilproblemadicomeconsiderareDikaiarchos:eraun

pirata,unmercenariooungeneralediFilippo(vistochelenavieranostatedate

dalre)?Dipendecertamentedalpuntodivista.Lenostrefontiprincipalispesso

riportanounavisioneparzialeeviziata ideologicamente.Altri esempidiscussi

dadeSouzaatalpropositosonogliEtoli173,NabidediSparta174eAntiocoIII175.

163 SEGXXIV154.L’ipotesièdiHAMMOND-WALBANK1988p.283.SuAntigonoGonatae la

pirateriasivedanoancheTARN1913p.86-88,BURASELIS1982p.57n.72,REGER1994p.29.164 Si vedano le linee 19-21: συνετάξατο δὲ καὶ ὑπὲ[ρ] τῶν | γινομένων αἰχμαλώτων |[ὅ]πωςἀποδόντεςἑκατὸνεἴκοσιδραχμὰςἀνασώιζονταιδιὰ|τοῦκήρυκοςκαὶμη|[δε]ὶςἐξαχθεῖτῶνπολιτῶνμηδὲτὰδοῦλασώματα|ἀφανίζηται.165 NonvedeinvecenessuncontattoDESOUZA1999pp.65-66.166 Preferiscounadatazionealta,206-205,rispettoal206-203:sivedanoBRULÉ1978pp.

35-36,REGER1994p.19,DESOUZA1999pp.80-84,PERLAM1999pp.134-137.167 BRULÉ1978pp.44-56;BERTHOLD1984p.109;FilippoVmantenevabuonerelazionicon

Cretaperarruolareisuoimercenari:DESOUZA1999p.82.168 Polyb.XVIII 54, 7-8;Diod.XXVIII1. Sudi lui si vedaWALBANK1939p. 110;BERTHOLD

1984p.109;HAMMOND-WALBANK1988p.411;HOLLEAUX1952pp.124–45,BRULÉ1978pp.44-

46.169 Suprap.51.170 UnasituazionesimilesiritrovanelrapportotraAgatoclee iPeucezi(Diod.XXI,4):DE

SOUZA1999p.56.SecondoWALBANK1939p.231Filippovolevariprendere le isolee il raidsi

spiegaconlanecessitàdipagareleoperazioni.171 ETIENNE1990p.99.172 DESOUZA1999p.82.173 ID.pp.73-76.GliEtolifuronoalleatidiRomadal212al197.174 ID.pp.74e84-86.Loabbiamogià incontratoparlandodei rapportidiDelocoipirati,

suprap.141.Noisappiamochelefonti(Polyb.XIII8,2;Liv.XXXIII44,8;XXXIV32,18;35-36)lopresentano come un pirata alleato dei Cretesi.Ma sappiamo anche che fu dalla parte di Rodi

durante la prima guerra cretese: BRULÉ 1978 pp. 49-50. Si vedano anche REGER 1994 p. 30 e

CARTLEDGE-SPAWFORTH1989p.71ep.246n.19.175 DESOUZA1999pp.87-89.Livio (XXXVII11,6) cidice cheAntioco IIInella suaguerra

controEumeneIIdiPergamo,iRomanieiRodifeceusodellapirateria.

IlKoinondeiNesioti

147

Certononèpossibilechedipuntoinbiancolefontiabbianoinventatorapporti

conlapirateriadeltuttoinesistenti176,masitratta,comeabbiamodettoevisto,

diunasituazioneambigua.Questipersonaggipotevanodiventare‘mercenari’se

eranoalleatio‘pirati’senemici.

A proposito del rapporto tra linguaggio parziale delle fonti e linguaggio

ufficialedeisoggetti,sottolineiamochenondisponiamodialcundocumentodel

Koinonattestanteunsuolegamedirettoconlapirateria.Maaquestoproposito

bisogna ricordare che in realtà non esiste alcun documento ufficiale di una

qualsivoglia comunità greca o di un monarca ellenistico attestante un tale

legame.Anzi,sepossibilesembrachetuttiavesserointeresseadallontanareda

sé l’accusadiaver sostenutoodi sostenere ipirati.FilippoVadesempio fece

pubblicarenelleCicladidelleiscrizioniincuiaffermavailsuoruolodiegemone

comeprotettoredelle isoledallapirateria, inparticolareetolica177. Si trattadi

unaquestionedicomunicazionepolitica,cosìcome,adesempio,l’affermarepiù

volte che la pirateria sia stata debellata indica al contrario la sua costante

presenza.

Da quanto si è visto è verosimile concludere che la pirateria fosse

relativamentecontenutanelle fasi incui ilKoinonera invita,nonperunasua

assenzaquantoperlacapacitàdelKoinondigestirlaeproiettarlaaldifuoridi

séversoobiettiviconcordaticongliegemoni.Viceversal’aumentodegliattacchi

nellafasediinstabilitàdellasecondametàdelIIIsecoloindicailvenirmenodi

unapoliticacomuneintalsenso,soloparzialmentecompensatadalrisparmioin

fattoditributidovutoall’assenzadiegemoni.Inquestoperiodopiùburrascoso

ciascunadelleisoletrovònecessariamentesoluzioniadatteasésoltantoenon

all’arcipelagonelsuo insieme. Ingenerale tuttaviarimanevalida lungotutto il

periodopresoinesamelaconsiderazioneperlaqualelapirateriapartecipaalla

‘redistribuzione’dellerisorseall’internodelbacinodelMediterraneo,portando

danni ad alcuni e contemporaneamente vantaggi ad altri. Per questa ragione

risulta comprensibile che il Koinon e/o le singole isole la affrontassero in

176 ID.p.74.177 Suprap.51.

TerzoCapitolo

148

maniera simile agli altri stati greci del periodo, cercando cioè di limitarne i

pericoliediaccaparrarseneibenefici.

3.5.–Movimentodellemerci.

Finora abbiamo guardato all’economia regionale delle Cicladi tra la fine

del IV secolo e il primo terzodel II affrontando singolequestioni eottenendo

conclusioni parziali. Per spingerci oltre e cercare di ricostruire il network

commerciale abbiamo ora bisogno di guardare al concreto movimento delle

merci in questo periodo. Per ottenere risultati certi e omogenei sarebbe

necessario disporre di una documentazione esaustiva e sufficiente per ogni

isola. Purtroppo l’analisi che seguirà invece sarà sbilanciata nei confronti di

Delo, che come abbiamo più volte affermato è l’hub del network, ossia il

principalecentrochefadacernieraallacircolazioneeffettivamenteregionalee

quella esterna con le altre reti. Ciò è purtroppo inevitabile, visti i documenti

epigraficichelapiccolaisolaciharestituito.L’analisiinizieràconunasintesidei

risultati raggiunti finoradagli studi sullademografia storicadiDelo, al finedi

evidenziarelasproporzionetraledimensionielecapacitàproduttivedell’isola

rispettoallasuaenormepopolazione.Seguiràunapresentazionedellecapacità

produttive delle Cicladi nell’agricoltura, nell’allevamento e nella pesca e si

evidenzieràinoltrecomelefontidisponibilicimostrinol’arcipelagonellaveste

di fornitore privilegiato per Delo. Si cercherà inoltre di mostrare come una

situazionesoloparzialmentediversasiariscontrabileriguardoall’artigianato.A

questopuntol’analisiproseguiràsottolineandocomelastrutturalemancanzadi

equilibrionellabilanciacommercialediDelopotessereggersisoloeunicamente

conifruttiderivantidall’essereunmercatoditransitoregionale,cioèuncentro

frequentatodaiNesiotisiaperesportaresiaperimportare,cosacheconsentiva

allasuapopolazionediguadagnaredagliscambieall’isoladiavereunabilancia

deipagamentiinpareggiooaddiritturainavanzo.Infinetrarremolesommecon

delleconclusioniperquestocapitolo.

Iniziamo dunque parlando delle stime sulla popolazione di Delo. L’isola

ebbe una crescita demografica consistente durante il periodo

IlKoinondeiNesioti

149

dell’indipendenza178, passando dagli appena 500 cittadini maschi adulti della

metàdelIVsecolo179ai1200cittadinimaschiadultiduranteilprimoterzodelII

secolo180. In questa fase la comunità civica si aggirava intorno alle 6000

persone181. A questi bisogna aggiungere gli schiavi e gli stranieri residenti,

entrambi particolarmente numerosi sull’isola e in aumento costante durante

tuttoilperiodo182.Sebbenel’aumentodi immigratisiregistrisoprattuttodopo

lafinedell’indipendenza,giàsulfiniredelIIIsecoloeancoradipiùagliinizidel

II si assiste ad un consistente arrivo di immigrati da diverse aree del

Mediterraneo183. Agli inizi del II secolo la popolazione doveva contare quindi

10-12.000abitanti184.Sitrattadiunnumeromoltosignificativo,macertamente

inferiore agli oltre 20.000 abitanti che si raggiunsero dopo il 167185. Si

comprende quindi come, nonostante nell’isola si praticasse un’agricoltura

intensiva, variegata ed efficiente186, Delo dovesse ricorrere largamente alle

importazioni per far fronte alle sempre maggiori necessità della sua

popolazione187.Laparteestesuddell’isola,infatti,avevaterrazzelarghetragli

8ei15metri188,dovevenivanoallevatioviniemaiali189accantoallecoltivazioni

di orzo, legumi e alberi da frutta. Queste coltivazioni sfruttavano un sistema

idrico per far scendere l’acqua da una terrazza all’altra190. Mancavano gli

ulivi191,maerapresenteunazonadiortinellaparteorientaledell’abitato192. I

178 VIAL2007p.263.179 LYTLE2013p.302.180 VIAL1984pp.17-20;CAMPANILE1998p.386.181 VIAL 2007 p. 263 n. 2 e p. 264. In VIAL 1984 pp. 287-289 era stata stimata in 5000

persone.182 VIAL2007p.264.183 BASLEZ1987p.276184 VIAL 2007p. 264.Altri elementi che ci fanno intuire la densità degli abitanti e il loro

numero sono il teatro, costruito tra la fine del IV secolo e il terzo quarto del III, che poteva

ospitare6500persone(ID.pp.265-266),eilfattochegliabitanti,giàprimadel282,vivevanoin

synoikiai (VIAL 1984 p. 347; 2007 p. 265). Come sottolinea REGER 1994 pp. 83-85 ilsovrappopolamento di Delo sarebbe ampiamente confermato anche se si trattasse di appena

2600abitanticonunadensitàdi720personeperkm2.185 PAPAGEORGIOU-VENETAS1981pp.114–15;REGER1994p.51.186 Oltre il 70% della superficie era coltivata: VIAL 1984 pp. 317-337; BRUNEAT 1990 pp.

669-682;HORDEN–PURCELL2000p.227;RUTISHAUSER2012p.20.187 VIAL2007p.268.188 ID.p.266.189 CHANDEZON2003pp.109-139epp.412-413.190 VIAL2007pp.266-267.191 BRUNET1990p.678.

TerzoCapitolo

150

campieranononsolodiproprietàdelsantuario,maanchediprivati193.Infinela

vicina isola di Reneia, che aveva rapporti di dipendenza da Delo, veniva

utilizzatacomebaseagricola,senzatuttaviacheciòbastasseacolmareilgaptra

produzioneeconsumo194.TuttoquestocispingequindiaguardareoltreDeloe

mostrare come le isole furono i fornitori privilegiati dei prodotti necessari, a

differenzadiquantoavvenneprimaedopoilperiodopresoinesame.

A causa dei livelli di piovosità, nelle Cicladi si preferiva coltivare l’orzo

piuttosto che il frumento. Infatti in assenza di altre fonti d’acqua il grano

richiede circa 300 mm di pioggia durante la sua stagione di crescita, livelli

raggiuntipiuttosto raramentenelleCicladi. Invece l’orzo richiede tra i 240e i

200mm:unaquantitàd'acquacherientranellamediadellepioggedell’area195.

Dati di età moderna e contemporanea, confermati dagli scavi archeologici,

indicanocheleisoleeranoingradodisupplirealleproprienecessitàeprodurre

ancheun surplusper l’esportazione196. L’analisidell'andamentodeiprezzidei

cereali a Delomostra come l’orzo fosse più economico del frumento, il quale

tendevaadiventarepiùcostosomanmanochecisiavvicinavaaimesiinvernali,

in cui era più rischiosa la navigazione197. Ciò indicherebbe cheDelo faceva in

primoluogoricorsoall’orzodisponibilenelleCicladiesolosecondariamentesi

affidavaallecostose importazionidi frumentoprodotto inzonepiù lontane198.

Questogeneredi commerciodiorzoè ipotizzabile inoltreanche tra le singole

isole, poiché un'annata sfortunata per un’isola non implica lo stesso per

192 BRUNEAU1979pp.89-99=2006pp.479-489.193 REGER1992bpp.322-324.194 VIAL2007p.267.UnapartedelvinoconsumatoaDelovenivadaqui(BRUNET1990pp.

678-679; CHANDEZON 2003 pp. 128-129),ma nonmancavano vini importati anche da lontano

(VIAL2007p.269).IlsantuariodiApolloeraancheproprietariodialcuniterreninell’isola,icui

confiniinpartesonostatiritrovatinellericerchearcheologiche(LEDINABET1983pp.135-140).

PerstimesullaproduzionedicerealiaDelo,ReneiaeMykonossivedaREGER1994pp.95-101.195 REGER1993p.303;REGER1994p.102.196 ID.1994p.101;EMPEREUR–PICON1986pp.647-653;PALAIOKRASSA-KOPITSA-VIVLIODETIS

2008p.139;CHERRY–DAVIS–MANTZOURANI1991pp.327-347;BRUN1993pp.165-183;ID.1996

pp.153-162.197 REGER1993pp.304-310;REGER1994pp.123-126.198 REGER1993p.317.L’importazionedicerealiavvenivatramiteprivatiesoloinperiodi

particolari (carestie, speculazioni, feste) direttamente per mano delle autorità pubbliche:

MIGEOTTE1991p.41;CAMPANILE1998pp.390-391.

IlKoinondeiNesioti

151

un’altra199.Le importazionidall’esternodell’arcipelago, tuttavia,nonpotevano

esseredeltuttoevitatenéaDelo,dovelacrescitadellapopolazionerichiedeva

sempre più cibo200, né talvolta nelle Cicladi stesse, a causa di annate

sfortunate201.Nonsipuòesseresicuracircalaprovenienzadelgranoimportato

ed è quindi solo un'ipotesi che durante il periodo dell’egemonia tolemaica il

grano venisse dall'Egitto202. Delo non aveva comunque esigenza solamente di

cereali,bensìanchedell’interofabbisognoagricoloequindidiverdure,legumi,

fruttaeovviamentedeiprodottidell’allevamento203.

199 Oaddiritturaall'internodellestesseisolelacarestia,dovutaadunapiovositàamacchia

dileopardo,potevacolpireuncontadino,manonilsuovicino:REGER2003p.333.200 Nel301(IGXI2,146All.20-21)lacittàchieseinprestito1000dracmealsantuarioἐπ’ἀξίαντοῦσίτουοὗἡ|πόλιςἐπρίατο.Nel250sierapassatiachiedere10.500dracmeinprestito,grazie a tre garanti e ipotecando le entrate pubbliche (IG XI 2, 287A ll. 123-125: καὶ εἰς τὴνσι[τω]|νίαν ἐδανείσαμεν τοῦ ἱεροῦ ἀργυρίου κατὰ ψήφισμα τῆι πόλει καὶ προδανεισταῖςΞενοκράτει Ἱερομβρότου, Πολυξένωι Ἀρησιμβρότου, Σωσιδήμωι Νίκωνος δραχμὰς Μ" ἐπὶὑποθήκειτα[ῖς]|προσόδοιςταῖςδημοσίαις).Einfineapartiredal209fuistituitounfondoconcommissari appositi (sitonai) per la gestione dell’approvvigionamento. Tale fondo in almenoquattrooccasionirichieseprestitiperl’acquistodelgrano(38.152dracmenel209:ID362All.11-14;47.000nel192:ID399Al.72;55.680nel179:ID442All.127,132,139;piùdi50.000nel178:ID443Abl.30).Laquestioneèmoltocomplessaeapremolti interrogativi,maper ilnostrodiscorsobisognasegnalarecheinterventidiquestotipocoprivanoalmassimounterzo

delfabbisognodicerealidellapopolazioneeperciòaiutavanoinsostanzaaridurreilprezzonei

mesiincuiicerealieranopiùcari(VIAL1984pp.211e237-239;REGER1993pp.323-326).201 BRESSON2011pp.73-74parlandodellanotaiscrizioneSEGIX2,chetestimoniavenditedigranoadunprezzo‘giusto’dapartediCireneamoltecittàgreche,metteinevidenzacomela

carestia non fosse generalizzata, neanche in ambienti circoscritti. Ad esempio nel caso delle

CicladiNaxosnonebbebisognodiaiuto,maParossì.Allostessomodosisegnalacomeall’inizio

delIIsecoloisitonaidelKoinonsifosserorecatiaDelopercompraregrano(Appendice17ll.4-7: [τῶμ] πωλού[ντων τὸν σῖτον ἀντὶ ἑκα|τ]ὸν δραχμῶν τοῦ Ῥοδίου ἀργυρίου οὐκ [ἔλαττονἀπαιτούντων] | ἑκατὸν καὶ πέντε δραχμῶν, τῶν τ[ε σιτωνῶν οὐχ ὁμολογού|ντ]ων). Suquest’ultimopuntosivedanoanche:CHANKOWSKI-SABLÉ1997p.365;ÉTIENNE1990p.238.Un

fondoperl'acquistodigranoèdelrestoattestatoancheaIosnell’ultimoterzodelIIIsecolo(IGXII5,1010).202 BURASELIS1993pp.255-256.Tuttavial´iscrizionediSamotraciasulpermessorichiesto

aiTolomeiperl´esportazionedigranodalleareecostieredellaTraciasottocontrollotolemaico

aSamotraciastessa(GAUTHIER1979pp.76-89)indicaunelevatolivellodicontrolloeconomico

esercitatodaiLagidiinquestosettore.IldecretodiKalliasmenzionainoltreladonazionefatta

dalFiladelfoadAtenedi20.000medimnidigranodarecuperareaDelo, ilchemostrachegià

all´epocasiutilizzaval´isolacomehubregionale(SEGXXVIII60ll.53-55;sivedaSHEAR1978p.30perilcommento).203 Un’interessante conferma a tal proposito viene dai ritrovamenti delle anfore. Prima

dell’indipendenzasonomoltodiffuse leanforeattiche,chesi riducono fortementenelperiodo

successivo; durante l’indipendenza si diffondono invece quelle ‘ioniche’ dell’AsiaMinore, che

tuttavia vengono presto prodotte localmente nello stesso stile; a partire dal II secolo

scompaionoquelledellaMacedonia,adindicareunaperditadiegemonia,mentrefannolaloro

comparsaquellediRodi; infinepersanuovamente l’indipendenzanel167siassistealdeclino

delle anfore rodie, accompagnato dalla crescita di quelle di Cnido e poi della Campania. Si

vedano a tal proposito: EMPEREUR 1982 p. 224; ÉTIENNE 1990 pp. 217-219; GROS 2013 (in

particolarepp.143e147-148);DROUGOU–TOURATSOGLOU2013pp.50-55.

TerzoCapitolo

152

Sempre a causa della piovosità, l’allevamento nelle Cicladi presentava

limitieopportunità204.Superatii30gradi,unbovinodi200kgconsumapiùdi

30 litrid’acquaalgiorno;uncavallopuòsuperare i50 litri,mentre imaiali ‘si

accontentano’di10eglioviniappenadi5o6.Inun’estatesecca,quindi,unsolo

manzoconsumatrai1000ei1200litrid’acquacomeminimo.Neconsegueche

nelle Cicladi si preferiva l’allevamento dei maiali e soprattutto degli ovini205,

riservando solo ai mesi in cui l’acqua era più disponibile quello dei bovini.

Questi ultimi venivano dunque macellati in primavera quando erano ancora

animali giovani. Perciò era possibile, anche per le isole, esportare questi

bovidi206.CiòtrovariscontroneidatidelsantuariodiDelochemostranocome

tra il 40 e il 50% dei bovini sacrificati durante il periodo di indipendenza

avesserounannodivitael’altrametànonpiùditreanni207.Questocispingea

ritenerecheDelo,chenonallevavabovini,importasseinquest’epocaglianimali

dalle Cicladi208. I Nesioti non esportavano solo capi vivi, ma anche i prodotti

secondari dell’allevamento come ad esempio i tessuti (famosi quelli di

Amorgos209)eiformaggi(moltonotiquellidiKythnos210).

Inoltre bisogna considerare il notevole contributo che veniva dato

all’alimentazionedallapesca211.Nellaprimametàdel III secolodagli inventari

di Delo si ricava che nell’isola veniva venduto pesce per un valore di circa

20.000 dracme l’anno212, per un totale di circa 110-192.000 kg di pesce213.

204 BRESSON2007p.71.205 Unacaprapuòsopravviverealungobevendoacquadimare:CONSTANTAKOPOULOU2007

p.202;sivedanoingeneralelepp.202-213sulfenomenodellatransumanzaestivadegliovini

sulleisolevicine‘disabitate’.206 BRESSON2007p.140einparticolaren.46.207 LEGUILLOUX2000p.75.208 L’assenza di bovini allevati spiega perché verso la fine dell’indipendenza si arrivò a

creareiboonai,acquirentidibovini(VIAL1984pp.243-244).Noisappiamodialmenouncasoincuil’animaleprovenivadaTenos:...209 BRESSON2008p.155.210 BRUN1997pp.401-409.211 VIAL1984pp.338-345;VIAL2007p.268.212 LYTLE2013pp.297-299.Ildatosiriferiscealvaloredellavenditaesiricavadalletasse

sulpescepagatenel250,cheammontaronoa1.850dracme(IGXI2,287l.9: ἰχθύωνδεκάτηςδραχμαὶΧ"ΗΗΗ#),innotevoleaumentorispettoaidatidel279di600dracme(IGXI2,161All.26-27:τοῦὑποτροπίουὑπὲρΦίλλιος|"ΔΔΔ),del278di540e5oboli(IGXI2,162Al.30:καὶτοῦὑποτροπίου ·"ΔΔΔΔ')edel274di630(IGXI2,199A l.16:τοῦὑποτροπίου"ΗΔΔΔ).Ladisparitàsispiegaconl’aumentodellapopolazioneresidente(inparticolarestraniera)chefece

IlKoinondeiNesioti

153

Questi dati ci spingono a credere che esistesse una pesca organizzata e

intensiva, per soddisfare i bisogni di una popolazione in crescita. Volumi di

consumo di questo tipo indicano inoltre chiaramente come la pesca a Delo,

Reneia e Mykonos non fosse più sufficiente al fabbisogno, senza che ciò

intaccasse in pochi anni il ciclo riproduttivo della fauna marina, e quindi ci

spingonoaritenerechenontuttoilpescatofosse‘achilometrozero’.Sebbenesi

possano ipotizzare, già per questo periodo, alcune importazioni da zone più

lontane(inparticolaredipesceaffumicatoosottosale),lamaggiorpartediesso

devenecessariamenteesserearrivatadalleCicladi214.

Ma le importazioni dalle Cicladi in questo periodo non riguardavano

unicamente il cibo, bensì anche i materiali necessari all’edilizia215, nonché la

manodopera qualificata216. Su quest’ultimo punto bisogna però segnalare che

dai dati del santuario emerge come gli artigiani cittadini di Delo fossero 91,

quelli stranieri 44, gli schiavi 3 e quelli di cui non si può determinare la

provenienza o la condizione ben 514217. È probabile che questi artigiani di

provenienzaignotasipossanocategorizzarepiùomenosecondolepercentuali

diquellimeglioconosciuti,aumentandotuttavialapercentualedischiavi.Feyel,

nel suomonumentale lavoro sull’argomento, ha evidenziato comegli artigiani

provenganodavarielocalitàdelmondoegeoetendanoaveniredapiùlontano

manmano che aumentano le loro abilità e ci si avvicina al 167. Questo lo ha

portato a ritenere che il ‘regionalismo’ dell’economia cicladica durante

l’indipendenza di Delo, almeno secondo l’accezione strutturale e

geograficamente deterministica offerta da Reger, non sia riscontrabile in

aumentare i consumi (ID.pp.303-304), cosa riscontrabileancheneiprezzidegli affitti (REGER

1994pp.256-257).213 LYTLE2013p.301214 Parzialmente diversa sarà stata probabilmente la situazione dopo il 167 quando il

mercato del pesce di Delo competeva con quello del Pireo e attirava quindi pescatori anche

dall’esternodelleCicladi:ID.p.29ep.35.Interessanteatalpropositoèchenel279siricordasse

l’affittopresodauntaleApemantos,figliodiLeophon,esuofiglioSphongos,cioè‘spugna’(IGXI2, 161 D ll. 69-72: Ἀπήμαντος Λε[ω|φ]ῶντος ·ΔΔ$ΙΙΙ· [ἔγ]|γυος <Σ>φόγγος Ἀ[πη]|μάντου).Probabilmente si trattadi unpescatore con la suabottega (ID. p. 306). Lapescadelle spugne

richiedeva di spostarsi per lunghe distanze e di effettuare parte della lavorazione sulla barca

stessa.215 FEYEL2006pp.561-568;BRESSON2007p.87e92.216 VIAL1984pp.438-456;VIAL2007pp.272-273.217 FEYEL2006p.328.

TerzoCapitolo

154

riferimento agli artigiani218. In realtà come abbiamo detto in precedenza non

bisogna leggere lapresenzadi elementi esterni comeprobanti l’assenzadiun

network economico regionale e in secondo luogo non bisogna ritenere la

‘regione’ comeun’entitàdataunavoltaeper sempre.Nonstiamocercandodi

dimostrarel’autosufficienzadell’arcipelagooilsuodistaccodalrestodelmondo

egeo emediterraneo, né l’esistenza della regione economica cicladica in ogni

epoca.

Fig.1:originedegliartigianistranierimenzionatieoperantiaDelo:FEYEL2006

p.352.

218 ID.pp.356-368;sullesueconclusioniriguardoall’artigianatoconcordaCHANIOTIS2008

p.2.

IlKoinondeiNesioti

155

Proprio i dati riferiti da Feyel mostrano, a seconda della prospettiva

attraversocuivengonopresi in considerazione, ilprevalerediuna ‘scelta’ che

spinge prima di tutto a cercare gli artigiani di cui si ha bisogno a Delo, in

secondoluogonelleisolevicineesoloall’ultimolivelloinaltrezone.Ilfattoche

progressivamente i professionisti esterni alle Cicladi vadano aumentando è

sintomodiquelprocessodicrescitadiDelocheabbiamoosservatointuttiicasi

precedentiecheporteràl’isolaadiventareunmercatointernazionaletraipiù

importanti dopo il 167, perdendo così la funzione regionale che aveva avuto

durantel’indipendenza.Feyelmostracomeicostiditrasporto(soprattuttoper

mare)nonsianocosìeccessivicomesipensavainpassato219,elementocheegli

leggecomeprovadell’impossibilitàdiindividuareretidiscambioregionalenel

contestoegeo,indottedanecessitàdirisparmiaresutalicosti.Alcontrario,dal

nostro punto di vista, tale elemento mostra il prevalere di una ‘scelta’

economica influenzata non solo dalla geografia ma anche da fattori culturali,

religiosi o politici, come si è già detto. Tutto ciò presenta ovviamente

un’instabilitàdifondocheportaadunacontinuariorganizzazionedeinetwork

economici. Perquesta ragione la critica strutturalediFeyelpresenta le stesse

criticità,mainsensoopposto,delleaffermazionidiRegerenonincidepertanto

sulla nostra interpretazione, che fa della flessibilità e della scelta gli elementi

cardine.

CiòcheaquestopuntodobbiamosegnalareèquindicheDelo,nelperiodo

di nostro interesse, dipendeva largamente dalle importazioni dalle Cicladi220,

senza tuttavia esportare alcunché221. Si tratta, dunque, di un’economia che si

reggenonostanteundisequilibriostrutturaledellabilanciacommerciale.L’isola

non disponeva di miniere d’argento per la coniazione e quindi non poteva

produrredasolalaquantitàdimonetenecessarie.Lasituazioneappareancora

più paradossale se teniamo presente che i prodotti non erano destinati

unicamente al ricco santuario o alla città, ma anche e soprattutto ai singoli

individui residenti (stranieri o cittadini che fossero). Questi solo in minima

219 FEYEL2006p.358-363.220 BRESSON2008p.162.221 TranneforselaporporaBRUNEAU2006pp.110-114e189-221.

TerzoCapitolo

156

parteeranodipendentidellacittàedelsantuario.Comespiegarelasostenibilità

diquestosistema?L’interaeconomiasireggevaunicamenteperché l’isolanon

era solo un consumatore, ma anche un mercato di transito. La ricchezza

necessariaallapopolazionedipendevaquindidagli stranierinonresidenti che

frequentavano l’isola vendendo e comprando, pagando le tasse, prendendo

prestitisucuipesavanogliinteressi,partecipandoallefesteelasciandoofferte.

TuttoquestoportavaaDelomonetagrazieallaqualepotevanovenirepagatele

importazioni222.

Undato sul livellodei commerciaDelo inquestoperiodosi ricavadalla

pentekoste,unatassadel2%sututtelemerciimportateoesportate.Nel279si

parla di 14.910 dracme223, un dato assolutamente significativo, sebbene

nettamenteinferioreaquelliprovenientidaBisanzio,RodioAtene224.Questoci

evidenzia come Delo fosse uno degli hub commerciali dell’Egeo, sicuramente

secondario rispetto ad altri, ma non per questo meno fondamentale per le

Cicladi225, soprattutto se teniamo presente che il volume dei commerci andò

aumentandofinoal167226.Apartiredaquestadatasiapreunanuovafasedella

storiadell’isola,chedivenneilcentrodicommercioprincipaledelMediterraneo

orientale. Ma durante l’indipendenza chi erano gli stranieri che utilizzavano

Delo come centro di commerci, per procurarsi ciò di cui avevano bisogno?

Anche se non unicamente, è assai probabile che fossero proprio i Nesioti. Le

CicladieranoinfattiingradodirifornireDelodiunaseriedimercicheabbiamo

cercatodidelineare,marestavaesclusatuttaunaseriedialtriprodottichenon

eranodisponibililocalmenteechedovevanoproveniredafuori,tantoperDelo,

quanto per le Cicladi. Un esempio interessante che denota il ruolo di Delo

(nonché l’interesse dell’isola per la riscossione delle imposte) è la famosa

222 VIAL1984pp.339-346;VIAL2007p.269ep.274.223 IG XI 2, 161A ll. 25-26: καὶ τάδεἄλλα εἰσῆλθεν· εἰς τὴνἀπόδοσιν τοῦἀργυρίου οὗἡπόλιςὀφείλειτῶιθεῶι,παρὰβουλευτῶντῶνἐπ’ἄρχοντοςὙψοκλέους,|ἐκτῆςπεντηκοστῆςσὺντοῖςἐπωνίοις·ΜΧΧΧΧ"ΗΗΗΗΔ.224 GABRIELSEN2013pp.340-341.225 AlivelloarcheologicoiportinelleCicladieranopochiepiccoli,maquestononimplica

affattocheicommercioicontattinonfosserofrequenti.Indicazionisuccessivedietàmedievale

emodernamostrano infatti comenon fosseronecessarigrandi infrastrutturecome iportidel

Pireo o di Ostia permantenere frequenti comunicazionimarittime:HORDEN - PURCELL 2000 p.

142;CONSTANTAKOPOULOU2007p.22ep.222.226 VIAL1984pp.339-340;VIAL2007pp.269-270.

IlKoinondeiNesioti

157

iscrizionecheregolaiterminidellavenditadellegnoedelcarbone227.Suquesto

importantissimodocumentoè stato scrittomolto228,maper ilnostrodiscorso

basta farne un accenno. Nel testo si vieta l’inserimento di intermediari nella

vendita,chenonpotevaavvenirealdifuorideiluoghiprescritti(adesempioera

vietatovenderedirettamentesullenavi)229;chiimportavadovevadichiarareai

pentekostologoi il prezzo a cui intendeva vendere e quindi pagare la tassadel

2%sulleimportazioni230;gliagoranomoicontrollavanolacorrettezzadeipesie

dellemisure e che i prezzi almercato fossero gli stessi di quelli dichiarati in

precedenza per evitare evasione fiscale231. Controlli di questo tipo sono

ipotizzabiliancheperlealtrimercicheservivanoalleCicladi,dallapecefinoai

benidi lusso232.Laminuziositàdeicontrolliprescrittici induceasupporreun

grandeinteressedapartedelleautoritàcircalagestionediquestocommercio-

ancheditransito-,dacuidipendevailbenesseredellacittà.

Inconclusionediquestosottocapitolononsivuoleaffermarechele isole

dovesseronecessariamenteeunicamentefareriferimentoaDeloperimportare

o esportare, ma semplicemente segnalare che Delo era un nodo dell’ampio

network egeo meglio connesso rispetto alle altre isole e quindi svolgeva la

funzionedihubprincipaleperleCicladi233.INesiotidelrestoeranoingradodi

pagare ibeni importatipropriograzieaiguadagnidelle loroesportazioni, che

principalmente si rivolgevano, come abbiamo visto, a Delo stessa234. Il

227 Syll.3975;ID509;PLEKETI1964nr.10.228 Perunasintesi:VIAL1984pp.232-235epp.346-347;REGER1994pp.254-255;DESCAT

2001pp.120-125;BRESSON2008pp.122-124.229 ll. 2-4: μὴ] | πριάμενον ἐν Δήλωι πωλεῖν, μηδὲ ὄ[ντα ἐν τῶι] | πλοίωι, τούτων μηθὲνπριάμενον.230 ll.8-11:μηδὲἐξέστωπωλεῖνἀλλ’αὐτοῖςτοῖς|εἰσάγουσιν,μηδὲπλείονοςπωλεῖνἢὅσουἂν|ἀπογράψωνταιπρὸςτοὺςπεντηκοστολό|γουςμηδὲἐλάσσονος.231 ll.11-14:ἀπογραφέσθωσαν|δὲκαὶπρὸςτοὺςἀγορανόμουςοἱεἰσαγαγόν|τεςπρὸτοῦπωλεῖνὅσουἂνἀπογράψωνται|πρὸςτοὺςπεντηκοστ[ο]λόγους.232 VIAL2007p.269.Moltedelle importazionidalmondoesternoeranonecessarieper le

attivitàdell’artigianato:VIAL1984pp.348-355.233 L’isolachepiùdi tutteavevacontatti con ilmondoesterno,esclusaappuntaDelo,era

Tenos:ÉTIENNE–DOURLOT1996p.25.Keosmantennesempreunruolod’avanguardianeilegami

verso l’occidente: CALLIGAS 1983 pp. 88-89. Ciò che in sostanza differenziava le altre isole da

Deloeralaquantitàdeirapporticonilmondoextracicladico,chepermettevaaquest’ultimala

creazionedipercorsidirifornimentoefficienti:REGER1993p.307e330;BRESSON2006pp.332-

335;2008p.125.234 Controlli fiscalisull’import-exportdelleenellesingole isolesonoassaiprobabili.Atal

proposito varrà la pena di citare l’iscrizione IG XII 5, 129 della prima metà del II secolo,provenientedaParos,checisegnalalabenemeritaattivitàdell’agoranomoslocaleKillos(ll.3-8:

TerzoCapitolo

158

movimento delle merci durante il periodo di indipendenza di Delo sembra

dunque confermare l’interdipendenza economica raggiunta dalla Cicladi e che

abbiamo già visto operante, pur con varie contraddizioni, nei precedenti

sottocapitoli235.

3.6.–Conclusionialcapitolo.

Nell’analisiprecedenteabbiamodimostratocomeleCicladitra il314e il

167, a differenza del periodo precedente236 e di quello successivo237, abbiano

sviluppato un network commerciale che può essere definito un’economia

regionale238. Questo risultato è dipeso da una serie di fattori di natura

ἐπεὶ οὖν Κίλλος Δημητρίου | [ἀνὴ]ρ ἀγαθὸς ὢν καὶ συμφέρων τεῖ πόλει πρό|[τερ]όν τεἀγορανομήσαςἦρξεντὴνἀρχὴν | [καλ]ῶςκαὶ δικαίωςκαὶἀκολούθωςτοῖς | [νόμ]οις,ἐφ’οἷςὁδῆμοςἐτίμησεναὐτὸν|[ταῖ]ςἁρμοζούσαιςτιμαῖς).235 Un ultimo interessante esempio sullo sviluppo economico di età ellenistica che non

trova riscontro in età contemporanea è rappresentato persino dalla piccola isola cicladica di

Gyaros. Essa è al momento un luogo desolato e inabitato. Nel 1896 ospitava infatti solo 18

abitanti (PHILIPPSON 1901 p. 34), passati a 28 nel 1928 (BRUN 1996 p. 28) e a zero dopo la

seconda guerramondiale, quando fu impiegata come colonia penale fino a diventare in anni

recenti un'area protetta (WALTON 2006 p. 120 n. 26). Questa immagine trova solo apparente

confermanellefontiletterarieantichequandol'isolaappareduranteilprincipatocomeunluogo

particolarmente povero e isolato, adatto come destinazione di senatori esiliati (Philostr. VitaApollonii 7, 16; Philo Judaeus In Flaccum 151; Tac. Ann. 3, 69; 4, 30). L'isola pare non fossecapacedipagareuntributoannuodi150dracme,tantodachiederneunariduzionea100sotto

Augusto(Str.X5,3).Inrealtàl'isolaerainetàellenisticaunacomunitàattiva,capacediospitare

forse600persone standoai ritrovamenti archeologici (ROSS1912-1913p.146;WALTON2006

pp.120-122.).236 L’importanzaper leCicladidiAtene,verocentroeconomicoper le isole, finoal314è

nota.Unapubblicazionerecentechefa ilpuntodellapoliticaeconomicaatenieseneiconfronti

delle isole nel IV secolo, anche attraverso l’imposizione di monopoli e altre pratiche a suo

vantaggio,èRUTISHAUSER2012einparticolarelepp.190-238.PiùspecificamenterivoltaaDelo

èinvecel’attenzionediCHANKOWKI2008,inparticolarelepp.235-273sulIVsecolo.237 SegnatodaldistaccodiDelodalrestodelleCicladiquandolapiccolaisoladivenneuno

snodopericommerciinternazionali:ZARMAKOUPI2013e2014.Questodistaccononfuindolore

perleCicladicheprogressivamentesivideroridurreilproprioruolodifornitoriavantaggiodi

altreisoleecentridell’Egeo.238 Un elemento ulteriore in tal senso è rappresentato dagli accordi di prossenia. La

consapevolezza dei limiti di una lettura economica della prossenia ci spinge al suo utilizzo

unicamentesottoformadiun’ulterioreconfermadelquadrogiàdelineatoenoncomeelemento

probante in sé. Si nota il declino dell’importanza diAtenenelle Cicladi attraverso i decreti in

onoredeiprosseni:controi15delIVsecolo,solo4nelIIIe3nelII.Unosviluppoparzialmente

diversoquellodeiprossenidialtrecittàdellaGreciacontinentale(13nelIV,14nelIII,4nelII),

soprattuttoseteniamopresentechenelIIIsecolomoltisonoinviatideiMacedoniedeiLagidi.

Parallelamenteaumentano invece iprossenireciproci tra lestesse isolecicladiche(8nel IV,8

nelIII,20nelII).Rodiaumentaprogressivamentefinoai10delIIsecolo,mentredeclinaCreta

(18nelIII,solo5nelII),cheavevaun’importanzaessenzialmenteinriferimentoallapirateria.

InfinelamaggiorpartedeiprossenimicroasiaticisidatanoalIIIsecolo(perlopiùgiudici).Su

IlKoinondeiNesioti

159

economicaepolitica,traiqualinonpuòenondeveesseretrascuratal’esistenza

delKoinondeiNesioti.CertamenteilKoinonsvolseunruoloattivonelfavorirei

contattie i legamitra le isole,offrendoquindioccasioneperunrafforzamento

del network commerciale239. Le federazioni infatti garantiscono diversi diritti

(tra i quali enktesis ed epigamia) che aumentano la mobilità economica

all’interno della regione e con essa la varietà delle risorse economiche

utilizzabili dagli individui240. Non intendiamo affermare che si sia trattato

dell'unico elemento fondamentale nella formazione e nel rafforzamento

dell’economia regionale. Ma sicuramente il Koinon fu un fattore da tenere in

considerazione in questoprocesso. Il suo ruolo fu parziale,madi sicurodeve

aver avuto un peso. La maggior parte dei documenti di cui disponiamo

mostranoovviamentelasuanaturapolitica,maquestononcivietadiguardare

oltreecercaredileggerelericaduteeconomichediun’istituzionecomequesta.

Il Koinon favorì il formarsi di legami economici tra le Cicladi, propriomentre

venivamenoiltradizionaleruolodiAteneinquestocontesto.Dareperscontato

che l’assenza di questa federazione, per quanto unica e ibrida essa fosse, non

avrebbemodificatolesortidelleCicladietraquestediDelosarebbeunerrore.

In particolare se le Cicladi fossero rimaste legate ad Atene non si sarebbero

certamente rivolte aDelo, il centrodi riunionedelle istituzioni federali prima

della fase rodia e luogo dove si svolgevano le feste in onore degli egemoni.

Inoltre l’averofferto,dapartedelKoinon,unacoperturapolitica, sicuramente

rispettosa dell’autonomia delle singole isole, in campi quali la fiscalità, la

gestionefinanziaria,idebitiealtro,conperiodiciincontritragliinviatiditutte

le isole coinvolte, deve aver favorito i legami di questo tipo anche tra le elite

delle isole. Del resto, per citare Archibald241, “historians are still prone to

believe that absence of evidence is evidence of absence”. Proprio per questo

bisognerebbe considerare tutti quei documenti che pure furono prodotti, ma

questicalcolieaspettisivedanoÉTIENNE–DOURLOT1996p.26eMAREK1984pp.71-73e332-

381.239 Si veda in sintesi per questo approccio istituzionale REGER 1994c pp. 84-85 e Reger

1994pp.253:“TheestablishmentoftheNesioticLeaguein314B.C.,however,entailedamarked

reorientationoftheKykladestowardtheircenteratDelosandawayfromtheoutsideworld”.240 MACKIL2014p.280.241 ARCHIBALD2005p.5.

TerzoCapitolo

160

che purtroppo non ci sono giunti e che costituivano senza dubbio la

maggioranzaassolutadellaproduzioneepigraficadeiNesioti.Laconvergenzae

lacontemporaneitàdiunfenomenopoliticocomeilKoinon,conilformarsieil

rafforzarsidiunaretecommercialeintracicladica,ècertamentesignificativa.La

naturadiquesto legamenondevetuttaviaspingerearitenereche l’arcipelago

fosseunaregioneautarchica,chiusainsestessaeseparatadalrestodelmondo

egeo emediterraneo. Al contrario fu proprio la sua piena partecipazione alle

vicende politiche ed economiche del periodo a caratterizzarlo in un senso

regionale.Fusolograzieall’aperturaeall’importanzaviaviacrescentediDelo,

la‘capitale’delKoinon,cheleisolefecerosemprepiùricorsoadessaperibeni

dicuiavevanobisognoecomemetaperleproprieesportazioni.Inoltrefusolo

grazie al distaccodaAtene, undistacco che risiede in precise scelte politiche,

chepoténascereunnetworkregionale.

IlKoinondeiNesioti

Capitoloquarto.

Versoun'identitànesiotica.

4.1.–Introduzionealcapitolo.

DopoaveranalizzatoilKoinondalpuntodivistapolitico-istituzionaleed

economicoèarrivatoilmomentodiconsiderarese,inqualemisuraeconquali

limiti si sia trattato anche di un fenomeno identitario. L’obiettivo di questo

capitolo sarà quindi quello di ricercare nelle fonti tutti quegli elementi che

suggeriscono o negano l’esistenza di una possibile identità politica nesiotica.

Questisarannoanalizzatiepresentatiattraversounaseriedisottocapitoliche

puntanoadevidenziareinsequenzacosasiintendaconiltermineCicladi,quali

isole facesseropartedel arcipelago equali delKoinon, in chemisura abbiano

giocato un ruolo unificante i culti religiosi comuni, il carattere ionico e

l’insularità dei Nesioti. Infine verranno presentate alcune considerazioni

conclusive.

Tuttavia,primadiiniziarelanostraanalisi,saràbeneintrodurreechiarire

alcuniconcettipreliminarie fondamentaliattiadevitaresuccessiveambiguità

interpretative. Cosa si intendequi per identità?Quando si parla di identità di

gruppo, infatti, il pensiero corre spesso in maniera univoca alla più nota e

discussa delle sue varie forme, e cioè l’etnicità. Quest’ultima dopo i dibattiti

degli anni ’60 e ’701 non è più considerata, alla maniera dei cosiddetti

primordialisti, come un dato di fatto stabile, continuo e fisso, come un set di

caratteristiche innatee ‘primordiali’,propriedegli individui facentipartidiun

gruppo. Oggi è comune semmai considerare l’identità, con un’evoluzione

rispetto alla classica posizione dei cosiddetti strumentalisti, come una forma

assai flessibile di mobilitazione politica capace di evidenziare o tacere

strumentalmentedivolta involtaa secondadei casialcunepropriespecifiche

caratteristiche.L’etnicitàvienequindiconsideratacomeunfenomenosocialee

1 Peralcunesintesi esaurienti si vedanoMACSWEENEY2009pp.101-104;PROIETTI2012

pp.19-33;CURTA2014pp.2507-2509;VLASSOPOULOS2015pp.1-2.

QuartoCapitolo

162

nonbiologico,perquantosiafondatasullacredenzacondivisadaungruppodi

aver partecipato ad un percorso storico collettivo, associato ad un comune

territorio e una comune discendenza. Quest’ultima infatti è una discendenza

putativaepresunta,piuttostocherealeefattuale.Lasuaesistenzaèretoricae

discorsiva,maèautenticapercolorochelaimmaginanoelacredonoreale.Da

questo consegue che questa presunta discendenza offre un’autodefinizione

elasticaecostruita,manipolabileinbaseallecontingentiesigenzedelcontesto,

piuttostoche fissae ‘data’naturalmenteunavoltaper tutte.Per taleragione i

gruppi etnici sono strutturalmente e intrinsecamente instabili e dinamici nel

tempo, contro quanto affermato dalla loro stessa retorica. Questa politica

dipendente dall’hic et nunc definisce l’etnicità e le caratteristiche che

permettono di percepirla, contro il parere diffuso ma errato che sia invece

l’etnicitàadefinire lapolitica.Perquantopossaesserecompostadaunmixdi

fattori,l’etnicitànondipendenecessariamentedaciascunodiessiequindinonè

necessariaunasuadefinizione‘politetica’,poichébastaperdefinirlaanchesolo

un tratto o un aspetto esacerbato per ragioni politiche. L’elemento centrale

restaquindiilmitodellacomunediscendenza,alqualepossonoagganciarsialtri

elementidisuperficiequalilalingua,lareligioneealtritratticulturali2.

Questa premessa, che può apparire unpo’ astratta, ha in realtà un forte

impatto sulla valutazione dell’esperienza federale greca. Nel secondo capitolo

abbiamoillustrato,infatti,comeiGreci,perdescriverequellachenoichiamiamo

federazione,utilizzasserotretermini:koinon,sympoliteiaedethnos.Questetre

parole non sono sinonimi e avendo molteplici significati possono indicare la

‘federazione’soloinunadelleloroaccezioni.Finoraabbiamotrascuratol’ultima

di queste tre parole, ovvero ethnos. Questa designava genericamente una

popolazioneunitadaunacomunanzadistirpe,costumeeterritorio,ossiaquella

chepotremmodefinire‘nazione’3.Ethnosattienequindiadunambitoculturale

2 HOROWITZ1975pp.119-121;SMITH1986P.24;2000p.65;2004p.18;EMBERLING1997

pp.302-307;HALL1997pp.19-33especialmentepp.20-21e26-27;2002p.9-10e17;2015pp.

34-36;MALKIN2001pp.1-28especialmentepp.15-17;FINKELBERG2005p.18;RETSÖ2006pp.

10-13;DERKS–ROYMANS2009pp.1-5;MACSWEENEY2009p.102;2014p.2514;GASPARRI–LA

ROCCA2012pp.83-88;MACKIL2014pp.270-271;VLASSOPOULOS2015pp.2-10.3 LARSEN1968pp.XIV-XVe4-10;GIOVANNINI1971pp.20-24;WALBANK1985pp.33-34;

SORDI1994p.4;SCHMITT1994pp.35-44;BECK1997pp.11-12e165-166;RZEPKA2002pp.225-

IlKoinondeiNesioti

163

e solo inunadelle suedeclinazioni significa ‘federazione’.Nonostante si tratti

del termine più utilizzato nella tradizione letteraria antica per indicare le

federazioni, non si presta adeguatamente ad una generalizazione, e cioè ad

indicare la federazione tout court. I tentativi della storiografia moderna di

utilizzare il termine per indicare unmodello politico di riferimento antitetico

allapolisall’internodelmondogrecoeranofondatisuelementitroppofragili4.

Ethnossiprestaadindicarevarieemolteplicirealtàsocio-politiche,ma,anche

sesiconsideraesclusivamenteilsuosignificato‘federale’,ilsuoutilizzononera

ristretto unicamente a quell´area geografica della penisola greca nord-

occidentale caratterizzata da peculiari modelli insediativi e istituzioni socio-

politicheincontrastocolmodellopoleico.Ilterminevenivainfattiutilizzatoper

indicareancheglistatifederaliattivialdiquadel‘confine’cheandavadalGolfo

di Ambracia a quello maliaco e quindi in un mondo dove la polis era ben

radicata e dove ogni entità federale doveva cercare soluzioni ibride, cioè di

compromesso, con le poleis. Per questa ragione oggi da un lato non è più

considerato accettabile leggere la polis e il koinon/ethnos come due opposti,

come il risultato di una differente evoluzione storico-politica (centralista la

prima, centrifuga la seconda); dall’altro lato non viene più accettata una

ricostruzione teleologica che vede la federazione come prodotto e sviluppo

evolutivo dell’ethnos, un residuato sopravvissuto solo nelle aree povere e

depressedellapenisolaellenica5.Perdecenni l’emergeredegli stati federali in

Grecia è stato spiegato sulla base di un modello genetico. Secondo questa

visioneclassicagliethneeranoconcepiticomegruppitribaliunificatigiàprima

dell’etàarcaica.Taliorganizzazionitribalisisarebberoevoluteconilpassaredei

secoli in organizzazioni politiche più sofisticate (koina o sympoliteiai) in un

processo lineare dal primitivo e tribale ethnos al moderno federalismo6.

248;VIMERCATI2003pp.111-126;FUNKE2007pp.194-200;LASAGNI2009-2010pp.219-270e

2011pp.81-91e201;BEARZOT2013pp.35-41;MACKIL2013p.5;2014p.272;BECK–FUNKE

2015bp.14.4 Suprapp.59-625 BECK2003p.179;LASAGNI2009-2010pp.239-241;MACKIL2013p.7en.23;MCINERNEY

2013pp.466-467;BECK–FUNKE2015bpp.3-4e9;HALL2015p.46.6 Questavisioneclassicaèdiventataalungocanonicagrazieall’operadiLARSEN1968pp.

XV-XVII. Ancora di recente questa visione tradizionale è stata riproposta da DAVERIO ROCCHI

1993eCORSTEN1999.

QuartoCapitolo

164

TuttaviagiàneglianniSettantadelsecoloscorsoquestainterpretazioneèstata

messa in discussione7 e oggi l’ethnos non è più considerato come una

organizzazione tribale da aggiornare, una struttura proto-politica da

modernizzare(vistoche l’esistenzastessadisiffatte tribùèoggiargomentodi

discussione), ma piuttosto come la ‘finzione’ identitaria parallela e

contemporaneaall’integrazionepolitica: idueaspettihannointeragitotraloro

nell’etàarcaicadiparipassoeallostessotempo,influenzandosierafforzandosi

avicenda8.Leidentitàdellecomunitàgreche,comeadesempioquelledeiBeoti,

degli Arcadi e degli Etoli, devono quindi essere intese come modificabili,

flessibili, negoziabili e tendenzialmente come costruzioni tarde, piuttosto che

come il relitto di un passato tribale. I miti esprimevano questo attraverso la

costruzionediuna intentionaleGeschichte9,cioèl’usodiunaprecisatradizione

per definire e difendere interessi politici contemporanei. Raramente

disponiamodifontiperricostruiredall’inizioallafineiprocessidicreazionedi

questeidentità.Avolteglistadiinizialinonhannolasciatoalcunatracciascritta

e possono dunque essere spiegati solo sulla base di ipotesi, ad esempio

invocando una sentita alterità nei confronti di un nemico, come nel caso dei

Messeni verso gli Spartani10. Ad ogni modo, visto il carattere retorico e

discorsivo dell’etnicità si possono usare la linguistica e l’archeologia solo per

rintracciareun’identitàetnicagiàespressainformascritta,datoche,inassenza

di specifichearticolazioni sucome lepopolazionipensavanoeconcepivanosé

stesse, non si può mai essere assolutamente certi che dialetti o aspetti della

culturamaterialepossanoessereindizietnicipiuttostocheindizidialtritipidi

identità11. Imitidi fondazionee legenealogiesonoquindiessenzialiperpoter

parlare di etnicità12, sebbene tale tipo di produzione culturale possa avere

impattipoliticimoltodifferentiasecondadeicontesti territoriali.Lamitologia

adesempiohacertamentesvoltounruoloimportanteinFocidenelfornireuna

7 BOURRIOT1976;ROUSSEL1976.8 MORGAN1991pp.131-161;FUNKE1993pp.29-48;ULF1996pp.240–280;FREITAG2000

pp.207-217;BECK2003p.182;MACKIL2014pp.270-271;BECK–FUNKE2015bpp.22-23.9 GEHRKE1994pp.239-264.10 LURAGHI 2002 pp. 45-69.Ma in realtà si tratta di un caso abbastanza comune, BECK –

FUNKE2015bp.25.11 HALL2015p.36èmoltoesplicitosuquestopunto.12 BECK1997pp.188-192;BEARZOT2013p.48;MACKIL2014p.272

IlKoinondeiNesioti

165

base identitaria etnica per il sorgere e l’evolvere di un’istituzione federale13;

mentrenelcasodellaBeozial’identitàetnica,relativamentedeboleearticolata

unicamente attorno alla mitologia, è stata indubbiamente rafforzata proprio

dallacreazionediunafederazione14.

NelcasodeiNesiotituttavianoncièstatatramandataalcunamitologiaed

è praticamente certo che una simile produzione culturale non sia esistita

neancheinantico.Ma,sebbeneiNesiotinonabbianoprodottogenealogieemiti

tali da presupporre un’identità etnica, ciò non significa che essi non avessero

prodottoaltreformediidentitàdigruppo.Esistevanoedesistonoinfattimolte

ragioni che possono spingere un gruppo di persone a sviluppare un´identità

condivisa: il genere, l’età, l´occupazione, la classe sociale, lo status legale, le

convinzioni religiose e ovviamente anche la politica15. Un’identità politica

federale e regionale era infatti uno dei molteplici esempi di ‘comunità

immaginata’16ederapossibileanchesenzaun’identitàetnica,almenoapartire

dalIVsecolo17.Pocoprimadel389infattiassistiamoallospezzarsidel legame

tra identità etnica e federazione18 quando l’etolica Calidone entra a far parte

dellafederazioneachea19,seguitapocodopoanchedallalocreseNaupatto20.Ma

anche gli Etoli, poco prima del 323, si espansero oltre i confini del proprio

ethnos conquistando l’acarnana Oiniades21. Nel secolo successivo il fattore

etnico venne del tutto a cadere con l’ingresso della dorica Sicione nel koinon

acheonel25122,primopassodiunaforteespansionenelPeloponneso(spesso

sotto la guida di non achei come appunto Arato di Sicione), a cui faceva da

13 MCINERNEY1999p.148;BECK2003p.181.14 KÜHR2006pp.301-306;MACKIL2014p.271-274;BECK-GANTER2015pp.133-135.15 MACSWEENEY2009p.102.16 VLASSOPOULOS2011 p. 22. Il concetto èpresodaANDERSON1996 che scrive (p. 25): “è

immaginata ogni comunità più grande di un villaggio primordiale dove tutti si conoscono (e

forse lo è anch’esso). Le comunità devono essere distinte nondalla loro falsità/genuinità,ma

dallostileincuiessesonoimmaginate”.Perlostudiosoinfatti lecomunitàsonoun’invenzione

(esistente solo sul pianodell’immaginazione) che offre un aspettounificante adun gruppodi

persone,all’internodiprecisiconfini.17 Questoè riconosciutoanchedaLARSEN1968p.XVII.BECK1997pp.165-166;BEARZOT

2013p.48;MACKIL2014pp.271e276-278.18 Bisogna inoltre considerare che nel IV secolo l’etnicamente achea Pellene non faceva

partedellafederazione(Xen.Hell.VII1,15-18;Diod.XV68,2).19 Xen.Hell.IV6,1.20 Diod.XV75,2.21 Diod.XVIII8,6;Plut.Alex.49,15.22 Plut.Arat.9,6;Polyb.II43,3.

QuartoCapitolo

166

contraltare l’espansione etolica nella Grecia centrale23. Ma anche i Beoti, che

pureavevanoutilizzatoinmanierasignificatival’immaginariodell’ethnosnelVI

enelVsecolo,siespanseroaldi fuorideiconfini inglobandoperbrevetempo

Megara24, parte della Locride Opunzia25 e Calcide nell’Eubea26. Tutto questo

mostra come in età ellenistica l’identità federale andasse al di là di quella

dell’ethnoseinuncertosensoneprescindesse27.

L’identità collettivadi un gruppo si fondava spesso sulla condivisionedi

un’organizzazionepolitica,difestecollettive,diunafittaretediscambieinfine

di un territorio definitivo ‘regionale’28. Ma dal momento che le identità

intraelleniche sono per noi fondate in gran parte su finzioni, resta ora da

comprendere in quale misura e con quali limiti le pratiche e le strutture

politiche federali di integrazione, come culti e rituali, abbiano stimolato e

rinforzatotali identità.Ènecessariocapireilvalore, lapresenzaeilsignificato

diquesta identitàpoliticanesiotica.Un´identità collettivaè sempreuna forma

ideologicacostruitadaldialogotrapratichediaffiliazioneedesperienzesociali

(residenza comune, frequenti interazioni, culti condivisi)29, un dialogo che

unisce insieme due approcci distinti e paralleli: da un lato quello aggregativo

chemette in luceunoopiùaspetti unificanti; dall´altro latoquellooppositivo

che permette di distinguere il ‘noi’ dal ‘loro’. L’indagine di questo capitolo

cercherà quindi di ricostruire, per quanto possibile visti i limiti dettati delle

scarse fonti disponibili, gli indizi e i presupposti di un’identità collettiva

nesiotica, cioè i meccanismi di definizione ideologica e identitaria. L’analisi

partirà dall’aspetto geografico, inteso come lettura sociale del territorio,

esaminandol’arcipelagocicladicocomeregione.Sipasseràquindiadunesame

dellesingolecomunitànesiotichecercandodicapirequali isoledell’arcipelago

23 SCHOLTEN2000pp.44-45,63-66,90-91;TSANGARI2007pp.22-36;FUNKE2015pp.101-

102,114-115.24 Polyb.XX6,7-12.25 PETRAKOS1997nr. 21 l. 2; ETIENNE -KNOEPFLER1976pp. 331-337; SCHOLTEN2000pp.

259-260.26 IGVII2724bl.6;KNOEPFLER1998pp.202-203e207.27 Ma attenzione perché molti di questi casi sono fatti di conquista, quindi di

un’integrazione forzata dall’esterno. Ciononostante dimostrano che una federazione potesse

sussistereinetàellenisticaanchesenzaun’identitàetnica.28 VLASSOPOULOS2015p.11.29 MACSWEENEY2009p.105.

IlKoinondeiNesioti

167

ne facessero parte e quali no. Si proseguirà dunque affrontando il tema della

ionicitàdegli statimembridelKoinon. Si continueràpoi esaminando l’aspetto

unificante rappresentatodai culti edalle feste federali.A tuttoquesto seguirà

un’analisidelcarattereinsularedelKoinonequindidell’insularitàcomeaspetto

identitario. A conclusione del capitolo si proporrà una sintesi interpretativa

complessivaatuttotondosull’identitàpoliticaefederalenesiotica.

4.2.–Cicladi:arcipelagoeregione.

Iniziamodunquelanostraanalisiaffrontandounprimoaspettogeografico

della questione identitaria, e cioè i processi di territorializzazione, la lettura

umana dello spazio e l’identificazione, all’interno di un mare di isole come

l’Egeo,diunarcipelagoodiunaregionespecifici.CosasonoinfattileCicladi,se

nonuninsiemediisolemodellatodallapercezioneumanadellageografia,come

del restoogni altro arcipelago30?Ogni raggruppamentoè inunqualche senso

soggettivoe iconfinidenotantispecificiammassidi isolediventanonel tempo

confusi sistemi di analisi del territorio31. I confini che si ritengono ‘naturali’

variano per l’appunto nel tempo, ora includendo, ora escludendo alcune

porzioni,onelnostrocasoisole.Dal2011,aseguitodellariformaKallikratisdel

quadro amministrativo greco, l’arcipelago delle Cicladi fa parte della regione

amministrativadell’EgeoMeridionale (ΠεριφέρειαΝοτίουΑιγαίου),maprima

dialloracostituivaunaprefettura(νομός)distintadaquelladelDodecaneso.Le

Cicladieranodunquepercepite finoapochianni facomeunaregioneunitaria

chedovevatrovareriscontrosulpianogiuridico-amministrativo.Certamentela

scelta di quali isole includere in una prefettura o nell’altra è stata

sostanzialmente arbitraria e dettata da ragioni diplomatiche e politiche32,ma

questonontogliechelaregionevenissepercepitacometale.LeCicladivengono

considerate un arcipelago o una regione dell’Egeo33. Questa percepita unità

30 RAINBIRD2007pp.44–45.31 BROODBANK2000pp.263-265.32 ComesievincedalcasodiAstypalaia:BROODBANK2000pp.68-69.33 BRUN1996p.7;CONSTANTAKOPOULOU2007p.176;RUTISHAUSER2012p.19.

QuartoCapitolo

168

geografica delle Cicladi può essere fatta risalire all’antichità34, sebbene, come

vedremo nelle prossime pagine, esistesse già un confuso dibattito su quali e

quante isole costituissero l’arcipelago35. Questo dimostra come la realtà di

questiinsiemi,diquesticonfini,diquesteregioniesistesseecontinuiadesistere

dunque nell’immaginazione umana e costituisca un aspetto identitario, dal

momento che consente agli abitanti di connettere sé stessi ad uno specifico

territorio. Nei cosiddetti ‘processi di territorializzazione’ il primo atto è

costituitodalladenominazione36.Ladenominazione,cioè lasceltadiunnome,

di un ‘designatore’, nel nostro caso ‘Cicladi’, ha una funzione sia autopoietica,

poiché indica una caratteristica ambientale, un modo di leggere un contesto

geografico e un riferimento descrittivo, sia ‘simbolica’37, poiché richiama alla

mente valori sociali che attingonoal piano storico-religioso. Il termineCicladi

denota infatti il loro costituire un cerchio attorno a Delo38. L’aspetto

referenziale-descrittivoindicaquindilaformacircolaredell’arcipelago,mentre

quello ‘simbolico’-religioso ricorda l’importante ruolo cultuale di Delo. Il

controllo intellettuale che scaturisce da questa rappresentazione dello spazio

consentediridurrelacomplessitàequindidiidentificareséstessiall’internodi

34 IltermineèadesempionotoeutilizzatosenzaparticolarispiegazionitantodaErodoto

(Hdt. V 30, 6: ταῦταἀκούσαντες οἱ Νάξιοι προσέθεσαν τῷἈρισταγόρῃ πρήσσειν τῇ δύναιτοἄριστα,καὶὑπίσχεσθαιδῶραἐκέλευονκαὶδαπάνηντῇστρατιῇὡςαὐτοὶδιαλύσοντες,ἐλπίδαςπολλὰς ἔχοντες, ὅταν ἐπιφανέωσι ἐς τὴν Νάξον, πάντα ποιήσειν τοὺς Ναξίους τὰ ἂν αὐτοὶκελεύωσι,ὣςδὲκαὶτοὺςἄλλουςνησιώτας.τῶνγὰρνήσωντουτέωντῶνΚυκλάδωνοὐδεμίακωἦνὑπὸΔαρείῳ.31,2:τοῦτοδὲνήσουςβασιλέιπροσκτήσεαιαὐτήντεΝάξονκαὶτὰςἐκταύτηςἠρτημένας,ΠάρονκαὶἌνδρονκαὶἄλλαςτὰςΚυκλάδαςκαλευμένας),quantodaTucidide(Thuc.I4:ΜίνωςγὰρπαλαίτατοςὧνἀκοῇἴσμενναυτικὸνἐκτήσατοκαὶτῆςνῦνἙλληνικῆςθαλάσσηςἐπὶ πλεῖστον ἐκράτησε καὶ τῶν Κυκλάδων νήσωνἦρξέ τε καὶ οἰκιστὴς πρῶτος τῶν πλείστωνἐγένετο,Κᾶραςἐξελάσαςκαὶ τοὺςἑαυτοῦπαῖδαςἡγεμόναςἐγκαταστήσας·τότελῃστικόν,ὡςεἰκός,καθῄρειἐκτῆςθαλάσσηςἐφ᾽ὅσονἐδύνατο,τοῦ τὰςπροσόδουςμᾶλλον ἰέναιαὐτῷ. Ma attenzione a II 9: Ἀθηναίων δὲ Χῖοι, Λέσβιοι, Πλαταιῆς, Μεσσήνιοι οἱ ἐν Ναυπάκτῳ, Ἀκαρνάνων οἱ πλείους, Κερκυραῖοι, Ζακύνθιοι, καὶ ἄλλαι πόλεις αἱ ὑποτελεῖς οὖσαι ἐν ἔθνεσι τοσοῖσδε, Καρία ἡ ἐπὶ θαλάσσῃ, Δωριῆς Καρσὶ πρόσοικοι, Ἰωνία, Ἑλλήσποντος, τὰ ἐπὶ Θρᾴκης, νῆσοι ὅσαι ἐντὸς Πελοποννήσου καὶ Κρήτης πρὸς ἥλιον ἀνίσχοντα, πᾶσαι αἱ Κυκλάδες πλὴν Μήλου καὶ Θήρας).35 H.V.GAERTRINGEN,IGXII5,2Test.pp.XX-XXIINo1395-1407;COUNILLON2001pp.11-23.36 TURCO1988pp.79-92.37 Sebbeneiltermine‘simbolo’el’aggettivo‘simbolico’siprestinoadunusomoltodifficile

esianoquindipocoutiliinsededianalisi:ALESHIRE1989p.107n.3.38 Il poeta ellenisticoCallimaco scrivenelquarto innodedicato aDelo ai versi300-301:

Ἀστερίη [cioè Delo] θυόεσσα, σὲ μὲν περί τ᾽ἀμφί τε νῆσοι κύκλον ἐποιήσαντο καὶὡς χορὸνἀμφεβάλοντο. Lo stesso concetto si ritrova nelle descrizioni offerte da Strabone e Plinio ilVecchiocheanalizzeremonelleprossimepagine.BURASELIS2015pp.359-360.Nonèuncasoche

laprimamenzionediunasingolaisoladelleCicladisiaperDeloesiritrovinell’Odisseaquando

cisiriferisceall’altarediApollodiDelo(Od.VI163-165):EARLE2008p.8controVLACHOPOULOS

1999p.79.

IlKoinondeiNesioti

169

un territorio, che si vuole ordinato da ‘precisi’ confini. Questa percezione

geografica, come sostiene Chaniotis, implica spesso l’esistenza di network

politici, culturali e/o economici e non è un’esclusiva delle Cicladi, come

dimostrano altri gruppi di isole dell’Egeo, come ad esempio il Dodecaneso, le

DodiciIsole,eleSporadi,isoledisperse,sebbenenelcasodelleCicladiilegami

siamopiù forti ed evidenti39.Maperché tuttoquesto siadeclinabile sul piano

conoscitivoèprimadituttonecessariocomprendereaqualiisolecisiriferisse

coniltermineCicladi.

Tra le varie liste e menzioni tramandateci dalle fonti antiche, vorrei

concentrarmi su quattro elenchi principali, riprendendo poi nel commento

finalesoloalcunideglialtridocumentidisponibili,siaperchémenosignificativi

epregnanti,siaperchénonsiriferisconoesplicitamentealleCicladiquantoalle

isole considerate singolarmente. Le quattro liste accennate sono quelle dello

pseudo-Scilace,diArtemidoro-Strabone,diMelaediPlinioilVecchio.

Partiamo innanzitutto da quella offerta dal Periplo dello pseudo-Scilace,

operaprobabilmentedelIVsecoloa.C.,cheenumeraleCicladiindueblocchi;il

primoconsiderandocomepuntodipartenzalecostespartane40:

Κυκλάδεςδὲ αἵδε εἰσὶ κατὰ τὴνΛακεδαιμονίαν χώρανοἰκούμεναι·Μῆλος

καὶλιμήν,κατὰδὲταύτηνΚίμωλος,κατὰδὲταύτηνΦολέγανδρος,κατὰδὲ

ταύτην Σίκινος νῆσος καὶ πόλις. κατὰ δὲ ταύτην Φήρα, κατὰ δὲ ταύτην

Ἀνάφη,κατὰδὲταύτηνἈστυπάλαια.

Ilsecondoconsiderandoinvecel’Attica41:

κατὰδὲτὴνἈττικήνεἰσινῆσοιαἱΚυκλάδεςκαλούμεναι,καὶπόλειςαἵδεἐν

ταῖςνήσοις·Κέως·αὕτητετράπολις,<Ποιήσσαπόλις>καὶλιμήν,Κορησσία,

Ἰουλίς,Καρθαία.Ἑλένη.Κύθνοςνῆσοςκαὶπόλις.Σέριφοςνῆσοςκαὶπόλις

καὶ λιμήν. Σίφνος. Πάρος λιμένας ἔχουσα β´,ὧν τὸν ἕνα κλειστόν. Νάξος.

Δῆλος.Ῥήνη. Σῦρος.Μύκονος· αὕτηδίπολις. Τῆνος και λιμήν.Ἄνδρος καὶ

39 CHANIOTIS2008p.1.TeniamotuttaviapresentecheiltermineDodecanesoèpiùtardoe

denota un’unità amministrativa dell’impero bizantino (CRAIK 1980 p. 4),mentre solo con una

forzaturaSporadipuòessereusatocomenomediunarcipelagoalparideltermine‘Cicladi’.40 Ps.-Skylax48.41 Ps.-Skylax58,1-2.

QuartoCapitolo

170

λιμήν.αὗταιμὲναἱΚυκλάδεςνῆσοι.ὑπὸδὲταύταιςἕτεραινῆσοιαἵδεπρὸς

νότον·Ἴοςκαὶλιμήν·ἐνταύτῃὍμηροςτέθαπται.Ἀμοργὸς,αὕτητρίπολις,

καὶλιμήν.Ἴκαρος,δίπολις.

LeCicladicomprenderebberoquindiMelos,Kimolos,Folegandros,Sikinos,

Thera, Anaphe, Astypalaia; e ancora Keos, Helene (moderna Makronisos),

Kythnos,Seriphos,Siphnos,Paros,Naxos,Delo,Reneia,Syros,Mykonos,Tenose

Andros. Curiosamente vengono escluse Ios e Amorgos, mentre vengono

considerateCicladileisoledorichefinoadAstypalaia.

Fig.2:leCicladisecondolopseudo-Scillace.

Passiamo ora a Strabone, attivo a cavallo tra il I secolo a.C. e il I d.C., il

quale,nelquintocapitolodeldecimolibro,dopoaverspecificatocheleCicladisi

IlKoinondeiNesioti

171

trovanoattornoaDelo42,offreunalistariprendendoArtemidorodiEfeso,attivo

intornoal100a.C.43:

κατ᾽ ἀρχὰς μὲν οὖν δώδεκα λέγονται· προσεγένοντο δὲ καὶ πλείους.

Ἀρτεμίδωρος γοῦν διαριθμεῖται <πεντεκαίδεκα> περὶ τῆςἙλένης εἰπών,

ὅτιἀπὸΘορίκουμέχριΣουνίουπαράκειται,μακρὰ,σταδίωνὅσονἑξήκοντα

τὸμῆκος·ἀπὸταύτηςγάρ,φησίν,αἱκαλούμεναιΚυκλάδεςεἰσίν·ὀνομάζει

δὲΚέω,τὴνἐγγυτάτωτῇἙλένῃ,καὶμετὰταύτηνΚύθνονκαὶΣέριφονκαὶ

Μῆλον καὶ Σίφνον καὶ Κίμωλον καὶ Πρεπέσινθον καὶὨλίαρον, καὶ πρὸς

ταύταις Πάρον, Νάξον, Σῦρον,Μύκονον, Τῆνον,Ἄνδρον, Γύαρον. τὰς μὲν

οὖν ἄλλας τῶν δώδεκα νομίζω, τὴν δὲ Πρεπέσινθον καὶ Ὠλίαρον καὶ

Γύαρονἧττον.

Si noti che l’isola di Reneia è presentata poco dopo come desertica e

dipendentedaDelo,aspettocheciconsentediincluderlanellalista44.

Strabone afferma dunque che le Cicladi sono dodici o quindici (citando

Artemidoro),cheinizianooltreHelene,lapiccolaisolaprossimaalcapoSunio,e

che sono nell’ordine Keos, Kythnos, Seriphos, Melos, Siphnos, Kimolos,

Prepesinthos/Despotiko(vicinaadAntiparos),Oliaros/Antiparos,Paros,Naxos,

Syros, Mykonos, Tenos, Andros, Gyaros. Tuttavia espone i propri dubbi sulla

natura di tre isole proposte nella lista di Artemidoro, e cioè

Prepesinthos/Despotiko,Oliaros/AntiparoseGyaros.Lasuaelencazionesegue

un ordine circolare, che come abbiamo detto rivela un modo particolare di

leggereuncontestogeografico,epotrebbedipenderenondaArtemidoro,mada

uncatalogopiùantico,forsediEforo,chedipenderebbereinquestocasoasua

voltaprobabilmentedaEcateo45.Certamenteècuriosal’aggiuntaallalistadelle

42 Strab.X5,1C485:αὗταιμὲνοὖνἐντῷΚρητικῷπελάγει,ἐνδὲτῷΑἰγαίῳμᾶλλοναὐτήτεἡ Δῆλος καὶ αἱ περὶ αὐτὴν Κυκλάδες καὶ αἱ ταύταις προσκείμεναι Σποράδες, ὧν εἰσι καὶ αἱλεχθεῖσαι περὶ τὴν Κρήτην. 2: ἔνδοξον δ᾽ ἐποίησαν αὐτὴν αἱ περιοικίδες νῆσοι, καλούμεναιΚυκλάδες, κατὰ τιμὴν πέμπουσαι δημοσίᾳ θεωρούς τε καὶ θυσίας καὶ χοροὺς παρθένωνπανηγύρειςτεἐναὐτῇσυνάγουσαιμεγάλας.43 Strab.X5,3C485.44 Strab. X 5, 5 C486:Ῥήναια δ᾽ ἔρημον νησίδιόν ἐστιν ἐν τέτρασι τῆς Δήλου σταδίοις,ὅπουτὰμνήματατοῖςΔηλίοιςἐστίν.οὐγὰρἔξεστινἐναὐτῇτῇΔήλῳθάπτεινοὐδὲκαίειννεκρόν.οὐκἔξεστιδὲοὐδὲκύναἐνΔήλῳτρέφειν.ὠνομάζετοδὲκαὶὈρτυγίαπρότερον.45 TALAMO1996pp.231-232.

QuartoCapitolo

172

Cicladi delle due isole doricheMelos e Kimolos, che lo stesso geografo aveva

aggiuntopocoprimaalla listadelleSporadi insiemeallealtre isoledoricheea

alleionicheIoseAmorgos46.

Fig.3:leCicladisecondoArtemidoro-Strabone.

NontroppodissimileèlalistaoffertaprobabilmentenellaprimametàdelI

secolod.C.daPomponioMela47,sebbenenonmanchinopeculiarità:

46 Strab. X 5, 1 C484: περὶ δὲ τὴν Κρὴτην εἰσὶ νῆσοι, Θήρα μέν, ἡ τῶν Κυρηναίωνμητρόπολις, ἄποικος Λακεδαιμονίων, καὶ πλησίον ταύτης Ἀνάφη, ἐν ᾗ τὸ τοῦ ΑἰγλήτουἈπόλλωνοςἱερόν.[...]ταύτηςδ᾽εἰςἑκατὸνἀπέχεινησίδιονἼος,ἐνᾗκεκηδεῦσθαίτινέςφασιτὸνποιητὴνὍμηρον·ἀπὸδὲτῆςἼουπρὸςἑσπέραν ἰόντιΣίκινοςκαὶΛάγουσσακαὶΦολέγανδρος,ἣνἌρατος```σιδηρείην```ὀνομάζειδιὰτὴντραχύτητα·[...]Ἔτιδ᾽ἐγγυτέρωκαὶτῆςΚιμώλουκαὶτῆςΚρήτηςἡΜῆλος,ἀξιολογωτέρατούτων[...]ΑὗταιμὲνοὖνἐντῷΚρητικῷπελάγει,ἐνδὲτῷΑἰγαιῷ μᾶλλον αὐτή τε ἡ Δῆλος καὶ αἱ περὶ αὐτὴν Κυκλάδες καὶ αἱ ταύταις προσκείμεναιΣποράδες, ὧν εἰσι καὶ αἱ λεχθεῖσαι περὶ τὴν Κρήτην. 12 C487Ἔστι δὲ καὶ Ἀμοργὸς τῶνΣποράδων.47 MelaII111.

IlKoinondeiNesioti

173

atinteriusMelos,Olearos,Aegilia,Cothon,Ius,Thia,Thera,Gyaros,Hippuris,

Donysa,Cythnos,Chalcis, Icaria,Cinara,Nisyros,Lebinthos,Calymnia,Syme.

haequiadispersaesuntSporades,atCeos,Sicinos,Siphnos,Seriphos,Rhenea,

Paros, Myconos, Syros, Tenos, Naxos, Delos, Andros quia in orbem iacent

Cycladesdictae.

Dopo aver offerto una lista delle Sporadi, Mela elenca tra le Cicladi

nell’ordine Keos, Sikinos, Siphnos, Seriphos, Reneia, Paros, Mykonos, Syros,

Tenos,Naxos,DeloeAndros.Interessantel’esclusionediKythnos,ritenutaparte

delleSporadi,sesiconsideraanchel’inclusionediSikinos.Èpossibilechecisia

stataunaconfusionetraledueisole.

Fig.4:leCicladisecondoMela.

QuartoCapitolo

174

TerminiamodunqueconlalistadiPlinioilVecchio,attivonelterzoquarto

delIsecolod.C.48:

ExtraeaminMyrtoomultae,sedmaximeinlustresGlauconnesosetAegiliaet

apromunturioGeraestocircaDeluminorbemsitae,undeetnomentraxere,

Cyclades.primaearumAndruscumoppidoabestaGeraestoX,aCeoXXXVIII.

ipsamMyrsilusCauron,deindeAntandroncognominatamtradit,Callimachus

Lasiam, alii Nonagriam, Hydrusam, Epagrim; patet circuitu LXXXXIII. ab

eadem Andro passusmille et a Delo XV Tenos cum oppido in XV porrecta,

quampropteraquarumabundantiamAristotelesHydrusamappellatamait,

aliqui Ophiusam. ceteraeMyconus cummonteDimasto a Delo XV, Siphnus,

ante Meropia et Acis appellata, circuitu XXVIII, Seriphus XV, Prepesinthus,

Cythnos ipsaque longe clarissimaetCycladummediaac temploApollinis et

mercatucelebrataDelos,quaediufluctuata,utproditur,solamotumterrae

non sensit adM. Varronis aetatem;Mucianus prodidit bis concussam. hanc

Aristoteles ita appellatam tradit, quoniam repente apparuerit enata,

Aglaosthenes Cynthiam, alii Ortygiam, Asteriam, Lagiam, Chlamydiam,

Cynethum, Pyrpylen igne ibi primum reperto. cingitur V passuum, adsurgit

Cynthio monte. proxima ei Rhene, quam Anticlides Celadusam vocat, item

Artemiten, Celadinen. Syros, quam circuitu patere XX prodiderunt veteres,

MucianusCLX,Olearos,Paroscumoppido,abDeloXXXVIII,marmorenobilis,

quam primo Platean, postea Minoida vocarunt. ab ea VII D Naxus, a Delo

XVIII, cum oppido, quam Strongylen, deinde Dian, mox Dionysiada a

vinearum fertilitate,alii SiciliamminoremautCallipolimappellarunt.patet

circuituLXXVp.dimidioquemaiorestquamParus.

Plinio,cheaggiungeanchevarieinformazionitracuiivarinomidelleisole

nel corso dei secoli, sostiene che le Cicladi fossero Andros, Keos49, Tenos,

48 Plin.Nat.IV65-67.49 NellalistaPliniolacitaappenaequell’ipsamsuccessivoallacitazionenonsiriferisceaKeos come ritiene erroneamente RACKHAM 1961 IV 12, 65 che traduce “Myrsilus tells us that

Ceoswas once called Cauros...”,ma adAndros poichéGaurion è la città portuale a nordovest

dell’isola e inoltre i vari nomi antichi che seguono si riferiscono sempre tutti ad Andros:

WINKLER1988p.399.TuttaviaèprobabilechequiPliniocitiappenaKeosperchénehaparlato

pocoprima(62:deinCeosabeatotidem,quamnostriquidamdixereCeam,GraecietHydrusam,avolsam Euboeae. quingentos longa stadios fuit quondam,mox quattuor fere partibus, quae adBoeotiam vergebant, eodemmari devoratis oppida habet reliqua Iulida, Carthaeam; intercidere

IlKoinondeiNesioti

175

Mykonos, Siphnos, Seriphos, Prepesinthos/Despotiko, Kythnos, Delo, Reneia,

Syros,Oliaros/Antiparos,ParoseNaxos.Eglicioffredunqueunalistaristretta

alleCicladiioniche,escludendoancoraunavoltaIoseAmorgos.

Fig.5:leCicladisecondoPlinioilVecchio.

Altriautorioffronolisteancoradiverse50,maritengocheaifinidelnostro

ragionamentoladisaminaattualepossabastareamostrarelafluiditàdeiconfini

dell’arcipelago cicladico a seconda del periodo e dell’autore preso in

considerazione.Perquantocicompetenonèdinostrointeresseevidenziarechi

Coresus,Poeeessa.exhacprofectamdelicatioremfeminisvestemauctorestVarro)descrivendolaeoffrendo,comediconsueto,altrinomieinformazioni.Perquestaragionelasemplicecitazione

inquestocasopermettediincluderlanellalista.50 Dionisio figliodiCallifonte130ss. consideraadesempioNaxosunadelleSporadi,ma

KimolosunadelleCicladi;Iginonellafabula276consideraCicladisoloAndros,Mykonos,Delo,Tenos,Naxos,Seriphos,Gyaros,ParoseReneia.

QuartoCapitolo

176

hatortoechiharagione.Almomentoèinteressantenotarecome,nonostantele

differenze,11isolesianolepiùfrequentementecitatedaquestiautori:Andros,

Delo(acuiaggiungiamoReneia),Keos,Kythnos,Mykonos,Naxos,Paros(acuisi

possono aggiungere Oliaros/Antiparos e Prepesinthos/Despotiko), Seriphos,

Siphnos,SyroseTenos.Tuttequesteisolesonoioniche(tranneKythnosconun

mix di Ioni e Driopi51) e tutte rientrano nel cosiddetto Νεσιοτικὸς φόρος,

´distrettoinsulare´,nellelistedell’aparchediVsecolodellalegadiDelo52.Tutte

facevanopartedellaseconda‘legaateniese’standoallalistadeglistatimembri

del 37753. Inoltre tutte tranne Kythnos rientrano nel registro dei debitori di

Delo del primo quarto del IV secolo54. L’appena delineato minimo comun

denominatore di queste liste rappresenta tuttavia niente più che un nucleo

centrale di quello che veniva considerato essere l'arcipelago delle Cicladi. Al

riguardo bisogna ricordare la più volte rimarcata assenza di due importanti

isole: Ios e Amorgos. Entrambe erano ioniche,membri della prima e seconda

lega e venivano incluse tra le Cicladi da Stefano di Bisanzio55; ma mentre

Amorgos veniva considerata parte del distretto cario nella lista dei tributi

ateniesi enon facevapartedella listadeidebitoridiDelonel IV secolo, Ios al

contrario era parte del distretto insulare e compare tra i debitori di Delo

insiemeallealtreCicladi.Possonodunqueessereespuntedallalistadelnetwork

cicladico,anchealivello‘simbolico’-identitario,concertezza?Echedirepoidel

gruppodiisoledorichechetaglianol’Egeomeridionaledaovestadest,daMelos

a Rodi passando per Kimolos, Pholegandros, Sikinos, Thera con Therasia,

Anaphe, Astypalaia, Kalymnos, Kos, Pserimos, Nysiros, Telos, Karphatos con

Kasos e Saros, Chalke e Syme56? Se per alcune non ci sono dubbi sulla loro

51 Hdt.VIII46,4.52 IGI3263ll.19-35del450/49;IGI3271col.Ill.88-101;col.IIll.89-100del441/0;IGI3279ll.71-94del433/2;IGI371ll.61-104del425/4.Danotarecheleisoledoriche,comeènoto,rientranonellalistasolodopol’iniziodellaGuerradelPeloponneso:RUTISHAUSER2012p.119.53 IG II2 43; RHODES – OSBORNE 2003 no 22. La lista con ogni probabilità comprendevaancheSyros,Naxos,Ios,SeriphoseKythnos,checolmerebberolelacunenellaparteinbassoa

destradellafronteepigrafica:CARGILL1981pp.37-38.54 CHANKOWSKI2008no11 ll.12–16deglianni393/2-389/8;nr.13A ll.11-15deglianni

377/6-374/3;nr.13Bll.3-10del374/3.55 Steph.Byz.A275Ἀμοργός·νῆσοςμίατῶνΚυκλάδων,ἔχουσαπόλειςτρεῖς,ἈρκεσίνηνΜινώανΑἰγιάλην;Ἴος,νῆσοςτῶνΚυκλάδων.56 ListadaCRAIK1980p.5.

IlKoinondeiNesioti

177

esclusionedalconteggio,peraltrelacosanonèaffattocerta(inparticolareper

Melosesatelliti)57. Ilquadroappenadelineato, lungidal fissareartificialmente

uncanoneunicoantistorico,vuole semmai farnotarecome l'identità cicladica

potessevariareneisecoli,includendooescludendospecificheisoleinbasealle

contingenze del periodo. Le liste sono inoltre il frutto di rimaneggiamenti di

materialidisecoliprecedentieciòspiegaleconfusionieomissionicheabbiamo

sottolineato.Questielenchicidannosoloun’immaginesfuocatadell’arcipelago.

LeCicladieranodunquericonosciutecomeungruppoorganico,comeun

insieme di isole, sebbene poi si avessero differenti pareri su quali isole ne

facesseroeffettivamenteparte.L’elementounitariosulpianogeograficoappare

essere la vicinanza a Delo, una vicinanza che appare però più culturale che

chilometrica,vistal’assenzadallelistediun’isolacomeIkaria,malapresenzadi

isolepiù lontanecomeKeoso talvoltaMelos.Lapercezionediunitàregionale

corrispondeva dunque ad un network di relazioni, le quali consentivano la

creazionediun’identitàdigruppo.L’identitàregionale,dicuiladenominazione

elelistesonotestimonianza,eratuttavialimitataalpianogeograficooandava

oltre? Per riprendere le parole sull’Italia attribuite aMetternich, applicandole

tuttaviaalnostrocontesto,“laparolaCicladièsolounaespressionegeografica”?

4.3.–StatimembridelKoinon.

Dopo aver discusso delle Cicladi come arcipelago e come insieme di

singoleisoleeavernotatoleambiguitàdiuntalgruppo,passiamooraaparlare

di quali isole facessero effettivamente parte del Koinon. Lo scopo di questa

parteèquellodimettereinrelazioneilgruppodeglistatimembriconilgruppo

delle Cicladi ed evidenziare, nonostante i vari dubbi, le differenze tra i due

insiemi. Il Koinon è la proiezione identitario-politica della percepita unità

regionale e geografica delle Cicladi? E se sì, in che misura esiste una

corrispondenzatraiduepiani?

57 RUTISHAUSER2012p.21.

QuartoCapitolo

178

Partiamo subito con l’affermare che il Koinon aveva coscienza di

rappresentare nelle proprie istituzioni solo alcuni Nesioti e non altri, come

emergedalleseguentiiscrizioni:

δ[εδό]σθα[ιδὲ]|αὐτῶιπολιτείανἐνπάσαιςταῖςν[ήσοιςὅσαι]|μετέχουσιν

τοῦσυνεδρίουαὐτῶι58.

εἶναιδὲΘέω[ναΦιλίσ|κ]ουΑἰγαεῖαπρόξενονκ[αὶεὐεργέ|την]πάντωντῶν

νη[σιωτῶνὅσοι|μετέχ]ουσιτοῦσυν[εδρίου59.

εἶναι αὐτοὺς προξένους καὶ εὐεργέ|τας ἐν π[ά]σαις ταῖς νήσοις ὅσαι

μετέχου|σιτοῦσυνεδρίου60.

δε[δό]|σθαιδὲ καὶ πολιτείαναὐτῶι καὶἐγγόνοιςἐ[ν] |πάσαις ταῖς νήσοις

ὅσαιμετέχουσιν|τοῦσυνεδρίου61.

εἶναιδὲαὐτὸνκαὶτοὺςἀ|δελφ]ο[ὺ]ςπροξέ[νουςκαὶεὐεργέ]|ταςἐνπάσαι[ς

ταῖςνήσοιςὅσαιμε]|τέχουσιτοῦσ[υνεδρίου62.

[...] αὐτοῖς καὶ ἐκγό[νοις ἐν πάσαις | τ]αῖς νήσοις ὅσ[αι μετέχουσι τοῦ

συνε|δρίου]63.

Si trattadi formuleburocratichechesiripetonocondifferenzeminimee

indicano, oltre alla centralità dell’elemento rappresentativo costituito dal

consiglio64, anche la consapevolezza che, al di fuori dei confini federali, vi

fosseroaltriisolani,altrinesioti,icuiinteressinoneranoincarnatie‘difesi’dal

Koinon. Sorge spontanea a questo punto la domanda su quali isole

partecipasseroalconsiglioequalino.Perrisponderedobbiamoprimaditutto

ritornare alla distinzione tra le tre fasi storiche del Koinon, e cioè quella

58 Appendice3ll.17-19.59 Appendice5ll.17-20.60 Appendice8ll.11-13.61 Appendice11bll.3-6.62 Appendice12all.1-4.63 Appendice14ll.13-15.64 Suprapp.70-73.

IlKoinondeiNesioti

179

antigonide,latolemaicaelarodia,vistocheancheilgruppodeglistatimembri

variò a seconda dei periodi. Inoltre è necessario affermare che non verranno

accettatecomefacentipartedelKoinonsololeisolecheesplicitamentecihanno

lasciato una testimonianza in tal senso. Unametolodogia simile finirebbe per

privarciinfattidipossibilitàconoscitive,che,perquantononprivedimarginidi

insicurezza, nonmancanodi qualche fondamento. Si procederàdunque anche

perindizi,evidenziandoglielementididubbio,ecercandononostantequestodi

presentareunquadrocoerente.

Iniziamo quindi con la prima fase di vita dell’istituzione, e cioè quella

antigonide. La definizione dell’estensione del Koinon in questo periodo è

particolarmente complicata per l’assenza di fonti esplicite a tal proposito.

L’unicodocumentofederaleriferibileconsicurezzaaquestafase65èillacunoso

decretosuiDemetrieia66rinvenutoaDelo.Essononcihapreservatoilnomedi

alcunmagistratoconindicazionedellasuaprovenienza,eancheilrinvenimento

a Delo non è di per se stesso prova certa del fatto che l’isola fosse uno stato

membro,comevedremoabreve.Ètuttaviaipotizzabileunacertacontinuitàcon

la fase tolemaica67, visto che il decreto di Nikouria afferma che Tolomeo ha

liberato(tutti)iNesiotidagliAntigonidi68.Sitrattapurtroppodiunaindicazione

generica e non molto di più possiamo trarre dal fatto che alcune isole extra

cicladiche appaiono essere assenti della rosa degli statimembri in entrambi i

periodi69.IlproblemainfattiriguardaleCicladi,checontroppafacilitàvengono

incluseinbloccodaalcunistudiosinelnoverodeglistatimembri70.

Passando ora al periodo tolemaico possiamo affermare di essere

relativamentebeninformatigrazieallamaggioredisponibilitàdifonti,sebbene

permanganoalcunidubbi su cui saràbene soffermarsi. La listadelle isole che

65 SuipotesicronologichealternativesostenutedaMEADOWS2013:suprap.17n.8.66 Appendice1.67 HUß1976p.238;BURASELIS1982p.78.68 Appendice 2 ll. 10-14: ἐπειδὴ ὁ | [β]ασιλεὺς καὶ σωτὴρ Πτολεμαῖος πολλῶν | καὶμεγάλωνἀγαθῶναἴτιοςἐγένετοτοῖς| [τ]ενησιώταιςκαὶτοῖςἄλλοιςἝλλησιν,τάςτεπ[ό|λ]ειςἐλευθερώσας...69 Mi riferisco a Rodi e alle isole del Dodecaneso e a Samo, per le quali è praticamente

certal’indipendenzadalKoinoninentrambiiperiodi:BILLOWS1990p.118n.45ep.445.70 CORSARO2008p.269;GALLOTTA2009p.341;CONSTANTAKOPOULOU2012p.57.

QuartoCapitolo

180

sicuramentefacevanopartedelKoinon71comprendeNaxos,AndroseKythnos,

che compaiono nel decreto di Nikouria72, e ancora Ios73, Keos74, Mykonos75,

Paros76 e infine Amorgos. In quest’ultimo caso bisogna segnalare che è il

ritrovamento di due decreti del Koinon sull’isola77 ad essere una prova

dell’adesionediAmorgosalKoinon,dalmomentochesappiamoinfattichetutti

idecretideiNesiotidovevanoessereriprodotti inognistatomembro,comesi

affermanelleseguentiiscrizioni:

ἀναγραψάτωσαν εἰςστήλας λιθίνας | [κ]αὶἀναθέτωσαν εἰς τὰ ἱερὰ ἐνοἷς

καὶαἱλοιπαὶτι|μαίεἰσινἀναγεγραμμέναιπαρ’ἑκάστοις78.

ἀναγραψάτωσανεἰς|στήλαςλιθίναςτὸδόγματόδεκαὶἀναθέτω|σανεἰςτὰ

ἱερὰ ἐν οἷς καὶ αἱ ἄλλαι τιμαὶ παρ’ ἑ|κάστοις τῶν νησιωτῶν εἰσιν

ἀναγεγραμ|μέναι79.

ἀνα|γράψαι δὲ καὶ τὰς πόλεις ἑκάστας παρ’ ἑ|αυταῖς τὸ ψήφισμα καὶ

ἀναθεῖναιεἰςτὰ| ἱερὰοὗἔθοςἐστὶναὐταῖς80.

ἀναγράψαι | δὲ καὶ τὰς [πόλ]εις ἑκάσταςπαρ’ ἑαυ|ταῖς τὸ ψ ≥ήφισμ[α] καὶ

ἀναθεῖναιεἰς|τὰἱερὰοὗἔθοςἐ{ι}στ[ὶ]ναὐταῖς81.71 FRASER-BEAN1954p.156n.2.72 Appendice2 ll.61-62:ἡιρέθησανθεωροὶΓλαύκωνΚύθ[νιος], .....αςΝάξιος,ΚλεώκριτοςἌνδριος. Secondo Paschidis p. 419 la lacuna può forse essere colmata col nome di Kallias diNaxosricordatocomeunodeitheoroiinviatidalKoinonadAlessandriainAppendice6l.4.SullapartecipazionediNaxosalKoinonbisognainfinericordarel’inviodigiudicisull’isolagestitodal

nesiarcoBakchon,segno,comeabbiamovistosuprapp.88-89,delfattochel’isolafossesottolasuagiurisdizioneequindichefacessepartedelKoinon.73 LacuipartecipazioneèdeducibiledaAppendice28,cioèdaldecretoinonorediZenon,

suprap.38,edaAppendice36,checihainformatosull’oikonomosdelleisole,suprap.132,74 Appendice29sull’inviodigiudicidapartediBakchonper larisoluzionedeiproblemi

interni, supra p. 89, e l’enigmatico Appendice 16, forse riferibile all’inizio dell’egemoniatolemaica,suprap.38.75 Appendice7l.21eAppendice8l.28ricordanoladesignazionediTeisiasdiMykonos.76 Appendice26ricordaglionoriattribuitidaParosalnesiarcoApollodoros,successoredi

Bakchon,suprapp.76-78.77 Appendice 2, cioè il decreto di Nikouria, piccola isola vicina ad Amorgos su cui

l’iscrizione è stata trasportata sicuramente per un riuso in età successiva, e Appendice 4, il

decreto sui giudici federali, supra p. 90. Sull’isola di Amorgos come parte del Koinon si vedaMARANGOU1994p.372.78 Appendice2ll.51-53.79 Appendice3ll.33-37.80 Appendice8ll.21-24.

IlKoinondeiNesioti

181

ἰδίαιδὲτὴνπόλινἑκάστηνἐν|τοῖςἱεροῖςἐνοἷςἔθοςἐστὶνἀναγράφειντὰς|

εὐεργεσίας82.

Siamodifronte,ancoraunavolta,adunformularioburocratico.Inquesto

casotuttaviaessoevidenzial’attenzioneperladiffusioneinognistatomembro

delledecisionifederali83.Inoltre,vistocheinognicasodisponiamodiunasola

dellevariecopiedeidecretichevenivanoiscrittiintutteleisole,ciòcimostrala

quantitàdiiscrizionichesonoandateperse.

DopoaverpresentatoleisolecheconcertezzafacevanopartedelKoinon,

bisognaoradiscuterediquellesucuisihannodubbi.PartiamoconHerakleia,

piccolaisolatraNaxoseIos,checihaoffertouncuriosodocumentodiunkoinon

di nesioti84. Il decreto regola le procedure giudiziarie per i problemi creati

all’agricoltura dalla presenza delle capre, portate nell’isola durante la

transumanza.Sebbeneinpassatocifosserodeidubbialriguardo85,lacriticasi

puòdireconcordenelritenerechesitrattidiunkoinondegliabitantidell’isola,

comprendente sia coloro che facevano parte della comunità politica, sia i

residentistranieri86.Ragionpercuinonabbiamoprovedellasuaappartenenza

alKoinon87.

PassiamooraalleCicladidoricheedinparticolareallapiùimportantedal

punto di vista epigrafico, cioè Thera. Se si esclude Cipro, infatti, Thera è il

territorio che ci ha offerto più iscrizioni sul controllo tolemaico fuori

dall’Egitto88.EnessunadiquesteciattestalasuapartecipazionealKoinon,cosa

81 Appendice10ll.10-13.82 Appendice11ll.12-14.83 Una pratica che prosegue anche in età rodia, come mostra Appendice 18 che ha

preservatoprimaildecretocittadinoepoiquellofederale.84 IGXII7509ll.8-9:τὸκοινὸντῶν|νησιωτῶν.85 TARN1913p.77.86 FRASER-BEAN1954p.156n.2;BURASELIS1982p.183n.5;RHODES–LEWIS1997p.250;

CONSTANTAKOPOULOU2007pp.206-211;2012bpp.308-310.87 UnodeglielementidecisivièilfattochenonvengacitatalapubblicazioneaDelo,come

erad’obbligo,masiparlisolodiunmetroonisolano(IGXII7509ll.11-13:ἀναγράψαιδὲτόδετὸψήφισματὸν|[ἱ]εροποιὸνἐπιστροφίδη[ν]εἰςστήληνλιθί|νηγκαὶστῆσαιεἰςτὸΜητρῶιον).88 BAGNALL1976p.123ep.134;PÉBARTHE2014p.93.

QuartoCapitolo

182

che ci spinge ad escludere la possibilità che facesse parte della federazione89.

TheraconogniprobabilitàrispondevadirettamenteaiTolomeiperlapresenza

diunaguarnigionemilitare. La guarnigionepotrebbeessere stata insediata in

età precedente alla guerra cremonidea, ma se fosse così deve essere stata

comunque pesantemente riorganizzata alle esigenze belliche durante tale

conflitto vista la strategia complessiva di Patroklos90. Un’altra prova del fatto

che Thera non rispondeva alle autorità nesiotiche è il fatto che Patroklos

gestiscepersonalmentel’inviodigiudiciaTheradaIoulisneglianni266-26391,

senzaalcunrichiamoalnesiarcocomeneglialtricasinoti92.Perquantoriguarda

MeloselealtreCicladidoricheèassaiprobabilechevalgalostessodiscorso,e

cioèche l’assenzadiriferimentialKoinondeiNesioti implichi la loromancata

partecipazione alla federazione93, sebbene su queste isole si sia decisamente

menoinformatirispettoaThera.

Un’altra isola su cui a volte si hanno dei dubbi è Samo, isola citata nel

decretodiNikouria94perl’inviodidelegatideiNesioti95.Questohafattocredere

adalcunistudiosi96cheSamofossepartedelKoinon,nonchésedealternativaa

Delo per le riunioni del consiglio. In realtà, come abbiamo già avutomodo di

vedere97, Philokles, in quanto a capo dell'intero settore egeo, richiese

semplicemente l'invio presso la sua base di Samo di delegati da tutti i centri

sotto l'egemonia tolemaica e ciò, nel caso dei Nesioti che agivano come

federazione, comportò la collaborazione del nesiarco, cioè del referente e

responsabilelagideperilKoinon.CheSamononfossemembrodelKoinon,ma

sededi unabasenavale comeThera, è inoltreprovatodall’invio autonomodi

89 KÖNIGp.51;FRASER-BEAN1954p.157;HUß1976pp.236-237;NIGDELIS1990pp.74-75

n.8-9.90 Suprapp.41-42;BAGNALL1976p.124avanzal’ipotesichesiastatadislocataaTheraperlaprimavoltainassolutopropriodaPatroklos.91 IGXII3,320.92 Suprapp.75-76;HAUBEN2013p.56;PEBARTHE2014p.9593 KÖNIG1910p.51;TARN1913pp.77-78;FRASER-BEAN1954p.157;BURASELIS1982p.66

n.114.94 Appendice2.95 ll.1-6.96 KÖNIG1910pp.48-49;CONSTANTAKOPOULOU2012p.57;BURASELIS2015p.361n.8.97 Suprap.76.

IlKoinondeiNesioti

183

giudicidapartediPhilokles98,senzachequestitenessecontodelnesiarco,come

avvenivainvecenelcasodicrisiinternealKoinon99.Samononfuquindimaiun

membrodelKoinon100.

Adesso passiamo ad un caso spinoso, e cioè Delo. L’isola era il centro

focale del Koinon, la sede delle riunioni del consiglio, il luogo dove venivano

celebrate le feste federali e dove eranopubblicati tutti i decreti prima ancora

dellecopiesullealtre isole.Ciononostantegli storici sonodivisi trachi ritiene

chefosseunmembrodelKoinon101echi lonega102.Fulcrodelcontendereè il

significato da attribuire al prestito concesso da Delo ai Nesioti, la cui

restituzione richiese alla fine l’interventopersinodi Philokles, di cui abbiamo

già parlato103. Questo evento si presta ad una duplice lettura104 dalmomento

chepuòessereconsideratocomeprovadelfattocheDelononfacessepartedel

Koinon,vistoilprestitodidenaroelarichiestadirestituzione,oviceversache

ne facesse parte e che proprio per questo avvenisse la concessione del

credito105.TuttaviaèpiùprobabilecheDelopartecipasseallafederazioneenon

fossesoloun importantesantuarioper l’archiviazionedeidecreti, tantopiùse

teniamopresentecomecambiailsuoruolodurantel’egemoniarodia106.Nonera

infattiinfrequentecheilcentropoliticodiunafederazionenonfossesolamente

unacittà,mapiuttostouncentroreligiosoounsantuario.Questiluoghiavevano

infatti un significato speciale per l'identità etnico-culturale delle popolazioni

partecipanti alla federazione. In tali centri ci si riuniva annualmente per

festeggiare e onorare la divinità e gli incontri costituivano l'occasione di

98 IG XII 6, 95; SEG I 363. MERKER 1970 p. 148; PEBARTHE 2014 p. 96. Su Samo base

tolemaica:HAUBEN2013p.49.99 Suprapp.88-89;siricorditraquestecrisigiàdiscusselarichiestadiBakchonaKosdiinviaredigiudiciaNaxos.PerSAVO2008p.344questasarebbe laprovacheancheKosabbia

fattopartedelKoinon,malacosaèassolutamentedaescludere.100 DELAMARRE1896p.105;FRASER -BEAN1954p.157;MERKER1970pp.148e157-158;

BAGNALL1976p.80en.2;SHIPLEY1987p.298;PASCHIDIS2008p.393n.1;PEBARTHE2014p.96.101 TARN1924pp.141-157;MERKER1970pp.158-159;MAREK1984pp.279-280;NIGDELIS

1990p.313;PASCHIDIS2008p.439n.4;CONSTANTAKOPULOU2012p.56nn.69-70.102 KÖNIG 1910 pp. 56-63; HUß 1976 pp. 223-224; BAGNALL 1976 pp. 151-156 e in

particolarep.154;BURASELIS2013p.175.103 Suprapp.128-130.104 TantodanonfarschieraredanessunaparteLAIDLAW1933pp.279-284.105 Amaggiorriprovasiconsideriinoltreche,comeabbiamogiàvisto,suprap.129en.77,Delodurantelasuaindipendenzaprestadenaropraticamentesolonelcontestocicladico.106 Infrapp.186-187.

QuartoCapitolo

184

avvicinamento e rafforzamento dei legami a vari livelli (identità, economia,

organizzazione politica)107. Serviva infatti una ‘capitale’, intesa come centro

dovesisvolgevanogliincontriedoveeranoreperibiligliorganidigovernoe/o

rappresentanza108.QuestoruoloerasvoltonelcasodelKoinondeiNesiotidietà

tolemaicadaDelo.

Fig.6:glistatimembridelKoinoninetàtolemaica.

Gli elementi per le altre Cicladi ioniche, benché testimonino l’influenza

tolemaica,sonotroppogenericiperessereusaticomeprovedell’appartenenza

alKoinon109.Questononsignificachenonnefacesseroparte,bensìsolochenon

107 PerlaquestionesivedaBEARZOT2013pp.86-87.108 LARSEN1968p.XXV.109 Per Siphnos si veda ad esempio la generica iscrizione IG XII 5, 481 sull’influenzatolemaica. Credono alla probabile partecipazione di Tenos anche ÉTIENNE 1990 pp. 90-93 e

IlKoinondeiNesioti

185

possiamo al momento inserirle nella lista senza commettere una forzatura.

CertamentelapartecipazionedialcunediessealKoinoninetàrodiapuòessere

considerata spia di una continuità rispetto all’epoca tolemaica e per questa

ragionelaloropartecipazionealKoinonlagideèassaiprobabile.

Passandooraalperiodorodiodobbiamosegnalarecheancoraunavoltale

fontidisponibiliriesconoailluminarelasituazionesoloinminimaparte.Come

abbiamo visto nel primo capitolo110, da Livio sappiamo che varie isole

passarono sotto l’egemonia di Rodi all’inizio del II secolo. Ma quali? La lista

stilatadaFraser eBean111, e ripresadaÉtienne112, Gabrielsen113 eBadoud114,

comprendetralealtreisoleancheMykonos,Kimolos,Sikinos,Seriphos,Naxose

Paros,chesonostateaggiuntesenzatestimonianzeesplicitesullabasedelfatto

che secondo gli autori erano Cicladi115. È vero che in mancanza di prove

lampanti può essere lecito almeno in parte presentare un coerente quadro

indiziario,ma questo deve fondarsi sulla logica della storia del Koinon e non

richiamarsi,ancoraunavolta,adunquantomaicomplicatoparallelismoconle

Cicladi. Ragion per cui mi vedo costretto almeno in parte a dissentire

dall’autorevoleopinionedegliautoricitati.Unodeglielementidaconsiderareè

lacontinuitàe/odiscontinuitàconiTolomei,argomentotuttaviainsidiosoeche

può valere limitatamente vista la cinquantennale pausa tra le due esperienze.

Esso può al massimo, laddove le fonti non dicano il contrario, spingerci a

ritenereprobabilechealcuneisoleabbianofattopartedelKoinondietàrodia,

sullabasedellaloroappartenenzaallafederazioneinquellatolemaica.

Partiamoancoraunavoltadaquelleisolelacuipartecipazionepuòessere

ritenutacertaoquasi.QuestesonoTenos,Keos,KythnoseSiphnos.Tenosè il

nuovo centro del Koinon, dove si riuniva il consiglio, aveva sede la flotta

NIGDELIS1990pp.155-156.InfineiltheorosEchestratos(notodaAppendice6ll.4-5),delqualeignoriamolaprovenienzaacausadiunalacunaneltesto,ènotodaiscrizionidiDeloeTenos,il

cherendepossibilechevengadaunadiquesteisole.110 Suprapp.52-53.111 FRASER–BEAN1954pp.159-166.112 ÉTIENNE1990pp.112-117.113 GABRIELSEN1997p.57.114 BADOUD2014p.120.115 FRASER–BEAN1954p.159.

QuartoCapitolo

186

federaleevenivanopubblicatiidecreti116.DaKeosprovieneundocumentoche

attestaunasymmachiatraRodieKarthaiadatabileaiprimiannidelIIsecolo117

eduedecretionorificipercittadinidiRodididatazioneperòincerta118.Kythnos

onora a Rodi Hagemachos figlio di Hagesandros per quando fatto sull’isola

quando ricopriva la sua carica119. Infine da Siphnos proveniva l’ambasciatore

deiNesioti ricordatoneldecretoperTimon120.Per lealtreCicladi ioniche, già

partedelKoinontolemaico,sipuòsolo ipotizzareuna loropartecipazionealla

rinatafederazione121,tranneperAndroscheerasottoPergamo122.PerleCicladi

doricheinvecenonabbiamoinformazioni,trannenelcasodiTheracherimase

sottoiTolomei123.

Passiamo ora a Delo. Avevamo antiticipato che la sua situazione sotto

l’egemoniadiRodieradiversarispettoaquellatolemaica.Adillustrarcicome,ci

pensaundocumentoparticolarmentesignificativo124:

ἀναγράψαι τόδε τὸ ψήφισμα τὸν ταμί[α]ν Εὐ[φ]ραῖον εἰ[ς στήλας | δύο], καὶ

ἀνα[θ]εῖναι τὴν μὲν ἐ<ν> Δ[ή]λ[ω]ι εἰς τὸ [ἱ]ερὸν [τοῦἈπόλλωνος, | τὴ]ν δὲ ἐν

Τήνωι εἰς τὸ ἱερὸν τοῦ Ποσειδῶνος [καὶ τῆς Ἀμφιτρίτης· | ἑλ]έσθαι δὲ καὶ

πρεσβευτὰςπρὸςΔηλίο[υς,οἳαἰτήσονταιτεῖ|σ]τήλειτό[π]ον·

Primadituttosinotalaparitàraggiuntaalivellofederaletrailsantuario

di Apollo a Delo e quello di Poseidone e Amphitrite a Tenos, isola che, come

116 FRASER–BEAN1954p.165-166.117 DUNANT–THOMOPOULOS1954pp.338-44nr.14;BE1955,180;SEGXIV544;sivedanoFRASER–BEAN1954p.161;ÉTIENNE1990p.115;REGER1994p.20n.9;WIEMER2002p.219enn.

1-3.118 IGXII5,535provenientedaKarthaiaperTimostratosfigliodiAristodamos(forseperòdel III secolo); IG XII 5, 599 proveniente da Ioulis per Charmippos (forse del II o I secolo);FRASER–BEAN1954p.161n.2.119 Suprap.84.120 Appendice 17 l. 32: [Θ]αρσαγόρας Πολυκλέους [Σίφ]ν[ι]ος. L’etnico sembra certo seconfrontatoconIGXI4,760ll.4-6:Ἐρασίδη|μοςκαὶΘαρσαγόραςΠολυκλ|είουςΣίφνιοι.121 Per Syros abbiamoprovedell’inviodi un giudice stranierodapartediRodi (IG XII 5,652),suprap.89n.200;perIosl’alleanzaconRodidesumibiledaIGXII51009espessocitata(FRASER –BEAN1954p. 157n. 4 e pp. 162-163 eBADOUD2014p. 120) è in realtà dimetà III

secolo, supra p. 44; per Amorgos le iscrizioni IG XII 7, 245 + 237 e 5, 38 contro il parere diBERTHOLD1984p.142n.41devonoesseredatatealIsecolo:FRASER–BEAN1954pp.163-164;

ÉTIENNE1990p.113;GABRIELSEN1997p.172n.102.122 Suprap.53.123 BADOUD2014p.120.124 Appendice17ll.25-29.

IlKoinondeiNesioti

187

abbiamoaccennato,eradiventatalanuovasededelleistituzionideiNesioti. In

secondoluogoèinteressantesegnalarelanecessitàdichiedereunluogoperla

steleaDelo,proceduracheevidentementenoneranecessariainetàtolemaica,

quandoDeloeramembrodelKoinon,ma loèdiventataorachenonne fapiù

parte125.

Fig.7:glistatimembridelKoinonsottoRodi.

Lo spostamento della ‘capitale’ da Delo a Tenos operato da Rodi è

significativo126.Sippelritienecheciòsiadovutoall’impossibilitàdisistemarea

Delocontemporaneamentelacapitale,unaguarnigioneelabasedellaflotta127.

125 FRASER–BEAN1954pp.164-165en.6126 ÉTIENNE1990pp.118-119.127 SIPPEL1986pp.35-46.

QuartoCapitolo

188

Tenoseraunimportantecentroreligioso,traleCicladisecondosoloaDeloper

rilievo128.InoltreconquestasceltaRodieTenossiassicuravanotuttiibenefici

di Delo senza tuttavia violarne apertamente la neutralità129. Secondo Sheedy

un’altra ragione amonte della scelta di Tenos rispetto ad altre isole, sarebbe

stata la necessità di opporre una postazione alla vicina base di Pergamo

installata ad Andros130. Ad ogni modo lo spostamento del centro federale a

TenosèunaltroelementochespingeacrederecheDeloinquestoperiodonon

facciapartedelKoinon.

Inconclusionepossiamoaffermareche,cosìcomenelcasodellalistadelle

Cicladi,anchela listadeiNesioti,deglistatimembridelKoinon,siavariatanel

tempo.Adunnucleocentralediisolepresentiintuttelefasi(costuitoconogni

probabilità dalla maggioranza delle Cicladi ioniche) si può aggiungere un

gruppopresentesolonellafasetolemaica(DeloeAndros)eunaltrochenonne

fece mai parte come le Cicladi doriche. Appare a questo punto evidente il

carattereionico-cicladicodeglistatimembridelKoinon.

4.4.–IonicitàeMarmorParium.

Dopo quanto affermato nei sottocapitoli precedenti siamo riusciti a

stringerel’ambitodinostrointeressealleCicladiioniche.Aquestopuntoresta

dacapireseeinqualemisuravenisseancorapercepitala‘ionicità’nelcontesto

cicladicodietàellenisticaecherapportopotesseessaaverecon ilKoinondei

Nesioti.Unaricercatantospecificanonpuòcheessereostacolatadaunacronica

mancanza di fonti. Esiste tuttavia un documento famoso che potrebbe essere

argomento di riflessione a tal proposito: il Marmor Parium. Si tratta di

un’epigrafealtacircaduemetri131,giuntaci in frammenti132, realizzataaParos

128 ID.p.42.129 BASLEZ–VIAL1987pp.281-312;ÉTIENNE1990p.107epp.118-119.130 SHEEDY1996p.447.131 Sitrattadiunaricostruzioneassolutamenteipotetica:sivedaKRISPI–WILHELM1897p.

184;JACOBY1904bp.V;IGXII5p.100;TOD1948nr.205,p.308,1950p.539,1970p.649,1996p.927;PFOHL1966p.124.132132 Cisonogiuntidueframmenti.Ilprimo(A),scopertoagliinizidelXVIIsecoloeportatoin

Inghilterranel1627,dovesitrovatutt’oggiall’internodellacollezionedell’AshmoleanMuseum

di Oxford, è stato gravemente danneggiato durante la guerra civile inglese e la sua parte

IlKoinondeiNesioti

189

durante la guerra cremonidea133. Il documento è, almeno formalmente, una

cronaca,unalistadidateeavvenimenti134,cheoriginariamentecoprivaunarco

cronologicoditredicisecoli135,dalpassatomitico136alpiùimmediatopresente

dell’autore. Il sistema di datazione è duplice: da un lato si usa il riferimento

certoadunospecificoarconteeponimooreateniese137;dall’altroognievento,o

gruppo di eventi, fa puntualmente riferimento all’ ‘anno 0’, in questo caso

verosimilmente l’anno 264, tramite un conteggio a ritroso. Questo ‘anno 0’ è

rappresentatodalsincronismotra l’arcontatodiDiognetoadAteneequellodi

…yanaxaParos,unicacitazioneriferitaall’isolaintuttal’iscrizione.Lenotizie,i

luoghi, ipersonaggieglieventiriportatisono ipiùvarieabbraccianoun’area

geografica che va dalla Sicilia alla Mesopotamia, dal Mar Nero all’Egitto,

comprendendogranpartedeipaesidelMediterraneoorientale.Oltreaquesto

bisogna segnalare la disomogeneità delle notizie e dei fatti presentati, che

spazianodalmitoallastoriamilitare,dallapoliticaallacultura.Nonostanteciò,

si nota un´attenzione particolare per alcune città, come Atene, mentre è del

tutto assente la storia di Paros, di Delo e delle Cicladi. Al vasto interesse

manifestatodall’abbondanzaedisparitàdeiriferimentisiaffiancanovarierrori

elacune,chesirivelanoesserespessovolontariedistorsionieomissioni138.Nel

corso degli anni ilMarmor Parium è stato usato soprattutto come fonte per

datazionialternativeaquelleoffertedaaltridocumentieciòèparticolarmente

vero nel caso degli studiosi di letteratura. Gli studi specifici139 invece hanno

superioreèandatairrimediabilmenteperduta.Fortunatamentedisponiamodiunatrascrizione

realizzata poco dopo il suo arrivo da SELDEN 1628-1629. Questa trascrizione, per quanto

maldestra,ciconsentediconoscereiltesto.Ilsecondoframmento(B)èstatoscopertoaParos

nel1897edèquiconservatonellocalemuseoarcheologico.133 AparteHAZZARD2000,lacriticaèconcordenelritenerechel’iscrizionesidatial264.134 L’operaèunacronacapoichésilimitaadunameraelencazionedeifattie,almassimo,a

un loro accostamento; essa non indaga criticamente il passato e pertanto non considera

minimamenteilproblemadellaricercadellecausedegliavvenimenticitati.135 Si iniziava con il 1581/80 a.C., anno della salita al trono di Cecrope, per finire con il

264/3a.C.,annodell’arcontatodiDiogneto.Inrealtà,vistalanaturaframmentariaconlaquale

cièpervenutoildocumento,cirestanosologlianni1581-355delprimoframmentoe336-299

dell’ultimo.136 Su 128 date/eventi/paragrafi pervenutici, fino al ventinovesimo si parla dell’epoca

precedenteaOmeroefinoaltrentunesimosiusanocomepilastridelladatazioneirediAtene.137 Oaddirittura,piùraramente,adunprecisoannodiregnodiunsovranoateniese.138 GÄRTNER1975col.1043.139 IpiùimportantisonoH.V.GAERTRINGEN,ChroniconParium.MonumentumArchilochi.,inIGXII5,444(1903/1909),pp.100-111;AddendainIGXII5,p.315;IGXIISuppl.(1939),p.110;

QuartoCapitolo

190

riguardatopiùaspettiehannocercatodiilluminareilcontestoculturaleincui

l´operavacollocata, inparticolareanalizzandoirapporticon lacronografia, la

storiografia universale, la storiografia locale e l’attidografia, spesso al fine di

rintracciare le fonti più o meno probabili utilizzate dall’anonimo autore140.

L’aspetto più trascurato da queste ricerche, e che invece ci interessa

maggiormente per i nostri fini, è l’indagine sul valore ideologico, didattico e

‘propagandistico’ che assumeva l’iscrizione nella Paros dell’epoca. A questo

scopo è necessario delineare la possibile ubicazione, il pubblico a cui si

rivolgevalalastraechiarirequindiilsuosignificatoprofondo.Ciòcipermetterà

di evidenziare come la ´ionicità` fosse ancora percepita nelle Cicladi di età

ellenistica.

Partiamo da una breve analisi del contenuto, che, per opportunità

conoscitiva, sarà diviso in tre periodi141: mitologico (fino ad Omero, A29),

storico(daFidone,A30,finoallafinedelframmentoA)e‘contemporaneo’(B).

Le notizie riportate dalMarmor Parium fino ad Omero si concentrano

quasi esclusivamente sulla Grecia ed in particolare riguardano l’Attica e

Atene142. Quest’ultima è infatti citata 13 volte, mentre tutte le altre località

(Troia, Creta, Focide, Ftiotide, Beozia, Egitto, Cipro, Frigia, Arcadia, Corinzia,

Rodie infineMileto insiemealla Ionianelsuo insieme)presentanoognunaun

soloriferimento.ComenotaJacoby143,compaionoMinosse,ilsinecismodiTeseo

(contemporaneo alla nascita della democrazia), le Amazzoni contro Atene, la

guerra di Troia e quella dei Sette a Tebe (A19-24), ma non Eracle, né gli

JACOBY 1904, 1904b, 1926-1930; LAQUEUR 1930; LE ROY 1975; TOD 1948, 1950, 1970, 1996;

ROSENBERGER2008.140 L’autoredelMarmorPariumnonhatrattotutteleinformazionidaun’unicafonte,maalcontrario egli ha ricavato, in maniera poco sistematica, le sue notizie da un insieme di testi

contemporanei, ‘popolari’ e accessibili alla lettura, soprattuttoAtthides e storieuniversali,madavveropochi lavoripropriamentecronografici.Per ragionidi sintesi rimandoper ildibattito

sullesingolefontiaJACOBY1902pp.406-439;1904pp.88-94;1904bpp.xi-xviii;1926-1930p.668;1949p.227n.5;LAQUEUR1930col.1886,1889e1897;CADOUX1948p.102n.162;MANNI

1961p.64;MOSSHAMMER1970pp.108-109e119;MADDOLI1975p.54;BOFFO1988pp.39-40;

GRAFTON 1995 p. 30. Vari sono stati inoltre i tentativi di identificazione dell’autore anche se

nessuno ha trovato un consenso unanime: GAERTRINGEN 1900 p. 11; JACOBY 1904 pp. 76-78 e

102-107, 1926-1930 p. 666; BURN 1949 p. 72; KONTOLEON 1956 p. 35; MANNI 1961 p. 62;

GUARDUCCI1974p.84;LANZILLOTTA1987p.33ep.39;CHANIOTIS1988pp.88-89;CANFORA1991

p.15.141 IlsuggerimentoèdiLAQUEUR1930col.1889.142 LAQUEUR1930col.1889.143 JACOBY1926-1930p.666.

IlKoinondeiNesioti

191

Argonauti.Siparladellacolonizzazioneionica(A27),manondiquelladorica.Si

citanoOmeroedEsiodo(A28-29)144,manonLicurgo.Leassenzeeisilenzinon

sono casuali, tanto più se pensiamo alla dovizia di dettagli in notizie

apparentementeminoricomequellasullascopertadelferro(A11),chepresenta

tral’altrounsincronismotratempocreteseetempoateniese,echecispingead

interrogarciinoltresullasuaintelligibilitàperunpubblicopario145.

Per quanto riguarda il periodo ‘storico’, sebbene si allarghi l’area

geograficadelle localitàcitate(compaionoadoccidente laSiciliaeadoriente i

Persiani), la Grecia nel complesso e Atene in particolare rimangono sempre

l’epicentrodell’interesse.IlMarmorPariumcitainfattiAteneel’Attica19volte.

Compaionosia laSicilia, sia iPersianiedottengonoentrambi8riferimenti.La

Macedonia invece è citata 6 volte. Quindi seguono la Focide (4), la Lidia (3),

l’isola di Lesbo (2), Corinto, Argo, Tebe, l’Arcadia e Sparta con un solo

riferimento ognuna. Si parla dell´istituzione degli arconti annuali ad Atene

(A32), ma, tranne il controverso caso di Siracusa146, non si parla della

colonizzazione in occidente147, né si accenna ai Cipselidi di Corinto. Sparta e

TebecompaionosolounavoltainriferimentoallabattagliadiLeuttra(A72).Lo

scontrononèdescrittonécomelafinedell’egemoniaspartana,nécomel’inizio

dellabreveparabolatebana.RiguardoalleguerrepersianelabattagliadiPlatea

vienepresentatacomeunavittoriaateniese(A52),quelladiSalaminacomeuna

vittoria dei Greci (A51) ed infine quella delle Termopili viene semplicemente

citata (A51).Per il versanteateniese siparladeiPisistratidi (A40;45)148,ma

144 Tra l’altro in questo caso con una curiosa inversione di ordine cronologico tra i due

autori, con Esiodo ritenuto precedente ad Omero. Forse un errore o più probabilmente una

sceltadeliberata.145 CLARKE2008p.329.146 JACOBY 1904b pp. 158-162, 1926-1930 pp. 683-685; VAN COMPERNOLLE 1966 p. 78;

MILLER1970pp.87-89.147 È noto che in età ellenistica, secondo Polibio (IX 1-2), il genere storiografico sulle

fondazionidovevaessereabbastanzapopolareeinoltre,comericordaTOD1948nr.205,p.312,

ilMarmorPariumcitalafondazionedivariecittàA20,26,27,31,73,B5,7,14,19.148 Il Marmor Parium, ispirato probabilmente ancora una volta da un’Atthis, associal’uccisionediIpparcoallacacciatadeiPisistratidi,contraendoinunostessoannoeventidiversi

eattribuendoadArmodioeAristogitonel’onoredellacadutadellatirannide:JACOBY1926-1930

p. 692. Non si può escludere che questa versione sia stata scelta nel tentativo di non citare

l’interventospartano,essenzialeperlacacciatadeitirannidaAtene:ROSENBERGER2008p.227.

QuartoCapitolo

192

nondiSoloneoClistene149;compaionoleguerrepersiane(A48;51-52),magli

unici personaggi citati per gli scontri sono i persiani Artaferne, Dati, Serse e

Mardonio e l’ateniese Eschilo; si parla dell’erezione delle statue di Armodio e

Aristogitone(A54)150,manonsicitanonél’imperoatenieseelapentecontetia,

né la guerra del Peloponneso. I Macedoni non compaiono fino all’episodio

A58151, mentre in chiusura del frammento A le citazioni che li concernono

inizianoadaumentare(61,72,74).Purtroppotuttelevicendecompresetragli

anni 355 e 336 sono scomparse nello iato tra i frammenti pervenutici. Non

sappiamo nulla della presa di Anfipoli, della Terza guerra sacra152, della

battaglia di Cheronea e dell´istituzione della Lega di Corinto. È tuttavia

ipotizzabilechequestiargomentie/oaltrivenisserotrattati,visto l´infittirsidi

citazionisullaMacedoniainchiusuradelframmentoA,echequindilevicende

di Filippo II fossero esposte enon trascurate comequelledi Sparta. L’aspetto

più significativo è tuttavia l’abbondanza di riferimenti a carattere letterario-

culturale.Lenotiziesutragediografi,commediografi,poeti,filosofieintellettuali

in genere sono 30 contro le 25 riferibili al mondo politico153. Questi dati

mostrano un interesse costante per il mondo culturale orbitante attorno ad

Atene. Risulta quindi apparentemente sorprendente l’assenza del pario

Archiloco154,cheperòprocedeinparalleloconilsilenziosullastoriadiParos,di

DeloedelleCicladisulpianopolitico.

Nelperiodo‘contemporaneo’155siaffaccianoprepotentementeiTolomeie

l’Egittocon13citazioni.Alessandronellasuabreveparabolaècitato8volte.5

sonoinveceiriferimentiadAteneeall’AtticaealtrettantisonoquelliaDemetrio

Poliorcete. Seguono Cassandro (4), Agatocle (3), i Persiani (3), Antipatro (3),

149 Inrealtànonècitatoquasinessunpoliticoateniese.Risultanoassentiadesempioanche

Dracone,Isagora,Temistocle,Milziade,Cimone,Pericle,Cleone,Alcibiade,Nicia,itrentatiranni

ealtriancora:TOD1948pp.311-312.150 NotiziaricavataprobabilmentedaunAtthis:JACOBY1926-1930p.694.151 MortediAlessandroIeiniziodelregnodiPerdiccaII.152 Ameno che inA75 non si debba seguire l’integrazione di JACOBY 1926-1930p. 1002,

secondo laquale si avrebberonegli anni366-365quelli che apparirebbero essere i prodromi

dellaTerzaguerrasacra,peraltromoltoanticipatirispettoalledatereali.153 JACOBY1926-1930p.667.GliepisodipresiinconsiderazionevannoadA34aA73.154 ÈsolounacongetturalasuapresenzainA33:JACOBY1926-1930pp.685-686;CHANIOTIS

1988p.88.155 Anni336-299.

IlKoinondeiNesioti

193

Lisimaco (2),Ofela (2),DemetrioFalereo (2),Macedonia (2),Cartagine (2) ed

infineFilippoII,AntigonoMonoftalmo,Seleucoconunsoloriferimentoatesta.

Dopo aver presentato in maniera imprecisa e grecocentrica le gesta di

AlessandroMagno156, si passa a parlare delle vicende dei successori, con una

significativaattenzionealmondoorbitanteattornoall’Egeo157.Perdurauncerto

interesse nei confronti di Atene158, di cui si cita persino, caso rarissimo come

abbiamo visto, Demetrio Falereo, eppure qualcosa è cambiato. Da un lato

crollanolecitazionidelmondo‘culturale’,con48notizieriferibiliallapoliticae

appena 5 alla cultura159, dall’altro si nota una sproporzione crescente tra le

citazioni dei Tolomei e quelle delle altre dinastie ugualmente impegnate in

Grecia.Maoltreallaquantità,èanchelaqualitàdellenotizieriportatearisultare

interessante. Tolomeo I è l’unico diadoco ricordato come successore di

Alessandro Magno in una specifica area dell’impero (B8); la sconfitta di

DemetrioPoliorceteaGaza,significativamenteassociataadun’eclissidisole,è

una vittoria di Tolomeo e ciò consente al Lagide di ‘inviare’ a Babilonia

Seleuco160, citato solo in questo caso (B16); si ricordano inoltre la nascita di

TolomeoII(B19)elasuaascesaaltrono(B23),casiuniciriguardantilanascita

e l´ascesadiunsovrano intutto il testo161;anche lecitazionidiOfelaeCirene

(B10, 11, 19) valgono in una prospettiva tolemaico-centrica; Demetrio

Poliorceteèsemprepresentatocomeassediatore,conquistatoreedistruttoredi

156 Mancanoadesempiotutteleinformazionisullesueimpresepiùorientaliesuquelledei

suoisuccessori(salvolanotiziadellafondazionediunacittàgrecasulTanais,B7):JACOBY1926-

1930pp.698-699;LAQUEUR1930col.1892ecol.1896;TOD1948p.312ep.314;MANNI1961p.

64;GÄRTNER1975col.1043.157 Parallelamente all’assenza di interesse per l’oriente, riguardo all’occidente si accenna

soloadAgatocle,SiracusaeCartagine,ignorandoancoraunavoltailrestodeiSiceliotieItaliotie

lacampagnadiAlessandroilMolosso.158 Si noti la prospettiva atenocentrica con cui viene presentata la guerra lamiaca e

l’assenzadelleoperazionidiAntipatrocontrol’Etolia,B9-10:LAQUEUR1930col.1889.159 JACOBY1926-1930p.667;TOD1948p.314.SecondoROSENBERGER2008p.230,questa

scomparsa mostrerebbe un altro segnale del legame con il regno d’Egitto. Infatti ilMarmorPariumsiadeguerebbeaquellaculturaalessandrinainteressatapiùallapoesiaarcaicacheallacontemporanea(provanesarebbeladislocazionetemporaledegliartisticitati)eallosviluppo

diunlegamepolitico-culturaletraAteneel’imperotolemaico.160 L’eventopotrebbeaddirittura esserepresentato comeun’investitura. Certo ilMarmorPariumnonèesplicitoinquestosenso.Manonpossiamoescluderechel’intentofosselasciareunvelodiambiguitàperilettoriantichi:JACOBY1904bp.128epp.199-200.161 Secondo JACOBY 1904 p. 79 una similemenzione non sarebbe stata fatta neanche nel

casodiAlessandroMagno(datoperaltroincontrollabilevistochelanotiziasisarebbenelcaso

trovatanelloiatoattualetraiframmenti).

QuartoCapitolo

194

città(B20,21,24)esiricordanoduesuesconfitte(B16,23).Purtroppoacausa

dellostatoframmentariodeldocumentononsappiamocomel’autoretrattasse

eventi quali la prima guerra siriaca, la rivolta di Atene contro Demetrio

Poliorcete,lapoliticadiAntigonoGonataelaguerracremonidea.Adognimodo

anchesologlielementielencatimostranounapresentazionenonneutraledella

storiainunaprospettivafortementefilo-tolemaica162.

L´analisidellefontiedelcontenutomostracomel´autoreintendessesolo

formalmente stilare un´opera cronografica,manella sostanza abbia composto

una particolarissima storia ´universale´ fondata sull´alternarsi di egemonie163.

Essa iniziava con la presentazione delle vicendemitiche, lette, come abbiamo

visto, in una chiave interpretativa ionico-ateniese164. L´autore poi, forse

riprendendo e adattando la visione isocratea di unità dei Greci proposta dai

discepoli Eforo e Teopompo165, proponeva Atene come centro politico e

culturalediunmondogrecounitosottoilsegnodellaconcordia.Unaconcordia

però ottenuta solo artificialmente tramite le omissioni di cui abbiamo

discusso166.L´attenzionedell´autoreiniziavatuttaviaaspostarsiconl´emergere

della Macedonia. È quindi credibile che già nello iato tra i due frammenti,

162 HAZZARD2000pp.162-163;ROSENBERGER2008p.230.163 CHANIOTIS 1988 pp. 87-89.Non si deve tuttavia dimenticare che ilMarmor Parium haacquisitostimolie formenonsolodallastoriografiauniversaleedaaltreoperecronografiche,

maanchedall’attidografia.Noncondividoperòl´ipotesidiCLARKE2008p.213secondolaquale

ildestinatario, realeoauspicato, fosse ilpubblicoateniese.ROSENBERGER2008p.228, afferma

che se l’iscrizione fosse stata trovata ad Atene nessuno avrebbe dubitato del suo carattere

ateniese. Ma questa epigrafe è stata trovata a Paros e per spiegarne le caratteristiche non è

necessariosupporreun’origineateniesedel testo.Ancorapiù improbabileèquindi l´ipotesidi

LEDL1914pp.185-187epp.191-192chel´intentofossedicomporreun´Atthis(ipotesiquestagiàcriticatadaJACOBY1949pp.227-228n.5).164 Questa attenzione per Atene è stata spiegata come un influsso di Isocrate e allievi:

LAQUEUR 1930 col. 1894. Lo studioso a conferma di questa ipotesi sottolinea come ilMarmorParium evidenzi l’autoctonia degli abitanti (A1) e mostri la colonizzazione ionica come untutt’uno(A27).Mal’influenzadiIsocrateconsentecomunquedeitrattidioriginalità.Nonsicita

l’arrivo dei Dori nel Peloponneso, spartiacque fondamentale tra storia mitica e ‘umana’ per

Isocrate edEforo:CANFORA1991p. 13.PerCanfora l’assenzanon significa tuttavia chenon si

dipendainognicasodaEforo.PerMUSTI2001pp.519-521l’assenzadelmitodell’arrivodiDori

eEraclidiindicainveceautonomiadaIsocrate/Eforoesispiegherebbeconungustolocaleche

quindiavvicinerebbeilMarmorPariumallealtrecronachedelperiodo.165 ALONSO-NÚÑEZ1990p.174.166 Secondo JACOBY 1926-1930 p. 667 non si può escludere una tendenza antispartana.

Un’ulteriore testimonianza in questo senso potrebbe essere la notizia sulla fondazione di

Megalopoli(A73),cittàvolutadaEpaminondapercontrobilanciarenelPeloponnesolaforzadi

Sparta.PerLAQUEUR1930col.1895l’influenzadiIsocratespiegherebbel’assenzadigranparte

dellapoliticadiVeIVsecolo,neltentativodipreservarel’immaginediAtenecomeguidadella

Grecia.

IlKoinondeiNesioti

195

riprendendo il suomodelloeforeo167, l´autoredelMarmorParium proponesse

una staffetta tra Atene e la Macedonia. Inoltre Laqueur ritiene che siano

riscontrabilidelleinfluenzediIsocrateanchesullamodalitàgrecocentricaconla

quale l`autore proponeva le vicende di Alessandro168. Infine questa lettura

storicafondatasulcambiodiegemoniaculminerebbeconl’ascesadeiTolomei.

In età ellenistica non erano rare epigrafi con un carattere locale di

‘raccontostorico’169,‘storico-giuridico’170,‘storico-religioso’(comelacronacadi

Lindo)171, o ‘storico-propagandistico’ (come la cronaca di Pergamo)172. Questi

testimostranoun interesse locale, talvoltaaccompagnatodaapertureal resto

del mondo greco, ma sono tuttavia molto diversi tra loro e non è possibile

trattarliinmodounitario.Adognimodounaspettounificantediquestaseriedi

documenti, ancora più dell’interesse locale, è sicuramente il supporto litico al

qualeeraaffidata lacomunicazionee trasmissione.L’incisionesupietrarivela

l’intenzione di eternare pubblicamente determinati testi ed era solitamente

“collegata con operazioni politiche e culturali che trascendevano l’ambito del

ricordofineasestessodieventiepersonaggi”173.Talesupportogarantivaanche

l’inalterabilità del testo, il che è interessante nel caso specifico del Marmor

Parium per i numerosi datimancanti, di cui non eraprevista l’inserzione174. I

lettori dell’iscrizione avrebbero sicuramente notato la totale mancanza della

classe politica ‘democratica’ ateniese (l’Atene della Lega delio-attica e

dell’impero)elapresenza/assenzadeivaridiadochiedeilorosuccessori175.Le

epigrafi storiche, a quanto traspare dagli scavi archeologici, erano collocate

167 ALONSO-NÚÑEZ1990p.176-7.168 Lasuavicendaavrebbefattofareunpassoavantiversol’ideadiunitàdell’ellenismoche

siaffermasopraibarbari:LAQUEUR1930coll.1893-1896;ALONSO-NÚÑEZ1990p.175ep.180.169 BOFFO1988pp.38e41-42;MUSTI2001p.518;ROSEN2004p.172;MEISTER2006p.232.170 MOMIGLIANO1978p.72.171 BOFFO1988p.15;HIGBIE2003p.6ep.271.172 JACOBY1949p.358n.26;VIRGILIO1985p.551;BOFFO1988p.17.173 BOFFO1988p.9;DETIENNE1989p.VIII.174 L’epigrafe della seconda lega marittima ateniese (RHODES - OSBORNE 2003 nr. 22)

presenta sia aggiunte in coda al testo e ai lati della stele, sia abrasioni e cancellazionidi città

uscitedall’alleanza.Masitrattadiuntestomoltodiversopertipologia,significatoeuso.175 Un’ideaèoffertadall’iscrizionedelficadeivincitoridelleguerrepersiane(MEIGGS-LEWIS

1988 nr. 27), oggi a Istanbul, con la lista delle poleis che avevano partecipato e nella quale

l’assenza di Tebe, oltre che dimolte altre città, doveva sicuramente essere colta dai Greci in

visitaalsantuario.

QuartoCapitolo

196

praticamenteovunque(agorai,stoai,ginnasi,santuari,teatriestrade)176.Certo

laloroubicazionespessodipendevadalcaratteredell’iscrizionestessaequindi

condizionavaancheilpubblicoacuierarivolta177.Ingeneralesipuòaffermare

cheladislocazionediquesteepigrafidipendevadallavolontàdiraggiungereun

piùampioopiùparticolarepubblicoodalsignificatochetaleubicazionepoteva

avere178.

Passeremoora in rassegna lepiù rilevanti ipotesi formulate inmerito al

MarmorParium,alsuosignificatoeallesuefinalità.Questesonoinsintesitre:

quelladiJacoby,quelladiKontoleonequelladiHazzard.

L´ipotesi di Jacoby179 è che il Marmor Parium, anche qualora si fosse

trattato di un’opera realizzata da un singolo cittadino, non potesse avere un

carattere ‘privato’, ma dovesse inestricabilmente essere legata alla sua

esposizionepubblica,chepotevaavveniresolointreluoghi:l’agorà,ilginnasioe

il santuario. Non possedendo più noi buona parte del prescritto delMarmor

Pariumcimancailpiùsignificativo indiziocirca lasua localizzazione.Secondo

Jacoby180 il Marmor Parium iniziava probabilmente in maniera simile

all’iscrizione filosofica di Enoanda e quindi sarebbe opera di un privato

cittadino che avrebbe offerto alla cittadinanza il frutto delle sue letture sotto

forma di cronaca iscritta su pietra181. L’iscrizione avrebbe avuto dunque uno

scopodidattico,cioèquellodi insegnareaicittadinidiParosiprincipalieventi

176 Sipensi,perfarequalcheesempio,allaCronacadiLindo,chepresentavaunastoriadel

santuariodiAtenaLindiaaivisitatoristranierieautoctonichesirecavanoinpellegrinaggionel

luogosacro;oaglielenchialfabeticidiautoristoriciocataloghi inprosasumaterialeepico,di

cui abbiamo prova nei ginnasi di Tauromenion o Chio; o infine all’iscrizione sulla filosofia

epicureafatta incideredaDiogeneaEnoanda,unapiccolacittàdellaLicia,nelIIsecolod.C., in

unapiazzacircondatadastoai:ROBERT1938pp.14-16;KONTOLEON1964pp.197-99;MANGANARO

1974pp.389-409;BOFFO1988pp.44-47;REALE2001p.384.177 Anche se i margini di ambiguità sono molto alti, non sembra del tutto insensato

affermarecheitrefattoricitati(caratteredell’opera,ubicazioneepubblico)sianointrecciatie

chequindisipossaaffermaretalvoltaqualcosasuduediessisealmenosiconosceilterzo.178 Sarebbeinteressanteanalizzarelapossibilitàchemolteiscrizioninonfosseroprodotte

per essere lette,ma unicamente per essere viste, per svolgere cioè, presso fasce più omeno

ampiedellapopolazione,unsignificatosimbolicodionnipresenzadelpotere.179 JACOBY1904p.95ep.99;concordaancheCHANIOTIS1988p.121.180 JACOBY1904pp.101-102,1926-1930p.667.181 ConcordaancheCHANIOTIS1988p.89epp.111-112;mentredissenteGUARDUCCI1974

pp.83-84,cheipotizzasitrattidiun’offertaaglidei.

IlKoinondeiNesioti

197

della storia e della letteratura della Grecia182. Il carattere non uniforme ed

irrazionaledelladatazionecidovrebbespingereacrederechel’autorenonfosse

unostoricoouncronografoprofessionista,quantopiuttostouncoltodilettante,

che si sarebbe limitato a fare un collage di varie letture183. Egli sarebbe stato

interessatopiùallaletteraturaeagliavvenimentidelsuotempo(essendoleale

politicamente a chi era al potere in quel periodo a Paros), che agli eventi del

passato184.

L’ipotesi di Kontoleon e dei suoi successivi sostenitori è che ilMarmor

Parium debba essere avvicinato all’Archilocheion185. Quest’ultimo, realizzato

versolametàdelIIIsecolodaMnesiepeeristrutturatonelIsecolodaSostene,

era un un temenos186 in cui Archiloco riceveva sacrifici insieme a varie

divinità187. Secondo i sostenitori dell’ipotesi esso era anche l’unico ginnasio

dell’isola188. Secondo Kontoleon, infatti, il Marmor Parium avrebbe potuto

trovarsisoloinunginnasio189evistalasomiglianzatraleletteredell’iscrizione

182 Non si tratterebbe pertanto del ‘lavoro di pubblicità’ (Recklamearbeit) di ungrammatico, cosa che JACOBY 1904p. 100 esclude viste le caratteristichedell’opera. Concorda

ancheROBERT1961p.463,mentredissenteBOFFO1988p.40.183 JACOBY1904pp.78-80e102,1926-1930p.667.184 JACOBY1904pp.91-93.ConcordasulloscarsointeressepoliticoancheTOD1948p.311.185 KONTOLEON1964pp.199-200.LopensanoanchePFOHL1966pp.124-126;MAYO1973

pp. 61-63; BOFFO 1988 pp. 39-40; CLARKE 2008 pp. 330-331. L’ipotesi era stata già avanzata,

sottoformadisuggerimento,anchedaE.VANDERPOOL1955p.186.186 VistalaproblematicasituazionearcheologicadiParoikia,dovutaalmillenarioriutilizzo

deimateriali (RUBENSOHN 1901 pp. 196-197; SCHILARDI 1975 pp. 83-85;MÜLLER 2003), è solo

ipotetical’ubicazionedell’ArchilocheionpropostadaCLAY2004p.36.187 Sull’erezione di questo Archilocheion siamo informati grazie ad una grande epigrafeincisa sudueortostatimarmorei, rinvenutanelnovembredel1949,a trekmcircaanord-est

della città di Paroikia, nella piccola valle del fiume Elita. L’epigrafe ci riferisce degli oracoli

ricevuti a Delfi riguardo alla costruzione del temenos e alle divinità da adorarvi; segue unabiografiadelpoeta.Giàdal1900eranotaun’altraepigrafeparia,anch’essaindueblocchi,fatta

realizzare nel I secolo da Sostene per ricordare la risistemazione del temenos dedicato adArchiloco. Si è pensato che il monumento di Sostene fosse nello stesso Archilocheion diMnesiepe,nellaragionevoleconvinzionechecifosseunsolotemenosdedicatoalpoetanell’isoladiParos.KONTOLEON1964p.54;LANZILLOTTA1987p.37;BERRANGER1992p.111.188 KONTOLEON1952p.50-53;1964pp.52-53.LopensanoancheLAMBRINOUDAKIS–WÖRRLE

1983 pp. 293-294; ROSENBERGER 2008 p. 228. In realtà la natura dell’Archilocheion non è cosìchiaraemoltesonoleopinioniinmerito:PEEK1954/1955pp.14-15;TARDINI1956pp.122-139;

PRIVITERA1966pp.7-8;AMANDRY1980p.243;ALONI1981pp.21-22;LEFKOWITZ1981pp.25-27;

BERRANGER1992bp.181;ZANKER1995p.162;FÖRTSCH1998pp.446-449.189 RiprendequiNIESE1888p.95.EgliperprimoavevapropostodiidentificareilMarmorParium come un’opera scolastica e conseguentemente aveva ritenuto credibile una suaubicazioneall’internodiunginnasio.

QuartoCapitolo

198

diMnesiepeequelledelMarmorParium190èipotizzabilechedietroentrambeci

fosseununicoprogetto191.

Ma ad uno sguardo attento questa ipotesi mostra tutti i suoi limiti.

Innanzitutto si fonda sulla supposizione che l’Archilocheion fosse un ginnasio,

cosatutt’altrochesicura.Secondariamente,sipresupponechenell’isoladovesse

esserciunsologinnasio,cosaprobabilemanoncerta. In terzo luogosiritiene

chelasomiglianzadellascritturadeiduetesti(ilMarmorPariumel’iscrizionedi

Mnesiepe) non sia solo testimonianza di una prossimità cronologica delle

iscrizioni192oalmassimodell’attivitàdiunmedesimo‘scalpellino’,maprovadi

unprogettoarchitettonicounico,cosatuttodaprovare. Inoltresidàpercerto

che un testo come il Marmor Parium potesse trovarsi solo in un ginnasio,

quando si è visto come testi in parte simili fossero in realtà ubicati anche in

spazi pubblici come agorà o stoai193. Infine se si fosse trattato di un progetto

unicoessosarebbestatoprobabilmentepresentatonelprologodell’iscrizionedi

Mnesiepe,doveperòèassentepersinounaccenno.

La terza eultima ipotesi quipresentata èquelladiHazzard. Lo studioso

americano ha sviluppato una teoria ambiziosa quanto ampiamente criticata

sull´iniziodiunapresuntaeradelSoternel262194.Inun’appendice195aquesto

190 PEEK1954/1955p.5;CLAY2004p.11;CLARKE2008p.330.191 LANZILLOTTA 1987 pp. 33-34, riprendendo un’idea proposta e ritenuta improbabile da

JACOBY 1904 p. 78, ha ipotizzato che l’assenza di Archiloco nelMarmor Parium possa esserefunzionale ad un ‘progetto’ complessivo, di cui ilMarmor Parium era solo una parte, e checomprendeva anche opere specifiche su Paros e su Archiloco. L’Archilocheion sarebbe statoquindiilluogodovesisarebberotrovateoperesuArchiloco,operesullastoriadell’isolaeopere

distoriapolitico-culturaledelmondogrecoingenerale.Masequestoerailprogettooriginario

allabasedeisingoli testi,comespiegarne lamancanza,anchesolosotto formadiaccenno,nel

prologonell’iscrizionediMnesiepe?192 E questo senza considerare l’ipotesi di BERRANGER 1992b p. 175, che sostiene che

Mnesiepeoperineglianni220-200,quindimezzosecolodopol’autoredelMarmorParium.193 CHANIOTIS1988p.110-111criticaduramente l’ipotesidiKontoleonedeisuoiseguaci.

Essinonhannosaputotrovarenessunargomentodecisivoasostegnodellaloroipotesi,mentre

l’ipotesistessaèsuscettibilediesserecriticataperdueragioni:ilMarmorPariumnonevidenzianessunlegameconArchilocoel’Archilocheionedèprofondamentediverso,anchedalpuntodivistaformale,dalleiscrizioniivicontenute.ChaniotissostieneinoltrecheilMarmorPariumnonpotesse trovarsi nemmeno in un altro ginnasio, dal momento che l’opera non presenta le

caratteristiche per tale luogo. Secondo MOMIGLIANO 1978 p. 75, la storia non era una parte

ordinaria dell’educazione nella società greca; religione, filosofia e costume determinavano la

formazionesenzachesidovessepassareattraversolostudiodioperestoriche.194 HAZZARD2000.Lapropostadell´autoreèmoltocomplessaedesuladeltuttodalnostro

discorso.195 HAZZARD2000pp.160-167.

IlKoinondeiNesioti

199

studio egli inserisce anche il Marmor Parium, letto come un esempio della

propaganda tolemaica nei territori non egiziani e datato non al 264, l’anno

dell’arcontato ad Atene di Diogneto, bensì al 262196. Per lo studioso si

tratterebbedell’unicotestosuperstitediunaserieinviatadaAlessandriainogni

localitàcontrollatadall’Egittoperarmonizzareladatazionedeglieventipassati

sullabasediunnuovoanno0tolemaico.Questapropostasuscitavariecritiche.

Limitandosi al soloMarmor Parium, viene spontaneo chiedersi perché non si

faccianeancheunaccennoal262oallapresuntaeradelSoter,quando invece

vengono citati sia l’arconte eponimo ateniese Diogneto, sia il suo equivalente

pario.Perchénonaggiungerea“[…]daquandoCecropedivenneilprimoredi

Atene, fino a quando …yanax era arconte a Paros e Diogneto ad Atene”197

qualcosadisimilea“edebbeiniziol’eradelSoter”?

Tuttoquestociportaalleconsiderazionifinali,utiliperilnostrotema.Con

ogniprobabilità ladecisionediconnettere l’arcontatodiDiognetoaquellodel

contemporaneo eponimo pario è decisamente significativa198. Appare infatti

molto interessante che un sistema cronologico perfettamente autonomo e

funzionante,fondatounicamentesopraarcontieponimiateniesi(euncalcoloa

ritroso a partire dall’ultimodi essi, appuntoDiogneto), presenti un’appendice

nonfunzionalerappresentatadall’eponimopario199.Sipotrebbepensarechesi

tratti di una qualche concessione ‘identitaria’ ai cittadini isolani da parte

dell’autore. Questa soluzione, comunque la si voglia declinare, si presenta

quantomenodubbiavistochel’interaiscrizionenonconcedenullaallastoriao

alle glorie isolane. Jacoby riteneva che la datazione importante nel Marmor

196 Per giungere a questa datazione alternativa egli sfrutta gli errori di datazione del

MarmorParium chehannogeneratounampiodibattittosulsistemadidatazioneutilizzato:A.BOECKH1843pp.305-306;DOPP1883p.49ep.60;KIRCHNER1902p.441;JACOBY1904pp.80-84,

1926-1930p.671;LAQUEUR1930col.1888;DINSMOOR1931p.46ep.86;CADOUX1948pp.83-86;

MADDOLI1975pp.51-61;MEISTER2006p.232.197 Nell’incipitsilegge“απὸΚέκροποςτοῦπρώτουβασιλεύσαντοςἈθηνῶνεἵωςἄρχοντοςἐμΠάρωι[μὲν|....]υάνακτος,ἈθήνησινδὲΔιογνήτου”.198 Lacriticamodernahaperlopiùsorvolatosuquestodato,chealmassimoèstatoletto

comeunaprovadecisivadell’identitàpariadell’iscrizioneepocopiù:JACOBY1904p.96.199 Spessol’usodisincronizzarediversisistemididatazionelocaleavevaloscopodicreare

un sistema di datazione panellenico.Ma non è questo il caso. Altrimenti apparirebbe quanto

menocuriosalasceltadiunsistemapanellenicofondatosulladoppiadatazioneAtene-Parose

poi la decisione di usare questo medesimo sistema solo in un dato anno e non per tutto il

documento.

QuartoCapitolo

200

Pariumfosseilconteggioaritrosodegliannienonl’indicazionedelre/arconte

ateniese,cheeraunaccessorio200.Questamisembraunasoluzionedicomodoe

ritengochesial’indicazionedell’arcontepario,siaquelledegliarcontiateniesi,

sia infine il calcolo a ritroso avessero una loro motivazione. Bisogna quindi

ritenere affrettata la definizione della citazione dell’arconte pario come

‘un’appendicenonfunzionale’.

In epoca ellenistica praticamente tutte le città greche si erano dotate di

proprielistedimagistratieponimi,che,aldilàdell’interessepuramentestorico,

servivanotantoperlavitaeconomica(sipensiaicontrattieagliaffitti),quanto

perlagiustiziaeperlapolitica(alcunecarichenoneranoreiterabiliinundato

intervalloditempo).Èdifficilegiudicareilgradodicompletezzae´profondità´

cronologica di queste liste201, tanto più se pensiamo che persinoAtene aveva

dovuto ricorrere a degli espedienti per colmare lacune come, ad esempio,

l´invenzione di personaggi o la dilatazione della durata dellemagistrature (si

pensialnotocasodegliarcontidecennali).Perquestaragionequestelistelocali

erano per lo più ignorate da storici e cronografi, i quali preferivano datare

servendosi di liste assurte a standard (come quella di Atene o Sparta) o

sincronizzando più sistemi locali per arrivare ad un superiore sistema

panellenico202. Quando i cittadini della Paros ellenistica guardavano al loro

passato,quantoeranoingradoditornareindietro?ForseilMarmorPariumpuò

illuminarci proprio a tal proposito. L’uso delle liste regie e arcontali ateniesi

potevapermettere,conuncertogradodisicurezza,diagganciareunaseriedi

200 AsupportodiquestaipotesiJACOBY1904p.86,1949p.309n.66(ripresodaLAQUEUR

1930coll.1888-1889)segnalaval’iscrizioneIGXIV1297,un’epigrafedel15/16d.C.chedatavaglieventiinunmodosimile,sebbenesenzariferimenticertitramitenomidieponimi.201 AtalpropositovorreicitareilcasodiMiletodoveunalistadeglistefanefori,imagistrati

locali,fuiniziataapartiredal525/24epubblicatanonprimadel335/34:MOSSHAMMER1970p.

91; JACOBY1949p.180.Èdifficiledirequanto lamemoria storicadeiMilesipotesse spingersi

indietroneltempoeprecedereidatioffertidaquestalista.JACOBY1949p.359n.27,siesprime

atalpropositoconquesteparole:“Notuntil525/4B.C.![…]Iamnotdoubtingtheexistenceof

earlieraisymnetai-stephanephoroi,orthepossibilitythatthememory,e.g.,ofsometyrantswas

preservedinoraltradition.Butwasthereacontinousseries?”.202 MOSSHAMMER1970p.88;CAMASSA2002p.61;CLARKE2008p.228.Unesempiofamosoè

Thuc., II 2 dove si sincronizza la sacerdotessa di Era in Argo, l’eforo spartano e l’arconte

ateniese.

IlKoinondeiNesioti

201

eventistoricigreci,diunpiùomenoremotopassato,adeiprecisinomi/anni203.

Questononsarebbepotutosuccedereconunalistadimagistratiparii,chemolto

difficilmenteavrebbepotutospingersipiùinlàdiqualchesecoloaritroso.Maa

questopuntosarebbesortalanecessitàdirenderefruibilequestalistafattadi

eventiconnessianomicherappresentanoanni.IlMarmorPariuminfattinonè

una lista continuativa, cioè presenta degli iati anche piuttosto grandi tra un

evento/arconteel’altroequestoavrebbepotutoportareilettoriaconfondersi

riguardo lareale(opresunta tale)datazionedeglieventicitati204.Resta infatti

difficilecrederecheungrannumerodiPariiricordasseconprecisioneunalista

uniformeecontinuatadiarcontiateniesi,taledapermetteredicomprenderee

utilizzare ilMarmorParium.Nonacasoè l’autorestessocheviene incontroai

suoilettoriintegrandolalacunosalistaconuncalcoloaritroso,indispensabile

per legare gli eponimi (e con essi gli eventi a loro connessi) allo scorrere del

tempo.Maaquestopuntosorgerebbeunulterioreproblema.Affermareche216

anni sono passati dalla battaglia di Platea (è questo il caso del punto A52) è

altrettantoproblematicochedichiararecheessaavvennedurantel’arcontatodi

Santippo. Infatti un’indicazione del genere è intellegibile solo nell’anno in cui

vienescrittaeancoraperpochissimialtrianniaseguire.L’assenzadiconguagli

cronologiciesternirenderebbeunlavorodiricercaduratomesioannideltutto

inutile in pochissimo tempo. A questo punto interviene l’indicazione

dell’arcontepario.Nona casoessa si trovaalla ‘fine’del lavoro, cioè servead

indicare in maniera chiara per gli abitanti dell’isola solo la data dalla quale

partiva ilconteggioaritroso. Inoltre icittadiniparii,ancora legatialleproprie

istituzioni politiche, avrebbero potuto ricordarsi l’anno in cui il loro

concittadino …yanax aveva ricoperto l’incarico. Ma anche questo escamotage

avrebbe in effetti potuto prolungare la vita dell’iscrizione ancora per un

decennio forse,macon ilpassaredegliannianche ilnomedi…uanax sarebbe

diventatounpuntointerrogativonellamentedeigiovanicittadinidiParosallo

203 Per scopi strettamente cronologici, un nome preciso serve altrettanto bene di un

numeroperidentificareunannoMOSSHAMMER1970p.87.204 Un lettore che leggesse il punto A58 riguardo alla morte del re Alessandro durante

l’arcontatodiEutippoesubitodopoilpuntoA59riguardoallamortedelpoetaEschilodurante

l’arcontato del primoCallia, senza altre indicazioni sarebbe spinto a credere che i due eventi

fosseroavvenutiadunannodidistanza.

QuartoCapitolo

202

stesso modo di Diogneto205. Da questa constatazione consegue che con ogni

probabilità ilMarmor Parium, per poter essere utile e fruibile per un arco di

tempo superiore ai quindici/venti anni, doveva essere posto in prossimità, se

nonproprioadiacente,adunaltrodocumento:unalistadimagistratieponimidi

Paros. Immagino che una tale lista, sebbene non dovesse andare troppo in

profondità, rappresentassenonostanteciò l’orgogliocittadinoe consentisse “a

ogni polites di sentirsi e di situarsi nel tempo della polis”206. Inoltre un tale

documento aveva sicuramente un’importanza legata ai contratti, agli affitti, ai

prestiti e alla rotazione delle cariche. Diventa a questo punto chiaro che il

MarmorPariumnonpotevaavereunadimensionereligiosa,nonpotevaessere

ubicato in prossimità di un santuario ed è molto difficile che fosse

un’invocazioneagliDei.Essoavevainveceuncarattere‘laico’,pubblico,conogni

probabilitàunadedicaallacittadinanza.Erasìundocumentovoltoall’istruzione

o quantomeno alla conoscenza,manon si limitava solo a questo207. Esso era

molto più probabilmente ubicato nell’agorà o in un luogo preposto

all’esposizioneanchedellalistadeglieponimiisolani,chenoninunginnasio.Gli

eventi politici avevano infatti ripercussioni sul paesaggio monumentale delle

cittàesullelorotradizioni.Imonumentieranocostruitiinluoghistrategiciche

‘creano senso’ e presentano ai visitatori interpretazionimultiple. Il panorama

monumentale non è quindi statico, ma si carica di significati ideologici a

seconda del periodo e del luogo. Infine ilMarmor Parium era certamente un

documento influenzato dalla ‘propaganda’ tolemaica208. Ciononostante non

credomolto all’ipotesi di una derivazione diretta da Alessandria209. A questo

propositovarràlapenaricordarecheessosisituacronologicamenteneglianni

della guerra cremonidea, un periodo difficile per i Tolomei, che rischiano di

205 E questo benché nella società greca antica, come è noto, lamaggior parte del sapere

fossemnemonico e ci fossero casi di studiosi in gradodi ricordare liste di decinedi vincitori

olimpionicioarconti,comeIppiadiElide:CAMASSA2002p.58.206 CAMASSA2002p.61.207 ROSENBERGER 2008 pp. 225-226; secondo lui era un tentativo di (ri)definizione di

memorie collettive. Concordo, ma aumenterei il carattere niente affatto neutrale di questa

operazione.208 LAQUEUR1930col.1897ipotizzacheutilizzicomefontipersinodocumentiufficialidel

regno.209 Sull’influenzaculturalediAlessandrianelleCicladisivedaBURASELIS1993pp.256-257.

IlKoinondeiNesioti

203

perdere completamente il controllo sull’Egeo. Ritengo sia molto probabile

leggere nelMarmor Parium un omaggio/prova di fedeltà, voluta o dovuta, da

parte della classe dirigente isolana alla dinastia egemonica. Si tratta quindi,

come abbiamo visto, di una lettura complessiva della storia greca in chiave

ionica (vista la totale assenza dei Dori), segnata dalla successione di varie

egemonie (Atene, Macedonia di Filippo II (?), Alessandro e infine proprio i

Tolomei). L’assenza di varie informazioni può essere spiegata in base a tre

fattori: (1) esse erano presenti in altri documenti a Paros; (2) esse erano

contrarieaquestaparzialissimaenonneutraleletturacomplessivadellastoria;

(3)esseeranoinifluentiepotevanoquindiesserepresentioassenti.Nelprimo

gruppoinserirei lastoriacittadinadiParos,diDelo,deiNesioti, lacuiassenza

nelMarmorPariumpuòesserespiegatasoloconunacontemporaneapresenza

in altre iscrizioni (Archilocheion per Archiloco e forse la stessa lista degli

eponimi di Paros o altri documenti sulla storia locale). Nel secondo gruppo

possonoessere inseritetutte le informazionisuSparta, iDori,Tebeecc., lacui

presenzaandavacontrolavisionestoricaproposta.Undiscorsoaparteinvece

puòesserefattopertuttequellevociateniesicensurate,riguardantil’impero,la

guerradelPeloponnesoelaclassepolitica.Èprobabilechequesteinformazioni

siano state utilizzate, in versione edulcorata, solo qualora fosse necessario,

nella/epossibile/iiscrizione/isullastoriaparia.Atenedovevaessererivalutata

perchè alleata di Tolomeo II nella guerra Cremonidea. Ma quale Atene? Non

certo quella oppressiva e imperiale, per la quale è indubbio che esistesse da

partedelleCicladi,‘liberate’nel314,unaconsiderazionedeltuttonegativa.Ecco

perchè scompare quasi del tutto l’Atene politica ma rimane quella culturale,

quella‘ionica’.

In conclusione possiamo affermare che la percezione della ‘ionicità’ non

fosse del tutto assente nelle Cicladi di età ellenistica, tanto da segnare la

selezionedelle notizie presenti nelMarmorParium e da portare ad escludere

ogniriferimentoalmondodorico.IlMarmorPariuminoltre,perleragionidette,

sussistesoloinfunzionediun’altraoperadedicataallastoriadiParos,laqualeè

verosimilechecontenessealmenounapartedelleinformazionitaciuteproprio

QuartoCapitolo

204

dalMarmorPariumecioèquellerelativealleglorielocali,diParoscertamente,

maanchediDeloedelleCicladi.

4.5.–Festeeculti.

Il ruolo della religione e dei santuari nella costituzione di identità

condivise e aggregative, spazi di interazione e modalità per formalizzare

gerarchie e subordinazioni federali è noto210. Alcuni santuari riuscivano, in

questo senso, ad attrarre visitatori a livello regionale per la celebrazione

periodica di culti comunitari, costituendo così un’occasione di incontro e

confronto su problemi di comune interesse e fungendoquindi da piattaforme

peresprimerelacoesionedigruppo.Lafestareligiosasvolgevadueimportanti

funzioni, una ufficiale e una ufficiosa. La prima si concretava nella

manifestazione e autoaffermazione di coesione da parte di una comunità

mediante la celebrazione dei propri culti e riti; la seconda è invece

rappresentata dall'interruzione della quotidianità del lavoro, che permetteva

l’incontro di molte persone, favorendo i contatti e gli scambi in questi hub

regionali(incontriincentivatianchedallaprotezioneoffertadall’asyliaespesso

dall’assenzaditasse).Questielementiavrebberocontribuitoaformareattorno

aquestisantuari,spessocentrianfizionici,circuitidimobilitàeretidiscambioa

varilivelli.Taliretirappresentanocondizioniimportantissimeperlagenesielo

sviluppo di specifiche strutture politiche sovrapoleiche e federali. Esisteva

infatti una forte connessione tra religione e culti da un lato e esistenza dello

statodall’altro.L’identitàanfizionicachesivenivaacrearedaiculticomuninon

entravaincompetizioneconl’identitàindividualedeisingolistati,masvolgeva

piuttosto una funzione complementare, rappresentando così un fattore di

integrazione aggiuntivo. Questa relazione tra diverse identità politiche e

religioseequestosistemasignificante,concretizzatoinpratichedicultoerituali

incentratiattornoadunsantuariocondiviso,noneranostaticimasipotevano

modificaree sviluppare invariedirezioni,unadellequaliera il rafforzamento

210 HALL1997pp.47-50;DUNAND1998pp.349-350;DERKS–ROYMANS2009p.8;BEARZOT

2013pp.47-48;FUNKE2013pp.10-11;2013bpp.451-452;MACKIL2013pp.147-236;MACKIL

2014p.272;BECK–FUNKE2015bpp.24-25.

IlKoinondeiNesioti

205

dell’elementounitario,pergiungerefinoallaformazionedientitàfederali.Dove

non c’era un santuario particolarmente importante, si trovava la soluzione di

scegliere più centri di culto, oppure si poteva fondare una nuova città (come

fecero gli Arcadi con Megalopoli). I santuari giocavano quindi un ruolo

importanteperilsostegnodiun'unitàistituzionaleeideologicaeun´identitàa

livello federale e per questa ragione erano spesso scelti come luoghi per gli

incontripolitici.

Nel nostro caso di studio, Delo diventò, già a partire dal VIII secolo, il

centro di un network religioso che abbracciava oltre alle Cicladi, anche altre

isoleecentriaffacciatisull’Egeo211.IlcultodiApollosull’isolainteressavaperla

precisionetrelivelli212:unointer-regionaleegeo,senonpanellenico,acarattere

‘ionico’,limitatoperòadalcuneoccasioni213;unocircoscrittoalleCicladi,perle

quali Delo fungeva quasi da un centro ‘anfizionico’ regionale, a carattere

diremmo ‘nesiotico’214; e uno infine riservato ai culti locali-cittadini dell’isola.

Inoltre, soprattutto nella secondametà del II secolo e nella primametà del I,

l’influenza del santuario di Delo si estese al di là dei territori abitati

prevalentemente da Greci e l’isola divenne un centro in grado di abbracciare

granpartedelMediterraneoorientale215.

Di queste tre funzioni, di nostro interesse è ovviamente la seconda. Il

circuito cultuale regionale ruotante attorno a Delo in anni recenti è stato

indicatocomeunadellecondizionipreliminarieunodeipresuppostiessenziali

211 Il che è evidente dalla varietà e provenienza delle importazioni: ROLLEY 1973;

COLDSTREAM1977p.215;PAPALEXANDROU2005pp.4e194-196.;CONSTANTAKOPOULOU2007pp.

38-40;CHANKOWSKI2008pp.17-18.212 FUNKE2013p.10.213 Si trattadell’aspettopiùnoto e studiato:MEIGGS1972pp. 300-302; SMARCZYK1990p.

318;HORNBLOWER1991p.520;WALKER1995p.43;PARKER1996pp.150-151214 Su questo elemento ha insistito particolarmente CONSTANTAKOPOULOU 2007 pp. 49-58,

chehamostratocomegiàTucidide(III104,3:ἦνδέποτεκαὶτὸπάλαιμεγάληξύνοδοςἐςτὴνΔῆλοντῶνἸώνωντεκαὶπερικτιόνωννησιωτῶν)nonignorassequestoaspetto‘insulare’chetral’altro riguardava anche le Cicladi doriche (si vedano le pp. 54-55 dell’analisi della studiosa).

InoltresiricordicheleballerineperlafestachiamataDeliaprovenivanodalleCicladi:BRUNEAU

1970pp.35-38;TALAMO1996p.241;RUTHERFORD2004pp.72-73en.30; CONSTANTKOPOULOU

2007p.54;CHANKOWSKI2008pp.202–224.Iltermine‘anfizionia’perilperiodoarcaicodiDeloè

unacongetturamoderna:FUNKE2013bpp.458-459.215 Suprap.158en.237.

QuartoCapitolo

206

per lo sviluppo del Koinon216, nonostante la frammentazione geografica del

contesto insulare avrebbe rallentato quel processo di unificazione politico-

religiosa che sarebbe giunto a compimento solo con l’intervento degli

Antigonidi.La funzioneregionalediDelocomecentrocultuale inetàarcaicae

classica è però solo una condizione necessaria, un punto di partenza, una

premessaalsuoruolo inetàellenisticacomecentropoliticoesacro-legaledel

Koinon217. Per approfondire meglio la questione identitario-regionale, più

interessanteècapirequaliritiefestivitàsisvolgesseronell'isolapercontodel

Koinonequalefosselalorofunzione.Abbiamogiànotatonelcorsodeicapitoli

precedenticheiNesiotionoravanoipropriegemoniconunaseriedifestechesi

ripetevanoadintervalliregolari(Antigoneia,DemetrieiaePtolemaia).

Il fenomeno degli onori divini attribuiti dalle città ai monarchi loro

egemoni è piuttosto complesso e ben documentato218. Sarà quindi necessario

iniziaresottolineandosubitoladistinzionetraiculticittadiniequellidinastici.I

primi eranomanifestazioni ‘spontanee’delle comunità, interneo esterneaun

regno,soggetteoautonomedaesso,mentreisecondieranoinveceufficialmente

istituitidaisovraniperséstessielapropriadinastia219.Leduetipologienonsi

sovrapponevanoequindialcunecomunitàonoravanoisovraniconcelebrazioni

proprieealtre‘imposte’.

Iniziando dal primo dei due tipi di feste appena delineati, il più antico

documentogiuntocidelKoinon220èildecretoconilqualeiNesiotiistituivanoi

Demetrieia in onore di Demetrio Poliorcete nel 306221, in alternanza ai già

esistenti Antigoneia in onore di suo padre Antigono Monoftalmo222. Queste

216 CONSTANTAKOPOULOU2012pp.59-60;FUNKE2013bp.460;BURASELIS2013p.175;2015

p.359;BECK–FUNKE2015b.p.24.217 Isantuarisonospessoiluoghidiincontroeicentridellefederazionigreche:MCINERNEY

2013pp.466-467.218 Il testo standard a cui fare riferimento è ancora HABICHT 1970, sebbene oggi sia

necessario integrarlo anche con:PRINCE1984pp.23-52;CHANIOTIS2003pp.431-445;ERSKINE

2014pp.579-597.219 VIRGILIO1998p.155;DUNAND1998p.366;WIKANDER2005p.114.220 Appendice1.221 Perladatasuprap.35.222 ÈpossibilecheiprimiAntigoneianesioticisianostatiilprodottodiunacentralizzazionefederalediprecedenti festeportateavanti traaltiebassidallesingole isole findal314o313,

suprap.30en.69.

IlKoinondeiNesioti

207

feste223comprendevanounsacrificio,concorsiconpremi,esibizionidiartisti224,

ederanoorganizzateattornoadunaltare225.Ancoranei rendicontidel296si

parladell’acquistodi torceper il corodegliAntigoneia226,elementoche indica

come la celebrazione delle feste per Antigono continuasse ancora. Gli onori

finirono infatti solo con l’arrivo dei Tolomei e la sostituzione delle feste

antigonidi con iPtolemaia. Sebbene non si sia certi sulmomento in cui si sia

iniziatoafesteggiarequestiultimiperlaprimavolta227,sappiamodaldecretodi

Nikouria, datato solitamente agli anni 281-279228, che i Nesioti avevano già

onoratoinprecedenzaTolomeocononoripariadundio229ecostruitounaltare

in suo onore aDelo230, cosa che ci fa pensare che il passaggio traAntigoneia-

Demetrieia e Ptolemaia sia avvenuto subito dopo il cambio di egemonia231.

Queste feste sono attestate nuovamente nel decreto dei Nesioti in onore di

223 BRUNEAU1970pp.564-568e577-583;BURASELIS1982pp.60-75;BILLOWS1990pp.220-

225;DINANNI2015pp.45-47.224 Appendice1ll.5-7:τὸδ[ὲ|ἕτερονθυσίαν]κ ≥αὶἀγ[ῶ]ναςκαὶσύνοδονἐπονο|[μάσανταςΔημ]η ≥[τρ]ίε[ι]αell.9-11:τήντ]επαρασκευὴντῶνθυμάτωνκα[ὶ|τῶνἀγώνωνποιεῖ]σθ ≥α ≥ι?καὶτὴνμίσθωσιντῶντεχν[ι|τῶν.225 Appendice1ll.45-46:παρὰτὸνβω|[μὸντῶνΣωτήρω]ν.Suprap.18.226 IGXI4,154Al.42:τοῖςἈντιγονείοιςδᾶιδεςεἰςτὸγχορὸν.227 PerladatadelpassaggiodiegemoniatragliAntigonidieiTolomeisuprapp.37-38.228 KÖNIG1910p.20;BRUNEAU1970p.520;MORETTI1975nr.75;BURASELIS1982p.180;

1993p.254;VIRGILIO1998p.156-157;HAUBEN2004p.38;PASCHIDIS2008p.393n.1;FODERÀ

2008 p. 353; REMIJSEN 2009 pp. 258-259; RUTHERFORD 2009 p. 655; HAUBEN 2010 p. 111;

CONSTANTAKOPOULOU 2012 p. 54;MEADOWS 2013 p. 28;DINANNI 2015 pp. 27-32; da segnalare

ancora una volta l’improbabile datazione di HAZZARD 2000 pp. 47-58 del 263 come data del

riconoscimentoufficialedeiPtolemaia.PerunrecentetentativodioffrireunadataprecedenteallasolitasivedaTULLY2013pp.177-181.229 Appendice 2 ll. 26-28: πρό|[σήκ]ει πᾶσι τοῖς νησιώταις τετιμηκόσιμ πρ[ότε|ρον τ]ὸνσωτῆρα Πτολεμαῖον ἰσοθέοις τιμαῖ[ς]. Esiste un dibattitto sulla corretta integrazione nellalacuna, che vede opporsi da un lato i sostenitori di πρότερον (HABICHT 1970 p. 111 n. 3;NERWINSKI1981pp.137-145;KOTSIDU2000p.204)edall’altroquellidiπρώτοιςoπρῶτον(WILL

1979-82 I pp. 201-202; BURSTEIN 1985 pp. 117-118 n. 92; BERTRAND 1992 pp. 162-164 n. 88;

ELLIS1994p.60;BRODERSEN–GÜNTHER– SCHMITT1996pp.109-111n.312;CHANIOTIS2003p.

440).QuestiultimiritengonocheiNesiotiavrebberoaffermatodiesserestatiiprimiadonorare

TolomeoSotereenon semplicementedi averavviato tale cultoprimaancoradella sua stessa

istituzione da parte dinastica (si veda sull’implicazione anche GUGGENMOS 1929 pp. 35-36).

Sebbene l’iscrizioneoriginale sia andataperduta (NERWINSKI1981p.137), secondo la recente

lettura dei calchi fatta da HAUBEN 2010 pp. 117-118 sarebbe leggibile una omicron e quindi

bisognerebbepreferireπρότερον. Sui culti si vedano ancheWALBANK1984pp. 94-95;HAUBEN

1989p.450en.58.230 Appendice2ll.48-49:[στῆσαιἐν]Δήλωιπαρὰτὸνβωμὸντοῦσωτῆρος|[Πτ]ολε[μαίου.Sugli onori dei Nesioti a Tolomeo I si vedano anche HABICHT 1970 pp. 111-112; 258-259;

BRUNEAU1970pp.531-533.231 BRUNEAU1970pp.532;565-566;nonsisaperòsefindasubitoconl’utilizzodeltermine

Soter:HAZZARD1992,p.56n.35;HÖLBL2001pp.116-117n.80nonlopensano,alcontrariodiHAUBEN2010p.111.

QuartoCapitolo

208

Sostratos di Knidos232, quando si propone di incoronarlo ai Ptolemaia

successivi233 e di inviareundono a lui e ai suoi familiari in occasionedi ogni

sacrificiodeiNesiotiperTolomeoIeII234,einquelloinonorediThrasikles235,

nelqualesispecificaanchechel’incoronazioneavverràaiPtolemaia“quandoi

tragediografi gareggino”236. Inoltre sappiamo che i Nesioti avevano onorato

Tolomeo II con almeno due statue237. Queste feste facevano parte di culti

federali, non dinastici, erano cioè offerte dalle comunità locali e non erano

dissimilidaicultipergliAntigonidi238notiaScepsinel311239oadAtenedopoil

307240 o ancora da quelli per i Tolomei diffusi in varie località dell’Egeo241.

Questicultieranotesiaostentarelapropriafedeltàeachiederelabenevolenza

ainuovidei,ovveroisovraniditurno,iqualialorovoltasvolgevanolapropria

funzione di protettori e di evergeti in ambito politico, economico e fiscale, in

quellacheè,a tuttiglieffetti,un’autenticadinamicadiscambio, fondatasuun

‘dialogo’contemporaneamentepoliticoereligioso242.

Tuttavia i Nesioti e Delo interagirono anche con i culti dinastici dei

232 DisolitosiipotizzachesiasuccessivaaldecretodiNikouria(280-279)eprecedenteal

274,ritenendocheArsinoesarebbestatamenzionatainunadatasuccessivaallenozze:ROUSSEL

1907 p. 342; DÜRRBACH 1921 pp. 31-32; BRUNEAU 1970 pp. 532-533; BURASELIS 1982 p. 180;

HAUBEN2004p.42n.94;2013p.41;CANEVA2013p.293n.53.Loritieneinveceprecedenteal

decretodiNikouriaHAUBEN2010p.111-112n.54.233 Appendice 3 ll. 14-17: σ[τεφα]νῶσαι αὐτὸν χρυ|σῶι στεφάνωι ἀπὸ δραχμ[ῶνἀλ]εξανδρείων | τρισχιλίων καὶἀνακηρῦξαι τὸν [σ]τέφανον [τοῖς] | πρώτοις Πτολεμαιείοις ἐνΔήλωι.234 Appendice3ll.23-28:ὅπωςδὲκαὶτῶνἱερῶνὧνθύ|ουσινοἱνησιῶταιἐνΔήλωιτοῖςτεἄλλοις θεοῖς καὶ | Σωτῆρι Πτολεμαίωι καὶ βασιλεῖ Πτολεμαίωι ἀποσ|τέλληται καθ’ ἑκάστηνπανήγυρινἐπὶτὴνΣωσ|τράτουἑστίανγέραςεἰςΚνίδοναὐτῶικαὶἐκγό|νοιςκαθάπερἀδελφοῖς.235 Chedeveesseredatatoalperiododellacrisideldebito:suprapp.135-136.236 Appendice 9 ll. 13-16: ἀνακηρῦξαι | δὲ τὸν στέφανον Πτολεμαίων τῶι | ἀγῶνι τῶιπρώτωι,ὅτανοἱτραγωιδοὶἀγωνί|ζωνται.237 Dicuisisonosalvatelebasi:Appendice19e20.BRUNEAU1970p.532.238 LANDUCCIGATTINONI1981pp.114-125,1983pp.117-124;ROSIVACH1987pp.270-285;

KOTSIDOU2000pp.33-46;LÖHR2000p.150;BROGAN2003p.194-205;MIEDICO2010p.33.239 Suprap.23.Suiculti:HABICHT1970pp.42-44;BILLOWS1990pp.113-116;ERSKINE2014p.586.240 Supra p. 30. Sui culti: HABICHT 1970 pp. 44-50; VIRGILIO 1998 pp. 148-150; MIKALSON

1998pp.75-104;ERSKINE2014pp.587-591.241 HABICHT1970pp. 109-123;HAUBEN1989pp. 441-467;VIRGLIO 1998p. 151; CHANIOTIS

2003pp.436-437ep.441.242 KÖNIG1910p.81;HABICHT1970pp.90-93;EHRENBERG1974pp.169-170;LIEBESCHUETZ

1979p.78;WALBANK1984p.91;PRICE1984pp.29-30;BURASELIS1993p.254;VIRGILIO1998p.

148-149;CAMPANILE1998pp.381-382ep.385;DUNAND1998pp.362-363;FORABOSCHI1998p.

675; VAN NUFFELEN 1998/1999 p. 177; MA 2002 p. 178; CHANIOTIS 2003 pp. 431-433;

CONSTANTAKOPOULOU2012p.52ep.54;ERSKINE2014pp.583-584.

IlKoinondeiNesioti

209

Tolomei e di altre dinastie. Nel decreto di Nikouria, Tolomeo II invitava gli

isolaniadinviaretheoroi243,delegatisacri,adAlessandriaperprenderepartea

festequadriennali,organizzatedaluiinonoredelpadreechedovevanoessere

riconosciute di valore isolimpico244. Anche se non è detto esplicitamente, è

probabile che Tolomeo II si riferisse all’inaugurazione dei primi Ptolemaia

alessandrini, forse negli anni 280-278, con un culto che prevedeva anche un

sacrificioeunagrandepompé,unaprocessione245.Un’altraiscrizionedeiNesioti

menzional’invioditheoroidiversiaiPtolemaiasuccessivi246.Glionorivotatiper

uncertoAristandrospotrebberoessereconnessialsuoaiutoversoitheoroiad

Alessandriainquestasecondaoccasione247.

Esistevano infine una serie di feste dinastiche aDelo di cui non sempre

può essere colto un significato politico immediato, ma che svolgevano una

funzione ideologica importanteper l’affermazionedelladinastianelpanorama

egeo.Nonsononotiesempiper iprimiAntigonidieperTolomeo I,mentre lo

sonoapartiredaTolomeoII248.IPtolemaiaistituitidaidinastiaDeloeranotre

festediverse inonoredella triadeapollinea (Apollo,Artemide,Leto)ederano

caratterizzatedauncoro,odalladanzadeiDeliadicheconsacravanolaphiale,e

un sacrificio, finanziate spesso con gli interessi di somme depositate nel

santuario249. Le feste Ptolemaia I, erano state fondate da Tolomeo II con un

depositonel280ecelebrateapartiredal279per ilpadreTolomeoSotere250;

243 Appendice 2 ll. 36-38: τοὺς θεωροὺς ἀ[πο|στέλλειν εἰ]ς τὸμ πάντα χρόνον ἐν τοῖςκαθ[ή|κουσι χρόνοις], καθάπερ ὁ βασιλεὺς ἐπέσταλκε; ll. 61-62: ἡιρέθησαν θεωροὶ ΓλαύκωνΚύθ[νιος, | .....]αςΝάξιος,ΚλεώκριτοςἌνδριος.La lacunapotrebbeancheesserecolmatacon ilnome di Kallias (PASCHIDIS 2008 p. 419), noto come theoros del Koinon in un’occasionesuccessiva:Appendice6l.4.244 Appendice 2 ll. 20-22: θυσίαμ ποιεῖ τῶι πατρ[ὶ] | καὶ ἀγῶνα τίθησιν ἰσολύμπιονγυμνικὸγκαὶ|μουσικὸνκαὶἱππικόν.245 LadatasarebbedipocosuccessivaaldecretodiNikouria:suprap.207en.228.Perunadescrizionedi questiPtolemaia alessandrini: FOERTMEYER1988pp. 90-104; COARELLI 1990pp.225-251;THOMPSON2000pp.365-388.246 Appendice 6 ll. 1-4: ἐπ[ει|δὴ οἱ πεμφ]θέντες ὑπὸ τοῦ κοινοῦ συνεδρίου θε[ω|ροὶ εἰςἈ]λεξάνδρειανπρὸςτὸνβασιλέα|[Πτολεμα]ῖονΚαλλίαςΝάξιος,Ἐχέστρατος.247 PASCHIDIS2008p.420n.1. Il testoperònonècosìesplicito(ll.13-16:δοῦ[ναιδὲκ]|αὶξένιαἈριστάνδρωιἀ[πὸδρ]|αχμῶνπτολεμαικῶν[—καὶπέμπ]|ειντοὺςἡιρημένουςθεω[ρούς].248 BRUNEAU1970p.516;VIRGILIO1998p.155.249 NonbisognaconfonderequestefestedinasticheconiPtolemaiaorganizzatidaiNesioti.Per le conseguenze di una possibile confusion tra i vari Ptolemaia citati dalle fonti si vedaCRISCUOLO2003pp.320-321.250 BRUNEAU1970pp.520-522;MEADOWS2013p.32.

QuartoCapitolo

210

seguivano iPtolemaia II, fondati daTolomeo II nel 249 forse per celebrare la

riconquistadelleCicladi251;e infinevennero istituiti iPtolemaia III, fondatida

Tolomeo IIInel246-245 forseper lapropriaascesaal trono252.C’eranopoi le

Philadelpheia, feste in onore di Arsinoe divinizzata (significativamente

anteposta nelle dediche alla triade apollinea253), istituite dal nesiarco

Hermias254, probabilmenteper rinsaldare la fedeltàdeiNesioti, all´iniziodella

guerra cremonidea255. A tal riprova bisogna segnalare nella frammentaria

documentazione delle dediche di Hermias l’unico caso noto in cui oltre a

ArsinoeeallatriadevieneassociatoancheTolomeoIIvivente256:

[Δ]ηλιάδες, χορεῖα [ἐπιδ]όντος Ἑρμί|[ου τοῦ νησιάρχου Ἀρσινόηι

Φιλαδέλ]φοι,Ἀπ[όλλωνιἈρτέμιδιΛητοῖκαὶβασιλεῖΠτο]λ[ε]μαίωι.

L’associazioneufficialetrailreviventeeArsinoe,promossacome‘divinità’

marina,piuttostosentitaneiculti‘privati’dell’areaegea257,duranteunconflitto

combattuto sul lato tolemaico soprattutto per mare258 è significativa. Infine

bisogna ricordare una serie di feste promosse da Antigono Gonata nel 253

(Antigoneia e Stratonikeia) e nel 245 (Soteria e Paneia) in periodi dove i

Tolomei non controllavano l’arcipelago259. Dopo questa data il Koinon non

comparepiùnelladocumentazioneeaDelosialternanofestepromossedavarie

dinastie,unfenomenocheprogressivamenteaumentanelIIsecolocolcrescere

dell’importanzaeconomicadell’isola.

InconclusionepossiamonotarecomeilKoinonagiscainmanieraunitaria

251 Suprap.45en.153.252 Suprap.46en.157.253 TARN1913p.292.254 SuHermiaseladocumentazionealriguardosuprapp.78-79.255 GliinventaridiDeloattestanonel267laprimadellephialaiconsacrateatalescopo.Laloro fondazionedovrebbe risalirequindial268 (ricordiamocheArsinoemuorenel270onel

268):BRUNEAU1970pp.528-534epp.543-545;COLLOMBERT2008p.83n.1;HAUBEN2013p.

41CANEVA2013p.284n.14epp.292-293en.51.Èpossibilecheperfesteggiaresisiaattesala

conclusione dei lavori di costruzione del Philadelpheion (noto da ID 400 l. 38: ἐπὶ τὸΦιλαδέλφειονΔ$·e440Al.91:ἐπὶτὸΦιλαδέλφεον).256 Appendice34ll.79-80.257 HAUBEN1983pp.99-127;ANEZIRI2005pp.235-257;BRICAULT2006pp.28-29;CANEVA

2013p.294258 Sulconflittosuprapp.41-42.259 BRUNEAU1970pp.559-562;BURASELIS1982p.143;GABBERT1997p.54.

IlKoinondeiNesioti

211

nella gestione delle feste in onore dei sovrani. Queste feste consentivano la

ripetutamanifestazioneeautoaffermazioneideologicadicoesionedapartedei

Nesioti nell’accettazione dell’egemonia antigonide o tolemaica e inoltre erano

un’ottimaoccasioneperl’incontroaDelodelleélitedellesingoleisoleedivari

cittadiniinteressatiallapossibilitàdicommerciare.

4.6.–Insularità.

Unaltroaspettodinostrointeressenellaricercadiunaidentitànesioticaè

rappresentatodall’insularità,ovverolaconcezionedellacondizionediisolaedi

ciò che è insulare. L'insularità viene concepita nel contesto delle relazioni tra

l’isola e la terraferma e tra le isole stesse260 e vieneperciòdefinita in base ai

mutevolivaloriassociatial sostantivo 'isola'eall’aggettivo 'insulare'nelcorso

dei secoli. Che cosa è dunque un’isola? Solitamente la si definisce come una

porzionediterracompletamentecircondatadalleacque.Questadefinizione,per

quanto correttanella suagenericità,non tiene contodel valore comunemente

associatoalmare,chedistinguerebbeleisolemarinedallealtre.Comehascritto

McKechnie261“someislandsaremore“island-like”thanothers”equestesonole

isolemarine,doveilmarerendenettaevisibileladistinzionetraterrafermae

isole262esegnailconfinediquesteultime263.

Ilmarecomefrontieraesbarramentoèessenzialeperlamodernanozione

di insularità, laqualevieneassociataaduna seriedi caratteristichee concetti

quali l’isolamento, l’autosufficienza, e la chiusura degli abitanti, ma anche

l’originalità e la fragilità ambientale e culturale e spesso la perifericità da un

puntodivistasocialeedeconomico.Mal’insularitàassumeanchealtrispettridi

significato.ComescriveMatvejevicparlandodell’isola ‘esistenziale’, essaè “da

un lato, luogodi pace edi raccoglimento, d’amore, di felicità edi beatitudine;

260 KNAPP2007p.46.261 MCKECHNIE2002p.128262 RAINBIRD2004pp.52-54263 REGER 1997 p. 450;MCKECHNIE 2002 p. 127. Lemaree per quanto presenti non sono

abbastanza significative nel Mediterraneo per stravolgere questo quadro: KING 1993 p. 15;

MORTON2001p.45.

QuartoCapitolo

212

dall’altro,è inveceunluogodiesilioodireclusione,dicastigo,diespiazionee

perfinodipenitenza”264.

L’insularitàquindi,lungidall’essereunaneutraleeimmediatadescrizione

dello stato e carattere ‘reale’ dell’isola, offre una ricostruzione immaginata

spessofunzionaleadesigenzepolitico-ideologichecontingenti,chevannobenal

di làdell’interessegeografico.Adesempio,pertornarealladefinizionedi isola

come porzione di terra completamente circondata dalle acque, cosa distingue

un’isola da uno scoglio265 o da un continente, se non le dimensioni? Eppure

queste sono estremamente relative. La cosiddetta ‘Isola Ferdinandea’, il

temporaneo affioramento della vetta di un vulcano sottomarino a sud della

Sicilia,portòadunduradisputaterritorialenel1831tradiversistatiinteressati,

prima che l’oggetto del contendere si inabissasse pochi mesi dopo. Un altro

esempioèrappresentatolacrisiscoppiatanel1996traGreciaeTurchiaperil

possesso di due piccoli isolotti inabitabili chiamati Ίμια in greco e Kardak in

turco.UnesempioanticoriguardainveceledisputetraMeloseKimolosallafine

delIVsecoloperilcontrollodiPolyaigosediduepiccoliisolottirocciosi266.Sul

versanteoppostoèinteressantenotarecomeMosesFinley,iniziandoilsuolibro

sullaSiciliascriva:“fewislandshaveplayedagreaterorevencomparablerole

in history over long spans of time, and no other which is so small”267. La

definizione della Sicilia come una piccola isola è interessante e, come ha

giustamentenotatoConstantakopoulou268, lastudiosachepiùdiognialtrosiè

occupatadelrapportotrainsularitàeidentitàperiGreci,nonsarebbemaistata

fattapropriadaunGrecoantico.Era infatti relativamente comunedividere le

isole delMediterraneo tra piccole e grandi; queste ultime erano sette: Sicilia,

Sardegna, Cipro, Corsica, Creta, Eubea, Lesbo269. Una distinzione del genere

264 MATVEJEVIC 1993 pp. 29-30. Per l’isola come luogo ideale per lo sviluppo di utopie:

GABBA 1981 pp. 56-57; VERNIÈRE 1988 p. 162; HALL 1989 p. 149; GABBA 1991 pp. 106-107;

CORDANO1993p.87;RACAULT1996p.247;CONSTANTAKOPOULOU2007p.5;2012bp.3.265 Unodeifattoriattualmentetenutiinconsiderazioneperladistinzionetrapiccoleisolee

sempliciaffioramentièl’abitabilità,concettotuttaviaanch’essoproblematico:KING1993p.16.266 Testimoniateda IGXII3,1259, iscrizioneanalizzataediscussadaCONSTANTAKOPOULOU2007pp.199-200;2012p.49.267 FINLEY1979p.3.268 CONSTANTAKOPOULOU2007p.13.269 Liste formate da sette elementi erano abbastanza popolari nel mondo antico (sette

portediTebe,settesapienti,settemeravigliedelmondoantico),inparteperlaparticolaritàdel

IlKoinondeiNesioti

213

viene promossa anche da Strabone270 che riteneva che solo le piccole isole

potessero emergere dal mare, uno dei connotati più caratteristici

dell’insularità271. Infine l’uso per noi confuso del termine isola da parte di

Tucidide nel IV libro, quando parla contemporaneamente di Sfacteria, isola a

suddelPeloponneso, edi Siciliapotrebbe indicare cheancheper lo storico le

piccoleisoleeranopiùisoledellegrandi272.PermoltiGreci,dunque,l’insularità

eraunacaratteristicapropriadellepiccoleisoleegee273.

Bisogna considerare inoltre che a livello linguistico ed etimologico, in

diverse lingue e culturedelMediterraneo antico tra cui il Greco, non esisteva

una chiara distinzione tra isole, penisole, promontori e in generale coste274.

'Isola' diventa quindi in qualche caso ogni superficie di terra sulla quale

l’influenzadelmareerasoverchiante275.Questaconfusionefavorivapoiuncerto

uso‘simbolico’deltermine'isola',chepotevaessereimpiegatoinriferimentoad

Atene, protetta dalle lunga mura, o a Scione, isolata nella penisola calcidica

grazie all’occupazione di Potidea e soggetta ad Atene276. Questa variabilità di

7 che è l’unico numero tra 1 e 10 a non essere né fattore né prodotto di altri numeri che

interessava a filosofi e mistici, in parte perché era un limite popolare di memorizzazione:

Roscher 1904 pp. 4-6. Disponiamo quindi di varie liste delle 7 (o talvolta 8 con l’aggiunta di

Rodi) grandi isole delMediterraneo: TRYPANIS 1960 p. 69 e p. 73; ARNOTT 1996 pp. 756-757;

FANTASIA2009p.14.270 Strab. I3,10C54:καὶ γὰρκατακλυσμοὶ καὶσεισμοὶ καὶἀναφυσήματακαὶἀνοιδήσειςτῆς ὑφάλου γῆς μετεωρίζουσι καὶ τὴν θάλατταν, αἱ δὲ συνιζήσεις ταπεινοῦσιν αὐτήν: οὐ γὰρμύδροιμὲνἀνενεχθῆναιδύνανταικαὶμικραὶνῆσοι,μεγάλαιδ᾽οὔ:οὐδὲνῆσοιμέν,ἤπειροιδ᾽οὔ.271 CONSTANTAKOPOULOU2007p.13.272 CONSTANTAKOPOULOU2007p.14hamostratocomenelIVlibroSfacteriavengachiamata

con il suonomesolounavolta (IV8,6),mentreper il restoTucidideusa il terminenesosperindicarla(38voltenelsoloIVlibro).IlcasooppostosiosservaconlaSicilia,perlaqualenelle

137 citazioni in tutta l’opera solo 2 volte viene chiamata isola (VI 1, 1; 2, 6). La cosa appare

evidente anche quando le due isole sono accostate nel contesto del confronto navale tra

SiracusanieAtenesi(IV24,3:καὶναυμαχίαςἀποπειρᾶσθαιἐβούλοντο,ὁρῶντεςτοῖςἈθηναίοιςτὰς μὲν παρούσαςὀλίγας ναῦς, ταῖς δὲ πλέοσι καὶ μελλούσαιςἥξειν πυνθανόμενοι τὴν νῆσονπολιορκεῖσθαι.),doveiltermineisolaèusatoperindicareSfacteriaancheseilcontestosicilianopotrebbepernoicreareconfusione.273 BRUN1996p.15.274 CECCARELLI2009pp.33-34.275 FEBVRE1932p.206.276 GABBA 1991 p. 108; CONSTANTAKOPOULOU 2007 p. 11 e soprattutto pp. 80-84 dove si

discuteanche ilpassosuicittadinidiScionediventati ‘isolani’ (Thuc. IV120,3:περαιωθεὶςδὲκαὶ ξύλλογον ποιήσας τῶν Σκιωναίων ἔλεγεν ἅ τε ἐν τῇ Ἀκάνθῳ καὶ Τορώνῃ, καὶ προσέτιφάσκωνἀξιωτάτουςαὐτοὺςεἶναιἐπαίνου,οἵτινεςτῆςΠαλλήνηςἐντῷἰσθμῷἀπειλημμένηςὑπὸἈθηναίωνΠοτείδαιανἐχόντωνκαὶὄντεςοὐδὲνἄλλοἢνησιῶταιαὐτεπάγγελτοιἐχώρησανπρὸςτὴν ἐλευθερίαν καὶ οὐκ ἀνέμειναν ἀτολμίᾳ ἀνάγκην σφίσι προσγενέσθαι περὶ τοῦ φανερῶςοἰκείουἀγαθοῦ).

QuartoCapitolo

214

significatopropriadelterminepuòessereinpartespiegataanchedaunpunto

divistasocio-economico.Spessol’insularitàèstataconcepitacomeunsinonimo

diisolamento,mentreinrealtàlesingoleisolealternavano,nelcorsodeglianni

edellestagioni,uncertodistaccodallaterrafermaconunadecisaintegrazione

con ilmondoesterno.NelMediterraneoantico la seconda tendenzaera, come

abbiamovisto277,quellaprevalentevistocheglispostamentiviamareeranopiù

facilievelocidiquelliper terra.L’isolamentoeraun fenomenorelativoper le

isole,iperconnesseinquantocentridicomunicazioneedinetworkdivariotipo,

in un momento in cui i contatti extra insulari e multi direzionali erano la

norma278.L’Egeoeracostituitodacentinaiadicentricostierichesitrovavanoin

località strategiche per le comunicazioni, come stretti, istmi, penisole o

promontori,ma soprattutto era formato da isole di dimensioni nellamaggior

partedeicasi inferioriai300km2, chepossonoesserevistecomenodidiuna

fitta rete di comunicazioni e come ponti gettati sul mare279. Inoltre anche i

conflitti per il possessodi piccoli affioramenti, privi di risorse apprezzabili, ci

fannodubitareanchesuquantoaffermatopoc´anzicircailconfinenettosegnato

dal mare. Il controllo delle isole/scogli garantiva rivendicazioni circa lo

sfruttamentodellerisorsedipescaattornoagliaffioramentistessi280,rendendo

di fatto i confinidelle isolenoncoincidenti con la superficie calpestabiledelle

stesse.

Coniltermine'isola'cisiriferivadunque,inprimoluogo,allepiccoleisole

egee,nonsottolineandoillorocaratterediisolamento,quantopiuttostolaloro

alteritàrispettoallaterraferma.

Risultaaquestopuntointeressantenotarecomemolteisole,anchetrale

più piccole, ospitassero più poleis autonome, senza per altro che questo

ostacolasseunadefinizioneinsularecollettiva(sipensi,perfarealcuniesempi,

277 Suprapp.107-116.278 BROODBANK 2000 pp. 9-10 e 26-27; HORDEN - PURCELL 2000 p. 76, p. 140 e p. 224;

WALDREN2002p.3;MCKECHNIE2002pp.127-129;CONSTANTAKOPOULOU2002pp.223-226;2012b

p.3;BURASELIS2015p.358.279 BRUN1996pp.28-29;CONSTANTAKOPOULOU2007p.20.280 CONSTANTAKOPOULOU2012pp.49-50.

IlKoinondeiNesioti

215

ai Rodioi, Keioi, Lesbioi o Kooi)281. Dalla fine del V secolo fino alla piena età

ellenistica diverse di queste comunità attuarono forme più o meno spinte di

sinecismo. Per quanto riguarda le Cicladi risultano interessanti i casi di Keos

(131km2;quattropoleis),Amorgos (124km2; trepoleis) eMikonos (86km2;

duepoleis)282.Sebbenel’esseredelimitatedalmareequindidistintefisicamente

dal resto del mondo potesse in qualche misura favorire processi di

omogeneizzazione,diaggregazioneediunificazionedellevariecomponentidi

un’isola, questo sviluppo non era però un risultato obbligatorio o

necessariamentedeterminatodall’ambiente.Ogni isola avevauna sua storia e

nonacasomolteisolenoncercarononéottenneromail’unità.TuttaviaiGreci,

insulari e non, in genere ‘si aspettavano’ che un’isola fosse unita o tendesse

all’unità283.Aquestopuntoilpassaggiodall’unitàconcettualealivellodisingola

isola alla concezione di più isole come un insieme unitario è un processo

agevole.InfatticomehascrittoKnapp284:“becauseislandsembracenotonlythe

physicalbutsocial landscapes, insularity itselfcan functionasa formofsocial

identity, a cultural strategy that islandersmight enjoy in the face of external

interferenceordominationasaresistantidentity”.

Come applicare dunque quanto detto al caso del Koinon? Ricordiamo

ovviamente che l´influenza dell´ambiente sulle attività umane (e tra queste si

può inserireanche losviluppodi identitàdigruppo)nonèmonodirezionaleo

determinataapriorisubasigeografiche,madipendedaicambiamentistoricied

è quindi un costrutto culturale. Gli elementi che spingevano verso una

considerazione degli ‘isolani’ come gruppo precedevano sicuramente di secoli

l’istituzionedelKoinon285. Tuttavia è solo con la scelta del nome “nesioti”, un

281 CHANIOTIS 2008 p. 3; MOGGI 2009 p. 51; CONSTANTAKOPOULOU 2012b; 2012 p. 50.;

BURASELIS2015pp.366-374.282 BRUN1989pp.121-123;REGER1997pp.462-464;2001pp.163-165.283 MOGGI2009p.59.284 KNAPP2008p.30.285 SipensiadesempioaldiscorsodiEufemoaCamarinariportatodaTucidide(VI82,3:

καὶ μετὰ τὰ Μηδικὰ ναῦς κτησάμενοι τῆς μὲν Λακεδαιμονίων ἀρχῆς καὶ ἡγεμονίαςἀπηλλάγημεν,οὐδὲνπροσῆκονμᾶλλόντιἐκείνουςἡμῖνἢκαὶἡμᾶςἐκείνοιςἐπιτάσσειν,πλὴνκαθ᾽ὅσον ἐν τῷ παρόντι μεῖζον ἴσχυον, αὐτοὶ δὲ τῶν ὑπὸ βασιλεῖ πρότερον ὄντων ἡγεμόνεςκαταστάντεςοἰκοῦμεν,νομίσαντεςἥκιστ᾽ἂνὑπὸΠελοποννησίοιςοὕτωςεἶναι,δύναμινἔχοντεςᾗ ἀμυνούμεθα, καὶ ἐς τὸ ἀκριβὲς εἰπεῖν οὐδὲ ἀδίκως καταστρεψάμενοι τούς τε Ἴωνας καὶνησιώτας,οὓςξυγγενεῖςφασὶνὄνταςἡμᾶςΣυρακόσιοιδεδουλῶσθαι.)quandodifendendoAtene

QuartoCapitolo

216

attopropositivo eprogrammaticodi affermazione collettiva identitaria, che si

puòsostenereditrovarsidifrontealconsolidamentounitariodisingoleidentità

insulari286. L´identità, come si è detto nell´introduzione al capitolo, è un

processo ideologico dinamico di ‘costruzione’, dipendente da una relazione

variabile tra località e influenze esterne in una data area. Constantakopolou

ritiene che nel caso dei Nesioti questo avvenga come resistenza e reazione

opposta e contraria ai poteri esterni287, mentre io credo che le due spinte

(internaeesterna),dopoquantoaffermatoneicapitoliprecedenti,sianoandate

nella stessa direzione. Ad un genuino interesse dei sovrani nel rapportarsi

all’areaegeaconununicosoggettoistituzionalesiaffiancòlapossibilitàcheuna

partedelleisolepotesseeffettivamenteunirsi.Siparladiunaparteenondella

totalitàdelleisole,perchéevidentementelebasiidentitarie(indispensabiliper

ilbuonfunzionamentodiun’operazionedelgenere)nonconsentivanodiandare

oltre. La neonata federazione scelse di richiamarsi all’insularità degli stati

membri perché questa era la prima caratteristica peculiare unitaria. Gli altri

aspettiidentitaridicuiabbiamodiscussoneisottocapitoliprecedentiservivano

adistinguereall’internodelcontestoinsulareegeoiNesiotidaglialtriisolani.

4.7.–Un’identitàparziale.

Come abbiamo visto, il nostro ragionamento ha attraversato diversi

passaggi.AbbiamoiniziatomostrandocomeiNesiotinonpotesserodisporredi

un’identità etnica fondata sulla comunanza di stirpe, ma non ne avessero

neanche bisogno per poter cercare una propria identità federale. Ci siamo

quindi spostati sulle Cicladi nella consapevolezza che la cognizione di

un’arcipelagononsifondasolosullavicinanzaoggettivatrapiùisole,masuuna

percepita unità, figlia di una lettura socio-culturale della geografia. Abbiamo

notato come, nonostante significative differenze tra gli autori antichi, sia

possibileindividuareunnucleo‘ionico’diisoledefinibilicomeCicladiecomea

avvicina la concezionedi gruppodegli Ioni a quelladegli Isolani: CONSTANTAKOPOULOU2007p.

56-57;KARPYUK2010pp.23-36.286 CONSTANTAKOPOULOU2012p.51287 EAD.p.51ep.59.

IlKoinondeiNesioti

217

questo nucleo faccia da parallelo il gruppo di stati membri del Koinon noto

tramite le fonti.Ci siamoquindi spostati sulMarmorParium rilevandocome i

silenzielespecificitàdiquestodocumentoevidenzino,ancorainetàellenistica,

comela ‘ionicità’ fosseancorapresentenelcontestocicladico.Abbiamoquindi

analizzato i culti federali mostrando come consentissero la ricorrente e

cadenzata autoaffermazione ideologica di coesione da parte dei Nesioti

nell’accettazione dell’egemonia antigonide o tolemaica e come questo potesse

avveniresolograzieallasecolare frequentazionediDeloa livello regionaleda

parte degli isolani. Infine abbiamo sottolineato i significati e le ragioni che

hannospintoiNesiotiafareriferimentoallapropriainsularitànellasceltadiun

nomecomune.

A questo punto è arrivato il momento di tirare le fila del discorso e

presentareinsintesicosasiintendaperidentitànesiotica.Leidentitàregionali

nonsiriscontranointuttiiterritorienondipendononecessariamentedalgrado

di unificazione politica (si pensi ad esempio ai Sicelioti o agli Italioti)288.

SecondoConstantakopolouilKoinon“wasanexpressionofandcontributortoa

strongregional islandidentity”289.Pernoncaderenellapuraspeculazionepuò

tornarci utile il concetto di ‘identità dispersa’, che è connesso alla teoria dei

Network. Abbiamo già affermato che l’identità è più il prodotto di una voluta

differenziazione tra gruppi, che non il segno che uno di questi gruppi sia

uniformeeomogeneoalsuo interno.Questosignificachegli individuipartidi

un gruppo condividono tra loro almenoun elemento unificante,manon sono

identiticiinogniaspetto.Infattiunostessoindividuopuòfarpartedipiùgruppi

contemporaneamente e assumere più identità in base alla differenti richieste

delle situazioni sociali290. I Greci erano Greci, ma allo stesso tempo erano

membridiunafamiglia,diunvillaggio,diunapolis,diun’entitàsovrapoleicao

di un gruppo etnico (spesso con all´interno le sue sottoarticolazioni)291.

L’identitàregionaleeraquindisolounadiquelleadottabilitantodaunsingolo,

288 VLASSOPOULOS2011p.19.289 CONSTANTAKOPOULOU2012p.59.ControquestaopinionesischieraBuraselis2015p.366

n.22,ilqualetuttaviaprecisacheperilcasodeiNesioti(p.365)“oneshouldnotunderestimate

theprocessofatop-downethnogenesistakingplacehere”.290 KNAPP2007pp.41-42.291 DERKS–ROYMANS2009p.6.

QuartoCapitolo

218

quantodaunacomunità292.

Daquestopuntodivistal’identitànesioticaappareparzialeperchévaleva

come identificazione collettiva del gruppo nel suo insieme rispetto al mondo

esterno,ma non dei singoli individui, i quali continuavano a identificarsi solo

con l’isola di origine. A tal riprova bisogna considerare gli epitaffi. Essi

consentonodi riscontrare il livello identitariodel singolo e quindi di scoprire

quanto fosse sentita un’identità a livello regionale. Nel caso dei Nesioti non

abbiamotestimonianze in talsenso,mentrequestesonodisponibilipersino in

aree prive di un’unificazione federale, con persone che si definiscono, ad

esempio, Peloponnesiaco293, Italiota o Siceliota294. Abbiamo, è vero, una

testimonianza,finoramaiassociataalKoinon,diunusodeltermine“Nesiote”a

Delfinel266-265perLykophronfigliodiPolyarchos295:

θεοί. | Δελφοὶ ἔδωκαν Λυκόφρονι Πολυάρχου Νησιώτηι | αὐτῶι καὶ

ἐκγόνοις προξενίαν, εὐεργεσίαν, προ|μαντείαν, προεδρίαν, προδικίαν,

ἀσυλίαν, ἀτέλει|αν πάντων καὶ τἄλλα ὅσα καὶ τοῖς ἄλλοις προξέ|νοις καὶ

εὐεργέταις. ἄρχοντος Πλείστωνος, | βουλευόντων Ἀριστομάχου,

Ἐπαρμόστου,Ἀριστ[εί]|δα,Στράτωνος,Ἀρχιάδα.

Chieracostui?PerchéfuonoratoaDelfi?Probabilmentequestedomande

sonodestinatearimanereinsolute.CertoècheeglivienedefinitoNesiotesinun

epocaincuiilKoinonesistevacontinuativamentedacirca40anni296.Eraforse

un inviato per conto dei Nesioti? Disponiamo forse di un precedente a tal

proposito.Appenadiecianniprimanel276-275,infatti,uncertoGlaukonfiglio

di SimosdiKythnos venneonorato comeprosseno sempre aDelfi297. Egli era

292 VLASSOPOULOS2011p.24.293 RIZAKIS2015p.121.294 VLASSOPOULOS2011pp.24-25.295 FDIII3,179.296 LamaggioranzadeglistudiosiritienechefosseuncittadinodiHekatonnesoi,omegliodi

Pordoselene/Nasos,situatatraLesboel’AsiaMinore,comunitàdellaqualeabbiamopochissime

attestazioni,lamaggiorpartedellequalisidatanoalV(IGI377,IVl.17:ΝὲσοςΠορδοσελένε)eIVsecolo(I.Adramytteionnr.34).Sivedano:BOUSQUET1958pp.81-82;ROBERT-ROBERT1959p.

198;STAUBER1996p.208;HANSEN-NIELSEN2004nr.823p.1047.297 FDIII3,207l.5:ΓλαύκωνιΣίμουΚυθνίωι.

IlKoinondeiNesioti

219

probabilmente il Γλαύκων Κύθ[νιος]298 ricordato nel gruppo di theoroi del

Koinon inviati ad Alessandria299. Si potrebbe quindi congetturare che

Lykophron fosse un incaricato dei Nesioti per Delfi, così come potrebbero

esserlostatoGlaukondiecianniprima.Maperchédefinirsi ‘Nesiota’enoncon

un riferimento alla propria polis di appartenenza? È il segno di un

rafforzamento dell’identità comune? Come che sia, ‘Nesioti’ è un termine

ombrello, sotto il quale sopravvivevano le identità isolane locali, ossia un

terminecheappareartificiale300esembraimpostodall’esterno301.Maseanche

questo fosse vero e i sovrani avessero attivamente sostenuto e supportato la

federazione,bisognadirechegliisolanimiseroinpratical’unificazioneequesta

non sarebbe potuta sopravvivere senza un legame identitario302. Il nome

‘Nesioti’indicaunsensocollettivodiappartenenzaadungruppoinassociazione

con uno specifico territorio. Solo ad uno sguardo superficiale somiglia ad

etnonimi come Beoti, Arcadi, Achei, nomi che già di per sé stessi sonomolto

importanti,perchécostituisconounacondizionenecessariasenza laqualenon

sipuòparlaredietnicità,una‘condiciosinequanon’tuttavianonsufficienteda

sola perché si potesse poter parlare di un ethnos303. Nel nostro caso, quindi,

Nesiotai offre un’indicazione politica, ma non etnica, qualcosa di simile al

modernoaggettivo‘belga’.IlBelgioèinfattiunarealtàpoliticaall’internodella

quale convivono tre etnie: i Fiamminghi/Olandesi, i Valloni/Francesi e i

Tedeschi.L’aggettivo‘belga’hadunqueunsignificatopoliticomanonetnico.In

questo sensopuò essere colta la somiglianza col casodeiNesioti, per il quale

tuttavia bisogna aggiungere il connotato geografico-insulare del nome. In

conclusionequellanesioticaeral’identitàcollettivadiungruppochecondivise

un’organizzazione politica, feste collettive, una fitta rete di scambi e un

territorio‘regionale’;maaltempostessoerasolounadellevarieappartenenze

identitariedegli isolaniesitrattavaprobabilmentediun’identità ‘situata’,cioè

298 Appendice2l.61.299 PASCHIDIS2008p.427.300 CHANIOTIS 2015 p. 379, che porta l’esempio parallelo deiKretaieis, un koinon creteseellenistico icuimembridovevanoesseredistinticonquestonomeartificialedaiCretesiverie

proprio,iKretes.301 VLASSOPOULOS2011p.19.302 CONSTANTAKOPOULOU2012p.52ep.59.303 SMITH1986p.23

QuartoCapitolo

220

chediventava saliente e visibile solo inundatomomento, legata aparticolari

situazioniefunzionalesolamentealcontestopolitico-federale.

IlKoinondeiNesioti

Conclusione.

È arrivato il momento di presentare le nostre conclusioni, ma per farlo

saràbenepartiredalledomandeespostenell’introduzione,presentareinsintesi

leanalisisvolteneivaricapitoliegiungerecosìadunarisposta.Gliinterrogativi

di fondodacuiabbiamopreso lemossesono iseguenti: nelperiodopreso in

esame si possono leggere le Cicladi come una regione unitaria, e quindi il

Koinonpuòesserelettocomeuna‘regionepolitica’?Essohamaisviluppatouna

retediscambidefinibilecome‘economiaregionale’?Einfineèmaiesistitauna

‘identitàregionale’?

Laprimaveradomanda,tuttavia,allaqualepreliminarmenteènecessario

rispondereècosasia ilKoinondeiNesioti.Nell’analisiabbiamorivelatoche il

termine greco koinon presenta varie sfumature di significato e, anche

limitandoci alle sue accezioni politiche, il ventaglio delle possibilità

interpretativerimanevasto.Perquestaragioneabbiamocercatodicapirecon

quali altre parole venga di solito associato per indicare la ‘federazione’ e

abbiamoscopertoche,almenoapartiredalIVsecolo,essosiaccompagnaadun

terminedalsignificatopiùpropriamentepoliticoegiuridico,ecioèsympoliteia.

Quest’ultimaparolaindicala‘condivisione’dellacittadinanza,dellapoliteia,non

solo all’interno di organizzazioni sovrapoleiche quali appunto le ‘federazioni’,

maanchenel casodi sinecismoounione trapiùpoleis. Ladomandaaquesto

puntosorgespontanea: ilKoinondeiNesiotihaprodottounacondivisionedei

dirittidi cittadinanza tragli statimembri?Èesistitaunapoliteianesiotica?La

rispostasembrapositiva,sebbenesifondinonsuunamenzioneesplicitaintal

senso,masulfattocheilKoinonhapiùvolteonoratoalivellofederalediverse

personalità concedendo loro vari diritti, tra cui anche quello di cittadinanza.

Appurato dunque l’aspetto ‘federale’ del Koinon, che lo distingue quindi dalle

symmachiai, le alleanze, con cui viene spesso confuso, rimaneva dunque da

capire che tipo di ‘federazione’ fosse e quindi come fosse organizzato, quali

poteri si riservasse e quali lasciasse agli stati membri, quali magistrati

operasserosottolasuainsegnaeconqualegiurisdizione.Trovareunarisposta

Conclusione

222

aquestedomandenonèsempliceeperquestaragioneabbiamoorganizzatoil

discorsodistinguendogli argomenti in treblocchioaree tematiche:gliorgani

rappresentativi, i funzionari con potere esecutivo e infine l’amministrazione

dellagiustizia.

Per quanto riguarda i primi, abbiamo evidenziato l’assenza di

un’assembleanelcasodeiNesioti,un’assenzasignificativa,machesiritrovaad

esempioancheinaltrefederazioni,comeadesempionelcasodegliAcheidopoil

217. Abbiamo spiegato lamancanza di un tale organo nel Koinon per ragioni

logistiche, che rendevano praticamente impossibile spostare l’intero corpo

civico a Delo o a rotazione nelle altre isole, rendendo di fatto l’assemblea

appannaggio dei cittadini della polis dove questa si sarebbe dovuta svolgere.

Anche il principio di un’assemblea rappresentativa e quindi rispettosa delle

differenze demografiche dei singoli stati membri avrebbe rappresentato una

sfida, una sfida del resto inutile visto che quello stesso principio

rappresentativo sarebbe stato a quel punto rispettato da un consiglio. Il

consiglio, synedrion, composto di delegati scelti tra le élite dei singoli stati

membri, in numero rispettoso delle proporzioni demografiche e contributive

dellepoleis,apparenellefonticomeunorganoamministrativoinpienaregola,

che invia ambasciatori, decreta onori, regola l’acquisto di derrate alimentari

comuniecosìvia.Inetàrodiaerapresenteuncorpoprobuleticodiprostataiche

svolgeva la funzione di un gabinetto ristretto. Nello svolgimento dei propri

compitiilconsiglioagivaspessointotaleautonomiaetalvoltaincollaborazione

conimagistratimessiacapodellafederazione.

Questiultimivariarononelcorsodeglianni,cambiandodenominazionee

funzioniasecondadellefasiegemoniche.InetàtolemaicaacapodelKoinonsi

trovava il nesiarco. Egli era un funzionario tolemaico addetto a tutelare gli

interessilagidiall'internodelKoinon,perilqualefacevadareferente.Nessuno

dei nesiarchi noti (nell’ordine Bakchon, Apollodoros, Hermias) era nato nelle

isole e questo è espressione probabilmente di un'esigenza di controllo e

affidabilitàcherendeverosimilepensarecheegli fossenominatodirettamente

dal re. Le sue competenze non erano probabilmente limitate formalmente a

particolariaspettiedeglisembraagirecomeunsurrogatodelmonarca,alquale

IlKoinondeiNesioti

223

rispondevadirettamente.Secondo le fontipareconcentrasse lapropriaazione

sugli aspetti politici, amministrativi, giudiziari,manonmilitari. Infatti nel suo

ruolo si trovava spesso ad avere a che fare con il navarco e con altri ufficiali

militari tolemaici (ad esempio Philokles, Kallikrates, Patroklos). Tuttavia non

sembra verosimile poter spiegare i rapporti che intercorrevano tra questi

magistrati e il nesiarco in un'otticameramente gerarchica o sulla basedi una

suddivisione delle sfere di potere priva di convergenze. Come è facile

immaginare,al finedi tutelare la sicurezzadell'egemonia tolemaica l'apparato

militare interveniva ovunque fosse necessario anche indipendentemente dal

nesiarco. Quasi sempre osserviamo però un atteggiamento di collaborazione,

piuttosto che di concorrenza. Ad ogni modo, che il navarco, anche se non in

concorrenza con il nesiarco, fosse comunque una figura presente nella vita

politicadelKoinonèdimostratoanchedallastatuaconcuiiNesiotionorarono

KallikratesaDelo,chefuacapodelsettoreegeoinunperiodocompresotragli

annisettantaesessantadelIIIsecolo.Manonbisognatuttaviafareconfusione

traifunzionaritolemaicicheagivanonell'Egeoequindiinteragivanoanchecon

iNesioti, e quelli propridel soloKoinon.Passandoal periodo rodiopossiamo

notare che il controllo politico sulla federazione fu esercitato tramite un

arconte,unufficialerodioconpienipoteriesecutiviciviliemilitarineiconfronti

del Koinon. L'aspetto più interessante dell'ufficio è che ai Nesioti era ora

richiesto di provvedere in prima persona alla fornitura di navi per la propria

difesa, a differenza di quanto avveniva in precedenza. Sull'organizzazione di

questa flotta sappiamo da un'iscrizione che essa era comandata da un

trierarchos nesiota di Tenos e non da un Rodio. Questo elemento è

particolarmentesignificativo,poichésembraindicareunrapportodicogestione

che consentiva una sostanziale autonomia alle isole, seppur limitata dalla

supervisionedell'arconterodio.

Perquantoriguardalagiustizia,ilKoinonsembraseguireunalineasimile

aquelladellealtrefederazionidelperiodo.Probabilmenteilconsigliosvolgeva

un ruolo come tribunale e inoltre interveniva nel pacificare contese tra stati

membri prima che queste degenerassero fino a richiedere procedure di

arbitratovereeproprie.Adognimodol’interventodell’autoritàfederalinonera

Conclusione

224

automatico,néerailsolopossibile.Abbiamotestimonianzadiarbitratieaccordi

trastatimembrieanchedell’interventodirettodeinesiarchinellarisoluzionedi

controversieinterneasingoleisole,onellarichiestaenell’invitodicommissioni

di giudici stranieri. Sappiamo inoltre che lo stesso Koinon regolò l’invio di

commissioni giudicanti, composte da cittadini nesioti, in località interne alla

federazione,cherichiedevanoevidentementeillorointervento.Tuttoquestoci

porta a ritenere che fossero possibili soluzioni multiple e ibride, con il

coinvolgimento di più attori oltre alla federazione e con una grande libertà

lasciataallasingolapolis.

Ilquadrocomplessivocheemergedall'analisidellefontièquindiquellodi

una federazione che dal punto di vista istituzionale non appare costituire

un'eccezione assoluta. Gli aspetti solitamente sottolineati per ridurne il

significatoelaportata(comeadesempiolapermanenzadiunafortetradizione

poleica contrastante l'unificazione federale, l'assenza di riferimenti nelle fonti

letterarie e il ridotto margine di autonomia in politica estera) ad un’attenta

analisi si mostrano di limitata portata e ancora una volta non distinguono il

Koinon da altre federazioni minori, intendendosi con questo termine tutte le

istituzioni non ‘protagoniste’ della ‘grande storia’. Perciò è legittimo ritenere

che ilKoinonrappresentidalpuntodivista istituzionale la concretizzazionee

unificazionediuna‘regionepolitica’.

La seconda domanda da cui eravamo partiti riguardava l’impatto del

Koinon a livello economico. Nel 1994 Gary Reger nel libro Regionalism and

Change in the Economy of Independent Delos aveva proposto di leggere

l’economia cicladica tra il 314 e il 167 in chiave regionale. Rispetto alla sua

interpretazione,quellapropostainquestatesihacercatodidifferenziarsisutre

livelli.Primadituttodaunpuntodivistalinguistico-concettuale,perchéquisiè

fattoricorsoallaterminologiaealletecnichedianalisidellacosiddetta‘Network

Theory’. In secondo luogo perché rispetto agli anni Novanta è oggi del tutto

scomparsadalnostroorizzonteteoricolanozionedi ‘autarchia’,siaalivellodi

regione economica, sia ancora di più a livello di singole isole. Infine perché

l’analisi ha guardato all’impatto economico delle istituzioni politiche (facendo

riferimento anche ai paradigmi del cosiddetto ‘New Institutional Economics’),

IlKoinondeiNesioti

225

prime fra tutte proprio quelle della ‘federazione degli isolani’. L’analisi si è

concentratasuiseguentiaspetti:lamonetazione,l’amministrazionefinanziaria,

lapirateriacomeelementoeconomicoelacircolazionedellemerci.

Per quanto riguarda la monetazione, bisogna segnalare tre aspetti.

Innanzitutto che le isole si spinsero in questo periodo nella direzione di

un’unificazione degli standard ponderali che tuttavia non culminòmai in una

produzionemonetariafederale.Questoaspettoèinteressante,maènecessario

segnalare che non esisteva una regola né un modello al quale i Nesioti

avrebberodovutorispondere.Trailmonopoliofederalenelbatteremonetaeil

totaledecentramentoesistevanoinfattimolteplicistadiintermedi.PeriNesioti

siamo in grado certamente di rilevare delle tendenze, se non all’unificazione,

almeno alla collaborazione, come ad esempio l’adeguamento a uno standard

ponderalericonosciutodicuiabbiamogiàdetto.Ilsecondoaspettodanotareè

che le Cicladi utilizzarono, sia a livello di singole isole, sia di Koinon, per le

proprieesigenzecommercialiedispesapubblicasoprattuttomoneted’argento

estere, di cui si ha prova a livello archeologico ed epigrafico, come del resto

fecero altre poleis nello stesso periodo, e si servirono più limitatamente di

monete d’argento locali, la cui coniazione era sporadica. Infine possiamo

affermare che la monetazione bronzea locale presentava una circolazione

ristretta all’interno dei confini insulari e dell’arcipelago. Tale diffusione

regionaledellamonetazionebronzeanonpuòcheesserespecchiodicommerci

tragliabitantidelleisolevicine.

Passando all’amministrazione finanziaria e fiscale, pare che il Koinon su

questemateriesiautoregolasseinaccordoconglistatimembriedisponessedi

unpoterecoercitivocheprevedevapeneanoiignoteincasodiinadempienzeo

ritardineicontributi.Aspettoancorapiùsignificativoèilfattochequestacassa

facessepartestrutturalmentedell’organizzazionedelKoinon,dalmomentoche

laritroviamocitata inogniepocaeperognispesacomune,enonfossequindi

un fondo saltuario creato per specifici obiettivi e immediatamente dopo

abbandonato.Icontributi‘volontari’deglistatimembrieranoquindicostantie

sottopostiacontrolliperscoprireglievasori. Il fattoche ilKoinondipendesse

da tali contributi indica che esso era sostanzialmente un esattore che agiva

Conclusione

226

sempre in accordo con gli statimembri. Il Koinon quindi non possedettemai

quellapienaautonomia fiscalecheglisarebbestatagarantita,peresempio,da

tasse ‘federali’ a percentuali fisse sul commercio. Riguardo a questo aspetto

bisognatuttaviasottolinearecheilcasodeiNesiotinonsidiscostadapressoché

tutte le ‘federazioni’ greche a noi note, le quali, salvo rarissime e spesso

temporaneeeccezioni,rispettaronosemprelapienaautonomiadeisingolistati

membri sul piano fiscale. Ignoriamo l’entità della pressione fiscale sugli stati

membri,maè ipotizzabileche,nonostantevariazionianchesignificative legate

almutaredellecondizionistoriche,essanonfossetrascurabile.Icontributidegli

statimembriequindiildenarocontenutonellacassa‘federale’servivanoinfatti

afinanziaretuttelespesecomunidelKoinon,ecioèicostiperlagestionedella

sua macchina politica e amministrativa, le feste comuni, i doni a personalità

benemerite,l’acquistodiderrateinmomentidiparticolarenecessitàpertuttio

almeno alcuni degli stati membri, la flotta nesiotica (almeno durante la fase

rodia) e naturalmente i tributi per le potenze egemoni. Questo aspetto è

particolarmenteinteressanteeciinduceadinterpretareilKoinonnonsoltanto

come esattore, ma anche come contribuente. Circa questo aspetto abbiamo

rilevato come la crisi di debito scoppiata negli anni ’80 del III secolo possa

essere fattarisalireaiprimiannidelmedesimosecoloe fosseverosimilmente

dovuta alle esigenze finanziarie di Demetrio Poliorcete. La crisi produsse

diverse ripercussioni a livello locale e federale e richiese l’intervento degli

egemoni, in questo caso i Tolomei che nel frattempo avevano preso il posto

degliAntigonidi.Tralesoluzionimesseinatto,oltreall’invitodigiudicistranieri

e ad azioni dirette del nesiarco, può probabilmente essere inquadrata anche

l’azionedell’oikonomosdelleisoleThrasykles.Quest’ultimo,svolgendounruolo

disupervisoreallefinanze,sarebbestatolafiguraidealeperimporreunrigido

piano di rientro e una risistemazione dei conti pubblici per far sì che non si

ripresentasseuna tale situazionedi crisi. Thrasykles agì, conogniprobabilità,

non imponendo tagli lineari su tutte le isole, ma distinguendo quelle che

avevano effettivamente pagato in tutto, in parte o per nulla e quindi

differenziando il suo intervento emeritandosi i ringraziamenti di Ios e quelli

dellostessoKoinon.

IlKoinondeiNesioti

227

Considerando adesso la pirateria, abbiamo mostrato come la moderna

analisidel fenomeno tenga in considerazione sia il suoaspettodistruttivo, sia

quello redistributivo legato alla vendita della refurtiva. Il Koinon agiva nei

confronti della pirateria impedendo parzialmente alle esigenze sociali che ne

stavanoallabasedimanifestarsiall’internodellostessomondoinsulareo,per

meglio dire, di trovare una loro legittimità. Ogni isola era infatti responsabile

verso i cittadini delle altre e doveva garantirne l’inviolabilità personale e

patrimoniale, ricevendo a sua volta il medesimo trattamento. Il Koinon

eliminava dunque ogni possibile appiglio ‘legalitario’ alla pirateria insulare

manifestantesi sia tra i suoi stessimembri, sia entro i propri spazimarittimi

interni.Machediredelleproiezionidelfenomenoall’esternodelKoinonstesso?

Negli esempi che abbiamopresentato si nota come i pirati partecipassero del

tutto alla cosiddetta connettivitàmediterranea e potessero quindi con facilità

spostarsisulunghedistanzepercommetterei lororaidevenderelarefurtiva.

Le autorità cittadine e federali non sembrano intransigenti verso quei pirati,

provenienti dalle Cicladi o meno, che praticavano la pirateria all’esterno del

Koinonepoinevendevano i fruttisulmercatodiDeloodiqualchealtra isola

delKoinonmedesimo.Inquestosensocerteformedipirateriapotevanoessere

tollerate, senonaddirittura incoraggiate,purchégliobiettivi fosseroconformi

agli interessi strategici dei vari egemoni di turno. Si è infine notato come la

pirateriafosserelativamentecontenutanellefasiincuiilKoinonerainvita,non

per una sua assenza, quanto bensì per la capacità del Koinon di gestirla e

proiettarlaaldifuoridiséversoobiettiviconcordaticongliegemoni.Viceversa

l’aumentodegliattacchinellafasediinstabilitàdellasecondametàdelIIIsecolo

indica il venir meno di una politica comune in tal senso, solo parzialmente

compensatapergliisolanidalrisparmioinfattoditributidovutoall’assenzadi

egemoni. In questo periodo più burrascoso ciascuna delle isole trovò

necessariamente soluzioni adatte a sé soltanto e non all’arcipelago nel suo

insieme.

Infinebisognaconsiderarelacircolazionedellemerci.Aquestoproposito

abbiamo notato comeDelo crebbe dal punto di vista demografico inmaniera

notevole lungotutto l’arcocronologicopreso inesame.Ciò fupossibileperché

Conclusione

228

Delo, almeno nel periodo di nostro interesse, dipendeva largamente dalle

importazionidalleCicladi.Questeimportazioniriguardavanoprodottiagricolie

diallevamento,maanchematerialidacostruzioneemanodoperaspecializzata.

Tutto questo senza che l’isola esportasse alcunché. Si trattava, dunque, di

un’economia che si reggeva nonostante un disequilibrio strutturale della

propriabilanciacommerciale.L’isolanondisponevadiminiered’argentoperla

coniazione e quindi non poteva produrre da sola la quantità di monete

necessarie. La situazione appare ancora più paradossale se teniamo presente

cheiprodottiimportatinoneranodestinatiunicamentealriccosantuariooalla

città,maancheesoprattuttoaisingoli individuiresidenti (stranieriocittadini

che fossero). Questi solo in minima parte erano dipendenti della città e del

santuario.Comespiegarelasostenibilitàdiquestosistema?L’interaeconomiasi

reggeva unicamente perché l’isola non era solamente un consumatore, ma

anche un mercato di transito. La ricchezza necessaria alla popolazione

dipendeva quindi dagli stranieri non residenti che frequentavano l’isola

vendendoe comprando,pagando le tasse, prendendoprestiti su cuipesavano

gli interessi,partecipandoallefesteelasciandoofferte.Tuttoquestoportavaa

Delo moneta grazie alla quale potevano venire pagate le importazioni. Gli

isolani,purnonessendoobbligatiarivolgersinecessariamenteeunicamentea

Delo per importare o esportare, prediligevano l’isola perché essa era il nodo

dell’ampio network egeo meglio connesso rispetto alle altre isole e quindi

svolgevadifattolafunzionedihubprincipaleperleCicladi.INesiotidelresto

eranoingradodipagare ibeni importatipropriograzieaiguadagnidelle loro

esportazioni,cheprincipalmenteeranoindirizzateaDelostessa.

Inconclusione,sipuòaffermarecheilKoinonfavorìilformarsidilegami

economici tra le Cicladi, propriomentre venivameno il tradizionale ruolo di

Ateneinquestocontesto.Laconvergenzaelacontemporaneitàdiunfenomeno

politicocomeilKoinonconil formarsie ilrafforzarsidiunaretecommerciale

intracicladicaè certamente significativa. Lanaturadiquesto legamenondeve

tuttaviaspingerearitenerechel’arcipelagofosseunaregioneautarchica,chiusa

insestessaeseparatadalrestodelmondoegeoemediterraneo.Alcontrariofu

proprio la sua piena partecipazione alle vicende politiche ed economiche del

IlKoinondeiNesioti

229

periodo a caratterizzarlo in un senso regionale. Fu solo grazie all’apertura e

all’importanza via via crescente di Delo, la ‘capitale’ del Koinon, che le isole

fecerosemprepiùricorsoadessaperibenidicuiavevanobisognoecomemeta

per le proprie esportazioni. Inoltre fu solo grazie al distacco da Atene, un

distacco che affonda le proprie radici in precise scelte politiche, che poté

nascere un network regionale. Per queste ragioni è lecito affermare che nel

periodo preso in esame le Cicladi abbiano formato un circuito di scambi

definibilecomeuna‘economiaregionale’.

Il terzo interrogativo da cui siamo partiti è: il Koinon si reggeva su

fondamenta identitarie e/o presentava una sua identità? Il termine ‘Nesioti’

avevaunsignificatointalsenso?Lanozionediidentitàèunconcettolabileche

variainbasealladefinizione.Sequestaètroppostringente,‘identità’rischiadi

diventare un termine inutilizzabile. Al contrario, se si preferisce una

interpretazionepiùampia,ilsuosignificatopotrebbeapplicarsiadunospettro

di fenomeni troppo variegati, senza che ciò accresca la forza euristica del

termine stesso e dunque senza risultati significativi. Per questa ragione ho

cercato di orientare la mia ricerca definendo dei limiti nei quali il concetto

potesse essere applicato, restando al contempo flessibile senza scadere

nell’indeterminatezza. Prima però ho tentato di sgombrare il campo da una

incomprensionepiuttostofrequente,ecioèl’identificazionedi‘identità’conuna

dellesueformepiùnote,l’etnicità.Quest’ultima,dopolapubblicazionedellibro

di Jonathan Hall, Ethnic Identity in Greek Antiquity, che ha fatto entrare

all’interno dell’antichistica molti degli odierni dibattiti antropologici e

sociologici sul tema identitario, è vista dallamaggioranza degli studiosi come

unafinzionestrumentale, funzionaleadesigenzepolitichecontingenti, fondata

sulmitodiunacomunediscendenzaediunpercorsostoricocondivisodaparte

diungruppochericonoscesestessocomepopolo,comeethnos.Lacrescitaelo

sviluppo di molte federazioni greche sono effettivamente legati ad una

concezione‘etnica’e,sebbeneilrapportotralapoliticael’ideologiavaridacaso

acaso,idueaspettisisonoinfluenzatiavicendarafforzandosireciprocamente.

Questo è vero almeno fino al IV secolo, quando il rapporto tra etnicità e

federalismosembra spezzarsinelmomento in cuivarie federazioni iniziarono

Conclusione

230

ad espandersi e ad inglobare al proprio interno, su base paritaria, altre

comunità appartenenti ad altri ethne. Nel caso dei Nesioti non disponiamo di

nessunaattestazionecircalaproduzionediunamitologia‘etnica’,interminidi

mitopoiesi di genealogie aggreganti o di un comune fondatore mitico.

Ciononostantequestononèdiostacoloaundiscorsonésul federalismo,visto

che l’etnicità in età ellenisticanon èpiùunabase ideologica essenzialeper la

fondazionedifederazioni,nésull’identità.Infattil’identitàcheabbiamotentato

di rintracciare è di carattere politico e federale, riguarda cioè altre basi

ideologichedicontattoeunitàtraglistatimembririspettoaquelleetniche.Si

possono ricercare queste fondamenta o piattaforme identitarie in alcuni

caratterispecifici: l’essere isole, l’essereCicladi, l’essere ioniche, ilcondividere

peculiaricircuiticultuali.

Per quanto concerne l’aspetto cicladico del Koinon, bisogna considerare

cheladenominazione,cioèlasceltadiunnome,diun‘designatore’-nelnostro

caso‘Cicladi’-,haunafunzionesiaautopoietica,poichéindicaunacaratteristica

ambientale, un modo di leggere un contesto geografico e un riferimento

descrittivo, sia ‘simbolica’, poiché richiama alla mente valori sociali che

attingono al piano storico-religioso. Il termine ‘Cicladi’ denota infatti il loro

costituire un cerchio attorno a Delo. L’aspetto referenziale-descrittivo indica

quindi la forma circolare dell’arcipelago, mentre quello ‘simbolico’-religioso

ricorda l’importante ruolo cultuale di Delo. Il controllo intellettuale che

scaturisce da questa rappresentazione dello spazio consente di ridurre la

complessitàequindidi identificare sé stessi all’internodiun territorio, che si

vuole ordinato da precisi confini. Questa percezione geografica implica

l’esistenzadinetworkavarilivelli,checonsentonoaquestamodalitàdilettura

dello spazio di radicarsi più a meno a lungo nel tempo. Tuttavia ogni

raggruppamentoèinunqualchesensosoggettivoeiconfinidenotantispecifici

gruppi di isole diventano nel tempo confusi sistemi di analisi del territorio

marittimo. Questo porta ad una situazione caotica con conseguenti variazioni

nelnumerodelleCicladi,riscontrabilinelledifferenzetralelistepropostedagli

autoriantichi.Ciononostantel’aspettounitarioresiste.

Passando alla ionicità degli stati membri del Koinon, ci è venuto in

IlKoinondeiNesioti

231

soccorsounimportantedocumentodelperiododellaguerracremonidea,ecioè

il Marmor Parium. Questa epigrafe presenta in forma di cronaca una

particolarissimastoria ‘universale’delmondogrecosegnatadal susseguirsidi

egemonie.Ildocumentotacesulmondodorico,mentreciinformasolosuquello

ionico, presentando spesso fattori di unità, come la fondazione in un unico

evento di tutte le città ioniche dell’AsiaMinore da parte di Atene. Allo stesso

tempo vediamo l’influenza tolemaica nella lettura della successione di

caratterizzantiegemoniepolitico-culturali,daAteneallaMacedonia,daquesta

adAlessandroMagnoequindiaiLagidi.IlMarmorPariuminoltresussistesolo

in funzione di un’altra opera dedicata alla storia di Paros (perduta, ma da

postularsi con assoluta certezza, pena l’incomprensibilità del Marmor

medesimo), che è verosimile contenesse almeno una parte delle informazioni

taciute proprio dalMarmor Parium, e cioè quelle relative alle glorie locali, di

Paros certamente,ma anchediDelo e delle Cicladi. Grazie a questa iscrizione

possiamodunqueaffermarechelapercezionedella‘ionicità’nonfossedeltutto

assentenelleCicladidietàellenistica, tantodacondizionare la selezionedelle

notiziepresentinelMarmorPariumedaportareilsuoanonimocompilatoread

escludereogniriferimentoalmondodorico.

Per quanto riguarda la religione, possiamo poi affermare che il circuito

cultualeregionaleruotanteattornoaDelofindall’etàarcaicacostituìunadelle

condizioni preliminari e uno dei presupposti essenziali per lo sviluppo del

Koinon. In età ellenistica, per il periodo che ci interessa,Delo era il santuario

federaledove iNesioti si riunivanoperdeliberare,dovearchiviavano ipropri

decreti edove festeggiavano le feste collettive inonoredegli egemoni.Queste

festeconsentivano laripetutamanifestazioneeautoaffermazione ideologicadi

coesione da parte dei Nesioti nell’accettazione dell’egemonia antigonide o

tolemaica, e inoltreeranoun’ottimaoccasioneper l’incontroaDelodelleélite

dellesingoleisoleedivaricittadiniinteressatiallapossibilitàdicommerciare.

Passandooraaltemadell’insularità,abbiamonotatocomeconil termine

'isola'nelmondogrecocisiriferisse,inprimoluogo,allepiccoleisoleegee,non

sottolineandoillorocaratterediisolamento,comespessoavvieneoggi,quanto

piuttosto la loro alterità rispetto alla terraferma. Gli elementi che spingevano

Conclusione

232

verso una considerazione degli ‘isolani’ come gruppo tendenzialmente

distinguibiledaaltrigruppio ‘tipi’diGreciprecedevanosicuramentedi secoli

l’istituzionedelKoinon.Tuttaviaèsoloconlasceltadelnome“Nesioti”,unatto

propositivo e programmatico di affermazione collettiva identitaria, che si può

sostenere di trovarsi di fronte al consolidamento unitario di singole identità

insulari.Adungenuinointeressedeisovraninelrapportarsiall’areaegeacome

ununicosoggettoistituzionalesiaffiancòlapossibilitàcheunapartedelleisole

potesse effettivamente unirsi. Si parla di una parte e non della totalità delle

isole, perché evidentemente le basi identitarie (indispensabili per il buon

funzionamentodiun’operazionedelgenere)nonconsentivanodiandareoltre.

La neonata federazione scelse di richiamarsi all’insularità degli stati membri

perché questa era la prima caratteristica peculiare unitaria. Gli altri aspetti

identitari (Cicladi, ionicità, religione) servivano a distinguere all’interno del

contestoinsulareegeoiNesiotidaglialtriisolanichenonaderivanoalKoinon

Aquestopuntosipuònotarecome lebasi identitarieappenapresentate

abbiano tutte cooperato a formare le fondamenta ideologiche per la riuscita

dell’unificazione politica nesiotica. Tuttavia queste ‘piattaforme’ non sono del

tuttosovrapponibilitraloroperil fattocheognunadiessenoncorrispondeai

‘confini’delKoinonsenoninparte.L’insularitàèunacaratteristicacheriguarda

nonsoloiNesioti;leCicladicomprendevanosecondoalcuniancheisoledoriche

comeMelosoThera, chenoneranostatimembridella federazione; il circuito

cultuale di Delo non può essere caratterizzato unicamente come regionale,

perchéalmenosottoalcuniaspettisiallargavaaquasituttal’areaegeaesotto

altri si restringeva alla sola isola; infine la ionicità, soprattutto nella lettura

filoateniesepresentatadalMarmorParium,andavabenaldi làdell’estensione

geografica del Koinon. Ciononostante è possibile affermare che una ‘identità

regionale’, certamente non sostitutiva delle preesistenti identità poleiche

nell’area,andòaffermandosiinunprecisocontestopolitico-federale.

Vorrei a questo punto concludere affermando che, nonostante la

limitatezza delle fonti disponibili, è possibile sostenere che esista un quadro

indiziarioafavorediunaletturaregionaleapiùlivellidelcontestodelleCicladi

tra la fine del IV secolo e il primo terzo del II. Il Koinon dei Nesioti fu una

IlKoinondeiNesioti

233

manifestazione politica di fenomeni di unificazione e collaborazione che

possono essere letti e rilevati anche sul piano economico e identitario. Con

questononsivogliononegareleincoerenze,ilimitieiproblemiancoraaperti.

Semmai si vuole evidenziare come il concetto di ‘regione economica’ non

implichi necessariamente l’autarchia, quello di ‘regione identitaria’ non

coinvolga l’annichilimento di altre identità e quello di ‘regione politica’ non

significhi il soffocamentodelleautonomie locali.LeCicladi furonounaregione

in questo periodo (così come non lo furono in età classica o nella tarda età

ellenistica)peruninsiemedicircostanzeefattoristoricicheconsentironoloro

di distanziarsi dall’ingombrante ruolo di Atene e di sviluppare tra loro un

networkapiùlivelli.Questocambiamentogettòlebasiperunaforteascesadi

Delo,facendoneilpernodelKoinonnesiotico,finoalpuntodirenderel’isolaun

centroa livellomediterraneoe inultimodi staccarladalleCicladi stessenegli

annisuccessivial168,segnandolafinedell’arcipelagocomeregioneunitariae

riportandolevarieisoleallalorosingolaritàneirapporticonl’esterno.

Conclusione

234

IlKoinondeiNesioti

235

Appendice.

Le fonti sulKoinon sono state per la prima volta citate tutte insiemeda

Buraselis1,eppureadoggimancauncorpusunitariocheneraccolgasiailtesto

greco,siaunbrevelemma,siainfineunatraduzioneinlinguamoderna.

In questa appendice le fonti sul Koinon sono divise in (a) decreti,

documenti1-18,(b)basidistatueonorariededicatedaiNesioti,documenti19-

25,(c)attestazionidifunzionaridelKoinonstesso,documenti26-38.

L'edizioneseguitaèquella ingrassettonellanotabibliograficaprimadel

testo. Evventuali integrazioni o alternative, spesso discusse nel corso dei

capitoliprecedenti,siritrovanoinvecedopoiltestomedesimo.

(a)DecretidelKoinon.

1.IstituzionedeiDemetrieia.

Decreto dei Nesioti della fine del 306 per l’istituzione delle feste in onore di

Demetrio Poliorcete da alternarsi alle già esisti feste in onore di Antigono

Monoftalmo.Sitrattadiunagrossasteledimarmobianco(altezzaattuale102

cm;larghezzainalto51cm;larghezzainbasso54cm;spessoretra15e17cm)

scopertaagliinizidisettembre1902aDelonelleterme,doveerastatautilizzata

comesoglia.

BCH28,1904,93-108–BCH31,1907,208-227–IGXI4,1036–BE1956,195

–HARDING1985,136–KOTSIDU2000,120

[————διατελ]ε[ῖ]?τ[ο]ὺςἝλληνας·[τιμῆσαι]

[μὲντὸκοινὸντῶν]νησιωτῶνἀξίωςκατὰδύναμιν

[Δημήτριον]ταῖς[πρεπ]ούσαιςαὐτῶιτιμαῖς·ποῆ-

1 BURASELIS1982pp.180-187.

Appendice

236

[σαιδὲαὐτοὺςἐν]Δήλωι[τ]ὸμὲνἕτερονἔτοςτὴνπ[α]-

5 [νήγυριντῶνἈν]τιγονε[ί]ωνἣννῦνποιοῦσιν,τὸδ[ὲ]

[ἕτερονθυσίαν]κ ≥αὶἀγ[ῶ]ναςκαὶσύνοδονἐπονο-

[μάσανταςΔημ]η ≥[τρ]ίε[ι]α,καὶσυνέδρουςἀποστέλ-

[λεινεἰςταῦτ]ακαθάπερἀποστέλλουσινεἰςτὰ

[Ἀντιγόνειατήντ]επαρασκευὴντῶνθυμάτωνκα[ὶ]

10 [τῶνἀγώνωνποιεῖ]σθ ≥α ≥ι?καὶτὴνμίσθωσιντῶντεχν[ι]-

[τῶν․․․c.9․․․]ντ․․․․ΜΙΣ#ΟΙ․․․․․Νἄθλωντ ≥ο[ῖς]

[Δημητριείοι]ς[ἀπὸτῶνκοιν]ῶνχρημάτωνκατὰ

[τὴνσύνταξιν]τὴννῦνοὖσαντοῖςνησιώταιςὑπ ≥-

[ὲρτῶνἈντιγο]νείωνκαὶἐάντινεςτῶννησιωτῶν

15 [μὴτελῶσινε]ἰςταῦτατὴνσύνταξιντὴνἐπιβ[άλ]-

[λουσαν․․․․]ω ≥νχρημάτων․․․․․#ειανα ≥․․․․

[․․․․․․․ἐνἐ]νδείαιτοῦσυντελεῖν,ε ≥ἶ ≥ν ≥α ≥ι ≥λ ≥

․․․c.10․․․ταννη․․․․c.12․․․․μα———————

․․․c.10․․․λ ≥λον․c.6․․ε———————

20 [————————το]ῦἐνιαυ ≥[τοῦ———]

——————————τὴνεὔνοιαντ[ὴν]

[․c.5․εἰςπάντ]αχρόνον․․․․․ΝΙὄνταεὐε ≥[ργ]-

[έτην․․c.8․․․]αὐτῶικαὶλ ≥υ․․․․Α․Υ ≥Γ ≥ΩΤΟΝ

․․․c.11․․․․νἣνἔχουσιπρὸςαὐτὸνοἱνησιῶτα[ι]

25 ——————ἀρ[γ]ύριον·ἐπιμέλειανδὲ․․․c.9․․․

[————καθ]άπερ?καὶΕΝΕ․ΓΟ ≥ΡΕΝ ≥Ι ≥․․c.7․․

———————————ιον——————

————————————————ν․․․․

—————————στη․․․․․αὐτὸν․․․

30 ————————————τωι․․․αιτα․․

————————ταῖςἰδίαιςπόλεσι[ν]ὅπω[ς]

[—————ποή]σωνται?τὰαὐτά·τὰςδὲ․ο․․

—————————κ ≥α ≥ὶ ≥κ ≥ατατάξασθαιὅπ[ως]

[———————διὰπαν]τὸς?αἱθυσίαικαὶτὰ

35 [ἆθλα?———————]α ≥ι·ὅτανδὲαἱπόλε-

[ιςἕλωνταιτοὺςσυνέ]δ[ρους,τ]οὺςμὲντοῦεἰσιόν-

[τοςἔτουςεἰςτ]ὰΔημητρίειαπαραγινομένους

IlKoinondeiNesioti

237

[εἰσενεγκεῖν]χρήματαὅσαπερεἰςτὰἈντιγόνε[ια]

[ἐτάχθη·φροντί]σαιδὲκαὶσκέψασθαιὅθενἔσταιπα-

40 [ρέχεσθαιτὸ]ἀργύριονἀφ’οὗτὰΔημητρίειαποιή-

[σουσιτὸνὕσ]τερονχρόνον·καθ’ὅτιδ’ἂνοἰκονο[μ]-

[ήσωσιναὐτοί,τ]αῦτακύριαεἶναι·τοὺςδὲμετὰτα[ῦ]-

[ταἐξαποστ]ελλομένους,καθ’ὅτιἂνσυνταχθ[ῆι]

[ἐξἀρχῆς,τὰςεἰ]σφορὰ[ς]ποιεῖσθαι·ἀναγράψαιδὲτο[ὺς]

45 [συνέδρουςτόδε]τὸψήφισμακαὶστῆσαιπαρὰτὸνβω-

[μὸντῶνβασιλέω]ν.

l.46:SEGXV494:τῶνΣωτήρω]νseguitanellatraduzione

...continuaa...versoiGreci;ilKoinondeiNesiotionoridegnamenteperquanto

èpossibileDemetrio congli onori chegli si addicono; celebrinoquesti aDelo

ognisecondoannola(5)festadegliAntigoneiacheadessocelebrano,enell’altro

anno un sacrificio e giochi e una riunione intitolandoli Demetrieia, e inviino

consiglieri a questi come già li inviano agli Antigoneia e la preparazione dei

sacrificie(10)faccianodeigiochieilpagamentodegliartisti ...deipremiperi

Demetrieia dai fondi comuni secondo la contribuzione che esiste ora per i

NesiotiriguardoagliAntigoneia;esealcunitraiNesioti(15)nonpagasseroper

questilacontribuzionespettante...

(35) quando le città scelgano i consiglieri, quelli che nell’anno entrante si

presenterannoaiDemetrieia,contribuiscanoconfondipariaquellichefurono

assegnati per gli Antigoneia; ci si prenda cura e si consideri da dove sarà

possibile(40)procurarsiildenarosullabasedelqualeiDemetrieiafarannoper

iltempoavvenire;asecondadicomedecidano,questemisuresianoinvigore;e

colorochesarannoinviatidopoquestedecisioniversinolecontribuzionicome

siadispostodall’inizio;iscrivanoi(45)consiglieriquestodecretoecollochinola

stelepressol’altaredeisalvatori.

2.DecretodiNikouria.

Appendice

238

DecretodeiNesiotiprobabilmentedel280/79perl’accettazionedelleistruzioni

reali sulle feste in onore di Tolomeo Sotere. Si tratta di una stele a frontone

(altezza 107 cm; larghezza 32 cm; spessore 08 cm) scoperta nell’isola di

NikouriaaovestdiAmorgos.

BCH17, 1893, 205-207 – IG XII 7, 506 – SIG 390 –SEG XIII 455 –BERTRAND

1992,88–BRODERSEN–GÜNTHER–SCHMITT1996,312–KOTSIDU2000,131,1–

HAUBEN2010

[ἔδοξε]ντοῖςσυνέδροιςτῶννησιωτῶν·ὑπὲρὧν

[Φιλοκλῆ]ςὁβασιλεὺςΣιδονίωνκαὶΒάκχωνὁνη-

[σίαρχοςἔγρα]ψανπρὸςτ[ὰ]ςπόλεις,ὅπωςἂνἀπο-

[στ]εί[λ]ωσινσυνέδρουςεἰςΣάμον,οἵτινες

5 [χρημ]ατιοῦσινὑπὲρτῆςθυσίαςκαὶτῶνθεω-

[ρῶ]νκαὶτοῦἀγῶνος,ὃντίθησινὁβασιλεὺςΠτο-

[λεμ]αῖοςτῶιπατρὶἐνἈλεξανδρείαιἰσολύμ[πι]-

[ον,καὶνῦν]ἐκπόλεωμπαραγενομένοιςτοῖςσυ[ν]-

[έδροις]δι[ελέγη]σανΦιλοκλῆςκαὶΒάκχων,δ[ε]-

10 [δό]χθαιτῶικοινῶιτῶνσυνέδρων·ἐπειδὴὁ

[β]ασιλεὺςκαὶσωτὴρΠτολεμαῖοςπολλῶν

καὶμεγάλωνἀγαθῶναἴτιοςἐγένετοτοῖς

[τ]ενησιώταιςκαὶτοῖςἄλλοιςἝλλησιν,τάςτεπ[ό]-

[λ]ειςἐλευθερώσαςκαὶτοὺςνόμουςἀποδοὺς

15 [κ]αὶτὴμπάτριομπολιτείαμπᾶσιγκαταστήσα[ς]

[κ]αὶτῶνεἰσφορῶγκουφίσας,καὶνῦνὁβασιλεὺς

[Π]τολεμαῖος,διαδεξάμενοςτὴμβασιλείανπαρ[ὰ]

τοῦπατρός,τὴναὐτὴνεὔνοιαγκαὶἐπιμέλειαν

[π]αρεχόμενοςδιατελεῖεἴςτετοὺςνησιώταςκα[ὶ]

20 τοὺςἄλλουςἝλληνας,καὶθυσίαμποιεῖτῶιπατρ[ὶ]

καὶἀγῶνατίθησινἰσολύμπιονγυμνικὸγκαὶ

μουσικὸνκαὶἱππικόν,τήντεπρὸςτοὺςθεοὺ[ςεὐ]-

[σέβ]ειανδιαφυλάττωγκαὶτὴμπρὸςτοὺςπ[ρογό]-

[νου]ςεὔνοιανδιατηρῶν,καὶπαρακαλεῖεἰςταῦτ[α]

25 [τού]ςτενησιώταςκαὶτοὺςἄλλουςἝλληναςψ[η]-

IlKoinondeiNesioti

239

[φίσα]σθαιτὸνἀγῶναὑπάρχεινἰσολύμπιον,πρό-

[σήκ]ειπᾶσιτοῖςνησιώταιςτετιμηκόσιμπρ[ότε]-

[ροντ]ὸνσωτῆραΠτολεμαῖονἰσοθέοιςτιμαῖ[ς]

[καὶδι]ὰτὰςκοι[νὰςεὐεργεσίας]καὶδιὰτὰςἰδίο[υς]

30 [ὠφελείαςτῶιβασιλεῖΠτο]λεμαίωιπαρακαλοῦ[ν]-

[τιἔντετοῖςἄλλοιςσυλλα]μβάνεσθαικαὶνῦγκατὰ

[τὴναἵρεσιναὐτοῦμετὰπάσης]προθυμία[ςψηφίσα]σθα[ι]

————————————————μὲντὸμπᾶσ[ιν․]ΛΓ․․

——————————————αικαταξίαςτιμὰς

35 [—————————————τῆ]ςἑαυτῶνεὐνοία[ς]

[ἀποδέχεσθ]αιτὴνθυσίαγκαὶτοὺςθεωροὺςἀ[πο]-

[στέλλεινεἰ]ςτὸμπάνταχρόνονἐντοῖςκαθ[ή]-

[κουσιχρόνοις],καθάπερὁβασιλεὺςἐπέσταλκε,

[κ]α[ὶ]εἶναιτὸνἀγῶναἰσολύμπιογ,καὶτοῖςνικῶσιν

40 [τῶννησιωτῶν]τὰςτιμὰςτὰςαὐτὰςὑπάρχειν,αἵπερ

εἰσὶ[νἐν]τοῖςνόμοιςπαρ’ἑκάστοιςτῶννησιωτῶν

[γεγραμμέναι]τοῖςτὰὈλύμπιανικήσασιν·στεφανῶ-

[σ]αιδὲκαὶτὸ[μβα]σιλέαΠτολεμαῖονβασιλέωςκαὶ

[σ]ωτῆροςΠτολεμαίουχρυ[σῶι]στεφάνωιἀριστεί-

45 [ωιἀπὸ]στα[τήρ]ωγχ[ι]λίωνἀρητῆςἕνεκεγκαὶεὐ-

[νοί]αςτῆςεἰςτοὺςνησιώτας,ἀναγράψαιδὲτοὺς

[συν]έδρουςτόδετὸψ[ήφι]σμαεἰςστήληνλιθίνηγκαὶ

[στῆσαιἐν]Δήλωιπαρὰτὸνβωμὸντοῦσωτῆρος

[Πτ]ολε[μαίου·κατὰ]ταὐτὰδὲψηφισάσθωσαντόδε

50 [τὸψ]ήφισμακαὶαἱμετέχουσαιτῶμπόλεωντοῦσυν-

[ε]δρί[ου],καὶἀναγραψάτωσανεἰςστήλαςλιθίνας

[κ]αὶἀναθέτωσανεἰςτὰἱερὰἐνοἷςκαὶαἱλοιπαὶτι-

μαίεἰσινἀναγεγραμμέναιπαρ’ἑκάστοις·ἑλέσθαι

[δ]ὲτοὺςσυνέδρουςκαὶθεωροὺςτρεῖς,οἵτινεςἀφ[ι]-

55 [κ]όμενοιεἰςἈλεξάνδρειανθύσουσίντεὑπὲρτοῦ

[κ]οινοῦτῶννησιωτῶνΠτολεμαίωιΣωτῆρικαὶ

[τὸνσ]τέφανονἀποδώσουσιντῶιβασιλεῖ·τὸδὲεἰς

[τ]ὸνστέφανονἀργύριονκαὶεἰςἐφόδιογκαὶπορε[ί]-

[α]ςτοῖςθεωροῖςεἰσενεγκεῖντὰςπόλεις,ἑκάσ[την]

60 [κατὰτὸἐ]πιβάλλοναὐτῆι,καὶδοῦναιὧιἂμΒάκ[χων]

Appendice

240

[ἀποδείξηι].ἡιρέθησανθεωροὶΓλαύκωνΚύθ[νιος],

․․․․․αςΝάξιος,ΚλεώκριτοςἌνδριος.

b.1 ——————ΩΝΜ———Ο——————————————

—————ΕΙ————Λ——ΛΠΑ#⁷Α——————————

————νταιοἱἈμόργιοιἀποσ[τείλαντες————]

[——τῶιδὲπ]ρεσβευτ[ῆιἔ]στωσανοἱἴσοι————

5 ———————διαγορε[υ]ο——————————

————————τοῖς—————————————

——————ν[τ(?)]ὰψηφίσ[ματα————————]

——Ο————————οντ————————————

————————————ΟΝΤΟΥΣ—————————

10 Χ————————————Ε———————————

———Ε—————————ΑΣ——ΕΝ————————

——————————————Ο—————————

———Ο————————————————————

DeciseroiconsiglierideiNesioti;riguardoallequestionisullequaliPhilocles,re

deiSidoni,eBakchon, ilnesiarca,scrisseroallecittà, inmodocheesse inviino

consiglieriaSamo,iquali(5)trattinoariguardodelsacrificio,degliinviatisacri

edellacompetizione,cheilreTolomeoistituisceperilpadreadAlessandriacon

valoreparialleOlimpiadiesullequalioracon iconsiglieri,arrivatidallecittà,

discusseroPhilocleseBakchon,(10)hadeciso lariunionedeiconsiglieri:dato

che il re Tolomeo Sotere di molti e grandi vantaggi fu responsabile verso i

NesiotieglialtriGreci,avendoliberatolecittà,restituitoleleggi,(15)ristabilito

per tutti l’anticacostituzioneealleggerito le tasse,epoichéora il reTolomeo,

avendoereditatoilregnodalpadre,lastessabenevolenzaeattenzionecontinua

amanifestareversoiNesiotie(20)glialtriGreci,eunsacrificiooffrealpadree

istituisce una competizione di valore pari alle Olimpiadi di tipo ginnico,

musicaleedequestre,siapreservando lapietàversoglideisiamantenendo la

benevolenzaversogliantenati,e invitaaquestoscopo(25)siaiNesiotisiagli

altriGreciadecretarechelacompetizionesiadivalorepariaigiochiolimpici,si

addiceatuttiiNesioti,poichéhannoonoratoinprecedenzaTolomeoSoterecon

IlKoinondeiNesioti

241

onoripariadundiosiaperibeneficicomunisiapergliaiutiagliindividui,(30)

portareaiutonellealtrecoseareTolomeo,poiché invitaa farciò,edecretare

orasecondolasuapreferenzaconognizelo...

(35)dellalorobenevolenza,siaccettiilsacrificioesiinviinogliinviatisacriper

tutto il tempoavenireneimomenticonvenuti,comeilrehaordinato;esia la

competizionedilivelloparialleOlimpiadi,eaivincitori(40)traiNesiotisiano

glionoriimedesimichesononelleleggipressociascunotraiNesiotiprescritti

per i vincitori delle Olimpiadi; e si incoroni anche re Tolomeo figlio di re

Tolomeo Sotere con una corona d’oro del valore (45) di 1000 stateri, come

premio per il valore e la benevolenza verso i Nesioti, e iscrivano i consiglieri

questodecreto suuna steledipietra e la collochinoaDelovicinoall’altaredi

Tolomeo Sotere; allo stesso modo approvino questo (50) decreto anche le

partecipanti tra le città al consiglio e lo iscrivano su stele di pietra e lo

consacrino nei santuari nei quali anche gli altri onori sono iscritti presso

ciascuno; designino i consiglieri anche tre inviati sacri, i quali, inviati (55) ad

Alessandria,sacrificherannopercontodelKoinondeiNesiotiaTolomeoSotere

econsegnerannolacoronaalre;ildenaroperlacorona,perilviaggioeperle

spesepergli inviatisacripaghinolecittà,ognuna(60)inaccordoconlaquota

spettante,elodianoallapersonadesignatadaBakchon.Furononominatiinviati

sacriGlaucondiKythnos...diNaxos,CleocritosdiAndros.

3.DecretoperSostratos.

DecretoonorificodeiNesiotiperSostratosdiKnidosdatabiletrail280eil274

ca. Si tratta di una stele di marmo bianco (altezza 74 cm; larghezza 30 cm;

spessore08cm) ritrovata inunpunto imprecisatoall’internodel santuariodi

Delo.

BCH7,1883,5-7–BCH15,1891,120n.1–MICHEL1900,374–OGIS67–BCH

31,1907,341-345– IGXI4,1038(1914)–DÜRRBACH1921,21–BE1930p.

203-IAMMp.12–KOTSIDU2000,131,2

Appendice

242

—ΕΜΟ———ΟΛΙ—

—ΤΑΤΟΥ——ΝΩΤ—

[τ]άτεἄλλα[μετ’εὐ]νοία[ς———————]

τοῖςνησιώταιςὅσαπρὸςΕΝΕΑ—

5 καὶΒακχώι ≥ν ≥τ ≥α ≥Β ≥οιω ≥τ ≥ὸ ≥ν ≥(?)τήντεεὔνοιαν[ἣνδια]-

τελεῖἔχωνΣώστρατοςπρὸςτοὺςνησιώτας

καὶὅτιχρείαςπαρέχεταιτοῖςἀφικνουμένοις

[π]ρὸςτὸνβασιλέαμετὰπάσηςπροθυμίαςκαὶ

[λέγων]καὶπράσσωνὅτιἂνδύνηταιἀγαθὸνὑ-

10 πὲρτῶν[νησιω]τῶν·δεδόχθαιτοῖςσυνέδροις·ἐ-

παινέσαιμὲ[νΣώ]στρατονΔεξιφάνουςΚνίδιον

ἀρετῆςἕνεκα[καὶεὐν]οίαςἧςἔχωνδιατελεῖ

ἐμπαντὶκαιρῶιεἰς[τὸνβ]ασιλέαΠτολεμαῖον

καὶτοὺςνησιώταςκαὶσ[τεφα]νῶσαιαὐτὸνχρυ-

15 σῶιστεφάνωιἀπὸδραχμ[ῶνἀλ]εξανδρείων

τρισχιλίωνκαὶἀνακηρῦξαιτὸν[σ]τέφανον[τοῖς]

πρώτοιςΠτολεμαιείοιςἐνΔήλωι·δ[εδό]σθα[ιδὲ]

αὐτῶιπολιτείανἐνπάσαιςταῖςν[ήσοιςὅσαι]

μετέχουσιντοῦσυνεδρίουαὐτῶι[καὶἐκγόνοις]

20 καὶἀτέλειανἁπάντωνὧνἂνεἰσάγω[σινκαὶἐξά]-

γωσινκαὶπροεδρίανἐμπᾶσιτοῖςἀγῶσινκαὶπρό-

σοδονπρὸςβουλὴνκαὶδῆμονεἰάντουδέωνται

πρώτοιςμετὰτὰἱερά·ὅπωςδὲκαὶτῶνἱερῶνὧνθύ-

ουσινοἱνησιῶταιἐνΔήλωιτοῖςτεἄλλοιςθεοῖςκαὶ

25 ΣωτῆριΠτολεμαίωικαὶβασιλεῖΠτολεμαίωιἀποσ-

τέλληταικαθ’ἑκάστηνπανήγυρινἐπὶτὴνΣωσ-

τράτουἑστίανγέραςεἰςΚνίδοναὐτῶικαὶἐκγό-

νοιςκαθάπερἀδελφοῖς,ἐπιμελεῖσθαιτοὺςἀεὶγι-

νομένουςἐπιμελητὰςτῆςθυσίας·τὸδὲψήφισμα

30 τόδεἀναγράψαιεἰ[ςσ]τήληνλιθίνηνκαὶἀναθεῖ-

ναιτοὺςσυνέδρουςεἰ[ς]τὸἐνΔήλωιἱερόν·κατὰ

ταῦταδὲψ[η]φισάσθωσαναἱμετέχουσαιτῶνπό-

λεωντοῦσυνεδρίουκαὶἀναγραψάτωσανεἰς

στήλαςλιθίναςτὸδόγματόδεκαὶἀναθέτω-

35 σανεἰςτὰἱερὰἐνοἷςκαὶαἱἄλλαιτιμαὶπαρ’ἑ-

IlKoinondeiNesioti

243

κάστοιςτῶννησιωτῶνεἰσινἀναγεγραμ-

μέναι.

...lealtrecoseconbenevolenza...aiNesiotiquantoverso...(5)eBakchonBeota

per la benevolenza che continua ad avere Sostratos verso i Nesioti e poiché

procurafavoriacolorochearrivanopressoilreconognizelo,siadicendo,sia

facendo ogni bene possibile a vantaggio (10) dei Nesioti; hanno decretato i

consiglieri: si elogi Sostratos figlio di Dexiphanes di Knidos per la virtù e la

benevolenza che continua ad avere in ogni occasione verso il re Tolomeo e i

Nesiotielosiinconoriconuna(15)coronad'orodelvaloredi3000dracmedi

Alessandro e si offra pubblicamente la corona alle prime feste in onore dei

Tolomei aDelo; si dia a lui la cittadinanza in tutte le isole chepartecipano al

consiglio, a lui e ai discendenti, (20) e la totale esenzione fiscale su ciò che

importinoedesportinoeildirittodisedereinprimafilaintuttelecompetizioni

el’accessoallabouléealpopolo,qualoraabbianobisognodiqualcosa,perprimi

dopoisacrifici;eaffinchéanchetraisacrificioffertidaiNesiotiaDeloaglialtri

dei e (25) a Tolomeo Sotere e al re Tolomeo venga inviato in occasione di

ciascunafestaacasadiSostratosundonoaKnidos,perluieperidiscendenti

proprio come a fratelli, si diano cura coloro che via via diverranno

amministratoridelsacrificio;questodecreto(30)siiscrivasuunasteledipietra

e lo consacrino i consiglieri nel santuario di Delo; in conformità con questi

terminidecretinolepartecipantitralecittàalconsiglioepubblichinosusteledi

pietraquestodecretoeloconsacrino(35)neisantuaridoveancheglialtrionori

pressociascunodeiNesiotisonoiscritti.

4.Decretosuigiudici.

DecretodeiNesioti sullaregolamentazioneper l’inviodigiudiciall’internodel

Koinonduranteilperiodotolemaico.LasteleprovienedaArkesinesull’isoladi

Amorgos.

IGXII7,13;IGXII,7Corr.Add.p.xi

Appendice

244

———————————————————————

[καθ’ἕκαστον]ἐνιαυτὸν[τὸδ]απάνημ[ατὸγενόμενον]

[ἑκάστωιδή]μωιἀν[αγ]ράψ[αντε]ς,οἷςτ[ε—————]

[τόντεχρόν]ον,[ἕ]ως[ἂν]ὀφείλ[η]τα[ιτ]ὸἀ[ργύριον],

5 [καὶτοὺςἰδιώτας(?)τ]οὺςδεδανεικότ[ας,τάςτεσυν]-

[τάξεις(?),ἃς]β[ασιλεῖΠτολ]εμαίωιἐψηφίσατ[οτελεῖντὸ]

[κοινὸντὸ]ἡμέ[τερον]·ὅπωςδὲαἵτεκρίσεις[γίνωνταικατὰ]

[τὰδόγματ]ακαὶ[ἐά]ντιἄλλοδέηιτῶνσυμφ[ερόντωντῶικοι]-

[νῶι,ἀποστέλλε]σθαιὑπὸτῶμπόλεωντῶ[νμετεχουσῶντοῦ]

10 [κοινοῦδικαστὰς]καὶπαρεῖναιαὐτοὺςἐντ[οῖςχρόνοιςτοῖς]

[ὡρισμένοις·δοῦναιδὲκαὶ]εἰςἐφόδιονἑκάσ[τωιτῶνδικαστῶν]

[καθ’ἑκάστηνἡμέρανδρα]χμὰςτρεῖς,εἰσ[πρᾶξαι(?)δὲκαὶπα]-

[ρὰτῶννησιωτῶνἁ]πά[ντ]ωντὰἀναγκαῖα—————

—————————ςτὰδάνειαΔιο———————————

15 [ἵναδὲἀναγραφῆιταῦτα]εἰςστήληνλιθ[ίνηνκαὶἀνα]-

[τεθῆιἐνΔήλωιεἰςτὸ]ἱερόν,ἐπιμελ[ηθῆναιτοὺς]

[συνέδρους·τῶνδὲπόλ]ε[ω]νἑκάστηψη[φισαμένηταὐτὰἀνα]-

[γραψάτωεἰςστήληνλιθί]νηγκαὶ[ἀ]να[θέτωἔντινι]

[τῶνἱερῶνὧιἂνβούληται]αὐ[τὴκ]αὶοὗ[ἂνἐπιτήδειον]

20 [εἶναιφαίνηται————]

... per ogni anno la spesa sostenuta da ciascun demo avendo registrato su

iscrizione,aiquali ... il tempo,finchésiadovutoildenaro,(5)e iprivati(?)che

hannoprestatoildenaro,elecontribuzioni(?),lequaliilnostroKoinondecretò

dipagareareTolomeo;eaffinchéiprocessisi faccianosecondoidecretie(si

faccia)qualunquealtra cosa siaopportuna traquelle che sonoutili alKoinon,

siano inviati dalle città partecipanti al (10)Koinon giudici e si presentino nei

tempistabiliti;sidianoancheatitolodispesadiviaggioaciascunodeigiudici

perognigiornotredracme,siriscuotanoanchedatuttiquantiiNesiotilecose

necessarie ... iprestiti ... (15)affinchéquestecosesianoiscrittesuunasteledi

pietraesianoconsacrateaDelonelsantuario,siprendanocuraiconsiglieri;tra

glistatimembriciascuno,avendodecretatolemedesimecose,leiscrivasuuna

IlKoinondeiNesioti

245

steledipietraeleconsacriinunodeisantuaricheessostessopreferiscaedove

(20)appaiaessereadatto...

5.DecretoperTheon.

Decreto onorifico dei Nesioti per Theon. Periodo tolemaico. I due frammenti

dellasteledimarmobianco(altezza22cm; larghezza30cm;spessore08cm)

sono stati ritrovati in luoghi diversi. Il frammento superiore è stato trovato a

suddeltempiodiApollo,vicinoaipiccolipropilei.Ilsecondoframmentoèstato

ritrovatoil2-3luglio1903aestdell'esedradiSotelesTelemnestounellaprima

stanza facente parte del complesso di edifici noti come le "abitazioni dei

sacerdoti".

BCH 4, 1880, 321-322 –OGIS 40 – BCH 28, 1904, 108-110- – IG XI 4, 1042

(1914)–DÜRRBACH1921,26–EA75–BE1952,35

[ἔδοξεντ]οῖςσυνέδροιςτῶν

[νησι]ωτῶν·ἐπειδὴΘέωνvacat

[Φιλ]ίσκουΑἰγαεύς,τεταγμέ-

[νο]ςὑπὸτὸμβασιλέαΠτολε-

5 [μα]ῖονἐνἈλεξανδρείαι,τῶ[ι]

τεβασιλεῖτὰσυμφέ[ροντα]

πράττεικαὶτοῖςν[ησιώταις]

[ε]ὔνουςὢνκαὶφί[λοςδιατελεῖ]

[κ]αὶἀεὶτοῖςδ[εομένοιςτῶν]

10 [ν]ησιωτῶνπ[αρέχεταιχρείας]

[πολλὰςκαὶκοινῆιταῖςπόλεσιν]

[καὶ]ἰδίαιτοῖςἐντυ[γ]χάνου[σιν]·

δεδόχθαιτοῖςσυνέδροις·[ἐπαι]-

νέσαιμὲνΘέωναΦιλίσκο[υ]

15 [Α]ἰγαεῖαἀρετῆςἕνεκακαὶ[εὐνοί]-

αςἣνἔχωνδιατελεῖεἰς[τοὺς]

νησιώτας·εἶναιδὲΘέω[ναΦιλίσ]-

Appendice

246

[κ]ουΑἰγαεῖαπρόξενονκ[αὶεὐεργέ]-

[την]πάντωντῶννη[σιωτῶνὅσοι]

20 [μετέχ]ουσιτοῦσυν[εδρίου·ὑπάρ]-

[χειν]δὲαὐτῶικα[ὶἐκγόνοιςπροε]-

[δρίανἐντ]οῖςἀγῶ[σιν————].

Decise il consiglio dei Nesioti; dato che Theon figlio di Philiskos di Aigai

(Eolide),sottopostoalreTolomeo(5)inAlessandria,perilrefaciòcheèutilee

per i Nesioti continua ad essere benevolo e amico e sempre a coloro che ne

hanno bisogno (10) tra i Nesioti rende molti favori sia in comune agli stati

membri, sia individualmente a coloro che lo incontrano; hanno decretato i

consiglieri: si elogi Theon figlio di Philiskos (15) di Aigai per il valore e la

benevolenzachecontinuaadavereversoiNesioti;siaTheonfigliodiPhiliskos

di Aigai prosseno e benefattore di tutti i Nesioti che (20) partecipano al

consiglio; si dia a lui e ai discendenti il diritto di sedere in prima fila nelle

competizioni...

6.Theoroi.

Decreto dei Nesioti per i theoroi inviati ad Alessandria per conto del Koinon.

Periodotolemaico,probabilmenteneglianni280-270circa.Ilframmentoèstato

ritrovatoaDelo.

BCH35,1911,449-450–IGXI4,1037

[ἔδοξε]ντοῖςσυνέδροιςτῶννησιωτῶν·ἐπ[ει]-

[δὴοἱπεμφ]θέντεςὑπὸτοῦκοινοῦσυνεδρίουθε[ω]-

[ροὶεἰςἈ]λεξάνδρειανπρὸςτὸνβασιλέα

[Πτολεμα]ῖονΚαλλίαςΝάξιος,Ἐχέστρατος

5 ․․․․․․․ΟΝ․ΙΩΝΤΗ․․․c.10․․․ΟΣΔ ≥Ι ≥ΚΑΙ

IlKoinondeiNesioti

247

DeciseroiconsiglierideiNesioti:datochegliinviatisacridalcomuneconsiglio

adAlessandriapressoilreTolomeoKalliasdiNaxos,Echestratos...

7.DecretoperAristandros.

Decreto onorifico dei Nesioti per Aristandros. Periodo tolemaico. La stele di

marmo bianco (altezza 51 cm. con la modanatura inferiore, larghezza nella

modanatura 27 cm; spessore 08 cm) è stata ritrovata negli scavi del 1880

pressol’angolosud-ovestdeltempiodiApolloaDelo.

BCH28,1904,115-116;IGXI4,1041

τὸνστ ≥[έφανον?——————]

ταχθεῖ·τὰδ[ὲἐψηφισμένα?———]

ἀναγγέλλεινα[ὐτῶι———συν]-

ντελεσθέντω[ν——————]

5 ἃςοἱνησιῶταια——————

αὐτῶι·τὸδὲψήφι[σματόδεἀνα]-

γράψαιτοὺςσυνέδ[ρουςεἰςστ]-

ήληνλιθίνηνκαὶἀ[ναθεῖναιἐν]

Δήλωιεἰςτὸἱερὸντο ≥[ῦἈπόλλω]-

10 νος·ἀναγράψαιδὲκ[αὶπόλ]-

ειςἑκάσταςπαρ’ἑαυ[ταῖςτὸψ]-

ήφισμακαὶἀναθεῖναιο[ὗκαθ’ἑκάστ]-

ηννόμιμόνἐστιν·δοῦ[ναιδὲκ]-

αὶξένιαἈριστάνδρωιἀ[πὸδρ]-

15 αχμῶνπτολεμαικῶν[—καὶπέμπ]-

ειντοὺςἡιρημένουςθεω[ρούς]·

τὸδὲἀνάλωματὸεἰςτ[ὴνἀν]-

αγραφὴνκαὶτὴνστήλη[νδοῦ]-

ναιτῶιαἱρεθέντιἐπιμελη[τῆι]

20 ἀπὸτοῦπεριόντοςἀργυρίου[τῶ]-

ισυνεδρίωι·ἡιρέθηΤεισίαςΜυκόνιος.

Appendice

248

una corona ... sia assegnata; le cose decretate... riferire a lui ... essendo stati

celebrati...(5)lequaliiNesioti...alui;questodecretoiscrivanoiconsiglierisu

unasteledipietraeloconsacrinoaDelonelsantuariodiApollo;(10)iscrivano

ancheglistatimembriciascunopressosestessoildecretoelodedichinodoveè

costumeperognuno;dianoanchedoniospitaliadAristandrosal(15)costodi...

dracme tolemaiche e inviino gli inviati sacri scelti; paghino la spesa per

l’iscrizione e la stele a chi sarà stato designato amministratore dal denaro

restanteperil(20)consiglio;funominatoTeisiasdiMykonos.

8.DecretoperHypatodoroseKaphisodoros.

Decreto onorifico dei Nesioti per Hypatodoros e Kaphisodoros, due fratelli

provenientidaTebe.Periodotolemaico; forsedurante ilmandatodelnesiarco

beota Bakchon. La stele di marmo bianco (altezza 72 cm; larghezza 27 cm;

spessore 06 cm) è stata ritrovata il 27 maggio 1904 a nord della agorà di

TheophrastosaDelo.

BCH30,1906,665-666–IGXI4,1040

θε[οί].

ἔδοξετοῖςσυνέδροιςτῶν[νησιωτῶν]·

ἐπειδὴὙπατόδωροςΜίκκουκαὶΚαφ[ισό]-

δωροςἈρχίουΘηβαῖοιεὖνοικαὶφίλοιτοῖς

5 νησιώταιςκαὶχρείαςπαρέχονταικαὶλ[έ]-

γοντεςκαὶπράσσοντεςὅτιἂνδύν[ων]-

ταιἀγαθὸνὑπὲρτῶννησιωτῶν·δεδό-

χθαιτοῖςσυνέδροις·ἐπαινέσαιὙπατόδω-

ρονκαὶΚαφισόδωρονΘηβαίουςἀρετῆςἕ-

10 νεκακαὶεὐνοίαςτῆςεἰςτοὺςνησιώτας

καὶεἶναιαὐτοὺςπροξένουςκαὶεὐεργέ-

ταςἐνπ[ά]σαιςταῖςνήσοιςὅσαιμετέχου-

σιτοῦσυνεδρίου·δεδόσθαιδὲαὐτοῖςκα[ὶ]

IlKoinondeiNesioti

249

προεδρίανἐμπᾶσιτοῖςἀγῶσικαὶπρόσο-

15 δονπρὸςτὴμβουλὴνκαὶτὸνδῆμονεἰάν

τουδέωνταιπρώτοιςμετὰτὰἱερά·καὶἀσυ-

λίανἐμπολέμωικαὶἐνεἰρήνει·ὑπάρχειν

δὲταῦτακαὶτοῖςἐγγόνοιςαὐτῶν·τὸδὲ

ψήφισματόδεἀναγράψαιτοὺςσυνέ-

20 δρουςεἰςστήληνλιθίνηνκαὶἀναθεῖναιἐν

ΔήλωιεἰςτὸἱερὸντοῦἈπόλλωνος·ἀνα-

γράψαιδὲκαὶτὰςπόλειςἑκάσταςπαρ’ἑ-

αυταῖςτὸψήφισμακαὶἀναθεῖναιεἰςτὰ

ἱερὰοὗἔθοςἐστὶναὐταῖς·τὸδὲἀνάλω-

25 ματὸεἰςτὴνστήληνκαὶτὴνἀναγρα-

φὴνδοῦναιτῶιαἱρεθέντιἐπιμελητεῖἀπὸ

τοῦπεριόν{ον}τοςἀργυρίουτῶισυνεδρίωι·

εἱρέθηἐπιμελητὴςΤεισίαςΜυκόνιος.

Ὑπατοδώρουκαὶ

30 ΚαφισοδώρουΘηβαίων.

Dei.Decisero i consiglierideiNesioti:datocheHypatodoros figliodiMikkose

Kaphisodoros figliodiArchioTebani sonobenevoli e amici (5)per iNesioti e

vantaggiprocuranosiadicendosia facendo tutto ilbenepossibileavantaggio

dei Nesioti; i consiglieri hanno deciso: si lodino Hypatodoros e Kaphisodoros

Tebaniacausadelvalore(10)edellabenevolenzaverso iNesiotiesianoessi

prosseniebenefattoriintuttequanteleisolechepartecipanoalconsiglio;sidia

a loro anche il diritto di sedere in prima fila in tutte le competizioni e (15)

l’accessoallabouléealpopolo,sediqualcosaabbianobisogno,perprimidopoi

sacrifici; e l’immunitànella guerraenellapace; sianoqueste coseancheper i

loro discendenti; questo decreto iscrivano i consiglieri (20) su una stele di

pietraeloconsacrinoaDelonelsantuariodiApollo;pubblichinoancheglistati

membriciascunopressosestessoildecretoeloconsacrinoneisantuaridoveè

costumeperloro;(25)paghinolaspesaperlasteleeperl’iscrizioneachisarà

statodesignatoamministratoredaldenarorestanteperilconsiglio;fudesignato

Appendice

250

amministratore Teisias di Mykonos. Di Hypatodoros e (30) Kaphisodoros

Tebani.

9.DecretoperThrasikles.

Decreto onorifico dei Nesioti per l’oikonomos Thrasykles. Periodo tolemaico;

forse anni '80 per crisi del debito. Si tratta di un frammento di una stele di

marmobianco(altezza35-20cm.; larghezza34cm;spessore07cm)ritrovato

davantiallafacciataovestdeltempiodiApolloaDelo.

BCH4,1880,322-324–IGXI4,1043–KOTSIDU2000131,3

ει———————————

ὑπὸτῶνσυνέ[δρων—————]

τὴνπρὸςτοὺςνησιώτα[ςεὔνοιαν]·

δεδόχθαιτοῖςσυνέδροις·[τάτεἐ]-

5 κτοῦπρότερονψηφίσματοςτοῦἀ-

ναγεγραμμένουἐντῶιἱερῶιτοῦἈπό[λ]-

λωνοςτοῦΔηλίουὑπάρχεινΘρασυ-

κλεῖπαρὰτοῖςνησιώταιςκαὶπάλι[ν]

ἐπαινέσαιαὐτὸνἀρετῆςἕνεκεν

10 καὶεὐνοίαςτῆςεἰςτοὺςνησιώτας

καὶστεφανῶσαιθαλλοῦστεφάνωι

διότιβεβαίαντὴνεἰςτοὺςνησιώ-

ταςεὔνοιανποεῖται·ἀνακηρῦξαι

δὲτὸνστέφανονΠτολεμαίωντῶι

15 ἀγῶνιτῶιπρώτωι,ὅτανοἱτραγωιδοὶἀγωνί-

ζωνται,ὅτιστεφανοῖαὐτὸντὸκοιν[ὸν]

τῶννησιωτῶνἀρετῆςἕν[εκενκαὶ]

εὐνοίαςἣνἔχωνδιατ[ελεῖεἰςτοὺς]

νησιώτας·ἀναγρ[άψαιδὲτοὺςσυν]-

20 έδρουςτὸδόγ[ματόδεεἰςστήλην]

IlKoinondeiNesioti

251

λιθίνηγκ[αὶ—————————].

... labenevolenzaversoiNesioti;èstatostabilitodaiconsiglieri:lecose(5)dal

precedentedecretoiscrittoneltempiodiApollodiDelovalganoperThrasikles

pressoiNesiotienuovamentelosilodiperilvalore(10)elabenevolenzaverso

iNesiotie lo si incoroniconunacoronad’ulivoperchérendesalda lapropria

benevolenza verso i Nesioti; si proclami pubblicamente la corona alla (15)

prossimacompetizionedeiPtolemaia,quandoitragediografigareggino,dicendo

cheilKoinondeiNesiotiloincoronaperilvaloreelabenevolenzachecontinua

ad avere verso i Nesioti; pubblichino i consiglieri (20) questo decreto su una

steledipietrae...

10.Decretoonorifico.

Si tratta di un decreto onorifico dei Nesioti per una persona a noi ignota.

Periodotolemaico.IldocumentoprovienedaDelo.

CIG2272–IGXI4,1048

[——————καὶπροεδρίανἐντοῖς]

[ἀγῶ]σινκαὶπρόσο[δ]ο[μ][πρὸςτὴνβου]-

[λὴνκ]αὶτὸνδῆμον[ἐ]άντο[υ][δέηταιμε]-

[τὰ]τὰἱερὰπρώτωικα[ὶ]ἀσυλ ≥[ίανἐν]

5 [πολ]έ[μω]ικαὶεἰρήνηι·ὑπάρχεινδὲ[ταὐ]-

[τὰκ]αὶτοῖςἐκγόνοιςαὐτοῦ·{ι}[τ]ὸδὲ[ψή]-

[φι]σματόδεἀναγράψαιτοὺςἡιρη-

μένουςτ[ῶ]νσυνέδρωνεἰστήλην

[λ]ιθίνη<ν>[κ]αὶἀναθ ≥[ε]ῖν<αι>[ἐ]νΔήλωιεἰς

10 τὸἱερὸντοῦἈπόλλωνος·ἀναγράψαι

δὲκαὶτὰς[πόλ]ειςἑκάσταςπαρ’ἑαυ-

ταῖςτὸψ ≥ήφισμ[α]καὶἀναθεῖναιεἰς

τὰἱερὰοὗἔθοςἐ{ι}στ[ὶ]ναὐταῖς·τὸδὲἀ-

νά[λ]ω[μ]ατὸεἰςτὴν[σ]τή[ληνκαὶ]τὴν[ἀ]-

Appendice

252

15 ναγραφὴνδοῦναιτοῖςἡιρημένοις

ἀπὸτοῦπε[ρι]όντοςτῶισυνεδρίωι.

...eildirittodisedereinprimafilanellecompetizioniel’accessoallabouléeal

popolo,sediqualcosaabbiabisogno,perprimodopoisacrificiel’immunitàin

(5) guerra e in pace; siano le medesime cose anche per i suoi discendenti;

questodecreto iscrivano i prescelti tra i consiglieri suuna stele di pietra e lo

consacrino a Delo nel (10) santuario di Apollo; pubblichino anche gli stati

membri ciascunoper se stesso il decreto e lo consacrinonei santuari dove è

costumeperloro;laspesaperlasteleeper(15)l’iscrizionepaghinoaiprescelti

daldenarorestanteperilconsiglio.

11.Decretoonorifico.

Decreto onorifico dei Nesioti per una persona a noi sconosciuta. Periodo di

Bakchon.Sitrattadidueframmentidiunastelebianca(ilsecondomisura60cm

in altezza, 37 in larghezza e 08 in spessore e verso il basso presenta una

cornice).IlprimoframmentoèstatotrovatoasuddeltempiodiApolloaDelo.Il

secondoèstatoritrovatoinunpuntoimprecisatodelsantuario.

BCH4,1880,324-325–BCH7,1883,7-9–IGXI4,1039

frg.a.1————————————ἣνἔχ[ει]

[——————————πα]ρακαλῆι·δ․[——————————χρ]ε<ί>αςπαρέχ[ε]-

[ται————————]καὶνῦντὴνπ[ᾶ]-

5 [σαν————————]ποιοῦνταςτ․——————————καὶἐντῶιπαρε-

[—————————Βά]κχωναἐπιμ․․․—————————τῶιταῦταποιο[ῦν]-

[τι?———————Βάκ]χων?τοῖςσυνέδροι[ς]

10 [——————δεδόχθαι?]τοῖςσυνέδροις·vacat

IlKoinondeiNesioti

253

——————————Πτολεμαῖον․Ε—————————ἣνἔχειδιὰπ[αντ]ὸ[ς]

—————————νἀποστ[ελλ․․․․․]—ΝΤΕΤΑΛΓ—

15 —ΟΥΑΡΙ—

—Τ—

frg.b.1——————καὶεὐ[νοίαςἣνἔχωνδια]-

[τελεῖ]περὶτοὺςνησιώταςκαὶεἶναι[αὐτὸνπρό]-

ξενονκαὶεὐεργέτηντῶννησιωτῶν·δε[δό]-

σθαιδὲκαὶπολιτείαναὐτῶικαὶἐγγόνοιςἐ[ν]

5 πάσαιςταῖςνήσοιςὅσαιμετέχουσιν

τοῦσυνεδρίουκαὶπροεδρίανἐντοῖςἀγῶ-

σινκαὶπρόσοδονπρὸςτὴνβουλὴνκαὶτὸν

δῆμονεἰάντουδέωνταιπρώτοιςμετὰτὰἱε-

ρά·τὸδὲψήφισματόδεἀναγράψαικοινῆιμὲντοὺ-

10 ςσυνέδρουςεἰςστήληνλιθίνηνκαὶἀνα-

θεῖναιἐνΔήλωιεἰςτὸἱερὸντοῦἈπόλλωνος

τοῦΔηλίου,ἰδίαιδὲτὴνπόλινἑκάστηνἐν

τοῖςἱεροῖςἐνοἷςἔθοςἐστὶνἀναγράφειντὰς

εὐεργεσίας·τὸδὲἀνάλωματὸεἰςτὴν

15 στήληνκαὶτὴνἀναγραφὴνδοῦναιἀπὸ

τοῦπεριοῦντος{περιόντος}ἀργυρίουτῶισυνεδρίωι.

... e benevolenza che continua ad avere per i Nesioti e sia egli prosseno e

benefattoredeiNesioti;sidiaanchelacittadinanzaaluieaidiscendentiin(5)

tuttequante le isolechepartecipanoalconsiglioe ildirittodisedereinprima

filanellecompetizioniel’accessoallabouléealpopolo,sediqualcosaabbiano

bisogno, per primi dopo i sacrifici; questodecretopubblichinodaunparte in

comune i (10) consiglieri su una stele di pietra e lo consacrino a Delo nel

santuariodiApolloDelio,dall’altraparteindividualmenteciascunstatomembro

nei santuari dove è costumepubblicare i benefici; la spesaper la (15) stele e

l’iscrizionesipaghidaldenarorestanteperilconsiglio.

Appendice

254

12.Decretoonorifico.

Decreto onorifico deiNesioti per Philoxenos di Samotracia e i suoi fratelli. Il

decreto ci è giunto in due frammenti di stele di marmo bianco. Si può

verosimilmentedatareaglianni’60delIIIsecoloperchélestessepersonesono

presenti anche in un decreto onorifico diDelo (IG XI 4, 1023) che è presente

nella stessa stele come suo successivo e nella stessa scrittura. Nel decreto di

Delo infatti si parla di un certo Sosimenes figlio di Antigonos, che è presente

anchenegliinventaridel269(IGXI2,203Al.81).Iframmentiprovengonoda

unluogoimprecisatodelsantuariodiDelo.

BCH7,1883,9-10–BCH28,1904,114–IGXI4,1045

frg.a.1[————εἶναιδὲαὐτὸνκαὶτοὺςἀ]-

[δελφ]ο[ὺ]ςπροξέ[νουςκαὶεὐεργέ]-

ταςἐνπάσαι[ςταῖςνήσοιςὅσαιμε]-

τέχουσιτοῦσ[υνεδρίου·δεδόσθαι]

5 δὲαὐτοῖςκαὶπ[ροεδρίανἐμπᾶσι]

τοῖςἀγῶσικα[ὶπρόσοδονπρὸς]

τὴνβουλὴνκα[ὶτὸνδῆμονεἰάντου]

δέωνταικαὶἀσυ[λίανἐνπολέμωι]

καὶἐνεἰρήνῃ·ὑπ[άρχεινδὲταὐτὰτοῖς]

10 ἐγγόνοιςπαρ ≥[ὰτῶννησιωτῶν————]

Προμένη ≥κ[αὶ————————]

ἀδελφοῖς ≥———————————

frg.b.1κ ≥αὶα———————————

ἀνει[πεῖν?—————τὴνδὲπόλιν]

ἑκάστ[ηντὸἀνάλωματὸεἰςτὴνστήλην]

ἀποδοῦν ≥[αικαὶἐπιμεληθῆναιτῆς]

5 ἀναγραφῆς ≥[καὶἀναθεῖναιοὗἔθος]

ἑκάστῃἐστὶν ≥[τὸψήφισμα].

IlKoinondeiNesioti

255

... siano egli e i suoi fratelli prosseni e benefattori in tutte quante le isole che

partecipanoalconsiglio;si(5)dialoroancheildirittodisedereinprimafilain

tutte le competizioni e l’accesso alla boulé e al popolo sedi qualcosa abbiano

bisogno e l’immunità in guerra e in pace; siano le medesime cose per (10) i

discendentidapartedeiNesioti...

(1) e ... ciascun statomembro la spesaper la stele paghi e si prenda cura (5)

dell'iscrizioneeconsacridoveècostumeperciascunoildecreto.

13.Decretoonorifico.

DecretoonorificodeiNesiotiperuncittadinodiSamotracia.Periodotolemaico.

Sitrattadell’angolosuperiorediunasteledimarmo,rinvenutoaDelonel1885.

BCH28,1904,113-115-–IGXI4,1044

[ἔδοξεντοῖςσυνέδροις]τῶννησιωτῶν·ἐπ[ε]-

[ιδὴ——————Σα]μ ≥όθραιξεὔνουςκα[ὶ]

[φίλοςὢνδιατελεῖτοῖςνησιώ]ταιςκαὶχρείαςπα-

ρέχεταικαὶλέγωνκαὶπράτ]τωνἀγαθὸνὅτ[ι]

5 [ἂνδύνηταικοινῆικαὶἰδίαιτ]οῖςἀφικνου[μέ]-

[νοιςπρὸςαὐτὸν————εἰάντι]ςτυγχά-

[νηιδεόμενος?———————]ντῶννη-

[σιωτῶν—————————ἀφ]ικνουμε-

[ν————————————]υκαὶφι-

10 [λ———————————————]τοὺς

Decisero i consiglieri dei Nesioti; dato che ... di Samotracia benevolo e amico

continua ad essere verso i Nesioti e vantaggi procura sia dicendo sia facendo

ognibenepossibile(5)inpubblicoeinprivatoacolorochearrivanopressodi

lui...

14.DecretoperPelea.

Appendice

256

DecretoonorificodeiNesiotiperduecittadinidiAlicarnasso.Periodotolemaico.

ForseèavvicinabilealnesiarcoHermiassesiritenessecheanch’egliprovenga

daAlicarnasso.Si trattadiunframmentodiunagrossasteledimarmobianco

(altezza22cm;larghezza16cm;spessore09cm)ritrovatotrail3eil14agosto

1903,trail“santuariodeitori”elaparetedelperiboloaDelo.

BCH28,1904,110-112–IGXI4,1046–BE1958,355

․․τα․․․․․․ας[τοῖςνησιώταις][π]αρέ[σχον]τοχρεί[αςλέγοντεςκαὶπράτ]-

[τ]οντεςὑπὲραὐτ[ῶνὅτιἠδύναντοἀγα]-

θὸνκαὶνῦντὴνε[ὔνοιανδιατελοῦσιν]

5 [δ]ιαφυλάττ[ο]ντες[πρὸςτοὺςνησιώτας]

[κ]α[ὶκο]ινῆιτε[τ]αῖςπ[όλεσινπαρέχονται]

τὰςχρεί[ας]καὶἰδ[ίαιτοῖςἐντυγχά]-

[ν]ουσ[ι]·δεδόχθαιτ[οῖςσυνέδροις·ἐπαι]-

[ν]έσαιμὲνΠηλέακα[ὶ——————]

10 ․ίουἉλικαρνασσεῖ[ςἀρετῆςἕνεκακαὶ][ε]ὐνοίαςτῆςεἰςτο[ὺςνησιώτας·δεδόσ]-

θ ≥αιδὲ[αὐτ]ο[ῖ]ςκαὶπ ≥[ολιτείανvacat?]

[κ]αὶαὐτοῖςκαὶἐκγό[νοιςἐνπάσαις]

[τ]αῖςνήσοιςὅσ[αιμετέχουσιτοῦσυνε]-

15 [δρίου]·δεδόσθ[αιδὲ———————].

...aiNesiotihannoprocuratovantaggidicendoefacendoalorofavoreognibene

possibile e ora la benevolenza continuano a (5) mantenere verso i Nesioti e

procurano vantaggi sia in comune agli stati membri, sia individualmente a

colorocheliincontrano;iconsiglierihannodecretato:sionoriPeleae...(10)di

Alicarnasso per il valore e la benevolenza verso i Nesioti: si dia loro la

cittadinanza ... sia a loro sia ai loro discendenti in tutte quante le isole che

partecipano(15)alconsiglio;sidia...

IlKoinondeiNesioti

257

15.Decretoonorifico.

Decreto onorifico dei Nesioti databile al periodo tolemaico. Si tratta di un

frammentodi lastradimarmocompletasoloadestraedietro(altezza08cm;

larghezza15cm;spessore05cm)ritrovatoil23giugno1904inuncumulodi

macerieaovestdelnuovoArtemisionaDelo.

BCH30,1906,666-667–IGXI4,1047

———————————κα ≥ὶ ≥

———————ι ≥πρόεδροςἀπο

———————ι ≥ατοῦκοινοῦ

————————νωνσυνε-

5 [δρ?———————]τεἄλλων

[———————τῶννη]σιωτῶ[ν]

16.Alleanza.

DecretodiKarthaiasull’isoladiKeos.SinominanoiNesioti,ilcheforsesignifica

cheèlarecezioneinsedelocalediunadecisionedeiNesioti.Sidataallaprima

metàdelIIIsecolo.Il frammentodiunalastradimarmobianco,oggidisperso,

misura:altezza24cm;larghezza22cm;spessore12cm.

BCH30,1906,99-100–IGXII5,1069

———————————————

———————————————

———————————————

———————————————

5 ․․․․․ἐ ≥[π]ι[σ]τάτην—————

․․․․․․ΙΚα ≥σσα ≥νδρ ≥—————

․․․ἡ[μετ]έραντὴμ ≥π[όλι]ν[οὖσαν—]

Appendice

258

[․․․․․κ]αὶστ ≥ρ ≥ατ ≥[ηγο]ῖς————

․․․․․․Νησ ≥ιώταις———————

10 [․․․․ὑ]π ≥ὸ[τ]ὸμβασ[ιλέα———]

[στρ]α[τ]ευ[σα]μέ[νοις(?)————]

[—————————————συμ]-

μ ≥άχ[οι]ςκαὶ[φίλ]οι[ς————δι]-

[κ]αιο[λ]ογουμ ≥έ ≥[ν———————]

15 [τ]ῶγ[γ]ινομένω[ν——πρὸςτὸμ]

[β]ασιλέαπερὶτῆ[ς—————]

․․․δ ≥έκασυστ[ρατευ—————]

[πε]ρί[τε]τ ≥[ούτων(?)————].

17.DecretoperTimon.

Decreto onorifico dei Nesioti per Timon del periodo rodio. Proviene dal

santuariodiPoseidoneeAmphitritesull’isoladiTenos.

IGXII5,817–BOGAERT1976,1–BRESSON2001pp.131-156-BE2002,324

——————ουδια[—————————ὥσ]-

[τ]εδεῖναὐτὸδέξασθαιτοὺςἐνταῖςΙ—————

[δαπ]άνηνπολλὴνἔσχονἂντοὺςσι[τώνας(?)————]

τοςδιὰτοὺςκολ[λύ]βους,[τῶμ]πωλού[ντωντὸνσῖτονἀντὶἑκα]-

5 [τ]ὸνδραχμῶντοῦῬοδίουἀργυρίουοὐκ[ἔλαττονἀπαιτούντων]

ἑκατὸνκαὶπέντεδραχμῶν,τῶντ[εσιτωνῶνοὐχὁμολογού]-

[ντ]ων,ἀξιωθεὶςὑπὸτῶνσυνέδρωντὴν[——προαιρούμε]-

[νο]ςἐνπᾶσινεὐχαριστεῖν,οὐκἐπράξατο[οὐδένακόλλυ]-

[βον]τῶιἀργυρίωιτούτωι,ἀλλὰπροσεδέ[ξατοαὐτὸἀκολ]-

10 [λ]ύβιστον,καὶπεριεποίησετοῖς[Ν]ησ[ι]ώταις[———δραχ]-

[μά]ς,ἀκόλουθαπράττωντ[ῆι]πρὸς[τὸ]κοινὸντῶν[Νησιωτῶν]

[ε]ὐνοίαι·ὅπωςοὖνκαὶοἱσ[ύ]νεδρ[οιφ]αίνωντα[ιχάριταςἀξί]-

[α]ςἀποδιδόντεςτοῖς[εὐ]ε[ργ]ετεῖνπροαιρο[υμένοιςτὸκοι]-

[ν]ὸντῶνΝησιωτῶν,τύχηιτ[ῆι]ἀγαθῆι,δεδόχθ[αιτοῖςσυνέδ]-

IlKoinondeiNesioti

259

15 [ρο]ις,ἐπαινέσαιΤίμωναΝυμφοδώρουΣυρα[κόσιον],

[καὶ]στεφανῶσαιαὐτὸνχρυσῶιστεφάνωιτ[ῶιμεγίστωι]

[ἐ]κτοῦνόμουἀρετῆςἕνεκενκαὶεὐνοίας,[ἧςἔχων]

[δι]ατελεῖεἰςτὸκοινὸντῶνΝησιωτῶν·εἶναιδ[ὲαὐτὸνκαὶ]

[ἐκ]γόνο[υ]ςπροξένουςκαὶεὐεργέταςτοῦκοινοῦ[τῶννησι]-

20 [ω]τῶν,καὶπρόσοδοναὐτοῖςὑπάρχεινπρὸςτὸσυν[έδριον,ἐ]-

[άν]τουδέωνται·καλέσαιδὲαὐτὸνκαὶἐπὶτὰἱερὰ[καὶθυσίαν]

[πᾶ]σαν,ἣνσυντελοῦσινοἱσύνεδροιτοῖςθεοῖςὑ[πὲρτύχης]

[καὶ]σωτηρίαςτῶνΝησιωτῶν·ἵναδὲκαὶπάν[τεςεἰδῶσιν],

[ἣ]νἔ[χει]αἵρεσιντὸκοινὸντῶνΝησιωτῶνπρὸςτοὺς[εὐεργέ]-

25 [τας],ἀναγράψαιτόδετὸψήφισματὸνταμί[α]νΕὐ[φ]ραῖονεἰ[ςστήλας]

26 [δύο], καὶ ἀνα[θ]εῖναι τὴν μὲν ἐ<ν> Δ[ή]λ[ω]ι εἰς τὸ [ἱ]ερὸν [τοῦ

Ἀπόλλωνος],

27 [τὴ]νδὲἐνΤήνωιεἰςτὸἱερὸντοῦΠοσειδῶνος[καὶτῆςἈμφιτρίτης]·

[ἑλ]έσθαιδὲκαὶπρεσβευτὰςπρὸςΔηλίο[υς,οἳαἰτήσονταιτεῖ]

[σ]τήλειτό[π]ον·ἀπὸδὲτῶνπροσόδωνἃ[ςτὸκοινὸνἀπέταξε]

30 [δότω]Εὐ[φ]ραῖοςτὸεἰςτὰςστήλαςκαὶΤίμων[ιχρυσοῦν]

στέφανονἀργύριον·πρεσβευταὶεἱρέθ[η]σαν—————————

ΠυρράκουΤήνιος,[Θ]αρσαγόραςΠολυκλέους[Σίφ]ν[ι]ος.

l.7.nellatraduzionehoespuntoildubbioταχίστην?

... cosicché devono accettare tale cosa i nelle ... una grande spesa avrebbero

avuto i commissaridel grano ... a causadei tassidi cambio,poiché coloro che

vendevanoilgranochiedevanoincambiodi100(5)dracmediRodinonmeno

di105dracme,esiccomeicommissaridelgranononeranod'accordo,essendo

stato richiestodai consiglieri (di fare ciò) ... desiderandomostrarsi in tutti gli

aspettiriconoscente,nonfecepagarenessuntassodicambiosuquestodenaro,

ma lo accettò privo di tasso (10) di cambio, e fece risparmare ai Nesioti ...

dracme, compiendo azioni conformi alla sua benevolenza verso il Koinon dei

Nesioti; affinché dunque anche i consiglieri appaiano mostrare riconoscenza

degnaaquellichescelgonodibeneficiareilKoinondeiNesioti,allabuonasorte,

siadecisodaiconsiglieri:(15)sielogiTimonfigliodiNymphodorosdiSiracusa,

Appendice

260

elosiincoroniconunacoronad’orolapiùgrandeprevistadallaleggeacausa

del merito e della benevolenza, che continua ad avere verso il Koinon dei

Nesioti; siano lui e i discendentiprosseni ebenefattoridelKoinondeiNesioti

(20)ecisiaperlorol’accessoalconsiglio,sediqualcosaabbianobisogno;losi

invitisiaairitisacrisiaaognisacrificio,cheiconsiglieritributanoaglideiperla

fortunaelasalvezzadeiNesioti;inmodochetuttisappianol’inclinazionecheha

ilKoinondeiNesiotiversoibenefattori,(25)iscrivaquestodecretoiltesoriere

Euphraiossuduestele,eneconsacriunaaDelonelsantuariodiApollo,l'altraa

TenosnelsantuariodiPoseidoneeAmphitrite;siscelganoancheambasciatori

pressoiDeli,chechiederannounluogoperlastele;dalleentratecheilKoinon

fecemetteredaparte(30)Euphraiosdiaildenaroperlasteleelacoronad’oro

per Timone; furono nominati ambasciatori ... figlio di Pyrrakos di Tenos,

TharsagorasfigliodiPolyklesdiSiphnos.

18.DecretiperApollonios

Decreti onorifici dei Nesioti e di Tenos per il medico Apollonios, del periodo

rodio.Sitrattadiunasteledimarmobianco,sormontatadaunacornice(altezza

67cm;larghezza41cm;spessore08cm)ritrovatatrail1902eil1903asuddel

tempiodiPoseidonenelsantuariodiPoseidoneeAnfitriteaTenos.

BCH27,1903,233-238–IGXII5,824–SIG620–ÉTIENNE1990pp.120-123–

BE1991,430–REGER1992pp.379-381–SAMAMA2003,166–STIMOLO2004pp.

35-44

A.1 ἀγαθεῖτύχει.ἄρχοντοςἈγαθί[ωνος],μη ≥νὸςΒουφονιῶνοςπέμπτη[ι]

ἐπὶδέκα·ἔδοξεντεῖβουλεῖκαὶτῶιδήμωι,πρυτάνεωνγν[ώ]μ[η]·

ἐπειδὴἈπολλώνιοςἹεροκλέουςΜιλήσιοςἰατρὸςὑπά ≥[ρχων]

ἔντετοῖςπρ[ότ]ερονχρόνοιςπ[ολλ]ὰ[ςἀποδείξειςποιησάμενος]

5 καὶκατὰτὴντέχνηνκαὶκατὰτὴνλ[οιπ]ὴν[ε]ὔνοιαν[ἄξιον]

ἑαυτὸνπαρέσχετοτ[ῶν]ψηφισθέ[ντωναὐτῶιὑπὸτοῦδήμουφι]-

λανθρώπων,ἀποδημῶ[ντε]καὶδημοσιεύωνἐ[νἄλλαιςνήσοιςἐ]-

IlKoinondeiNesioti

261

κτενῆκαὶπρόθυμονὁμοίωςἑαυτὸνπαρείχετο[κατάτετὴντέχνην]

καὶκατὰτὴνλοιπὴνεὔνοιανπᾶσιτοῖςἐντυγχ[άνουσιν,ἀρρώσ]-

10 τωντεπλεόνωνπαραγενομένωνεἰςτὴνἡμ[ετέρανπόλινἐπελ]-

θὼνἐπὶτὴνἐκκλησίαν[ἐ]π[η]γ[γε]ίλ[α]το[π]ρ[ό]τερ[όντεδωρεὰνλει]-

τουργήσειντὴνἑξάμηνοντὴνἐπ’ἄ[ρχον]το[ςτοῦδεῖνος],

καὶτοῦτοποιήσαντοςαὐτοῦφιλοτίμωςκαὶἐκτεν ≥[ῶςπολλούςτε]

σώισαντοςἐγμεγάλωνἀρρωστιῶνΚ․․․Ο․#․․Ι[․․ἐστεφανώθη]·15 νῦντελαμβάνωντὸδημόσιον[ἔρ]γ[ο]ν[παρὰτῆςπόλεωςκαὶλοιμοῦ]

καινοῦπεριεστηκότοςἐπικινδύνουἅπ[ανταςτοὺς]νησ[ιώτας,τὸνδῆ]-

μονοὐκὠι[ήθ]ηδ[ε]ῖ[ν]κατ[αλι]π ≥εῖ[ν],ἀλλὰσ[π]ουδ ≥[άζων(?)δ]ι[ετέ]λ[ειδη]-

μοσίαι,καὶπαρεχόμενοςἑαυτὸνπᾶσινἀπροφάσιστονκαὶ[ἀκόλουθον]

τεῖἐξἀρχῆςαἱρέσει·ὅπωςοὖνκαὶὁδῆμοςὁἡμέτεροςφαίνητ[αι]

20 τιμῶντοὺςἀξίουςτῶνἀνδρῶνγε[νομένους]κατὰτὴνδύναμιν[τὴν]

ἑαυτοῦ,δεδόχθαιτεῖβουλεῖκαὶτῶιδήμωι,εἶναιμὲναὐτῶικυρ[ίας]

καὶτὰςπρότερονἐψηφισμέναςπαρ’ἡμῖντιμὰςκαὶδωρεάς,ἐπαι[νέ]-

σαιδὲκαὶνῦνἈπολλώνιονἹεροκλέουςΜιλήσιονἐπὶτοῖςπροει[ρη]-

μένοιςκαὶπαρακαλεῖναὐτὸνκαὶεἰςτὸλοιπὸντὴναὐτὴνἔχειν

25 προαίρεσιν,εἰδότα,ὅτιὁἡμέτεροςδῆμοςμνημονεύσειτῶνἑ-

αυτὸνεὐεργετησάντων·στεφανῶσαιδὲαὐτὸνκαὶθαλλοῦ

στεφάνωι<ἐν>τῶιἱερῶιτοῦΠοσειδῶνοςκαὶτῆςἈμφιτρίτηςἀ-

ρετῆςἕνεκενκαὶεὐνοίαςἣνἔχωνδιατελεῖπερὶτὸνἡμέτερον

δῆμον·ἀναγράψαιδὲκαὶτὸψήφισματόδεεἰςστήληνλιθί-

30 νηνκαὶστῆσαιεἰςτὸἱερὸντοῦΠοσειδῶνοςκαὶτῆςἈμφιτρί-

της.

B.32 ἀγαθεῖτύχει.ἐφ’ἱερέωςἐνῬόδωιΑὐτοκράτευς,μηνὸςΣμινθίου,ἐνδ[ὲ]

ΤήνωιἄρχοντοςΧαριππίδου,μηνὸςἈπατουριῶνοςἕκτειἱσταμένου,

ἔδοξεντοῖςσυνέδροιςτῶνΝησιωτῶν·οἱπροστάταιπροέγραψαν·Ἀπ[ολ]-

35 λώνιοςἹεροκλέουςΜιλήσιοςἰατρὸςὑπάρχωνκαὶποιησάμενοςἀ[πο]-

δείξειςκατάτετὴντέχνηνκαὶκατὰτὴνλοιπὴνεὔνοιανἐπὶτοὺς

Νησιώτας,ἐπαίνωνκαὶστεφάνωνἠξιώθηκαὶτῶνλοιπῶντι-

μῶν,ἔντετοῖςμετὰταῦταχρόνοιςδιατετέλεκενἀκόλουθον[ἑαυ]-

τὸνπαρεχόμενοςτεῖἐξἀρχῆςαἱρέσει,περιστάντωνδὲπ[αθῶν<ἐν>]-

40 δήμωνκατὰκοινὸντοὺςΝησιώτας,παραμεμένηκενἐπὶ[τῶν]

τόπων,καὶπᾶσιτοῖςπροσδεηθεῖσιναὐτοῦκαὶκατὰτὴντ[έχνην]

Appendice

262

καὶκατὰτὴνλοιπὴνεὔνοιανἀπροφάσιστονἑαυτὸνπαρ[έσχε]-

[το,σ]π[ο]υδ ≥ῆςκαὶφιλοτιμίαςοὐδὲ[ν]ἐλλείπων,καὶτεθεράπευταιπο[λλοὺς]

[ἀσθενοῦνταςἐντεῖχώραιτεῖἡμε]τέραι,περὶπλέονοςποιούμενοςτὴν[τῶν]

45 [νοσούντωνσωτηρίαντοῦἰδίουσυμφέροντο]ς·ἔντετοῖςἄλλοιςἀνέσ-

[τραπταικαλῶςκαὶἀξίωςτῶντεΝησιωτῶνκαὶ]τῆςἰδίαςπατρίδο[ς]·

[ὅπωςοὖνκαὶοἱΝησιῶταιφαίνωνταιτοὺςκαλοὺςτῶνἀνδρ]ῶντιμῶν[τες]

48 [ταῖςκαταξίαιςτιμαῖς,——]

l.16.ÉTIENNE1990p.120:καινοῦπεριεστηκότοςνῦνκινδύνου

ll.39-40.ÉTIENNE1990p.121:κ[αὶπο]|λέμων;STIMOLO2004p.44:δ'ἐπ[ι]|δήμωνo

δ'ἐπ[ι]|δημ<ι>ῶνseguitanellatraduzione

l.43.REGER1992p.381n.87:πο[λλοὺςτραυματίας

l.45.REGER1992p.381n.87:τραυματίωνσωτηρίαν

l.27:<ἐν>seguitonellatraduzione

Allabuonasorte.EssendoarconteAgathion,ilgiorno15delmeseBouphonion;

deciserolabouléeilpopolo,propostadeipritani:datocheApollonios,figliodi

Hierocles, diMileto, essendomedico, nei tempi precedenti avendo resomolte

dimostrazioni (5) sia nella sua arte sia nella rimanente benevolenza, si rese

degno dei favori decretati a lui dal popolo, ed essendo all’estero ed essendo

dipendentepubblicoinaltreisolesimilmentesirendevaattentoebenevolo,sia

nella sua arte, sia nella rimanente benevolenza, a tutti quelli che lo

incontravano,(10)e,essendoarrivatimoltimalatinellanostracittà,essendosi

fattoavantidinanziall’assembleapromiseperprimacosadiserviregratisper

seimesidurantel’arcontatodi...,eavendoeglifattoquestacosagenerosamente

epremurosamenteeavendosalvatomoltidagrandimalattie ... fu incoronato;

(15) e ora assumendo la funzione pubblica dalla città, ed essendo una nuova

pericolosa pestilenza ricaduta su tutti i Nesioti, non ritenne idoneo

abbandonare il popolo,ma continuava ad applicarsi con zelo in pubblico, e a

rendersi a tutti prontissimo e coerente con la sua scelta iniziale; affinché

dunque anche il nostro popolo mostri (20) di onorare gli uomini mostratisi

degniperquantoglièpossibile,siadecisodallabouléedalpopolo:sianoperlui

IlKoinondeiNesioti

263

vigentiancheglionorieidoniprecedentementedecretatipressodinoi,esilodi

ancheoraApollonios,figliodiHierokles,diMileto,perlecosedetteprimaelosi

invitiadavereancheperilfuturolostesso(25)comportamento,sapendocheil

nostropopoloricorderàisuoibenefattori; losiincoroniancheconunacorona

di ulivo nel santuario di Poseidone e Anfitrite a causa della virtù e della

benevolenza, che continua ad avere verso il nostro popolo; si iscriva anche

questo decreto su una stele di pietra (30) e la si ponga nel santuario di

PoseidoneeAnfitrite.

(32) Alla buona sorte. Essendo sacerdote in Rodi Autokrates, nel mese di

Sminthios, essendoarconte aTenosCharippides, nel sesto giornodelmesedi

Apatourion, decisero i consiglieri dei Nesioti; i prostati proposero: (35)

Apollonios, figlio di Hierokles, di Mileto, essendo medico e avendo reso

dimostrazionisianellasuaarte,sianellarimanentebenevolenzaversoiNesioti,

fu ritenuto degno di lodi e di corone e dei restanti onori, e in seguito ha

continuato a mostrarsi coerente con la sua scelta iniziale, e incombendo

epidemie(40)nelKoinondeiNesioti,èrimastosui luoghi,ea tutticoloroche

avevanobisognodi luisianellasuaartesianellarestantebenevolenzasirese

sollecitissimo,innullavenendomenoall’impegnoeallaprodigalità,ehacurato

moltimalatinelnostroterritorio,stimandodipiùla(45)salvezzadeisofferenti

cheilproprioutile,enellealtrecosesiècomportatobeneeinmododegnodei

Nesioti e della propria patria; affinché dunque anche i Nesioti mostrino di

onoraregliuominimeritevoliconglionoriappropriati...

(b)DedichedistatueonorarieaDelodapartedeiNesioti.

19.IGXI4,1123e20.IGXI4,1124

Basidistatue(placchedimarmobiancoornateinalto)inonorediTolomeoII.

Lan.20eranotadatempo,mentrela19èstataritrovatanell’autunno1907ed

erastatariutilizzatanellemuradiunacasadietàromanaobizantinaedificata

sopra i resti della stoa di Poseidone a Delo La scrittura originale sembra

rovinataeriscrittanelIIsecolo.Siipotizzachel’operazionedieliminazionesia

Appendice

264

avvenutatralametàelafinedelIIIsecoloinossequioagliAntigonidi.Entrambe

lebasisonodatateall’etàdiTolomeoII.

BCH33,1909,478,n.6–IGXI4,1123–DÜRRBACH1921,17–KOTSIDU2000,134

βασιλέαΠτολεμαῖον

ΠτολεμαίουΣωτῆρος

οἱνησιῶταιἀνέθηκαν

AlreTolomeofigliodiTolomeoSotereiNesiotidedicarono.

21.IGXI4,1125

Basequadrangolare(altezza57cm;larghezza70cm;spessore50cm)distatua

inonorediBakchon.ÈstataritrovatanelporticodellecornaaDelo.Lascrittura

apparerovinataemartellata(sivedaAppendice19-20).

BCH11,1887,248-249–BCH15,1891,120–IGXI4,1125

[οἱ]νη ≥[σιῶτ]αιτ ≥ὸ ≥ν ≥ν ≥ησ ≥ί ≥α ≥ρχ ≥ον

[Βάκ]χωντ ≥α[Νι]κή ≥[του]Β ≥ο ≥ιώ[τιον]

ἀνέθ ≥η ≥καν.

INesiotialnesiarcoBakchonfigliodiNiketosbeotadedicarono

22.IGXI4,1126

BasequadrangolaredistatuainonorediBakchonritrovataaDelo.Lascrittura

apparerovinataenuovamenteriscritta(siveda19-20).

IGXI4,1126–DÜRRBACH1921,19

IlKoinondeiNesioti

265

οἱνησιῶταιτὸννησίαρχονΒάκχω{ι}ντα

ΝικήτουΒοιώτιονἀνέθηκαν.

INesiotialnesiarcoBakchonfigliodiNiketosbeotadedicarono

23.IGXI4,1127

Base di una statua quadrangolare inmarmo bianco in onore di Kallikrates di

Samo. È stata ritrovata presso l’agora di Delo. Presenta somiglianze ad

appendice22.Periodotolemaico.

BCH4,1880,325-326–SIG1168–SIG2223–IGXI4,1127–DÜRRBACH1921,25

οἱνησιῶταιτὸνναύαρχον

ΚαλλικράτηνΒοΐσκουΣάμιον

ἀνέθηκαν

INesiotialnavarcoKallikratesfigliodiBoiskosdiSamodedicarono

24.IGXI4,1128

BaseperstatuainonoredelrodioAgathostratos,figliodiPolyaratos,ritrovataa

Delo.MetàdelIIIsecolo.

LOEWY 1885, 178 – SIG2 224 – IG XI 4, 1128 –DÜRRBACH 1921, 38 –MARCADÉ

1957II89–MULLER-DUFEU2002,2174-BADOUD-HERBIN2014

τὸκοινὸντῶν

νησιωτῶν

Ἀγαθόστρατον

Πολυαράτου

5 Ῥόδιον

θεοῖςπᾶσι.

Appendice

266

ΦυλῆςἉλικαρνασσεὺς

ἐπόε[ι].

IlKoinondeiNesioti(consacralastatuadi)AgathostratosfigliodiPoliaratos(5)

diRodiatuttiglidei.PhilesdiAlicarnassofece.

25.IGXI4,1129

Base di una statua di forma quadrangolare inmarmo bianco (altezza 62 cm.;

larghezza 88cm; spessore 92 cm) ritrovata davanti ai grandi propilei a Delo.

MetàdelIIIsecolo.

BCH4,1880,326-327–LOEWY1885,211–IGXI4,1129–MARCADÉ1957,II20

–MULLER-DUFEU2002,2111

————————#Ο ≥—————

[τὸκοιν]ὸντῶν[ν]ησιωτῶνἈπόλλων ≥[ι].

ἈπολλώνιοςΜάγνηςἐπόησε[ν].

ilKoinondeiNesiotiadApollo.ApolloniodiMagnesiafece.

(c)AttestazionidifunzionaridelKoinon.

26.DecretoperApollodoros.

Decreto di Cizico per il concittadino Apollodoros figlio di Apollonio, nesiarco,

richiestodallacittàdiParos.Periodotolemaico.

CIG3655–Michel1900,534–BARTH-STAUBER1993,1437–HÜBNER1993,253

ἔδοξεντῆιβουλῆικαὶτῶιδήμωι·Γοργόνικος

Διοκλέουςεἶπεν·ἐπεὶἡπόλιςἡΠαρίωνἔν

IlKoinondeiNesioti

267

τετοῖςἔνπροσθεχρόνοιςεὔνουςκαὶφίλ[η]

οὖσαδιατελεῖτῶιδήμωιτῶιΚυζικηνῶν,καὶνῦ[ν]

5 ἀποστείλασαπρέσβειςΚυδίανἈμιάντου

καὶἈρχέφυλονΛεόντιοςἀξιοῖτὸνδῆμον,

ἈπολλοδώρουτοῦἈπολλωνίουνησιαρχοῦν-

τοςκαὶπολλὰκαὶμεγάλαχρησίμουγεγενη-

μένουτῶιδήμωιτῶιΠαρίων,τὰςτιμὰςτὰςδε-

10 δομέναςαὐτῶιὑπὸτοῦδήμουτοῦΠαρίωνἔ[ν]

τετῆιβουλῆικαὶτῶιδήμωιἀναγνῶναι,καὶτοῖς

Διονυσίοιςἐντῶιθεάτρωιστεφανῶσαικαὶτὰς

τιμὰςἀναγγεῖλαι,καὶτόποναἰτοῦνταιἐντῆιἀγο-

ρᾶι,ἐνὧιστήσουσιτὴνεἰκόνα·δεδόχθαιτῆιβου-

15 λῆικαὶτῶιδήμωι·ἐπαινέσαιμὲντὸνδῆμοντὸνΠα-

ρίων,ὅτιεὔνουςὢνκαὶφίλοςδιατελεῖτῶιδήμωιτῶιΚυ-

ζικηνῶν,ἐπαινέσαιδὲκαὶἈπολλόδωρονἈπολλω-

νίουφιλοτιμίαςἕνεκεκαὶεὐνοίαςτῆςεἰςτὸν

δῆμοντὸνΠαρίων·τοὺςδὲπρυτάνειςστεφα-

20 νῶσαιἈπολλόδωροντοῖςἈνθεστηρίοιςἐντῶι

θεάτρωικαὶἀναγγεῖλαιτὰςτιμὰςτὰςδεδομέ-

ναςαὐτῶιὑπὸΠαρίων·δεδόσθαιδὲαὐτῶικαὶτό-

πονἐνὧιστήσουσιτὴνεἰκόνα,παρὰτὰςτραπέ-

ζαςπρὸτῆςστοᾶςτῆςΔωρικῆς·ἀναγράψαιδὲ

25 καὶτὰψηφίσματα,καθ’ἃτετίμηταιἈπολλόδωρος

ὑπὸΠαρίωνεἰςτὰδημόσιαγράμματα·πέμψαιδὲ

καὶξένιατοῖςπρεσβευταῖςτοὺςπρυτάνειςκαὶ

τὸνταμίαν,καθότιἂνδοκε ≥ιαὐτοῖς·

τῆςἀναγραφῆςἐπεμελήθηΣ[ορύ]νης

30 Φίλωνοςταμίας.

Deciserolabouléeilpopolo:GorgonikosfigliodiDioklesdisse:datochelacittà

diParosinprecedenzacontinuaadesserebenevolaeamicaversoilpopolodi

Cizico e ora (5) inviando come ambasciatori Kydias, figlio di Amiantos, e

Archephylos, figlio di Leontis, chiede che il popolo, essendo nesiarco

Apollodoros,figliodiApollonios,edessendostatoutileinmolteegrandicoseal

Appendice

268

popolodiParos,riconoscaglionori(10)datiglidalpopolodiParosnellaboulée

nelpopoloeloincoronialleDionisienelteatroeproclamiisuoionori,epoiché

(iParii) chiedonounpostonellapiazza incuierigeranno lasuastatua;hanno

decretato(15)labouléeilpopolo:sielogiilpopolodiParos,poichécontinuaad

esserebenevoloeamicoverso ilpopolodiCizicoesielogiancheApollodoros

figlio di Apollonios a causa della sollecitudine e della benevolenza verso il

popolodiParos;ipritaniincoronino(20)ApollodorosalleAntesterienelteatro

e proclamino gli onori datigli dai Parii; si dia a lui anche un luogo dove

erigeranno lasuastatua,vicinoai tavolidavantialporticoDorico;si iscrivano

(25)ancheidecreti,secondoiqualièstatoonoratoApollodorosdaiPariinelle

iscrizioni pubbliche; i pritani e il tesoriere inviino doni ospitali anche agli

ambasciatori,comesembraaloroopportuno;sioccupòdell’iscrizioneSorunes

(30),figliodiPhilon,tesoriere.

27.ID338Bl.24:

ἄλλαιφιάλαιδύοἈπολ]λοδώρουνησιάρχου

altreduecoppedelnesiarcoApollodoros

28.DecretoperZenon.

DecretoonorificodiIosperZenon,lasciatoincaricadaBakchon.Datatoacirca

il286.

OGIS773–IGXII5,1004–BE1955,214–BE1973,67

1 [Ἀρ]χάγ ≥αθο ≥ς ≥ [εἶ]π ≥ε· [πρ]ό[ε]δροι ἐπεψήφισαν Σωκράτης, Αἴσχρων,

Στησίτιμ[ος]

2 Ποσίδειος·ἐπειδὴΖήνωνὁκαταλειφθεὶςὑπὸΒάχχωνοςτοῦνησίαρ[χου]

3 παραγενομένωνπρὸςαὐτὸντῶνπρεσβευτῶνοὓςἀπέστειλενὁδῆμ[ος]

4 περὶτῶνἀνδραπόδωντῶνἀποδρά ≥ντωνἐξἼουἐπὶτῶνπλοίωντῶνἀφράκτων,

IlKoinondeiNesioti

269

5 [ἀν]ακαλεσάμενος[τ]ο[ὺ]ςτριηράρχουςκαὶἐξετάσαςἀνέσωισετὰ ἀνδράποδα

6 [μ]ετὰ πάσης φιλοτιμίας, δεδόχθαι τῆι βουλῆι καὶ τῶι δήμωι, ἐπ ≥[αι]νέσαι

Ζήνωνα

7 [ἀρ]ετῆς ἕνεκε καὶ εὐνοίας ἧς ἔχει εἰς τὸν δῆμον τὸν Ἰητῶν, καὶ εἶν[α]ι

αὐτὸν

8 [π]ρόξενον καὶ εὐερέτην τοῦ δήμου τοῦ Ἰητῶν καὶ α ≥ὐτὸν κα ≥[ὶ

ἐ]κ[γ]όνο[υ]ς[μ]ετὰτῶν

9 [ὑ]παρχόντων· εἶναι δὲ αὐτῶι καὶ πρόσοδον πρὸς τὴν βουλὴν καὶ τὸν

δῆμονἐάντου

10 [δ]έηταιπρώτωιμετὰτὰἱερά·πέμψαιδὲαὐτῶικαὶξένιατοὺς στρατηγοὺς

11 τ ≥οὺςπερὶΑὐτόνομονἀπὸδραχμῶν∶#∶τὸδὲδαπάνημαπαρασχεῖντοὺς12 [ἐ]γλογεῖς τοὺς περὶ Κλεόνοθον ἀπὸ τῆς προσόδου τῆς πρὸς ἑαυτοὺς

προσιούσης·

13 [ἀ]ναγράψαιδὲτόδετὸψήφισμαεἰςτὸἱερὸντοῦἈπόλλωνοςτοῦ Πυθίου· τῆς

δὲ

14 [ἀν]αγραφῆςἐπιμεληθῆναιτοὺςἄρχονταςτοὺςπερὶΧαρτάδην·τὸδὲ ἀνά-

15 [λωμ]α ≥ [εἰς] τὴν ἀναγραφὴν π ≥[αρ]ασχεῖν ἀπὸ τῆς προσόδου τῆς πρὸς

ἑαυτοὺς

16 [π]ροσιούσης.

(1) Archagathos disse: i presidenti Sokrates, Aischron, Stesitimos, Posideios

misero al voto; dato che Zenon, che è stato lasciato (in carica) dal nesiarco

Bakchon,essendogiuntidaluigliambasciatoriinviatidalpopoloriguardoagli

schiaviscappatidaIossullenavinonprotette,(5)avendochiamatoinsoccorsoi

capitanidellenaviedavendoindagatorecuperòglischiaviconognizelo,hanno

decretato la boulé e il popolo: si elogi Zenon a causa del valore e della

benevolenzachehaversoilpopolodi Iosesiaegliprossenoebenefattoredel

popolodiIos,siaeglistessosiaidiscendenticonimezzidisponibili;siadatoa

luil’accessoallabouléealpopolosediqualcosaabbiabisogno(10),perprimo

dopo i sacrifici; inviino a lui anche doni ospitali gli strateghi intorno a

Autonomosdelvaloredi50dracme;lasommaprocurinogliesattori intornoa

Kleonothos dall’entrata a loro proveniente; si iscriva questo decreto nel

santuariodiApollopitico;dellapubblicazionesioccupinogliarconti intornoa

Appendice

270

Chartades; (15) e forniscano il costo della spesa per la pubblicazione

dall’entrataaloroproveniente.

29.Risoluzionedeicontratti.

DecretodiKarthaia(Keos)inonorediungruppodigiudiciinviatidaBakchone

Philokles.Circa280.L’iscrizionesitrovainunbloccodipietradavantialtempio

diApolloconleiscrizioniIGXII5,529e531.

BCH30,1906,92-95-IGXII5,1065

1 [{ὁδεῖνα}εἶπεν·ἔδοξεντῆιβουλῆικαὶτῶιδήμωι·ἐπειδὴ————————

δια]φ[ερομ]ένωνἡμῶνκαὶοὐδυναμέ ≥[νων]

2 [τῆς καθεστώσης ταραχῆς ἀπολυθῆναι — — — — — — — ο]ἰκονομ ≥ί[αι

․․․․․․․․․]κ․ν․․․δ ≥ιοικεῖσθ ≥αιπερὶτούτων,Βάχχωνδὲ3 [εὔνους ὢν τῆι πόλει ἡμῶν καὶ ποιῶν ὅτι] δύνατ[αι ἀγαθὸν διαγραφὴν ἡμῖν

ἀπέστειλεν,ὅ]π[ω]ςδιαλυσ ≥άμενοιτὰπρὸςἀλλήλου[ς]

4 [οἰκῶμ]εντὴμπόλινὁμονοοῦν[τεςκαὶπρ]άττοντεςτὰ[συμφέροντατῶιβασιλεῖ

Πτολεμαίωι(?),καὶὁδῆμοςἐψη]φίσατοκυρίαναὐτὴν

5 [εἶναι, κ]α ≥ὶ ὕστερον πα[ρ]αγενομένου Φιλοκλέους εἰς [—— καὶ διοικοῦντος

μ]ε ≥τὰΒά ≥χχ[ω]ν ≥[ο]ςτὰκατὰτὰςνήσουςκαὶτοῦδήμουπρέσ-

6 [βεις]ἀποστείλαντος[καὶπαρακαλοῦντοςαὐτὸνὅπωςγίνωνται]αἱοἰκονομίαι

καθὰΒάχχωνἔγραψε[ν]καὶὁδῆμοςἐψηφίσατο,

7 [———c.30———βουλόμενοςὡς τάχιστα γίνεσθαι τ]ὰ ≥ς ≥ κρίσειςὑπὲρ τῶν

ἀντιλεγομένωνκαὶδικαιότατα,δικαστὰς

8 [ἀπέσ]τειλεν,οἳ[σ]υνελ[θόντες(?)․․․․․․․․․․․․․․․ἐπεχείρησ]ανδιακρῖναικαὶδιαλῦσαιτὰσυμβόλαια,καὶτούτωντὰμὲνπλεῖστα

9 [τ]ῶνἀντιλεγομέν[ω]νἐπιτροπῆ[ιπροδίκωιδιέλυσαν]κα ≥λῶ ≥ςκαὶσυμφερόντως

καὶἰδίαιτοῖςἐπιτρέψασινκαὶκοι[νῆιτῆπό]λ[ε]ι,

10 ὅσαδὲ ≥σ ≥[υμβόλαια(?)ἄνευπρ]οδ ≥ίκ ≥ουἐπιτροπῆςἠναγκάσθησανκρῖναι,τὰμὲν

πολλ[ὰ——————————————]

11 [κ]αὶδικαίαςπερὶπλειόνων[τὰςκρίσειςἐποιήσαντο(?)————————

———————————]

IlKoinondeiNesioti

271

12 [κ]αὶτοὺς ≥————————————————————————

———————————————————]

(1)...disse:deciserolabouléeilpopolo:datoche...essendonoiindisaccordoe

non potendo (2) dell’attuale disordine si annulli.... l’amministrazione

finanziaria... si amministri riguardo a queste, Bakchon (3), essendo benevolo

verso la nostra città e facendo ogni bene possibile, inviò a noi un'ordinanza,

affinché avendo risolto le reciproche pendenze (4) abitiamo la città andando

d’accordo e facendo le cose che sono utili al re Tolomeo, e (poiché) il popolo

decretòchel'ordinanzafossevalida,(5)einseguitoessendoarrivatoPhilokles

a...eamministrandoegliconBakchonlequestionidelleisoleeavendoilpopolo

inviato ambasciatori (6) ed esortando a che le amministrazioni finanziarie si

faccesseronelmodoincuiBakchonavevaprescittoeilpopoloavevadecretato,

(7) ...volendochequantoprimaenelmodopiùgiustosi faccessero iprocessi

suipuntioggettodicontroversia,(8)inviògiudici,cheessendosiincontrati...si

accinsero a giudicare e sciogliere i contratti, e di questi lamaggior parte (9)

dellequestionicontroverserisolseroconarbitratoanticipatobeneeutilmente

siaindividualmentepercolorochesieranoloroappellati,siaingeneraleperla

città,(10)perqueicontrattiinveceperiqualifuronoobbligatiagiudicaresenza

arbitratoanticipato,lamaggiorparte...

30.DebitideiNesioti.

Decreto onorifico di Delo per Philokles. Circa 280. Stele di marmo bianco

sormontata da un frontone (altezza sotto il frontone 41 cm a sinistra e 47 a

destra;larghezza35cm;spessore09cm)ritrovataasuddeltempiodiApollo.

BCH2,1878,12–BCH4,1880,327-332–SIG2209–MICHEL1900,387–IGXI4,

559–DÜRRBACH1921,18–MIGEOTTE1984,47–BERTRANG1992,89–KOTSIDU

2000,148

ἔδοξεντῆιβουλῆικαὶτῶιδήμωι·ΜνήσαλκοςΤελεσ[αρχίδου]

Appendice

272

εἶπεν·ἐπειδὴβασιλεὺςΣιδωνίωνΦιλοκλῆςἔντετοῖς[ἔ]μ[προσ]θ-

ενχρόνοιςπᾶσανεὔνοιανκαὶφιλοτιμίανἐνδεδε[ιγ]μ[έ]-

νοςδιετέλειπερὶτὸἱερὸνκαὶΔηλίους,καὶνῦνπρεσβε[ίαςἀ]-

5 ποσταλείσηςπρὸςαὐτὸνπερὶτῶνχρημάτωνὧν[ὤφει]-

λονοἱνησιῶταιΔηλίοιςπᾶσανἐπιμέλειανἐποήσατοὅ-

πωςΔήλιοικομίσωνταιτὰδάνεια[καθάπερὁβασιλεὺς]

[Π]τολεμαῖοςσυνέταξεν,καὶμὴγ[ένωντ]α[ιδιατριβαὶ]κ[αὶ]

[μελλήσ]ειςτῆςἀποδόσεωςΔηλίοις———————λοις.

10 ——————Ρ——————————————————

[———Βάκχ]ω ≥νιτῶινη ≥[σι]άρχωι·ἵν’οὖν[εἰ]δῶσιν[π]άντ[ες]

οἱἀφικνούμε[νοιεἰςΔῆλον]ὅτιἐπίσταταιὁδῆμοςὁΔη-

λίωνχάρι[ταςἀποδιδόναι]τοῖςεὐεργετοῦσιτότεἱερὸν

καὶΔηλίους·[δεδόχθαιτῶιδήμωι]·ἐπαινέσαι[βασ]ιλ[έ]-

15 αΣιδωνίωνΦιλοκλῆ[εὐσεβείαςἕνεκεντῆςεἰςτὸἱερὸν]

καὶἀρετῆςτῆςεἰς[τὸνδῆμοντὸνΔηλίωνκαὶστεφανῶ]-

σαιαὐτὸνχρυσῶιστεφάν[ωιἀπὸδραχμῶνχιλίωνκαὶἀναγο]-

ρεῦσαιτὸνἱεροκήρυκαἐντῶιθεάτρωιτοῖςἈπολλωνίοις

ὅτιστεφανοῖὁδῆμοςὁΔηλίωνβασιλέαΣι[δωνίων]

20 ΦιλοκλῆχρυσῶιστεφάνωιἀπὸδραχμῶνΧεὐ[σεβεί]-

αςἕνεκεντῆςεἰςτὸ[ἱ]ερὸνκαὶἀρετῆςτῆςεἰς[τὸν]

δῆμοντὸνΔη[λίων]καὶ[θῦσα]ισωτήριαὑπὲρΦιλοκλέους

ἐνΔήλωιἈπόλλ[ωνικαὶἈρτέμιδικαὶΛητοῖ]καὶΔιὶΣωτῆρι

[κα]ὶἈθηνᾶιΣ[ω]τ ≥ε ≥ί ≥ρ ≥α ≥ι ≥·[τὸδὲ]ἀνάλωμαδοῦναιτὸνταμίαν

25 ἀπὸτῶνπροσόδων—————————————————ἐπὶ

————————————————————————ΙΝ

[————————————————————τὴ]νθυσία[ν]

καὶ———————————————————σθαιΔη-

λίοιςκαὶἀ[——————————————————τὸἀρ]-

30 γύριοντο[ῦ]κο[ινοῦ———————————————]

ἱ ≥ε ≥ρ ≥ὸ ≥ν———————————————————————

[κ]αὶ———————————————————————

․ε————————————————————————

․ΟΙΕ———————————————————————

35 καὶΑΙ[———————————————————ἀνά]-

IlKoinondeiNesioti

273

θεμ ≥α———————————————————————

Λητοίωι—————————————————————

[․Ἀ]θ ≥η ≥νᾶι————————————————————

(1) Deciso dalla boulé e dal popolo; Mnesalkos, figlio di Telesarchides disse:

datochePhilokles,redeiSidoni,neitempiprecedenticontinuavaamanifestare

ognibenevolenzaeprodigalitànei confrontidel santuarioedeiDeli, eadesso

un’ambasciata (5) essendo stata inviata a lui riguardo al denaro che i Nesioti

dovevano ai Deli, egli operò con piena cura affinché i Deli recuperassero i

prestiti,secondoquantoreTolomeohadisposto,echenonci fosseroritardie

posponimenti nella restituzione ai Deli ... (11) a Bakchon il nesiarca: affinché

quindisappianotutticolorochearrivanoaDelocheilpopolodeiDelisaessere

riconoscenteacolorochebeneficianoilsantuarioeiDeli;decisodalpopolo:si

lodiPhilokles,redeiSidoni,(15)perlasuadevozioneversoilsantuarioeperla

virtù verso il popolo di Delo e lo si incoroni con una corona d’oro di 1000

dracme e proclami il sacro araldo nel teatro alle Apollonie che incorona il

popolo di Delo Philokles, re dei Sidoni, (20) con una corona d’oro di 1000

dracme,perladevozioneversoilsantuarioelavirtùversoilpopolodiDeloesi

sacrifichi per la salvezza di Philokles a Delo ad Apollo, Artemide, Leto, Zeus

salvatoreeAtenasalvatrice;dialasommailtesoriere(25)dalleentrate---

31.ID298Al.171:

ἄλληνφιάληνΒάκχω[ν]οςνησιάρχου

un'altracoppadelnesiarcoBakchon

32.ID300Bll.18-19:

[ἀνάθημα|Β]άκχωνοςνησιά[ρχ]ου·ἄλληφιάλη[Βάκχωνοςνησιάρχου]

offertadelnesiarcoBakchon;un'altracoppadelnesiarcoBakchon

Appendice

274

33.ID297Bll.55-56:

[Δηλιάδες,χορεῖαἐπι]δόντοςἙ ≥ρ ≥μ ≥ίουτοῦΝ[ησιάρχουἈρσινόηιΦιλαδέλφωι,Ἀπόλλωνι

ἈρτέμιδιΛητοῖκαὶβασιλεῖΠτολε|μαίωι]

Deliadi: le offerte avendo donato il Nesiarco Hermias ad Arsinoe Filadelfo,

Apollo,Artemide,LetoealreTolomeo.

34.ID298All.79-80:

[Δ]ηλιάδες, χορεῖα [ἐπιδ]όντος Ἑρμί|[ου τοῦ νησιάρχου Ἀρσινόηι Φιλαδέλ]φοι,

Ἀπ ≥[όλλωνιἈρτέμιδιΛητοῖκαὶβασιλεῖΠτο]λ[ε]μαίωι

Deliadi: le offerte avendo donato il Nesiarco Hermias ad Arsinoe Filadelfo,

Apollo,Artemide,LetoealreTolomeo.

35.ID442Bl.71:

φιάλην [...] ἐπιδόντοςἙρμίουτοῦνησιάρχου

unacoppa...avendoladonatailNesiarcoHermias

36.DecretoperThrasy...

Decreto di Ios in onore di Thrasykles. Probilmente anni ’80 del III secolo

duranteodopolacrisideldebito.

IGXIISuppl.p.96,nr.169;BE1946-1947,195

1 [——————————————————πρόεδροιἐπεψήφισαν—

———————————————————]

IlKoinondeiNesioti

275

2 ․․5․․ά ≥ν ≥ης,․․․λ ≥υ ≥ος,Χαρικλείδης,․․σ ≥ι․ε ≥․ης·ἐπειδὴΘ ≥ρ ≥ασ ≥υ[——————

——ὁτεταγμένοςὑπὸτοῦβασι]-

3 [λ]έωςΠτολεμαίουδιετέλειεὔνουςὢνκαὶπράσσωνἀγαθὸν[——————

———————————————]

4 [ἀ]ποσυνιστὰςοἰκονόμοντῶννήσωνΘρασυκλῆνἹπ ≥π ≥α ≥[————————

———————————————π]-

5 [ρ]ά ≥σσει [ὅ]τ ≥ι δύναται ἀγαθὸν περὶ τὴν πόλιν τὴν Ἰητῶν ὑπὲ[ρ — —

στεφανῶσαιαὐτὸνχρυσῶιστεφάνωιἀπὸδραχμῶνπεντακ]-

6 ο ≥σίων ἀ[ρε]τ ≥ῆς ἕνεκεν ἧς ἔχει εἰς τὸν δῆμον τὸν Ἰητῶν καὶ ἀνακηρῦξαι τοὺς

ἄρχονταςτοὺςπερὶΕ ≥[—————————————]

7 ω ≥ν,τὸδὲἀργύριοντὸεἰςτὸνστέφανονδόντωνοἱἐκλογεῖςΔημή[τρι]ος[——

————————————————————Θρασ]-

8 υκλῆςἐντῶιμηνὶτῶιεἰσιόντιεπα[————————————————

————————————————————καθ]-

9 [ό]τι [․] ἡ βουλὴ κ[α]ὶ ὁ δῆμο[ς τ]οῦ μηνὸ[ς — — ἀναγράψαι δὲ τόδε τὸ

ψήφισμαεἰςτὴνπαραστάδατοῦναοῦτοῦἈπόλλ]-

10 [ω]νοςτοῦΠυθίου[—————————————————————

——————————————————————]

(1)...ipresidentimiseroalvoto...(2)datocheThrasy.......designatodalre(3)

Tolomeocontinuavaaesserebenevoloeafareognibenepossibile....(4)avendo

nominatooikonomosdelleisoleThasyklesfigliodiIppa......(5)compieognibene

possibileneiconfrontidellacittàdiIosriguardo...losiincoroniconunacorona

d’oro da 500 dracme (6) per ilmerito che egli ha verso il popolo di Ios e gli

arconti intorno a ... proclamino ...(7) e il denaro per la corona lo diano gli

esattoriDemetrios...(8)Thrasyklesnelmeseentrante...(9)labouléeilpopolo

del mese ... si iscriva questo decreto nel vestibolo del tempio di Apollo (10)

pitico...

37.DecretoperEpikrates.

DecretodiDeloinonorediEpikrates,ammiragliodiRodi.Periodorodio.Stele

conunamodanaturainaltoritrovatanell’agosto1885aDelo.

Appendice

276

BCH10,1886,111-118–SIG2264–MICHEL1900,291–IGXI4,751–DÜRRBACH

1921,67–BE2004,236

[ἔ]δοξεντῆιβουλῆικαὶτῶιδήμω[ι]·

[Τ]ηλέμνηστοςἈριστείδουεἶπ[εν]·

[ἐ]πειδὴἘπικράτης[Πο]λυστράτο[υ]

[Ῥ]όδιος,ἀποσταλεὶςὑπὸτοῦδήμο[υ]

5 ἐπὶκαταφράκτωνπλοίωνκατὰ

πόλεμον,συστρατευομένωναὐ-

[τ]ῶιτῶντενησιωτικῶντριηρῶν

[κα]ὶτῶνἈθηναίωνἀφράκτωνἐφρ[όν]-

[τισ]εντῆςτετῶνπλεόντωνἀσ-

10 [φαλ]είαςκαὶτῆςτῶννήσωνφυλα-

[κῆςκ]αὶτῆςπερὶτὸἱερὸνεὐσεβεί-

[ας,διά]γραμμαἐχθεὶςὅπωςοἱπει-

[ρατεύ]οντεςτοὺςπολεμίουςὁρ-

[μηθῶσιν]ἐκτῶνἰδίωνλιμένων,τῶ[ι]

15 [δὲἐνΔήλωιμ]ηθεὶςὁρμητηρίωιχρή[ση]-

[ται,συμπρ]άσσωντῆιτετοῦδ[ή]-

[μουφανερ]ᾶιαἱρέσεικαὶτῆιπε[ρὶ]

[τὸἱερὸνεὐσεβε]ίαι,δι’οὗσυνέβημ[η]-

————————————τ ≥ῆςπερὶΤΟΥΣΤΟ

20 [———————————εὐνοί]αικαὶδι-

[καιοσύνηικαὶτῆιπερὶτὸἱε]ρὸνεὐ[σε]-

[βείαι——————————————].

Decisodallabouléedalpopolo;TelemnestosfigliodiAristeidesdisse:datoche

EpikratesfigliodiPolistratosdiRodi,essendostatoinviatodalpopolo(5)sulle

navi protette durante la guerra, facendo la spedizione con lui sia le triremi

nesiotiche, sia le navi scoperte ateniesi, si preoccupò della sicurezza dei

naviganti (10) e della difesa delle isole e del rispetto del santuario, avendo

emanatoundecretoaffinchécolorochepraticavanolaguerradicorsa(contro)i

nemicimuosserodaipropriporti,(15)eaffinchéinvecenessunosiservissedel

IlKoinondeiNesioti

277

portodiDelo,cooperandoconlamanifestadecisionedelpopoloealrispettodel

santuario,...(20)allabenevolenzaeallagiustiziaealrispettodelsantuario

38.DecretoperAnaxibios.

Decreto di Delo per Anaxibios, figlio di Pheidianax. Periodo rodio. Stele di

marmo(sopraunamodanatura,sottounacorona)ritrovatanell’agosto1885a

Delo.

BCH10,1886,118-124–SIG2265–BCH28,1904,127-128– IGXI4,752 –

DÜRRBACH1921,63

ἔδοξεντῆιβουλῆικαὶτῶιδήμωι·Τη[λέμνησ]-

τοςἈριστείδουεἶπεν·ἐπειδὴἈνα[ξίβιος]

[Φ]ειδιάνακτοςῬόδιος,ἀποσταλεὶ[ςὑπὸ]

τοῦδήμουτοῦῬοδίωνἄρχωνἐπίτε[τῶννή]-

5 σωνκαὶτῶνπλοίωντῶννησιωτικ[ῶνκαὶἐ]-

πιδεδημηκὼςἐντῶιἱερῶιπλείωχ[ρόνον],

[τή]ντεἐνδημίανκαλῶςκαὶεὐσ[εβῶς]

[πεπ]οίηταικαὶἀξίωςτοῦδήμουτ[οῦἀπο]-

[στείλ]αντοςαὐτὸνἔντετοῖςλο[ιποῖς]

10 [ἀνὴρἀγ]αθὸςὢνδιατελεῖπερίτ[ετὸἱε]-

[ρὸνκαὶτὸνδῆμ]οντὸνΔηλίωνκαὶχρ[είαςπα]-

[ρέχεταικαὶκ]οινῆιτῆιπόλεικαὶ[ἰδίαι]

[τοῖςἐντυγχάνουσιναὐτῶι———————]

vss.nonnullidesuntfrg.b.1

[—————————————ἀνα]-

[γράψαιδὲτόδετὸψήφισματὴνμὲνβουλὴν]

[εἰςτὸβουλευτήριον,τοὺςδὲἱεροποιοὺς]

εἰςτὸἱερόν·ΞενοκράτηςἹερομβρότουἐπε-

5 ψήφισεν.

Appendice

278

Decisodallabouléedalpopolo;TelemnestosfigliodiAristidesdisse:datoche

AnaxibiosfigliodiPheidianaxdiRodi, inviatodalpopolodiRodicomearconte

delle (5) isole e delle navi nesiotiche e avendo soggiornato nel santuario per

molto tempo, il soggiorno ha trascorso bene e religiosamente e in maniera

degna del popolo che lo aveva inviato e nelle cose rimanenti (10) un uomo

virtuosocontinuaadessereriguardoalsantuarioealpopolodiDeloeprocura

favorisiaallacittàincomune,siaaisingolicheloincontrano...

(1)iscrivaquestodecretolaboulénelbouleterion,eisovrintendentialcultonel

santuario:XenokratesfigliodiHierombrotos(5)fecevotare.

IlKoinondeiNesioti

279

Indici.

Indicedeitestigrecicitati

Fontiletterarie

Diod.XIX62,9:17Diod.XX37,1:23Diod.XX45,1-3:30Diod.XX82,5:142Hdt.V30,6:168Hdt.V31,2:168Kall.h.IVvv.300-301:168Liv.XXXI15,8:52Liv.XXXI45,9:53Liv.XXXVI21,1:55Liv.XXXVII13,11:85Liv.XLIV28,1-3:55MelaII111:173Plin.Nat.IV62:174-175Plin.Nat.IV65-67:174Polyaen.IV7,2:29Polyaen.IV7,6:29Polyb.IV19,8:52Polyb.V34,7:46-47Polyb.XVI26,10:52Plut.Dem.8,4-5:29-30

Plut.Dem.25,4:74Plut.Dem.44,3:37Plut.Pyrrh.11,1:37Ps.-Skylax48:169Ps.-Skylax58,1-2:169-170Steph.Byz.A275:176Strab.I3,10C54:213Strab.X5,1C484:172Strab.X5,1C485:171Strab.X5,3C485:171Strab.X5,5C486:171Strab.X5,12C487:172SudaD431:24Theokr.eid.XVII:40Thuc.I4:168Thuc.II9:168Thuc.III104,3:205Thuc.IV24,3:213Thuc.IV120,3:213Thuc.VI82,3:215

Fontiepigrafiche

Appendice1:16,18,32,125,207Appendice2:39,69,75-76,81,125,130-

131,179-180,207,209,218Appendice3:62,71,121,178,180,208Appendice4:90,131Appendice5:82,178Appendice6:209Appendice7:121,186Appendice8:63,178,180Appendice9:71,208Appendice10:180

Appendice11:178,181Appendice12:178Appendice14:178Appendice16:38Appendice17:125,136,151,186Appendice18:54-56,72Appendice28:38,75Appendice30:129Appendice34:210Appendice37:85Appendice38:82

IGII3911:38IGIV21,68:143IGXI2,116:45IGXII4,1,135:88-89IGXI2,146A:36,151IGXI2,148:143IGXI2,161A:152,156IGXI2,161B:26IGXI2,161D:153IGXI2,162A:152IGXI2,199:121,152IGXI2,287A:45,122,151-152IGXII3,327:134

IGXII3,328:145IGXII3,466/1390;SEGI343:134IGXI4,154A:207IGXI4,542:39IGXI4,566:36IGXI4,596:44,145IGXI4,1052:48IGXI4,1065:93IGXI4,1133:44IGXI4,1134:44IGXI4,1135:44IGXII5,8/1009,XIISuppl.p.96:44IGXII5,38:53

Indici

280

IGXII5,125:51IGXII5,129:157-158IGXII5,533/1066:128IGXII5,444:199IGXII5,571:48IGXII5,610:121IGXII5,653:50,140IGXII5,830:83IGXII5,918:83IGXII7,36:140IGXII7,67;SEGXIII453:121,127

IGXII7,69:121IGXII7,221:50IGXII7,222:50IGXII7,228:53IGXII7,237:53IGXII7,245:53IGXII7,493b:53IGXII7509:181IGXIISuppl.96:121IGXIISuppl.168:48IGXIISuppl.171:47

CIG2512:133FDIII3,179:218FDIII3,207:218GAERTRINGEN1898p.391nr.54:84GEAGAN1968:27-28ID296B:26ID313:26ID400:210

ID509;PLEKETI1964nr.10:157OGIS46;MIGEOTTE1984nr.103:132-133SEGXXIV154:146REG101,1988;SEGXXXVIII1476:135Syll.3352:133Syll.3495:133Syll.31003:133

Indicedeiluoghi

Acaia:45,65,67,72-73,91-92,95,97-98,

101,103,165,219,222

Acarnania:65,98,165

Alessandria:41,75,81-82,130,134,180,

199,202,209,219

Amorgos:18,21,50,53,89,93-94,117-119,

121,127-128,133,139-140,152,170,

172,175-176,180,186,215

Andros:17,23,26-27,34,37-38,46-49,52-

54,118-119,139,144,170-171,173-176,

180,186,188

Arcadia:65,72,164,190-191,205,219

Argo:42,47,191,200

Asia:17,19,21-22,24-25,34,37,40,53,55,

85,103,135,138,141,143,151,218,231

Atene:3,15,17,19-22,24,29-31,33-35,37-

39,42,49,52,62,67,69,85,88-89,108,

117-119,129,131,143-144,146,151,

156,158-160,176,189-196,199-201,

203,208,213,215,228-229,231-233

Beozia:34,63,65,68-69,74,92,98,164-166,

190,219

Bisanzio:73,156

Caria:20,22,25-26,40,103-104

Calcide:49,144,166

Calcidica:65,97,102,126,213

Chio:17,19,21,51,90,117,196

Cilicia:20,25,40,139

Cipro:19-20,24,28,36,40,181,190,212

Corinto:17,20,26,28,31,33,35-36,143,

190-192

Corsica:212

Creta:42,47,50,102,134,140,143,145-

146,158,190-191,212,219

Delo:10,15-16,19-21,23,26,33,36,39,44-

50,54,66,71-72,77-80,82,90,93,107-

110,113,115-119,121-122,128-129,

135-136,140-141,143,145-146,148-

160,168,170-171,173-177,179,181-

189,192,203-211,217,222-224,227-233

Dodecaneso:167,169,179

Efeso:29,43-44,46,87,133,142,144,171

Egina:19,52,53

Egitto:14,26,28-29,40-41,82,122,130,

133,151,181,189-190,192-193,199

IlKoinondeiNesioti

281

Etolia:34,51,53,63,65,67-68,70,72-73,

92,95,98,101,103,120,139,141,146-

147,164-166,193

Eubea:22,34,49,53,118,140,144,166,212

Focide:65,68,164,190-191

Frigia:190

Ftiotide:190

Herakleia:181

Imbro:19,22,33,35

Ios:38-39,44,47-48,74,83,117,119,121,

132,134-136,151,170,172,175-176,

180-181,186,226

Keos:38,42,47-48,50,52,75,80-81,89,

117-119,121,128-130,139-140,145,

157,170-171,173-174,176-177,180,

185-186,215

Kimolos:48-49,119,170-172,175-176,185,

212

Kos:17,22,24,42-43,46,50,75,88-89,130,

133,176,183,215

Kytenion:135

Kythnos:19,48,52-53,84-85,117-119,139,

143,152,170-171,173,175-176,180,

185-186,218

Kyzikos:76-78

Lemno:19-22,33,35

Lesbo:17,191,212,215,218

Licia:40,103-104,196

Locride:65,98,165-166

Macedonia:14,19,21,36,38,42-44,47-55,

84-85,103,126,145,151,158,191-195,

203,231

MarNero:21,108,189

Mediterraneo:6,19,104-105,110-113,122,

138,141,147,149,154,156,160,189,

205,211-214,227-228,233

Megara:26,30,34,166

Megalopoli:95,194,205

Melos:119,128,170-173,176-177,182,212,

232

Mesopotamia:189

Messenia:92,95,164

Mileto:40,55,92,118,143,190,200

Mykonos:119,150,153,170-171,173,175-

176,180,185

Naxos:50,75,88-89,93-94,117-119,121,

127-128,130,139,151,170-171,173,

175-176,180-181,183,185

Paros:48,51-52,77,93,102,117,119,128,

151,157,170-171,173-176,180,185,

188-190,192,194,196-204,231

Pergamo:38,49,53-54,146,186,188,195

Peloponneso:19-20,25,47,134,165,176,

192,194,203,213,218

Reneia:150,153,170-171,173,175-176

Rodi:4-5,10,14-15,17,20-21,30,34-36,38,

43-45,47,50-57,59,63,66,72-74,82-85,

88-89,92,98,100,102,104,117-119,

121,125-126,131,136-137,142-143,

145-146,151,156,158-159,176,179,

181,183,185-188,190,213,215,222-

223,226

Salamina:19,34,36,191

Samo:21-22,40,47,50,51,53,71,75-76,79,

90,118,130,179,182-183

Samotracia:151

Sardegna:212

Scepsi:23,30-32,35,208

Seriphos:119,170-171,173,175-176,185

Sicilia:174,189,193,212-213,217,218

Sicione:26,165

Sikinos:119,170,173,176,185

Siphnos:17,47,119,139-140,170-171,173,

175-176,184-186

Sparta:39,49,69,141,146,164,169,191-

192,194,200,203

Indici

282

Sporadi:17,169,172-173,175

Syros:48,50,89,117,119,121,140,170-

171,173-176,186

Tebe:65,69,190-191,195,203,212

Tenos:33-34,50,54-56,68,72-73,83-85,

102,117-119,121,139-140,144,152,

157,170-171,173-176,184-188,223

Tessaglia:46,65,92

Thasos:51,121

Thera:42,47,81,90,119,134,145,170,173,

176,181-182,186,232

Tracia:151

Troia:190

Xanthos:135

Indicedeinomi

AlessandroMagno:15,17,31-32,82,86,99,

117-118,121-122,192-193,195,201,

203,231

AntigonoI:16-17,19-28,30-36,48,63-64,

142-144,193,206-207

AntigonoII:16-17,38,41,45,47-50,144-

146,194,210

AntigonoIII:48-50

AntiocoII:43

AntiocoIII:51,55-56,146

AntiocoIerace:49

Apollodoros(nesiarco):76-79,180,222

Arsinoe:39,42,47-48,78,81,118,134,208,

210

Attalo:38,49,53-54

Bakchon:38-39,74-78,80,88,89,129-130,

180,183,222

Cassandro:19-22,24-26,29,142,144,192

DemetriodiFaro:50-52,145

DemetrioFalereo:19-20,22,193

DemetrioPoliorcete:15-18,22-25,27-39,

43,48,74,100,127-128,142,144,192-

194,206,226

DemetrioII:16-17,48-49

Dikaiarchos:51,146

Dioskourides:17-22,31,46,52,63

Epikrates:85,145

Euphraios(tesoriere):136

FilippoII:32,192-193,203

FilippoV:38,50-54,144-147

Glauketas:19,143

Hagemachos:84,86,186

Hermias:78-79,210,222

Kallias(theoros):180,209

Kallikrates:79-80,223

Lisimaco:21,24,37,39-40,63,142,144,193

Nabide:141,146

Patroklos:42,79,81,90,182,223

Philokles:75-76,79,80,89,90,129-130,

182,183,223

Pirro:37

Ptolemaios(nipotediAntigono):20,22-26,

28,30,32-33

Seleuco:21,23-25,37,40,193

Seleukos(ammiraglio):19-20,22,30

Thrasykles:134-136,226

TolomeoI:17-18,21,23-28,30,32-39,88,

144,179,193,207-209

TolomeoII:17-18,39,45-46,62,67,75,78-

82,88-90,128-129,134,151,193,203,

208-210

TolomeoIII:46-47,49,130,210

TolomeoIV:46-47

TolomeoV:47

TolomeoVI:47,134

Zenon:38-39,74-75,79,83,180

IlKoinondeiNesioti

283

Indicedelleimmagini

Fig.1:originedegliartigianistranierimenzionatieoperantiaDelo:154Fig.2:leCicladisecondolopseudo-Scillace.:170Fig.3:leCicladisecondoArtemidoro-Strabone:172Fig.4:leCicladisecondoMela:173Fig.5:leCicladisecondoPlinioilVecchio:175Fig.6:glistatimembridelKoinoninetàtolemaica:184Fig.7:glistatimembridelKoinonsottoRodi:187

Indici

284

IlKoinondeiNesioti

285

Bibliografia.

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ZusammenfassungaufDeutsch

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IlKoinondeiNesioti

329

ZusammenfassungaufDeutsch.

ss.3-12

Gegenstand meiner Dissertation ist das Koinon der Nesioten, eine

Föderation der kykladischen Inseln, die sich zwischen dem IV. und II.

Jahrhundert v. Chr. entwickelte. Damit schließt die Arbeit eine Lücke der

modernen Geschichtsschreibung, die dieser Föderation bislang nur wenig

Aufmerksamkeitgeschenkthat.

EinebemerkenswerteAusnahmestelltfreilichdieDissertationKönigsaus

dem Jahr 1910 dar, die dem Koinon in der Zeit seiner Gründung unter den

Antigoniden bis zu seinem Ende unter rhodischer Dominanz besondere

Aufmerksamkeitwidmete.Spätere,weitauskürzereForschungsarbeitensetzten

sich mit dem Thema nur partiell und meist mit einer sehr spezifischen

Fragestellung auseinander. Im Allgemeinen rückten diese Arbeiten nur selten

das Koinon selbst in den Mittelpunkt ihrer Betrachtung, sondern zogen es

vornehmlich zur Erklärung anderer Ereignisse, wie etwa die politische

GeschichteRhodos‘oderderPtolemäer,heran.

MeineDissertationverfolgteinenanderenAnsatz:Indemsienichtnurdie

politischeGeschichtedesKoinonuntersucht–einUnterfangen,welchesimmer

nocheinDesideratderForschungdarstellt-,sonderndieInstitutionfernerauch

als ein ökonomisches und identitäres Phänomen einer Region begreift,

unternimmt sie erstmalig den Versuch, das Koinon der Nesioten in seiner

GesamtheitsowieunterEinbezugallerAspektezubetrachten.

AlspolitischeGeschichtsschreibungpositioniertsichdieseArbeitzunächst

sehrtraditionell.Diesistnötig,daaufgrundderbereitsgenanntenLückeninder

Erforschung des Koinon große Fragen bislang nur unzureichend beantwortet

wurden: Wann und warum wurde das Koinon gegründet? Wie und warum

konnteessichunterdenLagidenbehaupten?WasgeschahinderzweitenHälfte

des III. Jahrhunderts? Wodurch konnte die Föderation unter rhodischer

HerrschaftzuneuemLebenerwachen?

ZusammenfassungaufDeutsch

330

Ziel einer auf institutionelle Fragen fokussierten Untersuchung ist es,

zunächst Kategorien herauszuarbeiten, mithilfe derer das Koinon adäquat

beschrieben und analysiertwerden kann.Waswar das Koinon der Nesioten?

DieFragekannleichterbeantwortetwerden,wennwiraufmodernepolitische

Begriffe wie „Bundesstaat“ oder „Staatenbund“ verzichten. Die Analyse

konzentriert sich auf die antiken kritischen und oft nicht unterschiedlich

gebrauchten Bezeichnungen „symmachia“ und

„ethnos“/„koinon“/„sympoliteia“.DieAufmerksamkeitwirddarüberhinausauf

diekonkretenAspektedespolitischenLebensgerichtet.Wiefunktioniertendie

„Versammlungen“ der Vertreter der Mitgliedsstaaten? Welche Rolle kam den

Ämtern der Föderation zu? Wie wurden politische Konflikte und rechtliche

ProblemedieserZeitzwischendenMitgliedsstaatengelöst?

Die Frage, die der Analyse des Koinon als ökonomisches Phänomen

zugrunde liegt, lautet: Hat das Koinon eine wirtschaftliche Rolle gespielt und

hattees ökonomischenEinflussaufdiehellenistischenKykladen?Wennnein,

was bedeutet das in Bezug auf den Sinn und das Wesen dieser Institution?

Wenn ja, in welchen Sektoren war dieser Einfluss relevant? Wird er in den

Quellen zum Ausdruck gebracht? Die wirtschaftliche Untersuchung erforscht

diekykladischenMünzen,dieFinanzenderFöderation,dieRollederPiraterie

alseinökonomischesElementsowiedenWarenverkehrimArchipel.

Andere Fragen bedürfen ebenfalls noch einer Antwort: Die Existenz des

KoinonderNesiotenistunbestreitbar,aberexistiertenauchdieNesioten?Wer

waren die Nesioten? Gab es auch einen "Identitätsrahmen" neben dem

politischenRahmen?Wenn ja,welcheBeziehunggabeszwischendenbeiden?

Dienteeine"nesiotischeIdentität"alsBasisfürdiepolitischeVereinigungoder

war siebloßeKonsequenzdespolitischenBundes?Wennnein,wiemuss die

historischeBedeutungdesKoinonsdannbeurteiltwerden?

MeineInterpretationdesKoinonsist,dassdieKykladenindieserPeriode

eineRegionwaren.DieKykladenkönnenjedochnurinbestimmtenZeiträumen

als Region interpretiert werden. Natürlich spielt die Geographie immer eine

Rolle, aberentscheidender istdieBeziehungzwischendenMenschenundder

Umgebung. So kann zum Beispiel die gleiche räumliche Zone aufgrund der

IlKoinondeiNesioti

331

wirtschaftlichen und kulturellen Bedeutungszuschreibungen durch die

MenscheneineRegionunddochkeineRegionsein.DerantikeMittelmeerraum

stellte ein Gebiet dar, das in sich stark verbunden ist, eine sogenannte

„glokalisierte“ Zone, wo globale und lokale Ebenen aufeinander trafen. Die

Regionen fungiertenhierbeials flüssige, flexibleund temporäreVerbindungen

zwischenderlokalenundglobalenEbene.DieDimensionenunddieBedeutung

derRegionenwaren natürlich sehr unterschiedlich.Meine These ist, dass das

KoinonderNesiotendiepolitischeBezeichnungeinerRegionwar,dieauchüber

einepartiellewirtschaftlicheundidentitäreDimensionverfügte.

ss.13-15

InschriftenstellendieeinzigenQuellenüberdasKoionderNesiotendar.

DieMehrheitdieserInschriftenstammtausDelosundkannderptolemäischen

Phase der Region zugeordnet werden. Die Datierung ist sehr problematisch:

Paläographische Kriterien, die heute gängig sind, haben in der Regel eine

Fehlerquotevonca.20bis30Jahren.SindunsdieInschriftenheutenichtmehr

zugänglich,weilsieverlorengegangensind,istdieseSpanneoftmalssogarnoch

größer. Diese Inschriften geben uns eher Auskunft über die institutionelle

Natur des Koinon als über die Geschichte der Föderation. Im Rahmen dieser

ArbeitwerdenfolglichvielfachandereundparalleleQuellenzurErgänzungder

GeschichtederNesiotenherangezogen.

ss.15-37

Von Felix Dürrbach stammt der traditionelle Erklärungsansatz für die

GründungdesKoinon.ErstütztsichaufzweiDokumente:dieInschriftIGXI4,

1036sowieDiodorXIX62,9.

Die InschriftbeschreibtdieEtablierungvonFeierlichkeitenzuEhrendes

DemetriosPoliorketes,welchevonDürrbach ineinenZeitraumzwischen 306

und301datiertwurden. IhrzufolgewechseltensichdieseFestemitdenenzu

EhrendesAntigonosab.Dasbedeutet,dassdasKoinondamalsschonexistierte.

Aberseitwanngenau?

Diodorlässtunswissen,dassDioskurides,AdmiralvonAntigonos,imJahr

314 oder 313 zur See fuhr, um die symmachoi zu schützen und um die noch

nicht seiner „symmachia“ angehörenden Inseln für sich zu gewinnen. Bezieht

ZusammenfassungaufDeutsch

332

sich Diodor damit wirklich auf das Koinon der Nesioten, wie die Forschung

bislangannimmt?Ichglaubenicht.InBezugaufunserederzeitigenKenntnisse

erscheint es wahrscheinlicher, dass die einzelnen Inseln symmachoi von

Antigonoswaren.Wirwissentatsächlich,dasseinwichtigerTeilderPolitikvon

AntigonosindiesenJahrendarinbestand,bilateraleBeziehungenmitdenInseln

herzustellen.

Ich habe darüber hinaus zwei Einwände gegen die traditionelle

Interpretation, die sich viele Forscher noch heute zu eigenmachen. Erstens:

DasWort „symmachia“wurdenicht richtig verstanden. Zweites:derZeitraum

zwischen313und306wurdenichtinBetrachtgezogen.

DieersteKritikwirdimnächstenKapitelaufgegriffen.Konzentrierenwir

unsalsozunächstaufdiezweiteKritik.

Was ist nach 313 passiert? Zwei Ereignisse sind dabei von besonderer

Bedeutung: die Rebellion des Ptolemaios, eines Neffen des Antigonos, der

zugleich dessen Feldherr in Griechenland war, sowie der Feldzug des

Ptolemaios I nach Griechenland. Die Details sind an dieser Stelle nicht

essenziell,jedochmüssenwirunsimKlarensein,dassdieseBegebenheitendie

Struktur der Beziehungen durcheinander brachten und die Pläne der

Antigoniden vereitelten. Erst im Jahr 307 konnteDemetrios seineHegemonie

überdie Inselnwiederherstellenundundanstreben,dieBeziehungenmitden

Griechenzuerneuern.

Demetrios gab die nordägäischen Inseln Lemnos und Imbroswieder in

athenischeKontrolleundunternahmdenVersuch,denKorinthischenBundauf

der griechischen Halbinsel erneut zum Leben zu erwecken. In den gleichen

MonatenwurdewahrscheinlichauchdasKoinonderNesiotengegründet.Zwar

verfügen wir dafür über keinen sicheren Beweis, aber die Aktivitäten des

Demetrios auf der griechischen Halbinsel und in der nördlichen Ägäis waren

möglicherweise Teil eines größeren Plans , welcher auch die südliche Ägäis

umfasste.

EinIndizdafüristdieAblehnungRhodos,sichandemFeldzuggegendie

Ptolemäerzubeteiligen.WarumlehnteRhodosdies ab?Währenddesdritten

DiadochenkriegeswardieInselnocheinBündnispartnerderAntigoniden.Was

IlKoinondeiNesioti

333

istinzwischenpassiert?MeinerHypothesenachwarderGrundderAblehnung

die neuen Machtverhältnisse zwischen den Antigoniden und Rhodos. Rhodos

fürchtete eine Beschneidung ihrer Autonomie durch die Antigoniden. Das

Koinon der Nesioten spielte in diesem Zusammenhang wahrscheinlich eine

Rolle.

ZweiElementekönntenmeineHypothesejedochentkräften.

Zum einen findet sich ein Passus in der Suda, in dem es heißt, die

Feldzüge des Ptolemaios I. und des Demetrios seien gemeinsam koordiniert

worden. Die Suda spricht von einem Bündnis, welchem eine defensive und

offensiveFunktionzukam.HierhandelteessichumeinenWettkampf:DasZiel

war, Griechenland zu befreien.Die Chronologie der Feldzügewird umgekehrt

unddieBeschreibungderEreignissetendiertdeutlichzuPtolemaios.Überdie

Wahrhaftigkeit dieses Passus wurde lange debattiert. Die chronologische

Inversion gründet an dieser Stelle nicht in einem Fehler des Verfassers oder

seiner Quellen, sondern war nötig, um denWettkampf und sein Ergebnis zu

erläutern. In diesem Sinne kann man Wettkampf und Bündnis nicht

voneinandertrennen,dadiezweiElementeohneeinanderindieserErzählung

keinen Sinn ergeben würden. Die Historiker, die die Suda untersucht haben,

vertreten die Ansicht, die Darstellung einesWettkampfes um die Freiheit der

Griechensei zweifellosderAusdruckeiner späterenNeubearbeitung.Darüber

hinaus sei dieses Bündnis in Bezug auf die vorherigen und späteren

VerhältnissezwischendenAntigonidenunddenPtolemäernnichterklärbar.In

der Tat befanden sich die zwei Akteure ein Jahr vorher und ein Jahr danach

miteinander im aktiven Krieg. Es liegt nahe, dass die beiden Mächte in der

ZwischenzeitineinemZustanddes„kaltenKrieges“verharrten.

EinzweitesElement,welchesmeineHypotheseentkräftenkönnte,isteine

alternativeDatierungderInschriftIGXI4,1036.Traditionellintegriertmandie

letzteLückemitβασιλέων.Eswäre jedoch möglich,dortauchΣωτήρωνoder

andere Wörter statt βασιλέων zu ergänzen. Das hat Konsequenzen für die

möglichenDatierungen.BasileuswurdealsTitelerstseit EndedesJahres306

verwendet. Der Gebrauch des Terminus Soteros ist im Gegensatz dazu nicht

zeitlichbegrenzt.BuraselishatSoterosbenutzt,daesbereitseinBeispieleines

ZusammenfassungaufDeutsch

334

athenischen Altares für die Soteroi gibt,wie es in Diodor berichtetwurde. Er

warderMeinung,dieInschriftkönneindasJahr307datiertwerden.DieLage

aufdenInselnundinAthenwarallerdingsganzanders.InAthenherrschteseit

zehn Jahren Demokratie und den Antigoniden wurden hierfür verschiedene

Ehrungen und Kulte zuteil. Für die Nesioten hingegen kann keine radikale

VeränderungihrerBedingungenattestiertwerden.DieDatierungvonSoterosist

zeitlich hingegen nicht begrenzt. Aus diesem Grund ziehe ich es vor, die

Inschrift indasJahr306vorderSchlachtvonSalamiszudatieren.DasKoinon

unddieFestefürAntigonoswurdenimJahr307,jenefürDemetriosnachdem

BeispielAthensimJahr306begründet.

Aber warum habe ich meine Aufmerksamkeit auf so ein spezifisches

Datierungsproblem gelegt? Das Problem ist nicht die Datierung, sondern die

allgemeineDeutung der Geschichte des Koinon. Die herrschendeMeinung ist,

dassdasKoinonimJahr314/3gegründetwordenundderersteSchrittfürdie

spätere Entwicklung des Korinthischen Bundes gewesen ist. Aber wenn das

Koinon im Jahr307gegründetwurde–wiemeineDatenbeweisen -, hatdies

eineNeuinterpretationdesEreignisseszurFolge:MitderGründungdesKoinon

wurde ein zum Korintischen Bund paralleles Projekt verfolgt, welches die

bessereKoordinationderInselnzumZielhatte.

BevorichmichderptolemäischenPhasezuwende,möchteichnocheinige

Informationen über diese Periode festhalten, die für das Verstehen der

SchuldenkriseimWeiterenvonNutzensind.

Wir wissen, dass der griechische Feldzug von Ptolemais I. im Jahr 308

stattfand. Für unsere Analyse ist hiervon von Relevanz, dass Ptolemaios

gezwungen war, die Griechen um Geld zu bitten. Da die Griechen ihm dies

verweigerten,warderFeldzugerfolglos.DieGriechenhattenfolglichkeinGeld

und/oderwolltennichtfürdenFeldzugvonPtolemaioszahlen.

Im Jahr 307 verfügte Demetrios I. hingegen während seines Feldzuges

übereinegroßeSummeGeld,dieesihmermöglichte,nichtnurbeidenGriechen

keinen Antrag zu stellen, sondern ihnen sogar Geschenke zumachen, um ihr

Wohlwollenfürsichzugewinnen.

IlKoinondeiNesioti

335

Dieses "goldenAge"endete im Jahr301mitderSchlachtbei Ipsos,nach

dernurnochwenigeMachtzentrenvomeinstgroßenReichtumderAntigoniden

übrig geblieben waren, unter anderem das Koinon der Nesioten, aber nicht

mehrAthen.

AthenhatweiterhindasGeldderAntigonidenerhalten.Dieshatteeinen

unerwarteten Mangel an Geld zur Folge. Das war in genau dem Moment

besonders kritisch, als Demetrios es dringend brauchte. Sehr wahrscheinlich

führtedieszuSteuererhöhungen.

Unter den verschiedenen Ereignissen, die auf eine Erhöhung der Steuer

hindeuten,möchteichdenFalldesPhilosophenMenedemoserwähnen,demes

nachdemJahr294gelang,dieSteuerfürdieStadtEretriasenkenzulassen.Die

Summe ist erschreckend und wahrscheinlich übermäßig, aber trotzdem

bezeugt sie die Dimension der Steuerbelasung unter den Antigoniden dieser

Zeit.

ss.37-43

Wirwissen, dass das Koinon der Nesioten ungefähr im Jahr 288 an die

PtolemäerübergingunddassPtolemaiosI.eineSenkungderSteuerverkündete:

IGXII7,506zz.10-16.DieInschriftdokumentierteinDekretderNesiotenfür

dieFestederPtolemaia.AuchwenndiezitiertePassagenatürlichvonRhetorik

getragen ist, stellt sie keineswegs bloße Propaganda dar. Eine Senkung der

SteuerindieserZeitliegtnahe.

DieptolemäischeZeitliefertunsferneralleInformationeninBezugaufdie

Lösung der nesiotischen Schuldenkrise, auf die ich später zurückkommen

werde.

Die Ptolemäische Hegemonie über das Koinon bestand ungefähr in den

Jahren288bis260.DieÄgäiswarfürdiePtolemäerindieserZeitvongroßem

Interesse.DasKoinonwarnurein„Versatzstück“ihrerPolitikindiesemRaum.

Die Lagiden förderten die Entwicklung von autonomen Föderationen und

Allianzen der Griechen (vielleicht dank des Vorbildes der Nesioten), um eine

indirekteKontrolleauszuüben.DirekteKontrollebenötigtensieausschließlich

über ihre eigenen militärischen Stützpunkte. Viele Begriffe wurden von den

Historikern benutzt, um diese Politik und die Beziehung zwischen den

ZusammenfassungaufDeutsch

336

Ptolemäer und den „freien“ Bündnissen zu definieren: Zentrum/Randgebiet,

Protektorat, Kontrollzone, Einflusssphäre. Alle sind teilweise richtig. Aber die

Perspektive ist ausschlaggebend: Aus nesiotischer Perspektive waren die

Ptolemäer Schutzherren und Patrone, die ihnen Hilfe und Halt boten; aus

ptolemäischerPerspektivewarendieKykladennureinfernesHerrschaftsgebiet

(wie Theoc. Idyl. 17 vv. 86-92), für welches sie so wenig Geld wie möglich

auszugebenversuchten.

Diese Situation veränderte sich nur während der Zeiten des

ChremonideischenKrieges(268-262ca.)gegendieAntigoniden.DiePtolemäer

vermiedenFeldkämpfeundkonzentriertensichaufdasMeer.SiehalfenAthen

und Sparta mit Lieferungen und organisierten ein Netz militärischer

StützpunkteimSaronischenGolf.AmEndedesKriegeswurdendiePtolemäerin

der Seeschlacht vonKos geschlagen und verloren dadurch die Kontrolle über

dasKoinon.

ss.43-53

Inder zweitenHälftedes III. JahrhundertsbleibtdiepolitischeSituation

desÄgäischenMeeresaufgrunddesMangelsanQuellen imDunklen,aberwir

wissen, dass das Koinon nicht mehr existierte. Die historische und politische

Analyse, der die Mehrheit der Historiker folgen, ist diejenige von Reger. Er

vertrittdieAnsicht,dieInselnseienfreigewesen,dadieMächtekeinInteresse

fürdieseZoneals eineEinheithatten.MeineVermutung istdagegendie,dass

dieInselnkeinepolitischeEinheithatten,weildieMächteimmerimKonfliktum

dieKontrollederZonewaren.

Zwischen ca. 258 und 250 hatte zuerst Rhodos die Möglichkeit, eine

Hegemonie über das Koinon zu errichten (Anhang 24). Danach kehrten die

Ptolemäer zurück bis ca. 246. Von dieser Zeit an verfügen wir über keine

weiteren InformationenüberdasKoinon.DiePtolemäer, dieAntigonidenund

RhodosschrittenindieRegioneinundkontrollierteneinzelneStützpunkte.Die

SituationverändertesicherstwiederamEndedesIII.Jahrhunderts,alsPhilipV.

die Errichtung einer allgemeinen Hegemonie über die Kykladen zu erreichen

versuchte.

ss.53-58

IlKoinondeiNesioti

337

DasUnterfangenPhilipsV. legitimiertedie rhodischeReaktion.Die Insel

beherrschtealleKykladen(außerAndros,welchessichimII.Jahrhundertunter

derKontrolle Pergamonsbefand)undgründetedasKoinonderNesiotenneu.

Rhodos dominierte die Kykladen bis ca. 166. Wir wissen, dass das Koinon

autonom von Rhodos war, obgleich es den rhodischen Direktiven in der

Außenpolitik zu folgen hatte. Das Koinon stellte für Rhodos eine

multifunktionale Basis in der westlichen Ägäis dar, eine sich selbsttragende

InstitutionsowieeineHilfegegendiePiraten.

ss.58-65

„Föderation“ ist ein modernes Wort und bezieht sich auf die politische

Einheit von unabhängigenGemeinschaften, die eine allgemeinepoliteia teilen.

ImAltgriechischenexistierendreiWörterfürdiesenBegriff:ethnos,koinonund

sympoliteia.DieseWörterstellen jedoch keineSynonymedarundhabenviele

Bedeutungen,sodasseineeinfacheÜbersetzungmit„Föderation“unmöglichist.

UndwieverhältessichmitdemWortsymmachia?DiesesWortbegegneteuns

bereits in Diodor XIX 62, 9. Diodor berichtet, dass Dioskurides, Admiral von

Antigonos, im Jahr314oder313zurSee fuhr,umdie symmachoi zu schützen

und um die noch nicht seiner symmachia angehörenden Inseln für sich zu

gewinnen.MeintDiodorwirklichdasKoinonderNesioten?WasmeinteDiodor

mit symmachia? In der Vergangenheit dachte man, dass symmachia hier ein

Synonymvonethnos/koinon/sympoliteiasei.DieseInterpretationistgemäßdes

Kenntnisstandes der heutigen Forschung nicht mehr angemessen. Der

modernenDeutungnachbedeutetdasKoinonhiersymmachosvonAntigonos.

DreiEinwändedrängensichauf:

a)Diodor kennt offensichtlich dieBedeutung vonkoinon (z.B. XIX 66, 2;

77,4;XX99,3).

b) Dem Forschungsstand entsprechend liegt es nahe, dass die einzelnen

Inseln symmachoi von Antigonos waren. Wir wissen tatsächlich, dass ein

wichtiger Teil der Politik von Antigonos in diesen Jahren darin bestand,

bilateraleBeziehungenmitdenInselnzuetablieren.

c)EsbestehteineAnalogiezurpontischenPentapolis.Früherdachteman,

ein Passus in Diodor XIX 73, 1-5, spreche von der Gründung der Pentapolis .

ZusammenfassungaufDeutsch

338

NeueStudienzuLysimachosundThrakienhabenjedochgezeigt,dassDiodoran

dieserStellenichtsanderesalseinesymmachiameint.

Symmachia kann nicht mit „Föderation“ übersetzt werden, weil in den

symmachiai keine allgemeine politeia existierte und die symmachiai einfache

Allianzenwaren.DieFragelautetdeshalb:HattedasKoinonderNesioteneine

allgemeinepoliteia?DieQuellen(Appendice3zz.17-23;11Bzz.3-9;14zz.11-

15)sprechensichdafüraus.

ss.65-67

Die Föderationen, wie die poleis, organisierten ihr eigenes politisches

Leben frei und nach keinem einheitlichen Modell. Es gab also keine typische

Föderationunddiekoina konntendemokratisch, oligarchisch oder tyrannisch

sein. Einige Föderationenwaren inmehrereTeile (mere oder tele) gegliedert.

DieseTeileoperiertendannalsBindegliederzwischenderFöderationundihren

Mitgliedern.DasKoinonderNesiotenorganisiertesichohnesolcheElemente.

Darüber hinaus konnte sich eine Föderation in der Zeit wandeln. Das

KoinonunterdenPtolemäerwarnichtdasselbewiejenesunterRhodos.Leider

mangelt es uns an aussagekräftigen Quellen über die antigonidische Zeit des

Koinon,sodass wir tendenziellvoneinemFortbestandderunterdenLagiden

herrschendenVerhältnisseausgehenmüssen.

ss.67-73

Die Nesioten verfügten über keine Volksversammlung (ekklesia oder

synodos).DiesisteinzigartigindergriechischenFöderalwelt.Grundhierfürwar

wahrscheinlich ein logistischesProblem.Eswar schwierig und teuer,mit den

SchiffentausendePersonenzutransportieren,dasWetterwarunvorhersehbar

und die Piraten konnten die kurzfristig verlassenen Inseln angreifen. Aber es

gab auch einen anderen Grund. Die Insel, die die Sitzung einer nesiotischen

ekklesia organisierte, übte alleine aufgrund dieses Umstandes einen großen

EinflussaufdiePolitikdesKoinonaus.

DieNesiotenverfügtennurübereineRatsversammlung(synedrion),inder

sich die „Delegierten“ der Mitglieder regelmäßig versammelten. Die

Delegierten diskutierten über alle wichtigen Themen des gemeinsamen

IlKoinondeiNesioti

339

politischen Lebens: Feste, Finanzen, Justiz usw.. Die Dekrete des synedrion

wurdeninallenMitgliedstaatenveröffentlicht.

Während der ptolemäischen Zeitwar die „Hauptstadt“, also der Sitz der

synedrion,DelosundwahrscheinlichhattederNesiarchosdenVorsitzinne.

Unter rhodischer Hegemonie war der Sitz Tenos; man benutzte für die

Datierung der Dekrete das Eponym von Rhodos; innerhalb des synedrion

existiertendieprostatai.SiewareneineGruppevonDelegierten,dieeinestarke

Rolle in den großen föderalenRatsversammlungen (z.B. diedamiorgoi für die

ArkadenunddieapokletoifürdieÄtolier)spielten.

ss.73-85

Es existierte kein Modell für die föderalen Magistrate. Jede Föderation

organisierteihrpolitischesLebenunabhängigvondenanderen.

Währendder ptolemäischen Zeitwar derNesiarchos die zentrale Figur

innerhalbdesNesiotischenKoinon.WirkennendieNamenvondreiNesiarchoi:

Bakchon(ca.286-280),Apollodoros(von279bisca.270?)undHermias(267).

DieNesiarchoiwarenkeineNesioten,sondernstammtenausOrtenaußerhalb

der Kykladen. Sie waren die „Mittelpersonen“ zwischen den Nesioten (sie

nahmen wahrscheinlich an dem synedrion teil) und der ptolemäischen

Verwaltung (besonders der militärischen Befehlshaber wie Philokles,

KallikratesundPatroklos).IhnenkamoftmalsgroßeBedeutungimJustizsystem

sowiebeiderSchlichtungvonKonfliktenzwischendenMitgliedernzu.

AndereMagistratederPeriodewarendietheoroi,"heiligeBotschafter",die

"nesiotisch"waren. Sie ehrten den König und hielten die Verbindungen zum

HofinAlexandria.

Unter der rhodischen Hegemonie war die Hauptfigur des Koinons ein

rhodischer Archon mit Zivil- und Militärmacht. Ihm unterstand ein

Kommandantder Flotte, ein trierachon vonTenos. Es existierten auch andere

Magistrate,aberihreRolleundFunktionbleibtunklar.

ss.85-95

DasJustizsystemderhellenistischenKykladenwareineMischungausdem

traditionellen System der klassischen Epoche und den Neuerungen der

hellenistischen Zeit. Wie auch in der klassischen Zeit organisierten die

ZusammenfassungaufDeutsch

340

einzelnen Städte in der hellenistischen Epoche Gerichtsverfahren

normalerweise unabhängig von anderen Mächten. Vieles war jedoch

Veränderungen unterworfen. Oft benötigten die Poleis fremde Richter oder

beanspruchten die Hilfe von Königen, um ihre internen oder externen

Problemen mit anderen Staaten zu lösen. Die Kykladen bildeten darin keine

Ausnahme.UnsereQuellenzeigen,dassdieInselndieJustizinderRegelallein

organisierten,aberauch,dasssienachHilfevonfremdenRichternundKönigen

fragten. Für die Kykladen tritt jedoch noch ein drittes Element hinzu: das

Koinon.AuchdieFöderationwaranderSchlichtungderAuseinandersetzungen

zwischenMitgliedernbeteiligt.

EingutesBeispiel,umdieSituationzuverdeutlichen,istdieSchuldenkrise

inden80erJahrendesIII.Jahrhunderts.AusgangspunktwareineInsolvenzauf

Bundesebene,vonderwirdankder Inschrift IGXI4,559wissen.Wirwerden

darauf im nächsten Kapitel zurückkommen. Jetzt behandelnwir zunächst die

internenProblemedieserZeitaufKeosundNaxos.KeosundNaxos ließendie

städtischeRechtspflegevonfremdenRichternausüben.Esistbekannt,dassder

Einsatz fremder Richter im Hellenismus fast immer ein Zeichen von

Schuldenkrisen war; Schuldenkrisen, die die Anwendung von üblichen

ProzedurenderstädtischenJustizunmöglichmachtenundbiszumBürgerkrieg

führenkonnten.ÜberNaxos(IGXII4,1,135)wissenwir,dassBakchonRichter

aus Kos bestellt hat. Die Menge der Streitfälle beanspruchte mehr Zeit als

geplant. Das weist darauf hin, dass die Probleme sehr komplex waren. Über

KarthaiaaufKeos(IGXII5,1065)verfügenwirleidernurüberfragmentarische

Informationen. Wir lesen, dass nicht nur Bakchon, sondern auch Philokles

mehrmals interveniertenundSchiedsverträgeaushandelten.DieseDokumente

zeigen,dassderNesiarchoseineRolleinsolchenAuseinandersetzungenspielte.

Wir haben aber auch ein fragmentarisches und nicht eindeutiges

Dokument(IGXII7,13),dasdieEntsendungvonRichternvondenInselnzuden

problematischenOrtenaufBundesebeneregelte.DieInschriftsprichtvonGeld,

Steuern fürdiePtolemäerundSchulden.AuchandereFöderationenverfügten

über ähnliche Bundesprozeduren für die städtischen Justizprobleme, die

IlKoinondeiNesioti

341

Konsequenzen auf Bundesebene hatten. Vermutlich lösten die Bundesrichter

dieSchuldenfragezwischendenMitgliederndesKoinons.

ss.95-104

Trotz Kritik vertrete ich die Ansicht, dass das Koinon eine echte

Föderationwar.Natürlichbedeutetdasnicht,dassdasKoinoneinemModellder

griechischen Föderation entspricht. Wir wissen, dass die politischen

Institutionen von Flexibilität geprägt waren. Das Koinon stellte somit eine

originale Föderation der Kykladen dar, die einen eigenen „Weg“ zum

Föderalismusgefundenhatte.

DreiEinwändewerdengegendieseAnsichtangebracht:

1. Die starke Rolle der Poleis wurde als eine partielle föderale Einheit

interpretiert.

2. Der Mangel an Informationen über das Koinon in den literalischen

Quellen wurde als Zeichen der Unwichtigkeit dieser Föderation

interpretiert.

3. DasDefizitanUnabhängigkeitvondenhellenistischenMächtenwurde

alsSymptomdespolitischenNichtbestehensdesKoinonsinterpretiert.

4.

DemließesichwiederumFolgendesentgegnen::

1. Die „problematische“ Beziehung zwischen den Poleis und der

Föderation war Realität für mehrere koina und nicht nur

charakteristischfürdasKoinonderNesioten.

2. Ähnliche Beispiele haben wir auch für die zweifellos bedeutsame

FöderationderÄtolerzwischen301und279.

3. Die Poleis konnten auch ohne eleutheria existieren. Nichts spricht

dagegen,dasssichdiesimFallederFöderationenandersverhielt.

ss.105-114

DiedieserArbeitzugrundeliegendeAuffassungderantikenWirtschaftist

von Grund auf verschieden als jene von Finley. Das heißt, ich betrachte den

MittelmeerraumalseinNetzwerkvonNetzwerken,eineSummevonregionalen

Networks, eine „globalisierte“ Zone. Die hellenistische Ökonomie war das

ErgebnisderWechselwirkungvonverschiedenenWirtschaftsräumen,dieunter

ZusammenfassungaufDeutsch

342

Umständen eine regionale Dimension annehmen und erlangen konnten. Die

Konnektivität (auf lokaler, regionaler und „globaler“Ebene) ist daswichtigste

Element dieser Konzeption. In den letzten fünfzehn Jahren haben die

Althistoriker eine solche Konzeption der hellenistischen Wirtschaftswelt

angewandt,wennauchmitdenentsprechendenUnterschieden.

Diese regionale Deutung der Ägäis finden wir erstmals in Regers

Regionalism and Change in the Economy of Independent Delos. Das Bild der

MittelmeerökonomiedesAutorswarjedochnoch„finleyan“unddervonReger

angeführte Begriff von Region war aufgrund der Quellen die einzige

unorthodoxeNeuheit. Derhier angewandteAnsatzunterscheidet sich indrei

wesentlichen Punkten. Erstens: Ich benutze die Fachsprache und die

Analysetechniken der „Network Theory“. Zweitens: Ich vertrete nicht das

KonzepteinerpraktischenRealitätderAutarkie.Drittens:Ichveranschlagedie

wirtschaftlicheRollederpolitischen,sozialenundreligiösenInstitutionenhöher

alsdasinbisherigenAnsätzenderFallwar.

VereinfachendbestimmenzweiGrundideendie„NetworkTheory“.1:Die

Welt ist klein, weil jeder Mensch auf derWelt mit jedem anderen über eine

überraschendkurzeKettevonBekanntschaftsbeziehungenverbundenist.2:Die

Gruppen, in denen Menschen miteinander in Kontakt kommen, sind

normalerweise geschlossen. Zwischen den zwei Ideen besteht kein

Widerspruch,weileineselbePerson(oderKnoten)gleichzeitigverschiedenen

Gruppenangehört.

Zusammenfassendkannmansagen:

- die Gruppen sind Networks von Knoten, die miteinander verbunden

sind;

- dieHubssindKnoten,diemehrVerbindungenalsdieanderenhaben;

- die Homophilie ist die Tendenz von Knoten, mit anderen Knoten in

Interaktion zu treten, wenn diese ihnen ähnlich sind. Die Faktoren der

Ähnlichkeitsindz.B.dieGeographie,diePolitik,dieArbeit,dieReligionusw..

Aberwasbedeutetdas fürdieNesioten?EinregionalerWirtschaftsraum

kannalseinNetwerkvonKnoten-Inseln,diewegenihrergeographischenLage,

aberauchwegenanderenFaktorenverbundensind,verstandenwerden.Einige

IlKoinondeiNesioti

343

InselnkönnenübermehrKontaktealsandereverfügen.DiesesinddieHubsdes

Networks für die Beziehungen mit den anderen Knoten oder Netzwerken

außerhalbderRegion.NachdieserTheorie ist die ganzeWelt verbundenund

dieNetzwerkesindinstabilundwechselnd.

DerzweiteUnterschiedistdieBedeutungderAutarkie.Hierinnehmeich

Bezug auf das Buch von Horden und Purcell The Corrupting Sea: A Study of

Mediterranean History. Die Inseln sind wichtige Hauptfiguren der antiken

Mittelmeer-Globalisierung.Dasheißt,dassein regionalerWirtschaftsraumdas

Ergebnis einer Entscheidung, keiner Notwendigkeit ist. Allgemein ist die

Schaffung und die Entwicklung von bestimmten Austauschnetzen, das

Wachstumvon spezifischen Zentren, Aufenthaltsorten undMärkten sowie die

EntstehungbestimmterFormenundGrößender regionalenWirtschaftsräume

keine notwendige Frucht der Geographie, obwohl der Geographie ein

unleugbarer Einfluss zukommt. Die Autarkie spielt fast keine Rolle und die

wirtschaftlicheRegionwarkeinautarkischerRaum.Wasfürunswichtigist,ist

die Proportion zwischen Binnen- und Außenhandel. Das heißt, dass wir eine

Region dann als wirtschaftlich identifizieren, wenn der Handel zwischen den

KnotendenHandelmitaußerhalbdiesesRaumesstehendenKnotenübertrifft.

Der dritte Unterschied betrifft die wirtschaftliche Bedeutung der nicht-

ökonomischen Institutionen. Dieser geoökonomische Rahmen berücksichtigt

nicht, dassdie Flexibilität der „redistributiven“ Strategiendurch verschiedene

politische,soziale,sprachlicheundreligiöseFaktorenbeeinflusstwurde.Inden

letzten Jahren leistete die Rezeption der sogenannten „New Institutional

Economics“ hierfür einen Beitrag. Das Problem ist kompliziert, aber

zusammengefasst kann gesagtwerden, dassman die positiven und negativen

HandelsanreizemitspezifischenPartnernanalysierenmöchte.Einigepolitische

Beispiele sind: die Gründung von sympoliteiai oder koina, das Bestehen von

allgemeinen Verwaltungsbehörden oder die Einführung von gemeinsamen

Standards (besonders für die Münze). Andere Beispiele sind: die An- oder

Abwesenheit der Piraterie, die Existenz eines allgemeinen Heiligtums und

„entfiskalisierter“ Feste, die sprachlichen und kulturellen Beziehungen

zwischenden IonenoderdenDorernusw.Damitkönnenwir auchverstehen,

ZusammenfassungaufDeutsch

344

warumdieRegionensehrfragilsind.SiesindtatsächlichdasinstabileErgebnis

von Politik, Ideologie und Wirtschaft und sie können leicht in kleine

Unterregionen aufgegeteilt werden oder schließen sich miteinander in

überregionalen und generischen Einrichtungen zusammen. Ferner hilft eine

solche Perspektive, die Analyse der Ökonomie, Politik und Ideologie

miteinanderzuverbinden.

IchhabemeineBemerkungeninvierHauptabschnittegegliedert:erstens,

die Untersuchung der Münze und der Währung; zweitens, die Analyse der

finanziellenBundesverwaltung,derBeamtenundderkonkretenFälle;drittens,

die Erklärung der wirtschaftlichen Rolle der Piraterie und der Beziehung

zwischenderPiraterieunddemKoinonsowieviertens,derWarenverkehr.

ss.114-122

JedeFöderationverhieltsichandersinBezugaufdiePrägungderMünzen.

Zwischen den zwei Extremen, des Bundesmonopols und der völligen Freiheit

derPoleis,stehtdasKoinonderNesioten,daszwarüberkeineBundesprägung

verfügte, aber partiell das Gewicht und die Typologien der Münzen

koordinierte. Welche ökonomische Bedeutung hatte dieser partielle

"Dezentralismus"?

Während des Hellenismus gab es sechsundzwanzig kykladische

Münzstätten, von denen zehn gleichzeitig aktiv waren und meistens Bronze

prägten. Anders war es in der klassischen Epoche als es nur dreizehn

Münzstätten gab, die ausschließlich Silber prägten. Anfang des dritten

Jahrhunderts führten die Inseln einen allgemeinen und spezifischen Standard

ein, der heute „insular“ genannt wird. Die Ikonografie verweist auf einige

internationale Verbindungen, aber nicht auf eine generelle und beständige

Politik.DieNesiotenhattenkeineBundesprägung.

Daraus lässt sich schließen, dass es in der griechischen Welt keine

allgemeine Regel für die Bundesprägung gab. Zwischen der gänzlichen

städtischen Unabhängigkeit und dem Bundesmonopol bestanden zahlreiche

Zwischenebenen.DieNesiotenbefandensichvermutlich inderMitte. Aberes

gibtzweiweitereGründefürdiesenMangelaneinerBundesprägung.Dererste

IlKoinondeiNesioti

345

Grund ist politisch motiviert: Das Koinon war für die Nesioten nicht von so

großerBedeutungwiebeispielsweisefürdieÄtoler.

DerzweiteGrundistwirtschaftlichmotiviert:DieInselnbrauchtenkeine

eigene städtische oder föderative Prägung, um eigene Handels- oder

Finanzbeziehungen zu entfalten. Sie gebrauchten tatsächlich ausländische

Münzen, die das vorherrschende Zahlungsmittel waren. Das bedeutet jedoch

nicht, dass die Inseln kaum wirtschaftliche Bedeutung hatten. Während des

Hellenismus war z.B. Thasos wirtschaftlich besonders stark, verfügte

gleichzeitigaberüberkeineeigeneSilberprägung.

Dies ist auch den archäologischen Daten zu entnehmen. Neben

ausländischen Silbermünzen (besonders aus Rhodos, Athen und den

Diadochenreichen) wurden lokale Bronzemünzen gefunden. Diese

Bronzemünzen kursierten frei innerhalb des Koinons. Ausnahmenwaren nur

KeosundAmorgos.

ss.122-135

Das Koinon musste Steuern (verschiedener Art) an den Hegemonen

entrichten. War dieser nur ein Sammler und funktionierte er als Vermittler

zwischen den Inseln und den Herrschern? Oder verfügte er über eine

permanenteKasseundfinanzielleAutonomie?

DieQuellen(Anhang1zz.11-16und35-42;Anhang2zz.57-61;Anhang

17 zz. 29-31) bezeugen die Existenz einer permanenten föderalen Kasse

währendallerPhasendesKoinons.Wirsehen,dassdieKassedesKoinonsmit

den Beisteuern der Mitglieder aufgefüllt wurde. Das Koinon regulierte sich

selbst inKooperationmitdenMitgliedernunderlegteauchStrafandrohungen

für die Hinterziehungen von Steuern auf. Die Nesioten organisierten ihre

Finanzen autonom und trieben die Steuern von denMitgliedern des Koinons

ein.Wie hochwar die Steuerlast?Wir sind uns dessen nicht sicher, aberwir

wissen, dass sich die Nesioten ungefähr im Jahr 280 aufgrund einer

SchuldenkriseineinerprekärenPhasebefanden.

Der Terminus "Schuldenkrise" bezeichnet eine Lage, in der die

SchuldanhäufungdieRückgabedesGeldeserschwertundderDialogzwischen

Gläubiger und Schuldner unmöglich wird. Der Gebrauch dieser Bezeichnung

ZusammenfassungaufDeutsch

346

offenbart bereits Wesentliches meiner abschließenden Interpretation. Meine

InteressefürdiesesThemawurdedurcheineinzigesDokumentgeweckt,dasdie

Nesioten als schlechte Schuldner darstellt, die mit Gewalt zur Zahlung

gezwungen wurden. Dieses Dokument ist die delische Inschrift IG XI 4, 559,

welche ungefähr in das Jahr 280 zu datieren ist. Die Nesioten haben ihre

Schulden scheinbar seit einiger Zeit nicht zurückgezahlt, da das Dokument

keinenweiterenZahlungsaufschuberlaubt.Wirwissen,dassDelosdieHilfevon

Philokles, des ptolemäischen Hauptkommandanten in der Ägäis, sowie von

Bakchon, des amtierenden Nesiarchen, erhielt. Viele andere Fragen bleiben

jedochoffen.

Wir verfügen über keine Informationen weder bezüglich der Höhe der

SchuldennochüberdiezeitlichenKoordinaten(wannhabensichdieNesioten

verschuldet?Wannhabensieaufgehört,ihreSchuldenzuzahlen?).Auchwissen

wir nichts von den Prozeduren, die die Einwohner von Delos unternahmen,

bevor sie sich an Philokles wandten. Und nochmals: Wie hat Philokles die

Nesioten gezwungen, das Geld zurückzuzahlen? Und natürlich:Warum haben

dieNesiotensichverschuldetundwarumhabensieihreSchuldennichtbezahlt?

MeinInteressebestehtimFolgendendarin,dasDokumentindenrichtigen

historischen Kontext zu setzen und eine Antwort auf die offenen Fragen zu

geben. Die genannte Inschrift birgt manche interessanten Aspekte der

ÖkonomiederNesioten,dieichspäterkommentierenwerde.

Folgende Hypothese möchte ich aufstellen: Die Schulden wurden den

NesiotenwegendermilitärischenundpolitischenNotvonDemetriosnachdem

Jahr301auferlegt.

Eine partielle Bestätigung dieser Datierung findet man in einer

DokumentenreiheausArkesineaufAmorgos.Siezeigt,dassdieStadt(zwischen

dem Ende des IV. Jahrhunderts und der ersten zwei Jahrzehnte des III.

Jahrhunderts) privaten Bürgern der Stadt oder/und (Bürgern) der

benachbartenInselnmehrereTalenteschuldete.DieInschriftIGXII7,67Bzz.

38-50istexemplarisch:PraxiklesvergibtderStadteinenKreditüber3Talente.

Die anderen Inschriften nennen jeweils eine Verschuldung über zehn Talente

undmehr.

IlKoinondeiNesioti

347

Aus der bereits erwähnten Inschrift IG XI 4, 559 erfahrenwir, dass sich

nichtnureinzelneInseln,sondernauchderBundverschuldete;dasheißt,dass

es nicht nur Staatsschulden, sondern auch Bundesschulden gab. Die zwei

Ebenen der Institution (Mitglieder und Koinon)wiesen dieselben finanziellen

Problemeauf.

Nach dieser Schuldenanhäufung in der antigonischen Phase nach 288

folgte eineÄra, die von Insolvenz und inneremAufruhr gekennzeichnetwar.

Bezüglich der Insolvenz auf Bundesebene haben wir bereits das Beispiel der

Inschrift IG XI 4, 559 erwähnt. Auf Stadtebene wissen wir, dass es

beispielsweiseinnereProblemeaufKeosundNaxosgab.

Zur Lösung dieser potentiell explosiven Situation wurden drei

Maßnahmenergriffen.

Die erste oblag der "Exekutive". Der Nesiarch und der Navarch leiteten

ihrerseits dreierlei Arten von Maßnahmen ein: Erstens schickten sie fremde

Richter von Kos nach Naxos (IG XII 4, 1, 135 zz. 2-21); zweitens haben sie

mehrmals die Einigungen inKarthaia aufKeos reguliert (IG XII 5, 1065 zz. 1-

10); drittens haben sie die Rückzahlung der von den Nesioten bei Delos

gemachtenSchuldenverwaltet(IGXI4,559).

Maßnahmen des zweiten Typs wurden vom Synedrion der Nesioten

initiiert.WirverfügenübereinfragmentarischesundinseinerBedeutungnicht

eindeutiges Dokument (IG XII 7, 13 zz. 2-14), welches die Entsendung von

RichternvondenInselnzudenKrisenherdenaufBundesebeneregelte.

Maßnahmen des dritten Typs wurden vom Oikonomos der Inseln

eingeleitet.DerTerminus"Oikonomos"kanndreiBedeutungenhaben:Generell

wurde damit ein Verwalter eines ländlichen Familien- oder Privatbesitzes

bezeichnet.ZwischendemIV.undI.JahrhundertwurdederTerminusaberauch

für Verwalter der Stadt oder Verwalter der Bundesfinanzen gebraucht. Mehr

oderwenigergleichzeitigbezeichnetederTerminusaucheinenptolemäischen

Beamten,derdemDioiketesuntergeordnetwar.DerOikonomoswarindiesem

FallderVerwaltereinesköniglichenBesitzes.DieExistenzeinesOikonomosder

Inselnwirdvon zweiDokumentenbestätigt.Das erste (IG XII Suppl. s. 96, nr.

169 zz. 2-6) zeigtunsdrei Fakten: erstens, dassTrasiklesderOikonomosder

ZusammenfassungaufDeutsch

348

Inseln war; zweitens, dass er von einem ptolämeischen Beamten ernannt

wurde, der kein Dioiketes war; drittens, dass Ios ihm für seine gutenWerke

dankte. Das zweite Dokument (IG XI 4, 1043 zz. 3-21) belegt, dass auch das

Koinon Trasichles für seine gutenWerke dankte. Die Frage ist nun:Werwar

Trasichles?Welche Art vonOikonomos war er? Selbstverständlich stehen uns

zwei Optionen offen: Einerseits konnte der Oikonomos in diesem Fall ein

Verwalter der Bundesfinanzen sein oder andererseits ein Verwalter eines

königlichenBesitzesaufdenInseln.Tertiumnondatur.Wastrifftnunindiesem

konkreten Fall zu? Eine Antwort auf diese Frage könnten wir in einem

komparativen Ansatz suchen. Unter den vielen zur Verfügung stehenden

Dokumentenhabe ichausZeitmangelnur zwei ausgewählt.DasersteZeugnis

ist ein Brief des Ptolemaios VI.aus dem Jahr 163, den er an das Haupt des

StandortesaufderInselTheraschickte(IGXII3,327ll.2-9).AusdiesemBrief

erfahrenwir,dassderörtlicheOikonomosdieFelderderGesellschaftenteignete

und sie im Namen des Königs verwaltete. Wir erfahren auch, dass er dem

Dioiketes untergeordnetwar und für die Interessen des Standortes arbeitete.

Das zweiteDokument (SEG 38, 1476 zz. 52-58) ist einDekret vonXanthos in

Lykienausdem Jahr206-5.Kiteion,eineStadtaufdemgriechischenFestland,

batXanthosumfinanzielleHilfe;XanthoswarjedochnichtinderLage,diesezu

gewähren.Wirwissennämlich,dassdiestädtischenKassendamalsleerwaren,

und dass die Stadt stark verschuldet war. Aus diesem Grund wurde eine

außerordentlicheOikonomia fürdieDauervonneunJahrenverabschiedet.Mit

Oikonomia meinte man in diesem Fall einen Finanzierungsplan für den

Schuldenausgleich. Wir müssen uns darüber im Klaren sein, dass die

Dokumente über Trasikles sehr fragmentarisch sind. Daher kann keine

abschließende Antwort gegeben werden. Trotzdem liegt es nahe, dass die

zweiteOptiondie realistischere ist.TrasikleskönntederBeamtesein,derzur

Führung einer Oikonomia, also eines Finanzierungsplans für den

Schuldenausgleich, benannt wurde, welcher beide Ebenen umfasste (die

städtische und die bündische). Das könnte sowohl die Widmung von Ios als

auch die Widmung der Nesioten erklären. Tatsächlich hat Trasikles bei der

ErledigungseinerAufgabensicherlichzwischen Inselnunterschieden,die ihre

IlKoinondeiNesioti

349

Schuldenvöllig, teilweiseoder garnichtbezahlthatten.Dafürwurde ihmvon

denInselngedankt,diebezahlthattenundnichtdieFolgeneinertieferenKrise

ertragenwollten.

ZusammenfassendhäuftendieNesiotenmeinesErachtensnachimersten

Jahrzehnt des III. Jahrhunderts Schulden sowohl auf Bundes- als auch auf

städtischer Ebene an. Die Schuldenlast wurde im zweiten Jahrhundert

untragbarundführtesowohlzuinternenKrisenaufEbenederInselnalsauch

zur Insolvenzauf Bundesebene.DieLösungderKrisewurdekompliziertund

verlangte bündische Zentralisierung in der Haushaltsführung (siehe

Oikonomos)undinderLeitungderJustiz(siehedievomKoinonausgewählten

Richter),aberaucheineInterventionderptolemäischenBehörde.

ss.135-147

Die Piraterie war in der hellenistischen Ägäis endemische und

wirtschaftliche Realität. Der gemeinsamen Auffassung nach haben die

Hegemonen das Koinon als Waffe gegen die Piraten benutzt. Aber war es

wirklichso?MeinerHypothesenachwardasKoinonvielmehreinMittel,umdie

Piraten als Korsaren zu koordinieren. Dies führte natürlich auch zu

KonsequenzenfürdieökonomischeRolledesKoinons.

ss.147-158

Die epigraphischen und archäologischen Quellen bezeugen, dass die

BevölkerungvonDelos(einschließlichderMännerundFrauenvomKindes-bis

insErwachsenenaltersowiederBürger,SklavenundansässigenAusländer)von

insgesamt 3000 Menschen in der Mitte des IV. Jahrhunderts auf 12.000

Menschen zu Beginn des II. Jahrhunderts und 20.000 Menschen nach 167

anstieg. Von diesen Daten abgesehen, deren Faktizität nicht bestätigt werden

können, beobachten wir schon im IV. Jahrhundert ein starkes

Bevölkerungswachstum und als dessen Folge eine Überbevölkerung. Die von

DelosentwickelteLandwirtschaftkonntenichtgenugNahrungsmittelerzeugen,

um die Bevölkerung zu versorgen. Die Insel war deshalb abhängig von

Importen.

Nahrungsmitteleinfuhren betrafen insbesondere drei Sektore:

Landwirtschaft,TierzuchtundFischfang.

ZusammenfassungaufDeutsch

350

Aufgrund der Niederschlagsmengen baute man auf den Kykladen mehr

GerstealsWeizenan.ModerneDatenundarchäologischeErkenntnissezeigen,

dass die Kykladen Gerste exportieren konnten. Eine Preisanalyse von Delos

zeigt, dass Gerste billiger als Weizen war, besonders im Winter, als nur die

Küstenschifffahrt relativ sicher war. Das bedeutet, dass Delos und auch die

anderen Inseln an erster Stelle die kykladische Gerste benutzten. Die

Weizeneinfuhraus fernenOrten ließsich trotzdemnichtkomplettvermeiden.

DieSummederSchulden fürdieWeizeneinfuhrvergrößerte sichparallel zum

Bevölkerungswachstum.AberDelosbrauchtenichtnurGetreide,sondernauch

dieallgemeinelandwirtschaftlicheBasis(dasheißtGemüse,Obst,Hülsenfrüchte

usw.)undnatürlichauchtierischeErzeugnisse.

Bei über dreißig Grad Celsius benötigt ein Rindmit einem Gewicht von

200Kgmehrals30LiterWasseramTag;einPferdungefähr50;einSchwein

zehnund Ziegenartennur fünfodersechs. ImtrockenenSommerbrauchtein

einzelnes Rind zwischen 1.000 und 1.200 Liter Wasser. In den Kykladen

züchtetemandieRinderfastnurindenregnerischenMonatenundschlachtete

sie imFrühling,wenndieRindernochKälberwaren.Eswardeshalbmöglich,

dieseTiereauchaufdieKykladenzuexportieren.Dasbezeugenarchäologische

Daten von Delos, wonach 40-50% der geschlachteten Rinder Kälber und die

anderen nicht älter als drei Jahre waren. Die Kykladen waren deshalb sehr

wahrscheinlich die Lieferanten von Delos in dieser Epoche. Aber die Inseln

exportierten nicht nur Tiere und Fleisch, sondern auch andere tierische

Erzeugnisse wie Käse (sehr bekannt ist dieser von Kythnos) oder Textilien

(geschätztwurdendiesevonAmorgos).

AberauchderFischfangwarsehrwichtigfürdieErnährung.UmdieMitte

des dritten Jahrhunderts wurden etwa 20.000 Drachmen Fisch verkauft, die

110.000-190.000kgFischentsprechen.DieDatenweisendaraufhin,dassder

Fischfangsehrintensivundgutorganisiertwar.EinsolcherFischkonsumzeigt

jedoch auch, dass der Fischfang in Delos, Mykonos und Renea aufgrund des

langenReproduktionszyklusnichtnachhaltigwar.DeloswaraufFischimporte

angewiesen. Die Mehrheit dieser Einfuhren kamin dieser Epoche von den

Kykladen.

IlKoinondeiNesioti

351

Gleichwohl umfassten die Importe von den Kykladen nicht nur

Nahrungsmittel, sondern auch Baumaterialien und qualifizierte Arbeitskräfte.

DieerwähntenHandwerkerimHeiligtumvonDeloswaren:BürgervonDelos–

91; Ausländer – 44; Sklaven – 3; Unbekannte – 514.Wahrscheinlichwar der

AnteilderBürgerundAusländerunterdenUnbekanntengleichhochwieunter

denBekannten. Davon ausgenommen sind die Sklaven,weil sich diese nur in

seltenenFällenalsSklavenzuerkennengeben.InseinemmonumentalenBuch

hat Feyel geschrieben, dass die Handwerker aus dem ganzen Ägäis-Raum

kamen.AberdieerwähntenDatenvonFeyeloffenbareneineallgemeineLogik.

MansuchtzuerstdieHandwerker inDelos,dann indenKykladenunddanach

außerhalb des Archipels. Die nicht nesiotischen Handwerker waren oft

qualifizierteralsdieanderenundihreZahlwuchsimzweitenJahrhundert.Das

isteinSymptomdesWachstumsvonDelosundsteht imEinklangmitunserer

generellenDeutung.

Wir beobachten ein strukturelles Ungleichgewicht in der Handelsbilanz

vonDelos,weildieInselkeinenExportundkeinBergwerkfürdieMünzprägung

hatte.TrotzdemsehenwireinGleichgewicht(odervielleichteinenÜberschuss)

in der Zahlungsbilanz. Warum? Delos war zu dieser Zeit ein regionaler

Transitmarkt.DienichtansässigenAusländerfuhrennachDelos,umWarenzu

kaufenundzuverkaufen.SiezahltenSteuer, siebeantragteneinDarlehenmit

Zinsen, sie stifteten etwas dem Heiligtum usw. Die fiskalischen Daten zeigen

uns,dassDelosnureinerderÄgäismärktewar,wasbedeutet,dassbis167die

meistendieserAusländerNesiotenwaren.Die InselnbrauchtenProdukte, die

nicht im Archipel produziert werden konnten, und Delos war ein wichtiger

MarktfürdieseProdukte.

Abschließendmöchteichnochbetonen,dassdiesevonmirbeschriebene

gegenseitige Abhängigkeit nicht autarkisch und absolut war. Delos war der

bessere Hub des Archipels, aber natürlich verfügten die anderen Inseln auch

überautonomeVerbindungenundHandel.

ss.158-160

Politische und wirtschaftliche Faktoren begünstigten die Entwicklung

einesregionalenWirtschaftsraumsundNetzezwischendenKykladenvon314

ZusammenfassungaufDeutsch

352

bis167.DasKoinonderNesiotenwarhierineinesderwesentlichenFaktoren.

Die Föderationen förderten Kontakte und Beziehungen zwischen den

Mitgliedern und sicherten auch wirtschaftliche Rechte wie enktesis und

epigamia.Delosnahmals„Hauptstadt“desKoinonsdiefrüherePositionAthens

ein. Der Föderation selbst kam Bedeutung im Finanz-, Schulden-, Justiz- und

Steuersystemzu.

ss.161-167

DieFrage ist:WerwarendieNesioten?Darauf gibt es zweiAntworten. .

DieersteanalysiertdieSituationauseinereffektivenPerspektive."Werwaren

die Nesioten" bedeutet demnach "welche Poleis waren Mitglieder des

Koinons?". Die zweite mögliche Antwort analysiert die Situation aus einer

identitärenPerspektive."WerwarendieNesioten"heißtindiesemFall"welche

Inselnfühlensichalsnesiotisch?".

Dieser Aspekt der Antwort ist insofern problematischer, als dass er ein

kompliziertesKonzeptwie"Identität"heranzieht.Ichmöchtegleicheinhäufiges

Missverständnisausräumen,dassnämlichIdentitätkeinSynonymfürEthnizität

ist. Ethnizität ist eine der bekanntesten und meist diskutierten Formen von

Identität. Heutzutage wird Ethnizität als eine ideologische Fiktion und ein

politisches Instrument interpretiert. Die Ethnizität stützt sich auf denMythos

einer gemeinsamen Abstammung und Geschichte. Dieser Mythos wurde von

einer Gruppe beansprucht, die sich mit einem Volk, mit einem Ethnos

identifiziert. Die Entwicklung mehrerer griechischer Föderationen war mit

einer„ethnischen“Vorstellungverbunden,abernurbiszumIV.Jahrhundert,als

viele Bundesstaaten andere „ethnische“ Gemeinschaften mit den gleichen

Rechteneingliederten.InBezugaufdieNesiotensindkeineInformationenüber

eine„ethnische“Mythologie,einenesiotischeGenealogieodereinenmythischen

Gründer vorhanden. Trotzdem können wir über die Identität und den

FöderalismusderNesiotensprechen,dadieEthnizität inderhellenischenZeit

keinezwingendeundideologischeBasisfüreinenBundestaatwar.Diegesuchte

nesiotischeIdentitätistpolitischundstütztsichdaheraufandereideologische

Grundlagen. Der problematische Begriff der Identität bedarf einer Definition.

MiteinerpräzisenundstrengenDefinitionriskierenwirjedocheinepraktische

IlKoinondeiNesioti

353

Unbrauchbarkeit, wobei mit einer allgemeinen Definition das Risiko der

Unbestimmtheit besteht.Wie könnenwir also den Begriff "Identität" flexibel,

aberauchsinnvollnutzen?

Um diesen Begriff zu verwenden, bedarf es spezifischer „Bereiche von

Anwendbarkeit“, die als identitäre Plattformen oder Basis für bestimmte

Situationen fungieren. Im Fall der Nesioten waren die Mitglieder des Koinon

erstensInseln,zweitensKykladen,drittensionisch,viertensteiltensieregionale

Religionsumkreise. Diese vier Plattformen überlagerten sich dabei nicht

vollständig.SelbstverständlichexistiertenauchanderegriechischeStaaten,die

insular, kykladisch oder ionisch waren und natürlich hatten die

Religionsumkreise um/von Delos verschiedene Bedeutungsebenen und die

„regionale“ Ebene war nur eine von mehreren. Trotzdem dienten diese

Plattformendazu,einenesiotischeIdentitätzukonstruieren.

DieAntwortaufdieFrage„WerwarendieNesioten?“kannnurdurcheine

KombinationderbeidendargestelltenPerspektivengegebenwerden.

Ich werde zuerst über die Kykladen sprechen, dann über die Liste der

Nesioten,dasMarmorPariumundden ionischeAspektderMitgliedschaftder

Nesioten,dannüberdieFesteundschließlichüberdieInsularität.

ss.167-178

Die Archipele in der Ägäis sind ein Produkt der menschlichen

Interpretation der geographischen Lage und sind entsprechend historisch

wandelbar.DieKykladenalseineregionaleEinheitexistiertenmindestensseit

Herodot.DerNamebezeichneteinenKreisumDelos.ZweiAspektesindwichtig:

die religiöse Bedeutung des Heiligtums von Delos, welches im Zentrum des

KreisesstehtsowiediespezifischeDeutungderGeographie,d.h.dieFormdes

Kreises selbst. Dank dieser Aspekte ist die intellektuelle Kontrolle über die

Umwelt möglich. In der allgemeinen Darstellung hat die Region „präzise“

Grenzen,auchwenn inderRealitätdieseGrenzenunklarsind.Werwarendie

Kykladen?WelcheInselnwareninderListederKykladenundwelchebefanden

sichjenseitsseinerGrenzen?

DiewichtigstenListen sind jenevonPseudo-Skylax, Strabon,Pomponius

MelaundPliniusdemÄlteren.Diesesindnatürlichunterschiedlich,aberinallen

ZusammenfassungaufDeutsch

354

findenwirelfionischeInseln(Andros,Delos(+Renea),Keos,Kythnos,Mykonos,

Naxos,Paros(+OliarosundPrepesinthos),Seriphos,Siphnos,SyrosundTenos.

Diese waren Mitglieder des ersten und zweiten Attischen Seebundes und

standeninderListederSchuldnervonDelos(IV.Jahrhunderts),mitAusnahme

Kythnos'.DieserkleinstegemeinsameNennerschließt andere Inseln (z.B.die

dorischenInselnoderdieionischenInselnIosundAmorgos)vonderListenicht

aus.

ss.178-189

ZuBeginnmüssenwir festhalten,dass sichdieNesiotenbewusstwaren,

nur einen Teil der Insulaner zu repräsentieren. Verschiedene bürokratische

Passagen aus Dekreten des Koinons (IG XI 4, 1038 zz. 17-21; 1039 b zz. 3-7;

1042 zz. 17-20; 1045 a zz. 1-4; 1046 lzz 13-15) bestätigendas.DenNesioten

warbewusst, dass außerhalb ihrerGrenzennochandereNesiotenexistierten.

WelcheNesiotenwarenaberMitgliederdesKoinonsundwelchenicht?

UmeineAntwort auf diese Frage zu finden,werde ichdieDiskussion in

dreiTeilegliedern,diemitdendreiPhasendesKoinonsübereinstimmen.

Die geographische Größe des Koinons in der antigonischen Epoche ist

mangelsQuellennichtnäherdefinierbar,eineKontinuitätinderptolemäischen

Phasegiltaberalswahrscheinlich.ImDekretvonNikouria(IGXII7,506zz.10-

14) steht geschrieben, dass alle Nesioten unter Ptolemaios I. befreit worden

sind. Dies ist freilich nur eine vage Angabe, aber alles was wir diesbezüglich

haben.

Zur ptolemäischen Phase ist die Quellenlage deutlich besser. Einige

Inschriften(IGXII7,506zz.61-62; IGXIISuppl.S.96,nr.169zz.4-5; IGXI4,

1040z.28;1041z.21;IGXII5,1065zz.2-4;Michel1900,534zz.2-10)nennen

unsdieInseln,dienachweislichMitgliederwaren:EswarendiesNaxos,Andros,

Kythnos, Ios, Keos, Mykonos, Paros sowie Amorgos. Der Beweis für die

Mitgliedschaft von Amorgos im Koinon stellt die Entdeckung in loco einiger

Dekretedar,dennsämtlicheDekretederNesiotenmusstenindenHeiligtümern

allerMitgliederveröffentlichtwerden(IGXI4,1039bzz.12-14;1040zz.21-24;

1048zz.10-13;IGXII7,506zz.51-53).

IlKoinondeiNesioti

355

NachdenbelegbarenMitgliedernmüssenwirunsnunmitdenunsicheren

Mitgliedern beschäftigen. Wir beginnen mit Herakleia, einer kleinen Insel

zwischenNaxosundIos.AufderInselwurdeeinDekretentdeckt,welchesvon

einem koinon ton nesioton veröffentlicht worden ist (IG XII 7, 509). In der

VergangenheitgabesDebattenüberdiesesKoinon,heuteistdieMeinungaber

einhellig. Es handelt sich um kein Koinon der Nesioten, sondern um eine

„Vereinigung“ der Bürger und fremden Einwohner von Herakleia. Diese

Annahmebasiertdarauf,dassimTextkeineErwähnungvonDeloszufindenist,

sondern nur von einer lokalenMetroon. Das Dekret regelte die Streitigkeiten

zwischenlokalenBauernundfremdenZiegenzüchtern.

KommenwirnunaufdiedorischenKykladenzusprechen.MitAusnahme

von Zypern ist Thera jener Ort, in welchem die meisten Inschriften über die

ptolemäischeHerrschaftaußerhalbÄgyptensgefundenwurden.KeineInschrift

gibt uns Auskunft über dessen Mitgliedschaft im Koinon der Nesioten, was

heißt, dass Thera kein Mitglied der Föderation war. Die Insel diente als

ptolemäischerStützpunktunterderdirektenHerrschaftderlagischenstrategoi.

FürdieanderendorischenKykladensindnurwenigeInformationenvorhanden,

aber es ist wahrscheinlich, dass sie wie Thera keine Mitglieder des Koinons

waren.

Eine andere interessante Insel ist Samos, die im Dekret von Nikouria

Erwähnung findet (IG XII 7, 506 zz. 1-9). Im Dekret steht geschrieben, dass

Philokles, der ptolemäische Hauptkommandant der Ägäis, Delegierte der

Nesioten nach Samos bestellt hat. Einige Historiker waren der Ansicht, dass

Samos - wie Delos - ein Zentrum für die Versammlungen des synedrion der

Nesioten war. Doch in Wirklichkeit ist dem nicht so. Samos war ein

ptolemäischer Stützpunkt unter der direktenKontrolle von Philokles, der alle

Delegierten der griechischen Staaten unter lagischer Hegemonie dorthin

eingeladenhatte.DieDelegiertendiskutiertenmitPhiloklesaufSamosüberdie

neue Ptolemaia in Alexandria und gaben anschließend die Weisungen von

PtolemaiosII.anihreStaatenweiter.

Wir kommen nun zum Fall von Delos. Die Insel war das Zentrum des

Koinon,derOrtderSitzungendesSynedrion,dasHeiligtumderföderalenFeste

ZusammenfassungaufDeutsch

356

unddaswichtigsteArchivdernesiotischenDekrete.Trotzdemgibtesunterden

Historikern Diskussionen über seineMitgliedschaft und Rolle im Koinon. Der

Streitgegenstand liegt in jenemDarlehen,welches ichbereitsvorgestellthatte

(IG XI 4, 559 zz. 1-11). Delos lieh Geld an die Nesioten und das Koinon gab

diesesnichtmehrzurück. IchbinvondernesiotischenZugehörigkeitDelos’ in

derptolemäischenPhaseüberzeugt.ImGegensatzzurrhodischenPhasewardie

InselindieserEpochedie„Hauptstadt“desKoinons.

Zu den anderen ionischen Kykladen haben wir nur einige unsichere

Indizien,aberkeineneindeutigenNachweis.InderrhodischenPhasewarensie

Mitglieder, was ein Kontinuitätsindikator für einewahrscheinliche Teilnahme

am ptolemäischen Koinon sein kann. Sicher kannman sich hierbei allerdings

nichtsein.

GehenwirnunzurrhodischenSituationüber.TitusLiviusbemerkt,dass

verschiedene Inseln zuBeginndes II. Jahrhundertsunter rhodischemEinfluss

standen.Aberwelchesinddies?

NachweislicheMitgliederwarenTenos,Keos,KythnosundSiphnos.Tenos

war das neue ZentrumdesKoinons,wo dieDekrete diskutiert und publiziert

wurden und wo die nesiotische Flotte vor Anker lag. Aus Siphnos kam der

nesiotische„Botschafter“,welcherimDekretvonTimon(IGXII5,817zz.31-32)

erwähntist.AusKeosstammteineInschrift,dieübereinesymmachiazwischen

KarthaiaundRhodosspricht.KythnosehrtedenRhodierHagemachos,denSohn

desHagesandros,dervielleichteinStrategoswar,fürdas,waserbereitsgetan

hat.

Für die anderen ionischen Kykladen, die bereits in der ptolemäischen

Phase Mitglieder waren, ist die Teilnahme am Koinon wahrscheinlich, mit

AusnahmevonAndros.DieseInselwarindieserPeriodeunterpergamenischer

Herrschaft. Zu den dorischenKykladen gibt es keine Informationen, außer zu

Thera,dieweiterhinalsptolemäischerStützpunktdiente.

Wenden wir uns nochmals Delos zu. Wie bereits erwähnt, war die

SituationDelos’unterRhodoseineanderealsunterdenLagiden.EinDokument

(IGXII5,817zz.25-29)gibtunsdarüberAuskunft.

IlKoinondeiNesioti

357

Wirsehen,dassdasHeiligtumvonApolloinDelosundjenesvonPoseidon

undAmfitritesinderneuen„Hauptstadt“TenosvongleicherBedeutungfürdie

Nesioten waren. Noch wichtiger ist aber, dass die Nesioten nun um die

ErlaubnisderDeliergebetenhaben,dieDekretedortveröffentlichenzudürfen.

DiesesProzederewarinderlagischenPhase,alsDeloseinMitglieddesKoinons

war,nichtnotwendig.DieVerschiebungder„Hauptstadt“vonDelosnachTenos

ist bedeutungsvoll. Historiker haben hierfür verschiedene Gründe

vorgeschlagen. Erstens: Auf Tenos stand nach Delos das zweitwichtigste

HeiligtumderKykladen;zweitens:TenoswarinderNähevonAndros,dasunter

der Herrschaft von Pergamon stand und als militärischer Gegensatz eine

wichtigeRolleeinnahm.

ss.189-205

Das Marmor Parium ist eine Zeittafel von 264-3 v.Chr. Für das

DatierungssystemwerdendieArchontenvonAthenundeinmaleinArchonvon

Paros, der als Jahr 0 dient, benutzt. Diese Chronologie und Geschichte der

griechischen Welt ist überaus bemerkenswert. Man findet weder eine

Erwähnung der Dorer (als Gruppe) noch von Sparta sowie keine

„Ortsgeschichte“ von Paros und der Kykladen.Was wir hingegen finden sind

vieleInformationenüberAthen(abernichtsüberSolon,dieAttischenSeebünde

usw.) sowie über die Ptolemäer und die Präsentation der Gründung der

Ionischen Städte in Kleinasien als Einheit. Das Problem ist aber nicht nur die

Quantität der Daten (oder die Zensur), sondern auch die Qualität. Die

historischePerspektiveistnichtneutral.DieInformationenüberdiePtolemäer

habeneinedynastischeFärbung(z.B.dieGeburtdesNachfolgers)undjeneüber

die Antigoniden sind kritisch in ihrem Ton (z.B. Stadtbelagerungen). Das

Marmor Parium informiert darüber hinaus auch über viele Lyriker,

DramaturgenundPhilosophen,mitderwichtigstenAusnahmevonArchilochos.

IstdasaucheinZufall?

Manweiß,dassdasMarmorPariumkeinisoliertesElementwar.Vielleicht

waresTeileines„Heroon“fürArchilochos,odereinAnhangeinerChronikder

parischen Geschichte, wo auch Informationen über Delos, die Kykladen (und

vielleicht die Nesioten), Paros und Archilochos zu findenwaren. DasMarmor

ZusammenfassungaufDeutsch

358

PariumnimmteineIonischePerspektiveein,dieDorerexistiereneinfachnicht.

Es präsentiert eine Geschichte mit folgenden Hegemonien (Athen ->

Makedonien->Ptolemäer),diedieFunktionhaben,diePtolemäeralsHerrscher

währenddesChremonideischenKriegesvorzustellen.DiezweiDokumente(das

Marmor Parium und die verlorene Stele mit der lokalen und regionalen

Geschichte) zusammen organisieren die Geschichtemit präzisen Koordinaten

fürdasPublikuminParos.

ss.205-212

DasHeiligtumvonDelos funktioniert auf dreiEbenen.Die erstewardie

lokaleEbene.DasHeiligtumwarwichtig fürdie InselunddieStadtselbst.Die

zweiteEbenewardieregionaleEbene,womitgemeintwar,dassDelosauchfür

dieKykladenwichtigwar.DarüberhinausgabeseinedritteEbene,dieägäische

Ebene,welchedieBedeutungdesHeiligtumsfürdieIonenmeinte.

FürunsistnurdiezweiteEbenevonRelevanz.

Die jahrhundertalte Tradition bot eine starke ideologische Basis für das

Koinon,dochsagtunsdiesnichtsüberdieSituationinderhellenistischenZeit

aus.

DieföderalenKultederNesiotenkonkretisierensichindenFestenfürdie

Hegemonen: Antigoneia, Demetria und Ptolemaia. Diese Feste waren wichtig,

umeinerseitsdieLoyalitätderNesiotenzudenDynastienhervorzuhebenund

damitandererseitsdieHilfeunddenSchutzderKönigeinAnspruchnehmenzu

können. Das schaffte eine „Austauschdynamik“, ein do ut des zwischen dem

KoinonunddenHegemonen,diesichalswohlwollendePatronepräsentierten.

DieNesiotennahmendannauchandendynastischenFesteninAlexandria

teil,diedieoffiziellenKultederPtolemäerwaren.Darüberhinausexistiertenin

Delos Feste für die Hegemonen, die von den Dynastien selbst organisiert

wurden.

ss.212-217

DerBegriff „Insularität“existiertnur inderBeziehungmitdemFestland

und bezeichnet eine Summe von charakteristischen Merkmalen der Inseln.

Diese Charakteristika sind nicht neutral, von natürlichem und ewigem

IlKoinondeiNesioti

359

Charakter, sondern ändern sich sowohl von Epoche zu Epoche als auch von

KulturzuKultur.

Heute wird Sizilien niemand die Insularität absprechen, aber für die

Griechen stellte Sizilien gewissermaßen einen Kontinent dar. Heute ist die

Isolierung eine traurige Eigenschaft der Inseln, aber für die Griechenwar die

Kommunikation durch dasMeer schneller und sicherer als auf dem Festland.

FürdieGriechenkonntedasWort„Insel“darüberhinausmanchmalauchKüste

oder Halbinsel bedeuten, weil der maritime Einfluss überwog. Aber

normalerweise bedeutet das Wort kleine Insel, nicht als isolierte Einheit,

sondern als etwas, welches im Gegensatz zum Festland steht. Auch wenn

verschiedene Inseln in verschiedene Poleis geteiltwaren,waren die Griechen

dennoch der Ansicht, dass die Insel in der Regel eine geographische und

politischeEinheitseinsollte.DaswaroftrichtigfürdieIdentitätaußerhalbder

Inselselbst,wenndieEinwohnersichselbstnichtmitderPolis,sondernmitder

Inselidentifizierten.

DieNesioten, die Inselbewohner, haben diesenNamen gewählt,weil die

Insularität der Mitglieder ein gemeinsames Merkmal für die allgemeine

Identität darstellte. Constantakopoulou vertritt zwar die These, dass dieser

Identifizierungsprozess eineReaktion gegen äußereMächtewar, doch verhält

sich meiner Meinung nach die Situation anders. Zwei parallele Anreize

operiertengleichzeitig:DieHegemonenwollteneinerseitsmiteinemeinzelnen

Referenten sprechen und die Inseln selbstwaren andererseits für die hierfür

notwendigeEinheitbereit.

ss.217-220

Verfügte das Koinon über eine eigene Identität? Bedingt ist dies zu

bejahen.DieNesiotenhattennuralsGruppeeineallgemeineIdentitätundnicht

alsMenschen.DiePersonen identifiziertensichmitder Insel,aberdieSumme

derInselnidentifiziertesichmitdemKoinon.DienesiotischeIdentitätwareine

politische,nichtaberethnische Identität (vergleichbardermodernenIdentität

Belgiens).EswareinesituativeIdentität,dienurinspezifischenKontextenund

Situationenfunktionierte.

ss.221-235

ZusammenfassungaufDeutsch

360

Bevor ich zu den Schlussbemerkungen komme, ist es notwendig,

nochmals an dieHauptfragen zu erinnern,mit der dieseDissertation eröffnet

wurde.

Zuerst,waswardasKoinonderNesioten?InderAnalysehabeichgezeigt,

dassdasWortkoinonaufAltgriechischverschiedeBedeutungenhat.AbdemIV.

Jahrhundert tritt das Wort oft zusammen mit einem politisch-juristischen

Terminus auf, dem der sympoliteia. Damit wurde die “Verteilung” der

Staatsangehörigkeitbezeichnet,derpoliteia, sowohl innerhalbüberstädtischer

InstitutionenwiederBünde,alsauchindenFällenvonsynoikismosodereines

Bundes zwischenmehrerenpoleis. Verfügte dasKoinon also (auch) über eine

VerteilungderStaatsangehörigkeitsrechtezwischenseinenMitgliedern?Gabes

eine nesiotische politeia? Die Antwort, scheint “Ja” zu sein, da das Koinon

mehrmals auf einer föderalen Ebene verschiedene Figuren geehrt und diesen

Rechtezugesprochenhat,woruntersichauchdieStaatsangehörigkeitbefand.

Das Koinon war also ein Bund und somit etwas anderes als eine

symmachia. Aber ein Bund welcher Art? In meiner Dissertation habe ich die

vertretungsberechtigtenOrgane,dieBeamtenunddieJustizanalysiert.

DenNesiotenfehlteeineVolksversammlung.DiesfolgteausdemUmstand,

dass es logistisch unmöglich war, die Bevölkerung nach Delos oder an einen

anderenOrt zu transportieren.DaseinzigeLegislativorganwar somitderRat,

synedrion, bestehend aus Mitgliedern der Elite: Es entsendete Botschafter,

verteilteEhrungen,regeltedenImportvonLebensmittelnusw.

InderrhodischenZeitexistierteaucheinkleinererRat,dieprostatai.

Die Namen und Tätigkeiten der Beamten der Exekutive haben sich im

Laufe der Jahre gewandelt. In der ptolämäischen Zeit war der Nesiarch der

Leiter des Koinons, der die Interessen der Ptolämäier schützen sollte. Kein

Nesiarch (Bakchon, Apollodoros, Hermias) entstammte selbst den Inseln,was

vielleicht auf ein Kontrollbedürfnisses des Königs zurückzuführen ist. Die

Kompetenzbereiche des Nesiarchen (als Referent des Königs) waren

vermutlich: Politik, Verwaltung und Justiz. Der militärische Bereich oblag

anderen ptolemäischen Beamten (Philokles, Kallikrates, Patroklos). Die

internen Hierarchien sind uns leider nicht bekannt, aber eine gewisse

IlKoinondeiNesioti

361

Zusammenarbeit zwischen den Funktionären ist vielfach bezeugt. In der

rhodischenZeitwarfürdieKontrollederRegioneinbevollmächtigterArchont

zuständig. Die Nesioten sollten anders als früher die Schiffe für ihre Abwehr

selbstbesorgen.DieseFlottewurdevoneinemnesiotischentrierarchosgeführt,

d.h. die Inseln wurden sozusagen „gemeinsam verwaltet” und eine gewisse

Autonomiewargewährleistet.

ImBereich Justiz folgtedasKoinonvermutlichderTendenzderanderen

BündedieserZeit.DerRatübernahmmöglicherweisedieRolle einesGerichts

und regelte Konflikte zwischen den Staaten. In anderen Fällen wurden

ausländische Richter eingeladen. Einmal wurde die Entsendung von Richtern

vondenInselnzudenproblematischenOrtenaufderBundesebeneorganisiert.

Verschiedene Lösungsansätze wurden also verfolgt und jede Polis genoss in

diesemSinnegroßeFreiheit.

DenQuellennachwaralsodasKoinoninstitutionelleinBund.Diestarke

poleischeTraditionundderMangelanAutonomie inderAußenpolitikkönnen

auchinanderenBündenbeobachtetwerden.

WaswaraberdiewirtschaftlicheBedeutungdesKoinons?Ichhabemich

hierbeiaufdieMünzen,diefinanzielleVerwaltung,diePiraterieunddenHandel

konzentriert.

Die Inselnhabenversucht, ihreMünzenzuharmonisieren,ohneaberdie

Prägung einer offiziellenMünze des Bundes. Für denHandel nutzten sie,wie

andere zeitgenössische Bünde auch, besonders gerne ausländische

Silbermünzen. Der Gebrauch der lokalen Münzen war in der Regel auf das

Koinonbegrenzt.

Vermutlich regelte das Koinon sich selbst im Bereich der finanziellen

Verwaltung. Es verfügte über eine Zwangsbefugnis gegenüber insolventen

Mitgliedernsowieeine festeKasse fürdieallgemeinen,bundeseigenenKosten

(für die Feste, die Beamten, die Flotte, die Steuer für die Hegemonen usw.).

Trotzdem agierte es immer im Einverständis mit den Staaten, d.h. es genoss

keinevollständigeAutonomie.

ZusammenfassungaufDeutsch

362

GegendiePiratenwarendiestädtischenundbündischenAutoritätennicht

immer durchgreifend. Manche Arten von Piraterie wurden toleriert und für

politischeZweckebenutzt.

Die Nesioten organisierten ein wirtschaftliches Netzwerk. Die Kykladen

nutztenDelosals„Haupt-Hub“ fürdenHandel .DankdieserBedeutungwuchs

die Bevölkerung vonDelos. Das nesiotischeNetzwerk kann als ein regionaler

Wirtschaftsrauminterpretiertwerden.

Das Koinon förderte wirtschaftliche Beziehungen zwischen den

kykladischen Inseln, eineRolle, die traditionell Athen zukam.Die Inselgruppe

war aber keine autarkische und geschlosseneRegion. ImGegensatz dazuwar

das Koinon ein Teil der überregionalen Geschichte seiner Zeit. Das Koinon

stellte die politische Seite einer Region dar, die auch eine wirtschaftliche

Entsprechunghatte.

TeiltendieMitgliederdesKoinonseinegemeinsamekulturelle Identität?

Identität ist kein einfacher Begriff. Zuerst habe ich denUnterschied zwischen

ihr und dem Terminus Ethnizität erklärt, die seit der Veröffentlichung von

Ethnic Identity in Greek Antiquity von Jonathan Hall immer mehr als eine

instrumentelleFiktion interpretiertwird,diebestimmtenpolitischenZwecken

dient.EthnizitätbasiertaufdemMythosdesVolkesalsethnos.MancheBündein

Altgriechenlandgründetentatsächlichaufeinemethnos,zumindestbiszumIV.

Jahrhundert, als die Beziehung zwischen Ethnizität und Föderalismus

zusammenbrach. Nach dem IV. Jahrhundert expandiertenmanche Bünde und

verleibtensichauchandereGemeinschaftenundandereethneein.DieQuellen

berichtenimFallderNesiotenwedervoneinergemeinsamenMythologienoch

voneinermythischenGründergestalt:DasgefährdeteabernichtdenBundals

politische und wirtschaftliche Institution. Die Identität der Inseln war nicht

kulturell im Sinne einer gemeinsamen mythischen Vergangenheit (also

ideologisch), sondern sie stützt sich auf weitere Bestandteile, d.h. der

Anteilnahme an einer gemeinsamen Gegenwart von Kultus, Politik und

Insularität.

Zuerst sollte man die Denominierung beachten. Der Name “Kykladen”

bezieht sich auf den geographischen Kontext, beschreibt also die reale

IlKoinondeiNesioti

363

räumlicheLagederMitglieder,dieeinenKreisumDelosbilden.Darüberhinaus

unterstreichen manche Dokumente, wie das Marmor Parium, die kulturelle

EinheitderMitgliederdesKoinons,weilsie„ionisch“waren.DieReligionstellte

ferner ebenfalls einenwichtigenFaktordar, umeine identitärischeEinheit zu

entwickeln. Letztendlich waren die Mitglieder Inselbewohner und

identifizierten sich mit ihrer Insularität. Es existierte somit eine situative

nesiotischeIdentität.

Das Koinon war demnach nicht nur ein politisches Phänomen, sondern

auch ein wirtschaftliches und identitäres. Wie die Existenz einer politischen

Einheitnichtdiegleichzeitige Inexistenzandererpolitischer Instiutionennach

sichzieht,sobedeutetdasBesteheneiner„wirtschatlicheRegion“ebensowenig

Autarkie, wie „identitäre Region“ nicht der Vernichtung anderer Formen von

Identitätentspricht.