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Annalisa Spadolini Referente nazionale attività musicali e progetti di formazione docenti di musica Referente nazionale D.M.8/11 MIUR Direzione Generale per il personale scolastico – Ufficio VI Nucleo tecnico operativo Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica Il D.M.8/11 un percorso di qualità- dalle linee guida al piano nazionale musica. Il DDL Scuola: proposte e prospettive MIUR

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Annalisa Spadolini

Referente nazionale attività musicali e progetti di formazione docenti di musica

Referente nazionale D.M.8/11

MIUR

Direzione Generale per il personale scolastico – Uff icio VI

Nucleo tecnico operativo Comitato nazionale per l’ap prendimento pratico della musica

Il D.M.8/11 un percorso di qualità- dalle linee guida al piano nazionale musica. Il DDL Scuola: proposte e prospettive MIUR

Il Comitato per l’apprendimento pratico della music a *

� l’azione del Comitato nazionale per l’apprendimento pratic odella musica , presieduto da Luigi Berlinguer ed operante all’internodel Dipartimento dei sistemi educativi e formativi del MIUR, ha avutoun ruolo fondamentale per la diffusione di una cultura musicale pertutti e per la promozione di iniziative, corsi, attività formative a livellodi Amministrazione centrale.

� Il Comitato in questi anni ha lasciato e ha un ruolo di primariaimportanza in favore della diffusione della pratica musical enelle scuole; svolge una funzione di supporto, consulenza eproposta nei confronti dell’Amministrazione centrale nella definizionedi criteri per realizzare percorsi formativi incentrati sullo sviluppodelle competenze musicali degli alunni.

� “Fare musica tutti” è lo slogan del Comitato, ma anche un progetto diridefinizione dell’educazione alla musica e attraverso la musica pertutti e per ciascuno studente a partire dalla scuola dell’infanzia.

MIUR

*Istituito con D.M. del 28/07/2006 Rinnovato con D.M. n. 156 del 7/03/2013, DPCM n. 98 del 11/02/2014, art.5 comma 2

Il Comitato per l’apprendimento pratico della musica - Obiettivi

� Concreta curricularizzazione degli studi musicali

� Verticalizzazione degli studi musicali a partire dalla scuola dell’infanzia

� qualificazione degli insegnanti e promozione delle più moderne ed efficaci metodologie didattiche d’insegnamento e formative

� Estensione e diffusione della “cultura” musicale del paese

� Coinvolgimento del mondo dei musicisti e degli artisti

� Coinvolgimento della scuola tutta

MIUR

“Fare musica tutti” documento del Marzo 2009

L’educazione musicale deve far parte del percorso formativo di tutti i cittadini;

la musica deve essere insegnata, vissuta e appresa fin dalla scuola dell’infanzia con modalità di apprendimento naturale, di full immersion e di learning by doing.

La musica si apprende facendo, suonando o cantando semplici brani musicali, improvvisando e componendo fin da piccoli.

L’esperienza musicale e artistica diviene così un’esperienza collettiva alla quale tutti si sentono portati a partecipare, perché coinvolti simultaneamente in un processo di conoscenza graduale e consequenziale:

Il sapere musicale “pratico” deve essere garantito a tutti i bambini come forma di cultura universale, legata alle tradizioni dei diversi popoli e al potenziale ritmico ed espressivo dei diversi stili e generi musicali.

MIUR

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione ( 2012)

� La musica, componente fondamentale e universale dell’esperienza umana, offre uno spazio simbolico e relazionale propizio all’attivazione di processi di cooperazione e socializzazione, all’acquisizione di strumenti di conoscenza, alla valorizzazione della creatività e della partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità, nonché all’interazione fra culture diverse.

MIUR

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione

� L’apprendimento della musica consta di pratiche e di conoscenze, e nella scuola si articola su due dimensioni:

� a) produzione, mediante l’azione diretta (esplorativa, compositiva, esecutiva) con e sui materiali sonori, in particolare attraverso l’attività corale e di musica d’insieme;

� b) fruizione consapevole, che implica la costruzione e l’elaborazione di significati personali, sociali e culturali, relativamente a fatti, eventi, opere del presente e del passato.

MIUR

Azioni del MIUR - CNAPM

Il MIUR grazie all’azione del Comitato Berlinguer ,negli ultimi anni, ha attuato numerose iniziative e attività a carattere nazionale:

� n. 20 corsi nazionali di formazione in servizio ( 6 di questi in doppia edizione) in collaborazione con Università, Istitut i di Alta Formazione Musicale, Associazioni ed esperti, destinati a circ a 7000 docenti di musica di ogni ordine e grado per 1.500.000 euro di finanziamenti

� La settimana della musica a scuola [1] è ormai un appuntamento importante alla quale centinaia di scuole aderiscono con entusiasmo.

� Più di 100 convegni e seminari nazionali e regional i sono stati organizzati dall’Amministrazione centrale e dagli U ffici Scolastici Regionali.

� Concorsi nazionali [2]per cori e orchestre giovanili sono stati promossi, sono stati firmati diversi protocolli d’intesa con Associazioni musicali [3] , Bande e Scuole di musica.

� Sono state promosse e realizzate due indagini nazio nali di ricerca. � Da qualche anno è stata istituita la figura del ref erente per la musica in

ogni Ufficio scolastico regionale.

[1] Settimana della musica a scuola Nota DPTI n. 558/14 http://www.istruzione.it/allegati/2014/prot558_14.pdf

[2] Concorso “indicibili incanti”http://archivio.pubblica.istruzione.it/comitato_musica_new/

[3] Protocollo MIUR Forum per l’educazione musicale http://forumasmus.blogspot.it/2013/02/protocollo-dintesa-tra-miur-e-forum.html

MIUR

Il D.M. 8/11

L’ultima sfida è in via di realizzazione: � il D.M.8/11[1] stabilisce la possibilità di organizzare nella scuola primaria corsi di

pratica musicale con docenti adeguatamente formati e competenti. Con il consenso unanime della parte sindacale, nel Contratto collettivo sulle utilizzazioni (CCNI) è stato inserito l’articolo 6 ter [2] che permette ai docenti di essere utilizzati nella scuola primaria per l’insegnamento della musica ai sensi del Decreto stesso.

� Grazie alle attività della Direzione Generale del personale scolastico del MIUR, alla pubblicazione delle Linee Guida [3] , alla diffusione nei territori di alcune direttive di interventi, nell’A.S. 2014-2015 circa 1000 scuole p rimarie o istituti comprensivi attueranno il decreto e questo dopo aver autonomame nte dichiarato agli Uffici Scolastici Regionali di voler potenziare l’insegnam ento curriculare della pratica musicale nella scuola primaria con docenti speciali zzati.

� Il comitato nazionale per l’apprendimento pratico d ella Musica per tutti gli studenti ha recentemente presentato al governo e al Ministero dell’Istruzione una proposta di “Piano nazionale Musica nella scuola e per la forma zione del cittadino” [4] .

� Queste attività sono scaturite da un’ analisi dei bisogni provenienti dalle famiglie , dai docenti e dai Dirigenti scolastici che sono i primi a dover rispondere e a proporre nuove necessità educative.

� [1] D.M. del 31 Gennaio 2011 - http://www.edscuola.eu/wordpress/?wpfb_dl=435

� [2] CCNI 2014-2015 sulle utilizzazione ed assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed A.T.A.http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/prot6870_14

� [3] Nota DPTI n. 151 del 17 Gennaio 2014 http://www.istruzione.it/allegati/2014/prot151_14.pdf

� [4] Piano nazionale Musica nella scuola e nella formazione del cittadino - http://www.luigiberlinguer.it/2014/09/la-nuova-scuola-passa-per-la-musica/

MIUR

Il D.M. 8/11

� Il D.M. 8/11 trova le sue origini nel DPR n. 89 del 20 Marzo 2009 art.4 co.10

10. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell‘ Universita' e della Ricerca, avente natura non regolamentare, sono individuati, nell'ambito dell'istituto o di reti di scuole, i titoli prioritari per impartire l'insegnamento di musica e pratica musicale.

� La stesura del D.M. 8/11 ha visto numerose versioni prima della sua stesura definitiva che ha raccolto le istanze di diverse posizioni di politica culturale

Il D.M. 8/11

� Il DM 8/2011 si sta attuando grazie all’impegno e alla professionalità di dirigenti e insegnanti, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado che tentano nuove e concrete progettualità di formazione musicale in questo grado di scuola.

� Il MIUR ha avviato ormai un percorso, né breve né facile, con il sostegno necessario delle più vivaci energie intellettuali del paese, verso il raggiungimento dell’obiettivo da tempo proposto dal CNAPM con lo slogan “Fare musica tutti”, di rendere la pratica musicale di alta qualità formativa e nel curricolo di ciascuno studente .

MIUR

Prime iniziative MIUR di formazione docenti

� La Direzione Generale del personale scolastico ha recepito le indicazioni dell’art.11 del D.M.8/11 attivando una serie di iniziative di screening preventivo sulla disponibilità delle scuole ad attuare il Decreto stesso.

� Sono stati programmati dal 2011 corsi di formazione in servizio per i docenti forniti dei titoli di cui all’art. 3 del D.M.8/11.

Prime iniziative MIUR di formazione docenti

1. “Corsi DM8/11 ” ,per un totale di circa 300 unità, affidata al Dipartimento di Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Roma Tre (AOODGPER 3018 del 20 marzo 2012)2. la formazione di circa 3000 docenti affidata, tramite corsi territoriali ai Dipartimenti di Didattica della Musica dei Conservatori rispettivamente:a) progetto “Millecori” , per “direttori di cori scolastici”( Nota MIUR AOODGPER 9855 del 30 novembre 2011, Nota prot. n.1026 del 7 febbraio 2013 e successive);b) “Laboratori DM8 ”, per la formazione di competenze atte allo svolgimento di pratiche musicali/strumentali nella scuola primaria(nota MIUR AOODGPER 7186 del 12 luglio 2013 e successive);3. la formazione di altri 1000 docenti di musica di ogni ordine e grado affidata ad ANSAS—INDIRE denominato “InNovaMusica”di promozione delle tecnologie musicali e di nuovi repertori per la didattica musicale (nota AOODGPER 10576 del 20 Dicembre 2012 e successive)

MIUR

Le linee Guida al D.M.8/11

�Le linee guida al DM8/11 sono state elaborate su proposta del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musicapresieduto dal Prof. Luigi Berlinguer e secondo le indicazioni di cui al Decreto MIUR n. 19 del 13 Maggio 2013 a Firma del Direttore Generale del personale scolastico (gruppo di lavoro per la sua stesura) poi trasmesse ai Direttori Generali UU.SS.RR. con nota n.151 del 17 gennaio 2014 e pervenute a tutte le scuole italiane.

�L’apprendimento pratico della musica nella scuola primaria, si colloca all’interno del documento in un’ottica curricolare e verticale ed entro le coordinate delle Indicazioni nazionali, degli Ordinamenti, dei vincoli definiti dal Contratto collettivo di lavoro, delle risorse disponibili.

MIUR

I componenti estensori delle linee guida.

( DDG del personale scolastico n.19 del 13 maggio 2013)

Componenti del gruppo di lavoro: � Dott. Luciano Chiappetta Direttore Generale del personale scolastico: Presidente� Dott. Maurizio Piscitelli Dirigente Uff.VI Formazione della Direzione Generale del

personale scolastico; CNAPM� Prof.ssa Annalisa Spadolini docente di strumento - componente nucleo tecnico

operativo CNAPM� Prof.ssa Anna Rita Bini Dirigente scolastico I.C. Città Sant’Angelo - Pescara� Prof ssa Lidia Cangemi Dirigente scolastico Scuola secondaria di secondo grado -

CNAPM� Maestro Bruno Carioti .- Presidente della Conferenza dei Direttori di Conservatorio –

componente CNAPM� Prof.ssa Gabriella Costanza maestra di scuola primaria I.C. “G.Soglian” Roma� Maestro Paolo Damiani – Coordinatore nucleo tecnico operativo Comitato nazionale per

l’apprendimento pratico della musica - docente di violoncello Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma .

� Prof.ssa Franca Ferrari docente di pedagogia -“Conservatorio di Santa Cecilia” di Roma – componente CNAPM

� Prof. Ciro Fiorentino docente di strumento liceo musicale.� Prof.ssa Valeria Giorio : maestra di scuola primaria Istituto “San Benedetto” di

Montagnana ( PD)� Prof. Roberto Neulichedl : docente di didattica della musica- Conservatorio di

Alessandria – componente CNAPM� Prof. Antonio Lepre : Dirigente scolastico Liceo musicale e coreutico Alfano I di Salerno� Prof.ssa Paola Serafin Dirigente scolastico I.C. “ Nino Rota “ di Roma

MIUR

Le linee Guida al D.M. 8/11

Tali linee guida intendono:

� Divulgare obiettivi e contenuti del DM 8/11

� fornire indicazioni, strumenti e ipotesi di modelli o rganizzativiper favorire l’ampliamento dell’apprendimento pratico della musica nelle scuole primarie italiane

� favorire la verticalizzazione dei curricula musicali, valorizzando le esperienze messe a punto dalle scuole primarie, secondarie di primo grado o Istituti comprensivi ad indirizzo musicale e dai licei musicali, anche nella possibile prospettiva di raccordo con l’Alta Formazione

� valorizzare, raccordare e potenziare le esperienze musi cali già avviate in autonomia dalle scuole

MIUR

Introduzione, premesse terminologiche

e principi metodologico-didattici

Contestualizzazione e Obiettivi del documento

� Il DM 8/2011 è stato emanato per incentivare le esperienze musicali nelle scuole primarie con riferimento a: interpretazione vocale e strumentale, improvvisazione, composizione, interazione tra suono e movimento anche quale momento di ascolto attivo e consapevole.

� Intento del DM 8/11 (Art. 4) è l’organizzazione in orario scolastico di “Corsi di pratica musicale” all’interno dei quali i ragazzi possano maturare non solo esperienze significative sotto il profilo socio-culturale ed educativo, ma anche potenzialità espressive (linguistico musicali e tecnico strumentali).

MIUR

Introduzione, premesse terminologiche

e principi metodologico-didattici

� La globalità dell’esperienza sonora – che è esplorazione, ascolto, discriminazione, rappresentazione, appropriazione, ricomposizione ecc. – costituisce l’orizzonte metodologico caratteristico delle attività pratiche nel ciclo pr imario , in cui ha un ruolo fondamentale il “fare musica insieme” , inteso non solo quale preziosa occasione per la socializzazione e la condivisione di contesti esperienziali, ma anche quale modalità di apprendimento collaborativo collegiale. In tal senso la musica rappresenta anzitutto un campo esperienziale e di elaborazione della conoscenza , le cui “regole” riscrivibili in condivisione governano i processi di costruzione insieme.

MIUR

La musica come processo globale

� Il concetto di “pratica” in musica deve potersi rapportare con la dimensione globale dell’esperienza sonora, su cui si sviluppano conoscenze e abilità. Ogni atto pratico rappresenta un atto di intelligenza applicata in cui aspetti materiali e mentali (comunque “pratico-teorici”) concorrono reciprocamente alla costruzione del pensiero musicale e, in senso generale, degli strumenti di lettura, interpretazione e modificazione delle realtà.

� In questa prospettiva, l’apprendimento pratico della musica promosso dal DM 8/11 si configura quale luogo di esplorazione - comprensione - apprendimento, e quale “laboratorio” in cui trovano spazio percorsi di lavoro basati suvocalità, uso di strumenti musicali (convenzionali e non), attività grafiche, gestuali e motorie , armonizzando linguaggi musicali diversi, facendo interagire le loro rappresentazioni e favorendo la costruzione delle identità individuali e collettive

MIUR

Musica, Corpo, Strumento

� Lo sviluppo della musicalità di ciascuno rappresenta un elemento fondamentale di integrazione delle diverse componenti della personalità: quella percettivo-motoria, quella logica, quella affettivo-sociale.

� la pratica della musica d’insieme permette, anche attraverso l’integrazione della composizione e l’improvvisazione, l’esplorazione individuale nello spazio acustico, in un progetto collettivo che ha lo scopo di educare anche ad un uso creativo del linguaggio musicale.

� In questa dimensione, un ruolo centrale è affidato all’azione, alla relazione mente e corpo , riconoscendo così l’intelligenza del corpo e i suoi percorsi: nell’interazione anzitutto con il sé tramite l’utilizzo della vocalità e dello strumento musicale considerato quale “compagno di viaggio” nell’esplorazione dei vari territori musicali.

MIUR

Dopo la pubblicazione delle linee guida……

� Seminario «Proposte e prospettive per l’attuazione del D.M.8/11» Roma 27 Marzo 2014 : www.miurformazionemusica.it

� Gruppo di lavoro dei referenti per la musica presso gli UUSSRR

� Proposta di nota circolare USR condivisa su base comune, adattata a livello regionale a firma dei Direttori Generali USR

� Richiesta alle scuole di invio progetti DM8/11 su scheda condivisa a livello nazionale

� Valutazione dei progetti da parte dei comitati tecnico-scientifici UUSSRR

� Formulazione di elenchi regionali Scuole DM8/11

� Nuclei tecnici operativi UUSSRR per il monitoraggio

MIUR

La nota USR condivisa a livello nazionale

Proposte che rientrano nella sfera di decisione autonoma delle scuole

� Il prestito professionale

Sono sempre consentite, anzi auspicate, forme di prestito professionale interno, tra colleghi della scuola primaria forniti di specifica competenza musicale, che può essere messa a disposizione di più classi oltre quelle di stretta titolarità, nell’ottica del team teaching. Il prestito si può realizzare anche tra docenti di ordine scolastico diverso, come è auspicato dalla configurazione dell’istituto comprensivo che, di fatto, prefigura un organico funzionale di istituto.

� Riferimenti normativi:

- Dpr 275/1999 (Regolamento dell’autonomia scolastica)

-CM 28 luglio 1997, n. 454 (prestito professionale nell'istituto comprensivo).

MIUR

La nota USR condivisa a livello nazionale

Il riconoscimento di impegni orari aggiuntivi

L'apporto professionale, richiesto a colleghi della scuola primaria (forniti dei tioli richiesti) o della scuola media (di educazione musicale o di strumento), può essere incentivato retribuendo i colleghi per gli impegni aggiuntivi (ad esempio 6 ore settimanali in più di insegnamento specialistico), con risorse finanziarie ordinarie della scuola o reperite ad hoc, mediante accordi ed intese (genitori, enti locali, associazionismo, ecc.).

Riferimenti normativi:

- Dpr 275/1999 (Autonomia organizzativa, didattica e amministrativa)

D.I. 44/2000 (Regolamento di contabilità scuole autonome)

CCNL 2006-2009 (Art- 32- Ampliamento dell’offerta formativa e prestazioni professionali; art. 35 – Collaborazioni plurime).

MIUR

La nota USR condivisa a livello nazionale

Il campus musicale: l’arricchimento/ampliamento dell’offerta formativa

La normativa sull’autonomia già consente la costituzione di reti tra scuole, associazioni ed istituzioni musicali, enti locali, per promuovere la diffusione di esperienze musicali. Gli interventi possono essere programmati in orario curricolare (intensificazione degli interventi con apporti specialistici) o extracurricolari (ampliamento degli interventi). La costituzione di reti può consentire anche lo scambio o la messa in comune di docenti.

Riferimenti normativi:

- Dpr 275/1999, art. 7 (Reti di scuole)

- D.I. 44/2000 (Regolamento di contabilità scuole autonome)

- Legislazione regionale sul diritto allo studio e la promozione culturale

MIUR

La nota USR condivisa a livello nazionale

Proposte che richiedono un provvedimento dell’Amministrazione Scolastica

L’impiego di docenti specialisti di scuola primaria nell’ambito dell’organico di istituto

L’amministrazione scolastica, nelle fasi di determinazione degli organici di diritto o di fatto delle scuole primarie, può procedere ad una assegnazione differenziata di risorse, per far fronte a specifiche esigenze (tempo scuola, contesti sociali, insegnamento delle lingue, ecc.), all’interno delle quali diventa possibile sperimentare forme di utilizzo (anche parziale) di docenti elementari di ruolo forniti di specifico titolo, già presenti nell’organico di istituto. In questi casi, ad esempio, il docente potrebbe prestare metà tempo cattedra nella propria classe come generalista, metà tempo in 6 classi ove prestare due ore settimanali di insegnamento musicale specialistico (tot. 12 h.).

Riferimenti normativi:

- CM 1 aprile 2014, n. 34 (Dotazioni organiche personale docente 2014-15; §. Scuola primaria)

- CCNI concernente le utilizzazioni personale docente 2014-15 (art. 6 ter – Diffusione della cultura e della pratica musicale nella scuola primaria)

MIUR

La nota USR condivisa a livello nazionale

La diversa modulazione oraria dell’insegnamento di strumento musicale

L’amministrazione scolastica può autorizzare, nell’ambito delle risorse già assegnate alle scuole medie ad indirizzo musicale, una diversa configurazione dell’orario di servizio dei docenti di strumento musicale (raggruppamenti modulari degli alunni, DM 6.8.1999, n. 201), ritagliando quote di orario a disposizione delle scuole primarie dello stesso istituto comprensivo o associate in rete. In questa ottica si definisce un percorso verticale a forte orientamento musicale, a partire dalla classe terza primaria, dedicato alla pratica strumentale e corale.

Riferimenti normativi:

- Dpr 275/1999 (Autonomia organizzativa, didattica e amministrativa)

DM 6-8-1999, n. 201 (Scuole medie ad indirizzo musicale)

MIUR

La nota USR condivisa a livello nazionale

L’utilizzazione, a domanda, di docenti specialisti di musica anche di diverso grado scolastico

L’Amministrazione scolastica può concedere l’utilizzazione annuale a docenti (anche di diverso grado scolastico) interessati all’insegnamento nella scuola primaria. In tal caso vanno enucleati ed approvati specifici “progetti” (con attivazione di posti in organico di fatto) su cui sarà possibile procedere a movimento annuale di docenti in situazione di soprannumero o titolari nella scuola secondaria di I o II grado. I posti così lasciati liberi concorrono ad ulteriori utilizzazioni.

Riferimenti normativi:

- CCNI concernente le utilizzazioni personale docente 2014-15 (art. 6 ter – Diffusione della cultura e della pratica musicale nella scuola primaria)

- Nota del Capo Dipartimento per l’Istruione prot. n. 151 del 15/01/2014 . Trasmissione Linee guida al D.M.8/11

MIUR

La griglia di valutazione dei Progetti condivisa a livello nazionale

MIUR

N. INDICATORE DESCRIZIONE SINTETICARANGE

PUNTEGGIOPUNTI

ASSEGNATI

1 QUALITÀ DEI CONTENUTI E METODI

MUSICALI PROPOSTI

- esplicitazione delle aree di pratica musicale affrontate (strumento e coro)

- attività musicali che riprendono la didattica europea dei metodi attivi;

- approccio metodologico coerente;- qualità dei repertori musicali;- coinvolgimento attivo degli studenti;- modalità di valutazione.

Punti 1Punti 2Punti 3Punti 4Punti 5

2RISORSE UMANE E

PROFESSIONALI

- la disponibilità di personale qualificato, inparticolare di insegnanti elementari di ruolocon titoli idonei (di cui al D.M. 8/2011);- utilizzo di soprannumerari o di docenti dialtri gradi scolastici o esperti esterni;- competenza dei docenti (titoli formali o informali);

-iniziative di formazione, consulenza esterna, attività di ricerca, ecc.

Punti 1Punti 2Punti 3Punti 4Punti 5

3RISORSE STRUTTURALI ED ORGANIZZATIVE

- disponibilità di spazi attrezzati e laboratori;- dotazione di strumentazioni musicali;- consistenza delle scelte organizzative (orario per ogni allievo, inserimento nel curricolo, durata e continuità dell’intervento, numero degli allievi coinvolti);

Punti 1Punti 2Punti 3Punti 4Punti 5

4RETE VERTICALE

E PARTERNSHIP DI ISTITUZIONI

QUALIFICATE SULLA MUSICA

- consistenza, solidità, stabilità della rete discuole in verticale;- capacità di costruire accordi, sinergie, con

organismi del territorio (Enti locali, ecc.);- collaborazioni con istituzioni musicali(associazioni, enti, AFAM ecc.);

- cofinanziamento di altri enti

Punti 1Punti 2Punti 3Punti 4Punti 5

5RILEVANZA

CURRICOLARE E PROGETTUALITA’ ORGANIZZATIVA

- continuità e consistenza dell’impegno curricolare sulla musica- curricolo verticale di musica- flessibilità organizzativa- valorizzazione delle specializzazioni- dimensioni extracurricolari

Punti 1Punti 2Punti 3Punti 4Punti 5

Totale punteggio assegnato

Il lavoro degli UUSSRR

� Lavoro eccellente dei referenti per la musica presso gli UU.SS.RR.:a ) contatti e raccordo con i Dirigenti UUSSRR di riferimentob) comunicazione con le scuolec) supporto e consulenza alle scuole

MIUR

Elenco Scuole D.M.8 per regioniMIUR

REGIONE NUMERO SCUOLE DM8

ABRUZZO 46

BASILICATA 21

CALABRIA 58

CAMPANIA 128

EMILIA ROMAGNA 71

FRIULI 16

LAZIO 73

LIGURIA 26

LOMBARDIA 23

MARCHE 22

MOLISE 14

PIEMONTE 50

PUGLIA 96

SARDEGNA 17

SICILIA 175

TOSCANA 65

UMBRIA 8

VENETO N.P.

TOTALE 909

Monitoraggio a.s. 2014-2015MIUR

MONITORAGGIO A.S.2014-2015

PROIEZIONE SUL 50 % DEI DATI NAZIONALI (9 REGIONI SU 18)

CLASSI ALLIEVI DOCENTI

6000 120.000 1200

considerando una media di 2 Ore per Classe = 12.000 ORE

Dati tipologie di docenti (9 Regioni su 18)

MIUR

6 ottobre 2014 MIUR Sala della Comunicazione

Proposta di Piano nazionale

«Musica nella scuola per la formazione del cittadino»

MIUR

La musica nel curricolo

Per la scuola dell’infanziasi propone: - L’intervento di insegnanti in possesso di specifiche

professionalità e competenze musicali oltre che pedagogiche, da sottoporre a rigorose procedure di selezione;

- Attività di corsi formazione dei docenti , caratterizzati dalla componente laboratoriale a partire dai moduli di formazione iniziale universitaria fino alla formazione in servizio, per potenziare e migliorare le competenze didattico-musicali di tutti i docenti.

MIUR

La musica nel curricolo

Per il primo ciclosi propone l’intervento di docenti “specialisti” :Nella scuola primaria : insegnanti in possesso di specifiche professionalità e competenze didattiche e musicali da offrire a un ampio numero di classi (si ritiene necessaria l’integrazione in organico di docenti specialisti secondo una logica di organico funzionale ); il potenziamento e ampliamento della Scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale attraverso un arricchimento del DM 201/1999 e la costituzione di una rete di istituti comprensivi ad indirizzo musicale ove consolidare il curricolo verticale di musica e promuovere forme più flessibili di utilizzo del personale;Negli istituti comprensivi saranno i docenti specialisti di scuola primaria e quelli di scuola secondaria di primo grado utilizzati

MIUR

La musica nel curricolo

Per la scuola secondaria di II gradoI licei musicali (avviati ai sensi del DPR 89/2010) riguardano un numero limitato di allievi; resta quindi il problema della presenza della musica nell’offerta formativa per tutti gli allievi della secondaria di secondo grado. Di tali licei andrebbe ulteriormente precisata la funzione propedeutica rispetto all’alta formazione musicale e alla formazione universitaria specifica, sostenendo l’opzione studentesca per il tramite dell’adozione di personalizzati piani di studio.Per quanto concerne le altre tipologie di scuole secondarie di secondo grado , si tratta di introdurre lo studio della musica nel primo biennio della secondaria superiore. Per farlo si propone l’uso sistematico e diffuso delle quote di flessibilità previste nella struttura oraria della scuola secondaria di secondo grado sia nell’ambito liceale, sia in quello tecnico e professionale. Ad esempio l’uso delle quote di flessibilità negli Istituti tecnici e professionali potrebbe essere orientato per sviluppare quegli aspetti della pratica e della formazione musicale più ampia (storia, nuove tecnologie, sistemi di produzione) musicale che (come previsto dall’art. 5, comma 3, punto b del DPR 137/2010) possono «corrispondere alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni», con riferimento sia agli aspetti relativi al settore della costruzione degli strumenti sia a quelli inerenti al mondo della organizzazione, comunicazione, editing e promozione musicale, sia infine a quelli propri della produzione e diffusione della musica tramite i media digitali.

MIUR

Un accordo quadro Stato – Regioni - Autonomie

Nel piano si propone che : � l’Amministrazione centrale e periferica del MIUR si impegni a

mettere a sistema le attività e le buone pratiche realizzate in questi anni sul tema della musica a scuola;

� Le Regioni , si impegnino, attraverso apposite legislazioni regionali o delibere di carattere amministrativo, a promuovere la cultura musicale dei giovani, attraverso il finanziamento di gruppi, strutture, attività da collocare preferibilmente presso strutture scolastiche, corsi di formazione per docenti di Musica organizzati con la opportuna consulenza scientifica, in modo da favorire la sinergia tra le azioni promosse dalla scuola, dalle Università, dalle Istituzioni AFAM e quelle realizzate da soggetti pubblici e privati;

� L’insieme delle iniziative sviluppate dai Comuni costituisca un Piano dell’offerta formativa territoriale, condiviso con le scuole, per la promozione della musica;

� Le istituzioni scolastiche promuovano questo incontro; � A livello nazionale deve essere costituita una banca dati

multimediale permanente delle buone “pratiche musicali” di scuole, istituzioni AFAM, Università, enti locali, soggetti pubblici e privati, con il compito di assicurare standard elevati di qualità alle attività di formazione, ricerca e produzione didattica delle scuole.

MIUR

� Così come si presenta il Piano nazionale Musica nella scuola per la formazione del cittadino tiene conto del quadro complessivo delle risorse disponibili, ma chiama tutte le istituzioni a uno sforzo comune ed eccezionale che deve essere a sua volta sostenuto da nuove iniziative legislative. Esse dovranno consentire nell’ottica dell’attuazione concreta dell’autonomia scolastica (DPR 275/1999):

� una strategia di investimenti adeguata alle necessità di crescita culturale del Paese: innanzitutto la determinazione di fondi necessari a dotare la scuola primaria del personale esperto su richiamato;

� un intervento attraverso il quale la formazione musicale di tutti i cittadini venga attuata lungo il percorso dei dieci anni di obbligo di istruzione così come previsto dagli ordinamenti, prioritariamente nella scuola primaria, tenendo conto della dichiarazioni di disponibilità all’attuazione del DM 8/2011 espressa da più di 1000 scuole primarie italiane solo per l’anno scolastico 2014/15;

MIUR

Il documento “La buona scuola” e la previsione di docenti per la scuola primaria

In Italia le classi

quarte e quinte sono circa 50.000

in 4.877 Istituti comprensivi

e

582 Scuole Primarie

Considerando due ore di musica per classe sono circa 100.000 le ore da dividere per 22 ore di

cattedra a docente

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4800 ca.docenti di musica

nella scuola primaria

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CAMERA DEI DEPUTATI DDL N. 2994-A testo approvato in aula

Capo IArt. 1. (Oggetto e finalità)

� Al fine di innalzare i livelli di istruzione e competenze delle studentesse e degli studenti, contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, affermare il ruolo della scuola nella società della conoscenza, costruire curricoli coerenti con i nuovi stili di apprendere, in coerenza con il profilo educativo culturale e professionale degli ordini di scuola, realizzare una scuola aperta, laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, garantire il diritto allo studio e pari opportunità di successo formativo per tutte le studentesse e gli studenti ed educazione permanente per tutti i cittadini, la presente legge dà piena attuazione all’autonomia delle istituzioni scolastiche di cui all’articolo 21 della legge 15 marzo 1997 n. 59, anche in relazione alla dotazione finanziaria.

� 2. Le istituzioni scolastiche garantiscono a tali fini la partecipazione alle decisioni degli organi collegiali e la massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico, nonché l’integrazione e il miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, l’introduzione di tecnologie innovative e il coordinamento con il contesto territoriale. In tale ambito, l’istituzione scolastica effettua la programmazione triennale dell’offerta formativa per il potenziamento dei saperi, delle competenze di studentesse e studenti e per l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali.

� 3. La piena realizzazione del curricolo della scuola ed il raggiungimento degli obiettivi di cui all’articolo 2, la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento di studentesse e studenti nonché della comunità professionale scolastica con lo sviluppo del metodo cooperativo, nel rispetto della libertà di insegnamento, per incrementare le conoscenze disciplinari e didattiche e le competenze, la collaborazione e la progettazione, l’interazione con le famiglie e il territorio, sono assicurati mediante le forme di flessibilità dell’autonomia didattica ed organizzativa prevista dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del 1999 e in particolare attraverso:

� a) l’articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina ivi comprese attività ed insegnamenti interdisciplinari.;

� b) il potenziamento del tempo scuola anche oltre i modelli e i quadri orari, nei limiti della dotazione organica dell’autonomia, tenuto conto delle scelte degli studenti e delle famiglie;

� c) la programmazione plurisettimanale e flessibile dell’orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante l’articolazione del gruppo classe.

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Capo IIAUTONOMIA SCOLASTICA E VALORIZZAZIONE DELL'OFFERTA

FORMATIVA Art. 2. (Autonomia scolastica e offerta formativa)

� 3. Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte-ore degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti:

� a), b)� c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura

musicale, nell'arte e nella storia dell'arte, nel c inema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione d elle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgime nto dei musei e degli altri istituti pubblici e privati ope ranti in tali settori

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Capo IIAUTONOMIA SCOLASTICA E VALORIZZAZIONE DELL'OFFERTA

FORMATIVA Art. 3.

(Piano triennale dell'offerta formativa)

16. Per l’insegnamento della lingua inglese,della musica e dell’educazione motoria nella scuola primaria sono utilizzati, nell’ambito delle risorse di organico disponibili, docenti abilitati all’insegnamento per la scuola primaria in possesso di competenze certificate, nonché docenti abilitati all’insegnamento anche di altri gradi di istruzione in qualità di specialisti, ai quali è assicurata una specifica formazione nell’ambito del Piano nazionale di cui all’articolo 10, comma 4.

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Art. 23. (Delega al Governo in materia di sistema nazionale di istruzione e formazione)

1. Il Governo è delegato ad adottare, entro diciotto mesi dalla

data di entrata in vigore della presente legge, uno o piùdecreti legislativi, al fine di provvedere al riordino, allasemplificazione e alla codificazione delle disposizionilegislative in materia di istruzione, anche in coordinamentocon le disposizioni di cui alla presente legge

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Art. 23. (Delega al Governo in materia di sistema nazionale di istruzione e formazione)

g) promozione e diffusione della cultura umanistica, valorizzazione delpatrimonio e della produzione culturale, musicale, teatrale, coreutico,cinematografico e sostegno della creatività connessa alla sfera estetica,attraverso:1) l'accesso, nelle sue varie declinazioni amatoriali e professionali, allaformazione artistica, consistente nell'acquisizione di conoscenze e nelcontestuale esercizio di pratiche connesse alle espressioni artistiche,musicali, coreutiche e teatrali, mediante:1.1. l'implementazione della formazione nel settore delle arti nel curriculumdelle scuole di ogni ordine e grado, compresa la prima infanzia, nonché larealizzazione di un sistema formativo della professionalità degli educatori edei docenti in possesso di specifiche abilitazioni e di specifiche competenzeartistico-musicali e didattico-metodologiche;1.2 l'attivazione da parte di scuole, o reti di scuole, di ogni ordine e grado diaccordi e collaborazioni anche con soggetti terzi, accreditati dal Ministerodell'istruzione, dell'università e della ricerca e dal Ministero per i beni e leattività culturali e il turismo, ovvero dalle regioni o dalle province autonome diTrento e di Bolzano anche mediante accordi quadro tra le istituzioniinteressate;1.3 il potenziamento e il coordinamento dell'offerta formativa extrascolasticae integrata negli ambiti artistico, musicale, coreutico e teatrale anche infunzione dell'educazione permanente;

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Art. 23. (Delega al Governo in materia di sistema nazionale di istruzione e formazione)

2) il riequilibrio territoriale e il potenziamento delle SMIM el'aggiornamento dell'offerta formativa a anche ad altri settori artisticinella scuola secondaria di I grado e l'avvio di poli, nel primo ciclo diistruzione, a orientamento artistico e performativo;

3) la presenza e il rafforzamento delle arti nell'offerta formativa dellescuole secondarie di II grado;

4) il potenziamento dei licei musicali, coreutici ed artisticiimplementando progettualità e scambi con gli altri Paesi europei;

5) l'armonizzazione dei percorsi formativi di tutta la filiera del settoreartistico-musicale, con particolare attenzione al percorsopreaccademico dei giovani talenti musicali, anche ai fini dell'accessoall'Alta Formazione artistica e Musicale (AFAM) e all'Università;

6) l'incentivazione delle sinergie tra i linguaggi artistici e le nuovetecnologie valorizzando le esperienze di ricerca e innovazione;

7) il supporto degli scambi e delle collaborazioni artistico-musicali trale diverse istituzioni formative sia italiane che straniere, finalizzatianche alla valorizzazione di giovani talenti;

8) la sinergia e l'unitarietà degli obiettivi nell'attività dei soggetti prepostialla promozione della cultura italiana all'Estero.

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Cosa fare nel prossimo futuro?

� Se il DDL confermerà la possibilità di richiesta di organico funzionale le scuole dovranno prevedere nel piano triennale che presenteranno l’inserimento in organico funzionale di docenti di musica

� Se l’art. 6 ter sulle utilizzazioni rimarrà, dovremo fare in modo che gli UUSSRR concedano tali utilizzi ai docenti di musica ( che andrebbero così ad aumentare il fabbisogno necessario delle scuole)

� le nuove professionalità dei docenti musicisti nella scuola primaria dovranno essere formati.

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Il percorso è lungo , difficile, accidentato, le nostre risorse sono a volte stanche a volte piene di energia ma dobbiamo fare tutti uno sforzo perché l’autonomia scolastica abbia la sua piena realizzazione e suggerire ai decisori politici le parole e le azioni ritenute giuste perché la nostra scuola, a sistema, si occupi ed educhi alla musica attraverso un apprendimento pratico, destinato a tutti gli studenti di ogni ordine e grado

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Grazie e….

non perdete l’entusiasmo!!

Annalisa Spadolini

[email protected]

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