il confronto - feb/mar 2013

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Febbraio - Marzo 2013

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E’ veramente interessante il tema che Antonio Piedimonte ha affrontato per svelare un pizzico di Campania a tante persone che, forse, hanno tempo e possibilità di godersi una passeggiata fuori porta.L’aria aperta, il panorama inconsueto, il buon vino, il pranzetto con sapori diversi e nuovi, va tutto bene. Se, però, avete bisogno di una motivazione in più per vincere la pigrizia e uscire dalla città, Piedimonte vi offre i misteri, le leggende le storie, le curiosità di alcuni luoghi dell’Irpinia e ve li fa solo “ annusare”.L’originalità del suo libro non sta nel raccontarvi e affabularvi di cose legate ad alcuni paesi della terra dei lupi: sta nell’accennarvene, nel darvi i riferimenti logistici e letterari perchè troviate voi i dettagli delle cose di cui vi ha fatto sorgere la curiosità-“Andate, chiedete, fotografate e cercate ulteriori documenti” sembra dire Piedimonte, “oppure, se non potete andarea fare un sopralluogo, eccovi le

fonti letterarie o documentali che potete consultare da casa vostra con Internet, o, meglio, procurandovi i libri che tanti studiosi di fatti e leggende locali hanno scritto per la gioia di chi ama il profano o il sacro, il leggendario o lo storico che tanti luoghi conservano intorno a loro stessi, tramandati nella tradizione orale, che ancora riesce a raggiungere il nostro secolo ventunesimo, o, di più, che la volontà di tanti amanti delle storie legate a uomini, angeli, streghe, maghi, eroi, ecc. hanno tramandato a chi vuole avere contatto con l’umanità, che ha vissuto e celebrato luoghi e trasmesso usanze, miti e leggende.E’ una operazione letteraria complessa, quella che tenta Piedimonte, che, sicuramente, interesserà tantissime persone, sia sul piano direttamente culturale, sia su quello, in qualche modo equivalente, del turismo e del tempo libero. eNNe

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