il centro maggio 2014

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  • 8/12/2019 Il Centro Maggio 2014

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    Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB LIVORNO Anno XIV - n 144 Maggio 2014Maggio 2014Maggio 2014Maggio 2014Maggio 2014

    LEditorialedi Enrico Dello Sbarba

    Sembrache il peggiostia passando

    ma...

    segue a pag. 2

    Oltre lorizzonteUn articolo dellOn. Ivo Butini

    Il tedesco cardinale Reinhold Marx arcivescovo di Monaco e Presidentedella COMECE (Commissione degliEpiscopati della Comunit Europea). Inuna dichiarazione diffusa nel marzo2014, la Commissione ha segnalato lequestioni che si terranno nel Parlamen-to Europeo nei prossimi cinque anni.Il documento, illustrato dal cardinaleMarx, si conclude con un invito allapartecipazione elettorale considerataessenziale (LOsservatore Romano).Il cattolico italiano Romano Prodi

    In un articolo pubblicato re-

    centemente sul quotidiano La

    Stampa, Mario Deaglio, unodei pi preparati commenta-

    tori economici ma anche uno

    dei pi critici sulla situazio-

    ne generale del paese, ha af-

    fermato che, finalmente, ci

    troviamo di fronte ai primi

    accenni di ripresa.

    Non dobbiamo ri tenere di

    avere innescato la strada di

    una rapida inversione di ten-

    denza ma i primi sintomi

    sono evidenti e landamento

    complessivo meno dramma-

    tico del recente passato tali,

    insomma, da consentire pre-

    visioni pi ottimistiche.

    Pi o meno lo stesso giudi-

    zio viene espresso dalla Con-

    findustria, dalle Associazio-

    ni dellArtigianato e del

    Commercio: perfino la cat-

    tivissima CGA di Mestre co-

    mincia a manifestare qualchespiraglio positivo.

    segue a pag. 2

    stato Presidente della CommissioneEuropea dal 1999 al 2004. In un suointervento sul quotidiano Avveniredel 4 marzo lament lindebolimentodi tutto ci che sovranazionale. Ri-cord che la Francia e la Germania fu-rono essenziali nella costruzione del-lEuropa, su un piano di parit. La Ger-mania, gi forte economicamente, ave-va bisogno della Francia sul piano politi-co. Oggi la Germania non ha bisognodi nessuno afferma Romano Prodi.

    La proclamazione dei due Papi santi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, stato unevento eccezionale che ha unito i fedeli di tutto il mondo. Due figure importanti nonsolo per la Chiesa, ma per lintera umanit. Ognuna con il proprio stile e nel contesto

    in cui si sono trovate a operare, con la semplicit dei loro gesti, con lautorevolezzadella loro figura, ma soprattutto con il coraggio della testimonianza, hannorappresentato qualcosa che va oltre i meri confini del mondo cattolico. Lacanonizzazione stato un giusto riconoscimento a due pontefici il cui ricordo edesempio sar certamente indelebile in tutti noi.

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    e-mail: [email protected] Politica

    Sembra che il peggio

    stia passando, ma...

    dalla prima pagina

    Periodico mensiledel Circolo Culturale

    Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005

    Redazione ed Amministrazione:

    Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno

    e.mail: [email protected]

    www.circoloilcentro-livorno.it

    DIRETTORE RESPONSABILE:

    Enrico Dello Sbarba

    Giornale chiuso in tipografia il 6/5/2014

    Hanno collaborato a questo numero:Cristina Battaglini, Marcello Battini,Jacopo Bertocchi, Francesco Buti-ni, Ivo Butini, Massimo Cappelli, Ni-cola Graziani, Luca Lischi, Mario Lo-renzini, Silvia Menicagli, Gian Gia-como Panessa, Matteo Pieracci,

    Carlo Rotelli, Marisa Speranza, Fran-co Spugnesi.

    COMITATO DI REDAZIONE:

    Massimo Cappelli,

    Laura Conforti Benvenuti

    Alberto Conti, Salvatore DAngelo,

    Francescalberto De Bari,

    Davide Livocci, Mauro Paoletti,

    Marisa Speranza, Franco Spugnesi.

    STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,

    Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno

    Naturalmente, affermano tutte que-ste fonti, landamento preoccupan-

    te, per non dire drammatico della di-

    soccupazione, in particolare quella

    giovanile, resta largamente il tema

    di questi tempi.

    Occorrono, a riguardo, organici

    provvedimenti in grado di aggredire

    questo terribile morbo che pu

    mettere addirittura a repentaglio la

    stessa tenuta democratica del paese:

    gli estremisti di destra e di sinistra

    ed il Movimento 5Stelle stanno, in

    proposito, soffiando sul fuoco.

    Insomma sembra che il peggio sia

    alle nostre spalle. Sarebbe per ne-

    cessario, anzi indispensabile, che si

    creasse un clima di collaborazione

    costruttiva, una specie di tregua so-

    ciale che invece di l da venire.

    Anche a causa della campagna elet-

    torale in vista delle europee e delle

    amministrative del 25 maggio, le for-

    ze politiche di destra e di sinistra sioppongono ad ogni proposta seria ed

    organica presentata dal governo Ren-

    zi in funzione di un forte rinnova-

    mento delle arcaiche strutture del

    paese ormai non pi r inviabile.

    Si punta a mettere in discussione la

    permanenza dellItalia nel la Comu-

    nit Europea, si auspica labbando-

    no delleuro per una patetica e terri-

    ficante scelta suicida come quella

    del ritorno alla liretta.

    Sono proposte e strategie che punta-

    no esclusivamente allo sfascio del

    paese.

    E indubbio che la Comunit Euro-

    pea debba rapidamente cambiare

    registro ed adottare politiche finan-

    ziarie in grado di facili tare il supe-

    ramento di questa sconvolgente de-

    pressione in essere, ormai, da troppi

    anni.

    Ma torna ad essere una esigenza im-

    prescindibile far prevalere, in ogni

    circostanza, quel senso di responsa-

    bilit che sta purtroppo mancando

    nella forze politiche di opposizione.

    Il governo Renzi, checch ne dica la

    leader della CGIL Susanna Camussoe lallucinante guerra contro linte-

    ro sistema condotta dal nuovo profe-

    ta il comico Beppe Grillo, sta cer-

    cando con grande impegno, con pro-

    poste decisamente innovative, unau-

    tentica terapia durto, di assumere

    importanti provvedimenti in grado di

    modificare il volto di un paese im-

    mobile ed invecchiato: deve essere

    sostenuto con convinzione e senso di

    responsabilit.

    Oltre lorizzonte

    ora anche on linewww.circoloilcentro-livorno.it

    vo di Piacenza e Bobbio ed Vice pre-sidente della COMECE. Ai primi di mar-zo richiamava su LOsservatore Ro-mano il disagio che si avverte met-tendo a confronto i problemi sociali edeconomici dellEuropa e la sensazione

    duna cultura rassegnata, duna inca-pacit di andare oltre il proprio oriz-zonte. Mons. Ambrosio ricord PapaFrancesco che, ai vescovi che gli illu-stravano i grandi valori della culturaeuropea, disse: Il pi grande valore la vita. Voi europei amate la vita?.Negli ultimi ventanni ci sono statemolte mutazioni nel campo di Cesare.Nel corpo di una analisi ampia e impe-gnata, Luca Diotallevi registrava sulCorriere della Sera che resta in Ita-

    lia un vuoto di cattolicesimo politicoche non riempiranno n i tanti indipen-denti n i pochi fondamentalisti.Sulle elezioni europee grava in Italia unequivoco pericoloso: che sia in giuocouna partita sul piano nazionale, forse amotivo del corso equivoco degli ultimirapporti politici interni. Mai come que-sta volta i cattolici dovranno pregareprima di votare.

    Secondo Prodi, nella crisi dei nostrigiorni, hanno avuto parte fattoriesterni alla politica, quale la cadutadelletica. Con un avvertimento: seveniamo spossessati del potere politi-co altre forze comunque governeran-no il mondo, perch nel mondo qual-cuno comanda: le grandi imprese fi-nanziarie e le grandi organizzazioni in-ternazionali.Sabato 5 aprile il quotidiano Europapresent il simbolo elettorale del Par-tito Democratico per le prossime ele-zioni europee: Partito Democratico Partito Socialista Europeo, esplicitan-do che in Italia il duello elettorale sisvolge tra il PD-PSE e il Movimento5 Stelle.Resta evanescente lo spazio del cat-

    tolicesimo politico e delle democraziecristiane, che furono lanima della co-struzione europea.In tempi recenti agli spaesati cattoliciitaliani sono stati ricordati Todi e Ca-maldoli. A Camaldoli, in tempi lonta-ni, altri cattolici tentarono di orienta-re il futuro. I richiami di oggi sonogeografici perch mancano la passio-ne civile e la vibrazione storica. Lita-liano mons. Gianni Ambrosio vesco-

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    e-mail: [email protected] Politica

    Ormai siamo in campagna elettorale

    e ogni giorno vediamo il meglio eancor pi il peggio delle forze poli-

    tiche in campo.

    La partita che si gioca il 25 Maggio

    importante, a livello locale per i

    riflessi che avr dove si rinnovano

    le Amministrazioni e ,a livello euro-

    peo, per la possibilit di ritardare oaccelerare il processo di unione,

    secondo il risultato che i partiti eu-

    roscettici avranno .

    Non essendo elezioni politiche il ri-

    sultato non riguarder il Governoma verr sicuramente strumentaliz-

    zato, secondo la peggiore abitudi-

    ne italiana.

    In una Italia depressa dalla peggio-

    re crisi economica del dopoguerra

    e da oltre quindici anni di malgo-verno berlusconiano, abbiamo avu-

    to la fortuna di avere il Presidente

    Napolitano, che non ha mai cessa-

    to di essere guida e punto di riferi-

    mento, ed uomini come Monti e Let-

    ta che, con tutte le difficolt dellasituazione, hanno saputo evitare il

    fallimento del Paese e impostare le

    basi del suo rilancio.

    Ora tocca a Matteo Renzi arginare lo

    sconsiderato populismo crescente,

    imprimendo alle riforme un ritmo eduna velocit mai conosciute prima.

    Il Governo Renzi ha giurato il 22

    Febbraio 2014, sono passati poco

    pi di 60 giorni e in questo breve

    lasso di tempo sono state avviate

    le seguenti riforme :- abolizione delle Province

    - abolizione del finanziamento pub-

    blico dei Partiti

    - revisione della legge elettorale

    per il superamento del porcel-

    lum e per una governabilit cer-ta dellItalia

    - avvio della riforma costituzionaleper il superamento del bicame-

    ralismo perfetto, con nuovi com-

    piti ad un diverso Senato non

    retribuito e formato da rappre-sentanti delle Amministrazioni ter-

    Forza Matteo, siamo con te!

    ritoriali. Obiettivo sveltire liter le-

    gislativo e ridurre il costo della

    politica- riforma del mercato dl lavoro per

    favorire loccupazione giovanile.

    Importanti anche i decisi interventi

    sui privilegi della classe politica, il

    taglio delle auto blu, il tetto ai com-

    pensi dei manager pubblici, linter-vento in corso per lo snellimento

    della pubblica amministrazione e il

    tetto ai compensi dei dirigenti, il tut-

    to con la preziosa collaborazione del

    ministro Padoan e del commissario

    alla spending review Cottarelli.Infine il provvedimento volto ad un

    immediato incremento dei salarinelle fasce retributive sotto i 26mila

    euro (80 euro netti mese) per sti-

    molare i consumi e infondere nuo-

    va fiducia.La velocit di azione si manifesta-

    ta anche in altri campi, ricordo lade-

    sione al PSE europeo del PD e la

    modifica del simbolo del PSE con

    laggiunta delle parole Socialisti e

    Democratici. Fatto in pochi giorni,durante la recente assise del PSE

    a Roma, questione che era stataargomento di discussione e lacera-

    zione per alcuni anni con i suoi pre-

    decessori alla guida del PD.

    Potrei continuare con la forte spin-ta data alla parit di genere, segui-

    ta anche da altri partiti. In poche

    parole quando Matteo Renzi diceche siamo passati dalle parole ai

    fatti mi sembra abbia ragione.

    Eppure eppure davanti a tanta

    vitalit si sono moltiplicati i critici e i

    detrattori, non solo nei partiti e

    movimenti di opposizione ma anchenellambito dello stesso centrosini-

    stra, il fuoco amico, anche que-

    sta una vecchia abitudine della vec-

    chia politica!

    Non mi riesce di parlare di Forza Ita-

    lia e del consenso, pur calante, cheancora riesce ad avere, mistero ita-

    liano! Ed ancor meno del consen-

    so al movimento 5 stelle, speciali-sta delloffesa gratuita e del ripu-

    dio della democrazia.

    Entrambe forze politiche guidate dadue pregiudicati, milionari, populi-

    sti che se dovessero andare a capo

    del Governo lo porterebbero ai

    margini dellEuropa e dellocciden-

    te e agli apici del discredito inter-

    nazionale.Confidiamo quindi nel buon senso

    di molti italiani e se, purtroppo, una

    parte rilevante si lascer ammalia-re dal populismo gridato, speriamo

    che la maggioranza sappia sceglie-

    re con razionalit e positivit a fa-vore di chi realmente si sta dando

    da fare per il nostro Paese.

    di Massimo Cappelli

    Piena fiducia a chi realmente sta ben operando per il nostro Paese

    Matteo Renzi

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 5Economia

    Il passato ed il presente

    Il tasso di crescita che ragionevole aspet-tarsi in futuro una questione cruciale

    per i governi, per i popoli, per i singoli

    individui.E opinione diffusa, ormai, tra gli addettiai lavori che, la crisi economica che stia-mo attraversando, che ufficialmente haavuto inizio con il mancato pagamentodei debiti sub-prime, trasformandosirapidamente in crisi finanziaria globale(credit crunch), che ha messo a repenta-glio la sopravvivenza delleuro e che, poi,si scaricata interamente sulleconomiareale, causando chiusure daziende edelevata disoccupazione, non finir pre-

    sto.Anche perch questa crisi stata prece-duta da un elevato indebitamento priva-to, da bolle speculative internazionali diogni genere (che hanno distrutto ricchez-za), facendo mancare ingenti masse dicapitale per possibili, futuri, investimenti

    produttivi ed stata seguita da un forteindebitamento pubblico, nei paesi pi in-dustrializzati che, poi, hanno accresciutoil prelievo fiscale a carico dei cittadini. InItalia, non a caso, la crisi ha picchiato for-te poich la crescita sostenuta del debito

    pubblico era iniziata molto prima del-lesplosione della crisi mondiale, solo, in

    parte bilanciata da un elevato risparmioprivato che, per, ha finanziato il settoreimmobiliare, non quello pi propriamenteindustriale.Laggressiva politica fiscale del settore

    pubblico e la riduzione del risparmio pri-vato, nei paesi avanzati, hanno agito ne-gativamente sulla domanda aggregata in-terna e, in misura ridotta, per merito del

    buon andamento delle economie dei pae-

    si denominati Bric, su quella interna-zionale.Anche la curva dellofferta aggregata si spostata verso sinistra perch, in condi-zioni di crisi, la fiducia degli operatori eco-nomici si dissolve, le aziende investono

    in mercati innovativi ?) ed stato martel-lato, come tutti, da una forte propagandaa favore delleconomia post industriale,

    basata sui servizi alle persone e dalla de-monizzazione del lavoro manuale, cos datranquillizzare coloro i quali esprimevano

    preoccupazioni per la perdita di peso del-leconomia secondaria (industria di trasfor-mazione).Secondo alcuni economisti lelevato inde-

    bitamento, che ha preceduto lo scoppiodella crisi, stata la conseguenza di unadomanda globale insufficiente. La distri-

    buzione globale del reddito era passatadalle classi medie dei paesi avanzati, alleeconomie ricche ed emergenti (petrodol-lari), determinando uneccedenza di rispar-mio complessivo, aggravata nei paesi ad

    economia avanzata, dallaccentuarsi delfenomeno di concentrazione del reddito,a favore delle classi pi abbienti. Lunicomodo per scongiurare temporaneamentela stagnazione consisteva nello spingerela classe media a indebitarsi maggiormen-te, con tassi dinteresse bassi, normativetolleranti per lerogazione dei prestiti, in-centivi commerciali alle vendite rateizzate.Si cercato di comprare tempo, in attesadel verificarsi di eventi esterni, pi favo-revoli allo sviluppo del mercato. Questi,

    poi, si sono manifestati (ICT), ma non bastato per cambiare le tendenze del mer-cato.

    meno e rallentano lintroduzione di nuo-ve tecnologie (a parte quelle legate al-lICT). Si preferito, anche con la compia-cenza dei sindacati e delle forze progres-siste (ma non troppo), incidere negati-vamente sui salari dei lavoratori, indebo-

    liti anche da normative sul lavoro menofavorevoli, piuttosto che accrescere il ca-

    pitale fisso, investendo in macchinari, ri-cerca e sviluppo. Si preferito ridurre ilcapitale aziendale circolante, sostituito dai

    prestiti bancari, cos da scaricare, in casoavverso, il maggior rischio possibile sullacollettivit, mentre il patrimonio persona-le degli imprenditori prendeva la stradadegli investimenti immobiliari (considera-ti pi sicuri), o quella dei paradisi fiscali.La riduzione della produttivit ha creato

    difficolt alla discesa dei prezzi ed ha fat-to impennare la curva del costo margina-le. Questo ha velocizzato, ad un tempo, lariduzione della domanda e dellofferta.E rimasta inapplicata la legge di Schum-

    peter che regola lavvicendarsi di aziendegi presenti sul mercato, con nuove azien-de pi efficienti (distruzione creatrice) e si invertita la legge naturale della crescitadella produttivit (che, appunto, dimi-nuita).Come avviene frequentemente nelle situa-zioni di crisi (finch non si arriva al redderationem) si accentuato il fenomenodella resistenza ai sacrifici collettivi, percui le categorie pi forti e meglio rappre-sentate, hanno finito per scaricare larga

    parte dei dovuti sacrifici, sulle spalle deisoggetti meno tutelati, a cominciare daigiovani.Trascorrer molto tempo, prima che si pos-sano rivedere i livelli di produzione ante-riori alla crisi.Tutto ci, non accaduto per caso e non esploso improvvisamente. Chi scrive

    stato, nel suo piccolo, testimone e prota-gonista dellintroduzione del marketingaziendale, in ambito industriale e com-merciale, considerato indispensabile persfruttare al massimo le opportunit deimercati maturi (ma non si poteva investire

    Scenari economici

    di lungo periododel Prof. Marcello Battini

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    e-mail: [email protected] Economia

    Nessuno avrebbe mai immaginato che la classe operaia di Piombino.citt che nel passa-to stata un grande serbatoio di voti per il PCI,andasse a bussare alla porta del Papa perchiedere aiuto nel momento pi importante delle sorti dello stabilimento siderurgico

    presente sul territorio fin dal 1896. Invece c stato questo appello accorato e il Papa haraccolto la richiesta di aiuto nel modo pi sentito possibile in questo difficile momento

    per il Paese.Che abbia fatto breccia sui responsabili, in modo particolare sul Governo, non sappia-mo. Certo che il fatto significativo e non ci sorprende anzi ci conferma quantoPapa Francesco sia oggi la vera realt della Chiesa del 2000.Ma la sorte dello stabilimento purtroppo segnata. Solo fra due o tre anni - cos diconoi responsabili - potr essere ripristinata la produzione dellacciaio sia pure in mododiverso. Eppure il 17 luglio 2009Il Tirrenoa firma di Giorgio Pasquinelli scrisse DEMO-

    LITO IL VECCHIO ALTOFORNO: Laltoforno numero 1 della Lucchini memoriastorica della reindustrializzazione postbellica non c picos inizia. Un campanel-lo dallarme.Oggi il Presidente della Regione Rossi, dopo la firma sul futuro dello stabilimento scrivela scommessa

    puntare su opere di

    bonifica eseguite dai

    lavoratori che ver-

    ranno opportuna-

    mente formati.Sen-za commento.

    Non sar facile adat-tarsi alla nuova realt

    specialmente per lagiovane generazione.Piombino non sar picome prima.

    Mario Lorenzini

    2014 si legge che questa operazione da-rebbe ad Alstom Transport la solidit fi-nanziaria per accelerare il suo sviluppo inun mercato in crescita, e che sarebbeperfettamente posizionata per cogliere leopportunit di crescita.I tedeschi della Siemens intendono rispon-dere alloffensiva americana su Alstom. Si

    parla di uno scambio tra le due sponde delReno: tutta lenergia alla Siemens e tutti itrasporti (treni e metropolitane) ad Alstom.Ma tutto da vedere e da confermare.Mentre i giganti industriali si muovono,

    puntando a concentrarsi sempre pi, lIta-lia sembra un po zoppicare. Ansaldo Ener-gia non pi controllata da un gruppoindustriale (Finmeccanica) ma da un grup-

    AnsaldoBreda nel tritacarne

    ENERGIA E FERROVIE, COLOSSI ALLATTACCO:

    di Francesco Butini

    Si muovono i giganti dellindustria ener-getica e ferroviaria mondiale, con prota-gonisti ben conosciuti in Toscana (vediGeneral Electric) e con conseguenze noncerto irrilevanti per grandi aziende delnostro territorio regionale (vedi Ansaldo-Breda).GE ha formalizzato lofferta per acquisireil settore energia del colosso franceseAlstom, attivo anche nel settore ferrovia-rio: gli americani hanno messo sul piatto

    ben 12,35 miliardi di euro. Il patriottismoindustriale francese affanna, poich lof-ferta americana solida sul piano indu-striale e finanziario, e trova il Consiglio diamministrazione di Alstom favorevolmen-te disposto. Ma affanna anche laltro co-losso europeo dellindustria energetica eferroviaria, i tedeschi della Siemens, cheannunciano una contro-offerta per

    Alstom.Gli americani della GE puntano quindi adinvestire pesantemente in Francia perlenergia. Unoperazione che comportadue conseguenze precise per il settoreferroviario. La prima riguarda la collabo-razione tra GE e Alstom. Nella lettera da-tata 29 aprile 2014 e scritta dal Presidentee Amministratore delegato di GeneralElectric Jeffrey Immelt al Presidente dellaRepubblica francese Franois Hollande,GE conferma tra laltro che abbiamo de-

    ciso di studiare con Alstom la possibilitdi creare una joint-venture con le attivitmondiali nel segnalamento ferroviario diGE, accompagnata da un partenariato tec-nologico. Quindi, se Alstom approverlofferta americana e il Governo francesenon porr ostacoli, potrebbero aprirsinuove prospettive franco-americane(Alstom-GE) nel segnalamento ferrovia-rio.La seconda conseguenza riguardaAlstom. Il colosso francese, se lopera-zione sullenergia si chiuder positiva-

    mente per GE, rimarrebbe concentrato nelsettore del trasporto ferroviario, incas-sando una somma rilevante che consen-tirebbe nuovi investimenti e nuove ac-quisizioni. Nel comunicato del Consigliodi amministrazione di Alstom del 30 aprile

    po finanziario (Cassa Depositi e Prestiti),mentre AnsaldoBreda e Ansaldo STSsono in vendita insieme da anni.Ci sono ancora gruppi industriali europeiinteressati ad acquisire AnsaldoBreda eAnsaldo STS, per inserirsi o per contra-stare le mosse dei giganti. Ma forse ilcaso che in Italia ci si chiarisca le idee,definendo e realizzando una politica in-dustriale nei settori strategici, verifican-do la sostenibilit dellautonomia o lop-

    portunit delle alleanze. Perch nel mon-do intorno a noi stanno facendo sul se-rio.

    pubblicato sul sito online FirenzePost(www.firenzepost.it)

    Il dramma di Piombino

    Una vecchia cartolina dellaltiforno di Piombino

  • 8/12/2019 Il Centro Maggio 2014

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 7Cinguettare 7

    Cinguettaredi Luca Lischi

    Le due priorit assolute, ribadite

    anche il 1 maggio nella veglia di pre-

    ghiera in Duomo dal Vescovo Simone

    Giusti, sono il lavoro e la casa. Su

    questi due ambiti occorre esprimersi

    e offrire linee operative per poter gui-

    dare le nostre citt. Cosa fare per cre-

    are lavoro e per favorire una politica

    della casa che permetta di far nasce-

    re nuove famiglie? Quale citt per il

    futuro dei nostri figli? Sar interessan-

    te cogliere le proposte dei ben 11 can-

    didato a Sindaco e delle 19 liste che i

    cittadini di Livorno troveranno sulla

    scheda elettorale.

    Un primo maggioquestanno che si

    caratterizzato per una Festa del

    (non) lavoro. Una disoccupazione da

    record con giovani parcheggiati come

    nullafacenti in attesa di un che ha

    tempi faraonici e quando i giovani

    sono a lavoro, lo sono con contratti

    precarissimi che non permettono loro

    un minimo di futuro per la formazione

    di una famiglia. Che almeno si trovino

    tutte le energie e tutta la sapienza per

    innescare azioni concrete ed urgentiper rispondere allinferno della disoc-

    cupazione.

    Pi candidati e pi liste. Ovunque.

    E emblematico che in un momento di

    attacchi feroci alla politica nasca un

    impegno a scendere in campo di tan-

    tissime liste e candidati a Sindaco. Da

    ogni parte assistiamo a crescite espo-

    nenziali, rispetto al recente passato,

    di liste sulle schede elettorali. Piscelta e quindi pi partecipazione? Non

    affatto detto che questo binomio fun-

    zioni. Le urne daranno il responso.

    Sprechi, corruzione, privilegi e pa-rassitismisono gli ambiti su cui pro-

    cedere in maniera decisa e incisiva per

    cambiare strada. Anche il Presidente

    Napolitano ribadisce con convinzione

    la necessit di cambiare passo e, con

    forza e volont, intraprendere un cam-

    mino di re-visione. Per offrire una nuo-

    va e fiduciosa visione della nostra Ita-

    lia. La politica e gli organismi dello

    Stato facciano bene la loro parte e la

    nuova visione feconder positivamente

    tutti gli altri ambienti.

    Pressappochismo, faciloneria e me-

    diocrit caratterizzano il nostro tem-

    po, incerto e buio. Siamo ormai privi di

    speranza perch incapaci di individua-

    re un futuro e troppo concentrati sulle

    sole forze umane abbiamo perduto laf-

    fidamento e la sapienza nel divino.

    Hanno colpito le parole degli operai

    della Lucchini che hanno fatto appelloa Papa Francesco, come ultima loro

    speranza. Alla crisi si risponde soprat-

    tutto con la Fede che dona la forza di

    non scoraggiarsi e di trovare le stra-

    de della giustizia per ridare vita alle

    nostre citt.

    La globalizzazione delle ingiusti-

    zie.Essere globali beneficiare di tan-

    ti servizi e prodotti che vengono da

    paesi privi di regole. Eppure la globa-

    lizzazione fa comodo e la invochiamo

    come ormai indispensabile per il mon-

    do senza pi confini. Ed ecco che la

    nostra vita fondata sullelettronica pro-

    duce ogni giorno migliaia di rifiuti tec-

    nologici. Quattrocentomila sono i cel-

    lulari e tablet che, nel mondo intero,

    ogni giorno vengono gettati. Dove van-no? In paesi in cui per il loro smalti-

    mento un operaio guadagna 17 cente-

    simi lora. S avete letto bene dicias-

    sette centesimi lora. Riflettiamo e ri-

    vediamo questa globalizzazione!

    3 e 4 maggio 2014:date importanti

    che rievocano lo sbarco di Napoleone

    allElba. Portoferraio, nel bicentenario,

    ha festeggiato con centinaia di figurantilarrivo dellImperatore con una serie di

    iniziative che hanno coinvolto un nume-

    rosissimo pubblico locale e di turisti che

    hanno ampiamente apprezzato leccel-

    lente organizzazione dellevento. Una

    conferma di quanto il nostro territorio

    possa e debba ben sfruttare le potenzia-

    lit culturali e paesaggistiche che ha e

    che costituiscono un volano di ricchez-

    za. Un neo sono i costi dei trasporti via

    nave. Andata-ritorno tratta Piombino

    Portoferraio, domenica 4 maggio, fami-glia di 4 persone (di cui uno ridotto) co-

    sto complessivo (con sconto): euro

    97,70. Solo passeggeri!

  • 8/12/2019 Il Centro Maggio 2014

    8/24

    e-mail: [email protected] Spigolature

    Anche tu, figlio mio?E laddolorato messaggio dellex Cavalie-re al fido Sandro Bondi - lumile servitore,un amore quasi filiale in tutti questi anni -

    che, in un momento di esilerante follia, hadichiarato che ormai bisogna credere soloin Matteo Renzi e, ha aggiunto, che For-za Italia finita.Poi, di fronte al dolore di padre Silvio,ha cambiato idea, dicendo che stavascherzando. Pu accadere.

    Senti chi parla!Il grande cantautore Piero Pel durante ilconcerto del 1 Maggio in piazza San Gio-vanni a Roma ha attaccato duramente il

    Presidente del Consiglio Renzi accusan-dolo, tra laltro, di essere un bugiardo e di

    prendersi gioco degli italiani con laumen-to falso degli 80 euro mensili.

    Naturalmente ha trovato trionfale acco-glienza da parte di Beppe Grillo - il moder-no rivoluzionario miliardario.Ci dicono le cronache che anche Pal -con tutto il corpo coperto di..... economi-camente se la passi molto bene.E il nuovo mecenatismo che si fa strada

    in politica.!!

    Spigola

    ture

    Grillo telefona

    ai candidati

    riuniti a Donoratico:La nostra una battaglia forte, ma vince-remo .Ed ancora, recita il neoprofeta: Vi abbrac-cio tutti e che il mio spirito aleggi su di

    voi. Cos si espresso Grillo.E purtroppo ci credono in molti!Un candidato grillino di Castagneto cossi espresso: Via questa pestaccia ros-sa, ci hanno rovinato per 70 anni.Che Iddio ci preservi da questa pazzia col-

    lettiva.

    Meno male che

    un leghista moderato.Il sindaco leghista di Verona - Tosi - hacomunicato che tutti coloro che fanno ca-

    rit ai clochard saranno puniti con unamulta di 500 euro.Meno male che viene indicato come unleghista moderato!!

    Alessandro Corsinovi,

    un democristiano non pentito

    bocciato da Forza ItaliaFiorentino, gi esponente di un certo rilie-vo nella defunta D.C c' lo siamo trovatoconsigliere provinciale a Livorno eletto

    nelle file del PdL nella corrente legislatura.Preoccupato di restare politicamente di-soccupato per lormai decisa sparizionedelle Province, si messo sul mercato di-chiarandosi disponibile ad accettare qua-lunque candidatura.Aveva scelto di candidarsi a sindaco delcomune di Rosignano M.mo dove il diret-tore di questo periodico risiede ed ha vis-suto gran parte della sua vicenda politica.La sua disponibilit non ha trovato riscon-tro nella leadership di Forza Italia: stato

    bocciato, gli stato preferito un ignotopersonaggio di Castagneto Carducci!

    Questo Francesco Bosi

    cos infinitoGi consigliere regionale, gi parlamenta-re C.C.D, gi sottosegretario al MinisteroDifesa nel 2 governo Berlusconi, gi se-natore con lUDC, gi sindaco di Rio Ma-rina per due legislature, rimasto fuori dalParlamento dopo le ultime elezioni politi-che, era nullafacente.

    Ed allora? Ed allora ha deciso di sacrificar-si: sar infatti candidato a Sindaco di Por-toferraio lasciando a piedi, il consenziente(?) Roberto Marini, gi consigliere comu-nale di una lista civica di centrodestra eche da tempo si stava preparando proprioladdove correr l'infinito Bosi.Chi si contenta, gode!

  • 8/12/2019 Il Centro Maggio 2014

    9/24

    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 9Livorno

    Ancora una volta la conferma del

    pi grande evento di prestigio in-

    ternazionale nel comune di Livor-

    no che ha margini di ulteriore cre-

    scita e di sv iluppo anche dal punto

    di vista turistico-culturale.

    Dieci giorni ricchi di eventi, frutto

    di un lavoro intenso di una squa-

    dra che sa fare davvero squadra e

    che ha nel Presidente Ceccoliniuna guida di grande capacit orga-

    nizzativa e comunicativa, tanto che

    richiamano una sempre pi consi-

    stente partecipazione di pubblico.

    Abbiamo evidenziato il successo

    di partecipazione al Museo di Sto-

    ria Naturale del Mediterraneo della

    Provincia di Livorno per la presen-

    tazione del convegno Aula blu

    sullambiente marino giunto alla

    quinta edizione e promosso dalle

    scuole del territorio.

    E ancora il tutto esaurito alla pre-

    sentazione del libro di Massimo

    Nava Infinito Amore, un romanzo

    che rievoca la storia tra Napoleo-

    ne e Maria Walewska che stato

    presentato il 3 maggio alle ore 17

    alla presenza del Comandante del-

    lAccademia Navale, Cavo Drago-

    ne, e del Presidente della Provin-

    cia di Livorno, Kutuf. Proprio nel

    giorno dellarrivo, duecento anni fa,

    di Napoleone allIsola dElba.

    Nelloccasione sono state presen-tate alcune opere del maestro di

    marina, Marc Sardelli. Il romanzo

    stato introdotto anche da una

    presentazione cinematografica, cu-

    rata dettagliatamente dalla profes-

    soressa Nicolosi, che ha offerto al

    pubblico Maria Walewska interpre-

    tata da Greta Garbo.

    Il direttore dellArchivio di Stato,

    Sanacore, ha offerto una curata e

    dettagliata analisi storica di Napo-

    leone a Livorno e allElba con do-cumenti di rilevante interesse cul-

    turale.

    Lautore, editorialista da Parigi per

    il Corriere della Sera, ha risposto

    a numerose domande e, accompa-

    Tan, ancora un grande successoSi da poco conclusa la 31 edizione dopo dieci giorni di regate e ricchi eventi

    gnato dalle musiche vivaci e briose

    dei Baro Drom Orkestar Sonata

    di Mare, ha autografato il volume

    di Luca Lischi

    Un momento della presentazione del libro Infinito Amore di Massimo Nava. Da sinistra: MassimoSanacore, Giuseppe Cavo Dragone, Giorgio Kutuf, Massimo Nava e Marco Gasperetti.

    Vieni alla CISLtroverai

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    lasciando nei presenti un gradito ri-

    cordo del bicentenario napoleonico

    a Livorno.

  • 8/12/2019 Il Centro Maggio 2014

    10/24

    e-mail: [email protected] Livorno

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    Un richiamo degli esperantisti

    sulle prossime elezioni europee

    Da parte del Gruppo Livornese

    Il Gruppo Esperantista Livornese

    (associato al la Federazione

    Esperantista Italiana ed alla Uni-

    versala Esperanto - Asocio) nel-

    loccasione delle prossime elezio-

    ni europee vuole richiamare lat-

    tenzione degli elettori, e dei futu-

    ri eletti, sulla questione linguisti-

    ca nellambito dellUnione Euro-

    pea.

    La necessit di una lingua comu-

    ne per tutti i cittadini europei

    un problema fra i pi importanti

    (se non il pi importante) per re-

    alizzare la vera unione di tutti i

    popoli che costituiscono lEuropa.

    E assolutamente inaccettabile

    che popoli piccoli(es. cechi, slo-

    veni, ecc.) o popoli poveri (es.

    i popoli mediterranei) anche se digrandi tradizioni culturali debba-

    no sottostare ad esprimersi in in-

    glese, francese o tedesco per po-

    ter entrare nelle istituzioni euro-

    pee (ci del resto viola il princi-

    pio giuridico che tutti i cittadini

    sono uguali di fronte alla legge);

    cos come impensabile che tut-

    ti i popoli europei possano arri-

    vare a conoscere tutte le lingue

    europee.

    Gi esiste da oltre centoventi anniin Europa e nel mondo una lin-

    gua funzionale per le comunica-

    zioni internazionali, logica e faci-

    le da apprendere, semplice nel-

    luso e nata da una base lingui-

    stica comune a tutte le lingue eu-

    ropee (ma con apporti anche da

    lingue extraeuropee): lesperan-

    to.

    Anche lesperanto, come tutte le

    lingue vive e di uso comune, si

    modificato nel tempo e continua

    a farlo, ma sempre in forma ra-

    zionale ed accettata da tutta la

    comunit dei parlanti

    Nei tempi di oggi, quando latten-

    zione dei pi concentrata su

    questioni prima economiche e poi

    politiche, parlare di scuola comu-

    ne europea e cultura condivisa

    pu sembrare utopistico, ma non

    cos: mentre leconomia e la

    politica sono elementi destinati a

    modificarsi rapidamente nel tem-

    po - anche solo nellarco di un de-

    cennio - i progressi culturali re-

    stano una generazione dopo lal-

    tra. Dare agli Europei una lingua

    comune in una scuola comune

    importante quanto la moneta e il

    parlamento - che del resto dovr

    fare i conti con le varie classi po-

    litiche nazionali desiderose di non

    perderei loro privilegi.

    Gli esperantisti, che come talicostituiscono una associazione

    apolitica, sono tuttavia pronti a col-

    laborare con chi voglia, sul piano

    democratico, realizzare una lingua

    europea condivisa da tutti.

  • 8/12/2019 Il Centro Maggio 2014

    11/24

  • 8/12/2019 Il Centro Maggio 2014

    12/24

    e-mail: [email protected] Livorno

    Il messaggio di Alberto Riccitra fiducia e speranze per il futuro

    Nella recente conferenza del presidente di Confindustria Livorno

    Bisogna cominciare a pensare in

    grande - questa la sostanza del-

    l interessante conferenza delPresidente degli Industriali - al-

    trimenti la crisi sar ineludibile.

    Occorre reagire con forza, con

    coraggio e con chiarezza ad un

    clima di pericoloso cedimento

    che se insiste, potrebbe impe-dire la tanto attesa ripresa del-

    leconomia cittadina e della pro-

    vincia.

    E un carnet di doleanches quel-

    lo descritto dal dott: Ricci che

    parte dalla drammatica emergen-za della Lucchini a Piombino,

    dalle incertezze legate al futuro

    della soc. Solvay, per non parla-

    re del capoluogo dove le crisi

    delle industrie sono ormai unagiornaliera litania.

    Ed allora, ha aggiunto, bisogna

    rimboccarsi le maniche ed af-

    frontare tutti quei problemi irrisolti

    che lapatia e la indifferenza han-

    no prodotto a Livorno.Occorre aprire il territorio ad in-

    ziative che fanno della logistica

    il fattore principale.

    I l porto, l aeroporto Galilei, un

    buon collegamento stradale spe-

    cialmente verso il Nord del Pae-se, un prossimo collegamento fer-

    roviario tra la Stazione allinter-

    no del la Darsena Toscana e

    lesterno sono infrastrutture im-

    portanti che debbono rappresen-

    tare un'attrazione per futuri inve-stimenti.

    Ma necessaria una forte coe-

    sione sociale che veda tutte le

    componenti istituzionali, econo-

    miche e sociali legate da un'ar-

    monica sintesi per assicurare lebasi fondamentali di uno svilup-

    po che non pu pi essere ritar-

    dato.

    Il Presidente Ricci si auspicato

    che il Comune di Livorno, nella

    prossima legislatura, superi as-

    surde chiusure ed avvii una im-

    mediata sinergia con il Comune

    di Collesalvetti e con quelli della

    val dEra per aprire ed allargare

    prospettive per un serio program-

    ma di investimenti che debbonotenere conto delle nuove dinami-

    che di un mercato in cont inua

    evoluzione.

    Per il porto, ormai se non voglia-

    mo perdere ulteriori posizioni, indispensabile accellerare il pro-

    getto di P.R.G. ormai in dirittura

    di arrivo per recuperare il terre-

    no perduto ed interrompere

    l'emorragia dei traffici marittimi erestituire, a questa fondamenta-

    le struttura, il ruolo trascinante

    avuto nel passato.

    Insomma - per concludere -

    quello del Presidente di Confin-

    dustria livornese stato un mes-saggio di fiducia e di speranza

    per il futuro purch non si perda

    altro tempo prezioso.

    Importante onorificenza per Marcello Murziani che sta-to insignito della stella al merito del lavoro.Gi top manager della Cassa di Risparmi di Livorno edella Cassa di Risparmio di San Miniato, past governato-re del Lions International della Toscana e membro delconsiglio nazionale della stessa membro del comitato di-indirizzo della fondazione livorno, consigliere economi-co della Diocesi di Livorno, giornalista pubblicista iscrit-to all'albo regionale, questa la motivazione dellonorifi-

    cenza: Maestro del lavoro: per le capacit innovativedimostrate durante la sua carriera bancaria e la capa-

    cit di formare i giovani secondo principi etici.

    Allamico Marcello i pi fervidi complimenti da parte del-la redazione

    Marcello Murzianineo Maestro del Lavoro

    Dott. Alberto Ricci, presidente di Confindustria

    Livorno

  • 8/12/2019 Il Centro Maggio 2014

    13/24

    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 13 Livorno

    Venne finalmente il giorno della pre-

    sentazione delle liste e della conclusio-

    ne delle illazioni, degli accordi, delle

    delusioni. La prima considerazione ri-

    guarda la partecipazione da record che

    il campo dei partenti dimostrerebbe: 11

    personalit (o tali dovrebbero essere)

    livornesi chiedono ai loro concittadini

    di aver fiducia in loro e di sceglierli

    come sindaco ed, insieme a loro, 17 li-

    ste di sostegno che presentano quasi

    700 nomi di candidati consiglieri. Sem-brerebbe una chiara attestazione di fi-

    ducia nel ruolo della politica, almeno

    per le questioni amministrative della

    propria citt, sorprendente dopo tante

    parole di critica e disfattismo, masar

    veramente cos? Quanti di questi aspi-

    ranti primi cittadini che ci ammicca-

    no dai manifesti, dagli autobus, dalle

    pagine dei giornali sono andati alme-

    no qualche volta ad una consiglio co-

    munale, hanno provato (solo provato

    basterebbe) a leggere un bilancio del

    Comune, partecipate alle(scarse) ini-

    ziative che lamministrazione mette in

    campo per illustrare problemi ed ini-

    ziative anche se il tema non era stretta-

    mente legato al giardino di casa sua?

    e dei 700 valorosi consiglieri quanti

    hanno fatto politica quotidiana, cio

    operato per il bene comune (cio di tut-

    ta la comunit) cosa che si pu fare

    anche senza attivit politica ammini-

    strativa attraverso le associazioni, il

    volontariato, praticando ed insegnan-

    do la civica educazione ed il rispettodelle persone e della cosa pubblica?

    Se le risposte prevalenti fossero quelle

    positive sarebbe gi un successo qua-

    lunque fosse il risultato delle elezioni.

    Le parole chiave delle diverse campa-

    gne elettorali sono: discontinuit, aper-

    tura, competenza etced anche i pro-

    grammi dei condidati sindaco non bril-

    lano certo per originalit, ci sono chia-

    ramente delle eccezioni e sono i pro-

    grammi presentati dalle liste pi ideo-

    logizzate.

    Il vostro cronista ha provato a cercar-

    seli in rete per leggerseli tutti a comin-

    ciare dalle 70 pagine di Marco Rugge-

    ri a quello di Raspanti , un video che

    dura quanto pi di un film.

    Il puntosulle elezioni

    di Franco Spugnesi

    di Silvia Menicagli

    Bene, anzi male, siamo arrivati al

    fondo. Livorno ha perduto la sua

    identit e annaspa senza una dire-

    zione precisa per sollevarsi.La constatazione dellelevato nume-

    ro di candidati per le prossime ele-

    zioni amministrative (circa 500 per

    il consiglio comunale e 11 per il sin-

    daco) una dichiarazione di guerra

    allimmobilismo che ha devastato la

    citt. I cittadini si mettono in gioco

    rimboccandosi le maniche e spre-

    mendo le meningi per cercare una

    soluzione a tutto ci, tanto da vede-

    re nomi di persone che fino ad oggi

    non sono mai state nel mondo della

    politica e sono davvero tante. E il

    germe della volont di cambiare, del-

    limpegno che quando richiesto af-

    fiora inaspettato. Tutti propongono un

    cambiamento ed ogni schieramento

    elenca nel proprio programma una

    serie di punti chiave dintervento che

    a leggerli tutti ci si accorge che ver-

    tono sugli stessi snodi, cloni luno

    dellaltro e ciascuno a rivendicarne

    il primato temporale.

    Credo che in sede di consiglio co-

    munale, a questa tornata, si potran-no fare molte cose, perch gli ob-

    biettivi sono comuni, se solo i com-

    ponenti riusciranno a dimenticarsi

    dei rancori di schieramento e delle

    ripicche da derby.

    Livorno dovr fare i conti con il suo

    passato, con la sua storia, impre-

    scindibile ripartire da li, dalla pecu-

    liarit delle nostre origini, dalla aper-

    tura alle conoscenze diverse, dal

    mescolarsi dei saperi, da ci che

    stata la Livorno delle Nazioni. Il re-

    cupero della memoria storica, da in-segnare nelle scuole per educare al

    senso di appartenenza ad una citt,

    per conoscere e tramandare, per

    sapere e tutelare, per evitare insom-

    ma quella serie di danni da dopo-

    Perdita didentit,un fatto culturale

    Lelevato numero di candidati per le prossime elezioni am-

    ministrative una dichiarazione di guerra allimmobilismo

    che ha devastato la citt

    guerra che hanno stravolto il senso

    di questa citt e che purtroppo si

    sono procrastinati fino ad oggi.

    C la necessit di recuperare gli im-

    mobili storici che hanno lasciato il se-

    gno del fasto delle epoche passate,

    e utilizzarli per il rilancio del settoreturismo che Livorno non ha e farne

    buon uso nel progetto volumi zero.

    Urgente per la peculiarit portuale

    di questa citt, rendere il nostro sca-

    lo adeguato e competitivo ai traffici

    marittimi commerciali e passeggeri

    e sbalordire i croceristi, facendoli en-

    trare in citt attraversando la Fortez-

    za vecchia, primo impatto con la sto-

    ria di Livorno, baluardo marittimo del-

    lantico porto pisano e granducale.

    E importante conoscere a fondocosa rimasto del nostro passato

    per tutelare anche lultimo blocco di

    pietra testimone di storie meraviglio-

    se e segnalarlo per poter essere ri-

    cordato o semplicemente visto da

    chi a caccia di testimonianze an-

    tiche. La stratigrafia dei secoli fa

    grandi le citt e le rende leggibili ed

    apprezzabili, cos come sono apprez-

    zabili quelle amministrazioni che le

    salvaguardano.

    La citt eterna, Roma spettacola-

    re proprio per ci che hanno lascia-to i nostri predecessori e ancora si

    svela nella sua cronologia urbanisti-

    ca. Purtroppo per troppo tempo

    stato dato pi peso agli interessi eco-

    nomici facili tralasciando i beni a lun-

    ga scadenza come quelli paesaggi-

    stici, e che adesso soffrono dellin-

    capacit di un loro recupero. Purtrop-

    po a volte leredit costa, e la no-

    stra eredit storica costosa ma

    nostro dovere preservarla a costo del-

    lalienazione a privati purch si man-

    tenga integra.

    La storia nostra storia della no-

    stra anima; e storia dellanima uma-

    na la storia del mondo. Benedet-

    to Croce, La storia come pensiero e

    come azione, 1938.

  • 8/12/2019 Il Centro Maggio 2014

    14/24

    e-mail: [email protected] Livorno

    Alla Galleria Le stanze un aspettodel dialogo culturale con la Grecia

    Successo

    alla mostradi SemertzidisUn inaspettato afflusso di pubblicoha segnato la mostra Dialogo aper-to. Dal Mar Egeo allEuropa - orga-nizzata dalla galleria Le stanze (viaRoma 92/a) - dedicata a un artistache nella sua produzione pittoricatrasfonde i drammi storici e sociali

    vissuti dalla Grecia nel secolo scor-so, Valias Semertzidis (1911-1983),un nome gi noto a Livorno che lovide alla Casa della Cultura nel lon-tano 1973.Una pittura che scava nelle anime di

    persone sofferenti, enfatizzando lasimbiosi con l'ambiente nel solcodegli aspetti tipici della tradizioneclassica e bizantina ma che trovaanche punti di contatto con la ricer-ca espressiva e nei moduli sperimen-

    tati a Livorno da Benvenuti, Natali,Viani e Fontani.Un riferimento alla realt artisticalabronica di cui il dipinto luminosodi Manaresi datato 1895 con la raf-figurazione della imponente villa LaLeucadia, non pi esistente, cometantissime altre meravigliose co-struzioni del ceto delle Nazioni li-vornesi e su cui campeggia la ban-diera ellenica, costituisce una sin-tesi ideale.La mostra, che gode del patrociniodel Consolato Onorario della Re-

    pubblica Ellenica, sar visibile finoal 14 giugno.

    LITI il pi gettonato con 1490 preferenze

    Lindirizzo tecnico, nelle sue varie specia-lizzazioni degli Istituti cittadini, prevalenella scelta dei 1490 studenti che frequen-teranno dal 15 settembre le prime classidei medesimi.E un fatto da non sottovalutare perch significativo in questo momento piutto-

    sto critico per i giovani alle prese con unfuturo che non certo si presenta roseo.E passiamo ai numeriLITI 370, il VESPUCCI 133, il NAUTICO117, il BUONTALENTI 21 e fra gli IndirizzidellITI prevale lindirizzo chimico con 133

    Tra gli studenti livornesi

    prevale lindirizzo tecnico

    iscrizioni nettamente superiore a quelloelettronico-elettrotecnico (80) e informa-tico (87) e meccanico (70).Il Nautico va a gonfie vele con 117 iscri-zioni.Confermate le iscrizioni al VESPUCCI nel-lindirizzo tradizionale (150) enellindiriz-zo turistico (43).Fra gli Istituti Professionali preoccupanteil calo dellORLANDO che non rappresen-ta pi un richiamo fra i giovani(31

    iscritti).Un problema che deve interessareil nostro (piccolo) mondo industriale piut-tosto in crisi.Fra i Licei preoccupa la situazione delCLASSICO che tuttavia non nuova maha vecchie radici.I nuovi indirizzi non han-no risolto il problema.Il CECIONI conferma di essere il preferito

    per eccellenza con 393 iscrizioni di cui 133nellindirizzo Linguistico,89 nellindirizzoScienze Umane,78 in quello di ScienzeApplicate,48 nellindirizzo tradizionale e 46

    in quello Artistico.Il Liceo ENRIQUES tenta due nuovi indi-rizzi (sportivo e scienze applicate) che rin-forzano un po la sua popolazione.Totale157.

    di Mario Lorenzini

    LIstituto Tecnico A. Vespucci

    LITIS G. Galilei

  • 8/12/2019 Il Centro Maggio 2014

    15/24

    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 15Rosignano

    La mia nota pubblicata suIl Tirrenoe La Nazionenei giorni scorsi ha

    provocato, come era facilmente pre-vedibile, delle reazioni.La prima stata quella di ClaudioCeccanti di RdS che probabilmente

    ha avuto il mandato dal gruppettodegli ex popolari che hanno preferi-to farsi rappresentare anzich ri-spondere direttamente.In merito non abbiamo niente da ag-giungere anche perch "la ratio" delmio intervento non riguardava as-solutamente l'indirizzo e la colloca-zione delle varie liste ma solo l'ano-malia di un'alleanza impropria ed im-

    prevista: qualche spiffero dice diessersi trattato di "una revanche"

    per una disponibilit ad entrare orientrare nella casa del Partito De-mocratico rosignanese (alias nellalista delle elezioni comunali) con il

    piglio dei protagonisti: il diniego, ag-giungono ancora gli spifferi, avreb-

    be provocato la scelta dell'alleanzacon Rifondazione Comunista. Diceancora Ceccanti per il pieno rispet-to reciproco e il convincimento checulture e storie diverse possono tro-vare un programma comune: sonoveramente curioso ed impaziente di

    sapere quali sarebbero questi co-muni valori.Per quanto riguarda la replica del miocaro amico Luigi Coppola - segreta-rio prov. dellUDC - persona seriaed equlibrata, confermo quanto gidetto nel mio intervento: lalleanzacon la destra (Fratelli dItalia e Lega)e dellUDC stato un grave errore

    politico.Non si pu, non consentito a nes-suno di coloro che hanno fatto par-

    te del partito fondato da Alcide DeGasperi svendere, per un piatto dilenticchie, la nostra dignit.

    Enrico Dello Sbarba

    La cronaca del Tirrenodel 23 novembre del 2004 annunciava limminente restauro dellostorico e delizioso oratorio della Madonna della Neve che si trova lungo la strada checonduce da Rosignano Solvay a Marittimo ormai resa invisibile dalla vegetazione che ladivora e da cui svetta lesile e semidiroccato campanile. Era stata presa infatti unalodevole iniziativa da docenti delle medie Fattori che coinvolgendo gli studenti avreb-

    bero provveduto al progetto di recupero del monumento ritenuto da salvare nella fatti-specie la chiesetta. Era oggetto negli anni della mia adolescenza del percorso fatto dal

    parroco per le rogazioni. Un bellissimo affresco campeggiava sopra l 'altare e alcunesepolture storiche vimerano collocate al suo interno.Insomma una testimonianza affascinate di un passato pi attento a salvaguardare la

    propria identit in un contesto paesaggistico di grande valore tanto da costituire il temadi un dipinto di Spadolini, padre dellillustre politico del secolo scorso.La chiesetta per la quale chiamai la soprintendenza nel contesto delle mia ricerca volta asalvaguardare i valori storico-artistici e culturali dei cimiteri di Rosignano seicentescae l'ubicazione nella zona della Pieve che vide proprio in quel periodo l'insediamento dicoloni greci provenienti dalla comunit livornese ci induce a formulare una ipotesi sug-gestiva.Della loro presenza siamo al corrente da documenti dell'archivio di Pisa e riguardanti unacausa da loro intentata alla magistratura dei consoli del mare. Notoriamente ogni inse-diamento greco richiede la presenza di un luogo di culto generalmente dedicato allaMadonna, come a Bibbona, e anche nel nostro caso non da escludersi ma anzi daritenersi fondato ipotizzare che si trattasse di una chiesa esercitata inizialmente dai greci

    che col passar del tempo si integrarono totalmente con la popolazione localeMa limportanza della chiesetta ormai ridotta a un vergognoso rudere anche dovutaal fatto di sorgere in unarea da secoli se non millnni di vita che meriterebbe di costituireinsieme con l'oratorio di S. Antonio vicino sull'antica via per Vada un autentico parcoculturale dedicato ai luoghi della fede.

    Giangiacomo Panessa, Console onorario della repubblica Ellenica

    La Chiesetta della Madonna della neve in un dipinto del 1935 di Guido Spadolini, padre dellillu-

    stre politico del secolo scorso Giovanni Spadolini.

    La chiesettanon stata salvata...

    IL DELIZIOSO ORATORIO DELLA MADONNA DELLA NEVE

    LUNGO LA STRADA TRA ROSIGNANO MARITTIMO E SOLVAY Le reazionialla mia nota

    suiquotidiani

    locali

  • 8/12/2019 Il Centro Maggio 2014

    16/24

    e-mail: [email protected] Rosignano

    Sabato 3 maggio, nella sala consiliare delComune di Rosignano, sono stasti festeg-

    giati, nel corso di una solenne cerimonia, idue nuovi Maestri del Lavoro, insigniti del-lalta onoreficenza nel corso della solennecerimonia svoltasi il 1 Maggio - Festa delLavoro - nel salone dei Cinquecento a Pa-lazzo Vecchio a Firenze alla presenza di tut-ti i rappresentanti istituzionali nazionali, re-gionali e locali.Per il nostro comune hanno ricevuto lambi-to riconoscimento Ivo Baggiani - gi funzio-nario ENEL - e Vinicio Monnanni - funziona-rio in servizio della CON-PRO Toscana unadelle imprese di maggior prestigio e pi tec-nicamente avanzate del comprensorio.

    Nel corso della cerimonia , svoltasi in Co-mune, sono intervenuti il vicepresidentenazionale della Federazione Maestri delLavoro dItalia, dott. Rolando Ceccotti,Alberto Taiti, console regionale, e Gabbriel-lo Gabbrielli console provinciale.

    Nei brevi interventi stato messo, in giu-sta evidenza, il particolare significato delriconoscimento a lavoratori che, per tantianni, hanno svolto con grande seriet, im-

    pegno e capacit non comuni, la loro nobi-

    le missione nel cam-po del lavoro ed in

    favore del progres-so del nostro Pae-se.E stata la Legge143/1992, ha ag-giunto il vicepresi-dente Ceccotti, checonsente di premia-re loperosit, lospirito di iniziativa ela dedizione al lavo-ro: tutti importantifattori che facilitano

    prima di tutto deve essere limpegno che leistituzioni locali, regionali e nazionali deb-

    bono assumere. Un impegno che deve es-sere concretizzato attraverso una generalemobilitazione mediante ladozione di urgen-ti provvedimenti tesi a combattere questaautentica tragedia nazionale.Al termine stato consegnato un ricono-scimento ai due nei maestri del lavoro, aglialtri rosignanesi insigniti negli anni scor-si ed a nuovi pensionati del Comune diRosignano.

    Grande festa per Vinicio MonnanniE STATO INSIGNITO DELLALTA ONORIFICENZA DI MAESTRO DEL LAVORO

    Lo conoscevamo tutti con lormai miti-

    co soprannome di bomber il migliore

    in assoluto di tutta la fascia costiera

    della nostra provincia, oltre che come

    eccellente direttore di gara nel setto-

    re arbitrale (campionati amatoriali) - at-

    tivit che tuttora svolge con grande pro-

    fitto e passione, ma non pensavamo che

    arrivasse alle vette della celebrit (di un

    livello, ci sia consentito, sicuramente pi

    prestigioso) ottenendo un significativo ri-

    conoscimento quale sicuramente quel-

    lo di Maestro del Lavoro.

    E proprio cos, cari lettori. Vinicio Mon-

    nanni, mio genero, stato ufficialmen-

    te insignito dellalta onorificenza di

    Maestro del Lavoro - sabato 1 maggio -

    dove, presenti tutte lstituzioni della Re-

    pubblica nazionali, regionali e comuna-

    li, si proceduto alla consegna della Stel-

    la al Merito del Lavoro.

    Naturalmente, per esigenze parente-

    riali, ho assistito allintera cerimoniache si svolta, pur nella sobriet ri-

    chiesta dalle attuali critiche contingen-

    ze del paese, in maniera encomiabile

    seguita dallattenzione ed anche dalla

    partecipazione di tantissimi cittadini.

    Aldil dellattivit sportiva, Vinicio Mon-

    nanni, come noto a molti, svolge la

    sua attivit lavorativa, da ormai 37 anni

    come funzionario, nella CON-PRO To-

    scana una delle aziende pi prestigio-

    se e teconologicamente avanzate del

    territorio comunale che opera nel set-

    tore delle attivit metalmeccanico-elet-

    trostrumentale.

    Al neo maestro le pi vive congratula-

    zioni del sottoscritto e dellintera reda-

    zione de Il Centroe dellomonimo Cir-

    colo di cui socio da sempre.

    Il Sindaco Alessandro Franchi, con a fianco Gabbriello Gabbrielli e Rolan-

    do Ceccotti, durante la premiazione dei maestri del lavoro e dei dipendenti

    comunali andati in pensione.

    Il Comune premia i propri dipendentiFesteggiati coloro che sono andati in pensione nel 2013 e i due neo Maestri del Lavoro

    il progresso sociale.Ha concluso la simpatica ed affollatissimacerimonia, il Sindaco Alessandro Franchiche ha colto loccasione per dare un rico-noscimento ai dipendenti comunali anda-ti in pensione entro il 31 dicembre 2013.Il Sindaco ha messo in risalto il ruolo chei neo Maestri del Lavoro hanno svolto nonsolo nelle loro aziende, ma anche per ilsignificato che lambito riconoscimentoassume in questo momento caratterizzatoda una grave crisi economica: il lavoro

    Enrico Dello Sbarba, direttore di questo gior-

    nale, con la seguente breve nota, lieto di

    festeggiare Vinicio Monnanni, neo Maestro del

    Lavoro, perch, oltre ad apprezzarne le sue

    doti, anche suo genero. Una piccola licenza

    cui la redazione non poteva sotttrarsi....

    Vinicio Monnanni mostra orgoglioso la Stella

    al merito del lavoro.

    Festa del Lavoro nel corso di una so-

    lenne cerimonia nel Salone dei Cinque-

    cento di Palazzo Vecchio a Firenze

  • 8/12/2019 Il Centro Maggio 2014

    17/24

    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 17Rosignano

    La guerra dei pupi, descritta in un librodi facile lettura ma dai sottintesi decifrabilisolo dagli addetti ai lavori, la guerra sca-tenata da Casaleggio e Grillo contro tutti. una guerra allultimo sangue che non

    far prigionieri, come non ne faceva Gen-gis Kahn.Bruno Tomasich, chimico industriale e bio-logo molecolare, ne contrasta con rigorescientifico le impostazioni scientologi-che, fino a metterne in discussione i prin-cipi, sorti nelle assemblee e nelle dimostra-zioni di piazza, interpretando e controbat-tendo, non senza un filo di necessarioumorismo, le tesi che il duo Casagrillo espo-ne nel loro libro Siamo in guerra.Quegli stessi principi, che hanno finito col

    dominare anche nei convegni ufficiali, finoa imporsi nei protocolli di Kyoto con i loroerrori macroscopici (in primis quello dicolpevolizzare lanidride carbonica come

    principale responsabile delleffetto serra),tuttora dominano sulla scena mondiale nelcolpevole silenzio della scienza.Un diffuso feticismo tecnologico, che vor-rebbe unificare nella rete ogni espressio-ne comunicativa, cos sopprimendo lastessa libert delluomo, lo strumentodella riscossa del popolo grillino, che sifida ciecamente delle prometeiche alchi-

    mie di Casaleggio.Ma Tomasich non ci sta: Cari grillini- liammonisce - lasciamoli cantare al cre-

    puscolo, quei professori, e mettiamoci un

    poco a pensare, magari un po pi lenta-

    mente, come si fa sui libri, a misura duo-

    mo. Non per questo dovremo rinunciare

    alle conquiste preziose della tecnologia,

    anzich ridere delle stupidit volgari, e

    tornare a sorridere delle cose per cui vale

    ancora la pena di sorridere. E tu, Grillo,

    ritorna al vecchio mestiere di comico se-

    rio e lascia perdere labito grigio. Quel-lo che grigio lascialo a Casaleggio. Se-

    parate le vostre carriere.

    Bruno Tomasich, GUERRIERI DI CARTAPE-STA: La guerra dei pupi [ISBN-978-88-7475-364-2]- Edizioni Tabula fati. Pag. 168 - E. 13,00.

    Nelle elezioni amministrative di domenica 25 maggio saranno in lizza due

    protagonisti della storia del nostro Circolo e del nostro periodico. Si tratta di

    Fabrizio Burchianti, sindaco uscente di Casale Marittimo, che, dopo lottimosvolgimento del suo primo mandato, ripropone la sua candidatura.

    Laltro Francescalberto De Bari, detto Billy, gi consigliere comunale uscen-

    te di Rosignano Marittimo per la lista I l Camb io, che si presenta nuovamente,

    sempre con la stessa lista, come capolista a sostegno della candidatura del

    sindaco uscente Alessandro Franchi.Ad entrambi gli auguri di tutta la redazione.

    Due esponenti

    del nostro Circolonellagone elettoraleSi tratta di Fabrizio Burchianti, sindaco uscente di

    Casale Marittimo e Francescalberto De Bari, gi

    consigliere comunale uscente di Rosignano M.mo

    Fabrizio Burchianti Francescalberto De Bari

    Guerrieri

    dicartapesta

    UN LIBRO DI BRUNO TOMASICH

  • 8/12/2019 Il Centro Maggio 2014

    18/24

    e-mail: [email protected] Cultura

    E stato un omaggio a un intellettuale li-vornese di grande spessore. La presen-tazione, presso i Granai di Villa Mimbelli,di Gastone Orefice, un giornalista livor-nese nel mondo, libro-intervista a curadi Catia Sonetti (Edizione ETS), ha sapu-to infatti creare latmosfera giusta per unamarcord collettivo.Sala affollatissima per un evento comme-morativo che ha attirato, oltre ai familiari,tanti conoscenti e amici. Perch Gastone,a Livorno, era conosciutissimo. Vi torna-va spesso da New York, soprattuttodestate quando si godeva il sole e il maredi Quercianella con la moglie Lea.A introdurre la presentazione stata DoraLiscia Bemporad (Universit di Firenze).Sul filo del ricordo, ha rammentato i giornifelici dellinfanzia trascorsi in amicizia trale loro famiglie (quelle cacce al tesoro ad

    Antignano. . .) in una citt devastata ericostruita in maniera dissennata di cuiGastone sub sempre il fascino, anche sea dosi ben calcolate. Perch, dopo il ripo-so labronico, avvertiva urgente il biso-gno di ripartire per altri viaggi e altri in-contri. La vita errabonda, in fondo, gli stata sempre congeniale. Nel 1958 lo tro-viamo a Rabat, in Marocco, per incaricodellAgenzia Italia; nel 1959 a Parigi dovediventa corrispondente della RAI, con lo

    pseudonimo di Ortona; nel 1973 a Bruxel-

    les e dopo pochi mesi a New York. Dellasua eccezionale biografia parla Catia So-netti (direttore dellIstoreco) nella lunga

    GASTONE OREFICE

    Presentato il libro-intervista di Catia Sonetti

    di Marisa Speranza intervista fatta al giornalista nel 1994. Ore-fice, osserva Michele Luzzati nella prefa-zione, un vero e proprio testimone delsuo tempo. Cresciuto in una famiglia del-la borghesia ebraica livornese, conobbe se-dicenne lo shockdella cacciata dallascuola a seguitodellemanazionedelle leggi razziali e

    visse poi, tra il 1943e il 1944, il drammadella persecuzionenazi-fascista con-tro gli ebrei. Finitala guerra, laureato,sposato e presto

    padre di famiglia,inizi la sua carriera di giornalista al Tirre-no , dove lavor con Gino Belforte e AthosGastone Banti fino al 1957.Poi, il volo allestero. Tutto sommato, unebreo fortunato. La sua ebraicit, da con-

    danna inappellabile durante il ventennio,si trasforma in una vincente risorsa inte-riore. Laico e distaccato dalla pi strettaosservanza religiosa, Gastone riconosceche furono le leggi razziali a ribadire bru-scamente per lui e tutta la sua famiglia ilsenso dellappartenenza allebraismo.Che, lo ripete pi volte nellintervista e lorimarca Michele Luzzati, consistette sem-

    pre in un razionalismo o in un atteggia-mento razionale che egli avvertiva fon-dato su convinzioni religiose alla cui tra-

    duzione in norme di comportamento ritua-le non era pi indispensabile restar fede-li. Questa citt ha figli che sono eccezio-

    nali, ha poi osservato il sindaco Ales-sandro Cosimi, mettendo in risalto il sen-so di appartenenza al mondo livornese diOrefice, che qui nato (1922), si forma-to, si creato una famiglia e ha trascorsoi suoi ultimi anni.Ma ha anche avuto la fortuna di andarefuori da Livorno e mettersi in relazione conquanto accadeva altrove. E, insomma, uninterprete della livornesit positiva che

    ha portato in giro per il mondo. Perch aLivorno c tanto boia deh, ma anchetanta cultura, ha osservato Cosimi, ricor-dando il progetto avveniristico di ricostru-zione della Sinagoga (anni Cinquanta del

    Novecento) nella cui elaborazione si tro-v coinvolto lo stesso Orefice.Di cui, sul retro-copertina che lo ritrae ingruppo insieme a John Kennedy, FurioColombo tesse le lodi: Aveva risposte

    professionali rapide e precise. Ti stupivasempre che il suo orizzonte fosse cosvasto, dalla vita di Arthur Miller alla cele-

    bre frase del generale Mac Arthur; daglieventi del giorno prima a quelli che avevavisto e vissuto da giovane.Un giornalismo, il suo, mai aggressivo, ca-ratterizzato da pacatezza, equilibrio, di-screzione. Che gli valsero un ruolo di

    primo piano per la diffusione della culturae della lingua italiana allestero (fu anche

    presidente della Societ Dante Alighie-ri). Compagna di una vita, la moglie LeaOttolenghi ha chiuso lincontro con unringraziamento: quel ragazzo livornese co-

    nosciuto al mare nel 1937, ancora una vol-ta ha fatto parlare di s . E a lei non restache amare il ricordo di lui e farlo vivere.

    un giornalista livornese nel mondo

  • 8/12/2019 Il Centro Maggio 2014

    19/24

    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 7Cultura 19

    Siamo al 5 ottobre 1911 e il capitano di

    vascello Umberto Cagni dopo aver facil-mente smantellato le difese turche di Tri-

    poli sbarca forte di 1500 uomini e prendepossesso della citt araba fino ad allorasotto il dominio dellimpero ottomano. Masubito dopo si rende conto dellavventa-tezza di una decisione affrettata mentrelammiraglio e il contingente italiano di

    pi di 30 mila soldati sono ancora al portodi Napoli. Si teme una reazione in forzearabo-turca ed allora si fanno marciare letruppe in lungo e in largo per Tripoli perapparire in numero molto maggiore; lanotte si reimbarcano e la mattina si sbar-cano le solite truppe in una rocambolescasceneggiata.Questa fu la prima settimana dellavven-tura libica raccontata da Franco Cardini eda Sergio Valzania nella loro ricostruzio-ne storica della guerra italo-turca che por-t alla conquista della colonia libica.Unavventura segnata da imprevidenzastrategica gi evidente fin dalle primemosse e proseguita nellanalisi de LaScintilla (titolo dellopera dei due stori-

    ci) per lintera vicenda , causa non ultimadella destabilizzazione dellarea balcani-ca e quindi delle occasioni scatenanti la

    prima guerra mondiale. Nientemeno.Avevano consapevolezza i vertici militarie politici italiani che lavventura libicaavrebbe potuto scatenare conseguenzedi cos ampia portata nello scacchiere bal-canico? Franco Cardini che ha presenta-to lopera al caff Ginori di Castiglioncel-lo , auspice Il Centro, ha intrattenuto alungo in una vera lezione cattedratica ilnumeroso pubblico presente sulla com-

    plessa situazione dei rapporti tra le po-

    Il Prof. Carlo Rotelli, il Dott. Enrico Dello Sbarba, il Prof. Franco Cardini e la Dott.ssa Gloria

    Larini. (foto Pierluigi)

    FRATELLI NERI

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    LIVORNO - ITALY

    tenze europee nel lampio periodo che vadal 13 luglio 1878, data del congresso diBerlino, fino agli esordi nel 1914 del con-flitto mondiale. Ne emerge una incapacit

    strategica della classe dirigente italiana di-sarmante, tanto da far apparire credibilelinclemente giudizio che ne forniva Gae-tano Salvemini: incultura, leggerezza, fa-cile suggestionabilit, fatuo pappagalli-smo.Certo che dalle pagine degli scrittoriappare documentato il ribaltamento dellaguerra da gestione della politica estera ainterna, per cui la scelta dellopzione mi-litare in Libia appare prodotta dalla pre-sunzione di un facile successo in una guer-ra rapida, tale da sopire le smodate ambi-

    zioni nazionaliste con una conquista co-loniale ottenuta con la gloria delle armi. Inquesta scelta furono col governo Giolittiinsieme ai nazionalisti anche gran partedella stampa cattolica che pensava al ban-co di Roma e agli investimenti in Tripoli-tana e Cirenaica, per non parlare dei verti-ci militari incuranti del ministro degli este-ri San Giuliano che ammoniva sulle riper-cussioni nella penisola dei Balcani e nel-lAdriatico.Eun fatto: limpero ottomano era dispo-

    nibile per salvare la faccia di fronte al par-tito nazionalista dei Giovani Turchi adampie concessioni al governo italiano dicarattere economico e commerciale e nelsettembre del 1911 il gran visir Hakki Pa-sci si decise alla concessione del protet-torato italiano sulla Libia. Misura che in

    sostanza consegnava la Libia allItalia. Masi voleva a tutti i costi da parte del gover-no italiano la gloria della vittoria militare equindi si procedette con gli ultimatum fino

    alla guerra, che poi fu tuttaltro che facile,nella sottovalutazione della possibile re-sistenza della popolazione araba. Resi-stenza che si trascin fino agli anni 30 efece di Omar Al Makhtar il martire eroicodi quella lotta contro il colonialismo itali-co.Peraltro limpero ottomano non si arresefacilmente e il conflitto continu anchenellanno successivo inducendo i verticimilitari italiani a scatenare la regia marinafin nellEgeo ed estendendo cos il con-flitto fino alle isole del dodecanneso, alle

    coste turche e ai Dardanelli.Finalmente nellottobre del 12 si arriva altrattato di pace italo-turco, ma nel frattem-

    po Montenegro attacca limpero ottoma-no e gi nel novembre truppe greche oc-cupano Salonicco mentre lesercito bul-garo scatena un attacco deciso contro le

    posizioni turche. Insomma appare chiaroche il conflitto voluto da Giolitti e dai ver-tici militari italiani ha fatto da apripista alloscatenarsi delle rivendicazioni greche,

    bulgare e serbe contro limpero, rivendi-cazioni sostenute con le armi fino allapri-le del 1913.E cos il crollo dellegemonia ottomana neiBalcani prepara il teatro della grande guer-ra mondiale che di l a poco travolger i

    popoli europei.Carlo Rotelli

    La scintilla che prepar la Grande guerraPRESENTATO IL LIBRO DI FRANCO CARDINI E SERGIO VALZANIA

  • 8/12/2019 Il Centro Maggio 2014

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    21/24

    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 21Attualit

    Tappa obbligata per i viaggiatori di

    un tempo, luogo amato da sempre

    dai cittadini, consiglio prezioso peri turisti che si trovano in vacanza in

    Val di Cornia, Otello senza dub-

    bio un simbolo per i Venturinesi e

    non solo, un punto di riferimento per

    i buongustai e un raccoglitore di

    storie per i pi romantici.

    Il leggendario ristorante fondato da

    Otello Benedetti e dalla moglie Gio-

    vanna nel 1934 compie ottantanni

    con una preziosa antologica fotogra-

    fica, curata dal nipote Alberto, che

    rende omaggio a tutte le personeche hanno contribuito a rendere quel

    posto ci che oggi, in altre paro-

    le, come scrisse gi Ario Alberta-

    relli nel 60il luogo dove accanto

    alluomo della strada sedeva luomo

    di Stato.

    Un viaggiare stando fermi, questo

    Da Otello,ottantannidella nostra storia

    ci che si avver-

    te osservando le

    foto che riporta-

    no alla mente i

    momenti pi im-

    por tant i de l la

    societ italianae dellattivit della famiglia che per

    anni ha ospitato, come fosse un te-

    atro, attori, musicisti, cantanti e po-

    litici.

    Percorrendo lAurelia da nord a sud,

    in tanti si fermavano alla Venturina

    oggi Ventur ina Terme per gode-

    re dellottima cucina e della buona

    compagnia del padrone di casaOtello, uomo carismatico e spirito-

    so, attento osservatore, grande co-

    noscitore di strade e scorciatoie purnon avendo mai avuto la patente.

    Negli anni quaranta il fondatore ri-

    chiamato alle armi per combattere

    al fronte durante la seconda guerra

    mondiale, di questo periodo ci sono

    poche ma importanti foto, come

    quella con il mitico cameriere Alfre-

    do che accompagner per qua-

    rantanni la famiglia nella loro attivi-

    t.

    La vera protagonista per la stra-

    da, la stessa strada che ricorda -

    cos come le foto appese di quegli

    anni - Il sorpassodi Dino Risi.

    La vecchia Aurelia, lunica via che

    collegava Roma con Castiglioncel-

    lo, stata una sorta di chiusura lam-

    po, anche per via della rete ferrovia-

    ria che tratteggiava la costa e ilriferimento al famoso cagnolino non

    casuale-dice Alberto - il ri-

    storante ha incarnato la lentezza che

    caratterizza tutte le periferie di pro-

    vincia, dalle nostre finestre abbia-

    mo visto transitare infinite carovane.

    Tra le firme e le dediche dei registri

    invecchiati e ancora ben conserva-

    ti, si riconoscono quelle di Mina, Pa-

    nelli, Mastroianni, Montesano, Alba-

    no, ci sono le vignette di un Mini-

    stro delle finanze degli anni 70 e

    una frase dellassiduo frequentato-

    re Walter Chiari segna lunico e de-

    finitivo trasferimento del vecchio

    bettolino alla nuova sede regale

    avvenuta negli anni sessanta.

    Da unimmagine in bianco e nero

    dellottantatr, scattata da Fernand

    Rausser a Otello, si avverte la fine

    di unepoca, ci lascer nel 1984.

    Adesso -dice Alberto Benedetti

    che gestisce il ristorante insieme al

    padre Sergio e al fratello Leonardo

    - cerchiamo ancora di pi di salva-guardare i valori delle origini tra cui

    la componente umana, di cui Otello

    era lincarnazione e la nostra quoti-

    diana ispirazione. Ma la strada da

    percorrere in sali ta .

    A Venturina da sempre un punto di riferimento per i buongustai e un raccoglitore di storie per i pi romantici.

    di Jacopo Bertocchi

    Una cartolina degli anni Cinquanta che mostra lormai mitico Ristorante Da Otello.

  • 8/12/2019 Il Centro Maggio 2014

    22/24

    e-mail: [email protected]

    Povert ed indigenza, ma anche di-gnit e senso di comunit. Riassu-merei con queste parole, la mia espe-rienza in uno degli slum (baraccopo-li ndr.) pi popolati dellAsia.Ero abituato allidea delle favelas su-damericane, in cui purch il livello divita sia molto basso, vi una gestio-ne abbastanza accettabile dello spa-zio sociale, delligiene e delle abita-zioni. Uno slum ben altra cosa. In

    questo caso infatti, le abitazioni nonsono pi grandi di 4 mt. X 4 mt. esono composte da pali di legno, ma-teriali raccolti per strada come pla-stica e cane di bamb, tenute assie-me da fili di ferro.Le famiglie pi fortunate possonoavere il lusso di usufruire di un tet-to di plexiglass o di amianto. La mag-gior parte degli Slum sono abusivi,costruiti su terreni di propriet di unmafioso locale o di un boss della

    malavita.Nella baraccopoli da me visitata ri-siedono circa 10.000 persone, fra cuiil mio amico Villu e la sua famiglia,composta da moglie e quattro figli.Conobbi Villu alcuni anni fa, quandolavoravo come bagnino su una spiag-gia della nostra provincia, e dove luifaceva ogni giorno kilometri su kilo-metri da buon venditore ambulante.Laccoglienza riservatami dalla suafamiglia e dal suo popolo, stata ca-

    lorosa e amichevole, purch il luogofosse ben lontano dalla nostra ideaeuropea di vita quotidiana, fatta di agi

    e comodit. Negli ultimi 5 anni, miraccontavano gli abitanti del posto,vi sono state 2 epidemie di colera chehanno causato decine di morti.Ogni giorno lacqua portata dai ca-mion del Comune, viene divisa equa-mente fra gli abitanti, ma laddove possibile consigliabile bollir la perrenderla pi sicura. Ogni famiglia ri-ceve 2 i matka (brocche), corri-spondenti a circa 4 litri dacqua, dautilizzare per cucinare, dissetarsi ed

    Allucinante viaggio tra gli slum indiani

    alloccorrenza lavarsi. In molti co-munque, sfruttano il mare per lavar-si. I servizi igienici sono presenti

    solo allingresso dello Slum, abba-stanza distanti dalle baracche, e sonocomposti da un lungo e stretto fos-sato. Spesso topi e scarafaggi atti-rati dalle latrine a cielo aperto, infe-stano lo Slum creando problemi agliabitanti, soprattutto ai bambini, chevengono morsi quasi quotidianamen-te da questi animali. Proprio nei gior-ni in cui mi sono fermato dal mioamico Villu, ho avuto modo di di-sinfettare alcune ferite inferte dai

    topi alle persone dello slum, cosic-ch nel giro di due giorni avevo gifinito il mio flacone di disinfettante,le garze e lacqua ossigenata.La loro riconoscenza per queste pic-cole attenzioni da me prestate neigiorni della mia permanenza statagrande: alla mia partenza, per salu-tarmi e ringraziarmi, ho trovato uncesto pieno di doni, preparatomi daalcune persone.Mentre stavo per tornare in Italia,mi venuto in mente un pensiero diSan Francesco che diceva: Donan-dosi si riceve, dimenticando se stes-

    si ci si ritrova.

    Nelle baraccopoli visitata vivono 10mila persone e nelle abitazionii pi grandi (4x4 m.)

    i pi fortunati hanno un tetto di plexiglass o amianto

    Una baraccopoli indiana ai piedi dei grattacieli.

    Primo piano di una baraccopoli indiana Matteo Pieracci

  • 8/12/2019 Il Centro Maggio 2014

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Teatro 1923

    Il Centro in distribuizione anche presso le seguenti punti:LIVORNO:Libreria Nino Bel forte, Via della Madonna; Libreria Ediz ioni Paol ine,

    Via Indipendenza;Libreria Erasmo, Viale Avvalorati;Edicola Iacopini Francesco ,

    Piazza Civica 61;Edicola Cairol i, via Cairoli 18;Edicola Nell i, piazza Cavour 39;

    Edico la P.zza Grand e, lato Farmacia Ospedale, Edicola Bianchi, via del Porticcio-

    lo, di fronte Camera Commercio;Edicola Att ias, corso Amedeo; Edicola piazzaMatteotti; Edico la Paolini (Baracchin a Bianca, piazza S. Jacopo; Ed. Lo Stri l lone,

    viale Italia 113; Edico la c/o Bar Oasi,Ardenza Mare;Edicola Barcel lona, via Goito;

    Edicola Borghi , Corso Amedeo, angolo via dellOrigine; Tintoria Rossi, corso Maz-

    zini; Chico Sas, via C. Puini 9; Ed. Martell i Ann a Lisa, via Meucci 5 (Coteto).CASTIGLIONCELLO:Edicola Rossi,P.zza della Vittoria;Edicola Tognotti,Staz. Ferroviaria.

    ROSIGNANO SOLVAY:Edicola Giovannoni, via Allende;Edicola Vallini, via O. Chiesa.

    ROSIGNANO MARITTIMO:Edicola Il Punto, via A. Gramsci.

    Prossimi

    appuntamenti

    Gio ved 8 mag gio or e 21Andrea Colli Trio featuring Stefano

    Guazzo.

    Merc oled 21 mag gio , ore20,30

    Gio ved 22 magg io, o re.20,30

    Opera Lirica in tre atti di Giacomo

    Puccini su libretto di Giuseppe

    Giacosa e Luigi Illica - Direttore

    Matteo Beltrami - Regia Renato

    Bonaiuto - ORT Orchestra della

    Toscana - Coro Lirico della Toscana

    La Ninfomane raccontata da Von Trier in duevolumi, ed il "Gigol per caso" di Turturro, sonoi pochi elementi cinematografici su cui soffer-marci questo mese. E' geniale, l'introspezione psi-cologica effettuata da Von Trier in "Nymphoma-niac-volume I", dal momento che nessuno primadel regista danese, aveva posto le basi per af-frontare con digressioni storiche e sociologicheben approfondite, una malattia inquadrata da unramo della psicologia come un "comportamentosessuale deviante".L'arte oratoria degli attori, Charlotte Gainsbourg

    e Stellan Skarsgard, fa s che il film nonostante inumerosi parallelismi fra sesso ed anatomia, ed irimandi alle scienze sociali e naturali, proceda inmaniera lineare e simmetrica al racconto narratoin prima persona dalla protagonista. Il giudiziosu "Gigol per caso" di Turturro negativo, peruna pellicola vacua ed evanescente. La comme-dia, il cui cast di tutto rispetto, non imprezio-sita nemmeno da Woody Allen, la cui interpreta-zione risulta approssimativa e poco incalzante alivello di humour.Il film promette bene inizialmente, dal momentoche gioca sulla leggerezza erotizzante del gigoldella "porta accanto", ma si perde ben presto

    quando la commedia assume i contorni di unalove story poco credibile e liquidata velocemen-

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    di Matteo Pieracci

    Cosa stiamo vedendo nelle saleANDIAMO AL CINEMA

    te nel finale. Non migliora il film, l'inserimentoad intermittenza di elementi della cultura ebrai-ca. Aspettiamo fiduciosi, l'uscita di "Nympho-maniac-volume II" che completer la narrazio-ne, aggiungendo nuovi particolari e segnaliamocon un po di coraggio due titoli che forse, po-trebbero valere il prezzo del biglietto: "Tracks-attraverso il deserto", un viaggio attraverso ildeserto australiano intrapreso da un uomo e"Wrong cops", il surreale racconto di una citta-

    dina americana in cui i poliziotti giocano a farei delinquenti.

    La locandina di Gigol per caso

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