il care management infermieristico del paziente in t i nao terapia
TRANSCRIPT
Il Care Management ginfermieristico del paziente in
t i NAOterapia con NAO
Dott.ssa Antonella CocorocchioCPSI UOC PS-BO AO S. Giovanni Addolorata Roma
Coordinatore Area Nursing Simeu Lazio
DefinizioneDefinizione
Il care manager è la figura di if i t il i t riferimento per il paziente e
rappresenta colui in grado di pp ggestire in maniera efficace ed
efficiente “la presa in carico” del efficiente la presa in carico del paziente.p
L’infermiere è colui che fa un uso della propria i t lli ti l tt ti di intelligenza pratica nel progetto creativo di cure per individui che vivono in determinate
i h t li i tuniche e mutevoli circostanze.
(D Orem 1991)(D. Orem 1991).
f d d d Questa frase, detta da una teorica di scienze infermieristiche, sottolinea che per
l’ f è l l’infermiere non è solo importante conoscere ““che malattia abbia la personache malattia abbia la persona”, ”, pp
ma soprattutto ““che persona ha quella malattiache persona ha quella malattia””che persona ha quella malattiache persona ha quella malattia ..
"...L’educazione terapeutica consiste nell’aiutare ilnell aiutare il
paziente e la sua famiglia a comprendere la malattia ed il trattamento, m m ,
a collaborare alle cure, a farsi carico del proprio stato di salute ed l l l à d a conservare e migliorare la propria qualità di
vita".
WHO Innovative Care for chronic conditions: building blocks for action. Geneva: WHO 2002
Cosa è cambiatoCosa è cambiato…
L’infermiere per sua formazione deve L infermiere, per sua formazione, deve conoscere la malattia, conoscere le terapie e
sapere educare alla salutesapere educare alla salute.
E’ preparato a creare solide relazioni umane, non solo con i pazienti ma anche con le loro non solo con i pazienti ma anche con le loro
famiglie e con tutte le figure professionali che ruotano g p
intorno.
Art. 2 D.M. 739/94 Profilo professionale dell’infermiere
Patient EmpowermentPatient EmpowermentPatient EmpowermentPatient Empowerment
«… una persona che comprende e sceglie, t ll l’ bi t i i t i controlla l’ambiente con cui interagisce
e si rapporta produttivamente con tutti gli altri soggetti, pianifica il futuro, è il proprio case manager,
è un self care giver, un manager dei propri stili di vita, protagonista attivo della propria vita e
del proprio benessere che interagisce in forma proattiva »p p g p
Poletti 2005
Il counseling infermieristico è Il counseling infermieristico è una particolare forma di relazione d’aiuto
h l’i f i tili d che l’infermiere utilizza unendo capacità comunicative e conoscenze tecniche
specifiche, allo scopo di fornire un’assistenza p fcompleta ed efficace al paziente.
Sapere come ed lt
Sapere comemantenere la
l i quando consultareil medico
malattia sottocontrollo
Conoscere lamalattia e fissaregli obiettivi
Modificare glistili di vita perid i i higli obiettivi ridurre i rischi
Assumerecorrettamente ifarmaci
Far leva sui puntidi forza persuperare glist li
Effettuare gli esamid ll
ostacoli
Effettuare le visiteed i controlliraccomandati
Effettuare le visitespecialistiche efollow-up
EHRA practical guide on NAO
Dipartimento di Emergenza rappresenta un livello più alto di rappresenta un livello più alto di
attenzione
Limiti della terapia con VKAp
Risposta Imprevedibile
La terapia con VKA
Frequenti aggiustamenti di dose
presenta numerose limitazioni che ne rendono difficile
Numerose interazioni con il cibo
Ristretta finestra terapeutica
(INR range 2‐3) rendono difficile l’utilizzo
con il cibo(INR range 2 3)
Monitoraggio periodico della coagulazione
Numerose interzioni farmacologiche
1. Ansell J, et al. Chest 2008;133;160S-198S; 2. Umer Ushman MH, et al. J Interv Card Electrophysiol 2008; 22:129-137; Nutescu EA, et al. Cardiol Clin 2008; 26:169-187.
Limiti superati con I NOACLimiti superati con I NOAC
RispostaRispostaRisposta ImprevedibileImprevedibileImprevedibile La La La terapiaterapiaterapia con con con iiiNOAC NOAC NOAC presentapresentapresenta
FrequentiFrequentiFrequenti aggiustamentiaggiustamentiaggiustamentidididi dosedosedose
numerosinumerosinumerosivantaggivantaggivantaggi chechecherendonorendonorendono piùpiùpiù
NumeroseNumeroseNumerose interazioniinterazioniinterazioniconconcon ililil cibocibocibo
RistrettaRistrettaRistretta finestrafinestrafinestraterapeuticaterapeuticaterapeutica
(INR 2(INR 2(INR 2 3)3)3) rendonorendonorendono piùpiùpiùsicurosicurosicuro l’utilizzol’utilizzol’utilizzo
con con con ililil cibocibocibo(INR range 2(INR range 2(INR range 2‐‐‐3)3)3)
MonitoraggioMonitoraggioMonitoraggio periodicoperiodicoperiodicodelladelladella coagulazionecoagulazionecoagulazione
LIMITATE LIMITATE LIMITATE interazioniinterazioniinterazionifarmacologichefarmacologichefarmacologiche
f hStart of Therapy….
Switch da altri trattamenti anticoagulanti
Da anticoagulante in infusione
Sospendere anticoagulante parenterale Sospendere anticoagulante in infusione ev
Da anticoagulante parenterale a DabigatranDa anticoagulante in infusione
ev continua a Dabigatran
Assumere Dabigatran 0‐2h prima dalla successivasomministrazione parenterale
Assumere Dabigatran al momento della sospensionedell’infusione ev continua
INR = international normalized ratio Huisman MV et al. Thromb Haemost 2012;107 (5):838-47
D D bi t D D bi tGESTIONE ANSIA Da Dabigatran
a
W f i
Da Dabigatran
a
LMWH
GESTIONE ANSIA DEL PAZIENTE Warfarin LMWHDEL PAZIENTE RISPETTO AL
Iniziare Warfarin Iniziare LMWHRISPETTO AL
3 gg
CrCl>50 CrCl 30‐49
2 ggCAMBIAMENTO
Sospendere Dabigatran
3 gg 2 ggAttendere 12 h
Sospendere DabigatranDELLA TERAPIAp g
INR = international normalized ratio Huisman MV et al. Thromb Haemost 2012;107 (5):838-47
DELL E
DISPEPSIA
• Nello studio RE-LY (DABIGATRAN) circa il 5 - 10% dei pazienti riferiva dispepsia con interruzione del t tt t l 2% d i sitrattamento nel 2% dei casi.
• I sintomi spesso sono lievi; compaiono fin dall‘inizio I sintomi spesso sono lievi; compaiono fin dall inizio del trattamento; sono transitori e possono essere trattati.
• Raccomandare al paziente di assumere il farmaco con un bicchiere pieno d‘acqua o con del cibo.p q
Le raccomandazioni dell’EHRA in base a: Le raccomandazioni dell EHRA in base a:
-funzionalità renale del pazientef p-tipologia d’intervento
Gestione di un eventuale sovradosaggio dei NAO• In caso di sospetto di sovradosaggio, i test di coagulazione
possono aiutare a determinare il rischio di sanguinamento.
à ò• L’eccessiva attività anticoagulante può richiedere l’interruzione del trattamento con NAO.
• Non esiste un antidoto specifico.
• Nell’eventualità di complicazioni emorragiche vedere “Gestione d l d
p gdel sanguinamento durante terapia”.
• Poiché il legame con le proteine è basso, Dabigatran può essere d l (l’ l è l )
g p g pdializzato (l’esperienza clinica è limitata).
• Possono essere presi in considerazione concentrati del complesso b ( FE B ) l f V
p pprotrombinico attivato (per es. FEIBA) o il fattore VIIa ricombinante o concentrati dei fattori II, IX e X della coagulazione.
Le raccomandazioni dell’EHRALe raccomandazioni dell EHRA
Mancata assunzione di una somministrazioneMancata assunzione di una somministrazione
La regola delle 6 oreTempo dalla mancata RaccomandazioniTempo dalla mancata assunzione
Raccomandazioni
<6 ore Il paziente dovrebbe assumere <6 ore Il paziente dovrebbe assumere la somministrazione mancata
>6 ore Start of Il paziente dovrebbe aspettare >6 ore Start ofTherapy….
Il paziente dovrebbe aspettare fino alla somministrazione successiva
La valigetta ‐ obiettivo
Migliorare la qualità di cura del paziente attraverso una serie di strumenti volti
ad aumentare l’aderenza alla terapia anticoagulante orale portando unp g p
beneficio di salute in termini di riduzione del rischio di ictus
Supportare la conoscenza della patologia da parte
del paziente e facilitare l’aderenza alla terapia e alle
raccomandazioni dello specialistaraccomandazioni dello specialista
Fornire al paziente degli strumenti che lo
accompagnino durante il percorso terapeutico
Fornire a coloro che si prendono cura del paziente
delle informazioni utili per una migliore gestione del
malato
La valigetta ‐ gli strumenti
Calendario per il pazienteLeaflet paziente
Portapillole
Leaflet caregiver
26
Leaflet paziente
Un utile mezzo di informazione per le
persone affette da Fibrillazione Atriale e in
terapia presso il Centro.
Contiene informazioni utili per la
comprensione della patologia e la
gestione ottimale della terapia.
Inoltre propone alcuni consigli pratici per
avere uno stile di vita più salutare ed
aumentare l’aderenza alla terapia.
Leaflet caregiver
Un valido strumento a supporto
dell’assistenza ai pazienti in cura per la
Fibrillazione Atriale.
V t t l i i liVengono presentate le principali
informazioni sulla patologia e contiene
importanti consigli su come gestire iimportanti consigli su come gestire i
principali sintomi e gli effetti collaterali
delle terapie con anticoagulantidelle terapie con anticoagulanti.
Inoltre contiene numeri utili da chiamare in
caso di necessitàcaso di necessità.
Tradotto in 5 lingue.
Calendario per il paziente
Il calendario può essere utilizzato perIl calendario può essere utilizzato per
indicare l’assunzione della terapia e
anche per evidenziare le date delleanche per evidenziare le date delle
prossime visite al centro o di richiesta di
rinnovo della prescrizione.rinnovo della prescrizione.
Portapillole
Questo strumento ha una duplice funzione:
contenitore delle pillole;
sveglia con più suonerie a ricordo
dell’assunzione della terapia.
Conclusioni
• L’introduzione nella pratica clinica dei nuovi anticoagulanti orali (NAO) comporta un cambiamento del paradigma assistenziale fin ora implementato nella gran parte dei casi dai Centri TAO;
• Lo specialista/centro prescrittore dovrà analizzare la modalità migliore per garantire una efficace presa in carico e gestione del follow-up del paziente NAO attraverso il Care GiverNAO, attraverso il Care Giver.
• Nella gestione del follow-up particolare attenzione dovrà essere posta al monitoraggio dell’aderenza alla terapia;monitoraggio dell aderenza alla terapia;
• In tale contesto, l’utilizzo di strumenti volti a migliorare l’aderenza alla terapia è giudicato utile per garantire un miglioramento dell’outcome di salutegiudicato utile per garantire un miglioramento dell outcome di salute.
31
SAPERE (avere la conoscenza della gestione clinica dei NAO)
SAPERE FARE (avere la p ti d ll sti n lini
Ottimizzare la terapia con i NAO
pratica della gestione clinica dei NAO)
SAPERE ESSERE (avere il pe ridurre i possibili effetti collaterali per la mancata o
SAPERE ESSERE (avere il ruolo, umano e professionale, nella gestione clinica dei NAO)per la mancata o
ridotta aderenza attraverso l’ d l
NAO)
l’empowerment del paziente
Le malattie, in vecchiaia, non sono incidenti di percorso. pSono il percorso.
(Carlo Gragnani)
[email protected]@yahoo.itn n . @y .n n . @y .