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1 I.C. “ 8° ORIANI-DIAZ succ ” POZZUOLI (NA) Anno scolastico 2015/2016

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1

I.C. “ 8° ORIANI-DIAZ succ ”

POZZUOLI (NA)

Anno scolastico

2015/2016

2

Indice

Cenni Storici…………………………………….…………………………………………………………………3

Analisi del territorio…………………………………….……………………………………………………..4

Le Sedi……..……………………………………………………….…….......................................... 5

Spazi strutturati………………………………………………………………………………………………… 6

Organizzazione scolastica……………………….…………………………………………………………..7

Funzionigramma …………..…………………………………………………………………………………..10

Piano dell’Offerta Formativa .……………………………………………………………………………15

Curricolo Verticale …………………………………………………………………………………………….18

Curricolo per Competenze …………………………………………………………………………………19

Competenze Chiave……………………………….. …………………………….............................21

La progettazione e L’Offerta Curricolare .……………………………………………………………23

I….. come Inclusione…………………………………………………………………………………………...30

Alunni BES…………………………………………………………………………………………………………..33

Alunni STRANIERI………………………….…………………………………………………………………….34

Accoglienza, continuità e orientamento .…………………………………………………………….36

Attività alternative alla Religione…………………………………………………………………………37

Apliamento dell’Offerta Formativa….………………………………………………………………….38

Metodologia e attività ……………………………………………………………………………………….40

Sistema di Verifica e Valutazione..………………………………………………………………………41

STAKEHOLDERS……………………………………………………………………………………………………52

3

CENNI STORICI

Negli anni trenta la città di Pozzuoli intitolò al soldato Enzo Oriani morto in

combattimento durante la Prima guerra mondiale, la scuola elementare di Licola,

borgo agricolo diretto dall’O.N.C(Opera Nazionale Combattenti) costituita durante il

regime fascista. Nell’ a. s. 2011-2012 l’8° Circolo didattico” Enzo Oriani” si unisce alla

scuola secondaria di 1° grado “A. Diaz” succursale, diventando un istituto

comprensivo. Tale fusione ha permesso la realizzazione di un progetto

formativocapace di rispondere, attraverso la cooperazione delle risorse professionali

che costituiscono l’istituto nella sua complessità, alle aspettative delle famiglie e del

territorio.

4

ANALISI DEL TERRITORIO

L’Istituto opera nei territori di Licola e Monterusciello, località del comune di

Pozzuoli, in quartieri abbastanza eterogenei dal punto di vista socio-economico e la

cui platea ha esigenze educative e formative diversificate.

Da borgo agricolo Licola, negli anni ’60 e ’70 , divenne un centro di grande attrazione

turistica, ma a seguito del terremoto del 1980 e del bradisismo del 1982 fu destinato

ad ospitare gli sfollati dell’intero territorio puteolano, circostanza che ne causò il

progressivo degrado, salvo poi registrare un forte rilancio turistico negli anni

Novanta.

Monterusciello, invece, fu progettato negli anni Ottanta per far fronte ai problemi

abitativi determinati dal bradisismo puteolano. Realizzato seconde le più moderne

regole urbanistiche, Monterusciello ha conosciuto uno sviluppo urbanistico del tutto

diverso rispetto ad altre zone del territorio: all’edilizia popolare è stata affiancata

nel corso degli anniquella residenziale.

Nonostante le ampie strade, gli spazi verdi e la presenza dei principali servizi

pubblici Monterusciello non offre punti di aggregazione infatti, ad eccezione del

palazzetto dello sport e di un parco urbano con pista ciclabile, non ci sono cinema,

teatri e le uniche iniziative socio-culturali sono affidate alle parrocchie.

Tale situazione presenta caratteristiche di notevole ritardo economico e culturale, nonché un tessuto sociale degradato ed un alto tasso di disoccupazione,che, come dimostrano i dati statistici , si attesta sul 22%- 23%. Risultano particolarmente colpiti da questo fenomeno i giovani con basso titolo di studio e le donne. Inoltre la percentuale di abitanti sprovvisti di titolo di studio è molto alta, oscilla infatti tra il 70% e l’80% . Le condizioni svantaggiate delle famiglie di provenienza con un background di disoccupazione, scarsa scolarizzazione e talvolta analfabetismo creano disagio nei ragazzi e molto spesso sono causa di abbandoni precoci del percorso formativo o di insuccessi scolastici.

5

LE SEDI

Scuola dell’infanzia “Licola Borgo” Scuola infanzia – Primaria e

Secondaria di 1 ° grado

“Reginelle”

Scuola primaria “Oriani”

Secondaria di 1 ° grado

Scuola infanzia - primaria Scuola secondaria 1° grado

Marina di Licola Via Saba

6

SPAZI STRUTTURATI

LABORATORIO MUSICALE

LABORATORIO MULTIMEDIALE

LABORATRIO LINGUISTICO

LABORATORIO DI CERAMICA

BIBLIOTECHE

7

ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

ORARIO DI RICEVIMENTO

La DIRIGENTE SCOLASTICA riceve previo appuntamento il lunedì e il mercoledì dalle ore 14.00 alle ore 16.00 La SEGRETERIA riceve il lunedì dalle ore 9.00 alle ore 11.00; il mercoledì dalle ore 11.00 alle ore 13.00; il giovedì dalle ore 14.00 alle ore 16.00

L’Istituto presenta un’organizzazione oraria articolata su cinque giorni settimanali

SCUOLA DELL’INFANZIA

ORARIO SCOLASTICO 8.00 – 16.00

SCUOLA PRIMARIA

ORARIO SCOLASTICO 8.00 – 13.36

8.00 – 16.00 ( tempo pieno )

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

ORARIO SCOLASTICO 8.00 – 14.00

8

SCUOLA PRIMARIA

Tempo antimeridiano dalle ore 8.00 alle ore 13.36 (28 ore)

tempo pieno dalle ore 8.00 alle ore 16.00 (40 ore)

DISCIPLINE

ORE CLASSE

Prima

CLASSE

Seconda

CLASSE

Terza

CLASSE

Quarta

CLASSE

Quinta

ITALIANO 8 8 7 7 7

INGLESE 1 2 3 3 3

STORIA 2 2 2 2 2

GEOGRAFIA 2 2 2 2 2

MATEMATICA 7 6 6 6 6

SCIENZE 2 2 2 2 2

MUSICA 1 1 1 1 1

ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1

EDUCAZIONE FISICA 1 1 1 1 1

TECNOLOGIA 1 1 1 1 1

RELIGIONE CATTOLICA 2 2 2 2 2

9

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Tempo normale (30 ore) dalle ore 8.00alle ore 14.00

DISCIPLINA ORE

Lettere 9 Approfondimento della lingua italiana 1 Matematica / Scienze 6 Lingua inglese 3 Seconda lingua 2 Tecnologia 2 Arte e immagine 2 Musica 2 Scienze motorie e sportive 2 Religione

1

10

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa A. Guida

Assicura la gestione unitaria della Istituzione scolastica

Ne ha la legale rappresentanza

Gestisce risorse, finanziarie, materiali

Dirige, coordina, valorizza le risorse umane

Adotta provvedimenti di gestione di dette risorse

Organizza le attività formative secondo criteri di Efficacia,

Efficienza, Economicità, cioè la progettazione e l’attuazione dei

percorsi formativi che migliorino gli esiti apprenditivi

attraverso uno sfruttamento massimo ed ottimale delle risorse

al minimo dei costi

E’ titolare delle relazioni sindacali

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI

Dott.ssa O. De Angelis

E’ responsabile della procedura gestione della

documentazione

E ’responsabile della procedura servizi amministrativi e di

supporto

Organizza l’attività del personale addetto ai servizi

amministrativi dell’istituto

Organizza l’attività dei collaboratori scolastici e degli

assistenti tecnici in base alle direttive del DS

COLLABORATORE DEL D.S. CON

FUNZIONI VICARIE Ins. L. Varchetta

Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza

E’ responsabile della sede centrale

Coordina le sostituzioni, permessi di entrata ed uscita degli

alunni, le assemblee e le varie manifestazioni con la funzione

strumentale preposta

E’ responsabile delle comunicazioni scuola famiglia

11

COLLABORATORE DEL

D.S

Prof.ssa F. Di Falco

Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di

assenza del docente con funzioni vicarie

assumendone i compiti

Coordina l’attività didattica relativamente a :

COORDINATORE 3

AREA

Dott. A. Di Perna

Coordina le attività proposte dagli Enti Esterni

Coordina le attività di progettazione nell’ambito

COORDINATORE

DIDATTICO

Ins. A. Amato

Gestisce una serie di relazioni ( DS, docenti,

genitori, alunni, e territorio).

FUNZIONE STRUMENTALE AREA 1: POF ED INNOVAZIONE

Prof. R. Lucchese, dott. E.Zaccagnini,

Ins. M. Vermile

• Il coordinamento attività di Analisi e revisione del POF • La preparazione di schede di progetto e monitoraggio in itinere delle

ipotesi progettuali • La valutazione finale dei progetti in termini di ricaduta sull’utenza • Il Progetto Qualità • Invalsi • La redazione del Rapporto di Autovalutazione RAV e del Piano di

Miglioramento ( in collaborazione con III area collaborazione DS su Autovalutazione)

• Report periodico e relazionale e finale al Collegio e al DS

FUNZIONE STRUMENTALE

AREA 2: SUPPORTO DOCENTI

Dott. A. Di Perna,

Prof. P. Manzi

• La formazione e supporto ai docenti nell’utilizzo del Registro on line • La gestione del sito web e implementazione della comunicazione

interna ed esterna • La gestione Laboratori informatica e LIM • L’ identificazione dei bisogni formativi dei docenti • La redazione di questionari sui bisogni formativi dei docenti • L’organizzazione di corsi di formazione • Report periodico e relazionale e finale al Collegio e al DS

12

FUNZIONE STRUMENTALE

AREA 3 : DIVERSAMENTE ABILI – DISAGIO-DSA-BES-INCLUSIVITA’

Prof.ssa M. Caso

Dott. E. Napolitano Ins . F. Paone

• L’ analisi dei casi e coordinamento delle risorse per le situazioni di Handicap- Proposte, acquisti, materiali e sussidi e percorsi formazione per docenti di sostegno

• L’ Organizzazione e Coordinamento Insegnanti di Sostegno • Il coordinamento e pianificazione delle riunioni di commissione e di

rapporto con l’ASL • L’ analisi dei casi e coordinamento delle risorse per il rilevamento

della risoluzione di situazioni di disagio e BES • L’organizzazione e coordinamento delle misure di sostegno ai DSA,

ADHD e ad altri bisogni educativi • Il coordinamento e pianificazione delle riunioni di GLH DI

ISTITUTO E GLH TECNICI per aggiornamento D.F.; procedura istruttoria per proposta visita per modulistica e comunicazione con famiglie minori D.A. fino a definizione iter

• Il rapporto con Servizi Sociali, i prospetti per Organico Diritto e Fatto per sostegno e attività correlate

FUNZIONE STRUMENTALE AREA 4: CONTINUITA’

ORIENTAMENTORAPPORTI CON ENTI ED ISTITUZIONI

Prof.sse I. Testa Ins A. Amato

Dott. ,C. Insalata

• La continuità verticale tra classi dell’Istituto • La continuità e la rispondenza delle offerte formative con i bisogni del

territorio • Il coordinamento e pianificazione di scambi culturali, visite guidate e

viaggi d’istruzione • L’organizzazione di Manifestazione , “ Open Day”, Eventi interni ed

esterni • L’individuazione di strategie ed iniziative per l’Orientamento degli

alunni in entrata e in uscita • La valutazione dell’efficacia del processo di orientamento degli anni

precedenti • La collaborazione con i servizi del territorio e con le reti di scuole • Il coordinamento con gli Istituti secondari di 2° grado del territorio

tesi a facilitare l’orientamento in uscita • Il coordinamento e pianificazione delle riunioni della commissione • Rete e rapporti di rete: proposte di adesioni • Report periodico e relazionalee finale al Collegio e al DS

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RESPONSABILE DI PLESSO

ORIANI Primaria Ins. M. D’Isanto

BORGO Infanzia Ins. M. Cantarelli

MARINA DI LICOLA Primaria/ Infanzia

Ins. A. Amato

REGINELLE Primaria Ins.. F. Paone

Infanzia Ins. M.Vermile

rappresentare il Dirigente scolastico in veste di

responsabile di norme e regole ufficiali di

funzionamento della scuola

accogliere ed accompagnare personale, delle scuole

del territorio, dell’ASL, del Comune, in visita nel

plesso

avvisare la Segreteria circa il cambio di orario di

entrata / uscita degli alunni, in occasione

di scioperi/assemblee sindacali, previo accordo con

il Dirigente

controllare che le persone esterne abbiano un

regolare permesso della Direzione per

poter accedere ai locali scolastici

essere punto di riferimento nel plesso per iniziative

didattico-educative promosse dagli Enti locali.

raccogliere, vagliare adesioni ad iniziative generali

COORDINATORE DI CLASSE /SEZIONE

Presiede il Consiglio di classe/ sezione in assenza del

DS

Scambia informazioni, pareri, proposte con tutti gli

altri docenti della classe/sezione

Fornisce un quadro attendibile ed aggiornato

dell’andamento delle dinamiche della classe/sezione

evidenziando la presenza di gruppi, casi disciplinari

dando informazioni in merito al recupero, sostegno,

approfondimento, al Consiglio di Classe/sezione e alle

loro famiglie

Riferisce ai rappresentanti dei genitori e degli alunni

quanto emerso dal resoconto dei colleghi

Controlla il registro della classe/sezione ( note, ritardi,

assenze, permessi, ecc. e informa regolarmente il

14

RESPONSABILE DI DIPARTIMENTO Presiede le riunioni di Dipartimento e ne

coordina le attività

RESPONSABILE DI LABORATORIO

E’ sub-consegnatario dei beni presenti nel

laboratorio

Redige il regolamento per l’utilizzo del

laboratorio

REFERENTE COMMISSIONE VISITE E VIAGGI

Ins. R. Forlani ; C. Maddaluno Coordina e segue le fasi di programmazione ed

attuazione delle visite secondo la procedura in vigore

e collabora con i servizi di Segreteria

Relaziona sulle attività svolte

RESPONSABILE SPP Ins. L. Varchetta Svolge la funzione di RSPP in attuazione del D.L.

626/94, e del D.M. 338/03

Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.)

l’individuazione dell’identità

di delineare e comunicare all’esterno la

educativa ed organizzativa dell’Istituto

curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione.

Attraverso il P.O.F. ogni istituto ha la possibilità

individualizzati e personalizzati

economico e culturale del territorio diappartenenza al fine di garantire un

apprendimento:

attivo perché fondato sul “ fare consapevole ecostruttivo”

collaborativo perché chi apprende si trova all

che costruisce conoscenza con il contributo ditutti

riflessivo poiché l’alunno “impara ad imparare”, diventando

progressivamente consapevole dei percorsi e delle strategie utilizzate

Condividendo il proprio P.O.F. la scu

descrivere la struttura e

presentare i progetti, le attività e i servizidisponibili

documentare interventi di sostegno, recupero e inclusione di alunni con

Bisogni EducativiSpeciali(B.E.S.)

condividere azioni

fondati su personalizzazione e valorizzazione del singolo alunno

illustrare le modalità e i criteri di valutazione con uno spirito di

oggettività e trasparenza

Formativa (P.O.F.) rappresenta ildocumento fondamentale

l’individuazione dell’identità culturale e progettuale di unascuola.

di delineare e comunicare all’esterno la progettazione curricolare, extracurricolare,

iva dell’Istituto in linea con le Indicazioni Nazionali per il

curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione.

Attraverso il P.O.F. ogni istituto ha la possibilità di sviluppare

individualizzati e personalizzati che rispondono ai bisogni reali del contesto socio

economico e culturale del territorio diappartenenza al fine di garantire un

perché fondato sul “ fare consapevole ecostruttivo”

perché chi apprende si trova all’interno di una comunità

che costruisce conoscenza con il contributo ditutti

poiché l’alunno “impara ad imparare”, diventando

progressivamente consapevole dei percorsi e delle strategie utilizzate

Condividendo il proprio P.O.F. la scuolaintende:

descrivere la struttura el’organizzazionescolastica

presentare i progetti, le attività e i servizidisponibili

documentare interventi di sostegno, recupero e inclusione di alunni con

Bisogni EducativiSpeciali(B.E.S.)

azioni di continuità, orientamento e potenziamento

fondati su personalizzazione e valorizzazione del singolo alunno

illustrare le modalità e i criteri di valutazione con uno spirito di

oggettività e trasparenza.

15

rappresenta ildocumento fondamentale per

culturale e progettuale di unascuola. Esso ha lo scopo

progettazione curricolare, extracurricolare,

Indicazioni Nazionali per il

percorsi formativi

rispondono ai bisogni reali del contesto socio-

economico e culturale del territorio diappartenenza al fine di garantire un

’interno di una comunità

poiché l’alunno “impara ad imparare”, diventando

progressivamente consapevole dei percorsi e delle strategie utilizzate

documentare interventi di sostegno, recupero e inclusione di alunni con

potenziamento

fondati su personalizzazione e valorizzazione del singolo alunno

illustrare le modalità e i criteri di valutazione con uno spirito di

16

La condivisione consente la creazione di un rapporto costruttivo e

collaborativo con le famiglie e con tutte le strutture educative presenti sul

territorio, nella consapevolezza che ciò contribuisca alla formazione

dell’alunno come cittadino consapevole in grado di superare le sfide che

la società globale pone.

PRINCIPI, FINALITA’ ED OBIETTIVI EDUCATIVI

Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) di questo Istituto, elaborato in linea

con le recenti Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia

e del primo ciclo d’istruzione, definito anche con riferimento alla legge di

Riforma della scuola ed ai consequenziali decreti attuativi, si pone come

obiettivo quello di:

• Favorire la diminuzione dell’abbandono e della dispersione scolastica

• Favorire lo star bene a scuola e promuovere il benessere degli alunni e delle

alunne

• Accompagnare con continuità la crescita degli alunni attraverso opportunità

di apprendimento offrendo occasioni extra-curriculari per il raggiungimento

del successo formativo

• Insegnare il rispetto dellediversità

• Promuovere e guidare il processo educativo al fine di consentire ad ogni

alunnolo sviluppo delle abilità cognitive e operative necessarie per

affrontare le tappe successive allaformazione.

17

Il nostro POF si sostanzia in attività di progettazione ed esecuzione di interventi

formativi, nella scuola dell’Infanzia e nella scuola del Primo ciclo, secondo il binomio

inscindibile educazione/istruzione. In questa ottica si configura come uno strumento

flessibile ed aperto, soggetto ad aggiornamenti in itinere, proprio per rispondere alle

richieste, in continuo mutamento, del sistema formativo ed organizzativo della

scuola e del sociale.Questo documento intende, pertanto, migliorare l’offerta

scolastica per favorire il raggiungimento del successo formativo per tutti;sono in

esso delineate attività e progetti tra loro connessi e coordinati, partendo da

un’attenta analisi dei bisogni dell’utenza e del territorio. L’obiettivo è di proporre un

processo formativo che spinga l’alunno, alla fine del percorso scolastico nel nostro

Istituto, a fare scelte autonome e feconde.

CURRICOLO VERTICALE

L’ Istituto comprensivo intende promuovere, opportunamente coniugate con

l’autonomia organizzativa e didattica, una migliore qualità dell’istruzione fondata sul

concetto di “comprensività”, intesa come disegno unitario di raccordo tra i diversi

cicli. Il curricolo verticale, infatti, nasce dalla volontà di promuovere una efficace

continuità educativa e didattica. Ciò ha richiesto la necessità di un “pensare insieme”

tra docenti dei tre gradi di scuola del nostro Istituto ed un “progettare secondo

continuità” al fine di migliorare e rendere più coerente il progetto formativo rivolto

agli alunni dai 3 ai 14 anni.

Infanzia

Primaria

Secondaria

Maturazione dell’identità

Conquista dell’autonomia

Sviluppo della competenza Alfabetizzazione culturale e

sociale

Acquisizione degli

apprendimenti di base

Valorizzazione

dell’esperienza e della

conoscenza Interazione emotivo-affettiva

Comunicazione sociale

Vissuti valoriali che si

generano nella scuola

CURRICOLO PER COMPETENZE La sfida educativa di questo nuovo millennio è formare persone capaci di orientarsi in un

mondo che appare sempre più complesso e in costante e veloce evoluzione.E' necessario

puntare alla costruzione di conoscenze che abbiano significato per chi impara. I nostri

giovani devono essere capaci di riflettere sulla conoscenza e di utilizzarla in contesti

diversi.

In questo senso l’obiettivo primario, che il nostro Istituto si propone, è quello di formare

studenti che, alla fine del triennio della scuola secondaria di primo grado, abbiano

sviluppato competenze cioè capacità di utilizzare conoscenze, abilità e, in genere, tutto il

proprio sapere, in situazioni reali di vita e lavoro.

Il Collegio dei docenti ha inteso, quindi, progettare un curricolo oltre che verticale

anche centrato sulle competenze. Pertanto, ha deciso di fare riferimento alla

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008, in cui

viene definito il Quadro europeo delle qualifiche (EQF) all’interno del quale vengono

fornite le definizioni di conoscenza, abilità e competenza:

conoscenza: risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le

conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di

lavoro o di studio. Le conoscenze sono descritte come teoriche e/opratiche;

abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare

a termine compiti e risolvere problemi. Le abilità sono descritte come cognitive

(comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti

l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali,strumenti);

competenza: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali,

sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale

e personale. Le competenze sono descritte in termini di responsabilità eautonomia.

A tale scopo si è ridisegnato il piano di studi in termini di competenze, ripensando e

riorganizzando la programmazione didattica non più a partire dai contenuti

disciplinari, ma in funzione delle competenze che gli studenti devono raggiungere e

dell’accertamento della loro capacità.

Costruire un curricolo verticale per competenze significa insegnare per competenze,

ovvero avvicinarsi al sapere attraverso l’esperienza, … senza … abbandonare i

contenuti, giacché essi rappresentano proprio il campo di esperienza in cui esercitare

abilità ecompetenze.

1. Comunicazione nella madrelingua

Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze

comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.

2. Comunicazione nelle lingue straniere

Padroneggiare la lingua inglese e un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e per

interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro, al livello da QA1 a B1 di

padronanza del quadro europeo di riferimento per le lingue (QCER).

3. Competenze matematiche

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare

adeguatamente informazioni qualitative e quantitative. Utilizzare le strategie del

pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni

problematiche, elaborando opportune soluzioni.

4. Competenza digitale

Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con

riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e

approfondimento disciplinare.

5. Imparare a imparare

Partecipare attivamente alle attività portando il proprio contributo personale. Reperire,

organizzare, utilizzare informazioni da fonti diverse per assolvere un determinato

compito; organizzare il proprio apprendimento; acquisire abilità di studio.

6. Competenze sociali e civiche

Agire in modo autonomo e responsabile, conoscendo e osservando regole e norme, con

particolare riferimento alla Costituzione. Collaborare e partecipare comprendendo i

diversi punti di vista delle persone.

7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Risolvere i problemi che si incontrano nella vita e nel lavoro e proporre soluzioni; valutare

rischi e opportunità; scegliere tra opzioni diverse; prendere decisioni; agire con flessibilità;

progettare e pianificare; conoscere l’ambiente in cui si opera anche in relazione alle

proprie risorse.

8. Consapevolezza ed espressione culturale

Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta

fruizione e valorizzazione. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali

ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di

lavoro. Comprendere gli aspetti comunicativi e relazionali dell’espressività corporea e

l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere.

Il nostro Istituto si propone di sviluppare le 8 competenze chiave utilizzando 4 strumenti:

Progettazione

curricolare

Progettazione

extracurricolare

Professionalità

docente

Risorse

delterritorio

LA PROGETTAZIONE E L’OFFERTA CURRICOLARE

Uno degli strumenti didattici più efficaci per creare competenze nei nostri studenti è una

valida progettazione, pianificazione ed organizzazione del curricolo e quindi dell’insieme

delle conoscenze e delle abilità che vogliamo che i nostri alunni maturino nel corso del

primo ciclo diistruzione.Le lezioni quotidiane saranno finalizzate alla realizzazione di molti

obiettivi propri delle singole discipline e alle competenze chiave europee riferite alle varie

discipline.

Per quest’anno, i docenti hanno, poi, individuato un macrotema sul quale lavoreranno nel

corso dell’anno scolastico: l’AMBIENTE. Questa impostazione consentirà di approfondire

un argomento da un punto di vista interdisciplinare e favorirà la cooperazione tra docenti,

classi e ordini di scuola.Per favorire il raggiungimento di tali obiettivi i docenti hanno

individuato quattro assi culturali lungo i quali si sviluppa il curricolo :

LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVO

MATEMATICO – SCIENTIFICO–TECNOLOGICO

STORICO-GEOGRAFICO

IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Le Nuove Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione

curricolare di questo ordine. Infatti, al fine di favorire il percorso educativo di ogni

bambino, aiutandolo a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e

delle attività, il progetto didattico viene articolato in 5 campi diesperienza:

1. Il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale, il vivereinsieme)

La visione del bambino che deve ispirarci sarà quella di un soggetto attivo,

impegnato in un processo di maturazione continua con i pari, gli adulti,

l’ambiente e la cultura, capace di formulare tanti perché su questioni

concrete, sugli ebventi della vita quotidiana, sulle trasformazioni personali e

sociali, sull’ambiente, e sull’uso delle risorse e sul futuro vicino elontano.

2. Il corpo e il movimento (identità, autonomia,salute)

La corporeità è il centro di raccolta ed elaborazione delle diversificate

esperienze dell’essere umano così la scuola dell’infanzia persegue l’obiettivo

che è chiamata a realizzare: promuovere la crescita integrale del bambino, la

presa di coscienza del proprio corpo utilizzandolo, fin dalla nascita, come

strumento di conoscenza di sé nelmondo.

3. Immagini, suoni, colori (gestualità, arte, musica,multimedialità)

I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività

per cui l’arte dovrà essere occasione per orientare questa propensione,

educando al piacere del bello e del senso estetico. Molte e varie saranno le

proposte per far entrare i bambini attivamente e creativamente

nell’affascinante universo sonoro, musicale, gestuale, grafico-pittorico,

mediatico, teatrale e di comunicazione al fine di garantire loro occasioni per

guardare il mondo con occhidiversi.

4. I discorsi e le parole (comunicazione, lingua,cultura)

La lingua, in tutte le sue funzioni e forme, è uno strumento essenziale per

comunicare e conosceree per rendere via via più complesso e meglio definito

il proprio pensiero, anche grazie al confronto con gli altri. Pertanto, si

creeranno occasioni per promuovere l’espressione personale al fine di

aiutare il bambino a comprendere, tradurre, rielaborare e produrre sistemi di

simboli, che fanno parte della nostra e di altre culture.

5. La conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo,natura)

I bambini esplorano continuamente la realtà e imparano a riflettere sulle proprie

esperienze descrivendole, rappresentantondole, riorganizzandole con diversi criteri.

Così facendo pongono le basi per la successiva elaborazione di concetti scientifici e

matematici, che verranno proposti nella scuola primaria. Pertanto, si cercherà di

stimolare la curiosità e le domande sui fenomeni naturali, su se stessi e sugli

organismi viventi e su storie, fiabe e giochi tradizionali con riferimenti matematici

per cominciare a trovare guardando sempre meglio i fatti del mondo, cercando di

capire come e quando succedono, intervenendo per cabiarli e sperimentando gli

effetti deicambiamenti.

Pertanto, la Scuola dell’Infanzia concorre “all’educazione armonica e integrale dei

bambini e delle bambine" e sulle base di questo quadro di riferimento essa, nel

pieno rispetto del principio dell’uguaglianza e delle pari opportunità, esplicita la

propria azione educativa attraverso le seguenti indicazionimetodologiche:

La valorizzazione del gioco, per aiutare i bambini ad esprimere, raccontare,

rielaborare in modo creativo le esperienze personali e sociali.

Il rilievo al fare produttivo e alle esperienze dirette attraverso l’azione,

l’esplorazione, il contattocon gli oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una

dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di

conoscenza.

La relazione personale significativa, per aiutare a pensare e a riflettere meglio, a

osservare, descrivere, narrare, fare ipotesi, dare e chiedere spiegazioni in

contesti cooperativi e di confronto diffuso.

L’utilizzazione sensata delle routines, (l’ingresso e l’accoglienza, lo svolgimento

delle attività educative, il pranzo, le attività ricreative, il riposo o rilassamento,

l’uscita, ecc.) che svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e

si offrono come «base sicura» per nuoveesperienze e nuove sollecitazioni.

L’osservazione, all'interno dei campi di esperienza che accolgono, valorizzano ed

estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano

occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini

vanno scoprendo.

IL CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA

L’ obiettivo della scuolaprimaria,nel contesto socio-culturale in cui si trova ad

operare, secondo da quanto emerge dalle Indicazioni Nazionali, si pone di formare

ogni persona sul piano cognitivo e culturale. Pertanto, le finalità della scuola

primaria devono essere definite a partire dalla articolata identità del bambino, dalle

sue capacità e fragilità nelle varie fasi di sviluppo e formazione. Per perseguire le

suddette finalità la nostra Scuola Primaria, nella formazione degli alunni, efavorire

l’interdisciplinarietà e il lavoro collegiale tra i docenti, i Percorsi Didattici vengono

ordinati per aree:

Ambito linguistico-artistico-espressivo

Ambito matematico-scientifico-tecnologico

Area Storico- Geografica (Storia, Geografia,Cittadinanza-Costituzione-Legalità)

Ambito linguistico-artistico-espressivo(Italiano, Musica, Arte e Immagine,

Educazione Fisica, Lingue comunitarie)

L’alunno sarà guidato alla scoperta delle potenzialità comunicative ed espressive che

le discipline offrono e all’apprendimento sempre più autonomo delle forme utili a

rappresentare la sua personalità e il mondo che locirconda.

Ambitomatematico-scientifico-tecnologico

Le conoscenze matematiche, scientifiche e tecnologiche devono contribuire in modo

determinante alla formazione culturale delle persone e delle comunità, sviluppando

nei nostri alunni le capacità di mettere in stretto rapporto il "pensare" e il "fare"

offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni

naturali, concetti e artefatti costruiti dall'uomo, eventiquotidiani.

Area storico- geografica (Storia, Geografia,Cittadinanza-Costituzione-Legalità)

L'area storico-geografica che è composta dallo studio delle società umane, nello

spazio e nel tempo: la storia e la geografia, strettamente collegate fra loro e in

continuità fra primariae secondaria, offre la possibilità di costruire percorsi

strutturati su questioni della modernità e della contemporaneità, socialmente vive e

spazialmente differenziate.

IL CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Secondo le disposizioni del Decreto Legislativo del 31/07/07 e della Direttiva del

03/08/07 il compito della Scuola è quello di “Educare istruendo le nuove

generazioni”. Pertanto il suo obiettivo precipuo è quello di progettaree realizzare,

un percorso formativo, capace di garantire l’accesso alle discipline come punti di

vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione

del mondo. Per favorire l’interdisciplinarietà e il lavoro collegiale tra i docenti di

diverse discipline, i Percorsi Didattici vengonoordinati peraree:

Area Linguistico – Artistico - Espressiva (Italiano, Musica, Arte e Immagine, Scienze motori,

Lingue comunitarie)

Area Storico- Geografica (Storia, Geografia,Cittadinanza-Costituzione-Legalità)

Area Matematico-Scientifico-Tecnologica (Matematica, Scienze,Tecnologia)

Area Linguistico – Artistico - Espressiva (Italiano, Musica, Arte e Immagine,

Educazione Fisica, Linguecomunitarie)

Nel ciclo della scuola del primo ciclo l’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non

verbali si realizza con il concorso di più discipline: lingua italiana; lingue comunitarie;

musica; arte-immagine; educazione fisica.

Tutte queste discipline, pur mantenendo un ambito di apprendimento ben

circoscritto, storicamente e convenzionalmente organizzato intorno a nuclei

fondanti, a metodi e a linguaggi propri, concorrono a definire un’area

multidisciplinare, che sviluppa l’esigenza comunicativa e creativa dell’uomo

Area Storico- Geografica (Storia, Geografia,Cittadinanza-Costituzione-Legalità)

L'area storico-geografica che è composta dallo studio delle società umane, nello

spazio e nel tempo: la storia e la geografia, strettamente collegate fra loro e in

continuità fra primariae secondaria, offre la possibilità di costruire percorsi

strutturati su questioni della modernità e della contemporaneità, socialmente vive e

spazialmente differenziate. Questa apertura costante al mondo attuale è necessaria,

dal momento che uno degli obiettivi centrali di quest’area è lo sviluppo delle

competenze relative alla cittadinanza attiva, al significato delle regole per la

convivenza nella società e della necessità di rispettarle; la conoscenza dei principi

fondamentali della Costituzione e dei principali aspetti dell'ordinamento dello Stato

e la conoscenza dei diritti della persona riconosciuti dal consessointernazionale.

Area Matematico-Scientifico-Tecnologica

Nella scuola secondaria di 1° grado l’area matematico-scientifico-tecnologica

comprende argomenti di matematica, di scienze dell'uomo e della natura, di

tecnologia sia tradizionale sia informatica. Si tratta di discipline che studiano e

propongono modi di pensare, artefatti, esperienze, linguaggi, modi di agire cheoggi

incidono profondamente su tutte le dimensioni della vita quotidiana, individuale e

collettiva.

Le conoscenze matematiche, scientifiche e tecnologiche contribuiscono in modo

determinante alla formazione culturale delle persone e delle comunità, sviluppando

le capacità di mettere in stretto rapporto il "pensare" e il "fare" e offrendo strumenti

adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e

artefatti costruiti dall'uomo, eventi quotidiani. I principi e le pratiche delle scienze,

della matematica e delle tecnologie sviluppano infatti le capacità di critica e di

giudizio, la consapevolezza che occorre motivare le proprie affermazioni, l’attitudine

ad ascoltare, comprendere e valorizzare argomentazioni e punti di vista diversi

daipropri.

I…..come Inclusione

L’Istituto mette in atto, in accordo con le famiglie e gli specialisti responsabili, le forme

più idonee per costruire la continuità fra le diverse tipologie di ordini e per creare una

conoscenza di base del nuovo ambiente da parte dell’alunno disabile, della sua famiglia

e degli operatori scolastici.

Si impegna a garantire all’alunno disabile e alla sua famiglia una positiva prima

accoglienza nelle diverse fasi di permanenza nella scuola attraverso:

accertamenti diagnostici

diagnosi

proposte terapeutiche

diagnosi funzionale

profilo dinamico funzionale

P.E.I.

Primo ingresso a scuola

Tutto ciò, pone l’alunno e la sua famiglia in grado di essere partecipi e attivi nel

processo di sviluppo e integrazione.

In particolare i diversi operatori assicurano:

la correttezza dell’informazione

l’ascolto delle persone e delle loro esigenze

il coinvolgimento partecipato ad ognuna delle fasi di sviluppo

L’alunno disabile, la sua famiglia e i diversi operatori che agiscono nell’integrazione si

pongono in aperta situazione di partecipazione e comunicazione continua nel rispetto

dei diversi ruoli.

Per i tre ordini l’Istituto:

� Organizza una riunione all’inizio dell’anno scolastico, a gennaio ed al termine

dell’anno scolastico, con gli insegnanti di sezione/classe, i genitori, il dirigente

scolastico le figure strumentali, le figure socio-sanitarie di riferimento, le

eventuali figure educative.

� Diffonde e sostiene le buone prassi già in atto

L’Istituto si impegna ad elaborare il progetto di vita di ogni alunno diversamente abile

che ha inizio con l’inserimento del bambino nella Scuola dell'Infanzia, fino al momento

dell’ingresso in una realtà sociale più ampia, indice di qualità per una scuola veramente

inclusiva, efficiente (che fa le cose bene per tutti) ed efficace (che fa le cose giuste per

tutti).

Il nostro Istituto, consapevole di operare in un territorio costellato da problemi di natura

socio-culturale, nell’ottica di una scuola che risponda alle diverse esigenze, ritiene

prioritario l’impegno per le persone con “diversità”, siano essi alunni diversamente abili,

alunni stranieri, alunni con D.S.A o alunni con svantaggi socio-culturali.

Una scuola dall’alto profilo professionale che si configuri come luogo di apprendimento e

di costruzione dell’identità personale, civile e sociale, non può prescindere dal fare in

modo che i diversi soggetti siano alla pari degli altri, senza discriminazione alcuna.

La scuola garansce:

agli alunni un percorso formativo differenziato che li porti ad acquisire competenze ed

atteggiamenti autonomi, consapevoli e positivi di fronte a nuove esperienze;

ai docenti la possibilità di valorizzare e utilizzare le proprie competenze, conoscenze ed

esperienze;

ai genitori la possibilità di costruire, attraverso un’impostazione didattica innovativa, il

processo formativo dei loro figli con occasioni di incontri e scambio con la scuola, altri

genitori, Enti e Istituzioni esterne;

al territorio con un percorso condiviso ed integrato, in quanto partner qualificato del

processo educativo.

I principi valoriali su cui è fondata il nostro Istituto sono:

Personalizzazione fondata nel rispetto della persona e della Diversità.

Accoglienza ed integrazione: l’ Istituto favorisce l'accoglienza dei genitori e degli alunni

nella struttura scolastica, l'inserimento e l'integrazione.

• Partecipazione attiva e responsabile alla vita scolastica: l’Istituto favorisce la

partecipazione di tutte le componenti con iniziative che realizzino la funzione della

scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile.

• Centralità dell’alunno: la scuola è e deve essere costruita per gli alunni e,

pertanto, adatta i programmi e i calendari ai bisogni di ciascuno garantendo pari

opportunità a tutti con flessibilità organizzativa e didattica.

ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Nel nostro Istituto si presta particolare attenzione agli alunni con diagnosi di D.S.A; a tal

proposito sono previste figure di riferimento che si occupano:

� consultazioni nella preparazione dei PDP,

� organizzazione di corsi di aggiornamento proposti dal MIUR sia on-line sugli

screening e la diagnosi precoce,

� coordinare progetti di monitoraggio sulle classi I e II della scuola primaria per

individuare il problema con tempestività;

� Elaborare modelli di linee guide pratiche per gli alunni BES

Alunni BES

In linea con quanto stabilito dalla Circolare Ministeriale 6 Marzo 2013 n.8 circa la piena

inclusione di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, il Collegio dei docenti ha

deliberato l’attuazione del Piano annuale per l’ inclusione redatto dal GLI.

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

I consigli di intersezione, di interclasse e di classe predispongono percorsi di inclusione

fondati su attività laboratoriali di carattere teatrale, ludico-sportivo, musicale,

creativo/manipolativo. Tali percorsi saranno strutturati in base agli interessi e alle

potenzialità degli alunni con bisogni educativi speciali, per offrire loro occasioni di crescita

e di successo scolastico in un’ottica di inclusione e partecipazione attiva.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni

che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Nell’ottica di un vero patto educativo le famiglie, previo uno screening delle risorse, sono

invitate a collaborare con le iniziative della scuola, creando un’alleanza strategica per un

piano dell’ offerta formativa adeguato e motivato.

Si realizzerà così un progetto per la vita attraverso forme di flessibilità ed opportunità per

costruire quindi una valida “relazione d’aiuto” in cui l’alunno possa sentirsi “ riconosciuto,

sostenuto, valorizzato”.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi

inclusivi;

Il Curricolo dell’inclusitore prevede:

• relazioni di aiuto tra insegnanti e alunni

• partecipazione democratica alle decisioni;

• vita di relazione caratterizzata da ritualità e convivialità serena;

• spazi accoglienti, caldi , orientati al gusto e tempi distesi;

• l’ utilizzo delle conoscenze e dell’esperienze pregresse;

• il confronto, la collaborazione l’interazione tra i pari;

• attivazione di laboratori per favorire l’operatività.

Alunni stranieri

L’ inserimento degli alunni stranieri nel nostro Istituto Comprensivo appare negli ultimi

anni in costante crescita. Di solito si tratta di alunni provenienti da diversi paesi dell’Africa,

ma non mancano alunni di origine rumena e del sud America: diversa nazionalità e quindi

problematiche differenti:

• conoscenza della L2 frammentaria e legata alle necessità della vita quotidiana

• limitate competenze lessicali, grammaticali e sintattiche

• difficoltà nello studio delle varie discipline

• difficoltà nell’inserimento e nell'integrazione

• frequenza non costante

L’Istituto si attiene ad un Protocollo d’accoglienza, deliberato dal Collegio docenti,

attuabile e monitorabile attraverso l’attività della Commissione Intercultura. Tale

documento contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti l'iscrizione e l'inserimento

degli alunni immigrati; definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici; traccia le

diverse possibili fasi dell'accoglienza e delle attività di facilitazione per l'apprendimento

della lingua italiana.

Il protocollo si propone di:

� facilitare l'ingresso nel nostro sistema scolastico sociale degli allievi appartenenti

ad altre culture

� sostenere gli alunni nella fase di adattamento

� favorire un clima di accoglienza scolastica e sociale che prevenga e rimuova

eventuali ostacoli alla piena integrazione

� proporre modalità di intervento per l'apprendimento della lingua italiana

� costruire un contesto favorevole all'incontro con le altre culture e con le storie di

ogni bambino

� definire compiti e ruoli degli operatori scolastici

� individuare i criteri e le indicazioni relative all'iscrizione e all'inserimento a scuola

degli alunni non italofoni

� entrare in relazione con la famiglia immigrata

� entrare in relazione con le altre scuole e le risorse del territorio

ACCOGLIENZA, CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO

Accoglienza

L’intervento di accoglienza (accompagnamento nelle fasi di impatto con un nuovo

contesto scolastico) si colloca normalmente nelle prime settimane di scuola e viene

gestita dai docenti del gruppo classe. L’obiettivo precipuo è quello di:

socializzare le attese e i vissuti emotivi nei confronti della nuovaesperienza scolastica;

promuovere le relazioni interpersonali tra gli studenti e con gli altri attori dellascuola;

conoscere e condividere le regole dell’istituzionescolastica;

verificare il metodo di studio e le modalità di lavoro inclasse.

Continuità e Orientamento

Particolare attenzione è riservata ai momenti di passaggio tra i diversi ordini di scuola: la

continuità intesa non semplicemente come passaggio obbligato da una livello scolastico

all’altro, ma piuttosto come continuità didattica e formativa.

Molti progetti si snodano attraverso la collaborazione delle classi tra gli ordini di scuola

per consentire agli alunni di affrontare con serenità il passaggio e, di vivere il

cambiamento come qualcosa di positivo. Inoltre, la scuola, attraverso l’analisi dei bisogni

formativi degli alunni, imposta le attività di orientamento, favorendo le capacità di

autovalutazione e supporta le famiglie nella scelta della Scuola Secondaria di 2° .

Tutte le azioni di orientamento, promosse dal nostro Istituto, sono programmate nella

convinzione che la scuola in genere hain sé una funzione orientativa, in quanto prepara

alle scelte decisive della vita. A tal fine il nostro istituto, associando l’orientamento alla

crescita della persona,considera l’orientamento un diritto degli alunni a comprende una

serie di attività finalizzate a:

• identificare i loro interessi, le loro capacità, competenze eattitudini

• identificare opportunità e risorse e metterle in relazione con i vincoli e i

condizionamenti.

ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE

L’articolo 9, punto 2, dell'accordo con la Santa Sede, ratificato con la Legge 25 marzo le

1985, numero 121 sancisce il diritto per gli studenti di avvalersi o non avvalersi

dell'insegnamento della religione cattolica.

Nei casi in cui le famiglie degli alunni decidano di non avvalersene devono esprimere la

propria opzione tra le seguentiscelte:

• studio individuale assistito

• non frequanta ala scuola nelle ore d’insegnamanto della religione cattolica

• attività didattiche e formative

Secondo il Regolamento d’Istituto tale scelta può essere modificata ogni anno entro la

data fissata per il termine della presentazione delle domande di iscrizione. La scelta

invece delle opzioni alternative all'insegnamento della religione cattolica deve essere

presentata da parte della famiglia entro la fine del mese di settembre anche sulla base

di accordi presi con l'istituzione scolastica.

Nel caso la scelta delle famiglie ricadesse sui punti 1 e 3 il Collegio dei Docenti entro settembre deve deliberare la costituzionedi:

• Punto 1 - corsi di supporto metodologico allo studio.

• Punto 3 - corsi di approfondimento su tematiche specifiche approfondendo

contenuti già presenti nelle Indicazioni Nazionali.

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

PROGETTAZIONE CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE

I progetti relativi all’arricchimento dell’offerta formativa sono da considerare parte

integrante del curricolo e consentono una didattica più integrata, efficace e partecipativa.

I progetti, qui di seguito illustrati, sono sia curricolari sia extracurricolari. Tutte le attività

sono progettate in modo da esplicitare le abilità/competenze da raggiungere attraverso la

loro realizzazione.

PROGETTI CURRICULARI CLASSI

Educazione ambientale Alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado

Teatro vedere fare Alunnidelle terze, quarte e quinte della scuola primaria

Educazione stradale Alunni della scuola secondaria di 1° grado

Vieni Con Noi – Deutschwagen Alunni della scuola primaria e secondaria di 1° grado

Il Mio Mondo: laboratorio didattico di

pittura

Alunni della scuola secondaria di 1° grado

Talent School: performance dei talenti

della scuola

Alunni della scuola secondaria di 1° grado

Impasto, creo e imparo Alunni della primaria tempo pieno

Le sentinelle della legalità Alunni della primaria quarta e quinta

Opere education Alunni della secondaria di di 1° grado

Bullismo e Cyberbullismo Alunni della primaria quarta e quinta e Secondaria di 1° grado

PROGETTI CURRICULARI CON PARTECIPAZIONE A CONCORSI DESTINATARI

Africa in Testa – Accorciamo le distanze Alunni della scuola primaria e secondaria ddi

Un racconto per Lory

( concorso letterario )

Alunni delle II e III classi della scuola secondaria di 1° grado

La pagina che non c’era

( concorso letterario )

Alunni delle II e III classi della scuola secondaria di 1° grado

PROGETTIEXTRACURRICULARI DESTINATARI

Dare i numeri si può Classi della scuola dell’infanzia –plesso LicolaBorgo

I magnifici quattro Classi della scuola dell’infanzia –plesso LicolaMare

Uni(verso) le stelle Classi della scuola dell’infanzia –plesso Reginelle

Favole in scena 3° - 4° - 5° della scuola primaria –plesso Oriani

Teatro scuola vedere fare 3° C, 3° D , 4° C della scuola primaria

Musical Classi della scuola primaria –plesso LicolaMare

Pittura fresca 1° A e 1° B della scuola primaria- plesso Oriani

Ottavo in pesca Alunni della scuola primaria e secondaria di 1° grado

Corriamo Insieme ad Imparare Il Tedesco

Alunni della scuola primaria classi quinte e secondaria di 1° grado

Art In Progress……Il Giardino Di Lory

Alunni della scuola secondaria di 1° grado

Classi In Movimento Alunni della scuola secondaria di 1° grado

Corsi di lingua inglese e spagnolo Alunni della scuola rpimaria e con docenti di madrelingua e relativa secondaria di primo grado certificazione European Framework

of Languages

METODOLOGIA e ATTIVITA’

Utilizzodi

nuove

tecnologie

Cooperative

learning

Didattica

laboratoriale

Brainstorming

Peer – To

Peer Education

Problem

Posing

Problem

Solving

SISTEMA DI VERIFICA E VALUTAZIONE

Il processo di insegnamento-apprendimento è un fenomeno complesso, nel quale i fattori cognitivi si intrecciano con quelli affettivi, psicologici e relazionali.Ciò che viene tradizionalmente indicato come “valutazione” comprende due operazioni distinte:

-la misurazione (osservazione, registrazione, lettura)

-la valutazione (tiene conto del complesso dei fattori che determinano una prestazione o un

processo: impegno, interesse, partecipazione, posizione di partenza, stanchezza, salute fisica, ecc.)

Il processo valutativo deve saper coniugare correttamente la valutazione delle conoscenze e delle competenze con il percorso personale dell’ alunno nel tempo.

Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione nel quadro dei criteri

deliberati dagli organicollegiali.

Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sono coerenti con gli obiettivi e

i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo. Affinché ogni alunno sia

conosciuto, riconosciuto e valorizzato, i docenti si avvalgono della valutazione

formativa;la valutazione iniziale, in itinere e finale è lo strumento che consente il

costante adeguamento degli interventi educativo-didattici alle esigenze del singolo

alunno. Al fine di assicurare agli studenti e alle famiglie un’informazione trasparente sui

criteri di valutazione del profitto e del comportamento, gli stessi sono

riportatinell’allegato.

Dall’anno scolastico 2015/16 la scuola ha adottato la certificazione delle competenze da

consegnare alle famiglie alla fine della classe quinta di Scuola Primaria e alla fine della

classe terza di Scuola Secondaria di primo grado. E’ un documento che integra la scheda

di valutazione degli apprendimenti e del comportamento rilasciata annualmente e

descrive i risultati del processo formativo, quinquennale e triennale. Documenta la

capacità degli alunni di utilizzare i saperi acquisiti tra i banchi per affrontare compiti e

problemi,semplici o complessi, reali osimulati.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I Collegio dei docenti dell’Istituto Comprensivo “Oriani- Diaz ” ha stabilito che:

la valutazione dello studente da parte del Consiglio di classe :

• deve essere un momento delicato in cui si intrecciano elementi di diversa

natura che coinvolgono conoscenze, competenze, abilità e fattori relazionali;

• deve tener conto, oltre che dei risultati raggiunti in termini di

apprendimento, anche di altre componenti che attengono alla personalità

dell’alunno: impegno, serietà nello studio, progressione nell’apprendimento;

• deve essere il più possibile formativa, in modo che ognuno possa superare

le proprie difficoltà;

che l’individuazione dei criteri di valutazione deve corrispondere quanto

più possibile all’esigenza di porre punti di riferimento condivisi ;

che l’esplicitazione dei criteri deve facilitare l’attivazione del processo di

autovalutazione degli studenti e coinvolgere in modo più consapevole i

genitori stessi.

POSTO CHE

• i docenti, attraverso l’individuazione di criteri generali omogenei per

l’ammissione alla classe successiva ed all’esame di stato del primo ciclo, persegue

l’obiettivo di assicurare pari trattamento a tutti gli alunni, sia nell’ambito di uno

stesso consiglio, sia nelle diverse classi dell’Istituto, attenendosi ai principi di una

valutazione trasparente ed adottando i criteri deliberati per il comportamento.

• l’omogeneità si fonda sulla chiarezza nel far corrispondere ad un giudizio di

merito una valutazione, avvalendosi di una scala decimale di valutazione da 5 a

10, con voti espressi in unità intere.

• Il VOTO non è il risultato della somma aritmetica derivante dall'addizione dei voti

di ciascuna verifica in quella disciplina, bensì il risultato derivante dalla

VALUTAZIONE dei: PROGRESSI ottenuti o meno, delle DIFFICOLTA' incontrate non

imputabili a cattiva volontà o mancanza d'impegno, ma a limitate capacità

intellettive, a situazioni di partenza svantaggiate, ad ambiente d'origine disagiato

dal punta di vista socio-economico o familiare, a periodi di assenza prolungati per

cause di salute o di famiglia, o simili.

In presenza di una maggioranza di valutazioni positive, sporadiche valutazioni

negative, considerati “incidenti di percorso”, non inficiano più di tanto la valutazione

conclusiva;

Pertanto i criteri per la valutazione delle discipline e del comportamento degli alunni

viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e riportati

in lettere sui documenti (legge 30/10/2008 n.° 169).

Criteri di misurazione e valutazione degliapprendimenti

indicatori voto

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA' IMPEGNO

Scarse ed errate nonriescea

d applicare

le

conoscenze

nonè in gradodi effettuare

collegamenti; si esprime in

modo gravemente scorretto

nullo; rifiuta

ogni tentativo

di

coinvolgimento

1-2

scarse Commette gravi e

diffuse errori nelle

applicazioni delle

conoscenze

Presenta numerose lacune

nell'analisi, non sintetizza e si

esprime in modo inesatto e

con difficoltà

episodico,

occasionale e

refrattario alle

sollecitazioni

3

Frammentarie e

lacunose

Commette gravi

errori nellea

pplicazioni delle

conoscenze

Studia in maniera mnemonica e

presenta alcune lacune nell'analisi;

sintetizza in maniera incoerente e si

esprime in modo improprio e con

difficoltà

Molto

discontinuo e/o

superficiale;

costantemente

da sollecitare

4

Carenti esuperficiali

Applica le

conoscenze in

compiti semplici

ma con errori

Studia in maniera non sempre

proficua; effettua analisi e sintesi

parziali e imprecise; si esprime

con incertezza e/o imprecisione

linguistica

discontinuo,

non risponde

efficacemente

alle

sollecitazioni

5

Essenziali ma

corrette

Applica

senzaerrori le

conoscenze in

compiti semplici

Opportunamente guidato,

analizza coerentemente ed

espone in modo semplice e

comprensibile

costante 6

Complete ma

non

approfondite

Applica

contenuti e

procedimenti in

compitidi media

difficoltà in

modo corretto

Effettua analisi coerenti; sintetizza e

rielabora correttamente anche

sotto il profilo linguistico, con un

discreto uso del linguaggio specifico

efficace

e

costante

7

Complete ed

approfondite

Applica contenuti

e procedimenti in

compiti complessi

in modo corretto

Effettua autonomamente analisi

coerenti; rielabora in maniera

articolata e completa; si esprime

con buona proprietà del linguaggio

specifico

Costante e

produttivo

8

complete,

approfondit

e e

criticamente

rielaborate

Applica contenuti e

procedimenti in

maniera completa,

articolata e

personale

Effettua autonomamente analisie

sintesi coerenti; rielabora in

maniera personale; si esprime con

ottima proprietà del linguaggio

specifico

costante,

produttivo

personale

9

complete,

approfondite,

criticamente

rielaborate e

comparate in

chiave

interdisciplinare

Applica

contenutie

procedimenti in

maniera

completa,

articolatae

personale;

opera

comparazioni

interdisciplinari

Effettu autonomamente analisi e

sintesi coerenti; rielabora in

maniera personale; si esprime con

padronanza e con eccellente

proprietà del linguaggio specifico; si

orienta con disinvoltura tra le

diverse discipline

costante,

produttivo

personale e

motivato

10

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Il voto di comportamento tiene conto del comportamento di ogni singolo studente e della sua

rispondenza alle principali regole di convivenza civile, educazione e solidarietà, oltre che nella

puntualità e regolarità nella frequenza, già menzionate nel regolamento d’Istituto. Le

valutazioni negative vengono attribuite solo se precedute da gravi provvedimenti disciplinari

(sospensioni, ripetuti richiami del Dirigente Scolastico) o da numerose note sul registro e/o sul

diario personale, sempre segnalate alle famiglie. Nella valutazione del Comportamento viene

preso in esame tutto il periodo di permanenza dell’allievo a scuola (dentro e fuori

l’aula).Eventuali provvedimenti disciplinari, annotati sul registro di classe, influiranno sul voto

di comportamento; pertantoi docenti terranno conto dei seguenti macroindicatori

� Scuola Primaria

A. Impegno.

B. Partecipazione.

C. Rapporto con gli altri.

D. Rispetto delle regole convenute nel patto di corresponsabilità.

� Scuola secondaria di 1° grado

A. Relazione

B. Responsabilità

C. Identità

D. Cittadinanza

Griglia di valutazione del comportamento

INDICATORI Livello 1

5

Livello 2

6

Livello 3

7

Livello 4

8

Livello 5

9-10

Frequenza e

puntualità

Frequenza

discontinua

con assenze

effettuate

all’insaputa

della famiglia

Frequenza

discontinua.

-------------------

Assenze

ripetute

effettuate nelle

ore di lezione

della

medesima

disciplina

Frequenza

discontinua.

--------------------

Numerosi

ritardi,

entrate

posticipate e

uscite

anticipate.

--------------------

Scarsa

puntualità

nelle

giustificazioni.

Frequenza nel

complesso

regolare

Frequenza

assidua

Osservanza

del

Regolamento

d’Istituto

Mancanza di

rispetto del

Regolamento

d’Istituto con

provvedimenti

di

sospensione

dalla scuola

Mancanza di

rispetto del

Regolamento

scolastico con

convocazione

dei genitori

per motivi

disciplinari

Alcune

inosservanze

del

Regolamento

d’Istituto

seguito

da

comunicazione

alla famiglia.

Rispetto del

Regolamento

d’Istituto.

Scrupoloso

rispetto del

Regolamento

d’Istituto

Rispetto

degli

impegni

presi

Scarso

rispetto

degli

impegni

Saltuario

rispetto

degli impegni

Discontinuo

rispetto degli

impegni

Costante

rispetto

degli impegni

9

Assiduo

rispetto

degli impegni

10

Assiduo e

accurato

rispetto

degli impegni

Attenzione,

disponibilità e

partecipazione

alle attività

didattiche

proposte alla

classe

Disinteresse

nei

confronti della

maggior parte

delle attività

didattiche

proposte

Limitato

interesse

nei confronti

delle attività

didattiche

proposte

Interesse

settoriale nei

confronti delle

attività

didattiche

proposte.

-------------------

Interesse

superficiale nei

confronti delle

attività

didattiche

proposte

Costante

interesse e

partecipazione

nei

confronti delle

attività

didattiche

proposte anche

se con qualche

disturbo alle

lezioni.

9

Interesse

vivace e

partecipazione

attiva alle

attività

didattiche

proposte

10

Interesse

vivace e

partecipazione

produttiva alle

attività

didattiche

proposte.

Socialità e

modalità di

relazione con

il contesto e

con le

persone

Scarso

rispetto

dell’altro con

eventuali

episodi di

prevaricazione

e intolleranza.

Ripetuti

comportamenti

scorretti nei

rapporti

interpersonali

e scarsa

considerazione

dell’altro.

Partecipazione

non sempre

collaborativa al

funzionamento

del gruppo

classe.

Collaborazione

e

disponibilità nei

confronti di

docenti e

compagni

9

Ruolo positivo

all’interno della

classe

Collaborazione

attiva con i

docenti e i

compagni.

10

Funzione di

leadership

positiva e ruolo

trainante

all’interno del

gruppo classe.

Collaborazione

produttiva con

docenti e

compagni

Criteri per l’ammissione alla classe successiva o all’esame di stato

Ferme restando le disposizioni normative ministeriali in materia in cui si sottolinea la

valenza formativa della valutazione e l’importanza di un percorso formativo unitario che

favorisca l’interdisciplinarietà

Fermo restando che l’ammissione alla classe successiva è condizionata dal conseguimento

di almeno 6/10 in tutte le discipline ed nel comportamento, nel caso in cui, a parere del

Consiglio di Classe, pur presentando una o al massimo tre insufficienze nelle discipline o

nelle aree disciplinari l’alunno/a, tenuto conto delle risposte che lo studente ha dato alle

proposte formative o di recupero, seguendo le indicazioni dei docenti, le carenze

formative, viene ammesso alla classe successiva.

� Il Consiglio di classe procederà alla valutazione dell’alunno solo se la sua frequenza alle

lezioni ha coperto almeno tre quarti dell’orario annuale. D. L.vo 19 febbraio 2004, n. 59

salvo motivi di salute documentati o gravi comprovati motivi personali

� Sono ammessi alla classe successiva e all’esame di stato gli alunni che hanno ottenuto

un voto non inferiore a sei decimi sia in ciascuna disciplina di studio che nel

comportamento. (art. 2 della legge n. 169 del 2008)

� L’ammissione alla classe successiva è subordinata alla discussione nei singoli Consigli di

Classe qualora l’alunno presenti quattro materie con la valutazione inferiore al sei ( 6)

� A giudizio del Consiglio di Classe, con decisione assunta a maggioranza, pur presentando

carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento ed

insufficienze in alcune discipline, l’alunno può essere ammesso se valutato

complessivamente sufficiente per le conoscenze e competenze acquisite nell’intero

ciclo di studi, anche in considerazione delle sue capacità, o in considerazione degli

sforzi compiuti per colmare eventuali lacune e raggiungere una preparazione idonea a

consentirgli di affrontare l’esame, ovvero se l’alunno ha comunque manifestato un

atteggiamento positivo verso l’apprendimento, che in parte integra le conoscenze non

ancora completamente acquisite.

� Viene data comunicazione alle famiglie, tramite lettera, delle materie nelle quali

l’alunno non ha raggiunto la sufficienza, qualora l’ammissione alla classe successiva

avvenga per voto di Consiglio.

� Nel caso di discipline con profitto negativo le valutazioni dovranno esseresegnalate e

motivate negli appositi spazi del registro personale e nel documento di valutazione un

asterisco per ciascun voto inferiore al 6 (che rinvierà alla nota “Voto di consiglio”) Alla

famiglia sarà comunicato tramite lettera gli ambiti disciplinari e le carenza ancora

presenti

� E’ previsto l’arrotondamento all’unità di voto superiore in caso di valori decimali a

partire da 0.4 tenuto conto delle risposte dell’alunno/a ha dato alle proposte formative

e di recupero in termini di impegno, partecipazione, responsabilità

Documento di valutazione finale

Ciascun insegnante propone una valutazione numerica per la propria disciplina. In sede di

Consiglio di classe, su proposta del coordinatore, si attribuiscono le valutazioni relative al

comportamento

Il Consiglio è chiamato ad approvare tutte le valutazioni e in particolare ad esprimersi sui

voti negativi, al fine di decidere se portarli al 6 (in caso di promozione) o meno (in caso di

non ammissione) ). È necessario registrare nel verbale sia il voto di presentazione del

docente,sia quello del Consiglio.

Nel caso diammissione alla classe successiva con voto di maggioranza, la famiglia sarà

informata tramite lettera con le dovute indicazioni per il lavoro individuale da svolgere .

Non è ammessa l’astensione in caso di votazioni

Le proposte di voto di ogni docente in sede di scrutinio dovrannoessere riferite alla

misurazione espressa dal 4 al 10 secondo le indicazioni dellatabella e delle griglie di

valutazione disciplinare elaborate da ciascun dipartimento disciplinarescaturire da un

congruo numero di verifiche scritte e orali chiaramente espresse attraverso i voti;nel caso di

discipline con profitto negativo le valutazioni dovranno esserebrevemente motivate negli

appositi spazi del registro personale.

Nella valutazione intermedia e finale e per l’ammissione all’esame di Stato non si procederà

con media aritmetica, ma si prenderanno in considerazione gli indicatori sotto elencati:

Nella valutazione finale di passaggio alla classe successiva e per l’ammissione all’esame di

Stato non si procederà con media aritmetica, ma si prenderanno in considerazione le voci

sotto elencati che discendono dai macroindicatori del giudizio di ammissione

PARTECIPAZIONE, PROCESSO DI APPRENDIMENTO E CRESCITA PERSONALE, PREPARAZIONE

CULTURALE GLOBALE

� Presenza di progressia livello educativo e didattico

� Presenza di progressi compiuti rispetto alla situazione di partenza, in relazione al vissuto

� impegno ed interesse nel lavoro didattico ;

� Recupero nelle discipline nelle quali sono stati programmati interventi compensativi

� Presenza di progressi compiuti nella maggioranza delle discipline.

� Particolari e documentate situazioni personali;

� Progressi nel livello di maturazione personale

� Valutazione di eventuali ripercussioni sulle classi destinate ad accogliere gli alunno non

ammessi alla classe successiva

Valutazione alunni in fascia debole

Consigli di classe devono:

• Predisporre obiettivi minimi;

• Graduare le prove in modo da permettere lavalutazione secondo gli obiettivi minimi

• prefissati;

• Individuare specifici interventi compensativi;

• Esprimere una valutazione riferita agli obiettiviminimi prefissati.

Esame di stato 1° ciclo

La valutazione finale, riferita al profitto di ogni alunno, sarà espressa all’unanimità o a

maggioranza dal Consiglio di classe.

"Il giudizio di idoneità (...) è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il

percorso scolastico compiuto dall'allievo nella scuola secondaria di primo grado".( art.3 DPR

122/2009)

Criterivalutazione curriculum del triennio

“PERCORSO COMPIUTO DALL’ALLIEVO”PER ESPRIMERE GIUDIZIO IDONEITÀ

1. Impegno

2. Interesse

3. Preparazione culturale

4. Progressione nelle competenze

5. Eccellenze in ambiti specifici (concorsi,gare,…)

Spetta al consiglio di classe la formulazione di un giudizio analitico che descriva il percorso

effettuato dall’allievo. Un giudizio che poi verrà sintetizzato e “visualizzato” con un voto in

decimi.

Il consiglio di classe nello scrutinio finale deve motivare (a verbale) la decisione assunta di

promuovere alla classe successiva o di ammettere all’esame di stato alunni con difficoltà.

STAKEHOLDERS

LE RISORSE DEL TERRITORIO

PROVINCIA DI NAPOLI : PATROCINIO e LEGALITA’ COMUNE DI POZZUOLI: SINDACO E ASSESSORATI ISTRUZIONE;MOBILITA’ e RISORSE UMANE POLIZIA MUNICIPALE GUARDIA FORESTALE CARABINIERI DI POZZUOLI e LICOLA ASL NA2

Associazioni culturali e di

volontariato:

Legambiente Pozzuoli

Rem Eventi

Ag. Educativa scienza semplice

Ag. Teatrali: Club del

divertimento e Teatro 3

Ass. Sportive:

Sporting Flegrea