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a I UNIONE OPERAIA ESCURSIONISTI ITALII=.-=l-,

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a I UNIONE OPERAIA ESCURSIONISTI ITALII=.-=l-,

29 GIUGNO 1911 La stele eretta sul M. TESORO m. 1412 alla costituzione dell'U.O.E.l., con l'approvazione dello Statuto Sociale.

M. TESORO (BG)

I I MOTTO 1912 «Per il monte contro l'alcool».

29 GI'UGNO 1991 Presenti le rappresentanze di tutte le Sezioni e l'arrivo della Staffetta da Trieste (km. 500), a ricordo del 80" di Fondazione.

MOTTO 1981 ((È la montagna che ci fa più buoni)).

ETTORE BOSCHI Fondatore dell'U.O.E.1.

MOTTO 1958 «L 'U. O. E.I. toglie dal vizio; risolleva lo spirito),.

MOTTO 1991 , ((Salir

sempre salir)).

IERI OGGI

IERI (vedi elenco nelle pagine «UN PO' DI STORIA)))

24100 BERGAMO - Largo Portanuova, 10 tel. 0351239405 dopo ore 21.00 25122 BRESCIA - Vicolo Vidazze, 5 tel. 030151085 martedì e venerdì dopo ore 21.00 28022 CASALE CORTE CERRO (NO) Via Marconi, 13

48018 FAENZA - C.so Garibaldi, 2 tel. 05461664925 martedì e venerdi dalle ore 10 alle 12

50122 FIRENZE - Via Fiesolana, 4

22053 GERMANEDO DI LECCO Via alla Chiesa 23 int. tel. 03411494772 martedì e venerdi dopo ore 21.00

20052 MONZA - Via Gerardo dei Tintori, 7 tel. 0391384576 martedi e venerdì dopo ore 21 .O0 55045 PIETRASANTA (LU) - Via del Teatro, 56

, tel. 0584170098 lunedì e venerdì dopo ore 21 .O0

55040 RIPA DI VERSILIA (LU) - Via A. De Gasperi, 210 55048 TORRE LAGO PUCCINI (LU) -V.le Marconi 119 tel. 05841340954 c/o Dott. Francesconi Mario 31100 TREVISO - P.zza S. Leonardo, 9 tel. 0422155058 dal lunedì al venerdì dalle 18.30 alle 20

34131 TRIESTE - Via Oriani, 1 tel. 0401763431 dal lunedi al venerdì dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 15.30 alle 18.30

33100 UDINE - Via Grazzano, 7

10040 BORGARETTO (TO) clo Gallo Davide - Via Matteotti. l l b

Cari amici Uoeini,

ad ogni compleanno capita di ri- volgere la mente al passato per meditare se abbiamo trascorso bene il nostro tempo ed è così che ci siamo ritrovati assieme per celebrare 1'80" compleanno della nostra U.O.E.I. sulla vetta del monte TESORO, dove una stele testimonia che li, coloro che ci hanno preceduto, hanno voluto dar vita ad una Associa- zione che voleva riconfermare i valori dell'amicizia e della soli- darietà umana e la chiamarono: UNIONE. Unione tra tutti gli uomini che conoscono il sacrificio del lavo- ro e pertanto conoscono i veri va- lori della vita. Essi c i hanno indicato una «me- ta» ed i l «come» esaltare quei va- lori nel modo più semplice. Tutto ciò che l'uomo compie in armo- nia con i suoi simili è fonte di re- ciproca conoscenza ed apprez- zamento. Come lo stare assieme a tavola favorisce la reciproca compren- sione, così i l camminare assie- me, mentre si apprezza ciò che la Natura, sempre generosa ci offre, facilita lo scambio di im- pressioni e di sentimenti e rivela i lati più belli del nostro caratte- re. È un modo di vivere sereno ed operoso: godendo dell'amicizia che riceviamo e di quella che do- niamo. È con commosso senso di rico- noscenza che dobbiamo essere grati a chi ha voluto avviare que- sto meraviglioso procedimento: i l nostro Fondatore: ETTORE BO- SCHI. Con sincero affetto il vostro Pre- sidente

Prof. Antonio Valfrè

(DOPO LA RICOSTITUZIONE DELLE SEZIONI)

10.2.46 Comitato Centrale: Cremona presidente: cav. Arturo Rizzini - Cremona vice presidente: avv. Franco Mola segretario: rag. Edoardo Denti

8.6.47 Giunta Esecutiva: . Cremona presidente: cav. Arturo Rizzini vice presidente: dott. Giovanni Chiodelli segretario: rag. Edoardo Denti

9.7.48 Giunta Esecutiva: Cremona presidente: avv. Franco Mola - Cremona vice presidente: rag. Marco Mauoran segretario: Antonio Giussani

1.7.49 Giunta Esecutiva: Padova presidente: dott. Paolo Zanibon - Padova segretario: dott. Giorgio Gallo

18.10.49 Giunta Esecutiva: Udine presidente: col. Prospero Del Din - Udine vice presidente: avv. Dorando Omet segretario: dott. Giovanni Guarnotta

17.1.51 Giunta Esecutiva: Udine presidente: col. Prospero Del Din vice presidente: avv. Luigi Fioretti segretario: Gino Meneghesso

23.5.54 Consiglio Centrale: Bergamo, Brescia, Crema, Monza presidente: col. Prospero Del Din segretario: Pier Maria Bianchin - Treviso

6.5.56 Consiglio Centrale: Padova, Tambrè, d'Alpago, Tre-

viso, Udine presidente: gen. Prospero Del Din segretario: Pier Maria Bianchin - Treviso

17.3.57 Consiglio Centrale: Padova, Tambrè d'Alpago, Tre-

viso, Udine presidente: gen. Prospero Del Din segretario: Marcello Mosele - Treviso

1.6.58 Consiglio Centrale: Padova, Treviso, Udine, Valle di

Cadore presidente: gen. Prospero Del Din segretario: Ettore del Giudice - Udine

19.6.60 ConsiglioCentrale: Firenze, Pietrasanta, Ripa di

Versilia, V ia regg i~ presidente: gen. Prospero Del Din segretario: Giuseppe Martinelli - Pietrasan-

ta

1.6.63 Consiglio Centrale: Capezzano Pianore, Pietrasan-

ta, Ripa d i Versilia, Viareggio presidente: gen. Prospero Del Din Segretario: Giuseppe Martinelli - Pietrasan-

4 ta

2.6.67 Consiglio Centrale: Bergamo, Brescia, Padova, Tre-

viso, Udine presidente: prof. Antonio Valfrè - Treviso segretario: rag. Elio Ronco - Udine

2.6.73 Consigilo Centrale: Bergamo, Brescia, Padova,

Treviso, Udine presidente: cav. prof. Antonio Valfrb segretario: rag. Pasquale Fabiano - Udine

24.4.77 Consiglio Centrale: Bergamo, Brescia, Monza, Tre-

viso, Udine presidente: cav. uff. prof. Antonio Valfrè segretario: rag. Pasquale Fabiano - Udine

20.10.79 Consiglio Centrale: Bergamo, Faenza, Firenze, Tre-

viso, Udine presidente: cav. uff. prof. Antonio Valfrè segretario: rag. Pasquale Fabiano - Udine

25.10.80 Consiglio Centrale: Bergamo, Faenza, Firenze, Tre-

viso, Udine presidente: cav. uff. prof. Antonio Valfrè vice presidente: cav. uff. rag. Lucio Del Negro -

Udine segretario: rag. Pasquale Fabiano - Udine

13.6.81 Consiglio Centrale: Brescia, Faenza, Lecco, Pietra-

santa, Udine presidente: cav. uff. prof. Antonio Valfrè vice presidente: cav. uff. rag. Lucia Del Negro -

Udine segretario: rag. Pasquale Fabiano - Udine

11.9.82 Consiglio Centrale: Brescia, Faenza, Lecco, Pietra-

santa, Udine presidente: cav. uff. prof. Antonio Valfrè vice presidente: cav. uff. rag. Luigi Del Negro -

Udine segretario: cav. M." Antonio De Vita - Udine

4.6.83 Consiglio Centrale: Brescia, Udine, Trieste presidente: cav. uff. prof. Antonio Valfrè vice presidente: cav. uff. rag. Lucio Del Negro segretario: cav. M" Antonio De Vita - Udine

29.6.85 Consiglio Centrale: Brescia, Faenza, Treviso presidente: cav. uff. prof. Antonio Valfrè vice presidente: cav. uff. rag. Lucio Del Negro -

Udine I

segretario: Andrea Sangiorgi - Faenza

27.9.87 Consiglio Centrale: Brescia, Faenza, Treviso, Udine presidente: cav. uff. prof. Antonio Valfrè vice presidente: cav. uff. rag. Lucio Del Negro -

Udine segretario: Francesco Drei - Faenza

25.6.89 Consiglio Centrale: Brescia, Faenza, Treviso, Udine presidente: cav. uff. prof. Antonio Valfrè vice presidente: cav. uff. rag. Lucio Del Negro -

Udine segretario: Francesco Drei - Faenza

1959 AVANTI GAETANO - Crema BIANCHIN PIER MARIA - Trevlso CASARI ALBERTO - Bergamo CASSIN RICCARDO - Lecco CASTELLI DARIO - Lecco DEL NEGRO cav. rag. LUCIO - Udlne FANTIN cav. ERNESTO - Trevlso GIACOMINI GIANNANTONIO - Brescla LECCI RENATO - Firenze LONGHi comm. GUSTAVO - Bergamo LONGHI MARIO - Bergamo MARTINELLI cav. GIUSEPPE - Pletrasanta MAURI CARLO - Lecco PAGANI GIN0 - Udine PALMERINI GABRIELE - Firenze PELLEGATTA OTTAVI0 - Lecco PERI LUIGI . Bergamo PIOVANELLI MARIO - Brescla RINALDI comm. ENRICO. Beraamo SACCHELLI EZIO FRANCESCO . Pletrasanta SALVUUI LUIGI - Trevlso TOFANARI GIULIO - Flrenze VALSECCHI GIOBATTA - Lecco VEDOVATI ERNESTO . Bergamo ZAVATARO RENATO. Flrenze

1980 BERGAMINI LUIGI - Bergamo BERTI FILIPPO. Monza BONFANTI GIORGIO. Monza BOTTER prol. GUIDO. Trevlso BUGATTI ERCOLE . Monza BURATTI IVO . Plelrasanta CASATI SERAFINO. Monza CERIUA ANGELO - Monza LAZZARONI ACHILLE . Monza NUSDEO FERDINANDO - Monza PATECHI UBALDO . Flrenze PIROVANO RICCARDO - Bergamo PLAZZOGNA cav. uff. LUIGI . Udine SCOTTI GINA - Bergamo VOLPI EGIDIO - Monza BALDINI comm. ROMANO - Udine BALLIN ALESSANDRO. Padova CANDRIELLO cav. BRUNO. Udine CARERA ANGELO - Bergamo CESCA MARIA - Padova DALLE LUCCHE ANTONIO - Viaregglo DEL GIUDICE Ettore. Udine

ARGNANI GIULIO - Faenza BETTOLI ANGELA - Faenza BIANCHI ELIA - Monza CASATI FLORIO - Monza MONGUZZI GERARDO - Monza REDAELLI . P. MARIO - Monza

BIANCHIN GUIDO. Trwiso DOSE DINO - Udlne FANTONI GUIDO - Casale Corte C. GHERARDI GUIDO - Ripa di Versllla LIPPI GAETANO - Carrara MACCHI GIOVANNI BATTISTA - Crema ZANOTTO LUIGI - Trevlso

BERTI PIERO. Monza FALCHERA GERMANO . Padova FAVRETTO GIOVANNI - Treviso GHEUI LUIGI .Crema IACOPI GIOVANNI - Rlpa dl Versllia IACOPI MARCELLO . Rlpa di Versilia PAGANELLI aw. ARRIGO - Flrenze PENNATI PINO - Monza SIMONETTI GIANCARLO - Crema TESSA ANTONIO - Ripa dl Versllla VISMARA MARIO - Monza

AFFATATI LIBERO - Udlne DOSI dott. CELESTINO . Casale Corte C. (alla memoria) PIN ANTONIO - Trevlso

BETTO LUIGI - Padova CASARI ANGELO - Bergamo CHIMERI ALDO - Bergamo GRITTI ROMEO Treviso PONTIGGIA ETTORE. Bergamo RIGAMONTI CESARE. Bergamo V A L F R ~ cav. uff. prof. ANTONIO. Treviso VAROTTO LUCIANO. Padova

1887 ARCARI GIANNI - Monza 1973 BENEDETTI GIANFRANCO . Pletrasanta BRUSATIN CARLO - Udine MOSELE AMLETO - Udlne COLETTO ARMANDO - Udlne PEA RENATO - Ripa dl Versllla FANTINI cav. rag. ANTONIO - Udine PUCCI CARLO - Ripa di Versllla GEROSA GIANNI - Monza VATTERONI geom. MAURO - Ripa dl Versilia LUCCHESINI ADOLFO . Monza MAZZE0 SANTO - Bergamo 1974 DE LONGHI cav. DANILO - Trevlso

PRATELLESI MARIA TERESA. Flrenze LOCATI FRANCESCO. Bergamo

RAVIOL ALDO - Casale Corte C. LONGHI GIAN BATTISTA - Bergamo

SILVESTRINI LUIGI - Udlne PIZZAMUS ANTONIO -Trieste

VECCHIOLINI FEDERICO - Bergamo 1988 DELFINI DOMENICO - Crema

GAZANIGA UGO - Brescla 1969 BAUOCCHI ROSSI reg. GIOVANNA - Faenl

CASATI BRUNO. Monza CORAZZA ELIO - Udine GINNASI contessa IDA - Faenza LODETTI NOEMI - Crema

1970 BRESCIANI AGOSTINO . Pletrasanta FANTIN GINA . Treviso FLOREANCIGH RENATO . Brescia GUERRA GIOVANNI . Ripa dl Versllia MATTIUZZO LEANDRO - Trevlso

1975 CASATI CARLO. Monza DOSI MORONI LUISANNA - Casale Corte C.

1978 BRESCIANI CARLO - Rlpa di Versllia !a FONTANINI AUGUSTO . Udlne

VITALI CARLO . Casale Corte C.

1977 CALDERONI FRANCESCO - Faenza CUTTINI ALDO - Udlne

1979 AGLIARDI BERTINO - Brescla DIFFIDENTI rag. ROBERTO - Udlne NANNUCCI FERNANDO . TorreLagoPuc.

PELLEGRI AURELIO . Brescia

1979 CECCHI LICIA . Flrenze MATTE1 GIORGIO - Flrenze

1971 BULFONI MARCELLO - Udine PATECUI MARIO. Flrenze -. BULLI ALBANO. Flrenze 1980 CASARI MARIO . Bergamo MERLINO REGOLO. Udlne

1881 FRACASSO ANTERO - Udlne 1972 CAPPONI cav. raa. GIANNI - Brescia GOTTARDO aeom ARMANDO - Udlne

CHIAPPA ERMEL?NDO -Crema NUSDEO G I ~ E P P E . Monza MACCHI GAETANO - Crema PRENNA M' ANGELO - Udine MORETTO PONGILUPPI NADIA - Trevtso RONCO rag. ELIO. UDINE PONGILUPPI ORFEO - Treviso TORNAGO MARIA. Brescia TREVISSON prof. TULLIO - Treviso

DALLO STATUTO NAZIONALE approvato dal Congresw

draordlnarlo dl Brescla del 1711111984 . * *

CAPO 2 O

PRESIDENTE NAZIONALE

ART. 18 - ... il Presidente Nazio- nale ... conferisce il diploma di merito con distintivo d'oro ai SO- CI MERITEVOLI «MOTU PRO- PRIO» o su proposta dei Consigli Direttivi Sezionali.

1982 FORTE CESARE - Udine FRIGERIO RENATO. Lecco METELLI ADRIANO. Brescla LODOLO BRUNO. Udlne SALVIONI AURELIO . Monza

1985 ZIMOLO DINO - Udlne BERINI ANTONIO. Udine ADAMI OSVALDO . Brescia CANTONI ANTONIO. Udine FERIGO RENATO - Udlne PELOSI GIUSEPPE. Brescla RENDINA SAVINO. Trleste TARTARELLI GIULIANO - Pletrasanta

1986 BELLINI ADRIANA . Flrenze DA PRATO MARCELLO - Rlpa di Versllia DRIUSSI ENZO. Udine FAVALLI DELIO - Brescla FEDERICIS PAOLO. Udlne GIACOMELLI &RLO - Udine VENTURINI ROBERTO - Udlne

1B87 DALDOSSI LUCA - Beraamo . CINELLI FEDERICO. Brescia DRI SERGIO - Udlne LEONE GIANNI - Udlne NARDONI LUCIO - Udine VARISCO ITALO - Treviso

1988 CHIAPPA ROBERTO. Lecco DE VITA ANTONIO - Udlne MILOCCO MARIO - Udine NADALINO SERGIO - Udine ORLANDI DELFO -Torre del Lago DREI FRANCESCO - Faenza

1991 LUSA M' FEDERICO - Faenza VENTURINI GALILEO - Pletrasanta MAREMMANI ANGELO. Pletrasanta MAZZONI SERGIO. Flrenze MATTOLINI PIERO - Flrenze RICCI SIMONETTA - Firenze CAMICIOTiOLI BULLI GRAZIELLA - Firenze BALLONI ROLANDO - Firenze GORZA GUIDO. Udlne CAMPIELLO RENZO - Udine TOFANARI GIULIO (') . Flrenze FABBRO ATTILIO - Udine GRIMALDI VILMA . Udlne

(') In occasione de11'80' d i Fondazione U.O.E.I., per motlvl speciali, g l l vlene conlerito un 2' diploma dl benemerenza.; 5

WNGRESSI NAZIONALI I b d P O LA RICOSTITUZIONEI

1) 3/05/1947 Brescia 2) 27/06/1948 Milano 3) 25/04/1949 Bergarno 4) 30/04/1950 Udine 5) 2/06/1951 Firenze 6) 1210611952 Padova 7) 28/06/1953 Casale Corte C. (Baveno) 8) 23/05/1954 Pietrasanta 9) 8/05/1955 Treviso

10) 6/05/1956 Crema 11) 17/03/1957 Firenze (2") 12) 1/06/1958 Udine (2") 13) 2810611 959 Lecco 14) 1910611 960 Bergarno (2") 15) 30/04/1961 Viareggio 16) 20/05/1 962 Brescia (2") 17) 1/06/1963 Padova (2") 18) 25/04/1964 Ripa di Versilia 19) 1/05/1965 Treviso (2") 20) 23/04/1966 Faenza (Brisighella 21) 2/06/1967 Udine (3") 22) 29/06/1968 Pietrasanta (2") 23) 1/06/1969 Brescia (3") 24) 26/04/1970 Bergamo (3") 25) 27/06/1971 Udine (4") 26) 1/06/1972 Treviso (3") 27) 2/06/1973 Ripa di Versilia ( 2") 28) 21/09/1974 Trieste 29) 26/04/1975 Casale Corte C. (2") 30) 5/06/1976 Torre Lago Puccini 31) 24/04/1977 Faenza (2") 32) 30/04/1978 Brescia (4") 33) 2011011979 Firenze (3") 34) 21/06/1980 Bergamo (4") 35) 13/06/1 981 Monza 36) .l 1/09/1982 Lecco (2") 37) 4/06/1983 Ripa di Versilia (3")

ASSEMBLEA DELLE SEZIONI 38) 29/06/1985 Trieste (2") 39) 3011 111986 Treviso ( 4 0 ) 40) 27/09/1987 Pietrasanta (3") 41) 10/04/1988 Faenza (3") 42) 25/06/1989 Brescia (5") 43) 30/09/1990 Casale Corte C. (3") 44) 7/09/1991 Pietrasanta (4")

CAMPIONATI NAZIONALI DI SCI E RADUNI NAZIONALI INVERNALI

Treviso (Altopiano del Cansiglio) Tarnbre D'Alpago Lecco e Monza (Aprica) Brescia (Alpe Peueda - Valle Trompia) Bergamo (Selvino) Padova (Lavarone - Trento) Udine (Ravascletto) Treviso (2') (Nevegal) Faenza (Abetone) Pietrasanta (Passo delle Radici) Monza (S. Martino di Castrozza Fiera di Primiero) Udine (2") (Ravascaletto) Brescia (2") (Ponte di Legno, Passo del Tonale) Monza - Piani di Bobbio (Barzio) Treviso - Pecol di Zoldo (BL) Faenza - Cortina d'Ampezzo (BL) Udine - Piancavallo (PN) Pietrasanta - Corno alle Scale (BO)

RADUNI NAZIONALI ESTIVI Monza (Monte Tesoro) Pietrasanta (Monte Pania) Treviso (Monte Grappa) Valle di Cadore Monza (2") (Monte Tesoro) Brescia (Lago di Garda) Faenza (Rep. di San Marino) Pietrasanta (2") (Collodi - Lucca) Brescia (2") (Lago di Garda) Udine (Carnia) Treviso (2") (Lago di Revine) Ripa di Versilia (Garfagnana) Trieste (Rupingrande) Casale Corte Cerro (Lago Maggiore) Torre Lago Puccini (Pisa) Faenza (2") (San Leo) Brescia (3") (Lago di Garda) Firenze (Prato) Bergarno (Costa Imagna) Monza (3") (Monte Tesoro) Lecco Trieste Faenza (Monte Romano - Marradi) Pietrasanta (Strettoia di Pietrasanta) Udine (Grado) Treviso (Jesolo)

BOCUMENT!I E TESTIMONIANZE Dalla lettera dell'lllustre poeta GIO. Lo stesso ETTORE BOSCHI, di fronte "INNI BERTACCHI al 1' Congresso alle bellezze naturali, non sapeva trat- U.O.E.I. COMO: 23/24 marzo 1913 tenere ia sua vena poetica: 1922124 ((Giunga caro i l mio augurio modesto ai figli delle convalli e delle pianure, ai buoni artieri ((Dalle valli vicine alimentati

che nel corso delle quotidiane fatiche han due torrenti spartono Moneglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . sentito d'improvviso un richiamo dall'alto e si e vanno al mar . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . sono federati per ascendere. Troppo a lungo furono neglette dall'uomo le 'Ontan marpOsa giulivo sante meraviglie della natura: troppo a lungo e ride Saturnin tra gli 'liveti;

noi stornammo dalle sue scene immortali lo Comeglio dorme di tra i castagneti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . sguardo per avvolgerci nel cruccio e nel tedio

delle nostre più avide cure, delle nostre più in- Là Moneglia regina par

gorde necessità. Tempo era che tutti, dai più che sparga incensi al magico tepore . . . . . . . . . . . . . . . elevati ai più umili, aprissero balconi e fine- silente su dai campi.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . stre alla luce dell'eterna grandezza, guardas- sero alfine una volta quanto sia bella la terra, Fuggon l'arsura e a lei corrono gli uomini

e, vedendo tracciarsi lontana la linea dei fan- agognando a' suoi colli ed ai suoi mari,

tastici monti, anelassero finalmente a rag- lieti scordando i disinganni amari,

giungerli, a salirvi, a dominare dalle vette la vi- e la vita sorbendo ed il suo sole.

ta ... )). DA FIRENZE UNA IMPORTANTE

Stan le schiere Uoeine ritornando sulle cime

TESTIMONIANZA dei bei monti italiani.

Di tutti i personaggi «legati» alla ricostituzio- ne dell'U.O.E.1. in campo nazionale ne è rima- sto uno solo: il Maestro del Lavoro: GIULIO TOFANARI, il quale da RADIO FIRENZE duran- te il «giornale radio» delle ore 13 del 17 Giugno 1945, lanciò il seguente APPELLO: Firenze ormai libera con i segni tangibili della passata tragedia è più viva che mai. E da Firenze, ancora lacerata e insanguinata dal passaggio turbinoso della guerra, ed ora li- bera grazie anche al sacrificio dei nostri valo- rosi partigiani ... da Firenze gentile ... città d'ar- te e di fede, culla del rinascimento e della poe- sia, parte oggi un caloroso appello a tutti gli uoeini d'ltalia. Rifiorisca come uno splendido fiore I'U.0.E.I. in tutta Italia ... Sventolino ancora sui monti i nostri azzurri vessilli ... Firenze è la prima a muoversi ed a riprendere con maggiore entusiasmo la strada forzata- mente interrotta dal fascismo. L'Italia è ora libera! UOEINI di tutta Italia in piedi! Riformate le vostre sezioni ... riunite di nuovo i vostri soci intorno ai vecchi vessilli uoeini. A Firenze si formerà un Comitato Centrale Provvisorio onde aiutare tutte le vecchie sezio- ni alla rinascita. Da Firenze il nostro appello giunga in ogni par- te d'Italia. La U.O.E.I. deve risorgere più forte ... più viva di prima. Sta a voi uoeini d'ltalia a muoversi con grande volontà ed entusiasmo. Viva I'U.0.E.I ...

Certamente ad un domani riservate son le glorie, le escursioni e le vittorie.

TESTIMONIANZE SULL'ALPINI- SMO Al PRIMI DEL NOVECENTO Il Dott. LUIGI DORI (Gino) 1886-1958, appena laureato in medicina e chirurgia a Pavia, fondò nel 1912 I'U.0.E.I. (Unione Operaia Escursioni- sti Italiani) e ne divenne il primo Vice- Presidente. La nostra socia Maria-Giovanna Dori-Penzo (Firenze), riordinando recentemente le carte del padre, ha ritrovato due interessanti ricordi sullo spirito che animò le iniziative per la mon- tagna nei primi anni del secolo. 1 1 24 marzo 1913 i l Dori pronunciò i l seguente discorso in occasione dell'inaugurazione del- la bandiera della nuova Associazione (l), che fin dall'origine ebbe per motto ((per il monte e contro l'alcool».

Da <<LA PROVINCIA PA VESE» del 26/03/1913

((Popolarizzare, come si dice, democratizzare l'alpinismo, rendere possibile anche al popolo l'ammirazione delle meraviglie del mondo, aiu- tare oggi che un soffio di democratizzazione, tutto invade l'aspirazione delle masse che ten- dono al monte, far loro comprendere le bellez-

.... ze maestose dei nostri colossi alpini ... tutto questo vogliamo, che anche la gioven-

... tu, la donna, l'operaio possano ammirare 7

CHE C0s.È LmU.0,E.8, E COME È NATA L'U.0.E.I. è un ideale! Quale ideale! «Amore per la natura e il bisogno di conoscere il mondo che ci circonda». Ma anche: «Amicizia; rapporti umani; rafforzamento del carattere; saldi legami di collaborazione». Per6 c'è qualcosa che ci distingue da altre Associazioni similari: «Nessuna distinzione di classe sociale, ideole gia politica; convinzione religiosa; discriminazione di rana!». Le incantevoli bellezze della Natura uniscono il ricco al meno ricco; l'umile unisce il Suo canto a quello del Po- tente; la purezza dell'aria sulle Nostre Cime, dà energia e benessere al corpo accomunando grandi e piccoli, maschi e femmine. «GODERE SERENAMENTE - AMARE CIC) CHE VALE - VOLERSI BENE». «ECCO IL NOSTRO IDEALE!». Ma l'ideale deve essere concretizzato. Ecco I'U.O.E.I.!!!

COM'E NATA? Siamo nel 1911, apparentemente un periodo tranquillo, dopo i burrascosi awenimenti politici del primo '900, in realtà la Classe Operaia non si poteva dire prospera e che avesse awertito benefici dai nuovi orientamenti più democratici. L'ESCURSIONISMO in genere era una prerogativa dei più ricchi e facoltosi: gli operai non disponevano dei mezzi per potervi partecipare ed affollavano le bet- tole ed i ritrovi per dedicarsi al gioco e all'alcool. È in questo clima che un amante della montagna: il plu- ridecorato colonnello degli alpini ITiORE BOSCHI ligu- re di nascita, ma residente a Monza, insieme ad un pic- colo gruppo di amici mette a punto un programma di ESCURSIONISMO POPOLARE che, tenendo conto dei limitati mezzi e possibilità economiche dei lavoratori, li distogliesse dall'alcool e dal gioco, e facesse LORO co- noscere il FASCINO DELLA MONTAGNA. Unvalido aiuto gli venne da uomini come LEONIDA BIS- SOLATI - GUIDO REY (nipote di Quintino Sella: fondato- re del C.A.I.) - GUIDO MOROSINI - TORQUATO SIRONI - SERAFINO CASATI. Gli giovò molto la collaborazione e l'appoggio del C.A.I. C.A.I. e U.O.E.I. miravano ad un'unica meta di elevazione morale e sociale dell'uomo.

Entrambi si proponevano di raggiungerla: il C.A.I. ~attra- verso l'alpinismo puro»; IJU.O.E.I. c o l turismo alpino». 11 29 giugno 1911 sul MONTE TESORO (m. 1400) (nelle prealpi lombarde) NASCEVA I1U.O.E.I. Unione Operaia Escursionisti Italiani. Il MOlTO era: ((PER IL MONTE CONTRO L'ALCOOL».

UNIONE ... perché occorre essere UNITI per avanzare, progredire, lottare. Essere UNITI VERAMENTE vuol dire essere piu preparati ad affrontare i pericoli; essere uo- mini capaci di EGUAGLIARE gli altri, non di IMPORSI. Essere UNITI è già un passo verso la mèta da raggiun- gere. Accanto a qualcuno ci si sente più sicuri; vicino a qualcuno che apprezza e rispetta le Nostre idee, che of- fre non solo un frettoloso saluto, RAFFORZA E RINSAL- DA UN LEGAME DI VERA AMICIZIA E FRATELLANZA.

OPERAIA ... perché include in essa CHI OPERAal pro- gresso comune; coloro che sono coscienti di vivere non per sé, ma per gli altri; perché unisce: lavoratori manua- li, artigiani, impiegati, dottori, professori, commercian- ti, industriali, professionisti, di qualunque etA ed, è natu- rale, di qualunque idea. La montagna non ha preferenze - l'amore per la monta- gna, inteso come amore per la natura è di tutti!

ESCURSIONISTI ... perché la NATURA ha il magi- co potere di chiamare coloro che godono delle Sue incantevoli bellezze. Infatti è I'ESCURSIONISTAche ama la Natura e gode della Sua intima Luce, facen- dola rivivere in sé stesso. Non occorre essere coraggiosi scalatori od impavi- di rocciatori per essere escursionisti. Basta essere a contatto con la Natura ed ammirare i suoi mirabili quadri, per essere un ESCURSIONISTA UOEINO!

ITALIANI ... perché l'IDEALE UOEI cerca di avvici- nare anche materialmente la CIMA e la PUNTA DEL NOSTRO STIVALE. I Valori umani e le Mete che I'U.0.E.I. cerca di rag- giungere sono validi dalle Alpi al Mediterraneo. Perché le Bellezze Naturali sono patrimonio inesau- ribile di tutto il territorio della nostra bella ITALIA. Per questo l'AZZURRO VESSILLO UOEINO sventolb dalle ALPI alla SICILIA. (M0 Federico Lusa)

DA LA VOCE DELL'U.0, E, I, DI FIRENZE (APRILE 1946)

APOLITICITA Una cosa B ben certa che la U.O.E.I. crea affiata- za di cielo e serenila d'ambiente fa divenire piu buo-

La montagna non fa polltlca. menti e amicizie Ira diverse dlsparita di classl so- ni e dimenllchl delle basseue delle vlla e cattiverie

muoelnim la chlamlamo la nostra buona e ciali. attutendocosi il couodei contrasti civili e del- dell'umaniti3 attuale.

Montagna! Ecco la nostra sana palestra. Sport ~ ~ ~ i n " ~ ~ u : , v ; ~ ~ : : $ ~ h I ~ ~ ~ ? ; ~ e " , ~ ~ : n""""h:ostra unlone e noto a tu111 ks- a11.ar1a IIMI~ dove tutti I ~ U ~ I I si ewrcltano,

ti. Essa lutti conforta, risana, rinvigorisce generosa SO S I basa Per priino su di una Parola sola: apolltici- sport che solleva lo splrlto e tempra Il nostro corpo

mente. ta assoluta! e lo prepara alle diuturne lotle del lavoro.

E credete che Il trovarsi proprio al centro e al conti- nuo contatto. per forza di cose, col mondo agllalo da passlonl politiche. che la responsabiliti3 della U.O.E.I.. le dlfficolta e delicatezza della sua azione sono venute a trovarsl enormemente accresciute. La U.O.E.I. ha superato lutti gli scogli. ha evitato tutte le dlfflcolt~. E possiamo assicurare che dlfli- coita ve ne erano e non poche. La nostra associa- zione si 8 andata via via aflermando sempre di piu. accontendando tuttl. senza dlstinzlone di opinioni. pur trovandosi In ambienti saturi dl passlonl politl- che. E ovunque sono passati gli -uoelni. hanno sempre lasclato un grato ricordo unito ad un'lmpronta di se- renlta e letizia. della quale hanno beneflclato un po'

8 tutti. di ogni ceto. di ogni partito.

IN CAMMINO GLI SCOPI DELLA U.O.E.I. Primavera si rldesta. e lutti noi sentiamo con un bi- La U.O.E.I. distoglie gli operai e gli Impiegati dalle sogno dl sgranchlrcl finalmente le gambe lntorpidi- osterie ablluandoll all'Escurslonlsmo turistico e le dal lungo Inverno e correre alla montagna. La all'Alpinlsmo. montagna 8 per noi I'amlca fedele e buona. che c'ln- Diffonde fra il popolo la conoscenza del Paese. nel. vita in un desiderio di aria. di luce. di soie! le sue bellezze e caralterlstiche e nelle sue risorse Vita di montagna: Vita faticosa. ma cuore aperto al. economiche. le belleue pure e buone che da Il monle. abitudine Svolge una Intensa propaganda popolare .Pro Rlm. al bello. al semplice. ai rustico. cameratismo frater- boschimentim. Affrateila operai ed lmplegatl delle no. facce abbronzate dal riverbero del sole. braccia varie regioni. Combatte tutti I campanllisml. e gambe muscolose. polmonl sanl. ecco in sintesi Tende a formare una Maestranza Italiana sana. ln-

che oflre il monte al suo1 devoti. ielllgente e atllva. Le basi mora11 della U.O.E.I. sono: Togliere i nostri giovani. I nostri lavoratori. dall'aria TEMPERANZA. DISCIPLINA. CONCORDIA. DiGNI. meritlca delle città e trasportarli In allo. dove purez- TA.

Come abbiamo visto I'U.0.E.I. è nata come idea nel 1911, ottenere dalle Istituzioni la RIDUZIONE nel COSTO DEI ma non spuntb tra l'erba dall'oggi al domani. VIAGGI, la tanto agognata VACANZA OPERAIAed altri van. Nel Ferragosto del 1910 la SOCIETÀ MUTUA CAPELLAI di taggi di ordine minore (Motivi principali trattati nel Il Con- Monza, organizzb una gita sul LAGO DI GARDA, che riusci gresso). Ma occorrevano il NUMERO ed i MERITI, che ben numerosa di partecipanti. Fra i diversi itinerari ve n'era uno presto furono raaaiunti. di CARATTERE ALPINO (Passo di Nota M. 1400). Dodici fu- rono i partecipantia quella ESCURSIONE e fu appunto in quell'occasione (e nelle seguenti). che si ventilò I'IDEA di organizzarsi in ASSOCIAZIONE. Inizialmente non tutti furono d'accordo. in quanto si diceva ESSERE UN DOPPIONE DEL C.A.I. ed altri ne TRAVISAVA- NO GLI SCOPI. Perb i pochi - che I'ldea ritenevano buona - si dedicarono a preparare Gite Escursionistiche in Mon- tagna, e, con la continua propaganda, riuscirono a condurre seco sempre dei discreti gruppi di persone. Quei pochi. ma Buoni, prepararono l'ambiente favorevole. affinché venisse lanciata l'idea della COSTITUZIONE DELLA SOCIETÀ. Quattro fatti importanti davano ragione a coloro che cerca- vano di costituire la nuova Società: 1) La SPESA d'Iscrizione al C.A.I. (Club Alpino Italiano) era

di Lire 12; quella alla S.A.M. (Società Alpinisti Monzesi) di Lire 6 annue; quote troppo alte per gli operai. Occorre- va, quindi, una Societi4 che avesse una quota inferiore ad UNA Lira.

2) La MONTAGNA, è vero, affratella in un modo straordi- nario, ma tra persone di condizioni e abitudini diverse è più difficile, perche gli Uni possono spendere quello che gli ALTRI non possono, e ciò è MORTIFICANTE.

3) A volte accadeva, a causa di condizioni disparate, che si conoscesse e si facesse amicizia con Qualcuno che, in un domani, per ragioni d'industria o di commercio, ci si trovasse .IN CONFLITTO..

4) 11 C.A.I. e la S.A.M. organizzavano poche GITE ANNUALI e quasi tutte veramente ALPINISTICHE,l, quindi per po- chi PROVETTI ALPINISTI e trascuravano quelle .MODE- STE* adatte a *MOLTI.. La '(GITA DOMENICALE., adatta alle masse, era scartata.

Queste motivazioni indussero quei Pionieri ad insistere nel Loro progetto ed a propagandare I'IDEA. Fu cosi che i l 29 GIUGNO 1911 i l MONTE TESORO (m. 1432), nella Catena dell'Albenza, accoglieva sulla sua Vetta. in una splendida giornata estiva, 42 PERSONE, che dopo aver divorata la co- lazione, discussero ed approvarono lo uSTATUTO - DICHIA- RANDO COSTITUITA IN MONZA LA la SEZIONE U.O.E.I. (Unione Operaia Escursionisti Italiani*. Il PRIMO STATUTO era composto di 8 articoli ed uno transi- torio, nei quali venivano precisati: gli scopi dell'unione, l'Istituzione di altre sezioni in Italia. Normative per i Soci. Vacanze Operaie, Adempimenti delle Sezioni. le quote: lire 0,25 annue, l'Amministrazione, le Assemble, il Consiglio, le Modificazioni allo Statuto. Dopo la Costituzione molte furono le Gite con numerosa partecipazione e riuscite magnificamente. Lo sforzo dei PROMOTORI non si fermò alla Costituzione della Sezione di Monza. L'opera di propaganda ed i contatti personali con Gitanti ed Alpinisti di altre Città, l'instancabile e forte per- sonaliti4 di Ettore Boschi, non furono subito comprese, ma ben presto avrebbero raccolto i frutti. SECONDA per nascita fu ALESSANDRIA, con 15 Soci fon- datori. FAENZA fu la TERZA SEZIONE costituitasi (il 1" Novembre 1912, sul MONTE LAVANE. 11 12dicembredello stesso anno e la volta di PAVIA. seguiranno tra il 1913 ed il 1914: LIVOR- NO, LECCO, COMO, ROMA, MILANO, OVADA, BRESCIA, CASALE CORTE CERRO, TORINO, CASTELFRANCO VE- NETO (dalla 2a Relazione Morale). Nel III anno dell'opera svolta dai promotori più impegnati dell'UNIONE, oltre l'amore per la MONTAGNA ed il sano im- piego del TEMPO LIBERO contro l'alcool ed il gioco nelle bettole, spicca un IMPORTANTE PROGRAMMA: riuscire ad

-- Infatti nel III anno si superarono i 5.000 Associati e sempre nuove Sezioni davano la Loro adesione: GENOVA, BERGA- MO, TOLMEZZO, MASSA (Carrara), LEGNANO, GALLARA- TE, PISA-CASTELLANZA, CASORATE SEMPIONE, GIOVI- NAZZO, LA SPEZIA. ASTI. BOLZANETO, PRATO, ANCONA, CARRARA. FOGGIA, VENEZIA, SAMPIERDARENA, BARI, GERMIGNAGA. CERRETO D'ESI, PESCIA. FIRENZE, IN- TRA, LUINO, TORRE DEI PASSERI, FABRIANO, VICENZA, VARESE, RIVAROLO LIGURE, SESTRI PONENTE, SIENA, TRIESTE. VOGHERA - DallJALPI alla SICILIA I'U.0.E.I. si era diffusa in tutta Italia. Le bellezze naturali del BEL PAESE venivano finalmente scoperte ed apprezzate da un più vasto ceto di cittadini. Purtroppo arriva il 1915 - l'ITALIA ENTRA IN GUERRA! I pro- grammi U.O.E.I. vengono interrotti, MA NON l'IDEALE!!! LE MONTAGNE, TEATRO DI CRUENTE BATTAGLIE, TESTI- MONI DI INNUMEREVOLI ATTI EROICI E DI TANTO SAN- GUE VERSATO, FURONO DOPPIAMENTE AMATE E RI- SPETTATE! Se la guerra aveva intristito gli animi, c'era nei vecchi cuori Uoeini .la fiaccola. pronta a riaccendersi. Con rinnovato coraggio e forze giovani, si riattivarono le vecchie Sezioni e ne nacquero di nuove. Nel 1922 nasce il primo INNO dell'U.0.E.I. di G. Allegretti:

come lontane appaiono le passioni che Ti travaglian, o Citta. laggiu! È la Montagna che c i fa più buoni. che c i fa amar la vita sempre piu.

Sono anni di intensa attività; le Sezioni raggiungono il nu- mero di 130. sparse un po' ovunque lungo lo Stivale. Oltre la Rivista Nazionale dell'U.0.E.I. .LA VETTA E LA SPIAGGIA. e ~<L'ESCURSIONEM (Organo Ufficiale Nazionale), sorgono altri periodici sociali: uL'UOEINO MILANESE6 (Milano); .LA STELLA ALPINA,> (Arona); .IL SACCO ALPINO), (Firenze); CIIL MONTE. (Cremona); .FIACCOLA. (Treviso. i(L'UOEIN0 VALDOSTANOn (Aosta); ,#L'ECO DE L'ALPE,, (Alessandria); ~'EDELWEISSM (Cantù); .LA PICOZZA,, (Vicenza); ,<IN VET- TA>, (Gallarate); .SPORT CALABRO-SICULO,) (Messina); i<UOEI. (Biella). (DELLE VECCHIE TESTATE E RIMASTA SO- LO: <(IL SACCO ALPINO. di Firenze; mentre Udine pubblica c~STELUTIS ALPINISN. Treviso .IL NEVAIO. - Bergamo 470- DODENTROB, e da due anni Faenza (,IL SENTIERO,,). Ma ritorniamo alla Nostra Storia. Il crescente numero dei Soci comincia a preoccupare le Autorita Politiche, NONO- STANTE FOSSE BEN NOTO IL CARATTERE APOLITICO DEL NOSTRO SODALIZIO, ed al Raduno Nazionale del DO- POLAVORO, nei 1926, vengono invitate Tutte le Sezioni UOEI d'Italia ad apporre sui proprio gagliardetto sezionale IL DISTINTIVO FASCISTA DEL DOPOLAVORO. «Gli ideali di ETTORE BOSCHI cominciano a svanire pochi mesi dopo il Raduno, quando un'ordinanza Ministeriale da Roma. INVITA L'UOEI NAZIONALE A CAMBIARE NOME>,. Inutili le proteste; alcune Sezioni come Brescia, Bergamo, Firenze ed altre, decidono I'autoscioglimento. Altre vengo- no affiliate al Dopolavoro, limitandone l'attività. Altre ancora. come Udine, cambiano nome: WSOCIETÀ ESCURSIONISTI FRIULANI.. ma la Loro attività risente del clima impositivo del regime. .QUESTO STATO DI COSE SI PROTRAE FINO ALLO SCOPPIO DELLA 2' GUERRA MON- DIALE. Zaino in spalla, cappello alpino, gli UOEINI ritorna- no alle montagne, ma non Tutti ritorneranno. I giovani scampati alla guerra, erano ora uomini; gli Uoeini di un tem- po ritroveranno, col silenzio della Natura, l'Ardore mai sopi- to. Il giugno 1945 fu l'alba di un nuovo giorno anche per 9

I'UOEI; nulla più impediva alle Sezioni di riprendere .IL VE. RO NOME~I. Se 6 stata possibile una ripresa in campo Nazionale, questo è merito soprattutto di Firenze, che diede con il Suo slancio l'esempio alle Consorelle, attraverso l'opera dell'On. Paga- nelli, dell'Avv. Zavattaro e del Socio GIULIO TOFANARI. Fu proprio TOFANARI che alla Radio di Firenze lanci6 alle ore 13 del 17 giugno 1945 l'accorato APPELLO a Tutti gli Uoeini d'Italia, per far risorgere le Sezioni UOEI (vedi l'Appello in altra parte dell'opuscolo). E da Firenze si mossero amici diretti in varie località per prendere contatti con vecchi amici e incitarli a ritrovarsi nuovamente. A Firenze venne costituito il PRIMO COMITA- TO CENTRALE PROVVISORIO, scioltosi nel 1947 durante il Io CONGRESSO NAZIONALE UOEI dopo la Liberazione, che si svolse a Brescia il 3 e 4 maggio 1947. Viene costituito un Consiglio Centrale e si abbozza un nuo- vo statuto sociale in cui si ribadisce la natura apolitica e aconfessionale del Sodalizio. Il documento riafferma inol- tre la ferma volontà di lotta all'alcoolismo, agli stupefacen- ti, ai giochi d'azzardo e alla bestemmia; si impegna alla dif- fusione della conoscenza della montagna, del mare e di tut- te le bellezze naturali del nostro Paese; auspica la costru- zione di nuovi rifugi alpini; rileva-la necessità di educazione fisica, morale ed intellettuale della popolazione italiana. Dal 1947 al 1983 i Congressi Nazionali dell'UOEl si susse- guono puntuali ogni anno. Dal 1985 i l Congresso Nazionale viene sostituito dall'Assernblea delle Sezioni (vedi in altra parte). A parteciparvi vengono chiamati i delegati di tutte le Sezio- ni e nel corso dei lavori si traccia un consuntivo dell'attivita svolta nell'anno precedente, gettando le basi del program- ma futuro. Dal 1955viene abbinato al Congresso Nazionale, ora Assemblea delle Sezioni, il Raduno Nazionale Estivo che si svolge nella stessa località prescelta come sede dell'Assemblea (vedi le date nelle prime pagine). Vi parteci- pano tutti i soci ed i simpatizzanti dell'UOEl e lo scopo è quello di far conoscere le bellezze naturali del nostro Pae- se. Trascorrono gli anni e I'UOEI cerca di mantenersi costante- mente al passo con le nuove esigenze dei soci. Lo sport dello sci, che pochi anni addietro poteva essere considerato un privilegio delle classi sociali più facoltose, diventa sport di massa. Nascono quindi nel 1954 i primi Campionati Nazionali di Sci ed i Raduni Nazionali Invernali, che si susseguono con rit- mo biennale (vedi nelle prime pagine). Dal 1949 la presidenza nazionale viene affidata al gen. Pro-

spero Del Din, che mantiene la carica fino al 1967, anno in CUI gli succede il prof. Antonio Valfre, attuale Presidente Nazionale. La Giunta Esecutiva, sorta a Padova nel 1949 e qui rimasta per poco tempo, passa a Udine fino al 1954, anno in cui ad essa si sostituisce il Segretariato Nazionale(le Sedi ed i re- sponsabili nelle prime pagine). Il Consiglio Centrale dell'UOEl 6 composto ora dai rappre- sentanti di quattro Sezioni eletti dal13ASSEMBLEA delle SE- ZIONI, che attualmente sono: BRESCIA - FAENZA - TREVI- SO - UDINE. Alla Sezione di Faenza è affidato il Segretaria- to Nazionale. I tempi cambiano, il progresso incalza, le attività dell'UOEl diventano sempre più numerose. I giovani, in modo partico- lare, contribuiscono in larga misura apportando nuove idee, iniziative sempre più moderne e al passo con i tempi. Sorgo- no i primi gruppi dei donatori di sangue e dei donatori di or- gani che con un gesto di umana solidarietà si ripropongono di alleviare le sofferenze altrui. Sorgono i gruppi sportivi che offrono la possibilith ai giova- ni di esercitare e ritemprare i l fisico cimentandosi nelle più svariate discipline sportive: dallo sci all'atletica, dalle rnar- ce alle scuole di roccia, dal nuoto al tennis, al Mountain- Bike. Il Sodalizio vuole dimostrare a tutti gli aderenti che il tempo libero può essere impiegato efficacemente ap- pagando un hobby personale e rendendosi utili alla col- lettività. Nascono i primi gruppi folkloristici, i gruppi co- rali, i gruppi antincendio, i campeggiatori, persino una or- chestra a plettro composta esclusivamente da dilettanti giovanissimi e meno giovani aderisce alla UOEI ed ottiene lusinghieri successi in campo nazionale ed internazionale. I gruppi sportivi, che inizialmente organizzano gare sociali di marcia e di sci a livello zonale, affinano il loro grado di pre- parazione sotto il profilo tecnico ed organizzativo fino a pro- muovere manifestazioni a carattere nazionale ed internazio- 3

nale. Alla Sez. di FAENZA è stata affidata alla IAU I'organizzazio- ne sportiva del Campionato del Mondo dell'Ultramaratona (100 km.). I gruppi escursionistici e gli addetti alle gite mettono a pun- ''

to itinerari di viaggi turistico-culturali in Italia ed alllEstero; centinaia di autobus trasportano dalla città alle piste inne- vate migliaia di appassionati; le escursioni domenicali in montaana non si contano più. Si inaugurano nuovi rifugi al- pini costruiti, in gran parte, con la collaborazione personale dei nostri stessi soci. Di fronte a questo fermento di attività ed allo scopo di ren. dere I'U.0.E.I. strutturalmente sempre più efficiente, il Cbn- gresso di Firenze del 1979 demanda ad apposita comrnis: sione formata dai Dirigenti Nazionali e dai rappresentanti delle Sezioni componenti il Consiglio Centrale, il compito di rielaborare ed aggiornare lo Statuto Nazionale. Al Con- gresso di Bergamo del 1980, relatore il dott. Adriano Metelli che è anche Presidente della Sezione di Brescia, viene pre- . sentata la bozza del nuovo Statuto Nazionale che ottiene unanime approvazione da parte dell'Assemblea. Alla soglia del 2000, tra il dilagare della violenza e del vizio, potrebbe sembrare anacronistico un gruppo di escursioni- sti in cammino verso le vette di una montagna. Ma non è re- o

torica: il progresso avanza con i suoi pregi e i suoi difetti, per6 l'alba e il tramonto in montagna godono ancora del lo- ro fascino di sempre. Ettore Boschi ci ha indicato la strada che fino ad oggi ab- biamo seguito e che ancora vogliamo perseguire, con lo stesso spirito di ottant'anni fa. LA REALTÀ DI OGGI DELL'U.O.E.I. E EVIDENZIATA NELLE PAGINE SEGUENTI, CHE ILLUSTRANO LE ATIVITÀ DEL- LE SEZIONI NELLA SPERANZA CHE ALTRE, VECCHIE E NUOVE SEZIONI CONSORELLE, NE SEGUANO L'ESEMPIO ,(Questi spunti della nostra storia, purtroppo incompleti per esigenze di spazio, sono stati tratti da materiale, opuscoli e pubblicazioni giacenti presso il Segretariato Nazionale).

M0 Federico Lusa

Costituita nel 1913 Cessata nel 1927 Ricostituita nel 1945 Soci: n. 712 nel 1990; al 31 marzo 1991 n. 757 Soci.

La sezione venne costituita nell'ottobre del 1913, per volere di pochi ma volenterosi soci dell'allora Società Alpinistica giovane Alpina]), iniziò la sua attività escursionistica partecipando ad una gita sul M.te «Canto Alto», organizzata dalla Sezione U.O.E.I. di Milano, mentre, la vera propria gita inau- gurale la effettub i1 23/11/1913 sul M.te «Cornagerai> (Selvino). Primo presidente della Sezione fu il socio Giacomo Adobati, che rimase in carica sino al 1927. Da qui le attività escursionistiche e sciistiche conti- nuarono fino all'inizio della prima guerra mondiale, vennero poi sospese per tutto il periodo del conflit- to. Ripresa I'attività a guerra ultimata, la stessa pro- seguì fino al 1927, anno in cui la Sezione decretb il suo autoscioglimento, non intenzionata a sottosta- re ad imposizione organizzative richieste dall'allora regime. Il poco fondo di cassa giacente ed il mobilio della Sede Sociale furono devoluti alla C.R.I., mentre I'az- zurro vessillo sociale ed alcune coppe, vinte dai so- ci, vennero affidate alla locale Sezione del C.A.I., che regolarmente li rese alla ricostituzione della Se- zione avvenuta nel 1945; cioè alla fine del 2" conflit- to mondiale. Detta ricostituzione avvenne per volere di un gruppo di vecchi uoeini che, riunitisi nel nego- zio dell'ex socio Enrico Rinaldi, la decretarono. Enri- co Rinaldi venne prescelto alla presidenza della ri- costituita Sezione. La gita inaugurale ebbe luogo il 7 luglio 1945 sul M.te «Cornagera». Da allora sono stati fatti passi da gigante in campo escursionisti- co, mentre l'attività sciistica iniziò il 1010211946 coll'effettuazione di una gara zonale di fondo nella Conca del Farno sul M.te «Formica», denominando la edizione Coppa ~<Umberto Combin, a ricordo del socio recentemente deceduto, sciatore provetto, che nel 1924 fu campione bergamasco e lombardo di fondo. Da allora questa competizione fu annual- mente ripetuta. Ne venne cambiata soltanto la forma: prima tramu- tata in Staffetta Alpina (frazioni di piano - salita e di- scesa) a carattere nazionale, periodo 1948-1962, in- di dal 1963 in poi in Staffetta Nordica di 3 x 10 di qualificazione nazionale. A questa classifica nel 1974 venne abbinata una 15 km. individuale maschi- le, pure di qualificazione nazionale, denominata tro- feo (<Gustavo Longhi~l in memoria dello stesso dece- duto nell'aprile del 1973; presidente dal 1956 in so- stituzione di Enrico Rinaldi, nominato Presidente Onorario. In campo sciistico vengono annualmente, da tem- po, organizzate gare sociali, di sci alpino e di fondo,

corsi di ginnastica presciistica, di sci alpino e di in- troduzione allo sci da fondo. Parecchi sono i soci ed i simpatizzanti che partecipano a queste manifesta- zioni, ottenendone piena soddisfazione. Dal 1975 al 1978, unitamente a due gare consimili organizzate dallo S.C. «Oltre il Colle)), venne indetta la settima- na .OROBICA» del fondo bergamasco, caratterizza- ta da una combinata «Tr. LONGHI UOEI - Tr. FASO- LINI] «Oltre il Colle., annullate le predette due competizioni, si proseguì con le due classiche di fondo, senza piu abbinamenti addossandoci tutti gli oneri non indifferenti, ma in compenso con tante soddisfazioni. Nel 1986 le nostre com~etizioni com- pionoyn ulteriore saltodi qualità, la FISI ci assegna l'organizzazione di due aare individuali di aualifica- zione nazionale inseritenel circuito di coppa Italia, di cui una nuova km. 5 femminile denominata Tro- feo ~Alberto Casari~l in memoria dello stesso dece- duto nell'agosto del 1984, presidente dal 1973, e una km. 15 maschile denominata Trofeo «Gustavo Longhi» già in corsa dal 1974 e per completare l'opera la veterana staffetta nordica 3 x 10 sempre di qualificazione nazionale Trofeo «Umberto Com- b i ~ ~ . I sacrifici aumentano, ma le soddisfaziqni si moltiplicano - nel 1987 si modificano le denomina- zioni delle gare.

Festa del SOCIO a Zambla (1990) celebrazione della S. Mes- sa.

Il Trofeo ~[Alberto Casari» prende il posto del glorio- so Trofeo ~~Umberto Combin, il Trofeo ((Lory Luzza- nal> in memoria della figliola di una nostra socia so- stituisce il Trofeo Alberto Casari nella femminile di 5 km., mentre il Trofeo (<G. Longhi)) continua la sua marcia dal 1974. Ed è così che dal 1986 queste tre manifestazioni sono il fiore all'occhiello della no- stra Sezione. Nel 1981 la presidenza sezionale viene assegnata al veterano socio Luigi Peri alla quale do- vrà rinunciare per ragioni di salute passando il testi- mone nel 1987 a un socio piu giovane Luca Daldossi il quale la mantiene tuttora, benvoluto ed amato da tutti. La Sezione ha organizzato e partecipa con i suoi so- ci a gare di marcia in montagna, particolarmente 11

misurandosi con i soci delle Sezioni consorelle. Dal 1952 la Sezione ha una sede propria, voluta e crea- ta, non senza sacrifici finanziari, da un gruppo di so- ci. Dal 1949 viene pubblicato bimestralmente Il noti- ziario ~Rododentron che viene inviato a tutti i soci, alle Società Alpinistiche della Provincia ed alle au- torità locali, non escluse le Sezioni consorelle. Nel 1949-1960-1970 e 1980 ha organizzato i congres- si nazionali e nel 1980 anche il 19" Raduno Naziona- le estivo. Nel 1962 a Selvino ha organizzato i cam- pionati nazionali di sci, mentre con i propri soci è sempre stata presente ai congressi, raduni sia esti- vi che invernali, e ai Campionati Nazionali di sci. Nell'assemblea dei soci del 1987 su proposta del presidente Gino Peri viene approvato di dedicare la nostra Sezione ad Alberto Casari da tutti ricono- sciuto come papà Casari. Nel 1990 la U.O.E.I. Sezio- ne Alberto Casari - Bergamo ha festeggiato il 45" anno di ricostituzione. Nel 1990 le prime escursioni turistiche di più giorni all'estero alla scoperta della vicina Jugoslavia, bella e tanto ospitale - la prima gita primaverile ha per meta POSTUMIA, LUSSINO, l'isola di ILOVIK (isola dei fiori) con escursione sul monte OSSERO. La seconda, invernale di fine anno in Slovenia a CERKNO a Centro sciistico di SMU- CARSKY. La piena soddisfazione dei partecipanti ci ha indot-

Fondata nel 1913 Cessata nel 1927 Ricostituita nel 1946 Soci: N. 500

Due anni dopo la fondazione della prima sezione dell'U.O.E.I., sul Monte Tesoro, il 7 dicembre 1913 nasceva anche a Brescia un gruppo che in breve di- venne una tra le più fiorenti Sezioni italiane. Sotto l'impulso appassionato di uomini tenaci, nel- lo spirito del programma dettato da Ettore Boschi, la Sezione vide affluire numerosissimi aderenti, in larga parte giovani, che sentivano nell'ascesa alla montagna non solo il distacco dalle officine, dai la- boratori, dagli uffici, ma un mezzo di elevazione mo- rale e di educazione civica. Uomini come Giacomo Voltolini, Elia Signoroni, Lui- gi Mantovani, Luigi Redolfi, Guido Lucca, dettero entusiasmo e fattiva operosità per l'idea uoeina. Giacomo Voltolini, oltre che presidente della Sezio- ne, divenne anche presidente del Consiglio Centrale e da Brescia si tesser0 le fila di una grande unione, che contava più di 100 Sezioni, dal Carnaro alla Sici- lia. Una continua, tenace, appassionata lotta contro i'alcoolismo, che in quei tempi dominava la Classe operaia, fu uno degli scopi raggiunti dall'U.O.E.1. E poi, via via, la celebrazione,della festa nazionale de- gli alberi, affidata in molte città italiane alle cure or- ganizzative delle Sezioni UOEINE, le gite turistiche collettive, antesignane del grande movimento turi-

12 stico attuale, e soprattutto, nelle Sezioni vicine alle

Uoeini bergamaschi dopo la premiazione dei XVIII Campio- nati Nazionali di sci a Vidiciatico.

to a proseguire su questa strada e per il 1991 a met- tere in programma la gita agli incontaminati laghi di PLITVICE in Croazia. Seguiranno nell'arco dell'anno gite escursionisti- che sulle Alpi e sugli Appennini. Nella convinzione che è «la montagna che ci fa più buoni» è nostro preciso impegno continuare così.

La Segreteria

In vetta al Breithorn Occ. (mt. 4165) nel gruppo del M.te Ro- sa.

montagne, l'alpinismo inteso non come sforzo iso- lato di pochi provetti, ma come conquista di molti giovani preparati attraverso una progressione di sforzi e di insegnamenti, che percorrevano in ogni senso le valli e le vette di casa nostra, alla ricerca di nuovi panorami e sensazioni. Nel 1927, a seguito di imposizioni che limitavano la sua libera attività, la Sezione, forte di oltre 1200 so- ci, preferl abbassare il suo azzurro vessillo. A guerra finita, un gruppo di soci si ritrovò e si strinse attor- no al vecchio presidente Giacomo Voltolini, perché l'azzurro gagliardetto della sezione di Brescia dell'UOEl tornasse a garrire al sole delle vette. Nel febbraio 1946 la Sezione si ricostituì sotto la presidenza di Mauro Tedeschi, con Giacomo Voltoli- ni presidente onorario. Ed a Brescia si tenne nel 1947 i l primo congresso della rinata UOEI, nella quale si gettarono le basi per ritrovare, nelle diverse città italiane, le possibilità della ricostituzione delle Sezioni.

Vennero al Congresso i rappresentanti delle prime Sezioni ricostituite: Bergamo, Udine, Padova, Trevi- so, Cremona, Lecco, Pietrasanta, Crema, Firenze ed altre, che stavano risorgendo. Dopo la crisi interna del 1949, sfociata in una scis- sione di qualche elemento, la Sezione trovò in se stes- sa la forza di svilupparsi sotto la presidenza di Gian- ni Capponi, il quale copri la carica, con tutta la sua signorilit8, fino alla morte, avvenuta nel luglio 1975. A lui succedette Ugo Gazzaniga, che, quale vicepre- sidente ultraventicinquennale, aveva dato una in- tensa attività a favore della Sezione. Nelle elezioni del 1977, Ugo Gazzaniga lascia il posto e viene elet- to presidente onorario all'unanimità. Gli subentra Adriano Metelli, pure lui da tanti anni consigliere, poi vice presidente. In quest'ultimo quarantennio la Sezione ha goduto di un periodo di netta espansione, in tutte le bran- chie della sua attività: escursionistica, alpinistica, sciistica. Gite collettive in vari gruppi alpini, principalmente verso i vicini Adamello, Presanella e Brenta, ma poi via via verso tutti i gruppi delle Dolomiti, del Bianco, del Rosa, dell'Ortles-Cevedale, del Masino- Disgrazia, del Gran Paradiso e tanti altri. Notevolissima l'attività sciistica: dalle gite domeni- cali a Campiglio, Tonale, Bondone, ecc ... ai numero- si soggiorni invernali a Corvara Val Badia, Ortisei, Selva Val Gardena, Cortina d1Ampezzo, Cour- mayeur, Falcade, Valtournanche, ecc. La Sezione ha partecipato a numerose gare locali con ottimi risultati ed a tutti i nostri campionati Na- zionali di Sci, classificandosi spesso ai primi posti. In questi ultimi tempi è emersa la passione per lo sci-alpinismo: numerosi nostri soci, oltre a parteci- pare alle gite domenicali, si sono cimentati nei Ral- lyes, riportando anche lusinghiere affermazioni. Anche i nostri fondisti, sempre più numerosi, sono sempre presenti alle gran fondo (Marcialonga, Ga- loppera, Val Pusteria, 24 ore, ecc.) e li troviamo an- che partecipanti a classiche estere, come la Vaso- loppet, la Finlandia Hiitto e la Dolomiten Lauf, e al- tre. Altra attività è quella delle marce in montagna: fra queste la disputa, con gli amici uoeini di Bergamo, del Trofeo Capponi-Vedovati, in memoria dei due grandi dirigenti, scomparsi, ora conclusasi, e il Tro- feo Renato Floreancigh con il quale le Sezioni di Bergamo, Brescia, Lecco, Monza hanno voluto ri- cordare l'indimenticabile amico; il Trofeo si conclu- derà nel 1991 e la Sezione di Brescia ha buone pos-

Escursione lungo il sentiero delle Odle (Dolomiti).

sibilità di aggiudicarselo avendo già vinto due delle precedenti edizioni che hanno sempre visto una sentita partecipazione di tutte, le sezioni lombarde. Altra cosa rimarchevole è stata la partecipazione di numerosi nostri soci, con altri delle Società Alpini- stiche Bresciane, alla segnalazione dei sentieri dei. gruppi Adamello ed Ortles-Cevedale (versanti bre- sciani) che si compendia in due alte vie, ben fre- quentate, ed in oltre 50 altri sentieri che, nella mag- gior parte, su di esse fanno capo. L'intera rete di sentieri segnalati è di oltre 400 km. Dal 1981 la Sezione organizza il Trofeo Ugo Gazzani- ga, gara di fondo che, partita in sordina come libera nazionale, è divenuta ben presto gara nazionale e annovera ogni anno una nutrita e qualificata parte- cipazione di atleti delle nazionali militari; basti ri- cordare i vincitori dei vari anni: 1982 Leo Vidi - 1983, Gualtiero Pedrotti - 1984, Riccardo De Bertolis - 1985, Giulio Capitani0 - 1986, Giuseppe Ploner -1987, Fausto Bormetti - 1988, Luca Negroni -1991, Gianfranco Poivara (secondo Marco Alberello). Il prossimo anno la gara verrà inserita nel calendario di Coppa Italia. Negli ultimi anni la società, oltre a continuare le normali attività, incrementandole, ha sviluppato particolarmente l'attività didattica con corsi di sci da fondo (responsabili Bottarelli -Peolosi), corsi di sci da discesa (responsabili Bosetti - Tornago), atti- vità scialpinistica organizzata (responsabiii Adami, Bosetti, Pelosi), escursionismo per i giovani (re- sponsabile Elisa Floreancigh). Quest'ultimo anno, infine, alcuni appassionati han- no costituito il gruppo mountain-bike (responsabili De Lucia, Alberti) che parte con un nutrito program- ma di gite interessanti ed ha ottenuto ottimo segui- to tra i soci.

IL PRESIDENTE Adriano Metelli

CASALE CORTE CERRO Nel 1914, la sezione prese parte al primo convegno

Fondata nel 1913 di Massa, inaugurando, in detta occqsione, il ga- Soci: N. 150 gliardetto. I soci raggiunsero il n. di 45, molti per

quei tempi. Dopo un letargo dovuto alla l a Guerra Mondiale, la Sezione andò rafforzandosi, con I'au-

La Sezione fu costituita il 6 luglio 1913, sul Monte mento dei soci e delle attività, raggiungendo oggi il Cerano (m. 1697), da 15 Soci, tutti operai, guidati dal n. di 300. dott. Nino Dosi ed è stata la prima sezione sorta nel Il desiderio di avere una baita in montagna, si è av- novarese. verato nel 1969. 1 lavori, con l'aiuto personale da 13

Stele in ricordo del fondatore e Inizio lavori alla Baita di Piana Rovei. Inaugurazione della Baita. Madrina dell'U.O.E.1. di Casale Corte Ceno. Luisanna Moroni, figlia del dott. N. Dosi.

parte anche dei soci, sono iniziati il 10 novembre 1968, per giungere poi alla bella inaugurazione del 15 settembre 1969, con la partecipazione delle se- zioni di Pietrasanta e Ornavasso, delle sezioni del C.A.I. di Gravellona Toce, delle ass. Alpini e Caccia- tori di Casale Corte Cerro, del presidente nazionale prof. Antonio Valfrè e dell'ex segretario nazionale cav. Giuseppe Martinelli, con diversi soci della se- zione di Pietrasanta. La baita è intitolata al fondatore della sezione dott. Nino Dosi. E frequentatissima, sia dai soci che dai simpatiz- zanti, trovandosi in località montana, denominata Alpe Piana Rovei. Purtroppodal 1989 la nostra Baita di Piana Rovei non funziona più come ristoro, ma è solo punto di ritrovo dei soci. Tutto ciò è conse- guenza di leggi e normative inadeguate, vincolando i rifugi come circoli o ristori cittadini. Non entriamo nei particolari sarebbe troppo lungo scriverli. Per quanto riguarda l'attività della Sezione indichia-

mo le più significative: *.GITE: al Santuario di OROPA; Valle d'Aosta -

CHAMPOLUC; Valle Sesia - CARCOFARO; Varie escursioni in provincia di Uoeini con programmi personali. FESTE: Annuale alla baita con pranzo sociale,

I giochi per bambini, Gara di bocce su prato con Trofeo e Coppe alla memoria. In Ottobre la tradi- zionale castagnata alla baita.

l In attività sportive popolari e folcloristiche cerchia- mo di essere sempre presenti come rappresentan- za. Organigramma del Direttivo Presidente: Vitali Carlo; Vice presidente: Savino An- tonio; Segretario: Valsecchi Giuliano; Consiglieri: Cerutti Giordano, Gallarotti Vincenzo, Garosio Da- fio, Strigini Sergio, Albertini Pierino, Grosso Giusep- pe. Tutte le attività della sezione si svolgono insieme e anche in collaborazione dei soci. f

Fondata nel 1912 Cessata nel 1927 Ricostituita nel 1946 Soci: N. 600

Anche FAENZA ha il suo ([MONTE TESOR01bdove e avvenuto il Battesimo di Fondazione il lo Novembre 1912: IL MONTE LAVANE (m. 1400) sull'Appennino Tosco-Romagnolo. E stata la TERZA SEZIONE, in ordine di data, che,

14 sulla scia della fondatrice MONZA e della seconda

ALESSANDRIA, ha accettato ed approvato lo STA- TUTO U.O.E.I.

l Sembrava impensabile che i FAENTINI, abitanti dell'estremo lembo meridionale della Pianura Pada- na, ove la piatta campagna raggiunge i lidi sabbiosi delllAdriatico, potessero dedicarsi all'alpinismo ed all'escursionismo.

FORSE IL CASO (cito le parole del Fondatore dell'UOEl Ettore Boschi): «Durante la gita dal Cervi- no al Rosa (20 settembre 1912 n.d.r.) ebbi il piacere e la fortuna di fare la conoscenza con l'Egr. Dott. AN- GELO LAMA di Faenza, col quale parlai dell'UOE1. Piacque il programma nostro e promise di aiutarci in modo da far sorgere una Sezione anche a Faenza.

Egli non sbaglià quando affidò tale incarico all'Egr. Rag. BARGOSSI ....

FORSE IL NOSTRO CARATTERE ROMAGNOLO e l'origine Etrusco-Romano-Gallica, che evidenziano: «Spirito indomito e dura Tempra; gente tranquilla ed allegra (aggiungete pure godereccia); assetata di Giustizia e Libertà; ma soprattutto AMANTE DELLA BELLEZZA ... e... cosa c'è di più bello della NATURA e della MONTAGNA? Forse questo è lo SPIRITO che ha spinto questi no- stri coraggiosi pionieri a far si che la REALTA UOEI- NA si sviluppasse a Faenza e sorgesse la NOSTRA SEZIONE viva ed attiva, promotrice di tante manife- stazioni. Quanta strada ha percorso la SEZIONE da quel lon- tano 1912.

PRIMA PRESIDENZA 1912-1918 Presidente: BARGOSSI rag. GALILEO. E questo il periodo di Gite Escursionistiche domeni- cali in treno e bicicletta, per poi proseguire a piedi sul nostro Appennino, raggiungendo quei meravi- gliosi balconi naturali che spaziano fino all'azzurro orizzonte delllAdriatico. Scopo principale è stato sempre quello di rendere faticose le gite, data la scarsa altimetria dei nostri monti e la comodità per raggiungerli: diventando troppo facile acquistare il nome di UOEINI. 1915-1918, la Guerra Mondiale: L'Italia entra in guerra e I'UOEI deve interrompere i suoi programmi. Le montagne, teatro di cruente battaglie, testimoni di innumerevoli atti eroici e di tanto sangue versato, furono doppiamente amate e rispettate! 1919-1939 Presidente Dr. ANGELO LAMA: Ufficiale Sanitario Comune di Faenza. Difficile periodo per la rinata vita delle Sezioni, in quanto il Regime Fasci- sta non ammetteva Associazioni NON UFFICIALI e non digeriva la parola OPERAIA. Molti ex soci diven- nero gli infaticabili e preparati organizzatori nelle associazioni collaterali.

1940-1945, 2' Guerra Mondiale: Il nuovo tremendo flagello sembrò affossare ogni iniziativa UOEINA. - L'ideale però era rimasto intatto. Il Dr. LAMA, coa- diuvato da validi collaboratori, affidò la Presidenza ad un giovane intraprendente.

1947-1953 Presidente GHETTI GIUSEPPE: La ricosti- tuita Sezione diventa un settore della Soc. Sportiva [(S. CORBARIJB, specialmente imperniata sul cicli- smo e cicloturismo, organizzando anche interes- santi mete escursionistiche: quali le maximarce sul LAVANE, FALTERONA, FUMAIOLO. Lasciata la bi- cicletta, via a piedi. Eravamo pochi, ma buoni! Alter- ne vicende portarono ad un periodo di crisi e ci divi- demmo. 1954-1957 Presidente GIACOMO LEONARDI: L'UOEI faentina sopporta un periodo di crisi. I fra- telli Leonardi abbinano la Loro passione cicloturi- stica alle Manifestazioni UOEINE e tengono in vita la Sezione! 1958-1967 Presidente GIULIO ARGNANI: All'inizio eravamo appena in 14, ma facendo leva sulla pro- mozione giovanile si superò il centinaio e nella Se- de, gentilmente concessa dalla Segretaria BETTO- LI, la vita della Sezione riprese in pieno. Le GITE DO-

MENICALI, le ESCURSIONI IMPEGNATIVE; le PRI- ME USCITE SCIISTICHE (al .ROI DE BISC» Celle), poi a CAMPIGNA; «LA GIORNATA DELLA FRATER- NITÀ~, che portava doni, indumenti eviveri alledisa- giate Famiglie montanare di Casetta di Tiara; SE- GNALETICA di nuovi Sentieri; sono solo alcune del- le tappe raggiunte. A causa della grave malattia che ha colpito il Presidente Argnani, prende la V. Presi- denza Francesco Calderoni, il quale si assume il gravoso compito di organizzare il XX Congresso Na- zionale a Brisighella ed il VI1 Raduno estivo Repub. blica di S. Marino (1965). 1968-1988 Presidente FRANCESCO CALDERONI: Con l'entusiasmo delle nuove leve, l'infaticabile at- tività della Segretaria ANGELA BETTOLI e I'inesau- ribile iniziativa di «CHECCO», la Sezione prende quota: «Settimane Bianche)), Gite sulla neve, Escur- sioni, Segnature di nuovi Sentieri (compresa la se- gnaletica), la tradizionale .FESTA della MONTA- GNA», Marce in montagna e soprattutto la Interna- zionale 11100 km. del PASSATORE)) Firenze-Faenza, Convegni e Concorsi (tra i Convegni, importante quello Ecologico-Ambientale, con la partecipazione dei migliori specialisti delllEmilia-Romagna), la con- duzione del «Rifugio di Fontana Moneta - Raduni Nazionali Invernali ed Estivi, Campionati di Sci e Congressi Nazionali: Congresso nazionale, 241411977; Assemblea del le Sezioni, 101411988; Cam- pionati nazionali di Sci e raduni invernali: 1972 alllAbetone, 1986 a Cortina d'Ampezzo (BL); Raduni nazionali estivi: 1977 a S. Leo; 1986 a Monte Roma- no (Marradi) sono mete raggiunte che onorano i 300 iscritti)) (purtroppo per motivi di sicurezza il Rifugio verrà chiuso). In zona, in occasione del 75", viene inaugurata una stele ricordo. 1988 - .... Presidente M0 FEDERICO LUSA: I l nuovo Consiglio Direttivo chiama alla Presidenza il vec- chio Socio ai tempi della «S. CORBARIn già Vicepre- sidente e Responsabile del Settore Giovanile duran- te la Presidenza Argnani, il quale cerca di far supe- rare un momento delicato e difficile, riportando a vi- ta attiva alcuni Settori; la nascita di nuovi Gruppi operativi; dando un nuovo assetto organizzativo, as- segnando precise responsabilità ai Dirigenti e con- cedendo unlAUTONOMIA CONTROLLATA ai vari SETTORI: Settore ULTRAMARATONE: responsabile FRANCE- SCO CALDERONI. Per l'impeccabile organizzazione sportiva, «la più bella 100 del Mondo),, ha ricevuto il riconoscimento Ufficiale della I.A.U. ed è diventata <(MONDIALE». Infatti il settore UOEI, con l'aiuto di validi collaboratori e dal migliaio di volontari UOEI- NI e NON, ha portato felicemente i n porto il CAM- PIONATO MONDIALE 1991 delle ULTRAMARATO- NE: «La 100 km. del PASSATORE». Settore Escursionismo: responsabile BAZZOCCHI GIOVANNA. Settore molto impegnato per i nuovi aspetti che ha dovuto affrontare: CULTURALE, ECOLOGICI, AMBIENTALI, di RICERCA e RICREA- TIVI, TREKKING, ORIETERRING in collaborazione con le Scuole. Troppi organizzano oggi GITE ed ESCURSIONI, perciò il settore, per superare la crisi, ha deliberato escursioni a corto e medio raggio e Trekking a scansione quindicinale per piccoli grup- pi indirizzati a specifici scopi di natura scientifica, culturale, ambientale. Le nostre guide curano gli iti- 15

Festa di Primavera a l Rifugio U.O.E.I. di Fontana Moneta.

nerari più interessanti e li pubblicano sul nostro no- tiziario. Settore Rifugio UOEI di Fontana Moneta: responsa- bile MORELLI ROMANO. Il nuovo Comitato di Ge- stione e «Gli Amici di Fontana Moneta)) hanno vera- mente dato Tutto per RIAPRIRE IL RIFUGIO e ren- derlo accogliente e funzionale. Dalla cadente e peri- colante struttura, l'impegno e la caparbiertà del Co- mitato, con l'aiuto di Enti e privati, ha realizzato un accogliente Rifugio capace di 24 posti letto, corre- dato di ogni comfort, restaurando pure l'antica chie- setta, ridonando all'amena e tranquilla zona il carat- teristico paesaggio e dando Vita ad una Realtà fun- zionale: punto di riferimento per la collettività, Scuole e Associazioni. Il nostro Rifugio è citato da alcune Riviste del Settore e posto tappa di Gruppi di MOUNTAIN-BIKE. Settore Sci-Club: responsabile BUBANI PAOLO. Settore sempre rimasto attivo. Ha più di 200 Soci FI- SI (il più alto numero della provincia) oltre che parte- cipare a tutte le gare nazionali UOEI e organizzare la partecipazione ai vari RADUNI INVERNALI; orga- nizza e segue i nostri Atleti per le varie gare FISI: Comunali, Provinciali e Regionali a vari TROFEI e gare INTERCLUB. Inoltre il settore organizza Corsi di ginnastica presciistica con la partecipazione di centinaia di Soci e simpatizzanti. Le SETTIMANE BIANCHE organizzate dall'UOEl faentina sono le più apprezzate: sia per l'impeccabile organizzazio- ne, sia per il contenimento della spesa. Le manife- stazioni; le gite; i Week-End; le cene sociali corona- no degnamente l'attività e l'opera di questo funzio- nale settore. Settore Gite - Week-End: responsabile DUMINI LU- CIANO. Settore attivo e impegnato che organizza uscite Turistico-Culturali-Ricreative (impossibile elencarle tutte).

Settore Proteziòne Civile: responsabile TURA GIAN- CARLO. Il Gruppo Escursionistico fornisce le GUI- DE, la cura dei Sentieri ed il gruppo di prevenzione antincendi. Il Gruppo Sussistenza (responsabile SPADA EMANUELA) svolge il proprio incarico in modo veramente encomiabile. Settore sportivo: responsabile LOCATELLI FRAN- CO. Il settore ha organizzato TRE validi Gruppi:

16 MOUNTAIN-BIKE UOEI, VOLLEY-CLUB UOEI, TEN-

Giochi della Gioventù organizzati dallo Sci-Club U.O.E.I. Faenza.

Congresso Nazionale UOEI 1986 org.ne Sezione Faenza. :Inaugurazione Stele Ricordo del 75".

NIS TEAM UOEI. Ogni gruppo ha raggiunto buoni e validi risultati. Settore Redazione de «IL SENTIERO»: responsabile M" FEDERICO LUSA. Il NOTIZIARIO bimestrale del- la nostra Sezione ha ricevuto il riconoscimento e l'apprezzamento degli ORGANI NAZIONALI, soprat- tutto dei nostri Soci. Settore Manifestazioni Uoeine: responsabile il Con- siglio Direttivo Sezionale. Sono diventate molte, tutte importanti e ben riuscite: FESTA DELLA MON- TAGNA, FESTA DI PRIMAVERA e D'AUTUNNO, FE- STA DEL SOCIO, LA NOTTE DI NATALE UOEI (con fiaccolata), FESTA DEL COLLABORATORE (per i mille e più volontari della 100 km.), FESTA DELLO SCIATORE, CONVEGNI e CORSI CULTURALI, MA- NIFESTAZIONI RICREATIVE ecc.

ATTUALE CONSIGLIO DIRETTIVO: Presidente: M" FEDERICO LUSA; Vice Presidente: GULMANELLI Rag. PIERGIORGIO; Consiglieri: BAZ- ZOCCHI GIOVANNA, BETTOLI ANGELA, BOSI UR- BANO, DUMINI LUCIANO, LOCATELLI FRANCO, SANGIORGI GIUSEPPE, TURA GIANCARLO.

La Sezione conta ora 600 ISCRITTI. valido segretario ha ricevuto riconoscimenti e lodi Segretariato Nazionale: segretario DREI FRANCE- dai Dirigenti Nazionali, coadiuvato dai Vicesegreta- SCO. La Sezione di Faenza si è assunta dal 1985 ri: BETTOLI e GULMANELLI e dall'intransigente l'onere e l'onore dell'impegnativo compito della Se- cassiere: PIANI Rag. FRANCO. greteria Nazionale di tutte le Sezioni UOEI. Il nostro IL PRESIDENTE

M0 Federico Lusa

Fondata nel 1919 Cessata nel 1926 Ricostituita nel 1946 Soci: N. 185

La Sezione, sciolta durante il periodo fascista per ovvi motivi ideologici, fu ricostituita nel 1946 da un gruppo di fedeli Uoeini, tra i quali ricordiamo: Pal- merini, Patechi, Lecci, avv. Zavatori e Tofanari. Fu una tra le prime società e enti a riproporre, dopo i tragici eventi della guerra, un'attività ricreativa, escursionistica e sciatoria e principalmente ed esclusivamente «apartitica», come si legge in uno dei primi numeri della Voce dell'UOEl. Infatti leggia- mo «La montagna non fa politica. Amica sincera di tutti, poveri e ricchi, umili e potenti. Essa tutti con- f ~ r t a , risana, rinvigorisce generosamente». La Sezione, benché in momenti difficili, crebbe e si fece conoscere raggiungendo .in breve tempo un considerevole numero di soci. Escursionismo, turi- smo e sci furono i principali settori in cui si prodigò. Sotto la guida di Micone, Magherini, Lecci, Raugeri, Giocoli ed infine di Bettini la Sezione trovò uno svi- luppo notevole, specie fra i giovani, con gite dome- nicali sulla neve ed in montagna, inserendosi ai pri- mi posti, in questo genere di attività, fra le altre so- cietà toscane. Negli anni che seguirono, sotto la presidenza di Conti e susseguentemente di Bacherini, la Sezione continuò nella sua attività, dovendo però ridurre no- tevolmente l'attività dello sci, non potendo più con-

tare sull'apporto di appoggio di vari negozi. L'attivi- tà continuò principalmente in montagna e con gite turistiche. 11 4 novembre 1966 la Sezione fu totalmente deva- stata dall'alluvione. Con le poche cose rimaste e con l'aiuto di amici e di tutte le Sezioni Uoeine ripre- se a vivere ed in breve tempo cancellò quel brutto ri- cordo. Da vari anni, con la presidenza di Bulli, la Se- zione ha svolto un'attività regolare, ma tutta intenta a trovare una forma di espansione e di appoggio che le potesse permettere di svilupparsi di più e di allargare la sua cerchia di soci considerando le dif- ficoltà che una società come la nostra trova doven- do lavorare in una città come Firenze dove simili so- cietà con ben altri appoggi crescono in ogni mo- mento. Questa ricerca e questo intento non sono stati inuti- li. Con un consiglio stabile ormai da qualche anno e lavorando assiduamente, la Sezione ha trovato I'ap- poggio cercato e si è ampliata enormemente, rad- doppiando il numero dei soci e sviluppando un'atti- vita sia sciistica, ma più che altro turistica-monta- nara per lo più basata su le possibilità dei suoi soci cercando di dare a tutti la soddisfazione di arrivare alle mete prefisse ed in buona compagnia. Sempre presente a tutte le manifestazioni Uoeine e a tutti i Congressi e Raduni Nazionali. Lei stessa ha organizzato tre Congressi ed un Raduno Nazionale. Sempre pronta a collaborare con le altre Sezioni che richiedessero il suo aiuto.

IL PRESIDENTE Albano Bulli

l a Festa di Primavera, 25 maggio 1989 Radda in Chianti.

Fondata nel 1912 Sciolta nel 1928 Ricostituita nel 1945 Cessata nel 1960 Ricostituita nel 1977 Soci: N. 250

A Lecco I'UOEI viene fondata nel 1912, e visse, co- me altre Società, finchb il fascismo glielo permise. Sciolta appunto nel 1928, fu ricostruita nel 1945 con nuovo entusiasmo, tanto che, partendo con 588 So- ci, in breve tempo raddoppi6 il suo organico dive- nendo una delle Sezioni più attive di tutta l'Italia. Nel 1959 si tiene a Lecco il tredicesimo Congresso Nazionale, nel corso del quale viene conferito il di- ploma di benemerenza con distintivo d'oro a cinque lecchesi: Cassin Riccardo, Castelli Dario, Mauri Carlo, Pellegatta Ottavio e Valsecchi Giobatta. Non si riesce a capire come nel giro di pochissimi anni la Sezione si sciolse per deperimento proprio. Rinasce il 16 aprile 1977 per l'iniziativa entusiasta di un gruppo di appassionati di montagna, composto prevalentemente da giovani. Naturalmente sorge con degli ideali che non ricalcano quelli del lontano 1912, anche se lo spirito di un grande amore per la montagna e la volontà di salirla in gioiosa compa- gnia può ricordare temi dei <(vecchi» dell'U.O.E.1. pri- ma edizione. A rifondarla sono 31 promotori, che ben presto portano i soci a 159: questo è il numero dei soci fondatori. Il cerchio si allarga sempre di più tanto che attualmente la Sezione conta 229 Soci in continuo aumento. La Sezione U.O.E.I. di Lecco rinasce e vive all'inse- gna della dinamicità, dell'entusiasmo, dell'animo disposto alla gioia, alla solidarietà. Vari Gruppi di appassionati scelgono iniziative autonome specia- lizzate, come l'alpinismo, la marcia alpina, il nucleo antincendio boschivo, in modo che all'U.O.E.1. ognuno ha modo di esprimersi secondo la sua ten- denza e di trovare un ambiente favorevole al proprio entusiasmo: il Consiglio direttivo fa capo a tutto, coordinando queste molteplici forme di azione, ri- volte soprattutto alla montagna. AII'U.0.E.I. le iniziative che favoriscono l'incontro dei soci, lo studio serio dell'ambiente e della monta- gna non hanno tregua. I giovani in particolare sono seguiti con la massima attenzione e premura, però fin dal primo momento, tutti si sentono a proprio agio, come tra amici che si conoscono da tempo. E per questo che la Sezione vede un incremento dei giovani, che abbassano notevolmente l'età media dei suoi soci. Si incrementano per questo le iniziati- ve indirizzate ai giovani, partendo dai corsi di sci per ragazzi, alle scuole specializzate di roccia e di alpi- nismo, ai campeggi che si orientano ora ad un alpi- nismo sulle montagne della Corsica e delllAustria. La Sezione ha sempre favorito le iniziative che coin- volgono i soci di tutte le età, in particolare le gite 'sciistiche, turistiche ed escursionistiche. E attualmente in studio e si stanno svolgendo varie pratiche per la realizzazione di un percorso-vita, che verrà ambientato in una zona che sfrutta un ampio

18 parco per addentrarsi in zone montagnose, percor-

Il Monte Resegone palestra dei giovani escursionisti di Lec- co.

sa dal torrente Bione. Le varie iniziative della Sezione hanno riscosso I'ap- prezzamento delle competenti autorità lecchesi, che hanno chiamato gli organi Sezionali a far parte attiva della Polisportiva cittadina.

IL PRESIDENTE Roberto Chiappa

U.O.E.I. SEZIONE D I LECCO BIENNIO 1991192 ORGANIGRAMMA DEL DIRETTIVO

CARICHE SOCIALI: Presidente: ROBERTO CHIAPPA; Vicepresidenti: PRIMO CRUCIFERO, MARZIA BOLIS; Segretari: STEFANIA INVERNIZZI (collaboratori: CRISTINA VI- GANO, ALBERTO POZZOLI); Tesoriere: CARLO DU- CHINI (collaboratore: CRISTINA VIGANÒ); Consi- glieri: FRANCA CASTELLI, FABRIZIO GUERCI, AN- DREA POZZI, FRANCO MERETTO, CESARE , DELL'ORO, GIUSI TENDERINI; Consiglieri rappre- sentanti dei gruppi: EMILIO GATTINONI, DANILO VALSECCHI; Revisore dei Conti: ANTONIO CA- STELLI, LUCIO MOROSINI; Delegati all'Assemblea Nazionale: FABRIZIO GUERCI, PRIMO CRUCIFE- RO, FRANCO MERETTO, MARZIA BOLIS, STEFA- NIA INVERNIZZI, ROBI CHIAPPA.

INCARICHI: Addetto stampa: ROBI CHIAPPA (collaboratori: RE- NATO FRIGERIO, FRANCO MERETTO); Gestione Sede: PRIMO CRUCIFERO (collaboratori: LUCIO MOROSINI); Ambiente Sede: GIUSI TENDERINI (col- laboratori: VALERIA INVERNIZZI, ANTONELLA ' CRUCIFERO).

COMMISSIONI: Culturale: MARZIA BOLIS (collaboratori: FABRIZIO ,

GUERCI, ANDREA POZZI, ROBI CHIAPPA, GIUSI TENDERINI); Giovanile: GUERCI FABRIZIO (collabo- ratori: FRANCA CASTELLI, ANDREA POZZI); Tutela Natura: GUERCI FABRIZIO (collaboratori: EMILIO GATTINONI, MASSIMO SPREAFICO); Manifestazio- ni: MARZIA BOLIS (collaboratori: CRISTINA VIGA- NÒ, ANDREA POZZI, GIUSI TENDERINI, VALERIA INVERNIZZI); Gite escursionistiche: FRANCO ME- RETTO (collaboratori: TENDERINI GIUSI, PRIMO CRUCIFERO); Gite alta quota: GUERCI GABRIZIO (collaboratori: CARLO DUCHINI, ANDREA POZZI, CESARE DELL'ORO); Gite scialpinistiche: ROBI CHIAMMA (collaboratore: FABRIZIO GUERCI).

ULTIM'ORA L'ULTIMA NATA. Mentre stiamo licenziando l'opuscolo, per darlo alla stampa, ci è pervenu- ta dal Segretariato Naqionale la seguente co- municazione: «E stata costituita la nuova SE- ZIONE di BORGARETTO (TO) il giorno 19 Set- tembre 1991.

Lascia la triste bettola fumosa nel di votato al lieto riposar buon Artigian, e tenta la «sdegnosa. I'Alpe rosata che lassù traspar.

Uoei, Uoei, Uoei!

Le membra stanche del travaglio greve per le battaglie rudi del lavoro, temprate al bacio casto della neve saran domani più robuste ancor. A due voci solo nella ripresa del rilorn.

Squillan nell'azzurro i canti dei garzoni U ....... o ....... e ....... i. e risponde l'eco delle valli d'or i garretti saldi sc,andon le canzoni; U ....... o ....... e ....... i. son del passo al ritmo, più leggeri i cor. Batte sul dorso il sacco da montagna,? pulsa nel petto un cor da montanar; garrulla trilla al fianco la compagna, raggio di gioia nel festoso andar. Uoei, uoei, uoei!

Sullo smeraldo dei laghetti alpini, sopra i ghiacciai che abbagliano di sol l'aquila snoda in circoli vicini, come ad invito, l'ampio e calmo vol. Squillan nell'azzurro i canti dei garzoni ecc. ecc. Come lontane appaiono le passioni che ti travaglian, o Città, laggiù! È la montagna che ci fà più buoni, che ci fa amar la vita sempre più. Uoei, uoei, uoei!

O gagliardetto vivido e turchino, sventola lieto in sempre nuovo ciel. L'occhio in te fico, ardito I'uoeino, sprezzando l'odio, attende il di novel. Squillan nell'azzurro i canti dei garzoni ecc., ecc.

Parole e Musica di GUIDO ALLEGRETTI

A te l'inno di gloria s'innalzi, o montagna, del mare tu sponda; sulla terra più bella e feconda d'ltala madre dovizia e tesor. Uoei, Uoei Noi tuòi figli la pura delizia gusterem del tuo fulgido amplesso; gusteremo dei cor la letizia fra la luce di canti e d'amor. Uoei, Uoei

O Italia, dall'imo tu fondi le montagne e le aspergi di vita; tu purifichi I'alme e ne infondi quella pace che il mondo non dà Uoei, Uoei E tu volgi serena la fronte de' tuoi figli di giubilo al grido, mentre a te d'ogni suol, d'ogni lido una libera gente verrà. Uoei, Uoei.

Parole di Gherardo Gherardi Musica di M0 Andrea Tondelli