i pensieri di una comunità - comune.corno-di-rosazzo.ud.it · questo libro sono stati gli addobbi...
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LEGGENDA
Scuola Primaria di Primo Grado e Scuola dell’Infanzia di Corno di Rosazzo
Spakin Pieris, Associazione Genitori
Sagre dal Gjal, Sagre dai Glaudins, AFDS Sezione di Corno di Rosazzo
Corale Fogolar
Arte, Circolo Culturale
Gruppo Viticultori
Lis Saettis, El Tendon, Pattinaggio, Comitato Fiera Vini
ANA Sezione Corno di Rosazzo
Corpo Bandistico
Parrocchia
Privati
Realizzazione a cuRa del
con il PatRocinio del
ComuneCorno di Rosazzo
SPonSoR
Manzano Via Matteotti,2tel 0432 750826 - fax 0432 750580
e-mail [email protected]
Siamo preSenti anche a:Cividale del Friuli - Percoto - Udine
Tolmezzo - Tarvisio
Saluto del Sindaco
Chi tra noi non si è mai sentito a disagio per la commercializzazione e addirittura la cupidigia della stagione natalizia? Chi di noi non ha sentito il peso di giorni pieni, lo stress della ricerca di un regalo e la pressione dell’organizzazione di pranzi e feste?
Sappiamo cosa dovrebbe rappresentare il Natale. Dovrebbe essere un momento in cui riflettere sulla nascita del Salvatore, un momento di celebrazione e generosità. Ma a volte ci concentriamo così tanto, e forse a volte troppo, su quelle cose che annoiano e appesantiscono.Malgrado tutte queste caratteristiche negative che molti sono giunti ad associare al Natale, non dobbiamo fare altro che tornare ad assaporare il messaggio di speranza e di pace legate a questo giorno.
Per sfuggire da un atteggiamento distaccato abbiamo pensato ad un’iniziativa che potesse coinvolgere tutta la popolazione - e per questo ringrazio soprattutto l’assessore alla cultura e tutti coloro che si sono resi disponibili a partecipare -, ovvero di dedicare del tempo, individualmente e con amici o con la propria famiglia, per riflettere sul significato che per ciascuno di noi ha il Natale e sui ricordi e i pensieri a cui lo associamo. Ne sono un esempio i toccanti e suggestivi racconti dei bambini delle nostre scuole che nei loro messaggi hanno condiviso alcuni frammenti dell’infanzia dei loro nonni e dei loro genitori insieme a quelli sulla guerra che ha devastato le nostre zone.
Dopo la lettura di questo volume non potremo che guardare questo periodo dell’anno con occhi nuovi, forse anche con gli occhi di un bambino. Allora forse il nostro cuore cambierà se guarderemo oltre l’aspetto materiale del Natale e giungeremo a comprenderne il vero significato, focalizzando nuovamente i nostri pensieri su di esso.
Daniele MoschioniIl Sindaco
ComuneCorno di Rosazzo
Prefazione
Quale periodo migliore se non a Natale per avvicinare tutti in un
momento di condivisione e solidarietà? La gioia di condividere,
il piacere di stare insieme hanno fatto sì che quest’anno a Corno
di Rosazzo abbiamo vissuto intensamente l’Avvento, è stata
l’occasione per riunire ragazzi e adulti in diverse attività. Una
di queste è proprio l’addobbo dell’Albero del Cuore che vuole
sostenere e regalare un pensiero speciale... il nostro.
“L’Albero del Cuore i pensieri di una comunità” è un piccolo,
grande dono che il nostro paese, Corno di Rosazzo,
vuole donare al CRo di Aviano a conclusione delle festività natalizie
che, come di consueto terminano il 6 gennaio con l’Epifania
e la tradizionale Lucciolata.
Questo piccolo volume, raggruppa i pensieri dei nostri cittadini dai
più piccoli ai più grandi esprimendo quello che nasce dal cuore di
ognuno di noi con sincerità e sentimento. I pensieri che leggerete in
questo libro sono stati gli addobbi del nostro albero di Natale, scritti
su dei foglietti colorati, come riportato nelle pagine interne, il cui
colore identifica nello specifico le scuole, la parrocchia, i privati e le
varie associazioni, presenti sul nostro territorio (vedi leggenda).
Tanta solidarietà, notevole impegno e generoso sostegno hanno
fatto sì che si potesse pubblicare questo volume, e per questo mi
sento di rinnovare ulteriormente i ringraziamenti a tutti coloro
che hanno appoggiato e sostenuto l’iniziativa.
Sonia Paolone
Assessore alla Cultura,
Istruzione e Associazioni
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La mamma mi raccontava che il Natale
era molto più sentito, più presente lo si respirava nell’aria!
Con il nonno e la nonna, la mamma andava a raccogliere
il muschio, lo facevano asciugare
al sole così per l’otto dicembre, data stabilita per allestire
il Presepe, con la carta preparava le montagne
poi con la farina e il colino faceva la neve. Si accendevano
le luci e sia l’albero che il Presepe brillavano
di tanti colori. La sera della Vigilia di Natale si andava
tutti alla Santa Messa, poi fuori dalla Chiesa,
a mezzanotte, si aspettava l’arrivo di Babbo Natale,
il quale gridava il nome dei bambini e ogni uno
prendeva il proprio regalo! La mamma mi dice che
il Natale da quando era piccola lei lo adorava, è cambiato
molto e che ha perso il suo vero significato, lei non ha mai
scritto la letterina a Babbo Natale, ma la nonna le diceva
che Gesù Bambino portava quello che ti meritavi e basta!
Allora andava a guardare sotto l’albero e trovava un
piccolo regalo ma non era mai quello che aveva sognato...
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None Mariute ci ha raccontato che quando era piccola lei,
per Natale preparavano l’albero con il cespuglio
“ginepro” che il nonno trovava nel bosco.
Lo addobbavano con i mandarini e le caramelle
e potevano mangiarli solo dopo trascorsa la festa.
Questo è il mio primo Natale qua.
Questo Natale è luci e palline colorate.
La cosa più bella è stare con mamma e papà.
La notte di Natale, una volta, andavano alla Santa Messa
di mezzanotte ed al ritorno mangiavano
il brodo con la trippa per spezzare il digiuno della vigilia.
Proverbi:
Vert di Nadâl, blanc di Pasche, blanc di Nadâl,
vert di Pasche.
A Natale o grosso o piccino su ogni tavolo c’è il tacchino.
A Nadâl, fred mortâl.
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Gesù
tu sei nato debole
perché io
non abbia mai paura di te.
Sei nato povero
perché ti consideri
la mia unica ricchezza
Sei nato piccolo
perché io non cerchi
di dominare gli altri
Sei nato in una grotta
perché ogni uomo
sia libero di incontrarti.
Sei nato nella semplicità
perché io smetta
di essere complicato.
Sei nato per amore
perché io non dubiti
mai del tuo amore.
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La nonna racconta che quando era bambina
per preparare l’albero di Natale,
prendevano un manico di scopa, vi facevano
dei buchi e vi infilavano dei rami di pino.
Infine decoravano l’albero con noci,
mandarini e ghiande.
Decorate the Christmas tree. Fa la la la la, la la la la.
Candy canes for you and me. Fa la la la la, la la la la.
Hang the stockings 1,2,3. Fa la la la la, la la la la.
Wrap the presents happily, Fa la la la la, la la la la.
Christmas eve comes soon, horray! Fa la la la la, la la la la.
Santa Claus is on the way! Fa la la la la, la la la la.
Lots of presents in his sleigh Fa la la la la, la la la la.
I can’t wait til Christmas day! Fa la la la la, la la la la.
Fa la la la la, la la la LAAAAAAAAAAAA!
Tutti abbiamo un compito speciale:
ricordare al mondo che è Natale...
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I nonni raccontano che a Natale non usavano gli alberi
finti, comprati nei negozi, ma andavano
nel bosco a prendere un albero, abete o ginepro,
lo portavano a casa e lo addobbavano con mandarini,
noci, castagne, pigne e qualche caramella.
I regali li portava Gesù Bambino: non erano dei giochi
ma solo frutta e noci.
I nonni avevano meno cose di noi,
ma erano felici ugualmente.
Cara nonna bis, tu, sei una farfalla che è volata in cielo,
e non è più tornata!
Eri anche tu una mamma, una nonna, una nonna bis,
eri anche una simpatica e dolce amica.
Tu eri tutto per me!
Si apprezza maggiormente una persona,
solo dopo averla persa!
Non scordatelo, bisogna sempre
comportarsi giustamente!
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Santo Natale bianco bianco,
ti ho aspettato tanto tanto.
Io sono una bambina non ancor tanto grandina
e io guardo a sera il cielo
per davvero la cometa arriverà
e con lei ci porterà il gran dono del tuo arrivo
che è il più bello per il mondo.
Per i grandi ed i piccini
tanta pace e tanto amore che riempie a ogni cuore!
Quando il nonno era piccolo
si ricordava che a Natale,
faceva il Presepe con le statuine di carta.
Si ricordava che andava
con il papà nel bosco a prendere l’albero di ginepro,
sull’albero, si mettevano le caramelle, mandarini,
cioccolatini, noci e bagige.
Per regalo ha ricevuto, un paio di zoccoli,
caramelle, mandorlato, mandarini.
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I nostri nonni ci hanno raccontato che festeggiavano
il Natale in modo molto semplice: in famiglia,
mangiando e godendo del poco che avevano.
La cena della vigilia o il pranzo di Natale,
venivano preparati con cura;
di solito si mangiava il brodo o la carne che,
a causa della povertà,
era impensabile mangiare in altre occasioni.
Per i bambini c’erano i pochi dolcetti
o le noci e i mandarini che, rivestiti di carte luccicanti,
addobbavano l’albero di Natale,
vero, non di plastica,
magari costruito con il manico di scopa
e dei rami di sempreverde.
I regali erano oggetti utili e non si potevano
chiedere perché Gesù bambino portava
quello che ognuno meritava.
Poi c’erano la messa, i falò e l’albero nella piazza
del paese, preparati da tutti, grandi e piccini.
24 25
La vigilia di Natale si andava a prendere l’abete
nel bosco più vicino. Tornati a casa la mamma lo decorava
con mandarini, caramelle e torroncini. Era una meraviglia!
Quella sera si andava a dormire presto e il giorno
dopo si correva con ansia a vedere se c’erano dei regali
sotto l’albero. Tutta la famiglia si recava
alla S. Messa a piedi. Tornati a casa si pranzava
e poi si aprivano i regali: maglie, ciabatte, cuffie,
regali utili, nessun giocattolo.
Il Nâdal di une volte al jere une vore diferent
che in dì di vuê. I canais come nô, no vevin cetancj pacuts
invulçats in cjartis di regâl di mil colôrs, ma si contentavin
se a cjatavin une grampe di coculis o un pâr di mandarins
o di narançs. E jere une fieste in famee ancje cence regai.
La mia parola per il Natale è “compagnia” che mi ha
ispirato una poesia: a Natale la compagnia è regale
a Natale stare insieme crea una magia speciale riscalda
i cuori della gente è una fiamma nei momenti più bui.
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Mia mamma è di religione ordotossa
e quindi festeggiava il Natale
il sette gennaio.
Festeggiava con la sua famiglia.
La vigilia di Natale si riunivano
tutti assieme e seguivano
un rito molto particolare:
il membro più anziano apriva
una fila e teneva in mano un rametto
di corniolo e un mucchietto di fieno
e faceva tre volte il giro della casa con
l’augurio di buona salute per tutto
l’anno per i membri della comunità
serbo-ortodossa. Questa pianta
ha dunque un valore sacro.
Il corniolo è considerato dai serbi
un simbolo di buona salute,
infatti il detto popolare “Zrav koo dren”
vuol dire “Sono come il corniolo”.
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Mia nonna Bice oggi ha 74 anni,
ma quando era piccola festeggiava più
la vigilia che i giorni di Natale, infatti
la vigilia si riunivano tutti i suoi parenti
e la sua famiglia. Tanto tempo fa,
quando lei era piccola, non si poteva
tagliare i pini, quindi il papà della mia
nonna ebbe una bellissima idea: tagliava
solo i rami più grandi degli abeti, poi prese
un manico di scopa, lo bucò e ci mise i rami
dell’albero di Natale. La nonna, il suo papà
e la sua mamma decorava l’albero con
i mandarini, le arachidi e caramelle,
ma le caramelle le avevano solo le famiglie
più fortunate e i bambini più bravi.
Per la cena della vigilia si mangiava il pollo
perché in quei anni le famiglie erano
povere, oltre al pollo si mangiava dei dolci
che si chiamavano “strucchi”.
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Nel 1946 ortensia ha fatto un corso di taglio cucito
confezionando modelli in carta,
e con grande soddisfazione ha preso il primo premio.
Finito il corso ha fatto molta pratica tagliando
abiti per le amiche perché loro non avevano
il coraggio di tagliare la stoffa
per paura di sbagliare.
Nel 1949 era una sarta di professione
e aveva una sartoria.
Nella sua sartoria ha confezionato anche vestiti
da sposa. Poi col passare degli anni si è sposata,
dal Veneto si è trasferita in Friuli Venezia Giulia,
a Corno di Rosazzo. Ha continuato il suo lavoro
di sarta per un certo periodo.
è andata in pensione e non ha più voluto cucire
per guadagnare, ma ha continuato a cucire
per beneficenza. Ancora oggi nonostante
la sua età è attiva e cuce piccoli lavoretti per aiutare
i bambini poveri.
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La gnot di Nadâl
vignût a Betlem
a animis buinis
al è là il pur esempli.
Une gnot biele
di parsore de stale
si viot a lusî lis stelis.
A mungulin i memai tal cjamp
sot la scorie
e ciantin le glorie:
“Al è nassut il Signôr”Bon Nadâl a cui ch’al rît,
bon Nadâl a chel ch’al vai,
a cui ch’al si strussìa,
a chel ch’al gi va ben.
Bon Nadâl ancja al passût,
e a chel ch’al è dizun.
Bon Nadâl ai fruz, ai viei,
ai sans e ai malâz.
Bon Nadâl al me paîs,
bon Nadâl a dut ’l mont.
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Il 25 dicembre 1945, era appena
finita la seconda guerra mondiale,
il papà della nonna assieme
alla sorella maggiore
le hanno preparato una sorpresa,
un grande albero di Natale.
Decorato con noci avvolte
con la carta colorata
delle caramelle,
qualche arancia, le ciambelle
dolci cucinate dalla loro mamma.
Sotto l’albero hanno posto la grotta
con Maria, Giuseppe, Gesù, il bue,
l’asinello e alcune pecore.
è stato il primo Natale
da meraviglia per la nonna,
le sembrava che nessuno lo avesse
vissuto come il suo,
non se lo scorderà mai.
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Buon Natale!
Sprecen Bozic!
Merry Christmas!
Joyeux Noëu!
Feuz Navidad!
Zalig Kersfeest!
Frohe Weihnachten!
Un mondo di auguri speciale
a te che sei speciale un MoNDo!
Anche se ogni anno sembra uguale,
questo Natale sarà speciale...
Sarà per il nostro paese un momento di felicità,
da condividere con tutta la comunità!
Buon Natale!!!
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A Natale non importa cosa trovi sotto l’albero,
ma chi trovi intorno!
Fai felice qualcuno
e sarai felice anche tu!
Regaliamo un sorriso...
ed il Natale sarà perfetto!
Tanti auguri di Natale!
Per questo Natale vorrei tanto
che tutti possano stare in compagnia.
Vorremmo riempire di emozioni
e gioia tutti i cuori.
Vorremmo vedere realizzati
i sogni che custodite nel cassetto!
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Che Natale vuoi che sia
se non lo passi in compagnia!
Vorremmo regalarvi la possibilità
di conservare in voi la tenerezza per il passato,
di far scorta di coraggio per il presente
e di trovare nel cuore la speranza per il futuro!
A Natale è festa,
regali arrivano per noi e Bambin Gesù!
Che felicità è nato il Salvator!
A Natale puoi...
fare quello che non puoi fare mai!
Se le rondini vedi a San Michele
solo dopo il Natale l’inverno viene.
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Ti auguro un sacco di regali sotto l’albero...
ed un sacco d’amore nel tuo cuore!
Tanti auguri!!!
A Natale, o grosso o piccino,
su ogni tavola c’è il tacchino.
La notte è scesa e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a te, Santo Bambino!
Tu, re dell’universo, ci hai insegnato che tutte le creature
sono uguali, che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso, dato al povero e al ricco.
Gesù, fa ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa che il tuo dono s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda nel tuo nome.
A Natale è bello ritrovarsi insieme
e pranzare con tante pietanze da mangiare.
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Era il 1917, uno dei terribili anni della prima guerra
mondiale. Sulla trincea spirava un vento gelido
e c’era tanta neve.
I soldati si muovevano cauti, la notte era senza luna,
ma serena e tutti avevano paura di incontrare
delle pattuglie nemiche, perché il nemico era li davanti
a loro.
Ad un tratto un caporale disse sotto voce: “è nato!”
“Eh?” fece un altro senza afferrare l’allusione.
“Deve essere la mezzanotte passata perbacco.
La notte di Natale! Al mio paese mia moglie
e mia madre saranno già in chiesa”.
Un altro compagno osservò: “Guardate la c’è una grotta.
Andiamo dentro un momento, saremo riparati dal vento”.
Entrarono nella grotta e il più giovane del gruppo
si tolse l’elmetto, si sfilò il passamontagna e si inginocchiò
in un cantuccio. Il caporale rimase all’entrata
e voltò le spalle all’interno con fare superiore:
ma era perché aveva gli occhi pieni di lacrime.
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Il più vecchio del gruppo si tolse i guantoni, raccolse
un po’ di terra umida e manipolandola qualche minuto
le diede la forma approssimativa di un bambinello
da presepe. Poi stese il fazzoletto nell’elmetto
del compagno e vi depose il Gesù Bambino. Si scorgeva
appena nella foca luce delle stelle riflessa dalla neve.
Il caporale trascurando ogni prudenza
tolse di tasca un mozzicone di candela, l’accese
e la pose vicino all’insolita culla.
Poi sottovoce uno cominciò a recitare: “Padre nostro
che sei nei cieli...”. Tutti continuarono e avevano
il cuore grosso da far male. Il raccoglimento durò ancora
dopo la preghiera. Nessuno voleva spezzare l’atmosfera
che si era creata. Improvvisamente alle loro spalle
una voce disse: “Fröhliche Weihnachten” Buon Natale!
Una pattuglia austriaca li aveva colti alla sprovvista.
Con le armi puntate stavano all’imboccatura della grotta.
Mentre i soldati scattavano in piedi la voce ripetè
con dolcezza “Buon Natale”.
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I nemici abbassarono le armi e guardarono la povera
culla. Erano tre giovani e avevano bisogno anche
loro di un po’ di presepio, anche se povero.
Si guardarono confusi, poi si segnarono e cominciarono
a cantare “Stille Nacht”, la bella melodia natalizia
che tutti conoscevano.
Tutti si unirono al coro anche se si cantava in lingua
diversa. Poi quando si spense l’ultima
nota del canto il caporale si avvicinò a uno dei giovani
nemici e gli tese la mano che l’altro strinse con calore.
Tutti fecero altrettanto augurandosi il Buon Natale.
Poi uno degli austriaci trasse da dentro il pastrano
una piccola scarpina da neonata. Doveva essere quella
del suo bambino e se la teneva sul cuore, e dopo averla
baciata la depose accanto al Bambino Gesù rimanendo
per alcuni attimi in preghiera.
Poi si voltò di scatto e seguito dai compagni si allontanò
voltando le spalle, senza timore, e scomparve
nella notte di quel gelido Natale di guerra.
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Il Natale è un sorriso che arriva al cielo
per abbracciare te che sei lassù.
Buon Natale.
Ti auguro tanta serenità, pace a volontà,
ricchezza infinita di amore e bontà.
Buon Natale.
Che sia sempre Natale nei vostri sguardi,
nelle parole, nelle carezze.
Che sia ogni giorno la vostra vita
un piacevole dono da regalarvi
e da offrire al tramonto con la tenerezza
di un sorriso.
Natale è quando vuoi tu.
Non c’è un tempo per amare e stare vicino
a chi si vuole, non c’è tempo migliore
per donare il proprio cuore.
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Il Natale è per sempre,
non soltanto per un giorno,
l’amore, il condividere, il dare,
non sono da accantonare
come i campanellini,
le luci e i fili d’argento
in qualche scatola.
Il bene che fai per gli altri
è il bene che fai a te stesso.
A Natale tutte le strade
conducono a casa!!!
Auguri a tutti coloro
che non sorridono,
perché lo facciano!!!
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In questo mondo crudele
che non ti ama più,
eccoti il nostro cuore
o piccolo Gesù!
Natale giorno
di gioia e felicità
che riempiono i nostri
cuori e ci fanno
vedere tutto con gli occhi
e l’entusiasmo dei bambini
Caro Babbo Natale,
puoi portarmi Biancaneve
Baby Bambola
GrazieCristina
PS: per piacere porta anche un regalo
alla mia sorellina Caterina
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A voi amici cari come se foste rari
auguro con il cuore
di trovare tra i doni la voglia di sorridere,
il coraggio di essere, la capacità di sognare.
Il piacere di incontrare
e la gioia di amare chi vi ama
e chi non sa di avervi nel cuore...
Cogliete dai rami una forza serena
ed ancora la pace di coscienze collegate
e la gioia di sentirvi bambini
sotto un albero ricco dei doni
di un nuovo entusiasmo e di amore per Voi!
Buon Natale
A ogni età,
a ogni Natale si può rinascere
a nuova vita.
Natale è attesa, è speranza, è vita...
in ogni cuore e ogni famiglia.
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Se un giorno guardando dalla finestra
non vedrò più guerre,
prenderò un albero, lo vestirò di stelle...
e quel giorno sarà Natale.
è Natale
ogni volta che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
è Natale
ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti
e la tua debolezza.
è Natale
ogni volta che permetti al Signore di Rinascere
per donarlo agli altri
Madre Teresa di Calcutta
Un albero addobbato di auguri
è una stella luminosa sul tuo cammino...
Buon Natale
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Buon Natale
Come che belli che son gli alberi di Natale.
Come un Natale in cui le diversità sono indifferenti.
Come oggi l’aria profuma di feste.
Come nella notte di Natale una figura passa in cielo
silenziosa con le renne davanti e il suo enorme sacco.
Come un Natale d’amore,
quando la luce illumina il nostro cuore.
Come amore, quando un fiore con la mano si tende.
Come tanta speranza e gioia nei giorni che verranno.
Come auguri di mille Natali ancora.
Come luci che si rincorrono festose nelle feste.
Come è un Natale d’amore quando nel cuore
si accende la pace dando tranquillità all’animo.
...e questo augurio diventi grande magia
e stupore nei nostri occhi!!!
62 63
Non sono solo la vita che vivo,
ma anche quella che dono.
Un piccolo gesto...
il regalo più grande.
Il Natale è la dolce stagione
nel quale dobbiamo
accendere il fuoco dell’ospitalità
e la straordinaria fiamma di carità
nel nostro cuore.
Non vi è nulla di più triste
che svegliarsi la mattina di Natale
e scoprire di non essere un bambino.
Gelida l’aria, ma non il cuore.
Questi son giorni colmi d’amore
e ogni tuo sogno diventi reale.
Tantissimi auguri di Buon Natale
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Ho sempre pensato al Natale come ad un bel momento.
Un momento gentile, caritatevole,
piacevole e dedicato al perdono.
L’unico momento che conosco,
nel lungo anno,
in cui gli uomini e le donne sembrano
aprire consensualmente
e liberamente i loro cuori,
solitamente chiusi.
Charles Dickens
Il Natale dovrebbe essere
legna che arde nel caminetto,
profumo di pino e di vino,
buone chiacchiere,
bei ricordi e amicizie rinnovate.
Ma... se questo manca basterà l’amore.
Jesse O’Neill
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Il Natale non è un periodo o una stagionalità,
ma uno stato della mente.
Deve portare tra la gente pace e buoni propositi,
essere pieni di misericordia significa
avere il vero spirito natalizio. Se pensiamo
a queste cose, dentro di noi nascerà il Salvatore
e su di noi brillerà il raggio di una stella
che porterà un barlume di speranza nel mondo.
In questi giorni abbiamo preparato il Presepe
che ci ricorda la venuta di Gesù sulla terra.
Abbiamo preparato anche i nostri cuori,
perché Gesù possa venire dentro di noi?
Facciamo delle buone azioni, preghiamo,
ci sforziamo di dire sempre “sì”
a Gesù che ci parla dal nostro cuore?
onorerò il Natale nel mio cuore
e cercherò di tenerlo con me tutto l’anno.
Charles Dickens
68 69
Santo Natale 2014
Sta arrivando il Natale non c’è ne sarà un altro uguale
fra crisi e ruberie non mancano dicerie.
Ma colui che ci ha creato ci dice coraggio sono arrivato
per allietare il malumore porto gioia al vostro cuore.
Per il nuovo anno non ci sia troppo danno
a rimediare si può sempre provare con l’aiuto
del buon Dio ci proverò anch’io.
Buon Natale a tutta la comunità
a chi parte e a chi resta qua.
La neve! Ecco la stalla! Avrà posto per due! Che freddo!
Siano a sorte! Ma quanta neve quanta!
Un po’ ci scalderanno quell’asinello e quel bue.
Maria già trascolora divinamente affranta!
Il campanile scocca la mezzanotte Santa.
Se ci diamo una mano
i miracoli si faranno e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.
70 71
L’Albero di Natale,
sfarzosamente addobbato e illuminato,
disse al Presepio povero e abbandonato:
“Non c’è nulla da fare, ti devi rassegnare.
Sei passato di moda.
La gente non ne può più,
devi ammetterlo anche tu”.
“Hai ragione, non c’è più religione”,
rispose il Presepio.
Non ho seguito il progresso
e sono rimasto lo stesso.
Con le mie statuine da nulla
ho cercato d’insegnare la pace e la bontà,
la fratellanza e l’umiltà.
L’albero di Natale ascoltò queste semplici parole
e si vergognò della propria arroganza.
Spense le sue lampadine ad intermittenza
e proiettò sul Presepio
una piccola luce di speranza.
72 73
Quella notte era nevicato
i tetti bianchi scintillavano alla luce del sole.
Il cielo era limpido, i passeri cinguettavano,
e l’aria era piena del suono delle campane
fra un bellissimo giorno di Natale.
Secondo la leggenda, le campane si sarebbero
messe a suonare soltanto quando qualcuno avesse deposto
sull’altare un dono d’amore.
Re e uomini ricchissimi donarono alla chiesa gioielli
di valore inestimabile, ma gli anni passarono e le campane
della chiesa rimanevano silenziose.
Poi, una notte di Natale, un bambino povero trovò riparo
nella chiesa, ancora vuota, scese giù per la navata
e si fermò davanti al presepe preparato ai piedi dell’altare.
Commosso dal bambino steso nella mangiatoia,
si tolse la sciarpa e avvolse con questa il Salvatore
del mondo.
In quella notte Santa le campane cominciarono a suonare
a festa in tutto il paese.
74 75
A Natale, per tradizione, ci riuniamo a pranzo
e a cena attorno allo stesso tavolo, ognuno al proprio
posto. Da un paio d’anni c’è una sedia vuota purtroppo.
Anche se non sei più seduto lì continui ad essere presente
nei nostri cuori.
Buon Natale nonno ci manchi; mi manchi!
Il tuo nipotino
P.S.: Grazie che continui ad accompagnarci durante
ogni giorno.
Che bello il periodo natalizio!
Fare assieme alla famiglia il Presepio,
l’Albero e gli addobbi.
Il Natale crea momenti preziosi da condividere assieme
alle persone a noi care e momenti indimenticabili
per i più piccini...
Il Natale riesce a portare tra la gente serenità,
pace, buoni propositi e misericordia...
Auguro a tutti un felice Natale!!!
76 77
Perché il Natale è un periodo così gioioso?
Perché si dice che a Natale si può fare tutto?
Perché il Natale è così speciale?
Per me è per quella calda atmosfera che avvolge
la nostra famiglia, per quegli attimi che ci regaliamo
per tener vive le nostre tradizioni,
la mamma che si inventa ogni anno nuovi addobbi
per l’albero, il progetto del Presepe
per farlo sempre più bello,
il papà e mio fratello che dirigono i lavori...
per non parlare dello svegliarsi la notte della vigilia
a mettere i doni sotto l’albero senza farsi vedere
ne sentire e alla mattina fingere che sia passato
Babbo Natale e aprirli tutti insieme.
Infine Natale non sarebbe Natale senza il pranzo
tutti insieme in taverna dalla zia.
Ecco cos’è il Natale per me e perché è così speciale...
è la nostra coccola!!!
Felice Natale
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Natale è la dolce stagione
che ogni persona
dovrebbe portare nel proprio cuore
durante tutto l’anno.
A tutti i bambini del mondo
un augurio per un Felice Natale
e per un Nuovo Anno Fantastico!
La magia di questa notte,
lo splendore della stella
avvolge il cuore di tutti noi
con gioia e serenità: è Natale!
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Desiderio.
Che i bambini non siano costretti
a crescere troppo in fretta.
Che i vecchi non debbano dolersi
di essere vecchi.
Che tutti vivano il proprio presente
appagati di essere stati un tempo bambini
e di poter diventare un giorno vecchi.
Il Natale accresce la solidarietà tra la gente
e la solidarietà è in grado
di proteggere e ascoltare i cuori.
Auguri per un Natale pieno di solidarietà.
Il vero messaggio del Natale
è che noi tutti
non siamo mai soli.
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Il Natale con il suo tocco
fa vibrare d’amore i nostri cuori
e l’amore è il più grande dono
che possiamo regalare
tutti i giorni della nostra vita.
Auguri per un Natale ricco d’amore.
Non importa
cosa trovi sotto l’albero,
ma chi ci trovi intorno.
La certezza di essere amati,
e non solo a Natale,
è il dono più bello
da trovare sotto l’albero.
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“Natale è lasciarsi incontrare da Gesù,
col cuore aperto perché ci rinnovi la vita”.
Papa Francesco
Vorrei addobbare tutti gli alberi di Natale
con tanti sorrisi.
è Natale ogni volta che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
cit. Madre Teresa di Calcutta
Natale, istruzioni per l’uso: tanto amore.
Vorrei poter mettere lo spirito del Natale
all’interno di un barattolo
e poterlo tirare fuori mese per mese, poco alla volta.
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Ti auguro tanta serenità,
pace a volontà,
ricchezza infinita di amore e bontà.
Buon Natale.
A tutti voi che siete entrati nella mia vita,
anche se solo per poco,
e a cui ho voluto e voglio bene,
auguri un Buon Natale
Natale è quando vuoi tu.
Non c’è un tempo per amare
e stare vicino a chi si vuole,
non c’è tempo migliore
per donare il proprio cuore.
Il Natale è l’amore in azione.
ogni volta che amiamo, ogni volta che doniamo,
è Natale.
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Che sia sempre Natale nei vostri sguardi,
nelle parole, nelle carezze.
Che sia ogni giorno la vostra vita
un piacevole dono da regalarvi
e da offrire al tramonto con la tenerezza
di un sorriso.
Metti a dormire il cuore
tra cuscini di stelle,
è magica la notte che risplende
di luce buona,
è quiete d’approdo
dopo tempeste fonde e nere,
è coda di cometa
che si fa bagliori
e accarezza dolcemente.
Buon Natale!
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Il Natale è l’amore vero.
Auguro a tutti un felice Natale
colmo di amore,
fede e felicità.
Natale Goloso
Aromi di dolci appena sfornati,
caramelle, biscotti e cesti adornati.
In cielo una stella è apparsa maestosa;
quaggiù l’atmosfera si è fatta festosa!
Natale è una gioia di tanti sapori,
un momento felice che ci entra nei cuori.
è un giorno importante per star tutti uniti,
un coro di voci dolcetti e canditi.
Agrumi, cannella, champagne e caviale,
brindiamo tutti insieme perché oggi è
NATALE
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Dal profondo del cuore
un augurio di un sereno Natale,
inizio di una serie
di mille eventi fortunati e gioiosi.
Che tutto splenda per Voi
come tutte le luci colorate
di questo albero.
Buon Natale
La banda
La banda per me è favolosa.
Durante i suoi concerti
suona musica pop, rock, classica.
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L’Albero a Natale.
Quest’anno ho una ricetta speciale
per addobbare l’abete a Natale.
Sapete com’è l’abete perfetto?
Ha appeso l’amore da ogni rametto
e su ogni ago, appeso uno spago.
L’angioletto
Dal vicino caminetto
scende giù un bell’angioletto
l’ho pregato di nascosto:
“Porta gioia in ogni posto
tanta gioia e tanto amore
agli amici che ho nel cuore”.
Buon Natale cari amici
oggi siete più felici.
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Spero che questo Natale
dia gioia e un po’ di speranza
a tutti i cuori tristi e delusi,
e vorrei che tutti stiano in famiglia,
perché non c’è niente
quanto il sorriso delle persone.
Buon Natale!
A Natale tutte le strade
conducono a casa!
cit. Marjorie Holmes
Quando arriva il Natale tutti sono felici.
Gesù e gli angeli custodi
ci salvano dai pericoli del mondo.
ogni Natale Gesù nasce per noi,
per ricordarci che l’amore sconfigge il male.
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A Natale le famiglie
si riuniscono attorno al Presepe.
Che il Natale
porti serenità nel mondo!
Io da piccola
avevo paura del Babbo Natale
e piangevo.
Come fantasia mi piace parlare
con delle persone
e amici con cui andare in giro.
Comunque stare in compagnia
e sentirsi felici.
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Questo Natale non desideriamo
cose stratosferiche:
regali ricercati, abiti scintillanti,
botti a fatti ecclatanti.
Solo rivedere i nostri amici,
un baule di sincerità,
una montagna di semplicità e,
se magari avanza un po’ di spazio,
un sacco o due di felicità.
Gesù bambino sei nato dolce e buono
con un cuore d’oro.
Tu ci porti i tuoi doni più belli:
felicità, gioia e pace
e proteggi la famiglia.
Buona Natale
A Natale si può sognare
a vivere sereni pensando
ad un mondo migliore.
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Buon Natale.
Il Natale, bambini,
non è una data,
è uno stato d’animo.
Cit. Ellen Chase
Gesù Bambino stammi vicino,
stendi la mano,
fai che sia sano,
proteggi sempre babbo e mamma,
veglia dal cielo la mia casina,
fa che sia docile tranquilla e buona,
dei miei capricci dammi il perdono,
mattina e sera accogli tu la mia preghiera
bambin Gesù.
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Fâs la nana, me ninin,
fâs la nana ca vizin
bambinut dal paradîs.
Polsa un fregul ca cun me
tal cjaldut al pâr di un re,
’na scunuta ai preparât,
paja frescja ’nd’ai slargjât.
Cun to pari ’o conti i dîs
par bussati mans e pîts,
cjarezati il biel cjavut
e clamati bambinut.
Fâs la nana, me ninin,
la tô mama ’a è vizin.
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PRoVERBIS
Nêf di dicembar, unviar lunc.
Stelis la gnot di Nadâl, pomis cul pesenâl
Nêf a Nadâl soreli a carnevâl.
Nadâl un pît di gjâl, prin dal an un pît di cjan
epifanie un pît di strie.
In un periodo come questo,
dovremmo imparare ad accontentarci di poco,
ma anche per ottenere “poco”
dobbiamo lottare...
Allora, ecco il mio desiderio
per questo Natale:
che la forza di lottare
per essere felici non ci abbandoni mai!!!
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L’amore.
L’amore è quel sentimento
che c’è sempre.
Qualche volta è nascosto
e qualche altra volta è ammirato.
A Natale è tutto più semplice:
“donare un sorriso”
“una parola dolce”
“un abbraccio”
“un bacio”
“sentirsi bambini”.
Noi siamo felici perché è Natale.
Buone Feste da Babbo Natale.
Buone vacanze!!!
Sorridiamo di più!
Non giudichiamo, ma amiamo.
Tanti auguri di Buone Feste!
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Buon Natale a tutti.
Buone Feste.
Buone Vacanze!
La Famiglia
Il primo è il papà forte e robusto come il fusto.
La mamma con il busto amorosa e molto affettuosa.
Le sorelle, tutte gemelle che mangian le caramelle.
Ci sono i fratelli spesso monelli.
Il Cielo
è quel luogo
dove la felicità
c’è sempre.
Spero che a Natale
venga la pace nel mondo intero
e non la guerra con la morte e rovina.