i disturbi del comportamento alimentare infantile tesi di specializzazione dott. e. de bellis...
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I disturbi del comportamento alimentare
infantile
Tesi di SpecializzazioneDott. E. De Bellis
30-03-2014
Alimentazione e Sviluppo
I comportamenti alimentari si allineano con lo sviluppo delle competenze senso-motorie collegate alle esperienze comunicative e affettive (Lucarelli, 2001).
Aspetti fisiologici
Aspetti psicologic
i
Integrità dei sistemi cardiorespiratori e gastrointestinali
Maturazione e modificazione dell’apparato
Alimentazione e Sviluppo
Riflesso di suzione e chiusura labbra al contatto
Capacità imitativa
Disturbi Alimentari dell’Infanzia.
Epidemiologia e prevalenza.Circa il 25% dei bambini con normale sviluppo
psicofisico, può presentare un problema alimentare.
Nei casi di difficoltà dello sviluppo (Immaturi, Prematuri, handicap specifici), tale percentuale sale a 35%
¼ della popolazione
Rifiuto del cibo 0-3 anni
6-9 mesi
2°-3° anno
Passaggio all’alimentazione
complementare
Passaggio all’alimentazione autonoma
Quando è normale: Touchpoint (Brazelton):
Il modo di afferrare se’ e il mondo cambia. (Ammanniti, M., Ambruzzi, A.M., Lucarelli, L., Cimino, S., 2009)
FTT – Definizione ed epidemologia
FTT: “describes infants and young children who demonstrate poor physical growth that is often associated with delay of cognitive, motor, and social development.”(Chatoor, I., Getson, P., Menvielle, E., Brasseaux, C., O'Donnell, R., Rivera, Y., et al., 1997)
Visite ambulatoriali
(4-14%)
(Ammanniti, M., Lucarelli, L., Cimino, S., D'Olimpio, F., 2008)
Peso corporeo sotto il 5° percentile
Rallentamento nell'acquisizione due percentili al di sotto
Rapporto peso corporeo/altezza per l'età al di sotto del 90%
3 criteri:
FTT – Definizione ed epidemologia
Sturm & Drotar (1991)
Di questi casi il 50-58% non ha cause organiche.
NOFTNon Organic Failure to Thrive
NOFTFTT
Richieste ambulatoriali(10-20%) Problema della definizione
Criteri del DSM IV • Perdita di peso • Esclusione di causa
medica)
Classificazione Diagnostica 0-3
Prevede 3 disturbi principali e 3 secondari.
I 3 disturbi principali si sviluppano in tre momenti evolutivi distinti
1-Regolazione
2-Relazione con la madre
3-Alimentazione complementare/ autonoma
Chatoor: Classificazione Diagnostica 0-3.
“Difficoltà nello stabilire pattern
regolari di alimentazione – ovvero difficoltà
a regolare la propria
alimentazione secondo i propri stati fisiologici
di fame e sazietà”
.
Anoressia InfantileIl Modello Chatoor
Il modello della Chatoor sostiene la combinazione tra la storia relazionale del caregiver (principalmente della madre) e il temperamento del bambino.
Temperamento del bambino
Anoressia infantile
Interazioni bambino-caregiver
Storia relazionale caregiver
Diventano critici nel processo di differenziazione somatopsicologica e nello sviluppo dell'autonomia durante la seconda metà del primo anno.
“A vicious circle of distorted interactions”(Da Chatoor & Egan, 1983, cit. in Hagekull, Bohlin,
Rydell, 1997)
L’alimentazione e la relazione
Partner di una risonanza combinata
Rifiuto del cibo 0-3Caratteristiche dei bambini con NOFT:
Descritti come difficili dai genitori (Chatoor, I., Ganiban, J., Hirsch, R., Borman-Spurrel E., Mrazek, D.A., 2000)
Contesti familiari dove ci sono molte difficoltà relazionali, tra cui, spesso, la rivalità dei fratelli (Fosson and Wilson,1987, cit. in Chatoor, I., Getson, P. et al. 1997)
Preferiscono la distanza sociale e gli oggetti inanimati, a differenza dei bambini con la FTT, che cercano molto il contatto fisico (Rosenn, Loeb, and Jura, 1980 cit. in Chatoor, I., Getson, P. et al. 1997)
Sono dotati di un'eccezionale sensibilità che permette loro di leggere i segnali della madre e di capire precocemente le relazioni di causa ed effetto. (Rosenn, Loeb, and Jura, ib.)
Rifiuto del cibo 0-3Caratteristiche nell’interazione:
Feeding conflict
Feeding reciprocity
Feeding non contingency
Feeding talking and distraction
0 20 40
Play reciprocity
Non responsiveness
Play conflict
Play intrusiveness
0 10 20 30
Infantile Anorexia
Picky Eaters
Healthy Eaters
Rifiuto del cibo 0-3Il bambino si trova ad essere l’Alterità definente della madre, disconfermante rispetto a competenze o affettività.
La stabilità della madre viene in qualche modo mediata dal corpo del bambino. Ogni reazione al cibo del bambino, regolata dai normali meccanismi fame/sete, diventa definizione della madre, e conseguente reazione per ripristinare la stabilità.
Il meccanismo dell’alimentazione si muove non più intorno agli stimoli del bambino, ma alle oscillazioni della madre, su cui il bambino è costantemente centrato.
L’imprevedibilità del meccanismo può condurre sia a un senso di allarme protratto (chiusura della bocca e vomito autoindotto) che a manifestazioni di rabbia (oppositività, pianto).
“I bambini avvertono chiaramente l'ostilità nei loro confronti. Un po' si spaventano, un po' si ribellano. Non
potendo digiunare, l'istinto di sopravvivenza è ancora troppo forte, si
abituano a mangiare il minimo indispensabile, con una scelta risicata di alimenti, bizzarra e spesso del tutto
inadeguata, frutto del puro caso.” (Lucio Piermarini, 2008)
DCA InfantiliDopo i 3 anni
Criteri:
Adeguatezza nutritiva della dieta
Impatto su peso, crescita e sviluppo fisico
Impatto sullo sviluppo sociale ed emotivo
Impatto sulle funzioni genitoriali e familiari
Consumo di cibo inadeguatoAnoressia
(Halmi, 2009)
Child and adolescent anorexia nervosa treatment admissions, 1999 – 2007. Years 9 10 11 12 Total
1999 0 0 0 0 0
2000 0 0 0 0 0
2001 0 0 0 0 0
2002 0 1 0 2 3
2003 1 0 2 6 9
2004 0 3 3 2 8
2005 2 0 2 1 5
2006 3 2 1 1 7
2007 2 2 3 3 10
Total 8 8 11 15 42
Range ristretto di ciboAlimentazione selettiva
Mangiano (o non mangiano) cibi di:
Un solo colore
Particolare consistenza
Temperatura alta o bassa
OdoreConseguenze:
Nutrizionali, di crescita, di concentrazione
Relazionali e sociali
A lungo termine
Si consolida tra i 4 e i
6 anni
Intervento multisensoriale (Birch, 2002)
Fobia del cibo
Neofobia
Difficoltà dei genitori a gestire gli stati emotivi
“negativi” del figlio
Evitamento da paura specifica
Disfagia Funzionale, Fobia del cibo, Neo fobia
Globus Hystericu
s
Episodio traumatico
Senza motivo
Altre fobie specifiche (avvelenamento, vomito, cancro, defecazione)
Fobia del cibo
Neofobia
Evitamento delle situazioni sociali Legata
all’alimento
Tratto più stabile
Anticipazione catastrofica
Obesità e SovrappesoDefinizione
BMI: Body Mass Index Peso/Statura2 (Kg/m2)
Classificazione (Italia, Europa, U.S.A.)
Cut off:
Sovrappeso: 85° perc
Obesità: 95° percLimitazioni: mostra significative variazioni durante l’infanzia. Per questo motivo, nella pratica clinica, si valuta anche l’età, il genere, la fase puberale
Center for Disease Control
LOC-ED
BED Ped.
Al.Inc. Es. Prec.
Italia 5-6 anni (25%)
Dato che ci avvicina più agli standards
americani che a quelli europei
Età critiche: 5-6 anni 9 anni
Obesità Complessità di fattori
Fattori fisiologiciLeptina
Grelina
Fattori ambientali
Fattori psicologici
Famiglia, cultura (Kumanyika, 2008)
ObesitàCaratteristiche dei
bambini (letteratura) Performance scolastiche e cognitive più basse
degli altri
Autostima
Insoddisfazione corporea
Relazioni problematiche con i pari fin dall’età pre-scolare
Genitori spesso inconsapevoli sia del peso che dell’alimentazione (70%)
ObesitàCaratteristiche dei
bambini
Bambini che non si arrabbiano, piuttosto si lamentano
Spesso compiacenti (genitori o coetanei)
Componente identitaria
Alimentazione Selettiva
Senso di allarme, Anticipazione
Possibili direzioni di prosecuzione
Best practices per pediatri
Programmi scolastici sull’alimentazione legati alle emozioni e alla multisensorialità
Costruzione di programmi d’intervento in equipe
Ricerche successive sulle correlazioni con disturbi funzionali e con l’asma.
Sensibilizzazione ai genitori nei corsi di preparazione al parto
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