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I diritti umani in un'ottica di genere Facoltà di Giurisprudenza Corso di diritto internazionale Università di Roma tre Erika Bernacchi

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Page 1: I diritti umani in un'ottica di genere Facoltà di Giurisprudenza Corso di diritto internazionale Università di Roma tre Erika Bernacchi

I diritti umani in un'ottica di genere

Facoltà di Giurisprudenza

Corso di diritto internazionaleUniversità di Roma tre

Erika Bernacchi

Page 2: I diritti umani in un'ottica di genere Facoltà di Giurisprudenza Corso di diritto internazionale Università di Roma tre Erika Bernacchi

Argomenti di approfondimento

• I diritti umani: origini storiche e Bill of Rights• Il principio di non discriminazione in base al sesso nella Carta delle N.U. e nel Bill of Rights La Convenzione contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne 1979 e il Comitato di controllo• Le conferenze ONU e gli sviluppi recenti sul tema della violenza contro le donne (la Dichiarazione contro la violenza alle donne del 1993, la Conferenza di Vienna sui diritti umani del 1993, la Conferenza di Pechino del 1995, lo Statuto della Corti penale internazionale)

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I diritti umani: origini storiche

•Dopo la 2a G.M. e i crimini nazisti necessità di un sistema che impedisca il ripetersi di guerre e assicuri il rispetto della dignità umana → nascita ONU• Principio base dei diritti umani: il trattamento dei cittadini non è più un affare interno di uno Stato. → Erosione del dominio riservato (art. 2.7 Statuto ONU)• Statuto ONUTra i fini dell'ONU è inclusa la promozione dei diritti umani, ma manca la definizione del contenuto

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Bill of Rights

1948 Dichiarazione universale dei diritti umani 1966 Patto sui diritti civili e politici1966 Patto sui diritti economici, sociali e culturali

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Dichiarazione universale

Diritti della personavita, libertà, sicurezza, eguaglianza, possibilità di

ricorso a tribunali competenti, libertà da tortura, schiavitù, detenzione arbitrariaDiritti della persona in relazione ai gruppi sociali

nazionalità, famiglia, proprietà, privacy, libertà di movimento e religione

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Dichiarazione universale

Diritti politicielettorato attivo e passivo, partecipazione al governo,

eguale accesso ai pubblici impieghi, libertà di pensiero e associazione

Diritti economici e socialiLavoro, sicurezza sociale, sindacati, tutela della maternità,

istruzione, standard di vita adeguato, riposo e svago, vita culturale

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Il principio di non discriminazione in base al sesso

Carta delle Nazioni Uniteprimo trattato internazionale che contiene il principio di non

discriminazione in base al sesso (preambolo, art. 1)Bill of Rights

- principio generale di non discriminazione: tutti I diritti si applicano a donne e uomini

- alcune disposizioni volte a assicurare l'eguaglianza tra uomini e donne in aree specifiche

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Dichiarazione universale

Ruolo chiave della cosiddetta “lobby delle donne” per l'approvazione di un linguaggio non sessista Art. 1 “tutti gli uomini nascono liberi e eguali in dignità e diritti” → “tutti gli esseri umani...”Disposizioni su famiglia/matrimonio/maternità

famiglia: “nucleo naturale e fondamentale della società.” matrimonio “eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il

matrimonio e all'atto del suo scioglimento”maternità e infanzia hanno diritto a particolari cure e

assistenza

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Patti sui diritti civili e politici e sui diritti economici, sociali e culturali

•Traducono in norme vincolanti le disposizioni della Dichiarazione Universale• Patto sui diritti civili e politici- principio di non discriminazione in base al sessoart. 2.1., art. 3 e art. 26 (eguaglianza di tutte le persone davanti alla legge, diritto a una protezione eguale e effettiva contro ogni discriminazione)- famiglia/matrimonio (stesso linguaggio della Dichiarazione universale)

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Patto sui diritti economici, sociali e culturali

Principio di non discriminazione in base al sesso• Lavoro: eguaglianza di retribuzione per un lavoro di eguale valore e assicurare alle donne condizioni di lavoro non inferiori a quelle degli uomini• Protezione della famiglia “particolarmente per la cura e l'educazione dei figli• Protezione della maternità : speciale protezione accordata alle madri per un periodo ragionevole prima e dopo il parto; congedo retribuito per le madri lavoratrici

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Bill of Rights: un bilancio

• Aspetti positivi- eguaglianza giuridica- processo di costruzione di consenso

• Limiti- mancata identificazione di situazioni di svantaggio e mancanza di misure di discriminazione positiva- forme deboli di controllo- molte violazioni dei diritti delle donne rimangono invisibili

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CEDAW

Strumento comprensivo: diritti civili e politici e economici, sociali e culturali• Ratificata da 186 Stati Precedenti:- 1951 convenzione ILO su eguaglianza di remunerazione - 1952 convenzione sulla protezione della maternità - 1952 convenzione sui diritti politici della donna- 1957 convenzione sulla nazionalità della donna sposata- 1962 convenzione sul consenso al matrimonio, l'età minima e la registrazione dei matrimoni

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CEDAW – Aspetti di novità

• definizione di discriminazione: “ogni distinzione, esclusione o limitazione basata sul sesso che abbia come conseguenza o come scopo di compromettere o di distruggere il riconoscimento, il godimento o l'esercizio da parte delle donne, quale che sia il loro stato matrimoniale, dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale e civile o in ogni altro campo su base di parità ttra l'uomo e la donna”

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CEDAW – aspetti di novità

• Eliminazione della discriminazione nella sfera privata (art. 2e)• Misure temporanee speciali volte ad accelerare l'eguaglianza de facto (art. 4)queste misure non saranno considerate discriminatorie a patto che non diano luogo al permanere di norme ineguali e distinte e che siano abrogate non appena gli obiettivi in materia di uguaglianza, di opportunità e di trattamento siano raggiunti”

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CEDAW – aspetti di novità

• Misure volte all'eliminazione di customi e pratiche discriminatorie basate sulla convinzione della superiorità o inferiorità dell'uno o dell'altro sesso o sull'idea di ruoli stereotipati degli uomini e delle donne (art. 5) • Funzione sociale della maternità e comune responsabilità di uomini e donne nella cura e educazione dei figli (art. 5)

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CEDAW – obblighi degli Stati

• Art 2- inserire il principio di eguaglianza nelle costituzioni o in altre disposizioni legislative adeguate- assicurare l'applicazione delle norme attraverso sanzioni e possibilità di ricorsi a tribunali - astenersi dal praticare discriminazioni nei confronti della d. e prendere ogni misura per eliminare la discriminazione realizzata a livello privato- prendere misure adeguate per modificare o abolire ogni legge, consuetudine o pratica discriminatoria- eliminare ogni provvedimento penale discriminatorio

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Cedaw – tipologia degli obblighi

3 tipologie di norme1) assegnano un diritto specifico→ riguardano prevalentemente dir. civ. e pol. 2) richiedono il compimento di una certa attività (es. misure volte a modificare modelli di comportamento discriminatori)3) obbligano gli stati a prendere ogni misura adeguata per raggiungere un determinato fine → in prevalenza su dir ec e soc→ dibattito sulla natura dei diritti ec, soc e cult

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CEDAW – dir civ e pol

• Diritti politici: ripreso il contenuto del Patto sui dir civ e pol• Aggiunta la dimensione internazionale• Alcune statistiche:Inter-Parlamentary UnionPresenza di donne in Parlamento: media mondiale: 19,2% (da un massimo di 41,6% dei Paesi nordici a un minimo di 11,6% dei paesi arabi)singoli paesi: Rwanda (1° posto) 56,3%, Italia (56° posto): 21,3%

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CEDAW – dir civ e dir di famiglia

Da precedenti convenzioni: eguaglianza giuridica, nazionalità, diritto di famiglia• Novità:- possibilità di concludere atti legali, amministrare proprietà, eguali diritti in tutte le fasi del processo- diritto di famiglia: stessi diritti nei confronti dei figli; stessi diritti rispetto alla proprietà e alla sua amminsitrazioneaccesso alla pianificazione familiare (“stessi diritti a decidere liberamente e responsabilmente sul numero e la distanza tra i figli e ad avere accesso alle informazioni, educazione e strumenti per permettere loro di esercitare questi diritti”)

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CEDAW – dir economici

• Da precedenti convenzioni: sintesi delle convenzioni ILO: stesse opportunità di impiego, condizioni di lavooro, remunerazione, formazione, proibizione della discriminazione sulla base della maternità• Novità: - servizi per la prima infanzia- accesso al credito - donne che vivono in ambienti rurali (eguali dir a partecipare e beneficiare dello sviluppo rurale)

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dir economici – qualche statistica

Attuale posizione delle donne nell'economia globale (UNDP – Rapporto sullo sviluppo umano)- rappresentano più del 70% della popolazione che vive in povertà e il 64% degli analfabeti- guadagnano il 10% del reddito mondiale- rappresentano 38% di coloro che hanno un impiego pagato- possiedono l'1% della proprietà mondiale- nella maggior parte dei paesi le donne trascorrono il doppio del tempo degli uomini in lavori non pagati- la stima del lavoro non pagato delle donne varia dal 10% al 35% del prodotto nazionale lordo mondiale

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CEDAW - dir sociali

Diritto all'istruzione(art. 10)• Eguaglianza di accesso all'istruzione di ogni tipo e grado (incluso sport e educazione sulla pianificazione familiare)• Eliminazione degli stereotipi nell'istruzione• Riduzione dell'abbandono scolastico femminile

Diritto alle cure sanitarie (art. 12)• Stessi diritto rispetto alle cure sanitarie (incluso la pianficazione familiare)• Servizi appropriati in relazione alla gravidanza (gratuiti laddove necessario)

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CEDAW - riserve

• Apposte da più di 50 Stati• Riserve più comuni: - riserve di carattere generale all'art. 2 (es. l'applicazione della convenzione non deve essere in contrasto con le leggi nazionali fondate su codici religiosi);- riserve all'art. 16 su diritto di famiglia •→ questione della compatibilità di queste riserve con l'oggetto e lo scopo del trattato (Convenzione di Vienna)• Il Comitato ha espresso particolare preoccupazione da questo tipo di riserve, ma poche riserve sono state ritirate o modificate• Diritti della donna: parte dei D.U. o categoria speciale?

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Comitato CEDAW

• Rapporti: presentazione Stato, discussione, osservazioni conclusive• Raccomandazioni generali• Protocollo opzionale (ratificato da 100 Stati e in vigore nel 2000) ha istituito:- procedura delle comunicazioni da parte a nome di individui: Comitato trasmette la sua opinione e raccomandazioni allo Stato → lo Stato deve rispondere- procedura d'inchiesta sulla base di una grave o sistematica violazione di uno Stato parte comitato trasmette i risultati dell'inchiesta e eventuali raccomandazioni allo Stato → lo Stato deve rispondere

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Comitato CEDAW – comunicazioni individuali

Alcuni esempi di decisioni del Comitato

2005 Austria – donna uccisa per mano del marito – Stato incapace di proteggere la vita della donnaComitato giudica lo Stato in violazione dell'obbligo di dovuta diligenza nel proteggere la donna.

2005 Austria – donna uccisa per mano del marito (come caso precedente)

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Comitato CEDAW – procedura di inchiesta

2005 Messico: sul fenomeno del rapimento, stupro e uccisione di donne nella città di ciudad de Juarez

• nell'ultimo decennio circa 400 donne sono state rapite, stuprate e uccise. I corpi sono stati ritrovati nel deserto.• Impunità per i colpevoli e minacce per le organizzazioni di diritti umani• Conclusione: “violazione sistematica dei diritti delle donne, fondata su una cultura di violenza e discriminazione che si basa sulla credenza nell'inferiorità della donna, una situazione che ha portato ad un clima di impunità”

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Comitato CEDAW – procedura di inchiesta

• Raccomandazioni generaliDiscriminazione da parte di privati; Coordinamento tra enti; collaborazione con le ONG; programmi per l'eguaglianza di genere; • Raccomandazioni relative ai processiinvestigare e punire la negligenza e complicità delle autorità negli omicidi, nella fabbricazione di prove attraverso la tortura, nella tolleranza delle minacce rivolte alle associazioni; stabilire meccanismi di early warning e emergenza; formazione per le autorità statali, protezione per i testimoni; sostegno alle vittime

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Comitato CEDAW – procedura di inchiesta

• Raccomandazioni relative alla prevenzione della violenzacampagne, programmi educativi e di formazione, ruolo dei mass media, protezione legale ai parenti• Risposta dello Stato“la maggioranza delle raccomandazioni sono state o sono in corso di realizzazione” • Nel 2009 la Corte interamericana dei diritti umani ha riconosciuto colpevole e condannato lo stato messicano per la morte di otto donne a Ciudad Juarez avvenuta nel 2001

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Sviluppi recenti1993 Conferenza ONU sui diritti umani1993 La dichiarazione contro la violenza alle donne (DEVAW)1994 Istituzione del Relatore speciale sulla VAW1995 Conferenza di Pechino2000 Statuto Corte penale internazionale (preceduto da tribunale per ex-Yugoslavia e Rwanda)2000 Risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU sul ruolo delle donne nei processi di pace2008 Risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU sulla violenza sessuale nei conflitti armati2010 istituzione dell'Agenzia ONU per l'eguaglianza di genere e l'empowerment delle donne

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Conferenza Onu sui diritti umani

I diritti umani della donna riconosciuti come “parte inalienabile, integrale e indivisibile dei diritti umani universali”

Le diverse forme di violenza contro la donna, sia che avvengano nella sfera pubblica che in quella privata sono “pratiche incompatibili con la dignità umana”

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1993 DEVAW

Definizione di violenza contro le donne

“qualsiasi atto di violenza basato sul genere che risulti in, o è probabile che risulti in, danno o sofferenze, fisici, sessuali o psicologici nei confronti delle donne, incluse le minacce di tali atti, coercizione o arbitraria privazione della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata”

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DEVAW

violenza di tipo fisico, sessuale e psicologico

all’interno della famiglia

incluse lo stupro e le percosse da parte del marito, l’abuso sessuale delle bambine, la violenza legata alla dote, le mutilazioni genitali femminili e altre pratiche tradizionali dannose per le donne;

nella comunità

incluso lo stupro, l’abuso sessuale, la molestia sessuale e l’intimidazione sul posto di lavoro, negli istituti educativi e altrove, il traffico delle donne e la prostituzione forzata;

perpetrata o condonata dallo Stato

ovunque essa accada.

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DEVAW

Gli Stati devono condannare le violenze sulle donne e senza invocare alcuna considerazione religiosa o relativa a tradizioni o costumi per eludere i loro obblighi.

Esercitare la dovuta diligenza per prevenire, indagare e, in accordo con la legislazione nazionale, perseguire gli atti di violenza contro le donne, sia che tali atti siano perpetrati da attori statali che da soggetti privati

Page 34: I diritti umani in un'ottica di genere Facoltà di Giurisprudenza Corso di diritto internazionale Università di Roma tre Erika Bernacchi

VAW – nel mondo

• Una donna su tre subisce violenza nel mondo• Il 70% di donne vittime di omicidio sono state uccise da partner o ex partner (OMS)• 135 milioni di donne hanno subito mutilazioni genitali femminili• In Rwanda durante i primi 100 giorni di genocidio si stimano dai 250.000 ai 500.000 stupri• in Bosnia si ritiene che siano state violentate più di ventimila donne

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VAW – le legislazioni nel mondo

•In 79 paesi non esiste una legislazione contro la violenza domestica •Lo stupro da parte del coniuge è riconosciuto come crimine solo in 51 paesi•La difesa d’onore è presente in 14 paesi •127 paesi non hanno una legge sulle molestie sessuali•Almeno 54 paesi hanno leggi discriminatorie nei confronti delle donne(Dati Amnesty International, “Mai più violenza sulle donne”, 2004)

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VAW – Italia

Indagine ISTAT del 2007 • 1/3 delle donne di età compresa tra i 16 e i 70 anni (ossia 6 milioni e 743 mila) ha subito violenza fisica o violenza sessuale nel corso della propria vita.• Il 14, 3% delle donne è stata vittima almeno una volta di violenza fisica o sessuale commessa dal partner o dall’ex partner• il 18% ha subito qualche forma di stalking

Rapporto EURES-ANSA 2006 sugli omicidi in famiglia circa il 70% di donne che sono vittime di un omicidio sono uccise da un familiare o da un partner

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Statuto Corte penale internazionale

• Violenza sessuale (stupro, schiavitù sessuale, prostituzione forzata,gravidanza e sterilizzazione forzata o ogni altra forma di violenza sessuale di gravità comparabile) indicata come crimine di guerra e contro l'umanità• Ricomprese tra i crimini contro l'umanità:- le persecuzioni contro ogni gruppo identificabile, inter alia, sulla base del genere- riduzione in schiavitù, compreso la tratta di esseri umani

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Recenti sviluppi

2000 Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza ONU sul ruolo delle donne nei processi di pace2008 Risoluzione 1820 del Consiglio di Sicurezza ONU sulla violenza sessuale nei conflitti armati2010 istituzione dell'Agenzia ONU per l'eguaglianza di genere e l'empowerment delle donne

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Grazie per l'attenzione!

Erika [email protected]