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Magazine di Cultura-Curiosità-Attualità-Eventi *n°5 Anno1 MAGGIO 2014*

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Page 1: I Colori dell'Alba
Page 2: I Colori dell'Alba

2 | L’edi tor ia le | Maggio 2014

I COLORI DELL’ALBA

MAGAZINE DI CULTURA - CURIOSITA’

ATTUALITA’ - EVENTI

N° 5 - Anno 1 - Maggio 2014

Direttore Responsabile

Gennaro Coppola

Redazione:

Gennaro Coppola, Marco Gambardella, Francesco Di Lorenzo, Raffaele Coppola, Dario D’Alema, Annamaria Terliati, Angela Papa Mua, Laura Santoro, Marianna Paduano, MJR, Rosalia Castiglione e Ersilia Raffone

Graphic Design:

Marco Gambardella

[email protected]

SEDE AMMINISTRATIVA

CENTRO DI INIZIATIVE CULTURALI

“L’ALBA”

Via Aldo Moro, 28 MASSA DI SOMMA

80040 - NAPOLI

Info: [email protected]

L’EDITORIALE

“I Colori dell’Alba” si arricchisce di nuove rubriche e articoli sempre nuovi che

non solo stuzzicano “il palato”, ma anche la curiosità e la voglia di sapere che non

guasta mai. Maggio è doveroso ricordarlo come il mese dedicato alla Madonna e

come tale, a tutte le mamme del mondo. In Italia la festa della mamma, festeggiata

sin dall'inizio nella seconda domenica di maggio, è stata introdotta negli anni cin-

quanta da Raul Zaccari, senatore e sindaco di Bordighera (la cui idea maturò insie-

me a Giacomo Pallanca, presidente dell'Ente Fiera del Fiore e della Pianta Orna-

mentale di Bordighera-Vallecrosia), su iniziativa del quale venne celebrata a Bor-

dighera la seconda domenica di maggio dal 1956, e da don Otello Migliosi in Um-

bria, a Tordibetto di Assisi, nel 1957. Anche se poi la data della festa della mamma

non è comune a tutti gli Stati, auguro a tutte le mamme e lettrici di questo magazi-

ne che i vostri figli vi possano festeggiare ogni giorno dell’anno e per tutta la vita

intera. Vi ricordo, in ultimo, che le proposte d’articolo su questo magazine, sono

da inviare all’indirizzo mail [email protected].

Vi abbraccio

Il Direttore

Gennaro Coppola

Page 3: I Colori dell'Alba

Pag. 4 | Una vecchia e Nuova

D ipendenza Devas tante

Pag. 8 | I Mi t i

Pag. 10 | Eventi

Pag. 12 | Make Up

Pag. 16 | La Foto del Mese

Pag. 18 | Salute & Benessere

Pag. 20 | Maggio dei Monumenti 2014

Pag. 22 | Musica

Pag. 24 | Cinema

Pag. 26 | Amici An imali

Pag. 28 | Poesia & Cultura

Pag. 30 | Danza Or ientale

Pag. 32 | Almanacco B is lacco

Pag. 32 | Raf i luccio D imensione Avventura

Pag. 34 | I l R icet tar io

Pag. 36 | Par l iamo di L ibr i

Pag. 37 | Poesia de l Mese

Pag. 38 | Curiosi tà

Pag. 39 | Pie tra Mi l iare

Maggio 2014 | Sommario| 3

Page 4: I Colori dell'Alba

O ggi nel XXI secolo si parla sempre più di

nuove dipendenze come quelle delle

nuove tecnologie, del gioco ecc; molto spesso

trascurandone vecchie, anche un po’ fuori mo-

da, ma forse molto più devastanti, come quella

da nicotina, che purtroppo spesso diamo per

scontato. La nicotina detiene maggior potere

nell’ indurre dipendenza rispetto ad altre dro-

ghe come eroina, cocaina e alcol; pensate che

solo recentemente è stata dichiarata una droga

a tutti gli effetti. Il fumo dà effettiva dipenden-

za e schiavitù psicologica e fisica. Le sensa-

zioni piacevoli che i fumatori si aspettano con

ansia dopo un’aspirazione profonda sono: ca-

pacità di concentrazione, distensione ma an-

che sensazione di felicità. La nicotina è un al-

caloide naturalmente presente nelle piante di

tabacco. E’ un potente veleno usato anche co-

me insetticida. Se si fumasse il quantitativo

medio che una persona fuma in una settimana

in una sola volta si morirebbe da avvelena-

mento acuto da nicotina. La dose letale per

l’uomo è di 0,5-1mg/kg. La nicotina raggiun-

ge in 10 secondi il cervello dove stimola la

liberazione della dopamina e dell’adrenalina,

meccanismo d’azione comune a tante droghe

maggiori, aumenta la frequenza cardiaca (f.c.),

la pressione arteriosa (p.a.), la motilità intesti-

nale e la contrazione dei vasi che a lungo an-

dare provoca seri danni. E’ un potente vasoco-

strittore che indurisce vene ed arterie danneg-

giando il cuore, facendo diminuire l’afflusso

di sangue all’organo sessuale maschile al mo-

mento del bisogno, circa il 40% degli uomini

fumatori soffre di disfunzioni erettili ed in

molti casi di un completo ko del sistema ripro-

duttivo. Il fumatore soffre spesso di dolori alla

schiena perché i dischi intervertebrali non ri-

cevono una quantità di sangue sufficiente

quindi degenerano diventando lentamente più

04 | Una vecchia e nuova d ipendenza devas tante | Maggio 2014

Page 5: I Colori dell'Alba

sottili. Il restringimento delle arterie renali

porta ipertensione ed insufficienza renale,

inoltre la nicotina favorisce la calcificazione

dei vasi e spesso porta disturbi circolatori alle

gambe. Pensate che possiamo affermare che

essa è la sostanza meno pericolosa nelle siga-

rette. Tra i componenti cancerogeni abbiamo

il catrame che a sua volta comprende centi-

naia di sostanze di sicuro effetto cancerogeno

come il benzopirene, benzene, benzoantrace-

ne, idrocarburi aromatici policiclici (molti

provenienti dalla carta e dalla colla). Il nafta-

lene da cui deriva la naftalina per conservare

i vestiti (ricordate “Benvenuti al Sud”?) .

Questi catrami si depositano nei polmoni e

nelle vie respiratorie, aumentano il rischio di

tumori del cavo orale, gola, polmoni, corde

vocali ecc (soprattutto in azione sinergica

con eccessivo consumo di alcol), ma anche

su altri organi come pancreas e fegato che

metabolizza, melanomi, tumori dell’apparato

urinario che li elimina e quindi i reni, ma so-

prattutto sono responsabili di molti tumori

della vescica dovuti probabilmente alla riten-

Maggio 2014 | Una vecchia e nuova d ipendenza devastante| 05

Page 6: I Colori dell'Alba

zione prolungata in essa di queste sostanze

mentre l’immediato effetto del catrame è alito-

si, gengiviti, parodontiti che possono causare

anche la caduta dei denti, denti ingialliti, pelle

grigiastra, irritazione delle vie respiratorie ecc.

Sono in aumento i giovani che fumano, oggi tra

i 15 e i 17 anni fuma uno su tre e le donne fu-

mano quasi quanto gli uomini e i danni del fu-

mo per il loro cuore sono 5 volte superiori ri-

spetto a quello dell’uomo; sono meno feconde;

aumentano i rischi di gravidanza extrauterina,

cancro al collo dell’utero, entrano in menopau-

sa 2 anni prima e quindi possono essere colpite

da osteoporosi più precoce. Il feto è esposto a

molteplici rischi come l’aborto spontaneo, le

fumatrici che assumono contraccettivi orali

sono più a rischio di ictus, flebo trombosi ed

embolia. Oggi si parla molto di sigaretta elet-

tronica per smettere di fumare, ne abbiamo vari

tipi, emettono vapore invece del fumo e sono

inodori; gli ingredienti principali sono una mi-

scela di dipropirenglicole usato nei cosmetici

06 | Una vecchia e nuova d ipendenza devas tante | Maggio 2014

Page 7: I Colori dell'Alba

come solvente senza restrizione di uso ma fino

ad oggi non era mai stata presa in considerazio-

ne la possibilità che fosse riscaldato e aspirato

quindi non si sa nulla sulla sua sicurezza. Per

smettere di fumare bisogna associare terapia

farmacologica a quella comportamentale e psi-

cologica, solo combinandole il risultato sarà

migliore. Personalmente credo che questi me-

todi siano meno efficaci della forza di volontà

che è dentro di noi e che, purtroppo, non usia-

mo quasi mai del tutto... Smettere di fumare è

possibilissimo senza ingrassare ma solo guada-

gnandoci in qualità della vita, però anche dopo

20 anni potrebbe bastare un solo tiro per gioco

per una ricaduta completa. In Italia abbiamo

buone leggi contro il fumo anche grazie all’ex

ministro della Salute Girolamo Sirchia, il pro-

blema sta nel farle rispettare. Mediamente un

fumatore spende 2mila euro l’anno di sigarette

che potrebbe destinare ad altro come una va-

canza a Dubai. Spero che almeno lo 0,5% leg-

gendo questo articolo abbia l’input di smettere

di fumare, ciò mi renderebbe molto felice così

da augurargli buone vacanze.

Dott. Francesco Di Lorenzo

84060 Vallo della Lucania (SA)

[email protected]

Page 8: I Colori dell'Alba

08 | I Mit i | Maggio 2014

TOTO’

PER ANDARE DOVE DOBBIAMO ANDARE,

DOVE DOBBIAMO ANDARE?

R icordate questa frase tratta dal film “Totò,

Peppino e… la malafemmina”? E’ rima-

sto nei nostri cuori per tanti anni e continuerà a

rimanerci. Era il genio della risata, nessuno co-

me lui oggi è in grado di farci ridere e sognare

nello stesso tempo. Ogni giorno nelle tv locali

vedo tanti suoi film, ed è sempre piacevole ri-

vederli. Scrivo questa recensione non solo per

chi ormai da tempo lo conosce come me che ha

visto tutti i suoi film, ma anche per i giovani di

oggi che magari lo conoscono poco e vorrebbe-

ro conoscerlo meglio.

Antonio De Curtis, in arte Totò, nacque a Na-

poli il 15 febbraio 1898 e morì a Roma il 15

aprile 1967. Sua madre si chiamava Anna Cle-

mente e il padre Giuseppe De Curtis. E’ stato

un attore, un poeta e uno sceneggiatore e nel

cinema veniva soprannominato “Il principe

della risata”, proprio perché come ho già detto

prima, in ogni suo film ci sono tante scene co-

miche che ti facevano piegare dalle risate. Ri-

cordo un’altra scena celebre tratta sempre dal

film “Totò, Peppino e… la malafemmina”, in

cui Totò ordina a Peppino di scrivere una lette-

ra per Marisa, che sarebbe appunto “la mala-

femmina” per convincerla a lasciare il nipote

Gianni: “Signorina! Signorina" Peppino: “E'

entrata la signorina? Avanti!" - Animale, si-

gnorina è l'intestazione autonoma.. Signori-

na, veniamo noi con questa mia a dirvi una

parola, che, scusate se sono poche, ma sette-

centomila lire, noi, specie che quest'anno, c'è

stato una grande moria delle vacche, come voi

ben sapete. Punto! Due punti! Ma si, fai vede-

re che abbondiamo.. abbondandis it abbon-

dandum. Questa moneta servono affinché voi

vi consolate dai dispiacere che avreta.. che

avreta.. e già è femmina femminile. Che avre-

ta perchè, dovete lasciare nostro nipote. Che

gli zii che siamo noi medesimo di persona, vi

mendano questo. Il ragazzo è studente che

studia, che si deve prendere una laura, e che

deve tenere la testa al solito posto cioè... sul

collo. Salutandovi indistintamente, i fratelli

Caponi che siamo noi". Ce ne sono tanti di film

da vedere in compagnia di amici e parenti, tra

questi ricordiamo: “Miseria e nobiltà”, “Totò a

colori”, “Il ladro disgraziato”, “L’imperatore di

Capri”, “Totò cerca casa”, “L’oro di Napoli”,

“Totò contro i quattro”, “Totò sexy”, e l’ultimo

suo film uscito nel 1968, dopo la sua morte,

“Capriccio all’italiana”, ma ce ne sono tanti

altri ancora da vedere. Totò non è stato soltanto

un grandissimo attore di fama e successo, ma si

I MITI

Page 9: I Colori dell'Alba

dedicò anche a scrivere canzoni, tra queste ri-

cordiamo la sua famosissima "Malafemmena",

scrittà nel 1951 per sua moglie Diana Bandini,

una donna che lui amava tantissimo, ma che

secondo Totò, sarebbe venuta meno a una pro-

messa, cioè quella di vivere insieme anche do-

po la separazione. Ma leggendo su internet ho

letto che Totò ha scritto tante canzoni, come:

Carmè Carme, Baciami, 'A cchiù bella, Napule,

tu e io, Margellina blu, Chitarra mia, Luna è

mille culure, Casa mia, Ischia mia, Mammarel-

la, Rosa di Maggio e tantissime altre tra cui an-

che alcuni inediti scritti da Totò ma che si rite-

nevano smarriti e poi tirati fuori e racchiusi in

un unico cd "Totò lost lyrics". Purtroppo Totò

all'età di 69 anni ci lascia, stroncato da un in-

farto, e leggendo sempre su internet sono ve-

nuto a conoscenza che ci sono stati ben tre fu-

nerali, ma il più significativo per me è il suo

funerale fatto a Napoli, la città che lui amava

tanto, nella Basilica del Carmine Maggiore con

circa trentamila persone. Grande Totò non ci

dimenticheremo mai di te e del tuo dire “E io

pago!”

Maggio 2014 | I Mit i | 09

Page 10: I Colori dell'Alba

10 | Eventi | Maggio 2014

MOSTRA DI

ANDY WARHOL A NAPOLI

N ella giornata del 25 Aprile 2014 mi sono

recata a visitare la mostra di un artista, per

me, unico nel suo genere ed anche uno dei miei

preferiti: Andy Warhol. La mostra è stata ospi-

tata presso le sale del PAN (Palazzo delle arti)

di Napoli e sarà visibile fino a Luglio 2014.

La mostra in se è stata bellissima, un tripudio

di colori e forme e l’allestimento stesso mo-

strava con semplicità l’essenza artistica di que-

sto poliedrico personaggio: dalle copertine dei

dischi di artisti importanti (da lui realizzate),

passando anche per le sue “collezioni” perso-

nali di LP; fino ad arrivare alle sue opere pitto-

riche e serigrafiche. Persino i suoi “bozzetti”

per le scarpe ci hanno mostrato la sua genialità

e versatilità nel passare da un settore artistico

ad un altro con gran disinvoltura! Inoltre, in un

paio di stanze, appositamente allestite, veniva-

no proiettati dei cortometraggi che mostravano

in retrospettiva il suo modo di “guardarsi in-

torno”, di osservare la realtà e di interpretarla a

suo modo nel proprio lavoro.

EVENTI

Page 11: I Colori dell'Alba

E’ inutile negare l’emozione che ho provato

quando, entrando in un altro ambiente, ho potu-

to ammirare da vicino le sue “icone” fotografa-

te e dipinte su tele giganti o le copertine realiz-

zate per la rivista “Interview” che ritraggono

personaggi famosi del jet set internazionale (da

attori noti a star del rock). Infine, al secondo

piano del Palazzo delle Arti si è potuto visiona-

re da vicino quelle che poi sono le opere pitto-

riche, espressione, forse più di tutte del suo

“segno” artistico contemporaneo e “manifesto”

della corrente Pop con i suoi colori fluorescenti

e le campiture piene. Infatti, non è un caso che

esse sono dedicati alla città di Napoli che forse

più di tutte con la sua tradizione e folklore ha

impressionato la sensibilità dell’artista. Così ci

viene mostrata l’opera che, secondo Warhol era

l’emblema della nostra città: Vesuvius in tutte

le sue rappresentazioni. Nell’osservarle, sono

rimasta incantata e per un attimo mi sono senti-

ta come smarrita: Ma eravamo a Napoli o a

New York o nei due posti contemporaneamen-

te? In realtà è stata l’America che con quest’ar-

tista eccezionale è venuto a trovarci!

Maggio 2014 | Eventi| 11

Page 12: I Colori dell'Alba

Pulizia della pelle

P er una donna che ama prendersi cura

del proprio viso, il primo segreto di

bellezza è pulire accuratamente l’epidermi-

de prima di andare a letto. A volte può esse-

re faticoso, ma anche se si rientra tardi e si

è stanchissime, infilarsi sotto le lenzuola

ancora con il trucco è davvero una brutta

abitudine. E’ di notte che la pelle si ossige-

na in profondità. Le impurità che restano

sul viso ostruiscono i pori e ostacolano que-

sto importante processo di rigenerazione.

Risultato: al risveglio la pelle è spenta e

opaca. Il detergente giusto? Dipende dal ti-

po di pelle La scelta del prodotto da usare la

sera per portare via il trucco si calibra in-

nanzitutto sui bisogni dell’epidermide. Le

formule a risciacquo sono le più indicate

per la pelle mista e grassa perché eliminano

sebo e impurità preservando l’equilibrio cu-

taneo e regalando una piacevole sensazione

di freschezza. Il classico latte detergente ri-

mane la scelta ideale per le cuti normali e

secche che mal sopportano il contatto con

l’acqua. Sono comunque le esigenze prati-

che a indirizzare le scelte. Le salviettine, ad

esempio, offrono un lavoro ben fatto in

tempi record a chi va sempre di fretta. La

novità è che si possono scegliere anche nel-

la versione per pelli sensibili. I gesti della

pulizia sono semplici ma precisi. Pur nella

sua semplicità, lo strucco richiede comun-

que gesti ben calibrati. Con il latte deter-

gente il dischetto di cotone va cambiato più

MAKE UP

12 | Make Up | Maggio 2014

Page 13: I Colori dell'Alba

volte fino quando, passato sul viso, rimane

pulito. I prodotti a risciacquo si massaggia-

no sulla pelle inumidita insistendo sulla

fronte, il mento, i lati del naso, le parti dove

maggiormente si accumulano il sebo e le

impurità. Si sciacquano poi a lungo con ac-

qua tiepida o fredda per portare via ogni

traccia di sporco dal viso. E il tonico? Meri-

ta di essere rivalutato. Perché è il prodotto

che perfeziona e completa la pulizia dando

freschezza e preparando la pelle a ricevere

al meglio i successivi prodotti di trattamen-

to. Va usato sempre, quindi, passandolo sul

viso con un dischetto di cotone. Ancora più

in profondità per una cute luminosa. Latte e

tonico devono essere usati con regolarità

ogni sera per portare via ogni traccia di

sporco, riequilibrare il pH cutaneo e lasciare

in superficie preziosi lipidi che, senza unge-

re, rendono la pelle pura, setosa al tocco e

dal colorito radioso. A questo gesto quoti-

diano si affianca l’uso periodico, circa una

volta a settimana, di uno scrub. Con i suoi

micro granuli delicati elimina anche le im-

purità più profonde, toglie le cellule morte

che si depositano sulla superficie cutanea.

E’ una semplice operazione che stimola il

rinnovamento cellulare per dare all’epider-

mide rinnovata vitalità e ritrovata morbidez-

za. Lo scrub si massaggia sulla pelle umida

con movimenti circolari e si porta via con

un prolungato risciacquo perché non restino

tracce sul viso che possono irritare. E’ im-

portante ricordare che va evitata sempre la

zona perioculare.

Il Make Up va applicato su una pelle in sa-

lute analizziamo in breve la struttura della

pelle.

LA STRUTTURA DELLA PELLE: La

pelle o cute, pur variando a seconda dell'età,

del sesso e della taglia di ognuno, è l'organo

più sottile (0,5 a 4 mm di spessore), più

esteso (circa 2 m2 di superficie) e contem-

poraneamente più pesante (fra 8 e 10 kg)

del corpo umano. La funzione della pelle è

Page 14: I Colori dell'Alba

quella di rivestire, proteggendoli, gli altri

organi del corpo; possiede inoltre la funzio-

ne di termoregolazione e di ricezione degli

stimoli provenienti dall'esterno (dolore,

pressione, ecc.). Il colore della pelle scaturi-

sce dalla somma di tre colori: il grigio, tipi-

co della cheratina dello strato corneo, il

bruno della melanina e il rosso del sangue

che circola nel derma. La superficie della

pelle presenta pieghe e rilievi, e tanti picco-

li fori. Questi ultimi sono di due tipi: l'ostio

follicolare, visibile ad occhio nudo, che co-

stituisce lo sbocco all'esterno dei follicoli

pilo-sebacei, e il poro sudorale, molto più

piccolo e non visibile, sbocco delle ghian-

dole sudoripare. La cute è costituita da un

insieme di tre tessuti, disposti uno sull'altro,

con differenti caratteristiche e funzioni:

Epidermide, Derma, Ipoderma.

Completano la struttura della pelle i cosid-

detti "annessi cutanei", che comprendono le

ghiandole, l'apparato circolatorio e le termi-

nazioni nervose.

EPIDERMIDE : funge da barriera: impe-

disce da un lato la penetrazione dall'esterno

di acqua, sostanze estranee e microrganismi

e dall'altro la perdita di acqua e elettroliti

dall'organismo. E' un tessuto spesso circa

0,2 mm, formato da più strati, il cui compo-

nente principale è la cheratina. Lo strato

corneo, quello più esterno, è formato da cel-

lule cheratinizzate morte che vengono con-

tinuamente rinnovate ed eliminate secondo

un ciclo di 3-4 settimane.

DERMA: è un tessuto di tipo connettivo,

dello spessore di 3-4 mm, sottostante l'epi-

dermide, caratterizzato principalmente da

fibre di elastina, che assicurano la giusta

elasticità alla cute, da fibre di collagene,

con funzione di sostegno e resistenza e dal-

la sostanza fondamentale che ha funzione

cementante. In quanto ricco di vasi sangui-

gni e linfatici il derma ha anche funzione di

nutrizione. Nel derma passano diversi an-

nessi cutanei, come le ghiandole sudoripare,

i follicoli piliferi e le ghiandole sebacee.

14 | Make Up | Maggio 2014

Page 15: I Colori dell'Alba

IPODERMA : è il terzo e più profondo

strato cutaneo, direttamente a contatto con

il derma da un lato e con i tessuti adiposi e

muscolari sottocutanei dall'altro. L'ipoder-

ma è costituito, come il derma, da tessuto

connettivo, ed è particolarmente ricco di

adipociti, le cellule preposte alla biosintesi

dei grassi. Grazie alla presenza di questa

tipologia cellulare, questo tessuto funge da

riserva energetica e, nel contempo, da iso-

lante termico e da cuscinetto. Nell'ipoderma

hanno origine i follicoli e le ghiandole su-

doripare: è qui infatti che ricevono nutri-

mento e cedono i loro prodotti di scarto.

Maggio 2014 | Make Up | 15

Page 16: I Colori dell'Alba

© Photography Art

Page 17: I Colori dell'Alba

In Foto: DOMENICO VUOLO

Page 18: I Colori dell'Alba

18 | Salute & Benessere | Maggio 2014

SALUTE & BENESSERE

Festa della Mamma,

Airc in piazza contro

tumori femminili

D omenica 11 maggio, in occasione della

Festa della Mamma, i volontari dell'Asso-

ciazione italiana ricerca sul cancro (Airc) han-

no distribuito in 3.600 piazze italiane circa 600

mila piantine di azalea, simbolo della battaglia

contro i tumori femminili. Il contributo minimo

di 15 euro, e i fondi raccolti serviranno a finan-

ziare le ricerche scientifiche contro il cancro;

insieme alla pianta c’era una pubblicazione con

i consigli degli esperti da adottare per la pre-

venzione e la diagnosi precoce dei tumori che

colpiscono le donne. “In questi trent'anni Airc

ha dato un contributo straordinario al progres-

so della ricerca sui tumori femminili - spiega il

suo direttore scientifico Maria Ines Colnaghi -

solo nel 2013 il nostro investimento in questo

settore ha superato i 9 milioni di euro. L'obiet-

tivo della giornata dell'Azalea è raccogliere 9

milioni di euro per garantire la continuità di

oltre 90 progetti di ricerca già attivi in quest'a-

rea". Dal 1980 ad oggi, aggiungono gli esperti,

"la salute delle donne è cambiata radicalmente.

Nonostante l'aumento di incidenza di alcune

forme di cancro, legato a errati stili di vita e

all'allungamento dell'età media, oggi possiamo

registrare un tasso di curabilità molto elevato".

Tra le conquiste della scienza a favore delle

donne "ricordiamo la chirurgia sempre meno

invasiva, in particolare per il cancro del seno,

terapie con minori effetti collaterali, e una

grande attenzione agli aspetti psicologici, con

lo sviluppo della psiconcologia, che affianca a

pieno titolo le cure del corpo". Infine "non bi-

sogna dimenticare l'importanza della messa a

punto di strumenti di prevenzione come il vac-

Page 19: I Colori dell'Alba

Aprile 2014 | Salute & Benessere | 19

cino contro il papilloma, che in futuro incide-

ranno in modo consistente sul numero di tumo-

ri della cervice". Per migliorare questi dati,

conclude l'Airc, quello che manca è "una con-

sapevolezza diffusa della necessità di aderire

agli screening raccomandati e di abbandonare

stili di vita scorretti, come il fumo, l'alimenta-

zione sbagliata e la sedentarietà, che sono all'o-

rigine del 70% dei tumori".

Page 20: I Colori dell'Alba

Maggio dei Monumenti 2014:

La mostra di Pablo Picasso sbarca a Sorrento

I n occasione del “Maggio dei Monumenti”,

vi consiglio un evento che si terrà dal 30

maggio al 12 ottobre 2014 presso la Villa

Fiorentino, a via Corso Italia n°53 e avrà come

titolo: “Picasso, Eclettismo di un genio”; si

tratterà di un’esposizione che conterà ben oltre

240 incisioni grafiche, 25 ceramiche, oli ed

opere uniche e numerosissimi oli ed opere uni-

che dell’ artista spagnolo che mette in luce le

diverse “anime” di uno dei artisti, o per me-

glio dire maestri più eclettici protagonista

dell’ arte di tutti i tempi. La mostra sarà l’oc-

casione per immergersi nell’eclettico e multi-

forme mondo dell’artista spagnolo, per cono-

scere le diverse tecniche e le varie fasi stilisti-

che sperimentate dall’artista durante tutta la

sua attività, ma anche gli aspetti meno cono-

sciuti e le opere poco diffuse della produzio-

ne di Picasso. Grande è, ora, l’attesa per la

mostra sul maestro Pablo Picasso. L’autore

della “Guernica”, struggente opera ispirata dal

dramma della guerra civile spagnola. In parti-

colare l’opera rappresenta il bombardamento

della città di Guernica. Per molti anni l’opera

è stata esposta a New York perché, per volon-

tà di Picasso, non poteva essere esposta in

Spagna finché il dittatore Franco non fosse

decaduto. Il regime dittatoriale durò fino al

1975, data della morte di Francisco Franco, e

si attese il 1981 per far ritornare in patria l’o-

pera. Una della opere più famose del Maestro

resta, comunque “Les demoiselles d’Avi-

gnon”, opera che ritrae cinque prostitute di un

bordello di Barcellona. Lo sguardo fisso, drit-

to verso l’osservatore, conferiscono alla donna

determinazione e sicurezza; la sensazione di

colei che non è il soggetto del piacere maschi-

le, ma è la protagonista della scena e padrona

dell’evento. L’esposizione, che si preannuncia

già un vero e proprio successo di pubblico,

sarà organizzata dal comitato scientifico com-

posto da Mariastella Margozzi (direttrice del

Museo Boncompagni Ludovisi di Roma) e da

Claudia Casali (direttrice del Museo Interna-

zionale delle Ceramiche di Faenza). Villa Fio-

rentino potrebbe addirittura divenire la “Casa

dell’arte internazionale”, cosa che certamen-

te sarà motivo di orgoglio per l’intera regione

e che attirerà numerosi turisti da tutto il mon-

do.

20 | Maggio dei Monumenti 2014 | Maggio 2014

In Foto: PABLO PICASSO

Page 21: I Colori dell'Alba
Page 22: I Colori dell'Alba

MARCI

V iene dalle coste liguri, Marci, rapper e can-

tautore di vent'anni che la passione per la

scrittura muove sin da piccolo, quando le cose

si fanno per piacere e non per “velleità” artisti-

che o per il trend del momento. Così scrive,

scrive e scrive... Sino a quando, per un caso

che poi forse tanto casuale non è, entra in con-

tatto col mondo rap/hip hop e ne rimane lette-

ralmente folgorato: con flow, metrica e paro-

le può finalmente essere se stesso ed

esprimersi davvero “senza filtri”.

La passione aumenta, giorno dopo giorno, fino

a quando nel 2008 non decide di registrare i

suoi primi brani. Inizierà subito a comprendere

che scrivere e comporre rime è tutt’altro che

facile, ma accetta la sfida e nel 2013, matura la

decisione di mettersi davvero in discussione

perché, come dice, “ i sogni si avverano solo se

non dormi". Inizia perciò a collaborare con Na-

dir Music con il cui aiuto sulla produzione, gli

arrangiamenti e il management, lancerà a gen-

naio 2014 il singolo ufficiale “Volevo fare”,

primo di una serie di brani che comporranno lo

studio album di debutto, di prossima pubblica-

zione. Queste le parole di Marci sul brano:

“L'idea di “Volevo fare” mi è venuta mentre

viaggiavo su un treno di notte verso Parigi, in-

torno a mezzanotte... Mi sono messo a scrivere

qualche bozza e, riga dopo riga, sono arrivato

a scrivere la canzone per intero. Nel ritornello

dico: “Volevo fare, voglio fare, voglio prende-

re e poi andare si ma ritornare” riferendomi al

fatto che per quanto tu possa provare a scap-

pare, non puoi mai fuggire davvero: devi sem-

pre ritornare per risolvere sul serio quello che

non va. Il fatto di essere a volte al buio non do-

vrebbe spaventarci perché è proprio in questi

momenti che dobbiamo riuscire a tirar fuori il

meglio di noi... Come si dice... “Non esiste una

cosa senza il suo contrario”.

“Volevo fare” è accompagnata anche da un vi-

deoclip ufficiale, la cui regia è siglata da Beppe

Platania per Nadir Music, visionabile qui:

http://youtu.be/8_nCW2kK3iQ

Registrato e prodotto da Tommy Talamanca ai

Nadir Music Studios di Genova

Management: Federico Gasperi per Nadir Mu-

sic S.r.l. (www.nadirmusic.net - in-

[email protected])

Ufficio Stampa/Promozione Radio e TV: Casi

Umani S.r.l. (www.casiumani.it - ufficiostam-

[email protected])

Pagina Facebook:

https://www.facebook.com/officialmarci

Acquista "Volevo fare" su:

iTunes: http://smarturl.it/marci

Amazon: http://goo.gl/lSvLJ7

Google Play: http://goo.gl/ZS1OvI

Ascolta il singolo su Spotify:

http://smarturl.it/volevofare

22 | Musica | Maggio 2014

MUSICA

Page 23: I Colori dell'Alba

. LOGICO 1

♫ CESARE CREMONINI

. UN FILO DI SETA NEGLI ABISSI

♫ ELISA

. PER SEMPRE

♫ LIGABUE

. NON ME LO POSSO PERMETTERE

♫ CAPAREZZA

. NU JUORNO BUONO

♫ ROCCO HUNT

Maggio 2014 | Musica | 23

CONCERTI ♫ GIORGIA ♫

Livorno, 01 Maggio 2014

Modigliani Forum

Padova, 03 Maggio 2014

PalaFabris

Montichiari, 04 Maggio 2014

PalaGeorge

Rimini, 06 Maggio 2014

Stadium 105

Bologna, 07 Maggio 2014

Paladozza

Assago, 10 Maggio 2014

Mediolanum Forum

Torino, 13 Maggio 2014

Palaolimpico

Ancona, 14 Maggio 2014

Palarossini

Roma, 17 Maggio 2014

Palalottomatica

Napoli, 20 Maggio 2014

Teatro PalaPartenope

Firenze, 22 Maggio 2014

Nelson Mandela Forum

Verona, 25 Maggio 2014

Arena

Page 24: I Colori dell'Alba

24 | Cinema| Maggio 2014

Page 25: I Colori dell'Alba

Maggio 2014 | Cinema| 25

CINEMA

. Hunger Games. La ragazza di fuoco

. Thor. The Dark World

. Gravity

. Rush

. Sole a catinelle

. Breaking Bad. # La serie completa (21 DVD)

. Planes

. Hunger Games 1 & 2 (Cofanetto 2 DVD)

. Cattivissimo Me 2

. The Walking Dead. Stagione 3 (5 DVD)

Da non perdere

The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro

Ormai a suo agio nei panni di supereroe part-time Peter Parker si trova in un em-

passe con Gwen. Nonostante i tentativi non riesce a stare lontano dalla ragazza di

cui è innamorato (e ricambiato) come il padre gli aveva chiesto alla fine del film

precedente, e il terrore di vederla partire verso un altro paese per motivi di studio

non fa che peggiorare la situazione. Intanto il suo vecchio amico Harry Osborne

torna in città per vedere il padre morire e prendere il suo posto a capo della società

di famiglia e non solo. Tra i tre ragazzi si inserisce Max Dillon, anonimo impiegato

della Oscorp che un incidente dota del potere di controllare l'elettricità e una vita

remissiva della devianza mentale giusta per mettere tali capacità al servizio degli

scopi peggiori.

Page 26: I Colori dell'Alba

26 | Amici Animali| Maggio 2014

E ra doveroso parlare in questo spazio, di un

mammifero carnivoro ascritto al genere

Canis (famiglia canidi), ovvero l’amico più fe-

dele dell’uomo, il cane. Con l’addomesticazio-

ne si è distinto dal lupo, del quale rappresenta

una forma neotenica (anche se al riguardo ci

sono divergenze). Ha canini meno aguzzi, zan-

ne bianche, zampe più estese, intestino più lun-

go ed è privo di artigli affilati. L'uomo ed il

cane sono legati da almeno 36.000 anni. Alcu-

ni ricercatori sono riusciti a datare un cranio di

cane rinvenuto in una caverna sui monti Altai

in Siberia. Questi studi ritengono che i cani

moderni abbiano diversi antenati in comune.

Le prove di un cane che ha vissuto insieme

all'uomo risalgono a 11.000 - 12.000 anni fa e

sono costituiti da resti fossili di una tomba di

cultura natufiana, umani e di cane. Nel 2001 la

popolazione stimata di cani era di 400 milioni.

Biologia

Il cane è molto vario nelle sue caratteristiche

biologiche, per la selezione operata dalla natu-

ra (dalle diverse zone di provenienza) e soprat-

tutto dall'uomo (suo compagno fin dall'età

preistorica), tanto da richiedere, secondo alcu-

ni, la divisione in sottospecie e morfologie. Il

peso dell'adulto varia da 700 g ai 111 kg. Ha

un ciclo estrale che si ripete due volte l'anno (il

lupo ha un periodo d'estro l'anno); questa carat-

teristica è dovuta in parte alla selezione

dell'uomo (per facilitare l'allevamento), in par-

te alla selezione naturale. Per tutte le razze il

periodo di gestazione è di circa 62 giorni. Ven-

gono alla luce da 1 a 10 piccoli, a seconda del-

la taglia dell'animale. Notevoli sono i cambia-

menti apportati nel corso dei secoli dalla sele-

zione operata dall'uomo, sia come caratteristi-

che fisiche (colore, peso, qualità sensoriali), sia

come caratteristiche di socializzazione. Note-

vole importanza è stata posta da sempre nell'e-

AMICI ANIMALI:

IL CANE

Page 27: I Colori dell'Alba

ducazione e nel comportamento del cane. Tutte

le razze hanno una predisposizione al compor-

tamento giocoso e socievole durante la loro esi-

stenza: caratteristiche che nel lupo in parte

scompaiono in età adulta.

Il senso dell'olfatto

La principale caratteristica distintiva del cane è

il senso dell'olfatto, dovuto alla sua innata atti-

vità di cacciatore. Parte fondamentale del suo

processo di riconoscimento degli odori è la

conformazione del suo naso (il tartufo) e so-

prattutto la potente mucosa interna, in grado di

distinguere una sola molecola di una sostanza

su milioni di altre. Il tartufo rappresenta l'estre-

mità terminale del naso del cane. Le ecceziona-

li capacità dell'olfatto del cane rappresentano il

principale motivo per cui molti cani vengono

addestrati e utilizzati per la ricerca di animali,

persone, tartufi o sostanze particolari, come

stupefacenti o esplosivi.

Le buone abitudini

Nei primi mesi di vita il cucciolo cambierà tutti

i DENTI. Il prurito delle gengive lo stimolerà a

rosicchiare ogni cosa, anche mobili e tappeti.

Mettetegli allora a disposizione nella cuccia

una ciabatta, un osso di pelle di bufalo, una

vecchia coperta o qualche altro giochino, affin-

ché possa sfogare il suo malessere su oggetti di

poco valore. Non permettetegli di salire sul

LETTO, POLTRONE o DIVANI poiché non

vi liberereste più di questo vizio. Nel caso in

cui non vogliate proibire le poltrone al cane, è

comunque consigliabile stabilire quale potrà

usare a suo piacimento, in maniera tale che

possiate predisporre una fodera da sostituire

per una periodica pulizia. Insegnateli infine a

NON SALTARE ADDOSSO ALLE PERSO-

NE: vi sono persone che non gradiscono le fe-

ste di un cane. Abituatelo piuttosto a ricevere le

carezze nella posizione di “seduto”. Adottare

un cane è sempre una scelta fatta con il cuore,

ma non va mai presa sottogamba.

Maggio 2014 | Amici An imali| 27

Page 28: I Colori dell'Alba

28 | Poes ia & Cultura 2014 | Maggio 2014

POESIA & CULTURA

14° Edizione del Concorso Naziona-

le di Poesia "Premio Ginestra"

S i è svolta con successo il 12 aprile scorso,

nell’Aula Consiliare del Comune di Massa

di Somma in provincia di Napoli, la 14° edizio-

ne del concorso nazionale di poesia “Premio

Ginestra", curato dal “Centro di Iniziative Cul-

turali L'Alba", con l’adesione del Salotto Arti-

stico Culturale Tina Piccolo di Pomigliano

Page 29: I Colori dell'Alba

D’Arco e con il Patrocinio del Comune di

Massa di Somma, del Comune di San Sebastia-

no al Vesuvio e dell’ente Parco Nazionale del

Vesuvio, e che ha promosso la poesia in ogni

sua più nobile espressione artistico/letteraria

dei sentimenti con l’aiuto di una giuria eccel-

lente e soprattutto sempre attenta ai nuovi ta-

lenti dell’arte poetica. La scommessa fatta tanti

anni fa dai soci dell'associazione, che ne cura-

no il suo svolgimento è stata ampiamente vinta.

Il premio acquista di anno in anno una impor-

tanza sempre più significativa. Quest'anno l'a-

desione è stata notevole con la partecipazione

di tante poesie divise in tre sezioni: “Giovani

talenti”, “Regaleme na poesia” per poesie in

vernacolo e “Caro poeta…” per poesie in lin-

gua italiana. Arduo il compito della giuria,

composto dal poeta Gennaro di Paola presiden-

te di giuria, la professoressa Rosa Olimpo, la

poetessa Tina Piccolo e l’avvocato Luigi di

Fiore, considerando che le poesie erano tutte di

spessore e di qualità, che alla fine ha deciso i

vincitori delle tre categorie. Quest'anno la

"sezione" dedicata ai bambini, ha visto la parte-

cipazione degli alunni della scuola primaria

"Sabin" di Massa di Somma (3°A, insegnanti

Paola Chierchia, Franca Stilo e Rossana An-

nunziata e 2°A, maestra Rosanna Cappiello),

dell'IC. Pavese di Napoli e di Pomigliano d'Ar-

co. I bambini sono stati tutti premiati con un

diploma e con un libro dal Sindaco, dott. Anto-

nio Zeno e dal vice Sindaco, prof.ssa Rosa

Olimpo, che ha raccomandato ai piccoli alunni

di "trovare sempre tempo e spazio nella vita,

per la cultura con l'augurio di crescere nella

cultura dei saperi". Durante la manifestazione

sono anche stati presentati due libri, “Una Vita

in Poesia", di Tina Piccolo e “Il Canto di Gisel-

la Hoffmann" di Mario Tornatore. Durante la

serata, sono stati assegnati due premi speciali,

uno al cantante Pino Di Bernardo per la sua

carriera di cantante e autore di testi importanti

nel panorama napoletano e un premio all’Asso-

ciazione Ex Carabinieri di San Sebastiano al

Vesuvio. Il Premio Speciale della Critica, mes-

so a disposizione dalla redazione giornalistica

de “L’ORA VESUVIANA” è stato invece as-

segnato alla poesia “Le mie croci”. Quindi, i

vincitori delle tre categorie del premio

"Ginestra". Per la categoria “Giovani Talenti”

vince Angelica Nicolò di Marcianise (CE) con

la poesia “Ai bambini del terzo mondo”. Per la

categoria “Vernacolo” vince Filomena Di Sar-

no di Massa di Somma (NA) con la poesia “La

nascita di Napoli”. Per la categoria in lingua

italiana vince Antonio Niccolò di Marcianise

(CE) con la poesia “Messaggio di buona vo-

lontà” che ha vinto anche il Premio Ginestra

2014 offerto dall’artista napoletano Raffaele

Coppola. Appuntamento all'anno prossimo con

la quindicesima edizione.

Maggio 2014 | Poesia & Cultura | 29

Page 30: I Colori dell'Alba

L ’origine della danza orientale è antica, in-

certa. Alcuni la fanno risalire al periodo

dei faraoni, altri al periodo mesopotamico col-

legandolo alla dea della fertilità, ma forse l’i-

potesi più attendibile è quella secondo cui la

danza orientale sia stata portata dall’india in

medio oriente dai gitani del X° secolo e suc-

cessivamente diffusa in tutto il mondo. Sco-

perta della truppe francesi napoleoniche fu

inizialmente concepita in occidente come una

danza fatta per intrattenimento. A confondere

le idee furono le movenze eleganti e femmini-

li ma anche sensuali che la danzatrice araba

proponeva nelle sue espressioni o esibizioni,

tale danza così distante dalla figura eterea e an-

gelica proposta dalla danza classica conosciuta

dagli occidentali fu dunque etichettata inizial-

mente come un espressione di sensualità e di-

vertimento. Agli inizi del XIX ° secolo diven-

tarono popolari show in Europa , il primo

spettacolo di danza orientale mostrato al pub-

blico fu realizzato a Parigi nel 1889. Attual-

mente esistono diversi stili di danza orientale e

ognuno di esse è un arte a se e possono essere

eseguite con, o senza accessori. Comunemente

viene utilizzato il termine danza del ventre, ma

la traduzione corretta è Raks Sharki che si-

gnifica danza orientale, questo perché in ogni

paese del medio oriente vi è la propria musica,

le proprie danze e i propri stili, quindi classifi-

care il tutto con il termine danza del ventre sa-

rebbe poco esaustivo e aggiungerei, poco chia-

ro.

Raks Sharki stile classico

Stile classico, interpretato da una sola danzatri-

ce che spesso improvvisa. I movimenti del cor-

po sono isolati, la danzatrice si muove spesso

sulle punte, i movimenti delle mani sono ele-

ganti e casuali la posizione del corpo e eretto e

il portamento è di classe. Due sono gli stili

che hanno maggiormente influenzato questo

stile: ghawasse e lo stile baledi; il primo era

lo stile delle gitane ballato dai popoli dell’E-

gitto del nord. Alla danzatrice che interpreta

questo stile non può mancare un brano di

apertura detto “mechance” entree termine

che deriva dal francese adottato in medio-

oriente e si tratta di un brano che comprende

diversi ritmi appartenenti al proprio stile fol-

kloristico di cui, solitamente, ne vengono usa-

DANZA ORIENTALE

30 | Danza Or ientale | Maggio 2014

Page 31: I Colori dell'Alba

ti due Saidi e Haligi. Infiniti gli sono stili che

si differenziano anche da paese a paese.

Raks Sharki stile libanese

Rispetto allo stile egiziano i movimenti delle

danzatrici libanesi, sono più energici e forti i

movimenti dei fianchi e del diaframma, sono

ritmatici e si usano molto le figure della dan-

zatrice distesa in terra floorwork, i costumi so-

no più succinti e le danzatrici sono snelle.

Raks Sharki stile della Turchia

Si chiamato oriental tansi: la differenza con

lo stile classico egiziano è che la danzatrice fa

movimenti molto ampi tanto da enfatizzarli

un rimo energico e talvolta acrobatico con

piegamenti e spaccate. Inizialmente tale figure

erano utilizzate anche in Egitto fino a che non

sono state proibite. Nella musica libanese, turca

e egiziana vengono utilizzati gli stessi strumen-

ti che spesso suonano in maniera simile, ma

c'è una determinate differenza : il loro “ RIT-

MO”.

Musica egiziana standard: è composta da 4/4

mentre la musica turca è 9/8

Anche il costume è differente, in quanto la

gonna turca ha ampi spacchi e le danzatrici

portano scarpe con i tacchi. In Egitto il tutto

viene usato con più moderazione.

Musica Raks Sharki:

Stile egiziano, la danzatrice non seguirà sempre

il ritmo, ma anche la melodia e non mancherà il

taksim ossia l’improvvisazione strumentale di

solito eseguita con un solo strumento il oud

nay, o la fisarmonica talvolta accompagnata da

uno strumento a percussione. Il compito del

musicista è evidenziare la capacita di improvvi-

sare, mentre la danzatrice mette in risalto la

quinta essenza della musica.

Costume Raks Sharki:

Abito in due pezzi, la gonna può essere larga o

a streck e talvolta viene usato un vestito intero

con trasparenze sul ventre che, in tal caso, non

utilizza il velo.

In genere sono usati gli accessori più svariati

quali cimbali, velo candelabro etc.

Maggio 2014 | Danza Orienta le | 31

Page 32: I Colori dell'Alba

MAGGIO

SANTO DEL MESE:

Santi Licheli

Protettore dei giudici televisivi

Nomi curiosi:

Cleofa – Tecla - Ifigenia - Giona

Stranezze dal mondo:

All’Istituto di Fisica di Topolinia è stata messa a punto la macchina che fa i popcorn senza

bruciare la padella!!

Compleanni VIP:

Auguri a:

Batman - Candy Candy - David, lo gnomo!!

Andiamo al CINEMA:

UN FETENTISSIMO VIA VAI

E’ la storia di PEPPE uno sfasulato 45enne che va a vivere con dei laureandi che a loro volta non

hanno voglia di studiare. Impareranno dallo sfasulato tutti i trucchi per scroccare in ogni occa-

sione possibile ed immaginabile, andando e venendo dai posti dove arraffano e imbrogliano…

che fetenzia di gente!

Raffaele Coppola

ALMANACCO BISLACCO

32 | Almanacco Bis lacco | Maggio 2014

Page 33: I Colori dell'Alba

Maggio 2014 | Raf i luccio D imensione Avventura | 33

Tristan da Cunha

l’isola remota dell'Oceano Atlantico

Q uest’isola, da cui dell’arcipelago prende

anche il nome, è l’unica abitata, si trova

nel mezzo dell’Oceano Atlantico meridionale,

a 2.816 km dal Sud Africa ed a 3.360 km dal

Sud America.

Tristan da Cunha, con le altre 3 isole (l’isola

Inaccessibile , Nightingale e Gough), apparten-

gono al territorio britannico d’oltremare della

piu famosa ISOLA DI SANT’ELENA.

264 abitanti, 80 famiglie, quasi tutti raggruppa-

ti nella capitale EDIMBURGO DEI SETTE

MARI, per un gruppo di isole tra le più remote

del mondo.

264 abitanti, che si dividono i 7 cognomi dei

primi coloni dell’isola, tra i quali gli italianissi-

mi Lavarello e Repetto, originari di Camogli

(cui è dedicato l’ospedale), in Liguria.

264 abitanti, quasi tutti agricoltori che, ancor

oggi, non permettono ad altri di poter abitare la

loro isola.

Qui non c’è aeroporto, per cui ci si arriva solo

via mare, prendendo un passaggio su di un pe-

schereccio, o da una delle rare crociere che,

partendo da Città del Capo, ogni tanto, decido-

no di incrociare su queste acque. 6 giorni di

navigazione, e il permesso per sbarcare è quan-

to vi occorre per arrivare in quest’angolo di

mondo remoto ma pieno di fascino.

Posizione geografica! La sperduta e remota isola vista dall’aereo!

Veduta aerea dell’unico centro urbano!

Vista panoramica della città!

Page 34: I Colori dell'Alba

Lasagne alla crema di pesto, ricotta e spinaci

INGREDIENTI:

Pasta lasagne all'uovo precotte 300 gr

Ingredienti per la besciamella: Latte 1 lt e 1/2

Noce moscata in polvere 1 grande pizzico

Sale q.b.

Burro 100 gr

Farina 120 gr

Ingredienti per la crema di pesto: Pesto alla Genovese 250 gr

Besciamella 1 lt

Ingredienti per la crema di ricotta e spinaci: Ricotta 250 gr

Parmigiano Reggiano grattugiato 80 gr

Latte 200 ml

Spinaci già lessati 300 gr (500 freschi)

Besciamella 1/2 lt

Ingredienti per farcire e cospargere: Parmigiano Reggiano grattugiato 120 gr

Scamorza (provola) affumicata 250 gr

34 | I l R icet tar io | Maggio 2014

Page 35: I Colori dell'Alba

Maggio 2014 | I l R ice t tar io| 35

Preparazione

Iniziate preparando la besciamella secondo la

nostra ricetta. Ponete i 2/3 (un litro circa) della

besciamella in un recipiente e unitevi il pesto.

Lessate gli spinaci in acqua salata, poi sgoccio-

lateli, fateli intiepidire, strizzateli molto bene e

tagliuzzateli finemente. Mettete la ricotta, gli

spinaci, e la besciamella restante in un reci-

piente, e amalgamateli bene tra loro aiutandovi

con le fruste di uno sbattitore o con un mixer;

unite quindi 80 gr di formaggio grattugiato e

aggiungete mano a mano un po’ di latte fino a

che il composto risulta morbido e cremoso

(circa 200 ml), poi aggiustate di sale. Avete

così ottenuto le due creme che serviranno a

comporre gli strati della lasagna. Riducete a

piccoli dadini 250 gr di provola affumicata.

Prendete una teglia delle dimensioni di circa

30 x 21 cm, e disponete sul suo fondo 4 cuc-

chiai di olio extravergine di oliva, poi spalma-

teci anche qualche cucchiaio di crema al pesto.

Posizionate il primo strato di lasagne all’uova

precotte, e ricopritele con uno strato di crema

al pesto; sopra la crema al pesto formate uno

strato di crema di ricotta e spinaci e spolveriz-

zate con 40 gr di formaggio grattugiato. Ora,

cospargete con metà dei dadini di provola affu-

micata. Coprite il tutto con il secondo strato di

lasagne, e ripetete esattamente lo stesso proce-

dimento di cui sopra, tenendo da parte un po’

di crema al pesto che servirà (lui solo) a rico-

prire il terzo e ultimo strato di lasagne, che co-

spargerete di solo formaggio grattugiato (gli

ultimi 40 gr). Infornate le lasagne al pesto, ri-

cotta e spinaci in forno già caldo per circa

un’ora a 160° e prima di sfornarle provare con

una forchetta a bucare la lasagna per verificar-

ne la cottura; in caso contrario tenerla in forno

ancora per il tempo necessario. Servite le lasa-

gne con crema di pesto, ricotta e spinaci appe-

na sfornata.

Consiglio

Se per preparare questa pietanza, userete delle

lasagne di pasta fresca, la cottura si ridurrà alla

metà del tempo, cioè circa 30 minuti.

Page 36: I Colori dell'Alba

Il profumo delle foglie di limone

A vete mai letto qualcosa di Clara Sanchez?

Qualche mese fa ho comprato il suo primo

libro “ Il Profumo delle foglie di limone”.

Le ho cercate per tutto il libro ste foglie trovando-

le solo alla fine, nel giardino di una casa di cura. Il

libro parla di Julian e Sandra, lui, un anziano che

ha vissuto le atrocità dei campi di concentramento,

si reca sull'isola di Costa Bianca alla ricerca dei

suoi aguzzini, ormai vecchi e vendicarsi degli or-

rori subiti nei campi di sterminio.

Sandra si è rifugiata sull'isola, incinta, a riflettere

sulla sua vita e sui sentimenti che prova per il pa-

dre del bambino che nascerà.

Le loro vite s'incrociano quando lei fa amicizia

con una coppia di vecchietti che la ospitano in ca-

sa e quasi l'adottano come se fosse la loro nipoti-

na.

Frederik e Kristen Christensen sono rispettiva-

mente un medico e la sua infermiera delle SS e

Julian è sulle loro tracce e sulla confraternita com-

posta da ex nazisti per vendicarsi consegnandoli

alla giustizia.

A parte l'argomento nazismo che affascina sem-

pre, posso dire che questo libro è un romanzo dal-

la trama un po' semplice.

Lei che incinta, sotto la pioggia, va a cercare la

casa dei Christensen.

Lei che decide di aiutare Julian a smascherare gli

ex nazisti che nel frattempo già sapevano che il

vedovo li stava seguendo.

Dimenticavo nella storia c'è anche l'amore, quello

tra Sandra e Alberto, un infiltrato della polizia nel-

la confraternita, mi spiegate come fa la nostra

eroina a innamorarsi di Alberto con un solo bacio?

Le favole le sapeva scrivere solo Walter Disney e

solo per un pubblico infantile.

Nel libro qualcosa di buono c'è, in primo luogo i

paesaggi e il delicato argomento del Nazismo che

incuriosisce sempre il lettore.

Ho fatto una ricerca e ahimè gli anziani sono vera-

mente esistiti e molti ex nazisti sono ancora tra

noi, vivono una vita da pensionati a 4 stelle.

Volendo possiamo fare riflessioni molto più pro-

fonde: la MORTE.

I membri della confraternita lottano avidamente

per avere il siero della giovinezza, un miscuglio di

vitamine che dà un senso effimero di benessere.

La morte è un appuntamento a cui non possiamo

mancare, ritardare e prendere in giro, è un'espe-

rienza che addolora ma ci libera.

Ancora più profonda e filosofica è vedere il ro-

manzo come il racconto del terrore di fronte al

male e all'incapacità di non poter difendersi da

esso poiché troppo tardi ci si è accorti della sua

presenza. Nel libro ciò che mi ha colpito è la ba-

nalità del male cosi ben espressa da Hannah

Arendt, che non ha forme riconoscibili a prima

vista, ma che si nasconde e ne rende difficile l'in-

dividuazione in tutti, figuriamoci in due vecchietti

stesi a prendere il sole caldo della Spagna.

Concludendo il libro non mi è piaciuto, lo defini-

scono il libro del passaparola.

Per quanto mi riguarda la catena si spezza qui.

36 | Par l iamo di L ibr i | Maggio 2014

PARLIAMO DI LIBRI

Page 37: I Colori dell'Alba

Maggio 2014 | Poesia De l Mese| 37

POESIA DEL MESE

MESSAGGIO DI BUONA VOLONTA’

Amore grande e infinito interesse

nelle profonde percosse del mio piccolo essere

mi portano a chiedere insieme ai malati

come me, il desiderio di vivere senza essere emarginati

nei costosissimi viaggi di speranza

di disagi e di solitudine sopportati con pazienza e inquietudine.

soprattutto in alcuni giorni dell’anno, in cui il sorriso cambia una vita,

cancellando con una mano la malattia avvilita

da egoismo, avidità e prepotenza

che rendono ciechi di fronte alle attese e a alla sofferenza

di chi con sorprese è chiamato ad una vita fatta di stenti,

in una partita di privazioni, miserie ed esclusione sociale imminenti.

Vorrei che il vuoto dei nostri occhi possa sorridere

come dei normali occhi di chi sa vivere

e nell’attesa di liberazione di noi tanti malati,

vorrei risultati di guarigione non ostacolati

da numerose fermate e vivere in un mondo di colori,

non sopravvivere senza rincuori…

Antonio Nicolò

Vincitore del Concorso Nazionale di Poesia “Premio Ginestra”

Page 38: I Colori dell'Alba

CURIOSITA’

38 | Curiosi tà | Maggio 2014

UN GATTO PERCORRE 3.000

CHILOMETRI PER RITROVARE I SUOI

PROPRIETARI!!

L a sua padrona aveva traslocato,

spostandosi di oltre 3mila chilome-

tri, da Gulistan, in Uzbekistan, a Liska,

in Russia. Ma Karim, un gattino gri-

gio, evidentemente molto legato alla sua

proprietaria, non si è rassegnato all’idea

di perderla. E si è messo in viaggio, ri-

trovandola due anni dopo.

La donna, di nome Ravila, di 52 anni,

rincasando a casa ha visto il felino sulla

porta, rimanendo impietrita e esterrefat-

ta. La signora aveva lasciato il micio ai

vicini di casa che, chiamandola telefoni-

camente, le avevano riferito che il gatto

era scomparso. E un pomeriggio, mentre

tornava nella sua abitazione, in Russia,

Ravila ha intravisto un micetto che si

era posizionato sulla porta, quasi stesse

aspettando la padrona.

La donna, amante dei felini, l’ha pronta-

mente preso in braccio, riconoscendo

Karim. Il gatto era stato lasciato in Uz-

bekistan perché si pensava non reggesse

a un viaggio così lungo, fino in Russia.

E, invece, ha attraversato tre nazioni,

Uzbekistan, Kazakistan e la stessa Rus-

sia, per tornare dalla sua famiglia. Il gat-

to, provato, è subito stato curato dalla

famiglia di Ravila, che ha detto

“Sembra che abbia usato tutte le sue no-

ve vite per trovarci, e, alla fine, ce l’ha

fatta”.

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Maggio 2014 | Pie tra M i l iare | 39

La 25a Ora

S pike Lee. Inossidabile condottiero di ghetti

malfamati, vate contemporaneo di innumere-

voli parabole profetizzate da Malcolm X e Martin

Luther King. Più semplicemente, testimonianza

cinematografica e portavoce dell'intero mondo

afroamericano. Ma non è lo Spike Lee che cono-

sciamo tutti quello che si affaccia alla soglia del

2002. Dimenticatevi la violenza razziale di Harlem

in "Do the Righ Thing" (1989) o le schiacciate ce-

stistiche di Denzel Washington in "He Got Ga-

me" (1998). Dimenticate tutto perché questa è

New York. Un anno dopo.

"La 25a ora" rientra fra le tante "storie realmente

accadute" dello spaccato quotidiano americano.

Spike ritorna a quella "febbre della giungla" sinto-

matizzata da sesso e droga, che in tutti questi anni

ha visto espandere la sua pandemia dai poveri sob-

borghi di Harlem fino a fagocitare l'intera Grande

Mela. Ecco. "La 25a ora" racconta lo sviluppo di

questo malessere smanioso, catturato dagli occhi di

un cineasta che ha visto (la sua) New York crollare

giù come un castello di sabbia. La pellicola, infatti,

oltre a decantare un'intensa storia d'amore, di ami-

cizia, di tradimenti e di sbagli fatali, è soprattutto

un tenero e pietoso inno d'amore nei confronti di

una città che è da sempre stata uno dei simboli car-

dine degli Stati Uniti (Spike Lee è il primo ad in-

quadrare Ground Zero dopo gli attentati terroristi-

ci). Il film assume così l'aspetto del Giano Bifron-

te: da una parte la vita privata di Monty, dall'altra

la cultura americana pregna di conflitto razziale

(tema tanto caro al regista). Due diramazioni che si

ricollegano con forza bruta nella bellissima se-

quenza del monologo del protagonista, impegnato

a giustiziare a colpi di vaffanculo le multi etnie

presenti nella sua città, ma sordidamente destinato

a concludersi con un mea culpa lancinante. E lan-

cinante è anche il messaggio disfattista che ne fuo-

riesce, "una meditazione sulle prospettive di so-

pravvivenza di un'America che la tragedia non

sembra aver reso più matura" (Mereghetti).

Eccezionale per coraggio e dedizione la scelta del

regista nativo di Atlanta di incanalare il soggetto

originale (il romanzo di David Benioff) con il dopo

11 settembre e superba, neanche a dirlo, l'interpre-

tazione di Edward Norton, antieroe così innocente

e così colpevole allo stesso tempo. E che il regista

sia in forma lo dimostrano anche le originali tecni-

che impiegate (le virtuose manovre della mdp

all'interno della discoteca) assieme alla dolente

fotografia di Rodrigo Prieto e alla commovente e

pluripremiata melodia trainata da Terence Blan-

chard.

Sicuramente il film più bello e poetico di Spike

Lee, un cinema di denuncia e autoriflessione a tre-

centosessanta gradi, che doverosamente culmina

nella splendida perla finale, illusione crudele e

strappalacrime di una vita che avrebbe potuto esse-

re e che invece non sarà. C'è mancato poco che

non succedesse mai.

Pietra Miliare

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