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Guido Mannaioni Dipartimento di Farmacologia Preclinica e Clinica Università degli Studi di Firenze-SOD Tossicologia Medica Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi [email protected]

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Guido MannaioniDipartimento di Farmacologia

Preclinica e ClinicaUniversità degli Studi di Firenze-SOD Tossicologia Medica Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi

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Guido MannaioniDipartimento di Farmacologia

Preclinica e ClinicaUniversità degli Studi di Firenze-SOD Tossicologia Medica Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi

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Guido MannaioniDipartimento di Farmacologia

Preclinica e ClinicaUniversità degli Studi di Firenze-

Azienda [email protected]

Guido MannaioniDipartimento di Farmacologia

Preclinica e ClinicaUniversità degli Studi di Firenze-

Azienda [email protected]

1. Concetti generali e antidoti 8 Aprile 2013

2. Tossicodipendenza e intossicazione da oppiodi, cocaina, ecstasy, marijuana 18 Aprile 2013

3. Tossicologia d’urgenza e dei Farmaci neuroattivi (con BDZ e barbiturici) 22 Aprile 2013

4. Farmaci nello shock e carrello urgenze 29 Aprile 2013

6. ESAME Quando?

1. Concetti generali e antidoti 8 Aprile 2013

2. Tossicodipendenza e intossicazione da oppiodi, cocaina, ecstasy, marijuana 18 Aprile 2013

3. Tossicologia d’urgenza e dei Farmaci neuroattivi (con BDZ e barbiturici) 22 Aprile 2013

4. Farmaci nello shock e carrello urgenze 29 Aprile 2013

6. ESAME Quando?

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Cosa è la Tossicologia?Cosa è la Tossicologia?

• Tossicologia descrittiva/regolatoria (DL50 Tossicologia descrittiva/regolatoria (DL50 o tox cronica di un farmaco)o tox cronica di un farmaco)

•Tossicologia sperimentaleTossicologia sperimentale

•EcotossicologiaEcotossicologia

•Tossicologia forenseTossicologia forense

•Tossicologia medicaTossicologia medica

Cosa è la Tossicologia?Cosa è la Tossicologia?

• Tossicologia descrittiva/regolatoria (DL50 Tossicologia descrittiva/regolatoria (DL50 o tox cronica di un farmaco)o tox cronica di un farmaco)

•Tossicologia sperimentaleTossicologia sperimentale

•EcotossicologiaEcotossicologia

•Tossicologia forenseTossicologia forense

•Tossicologia medicaTossicologia medica

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Tossicologia MedicaTossicologia Medica

Si definisce come il settore della Medicina Si definisce come il settore della Medicina Specialistica dedicato alla diagnosi e alla Specialistica dedicato alla diagnosi e alla

terapia delle terapia delle intossicazioni acuteintossicazioni acute e e cronichecroniche non professionali non professionali

Tossicologia MedicaTossicologia Medica

Si definisce come il settore della Medicina Si definisce come il settore della Medicina Specialistica dedicato alla diagnosi e alla Specialistica dedicato alla diagnosi e alla

terapia delle terapia delle intossicazioni acuteintossicazioni acute e e cronichecroniche non professionali non professionali

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IntossicazioneIntossicazione

Definizione:Definizione:Malattia acuta o cronica che si produce per Malattia acuta o cronica che si produce per interazione di una sostanza estranea con interazione di una sostanza estranea con meccanismi biologici, da ciò risultando meccanismi biologici, da ciò risultando

una distorsione di essi, in senso negativo una distorsione di essi, in senso negativo per la qualità della vita cellulareper la qualità della vita cellulare

IntossicazioneIntossicazione

Definizione:Definizione:Malattia acuta o cronica che si produce per Malattia acuta o cronica che si produce per interazione di una sostanza estranea con interazione di una sostanza estranea con meccanismi biologici, da ciò risultando meccanismi biologici, da ciò risultando

una distorsione di essi, in senso negativo una distorsione di essi, in senso negativo per la qualità della vita cellulareper la qualità della vita cellulare

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I FATTORI CHE DETERMINANO LA RISPOSTA I FATTORI CHE DETERMINANO LA RISPOSTA TOSSICOLOGICA ALLA INTRODUZIONE DI UNA TOSSICOLOGICA ALLA INTRODUZIONE DI UNA

SOSTANZA ESTRANEAIN UN SISTEMA BIOLOGICO SOSTANZA ESTRANEAIN UN SISTEMA BIOLOGICO SONOSONO

•La doseLa dose

•Le caratteristiche molecolaridella sostanza estraneaLe caratteristiche molecolaridella sostanza estranea

•Le caratteristiche fisico-chimiche (esempio lipofilia)Le caratteristiche fisico-chimiche (esempio lipofilia)

•La configurazione elettronicaLa configurazione elettronica

•La interferenza con i normali processi e funzioni a livello La interferenza con i normali processi e funzioni a livello molecolaremolecolare

I FATTORI CHE DETERMINANO LA RISPOSTA I FATTORI CHE DETERMINANO LA RISPOSTA TOSSICOLOGICA ALLA INTRODUZIONE DI UNA TOSSICOLOGICA ALLA INTRODUZIONE DI UNA

SOSTANZA ESTRANEAIN UN SISTEMA BIOLOGICO SOSTANZA ESTRANEAIN UN SISTEMA BIOLOGICO SONOSONO

•La doseLa dose

•Le caratteristiche molecolaridella sostanza estraneaLe caratteristiche molecolaridella sostanza estranea

•Le caratteristiche fisico-chimiche (esempio lipofilia)Le caratteristiche fisico-chimiche (esempio lipofilia)

•La configurazione elettronicaLa configurazione elettronica

•La interferenza con i normali processi e funzioni a livello La interferenza con i normali processi e funzioni a livello molecolaremolecolare

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Gli AntidotiGli AntidotiGli AntidotiGli Antidoti

Università degli Studi di Firenze, Azienda Ospedaliera

Careggi

Dipartimento di Farmacologia Preclinica e Clinica

Unità Operativa di Tossicologia Medica

Università degli Studi di Firenze, Azienda Ospedaliera

Careggi

Dipartimento di Farmacologia Preclinica e Clinica

Unità Operativa di Tossicologia Medica

Prof Guido [email protected]

Prof Guido [email protected]

Page 8: Guido Mannaioni Dipartimento di Farmacologia Preclinica e Clinica Università degli Studi di Firenze-SOD Tossicologia Medica Azienda Ospedaliero Universitaria

Ogni turbamento improvviso

dell'ambiente prodotto da una

causa chimica che abbia o abbia

avuto conseguenze misurabili

sul piano dell'economia e della

salute pubblica.

Ogni turbamento improvviso

dell'ambiente prodotto da una

causa chimica che abbia o abbia

avuto conseguenze misurabili

sul piano dell'economia e della

salute pubblica.

Emergenze tossicologicheEmergenze tossicologicheEmergenze tossicologicheEmergenze tossicologiche

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Si definisce come ANTIDOTO ogni mezzo capace di limitare l'intensità dell'effetto indesiderato di una

sostanza fino ad annullarlo.

An antidote is a substance which can counteract a form of poisoning. The term ultimately derives

from the Greek αντιδιδοναι antididonai, "given against".

The antidotes for some particular The antidotes for some particular toxins are are

manufactured by injecting the toxin into an animal manufactured by injecting the toxin into an animal

in small doses and extracting the resulting in small doses and extracting the resulting antibodies from the host animals' blood. This from the host animals' blood. This

results in an antivenom that can be used to results in an antivenom that can be used to

counteract counteract poison produced by certain species of produced by certain species of snakes, , spiders, and other venomous animals , and other venomous animals

Si definisce come ANTIDOTO ogni mezzo capace di limitare l'intensità dell'effetto indesiderato di una

sostanza fino ad annullarlo.

An antidote is a substance which can counteract a form of poisoning. The term ultimately derives

from the Greek αντιδιδοναι antididonai, "given against".

The antidotes for some particular The antidotes for some particular toxins are are

manufactured by injecting the toxin into an animal manufactured by injecting the toxin into an animal

in small doses and extracting the resulting in small doses and extracting the resulting antibodies from the host animals' blood. This from the host animals' blood. This

results in an antivenom that can be used to results in an antivenom that can be used to

counteract counteract poison produced by certain species of produced by certain species of snakes, , spiders, and other venomous animals , and other venomous animals

AntidotismoAntidotismoAntidotismoAntidotismo

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Il nome deriva dal vocabolo greco Il nome deriva dal vocabolo greco

"therion" (vipera), mentre la "therion" (vipera), mentre la

composizione, dal famosissimo composizione, dal famosissimo

contravveleno "Mitridato" usato ed contravveleno "Mitridato" usato ed

inventato dal grande Mitridate VI Re inventato dal grande Mitridate VI Re

del Ponto del Ponto

Il nome deriva dal vocabolo greco Il nome deriva dal vocabolo greco

"therion" (vipera), mentre la "therion" (vipera), mentre la

composizione, dal famosissimo composizione, dal famosissimo

contravveleno "Mitridato" usato ed contravveleno "Mitridato" usato ed

inventato dal grande Mitridate VI Re inventato dal grande Mitridate VI Re

del Ponto del Ponto

Storia degli antidotiStoria degli antidotiStoria degli antidotiStoria degli antidoti

La Teriaca di Andromaco La Teriaca di Andromaco

Per combattere la paura ossessiva di essere Per combattere la paura ossessiva di essere

avvelenato, Mitridate si serviva quotidianamente avvelenato, Mitridate si serviva quotidianamente

di una miscela di 36 veleni in piccole dosi fino al di una miscela di 36 veleni in piccole dosi fino al

punto che si assuefò ad essi (mitridatismo). punto che si assuefò ad essi (mitridatismo).

Per combattere la paura ossessiva di essere Per combattere la paura ossessiva di essere

avvelenato, Mitridate si serviva quotidianamente avvelenato, Mitridate si serviva quotidianamente

di una miscela di 36 veleni in piccole dosi fino al di una miscela di 36 veleni in piccole dosi fino al

punto che si assuefò ad essi (mitridatismo). punto che si assuefò ad essi (mitridatismo).

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Storia degli antidotiStoria degli antidotiStoria degli antidotiStoria degli antidoti

La Teriaca di Andromaco La Teriaca di Andromaco

Quando le legioni romane di Pompeo vinsero il Quando le legioni romane di Pompeo vinsero il

suo esercito, Mitridate, decidendo di scegliere suo esercito, Mitridate, decidendo di scegliere

la morte per non cadere nelle loro mani, non la morte per non cadere nelle loro mani, non

poté usare il veleno:poté usare il veleno:

Quando le legioni romane di Pompeo vinsero il Quando le legioni romane di Pompeo vinsero il

suo esercito, Mitridate, decidendo di scegliere suo esercito, Mitridate, decidendo di scegliere

la morte per non cadere nelle loro mani, non la morte per non cadere nelle loro mani, non

poté usare il veleno:poté usare il veleno:

Girolamo Calestani Delle Osservazioni pag.84-85 Venezia nel 1584 presso Francesco de' Franceschi SeneseGirolamo Calestani Delle Osservazioni pag.84-85 Venezia nel 1584 presso Francesco de' Franceschi Senese

“…trasse dall'elmo della spada un potente veleno che bevutolo insieme

con due figliole, Nicia e Mitridatia, che seco erano, non puote morire, ne

gli fece nocumento alcuno, per essere egli assuefatto lungamente al

rimedio di questa sua Theriaca. Et gli fu forza volendo uscire di vita farsi

ammazzare da Bithio suo soldato. Il che non avenne già alle due giovani

che prive erano di una tanta sicurezza però che essendo il veleno

maligno et pernitioso troppo ne caderono subito morte…”…”

“…trasse dall'elmo della spada un potente veleno che bevutolo insieme

con due figliole, Nicia e Mitridatia, che seco erano, non puote morire, ne

gli fece nocumento alcuno, per essere egli assuefatto lungamente al

rimedio di questa sua Theriaca. Et gli fu forza volendo uscire di vita farsi

ammazzare da Bithio suo soldato. Il che non avenne già alle due giovani

che prive erano di una tanta sicurezza però che essendo il veleno

maligno et pernitioso troppo ne caderono subito morte…”…”

MitridateMitridateMitridateMitridate

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Storia degli antidotiStoria degli antidotiStoria degli antidotiStoria degli antidoti

La Teriaca di Andromaco La Teriaca di Andromaco

Pompeo venuto a conoscenza del fatto trovò Pompeo venuto a conoscenza del fatto trovò

fra i bottini di guerra la ricetta di Mitridate.fra i bottini di guerra la ricetta di Mitridate.

Spettò ad Spettò ad Andromaco il VecchioAndromaco il Vecchio, medico di , medico di

Nerone, il perfezionamento della ricetta, cui Nerone, il perfezionamento della ricetta, cui

pensò di aggiungere la carne di vipera sicuro pensò di aggiungere la carne di vipera sicuro

che l'uso della "fiera che l'uso della "fiera

velenosa", avrebbe accresciuto l'utilità, ilvelenosa", avrebbe accresciuto l'utilità, il

vigore e le virtù dell'antidoto. vigore e le virtù dell'antidoto.

Pompeo venuto a conoscenza del fatto trovò Pompeo venuto a conoscenza del fatto trovò

fra i bottini di guerra la ricetta di Mitridate.fra i bottini di guerra la ricetta di Mitridate.

Spettò ad Spettò ad Andromaco il VecchioAndromaco il Vecchio, medico di , medico di

Nerone, il perfezionamento della ricetta, cui Nerone, il perfezionamento della ricetta, cui

pensò di aggiungere la carne di vipera sicuro pensò di aggiungere la carne di vipera sicuro

che l'uso della "fiera che l'uso della "fiera

velenosa", avrebbe accresciuto l'utilità, ilvelenosa", avrebbe accresciuto l'utilità, il

vigore e le virtù dell'antidoto. vigore e le virtù dell'antidoto.

Fumagalli M, Storia e mirabili virtù del farmaco più antico: la Teriaca di Andromaco. Fumagalli M, Storia e mirabili virtù del farmaco più antico: la Teriaca di Andromaco.

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AntidotismoAntidotismoAntidotismoAntidotismo

Gli antidoti sono sostanze che

con meccanismo aspecifico o

specifico

per vie diverse,

possono prevenire o limitare

Gli antidoti sono sostanze che

con meccanismo aspecifico o

specifico

per vie diverse,

possono prevenire o limitare• l’assorbimentol’assorbimento

• l’azione lesiva sui parenchimil’azione lesiva sui parenchimi

• le alterazioni funzionali indotte le alterazioni funzionali indotte dai velenidai veleni

• l’assorbimentol’assorbimento

• l’azione lesiva sui parenchimil’azione lesiva sui parenchimi

• le alterazioni funzionali indotte le alterazioni funzionali indotte dai velenidai veleni

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Basi della terapia antidotale

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ANTIDOTO UNIVERSALE

CARBONE ATTIVATO PER OS (problemi nelle eventuali analisi di laboratorio sul

contenuto gastrico)

OLIO DI VASELLINA per intossicazioni con sostanze molto liposolubili (benzina,

trielina)

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Meccanismi di azione degli Meccanismi di azione degli antidotiantidoti

Meccanismi di azione degli Meccanismi di azione degli antidotiantidoti

ANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTE

Sostanze metaemoglobinizzantiSostanze metaemoglobinizzanti

Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico:Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico: OssimeOssime

Neutralizzazione del metabolita tossico:Neutralizzazione del metabolita tossico: N-N-acetilcisteina, GSHacetilcisteina, GSH

Sostanze metaemoglobinizzantiSostanze metaemoglobinizzanti

Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico:Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico: OssimeOssime

Neutralizzazione del metabolita tossico:Neutralizzazione del metabolita tossico: N-N-acetilcisteina, GSHacetilcisteina, GSH

Legame diretto al tossicoLegame diretto al tossicoLegame diretto al tossicoLegame diretto al tossico

Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:

Formazione endogena antidotoFormazione endogena antidotoFormazione endogena antidotoFormazione endogena antidoto

ChelantiChelantiCoEDTA, OH-cobalamina CoEDTA, OH-cobalamina Ab monoclonali, Fab, FvAb monoclonali, Fab, Fv

ChelantiChelantiCoEDTA, OH-cobalamina CoEDTA, OH-cobalamina Ab monoclonali, Fab, FvAb monoclonali, Fab, Fv

Cosubstrati (NaCosubstrati (Na22SS22OO33))Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, glicole etilenico)glicole etilenico)

Cosubstrati (NaCosubstrati (Na22SS22OO33))Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, glicole etilenico)glicole etilenico)

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ANTIDOTI CHE AGISCONO FARMACOLOGICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO FARMACOLOGICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO FARMACOLOGICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO FARMACOLOGICAMENTE

Antagonismo recettorialeAntagonismo recettorialeAntagonismo recettorialeAntagonismo recettoriale

Naloxone Naloxone overdose da oppioidi overdose da oppioidiFlumazenil Flumazenil overdose da BDZ overdose da BDZAtropina Atropina intossicazione da intossicazione da organofosforiciorganofosforiciOssigeno Ossigeno intossicazione da CO intossicazione da CO

Naloxone Naloxone overdose da oppioidi overdose da oppioidiFlumazenil Flumazenil overdose da BDZ overdose da BDZAtropina Atropina intossicazione da intossicazione da organofosforiciorganofosforiciOssigeno Ossigeno intossicazione da CO intossicazione da CO

Meccanismi di azione degli Meccanismi di azione degli antidotiantidoti

Meccanismi di azione degli Meccanismi di azione degli antidotiantidoti

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Meccanismi di azione degli Meccanismi di azione degli antidotiantidoti

Meccanismi di azione degli Meccanismi di azione degli antidotiantidoti

ANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTE

Sostanze metaemoglobinizzantiSostanze metaemoglobinizzanti

Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico:Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico: OssimeOssime

Neutralizzazione del metabolita tossico:Neutralizzazione del metabolita tossico: N-N-acetilcisteina, GSHacetilcisteina, GSH

Sostanze metaemoglobinizzantiSostanze metaemoglobinizzanti

Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico:Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico: OssimeOssime

Neutralizzazione del metabolita tossico:Neutralizzazione del metabolita tossico: N-N-acetilcisteina, GSHacetilcisteina, GSH

Legame diretto al tossicoLegame diretto al tossicoLegame diretto al tossicoLegame diretto al tossico

Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:

Formazione endogena antidotoFormazione endogena antidotoFormazione endogena antidotoFormazione endogena antidoto

ChelantiChelantiCoEDTA, OH-cobalamina CoEDTA, OH-cobalamina Ab monoclonali, Fab, FvAb monoclonali, Fab, Fv

ChelantiChelantiCoEDTA, OH-cobalamina CoEDTA, OH-cobalamina Ab monoclonali, Fab, FvAb monoclonali, Fab, Fv

Cosubstrati (NaCosubstrati (Na22SS22OO33))Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, glicole etilenico)glicole etilenico)

Cosubstrati (NaCosubstrati (Na22SS22OO33))Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, glicole etilenico)glicole etilenico)

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METALLO + AGENTE CHELANTE METALLO + AGENTE CHELANTE COMPLESSO CHIMICOprodotto della chelazioneCOMPLESSO CHIMICOprodotto della chelazione

K1K1

K2K2

[COMPLESSO CHIMICO][COMPLESSO CHIMICO]

[METALLO] X [AGENTE CHELANTE] [METALLO] X [AGENTE CHELANTE] = K= K

Antidoti che agiscono Antidoti che agiscono chimicamente:chimicamente:

CHELANTICHELANTI

Antidoti che agiscono Antidoti che agiscono chimicamente:chimicamente:

CHELANTICHELANTI

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Antidoti che agiscono Antidoti che agiscono chimicamente:chimicamente:

chelantichelanti

Antidoti che agiscono Antidoti che agiscono chimicamente:chimicamente:

chelantichelanti

2Na+2Na+

L'edetato calcico disodico (CaNa2EDTA) è una molecola in cui il calcio è chelato da un legame esadentato e può essere spostato dai metalli, provvisti rispetto ad esso di maggiore affinità verso gli stessi punti leganti, formando così un composto chelato prontamente eliminabile per via renale:

L'edetato calcico disodico (CaNa2EDTA) è una molecola in cui il calcio è chelato da un legame esadentato e può essere spostato dai metalli, provvisti rispetto ad esso di maggiore affinità verso gli stessi punti leganti, formando così un composto chelato prontamente eliminabile per via renale:

I metalli che possiedono maggiore affinità per il calcio verso l'EDTA disodico sonoil piombo lo zinco ed il rame.il piombo lo zinco ed il rame.

I metalli che possiedono maggiore affinità per il calcio verso l'EDTA disodico sonoil piombo lo zinco ed il rame.il piombo lo zinco ed il rame.

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Meccanismi di azione degli Meccanismi di azione degli antidotiantidoti

Meccanismi di azione degli Meccanismi di azione degli antidotiantidoti

ANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTE

Sostanze metaemoglobinizzantiSostanze metaemoglobinizzanti

Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico:Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico: OssimeOssime

Neutralizzazione del metabolita tossico:Neutralizzazione del metabolita tossico: N-N-acetilcisteina, GSHacetilcisteina, GSH

Sostanze metaemoglobinizzantiSostanze metaemoglobinizzanti

Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico:Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico: OssimeOssime

Neutralizzazione del metabolita tossico:Neutralizzazione del metabolita tossico: N-N-acetilcisteina, GSHacetilcisteina, GSH

Legame diretto al tossicoLegame diretto al tossicoLegame diretto al tossicoLegame diretto al tossico

Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:

Formazione endogena antidotoFormazione endogena antidotoFormazione endogena antidotoFormazione endogena antidoto

ChelantiChelantiCoEDTA, OH-cobalamina CoEDTA, OH-cobalamina Ab monoclonali, Fab, FvAb monoclonali, Fab, Fv

ChelantiChelantiCoEDTA, OH-cobalamina CoEDTA, OH-cobalamina Ab monoclonali, Fab, FvAb monoclonali, Fab, Fv

Cosubstrati (NaCosubstrati (Na22SS22OO33))Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, glicole etilenico)glicole etilenico)

Cosubstrati (NaCosubstrati (Na22SS22OO33))Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, glicole etilenico)glicole etilenico)

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Antidoti che agiscono Antidoti che agiscono chimicamente:chimicamente:

Anticorpi monoclonaliAnticorpi monoclonali

Antidoti che agiscono Antidoti che agiscono chimicamente:chimicamente:

Anticorpi monoclonaliAnticorpi monoclonali

H=heavyH=heavyL=lightL=light

V=variableV=variableC=constantC=constant

H=heavyH=heavyL=lightL=light

V=variableV=variableC=constantC=constant

Page 23: Guido Mannaioni Dipartimento di Farmacologia Preclinica e Clinica Università degli Studi di Firenze-SOD Tossicologia Medica Azienda Ospedaliero Universitaria

Caratteristiche dei Fab Caratteristiche dei Fab rispetto agli anticorpi interirispetto agli anticorpi interi

Caratteristiche dei Fab Caratteristiche dei Fab rispetto agli anticorpi interirispetto agli anticorpi interi

Rapida distribuzioneRapida distribuzione

Ampio volume di Ampio volume di

distribuzionedistribuzione

Rapida escrezione Rapida escrezione

renalerenale

Minor potere Minor potere

immunogenoimmunogeno

Rapida distribuzioneRapida distribuzione

Ampio volume di Ampio volume di

distribuzionedistribuzione

Rapida escrezione Rapida escrezione

renalerenale

Minor potere Minor potere

immunogenoimmunogeno

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Clin. Sci. (1998) 95, 3-17

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Gli antiveleni di serpenti, di scorpioni Gli antiveleni di serpenti, di scorpioni

hanno 100 annihanno 100 anni

Gli anticorpi anti-digitalici (Digibind) ed Gli anticorpi anti-digitalici (Digibind) ed

anti-ofidici: anti-ofidici: un un successosuccesso

anticorpi anti-colchicina: un progressoanticorpi anti-colchicina: un progresso

Anticorpi anti-ADT: una promessaAnticorpi anti-ADT: una promessa

Anticorpi anti-cocaina: un progetto Anticorpi anti-cocaina: un progetto

(domani)(domani)

Gli antiveleni di serpenti, di scorpioni Gli antiveleni di serpenti, di scorpioni

hanno 100 annihanno 100 anni

Gli anticorpi anti-digitalici (Digibind) ed Gli anticorpi anti-digitalici (Digibind) ed

anti-ofidici: anti-ofidici: un un successosuccesso

anticorpi anti-colchicina: un progressoanticorpi anti-colchicina: un progresso

Anticorpi anti-ADT: una promessaAnticorpi anti-ADT: una promessa

Anticorpi anti-cocaina: un progetto Anticorpi anti-cocaina: un progetto

(domani)(domani)

Immunoterapia:Immunoterapia:successi, fallimenti e successi, fallimenti e promesse nel 2003promesse nel 2003

Immunoterapia:Immunoterapia:successi, fallimenti e successi, fallimenti e promesse nel 2003promesse nel 2003

Chantal Bismuth, 1997Chantal Bismuth, 1997

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Meccanismi di azione degli Meccanismi di azione degli antidotiantidoti

Meccanismi di azione degli Meccanismi di azione degli antidotiantidoti

ANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTE

Sostanze metaemoglobinizzantiSostanze metaemoglobinizzanti

Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico:Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico: OssimeOssime

Neutralizzazione del metabolita tossico:Neutralizzazione del metabolita tossico: N-N-acetilcisteina, GSHacetilcisteina, GSH

Sostanze metaemoglobinizzantiSostanze metaemoglobinizzanti

Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico:Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico: OssimeOssime

Neutralizzazione del metabolita tossico:Neutralizzazione del metabolita tossico: N-N-acetilcisteina, GSHacetilcisteina, GSH

Legame diretto al tossicoLegame diretto al tossicoLegame diretto al tossicoLegame diretto al tossico

Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:

Formazione endogena antidotoFormazione endogena antidotoFormazione endogena antidotoFormazione endogena antidoto

ChelantiChelantiCoEDTA, OH-cobalamina CoEDTA, OH-cobalamina Ab monoclonali, Fab, FvAb monoclonali, Fab, Fv

ChelantiChelantiCoEDTA, OH-cobalamina CoEDTA, OH-cobalamina Ab monoclonali, Fab, FvAb monoclonali, Fab, Fv

Cosubstrati (NaCosubstrati (Na22SS22OO33))Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, glicole etilenico)glicole etilenico)

Cosubstrati (NaCosubstrati (Na22SS22OO33))Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, glicole etilenico)glicole etilenico)

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L'antidoto blocca la formazione L'antidoto blocca la formazione metabolica del veleno da un metabolica del veleno da un

precursore meno tossicoprecursore meno tossico

L'antidoto blocca la formazione L'antidoto blocca la formazione metabolica del veleno da un metabolica del veleno da un

precursore meno tossicoprecursore meno tossico

deprimente del SNC, acidosi metabolica (acido formico), tossicità per la retina, fegato e SNC

deprimente del SNC, acidosi metabolica (acido formico), tossicità per la retina, fegato e SNC

CH3CH2OHCH3CH2OH

ADHADH CH3CHOCH3CHOALDHALDH

CH3COOHCH3COOH

CH3OHCH3OH

HCHOHCHO HCOOHHCOOH

Metanolo:Metanolo:

Etanolo-----acetaldeide------acido aceticoEtanolo-----acetaldeide------acido acetico

Metanolo----formaldeide-----acido formicoMetanolo----formaldeide-----acido formico

retinoloretinolo

retineneretinene

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Emergenza tossiche da Emergenza tossiche da metanolometanolo

Emergenza tossiche da Emergenza tossiche da metanolometanolo

Italia, 1986Italia, 1986Italia, 1986Italia, 198622222222????????????

Atlanta, 1951Atlanta, 1951Atlanta, 1951Atlanta, 195141414141323323323323

Berlino, 1911Berlino, 1911Berlino, 1911Berlino, 191172727272163163163163

Luogo, dataLuogo, dataN° mortiN° mortiN° mortiN° mortiN° casiN° casiN° casiN° casi

Il 6% dei casi di cecità nell'esercito americano durante II Guerra Mondiale è stato attribuito ad intossicazioni da metanoloIl 6% dei casi di cecità nell'esercito americano durante II Guerra Mondiale è stato attribuito ad intossicazioni da metanolo

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Casi di intossicazione acute Casi di intossicazione acute da metanolo a Firenzeda metanolo a Firenze

Casi di intossicazione acute Casi di intossicazione acute da metanolo a Firenzeda metanolo a Firenze

Febbraio-Maggio 1986:Febbraio-Maggio 1986:

19 pzTrattamento specifico

19 pzTrattamento specifico

15 pz15 pz

Vino non disponibileVino non disponibileVino disponibileVino disponibile

11 pznessun trattamento

11 pznessun trattamento

4 pztrattamento specifico

4 pztrattamento specifico

Concentrazione metanolo nel vino da 1,2 a 3,6 g/100 mlConcentrazione metanolo nel vino da 1,2 a 3,6 g/100 ml

**

**

34 pazienti34 pazienti

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intossicazione acuta intossicazione acuta da metanoloda metanolo

intossicazione acuta intossicazione acuta da metanoloda metanolo

Stadio I: lievi alterazioni di depressione e/o Stadio I: lievi alterazioni di depressione e/o eccitazione a livello del SNCeccitazione a livello del SNC

Stadio II: acidosi metabolica dopo circa 8/10 h Stadio II: acidosi metabolica dopo circa 8/10 h dall’ingestione (il metanolo ha lento metabolismo dall’ingestione (il metanolo ha lento metabolismo comparato all’EtOH) con riduzione del pH arterioso comparato all’EtOH) con riduzione del pH arterioso e caduta dei bicarbonatie caduta dei bicarbonati

Stadio III: stadio dei sintomi lesionali con, a 12/24 Stadio III: stadio dei sintomi lesionali con, a 12/24 ore, nausea vomito, dolori addominali, vertigini, ore, nausea vomito, dolori addominali, vertigini, cefalea, disturbi del visus; frequente la pancreatite cefalea, disturbi del visus; frequente la pancreatite acuta acuta

Stadio IV: sindrome lesionale conclamata con Stadio IV: sindrome lesionale conclamata con midriasi, edema della papilla ottica, cecità, midriasi, edema della papilla ottica, cecità, ipotermia, convulsioni, coma.ipotermia, convulsioni, coma.

Stadio I: lievi alterazioni di depressione e/o Stadio I: lievi alterazioni di depressione e/o eccitazione a livello del SNCeccitazione a livello del SNC

Stadio II: acidosi metabolica dopo circa 8/10 h Stadio II: acidosi metabolica dopo circa 8/10 h dall’ingestione (il metanolo ha lento metabolismo dall’ingestione (il metanolo ha lento metabolismo comparato all’EtOH) con riduzione del pH arterioso comparato all’EtOH) con riduzione del pH arterioso e caduta dei bicarbonatie caduta dei bicarbonati

Stadio III: stadio dei sintomi lesionali con, a 12/24 Stadio III: stadio dei sintomi lesionali con, a 12/24 ore, nausea vomito, dolori addominali, vertigini, ore, nausea vomito, dolori addominali, vertigini, cefalea, disturbi del visus; frequente la pancreatite cefalea, disturbi del visus; frequente la pancreatite acuta acuta

Stadio IV: sindrome lesionale conclamata con Stadio IV: sindrome lesionale conclamata con midriasi, edema della papilla ottica, cecità, midriasi, edema della papilla ottica, cecità, ipotermia, convulsioni, coma.ipotermia, convulsioni, coma.

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Meccanismi di azione degli Meccanismi di azione degli antidotiantidoti

Meccanismi di azione degli Meccanismi di azione degli antidotiantidoti

ANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTE

Sostanze metaemoglobinizzantiSostanze metaemoglobinizzanti

Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico:Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico: OssimeOssime

Neutralizzazione del metabolita tossico:Neutralizzazione del metabolita tossico: N-N-acetilcisteina, GSHacetilcisteina, GSH

Sostanze metaemoglobinizzantiSostanze metaemoglobinizzanti

Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico:Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico: OssimeOssime

Neutralizzazione del metabolita tossico:Neutralizzazione del metabolita tossico: N-N-acetilcisteina, GSHacetilcisteina, GSH

Legame diretto al tossicoLegame diretto al tossicoLegame diretto al tossicoLegame diretto al tossico

Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:

Formazione endogena antidotoFormazione endogena antidotoFormazione endogena antidotoFormazione endogena antidoto

ChelantiChelantiCoEDTA, OH-cobalamina CoEDTA, OH-cobalamina Ab monoclonali, Fab, FvAb monoclonali, Fab, Fv

ChelantiChelantiCoEDTA, OH-cobalamina CoEDTA, OH-cobalamina Ab monoclonali, Fab, FvAb monoclonali, Fab, Fv

Cosubstrati (NaCosubstrati (Na22SS22OO33))Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, glicole etilenico)glicole etilenico)

Cosubstrati (NaCosubstrati (Na22SS22OO33))Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, glicole etilenico)glicole etilenico)

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Inibitori delle Inibitori delle AcetilcolinesterasiAcetilcolinesterasi

Inibitori delle Inibitori delle AcetilcolinesterasiAcetilcolinesterasi

Agenti Organofosforici e Gas NerviniAgenti Organofosforici e Gas NerviniAgenti Organofosforici e Gas NerviniAgenti Organofosforici e Gas Nervini

CarbamatiCarbamatiCarbamatiCarbamati

Fisostigmima, Piridostigmina Fisostigmima, PiridostigminaReversibiliReversibili

IrreversibiliIrreversibili

Lentamente reversibiliLentamente reversibili

Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossicoRiattivazione dell'enzima bloccato dal tossicoRiattivazione dell'enzima bloccato dal tossicoRiattivazione dell'enzima bloccato dal tossico

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Meccanismo di azione della AChE e Meccanismo di azione della AChE e inibitoriinibitori

Meccanismo di azione della AChE e Meccanismo di azione della AChE e inibitoriinibitori

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Agenti nerviniAgenti nerviniAgenti nerviniAgenti nervini

Agenti organofosforici inibitori irreversibili delle acetilcolinesterasi caratterizzati da una estrema rapidità di azione.

Agenti organofosforici inibitori irreversibili delle acetilcolinesterasi caratterizzati da una estrema rapidità di azione.

SARIN (Codice NATO GB)SARIN (Codice NATO GB)SOMAN (Codice NATO GD)SOMAN (Codice NATO GD)

TABUN (Codice NATO GA)TABUN (Codice NATO GA) VXVX

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Agenti nerviniAgenti nerviniAgenti nerviniAgenti nervini

I Gas Nervini possono essere rilasciati per dispersione aerea, attraverso proiettili di artiglieria binari oppure durante bombardamento aereo.

I Gas Nervini possono essere rilasciati per dispersione aerea, attraverso proiettili di artiglieria binari oppure durante bombardamento aereo.

I Gas Nervini vengono rapidamente assorbiti attraverso le mucose e la cute ed agiscono in pochi minuti.

I Gas Nervini vengono rapidamente assorbiti attraverso le mucose e la cute ed agiscono in pochi minuti.

Una volta liberati permangono nell'ambiente per meno di 24 ore mentre il VX è in grado di permanere nell'ambiente per settimane.

Una volta liberati permangono nell'ambiente per meno di 24 ore mentre il VX è in grado di permanere nell'ambiente per settimane.

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Agenti nerviniAgenti nerviniAgenti nerviniAgenti nervini

SintomatologiaSintomatologia

LacrimazioneLacrimazione ScialorreaScialorrea

Disturbi visiviDisturbi visivi DiarreaDiarrea

BroncorreaBroncorreaConvulsioniConvulsioni

Coma Morte per insufficienza respiratoria

Coma Morte per insufficienza respiratoria

Perdita di coscienzaPerdita di coscienza

Spasmo bronchialeSpasmo bronchiale

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Metropolitana di Tokyo 1995Metropolitana di Tokyo 1995Metropolitana di Tokyo 1995Metropolitana di Tokyo 1995

5 litri di Sarin in soluzione acquosa al 30%

5 litri di Sarin in soluzione acquosa al 30%

EffettiEffetti

12 morti (0.24%), 640 ricoveri ospedalieri, 5000 richieste di assistenza sanitaria in 2 ore

12 morti (0.24%), 640 ricoveri ospedalieri, 5000 richieste di assistenza sanitaria in 2 ore100 intossicazioni tra medici e paramedici intervenuti sul luogo dell'attentato o contaminati in pronto soccorso

100 intossicazioni tra medici e paramedici intervenuti sul luogo dell'attentato o contaminati in pronto soccorso

Scorte antidotali carentiScorte antidotali carenti

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Meccanismi di azione degli Meccanismi di azione degli antidotiantidoti

Meccanismi di azione degli Meccanismi di azione degli antidotiantidoti

ANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO CHIMICAMENTE

Sostanze metaemoglobinizzantiSostanze metaemoglobinizzanti

Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico:Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico: OssimeOssime

Neutralizzazione del metabolita tossico:Neutralizzazione del metabolita tossico: N-N-acetilcisteina, GSHacetilcisteina, GSH

Sostanze metaemoglobinizzantiSostanze metaemoglobinizzanti

Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico:Riattivazione dell'enzima bloccato dal tossico: OssimeOssime

Neutralizzazione del metabolita tossico:Neutralizzazione del metabolita tossico: N-N-acetilcisteina, GSHacetilcisteina, GSH

Legame diretto al tossicoLegame diretto al tossicoLegame diretto al tossicoLegame diretto al tossico

Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:Detossificazione enzimatica:

Formazione endogena antidotoFormazione endogena antidotoFormazione endogena antidotoFormazione endogena antidoto

ChelantiChelantiCoEDTA, OH-cobalamina CoEDTA, OH-cobalamina Ab monoclonali, Fab, FvAb monoclonali, Fab, Fv

ChelantiChelantiCoEDTA, OH-cobalamina CoEDTA, OH-cobalamina Ab monoclonali, Fab, FvAb monoclonali, Fab, Fv

Cosubstrati (NaCosubstrati (Na22SS22OO33))Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, glicole etilenico)glicole etilenico)

Cosubstrati (NaCosubstrati (Na22SS22OO33))Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Enzimi esogeni (rodanasi, AChE)Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, Prevenzione formazione metabolita tossico (metanolo, glicole etilenico)glicole etilenico)

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Intossicazione da Intossicazione da paracetamoloparacetamolo

Intossicazione da Intossicazione da paracetamoloparacetamolo

Il Paracetamolo è un analgesico ed un antipiretico,

L’intossicazione da paracetamolo (od acetaminofene)è frequente, ma raramente grave

Prototipo di tossicità lesionale: fase inizialeasintomatica seguita da danno epatico ritardato

Rischio principale:epatite citoliticainsufficienza epatocellulare e coma epatico in 3-5 gg

Il Paracetamolo è un analgesico ed un antipiretico,

L’intossicazione da paracetamolo (od acetaminofene)è frequente, ma raramente grave

Prototipo di tossicità lesionale: fase inizialeasintomatica seguita da danno epatico ritardato

Rischio principale:epatite citoliticainsufficienza epatocellulare e coma epatico in 3-5 gg

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Intossicazione da Intossicazione da paracetamoloparacetamolo

Intossicazione da Intossicazione da paracetamoloparacetamolo

POSOLOGIA STANDARDBAMBINO: 10-15/mg/Kg/dose, ogni 6h

(si consiglia di non superare i 90mg/Kg/die,

ovvero 15mg/Kg/dose)ADULTO: 500mg/dose, ogni 6h

Dosi tossicheAdulto 150 mg/kg (una dose singola di 6

g è comunqueconsiderata tossica)Bambino 150 mg/kg

POSOLOGIA STANDARDBAMBINO: 10-15/mg/Kg/dose, ogni 6h

(si consiglia di non superare i 90mg/Kg/die,

ovvero 15mg/Kg/dose)ADULTO: 500mg/dose, ogni 6h

Dosi tossicheAdulto 150 mg/kg (una dose singola di 6

g è comunqueconsiderata tossica)Bambino 150 mg/kg

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Intossicazione da Intossicazione da paracetamoloparacetamolo

Intossicazione da Intossicazione da paracetamoloparacetamolo

Assorbimento: rapido e completo attraverso il tratto GI

Cmax: si raggiunge in 30-60 minuti

Vd: circa 1L/Kg

Metabolismo: è essenzialmente epatico con formazione di

metaboliti glicurono-coniugati; una minima parte viene

trasformata in un composto attivo (metabolita arilato, N-acetil-para-benzochinonimina)neutralizzato dal glutatione ridotto

Escrezione: i metaboliti vengono escreti a livello renale

Emivita: è di circa 2h, ma può prolungarsi in caso dioverdose

Assorbimento: rapido e completo attraverso il tratto GI

Cmax: si raggiunge in 30-60 minuti

Vd: circa 1L/Kg

Metabolismo: è essenzialmente epatico con formazione di

metaboliti glicurono-coniugati; una minima parte viene

trasformata in un composto attivo (metabolita arilato, N-acetil-para-benzochinonimina)neutralizzato dal glutatione ridotto

Escrezione: i metaboliti vengono escreti a livello renale

Emivita: è di circa 2h, ma può prolungarsi in caso dioverdose

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Intossicazione da Intossicazione da paracetamoloparacetamolo

Intossicazione da Intossicazione da paracetamoloparacetamolo

65%65%

35%35%

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Tossicità da paracetamoloTossicità da paracetamoloTossicità da paracetamoloTossicità da paracetamolo

Il composto attivo ( METABOLITA INTERMEDIO ARILATO)

viene neutralizzato dal glutatione ridotto; a dosi tossiche di

paracetamolo, la capacità neutralizzante del glutationeridotto viene saturata e si verifica la necrosi cellulare

Dosi tossiche di paracetamolo possono essere raggiunte, in

adulti e bambini:• in seguito ad una singola somministrazione• per assunzioni ripetute troppo ravvicinate

la dose tossica di paracetamolo è di 150mg/Kgnell’adulto, l’epatotossicità si verifica generalmente per

dosisuperiori ad 8-10g, anche se viene riportata tossicità

epatica per una dose singola di 6g.

Il composto attivo ( METABOLITA INTERMEDIO ARILATO)

viene neutralizzato dal glutatione ridotto; a dosi tossiche di

paracetamolo, la capacità neutralizzante del glutationeridotto viene saturata e si verifica la necrosi cellulare

Dosi tossiche di paracetamolo possono essere raggiunte, in

adulti e bambini:• in seguito ad una singola somministrazione• per assunzioni ripetute troppo ravvicinate

la dose tossica di paracetamolo è di 150mg/Kgnell’adulto, l’epatotossicità si verifica generalmente per

dosisuperiori ad 8-10g, anche se viene riportata tossicità

epatica per una dose singola di 6g.

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Tossicità da paracetamolo: Tossicità da paracetamolo: fattori influenzantifattori influenzanti

Tossicità da paracetamolo: Tossicità da paracetamolo: fattori influenzantifattori influenzanti

• QUANTITA’ INGERITA• DOSE ASSORBITA• ATTIVITA’ DEI SISTEMI DI GLICURONO ESULFOCONIUGAZIONE• ATTIVITA’ DEL SISTEMA OSSIDATIVOMICROSOMIALE• RISERVE DI GLUTATIONE EPATICO

• QUANTITA’ INGERITA• DOSE ASSORBITA• ATTIVITA’ DEI SISTEMI DI GLICURONO ESULFOCONIUGAZIONE• ATTIVITA’ DEL SISTEMA OSSIDATIVOMICROSOMIALE• RISERVE DI GLUTATIONE EPATICO

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Tossicità da paracetamolo: Tossicità da paracetamolo: quadri cliniciquadri clinici

Tossicità da paracetamolo: Tossicità da paracetamolo: quadri cliniciquadri clinici

FASE I (ENTRO 12-24h DALL’INTOSSICAZIONE)Nausea, vomito, sudorazione, malessere generale

FASE II (DOPO 12-72h)Dolore addominale quadranti superiori; inizio citolisi

epatica (>AST-ALT, >Bilirubina, <AP)

FASE III (DOPO 72-96h)Danno epatico conclamato(>>AST-ALT, >>Bilirubina,

<<AP); casi gravi: alterazione della coscienza,ipoglicemia, alterazioni della coagulazione

FASE IV (DOPO 5-10gg)Risoluzione del danno epatico. Se insufficienza epatica:

sepsi, CID e morte. Tardivamente può comparire una IRA

FASE I (ENTRO 12-24h DALL’INTOSSICAZIONE)Nausea, vomito, sudorazione, malessere generale

FASE II (DOPO 12-72h)Dolore addominale quadranti superiori; inizio citolisi

epatica (>AST-ALT, >Bilirubina, <AP)

FASE III (DOPO 72-96h)Danno epatico conclamato(>>AST-ALT, >>Bilirubina,

<<AP); casi gravi: alterazione della coscienza,ipoglicemia, alterazioni della coagulazione

FASE IV (DOPO 5-10gg)Risoluzione del danno epatico. Se insufficienza epatica:

sepsi, CID e morte. Tardivamente può comparire una IRA

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Tossicità da paracetamolo: Tossicità da paracetamolo: trattamentotrattamento

Tossicità da paracetamolo: Tossicità da paracetamolo: trattamentotrattamento

SE LA DOSE INGERITA E’ POTENZIALMENTE TOSSICA O MAL VALUTABILE:

• GASTROLUSI PRECOCE E SOMMINISTRAZIONE DI CARBONE ATTIVATO

• FUNZIONALITA’ EPATICA BASALE (SGOT,SGPT, BILIRUBINA, TP) DA RIPETERE A 12-24-48-72h)

• TRATTAMENTO ANTIDOTICO: SOMMINISTRAZIONE DI NAC PER OS PER VIA PARENTERALE, MEGLIO SE ENTRO 10h DAL

SOVRADOSAGGIO

• TRAPIANTO DI FEGATO: NELL’INTOSSICAZIONE GRAVE

SE LA DOSE INGERITA E’ POTENZIALMENTE TOSSICA O MAL VALUTABILE:

• GASTROLUSI PRECOCE E SOMMINISTRAZIONE DI CARBONE ATTIVATO

• FUNZIONALITA’ EPATICA BASALE (SGOT,SGPT, BILIRUBINA, TP) DA RIPETERE A 12-24-48-72h)

• TRATTAMENTO ANTIDOTICO: SOMMINISTRAZIONE DI NAC PER OS PER VIA PARENTERALE, MEGLIO SE ENTRO 10h DAL

SOVRADOSAGGIO

• TRAPIANTO DI FEGATO: NELL’INTOSSICAZIONE GRAVE

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Tossicità da paracetamolo: Tossicità da paracetamolo: laboratoriolaboratorio

Tossicità da paracetamolo: Tossicità da paracetamolo: laboratoriolaboratorio

Poiché le prime fasi dell’intossicazione acuta sono poco specifiche,

decisiva è la determinazione del dosaggio plasmatico del farmaco(PARACETAMOLEMIA).

Quest’ultima ha un’importanza primaria da punto di vista

prognostico e va effettuata A PARTIRE DALLA 4° ORA

Se l’ora dell’ingestione non è nota con precisione, praticare 2

dosaggi successivi a 4h di distanza l’uno dall’altro, al fine di

determinare l’emivita del farmaco

La paracetamolemia, se l’ora dell’assunzione è nota, permette di

individuare i casi di probabile epatotossicità o l’assenza di tale

rischio prima che compaiano i sintomi clinici.

Poiché le prime fasi dell’intossicazione acuta sono poco specifiche,

decisiva è la determinazione del dosaggio plasmatico del farmaco(PARACETAMOLEMIA).

Quest’ultima ha un’importanza primaria da punto di vista

prognostico e va effettuata A PARTIRE DALLA 4° ORA

Se l’ora dell’ingestione non è nota con precisione, praticare 2

dosaggi successivi a 4h di distanza l’uno dall’altro, al fine di

determinare l’emivita del farmaco

La paracetamolemia, se l’ora dell’assunzione è nota, permette di

individuare i casi di probabile epatotossicità o l’assenza di tale

rischio prima che compaiano i sintomi clinici.

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Tossicità da paracetamolo: Tossicità da paracetamolo: paracetamolemia e paracetamolemia e

normogramma di Rumack normogramma di Rumack MatthewMatthew

Tossicità da paracetamolo: Tossicità da paracetamolo: paracetamolemia e paracetamolemia e

normogramma di Rumack normogramma di Rumack MatthewMatthew Permette, sulla base del

dosaggio plasmatico del paracetamolo e del

tempo trascorso dall’ingestione, di

INDIVIDUARE UN’AREA DITOSSICITA’ POSSIBILE ED

UNA PROBABILE e di approntare il

Trattamento antidotico adeguato.

Tale nomogramma fa riferimento ad una SINGOLA

ESPOSIZIONEal paracetamolo e si basa

sulla concentrazione plasmatica dopo la

QUARTA ORA DALL’ASSUNZIONE.

La curva di rischio effettivo di danno epatico passa per i

200mg/Lalla 4° ora e per i 50mg/L

alla 12° ora (mg/L = mcg/ml)

Permette, sulla base del dosaggio plasmatico del

paracetamolo e deltempo trascorso

dall’ingestione, di INDIVIDUARE UN’AREA DITOSSICITA’ POSSIBILE ED

UNA PROBABILE e di approntare il

Trattamento antidotico adeguato.

Tale nomogramma fa riferimento ad una SINGOLA

ESPOSIZIONEal paracetamolo e si basa

sulla concentrazione plasmatica dopo la

QUARTA ORA DALL’ASSUNZIONE.

La curva di rischio effettivo di danno epatico passa per i

200mg/Lalla 4° ora e per i 50mg/L

alla 12° ora (mg/L = mcg/ml)

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Tossicità da paracetamolo: Tossicità da paracetamolo: terapia antidoticaterapia antidotica

Tossicità da paracetamolo: Tossicità da paracetamolo: terapia antidoticaterapia antidotica

Il metabolismo epatico produce, a dosi sovraterapeutiche, underivato epatotossico (metabolita reattivo) secondariamenteinattivato dal glutatione.

A dosi tossiche, l’esaurimento del glutatione permette l’espressionedella epatotossicità.

L’ANTIDOTO PERMETTE DI REINTEGRARE LE RISERVEESAURITE DI GLUTATIONE

L’antidoto, per avere la massima efficacia nel prevenire il dannoepatico, deve essere somministrato precocemente, almeno entrole prime 10-12h che seguono il sovradosaggio acuto

Il metabolismo epatico produce, a dosi sovraterapeutiche, underivato epatotossico (metabolita reattivo) secondariamenteinattivato dal glutatione.

A dosi tossiche, l’esaurimento del glutatione permette l’espressionedella epatotossicità.

L’ANTIDOTO PERMETTE DI REINTEGRARE LE RISERVEESAURITE DI GLUTATIONE

L’antidoto, per avere la massima efficacia nel prevenire il dannoepatico, deve essere somministrato precocemente, almeno entrole prime 10-12h che seguono il sovradosaggio acuto

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Tossicità da paracetamolo: Tossicità da paracetamolo: terapia antidotica n terapia antidotica n acetilcisteina (NAC)acetilcisteina (NAC)

Tossicità da paracetamolo: Tossicità da paracetamolo: terapia antidotica n terapia antidotica n acetilcisteina (NAC)acetilcisteina (NAC)

Derivato della cisteina che costituisce la porzione

centrale del glutatione. La NAC svolge probabilmente

una funzione epatoprotettrice, MANTENENDO ORESTAURANDO IL LIVELLO DI GLUTATIONE

essenziale per la detossificazione dei metabolititossici del paracetamolo.

In caso di intossicazione, la NAC dovrebbe esseresomministrata il più precocemente possibile e

comunque entro le 24hLa maggior efficacia del trattamento antidotico

sembracomunque raggiungersi entro 10h

dall’intossicazione

Derivato della cisteina che costituisce la porzione

centrale del glutatione. La NAC svolge probabilmente

una funzione epatoprotettrice, MANTENENDO ORESTAURANDO IL LIVELLO DI GLUTATIONE

essenziale per la detossificazione dei metabolititossici del paracetamolo.

In caso di intossicazione, la NAC dovrebbe esseresomministrata il più precocemente possibile e

comunque entro le 24hLa maggior efficacia del trattamento antidotico

sembracomunque raggiungersi entro 10h

dall’intossicazione

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Tossicità da paracetamolo: Tossicità da paracetamolo: terapia antidotica n terapia antidotica n

acetilcisteina (NAC), prodotti acetilcisteina (NAC), prodotti commercialicommerciali

Tossicità da paracetamolo: Tossicità da paracetamolo: terapia antidotica n terapia antidotica n

acetilcisteina (NAC), prodotti acetilcisteina (NAC), prodotti commercialicommerciali

Hidonac 5g/25ml flacone EVFluimucil 300mg/3ml fl IM/EV (scomodo per

l’uso antidotico)200mg buste per os

PROTOCOLLO DI SOMMINISTRAZIONE150mg/Kg in glucosio al 5% in 1h (dose bolo)

+50mg/Kg in glucosio al 5% in 4h+50mg/Kg in glucosio al 5% in 8h+ 50mg/Kg in glucosio al 5% in 8hIn casi meno gravi è possibile la somministrazione anche per os

Hidonac 5g/25ml flacone EVFluimucil 300mg/3ml fl IM/EV (scomodo per

l’uso antidotico)200mg buste per os

PROTOCOLLO DI SOMMINISTRAZIONE150mg/Kg in glucosio al 5% in 1h (dose bolo)

+50mg/Kg in glucosio al 5% in 4h+50mg/Kg in glucosio al 5% in 8h+ 50mg/Kg in glucosio al 5% in 8hIn casi meno gravi è possibile la somministrazione anche per os

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ANTIDOTI CHE AGISCONO FARMACOLOGICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO FARMACOLOGICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO FARMACOLOGICAMENTEANTIDOTI CHE AGISCONO FARMACOLOGICAMENTE

Antagonismo recettorialeAntagonismo recettorialeAntagonismo recettorialeAntagonismo recettoriale

Flumazenil Flumazenil overdose da BDZ overdose da BDZ (capitolo dedicato)(capitolo dedicato)

Naloxone Naloxone overdose da oppioidi overdose da oppioidi (capitolo dedicato)

Atropina Atropina intossicazione da intossicazione da organofosforiciorganofosforici

Ossigeno Ossigeno intossicazione da CO intossicazione da CO

Flumazenil Flumazenil overdose da BDZ overdose da BDZ (capitolo dedicato)(capitolo dedicato)

Naloxone Naloxone overdose da oppioidi overdose da oppioidi (capitolo dedicato)

Atropina Atropina intossicazione da intossicazione da organofosforiciorganofosforici

Ossigeno Ossigeno intossicazione da CO intossicazione da CO

Meccanismi di azione degli Meccanismi di azione degli antidotiantidoti

Meccanismi di azione degli Meccanismi di azione degli antidotiantidoti

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Glasgow Coma Scale

apertura occhi risposta vocale movimenti

4 Spontanea 5 Orientata 6 Esegue ordini semplici

3 Alla chiamata 4 Confusa 5 Localizza il dolore

2 Al dolore 3 Parole improprie 4 Flessione degli arti al dolore

1 Nessuna 2 Suoni 3 Flessione anomala degli arti al dolore

1 Nessuna 2 Estensione degli arti al dolore

1 Nessuna

La classificazione secondo il GCS è ampiamente

utilizzata in neurologia ed in traumatologia, ma non è del

tutto idonea alla stadiazione del coma tossicologico

La classificazione secondo il GCS è ampiamente

utilizzata in neurologia ed in traumatologia, ma non è del

tutto idonea alla stadiazione del coma tossicologico

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Classificazione del coma di Reed

(basata sul coma barbiturico)

Classificazione del coma di Reed

(basata sul coma barbiturico)

Livello 0Livello 0

Livello 4Livello 4

Gra

vità

Gra

vità

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Il monossido di carbonio (CO) è un gas incolore, inodore e non irritante che si produce per la combustione incompleta di sostanze organiche.

Il monossido di carbonio (CO) è un gas incolore, inodore e non irritante che si produce per la combustione incompleta di sostanze organiche.

In Italia si stima che l’intossicazione da monossido di carbonio causi ogni anno 6000 ricoveri e più di 350 decessi (Lanza et al. 2001).

In Italia si stima che l’intossicazione da monossido di carbonio causi ogni anno 6000 ricoveri e più di 350 decessi (Lanza et al. 2001).

In Francia l’incidenza annuale di intossicazioni non intenzionali da CO è stata stimata intorno a 18 per 100000 e la mortalità intorno ai 200 per anno (Annane et al. 2001).

In Francia l’incidenza annuale di intossicazioni non intenzionali da CO è stata stimata intorno a 18 per 100000 e la mortalità intorno ai 200 per anno (Annane et al. 2001).

In Gran Bretagna ogni anno circa 200 sono severamente intossicate dal CO e 50 persone muoiono per intossicazione acuta non intenzionale (Blumenthal 2001).

In Gran Bretagna ogni anno circa 200 sono severamente intossicate dal CO e 50 persone muoiono per intossicazione acuta non intenzionale (Blumenthal 2001).

Monossido di carbonio Monossido di carbonio Monossido di carbonio Monossido di carbonio

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Ipossia arteriosa, aggravata da una ridotta capacità di cessione di ossigeno

ai tessuti.

Ipossia arteriosa, aggravata da una ridotta capacità di cessione di ossigeno

ai tessuti.

Legame sistema citocromo ossidasi mitocondriali Legame alla mioglobina contattilità miocardica Attivazione GC (ipotensione, edema cerebrale) Adesione leucocitaria all'endotelio (danni tissutali) Produzione radicali liberi

Legame sistema citocromo ossidasi mitocondriali Legame alla mioglobina contattilità miocardica Attivazione GC (ipotensione, edema cerebrale) Adesione leucocitaria all'endotelio (danni tissutali) Produzione radicali liberi

Fisiopatologia danno da Fisiopatologia danno da CO CO

Fisiopatologia danno da Fisiopatologia danno da CO CO

Altre azioni tossicheAltre azioni tossiche

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55,4

40,9

30,1

29,6

29,0

20,4

18,8

9,7

32,8

11,3

6,5

5,4

4,3

3,2

2,7

2,2

1,6

5,4

2,2

1,6

1,1

0 10 20 30 40 50 60

cefalea

iperreflessia

nausea

vomito

tachicardia

vertigini

astenia

lipotimia

perdita di coscienza

confusione

agitazione

angina

ipertono

dispnea

cardiopalmo

acidosi

trisma

coma

EPA

shock

convulsioni

55,4

40,9

30,1

29,6

29,0

20,4

18,8

9,7

32,8

11,3

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5,4

4,3

3,2

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2,2

1,6

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2,2

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0 10 20 30 40 50 60

cefalea

iperreflessia

nausea

vomito

tachicardia

vertigini

astenia

lipotimia

perdita di coscienza

confusione

agitazione

angina

ipertono

dispnea

cardiopalmo

acidosi

trisma

coma

EPA

shock

convulsioni Segni e sintomiSegni e sintomidella della

intossicazioneintossicazioneacuta da COacuta da CO

1992-2001: 212 pz 1992-2001: 212 pz

Segni e sintomiSegni e sintomidella della

intossicazioneintossicazioneacuta da COacuta da CO

1992-2001: 212 pz 1992-2001: 212 pz

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1. cefalea, nausea, vomito, vertigini,

tachicardia, senza perdita di coscienza

o deficit cognitivi o neuropsicologici.

1. cefalea, nausea, vomito, vertigini,

tachicardia, senza perdita di coscienza

o deficit cognitivi o neuropsicologici.

2. astenia, disturbi della visione,

confusione mentale, transitoria perdita

di coscienza e anormalità

neuropsicologiche.

2. astenia, disturbi della visione,

confusione mentale, transitoria perdita

di coscienza e anormalità

neuropsicologiche.3. deficit neurologici focali,

convulsioni, coma, patologie cardiache

(aritmiche o ischemiche), edema

polmonare, rabdomiolisi o grave

acidosi.

3. deficit neurologici focali,

convulsioni, coma, patologie cardiache

(aritmiche o ischemiche), edema

polmonare, rabdomiolisi o grave

acidosi.

GradingGradingGradingGrading

0. Paziente asintomatico0. Paziente asintomatico

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Sodio bicarbonatoSodio bicarbonato

Mannitolo Mannitolo

Scavengers dei radicali liberiScavengers dei radicali liberi

Farmaci corticosteroidiFarmaci corticosteroidi

O2O2

TerapiaTerapiaTerapiaTerapia

NORMOBARICONORMOBARICONORMOBARICONORMOBARICO

IPERBARICOIPERBARICOIPERBARICOIPERBARICO