guida turistica rocchetta sant'antonio
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Una pubblicazione pe conoscere il piccolo comune di Rocchetta Sant'Antonio (Foggia - Italy) Nandiera Arancione e borgo dalle grandi bellezze culturaliTRANSCRIPT
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Associazione di Promozione turistica e culturale
Guida realizzata da:
Comune diRocchetta Sant’Antonio
UNI EN ISO 14001: 2004
SIStEma dI gEStIONEqUalItà cErtIfIcatO cErtIfIcatO N. 13313
Comune insignito della bandiera arancione
RocchettaSant’antonio
Un piccolo borgo,
una grande storia
guida turistica di
Dall’alto del colle si staglia la torre ogivale simbolo del paese e degli antichi splendori
il castello
C’è un luogo avvolto dal mistero di un territorio da
sempre crocevia di culture, tradizioni e idiomi diver-
si. Un luogo che profuma di Puglia ma che si veste
del fascino delle attigue regioni della Lucania e Ir-
pinia. Un luogo dal carisma affascinate e dai colori
variopinti che sembrano rubati ad un opera d’arte
di Claude Monet. Chiese, castelli, palazzi nobiliari
fanno da cornice a vicoli ombrosi animati dalla vita
della gente che li popola da ormai mille anni. Un
luogo che riesce a farsi amare per l’ospitalità del-
la popolazione, per il buon profumo dei piatti tipici
della cucina locale e soprattutto per l’autentico va-
lore della serenità dei piccoli comuni caratterizzati
da aria salubre e vivibilità a misura d’uomo. Que-
sto luogo si chiama ROCCHETTA SANT’ANTONIO,
coda del crinale dei Monti Dauni nella provincia di
Foggia e capitale dei piccoli comuni europei. Il mini-
stro e critico letterario dell’ottocento Francesco De
Sanctis la ribattezzò “poetica” forse proprio perché
la fortezza
Una torre in cui si riconosce tutta la cittàa’, elegante nelle linee e imponente nella struttura
dalle linee artistiche del suo abitato ha per-
cepito la signorilità e l’arte di chi con estro
continua a far respirare e vivere al visitatore
un’atmosfera d’altri tempi. Una peculiarità
apprezzata anche dal Touring Club Italiano
che ha insignito la cittadina della Bandiera
Arancione. A padroneggiare sulla ‘rocca’ il
cinquecentesco mastodontico castello D’A-
quino, dalle linee gentili e maestose che solo
un architetto come Francesco di Giorgio
Martini poteva ideare. Il suggestivo bastio-
ne richiama il profilo delle antiche navi che
solcavano i mari d’Europa. Una torre ogivale
sovrasta l’abitato e lo protegge con la sua
ombra. Attorno ad essa minuscole case,
abbellite da archi e pietre lavorate a mano
come solo gli antichi scalpellini sapevano
fare. La fortezza adombra con la sua masto-
dontica struttura anche le tracce dei secoli
meno remoti dove un piccolo feudo, quel-
lo dei Del Torpo, difendeva questa linea di
confine dai Greco-Bizzantini sempre pronti
ad espugnare lingue di terra ai Normanni.
Ma prima di loro, Longobardi e popolazio-
ni indigene hanno combattuto per questo
territorio, lasciando a noi le orme e le vesti-
gia del passato racchiuse in quel che resta
dell’antico castello dedicato a Sant’Antimo
che, se pur meno imponente della fortezza
D’Aquino, racconta con la sua esile torre di
un passato meno fastoso ma comunque
importante per la storia del territorio.
Castello D’Aquinoedificato nel 1507 è la fortezza più elegante della Capitanata
Chiesa della Maddalenaposta al centro del paese , è stata edificata dalla storica confraternita dell’Immacolata Concezione
Preta LongaMonolite che segna la porta d’ingresso alla città provenendo da Candela
Il piccolo comune nasce al confine tra Campania e Lucania, immerso tra i panorami dei Monti Dauni e dell’Iprinia.
A far da guardiano al centro arroccato sul crinale c’è un geo sito composto da vari monoliti tra cui la leggendaria “preta longa” importante luogo anche sotto il profilo archeologico
Paesaggie colori
Un vicoloIl centro storico è caratterizzato da vicoli e viuzze che s’inerpicano sulla rocca
Elegante e suggestiva la baroccheggiante Chiesa Matrice è luogo di culto ma anche scrigno ricco di tesori
Chiesa Matriceedificata fra il 1754 ed il 1768 (data della consacrazione) e progettata da Giovanni Mancarelli di Barlettastile barocco castigato
Il fascino di ROCCHETTA SANT’AN-
TONIO non si conclude solo tra i ca-
stelli ma riecheggia tra le lesene della
baroccheggiante Chiesa matrice del
1700. Un luogo sacro ai rocchettani
che racchiude importanti opere d’arte,
come la pala della Madonna del Car-
dellino, dal fascino rinascimentale e
dal volto dolce e materno. Sulla som-
mità della chiesa si erge un cupolino
cuspidale maiolicato che riprende i
temi di un passato spesso ammaliato
dall’oriente. Luminosa e calda, la Chie-
sa matrice è un tempio (museo unico
nel suo genere) voluto dal popolo per il
popolo. Arredi in legno e marmi abbel-
liscono e rendono degno questo ‘tem-
pio’ del titolo di “Casa del Signore”.
Madonna del Cardellinoè comunemente conosciuta con il titolo di Maria Assunta in cielo, la pala di pregiata manifattura risale al XVI secolo ed è considerata una delle più importanti opere dell’intera regione Puglia
Volgendo lo sguardo fuori dall’abita-
to il visitatore non può non apprez-
zare lo stupendo spettacolo della
natura racchiuso in migliaia di ettari
di macchia mediterranea dove, tra
una roverella e il richiamo del nibbio,
è possibile scorgere ancora qualche
esemplare di lupo appenninico. Tra
un guado e una cascata scorre si-
lenzioso il fiume Ofanto dai romani
chiamato Aufidus, dove un tempo la
civiltà imperiale aveva costruito un
porto fluviale ed un piccolo abitato,
le quali tracce sono ancora visibili.
Acqua che scorre e diventa fiume in
uno scenario paradisiaco interrotto
solo dal rumore dell’antica stazio-
ne ferroviaria sede di tratta sin dal-
la fine del 1800. Immerse nel verde
delle chiese rupestri nate qui dal
minuzioso lavoro dei Benedettini
all’inizio dell’anno mille, quando da
Cava dei Tirreni decisero di marca-
re il territorio insediando abbazie e
conventi lungo la linea che si spin-
ge verso le Puglie. Dal passato alle
natura
BOSCO COMUNALELa superficie boschiva nell’agro di Rocchetta Sant’An-tonio si estende per svariati ettari, dove è presente una flora che varia dalla macchia mediterranea alla semplice pineta montana. All’interno sono stati realizzati sentieri per trekking e escursioni
Fonti d’AcquaTutto il territorio è ricco di fonti naturali d’Acqua. Sono diverse decine le fontane dalle quali è possibile dissetarsi con acqua freschissima anche nelle giornate più calde. Il territorio è poi attraversato dal Fiume Ofanto che offre incantevoli paesaggi.
In un mare di grano mosso dal vento il territorio è caratterizzato da stupendi panorami circondati da boschi e guadi del silenzioso fiume Ofanto
nuove tecnologie Rocchetta guarda
al futuro con particolare attenzio-
ne alle tematiche ambientali, larga-
mente supportate da un imponente
sfruttamento delle risorse rinnovabili
attraverso campi fotovoltaici ed eo-
lici. Un dato di ecosostenibilità che
ha permesso al paese di ottenere la
Certificato Ambientale UNI EN ISO
14001:2004 - n.13313.
Ma forse il valore più accattivante da
scorgere a Rocchetta è il patrimonio
intrinseco e antropologico delle tradi-
zioni, dei saperi e dei sapori. Una lun-
ga scia di tradizioni, che a cadenza
annuale si ripetono, completando un
circolo di usanze dal sapore antico e
dalle immagini suggestive. Lingue di
fuoco che si sprigionano dai falò illu-
minando la notte di Sant’Antonio (16
e 17 gennaio) o canti mariani lungo la
tortuosa via di campagna nel giorno
dedicato alla Madonna protettrice
del paese (15-24, 25, 26 agosto), sono
solo due degli appuntamenti che ani-
mano la vita del piccolo comune. At-
torno ad esse orbitano usanze e tra-
dizioni che escono dall’intimità delle
case e si riversano in strada, coinvol-
gendo tutti in grandi feste e appunta-
menti da non poter perdere. Rocchet-
ta resta quindi un luogo leggendario,
dove l’arte e la storia si sposano con
il genuino vivere dei suoi abitanti. Un
connubio perfetto che alterna agli
eleganti stili del centro storico le suc-
culenti forme del buon cibo come la
mozzarella o il pane. Sapienti mani
da secoli ripetono una laboriosa e
minuziosa pratica per trasformare
il latte in un’opera d’arte dal sapore
genuino o la farina in pane croccante
a base di lievito naturale e cottura a
Madonna del PozzoVenerata dai cittadini Rocchettani, viene festeggiata nei giorni 15 - 24 - 25 e 26 agosto
legna. Ingredienti che fanno
da cornice a ricchi piatti tipici
che uniscono la cultura della
civiltà contadina alle antiche
tradizioni della pastorizia, che
in questi luoghi trovavano i
verdi pascoli per crescere gli
armenti. Rocchetta per il vi-
sitatore diventa un luogo da
vivere e da scoprire. Il mare di
storia e le alte vette della cul-
tura popolare sono un ottimo
luogo dove poter passare dei
momenti unici in pieno relax.
Falò di Sant’AntonioFesta patronale che si tiene il 16 e 17 gennaio
Cena Medioevale e assalto al castelloGiornata in stile medioevale organizzata da LiberaMente nel mese di Agosto
Sagra dell’OrecchiettaOrganizzata da LiberaMente ad Agosto
ScamorzeRocchetta vanta una lunga tradizione nella produzione di prodotti lattiero-caseari. Dalla Mozzarella al Caciocavallo, dal burro in mante-ca alle scamorze
Castello Chiesa madre
Municipio
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Centro Storico
Nella piantina sono indicati alcuni dei
punti di maggiore interesse. In caso di
necessità il punto informazioni è situato
in Piazza Aldo Moro o si può telefonare
al 347 25 18300 oppure al 0885 841292.
Ristorante-Albergo “Al Castello”
Ristorante-Pizzeria “Antica Osteria”
Ristorante-Pizzeria “Le Fantasie”
Pub-Pizzeria “Music Ugo Pub”
RocchettaSant’Antonio
Torre dell’orologio
Associazione di Promozione turisticae culturale
Via Mancini, 32 - Rocchetta Sant’[email protected]. liberamenteonline.com
Piazza Aldo Moro 12 Tel. 0885.654007www. comune.rocchettasantantonio.fg.it
Alessandro GisoldiCreatività&[email protected]
Archivio Alessandro e Andrea GisoldiGruppo GADD - Sara Mattiello
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