guida di ferrara

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Page 1: Guida di Ferrara
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INFORMAZIONI PRATICHE Superficie provinciale 2.632 km² Altitudine da +22 a -4 s.l.m. Abitanti: Ferrara n° 132.000; sede arcivescovile; sede universitaria dal 1391; Patrimonio Unesco dal 1995; sede Ermitage Italia dal 2006. Comuni della provincia n° 26. Trasporti Ferrara è servita dalla rete ferroviaria e da quella autostradale, trovandosi sulla direttrice Venezia - Firenze - Roma. TRENITALIA tel. 892021; FERROVIE EMILIA-ROMAGNA n° verde 800-91.50.30. Autostrada A13 BO-PD, uscite Ferrara Nord e Ferrara Sud (raccordo con la superstrada Ferrara - Portogaribaldi). Autobus, linee urbane ed extraurbane: ACFT 0532 599490 Radiotaxi tel. 0532 900900 Parcheggi Parcheggio CENTRO STORICO Via Darsena. Posti auto. A pagamento. All'uscita, noleggio biciclette, Mobility Center. Distanza dal Castello Estense 550 mt. Parcheggio DIAMANTI Via Arianuova. Posti auto. A pagamento. Distanza dal Castello Estense 550 mt. Parcheggio SAN GUGLIELMO Via Palestro. Posti auto. A pagamento. Distanza dal Castello Estense 500 mt. Parcheggio RAMPARI SAN PAOLO Rampari San Paolo. Posti auto, area sosta camper attrezzata. A pagamento. Distanza dal Castello Estense 900 mt. Parcheggio EX MOF Via Darsena. Posti auto, camper e pullman. Gratuito. Distanza dal Castello Estense 900 mt. Parcheggio VIA DEL LAVORO Via Modena – via del Lavoro (nei pressi della Stazione Ferroviaria). Posti auto. Gratuito (prossima attivazione a pagamento). Distanza dal Castello Estense 1.300 mt. Clima L'inverno è rigido e piovoso e non mancano precipitazioni nevose con giornate che possono risultare soleggiate ma caratterizzate da venti gelidi. Le estati sono calde e afose, con diverse settimane consecutive soleggiate dalle temperature elevate. L'autunno è fresco e umido, con foschie e nebbie soprattutto notturne. La primavera è la stagione migliore per visitare Ferrara, con giornate dalla temperatura mite e gradevole. Servizi pubblici Centro Storico: Piazza Cortevecchia (a pagamento – accessibile); Via Gobetti (a pagamento - accessibile) Parco Massari (gratuito). Parcheggio Centro Storico P.le Kennedy - Diurno (a pagamento - chiuso il giovedì pomeriggio – accessibile); Piazzale S. Giovanni (a pagamento – accessibile); Viale Orlando Furioso (a pagamento – accessibile).

VISITA FERRARA

Oggi Ferrara mostra al visitatore il proprio volto migliore, nato da un'eredità storica superba, accanto alla quale si pone la realtà di una città moderna e

della sua vita ricca di spunti culturali, rimasta miracolosamente a misura d'uomo. Città iscritta dall'Unesco nella Lista del patrimonio dell'Umanità per il suo centro storico rinascimentale, recentemente scelta come sede di Ermitage Italia si presenta con l'atmosfera intatta del suo passato, armoniosamente sposata con quella del suo vivace presente, circondata dalle mura, nove chilometri di rosso mattone e di viali alberati immersi nel verde, che, insieme alle numerose aree verdi, ai parchi e ai giardini storici, la rendono una città ideale per piacevoli passeggiate ed escursioni. I musei ferraresi non sono semplici contenitori di opere d'arte ma luoghi ricchi di rimandi alla realtà che li circonda, sia essa retaggio del passato o testimonianza del presente. Oggetti della favolosa città di Spina, testimonianze del mondo greco ed etrusco, nelle sale di Palazzo Costabili; la grande pittura del Quattrocento e Cinquecento a Palazzo dei Diamanti, a Palazzo Schifanoia e al Castello Estense; e poi ancora l'arte di Boldini e di de Pisis, le opere dei contemporanei, le collezioni: un patrimonio formatosi nel tempo che non cessa di arricchirsi.

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La Città Medievale Fino al XII secolo il ramo principale del Po, che ora scorre alcuni chilometri a nord della città, passava sotto le mura meridionali: qui sorgeva il porto fluviale, per lungo tempo trafficato crocevia di merci. A sud del centro sorge quindi la città più antica, estesa longitudinalmente lungo le rive del grande fiume e intersecata dalle strade che mettevano in comunicazione il porto con la zona dei mercati. Vi si trova una struttura in larga parte intatta, con scorci di grande suggestione ed importanti edifici civili e religiosi.

Musei: Casa Romei – Via Savonarola 30 tel. 0532 240341 Castello Estense – Largo Castello tel. 0532 299233 Museo Archeologico Nazionale – Via XX Settembre 124 tel. 0532 66299 Museo della Cattedrale – Via San Romano tel. 0532 244949 Museo Ebraico e sinagoghe – Via Mazzini 95 tel. 0532 210228 Palazzina Marfisa d'Este – Corso Giovecca 170 tel. 0532 244949 Palazzo Schifanoia – Via Scandiana 23 tel. 0532 244949 Principali chiese: Cattedrale – Piazza Cattedrale tel. 0532 207449 Chiesa di San Paolo – Corso Porta Reno tel. 0532 765284 Chiesa di San Francesco – Via Terranuova tel. 0532 209646 Chiesa di Santa Maria in Vado – Via Borgovado 3 tel. 0532 65127 Monastero del Corpus Domini – Via Pergolato 4 tel. 0532 207825 Monastero di Sant'Antonio in Polesine – Vicolo del Gambone tel. 0532 64068 Oratorio dell'Annunziata – Via Borgo di Sotto 49 tel. 0532 741009

La Città Rinascimentale

Durante tutto il Medio Evo e quasi tutto il XV secolo, il confine settentrionale della città correva lungo l'attuale asse viario Viale Cavour-Corso Giovecca. A nord di questo limite esistevano tuttavia numerosi edifici, anche prestigiosi, alcuni dei quali di proprietà ducale. Nel 1492 Ercole I incaricò Biagio Rossetti di inglobare nel centro urbano questa vastissima zona (la superficie della città ne risultò più che raddoppiata) e il grande architetto e urbanista concepì un piano che, per la sua originalità e razionalità, fece di Ferrara la "prima città moderna d'Europa" riconosciuta dall'Unesco "quale esempio eccezionale di città del Rinascimento". Musei: Palazzo dei Diamanti C.so Ercole I d’Este 21

�� Pinacoteca Nazionale - tel. 0532 205844 �� Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea - tel. 0532 244949

Palazzo Massari Corso Porta Mare 5/9 �� Museo G. Boldini e dell’Ottocento - tel. 0532 244949 �� Museo d'Arte Moderna e Contemporanea F. De Pisis - tel. 0532 244949

Principali Chiese: Chiesa del Gesù – Via Borgo dei Leoni 56 – tel. 0532 205908 Chiesa di San Carlo – Corso Giovecca 19 Chiesa dei Teatini – Corso Giovecca 52 Tempio di San Cristoforo alla Certosa – p.zza Borso 50 – tel. 0532 244949

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Casa Romei La casa di Giovanni Romei, ricco mercante e banchiere vissuto a metà del XV secolo, rappresenta un tipico esempio di dimora signorile in età ducale. Alla sua morte passò in proprietà delle monache Clarisse dell’adiacente Corpus Domini e fu abitata da molti personaggi che cercavano pace e meditazione. L’armonico cortile d’onore è il frutto dell’unione di elementi medievali con altri rinascimentali ed è dominato da un grande monogramma di Cristo in terracotta. Ampie sale si aprono ad entrambi i piani, tra le quali la famosa Sala delle Sibille che profetizzano la discesa in terra di Cristo, con un imponente camino. Le decorazioni del primo piano risalgono al secondo Cinquecento e furono volute dal cardinale Ippolito II d’Este.

Monastero di Sant’Antonio in Polesine Fondato dopo la metà del XII secolo dalla Beata Beatrice II, figlia del marchese Azzo VII d'Este, questo convento benedettino conserva al suo interno il celebre coro delle monache, dove ignoti maestri giotteschi e pittori dei secoli più tardi hanno creato uno dei cicli di affreschi più importanti d’Italia. Dramma medievale, serenità quattrocentesca e ricca ornamentazione del Cinquecento si fondono in un’unica opera eccezionale.

Guidati dalla presenza discreta delle monache, si passa in punta di piedi fra mille emozioni della vista e dello spirito, per tornare poi al chiostro, dove attende la sepoltura della beata fondatrice, la cui memoria ancora vive nella sua città.

Oratorio dell’Annunziata Costruito nel 1376, resta quasi nascosto all’occhio del visitatore, ma chi sale fino all’aula superiore ammira un ambiente intatto in cui una splendida Resurrezione pisanelliana è circondata su tutte le pareti dal ciclo cinquecentesco delle Storie della Croce.

Convento del Corpus Domini

Fondato da Santa Caterina Vegri, il convento ospita nel coro alcune semplici sepolture in cui riposano fra gli altri i famosi Eleonora d'Aragona, Alfonso I, Lucrezia Borgia, Alfonso II. La chiesa pubblica è elegantemente riccamente decorata in stile settecentesco.

Palazzina Marfisa d’Este

Magnifico esempio di residenza signorile del secolo XVI, fu costruita da Francesco d’Este e passò in eredità alla figlia Marfisa che qui abitò fino alla morte. La Palazzina splende di ricchissimi soffitti a grottesche cinquecentesche, opera della scuola dei Filippi (sec. XVI). Le stanze sono arredate con grande gusto, con mobili antichi, oggetti d’antiquariato e dipinti. Attraverso ciò che resta dell'antico giardino si raggiunge una loggia affrescata che veniva usata per concerti e rappresentazioni teatrali.

Cattedrale la Cattedrale, dedicata ai Santi Giorgio e Maurelio, patroni della città, è un insieme armonico di solidità romanica e di squisite eleganze gotiche. L’artefice romanico del progetto e di molti rilievi della parte inferiore della grandiosa facciata, tra i quali spiccano il San Giorgio e le scene del Nuovo Testamento sopra la porta centrale, è lo scultore Nicholaus. La parte superiore in stile gotico presenta oltre alle numerose arcatelle e ai finestroni strombati, un magnifico Giudizio Universale scolpito da ignoto, sopra la loggia centrale. L’interno è stato completamente trasformato nel '700 e contiene sculture di Domenico di Paris, dipinti del Guercino, del Bastianino e di Benevenuto Tisi da Garofalo.

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Museo della Cattedrale Ubicato nella chiesa di San Romano è costituito da oggetti appartenuti alla Cattedrale tra cui le portelle dell'organo di Cosmè Tura raffiguranti L'Annunciazione e San Giorgio e il drago. Fra le opere scultoree sono da notare le formelle duecentesche provenienti della distrutta Porta dei Mesi, la Madonna della Melagrana di Jacopo della Quercia. Sono esposti inoltre otto splendidi arazzi cinquecenteschi e una ricca collezione di antifonari e corali miniati.

Castello Estense

Il Castello, costruito nel 1385 a difesa della famiglia d'Este, conserva di quel periodo la struttura tipica della fortezza medievale. Al piano terra sono visitabili le antiche cucine, le anguste celle di Ugo e Parisina e la prigione di Don Giulio d’Este. Una lunga rampa, anticamente destinata alle artiglierie, porta al piano nobile, dove si viene accolti dalla grazia di un terrazzo circondato da mura, il Giardino delle Duchesse. All'esterno le balconate di marmo e le altane ci ricordano il periodo in cui, nel Cinquecento, l'edificio si trasformò in residenza della Corte Ducale. Al piano nobile, degli antichi appartamenti sono visitabili alcune sale, prive degli arredi originali, ma arricchite da soffitti sontuosi, i cui colori nulla hanno perso del primitivo splendore. Gli affreschi sono opera di vari artisti, tra cui la famiglia Filippi (XVI sec.). Tra gli ambienti più importanti la Cappella Ducale, la Sala dell’Aurora, la Saletta e la Sala dei Giochi, la Sala del Governo e la Sala degli Stemmi. Sono stati inoltre recuperati nuovi spazi visitabili, come i famosi “Camerini”, un tempo destinati a contenere le opere d'arte più prestigiose di artisti come Bellini, Tiziano, Dosso Dossi, Antonio Lombardo.

Palazzo dei Diamanti Il Palazzo dei Diamanti, costruito da Biagio Rossetti a partire dal 1493 per Sigismondo d’Este, fratello di Ercole I, è il capolavoro insuperato dell’architetto ferrarese. Costruito sul “quadrivio degli angeli”, punto focale dell’Addizione Erculea, è reso inconfondibile dall’originale rivestimento a forma di diamante e dalle ricche decorazioni d’angolo. Le sale del piano nobile ospitano la Pinacoteca Nazionale che conserva opere d'arte che datano dal XIII al XVIII secolo.

Fra i tanti artisti, ferraresi e non, le cui opere sono esposte nel museo si possono ricordare Vitale da Bologna, Gentile da Fabriano, Cosmè Tura, Ercole de’ Roberti, Vittore Carpaccio, Niccolò Pisano, Lorenzo Costa, Garofalo, Dosso e Battista Dossi, Bastianino, Scarsellino, El Greco. Palazzo dei Diamanti è sede di mostre d’arte di fama internazionale.

Palazzo Schifanoia Palazzo di delizie, destinato ai raffinati passatempi della corte e a “schivar la noia”, Schifanoia ospita il celebre Salone dei Mesi con uno dei cicli pittorici più celebri del Rinascimento. Le pareti, affrescate nel secondo Quattrocento, sono divise in dodici comparti, uno per mese, in cui sono rappresentati in fasce sovrapposte i trionfi delle divinità pagane che presiedono al mese, i segni astrologici e le raffigurazioni dei 'decani', e il duca Borso d'Este nell'esercizio del governo e dei suoi passatempi preferiti. Fra i tanti che vi lavorarono merita ricordare Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti.

Al salone si affiancano i magnifici stucchi dipinti della Sala delle Virtù e le ricche collezioni dei Musei Civici d’Arte Antica.

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Palazzo di Ludovico il Moro Lungo l'antica via della Ghiara, Antonio Costabili, alto funzionario della corte, volle erigere un grandioso palazzo. Il progetto di Biagio Rossetti del 1495 non fu mai completato e mostra oggi solo due lati del cortile d'onore e sul retro un giardino neorinascimentale. Il Museo Archeologico, che ha sede nel Palazzo, ospita i reperti della città etrusca di Spina, emporio commerciale che fiorì dal VI al III sec. a. C. e che scomparve senza lasciare traccia. Particolarmente pregiati sono i corredi da simposio, rinvenuti all'interno delle ricche sepolture, che costituiscono una delle più grandi collezioni al mondo di ceramiche attiche a figure rosse. Spiccano inoltre i gioielli in oro e argento, i raffinati bronzi e i piccoli oggetti di bellezza in vetro.

Palazzo Massari Palazzo commissionato alla fine del quattrocento e più volte rimaneggiato conserva un bellissimo giardino, oggi parco pubblico. L'interno, dagli ambienti raffinati, ospita oggi due musei di grande importanza e richiamo culturale. Il Museo Giovanni Boldini è dedicato al pittore ferrarese vissuto tra il 1842 e il 1931, insuperabile ritrattista e interprete della società del suo tempo e in voga nella Parigi della belle-époque. Colpiscono le figure delle affascinanti donne del tempo rese immortali dalle personalissime “sciabolate” del suo pennello. Il Museo dell'Ottocento conserva opere di G. Previati e di G. Mentessi. Il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea “Filippo de Pisis” ospita una ricchissima collezione di questo originalissimo artista ferrarese, che trasfuse nelle sue opere una sorta di malinconia crepuscolare.

Sinagoghe e Museo Ebraico

Il grande edificio delle Sinagoghe (Sinagoga Tedesca, Tempio Fanese, Sinagoga Italiana) sorge nel cuore dell'antico ghetto e fu utilizzato come sede delle istituzioni degli ebrei ferraresi fin dal 1485. Ospita anche il Museo Ebraico, nelle cui sale sono esposti oggetti tradizionali di culto che illustrano diversi momenti della vita di ogni ebreo e le principali festività religiose. L'edificio viene vissuto ancora oggi come centro dell'ormai piccola comunità locale.

CHIESE Nella chiesetta che sorgeva al posto dell’attuale, sontuosa basilica di Santa Maria in Vado, nel 1171 ebbe luogo un evento miracoloso: al momento della consacrazione dell'ostia sprizzarono gocce di sangue che andarono a bagnare la volta sopra l’altare. La memoria di quel fatto fece del tempio un luogo di venerazione e la chiesa fu ricostruita e ingrandita nel 1495 con il concorso tecnico di Ercole de' Roberti e di Biagio Rossetti. La chiesa di San Paolo, sontuoso pantheon della nobiltà cittadina, è decorata ovunque di affreschi e di conserva pregevoli opere dei secoli XVI e XVII che ne fanno un vero e proprio museo degli artisti ferraresi. A pochi passi dal Castello, la chiesa del Gesù nasconde dietro l’austera facciata di laterizio un vero tesoro d’arte e di storia, dallo splendido Compianto su Cristo in terracotta dipinta del Mazzoni alle pale d’altare del Bastarolo e del Crespi.

Presso le mura a settentrione, in mezzo al verde degli antichi orti si trova l’imponente mole di San Cristoforo, circondata dalla Certosa, da due secoli divenuta cimitero monumentale della città. Molte chiese portano il segno inconfondibile di Biagio Rossetti, da San Francesco, spogliata nei secoli di molti suoi tesori, ma intatta nella sua serena e luminosa struttura, a San Benedetto, affiancata dall’alto campanile e dal doppio chiostro. Appena fuori dalle mura, a sud della città, sorge la chiesa di San Giorgio, cattedrale cittadina fino al XII secolo, e successivamente chiesa conventuale e affidata ai monaci Olivetani che ancora la reggono. Dietro la facciata di laterizio si nasconde un interno riccamente decorato in cui prevale una chiara luminosità azzurra. Quadri e sculture fanno da corona a sepolture importanti, da quella, semplicissima, di Cosmè Tura, a quella del compatrono di Ferrara, in vescovo Maurelio.

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Itinerario in centro

Piazza Savonarola, punto di partenza della visita, è circondata da edifici di grande interesse storico. Su di un lato il Castello Estense (A), fortezza del 1385 trasformata in residenza dei duchi di Ferrara nei secoli seguenti Di fronte al Castello sorge l’antico Palazzo Ducale che qui si presenta di lato, con un portico cinquecentesco di marmo denominato Loggia dei Camerini.

Il Castello Estense e l’antico Palazzo Ducale sono messi in comunicazione da un collegamento, detto Via Coperta, costruito su arcate. Al centro della piazza sorge il monumento a Girolamo Savonarola, inaugurato nel 1875: il grande filosofo è ritratto mentre predica, con le braccia alzate in un gesto magniloquente. La Piazza Savonarola si affaccia sul Corso Martiri della Libertà, arteria che prende il nome da un triste episodio della seconda guerra mondiale. Alla storia dei martiri furono dedicati un racconto di Bassani e un film di Florestano Vancini (La lunga notte del ’43). Dirigendosi a destra verso la Cattedrale, si ammira sul lato sinistro il grandioso Palazzo Arcivescovile, opera del primo Settecento. La facciata del prospiciente Palazzo Municipale (B) è anch’essa in stile settecentesco. Un grande passaggio ad arco chiamato Vòlto del Cavallo, per via del Monumento equestre di Niccolò III d’Este sopra un arco il cui disegno è attribuito a Leon Battista Alberti. All’altro lato dell’arco, sopra una massiccia colonna, si erge la statua sedente del duca Borso d’Este. Attraverso il vòlto si entra nella Piazza Municipale (C), ex cortile d’onore del Palazzo Ducale, dominata dal grandioso Scalone d’Onore costruito su disegno di Pietro Benvenuto degli Ordini. Usciti da Piazza Municipale ci si trova di fronte la Cattedrale (D), dedicata ai Santi patroni cittadini Giorgio e Maurelio. Di fianco alla Cattedrale si estende la vasta Piazza Trento e Trieste, il cui lato

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settentrionale è occupato da un lungo portico. Più avanti si erge il campanile, in marmo bianco e rosa, eretto su disegno di L.B. Alberti. Notevole anche l’abside della chiesa, opera del massimo architetto ferrarese, Biagio Rossetti. Sul lato opposto si trova un palazzo del Novecento che ha sostituito il vecchio Palazzo della Ragione. La piazza è chiusa dall’ex Oratorio di San Crispino, antica sede dell’arte dei calzolai, con un portico medievale e una facciata neoclassica frutto di un rifacimento ottocentesco.

Lungo il lato sud della piazza, al centro, si estende la fiancata della ex Chiesa di San Romano, sede del Museo della Cattedrale. Davanti alla chiesa inizia la Via San Romano, importante arteria della città medievale: dalla piazza del mercato (Trento e Trieste) portava fino al Po, che scorreva allora all’altro suo capo e sulle cui rive si trovava il trafficato porto fluviale. Percorrendo la breve via Vaspergolo si raggiunge la Chiesa di San Paolo (E), una delle più importanti della città.

La Via delle Volte (F) è certamente la più suggestiva di Ferrara e uno dei suoi simboli. Nel Medioevo vi si trovavano i fondachi dei mercanti. Per un lungo tratto appare attraversata da passaggi aerei (detti “volte”) che congiungono gli edifici sui due lati e danno alla strada il suo inconfondibile aspetto. Si volta in via Carbone dove, al numero 15, si trova una bella casa dalla facciata

medievale appartenente a un ramo della famiglia Ariosto. La strada si conclude davanti alla facciata della Chiesa di Sant’Agnese, una delle più antiche della città, dal 1936 chiesa dell’Università. In Via delle Scienze si trova Palazzo Paradiso (G), antico edificio appartenuto agli Estensi e poi divenuto sede centrale dell’Università dal XVI secolo agli anni ’60 del Novecento. Oggi nel palazzo ha sede la Biblioteca Ariostea e vi si possono visitare il Teatro Anatomico (XVIII secolo) e la tomba di Ludovico Ariosto (XVII secolo).

Via Mazzini era, con l’antico nome di Via dei Sabbioni, l’arteria principale del ghetto ebraico, che comprendeva anche le laterali Via Vittoria e Via Vignatagliata. Al numero 95 una grande casa ospita le Sinagoghe e l’interessante Museo Ebraico (H). Dietro la Cattedrale si percorrono la Via Canonica e la Via Bersaglieri del Po per arrivare in Corso Giovecca (I), una delle arterie principali della città che corre dal Castello Estense fino alle mura. Fu aperta alla fine del Quattrocento in luogo delle distrutte mura. Svoltando a sinistra si incontra ben presto la seicentesca Chiesa dei Teatini, che conserva una Presentazione di Maria al Tempio del Guercino (1654). Di fronte alla chiesa sorge il cinquecentesco Palazzo Magnanini - Roverella, attribuito a Biagio Rossetti, con una facciata riccamente decorata in marmo e cotto. Imboccando Via Boldini si arriva in Piazzetta Sant’Anna, circondata su due lati da portici e dalla facciata di un’antica chiesetta: il complesso, recentemente restaurato, faceva parte del vecchio ospedale cittadino, dove per anni fu rinchiuso Torquato Tasso. L’ultimo tratto di Corso Giovecca è caratterizzato a destra dalla barocca Chiesa di San Carlo e a sinistra dal settecentesco Teatro Comunale (L).

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Le biciclette Vera regina delle strade cittadine, la bicicletta occupa a Ferrara un ruolo importante fra i mezzi di trasporto e viene utilizzata non solo per praticare sport o per andare a passeggio, ma anche per recarsi al lavoro, a scuola oppure a far compere, con qualsiasi tempo, destando spesso meraviglia nel visitatore, non abituato ad un tal numero di velocipedi che sfrecciano in tutte le direzioni. Per chi visita Ferrara, la bicicletta costituisce un mezzo piacevole e diverso, che consente di infilarsi in tutte le vie più strette e caratteristiche, sostare a piacimento in qualsiasi punto, attraversare il centro e tutte le zone chiuse al traffico, percorrere in poco tempo il tragitto che separa i monumenti ed i luoghi d'interesse disseminati nel vastissimo centro storico. NOLEGGI BICICLETTE Ceragioli P.zza Travaglio, 4 - Tel. 339-4056853 Estense Bici Noleggio, vendita e riparazioni cicli. Via Voltapaletto 11/a - Tel. 349 1737116 Itinerando P.le Kennedy, 6/8 - Tel. 0532-202003 – 765123 Pirani e Bagni P.le Stazione, 2 - Tel. 0532-772190 (solo feriali) Romanelli Via Aldighieri, 28 - Tel. 0532-206017 Sassoli Via Borgovado, 6 - Tel. 339 5342467 INFORMAZIONI E INIZIATIVE www.comune.fe.it/biciclette

Itinerario in bicicletta: le mura

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Si parte da Porta Paola (A), eretta nel 1612, e dirigendosi verso est si incontra un tratto di mura di origini molto antiche, ma che furono profondamente trasformate nel secondo Cinquecento per ordine del duca Alfonso II. Quattro sono i baluardi che sostituirono le precedenti torri: il Baluardo di San Lorenzo, il Baluardo di San Pietro, dalla tipica forma ad “as

davanti al quale è stato aperto un passadi Volano infine il Baluardo dell’Amore. conduce alla Chiesa di San Giorgio (B)Si costeggia il Baluardo di San Giorgioun tratto di mura fittamente alberato e tuMontagna. I due bastioni appena menzimetà del sec. XVI, sono del tipo a “puntaarrotondati. Continua la varietà di costruzioni difensivfino alla Punta della Giovecca (C) dovverso l’interno, si possono ammirare il Piazzale Medaglie d’Oro, con lo sfondo dell’arco della Prospettiva. L’itinerario prosegue nel sottomura costeggiando il Baluardo di San Rocco, distrutto nel sec. il Doccile di San Rocco e la Punta di SRocco, fino a raggiungere il Piazzale SaGiovanni (D), dominato da un Torrionedella rotonda, da una scultura di Giorgioespressamente per Ferrara. Da qui inizia il tratto di mura denominateche conservano in buona parte il disclessidra”, cioè con una scarpata leggerm

del cordolo; la parte superiore sporge invece progressivamente in fuori. Il tutto per rendere difficoltosa la scalata. Non vi sono bastioni, ma torricini semicircolari a distanze regolari: di molti sono rimaste solo le fondamenta, ma alcuni sono ancora al loro posto. Fra le mura e il terrapieno corre una specie di fossa che permetteva di spostare truppe e armi da una parte all’altra delle mura senza esporsi al fuoco nemico.

Nella parte interna si domina una vasta zona di verde occupata dal Cimitero Ebraico e dal complesso monumentale della Certosa.

so di picche”, il Baluardo di Sant’Antonio, ggio per raggiungere la pista ciclabile sul Po Al termine si sbuca su una trafficata via che . in leggera discesa, per poi procedere lungo tt’attorno al grande Baluardo della onati, voluti dal duca Alfonso I nella prima di freccia” con orecchioni squadrati anziché

e e,

XIX, an n

difensivo rotondo e caratterizzato, al centro de Chirico, che l’artista disegnò

“degli Angeli”, progettate da Biagio Rossetti, egno originale. La cortina difensiva è “a ente pendente verso l’interno, fino all’altezza

Alla Punta della Montagnola (E) le mura piegano verso ovest e arrivano alla Porta degli Angeli, antico accesso alla tenuta ducale di caccia del Barco, posta dove ora si trova il Parco Urbano “Giorgio Bassani”. Di qui alla porta inizia Corso Ercole I d’Este, che conduce al Castello Estense, visibile in lontananza. Questo tratto delle mura è il più verde e ombreggiato, e continua fino al Torrione del Barco (F), per arrivare al punto di convergenza di Corso Porta Po e Viale Cavour. L’ultimo tratto di mura è quello che più ha perduto le caratteristiche originali. In questa zona sorgeva una Fortezza (G) seicentesca a forma di stella, distrutta quasi completamente dopo l’unione di Ferrara al Regno d’Italia.

Seguono il Baluardo di Santa Maria e il Baluardo di San Paolo, unici sopravvissuti dei cinque che circondavano lo scomparso impianto militare. Per un lungo tratto le mura sono scomparse e conviene imboccare, di fronte al Baluardo di San Paolo, la Via Fortezza, per svoltare subito a destra in Via Paolo V e attraversare Piazza XXIV Maggio, dominata dalla mole imponente dell’Acquedotto centrale, opera del primo Novecento. Lungo la Via Podgora, attraversato Corso Isonzo, ci si immette in Via Rampari di San Paolo per un breve tratto e si prende poi il sottomura esterno che costeggia il parcheggio fino a Porta Paula (A). Per saperne di più è possibile richiedere le guida dettagliate degli itinerari in bicicletta e del percorso cicloturistico Destra Po con road book all'Ufficio Informazioni Turistiche del Castello Estense. Tel. 0532 200303, [email protected]

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Le manifestazioni In ogni mese dell'anno Ferrara offre iniziative di ogni tipo, a cominciare dagli spettacoli del Teatro comunale, opera, balletti, concerti, prosa. In diversi periodi dell'anno la città è la sede di importanti mostre d'arte moderna e contemporanea, che si tengono soprattutto nelle prestigiose sedi del Palazzo dei Diamanti, del Palazzo Massari e del Castello Estense. A queste si affiancano quelle delle altre Gallerie, più piccole, ma non per questo meno interessanti, che completano un quadro adatto a soddisfare le esigenze di tutti gli amanti dell'arte. Tra gli appuntamenti da non perdere il Festival Internazionale degli Aquiloni, in aprile, che riunisce gli appassionati di aquiloni e gli amanti della vita all'aria aperta, oppure la Mille Miglia, che fa tappa ogni anno anno in città, in maggio, per la gioia di chi ama le auto d'epoca. Per tutto il mese si tengono manifestazioni legate al Palio, poi, l’ultima domenica di maggio, più di mille figuranti sfilano in costume fra suoni e colori d'altri tempi, per raggiungere la Piazza Ariostea, dove si disputano le quattro gare: la Corsa dei Putti, la Corsa delle Putte, la Corsa delle Asine e la Corsa dei Cavalli. Ferrara Fiere organizza presso il quartiere fieristico numerose iniziative, fra cui l'ormai rinomato Salone del Restauro in primavera. L'ultima settimana di agosto è dedicata al Ferrara Buskers Festival, rassegna di artisti di strada che riempiono le vie e le piazze di musica e colori, spesso con la partecipazione a sorpresa di artisti di fama. In settembre i cieli di Ferrara si colorano di variopinte mongolfiere: il Ferrara Balloons Festival è la grande kermesse dedicata al mondo dell'aria, sullo sfondo del magnifico Parco Urbano.

Recapiti utili Teatro Comunale: tel 0532 202675 www.teatrocomunaleferrara.it Palazzo dei Diamanti: tel 0532 244949 www.palazzodiamanti.it Castello Estense: tel. 0532 299233 www.castelloestense.it/ita Festival Internazionale degli Aquiloni: tel. 0532 461239 Ferrara Fiere: tel. 0532 900173 www.ferrarafiere.it Mille Miglia: tel. 030 280036 www.millemiglia.it Ente Palio: tel. 0532 751263 www.paliodiferrara.it Ferrara Buskers Festival: tel. 0532 249337 www.ferrarabuskers.com Ferrara Balloons Festival: tel. 0532 299303 www.ferrarafestival.it

Enogastronomia Le tradizioni popolari contadine, con i loro gusti semplici e naturali, si fondono con le memorie degli elaborati cibi della corte ducale, per dare origine alla cucina ferrarese e ai suoi sapori particolari. Il più famoso fra i cibi di Ferrara è certamente il pane, chiamato “coppia”, inconfondibile per la forma contorta ed elaborata che gli fu probabilmente data da Cristoforo da Messisbugo, cuoco di Alfonso I ed Ercole II d'Este; ha ottenuto il riconoscimento IGP e ancora oggi viene preparato secondo il metodo tradizionale nei numerosi panifici ferraresi. Accanto alle lasagne e ai “cappelletti” (variante locale dei tortellini), sono popolarissimi i “cappellacci” ripieni di zucca e parmigiano, oltre a tutti i tipi di pasta fresca all'uovo. Da non dimenticare il pasticcio di maccheroni, vera sintesi delle antiche tradizioni cortigiane: una crosta di pasta dolce che contiene maccheroni in besciamella e ragù bianco, insaporiti da funghi e tartufo. Mescolanza inusuale di carni di maiale, insaporite da spezie e vino rosso è la salama da sugo, che acquista il suo inconfondibile sapore dopo una lunga stagionatura in cui viene lasciata essiccare nel suo involucro rotondeggiante, appesa al soffitto o sotto la cenere in un luogo fresco, aerato e rigorosamente al buio. Infine il Pampepato, tipico dolce inventato secoli fa dalle monache del Corpus Domini: si tratta di un pan di spezie arricchito da una profusione di mandorle e canditi e rivestito da una spessa crosta di cioccolato fuso.

L’ampia offerta gastronomica dell'area del Parco del Delta del Po si basa su pesci di mare e di valle, di funghi, varie specie di tartufi, asparagi, ortaggi, vini Fortana, Merlot, Sauvignon e Bianco D.O.C. del Bosco Eliceo. Per Comacchio in particolare, l’anguilla non è solo un prelibato primo attore in cucina ma è soprattutto un importante fattore economico e sociale.

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Shopping e Mercati L'arte rinascimentale della ceramica graffita continua nelle botteghe artigiane di Ferrara e del suo territorio, con le stesse tecniche e le medesime capacità creative di un tempo. Dopo quattro secoli, un gruppo di ceramisti ferraresi ha riportato in vita la ceramica graffita, un'importante espressione culturale che si sviluppò presso la Corte Estense nei secoli XV e XVI. L'affascinante pratica dell'incisione e l'uso di pochi colori primitivi che il fuoco scioglie e sfuma con particolari effetti cromatici rappresentano le caratteristiche principali di questa ceramica, i cui motivi di decoro sono simboli, personaggi e scene di corte. In generale per ogni tipo di acquisto si può frequentare il centro attorno la Cattedrale. Si tratta della zona tradizionalmente commerciale, dove i negozi si allineano fin dalle epoche più antiche. Ogni domenica il centro di Ferrara si anima delle vivaci bancarelle dei mercatini: gli appassionati possono trovare mobili d'epoca, oggetti di ogni tipo e materiale, curiosità gastronomiche.

GLI APPUNTAMENTI: Cose d’altri tempi - Collezione e artigianato Primo sabato e domenica di ogni mese (tranne agosto) Piazza Trento Trieste e Piazza Savonarola Prodotto Naturale - Biologico Seconda domenica di ogni mese (tranne agosto, dicembre, gennaio) Piazza Trento Trieste Artigianato artistico Terza domenica di ogni mese (tranne agosto, dicembre) Piazza Trento Trieste Opere d’ingegno Quarta domenica di ogni mese (tranne luglio, agosto) Piazza Trento Trieste Mercato settimanale all’aperto Ogni lunedì e venerdì Piazza Travaglio, Piazza Trento Trieste Info: Tel. 0532 419940

Escursioni in provincia Un paesaggio dal respiro ampio e lento quello della pianura su cui si stende la provincia di Ferrara. Il disegno ordinato dei campi ricchi di pioppeti e di frutteti è testimonianza di quella vocazione agricola che da sempre costituisce uno dei pilastri dell’economia locale. Per ogni dove si scorgono le fattorie, le case padronali immerse nell’ombra dei parchi, i campanili svettanti e le torri colombaie; decine di paesi, pigramente distesi nella pianura, si stringono attorno a chiese eleganti, e in mezzo innumerevoli strade e sentieri, talvolta sprofondati nel verde dei frutteti, altre volte innalzati sugli argini svettanti, sono solcate senza posa dalle biciclette tanto amate dalla gente di Ferrara.

Argenta Pieve di San Giorgio La Pieve risale al 509. Il portale in marmo è romanico e risale al 1122, riporta ai lati le rappresentazioni allcaratteristiche dei lunetta centrale è deGiorgio. Museo Civico Il Museo ospita la PGiovan Battista Aleotrecenti soperte nel teMuseo delle Valli Situato nel casino dsistema ecomuseale Oasi Valli di ArgenLe tre valli, Campnidificazione, transito

Bondeno Pinacoteca Civica GContiene opere del spaziano dal XVII al XMuseo ArcheologicContiene oltre quabondenese.

egoriche delle attività mesi dell’anno; nella scritto Il Martirio di San

inacoteca con opere di ti, Garofalo e Scarsellino e la sezione archeologica dedicata alle rritorio argentano.

i caccia di Campotto, il museo è la porta di accesso all’intero e all’oasi naturalistica di Val Campotto. ta e Marmorta otto, Bassarone e Vallesanta, sono un importante sito di e sosta dell'avifauna acquatica.

alileo Cattabriga pittore (1901-1969) olte a una sessantina di altre opere che X secolo. o G. Ferraresi ttrocento reperti che documentano la storia del territorio

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Rocca Possente di Stellata Edificata intorno all’anno mille, fu ampliata e potenziata dagli Estensi nel 1362. La sua posizione strategica sul Po permetteva di controllare la navigazione. Distrutta nel 1521 venne prontamente ricostruita. La pianta a stella della struttura risale probabilmente a prima del 1570.

Cento Pinacoteca Civica La Pinacoteca Civica, ospitata in un edificio settecen-tesco, raccoglie le opere della Collezione Civica e raggruppa il maggior numero di opere di Giovan Francesco Barbieri detto “Il Guercino”, oltre a quelle di artisti centesi e bolognesi del ‘700 e ‘800. Galleria d’Arte Moderna “A. Bonzagni” Dedicata al pittore centese Aroldo Bonzagni, è ubicata nel Palazzo del Governatore, e comprende anche opere di artisti come Balla, Sironi, Carrà, Guttuso e Fontana.

Codigoro Abbazia di Pomposa Capolavoro dell’arte romanica e bizantina. La chiesa fu fondata nel secolo VI. La sua comunità monastica benedettina raggiunse il suo massimo splendore dopo l’anno Mille. Fra i personaggi che la resero illustre si ricordano il Santo Guido degli Strambiati e il monaco Guido da Pomposa, inventore della moderna trascrizione musicale. L’interno della chiesa è diviso in tre navate da colonne di stile ravennate-bizantino. Di grandissimo pregio è il pavimento ricoperto da mosaici; la volta absidale e le pareti della navata centrale sono coperte di splendidi affreschi di scuola bolognese trecentesca.

Comacchio

La splendida città lagunare di Comacchio è uno scrigno di particolari bellezze naturalistiche e testimonianze storiche, un piccolo centro che nasce e vive tra terra e acqua, un passato che si respira ancora tra le strade e i placidi canali. Da vedere: l'antica Cattedrale di San Cassiano, la Loggia del Grano, la Torre dell’Orologio, il Ponte degli Sbirri, da cui si gode la vista monumentale più celebre: da una parte l’Antico Ospedale degli Infermi, recentemente riaperto al pubblico, di fronte l’ottocentesco Palazzo Bellini e il monumentale Trepponti, simbolo di Comacchio. Il Civico Museo della Nave Romana ospita il ricco e singolare materiale scoperto a bordo dell’imbarcazione naufragata in epoca imperiale e rinvenuta nel 1981. Il Porticato dei Cappuccini conduce al Santuario di Santa Maria in Aula Regia; a metà si accede ai locali dell'antica Manifattura dei Marinati, tuttora adibita alla cottura e marinatura dell’anguilla.

A sud del centro storico si estende il grande sito naturalistico delle Valli di Comacchio, nel quale è possibile effettuare escursioni a piedi, in barca o in bicicletta, per visitare le antiche strutture legate all’attività della pesca. Mesola Castello Estense Il Castello Estense della Mesola fu costruito nel secondo Cinquecento per volere dell’ultimo Duca di Ferrara, Alfonso II. Ultima delle delizie estensi, si distingue per il suo aspetto austero e allo stesso tempo elegante. Il Castello ospita al suo interno il Centro di Educazione Ambientale, ed è sede di mostre temporanee.

Gran Bosco della Mesola Con i suoi 1058 ettari rappresenta l'area boschiva più estesa del ferrarese e più rilevante dal punto di vista naturalistico; qui vivono numerose varietà di uccelli, rettili e mammiferi tra cui cervi e daini.

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Portomaggiore Delizia del Verginese Originariamente casale di campagna, il Verginese fu trasformato in residenza ducale nel primo Cinquecento da Alfonso I d’Este. Fu ristrutturato da Girolamo da Carpi, che configurò il castello come un edificio a pianta rettangolare delimitato da quattro torri merlate. L’interno venne decorato a partire dal XVIII secolo. Grazie ad un recente restauro, l’antica delizia estense è diventata un luogo privilegiato per mostre temporanee, incontri culturali e concerti. Al suo interno è ospitata la mostra permanente “Mors Inmatura: Il sepolcreto dei Fadieni”.

Voghiera Delizia di Belriguardo Voluta da Niccolò d’Este, sorse nel 1435. Fu la prima delle celebri delizie estensi ad essere edificata fuori dalle Mura di Ferrara e rimase sempre la più ricca e sontuosa delle residenze degli Estensi. La Delizia era originariamente costituita da un edificio principale di cinquanta stanze, tutte decorate, e da due logge; intorno si trovavano le grandi scuderie e gli altri fabbricati. Unica testimonianza pittorica rimasta è il ciclo della Sala delle Vigne, affrescata con tralci, cariatidi e paesaggi immaginari. Un’ala del palazzo ospita il Museo Archeologico, che raccoglie reperti della Necropoli di Voghenza di epoca romana e bizantina e la Sala Giuseppe Virgili, con opere dello scultore contemporaneo.

I Lidi di Comacchio

La costa ferrarese, dalle spiagge amplissime e sabbiose, alle cui spalle si estendono chilometri di pineta, richiama turisti di ogni paese. I sette Lidi di Comacchio, pur mantenendo ciascuno una propria peculiarità, hanno in comune splendide spiagge, moderne strutture per l'accoglienza turistica e un'ampia scelta di intrattenimenti: il verde Lido di Volano, circondato dalla pineta, il vivace e sportivo Lido delle Nazioni, i tranquilli Lido di Pomposa e Lido degli Scacchi, ideali per le famiglie. Oltre Porto Garibaldi, con il suo pittoresco porto-canale, si estendono il più mondano Lido Estensi e l'elegante Lido di Spina, dove ha sede la Casa Museo Remo Brindisi.

Situati al limite del Parco Regionale del Delta del Po, i Lidi possono vantare una storia importante ed una natura meravigliosa che li contraddistinguono da molte altre zone di mare del nostro Paese.

ARGENTA Pieve di San Giorgio, Museo Civico, Museo delle Valli, Oasi Valli di Argenta e Marmorta: TEL. 0532 808058 BONDENO Pinacoteca Civica Galileo Cattabriga, Museo Archeologico G. Ferraresi: TEL. 0532 899245 Rocca Possente di Stellata: TEL. 0532 885470 CENTO Pinacoteca Civica, Galleria d’Arte Moderna “A. Bonzagni”: TEL. 051 6843390 CODIGORO Abbazia di Pomposa: TEL. 0533 715192 COMACCHIO Cattedrale di San Cassiano: TEL. 0533 81136 Civico Museo della Nave Romana: TEL. 0533 311316 Manifattura dei Marinati: TEL. 0533 81742 MESOLA Castello Estense: TEL. 339 1935943 PORTOMAGGIORE Delizia del Verginese: TEL. 0532 326258 VOGHIERA Delizia di Belriguardo LIDI DI COMACCHIO Casa Museo Remo Brindisi: TEL. 0533 318784