guida al cammino di santiago

30
60 mesetas www.pellegrinibelluno.it www.caminodesantiago.consumer.es Ricorda che la miglior guida per il cammino di Santiago è seguire la flecha amarilla y la concha La freccia gialla e la conchiglia Buen camino ... siempre V1/3-07-2010 realizzazione Oriano Rinaldo 1 www.pellegrinibelluno.it - il cammino di Santiago ... e oltre di Oriano Rinaldo - [email protected] www.pellegrinibelluno.it itinerario in 31 tappe (... ma poi sarete voi a decidere se farne di più o di meno) Cartina di ogni tappa con profilo altimetrico e distanze Descrizione delle tappe e delle cose interessanti da vedere Ostelli lungo il percorso e n° di telefono Piccolo spazio per appunti di “Camino” Le òn 1^ parte: St.Jean Pied de Port - Leòn Guida al “camino de Santiago” la via francese 1 18 da tappa - a tappa 1

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60

mesetas

www.pellegrinibelluno.it

www.caminodesantiago.consumer.es

Ricorda che la miglior guida per

il cammino di Santiago

è seguire

la flecha amarilla y la concha

La freccia gialla e la conchiglia

Buen camino ... siempre

V1/3-07-2010 realizzazione Oriano Rinaldo

1

www.pellegrinibelluno.it - il cammino di Santiago ... e oltre

di Oriano Rinaldo - [email protected]

www.pellegrinibelluno.it

itinerario in 31 tappe

(... ma poi sarete voi a decidere se farne di più o di meno)

Cartina di ogni tappa con profilo altimetrico e distanze

Descrizione delle tappe e delle cose interessanti da vedere

Ostelli lungo il percorso e n° di telefono

Piccolo spazio per appunti di “Camino”

Leòn

1^ parte: St.Jean Pied de Port - Leòn

Guida al “camino de Santiago”

la via francese

1 18

da tappa

- a tappa

1

2

1^ parte (da tappa 1 a 18)

da St Jean Pied de Port - Leòn

tappa

KM

tappa

Km

percorsi

Km

mancanti

note

1

S. JEAN PIED DE PORT - RONCISVALLE

25,7

25,7

437,7 La via Alta

1/a

St. JEAN - VALCARLOS - RONCISVALLE

27,0

La via bassa

2 RONCESVALLE - ZUBIRI

21,5

47,2

416,2

3 ZUBIRI - PAMPLONA

20,4

67,6

395,8

4 PAMPLONA - PUENTE LA REINA

24,0

91,6

371,8

5 PUENTE LA REINA - ESTELLA

22,0

113,6

349,8

6 ESTELLA - TORRES DEL RIO

29,0

142,6

320,8

7 TORRES DEL RIO - LOGROÑO

20,0

162,6

300,8 Ci si pùò fermare a

Los Arcos

8 LOGROÑO - NÁJERA

26,0

188,6

274,8

9 NÁJERA - S.to DOMINGO DE LA CALZADA

21,0

209,6

253,8

10

S.to DOMINGO DE CALZADA - BELORADO

22,0

231,6

231,8

11

BELORADO - SAN JUAN DE ORTEGA

24,0

255,6

207,8

12

SAN JUAN DE ORTEGA - BURGOS

29,3

284,9

178,5

13

BURGOS - HONTANAS

31,1

316,0

147,4

14

HONTANAS - BOADILLA DEL CAMINO

28,5

15

BOADILLA DEL CAMINO - CARRIÓN de los CONDES

24,6

369,1

94,3

16

CARRIÓN de los C.- TERRADILLO de los Templarios

26,6

395,7

67,7

17

TERRADILLO de los Templarios-EL BURGO RANERO

30,6

426,3

37,1

18

EL BURGO RANERO - LEÓN

37,1

463,4

0,0 Si può spezzare in 2

tappe

463,4

TOTALE >>

344,5

118,9

E’ noto che la maggior parte dei pellegrini non fanno il cammino per

intero, chi per ragioni di tempo, chi per scelta, chi perchè pensa di

farlo in più riprese. Così ho pensato di dividere la guida in due opu-

scoli:

1° - St. Jean Pied de Port - Leòn.

2° - Leòn - Santiago de Compostela.

In questo modo ognuno stampa la parte che interessa ... chi poi

il cammino lo percorrerà per intero, non deve fare altro che stampa-

re entrambi gli opuscoli. Così facendo si riduce l’ingombro, si facili-

ta la composizione dell’opuscolo ... e si rende il tutto più manegge-

vole e pratico durante il cammino.

59

taleri: tra essi principalmente i Templari (fino al loro scioglimento - secolo XIII). Molti re e

personaggi noti effettuarono il pellegrinaggio: San Francesco fu uno di questi.

Il pellegrinaggio a Santiago de Compostela ebbe una rapida diffusione nel mondo cristia-

no, nel quadro del rifiorire della spiritualità che caratterizzò l'inizio del secondo millennio.

Dante Alighieri (Vita Nova, XL, XXIV) parla di tre grandi vie di pellegrinaggio:

- una diretta a G

erusalemme - i pellegrini erano detti "palmieri" (le palme d'oltremare); la

palma era anche il simbolo del pellegrinaggio.

- una diretta a Roma - i pellegrini erano detti "romei" (da Roma); il simbolo era la croce.

- una diretta a S

antiago - erano i "pellegrini" propriamente detti (il luogo più lontano, più

peregrino); il sim

bolo era la conchiglia.

Le grandi direttrici dei tre grandi pellegrinaggi del mondo cristiano erano costituite da:

- un insieme di vie che, attraversando la Francia su più tracciati, confluivano a Roncesval-

les e a Puente la Reina, per dirigersi a Santiago de Compostela

- un altro insieme di vie che, provenendo da diverse località europee, confluiva nella Via

Francigena fino a Roma; chi andava in Terrasanta proseguiva lungo l'antica via Appia fino

ai porti pugliesi. Questa stessa via era utilizzata, in direzione opposta, dai pellegrini che,

partiti dall'Italia diretti a Santiago, valicavano le Alpi e si immettevano nella Via Tolosana.

Il pellegrinaggio verso Santiago ebbe periodi di maggiore o minore partecipazione. Fu

sostenuto e promosso soprattutto dalla componente più illuminata ed evangelica della

Chiesa. Nel secolo XVIII iniziò un progressivo declino. La maggior parte delle strutture di

accoglienza cadde in abbandono; altre cambiarono destinazione d'uso. Una ripresa è

iniziata negli anni '80. Un decisivo contributo è stato dato dalla visita del papa Giovanni

Paolo II a Santiago nell'anno 1989, in concomitanza con l'incontro mondiale della gioven-

tù: mezzo milioni di giovani convennero a Santiago da ogni parte del mondo, e fu la mag-

gior concentrazione di pellegrini mai registrata. Da allora il flusso dei pellegrini è aumen-

tato progressivamente e in modo inarrestabile, tanto che, nei mesi estivi, si creano spesso

situazioni di eccessivo affollamento negli albergue esistenti, nonostante le strutture tem-

poranee aggiuntive che vengono allestite dai Comuni, dalle Parrocchie, dalle Associazio-

ni.

Il 23 ottobre 1987 il Consiglio d'Europa ha dichiarato i percorsi che portano a S

an-

tiago "itinerario culturale europeo", mettendo a disposizione risorse economiche per

segnalare convenientemente il cammino, ristrutturare e costruire i rifugi per alloggiare i

pellegrini; nel 1993 l'UNESCO li ha dichiarati "patrim

onio dell'Umanità".

58

La storia di Santiago de Compostela

(….una delle tante versioni)

Giacomo, figlio di Zebedeo, pescatore, era uno dei 12 apostoli, come il fratello Giovanni

l'Evangelista. Dopo la resurrezione di Cristo per molti anni girò la penisola iberica per

compiere l'opera di evangelizzazione. Tornato in Palestina fu fatto decapitare dal re Erode

Agrippa, che temeva che l'apostolo acquisisse un eccessivo potere; i suoi discepoli Atta-

nasio e Teodoro ne raccolsero il corpo e lo trasportarono segretamente con una nave nei

luoghi della predicazione. Sbarcati nei pressi di Finisterre si addentrarono in Galicia e gli

diedero sepoltura.Nei secoli successivi si perse traccia del sepolcro. Nell'anno 813 l'ere-

mita Pelayo vide, per molti giorni successivi, una pioggia di stelle cadere sopra un colle.

Una notte gli apparve in sogno San Giacomo che gli svelò che il luogo delle luci indicava

la sua tomba. L'abate rimosse la terra che nei secoli si era depositata e scoprì il sepol-

cro. Ne diede notizia al Vescovo locale Teodomiro che confermò la veridicità dell'acca-

duto. La notizia giunse presto al papa ed ai principali sovrani cattolici dell'epoca. Di qui

iniziò il culto di Santiago (il nome è la contrazione di San Giacomo). Fu costruita una

piccola chiesa sul luogo del sepolcro; ben presto sorse intorno una città che fu denomina-

ta Santiago de Compostela (da campus stellae)

I Pellegrini

Lungo i diversi itinerari che portano a Santiago di Compostela sono transitate persone di

qualsiasi indole e condizioni: pellegrini di buona fede, per condanna giudiziaria o canoni-

ca, giullari, mendicanti, vagabondi, avventurieri, profughi, banditi...

I penitenti religiosi realizzavano il cammino mossi da una necessità personale, sentivano

un desiderio incontenibile di visitare il luogo nel quale riposavano i resti dell'Apostolo San-

tiago per ottenere una relazione personale con lui.

Il pellegrino alla partenza si spogliava degli averi e spesso doveva vendere o ipotecare i

beni per potersi finanziare il viaggio. Faceva testamento e dava disposizioni per il gover-

no del patrimonio in sua assenza. Spesso la Chiesa interveniva attivamente in questa

funzione di tutela. Questo stato particolare conferiva al pellegrino un particolare presti-

gio.

La scelta di fare un pellegrinaggio era generalmente una libera decisione personale:

- per chiedere una grazia

- per adempiere ad un voto

- per una ricerca religiosa personale

Tuttavia in molti casi era imposto come pena dal giudice o come penitenza dal confessore

per colpe o peccati di particolare gravità. Chi era ricco poteva mandare una persona a

fare il pellegrinaggio per proprio conto.

I pellegrini viaggiavano solitamente in gruppo, per sostentarsi e proteggersi reciproca-

mente: i pericoli erano rappresentati dallo stato spesso precario delle strade, dalle cata-

strofi naturali e soprattutto dai banditi che infestavano le strade.

Lungo il percorso si sviluppò una rete di servizi per il sostentamento dei pellegrini: chiese,

monasteri, alloggi, ospizi, ospedali, locande, molti dei quali ancora visibili ai nostri giorni.

Lungo il cammino nacquero paesi e città, furono costruite strade, ponti. Della protezione

dei pellegrini dagli assalti dei briganti si occuparono per un lungo periodo molti ordini ospi-

3

... Un po’ di numeri prima di partire!

Lunghezza totale “camino” da S.Jean Pied-de-Port a Santiago

775 km

Tappe previste

31

Media km giornalieri

25,0 km

Tappa più lunga (la n°18). Arrivo a LEÓN

37,1 km

Tappa più corta (la n°30). Arrivo a O PEDRUOZO

19,1 km

La quota altimetrica più alta raggiunta (tappa n°22) a la “Cruz de ferro”

1504 mt s.l.m..

Ore di marcia previste (alla media di 3,5Km/h)

221 ore

Ore di marcia previste (alla media di 4,0Km/h)

194 ore

n°di passi (media di 66cm a passo)

1.174.243

Ultime tre tappe (da Santiago a Finisterre)

Km 87

Totale percorso da da S.Jean Pied-de-Port a Finisterre

Km 862

Sito della guida originale

Sito dove trovare informazioni aggiornate sugli

albergue del camino

Sito italiano per informazioni sul cammino

Sito italiano dove scaricare questa guida

http://caminodesantiago.consumer.es/

http://caminodesantiago.consumer.es/albergues/

http://www.infocamino.com/

http://www.pellegrinibelluno.it

http://www.pellegrinibelluno.it

Altim

etria del percorso completo

500

600

700

800

900

1000

1100

1200

Peso alla partenza

Kg

Peso al ritorno

Kg

Peso dello zaino

Kg

Data partenza

Data arrivo a Santiago

Dati

Personali

4

St. Jean - Valcarlos - Roncisvalle / km 27,0

1/a

Albergue de los peregrinos - St Jean Pied de Port

Albergue Accueil Pelerin

Rue de la Citadelle, 55

Saint Jean Pied de Port

(Francia) +33 559 370 509

L'Esprit du Chemin

40, rue de la Citadella

Saint-Jean-Pied-de-Port

+33 (0)5 59 37 24 68

Albergue Le Chemin vers

l'Etoile

Rue d'Espagne

Saint Jean Pied de Port

(Francia) +33 (0)5 59 37 20 71

Albergue de los peregrinos - Valcarlos - Roncisvalle

Hostal Maitena

Direccion: C/ Elizaldea, s/n

Localidad: V

alcarlos

telefono: 948 790210

Casa Marcelino

Calle Elizaldea, 1

Localidad: V

alcarlos

Tel.: 948 790063

Fax: 948 790186

Albergue de Luzaide/Valcarlos

Plaza de Santiago. Ubicado en

la planta baja de las escuelas.

Localidad: V

alcarlos

948 79 01 89, auque es mejor

llamar al teléfono del Municipio

(948 79 01 17)

Albergue Itzandegia

Real Colegiata de Roncesvalles

Roncesvalles (Navarra)

948 760000

Questo è considerato il percorso alternativo per arrivare a R

onci-

svalle, da prendere in considerazione nel caso di brutto tempo, op-

pure qualora si volesse evitare la durezza del percorso "classico"

Pirenaico, dovuto al forte dislivello.

Se qualcuno lamenta una scarsa preparazione fisica, al fine di evitare

un brusco impatto con il cammino, la tappa potrebbe essere

"spezzata" in due, facendo sosta a Valcarlos. [uscita da StJean]

Usciamo da ST. Jean passando sotto la porta di St. Juan e supera-

to il ponte sul fiume Nive proseguiamo dritti lungo la Rue d'Espagne.

Quando usciamo dalle mura della cittadella, troviamo alla nostra de-

Arco de St.Juan

57

terzo

testa

timbro

toilette

tonno

torrone

torta

treno

trota

tu

tuo

uccello

ufficio postale

ufficio turistico

ultimo

uomo

uovo

uscire

uscita

uva

velocemente

venerdì

verso

verso il basso

verso l'alto

vescica

viale

vicino

vietato

vino

vino bianco

vino rosso

voi

vorrei un biglietto

vostro

yogourt

zaino

zucchero

tercero

cabeza

sello

servicio

atùn

trurròn

pastel, tarta

tren

trucha

tu

tuyo

pajaro

correos

oficina de turismo

ultimo

hombre

huevo

salir

salida

uva

rapido

viernes

hacia

abajo

arriba

ampolla

avenida

cerca

prohibido

vino

vino blanco

vino tinto

vosotros

quisiera un billete

vuestro

yogùr

mochila

azucar

56

quartiere

quarto

quinto

rifugio

riposarsi

riposarsi

riso

ruscello

russare

sabato

sale

salire

salire

salmone

salsiccia fresca

salsiccia rossa

salsiccia stagionata

salumi

scendere

scendere

schiena

scusi

secco

secolo

secondo

sempre dritto

sentiero

sesto

settembre

settimo

sindaco

sinistra

sinistra

sole

spiaggia

spinaci

spuntino da bar

stanco

stazione

strada

strada di campagna

strada di città

succo di frutta

suo

tarjeta

tenere

barrio

cuarto

quinto

albergue

descansar

descansar

arroz

arroyo

roncar

sàbado

sal

subir

subir

salmon

salchicha

chorizo

salchichon

charcuterìa

bajar

bajar

espalda

perdòn

seco

siglo

segundo

todo recto

senda

sexto

setiembre

septimo

alcalde

izquerda

izquerda

sol

playa

espinacas

tapa

cansado

estaciòn

carretera, ruta, camino

pista, carreterita

calle

zumo

su

carta di credito

tenèr

5

stra un'area a parcheggio auto. Proseguiamo dritti in salita, seguendo la direzione del

chemin d

e S

t. J

aques come indicato da una tabella posta di fronte a noi sulla sinistra.

Dopo un centinaio di metri arriviamo ad un bivio.

Una tabella bianca fissata su un palo alla nostra sinistra indica due itinerari:

il n° 1 che prosegue dritto verso la parte alta del cammino.

il n° 2 che gira a destra per le chemin de Mayorga.

Prendiamo il n° 2 ; direzione a DESTRA.

Più avanti, si comincia a scendere fino al punto in cui la via si immette nella D-933. Da qui

proseguiamo sul ciglio della statale per 1 km scarso fino a quando sulla nostra destra

troviamo una deviazione in discesa che come indica un cartello bianco fissato su un palo

della luce, fa proseguire il nostro cammino per vie secondarie e più tranquille verso A

rne-

guy. Al primo paese che incontriamo al confine tra Francia Spagna in prossimità di Arne-

guy troviamo anche un supermercato per eventualmente rifornirci di pane, acqua o altro

(percorsi 6 km). Dopo poco più di 1Km entriamo a Peko-

txteta / A

rneguy, da dove proseguiamo sempre per stradi-

ne secondarie verso Luzaide/Valcarlos (percorsi 11,5 km).

A V

alcarlos vi è un solo Albergue per pellegrini (ostello)

con 24 posti gestito dal municipio. In alternativa ci sono

anche due Hotel privati: l'Hostal Maitena o l’Hostal casa

Marcelino dove si puo’ anche cenare. Questi hotel non pra-

ticano certo prezzi da "ostello" per pellegrini, ma come pri-

ma tappa, può andar bene e ci si abitua piano piano ad

entrare nel clima del cammino.

Dopo Valcarlos si prosegue per circa 7 km sul ciglio della strada statale fino a quando

incrociamo alla nostra sinistra un cartello indicatore del cammino che finalmente ci indiriz-

za per un sentiero in mezzo la bosco e lontano dal traffico.

Il cammino è segnalato con le frecce gialle, ma bisogna

prestare attenzione soprattutto nel bosco dove si possono

facilmente perdere di vista perché occultate dalla vegeta-

zione stessa. Si arriva al p

asso d

i Ibañeta dove ebbe luo-

go nell'anno 778 una storica battaglia, quando le truppe di

Carlomagno guidate da Rolando, uno dei paladini di Fran-

cia, caddero in un’imboscata tesa dai Baschi, o a seconda

delle versioni, dai Saraceni. Una stele è posta a ricordo di

tale avvenimento. Al passo si trova anche l’aguzza chiesa

di San Salvador, costruita in luogo di un antico eremo dal quale si faceva suonare una

campana per guidare e dare riferimento ai pellegrini (Km 24,8). Alla tappa manca solo un

sospiro e, dopo essere passati accanto al Centro di specie avicole migratorie, il nostro

itinerario si interna attraverso il faggeto per giungere a R

oncesvalles, caratterizzata dalla

Reale Collegiata gotica (Km 27,0).

Da vedere: St.Jean Pied de Port deve il suo nome alla

sua posizione strategica ai piedi dei Pirenei considerato la

“porta” d’accesso per la Spagna. Fondata nel XI secolo

faceva parte del regno di Navarra. Nel XVI secolo passò

sotto il dominio Francese ed è parte della regione di Aquita-

nia. Il centro storico cresciuto sulla altura intorno alla Rue

de la citadelle conserva il suo aspetto di borgo medievale.

Circondata da mura in pietra che ne facevano una città

fortificata è dominata dall’alto dal castello da dove si gode

di una splendida vista panoramica. La rue de la citadelle si sviluppa da Porta de San Ja-

Piazzetta di Valcarlos

Passo de Ibañeta - la stele di Rolando

Chiesa di Santa Maria la Real

6

ques a Porta de Saint Jean. La chiesa de N

otre D

ame d

u B

out du P

ont con facciata

gotica deve il suo nome al fatto che era una testata del ponte sul fiume Nive. Addossata

alla chiesa infatti c’è la puerta de Notre dame (arco de St Jean) che da accesso alla rue

de Espagna.

Roncisvalle chiaro esempio di gotico francese in Spagna. La costruzione della chiesa

avvenne tra il 1215 e 1221 per volontà del re navarro Sancho VII el Fuerte. Venne poi

restaurata causa uno stato d’abbandono attorno al XVII secolo. Costituita da una pianta a

tre navate. Nel presbiterio si erge la scultura della Virgen de Rocesvalles scolpita in leg-

gno e placata d’argento opera del XIV secolo. Interessante anche il chiostro a pianta qua-

drata risalente alla prima metà del secolo XVII. La tomba d

el Re S

ancho detto el fuerte

per la sua stazza fisica. La leggenda dice infatti che la scultura posta sopra la sua tomba,

sia a grandezza naturale mentre la catena faccia parte del bottino di guerra che il re vinse

contro l’emiro arabo Miramamolin. La

capilla d

e S

antiago, piccola costruzione gotica del

XIII secolo. Il “Silo de C

arlomagno o capilla del Esiritù Santo la costruzione più antica

di Roncisvalle risalente al XII secolo dove veniva data sepoltura ai pellegrini.

55

ore piccole

ospedale

osteria

ottavo

ottobre

padre

paese

pane

panino

panna

parco

parlare

parli italiano?

partenza

passaggio

passo, valico

pasta (dolce)

patata

pelle

pentola

peperoni

per favore

pesca

pesce

petto di pollo

piastra (cottura)

piatto unico

piazza

piedi

pioggia

piselli

polizia

pollo

polpo

pomodoro

ponte

pranzo

prego

primavera

primo

processione

prosciutto

prossimo

può indicarmi..

può scriverlo

quanto costa

madrugada

hospital

bodega

pctavo

octubre

padre

pueblo

pan

bocadillo

nata

parque

hablar

hablas italiano?

salida

pasaye

collado

pastela

patata, papa

piel

olla

pimientos

por favor

melocoton

pescado

pechuga

plancha

plato combinado

plaza

pie

lluvia

guisantes

guardia civil

pollo

pulpo

tomate

puente

comida

de nada

primavera

primer

romeria

jamon

proximo

me puede indicar

puede escribir?

cuanto cuesta

54

lingua

lombata

lontano

loro

luce

luglio

lui lunedì

macchina fotografica

madre

madrileni

maggio

maionese

mais

mancare (quanto manca?)

manzo

martedì

marzo

mela

menu

menu a prezzo fisso

mercoledì

mezzo

mezzogiorno

mi dispiace

mi sembra …

miele

mio

molto

municipio

mura cittadine

nasello

naso

nebbia

negozio

neve

noi

nono

nostro

notte

novembre

nulla

oggi

olio

oliva

orata

lengua

lomo

lejos

ello

luz

julio

ed

lunes

camara

madre

gatos

mayo

mayonesa

maiz

faltar (cuanto falta?)

vaca

martes

marzo

manjana

carta

menu del dia

miercoles

medio

mediodia

disculpeme

me parece …

miel

mi

mucho

ayuntamiento

muralla

merluza

nariz

niebla

tienda

nieve

nosotros

novenpo

nuestro

noche

noviembre

nada

hoy

aceite

acetuina

dorada

7

Albergue de los peregrinos - St Jean Pied de Port

Albergue Accueil Pelerin

Rue de la Citadelle, 55

Saint Jean Pied de Port

(Francia) +33 559 370 509

L'Esprit du Chemin

40, rue de la Citadella

Saint-Jean-Pied-de-Port

+33 (0)5 59 37 24 68

Albergue Le Chemin vers

l'Etoile

Rue d'Espagne

Saint Jean Pied de Port

(Francia) +33 (0)5 59 37 20 71

Albergue de los peregrinos - della tappa

Albergue Ferme Ithurburia

Honto (St Michel)

Honto (Francia)

+33 (0)5 59 37 11 17

Refuge Orisson

A 8 kilómetros da San Juan de

Pied de Port - Uhart-Cize

+33 (0)5 59 49 13 03

Albergue Itzandegia

Real Colegiata de Roncesvalles

Roncesvalles (Navarra)

948 760000

Saint Jean P

ied d

e P

ort è diventata ormai il punto di partenza classico del cammino

francese in alternativa a Roncesvalles. Il percorso prevede il superamento dei Pirenei per

il punto più alto, il colle di Lepoeder a quota 1430 metri sul livello del mare. Pertanto que-

sta prima tappa presenta un dislivello di ben 1265 metri che aggiunti alla lunghezza di

quasi 26 km ne fanno una tappa piuttosto dura.

Iniziare in questo modo potrebbe essere controproducente e difficile per chi non ha un

po’ di preparazione e pertanto potrebbe essere consigliato il percorso alternativo propo-

sto nella pagina precedente della guida (1/a) che prevede il transito attraverso il fondo

valle meno impegnativo oppure quanto meno spezzare la presente tappa portandosi fino

al Refuge Orisson per riprendere il giorno successivo …. ma questi sono solo dei sugge-

rimenti, poi ognuno farà come meglio crede.

Descrizione

La città di Saint Jean Pied de Port, chiamata in basco Donibane Garazi, è dal secolo XII

la porta d'ingresso che dalla Francia porta al territorio navarrese passando per il passo di

Ibañeta. La città conserva la sua architettura medievale di città fortificata. Il “camino de

St. Jean Pied de Port - Roncisvalle / km 25,7

1

8

Santiago”, percorre la “rue de la cittadele”, tra edifici medievali e storici come la "Prigione

dei Vescovi", da porta San Jaques fino all'Arco di San Juan che immette al pont d'Espa-

gne sulle acque del rio Nive. Da qui, il cammino prosegue lungo la

strada fino a raggiungere una tabella di legno con una conchiglia (il

simbolo del cammino) ed il marchio rosso e bianco GR 65 con l'indica-

zione “Chemin d

e S

aint Jacques d

e C

ompostelle”. Una dura salita

ci attende e va affrontata lentamente per evitare di compromettere il

resto del cammino. Si sale così su strada asfalta tra case e quartieri

quali: Iruleya y Erreculus, circondati da verdi prati e dopo circa 5 km si

giunge a Honto.

Dopo aver oltrepassato le ultime case, la salita si attenua e prosegue

con un sentiero che sale con una successione di curve a ferro di ca-

vallo. Finito il sentiero si ritorna nuovamente sull’asfalto, passando

accanto a una fonte e ad una tavola di orientamento. E’ un buon pun-

to di osservazione dal quale si gode una splendida vista su Saint Jean

Pied de Port e parte dell’Aquitania francese (Km 6,4).

Un chilometro più in su arriva all’ostello O

risson, un’ulteriore alternativa per passare la

notte. Soprattutto per il pellegrino che abbia iniziato la tappa a pomeriggio avanzato. Si

continua ad avanzare per una stretta strada di montagna, in compagnia di pecore di razza

Manech e di robusti cavalli insensibili ai rigori del clima. Quattro chilometri circa più avanti

e a circa cento metri sulla destra si può scorgere su una altura la statua della Vergine di

Biakorri, adornata di fiori, colla-

ne, croci, conchiglie ed altri

oggetti offerti dai pellegrini (km

11,3). Dopo venti minuti di mar-

cia si oltrepassa la deviazione

alla nostra destra, che scen-

dendo porterebbe fino alla loca-

lità francese di Arnéguy; due

chilometri più avanti finalmente,

si arriva al punto chiave della

giornata. Sulla destra della stra-

da c’è un cumulo di pietre che sorregono un cartello di legno con incisa l’iscrizione

Roncevaux O

rreaga (sarebbe Roncisvalle in francese e in Basco)

A questo punto prendere a destra abbandonare la strada asfaltata e continuare per

il m

orbido del prato pirenaico. Si passa immediatamente accanto a una croce di pietra

circondata da un piccolo recinto e si sale lungo la collina fino al passo lasciando alla no-

stra destra un vecchio rifugio-ricovero in pietra. Mancano solo 1 Km al confine con la Spa-

gna e giungere al valico di Bentarte, dove si trova la Fontana di Roldán, che ricorda il

paladino di Carlo Magno sconfitto insieme al suo esercito, nell’anno 778 dai Baschi (Km

16,5). Poco dopo, un triplo segnale in legno ci indica, di proseguire a destra verso Ron-

cesvalles. Attraverso un faggeto e una pista forestale più protetta si raggiunge il colle di

Lepoeder, la quota massima della tappa a 1430 metri

di altitudine. (Km 20,5).

Qui si presentano due possibilità per proseguire, co-

munque ben segnalate. A sinistra la più corta (3,6 km

fino a Roncesvalles), ma con la difficoltà di dover

scendere per dei ripidi pendii. A destra 400 metri più

lunga però più facile passando per il passo di Ibañeta.

E' preferibile la più lunga e scendere quindi per la stra-

da asfaltata. Le vedute sono grandiose e ci rivelano il

Vergine di Biakorri

... abbandonare la strada asfaltata e continuare per il morbido prato pirenaico

Croce

53

fagioli

farmacia

fava

febbraio

fegato

ferrovia

festa

fidanzata

fiera

figlio

filetto

fino a

fiume

formaggio

freccia gialla

freddo

frittata

fritto

frutta

fungo

gabinetto

galiziano

gambe

gambero

gelato

gennaio

ginocchia

giovedì

giugno

granaio

grazie

grotta

hamburger

hotel

ieri

insalata

inverno

io latte

lavare i panni

lavatoio

lavatrice

lei lentamente

letto

limone

judias

farmacia

haba

febrero

hìgado

ferrocaril

fiesta

novia

feria

hijo

fileta

hasta

rio

queso

flecha amarilla

frio

tortilla

frito

fruta

champiñon

aseo

gallego

piernas

gamba

helado

enero

rodillas

jueves

junio

horreo

gracias

cueva

hamburguesa

hotel, hostal

ayer

ensalada

invierno

yogùr

leche

lavar los paños

lavadero

lavadora

ella

despacio

cama

limòn

52

cena

centro storico

cercare

che ora è?

chiesa

chiuso

ci vediamo …

ciao

ciliegia

cipolla

colazione

come si chiama…

come stai?

confraternita

conto

coperta

cosa spendo?

costa

costoletta

cotto

crema

crocefisso agli incroci

culo

cuscino

custode dell'albergue

data

davanti

decimo

dente

dessert

destra

dicembre

dietro

dito

doccia

dolce

domani

domenica

donna

dormire

dove è …

dove trovo un …

dritto

essere

estate

estuario

cena

casco antigo

buscar

que hora es?

iglesia

cerrado

nos vemos …

hola

cereza

cebolla

desayuno

come se llama..

que tal?

cofradia

cuenta

colcha

qué lew debo?

cuesta

chuleta

cocido

natilla

cruceiro

culo

almohada

hospitalero

fecha

delante

decimo

diente

postres

derecha

diciembre

detràs

dedo

ducha

postre

mañana

domingo

mujer

dormir

donde està …

donde hay un …

al frente

sèr

verano

ria

9

paesaggio della tappa di domani: boschi di faggi, Ronce-

svalles poi Burguete e la valle dell’Erro. Arriviamo così al

passo de Ibañeta, dove si trova l’aguzza chiesa di San

Salvador, costruita in ricordo di un antico eremo in cui si

faceva suonare la campana per guidare i pellegrini medie-

vali (Km 24,1) e il cippo che ricorda il paladino Orlando.

Alla tappa manca solo un sospiro e, dopo essere passati

accanto al Centro di specie avicole migratorie, il nostro

itinerario si interna attraverso il faggeto per giungere a

Roncesvalles, caratterizzata dalla Reale Collegiata gotica (Km 25,7).

Principali difficoltà

Continua ascesa da Saint Jean Pied de Port fino al Collado Lepoeder:

I primi 20,5 chilometri sono una continua ascesa che esige molto sforzo. E’ d’obbligo arri-

vare in buono stato fisico a questa prima tappa e prendersela con molta calma. Bisogna

ricordare che il Cammino di Santiago è una gara di fondo e non di velocità. Non la porta a

termine il più forte bensì il più cauto.

Problemi con la segnaletica?:

La segnaletica è buona però questa tappa ostenta il record di persone che si perdono,

soprattutto in inverno, con neve o con nebbia. D’inverno e in caso di previsione di mal-

tempo la cosa migliore è optare per la via alternativa che sale per la strada di Valcarlos.

Ricordare che quando si arriva al cumulo di pietre con la tabella Roncevaux -Orreaga

(Km 15), si deve abbandonare la strada asfaltata e prendere a destra per il prato verde e

la croce di pietra.

La colleggiata di Roncisvalle

10

Descrizione - Il cammino corre per boschi di faggi, betulle, roveri e pini caratteristici del nord navar-

rese. Si passano il valico di M

ezkiritz e l’Alto E

rro, antico luogo di banditi ed ora di nebbie e boschi,

attraversando graziosi paesi come: B

urguete-A

uritz, antico borgo di Roncisvalle, pieno di “casoni”

dove Ernest Hemingway alloggiava quando si rimetteva dalle fatiche letterarie andando a pescare

nel rio Irati. E

spinal-Auritzberri, fondato da Teobaldo nel 1269. Biscarreta-G

erediáin, paese del

bestiame. Lintzoain, con le sue case dalle belle facciate, fino a Zubiri.

L'itinerario - Dall'ostello di Roncisvalle ci si immette nella strada Nazionale N-135 e subito dopo

sulla destra, parallelamente alla strada scorre il cammino.

Un centinaio di metri avanti, attraverso i rami, si può nota-

re dall'altra parte della strada, la croce di pellegrini, una

croce gotica di pietra, che venne trasferita in questo luogo

nel 1880 dal Priore don Francisco Polite. In prossimità di

Burguete il camino ritorna sulla N-135. Qui è possibile

fare colazione; ci sono un paio di bar aperti e pronti ad

accogliere i pellegrini. Oltrepassata la chiesa di San Nico-

làs, si gira a destra in corrispondenza di una succursale

bancaria per attraversare su passerella il rio Urrobi. Si

prosegue su strade bianche che attraversano estese pra-

terie con animali al pascolo. Prima di imboccare la valle

dell'Erro si passa il paesino di E

spinal con i suoi tetti di

tegole rosse. Si attraversa il centro urbano per riprendere la N-135 all’altezza della moderna chiesa

di San Bartolomè. Si gira a destra continuando per la strada, rasenti alle facciate bianche delle case.

Proprio dopo un attraversamento pedonale svoltare a sinistra e per strade con pavimentazione diver-

sa, si sale fino all’Alto d

e M

ezkiritz, dove al lato della strada c’è una lapide con incisa l’immagine

della Vergine di Roncisvalle (km 8,2). P

orre attenzione ai segnali di indicazione del cammino

(conchiglie e frecce g

ialle) per non finire fuori strada. Proseguire fino a Bizkarreta che un tempo

era sede di tappa del cammino perchè nel XII secolo esisteva un Hospital per pellegrini. A Lindzoain

... si lascia Roncisvalle

Albergue de los peregrinos - della tappa

Albergue de Peregrinos

Antiguas escuelas

Localidad: Zubiri (Navarra)

Tel: 628 324 186

Albergue Zaldiko

Puente la Rabia, 1

Localidad: Zubiri (Navarra)

Tel: 609 736 420

Albergue El Palo de Avellano

Avenida de Roncesvalles, 16

Localidad: Zubiri

Tel: 948304770 / 666 499 175

Propiedad: Privado

Roncisvalle - Zubiri / km 21,5

2

51

arrosto

aspettare

auto

autobus

autostrada

autunno

avere

baccalà

banana

banca

belvedere

bibita

biglietto

birra

birra alla spina

biscotto

bocca

bosco

braccio

brodo

budino

buonanotte

buonasera

buongiorno

burro

caccia

caffè

caffelatte

calamaretti

calamari

calcio (gioco)

caldo

calore

camera

camminare

capelli

capisco

cappella

capra

carciofo

carne

carta

casale

castello

catena montuosa

cavolo

asado

esperar

coche

bus

autovia, autopista

otoño

haber

bacalao

platano

banco

mirador

bibida

billete

cerveza

caña

galleta

boca

bosque

brazo

caldo

flan

buenas noches

buenas tardes

buenos dias

mantequilla

caza

café

café con leche

chiprrones

calamares

futbòl

caliente

calor

cama

andar

cabellos

entiendo

capilla

cabra

alcachofa

ternera

papel

caserio

castillo

sierra

col

50

ITALIANO

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

10

11

12

13

14

15

16

20

30

40

50

60

70

80

90

100

1000

a che ora parte…

acciuga

aceto

acqua

addio

aeroporto

aglio

agnello

agosto

albergo di lusso

albero

altopiano

amico

aperto

approfittarsi

aprile

arancia

arrivare

SPAGNOLO

cero

uno

dos

tres

cuatro

cinco

seis

siete

ocho

nueve

diez

once

doce

trece

catorce

quince

dieciseis

viente

treinta

quarenta

cinquenta

sesenta

setenta

ochenta

noventa

cien

mil

a qué ora sale…

anchoa

vinagre

agua

hasta luego, adiòs

auropuero

ajo

cordero

agosto

parador

arbol

meseta

amigo

abierto

aprovechar

abril

naranja

llegar

11

si comincia a salire per un ripido selciato in cemento; da quelle parti scende un piccolo ruscello al

quale bisogna fare attenzione in inverno, poiché si può formare del ghiaccio. Proseguire poi su un

sentiero di pietrisco fino a raggiungere l'Alto dell'Erro che paradossalmente ci si arriva camminando

in leggera discesa. Si riattraversa la strada Nazionale N-135 per reimboccare il sentiero che scende

ripidamente e che potrebbe diventare difficoltoso in caso di fango. Si sale di poco per arrivare alla

Venta del Puerto, un’antica taverna che oggi si trova in stato di semi abbandono e usata come stalla.

Poi la discesa ridiventa pronunciata. Ci sono un paio di portelli da aprire e chiudere e degli scaloni

che agevolano la discesa. Tra tratti con più o meno difficoltà si arriva a Zubiri attraversando il bellisi-

mo puente de la R

abia. Il Ponte deve il suo nome alla credenza popolare secondo la quale facendo

fare agli animali tre giri sotto il pilone centrale, nelle acque del rio Arg

a, guarivano dalla "rabbia".

Principali d

ifficoltà - Dal momento che si attraversa varie volte la N-135 bisogna prestare attenzio-

ne come pure nell'attraversamneto di Burguete perchè non

c’è il marciapiede. Percorso "rompepiernas" (spezza gam-

be): Dopo Espinal il terreno si indurisce, ma ci sono più

discese che salite. L’ascesa fino ad Alto de Erro non com-

porta grosse difficoltà. Passata Lintzoain le prime rampe

intimoriscono un po’ ma in seguito il percorso diventa molto

più agibile.

Inform

azioni - Nei 21,5 km che separano Roncesvalles da

Zubiri, alla data, non ci sono ostelli per i pellegrini, ma a

Burguete, Espinal, Bizkarreta e Lintzoain si possono trova-

re degli alloggi privati. Se partiamo molto presto da Ronce-

svalles possiamo fare colazione a B

urguete. C’è un bar

dopo la Chiesa ed un panificio/bar/pasticceria in fondo la

strada. Ad Espinal e Bizkarreta ci sono pure negozi (tienda) dove comprare da mangiare. A Zubiri c’è

un bar accanto al polisportivo che serve il menù del pellegrino.

El puente de la Rabia a Zubiri

12

Zubiri - Pamplona / km 20,4

3

E' la tappa che ci porta alla prima città del "camino": Pamplona. Si riattra-

versa il "puente de la Rabia". Dopo 1 Km si raggiunge il bordo della strada

proprio di fronte allo stabilimento di magnesite fondato nel 1945 che sfrutta i

giacimenti della zona. Si percorre il perimetro della fabbria scendendo una

rampa di gradoni fino a lasciare la zona industriale. Camminando su un

tratto di strada asfaltata si arriva a

Ilarratz e poco più avanti a Eskirotz

(percorsi Km 3,7). Dopo 2Km si arriva a Larrasoaña. Il paese deve le sue

origini alla fondazione nel X secolo di un monastero. Provenendo da Zubiri il

percorso non attraversa il paese perchè al di là del fiume Arga, a meno che

non si decida di attraversarlo percorrendo il Puente de los Bandidos. Più

avanti, una breve salita porta ad Akerreta dove nella parte alta del paese si

trova la chiesa de la Transfiguracion che conserva elementi medievali come

la torre, il portale e la fonte battesimale (percorsi km 6,1). Dopo Akerreta si

attraversa uno splendido bosco e il sentiero è interrotto più volte (5 volte) da

passaggi sbarrati per la protezione degli animali al pascolo; bisogna avere l'avvertenza di aprire e

soprattutto richiudere i varchi ad ogni nostro passaggio.

Si arriva a Zuriain con la sua chiesa di San Millán (percorso km 9,2). Dopo un breve tratto su sulla

statale N-135 puntiamo verso Irotz riattraversando il rio Arga. Lasciamo la Chiesa de San Pedro

proseguiamo fino al Puente de Iturgaiz di origine romana e ripristinato nel secolo scorso. Da qui

parte la pista che segue il parco fluviale del rio Arga che ci porta fino ad una zona di sosta per pik-nik

con tavoli, barbeque e servizi igenici. Se seguiamo il percorso fluviale possiamo raggiungere Pam-

Albergue de los peregrinos - della tappa

Albergue de Larrasoaña

C/ San Nicolás (Edificio Conce-

jo)

Larrasoaña (Navarra)

Tel: 948 304242

Albergue de la Trinidad de Arre

Antiguas escuelas.

Arre (Navarra)

Tel: 948 332941

Albergue Municipal para Pere-

grinos del Camino de Santiago

Plaza San Juan s/n

Huarte/Uharte

Tel: 948 074329

Albergue municipal de Villava

C/ Pedro de Atarrabia, 17-19,

tra sera - Villava

Tel: 948 11 15 77

Propiedad: Ayuntamiento

Albergue Casa Paderborn

Playa de Caparroso, 6 (Tras

cruzar el puente de la Magdale-

na a la izquierda)

Pamplona. (Navarra)

Tel: 660 631 656

Albergue de Jesús y María

Calle Compañía –junto a la

Catedral-.

Pamplona. (Navarra)

Tel: 662 570 716

49

48

13

plona egualmente, mentre il percorso tradizionale ci porta a

salire per un sentiero e passare quindi per le rovine del señorío

de Arleta fino ad arrivare al puente del río Ulzama e la antica

erm

ita d

e Trinidad d

e A

rre (percorsi km 15,8). Attraversiamo

Villava terra del famoso ciclista Miguel Indurain percorrendo la

calle Mayor. Proseguendo si passano alcune rotonde fino a

entrare a Burlada che si percorre lungo la Calle Mayor

(percorsi km 17,2). All'altezza di un garage per auto, si gira a

destra per attraversare la strada. Dopo l'incrocio, seguiamo le

indicazioni del cammino sulla pavimentazione stradale per

alcuni metri fino ad arrivare all'inizio del camino de Burlada o

paseo de la Magdalena che ci porterà alle porte di Pamplona. Circa 1,5Km più avanti incrociamo il

puente d

e la M

agdalena e dopo averlo attraversato girando a sinistra, c'è la via che porta all'ostello

Casa Paderborn mentre continuando per la destra si entra in città passando sotto la Porta di Francia

e seguendo la calles del Carm

en y la Navarrería.

L'itinerario - Questa è una tappa breve da godere, con conti-

nui su e giù che a metà del percorso e dalla Trinidad de Arre

fino alla capitale navarrese, alterna sentieri a tratti di asfalto.

Principali difficoltà - si può trovare fango a secondo della

zona. Nelle zone più complicate e di pendenza pronunciata si

trovano scale fatte con traversine di legno, che facilitano il

cammino. Bisogna fare attenzione in Zuriain, poichè il sentiero

entra nella strada camminando per 700 metri sull'asfalto.

Informazioni: All'entrata di Pamplona subito dopo aver attra-

versato il ponte de la Maddalena sulla sinistra, c'è la via che

porta all'ostello Casa Paderborn.

14

Albergue de los peregrinos - della tappa

Albergue de Cizur Menor

Encomienda Sanjuanista

Cizur Menor (Navarra)

618 098 698

Albergue Familia Roncal

Paseo de Lurbeltzeta

Cizur Menor (Navarra)

948 18 38 85

El albergue de Zariquiegui

C/ San Andrés, 16

Zariquiegui

948 35 33 53 / 679 23 06 14

Albergue Camino del Perdón

Calle Mayor, 57

Uterga (Navarra)

948 344 598 / 948 344 661

Albergue Usda

San Lorenzo, 6 (Junto a la Igle-

sia) - Obanos

676 56 09 27

Albergue de peregrinos de

Eunate - E

unate - minimale)

Stagionale: 10 posti con mate-

rassino; Contacto: Jan y Mariluz

Albergue de los padres

Reparadores

Crucifijo 1 (Seminario)

Puente La Reina

948 340050

Albergue Santiago Apostol

Paraje El Real, pasado el puen-

te románico tras una fuerte

subida de frente

Puente La Reina 948 3402 20/

660 7012 46

Hotel Jakue

Calle Irunbidea s/n

Puente La Reina (Navarra)

948 341017

Pamplona - Puente la Reina / km 24,0

4

L'uscita di Pamplona è un po' complicata per mancanza a volte delle frecce gialle dove servirebbero.

Si esce seguendo le vie della famosa corsa dei tori di San Firmin fino ad arrivare a plaza C

onsisto-

rial di fronte alla facciata mezzo barocca e neoclassica del palazzo del municipio costruita nel 1752.

Si prosegue per Calle M

ayor. Quando s'incrocia la avenida del Ejército si entra nel parco la Vuelta

del Castillo che si trova a sinistra. Si percorre il parco e si esce per attraversare la avenida S

ancho

el Fuerte e immettersi nella calle Fuente del Hierro. Proseguire

lungo la calle Fuente del Hierro che dopo aver incrociato l'Avenue

de Navarra, costeggia la cittadella universitaria fino al puente

de Acella sopra il río Sadar.

Si esce quindi da Pamplona costeggianndo la cittadella univesita-

ria e ci si incammina verso Cizur Menor per affrontare l'ascensio-

ne "all'Alto del Perdon". Si passa per Zariquiegui dove si trova la

vecchia chiesa di San Andrés, che conserva una sobria facciata

romanica e dove ci si può rifornire d'acqua alla fontanella. Il sen-

tiero prosegue in salita e prima di arrivare al valico si trova la

"Fuente R

eniega" (o fonte fuente de Gambellacos) . La leggen-

47

proseguiamo dritti in fronte a noi lungo Avenida del Alcalde Miguel Ca-

staño fino ad una piazza con una grande fontana. Ci teniamo sulla sini-

stra e procediamo avanti sempre per Avenida del Alcalde Miguel Casta-

ño. Superata la piazza con la fontana, un centinaio di metri più avanti,

troviamo alla nostra destra dopo un piccolo parco alberato, un incrocio di

più

strade. Passiamo

dall'altra parte della stra-

da e imbocchiamo calle

de Barahona. Proceden-

do dritti lungo questa calle incrociamo all'altezza con

la Calle Prado de los Judios i resti delle mura roma-

ne. Noi comunque proseguiamo dritti nella calle de la

puerta Moneda e al termine di essa giriamo a destra

per calle de Escurial e arriviamo in Plaza S

anta M

a-

ría del Camino dove si trova il monastero delle be-

nedettine e qui termina questa nostra tappa.

Una visita alla cattedrale è d'obbligo.

Alla sera dalle benedettine alle 21.30 si pùò parteci-

pare alla "compieta" l'ultima preghiera delle monache

prima di andare a letto.

La splendida catterdale di Leòn

“ a la comida ... “

46

Potrebbe essere saggio dividere questa tappa in

due parti facendo sosta a M

ansillas de las M

ulas

(19,0 K

m) e riservare la seconda parte (18,1 K

m)

fino a León per il giorno dopo (come proposto

nella mappa). In questo modo ci stancheremo meno

e avremo più tempo per ammirare le bellezze della

città di León e in particolare la stupenda cattedrale

gotica. La tappa è molto semplice e necessità di

poca descrizione. Uscendo da El Burgo Ranero

attraversiamo una zona p

aludosa habitat ideale per

anfibi, rapaci e anatre. Ritroviamo la pista alberata e un paesaggio del tutto simile a ieri. Dopo un'o-

ra e mezza di cammino affianchiamo alla nostra sinistra una pista di scuola di volo per aerei ultra-

leggeri e un km più avanti arriviamo al bivio di V

illamarco (percorsi 8 km). La monotonia della linea

retta del cammino è interrotta quando il tracciato devia per il sottopasso della ferrovia e poco dopo

per il passaggio dell'arroyo de V

aldearcos. Si giunge quindi a Reliegos che ci appare all'ultimo

momento. Antico insediamento romano dove confluivano diverse stra-

de, Reliegos è conosciuto anche per un meteorite del peso di quasi 9

kg che cadde il 28 dicembre del 1947 in piena calle Real.

Entrando in paese troviamo una caratteristica "bodegas" (cantina) di

mattoni e scavata nella terra, usata per la conservazione del vino e

oggi recuperata sia come luogo per l'assaggio di vini, sia per incontri.

Uscendo dal paese, lungo calle Real, ci ritroviamo tra le vaste esten-

sione dei campi di cereali dai quali spuntano le grandi strutture di irriga-

zione. Da qui inizia la misurazione delle distanze in "leghe" (circa 5,6

km) una caratteristica di questi territori. Dopo aver passato un traliccio della line elettrica entriamo in

un'area di "descanso" (riposo) e termina la ormai familiare pista alberata. Superiamo la statale N-

601 per un viadotto e attraversando un canale di irrigazione entriamo in M

ansilla de las Mulas

antica città murata.

Sede di ben sette chiese, due conventi e tre hospitales quando era un importante centro commer-

ciale per il grano, oggi conserva in uso solamente due chiese; Santa M

aria del 1220 ma ricostruita

nel XVIII secolo e la erm

ita de Nuestra Señora de G

racia.

Il cammino passa sotto la P

uerta d

el Castillo costruita in pietra calcarea. Percorriamo la calle de

Santa María da cui spunta la torre della chiesa e la calle del Puente dove troviamo un albergue per

i pellegrini e qui potremo terminare la prima parte di questa tappa da dove ripartire domani.

Usciamo da Mansilla, passiamo sopra il ponte del río E

sla e prendiamo una strada che si dirama a

sinistra parallelamente alla statale N-601 e dopo un'ora giungiamo a

Villamoros de M

ansilla (percorsi 23,5 km). Dopo Villamoros arriviamo a

Puente V

illarente dove superiamo il río P

orm

a sopra un lungo ponte di

origine medievale. Per il 2010 è prevista la costruzione di una passerella

per facilitare il transito dei pellegrini ... chi passerà vedrà! La vicinanza

con la grossa città si fa sentire, per il traffico, il trambusto, la gente. Il

cammino diventa molto più variabile. Dopo una salitella raggiungiamo un

area coperta di sosta con due fonti d'acqua e siamo a

Arcahueja

(percorsi 29,5 km). Ci avviciniamo alla zona industriale d

ell'alto del

Portillo alla porte di León. Anche qui è prevista per il 2010 una passerel-

la per favorire il passaggio del nodo stradale della trafficatissima N-601

(... chi passerà vedrà) che ci porta a Puente C

astro, quartiere periferico

di León separato dalla città dal río Torío.

Si entra a Puente Castro lungo calle Simón Arias incrociamo la avenida

de Madrid e proseguiamo a destra per calle Victoriano Martínez y plaza

Tomás Mallo fino ad arrivare ad una passerella che attraversa il río Torío (sulla destra c'è il ponte di

pietra del XVIII seolo).

Proseguiamo dritti lungo calle del Alcalde Miguel Castaño fino ad arrivare alla grande rotatoria con

una strada a doppie corsie. A partire da qui ci sono due possibilità: a sinistra dopo aver raggiunto la

calle Campos Góticos troviamo l'albergue Municipal mentre proseguendo dritti verso il centro stori-

co, andiamo all'Abergue de Santa María de Carbajal delle suore Benedettine. Il mio consiglio è di

andare ad alloggiare presso le suore benedettine perchè in centro città, a 5 minuti dalla stupenda

cattedrale, mentre l'albergue municipale è piuttosto periferico. Dalla Avenida de Fernández Ladreda

“bodegas”

Alba sulla zona paludosa

Mansillas de las Mulas

15

da racconta che un pellegrino sfinito ed assetato, fu tentato dal diavolo che si offrì a portarlo fino ad

una fonte se avesse rinnegato la sua fede. Il pellegrino resistette alla tentazione e per ricompensa gli

apparve l'apostolo Santiago vestito da pellegrino che gli mostrò la fonte e gli diede da bere con la

sua conchiglia (vieira).

Sull'Alto d

el Perdon c'è il monumento al pellegrino ed un grande Parco E

olico. Una frase riportata

in rilievo sul monumento, ricorda il fascino del luogo divenuto, come altri, simbolo del cammino per

aver visto il passaggio di milioni di pellegrini: "Donde se cruza el camino del viento con el de las e-

strellas". Frase che racchiude il sogno e la magia del cammino”.

Scendendo si trovano: U

terga con la sua chiesa parrocchiale gotica; M

uruzábal ed il suo eremo

templare di Eunate che però non sarebbe sul sentiero, ma ci si può arrivare facendo una deviazione

di un paio di Km; Obanos e la storia del "Mistero di Obanos": Racconta la leggenda che a seguito di

un viaggio a Santiago come pellegrina, Santa Felicia decise di rimanere come eremita in Amocain.

Suo fratello Guglielmo, duca di Aquitania, contrariato davanti a suo rifiuto di ritornare alla corte la

uccise. Pentito Guglielmo, tornò pellegrino a Santiago giro-

vagando in Obanos, piangendo il suo peccato fino alla sua

morte. Una stele sull'orlo dell'eremo di Arnotegui ricorda

questo fatto.

Ad Obanos confluisce la via Aragonese che proviene da

Somport. Alla fine della “Calle Major” a P

uente la Reina,

c'è il famoso ponte che da il nome alla cittadina stessa,

altro simbolo del cammino. Venne fatto costruire dalla regi-

na donna Munia moglie del re Sancho el Mayor de Navar-

ra, nell'XI secolo, per facilitare ai pellegrini l'attraversamen-

to del fiume Arga.

Principali d

ifficoltà: L'Alto del Perdon. Una volta attraver-

sato Pamplona, il pendio di Cizur fa capire che la tappa

sarà faticosa. È una zona resa difficile dai campi, che possono essere infangati in caso di pioggia

sopratutto nel piano. Fino al chilometro 10 si alternano sentieri, strade e campi; da questo punto il

pellegrino si trova una forte pendenza, ma di solo 500 metri, poiché dopo si ammorbidisce. È la pri-

ma dei due strappi che si trovano in tutta l'ascensione. Dopo un chilometro si trova il secondo strap-

po, breve ma con la difficoltà in più data da un sentiero lastricato di pietre. Una volta superati questi

punti, i due chilometri e mezzo che rimangono fino all'alto sono di salita costante e senza difficoltà.

La discesa è un tantino complicata nel primo chilometro e mezzo, per la presenza di grosse pietre e

molta pendenza. Il resto è tranquillo, inoltre, in questa discesa ci si può fermare a bere acqua in U-

terga, a 4km dopo il valico dell'Alto del Perdon, alla fontana della quale si dice che "Da Pamplona a

Ponte la Reina a Uterga la migliore fonte."

16

Albergue de los peregrinos - della tappa

Albergue Maralotx de Cirauqui

Dirección: Calle San Román, 30

Localidad: Cirauqui (Navarra)

Teléfono: 678 635 208

Albergue de Lorca

Dirección: Calle Mayor, 40

Localidad: Lorca (Navarra)

Teléfono: 948 54 11 90

Albergue la bodega del camino

Direccion: C/ Placeta 8

Localidad: Lorca (Navarra)

Tel:948541162 / 948541327

Albergue de Villatuerta

Dirección: Calle Mayor

Localidad: V

illatuerta

Tel: 948 640083

Hospital de Peregrinos

Dirección: C/ La Rúa 50

Localidad: Estella (Navarra)

Tel: 948 550200

Albergue de ANFAS de Estella

Dirección: C/ Cordeleros 7, bajo

Localidad: Estella (Navarra)

Tel: 680459798 / 695895551 /

948554551

Albergue parroquial S.Miguel

Direccion: Mercado Viejo, 18

Localidad: Estella

Tel: 948 550431 / 690081584

Puente la Reina - Estella / km 22,0

5

Si percorre calle Mayor, a destra troviamo la chiesa de Santiago del XIII secolo. Alla fine della via ci

si trova davanti al magnifico ponte romanico sopra il fiume A

rga che da il nome alla città che fu

costruito per facilitare il passaggio dei pellegrini. Attraversato il ponte proseguiamo a sinistra e attra-

versiamo la strada nazionale per entrare in Z

ubiurrutia, il quartiere delle monache dove esiste il

convento delle "Comendadoras del Espíritu Santo" che

hanno una lunga tradizione ospitale. La via jacobea conti-

nua poi per il fondo valle su strade di terra. Si entra nella

zona della Val de M

añeru e si raggiunge il villaggio che dà

il nome alla valle (percorsi km 5,2). Da vedere la

Iglesia

parroquial de S

an P

edro del XVIII secolo. Si percorre ora

uno stupendo territorio ricco di vigneti e che è diventato una

icona classica dei pellegrini. La pista in terra battuta porta al

villaggio di Cirauqui che si erge su una collina rocciosa e

che conserva numerose vestigia medievali. Interessante la

Iglesia de San Román di stile gotico cun un portale romani-

co del XIII secolo. Si attraversa il paese e passando sotto

un porticato è possibile apporre il sello sulla Credencial. Si

Cirauqui

45

Albergue de los peregrinos - della tappa

Albergue de Reliegos de las

Matas

Dirección: C/ Escuela

Localidad: Reliegos (León)

Tel: 987 31 78 01. Ayuntamien-

to SantasMartas: 987 31 41 03,

987 31 78 71 ó 987 31 78 67

albergue: Municipal

Albergue de Mansilla de las

Mulas

Dirección: C/ del Puente, 5

Localidad

: Mansilla de las

Mulas

Tel: 987 31 01 38,

albergue: Municipal

Albergue El Jardín del Camino

Dirección: C/ Camino de Santia-

go, 1

Localidad:M

ansilla de las M

u-

las

Tel: 987 31 02 32 / 600 471 597

Email: [email protected]

albergue: Privado

Albergue San Pelayo

Dirección: C/ El Romero 9

Localidad: Puente Villarente

Tel: 650 918 281 / 987 312 677

Email: alberguesanpela-

[email protected] albergue:

Privado

Albergue EL DELFIN VERDE

Dirección: C/ carretera general,

601, nº 15 B.

Localidad: Puente Villarente

(pasando el puente a la dere-

cha)

Tel: 987 312 065 / 987 312

Albergue La Torre

Dirección: C/ La Torre, 1

Localidad: Arcahueja (León)

Tel: 669 66 09 14 / 987 20 58

96

Email: [email protected]

albergue: Privado

Albergue del Monasterio de las

Benedictinas (Sta María de

Carvajal)

Dirección: Plaza Santa María

del Camino

Localidad: León

Tel: 987 25 28 66 / 680 64 92

89

albergue: Comunidad de Bene-

dictinas

Albergue Ciudad de León Direc-

ción: Campos Góticos, s/n

(vicino alla policía local) Locali-

dad: León

Tel: 987 08 18 32/33. Fax 987

26 11 74

albergue: Municipal

Albergues Juveniles

En León existen tres alber-

gues juveniles con 94, 125 y

60 plazas,

Tel. rispettivamente a: 987 200

206 / 987 293 414 /

987 233 010.

Dirección: Llamar al teléfono

987 20 00 06

Disponibilidad: Todoe el año

El Burgo Ranero - León / km 37,1

18

44

erm

ita de Nuestra Señora de Perales. Più avanti, dopo aver

attraversato un torrente, sul lato della strada troviamo una croce

che ricorda un pellegrino tedesco, Manfred Kress morto sul

cammino. Si entra cosi nel paesino di B

ercianos del Real Ca-

mino interessante e curioso per le case fatte con mattoni di

argilla e paglia (percorsi 23km). Lungo la via del paese troviamo

dei negozi di generi alimentari e un bar. Si ritorna sulla "via albe-

rata". All'altezza del a

rroyo del Olm

o troviamo un'area di

"descanso" (riposo). La pista alberata prosegue passando sotto

il viadotto dell'autostrada A-231 e quindi fino a El Burgo Ranero

conclusione della nostra odierna e lunga tappa.

Nota: Chi volesse percorrere il cammino verso Calzadilla de los Hermanillos deve stare attento al

bivio dove il cippo segnala tale deviazione a girare appunto verso destra e attraversare il ponte sopra

la autostrada A-231. Entrati a Calzada de Coto è bene informarsi sullo stato di segnatura del traccia-

to che non è molto evidente. Uscendo dal paese il cammino procede lungo un tracciato fino ad incro-

ciare la ferrovia e da qui si continua attraverso macchie di arbusti, piccoli boschi in totale solitudine

fino alla fattoria agroturistica di monte Valdelocajos. Ancora tre km e poi si arriva a Calzadilla de los

Hermanillos dove troviamo un bar, una "tienda" (piccolo negozio di alimentari) e un albergue per los

peregrinos (percorsi km 26,5). Il giorno dopo si procederà fino a Mansilla de las M

ulas per riprende-

re il tracciato del cammino francese.

17

esce quindi dal paese scendendo lungo una antica "calzada

romana" molto suggestiva e attraversando un ponte sempre di

epoca romana e successivamente ristrutturato nel XVIII secolo.

Dopo un'area di sosta bisogna attraversare il ponte sopra la A-12

proseguendo ancora su tratti della antica "calzada" fino ad un

altro

ponte

romano

ad un solo arco sopra

il rio

"Dorrondoa" (percorsi 9,4km). Due km dopo si attraversa la A-12

passando sotto un viadotto per costeggiare la riva del fiume

"Salado" chiamato così per le acque salate e già citato nell'antico

Codex Calixtinus del XII secolo (la prima guida scritta del cammi-

no) per le sue acque "venefiche e mortali". Sopra un ponte me-

dievale ad archi a sesto acuto si attraversa questo rio entrato nella leggenda del cammino, per salire

fino a Lorca (percorsi 13,3Km). Si prosegue lungo la pista fino ad un sottopassaggio che ci permette

di riattraversare la autostrada e si entra a Villatuerta (percorsi 17,8Km). Si attraversa il paese fino al

ponte romanico sul rio Iranzu che divide la parte vuova dalla parte antica della cittadella. Prestare

molta attenzione più avanti quando nuovamente c'è da attraversare una strada, la NA-132 che costò

la vita ad una pellegrina canadese travolta da un'auto come ricor-

da un cippo in pietra. Scendiamo lungo un agevole sentiero fino

al ponte curvo sopra il fiume Ega il cui corso ci accompagnerà

fino ad arrivare ad E

stella. Suggestivo è l’arrivo nella città lungo

la calle de Curtidores passando davanti alla possente facciata in

stile romanico/gotico della c

hiesa del Santo Sepolcro del XII

secolo. Da vedere, la iglesia S

an P

edro de la R

ùa in stile roma-

nico del XII secolo con una lunga scalinata che da calles Rúa y

San Nicolás sale al bel portale a dieci archi lavorati con influenze

arabe e il Palacio de los reyes de N

avarra con un bella facciata

con archi e finestre. In una delle colonne è scolpita lo scontro tra

Rolando e il gigante Ferragut. Oggi il palazzo è sede di mostre di

pittura.

chiesa del Santo Sepolcro

Strada romana

18

Albergue de los peregrinos - della tappa

Albergue San Cipriano de Aye-

gui

C/ Polideportivo, 3

Ayegui - tel. 948 55 43 11

Albergue Juvenil Oncineda

C/Monasterio de Irache, s/

n .Antiguo instituto

Ayegui tel - 948 55 50 22

Albergue parroquial Santa Cruz

c/ Santa María, a la entrada del

pueblo por el mismo camino

Villamayor de M

onjardín

Albergue Hogar Monjardín

Enfrente de la iglesia en la pla-

za - Villamayor de M

onjardín

948 53 71 36

Albergue de la Fuente Casa de

Austria - Travesía del Estanco,

5 - L

os Arcos (Navarra)

948 640797

Albergue Isaac Santiago

C/ San Lázaro, s/n

Los Arcos (Navarra)

948 44 10 91 / 948 64 02 30

Casa Alberdi

C/ Hortal 3

Los Arcos (Navarra)

948640764

Albergue Arcadi y Nines

C/Taconera, 10 (hospital de

peregrinos)

Sansol - 618 19 75 20

Albergue Casa Mari

C/ Casas nuevas, 13

Torres del Río (Navarra)

948 64 84 09 / 699 572 950

Albergue Casa Mariela

Plaza P. Valeriano Ordóñez, 6

Torres del Río (Navarra)

948 64 82 51 / 948 64 84 33

Estella - Torres del Rio / km 29,0

6

Prima del monastero de Irache, una fonte di acqua e vino offrono

il miglior antidoto contro l'insiunuoso tratto che conduce a Villama-

yor de Monjardín caratterizzato da coltivazioni di vigneti e ulivi.

Siamo in un territorio dove le distanze tra un paese e l'altro sono

notevoli e al di fuori dei centri abitati non c'è nulla; la solitudine si fa

sentire. Lasciate le case di Ayegui, cittadina fusa con E

stella, il

pellegrino si trova alla fonte del vino installata dalle Cantine di

Irache che sgorga vino in orario di ufficio. Dopo un sorso di rigore il

viaggiatore si trova con l'impressionante mole del Monastero di

Santa María la Real de Irache. Situato alla base di Montejurra,

riceveva i pellegrini quando Estella ancora non esisteva. Il monastero di Irache che consta tra gli altri

edifici, di una chiesa romanica ed un chiostro plateresco, ha avuto gran importanza nella storia na-

varrese, quantunque la sua epoca di maggiore splendore sia iniziata nella seconda metà del secolo

XI, sotto il mandato dell'abate San Veremundo che ne incrementò i possedimenti ed il suo prestigio.

Oggi è disabitato. Proseguendo il cammino, più avanti si arriva ad un punto dove ci sono due opzioni

La fuente del vino

43

si butta nell'asfatlo della provinciale P-905 (siglata anche come

P-973). Dopo un breve tratto di questa strada si ritorna nuova-

mente in "pista" su un tracciato che attraversa campi di cereali

costeggiato da una fila di pioppi disposti lungo l'arroyo de San

Juan y de la Huelga. A M

oratinos penultimo paese della pro-

vincia di Palencia incontriamo le prime "bodegas" (cantine)

scavate nella terra e le case costruite con mattoni impastati

con di argilla e paglia. Spero ci sia ancora a Moratinos il simpa-

tico tavolo preparato sopra una botte con un bel contenitore

termico di caffè e biscotti, per i pellegrini. Un cartello diceva:"

Prendi un sorso se vuoi, lascia un'offerta se puoi, prendi quello

che ti serve se hai bisogno." Uno dei tanti bei esempi della filosofia del cammino. Sempre a Morati-

nos nella chiesa de Santo Tomás de Aquino del XVI secolo c'è una scultura della Vergine con

Gesù bambino dello stesso periodo. Dopo 2,5 km giungiamo a San Nicolás del Real Camino, ulti-

mo paese della provincia di Palencia. Questo piccolo borgo dove tra l'altro troviamo bar, ristorante e

un albergue, è citato nella storia del cammino già a partire dal XII secolo come riporta José María

Lacarra nel secondo capitolo de Las Peregrinaciones a San-

tiago de Compostela: "... in San Nicolas del Real Camino nel

secolo XII c'era un lebrosario gestito da canonici di San Ago-

stino ..." Usciamo da San Nicolas del Real Camino, superia-

mo il río Sequillo e prendiamo il percorso per i pellegrini che

corre parallelo alla statale N-120. Un centinaio di metri più a

nord corre l'Autostrada A-231 detta del camino de Santiago.

Lungo questa via, passiamo il confine che ci porta nella pro-

vincia di León. Il cammino prosegue parallelamente alla sta-

tale N-120. Ad un certo punto ci portiamo dall'altra parte della

strada e dopo aver superato il río Valderabuey sopra un

ponte di pietra entriamo in un'area verde con alberi e tavoli

per la sosta dove si trova la erm

ita de la Virgen del Puente

in stile romanico/mudéjar (percorsi 10,3km). Il cammino prosegue verso la vicina Sahagún. Si evita

l'attraversamento della N-120 con un sotopasso ed entriamo in città lungo la calle Ronda de Estación

transitando in prosimità dell'albergue Municipal. Sahagún è la città dei santi Facundo e Primitivo,

legionari romani convertiti al cristianesimo che furono martirizzati ed annegati nel fiume Cea ai tempi

di Diocleziano. Nel medioevo, Sahagún era sotto l'influsso totale del monastero di San Benito, detto il

Cluny spagnolo (dal notissimo monastero francese di Cluny da cui i frati clauniacensi). La dominazio-

ne del monastero sulla popolazione di Sahagùn era tale che arrivò ad imporre penitenze come la

proibizione di mangiare carne, obbligando la gente a comprare il pesce dai monaci stessi che prati-

cavano la pescicoltura. Dice la leggenda che davanti a questa imposizione la gente cominciò a get-

tare i maiali nel fiume per poterli pescare e mangiarli come

pesce senza rompere la penitenza. Da vedere sono la Iglesia

de San Lorenzo del XIII secolo, in perfetto stile mudéjar cioè

con l'utilizzo del mattone anzichè della pietra di cui la zona era

povera. La Iglesia de San Tirso delle stesse caratteristiche di

quella di San Lorenzo e in fine l' Arco de San Benito in stile

barocco del XVII secolo che sostitui una porta romanica del

monstero di San Benito ormai in rovina.

Percorriamo le vie Herrería e Antonio Nicolás fino all'uscita

dalla città che abbandoniamo completamente con l'attraversa-

mento del río Cea per il ponte in pietra "puente Can-

to" (percorsi 13,7km). Si prosegue lungo un sentiero parallelo

alla Statale N-120 fino ad incrociare un cippo di pietra che

segnala una direzione alternativa del cammino che porta a Calzadilla de los Herm

anillos.

Noi proseguiamo verso El Burgo Ranero, ma nessuno ci vieterebbe l'alternativa, anche perchè il

giorno dopo le vie si ricongiungerebbero a Mansilla de las Mulas. Da questo cippo in pietra quindi,

proseguiamo in direzione El Burgo Ranero su di un lungo tratto di strada appositamente strutturata

per il passaggio dei pellegrini con un filare di alberi impiantati per creare un po' d'ombra che ci ac-

compagnerà per oltre 30 km. Dopo un'ora di cammino alla nostra sinistra vediamo in una radura la

42

Albergue de los peregrinos - della tappa

Alberguería Laganares Direc-

ción: Plaza de la iglesia

Localidad: San Nicolás del

Real Camino

Tel: Marisa 629 181 536 / 979

18 81 42 albergue: Privado

Albergue de Peregrinos Clun-

yDirección: Iglesia de la Trini-

dad

Localidad: Sahagun (León)

Tel: 987 78 21 17 / 987 78 00

01 albergue: Municipal

Albergue Viatoris

Dirección: Calle Arco Travesía,

25

Localidad: Sahagun

Tel: 987 780975

albergue: Particular

Albergue de las Madres Bene-

dictinas

Dirección: Monasterio de Santa

Cruz. Avenida de los Doctores

Bermejo y Calderón, 8

Localidad: Sahagún

Tel: 987 78 00 78

albergue: Madres Benedictinas

Albergue de Calzada del Coto

Dirección: C/ Real, s/n

Localidad: Calzada del Coto

Tel: 987 78 12 33 los miércoles

por la mañana y jueves por la

tarde

albergue: Municipal

Albergue Bercianos

Dirección: C/ Santa Rita, 11

Localidad: Bercianos del Real

Camino Francés

Tel: 987 78 40 08

albergue: Asociación del Cami-

no de Santiago de León

Albergue La Laguna

Dirección: C/ La Laguna, 12

Localidad: El Burgo Ranero

Tel: 987 330 094

albergue: Privado

Albergue hospedería jacobea El

Nogal

Dirección: C/ Fray Pedro, 42

Localidad: El Burgo Ranero

Tel: 627 22 93 31

albergue: Asociación Hospede-

ría Jacobea El Nogal

Albergue del Burgo Ranero,

Domenico Laffi

Dirección: Plaza Mayor Locali-

dad: El Burgo Ranero

Tel: 987 33 00 23 / 987 33 00

47 - albergue: Asociación del

Camino de Santiago de León

Terradillos de los Templarios - El Burgo Ranero / km 30,6

17

Abbandoniamo Terradillos de los Templarios percorrendo una pista in ghiaiosa che dopo circa 1,5km

19

di tracciato: la prima proprio di fronte a noi che prosegue per un

tratto boscoso e segue le piste per Montejurra e Luquin; La

seconda sulla destra segue il tracciato tradizionale per Azqueta

y Villamayor de Monjardín. Comunque i due tracciati si riunisco-

no prima di Los Arcos.

Abbiamo scelto la tradizionale, che ci porta ad attraversare la N-

1110 e passa attraverso una strada di servizio tra il Camping

Iratxe e le abitazioni (percorsi km 4). Attarverso un tunnel si

accede ad una strada in mezzo a campi coltivati e più avanti

procede tra alberi di querce. Il percorso interrrotto dall'attraver-

samento della strada, riprende fino ad A

zqueta località dove vive Pablo Sanz Zudaire detto Pablito

dei "bordoni" (i bastoni dei pellegrini) che fin dal 1986 costruisce e offre i bastoni fatti con il legno di

nocciolo, ai pellegrini che vanno a trovarlo a casa sua (percorsi 7,4km). Proseguendo il cammino

prima di entrare a Villamayor di Monjardín (percorsi 9,2km), dove si racconta ci furono battaglie di

Carlomagno, si può ammirare la F

uente d

el Moro del secolo XIII. Si tratta di una robusta cisterna

coperta con volta ad arco di stile romanico. Nella cima alta del monte si osservano i resti del castello

di San E

steban del secolo X che si ergono dominando la regione. Villamayor è nota per i suoi vigne-

ti e le cantine. Un paio di km dopo si arriva all'incrocio con la strada per Urbiola dove si trova una

fontana per l'acqua. E bene rifornirsi perchè per i successivi 10km non si

trovano abitazioni e altre fonti.

Si arriva a Los A

rcos cittadina che conserva buona parte del suo centro

storico e dove esistono dei buoni albergue per pellegrini e dove volendo

potremo terminare questa tappa. Interessante la chiesa d

e S

anta M

aria

con un bel altare barocco

. La piazza antistante la chiesa è un invito ad

una pausa di riposo per affrontare l'ultimo pezzo di cammino (percorsi

21,2km). Usciamo da Los Arcos sotto la Porta de Castilla e incrociamo la

strada NA-129. Si entra così nuovamente in una strada sterrata che pro-

segue parallela alla strada NA-1110 per 3 Km e quindi all'abitato di San-

sol dove c'è un tempio barocco del XVII secolo dedicato a San Zoilo. Si

arriva a Torres d

el Rio dove troviamo la chiesa d

el Santo S

epolcro a

pianta ottagonale di probabile origine templare del XII secolo. La torre

addossata alla chiesa un tempo serviva come faro nella notte per guidare

i pellegrini. All'interno un pregevole Cristo crocifisso in legno.

La fuente del Moro

20

Albergue de los peregrinos - della tappa

Alberguería Andrés Muñoz

Calle Ruinas de San Pedro, s/n

Viana (Navarra)

948 64 55 30 / 609 141 798

Albergue Parroquial de Viana

Plaza de los Fueros (Junto a la

iglesia de Santa María)

Viana - tel: 948645037-

/646666738

Albergue de Peregrinos de

Logroño - Rua Vieja, 32

Logroño (La Rioja)

941 239 201

Albergue de Peregrinos Puerta

del Revellín - Plaza Martínez

Flamarique, 4 bajo

Logroño - tel: 629 170 447

Albergue parroquial de Santiago

C/ Barriocepo, 8, 1º

Logroño (La Rioja)

Torres del Rio - Logroño / km 20

7

Con la tappa di oggi si abbandona la regione della Navarra per

entrare nel territorio della R

ioja, terra del pane e del vino come

venne descritta nel Codex Calixtinus del XII secolo (la prima gui-

da scritta del cammino). Lasciato Torres de Rio il cammino incro-

cia la strada NA-1110 prima del santuario della Vergine del Poyo

del XVI secolo con successivi rifacimenti in stile barocco attorno

a XIX secolo (percorsi 2,7km). Si ritorna nuovamente verso la

strada NA-1110 e si raggiunge lungo una strada secondaria B

ar-

gota. Da qui scendendo per una comoda pista con un dislivello di

un centinaio di metri arriviamo al "baranco d

e Cornavara" (una

sorta di avvallamento frutto dell'erosione dell'acqua). Tra le terre argillose ci sono dei rimboschimenti

con pini, piante da frutto, ma soprattutto vigneti e ulivi. Il tracciato segue la strada NA-1110 e dopo un

km circa di asfalto proseguiamo per Viana. Prima di entrare a Viana si riattraversa la Na-1110 e

proseguendo per un breve tratto di strada bianca e la Calle del

Cristo si entra a Viana lungo la via "Primo de Rivera" passando

proprio davanti alla grande chiesa di Santa M

aria in stile gotico

del XIII secolo dove si trova sepolto Cesare Borgia (percorsi

10,5km). Usciamo da Viana e scendiamo una pista sterrata fino

ad attraversare la strada NA-7220 e poco più avanti nuovamen-

te la NA-1110. Su strade sterrate di campagna proseguiamo

fino a raggiungere la E

rmita de la V

irgen de C

uevas (percorsi

Km 13,3) dove sotto gli alberi c'è un area di sosta con tavoli e

fontana per l'acqua. Avanti ancora tra campi coltivati continuia-

Indicazioni del cammino

41

so. Dopo 2,5 km dall'incrocio con la strada per B

ustillo, un cippo

in pietra informa che di li passa una delle vie di transumanza

(Cañada Real Leonesa)usate dai pastori per portare le greggi dai

pascoli estivi delle terre di Leòn a quelli invernali dell'extremadura

e viceversa.

Finalmente dopo 4,5 km dal cippo della via della transumanza,

arriviamo a Calzadilla de la C

ueza che come un'oasi nel deserto

da finalmente ristoro e sollievo. Qui infatti nello stesso locale tro-

viamo bar, trattoria con possibilità quindi di dissetarsi, riposare,

mangiare un boccone dopo la lunga ed estenuente, ma anche

suggestiva marcia sulla "calzada romana". Dopo il meritato "decanso" (riposo), riprendiamo la via del

cammino che ci porta ad imboccare la strada statale N-120. Attraversiamo il río C

ueza proseguiamo

lungo un "andadero" che corre parallelo sulla sinistra della della strada. Lungo la strada incrociamo

Santa M

aría de las Tiendas, un antico Hospital. Più avanti riattraversiamo nuovamente la statale N-

120 per entrare in Ledigos un piccolo paese con bar e albergue (percorsi km23,4). Un ultimo strappo

ci porta fino a Terradillos d

e los T

emplarios paese che prende il nome dai cavalieri templari che

presidiavano in questo luogo, l'ormai scomparso hospital de San Juan.

Difficoltà: da Carrión de los Condes a Calzadilla de la Cueza 17 km senza alcun insediamento

umano. Vari attraversamenti della statale N-120.

Da vedere:

- Calzadilla de la Cueva piccolo paese di 55 abitanti con

numerese testimonianze di età romana come la "via Aquita-

nia". Nella chiesa parrocchiale di San Martin si conserva

una bella pala d'altare XVI secolo che proviene dall'antico

monastero di Santa María de la Tiendas il cui nome

(tiendas) deriva dal matello di tela che i pellegrini usavano

per coprirsi.

- Ledigos piccolo paese di 80 abitanti. La chiesa parroc-

chiale consacrata a Santiago, conserva al suo interno tre

immagini differenti del santo: Matamoros, Apostolo e pelle-

grino.

Come in altre località della zona si possono vedere le

"palomars" (piccionaie) Di forma quadrata o circolare co-

struite in mattoni per allevare i piccioni che costituiscono una "prelibatezza" culinaria dei luoghi.

- Terradillos d

e los T

emplarios nella chiesa parrocchiale di San Pedro si conserva un crocefisso

del XIV secolo.

40

Carrion de los Condes - Terradillos de lo Templarios / km 26,6

16

Usciamo da Carrión percorrendo la calle de José Antonio

e attraversando il ponte sul río Carrión giungiamo al

monasterio b

enedictino de S

an Z

oilo oggi hotel e cen-

tro di studio e documentazione sul cammino di Santiago

con una ricca biblioteca Jacobea, aperta al pubblico.

Attraversiamo la statale N-120 e prendiamo la strada per

Villotilla (percorsi 2km) non trafficata e un poco abbando-

nata. Dopo un Km circa troviamo alla nostra destra quella

che era una proprietà dell'abadía de Benevivere. Otto-

cento metro più avanti abbandoniamo questa strada per

prendere la Vía Aquitana. Antica strada romana che

univa la lontana Bordeaux ad Astorga e che qui conserva

ancora parte del suo tracciato originale. Sono 11,5 km

dritti sotto il sole (... se non piove e tira vento), senza possibilità di ombra e con una pavimentazione

ciottolata che mette a dura prova piedi e caviglie. Prima di incrociare la strada per Bustillo a circa un

ora di cammino dall'inizio della "calzada romana", in certi periodi dell'anno si può trovare un bar

"improvvisato" (un container prefabbricato) ... ma meglio non fare affidamento potrebbe essere chiu-

Albergue de los peregrinos - della tappa

Albergue de peregrinos de Cal-

zadilla - Al final detrás de la

calle mayor

Calzadilla de la Cueza

tel:979883163 / 616 483517

- de César Acero

El Palomar

C/ Ronda de Abajo

Lédigo

Tel: 9798836 05 / 9798836 14

- Privato

Albergue de Terradillo de los

Templarios (Jaques de Molay)

C/ Iglesia

Terradillos de los Templarios

tel: 979 88 3679 / 657 16 5011

- Privato

Albergue Los Templarios

A la entrada del término de

Terradillos de Templarios

tel: 667 25 22 79 - Privato

21

mo fino ad incontrare dopo 1,5km, una tabella che indica

"Observatorio El Bordón, Laguna de las Cañas". Giriamo verso

destra sempre lungo strade di campagna fino ad incrociare nuova-

mente la strada di traffico automobilistico da attraversare con mol-

ta attenzione. Scendiamo lungo il pendio ed incontriamo il cippo

che segna il confine tra la provincia della N

avarra e la R

ioja di

cui Logroño è il capoluogo. A partire da questo punto una pista

dipinta di rosso che attraversa la zona industriale ci guida fino

alla città entrando per il ponte di pietra sopra l'Ebro. Tale ponte fu

costruito nell'XI secolo da Santo Domingo de la Calzada e da San Juan de Ortega ben noti per le

loro opere lungo il cammino di Santiago. Nel 1884 venne completamente ristrutturato. Dopo il ponte

una rotonda e alla destra per la Calle R

ùa V

ieja si entra in città e troviamo l'albergue de los peregri-

nos. Interresante da visitare il centro storico con le sue calli caratteristiche (calle Laurel, Mayor, Mer-

cado) ricche di negozietti e ristoranti tipici. Da visitare la Cattedrale di Santa M

aria la R

edonda con

le torri gemelle stile barocco dedicate a San Paolo e Pietro.

Ponte sul fiume Ebro

22

Albergue de los peregrinos - della tappa

Albergue de Peregrinos de Na-

varrete

Calle San Juan s/n

Navarrete - tel:941 44 07 76

El Cántaro

C/ Herrerías, 16

Navarrete (La Rioja)

941 44 11 80

Albergue Bodega Fernando J.

Rodríguez

C/ Conde de Garay, 25

Sotés - tel: 670 053 229

Albergue San Saturnino

C/ Medio Derecha, 9

Ventosa (La Rioja)

941 44 18 99 / 657 823 740

Albergue de Peregrinos de Ná-

jera/En la orilla del Río Najerilla

Nájera (La Rioja)

Oficina de Turismo: 941360041

Albergue de Peregrinos Sancho

III - La Judería c/ San Marcial, 6

Nájera - tel: 941 36 11 38

Logroño - Nájera / km 26,0

8

La terra rossa ed i vigneti di " tempranillo e garnacha " (vini rossi),

accompagnano il viandante in questa tappa. Poco dopo l'uscita da

Logroño si attraversa il bel Parco di La Grajera, per iniziare una

pendenza impegnativa, attenuata da una bella visione verso Logro-

ño. Si scende fino a Navarrete costeggiando una rete metallica

piena di croci poste dai pellegrini mentre la sagoma di un toro di

"Osborne" dall'alto della collina ci controlla. Incrociamo l'autostrada

AP-68 e poco dopo possiamo contemplare i resti dell'antico ho-

spital de S

an Juan di Acre del 1185 ed arrivare quindi a Navarre-

te, nota per le ceramiche.

Giunti alla cooperativa Vitivinicola de Sotés attraversiamo la strada

per Sotés e proseguiamo lungo una strada asfaltata parallela alla A-12. Se vogliamo sostare a Ven-

tosa prendere la deviazione e proseguire per 1,5 km circa.

Circa tre chilometri prima di Nájera si trova il Poyo (collina) di

Rolando una piccola elevazione che rievoca la mitica vittoria

di Rolando sul gigante musulmano Ferragut. Una costruzione

a cupola circolare di pietra che serviva come rifugio agli agri-

coltori è posta sul poyo.

Racconta la leggenda: Rolando arrivò a Nájera per liberarer i

cavalieri cristiani che Ferragut, gigante Siriano discendente di

Golia, teneva prigionieri nel suo castello. Ferragut, era più forte

di Rolando e sconfisse i migliori guerrieri di Carlo Magno. Un

giorno, dalla collina (il Poyo) Rolando vide il gigante seduto

il poyo di Rolando

Uscendo da Logroño

39

38

1,8 km si costeggia il "C

anal de C

astilla", una grande opera

di ingegneria costruita attorno al 1800 per l'irrigazione dei

campi e il trasporto dei cerali su zattere trainate da buoi. Il

cammino prosegue parallelo al canale per quasi 3 km fino alla

chiusa in prossimita di Fromista. Lasciamo quindi il canale ed

entriamo in città dove troviamo la iglesia románica de San

Martín che merita proprio una visita ... se abbiamo la fortuna

di trovarla aperta. Sembra un modellino tali sono la perfezione

delle proprorzioni e lo stile. E 'stata costruita nel XI secolo

sotto il patrocinio della signora Mayor de Castilla ed è compo-

sta da tre navate, 46 capitelli, una cupola ottagonale e da due

torri cilindriche. Si riprende il cammino superando un paio di rotatorie della strada P-980 collocati una

prima e una dopo il ponte della autostrada A-67 e prendiamo una lunga pista bianca che corre paral-

lela alla P-980. La pista è ad uso e consumo specifico dei pelle-

grini come testimoniano i pilastrini con la piastrella che riproduce

la conchiglia di "Santiago" gialla su sfondo blu, che posti a coppie

di due a due la delimitano e impediscono alle macchine di acce-

dervi. “La mia amica pellegrina Maria Cristina diceva che biso-

gnava passare in mezzo ai quattro pilastrini perchè porta bene e

soprattutto ci si carica dell'energia del cammino ...”

Lungo questa via passiamo per Población d

e C

ampos (percorsi

Km 9,2) dove si possono trovare un bar, un negozietto e anche

un albergue. Prima di attraversare il río U

cieza chi desidera può

prendere la deviazione per Villovieco tanto per rompere la mono-

tonia del percorso oppure continuare sulla dritta via. Attraversia-

mo il paese di Revenga (percorsi 12,6km) percorrendo la calle General Amor. La sommità della torre

della iglesia de San Lorenzo è diventata terra di conquista delle cicogne che hanno piantato i loro

grandi e incredibili nidi. All'uscita dal paese, riprendiamo l'ormai solito

cammino che ci porta alla vicina Villarm

entero d

e C

ampos (percorsi

14,7km. Qui troviamo un bar all'entrata del paese e un'area di sosta

all'ombra di alcuni pini all'uscita. Procedendo sempre dritti come un

tiralinee si arriva a Villalcázar de S

irga paese anonimo se non fosse

per la m

astodontica chiesa templare de Santa M

aría la B

lanca del

XII secolo. Un misto tra romanico e gotico che vala la pena visitare ...

se abbiamo la fortuna di trovarla aperta. Sopra il bellissimo portale

d'ingresso ad arco acuto si trova una rappresentazione scolpita degli

evangelisti e dei dodici apostoli.

Lasciamo questo luogo e ci rituffiamo nell'andadero (via) che nel tratto

finale rompe un po' la monotonia. Senza grossi trambusti arriviamo

quindi a Carrión de los Condes finale di questa tappa. Sorta sugli

argini del río Carrión, un tempo la citta era circondata da mura e strut-

turata in due quartieri separati. Sotto al portico della chiesa di Santa

María del Camino ai lati sopra il portone d'ingresso, quattro teste d

i toro, scolpite nella pietra, ricordano la liberazione dal tributo delle

Cento Donzelle che i cristiani dovevano pagare annualmente ai musulmani occupanti. Carrión rima-

se libera di questo obbligo quando gli islamici giunti in paese per

la riscossione, furono allontanati da quattro feroci tori usciti del

vicino eremo.

Note: la tappa è molto semplice e piatta, per cui non richiede

dispendio di energie. La monotonia del paesaggio rotta di tanto in

tanto da piccoli paesi può essere presa come un momento di

pausa per prendere la carica verso le tappe successive.

I pilastrini

Santa Maria la Blanca

il portale

i 4 tori della storia

delle 100 donzelle

23

sulla porta del castello, prese una pietra rotonda che pesava più di 20 kg e gliela scagliò contro col-

pendolo in fronte, uccidendolo.Da allora il dosso si chiama, Podium o collina, di Rolando. Un'altra

versione della leggenda dice che Rolando dopo uno scontro con Ferragut, gli conficcò un pugnale

nell'ombelico, l'unico posto vulnerabile del gigante. In questo modo, le truppe di Carlo Magno potero-

no liberare Nájera.

Il rio N

ajerilla chiude la città vecchia, addossata alle rocce di colore rosso e sviluppatasi intorno al

monastero e la chiesa di Santa Maria la Real del 1052.

L'itinerario - a partire da questo punto comincia una fase differen-

te del camino de Santiago. Si lasciano dietro le tappe navarresi

con i continui saliscendi e cominciano i tratti della Rioja più dolci

ma in continua ascesa fino agli altipiani per Burgos.

Principale difficoltà - riscontrate - Quando la strada attraversa

Logroño, il pellegrino può trovarsi con alcuni problemi di segnaleti-

ca nei parchi della città. Basta stare attenti a questo aspetto ed

eventualmente chiedere.

Alto della G

rajera -Due chilometri dopo essere arrivati al bel parco

di La Grajera, incomincia una salita di un [Nájera] chilometro e

mezzo i cui primi 700 metri sono ripidi. Il percorso di questo alto si svolge tutto in asfalto. La discesa

verso Navarrete non presenta nessuna difficoltà.

Alto d

i San A

ntón - La salita più impegnativa di questo "alto" è lunga meno di 1 km ed è ripida per i

primi 500 metri ma su strada buona ed un tratto finale di circa 200m per un sentiero pietroso e com-

plicato. Nella discesa bisogna prestare attenzione al fondo; ci sono pietre, scale e bisogna attraver-

sare una strada. Fino all'arrivo a Nájera conviene stare attenti a questi aspetti.

entrando a Najera

24

Albergue de los peregrinos - della tappa

Albergue Municipal de Peregri-

nos Azofra/Calle Las Parras, 7

Azofra.

Tel: 941379049 / 619022477

Albergue Virgen de Guadalupe

Calle Barrio Alto, 1

Cirueña - tel: 638 92 40 69

Casa del Santo

C/ Mayor, 38 bajo

Santo Domingo de la Calzada

Tel: 941 343390

Albergue del Abadía Cistercien-

se Nuestra Sra. de la Anuncia-

ción - Calle Mayor, 29

Santo Domingo de la Calzada

Tel: 941 34 05 70.

Oficina de Turismo: 941341230

Nájera - S.to Domingo de la Calzada / km 21,0

9

Si esce da Najera percorrendo una pista argillosa e dopo breve pas-

siamo sopra l'arroyo de Pozuelos o Valdecañas fino a giungere

nuovamente su una pista asfaltata che porta direttamente fino ad

Azofra. Il paesino fin dalle origini è parte integrante del cammino

come testimonia la presenza di un hospital dal 1168 e di un cimitero

per pellegrini (percorsi 5,7 Km). Si attraversa A

zofra lungo la Calle

Mayor dove possiamo trovare la farmacia, dei negozietti per rifornirsi

di cibo e alcuni bar. Conviene rifornirsi perchè la prossima località

(Cirueña) dista a più di 9 km. All'uscita della cittadina percorriamo un

breve tratto della LR-206 e troviamo la fuente de los Romeros. Prose-

guiamo verso sinistra e ci inoltriamo in quello che sarà il nostro per-

corso di tappa. Interessante dopo poco più di 1 km, la p

icota d

e m

e-

diados d

el XVI secolo (percorsi 7,2 Km) una colonna dove si legava-

no i condannati dalla giustizia.

[tra i campi di grano] Il paesaggio è un'esplosioni di campi di grano,

vigneti di colori della natura. Lunghi tratti di terra battuta dritti attraver-

sano le coltivazioni e al termine di uno di questi troviamo un'area di sosta, posto ideale per una pau-

sa ristoratrice. Poco più avanti entriamo nell'area del G

olf C

lub C

irueña un complesso residenziale

alla periferia di C

irueña (percorsi 15 km) con un grande campo da golf.

Attraversiamo l'abitato percorrendo la calle Barrio Bajero e dopo un breve tratto di strada entriamo in

una pista sterrata nuovamente tra i campi di cereali che soavemente ci porta fino a Santo Domingo

de la Calzada da dove come un faro spunta la torre barocca della stupenda Cattedrale. Si giunge al

centro della città dove si trova il rinomato ostello passando per calles 12 de mayo y Mayor.

La picota ...

37

Albergue de los peregrinos - della tappa

Albergue Canal de Castilla

C/ La Estación, s/n. A la entra-

da, tras pasar el túnel bajo las

vías

Frómista

Tel: 979 81 01 93 - Privato

Albergue Estrella del CaminoA-

venida del ejército español

(frente al centro médico)

tel: 979 810053 / 653 51 582

Frómista

- Privato

Albergue de Frómista

Plaza de San Martín

tel:(Carmen) 686 579 702

Frómista

- municipale

Albergue de Población de Cam-

pos

Paseo del Cementerio

Población de Campos

tel: 979 81 10 99 / 685 510 020/

625 469 326 - comunale

Albergue de Villarmentero de

Campos

C/ José Antonio, 2

Villarm

entero de Campos

tel: 629 178 543 - privato

Albergue Villalcázar de Sirga-

Plaza del Peregrino

Villalcázar de Sirga

tel:979 88 80 41

- municipale

Albergue Privado de Villalcázar

de Sirga

Uscendo dal paese

Villalcázar de Sirga

tel: no

- particolare

Albergue Espíritu Santo

Plaza de San Juan, 4

Carrión de los Condes

tel: 979 88 00 52

- figlie de la Caridad de San

Vicente de Paul

Monasterio de Santa Clara

Calle de Santa Clara, 1

Carrión de los Condes

tel: 979 88 08 37

- Suore Clarisse

Albergue Parroquial de Santa

María

Unito alla Iglesia de Santa María

Carrión de los Condes

tel: 979 88 07 68 - parrocchiale

Boadilla del Camino - Carrion de los Condes / km 24,6

15

Lasciamo Boadilla dando l'ultimo sguardo al lavoro di "filigrana" con cui è decorato el rolo jurisdiccio-

nal e iniziamo una delle tappe piatte e per certi versi monotone, della lunga meseta Castillana.Dopo

36

25

Santo D

omingo d

e la C

alzada una delle città simbolo del cam-

mino, fondata a ricordo di Santo Domingo nel 1044 che costruì

un ponte sopra il rio Oja per facilitare il cammino dei pellegrini.

Molto famosa la leggenda del gallo e la gallina che ricordano il

famoso miracolo:

Attorno al 1300, una copia marito e moglie di Colonia, in pellegri-

naggio a Santiago con il loro giovane figlio poco più che adole-

scente, ma molto sveglio a quel che pare, presero alloggio nella

locanda del paese. La figlia della locandiera si invaghì del giova-

ne, ma questi per timore dei genitori, resistette alle sue seduzio-

ni. La giovane allora, per vendetta, nascose nel sacco di lui un

vaso d’argento e alla sua partenza, lo accusò di furto. Catturato, fu condannato a morte per impicca-

gione. I genitori distrutti dal dolore ma pieni di fede continuarono il loro pellegrinaggio. Di ritorno pas-

sarono per la stessa locanda dove trovarono il figlio vivo e vegeto. Questi raccontò loro che a salvar-

lo era stato proprio San Giacomo il quale durante l'esecuzione capitale lo sostenne per i piedi impe-

dendo al capio di serrargli il collo. Il padre incredulo e convinto di essere stato turlupinato dal figlio

desideroso solo di rimanere con la giovane locandiera, sentenziò che avrebbe prestato fede al suo

racconto, solo se i due galletti arrostiti che gli erano stati serviti

per la cena, e messi in bella mostra sulla tavola imbandita,

fossero tornati anch'essi in vita. Subito i galletti si alzarono,

ripresero le piume e si misero a cantare. Da allora un gallo e

una gallina bianchi (oggi offerti da famiglie locali e sostituiti

ogni 15 giorni) sono posti in una gabbia all’interno della chiesa.

Nel medioevo i pellegrini ne raccoglievano le piume cadute e le

esibivano sui loro cappelli. Oggi la gabbia è in stile tardo goti-

co, con rete dorata, in linea con lo stile della cattedrale. Quan-

do un pellegrino entrato in chiesa, sente il canto del gallo è

considerato di buon auspicio per il resto del viaggio fino a San-

tiago.

Il gallo di S.to Domingo

... Dove porta la tua strada ??

26

Albergue de los peregrinos - della tappa

Albergue parroquial San Juan

Bautista

Detrás de la Iglesia

Grañón

Albergue juvenil de Carrasgue-

do

A la salida de Grañón

Grañón

941 746 000

Albergue municipal San Lázaro

C/ Mayor, 24. Enfrente de la

Iglesia

Redecilla del Camino

947 58 02 83 / 947 58 80 78

Refugio de peregrinos

Acacio y O

rietta

Calle Nueva, 6

Viloria de Rioja - Burgos

947-585.220 / 679.941.123

Albergue San Luis de Francia

Carretera de Quintanilla, s/n

Villamayor del Río

947 58 05 66

Albergue A Santiago

Camino Redoña s/n.

Belorado (Burgos)

677 811 847 / 947 562 164

Refugio Parroquial de Belorado

Barrio de El Corro s/n

Belorado (Burgos)

947 58 00 85

Cuatro Cantones

C/ Hipólito López Bernal , 10

Belorado (Burgos)

696 427 707 / 947 58 05 91

Albergue de peregrinos Cami-

nante - Mayor 36

Belorado (Burgos)

656 873 927

Albergue privado El Corro

C/ Mayor, 68

Belorado (Burgos)

670 691 173 / 947 580 683

S.to Domingo de la Calzada - Belorado/ km 22,0

10

Con questa tappa si lasciano le terre della Rioja caratterizza-

te dai campi di granaglie e vigneti e ci si addentra in Casti-

glia-Leon in direzione del capoluogo Burgos. Per buona

parte del cammino si viaggia parallelamente alla strada N-120

e in tre occasioni la si incrocia: uscendo da S.to Domingo, a

Redicilla del Camino e all'entrata di Belorado. Da

Grañón

ultimo paese della Rioja, per arrivare a Belorado si passa per

Redecilla del Camino dove nella chiesa parrocchiale Virgen

de la C

alle si conserva una interessante pila battesimale del

XII secolo, C

astildelgado anticamente Villaypún, Viloria di

Grañón: preghiera della sera

35

passa la strada. Fondato da Fernando VII nel 1146, il monastero era

conosciuto in tutta Europa per la bravura dei suoi monaci nel trattare la

malattia del "fuego de San Antón" molto diffusa soprattutto nell'Nord

Europa a causa di un fungo che alterava la segala con cui in quei paesi,

veniva fatto principalmente il pane. All'epoca, ai pellegrini che transitava-

no da quelle parti non veniva data ospitalità per evitare il contagio e affin-

chè potessero proseguire il cammino, veniva dato loro solo del cibo,

calato dall'alto con un verricello. I resti di questo verricello sono ancora

visibili tra le impressionanti rovine del monastero. Passiamo trionfalmente sotto i maestosi archi del

convento e prendiamo la strada che ci porta direttamente a C

astrojeriz ultimo paese della provincia

di Burgos. Di origine romana, il paese si estende a forma di mezza luna alle falde di una collina sulla

cui sommita dominano i resti di un antico castello. Prima di entrare in paese, alla nostra destra trovia-

mo la ex collegiata g

otica-romana d

e la V

irgen d

el Manzano interessnte da visitare. Sul portale

d'ingresso sono inchiodati i ferri del cavallo bianco che, secondo la leggenda, con in groppa San

Giacomo fece un grande balzo finendo sopra ad un albero di melo

(manzano) nelle cui cavità venne trovata una statua della Vergine

che da allora si venera nella chiesa. Si sale in paese lungo la calle

Real de Oriente e troviamo la chiesa g

otico-romana di Santo D

o-

mingo con una elegante facciata in stile plateresco del XVI secolo.

Alla fine della salita ci troviamo nella plaza Mayor dove possiamo

sostare tranquillamente sotto i portici. Interesante la trasformazione

della vecchia chiesa di San E

steban in centro culturale e albergue

dei pellegrini. Proseguendo per la calle ora detta Real de Poniente,

si esce da Castrojeriz per iniziare la salita al Teso d

e M

ostelares.

Questa vista è diventata un'icona del cammino. La dura salita comincia un centinaio di metri dopo la

traversata di un ponte di legno sul rio Odrilla. Si arriva alla sommita dopo aver percorso 1,3 km e un

dislivello di 140 metri giungendo a quota 917 m.slm. Un panorama mozzafiato si apre davanti a noi

sulle "Tierre de C

ampos" note come il "granaio della Spagna". Entriamo nella terra così descritta da

Aymeric Picaud "ricca di cacciagione, di arte e storia, di tesori, oro, argento,

tessuti e cavalli forti; terra di abbondanza di pane, vino, carne, pesce, latte e

miele, ma priva di alberi". Una lunga pista bianca lunga 4 km ci porta dolce-

mente fino all'area di sosta della fuente d

el Piojo. Un km più avanti arriviamo

alla antica chiesa di San N

icolas oggi trasform

ata in Albergue gestito dalla

confraternita italiana di San Giacomo e nota a tutti pellegrini per la sua

splendida e indimenticabile accoglienza dove alla sera si svolge il rito della

lavanda dei piedi. Superato il ponte Fitero sopra il rio Pisuerga termina la pro-

vincia di Burgos ed entriamo in Palencia. Una strada di campagna che costeg-

gia il rio Pisuerga ci porta a Itero della V

ega dove troviamo la erm

ita d

e N

ue-

stra Señora de la Piedad del XIII secolo che conserva una bella statua di

Santiago Peregrino, la chiesa d

e S

an P

edro del XVI secolo e un Rollo juri-

sdiccional (colonna del tribunale dove venivano legati i colpevoli prima della

sentenza del giudice) Attraversiamo il paese e proseguiamo per una pista fino

ad un canale di irrigazione e un paio di km più avanti arriviamo a Boadilla d

el

Camino. Una spianata verde in primavera, dorata e ocra in estate e autunno.

Nella piccola piazza troviamo il R

ollo jurisdiccional del XV secolo considera-

to il più bello e meglio conservato di Castiglia e la chiesa d

e N

uestra S

eñora

de la Asunción (s. XVI-XVII) con una pila battesimale romanica e una pala

rinascimentale.

34

Albergue de los peregrinos - della tappa

Albergue de peregrinos Casa

Nostra

Calle Real de Oriente, 54

tel: 947 37 74 93

Castrojeriz

- particolare

Albergue de Castrojeriz (El

Camping)

Calle virgen del manzano s/n

tel: 947 377255 / 658 9667 43

Castrojeriz

- privato

Refugio Tradicional de Castroje-

riz

C/ Cordón

Castrojeriz (Burgos)

Tel: 947 37 74 00

- Ayuntamiento de Castrojeriz

Albergue de San Esteban

Junto a la plaza mayor

Castrojeriz (Burgos)

Tel: 947 37 70 01

- Municipal

Albergue de Itero del Castillo-

Plaza del Ayuntamiento

Itero del Castillo (Burgos)

Tel: 947 37 73 57

- Municipal.

Albergue de San Nicolás

Situado entre Itero del Castillo e

Itero de la Vega

Itero del Castillo (Burgos)

- Confraternitá de Santiago (IT)

Albergue de Itero (Antiguo La

Posada) - C/ Santa Ana, 3

Itero del la Vega (Palencia)

Tel: 979 15 17 81

- Privato

Albergue Municipal de Itero de

la Vega - Plaza de la Iglesia,

frente a unos columpios

Itero del la Vega

Tel: 979 15 18 26

Albergue Putzu

Calle las Bodegas 9

Boadilla del Camino

Particular - - Privado

Albergue de Boadilla del Cami-

no / Calle escuelas

Boadilla del Camino (Palencia)

Tel: 979810776- Ayuntamiento

En el Camino

Plaza El Rollo, entrada por la

casa rural - Jesús Merino

Boadilla del Camino (Palencia)

Tel: 979 810284 / 619 105168

Hontanas - Boadilla del Camino / km 28,5

14

Usciamo da Hontanas lungo calle Real per imboccare la strada BU-P-4013 che lasciamo subito per

prendere sulla destra la via del cammino. Passiamo dopo circa un paio di km sotto le rovine di una

torre e percorsi altri 2 km si ritorna di nuovo sulla strada. Si cammina sulla strada all'ombra di una fila

di alberi e in fondo si intravedono le maestose rovine del convento de S

an A

ntón. Sotto i suoi archi

27

Rioja dove nel 1020 naque Santo Domingo e V

illamayor del

Rio. All'entrata di Viallamayor troviamo un'area di sosta dove

poter fare una breve pausa. Anni prima che a Santo Domingo

fosse costruito il ponte sull'Oja e Sancho el Major di Navarrina

facesse passare il camino de Santiago per Santo Domingo, la

via jacobea passava a nord seguendo l'antica carreggiata

romana che passava per Tricio, Briviesca, Najera, Hormilla,

Villalobar, Herramélluri (dove stanno le rovine dell'antica città

romana di Libia), Leiva e Tormantos, per addentrarsi verso Bur-

gos fino a Belorado per la zona conosciuta come la Riojilla. A

Leiva de Rio Tiròn esistevano sette eremi tutti scomparsi e che

si riunificarono nell'eremo dedicato alla Vergine P

ellegrina. In tutta la via Francese solo in Sahagún

troviamo un'altra Vergine Pellegrina. La preziosa statua della Vergine col Bambino aggrappato alla

sua mano si può ammirare all'eremo o nella chiesa parrocchiale. La leggenda racconta che la Pel-

legrina curò con le labbra come pregando, un piccolo bambino giacente ed immobile per il quale la

madre chiedeva disperatmente aiuto. In Leiva si può contemplare anche un castello del secolo XV.

L'itinerario - Questa tappa non presenta nessuna difficoltà rilevante. Continua la salita che porterà a

poco a poco il pellegrino fino agli 800 metri sul livello del mare di Burgos, ed il falso piano è la ten-

denza generale. La strada attraversa molti paesi “riojanos”, per questo il tragitto diventa molto diver-

tente. Inoltre, nella strada principale sono stati creati alcuni "andaderos" (piste - corsie) che facilitano

il passaggio dei pellegrini e, soprattutto, proteggono la loro sicurezza.

28

Albergue de los peregrinos - della tappa

Albergue de "San Francisco de

Asís" - C/ Santa Marina próxi-

mo a la carretera de Burgos)

Tosantos (Burgos)

Tel: 947 58 00 85- Parroquial

Albergue de San Roque

Plaza Mayor

Villambistia

Tel:947 58 20 44

- Ayuntamiento

Albergue La Campana de Espi-

nosa del Camino

Espinosa del Camino

Tel: 678 47 93 61

- Privado

Albergue de Villafranca Montes

de Oca - C/ Mayor s/n.

Villafranca M

ontes de O

ca

947 582 124 / 687 594 296

- Municipal

Albergue San Antón Abad

C/ Hospital, 4 (Junto al antiguo

hospital de peregrinos)

Villafranca M

ontes de O

ca

947 58 21 50 - Privado

Albergue de San Juan Ortega

San Juan de O

rtega (Burgos)

947 56 04 38

- Parroquia San Juan de Ortega

Belorado - San Juan de O

rtega / km 24,0

11

La tappa è dedicata al discepolo di Santo Domingo, San Juan de Ortega. Il percorso procede tra i

Montes de Oca, zone fangose e ripide salite come l’Alto d

e la "Pedraja". L’Alto de la Pedraja, una

volta luogo di imboscate e di banditi, rappresenta la difficoltà più impegnativa della tappa, prima di

arrivare all'altipiano. Una volta usciti da Belorado attraversando il ponte sul Rio Tiron si arriva a To-

santos, dove richiama l'attenzione l'eremo rupestre di Nostra S

ig.ra della P

eña. Si prosegue pas-

sando per Villambistia, con un tratto di strada romana ancora conservata, quindi Espinosa del

Camino con le vestigia romaniche di San Indalecio e Villafranca M

ontes de O

ca, sosta abituale dei

pellegrini per riprendere le forze ed affrontare la lunga salita che conduce al valico della Pedraja.

Juan de Ortega nacque nel 1080 a Quintanaortuño, sulle rive dell'Ubierna; ordinato sacerdote lavorò

a Santo Domingo nella costruzione di ponti, ospedali e chiese. Isabella la Cattolica dopo sette anni di

matrimonio senza figli, andò pellegrina fino a San Juan d

e O

rtega attratta dalla fama di San Juan

come protettore contro la sterilità. Per la grazia ricevuta, la regina fece edificare la sontuosa cappella

di San Nicolás di Bari. Il Miracolo della nascita conferisce a questo posto un alone mistico. L'itinerario

- La tappa può dividersi in due parti quasi di uguale lunghezza. La prima parte che va da Belorado a

Villafranca Montes de Oca, si sviluppa per una strada facile e tranquilla. La seconda parte è caratte-

rizzata dal passo dell'Alto de La Pedraja. Il percorso mostra dei monti meravigliosi e la salita al passo

è molto faticosa.

Principali difficoltà - Alto de la Pedraja. L'ascensione comincia a Villafranca Montes de Oca con

400 metri di un sentiero molto ripido, 100 metri più dolci ed altri 600 metri duri. Dopo questo primo

33

rio e si entra nella "calle de Villadiego". Dopo una rotonda

alla quale proseguiamo dritti, si arriva ad un bivio con indica-

zioni per "Los Guindales. Vivaio forestale" (km 3) che sta

sulla destra. Si prende a questo punto la c

alle de Benito

Pérez G

aldós e si prosegue dritti. Alla fine del vivaio foresta-

le, termina anche l'asfalto e comincia una strada bianca. Co-

minciano le tappe delle vaste m

esetas fino a Leòn, nelle quali

il sole e le grandi distese saranno compagni di viaggio. Dopo

l'arroyo Molinar entriamo in Villabilla con la sua

chiesa

dell'Assunzione del XVI secolo, primo paesino dopo Burgos.

Attraversiamo il ponte sopra la tangenziale che congiunge la

N-120 con la A-231 (autovia del camino) ed infine superiamo

quest'ultima passando sotto un grande viadotto (Km 8,6). Attraversato il rio Arlanzón proseguiamo

per Tardajos lungo una pista parallela alla strada principale. In epoca remota Tardajos era un inse-

diamento romano. Lasciamo nuovamente l'asfalto per dirigersi a Rabé d

e las C

alzadas (Km 12,6),

che raggiungiamo dopo l'attraversamento del rio Urbel un canale lungo una cinquantina di km, stretto

e di scarsa portata che però in certo occasioni può facilmente esondare e ricoprire di fango l'area tra

i due paesi. Usciti da Rabé entriamo n

el vivo d

ell'altopiano castigliano; lunghe distese piatte e

solitarie, strade diritte senza rifugi ed abitati sotto un sole che picchia, soprattutto d'estate, ma sog-

gette anche sferzate di vento e bufera in caso di pioggia. Immense distese di campi di cerali che a

seconda della stagione colorano di verde o di oro il paesaggio. Tre km dopo Rabé de las Calzadas

troviamo la fuente de Praotorre una area di sosta e di riposo (15,4km). Hornillos del Camino che si

raggiunge scendendo il fianco di un avvallamento sul fondo del quale il paese è adagiato. Attraver-

sando il paese e risalendo l'altro fianco dell'avvallamento si ritorna sulle grandi distese della meseta

rotte qua e la dalle montagnole di pietre formate dal lavoro degli agricoltori per rendere più lavorabilie

la terra. Dopo 5 km da Hornillos incontriamo una Croce di Santiago e poco più avanti l'oasi dell'Ar-

royo d

e S

an B

ol una fonte d'acqua, fresca e abbondante immersa nell'ombra degli alberi fanno di

questo luogo l'ideale per una sosta rigenerante e per dare conforto nelle fresche acque ai piedi dolo-

ranti. Ancora un'ora circa di cammino e arriviamo quindi a

Hontanas che magicamente spunta passo dopo passo dal

fondo dell'avvallamento in cui è accovacciata.

Principali difficoltà: Tappa lunga ma piatta. 30 Km con

poche zone d'ombra dove riposarsi. Fare attenzione soprat-

tutto d'estate al caldo del sole. Portare una buona riserva

d'acqua e prottegersi con creme e un copricapo a falde lar-

ghe. In caso di pioggia e vento l'unico modo per ripararsi

sono un valido copri zaino, una mantellina e un buon paio di

scarpe per tenere i piedi asciutti.

Osservazioni: Hornillo del camino potrebbe essere un altro

buon punto di sosta per la tappa. Si trovano l'Albergue e bar.

32

Albergue de los peregrinos - della tappa

Albergue de Villalbilla

Sagrado Corazón

Villalbilla

tel: 947 29 12 10

- Municipal

Albergue de Tardajos

C/ Asunción, s/n

Tardajos

tel: 947 45 11 89

- Municipal

Hospital de Peregrinos Santa

Marina y Santiago

Plaza Francisco Ribera, 6

Rabé de las Calzadas

tel: 607 664 122 - Privato

Albergue Liberanos Domine

Plaza Francisco Riberas, 2

Rabé de las Calzadas

tel: 695 11 69 01

- Privato

Albergue de Hornillos

Plaza de la Iglesia

Hornillos del Camino

Tel: 947 47 12 20

- Municipal

Albergue Arroyo de San Bol

Arroyo de San Bol

Pertenece a Iglesias (Burgos)

tel: 699 04 36 04

- Municipal

Mesón Albergue El Puntido

Calle La Iglesia, 6

Hontanas

tel: 947 37 85 97

- Privato

Albergue de Hontanas

Calle Real, nº 26

Hontanas

tel: 947377436- Ayuntamiento

tel: 947377021- Albergue.

Albergue Santa Brígida

C/ Real, 15

Hontanas

tel: 609164697/628 927 317

- Privato

Burgos - Hontanas / km 31,1

13

Gli ultimi passi per le vie di Burgos scorrono dietro la meravigliosa cattedrale lungo la C

alle d

e F

er-

nán G

onzález e si prosegue fino all'arco o

porta d

i San M

artino a ferro di cavallo stile mudéjar e

pesantemente restaurata nel XX secolo. Subito dopo l'arco a sinistra scendiamo una gradinata ed

entriamo nella calle Emperador che percorriamo fino ad incrociare sulla sinistra la calle Villalón che

imbocchiamo e seguiamo fino ad un grande incrocio con il viale Paseo d

e la Isla che attraversiamo

per prendere il ponte sopra il rio A

rlanzón. Superato il ponte proseguiamo a destra sul marcapiede

parallelo alla N-120 di Palencia lungo il viale d

e José M

aría V

illacián R

ebollo oppure ci portiamo

dall'altra parte dalla strada e camminiamo a

ll'interno d

el parco per poi alla fine del parco stesso

ritornare sul lato destro della medesima Avenida. Superato quindi il parco "el Paral" ed essere ritor-

nati sulla Avenida de José María Villacián Rebollo si prosegue dritti, oltre un sottopassaggio ferrovia-

Al momento chiuso

Al momento chiuso

29

tratto duro, la salita è costante, ma molto più agevole. Dopo

due chilometri e mezzo dall'inizio della Pedraja, si arriva ad

un pianoro in mezzo al bosco, un posto ideale per riposare

e se è necessario riprendere le forze. Dopo questa sosta ci

aspettano altri due chilometri e mezzo per raggiungere un

monumento dedicato ai caduti della guerra civile (fucilati) e

per percorrere l'ultimo tratto molto duro, formato da una una

forte discesa seguita di una dura salita lunga 600 metri e

terminare così l'ascesa all'Alto de la Pedraja. La discesa

fino a San Juan d

e O

rtega si fa per una strada buona, ma

che a seconda delle condizioni dell'anno può avere fango.

30

Albergue de los peregrinos - della tappa

Albergue El Pajar de Agés

C/ Paralela del Medio, 12

tel:947 400629 / 699 2738 56

Agés (Burgos) - Privado

Albergue San Rafael

C/ Del Medio, 19

tel:947 430392

Agés (Burgos) - Ayuntamiento

Albergue Casa Caracol

Calle La Iglesia, 4

tel:947 430 413

Agés (Burgos) - Privado

Centro turístico El Peregrino

C/ Carretera nº 105

tel:661 58 08 82

Atapuerca (Burgos)

Albergue La Hutte

Junto a la Iglesia

tel: 947 43 03 20

Atapuerca (Burgos)

Albergue de Olmos de Atapuer-

ca C/ La Iglesia

tel: 947 4304 44 / 626 673 297

Olm

os de Atapuerca (Burgos)

Albergue Municipal de BurgosC/

Fernán González, 2

tel: 947 460922

Burgos - ayuntamiento

Casa de Peregrinos Emaús

C/ de San Pedro de Cardeña,

anexo a la parroquia de San

José Obrero

Burgos - Diócesi de Burgo

Albergue Divina Pastora

C/ Lain Calvo, 10

tel: 947 20 79 52

Burgos - Asociación de comer-

ciantes

San Juan de O

rtega - Burgos / km 29,3

12

In questa tappa troviamo i giacimenti del pleistocene di Ata-

puerca che sono aperti al pubblico (con orari molto stretti).

Usciti da San Juan de Ortega si arriva a Santovenia e la sua

bella chiesa, più avanti entriamo a Agés con la sua caratteristi-

ca architettura tradizionale e dove le vacche girano libere per le

strade. Appena entrati in Atapuerca si possono contemplare vari

dolmen ed un menhir. Deviando un po' la via, si trovano i famosi

giacimenti preistorici. Proseguendo sulla via del "camino", dopo

aver superato il punto più alto della tappa indicato con una gran-

de croce di legno, si trovano i paesi di C

ardeñuela, Orbaneja e

Villafría, dove "il Camino" si fondeva con le rotte provenienti dei

Paesi Baschi. Il paesaggio molto rilassante e aperto fino a questo punto, a mano a mano ci si avvici-

na alla grande città cambia completamente.

Entriamo nel pieno del caos delle strade e del traffico di Burgos. Molti pellegrini evitano questo lungo

tratto periferico della città che si snoda tra la zona industriale e commerciale prendendo l'autobus ...

uno strappo all'etica del pellegrino, ma che permette di evitare di camminare nel traffico e di recupe-

31

rare tempo da dedicare alla visita della città.

Siamo nelle terre del Cid e della magnifica Cattedrale di Bur-

gos. Il centro storico è ricco di caratteristiche locande e trattorie

con piatti caratteristici e saporiti come l'agnello e la zuppa casti-

gliana.

L'itinerario - Questa è una tappa di contrasti, nella quale il

pellegrino si trova con posti tanto magici ed impressionanti

come Atapuerca o la Cattedrale di Burgos, ed altri tanto poco

significativi come le zone industriali. La cosa più raccomandabi-

le è godere nel primo tratto della vista di Atapuerca e la sua

storia, e soffrire l'asfalto nell'ultima parte della tappa con la

motivazione che alla fine l'aspetta l'impressionante cattedrale di

Burgos.

Principali difficoltà: - A due chilometri dall'uscita di San Juan

de Ortega la strada passa tra pini e con un suolo difficoltoso per

il pellegrino che si vede obbligato a passare tra sterpaglia e

fango ed a farsi largo tra gli alberi. Questa situazione continua

per due chilometri.

- Dopo avere passato Atapuerca il pellegrino si trova con una

dicsreta pendenza costellata di pietre che mette in difficoltà.

Questo pendio continua per due chilometri, e l'ultimo tratto è

ancora più duro. La discesa prosegue con qualche problema sul

fondo stradale, ma poi alla fine si trova l'asfalto fino a Burgos.