gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ato 6

24
gli obiettivi della gli obiettivi della pianificazione in tema di pianificazione in tema di rifiuti urbani rifiuti urbani il piano industriale il piano industriale ATO 6 ATO 6 franco cristo franco cristo ...più che dalla cose che ogni giorno vengono vendute ...più che dalla cose che ogni giorno vengono vendute o comprate, l’opulenza di Leonia si misura dalle cose o comprate, l’opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate per far posto alle che ogni giorno vengono buttate per far posto alle nuove” (Italo Calvino) nuove” (Italo Calvino)

Upload: komala

Post on 12-Jan-2016

32 views

Category:

Documents


2 download

DESCRIPTION

gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6. franco cristo. “...più che dalla cose che ogni giorno vengono vendute o comprate, l’opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate per far posto alle nuove” (Italo Calvino). - PowerPoint PPT Presentation

TRANSCRIPT

Page 1: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

gli obiettivi della pianificazione in gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbanitema di rifiuti urbani

il piano industrialeil piano industrialeATO 6ATO 6

franco cristofranco cristo

““...più che dalla cose che ogni giorno vengono vendute o comprate, l’opulenza ...più che dalla cose che ogni giorno vengono vendute o comprate, l’opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate per far posto di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate per far posto alle nuove” (Italo Calvino)alle nuove” (Italo Calvino)

Page 2: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

una sottolineatura in premessa:una sottolineatura in premessa:

la la definizionedefinizione normativa normativa

““qualsiasi sostanza od oggetto che rientra qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell'allegato A e nelle categorie riportate nell'allegato A e

di cui il di cui il detentore si disfidetentore si disfi o abbia deciso o o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsiabbia l'obbligo di disfarsi””

oltre all’oggettività dell’allegato, la soggettivitàsoggettività da parte del detentore

quindi:quindi:

Page 3: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

PianificazionePianificazione

SensibilizzazioneSensibilizzazione

Stili di vitaStili di vita

Page 4: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

dal nostro passato…dal nostro passato…un esempio di “gestione”…un esempio di “gestione”…

Page 5: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

Ponte VecchioPonte VecchioNel 1442 l'autorità cittadina per salvaguardare la pulizia e le più Nel 1442 l'autorità cittadina per salvaguardare la pulizia e le più

elementari norme igieniche, impose ai beccai (macellai) di elementari norme igieniche, impose ai beccai (macellai) di riunirsi nelle botteghe sul Ponte Vecchio per renderli un pò riunirsi nelle botteghe sul Ponte Vecchio per renderli un pò isolati dai palazzi e dalle abitazioni del centro.isolati dai palazzi e dalle abitazioni del centro.

La disposizione mirava soprattutto ad eliminare le consuete, La disposizione mirava soprattutto ad eliminare le consuete, maleodoranti tracce lasciate dai barroccini dei beccai lungo le maleodoranti tracce lasciate dai barroccini dei beccai lungo le strade fino all'Arno durante il trasporto degli scarti più minuti strade fino all'Arno durante il trasporto degli scarti più minuti delle lavorazioni delle carni, scarti che potevano ora delle lavorazioni delle carni, scarti che potevano ora disperdersi direttamente, senza alcun danno, nella sottostante disperdersi direttamente, senza alcun danno, nella sottostante corrente del fiume. corrente del fiume.

Da quel momento il ponte divenne il mercato della carne ed i Da quel momento il ponte divenne il mercato della carne ed i beccai, passati in seguito proprietari delle botteghe, per beccai, passati in seguito proprietari delle botteghe, per ottenere più spazio, vi aggiunsero in modo disordinato delle ottenere più spazio, vi aggiunsero in modo disordinato delle stanzette aggettanti sul fiume puntellandole con pali di legno.stanzette aggettanti sul fiume puntellandole con pali di legno.

I macellai fecero e disfecero a loro piacimento fino a che la I macellai fecero e disfecero a loro piacimento fino a che la Signoria, nel 1593, diede loro lo sfratto concedendo quelle Signoria, nel 1593, diede loro lo sfratto concedendo quelle botteghe ai più decorosi ed ordinati orafi. botteghe ai più decorosi ed ordinati orafi.

Page 6: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

oggi: il Decreto Ronchi affida alle Regioni la oggi: il Decreto Ronchi affida alle Regioni la

regolamentazione delle attività di gestione dei rifiutiregolamentazione delle attività di gestione dei rifiuti

la Regione Toscana con la legge 25/98:la Regione Toscana con la legge 25/98:

demanda alle Province, mediante la redazione dei piani demanda alle Province, mediante la redazione dei piani provinciali, molte delle funzioni, tra le quali la redazione dei provinciali, molte delle funzioni, tra le quali la redazione dei piani di gestione dei rifiutipiani di gestione dei rifiuti

perimetra gli ATO, poi modificati con la nascita dell’ATO 10, perimetra gli ATO, poi modificati con la nascita dell’ATO 10, relativo alla Provincia di Pratorelativo alla Provincia di Prato

indica molti dei parametri, dei criteri e degli standards dei indica molti dei parametri, dei criteri e degli standards dei servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbaniservizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani

Impone l’Impone l’autosufficienzaautosufficienza di trattamento e smaltimento di ogni di trattamento e smaltimento di ogni ambito, in virtù del principio di “prossimità”ambito, in virtù del principio di “prossimità”

Page 7: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

contenuti del piano provincialecontenuti del piano provinciale

(tra l’altro)(tra l’altro)

le caratteristiche, dei rifiuti da recuperare e da le caratteristiche, dei rifiuti da recuperare e da smaltiresmaltire

l’individuazione delle frazioni di rifiuto oggetto l’individuazione delle frazioni di rifiuto oggetto di raccolta differenziatadi raccolta differenziata

l’individuazione del sistema integrato dei servizil’individuazione del sistema integrato dei servizil’individuazione dei metodi e delle tecnologie di l’individuazione dei metodi e delle tecnologie di

smaltimento più idoneismaltimento più idoneila localizzazione degli impianti di smaltimento e la localizzazione degli impianti di smaltimento e

recuperorecupero

Page 8: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

il piano industriale definisce operativamente la il piano industriale definisce operativamente la pianificazione provincialepianificazione provinciale

le Comunità d’Ambito sono vincolate alla le Comunità d’Ambito sono vincolate alla elaborazione dei piani industriali nell’osservanza del elaborazione dei piani industriali nell’osservanza del piano provinciale piano provinciale

in sostanza, il Piano Provinciale di gestione dei rifiuti in sostanza, il Piano Provinciale di gestione dei rifiuti urbani ed assimilabili per l’ATO6 rappresenta una urbani ed assimilabili per l’ATO6 rappresenta una ““specifica di progettospecifica di progetto” per il piano industriale” per il piano industriale

il punto di partenza è stato dunque tale atto, il punto di partenza è stato dunque tale atto, approvato in via definitiva dal Consiglio Provinciale approvato in via definitiva dal Consiglio Provinciale nel febbraio 2002, dopo un “tormentato” iternel febbraio 2002, dopo un “tormentato” iter

Page 9: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

il Piano Provinciale 2002il Piano Provinciale 2002

Sulla base della politica delle Sulla base della politica delle 4R4R::

individua una serie di aree di raccolta omogenee;individua una serie di aree di raccolta omogenee;

pone gli obblighi e gli obiettivi delle Raccolte pone gli obblighi e gli obiettivi delle Raccolte Differenziate;Differenziate;

definisce un sistema di gestione integrato, definisce un sistema di gestione integrato, incentrato su tre filiere impiantistiche distribuite incentrato su tre filiere impiantistiche distribuite su tutto il territorio dell’Ambito;su tutto il territorio dell’Ambito;

si collega alla pianificazione dei rifiuti speciali.si collega alla pianificazione dei rifiuti speciali.

Page 10: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

alcuni numeri per dimostrare un’ alcuni numeri per dimostrare un’ “originalità” dell’ATO 6“originalità” dell’ATO 6

e della piana fiorentina in particolaree della piana fiorentina in particolare

Popolazione:Popolazione:

ATO 6ATO 6 800.256 abitanti800.256 abitanti

PianaPiana 488.715 abitanti488.715 abitanti

Densità:Densità:

ATO 6ATO 6 288 ab/km288 ab/km22

PianaPiana 1772 ab/km1772 ab/km22

Toscana 3.591.348 abitanti 152 ab/kmToscana 3.591.348 abitanti 152 ab/km22

Page 11: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

altri numeri: distribuzione altri numeri: distribuzione territorialeterritoriale

92 % della popolazione vive nei centri abitati92 % della popolazione vive nei centri abitati 2% nei nuclei abitati2% nei nuclei abitati 6% in case sparse6% in case sparse

oltre 350.000 unità abitative, di cui il 91 % occupatooltre 350.000 unità abitative, di cui il 91 % occupato2,38 i componenti medi del nucleo familiare2,38 i componenti medi del nucleo familiare

alternarsi di aree con grandi insediamenti condominiali, alternarsi di aree con grandi insediamenti condominiali, strutture a schiera, terratetti fronte stradastrutture a schiera, terratetti fronte strada

Page 12: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

ancora numeri: settori produttiviancora numeri: settori produttivi

oltre 72.000 unità locali produttive (extra agricole)oltre 72.000 unità locali produttive (extra agricole)

con oltre 310.000 addetticon oltre 310.000 addetti

41% manifatturiero e costruzioni41% manifatturiero e costruzioni

23% commercio23% commercio

36% servizi36% servizi

Rapporto addetti /popolazioneRapporto addetti /popolazione 33,5%33,5%CalenzanoCalenzano 75,2%75,2%

CampiCampi 41,241,2

SestoSesto 41,141,1

diminuzione complessiva del numero di addetti per impresa: 5diminuzione complessiva del numero di addetti per impresa: 5

Page 13: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

ancora numeri: ulteriori flussiancora numeri: ulteriori flussi

circa 10.000.000 di presenza turistiche annue ufficiali circa 10.000.000 di presenza turistiche annue ufficiali pari ad una cittadina di 27.400 abitantipari ad una cittadina di 27.400 abitanti

L’indice maggiore turisti/abitanti lo hanno Figline e CalenzanoL’indice maggiore turisti/abitanti lo hanno Figline e Calenzano

Oltre 81.000 i pendolari giornalieri con destinazione nell’area Oltre 81.000 i pendolari giornalieri con destinazione nell’area urbana centrale di Firenze (PTCP)urbana centrale di Firenze (PTCP)

Correlata a quanto riportato ed alle Correlata a quanto riportato ed alle politiche di assimilazionepolitiche di assimilazione, , abbiamo una produzione procapite annua di rifiuti 650 kg/ab abbiamo una produzione procapite annua di rifiuti 650 kg/ab (ARRR)(ARRR)

Page 14: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

altri aspetti che dimostrano una altri aspetti che dimostrano una “originalità” dell’ATO 6“originalità” dell’ATO 6

Conformazione urbanistica dei nuclei abitati e dei centri storiciConformazione urbanistica dei nuclei abitati e dei centri storici

Un livello paesaggistico di prestigio internazionaleUn livello paesaggistico di prestigio internazionale

Un’alternarsi, senza soluzione di continuità, di vocazioni Un’alternarsi, senza soluzione di continuità, di vocazioni industriale, artigianale, agricola di qualità, turistico – artisticaindustriale, artigianale, agricola di qualità, turistico – artistica

Una sottolineatura obbligatoria per Una sottolineatura obbligatoria per i servizi di spazzamentoi servizi di spazzamento, in , in primis Firenzeprimis Firenze

Page 15: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

il sistema integrato di raccolta, il sistema integrato di raccolta, trattamento e smaltimentotrattamento e smaltimento

Alla luce delle “originalità” evidenziate, Alla luce delle “originalità” evidenziate, che che influiscono sulle strategie e metodologie di influiscono sulle strategie e metodologie di interventointervento, il piano provinciale indica lo , il piano provinciale indica lo standard di RD nella forchetta 45 -50 %, sino standard di RD nella forchetta 45 -50 %, sino al 55%al 55%

Se raggiunto oggi, collocherebbe l’ATO al terzo Se raggiunto oggi, collocherebbe l’ATO al terzo posto nazionale dei capoluoghi di Provincia, posto nazionale dei capoluoghi di Provincia, dopo Verbania 52,10% dopo Verbania 52,10% 31.000 ab31.000 ab e Lecco 50,90% e Lecco 50,90% 47.000 ab47.000 ab

Page 16: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

il sistema integrato di raccolta, il sistema integrato di raccolta, trattamento e smaltimentotrattamento e smaltimento

Oggi, siamo ad una valore di circa il 35 % Oggi, siamo ad una valore di circa il 35 % (metodo ARRR), (metodo ARRR),

con punte che sfiorano il 50% in alcune realtà con punte che sfiorano il 50% in alcune realtà

Anzitutto: incremento dei progetti volti alla riduzione Anzitutto: incremento dei progetti volti alla riduzione effettivaeffettiva della produzione dei rifiuti della produzione dei rifiuti

Il piano industriale indica quindi in un Il piano industriale indica quindi in un servizio di servizio di raccolta flessibileraccolta flessibile, a carattere , a carattere intensivointensivo e che tenga e che tenga conto delle caratteristiche locali, la metodologia per conto delle caratteristiche locali, la metodologia per aumentare le RD, sia quantitativamente che aumentare le RD, sia quantitativamente che qualitativamentequalitativamente

Page 17: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

i rifiuti di cui stiamo parlando…i rifiuti di cui stiamo parlando…circa 548.000 t/annocirca 548.000 t/anno

Composizione merceologica stimata dei rifiuti urbani dell'ATO 6 a regime (2007)

Organico20,8%

Verde6,9%

Carta26,1%

Plastica11,6%

Vetro e inerti6,5%

Legno6,5%

Tessili2,3%

Metalli6,2%

Rup0,2%

Altro9,3%Fine stradale

3,6%

Page 18: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

gli obiettivi di intercettazione e le gli obiettivi di intercettazione e le metodologie per il loro metodologie per il loro

raggiungimentoraggiungimento

Page 19: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

le strategie integratele strategie integrate

Politiche di sensibilizzazione e di Politiche di sensibilizzazione e di coinvolgimento dell’utenzacoinvolgimento dell’utenza

Oltre alla raccolta stradale, si prevede un sistema Oltre alla raccolta stradale, si prevede un sistema di almeno 27 stazioni ecologiche, di almeno 27 stazioni ecologiche, pressoché una per pressoché una per ogni comune, e 5 in Firenzeogni comune, e 5 in Firenze

Il proseguo della distribuzione delle compostiere Il proseguo della distribuzione delle compostiere per l’autocompostaggioper l’autocompostaggio

Sviluppo di esperienze che hanno dimostrato Sviluppo di esperienze che hanno dimostrato efficacia ed efficienzaefficacia ed efficienza

Page 20: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

l’impiantistical’impiantistica

funzionale sia alle raccolte differenziate che al trattamento e smaltimento del funzionale sia alle raccolte differenziate che al trattamento e smaltimento del rifiuto residuorifiuto residuo

Piattaforme Comieco per carta e cartone, Piattaforme Comieco per carta e cartone, circa 90.000 t annuecirca 90.000 t annue

Appoggio al sistema REVET di valorizzazione delle Appoggio al sistema REVET di valorizzazione delle raccolte differenziate “secche”, cd. Multimateriale, raccolte differenziate “secche”, cd. Multimateriale, circa 45.000 t annuecirca 45.000 t annue

Realizzazione od ampliamento degli impianti di Realizzazione od ampliamento degli impianti di compostaggio da RD di Ponterotto, Faltona e Case compostaggio da RD di Ponterotto, Faltona e Case Passerini, Passerini, circa circa 89.000 t annue89.000 t annue

Page 21: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

l’impiantistica l’impiantistica per la frazione residua per la frazione residua

Tre filiere di trattamento del rifiuto indifferenziato ed Tre filiere di trattamento del rifiuto indifferenziato ed incenerimento con recupero energeticoincenerimento con recupero energetico

Valdarno – ValdisieveValdarno – Valdisieve

ChiantiChianti

Piana fiorentinaPiana fiorentina

La discarica nel Valdarno per le frazioni residue, gli La discarica nel Valdarno per le frazioni residue, gli scarti irrecuperabili e di processo, oltre alle possibili scarti irrecuperabili e di processo, oltre alle possibili

situazioni emergenziali: oltre 1.000.000 msituazioni emergenziali: oltre 1.000.000 m33

Page 22: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

gli impianti termicigli impianti termici

Valdisieve: 28 MWt Valdisieve: 28 MWt pari a circa 64.000 t/annopari a circa 64.000 t/anno

Chianti: 31 MWt Chianti: 31 MWt pari a circa 70.000 t/annopari a circa 70.000 t/anno

Piana fiorentina: 64 MWt Piana fiorentina: 64 MWt pari a circa 137.000 pari a circa 137.000 t/annot/anno

Oltre all’utilizzo di potenzialità relative alle capacità di Oltre all’utilizzo di potenzialità relative alle capacità di utilizzo come combustibile del CDR nel cementificio utilizzo come combustibile del CDR nel cementificio di Testi, in sostituzione di quota parte del polverino di di Testi, in sostituzione di quota parte del polverino di

carbonecarbone

Page 23: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

i costi ipotizzatii costi ipotizzati

Ripartizione per tipologia di attività dei costi del sistema di gestione dei rifiuti urbani a regime (2007)

trattamento/smaltimento

42,7%

raccolte(con st. ecol.)

35,9%

spazzamento21,4%

una sostanziale invarianza rispetto ai costi una sostanziale invarianza rispetto ai costi 2003: circa 110 milioni €/anno2003: circa 110 milioni €/anno

Page 24: gli obiettivi della pianificazione in tema di rifiuti urbani il piano industriale ATO 6

l’agenda delle cose da fare…l’agenda delle cose da fare…

Costante confronto con le comunità localiCostante confronto con le comunità locali Risoluzione definitiva delle criticitàRisoluzione definitiva delle criticità Monitoraggio di quanto pianificatoMonitoraggio di quanto pianificato Capacità di adattamento al mutarsi del quadro Capacità di adattamento al mutarsi del quadro

complessivocomplessivo Applicazione di analisi maggior dettaglio per la Applicazione di analisi maggior dettaglio per la

valutazione dei servizi valutazione dei servizi (LCA, CO(LCA, CO22, impronta ecologica), impronta ecologica) Verifiche dei risultati conseguitiVerifiche dei risultati conseguiti

grazie per l’attenzionegrazie per l’attenzione