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di Alessandro Martelli* N ell’ultimo trimestre del 2012 il GLIS e l’ENEA, oltre a continuare a promuovere lo sviluppo e l’applicazione dell’isolamento si- smico e delle altre tipologie di sistemi antisismici, han- no proseguito la loro campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di stimolo delle istituzioni per avviare in Italia, finalmente, una corretta politica di prevenzione sismica 1 . Ricordiamo che tale campa- gna – intrapresa per la presenza di numerosi impor- tanti impianti chimici a Rischio di Incidente Rilevante (RIR) anche in aree italiane caratterizzate da elevata pericolosità sismica (Figure 1 e 2), ma presto estesa al- le strutture civili – iniziò ben prima del terremoto in Emilia del 20 maggio 2012 2-7 e che essa è stata portata da tempo all’attenzione delle istituzioni (in particolare dell’VIII Commissione Permanente Ambiente, Territo- rio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati). Ciò avvenne dapprima per le problematiche legate agli impianti chimici RIR 8,9 (Figure 3-5), poi, dalla fine di maggio 2012, anche per le strutture civili, grazie alle audizioni dello scrivente e del socio del GLIS e dell’ASSISi ing. Paolo Clemente (in rappresentanza dell’ENEA), nonché di altri membri della nostra asso- ciazione, svoltesi in tale commissione nell’ambito dell’«Indagine conoscitiva sullo stato della sicurezza sismica in Italia» 1,10-13 . Infine, lo scrivente ha contribui- to alla stesura del testo di una risoluzione volta ad as- sicurare il finanziamento necessario per la messa in si- curezza delle scuole italiane, che è stata proposta il 5 dicembre 2012 nella V Commissione Permanente Bi- lancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati 14 . È da sottolineare che il GLIS è ora affiancato, nella sua opera di sensibilizzazione e di stimolo per la pre- venzione in campo sismico, dall’International Seismic Safety Organization (ISSO), fondata in agosto 2012 e pure presieduta dallo scrivente. Di tale nuova associa- zione (a cui hanno già aderito alcuni soci del GLIS e dell’ASSISi) 21 mo Secolo – Scienza e Tecnologia ha pubbli- 16 21 mo SECOLO SCIENZA e TECNOLOGIA n. 4-2012 Gli impegni del GLIS per il 2013 Promuovere la sicurezza sismica delle scuole e degli impianti chimici a rischio di incidente rilevante * Presidente dell’associazione GLIS (GLIS – Isolamento ed altre Strategie di Progettazione Antisismica) e dell’Interna- tional Seismic Safety Organization (ISSO); presidente fonda- tore ed attuale vicepresidente e coordinatore della Sezione Territoriale dell’Unione Europea e degli altri paesi del- l’Europa Occidentale dell’Anti-Seismic Systems Interna- tional Society (ASSISi); coordinatore del Task Group 5 on Seismic Isolation of Structures dell’European Association for Earthquake Engineering (EAEE-TG5); membro del consiglio direttivo dell’Associazione Nazionale Italiana di Ingegne- ria Sismica (ANIDIS) in rappresentanza del GLIS; membro della Commissione IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control) per la concessione dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in “Ingegneria Civile, Ambiente e Territorio, Edile e in Chimica” del Politecnico di Bari; fino al 19 novembre 2012 (data di pensionamento) assistente del Direttore Generale per lo sviluppo di tecno- logie antisismiche dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA); e-mail: [email protected]. Figura 1: Vista dello stabilimento petrolchimico di Priolo (SR). Figura 2: Vista dell’impianto petrolchimico di Milazzo (ME).

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Page 1: Gli impegni del GLIS per il 2013 Promuovere la sicurezza ... · smico e delle altre tipologie di sistemi antisismici, han- no proseguito la loro campagna di sensibilizzazione dell’opinione

di Alessandro Martelli*

N ell’ultimo trimestre del 2012 il GLIS el’ENEA, oltre a continuare a promuovere losviluppo e l’applicazione dell’isolamento si-

smico e delle altre tipologie di sistemi antisismici, han-no proseguito la loro campagna di sensibilizzazionedell’opinione pubblica e di stimolo delle istituzioniper avviare in Italia, finalmente, una corretta politicadi prevenzione sismica1. Ricordiamo che tale campa-gna – intrapresa per la presenza di numerosi impor-tanti impianti chimici a Rischio di Incidente Rilevante(RIR) anche in aree italiane caratterizzate da elevatapericolosità sismica (Figure 1 e 2), ma presto estesa al-le strutture civili – iniziò ben prima del terremoto inEmilia del 20 maggio 2012 2-7 e che essa è stata portatada tempo all’attenzione delle istituzioni (in particolaredell’VIII Commissione Permanente Ambiente, Territo-rio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati). Ciòavvenne dapprima per le problematiche legate agliimpianti chimici RIR8,9 (Figure 3-5), poi, dalla fine dimaggio 2012, anche per le strutture civili, grazie alleaudizioni dello scrivente e del socio del GLIS edell’ASSISi ing. Paolo Clemente (in rappresentanzadell’ENEA), nonché di altri membri della nostra asso-ciazione, svoltesi in tale commissione nell’ambito

dell’«Indagine conoscitiva sullo stato della sicurezzasismica in Italia»1,10-13. Infine, lo scrivente ha contribui-to alla stesura del testo di una risoluzione volta ad as-sicurare il finanziamento necessario per la messa in si-curezza delle scuole italiane, che è stata proposta il 5dicembre 2012 nella V Commissione Permanente Bi-lancio, Tesoro e Programmazione della Camera deiDeputati14.

È da sottolineare che il GLIS è ora affiancato, nellasua opera di sensibilizzazione e di stimolo per la pre-venzione in campo sismico, dall’International SeismicSafety Organization (ISSO), fondata in agosto 2012 epure presieduta dallo scrivente. Di tale nuova associa-zione (a cui hanno già aderito alcuni soci del GLIS edell’ASSISi) 21mo Secolo – Scienza e Tecnologia ha pubbli-

16 21mo SECOLO SCIENZA e TECNOLOGIA n. 4-2012

Gli impegni del GLIS per il 2013

Promuovere la sicurezza sismicadelle scuole e degli impianti chimicia rischio di incidente rilevante

* Presidente dell’associazione GLIS (GLIS – Isolamento edaltre Strategie di Progettazione Antisismica) e dell’Interna-tional Seismic Safety Organization (ISSO); presidente fonda-tore ed attuale vicepresidente e coordinatore della SezioneTerritoriale dell’Unione Europea e degli altri paesi del-l’Europa Occidentale dell’Anti-Seismic Systems Interna-tional Society (ASSISi); coordinatore del Task Group 5 onSeismic Isolation of Structures dell’European Association forEarthquake Engineering (EAEE-TG5); membro del consigliodirettivo dell’Associazione Nazionale Italiana di Ingegne-ria Sismica (ANIDIS) in rappresentanza del GLIS; membrodella Commissione IPPC (Integrated Pollution Preventionand Control) per la concessione dell’AIA (AutorizzazioneIntegrata Ambientale) del Ministero dell’Ambiente e dellaTutela del Territorio e del Mare; membro del Collegio deiDocenti del Dottorato di Ricerca in “Ingegneria Civile,Ambiente e Territorio, Edile e in Chimica” del Politecnicodi Bari; fino al 19 novembre 2012 (data di pensionamento)assistente del Direttore Generale per lo sviluppo di tecno-logie antisismiche dell’Agenzia nazionale per le nuovetecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile(ENEA); e-mail: [email protected].

Figura 1: Vista dello stabilimento petrolchimico di Priolo(SR).

Figura 2: Vista dell’impianto petrolchimico di Milazzo (ME).

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cato, nello scorso numero, la versione in italiano di un“Position Statement on earthquake hazard assessment anddesign load for public safety”15. All’ISSO si devono an-che:• una lettera inviata l’8 novembre 2012 al Presidente

della Repubblica, di condivisione della sentenza dicondanna in primo grado dei membri della Com-missione Grandi Rischi in carica al tempo del terre-moto in Abruzzo del 2009;

• due messaggi a sostegno della succitata risoluzioneproposta nella V Commissione della Camera deiDeputati14, inviati al Sottosegretario all’Economia ealle Finanze dott. Gianfranco Polillo ed al Presiden-te della V Commissione Permanente Bilancio delSenato Sen. Antonio Azzollini.Tali iniziative dell’ISSO sono introdotte nel seguito.

Successivamente sono brevemente illustrate le più re-centi attività del GLIS e quelle già programmate, ri-guardanti sia l’organizzazione di convegni (in collabo-razione con l’ENEA e l’ASSISi) che l’informazione at-traverso i media. I testi della lettera inviata dall’ISSO alPresidente della Repubblica e dei due messaggi da es-sa indirizzati al Sottosegretario Polillo ed al Sen. Az-

zollini, così come quello della risoluzione14, sono ri-portati separatamente in questo numero di 21mo Secolo– Scienza e Tecnologia. Separatamente sono anche pub-blicate due lettere che la Signora Cinzia Scafidi, mam-ma di Vito (lo studente deceduto a causa del crollo delsoffitto della sua aula del Liceo Scientifico Darwin diRivoli, in provincia di Torino, il 22 novembre 2008), in-viò al Sottosegretario Polillo, la prima a suo nome el’altra a nome del figlio.

1. Lettera dell’ISSO al Presidente dellaRepubblica

La condanna in primo grado comminata il 22 otto-bre 2012 dal Tribunale dell’Aquila ai membri dellaCommissione Grandi Rischi (CGR) in carica nel 2009ha purtroppo suscitato le reazioni sdegnate di granparte del mondo tecnico-scientifico (sia in Italia cheall’estero) e di molti politici italiani, che (in molti casifuorviati da un’erronea informazione sulle motivazio-ni dell’accusa) hanno letto, in tale sentenza, un “attac-co alla scienza”. Di questo avviso non è l’ISSO, che,pertanto, l’8 novembre 2012 ha indirizzato al Presi-dente della Repubblica una lettera aperta (scritta sia initaliano che in inglese) in cui l’associazione chiarisce emotiva la sua posizione ed esprime sostegno al Tribu-nale dell’Aquila. Tale lettera, firmata dallo scrivente(nella sua qualità di presidente dell’ISSO) e dallo sta-tunitense Dr. Lalliana Mualchin (segretario generaledell’associazione) e riportata in questo numero di 21mo

Secolo – Scienza e Tecnologia nella versione in italiano, èstata condivisa da altri 12 soci fondatori dell’associa-zione, di diversi paesi. Ad essa sono stati allegati sia ilgià citato Position Statement15, sia la lista dei soci fon-datori dell’ISSO che ne hanno condiviso il testo. An-che questa documentazione è stata fatta pervenire alPresidente Napolitano sia in italiano che in inglese.

L’invio della lettera suddetta, divulgata alla stam-pa il 12 novembre, è stato immediatamente reso notoda numerosi organi d’informazione (si vedano, adesempio, i riferimenti 16-34), con pochi commenti nega-

Figura 3: Rottura di un serbatoio di stoccaggio nellaraffineria di Yarimca (Turchia), della società Tupras,durante il sisma di Izmit del 17 agosto 1999 (magnitudoMW=7,4, 17·000 vittime).

Figura 5: Propagazione dell’incendio dei due serbatoidell’impianto petrolchimico di Tomakomai City (Giappone)di Figura 4 agli altri serbatoi, con il conseguentedanneggiamento di 45 di essi (30 gravemente e 29 confuoriuscita di liquidi), sui 105 presenti.

Figura 4: Incendioiniziale di uno dei dueserbatoi (contenentil’uno greggio e l’altronafta) dell’impiantopetrolchimico diTomakomai City(Giappone), causatodalle due scosseprincipali del terremotodi Off Tokachi del 26 edel 28 settembre 2003(magnitudo M=8,0 eM=7,1), con epicentri a220 km dall’impianto.

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tivi (in alcuni quotidiani e siti Internet il testo della let-tera è stato interamente pubblicato). Almeno sino adora, però, non è stata ricevuta dall’ISSO alcuna rispo-sta da parte della Presidenza della Repubblica.

2. Proposta riguardante la possibilità didestinare l’8 per mille alla messa in sicurezzadelle scuole

Come è ormai assodato ed è stato pure sottolineatodurante le audizioni svoltesi alla Camera dei Deputatiin occasione dell’«Indagine conoscitiva sullo stato del-la sicurezza sismica in Italia», sia dallo scrivente12,13

che da altri esperti, oltre il 70% dell’edificato italianonon è in grado di resistere ai terremoti a cui potrebbetrovarsi soggetto. Questa drammatica situazione ri-guarda ancora pure molte scuole e molti altri edificiche ospitano studenti, nonostante i crolli della scuolaelementare di San Giuliano di Puglia e della “Casadello Studente” all’Aquila, avvenuti, rispettivamente,durante il terremoto del Molise e della Puglia del 2002e quello dell’Abruzzo del 2009 (Figure 6 e 7). Non co-stituisce certamente motivo di sollievo il fatto che, inaltri paesi, la situazione non sia affatto migliore e cherecenti terremoti violenti abbiano lì causato un nume-ro di vittime ben maggiore che non in Italia (si veda,ad esempio, la Figura 8). Molte scuole italiane, inoltre,risultano molto esposte ad altri rischi, in particolareper problemi d’insufficiente sicurezza statica: unesempio è quanto già ricordato a proposito del crollo

del soffitto di LiceoScientifico Darwin diRivoli nel 2008. Datoche gli edifici scolasticicontengono il bene piùprezioso di ogni comu-nità (il suo futuro!), èindispensabile edestremamente urgentemettere in sicurezza ta-li edifici, oltre a realiz-zare quelli nuovi adot-tando le più efficacitecnologie disponibili(in particolare esten-dendo il più possibilel’utilizzazione dell’iso-lamento sismico, perquanto riguarda la

protezione dal terremoto – si vedano le Figure 9 e 10).A tal fine, si sono da tempo attivati anche alcuni parla-mentari: si veda, ad esempio, l’ordine del giorno35,scritto con la collaborazione dello scrivente ed appro-vato nel 2009 dall’VIII Commissione della Camera deiDeputati e dal governo (ma al quale, purtroppo, sinoad ora non ha fatto seguito alcun atto concreto).

Più recentemente (all’inizio di settembre 2012), alfine di reperire i necessari finanziamenti, la SenatriceMariangela Bastico presentò un disegno di legge perdare la possibilità ai cittadini di destinare l’8 per milledella loro denuncia dei redditi alla messa in sicurezzaed alla qualificazione del patrimonio edilizio scolasti-co. Quando le risultò evidente, in considerazione dellaconclusione anticipata della legislatura, che tale dise-gno di legge non aveva alcuna possibilità di essere inessa approvato, la Senatrice Bastico lo trasformò in unemendamento alla Legge di Stabilità, trovando, perònotevoli resistenze al suo accoglimento nella compe-tente V Commissione Bilancio del Senato, da parte siadel rappresentante del governo (il Sottosegretario Po-lillo), sia dello stesso presidente della commissione (ilSen. Azzolini). A nulla servì la già citata risoluzionedel 5 dicembre 2012, a sostegno delle proposte dellaSenatrice Bastico, nella V Commissione PermanenteBilancio, Tesoro e Programmazione della Camera deiDeputati, nonostante essa fosse stata firmata da ben 17deputati di tutte le forze politiche14. Pertanto, per ten-tare di contribuire a superare le suddette opposizioni,lo scrivente (nella sua qualità di presidente sia dell’IS-

SO che del GLIS), inviò per e-mail dappri-ma una lettera al Sottosegretario Polillo(l’8 dicembre), poi un messaggio al Sen.Azzollini (il 17 dicembre). Tali scritti, le giàcitate due lettere spedite al SottosegretarioPolillo dalla Signora Cinzia Scafidi e, ancorprima, la risoluzione proposta nella VCommissione della Camera dei Deputati (icui testi sono riportati nel seguito, in que-sto numero di 21mo Secolo – Scienza e Tecno-logia) furono divulgati alla stampa e ripor-tati da numerose testate giornalistiche (si

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Figura 6: La scuola elementare FrancescoJovine di San Giuliano di Puglia crollatadurante il terremoto del Molise e dellaPuglia del 31 ottobre 2002, di magnitudoM=5,9 (il crollo causò la morte di unamaestra e di 27 bambini, inclusi tutti i piùpiccini).

Figura 7: La “Casa dello Studente” all’Aquilacrollata durante il terremoto dell’Abruzzo il 6aprile 2009, di magnitudo M=6,2 (il crollo causòla morte di 8 ragazzi).

Figura 8: La scuolamedia di Dujiangyan(Cina) crollata duranteil terremoto diWenchuan del 12maggio 2008,magnitudo quasi pariad M=8,0 (il crollocausò la morte di ben900 studenti).

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vedano, ad esempio, i riferimenti 36-48), oltre che nel si-to della Senatrice Bastico. Purtroppo, però, neppureessi hanno sortito alcun effetto (almeno a quelli inviatidal sottoscritto non è stata data alcuna risposta).

Comunque, né il GLIS né l’ISSO intendono darsiper vinti e continueranno la loro opera di stimolo del-le istituzioni con accresciuto impegno (ad iniziare dauna manifestazione prevista a breve ad Asti, di cui siaccenna nel seguito in quest’articolo).

3. Recenti manifestazioni scientificheAlle manifestazioni scientifiche già citate nello

scorso numero di 21mo Secolo – Scienza e Tecnologia, or-ganizzate dal GLIS o con la collaborazione di tale as-sociazione, dell’ENEA, dell’ASSISi e dell’ISSO1, han-no fatto seguito, nel periodo ottobre-dicembre 2012, ri-scuotendo notevole successo:• il convegno «Tech-Italy 2012», tenutosi a Bruxelles

(Belgio) dal 2 al 4 ottobre, con una relazione su in-vito dello scrivente e dell’ing. Clemente (in rappre-sentanza dell’ENEA e del GLIS) sulla protezionesismica del patrimonio culturale49;

• il seminario su «Sicurezza antisismica», organizza-to dall’ANDIL (Associazione Nazionale Produttoridi Laterizio), con la collaborazione dell’ENEA e delGLIS, e svoltosi a Bologna il 20 ottobre, in occasio-ne del Salone Internazionale dell’Industrializzazio-ne Edilizia (SAIE) 2012, con una relazione su invitodello scrivente ed una dell’ing. Clemente50;

• il convegno «Sistemi antisismici avanzati e proget-tazione antisismica integrata», organizzato dal-l’Associazione Nazionale Tecnici Enti Locali (AN-TEL) ed analogo a quello tenuto da tale associazio-ne a Messina il 2 marzo4, che ha avuto luogo, nuo-vamente a Bologna, il 26 ottobre (con due presenta-zioni dello scrivente, così come avvenne a Messi-na51, e con il patrocinio del GLIS);

• il convegno «Prevenzione o emergenza? La pre-venzione come sistema per la difesa del territorio ecome supporto per l’emergenza», organizzato da“The Armed Forces Communications & Electronic As-sociation – Capitolo di Roma”, tenutosi presso la se-de della Confindustria dell’Aquila il 7 novembre,con una relazione su invito dello scrivente52;

• il «Sixth International Workshop on StructuralControl & Monitoring» (6IWSMC 2012), tenutosi aSidney (Australia) dal 10 all’11 dicembre, nel qualela professoressa Sara Casciati dell’Università degliStudi di Catania ha presentato una relazione su in-vito, redatta con la collaborazione dello scrivente(in rappresentanza del GLIS) per quanto attiene aisistemi antisimici di tipo passivo53.Inoltre, lo scrivente, nella sua qualità di presidente

del GLIS e dell’ISSO, ha rappresentato queste associa-zioni in occasione dei due seguenti incontri, organiz-zati dalle associazioni dei familiari delle vittime di ter-remoti ed altri eventi incidentali (intervenendo su in-vito in ambedue le manifestazioni):• «10 anni per ricostruire la speranza», tenutosi pres-

so la nuova scuola elementare Francesco Jovine aSan Giuliano di Puglia (CB) il 31 ottobre (Figura 9);

• «La sicurezza a scuola: una sfida da vincere», orga-nizzato dalla fondazione “Benvenuti in Italia” esvoltosi nell’auditorium del Liceo Darwin a Rivoli(TO) il 22 novembre (anniversario della morte diVito Scafidi).Lo scrivente ha anche contribuito ad organizzare il

convegno «La prevenzione come strategia di preven-zione», tenutosi a Roma il 15 novembre, collaborandocon l’On. Gianluca Benamati (proponente e relatoredell’«Indagine sullo stato della sicurezza sismica inItalia» della Camera dei Deputati) e con l’On. Giovan-ni Lolli per la definizione del programma dell’evento.Infine, il 24 novembre, ha tenuto le lezioni conclusivedel «Master in Ingegneria Antisismica» della Facoltà

Figura 9: Il complesso costituito dalla nuova scuolaFrancesco Jovine e dal Centro Culturale, Professionale edUniversitario “Le Tre Torri” di San Giuliano di Puglia,isolato simicamente, al momento della sua inaugurazione insettembre 2008 (il collaudo in corso d’opera è statoeffettuato dallo scrivente e dal socio del GLIS ing. ClaudioPasquale di Campobasso).

Figura 10: Alcuni dei dispositivi del sistema d’isolamentosismico che proteggono il complesso costituito dalla nuovascuola Francesco Jovine e dal Centro citato nella Figura 9;tale sistema è costituito da 61 isolatori elastomerici ad altosmorzamento (High Damping Rubber Bearing o HDRB) e da12 isolatori a scorrimento a superfici piane acciaio-teflon(Sliding Device o SD).

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di Ingegneria dell’Università degli Studi dell’Aquila,trattando, con maggiori dettagli, degli argomenti cheerano già stati oggetto delle sue relazioni al ConvegnoANTEL di Bologna del 26 ottobre51.

4. Manifestazioni scientifiche già programmateper il 2013

Per quanto riguarda le manifestazioni da tenersinel 2013, la prima sarà il convegno «La sicurezza si-smica degli impianti chimici a rischio di incidente rile-vante», che avrà luogo presso la sede centrale del-l’ENEA a Roma il 7 febbraio 2013, con il patrociniodell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’AccademiaNazionale delle Scienze detta dei XL, del ConsiglioNazionale degli Ingegneri, del Parco Scientifico e Tec-nologico del Lazio Meridionale (Pa.L.Mer.), della Se-zione Territoriale Europea dell’ASSISi e della SocietàGeologica Italiana. Esso si svolgerà in sostituzionedella giornata di studio «Impianti chimici a rischio ter-remoto: proteggerli si può, basta volerlo», che era pre-vista per il 23 novembre 20121, ed è ora organizzatoanche dal GLIS, oltre che dall’ENEA (del comitatopromotore fanno parte, oltre allo scrivente per il GLIS,l’ing. Clemente ed il dott. Carlo Cremisini per l’ENEA,il prof. Annibale Mottana in rappresentanza delle dueaccademie e l’ing. Antonio Vizzaccaro dell’Ufficio diPresidenza dell’VIII Commissione della Camera deiDeputati). Il programma preliminare del convegno èriportato a pagina 23. Si è dovuto rinviare la manife-stazione a causa del difficile momento politico, ma,nonostante i tempi assai stretti che restavano a dispo-sizione per organizzarla, si è ritenuto opportuno cheessa si svolgesse prima delle elezioni, per la rilevanzadelle problematiche in essa trattate ed anche per sti-molare il prossimo governo ad affrontare tali proble-matiche con l’indispensabile urgenza (pur mantenen-do inalterati i contenuti del convegno, ne è stato modi-ficato il titolo, per renderlo “più istituzionale”, in con-siderazione del particolare momento in cui esso sisvolgerà).

Circa gli altri eventi già programmati per il 2013,fra quelli già organizzati od in fase di organizzazionecon la collaborazione del GLIS, dell’ENEA, dell’ASSI-Si e dell’ISSO, sono ora da citare:• il «30th Anniversary PROTA Symposium», che

avrà luogo ad Ankara (Turchia), dal 28 febbraio al1o marzo, con una relazione su invito dello scri-vente54.

• il convegno «Proteggersi dal terremoto: problemiattuali e soluzioni innovative», organizzato dal-l’Università di Studi di Trieste e dal SAND Groupdell’ICTP, che si terrà ad Udine l’8 marzo, con il pa-trocinio sia del GLIS che dell’ENEA;

• la conferenza «Considerazioni sul rischio sismicoin Italia», che lo scrivente, in qualità di presidentedel GLIS e dell’ISSO, terrà al Rotary Club Forlì TreValli, a Castrocaro, il 13 marzo;

• la «9th International Conference on Earthquake En-gineering Resistant Structures» (ERES2013), cheavrà luogo a A Coruña (Spagna) dall’8 al 10 luglio,dove lo scrivente, nella sua qualità di presidentedel GLIS e vicepresidente dell’ASSISi, riveste ilruolo di membro dell’International Scientific Advi-sory Committe e l’ing. Clemente quello di organiz-zatore di una sessione speciale5 (a proposito deiconvegni ERES, si nota che è stato di recente pub-blicato un libro che contiene, in apertura, un ag-giornamento della relazione tenuta dallo scriventenella precedente edizione ERES2012, svoltasi aChianciano Terme, nel 201155);

• l’«ASSISi 13th World Conference on Seismic Isola-tion, Energy Dissipation and Active Vibration Con-trol of Structures», che avrà luogo a Sendai (Giap-pone) dal 24 al 27 settembre e dei cui Steering Com-mittee ed Organization Committee lo scrivente, nellasua qualità di vicepresidente dell’ASSISi e, rispetti-vamente, di presidente del GLIS è stato nominatomembro (egli è stato anche invitato a partecipare ailavori come relatore sullo stato delle applicazionidei sistemi antisismici in Italia)5,56.Inoltre, le associazioni GLIS ed ISSO stanno orga-

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Figura 11: Alcuni dei 360 isolatori HDRB, di700 mm di diametro, installati in uno dei 3serbatoi LNG costruiti nella Provincia diGuangdong, nella Cina Meridionale (taliserbatoi hanno 84 m di diametro, 39 md’altezza e pesano, quando pieni, 140.000 t).

Figura 12: Uno dei 3serbatoi della societàPolimeri Europa(Gruppo ENI), chefurono adeguatisimicamente a PrioloGargallo (Siracusa) conisolatori sismici FrictionPendulum System (FPS),di produzionestatunitense, negli anni2005-2008 (a conoscenzadello scrivente, si tratta,tuttora, dell’unicaapplicazione italianadell’isolamento sismiconel settoredell’impiantisticachimica).

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nizzando un convegno sulla sicurezza delle scuole, datenersi il 16 febbraio ad Asti, e l’ANTEL ne sta orga-nizzando un secondo a Biella, analogo a quelli già cita-ti tenuti da tale associazione a Messina ed a Bolognanel 2012, e che, quindi, sarà patrocinato dal GLIS (sutali eventi si riferirà nel prossimo numero 21mo Secolo –Scienza e Tecnologia). È stato invece recentemente rin-viato a data da definire il convegno annuale del GLIS«Isolamento sismico. Progettazione e normativa: pro-blematiche e raccomandazioni», che il consiglio diret-tivo, nella sua ultima riunione del 12 novembre 2012,aveva deciso di organizzare a Roma per l’8 febbraio2013 (il motivo del rinvio è stato il recente commissa-riamento dell’Ordine degli Ingegneri della Provinciadi Roma, presso il quale ha sede la locale Sezione Ter-ritoriale della Provincia di Roma del GLIS, organizza-tore locale dell’evento).

5. Considerazioni conclusiveAnche nell’ultimo trimestre del 2012 i media hanno

continuato a manifestare notevole interesse per le di-chiarazioni dello scrivente e di altri soci del GLIS edell’ISSO a seguito del terremoto in Emilia, riguardan-ti:• la sicurezza sismica ed a fronte di un eventuale

maremoto degli impianti chimici RIR italiani, inparticolare di quelli petrolchimici di Priolo Gargal-lo e di Milazzo, ubicati nella Sicilia Orientale (Fi-gure 1 e 2);

• la necessità di procedere con urgenza allo sviluppodi una normativa specifica per la progettazione an-tisismica ed anti-maremoto di tali impianti e com-ponenti e, ove necessario, per l’adeguamento diquelli esistenti;

• la necessità di realizzare, almeno in aree caratteriz-zate da elevata pericolosità sismica, soprattutto iserbatoi di gas naturale liquefatto (Liquefied NaturalGas Tanks o LNG), ma anche gli altri tipi di impian-ti e componenti chimici RIR di nuova costruzione,facendo un ampio uso dei sistemi antisismici, inparticolare di quelli d’isolamento (Figura 11);

• la necessità di valutare accuratamente, nelle areecon pericolosità sismica e/o a fronte di maremotosignificative, la vulnerabilità dei suddetti impiantie componenti RIR già esistenti;

• la necessità di procedere all’adeguamento di taliimpianti e componenti utilizzando, per proteggerlidal terremoto (ove utile e possibile), sistemi d’iso-lamento sismico o dissipativi (purtroppo ancoraassai poco applicati in Italia in questo settore, comeè illustrato dalla Figura 12);

• l’urgenza di procedere all’identificazione delle si-tuazioni di maggior rischio sismico o da maremo-to, per gli stabilimenti chimici RIR esistenti, al finedi rendere il sistema di protezione civile capace difronteggiare adeguatamente eventuali incidenticausati dal danneggiamento o dal collasso degliimpianti e dei componenti presenti in tali stabili-menti;

• gli “esperimenti di previsione” che hanno portato i

sismologi dell’Università degli Studi di Trieste el’Accademia Russa delle Scienze a considerare for-temente aumentata la probabilità che, nel mediotermine, un violento terremoto colpisca il Sud Italiae, in particolare, l’area che include la Calabria Me-ridionale e la Sicilia Orientale;

• l’urgenza di avviare anche in Italia, finalmente, uncorretto programma di informazione partecipatadella popolazione e di far crescere, in essa, la perce-zione del rischio sismico. A tener vivo l’interesse dei media sui temi suddetti

ha contribuito il terremoto che ha colpito la zona delPollino, in Calabria, il 26 ottobre 2012 (gli articoli ed iservizi radiotelevisivi più significativi, che riportanointerviste fatte allo scrivente sui temi suddetti, sono ri-portati nella bibliografia57-72).

Confidiamo che, il 7 febbraio a Roma, dal conve-gno «La sicurezza sismica degli impianti chimici a ri-schio di incidente rilevante», esca un messaggio fortee finalmente unitario del mondo tecnico-scientificoitaliano, che superi le dannose e sterili polemiche deimesi passati1 e che sia in grado di stimolare il prossi-mo governo ad affrontare le succitate gravi problema-tiche con l’indispensabile urgenza.

Bibliografia1 Alessandro Martelli, Giuliano Panza e Antonella Peresan

(2012), «Terremoto in Emilia e preoccupazioni per il Sud– Trasformare la paura in percezione del rischio sismicoed in richiesta di prevenzione», 21mo Secolo – Scienza e Tec-nologia, N. 3-2012 (ottobre), pp. 11-19.

2 Alessandro Martelli (2011), «La “12th World Conferenceon Seismic Isolation, Energy Dissipation and Active Vi-bration Control of Structures”, svoltasi a Sochi (Russia) insettembre, e le altre recenti e prossime iniziative del GLISe dell’ASSISi», 21mo Secolo – Scienza e Tecnologia, N. 4-2011(ottobre), pp. 18-31.

3 Alessandro Martelli e Manlio Marino (2011), «Con l’in-contro di Milazzo del 2 dicembre 2011 è iniziata la cam-pagna di sensibilizzazione del GLIS e dell’ENEA sulla si-curezza sismica degli impianti e dei componenti chimiciitaliani a rischio di incidente rilevante – Impianti chimicia rischio terremoto: proteggerli si può, basta volerlo»,21mo Secolo – Scienza e Tecnologia, N. 5-2011 (dicembre),pp. 17-24.

4 Alessandro Martelli ed Alessandro De Stefano (2012),«Gli impegni del GLIS e dell’ENEA per il 2012 – Sicurez-za sismica degli impianti chimici ed attrezzatura dinami-ca APDIM», 21mo Secolo – Scienza e Tecnologia, N. 1-2012(marzo), pp. 14-23.

5 Alessandro Martelli (2012), «Se la terra dovesse tremare –Le nostre Fukushima», 21mo Secolo – Scienza e Tecnologia,N. 2-2012 (giugno), pp. 19-27.

6 Redazione (2011), «Interrogazione parlamentare dell’On.Angelo Alessandri sul rischio sismico e da maremoto de-gli impianti chimici», 21mo Secolo – Scienza e Tecnologia, N.5-2011 (dicembre), pp. 24-28.

7 Alessandro Martelli (2012), «Impianti chimici RIR italia-ni: le incognite terremoto e maremoto – Tecnologie comel’isolamento sismico e la dissipazione d’energia sono ingrado di proteggere dal terremoto anche questi impian-ti», Il Giornale dell’Ingegnere, Focus, Milano, N. 7, luglio,pp. 8-11.

8 Angelo Alessandri (2011), Interrogazione a risposta scrit-

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ta n. 4-13060 in materia di protezione sismica degli im-pianti chimici a rischio di incidente rilevante, Atto Came-ra, Commissione VIII, Legislatura 16, Seduta di annuncio n.513 del 06/09/2011, Atti Parlamentari – Camera dei Deputati,Roma, pp. 24010-24013.

9 Angelo Alessandri (2012), Risoluzione n. 4-13060 in mate-ria di protezione sismica degli impianti chimici a rischiodi incidente rilevante, Atto Camera, Commissione VIII, Le-gislatura 16, Seduta di annuncio n. 579 del 31/01/2012, AttiParlamentari – Camera dei Deputati, Allegato B ai Resocon-ti, Roma, pp. 27324-27327.

10 Gianluca Benamati (proponente e relatore) (2012), «Inda-gine conoscitiva sullo stato della sicurezza sismica in Ita-lia – Programma», Resoconti delle Giunte e Commissioni –Resoconto dell’VIII Commissione Permanente (Ambiente, Ter-ritorio e Lavori Pubblici), Camera dei Deputati, Roma, 12aprile, pp. 64-67.

11 Redazione (2012), «Indagine conoscitiva sullo stato dellasicurezza sismica in Italia», 21mo Secolo – Scienza e Tecnolo-gia, n. 2- 2012 (giugno), pp. 28-31.

12 Camera dei Deputati (2012), «Indagine conoscitiva sullostato della sicurezza sismica in Italia – Audizione di rap-presentanti dell’ENEA, del professor Giuliano Panza edel professor Antonello Salvatori», Resoconti stenograficidelle indagini conoscitive Commissione VIII, Seduta di mer-coledì 30 maggio, www.camera.it, pp. 3-22; Radio Radica-le.it, www.radioradicale.it/soggetti/alessandro.martelli.

13 Camera dei Deputati (2012), «Indagine conoscitiva sullostato della sicurezza sismica in Italia – Audizione di rap-presentanti dell’ENEA», Resoconti stenografici delle indagi-ni conoscitive Commissione VIII, Seduta di giovedì 13 set-tembre, www.camera.it, pp. 2-27; Radio Radicale.it,www.radioradicale.it/soggetti/alessandro.martelli.

14 Simonetta Rubinati, Angelo Alessandri, Pier Paolo Baret-ta, Alberto Giorgetti, Renato Cambursano, Antonio Bor-ghesi, Massimo Bitonci, Roberto Simonetti, Maria TeresaArmosino, Roberto Occhiuto, Gioacchino Alfano, MarcoMario Milanese, Gianluca Benamati, Amadeo Ciccanti,Maino Marchi, Chiara Moroni e Salvatore Margiotta(2012), «Risoluzione in Commissione N. 7/01053 sullapossibilità di devolvere l’8 per mille per la sicurezza del-le scuole», Atti Parlamentari – Camera dei Deputati, XVI Le-gislatura – Allegato B ai Resoconti – Seduta del 5 dicembre2012, Atti di Controllo ed Indirizzo, Atti di Indirizzo, Risolu-zioni in Commissione, V Commissione (Bilancio, Tesoro e Pro-grammazione), Roma, 5 dicembre, pp. 37015-37055.

15 Redazione (2012), «International Seismic Safety Organi-zation – Position Statement – Definizione della pericolo-sità sismica e delle sollecitazioni sismiche di progetto del-le costruzioni per assicurare la protezione della popola-zione», 21mo Secolo – Scienza e Tecnologia, n. 3- 2012 (otto-bre), pp. 25-28.

16 Peppe Caridi (2012), «Processo terremoto L’Aquila, scien-ziati di tutto il mondo scrivono a Napolitano: “sentenzagiusta”», MeteoWeb, www.meteoweb.eu, 12 novembre.

17 Daniela Senepa (2012), Servizio sulla lettera inviatadall’ISSO al Presidente Napolitano in merito alla senten-za di condanna in primo grado dei componenti dellaCommissione Grandi Rischi da parte del Tribunaledell’Aquila, RAI 3, TGR Abruzzo, 12 novembre, ore 14:00.

18 Redazione (2012), «Terremoto Abruzzo – Le Sentenze -L’Aquila Sentenza Grandi rischi, gli scienziati dell’ISSOscrivono lettera aperta al presidente Napolitano», Abruz-zo24Ore, www.abruzzo24ore.tv, 12 novembre.

19 Patrizia Calzolari (2012), «L’ISSO scrive a Napolitano: be-ne la sentenza Grandi Rischi», Il Giornale della ProtezioneCivile, Attualità, www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it,12 novembre.

20 Redazione (2012), «Terremoto, “bene sentenza grandi ri-schi” - Scienziati dell’Isso scrivono a Napolitano – “Mag-giore responsabilizzazione delle istituzioni sulla valuta-zione del rischio sismico e sulla comunicazione del ri-schio alla popolazione”», Il Mattino, www.ilmattino.it; IlMessaggero Abruzzo, il messaggero.it/abruzzo; CorriereAdriatico, www.corriereadriatico.it, 12 novembre.

21 Roberta de Carolis (2012), «Prevedere i terremoti, Martel-li: “La sentenza contro la Commissione Grandi Rischinon condanna la scienza”», NextMe, www.nextme.it, 13novembre.

22 Giuseppe Pitrone (2012), «Atto d’accusa e sentenza dicondanna in primo grado dei membri della “Commissio-ne Grandi Rischi”», Palermomania, Il Punto, www.paler-momania.it, 13 novembre.

23 Pietro Esposito (2012), «Sisma de L’Aquila, scienziati scri-vono a Napolitano. C’è anche la Federico II – Inviatadall’Isso una lettera al capo dello Stato. Il docente De Vi-vo: “Il processo non ha intimidito la scienza”», Corrieredel Mezzogiorno, L’Iniziativa, www.corrieredelmezzogior-no.corriere.it, 13 novembre 2012.

24 Giampiero Giancarli (2012), «Gli scienziati a Napolitano“Giusta quella sentenza”», Il Centro, ilcentro.gelocal.it;www.filtabruzzo.it, 13 novembre.

25 Maurizio Menicucci (2012), Servizio sulla lettera inviatadall’ISSO al Presidente Napolitano in merito alla senten-za di condanna in primo grado dei componenti dellaCommissione Grandi Rischi da parte del Tribunaledell’Aquila, RAI 3, TG Leonardo, 13 novembre, ore 14:50.

26 Redazione (2012), «Grandi Rischi – Le motivazioni inuna lettera al Presidente della Repubblica – Gli scienzia-ti difendono la sentenza», Il Tempo, Abruzzo, www.iltem-po.it/abruzzo, 13 novembre.

27 Serena Giacomin (2012), «Scienziati appoggiano sentenzapost-terremoto dell’Aquila – In collegamento telefonicoAlessandro Martelli, Presidente ISSO», Class TV, ClassMeteo, Prometeo, 13 novembre, ore 17:15.

28 Redazione (2012), «International Seismic Safety Organi-zation (ISSO) – Lettera al Presidente della Repubblica Ita-liana Giorgio Napolitano – Letter to President of the Ita-lian Republic Giorgio Napolitano», Ingegneria Sismica –Forum dell’Ingegneria – Articoli – Ingegneria Sismica del Ter-ritorio – Rischio Sismico e Strategie di Riduzione, www.inge-gneriasismica.net, 14 novembre.

29 Marie Verdier (2012), «Des sismologues défendent lacondamnation des scientifiques en lien avec le séisme deL’Aquila», La Croix, Monde, 14 novembre.

30 Daniela Mosetti (2012), «Processo per il terremoto del-l’Aquila, gli scienziati scrivono al Presidente Giorgio Na-politano – Preoccupazione espressa dai membri della Is-so. Il presidente Martelli: “Sulla vicenda è stata fatta trop-pa disinformazione”», Trieste All News, Cronaca,www.triesteallnews.it, 15 novembre.

31 Redazione (2012), «Lettera a Napolitano – Noi scienziatidiciamo bravi ai giudici de L’Aquila – Nessun attacco –L’opinione pubblica non ha capito: il processo alla Gran-di Rischi ha solo accertato la verità, non ha intimidito lascienza», Il Fatto Quotidiano, 15 novembre, p. 22.

32 Rosario Battiato (2012), «Dopo la sentenza sul sisma checolpì L’Aquila nel 2009, lettera degli esperti a Napolita-no», Quotidiano di Sicilia, www.qds.it, 17 novembre, p. 4.

33 Redazione (2012), «Lettera dell’Isso a Napolitano – Aproposito della sentenza dell’Aquila...», Villaggio Globale,www.vglobale.it, 19 e 27 novembre.

34 Redazione (2012), «Condanna della Commissione GrandiRischi per il terremoto de L’Aquila, la posizione ISSO –La International Seismic Safety Organization scrive al

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Presidente Napolitano», Ingegneri, Antisismica, N. 6, no-vembre-dicembre, pp. 20-21.

35 Angelo Alessandri, Fabio Rainieri e Manuela Lanzarin(2009), «Ordine del giorno n. 9/2936-A/50 su interventiper la sicurezza sismica delle scuole (approvato dal go-verno)», Camera dei Deputati, Atti Parlamentari, XVI Legi-slatura – Allegato A ai Resoconti, Seduta del 16 dicembre,pp. 51-53.

36 Redazione (2012), «8 per mille per la sicurezza sismica

delle scuole – Alessandro Martelli ci ha inviato la notiziadi una risoluzione presentata nella VIII Commissioneambiente e lavori pubblici della Camera presentata daideputati Rubinato, Alessandri e altri», L’Astrolabio, astro-labio.amicidellaterra.it, 6 dicembre.

37 Peppe Caridi (2012), «Rischio sismico, parlamentari ditutti i partiti chiedono al Governo di usare l’8x1000 permettere in sicurezza le scuole», MeteoWeb, www.me-teoweb.eu, 8 dicembre.

Programma preliminare del convegnoSICUREZZA SISMICA DEGLI IMPIANTI CHIMICI

A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE7 febbraio 2013

ENEA - Via Giulio Romano, 41 - Roma

con il Patrocinio di: Accademia Nazionale dei Lincei

Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL Consiglio Nazionale degli Ingegneri

Parco Scientifico e Tecnologico del LazioMeridionale (PALMER)

Sezione Territoriale Europea dell’Anti-SeismicSystems International Society (ASSISi)

Società Geologica Italiana

09:00 Registrazione10:00 Apertura

GIOVANNI LELLI (Commissario dell’ENEA)ANNIBALE MOTTANA (Accademia Nazionale dei Linceied Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL)ANGELO ALESSANDRI (Presidente dell’VIIICommissione Permanente Ambiente, Territorio e LavoriPubblici della Camera dei Deputati)

10:40 Sessione I – Presiede MICHELE MAUGERI (Universitàdi Catania e GLIS)Scenari di pericolosità sismica dipendenti dal tempo –ANTONELLA PERESAN (Università di Trieste e ICTP)La microzonazione sismica come strumento di supportoalla progettazione in aree sismicamente attive – GIUSEPPENASO (Dipartimento della Protezione Civile)Sicurezza sismica delle strutture industriali – PAOLOCLEMENTE (ENEA, GLIS e ASSISi)

11.55 Coffee break

12.15 Sessione II – Presiede BERNARDINO CHIAIA(Politecnico di Torino e membro del C.d.A. dell’INGV)Analisi NA-TECH per gli impianti chimici industriali –PIERA CARLI e VINICIO ROSSINI (TECSA S.p.A, Pero,Milano)Sistemi innovativi nella protezione sismica degliimpianti a rischio di incidente rilevante – MASSIMOFORNI (ENEA, GLIS e ASSISi)Attrezzature sperimentali per la qualificazione didispositivi antisismici per gli impianti a rischio diincidente rilevante – ALESSANDRO DE STEFANO(Politecnico di Torino e GLIS)

13:30 Pausa pranzo

14:30 Sessione III – Presiede ANTONIO VIZZACCARO

(Ufficio di Presidenza dell’VIII CommissionePermanente della Camera dei Deputati)Costruire la percezione del rischio sismico: conoscenze,informazione e partecipazione – CHIARA PORRETTA(Urban Center Ferrara) ed EDI VALPREDA (ENEA) La continuità impiantistica in caso di sisma – FABIODATTILO (Dipartimento dei Vigili del Fuoco delSoccorso Pubblico e della Difesa Civile del Ministerodell’Interno)Indirizzi per la pianificazione ed attuazione di misure dimitigazione in riferimento ad evento NA-TECH suimpianti RIR – FRANCESCO GERI (Dipartimento dellaProtezione Civile)

15:45 Tavola rotonda e conclusioni Presiede ALESSANDRO MARTELLI (Presidente GLIS eVicepresidente ASSISi)BERNARDINO CHIAIA (Politecnico di Torino e membrodel C.d.A. dell’INGV) SALVO COCINA (Energy Manager della RegioneSiciliana; già Commissario ARPA e Direttore Generaledel Dipartimento della Protezione Civile della RegioneSiciliana)CARLO CREMISINI (ENEA) GIOVANNI FALSONE (Università di Messina e GLIS) VINCENZO FERRARA (Ministero dell’Ambiente e dellaTutela del Territorio e del Mare)GIAN VITO GRAZIANO (Presidente del ConsiglioNazionale dei Geologi)STEFANO GRESTA (Presidente dell’INGV)MICHELE MAUGERI (Università di Catania e GLIS) NUNZIO SCIBILIA (Università di Palermo e GLIS)MASSIMO SESSA (Presidente Reggente del ConsiglioSuperiore dei Lavori Pubblici) DARIO TICALI (Università “Kore” di Enna e PresidenteCommissione IPPC del Ministero dell’Ambiente e dellaTutela del Territorio e del Mare) SANTI TROVATO (Presidente dell’Ordine degliIngegneri della Provincia di Messina) PAOLO VIGO (Presidente della Società ConsortilePALMER)ANTONIO VIZZACCARO (Ufficio di Presidenza dell’VIIICommissione Permanente della Camera dei Deputati)ARMANDO ZAMBRANO (Presidente del ConsiglioNazionale degli Ingegneri)

17:30 Chiusura dei lavori

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38 Redazione (2012), «La Risoluzione in commissione Am-biente – Per le scuole sicure si ricorrerà all’8 per mille»,Villaggio Globale, www.vglobale.it, 8 dicembre.

39 Fabrizio Occhionero (2012), «Scuole più sicure con l’8 permille dello Stato. Risoluzione impegna Governo», Il Gior-nale del Molise, www.ilgiornaledelmolise.it, 8 dicembre &«La parte tecnica curata da Alessandro Martelli dell’Eneache collaudò anche l’istituto di San Giuliano – Scuole si-cure con “l’8 x mille” – Una risoluzione bipartisan impe-gna il Governo nazionale ad attivarsi», Il Quotidiano delMolise, Santa Croce – Casacalenda – Colletorto – Bonefro –San Giuliano, 9 dicembre, p. 17.

40 Redazione (2012), «L’8 per mille per la sicurezza dellescuole. Proposta bipartisan di 16 parlamentari – Sediciparlamentari di partiti diversi concordi nel presentare alGoverno una risoluzione per far sì che l’8 per mille delgettito Irpef di competenza statale possa venir utilizzatoprioritariamente per finanziare interventi di messa in si-curezza delle scuole», Il Giornale della Protezione Civile,www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it, 11 dicembre.

41 Redazione (2012), «Presentata una risoluzione per utiliz-zare la quota dell’otto per mille di competenza statale perfinanziare interventi di messa in sicurezza delle scuole»,Adepron Italia, Ingegneria Sismica – Ingegneria e SicurezzaSismica, Legislazione, Primo Piano, www.ingegneria sismi-ca.net, 12 dicembre.

42 R.V.G. (2012), «L’8 per mille alla sicurezza scolastica Sot-tosegretario, perché non è d’accordo?», Villaggio Globale,vglobale.it, 13 dicembre.

43 Redazione (2012), «Rischio Sismico, lettera urgente deldott. Martelli al sottosegretario Polillo: “8 per mille allasicurezza dell’edilizia scolastica”», MeteoWeb, www.me-teoweb.eu, 14 dicembre.

44 Redazione (2012), «Perché non destinare l’8 per mille alrestauro antisismico degli edifici pubblici?», Palermoma-nia, Bella Sicilia, www.palermomania.it, 11 dicembre e(con lettere al Sottosegretario Polillo) 15 dicembre.

45 Bem (2012), «L’8 per mille a vantaggio della sicurezzanelle scuole, presentato un emendamento», Termoli on Li-ne, www.termolionline.it, Molise News, molisenews.net eLibero 24x7, 247.libero.it, 15 dicembre.

46 Redazione (2012), «Principio d’incendio, evacuata unaclasse», Teleregione Molise, TG News, 15 dicembre.

47 Patrizia Calzolari (2012), «Crolli nelle scuole: Cinzia Sca-fidi scrive al sottosegretario Polillo – Crollano i soffittidelle scuole italiane e cadono sulla testa degli alunni. Dueepisodi in pochi giorni hanno visto bambini e insegnantiferiti. Una vergogna per un paese civile e una ferita sem-pre più dolorosa per la madre di Vito Scafidi, ucciso a 17anni dall’incuria, mentre era a scuola a costruirsi un futu-ro», Il Giornale della Protezione Civile, Attualità, ilgiornale-dellaprotezionecivile.it, 17 dicembre.

48 Peppe Caridi (2012), «Rischio sismico, l’8x1000 destinatoalla sicurezza delle scuole? Il dott. Martelli “sono indi-gnato e amareggiato”», MeteoWeb, www.meteoweb.eu,18 dicembre.

49 Alessandro Martelli e Paolo Clemente (2012), «Applica-tion of anti-seismic systems for the protection of culturalheritage: the Italian experience», Relazione su invito, Te-ch-Italy 2012, Session 4 (Cultural Heritage and Tourism forthe European Future: Italian Approach and Expertises),Bruxelles (Belgio), 2-4 ottobre.

50 Redazione (2012), «Seminario al SAIE 2012 (Bologna, 18-21 ottobre 2012, orario Fiera 9:00–18:00 – “Piazza del La-terizio e della Ceramica: Costruire sicuro e sostenibile»,21mo Secolo – Scienza e Tecnologia, N. 3-2012 (ottobre), p. 19.

51 Alessandro Martelli (2012), «Sistemi antisismici: stato

delle applicazioni nel mondo e condizioni per il loro usocorretto» e «Impianti chimici in Italia: sicuri contro il ter-remoto?», Relazioni su invito, Convegno ANTEL su «Siste-mi Antisismici Avanzati e progettazione Antisismica Integra-ta», Bologna, 26 ottobre.

52 Alessandro Martelli (2012), «Considerazioni sul rischiosismico in Italia», Relazione su invito, Convegno su «Pre-venzione o Emergenza? La Prevenzione come Sistema per laDifesa del Territorio e come Supporto per l’Emergenza»,L’Aquila, 7 novembre.

53 Oreste Bursi, Fabio Casciati, Sara Casciati, Andrea DelGrosso, Marco Domaneschi, Lucia Faravelli, Jan Hol-nicki-Szulc, Hans Irschik, Michael Krommer, Marco Le-pidi, Alessandro Martelli, Baki Ozturk, Gisela Pujol, Zo-ran Rakicevic e José Rodellar (2012), «2012 Report onEACS Activities», Relazione su invito, Sixth InternationalWorkshop on Structural Control & Monitoring (6IWSMC2012), Sidney (Australia), 10-11 dicembre.

54 Alessandro Martelli (2013), «Recent progress on develop-ment and application of seismic isolation, in Italy andworldwide, and conditions for its correct use», Relazionesu invito, 30th Anniversary PROTA Symposium, Ankara(Turchia), 28 febbraio – 1o marzo.

55 Alessandro Martelli, Massimo Forni e Giuliano Panza(2013), «Features, recent application and conditions forthe correct use of seismic isolation systems», Seismic Con-trol Systems: Design and Performance Assessment, StavrosSyngellakis, ed., Wit Press, Southampton (Regno Unito),ISBN 978-1-84564-672-1, eISBN 978-1-84564-673-8, 2013,pp. 1-16.

56 Alessandro Martelli et al. (2013), «State of the art of sei-smic isolation, energy dissipation and active vibrationcontrol technology in Italy», Relazione su invito, 13th

World Conference on Seismic Isolation, Energy Dissipationand Active Vibration Control of Structures (13WCSI) & JSSI20th Anniversary International Symposium, 24-27 settembre,Sendai (Giappone).

57 Cristiana Zappoli (2012), «Come salvarsi dal terremoto –Prevedere con precisione i terremoti è impossibile. Biso-gna concentrarsi allora su costruzioni abitative sismo-re-sistenti. Ma conviene utilizzare acciaio o cemento? È me-glio l’isolamento sismico o il sistema dissipativo? Ne par-liamo con il professore Alessandro Martelli», Abitare Og-gi, Primo Piano, Anno 3, N. 8, ottobre, pp. 38-40.

58 Laura Calfapietra (2012), «Campobasso. In programmaoggi il collaudo, per prevenzione antisismica, da parte diesperti ENEA degli isolatori della vecchia sede del liceo“Romita”. Int. Alessandro Martelli (direttore area ricercaENEA)» e «Prevenzione e sicurezza antisismica. In pro-gramma a Campobasso il collaudo da parte degli espertidell’Enea degli isolatori del liceo Romita. Int. AlessandroMartelli (ENEA)», RAI 3, TGR Molise, 23 ottobre, ore14:00 e 19:30.

59 Maurizio Menicucci (2012), «L’Aquila. Terremoto, mem-bri Commissione Grandi Rischi condannati a 6 anni peraver dato insufficienti avvertimenti a popolazione. Si èdimesso per protesta anche neo presidente della Com-missione, il fisico Luciano Maiani. Int. Alessandro Mar-telli (Enea Bologna)», RAI 3, TGR Leonardo, 23 ottobre, ore14:50.

60 Antonella Beccaria (2012), «Terremoto Pollino, parla l’in-gegnere Enea: “Dare allarmi aiuta la prevenzione”», IlFatto Emilia-Romagna, 26 ottobre.

61 Alessandra Rauti (conduttore) e Tiziana Ridichesu (servi-zio) (2012), «Focus terremoto. Tema prevenzione e previ-sione. Intervista: Alessandro Martelli (esperto prevenzio-ne sismica - Enea)», RAI, Radio 1, GR1, 26 ottobre, ore13:00.

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I n merito alla condanna in primo grado dei membri del-la Commissione Grandi Rischi in carica al tempo delterremoto in Abruzzo, l’8 novembre 2012 l’Internatio-

nal Seismic Safety Organization (ISSO) ha inviato al Presi-dente della Repubblica Italiana la lettera che riportiamo sot-to nella versione in italiano. Tale lettera è stata firmata dalpresidente e dal segretario generale dell’ISSO. Ad essa sonostati allegati il Position Statement dell’ISSO già pubblicatonello scorso numero di 21mo Secolo – Scienza e Tecnologia ela lista dei soci fondatori dell’associazione – ingegneri, geo-logi e sismologi – che l’hanno condivisa (gli italiani proff.Benedetto De Vivo dell’Università di Napoli Federico II,Giuliano Panza dell’Università di Trieste e dell’Internatio-nal Center of Theoretical Physics e Francesco Stoppadell’Università di Chieti Gabriele d’Annunzio; gli statuni-tensi Dr. Indrajit K. Ghosh, Allen W. Hatheway, Ellis L.Krinitzsky, Mark R. Petersen e Patrick J. Barosh; lo svizze-ro Dr. Jens-Uwe Klügel; il russo prof. Vladimir G. Kosso-bokov dell’Accademia Russa delle Scienze di Mosca edell’Institut de Physique du Globe de Paris; l’israeliano Dr.Efraim Laor del Fast Israeli Rescue & Search Team; lo spa-gnolo Augustin Udias dell’Universidad Complutense diMadrid). Sia la lettera che i due suddetti allegati sono statiinviati sia in italiano che in inglese.

Egregio Signor Presidente,siamo molto preoccupati per le forvianti informa-

zioni diffuse da alcune organizzazioni scientifiche, daalcune riviste e da alcuni quotidiani sulla sentenza di

condanna in primo grado dei membri della “Commis-sione Grandi Rischi” (Commissione Nazionale per laPrevisione e Prevenzione dei Grandi Rischi, CGR) ita-liana, che si riunirono a L’Aquila il 31 marzo 2009.

La disinformazione su tale argomento ha delibera-tamente indotto la comunità scientifica e l’opinionepubblica a ritenere erroneamente che le motivazionidel rinvio a giudizio dei componenti della CGR consi-stano nell’aver essi “fallito nel prevedere il terremo-to”; questa interpretazione erronea può influenzare lacomunità scientifica e l’opinione pubblica contro unasentenza pronunciata nel nome del popolo italiano.Una lettera firmata da oltre 5.000 esponenti della co-munità scientifica internazionale era stata inviata allaSua attenzione già prima del rinvio a giudizio, sullabase di questo falso assunto.

Abbiamo osservato, con disappunto, che tale erro-nea posizione persiste anche ora che il processo al Tri-bunale de L’Aquila, lungo e doloroso, ha portato allacondanna in primo grado di tutti i componenti dellaCGR. Ci sembra che coloro che hanno preso posizionecontro la sentenza non abbiano capito, e forse neppureletto, le motivazioni dell’accusa, dimostrando, fra l’al-tro, assai poco rispetto per il sistema giudiziario italia-no. Noi, invece, siamo convinti che la sentenza abbiamesso in luce delle precise responsabilità dei compo-nenti della CGR, che sono stati accusati non per nonaver saputo prevedere il terremoto, bensì per aver vo-luto convalidare una previsione di “non rischio” in

Lettera aperta dell’ISSOal Presidente della Repubblica

avente per oggetto l’atto d’accusa e la sentenza di condannain primo grado dei membri della “Commissione Grandi Rischi”

62 Jasmine Cristallo et al. (2012), Intervista in diretta adAlessandro Martelli sul terremoto nel Pollino ed il rischiosismico nell’Italia Meridionale, Radio Popolare Catanzaro,26 ottobre, ore 18:20.

63 Elisabetta Tola (conduttore), Marco Motta e Paolo Conte(servizio) (2012), «Scuole e sicurezza sismica. San Giulia-no di Puglia: dieci anni fa il crollo della scuola per il ter-remoto. Le nuove tecnologie per la sicurezza sismica. Int.Alessandro Martelli (ingegnere Enea)», Radio Tre, Radio 3Scienza, 31 ottobre, ore 11:00.

64 Emanuele Bracone (2012), «La ricostruzione vista dalprofessor Martelli: rapida a San Giuliano, pochi fondi nelcratere», Termoli on Line, termolionline.it, 31 ottobre.

65 Enrica Cefaratti (conduttore) e Laura Calfapietra (servi-zio) (2012), «Trasformare la paura in prevenzione. Parla ildirettore del Centro Ricerche ENEA di Bologna Alessan-dro Martelli – Terremoti: incontro a San Giuliano di Pu-glia (Cb) sul tema del monitoraggio e previsione deglieventi sismici. Int. Alessandro Martelli (pres. Internatio-nal Seismic Safety Organization)», RAI TRE, TGR Molise,2 novembre, ore 14:00.

66 Giuseppe Pitrone (2012), «Big One: siamo preparati», Pa-lermomania, Il Punto, www.palermomania.it, 7 novembre.

67 Antonella Ciana (2012), «Rischio sismico e sicurezza am-

bientale: trasformare la paura in voglia di prevenzione –Intervista all’Ing. Alessandro Martelli – Assistente del Di-rettore Generale ENEA - Bologna», Elisir di Salute, attua-lità & salute – l’intervista, novembre/dicembre, pp. 48-50.

68 Roberta De Carolis (2012), «Terremoti: avremo a brevePiano antisismico nazionale?», NextMe, www.nextme.it,16 novembre, p. 22.

69 Cristiano Bucchi (2012), Intervista telefonica in diretta adAlessandro Martelli sui terremoti in atto, Radio Città Fu-tura, 20 novembre, ore 8:30.

70 Giuseppe Pitrone (2012), «Reportage Big One in collabo-razione con l’ing. Alessandro Martelli», Relazione su in-vito, Palermomania, Archivio – VENERE (una rubrica diScienze e Letteratura, di Giuseppe Pitrone), www.palermo-mania.it, 28 novembre.

71 Salvatore Calafiore (2012), «A BlogSicilia parla l’ingegne-re Alessandro Martelli – Il nucleare in Sicilia, il sogno im-possibile di Zichichi», BlogSicilia, palermo.blogsicilia.it, 5dicembre.

72 Enrico Salvatori (2012), «Mille impianti chimici obsoleti ead alto rischio in caso di terremoto. Intervista ad Alessan-dro Martelli», Intervista in diretta, Radio Radicale, 28 di-cembre, ore 19:30; www.radioradicale.it/soggetti/ales-sandro.martelli.

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corso, nonostante alcuni di questi scienziati avesseroprecedentemente pubblicato articoli in cui sosteneva-no il contrario sulla situazione a L’Aquila. Inoltre, lamancanza d’indipendenza di giudizio della CGR, cheha rilasciato dichiarazioni in linea con il Dipartimentodella protezione civile (situazione desumibile dall’in-tercettazione telefonica pubblicata sul sito web de LaRepubblica), dimostra che il rapporto tra il mondodella ricerca e le istituzioni preposte alla salvaguardiadella popolazione deve essere rivisto.

Il processo è stato pubblico ed è accuratamente do-cumentato nei registri giudiziari. La documentazioneprocessuale già disponibile dimostra che non si èmessa in discussione, né tantomeno attaccata, lascienza. La Pubblica Accusa (le cui argomentazionisono esposte nella requisitoria scritta dei pubblici mi-nisteri, dott.ssa Roberta D’Avolio e dott. Fabio Picuti)è stata estremamente attenta e chiara al riguardo, co-me può testimoniare chi era presente durante il dibat-timento. Lo scopo del processo è stato solo di accerta-re la verità, per il trionfo della giustizia, non certo diintimidire la scienza. Questo procedimento giudizia-rio, riguardante gli eventi de L’Aquila, costituirà un ri-ferimento, dal punto di vista giuridico internazionale.Interpretandolo come un attacco alla scienza ed agliscienziati, i detrattori dei suoi esiti travisano la realtàdei fatti. Noi crediamo, al contrario, che tali esiti sianodi estrema importanza per stimolare i ricercatori a “fa-re scienza” in modo responsabile ed imparziale, inparticolare quando si tratta di indagare fenomeni na-turali non prevedibili con precisione e suscettibili digravissime conseguenze quali sono i terremoti.

Siamo convinti che tutte le persone dotate di buonsenso concorderanno sul fatto che gli scienziati, inclu-si i membri del CGR, sono tenuti a rispondere delle lo-ro azioni in modo responsabile – così come anche tuttigli altri professionisti – in materia di protezione civile.È giusto che il rispetto e l’onore concessi loro dalla co-munità siano da essi ricambiati con un’attività svoltacon integrità, altruismo ed onestà. Non ci sentiamoper nulla minacciati nella nostra professionalità dallasentenza di condanna del Giudice Marco Billi del Tri-bunale de L’Aquila. Essa non riguarda la scienza, nonè una condanna alla scienza.

Siamo fortemente in disaccordo con chi paventache, a seguito della sentenza del tribunale de L’Aquila,gli scienziati, in futuro, avranno paura di fornire lapropria opera a supporto alla protezione civile. Rite-niamo che una tale infondata visione sia il risultato di-retto dell’errata interpretazione delle motivazionidell’accusa e della sentenza di condanna che le ha re-cepite. Pensiamo che la conclusione di questo tragicoevento possa rappresentare l’inizio di un percorso piùvirtuoso, dal punto di vista sia scientifico che etico,per il futuro dell’Italia.

Affermiamo con enfasi che gli scienziati saranno,in futuro, più che disposti a mettere al servizio dellacomunità la loro esperienza, usando maggiore precau-zione sia nell’analisi del rischio sia nella comunicazio-ne alla popolazione, soprattutto per la salvaguardiadella sicurezza della popolazione, alla quale dovrannoessere comunque sempre comunicati, con onestà, i li-miti delle conoscenze scientifiche.

Siamo fortemente in disaccordo con quelle istitu-zioni scientifiche e con quei mezzi di comunicazioneche continuano a travisare, in modo irresponsabile edirragionevole, i capi di accusa e la sentenza del proces-so, influenzando il pubblico con infondati scenari. In-fine, sottolineiamo che, anche se i terremoti non sonoprevedibili con precisione, la politica della protezionecivile può essere efficacemente indirizzata anche dairisultati dei più recenti studi sia nel settore della si-smologia che in quello dell’ingegneria sismica, chetengano in considerazione l’evento massimo atteso,che può essere stimato in modo “robusto”, sia nel bre-ve che sul lungo termine. In merito, alleghiamo a que-sta lettera (che Le inviamo sia in italiano che in ingle-se) un documento (Position Statement, pure sia in italia-no che in inglese), sottoscritto da esperti internaziona-li, che tratta della prevenzione dei disastri associati aiforti terremoti. In ogni caso, al di là di ogni metodo, lascienza deve essere e restare libera.

Restiamo a disposizione per offrire il nostro contri-buto di scienziati, per evitare che si ripetano in Italia, aseguito di futuri eventi sismici, conseguenze catastro-fiche come quelle verificatesi a L’Aquila.Con ossequio,

Alessandro Martelli, Presidente, e Lalliana Mual-chin, Segretario Generale

Risoluzione n. 7-01053 sulla possibilità di destinare l’8 per millealla sicurezza delle scuole, proposta il 5 dicembre 2012

nella V Commissione della Camera dei Deputati

La V Commissione,premesso che:

le scuole sono (assieme agli ospedali) gli edificipubblici che dovrebbero offrire le maggiori garanziedi sicurezza, perché esse contengono il nostro benepiù prezioso: il nostro futuro;

ciò significa che, a fronte di qualsiasi evento inci-dentale che possa interessarle, deve essere garantita

la totale integrità, cioè non solo quella degli «elemen-ti strutturali» (cioè dell’ossatura portante), ma anchequella dei cosiddetti «elementi non strutturali» (tra-mezzi, tamponature, soffitti, impianti, oggetti conte-nuti e, soprattutto, studenti, docenti e personale sco-lastico);

per quanto attiene alla protezione dal terremoto,sono stati sviluppati e già significativamente applica-

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ti, anche in Italia, sistemi antisismici che – nel casodell’isolamento sismico – garantiscono l’integrità as-soluta degli edifici, o che – ad esempio, nel caso deisistemi dissipativi – permettono di avvicinarsi a taleobiettivo; i sistemi antisismici sono già stati utilizzatiper proteggere un cospicuo numero di scuole italia-ne, sia di nuova costruzione che esistenti (in partico-lare, dopo la prima applicazione dell’isolamento si-smico nella ricostruzione della scuola elementareFrancesco Jovine di San Giuliano di Puglia, terminatanel 2008, le scuole italiane, di nuova costruzione odadeguate sismicamente, protette con tale tecnica sonogià almeno una trentina);

nell’ambito delle audizioni svolte dall’VIII Com-missione ambiente, territorio e lavori pubblici in oc-casione dell’indagine conoscitiva sullo stato della si-curezza sismica in Italia, in particolare durante le au-dizioni dei rappresentanti del Consiglio nazionaledei geologi, del Consiglio nazionale degli ingegneri,dell’ENEA e di alcune università, è stato ancora unavolta ribadito come nel nostro paese vi sia una gra-vissima situazione di scarsa sicurezza delle scuole eche in particolare, attraverso il rapporto Cresme, sipossa evincere che il 49 per cento degli edifici scola-stici in Italia non abbia un certificato di agibilità;

il Consiglio nazionale dei geologi, sulla base dellostudio condotto dal medesimo Consiglio su dati Cre-sme, ISTAT e protezione civile, ha accertato che inItalia 27.920 edifici scolastici sono in aree ad elevatorischio sismico, di cui 4.856 in Sicilia, 4.608 in Campa-nia, 3.130 in Calabria (il 100 per cento del totale),2.864 in Toscana, 2.521 nel Lazio;

inoltre, ad elevato rischio idrogeologico sono6.122 scuole, di cui 994 in Campania, 815 in Emilia-Romagna e 629 in Lombardia;

quanto sopra riportato è altresì confermato daglistessi dati del Ministero dell’istruzione, dell’univer-sità e della ricerca pubblicati di recente a seguito deirisultati dell’anagrafe dell’edilizia scolastica;

nell’ambito delle succitate audizioni, in particola-re durante quelle dell’ENEA e del presidente dellaCommissione Grandi Rischi, è stato anche sottolinea-to che oltre il 70 per cento dell’edificato italiano non èin grado di resistere ai terremoti ai quali può risultaresoggetto e che tale elevato numero di edifici altamen-te vulnerabili al sisma include numerose scuole,spesso ospitate da edifici antichi o semplicementevecchi, per i quali l’adeguamento sismico è impossi-bile od eccessivamente costoso;

nei casi suddetti appare inderogabile spostare lascuola in altri edifici, o esistenti (qualora essi offranole necessarie garanzie di sicurezza o possano essereadeguati sismicamente), ovvero ricostruiti ad hoc conle migliori tecnologie disponibili (cioè con l’isola-mento sismico), dedicando ad altre attività gli edificiantichi che non possano essere adeguati sismicamen-te e demolendo e ricostruendo quelli semplicementevecchi;

giova infine ricordare che il terremoto non è il so-lo evento incidentale ad essere pericoloso per l’inco-

lumità della popolazione scolastica: lo sono, ad esem-pio, anche incendi e crolli dovuti a problemi staticidegli edifici scolastici e di loro parti;

a seguito dei fatti luttuosi del 22 novembre del2008 in cui nel comune di Rivoli perse la vita il giova-ne studente Vito Scafidi a causa del crollo del soffittodell’aula della 4a D del liceo scientifico Darwin, laprotezione civile stimò che sarebbero serviti almeno13 miliardi di euro per mettere a norma le nostrescuole. Per la prima volta fu valutata la quantità del-le risorse indispensabili per fronteggiare l’annosoproblema che, sebbene «difficilmente sostenibile» nelbreve termine, avrebbe dovuto rappresentare l’oriz-zonte entro cui impostare le successive politiche dibilancio;

numerosi tecnici, ingegneri e geologi, in particola-re, si stanno adoperando, per quanto nelle loro possi-bilità, perché l’opinione pubblica, le istituzioni pre-poste, la politica ed il Governo si attivino affinché siagarantita la sicurezza delle nostre scuole;

a 4 anni dal crollo del controsoffitto dell’aula delliceo Darwin di Rivoli (Torino), proprio a Rivoli si èsimbolicamente conclusa il 24 novembre 2012, conuna marcia, la mobilitazione nazionale «A scuola nonsi deve morire, si deve crescere!», lanciata da Benve-nuti in Italia per rendere legge la possibilità di desti-nare l’8 per mille all’edilizia scolastica. Gli organizza-tori dell’iniziativa hanno voluto così ricordare Vito etutte le vittime morte negli istituti italiani;

con la marcia silenziosa svolta a Rivoli si è intesorinnovare l’impegno affinché si mettano in sicurezzale scuole del nostro paese ed anche per rimarcare chei fatti luttuosi accaduti a San Giuliano di Puglia, Ri-voli e L’Aquila sono storie che purtroppo si leganotra loro in quanto raccontano di strutture fatiscenti,responsabilità precise, di 36 vittime innocenti, mortein aula;

nella predetta mobilitazione nazionale, attivataper denunciare fatti angosciosi che non devono piùripetersi, sono stati coinvolti centinaia di studenti ditutta Italia nei 36 giorni tra il 18 ottobre al 22 novem-bre facendo scrivere sul proprio diario il nome di unadelle vittime, affinché si faccia memoria delle loro vi-te e ci si impegni per garantire la sicurezza deglialunni;

in linea con i predetti intenti, in Parlamento è sta-to da ultimo presentato un disegno di legge, A.S. n.3261, che per lo scopo reca norme di modifica allalegge 20 maggio 1985, n. 222, in materia di destina-zione di una quota dell’otto per mille del gettitodell’imposta sul reddito delle persone fisiche a diret-ta gestione statale a interventi di valorizzazione eammodernamento del patrimonio immobiliare scola-stico;

sulla disciplina dell’8 per mille si evidenzia che, aseguito dell’accordo di revisione del Concordato sti-pulato tra Stato e Santa Sede nel 1984, la legge 20maggio 1985, n. 222, recante «Disposizioni sugli entiecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clerocattolico in servizio nelle diocesi», all’articolo 47,

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comma 2, ha stabilito che, a decorrere dal 1990, unaquota pari all’otto per mille del gettito IRPEF, liqui-data dagli uffici sulla base delle dichiarazioni annua-li, sia destinata, in quota-parte, a scopi di interessesociale o di carattere umanitario a diretta gestionestatale e, in quota-parte, a scopi di carattere religiosoa diretta gestione della Chiesa cattolica;

la scelta relativa all’effettiva destinazione viene ef-fettuata dai contribuenti all’atto della presentazionedella dichiarazione annuale dei redditi; in caso discelte non espresse dai contribuenti, la destinazioneviene stabilita in proporzione alle scelte espresse;

relativamente all’impiego dei fondi disponibili,l’articolo 48 della citata legge n. 222 prevede che taliquote vengano utilizzate:– dallo Stato, per interventi straordinari per la fame

nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifu-giati, conservazione dei beni culturali;

– dalla Chiesa cattolica, per esigenze di culto dellapopolazione, sostentamento del clero, interventicaritativi a favore della collettività nazionale o diPaesi del terzo mondo;con diversi interventi normativi, successivamente,

l’opzione del contribuente è stata estesa anche a favo-re di altre confessioni religiose (l’Unione italiana del-le Chiese cristiane avventiste del 7o giorno, le Assem-blee di Dio in Italia, la Chiesa evangelica valdese, laChiesa Evangelica Luterana in Italia e, infine,all’Unione delle comunità ebraiche italiane);

i criteri e le procedure per l’utilizzazione dellaquota dell’otto per mille a diretta gestione statale so-no disciplinati dal decreto del Presidente della Re-pubblica 10 marzo 1998, n. 76, come modificato daldecreto del Presidente della Repubblica 23 settembre2002, n. 250, che individua le tipologie di interventiammessi alla ripartizione della quota di diretta ge-stione statale conformemente ai quattro settori previ-sti dal predetto articolo 48 della legge n. 222. Gli in-terventi devono presentare il carattere di straordina-rietà (effettiva estraneità rispetto all’attività ordinariae corrente). Gli interventi ammissibili devono, inol-tre, essere tali da consentire il completamentodell’iniziativa o quanto meno l’attuazione di una par-te funzionale della stessa e devono essere definiti inogni aspetto tecnico, funzionale e finanziario;

i soggetti che possono accedere alla ripartizionesono le pubbliche amministrazioni, le persone giuri-diche e gli enti pubblici e privati (articolo 3 del citatodecreto del Presidente della Repubblica 78 del 1988);

sono escluse le persone fisiche e, in ogni caso, isoggetti che operano per fine di lucro. Peraltro, laconcessione a soggetti che siano stati già destinataridel contributo in anni precedenti richiede specificamotivazione sulle ragioni della nuova concessionedel beneficio;

la procedura per l’utilizzo della quota dell’ottoper mille devoluta alla diretta gestione statale stabili-sce che entro il 31 luglio di ogni anno la Presidenzadel Consiglio dei ministri elabora lo schema del pia-no di ripartizione delle risorse, predisposto sulla base

delle richieste pervenute alla stessa entro il 15 marzoantecedente, avvalendosi, a tal fine, delle valutazioniespresse dalle amministrazioni competenti e dal Mi-nistero dell’economia e delle finanze in merito allarelazione tecnica che deve essere presentata sulle sin-gole iniziative;

sono escluse, anche se pervenute entro i termini,le richieste sprovviste della relazione tecnica e dellarelativa documentazione. La Presidenza del Consi-glio esamina le domande, verificando la sussistenzadei requisiti e considerando le valutazioni delle am-ministrazioni interessate entro il 30 giugno 2012;

esaurita la fase istruttoria, entro il 30 settembre, loschema di decreto di ripartizione, con la relativa do-cumentazione, viene trasmesso dal Presidente delConsiglio alle competenti Commissioni parlamentariper l’espressione del parere. Acquisito il parere, o co-munque decorso il termine a tal fine previsto, il de-creto di ripartizione deve essere adottato entro il 30novembre di ogni anno e pubblicato sulla GazzettaUfficiale;

i fondi dell’otto per mille sono erogati dalla Presi-denza del Consiglio dei Ministri, che ne dà comuni-cazione ai Ministeri competenti per materia, i qualiverificano e riferiscono ogni sei mesi al Presidente delConsiglio dei ministri sull’andamento e sulla conclu-sione degli interventi;

a tal fine, è previsto l’obbligo, per i soggetti desti-natari dei contributi, di presentare, a consuntivo, unarelazione analitica sugli interventi realizzati, che neindichi il costo totale, suddiviso nelle principali vocidi spesa. Nel caso di interventi per calamità naturalio conservazione di beni culturali immobili, la relazio-ne deve essere corredata anche da un certificato dicollaudo o di regolare esecuzione e da una relazionesul conto finale. È altresì prevista una specifica proce-dura di revoca dei finanziamenti nelle ipotesi in cuil’intervento non sia stato avviato entro il termine di18 mesi dal mandato di pagamento;

in tali casi, l’amministrazione competente ad ordi-nare il pagamento assegna al soggetto beneficiario unulteriore termine della durata massima di 90 giorni;alla scadenza di quest’ultimo, se la realizzazionedell’intervento non è stata avviata, si procede alla re-voca del contributo con decreto del Presidente delConsiglio dei ministri. L’importo del contributo cosìrecuperato viene versato interamente all’entrata delbilancio dello Stato e successivamente riassegnatonell’ambito della pertinente U.P.B. «8 per mille IRPEFStato» dello stato di previsione del Ministerodell’economia e delle finanze, in modo da poter esse-re utilizzato nella successiva ripartizione dei finan-ziamenti. È infine prevista una procedura semplifica-ta per l’approvazione di variazioni di interventi giàfinanziati. Il Presidente del Consiglio dei ministri ri-ferisce annualmente al Parlamento sull’erogazionedei fondi dell’anno precedente e sulla verifica dei ri-sultati ottenuta mediante gli interventi finanziati;

come sopra riportato, la quota statale dell’otto permille può essere utilizzata anche in riferimento ad in-

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terventi relativi alle calamità naturali. In tali circo-stanze appare utile approfondire il significato gene-rale di calamità naturale. Se prendiamo a riferimentola definizione recata dall’Enciclopedia della Scienza edella tecnica (2007), essa chiarisce che «Calamità na-turale deve intendersi ogni fatto catastrofico, ragio-nevolmente imprevedibile, conseguente a eventi de-terminanti e a fattori predisponenti tutti di ordine na-turale, e a loro volta ragionevolmente imprevedibili»(Franceschetti, 1973). Questa definizione tende a sot-tolineare il fatto che la locuzione «calamità naturale»può essere fuorviante, in quanto non sempre la re-sponsabilità delle conseguenze calamitose può essereattribuita ad eventi naturali: se si accerta l’incidenzadi cause determinanti e di fattori predisponenti ricol-legabili all’attività umana – come accade il più dellevolte – occorrerà valutarne gli effetti sui processi ri-sultanti, prima di attribuire all’evento naturale la re-sponsabilità dei fatti accaduti. In altri termini, unevento naturale normale, che in sé non ha niente dicalamitoso, in quanto fa parte del normale gioco del-le forze della natura ed opera al fine di realizzare cer-ti inarrestabili equilibri naturali, può indurre conse-guenze calamitose proprio perché l’uomo, con la no-tevole imprevidenza che spesso lo contraddistingue,ha creato le premesse perché ciò accada;

un edificio è ritenuto «a rischio» dal punto di vistasismico o per altri possibili eventi incidentali che pos-sano interessarlo quando risulti significativa la sua«vulnerabilità» a fronte degli eventi suddetti (dovutaalla sua fatiscenza e/o scorretta manutenzione) e,contemporaneamente, quando sia elevata la sua«esposizione», ad esempio derivante (come è il casodelle scuole) dall’elevato numero di persone in essopresenti e dalla loro giovane età. Non vi è dubbio,pertanto, che un tale edificio possa configurare i pre-supposti per effettuare interventi di messa in sicurez-za (ovvero, quando risultasse necessario, delocalizza-zione o demolizione e ricostruzione) nell’ambito delsuperamento degli eventi eccezionali in caso di cala-mità naturale;

alla luce del quadro di riferimento sopra illustra-to, parrebbe già da ora perseguibile l’obiettivo di ri-servare una quota (o l’intera quota), dell’otto per mil-le a diretta gestione statale prioritariamente ad inter-venti diretti alla messa in sicurezza (ovvero, quandorisultasse necessario, delocalizzazione o demolizionee ricostruzione) degli edifici scolastici, se del casoemanando specifiche direttive agli enti locali compe-tenti affinché orientino le loro richieste di finanzia-mento a questi fini,impegna il Governo,

a intraprendere iniziative normative volte a far sìche la quota dell’otto per mille di competenza stataledi cui alla legge 20 maggio 1985, n. 222 possa essereutilizzata prioritariamente per finanziare interventidi messa in sicurezza delle scuole (ovvero, quando ri-sultasse necessario, alla loro delocalizzazione o de-molizione e ricostruzione) ed in particolare a porregli edifici scolastici in condizioni di totale sicurezzastatica e sismica, utilizzando le migliori tecnologieantisismiche (in particolare, per la protezione dal ter-remoto, l’isolamento sismico) ed in tale ambito sensi-bilizzando gli enti richiedenti affinché diano prece-denza a richieste di finanziamento che prevedano ta-li obiettivi già con le istanze che dovranno trasmette-re entro il prossimo marzo 2013;

ad adottare le opportune iniziative normative af-finché sia previsto esplicitamente che l’otto per milledel gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisi-che a diretta gestione statale sia utilizzabile per inter-venti di valorizzazione e ammodernamento del pa-trimonio immobiliare scolastico.(7-01053)

«Rubinato, Alessandri, Baretta, Alberto Giorgetti,Cambursano, Borghesi, Bitonci, Simonetti, Armosi-no, Occhiuto, Gioacchino Alfano, Milanese, Benama-ti, Ciccanti, Marchi, Moroni, Margiotta».

Emendamento alla Legge di Stabilità proposto dalla senatrice Mariangela Bastico,riguardante la possibilità di destinare l’8 per mille alla sicurezza dell’edilizia scolastica

Lettere aperte dell’ISSO e della signora Cinzia Scafidi

P er sollecitare l’accoglimento dell’emendamento al-la Legge di Stabilità presentato dalla SenatriceMariangela Bastico, volto a dare la possibilità ai

cittadini di destinare l’8 per mille della loro denuncia deiredditi alla messa in sicurezza ed alla qualificazione delpatrimonio edilizio scolastico, ed in sintonia con quantoproposto nella Risoluzione N. 7-01053 della V Commis-sione della Camera dei Deputati, il presidente dell’ISSO(anche per conto del GLIS, dell’ASSISi e dell’EAEE-TG5) ha inviato per e-mail due lettere, aventi per oggetto

quanto riportato nell’occhiello, la prima (l’8 dicembre2012) al Sottosegretario all’Economia e alle Finanze,Dott. Gianfranco Polillo, la seconda (il 17 dicembre) alPresidente della V Commissione Permanente Bilancio delSenato, Sen. Antonio Azzolini. Ambedue le lettere eranoindirizzate, per conoscenza, alla Signora Cinzia Scafidi,ai Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati, alMinistro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,al Presidente dell’VIII Commissione della Camera dei De-putati, alla Senatrice Mariangela Bastico, all’On. Simo-

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netta Rubinato (prima firmataria della suddetta risolu-zione) ed al Senatore Giuseppe Astore. L’8 dicembre an-che la Signora Cinzia Scafidi (mamma di Vito, deceduto il22 novembre 2008 a causa del crollo del soffitto della suaaula del Liceo Darwin di Rivoli) aveva scritto al Sottose-gretario Polillo, facendogli pervenire due lettere, la primaa suo nome e la seconda (“Lettera di Vito”) da lei scritta anome di suo figlio. Riportiamo nel seguito le quattro lette-re.

1. Lettera dell’ISSO al Sottosegretario PolilloEgregio Signor Sottosegretario,

Le scrivo questo messaggio urgente sull’argo-mento in oggetto sia a nome delle associazioni cherappresento, sia in accordo con la Signora CinziaScafidi (la mamma di Vito Scafidi, deceduto il 22novembre 2008 a causa del crollo del soffitto dellasua aula del Liceo Darwin di Rivoli), sia come citta-dino che pretende che sia lasciato ai suoi figli ed aifigli dei suoi connazionali un’Italia civile, dove loStato non metta a rischio, per colpevole inerzia, ilnostro ed il suo bene più prezioso: la vita dei nostriragazzi.

Questa imprescindibile esigenza e l’urgenza che,per soddisfarla, siano approvate misure come lapossibilità di destinare l’8 per mille alla sicurezzadell’edilizia scolastica è ben sottolineata sia nel DdLormai da tempo presentato dalla Senatrice Marian-gela Bastico, sia nell’emendamento N. 2360 (se nonerro) alla Legge di Stabilità che la Senatrice Basticoha proposto per evitare che l’approvazione delprovvedimento succitato “vada alle calende gre-che”, sia nella Risoluzione n. 7/01053 proposta in VCommissione della Camera dei Deputati il 5 dicem-bre u.s. dall’On. Simonetta Rubinati, dall’On. Ange-lo Alessandri e da altri 15 deputati aderenti a tutte leforze politiche, alla cui predisposizione ho avutol’onore di collaborare.

Ho appreso stamattina dalla Signora Scafidi che,in base ad informazioni a lei pervenute, l’emenda-mento della Senatrice Bastico alla Legge di Stabilitàsarebbe stato accantonato, perché parrebbe che Leinon sia ad esso favorevole.

Se quanto sopra risponde al vero, questo Suo pa-rere mi stupisce, mi amareggia e pure mi indigna for-temente, anche alla luce del nuovo crollo avvenutoieri nella scuola Martin Luther King di Ciampino,dove si è rischiato il ripetersi della tragedia di Rivoli.

La Signora Scafidi (che legge in copia) Le ha giàinviato stamattina un messaggio in cui, accorata-mente, La invita (qualora risponda al vero quantocomunicatole) a ripensarci. La Signora Scafidi ha an-che allegato al suddetto messaggio una lettera da leiscritta a nome di suo figlio Vito, che riporta quelloche egli direbbe se fosse per lui ancora possibile.

Le invio nuovamente, in allegato, sia il messag-gio odierno della Signora Scafidi che la Lettera di Vi-to, invitandoLa a rileggersi con attenzione ambedue

gli scritti, se davvero Lei è tuttora contrarioall’emendamento proposto dalla Senatrice Bastico.

L’Italia ha tanti problemi, lo so bene, ma è un as-soluto dovere delle Istituzioni far prevalere, rispet-to a qualsiasi altra esigenza, quella di garantite la si-curezza della popolazione e, soprattutto, la salva-guardia dei suoi ragazzi: nessun ragazzo, soprattut-to, deve più morire a scuola!

Confidando in un rapido accoglimentodell’emendamento della Senatrice Bastico, La pregodi gradire i miei migliori saluti,

Alessandro Martelli

2. Lettera di Cinzia Scafidi al SottosegretarioPolillo

Buongiorno, sono la mamma di Vito Scafidi, de-ceduto nel crollo della sua scuola “Liceo Darwin diRivoli”.

Mi sono permessa di scriverLe per il grande,enorme problema EDILIZIA SCOLASTICA.

Come Lei saprà meglio di me le scuole Italianecrollano come castelli di sabbia, io ho perso un figlioe con lui tutti i sogni.

Non mi aspetto più nulla da questa vita.Ma Voi che potete, se volete, dare un cambiamen-

to in quest’Italia, avete la possibilità di farlo.Le chiedo di riflettere e di immedesimarvi in noi

genitori che abbiamo perso i figli a scuola, luogo dicultura e dove si crea un futuro...

Un futuro che è stato tolto a mio figlio! La scuolaproprietà dello Stato ha infranto quella legge che tu-tela i suoi cittadini, come fate a pretendere che Entiprivati mettano in sicurezza i propri operai, quandolo STATO fa morire gli studenti?

Le invio una lettera, è Vito, il mio bambino, cheparla.

P. S.: Sono due anni che sto cercando di far passa-re em. 8x1000 EDILIZIA SCOLASTICA.

CONFIDO IN LEI PER UN AIUTO.LA SCUOLA E’ UN DIRITTO, LA VITA PURE!!Distinti salutiLa mamma di VITO SCAFIDI.

3. Lettera di VitoMi chiamo Vito, non riesco ad usare il passato,

non riesco a dire “mi chiamavo Vito”, sarà perchémorire a diciassette anni è assurdo e morire a scuolaaddirittura incredibile, scusatemi ma non riesco apensare a me stesso al passato.

Ho vissuto avendo la fortuna di avere al miofianco persone che ogni singolo giorno della miabreve esistenza si sono impegnate per farmi capirequanto fossi stato fortunato, e questo è l’augurio chefaccio ad ogni ragazzo.

Però, a pensarci, non è assurdo che uno che ha lavita persino dentro al nome, possa andarsene via co-sì presto? Come fa Vito/Vita a incontrare la morte?

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n. 4-2012 21mo SECOLO SCIENZA e TECNOLOGIA 31

Purtroppo è stato così, un momento solo, un istante,e non c’ero più.

Di me restano i frantumi, le schegge, i frammentidi vita, i frammenti di Vito.

Ve li voglio donare questi frammenti, perché nonvoglio che restino li, seppelliti sotto le macerie dellamia aula, spazzati via dalle ruspe che un giorno arri-veranno a sgomberare ogni cosa....

La mia vita, la vita di Vito, non può essere gettatavia.

E per questo vi racconto frammenti di un’esisten-za davvero troppo breve, finita in modo assurdo;un’esistenza che ora si affida alla memoria, perchésolo essa può salvare questi frammenti.

Non per ricostruire una vita, non per ricostruireVito.

Ma per far capire a tutti che ognuno di questiframmenti è importante, che ciascuno di essi è unpezzo di esistenza della vita di un ragazzo che vole-va continuare a vivere, a sognare, che voleva assag-giare tanti altri frammenti e che ha visto frammen-tarsi il suo mondo in un istante, quando avrebbe do-vuto ancora completare il suo mosaico.

Frammenti di una vita per chi resta, per chi mi ri-corda, per chi dopo quel giorno ha visto anche la suavita andare in frammenti. Frammenti per tutti voi,perché anche la vostra vita è fatta di frammenti, maspero che non finisca frammentata come la mia.Frammenti per la vostra vita.

Sono passati 3 lunghi ed interminabili anni perchi non si rassegna alla mia mancanza e passerà unavita, ma anch’essa non sarà in grado di lenire il do-lore di ieri, di oggi e di domani.

Davanti al portone della mia scuola, ho visto lamia famiglia correre per cercare di salvare la mia vi-ta, ma per quanto grandi potessero essere le bracciadei miei genitori e per quanto lontano potessero ve-dere i loro occhi, non hanno potuto proteggermi nel-la mia scuola.

Ed è stata proprio la scuola a tradirmi, mentrecercavo di costruire al meglio il mio futuro.

Io sono la vittima del vostro correre contro iltempo, del vostro non prestare attenzione alle coseche si fanno, vittima dell’incuria, dell’ingiustizia,della legge, vittima di un sistema sbagliato e spessocorrotto che combattiamo solo a parole. Sono vitti-ma di una memoria che non c’è stata, vittima del di-menticare, del lasciarci alle spalle le cose soprattut-to se non ci riguardano in prima persona, vittima diquesto mondo sbagliato che mi ha portato viaquando avevo ancora una vita davanti e molte coseda fare.

Sapete cosa mi manca di più? Il futuro, tutte lecose che ancora non sapevo e che avrei voluto sco-prire vivendo.

Oggi come ieri muore un ragazzo, muoiono i 27bambini di San Giuliano, muoiono i giovani dellacasa dello studente dell’Aquila, moriremo ogni gior-no dimenticati da tutti....

La storia ci insegna a ricordare il passato per im-parare da esso.

Guardatevi intorno, ci sono strade, piazze, edificiche ricordano chi è passato di qui per poi andarsenecome me, lasciando un segno, cambiando un pezzodi questo mosaico che costruisce il tempo in cui vi-vete, vi chiediamo di ricordarci, perché siamo esisti-ti, perché, in modi diversi, abbiamo creato il presen-te in cui fortunatamente voi vivete oggi ...

Vi chiediamo di lottare attraverso noi, per i vostrifigli, nipoti, e per quelli che verranno.

27 bambini sono morti schiacciati dal peso di tut-ta la scuola che si ergeva sopra di loro, i genitori nonhanno nemmeno potuto vedere i loro corpi.

I ragazzi dell’Aquila sono morti per via di pro-getti sbagliati della struttura e per controlli assenti.

Io sono morto schiacciato da un tubo di ghisa ab-bandonato nella controsoffittatura della mia aula.

Viviamo in un paese che non dà risposte, costret-ti ad assistere ad un continuo scaricabarile tra le isti-tuzioni.

La colpa è sempre di NESSUNO, ed invece la col-pa è di tutti coloro che hanno il compito di garantirela sicurezza di noi studenti a scuola.

Troppo l’uomo ha da disseppellire, da riportarein vita da una morte ingiusta ....

Senza solide basi ci si sgretola presto.Non esiste “un combatto domani” perché oggi

non mi sento pronto, esiste un “combatto oggi”, seno non avrò domani.

Vi chiedo di non continuare a seppellirmi ognigiorno, insieme a tutte le altre vittime dell’incuriache come me vorrebbero essere ancora lì insieme avoi… Io chiedo a chiunque sia nella posizione di po-terlo fare di impegnarsi per impedire che quello cheè successo a noi, si ripeta ancora…

Perché se dovesse accadere di nuovo, avreste an-cora il coraggio di perdonarvi?

Vito

4. Lettera dell’ISSO al Presidente Azzollini

Egregio Presidente Azzolini,riporto sotto il messaggio da me inviato qualche

giorno fa, sull’argomento in oggetto, al Sottosegreta-rio Dott. Gianfranco Polillo, per assicurami che Lesia noto e per ribadire l’importanza che io e tanti al-tri concittadini attribuiamo a quanto in esso sottoli-neato.

Anche a Lei non posso che ribadire quanto ho giàscritto al Sottosegretario Polillo, a nome sia delle as-sociazioni da me rappresentate che della SignoraCinzia Scafidi (la mamma di Vito, deceduto il 22 no-vembre 2008 a causa del crollo del soffitto della suaaula del Liceo Darwin di Rivoli), nonché come citta-dino che pretende che sia lasciato ai suoi figli ed ai fi-gli dei suoi connazionali un’Italia civile, dove lo Sta-to non metta a rischio, per colpevole inerzia, il nostroed il suo bene più prezioso: la vita dei nostri ragazzi.

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Come ho già scritto al Sottosegretario Polillo,questa imprescindibile esigenza e l’urgenza che,per soddisfarla, siano approvate misure come lapossibilità di destinare l’8 per mille alla sicurezzadell’edilizia scolastica è ben sottolineata sia nel DdLormai da tempo presentato dalla Senatrice Marian-gela Bastico, sia nell’emendamento N. 2360 (se nonerro) alla Legge di Stabilità che la Senatrice Basticoha proposto per evitare che l’approvazione delprovvedimento succitato vada alle calende greche,sia nella Risoluzione n. 7/01053 proposta in VCommissione della Camera dei Deputati il 5 dicem-bre u.s. dall’On. Simonetta Rubinati, dall’On. Ange-lo Alessandri e da altri 15 deputati aderenti a tuttele forze politiche, alla cui predisposizione ho avutol’onore di collaborare.

Come pure ho scritto al Sottosegretario Polillo,mi stupisce, mi amareggia e pure mi indigna forte-mente che si continui a tergiversare sull’accoglimen-to dell’emendamento in oggetto, anche a seguito delnuovo crollo avvenuto nella scuola Martin LutherKing di Ciampino qualche giorno fa (dove si è ri-schiato il ripetersi della tragedia di Rivoli) e di altriincidenti ancora più recenti che hanno interessatoscuole italiane.

La Signora Scafidi (che legge in copia) ha pure in-viato un messaggio al Sottosegretario Polillo, in cui,

accoratamente, La invita (qualora risponda al veroquanto comunicatole circa la sua avversione al-l’emendamento) a ripensarci. La Signora Scafidi haanche allegato al suddetto messaggio una lettera dalei scritta a nome di suo figlio Vito, che riporta quel-lo che egli direbbe se fosse per lui ancora possibile.

Sia la mia lettera al Sottosegretario Polillo, sia ilmessaggio inviatogli della Signora Scafidi, sia la Let-tera di Vito sono stati già pubblicati da alcuni siti edorgani di stampa (oltre che nel sito Internet della Se-natrice Bastico), ma, se lo desidera, posso inviar-Glieli per e-mail: invito anche Lei a rileggersi con at-tenzione il messaggio della Signora Scafidi e la Let-tera di Vito, nel caso in cui Lei abbia perplessitàsull’importanza di accogliere l’emendamento pro-posto dalla Senatrice Bastico.

Ribadisco anche a Lei so bene che l’Italia ha tantiproblemi, ma che è un assoluto dovere delle Istitu-zioni far prevalere, rispetto a qualsiasi altra esigen-za, quella di garantite la sicurezza della popolazionee, soprattutto, la salvaguardia dei suoi ragazzi: nes-sun ragazzo, soprattutto, deve più morire a scuola!

Confidando in un rapido accoglimento del-l’emendamento della Senatrice Bastico, La prego digradire i miei migliori saluti,

Alessandro Martelli

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