gli elementi del rapporto obbligatorio - simone per la scuola · 2019-05-02 · 1 lezione 3 le...

3
1 Lezione 3 Le obbligazioni Gli elementi del rapporto obbligatorio Gli elementi del rapporto obbligatorio sono i soggetti, l’oggetto (prestazione) ed il vincolo giuridico. I soggetti Soggetti del rapporto obbligatorio sono i titolari delle posizioni di debito e di credito, ossia il debitore (c.d. soggetto passivo), tenuto ad un certo comportamento, ed il creditore (c.d. soggetto attivo), il cui interesse quel comportamento è destinato a soddisfare. Due sono i principi fondamentali concernenti l’aspetto soggettivo dell’obbligazione: il principio della dualità dei soggetti, per cui il rapporto obbli- gatorio deve necessariamente intercorrere tra due distinti titolari, portatori di interessi contrapposti; quando, infatti, le qualità di creditore e debitore si riuniscono nella stessa persona, si verifica quella causa di estinzione dell’obbligazione che va sotto il nome di confusione; il principio di determinatezza dei soggetti, per il quale, al mo- mento in cui sorge l’obbligazione, i soggetti devono essere deter- minati o almeno determinabili; in altri termini, deve essere fin dall’inizio certo chi è il creditore e chi è il debitore o, quanto meno, deve essere stabilito un criterio che consente di identificarli anche se in un momento successivo come, ad esempio, se prometto una ricompensa a chi troverà il mio cane smarrito. I soggetti possono anche essere più di due, nei casi in cui una delle parti del rapporto, o entrambe, sia «soggettivamente complessa», in quanto formata da più soggetti, siano essi più creditori (ad esempio, se i comproprietari di un bene vendono il bene comune, diventano creditori verso il compratore per il pa- gamento del prezzo) o più debitori (ad esempio, più persone, comprando insieme un bene, diventano debitori verso il venditore per il pagamento del prezzo). Il concetto di parte va tenuto distinto da quello di persona e soggetto poiché la parte è un centro di imputazione di diritti e obblighi che può coincidere con una singola persona ma può anche essere formata da più soggetti. L’oggetto L’oggetto dell’obbligazione è la prestazione, cioè il comportamento cui è tenuto il debitore per far conseguire un’utilità al creditore. Può trattarsi di un comportamento di contenuto positivo, consistente in un dare (es.: dare una somma di denaro) o in un fare (es.: consegnare un libro), ovvero di contenuto negativo, consistente in un non fare (es.: non costruire la propria casa oltre una certa altezza per non limitare la visibilità del panorama al proprio dirimpettaio). Ad esempio, Francesco chiede e riceve dal padre un prestito per l’ac- quisto del computer impegnandosi a restituire la somma entro un anno. Dopo appena un mese però il padre di Francesco muore lasciandolo qua- le unico erede: l’obbligazione si estin- gue poiché Francesco diventa sia de- bitore sia creditore subentrando nella posizione del padre. c Situazioni giuridiche soggettive, obbligazioni e contratti

Upload: others

Post on 18-Jul-2020

4 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Gli elementi del rapporto obbligatorio - Simone per la Scuola · 2019-05-02 · 1 Lezione 3 Le obbligazioni Gli elementi del rapporto obbligatorio Gli elementi del rapporto obbligatorio

1

Lezione 3Le obbligazioni

Gli elementi del rapporto obbligatorioGli elementi del rapporto obbligatorio sono i soggetti, l’oggetto (prestazione) ed il vincolo giuridico.

I soggettiSoggetti del rapporto obbligatorio sono i titolari delle posizioni di debito e di credito, ossia il debitore (c.d. soggetto passivo), tenuto ad un certo comportamento, ed il creditore (c.d. soggetto attivo), il cui interesse quel comportamento è destinato a soddisfare.

Due sono i principi fondamentali concernenti l’aspetto soggettivo dell’obbligazione:

• il principio della dualità dei soggetti, per cui il rapporto obbli-gatorio deve necessariamente intercorrere tra due distinti titolari, portatori di interessi contrapposti; quando, infatti, le qualità di creditore e debitore si riuniscono nella stessa persona, si verifica quella causa di estinzione dell’obbligazione che va sotto il nome di confusione;

• il principio di determinatezza dei soggetti, per il quale, al mo-mento in cui sorge l’obbligazione, i soggetti devono essere deter-minati o almeno determinabili; in altri termini, deve essere fin dall’inizio certo chi è il creditore e chi è il debitore o, quanto meno, deve essere stabilito un criterio che consente di identificarli anche se in un momento successivo come, ad esempio, se prometto una ricompensa a chi troverà il mio cane smarrito.

I soggetti possono anche essere più di due, nei casi in cui una delle parti del rapporto, o entrambe, sia «soggettivamente complessa», in quanto formata da più soggetti, siano essi più creditori (ad esempio, se i comproprietari di un bene vendono il bene comune, diventano creditori verso il compratore per il pa-gamento del prezzo) o più debitori (ad esempio, più persone, comprando insieme un bene, diventano debitori verso il venditore per il pagamento del prezzo).Il concetto di parte va tenuto distinto da quello di persona e soggetto poiché la parte è un centro di imputazione di diritti e obblighi che può coincidere con una singola persona ma può anche essere formata da più soggetti.

L’oggettoL’oggetto dell’obbligazione è la prestazione, cioè il comportamento cui è tenuto il debitore per far conseguire un’utilità al creditore.Può trattarsi di un comportamento di contenuto positivo, consistente in un dare (es.: dare una somma di denaro) o in un fare (es.: consegnare un libro), ovvero di contenuto negativo, consistente in un non fare (es.: non costruire la propria casa oltre una certa altezza per non limitare la visibilità del panorama al proprio dirimpettaio).

Ad esempio, Francesco chiede e riceve dal padre un prestito per l’ac-quisto del computer impegnandosi a restituire la somma entro un anno.Dopo appena un mese però il padre di Francesco muore lasciandolo qua-le unico erede: l’obbligazione si estin-gue poiché Francesco diventa sia de-bitore sia creditore subentrando nella posizione del padre.

c Situazioni giuridichesoggettive, obbligazionie contratti

Page 2: Gli elementi del rapporto obbligatorio - Simone per la Scuola · 2019-05-02 · 1 Lezione 3 Le obbligazioni Gli elementi del rapporto obbligatorio Gli elementi del rapporto obbligatorio

2 PERCORSO C • Situazioni giuridiche soggettive, obbligazioni e contratti

Lezione 3 • Le obbligazioni

L’art. 1174 c.c. dispone che la prestazione deve avere contenuto patrimoniale. Essa, cioè, deve essere suscettibile di valutazione economica, cioè deve essere traducibile in una somma di denaro che ne rap-presenti il valore economico. Proprio il carattere della patrimonialità è ciò che distingue l’obbligazione da altri obblighi, pur giuridicamente rilevanti, ma di diversa natura (ad esempio, l’obbligo della fedeltà coniugale nel matrimonio).

La prestazione, inoltre, deve essere possibile («ad impossibilia nemo tenetur»: nessuno può essere obbligato a cose impossibili). L’impossibi-lità, in particolare, può essere materiale (pensa all’obbligo di consegna-re un bene inesistente) o giuridica (come ad es. l’obbligo di vendere un bene demaniale, per sua natura inalienabile). L’impossibilità temporanea non impedisce l’esistenza dell’obbligazione; è valida, quindi, l’obbliga-zione di prestare cose future (art. 1348). Perché l’obbligazione non abbia valore, l’impossibilità deve essere, inoltre, assoluta; se essa è soltanto parziale, anche la nullità dell’obbligazione è parziale, qualora la residua parte possibile sia economicamente utile al creditore.La prestazione deve essere lecita, cioè non deve essere contraria a norme imperative, all’ordine pubblico e al buon costume. La prestazione, infine, deve essere sin dall’inizio determinata o, per lo meno, determinabile alla stre-

gua di criteri esclusivamente oggettivi. È necessario e sufficiente, in altri termini, che fin dal momento in cui l’obbligazione sorge, esista-no gli elementi indispensabili per determinare la prestazione quando e come dovrà essere eseguita. In questa ipotesi, le parti possono af-fidare la determinazione della prestazione (ad esempio, il prezzo di una cosa) ad un terzo c.d. «arbitratore», il quale dovrà decidere con equo apprezzamento.L’art. 1174 dispone che la prestazione deve corrispondere ad un in-teresse, anche non patrimoniale, del creditore. Tale interesse, dunque, può anche essere soltanto scientifico, culturale, affettivo, ideale (pensa, ad esempio, all’interes-se ad assistere ad uno spettacolo teatrale o sportivo), purché «socialmente apprezzabile» e, come tale, degno di tutela giuridica.

Le obbligazioni di risultato e di mezzi

A proposito dell’oggetto dell’obbligazione si distingue tra obbligazioni di risultato e obbligazioni di mezzi. Si ha obbligazione di risultato quando l’oggetto dell’obbligazione non è costituito dall’attività, ma dal risultato della stessa; con la conseguenza che l’adempimento coincide con la piena realizzazione dello scopo perseguito dal credi-tore.Lo sforzo di diligenza, pertanto, non rileva di per sé, ma in via strumentale al perseguimento dello scopo stesso.Esempio di obbligazioni di risultato è l’obbligazione dell’appaltatore che si impegna a costruirmi la casa.Si ha obbligazione di mezzi quando l’oggetto dell’obbligazione è un comportamento diligente, cioè l’impiego diligente di mezzi idonei a realizzare un risultato, e non il conseguimento del risultato stesso: di conseguenza il debitore è adem-piente (ed ha il diritto al compenso), se ha agito con la dovuta diligenza.Esempio di obbligazioni di mezzi è l’obbligazione del medico che pur curandomi non mi assicura la guarigione o quella dell’avvocato che non può essere certo di vincere la causa.

Sono beni demaniali tutti i beni che appartengono allo Stato o ad altri enti pubblici territoriali (Regioni, Comuni etc.) per soddisfare bisogni collettivi es.: i fiumi, la spiaggia.

Norme imperative: sono quelle che non possono essere derogate dalla volontà delle parti.

Ordine pubblico: sta ad indicare il complesso dei principi fondamen-tali e inderogabili che possono es-sere desunti dall’intero ordinamen-to giuridico.

Buon costume: rappresenta il complesso dei principi della morale comune. Un esempio di obbligazione contra-

ria a norme imperative, e quindi ille-cita, è quella relativa al commercio di stupefacenti; contraria all’ordine pubblico può essere un’obbligazio-ne di partecipazione ad un’azione violenta contro persone; mentre un esempio di obbligazione contraria al buon costume può aversi nel cam-po delle prestazioni sessuali.

Page 3: Gli elementi del rapporto obbligatorio - Simone per la Scuola · 2019-05-02 · 1 Lezione 3 Le obbligazioni Gli elementi del rapporto obbligatorio Gli elementi del rapporto obbligatorio

3PERCORSO C • Situazioni giuridiche soggettive, obbligazioni e contratti

Lezione 3 • Le obbligazioni

Il vincolo giuridico L’essenza dell’obbligazione è nel vincolo giuridico che lega le parti del rapporto. È in relazione a tale vincolo che sorge per il debitore l’obbligo di adempiere l’obbligazione o, in alternativa, la responsa-bilità, nell’ipotesi in cui non adempie all’obbligazione.Infatti, secondo quanto dispone l’art. 2740 c.c., «il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri».La responsabilità, dunque, più che un elemento costitutivo dell’obbli-gazione, è una conseguenza dell’inadempimento del debito, manife-standosi come fase patologica del rapporto obbligatorio. Infatti, solo a seguito dell’inadempimento, il diritto del creditore, che ha per oggetto il risarcimento dei danni, si fa valere sul patrimonio del debitore.

Se il sig. Rossi deve al sig. Bianchi una somma di denaro e non adem-pie spontaneamente, il sig. Bianchi (creditore) può conseguire tale som-ma chiedendo al giudice la vendita forzata di uno o più beni di proprietà del suo debitore per soddisfarsi sul ricavato.