gli antimicrobici sono i farmaci che si usano con più ... · come (i sulfamidici e il trimetropin)...
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Prof. Marcello Diego LogranoDipartimento Farmaco-Biologico Università di Bari “Aldo Moro”
Gli antimicrobici sono i farmaci che si usano con più frequenza e abuso
La conseguenza di tale atteggiamento èl’insorgenza di “patogeni resistenti” agli antibiotici ciò è alla base della esigenza
continua di ricercare nuovi farmaci !
… la velocità di sviluppo degli antimicrobici ètuttavia notevolmente diminuita !
PRINCIPI DELLA CHEMIOTERAPIA CHE INFLUENZANO IL RISULTATO
Impiego di associazioni di antibiotici (sinergismo, effetto additivo, antagonismo)Ruolo della chemioprofilassi
Scelta dell’antimicrobico più selettivo (modula la velocità d’azione battericida)
Scelta opportuna delle dosologie e posologiepro-die e per durata completa del
trattamentoControllo della compliance del pz
Associazioni di antibiotici
Sinergismo
Effetto additivo
Antagonismo
… quando i due farmaci combinati determinano inibizione della moltiplicazione batterica a concentrazioni uguali o inferiori al 25% della MIC di ciascun farmaco da solo… se la metà della concentrazione di ciascun farmaco è sufficiente per inibire la crescita batterica (Indice di Concentrazione Frazionaria, FIC)
… quando per ottenere l’effetto inibitorio è necessaria più della metà della MIC di ciascun farmaco
… E’ bene sapere che l’associazione di antibiotici ad azione batteriostatica (es. tetracicline, macrolidi e il cloranfenicolo) spesso antagonizzano l’azione degli antibiotici battericidi (β-lattamici, la vancomicina e gli aminoglicosidi) poiché i batteriostatici inibiscono la divisione cellulare e la sintesi proteica, che sono invece necessarie per l’azione dei battericidi
INDICAZIONI PER L’USO CLINICO DELLE ASSOCIAZIONI DI ANTIMICROBICI
� Terapia empirica di infezioni gravi di cui non sia nota la eziopatogenesi
� Trattamento di infezioni polimicrobiche� Potenziamento dell’attività antibatterica
nel trattamento di infezioni specifiche
� Prevenzione dell’insorgenza di microorganismi resistenti
L’antibioticoterapia deve esprime il razionale d’uso del farmaco ad attività antibatterica, capace di eradicare pool batterici patogeni per l’uomo in rapporto al tempo
Le forme microbiche patogene sensibili all’antibiotico sono
esclusivamente i batteri, suddivisibili in Gram+ e Gram-
Gli antibiotici sono sostanze antibatteriche prodotte da varie specie di microorganismi in grado di sopprimere la crescita di altri
microrganismi.Si differenziano:
� Per proprietà fisiche
� Per proprietà chimiche e farmacologiche
� Per spettro d’azione
� Per meccanismo d’azione
La severità della infezione batterica èdeterminata da diversi fattori :
� Sede dell’infezione
� Tipologia del micro-patogeno e sua evoluzione
� Tempo e modalità di intervento antibatterico
� Scelta e dosaggi dell’antibiotico
� Fattori di resistenza già indotti e inducibili
� Condizioni generali del pz e fattori di rischio presenti
� Compliance del pz
� Età e peso corporeo del pz
In base alla struttura chimica e al meccanismo d’azione i farmaci antibatterici sono classificati:
Farmaci inibitori la sintesi della parete batterica (penicilline, cefalosporine e carbapenemi), (cicloserina, vancomicina e bacitracina)Farmaci agenti direttamente sulla membrana cellulare batterica, aumentandone la permeabilità e causando la fuoriuscita del citosol e suoi componenti (polimixina, gli antifungini polienici nistatina e amfotericinaB)Farmaci batteriostatici che alterano la funzionalità delle subunitàribosomiali 30S e 50S, inibendo la sintesi proteica (cloramfenicolo, tetracicline, eritromicina, clindamicina, streptomicine e il linezolin)Farmaci battericidi inibitori 30S alteranti la sintesi delle proteine(aminoglicosidi)Farmaci modulatori del metabolismo degli acidi nucleici del batterio inibitori della RNApolimerasi (rifampicine), i chinolonici, inibitori delle topoisomerasi battericheFarmaci antimetaboliti inibitori del metabolismo dell’acido folico, come (i sulfamidici e il trimetropin)
Antibioticoterapia delle affezioni respiratorie alte, medie e basse:
una scelta mirata
Le infezioni respiratorie sono malattie infettive ad eziogenesi eterologa e complessa
sostenute da differenti microorganismi patogeni (virus, batteri, miceti e muffe) che
colpiscono principalmente o eclusivamentel’apparato respiratorio a livello delle vie aeree
superiori, medie e inferiori
INFEZIONI RESPIRATORIE
INFEZIONI RESPIRATORIE
Medium
Basse
Alte
COMORBILITA’ NELLE AFFEZIONI RESPIRATORIE
Fattori predisponenti
(fumo, infezioni, ecc)Alterata clearance
mucociliare
Colonizzazione batterica
Risposta infiammatoria
Alterazione bilancio elastasi, anti-elastasi
Prodotti batterici (Lipopolisaccaridebatterico (LPS),
istamina, citochine)
Danno epitelio
respiratorio
Bronchite cronica acuta esacerbata
Classificazione anatomo-clinica
Infezione Alte Vie Respiratorie� Rinite� Faringo-tonsillite� Otite media - Sinusite� Laringite-pseudocroup (tosse stizzose dei bambini)
Infezione Basse Vie Respiratorie� Bronchite� Bronchiolite� Polmonite – Bronco-polmonite
FARINGO-TONSILLITE
1. Eritematosa2. Essudativa
3. Pseudo-membranosa4. Vescicolare5. Ulcero-necrotica
� EBV, C. diphteriae� Coxsackie A� Ass. fuso-spirillare
(emopatie)
� Adenovirus, Parainfl., VRS., Str. β-emolitico,Haemophilus, …
Placche purulente infette da batteri
Placche rosso-nerastre infette da virus
Lingua patinata,desquamata e flogotica
Tessuto infiammato comune alle due tipologie infettive
Faringite-tonsillite acuta• Arrossamento, iperemia del faringe-tonsille, pilastri, anello linfatico (faringite eritematosa)
• Sintomo principale : Faringodinia
• Possono essere presenti rinite e tosse
• Modesto interessamento dei linfonodi latero-cervicali (ecc. adenovirus)
• La febbre è assente o modesta
• Indici aspecifici di flogosi sono normali o poco alterati
• Coltura del tampone faringeo : flora aspecifica
FARINGO-TONSILLITE
VIRALE (70%)� Rhinovirus� Coronavirus� Adenovirus� Herpes simplex� Virus parainfluenzale� Coxsackie virus� Virus di Epstein-Barr� Citomegalovirus
BATTERICA (30%)� S. pyogenes (principale
responsabile)
Antibiotico β-lattamico
Eziologia della Eziologia della faringofaringo--tonsillitetonsillite
*M. pneumoniae, C. pneumoniae
Agente Incidenza stimata (%)
Batteri classici 30
Batteri atipici 15intracellulari *
Virus 40
Sconosciuto 15
• Assenza di parete (solo membrana lipoproteica)• Extracellulare (adeso alla parete cellulare dell’ospite)
Mycoplasma pneumoniaeCaratteristiche
Chlamydia pneumoniaeCaratteristiche
• Intracellulare obbligato• Debolmente gram negativo• Due forme cellulari :
– corpo elementare : forma di sopravvivenza extracellulare, infettante
– corpo reticolare : forma replicativa, intracellulare
VALUTAZIONE dei PATOGENI INTRACELLULARI e ATIPICI
� Metodologia diagnostica non adeguata
� Poco conosciuti
� Considerati come agenti eziologici solo per le polmoniti acquisite in comunità
IERI OGGI
� Nuove metodiche diagnostiche (es. PCR)
� Maggiore conoscenza
� Coinvolti in tutte le piùimportanti patologie respiratorie
EZIOLOGIA
L’eziologia batterica è sostenuta classicamente da tre principali microrganismi responsabili anche da altre infezioni del tratto respiratorio: Haemophilus influenzaeStreptococcus pneumoniaeMoraxella catarrhalis
INFEZIONI DELLE BASSE VIE RESPIRATORIE : “TRIO INFERNALE”
S.pneumoniaeH.influenzaeM.catarrhalis
BRONCHITI BRONCOPOLMONITI BPCO ricorrenti
Febbre non severa, tosse, muco purulento
giallo o verdastro, difficoltà respiratoria con
fame d’aria,
Algia toracica, broncocostrizione
Stato infiammatorio acuto, malessere gen.,
insonnia, faticabilità, sonnolenza
Infezioni respiratorie acquisite in comunità : Incidenza di microrganismi
Microrganismi (%) Incidenza nelle infezioni Sconosciuti 50S. pneumoniae 20-60H. influenzae 3-10S. aureus, K. pneumoniae, altri bacilli 3-10Gram-neg., M. catarrhalisM. pneumoniae 5-50C. pneumoniae 5-15
Vengono isolati anche S. pyogenes, N. meningitidis, Legionella, C. psittaci, C. burnetii, anaerobi, F. tularensis
Eziologia delle infezioni batteriche in funzione dell’età
Patogeno Età (anni)17-44 45-54 55-64 65-74 >75
S. pneumoniae 40,7 % 48,7% 29,6% 49,6% 57,8%
M. pneumoniae 43,2% 38,5% 14,8% 13,0% 4,4%
C. pneumoniae 12,9% 12,8% 24,1% 28,3% 34,4%
Legionella spp. 17,9% 20,5% 14,8% 15,2% 8,8 %
H. influenzae 4,9% 2,6% 11,1% 4,3% 4,4%
USO DI ANTIBIOTICOTERAPIA nelle INFEZIONI del TRATTO RESPIRATORIOA)- Linee guida per il non utilizzo di antibiotici:� Nel caso di raffreddori comuni� Pz con otite media acuta� Pz con faringo-tracheiti o tonsilliti acute� Rinosinusiti acute� Bronchiti acute con tosse sine febbreB)- Accordo medico per l’ utilizzo di antibiotici in terapia ritardata:� Pz con sintomatologie acute che tendono a cronicizzare� Pz i cui sintomi diventano severiC)- Linee guida per l’ utilizzo di antibiotici in terapia :� Bambini con otite bilaterale� Bambini con otiti e diarrea� Pz con tracheiti acute e tonsilliti purulente che presentano
a) Essudato tonsillareb) linfoadeno-patia cervicalec) febbre o linfoadenite severad) Pz a rischio di complicazioni !
USO DI ANTIBIOTICOTERAPIA nelle INFEZIONI del TRATTO RESPIRATORIO IN PZ CON
COMPLICANZE SPECIFICHE
Pz in età pediatrica nati prematuramentePz diabetici (I) e/o (II) tipoPz con storia di infarto cardiaco pregressoPz con BPCO Pz che hanno subito una ospedalizzazione
nell’ultimo annoPz immunodepressiPz con nefropatie, epatopatie e cardipatie
SINTESI delle INDICAZIONI TERAPEUTICHE DELLE AFFEZIONI RESPIRATORIE
PENICILLINE (Ampicillina, amoxicillina, ecc) infez. vie aeree alte e medie
CEFALOSPORINE (cefixime, ceftibuten, cefpodoxima) infez. vie aeree alte e basse
FLUORCHINOLONICI di 3^ e 4^ gen. (levofloxacina, gatifloxacina e moxifloxacinaecc.)
Antibioticoterapia delle affezioni intestinali: uno sguardo farmacologico e clinico
Le infezioni enteriche sono legate a patologie virali o batteriche
(infezioni !), ma possono essere legate a patologie protozoarie ed
elmintiche (infestazioni !)
TIPOLOGIE SPECIFICHEForme virali: prevalentemente sostenute da
Rotavirus e Norwalk virus, sono a carattere acuto e atolimitanti
Forme batteriche: sono a meccanismo mediato da tossine batteriche con o senza invasione della mucosa e danno d’organo
Forme protozoarie (Giardia e Ameba) e da Elminti come i Nematodi, Cestodi e Trematodi, si definiscono infestazioni
TIPOLOGIE MICROBICHE BATTERICHE INTESTINALI DIRETTE O MEDIATE DA TOSSINE
Tipologia Tempo incub. Tempo durata Caratteristiche clin.
Staphylococcus aureus 1-8 gg 1-3 gg vomito dolore intest.
Bacillus cereus 1-8 gg < 1 g vomito, diarrea
Clostridium perfrigens 8-16 gg 1-4 gg diarrea
E. Coli Enterotox 1-3 gg 3-4 gg diarrea profusa e vomito
Vibrio cholerae 1-4 gg Variabile Febbre, diarrea dolore addominale e vomito
Clostridium botulinum 1-4 gg Variabile disfogia, disforia, displopia, difficoltàrespiratoria, mortalitàalta
TIPOLOGIE MICROBICHE BATTERICHE INTESTINALI CON INVASIONE DELLA MUCOSA E PRODUZIONE DI ENTEROTOSSINE
Tipologia Tempo di incub. Durata dell’inf. Caratt.Clin .
Shigelle GRAM (-) 2-3 gg Variabile diarrea acquosa, cefalea e dolori addominali e febbre
Salmonella GRAM (-) 8 h- 4gg variabile enterocolite acuta, febbre tifoide, batteriemia alta
Campylobacter Jejuni 2-10 gg 7 gg quadro prodomicosimile influenzale, fase iarroica prolungata
Yersinia Enterocolitica 2-10 gg 8 gg diarrea purulenta ed ematica, dissenteria con febbre
Escherichia Coli 1-2 gg 7-10 gg diarrea con febbre, tenesmo e vomito
SORGENTI PRINCIPALI DI INFEZIONE PER L’UOMO
SALMONELLA Uova, pollame, carne cruda, latte e derivati
CAMPYLOBACTER Latte, pollame, carne cruda
YERSYNIA ENTEROCOLICA Carne cruda, uova, vegetali e pollame
VIBRIO PARAEMOLITICO Crostacei, altri frutti di mare, verdure crude
ESCHERICHIA COLI Alimenti crudi
STAPHYILOCOCCUS AUREUS Alimenti surgelati, latticini
BACILLUS CEREUS Riso riscaldato, alimenti secchi, cereali secchi
CLOSTRIDIUM PERFRIGENS Carni crudi, pollame, cibi secchi, vegetali
TERAPIA ANTIBATTERICA PER LE INFEZIONI INTESTINALI
PENICILLINE NATURALI e VANCOMICINATETRACICLINE nat. (clortetraciclina, ossitetraciclina) TETRACICLINE semis.: (demetiltetraciclina, rolitetraciclina, metaciclina, doxiciclina) TETRACICLINE NUOVE- GLICILGLICINE (tigiciclina) e/o SULFAMIDICI (sulfametossazolo + trimetropin)PENICILLINA semisin.: (ampicillina)FLUORCHINOLONICI di 3^ (norfloxacina, enoxacina, ofloxacina, levofloxacina, ciprofloxacina e 4^ GENERAZIONE (moxifloxacina, gatifloxacina, gemifloxacina, ecc.)
Antibiotico-terapia delle affezioni genito-urinario (IVU)
In alcuni casi i microrganismi possono raggiungere le vie urinarie superiori per via ascendente (95%) o per via
ematogena
via ascendente
Invasione batterica delle vie renali superiori
via ematogena
NON COMPLICATE NON COMPLICATE (cistite, pielonefrite, batteriuria asintomatica): infezioni comunitarie;
RICORRENTI: reinfezione con lo stesso o con altro microrganismo, che compare entro 60 gg dal primo episodio
CLASSIFICAZIONE DELLE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE
COMPLICATECOMPLICATEdipendenti da anomalie anatomiche/ cause neurologiche/ immunocompromissione /cateterizzazione…
NOSOCOMIALI: acquisite in ospedale, che compaiono 72 ore dopo il ricovero e spesso sono correlate alla cateterizzazione
Infezioni che avvengono in pazienti
con vie urinarie anatomicamente e
funzionalmente integre
Infezioni urinarie non complicate
Infezioni urinarie complicate
Infezioni che avvengono in pazienti con anomalie strutturali o
funzionali delle vie urinarie o in pazienti sottoposti a manovre strumentali invasive (catetere)
Infezioni urinarie “ricorrenti”
Re infezioni
Possono derivare:
… esterno delle vie urinarie… “focus” situato all’interno delle vie urinarie
Persistenza batterica
Infezioni urinarie “Nosocomiali”
Sono infezioni complicate tardive
che si acquisiscono in
nosocomi e sono spesso correlabili all’inserzione di
dispositivi medici
Per il trattamento di tali patologie sono disponibili
un numero limitato di antibiotici !
Cause di batteriuria non risolta (IVU difficili !)
• Resistenza • Re infezione rapida *• Insufficienza renale cronica• Nefrite da analgesici• Calcolosi renale • Sindrome di Munchausen
(psicosi del malato immaginario !)
Terapia delle IVU “difficili”RE INFEZIONI (altamente probabili)
• Trattamento dell’ infezione (antibatterici mirati, Fluorochinolonici)
• Profilassi a basse dosi (β-lattamici + Ac Clavulanico)
• Profilassi post-coitale (Disinfezione topica con Sali di ammonio quaternari)
• Terapia intermittente (trattamento ciclico con penicilline o chinolonici)
• Immunoterapia (Immunoglobuline)(uro-vaxom)
TRATTAMENTO DELL’INFEZIONE
Idratazione rapida Abbondante diuresi
Riduzione carica battericaprima della terapia
(minore incidenza di resistenza)
Terapia delle IVU “difficili”
Apporto idrico rilevante (pro die)
Aspetti eziopatogeneticie terapeutici
Le IVU nella maggior parte dei casi sono dovute alla presenza di germi di provenienza fecale:
EscherichiaEscherichia colicoli
Distribuzione ( % ) dei 411 microrganismi da IVU
62,5%
2,7% 8,3%6,1%
5,4%
8,0%
2,0%
1,5%
1,5%
2,2%
E. coli
P. aeruginosa
K. pneumoniae
P. mirabilis
Altri Gram-
E. faecalis
S. agalactiae
S. epidermidis
S. aureus
Altri Gram+
Distribuzione ( % ) dei 358 microrganismi da IVU complicate
39,7%
8,4%7,5% 6,2%
3,9%
2,5%
6,2%
20,1%
5,6%
E. coli
P. aeruginosa
K. pneumoniae
P. mirabilis
E. cloacae
C. koserii
Altri Gram-
E. faecalis
Altri Gram+
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
Fosfomycin Co-amoxiclav Ciprofloxacin Norfloxacin Co-trimoxazole
Nitrofurantoin
Resistenza in ceppi Resistenza in ceppi uropatogeniuropatogeni di Edi E.coli.coli((ItalyItaly 2001)2001)
G. Tempera, J Chemother. 2004
Cause della persistenza batterica
F I S T O L E C I S T I A S C E S S I C O R P I
E S T R A N E I
M O N C O N I U R E T E R A L I
D U P L I C I T A ' U R E T E R A L E
U R E T E R E E C T O P I C O
C A L C O L O S I D I V E R T I C O L I
P R O S T A T I T IC R O N I C H E
Importanza dell’ecosistema vaginale nelle UTI della donna,
come soggetto a rischio rispetto all’uomo
UTI nella donna
Il rischio di insorgenza di una infezione urinaria
nella donna èstrettamente
correlato all’equilibrio del sistema vaginale
ecosistema uroecosistema uro--vaginale !vaginale !
Fattori predisponenti l’alterazione dell’ecosistema vaginale e la colonizzazione
uretrale di uropatogeni rappresentano fattori di
rischio di insorgenza di UTIs
Presidi e circostanze estrinseche predisponenti UTI nella donna
ANTIBIOTICI: USO APPROPRIATO
E’ indubbio che la sommistrazione di antibiotici rimane il “gold standard” della terapia delle
UTIs....ma nella scelta dell’antibiotico è importante considerare molti fattori
� Condizioni igieniche personali e sessuali� Tipologia del microrganismo patogeno� Esistenza di processi superinfettivi e dismicrobici� Sviluppo di processi di resistenza batterica� Reazioni di sensibilizzazione� Stato generale del paziente � Comorbilità� Processi interattivi farmacologici
TERAPIE MIRATE DELLE INFEZIONI URO-GENITALI
β-lattamici (ampicillina, carbenicillina)Sulfamidici (sulfametossazolo + trimetropim)Aminoglucosidi (gentamicina, Kanamicina)Chinolonici generazionali (Fluoxacina, Ciproxacina, Levofloxacina, Moxifloxacina)Tetracicline (Doxiciclina) Non più raccomandati per resistenza se escludiamo nelle uretriti Clamidia responsabile!
Uro-Vaxom è un estratto di E.coli, un germe responsabile per la maggioranza delle infezioni
urinarie Stimola il sistema immunitario per incrementare
le difese naturali del corpo contro un ampio spettro di patogeni urinari
Previene le IVU ricorrenti in particolare le cistiti
IMMUNOTERAPIA(batteriuria non risolta, reinfezioni)
Urovaxom: 1 cp X 10 gg10 gg stop 1 cp X 20 gg
eseguendo in 20^ gg ed in 40^ gg un’urinocoltura
CONCLUSIONIAllo scopo di ridurre le infezioni uGli antibiotici rappresentano una famiglia di farmaci
molto poco conosciuti, ma tanto utilizzati L’EMA ha staabilito nel 2009 che l’85% della popolazione Europea usa antibiotici senza la reale conoscenza dei loro aspetti farmacologici e tossicologici, considerando solo la loro efficacia
… il “nemico” in agguato che porterà alla loro inesorabile inefficacia saranno i processi molecolari di resistenza, che
porterà lo sperimentatore a dover necessariamente individuarne di nuovi !
Resistenza batterica
La resistenza batterica agli antibiotici rappresenta da sempre uno dei piùimportanti problemi in medicina, in
quanto è causa di fallimenti terapeutici nell'ambito di patologie
infettive anche gravi !
ANTIBIOTICO-RESISTENZA
Un ceppo batterico può essere resistente ad un farmaco quando è in grado di moltiplicarsi in presenza di concentrazioni del farmaco che risultano inibitorie per la maggior parte dei ceppi della stessa specie o, operativamente
quando è in grado di moltiplicarsi in presenza di concentrazioni del farmaco pari a quelle massime raggiungibili nel corso dell’impiego terapeutico
RESISTENZA BATTERICA
Mutazione genica del
battere
… è una proprietàgeneticamente trasmissibile del microrganismo e può essere “naturale” o
“acquisita”
ANTIBIOTICO-RESISTENZA
RESISTENZA NATURALE O INTRINSECA
E’ una condizione generale insensibilità ad un farmaco che si estende a tutti i ceppi di
una data specie� Al microrganismo può mancare la struttura
su cui agisce l’antibiotico, come avviene con i micoplasmi che sono privi della parete cellulare e quindi insensibili alla penicillina
� La struttura della parete cellulare o la membrana citoplasmatico di un microrganismo possono essere impermeabili a un antibiotico
RESISTENZA ACQUISITA… è il risultato di una selezione clonale sotto la pressione
selettiva esercitata dal farmaco. L’introduzione in terapia e lo sviluppo di resistenza è inversamente proporzionale alla frequenza d’uso e al perdurare nell’ambito dell’antibiotico
Meccanismi: Cromosomiali : trasmissione verticale
- Mutazioni spontaneeExtra-cromosomiali : trasmissione orizzontale
- Batteriofagi: traduzione - Plasmidi: coniugazione - Trasposomi
RESISTENZA CROMOSOMICA� Costituisce solo il 10-15% di tutte le resistenze acquisite (bassa
frequenza di insorgenza)� Si realizza tramite un’alterazione mutazionale spontanea
dell’informazione genetica cromosomica� L’antibiotico esercita un’azione selettiva (seleziona i mutanti
resistenti inibendo le cellule sensibili)� Gli stessi mutanti possono essere resistenti anche ad altri
antibiotici con caratteristiche simili (resistenza crociata o cross-resistance)
� Si trasmette verticalmente tramite la discendenza (da cellula madre a cellula figlia)
Può essere : One-step : è sufficiente una sola mutazione per conferire un elevato grado di resistenza (es: rifamicine, chinolonici)Multi-step : sono necessarie più mutazioni perché possa instaurarsi (β-lattamine, macrolidi, CAF)
MUTAZIONE
Mutazione genica pregressa con resistenza tardiva
TRASFERIMENTO GENICO
Pilum genetico attraverso cui passa il fattore di resistenza
Biofilm: definizione
Comunità di microorganismiracchiusi in una matrice polimerica prodotta dalle stesse cellule e aderente in modo irreversibile ad una superficie inerte o vitale
Dunne et al., Clin. Microbiol. Rev, 2002
OGGI SI RITIENE CHE LA
FORMAZIONE DI BIOFILM
SIA IMPLICATA ALMENO NEL 60%
DI TUTTE LE INFEZIONI
CRONICHE E/O RECIDIVANTI
Costerton et al., Science, 1999; Potera Science, 1999
Biofilm microbico
Adesionebatterica
Maturazione
del biofilm
Distacco di batteri
Infezioni batteriche altamente resistenti
Recenti studi hanno evidenziato che E. coli può formare biofilm, anche in corso di cistiti acute
BIOFILM nelle UTI
determinando una resistenza fenotipica a molti antibiotici
I Biofilm batterici e la patologia umana
Costerton et al., Science, 1999
• PNEUMOLOGIA: FIBROSI CISTICA, BPCO,VAP• CARDIOLOGIA: ENDOCARDITI• UROLOGIA: PROSTATITI, URETRITI, CISTITI• ORL: OTITI, SINUSITI, TONSILLITI• CONTAMINAZIONE DI: CATETERI, VALVOLE CARDIACHE, PROTESI, LENTI A CONTATTO
USO INAPPROPRIATOLa selezione di
microrganismi resistenti èesacerbata da un uso improprio dei farmaci
antimicrobici Sometimes physicians will
prescribe inappropriate antimicrobials wishing to placate
an insistent patient who has a viralinfection or an as-yet undiagnosed
condition.
Gli antibiotici sono una componente estremamente importante della medicina moderna e il loro uso deve
essere mirato e corretto !
L'uso scorretto di un qualsiasi farmaco (perchèinutile o sbagliato nelle dosi) causa problemi solo al
soggetto che lo assume … per gli antibiotici, l'insorgenza di antibiotico-
resistenza non riguarda solo il soggetto che prende antibiotici, ma si diffonde nella comunità
… i batteri non conoscono barriere, perciò se diventano resistenti in un individuo, si diffondono
tra individui diversi e nell'ambiente