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Azione Cattolica Italiana ROMA 2012 GIUSEPPE TONIOLO E LA SUA SPIRITUALITÀ NELLA STORIA DELL’AZIONE CATTOLICA

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  • Azione Cattolica Italiana

    ROMA 2012

    GIUSEPPE TONIOLO E LA SUA SPIRITUALITÀ

    NELLA STORIA DELL’AZIONE CATTOLICA

  • PRESENTAZIONE

    La beatificazione di Giuseppe Toniolo, che si celebrerà a Roma, a SanPaolo fuori le Mura, il prossimo 29 aprile assume, innanzitutto, il signifi-cato di proporre questa figura, attraverso il culto riconosciuto dalla Chiesa,come modello di santità universale. Se questo è un motivo che accomunai beati e ancor più i santi, la testimonianza resa dall’«economista di Dio» –come è stato definito dal postulatore, mons. Domenico Sorrentino – ac-quisisce un ulteriore significato: la sua attualità è più marcata nell’oggi diquanto non fu ai tempi in cui visse. Non può, infatti, non essere colto comeun segno provvidenziale il fatto che la beatificazione di questo studioso,che ancorò saldamente le prospettive dello sviluppo al primato dell’etica,cada nel pieno di una crisi che – come a più riprese ha sottolineato Bene-detto XVI, a partire dalla Caritas in veritate – affonda le radici in una vi-sione morale distorta. Toniolo, per dirla in una battuta, è stato capace diguardare al futuro, a costo di correre il rischio di non essere capito nel suopresente, perché ha saputo andare in profondità. Questa tensione, che loaccompagnò come uomo “pubblico” nei numerosi incarichi svolti – dal-l’insegnamento universitario alle responsabilità nel movimento cattolico –, in lui fu alimentata dal vissuto “privato”, che non va inteso come chiusuraintimistica, quanto piuttosto come apertura ai doni dello Spirito.

    La sua vita interiore, così come emerge nelle pagine del diario spirituale,al quale, riprendendo un denso passaggio, non a caso è stato dato il titolodi Voglio farmi santo (Editrice AVE, Roma 2012), è stata una continua ri-cerca della «volontà di Dio». La contemplazione, in Toniolo, ha corrispostoa un imperativo esigente, in risposta a una convinzione profonda: «Invanol’azione esteriore torna ordinata e feconda (giusta i disegni della Provvi-denza) senza che la preceda e accompagni costantemente la vita interiore,l’esercizio cioè delle virtù intime nella quotidiana riforma di sé». Su questocentro gravitazionale, il prossimo beato ha costruito – nel senso etimologicodel termine – la sua vita, attorno alla quale si sono orientate le sue scelteconcrete, innanzitutto nel matrimonio e nell’educazione dei figli, in unsenso che, alla luce di quanto sottolineato, si potrebbe definire vocazionale.

    In Giuseppe Toniolo, mosso «solo dalla carità e dalla gloria di Dio», comeha lasciato scritto, la risposta alla chiamata del Signore si è tradotta nellatrama quotidiana della sua esistenza, in un’ordinarietà, insomma, che fi-nalmente è riconosciuta come straordinaria.

    Il testo di Luciano Orabona, che viene ora riproposto nella sua immutatafreschezza, aiuta a cogliere questa dimensione della sua vita, che si è ali-mentata a una profonda spiritualità.

    Franco Miano

  • LUCIANO ORABONA

    Giuseppe Tomo/o e la sua spiritualiJà nella storia dell'Azione Cattoli&a

    Figura certamente singolare questa del Toniolo, come, del resto, singolare è risultata la sorte toccatagli nel giudizio degli storici. Anzitutto si nota che dai più è meglio conosciuto come maestro di economia e soeiologia, mentre la sua ricca perso· nalità ha da essere più compiutamente delineata, specialmente nelle fibre più intime dei principi ispiratori del pensiero e nella sorgente religioso-culturale della vita interiore. Nel periodo più travagliato e difficile del movimento cattolico italiano - a cominciare dalle acuite difficoltà dell'età di Leone XIII - , si trovò a vivere, e lo fece con sofferta partecipazione, in mezzo a contrasti interni ed opposizioni esterne, tra conOitti d'idee che saranno forieri di divisioni e di tante distinzioni. Nondi-meno il suo nome sfugge ad una rigida collocazione tra le varie tendenze che si andavano delineando e sulle quali la rifles-sione storiografica con crescente impegno cerca ora di far luce, per spiegare atteggiamenti ed orientamenti di questo o di quel gruppo e delle singole personalità. ' È stato anche af-

    •· La presente ricerca. si basa prevalentemente s.ul dlretto esame dqli -SCritti del Toniolo. Odi'Oj.lrlra OmnitJ ho integralmente ex>m.puùato i.l vol. w della rv serie, i voli. 1 e n della v e l'intero epistolario ra.eclliutO nei primi tre volumi della va serie. Per Q.\IAUtO concerne l'A. in rapporto alla problematiea sollevata dalla storiograft.'l del movimento cattolico ai rimanda agli studi per un verso o l'altro pi~ interessanti. U1il\ nOtC\"Ole bibliografia trovasi, oome tutti sam'lo, in A. GAM· IWIIN, Il rttODimmto s«i4k Mlf0ptra clti Omgrusi (tiJ74-1904). OJ.IIribukJ f>n la Jlor'UJ dJ. calklliasiiM S«i4U in Jlalia, Roma 1958, ti.O Ja .. •oro molto importante per essere il pri.mo criticamente fondato sui. documenti dell'Archivio dell'Opera; ad esso quasi $Cmpre, fwo ai nostd giorni, si rit:'anno gli St1,1diosi, come, per esempio, nc:J COrSO di quest'anno ba futto D.S. SuA.ltOO nel '\'Oiume Da Lmw XJIJ a Pio X (Ro-ma 1g67, pp. 636), nel qu.a.le, però, l'autore attinge s.nebe aUe fonti degli A.S.S. e a doct.unenti dell'Archivio Segreto Vaticano. Dello stel$0 Gamba1in s'interes:s.."l, più da viein(., del Toniolo la oomwtic:uione disu-ibuita al convegno di 8o1ogna e intitolata: Origini Cdra.tl.ni fiMJità dtllG S«Ulil Co.tkJita /ta/it.'IM fJ1r zli JtMdi uim-lifiçi (c&. A.Jptlli lklla ndlllfi'l eatl4liea ntU'ad Ji ~ XIII. A.Ui del Corult.po ttlfJikJ a &lotlttJ il 27-28 diumbrt 1g6o, Roma rg61, 535-68 e iJ re~tivo intervento di E. Passerin-o'Entr~cs, ivi, s-8-63}. Nel c-itato volu.rne degli Ani di Bologn:.. vo-dansi i punti. cbe qua e lA riguardano iJ Toniolo, i.n special modo: F. Vno, Ciu-

  • LUCIANO ORABONA

    fermato, da fonte solitamente accred.itata, che su argomenti del genere «si è già lavorato tanto da rendere molto difficile trovare qualcosa di nuovo da dire >>.' Ma certamente aveva ragione Henri Marrou quando nel noto convegno di Bologna, lamentando il minore interesse dimostrato da noi italiani per gli aspetti più propriamente culturali e religiosi dell'epoca leonina, indicava appunto il pontificato di Leone XIII come il periodo di un fervido impegno messo in atto dai cattolici contemporanei al fine di ricondurre la cultura occidentale nell'alveo del cattolicesimo, a fatica tirandola fuori daUe sec-che dell'età dell'illuminismo; e non si ba neppure torto a porre l'accento sul valore strumentale di quella cultura e sulle sue prevalenti preoccupazioni apologetiche, come è giusto rico-noscervi la genesi delle deviazioni dall'ortodossia, perché le eresie sono una specie di sonoprodotto dell'attività dottrinale e si hanno sempre in fasi di grande fervore del pensiero. 2

    SiPfJ1 Tmtit>lo ~ la ndtur12 ~ita thi ti2111JJ;d iUJliani (e relativi interventi: nella di~ tcussione), 9-51; partlcolare rilievo vi rivale al)che la rduiooe letta da E. P~ S&RJ:< o'EN'TIU:vt.3: L'ç,féilò UJllolUa ris~ginvnto!L. Riferimenti al Toniolo tratti da.l Ga..mb:uil) rioorrono i.o P. ScoPPOJ,.A, Crisi 'fNJikrlfiltll ~ ~'4mmJo '12Uoiit:o Ùl Italia, Bologna 1g61. Di altre opere si dA not:i7.ia nelle note ebe seguono. Da W'l punto di vista piil generale e per un rapido inquadramento delle correnti s.tor~ grafiche, v. C. VERUOCJ, l CatiiJJiti $ 112 Cllitsa ttJ umpo di l...uml Xlii, i.n (( C"Jtu.ra e Scuola», 1, 3 (1g62) , 112-17 e, nella stessa rivista, u, 5 (191)2), Htt·30~ l'al1icolo '" l Cotwlid ltalialti ntl Nowanltl, di F. Fo:-~:u, con prevalente interesse per l'oriCS'I-ta.meoto posteriore. Gi.l in preceden", però, il Fonz.i ci aveva &uo \Ula biblio-gnfia molto ampi.a, •istematica e ragionata, felioernent

  • C. 1'0NI 0LO 5IJ

    Le considerazioni del M arrou si possono prendere per valide anche per il Toniolo, quanto ai limiti così bene precisati di quel movimento culturale. Il Toniolo, però, è una figura ab-bastanza complcs.

  • LUCIANO ORABONA

    lontano nel tempo. Come animatore, infine, e quale protago-nista e maggiore responsabile nel campo specifico dell'Azione Cattolica, il Toniolo nella storia di questa si trovò ad eserci-tare un influsso notevole, proprio in quel cinquantennio cru-ciale racchiuso, all'incirca, tra l'età d i Leone XIII e quella di Benedetto XV, avendo occupato un posto di primissimo piano tra le poebe ma grandi figure di pionieri intorno alle cui vicende sarebbe sufficiente ricostruire, senza trascurare la necessaria rispondenza (variante da regione a re-gione), i fatti salienti sulle origini del movimento cattolico organizzato in Italia e seguirne gli sviluppi, sia nel campo degl'indirizzi generali che sul piano della stessa sollecitudine organ.izzativa.

    Indubbiamente i dati precipui della biografia possono far pensare che il contributo suo più originale sia da circoscrivere all'opera scientifica, e certamente tra i titoli più vistosi della sua grandezza va sottolineata la vasta attività del pensatore.' Qui non è il caso di toccare l'argomento della sua dottrina eco-nom.ico-sociale,' occorre però farvi necessariamente un fug-gevole riferimento come a un punto importante sul quale, prima che in ogni altro, è dato registrare la forte tempra spi-rituale dell'autore. Senza altri preamboli, non si può prescin-dere dall'annotare come negli stessi interessi scientiJici dello studioso di problemi econom.ici, cosl legati alle questioni con-

    1. Nato a TrevUo il 1 mano 1845, i l Toniolo oompJ gli studi al Fosearini di Ve:o~ia t nel 1867 si laureò in giurisprudenu nclJ'Univcnill\ di Padova, do .. ·e titrlase per al eu n. i anrti assistente alla cattedra giu.ridioo-politica ( 1868) e SUCCt$o 3ivamentc Utearicato di filosofia del diritto ( t873) . Dopo aver insegnato eoonomi.a c statistica nell'Istituto Temioo di. Vene-.ei.a ( 1874) ed ceooornia po1itica. ncll'Uni-vcnitll. di Modena ( t875), fu c:h.illmo\to definitivamente a Pisa, c in quella Uni-vetSito\, da st.rnord~ar1o dal 1879 e poi- con il 1883- da ordinario, tcnne la cst-todra per circa quarant~anni, fino alla morte, che sopravvenne il 1 ouobre. 1918,

    2. Si trova ampiamente sviluppata in numerosi suoi scritti, e i l loro esame ri· chiederebbe un discorso a parte. Per l'elcnoo delle opere, v. B. MAaoosclNI, Pro-filo di ~ TtmioW Mm

  • C. TONIOLO 513

    crete c vitali del tempo, appaia subito predominante una nota distintiva, che darà l' impronta ad ogni altra sua espressione di vita e che si può riassumere in un'a n si a d e l d i v i n o. Alla mente del grande pen.~tore, incline per nacura e dedito, per professione, alla serietà degli studi, condotti con il più severo rigore, non potevano sfuggire le leggi interne di svolgi-mento della sua disciplina. Ma il Toniolo fu per costituzione animato da tale afflato religioso, per cui ogni fenomeno si presenta subito rapportato ai valori soprannaturali, cd è questa forte ispirazione a fornirgli originalità nelle formulazioni del pensiero in materia di sociologia ed economia. Anche il clima dell' indirizzo storico scientifico in cui visse contribui per la sua parte ad acuirgli l'esigenza, la cui genesi scaturiva dai profondi convincimenti del credente, di accertare il rapporto che corre tra etica ed economia, da lui intuito come problema fondamentale e risolto con la dimostrazione dell'influsso eser-citato dalla prima sull'altra. L'awio mosse dalla tesi di laurea, poi via via il campo si andò precisando e questo tema centrale si ampliò in più compiute espressioni tcorctichc, che venivano confermate con il conforto dci risultati di ricerche storiche, intraprese anch'esse con il dichiarato proposito di verificare in che modo le determinaziooi dottrinarie trovassero uJteriori prove nell'osservazione empirica dei fenomeni. Ne conseguiva, per questa via, che una più chiara e quasi dimosLrata certezza venisse a sua volta ad alimentare la carica di religiosità, per cui il Toniolo si dimostrò instancabile nel propagare l'idea di una missione di redenzione sociale spenante al cattolicesimo in Italia e nel mondo. E si scopre anche per questa via quella ricca operosità che veniva svolta con notevole impegno ed è tanto più considerevole di attenzione se inserita nell'insieme delle condizioni del tempo e contrapposta a quell'« anticleri-calismo risorgimentale » di cui non sempre apparivano beo chiari i confini e i limiti di distinzione dall'« antireligioneria », intesa come lotta contro il sentimento religioso. '

    1. Aj prùn.i giorni della lunga stagione pisana - che era m ta i_naug\mua l'ann

  • 514 LUC l ANO ORABONA

    Ma nella storia della vita religiosa d'I talia, allo studioso cattolico di argomenti sociali spetta, come si diceva, un posto di maggior rilievo, per essere stato animatore e propulsore dei movimenti di idee e di organizzazione, che, per le dirette re-sponsabilità cui fu chiamato, lo condussero fino all'assunzione della suprema direzione dell'Azione Cattolica. E come nel campo dell'attività scientifica e cattedratica c nell'elabora-zione degli studi economici e sociali si rivela preminente in lui il motivo d'ispirazione di natura religiosa, a maggior ragione non si riuscirebbe a comprendere appieno il valore, il significato e la portata della sua attiva presenza nel movimento dei cat-tolici militanti, senza scorgere il travaglio interiore da cui quell'impegno scaturiva.

    L'Azione Cattolica, sorta p.r la libertà della Chiesa, il Ton iolo lavorò moltissimo per aprirla ai problemi sociali e della demo-crazia; ma la chiave di volta per capirne gli atteggiamenti, che a volte possono anche manifestarsi sorprendenti per un verso o per l'altro, più che nel condizionamento storico sta anch'essa nelle premesse di ordine spirituale. Fuori di una tale prospettiva si sono verificati, e si spiegano, gli sbanda-menti di giudizio io cui è incorsa io parte la storiografia, anche più recente, che vanno pertanto accettati con qualche riserva se la visione dei fatti non è completata dagli altri elementi

    in germe tutti gli clementi del futuro r-igoglioso sviluppo. li giova.oe proft$SOre: si fa attento ndJ•ossuvare che io Pisa « ei tono elementi poco propizi aHa prt>o-paganda alla buona causa» e presenta uo quadro della c;ittà che è popolata di -< ragaulni sudici, indecenti. ignoNt.nti dei pri.nclpi elementari di re:Ug:Looe, gt~as:t i anzi tempo». Vi~ cuua.via qualcuno ~e rirert.s« di una vaga idta ejrca un pro-geuo d'i$tituzione dei. patronati, ~li ne rimane piuttOS-tO K:en:ico, perché «i ri«hi $OnO gretti di idoe e di borsa, e il clero sembnt, pur troppo, con qua.le.he eccez-ione, piuu~to lento . .. »; ma conviene ce.ntare, e, con un

  • C. TONIOLO 5 15 che ne riducano la parzialità. • E non è a pensare che un'im-postazione del genere voglia significare il riproporre posizioni senza dubbio oggi da considerare superate e che invece tro-vano la loro giusta collocazione nel periodo storico che segLLl al Vaticano I ; si tratta piuttosto di seguire il formarsi di quelle lince spirituali e religiose che costituiscono la componente principale deiJa personalità del Toniolo e il loro incarnarsi nella realtà quotidiana di vita.' Questa r e l i g i o s i t à c o-m c m a t r i c e d i v i t a chiarisce tanta parte dei suoi a t-

    l'l'la:ioni, però quasi sempre pr-ive dell'indicar-ione delle fonti. Un ter.HalÌ\'o, in-v«e, d i biografia a $fondo storico-critico, trovasi in M. IM.Ro:-~a, Gi~mpp, TM.ioW Nl priJlt& «n~ dtJU.z nOKilo, Roma 1945.

    r. Si .sa, pe:r cita.me qualcuno_, che Gootrn defint « patl'iareaJi » i princtpi deUa democrazia cristiana del Tooiolo (c&. Dal bolutt.ismtl al fa#ÌimiJ, Torino 1923, g), anche se F.S. Nrrn, ne Il S«ioli.smo utt()liu (Torino r8g1, 328), mentre l:u:nerllava l 'opposizione dei. cauolici il.3lianj a1 $0Ciali.smo, dovette ammettere che « hà monrato di occuparsi di studi sociali con idee meno restrit-th•e », ir\di(andt> :t.ppunto l'opera di 1"oniolo: Proposta di tm (J'fdiM di Thltli • di a.(icm.l S«iaat in lttJiio~ Bergamo 188g. Non sempre g li srudi suJ movimento cattolico mo-$trano di meuere nclla giusta luce e con la dovuta importanza l'incidenza ddla rorm:uione religi(l!S:a cbe sta all'origine degli t~.tleggi:l.menti del nostro autoTC. Lo SPAOOUNT, ~ vero, nell'Oppo.ritiorw eattiJiica (Firau.e J9,;~2), attri bui « uiJe religiosamente ispiratO» a quella cbe il Toniolo ft(:SS() defutiva «dottrina com· pt"CCUiva dcl.Plncivilimeruo », ma si rimane sempre dentro lo $Cbema dell'intran· sigenza clericale, legatO alla visione dc-U'intqra.li!mo (cfr. $])eeialmente 282 s. e integrazioni bibliografiche a p. 74-9) . «Dramma dell' i.nrtansi,genza cauolita » viene defmito iJ Toniolo da G. 0-e R06A, che non cs.ita ad attribuirgli. « incenezr.e e oonf\ISioo_i idoo1ogicbe )) e negandogli « ooocretez:za .storica in tutti gli scritti» gli rioonosce l'« indistinto d.i. un sogno mtaur:u.ivo integralmente cattolico » (Sto--ria dtl MDDimmt" Qzl~iuJ in Italia, Bari 196(), specialmente 334-39). De Rosa, a p. 335 n. 4, si aw:tle della testimonianza d i un g ivdiz:io di A. De Gaapcri, con-tenuto nella pre(azione ai due volumi dell'Opera Omni:t.: Dt:mfiJf.Tcr..iiJ Crisliana - ~ti • indiriu.i, !torna t949> ma da parte di Oe Casperi, a propositO del pro-gramma corporativo, esiste un'altra valutazione espressa con le nesse parole del Nostro, in cui la pretesa maneant:l di concretezza storica si fa addirittura «vi· tiooe profecic."& »: cfr. «Illustrazione Vaticana », v, 1 ( t934), r-•~. riportato in A . DE CASP&R.I, Studi çJ appdli

  • LUCIANO ORABONA

    teggiamenti esteriori, anche i.o materia parapolitica, ed è essa, d'altronde, che - in contrasto e dichiarata opposizione ai conclamati principi di laicismo - contribuisce a formare un laicato cattolico più convinto, destinato a far sentire a sua volta un inOusso sugli uonùni stessi che prepararono e hanno fatto il Vaticano Il. •

    Il periodo della maggiore operosità del Tooiolo nel movi-mento cattolico è legato agli anni che videro, nei quasi an-nuali convegni organizzati dai cattolici italian.i, il sorgere dell'Opera dei Congressi (Firenze, •875) e il suo affermarsi e fiorire, fino a quello di· Milano, nel 1897, dopo del quale l'atteggiamento governativo nel periodo dell'ostilità, i contrasti interni e le successive circostanze politiche determinate dal-l'incomprensione da parte della politica giolittiana ne deter-minarono lo scioglimento per disposizione di Pio X, nel •904-Poco proficuo risulterebbe il tentativo di collegare in queste travagliose vicende il nome del Toniolo a questa o a quella corrente, per porlo tra gl'intransigenti o tra i moderati, tra vecchia o nuova generazione, tra quelli che venivano definiti più o meno accentuatamente clerieali; e neppure si può dire che egli si sia scelto il ruolo di mediare un compromesso tra opposte posizioni, appunto perché le scelte avevano carattere di conclusioni personali e originali, discendenti da meditata riOessione scientifica, e obbedivano alla sola necessità della verifica storica, quale si presentava alla onesta e sincera sua convinzione, pur partendo, come fonte d'ispirazione, da quel

    1. Q,.tc:sta è una ricerca ancora da fare e qui non .. intende affrontarla. Come prova, però, della sua validità e deJt>inflU$$0 esercitato dal Toniolo sullo steuo Ponlefie< che volle il Vaticano 11, si veda il disoono pronunciato dal card. Ron· caUi nel congresso eucariJtioo del 1956, a conclusione delle adunanze di stud'o riservate al clero. Il futuro Giovanni XXIfl.,. nel trauare il tetoa de .c L'Eucaristia e la vita 50Ciale », si riB all:t. dottrina del • grande pensaaore )).,. esprimendo la c:ompLacenu e il vanto di averlo conosciuto da vivo e proponeodo una « risjJillosa tJtttltt~l'llt ai swi clùari inulMmtnli che SOI'IO luce all'inteUigenza e fiamma viva al cuore». c·~ oel suo dire (v. p. 245 degli Atti) la J)I'CO

  • O. TONIOLO 5'7 patrimonio di verità rivelate, nelle quali fermamente ~eva, tr.umcssogli dalla fede religiosa. Come frutto dell'intensa at-tività di pensiero e di una responsabile presenza ne scaturirono le opere di cu.i in tale periodo si rese promotore c animatore: l'Unione cattolica per gli studi sociali in I talia, nel 'gt ;' la «.Rivista internazionale di scienze sociali e discipline nu!i-liaric », nel '93 ;' la Società cattolica per gli studi scientifici, nel 'gg. ln seguito alla crisi dell'Opera, agl'inizi del pontificato di Pio X e con la sua enciclica Il ftrmo proposito, ristrutturata l'Azione Cattolica in tre dutinte organizzazioni nazionali, al Toniolo veniva aflidata la presidenza di quella più impor-tante - l'Unione popolare -, che si basava sull'adesione indi-viduale dci soci ed era ordinata alla formazione cristiana delle coscienze.' n programma si presenta già tutto definito in qucl rtslaurare ogni cosa in Cristo, dal quale egli trae l'ammonimento che l'« azione cattolica pur sempre di sua natura esteriore, umana, civile, è tuttavia una specie di apostolato che proviene dalle altezze della nostra fede, che richiede l'armatura di tutte le forti virtù crutianc, che converge definitivamente al regno di Cruto nelle anime ». • L'Opera dei Congressi era entrata

    t. Pala (orma più matura di quac.a OtpAitt.azione, esiste lo te:riuodd t&g,, L• u,.;,., cdolie. pa ,ti stafi J«Wi i. IIIII.Y. l1t~, ~ti~, 'l'n•'- • ,.... ,..., IC~, in TO.'tiOLO, IIÙI;i41Ù'c ctll~~trtaU ~ di ~ utlolittt, s. tv, \'01. 111 dell'Opera Omnia, Città del Vaticano 1951, 7~-139·

    ~. TostoLO, Prttgrtm'U1tiJ UIID RiviJt. Ìllttr'Mlio14oll ii 1cimu S«ioli 1 distip/iM IIJP siliar;t, in lni~iatkre culhtrq./i •• • , •34·4-2· An

  • LUCIANO ORABONA

    in criSl principalmente perché non riusciva più a mantenere inskme, in una unità piuttosto confusa ed equivoca, il 'sacro• e il 'profano', per essersi spinta oltre i confini di un semplice movimento religioso e pertanto, mal rappresentando nell'at-mosfera del tempo, caratterizzata oltre tutto dai riflessi del movimento modernista, le fondamentali esigenze di Azione Cattolica. • E l'U nione popolare veniva ideata per imprimere un colpo nuovo di timone al laicato cattolico militante, per cui non è certo senza significato che a dirigerne la rotta fosse chiamato appunto il Toniolo, come il più adatto ad interpre-tare la direzione da seguire. In effetti il grande sociologo, che aveva dato prove, già nei suoi studi, di spiccata sensibilità religiosa, contribuiva decisivamente, con la sua presenza, a dare nuova impronta e tono nuovo, più chiaro e distinto, al prin· cipalc movimento organizzato dei laici, imprimendovi un in-dirizzo destinato a ripercuotersi ben oltre i limiti cronologici della sua età c rifornendo intanto di nuovo vigore religioso la coscienza popolare. Si potrebbe in altri termini affermare che se in Italia, nonostante le ondate di anticlericalismo, fu dato di cogliere già nel primo decennio del secolo i segni di una spiritualità meno convenzionale e più convinta, con mag-giore decisione rivolta ai valori assoluti, e i militanti dell'apo-stolato ufficiale, che ne furono gli artefici, indovinarono ad imboccare la strada giusta, ripresa poi in seguito più alacre-

    1. t evidone- come :~.fferma Po\olo Brez.:U. - «che nell'Opera dei. Congres.1j -che fu il principale motOre d i quell'aJ:.ione - c'era sempre qualcosa di ambiguo od cqui\'000, perch~ intrecciava l'ioregra)i.to\() religioso con la reazione politica, le fma.li~ più $pirituali con le rivendiea2ioni temporali, generando confusione: e S.U$Cit.ao.do soespetti che soltanto più tardi futOno chi:~.riti oon vantaggio generale» ( / c.att4lia iWi"nj ckUr8oo ad oui, a cura di. vari. autori, Brescia 1g63, 21) . Il To-niolo all'Opera del Paganv:ui contribuh•a con pmsiuo illuminante. purtvu.:wla nei suoi conftQnti app:tre- sempre un po' guardingo, e già prifna del chiaro cna· nifestani dclla crisi modernU.ta, t)C:Sli anni di gestazione de.lla sua Unione pc:r gli studi sociali , int:ra})ftS(: una lu;nga vieeoda, - che oooorrerebbc meglio ap. profondlre -, di contrasli tenacemente SO:Stcotlli (dj cul ~ tatimonianza viva c palpitaote gr;a.o pa.rte deU'Epistolario), per- mamencrla di$1itua dall'Opera, $ell%."k per ciò consideraci~ ocmtrappos.ta: ~ la dUtinzione, diceva, ehe p.'l$$.'1. tr.l il campo dci principi e quello delle ooncrete realizzazioni. Sulla questione si ~ intrattenuto Sr.c:co SuAJWO, D" LtiJ~ Xlii a P~ X . . . , specialmente 47 ss:., rifacendosi a CA)~· 8A.Sr:N, R ft.ft:WimmW S«itJ/e . ..

  • O. TONIOLO !i19

    mente, non poca parte del merito dev'essere attribuita a clu con apporto notevole di pensiero, con personale testimonianza di vita e con molteplice attività fu al centro del movimento e per molti divenne guida e consigliere. Quali le prove? Certa-mente, com'è stato già osservato,

  • LUCIANO ORABONA

    Vi furono anche, specialmente nel periodo successivo alla crisi dell'Opera, corrispondente a quello delle sue maggiori responsabilità di Azione Cattolica, e, si può dire, fino all'ul-timo giorno di vita, altre iniziative pratiche, come quelle, per citarne alcune, contro il malcostume della bestemmia, allora largamente diffuso; in difesa della dignità della donna c del-l'istituto familiare, per cui intraprese banaglie contro il di-vorzio e promosse la formazione degli organismi femminili di Azione Cattolica; per l'elevazione della cultura religiosa di base affidata all'insegnamento del catechismo; per la libertà della scuola. E certo non concorre ad una più adeguata co-noscenza dell'autore se questa opera, mandata avanti, sia pure con scarsa risonanza esteriore, nel seno dell'Unione popolare, la storiografia del movimento cattolico non la prende nella dovuta coosiderazione e ci si fermi, invece, a sottolineare altro tipo di attività, quello stesso, per esempio, delle Settimane Sociali, che certamente banno dimostrato la loro validità, ma neppure esse riescono ad esaurire tutto il centro degl'interessi. Si tratta del solito errore di prospettiva, per il quale si dà peso, forse anche eccessivo, alle manifestazioni sociali e politiche, dimenticando la matrice di origine jnteriore, rispirazione re· ligiosa che dà senso e significato a quelle manifestazioni, e senza .Ja quale esse corrono il rischio di non essere neppure pienamente comprese.

    Ma qual è questa m a t r i c e i n t eri or e, come si con-figura questa c a r i c a d i s p i r i t u a l i t à che alimentava la vita religiosa, con quali caratteristiche si esprime e come si rivela giorno per giorno nelle scelte che l' incalzante realtà imponeva di operare? E quali fonti possono in qualche modo documentarci in mat.eria?

    In alcuni scritti del Toniolo è . dato di toccare con mano come fosse frutto di profonde convinzioni il suo credo reli·

    docwnmti; una corrisponden:z.a intercorM: anche con il Radini Tedeseb.i e il tuO segretario biografo Angelo Ronealli. Interessante sa.rebbe dipanare la tratna dei rapporti intrecciati in occasione di congressi, riunioni, conferenze ccc., con tanti esponenti del laic:ato, tra cui non può essere dimenticata la stessa Cami.glia Montini.

  • (;. TONIOLO 52!

    gioso c come esso si esprimesse in forme di altissima spiritualità;' in altri si può seguire, quasi passo per passo, quella specie di verifica della sincerità e genuinità dei suoi convincimenti, alla quale erano sottoposti dal contatto quotidiano con uo-mini e situazioni, nello sforzo di superare le inevitabili diffi-coltà, per esprimere concretamente modi di vita conformi ai principi.2

    Chi vuoi cogliere le caratteristiche della religiosità di Giu-seppe Toniolo deve prima di tutto far capo ai suoi scritti spi-rituali, che, come avverte Franco Costa nella prefazione al primo dei due volumi in ctÙ si trovano raccolti, si dimostrano i più adatti per ritrovare i motivi d'ispirazione sia dell'uomo di scienza che del laico militante. E conviene anche avvertire che, specialmente quelli del fCriodo tra il 1882 e il 18g6,> poco convenientemente sono riconducibili ad una sintesi espo-

    1. Essi sono $t.'lti pubblicati, ooo il titolo di Saùti spirilUaLi rdit.Wsi fomi.li.ui ç t-ari (voli. 1 e n, ser. v, CinA del Vaticano 19,5.2) , dall'apposito Comiuuo che cura l'edizione dell'Opera Om.ni..'l. Più importanti ai nostri fini sono quelli riu• niti nel vol. l , specialmente i gruppi di &rilh' spiribtali e rtlitiosi, ehe i.n gr;w. parte si riferiscono agli anni tra il 1882 e i prùni dd 'goo; ma i pii'l avevano g-iA prima visto la luce, anche io d_iverse edizioni, oomc: Propositi e utol.ttmtltlo di tfikl, No/4 spi· ri.4tali 4 AfmttWi~ Utti.nv, cbe, totlO il titolo di Mt'fMrù rdigiou, fu edito la prima volta da «Vita c: Pensiero» (Milano 1919), con prefazione di A. Boggiano Pi:oo, e più recentemente con pn:Wionc: di Agostino ~mc:Jii, del dicembre: •944 (v. 4• cd., Milano agfh) . 2 ovvio che tutte queste precisationi '-'

  • LUCIANO ORABONA

    SltiVa, capace di coglierne tutte le sfumature, trattandosi di notazioni intime di uso personale, molto ricche di minuzio-sissimc jodicazioni, che richiedono, per un'adeguata compren-sione, una lettura diretta e integrale. Ci sarebbe da discutere per accertare se i terni che vi ritornano più spesso siano quelli consueti dell'ascetica tradizionale c se si avvicinino o meno alle caratteristiche già da un pezzo acquisite della moderna spiritualità cattolica. Predomina, in effetti, nel suo pensiero il primato del soprannaturale, cui si contrappone la tendenza a diffidare di se stesso e di quanto sa soltanto di umano e na-turale. Ciò, però, più che chiuderlo in espressioni d'inattivo pessimismo, lo spinge all'esercizio di un'altra virtù teologale, la speranza, e, con tranquillo abbandono nell'amore di Dio, a tentare «con ogni santo ardimento qualunque cosa». • Altri punti, su cui è dato constatare che era solito esaminarsi con un controllo di sè scrupoloro, riguardano l'esercizio dell'umiltà, la pratica dell'obbedienza, l'allenamento costante allo spirito di mortificazione e pazienza, che, pur mutando - secondo il variare delle circost.aoze - senso contenuto e significato, risul-tano continuamente ricorrenti quasi in ogni pagina dei testi citati. Senza voler approfondire l'esame in tale materia, sarà bastevole notare che ci si trova di fronte ad espressioni di ri-soluta ricerca di una via, diremmo, tutta «l a i c a l e» di perfezionamento morale, perseguita, con metodo e costanza, nell'ambito di un vivissimo c sentito senso di responsabilità dci doveri quotidian i del proprio stato, includenti owlnmcnte anche quelli della professione di alta cultura. Ma c'è dell'altro che qui interessa di più, e cioè che il Toniolo orientò la sua decisa volontà a difendere i valori nei quali credeva, per af-fermarne la validità in una società dominata dall'opinione, largamente diffusa, che i principi religiosi fossero da rele-gare nei ristretti confini della vita individuale. E la base dell'opera di apostolato fu anch'essa coerentemente fondata non tanto sulla mera azione esteriore, quanto sul primato dell'interiorità.

  • C. TONIOLO

    spirituali - « l'azione esteriore torna ordinata e feeonda (giu-sta i disegni della Provviden.za) senza che la preceda e ac-compagni costantemente la vita interiore, l'esercizio cioè delle virtò intime nella quotidiana riforma di sè. Coloro che piò si dedicarono a questa interiore opera di perfezionamento, più e meglio cooperarono (fosse pure inavvertitamente) al miglioramento degli altri ed anche al progresso esteriore so-ciale >>,l Erano questi convincimenti ad orientare in un certo senso anche gli scritti di sociologia, nei quali alla base c'è una fede salda c inconcussa nella presenza del d i v i n o nella storia, che solo può risolvere le intime contraddizioni nello sviluppo dclla civiltà. Sono noti i decisi indirizzi di pensiero da lui impressi in scritti e discorsi che rimontano agli ultimi cinque anni del secolo, in modo speciale nella celebrazione dei tre Congressi Eucaristici di Milano, di Orvieto e di Ve-ne-

  • LUCIANO ORABONA

    mento, soccorso da argomentazioni storico-filoso6chc, in una "resurrezione cristiana»: un indizio gli sembrava di scor-gerlo in una nuova posizione dcllaicato rispetto alla gerarchia ecclesiastica, nella loro « comune riverenza ». 1 Senza le ra-gioni del sovranna~urale «che si intrecciano e si impongono alle ragioni della natura, per attuare i disegni della Provvi-denza nella storia della civiltà » la sociologja gli appare « ri-doua ad un capitolo della scienza biologjca e del cosmo ma-teriale » ;' invece il « progresso sociale consiste nel crescente ricongiungimento dell'umano col divino». • t del t go+, nella prefazione al volume $ÙJJt tristùuti dj M.A. Saint-Ciair e P. Polien, un brano molto felice che fissa chiaramente il ritor-nante motivo dj fondo del suo problema religioso: «Appunto da ogni pagina di questo libro, che si propone di restaurare nelle menti obliose o confuse l'orditte drijini e dei mtai, che ricol-Jcgano l'uomo e l'umanità a Dio, spunta, sgorga, prorompe implicitamente ed esplicitamente questa verità comprensiva: cbe solo chi si porta 6no al centro del soprannaturale com-prende appieno la natura; - chi vive delle verità religiose, che restano immutate, penetra il senso delle età slllrùlr.t che si avvi-cendano; - e chi aspira agli eterni ideali del cristianesimo, ac-quista il senso della realtà del mondo e della stessa modernità della vita ».• Una recensione, del '98, of&e ribaditi questi principi, adeguati al campo concreto in cui si attua l'etica, e gl i consente di discorrere di virtù teologali e cardinali c di bea-titudini evangeliche; ma sempre con quale ampiez•a d i re-spiro, come nel presentare il valore sociale della carità! Contro l'indirizzo materialistico del monismo evolutivo, per lui lo scienziato cristiano trova nell'amore di Dio «la ragione dj tuua la filosofia della storia "• qui ~ la spiegazione della « Wcl-tanschaung "• di "quella veduta comprensiva e finale di tuiiO l'unicn-so nella sua sintesi armonica», perché l'incivilimento è prodotto del trionfo «libero, virtuoso e progressivo» dell'amor

    •. v. p. 12. ~- v. p. 6o •. S· V. P· 90· •· v. p. 114-

  • G. TO NI OLO

    Dei sull' atMr samdi, termuu rispetuvt delle tendenze al bene e di quelle al male. •

    n pensatore callolico denota piena consapevolezza della corren te con cui il laicismo di fine ottocento si volge a « re-scindere la società c la sua vita dal sovrannaturale» e contro l'idea laica, contro la prospettiva di divorzio della scienza da Dio, ha pagine che sono attestati eloquenti di vivezza di fede.' Tutto ciò non auenua, però, il vigore di una ricca umanità, sul qua.le piano rifulgono tante doti morali - anch'esse ricon-ducibili al discorso sulla spiritJalità - , prima fra tuue quella dello scienziato che della ricerca piil severa si fa un dDD

    1. Cfr. te Riv. intern. scicn. aoc. .. ,. (181 r8g8, 395·409) . per la. prelental.W,nc dc.l libro del CA!>ECe.t.ATRO, Le ~!irlù criJ'klM # lo s«ioJIJgio, 91·

    2 . Cfr., pe.r esempio, $trìtli spiriluDJf . .• , n, ~8g JJ, 3· C ii artitol i si trovano pubblicati in « R.iv. intern. seicn. tOc. ... ,., LVI, 328-

    47, ..0..·87; Lvrr, 44·5•· Con lo steuo tito&o di lttdiriui dd SII/Jn• *~twO 1

  • LUCrANO ORADONA

    Una fonte comune sembra alimentare l'anima del credente ed illuminare la mente dell'indagatore, l'una e l'altra poste ad umile servizio, in varie forme di attività, per una specie di m i s s i o n e r e l i g i o s a, c perciò molte tracce è dato incontrarne a ogni pié sospinto, qua e là, nella nut•·ita rac-colta delle opere.' Nel numero veramente ragguardevole di queste, le LttiLTe offrono, in particolare, la possibilità d'indagare in profondità - c con l'immediatezza del documento nel quale è il palpito vivo e spontaneo dell'animo - per poter rintrac-ciare la genesi ultima c la natura delle posizioni da lui as-sunte nello svolgimento di un'attività tanto varia, molteplice e ricca di interessi. Ed è da notare (anche se ciò può apparire un po' marginale) che in tali documenti illuminanti le vinù dell'uomo è assente ogni espressione che possa denunziare una ristretta mentalità; vi si respira, invece, un'atmosfera di pro-fonda umanità; di cordiale comprensione; di fortezza nelle decisioni, ma soavemente rappresentate; di un sincero spirito di amorevolezza verso tutti, ispirato sempre a principi sovran-naturali; di serena e fidente sopportazione delle numerose ed a volte gravi traversie personali c familiari; di gioioso supe· ramento di di fficoltà cd incomprcnsioni, cbe furono affrontate con coraggio e risultano sottolineate con delicate espressioni conchiudenti tanti fogli del ricco epistolario. Tra le prime lettere, più interessanti si presentano quelle dirette a Paolo Bellavitc, che fu uno dci corrispondenti maggiormente fortu-nati e godé del suo consiglio quasi come un figlio spirituale,'

    t.~. v. Oltr• o..a., v, ~~ ~ 185~. cui app:.nitftc., a p. 1g6,il brano ri.pocU•o più aopra.

    1. Si corUultino, o ltre a qu~lle già indic.-.c~. per l'ampia poMibilitA. che offrono di alL·ugare l:a documenl:t.;tloru: aui temi qui accenn1uj, gJi scritti rt.ccolti nel ci· taiO volume di /nk-iatiot nd:.,-.,Jj ..•

    2. Alcuni aaai di quc:sta COi t ispoc.clenza .ono apparsi nel l \'Olume delle Ut-~ttn. Sanprc illumi:na.rui. quei pwui in cui il Ton.iolo, intomet .. li uni r88t -r882, afferma tr.t. l'altro c-.bc- c a.ndw: ndla vita privata, nell'eserdxio delle \"ÌrtÙ !ami· gliari, coll'c:sc:mpio di unA condotta aistiana, col sapere illumin.:uo e guaren•ilO da sani princlpi moro\! i, ai J)UÒ esercitare il proprio apo~tolllto • (p. ;s). Si complimema con l'amico pn-ch6 « ouiml\mo'lle ai propone di .santificare tot steDO imeriormente per poi riuteire utile ed OJ)t"'''OI and'e Cltcr~ce • (p. 87), e. toccando l'arpmeruo dd&e t10eietl canolk:bc miliW'Iti, &l'iodtcl l'etr:m·

  • G. TONIOLO

    e il gruppo di quelle meno intime, ma storicamente non meno importanti, nelle quali è dato cogliere tanti aspetti poco noti che accompagnarono il sorgere, lo svilupparsi e il comporsi dei contrasti suoi con l'Opera d~ Congressi e con il Paganuzz.i. Il Toniolo era già tutto intento da un pozzo a preparare la creazione della Società di studi sociali, 1 quando veniva chia-mato a far parte del comitato permanente dell'Opera,' nei confronti della quale, però, pur avvertendo vivissima la preoc-cupazione di contribuire ad assicurare in una formula organiz-zativa l'unità nazionale dei cattolici in Italia, sostenne sempre, con tenacia c ferma decisione, anche se mai d isgiunta da spi-rito di apertura e comprensione, la necessità di tenere distinta la sua Unione dalle finalità dell'altro organismo, cui vedeva preferibilmente affidato il compito della direzione del movi-mento cattolico nel campo politico-civile: elezioni ammini-strative, potere temporale, tutta la vita pubblica militante. Queste circostanze concorrono a far luce ancora una volta sugli aspetti salienti della sua personalità, cbe ora interessano maggiormente, al di là dei significati poUtici che nella corri-spondenza stessa si possano scorgere.>

    Una trama di fatti ed episodi emergenti nella storia dell'A-

    pio dei «:comitatl parrocchiali che .sooo una bella riunione del laicalo e del clC>"O » (p. 88).

    •· Una prima espn:$$ione preci$:\ di qt.~esle idee che aodtwa elaborando trovas.i in R4,i

  • LUCIANO 0RA80NA

    "ione Cattolica, in rapporto ai c1uali può risultare di qualche momento provare ancora la radice spirituale dell'indirizzo im-pressovi da Toniolo, che vi ebbe parte preminente, riguarda, da un lato, il sorgere, provocato per virtò dclla sua iniziativa, d i vari organismi destinati a meglio ord inare e dirigere la pre-senza dei cattolici nclla vita sociale italiana; dall'altro, il deli-nearsi del contrasto con i dissidenti del nascente movimento di democrazia cristiana; cui si aggiungono alcune tt cam-pagne " su temi di anualità, che dovevano incidere sul tessuto della storia civile dcll'ltalia contemporanea. Si denota anche qui un'attività, da lui svolta, che è certamente fuori dell'ordi-nario, ma colpisce di più quel modesto sentire di sé che l'ac-compttgna, per cui la espressione •( uiri inutiles sumw » s'incontra come il motivo piò spesso ricorrente. Legato all'attività del-l'Unione per gli studi sociall si registra un paziente lavorio rivolto alla ricerca di un proprio periodico di rassegna sociale, disegno che, precisati i limiti della iniziativa c, come al solito, i rapporti con l'Opera, si concreti•=rà nel gennaio del 1893, con la fondazione di quella Rivista scientifica di cui più sopra si parlava e che forma un altro degli argomenti principali ripetuti nel periodo del decennio •88s-•8g;;. Ma il Toniolo stesso accenna, in tale periodo, aUa sua attività, informandoci, nel '92, di «aver tenuto conferenze in quasi tutte le città principali d'Italia>>,' e fornisce notizie non soltanto sulle opere d i azione sociale - come a proposito delle urùoni rurali e dei princìpi cui devono jspirarsP - , ma anche su altri temi, come quelli del divorzio (già da qualche anno reso attuale, dopo la formale proposta di legge presentata in parlamento nel 1885) e sulla rinnovata azione intrapresa per opporvisi con una campagna di convegni e di congressi;' così anclte sulla battaglia per la pubblica moralità. Un'eco se ne ha, in occa-sione di una « adunanza della società antipornografica "• per fatto di eccezionale risonanza, in una veemente lettera del '95, contro il «duplice giogo ignomjnjoso che ci opprime ed avvi-

    1. i.AIItrt1 t, '166. 2. l, 3,0· 3· t, r88, 268 s.

  • G. TONIOLO

    Lisce, la miscredenza e la corruzione"·' Riferimenti a iniziative culturali, come per l'istituzione di «scuole di scienza della reiig;one e di alta apologetica da introdursi nelle principali città universitarie » si rilevano in un documento del '92.' Parimenti il Toniolo mostra piena consapevolezza del poco alto e poco forte sentire che i « secolari o laici, che dir si vo-glia» dell'Italia colta del tempo hanno della religione, c torna a propugnare, con lo stesso impegno di scienziato e di cre-dente, " il grandissimo valore sociale e di civiltà che in sé contiene la fede nonché la morale di cui Cristo è autore "· > La fondazione della Rivista - cui si accennava - doveva essere, quale effettivamente si rivel6, un utile strumento per diffondere rapidamente le idee di una democrazia cristiana soda/e. I tempi, pur avendo fatto un certo cammino, non si dimostra-vano completamente maturi per ricevere in termini di imme-diata realizzazione, in Italia, i pri.oclpi di una democrazia cristiana politùa, il che è confermato dal caso Murri, dai f:11ti del '98 e dall'acuirsi dci dissidi interni al movimento catto-lico; ed appunto in tali circostanze si ha modo di verificare quanto fosse marcata l'indole religiosa di T oniolo e il suo tem-peramento dalle forti linee di spiritualità_ Specialmente nel campo dei rapporti suoi con il M urri, di cui non sarebbe inop-portuno che ci si riproponesse di chiarire la storia delle vi-cende, si ha l' impressione che egli abbia spiegato tutto quel suo spirito di tolleranza e comprensione che aveva sempre

    a. a, g66 s. ~este lettere- come quella dd 'g r diretta al Rampolla - dimo.-llrano ta lealtl, la fort.ena c, iru.lemc., la delic:atcua e La d.iscrccionc dd laico Bei rapporti con i "'pprucntanti dd!& guan:hia cccksiastica (v. r1 248 a.; SQ-2), cd altte volte eonic:rmano b. stima in cu.i l'autore aVC'\o--a. le virtù morali: è~ un auo intqnamentO, per- cscmpio, in IDCI'ho alla pulenz:a e allo Jpiri~ eli JaO"Uicio, per cui afferma ehe c l'anima d'ogn_i vintl c la par.antigia di opi ~ nella vita privata, come Ddb. .ttOria al)(i.tJe, tu nd sac:rifttio »: t, 357·

    2. Si nua di una tenera direu:a al Callcpri, inren:ssantt più delle altre per-~ contiene il resoconto di un~udicnu. di Leone XUI e ne rifc:rUce alcu.oi ..,.. gomcntJ cratcati: r, 270-73· SW diJq:rno da. lui proposto, e rivolto alla. fonuniot:lc di un• cl-..c dirigente nel movimento .ocialc canolioo, con l'invit..rc ogni anno fJiOVMl d'hali.a a.d inruini prcaso le WliversitA O faooh1 eattoliebc di Lova.nio, f'riburao, Lilla, Parigi, efr. u.no Ktluo di pro--memoria del 189o, in (}/1. eil., •94-

    3· r,

  • 530 LUCIANO 0R.AB0NA

    nutrito verso i giovani, prendendone la difesa nei momenti più difficili, anche se ciò dovesse comportare il rischio dell'im-popolarità presso sia l'una che l'altra delle opposte tendenze. • Verso la gioventù il suo atteggiamento si caratteri1.za per un'accorata pensosità, nel vederla impreparata, in Italia più che altrove, al fermento delle idee, in presenza di precarie condizioni, sia per la libertà dell'insegnamento che dell'istru-zione religiosa. Con realismo è lui stesso ad esporre lo stato delle cose in una corrispondenza del febbraio 1903, in cui, allo scopo di «impedire il aescere d'un laicato scienùfica-mente irreligioso », presentato un panorama sommario delle attività svolte dalla Società per gli studi scientifici, affidata alla sua presidenza, ne propone una riorganizzazionc regio-nale che raccolga >, con il programma di dar vita ad una serie d'initiaùve pubbliche (corsi, letture, conferenze, discussioni, ecc.) in mezzo ai giovani e ag.li operai, si da affidare alla Società stessa il mandato di

  • C. TONIOLO 531

    i propagandisti>>.' Passeranno gli anni, ma il cruccio dell'in-segnamento e della scuola, nel suo più genuino contenuto di natura religiosa, si conferma sempre più angoscioso per lui, sicché, anche dopo aver declinato la piena responsabilità di dirigere l'Azione Cattolica, sarà più che mai presente al suo spirito.' La preoccupazione espressa dal Toniolo è sempre di carattere religioso c concerne il pericolo di « esclusione del sovrannaturale dal mondo », 3 davanti alla ritornante minaccia del tempo.• È questo che gli fa sentire preminenti su ogni altro interesse l'« amor della causa», la «salute dellaicato cattolico >>, la

  • 532 LUC IANO ORABONA

    1906, venivano approvati gli scherni e le proposte di riordma· mento elaborati per incarico del Pontefice dal T oniolo st

  • O. TONIOLO 533

    sioni c difficoltà; ma, intanto, in questo scorcio del •907, il programma c le idee si fanno più che mai chiari, come risulta da un documento a firma sua e di altri dirigenti dell'Unione popolare, nel quale si espongono alcune considerazioni «in ordine alle condizioni sociali ed etico-religiose dci cauolici in Italia» e a Pio X sono proposte alcune scelte. Esse sono: pre-messe l'esigen'-4 di maggiore unità tra le tre Unioni c In ne· cessità di potenziare l'Unione popolare al fine dj «educare la coscienza pubblica ai doveri etico-spirituali del paese "• si decide di organizzare un congresso nazionale su temi di estre-mo interesse per la storia sociale e religiosa d'Italia, quali quelli della famiglia c dell'educaz.ione popolare, del CO$tume privato e pubblico, dcll'insegnamento catechistico nella scuola.' Jl congresso si terrà a Genova dal 28 al 30 marzo •908 con l' intento appunto di rassodare l'« unhà degli animi per la di-fesa e rivendicazione religiosa, morale, economica, civile del popolo d'Italia, nella perfetta unione dclla Chiesa», come il Toniolo medesimo affermn in varie lettere dj quei giorni, di cui due indirizzate allo stesso Pio X.1 In esse comincia intanto a delinearsi anche il proposito dclle tanto discusse e fraintese « djrnissioni "• argomento sul quale ritornerà ancora più espli-citamente verso la fine del 'gog.• Anche ora traSpare identica passione c la stessa fiamma di vita interiore, per cui si avverte anche più sentita l'esigenza di una rinascita della vita cristiana nel paese ed intensa si fa l'attesa dj «un'azione più vasta, robusta, vigorosa di tutte le forLc sane ed attive del Jaicato attorno al clero ». • Da notare che anche dopo le dimissioni, e fin verso gli ultimi giorni di vita il Toniolo, sempre attento n spiare sui problemi di fondo, si sentiva compartecipe dj nuove opere: l'organizzaz.ione della Gioventù Femminile' e

    a68-,o, 17~. •7s-77, 13s, 287 a., •9.5"97• tg8 ... -t••· C&. auc:be To!OOC.O, L'U· ..... fi• t. -- t:4lltllitAt. ti' /i.tJ., tt. ltti.c.Nii" adbtrllli . ..• ~7·309-

    1. TONIOLO, LdStrt. m. 119-"J:I. Si rùconrra anche la decisione di (amM.re in ogni modo la ric.utruzionc della P. U.C.I.

    2. v. pp. 145•50· 3• f,p, 2o8--10, 4· Crt. p. oog. 5· Pp. 5011 s.

  • 534- LUCIANO ORABONA

    l'Università Cattolica, al cui progetto del resto aveva mostrato d'interessarsi fin dal lontano 1897· •

    Unica era l'idea forza che trovasi a fondamento - come costante promotrice di scelte - di ogni atteggiamento, anche su piani non strenamente religiosi e spirituali. Essa trae ori-gine dai motivi che ispirandola alimentavano la sua azione e che !ungi dall'estinguersi riemergono ora più guizzanti nel-l'ultimo decennio: nel 'r2, eccolo di nuovo a ribadire il valore del soprannaturale nell'opera di riforma e di progresso sociale, il soprannaturale su cu.i s'incardinano « la riforma interiore delle anime, come la restaurazione della società>>;' nel '13 si riaffaceia quel concetto che fu tutto il programma di Pio X:

  • O. TONIOLO 535 mente rivolto il pensiero al sovrannaturale non lo impediva dal considerare nella giusta luee tutto ciò che appartiene al mondo e ai suoi problemi, che, però, venivano sempre vivi-ficati dal calore di una luce superiore.

    Jn conclusione si deve anche aggiungere che certamente non tutto si presenta oggi aceettabile del pensiero del grande soeiologo, né si scopre un mùtero additando limiti e difetti dell'impostazione sua di alcune visioni generali, specialmente per quella concezione ehe lo portava a guardare con una eerta simpatia ad epoche storiche ormai tramontate ed irripe-LibiJj, a forme diverse di civiltà e alle connesse funzioni, forse troppo assorbenti, per quanto efficacemente e meritoriamente civilizzatrici, esercitatevi dalle istituzioni ecclesiastiche anche sul piano del temporale. t!. facile riportare frasi e pensieri del genere ricava bili dagli scritti intimi e confidem..iali; d'altra parte, però, non presenterebbe affatto eccessiva difficolt11 col-locarvi accanto altre espressioni di idee abbastanza avnnzate, che denotano apertura verso i problemi - per dirne alcuni -di una moderna democrazia politica o su questioni d'indole sindacale.' Quella sua simpatin, più che un preciso di!egno della mente, era aneh'es.a un riResso del suo stesso mondo spirituale, ehe si disponeva, per naturale orientamento, in sintonia con le epoche storiche maggiormente caratterizzate dal senso religioso della vita. Qjlnnto invece alla realtà effet-tuale delle cose, il suo operare appare piuttosto guidato da un certo realismo, e se egli si mostra guardiogo e misurato, pieno di prudenza verso le novità, ciò si spiega perché era

    1. Recentemente è stato fondato a Pia, ndla stc~D casa che wpitb in vita lo .cud*o, il Centro Studi «C. Toniolo •· che ha lo X10p) di r-iproporrc la riftet.. oiooc lUI le "* JOciali del grande .......,., cauclòco. Per b val ;c!;~ della ""' do

  • LUCIANO ORABONA

    spinto a realizzare in qualche modo quanto fosse consentito dalle condizioni storiche del momento. E sarà forse per tali motivi che limiti e difetti in questo campo è facile rilevarli a noi oggi nelle mutate circosmnze, più di q uanto in genere noll fosse ai suoi contemporanei.

    Si tratta, comunque, di quell'altro tipo di discorso, che, come si diceva, voleva rimanere estraneo aJ presente scritto, come del resto non potrebbero definirsi predominanti alf.~uo nel Toniolo le preoccupazioni di pura e semplice natura po-litica. Non si può, però, prescindere completamente dal farvi cenno dovendo indicare qualche linea e alcuni motivi rivolti a tentare: una comprensione meno parziale della sua personalità. In altre parole, negli stessi confini abbastanza circoscritti di questa sommaria presentazione, e nell'ambito stesso del suo contenuto di natura cultur.;le-religiosa, senza presumere di esaurirne l'oggetto, in fondo non si è inteso fa r altro che pro-spettare una via di ulteriore approfondimento, indicare: un metodo per migliorare, anche sotto altri aspetti, la conoscenza del nostro autore: e per tentarne un giudizio più completo. Altri in altra sede e con l'ausilio di opportune più approfondite ricerche potrà esaurientemente affrontare il tema politico e sentirsi in grado di definire quale sia stato veramente l'atteg-giamento del Toniolo anche verso quel eosideuo sogno di ri-torno a vecchi moduli. Alla nostra indagine altro risulta essere stato il suo ideale: la riforma degli animi e degli spiriti, la restaurazione religiosa di una IC

  • G. TONIOLO 537 notevole differenza di tempi e di condizioni storiche tra l'epoca postconciliare del Vaticano I e l'attuale del Vaticano II, il Tooiolo, per gli aspetti più co~geniali della sua cultura reli-giosa e nel campo specifico dell'impegno cbe lo vide alla testa del maggior organismo laicale del movimento cattolico, è cer-tamente da considerare un precursore dei nuovi orientamenti, loillano anticipatore degl' indirizzi basati sul >, quella stessa strada su cui si batte oggi l'Azione Catto-lica in Italia, nella ricerca di una seria impostazione dei nuovi problemi di spiritualità, come quelli che, tra gli altri, si di-mostrano più attuali c consoni alla natura e definizione dci suoi compiti. lo questo settore la di Giu-seppe Toniolo sta ad indicare anche l'importanza dell'azione c del concreto fattivo impegno, nell'adeguamento della cui· tura religiosa come della formule organizzative, che si sono già rivelati fattori di fondamentale importanza e generatori di una grande forza di sviluppo, alla cui continuità è forse ancora legato il destino d'incremento e di rifioritura del movi-mento cattolico italiano.

    di ricerea, da ba.

  • POSTFAZIONE

    Sono particolarmente lieto di veder riedito, nell’integrale forma originaria,questo primo testo sulla spiritualità del beato Toniolo. Ispiratomi dall’am-mirazione per l’insegnamento di metodologia dello scienziato e dal confortodella pietas per la vita santa dell’apostolo sociale, il saggio venne in anni lon-tani da me redatto, con doverosi intenti di rigore scientifico, da assistente vo-lontario alla cattedra di Storia del cristianesimo nell’Università degli studi diNapoli e presidente di Giunta diocesana di Azione cattolica in Aversa, per il vol. II di studi per il centenario dell’Azione cattolica (1868-1968):Spiritualità e azione del laicato cattolico italiano. Desidero esprimere devo-zione al santo padre, papa Benedetto XVI con riconoscenza per aver innal-zato il beato al culto della Chiesa universale. Alla Fondazione ApostolicamActuositatem e al presidente Franco Miano, la mia gratitudine per aver vo-luto dare significato agli intendimenti per cui lo studio nacque. Voglia ilbeato, per il suo amore alla Chiesa e alla scienza, accogliere l’antico e rin-novato segno di speciale affidamento e vigilare sulle fortune del laicato cat-tolico, oggi impegnato ad animare con crescente fervore, alla scuola del suomagistero di fede e cultura religiosa, la famiglia italiana e la formazionedelle giovani generazioni.

    Luciano Orabona