giulia di martino architetto - 2016

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  • portfolio

  • 2 Giulia Di Martino

  • 3portfolio

    YAGO BONET CORREA

    Ogni luogo sacro perch unico in rapporto alluniverso.

  • 4 Giulia Di Martino

    Palermo, 02.06.1989via Ragusa 22, 90141 Palermo

    via San Vitale 55, 40125 [email protected]

    3803497860https://issuu.com/ggiddippi

    ARCHITETTURA (2011-2016)

    pag. 6 ............................ Ristrutturazione di un edificio a Bolognapag. 10 ............................................. I punti focali del museo diffusopag. 14 ...................................... Verso Edifici a Energia Netta Zeropag. 20 ....................................................................... Lab-City Palermo pag 24 ........................................................ Scuola di Circo a Lisbonapag 28 ........................................... Casa per tre bambini a Lisbonapag 32 .................................... Casa con Bed&Breakfast a Palermopag 36 ..................................................... Scuola Materna a Palermo

    GRAFICA (2014-2016)

    pag 41 ........................................ Impaginazione della rivista 10e25pag 41 ...................................... Locandine e altro materiale grafico

    Giulia Di Martino

  • 5portfolio

    2011 - 2016 architettura

  • 6 Giulia Di Martino

    RISTRUTTURAZIONE DI UN EDIFICIO A BOLOGNA 01.16 - 04.16

    Il tessuto che caratterizza i margini nordorientali del centro storico di Bologna, nei pressi di porta San Donato, costituito da unedificato poco compatto di abitazioni circondate da giardini. La palazzina in questione risale alla prima met del Novecento, e comprende tre livelli di appartamenti, piano seminterrato e mansarda.Liter prevedeva rilievo e restituzione grafica dellesi-stente, ed elaborazione della proposta di progetto.Unitamente alla ristrutturazione delle gi esistenti uni-t abitative, si prevede il recupero del sottotetto per uso abitativo e la rifunzionalizzazione del piano seminterra-to per uffici.Limpianto tipologico viene lasciato sostanzialmente intatto: a partire dai due ingressi e dal corpo scala prin-cipale, che condizionano il sistema distributivo interno a ciascuna appartamento, in cui un corridoio centrale, lungo la dimensione maggiore delledificio, funge da asse di articolazione degli ambienti.Solo ad un livello si elabora una proposta distributiva che rimette in discussione tale assetto.

  • 7portfolio

    15

    0.00= 46,83 m s.l.m

    1,17

    2,36

    12,73 mq

    11,69 mq

    11,88 mq

    15,25 mq

    3,60 mq

    14,30 mq

    1,34

    disimpegno

    soggiorno / pranzo29,56 mq

    camera 2

    cucina

    bagno 1

    camera 1

    H=3,39Mwc - lavand.2,32 mq

    10,95 mqcamera 4 / studio

    U. 2121,7+17,26 mq

    4,12 mq

    4,66 mqbagno 2

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    2020

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    H=283a=17,7 cm; p= 27 cmNa = 9

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    camera 3

    pianta piano rialzato

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    PROGETTO - SEZ B-B'

    sez. A-A

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    prospetto ovest

  • 10 Giulia Di Martino

    Lex Chiesa del Monte a Castelbuono (Palermo) | 04.15 I PUNTI FOCALI DEL MUSEO DIFFUSO

    Partendo da una lettura del centro storico di Castelbuo-no come museo diffuso, viene individuato lasse-Ypsigro (antico nome del borgo) attraverso il quale si articolano i principali monumenti del paese. Lex- Chiesa del Monte uno di questi punti focali. Le condizioni di abbandono, dopo crolli e rimaneggiamenti, ne impongono la resti-tuzione alla citt, in senso urbano e funzionale. Oltre al necessario progetto di restauro conservativo, linten-to quello di riproporre in chiave contemporanea due importanti elementi dellantica fabbrica, il campanile e labside, e di organizzare allinterno un sistema espositi-vo flessibile, tanto dal punto di vista dei materiali e della modularit, quanto da quello illuminotecnico.

    castello dei Ventimiglia

    ex Chiesa del Monte

  • 11portfolio

  • 12 Giulia Di Martino

    - pedane in legnoPavimentazione sopraelevata:

    - pannelli in vetro rimovibili

    parete verticale con struttura in profilati di alluminio e lamiera microforata

    rimozione parete in blocchi di cls e ricostruzione in muratura armata

    nuovo infisso dingresso

    A A

    schemi evoluzione storica

    perdite della fabbrica

  • 13portfolio

    Posizionamento di lucernariapribili elettricamente sullafalda di copertura esistente incorripondenza della zonaretrostante la parete inmicroforata

    Struttura in profilati di alluminiocurvi e lamiera microforatacon sistema di aggancio alletravi lignee di copertura

    Parete verticale con struttura inprofilati di alluminio 50x50mmpasso 80cm

    Restauro conservativo dellesuperfici architettoniche

    Pannelli verticali fissati allastruttura metallica principalein lamiera microforatasp.2mm finitura tipo "corten"con foratura variabile da

    4mm a 10mm

    Binario elettrificatotipo Erco conproiettori Led

    Apparecchi lineari Led aparete tipo Erco alloggiati al disopra del cornicione

    Pannello espositivomodulare componibile inquadrelli 5x5 cm inalluminio finitura tipo"corten"

    Panca/Totem espositivomodulare componibile inquadrelli 5x5 cm inalluminio finitura tipo"corten"

    Panca/Base espositivamodulare componibile in

    quadrelli 5x5 cm inalluminio finitura tipo

    "corten"

    due possibili scenari di luce

    sezione A-A

    studio illuminotecnico

  • 14 Giulia Di Martino

    VERSO EDIFICI AD ENERGIA NETTA ZERO

    Lindagine svolta prende le mosse dalla duplice necessi-t di conoscere le nuove direzioni tracciate istituzional-mente in campo energetico per ledilizia della Comunit Europea, e comprenderne le ricadute tecnologiche, for-mali, spaziali.A partire dalla definizione di Edificio ad Energia Netta Zero (N.Z.E.B.), inteso come edificio che raggiunge le-quilibrio fra consumi energetici interni e produzione da fonti rinnovabili e in loco, stata progettata una biblio-teca nel centro di Palermo, che adotta lo schema tipolo-gico delledificio a corte insediato in un lotto quadrato. Il processo progettuale ragiona sullinvolucro edilizio, sui materiali che in generale compongo gli elementi archi-tettonici, e sulle tecnologie integrate in grado di produr-re energia in loco.Viene offerta una doppia ordine di lettura, come una sor-ta di sovrapposizione tipologica: per un verso edificio a corte, per un altro giustapposizione di un volume linea-re, ed un volume a C ad esso connesso in punti salienti, nella fattispecie laddove necessit di continuit della corte interna lo impongono. Questultima spazio pub-blico urbano, ed contornata al piano terra da un porti-co che racchiude le attivit commerciali aperte unica-mente verso la corte. Tutto ledificio manifesta una forte chiusura verso lesterno, e solo nella facciata principale, prospiciente la piazza, resa permeabile alla vista, at-traverso ladozione di una facciata fotovoltaica semitra-sparente.

    Una biblioteca pubblica a Palermo | 25.07.14

    Schema assonometrico modello di progetto | scala 1:200

  • 15portfolio

  • via Mordini

    via delle Croci

    via Maninvia delle Croci

    via Mordini

    via Castriota

    via Libert

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    Verso Edifici ad Energia Netta ZeroUna biblioteca pubblica a Palermo

    Sezioni 04TAV. |

    0 1 5

    Universit degli Studi di Palermo | Scuola Politecnica | Corso di Laurea Arch. LM 4 | A.A. 2013-2014Esame di Laurea in Composizione architettonica e urbana | Fisica Tecnica Ambientale Docenti relatori: Prof. Gaetano Cuccia | Prof. Marco BeccaliCorrelatori: Arch. Alessandra Galatioto | Arch. Giuseppe Ferrarella | Arch. Marina BonomoloAll. Arch: Giulia Di Martino

    16 Giulia Di Martino

    Sezione A-A

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    pianta a quota +6,00 m pianta a quota +13,30pianta a quota +9,65 m

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    6. 6.

    5.

    4. 3.

    1. Settore dingresso 2. Sala multimediale 3. Emeroteca 4. Libri rari | collezioni 5. Sala di lettura 6. Sezioni libri 7. Sala bambini 8. Uffici 9. Sala riunioni 11. Sala conferenze | esposizioni 12. Deposito

    Verso Edifici ad Energia Netta ZeroUna biblioteca pubblica a Palermo

    Piante e Sezioni 03TAV. |

    Universit degli Studi di Palermo | Scuola Politecnica | Corso di Laurea Arch. LM 4 | A.A. 2013-2014Esame di Laurea in Composizione architettonica e urbana | Fisica Tecnica Ambientale Docenti relatori: Prof. Gaetano Cuccia | Prof. Marco BeccaliCorrelatori: Arch. Alessandra Galatioto | Arch. Giuseppe Ferrarella | Arch. Marina BonomoloAll. Arch: Giulia Di Martino

    via Mordini

    via delle Croci

    via Maninvia delle Croci

    via Mordini

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    via Libert

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    Verso Edifici ad Energia Netta ZeroUna biblioteca pubblica a Palermo

    Sezioni 04TAV. |

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    Universit degli Studi di Palermo | Scuola Politecnica | Corso di Laurea Arch. LM 4 | A.A. 2013-2014Esame di Laurea in Composizione architettonica e urbana | Fisica Tecnica Ambientale Docenti relatori: Prof. Gaetano Cuccia | Prof. Marco BeccaliCorrelatori: Arch. Alessandra Galatioto | Arch. Giuseppe Ferrarella | Arch. Marina BonomoloAll. Arch: Giulia Di Martino

    Pianta primo piano

    A A

  • Verso Edifici ad Energia Netta ZeroUna biblioteca pubblica a Palermo

    Studio IlluminotecnicoConsumi elettrici 07

    TAV. | Universit degli Studi di Palermo | Scuola Politecnica | Corso di Laurea Arch. LM 4 | A.A. 2013-2014Esame di Laurea in Composizione architettonica e urbana | Fisica Tecnica Ambientale Docenti relatori: Prof. Gaetano Cuccia | Prof. Marco BeccaliCorrelatori: Arch. Alessandra Galatioto | Arch. Giuseppe Ferrarella | Arch. Marina BonomoloAll. Arch: Giulia Di Martino

    POTENZA [W]FLUSSO

    LUMINOSO [lm] SIMBOLONUM. APPAR.

    si 1- Sala di Lettura 672,5 1792 4.228,2no 2- Sala di lettura 2 356,6 1374,8 3.240no 3- Sala di lettura 3 307,5 1374,8 3.240si 4- Uffici 167,6 652 10 pc 3.825,8si 5- Sala Studio (x4) 144,44 592 1.768,25no 6- Sala riunioni 49 148 959,1no 7- Sala bambini 61,4 192 95,7si 8- Negozio 2 (x3) 263,6 1332 1 pc 3.926,2no 9- Negozi (x3) 209,3 1089 1 pc 2.878,9no 10- Caffetteria 96,3 189 1.984,8no 11- Bookshop 78,6 444 1.298,6si 12- Settore d'ingresso 364,6 1067 10 pc 3.670,5no 13- Sala conferenze 211,6 644 416,5si 14- Bagno (x6) 257,8 1200 3.066,7no 15- Magazzino/bagno bookshop 61,4 236 766,7no 16- Cucina caffetteria 42,7 172 1 frigo 3.828,3no 17- Locali di servizio (x8) 243,2 360 2.567,2no 18- Collegamenti verticali 171,8 850 699,7no 19- Distribuzione terzo piano 188 600 524,3no 20- Distribuzioni sala di lettura 117,5 120 209,7no 21- Passaggi di collegamento 36 80 578no 22- Ingresso (pianoterra) 78,6 120 104,85no 23- Ingresso secondario 49,6 120 117,1no 24- Deposito interrato 158,7 240 234,3no 25- Distribuzione piano interrato 97,2 200 195,2

    4485,54

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    Uffici

    Settore dingresso

    Sala studio

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

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    ILLUMINAZIONE CORRIDOI90

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    Nov-Dic-Gen Feb-Mar-Apr

    Mag-Giu-Lug Ago-Sett-Ottlun mar mer gio ven sab dom lun mar mer gio ven sab dom lun mar mer gio ven sab dom lun mar mer gio ven sab dom

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    ALTRI AMBIENTI

    20-21 430 70 20-21 491 80

    18-20 435 7018-20 456 65

    8-11 471 60

    11-13 466 50

    13-16 459 50

    16-18 453 6016-18 499 60

    13-16 497 50

    11-13 499 50

    8-11 475 55

    17-21 460 75

    16-17 452 65

    13-16 473 55

    11-13 469 50

    8-11 493 608-11Em [lx]

    467dimm [%]int [h]

    65

    11-13 426 55

    13-16 497 60

    16-17 472 75

    SALA DI LETTURA

    21 DICEMBRE 21 MARZO 21 GIUGNO 21 SETTEMBRE

    int = intervallo orario della simulazione= illuminamento medio sul piano di lavoro

    dimm = dimmeraggio degli apparecchi della salaE m

    500 lx400 lx300 lx200 lx100 lx80 lx60 lx40 lx20 lx

    sospensione lineare LED

    proiettore flood LED

    faretto LED da incasso

    TIPOLOGIE DI APPARECCHIO

    11403182

    88

    15442,4

    422444

    Uffici

    AMBIENTIPtot [W]num. tot.

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    Sala studio

    Negozio

    Settore dingresso

    8/11 11/13 13/16 16/17 17/21 DIMMERAGGI [%]

    8/11 11/13 13/16 16/18 18/20 20/21

    ILLUMINAMENTOscala colorimetrica

    totale 128.1201791

    DAYLIGHTING FACTOR

    NORMATIVA

    28 652

    1486

    22 444

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    75 75

    75 90 100 100 65 65 90 95

    80 75 75 85 95

    65 60 60 75 90 10075 70 70 85 100 100

    70 70 75 75 80 8575 70 75 80 85 90

    70 65 60 65 70 7575 70 70 70 75 85

    10 0 0 10 40 5525 25 20 30 55 65

    75 70 75 80 90

    80 80 80 90 9575 65 65 80 8 5

    35 30 30 45 6530 25 25 30 60

    ZONESUPERFICIE TOT.

    CALPESTABILE [mq]POTENZA TOTALE INSTALLATA [W]

    ALTRE APPLIANCE kWh ANNODIALUX

    17-21 491 80

    ZONE DI CIRCOLAZIONE E SPAZI COMUNI

    UFFICI

    VENDITA AL DETTAGLIO

    SPAZI COMUNI

    BIBLIOTECHE

    Guardaroba, gabinetti, bagni, toilette 200 251.2

    1919

    300Archiviazione, copiaturaScrittura, dattilografialettura, elaborazione datiDisegno tecnicoPostazioni CADSale conferenze e riunioniRicezione (reception)Archivi

    3.1

    4.14.14.1

    Aree di venditaCasseTavolo di imballaggio

    300 221919

    IngressoGuardarobaSale dattesaBiglietteria

    5.1.15.1.25.1.35.1.4

    100200200300

    22252222

    ScaffaliArea di letturaPosti di servizio al pubblico

    200500500

    191919

    5.6.15.6.25.6.3

    Em[lx] UGR LEm[lx] UGR L

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    400 420 440 460 480 500

    lx

    Sala di lettura

    Uffici

    Settore dingresso

    Sala studio

    Negozio UNI EN 12464 _ Illuminazione dei Luoghi di Lavoro

    106766

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Nelle zone non analizzate in Dialux la scelta degli apparecchi e delle potenze corrispondenti stata operata:

    per analogia con le zone analizzate: negli altri ambienti principali, si parte dalla similitudine con una delle zone studiate in Dialux, scegliendo quindi le stesse tipologie di apparecchi, e si varia il numero in base alleffettiva grandezza

    per attinenza alle attivit e alla presen-za di persone: ambienti di servizio, transi-to, secondari.

    PIANTA A QUOTA +0,00

    PIANTA A QUOTA +6,00

    PIANTA A QUOTA +13,00

    54,5 %43,532,521,510,5

    Si tratta di un parametro che descrive il rapporto fra illuminamento su una superficie orizzontale allinterno del locale, e illuminamento su una superficie orizzontale esterna, espresso in percen-tuale.

    DF= EiE0

    x 100 %

    Descrive le prestazioni luminose della zona consi-derata, e presenta una variabilit nel tempo e nello spazio, molto ridotta. Viene infatti calcolato in condizioni di cielo coperto, dal momento che la luce solare diretta rappresenta il maggiore respon-sabile della variabilit suddetta.Il DF dipende unicamente da fattori quali:- larea delle superfici finestrate- larea dei diversi elementi che costituiscono linvolucro- il coefficiente di trasmissione superfici finestrate-il coefficiente di riflessione delle superfici allinte-rno del locale- lo stato di manutenzione di tutte le superfici

    SCHEDULES E APPLIANCES

    illuminazione SCALE

    illuminazione DEPOSITO

    1.a

    1.b

    1.c

    2.

    3. 4.

    5.

    1. Sala di lettura

    4. Sala studio

    3. Uffici

    5. Settore dingresso

    1.a. primo livello

    1.c. terzo livello1.b. secondo livello

    DF [%]

    2. Negozio

    1,85 2,153,84

    2,37

    0,91

    1,28

    2,70

    Le percentuali di dimmeraggio individuate con Dialux vengono trasposte in Ecotect, e si traducono in Sche-dules, ovvero i profili di utilizzazione giornaliera e annuale degli apparecchi in ciascuna zona.Contemporaneamente vengono creati per ciascuna zona delle APPLIANCE, ovvero degli oggetti/apparec-chi generici che possono essere settati con la potenza voluta. In questo caso lappliance in una zona avr come potenza la potenza totale installata degli appa-recchi scelti

    illuminazione SALE SPECIALI

    Standard WeekdayStandard WeekendPublic Holiday

    APPARECCHI

    Sospensione LED lineare

    simbolo

    Faretto LED da parete illum. indiretta

    Sospensione LED cilindrica

    Faretto LED da incasso a parete

    Faretto LED da incasso a soffitto

    Proiettore flood LED

    Riflettore industriale LED

    Negozio

    ESEMPI DI SOLIDI FOTOMETRICI

    (fonte: azienda Erco)

    (fonte: azienda Castaldi)

    Attraverso il software Dialux vengono svolte le simulazioni di quattro giorni campione, che indica-no i quattro intervalli stagionali in cui regolare le diverse percentuali di accensione degli apparecchi luminosi.Il programma consente la modellazione 3D degli ambienti, limpostazione di coefficienti di riflessione e colori delle superfici, ed infine linstallazione di apparecchi luminosi, possibile grazie alla presenza di collegamenti speciali con le librerie delle case produttrici di tali apparecchi. Con il dimmeraggio possibile controllare tutti gli aspetti collegati allemissione dei flussi luminosi, per raggiungere i livelli di illuminamento richiesti. In generale stato possibile raggiungere dei livelli prestazionali anche grazie alla scelta di apparecchi Led, attualmente fra le sorgenti luminose pi efficienti.

    1619192225

    5005000

    500

    750500500300300

    3.2

    3.33.43.53.63.7

    La norma contiene una sezione iniziale con le principali definizioni dellambi-to, fra cui:- compito visivo: linsieme degli elementi visivi (dimensione della strut-tura, contrasto e durata) che riguarda-no il lavoro effettuato; - abbagliamento (URG): fenomeno che impedisce una visione corretta del compito visivo. - resa del colore: indice che definisce la capacit di una lampada a restituire in modo adeguato i colori rispetto a quelli della radiazione solare.

    39.084,3

    Verso Edifici ad Energia Netta ZeroUna biblioteca pubblica a Palermo

    Studio IlluminotecnicoConsumi elettrici 07

    TAV. | Universit degli Studi di Palermo | Scuola Politecnica | Corso di Laurea Arch. LM 4 | A.A. 2013-2014Esame di Laurea in Composizione architettonica e urbana | Fisica Tecnica Ambientale Docenti relatori: Prof. Gaetano Cuccia | Prof. Marco BeccaliCorrelatori: Arch. Alessandra Galatioto | Arch. Giuseppe Ferrarella | Arch. Marina BonomoloAll. Arch: Giulia Di Martino

    POTENZA [W]FLUSSO

    LUMINOSO [lm] SIMBOLONUM. APPAR.

    si 1- Sala di Lettura 672,5 1792 4.228,2no 2- Sala di lettura 2 356,6 1374,8 3.240no 3- Sala di lettura 3 307,5 1374,8 3.240si 4- Uffici 167,6 652 10 pc 3.825,8si 5- Sala Studio (x4) 144,44 592 1.768,25no 6- Sala riunioni 49 148 959,1no 7- Sala bambini 61,4 192 95,7si 8- Negozio 2 (x3) 263,6 1332 1 pc 3.926,2no 9- Negozi (x3) 209,3 1089 1 pc 2.878,9no 10- Caffetteria 96,3 189 1.984,8no 11- Bookshop 78,6 444 1.298,6si 12- Settore d'ingresso 364,6 1067 10 pc 3.670,5no 13- Sala conferenze 211,6 644 416,5si 14- Bagno (x6) 257,8 1200 3.066,7no 15- Magazzino/bagno bookshop 61,4 236 766,7no 16- Cucina caffetteria 42,7 172 1 frigo 3.828,3no 17- Locali di servizio (x8) 243,2 360 2.567,2no 18- Collegamenti verticali 171,8 850 699,7no 19- Distribuzione terzo piano 188 600 524,3no 20- Distribuzioni sala di lettura 117,5 120 209,7no 21- Passaggi di collegamento 36 80 578no 22- Ingresso (pianoterra) 78,6 120 104,85no 23- Ingresso secondario 49,6 120 117,1no 24- Deposito interrato 158,7 240 234,3no 25- Distribuzione piano interrato 97,2 200 195,2

    4485,54

    +6,00

    +6,00

    +9,65

    +13,30

    +16,90

    Uffici

    Settore dingresso

    Sala studio

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    90

    80

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    6050

    20

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    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

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    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    ILLUMINAZIONE CORRIDOI90

    80

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    20

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    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

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    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    90

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    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    illuminazione BAGNI90

    80

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    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

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    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    Nov-Dic-Gen Feb-Mar-Apr

    Mag-Giu-Lug Ago-Sett-Ottlun mar mer gio ven sab dom lun mar mer gio ven sab dom lun mar mer gio ven sab dom lun mar mer gio ven sab dom

    lun mar mer gio ven sab domgen

    feb

    mar

    apr

    mag

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    sett

    ott

    nov

    dic

    gen

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    feb

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    dic

    ALTRI AMBIENTI

    20-21 430 70 20-21 491 80

    18-20 435 7018-20 456 65

    8-11 471 60

    11-13 466 50

    13-16 459 50

    16-18 453 6016-18 499 60

    13-16 497 50

    11-13 499 50

    8-11 475 55

    17-21 460 75

    16-17 452 65

    13-16 473 55

    11-13 469 50

    8-11 493 608-11Em [lx]

    467dimm [%]int [h]

    65

    11-13 426 55

    13-16 497 60

    16-17 472 75

    SALA DI LETTURA

    21 DICEMBRE 21 MARZO 21 GIUGNO 21 SETTEMBRE

    int = intervallo orario della simulazione= illuminamento medio sul piano di lavoro

    dimm = dimmeraggio degli apparecchi della salaE m

    500 lx400 lx300 lx200 lx100 lx80 lx60 lx40 lx20 lx

    sospensione lineare LED

    proiettore flood LED

    faretto LED da incasso

    TIPOLOGIE DI APPARECCHIO

    11403182

    88

    15442,4

    422444

    Uffici

    AMBIENTIPtot [W]num. tot.

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    Sala studio

    Negozio

    Settore dingresso

    8/11 11/13 13/16 16/17 17/21 DIMMERAGGI [%]

    8/11 11/13 13/16 16/18 18/20 20/21

    ILLUMINAMENTOscala colorimetrica

    totale 128.1201791

    DAYLIGHTING FACTOR

    NORMATIVA

    28 652

    1486

    22 444

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    75 75

    75 90 100 100 65 65 90 95

    80 75 75 85 95

    65 60 60 75 90 10075 70 70 85 100 100

    70 70 75 75 80 8575 70 75 80 85 90

    70 65 60 65 70 7575 70 70 70 75 85

    10 0 0 10 40 5525 25 20 30 55 65

    75 70 75 80 90

    80 80 80 90 9575 65 65 80 8 5

    35 30 30 45 6530 25 25 30 60

    ZONESUPERFICIE TOT.

    CALPESTABILE [mq]POTENZA TOTALE INSTALLATA [W]

    ALTRE APPLIANCE kWh ANNODIALUX

    17-21 491 80

    ZONE DI CIRCOLAZIONE E SPAZI COMUNI

    UFFICI

    VENDITA AL DETTAGLIO

    SPAZI COMUNI

    BIBLIOTECHE

    Guardaroba, gabinetti, bagni, toilette 200 251.2

    1919

    300Archiviazione, copiaturaScrittura, dattilografialettura, elaborazione datiDisegno tecnicoPostazioni CADSale conferenze e riunioniRicezione (reception)Archivi

    3.1

    4.14.14.1

    Aree di venditaCasseTavolo di imballaggio

    300 221919

    IngressoGuardarobaSale dattesaBiglietteria

    5.1.15.1.25.1.35.1.4

    100200200300

    22252222

    ScaffaliArea di letturaPosti di servizio al pubblico

    200500500

    191919

    5.6.15.6.25.6.3

    Em[lx] UGR LEm[lx] UGR L

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    400 420 440 460 480 500

    lx

    Sala di lettura

    Uffici

    Settore dingresso

    Sala studio

    Negozio UNI EN 12464 _ Illuminazione dei Luoghi di Lavoro

    106766

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Nelle zone non analizzate in Dialux la scelta degli apparecchi e delle potenze corrispondenti stata operata:

    per analogia con le zone analizzate: negli altri ambienti principali, si parte dalla similitudine con una delle zone studiate in Dialux, scegliendo quindi le stesse tipologie di apparecchi, e si varia il numero in base alleffettiva grandezza

    per attinenza alle attivit e alla presen-za di persone: ambienti di servizio, transi-to, secondari.

    PIANTA A QUOTA +0,00

    PIANTA A QUOTA +6,00

    PIANTA A QUOTA +13,00

    54,5 %43,532,521,510,5

    Si tratta di un parametro che descrive il rapporto fra illuminamento su una superficie orizzontale allinterno del locale, e illuminamento su una superficie orizzontale esterna, espresso in percen-tuale.

    DF= EiE0

    x 100 %

    Descrive le prestazioni luminose della zona consi-derata, e presenta una variabilit nel tempo e nello spazio, molto ridotta. Viene infatti calcolato in condizioni di cielo coperto, dal momento che la luce solare diretta rappresenta il maggiore respon-sabile della variabilit suddetta.Il DF dipende unicamente da fattori quali:- larea delle superfici finestrate- larea dei diversi elementi che costituiscono linvolucro- il coefficiente di trasmissione superfici finestrate-il coefficiente di riflessione delle superfici allinte-rno del locale- lo stato di manutenzione di tutte le superfici

    SCHEDULES E APPLIANCES

    illuminazione SCALE

    illuminazione DEPOSITO

    1.a

    1.b

    1.c

    2.

    3. 4.

    5.

    1. Sala di lettura

    4. Sala studio

    3. Uffici

    5. Settore dingresso

    1.a. primo livello

    1.c. terzo livello1.b. secondo livello

    DF [%]

    2. Negozio

    1,85 2,153,84

    2,37

    0,91

    1,28

    2,70

    Le percentuali di dimmeraggio individuate con Dialux vengono trasposte in Ecotect, e si traducono in Sche-dules, ovvero i profili di utilizzazione giornaliera e annuale degli apparecchi in ciascuna zona.Contemporaneamente vengono creati per ciascuna zona delle APPLIANCE, ovvero degli oggetti/apparec-chi generici che possono essere settati con la potenza voluta. In questo caso lappliance in una zona avr come potenza la potenza totale installata degli appa-recchi scelti

    illuminazione SALE SPECIALI

    Standard WeekdayStandard WeekendPublic Holiday

    APPARECCHI

    Sospensione LED lineare

    simbolo

    Faretto LED da parete illum. indiretta

    Sospensione LED cilindrica

    Faretto LED da incasso a parete

    Faretto LED da incasso a soffitto

    Proiettore flood LED

    Riflettore industriale LED

    Negozio

    ESEMPI DI SOLIDI FOTOMETRICI

    (fonte: azienda Erco)

    (fonte: azienda Castaldi)

    Attraverso il software Dialux vengono svolte le simulazioni di quattro giorni campione, che indica-no i quattro intervalli stagionali in cui regolare le diverse percentuali di accensione degli apparecchi luminosi.Il programma consente la modellazione 3D degli ambienti, limpostazione di coefficienti di riflessione e colori delle superfici, ed infine linstallazione di apparecchi luminosi, possibile grazie alla presenza di collegamenti speciali con le librerie delle case produttrici di tali apparecchi. Con il dimmeraggio possibile controllare tutti gli aspetti collegati allemissione dei flussi luminosi, per raggiungere i livelli di illuminamento richiesti. In generale stato possibile raggiungere dei livelli prestazionali anche grazie alla scelta di apparecchi Led, attualmente fra le sorgenti luminose pi efficienti.

    1619192225

    5005000

    500

    750500500300300

    3.2

    3.33.43.53.63.7

    La norma contiene una sezione iniziale con le principali definizioni dellambi-to, fra cui:- compito visivo: linsieme degli elementi visivi (dimensione della strut-tura, contrasto e durata) che riguarda-no il lavoro effettuato; - abbagliamento (URG): fenomeno che impedisce una visione corretta del compito visivo. - resa del colore: indice che definisce la capacit di una lampada a restituire in modo adeguato i colori rispetto a quelli della radiazione solare.

    39.084,3

    Verso Edifici ad Energia Netta ZeroUna biblioteca pubblica a Palermo

    Studio IlluminotecnicoConsumi elettrici 07

    TAV. | Universit degli Studi di Palermo | Scuola Politecnica | Corso di Laurea Arch. LM 4 | A.A. 2013-2014Esame di Laurea in Composizione architettonica e urbana | Fisica Tecnica Ambientale Docenti relatori: Prof. Gaetano Cuccia | Prof. Marco BeccaliCorrelatori: Arch. Alessandra Galatioto | Arch. Giuseppe Ferrarella | Arch. Marina BonomoloAll. Arch: Giulia Di Martino

    POTENZA [W]FLUSSO

    LUMINOSO [lm] SIMBOLONUM. APPAR.

    si 1- Sala di Lettura 672,5 1792 4.228,2no 2- Sala di lettura 2 356,6 1374,8 3.240no 3- Sala di lettura 3 307,5 1374,8 3.240si 4- Uffici 167,6 652 10 pc 3.825,8si 5- Sala Studio (x4) 144,44 592 1.768,25no 6- Sala riunioni 49 148 959,1no 7- Sala bambini 61,4 192 95,7si 8- Negozio 2 (x3) 263,6 1332 1 pc 3.926,2no 9- Negozi (x3) 209,3 1089 1 pc 2.878,9no 10- Caffetteria 96,3 189 1.984,8no 11- Bookshop 78,6 444 1.298,6si 12- Settore d'ingresso 364,6 1067 10 pc 3.670,5no 13- Sala conferenze 211,6 644 416,5si 14- Bagno (x6) 257,8 1200 3.066,7no 15- Magazzino/bagno bookshop 61,4 236 766,7no 16- Cucina caffetteria 42,7 172 1 frigo 3.828,3no 17- Locali di servizio (x8) 243,2 360 2.567,2no 18- Collegamenti verticali 171,8 850 699,7no 19- Distribuzione terzo piano 188 600 524,3no 20- Distribuzioni sala di lettura 117,5 120 209,7no 21- Passaggi di collegamento 36 80 578no 22- Ingresso (pianoterra) 78,6 120 104,85no 23- Ingresso secondario 49,6 120 117,1no 24- Deposito interrato 158,7 240 234,3no 25- Distribuzione piano interrato 97,2 200 195,2

    4485,54

    +6,00

    +6,00

    +9,65

    +13,30

    +16,90

    Uffici

    Settore dingresso

    Sala studio

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    90

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    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    ILLUMINAZIONE CORRIDOI90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    illuminazione BAGNI90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    Nov-Dic-Gen Feb-Mar-Apr

    Mag-Giu-Lug Ago-Sett-Ottlun mar mer gio ven sab dom lun mar mer gio ven sab dom lun mar mer gio ven sab dom lun mar mer gio ven sab dom

    lun mar mer gio ven sab domgen

    feb

    mar

    apr

    mag

    giu

    lug

    ago

    sett

    ott

    nov

    dic

    gen

    feb

    mar

    apr

    mag

    giu

    lug

    ago

    sett

    ott

    nov

    dic

    gen

    feb

    mar

    apr

    mag

    giu

    lug

    ago

    sett

    ott

    nov

    dic

    ALTRI AMBIENTI

    20-21 430 70 20-21 491 80

    18-20 435 7018-20 456 65

    8-11 471 60

    11-13 466 50

    13-16 459 50

    16-18 453 6016-18 499 60

    13-16 497 50

    11-13 499 50

    8-11 475 55

    17-21 460 75

    16-17 452 65

    13-16 473 55

    11-13 469 50

    8-11 493 608-11Em [lx]

    467dimm [%]int [h]

    65

    11-13 426 55

    13-16 497 60

    16-17 472 75

    SALA DI LETTURA

    21 DICEMBRE 21 MARZO 21 GIUGNO 21 SETTEMBRE

    int = intervallo orario della simulazione= illuminamento medio sul piano di lavoro

    dimm = dimmeraggio degli apparecchi della salaE m

    500 lx400 lx300 lx200 lx100 lx80 lx60 lx40 lx20 lx

    sospensione lineare LED

    proiettore flood LED

    faretto LED da incasso

    TIPOLOGIE DI APPARECCHIO

    11403182

    88

    15442,4

    422444

    Uffici

    AMBIENTIPtot [W]num. tot.

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    Sala studio

    Negozio

    Settore dingresso

    8/11 11/13 13/16 16/17 17/21 DIMMERAGGI [%]

    8/11 11/13 13/16 16/18 18/20 20/21

    ILLUMINAMENTOscala colorimetrica

    totale 128.1201791

    DAYLIGHTING FACTOR

    NORMATIVA

    28 652

    1486

    22 444

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    75 75

    75 90 100 100 65 65 90 95

    80 75 75 85 95

    65 60 60 75 90 10075 70 70 85 100 100

    70 70 75 75 80 8575 70 75 80 85 90

    70 65 60 65 70 7575 70 70 70 75 85

    10 0 0 10 40 5525 25 20 30 55 65

    75 70 75 80 90

    80 80 80 90 9575 65 65 80 8 5

    35 30 30 45 6530 25 25 30 60

    ZONESUPERFICIE TOT.

    CALPESTABILE [mq]POTENZA TOTALE INSTALLATA [W]

    ALTRE APPLIANCE kWh ANNODIALUX

    17-21 491 80

    ZONE DI CIRCOLAZIONE E SPAZI COMUNI

    UFFICI

    VENDITA AL DETTAGLIO

    SPAZI COMUNI

    BIBLIOTECHE

    Guardaroba, gabinetti, bagni, toilette 200 251.2

    1919

    300Archiviazione, copiaturaScrittura, dattilografialettura, elaborazione datiDisegno tecnicoPostazioni CADSale conferenze e riunioniRicezione (reception)Archivi

    3.1

    4.14.14.1

    Aree di venditaCasseTavolo di imballaggio

    300 221919

    IngressoGuardarobaSale dattesaBiglietteria

    5.1.15.1.25.1.35.1.4

    100200200300

    22252222

    ScaffaliArea di letturaPosti di servizio al pubblico

    200500500

    191919

    5.6.15.6.25.6.3

    Em[lx] UGR LEm[lx] UGR L

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    400 420 440 460 480 500

    lx

    Sala di lettura

    Uffici

    Settore dingresso

    Sala studio

    Negozio UNI EN 12464 _ Illuminazione dei Luoghi di Lavoro

    106766

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Nelle zone non analizzate in Dialux la scelta degli apparecchi e delle potenze corrispondenti stata operata:

    per analogia con le zone analizzate: negli altri ambienti principali, si parte dalla similitudine con una delle zone studiate in Dialux, scegliendo quindi le stesse tipologie di apparecchi, e si varia il numero in base alleffettiva grandezza

    per attinenza alle attivit e alla presen-za di persone: ambienti di servizio, transi-to, secondari.

    PIANTA A QUOTA +0,00

    PIANTA A QUOTA +6,00

    PIANTA A QUOTA +13,00

    54,5 %43,532,521,510,5

    Si tratta di un parametro che descrive il rapporto fra illuminamento su una superficie orizzontale allinterno del locale, e illuminamento su una superficie orizzontale esterna, espresso in percen-tuale.

    DF= EiE0

    x 100 %

    Descrive le prestazioni luminose della zona consi-derata, e presenta una variabilit nel tempo e nello spazio, molto ridotta. Viene infatti calcolato in condizioni di cielo coperto, dal momento che la luce solare diretta rappresenta il maggiore respon-sabile della variabilit suddetta.Il DF dipende unicamente da fattori quali:- larea delle superfici finestrate- larea dei diversi elementi che costituiscono linvolucro- il coefficiente di trasmissione superfici finestrate-il coefficiente di riflessione delle superfici allinte-rno del locale- lo stato di manutenzione di tutte le superfici

    SCHEDULES E APPLIANCES

    illuminazione SCALE

    illuminazione DEPOSITO

    1.a

    1.b

    1.c

    2.

    3. 4.

    5.

    1. Sala di lettura

    4. Sala studio

    3. Uffici

    5. Settore dingresso

    1.a. primo livello

    1.c. terzo livello1.b. secondo livello

    DF [%]

    2. Negozio

    1,85 2,153,84

    2,37

    0,91

    1,28

    2,70

    Le percentuali di dimmeraggio individuate con Dialux vengono trasposte in Ecotect, e si traducono in Sche-dules, ovvero i profili di utilizzazione giornaliera e annuale degli apparecchi in ciascuna zona.Contemporaneamente vengono creati per ciascuna zona delle APPLIANCE, ovvero degli oggetti/apparec-chi generici che possono essere settati con la potenza voluta. In questo caso lappliance in una zona avr come potenza la potenza totale installata degli appa-recchi scelti

    illuminazione SALE SPECIALI

    Standard WeekdayStandard WeekendPublic Holiday

    APPARECCHI

    Sospensione LED lineare

    simbolo

    Faretto LED da parete illum. indiretta

    Sospensione LED cilindrica

    Faretto LED da incasso a parete

    Faretto LED da incasso a soffitto

    Proiettore flood LED

    Riflettore industriale LED

    Negozio

    ESEMPI DI SOLIDI FOTOMETRICI

    (fonte: azienda Erco)

    (fonte: azienda Castaldi)

    Attraverso il software Dialux vengono svolte le simulazioni di quattro giorni campione, che indica-no i quattro intervalli stagionali in cui regolare le diverse percentuali di accensione degli apparecchi luminosi.Il programma consente la modellazione 3D degli ambienti, limpostazione di coefficienti di riflessione e colori delle superfici, ed infine linstallazione di apparecchi luminosi, possibile grazie alla presenza di collegamenti speciali con le librerie delle case produttrici di tali apparecchi. Con il dimmeraggio possibile controllare tutti gli aspetti collegati allemissione dei flussi luminosi, per raggiungere i livelli di illuminamento richiesti. In generale stato possibile raggiungere dei livelli prestazionali anche grazie alla scelta di apparecchi Led, attualmente fra le sorgenti luminose pi efficienti.

    1619192225

    5005000

    500

    750500500300300

    3.2

    3.33.43.53.63.7

    La norma contiene una sezione iniziale con le principali definizioni dellambi-to, fra cui:- compito visivo: linsieme degli elementi visivi (dimensione della strut-tura, contrasto e durata) che riguarda-no il lavoro effettuato; - abbagliamento (URG): fenomeno che impedisce una visione corretta del compito visivo. - resa del colore: indice che definisce la capacit di una lampada a restituire in modo adeguato i colori rispetto a quelli della radiazione solare.

    39.084,3

    18 Giulia Di Martino

    studio illuminotecnico sulla sala di lettura

    legenda con alcuni modelli di apparecchi luminosi

  • 19portfolio

    Verso Edifici ad Energia Netta ZeroUna biblioteca pubblica a Palermo

    Studio IlluminotecnicoConsumi elettrici 07

    TAV. | Universit degli Studi di Palermo | Scuola Politecnica | Corso di Laurea Arch. LM 4 | A.A. 2013-2014Esame di Laurea in Composizione architettonica e urbana | Fisica Tecnica Ambientale Docenti relatori: Prof. Gaetano Cuccia | Prof. Marco BeccaliCorrelatori: Arch. Alessandra Galatioto | Arch. Giuseppe Ferrarella | Arch. Marina BonomoloAll. Arch: Giulia Di Martino

    POTENZA [W]FLUSSO

    LUMINOSO [lm] SIMBOLONUM. APPAR.

    si 1- Sala di Lettura 672,5 1792 4.228,2no 2- Sala di lettura 2 356,6 1374,8 3.240no 3- Sala di lettura 3 307,5 1374,8 3.240si 4- Uffici 167,6 652 10 pc 3.825,8si 5- Sala Studio (x4) 144,44 592 1.768,25no 6- Sala riunioni 49 148 959,1no 7- Sala bambini 61,4 192 95,7si 8- Negozio 2 (x3) 263,6 1332 1 pc 3.926,2no 9- Negozi (x3) 209,3 1089 1 pc 2.878,9no 10- Caffetteria 96,3 189 1.984,8no 11- Bookshop 78,6 444 1.298,6si 12- Settore d'ingresso 364,6 1067 10 pc 3.670,5no 13- Sala conferenze 211,6 644 416,5si 14- Bagno (x6) 257,8 1200 3.066,7no 15- Magazzino/bagno bookshop 61,4 236 766,7no 16- Cucina caffetteria 42,7 172 1 frigo 3.828,3no 17- Locali di servizio (x8) 243,2 360 2.567,2no 18- Collegamenti verticali 171,8 850 699,7no 19- Distribuzione terzo piano 188 600 524,3no 20- Distribuzioni sala di lettura 117,5 120 209,7no 21- Passaggi di collegamento 36 80 578no 22- Ingresso (pianoterra) 78,6 120 104,85no 23- Ingresso secondario 49,6 120 117,1no 24- Deposito interrato 158,7 240 234,3no 25- Distribuzione piano interrato 97,2 200 195,2

    4485,54

    +6,00

    +6,00

    +9,65

    +13,30

    +16,90

    Uffici

    Settore dingresso

    Sala studio

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    ILLUMINAZIONE CORRIDOI90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    illuminazione BAGNI90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    90

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    20

    20

    20

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    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    Nov-Dic-Gen Feb-Mar-Apr

    Mag-Giu-Lug Ago-Sett-Ottlun mar mer gio ven sab dom lun mar mer gio ven sab dom lun mar mer gio ven sab dom lun mar mer gio ven sab dom

    lun mar mer gio ven sab domgen

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    feb

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    giu

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    ALTRI AMBIENTI

    20-21 430 70 20-21 491 80

    18-20 435 7018-20 456 65

    8-11 471 60

    11-13 466 50

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    13-16 497 50

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    65

    11-13 426 55

    13-16 497 60

    16-17 472 75

    SALA DI LETTURA

    21 DICEMBRE 21 MARZO 21 GIUGNO 21 SETTEMBRE

    int = intervallo orario della simulazione= illuminamento medio sul piano di lavoro

    dimm = dimmeraggio degli apparecchi della salaE m

    500 lx400 lx300 lx200 lx100 lx80 lx60 lx40 lx20 lx

    sospensione lineare LED

    proiettore flood LED

    faretto LED da incasso

    TIPOLOGIE DI APPARECCHIO

    11403182

    88

    15442,4

    422444

    Uffici

    AMBIENTIPtot [W]num. tot.

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    Sala studio

    Negozio

    Settore dingresso

    8/11 11/13 13/16 16/17 17/21 DIMMERAGGI [%]

    8/11 11/13 13/16 16/18 18/20 20/21

    ILLUMINAMENTOscala colorimetrica

    totale 128.1201791

    DAYLIGHTING FACTOR

    NORMATIVA

    28 652

    1486

    22 444

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    75 75

    75 90 100 100 65 65 90 95

    80 75 75 85 95

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    ZONESUPERFICIE TOT.

    CALPESTABILE [mq]POTENZA TOTALE INSTALLATA [W]

    ALTRE APPLIANCE kWh ANNODIALUX

    17-21 491 80

    ZONE DI CIRCOLAZIONE E SPAZI COMUNI

    UFFICI

    VENDITA AL DETTAGLIO

    SPAZI COMUNI

    BIBLIOTECHE

    Guardaroba, gabinetti, bagni, toilette 200 251.2

    1919

    300Archiviazione, copiaturaScrittura, dattilografialettura, elaborazione datiDisegno tecnicoPostazioni CADSale conferenze e riunioniRicezione (reception)Archivi

    3.1

    4.14.14.1

    Aree di venditaCasseTavolo di imballaggio

    300 221919

    IngressoGuardarobaSale dattesaBiglietteria

    5.1.15.1.25.1.35.1.4

    100200200300

    22252222

    ScaffaliArea di letturaPosti di servizio al pubblico

    200500500

    191919

    5.6.15.6.25.6.3

    Em[lx] UGR LEm[lx] UGR L

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    400 420 440 460 480 500

    lx

    Sala di lettura

    Uffici

    Settore dingresso

    Sala studio

    Negozio UNI EN 12464 _ Illuminazione dei Luoghi di Lavoro

    106766

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Nelle zone non analizzate in Dialux la scelta degli apparecchi e delle potenze corrispondenti stata operata:

    per analogia con le zone analizzate: negli altri ambienti principali, si parte dalla similitudine con una delle zone studiate in Dialux, scegliendo quindi le stesse tipologie di apparecchi, e si varia il numero in base alleffettiva grandezza

    per attinenza alle attivit e alla presen-za di persone: ambienti di servizio, transi-to, secondari.

    PIANTA A QUOTA +0,00

    PIANTA A QUOTA +6,00

    PIANTA A QUOTA +13,00

    54,5 %43,532,521,510,5

    Si tratta di un parametro che descrive il rapporto fra illuminamento su una superficie orizzontale allinterno del locale, e illuminamento su una superficie orizzontale esterna, espresso in percen-tuale.

    DF= EiE0

    x 100 %

    Descrive le prestazioni luminose della zona consi-derata, e presenta una variabilit nel tempo e nello spazio, molto ridotta. Viene infatti calcolato in condizioni di cielo coperto, dal momento che la luce solare diretta rappresenta il maggiore respon-sabile della variabilit suddetta.Il DF dipende unicamente da fattori quali:- larea delle superfici finestrate- larea dei diversi elementi che costituiscono linvolucro- il coefficiente di trasmissione superfici finestrate-il coefficiente di riflessione delle superfici allinte-rno del locale- lo stato di manutenzione di tutte le superfici

    SCHEDULES E APPLIANCES

    illuminazione SCALE

    illuminazione DEPOSITO

    1.a

    1.b

    1.c

    2.

    3. 4.

    5.

    1. Sala di lettura

    4. Sala studio

    3. Uffici

    5. Settore dingresso

    1.a. primo livello

    1.c. terzo livello1.b. secondo livello

    DF [%]

    2. Negozio

    1,85 2,153,84

    2,37

    0,91

    1,28

    2,70

    Le percentuali di dimmeraggio individuate con Dialux vengono trasposte in Ecotect, e si traducono in Sche-dules, ovvero i profili di utilizzazione giornaliera e annuale degli apparecchi in ciascuna zona.Contemporaneamente vengono creati per ciascuna zona delle APPLIANCE, ovvero degli oggetti/apparec-chi generici che possono essere settati con la potenza voluta. In questo caso lappliance in una zona avr come potenza la potenza totale installata degli appa-recchi scelti

    illuminazione SALE SPECIALI

    Standard WeekdayStandard WeekendPublic Holiday

    APPARECCHI

    Sospensione LED lineare

    simbolo

    Faretto LED da parete illum. indiretta

    Sospensione LED cilindrica

    Faretto LED da incasso a parete

    Faretto LED da incasso a soffitto

    Proiettore flood LED

    Riflettore industriale LED

    Negozio

    ESEMPI DI SOLIDI FOTOMETRICI

    (fonte: azienda Erco)

    (fonte: azienda Castaldi)

    Attraverso il software Dialux vengono svolte le simulazioni di quattro giorni campione, che indica-no i quattro intervalli stagionali in cui regolare le diverse percentuali di accensione degli apparecchi luminosi.Il programma consente la modellazione 3D degli ambienti, limpostazione di coefficienti di riflessione e colori delle superfici, ed infine linstallazione di apparecchi luminosi, possibile grazie alla presenza di collegamenti speciali con le librerie delle case produttrici di tali apparecchi. Con il dimmeraggio possibile controllare tutti gli aspetti collegati allemissione dei flussi luminosi, per raggiungere i livelli di illuminamento richiesti. In generale stato possibile raggiungere dei livelli prestazionali anche grazie alla scelta di apparecchi Led, attualmente fra le sorgenti luminose pi efficienti.

    1619192225

    5005000

    500

    750500500300300

    3.2

    3.33.43.53.63.7

    La norma contiene una sezione iniziale con le principali definizioni dellambi-to, fra cui:- compito visivo: linsieme degli elementi visivi (dimensione della strut-tura, contrasto e durata) che riguarda-no il lavoro effettuato; - abbagliamento (URG): fenomeno che impedisce una visione corretta del compito visivo. - resa del colore: indice che definisce la capacit di una lampada a restituire in modo adeguato i colori rispetto a quelli della radiazione solare.

    39.084,3

    Verso Edifici ad Energia Netta ZeroUna biblioteca pubblica a Palermo

    Studio IlluminotecnicoConsumi elettrici 07

    TAV. | Universit degli Studi di Palermo | Scuola Politecnica | Corso di Laurea Arch. LM 4 | A.A. 2013-2014Esame di Laurea in Composizione architettonica e urbana | Fisica Tecnica Ambientale Docenti relatori: Prof. Gaetano Cuccia | Prof. Marco BeccaliCorrelatori: Arch. Alessandra Galatioto | Arch. Giuseppe Ferrarella | Arch. Marina BonomoloAll. Arch: Giulia Di Martino

    POTENZA [W]FLUSSO

    LUMINOSO [lm] SIMBOLONUM. APPAR.

    si 1- Sala di Lettura 672,5 1792 4.228,2no 2- Sala di lettura 2 356,6 1374,8 3.240no 3- Sala di lettura 3 307,5 1374,8 3.240si 4- Uffici 167,6 652 10 pc 3.825,8si 5- Sala Studio (x4) 144,44 592 1.768,25no 6- Sala riunioni 49 148 959,1no 7- Sala bambini 61,4 192 95,7si 8- Negozio 2 (x3) 263,6 1332 1 pc 3.926,2no 9- Negozi (x3) 209,3 1089 1 pc 2.878,9no 10- Caffetteria 96,3 189 1.984,8no 11- Bookshop 78,6 444 1.298,6si 12- Settore d'ingresso 364,6 1067 10 pc 3.670,5no 13- Sala conferenze 211,6 644 416,5si 14- Bagno (x6) 257,8 1200 3.066,7no 15- Magazzino/bagno bookshop 61,4 236 766,7no 16- Cucina caffetteria 42,7 172 1 frigo 3.828,3no 17- Locali di servizio (x8) 243,2 360 2.567,2no 18- Collegamenti verticali 171,8 850 699,7no 19- Distribuzione terzo piano 188 600 524,3no 20- Distribuzioni sala di lettura 117,5 120 209,7no 21- Passaggi di collegamento 36 80 578no 22- Ingresso (pianoterra) 78,6 120 104,85no 23- Ingresso secondario 49,6 120 117,1no 24- Deposito interrato 158,7 240 234,3no 25- Distribuzione piano interrato 97,2 200 195,2

    4485,54

    +6,00

    +6,00

    +9,65

    +13,30

    +16,90

    Uffici

    Settore dingresso

    Sala studio

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    ILLUMINAZIONE CORRIDOI90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    illuminazione BAGNI90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    90

    80

    70

    6050

    20

    20

    20

    10

    %

    0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

    Nov-Dic-Gen Feb-Mar-Apr

    Mag-Giu-Lug Ago-Sett-Ottlun mar mer gio ven sab dom lun mar mer gio ven sab dom lun mar mer gio ven sab dom lun mar mer gio ven sab dom

    lun mar mer gio ven sab domgen

    feb

    mar

    apr

    mag

    giu

    lug

    ago

    sett

    ott

    nov

    dic

    gen

    feb

    mar

    apr

    mag

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    lug

    ago

    sett

    ott

    nov

    dic

    gen

    feb

    mar

    apr

    mag

    giu

    lug

    ago

    sett

    ott

    nov

    dic

    ALTRI AMBIENTI

    20-21 430 70 20-21 491 80

    18-20 435 7018-20 456 65

    8-11 471 60

    11-13 466 50

    13-16 459 50

    16-18 453 6016-18 499 60

    13-16 497 50

    11-13 499 50

    8-11 475 55

    17-21 460 75

    16-17 452 65

    13-16 473 55

    11-13 469 50

    8-11 493 608-11Em [lx]

    467dimm [%]int [h]

    65

    11-13 426 55

    13-16 497 60

    16-17 472 75

    SALA DI LETTURA

    21 DICEMBRE 21 MARZO 21 GIUGNO 21 SETTEMBRE

    int = intervallo orario della simulazione= illuminamento medio sul piano di lavoro

    dimm = dimmeraggio degli apparecchi della salaE m

    500 lx400 lx300 lx200 lx100 lx80 lx60 lx40 lx20 lx

    sospensione lineare LED

    proiettore flood LED

    faretto LED da incasso

    TIPOLOGIE DI APPARECCHIO

    11403182

    88

    15442,4

    422444

    Uffici

    AMBIENTIPtot [W]num. tot.

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    Sala studio

    Negozio

    Settore dingresso

    8/11 11/13 13/16 16/17 17/21 DIMMERAGGI [%]

    8/11 11/13 13/16 16/18 18/20 20/21

    ILLUMINAMENTOscala colorimetrica

    totale 128.1201791

    DAYLIGHTING FACTOR

    NORMATIVA

    28 652

    1486

    22 444

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    21 Dic.21 Mar.

    21 Giu.21 Sett.

    75 75

    75 90 100 100 65 65 90 95

    80 75 75 85 95

    65 60 60 75 90 10075 70 70 85 100 100

    70 70 75 75 80 8575 70 75 80 85 90

    70 65 60 65 70 7575 70 70 70 75 85

    10 0 0 10 40 5525 25 20 30 55 65

    75 70 75 80 90

    80 80 80 90 9575 65 65 80 8 5

    35 30 30 45 6530 25 25 30 60

    ZONESUPERFICIE TOT.

    CALPESTABILE [mq]POTENZA TOTALE INSTALLATA [W]

    ALTRE APPLIANCE kWh ANNODIALUX

    17-21 491 80

    ZONE DI CIRCOLAZIONE E SPAZI COMUNI

    UFFICI

    VENDITA AL DETTAGLIO

    SPAZI COMUNI

    BIBLIOTECHE

    Guardaroba, gabinetti, bagni, toilette 200 251.2

    1919

    300Archiviazione, copiaturaScrittura, dattilografialettura, elaborazione datiDisegno tecnicoPostazioni CADSale conferenze e riunioniRicezione (reception)Archivi

    3.1

    4.14.14.1

    Aree di venditaCasseTavolo di imballaggio

    300 221919

    IngressoGuardarobaSale dattesaBiglietteria

    5.1.15.1.25.1.35.1.4

    100200200300

    22252222

    ScaffaliArea di letturaPosti di servizio al pubblico

    200500500

    191919

    5.6.15.6.25.6.3

    Em[lx] UGR LEm[lx] UGR L

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    400 420 440 460 480 500

    lx

    Sala di lettura

    Uffici

    Settore dingresso

    Sala studio

    Negozio UNI EN 12464 _ Illuminazione dei Luoghi di Lavoro

    106766

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Em [lx] dimm [%]int [h]

    Nelle zone non analizzate in Dialux la scelta degli apparecchi e delle potenze corrispondenti stata operata:

    per analogia con le zone analizzate: negli altri ambienti principali, si parte dalla similitudine con una delle zone studiate in Dialux, scegliendo quindi le stesse tipologie di apparecchi, e si varia il numero in base alleffettiva grandezza

    per attinenza alle attivit e alla presen-za di persone: ambienti di servizio, transi-to, secondari.

    PIANTA A QUOTA +0,00

    PIANTA A QUOTA +6,00

    PIANTA A QUOTA +13,00

    54,5 %43,532,521,510,5

    Si tratta di un parametro che descrive il rapporto fra illuminamento su una superficie orizzontale allinterno del locale, e illuminamento su una superficie orizzontale esterna, espresso in percen-tuale.

    DF= EiE0

    x 100 %

    Descrive le prestazioni luminose della zona consi-derata, e presenta una variabilit nel tempo e nello spazio, molto ridotta. Viene infatti calcolato in condizioni di cielo coperto, dal momento che la luce solare diretta rappresenta il maggiore respon-sabile della variabilit suddetta.Il DF dipende unicamente da fattori quali:- larea delle superfici finestrate- larea dei diversi elementi che costituiscono linvolucro- il coefficiente di trasmissione superfici finestrate-il coefficiente di riflessione delle superfici allinte-rno del locale- lo stato di manutenzione di tutte le superfici

    SCHEDULES E APPLIANCES

    illuminazione SCALE

    illuminazione DEPOSITO

    1.a

    1.b

    1.c

    2.

    3. 4.

    5.

    1. Sala di lettura

    4. Sala studio

    3. Uffici

    5. Settore dingresso

    1.a. primo livello

    1.c. terzo livello1.b. secondo livello

    DF [%]

    2. Negozio

    1,85 2,153,84

    2,37

    0,91

    1,28

    2,70

    Le percentuali di dimmeraggio individuate con Dialux vengono trasposte in Ecotect, e si traducono in Sche-dules, ovvero i profili di utilizzazione giornaliera e annuale degli apparecchi in ciascuna zona.Contemporaneamente vengono creati per ciascuna zona delle APPLIANCE, ovvero degli oggetti/apparec-chi generici che possono essere settati con la potenza voluta. In questo caso lappliance in una zona avr come potenza la potenza totale installata degli appa-recchi scelti

    illuminazione SALE SPECIALI

    Standard WeekdayStandard WeekendPublic Holiday

    APPARECCHI

    Sospensione LED lineare

    simbolo

    Faretto LED da parete illum. indiretta

    Sospensione LED cilindrica

    Faretto LED da incasso a parete

    Faretto LED da incasso a soffitto

    Proiettore flood LED

    Riflettore industriale LED

    Negozio

    ESEMPI DI SOLIDI FOTOMETRICI

    (fonte: azienda Erco)

    (fonte: azienda Castaldi)

    Attraverso il software Dialux vengono svolte le simulazioni di quattro giorni campione, che indica-no i quattro intervalli stagionali in cui regolare le diverse percentuali di accensione degli apparecchi luminosi.Il programma consente la modellazione 3D degli ambienti, limpostazione di coefficienti di riflessione e colori delle superfici, ed infine linstallazione di apparecchi luminosi, possibile grazie alla presenza di collegamenti speciali con le librerie delle case produttrici di tali apparecchi. Con il dimmeraggio possibile controllare tutti gli aspetti collegati allemissione dei flussi luminosi, per raggiungere i livelli di illuminamento richiesti. In generale stato possibile raggiungere dei livelli prestazionali anche grazie alla scelta di apparecchi Led, attualmente fra le sorgenti luminose pi efficienti.

    1619192225

    5005000

    500

    750500500300300

    3.2

    3.33.43.53.63.7

    La norma contiene una sezione iniziale con le principali definizioni dellambi-to, fra cui:- compito visivo: linsieme degli elementi visivi (dimensione della strut-tura, contrasto e durata) che riguarda-no il lavoro effettuato; - abbagliamento (URG): fenomeno che impedisce una visione corretta del compito visivo. - resa del colore: indice che definisce la capacit di una lampada a restituire in modo adeguato i colori rispetto a quelli della radiazione solare.

    39.084,3

    simulazioni con il programma dialux

    vista del modello di studio illuminotecnico

  • 28,8

    34,1

    33,4

    28,1

    33,430,3

    28,5

    32,00

    25

    28,4

    33,2

    36,4

    29.5

    35,3

    30.1

    39,6

    43,9

    0 20 100 m

    20 Giulia Di Martino

    LAB-CITY PALERMO-BARCELLONA

    Lobiettivo progettuale duplice: ristabile in primo luogo una regola di definizione dellarea di pertinenza dei due complessi ospedalieri di Palermo, e ripensarne il rappor-to attraverso il progetto della Promenade, che offre un trait dunion di questo brano di citt.Lidea conduttrice quella di disegnare il vuoto deriva-to dalla demolizione di vari padiglioni del Civico. Vie-ne ristabilita la linea di confine fra interno ed esterno dellospedale. Dai punti di accesso, una rete di pensiline minime si dirama per i vari giardini interni. Le aree in-terne vengono quindi qualificate attraverso un lavoro di suolo e di vegetazione.Per Palermo Capitale 2019 della Cultura, si coglie locca-sione per progettare un polo culturale, arretrando ledi-ficato rispetto alla linea della metro. Si adotta una logica aggregativa che interpreta il sistema del foro romano (con le dovute variazioni), e contrappone edifici linea-ri che accompagnano i salti di quota fra le piazze che separano, e determinano una tensione centrale attorno alla cosiddetta Piazza del Foro.

    Green City Palermo 2019 | 15.07.13

    metro

    Policlinico

    Ospedale Civico

    modello di progetto | scala 1:200

  • 21portfolio

    modello di progetto | scala 1:200

  • 22 Giulia Di Martino

    Pianta primo piano

    Sezione A-A

    A

  • 23portfolio

    A

  • 24 Giulia Di Martino

    Lanima dello Chapit caratterizzata da unatmosfera di festa, e allo stesso tempo di intimit, per cui larte di-venta autentico strumento di integrazione fra le perso-ne.Il progetto vuole trovare unequillibrio fra la dimensione pubblica e una pi privata, del nucleo dellassociazione.Nel confrontarsi con il contesto emergono subito due importanti vincoli progettuali: la complessit del lotto, in quanto fianco della collina del castello S. Jorge, e la cortina di edifici antichi che racchiude il margine della collina stessa.In primo luogo si percepisce limportanza della sala spettacoli: oltre ad una possibile interpretazione come tenda, la copertura plastica permette, dentro il volume regolare, la complementarit organica di ambienti per lo spettacolo e ambienti tecnici. La sala organizza una ge-rarchia, per cui intorno ad essa si dispiegano i numerosi ed essenziali magazzini, camerini, spazi tecnici, soste-gno e corollario per il loro centro creativoUna volta assodato questo punto , lorganizzazione gene-rale degli spazi segue una sequenza verticale. Partendo dallinvaso/entrata al di sotto del volume centrale, livello pubblico, le persone fanno un percorso in salita fino ai livelli del terreno pi alti e inaccessibili, dove la biblio-teca si configura come spazio di ricerca, di angoli calmi e nascosti.

    Scuola di circo dello Chapit Lisbona | 06.12

    fotomontaggio

  • 25portfolio

    modello di progetto | scala 1:100

  • 26 Giulia Di Martino

    schizzo del principio insediativo

    sez. A-A

    sala spettacolo

    locali di servizio allo spettacolo | camerini |distribuzione

    biblioteca

    foto del modello | scala 1:100

  • 27portfolio

    56.2

    + 7,00

    + 6,40

    57.6

    C

    A

    C'

    A'

    B

    B'

    56.2

    57.6

    C

    A

    C'

    A'

    B

    B'

    + 10,90

    |

    0

    5 m 2

    A A

    pianta primo piano

    sez. A-A

  • 28 Giulia Di Martino

    Il lotto intercluso fra preesistenze disposte a degradare lungo il fianco della collina del miradouro de Santa Ca-terina. Laccesso avviene unicamente dal un cosiddetto beco, un vicolo cieco, la cui quota molto inferiore ri-spetto alla quota del lotto. Sorge quindi il problema I principali punti critici di questa analisi rimandano ad un disegno della frammentazione dellintorno. Dare una forma alle parti pi autonome di un sistema significa avere rispetto di ci che gi esiste, e in questo caso per-mettere anche la flessibilit di cui persone culturalmen-te aperte hanno bisogno. In generale labitazione si sviluppa ad L attorno ad una terrazza: se nel volume principale concentrata la mag-gior parte degli spazi della casa, il volume proteso verso il panorama e il fiume riservato ai tre figli dei commit-tenti.Il nucleo familiare si caratterizza infatti per la presenza di tre bambini; nonostante essi vivano in una fase di gio-co e leggerezza, la formazione allinterno della dimen-sione musicale, cinematografica e dellarte in genera-le, riveste un ruolo primario. La sensibilit per le arti si traduce in unatmosfera densa di possibilit spaziali. Gli spazi per i bambini sono unificati dentro un ambiente continuo a doppia altezza, diviso da elementi pi effi-meri di legno; arredo, pareti, giochi caratterizzano un braccio pi autonomo della casa, e diventano catalizza-tori della responsabilit e della sensibilit per lo spazio.

    CASA PER TRE BAMBINILisbona | 01 .12

  • 29portfolio

    modello di progetto | scala 1:100

  • corte a-a'

    0 5m

    ISCTE-IUL. Faculdade de Arquitectura e Urbanismo. Ano Lectivo 2011-2012. Arquitectura III, 2 Ano, 1 semestre. Exercicio II:

    CASA PARA TRS CRIANAS / ANTONIO, ROSA E SOFIADocentes: Helena Botelho / Mafalda Sampayo / Jorge Kol de Carvalho. Aluna Giulia Di Martino / ARB1 / 43239

    +7,00+8,00

    planta terceiro nivel

    d'

    d

    +3,75

    a a'

    b b'

    c c'

    +6,85+7,85

    05m

    ISCTE-IUL. Facultad

    e de A

    rquitectura e Urbanismo. A

    no Lectivo 2011-2012. Arquitectua III, 2 A

    no, 1 semestre. Exercicio II:

    CA

    SA PA

    RA TRES C

    RIAN

    A

    S / AN

    TON

    IO, RO

    SA E SO

    FIAD

    ocentes: Helena Botelho / Mafald

    a Sampayo / Jorge Kol d

    e Carvalho. A

    luno Giulia D

    i Martino / A

    RB1 / 43239

    CR

    EATO

    CO

    N LA

    VERSIO

    NE D

    IDA

    TTICA

    DI U

    N PR

    OD

    OTTO

    AU

    TOD

    ESK

    CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

    CR

    EATO

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    N L

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    ERSI

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    TTIC

    A D

    I UN

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    OTT

    O A

    UTO

    DES

    K

    CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

    30 Giulia Di Martino

    sezione A-A

    pianta del secondo livello

    A A

  • 31portfolio

    corte a-a'

    0 5m

    ISCTE-IUL. Faculdade de Arquitectura e Urbanismo. Ano Lectivo 2011-2012. Arquitectura III, 2 Ano, 1 semestre. Exercicio II:

    CASA PARA TRS CRIANAS / ANTONIO, ROSA E SOFIADocentes: Helena Botelho / Mafalda Sampayo / Jorge Kol de Carvalho. Aluna Giulia Di Martino / ARB1 / 43239

    +7,00+8,00

    planta terceiro nivel

    d'

    d

    +3,75

    a a'

    b b'

    c c'

    +6,85+7,85

    05m

    ISCTE-IUL. Facultad

    e de A

    rquitectura e Urbanismo. A

    no Lectivo 2011-2012. Arquitectua III, 2 A

    no, 1 semestre. Exercicio II:

    CA

    SA PA

    RA TRES C

    RIAN

    A

    S / AN

    TON

    IO, RO

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    FIAD

    ocentes: Helena Botelho / Mafald

    a Sampayo / Jorge Kol d

    e Carvalho. A

    luno Giulia D

    i Martino / A

    RB1 / 43239

    CR

    EATO

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    N LA

    VERSIO

    NE D

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    DI U

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    ESK

    CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

    CR

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    O A

    UTO

    DES

    K

    CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

    vista interna

  • +250

    +260

    32 Giulia Di Martino

    Il complesso si colloca sulle colline sopra Palermo, e comprende la casa dove la familia del committente abita, e tre mini appartamenti disponibili per un bed & breakfast. Oltre al programma di base, stata data an-che una descrizione dettagliata dei tratti della famiglia committente, la quale presenta delle esigenze particola-ri, legate agli interessi del padrone di casa, al suo lavoro e naturalmente al ruolo dei clienti nella fruizione globale della casa e del terreno.Le informazioni cos raccolte sono state tradotte in una risposta spaziale dove larredo, le texture, le luci interne costruiscono gli ambienti.

    CASA CON BED&BREAKFAST Palermo | 07.11

  • 33portfolio

  • +3.00

    +2.85

    +0.50

    pianta del primo piano

    34 Giulia Di Martino

  • 35portfolio

    vista della soggiorno sala da pranzo

  • modello di progetto | scala 1:100

    36 Giulia Di Martino

    Lintervento ha come obbiettivo lorganizzazione di un servizio pubblico allinterno di un quartiere di edilizia popolare degli anni 50, a nord di Palermo, attraverso unanalisi del territorio a livello sociale, geografico, ar-chitettonico. Le abitazioni del complesso esistente sono nate nella-rea storica della Piana dei Colli, caratterizzata dalla presenza di ville nobiliari settecentesche, di antichi bor-ghi fuori porta, ed in generale da un contesto paesisti-co di grande rilievo. Questi fattori, strutturanti lanalisi e la comprensione del territorio, non sono riusciti ad non sono riusciti a impor-si nel recente sviluppo, accelerato e caotico, della citt.Si indaga intorno ad un edificio che possa offrire ai bam-bini la possibilit di esplorarne linterno, e allo stesso tempo proteggerli dai fatti esterni. La tipologia a corte il punto di partenza. Due volumi una L e una C che si avvolgono attorno a questo centro cavo, rispondono al desiderio di introspezione, formando un sistema di rampe e passaggi secondari che ai giardini e alle terraz-ze attorno alledificio.Senza smentire limportanza dei colori e degli elementi appariscenti in questa fase della vita, la materialit vie-ne concretizzata nel bianco dei panneli di cemento. Pro-prio grazie alla volont di costruire spazi ricchi e punti di vista interessanti, si cercato di tenere sempre pre-sente un registro di semplicit delle forme, di scala pi appropriata, per restituire una dimensione serena agli abitanti delledificio.

    Asilo nido e scuola materna Palermo | 03.11

  • 37portfolio

  • pianta del piano terra

    38 Giulia Di Martino

  • 39portfolio

    foto del modello | scala 1:100

  • 40 Giulia Di Martino

  • 41portfolio

    2014 - 2016 grafica

  • 2REFERENDUM 17 APRILE: ISTRUZIONI PER LUSO

    ALLA RICERCA DEI QUESITI PERDUTI

    IL REGIME DELLE ROYALTIES

    AMBIENTE E BIODIVERSIT: QUALI RISCHI CORRIAMO?

    NOT IN MY BACKYARD. Voci dai territori

    IO VOTO FUORI SEDE

    3

    4

    6

    9

    12

    20

    25

    Giulia Di Martino | Giovanni Modica ScalaIL QUORUM DELLINFORMAZIONE

    Giulia Silvestri

    Ilaria Bianco

    Pietro Dommarco

    Rossella Baldacconi

    Pietro DommarcoBasilicata

    UNA POSSIBILE SVOLTA PER IL MODELLO ENERGETICO ITALIANOIntervista a Nicola Armaroli

    15a cura di Milena Rettondini

    C CHI DICE NO. Intervista a Giannantonio Mingozzi

    18

    a cura di Stefano Fornito

    Abruzzo Alessio di FlorioPuglia Francesco CaroliSicilia Olga Nassis

    n.30 |APRILE 2016 3

    Con leventuale vittoria del s al referendum del 17 aprile, non si porr immediatamente fine a qualsiasi tipo di trivellazione. fondamentale partire da questa consapevolezza.La campagna condotta fino a questo momento stata avvolta da un alone di confusione dif-fusa, che ha visto il formarsi di due schieramenti categorici opposti, portavoci di due posizioni estremamente ridotte allosso: trivelle s, trivelle no. Complice sicuramente lo slogan che, in quanto tale, deve essere di impatto ed escludere tutto il resto al momento del primo approccio. Ben vengano gli slogan, e soprattutto ben venga che le persone parteggino e prendano una posizione, ma a patto che si superi la cortina superficiale delle parole di pancia e degli improvvisati pseudo-tecnicismi.Nonostante lestrema complessit della materia, assolutamente necessario stimolare lattenzione della popolazione italiana su questo tema, se non altro per distoglierla dal gossip politico, dallepo-cale scontro sulle unioni civili che tanto emoziona, per farla convergere invece su un argomento dal sapore vagamente noioso, altrimenti destinato a rimanere confinato nel dibattito di pochi ecologi-sti infervorati.Una certa resistenza ad abbordare largomento, da parte del cittadino medio, risede nella difficolt di percepire i risvolti che una scelta legata allambiente e allenergia comporta: le connessioni fra il benessere socio-economico di un paese e un corretto e rispettoso approvvigionamento delle risorse ambientali non sono di immediata visibilit. E in Italia - si sa - ci che non pu attirare facilmente un giudizio di valore, e non crea fazioni e blocchi da stadio, non degno di occupare lo spazio che merita nel dibattito civile.Ma davvero non merita il nostro interesse?Da dove viene lenergia che consumiamo? E poi, che tipo di energia? Elettricit? Prodotta come? Da combustibili fossili? Quanta importazione dallestero? Quanta convenienza nel produrla a livello nazionale? Gli interrogativi si moltiplicano, e sono quasi tutti al di fuori dellunico interrogativo sottoposto alla gente in questo referendum. E allora, che si fa? Si boicottano le urne, offesi da questa truffa colossale? Bisogna forse ripensare i termini di questa vittoria. Che finalmente le persone si informino, si pon-gano il sanissimo dubbio che forse le strategie di politica energetica non debbano essere accettate passivamente, ma essere messe invece in discussione da cittadini informati, che si esprimano su come utilizzare risorse che, in fondo, sono di tutti. Partendo da un approfondimento individuale scevro da qualsiasi sentimentalismo.Noi, nel nostro piccolo, proviamo a fornire con gli articoli che seguono una chiave di lettura che metta a fuoco i principali corollari delloggetto referendario. Con lauspicio di risultare un attendi-bile ausilio informativo per chiunque voglia approfondire, senza nascondere la nostra incorruttibi-le natura partigiana.

    editoriale

    di Giulia Di Martino e Giovanni Modica Scala

    IL QUORUM DELLINFORMAZIONEillustrazione tratta dalla campagna 17/04 - Vota SI

    42 Giulia Di Martino

    IMPAGINAZIONE GIORNALISTICA Rivista DiecieVenticinque 2015-2016

    sommario | editoriale

  • n.29 | GENNAIO 2016 11

    realt pacifiste in italia

    di Luca Ercolini

    infografica a cu

    ra di G

    iulia

    Di M

    artino

    43portfolio

    16

    cederebbe alla perforazione dei pozzi e alla successiva costru-

    La perforazione prevede luti-lizzo di fanghi di perforazio-ne -tonite (un tipo di argilla) o da polimeri speciali la cui com-

    -tetta da segreto industriale. Durante la prima fase di per-forazione (detta riserless) sia

    -gono recuperati. Migliaia di metri cubi di fanghi e detriti

    -biente marino. Questa enorme mole di materiale induce la di-

    -rina presente sul fondo, oltre allaumento significativo della

    -ne di alcuni inquinanti perico-losi come i metalli pesanti (tra

    -ventano biodisponibili e ven-gono bioaccumulati dagli ani-mali marini.Alla attivit di trivellazione legato anche laumento del ri-schio sismico. Evidenze scien-

    relazione esistente tra le trivel-lazioni e laumento dei sismi

    questo tanto pi grave se si considerano le caratteristiche

    si trova sulla linea di contatto tra le due placche del Mediter-

    e quella africana. Inoltre, sul versante calabrese sono pre-

    un gigantesco corpo franoso che si estende per oltre 1000

    -ne.Anche durante il normale eser-cizio di estrazione di una piat-taforma petrolifera avvengo-

    di petrolio in mare, e vengono scaricate le acque di lavaggio e

    Inoltre, per aumentare la pro-duttivit della roccia serbatoio

    -dola e iniettando soluzioni aci-de ad alta pressione. A questo

    petrolifere sono soggette a in-cidenti disastrosi che prendo-

    blowout e che consistono nella fuoriuscita incontrollata e prolungata di

    -

    lio. Lincidente pi grave che si sia mai registrato stato quel-

    del Messico. Lo sversamento di petrolio dalla piattaforma della

    Horizon) dur 106 giorni con-secutivi ed stato quantificato

    distribuite su unarea marina di 8000 miglia quadrate (la-

    Molteplici sono anche gli im-patti generati dal trasporto del petrolio in mare che avviene

    -liere: dalla rottura di condotte

    sottomarine agli incidenti ri-

    dagli sversamenti accidentali

    n.30 |APRILE 2016 17

    durante le operazioni di cari-

    volontari durante le operazio-ni di lavaggio delle cisterne,

    -venzione Marpol 73/78 ma purtroppo ancora effettuati in modo illecito.Una volta in mare il petrolio

    produce impatti gravissimi su ecosistemi e organismi.

    -de a precipitare sul fondale marino ricoprendo vegetali e

    tendono a scomparire e gli ha-bitat pi vulnerabili perdono

    -

    no impoveriti. La porzione del petrolio che raggiunge le aree

    comportamento in relazione al tipo di costa: sulle coste roccio-

    uno strato catramoso mentre su quelle sabbiose impregna

    -

    anni, gli ambienti invasi da una marea nera non tornano

    Gli effetti a breve termine di una marea nera sugli ani-mali marini sono disastrosi.

    impedisce la respirazione, la-limentazione e la termorego-

    invertebrati ai pesci, dai rettili ai mammiferi marini e agli uc-

    Gli animali che sopravvivono tendono ad assorbire e accu-

    tessuti e nei loro organi. Ci induce effetti subletali che

    -vali alle disfunzioni a livello endocrino, dalla depressione

    -sorgenza di tumori.Gli effetti negativi sulla salu-te riguardano anche gli esseri umani che si alimentano di

    (mollu-schi, crostacei, echinodermi e pesci). Gli idrocarburi pi

    IPA (Idro-carburi Policiclici Aromatici) che tendono ad accumularsi nei tessuti adiposi. Gli animali

    -sentano una predisposizione allinsorgenza di forme tumo-

    dimostra come ogni attivit antropica legata al petrolio ge-

    -biente, agli animali e agli esse-ri umani.

    4

    Il campo di battaglia del futuro sar popolato da un numero infe-riore di esseri umani. Quelli sul campo di battaglia, per, avranno capacit fisiche e mentali superiori: avranno una migliore per-cezione dellambiente e saranno pi forti, intelligenti e potenti. Combatteranno fianco a fianco ai Killer Cacciatori Automatizzati

    di vario genere.

    di Antonio Mazzeo

    IPERDRONI, KILLER-ROBOT E SUPER UMANIper le guerre globali del XXI secolo

    n.29 | GENNAIO 2016 5

    Cos scrivono il Diparti-mento della Difesa degli Stati Uniti e lUS Army Research Lab, il laboratorio di ricerca scientifica delleserci-to Usa, nel report Visualizing the Tactical Ground Battlefield in the Year 2050 (pubblicato il 25 luglio 2015) che prefigu-ra le modalit di conduzione della guerra terrestre entro la met del XXI secolo. Battaglie che saranno combattute da ro-bot assassini e Super-Umani, macchine da guerra spaven-tose ed inarrestabili, coraz-zate e dotate di armi laser. Mostruosi non esseri viventi (o quasi) capaci per di di-struggere ogni essere vivente, armati di leeches (letteralmen-

    te sanguisughe), velivoli sen-za pilota che saranno lanciati dalloperatore verso una fonte di energia.La iperdronizzazione delle guerre future perseguita an-che dalla Marina e dallAero-nautica militare: questultima, in particolare, ha predisposto da anni un cronogramma che fissa il 2048 come lanno in cui i conflitti saranno automa-tizzati al 100% e gli ordini di attacco giun-geranno da un network di computer e sistemi di inte l l igenza a r t i f i c i a l e , satelliti, ter-minali di tele-comunicazio-ne, velivoli senza pilota e armi nucleari, assolutamente indi-pendente dal controllo umano. Entro i prossimi cinque anni, lUS Air Force diverr gi la pi grande forza da combattimen-to UAV (unmanned aerial vehi-cle) del pianeta. Oltre tre mi-liardi di dollari dinvestimenti per dotarsi di ben 17 squadro-ni di superdroni da dislocare prevalentemente nella basi aeree di Beale (California), Da-vis-Monthan (Arizona), Pearl Harbor (Honolulu) e Langley Newport (Virginia).La progettazione e sperimen-tazione di micidiali sistemi di distruzione di massa e robot killer procede inarrestabile in tutto il mondo, mentre le dot-trine strategiche si uniforma-no allo scopo di estromettere prima possibile i militari in carne ed ossa dalle catene de-cisionali in tempo di guerra. Le armi letali del tutto automatiz-zate sono definite in termine tecnico-militare LAR (Lethal

    Nonostante siano dotati di sofisticatissime tecnologie di telerilevamento, essi non sono in grado di distinguere i combattenti nemici dalla

    popolazione inerme

    Autonomous Robotics). Se utilizzati, i LAR possono avere conseguenze di enorme por-tata sui valori della societ, soprattutto quelli riguardanti la protezione della vita, e sulla stabilit e la sicurezza inter-nazionale, ha denunciato il Consiglio per i Diritti Umani dellAssemblea generale delle Nazioni Unite in un rapporto speciale pubblicato il 9 aprile 2013. Essi non possono essere

    program-mati per rispettare le leggi u m a n i -tarie in-ternazio-nali e gli standard di prote-

    zione della vita previsti dalle norme sui diritti umani. La loro installazione non com-porta solo il potenziamento dei tipi di armi usate, ma an-che un cambio nellidentit di quelli che li usano. Con i LAR, la distinzione tra armi e com-battenti rischia di divenire indistinto, aggiunge il report Onu. Raccoma