giornalino quindicinale della parrocchia ss. aa. pietro e ... giornalino/2008... · bra di fragile...

12
www.parrocchie.it/parrocchia.papanice.it/Giornalino.htm R allegriamoci tutti nel Signore, perché è nato nel mondo il Sal- vatore”. Nessuno è escluso dalla gioia del Santo Natale. La gioia di questa nascita è la venuta del nostro Salvatore, è il dono della pace che tutti desideria- mo. Natale, una pa- rola che incanta… e che chiama a sostare accanto a quel mistero di vita che racchiude l’infinità dell’- amore e che possiamo chiamare: Gesù Salvato- re. Gesù nasce in una grotta: nelle nostre mem- bra di fragile creta per donarci la sua stessa vita. Il Natale è una festa di luce, è una luce che si dona, è una luce che squarcia le tenebre della notte, una luce da accogliere. A chi apre il cuore, questo Bambino offre la possibilità di guardare con occhi nuovi la realtà. “Oggi è nato per noi il Signore!” Andiamo an- che noi, allora, come i pastori, a Betlemme per contemplare in silenzio il Bambino che ci è stato donato. Non restiamo chiusi nel- le nostre case, non restia- mo prigionieri nelle no- stre tenebre, nei nostri pensieri negativi, nelle nostre incredulità e indif- ferenze. Apriamo il no- stro cuore a Gesù Bam- bino! In questo giorno Santo si celebra la nascita del nostro Salvatore. Il Nata- le di Gesù non è il semplice ricordo o la commemorazio- ne della nascita temporale di Cri- sto, ma è rivivere il mistero dell’in- gresso di ogni cre- dente nella novità di vita offertaci dal Si- gnore. Il Natale di Gesù è il “natale” di ogni bat- tezzato. È un evento che si è compiuto in umiltà e nella povertà: ogni anno i credenti sono invitati a recuperare il senso origi- nario di questa festa, per viverlo da cristiani e non da pagani, contagiati dalla febbre del consu- mismo. Dio si è fatto uomo. Il Figlio di Dio è nato bam- bino nella povertà di una grotta per arricchire tutti gli uomini con la pienez- za della sua divinità. È il messaggio di gioia che illumina il mondo di una luce inattesa, lo anima di speranza. E la Chiesa ricorda ed offre a tutti gli uomini l’incontro con il mistero di Dio che si è fatto Uomo per ogni uo- mo, per la salvezza di tutti e di ciascuno. Natale è la festa del Regalo che Dio fa all’umanità. Dio ama sempre per primo e pre- cede l’uomo sulla via dell’amore e del dono di sé. Ciò che Dio attende è che questo “Figlio” sia accolto e che gli uomini comprendano che sono amati. Dopo più di due- mila anni, la Chiesa fa risuonare la buona noti- zia di salvezza della na- scita di Cristo. Entrando nella storia degli uomini, Dio viene con sorpresa, sotto il se- gno del paradosso: un principe che nasce in una stalla, un re di pastori, una luce sfolgorante nel buio del mondo. Il dono di Cristo al mondo è la novità Cri- stiana, diversa da qua- lunque altra novità, che incide l’uomo nell’inti- mo e lo trasforma. Nel bambino del presepe, ogni uomo di buona volontà può sco- prire Dio che visita la terra e che ricompone quell’armonia del cuore e del cosmo cui ogni uo- mo anela e che è espres- sa con un nome solo: pace. Il Natale è la festa della vita: non pos- siamo tacere innanzi allo sfruttamento dei minori, al commercio degli orga- ni, all’abbandono dei bambini, alla pratica dif- fusa dell’aborto! Non è accogliente la città che sceglie la morte, la vio- lenza, il consumismo a oltranza, la delinquenza, le faide, gli omicidi. A Natale scam- biamoci l’augurio di gioia e di pace. L’aprire la casa del nostro cuore alla presenza di Gesù, vivente in noi, significa proprio ricevere il dono della pace e della vita, significa fare festa vera- mente. Buon Natale! Don Angelo Elia Festa di gioia, di pace e di vita IL NATALE DEL SIGNORE IL NATALE DEL SIGNORE IL NATALE DEL SIGNORE IL NATALE DEL SIGNORE È da recuperare il senso originario di questa festa Anno IV, numero 1, domenica 21 dicembre 2008 Giornalino quindicinale della Parrocchia SS. AA. Pietro e Paolo via San Pantaleone — 88843 Papanice (KR) — [email protected]

Upload: vuongthu

Post on 17-Feb-2019

215 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Giornalino quindicinale della Parrocchia SS. AA. Pietro e ... giornalino/2008... · bra di fragile creta per donarci la sua stessa vita. Il Natale è una festa di luce, è una

www.parrocchie.it/parrocchia.papanice.it/Giornalino.htm

“Ral legr iamoci tutti nel Signore, perché è nato nel mondo il Sal-vatore”. Nessuno è escluso dalla gioia del Santo Natale. La gioia di questa nascita è la venuta del nostro Salvatore, è il dono della pace che tutti desideria-mo. Natale, una pa-rola che incanta… e che chiama a sostare accanto a quel mistero di vita che racchiude l’infinità dell’-amore e che possiamo chiamare: Gesù Salvato-re. Gesù nasce in una grotta: nelle nostre mem-bra di fragile creta per donarci la sua stessa vita. Il Natale è una festa di luce, è una luce che si dona, è una luce che squarcia le tenebre della notte, una luce da accogliere. A chi apre il cuore, questo Bambino offre la possibilità di guardare con occhi nuovi la realtà. “Oggi è nato per noi il Signore!” Andiamo an-che noi, allora, come i pastori, a Betlemme per contemplare in silenzio il Bambino che ci è stato donato. Non restiamo chiusi nel-le nostre case, non restia-mo prigionieri nelle no-stre tenebre, nei nostri

pensieri negativi, nelle nostre incredulità e indif-ferenze. Apriamo il no-stro cuore a Gesù Bam-bino! In questo giorno Santo si celebra la nascita del nostro Salvatore. Il Nata-le di Gesù non è il semplice ricordo o la commemorazio-ne della nascita temporale di Cri-sto, ma è rivivere il mistero dell’in-gresso di ogni cre-dente nella novità di vita offertaci dal Si-gnore. Il Natale di Gesù è il “natale” di ogni bat-tezzato. È un evento che si è compiuto in umiltà e nella povertà: ogni anno i credenti sono invitati a recuperare il senso origi-nario di questa festa, per viverlo da cristiani e non da pagani, contagiati dalla febbre del consu-mismo. Dio si è fatto uomo. Il Figlio di Dio è nato bam-bino nella povertà di una grotta per arricchire tutti gli uomini con la pienez-za della sua divinità. È il messaggio di gioia che illumina il mondo di una luce inattesa, lo anima di speranza. E la Chiesa ricorda ed offre a tutti gli

uomini l’incontro con il mistero di Dio che si è fatto Uomo per ogni uo-mo, per la salvezza di tutti e di ciascuno.

Natale è la festa del Regalo che Dio fa all’umanità. Dio ama sempre per primo e pre-cede l’uomo sulla via dell’amore e del dono di sé. Ciò che Dio attende è che questo “Figlio” sia accolto e che gli uomini comprendano che sono amati. Dopo più di due-mila anni, la Chiesa fa risuonare la buona noti-zia di salvezza della na-scita di Cristo. Entrando nella storia degli uomini, Dio viene con sorpresa, sotto il se-gno del paradosso: un principe che nasce in una stalla, un re di pastori, una luce sfolgorante nel buio del mondo. Il dono di Cristo

al mondo è la novità Cri-stiana, diversa da qua-lunque altra novità, che incide l’uomo nell’inti-mo e lo trasforma. Nel bambino del presepe, ogni uomo di buona volontà può sco-prire Dio che visita la terra e che ricompone quell’armonia del cuore e del cosmo cui ogni uo-mo anela e che è espres-sa con un nome solo: pace. Il Natale è la festa della vita: non pos-siamo tacere innanzi allo sfruttamento dei minori, al commercio degli orga-ni, all’abbandono dei bambini, alla pratica dif-fusa dell’aborto! Non è accogliente la città che sceglie la morte, la vio-lenza, il consumismo a oltranza, la delinquenza, le faide, gli omicidi. A Natale scam-biamoci l’augurio di gioia e di pace. L’aprire la casa del nostro cuore alla presenza di Gesù, vivente in noi, significa proprio ricevere il dono della pace e della vita, significa fare festa vera-mente.

Buon Natale! Don Angelo Elia

Festa di gioia, di pace e di vita

IL NATALE DEL SIGNOREIL NATALE DEL SIGNOREIL NATALE DEL SIGNOREIL NATALE DEL SIGNORE È da recuperare il senso originario di questa festa

Anno IV, numero 1, domenica 21 dicembre 2008

Giornal ino quindic ina le de l la Parrocchia SS. AA. P ietro e Paolo v ia San Panta leone — 88843 Papanice (KR) — parrocchia .papanice@gmai l .com

Page 2: Giornalino quindicinale della Parrocchia SS. AA. Pietro e ... giornalino/2008... · bra di fragile creta per donarci la sua stessa vita. Il Natale è una festa di luce, è una

IL NATALE DI IERI E DI OGGIIL NATALE DI IERI E DI OGGIIL NATALE DI IERI E DI OGGIIL NATALE DI IERI E DI OGGI

Oratorio… verso avanti… benedette le nuove divise del calcioOratorio… verso avanti… benedette le nuove divise del calcioOratorio… verso avanti… benedette le nuove divise del calcioOratorio… verso avanti… benedette le nuove divise del calcio

VITA ORATORIALEVITA ORATORIALEVITA ORATORIALEVITA ORATORIALE

Molte volte mi sono chiesta come si fe-steggiava il Natale un po’ di anni fa, e finalmente l’ho capito ascoltando i racconti delle persone grandi. Il Natale era una delle feste più importanti dell’-anno e ci si preparava in maniera solenne; infatti, durante la settimana che precede questa festa, le persone andavano a con-fessarsi dal prete del pae-se e si andava tutti insie-me alla Messa la vigilia. Al tempo passato il Nata-le si festeggiava facendo il presepe e, solo in po-chissime case, anche l’al-bero di Natale, che era privo d’illuminazione e molto più semplice di adesso. Anche il presepe non era molto complesso, si co-struiva con il muschio

vero, con le statuette di gesso e non aveva illumi-nazione. Si facevano meno acquisti di oggi e non si aspettava Babbo Natale, ma Gesù Bambino che portava un solo dono alla mattina del 25 dicembre. I bambini a quel tempo r i ce ve van o cose sempli-ci: una bam-bola di pezza, g i o c a t t o l i costruiti in modo molto artigianale o semplici vestiti. Non si mangiava neppure il panettone, anzi non sa-pevano neanche cosa fos-se.

Oggi, invece, la tradizione del Natale sem-plice, e soprattutto solo religiosa, è svanita; né restano tracce nell’usanza

di mangiare solo di magro la Vigilia di Natale e di pulire e addobbare la ca-sa. Da noi i giorni di festa si trascorrono con superfi-cialità, stravaganza, spese pazze e di eccessi della

tavola. Per Natale e Capodanno si spenderanno mi-gliaia di euro nel modo peggiore, per soddisfare i desideri più su-perflui. Nel periodo di

Avvento, tempo di prepa-razione al Natale, solita-mente questo tempo ci sembra caotico ed anche stravolto dall’eccesso di consumismo, proposto da ogni parte. Si corre a comprare l’abete, gli or-namenti luminosi, ci si crea problemi per la cena di Natale, per i regali da

fare a parenti e ad amici, ed altre mille cose simili. Ma da cristiani non dob-biamo e non possiamo permettere che il consu-mismo sfrenato ci tolga pace e serenità. Certamente, è bello fare un regalo ad un amico o ad una persona cara, come segno d’affet-to, oppure preparare con scrupolo una buona cena; ma ricordiamoci, comun-que, che sia le tradizioni, soprattutto quelle che ci legano profondamente alla nostra storia, debbono rimanere tali, senza la-sciare che questo consu-mismo così travolgente e dirompente trasformi e tenti di cambiare anche le nostre radici più profon-de.

Ida Campise

CRONISTORIA CRONISTORIA CRONISTORIA CRONISTORIA

Quest'anno, come negli anni passati, c'è sta-ta la presentazione uffi-ciale della squadra di cal-cio dell’Oratorio parroc-chiale di Papanice. Ma questo fatto costitui-sce una novità perché la parrocchia si è arricchita con una seconda squadra di calcio, squadra che i parrocchiani chiamano affettuosamente la squa-dra degli “Angioletti”, ma che in realtà loro stessi si sono dati un nome uffi-ciale: la squadra dei “Pulcini” . Mentre, la squadra dei veterani è irremovibile nella scelta del loro nome continuan-do a chiamarsi gli “Allievi Giovanissimi”. Giorno 23 No-vembre 2008, ultima Do-

menica dell'anno liturgi-co, padre Angelo Elia parroco della nostra co-munità, dopo l'omelia della Santa Messa delle ore 11, nell’omelia ha elogiato, incitato e detto parole di merito e di amo-re fraterno a tutti i piccoli calciatori per il profuso impegno, ha fatto la bene-dizione a tutti i parteci-

panti al team sportivo, e alle nuove divise delle squadre. Un elogio un po’ più grande, (lo si capiva dal sorriso radioso), è stato quello che padre Angelo ha rivolto al team sportivo che ha preso in custodia i piccoli parroc-chiani calciatori, Claudio Parise, Francesco Luma-

stro, Flavio Lumastro, Francesco Rosato, e, non ultima per importanza, alla Sig.ra Enza Rallo, nominata “madrina” dei ragazzi, che accudisce al bisogno di tutti questi piccoli atleti che, lo ricor-diamo, sono tutti bambini delle scuole inferiori dalla prima elementare alla terza media e quindi han-no come età anagrafica da sei a tredici anni. Un grazie da tutti noi va alla Punto Immobi-liare di Giuseppe Campi-si, a Fly Assicurazioni di Mario e Salvatore Laratta, sostenitori e sponsor di questa attività.

Gli allenatori

2222

Page 3: Giornalino quindicinale della Parrocchia SS. AA. Pietro e ... giornalino/2008... · bra di fragile creta per donarci la sua stessa vita. Il Natale è una festa di luce, è una

GUARDANDO IL PRESEPEGUARDANDO IL PRESEPEGUARDANDO IL PRESEPEGUARDANDO IL PRESEPE

Quante volte, nel periodo di Natale, è capi-tato di fermarci davanti ad un presepe… ne rima-niamo tutti un po’ colpiti, perché quel presepe è la vita… La vita che nasce, che cresce, che va avanti… Dentro a questo miracolo, l’unico cuore, puro, vero, pulito, è quello di Gesù, che nasce per la gioia del mondo, che dà sempre a tutti noi la possibilità di rinascere dal nulla… Quel “nulla capace di Dio” deve indurci a cre-dere che sino all’ultimo istante della nostra esi-stenza c’è speranza.

Guardando il pre-sepe, possiamo riflettere su ciò che il nostro cuore a volte non sa perdonare, a ciò che il nostro cuore non osa sperare. Eppure i re magi non si

sono arresi a cercare il Dio vivente, hanno alzato gli occhi al cielo, e la stella di Gesù li ha con-dotti a Lui. Anche noi possia-mo fare anche dell’assur-do un senso possibile del-la nostra vita. Dobbiamo sfidare con tutte le forze le ombre, i sentimenti che cercano di sopraffarci; per nascere e risorgere dobbiamo chie-dere la grazia di far pre-valere il cuore, perché a volte la mente da sola non ci porta in una giusta di-rezione. Il presepe è come una mamma che ti culla,

sta lì, lo guardi, cercando la tua pace; è come un luogo di preghiera, unico e magico; è come se, con-templandolo, si lasciasse la terra per un attimo. L’unica verità è che sono trascorsi tanti secoli, ep-pure Gesù è ancora il ful-cro dell’umanità. Il Natale è amore, perdono, sapersi ritrovare nella gioia, credere che si può cambiare; la vita del-l’uomo chiede l’amore, Gesù nasce e ci chiede solo pace e amore.

Buone feste.

Maria Adele Megna

RIFLESSIONERIFLESSIONERIFLESSIONERIFLESSIONE

“Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia; “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia; “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia; “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia;

Che Santa Lucia ci protegga la vista”Che Santa Lucia ci protegga la vista”Che Santa Lucia ci protegga la vista”Che Santa Lucia ci protegga la vista”

Così dicevano i nostri nonni

VITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALE

Sabato 13 dicem-bre 2008 per Papanice non è stato un giorno co-me tutti gli altri, perché la Parrocchia con tutta la comunità ha organizzato una grande festa in tutto il paese in onore di Santa Lucia. Dopo la celebra-zione della Messa, presie-duta dal parroco Don An-gelo Elia, con in testa una giovane scelta per rappre-sentare Santa Lucia e ac-compagnata da oltre cen-to persone tra bambini, ragazze, ragazzi e adulti, tutti vestiti con una tunica bianca e alcuni da Babbo Natale e con una candela in mano, si è svolto il corteo che ha attraversato le vie del paese. Durante il corteo, piccoli e adulti preparati dalla “Compagnia del Cuore”,

hanno eseguito canti di Santa Lucia e canti Nata-lizi. Alla fine del percorso, il corteo si è fermato in fon-do alla via Crati, dove la r a ga zza che ha r a p p r e -s e n t a t o S a n t a Lucia ha acceso il fuoco e ha dato inizio ai festeg-giamenti. Il fuoco è stato allestito da alcuni giovani del paese, che, da diversi giorni prima della festa, sono andati alla ricerca di legna da fare ardere, pro-prio come le vecchie tra-dizioni. Nell’occasione sono stati

offerti dolci, panini con salsiccia e bevande. Un grazie va ri-volto a tutte le mamme, i papà, i bambini e i giova-

ni che hanno partecipato al corteo, ai parrocchiani, alle associazioni, ai nego-zianti che hanno collabo-rato; all’Assessore Avv. Mario Megna, che ha vo-luto patrocinare come C o mu n e l ’ e v e n t o , all’AVIS di Papanice. Un grazie particolare a Patrizia Lumastro, Enza

Rallo, Luisa Megna, Pal-ma Dragone, Franco Emanuele, Pasqualino Paglia, Franco Lumastro, Paola Emanuele e ai ra-gazzi che hanno preparato il fuoco. Grazie Padre Angelo, che ci sei stato vicino in tutta la preparazione della festa e ci hai aiutato a vivere spiritualmente questa ini-ziativa. Ma grazie soprat-tutto a te, Santa Lucia, che come illuminavi le strade al buio, mettendoti in testa una corona di candele accese per avere le mani libere per portare il cibo alla povera gente, così hai saputo illuminare con una piccola candela il sorriso dei bambini e i poveri cuori di noi adulti.

Rino Borrelli

3333

Page 4: Giornalino quindicinale della Parrocchia SS. AA. Pietro e ... giornalino/2008... · bra di fragile creta per donarci la sua stessa vita. Il Natale è una festa di luce, è una

VITA ORATORIALEVITA ORATORIALEVITA ORATORIALEVITA ORATORIALE

COME IL GRUPPO COMETA SI PREPARA AL NATALECOME IL GRUPPO COMETA SI PREPARA AL NATALECOME IL GRUPPO COMETA SI PREPARA AL NATALECOME IL GRUPPO COMETA SI PREPARA AL NATALE

Tempo di Avven-to: tempo di impegno, tempo di gioia per noi giovani del “Gruppo Co-

meta”. Quest’anno vera-mente ci sentiamo “testimoni della luce” con la partecipazione viva

nella Parrocchia e soprat-tutto nella Santa Messa che ci collega direttamen-te con Gesù, che ci rende

più forti e capaci di segui-re la via giusta, Lui che è la luce!

Nel periodo di

Avvento abbiamo prepa-rato, per ogni domenica, un “segno” che è stato posto davanti all’altare. Un segno per trasmettere ai partecipanti alla Messa, soprattutto ai bambini, un annuncio di gioia, un messaggio del Vangelo, una frase per prepararci a vivere intensamente l’e-vento più bello e special-mente per noi cristiani: la nascita di Gesù Cristo!

Il cammino che facciamo all’oratorio, con l’aiuto di sr. Franca, che viene appositamente per noi anche quest’anno da Crotone, ci porta a vivere sentimenti nuovi che ine-vitabilmente ci fanno rav-vedere su falsi miti che si vanno creando in una so-

cietà che si priva di no-stro Signore. Con Lui siamo certi di non poter sbagliare e consapevoli di poter costruire grandi co-se.

Non bisogna pen-sare che la fede sia un salto nel buio. Al contra-rio, è un tuffo in un ocea-no di luce. Chi ha il dono della fede vede meglio di tutti coloro che, pur aven-do scienza e cultura, man-cano di questa prospettiva soprannaturale.

Se ci si ritrova al martedì, tutti insieme, il punto di riferimento uni-co c’è e noi lo sappiamo: l’amore che Dio ha per noi!

Gruppo Cometa

Caro Babbo Natale,

la notte di Natale, sotto l’albero vestito a festa, mi piacerebbe tro-vare, primo su tutti, un regalo: la gentilezza. No, non le buone manie-re. Per questo basta un manuale di bon ton o dei genitori ben educati capaci di insegnarti l’arte della cortesia.

No, io parlo della gentilezza che sgor-ga dal cuore, dall’a-nima. Quella capace di sentire la vita, di rispetta-re in tutte le sue forme. Parlo dell’empatia. Di un modo di fare, appunto gentile, che ti fa guardare agli altri con compassio-ne e benevolenza. Mai con lucida freddezza.

Vorrei poi che tu

mi portassi il calore del silenzio. No, non quello nero e cupo della nebbia, del rancore che ti spezza le parole in gola, impe-dendoti di parlare. No, io vorrei il vero calore del

silenzio, che è luminoso, che è carico di compren-sione, di amore.

Impacchettami poi la forza. No, non la prepotenza. Di molti si dice: “che carattere for-te”, quando in realtà il battere di tacchi di chi pronuncia questa frase

rimanda più alla paura che al riconoscimento della forza autentica. Di prepotenti è pieno il mon-do, ma i veri forti, lo sai, sono pochi. Sono merce ormai rara, spesso deni-

grata. Perché la forza di cui io parlo, e che mi pia-cerebbe avere in dono, è la capacità di stare di fronte agli ostacoli, alle avversità della vita con grande dignità. Con molta umiltà.

Carica nelle tue renne alate il perdono.

Confezionalo con la carta più bella che hai, perché io possa riconoscerlo su-bito. No, non voglio il pacchetto delle scuse, quello che ti fa dire: “scusa, mi dispiace” con

la voce, non con il senti-mento. No. Io cerco il per-dono vero. Quello che nasce dagli occhi am-mantati di lacrime e di

gioia.

Regalami la spe-ranza di un futuro miglio-re, fatto di valori semplici ma genuini.

E il regalo più grande lo riceviamo a Natale: è Dio che si fa uomo per noi.

RACCONTORACCONTORACCONTORACCONTO

LETTERA A BABBO NATALELETTERA A BABBO NATALELETTERA A BABBO NATALELETTERA A BABBO NATALE

4444

Page 5: Giornalino quindicinale della Parrocchia SS. AA. Pietro e ... giornalino/2008... · bra di fragile creta per donarci la sua stessa vita. Il Natale è una festa di luce, è una

SOLIDARIETA’SOLIDARIETA’SOLIDARIETA’SOLIDARIETA’

PARROCCHIA SS. AA. PIETRO E PAOLOPARROCCHIA SS. AA. PIETRO E PAOLOPARROCCHIA SS. AA. PIETRO E PAOLOPARROCCHIA SS. AA. PIETRO E PAOLO

PAPANICE (KR)PAPANICE (KR)PAPANICE (KR)PAPANICE (KR)

GRUPPO CARITASGRUPPO CARITASGRUPPO CARITASGRUPPO CARITAS

Facciamo Natale condividendo la no-stra spesa con il più povero, in

modo da infondere un po’ di gioia e di speranza nel suo cuore.

Il 6 gennaio 2009 - Festa dell’Epifania del Signore...

...la Caritas Parrocchiale offrirà i vostri doni

alle famiglie bisognose di Papanice.

5555

Page 6: Giornalino quindicinale della Parrocchia SS. AA. Pietro e ... giornalino/2008... · bra di fragile creta per donarci la sua stessa vita. Il Natale è una festa di luce, è una

Cari lettori, mi ritrovo con grande piacere a scrivere di nuovo per il giornalino in occasione del Natale; perciò vorrei che questo articolo fosse percorso tutto da un augurio ed invito a voi ed alla vostra famiglia. L’augurio che vi rivolgo, che nasce dal profondo del mio cuore e che è il principale scopo dei miei articoli, è quello che possiate innamorarvi di Dio, avvicinarvi a Lui, non come robot, in modo meccanico, perché, come si sente spesso dire in gi-ro, è una cosa che va fat-ta, altrimenti è peccato. Il Signore non mette mai imposizioni, anzi ci lascia liberi di de-cidere se essere o no testi-moni di luce. Lo so, tante situazioni più, o meno spiacevoli, ci spingono, a volte, in tutt’altra direzio-ne e ci ritroviamo nel buio più totale. Ma è pur vero che non siamo neanche più alla ricerca del vero bene, quello solo capace in un colpo solo di soddi-sfare tutti, senza sconten-tare nessuno. Infatti, dob-biamo ammettere che or-ganizziamo la nostra vita in modo che ci sia un

giorno per ogni cosa, per visitare i familiari, gli amici, programmare le ferie, il lavoro. Ma quale giorno si dice: “Oggi, an-diamo tutti a visitare Ge-sù”?

Ricordiamoci che non possiamo farcela da soli, se non attingiamo forza da Gesù, ogni tenta-tivo sarà inutile. Si tratte-rà di episodi sporadici, che non riusciranno a cambiare in modo radica-le la propria vita, fino a poter dire: “Gesù, ti amo, desidero fare la tua vo-lontà”. Diamoci quindi un’occasione per credere veramente in Dio e, di conseguenza, in noi stessi, offrendo quell’amore per il quale siamo stati creati, sempre, in modo conti-

nuo, non solo a parole, ma con i fatti, attraverso un lavorìo continuo della nostra interiorità, invo-cando l’aiuto di quello Spirito, che fa santi sulla terra non in cielo. Madre Teresa di Calcutta, sulle orme di Gesù, non parlava solo d’amore, ma, cosa più importante, amava. Mettiamo da par-te quindi le ipocrisie, gli atteggiamenti monotoni che rendono sterile la vita, smettiamo di essere sepol-cri imbiancati, come Gesù stesso diceva, ed imparia-mo a volare. Credetemi, si può volare anche da fer-mi, come si può amare senza vedere, perché l’a-more è come il vento, non lo vedi ma lo percepisci… quell’amore vivificante che ha il suo culmine in Gesù, la Luce del mondo. Attraversati dal brivido, dato dall’amore vero , vi invito a ritrovarci in chiesa, per celebrare appunto l’essenza di que-sto amore, attraverso l’Eucaristia, cibo di vita eterna. Sarà un Natale vissuto e penetrato, un Natale in cui si sentirà viva la presenza del Si-gnore, non perché abbia-

mo fatto il presepe ancora più grande o perché ab-biamo partecipato alla solita messa natalizia, ma perché abbiamo deciso di donare il nostro cuore al Signore, senza compro-messi, senza imposizioni, rispolverando in noi stessi ciò che da sempre ci ap-partiene, ma che abbiamo dimenticato di possedere. Sarà un Natale ancora più bello se poi ci accorgiamo di desiderare che tutti siano “felici” come noi, che tutti abbia-no la propria occasione per credere attraverso la via che il Signore decide-rà di scegliere per entrare nel cuore di ognuno di noi. Sarà un Natale diverso, se avremo attuato il comandamento dell’a-more, una legge che non ha bisogno di spiegazioni, ma di perdono, ascolto, intima comunione con Dio e che può renderci a tutti gli effetti goccia che concorre a formare un oceano di pace e di spe-ranza. Dolci ed affettuo-si auguri di Buon Natale e Buon Anno.

Emanuela Carella

RIFLESSIONERIFLESSIONERIFLESSIONERIFLESSIONE

UN’OCCASIONE PER CREDEREUN’OCCASIONE PER CREDEREUN’OCCASIONE PER CREDEREUN’OCCASIONE PER CREDERE

UNA VOCE CHE GRIDA NEL DESERTOUNA VOCE CHE GRIDA NEL DESERTOUNA VOCE CHE GRIDA NEL DESERTOUNA VOCE CHE GRIDA NEL DESERTO

“Mamma, perché S. Giovanni Battista va nel deserto e grida tutto solo”? L’altro giorno mio figlio Alberto ad un certo punto mi fa questa domanda. Molto probabil-mente perché gli sono rimaste in mente le parole lette nel Vangelo e poi usate nell’omelia.

Mi chiedo, come fare a spiegare una para-bola ad un bambino? Così gli dico che è come quan-do la mamma gli dice che sta parlando con un muro. Così mi ritrovo a riflettere quando ancora oggi il deserto è vasto dentro di noi. A volte mi accorgo di non aver a-scoltato ciò che mi vor-

rebbe dire uno dei miei figli, perché non mi sem-bra importante in quel momento, perché presa da tante cose che mi circon-dano. Ecco quale è il deserto di cui ci parla S. Giovanni Battista: la poca disponi-bilità di ascoltare l’altro.

Enza Rallo

RIFLESSIONERIFLESSIONERIFLESSIONERIFLESSIONE

6666

Page 7: Giornalino quindicinale della Parrocchia SS. AA. Pietro e ... giornalino/2008... · bra di fragile creta per donarci la sua stessa vita. Il Natale è una festa di luce, è una

Il Natale è la fe-sta più importante per noi cristiani, perché celebra la nascita di Gesù Cristo! I cristiani ricordano la na-scita di Gesù con riti liturgici, canti, preghiere e poesie. Non mancano, poi, usi e tradizioni che rendono questo giorno il più bello e il più atteso dell’anno. In molti paesi del mondo, quando si avvicina il Natale, le case si riempiono di alle-gre decorazioni. Addobbi di colore rosso, verde, oro e argento vengono utiliz-zati per abbellire l’albero, sotto il quale si lasciano regali per amici e parenti. L’albero di Nata-le ebbe origini nell’Euro-pa del nord, dove, nella notte Santa, c’era l’usan-za di appendere ai rami di un abete dolci, giochi e piccoli regali per i bambi-ni. L’abete veniva anche a-dornato di luci che per-mettevano di vedere i do-

ni appesi ai rami. Questa tradizione è ora diffusa in tutto il mondo. L’idea di ripro-durre la nascita di Gesù

fu di San F r a n c e s c o d’Assisi, che la rappresen-tò nel 1223 in una grotta con persone vere. Poi l ’ iniziativa di Francesco si diffuse e,

al posto delle persone, si usarono statuette di legno e di terracotta. L’usanza di far recitare a bambini e ragazzi dei “sermoni”, cioè delle poe-sie natalizie, davanti al presepe è sempre stata sentita da tutti. Parenti e amici l’ascoltano attenti e commossi. E gli zampogna-ri? Sono, di solito, dei pastori che danno vita a una bella tradizione nata-lizia. Scendono nelle grandi città dalla monta-gna. Percorrono le vie affollate, innalzando il dolce suono della zampo-

gna, simile a una ninna nanna e rivolgendo alle persone l’augurio: “Pace e salute a voi”. Ecco come una famosa scrittrice ricorda la notte di Natale di quan-do era bambina: “Tutta la gente del paese, a mezza-notte, chiudeva la porta di casa e, ben coperta, s’in-camminava nel buio, sulla strada piena di neve, per recarsi alla Messa di Na-tale. Ai rintocchi delle campane, la montagna si popolava di lumi, di fiac-cole; quando i rintocchi tacevano, si distingueva lontano la melodia di una zampogna, rispondeva più vicino il festoso ritor-nello di uno zufolo: erano i pastori che, lasciato nel-l’ovile il gregge, scende-vano a Messa. E lungo la via si univano ai contadi-ni, che portavano mancia-te di grano da far benedi-re, e ai montanari dalle grosse scarpe chiodate e dai cappelli ornati di vi-schio”. Il Dio che si è fatto Bambino, nato in un’umile mangiatoia, ha

ispirato moltissimi canti natalizi come “Stille Nacht”, musicato nel 1818 da Franz Gruber, organista e maestro di scuola, cantato in tedesco per la prima volta durante la Messa di mezzanotte a Obendorf, un paesino dell’Austria. All’uscita della Messa tutti cantava-no sottovoce quelle note affascinanti. Anche oggi, a Natale, milioni di perso-ne innalzano al Bambin Gesù, in chiesa e in fami-glia, questo meraviglioso canto. In italiano ha il titolo “In notte placida”. Gesù venne nel mondo nella povertà. Per mamma ebbe la più pove-ra delle mamme. Come padre in terra, volle un falegname. Nasce a Bet-lemme, fuori casa, senza casa; una stalla al posto della casa; una greppia al posto della culla. L’ado-ravano poveri pastori. La gioia vera dunque non è rappresentata dai beni materiali, ma da un qual-cosa di soprannaturale che viene da Gesù stesso.

Patrizia Chiodo

7777 TRADIZIONITRADIZIONITRADIZIONITRADIZIONI

NATALE NELLA TRADIZIONENATALE NELLA TRADIZIONENATALE NELLA TRADIZIONENATALE NELLA TRADIZIONE

VITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALE

27. UN NUMERO CHE CI HA ACCOMPAGNATO PER UN’INTERA FESTA E OLTRE27. UN NUMERO CHE CI HA ACCOMPAGNATO PER UN’INTERA FESTA E OLTRE27. UN NUMERO CHE CI HA ACCOMPAGNATO PER UN’INTERA FESTA E OLTRE27. UN NUMERO CHE CI HA ACCOMPAGNATO PER UN’INTERA FESTA E OLTRE

Nel mese di Gennaio 2008 abbiamo intrapreso l’avventura di scrivere un copione di una rappresen-tazione teatrale sulla vita di S. Pantaleone. L’opera è stata scritta in poco tem-po e in maniera scorrevo-le e entusiasmante. Mai come quest’an-no la rappresentazione teatrale della vita di S. Pantaleone durante la sua festa è stata così azzecca-ta, ed è stata portata in scena proprio il 27 luglio. Ecco nell’ordine

le volte in cui il 27 si è fatto trovare senza averlo mai preveduto: il copione è composto da 27 pagine; è stato affidato al regista un martedì del mese di maggio, dopo la consegna ci siamo accorti che quel martedì era giorno 27; una nostra compaesana ha scritto un articolo sul co-mitato festa, uscito sul giornale “La Provincia KR”: il giornale era il numero 27; l’estrazione della riffa si è conclusa con il numero estratto 27

che asse-gnava il primo pre-mio e ch iudeva la festa; per con-cludere i blocchetti della riffa ven-duti interamente sono stati 27. Quindi il numero “27” quest’anno ci ha accompagnato in 5 circo-stanze diverse. E ancora la nuova nicchia di San Pantaleone

è stata inaugurata la domenica subito dopo il termine dei lavori; ed era il 27 aprile. Q u e s t o , grazie a S. Pantale-one, che in manie-

ra provvidenziale ha se-guito le tappe del nostro lavoro, svelandosi a noi per ben sei volte con il suo numero, che ricorda il giorno del suo martirio e della sua nascita al cielo.

Don Angelo Elia e Pasquale Paglia

Page 8: Giornalino quindicinale della Parrocchia SS. AA. Pietro e ... giornalino/2008... · bra di fragile creta per donarci la sua stessa vita. Il Natale è una festa di luce, è una

8888 VITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALE

SANTA LUCIA, FESTEGGIATA IN MANIERA NUOVASANTA LUCIA, FESTEGGIATA IN MANIERA NUOVASANTA LUCIA, FESTEGGIATA IN MANIERA NUOVASANTA LUCIA, FESTEGGIATA IN MANIERA NUOVA

Grande successo, per il primo appuntamen-to del programma “Aspettando il Buon Na-tale 2008” tenutosi il 13 Dicembre a Papanice ed organizzato dalla comuni-tà parrocchiale, in onore a Santa Lucia. C’è stato, come suol dirsi, un passa parola benevole nei con-fronti di questa iniziativa, e la popolazione ha ri-sposto, come è solito fare, con slancio, passione e amore. Il buon vociferare ,tra i partecipanti, era un pensiero univoco: un’af-fluenza così alta, si è soli-ti vederla durante la festa di San Pantaleone. In sintesi voglia-mo ricordare che la festa è iniziata con la Santa

Messa delle ore 17 nella chiesa parrocchiale Santi Pietro e Paolo. Vedere la chiesa, gremita di piccolissimi bambini, ragazze, mamme, vestite con tuniche bianche e ghirlande argentate in testa, ha scatenato in tutti un senso di pace e di a-more fraterno. Bambini, ragazzi e papà, vestiti da Babbo Natale, creavano con i loro vestiti un’esplosione di colori molto bella a vedersi ed in tutti un’immagine co-mune: un sorriso disegna-to sul volto ed una pace nel cuore. Dopo la Santa Messa, con in testa la no-stra Santa Lucia, un cor-teo, formato da tantissime

coppie di tuniche bianche ordinato in forma cre-scente d’età, con a segui-to tantissimi Babbi Nata-le, seguiti da una miriade di gente, ha sfilato per le vie cantando a cappella canti natalizi, con desti-nazione il luogo del falò. Sotto un cielo stellato e al caldo del grande falò pre-

parato dal gruppo di gio-vani della parrocchia, denominato per l’occasio-ne: “Gli angeli del fuo-co”, i partecipanti hanno potuto degustare tantissi-mi dolci fatti in casa ed apprezzare le gustose sal-sicce locali arrostite con le braci del falò in un pa-nino fumante. La serata è stata allietata da alcuni elementi del gruppo dei cantori e non, che hanno cantato su basi karaoke. Tutti, il 13 di-cembre sera, sono tornati a casa con tanta gioia nel cuore e un po’ d’amore in più.

Paola Emanuele Segretaria del Consiglio Pastorale Parrocchiale

TRADIZIONETRADIZIONETRADIZIONETRADIZIONE

ORO, INCENSO E MIRRA…. 6 gennaio Epifania del SignoreORO, INCENSO E MIRRA…. 6 gennaio Epifania del SignoreORO, INCENSO E MIRRA…. 6 gennaio Epifania del SignoreORO, INCENSO E MIRRA…. 6 gennaio Epifania del Signore Il giorno dell’Epi-fania che cade il 6 gen-naio, è una festa religiosa, il suo nome deriva da un termine greco che signifi-ca rivelazione, manifestazione. È, infatti, in questo giorno che Gesù Bam-bino si rivelò come figlio di Dio ai tre Magi.. questi erano B a l d a s s a r r e , Melchiorre e Gaspare, tre sapienti che provenivano dalle lontane terre d'Oriente. Si erano messi in cammino guidati da un astro splendente, una stella cometa, che mai prima aveva fatto apparizione nel cielo. Così i tre uomini avevano deciso di seguire la singo-lare stella per rendere o-maggio a quel bambino salvifico. Portavano con sé tre doni simbolici: l'o-

ro, l'incenso e la mirra. Dopo un lungo cammino, i tre uomini giunsero alla città di Gerusalemme, e qui dopo varie ricerche,

giunsero infine in un vil-laggio, il più pic-colo e il più umi-le della terra di G i u d a . Fu pro-

prio lì che l'astro si mise a splendere intensamente come mai l'avevano visto durante la loro osserva-zione. In una stalla, espo-sto alle correnti della not-te, trovarono un bambino che era nato da poco. Era accudito dal padre, Giu-seppe, e da Maria. Vedendo l'amore e la concordia che regna-va in quella povera fami-glia, nonostante gli stenti

e le ristrettezze, i Magi compresero di aver trova-to ciò che cercavano e deposero ai piedi della mangiatoia, in cui era stato adagiato il piccolo, i loro doni preziosi, l’oro che veniva riservato ai sovrani, l’incenso perché era bruciato solo in onore delle divinità e la mirra che nell’antichità veniva usata durante le cerimo-nie funebri e che sarebbe divenuta il simbolo della futura resurrezione di Cri-sto.. Quindi se ne andaro-no contenti di avere reso omaggio per primi al Sal-vatore del mondo. Per quanto ri-guarda la tradizione po-polare della festa dell’E-pifania, durante la notte del 6 gennaio tutti aspet-tiamo quella cara vec-chietta.. che conosciamo sotto il nome di befana. La sua origine si perde nella notte dei tempi, nel-

la cultura popolare, si fonde con elementi cri-stiani: la Befana porta i doni in ricordo di quelli offerti a Gesù Bambino dai Magi. Ella si presenta come una piccola vec-chietta a cavallo di una scopa con il suo gonnello-ne scuro ed ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte con-sunte, il tutto vivacizzato da numerose toppe colo-rate, che gira per il mon-do, sotto il peso di un sac-co stracolmo di giocattoli, cioccolatini e caramelle (sul cui fondo non manca mai anche una buona do-se di cenere e carbone), passa sopra i tetti e calan-dosi dai camini riempie le calze lasciate appese dai bambini.

Alessandra Pedace

Page 9: Giornalino quindicinale della Parrocchia SS. AA. Pietro e ... giornalino/2008... · bra di fragile creta per donarci la sua stessa vita. Il Natale è una festa di luce, è una

14 gennaio: Inizio della stesura del copione “Pantaleone di Nicome-dia”.

19 gennaio: Nasce la squadra di calcio dell’O-ratorio Parrocchiale.

2 febbraio: Festa di Car-nevale con il Gruppo Ar-cobaleno dell’Oratorio.

7 febbraio: Inizio lavoro nicchia di San Pantaleone.

16 febbraio: Eremo di Corazzo, ritiro con il gruppo di Preghiera di Padre Pio.

Quaresima: Quaresima di Carità organizzato dalla Caritas Parrocchiale.

Quaresima: Ogni giove-dì, Adorazione Eucaristica dalle ore 8 alle ore 17.

16 marzo: Domenica del-le Palme, Ritiro con i bambini dell’Oratorio.

21 marzo: Venerdì Santo – Via Crucis per le vie del paese.

22 marzo: Grande Veglia Pasquale, iniziata con la benedizione del nuovo fuoco in piazza.

27 aprile: Durante la S. Messa delle ore 18.30, benedizione della nuova nicchia di San Pantaleone.

11 maggio: giornata di solidarietà organizzata dal Gruppo Caritas.

1 maggio: Ritiro Parroc-chiale a Paravati e visita di Nicotera.

27 maggio: Consegna del c o p i o n e f i n i t o “Pantaleone di Nicome-dia” a Rino Borrelli per l’inizio delle prove; le pagine del copione sono 27, come la coincidenza del giorno della consegna.

25 maggio: Processione del “Corpus Domini” con la partecipazione dei ra-gazzi di Prima Comunio-ne.

1 giugno: Prime Comu-nioni.

10 giugno: inizio del la-voro del nuovo comitato festa San Pantaleone, for-mato da sole donne.

26 - 28 giugno: triduo ai SS. Pietro e Paolo Apo-stoli, titolari della Parroc-chia.

29 giugno: Solenni-tà - Santi Pietro e Paolo Apostoli, tito-lari della Parrocchia.

18 luglio: Inizio della Novena di San Pantaleone.

19 luglio: Ammini-strazione delle Cre-sime da parte di S. Ecc. Rev.ma Mons. Domenico Graziani, Arcivescovo di Cro-tone - Santa Severi-na.

20 luglio: Serata con gli Scout della Diocesi e la partecipazio-ne dell’Arcivescovo.

26 luglio: 1° torneo par-rocchiale di calcio.

25 - 27 luglio: Festa Pa-tronale di San Pantaleone, Medico e Martire.

27 luglio: 1ª Rappresenta-zione teatrale sulla vita di San Pantaleone, Martire: “Pantaleone di Nicome-dia”.

29 agosto: Arrivo del pri-mo ordine attrezzatura audio per palco.

5 settembre: Inizio della Novena di Maria SS.ma della Pietà.

13 - 14 settembre: Festa di Maria SS.ma della Pie-tà.

20 - 22 settembre: Triduo di San Pio.

22 settembre: ore 21.00 Veglia di preghiera e pro-cessione con il quadro di S. Pio con sosta nella piazzetta di Padre Pio con lettura del pio Transito.

23 settembre: Festa di San Pio da Pietrelcina.

7 ottobre: Apertura del-

l’anno Pastorale.

10 ottobre: arrivo del secondo ordine attrezzatu-ra audio per palco.

12 ottobre: Inaugurazio-ne dell’anno Catechistico.

21 ottobre: Apertura del nuovo anno dell’Oratorio.

26 - 27 - 28 ottobre: Pel-legrinaggio Diocesano a Pietrelcina, San Giovanni Rotondo, Monte S. Ange-lo.

28 ottobre: Ore 10.30 è stata consegnata la richie-sta di una reliquia di San Pio al Padre Guardiano del convento di S. Gio-

vanni Rotondo.

30 - 31 ott., 1 nov.: Tri-duo di preghiera per i de-funti al cimitero.

2 novembre: Ore 10.30 Santa Messa al cimitero per tutti i defunti.

23 novembre: Ore 11 benedizione delle nuove divise delle due squadre di calcio dell’Oratorio Parrocchiale.

29 novembre: Ore 15.30 celebrazione Eucaristica di chiusura del mese di novembre al cimitero.

Avvento: Avvento di Fra-ternità organizzato dalla Caritas Parrocchiale.

Avvento: S. Rosario e centro di ascolto nelle famiglie davanti a Gesù Bambino, portato in pro-cessione 2 volte alla setti-mana ai vari rioni del pae-se, accompagnato da mu-sica natalizia tradizionale.

6 - 20 dicembre: 2° tor-neo parrocchiale di calcio.

13 dicembre: Festa di Santa Lucia sullo stile svedese, con l’accensione di un grande fuoco.

15 dicembre: Montaggio del cancelletto di legno all’entrata delle scale del-la cantoria.

24 dicembre: Solenne Veglia di Natale del Si-gnore.

31 dicembre: Ore 17.00 S. Messa e Adorazione Eucaristica di fine anno.

La Caritas Parroc-chiale in tutto l’anno ha distribuito 251 pacchi alle famiglie bisognose di Pa-panice.

2008. LE OPERE E GLI EVENTI DELL’ANNO CHE E’ PASSATO2008. LE OPERE E GLI EVENTI DELL’ANNO CHE E’ PASSATO2008. LE OPERE E GLI EVENTI DELL’ANNO CHE E’ PASSATO2008. LE OPERE E GLI EVENTI DELL’ANNO CHE E’ PASSATO

9999 VITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALEVITA PARROCCHIALE

Page 10: Giornalino quindicinale della Parrocchia SS. AA. Pietro e ... giornalino/2008... · bra di fragile creta per donarci la sua stessa vita. Il Natale è una festa di luce, è una

10101010 POETA IN ERBAPOETA IN ERBAPOETA IN ERBAPOETA IN ERBA

GIOCOGIOCOGIOCOGIOCO

UN NATALE SPECIALE

UN NATALE SPECIALE

UN NATALE SPECIALEUN NATALE SPECIALE

Accorgersi del Tuo candido volto,

cercare d’incontrare il Tuo sguardo luminoso

riconoscere in Te

la grazia di un Bambino

che nasce povero tra i poveri,

insegnando al mondo

la vera ricchezza.

Sarà un Natale speciale,

mio dolce Gesù

se tu lo vorrai,

mi farò bambino come Te

verrò a dirTi tante preghiere,

Ti saprò conquistare vedrai,

ma Ti chiederò stavolta

qualcosa di più

di credere in Te

proprio come vuoi tu.

Emanuela CarellaEmanuela CarellaEmanuela CarellaEmanuela Carella

LE DIECI STRADE DI NATALE

LE DIECI STRADE DI NATALE

LE DIECI STRADE DI NATALE

LE DIECI STRADE DI NATALE

Se sei triste rallegra il tuo cuore… Natale è gioia. Se hai dei nemici riconciliati con loro… Natale è pace. Se hai degli amici, vai a trovarli… Natale è incontro. Se vedi dei poveri attorno a te, aiutali… Natale è carità. Se sei orgoglioso, umiliati… Natale è umiltà. Se hai dei debiti pagali… Natale è giustizia. Se sei in peccato, convertiti… Natale è grazia. Se hai dei dubbi, rafforza la tua fede… Natale è luce. Se vivi nell’errore, correggiti… Natale è verità. Se porti rancore o odio, Perdona… Natale è amore.

Page 11: Giornalino quindicinale della Parrocchia SS. AA. Pietro e ... giornalino/2008... · bra di fragile creta per donarci la sua stessa vita. Il Natale è una festa di luce, è una

IL TACCUINOIL TACCUINOIL TACCUINOIL TACCUINO 11111111

♦ Mercoledì 24 dicembre 2008 ore 23.00 Veglia di Natale.

♦ Giovedì 25 dicembre 2008 - Natale del Signore, SS. Messe festive (ore 8 - 11 - 17.30).

♦ Mercoledì 31 dicembre 2008 ore 17.00 Celebrazione di fine anno; ore 17.30 Adorazione Eucaristica.

♦ Giovedì 1 gennaio 2009 - Maria SS.ma Madre d i Dio, *Giornata Mondiale della Pa-ce* SS. Messe con orario festi-vo (ore 8 - 11 - 17.30).

♦ Martedì 6 gennaio 2009 - Epi-fania del Signore, SS. Messe festive (ore 8 - 11 - 17.30).

♦ Mercoledì 7 gennaio 2009 ore 17.30 Consiglio Pastorale Par-rocchiale.

AGENDAAGENDAAGENDAAGENDA 28 dicembre 2008

A FRANCESCO TIGANO, auguri per il tuo 70° compleanno da chi T.V.B. con affetto da tutti noi auguri!!!

18 dicembre 2008

A RAFFAELLA RITORTO, buon compleanno, che il Signore ti dia sempre la pace e la salute. Da noi confratelli.

18 dicembre 2008

Ai nostri splendidi tesori SAMUEL e MIRIAM DEMIGLIO, auguriamo per il loro compleanno felicità, amore e pace per la loro vita, di sorri-dere sempre . Dai nonni, gli zii e cugini Multari e mamma e papà De-

miglio. Auguri a tutti per il Santo Natale e l’Anno Nuovo.

19 dicembre 2008

(22° compleanno) A SALVATORE CILIBERTO. Nel cielo stellato non si possono contare le stelle così saranno i miei auguri per te. Che la

vita ti sorridi sempre come i tuoi anni.

18 dicembre 2008

A RAFFAELLA RITORTO. La tua vita è stata come una rasa ma i petali si sono ingialliti, noi amici ti auguriamo che i tuoi 70 anni siano

pieni di pace e amore. Auguri e 99 anni luminosi.

REDAZIONE Don Angelo Elia Pasquale Paglia

La Redazione e i collaboratori del Giornalino Parrocchiale

augurano a tutti Voi

Il 22 dicembre 2008 alle ore 17.30Il 22 dicembre 2008 alle ore 17.30Il 22 dicembre 2008 alle ore 17.30Il 22 dicembre 2008 alle ore 17.30

La Parrocchia fa festa a tutti i piccoli La Parrocchia fa festa a tutti i piccoli La Parrocchia fa festa a tutti i piccoli La Parrocchia fa festa a tutti i piccoli

cantori della Festa di Santa Lucia cantori della Festa di Santa Lucia cantori della Festa di Santa Lucia cantori della Festa di Santa Lucia

Presso la pizzeria Presso la pizzeria Presso la pizzeria Presso la pizzeria

“La Corrida” in via Pietà.“La Corrida” in via Pietà.“La Corrida” in via Pietà.“La Corrida” in via Pietà.

Il 27 dicembre 2008 alle ore 17.30

Durante la S Messa ci sarà la premiazione

dei vincitori del

Torneo Parrocchiale Natalizio di calcio.

Page 12: Giornalino quindicinale della Parrocchia SS. AA. Pietro e ... giornalino/2008... · bra di fragile creta per donarci la sua stessa vita. Il Natale è una festa di luce, è una

Andamento della ricezione

dei SACRAMENTI in PARROCCHIAdal 2003 al 2008

28

3533

24 25

3941

24

15

19

53

31 30

14

25

3739

35

20

22

40

30

23

19

24

38

26

29

17

21

-5

5

15

25

35

45

55

BATTESIMI PRIME COMUNIONI CRESIME MATRIMONI MORTI

SACRAMENTI

NUMERO

2003

2004

2005

2006

2007

2008