giornale di brescia lunedì 2 novembre 2009 7...

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Data e Ora: 01/11/09 20.23 - Pag: 7 - Pubb: 02/11/2009 - Composite L’apertura era fissata per l’estate, ma qualche «disguido tecni- co» - per dirla con le parole dei registi del progetto - ha fatto slittare la consegna dell’area per mesi. Ora, però, l’annuncio può essere di- vulgato con qualche certezza in più, specie se a comunicarlo è pro- prio chi ha redatto il disegno: per Natale, Brescia potrebbe avere il suo nuovo Parco dell’acqua. E se non sarà forse del tutto completa- to, lo sarà almeno in parte: «Vorremmo aprire il parco e la zona risto- razione» chiariscono infatti gli ingegneri Renato Mazzoncini e Cristi- na Guerra della Gm Progetti, lo studio che lo scorso 2 ottobre ha finalmente siglato la concessione definitiva. La storia e il bando La storia racconta di cent’anni di onorato servizio. Poi, la chiusu- ra. E altri vent’anni di oblìo. Così, giorno dopo giorno, si è trasforma- to in uno scampolo di terra imbronciato e lasciato al suo destino, nel cuore della cit- tà. Il rischio maggiore però era che questo stand-by sembrava quasi dovesse prose- guire ad oltranza. Invece il caro vecchio Parco dell’acqua «Asm Gianni Panella», a due passi da piazzale Arnaldo, ha final- mente trovato il gestore che lo guiderà nelle sue future peripezie. Dopo tre tenta- tivi a vuoto (due bandi andati deserti e un terzo ricco di offerte «irregolari») il timo- re, supportato dalla particolarità del pro- getto oltre che dal delicato momento eco- nomico, era di dover essere costretti a rifa- re ancora una volta tutto daccapo. Inve- ce, quando il 10 aprile scorso si sono aper- te le buste delle proposte arrivate per il quarto «appello», sono spuntati all’oriz- zonte ben tre potenziali gestori: la vincen- te Gm Progetti srl, Anteprima snc e Maestri immobiliare srl. Tutti con proposte finalmente calzanti all’ex Istituto ittiogenico. A fare la differenza e a decretare la gestione della Gm, è stato il punteggio: ben 70 punti per «il progetto più completo e innovativo per il coordinamento del parco». Il nuovo progetto La nuova area verde sta esattamente a due passi da piazzale Ar- naldo, 11.400 metri quadrati sdraiati lungo le mura venete, già ogget- to negli anni passati di un radicale intervento di riqualificazione. Da Largo Torrelunga a via XXV Aprile, passando per via Fratelli Lechi. Il progetto di gestione prevede la realizzazione di un Parco dell’Ac- qua, dell’ambiente e delle energie rinnovabili «che - come si legge nella nota tecnica - svolga attività di diffusione culturale sui temi ambientali». Tutto ciò inserito in un’ottica più generale, che sappia abbracciare anche il capitolo istruzione. Ecco allora che sarà allesti- to, all’interno della struttura, il percorso cosiddetto «espositivo inte- rattivo didattico», in grado di divulgare, far conoscere e capire la si- tuazione energetica mondiale e locale. Per educare le giovani genera- zioni e sensibilizzare le vecchie. Non solo. Un patrimonio da sfogliare Un’ulteriore esposizione con impianti e soluzioni «semplici e con- crete, tanto da essere riproducibili anche nelle abitazioni private» è stata pianificata in ogni dettaglio: tutte le informazioni tecnico-eco- nomiche necessarie al cittadino per agire in proprio nel campo della sostenibilità ambientale saranno insomma racchiuse in questo nuo- vo «fiore all’occhiello bresciano» che recupera dal passato e guarda il futuro. A non mancare sarà pure una biblioteca dedicata ai temi del parco come luogo di confronto e dibatti- to per mostre temporanee e convegni te- matici. Un luogo di ritrovo, che sappia promuovere il coinvolgimento attivo dei cittadini e che sia trasversale a tutte le età, in linea peraltro con l’idea che carat- terizza i nuovi poli nascenti, dalla rete dei Musil - premiata a più riprese dai visi- tatori - alla Piastra Pendolina. Il tutto, al- l’interno del parco cittadino (l’apertura è quotidiana, con orari fissi: da aprile ad ot- tobre dalle 8 alle 20, da novembre a mar- zo dalle 9 alle 17) nel quale sono colloca- te le varie aree giochi, il laghetto con l’ac- quario e uno spazio bar-ristoro, anch’es- so allestito a libreria. Scultura a cielo aperto Un ulteriore spazio sarà il cosiddetto «Ambiente verde», un’area allestita a gioco educativo, per imparare il rispetto della natura e le semplici regole della convivenza: «La zo- na giochi per i bambini è arricchita da allestimenti e piccole attrezza- ture legate al tema dell’acqua, dell’ambiente, delle energie e della mobilità» si legge nel progetto stilato da Renato Mazzoncini e Cristi- na Guerra dello studio Gm Progetti srl. E per il relax degli adulti? Chaise longue, sdraio e tavoli per il pic nic innanzitutto, ma a non mancare saranno anche le manifestazioni culturali a cielo aperto. Due esposizioni di scultura all’anno, una internazionale, l’altra loca- le, diverse mostre fotografiche, rassegne musicali durante la stagio- ne estiva: ecco come sarà il nuovo Parco dell’acqua, «uno spazio nel- la città per la città». Nuri Fatolahzadeh L’Istituto ittiogenico venne creato nel 1885 - tra i primissimi in Europa - dallo studioso Eugenio Bettoni. All’inizio delle attività gli scienziati che lo hanno ani- mato erano, e lo sono stati fino agli anni ’70 - ’80 del Novecento, alle dipendenze del ministero dell’Agricol- tura e foreste e del ministero del Tesoro. Poi, per inte- ressamento dell’on. Giacomo Rosini e grazie all’ex guardasigilli Mino Martinazzoli, l’Istituto passò alla Regione. Le principali attività che vi si svolgevano ri- guardavano lo studio e la riproduzione della fauna itti- ca autoctona (soprattutto trote fario), ricerche di bio- logia e microbiologia, esami e valutazioni della qualità delle acque di laghetti alpini, laghi, fiumi, torrenti, allo scopo anche di classificare le acque stesse e, in base alla loro natura, predisposizione e qualità idrobiologi- che, programmare i piani ittici di ripopolamento e se- mine. Ma anche ricerche scientifiche di vario genere e di diversa importanza. Senza considerare il fatto che il centro di ricerche cittadino era dotato di strumenti e attrezzature di un certo valore e di buona funzionalità. Ma evidentemente gli enti deputati alla sua gestione non avevano interesse a mantenerlo in vita e così nel 1985, esattamente cent’anni dopo la sua apertura, di seguito a un’abbondante nevicata che causò danni a una piccola porzione di tetto (con infiltrazioni di ac- qua) si assistì alla muratura dell’accesso di un intera porzione dell’Istituto. E il danno servì da pretesto, cir- ca un anno dopo, alla chiusura definitiva di tutto il cen- tro scientifico bresciano. Nei vent’anni che sono segui- ti, con i lucchetti ai cancelli, gli spazi si sono trasforma- ti in una vera e propria selva e gli edifici venivano utiliz- zati da senza casa e mendicanti che vi si recavano in cerca di un riparo. Ora la riapertura e i nuovi lavori all’interno dell’area: un «cuscinetto» di tempo che precede «l’ormai prossi- ma accoglienza al pubblico». n. f. Un secolo di ricerca sui pesci, poi la chiusura Fondato nel 1885, l’istituto fu abbandonato nel 1985. Dopo una prima ristrutturazione, tornano ruspe e gru ExIttiogenico: l’ambiente al centro Al via in questi giorni i cantieri per il futuro Parco dell’acqua Al suo interno troveranno posto la biblioteca e l’area interattiva Il parco «Asm Gianni Panella» si sno- da lungo un’area di 11.400 metri qua- drati che si estendono da Largo Torre- lunga a via XXV Aprile, passando per via Fratelli Lechi. L’apertura del futuro Parco dell’ac- qua della città è prevista entro le feste natalizie e al suo interno verrà colloca- to l’atteso Sportello energia voluto dal- l’assessore all’Ambiente di Palazzo Log- gia, Paola Vilardi, in accordo con l’as- sessorato al Centro storico coordinato da Mario Labolani. Nelle fotografie scatti antichi e futuri dell’ex Istituto it- tiogenico, a rappresentare la storia di com’era e di come, invece, sarà COM’ERA COME SARÀ PaolaVilardieMarioLabolani(Eden) Marzo 2010. Questa la data stabilita nel cronoprogramma di Comune, Gm Progetti e A2A per l’ingresso in città dell’annunciato «Sportello energia», un luogo in cui «il citta- dino potrà trovare tutte le indicazioni, i con- sigli e l’eventuale documentazione in temi ambientali» come spiega l’assessore compe- tente, Paola Vilardi. Fiore all’occhiello del fu- turo Parco, infatti è proprio la realizzazione di un ampio progetto di educazione ambien- tale, un luogo cioè dove famiglie, scolare- sche e imprese del territorio potranno ap- profondire i temi del risparmio energetico e del miglior uso delle risorse ambientali. Tut- to mirato al «consumo consapevole». Nel- l’ambito dell’attività di sportello gli operato- ri, adeguatamente formati, forniranno cioè informazioni ed orientamento al cittadino sulle leggi vigenti nel campo dell’edilizia, sul- le procedure e le tecniche per la riqualifica- zione energetica degli edifici esistenti, le mo- dalità per la costruzione di ambienti energe- ticamente performanti e l’applicazione del- le diverse forme di energia «con particolare riferimento alle fonti rinnovabilii» specifica- no Renato Mazzoncini e Cristina Guerra di Gm progetti. Non solo. «Lo sportello avrà un’ampia utilità pratica poiché si potranno reperire informazioni sugli aspetti tecnici dei vari tipi di prodotti in uso, il loro corret- to utilizzo e manutenzione e, soprattutto, le corrette modalità di smaltimento degli elet- trodomestici non più utilizzabili» annuncia Paola Vilardi. Contrariato - non tanto per il progetto quanto per il forte ritardo sulla ta- bella di marcia - l’assessore al Centro stori- co, Mario Labolani, che si augura «un’aper- tura al più presto» ricordando che «l’inaugu- razione era prevista entro la scorsa estate. Questi ritardi sono inammissibili - critica Labolani - anche perché i cittadini hanno di- mostrato in più occasioni di aver voglia di riappropriarsi degli spazi pubblici». Infine, conclude: «È scandaloso e intollerabile che le chiavi dell’area non siano ancora state consegnate da A2a al Comune». nuri LAVORI IN CORSO Così lo «sportello energia» ha trovato casa Prevista per marzo 2010 l’apertura del servizio. L’assessore Labolani: «Ritardo eccessivo» La ristrutturazione degli immobili curata dalla Gm progetti Brescia & Provincia ( di fronte ASL) ( crocevia) Giornale di Brescia Lunedì 2 Novembre 2009 7

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Page 1: Giornale di Brescia Lunedì 2 Novembre 2009 7 …ambienteparco.it/wp-content/uploads/2017/08/091102_GDB.pdfLa storia e il bando La storia racconta di cent’anni di onorato servizio

Data e Ora: 01/11/09 20.23 - Pag: 7 - Pubb: 02/11/2009 - Composite

■ L’apertura era fissata per l’estate, ma qualche «disguido tecni-co» - per dirla con le parole dei registi del progetto - ha fatto slittarela consegna dell’area per mesi. Ora, però, l’annuncio può essere di-vulgato con qualche certezza in più, specie se a comunicarlo è pro-prio chi ha redatto il disegno: per Natale, Brescia potrebbe avere ilsuo nuovo Parco dell’acqua. E se non sarà forse del tutto completa-to, lo sarà almeno in parte: «Vorremmo aprire il parco e la zona risto-razione» chiariscono infatti gli ingegneri Renato Mazzoncini e Cristi-na Guerra della Gm Progetti, lo studio che lo scorso 2 ottobre hafinalmente siglato la concessione definitiva.

La storia e il bandoLa storia racconta di cent’anni di onorato servizio. Poi, la chiusu-

ra. E altri vent’anni di oblìo. Così, giorno dopo giorno, si è trasforma-to in uno scampolo di terra imbronciato elasciato al suo destino, nel cuore della cit-tà. Il rischio maggiore però era che questostand-by sembrava quasi dovesse prose-guire ad oltranza. Invece il caro vecchioParco dell’acqua «Asm Gianni Panella», adue passi da piazzale Arnaldo, ha final-mente trovato il gestore che lo guiderànelle sue future peripezie. Dopo tre tenta-tivi a vuoto (due bandi andati deserti e unterzo ricco di offerte «irregolari») il timo-re, supportato dalla particolarità del pro-getto oltre che dal delicato momento eco-nomico, era di dover essere costretti a rifa-re ancora una volta tutto daccapo. Inve-ce, quando il 10 aprile scorso si sono aper-te le buste delle proposte arrivate per ilquarto «appello», sono spuntati all’oriz-zonte ben tre potenziali gestori: la vincen-te Gm Progetti srl, Anteprima snc e Maestri immobiliare srl. Tutticon proposte finalmente calzanti all’ex Istituto ittiogenico.

A fare la differenza e a decretare la gestione della Gm, è stato ilpunteggio: ben 70 punti per «il progetto più completo e innovativoper il coordinamento del parco».

Il nuovo progettoLa nuova area verde sta esattamente a due passi da piazzale Ar-

naldo, 11.400 metri quadrati sdraiati lungo le mura venete, già ogget-to negli anni passati di un radicale intervento di riqualificazione. DaLargo Torrelunga a via XXV Aprile, passando per via Fratelli Lechi.Il progetto di gestione prevede la realizzazione di un Parco dell’Ac-qua, dell’ambiente e delle energie rinnovabili «che - come si leggenella nota tecnica - svolga attività di diffusione culturale sui temiambientali». Tutto ciò inserito in un’ottica più generale, che sappia

abbracciare anche il capitolo istruzione. Ecco allora che sarà allesti-to, all’interno della struttura, il percorso cosiddetto «espositivo inte-rattivo didattico», in grado di divulgare, far conoscere e capire la si-tuazione energetica mondiale e locale. Per educare le giovani genera-zioni e sensibilizzare le vecchie. Non solo.

Un patrimonio da sfogliareUn’ulteriore esposizione con impianti e soluzioni «semplici e con-

crete, tanto da essere riproducibili anche nelle abitazioni private» èstata pianificata in ogni dettaglio: tutte le informazioni tecnico-eco-nomiche necessarie al cittadino per agire in proprio nel campo dellasostenibilità ambientale saranno insomma racchiuse in questo nuo-vo «fiore all’occhiello bresciano» che recupera dal passato e guarda ilfuturo. A non mancare sarà pure una biblioteca dedicata ai temi del

parco come luogo di confronto e dibatti-to per mostre temporanee e convegni te-matici. Un luogo di ritrovo, che sappiapromuovere il coinvolgimento attivo deicittadini e che sia trasversale a tutte leetà, in linea peraltro con l’idea che carat-terizza i nuovi poli nascenti, dalla retedei Musil - premiata a più riprese dai visi-tatori - alla Piastra Pendolina. Il tutto, al-l’interno del parco cittadino (l’apertura èquotidiana, con orari fissi: da aprile ad ot-tobre dalle 8 alle 20, da novembre a mar-zo dalle 9 alle 17) nel quale sono colloca-te le varie aree giochi, il laghetto con l’ac-quario e uno spazio bar-ristoro, anch’es-so allestito a libreria.

Scultura a cielo apertoUn ulteriore spazio sarà il cosiddetto

«Ambiente verde», un’area allestita a gioco educativo, per imparareil rispetto della natura e le semplici regole della convivenza: «La zo-na giochi per i bambini è arricchita da allestimenti e piccole attrezza-ture legate al tema dell’acqua, dell’ambiente, delle energie e dellamobilità» si legge nel progetto stilato da Renato Mazzoncini e Cristi-na Guerra dello studio Gm Progetti srl. E per il relax degli adulti?Chaise longue, sdraio e tavoli per il pic nic innanzitutto, ma a nonmancare saranno anche le manifestazioni culturali a cielo aperto.Due esposizioni di scultura all’anno, una internazionale, l’altra loca-le, diverse mostre fotografiche, rassegne musicali durante la stagio-ne estiva: ecco come sarà il nuovo Parco dell’acqua, «uno spazio nel-la città per la città».

Nuri Fatolahzadeh

■ L’Istituto ittiogenico venne creato nel 1885 - tra iprimissimi in Europa - dallo studioso Eugenio Bettoni.All’inizio delle attività gli scienziati che lo hanno ani-mato erano, e lo sono stati fino agli anni ’70 - ’80 delNovecento, alle dipendenze del ministero dell’Agricol-tura e foreste e del ministero del Tesoro. Poi, per inte-ressamento dell’on. Giacomo Rosini e grazie all’exguardasigilli Mino Martinazzoli, l’Istituto passò allaRegione. Le principali attività che vi si svolgevano ri-guardavano lo studio e la riproduzione della fauna itti-ca autoctona (soprattutto trote fario), ricerche di bio-logia e microbiologia, esami e valutazioni della qualità

delle acque di laghetti alpini, laghi, fiumi, torrenti, alloscopo anche di classificare le acque stesse e, in basealla loro natura, predisposizione e qualità idrobiologi-che, programmare i piani ittici di ripopolamento e se-mine. Ma anche ricerche scientifiche di vario genere edi diversa importanza. Senza considerare il fatto che ilcentro di ricerche cittadino era dotato di strumenti eattrezzature di un certo valore e di buona funzionalità.

Ma evidentemente gli enti deputati alla sua gestionenon avevano interesse a mantenerlo in vita e così nel1985, esattamente cent’anni dopo la sua apertura, diseguito a un’abbondante nevicata che causò danni a

una piccola porzione di tetto (con infiltrazioni di ac-qua) si assistì alla muratura dell’accesso di un interaporzione dell’Istituto. E il danno servì da pretesto, cir-ca un anno dopo, alla chiusura definitiva di tutto il cen-tro scientifico bresciano. Nei vent’anni che sono segui-ti, con i lucchetti ai cancelli, gli spazi si sono trasforma-ti in una vera e propria selva e gli edifici venivano utiliz-zati da senza casa e mendicanti che vi si recavano incerca di un riparo.

Ora la riapertura e i nuovi lavori all’interno dell’area:un «cuscinetto» di tempo che precede «l’ormai prossi-ma accoglienza al pubblico». n. f.

Un secolo di ricerca sui pesci, poi la chiusuraFondato nel 1885, l’istituto fu abbandonato nel 1985. Dopo una prima ristrutturazione, tornano ruspe e gru

Ex Ittiogenico:l’ambiente al centroAl via in questi giorni i cantieri per il futuro Parco dell’acquaAl suo interno troveranno posto la biblioteca e l’area interattiva

Il parco «Asm Gianni Panella» si sno-da lungo un’area di 11.400 metri qua-drati che si estendono da Largo Torre-lunga a via XXV Aprile, passando pervia Fratelli Lechi.

L’apertura del futuro Parco dell’ac-qua della città è prevista entro le festenatalizie e al suo interno verrà colloca-to l’atteso Sportello energia voluto dal-l’assessore all’Ambiente di Palazzo Log-gia, Paola Vilardi, in accordo con l’as-sessorato al Centro storico coordinatoda Mario Labolani. Nelle fotografiescatti antichi e futuri dell’ex Istituto it-tiogenico, a rappresentare la storia dicom’era e di come, invece, sarà

COM’ERA COME SARÀ

PaolaVilardi e Mario Labolani (Eden)

■ Marzo 2010. Questa la data stabilita nelcronoprogramma di Comune, Gm Progettie A2A per l’ingresso in città dell’annunciato«Sportello energia», un luogo in cui «il citta-dino potrà trovare tutte le indicazioni, i con-sigli e l’eventuale documentazione in temiambientali» come spiega l’assessore compe-tente, Paola Vilardi. Fiore all’occhiello del fu-turo Parco, infatti è proprio la realizzazionedi un ampio progetto di educazione ambien-tale, un luogo cioè dove famiglie, scolare-sche e imprese del territorio potranno ap-profondire i temi del risparmio energetico edel miglior uso delle risorse ambientali. Tut-to mirato al «consumo consapevole». Nel-l’ambito dell’attività di sportello gli operato-ri, adeguatamente formati, forniranno cioèinformazioni ed orientamento al cittadinosulle leggi vigenti nel campo dell’edilizia, sul-le procedure e le tecniche per la riqualifica-zione energetica degli edifici esistenti, le mo-

dalità per la costruzione di ambienti energe-ticamente performanti e l’applicazione del-le diverse forme di energia «con particolareriferimento alle fonti rinnovabilii» specifica-no Renato Mazzoncini e Cristina Guerra diGm progetti. Non solo. «Lo sportello avràun’ampia utilità pratica poiché si potrannoreperire informazioni sugli aspetti tecnicidei vari tipi di prodotti in uso, il loro corret-to utilizzo e manutenzione e, soprattutto, lecorrette modalità di smaltimento degli elet-trodomestici non più utilizzabili» annunciaPaola Vilardi. Contrariato - non tanto per ilprogetto quanto per il forte ritardo sulla ta-bella di marcia - l’assessore al Centro stori-co, Mario Labolani, che si augura «un’aper-tura al più presto» ricordando che «l’inaugu-razione era prevista entro la scorsa estate.Questi ritardi sono inammissibili - criticaLabolani - anche perché i cittadini hanno di-mostrato in più occasioni di aver voglia diriappropriarsi degli spazi pubblici». Infine,conclude: «È scandaloso e intollerabile chele chiavi dell’area non siano ancora stateconsegnate da A2a al Comune». nuri

LAVORI IN CORSO

Così lo «sportello energia» ha trovato casaPrevista per marzo 2010 l’apertura del servizio. L’assessore Labolani: «Ritardo eccessivo»

La ristrutturazione degli immobili curata dalla Gm progetti

Brescia&Provincia ( di fronte ASL) ( crocevia)

Giornale di Brescia Lunedì 2 Novembre 2009 7