gestione dello stravaso di farmaci antiblastici. p.paochi ii anno/oncologia/gestione... ·...
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Gestione dello stravaso di farmaci antiblastici: il ruolo
del farmacista ospedaliero nella stesura di linee guida per una
corretta e appropriata prevenzione: trattamento e
allestimento del kit
“La preparazione centralizzata dei farmaci antiblas tici”24 ottobre 2006
Dott.ssa Paola PaochiServizio di Farmacia
Istituto Europeo di Oncologia
Indice
• Introduzione
• Definizione
• Incidenza
•Farmaci vescicanti, irritanti, neutrali
• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
• Cortisonici?
• Kit di emergenza
• Documentazione
ONCOLOGIA
MOLECOLE BIOLOGICHE
TERAPIA CONVENZIONALE
PROBLEMATICHESTRAVASO
STRAVASO
FUORIUSCITA ACCIDENTALE DI UNFARMACO ANTIBLASTICO DA UN VASO
NELLO SPAZIO PERIVASCOLARE E SOTTOCUTANEO DURANTE LA
SOMMINISTRAZIONE PER DIFFUSIONE O INFILTRAZIONE DIRETTA
Indice
• Introduzione
• Definizione
• Incidenza
•Farmaci vescicanti, irritanti, neutrali
• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
• Cortisonici?
• Kit di emergenza
• Documentazione
STRAVASO DI FARMACI ANTIBLASTICI
Gravi danni cellulariNecrosi e infezioni
Adeguata preparazione culturale e tecnica del personale sanitario
Misure preventiveCorretta somministrazione
Riconoscimento tempestivoTrattamento mirato delle complicanze insorte
Documentazione
Indice
• Introduzione
• Definizione
• Incidenza
•Farmaci vescicanti, irritanti, neutrali
• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
• Cortisonici?
• Kit di emergenza
• Documentazione
In letteratura …..
0.45 - 6.4% dei pazienti [1,2] *
In children, 1800 extravasations occurred over sixmonths after 16380 intravenous infusions of diverse
substances (11%)40 (0.24%) of these resulted in tissue necrosis [3]
[3] Cox e altri “The management of cytotoxic-drug e xtravasation: guide-lines drawn up by a working party for the Clinical Oncological So ciety of Australia” Med J Aust
148: 185-189, 1988
[1] Laughlin RA, e altri “The management of inadvertent subcutaneous adriamycin infiltration” Am J Surg 137: 408-412,1979[2] Barlock AL e altri “Nursing management of adriamycun extravasation” Am J Nurs 79: 94-96, 1979
Inoltre in altri dati di letteratura si è riscontrato che nella popolazione pediatrica la percentuale può arrivare al 58%
delle somministrazioni endovenose effettuate **
* Dato riferito a soli farmaci antiblastici o a tutte le soluzioni somministrate e.v.?
** www.extravasation.org.uk
Indice
• Introduzione
• Definizione
• Incidenza
•Farmaci vescicanti, irritanti, neutrali
• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
• Cortisonici?
• Kit di emergenza
• Documentazione
Questi dati tuttavia non riflettono la vera incidenza
del fenomeno stravaso
lo stravaso non viene riconosciuto
lo stravaso non viene documentato
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• Introduzione
• Definizione
• Incidenza
•Farmaci vescicanti, irritanti, neutrali
• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
• Cortisonici?
• Kit di emergenza
• Documentazione
• Riassumendo
Indice
• Introduzione
• Definizione
• Incidenza
•Farmaci vescicanti, irritanti, neutrali
• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
• Cortisonici?
• Kit di emergenza
• Documentazione
Alcune definizioni……
Neutrale
Irritante
VescicanteNecrotizzante
Irritazione intravascolareUlcerazione
Necrosi del tessuto
DistrofiaArtrofia
Danno a nerviDanno a muscoli, legamenti, giunture
Perdita di funzionalità del braccio
L’amputazione puòessere necessaria
Contattare il chirurgo plastico
Dolore locale Sensazione di brucioree/o Segni di infiammazione localeEventuali flebiti
Nessuna necrosi
rapida inattivazione e metabolizzazione
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• Introduzione
• Definizione
• Incidenza
•Farmaci vescicanti, irritanti, neutrali
• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
• Cortisonici?
• Kit di emergenza
• Documentazione OrticariaPossibile
sensazione di resistenza
all’infusione
Cambiamento della qualità di infusioneALTRO
Normalmente buonoSolitamente è
presenteGeneralmente assente o
lentoREFLUSSO EMATICO
Può apparire lungo il decorso della vena
Probabilmente noSevero, generalmente si presenta
immediatamenteEDEMA
Generalmente noGeneralmente no
Si sviluppa in modo insidioso generalmente
dopo 48-96 oreULCERAZIONE
Una striatura rossa e in rilievo si manifesta normalmente entro pochi minuti nella
maggior parte dei casi lungo la linea venosa
di infusione. Ha l’aspetto di una
chiazza a forma di alveare
Tutta la lunghezza della vena può
apparire arrossata o scura
Eritema a chiazze o intorno al sito di
inserzione dell’ago, non sempre presente al
momento dello stravaso, normalmente si
manifesta 6-12ore più tardi
ERITEMA
Normalmente non c’è dolore
Sensazione di dolore e
rigonfiamento lungo la vena
Dolore severo o bruciore che dura minuti o ore ed eventualmente si calma ; generalmente
si verifica mentre il farmaco viene
somministrato e intorno al sito di infusioone
DOLORE
FLARE REACTIONIRRITAZIONE DELLA VENASTRAVASOPARAMETRO
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• Introduzione
• Definizione
• Incidenza
•Farmaci vescicanti, irritanti, neutrali
• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
• Cortisonici?
• Kit di emergenza
• Documentazione
Potenziali meccanismi di danno
La fuoriuscita di un fluido a livello dello spazio sottocutaneo va a comprimere i vasi sanguigni, provocando una parziale ostruzione venosa e successivamente occlusione arteriosa.
Se questo fenomeno permane a lungo può incorrere morte cellulare e necrosi
tissutale
IPEROSMOLARITA’
COMPRESSIONE MECCANICA
TOSSICITA’ CELLULARE DIRETTA
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• Introduzione
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• Incidenza
•Farmaci vescicanti, irritanti, neutrali
• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
• Cortisonici?
• Kit di emergenza
• Documentazione
Potenziali meccanismi di danno
IPEROSMOLARITA’
COMPRESSIONE MECCANICA
TOSSICITA’ CELLULARE DIRETTA
L’equilibrio tra liquidi intra ed extra cellulari è disturbata, per compensare questo fenomeno il liquido dovra’ passare dallo spazio intracellulare a quello extracellulare.
Formazione di edema IschemiaNecrosi tissutale
Legame diretto al DNA con conseguente blocco della replicazione cellulare. Se le funzioni essenziali del DNA sono danneggiate la cellula va incontro a morte. Questo determina la liberazione del farmaco dalla cellula e il suo legame al DNA delle cellule vicine con aumento esponenziale del danno.
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• Introduzione
• Definizione
• Incidenza
•Farmaci vescicanti, irritanti, neutrali
• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
• Cortisonici?
• Kit di emergenza
• Documentazione VinorelbinaIdarubicina
VindesinaEpirubicina
VincristinaDoxorubicina
VinblastinaDaunorubicina
Paclitaxel(*cremophor)
Dactinomicina
MitoxantroneCisplatino(>0.4mg/ml)
Mitomicina CAmsacrine
VESCICANTIVESCICANTI
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• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
• Cortisonici?
• Kit di emergenza
• Documentazione
Trimetrexate*Doxorubicinaliposomiale*
Treosulfan*Docetaxel
Etoposide
TeniposideDaunorubicinaliposomiale*
Streptozotocina*Dacarbazina
OxaliplatinoCisplatino(<0.4mg/ml)
MelphalanCarmustina
GemcitabinaBusulfano*
FotemustineMustine*
IRRITANTIIRRITANTI
* A causa dell’esigua esperienza di stravasi di questi farmaci non si può farne una classificazione finale e
definitiva.
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• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
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• Documentazione
Irinotecan*Beta-interferone
TopotecanFludarabina
ThiotepaEtoposide fosfato
5-FU
RaltitrexedCitarabina
PentostatinaCiclofosfamide
PegaspargasiCladribine
MetotrexateCarboplatino
IL-2Bleomicina
IfosfamideAsparaginasi
NEUTRALINEUTRALI
* A causa dell’esigua esperienza di stravasi di questi farmaci non si può farne una classificazione finale e
definitiva.
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•Farmaci vescicanti, irritanti, neutrali
• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
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• Documentazione
FATTORI DI RISCHIO
ASSOCIATI AL PAZIENTE (1)
DIFFICOLTA’ VENOSA:- VENE FRAGILI O VENE CON DIAMETRO RIDOTTO- MALATTIE VASCOLARI GENERALIZZATE- PRE-TRATTAMENTI MULTIPLI
FLUSSO LINFATICO E CIRCOLAZIONE VENOSA MODIFICATE:- STASI , AUMENTO DELLA PRESSIONE VENOSA- A SEGUITO DI DOPO DISSEZIONE DEI NODULI
LINFATICI ASCELLARI- TUMORI LOCALMENTE INFILTRANTI- TROMBOSI DELLE VENE PROSSIMALI- TROMBO-FLEBITI- SINDROME DELLA VENA CAVA SUPERIORE (SVC)- MALATTIA DI RAYNAUD- ISCHEMIA, OSTRUZIONE VASCOLARE
ETA’:- PAZIENTI PEDIATRICI- PAZIENTI GERIATRICI
FRAGILITA’ DI CUTE E VENEINCAPACITA’ DI COMUNICAZIONESTATO CONFUSIONALEMALATTIE CONCOMITANTI
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• Documentazione
FATTORI DI RISCHIO
ASSOCIATI AL PAZIENTE (2)
FENOMENO RECALL:
- DOPO CHEMIOTERAPIA PRECEDENTEE’ stata descritta per
doxorubicina,paclitaxel e altri citotossici.
- DOPO PRECEDENTE RADIOTERAPIA
Nel caso di fenomeno recall con doxorubicina, il preseguo del trattamento sembra accelerare lo sviluppo di necrosi tissutale.
Nel caso di antracicline in generale, il fenomeno recall è stato descritto spesso dopo somministrazione e.v. corretta a seguito di irradiazione al sito di iniezione.
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FATTORI DI RISCHIO
ASSOCIATI AL PAZIENTE (3)
ALTRI FATTORI :
- NEUROPATIA ex. Diabete mellito o precedentitrattamenti con Alcaloidi della Vinca.
- MODIFICAZIONE DELLA PERCEZIONE DOLOROSA di origine fisica o dovuta alla somministrazione di farmaci particolari : ex. antidolorifici o antiemetici
- INCOSCIENZA O DIFFICOLTà DI COMUNICAZIONE
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• Documentazione
FATTORI DI RISCHIO
ASSOCIATI AL FARMACO
1. POTENZIALE VESCICANTE DEL FARMACO E/O DEGLI ECCIPIENTI UTILIZZATI
2. CONCENTRAZIONE DEL FARMACO E/O DEGLI ECCIPIENTI UTILIZZATI
3. OSMOLARITA’
4. pH
5. DURATA DELL’ESPOSIZIONE
Rispettare il range di pH di 5.5-8.5 unità pH
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• Documentazione
1.TRAINING ED ESPERIENZA INSUFFICIENTI:
• SCELTA DEL SITO DI INIEZIONE INADATTO (EVITARE LA MANO!!)
• PUNTURE MULTIPLE
• IMMOBILIZZAZIONE INSUFFICIENTE DELL’ARTODURANTE L’INFUSIONE
• IGNORARE I COMMENTI DEL PAZIENTE CIRCA SINTOMICHE POSSONO RICONDURRE ALLA DIAGNOSI DI STRAVASO
FATTORI DI RISCHIO IATROGENI
2.INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE INSUFFICIENTE AL PAZIENTE:
• PRIMA DI OGNI TRATTAMENTO
• IMPORTANZA DELLA SEGNALAZIONE DEL DOLORE E DI ALTRISINTOMI
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3. DIFFICOLTA’ ORGANIZZATIVE:
• MONITORAGGIO INSUFFICIENTE DELL’INFUSIONE (SOPRATTUTTO NELLE ORE NOTTURNE)
• MODIFICHE DI PRESSIONE DURANTE LA SOMMINISTRAZIONE
• STAFF NUMERICAMENTE INSUFFICIENTE – CONSOVRACCARICO DI LAVORO E STRESS
FATTORI DI RISCHIO IATROGENI
4.TECNICA DI SOMMINISTRAZIONE:
• ADEGUATA CONOSCENZA DELLA GESTIONE DELLE LINEEINFUSIONALI (PERIFERICHE E CENTRALI)
• ADEGUATA ABILITA’ TECNICA NELLA VENIPUNTURA
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• Documentazione
1. La somministrazione deve essere effettuata solo da personale ben formato, la fretta deve essere evitata!!
2.Istruzione ed educazione al paziente:
• utilizzare opuscoli informativi per il pz
• immobilizzare l’arto durante lasomministrazione
• incoraggiare il pz a riportare immediatamente l’insorgenza di sintomi quali dolore, bruciore, iperpiressia, eritema, edema
Una buona idea sarebbe quella di far firmareal paziente un’informativa dove vienespiegato cos’è lo stravaso, quali conseguenzepuò avere e di segnalare i sintomi correlati.
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3. Accesso e.v. :
• Se possibile stabilire un nuovo accesso venoso
• Preferire vene di grosso calibro dell’avambraccio
• Preferire l’uso del Porth-a-cath**• Immobilizzare l’arto • Mantenere il sito di iniezione visibile
EVITARE:
• LA SOMMINISTRAZIONE ATTRAVERSO VENE DELLA MANO, DEL POLSO DELLA FOSSA ANTECUBITARE DEL BRACCIO!!
• PUNTURE MULTIPLE SOPRATTUTTO IN POSIZIONE DISTALE SU UNA VENA GIA’ PUNTA!
• NON UTILIZZARE CANNULE D’ACCIAIO (ex Butterfly)
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4. Posizionamento:
• Test della linea di infusione
Infondere soluzione fisiologica per almeno 5 minuti nel catetere per assicurarne la pervietà. Ripetere alla fine della somministarazione. Utilizzare sempre la stessa soluzione carrierdell’ultimo farmaco somministrato!
• Controllo del ritorno ematico
Aspirare dal sito di infusione un piccolo volume di sangue.
Se il ritorno ematico è difficoltoso o assente è assolutamente vietato iniziare l’infusione.-Scegliere un altro accesso venoso-Consigliare al pz di cambiare posizioneNel caso di accesso venoso centrale: se c’è dubbio controllare il posizionamento attraverso esame radiologico!!
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4. Posizionamento:
Monitorare con attenzione!!
Per applicazioni continue attraverso pompa di infusione,
preferire Porth-a-cath system
Non somministrare se c’è resistenza all’infusione!
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L’estensione del danno tissutaleè direttamente collegata al
volume di farmaco stravasato, per cui la diagnosi precoce e la
rapida interruzione dell’infusione sono estremamente
importanti.
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Misure di trattamento generali aspecifiche:
Farmaci neutrali
1. Interrompere immediatamente l’infusione/iniezione
2. prendere il kit di emergenza dello stravaso
3. mettere i guanti
4. aspirare dal sito di infusione la maggiore quantità di farmaco stravasato possibile fino a 3-5 ml di sangue
5. rimuovere l’accesso e.v. durante aspirazione
6. sollevare l’arto e immobilizzarlo
7. documentare l’evento su apposito modulo
8. informare ed istruire il pz e i parenti
9. pianificare controlli per il follow-up
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• Documentazione
Misure di trattamento generali aspecifiche:
Farmaci irritanti
1. Interrompere immediatamente l’infusione/iniezione
2. prendere il kit di emergenza dello stravaso
3. mettere i guanti
4. aspirare dal sito di infusione la maggiore quantità di farmaco stravasato possibile fino a 3-5 ml di sangue
5. rimuovere l’accesso e.v. durante aspirazione
6. sollevare l’arto e immobilizzarlo
7. applicare le misure specifiche di trattamento
8. documentare l’evento su apposito modulo
9. informare ed istruire il pz e i parenti
10. pianificare controlli per il follow-up
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Misure di trattamento generali aspecifiche:
Farmaci vescicanti
1. Interrompere immediatamente l’infusione/iniezione
2. prendere il kit di emergenza dello stravaso
3. mettere i guanti
4. aspirare dal sito di infusione la maggiore quantità di farmaco stravasato possibile fino a 3-5 ml di sangue
5. rimuovere l’accesso e.v. durante aspirazione
6. sollevare l’arto e immobilizzarlo
7. applicare le misure specifiche di trattamento
8. documentare l’evento su apposito modulo
9. informare ed istruire il pz e i parenti
10. pianificare controlli per il follow-up
11. consultare sempre un chirurgo plastico entro 72h
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• Introduzione
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MISURE SPECIFICHE / ANTIDOTI
Applicazione topica di freddo
Applicazione di caldo secco
Applicazione locale di Dimetilsolfossido (DMSO)
Applicazione di Hyaluronidasi
Applicazione di sodio bicarbonato
Applicazione di sodio tiosolfato (Na2S2O3 x5 H2O)
Applicazione di corticosteroidi
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MISURE SPECIFICHE / ANTIDOTI
Applicazione topica di freddo
Applicazione di caldo secco
Applicazione locale di Dimetilsolfossido(DMSO)
Applicazione di Hyaluronidasi
Applicazione di sodio bicarbonato
Applicazione di sodio tiosolfato (Na2S2O3 x5 H2O)
Applicazione di corticosteroidi
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Topical cooling
Meccanismi d’azione:• vasocostrizione• demarcazione locale dell’area dello stravaso
contemporaneamente riduce l’allontanamento del farmaco dalla regione stravasata che può essere svantaggiosoInoltre:• riduzione dell’assorbimento cellulare di doxorubicina in vitro• riduzione dell’effetto citotossico di doxorubicina nel topo e di cisplatino, bleomicina, carmustina in vitro
Efficacia sinergica in combinazione con DMSOEfficacia sinergica in combinazione con DMSO
Applicare il freddo immediatamente per la prima ora dallo stravaso
Contitnuare in modo intermittente per 15-30minuti og ni 2 ore nelle prime 24h
Continuare nei giorni successivi (se necessario)
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Topical cooling
Applicare dopo lo stravaso dei seguenti farmaci:
DA SOLO:
Daunorubicina liposomialeDoxorubicina liposomiale
CON DMSO:
AmsacrineCisplatinoDactinomicinaDoxorubicinaEpirubicinaIdarubicinaMitomicina CMitoxantrone
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Application of heat
Meccanismi d’azione:
• vasodilatazione• aumento del flusso sanguigno locale che favorisce la distribuzione e l’assorbimento del farmaco stravasato da tessuto e contemporaneamente diminuisce la concentrazione locale di farmaco tossico• inattivazione di sostanze termolabili
Efficacia sinergica in combinazione con Efficacia sinergica in combinazione con HyaluronidaseHyaluronidase ****
**** evidenze per il trattamento dello stravaso di Alcaloidi della Vinca
Applicare il caldo 4 volte al giorno per almeno 20 minutinelle prime 24h
Continuare nei giorni successivi (se necessario)
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DMSO
Meccanismi d’azione:• vasodilatazione• penetrazione veloce nei tessuti e alto grado di solubilità per i farmaci• aumento della permeabilità della pelle attraverso l’uso di DMSO concentrata, con accelerazione del sistema di distribuzione del farmaco stravasato• effetto antiinfiammatorio• scavenger di radicali liberi• riduzione dell’effetto citotossico di cisplatino in vitro
Estremamente efficace nello stravaso di Estremamente efficace nello stravaso di antraciclineantracicline !!!!
Concentrazione: DMSO 99% o DMSO 70%
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Applicare sulla superficie cutanea con un contagocc e (2-3 gtt per cm2) senza comprimerela zona ogni 6-8 or e
Continuare per 7-14 gg
Lasciare asciugare all’aria!
NON coprire!!
Caratteristico odore di aglio
DMSO
Applicare dopo lo stravaso dei seguenti farmaci:
AmsacrineCisplatino
DactinomicinaDoxorubicinaEpirubicinaIdarubicina
Mitomicina CMitoxantrone
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Hyaluronidase
Meccanismi d’azione:
• degradazione enzimatica dell’acido ialuronico costitutivo del tessuto connettivo e conseguente aumento dell’assorbimento del farmaco stravasato dal tessuto
Efficacia sinergica in combinazione con calore **Efficacia sinergica in combinazione con calore **
**** evidenze per il trattamento dello stravaso di Alcaloidi della Vinca
Somministrare fino a 1500UI Hyaluronidase in H2O p.p .i.per via s.c. nell’area affetta da stravaso
Utilizzare entro 1h dallo stravaso!!
Applicare dopo lo stravaso dei seguenti farmaci:
DA SOLO: Paclitaxel
CON CALORE : Alcaloidi della vinca
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• Come trattare…
• Antidoti
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Sodio tiosolfato
Meccanismi d’azione:
• inattivazione chimica di cisplatino attraverso reazioni nucleofiliche – meccanismo di alchilazione del p.a. a metabolita non tossico escreto per via renale• scavenger di radicali liberi
Crea nella zona di infiltrazione un ambiente Crea nella zona di infiltrazione un ambiente fortemente alcalino che però è tossico!!fortemente alcalino che però è tossico!!
Somministrare 3ml di soluzione al 3%s.c.Lasciare agire 2 minuti e riaspirare!
Metodo invasivo!Efficacia non sufficientemente provata!
L’utilizzo di sodio tiosolfato non è raccomandato: sostituire con DMSO
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• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
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Sodio bicarbonato
Meccanismi d’azione:
• aumenta i valori di pH locali, favorendo l’idrolisi delle antracicline e sfavorendo il legame con il DNA
Crea nella zona di infiltrazione un ambiente Crea nella zona di infiltrazione un ambiente fortemente alcalino che però è tossico!!fortemente alcalino che però è tossico!!
Efficacia non sufficientemente provata!
Causa necrosi tissutale di per se’!!
L’utilizzo di sodio bicarbonato non è consigliato!
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•Farmaci vescicanti, irritanti, neutrali
• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
• Cortisonici?
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Corticosteroidi ?
Meccanismi d’azione:
• effetto antiinfiammatorio
Sembra che dosi basse di desametasone(4-8mg) s.c. o di idrocortisone1% topico possano essere utili nel
controllo dei danni da stravaso di doxorubicina.Dosi più elevate possono provocare un danno
maggiore!
In modelli animali l’idrocortisone aumenta la tossic ità degli Alcaloidi della Vinca!
L’uso di corticosteroidi nel trattamento dello strav aso non è consigliato! Anche se la letteratura presenta idee
controverse!
L’infiammazione non è un fattore prominente
nell’eziologia della necrosi
Indice
• Introduzione
• Definizione
• Incidenza
•Farmaci vescicanti, irritanti, neutrali
• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
• Cortisonici?
• Kit di emergenza
• Documentazione
Al fine di poter intervenire in modo rapido in caso di emergenza clinica di stravaso deve essere
allestito presso ogni unità nella quale vengono somministrate CT un kit precostituito che si trovi a
portata di mano e in luogo ben noto a tutti!
Il kit deve contenere:
• linea guida scritta di trattamento dello stravaso
• tutto il materiale necessario per il trattamento di emergenza dello stravaso
• modulo di raccolta dati per la documentazione dell’evento
Indice
• Introduzione
• Definizione
• Incidenza
•Farmaci vescicanti, irritanti, neutrali
• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
• Cortisonici?
• Kit di emergenza
• Documentazione
KIT
• Siringhe da 2.5ml, 10ml, 30ml• Ago cannula 18G, 26G• Ghiaccio secco• Borsa dell’acqua calda• Garze sterili• Rotolo di cerotto adesivo• Guanti sterili, medio e largo• Antidoti (DMSO, Hyaluronidasi)• Cortisonico
Indice
• Introduzione
• Definizione
• Incidenza
•Farmaci vescicanti, irritanti, neutrali
• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
• Cortisonici?
• Kit di emergenza
• Documentazione
SCHEDA DI SEGNALAZIONE DI EVENTO AVVERSO“STRAVASO DI CHEMIOTERAPICO”
Indice
• Introduzione
• Definizione
• Incidenza
•Farmaci vescicanti, irritanti, neutrali
• Cause concomitanti
• Come prevenire…
• Come trattare…
• Antidoti
• Cortisonici?
• Kit di emergenza
• Documentazione
• Data della somministrazione• Tempo di somministrazione• Sito della somministrazione• Tecnica di somministrazione• Dimensione e tipo di ago o catetere• Infusioni/iniezioni fatte nelle precedenti 24 h• Farmaco somministrato• Concentrazione del farmaco stravasato• Dose somministrata approssimativa• Sequenza di farmaci somministrati• Volume di farmaco stravasato• Aspetto del sito di infusione dopo lo stravaso• Sito dell’eritema • Diametro• Dolore, altri sintomi riportati dal pz• Tipi di informazioni e istruzioni date al paziente• Trattamento• Firma del medico