gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi · o mercato delle riserve e tasso sui ......
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Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi
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Introduzione
• Con il termine “politica monetaria” si intende la gestione
– dell’offerta di moneta e i tassi d’interesse
○ Sebbene il concetto possa apparire semplice, le teorie che orientano l’operatività di
una banca centrale sono complesse e spesso controverse.
• Visto l’impatto che tale politica esercita su tutto il sistema economico ci
concentriamo:
– sugli strumenti e sugli obiettivi di una banca centrale
o Mercato delle riserve e tasso sui fondi a breve termine
o Obiettivi di politica monetaria: stabilità dei prezzi e ancora
nominale
o Altri obiettivi della politica monetaria
oScelta degli strumenti operativi della politica monetaria
oPolitica monetaria europea
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.3
Stato patrimoniale semplificato di una banca centrale
• La conduzione della politica monetaria da parte della banca centrale
coinvolge decisioni che influenzano il suo stato patrimoniale, vale a dire il
possesso di attività e passività.
• Le passività monetarie sullo stato patrimoniale della banca centrale
comprendono due elementi.
o Moneta in circolazione, cioè le banconote in possesso del pubblico
accettate come mezzo di scambio a livello internazionale.
o Riserve, detenute presso la banca centrale da tutte le banche. Il
coefficiente di riserva obbligatorio, stabilito dalla Fed, determina le
riserve obbligatorie che una banca deve mantenere presso la banca
centrale. Le riserve libere sono invece l’ammontare di riserve che una
banca sceglie di tenere per ragioni operative.
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Stato patrimoniale semplificato di una banca centrale
• Le attività sullo stato patrimoniale di una banca centrale comprendono due
elementi.
o Titoli di Stato. Si tratta di titoli emessi dal Tesoro che sono in possesso
della banca centrale avendoli acquistati sul mercato aperto. Come
vedremo, un incremento di tali acquisti produce un aumento
nell’offerta monetaria.
o Rifinanziamenti. Si tratta di prestiti forniti alle banche da parte della
banca centrale (discount loan) al tasso di sconto corrente. Anche in
questo caso, un incremento di tali prestiti produce un aumento
nell’offerta monetaria.
o Naturalmente, la banca centrale può diminuire l’offerta monetaria
effettuando transazioni inverse
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Mercato delle riserve e tasso sui fondi a breve termine
• Le operazioni di mercato aperto e il rifinanziamento
influenzano lo stato patrimoniale della banca centrale e la quantità
di riserve di liquidità
• Come le variazioni nelle riserve influiscono sui tassi di
interesse
○ Nel caso europeo, si parlerà di tassi di mercato monetario;
○ nel caso degli Stati Uniti, il riferimento sarà al tasso dei fondi
federali, ovvero il tasso di interesse sui prestiti interbancari
overnight
• Un terzo strumento a disposizione della banca centrale, ovvero la
capacità di regolamentare la riserva obbligatoria di liquidità
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Domanda e offerta nel mercato delle riserve
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.7
Effetti di un’operazione di mercato aperto: intersezione della curva dell’offerta con la parte di curva della domanda inclinata negativamente
1. Un acquisto sul mercato
aperto sposta la curva
dell’offerta verso destra
(da NBR1 a NBR2).
2. Il tasso dei fondi federali
si abbassa
3. Il contrario accade con una
vendita sul mercato aperto
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Effetti di un’operazione di mercato aperto: intersezione della curva dell’offerta con la parte di curva della domanda piatta
1. Un acquisto sul mercato
aperto sposta la curva
dell’offerta verso destra (da
NBR1 a NBR2)
2. Il tasso dei fondi federali
resta invariato
3. Nel caso contrario di una
vendita sul mercato aperto,
la curva dell’offerta si
sposta verso destra, ma il
tasso dei fondi federali resta
comunque invariato
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Effetti di una variazione nel tasso di risconto: intersezione della curva della domanda con la parte verticale della curva dell’offerta
1. La Fed diminuisce
il tasso di
risconto
2. La curva
dell’offerta si
sposta verso il
basso
3. Il tasso
d’equilibrio dei
fondi federali
resta invariato
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.10
Effetti di una variazione nel tasso di risconto: intersezione della curva della domanda con la parte orizzontale della curva dell’offerta
1. La Fed diminuisce
il tasso di
risconto.
2. La curva
dell’offerta si
sposta verso il
basso.
3. Il tasso
d’equilibrio dei
fondi federali
scende.
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Effetti di una variazione degli obblighi di riserva
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.12
Il rifinanziamento come strumento per prevenire i panici bancari• Per evitare il collasso delle società di intermediazione, martedì 20
ottobre 1987 (il giorno dopo il famoso Lunedì nero), prima
dell’apertura dei mercati, la Fed annunciò la piena disponibilità
a servire come fonte di liquidità per supportare il sistema
economico e finanziario
• Oltre a questo annuncio straordinario, la Fed indicò chiaramente che
avrebbe garantito discount loan a tutte le banche che
avessero concesso prestiti intermediari mobiliari
• Un’operazione paragonabile da prestatore di ultima istanza ebbe
luogo nel periodo immediatamente successivo alla distruzione del
World Trade Center di martedì 11 settembre 2001.
Nota: L'indice americano Dow Jones registrò una perdita del 22,61 % il panico si diffuse a livello
mondiale e il sistema impiegò due anni per ritornare agli stessi livelli
Strumenti di politica monetaria convenzionali
– le operazioni di mercato aperto, il risconto e gli obblighi di riserva
– Hanno lo scopo di controllare l’offerta di moneta e i tassi di
interesse
– In caso di espansione abbassano i tassi di interesse e sono
sufficienti a stabilizzare l'economia in tempi normali
– In tempi di grave crisi finanziaria detti strumenti perdono di efficacia:
○ il sistema finanziario si blocca e diventa incapace di allocare il capitale
per usi produttivi (La spesa in investimenti e l’economia collassano)
○ A causa dello shock negativo subito dall’economia che dà luogo al
problema dello zero-lower-bound che si verifica in quanto gli
investitori sono sempre in grado di guadagnare di più detenendo
obbligazioni invece che contanti, e perciò i tassi di interesse nominali
non possono essere negativi
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Strumenti di politica monetaria non convenzionali
• Nel caso in cui le politiche convenzionali perdono
temporaneamente la loro efficacia sono necessarie forme di
intervento di carattere straordinario - Esempio la crisi
finanziaria globale
– Immissione straordinaria di liquidità (quantitative easing) ha
l'obiettivo di introdurre liquidità nel mercato (attraverso l'acquisto
di titoli di Stato da parte delle banche centrali), nella speranza che
gli operatori (in particolare le banche) decidono di impiegare le
scorte monetarie in eccesso
– Pendenza della struttura per scadenza dei tassi ha l’obiettivo
di influenzare i comportamenti economici dando al mercato un
quadro relativamente definito di tassi bassi e stabili
– Sblocco del mercato del credito (credit easing) ha l'obiettivo di
riattivare il credito verso l'economia e questo viene fatto
attraverso operazioni di rifinanziamento della banca centrale che
accetta come sottostante a garanzia titoli emessi da soggetti
privati
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Obiettivi di politica monetaria: stabilità dei prezzi e ancora nominale
• I responsabili di governo in tutto il mondo sono diventati
sempre più consapevoli del costo sociale ed economico
dell’inflazione
• La stabilità dei prezzi, perciò, è ormai considerata come
l’obiettivo principale della politica monetaria
• Un alto tasso di inflazione crea uno stato di
incertezza che può ostacolare lo sviluppo economico
• In effetti, l’iperinflazione si è rivelata fortemente dannosa
per i paesi che l’hanno sperimentata
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.16
Obiettivi di politica monetaria: stabilità dei prezzi e ancora nominale
• I responsabili della politica monetaria devono stabilire un’ancora
nominale che definisca la stabilità dei prezzi.
• Per esempio, “mantenere un tasso di inflazione compreso fra il 2
e il 4%” può essere inteso come un’ancora
• Un ancora serve anche a limitare il problema della incoerenza
temporale (time-inconsistency)
○ In teoria dei giochi, incentivo di un giocatore a deviare dal comportamento
precedentemente annunciato dopo che gli altri giocatori hanno effettuato le
loro mosse.
○ La banca centrale annuncia un obiettivo di tasso d’inflazione e,
successivamente, quando il mercato ha formato le proprie aspettative
ha l’incentivo a deviare dalle politiche annunciate
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.17
Obiettivi di politica monetaria: stabilità dei prezzi e ancora nominale
• Il problema dell’incoerenza temporale ha a che vedere con il
fatto che le decisioni di politica monetaria che
inseguono risultati di breve periodo ne produrranno di
insoddisfacenti nel lungo periodo
• I responsabili della politica monetaria sono sempre
tentati nel breve periodo di perseguire manovre
espansive per aumentare la produzione. Tuttavia, di
solito si verifica il contrario
o Le banche centrali otterranno risultati più efficaci nel
controllo dell’inflazione a lungo termine se non
cercheranno di sorprendere i vari soggetti economici con
politiche espansive
o Un’ancora nominale può aiutare a evitare le decisioni
orientate al breve periodo
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.18
La stabilità dei prezzi dovrebbe essere l’obiettivo principale della politica monetaria?
• Nel lungo periodo non vi è conflitto tra l’obiettivo della
stabilità dei prezzi e gli altri obiettivi (tasso di
occupazione elevato; sviluppo economico; stabilità dei
mercati finanziari; stabilità dei tassi di interesse;
stabilità dei cambi)
• . Per esempio, non esiste un trade-off fra inflazione e
disoccupazione nel lungo periodo
• Tuttavia, nel breve periodo tali conflitti esistono
• Per esempio, un aumento dei tassi di interesse servirà a
prevenire l’inflazione, ma incrementerà la
disoccupazione nel breve periodo
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.19
La stabilità dei prezzi dovrebbe essere l’obiettivo principale della politica monetaria?
• La BCE opera secondo un mandato gerarchico, che fissa la
priorità dell’obiettivo della stabilità dei prezzi e prevede poi la
possibilità di perseguire altri obiettivi, sempre che non siano in
conflitto con la stabilità
• La Fed, al contrario, opera secondo un mandato duale,
secondo il quale agli obiettivi della massima occupazione,
della stabilità dei prezzi e di un livello moderato dei tassi
di interesse di lungo termine viene data uguale
importanza
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.20
La stabilità dei prezzi dovrebbe essere l’obiettivo principale della politica monetaria?
Per un sistema economico è meglio essere assoggettato a un
mandato gerarchico o a un mandato duale?
• Questi due tipi di mandato non sono molto differenti se la
massima occupazione è definita come il tasso di disoccupazione
naturale
• In pratica, comunque, le cose sono un po’ più complicate.
• Per esempio, un certo livello di inflazione può essere
necessario nel breve periodo per ridurre le fluttuazioni
cicliche e sostenere la produttività economica. In questo
senso, quindi, la stabilità dei prezzi dovrebbe essere vista
come l’obiettivo primario solo nel lungo periodo
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.21
La stabilità dei prezzi dovrebbe essere l’obiettivo principale della politica monetaria?
• Un mandato duale può condurre a politiche troppo
espansive che aumentano l’occupazione e la produzione nel
breve periodo, ma anche l’inflazione a lungo termine
• Un mandato gerarchico, d’altra parte, può dare un’enfasi
eccessiva al controllo dell’inflazione, concentrandosi
esclusivamente su di essa anche nel breve periodo
• In definitiva, ogni tipo di mandato è accettabile nella
misura in cui agisce per far sì che la stabilità dei prezzi
sia l’obiettivo primario nel lungo periodo, ma non nel
breve
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.22
Risposta delle banche centrali alle bolle dei prezzi delle attività: lezioni dalla crisi finanziaria del 2007-09
• Le bolle dei prezzi delle attività si verificano quando i
prezzi di tali attività si allontano significativamente dai
loro valori fondamentali, per poi farvi ritorno
bruscamente o addirittura raggiungere valori inferiori.
• Che cosa dovrebbero fare le banche centrali a tale
riguardo?
• Dovrebbero usare la politica monetaria per cercare
di far sgonfiare le bolle?
• Possono adottare misure di regolamentazione per
tenere a freno le bolle dei prezzi delle attività?
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.23
Risposta delle banche centrali alle bolle dei prezzi delle attività: lezioni dalla crisi finanziaria del 2007-09
• Per rispondere a queste domande, dobbiamo prima definire due tipi
fondamentali di bolle.
• Una bolla generata dal credito si crea quando la facilità di
accesso al credito innesca un feedback loop ascendente (rialzo dei
prezzi delle attività, che alimenta ulteriormente il credit boom
iniziale, che spinge ancor più al rialzo i prezzi).
o Questa bolla è molto pericolosa quando scoppia, perché causa
un’inversione del feedback loop precedente che può determinare
un “effetto contagio” ben più ampio di quello indotto dalla
bolla stessa.
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.24
Risposta delle banche centrali alle bolle dei prezzi delle attività: lezioni dalla crisi finanziaria del 2007-09
• Una bolla generata da esuberanza irrazionale è
alimentata unicamente da aspettative eccessivamente
ottimistiche circa i prezzi delle attività. La bolla dei titoli
tecnologici verificatasi negli ultimi anni novanta è un esempio a
proposito.
o Questa bolla è meno pericolosa quando scoppia, perché
(dato il minor coinvolgimento delle banche) il suo impatto
sul sistema finanziario risulta limitato. Nondimeno, le
perdite che causa in termini di trasferimento di ricchezza
hanno conseguenze negative per l’attività economica
complessiva.
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.25
Le banche centrali dovrebbero intervenire rispetto alle bolle?
• Sotto la guida di Alan Greenspan, la Fed decise di
assumere una posizione neutra nei confronti delle
bolle, argomentando che esse sono pressoché impossibili
da identificare e lasciando che fossero le libere forze del
mercato a regolarne la dinamica.
• Tuttavia, una simile impostazione è pericolosa se a
una bolla dei prezzi è associato un credit boom.
• Come abbiamo visto, questa bolla produce esiti devastanti
quando scoppia.
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.26
Le banche centrali dovrebbero cercare di sgonfiare le bolle?
• Anche concordando sul fatto che occorra intervenire rispetto alle
bolle generate dal credito, si tratta di capire quale sia la
risposta più adeguata da dare.
• Per esempio, la politica monetaria dovrebbe cercare di sgonfiare una
bolla innalzando i tassi di interesse?
o In realtà, l’effetto sui prezzi delle attività provocato da tale
manovra resta altamente incerto.
o Inoltre, l’aumento dei tassi probabilmente influirebbe sui prezzi
in generale e non su quelle specifiche attività interessate dalla
bolla
o Infine, le conseguenze di un aumento dei tassi (crescita
rallentata, disoccupazione ecc.) potrebbero essere peggiori
della bolla stessa
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.27
Esistono altre risposte politiche adeguate a trattare le bolle?
• La regolamentazione macroprudenziale appare lo strumento
giusto per assolvere il compito di governare le bolle
generate dal credito. Gli interventi includono:
o fissazione di obblighi in tema di trasparenza e di requisiti
minimi patrimoniali
o automaticità delle risposte di vigilanza (cosiddetta prompt
corrective action)
o accurato monitoraggio delle procedure di risk management
delle istituzioni finanziarie
o stretto controllo per rafforzare l’adesione all’assetto
regolamentare
• Per esempio, la regolamentazione dei requisiti patrimoniali minimi
in senso controciclico potrebbe servire a “smorzare” i credit boom
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.28
Politiche non convenzionali delle banche centrali durante una crisi
• Ci sono diverse situazioni nelle quali i canali dei tassi e del
credito perdono rilievo e dunque la politica convenzionale della
banca centrale tende a perdere efficacia (per esempio, quando i
tassi di riferimento si approssimano allo zero o quando il mercato
interbancario si blocca).
• In questi casi, le banche centrali possono adottare “politiche
non convenzionali” (ovvero straordinarie):
o creazione massiccia di liquidità
o pendenza della struttura per scadenza dei tassi
o sblocco del mercato del credito
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.29
Scelta degli strumenti operativi della politica monetaria
• Lo strumento operativo della politica monetaria è una
variabile che risponde agli strumenti della banca centrale.
• I due principali sono:
• - le riserve nelle diverse definizioni (riserve totali,
riserve non prese a prestito, base monetaria)
– i tassi di interesse di mercato monetario
• Un obiettivo intermedio (per esempio, un tasso di
interesse a lungo termine) non è direttamente influenzato
dagli strumenti della politica monetaria, ma può essere più
direttamente legato agli obiettivi della politica stessa (per
esempio, la stabilità dei prezzi nel lungo periodo)
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.30
Criteri di scelta degli strumenti operativi
• La scelta dello strumento operativo si basa su tre criteri:
oosservabilità e misurabilità
alcuni strumenti sono osservabili, sebbene con uno certo
ritardo; per esempio, i diversi aggregati rappresentativi
delle riserve
ocontrollabilità
alcuni strumenti non sono perfettamente controllabili; per
esempio, le riserve non prese a prestito e i tassi a breve
in termini reali
oeffetti prevedibili sugli obiettivi
in generale, i tassi di interesse a breve offrono il miglior
legame con gli obiettivi di politica monetaria; tuttavia,
anche le riserve aggregate continuano a essere usate
come strumento operativo
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.31
Politica monetaria europea
• Il funzionamento della politica monetaria si basa sulla
capacità della banca centrale di regolare la quantità di
base monetaria in circolazione
• Nel mercato delle riserve di liquidità delle banche
• la funzione di offerta e l’obbligo di riserva sono sotto lo
stretto controllo della banca centrale,
• la funzione di domanda riflette il fabbisogno di mezzi di
pagamento dell’economia
• La banca centrale è quindi in grado di dirigere,
attraverso le condizioni del mercato (scarsità/abbondanza),
l’andamento dei tassi di interesse a breve termine
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.32
Politica monetaria europea
• Il trattato della Comunità stabilisce che l’obiettivo
primario dell’Eurosistema e della politica monetaria
europea è quello del “mantenimento della stabilità
dei prezzi”.
• Nello stesso tempo il trattato aggiunge che “fatto salvo
l’obiettivo della stabilità dei prezzi, il SEBC sostiene le
politiche economiche generali della Comunità al fine di
contribuire alla realizzazione degli obiettivi della
Comunità”, cioè un elevato livello di occupazione, una
crescita sostenibile e non inflazionistica, un alto grado di
competitività e di convergenza dei risultati economici.
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.33
Meccanismo di trasmissione della politica monetaria
• Il processo è avviato dalla decisione della banca centrale
di variare i tassi di interesse di riferimento, quindi il
costo dei fondi (riserve) che il sistema bancario
richiede alla banca centrale.
• Si modificano quindi le condizioni di offerta di
credito e di disponibilità monetarie, oltre che gli
equilibri in altri mercati, come quello delle attività
finanziarie e quello dei cambi.
• In ogni caso, il meccanismo di trasmissione della politica
monetaria è caratterizzato da diversi fattori di
incertezza, sia dal punto di vista della portata e
della incisività degli effetti sugli obiettivi finali, sia
dal punto di vista del lasso temporale in cui il processo si
completa.
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.34
Strategie di politica monetaria della BCE
• Fra le caratteristiche fondamentali di una politica monetaria
efficace, citiamo:
o la ricerca di un alto livello di credibilità in modo da potere influire
sulle attese di inflazione degli operatori economici
o l’orientamento al medio termine dell’azione di politica monetaria
per tenere conto dei lag di trasmissione delle manovre e
dell’esigenza di evitare un eccessivo attivismo
o l’adozione di un quadro di riferimento di ampio respiro e di una
base informativa completa
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.35
Strategia di politica monetaria della BCE
• Fra le azioni più specifiche, ricordiamo:
o definizione quantitativa dell’obiettivo di stabilità dei
prezzi
o consistenza e credibilità dei processi attraverso cui si
formano le decisioni di politica monetaria
analisi economica
analisi monetaria
o comunicazione
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.36
Assetto operativo della politica monetaria europea
• L’assetto operativo si occupa di come determinare uno
specifico livello dei tassi di interesse, cioè attraverso
quali strumenti intervenire.
• Gli strumenti della politica monetaria dell’Eurosistema
possono essere distinti in tre categorie:
o operazioni di mercato aperto (OMA)
o operazioni attivabili su iniziativa delle controparti
o vincolo di riserva obbligatoria imposto alle
istituzioni creditizie
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.37
Assetto operativo della politica monetaria europea
• Le Operazioni Sul Mercato Aperto si attuano su iniziativa
della BCE e, in genere, sono effettuate dalle BCN. Esse si
articolano in quattro diverse tipologie:
o operazioni di rifinanziamento principali
o operazioni di rifinanziamento a più lungo termine
o operazioni di fine tuning
o operazioni di tipo strutturale
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.38
Assetto operativo della politica monetaria europea
• Nelle operazioni attivabili su iniziativa delle controparti,
sono appunto le controparti (per esempio le banche)
che svolgono le operazioni nei confronti delle BCN.
• Le tipologie al riguardo sono due:
o operazioni di rifinanziamento marginale
o operazioni di deposito presso la banca centrale
Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 4/ed.39
Assetto operativo della politica monetaria europea
• La riserva obbligatoria di liquidità è un deposito presso
l’Eurosistema che le banche sono tenute a costituire in
misura proporzionale all’ammontare di un aggregato di
poste del passivo del proprio bilancio
• Gli scopi della riserva obbligatoria sono due:
o contribuire a creare fabbisogno strutturale di liquidità (di
base monetaria)
o stabilizzare i tassi di interesse a breve termine