gas. nuovi patti per il gruppo de agostini · del resto, proprio per consen tire la liquidazione...
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24 Finanza & Mercati Il Sole 24 OreMercoledì 1 Luglio 2015 N. 179
Riassetto. Rivisti gli accordi parasociali che disciplinano la governance nell’accomandita e nella controllata operativa
Nuovi patti per il gruppo De AgostiniCambiano gli equilibri nella Spa: i Boroli-Drago pronti a vendere a B&D Holding il 10%
u Continua da pagina 23Marigia Mangano
pIn questo quadro si ritrovano così tre società chiave: la B&D finance, la De Agostini spa e la B&D holding. E la società su cui siconcentrano le modifiche degli assetti è la De Agostini spa.
Il contratto preliminareIn origine, il riassetto del 2013aveva dato una precisa struttura alla De Agostini spa. Il 72% del capitale era di proprietà dell’accomandita B&D, mentre il restante 27,9% era diviso tra i quattro rami: i discendenti di Achille Boroliavevano un pacchetto dell’11,01%, i discendenti di Adolfo del 9,07%, quelli di Anna Boroli Drago del 7,43% per arrivare alla quasi nulla partecipazione della famiglia di Marco Drago (0,44%).La nuova fotografia che emerge fornisce dati diversi, ma solo perché le azioni complessive conferite al patto sono inferiori: l’accomandita così è oggi all’80% e i quattro rami famigliari sono al 19,95%. Ora, i nuovi patti, siglati loscorso 27 giugno, disciplinano i prossimi step di uscita. E’ stabilito nell’ambito del contratto di compravendita che gli azionisti diretti di De Agostini spa venderanno all’accomandita un pacchetto del 9,47%. Tale vendita
dovrà realizzarsi in massime 4 tranche annuali pari a non meno del 25% delle azioni in vendita.
I nuovi pesiTecnicamente, dunque, la famiglia dimezzerà la propria posizione azionaria diretta in De Agostini spa passando dall’attuale 20 per cento al 10% circa e la B&D salirà così al 90%. Quest’ultima
inoltre – è previsto potrà decidere di accelerare i tempi di acquisto. Quanto al corrispettivo «saràcalcolato in base al valore di mercato di De Agostini e potrà esserecorrisposto in denaro o medianteil trasferimento di azioni di società quotate. Infine, è stabilito chel’accomandita o la stessa famiglia, possano chiedere la conversione dell’ultimo 10% di De Agostini in titoli dell’accomandita mediante sottoscrizione da partedella stessa famiglia di un aumento di capitale della B&D holding.
Insomma, i nuovi accordi, nella sostanza, garantiscono ai socila possibilità di poter vendereuna parte delle loro partecipazioni. Del resto, proprio per consentire la liquidazione delle singole posizioni si era deciso due anni fadi cambiare l’organizzazione societaria, con la scissione della vecchia cassaforte B&D e l’attribuzione alla B&D Finance del controllo dell’omologa lussemburghese dove si trovano investimenti di private equity e una parte (lo 0,28%) della quota (2,4%) che i BoroliDrago hanno in Generali. A breve è infine attesa anche la fusione tra la B&D finance e l’omologa lussemburghese, operazione già deliberata ma in attesa delle autorizzazioni.
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Privatizzazioni. Nuovo vertice per l’Ipo
Enav, l’assembleanomina l’ad NeriCedola da 32 milioniLaura Serafini
pL’assemblea di Enav ha nominato ieri Roberta Neri amministratore delegato e Ferdinando Beccalli Falco. Il nuovo vertice si prepara finalmente a insediarsi dopo quasi un annodi vacanza di un amministratore unico come era Massimo Garbini o delegato come sarà laNeri per la società di quasi un anno. Nel contempo l’azionistaministero dell’Economia ha approvato il bilancio e deciso la distribuzione di una maxi cedola: 32 milioni, che rappresentano circa l’82% dell’utile netto,pari a 38,8 milioni, generato nelcorso del 2014.
Il consiglio di amministrazione risulta ora ampliato a cinque componenti, visto che l’ad e il presidente si aggiungono aitre consiglieri che da ottobrescorso hanno portato avanti, con una sorta di amministrazione collettiva, la gestione della società: Maria Teresa Di Matteo, fino a ieri presidente,Nicola Maione e Massimo Tonetti. La prima riunione del nuovo board è stata fissata per il prossimo 7 luglio: l’occasionesarà importante per capire se cisarà una distribuzione di deleghe tra l’ad e il presidente maanche per cominciare ad affrontare la delicata questione degli stipendi dei nuovi manager. Ieri è stato stabilito che nella prima riunione del cda verrà intanto costituito un comitato remunerazioni, proprioper cominciare ad approfondire il tema che diventerà immediatamente attuale. Enav ha avviato le procedure per lanciareun bond da 180 milioni (Intesa eBnp Paribas cureranno l’operazione) che servirà per finanziare la analoga riduzione di capitale decisa dal Tesoro a inizio anno e per aumentare la leva della società in vista dellaprivatizzazione (tra cedola eriduzione di capitale il ministero incasserà 212 milioni).
L’emissione obbligazionaria dovrebbe essere lanciata nella seconda metà di luglio e con essa verrebbe a cadere il vincolo del tetto allo stipendio del management introdotto recentemente per le società pubblichenon quotate. Al presidente diEnav oggi viene riconosciuto un emolumento annuo lordo dicirca 40 mila euro; all’amministratore delegato circa 190 milaeuro. Compito del comitato remunerazioni sarà quello di trovare un punto di equilibrio per la remunerazione del manage
ment, ma in realtà anche per il resto del consiglio, perchè sia allineata con le condizioni dimercato senza però sconfinarein eccessi non giustificabili conil contesto di spending review.
Il nuovo management dovrà comunque mettersi subito al lavoro per rimettere inmoto il processo di privatizzazione. «L’assemblea diEnav ha invitato il cda a procedere alla nomina di RobertaNeri quale amministratoredelegato si spiega in una notadiffusa ieri evidenziando lanecessità che il managementprosegua nel processo di valorizzazione della società, inlinea con il piano di privatizzazioni del governo». È moltoimprobabile, in ogni caso, chela privatizzazione di Enavpossa arrivare entro la fine diquest’anno, come annunciatodal governo nei mesi scorsi.Soprattutto se la strada privilegiata dovesse essere quelladella quotazione in Borsa.
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Trasporto aereo. La compagnia commissariata
Blue Panorama, tre in campoper rilevare il gruppoGianni DragoniROMA
pSono in tre a contendersi Blue Panorama, la terza compagnia aerea italiana per passeggeri, specializzata in voli per destinazioni turistiche nelMediterraneo, con l’Albania e nel lungo raggio per Cuba, Caraibi, Messico.
Entrata in difficoltà finanziarie nell’autunno 2012, Blue Panorama, fondata da Franco Pecci, il quale continua a seguire l’azienda, continua a volare in amministrazione straordinaria. Adesso il commissario straordinario, avvocato GiuseppeLeogrande, sollecita gli interessati a presentare offerte vincolanti d’acquisto per l’azienda,senza i vecchi debiti, che fanno parte dell’amministrazione straordinaria.
Il termine per la presentazione di nuove offerte o la finalizzazione di quelle già presentate è fissato al 23 luglio, alle 5 del pomeriggio, presso lo studio diun notaio di Roma, Marco Jeva.Si tratta di una proroga del termine che è scaduto nei mesi scorsi, segno che le proposte presentate non sarebbero statedi grande interesse. Uno deipunti più delicati riguarda il futuro dei 450 dipendenti.
Stando ai dati emersi nella fase di due diligence, svoltasi nei mesi scorsi con l’accesso alla data room, presso lo studio dell’avvocato Laura Pierallini, i soggetti interesati sono tre. Il pretendente che segue da più tempo il dossier viene dalla Polonia, è Dariusz Paszke, 33 anni, imprenditore che nel 2011 insieme a un socio aveva lanciato la compagnia charter Air Poland,trasformando la Air Italy Polska, sussidiaria della Air Italy di Giuseppe Gentile. Air Italy ora è unita a Meridiana, il gruppo controllato dall’Aga Khan,
anch’esso in difficoltà e alla ricerca di nuovi soci: ha dichiarato interesse Qatar Airways. Air Poland ha cessato l’attivitànell’aprile 2012 per dissesto.
Un altro interessato a BluePanorama è Andrea Molinari, un veterano del trasporto aereo, già alla guida di Lauda AirItalia, considerato tra i più accreditati all’aggiudicazione della compagnia in vendita. Il terzo soggetto interessato è unacordata, tra i componenti ci sarebbe il tour operator Eden Viaggi. Tra gli animatori di questa cordata si sono manifestati Roberto Scaramella, che fino a pochi mesi fa era a.d. di Meridiana e Massimo Panagia, ex responsabile del cargo di Alitalia e poi a.d. di CargoItalia. Ma la loro presenza non è confermata.
I conti di Blue Panorama sisarebbero ripresi in seguito alridimensionamento dell’attività sotto la gestione del commissario. Nel primo semestredell’esercizio in corso, dal primo dicembre 2014 al 31 maggioscorso, l’aviolinea avrebberaggiunto l’utile operativo.Nel bilancio del 2014 (l’esercizio chiude il 30 novembre) il fatturato è stato di 193 milioni,con una perdita operativa parial 5% dei ricavi.
I passeggeri, secondo il rapporto annuale dell’Enac, sono stati 1,091 milioni nel 2014, in calo rispetto a 1,206 milioni del 2013. Blue Panorama è la quindicesima compagnia per numero di passeggeri in Italia nel 2014, subito dietro Turkish Airlines (1,513 milioni) e prima diIberia (1,08 milioni). La flotta è di 8 aerei in inverno, 5 Boeing737 e 3 Boeing 767. Durante l’estate si estende a 11 aerei, condue ulteriori B737 e un Atr72, quest’ultimo in wet lease della tedesca Avanti Air.
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I PRIMI DOSSIERLa prima riunione del cda il 7 luglio si occuperà di remunerazioni: con il bond da 180 milioni in arrivo a fine mese cade il tetto agli stipendi
Gas. Estrazione in mare
Eni, accordoper vendereGnl in IndonesiapEni firma nuovi accordi per la compravendita di gas liquefatto in Indonesia. Il gruppo guidato da Claudio Descalzi ha annunciato ieri la firma assieme ai suoi partner Engie (già Gdf Suez) e l’operatore locale Saka Energi Muara Bakau, di due accordi con PT Pertamina (Persero) per la compravendita del gas naturale liquefatto (Gnl) che verràprodotto dal campo a gas Jangkrik.In base a quanto siglato ieri, Pertamina si impegna ad acquistare 1,4 milioni di tonnellate all’anno di gas liquefatto a partire dal 2017.
«La firma di questi accordi ha spiegato Descalzi rappresenta un elemento importante per le attività di sviluppo del Progetto Jangkrik, uno deiprimi progetti a gas in acque profonde in Indonesia sviluppato con uno schema di esecuzione accelerato (fasttrack scheme), e conferma l’impegno di Eni nella fornitura di gas per lo sviluppo del mercato interno indonesiano.Sono molto soddisfatto del rapporto forte e proficuo con le autorità indonesiane, con Pertamina e con i nostri partner nel Progetto Jangkrik».
Il progetto di sviluppo diJangkrik, che comprende igiacimenti a gas Jangkrik e Jangkrik Nord Est, prevede la perforazione di pozzi di produzione sottomarini, la costruzione di un’unità galleggiante (Floating Production Unit) per il trattamento di gase condensati, e la posa di condotte sottomarine per il trasporto fino al terminal di Bontang. L’avvio della produzione è previsto per il 2017.
I giacimenti Jangkrik e Jangkrik North East, scoperti nel blocco Muara Bakau rispettivamente nel 2009 e nel 2011, sitrovano in una profondità d’acqua di 400 metri nella stretto di Makassar, circa 100 chilometri a est di Balikpapan.
Eni partecipa all’investimento con una quota del 55%, mentre gli altri partner della joint venture sono, appunto, Gdf Suez Exploration Indonesia, che è una controllata di Engie, con il 33,334% e Saka Energi Muara Bakau con l’11,666 per cento.Il gruppo delcane a sei zampe è presente inIndonesia dal 2001 e attualmente detiene un importante portafoglio di titoli minerari con attività di esplorazione, produzione e sviluppo, importanti per i piani di crescita complessiva della società.
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Fonte: dati societari
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La galassia De Agostini
L’ANTICIPAZIONE
Il riassetton Sul Sole 24 Ore di domenica scorsa l’anticipazione dell’imminente revisione della struttura dei patti all’interno delle famiglie Boroli e Drago, a monte della catena di controllo dell’intera galassiaDe Agostini.