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NOVEMBRE 2015 GALENO La voce di Cassa mutua cooperativa - Fondo sanitario integrativo NORD EST/00252/02.2015/CT IL NUOVO CDA AL LAVORO PER I SOCI DI GALENO AVANTI TUTTA!

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NOVEMBRE 2015

GALENOLa voce di

Cassa mutua cooperativa - Fondo sanitario integrativo

NORD EST/00252/02.2015/CT

IL NUOVO CDA AL LAVORO PER I SOCI DI GALENOAVANTI TUTTA!

2 | Ottobre 2015

In attesa di registrazione Direttore Editoriale: Aristide Missiroli. Direttore Responsabile: Mario Costa. Coordinatore: Beatrice LomaglioComitato di redazione: Giovanni Vento (responsabile commissione stampa), Francesco Riva, Nicoletta Mai.Realizzazione e Grafica: Berica Editrice srl. Stampa Cora Print S.r.l

Numero gratuito800 999 383

[email protected]

www.facebook.com/cassagaleno

YouTube: Cassa Galeno

twitter.com/cassagaleno

CONTATTI

Il Consigliodi Galeno Pillole

Vice PresidenteVicario

Umberto Bosio

PresidenteAristide Missiroli

ConsigliereDaria Spicola

ConsigliereGerardo D’Urzo

ConsigliereFrancesco Riva

ConsigliereAlfredo Cuffari

GALENO SUL TERRITORIODopo la pausa estiva, Galeno è ripartita alla volta di nu-merose località italiane con il duplice obiettivo di incon-trare i soci e tutti i medici e gli odontoiatri interessati a conoscere più da vicino le prestazioni offerte dalla Cassa.Il primo appuntamento è stato dal 25 al 27 settembre al XXV Congresso SIMET “Sanità Pubblica Bene Co-mune” che si è tenuto a Milano Marittima. Pochi giorni dopo lo staff di Galeno si è spostato a Firenze, dove dall’1 al 3 ottobre si è tenuto il Simposio Nazionale Osteology, occasione importante per rafforzare il dialo-go con gli odontoiatri. Il 23 ottobre i medici hanno po-tuto incontrare Galeno al XXVIII Congresso Nazionale SNAMID, che si è tenuto a Roma. Per conoscere i prossimi appuntamenti consultare la sezione Appuntamenti che si trova alla fine della Home Page del sito Galeno.

GALENO SU FACEBOOKLa pagina Facebook di Galeno ha raggiunto in pochi mesi i 650 “Mi piace”. Il post più visto nelle ultime setti-mane è stato quello relativo ai saldi attivi di gestione ridi-stribuiti ai soci, un tema approfondito anche all’interno di questo numero del notiziario. Attraverso Facebook Galeno ha la possibilità di dare ai soci informazioni e no-tizie in tempo reale e di condividere contenuti medico-scientifici di interesse generale. Ancora più importante, Facebook offre la possibilità di mantenere aperto un ca-nale diretto con i soci, che possono interagire in qualsi-asi momento commentando e condividendo i post.

GALENO AL TELEFONOIl numero gratuito del servizio assistenza soci (800.999383) è attivo tutte le mattine dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Nei giorni di martedì e giovedì il servizio è attivo anche dalle ore 14.00 alle ore 17.45.

Vice PresidenteGiovanni Vento

SegretarioLoredana Bruno

ConsigliereColomba Lo Presti

Presidente OnorarioMario Falconi

di Giovanni Vento

Galeno | 3

Le recenti elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo di Galeno hanno registrato un formidabile successo di partecipazione. Il voto per corrispondenza ha permesso alla maggioranza dei soci di esprime-re la scelta sugli amministratori della Cassa e quindi sul futuro della nostra Cooperativa.

Si tratta, senza esagerare, di un suc-cesso epocale che dimostra innan-zitutto una grande partecipazione e rappresenta una svolta storica, con il superamento di una logica di catego-ria a vantaggio di un’apertura a tutta la classe medica, cioè a più categorie di colleghi che avvertono l’importan-za di “fare squadra” davanti a proble-mi sempre più complessi.

Siamo oggi di fronte a un profondo rinnovamento del consiglio di amministrazione, capace di coniugare l’espe-rienza della passata amministrazione con forze giovani e brillanti, che certamente sapranno meritare la fiducia ripo-sta dai soci. Rilevante la presenza, per la prima volta dalla nascita di Galeno, di una rappresentanza femminile, con tre donne che entrano a far parte del consiglio.

Un corpo elettorale mai così compatto e numeroso ci consegna una Cassa Mutua Cooperativa proiettata verso un sempre più ampio allargamento nella ricerca di nuovi soci e attenta alle nuove generazioni di colleghi, che ve-dono aumentare le stringenti problematiche relative alla loro previdenza e alle garanzie assicurative, in un pano-rama assicurativo e previdenziale sempre più confuso e affannosamente concorrenziale, tra offerte chimeriche e proposte poco trasparenti.

I nostri soci hanno mostrato di condividere la volontà di espandere Galeno verso orizzonti nuovi e più ampi, se-condo quello che è stato un impegno testimoniato dalle scelte del recente passato, in cui Galeno ha affermato e realizzato la propria indipendenza da altri gestori o da al-tre organizzazioni.

È doveroso, in questo momento, rin-graziare quanti, dalla nascita della Cassa fino alle recenti elezioni, hanno dimostrato entusiasmo, responsabili-tà e impegno: senza di loro non sa-remmo giunti ai traguardi del presen-te e non avremmo maturato slanci e strategie per il futuro. Auguro a tutto il nuovo Consiglio di amministrazione il miglior lavoro possibile e mi rimetto volentieri al lavoro come Presidente, con il mio immutato impegno, ringra-ziando tutti voi per la rinnovata fidu-cia.

Cercheremo di fare di Galeno una casa comune ancor più aperta, trasparente e pronta alle necessità dei nostri soci e delle loro famiglie.

Il presidenteAristide Missiroli

Caro socio

ESPERIENZA E RINNOVAMENTO

I colleghi avvertono sempre più

l’importanza di fare squadra

“”

el 2015 i saldi attivi di gestione incassati da Galeno, calcolati in relazione al 2014, sono stati pari a 1.262.813 euro, la somma più alta da quando è nato l’accordo con la compagnia di assicurazione. Si tratta, infatti, di un im-porto che l’assicuratore restituisce a Galeno dopo aver calcolato il rapporto tra i premi assicurativi incassati e i rimborsi pagati ai soci nel corso dell’anno.

È evidente che questo mec-canismo premia il com-portamento virtuoso dei soci: minori richieste di rim-borso non si traducono solo in un maggior guadagno per la compagnia – come solita-mente avviene -, ma anche in un vantaggio diretto per i soci. Vale la pena qui ricor-dare che anche il ricorso al sistema sanitario nazionale, per il quale viene comunque corrisposta al socio una dia-ria di 200 euro per ogni gior-no di ricovero, consente di ridurre il costo dei rimborsi per prestazioni sanitarie e di aumentare così gli utili di gestione.

Quest’anno il consiglio di amministrazione ha deciso di destinare una parte dei saldi attivi di gestione pari a 592.813 euro a favore della previdenza dei soci, con un incremento di oltre il 4% rispetto al 2014. Questa somma viene ridistribuita nelle posizioni previdenziali in-dividuali dei soci e si somma ai risparmi già accumulati nel Salvadanaio. Ciascun socio può verificare l’importo preciso versato nella sua posizione nell’area riservata del sito www.cassagaleno.it, visualizzando la lettera “Ripartizione utili”.

N

SALDI ATTIVI DA RECORD

La restante parte di quanto restituito dalla compagnia di assicurazione è stato destinato a consolidare il piano cent’anni e a sostenere importanti progetti di ammoder-namento di Galeno, tra cui il nuovo sistema gestionale e la dematerializzazione dell’archivio, che consentiranno di fornire un servizio ancora più rapido ed efficiente.

La partecipazione di Galeno ai saldi attivi di gestione è una delle caratteristiche che rendono la Cassa assoluta-mente unica nel panorama assicurativo italiano e dimo-stra concretamente il potere contrattuale derivante da oltre 17.000 assicurati tra soci e familiari. Nel corso degli ultimi 14 anni, infatti, sono stati restituiti a Galeno ol-tre 10 milioni di euro e l’importo medio retrocesso ogni anno ai soci nelle rispettive posizioni previdenziali è stato in media di 541.570 euro.

Nel 2014 più di 1 milione e 260 mila euro retrocessi dalla Compagnia, la somma più alta nella storia della Cassa.

di Gianni Duca

Partecipazione  agli  u0li:  più  comportamen0  e0ci  =  più  previdenza  

Anno   Totale  €    

2000   495.629  

2001   465.447  

2002   471.121  

2003   483.933  

2004   514.028  

2005   655.571  

2006   501.152  

2007   670.985  

2008   453.962  

2009   819.589  

2010   618.919  

2011   718.528  

2012   1.043.747  

2013   1.118.135  

2014   1.262.813  

Totale € 10.293.559

Galeno | 5

IL NUOVO CONSIGLIO

el corso dell’assemblea del 30 maggio il presidente Aristide Missiroli ha ricevuto una doppia attestazio-ne di fiducia da parte dei soci: la prima con l’ap-

provazione del bilancio relativo all’anno 2014, la seconda con l’elezione di un consiglio che – pur profondamente rinnovato – si pone in linea di continuità rispetto alla pas-sata gestione.

Più di 2600 le schede ricevute per l’elezione dei nuovi consiglieri. Eletti Aristide Missiroli con 1827 voti, Umberto Bosio con 1636 voti, Giovanni Vento con 1600 voti, Lore-dana Bruno con 1579 voti, Colomba Lo Presti con 1562 voti, Daria Spicola con 1539 voti, Francesco Riva con 1449 voti, Gerardo D’Urzo con 1439 voti e Alfredo Cuffari con 1436 voti. Subito il consiglio, all’unanimità, ha con-fermato come presidente della Cassa Aristide Missiroli.

N Un risultato elettorale che conferma la grande parte-cipazione dei soci Galeno alla vita della Cassa e il loro sostegno a un programma che mette al primo posto l’autonomia e mira ad aumentare il numero dei soci per accrescere la propria forza contrattuale.

Il nuovo consiglio unisce l’esperienza di chi già faceva parte del precedente cda – come Umberto Bosio e Gio-vanni Vento – alle nuove energie apportate dai consiglieri che si trovano al loro primo mandato. Un gruppo di lavo-ro che può mettere in campo competenze diverse e siner-giche, operando perché Galeno conservi quella portata innovativa che l’ha sempre caratterizzata.

Nelle prossime pagine conosceremo meglio i medici che dal 1° giugno sono alla guida della Cassa.

Forte risposta da parte dei soci alla campagna #iovoto: più di 2600 le schede scrutinate per l’elezione del nuovo consiglio di amministrazione.

6 | Ottobre 2015

residente Missiroli, che cosa ci può dire del nuo-vo consiglio di amministrazione eletto a maggio?

È un consiglio composto da medici con professionalità ed esperienze molto diverse e per la prima volta sono state elette delle donne. Credo che questo rappresenti una grande ricchezza per Galeno. C’è grande entusiasmo e progettualità. Sono convinto che questa nuova squadra saprà creare importanti sinergie nell’interesse dei soci.

Quali sono state le prime attività che hanno impegna-to il consiglio?Per prima cosa sono stati distribuiti ruoli e funzioni, cer-cando di valorizzare le aree di competenza e di interesse di ciascun consigliere. Sono state costituite le commis-sioni, che rappresentano il principale motore dell’attività della Cassa e sono stati nominati i componenti del comi-tato scientifico.

Quali invece i primi temi all’ordine del giorno?Al centro dell’attenzione del consiglio due grandi temi: garantire la massima soddisfazione dei soci e far sì che Galeno sia conosciuta da un numero sempre maggiore di medici. Purtroppo dobbiamo costatare come ancora troppi colleghi non conoscano i servizi assistenziali e pre-videnziali offerti dalla nostra Cassa.

P

INTERVISTA AL Presidente Missiroli

In concreto che cosa si sta facendo sul fronte della soddisfazione dei soci?La parola d’ordine è efficienza nella gestione. Ci sono in cantiere diversi progetti di ampio respiro, che verranno realizzati nell’arco dei prossimi mesi. Si è iniziato il pro-cesso di dematerializzazione, che consentirà di ridurre gli spazi necessari per l’archiviazione delle pratiche e di aumentare l’efficienza nella conservazione e nella ricerca dei documenti. Si stanno ponendo le basi per la nuova piattaforma gestionale, per la quale lo scorso febbraio il consiglio di amministrazione ha deliberato un impegno di spesa di 340.000 euro. Gli obiettivi sono la riduzione dei tempi di gestione delle richieste dei soci e la possibilità di attivare procedure di customer care.

Uno dei momenti più delicati per i soci è quello in cui devono chiedere il rimborso delle spese sanitarie so-stenute. Si interverrà anche su questa fase?Galeno gestisce direttamente le richieste dei soci e dob-biamo assicurarci che questo avvenga sempre in modo corretto e nel minor tempo possibile. Una delle prime de-cisioni del consiglio ha riguardato proprio l’inserimento di un nuovo consulente medico-legale, la cui competenza professionale - riconosciuta anche dalla Compagnia – ci consente di facilitare il dialogo con i tecnici assicurativi. Anche il nuovo gestionale – che prevediamo possa anda-re a regime a inizio 2017 - avrà un impatto sulla capacità,

La parola d’ordine è efficienza nella

gestione

“”

di Beatrice Lomaglio

Galeno | 7

da parte del servizio assistenza soci, di ridurre i tempi di gestione delle pratiche.

Non potrebbe essere utile anche aumentare il numero di strutture convenzionate?Certamente, è un obiettivo che stiamo perseguendo. Ab-biamo un consigliere, la dottoressa Loredana Bruno che, per la sua passata esperienza, conosce bene il mondo delle cliniche private. Grazie al suo impegno puntiamo a convenzionare con Galeno strutture di eccellenza su tut-to il territorio nazionale. Già questa primavera sono stati siglati accordi importanti, ad esempio con le strutture del gruppo GIOMI e con il gruppo Clinica Madonna della Ca-tena in Calabria.

Cosa ci può dire invece rispetto alle soluzioni assicu-rative offerte da Galeno? Possiamo aspettarci qual-che novità?Galeno ha raggiunto un rapporto qualità prezzo che non ha paragoni sul mercato. In questa fase è importante riu-scire a consolidare i risultati raggiunti e per questo puntia-mo a un rinnovo degli accordi con l’assicuratore non più su base annuale (come avviene dalla nascita della Cassa) ma con respiro pluriennale. Questo ci consentirebbe di consolidare le prestazioni e di stabilizzare il meccanismo della partecipazione agli utili, grazie al quale la Cassa si è vista riconoscere quest’anno più di 1.260.000 euro dalla Compagnia.Ovviamente il nostro obiettivo non è solo quello del con-solidamento, ma anche quello del miglioramento. Perso-nalmente credo che oggi il medico senta come prioritario il bisogno di tutelarsi dal punti di vista professionale e stiamo lavorando per dare ai soci qualche garanzia anche in questo senso, approntando un nuovo servizio di prima assistenza legale.

Tra i temi all’attenzione del cda ricordava anche quel-lo della promozione della Cassa.Questo è un tema centrale perché più siamo, maggiori sono i benefici per tutti. Dobbiamo considerare che Gale-no, rispetto ad altri soggetti, dispone di budget limitati per la promozione. In effetti, storicamente, i migliori promotori di Galeno sono stati gli stessi soci, che - condividendo la loro soddisfazione con i colleghi – hanno contribuito in modo decisivo a far conoscere la Cassa. Naturalmente non possiamo limitarci a questo. Le iniziative che riguar-dano la promozione sono numerose.

Ci può fare qualche esempio?A partire da settembre abbiamo intensificato la presenza a congressi, convegni ed eventi formativi. Abbiamo anche preso contatti con alcune società impegnate in attività di consulenza assistenziale e previdenziale per verificare la

possibilità di realizzare accordi commerciali che ci con-sentano una maggiore presenza sul territorio. Sono stati inoltre rinnovati gli investimenti su strumenti di comunica-zione on line, che consentono di raggiungere a un costo ridotto un grande numero di persone, soprattutto giovani.

Ai giovani è riservata la bella iniziativa delle borse di studio dedicate alla memoria della socia Eleonora Cantamessa.Un’iniziativa di cui sono molto orgoglioso, giunta quest’anno alla seconda edizione, con oltre 174 giovani medici che hanno risposto al bando. La premiazione dei tre vincitori si terrà il prossimo 26 novembre, alla presen-za delle autorità politiche, dei rappresentanti istituziona-li della categoria medica e dei genitori della dottoressa Cantamessa, presso l’Auditorium del Ministero della Sa-lute. Un momento importante per ricordare che cosa si-gnifica essere medico.

Per concludere, ci può dare un’anticipazione relativa al prossimo futuro?La Cassa si sta dando sempre di più una strutturazione aziendale e, grazie alla collaborazione con alcuni liberi professionisti, ha potuto coprire alcuni ruoli chiave senza farsi carico dei vincoli legati all’assunzione di personale dipendente. Questa nuova configurazione della struttu-ra organizzativa rende necessaria una sede più ampia, in grado di accogliere un maggior numero di persone e, soprattutto, di prevedere degli spazi per i soci che voglio-no discutere riservatamente problematiche relative all’at-tivazione di particolari prestazioni. Per questo motivo - ed ecco l’anticipazione che mi ha chiesto - Galeno ha indi-viduato una nuova sede, la cui posizione centrale nelle adiacenze della stazione Roma Termini garantirà una fa-cile accessibilità a tutti i soci.

Galeno ha raggiunto un rapporto

qualità prezzo che non ha paragoni

sul mercato

8 | Ottobre 2015

ono nato a Torino, dove nel 1976 mi sono laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università Augusta Tauri-norum. Sono stato medico condotto ed ufficiale sanitario, un’esperienza che ha favorito profondamente la mia cre-scita professionale sia nell’attività clinica sia nell’ambito della medicina preventiva. Negli anni ho profuso tempo e impegno in ambito sindacale, prima nella mitica associa-zione Medici Condotti, poi nella Medicina Generale.

Consigliere dell’Ordine per tre mandati a Vercelli, dove ho fatto parte della Commissione di disciplina.La mia passione per l’aggiornamento scientifico mi ha portato ad essere animatore di formazione presso la Regione Piemonte, coordinando diversi corsi di aggior-namento nell’ambito della Scuola di Medicina Generale “Massimo Ferrua”. In passato ho avuto esperienze come pubblico amministratore presso il comune di Trivero e l’assemblea della ASL 48 di Cossato. Sono stato consi-gliere della comunità montana Vallemosso.

S

Umberto BosioVice presidente vicario

Il mio impegno per Galeno

Nell’ambito delle attività di Cassa Galeno/FSI mi prefiggo per l’attuale mandato di mantenere sempre alto e costante il controllo sulle prestazioni erogate dalle strutture sanitarie, per garantire ai Soci un’as-sistenza equa e solidale, basata sui criteri della me-dicina con evidenza di efficacia. L’ottica è quella di una crescita progressiva delle tu-tele offerte da Galeno, anche attraverso una revisio-ne puntuale e continua del tariffario nomenclatore.

La passione per la formazione e il sociale

Tra le esperienze che ricordo con maggiore soddisfazione c’è quella che mi ha visto promotore, insieme a un grup-po di colleghi, dell’ospedale di comunità di Trivero, una struttura che – sotto il controllo del medico di famiglia – ha il compito di ospitare soggetti dimessi dalle strutture ospedaliere ma non ancora in grado di rientrare nella pro-pria abitazione. Un progetto di ampia rilevanza sociale, purtroppo ancora troppo poco diffuso a livello nazionale nell’ambito di quella che dovrebbe essere la continuità assistenziale e di cura.

Nel 1992 sono stato tra i soci fondatore di Galeno, dove ho svolto per molti anni il ruolo di consigliere, oltre ad es-sere componente del comitato scientifico, con il difficile compito di verificare le richieste di rimborso che la Cassa riceve dai soci. A giugno di quest’anno ho avuto l’onore di essere nominato, anche in considerazione della lunga esperienza maturata, vicepresidente vicario.

Galeno | 9

ono nato in provincia di Agrigento nel 1949. Ho un passato di attività sportiva agonistica, di cui sono orgoglioso. Ho studiato Medicina a Palermo, dove ho proseguito frequentando il corso di specializzazione in psichiatria. Ho esercitato come medico di medicina ge-nerale e, contemporaneamente, ho svolto servizio come psichiatra in una struttura ospedaliera. Qui ho vissuto la difficile fase di transizione che è seguita all’entrata in vi-gore della legge Basaglia, con la quale fu decisa la chiu-sura dei manicomi e venne regolamentato il trattamento sanitario obbligatorio. Dopo che la limitazione legislativa ha reso impossibile esercitare allo stesso tempo come medico di medicina generale e medico ospedaliero, ho scelto di continuare a esercitare l’attività di medico di famiglia in convenzione e quella di psichiatra come libero professionista. Collaboro con il Tribunale come CTU. Da più di dieci anni sono se-gretario provinciale della Fimmg di Agrigento e da circa

S

Giovanni Vento Vice presidente

Il mio impegno per Galeno

Grazie al consenso dei soci che mi hanno votato, ri-confermandomi nel mandato, potrò continuare il mio impegno nell’ambito della Commissione stampa e comunicazione. Ritengo inoltre importante che Galeno instauri un dialogo sempre più stretto con i giovani medici, sostenendoli nel loro percorso professionale. Per questo motivo sono felice di essere stato nominato presidente della Commissione incaricata di valutare le candidature alle borse di studio Eleonora Canta-messa, che ai giovani si rivolgono.

Sport, medicina e comunicazione

venti sono componente del Consiglio dell’Ordine di Agri-gento, nel cui ambito sono tra i membri della Commissio-ne Disciplina e della Commissione per la formazione. Il mio impegno nella formazione mi ha portato a intervenire come relatore in numerosi convegni nell’ambito della me-dicina generale.

Sono socio Galeno da circa 15 anni e da alcuni anni sono membro del consiglio di amministrazione. Nell’ambito del mio mandato ho partecipato alla Commissione stampa e comunicazione, di cui oggi sono presidente. La Com-missione si occupa di utilizzare al meglio gli strumenti a disposizione della Cassa per comunicare con i soci e per far conoscere Galeno a tutti i medici che ancora non han-no avuto modo di apprezzarne i molti vantaggi. In questo senso, strumento di comunicazione per eccellenza è il notiziario “La Voce di Galeno”, che viene inviato a tutti i soci, agli Ordini dei Medici e ad alcune associazioni.

10 | Ottobre 2015

ono nata in provincia di Cosenza ma, fin dall’infan-zia, vivo e lavoro a Roma. Dopo la laurea, alla Sapienza, e il conseguimento delle Specializzazioni in Analisi Cliniche e di Laboratorio, Malattie Infettive e di Igiene e Medicina Preventiva presso l’Università di Siena, ho iniziato la mia carriera quale dirigente medico presso il Ministero della Salute occupandomi di problematiche di sanità pubblica e di sorveglianza igienico-sanitaria e partecipando, come rappresentante del Ministero, a gruppi di lavoro di sanità pubblica in sede CEE per la definizione di Direttive Co-munitarie.

Successivamente ho ricoperto incarichi dirigenziali pres-so una grande ASL romana occupandomi, prevalente-mente, delle attività afferenti l’assistenza specialistica e la spedalità e la residenzialità accreditata e svolgendo funzioni di vigilanza, monitoraggio e razionalizzazione dell’offerta di prestazioni, anche attraverso la promozione dell’integrazione pubblico - privato in un’ottica di rete.

S

Loredana BrunoSegretario

Il mio impegno per Galeno

I miei obiettivi sono: a) Ampliare, costruire e consoli-dare i rapporti con le strutture convenzionate; rendere strategico il processo di selezione e controllo di questa rete; assicurare ai Soci strutture e prestazioni di qualità certificate dal marchio Galeno; b) Garantire ai soci una funzione di supporto e indirizzo nell’individuazione di strutture, percorsi e prestazioni appropriate al bisogno clinico; c) Contribuire ad aggiornare e razionalizzare il tariffario, alla luce delle nuove conoscenze scientifiche e tecnologiche, adeguandolo agli attuali standard e set-ting assistenziali.

Tra insegnamento e management

Sono stata componente e presidente di commissioni per l’accertamento dell’invalidità civile. Sono stata eletta al Consiglio dei Sanitari, a cui ho partecipato in qualità di componente e vicepresidente.

Ho completato la mia formazione abbracciando materie di economia e management presso l’Università Bocco-ni e la Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” dell’Università Politecnica delle Marche, dove ho conseguito la laurea in Sistemi Socio-Sanitari e Pubblica Amministrazione e il Master di II livello in Strategia e Gestione delle Organizza-zioni a Rete in Sanità.La passione per l’insegnamento e l’aggiornamento scien-tifico mi ha portato, dopo il conseguimento dell’abilitazio-ne all’insegnamento, a svolgere, come docente, numero-si corsi della Scuola Medica Ospedaliera e della Scuola del Polo Ospedaliero S.Spirito e, dal 1996 al 2011, come professore a contratto per vari insegnamenti dell’Univer-sità La Sapienza di Roma.

Galeno | 11

ono nato a Roma nel 1959, dove, all’Università La Sapienza, mi sono laureato nel 1986, specializzato in pediatria nel 1990, perfezionato in adolescentologia nel 1993. Lavoro come medico di medicina generale, a Ma-rino, dal 1986, attività professionale svolta con passione e impegno costante a incrementare il proprio bagaglio di conoscenze, competenze, abilità.

Accanto all’attività professionale, ma strettamente colle-gata a questa, sono sempre stati molto forti in me l’im-pegno sindacale e la passione per la comunicazione, l’aggiornamento, la formazione continua e la ricerca, in particolare nel mio ambito lavorativo: la medicina gene-rale. Dal 1992 sono stato chiamato a ricoprire, nella so-cietà scientifica SNAMID, ruoli dirigenziali: responsabile provinciale dal 1992, dal 2000 componente dell’esecu-tivo nazionale, per quattro mandati, come responsabile del centro studi e attualmente delle relazioni esterne e dei rapporti istituzionali. Ho partecipato alla organizzazione

S

Alfredo CuffariConsigliere

Il mio impegno per Galeno

Da qualche mese faccio parte del cda di Galeno, grazie al sostegno che avete espresso nei confronti di questo gruppo. Il mio impegno sarà rivolto princi-palmente alla promozione di Galeno in ambiti pro-fessionali fino ad ora inesplorati, per aumentare il numero degli associati e poter prevedere un amplia-mento delle tutele offerte ed eventualmente servizi aggiuntivi; è inoltre mia intenzione condivisa con l’intero cda di lavorare per il coinvolgimento dei soci nelle attività della Cassa e di assicurare la massima trasparenza di gestione.

e realizzazione di progetti formativi nazionali, documenti di consensus, audit clinici e attività di ricerca in medici-na generale. Ho collaborato come formatore nelle attivi-tà dell’ISS sulla prevenzione del rischio cardiovascolare (Progetto Cuore) e nell’attività formativa sulla prevenzione secondaria dell’ictus. Nell’ambito del sistema nazionale ECM ho svolto il ruolo di referee per conto del Ministero della Salute prima e di AGENAS in seguito. Dal 2011 curo gli aspetti scientifici e organizzativo gestionali dell’attività di Provider nazionale.

Revisore dei conti dell’Ordine dei medici di Roma nel triennio 2012 – 2014, riconfermato per il triennio 2015 – 2017. In ambito ordinistico collaboro alle attività delle commissioni ECM e formazione, Adolescentologia e Te-rapia del dolore.

Amo leggere, ascoltare musica, cucinare e condividere con gli amici la buona tavola.

Impegno a difesa della categoria medica

12 | Ottobre 2015

i sono laureato in medicina a Napoli, specializ-zandomi in seguito in pediatria a Messina. Parallelamente all’attività di medico di famiglia, ho ricoperto svariati ruoli dirigenziali verticistici in campo professionale, ordinisti-co e sindacale. Dal 2003 al 2005 sono stato presidente dell’Ordine dei Medici di Vibo Valentia e dal 2005 al 2010 consigliere di amministrazione dell’ENPAM.

Convinto assertore delle ragioni dell’Umanesimo, sono da sempre in prima linea a tutela della dignità di ciascun individuo e a difesa del ruolo etico e deontologico della classe medica. Sono appassionato di politica, intesa qua-le strumento di dialogo e di confronto, ma principalmente come nobile arte del servire. Sono impegnato in attività di promozione sociale e territoriale e vicino al mondo dell’i-struzione. Tra l’altro per diverso tempo ho svolto il ruolo di coordinatore provinciale del corso di formazione in medi-cina generale. Attribuisco grande importanza al rapporto medico-paziente e all’instaurarsi di un sistema di empatia

M

Gerardo D’UrzoConsigliere

Il mio impegno per Galeno

Il primo obiettivo che mi pongo, come consigliere di Galeno, è quello di lavorare per creare sistemi di tu-tele e garanzie sostenibili e al passo con i tempi, in grado di rispondere sempre meglio alle esigenze dei colleghi. Esigenze che, in un mondo in veloce evolu-zione, è naturale che cambino nel tempo. Ritengo inoltre importante implementare una mo-derna piattaforma di servizi e, attraverso Galeno, contribuire a ridare alla categoria lo slancio e il peso politico che merita.

Costruire il futuro tutelando valori antichi

reciproca, spesso terapeutica.Sono sensibile alle problematiche ambientali e del mondo agricolo e continuo difatti la tradizione familiare di colti-vazione diretta di spettacolari ulivi plurisecolari. Da catto-lico praticante pongo uno sguardo particolare al mondo del volontariato, alla cura dei più fragili e soprattutto dei bambini. In un mondo globalizzato in continuo cambiamento mi pongo come custode di valori antichi e di una memoria storica indispensabile per costruire il futuro delle genera-zioni che verranno. Obiettivo, quest’ultimo, prioritario al fine di un legittimo ricambio generazionale che favorisca le energie fresche senza disperdere il valore delle espe-rienze maturate.

Sono simpatizzante del Milan e sportivo praticante, nel-la piena consapevolezza dei benefici fisici oltre che degli insegnamenti educativi insiti nello sport. Amo la musica rock e dei Pink Floyd in particolare.

Galeno | 13

i sono laureata in medicina nel 1992 presso l’U-niversità di Bologna. Dopo esperienze lavorative nell’am-bito dell’Emergenza Territoriale, della Guardia Medica e del Punto di Primo Soccorso dell’Aeroporto di Forlì, sono approdata a quello che era il mio sogno: diventare Me-dico di Medicina Generale, una scelta che nasce dalla convinzione che il medico di famiglia sia un punto di riferi-mento fondamentale per la salute del paziente, in quanto in grado di conoscerlo nella sua globalità.

Dal 1994 al 1996 sono stata revisore dei conti supplente presso l’Ordine dei medici di Forlì, dove ho svolto anche il ruolo di consigliere dal 1997 al 2002, dedicandomi in particolare alle attività rivolte ai giovani medici. Ho svolto per molti anni attività sindacale e dal 1994 al 2002 sono stata segretario provinciale Fimmg GM – sezione di Forlì, ricoprendo anche l’incarico di segretario amministrativo nazionale. In questo periodo, ho partecipato all’elabo-razione del contratto dell’emergenza territoriale e del-

M

Colomba Lo Presti Consigliere

Il mio impegno per Galeno

Quello che fin dall’inizio mi ha colpito di Galeno è stato l’impianto solidaristico e il profilo etico. Cre-do che queste siano le caratteristiche distintive della Cassa e il mio impegno va nella direzione di preser-vare questo spirito originario. La crescita del numero dei soci richiede necessa-riamente un’organizzazione più strutturata, di tipo aziendale, ma non dobbiamo mai dimenticare che l’unico obiettivo della Cassa è garantire la massima tutela ai colleghi che si trovino ad affrontare momenti di difficoltà.

Accogliere, assistere e conoscere

la guardia medica, portando l’esperienza della Regione Emilia Romagna, che aveva sviluppato un progetto pilota in questo ambito. Dal 2009 sono diventata coordinatrice del Nucleo di Cure Primarie 5 Asl Forlì. I Nuclei di Cure Primarie rappresen-tano un progetto pilota della Regione Emilia Romagna, in cui gruppi di medici, grazie anche alla medicina di rete, lavorano insieme per dare un’assistenza H12 ai propri pazienti.

Amando la natura, di cui il fiore è la massima espressione, mi sono appassionata all’arte della decorazione floreale e all’ikebana. Per i giapponesi avere un fiore nell’ingresso di casa è obbligatorio, perché è una manifestazione di accoglienza e ospitalità. Lo stesso spirito di accoglien-za e l’amore per la convivialità sono all’origine di un’altra mia passione: quella per la cucina. Essendo una persona aperta e curiosa, amo molto viaggiare e conoscere cultu-re diverse.

14 | Ottobre 2015

ono nato a Padova nel 1950 e in questa città mi sono laureato in Medicina. Sono seguite la specializza-zione in Odontoiatria a Roma e quella in Chirurgia Maxillo Facciale a Napoli. Nel 2001, ho conseguito il diploma di perfezionamento in Economia e management sanitario presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza.Nel frattempo mi sono sposato e sono diventato padre di tre figli: Chiara, Giovanni e Costanza. La mia famiglia nel tempo si è allargata e oggi comprende anche due bellis-simi nipoti.

Nel mio percorso professionale ho avuto l’opportunità, come vincitore di una borsa di studio bandita dal Mini-stero degli Esteri, di lavorare due anni al Kantospital di Zurigo assieme al professor Ugo Obwegeser.

Dal 1995 sono Primario di Chirurgia Odontostomatolo-gica all’Ospedale George Eastman di Roma. Mi occupo di Chirurgia Orale e Maxillo Facciale a livello pubblico e

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Francesco RivaConsigliere

Il mio impegno per Galeno

Da pochi mesi faccio parte del cda di Galeno grazie ai soci che liberamente hanno votato. Il mio impegno sarà quello di garantire, assieme ai colleghi del consiglio, una gestione trasparente e prestazioni sanitarie adeguate.L’associazione volontaria è la nostra forza. A diffe-renza di altri non viviamo di imposizioni. Per questo vorrei che tutti i soci collaborassero per far diventare la nostra Cassa sempre più forte. Infatti, aumentare il numero dei soci permetterà di ottenere maggiore at-tenzione dalle strutture sanitarie pubbliche e private.

Un primario che ama la tecnologia

privato. Sono responsabile di numerosi progetti a livello regionale e nazionale. Nel 1995 sono stato membro della Commissione Nazionale della Salute Orale del Ministe-ro della Sanità. Nel 2000 sono stato corresponsabile del progetto nazionale CASCO sull’obbligatorietà dell’uso del casco, promosso dal Ministero delle Infrastrutture, dall’Istituto Superiore della Sanità e dall’Ospedale Geor-ge Eastman di Roma.

Nel 2004 sono stato responsabile del progetto nazionale di prevenzione primaria e secondaria dei tumori del cavo orale denominato “Guardati in bocca”, promosso da Mi-nistero delle Politiche Agricole, Sanità Militare, Coldiretti, Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana e Ospedale Ge-orge Eastman. Sono presidente di Biomach – Oral, Socie-tà italiana per lo studio dei biomateriali in chirurgia orale e medicina rigenerativa.

L’innovazione tecnologica è la mia passione.

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ono Daria, donna, siciliana, medico infettivologo. Questi tre aggettivi sintetizzano alcune mie caratteristi-che, le altre si intuiscono scorrendo i miei interessi e le mie esperienze, che hanno in comune la stessa carat-teristica: il contatto verso l’altro. M’interesso di attualità mondiale e soprattutto di migrazione, leggendo quotidia-ni e riviste sia italiani che esteri, definendomi io per prima “medico migrante”.

Durante l’università ho fatto doposcuola a bambini Tamil e ho pulito luoghi pubblici di diverse città siciliane, im-parando che per costruire un’umanità sempre più coesa dovevo uscire dal mio “io” e cogliere il valore inestimabile delle differenze, per una crescita personale e mondiale efficace. Durante la specializzazione mi sono avvicinata come medico alle problematiche degli stranieri, facendo-mi da tramite per risolvere problemi burocratici oppure facendo volontariato presso ambulatori o centri di ac-coglienza. Lavorando sei mesi a Matany, Uganda, con

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Daria SpicolaConsigliere

Il mio impegno per Galeno

Sono al primo mandato all’interno del cda ed entusia-sta di farne parte. M’impegnerò a raggiungere quanti più colleghi medici e odontoiatri possibile affinché conoscano Cassa Galeno e le sue due componenti, Gestione Previdenza e Gestione Fondo. Coinvolgerò e rappresenterò soprattutto i colleghi e le colleghe di età inferiore a 45 anni perché, ritrovandomi nella me-desima fascia di età ed essendo donna, condivido con loro gli stessi entusiasmi, sfide e problematiche che la professione medica oggi riserva.

Mettere al centro il contatto verso l’altro

il CUAMM, mi sono data l’occasione di vedere coi miei occhi come si vive dall’altra parte del mondo ed ho avuto difficoltà a ritornare nella realtà del mondo occidentale.

Negli ultimi tre anni ho vissuto in diversi Paesi europei. L’anno trascorso a Liverpool, dove ho conseguito il ma-ster in Malattie Infettive e Tropicali, mi ha insegnato a convivere e studiare con colleghi provenienti da diversi Paesi africani, europei ed asiatici. Nel 2015 ho avuto la fortuna di lavorare con Medici Senza Frontiere a Pozzallo, per prestare assistenza medica alle persone costrette a fuggire dai loro Paesi per guerre, ca-restie, dittature o mancanza di un futuro, entrando dentro il cuore delle ragioni che spingono un uomo ad affrontare viaggi al limite della sopravvivenza. Sono orgogliosa di essere vincitrice della borsa di studio dedicata da Cassa Galeno alla collega Eleonora Canta-messa, che senza esitazioni ha prestato il proprio servizio a costo, purtroppo, della sua stessa vita.

16 | Ottobre 2015

ott. Falconi, iniziamo con un suo ricordo della nascita di Cassa Galeno.Intanto sono orgoglioso di dire che sono stato uno dei soci fondatori di Galeno. Galeno è stata fortemente volu-ta dall’allora segretario nazionale Fimmg Mario Boni, che tutt’oggi considero il mio maestro. Ricordo di aver non solo appoggiato l’idea, che ritengo geniale, ma di aver spinto molto affinché si potesse realizzare in tempi brevi. Avendo avuto tre figli so bene quanto è importante poter fare affidamento su meccanismi di protezione che ci con-sentano di vivere con sufficiente tranquillità.

Si è talmente appassionato al progetto che per molti anni è stato presidente della Cassa…È stato un impegno che mi ha dato molte soddisfazioni, anche se quando fui eletto vice presidente vicario dell’En-pam decisi volontariamente di dimettermi, proprio per evitare anche il minimo sospetto di un possibile conflitto di interessi. Da quel momento, grazie alla fiducia dei soci e dei consiglieri, ho ricoperto la carica di presidente ono-rario, sapendo di aver lasciato la gestione della Cassa in ottime mani.

D Qual è il suo ruolo in veste di presidente onorario?Lo statuto prevede che il presidente onorario, cosa in-consueta, abbia compiti di vigilanza sull’attività degli or-gani associativi verificandone la rispondenza ai valori di fondo della Cassa. Personalmente spesso ho partecipato alle riunioni del consiglio di amministrazione, dando il mio contributo e condividendo tutte le decisioni più impor-tanti.

È soddisfatto dei risultati raggiunti fino a oggi in ter-mini di numero di soci?Galeno ha superato i 5.300 soci e, con i familiari, oltre 15.000 assistiti. Un risultato sicuramente di tutto rispetto. Bisogna tenere presente che non abbiamo mai avuto la possibilità di fare grossi investimenti promozionali. È vero che la Cassa è nata nell’ambito del più numeroso sinda-cato di medicina generale e che, inizialmente, questo ha consentito di sfruttare per la sua divulgazione una rete già consolidata. Ma è evidente che, se avessimo avuto maggiori budget da allocare sulla promozione, avremmo potuto raggiungere risultati ancora più lusinghieri, perché il prodotto è davvero eccellente.

Il segreto di Galeno? Chi aderisce non è

un semplice assicurato

ma un socio

di Beatrice Lomaglio

INTERVISTA A FALCONI Presidente Onorario

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Galeno è sempre stata aperta a tutti i medici e odon-toiatri, anche se inizialmente sono stati principalmen-te i medici di famiglia ad aderire, mentre da qualche anno registriamo adesioni da tutti i settori del mondo medico e odontoiatrico.Le adesioni a 360 gradi sono il frutto della lungimiran-za dei vari consigli di amministrazione, che hanno capito molto presto che non si poteva rimanere confinati in un solo settore della medicina. Per questo stiamo studiando una serie di azioni per accelerare questo processo.

Il nuovo consiglio di amministrazione è composto da medici che hanno alle spalle percorsi molto diversi. Questo secondo lei influirà sugli indirizzi di gestione?L’attuale presidente ha fortemente voluto questo cam-biamento, di cui sono molto soddisfatto, favorendo sia provenienze da diverse settori della medicina sia – per la prima volta - una significativa presenza femminile. A mio avviso, infatti, le donne hanno un ruolo propulsivo determinante.

Qual è la principale sfida che dovrà affrontare questo consiglio di amministrazione?Credo che ci sia da fare uno sforzo importante soprat-tutto nell’approccio al mondo giovanile, che a tutt’oggi purtroppo ha una scarsa protezione sociale. Tra l’altro, abbassare l’età media dei soci aderenti alla Cassa produ-ce effetti positivi per tutti i soci, sia da un punto di vista economico che di estensione di benefit.

Una sfida che si può vincere?Il consiglio di amministrazione può contare su uno staff e su una macchina organizzativa interna di ottima qualità. L’investimento che Galeno sta facendo sui social network è molto importante. Non bisogna rinunciare ad altri canali di comunicazione, ma è chiaro che il mondo giovanile in generale usa prevalentemente come mezzo di comuni-cazione il web. Inoltre si tratta di un modo di comunicare rapido, economico ed efficace.

La Cassa Galeno però si confronta con un mercato molto competitivo. Chi deve temere?Non credo che debba temere nessuno. In un mondo glo-balizzato e competitivo la concorrenza è sempre più spie-tata, ma Galeno ha un segreto vincente. Chi aderisce alla Cassa non è un semplice assicurato, ma un socio, che – tra gli altri – ha il diritto di partecipare attivamente alle riunioni assembleari e di eleggere i propri rappresentanti del cda. Se ragionassimo come una compagnia di assi-curazione avremmo già perso. Ma viceversa saremo vin-centi laddove continueremo a comportarci come una co-operativa di soci che interagiscono e decidono insieme.

Storia di GalenoFondata da Mario Boni, Galeno è cresciuta negli anni passando dai 97 soci del 1992, anno della sua fondazione, agli attuali 5.300 soci che, con i familiari, significano più di 15.000 assistiti.I maggiori promotori di Galeno sono stati i suoi soci che, condividendo con i colleghi la loro sod-disfazione nei confronti della Cassa, hanno gene-rato un vero e proprio passaparola positivo.

LE TAPPE PIÙ RECENTI

2009Introdotta senza costi aggiuntivi la long term care, ovvero una rendita in caso di non autosufficienza.

2010Superata quota 5000 soci.

2011Galeno diventa autonoma. Non viene rin-novato il contratto con la società di servizi e le attività vengono gestite internamente o affidate a esperti.

2012Con il Piano Galeno Family vengono ac-colti anche i figli dei soci che hanno supe-rato il 25° anno di età.

2014Vengono adottate misure per la sostenibi-lità del Piano Cent’anni fino al 2042.

2015Vengono potenziati i canali di comunica-zione con il doppio obiettivo di una mag-gior trasparenza nei confronti dei soci e di promozione della Cassa.

IL COLLEGIO SINDACALE di Galeno

Francesco Noce

Francesco Palombieri

Luca Mancini

Medico chirurgo, specialista in Chirurgia Plastica. È presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Rovigo. È revisore ufficiale dei conti e sindaco titolare della Fondazione Enpam. CTU presso il Tribunale di Rovigo. Giornalista Pubblicista. Membro del Rotary International. Onorificenze: Commendatore della Repub-blica Italiana, Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana, Croce e atte-stato di benemerenza dell’Ordine dei Cavalieri di Malta.Hobby e sport: fotografia, bridge, rugby, sci.

Dottore commercialista, revisore legale. Consulente di medie e gran-di imprese. Membro effettivo del collegio sindacale di numerose so-cietà di capitali; sindaco unico e revisore di società di capitali. Ha ricoperto la carica di direttore operativo delle strutture sanitarie del Lazio della Cofisan spa, poi Gruppo Segesta. Docente di corsi di for-mazione in materia di contabilità e bilancio. Ha maturato esperienza in “due diligence reviews” connesse a revisioni per pre-acquisizioni e valutazioni di imprese.

Laureato in Scienza dell’economia, è iscritto presso l’ODCEC di Roma dal 1994. Ha maturato oltre vent’anni di esperienza in tutti gli aspetti della gestione contabile e finanziaria. Commercialista, revisore dei conti e consulente aziendale per realtà di primaria importanza. Divide la sua attività tra l’Italia e gli Stati Uni-ti, dove ha aperto un secondo studio professionale dopo quello di Roma. Si occupa inoltre di progettare e implementare procedure di controllo di qualità.

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BORSE DI STUDIO Eleonora Cantamessa

di Mario Costa

l 26 novembre 2015 si terrà, presso l’Auditorium del Ministero della Salute, l’evento “Vivere la deontologia. Formazione e pratica medica”, nell’ambito del quale sa-ranno premiati i tre giovani medici vincitori delle borse di studio intitolate da Cassa Galeno alla memoria della socia Eleonora Canta-messa. Saranno presenti, oltre ai dieci candidati finalisti, autorità politiche e religiose e rappresentanti della cate-goria medica. Tutti i soci sono invitati a partecipare.

Nell’istituire questo premio, giun-to alla seconda edizione, Galeno ha voluto esprimere in modo tangibile e chiaro la propria vocazione alla so-lidarietà, primo principio ispiratore della sua istituzione a opera di alcuni lungimiranti colleghi.La socia Eleonora Cantamessa, infatti, è stata investita e uccisa da un’auto nel settembre del 2013, dopo essere scesa dalla propria vettura per prestare soccorso a un uomo ferito in una rissa. Eleonora lavorava come gineco-loga alla Clinica Sant’Anna di Brescia e aveva uno studio privato nel centro di Trescore Balneario, il paese in pro-vincia di Bergamo dove viveva con la sua famiglia. “Ele-onora considerava le sue pazienti amiche e sorelle” - ha raccontato la mamma Mariella - “Si prodigava per tutte, anche quelle che non avevano possibilità economiche. Pensava che la medicina fosse un lavoro di anima. E lei l’anima l’ha data.”

Eleonora ha esercitato la sua professione con grande umanità e ha voluto rimanere fedele al giuramento di Ip-pocrate a costo della propria vita, fermandosi a soccorre-re un ferito in una situazione che presentava elevati rischi. Galeno ha voluto dedicare a questa sua coraggiosa socia tre borse di studio, del valore di 3500 euro ciascuna, ri-volte a giovani medici, affinché non dimentichino mai le motivazioni profonde che li hanno spinti ad avvicinarsi alla medicina. Le borse di studio serviranno ad aiutare i vincitori a realizzare i loro progetti nell’ambito dello stu-dio, della ricerca e del volontariato, con un minimo comun denominatore: l’ispirazione a un principio di solidarietà e attenzione verso i pazienti.

I Difficile il lavoro della Commissione istituita dal consiglio di amministrazione di Galeno per selezionare i dieci fina-listi e, tra essi, i tre vincitori. È stato di aiuto ricordare le parole rivolte dalla mamma di Eleonora ai vincitori dello

scorso anno: “Occorrono me-dici non solo altamente quali-ficati professionalmente, ma altamente qualificati per uma-nità.” I dieci finalisti saranno tutti pre-miati con un anno d’iscrizione gratuita a Cassa Galeno.Sarà un piacere e un onore accogliere questi colleghi tra i soci di Galeno, perché già lo erano nel loro cuore. Senza sa-perlo.

VIVERE LA DEONTOLOGIAFormazione e pratica medica

26 novembre 2015, h. 11.00Auditorium Ministero della Salute, Lungotevere Ripa 1 – Roma

ProgrammaIntroduzioneAristide Missiroli, presidente Cassa GalenoCurare o prendersi cura? Mario Falconi, presidente TDMeLa salute dal punto di vista etico Monsignor Roberto De Odorico, segretario generale della Pontificia Università LateranenseLa professione tra frustrazione e deontologia Walter Mazzucco, presidente nazionale SIGMPremiazione borse di studio Eleonora Cantamessa Giovanni Vento, vice presidente vicario Cassa GalenoConclusioniChairman:Corrado De Rossi Re – direttore Panorama della Sanità

È stato invitato il Ministro della Salute, on. Beatrice Lorenzin.

La madre di Eleonora Cantamessa consegna il premio ad uno dei tre vincitori durante l’edizione dello scorso anno

20 | Ottobre 2015

emostasi è un processo fisiologico che previene o interrompe la perdita di sangue dallo spazio endovasco-lare ed è riparativo delle lesioni dei vasi sanguigni al fine di ripristinare la funzionalità dei tessuti lesi. L’endotelio vasale è la parte più interna del vaso sanguigno, a diretto contatto con il sangue. L’interruzione della sua integrità è alla base dello scatenamento del processo emostatico tendente a ripararne la lesione.

La normale sequenza di eventi che conduce alla coagu-lazione prende dunque avvio da un trauma a carico del vaso, che va incontro a costrizione riflessa per ridurre il flusso ematico (fase vasomotoria). Le piastrine aderisco-no alla matrice sottoendoteliale del vaso leso (fase pia-strinica) e l’aggregazione piastrinica e la formazione del coagulo di fibrina iniziano simultaneamente. La fase più importante dell’emostasi è la formazione del coagulo di fibrina stabile che blocca definitivamente l’emorragia e prepara il campo per la rigenerazione tissutale e la ripresa del tessuto leso.La fibrina, che àncora il trombo piastrinico emostatico, si forma dal fibrinogeno plasmatico solubile grazie all’a-zione della trombina, potente enzima proteasico. Il reti-colo fibrinico è poi stabilizzato da legami crociati o ponti covalenti mediati dal Fattore XIII. La trombina si forma dal suo precursore inattivo (zimogeno) plasmatico, la protrombina, per azione del Fattore X attivato (Xa) e del suo cofattore, il Fattore Va. A questa sequenza di reazioni viene classicamente dato il nome di “via comune” della coagulazione. A sua volta il Fattore X può essere attivato attraverso la via “estrinseca” (del fattore tissutale), oppure attraverso la via “intrinseca” (dell’attivazione da contatto). La prima via è avviata dal complesso del fattore tissuta-le con il Fattore VIIa. La seconda comporta una serie (o cascata) di reazioni zimogeno-proteasi che iniziano con l’attivazione da contatto del Fattore XII a XIIa.

L’

I BIOMATERIALI NELL’EMOSTASI

Problemi nella fase di emostasiSvariate condizioni possono interferire con i diversi aspet-ti dell’emostasi: la riduzione del numero e/o della funzio-nalità delle piastrine, le alterazioni della fase coagulativa come le coagulopatie congenite (emofilia, malattia di von Willebrand etc.), le coagulopatie acquisite secondarie a trattamenti farmacologici (eparina, steroidi, chemiotera-pia oncologica etc.) o a condizioni cliniche predisponenti o latenti (epatopatie, ipertensione portale, lupus erimato-so, linfomi, neoplasie, traumi), l’iperfibrinolisi.Nella pratica chirurgica può profilarsi l’eventualità di dover risolvere un sanguinamento intraoperatorio. L’emorragia è infatti tra i maggiori responsabili della morbilità e mortalità operatoria e postoperatoria. In determinate situazioni, il controllo del sanguinamento intraoperatorio diventa particolarmente impegnativo, tanto più se coin-volge organi parenchimatosi (fegato, milza) o se la sede del sanguinamento è di difficile accesso, come in corso di chirurgia laparoscopica.Le emorragie ed i sanguinamenti che si verificano in am-bito chirurgico possono essere provocati da un qualsiasi difetto emostatico, ma generalmente sono imputabili ad una inefficace emostasi locale.I procedimenti utilizzati routinariamente in chirurgia a sco-po emostatico sono classificabili in:

1) chimici: alcol, cianocrilati e cellulose;

2) meccanici: compressioni, legature/suture, clips, sta-ples, cellulose, bisturi, ultrasuoni e water-jet;

3) termici: laser, microonde, infrarossi, crioterapia e ra-diofrequenza.

Tuttavia, questi sistemi potrebbero non essere sufficienti per ottenere una buona emostasi provocando, al tempo stesso, danni tissutali. La ricerca di materiali che acce-

Svariate sono le condizioni che possono interferire con l’emostasi. I biomateriali rappresentano oggi la risposta a questa problematica

di Francesco Riva

Galeno | 21

lerino l’emostasi a livello dei tessuti lesi, in corso di in-tervento chirurgico, può, a tal proposito, rappresentare un efficace rimedio per limitare le perdite ematiche perio-peratorie e, di conseguenza, ridurre la morbilità indotta dall’accumulo di sangue o di altri fluidi nei tessuti limitrofi.

I biomaterialiI biomateriali rappresentano oggi la risposta a questa problematica. Essi infatti riparano i tessuti lesionati e con-temporaneamente arrestano il sanguinamento.La ricerca di collanti naturali che imitassero i proces-si fisiologici dell’emostasi, in caso di lesioni tissutali, ha sempre affascinato e stimolato i ricercatori nel corso dei secoli. Nel 1905 Morowitz aveva dimostrato che il mecca-nismo fondamentale della coagula-zione è rappresentato dalla trasfor-mazione del fibrinogeno in fibrina ad opera della trombina; ma fu solo negli anni ’40, grazie agli studi sperimentali di Young e Medawar sull’uso della fibrina, del fibrinogeno e della trombina per l’anastomosi di nervi periferici e il fissaggio di inne-sti cutanei in alternativa alla sutura, che le proprietà collanti della fibrina vennero puntualizzate.

La scoperta del fattore XIII di stabi-lizzazione della coagulazione (Laki e Lorand 1948) ed il suo isolamento da parte di Loewy nel 1961 diede-ro nuovo impulso all’idea di utilizzare il fibrinogeno qua-le collante naturale. Trascorse tuttavia un’altro decennio prima che venisse realizzata una colla di fibrina umana trattata con moderni mezzi di crioprecipitazione e liofiliz-

zazione e di vederla utilizzare con successo da Matras e Kudema per la sutura di nervi periferici prima su animali da esperimento (1972) e poi sull’uomo (1975).In quello stesso periodo venivano sintetizzati nuovi mate-riali definiti cianoacrilati dal notevole potere collante ma con il grave limite di essere poco elastici, non riassorbibili se non addirittura istotossici; pertanto furono quasi subi-to abbandonati.La colla di fibrina, invece, ha visto ampliarsi nel tempo il campo delle sue applicazioni in virtù dei fondamentali requisiti di totale biocompatibilità e di atossicità.

Per biocompatibilità si intende la capacità di un bioma-teriale di interagire favorevolmente con il tessuto con cui viene a contatto. Oltre a valutare la biocompatibilità, è

necessario stabilire la resistenza del materiale al processo di degradazio-ne, gli effetti che esso ha sui tessuti, la sicurezza biologica, le caratteri-stiche chimico-fisiche e le proprietà meccaniche, nonchè la sterilità, l’as-senza di capacità immunogena e di reazioni da corpo estraneo.

I biomateriali possono essere di ori-gine biologica (emoderivati come le colle di fibrina), naturale (collagene, osso, cute) o sintetica (polimeri di varie sostanze con composizione chimica e configurazione fisica diffe-renti).

Attualmente i biomateriali vengono impiegati in chirurgia per sostituire i tessuti, farne aderire lembi e favorirne la cicatrizzazione, come sigillanti (il sigillante è utilizzato per prevenire la fuoriuscita di liquidi, gas o solidi; lo si può

I biomateriali possono essere di origine biologica, naturale o sintetica

“”

22 | Ottobre 2015

applicare sulle superfici tissutali asciutte o clampate per creare una barriera al flusso ematico) ed emostatici (un emostatico viene utilizzato per bloccare l’emorragia; lo si può applicare direttamente sul punto dell’emorragia ed agisce in presenza di sangue che scorre attivamente). I biomateriali, rispondendo alle caratteristiche basilari di bioriassorbimento, biodegradazione e biofunzionalità, una volta inseriti nell’organismo sono in grado di assolve-re alla loro determinata funzione garantendo nello stesso tempo la naturale dissoluzione attraverso attività biolo-giche; ovviamente, differenti indicazioni orienteranno la scelta di specifici biomateriali con determinate caratte-ristiche.

Prima di esporre nei dettagli i mezzi di supporto farma-cologico per l’emostasi chirurgica è opportuno esporre il concetto generale di questi prodotti. Essi sono costituiti da vari tipi di combinazione di agenti dotati delle seguenti azioni: materiale “collante”, destinato ad assicurare l’e-mostasi e a “sigillare” la breccia tissutale, materiale “di riempimento”, destinato ad occupare spazio: concettual-mente si tratta di un effetto di “tamponamento”, materiale di “impalcatura” che ha lo scopo di solidarizzare il tessuto leso, mantenere il materiale collan-te a contatto con la ferita ed impe-dirne la dispersione, permettere la azione di “sigillo” della breccia tes-sutale, fornire uno “scheletro” per il processo di riparazione tessutale.

I Collanti/Adesivi sono utilizzati al fine di unire organi, strutture e tes-suti. Il materiale “collante” com-prende colle sintetiche e materiale di origine biologica; la colla biolo-gicamente più efficace è la fibrina, prodotto finale della coagulazione del sangue. La fibrina è un mezzo eccellente per ottenere l’emostasi chirurgica in quanto ha una forte azione adesiva, un forte potere emostatico (=> formazio-ne del coagulo), innesca la coagulazione endogena ed il suo uso sfrutta meccanismi del tutto fisiologici. Per fun-zionare, la fibrina deve formarsi in loco, e pertanto oc-corre somministrarne i precursori.. I Collanti/Adesivi sono disponibili in gocce o in spray e sono preparati miscelan-do i componenti o riscaldando le soluzioni congelate; la formulazione spray ha anche un buon effetto sigillante.Il Materiale di “riempimento” è formato da polisaccaridi, quali cellulosa o simili, che “riempiono” il difetto tessuta-le in cui avviene il sanguinamento e svolgono anche una (debole) azione di stimolo alla coagulazione.Il Materiale “di impalcatura” per eccellenza è costituito

dal collagene, di solito sotto forma di spugne. Il colla-gene è la proteina più importante del tessuto connettivo ed una delle proteine più abbondanti dell’organismo: for-ma circa 30% della massa proteica totale. Il collagene è secreto dai fibroblasti ed ha nell’organismo proprio una funzione di “sostegno”: è pertanto ideale come “impalca-tura”. Il collagene inoltre è fortemente pro-emostatico in quanto attiva direttamente le piastrine, che vi aderiscono e si aggregano fra di loro.

Formulazioni farmacologiche in commercioDopo questa premessa di carattere generale riteniamo opportuno parlare delle diverse formulazioni farmacolo-giche in commercio; distinguiamo due categorie di pro-dotti, classificati dalla legislazione sanitaria in dispositivi medici e specialità medicinali. Si definisce dispositivo medico qualsiasi strumento, apparecchio, impianto, so-stanza o altro prodotto utilizzato nell’uomo da solo o in combinazione e dotato di software informatico, fornito dal fabbricante, per il corretto funzionamento. La spe-

cialità medicinale è invece un vero e proprio farmaco.

I dispositivi medici comprendono un gruppo molto eterogeneo di prodotti costituiti sia da sostanze di origine animale che sintetiche. Quello, ad esempio, che contiene trombina e gelatina di origine bovina è indicato per il controllo del sanguinamento in chirurgia maggiore; esso ha effetto adesivo solo in presenza di sangue e si conserva a temperatura ambiente per 12 mesi. Un altro dispositivo è una spugna di collagene con effetto emostatico ma non ha proprietà ade-sive.

Le più comuni applicazioni cliniche della colla di fibrina sono nel campo della neurochirurgia e della chirurgia to-racica e cardiovascolare. Importanti risultati sono inoltre stati ottenuti nel campo della chirurgia addominale in par-ticolare quella epatica e, grazie all’utilizzo di kit dedicati, anche in quello della chirurgia laparoscopica. La lettera-tura riporta inoltre applicazioni specifiche come la fun-zione sigillante nella confezione di anastomosi digestive a rischio di deiscenza o il trattamento di fistole, eseguito con colla di fibrina ed antibiotico. L’utilizzo per via endo-scopica è recente e riguarda il controllo del sanguina-mento digestivo alto.

I supporti farmacologici sono la combinazione di materiale collante e

di riempimento

Galeno | 23

a diagnosi precoce di cancro polmonare acquisisce importanza dall’estrema gravità della malattia, solo in Ita-lia 35.000 morti l’anno.

Ruolo della radiologiaIn passato, gli screening basati sulla radiologia tradizio-nale hanno apportato una limitata riduzione della morta-lità. Solo alcuni anni fa si è avverato un notevole passo avanti grazie alla tomografia computerizzata a basse dosi (LDCT). In 33 centri statunitensi (1) sono stati esaminati 53.000 soggetti ad alto rischio e la LDCT ha permesso una riduzione della mortalità del 20% rispetto alla radiolo-gia tradizionale: le diagnosi di cancro polmonare su sog-getti ad alto rischio sono state 645/100mila/anno contro 572/100mila/anno; le morti 247/100mila/anno contro 309/100mila/anno.

Un nuovo biomarker tumorale Nel frattempo si perfezionavano le ricerche iniziate già da parecchi anni sui biomarkers tumorali per ovviare all’alto costo della radiologia, ai suoi potenziali danni e ai falsi positivi; l’attenzione è stata rivolta in particolare a fram-menti di RNA circolanti (miRNA) provenienti da cellule tu-morali del polmone, studiati con la tecnica Polymerase Chain R.eaction. Nel 2014 Sozzi et Al (2) dell’Istituto Na-zionale dei Tumori di Milano hanno dimostrato l’importan-te complementarietà diagnostica con la LDCT fornita da MSC (microRNA signature classifier): un test plasmatico

L che “ha valore predittivo, diagnostico e prognostico“ e che “può ridurre i falsi positivi della radiologia” così da “aumentare l’efficacia degli screening per il cancro pol-monare”.

La validazione del MiR-TestDel tutto recentemente si sono verificati importanti eventi che hanno portato ad una nuova visione degli screening per il cancro polmonare: è più che probabile che a breve un altro biomarker, il miR-test (microRNA test), sostitui-rà negli screening la LDCT; questa verrà eseguita solo in caso di positività del test con notevoli risparmi della spesa e dei potenziali danni per il soggetto. Infatti, C. Schmidt. (3) menzionando la decisione (febbraio 2015) di Medicare e dell’Affordable Care Act (USA) di rimborsare gli scree-ning condotti con la LDCT hanno preconizzato la conse-guente sicura espansione degli stessi, ma nello stesso tempo hanno rimarcato i limiti di tale pratica. D. Sheri et Al. (4) dopo un’ampia disamina affidano ai biomarkers il compito di risolvere il problema dei costi e dell’affidabilità degli screening. Proprio in questa ottica si è collocato lo studio dell’Istituto Europeo di Oncologia (Milano) che – anticipato online – sarà pubblicato nel numero di giugno 2015: Montani et Al. (5) su 1115 fumatori abituali hanno controllato il miR-test effettuabile nel siero riscontrando accuratezza del 74,9% (95% CI=72,2%-77,6%), sensi-bilità nel 77,8% (95% CI= 64,2%-91,4%), specificità nel 74,8% (95% CI=72,5%-77,5%).

IL VALORE DELLA DIAGNOSI PRECOCEdi Marcello Negri

24 | Ottobre 2015

www.cassagaleno.it

I medici insieme