· g iulio rapetti mogol non ha bisogno di presentazioni : l’ulti-mo mezzo secolo di

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Poste ItalIane. s.P.a. - sPedIzIone In abbonamento Postale d. l. 353/2003 (ConV. In l. 27/02/2004 n°46) aRt. 1, Comma 1, dCb/Cn nR. 43/11 - 1,00

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Giu lio Rapetti Mo golnon ha bisogno dipresentazioni : l’ulti-mo mezzo se colo di

musica italiana è indissolubil-mente legato a lui, da “Una lacri-ma sul viso”, “Riderà” e “Can zo -ni stonate” a “Io non so parlard’a more” e “Rinasci mento”, pas-sando attraverso migliaia di altrisuccessi che ciascuno di noi hacanticchiato almeno una volta, inprimo luogo quelli firmati in cop-pia con Lucio Battisti. “IDEA” l’ha intervistato. Lei ha di recente festeggiato cin-quant’anni di carriera. L’ha fattoa Roma, lo rifarà in qualche mi -sura nell’evento organizzato dal -la nostra rivista ad Alba. Che co -sa la rende più orgoglioso diquesto mezzo secolo?

«I risultati che ho avuto la fortu-na di ottenere. Ciò che ho graditodi più è stata la stima della gente,il comprendere che quello che hoscritto è stato assorbito. Non sa -pevo lo fosse stato così tanto».Domanda banale: qual è l’originedello pseudonimo Mogol che ha,peraltro, ottenuto di poter ag -giun gere al suo cognome?«Avevo scelto di avere uno pseu-donimo. A quell’epoca (non so seancora oggi è così) alla Siae occor-reva presentare un certo numerodi proposte. Io ne inviai una tren-tina, ma nessuna andava bene.Ar rivai a presentare fino a cento-venti pseudonimi acquisiti datut te le parti: alcuni suggeriti daa mici, altri che mi venivano inmente, altri derivanti da terministrani come Zippo. Non saprei di -

MOGOL, L’AUTORECHE CI FA CANTAREDA MEZZO SECOLOA colloquio con l’artistaprotagonista dell’eventoorganizzato da “IDEA”per le 21 del 12 dicembreal Teatro sociale di Alba

UNA SERATA DI AUGURI DEDICATA AI NOSTRI

L’appuntamento è as -solutamente da nonperdere! La rivista“IDEA” e la casa e -ditrice “Uniart” or -ganizzano perlunedì 12 di cem -bre, al So cialedi Al ba, coninizio alle 21,u n’indimenticabile serata il cui protagonista sarà ilgrande Mogol, del quale saranno ripercorsi cinquan-t’anni di capolavori di ventati successi immortali dellamusica leggera italiana. L’invito a partecipare è indirizzato ai clienti inserzio-nisti della rivista e a tutti i lettori. L’ingresso saràlibero sino a esaurimento dei posti disponibili.Giulio Rapetti, in arte Mogol (che con decreto delMinistro degli interni dal 2006 fa parte integrante delcognome dell’artista), salirà sul palcoscenico e rac-

Giulia Mastri

CONSIGLIAMO AI CLIENTI E AI LETTORI DI RISERVARE UN POSTO AL CONCERTO INVIANDO UN’E-MAIL ALL’INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA [email protected]

CLIENTI E LETTORI: UNA MAGICA ATMOSFERA MUSICALE ASPETTANDO IL NATALE

re quale fu l’origine di Mogol. Maè lo pseudonimo che mi fu con-sentito di utilizzare». Lei ha fondato una scuola perautori e cantanti, il “Centro euro-peo Toscolano” (Cet), in Um bria.La musica si insegna o è un’arteper così dire innata? «Tutto ha uno studio. Certo, lage nialità fa parte di questomondo; ma i geni sono uno sumi lioni. Il talento, invece, ce l’ab-biamo tutti: basta coltivarlo; senon in un’arte nell’altra, ma tuttiabbiamo questo dono. Il proble-ma è l’applicazione: essa, pur-troppo, non viene insegnata nellescuole. Così succede che un bam-bino il quale ha iniziato presto asuonare il pianoforte diventi pertutti un talento. Ma, se avesserocominciato in venti, sarebberosta ti tutti talenti! Con buoni mae-stri, s’intende. Perché contano lapassione, l’applicazione e la con-centrazione, l’entusiasmo e, so -prat tutto, i buoni maestri». A proposito di talenti, se lei nonavesse espresso il suo così co -me l’abbiamo conosciuto, cosaa vrebbe fatto da grande?«Avevo un’ambizione! Diventareimpiegato di terza categoria. Erospaventato dalla vita e cercavo

una collocazione, cosciente deimiei grandi limiti. Forse avevoanche un’autocritica abbastanzasevera perché, quand’ero bambi-no, pensavo che avrei avuto gran-di difficoltà a mantenermi da so -lo. Ovviamente erano pensieri diun bambino, ma non ero così fi -ducioso. Per questo ho semprecer cato di prepararmi, di studia-re, di applicarmi con la massimaattenzione, cosciente che avrei a -vuto grandi difficoltà». Quando ha capito che quella del-l’autore sarebbe stata la suastra da? Come è nata la suaprima canzone?«Ho scritto la mia prima canzonequando lavoravo con il maestroCarlo Donida; un giorno gli por-tai un testo, anche se in generescrivo prima la musica e dopo i

testi. Lui lo musicò e lo incise Mi -na, a quei tempi un’artista emer-gente. La canzone si chiamava“Briciole di baci”. Con la se condacanzone che ho scritto, “Al di là”,vinsi Sanremo (era il 1961 e ilbrano fu interpretato da Lu cianoTajoli e Betty Curtis, ndr)». Quindi lei è passato subito tra ivincitori...«Diciamo che ho avuto molto for-tuna».C’è una canzone che avrebbevo luto scrivere e non ha scritto?«Non ce ne sono, perché mi è maivenuto in mente questo pensie-ro. Ho avuto così tanta fortunache non mi pare il caso di invidia-re qualche altro autore che ha a -vuto successo. Mi basta ampia-mente quanto ho scritto».C’è un artista per il quale vorreb-

un eccezionale appuntamento Ü 8 dicembre 2011 Ü 5

Mogol il 24 settembre ha festeggiato i 50 anni di carriera in piazza del Campidoglio, a Roma(nell’immagine sopra).In quella occasione giovanimusicisti e migliaia di spettatori gli hanno resoomaggio decretando il successo dell’iniziativapromossa da “Roma capitale”. Dopo “Al di là”,con cui vinse il Festival di Sanremo del 1961, Mogolcontinuò a sfornare successiimmortali come, nel 1964,“Una lacrima sul viso” cantata a Bobby Solo

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conterà, ac compagnato da una vocesolista e da un’orchestra di tre ele-menti, i retroscena più curiosi e glia neddoti più divertenti del suo lavo-ro, stimolato dal noto musicologoLuca Damiani (foto), uno dei mag-giori conoscitori della bio grafia delmaestro.Sarà uno spettacolo coinvolgente,anche grazie alla proiezione di videoinediti di Lucio Battisti e di A drianoCelentano intenti a e seguire le can-zoni firmate da Mo gol.La scaletta dell’appuntamento ve dràsalire sul palcoscenico anche una selezione di cantan-ti, in rappresentanza del le “sette sorelle” dellaGranda, i quali e seguiranno brani di Mogol scritti nonsolo per Bat tisti e Celentano, ma anche per artisti delcalibro di Coc ciante, Gianni Morandi, “Équipe 84”,Fausto Leali, Bob by Solo e Little Tony.

Sarà inoltre presentato l’impegnodella rivista “IDEA”, che proseguiràper tutto il 2012, in stretta collabora-zione con la “Fon dazione Nuovoospedale Alba-Bra Onlus”: il nostrosettimanale e i suoi lettori contribui-ranno all’acquisto degli ar redi fun -zionali e tecnici delle camere del no -socomio in co struzione a Ver duno,sostenendo il progetto di adozionepromosso dalla Fon dazione presie-duta da Elisa Mi roglio.Nel corso dell’evento indetto alTeatro so ciale, “IDEA” premierà

all’ingresso, con un ricco o maggio, i suoi clienti chepre senzieranno alla serata.Sarà un segno di riconoscimento per tutti coloro checontinuano a scegliere “IDEA” come ideale mezzo dicomunicazione e promozione, sicuramente efficace intut ta la provincia di Cuneo e non solo.

be scrivere un brano? «Non ho mai ambito a scriverequalcosa per qualcuno. In generescrivo per il senso della musica, ein un secondo momento chiamoil cantante. Anche se adesso è piùdifficile, e non funziona quasi piùcosì, perché ognuno si scrive leproprie canzoni. Possiamo scri-vere anche la canzone più belladel mondo, ma è difficile chequalcuno incida qualche canzonenon sua: bella o brutta che sia, sela vuole comporre».Quindi, in genere, lei scrive, epoi, in base alle caratteristichedi quel testo, individua il cantan-te che potrebbe interpretarlo?«Sì, un tempo avveniva così. Og -gi, invece, è difficile che una can-

veramente straordinarie. Ancheper come lui le interpreta, perchéquando canta in inglese è davve-ro un artista di livello mondiale,uno dei migliori che abbia maiascoltato. La gente non lo sa per-ché, quando canta in italiano, acausa del forte accento siciliano,distorce le consonanti».Anche nella musica, dunque,non è detto i migliori e merganoin maniera più preponderante. «Non esiste più la meritocrazia,al meno io non la vedo più. Unavolta c’era, adesso si segue di piùla logica del profitto: ognuno siac caparra quello che gli arriva,passano due giorni dal dilettante-simo all’essere noti, non esistepiù l’esperienza maturata con

sto fatto mette tristezza addossoe perché è giusto che i giovanivivano il lo ro tempo con lo stessoentusiasmo, anche se le cosesono cambiate». Lei è tra i giudici di “Io canto”.Tutti questi programmi televisividedicati alla musica, dai “talentshow” per i giovani alle trasmis-sioni dedicate ai bambini, nonrischiano di creare una sovrab-bondanza di proposte?«Assolutamente sì. Io ho accetta-to di partecipare a “Io canto” per-ché è un gioco che finisce unavolta che i ragazzi hanno cantato.Intendo dire che non si creaun’ambizione, non c’è una mobi-litazione per il successo e non sicreano frustrazioni nei bambini.

zone, anche bellissima, possacon vincere qualcuno, perché cia-scuno preferisce fare da sé. Fan -no eccezione pochi casi: quandoGianni Morandi ha sentito “Ri -nascimento” gli è piaciuta e havoluto cantarla. Altrimenti avevopensato di proporla a Sting ap -

profittando del fatto chestava in Toscana. In ge -

nere, mi piace scriverese ho una bella musi-ca. Di recente hoscritto cinque canzo-ni per Gianni Bella su

musiche che avevacomposto prima di esse-

re colpito dall’ictus, e sono

anni di lavoro. Non credo sia unaconvinzione personale, ma unaconstatazione che mi pare abba-stanza oggettiva. Del resto si assi-ste a un alternarsi di nomi chepassano e poi finiscono». Avrei voluto chiederle come,secondo lei, è cambiato il mondodella musica in questi anni, madirei che ha già delineato in mo -do dettagliato il suo pensiero...«Non ho opinioni particolari,dico quello che credo sia, quelloche vedo accadere e negli ultimianni è successo questo: dai pro-grammi televisivi, ai film, agliartisti c’è stato un decadimento.Si cerca di ignorarlo perché que-

Questa è stata una delle condizio-ni per le quali ho partecipato».Esiste un inedito del duo Mogol-Battisti: “Il paradiso non è qui”.Quando lo potremo sentire?«Credo mai, perché la legislazio-ne in merito è molto vecchia enon lo consente al musicista sen -za il nullaosta della vedova di Lu -cio Bat tisti, la quale non vuoleche la canzone sia cantata».

Nella foto sotto, a destra: Mogole Lucio Battisti negli anni

Settanta. A sinistra: allo stadio albese di San Cassiano, il 12

aprile 1992, la Nazionale cantantischierata prima del fischio

d’inizio della partita benefica che l’oppose a una selezione

di “vecchie glorie” locali. Il match finì 2-2 e, soprattutto,

permise di raccogliere 124 milioni di lire destinati

a fin di bene. Mogol, a cui sideve l’idea iniziale

della Nazionale cantanti, è ilsecondo da sinistra, accosciato.

Fra gli altri si riconoscono:Gianni Morandi, Pupo, BiagioAntonacci, Eros Ramazzotti,

Paolo Belli e Ligabue

AlCet creato da Mogol

in provincia di Terni si approfondiscono per 2 anni le

materie affini al settore musicale,per diventare professionisti. I corsi

sono: interpreti, compositori,autori, arrangiatori musica pop,

compositori di musica dafilm e tecnici del

suono.

6 á 8 dicembre 2011 á un eccezionale appuntamento

La prima “star” fu Ma ry -lin Monroe; in tempipiù recenti è toccato aSofia Loren, Alain De -

lon e Gérard Depardieu. La prossi-ma stella della cinematografiamondiale a ricevere il “Tartufodel l’anno” assegnato dall’EnteFie ra internazionale del tartufobianco di Alba e dal Comune, insinergia con l’Assessorato al turi-smo della Regione Piemonte, sarà

Penelope Cruz, nel 2009 premio“Oscar” quale migliore attrice nonprotagonista femminile per“Vicky Cri stina Barcelona” diWoody Allen, sotto la regia delquale è interprete anche di “BopDecameron”, in uscita nel 2012.La bella e brava spagnola in que-sto periodo è a Torino, dove latroupe diretta da Sergio Ca stel -litto sta girando il film ispirato alromanzo “Venuto al mon do” di

Margaret Mazzantini.Quando scriviamo queste note,nulla di definitivo è stato decisoin merito al momento e alle mo -dalità della consegna della presti-giosa trifola, anche perché non èfacile far combaciare i tempi e leesigenze della star e dei suoi col-leghi. Pare comunque che l’inte-resse verso la proposta sia forte, eci si stupirebbe se non fosse così.Del resto il film in via di realizza-zione è anche un buon mezzopromozionale per il Piemonte edè quindi un motivo in più perpremiarne il regista e il cast.

A Murello ci si conosce un po’ tutti. Vi abitano circa mille abitanti,le strade e i punti di riferimento sono gli stessi: la panetteria, il bar,i due alimentari, la lavanderia e la sede degli alpini. Ci si incrociaso vente, non appena uno muove un piede per strada mostra la suapresenza agli altri. E, come in tutti i piccoli paesi, c’è chi raccogliele notizie e poi le divulga: «Hai saputo? Hai visto?».Serve poco per il chiacchiericcio, è sufficiente fare qualcosa di di -verso... e in questi giorni di cose diverse ce ne sono parecchie. Non solo a Murello, ma anche a Ruffia e Casalgrasso c’è un formi-colio di movimenti, un continuo vai e vieni di forestieri.Una troupe cinematografica sta girando un film prodotto dalla “In -side production” di Roma, tra i cui soci figura Luca Argentero (nellafoto a sinistra). Il regista è Simone Gandolfo (a destra), noto peraver in terpretato il tenente Serra in “Ris Roma 2” e Fausto Coppi in“Gino Bartali, l’intramontabile”.Martedì 22 novembre alcune scene sono state girate per le vie diRuf fia. Sabato 26 la piazza principale di Murello è stata occupata

dalla troupe per l’intera giornata, mentre venerdì 25 i locali delGrup po alpini del paese hanno fatto da teatro di posa. Le riprese continueranno fino al 19 dicembre in un cascinale che,per l’occasione, è stato trasformato in un set cinematografico.

FRA MURELLO, RUFFIA E CASALGRASSO SI AGGIRA (E RECITA) LUCA ARGENTERO

Penelope Cruz nei pannidella nuova partner

femminile di capitanJack Sparrow-Johnny

Depp nel quarto episodiode “I pirati dei Caraibi”.A destra, sopra: AntonioDe Giacomi, presidente

dell’Ente Fiera internazionale del tartufo

bianco d’Alba; sotto:Alberto Cirio, assessore

regionale al turismo

L’ATTRICE STA GIRANDO A TORINO

Elena Bottini

“Tartufo dell’anno”a Penelope Cruz

protagoniste le star del cinema Ü 8 dicembre 2011 Ü 7

LA “FRATELLI MARTINI”CONQUISTA LONDRA!

Le classifiche stilate inbase a criteri oggettivinon mentono. E sanci-scono la grandezza e le

potenzialità di aziende ormaileader del mercato come la FRA -TELLI MARTINI con sede a Cos sanoBelbo (località San Bovo, viastatale 26; tel. 0141-837211;sito internet www.fratellimarti-ni.it), eccellenza vitivinicola pie-montese pri vata collocata alquinto posto nella graduatoriade “Il Mondo” per le cantine conoltre 10 milioni di euro di fattu-rato. Ne è patron Gianni Martini, ilquale oggi proietta il suo lungi-mirante sguardo, con il relativoimpegno operativo, prevalente-mente all’estero (export 95%),con un radicamento fortissimonel Regno Unito e in Germania ebuone performance in Russiasoprattutto con Canti il marchioleader dell’azienda, ambascia-tore dell’Italia nel mondo.Il fatturato (che tocca i 152 mi -lioni) è cresciuto di oltre il 10%

italiano e i buongustai desidero-si di brindare con un ottimo bic-chiere della selezione di vini“Canti”. Situato nella nuova rivi-sitata ed espansa pizzeria, alsecondo piano di “Harrods”, il“Canti Prosecco Bar”, è il risul-tato della sinergia tra la FRATELLIMARTINI e uno tra i più rinomatistudi italiani di architettura cheha dato la paternità al progettocreando un ambiente in armo-nia con lo storico magazzino e,allo stesso tempo, coerente conlo stile inconfondibile di cui“Can ti” è da sempre ambascia-tore.Un’altra “chicca” non trascura-bile è la possibilità per gli ospitidi gustare una selezione deimigliori prodotti “Canti” connovità proposte in edizione limi-tata per “Harrods” ed assapora-re le ricette create in esclusivaper “Canti” dallo chef stellatoMassimo Camia e i famosi piattidi Giuseppe Silvestri, chef nelristorante-pizzeria di “Har rods”.«È una tappa importante, non

rispetto al 2009 e ciò si deveanche «all’incremento dei prezzidi quasi tutti i vini e al buon an -damento della nostra presenzanell’area non brand», precisaMartini che aggiunge «il mioprogetto a questo punto è diraddoppiare il lavoro in Italia».Espansione e desiderio di sco-prire e affrontare nuovi mercatisono alla base di un altro tra-guardo di assoluto riguardospecie in questi giorni di euforiaprenatalizia. Si tratta della rea-lizzazione della vetrina nataliziaad Harrods dedicata al marchio“Canti” e al suo “Canti ProseccoBar”, situato al secondo piano,negli storici grandi magazziniinglesi ideata per stupire laclientela di Londra e quellainternazionale in vacanza nellasempre all’avanguardia capitaledel Regno Unito.In questo paradiso per gli esti-matori del bello e della qualitàda agosto di quest’anno il“Canti Prosecco Bar” acconten-ta gli ap passionati dello stile

NELLA FOTO GRANDE, A DESTRA:

GIANNI MARTINI CON LA FIGLIA ELEONORA,

IL CUI INGRESSO IN AZIENDA DÀ IL “LA”

ALL’ATTIVITÀ DELLA TERZAGENERAZIONE

DELLA FAMIGLIA CHE HA DATO VITA

A UNA DELLE AZIENDEENOLOGICHE PIÙ

IMPORTANTI NON SOLODEL PIEMONTE, MA ANCHE

DEL NOSTRO PAESE

Giulia Berardi

8 á 8 dicembre 2011 á ip á punta di diamante dell’enologia piemontese e italiana

SUCCESSO DEL “CANTI PROSECCO BAR” DA “HARRODS”

decennio dello Cham pagne,credo che si possa affermareche, anche grazie al successoriscosso da “Canti”, stiamoentrando nel decennio delProsecco».Per Gianni Martini e la sua a -zien da si apre un nuovo capito-

lo. La storia si prepara a esseretracciata dalla terza generazio-ne, con l’ingresso in azienda disua figlia Eleonora: la promessadi un grande futuro e la consa-pevolezza di un glorioso passa-to. Elementi decisivi racchiusinell’unicità e nel dinamismo im -prenditoriale di quelle aziende,come la FRATELLI MARTINI, chesanno guardare a ciò che verràcon ottimismo, mantenendosisempre all’a vanguardia!

www.cantiwinestyle.comCanti Prosecco Barsecondo pianoHarrods, Brompton Road,London

conosciuti anni di lavoro e inve-stimenti im portanti sul mercatoin ternazionale. Se il progetto“Can ti” è nato come una scom-messa, oggi anche i più scetticidovranno riconoscere che ilnostro non è solo un brand dalforte appeal, bensì un vero e

proprio ambasciatore italianonel mondo. Abbiamo aperto unastrada che in molti hanno segui-to, ma da “Harrods” siamo gliunici italiani a essere presentitra gli eccellenti. Il Prosecco stadiventando il vino preferito tra iconsumatori inglesi. I più recen-ti sondaggi, condotti da “WineIntelligence”, indicano una per-centuale di preferenza delProsecco di oltre il 15% sui 28milioni abituali consumatori delRegno Unito. È un vino amatoper il suo gusto gradevole che siunisce quasi sempre a un costocontenuto e a un’immaginesofisticata. Se gli ultimi diecianni possono essere definiti il

solo per la FRATELLI MARTINI spa,ma sono convinto lo sia per ivini italiani tutti», commentaGian ni Martini. «Entrare da pro-tagonisti da “Har rods”, tra leeccellenze eno ga strono mi cheinternazionali e i mi gliori risto-ranti, significa veder ri -

UN PARTICOLAREDELLA GRANDEVETRINA NATALIZIAALLESTITA PRESSOI MAGAZZINI“HARRODS” DI LONDRA,DEDICATA AL MARCHIO“CANTI” E AL SUO“PROSECCO BAR”,APERTO DA AGOSTOAL SECONDO PIANO DEL CENTRO COMMERCIALEFORSE PIÙFAMOSODEL MONDO

le rubriche12 L’EDITORIALE

Un’ideologia�paranazista14 IL FICCANASO

La�guerra�dei�bambini50 UN FIGLIO? CHE AVVENTURA...

Un�normalissimo�(?)�sabato�mattina�di�riposo

52 IL LAVOROLa�legge�di�stabilità

56 AL CINEMALigabue�al�cinema�in�3D�con�“Campo�volo�2.0”

76 TORINO & DINTORNIUn�Natale�con�i�fiocchi

80 LE QUATTRO STAGIONI DELLA DISPENSA

Conosciamo�meglio�il�mandarino82 ARTE

Il�fascino�immutato�delle�“Luci�d’artista”

Sommario á 8 dicembre 2011

EDIZIONI UNIARTRedazione:

via�Demetrio�Castelli�13RODDI�D’ALBA�(Cn)Tel.�(0173)�615282�

Ufficio marketing: (0173)�615283Fax�(0173)�615311

E-mail: [email protected]

EDITORE Carlo�Borsalino

DIRETTORE RESPONSABILEClaudio�Puppione�

([email protected])

ART DIRECTOR Simona�Borsalino

RESPONSABILE MARKETINGDavide�Borsalino

GRAFICA E IMPAGINAZIONETiziana�Bisson�-�Romina�Ferrero

FOTOGRAFIEClaudio�Agosti�-�Carlo�Bertino�

Enrico�Necade�-��Alberto�CucchiettiBullphotos�-�Bruno�Murialdo�

Bruno�Costamagna�-�Foto�LanteriOlycom�-�Severino�Marcato�Clic�Foto�-�Guido�Galleano

COPERTINAFoto:�Marco�Zeppetella

STAMPAStamperia�Artistica�Nazionale

Trofarello�(To)

Reg.�Tribunale�Alba�n.�445�del�26-5-86�-�Poste�Italiane�s.p.a.

Spedizione�in�abbonamento�po�staleD.L.�353/2003�(Conv.�in�L.

27/02/2004�n°�46)�art.1,�comma�1,DCB/CN�NR.�43/11�

Prezzo�di�copertina�€�1,00�Iva�assolta�dall’editore�ai�sensi�

art.�74�DPR�663/72

Dichiarazione di riservatezzaLa�informiamo�che�i�dati�personali�da�Lei

fornitici�o�comunque�già�esistenti�nei�nostriarchivi,�nonché�i�dati�che�vorrà�

comunicarci,�saranno�custoditi�con�assolutariservatezza�e�utilizzati�esclusivamente�

dalla�UNIART-Rivista�IDEA.�La�informiamo,�inoltre,�che�ha�il�diritto�in

qualsiasi�momento,�di�chiederne�l’aggiornamento�oppure�la�cancellazione

scrivendo�alla�UNIART-Rivista�IDEA�via�D.�Castelli�13,�12060�RODDI�D’ALBA.Il�mancato�conferimento�di�dati�aggiuntivi�

o�aggiornati,�nonché�la�richiesta�di�cancellazione�saranno�privi�di�conseguenze�pregiudizievoli

á Questo numero è stato chiuso in redazione venerdì 2 dicembre alle 14,10

i fatti7 DECISA LA PREMIATA DEL 2011

“Tartufo�dell’anno”�a�Penelope�Cruz20-21 RECORD NEGATIVO PER L’ITALIA

Una�nazione�che�non�fa�figli�non�può�avere�un�futuro

22-23 NUOVO OSPEDALE DI ALBA-BRAContinua�la�raccolta�della�Fondazionecon�“Adotta�una�stanza”

30-33 PREMIATI 183 FEDELI AL LAVOROA�Cuneo�verranno�consegnati�i�riconoscimenti�per�il�progressoeconomico�dell’Ente�camerale

34 ATTESTATO DELL’ATENEO GENOVESE

Lingue�perfette�al�“Da�Vinci”�di�Alba36-37 “HUMAN RESOURCES-CAMPUS GRANDA”

Le�possibilità�di�lavoro�sono�concrete!38-39 IN ATTESA DELLA NEVE

Le�nostre�montagne�sono�unaminiera�d’oro�non�solo�turistica

42-47 NEWS DAL PIEMONTENotizie�ed�eventi�della�settimana

58 IL QUINTO “CUNEO FILM FESTIVAL” Attesi�nel�capoluogo�ospiti�illustri�tra�cui�Paolo�Villaggio

64-65 COSTITUITA LA “STEINWAY SOCIETY”Saluzzo�e�musica,�binomio�sempre�più�stretto�e�benefico

66-67 TANTI GLI APPUNTAMENTI A CEVAIncombe�la�Fiera�di�Santa�Lucia

70 IL “FIDELIO” IN SCENA AL REGIOIl�maestro�Noseda�rilegge�l’opera�di�Beethoven

72-73 UNA PERSONALE DAVVERO UNICA

Carlo�Mariano�Sartoris�e�i�suoi�venticinque�anni�di�paralisi�a�Montà

74-75 IL CAPPONE DI MOROZZO

Una�fiera�per�celebrare�una�delle�eccellenze�cuneesi

á ALLA SCOPERTA DEI COMPITIDELLA COMMISSIONE TRIBUTARIAIl direttore, Angelo Lamberti (foto), spiega le funzioni della Commissione tributaria provinciale di Cuneo, un vero e proprio tribunale in materia di fisco che si occupa di dirimere migliaia di controversie ogni anno

16

22

anno XXVI

á PROCEDE (BENE) L’INIZIATIVA “ADOTTA UNA STANZA”

La “Fondazione Nuovo ospedale Alba-BraOnlus”, presieduta da Elisa Miroglio

(foto), ha tagliato i traguardodei 5 milioni di euro raccolti tra i soci.

Intanto i lettori di “IDEA” stanno contribuendo al potenziamento del progetto

www.ideawebtv.itIl quotidiano on-line che ti offre in tempo reale notizie, interviste, avvenimenti e tutto lo sport della provincia di Cuneo

le lettereá Questa settimana troverete Parola ai nostri lettori a pag. 78

á COLLEGATI SUBITO! A lato il codice QR del nostro sito internet,www.ideawebtv.it. Punta la fotocamera dello smartphone sul codice:

sarai subito collegato con www.ideawebtv.it!

á RICEVI IDEA A CASA TUA!Versamento su c/c postale n. 58370305 intestato a Uniart Snc di BorsalinoCarlo & C., via DemetrioCastelli 13, 12060 Roddi(Cn). Causale: «Abbo namentoannuale rivista IDEA»(decorrenza a partire dalla data del versamento).Oppure telefonare allo 0173-615282

4-6 MOGOL AD ALBAIntervista all’autore che ci fa cantare da mezzo secolo

16-19 ANGELO LAMBERTI

A tu per tu con il Direttore dellaCommissione tributaria provinciale

24-25 GIOVANNI NEGRO

«Ora plachiamo le polemicheanche in Regione Piemonte”

28-29 FAUSTO MULATTIERI

È il primo cittadino di Pamparato35 ROBERTO MOSSIO

Le idee dell’ambasciatore “L’Oréal”40-41 CHRIS BANGLE

Il genio che ama Clavesana46-47 FRANCESCO NEGRO

Alla scoperta del meraviglioso mondo della mano

60-61 STEFANO ZECCHIIl suo ultimo libro, la tragedia delle foibe e l’esodo degli italiani

62-63 FRANCESCO SOBREROIn libreria con “A tempo perso”

68-69 GIORGIO CONTEGrande ritorno con un cd e un librodel 70enne cantautore astigiano

le persone

UN’IDEOLOGIA PARANAZISTA

IL SUICIDIO ASSISTITO E IL CONCETTO

DI “DOLCE MORTE”SAREBBERO PIACIUTIMOLTO AD ADOLF

HITLER, MA QUALCUNOSPERA CHE NON

CI PENSIAMO TROPPO

Claudio Puppione

L’editoriale

12 á 8 dicembre 2011

n ANCHE A CUNEO LE PRIMARIE TERREMOTANO IL PD Il successo senza “se” e senza “ma” di Gigi Garelli conferma la crisi del Partito democratico (che imploderà?)Quando le primarie del centro-sinistra sono “vere”, cioè non sono convocate per sancire quanto già deciso (comeavvenne nel caso di Prodi nel 2005, allorché il Professoreottenne una vittoria “bulgara”), per il Partito democraticosono guai seri. Gli esempi sono tanti. Qui basta ricordare i casi di Firenze, con Matteo Renzi che buttò all’aria i pianipreparati dai maggiorenti del partito, e di Napoli. Se sono

fonti di guai per il Pd, in genere le primarie danno al centro-sinistra candidati capaci di affermarsi alla grande.I precedenti autorizzano Gigi Garelli (ritratto qui sopra nella“versione” di Danilo Paparelli) e i suoi sostenitori a coltivarel’ottimismo. Un ottimismo che, al di là delle dichiarazioni di facciata, invece non si addice al Pd. Gli esiti delle consultazioni del “popolo progressista” certificano che, se il Popolo delle libertà è un “partito di plastica”, quello guidato da Bersani è il frutto di un’alchimia fatta a tavolinoche lo rende tanto fragile quanto la creatura di Berlusconi.

Non rientrando il quotidiano di Ezio Mauro tra le mie letture più assidue,traggo dal sito www.thefrontpage.it di Fabrizio Rondolino e Claudio Ve -lardi alcune citazioni dallo scoop con il quale “La Repubblica” ha an nun -ciato al mondo il suicidio di Lucio Magri. «È tutto in ordine, in piazza del

Grillo, nel cuore della Roma papalina e misteriosa, a due passi dalla magione dovemo rì Guttuso, pittore amatissimo, ma anche avversario sentimentale. Niente sembrafuori posto, il parquet chiaro, i divani bianchi, i libri sulla scrivania impero, lacollezio ne del “Manifesto” vicina a quella dei fascicoli di cu cina, si sa che Lucio è uncuoco raffinato... in cucina Lalla, la cameriera sudamericana, prepara il Martini concura, il bicchiere giusto, quello a cono, con la scorza di limone». «“Lucio non sapevausare il bancomat né il cellulare”, racconta una giovane a mica». «Lui, grande giocato-re di scacchi, lui grande sciatore... ma attenzione a come ne scrivete, non era un vane-sio, non era un mondano...». Ecco, questo basta e avanza per capire come viva e ragioni una certa si nistra, sedicen-te “di popolo”, quella che, tra un’esaltazione e l’altra della Resistenza, non ha ver go -gna di mettere in discussione il suffragio universale perché non la fa vincere.Detto ciò, passiamo alla questione più importante, non senza evidenziare che Ma grime rita rispetto, al pari di Mario Monicelli, gettatosi da una finestra del l’ospedale incui era ricoverato. Il rispetto ha nulla a che fare con l’ammirazione per il “gesto eroi-co” espressa in modo più o meno esplicito da vari commentatori. E non può esserenep pure benevola comprensione verso la decisione di autoeliminarsi. Occorre però distinguere tra un atto come quello compiuto dal grande regista e unascelta pianificata e, soprattutto, assistita da amici e da medici compiacenti.Lucio Magri ha finito i suoi giorni in una clinica svizzera della “dolce morte”. Il moti-vo? Pare soprattutto una profondissi ma depressione legata alla scomparsa della suacompagna e anche alla constatazione del la fallacità degli ideali coltivati per decenni.Siamo di fronte, dunque, a un caso di eutanasia non su un malato terminale, ma su u -na persona affetta da “mal di vivere”. Si evidenzia così come siano mobili i paletti chese parano questa “azione umanitaria” dalla totale aberrazione. Cioè: si sa dove si ini-zia (appellandosi al nobile intento di interrompere sofferenze inutili), però non dovesi finisce (magari alla soppressione d’ufficio arrivati a 80 anni d’età, così si salva ilsistema pensionistico). Per essere ancor più chiari: i fautori della “dolce morte” so noi nuovi portavoce dell’ideologia nazista. Ovviamente ce la faranno digerire.Vuoi che non ci riescano dei mass media capaci di tentare di convincerci che, per ilsolo fatto di avere Monti al posto di Berlusconi, l’Italia è quasi salva?

Ci sono parole tenere che battezzano atrocità, c’è un lessico familiareche addolcisce le tragedie. L’esempio più semplice l’offrono tifoni euragani che si chiamano come donne o cartoon: Katrina e Willy sonono mi confidenziali, non pensi mai possano devastare e uccidere.

Con Mascotte è successa la stessa cosa. La parola Mascotte fa pensare a pupazzi dipeluche o bambini sorridenti travestiti da adulti, a simboli buffi che raccontanouna passione, a simboli portafortuna strappati all’araldica e alla storia. La Mascotte di cui parliamo è invece un bambino in guerra, anzi in guerriglia, ilpiù indifeso combattente delle Farc, le Forze armate rivoluzionarie della Co -lombia. Dodici anni appena, l’età della seconda media dei nostri figli, quella in cuisei ancora cucciolo eppure sperimenti il batticuore, quella in cui co minci a sentir-ti grande e papà non è più invincibile, quella dei videogochi e dei social network,della spola tra lezioni di chitarra e scuola calcio, delle festicciole e delle merendi-ne, dell’iPod e dell’iPhone, delle cuffie e dei dischetti. I nostri figli, i nostri nipoti,i nostri fratellini vivono così. E la guerra la sbirciano solo attraverso libri e film,ché non sono più rimasti nemmeno nonni a raccontarla. Certi coetanei, in altrilembi di mondo, la guerra invece la subiscono o addirittura combattono, illuden-dosi d’essere eroi salvo aprire gli occhi e ritrovarsi schiavi. Mascotte era un guerrigliero, s’era arruolato “volontario”, aveva barattato la mi -metica e un’arma troppo grande con i giochi e la paghetta che agli altri bambinidan no papà e mamma. Lui era orfano, nessuno l’ha dissuaso: s’è trovato primablandito e poi sballottato tra crudeltà e paura. Mascotte era un termine ipocrita,perché non c’era nulla né di tenero né di fortunato, perché non c’erano pupazzi,ma solo fischi di pallottole e soprusi. Mascotte gli era stato appiccicato, quasi aesorcizzare la violenza, come capita coi tifoni dai nomi femminili o di cartoni, dalguer rigliero responsabile di custodire gli esplosivi. Il bambino l’aiutava e si senti-va gratificato e importante, avvertiva attorno una fiducia mai sperimentata, erali gio, orgoglioso del suo compito. Finché un giorno un boato l’ha stordito, poi unsibilo l’ha perseguitato: Mascotte ha iniziato a sentire male e poi a sentire poco,ha realizzato che poteva morire, ha compreso che maneggiare esplosivi non eraun gioco. Mascotte, allora, ha iniziato a interrogarsi e confidarsi. Lo faceva con al -tri bambini, perché tra i guerriglieri sono tanti. Sognano salario e rispetto, cerca-no uno status perché non hanno nulla, e i grandi li accolgono con un sorriso, inreal tà manipolano un destino. Prigionieri, i “volontari”, al pari di quelli rapiti ocostretti, perché a 12 anni la guerriglia non è mai una libera scelta.Mascotte aveva un riferimento, una ragazzina di tre anni più grande, Tatiana, pe -rò lei un giorno è morta e l’ha lasciato solo, uccisa senza pietà dai compagni d’o -gni giorno perché sospettata, senza prove, d’essere un’infiltrata. Mascotte, allora, è crollato: ha disertato ed è scappato via, s’è consegnato all’eser-cito dopo dieci mesi di raffiche, d’addiaccio e d’inferno. Forse s’inventerà un mestiere, forse finirà in un malaffare, forse troverà una casae una famiglia: di sicuro, oggi, è felice senz’armi né violenze e magari, con il suoesempio, aiuterà altri bimbi a evadere dall’incubo. Negli ultimi nove anni, rilevail Ministero colombiano, tremila adolescenti sono fuggiti dalle Farc, ma tanti,troppi ne restano: povere mascotte macchiate di sangue.

LA GUERRA DEI BAMBINI

STORIA DI MASCOTTE,COMBATTENTE

IN COLOMBIA DELLEFARC A 12 ANNI,

CHE TROVA LA FORZA DI FUGGIRE DA UNAPRIGIONE DI MORTE

E DI VIOLENZA. UN ESEMPIO

PER ALTRI PICCOLICOSTRETTI O BLANDITI

CHE CRESCONO IN MIMETICA, SENZALIBRI NÉ GIOCATTOLI

Antonio Barillà

Il ficcanaso

14 á 8 dicembre 2011

16 á 8 dicembre 2011 á l’intervista

gono attività di accertamento econtrolli fiscali nei confronti deicontribuenti. Un’attività che,per altro, neli ultimi tempi sem-bra essere tornata di moda percon tribuire a sollevare le sorti delbilancio statale messo in crisidalla speculazione internaziona-le. In realtà, a differenza di quan-to erroneamente creduto, la verae propria lotta all’evasione fiscaleè posta in essere dalle agenzie fi -scali, mentre le commissioni tri-butarie provinciali e regionali, aseconda che giudichino rispetti-vamente in primo o in secondogra do, sono organi giurisdiziona-li, ossia tribunali tributari».Quindi siamo nel campo dellama gistratura?«Allo stesso modo degli uffici

giu diziari dove si amministrala giustizia civile, penale e

amministrativa, le com-missioni tributarie sonoorganizzate in uffici di

segreteria e collegi giudicanticomposti da giudici tributari.Sotto questo profilo, se si consi-dera che la competenza per mate-ria delle commissioni tributarieriguarda tutte le controversie chehanno per oggetto tributi di ognigenere e specie comunque deno-minati, e che l’attività delle com-missioni ha la finalità di renderegiustizia a tutti i contribuentiche, essendo destinatari di unapretesa erariale, intendono in -staurare un contenzioso con l’en-te impositore, si può affermareche questi organi di giurisdizioneinteressano la stragrande maggio-ranza dei cittadini».Pertanto in Italia il ruolo dellecommissioni tributarie si staespandendo?«Con l’introduzione degli stru-menti di controllo fiscale dimassa, quali gli accertamenti tri-butari coefficientati, e la genera-lizzazione degli adempimenti fi -

Mario Rosa

LA COMMISSIONETRIBUTARIAPROVINCIALE

UNA VITA AL MINISTERO DELLE FINANZEDi origini salernitane, risiede con la famiglia a Fossano.Avvocato, è al servizio dell’Amministrazione dal 1988Angelo Lamberti, direttore della Commissione tributaria provincialedi Cuneo, è nato a Salerno il 10 febbraio 1955. È coniugato e padre di due figli. Risiede a Fossano. Si è laureato in giurisprudenza, presso l’Università degli studi di Sa -lerno, nel 1980 e ha ottenuto l’abilitazione all’esercizio della profes-sione di avvocato nel 1983. Ha scelto di lavorare alle dipendenze delMinistero delle finanze già dal 1988 essendo stato assunto nel -l’Amministrazione finanziaria con la qualifica di vicedirettore delle

Il direttore, dottor Angelo Lamberti, spiegaai lettori di “IDEA” compiti e funzioni di questovero e proprio tribunale in tema di fisco

Sotto: Angelo Lamberti, direttore della Commissione

tributaria provinciale di Cuneo, presso la qualepende una media di circa

mille controversie all’anno,con un tempo medio

di giacenza di cinque-seimesi decorrente dalla data di deposito del ricorso finoal deposito della sentenza

di primo grado Q uando si parla di E -rario e di tassespesso ci si trova difronte a convinzio-

ni errate, o quanto meno confu-se, in merito a ruoli e compitiattribuiti alle va rie componentidel sistema fiscale italiano.Forse fra gli organismi statali me -no noti al grande pubblico, maciò non di meno incaricati di uncompito ba silare, vi sono le com - missioni tributarie.Grazie alla gentile disponibilitàdel dottor Angelo Lamberti, di -rettore della Commissione tri-butaria di Cuneo, cerchiamodi fare un po’ di chiarezza.Qual è la funzione delle com-missioni tributarie?«Quando si parla di commis-sioni tributarie, nell’opinione

co mune si pensa subito auffici dello Stato

che svol-

in particolare?«La Commissione tributaria pro-vinciale di Cuneo è presiedutadal dottor Vittorio Lanza, già pre-sidente del Tribunale di Cuneo epresidente di Sezione della Corted’appello di Torino. Il Presi den -te, per il funzionamento dellaCommissione, dispone di quat-tordici giudici tributari, organiz-zati in quattro Sezioni giurisdi-zionali che si riuniscono in colle-gi giudicanti composti da almenotre membri, guidati da un Pre si -dente di Sezione o da un Vice -

scali che, ormai, interessano am -pi strati della popolazione, l’atti-vità delle commissioni tributarieriguarda una miriade di atti im -positivi comprendente sia atti diesiguo valore, come le tasse auto,che imponenti processi verbali diverifiche fiscali eseguite nei con-fronti di società di capitale digrandi dimensioni». Ma come sono composte lecom missioni tributarie? E i col-legi giudicanti?«Il personale di segreteria dellecommissioni tributarie, a cui è

presidente». Un punto dolentissimo del no -stro Paese è costituito dalladefatigante lunghezza dei pro-cedimenti giudiziari. Quanto du -ra il processo tributario?«Il processo tributario, nei casi incui si definisce nei primi duegradi di giudizio, ossia in primogrado dinanzi alla Commissionetributaria provinciale e in appellodinanzi alla Commissione tribu-taria regionale, necessita di unperiodo di tempo ragionevole, dinorma non superiore ai due anni,mentre, se il contenzioso prose-gue dinanzi alla Corte di cassa-

affidata la gestione amministrati-va e contabile dell’ufficio, maanche la gestione amministrativadei fascicoli processuali, dipendegerarchicamente dal Ministerodell’economia e delle finanze, Di -partimento delle finanze, Dire -zione della giustizia tributaria.Invece il personale giudicante,composto da magistrati in servi-zio o a riposo, avvocati, e altriprofessionisti che non sianoincompatibili con la funzione digiudice tributario secondo i crite-ri stabiliti dall’articolo 8 deldecreto legislativo 31.12.1992,numero 545, è amministrato dalConsiglio di presidenza della giu-stizia tributaria, un organo diautogoverno dei giudici tri-butari la cui funzione es -senziale è quella di garan-tire l’imparzialità dei pro-pri membri».E la Commissione tribu-taria provinciale di Cuneo,

LaCommissione

tributaria provinciale diCuneo è contattabile anche al seguente indirizzo di posta

elettronica: [email protected] presiede Vittorio Lanza, giàpresidente del Tribunale diCuneo. La sede è in via

Bongioanni 32.

Im poste dirette. In servizio fino al maggio del 2008 all’Agenzia delleen tra te di Fossano, già Ufficio distrettuale imposte dirette, vi ha svol-to l’at tività di funzionario accertatore e verificatore fiscale, oltre agestire il contenzioso tributario in rappresentanza dell’ufficio. È sta -to direttore del medesimo Ufficio delle imposte dirette per circa dueanni, fino alla sua soppressione, avvenuta nel dicembre 1999.Dal 19 maggio 2008 è direttore della Segreteria della Commissionetributaria di Cuneo, ufficio periferico del Mi nistero dell’economia edelle finanze, Dipartimento delle finanze, Di rezione della giustizia tri-butaria. È stato anche dirigente della Segreteria della Commissionetributaria regionale del Piemonte per tutto il 2010 e parte dell’annoin corso, incarico che gli ha consentito di conoscere a fondo la realtàdella situazione del contenzioso tributario piemontese.

zione, i tempi si allungano in mo -do notevole».Com’è la situazione, a tal propo-sito, nella Granda?«Per quanto riguarda la Com -missione tributaria provinciale diCuneo, il numero delle contro-versie ordinariamente pendential 31 dicembre di ogni anno è va -lutabile in circa un migliaio, conun tempo medio di giacenza dicinque-sei mesi che decorre dalladata di deposito del ricorso fino aldeposito della sentenza, te nutoanche conto del periodo di so -spensione dell’attività giurisdi-zionale che va dal 1o agosto al 15settembre». Gli interventi legislativi dell’esta-te 2011 hanno introdotto nume-rose novità, vero?«In conseguenza delle varie inno-

vazioni legislative intervenutene gli ultimi mesi (decreto legge6.7.2011, numero 98, con ver ti -to dalla legge 15.7.2011, nu me -ro 111, e decreto legge13.8.2011, numero 138, con-vertito dalla legge 14.8.2011,nu mero 148), la disciplina delcontenzioso tributario tende adavvicinarsi sempre di più a quelladella giustizia civile. In particola-re, l’introduzione del contributounificato, già dovuto nel proces-so civile e amministrativo, preve-de il pagamento dello stesso perogni grado di giudizio del processotributario in sostituzione dell’im-posta di bollo non più dovuta.Inoltre i difensori tributari devonoinserire nell’atto introduttivo delgiudizio l’indirizzo di posta elet-tronica certificata (Pec), il numero

A Lisbona si è concluso il progetto europeo “Becoming better through col-laboration” (“Migliorare insieme collaborando”, www.bbtcgrundtvig.com)e l’Agenzia formativa del consorzio Cesaf di Santa Vittoria d’Alba, partneritaliano, è in piena fase operativa su due nuovi progetti finanziati dall’Ue.“Uni-Key” e “Milla” sono gli acronimi di identificazione dei lavori che vedo-no il Cesaf, nel primo caso, ancora partner (ideatore e coordinatore èl’Hochschule Fulda-Università delle scienze applicate di Fulda, in Ger -mania), mentre, nel secondo, è anche autore del progetto. Obiettivo del l’“Uni-Key” (www.uni-key.eu) è sviluppare lo spirito imprendi-toriale negli studenti oggetto di mobilità europea sul mo dello dei piani“Erasmus” e “Leonardo”. Nel primo incontro, svoltosi a Fulda (foto a sini-stra), i dieci partner partecipanti (nove europei e un sudafricano) hannopianificato il lavoro dei prossimi due anni. Entro dicembre 2013 dovrannocreare una piattaforma informatica e una rete di contatti tra studenti e a -ziende europee in grado di migliorare il passaggio dall’essere studenti atti-vi in mobilità europea a imprenditori di successo. Ogni partner è responsabile di un “work package”, ovvero una parte della voro, ma il tutto è coordinato dall’Università di Fulda.“Grundtvig” è invece la piattaforma di contributi europei che ha permessol’avvio del progetto “Milla” (“Migrant language learning at workplace”).

18 á 8 dicembre 2011 á l’intervista

A SANTA VITTORIA BATTE IL CUORE DI DUE

PROGETTI FORMATIVI FINANZIATI DALL’UE

ricorsi presentati presso le Com -missioni tributarie dal 17 set-tembre 2011, di depositare con -testualmente al ricorso la no ta diiscrizione a ruolo da compilaresugli appositi modelli, in di -stribuzione presso il front-officedella Commissione tributariapro vinciale, in via Giovanni Bat -tista Bongioanni 32 (tel. 0171-634492), a Cuneo, o scaricabilidai siti internet o intranet del Mi ni -stero dell’economia e delle fi nan -ze, Di partimento delle fi nanze».

di fax, oltre al codice fiscale dellaparte e, soprattutto, devono ri -portare in calce al ricorso un’ap-posita dichiarazione contenenteil valore della controversia. L’o -missione di quest’ultima indica-zione prevede l’applicazione ag -giuntiva di un contributo unifica-to dell’importo di 1.500 euro.Un’al tra significativa novità in -trodotta dal legislatore è costitui-ta dall’obbligo, posto a carico deiricorrenti per ottenere l’iscrizio-ne nel registro generale (Rgr) dei

L’obiettivo è individuare nuovi metodi di insegnamento e di incentivo allaformazione prestando particolare attenzione agli immigrati che devonoimparare la lingua locale sul posto di lavoro. Capoprogetto del team italiano è Franco Ti baldi, dal 2002 responsabiledella formazione del Consorzio per la sede di Santa Vittoria. «Il primo progetto “Gruntvig” europeo “Becoming better through collabo-ration” a cui abbiamo partecipato», spiega Tibaldi, «è iniziato nel 2009 aGi rona, in Spagna: è stata una avventura emozionante che ci ha visti riunitiper l’ultima volta con gli altri cinque partner partecipanti (scuole/agenziefor mative di Spagna, Portogallo, Turchia, Romania e Grecia) a Lisbona, perpoi concludere il tutto a settembre 2011 tramite gli ultimi contatti elettro-nici e la pubblicazione on-line dei risultati. I prossimi progetti sono per noifonte di orgoglio per gli ambiziosi obiettivi che sono stati pianificati a inizio2011. In particolare, “Milla” ci vede ideatori e coordinatori e, già dal primoincontro a Rejkyavik, in Islanda, svoltosi dal 18 al 23 novembre (foto adestra; Franco Tibaldi è il primo a sinistra), stiamo lavorando per fornire iprimi risultati di un intenso lavoro collaborativo».Per avere maggiori informazioni sull’andamento dei progetti europei si puòcontattare il consorzio Cesaf all’indirizzo e-mail [email protected] oppure tele-fonare allo 0172-479209.

La scorsa estate sono stateintrodotte nell’ordinamentouna serie di innovazionilegislative che assimilanosempre più il contenziosotributario a quello civile

UNA NAZIONECHE NON FA FIGLINON HA FUTUROL’Italia ha uno degli indici di natalità più bassidel mondo. È un problema di fondamentaleimportanza, che però non viene tenuto nellagiusta considerazione. Si attivano solo i privati

Ilaria Blangetti

20 á 8 dicembre 2011 á quando i fatti oltre le parole?

L’ESEMPIO VIENE DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DELLE FAMIGLIE NUMEROSEIl presidente Sberna è stato ospite a Cuneo del Forumche si dedica al nucleo fondamentale della società

«In un Paese in pieno inverno de -mografico è necessaria più atten-zione per le famiglie». A parlare è Mario Sberna (foto ala to), presidente dell’Associazio -ne nazionale famiglie numerose,ospite nel capoluogo lo scorso 25novembre del Forum delle asso-ciazioni familiari della provinciadi Cuneo, nell’ambito del mo -mento di dialogo “Il Forum in -contra gli amministratori”. Sberna, presidente e fondatoredel l’associazione con la moglieE gle, vive a Brescia con sei figli:tre naturali, uno adottato e due inaffido. «Abbiamo il mondo in ca -sa», sorride Sberna. «L’associazione è nata ormai sei

anni fa come forma di solidarietà tra fa miglie», commenta. «Non chiedia-mo carità, ma interventi strutturali che portino a una maggiore equità, apartire dalle utenze domestiche che non tengono conto di quante personeusufruiscono del servizio nella medesima abitazione». E conclude: «I bam-bini sono una ricchezza per tutto il Paese, ma alcuni provvedimenti sem-brano confezionati apposta per punire noi genitori. Spesso chiedono a miamoglie come possa ancora lavorare con sei figli... la risposta è semplice:c’è il mutuo da pagare!».

In Italia non si fanno piùfigli, il nostro Paese è a cre-scita zero e senza bambini,la popolazione invecchia, il

primo figlio arriva in età semprepiù avanzata. Non sono luoghico muni, ma tristi verità, specchiodei tempi che corrono. «C’è crisi» è ormai l’alibi di tutto.Ma in Italia ci sono ancora tantepersone che credono nell’istitu-zione famiglia e nei figli, patrimo-nio per qualsiasi Paese, stimolodi crescita e non soltanto in ter-mini demografici. Silvio e Daniela Ribero sono icoordinatori provinciali dell’As -sociazione nazionale famiglienu merose. In Italia sono 12 milale famiglie con almeno quattrofigli aderenti all’associazione,circa 280 in provincia di Cuneo.Una famiglia, per essere conside-rata numerosa, deve contare al -meno quattro figli, una soglia chedetermina per i genitori spese in -genti e decisioni strutturali, unatra tutte quella dell’auto: non è

più sufficiente una qualsiasi cin-que posti. Così aumentano espo-nenzialmente le spese.Nel nostro Paese le famiglie conalmeno tre figli (numero che alivello europeo determina unnucleo familiare numeroso) sono900 mila, di queste 185 milahan no quattro figli, 70 mila cin-que, fino ad arrivare alle 2 milacon dieci figli o più. Sono numeri decisamente bassiche presto il nuovo censimentoaggiornerà in negativo o positivo.Resta il dato che le famiglie nu -merose sono in netta minoranza.«Le famiglie non sono tutelate»,commenta Silvio Ribero. «Perquesto è importante dare forza aun’associazione che, per prima,ha avuto il coraggio e anche lavoglia di denunciare in modopalese e incontrovertibile che lefamiglie oggi non solo sono igno-rate, ma più hanno figli più sonotartassate. Le prime campagne sisono proprio concentrate su que-sti aspetti, come la raccolta di

firme per “un fisco a misura difamiglia” del 2008 che ha conta-to più di ventimila adesioni soloin provincia di Cuneo».«Purtroppo poche cose sonocambiate, ma la sensibilità alivello locale è cresciuta molto»,continua Ribero, «ormai sono di -versi gli esempi di tariffe favore-voli per le famiglie numerose. Inquesti giorni ci siamo concentratisulle politiche nazionali che, sul -l’onda della crisi, stanno azzeran-do i già pochi punti favorevoli al -le famiglie per quanto riguarda lafiscalità. Pochi giorni fa si è svol-to il terzo “Adesso basta day” da -vanti a Montecitorio: ci auguria-mo che, a forza di “bussare”,qualcuno prima o poi risponda...Oltre alle richieste e agli stimoliper le varie amministrazioni, cisia mo organizzati per calmierarei prezzi di acquisto su prodotti dilargo consumo familiare. Anchein questo modo cerchiamo di da -re risposte concrete alle richiestedi aiuto che sono sempre più nu -merose e pressanti».Nella Granda è stato creato ungruppo d’acquisto familiare tra ipiù importanti. A Cuneo l’inizia-tiva prosegue da oltre tre anni eha ormai raggiunto l’intero terri-torio provinciale. Nel 2010 la parte più importan-te delle consegne ha riguardato ipannolini per l’infanzia: ol treduecento famiglie hanno usufrui-to di questa possibilità per untotale di oltre 1.800 confezioniacquistate e oltre 230 mila pan-nolini consegnati. «L’aspetto significativo è il note-vole risparmio trasferito alle fa -

Nella foto qui sopra:Mario Sberna seduto fra Paola e FrancescoLoffredo, presidenti delForum famiglie di Cuneo.L’immagine in alto a sinistra ritrae i presenti alla secondaFesta provincialedell’Associazione nazionale famiglie numerose svoltasil’8 dicembre dell’annoscorso al santuario della Madonna dei boschi di Boves

miglie che per il 2010 si puòquantificare in oltre 22 mila eurocomplessivi “non spesi” da chi hacreduto con forza di unirsi perottenere qualità a un prezzosostenibile», aggiunge Ribero.Nel 2010, inoltre, sono statidistribuiti 700 chilogrammi dialtri prodotti. Il numero crescen-te di famiglie permette di ottimiz-zare ordini e trasporto, oltre alladisponibilità riscontrata nel coa-diuvare l’attività di raccolta e dismistamento. Non dimentichia-mo il ruolo dei Consorzi socioas-sistenziali, a cominciare da quel-lo cuneese, dove il Gruppo diacquisto familiare ha sede».Per contattarlo si può telefonareai numeri 380-5443366 o0171-347181 oppure scrivere [email protected].

Franco Allasia Franco Barberis Corrado Bertello Pio Boffa Alberto Bravo Secondo Burdese Paolo Caraglio Pier Paolo Carini

FrancescoGermanetti

MariellaGaudino Bruna Giacosa Enrico

LavagninoMassimilianoLorenzinSandra LesinaGianni Giordano Nadia Gomba

Franco PalminoPontiglione Franco ProglioFulvio Prandi Marco Sartore Duilio ScavinoEugenio Rabino Guido Repetto Umberto Sacchi

SOCI PARTECIPANTI

Rinnoviamo l’appello a contribuire(con qualsiasi cifra) a realizzareun nosocomio degno... d’un albergo

Come anticipato sulloscorso numero, pertutto il 2012 “IDEA”inviterà i lettori a

effettuare donazioni di qualsiasientità (ogni singolo euro è fonda-mentale!) alla “Fon dazione Nuovoospedale Al ba-Bra Onlus”, indi-cando nella causale dei versamenti«Adotta u na stanza-Rivista IDEA».Una camera del nosocomio è giàintitolata ai “Lettori di IDEA”. Oral’obiettivo è finanziarne una se -conda, ma non ci poniamo limiti,confidando nella generosità di chici segue e nella validità del proget-to avviato dalla Fon dazione.L’Onlus nelle scorse settimane ha

tagliato un traguardo eccezionale:l’obiettivo statutario dei 5 milioniraccolti tra i soci (altri 10 milionisono quelli necessari per arredarele stanze e qui siamo a quasi 6milioni). È un risultato lusinghieroe di grande prestigio, ma anche diim menso valore simbolico.Oltre agli 11 soci “fondatori” e ai 2“onorari”, sono 47 i soci “parteci-panti” effettivi che in questi annihanno dato la loro adesione, perun totale di 60 persone: sono tutteritratte in queste pagine.Le adesioni sono arrivate da u n’a -rea che unisce in un unico abbrac-cio non solo Alba e Bra, ma anchetutto il Roero, le Langhe, la Valle

Lorenzo Vallese

CARI LETTORI, C’ÈUN’ALTRA STANZADA ADOTTARE!

Valerio Colombo Mariano

Costamagna Enzo Demaria Angelo DominiMatterinoDogliani

MassimoDomanda

GiancarloDrocco Laura Francone

Dario RolfoElisa Miroglio Oscar Farinetti

Dario Stroppiana Gian CarloVeglio

FerruccioStroppiana

Gian GiacomoToppino

GiancarloDrocco Laura FranconeGiuseppe Revello

Tiziano TealdoAldo TesioPaolo Selmi Emilio VigolungoSerena Tosa Luca Vezza Massimo Vezza

Bruno MazzolaGianni Martini Massimo Marengo Sergio Parato Giuseppe PiumattiMauro Mollo Mauro Nano Giuseppe Pacotto

Maria CristinaAscheri Vignola

Emilio Barbero Bruno Ceretto Roberto Fogliato

Vincenzo Toppino Angelo Gaja

SOCI FONDATORI E SOCI ONORARI (SOTTO, A DESTRA)

Belbo e la Valle Bormida.Della compagine dei nuovi soci ciòche colpisce è la grande varietà difigure professionali: non solo im -prenditori, ma anche liberi profes-sionisti, commercianti, me dici edo centi universitari hanno aderitoa un progetto di eccellenza nel set-tore della sanità italiana.Un altro dato che fa riflettere è ilmomento in cui queste adesionisono arrivate: 11 nuovi soci parte-cipanti hanno dato il loro contribu-to nel 2011, nel pieno di una crisieconomica senza precedenti e inun generale contesto di crisi,

prima di tutto economica, ma an -che politica e sociale. Dare l’ade-sione è un segno di grande fiducianel progetto dell’ospedale unico.Ricordiamo che il Consiglio d’am-ministrazione della Fondazione,in carica fino al 31 dicembre, ècom posto da: presidente, Elisa Mi -roglio; vicepresidente vicario, Da -rio Rolfo; consiglieri: Maria Cri sti -na Vi gno la A scheri, Emilio Bar be -ro, Pio Boffa, Roberta Ce ret to, O -scar Fa rinetti, Roberto Fo glia to,San dra Lesina, Dario Strop piana,Ste fa nia Strop piana, Serena Tosa eGian Carlo Veglio.

I nostri lettori che desideranodonare un loro contributopossono versarlo, indicandola causale «Adotta una stanza-Rivista IDEA» alla “Fondazione“Nuovo ospedale Alba-Bra Onlus”su uno dei conti correnti bancariBRE: coordinate IbanIT51O0690622500000000018522BANCA D’ALBA: coordinate IbanIT84C0853022506000520109210CRB BRA: coordinate IbanIT12D060954604000010135114BCC CHERASCO: coordinate IbanIT15M0848746200000010108495

Conto corrente postale n. 3670174Iban IT10B0760110200000003670174

La rivista “IDEA” tornaa incontrare GiovanniNegro, presidente delgruppo dell’Udc nel

Consiglio regionale piemonte-se, a lungo sindaco del suo pae -se, Monteu Roero, e poi asses-sore provinciale ai lavori pub-blici nella giunta Costa, elettonell’assemblea di palazzo “La -scaris” con poco meno di 3.000

preferenze che ne decretaronoun incontestabile (e clamoroso)successo personale, frutto del-l’impegno profuso giorno pergior no a favore del territorio,riconosciutogli anche dagli av -versari politici.Nella precedente intervista leavevamo chiesto un pareresul la crisi che colpisce il Pae -se e l’Europa. Alla luce di

quan to è successo, lei oggivede maggiori possibilità di u -scita per l’Italia? «Vorrei tanto sperare di sì, manon perché si sia dimesso Ber -lusconi. Avverto un clima politi-co diverso rispetto anche a po -che settimane fa. L’Udc da tem -po richiamava i partiti a un sen -so di responsabilità nazionaleper meglio dopo affrontare lacrisi e ora l’auspicio è stato rac-colto: il governo Monti ha avutola fiducia con un larghissimoconsenso parlamentare. Adessotocca al nuovo Esecutivo, com-posto da altissime professionali-tà nei singoli settori di compe-tenza, rinnovare la fiducia connuove misure che sappiano dav-vero coniugare rigore, equitàsociale e sviluppo». Qualcuno dice che è stataespropriata la democrazia edè stata annullata la volontàpo polare. Lei è d’accordo? «Nei momenti di grande diffi-coltà economica, sociale e poli-tica si dovrebbero abbassare i

PIANO SOCIOSANITARIO: BENE IL CONFRONTO, Presidente Negro, affrontiamo, come dice lei, un argomento concreto cheè molto sentito dagli amministratori locali e dai cittadini della Granda: laconvince la proposta del nuovo Piano sociosanitario regionale? «Intanto vorrei sottolineare che, grazie all’insistenza mia e del gruppo Udc, laCommissione consiliare ha accettato di svolgere le audizioni su tutti i territori delPiemonte. Sono soddisfatto di questa insistenza, perché è sul territorio che simisura l’impatto di una riforma così importante. Infatti condivido gran parte diquanto molti sindaci hanno detto».Vale a dire? «Mi permetta prima una considerazione di carattere generale. Le esigenze e il

Il “passo indietro” dei partiti e l’insediamento del Governo

tecnico per il Capogruppodell’Unione di centro a palazzo“Lascaris” sono fatti positivi:

«Questo bipolarismo è dannoso»

«ORA PLACHIAMOLE POLEMICHEANCHE IN REGIONE»LO AUSPICA GIOVANNI NEGRO (UDC)

Sotto: un intervento di GiovanniNegro nell’aula di palazzo

“Lascaris”. Il tema forse più“caldo” di questi giorni è il Pianosociosanitario regionale, in merito

al quale si è svolta l’audizione del 24 novembre con l’assessore

regionale Paolo Monferino, la IV Commissione sanità e gli amministratori locali,

richiesta con forza da Negroe dal gruppo regionale dell’Udc. Per quanto riguarda la Granda,

il Capogruppo dell’Udc ha detto:«Nonostante la grave situazione

finanziaria, non possiamo accettare una riforma sanitaria

che, così com’è stata predisposta,tende a mortificare il qualificato

e virtuoso modello sanitariocuneese. Sono da sempre favorevole a mantenere

le due Asl provinciali e i consorzi socioassistenziali

coincidenti con gli ambiti territoriali dei distretti»

24 á 8 dicembre 2011 á un impegno costante per la propria gente

Elena Bottini

toni, oltreché gli argini ideologi-ci, e trovare magari pochi puntiessenziali in cui esprimere ilmassimo di coesione per inver-tire la rotta. Questo non è statofatto e l’opzione di un governocosiddetto tecnico è stata l’uni-ca soluzione possibile per evita-re le elezioni che sarebbero sta -te laceranti e avrebbero com-portato un ulteriore aggrava-mento della situazione. Occorredar atto al partito di maggioran-za relativa di non aver frappo-sto ostacoli alla formazione delnuovo Governo. Sia chiaro, co -munque, che la politica deveripensare se stessa: questo bipo-larismo ha fallito, così come ipar titi fortemente leaderistici.Le battute sull’esproprio demo-cratico e sulla volontà popolarele lascio fare a Scilipoti, i cuicomportamenti non mi paionoproprio esemplari».

Pensa che il nuovo quadropolitico nazionale italianocomporterà qualche conse-guenza in Regione? «Il Governatore e il Consiglioregionale sono usciti eletti daicittadini un anno e mezzo fa enon vedo chi e come possa chie-dere modifiche negli assetti digoverno o creare crisi al buio.In un momento come questo, alcontrario, occorre da un latoche la Giunta affronti i gravinodi del Piemonte in manierasempre più ampia nel coinvol-gere anche le forze di minoran-za. Altrettanto, come facciamonoi dell’Udc, è necessario un at -teggiamento responsabile del leopposizioni. Arroccarsi nei re -ciproci diversi ruoli di governoe opposizione non servirebbe anessuno, tanto meno ai cittadi-ni piemontesi». Fa riferimento a qualcosa dispecifico? «Nel quotidiano lavoro nelleCommissioni e in Consigliovedo la grande quantità diprovvedimenti importantie significativi. Dalle pro-poste di modifica o diriforma della legge re -gionale urbanistica, lan. 56 del 1977, allariforma delle Ato sulciclo integrato delleacque e dei rifiuti.Dal socioassistenzia-le ai provvedimentisul lavoro, senzacontare il nuovoPia no sociosanitarioregionale. Tale gran -

de mole di lavoro non può con-sumarsi con alzate di scudi, conlunghe sedute di Consiglio tra-scorse a discutere ordini delgiorno di cui alcuni importantie significativi, altri proposti alsolo scopo di ottenere qualchetitolo di giornale. Non mi per-metto di rimproverare alcunodei miei colleghi, ma vorrei af -fermare che dobbiamo concen-trarci sui grandi temi con pro-poste concrete. Anche in Pie -monte si fa sentire la crisi e ciònon autorizza nessuno a usarlastrumentalmenteper scopi poli-tici. In sintesi,dialettica sì,ma abbassia-mo i toni del -la polemica».

MA NON CONVINCONO L’ASL UNICA IN GRANDA E LA SEPARAZIONE FRA OSPEDALI E TERRITORIOfabbisogno di salute sono molto aumentati in questi decenni e, sommati alleben note aspettative di vita, rendono la spesa per la sanità ben al di sopradelle risorse disponibili. Chi nega questo, dichiara una cosa non vera. Tutta -via la salute è un bene primario, un diritto costituzionale fondamentale difronte al quale sia mo tutti uguali. Intendo dire che, forse, un qualche corretti -vo alla pur buona legge Bindi occorrerà portarlo».Ma quale opinione ha maturato sul piano specifico della nuova proposta? «Per prima cosa, mi lascia molto perplesso la separazione tra gli ospedali eil territorio che ho sempre considerato un buon modello. È una caratteristicadella sanità pie montese, diversa da quella lombarda, che si è distinta per il

lavoro di integrazione tra la medicina territoriale e quella ospedaliera. Su que-sto aspetto credo non ci siano margini di inversione di rotta da parte dellaGiun ta regionale. Un’altra questione per me molto importante è la suddivisio-ne territoriale delle Asl, dimensionate sulla base dei confini delle province. Equi non scatta un campanilismo di maniera, ma la profonda convinzione chela provincia di Cuneo, ampia come la Liguria, con i suoi 250 Comuni, nonpos sa essere trattata come le altre. Se consideriamo poi che le nostre Asl so -no le più virtuose del Piemonte, mi chiedo che senso abbia cambiare un si -stema che ha dimostrato di saper ben funzionare. Da questo punto di vista,con divido in pieno quanto affermato dai sindaci nell’audizione provinciale».

CUNEO, PRIMARIEE... MODERATIPresidente Negro, cosa pensa delrecente esito delle primarie delcentro-sinistra a Cuneo? «Confermo quanto sostengo datempo: il bipolarismo voluto da SilvioBerlusconi e Walter Veltroni ha falli-to. Prima ne prendiamo atto e me -glio sarà per tutti. Non è la primavol ta che il Partito democratico nelleprimarie perde scavalcato a sinistra.Io credo una cosa molto semplice: èl’ora di costruire la grande casa deimoderati ne ha bisogno la politica,se ne avvantaggerà il Paese. Daque sto punto di vista Cuneo potreb-be, anzi dovrebbe, rappresentare unottimo banco di prova».

ANTICO E HI-TECHPER PAMPARATO

Paolo Cornero

La “stanza del Sindaco” diPamparato è in un ca -stello del XVIII secoloche fu dimora dei mar-

chesi Cordero di Pamparato. Unedificio che fa parte di un centrostorico che ha mantenuto la pro-pria identità, lontano dalle smaniecementizie dell’Italia media. Unpiccolo bor go che, con le sue stra-dine, le sue fontane e le sue cappel-le, si raccoglie attorno alla parroc-chiale di San Biagio e all’oratorio di

tetta, ecco che i 350 abitanti pos-sono sentirsi più che ricompensatiper i propri sacrifici. Sì, perché è diquesto che stiamo parlando. «La vita moderna», esordisce il sin-daco Mulattieri, «ci offre molte co -mo dità a discapito di serenità etran quillità. Vivere lontano daigrandi ammassamenti urbani, im -mersi nella natura e nel silenzio,non solo è una scelta di vita vin-cente, ma anche salutare». Ecco svelato il segreto.

caso e in di scontinuità con il passa-to. Un desiderio legato alla volontàdi cambiare il destino dei nostripiccoli Co muni che stanno andan-do verso una fine ingloriosa». Lacur va de mo grafica è inclemente:dai 2.500 a bitanti di fine ’800 ai350 del 2010. «Ho trovato perso-ne valide e ho creato un gruppocoe so, capace di decidere e fare».L’economia attuale di Pamparato èlegata alle seconde case presenti infrazione Serra, con un turismo

San t’Antonio, in stile barocco pie-montese. Non sono di minor pre-gio la cappella di San Bernardo, inaperta campagna, e il santuariodel la Bea ta Vergine delle Grazie eSan Pie tro: un patrimonio cultura-le che ha avuto una buona valoriz-zazione turistica, giun gendo sinoall’allestimento di un museo degliusi della gente di montagna cheraccoglie il materiale etnograficodel la Val Ca sotto. Se si aggiungel’affascinante contesto carsicodel monregalese, quello delgruppo del mon te Savino,individuato nel Piano re gio -

nale dei parchi come area pro-

«Sono innegabili i sacrifici, speciein inverno, ma la piacevolezza diuna camminata nei boschi, la ge -nuinità del rapporto con la gente eil senso di sicurezza sono solo al -cu ni degli aspetti che fanno diPamparato una piccola oasi». Un sindaco, si sa, tira l’acqua alproprio mulino, ma in questo casol’amore pare incondizionato e nondeterminato dal ruolo amministra-tivo. «Sino al 2009 non ho rico-perto ruoli pubblici, pur avendospesso intrattenuto rapporti lavo-rativi con le varie Ammi nistra zio -ni. La decisione di passare dall’al-tra parte della barricata nacque per

prettamente “genovese” nei mesiestivi e invernali: «Una risorsa checonsente alle attività commercialidi sopravvivere anche in un perio-do così difficile». Quattro ristoran-ti, una macelleria, un fornaio e trenegozi: un piccolo record. Il restaurato borgo di Valcasottoospita la stagionatura dei prelibatiformaggi targati Beppino Occelli,al quale si deve non un buon ritor-no non solo occupazionale, ma an -che turistico. «Il turismo deve con-tinuare a essere una nostra priori-tà, mantenendo e incrementandole iniziative della nostra tradizionea partire dal Festival dei saraceni»,

Fausto Mulattieri, classe1952, è stato eletto sindaco

di Pamparato nel giugno2009. Nato e cresciuto nelcomune della montagna

monregalese, ha conseguitola laurea in ingegneria civile

presso il Politecnico diGenova. Sposato con Amalia,

insegnante, e padre di Davide, studente

universitario, l’ingegnerMulattieri svolge la libera

professione rivolgendo gran parte della sua opera

progettuale in ambito pubblico. L’ufficio

di progettazione ha sede aMondovì, ma con l’avventodelle nuove tecnologie ci

potrebbe essere un “ritornoalle origini”, trasferendo l’attività a Pamparato. È un’ipotesi, ma anche

un segnale di come ci potrebbero essere nuovi

canali di sviluppo per il “suo” comune. Mulattieri èanche assessore con delega

al turismo, allo sport e all’istruzione nella Giunta

della comunità montana“Alto Tanaro cebano

monregalese”, nonché membro dell’Uncem

(Unione nazionale Comuni,Comunità ed enti montani)

Fausto Mulattieri, alla sua prima esperienzaamministrativa, ha delle idee ben chiare...

28 á 8 dicembre 2011 á la stanza del Sindaco

aggiunge il Sindaco. La musica barocca è rivolta a unpubblico di nicchia, ma a Pampa -rato ha raggiunto livelli di eccellen-za internazionale, tanto da attrarrepubblico e artisti d’oltreoceano. «In quarantaquattro edizioni ospi-tato visto personalità del calibro diLuciano Berio onorarci della lo ropresenza scenica, potendo vantareanche i prestigiosi corsi tenuti daSeverino Gazzelloni: due tra letante eccellenze che il festival è

nomia, un binomio su cui far levaanche nel presente: «Va proprio inquesta direzione l’idea di apporrela Denominazione comunale di o -rigine (Deco) alle paste di meliga ealle produzioni dell’ebanista An -drea Giaccone, due peculiarità delnostro territorio». Ma la ricchezza di risorse rinnova-bili rende Pamparato compatibilecon nuovi canali di sviluppo, leg atialle risorse energetiche. «Sono circa venti le piccole azien-

stato in grado di proporre». Il presente è fatto di innegabili dif-ficoltà economiche, ma di grandevolontà amministrativa: «Abbia -mo affidato l’organizzazione all’as-sociazione bolognese “Città invisi-bile” con l’obiettivo di rilanciarel'evento e i primi risultati concretisi sono già visti».Altri due appuntamenti caratteriz-zano Pamparato, uno primaverilee l’altro autunnale. Il primo coinci-de con la Pasquetta e vede il borgoanimarsi di antichi mestieri che in -curiosiscono un pubblico semprenumeroso. Il secondo, di re centememoria, è dedicato a due fruttidella tradizione montana: il granosaraceno e la castagna bianca. «Giàl’emissario di casa Savoia, inviatonel monregalese dopo la “Guerradel sale”, relazionò riguardo la ca -stagna bianca, frutto prelibatodelle nostre montagne, citando an -che l’argenteria della Valca sotto: leposate ricavate dal legno grazie al -l’abilità degli artigiani».Artigianato d’eccellenza e gastro-

de che esercitano il mestiere di bo -scaiolo. Il legname è una risorsaabbondante e di notevole richie-sta, soprattutto dalla “Silva Team”di San Michele Mondovì. Lo scartodell’estrazione di tannini potrebbeessere gassificato generando unnuo vo ciclo lavorativo». In questadirezione vanno i colloqui tra ilsin daco Mulattieri e la “SorgeniaBio energy”, azienda leader nel set-tore. Il piano di sviluppo offrirebbenuova occupazione. Un ritorno alpassato, se si pensa che la “SilvaTeam”, ex “Icl”, fu fondata dalle fa -miglie Calleri e Caramelli, en -trambe originarie della Val Ca -sotto. Il Sindaco afferma a proposi-to del contrasto tra passato e inno-vazione, tra l’antico borgo e l’hi-tech: «Dopo la fiera degli antichimestieri potremmo lanciare anchequella delle nuove figure profes-sionali». Ecco la provocazione,per ché «in fondo le idee parlanocon il silenzio!». E di idee, Fausto Mulattieri ne ha“ascoltate” tante.

ECCO LA LISTA COMPLETA DI TUTTI COLOROI QUALI RITIRERANNO I LORO MERITATIRICONOSCIMENTI PER LA LUNGA ATTIVITÀLAVORATIVA E/O IMPRENDITORIALE

CATEGORIA I: COMMERCIANTIINDUSTRIALI - SERVIZI

Famiglia Bodino Cravero, Pradleves, albergo-trattoria “Del Molino” dal 1750; famiglia Lu -mello, Ruffia, tabaccheria dal 1919; Ida A ma -truda, Cuneo, pizzeria “Grotta azzurra”; Vir -ginio Annibale, Racconigi, produzione bullone-ria e viteria; Marinella Beitone, Paesana, la -vanderia stireria-commercio minuto calzature;Giancarlo Bernardi, Cuneo, macelleria; PieroBernardi, Fossano, commercio minuto mobili;Mi chele Boretto, Savigliano, ristorante bar “ElBrandé”; Giovanni Bramardi, Saluzzo, commer-cio minuto orologeria e oreficeria; Secondo Ca -nale, Magliano Alpi, produzione biciclette; Lu -ciano Carlevaris, Villanova Mondovì, distributo-

re carburanti-cartolibreria; Aldo Dellatorre,Narzole, commercio ingrosso e vendita a domi-cilio vini; Bruna Ellena, Mondovì, commerciominuto oggetti d’arte e artigianato artistico;Pier Angelo Ferrua, Busca, commercio ambu-lante prodotti alimentari; Santina Fiandrino,Fos sano, commercio minuto mobili, articolicasalinghi e elettrodomestici; Caterina Fiorito,Marene, commercio minuto maglieria, merce-ria, accessori di abbigliamento; Giovanni Bat -tista Fissolo, Vignolo, autotrasporti conto terzi;Nora Fogli, Grinzane Cavour, commercio in -gros so e minuto materiali edili, sanitari, arredobagno, pavimenti e rivestimenti; Bruno Gallo,Bu sca, commercio ambulante ferramenta;Sergio Galvagno, Bra, macelleria; Eraldo Gi -letta, frazione Spinetta, Cuneo, commercio in -grosso e minuto prodotti alimentari freschi,surgelati e congelati; Anna Maria Giletta Pirra,Cuneo, commercio ingrosso e minuto prodottia li mentari freschi, surgelati e congelati; Pal -miro Gondolo, Vignolo, somministrazione al

pub blico di alimenti e bevande a mezzo distri-butore automatico; Graziella Graffino, Busca,commercio ambulante biancheria, abbiglia-mento intimo, tessuti; Vittorio Lanza, FrabosaSottana, macelleria-salumeria; Guido Maca -gno, Peveragno, macelleria-salumeria; AldoManfredi, Farigliano, produzione e commerciovini e uve; Giovanni Manissero, Sommariva delBosco, commercio minuto prodotti alimentari-com mercio ingrosso e minuto carni; DomenicoMarenco, Cervasca, commercio minuto pro-dotti alimentari; Ermenegildo Mustat, Beinette,la vorazione e commercio minuto e ingrossoar redamenti e antiquariato; Giuliano Nota,Mon ticello d’Alba, vendita per corrispondenza,com mercio ingrosso e minuto vini e bevande-produzione confezionamento e deposito vini;A driano Olivero, Bra, commercio ingrosso orto-frutta; Vittorio Pautassi, Fossano, commercioin grosso prodotti per animali domestici e dacompagnia; Secondo Peirone, Carrù, super-mercato; Maria Pia Perucca, Cuneo, agente di

I DESTINATARI DEI 183 DIPLOMI E MEDAGLIE D’ORO: 42 INDUSTRIALI E COMMERCIANTI,

Giovedì 8 dicembre l’Ente camerale consegnai prestigiosi riconoscimenti per il progressoeconomico nel rinato edificio religioso cuneese

FEDELI AL LAVOROINCORONATIIN SAN FRANCESCO

«Siamo alla cinquan-tanovesima pre-miazione della fe -deltà al lavoro e al

progresso economico che, anchequest’anno, intende dare ricono-scenza a chi ha de dicato la propriaesistenza al la voro. Oltre ai 183premiati nelle varie categorie eco-nomiche, un riconoscimento parti-colare an drà ai destinatari dei“Sigilli d’o ro” e al “Cuneese nelmondo”, personalità di particolarespicco dell’imprenditorialità cu -neese. È una festa dedicata al lavo-

ro e a chi la storia del lavoro l’hafatta, valorizzando la terra diGranda in Italia e nel mondo».Così Ferruccio Dardanello, presi-dente di Unioncamere nazionale edella camera di commercio di Cu -neo, presenta l’evento che, co meogni giorno dell’Immacolata, por-terà alla ribalta il fiorfiore dell’in-traprendenza e della voglia di faredel la nostra gente. La consegna dipremi a operatori economici elavoratori che han no contribuitoin modo tangibile al progresso civi-le, economico e sociale della pro-

vincia è il nucleo della cerimonia“Fedeltà al lavoro e progresso eco-nomico 2011” indetta giovedì 8di cembre nel capoluogo provincia-le, nel complesso monumentale diSan Francesco (in via Santa Ma ria),appena inaugurato dopo u n’at -tenta opera di recupero. Saranno consegnati 183 diplomi emedaglie d’oro, dei quali: 42 a in -dustriali e commercianti con 35anni di ininterrotta attività, oppu-re appartenenti a famiglie titolaridi azienda da almeno 80 anni; 65ad artigiani con 35 anni di propria

Lorenzo Vallese

BRUNOCERETTO

CUNEESE NEL MONDOAlba

Azienda vitivinicola“Ceretto” srl

30 á 8 dicembre 2011 á premi ben meritati

commercio-commercio minuto prodotti ali-mentari; Pezzoli sas di Pezzoli Giovanni & c.,Cer vasca, commercio ingrosso e minuto tes-suti e confezioni in genere; Aldo Rivoira, Ver -zuolo, commercio ingrosso ed esportazionepro dotti ortofrutticoli; Gian Carlo Rodda, Al ba,agente di commercio per la vendita di articolicasalinghi, piccoli elettrodomestici e lampada-ri; Gian Luigi Rota, Vernante, commercio all’in -grosso e al minuto di le gnami; Gianni Spada,Cu neo, trattoria “Vecchio zuavo”; Carlo To -matis, Roccaforte Mon dovì, ristorante-pensio-ne “E verest”; Franco Varaldo, Barbaresco,commercio ingrosso prodotti alimentari, grissi-ni e dolciumi.

CATEGORIA II: ARTIGIANI

Famiglia Avagnina, Fossano, lavorazione mate-riale lapideo dal 1911; famiglia Tanaceto,Cuneo, stuccatori dal 1930; Giuseppe Ales -sandria, Monchiero, decoratore; Vittorio Ales -

san dria, Diano d’Alba, impresa edile; BrunoArmando, Saluzzo, impresa edile; Giovanni Bat -tista Armando, Borgo San Dalmazzo, fabbro;Giancarlo Ballario, Boves, costruzione macchi-ne lavorazione ortofrutta-surgelazione e pela-tura castagne-autotrasporti conto terzi; Giam -piero Beccaria, Vignolo, autotrasporti contoterzi; Maria Maddalena Beltramo, Cuneo, petti-natrice; Livio Beltrando, Borgo San Dalmazzo,carrozzeria-allestimenti su veicoli industriali;Oreste Biscia, Villanova Mondovì, costruzioneimpianti elettrici; Riccardo Antonio Boaglio,Bagnolo Pie monte, officina meccanica-elet-trauto; Lu ciano Bongiasca, Sampeyre, impresaedile; Bru no Borra, Cuneo, idraulico lattoniere;Ro berto Borra, Carrù, impresa edile; GiuseppeBot tero, Limone Piemonte, sgombero neve eimpresa di pulizia; Stefano Brizio, Ceresoled’Alba, officina carpenteria metallica; GiulioBru no, Cuneo, studio fotografico; Armando Ca -gnasso, Caraglio, produzione e commercio in -grosso e minuto di colori e vernici; Anna Sil -

vana Castellino, Mondovì, pettinatrice; BrunoCau da, Alba, trivellazione, palificazione e scavi;Ferruccio Cavallo, Monforte d’Alba, posa e levi-gatura pavimenti; Giancarlo Chesta, Bernezzo,lavorazione reti metalliche; Walter Chiari, Nei -ve, autotrasporti conto terzi; Carla Chiecchio,Mondovì, pettinatrice; Giovanni Costamagna,Fossano, riparazione e vendita macchine agri-cole-trebbiatura e sgranatura mais; RenatoCostamagna, Fossano, riparazione e venditamacchine agricole-trebbiatura e sgranaturamais; Giovanni Vittorio Dalmasso, Boves, im -presa edile; Mario Dalmasso, Cuneo, installa-zione impianti idrotermosanitari; Gianpaolo De -valle, Carrù, autotrasporti conto terzi, scavi emo vimento terra; Luciano Devalle, Carrù, auto-trasporti conto terzi, scavi e movimento terra;Mario Enrici, Cuneo, impresa edile; Valerio Fe -noglio, Cuneo, impresa edile; Paolo Franza,Fossano, autotrasporti conto terzi; Adriano Ga -relli, Rocca de’ Baldi, impresa edile; GiuseppeGarnerone, Monterosso Grana, riquadratore e -

Segue a pagina 32

65 ARTIGIANI, 70 COLTIVATORI DIRETTI, 3 AFFITTUARI E 3 SOCIETÀ COOPERATIVE

ininterrotta attività, o appartenen-ti a famiglie titolari di azienda daal meno 80 anni; 70 a coltivatoridiretti con 40 anni di lavoro; tre adaffittuari con 35 anni di propriaininterrotta conduzione del fondo;tre a cooperative attive costituiteda almeno qua ranta anni.Saranno premiate con il “Si gillod’oro” della Camera di commerciodi Cuneo sei persone che si sonodi stinte in modo particolare nelcampo economico e so ciale oppu-re che hanno dimostrato particola-re capacità ed impegno nel settore

in cui svolgono la loro at tività. Saranno chiamati alla ri balta: Cri -stoforo Canavese, presidente del -l’Autorità portuale di Savona; Ce -lestino Costa di Pagno (agricoltu-ra); Andreino Durando di Ca raglio(commercio, ex presidente provin-ciale cuneese degli albergatori ade-renti a Confcom mer cio); Enzo Gi -letta di Saluzzo (industria, “Gi -letta” spa); Giu seppe Oliva di Bor -go San Dalmazzo (artigianato,“Dulcioli va” srl) e Primo San ti ni diBei nette (mondo della cooperazio-ne, direttore generale del la società

cooperativa “Fai service”).Il premio “Cuneese nel mondo” vaa una personalità originaria dellaGranda che, con la propria attività,abbia contribuito a far conoscere ea dare risalto al buon no me dellanostra provincia al di fuori dei con-fini nazionali, arrivando a unafama planetaria. A ritirare l’edizio-ne 2011 del ri conoscimento saràl’albese Bru no Ceretto che, eredi-tata con il fra tello Marcello l’attivi-tà di com mercio enologico delpadre, in tempi davvero pionieri-stici, quando, salvo rarissime occa-

Le immagini qui sopra si riferiscono alla consegnadei riconoscimenti camerali del 2010, ospitata dalla chiesa di San Domenico, ad Alba.In quella occasione a essere laureato “Cuneesenel mondo” fu Oscar Farinetti.Nella foto a destra il presidente di Unioncamerenazionale e della Cameradi commercio di Cuneo,Ferruccio Dardanello, è fra la presidente dellaProvincia, Gianna Gancia,e il primo cittadino albese,Maurizio Marello

8 dicembre 2011 Ü 31

dile; Gianfranco Gastaldi, Mondovì, impresaedile; Giuseppe Giordana, Cavallerleone, pro-duzione mobili; Franco Grosso, Beinette,autocarrozzeria; Francesco Impastato, Cu -neo, autocarrozzeria, meccanico ed elettrau-to; Mau ro Le pore, Saluzzo, impresa edile;Pietro Angelo Magnaldi, Roccaforte Mondovì,impresa edile, movimento terra, escavazionie lavori idraulici; Irene Marabotto, Mondovì,pettinatrice; Fran cesco Masante, Cuneo, ripa-razioni radio, tv e elettrodomestici; MarioMas sa, Ber nezzo, im presa edile; MarioMirarchi, Cuneo, calzolaio; Ser gio Mo,Monticello d’Al ba, installazione, ma -nutenzione e riparazione impianti elettrici edelettronici; Mario Mu ratore, Villafalletto, fale-gnameria; Fran cesco Umberto Musso, Co -stigliole Saluzzo, parrucchiere per donna;Fran cesco Peirone, Pe veragno, impresa edile-piastrellista; Giovanni Battista Pei sino,Mondovì, pa netteria-pa sticceria; Gio vanniPerucca, Bei nette, elettricista; Eraldo Piu -matti, Saluzzo, scavi e movimento terra; Gio -

vanni Rapalino, Bra, riparazione carburatori einstallazione im pianti a gas su automezzi;Giuseppe Riba, Cuneo, panetteria; GiovanniRoattino, Montaldo di Mondovì, meccanico,gommista, elettrauto-autonoleggio da rimes-sa; Enzo Rosso, La Morra, officina meccanica-lavorazione ferro; Er manno Savoiardo, Dia nod’Alba, costruzioni metalliche; Piero Sa voiar -do, Diano d’Alba, co struzioni metalliche; Re -nato Sorasio, Pe ve ragno, ri parazione e costru-zione macchine agricole-fabbro; Ric cardoTesio, Ruffia, pa netteria-produzione bi scotti;Mario Vada, Tor re San Giorgio, installazione emanutenzione impianti elettrici ed elettronici;Maria Luisa Viale, Saluzzo, pettinatrice; GuidoVia no, Pe veragno, idraulico-lattoniere;Giovanni Vi nai, Frabosa Sottana, elettricista.

CATEGORIA III: COLTIVATORI DIRETTI

Baldassarre Aragno, Rocca de’ Baldi, coltivato-re diretto; Giacomo Arrò, Saluzzo, coltivatorediretto; Giovanni Battisti, Saluzzo, coltivatore

diretto; Francesco Baudino, Chiusa di Pesio,coltivatore diretto; Emilio Beccaria, Cherasco,coltivatore diretto; Maria Beccaria, Tarantasca,coltivatore diretto; Antonio Bertaina, Cuneo,coltivatore diretto; Pietro Berutti, Barbaresco,coltivatore diretto; Angelo Bianco, CossanoBelbo, coltivatore diretto; Cesarina Bioddo,Villafalletto, coltivatore diretto; Odetta Bonetto,Verzuolo, coltivatore diretto; Natalina Borsarelli,Vicoforte, coltivatore diretto; Angela Bos -solasco, Mon forte d’Alba, coltivatore diretto;Antonino Brero, Savigliano, coltivatore diretto;Giovanni Ci smondi, Cuneo, coltivatore diretto;Carlo Corino, Barbaresco, coltivatore diretto;Giu seppe Corino, Roddino, coltivatore diretto;An tonio Costa, Castellinaldo, coltivatore diretto;Giu seppe Crosetto, Barge, coltivatore diretto;Celestino Cucchietti, Verzuolo, coltivatore diret-to; Luigi Dalmasso, Centallo, coltivatore diretto;Caterina Dardanelli, Rocca de’ Baldi, coltivatorediretto; Biagio Demarchi, Saluzzo, coltivatoredi retto; Francesco Dutto, Cuneo, coltivatore di -retto; Margherita Dutto, Cuneo, coltivatore di -

Segue da pagina 31

sioni, il vino di qualità non era iltratto distintivo delle vitivinicoltu-ra piemontese, iniziò a percorrerein solitudine le strade del mondo ea conquistare sempre maggiore vi -sibilità, “convertendo” consuma-tori di gran no me che divennerotestimonial delle bottiglie della suaazienda, ma anche di tutto quantoil settore e dell’intero territorio.Bruno Ceretto, insomma, è a pie -no titolo uno dei padri del succes-so economico e turistico della pro -vincia di Cuneo.L’appuntamento in San Fran ce sco,

a Cuneo, si svolge in un periodonel quale i timori per la crisi mon-diale sono molto vivi e hanno por-tato anche a notevoli rivolgimentia livello istituzionale, con l’inse-diamento del governo Monti, chia-mato a prendere provvedimentiche mettano al sicuro il Paese darischi di portata incalcolabile. Sitratta di un tema che di certo leautorità che prenderanno la parolanon eluderanno. Nei giorni scorsiil presidente Dardanello ha dichia-rato: «No nostante i dati dell’indagi-ne congiunturale regionale relativi

al terzo trimestre 2011 presenti-no una situazione tendenzialmen-te positiva, il ritmo di crescita nellanostra provincia sta progressiva-mente decelerando, a causa delclima di incertezza e di preoccupa-zione derivanti dalla crisi econo-mica e finanziaria. I comparti deltessile, dell’alimentare e del metal-meccanico riportano le miglioriper formance, favorendo le espor-tazioni che in questa fase si confer-mano l’unico motore della ripresaper le imprese cuneesi».Gli esempi virtuosi che, a decine,

CRISTOFOROCANAVESE

SIGILLO D’ORO 2011Savona

Presidente Autorità portuale di Savona

CELESTINOCOSTA

SIGILLO D’ORO 2011Pagno

Agricoltura

ANDREINODURANDO

SIGILLO D’ORO 2011CaraglioCommercio

ENZOGILETTA

SIGILLO D’ORO 2011SaluzzoIndustria

“Giletta” spa

32 á 8 dicembre 2011 á premi ben meritati

retto; Maria Margherita Franchino, Boves, colti-vatore diretto; Vittorina Fresia, San BenedettoBelbo, coltivatore diretto; Michele Gastaldi,Chiu sa di Pesio, coltivatore diretto; GiuseppeGhigo, Cervere, coltivatore diretto; GiovanniGia chello, Igliano, coltivatore diretto; GiovanniGiorgis, Peveragno, coltivatore diretto; Bar -tolomeo Giraudo, Cuneo, coltivatore diretto;Ma rio Gonella, Igliano, coltivatore diretto; Vin -cenzo Gonella, Igliano, coltivatore diretto; Giu -seppina Luzzo, San Benedetto Belbo, coltivato-re diretto; Luigi Maero, Cardè, coltivatore diret-to; Bianca Manera, San Benedetto Belbo, colti-vatore diretto; Liliana Manera, San BenedettoBelbo, coltivatore diretto; Giuseppe Manzone,Mon forte d’Alba, coltivatore diretto; Giulio Mar -cellio, Alba, coltivatore diretto; Francesco Ma -rengo, Cervere, coltivatore diretto; DomenicoMauro; Chiusa di Pesio, coltivatore diretto;Antonio Mellano, Morozzo, coltivatore diretto;Renato Molinaro, Ceresole d’Alba, coltivatoredi retto; Luigi Chiaffredo Monge, Piasco, coltiva-tore diretto; Adriana Montanaro, Serravalle

Lan ghe, coltivatore diretto; Battista Montanaro,Narzole, coltivatore diretto; Giuseppe Musso,Caraglio, coltivatore diretto; Maddalena Oberto,La Morra, coltivatore diretto; Agnese Panero,Cherasco, coltivatore diretto; Angela Parola,Cuneo, coltivatore diretto; Giovanni CostanzoPasero, Canosio, coltivatore diretto; Andrea Pe -collo; Chiusa di Pesio, coltivatore diretto; Bar -tolomeo Pellegrino, Peveragno, coltivatorediretto; Giovanna Pellegrino, Peveragno, colti-vatore diretto; Teresa Pellegrino, Cuneo, colti-vatore diretto; Romano Penna, Alba, coltivatorediretto; Francesco Porta, Magliano Alfieri, colti-vatore diretto; Michele Provenzale, Cuneo, col-tivatore diretto; Riccardo Rinaudo, CostiglioleSaluzzo, coltivatore diretto; Orsola Sarotto, Fa -rigliano, coltivatore diretto; Francesco Scavino,Santo Stefano Belbo, coltivatore diretto; Gu -gliemo Servetti, Alba, coltivatore diretto;Lodovico Servetti, Alba, coltivatore diretto; A -gostino Somà, Chiusa di Pesio, coltivatore di -retto; Maria Tonelli, Mondovì, coltivatore diret-to; Michele Turco, Monastero di Vasco, coltiva-

tore diretto; Giuseppe Turletti, Morozzo, colti-vatore diretto; Giovanni Valletti, Roddino, colti-vatore diretto; Luigi Vinai, Beinette, coltivatorediretto.

CATEGORIA IV: AFFITTUARI E MEZZADRI

Silvestro Bergesio, Savigliano, affittuario “Ca -scina Castello”; Angelo Brondello, Cervasca,affittuario “Cascina Bagnis”; Franca Garino,Busca, affittuaria “Cascina Giraudo”.

CATEGORIA V: COOPERATIVE

“Cooperativa dei lavoratori” società cooperati-va, con sede ad Alba, commercio minuto generialimentari e non alimentari; Società cooperati-va edilizia “Stella polare”, con sede a Cuneo,costruzione di case popolari ed economiche daassegnare ai soci in proprietà individuale;“Terrenostre” società cooperativa agricola, consede a Cossano Belbo, produzione e imbotti-gliamento vini.

sfileranno durante la cerimonia“Fedeltà al lavoro e progresso eco-nomico 2011”, al pari di quelliche li hanno preceduti nelle cin-quantotto edizioni già svolte, riani-mano l’ottimismo di chi sa benecome la Granda possegga risorsesoprattutto umane ineguagliabili,ma è ben vero che di fronte a unasituazione generale così pesantenon si possono fare miracoli.Per questo Dardanello, specienella sua veste di numero uno diUnioncamere nazionale, è inprima fila nelle iniziative che mi -

rano a dare sostegno alle im pre se,specie a quelle di medie e piccoledimensioni, per affiancarle quan-do si affacciano sui mercati mon-diali e per aiutarle quando sono al -le prese con una burocrazia ancoraasfissiante e un’imposizione fisca-le che spesso tramortisce.In Italia le pmi sono più espostealla crisi finanziaria ed economicae risentono di più del deteriora-mento del quadro macroeconomi-co: è la fotografia scattata daUnioncamere analizzando il terzotrimestre del 2011, caratterizzato

da segnali di tenuta dell’industrialegati soprattutto alle esportazioni.Le piccole e le medie impreserisentono, nel settore manifattu-riero, della bassa capacità a compe-tere sui mercati esteri, mentre nelcommercio la piccola impresapaga dazio a causa del proliferaredei centri commerciali. La stagna-zione dei consumi delle famiglieitaliane continua a generare effettinegativi sul settore dei servizi e delcommercio. In vista del Natale cisono aspettative moderatamentepo sitive per l’industria, e ancor dipiù per il terziario: il quarto trime-stre del 2011 dovrebbe ridarefiato per effetto dei maggiori volu-mi di vendita a dicembre. Darda -nello, analizzando questi dati, haauspicato che, con l’insediamentodel nuovo Go ver no, si apra per imercati un pe riodo di stabilità, inmodo che le imprese italiane pos-sano riprendere il cammino di svi-luppo a fronte di una ritrovata fi -ducia da parte delle famiglie.L’incontro in San Francesco servi-rà anche, guardando indietro, cioèa quan do il benessere era ancorada conquistare, a convincerci delfatto che... quando il gioco si faduro, i duri iniziano a giocare!

GIUSEPPEOLIVA

SIGILLO D’ORO 2011Borgo San Dalmazzo

Artigianato“Dulcioliva” srl

PRIMOSANTINI

SIGILLO D’ORO 2011Beinette

Cooperazione Direttore generale “Fai

service” soc. coop.

L’albeseBruno Cerettoè il “Cuneesenel mondo”per il 2011:una storiapersonalee aziendaleda autenticoed ecletticopioniere

8 dicembre 2011 Ü 33

Nell’ambito de “Il Bonelli incontra...” la tra-dizionale manifestazione di fine anno in cuil’istituto tecnico “Franco Andrea Bonelli” diCuneo premia i migliori alunni, indetta incollaborazione con l’associazione degli exallievi “Ever green”, si è svolto un incontrotra gli studenti e il “geometra” Fredo Valla(diplomatosi presso l’istituto), l’autore delsog getto da cui è stato tratto il film “Il ventofa il suo giro”, allievo di Ermanno Olmi.Alcune scene dell’opera hanno fatto dasfondo al racconto di aneddoti, tradizioni lin-guistiche, curiosità delle vallate occitane incui si sono svolte le riprese, tratteggiate constile e passione assieme all’amico (e com-pagno di scuola al “Bonelli”) nonché ottimointerprete del film, Dario Anghilante. L’“Ever green” ha consegnato a Valla la “fo -glia d’oro” simbolo dell’associazione, nomi-nandolo “Bonelliano dell’anno 2011”. Al geometra Anghilante è stata consegnata

una targa bilingue quale riconoscimento perl’ottima prova d’attore fornita nelle vesti di“sindaco” del paese di “Chersogno”. Sono intervenuti allievi sia del “Bonelli” chedell’attuale istituto per geometri “Virginio”, icui presidi (Riccardo Serra e Salvatore Lin -guanti) quest’anno si sono scambiati il ruolo

di dirigente scolastico. L’istituto “Bonelli” haconsegnato agli allievi meritevoli premi eborse di studio (con il contributo essenzialedel Comune), presente l’assessore Erio Am -brosino, anch’egli ex allievo, e l’“Evergreen” i propri premi allo studio ai miglioridiplomati dello scorso anno scolastico.

Grande soddisfazioneha suscitato, pressoil liceo linguistico“Leonardo da Vinci”

di Alba, il riconoscimento “Iris”conseguito dall’istituto in occa-sione della recente manifestazio-ne “Orien ta-menti” organizzataalla Fiera del mare di Genova. L’acronimo Iris sta per Indicatore

di rendimento interfacoltà-stu-denti ed è, secondo un progettodell’ateneo del capoluogo ligure,lo strumento tecnico-statisticoche misura l’efficienza e l’effica-cia con cui gli studenti neoimma-tricolati superano gli esami delprimo anno. Due sono gli indicatori presi inconsiderazione: il superamentodegli esami nel rispetto dei tempiprevisti e con valutazione eleva-ta e i crediti conseguiti durante ilpercorso liceale.Per la Facoltà di lingue, l’annoaccademico 2009-2010 ha vistoeccellere le allieve che hannoconseguito la maturità al “Leo -nardo da Vinci” sugli altri liceilinguistici liguri e piemontesi.Questa è la riflessione al riguardodel dirigente scolastico albese,professor Ales sandro Zannella:«Il nostro istituto deve la sua

nascita all’iniziativa dell’allorapreside Luana Cantamessa e delsuo Collegio docenti che, alla fi -ne degli anni Novanta, fecerouna scelta coraggiosa e difficile.Sia mo orgogliosi di questo rico-noscimento in un momento incui la severità delle prove Invalsie Ocse-Pisa ci chiedono di esserecompetitivi sul mercato del lavo-ro. Lo studio delle lingue rivesteun’importanza fondamentale nelfuturo dei giovani, in un mondoin cui l’inglese è ormai diventatolingua madre e il tedesco, il fran-cese e lo spagnolo fanno la diffe-renza. Per questo mettiamo a di -sposizione dei nostri allievi,accanto alle lezioni in classe,diverse esperienze all’estero, co -me “school-link”, soggiorni-stu-dio in Germania, Francia, Ir lan -da, Australia e Sudamerica, oltrea stage lavorativi».

PREMIATO DALL’ATENEO GENOVESE

lingue perfetteal “Da Vinci” di Alba

elena bottini

alessandro Zannella, dirigente scolastico del liceo linguistico

“leonardo da vinci” di alba, conl’attestato del premio conseguito

a genova e, da sinistra, le insegnanti gabriella martinelli

(inglese), giorgia  revello (francese), tina Proietto (tedesco)

e maria rosa vallese (tedesco)

34 á 8 dicembre 2011 á scuole d’eccellenza alla ribalta

a cuneo il... geometra Fredo valla nominato “bonelliano dell’anno”

«Rappresenta motivo di grandeorgoglio per me e per lo staff concui collaboro in salone. Sonochiamato, infatti, a mettermi ingioco in pedana per “L’Oréal”,sperimentando novità e testandoprodotti d’avanguardia per l’ac-conciatura, così come sono parteattiva nella formazione dei colle-ghi. Questo ruolo mi piace, per-ché mette in risalto il mio animocreativo, il quale si è dispiegatoin varie occasioni, dalla parteci-pazione come hairstylist alle sfi-late di Roberto Cavalli e di altristilisti, sino a curare il look perservizi fotografici su riviste disettore. E poi insegnare mi èsempre piaciuto e anche qui, sul

comunication con un particolareapprofondimento all’uso dellatecnologia applicata agli sms e aisocial network, come Twitter eFacebook, strumenti utilissimi perrestare in contatto diretto e conti-nuo con i propri clienti. Parte diquesti sistemi, come un sito inter-net aggiornato, accattivante vetri-na delle nostre novità, con la pos-sibilità di effettuare la prenotazio-ne on-line per fissare l’appunta-mento, e sistemi wi-fi gratuiti,sono già attuati nei nostri saloni».Tecnologia e futuro originanoun connubio vincente...«Questo vale oggi più che mai, inquanto ci permettono di formaredirettamente in salone il nostro

LO STAFF DEI SALONI DIPARRUCCHIERE “ERMANNOMOSSIO” DI ALBA E DI BRAINTERPRETA IL RUOLO DELL’ACCONCIATOREMODERNO COME UN COMPLETO CONSULENTE DI BELLEZZA CHE, OLTRE ASUGGERIRE TAGLI E COLORIPERSONALIZZATI, SI PRENDE CURA DELLO STATODI SALUTE DEI CAPELLI

Carlo Bottero

territorio, ho collaborato conl’Apro e numerose attività locali».Nella Grande Mela hai potutoapprofondire la visione futuri-stica della comunicazione nelsettore di tua competenza...«Ci siamo occupati della digital

personale, di scoprire in antepri-ma le novità di moda nel settore edi dialogare on-line per risolvereproblemi dei nostri clienti legatialla cura del capello».Spingendoci oltre, sveli ai let-tori di “IDEA” qualche rivolu-

zione alle porte?«Nei saloni cominciano a compa-rire i primi tavoli di lavoro touchscreen e lo specchio digitaleche offre mille servizi... Manon dobbiamo dimenti-care che la nostra pro-fessione è frutto ditanta manualità, unitaalla creatività. Solo laperfetta simbiosi tra ilfuturo e l’esperienzaprofessionale sarà lachiave capace di garantireal cliente una professionali-tà e un servizio che sianosempre eccellenti».Parola di Roberto Mossio.

L’innovazione e la vogliadi guardare al futuro nonhanno confini per chi sae vuole essere sempre

all’avanguardia. È il caso diRoberto Mossio (foto), ambascia-tore “L’Oréal” nonché stilista eparrucchiere del salone “ErmannoMossio” di Alba, in corso Europa77 (tel. 0173- 281035; sito inter-net: www.ermannomossio.com),e di Bra, in via Vittorio Emanuele II159 (tel. 0172-415210). “IDEA” lo ha incontrato nel suoquartier generale nella capitaledelle Langhe per farsi raccontarela recente esperienza a New York. Cosa significa, Roberto, essereambasciatore “L’Oréal”?

Roberto Mossioambasciatore “L’Oréal”REDUCE DA NEW YORK, L’HAIRSTYLISTANTICIPA IL FUTURO (TECNOLOGICO) DEI PARRUCCHIERI. MA MANUALITÀ E CREATIVITÀ RESTANO AL CENTRO

ip Ü 8 dicembre 2011 Ü 35

ALBA BRA

36 á 8 dicembre 2011 á coltivare l’ottimismo, con la forza dell’impegno e della ragione

TERZO “BOROLI FORUM”: IL FUTURO DEL VINO

Il terzo “Boroli wine forum”, che ha puntato su un tema di grande attualità,“Il vino è social”, si è svolto con grande successo a Castiglione Falletto,presso la cantina “La Brunella”. Produttori, stampa internazionale ed e -sper ti del settore hanno ascoltato con attenzione gli interventi dei relatoriche hanno movimentato il dibattito con le loro testimonianze.Hanno preso la parola: il moderatore Enzo Vizzari, direttore de “Le guide deL’espresso”, Lamberto Vallarino Gancia, Filippo Mazzei, Bruno Paillard(che, oltre a essere un grande produttore, guida la commissione “Ap -pelation” del Comité interprofessionnel du vin de Champagne che riuniscei viticoltori e le “Maisons de Champagne”), Antonio Galloni (editore di “The

La Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari) di Alba ha chiamatoalla presidenza Raffaella Maffè, subentrata a Fiorenza Bruno. Il nuovo Direttivo èritratto qui accanto. Da sinistra: la past-president, Fiorenza Bruno, Raffaella Maffè,la segretaria Mara Demichelis, la tesoriera Adriana Dellavalle e la vicepresidenteSperanza Piccoli. La Sezione sta preparando la tradizionale “cena degli auguri”che si terrà martedì 13 dicembre, con inizio alle 20, al ristorante “Monte Oliveto diCasà” di frazione Casà, a Monticello d’Alba. Il tema sarà molto originale: “Nataleal fabetico 2011-Lettera “O”... il magico cerchio della vita”.“Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale”è il tema nazionale del biennio 2011-2013: una sfida continua, un darsi reciprocoaiuto nel raggiungere gli obiettivi da conseguire nel biennio che vedrà tutte le sociedella Sezione di Alba impegnate sul loro territorio. La Fidapa (che conta circa11.800 socie, con 288 sezioni su tutto il territorio nazionale) ha stipulato significa-tivi accordi con altri enti e associazioni. In particolare segnaliamo il protocollo d’in-tesa predisposto dal gruppo di lavoro del progetto “Insieme per la lotta al dolore”tra le sezioni Fidapa delle città capoluogo di regione e/o di provincia e le Regionidi appartenenza, per realizzare il progetto e contribuire a rendere omogenee sututto il territorio nazionale la terapia del dolore e le cure palliative, promuovere ediffondere nella società la cultura della non sofferenza.

LA FIDAPA DI ALBA PREPARA LA “CENA DEGLI AUGURI”, IMBANDITA A MONTICELLONella Sezione Raffaella Maffè ha raccolto il testimone della presidenza da Fiorenza Bruno

Domanda e offerta a contatto direttograzie al programma dell’edizione 2011 di “Human resources-Campus Granda”

LE POSSIBILITÀDI LAVOROSONO CONCRETE

L’edizione 2011 del pro -getto “Human re sour -ces-Campus Granda èstato inaugurato il 24

novembre all’Albergo dell’A gen -zia di Pollenzo. Il campus è prose-guito nelle giornate del 25 e del30 no vembre e del 1o e del 2dicembre. I candidati che vi hannopreso parte sono stati venticinque,provenienti da percorsi di studio edi lavoro variegati.L’iniziativa, la cui prima edizionesi tenne nell’autunno 2010, con-siste in una coinvolgente succes-sione di eventi, convegni e presen-tazioni finalizzati al confronto fraaziende e candidati. Con lo scopo di migliorare e di ren-

dere più efficace l’incontro tra lepotenzialità del candidato, suppor-tato in un percorso di indaginemotivazione, e le esigenze delleaziende coinvolte, “Cam pus Gran -da” mantiene come leit motiv alcentro delle tematiche lo sviluppodel talento e dell’eccellenza. I gio-vani partecipanti hanno avutol’oppurtunità di intraprendere unpercorso cognitivo tendente allaloro valorizzazione, sono venuti aconoscenza delle reali esigenze edevoluzioni economiche del pano-rama produttivo cuneese e hannopotuto incontrare grandi realtàimprenditoriali del territorio quali:“Va leo”, “Gino”, “G.E.”, “Brico”,“Mon do”, “Miroglio”, “Merlo”,“I.T.T.”, “Michelin”, “O.P.M.”,“Caf.Doc.”, “Arpa Industriale”,

Mario Rosa

PASSA ANCHE PER I SOCIAL NETWORKwine advocate”), Luciano Pignataro (giornalista e “wine blogger”) e SaraTieni (giornalista di vanityfair.it e vanityfood.it).Dal dibattito è emerso, tra l’altro, come oggi i social network abbianoacquisito un peso maggiore rispetto ai blog: attraverso di loro il consuma-tore mette in atto mille forme di dialogo, «perché internet è uno strumento,non una filosofia». Ciò potenzia la realtà sociale del vino: «Bere e produrrenon è solo una questione di bianco o rosso, di gradazione, di quanti archettifa nel bicchiere», ha spiegato Achille Boroli. «È una grande esperienza checomprende anche la condivisione, il momento dell’assaggio, la compagniache, grazie al web, non fa che arricchirsi».Una tesi suffragata dalla testimonianza di Sara Tieni: «Il dialogo con i lettorisi è amplificato molto on-line. Ecco perché nel nostro sito molti lettorihanno mostrato interesse per il food e il vino, perché sono settori che per-mettono di condividere qualcosa di piacevole. Grazie al web abbiamo sco-perto che si vuole andare a colpo sicuro, tanto più in un periodo di crisi. Lepersone si fidano più del passaparola sul web che delle opinioni del critico.Abbiamo capito dai nostri lettori che agli italiani piace cucinare e degustaredel buon vino, senza avere troppi filtri».«Si è detto sempre che la comunicazione risolve tutto, con il web invecesono i contenuti l’aspetto importante, quindi le aziende devono capireprima cosa devono e vogliono comunicare e, soprattutto, quale posiziona-mento intendono raggiungere», ha sentenziato Pignataro.

“Gi letta”, “Modus”, “Ferrero Le -gno” e “G.E.C.”.Nella prima giornata i lavori si so -no aperti con la conferenza di pre-sentazione e con un convegno sultema: “Giovani e mercato del lavo-ro: la centralità delle soft skills” acui sono intervenuti Ro berto Mar -zano, Enrico Ro vida, Pao lo Lon -ghi, Corrado Ca viglia, Marco Vi -gini e Marco Pironti.

Alternandosi in un dinamico dialo-go con le esperienze riportate daalcuni ragazzi partecipanti alla pre-cedente edizione, i relatori hannodato il via a un denso programmacomposto da seminari formativi emomenti in cui le aziende parteci-panti hanno presentato se stesse, iloro piani di sviluppo e le risorseumane di cui necessitano per rag-giungere i loro obiettivi.

Il progetto “Humanresources-CampusGranda 2011” ha ottenutoun riscontro molto positivo sia dal versantedelle aziende che daquello dei candidati.Le immagini di questepagine si riferisconoal convegno inauguralesvoltosi lo scorso24 novembre a Pollenzo

Località Baudana, 69 - Serralunga d’Albatel. 0173 613026

www.totavirginia.com - [email protected]

38 á 8 dicembre 2011 á l’inverno dà una marcia in più alla Granda

anelli da fondo. Ma anche tutto ciòche ruota intorno allo sport princi-pe della neve. Non solo sci, quindi,sulle nostre montagne. L’invernonel cuneese è molto di più: patti-naggio su ghiaccio, snowboard,escursionismo, percorsi per cia-spole e poi giochi sulla neve,terme, ottima cucina e relax. «La neve è il prodotto di punta peril territorio, un comparto fonda-mentale per l’economia locale», di -chiara Alberto Cirio, as sessore re -gio nale al turismo e allo sport. «Loscorso inverno abbiamo consoli-dato sulle nostre montagne 1,6mi lioni di presenze turistiche, undato che ci fa guardare in modo po -sitivo alla nuova stagione».«Quest’anno», commenta PaoloBon gioanni, direttore dell’Atl del

Con il ponte dell’Imma -colata, neve permet-tendo, si aprirà la sta-gione sciistica 2011-

2012 con tante novità per un set-tore che continua a fare da trainoall’economia della Granda.Paesaggi incontaminati, distese dipiste e impianti di risalita, itinerariculturali ed enogastronomici, e -mozionanti discese e impegnativi

cu neese, «abbiamo investito mol -to sulla comunicazione cercandodi farci conoscere nei mercati piùvicini, con tante novità e un’offer-ta ampia e adatta a tutte le esigen-ze. Inoltre è stato inaugurato unsistema di prenotazione alberghie-ra on-line sul sito dell’Atl». Su www.cuneoholiday.com è pos-sibile consultare le schede di tuttele stazioni sciistiche con dettagliodi piste, impianti e servizi. «Sono molte le innovazioni sull’in-tera area», dice Bruno Vallepiano,presidente di “Cuneo neve”, «conproposte vantaggiose e un’atten-zione particolare ai prezzi. Siamoconvinti che il “sistema neve” sia,per la Granda, uno dei motori piùimportanti dell’economia».Partiamo, allora, alla scoperta del -

VENERDÌ A LIMONE UMBERTO SMAILA E UGO Il 9 dicembre sarà inaugurato lo “Chalet Morel”, in frazione Panice Sopranadi Limone Piemonte: l’appuntamento è alle 20 con Umberto Smaila e UgoConti allo Chalet Morel. E sabato 10 “après ski” dalle 16,30 e cocktail barcon dj Ice dalle 22,30. Per informazioni e prenotazioni al 338-5337817; e-mail [email protected]. Le prenotazioni si possono effettuareanche a “Baita 2000”, all’arrivo della seggiovia “Cabanaira”, aperta per ilponte dell’Immacolata con la musica di dj Ice dalle 13 alle 17. “Chalet Morel” si trova sulle piste da sci di Limone 1400, all’arrivo di dueseggiovie, a quota 1500, circondato da un bosco di abeti. La struttura,molto caratteristica, è tutta in legno e offre fino a 150 coperti. Durante la giornata è un punto di ristoro confortevole per gli sciatori, men-

le nostre montagne. Prima tappa èla Riserva bianca di Limone Pie -monte che, con 80 chilometri dipiste e 16 impianti di risalita, potràsoddisfare qualsiasi esigenza. Unadelle novità è la creazione di “Baita2000”, sotto la stazione d’arrivodella seggiovia “Cabanaira”, acco-gliente e moderno punto di ristoro.Sono stati restaurati anche “Chalet1400” e “Chalet Morel”. Nel cuore delle Alpi del Mare tro-viamo il comprensorio “Mondolèski”, comprendente Artesina, Fra -bosa Soprana e Pratonevoso: oltre130 chilometri di piste e 31 im -pianti di risalita, aree giochi at trez -zate per i più piccoli e campi scuo-la. Novità per i buongustai: in tuttele baite del comprensorio si potràassaggiare la nuova focaccia di Im -

Ilaria Blangetti

A sinistra: uno scorcio delle piste di Pratonevoso.

Nelle altre immagini: lapresentazione della stagione

sciistica 2011-2012 della provincia di Cuneo, svoltasi nel “Palasagra”

di Frabosa Sottana, introdottada un video realizzato

dalla fondazione “Crc” con lapartecipazione di Elisa Isoardi.

Il sindaco, Giovanni Comino,ha fatto gli onori di casa.

Per la Provincia e la Regionesono intervenuti gli assessori Pietro Blengini e Alberto Cirio

PRESENTATA LA STAGIONE SCIISTICA 2011-2012

Le nostre belle montagnesono una miniera d’oro

CONTI INAUGURANO LO “CHALET MOREL”

peria al formaggio Raschera, un in -contro goloso tra mari e monti. Saliamo ora a 1.011 metri per arri-vare a San Giacomo di Roburent,un punto privilegiato per goderedella vista sulle Alpi Marittime. La località ha a disposizione 8 im -pianti di risalita che servono 35chilometri di piste.

Pe sio con percorsi suggestivi aipiedi del Marguareis. Passiamo in Valle Gesso con En -tracque, che propone 30 chilome-tri di piste da fondo con 5 anellicollegati e un centro polisportivocon piscina e palestra, e Deser tet -to, stazione ideale per le famiglie. Il fondo è il re anche in Valle Stura,a Festiona, frazione di Demonte,Aisone e Pietraporzio. Si può salirefino ad Argentera, al confine con laFrancia, per godere, invece, di 25chilometri di piste e quasi 1.000metri di dislivello. Sci nordico, ciaspole ed escursioni-smo anche in Valle Maira, aCanosio, Acceglio, Prazzo ed Elva. Andiamo ora in Valle Varaita dovesi può sciare fino a quota 2.700metri, tra pinete ad ampi declivi, adue passi dal Monviso. Ma la Valle Varaita è anche Castel -delfino, Sampeyre e Valmala, conofferte adatte a tutta la famiglia.Concludiamo questo viaggio vir-tuale in Valle Po, dal “terrazzobian co sulla pianura”, così comeviene definita la panoramica sta-zione di Paesana-Pian Munè. Si arriva fino a quota 2.400 par-tendo da Crissolo, mentre sulle al -ture di Bagnolo Piemonte sorge“Ruca-Ski”, una stazione molto a -datta ai più piccoli.Insomma: buon divertimento!

Ai piedi del mon te Mindino c’èinvece Viola-St. Grée che promettetante opportunità anche a chi nonama gli sci, con bob, slittini, snowtu bing e ciaspole. E se volete pensare anche al benes-sere fisico l’ideale è Lurisia, il giu-sto connubio tra sport e relax gra-zie ai 40 chilometri di piste e allefamose terme. E a 2.000 metri sul livello del ma -re c’è Garessio 2000, da dove sipossono ammirare il golfo Li gure,la Corsica e le Alpi Occidentali. Per gli amanti del fondo tappa inalta Val Tanaro, a Can tarana, apochi chilometri da Ormea, e allapista di Briga Alta-Upega. Sci nor-dico, escursioni con racchette daneve e sci alpinismo sono gli ingre-dienti del centro fondo di Chiusa

tre alle 16,30 inizia il divertimento, con “après ski”, cena alle 20, cocktailbar e party con dj Ice dalle 22. La struttura resta aperta fino a tarda nottee la seggiovia viene illuminata. “Baita 2000” si trova a 2.000 metri, ha unasplendida terrazza panoramica ed è ideale per la sosta in alta quota. Propone taglieri di salumi e formaggi, polenta con cinghiale e altri piatti dimontagna accompagnati da vino e musica. “Chalet Morel” e “Baita 2000” sono ottime strutture ricettive gestite dal“Marachella gruppo” che propone hotel d’eccellenza anche nelle Langhe(“Somaschi hotel” a Cherasco, “Golf relais Monforte” e “Antico borgoMonchiero”) e a Pinerolo, nonché ristoranti di qualità a Cherasco (“IlMarachella”), a Pinerolo (“Le siepi” e “Mimosa”) e a Torino (“Pautasso”).

Paolo Cornero

Una tiepida giornataautunnale, con lospettacolo variopin-to delle colline di

Lan ga tutt’intorno. Dinnanzi a noiil signor Monviso. Punto d’osser-vazione privilegiato è la borgataGorrea, una manciata di case sulcocuzzolo di una collina in frazio-ne Sbaranzo, nel territorio di Cla -vesana. Giunti nell’aia, una scritta

sul portone: «Ben VenutiAmici Miei». Ci acco-

glie a braccia a perte,Chris Ban gle.

Genio del de -sign, na to ecre sc iutonegli Usa,ma esplosolavorativa-

mente parlando nel vecchio conti-nente. Una vita fatta di numerosianeddoti che l’americano snoccio-la senza esitazione. Una personalità spiccata, di quel lecon una luce negli occhi, la fiammadella curiosità, la voglia di scoprire,non soltanto le cose, ma anche lepersone. Accanto a lui ci si sentepiccoli e sotto osservazione. Prima della chiacchierata facciamoun tour del fienile divenuto casaver satile: abitazione, uf ficio, fore-steria per amici e colleghi, sale in -tercambiabili... Insom ma, di tuttoun po’, però dall’esterno nulla tra-spare, in rigoroso stile langarolo.Ma come si arriva a Clavesana? «Io sono americano, mia moglieCa therine svizzera. Ma noi, intesocome coppia, siamo italiani».

A Torino i neosposi hanno trascor-so i primi anni di matrimonio, du -rante il periodo lavorativo in Fiat.«È una città signorile, affascinante,in cui Catherine e io abbiamostretto molte amicizie. Abbiamodeciso di tornare in Italia con unase rie di criteri nella ricerca dellano stra casa». E ora viene il bello... «A cinquant’anni ho deciso di av -viare la mia seconda fase lavorati-va, meno intensa della prima, conpiù spazio per la vita privata.Nasce così la necessità di cercareun luogo dove avviare la nuovaattività con cinque condizioni: uncascinale, non lontano dall’auto-strada in ma niera da raggiungerein breve tem po Torino, con unaporzione di vi gneto e annessa

IL GENIO CHE AMACLAVESANA

Chris Bangle voleva diventare pastoremetodista. Per (nostra) fortuna ha scelto la strada del design, conquistando il mondo

40 á 8 dicembre 2011 á una personalità che affascina

veduta di montagne e di almenoun castello».Solo dopo una lunga ricerca ec -co la scelta di borgata Gorrea.«Qui c’è tutto, dal Monviso al ca -stello di Carrù, il tutto immersonella natura. Un luogo privilegiatoper ascoltare le idee». Il grande rispetto nutrito daChris Bangle per i “vicini di ca -sa” trapela in maniera palese.«I piemontesi sono persone mera-vigliose, con capacità umane e tec-niche elevate. Nella vostra linguail concetto di “bello” viene affian-cato anche a quello di “buo no”,una rarità. Non solo estetica, ma

personale: «Il fornire delle risposteconcrete alle esigenze dell’uomo».Ne è dimostrazione l’“artwork”presente nel giardino clavesa-nese, spiegata con molta legge-rezza dal geniale artista.«Volevo un albero, ma in que-st’area abbiamo poca terra per leradici (visto il garage interrato,ndr), ecco così nascere questo stra-no “tree”, fatto di ferro e vetricolorati in grado da fornire un ef -fetto del tutto simile a quello diuna pianta vera e propria, ma nonsolo».Un semplice esempio, magari rite-nuto banale, ma frutto di una

progettato una casa di cura a Hi -roshima. Ma cosa può dare Chris Banglea Clavesana?«Anzitutto i miei ospiti assaggianorigorosamente il Dolcetto. Poi vor-rei evidenziare soluzioni e non tro-vare problemi. La panchina piaceai turisti; magari si potrebbe pensa-re a un percorso di panchine... ma -gari non dello stesso colore!».Perché le idee vanno condivise,non copiate: «Occorre lavorare conle risorse locali, seguendo un pro-verbio piemontese che mi è sem-pre piaciuto: “La bellezza delle vol -pi è nella coda”». Parola di genio!

anche praticità. Per questo solo inItalia certe cose sono possibili...». Dall’esterno la vita di Chris sem-bra fantastica, fatta di grandi tra-guardi e di innumerevoli soddisfa-zioni, ma «per giungere qui hopian to. Gli anni dell’Universitàsono stati molto duri, una palestradi vita determinante per la miaformazione non soltanto cultura-le, ma anche umana». E pensare che il camminoavrebbe potuto essere bendiverso...«Avevo avviato gli studi in Semi -na rio: volevo fare il pastore meto-dista. Un periodo breve che mi haperò insegnato il significato piùprofondo delle cose». Una formazione a 360 gradi perun concetto di design del tutto

men te che non si pone limiti.Proprio come l’altra installazionepresente nel vigneto, una panchi-na gigantesca di un rosso intenso.Perché? «Così, quando un adulto si siedesopra, torna bambino, si sente pic-colo...». Il sorriso non abbandonamai il volto di Chris che presenta ipropri collaboratori come unagrande famiglia in cui ha un postoprivilegiato l’architetto che l’ha se -guito nell’ambiziosa ristruttura-zione: «Paolo (Ornato, ndr) è anzi-tutto un amico, ma per me è anchela vera essenza dell’architetto.Cioè co lui il quale rende concretee realizzabili le idee». Una collaborazione che si è spintaanche nel Paese del Sol levante,dove il binomio Bangle-Ornato ha

Chris Bangle nasce a Ravenna, nell’Ohio. Cresce e si forma a Wasau, cit-tadina del Wisconsin. A scuola, oltre alle materie classiche, insegnano an -che discipline tecniche e meccaniche ed è qui, con l’uso del tecnigrafo,che inizia a interessarsi al design. Nel 1975 intraprende studi classici al -l’U niversità del Wisconsin, ma continua a disegnare auto e nel 1976 inviaun suo portfolio all’Art college of design di Pasadena. La sua candidatura viene accettata e si trasferisce in California per seguirei corsi di transportation design, studiando con “alunni” del calibro di JMays (Ford), Mark Jordan (Gm), Ed Golden (Ford Trucks) e John Bell (artdirector, “Jurassic Park”). Dopo la laurea, ottenuta nel 1981, viene assun-to all’Opel e si trasferisce in Europa. Come interior designer collabora anu merosi progetti tra cui la Opel Tech 1 e la Opel Junior ed è con quest'ul-tima che riceve al Salone di Francoforte del 1983 una menzione specialeper l’originalità del design degli interni. Nel 1985 viene contattato dal Cen -tro stile Fiat con la proposta di curare la progettazione degli esterni.Sotto la direzione di Ermanno Cressoni, Bangle giunge a piena maturazio-ne e viene lasciato libero di esprimersi in piena libertà, tanto da diventarenel 1992 responsabile del Centro stile. Nascono così le auto del rilanciodel gruppo torinese, come la Fiat Coupé e l’Alfa Romeo 145. Nell’ottobre dello stesso anno arriva la proposta di assumere la direzionedel Centro stile Bmw, il Fiz di Monaco di Baviera. Sotto la sua direzione ildesign Bmw muta completamente nel giro di qualche anno raggiungendoforme del tutto innovative. Nel febbraio 2009 Chris annuncia la cessazionedel rapporto con Bmw fondando la “Chris Bangle Associates s.r.l.”, socie-tà di consulenza che ha sede a Clavesana. Tra le attuali collaborazioniquella av viata nel marzo 2011 con la coreana Samsung.

DALL’OPEL ALLA FIAT E ALLA BMW

Esempi di “artwork” allestiti da Chris Bangle attornoalla sua abitazione allo Sbaranzo. Da sinistra: l’albero fatto di ferro prima del montaggio di vetri colorati,la panchina gulliveriana (siriconoscono anche la moglieCatherine e il co-artistaFrancesco Ferrero), Chris al lavoro in studio e fuori

­­n ALBA POLIZIA LOCALE: SOTTOSCRITTACONVENZIONE TRA COMUNISottoscritta la convenzione(la firma nella foto a sinistra,sotto) che coinvolge per treanni i Comuni di Alba,Castagnito, Cornelianod’Alba, Diano d’Alba,Dogliani, Guarene e Piobesid’Alba per la gestione in forma associata della funzione fondamentale di Polizia locale. L’intento è di garantire il presidio del territorio dei Comuniassociati nell’esercizio dell’attività di vigilanza, al fine di ridurre i costi e per un utilizzo ottimaledelle risorse umane.

passeggiava per il centrostorico della città pur avendo a carico unprovvedimento di catturaper maltrattamenti in famiglia. L’uomo, infatti,è stato fermato mentre faceva shopping in centroad Alba, subito dopo un acquisto in un negozio.

­­­n BRA SCATTA IL “DICEMBRE SICURO”Torna a Bra l’operazione“Dicembre sicuro”, ovvero un’intensificazione dei servizi territoriali svoltidal Comando braidesedella Polizia locale. Nelle giornate festive che precedono le ricorrenzedel Natale e del capodanno saranno aumentate le pattuglie inservizio esterno sia in autoche a piedi. In questi giornisarà presente una pattuglia destinata al pronto intervento per ogni turno,un’altra per ogni turno chesi occuperà delle frazioni e delle periferie mentre nei

­­­n CUNEO RIUNIONE IN PROVINCIA PER L’AUTOSTRADA «L’arrivo al capoluogodell’autostrada è ormaiimminente: un traguardo storico per una provinciache ancora sconta la mancanza di infrastruttureall’altezza delle esigenze di oggi. Continueremo amoltiplicare l’impegno suquesto fronte, a partire dailotti albesi dell’Asti-Cuneo, su cui è indispensabile che in primavera prendanoavvio i lavori». Così la presidente GiannaGancia ha commentato la riunione (foto sopra, a sinistra) che si è svolta in Provincia con i tecnici della società autostradaleAsti-Cuneo e dei Comuni interessati dall’infrastrutturaper valutare la segnaleticastradale, in vista della prossima apertura, previstain primavera, del trattoverso Cuneo. Oltre al direttore tecnico dellasocietà Maurizio Martinato,

c’erano il vicepresidentedella Provincia GiuseppeRossetto, i tecnici dellaProvincia e quelli dei Comuni di Cuneo,Magliano Alpi eTarantasca, oltre alla Polizia locale di Fossano.

n ALBA PREGIUDICATO FERMATO MENTRE FACEVA SHOPPINGI Carabinieri dellaCompagnia di Alba hanno tratto in arresto un40enne noto pregiudicato e disoccupato, il quale

momenti di maggior afflussosi affiancheranno due pattuglie a piedi. Composteda due agenti ciascuna,che effettueranno controlliper aumentare il livello siadella sicurezza reale che di quella percepita.

42 á 8 dicembre 2011 á succede intorno a noi

DAL PIEMONTEaggiornamenti in tempo reale á www.ideawebtv.it

È stata firmata, presso la sede della fondazione “Cassa di risparmio di Cuneo”, la convenzioneper il progetto “Emergenza casa” promosso e sostenuto dalla Fondazione in collaborazionecon i Comuni di Alba, Bra, Cuneo, Fossano, Mondovì, Saluzzo e Savigliano, i Consorzi socio-assistenziali di riferimento e le Caritas diocesane e interparrocchiali delle stesse città (foto alato). Il progetto è rivolto a nuclei familiari a rischio sfratto o che abbiano subìto uno sfratto,per difficoltà economiche a causa delle conseguenze della crisi. L’iniziativa, elaborata di con-certo con tutti i partner, si sviluppa su due fronti: la prima misura mira a prevenire situazionidi emergenza abitativa, attraverso l’erogazione di contributi una tantum, mentre la seconda èfinalizzata ad attivare e/o potenziare azioni di supporto e gestione di situazioni di emergenzaabitativa di nuclei familiari che abbiano già ricevuto l’ingiunzione di sfratto.

FIRMA DEL PROGETTO “EMERGENZA CASA”

NEWS

­­­n BUSCA BORSA DI STUDIO DEL POLI A MARIA GIULIA BALLATORELa prima assegnataria della borsa di studio“Donna professione ingegnere” nella sezione“Test progetto” delPolitecnico di Torino è statauna ragazza di Busca:Maria Giulia Ballatore (fotosotto) che ha frequentato ilLiceo scientifico a Fossanoed è iscritta al primo anno di ingegneria elettrica.

­­­n SAVIGLIANO ANNIVERSARIO DEL MUSEOFERROVIARIO PIEMONTESEGiovedì 8 dicembre dalle 9 alle 17, il Museoferroviario piemontesefesteggerà il decimo anniversario dall’aperturadella sede espositiva di via Coloira, aSavigliano. Nell’occasione,alle 12, sarà presentata l’automotrice diesel Aln776.1001 costruita dalla Fiat nel 1939 e comunemente chiamata“Littorina” (foto sotto) dalla

propaganda del periodo.La macchina esposta a Savigliano costituisce l’ultimo esemplare rimasto,completo e funzionante, di una grande famiglia di rotabili. La giornata di festa sarà caratterizzata da molte varie iniziative.

COME DUE“GOCCE DI VINO”

Questa settimana la nostra rubrica è alleprese con due artisti. Ilpirmo, quello locale, èimmortalato nella fotoin alto ed è un artista dei fornelli, essendoGilberto Demaria), unodegli chef del ristorante“Il verso del ghiottone”di Dogliani. Nell’altra foto, invece, è immortalato un artistadella musica, ovveroMario Biondi, cantantetra i più amati e conosciuti. A sostegnodella somiglianza, c’èpiù di un elemento: inprimis, la “capigliatura”per così dire essenziale,e poi la barba, gli occhiali, lo sguardo.Insomma tutto quel che basta (e avanza) per parlare di un caso da annoverare tra le “gocce di vino”!Se anche voi conoscetepersone uguali come...una goccia di vino, non esitate a segnalarcele,inviando possibilmentele fotografie dei sosia dei Vip individuatiall’indirizzo di posta elettronica [email protected].

44 á 8 dicembre 2011 á succede intorno a noi

­­­n CUNEOBERGESIO E AMBROGGIO CONFERMATI AI VERTICI DEL CONSIGLIO PROVINCIALEGiorgio Maria Bergesio e Giulio Ambroggio sonostati confermati alla caricarispettivamente di presidentee di vicepresidente del Consiglio provinciale. La votazione si è conclusacon 27 voti favorevoli per entrambi. «Questa riconferma di metà mandato è un segnale positivo dell’assembleaanche sul nostro operato»,ha detto Bergesio.«Ringrazio per il lavoro svolto insieme il vicepresidente GiulioAmbroggio, il segretariogenerale Giannace e tuttigli uffici. Teniamo sempre in considerazione tutti i consiglieri provinciali, veri e propri volontari dellapolitica locale. È ottimaanche la collaborazionecon la presidente GiannaGancia e con tutti gli assessori provinciali».

­­­n SALUZZOCARNEVALE 2012: SVELATI I NOMIDELLA CASTELLANA E DI CIAFERLIN Saranno Romina Bollati e Carlo Ponte a vestire i pannidella Castellana e di Ciaferlinnell’ottantaquattresimoCarnevale saluzzese, in programma dal 12 al 21febbraio. Romina Bollati, figura molto nota in città per la sua attività commerciale(gestisce con la famiglia il negozio “Bollati giochinfanzia”), è mamma di due bambini. Per CarloPonte si tratta dell’ottava conferma nel prestigioso ruolodi Ciaferlin. A sceglierli è statoil Consiglio d’amministrazionedella fondazione “Bertoni”.

Èstato messo a dimora, a Bra, l’ultimo albero dell’iniziativa“150 nuovi alberi per i 150 anni dell’unità nazionale” che ha

permesso di far crescere nel 2011 il verde pubblico cittadino. Glialberi, donati dal vivaio della Regione Piemonte, sono stati siste-mati in corso Monviso (foto sotto), piazza Lenti, strada Falchetto enei pressi della tangenziale ovest cittadina. «Si tratta di un’ulterio-re dimostrazione di quanto, anche sul versante ambientale, siastato recepito il messaggio dell’Amministrazione comunale daparte dei privati», ha dichiarato l’assessore ai lavori pubbliciLuciano Messa, «visto anche che la ditta “Jardecò” di Flavio Mes -sina ha affiancato con due suoi uomini, per due giorni, gli operaicomunali impegnati nel posizionamento delle piante».

150 PIANTE A BRA PER I 150ANNI DELL’UNITÀ NAZIONALE

L ’Unione del fossanese harealizzato il progetto di

do tare tutti i Comuni aderentidi aree con copertura wi-fi perla navigazione libera e gratui-ta dei cittadini. Nel Comunedi Fossano le location previstesono: piazza Castello, unaporzione di viale Mellano,cascina “Sacerdote” e piazzaDom pè. Lo scopo della reterealizzata dall’U nione è quel-lo di dare la co pertura su piaz-ze, aree ri creative e/o centri diaggregazione. Attraverso ilcollegamento è possibile uti-lizzare i servizi di telefoniaVoip, di posta elettronica e dinavigazione internet.

Commozione generale perla premiazione di Argentin,al quale è stato consegnatoil premio alla carriera“Sportsolution”. Sopra: la foto di gruppo; a lato: la campionessa di handbikeFrancesca Fenocchio con Giorgia Bronzini, campionessa del mondo in carica e già vincitrice di campionati europei e mondiali su pista.

­­­n BUSCAIL COMITATO DELLA CROCEROSSA ORA È ANCHE ON-LINEÈ on-line il sito istituzionaledel Comitato locale dellaCroce rossa di Busca. Èstato curato dal commissariodei giovani, JacopoGiamello, con cui ha collaborato il commissariodei volontari del soccorso,Enrico Giobergia, con ilsupporto del tecnico DenisAbello dello “W Studiodesign”. Ora, con l’appoggio di tutto lo staff, il nuovo mezzo di comunicazione servirà peraggiornare soci e cittadinicirca le attività dei volontari,il cui numero è in bella crescita, visto che gli iscrittial nuovo corso sono 53.

­­­n RACCONIGIIL GRAN GALÀ DI CICLISMOHA AVUTO OTTIMI RISCONTRISono stati prestigiosi enumerosi gli ospiti del Grangalà di ciclismo. ARacconigi c’erano MorenoArgentin, FrancoBalmamion, MirkoCelestino, Giorgia Bronzini,Francesca Fenocchio,Francesco Frattini, Roman

Luhovy, Francesco Moser,Davide Rebellin e ItaloZilioli. Gli onori di casa e i saluti iniziali sono stati fatti dal sindaco di Racconigi,Adriano Tosello, da RenatoBalestrino e dal senatoreMichelino Davico. La serataè stata ricca di sorprese e interventi spumeggianti da parte di Roberto Busso, conduttore dell’evento.

IL WI-FI GRATUITO IN ZONE DI FOSSANO

46 á 8 dicembre 2011 á succede intorno a noi

­­­n CARRÙ-DOGLIANI LA VISITA DEL GOVERNATOREDISTRETTUALE DEI LIONS Serata importante per i soci del Lions club Carrù-Dogliani e per il suopresidente, Paolo Candela,con accanto la moglieElisa, che hanno ricevuto la visita del governatore del Distretto108 Ia3,Roberto Bergeretti, con lagentile consorte Nella (fotosotto). Con lui il primo vicegovernatore, GianniCarbone, con Silvia, il presidente della prima

Circoscrizione, AlbertoNegro, il presidente dellaZona D, Giuseppe Ferrero,e il past-governatore dell’Emilia, Cesare Diazzi. A “dirigere” la serata è stato Mauro Bianchi.

n CUNEO LE ISTANZE DEL CUPLA AL DIRETTORE DELL’INPSIl direttore dell’Inps di Cuneo, Santo EugenioDelfino, ha ricevuto i rappresentanti delleAssociazioni pensionati dei comparti agricoltura,artigianato e commercioaderenti al Cupla (Comitatounitario pensionati lavoroautonomo) della provinciadi Cuneo. Il coordinatoredel Cupla, Natale Carlotto(nella foto sotto, a sinistra, con il direttore Delfino), pur evidenziando come i rapporti con i funzionari e dipendenti Inps di Cuneosiano sempre stati collaborativi e proficui, ha presentato, a nome delComitato, proposte concreteper andare incontro alle esigenze dei pensionati rappresentati, che inGranda sono 95.829.

n CUNEO ATTIVATO SPORTELLO CORECOM Da inizio dicembre per tutti i disservizi in materia di telecomunicazioni(mancata sottoscrizione di contratto, attivazione di servizi non richiesti,addebiti non riconosciuti,traffico non riconosciutoverso numeri speciali e asovrapprezzo, sospensionedel servizio, guasti alleapparecchiature e allelinee...), la Provincia mette a disposizione dei cittadini uno sportelloCorecom che sarà aperto il lunedì e il venerdì dalle 9alle 12 e gli altri giorni offrirà assistenza telefonica.

n TORINO APPUNTAMENTO MENSILE DI INCONTRO MATRIMONIALE Domenica 11 dicembre,all’Arsenale della pace delSermig, si terrà l’“Incontromatrimoniale” mensile comunitario che quest’annoassume un significato particolare perché coincidecon la festa per il 25o

anniversario del movimentoin Piemonte. Per facilitare la partecipazione delle coppie della Grandasono stati organizzati due pullman (per avere più informazioni e per le prenotazioni: tel. 011-9800144).

n CLAVESANA FESTA DELLA CANTINA PER L’ACQUISIZIONE DELL’EX SCUOLA ELEMENTARE La ex scuola elementaredelle Surie è diventata ufficialmente di proprietà di “Cantina Clavesana”: i 350 viticoltori associatiattivi nella zona hanno festeggiato l’acquisizionedell’edificio messo all’astadal Comune di Clavesana(foto sotto). Al suono della campanella e al richiamo di “Tutti ascuola”, i soci si sono riunitiin una delle aule storicheper ascoltare dalle voci del presidente, GiovanniBracco, e della direttrice,Anna Bracco, i motivi che hanno spinto il Direttivo a partecipare all’asta pubblica indetta dall’Amministrazione.

«Siamo noi bambini il domani del mondo» hanno cantato a Bra gli alunni della scuola “EdoardoMosca” in occasione dell’inaugurazione dei nuovi pannelli che abbelliscono la facciata della

palestra di via Mercantini (foto a lato). Il grazie per il lavoro fatto è arrivato dal sindaco, Bruna Sibille,la quale ha sottolineato come questa collaborazione “creativa” con la scuola abbia dei precedenti. Laprima cittadina ha ricordato il grande murales nella mensa scolastica che, nonostante i lavori diristrutturazione dei locali, è stato mantenuto e ora fa bella mostra sulla parete. Ma anche il lavoro deipiccoli sulla fontana di piazza Falcone e Borsellino: tanti palloncini colorati per dire basta alla mafiae alle ingiustizie. Parole di elogio per quanto fatto dai ragazzi e dalle insegnanti sono arrivate anchedal dirigente scolastico, Giuseppe Giacone, presente all’inaugurazione come pure le famiglie degliallievi e i rappresentanti di alcune associazioni sportive, dai Veterani dello sport a “Sportiamo”.

NUOVI PANNELLI SULLA SCUOLA “MOSCA” DI BRA

Ottimo risultato per la terzaedizione della “Settimana eu -ropea per la riduzione deirifiuti” che ha visto Alba farparte delle 960 iniziativeorganizzate in tutta Italia edelle oltre settemila organiz-zate in 19 Stati europei. Comenel le edizioni precedenti, l’a -desione alle iniziative orga-nizzate nella capitale del leLanghe è stata notevole (fotosopra). Tra le proposte piùapprezzate c’è stata la conse-gna, a tutti gli studenti dellescuole medie albesi, del deca-logo con le buone pratiche perla riduzione dei rifiuti.

l’installazione sperimentaledel sistema di autovelox,una successiva analisi del traffico e dei risultati raggiunti, una campagna di comunicazione mirataalla sensibilizzazione del cittadino sulle tematichedi sicurezza e controllo.Sono intervenuti: RobertoRusso (foto sopra) assessore provinciale ai trasporti;Fiorenzo Prever, sindaco diNarzole; Mauro Dogliani,assessore comunale al bilancio e al turismo;Paolo Goglio, coordinatorenazionale del progetto.

n MONCHIERO UN ARRESTO PER DROGA250 grammi di cocainamolto pura sono stati sequestrati dai Finanzieri del Nucleo mobile dellaTenenza di Mondovì (foto sopra) nel corso di un intervento effettuato in Monchiero, al termine del quale un albanese ventunenne, disoccupato,abitante a Farigliano, è stato tratto in arresto.

n ALTO TANARO “ALLA SCOPERTA DELLENOSTRE RADICI” A SCUOLASono una decina gli istitutiche, da Viola a Villanova,attraverso un lavoro di ricerca finalizzato a recuperare storie e tradizioni locali da pubblicare su opuscolie dvd, prenderanno parte al progetto “Alla scopertadelle nostre radici: adulti e ragazzi in dialogo” della comunità montana“Alto Tanaro cebano monregalese”. L’iniziativa si pone l’obiettivo di recuperare la propriaparlata, il senso di un dialetto e la storia di un paese, oltre che di andare in cerca delle proprie radici attraverso lo studio delle suggestioni religiose di un territorio.

n NARZOLE PROGETTO PILOTA “NOI SICURI”È stato presentato a Narzole, in municipio, il progetto “Noi sicuri”. Il progetto pilota di sicurezza stradale prevede una preventiva analisi dei punti critici esistenti e del traffico e delle velocità di percorrenza,

SETTIMANA DEIRIFIUTI AD ALBA

A COLLOQUIO CON IL DOTTORFRANCESCO NEGRO,

SPECIALISTA DELLA MANOCON AMBULATORI A BRA

E AD ACQUI TERME

Isuoi occhi azzurri e vispi nonmentono. Così come il suocarattere aperto al dialogo eal confronto, dote na turale in

grado di mettere a proprio agioanche il paziente meno loquace.Questo è il dottor Francesco Ne -gro, specialista delle patologiedella mano con ambulatori a Bra eAcqui Terme.Collabora con lui uno staff moltoben preparato, composto da: Lo -retta Polo vio, soprannominata “laMare scialla”, infermiera profes-sionale, ca posala, coordinatricedell’attività clinica e primo contat-

ché factotum del gruppo conresponsabilità gestionale tecnicadegli studi.Inquadriamo meglio una parteimportante del nostro corpoqual è la mano...«Nella corteccia cerebrale allamano è dedicata la parte più este-sa di ogni altra parte del corpo:ogni dito è posto in relazione aun’ansa del cervello. Questa“sezione”, denominata “Ho mun -cu lus sensitivo”, si scom pone inorgani differenti rappresentati cona ree diverse: la mano occupa ap -punto un’a rea grandissima, inrap porto a quella “dedicata” altronco e alle gambe. Ciò lasciaintendere perfettamente quantoinfluisca il cervello sull’uso dellamano. Ecco perché occorre a vereun approccio di tipo psicologicocon gli incidentati, gli amputati.Inoltre alcune malattie neurologi-

to per i pazienti dello studio;Maria Teresa Polovio, infermieraprofessionale, strumentista dedi-cata di sala operatoria, responsa-bile dei materiali chirurgici e dellaprocedura del gel piastrinico;Doriana Scarlata, re sponsabile delgruppo per la fisioterapia, diplo-mata massofisioterapista trienna-le e specializzata in patologie dellamano, rieducazione fun zionale,confezionamento e applicazionetutori. E poi c’è Vilmo, co lui che docu-menta passo passo tutte le fasioperatorie del dottor Negro, non-

Meraviglioso organoda conoscere meglio

Simona Borsalino

48 á 8 dicembre 2011 á informazione promozionale

A FIANCO: UN ESEMPIODI UN TRATTAMENTO CHE HA RIDONATO BELLEZZAALL’ARTO RISPETTO ALLACONDIZIONE ORIGINARIA

fatto evolvere, al di là delle cre-denze religiose, è il pollice, il qualeci ha permesso di dar forma adiversi utensili che ci hanno per-messo di non essere assimilabiliagli animali. Il pollice, insomma, ciha consentito un’attività manualee quindi il progresso. La mano neisecoli ha avuto una rappresenta-zione di tipo sociale, testimoniataancor oggi con segni evidenti,specie in alcune regioni del sudItalia. Nell’arte la rappresentazio-ne dell’arto superiore è semprestata abbinata a un pensiero lega-to al concetto di misticità, di pre-ghiera. Non caso il gesto ritualeprevede appunto l’unione delledue estremità, un po’ come se siunissero le due energie teorizzatedall’antica fi losofia cinese, lo yin elo yang».Parliamo di personaggi famosie di patologie della mano?

asportate senza lasciare segni oper le verruche del dorso». Un capitolo a parte è costituitodalle amputazioni...«Esse rappresentano, come giàanticipavo, un trauma psicologiconon indifferente e assai difficile dafar superare da parte del paziente,il quale si lascia alle spalle conestrema difficoltà il momento e hasempre bisogno del massimosostegno per farcela. La miaesperienza di anni nel settoremedico mi ha consentito di svilup-pare una sensibilità che si è rivoltaa considerare il problema inizial-mente dal punto di vista estetico,per poi trattare l’ottimo utilizzo

confortevole dal punto di vistaumano, tecnico e professionale e,soprattutto, perché mi vienemesso a disposizione ogni stru-mento e qualsiasi innovazionetecnica da me richiesti. Mi sentoin dovere di ringraziare laDirezione della casa di cura, nellapersona del presidente, dottorGiacomo Brizio, nonché tutto lostaff amministrativo e sanitario siadi reparto, sia di sala operatoria, inquanto ci con sente di lavoraresempre ad altissimi livelli nelcompleto ri spetto del confort ededicando un’attenzione massimaal malato, che merita professiona-lità e tanta umanità».

della mano dal punto divista funzionale. Perquanto attienea l l ’ a m p u t a z i o n etotale del dito odell’apice interven-go con plastiche perriportare tessuti ericostruire il polpastrelloop pure l’unghia».Dottor Negro, in tutti questimesi su “IDEA” abbiamo parla-to della sua professionalità edel suo amore per i pazienti.Non ab biamo però mai appro-fondito l’a spetto chirurgico. Do -ve la possono contattare i letto-ri del la nostra rivista?«La mia attività principale, dalpunto di vista chirurgico, vieneeseguita presso la casa di cura“Città di Bra”. Ne sono felice inquanto ho trovato in questa strut-tura un ambiente davvero molto

Ma oggi la mano ha una va lenzaanche estetica...«Secondo un recente studio pareche le donne le osservino in modoparticolare in quanto parte delcorpo più esposta. Se poi alla visi-bilità aggiungiamo il crescentevalore estetico, im portante para-metro per de ter mi nare l’invec-chiamento della persona, si coglieappieno la ragione dell’odiernaattenzione verso le metodologieestetiche mirate. Le problemati-che di natura estetica della manosi presentano a livello superficialecutaneo e si evidenziano con di -scromie e macchie o rugosità oggidel tutto risolvibili con rivitalizza-zione con gel piastrinico o con a -cido jaluronico per levigare e lifta-re il dorso della mano, così co mela radiofrequenza risulta adattaper combattere le macchie, per leneoformazioni che vengono

che, come l’epilessia o i traumicerebrali, possono svilupparepatologie nella mano co me lamalattia di Dupuytren. Questa èun’altra prova del fatto che esisteun collegamento diretto, e strettis-simo, tra cervello e mano». La mano, in fondo, è un organodi contatto con il mondo.«Verissimo. Anch’io lo ricordosempre durante i miei convegni.Basti pensare che i ciechi leggonocon le mani e i muti parlano conesse. Quando dobbiamo esprime-re un segno d’affetto, la manoaccarezza, oppure la si porge insegno di saluto e di ri spetto. Lasua “componente” che però ci ha

«Quella di Niccolò Paganini, adesempio, era malata in quantosoffriva della sindrome di Mar fan,una condizione medica che fra lesue peculiarità annovera la lussa-zione del cristallino, l’a neurismadell’aorta e una lassità e sagerataall’articolazione del la mano. Cosìl’artista riusciva a prendere treottave sul violino di Stradivari. Isuoi “Ca pric ci” e rano frutto di unalussazione innaturale delle artico-lazioni! Morì a soli 37 anni d’etàper un aneurisma dell’aorta, cioèla principale complicanza propriodi quella malattia che gli consentìdi diventare un artista noto e tutto-ra ricordato nel mondo».

Comeogni altro organo

del nostro corpo, anche lamano si può ammalare e lemalattie che la colpiscono

possono compromettere il suofunzionamento. E poi ci sono i

traumi legati a incidenti sullavoro, domestici o nel

tempo libero.

A sinistra: il dottor FrancescoNegro con Simona Borsalinodella redazione di “IDEA”.Parlando di traumi della mano,si è soliti pensare che essi consistano in una “semplice”frattura. La realtà quotidiana,purtroppo, dimostra invece che le patologie a essi collegati sono molte e colpiscono gli arti superiori a molti livelli, a volte creando danni al sistemaosseo, ai tendini e ai nervi che,nei casi più gravi, determinanoaddirittura l’amputazione

8 dicembre 2011 Ü 49

sa bato». «Ah, sabato? E non vailavorare, tu? Non vai a lavora-re in ufficio, a fare le macchi-ne? E io non vado all’asilo-ba -by pacching? E dove andiamoallora?». «Stiamo a casa, fuoripiove». «Non piove più, nonpiove più. Dov’è la bici mia?Andiamo con la bici mia?Mettiamo la giacca? Dov’è lagiacca di gnomo mia? Con cap-puccio? Eh? Dov’è la giacca dignomo mia? Dove sono le scar-pe mie che mi ha regalato Fa -bio? Papà? Papà? Dove seitu?». «Sono qua, stiamo qua».«Allora voglio guardare PippiCalzelunghe! E Annica e Tom -my e la cimmia, il signorNielsson...». «Una colazione albar? Eh, che ne dici? A parte ilfatto che si dice “Vorrei”, eogni tanto si dice anche “Perfavore”, e poi si dice “Scim -mia”, di Pippi abbiamo già vi -sto tutti gli episodi almenoventi volte!». Lo Scimmiotto faper ricominciare a parlare:«Ok, ok guardiamo Pippi. Soloun episodio però», lo previeneil Neo papi, stremato.Il Neopapi e lo Scimmiotto sispalmano abbracciati sul diva-no. Lo Scimmiotto guarda bea -to Pippi appoggiato sulla pan-cia del papà. Il Neopapi si asso-pisce chiedendosi da chi abbiapresto lo Scimmiotto tuttaquesta incontenibile, e franca-mente eccessiva, energia findal primo mattino. Poi gli cade l’occhio sulla Neo -mami che scende le scale fi -schiettando: «Neopapi, che sifa? Usciamo? Piove ancora?Fac ciamo due compere? Madormi???».

«Papi, papaa!»,chiama lo Scim -miotto dal letti-no a gran voce.

«Papà! Ho dormito!». «Mmm...»,risponde il Neopapi dal letto.«Papà, papino! Vieni, andiamosotto! Mi fai il latte? Eh? Mi faiil latte a me?». «Mmm... aspet-ta...». «Con il Nesquik! Vieni,papi? Tu vieni?». «Arrivo», mu -gu gna il Neopapi che è un tipo dipoche parole già quando è bensveglio, figurarsi alle 7 meno unquarto del mattino.«Ciao, papà! Io ho il pigiama diSaetta McQueen, hai vitto?Guarda: c’è anche Luigi, Guido eanche Cricchetto. Hai visto tuCricchetto? Il pigiama che mi haregalato nonna. Io non ho dettograzie a nonna che mi ha regala-to le calze verdi, eh eh... Quan -do la vedo io dico grazie a non -na. Le calze verdi dove sono, losai tu?». «Mmm... non so. Vieni,togliamo il pannolino».

«No, il pannolino non toglia-mo, io non metto le mutandi-ne. Io ho fatto pipi sul pannoli-no, ah, ah, ah! Pipi sul pannoli-no». «Su, dài!». «Ok, ok, mettole mutandine di Uomo Ragno.Ci sono le mutandine di UomoRagno? No? Io metto le mutan-dine di Winnie the Pooh? C’èWinnie the Pooh che mangia ilmiele? Anche zia Lucia lavoracon il miele e le api mentrelavora fanno zzzz, zzz! An -diamo giù e tu mi fai latte conil miele e Nesquik, tu?».Lo Scimmiotto con le molle e ilNeopapi stropicciato scendonoin cucina. «Metti le antiscivo-lo». «Ok, vaaa beeene», rispon-de lo Scimmiotto stranamenteaccondiscendente. E qui biso-gna prevedere il peggio perché,quando fa così, ha qualcosa inmente. Non appena il Neopapisi accuccia per mettergli le cal -ze, inizia ad arrampicarsi su dilui cantando: «Io ti salo! Io tisalo!». «No, smettila! Scendi.Ac cendiamo la tele. Guarda c’èil Fantabosco». «Ehi, garda!Fan tabocco! Io fatto foto conFantabocco!». «È vero, abbia-mo fatto la foto con i personag-gi quando sono venuti a Che -rasco». «Io non volevo fare lafoto con Fantabocco! Poi hofatto la foto. Io ho due anni:bambino di due anni dice sem-pre “No, no, no!”, dice il librodi mamma...». «È vero, lo diceil li bro di mamma ed è propriola verità. Il bambino di dueanni a volte è proprio insop-portabile», so spira il Neopapifacendosi un caffè.«Papi?». «Sì?». «Dove andiamoadesso?». «Stiamo a casa... È

Sara Matteodo

Cosa sia la maternità per una donna è qualcosadifficile da comprendere, se non la si vive. Grazie alla “verve” di una lettrice che sa dosareironia e... sentimento, “IDEA” ospita una rubrica dalla periodicità variabile nella quale chi ci è passato, anzi ci sta passando,ossia la nostra Sara Matteodo, racconta come, dopo aver affrontato le gravidanze, riesce a gestire la nascita di un figlio... e di quella successiva. Eh sì, perché a casa di Sara e Fabrizio,oltre a Leonardo, adesso c’è anche la piccola Lucia

Un normalissimo (?)SABATO MATTINA DI RIPOSO

50 á 8 dicembre 2011 á diario di una neomami... ora bis

LA LEGGE DI STABILITÀa cura di Marco Ansaldi

La normativan STUDIO ANSALDI & ASSOCIATIMarco e Antonello Ansaldi,titolari dello studio sito ad Alba,in via Santa Barbara 1 (scala A);tel. 0173-366212WWW.ANSALDIASSOCIATI.IT

CONSULENZA COMMERCIALEE DEL LAVORO

Èstato l’ultimo atto del governo Berlusconi, approvato dalla Camera deideputati il 12 novembre: il maxiemendamento, fino a qualche anno fa deno-minato “Finanziaria”, contiene oltre il 50% delle misure richieste all’Italiadall’Unione europea per il contenimento della spesa pubblica e il rilancio

dell’economia. Ecco le misure più importanti concernenti il mondo delle imprese.APPRENDISTATO. Alle imprese con meno di 10 dipendenti viene riconosciuto unosgravio del 100% dei contributi per i primi 3 anni di lavoro per i contratti di apprendistatostipulati nel periodo decorrente tra il 1° gennaio 2012 e il 31 dicembre 2016.LAVORO E PREVIDENZA. Incrementata di un punto percentuale l’aliquota contributi-va da versare alla gestione separata dell’Inps (dal 26,72 al 27,72%.)TASSAZIONE AGEVOLATA DEL REDDITO. Confermati per tutto il 2012 gli sgravicontributivi e fiscali (10%) sulle retribuzioni riconosciute ai lavoratori dipendenti per gliincrementi della produttività aziendale (ad esempio premi e straordinari).AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA. Per il 2012 prorogato il riconoscimentodella cassa integrazione guadagni in deroga anche per le aziende che non ne avrebberoavuto diritto e prorogata la mobilità in deroga e la disoccupazione speciale.BILANCIO SUPERSEMPLIFICATO. In materia di società di capitali viene previsto che,a decorrere dal 1° gennaio 2012, le srl che non hanno nominato il Collegio sindacale po -tranno redigere il bilancio secondo uno schema semplificato.DISCIPLINA DELLA REVISIONE LEGALE DEI CONTI. Nelle srl l’atto costitutivopotrà prevedere, determinandone competenze e poteri, la nomina di un revisore o di unsindaco anziché di un Collegio sindacale. Per le società aventi ricavi o pa trimonio nettoinferiore a un milione di euro, lo statuto potrà prevedere che l’organo di controllo sia com-posto da un sindaco unico, scelto tra i revisori legali iscritti nell’apposito registro.CONTABILITÀ SEMPLIFICATA. Per i soggetti in contabilità semplificata e i lavoratoriautonomi che effettuano operazioni con incassi e pagamenti interamente tracciabili,facoltà di sostituire le scritture contabili con gli estratti del conto corrente bancario. SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA. Le srl potranno esse re costituite, senzal’intervento notarile, con semplice scrittura privata e non più con atto pubblico.CONTROLLI SULLE ASSICURAZIONI RC AUTO. Introdotte nuove norme sulla verifi-ca dell’esistenza della copertura assicurativa obbligatoria sui veicoli l’accertamento dellamancanza di copertura assicurativa obbligatoria potrà essere effettuato anche con il raf-fronto dei dati delle polizze assicurative con quelli provenienti dai dispositivi o apparec-chiature delle Forze dell’ordine (tutor, autovelox, varchi di controllo delle Ztl, ecc.).SEMPLIFICAZIONI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Snellita la proceduraper le certificazioni rilasciate dalla P.A. relativamente a stati, qualità personali e fatti: essepotranno valere solo nei rapporti tra privati, mentre nei rapporti con la Pubblica Ammini -strazione i certificati e gli atti di notorietà dovranno essere sostituiti dalle relative dichia-razioni sostitutive. Le certificazioni dello Stato civile, gli estratti e le copie integrali degliatti di Stato civile, nel caso in cui l’interessato dichiari, in fondo al documento, che le in -formazioni contenute nel certificato stesso non hanno subìto variazioni dalla data di rila-scio, varranno anche oltre i termini di validità. La P.A. avrà l’obbligo di acquisire i dati dicui necessita direttamente dagli enti che ne sono in possesso, previa indicazione, da partedell’interessato, degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o deidati richiesti, ovvero di accettare la dichiarazione sostitutiva prodotta dall’interessato.

IL MAXIEMENDAMENTOVARATO DAL GOVERNO

BERLUSCONI QUALE SUO ULTIMO ATTO

E APPROVATO DAL PARLAMENTO IL 12 NOVEMBRE

CONTIENE CONSISTENTIINNOVAZIONI

CHE RIGUARDANO LE IMPRESE. NE DIAMO

UNA SINTESI RAGIONATA

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52 á 8 dicembre 2011 á informazione promozionale

COSTA SORRIDERE?

Ma quanto

n LA SCIENZA DELL’EQUILIBRIOISTITUTO MAGNUScorso Statuto 3112084 Mondovì (Cn)tel. [email protected]

La necessità di ridurre i costidelle cure dentistiche è semprepiù avvertita, soprattutto inperiodi di difficoltà economica

come quello attuale. Nu merose sono le iniziative promosse dasingoli e associazioni per consentireanche alle fasce più deboli di accederealle cure dentarie. Il problema dei costi è particolarmenteevidente quando parliamo di trattamentiimplantologici e protesici che ri chie -dono un’alta specializzazione e un note-vole impegno nella progettazione se sivuole ottenere la migliore funzionalità,un’estetica adeguata e, soprattutto, una lunga durata. A questo proposito, si può ben affermare che una protesi costruita secondo i mi glioricriteri tecnologici e funzionali debba mantenere la propria funzionalità integratanegli anni, senza la necessità di dover rifare nuovi ponti o mettere ulteriori impianti.È giusto cercare di contenere le spese per le cure dentali, ma è ancora più importanteassicurarsi che queste siano risolutive, una volta per tutte, dei problemi dei denti edelle gengive. È quindi evidente che, con un risultato sostanzialmente definitivo, il costo delle curerisulti inferiore se proiettato nel tempo.Oggi questo è ottenibile con soluzioni implanto-protesiche più snelle ed ergonomi-che, di rapida esecuzione e, soprattutto, prive di metallo. Quest’ultima caratteristica è essenziale per rendere la protesi modificabile nel tempo,in quanto l’assenza di parti metalliche consente di effettuare quei necessari periodiciadeguamenti al continuo cambiamento della bocca che in ognuno di noi avvienecome risultato di processi di compenso e di adattamento. Questo è il principio su cui si basa il nostro concetto di “Protesi dentale posturaledinamica”, cioè di una protesi, fissa o mobile che sia, che offre l’importante possibili-tà di essere ottimizzata e resa funzionalmente adeguata, qualora se ne presenti lanecessità.Ecco, quindi, che un ponte posizionato oggi può durare indefiniti anni in quantosempre modificabile in relazione a nuove condizioni, ottimizzandone l’estetica eil comfort.Pertanto in quest’ottica il minor costo complessivo è ottenuto grazie alla durata neltempo dei manufatti protesici sempre riottimizzabili negli anni, ma deriva anchedalla stabilità della salute gengivale e dentale grazie alla corretta funzione occlusalee masticatoria. Un risparmio vero, frutto dell’alta qualità e della durata, grazie ametodiche cliniche e tecnologiche avanzate.Se a ciò si aggiungono altre iniziative di natura economica quali, ad esempio, ta riffeagevolate per specifiche fasce sociali e facilitazioni di pagamento, possiamo ben affer-mare che il costo delle cure odontoiatriche stia progressivamente diminuendo.

CON LA “PROTESIDENTALE POSTURALE

DINAMICA” PROPOSTA

DALL’ISTITUTOMAGNUS

DI MONDOVÌ SI CONTIENE ANCHE

LA SPESA: È UNAPROTESI, FISSA

O MOBILE, CHEOFFRE L’IMPORTANTE

POSSIBILITÀ DI ESSERE

CONTINUAMENTEOTTIMIZZATA E RESA

FUNZIONALMENTEADEGUATA

54 á 8 dicembre 2011 á informazione promozionale

Q ello di Campovolo di Reggio Emilia, il 16 luglio, con oltre 120 milaspettatori e tre giorni memorabili, è un concerto già storico che oradiventa una spettacolare esperienza live al cinema. Il primo film-con-certo realizzato in Italia in 3D, “Ligabue-Campovolo 2.0”, program-

mato nelle sale già dal 7 dicembre, grazie all’innovativa tecnica usata per le riprese ealla potenza dell’audio (mixato negli studi di George Lucas in California), proiettaall’interno della trascinante esperienza di quel memorabile evento, portandoci sulpalco di fianco a Lu ciano e in contemporanea in mezzo al suo pubblico, per dare cosìa tutti la possibilità di essere spettatori reali di quell’epica esibizione.Attraverso il docufilm, per la regia di Marco Salom, che si snoda durante tutta la pel-licola si compone un ritratto inedito di Luciano Ligabue che, nei luoghi in cui vive,racconta se stesso, i suoi amici di sempre e la storia di un profondo legame con unmanager “ora e allora” al suo fianco. Tra esecuzioni live e storie di vita, tra l’emozio-ne dei musicisti prima di salire sul palco e quella dei fan accampati da giorni in attesa,nel film si aprono anche le porte su alcuni retroscena tra i più nascosti di un eventocosì immenso, difficoltà e imprevisti da affrontare prima di uno spettacolo complessoraccontato anche con momenti divertenti che sfiorano i toni della commedia.Lo stesso Ligabue ha dichiarato: «Ho sempre detto che l’esperienza di un concerto lasi vive, non la si racconta. La tecnologia in 3D, però, è la cosa che più si avvicina a far -la rivivere». L’artista, dopo aver visto il premontaggio del concerto, ha scritto sul suoblog: «Avrei voluto che voi tutti foste lì per ricordare (o per assistere se non c’eravate)con i vostri occhi e le vostre orecchie. Avevo ben nitide nella mia memoria voi e il ca -taclisma di emozioni provate, ma rivedere tutto e soprattutto rivedere voi ha avutoun effetto di nuovo sconvolgente».

56 á 8 dicembre 2011

PROROMPENTE LIGABUE IN 3D

“CAMPOVOLO 2.0”È IL DOCUFILM IN CUI RIVIVE IL CLIMADELLO STORICOCONCERTO DEL LUGLIO

DI QUEST’ANNODAVANTI A OLTRE120.000 PERSONE

a cura di Mario Rosa

Al cinema

n CAMBIO VITA (Usa, 2011); commedia; regia diDavid Dobkin; con Ryan Reynolds,Jason Bateman, Olivia Wilde, LeslieMann, Alan Arkin, Mircea Monroe,Dax Griffin, TJ Hassan, SydneyRouviere e Ed Ackerman.Jason Bateman (“Come ammazzare il capo... e vivere felici” e “Due cuori e una provetta”) veste i panni di un uomo sposato che si scambia con il suo migliore amico per fare il filo a una sua collega di lavoro.

n MOSSE VINCENTI (Usa, 2011); commedia; regia diThomas McCarthy; con Amy Ryan,Paul Giamatti, Bobby Cannavale,Jeffrey Tambor e Burt Young.Un avvocato con problemi economiciper arrotondare lo stipendio fa l’allenatore di wrestling per i ragazzidi un liceo. A complicare ancora dipiù le cose, ci si mettono un anzianocliente, di cui diventa il tutore, e il nipote del cliente che, scappatodi casa, si rifugia dal nonno.

n THE ARTIST (Francia, 2011); drammatico; regiadi Michel Hazanavicius; con JohnGoodman, Missi Pyle, PenelopeAnn Miller e James Cromwell.1927: durante la transizione dalmuto al sonoro, a Hollywood GeorgeValentin è una star che vede avviarsiil suo declino con l’avvento di questanovità. Peppy Miller, invece, da semplice comparsa diventa un’attricefamosa. Nasce un amore, reso difficile dai loro opposti percorsi.

Taglia il traguardo dellecinque edizioni il Cff-Cuneo film festival. Larassegna cinematogra-

fica proposta nel capoluogo cele-brerà la cultura italiana vista attra-verso la pellicola; storia, personag-gi, territori e tradizioni della peni-sola saranno proposti attraversoproiezioni e cineforum con ospiti iVip del mondo dello spettacolo. Va evidenziato il concorso per icortometraggi che presta uno spa-zio non solo al vincitore, ma a tuttii partecipanti. Secondo la pro-

grammazione sa ranno proiettatitutti i lavori, con accesso gratuito

nelle sale, ve trine per gli stessiproduttori e possibilità  di

conoscere un mon doricco di cul tu ra.

Il primo ap pun ta -mento è fissato

per mer coledì14 dicembre alcinema “Mon - vi so”, con la

premiazione delmi glior corto in

concorso e l’omag-gio a Vittorio Gas -

sman, con la proie-zione, e la successi-va discussione, delfilm-doc “Vit torio

racconta Gass man”presentato dal lo stes-

so regista dell’opera,Gian carlo Scar chil -

li.  Giovedì 15 sa rà pro-tagonista il regista Luca

Miniero, il quale tra l’altroha firmato il campione d’incas-

si “Benvenu ti al sud”, che presen-terà il film “In cantesimo napoleta-no”, a cui se guirà la proiezionedella pellicola. Venerdì 16, alle 21, i riflettori siaccenderanno su Paolo Villaggioche presenterà il film da lui inter-pretato “Il segreto del bosco vec-chio” tratto dall’omonimo raccon-to giovanile di Dino Buzzati, di -retto da Ermanno Olmi nel 1993. L’attore che ha dato le fattezze aFantozzi sarà al centro anche del -l’appuntamento di sabato 17 alle9, nello spazio incontri della fon-dazione “Crc”, quando incontreràgli studenti di Cuneo e le associa-zioni di cinefili, mentre dalle14,30 alle 20 saranno proietta-ti i corti selezionati. In chiusura, domenica 18,alle 21, “Un film nel piat-to” al ristorante “Les gour -mands”, serata ga stro no -mica in cui lo chef presente-rà i piatti del cinema italiano,con proiezione delle sce ne ispi-ratrici delle portate.

Dal 14 al 18 dicembre il cinema fa capolinoin Granda, con la presenza di ospiti illustrie la proiezione di corti e lungometraggi

QUINTO “CUNEOFILM FESTIVAL”

Sopra, a sinistra, si riconosce il registraLuca Miniero che ha già all’attivo alcuni film di grande successo; a destra, Paolo Villaggio,un pezzo pregiato del cinema italiano

Giuliano Belfiori

“Vittorioracconta Gassman”

si avvale di una quarantinadi personaggi del mondo dellospettacolo chiamati a inedite

testimonianze-tributo, fra i quali:Sergio Castellitto, Dino DeLaurentiis, Mario Monicelli,

Ornella Muti e CarloVerdone.

58 á 8 dicembre 2011 á il rendez-vous ideale per i cinefili della Granda

Il quarantaquattresimopre mio “Acqui storia” si èconfermato un evento digrande interesse. Sul palco

del teatro “Ariston” di AcquiTerme, con la conduzione di A -lessandro Cecchi Paone, si è svol-ta la premiazione di personalitàd’eccezione nel campo della cul-tura e dello spettacolo: per la se -zione storico-scientifica il premioè andato a Roberto De Mattei, do -cente di storia della Chiesa e delcristianesimo all’Università eu -ro pea di Roma con il volume “IlConcilio Vaticano II-Una storiamai scritta” (Lindau). “In silenzio gioite e soffrite-Sto -ria dei servizi segreti italiani dalRisorgimento alla guerra fredda”(Il saggiatore) di Andrea Vento,storico e giornalista, si è aggiudi-cato il premio nella sezione stori-co-divulgativa. Il riconoscimento speciale “Te -stimone del tempo 2011” è statoconferito a Marcello Veneziani,Brunello Cucinelli, Ida Magli edEzio Greggio, i quali hanno rice-vuto la riproduzione in bronzodella “Bol lente”.All’ideatore e conduttore del pro-gramma di Raidue “Voyager-Aiconfini della conoscenza”, Ro -ber to Giacobbo, è andato il pre-mio “La storia in tv”, mentre lamedaglia presidenziale, conferitadal capo dello Stato, Giorgio Na -politano, è stata assegnata al l’o -norevole Antonio Martino. Vincitore della sezione romanzostorico è stato Stefano Zecchi,no to opinionista del programma

“Porta a porta” di Bruno Vespa,nonché saggista, editorialista, do -cente di estetica all’Universitàde gli studi di Milano, il cui ro -manzo, “Quando ci batteva forteil cuore” (Mondadori), ricostrui-sce la tragedia delle foibe, non-ché l’esodo degli italiani da Istria,Dalmazia e Fiume dopo il secon-do conflitto mondiale. Ambientata a Pola negli anni acavallo tra la fine della guerra e lacessione alla Jugoslavia, la tramaha per protagonista un bambinola cui madre è un’attivista dellalotta di liberazione. Il padre, inapparenza una figura opaca e disecondo piano, non bene cono-sciuto perché partito per la guer-ra quando il bimbo era appenanato, si rivelerà invece determi-nato, coraggioso e amorevole,por tando il figlio in salvo attra-verso un Paese martoriato, tramille pericoli e stenti. Nel libro la storia si intreccia conla vicenda intima di un rapportotra padre e figlio che nasce e sirin salda in situazioni estreme.

L’incontro tra i vincitori di “Acquistoria” e gli studenti delle scuolesuperiori della città, avvenutopresso il grand hotel “Nuo veterme”, è stato una proficua oc -casione di approfondimento degliargomenti alla ribalta, cui non èmancata l’introduzione del lo sto-rico Mario Bernardi Guar di che haesortato i ragazzi a cercare sem prela verità, con l’aiu to degli inse-gnanti o an che con tro la lorovolontà, se necessario. Abbiamo incontrato Stefano Zec -chi nella cornice “belle époque”del “Caffè delle terme”, presenta-toci dall’assessore alla cultura,Carlo Sburlati, padrone di casa eanima del premio “Acqui storia”.Perché questo romanzo?«Ho voluto portare una testimo-nianza forte in riferimento a undramma troppo a lungo taciuto.E ho inteso mettere in rilievo lafigura del padre, in un’epoca incui i padri vengono troppo spes-so “rottamati”». È una storia ispirata alle vicendedella sua famiglia?

60 á 8 dicembre 2011 á il ricordo nascosto (per interessi “di bottega”)

Patrizia Deabate

A sinistra: Stefano Zecchia colloquio con la nostra

valida collaboratricePatrizia Deabate dopo

la premiazione che l’ha chiamato alla ribalta

ad Acqui Terme (nell’immagine a destra)

assieme agli altri vincitoridell’edizione numero

44 della manifestazionededicata alla storia,

analizzata sotto diversipunti di vista e con diversi

stili e impostazioni

L’opinionista e saggista premiato da “Acqui storia” per il libroin cui, partendo da personaggi di fantasia, riaccende i riflettorisull’esodo dimenticato degli italiani da Istria, Dalmazia e Fiume

LA TRAGEDIA DELLE FOIBERIEVOCATA DA ZECCHI

fronte a quell’esodo». Perché ha scelto un bambinoco me protagonista?«Per porre l’accento sulla vicen-da umana, per avere il punto divista dell’innocenza, non quellodel coinvolgimento ideologico epolitico. Uno sguardo aperto aldramma di italiani come noi chehanno dovuto lasciare i luoghi incui erano nati e cresciuti e tutti iloro beni, per poter continuare aessere italiani». Il libro reca la dedica: «A Fe de -rico per ricordare. La vera gran-de infedeltà è dimenticare». Chiè Federico? «È mio figlio: io ho un bambinodi 7 anni, che adesso è qua... ingi ro con la madre. Lui mi è statodi grande aiuto, infatti il protago-nista ha più o meno la sua età e ioho usato il suo linguaggio: le do -mande che Federico fa a me sonole stesse che il protagonista delromanzo fa al padre». Perché la tragedia delle foibe edell’esodo è stata occultata finoal 2004, anno in cui è stata pro-

sul suo partito». In un passo del suo libro un per-sonaggio dice che a De Gasperinon importava di cedere l’Istriaperché interessato a salvare lapropria regione, l’Alto Adige... «Purtroppo ci sono stati opportu-nismi diplomatici che hannoeretto un muro di silenzio, cosic-ché la tragedia delle foibe è statarimossa dagli storici e dai libri ditesto delle scuole. Occorre ripor-tarla alla luce e farla conoscerealle nuove generazioni».Ha un messaggio per i discen-denti degli esuli?«Sì: non dimenticare, coltivare ecu stodire le proprie memorie edes sere fedeli alla propria identità».

«No, però tratta di cose che ho vi -sto con i miei occhi. Io sono diVenezia e l’ultima parte del ro -manzo è ambientata proprio lì:tra i miei ricordi d’infanzia rive-do ancora gli esuli delle terrecedute alla Jugoslavia affollare lecalli della Serenissima, che è qua -si una città di confine. La mia fa -miglia ospitò un profugo, ma luinon aveva figli con sé. Il bambinoero io, che rimanevo sbigottito di

mulgata la legge numero 92 isti-tutiva del Giorno della memoria?«Perché si trattava di una guerraperduta: l’Italia doveva risarcirele potenze vincitrici e non avevavoce in capitolo per farsi sentire.Ci sono stati condizionamentipolitici. Togliatti del Pci non a -veva interesse a puntare il ditocontro il regime comunista diTito in Jugoslavia, le cui malefat-te avrebbero gettato discredito

62 á 8 dicembre 2011 á letture davvero consigliabili

‰ “L’artigiana” di Alba ha appenastampato la seconda edizione, ar -ricchita di una ventina di pagine,di “A tempo perso” di Fran ce scoSo brero, nativo di Rodello, paeseche resta in cima ai suoi pensierimal grado la residenza albese.Nell’introduzione Ettore Paga nel -li, che prima lasciò all’autore lapoltrona di sindaco di Alba e poi ne“ereditò” il seggio parlamentare,spiega che il libro è «una miscella-nea, nel senso più alto e nobile deltermine» tra poesie in piemontese e

racconti scritti in italiano. “IDEA” ospita molto volentieri unodei testi autobiografici inediti inseri-ti dal professor Sobrero nella nuovae dizione dell’agile volumetto.

Eravamo ai primi delmese di dicembre del1942; avevo dicias-sette anni e frequenta-

vo la seconda Liceo presso l’isti-tuto salesiano “Valsalice”, in via -le Enrico Thovez 37, a Torino.Già da una ventina di notti conse-

Francesco Sobrero (foto sotto, a destra) è stato sindaco dellacittà di Alba dal 1970 al 1972,quando venne eletto deputato,poi confermato sino al 1983.La prima edizione di “A tempoperso” risale al 2009. Il libropropone poesie in piemontesecon traduzione italiana e scrittivari. L’edizione appena stampatada “L’artigiana” di Alba è stataarricchita di circa 20 pagine

IL PROF. SOBREROTORNA IN LIBRERIA

cutive avevamo dovuto passarequalche ora nel rifugio antiaereo,all’urlo delle sirene che annuncia-vano l’approssimarsi degli aereialleati (angloamericani) diretti,ma non si sa mai, verso Genova.In realtà nessuno si faceva l’illu-sione che Torino potesse essereri sparmiata; troppe industrie an -che produttrici di strumenti belli-ci e molte caserme vi erano inse-diate. Difatti il nostro turno nontardò ad arrivare; più che dallesirene l’arrivo delle cosiddette“fortezze volanti” fu annunciatodagli spari di una postazione an -tiaerea situata a ridosso del -l’Istituto, nella speranza che ser-vissero a tenerle lontane.Il nostro rifugio era il refettorio,protetto da un muro di sacchi pie -ni di sabbia; da un finestrino tipo“bocca di lupo” vedevamo salirein cielo le pallottole traccianti,per fettamente inutili, se non ad -dirittura dannose.La prima incursione non provocògravi danni; fu sicuramente unaprova e anche un monito che non

A Bra al centro polifunzionale “Arpino”, introdotto da Flavio Russo eFa bio Bailo, Gianni Farinetti ha presentato l’ultima fatica letteraria, “Laverità del serpente” (Marsilio editore). Farinetti, nato a Bra nel 1953,ma da anni residente a Torino, conclusi il Liceo artistico e la facoltà diar chitettura, lavora in una grande agenzia pubblicitaria, dove svolge illavoro di copywriter imparando «la sintesi e l’arte di buttare via ciò chenon serve». Si è poi occupato per anni di regia e sceneggiatura, realiz-zando alcuni documentari e cortometraggi. Queste esperienze sonosfociate nella narrativa, dove ha esordito nel 1996 con “Un delitto fattoin casa” (Marsilio) che vinse il “Grinzane Cavour-Autore esordiente”, il“Premier roman” di Chambéry e il “Città di Penne”. Seguì “L’isola chebrucia” (Marsilio, 1997), vincitore nel 1998 del “Selezione Bancarella”. Via via la sua produzionesi è arricchita di altri titoli tra cui “Il segreto tra di noi” (Mondadori, 2008) e “Regina di cuori”(Marsilio, 2011), libretto storico che ripercorre la vita di Rosa Vercellana, amante e sposa mor-ganatica di Vittorio Emanuele II. A Bra, a fianco del presidente del Consiglio comunale, FabioBailo, Farinetti ha parlato de “La verità del serpente” prendendo per mano i lettori e portandolinella trama di un giallo a molte voci, soprattutto femminili, nel quale s’intreccia, a rancori sopitie inespressi rimpianti, una devastante passione d’amore ambientata a Venezia.

GIANNI FARINETTI SOTTO LA ZIZZOLA

Elena Bottini

8 dicembre 2011 Ü 63

fu raccolto, né lo poteva a quelpunto. La notte successiva leesplosioni si avvicinarono e creb-bero di potenza; alcune fecerotremare l’intero edificio.Il direttore del collegio, don E -varisto Marcovaldi, già cappella-no militare nella prima guerramondiale, cercava di farci corag-gio; ci spiegò che non dovevamopreoccuparci degli scoppi anchese forti e vicini; diceva: «Se uditeuno scoppio, non è per voi».Teneva in mano una corona delrosario che gli pendeva un buonpaio di spanne lungo la tonaca; cifu un’esplosione tremenda; laluce si spense; sentivamo unostra no rumore, come di pietreche rotolavano; tornò la luce; laco rona del direttore gli si eraattorcigliata alle mani; il suovolto si era fatto terreo: qualchecentinaio di giovani erano affida-ti alle sue cure. Una responsabili-tà enorme. Comunque il granbotto l’avevamo sentito tutti etut ti eravamo salvi.L’allarme durò fin oltre la mezza-notte. Il Direttore dopo unabreve consultazione con i suoicollaboratori ci lasciò liberi ditornare a casa; chi restava lo face-va a suo rischio e pericolo; maqual era il rischio maggiore?Io non attesi neanche che sifacesse giorno; riempii la valigia,uscii insalutato ospite e mi avviaiverso la stazione, lungo la disce-

sa che porta al ponte sul Po.All’altezza del Monte dei Cap -puccini feci una breve deviazio-ne ed ebbi la visione terrificantedi una città in preda alle fiammenei suoi punti nevralgici e a pic-coli ma numerosi focolai provo-cati dagli spezzoni incendiari.Al centro della città potei vedereun grande globo di fuoco sovra-stato da una nuvola di fumodenso e scuro il cui odore acregiun geva fino alle mie narici. Erapiazza San Carlo che bruciava.Ripresi il cammino verso PortaNuova. Credo che fossi il solo,alle 2 (circa) del mattino, a cam-minare lungo via Vittorio Ema -nuele II nel buio pesto, incurantedi inciampare in qualche oggettoesplosivo.Sicuramente qualche santo miguidò tenendomi per mano (donBosco?). Non ci credete? Non fa niente; ci credo io.Giunsi alla stazione ed era deser-ta, gelida e senza nessun segno divita. Salii sul treno per Alba econtinuai a trovarmi solo, senzaneanche la possibilità di scambia-re qualche parola. Pestavo i piedisul pavimento, mi stropicciavo lemani e le orecchie prossime alcongelamento. Finalmente iltreno si mosse e io tirai un sospi-ro di sollievo; lasciavo dietro dime Torino ancora in fiamme.Il viaggio durò qualche ora, causale frequenti e prolungate soste

Un estrattoinedito di “A tempoperso” in cuiil futurosindaco di Alba e deputatoricordala Torino bombardatadel 1942che diedespunto alsuo... primocomizio

alle stazioni e anche in apertacam pagna. Giunse infine a scari-carmi ad Alba che erano le 8 dimattina. Era sabato e c’era il mer-cato; di gente ce n’era molta e mipareva più interessata a quel cheera successo nella notte a Torinoche non ai propri affari.Tenevano banco quelli prove-nienti dalle colline attorno che a -vevano, sia pure da grandedistanza, assistito allo spettacolodelle esplosioni le cui scintillesalivano in cielo come fuochid’artificio, e distruggevano lacittà. Incontrai un mio conoscen-te che mi disse di avere visto miobabbo. Lo rintracciai: in brevefum mo circondati da un discretonumero di persone curiose disapere da un testimone direttocom’erano veramente andate lecose. Fu il mio primo comizio,che suscitò forte emozione, spe-cialmente fra le donne. Gli uomini si limitarono a manda-re qualche maledizione a chi bensapete o immaginate. Tutti però avevano almeno unalacrima per la grande Torino e lesue macerie ancora fumanti.

Giovedì 15 dicembre, alle 18, lafon dazione “Casa Delfino” in corsoNiz za 2, a Cuneo, ospiterà la pre-sentazione del libro “Viaggio alfronte” di Maria Luisa De Caroli.Presenteranno il volume lo storicoGiuseppe Griseri e il pittore, regista,scrittore, coreografo e performerLuc-François Granier. InterverrannoAntonio Sartoris, presidente dellafon dazione “Casa Delfino”, e Mar cel -lo Cavallo, capodelegazione Fai (Fon -do ambiente italiano) di Cu neo, grup-po a cui l’autrice del libro aderisce.

Antonio Caprarica (foto), corrispondente Raida Londra ed ex direttore di Ra diouno Rai edel Giornale radio Rai, sarà protagonista diun doppio appuntamento tra Langhe eRoero, per presentare il suo libro “La classenon è acqua”. Venerdì 9 l’incontro avràluogo alle 17 presso il castello di Mango, perun evento organizzato dall’Ente fiera inter-nazionale del tartufo bianco d’Alba, mentresabato 10 dicembre la presentazione avver-rà a Bra, alle 18, a palazzo “Mathis”. In un incontro a ingresso libero, organizzato in collabora-zione tra l’Ammi nistrazione comunale della città dellaZizzola e l’Ente turismo territoriale “Al ba, Bra, Langhe eRoero”, il noto gior na lista dialogherà con il sindaco, BrunaSi bille, e l’assessore comunale alla cultura, Biagio Con -terno, nell’ambito di un appuntamento moderato da Lu -ciano Scarzello.Il suo ultimo saggio, “La classe non è acqua” (Sperling &Kupfer editori, 2011), traccia un ritratto semiserio del -l’aristocrazia terriera inglese, presa da un’incontenibilepassione per i cavalli e per i cani, con una vena di follia neicromosomi, un patrimonio familiare che include diversemigliaia di ettari di terra e alcuni manieri, nonché un corsodi studi a Eton.

SI PRESENTA “VIAGGIO AL FRONTE”Giovedì 15, alle 18, appuntamento a “CasaDelfino” per il libro di Maria Luisa De Caroli

CAPRARICA A MANGO E A BRA

tive. L’azienda conta un organicodi oltre 1.700 persone e gestisceun dici impianti di produzione ne -gli Usa e in Europa. La sede sarà il seicentesco mona-stero dell’Annunziata, che giàospita la fondazione “Scuola di al -to perfezionamento musicale” el’I stituto per i beni musicali in Pie -monte: «Il desiderio di arricchire la

Con il concerto dedica-to a Franz Liszt delpianista australianoLeslie Howard è sta ta

inaugurata, nella chiesa della Cro -ce nera di Saluzzo, l’associazione“Steinway society” di Pie monte eValle d’Aosta. La statunitense“Stein way musical instruments”,attraverso le sue controllate opera-tive, è leader mondiale nella pro-gettazione, nella produzione enella commercializzazione di stru-menti di al ta qualità. La società ha una delle collezionipiù preziose di marche nel settoremusicale. Attraverso la rete glo -bale di rivenditori, i prodotti“Steinway musical instruments”sono venduti a musicisti professio-nisti, dilettanti e studenti, cosìcome orchestre e istituzioni educa-

città di Saluzzo e il territorio pie-montese con la presenza di una“Steinway society», affermano gliideatori della nuova iniziativamusicale, «scaturisce dal bisogno,manifestato da un gruppo di opera-tori nel settore musicale, di creareuna nuova dimensione artistica ededucativa che, all’insegna di ungrande marchio, sinonimo indi-

64 á 8 dicembre 2011 á il territorio e la cultura

Paola Gallo SALUZZO & MUSICAÈ UN BINOMIOSEMPRE PIÙ FORTECostituita la “Steinway society” di Piemonte e Val d’Aosta, con sede nella città del Marchesato

Ivano Scavino (a sinistra) e Leslie Howards.

Il secondo è un pianistaaustraliano ed è stato

protagonista del concertodedicato a Franz List nella

chiesa della Croce nerache ha tenuto

a battesimo l’associazione“Steinway society” di

Piemonte e Valle d’Aosta.A presiederla è il maestro

Scavino, organista e direttore d’orchestra

formato alla scuola di Boris de Vinogradow

presso l’Università di Parigi, di rettore

musicale dell’Ac ca demiafilarmonica e della Scuola

di mu sica di Sa luzzo

“MONVISO 150 FRA CARTA E TELA”A Saluzzo, fino a lunedì 26 dicembre, l’antico palazzo comunale (sa -lita al castello) ospita nelle sala al piano terreno e secondo piano lamostra “Monviso 150 tra carta e tela”. Sono esposti quadri, stampe,incisioni e pubblicazioni che sono un omaggio al Monviso, alla cultu-ra alpina del nostro territorio e ai profondi significati da esso rappre-sentati. Le opere provengono esclusivamente da collezioni private esono per la gran parte sconosciute al pubblico. L’iniziativa è dalla Cassa di risparmio di Saluzzo, in occasione dellacelebrazione dei 110 anni dalla fondazione dell’istituto di credito. Orari di apertura: sabato e domenica, 10,30-12,30 e 14,30-18,30(apertura oggi, 8 dicembre, e nei pomeriggi del 9 e del 16 dicembre).

scusso di qualità e prestigio, inter-venga con le principali istituzionimusicali del territorio nella pro-mozione dell’eccellenza in musi-ca, nella condivisione dell’espe-rienza musicale, nella promozionee nel sostegno del talento musica-le. La sede in u na delle più sugge-stive città del Pie monte, la possibi-lità di accedere a uno dei piùimportanti istituti di ricerca musi-cologica del Pae se, la ricchezza e lapoliedricità delle manifestazionituristiche, culturali e sociali offertedalla cit tà lungo tutto l’arco del-l’anno, fan no di Saluzzo il luogoideale in cui cercare e sviluppare lapropria dimensione musicale alservizio di una vivace comunità».In Europa è presente una sola al trasede della “Steinway society”, aVerona. Presidente della Sezione Pie mon - te e Valle d’Aosta è il maestroIvano Scavino, organista e diretto-re d’orchestra formato alla scuoladi Boris de Vinogradow pressol’Università di Parigi, di rettoremusicale dell’Ac ca demia filarmo-nica e della Scuola di mu sica di Sa -luzzo. Direttore artistico è il mae-stro Andrea Vigna Ta glianti, piani-sta con un’intensa attività concer-tistica in Italia e all’estero; segreta-ria Gessica Monticone Pia tino,impegnata nella famosa a zien da difamiglia di strumenti mu sicali;con sigliere il maestro Danilo Ri -naudo, presidente della fondazio-ne “Scuola di alto perfezionamen-to musicale”. La settimana di eventi concertisti-ci, master class e incontri pubblicidedicati a Franz Liszt nei duecentoanni dalla nascita ha inauguratol’intensa attività della neo-nata as sociazione cultu-rale saluzzese. Leprin cipali attività, incollaborazione conle più rappresenta-tive istituzioni mu -sicali del territorio,con l’azienda torinese“Piatino pianoforti” econ il sostegno economico

di enti pubblici e privati, si articole-ranno, in linea con le altre “Stein -way so ciety” nel mondo e in parti-colare con la “Steinway society”-Area interregionale del Garda, at -traverso una serie di proposte,qua li rassegne concertistiche con ilpia noforte fulcro dell’attività arti-stica (in sinergia con la consolidataesperienza della rassegna pianisti-ca “Autunno musicale”, organiz-zata dall’Accademia filarmonica diSaluz zo); incontri di caratteremusicologico al fine di divulgare laconsapevolezza dell’arte mu sicalee sviluppare il senso critico, in par -ticolar modo tra i più giovani (incollaborazione con l’Istituto per ibeni musicali in Piemonte e con laguida del professor Alberto Basso,fondatore e direttore dell’Istituto);u na struttura didattica ad alto pro-filo, finalizzata dapprima all’avvi-cinamento e, in seguito, al perfe-zionamento dei futuri talenti pia-nistici che il territorio di compe-tenza della “Steinway society”pos sa accogliere e valorizzare (incon corso con la fondazione “Scuo -la di alto perfezionamento musica-le”); un corso permanente sulla co -noscenza del pianoforte dal puntodi vista tecnico-storico mirato allaformazione di personale al ta men -te qualificato nell’assistenza (incol laborazione con la Fon da zio nee con la “Piatino pianoforti”, lea-

der in Pie monte findal 1910).

Primaespressione europea

della prestigiosa casa di pianoforti, la “Steinway society” èun’associazione culturale no profitche persegue finalità artistiche e

didattiche, divenendo un autorevolepunto di riferimento nell’ambito

della grande musica, non solo classica.

DOMENICA LE OLIMPIADI CIRCENSI A SAVIGLIANO Nel palazzetto dello sport, dalle ore 15 alle ore 19, si esibiranno più di mille giovanissimi nell’ambito di un eccezionale “Natale al circo”L’associazione “Fuma che ’nduma” Asd e il Comune di Savigliano organizzano perdomenica 11 dicembre il “Natale al circo”. L’appuntamento è fissato dalle 15 alle19 presso il palazzetto dello sport saviglianese, in via Giovanni Giolitti.Gli organizzatori spiegano: «È una giornata che riunisce tutti gli allievi delle scuole

di circo attive nella provincia Granda, e cioè Cuneo, Marene, Savigliano, Sa -luzzo, Fossano e Bra. Ma arriveranno anche i ragazzi delle altre scuole dellaregione, cioè Torino, Orbassano, Pinerolo e Arona, e addirittura di fuori Pie -monte, come Savona e Genova. Aspettiamo un migliaio i giovanissimi gioco-lieri, acrobati, equilibristi che si esibiranno, interscambieranno le loro com-petenze e si sfideranno nelle “Olimpiadi circensi”».L’associazione “Fuma che ’nduma” ha sede a Savigliano, in via Saluzzo 78,e opera in tutta la provincia Granda lavorando con i bambini, ai quali inse-gna le tecniche circensi con il progetto “Bimbocirco”. Il sodalizio ha ideatoanche la manifestazione “Disabile per un giorno”, in cui le persone con pro-blemi di handicap mostrano al pubblico le proprie capacità artistiche. Inoltre i suoi componenti animano le piazze e le strade durante le feste eproducono e organizzano spettacoli teatrali e serate di lettura.

66 á 8 dicembre 2011 á in attesa delle festività

CEVA PROPONEL’OTTIMA CARNEPIEMONTESE

Il dicembre cebano “A spet -tando il Natale” è di quel licapaci di attrarre mi gliaia dipersone. Va da sé che il pri -

mo punto di forza sia costituitodal l’apertura dei negozi tutti i gior-ni, per favorire la scelta dei regali.Ma la lista degli eventi in program-ma è davvero degna di nota.Domenica 4 dicembre in piazzaVittorio Emanuele II è stata inau-gurata la “casa di Babbo Natale”de dicata ai bambini, con alberodelle sorprese, raccolta delle lette-re a Babbo Natale, cantastorie edistribuzione di dolci natalizi.Oggi, giovedì 8, festa dell’Im ma -colata, è prevista l’animazione congli artisti di strada che tornerannoa Ceva domenica 11, accompa-gnati dagli zampognari.Sempre domenica prossima, alle

21, al teatro “Marenco” si terrà ilconcerto di fine anno dell’orche-stra dell’“Academia Montis Re ga -lis” di Mondovì (foto a destra), de di -cato a tut te le associazioni locali.Mercoledì 14 sarà il giorno del-l’antica Fiera-mercato di SantaLucia su cui torneremo fra poco.Domenica 18, alle 14, scatterà la“Corri con Babbo Natale”, cammi-nata non competitiva nel centrostorico di Ceva.Mercoledì 21, dalle 8 alle 18, tor-nerà il “Mercato di Natale”. Giovedì 22, alle 21, al teatro “Ma -renco”, la banda musicale “A dria -no-Bersone-Masenti” si e sibirà incon certo e tornerà protagonistanel pomeriggio di sabato 24 perporgere gli auguri in musica a tutti.Ma torniamo al 14 dicembre, gior-no in cui si terrà l’evento clou.

L’annuale rassegna zootecnica delbestiame piemontese da macello èla parte economicamente più im -portante dell’antica Fiera di SantaLucia (la cui istituzione risale al XVsecolo) dedicata alla razza bovinapiemontese, manifestazione cheda decenni rappresenta un validostrumento per far conoscere ai

Lorenzo Vallese

La rassegna zootecnica delbestiame piemontese

da macello è il nucleo intornoal quale si svolge

l’antica Fiera di Santa Luciadi Ceva. Ma la vivace

cittadina propone eventi per tutto dicembre, come

il concerto dell’“AcademiaMontis Regalis” di domenica

IL 14 DICEMBRE, NELL’AMBITO DELLA

SERRALUNGAPROTAGONISTASU RAIUNO

Dopo l’importante risultato dellariapertura del castello, ottenutograzie all’accordo con la Di -rezione regionale per i beni cul-turali e paesaggistici del Pie -monte e la Regione, Serralungad’Alba sarà di nuovo protagoni-sta di un rilevante evento me -diatico. Grazie all’attività del -l’as sociazione “Amici di Ser ra -lunga” e alle sinergie sviluppatecon il Comune, l’ente turismo“Al ba, Bra, Langhe e Roero” el’Associazione commercianti al -besi, una parte della trasmissio-ne di Raiuno “Linea verde oriz-zonti” sarà dedicata al vivacepaese langarolo. L’appun ta -men to per i telespettatori è fis-sato alle 10 di domenica prossi-ma, 11 dicembre.

con sumatori la qualità della carneprodotta nel cebano. Ceva diventala capitale della carne bovina diqualità, per cedere lo scettro il gior -no dopo a Carrù, complice il buegrasso. La rassegna zootecnica dasempre colloca il “prodotto carne”della zona cebana in un ruolo diprimo piano, alla luce della ga ran -zia di genuinità da essa offerta.

tela, enoteche re gionali e botteghedel vino, cooperative agricole e re -lativi consorzi, imprese agricolesin gole o associate. I visitatori registrati durante l’edi-zione 2010, in arrivo, oltre che datutto il Piemonte, da Lombardia,Li guria, Emilia Romagna e To -scana, furono più di 5.000.È proprio un buon viatico!

FIERA DI SANTA LUCIA

La fiera è suddivisa in tre partiprincipali: il gran mercato, la mo -stra zootecnica con il mercato-con-corso e l’ampia area dedicata allemacchine e agli attrezzi agricoli eall’innovazione tecnologica.Partecipano come espositori-ven-ditori le maggiori associazioni diproduttori agricoli, con sorzi di tu -

GIORGIO CONTERITORNA CON UN CD E UN LIBRO

Aotto anni dall’ultimoalbum, “Il Conte sto -rie” (2003), Gior gioConte realizza il capo-

lavoro musicale “C.Q.F.P.” (“ComeQuando Fuori Piove”, 14,90 eu ro)e, quasi in contemporanea, fa u -scire il romanzo “Un trattore a ran -cio” (Cairo editore, 10 euro).A 70 anni compiuti proprio nel2011, il cantautore astigiano con-tinua a sorprendere per l’entusia-smo e l’inesauribile ricerca dei sen-timenti alla base dei suoi lavori,musicali o letterari. Una vena iro-nica e sarcastica, talvolta disillusae venata da una tangibile malinco-nia, pervade il nuovo cd: una rac-colta di tredici brani di cui dodiciinediti e l’ultimo, “Monticone”,scrit to dal fratello maggiore Paolo.

Che cd è “C.Q.F.P.”? «Un cd che mi rappresenta com-pletamente, che ho fatto a mia im -magine e somiglianza e che ha uncolore preciso, non evasivo come avolte capita. Direi una tinta aran-cio come il vecchio trattore che dàil titolo al romanzo. A differenzadegli altri dischi, non è stato realiz-zato in uno studio di registrazione,ma è nato tutto nella casa di cam-pagna a Viatosto dove vivo con lafamiglia. Il che mi ha dato un’emo-zione particolare perché è statopar torito come si usava fare unavolta: con la levatrice, l’acqua cal -da e gli asciugamani, in tutta sere-nità senza problemi di orari, di co -sti e di nervosismi. Insomma me losono coccolato sino in fondo e luiha fatto altrettanto con me».

Quanto è durato questo emozio-nante “parto”?«Un annetto, forse anche meno. Ledodici canzoni mi sono arrivatequasi di getto: una raccolta genero-sa e inaspettata un po’ come quan-do “scoppiano” tutti insieme, ma -turi, i pomodori e non sai più comefermarli. Grazie poi alla collabora-zione con il bravissimo Wal terPorro, poliedrico musicista che hasuonato piano, fisarmonica e stru -menti vari, sono riuscito subito acapire che tipo di disco volevo. Housato le mie chitarre, ci ho mes so ilsuono dei vecchi piatti della miabatteria da bambino, i richiamidegli uccelli e del cinghiale in a -more e, ancora, il rumore della pie-tra che mola la falce e molte altresuggestioni particolari, escluden-

do qualsiasi alchimia tipo sovrap-posizioni o simili. Forse l’unicobra no che musicalmente si diffe-renzia dagli altri è il primo,“C.Q.F.P.”, quello che dà il titoloall’album in cui, con Porro, abbia-mo sperimentato degli strumentielettronici per realizzare un disco,come si usa dire, più radiofonico».A proposito, come mai la sceltadel titolo “C.Q.F.P.”?«“C.Q.F.P.” in realtà è un prome-moria per i giocatori di carte perricordare che i cuori valgono piùdei quadri, dei fiori e delle picche,ma, essendo anche una frase disen so compiuto, mi pareva un tito-lo originale per dire che “comequando fuori piove” possono suc-cedere o si possono fare tante coseche io racconto nel brano introdut-

“C.Q.F.P.” presenta dodici brani inediti e uno scritto dal fratello Paolo. Il romanzoè frutto dei ricordi infantili in campagna

Giorgio Conte, avvocato e can-tautore, nasce ad Asti nel 1941.Grazie alle influenze familiari, siappassiona presto al jazz e allamusica francese. Con il fratello Paolo si esibisce inquartetti e quintetti swing, e co -mincia a comporre canzoni pergrandi interpreti: da Celentano aMina, da Ornella Vanoni a Wil -son Pickett, da Milva a PattyPra vo. Nel 1993 lascia la carrie-ra forense per dedicarsi soltantoa quella artistica, come interpre-te e cantautore. Oltre che in Italia, si è esibitocon grande successo in Ger ma -nia, Austria, Francia, Belgio O landa, Spagna e Canada.

SPLENDIDA CARRIERA

Rita Balistreri

68 á 8 dicembre 2011 á una delle glorie di Asti, amato in tutta Italia e non solo

tivo del disco». Quanto c’è di autobiografico neidodici inediti?«Tanto, perché sono io che mi rac-conto a cuore aperto e anche lad-dove canto certe situazioni nonne cessariamente autobiograficheappare evidente che potrei essereil protagonista di quelle storie. “Gliinnamorati della marina”, adesempio, l’ho scritto pensandoforse a qualche amore balneare,poi sfumato nel tempo. In “Scari -ca barile” parlo di mio nonno,anche se non lo cito, che riposacon il suo cane all’ombra dei “pu -min d’amour”, una pianta meravi-gliosa a cui era attaccata un’altale-na e che aveva quei fruttini delizio-si di cui ancora oggi, se chiudo gliocchi, sento il profumo».La scelta di inserire nell’albumun brano scritto dal suo celebrefratello è la dimostrazione chefra voi non c’è rivalità come cer -ta stampa spesso insinua?«Parlando da avvocato, visti i mieitrascorsi, in questi casi si direbbeche è un fatto concludente, manon mi stupisce che sentimenti co -

me l’invidia e la gelosia faccianopiù scalpore e notizia di quelli cherientrano nella normalità del benee della stima fraterna, come in real-tà esiste fra noi».A breve distanza dall’uscita deldisco sarà presentato da un al -tro illustre astigiano, GiorgioFaletti, il 16 dicembre alle 21pres so la Biblioteca Astese, ilsuo libro “Un trattore arancio”.Una casualità o una strategia?«Assolutamente una coincidenza.Mi ero già cimentato con altre duerac colte di racconti, “Il Conte -storie” (Gallo & Calzati) e “Sfogliarverze” (Excelsior 1881), ma, a dif-ferenza delle precedenti, le storienar rate in questo libro si inserisco-no strutturalmente in un roman-zo, con un inizio e una fine, in cuidomina il vecchio trattore Orsi de -gli anni Trenta parcheggiato sottola tettoia sul retro della Favorita, lacasa di campagna dei miei nonni».Che cosa vuole raccontare que-sto trattore al lettore?«Il trattore narra tutto ciò che se -gretamente gli ho rivelato quandostavo, da bambino, per ore imbam-bolato ad ammirarlo. Nel libro ciso no tanti personaggi, ci sono glianimali, c’è tanta astigianità, maso prattutto ci sono i miei ricordi,eventi piccoli e grandi dell’infanziae dell’adolescenza. C’è tutto unmondo di affetti e di umanità che ilmitico e possente mezzo agricolofa salire sul suo capiente “rimor-chio verde ramarro quando il tu tutum tum si mette finalmente arombare ritmicamente e la carova-na sparisce adagio in una nuvola dipolvere e poi di nebbia irreale”».

Le copertine del cd (il cui produttore esecutivo è Toni Veronadi “Ala bianca group” di Modena; la foto è opera di Mara Mayer) e del romanzo in uscita per i tipidi Cairo editore. A fianco: GiorgioConte in concerto al “Blue note” di Milano, immortalato da CorradoFerri. Il 16 dicembre il libro saràpresentato da Giorgio Faletti ad Asti

A Torino fino al 16 dicembre si svolgerà “Insoliti festival-Movimentid’innovazione della nuova danza internazionale d’autore”, rassegnaorganizzata dall’associazione “Artemovimento” con il supporto delCir cuito teatrale del Piemonte, curata dalla coreografa Monica Sacco.Artisti, coreografi e compositori hanno fatto della propria arte un pun -to d’unione intessendo rapporti professionali tra compagnie di dan zadi differenti regioni nell’ambito del progetto Raid (Rassegna in -terregionale di danza). Questi alcuni degli appuntamenti: giovedì 8 di -cembre, ore 18, Museo regionale di scienze naturali (via Giolitti 36),“Spet tacolo per tre danzatrici e un’arpista”; ore 19,45, galleria “In-Ar co” (piazza Vittorio 3), “La danza in un minuto”, progetto “Coorpi”;o re 20,30, caffè “Elena” (piazza Vittorio Veneto 5) “In terra sono unalbero”, progetto “Giovanissimi danzatori-Artemovimento”. Nello spazio Cavallerizza manica corta (via Verdi 9), giovedì 15 di -cembre, ore 20,45: “Brainstorming” (Campania) e “Mandarino viola”(Sardegna), mentre venerdì 16, sempre alle 20,45: “Always knownnever met” (Olanda) e “Varia a seconda del tempo” (Piemonte). Perinformazioni e biglietti, “Artemovimento”: tel. 011-837451. r.b.

La platea del teatro regio di Torino e alcuni dei protagonisti

delle rappresentazioniche si ripeteranno

dal 9 al 16 dicembre.Dall’alto a sinistra,

in senso orario: il regista,Mario Martone; il maestro

Gianandrea Noseda; il tenore Ian Storey

(Florestano); il sopranoRicarda Merbeth

(Léonore)

Dopo l’insolita aper-tura di stagione conil corpo di ballo delteatro “Mariinskij”

di San Pietroburgo, il primo tito-lo operistico del cartellone2011-2012 del Teatro regio diTorino è il “Fidelio” di Bee tho -ven con la direzione musicale diGianandrea No seda. Quella che è l’unica produzionemelodrammatica beethovenianaè particolarmente attesa a Tori -no. Soprattutto dopo l’esecuzio-ne, a settembre, in quattro con-certi e sempre con Noseda sul po -dio, dell’integrale delle sinfoniedi Beethoven. La lettura di Noseda, con l’orche-stra e il coro del Regio, ha lascia-to il segno nell’altrimenti mono-tona e scontata proposta dei ca -polavori sinfonici beethoveniani.Partendo da uno scrupoloso la -voro di ricerca e recupero dell’i -spirazione originaria, innovatri-ce, ma anche rivoluzionaria, No -seda ha offerto un Beethoven“nuo vo”, a tratti graffiante e sfac-ciatamente provocatorio, resti-tuito all’eclatante frattura con lo

stile del classicismo viennese.Partendo dall’esempio di Clau -dio Abbado ormai dieci anni fa, sitratta di una visione di Beetho -ven che lascia presagire nuoviorizzonti interpretativi. Con “Fidelio” siamo al momentoculminante e finale di questa ri -lettura torinese. L’opera tor na alRe gio dopo 27 anni e in un nuo -vo allestimento, realizzato in co -produzione con l’Opéra royal deWallonie, con la regia di Ma rioMartone, le scene di Sergio Tra -monti e i costumi di UrsulaPatzak. La vicenda compositiva“Fidelio”, un Singspiel che alter-na numeri musicali a parti recita-te, è piuttosto tormentata.Accolto con scarso successo alde butto, nel 1805, al “Theateran der Wien”, il Singspiel in treatti, con un libretto di JosephSonnleithner che si rifaceva al te -sto “Léonore ou l’amour conju-gal” di Jean-Nicolas Bouilly, furielaborato da Beethoven, ridot-to in due atti e ripresentato, conil titolo di “Léonore”, l’annodopo. Anche quella volta il pub-blico si mostrò tiepido e nutrì ri -

70 á 8 dicembre 2011 á da non perdere

Lodovico Buscatti

IL “FIDELIO”IN SCENA AL REGIO

NOSEDA RILEGGE L’OPERA DI BEETHOVEN

“INSOLITI FESTIVAL”... IN CORSORassegna dedicata alla nuova danza d’autoreinternazionale sino a venerdì 16 dicembre

serve sul trattamento delle vocida parte di Beethoven. Nel 1814il compositore, con la collabora-zione di Georg Frie drich Treit -schke che migliorò il li bretto,preparò una versione definitivadel lavoro che andò in scena al“Theater am Kärnt ner tor” con ilrecuperato titolo di “Fidelio”.Nonostante le rivisitazioni, “Fi -delio” è un lavoro che ancora og -gi si presenta con problematicitàe paradossi. Il testo “legittimista”e antigiacobino di Nicolas Bouil -ly, atto d’accusa contro l’eserci-zio di un potere non legittimatodal diritto, è spesso travisato e“Fi delio” diventa così un manife-sto musicale degli ideali della Ri -voluzione. L’opera stessa è fruttodi influenze culturali e storichedi verse. Da una parte rientra apieno diritto in quel genere musi-cale dell’“opéra à sauvetage” chenacque in Francia nell’ultimo de -cennio del XVIII secolo ed ebbeuno dei frutti migliori nella “Lo -doiska” di Luigi Cherubini. Dal -l’altra, con l’esaltazione dei valo-ri dell’amore coniugale, il “Fi de -lio” si riallaccia a un’autenticasensibilità illuminista. Sarà un caso che un altro melo-dramma illuminista, sulla fedeltàeroica di una sposa, quell’“Eu ro -pa riconosciuta” con la quale si i -naugurò nel 1778 la sala delPier marini del Teatro alla Scaladi Milano, sia stata scritta proprio

da Antonio Salieri, uno dei mae-stri di Beethoven? Sia come sia, il “Fidelio”, con lesue contraddizioni, molteplicità,pregi e difetti, è uno di quei lavoriche continua a interrogare ascol-tatori ed esecutori. La sua stessaforma musicale, quella pretta-mente tedesca del Singspiel, loren de di non semplice compren-sione nel nostro Paese. Il cast vocale scelto dal Regio sifregia di voci che dovrebbero ga -rantire la qualità dell’esecuzione:il soprano Ricarda Merbeth nelruolo di Léonore, il tenore IanSto rey in quello di Florestano, ilbaritono Lucio Gallo spietatoDon Pizzarro, il basso FranzHaw lata quale Rocco e, infine, ilsoprano Talia Or nei panni diMar zelline. Le otto recite torinesi avranno i - nizio venerdì 9 dicembre e sicon cluderanno domenica 18.

PER IL TEATRO TORINESE

72 á 8 dicembre 2011 á da non perdere

«Festeggiare 25 anni di paralisi conuna mostra d’arte personale inuna piacevole cornice mondana,quando i medici mi avevano dato

10 anni di vita al massimo, credo che sia un’occasio-ne alla quale non mancare». Già dall’incipit dell’in-tervento di Carlo Mariano Sartoris (foto sopra) sicapisce come l’evento in questione sia davvero fuoridal comune. L’invito è presso la fondazione“Roeroattiva” di Montà  d’Alba (in piazza VittorioVeneto 27): sabato 10 dicembre, alle 16,30, saràinaugurata una mostra d’arte sull’attività di Sartoris,artista senza mani per un incidente automobilisticodi cui rimase vittima. Lo stesso Sartoris spiega: «Il30 novembre 1986, nel pieno della mia attivitàumana, creativa (era architetto, ndr) e culturale, alle

12 giacevano sull’asfalto tutti i miei progetti.Paralizzati con me. I medici fecero un pronosticomolto sinistro. Io scelsi quello destro. Sono soprav-vissuto, ho fatto molte più cose di quelle che maiavrei immaginato e ora eccomi qui, a invitare tuttoil mondo a un evento da non perdere». Sulla sua arte pittorica, che segue la tecnica del gran-de Jackson Pollock, inventore del dripping, la qualeconsente di adoperare tutta la gestualità del corpo,liberi da cavalletti e pennelli, Carlo Mariano Sartoris(tra l’altro, oltre che architetto, giornalista, scrittoree attore) aggiunge: «Gettare vernice guidati dall’im-pulso è già stato fatto, sputarla con una cannucciabuona per la Coca Cola, invece, credo sia un’idea deltutto mia, dettata dalla necessità. Ci vuole buonamira...».

Da sabato Carlo Mariano Sartoris esporrà le opere della sua personale presso

la fondazione “Roeroattiva” di Montà d’Alba

UNA MOSTRAPER I 25 ANNI

DI... PARALISI

­­­n SINO AL 18/12 ULTIMI GIORNI PER VEDERELA MOSTRA “SU CARTA”Prosegue fino a domenica 18 la mostra “Su carta”,organizzata dalla fondazione “BottariLattes” di Monforted’Alba a dieci annidalla scomparsa diGianfranco Ferroni(1927-2001) e a ventida quella di SergioSaroni (1934-1991).L’esposizione dedicata a due dei più validi artisti italiani del dopoguerra è visitabile: dal lunedì a venerdì, dalle 14,30alle 17; sabato e domenica, dalle 14,30alle 18,30. Curata da Vincenzo Gatti, la mostra presenta per ciascun autore una quindicina di operesu carta, realizzate tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta.

­­­n 10 DICEMBRELA COMMEDIA A SINIOLa kermesse “Autunno è... teatro” di Sinio si chiude con il “Gruppo teatro Carmagnola” e la commedia “Premiatobiscottificio Lanzardo” (foto sopra, a sinistra) di Gianni Chiavazza, con la regia di FrancescoRizzati. Ingresso libero, ma è consigliato prenotareallo 0173-263990.

n 11 DICEMBRETORNA LA PIAZZETTA DELLA SOLIDARIETÀ AD ALBADomenica, in piazzaRisorgimento, ad Alba, a partire dalle 14, aprirà

la Piazzetta della solidarietà,un mercatino dove incontraree conoscere le associazionidi volontariato della zona e dove scoprire un micromondo di persone che gratuitamente dona il propriotempo a favore degli altri.Sulle bancarelle si potrannocomprare regali solidali il cui ricavato sarà devolutoper sostenere iniziative divalorizzazione delle realtàassociative del territorio.Animeranno il pomeriggio

i canti tradizionali dell’associazione di volontariato “Pijtevarda” di Castino.

­­­n 13 DICEMBRECENA CON MUSICA A LA MORRAMartedì, presso il salonepolifunzionale di La Morra,avrà luogo la cena in musica della fondazione“Villa Sollievo”. Il ricco“menu”, accompagnato dallesonorità del “Trio Lestrano & Orchestra sincopata” (foto a sinistra, nella paginaaccanto), con canzoni ebrani strumentali swing deglianni ‘30 e ’40, è al costo di30 euro. Occorre prenotareal 340-0807985.­­

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AL CINEMA “GALATERI” DI CHERASCOTre fine settimana con proiezioni per ridere, riflettere e far divertire tutta la famigliaIl cartellone del cinema-teatro “Galateri” di Cherascocontiene altri interessanti proposte per la stagione 2011-2012. Sabato 10 dicembre, alle 21, sarà la volta di“Johnny English-La rinascita”: Rowan Atkinson (fotosotto, a destra) torna a vestire i panni dell’agente segre-to più maldestro che esista. Stavolta la goffa spia saràalle prese con una ragnatela di cospirazione che correper tutto il Kgb, la Cia e persino l’Mi-7, minacciando l’in-columità del primo Ministro cinese. Il film sarà proiettatoanche domenica 11, alle 17 e alle 21. Il fine settimanasuccessiva toccherà a “Terraferma” di EmanueleCrialese, incentrato sul dramma dell’immigrazione sullecoste della Sicilia. L’ultimo lavoro cinematografico del-l’anno proposto al “Galateri” sarà “Le avventure di TinTin-Il segreto dell’unicorno”, in programma il 25 e il 26dicembre. Costo: 5 euro (ridotto 4). Info: 339-1673987.

­­­n 13 E 14 DICEMBRECONCERTI DA NON PERDERE A CINZANO E A PIOZZOMartedì e mercoledì sono in programma due concertiall’“Open Baladin” di Cinzano e al “Baladin” di Piozzo. Il primo localeospiterà il reggae diRaphael & Eazy Skankers(foto sotto, nella paginaaccanto), mentre la sera successiva toccherà all’indierock di Julie Rave. Inizio alle 22 e ingresso libero per entrambi gli eventi.

­­­n 15 DICEMBREGLI “AUTOMATIC” SUONANOALLA “CITABIUNDA” DI NEIVEContinuano i live presso la birreria “Citabiunda” di Bricco di Neive, raccoltisotto il titolo di “Gli albesi ammazzano il giovedì”per la direzione artistica di Eugenio Zed Baldi. Giovedì 15 saranno protagoniste le sonoritàindie-pop-rock degli“Automatic”. L’ingresso è gratuito e l’inizio del concerto è fissato alle 22.

Paolo Hendel porterà in scena domenica 18 dicembre al “Politeama” di Brail tragicomico e surreale “Molière a sua insaputa”, per la regia di LeoMuscato. Jean-Baptiste Poquelin, detto Molière, accetta l’invito del la tra-smissione televisiva “A sua insaputa”. Convinto di partecipare a una se ratacelebrativa della sua opera, questo improbabile Molière non sa ancora chein quella “serata d’onore” surreale che ospita illustri personaggi del passatoe del futuro accadranno eventi singolari al limite del paradossale. In un tur-binio comico di equivoci e fraintendimenti, la serata ben presto as sume iconnotati dell’inquisizione: la sua vita privata, la sua opera, le sue grotte-sche idiosincrasie sono vivisezionate. L’ingenuo Molière prova a giustificar-si, ma la conduttrice non gli dà tregua e chiama in causa una sequela di biz-zarri opinionisti in cui Molière riconosce i suoi personaggi e tutti gli si rivol-tano contro. Inizio alle 21; posto unico a 18 euro. Per info: 0172-430185.

HENDEL A BRA NEI PANNI DI MOLIÈRE

74 á 8 dicembre 2011 á da non perdere

L’antica Fiera regionale del cappone di Morozzo torna dal 9 al12 dicembre e si arricchisce di contenuti e novità. Que -st’anno sarà dato particolare risalto al cappone in quantoprodotto “buono, genuino e giusto”, in rigorosa aderen -

za  alle regole e ai princìpi portati avanti da Slow Food: infatti il capponedi Morozzo si fregia di essere annoverato quale primo presidio SlowFood d’Italia. La fiera prevederà l’eccezionale contemporanea presenzadi più di quindici presìdi Slow Food, provenienti dal Piemonte e da altreregioni italiane, che esporranno e venderanno i loro prodotti di assolutaeccellenza. Venerdì 9 dicembre, alle 20, presso la tensostruttura “Pala -cappone” avrà luogo la megapolentata, seguita dalla grande sfida tra iborghi morozzesi. Sabato 10, in piazza Barbero, oltre alla mostra mer-cato di capponi e volatili da cortile e al mercatino dell’antiquariato e di“Campagna amica”, con inizio alle 20 avrà luogo la cena delle primizie(prenotazione al 339-6058556). Domenica 11, invece, sarà una giornata ricca di eventi, con la partecipa-zione dei presìdi Slow Food e, nel pomeriggio, la manifestazione musica-le “Morozzo sul palco” che prevede tra l’altro l’esibizione della Filar -monica morozzese e, di sera, “The Brobi’s brothers” che si alternerannocon i musicisti locali. Lunedì 12, sempre in piazza Barbero, la fiera vivràla sua conclusione con la premiazione delle migliori coppie di capponi edi galli e galline, a partire dalle 11, seguita alle 13 dal pranzo tipico abase di cappone. Per il dettaglio del programma e trovare maggiori infor-mazioni sulla manifestazione: www.capponedimorozzo.it.

­­­­­­n 9 DICEMBRE “MARIA E MADALENA” RAPPRESENTATE A TEATROPresso il teatro “Toselli” di Cuneo la compagnia “Il nostro teatro di Sinio”porterà in scena venerdìlo spettacolo “Maria e Maddalena” di OscarBarile, con una carrellata di personaggi emblematicidegli ultimi 50 anni. Inizioalle 21; biglietti a 13 euro.

n 10 DICEMBRE “BAHKITA GOSPEL CHOIR” SUONA A CUNEOSabato, alle 21, la stagionemusicale del “Toselli” diCuneo propone il concerto“Bahkita gospel choir”

con la voce solista

di Godeberth Hakizimana.L’inizio sarà alle 21; biglietti da 10 a 28 euro.

n 10 DICEMBRE UN NUOVO SPETTACOLO PER “IJ DINTORN AN SITÀ”La rassegna teatrale in piemontese “Ij dintorn an sità” di Cuneo, presso il teatro “Don Bosco”, propone per sabato la commedia ”L’eredità ‘d magna Ninin” di LuigiOddoero, portata in scenadalla compagnia “Ij sensanòm”. Inizio alle 21; costo del biglietto: 7 euro. ­­­

n 10 DICEMBRE A DEMONTE “LA COLONNA DEL RISORGIMENTO” Il coro della “Compagniamusicale cuneese” direttoda Giovanni Cerutti e AldoOrnati, insieme al gruppostrumentale composto dagliallievi del liceo musicale“Ego Bianchi” di Cuneo,eseguono canti che hannoaccompagnato l’unitàd’Italia, in ricordo del grande compositoreGiuseppe Verdi.L’appuntamento è per le 21, presso il teatroparrocchiale di Demonte.

n 10 DICEMBRE MARCO NOTARI A SALUZZOSabato, alle 22, al circoloArci “Ratatoj” di Saluzzo,Marco Notari presenterà il suo cd “Io?”, seguito dalconcerto dei “Materialisti tristi”. Biglietto a 3 euro.

n 10 E 11 DICEMBRE“TERRA AMATA” FA TAPPA A MARMORA E MONTEMALELa rassegna itinerante “Terraamata” proporrà sabato,alle 21, presso la chiesaparrocchiale di Montemale,il concerto della corale “LaGrangia”. Domenica, alle16, invece, presso il salonepolivalente di Marmora siesibiranno i musici di strada“Nando & Maila” (fotonella pagina a lato).­

Il cappone sarà al centro di tanti appuntamenti, non soltanto culinari, i quali culmineranno

con la proclamazione dei migliori esemplari

La fiera morozzese si presenta come un’eccezionale vetrina di numerose eccellenze agroalimentari,

con la contemporanea presenza di più di quindici presìdiSlow Food provenienti dal Piemonte e da altre regioni

italiane che esporranno e venderanno i loro prodotti

Morozzo celebra la sua eccellenza

Ilfondatore di Slow

Food, Carlin Petrini, saràpresente lunedì 12 dicembre

nel momento “clou” della fiera,quando avranno luogo

le premiazioni delle miglioricoppie di capponi, presidio

del movimento dellachiocciola.

­n 11 DICEMBRE UNA SERATA D’ALTRI TEMPIA ROCCAFORTE MONDOVÌUn salto indietro nel tempoviene proposto a RoccaforteMondovì, dove è in programma la “Vija ‘d Rocafort”, un reading musicale, con canzoni, storie e racconti della storia

del paese intervallati da una “marenda sinòira”.L’appuntamento, a ingressolibero, è fissato a partiredalle 18 di domenica.

­­­n 15 DICEMBRE SANT’ALBANO STURA: “GOOD GHEDDO TRIO” IN CONCERTO Alle 21 di giovedì 15 presso il “Giratempopub” di Sant’Albano Stura avrà luogo il concerto del “Good Gheddo trio”, che promette una serata di trascinante musica traritmi blues, funk e rock. La performance del terzettopiemontese, formato daVinny Petrone, PaoloSclaverano Luca Bozzola,sarà a ingresso libero.

­­­n 10 E 11 DICEMBREPRENDONO IL VIA GLI EVENTICARRUCESI INCENTRATI SUL BUECarrù renderà omaggio albue e alle altre eccellenzedella Granda. Sabato, presso il palafiera, sarà servita, alle 20,30, unacena con bue di Carrù,cappone di Morozzo, lumaca di Borgo SanDalmazzo, porro di Cervere(per prenotare: 338-5866132 e www.proloco-carru.it). Domenica, alle 11,

si concluderà la sesta astamondiale on-line del bue di Carrù, mentre alle 13sarà tempo di galà del gran bollito di Carrù (prenotazioni come sopra).Alle 17, infine, verrà proiettato il filmato storicodella fiera del bue grasso,presso il teatro “FratelliVacchetti”. ­­­n 11 DICEMBRE CONCERTO JAZZ A SAVIGLIANODomenica, alle 21, in sala“Crosà neira” a Saviglianosi terrà il concerto“Ensemble jazz Fergusio”,con gli insegnanti dell’istituto civico musicale“Fergusio”. Ingresso libero.Per maggiori informazioni:tel. 0172-370736. ­­

DUE “DOMENICHE IN ARMONIA”I “Riflessi alla chitarra” di Giorgio Signorile e il “Recital per fortepiano” di Alessia Mortaloni

La rassegna “Domeniche in armonia” propone unappuntamento per giovedì 8 dicembre, alle 16, insala “San Giovanni” a Cuneo, dove a ingressogra tuito si potrà assistere ai “Riflessi alla chitarra”di Giorgio Signorile. Il concerto prevede l’esecu-zione dei brani composti dal chitarrista e pubbli-cati nel cd “Riflessi”: pezzi, come spiega lo stessoSi gnorile, che sono «intimi, momenti di meditazio-ne mu sicale, attimi di gioia, di ricordo, di no stalgiache si sono fermati nella mia memoria». Do me nica 11, alle 16, sarà la volta di “Re cital perfortepiano” con Alessia Mortaloni (fo to in alto),allo strumento musicale, con brani di Ludwig VanBeethoven e Jan Ladislav Dussek.

PER IL 150ESIMO DELL’UNITÀ D’ITALIALa serie di iniziative saviglianesi culmineranno con una giornata ricchissima di appuntamenti

Dopo una lunga serie di eventi cominciati fin dainizio anno, sabato 10 dicembre terminerannole iniziative saviglianesi per le celebrazioni del150esimo anniversario dell’unità d’Italia. Alle 9,30 presso la sala “Crosà neira” si terrà lospettacolo teatrale “Italia...”, realizzato dagli al -lievi del liceo classico “Arimondi” di Savigliano,con la regia di Giuseppe Porcu. Alle 21, pressoil teatro “Milanollo” si terrà il concerto “Sin foniabarocca” con l’orchestra da camera “AntonioVivaldi”. L’ingresso sarà a offerta libera, in fa -vore del Fondo emergenze sociali, per la crea-zione di borse di lavoro per disoccupati.

LA FANFARA DELLA “TAURINENSE”Concerto di Natale dei musicisti della Brigataalpina al “Toselli” di Cuneo (ingresso gratuito)

8 dicembre 2011 Ü 75

Si svolgerà martedì 13 dicembre, alle 21, presso il teatro“Toselli” di Cuneo, il concerto di Natale della fanfara della bri-gata alpina “Taurinense” (foto nella pagina accanto, in alto)costituita da quarantaquattro musicisti tratti dai reggimentialpini piemontesi diretti dal ma resciallo capo Marco Calandri.Il concerto prevederà l’esecuzione di “Jingle bells”, “Bonsoirmes amis”, “4 maggio-Mar cia d’ordinanza dell’Esercito ita-liano”, “Fanfare and hymn for peace”, “English folksongsuite” (terzo movimento), “Mo ment from Morricone”, “RossRoy”, “The best of Zucchero” e “White Christmas”, per chiu-dere con la marcia dei coscritti piemontesi, l’inno degli Aalpinie il “canto degli italiani”. I biglietti saranno disponibili, sino adesaurimento posti, presso l’Ufficio turistico del Comune di Cu -neo, in via Roma 28, dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12,30e dalle 15 alle 18. Per avere maggiori informazioni è possibiletelefonare al numero 0171-693258.

Un Natale coi fiocchi è quello che tutti speriamo di passare tra pocopiù di una quindicina di giorni ed è quello che auguriamo ad amici eparenti, tanto più in un momento così poco entusiasmante comequel lo che stiamo vivendo con non poche apprensioni.

Non c’è nessun titolo migliore, quindi, per descrivere la rassegna natalizia dellacit tà di Torino che, fino al 15 gennaio, cercherà di regalare a grandi e piccini unau tentico “Natale coi fiocchi”. È una kermesse di eventi che portano su percorsile gati all’arte, allo spettacolo dal vivo, alle tradizioni, alla spiritualità e... ai bam-bini. Un Natale illuminato innanzitutto dalle “Luci d’artista” che riempiono stra-de e piazze (ne parliamo nella rubrica dell’arte, ndr), accompagnate da un’altratra dizione torinese: il presepe di Emanuele Luzzati con oltre novanta sagome inle gno che si trasferisce in piazza Castello con la novità del 2011, il “calendariodel l’Av ven to”, dalle dimensioni di un vero castello con venticinque finestre. Palazzo “Madama” propone un’esposizione unica: “La Madonna con il bambino”di Michelangelo, in mostra fino al 12 febbraio, mentre al borgo medievale c’è pro-fumo di festeggiamenti con “Noël, canti di gioia dal medioevo” che offre, attraver-so immagini, riproduzioni di strumenti musicali e video, una prospettiva sullean tiche tradizioni natalizie. Non mancano i “must” di sempre: il mercatino di Na -ta le nel cortile del Maglio di Borgo Dora e la pista di pattinaggio sul ghiaccio dipiazza Carlo Alberto. Suggestivi saranno gli incontri con le tradizioni nataliziedel Paese; un viaggio attraverso le regioni italiane per portarne nelle piazze tori-nesi gli usi e i costumi, dal “canto a tenore” dei pastori sardi alle animate compe-tizioni di “poesia a braccio” dell’Italia centrale e a sfilate e concerti dei quintettidi ottone piemontesi. Ma il Natale è visto anche nella sua luce più spirituale conappuntamenti ogni martedì e venerdì sera per concerti di musica sacra e popolaree la lettura di testi delle diverse tradizioni religiose nelle chiese della città. La guida ai tanti eventi è consultabile su www.comune.torino.it/natale.

n PINACOTECA “AGNELLI”La pinacoteca “Giovanni eMarella Agnelli” (via Nizza230) propone una mostra,aperta dalle 10 alle 19, con130 originali opere: le prime“postcard sculpture”, moltecartoline, volantini e bigliettitrovati delle cabine telefoniche di Londra.

n CELENTANO INEDITOIl sassofonista, clarinettista e compositore di fama internazionale Marco Tardito(foto) sabato alle 21,15 por-terà al Conservatorio “Verdi”di piazza Bodoni 6 una rilettura dell’arte musicale di Adriano Celentano. Costo del biglietto: 20 euro.

n ARRIVA RIHANNA!Ancora biglietti disponibiliper l’imperdibile concerto di Rihanna che nel suo fortunato tour in Europadomenica farà tappa anche a Torino al “Palaisozaki” di corso Sebastopoli. Inizio del concerto alle 21.Biglietti su www.ticketbis.it.

76 á 8 dicembre 2011

UN NATALE CON I FIOCCHI

SOTTO LA MOLEUNA SERIE DI EVENTI

PER CREARE UNCLIMA DI SERENA

ATTESADELLE FESTIVITÀ

a cura di Chiara Borio

n L’ARTE ANTI-MAFIAPartendo dalla frase di PaoloBorsellino (foto) «Parlatedella mafia. Alla radio, in tv,sui giornali, ma parlatene»nasce la mostra “L’arte contro le mafie” al Museo discienze naturali di via Giolitti36. Ogni giorno dalle 10alle 19, martedì chiuso.

Torino & dintorni

Pregiatissimo signor presidente della Repubblica, on.le Giorgio Na po litano,nel porgerle il deferente saluto mio e dell’associazione “16 luglio 2007:per non dimenticare”, nata all’indomani del rogo del “Mo lino Cordero” inFossano, nella provincia di Cuneo che lei ha visitato da poco, prendo spun-

to da un suo intervento sulla questione dei morti sul lavoro in un messaggio inviatoal Sindaco di Campello di Clitunno dove, con fermezza, lei afferma che «va in ognicaso rifiutata l’idea che si tratti comunque di inevitabili tragedie» e dove sollecita, inparticolare in questo scorcio d’anno ancora funestato da eventi gravissimi, la dovutaattenzione verso i temi della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Al di là della drammatica complessità dei fatti e delle conseguenti difficoltà nell’ac-certamento che, come lei ben precisa, è essenziale perché possa esservi giustizia inme rito alle responsabilità che simili eventi spesso presentano, va in ogni caso rifiuta-ta l’idea che si tratti di inevitabili, tragiche fatalità. Né alcun cedimento è ammissibileper ciò che dev’essere l’impegno di tutti, istituzioni pubbliche, anche locali, mon dodelle imprese, pubblica opinione, insieme con la vigile consapevolezza degli operato-ri, affinché la sicurezza e la dignità del lavoro abbiano quella valenza primaria che laCostituzione italiana pone a fondamento della Repubblica.Confortato da queste sue parole, le esprimo l’urgenza di non rendere invisibili e di -menticate tragedie come la nostra e altre avvenute nel cuneese di singoli e inermilavoratori come Silvano Giordano, deceduto alla “Cometto” di Borgo San Dalmazzoil 23 novembre, ponendo sotto il suo alto patronato tutte le manifestazioni di cordo-glio e di commemorazione quali quella del “Molino Cordero”.Tutto ciò per evitare che si facciano monumenti su questi giovani uomini per poifar li dimenticare nei nostri cuori e rendere il loro sacrificio spoglio, come succede amolti monumenti del fiore dell’amore per loro e i loro cari e il fiore del loro sacrifi-cio. Vorrebbe dire farli morire due volte. Con deferenza.

Paolo Costamagna (presidente dell’associazione “16 luglio 2007: per non dimenticare”, Fossano)

INCIDENTI SUL LAVORO: BASTA!

UN ALTRO MORTOREGISTRATO NELLAGRANDA: LETTERAAPERTA AL CAPO

DELLO STATO PER RICHIAMAREGLI IMPORTANTI PRINCÌPI DA LUISTESSO RIBADITI

CON FORZA

scrivete a: [email protected]

Condividere con i cittadini monregalesi nuove prospettive;stimolare insieme la voglia di costruire il proprio futuro

in un territorio e in una città che offrono da sempre grandirisorse e che però, mai come in questo periodo storico, sonostate non adeguatamente gestite e considerate; restituire agliim prenditori di ogni settore il desiderio di investire risorse e -conomiche sul territorio comunale in modo da aiutare la cittàe i suoi abitanti a raggiungere quello sviluppo che, anche a cau -sa di sciagurate politiche prive di logica e senso pratico, si èdra sticamente arrestato, impedendo a Mondovì di tenere il pas -so delle altre città della provincia; offrire a tutti, giovani e me -no giovani, la possibilità di usufruire di servizi sempre efficien-ti, di trasporti e infrastrutture adeguati al territorio e alle esi-

genze della cittadinanza, di un ospedale che fornisca prestazio-ni all’altezza delle aspettative, perché la qualità della vita nelmonregalese cresca senza soluzione di continuità negli anni avenire; recuperare lustro e voglia di partecipazione a una realtàche è stata, con le sue scuole, il suo patrimonio artistico e natu-ralistico, storicamente centro nevralgico della cultura piemon-tese e patria di menti illuminate capaci di distinguersi in sva-riati campi delle discipline scientifiche e umanistiche; in altreparole, ridare ai monregalesi quell’orgoglio di es sere tali, frut-to della consapevolezza di essere parte integrante di una cittàunica nel suo genere.Questi, in linea di massima, sono gli obiettivi che si pone l’As -sociazione Libera Mondovì, nata dall’amicizia di un gruppo di

SI AVVICINANO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2012 E A MONDOVÌ NASCE

Parola ai nostri lettori

78 á 8 dicembre 2011

n PER I DISABILI MOLTEPAROLE. MA I FATTI... La pedana sollevatricedella scuola media frequentata da mio figlio,di cui ho già parlato su queste colonne, dopoventi giorni è stata riparata,ma si guasterà di nuovo.E dovremmo aspettare altrimesi, perché manca ilpezzo. Oltre tutto questo èl’ingresso delle elementari:la porta “agevolata” dellamedia non esiste. La scuolavenerdì 2 dicembre è stataintitolata a un eroe, una persona buona, un poliziotto che amava la vita, anche quella deglialtri, e che non ha maidimenticato fondamentali e importanti valori comel’amore, il rispetto, la solidarietà. Non ho partecipato per protesta nei confronti di chi ha la competenza su questidisservizi. Cosa fa il Comune? Dipinge l’ingresso, solo la facciata,non pensando che l’edificio prosegue lateralmente, che l’ingressoper i portatori di handicapnon esiste. La cosa che mipreoccupa è l’indifferenza,il silenzio di coloro che hanno la possibilità di decidere. I soldi ci sono, e dove ci sono i più debolic’è priorità. Lo ripeto:abbiamo un lascito importante da gestire: unapiccola parte basterebbeper risolvere problemicome quello che evidenzio.

Sono stanco di ripeteresempre le stesse cose,come dice l’Assessore ailavori pubblici. Se continuacosì mi dimetto dalConsiglio comunale e miprendo qualche mese perdecidere se ricandidarmi o meno, perché non possoaccettare tanta indifferenzasia come amministratore,ma anche e soprattuttocome genitore. Ciò checonta in questa società è solo la facciata. Stiamocorrendo dietro allo spreadinvece di guardare in profondità, nel cuore, doveabbiamo la nostra veraessenza. Sarebbe bastatosoltanto qualche addobboin meno, accendendo qualche luce in più nei cuori della gente. Io mi batterò per mio figlio e per tutti quelli che sonocostretti a confrontarsi con una vita sempre più insalita, proprio come quellescale, incontrando barrierefisiche e morali che ci sembrano più piccole solo grazie alla solidarietàe alla sensibilità sincera di chi, ad esempio su Facebook, è intervenutoattraverso una sempliceparola di confortoo di sdegno. Sono sia persone che conosco sia che non ho mai incontrato,ma che vorrei ringraziarepubblicamente!

Fabio Di Stefano(consigliere comunale

a Cuneoe consigliere provinciale)

UNA BATTAGLIERA ASSOCIAZIONEpersone e dall’amore che queste condividonoper la propria città. L’associazione apre lepro prie porte a chiunque, armato di buonavo lontà, condivida la passione e l’entusia-smo che la contraddistingue e che voglia ap -portare un contributo concreto allo sviluppodi Mondovì, città, ahinoi, ormai da troppotempo ferma “ai blocchi di partenza”.Dobbiamo essere tanti ed entusiasti; chi vuo -le partecipare può prendere contatto tramitee-mail, scrivendo all’indirizzo di posta elet-tronica [email protected].

Associazione Libera Mondovì

SCHEDA TECNICAIl mandarino (citrus nobilis) è un frutto autunnale, dellafamiglia delle rutacee, originario della Cina meridionale; è caratterizzato da una buccia di colore arancio, profumata, poco aderente alla polpa, di colore giallo-arancio, succosa e zuccherina.Varietà King (citrus nobilis-citrus deliciosa): ha frutti

di taglia media, globosi e depressi ai poli, con buccia sottile non aderente alla polpa.Quest’ultima è color arancio, aromatica e succosa e ricca di semi (anche se sono state selezionate varietà che ne sono prive).Avana: da essa sono state ottenute numerose selezioni come l’Avana apirena (senza semi) e il Tardivo di Ciaculli (siciliano). Molte varietà sono usate a scopo ornamentale per la lunga permanenza dei frutti sulla pianta.Cinese o Kumquat: appartenente al genere fortunella, di origine asiatica, di cui esistonodue specie; il Narumi (fortunella japonica) ha piccoli frutti sferici come dei mini-aranci e il Nagami (fortunella margaritha), con piccoli frutti ovali.

Il mandarino ha dato vita ad altri ibridi che troviamo facilmente al mercato: mandarancio (citrus reticulata) e clementina (citrus clementina).

La nostra rubrica in collaborazionecon il relais “Villad’Amelia” e il suoristorante questa settimana va alla scoperta del mandarino

TRA I FORNELLISorbetto al mandarinoIngredienti: un litro di succo di mandarino fresco (se è pugliese molto meglio!); 825 g d’acqua; 575 g di zucchero; 100 g di glucosio; 5 g di glicerina.Preparazione. In una pentola mettere l’acqua, lo zucchero, il glucosio e la glicerina con la buccia di mandarino e portare a ebollizione. Spegnere la fiamma e lasciare le bucce in infusione per circa dieci minuti. Dopodiché filtrare e far raffreddareimmediatamente in acqua e ghiaccio. Quindi unire il succo di mandarino allo sciroppo appena fatto e mantecare il tutto.Abbinamento. Questo sorbetto si accosta perfettamente a un tortino o a un soufflé al cioccolato.

Le 4 stagioni nella dispensa

80 á 8 dicembre 2011 á in cucina

STORIA & CURIOSITÀIl mandarino è simile all’arancia, ma di dimensioni piùpiccole, ed è più dolce. I primi esemplari sono statiportati in Sicilia, dall’isola di Malta, nel 1828.Attualmente è coltivato soprattutto nei Paesi delMediterraneo, negli Stati Uniti e nell’Africa meridionale.Si mangia fresco, ma in cucina si possono preparareanche ottimi dolci e marmellate. Ha un largo impiegoin pasticceria, dove infatti viene utilizzato per decoraretorte, crostate e pasticcini o per la preparazione di gelatine, bavaresi, salse e creme, granite e sorbetti.Dalla sua buccia, che contiene il limonene, un terpene antiossidante e un olio essenziale, si ottengono liquori, sciroppi, canditi e persino profumi.

SCELTANon maturando dopo la raccolta, i mandarini devono essere colti allo stadio di maturazione desiderato. Al momento dell’acquisto, accertateviche la buccia sia lucida ed elastica, non particolarmente aderente alla polpa e di un colorearancione brillante e, soprattutto, uniforme, senza parti ammaccate, perché quando la buccia inizia a essere molle e con ammaccaturesignifica che il frutto si sta guastando.

82 á 8 dicembre 2011

TORNANO LE “LUCI D’ARTISTA”a cura di Giorgio Barberis

Arte

Crisi o non crisi, polemiche istituzionali, allarme fondi pubblici o meno,Torino ha riacceso le sue luci d’artista per la quattordicesima volta ancheper dare un segno di positività e di innovazione che si è concentrato suAndrea Loreni, il funambolo italiano specializzato in grandi altezze, il

quale, volteggiando sulle teste dei curiosi, ha teso tessuti e cavi sui precipizi dellaTorino aulica coinvolgendo il pubblico in evoluzioni aeree spettacolari. Un modo per dare elettricità a Torino e alle diciannove installazioni sparse per la cittàconiugando arte e paesaggio urbano attraverso l’impiego della luce e trasformando lacittà della Mole in un museo aperto con opere di artisti italiani e stranieri. L’edizione di quest’anno, che durerà fino al 15 gennaio, si arricchisce di tre installa-zioni. Il presepe di Emanuele Luzzati torna nella sua completezza con 90 sagomedipinte su legno e ispirate alla tradizione, mentre la “Fête des lumières” di Lione haprestato a Torino “Flamingo” di Pitaya Design. Infine spicca “E adesso usciremo a ri -vedere le stelle” di Maurizio Agostinetto: una luce mobile che attraversa Torino enove Paesi europei e che rappresenta l’idea di rinascita. Lunghissime curve di luce ebianche scale vengono proiettate dal tetto di un camper, simbolo itinerante del pro-getto europeo “Caravan-Artists on the road” installato in piazza San Carlo. Alle opere ospiti si affiancano “Palomar” di Giulio Paolini, lavoro concepito come unan tico atlante astronomico, le surreali palle di neve di Enrica Borghi, un filo rosso inflexneon retto da sagome geometrizzanti di uccelli di Francesco Casorati, “Bwindilight masks”, quaranta maschere provenienti dall’area di confine tra Congo e Ugandaopera di Richi Ferrero e, ancora, “Neongraphy”, la grande insegna al neon con imma-gini di ideogrammi di Qingyun Ma. Adiacente al Regio è riallestito il colorato “Ventoso lare” di Luigi Nervo e nella pedonale via Lagrange si incontra la storia “Luì e l’artedi andare nel bosco” di Luigi Mainolfi per arrivare al grande orologio luminoso chescandisce le ore in formato binario “My noon” di Tobias Rehbergher. Suggestivi i “Piccoli spiriti blu” di Rebecca Horn e “Il volo dei numeri” di Mario Merz,luminosa sequenza numerica di Fibonacci. Michelangelo Pistoletto, a Porta Palazzo,sull’antica tettoia dell’orologio, usa neon colorati per scrivere “Amare le differenze”in 39 lingue, mentre Marco Gastini ha “dipinto” il soffitto della Galleria subalpinacon i segni luminosi dell’opera “L’energia che unisce si espande nel blu”. Nel laghetto di Italia ’61 è posta “Luce fontana ruota” di Gilberto Zorio; ai Murazziprende luce “Doppio passaggio (Torino)” di Joseph Kosuth; in via Pietro Micca trovia-mo il “Planetario” di Carmelo Giammello; in via Carlo Alberto si accende “Noi”, diLuigi Stoisa; nell’antica piazza delle erbe spicca il “Tappeto volante” di Daniel Buren.

PER L’EDIZIONENUMERO 14,

LE VIE E LE PIAZZE DI TORINO

SFOGGIANODI NUOVO

“LUMINARIE” CHE...FANNO STARE

CON IL NASO IN SU

n “PRESEPIALE-FIGURINAI LIGURI TRA OTTOCENTO E NOVECENTO” Genova-”Arte in porto” (fino al 15 gennaio)Modernità e tradizione: Marina Genovaaeroporto, uno dei più avanzati complessiper la grande nautica da diporto, festeggia proponendo un tema caratteristicodell’atmosfera natalizia ormai prossima.

n ANDREA POLLI, “BREATHLESS” Torino-Pav (Parco arte vivente) (fino al 26 febbraio)Considerata tra i protagonisti dell’arte ecologica cosiddetta “estrema”, Andrea Polli nella sua prima personale italiana presenta una serie di opere articolate sulla dialettica integrata di differenti mass media.

n ”DALL’APPARENZA ALLA TRASCENDENZA”Aosta-Centro “Saint Benin“(fino all’11 marzo)La rassegna si avvale di un nucleodi opere altamente selezionate che comprende circa ottanta lavori creati da Andy Warhol tra il 1957 e il 1987.

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