francesco ogliari- francesco abate: si viaggia... anche con la dentiera. le cremagliere d'italia....

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  • 7/28/2019 Francesco Ogliari- Francesco Abate: Si viaggia... anche con la dentiera. Le cremagliere d'Italia. Vol. 2: 1911-oggi.-

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    LA LINEA GIRGENTI

    (poiAGRIGENTO, indiAGRIGENTO

    BASSA) BIVIO MARGONIA (poiMARGONIA) NARO LICATA

    (1911 1959)

    Sulla ferrovia Girgenti (poi Agrigento dal 16 dicembre 1927) Bivio Margonia (poi Margonia dal 30 dicembre 1921) Naro

    Licata, che deve collegare direttamente Girgenti con il porto diLicata, la prima tratta Bivio Margonia Naro aperta allesercizioil 28 febbraio 1911, quale tratta terminale della ferrovia Canicatt Naro, tutta ad aderenza naturale.

    Il 4 dicembre successivo la locomotiva si spinge da Naro aCamastra e il 7 ottobre 1915 da Camastra a Licata.

    Da Girgenti raggiunta Favara l8 maggio 1921 e la tratta con-clusiva, Favara Margonia, attivata il 30 dicembre 1921.

    Il tracciato realizzato in pi punti diverso da quello previstonel progetto di massima, ci al fine di ridurne la lunghezza ed evi-tare lattraversamento di terreni particolarmente instabili.

    La lunghezza complessiva della linea da Agrigento Bassa aLicata, di 60,577 km e i tratti a cremagliera sono situati: dal chi-lometro 3,300 al chilometro 5,125 (1.825 m); dal chilometro11,307 al chilometro 12,798 (1.491 m); dal chilometro 14,374 alchilometro 15,406 (1.032 m); dal chilometro 16,568 al chilometro18,032 (1.464 m); dal chilometro 38,343 al chilometro 40,353(2.010 m) e dal chilometro 40,674 al chilometro 43,007 (2.333 m),per un totale, quindi, di 10,155 chilometri armati con cremagliera.

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    Lintero tracciato della linea Girgenti Licata, con evidenziate le tratte a cremagliera.

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    Particolare cartografico delle linee ferroviarie afferenti ad Agrigento. indicata contratteggio la ferrovia rimasta allo stato di progetto Agrigento Porto Empedocle,

    attraverso la Valle dei Templi, caratterizzata da ben quattro tratte armate concremagliera.

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    Viceversa la linea, prevista dalla legge del dicembre 1902,che, con 12 chilometri e quattro tratte a cremagliera, avrebbedovuto collegare Porto Empedocle con Girgenti, attraversando laValle dei Templi, definitivamente abbandonata, come anche li-potizzata linea costiera da Girgenti per Licata.

    La nostra linea parte dalla stazione di Girgenti (m. 204 s.l.m.)e dopo due gallerie ed altrettante curve imbocca in discesa la val-letta posta a nord della rupe Atenea e supera il torrente Mandarcon un viadotto a sette archi di dodici metri ciascuno. Inizia una-scesa caratterizzata dalla prima delle sei tratte della linea armatecon cremagliera e si giunge alla stazione di Favara (290 m s.l.m.).

    Limpianto della stazione uno dei pochi ubicato in prossimi-t dellabitato, cos che la ferrovia attraversa diverse strade delpaese, imponendo ai treni una riduzione della velocit a dieci chi-lometri allora. La linea percorre poi il vallone sotto labitato eimbocca la seconda tratta a cremagliera. Sottopassa la stretta delleRocche di Stefano, supera il torrente Jacono con un viadotto diquaranta metri a tre luci ed entra nella stazione di Zolfare Deli(219 m s.l.m.).

    Dopo aver attraversato una zona ricca di zolfare si imbocca lavalle del torrente Jacono e si percorre un nuovo tratto a cremaglie-ra. Infine si entra nella galleria Compare, dopo la quale la ferma-ta Deli (266 m s.l.m.).

    Questo impianto soppresso nel 1935, per poi essere riapertoallesercizio il 16 agosto 1949.

    La ferrovia si mantiene a sinistra del fiume Naro, che attraver-

    sa con un viadotto a nove luci.Abbandonata la valle, si risale con un nuovo tratto a crema-

    gliera con larghe curve per giungere alla fermata di Bivio Margonia(380 m s.l.m.), ove si dirama la linea per Canicatt.

    Costeggiando ad ovest il fianco del colle di Naro la linea giun-ge poi nellomonima stazione (419 m s.l.m.), la pi alta della linea.Da questa si ridiscende per il pendio di Castellazzo di Camastra esi perviene nella relativa stazione (342 m s.l.m.), dove si imponeunadeguata sosta per il rifornimento della locomotiva.

    La linea riprende, girando attorno al Cozzo Spampinato e alvallone Saladino, e dopo un tratto pianeggiante supera un piccolovalico a 327 m s.l.m., aggirando il monte Pozzillo e ridiscendendo,con un nuovo tratto a cremagliera, giunge alla stazione di Palma diMontechiaro (180 m s.l.m.), superata la quale si riprende la disce-sa con lultimo tratto ad aderenza artificiale.

    Queste due ultime tratte a cremagliera, consentono di evitarela realizzazione delle due progettate ed onerose gallerie elicoidali.Superato il fiume Palma, con un viadotto di cinquanta metri, lalinea incrocia, pi volte, la strada costiera.

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    Larrivo del primo treno alla stazione di Naro il 28 febbraio 1911.

    La stazione e lo scalo merci di Naro.

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    La stazione di Girgenti, terminale della linea per Licata, poi denominata Agrigento ed

    infine Agrigento Bassa.

    Passato un piccolo valico (124 m s.l.m.) e il torrente Secco conun viadotto di 98 metri a cinque luci, si nota in lontananza il mare.

    Si entra nella stazione di Torre di Gaffe (51 m s.l.m.), poi ridotta afermata impresenziata; fa seguito, nella piana di Licata, la fermatadi Scifitelli (8 m s.l.m.), poi soppressa.

    La ferrovia continua in direzione sud est sino ad affiancarsi,da destra, alla linea a scartamento ordinario che proviene daCanicatt. Giunge, infine, alla stazione di Licata (4 m s.l.m.), comu-ne alle linee a scartamento ordinario per Canicatt e Gela/Siracusa.Da questa stazione si diparte un raccordo di 800 m, lungo la rivadestra del fiume Salso, che permette di raggiungere la fermata diLicata Porto, posta a 2,5 m sul livello del mare.

    Dal 28 ottobre 1933 i treni provenienti da Licata possono pro-seguire da Agrigento, ridenominata Agrigento Bassa, sino allanuova stazione di Agrigento Alta (poi Agrigento Centrale dal 9 feb-braio 1934), mediante la posa in opera, allinterno del binario ascartamento normale, delle due rotaie a scartamento ridotto.

    Dal 20 maggio 1951 da Agrigento Bassa si potr raggiungereanche Porto Empedocle, in quanto, sulla linea a scartamento ordi-nario delle Ferrovie dello Stato (in esercizio dal 1 novembre 1874)sar interposta una terza rotaia, che consentir listradamento deitreni a scartamento ridotto.

    Sono cos collegate la rete della ferrovia a scartamento ridotto

    della Sicilia sud-orientale e quella della Sicilia sud-occidentale.

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    Particolare cartografico della nuova tratta Agrigento Bassa Agrigento Centrale. In

    basso, tratteggiata, indicata la progettata linea costiera Porto Empedocle Palma diMontechiaro Licata, mai realizzata.

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    Un treno viaggiatori in prossimit della stazione di Naro.

    La stazione di Licata, ove termina la linea a scartamento ridotto proveniente da Girgentie transita quella a scartamento ordinario per Gela e Canicatt.