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Fortificazioni e castelli

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Fortificazioni e castelli

4 ČAKOVEC6 JASTREBARSKO

8 KARLOVAC10 KOPRIVNICA

12 KRAPINA 14 SAMOBOR

16 SISAK18 VARAŽDIN

20 VELIKA GORICA22 ZAGREB

Sommario

ImpressumEditore:

Azienda del turismo di Koprivnica

Caporedattore responsabile:Renato Labazan

Redatorre grafico:Siniša Cikač

Testo introduttivo: Renato Labazan

Altri testi e fotografie:Archivio delle Aziende del turismo delle città

Traduzione in italianoMarinela Gogić

L’autore della foto sulla copertinaRanko Šuvar / Cropix

Stampa:Bogadigrafika, Koprivnica

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La storia della Croazia con-tinentale, e specialmente

l’interessante Basso Medioevo è troppo poco sfruttato turisti-camente.

La fine del ‘400 e particolar-mente il ‘500 è un periodo

delle scoperte di nuovi mondi e delle prosperità dell’Europa occidentale. Il territorio della Croazia odierna in quel tempo soffre violenze perché l’impero Turco è nella sua massima forza ed espansione, e il loro scopo principale è Vienna dove vogliono penetrare via Unghe-ria e Croazia settentrionale. Le città della Croazia dell’est cadono uno dopo l’altro sotto l’attacco della forza tremen-da, e gli abitanti sopravvissuti corrono verso l’ovest, nel terri-torio del cosiddetto Antemurale del Cristianesimo e anche più avanti nei territori asburgici.

Il territorio del cosiddetto An-temurale del Cristianesimo

si estendeva dal mar Adriatico fino all’Ucraina, e la parte im-portante di questa zona lunga

era anche la Croazia settentri-onale. I punti strategici più im-portanti della difesa erano sicu-ramente città fortezze e castelli dispersi per tutta quella zona. Mentre gli europei dell’ovest costruivano ville, chiese e altri edifici profani, i croati doveva-no costruire fortificazioni, ovve-ro i castelli e le città fortificate che sono i più numerabili gi-usto nella Croazia settentriona-le. La posizione e il retino delle palizzate, delle muri o dei fos-sati erano il fondamento nello sviluppo e nell’estensione di quasi tutte le città di quella par-te della Croazia, e le loro parti in alcuni di esse sono conser-vate fino ad oggi e rappresen-tano i più vecchi, quindi gli edi-fici più meritevoli di quelle città. Giusto per questa ragione si-curamente eccitano l’interesse, l’immaginazione e la curiosità del visitatore per i tempi mistici perduti molto tempo fa.

Le città e le fortificazioni che avviciniamo in questo de-

pliant sono generalmente di

tipo collinare (per es. Gradec, Kaptol, Medvedgrad, Samobor, Krapina ecc.), e altre sono di tipo, cosiddetto, „Wasserburg“ ossia la città o la fortificazione situata nel terreno paludoso circondato dall’acqua (per es. Koprivnica, Varaždin, Karlovac ecc.).

In alcuni posti si organizza-no le manifestazioni sto-

riche rappresentando le vive immagini del passato come per esempio a Dubovec, Samobor, Veliki Tabor, Đurđevac, e la più grande manifestazione stori-ca in questa zona d’Europa si svolge alla fortificazione rinas-cimentale di Koprivnica.

Lo scopo di questo depliant e presentare soltanto le

città grandi e le fortificazioni più importanti nella loro vicinanza per poter offrire la possibilità di visitare le città menzionate, alle singole persone, e speci-almente ai gruppi a cui questo aspetto di turismo culturale è attrattivo.

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CURIOSITÀAttorno all’intera struttura della Vecchia Città si trova un giardino ampio che porta il nome Perivoj Zrinski. Nel 2011. è stato proclamato il parco più ordinato della Cro-azia continentale. Ai turisti si offre, accanto al nucleo storico, un’offerta gastro-nomica squisita, sport ed escursioni, una ricchezza di posti di uscire fuori la sera e gli spettacoli attrattivi duran-te tutto l’anno. Questo viene riconosciuto da tanti parti e Čakovec viene proclamato nel 2008., nel 2009. e nel 2010. la città più ordinata della Croazia continentale nell’impresa chiamata „Fiore verde“ organizzata dall’Ente nazionale Croato per il turi-smo.

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InfoAzienda del turismo di Čakovec

Kralja Tomislava 1

Tel: 040/313-319Fax: 040/310-991

E-mail: [email protected]: www.tourism-cakovec.hr

ČAKOVEC

Quasi al centro di Međimurje si trova la città di Čakovec. Già gli antichi romani hanno sistemato in quel posto il loro luogo di riposo chiamato Aquam. Nel ‘200 negli annali è stato registrato „Čakov toranj“ di legno come antecessore della città odierna e del suo nome. Nel ‘500 e nel ‘600 i Zrinski e gli altri padroni costruiscono la fortificazione inconquistabile e lussu-osa presso quale dopo sorge libera città reale. Sotto gli auspici verdi del giardino dei Zrinski, messo in or-dine nel 1901. il quale ricorda ai giardini della famiglia Zrinski, fino ad oggi è conservato questo cuore storico intorno a cui è cresciuta una città a misura dell’uomo. La comunicazione di qualità, l’infrastruttura più mod-erna, l’orticoltura bellissima, l’economia dinamica, la vita culturale e sportiva attiva, tutto questo è la ragione per avere una vita piacevole a circa venti mila abitanti.

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La città di Čakovec viene menziona-ta per la prima volta esplicitamente nel 1334. Si considera che è nata in un posto dove viene menzionata la fortezza del conte Dimitrije Čak nel ‘200. Nel 1350. il padrone di Međi-murje diventa Stjepan Lacković di Čakovec. Nel 1546. Međimurje vie-ne in possesso dei conti Zrinski che erano bani e comandanti croati, po-liticanti, diplomatisti, eminenti poeti, scrittori, costruttori, conoscitori di sci-enza ed arte, collezionisiti, e Nikola Zrinski Sigetski e Nikola Zrinski Ča-kovečki erano le persone famose in Europa. Siccome Čakovec era radu-no della loro grande famiglia, a Ča-kovec hanno cominciato con i lavori di costruzione il che ha trasformato la fortificazione dei vecchi padroni, la famiglia Ernušt, in una fortifica-zione rinascimentale moderna e in un posto comodo per l’abitazione delle famiglie dei conti Zrinski. Dopo il terremoto nel 1738. i conti cechi Althan hanno ricostruito fondamen-talmente il palazzo e la fortificazio-ne. Il nuovo palazzo monumentale barocco a due piani con il giardino interno ha conservato il suo aspetto fino ad oggi. La famiglia del conte Feštetić di Tolna era l’ultimo padrone feudale del patriziato di Čakovec che regnava Međimurje fino al 1923., e usava una parte della Vecchia Città come fattoria di zucchero. Durante la Seconda guerra mondiale è stata bombardata l’ala nord del palazzo, e dal 1945. al 1948. viene ricostru-ito quello che erano le conseguen-ze della distruzione in guerra. Con l’apertura del museo nel 1954. nella fortificazione della Vecchia Città e dopo con l’estendersi sul palazzo, il Museo di Međimurje diventa il propri-etario della Vecchia Città e si prende cura della rinnovazione che continua anche oggi.

Città Vecchia degli Zrinski

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JASTREBARSKO

Nel verde cantuccio docile della regione Slavetić screziato di frutteto, di vigna e prati di fiori, sulla cima della collina, da-vanti alla chiesa parrocchiale di S. Anto-nio l’eremita del 1600. è situato il castello del conte Oršić. La Vecchia Città viene menzionata nel 1294. accanto alla regio-ne Podgorska, e dopo aver cambiata al-cuni padroni nel 1468. viene in possesso dei conti Orošić fino al 1869. quando il suo proprietario diventa Levin Rauch.Originariamente costruito come borgo medievale con il nucleo gotico, la torre e il palazzo, nei ricostruzioni posteriori dal ‘500 al ‘700 viene trasformato in un castello vasto. Le diverse fasi della co-struzione si vedono negli elementi gotici, rinascimentali e barocchi. Questa struttu-ra complessa di alcuni edifici di vari usi chiudono il giardino interno. All’entrata è indicato l’anno del 1639. Nel castello è conservata la stufa del secolo dicia-ssettesimo, camino con sostegni e ritra-ti preziosi. Il castello è oggi in proprietà privata.

Il castello Oršić

La città di Jastrebarsko, spesso anche chiamata popolarmente Jaska, è situ-ata a circa 30 chilometri sud-ovest da Zagreb, sul pedino di Plešivica. Fa parte della regione di Zagreb. Nella città di Jastrebarsko, e nei dintorni, vive più di 17.000 di abitanti. Jastrebarsko viene menzionato per la prima volta nel 1249., nei documenti della regione Podgorska dove viene citata come centro tribunale e commerciale. Già nel 1257. ottiene i privilegi dal re Bela IV e lo stato della libera città emporia.Jastrebarsko e i suoi dintorni sono i luoghi preferiti per andare in gita grazie a splendidi paesaggi, parchi protetti, monumenti culturali e storici, noti vini dei vinai di Jaska e specialità gastro-nomiche.La manifestazione tradizionale turistico-economica „La festa di vino di Jaska“ (Jaskanske vinske večeri) già da due decenni ogni autunno promuove i vini e i vinai di questa regione e annuncia la nuova vendemmia.

CURIOSITÀNel museo civico di Jastrebarsko un posto specia-le occupa la collezione connessa al castello e alla storia dei conti Erdödy, e tra l’altro la piccola colle-zione delle fotografie, degli oggetti di caccia e il tro-feo del conte Stjepan Erdödy che era un cacciatore appassionante e il pioniere della fotografia nella regione di Jaska. Jastrebarsko è la prima città ne-lla Croazia continentale che ha sul suo sito web le panoramiche digitali e oltre le foto del castello e del giardino dall’aria si può fare una passeggiata vir-tuale per il giardino e attorno al castello Erdödy il che è il monumento dell’architettura del paesaggio.Il poeta croato Antun Gustav Matoš ha scritto sul posto di Jastrebarsko: „...la collina meravigliosa con l’antico mulino, i boschi, i villaggi, le chiese, le selve, poi una catena delle montagne azzurre spol-verate di colore del romantico sfocato fiore blu... E attorno alle colline bellissime e boscose con i con-torni della vita assonnata, felice e idile – collana di perle dei posti contrafforti e antichi villaggi delle vigne... Questa nebbia è incenso, e queste foreste bellissime sono altari.“

InfoAzienda del turismo di Jastrebarskog Vladka Mačeka 1, 10450 Jastrebarsko Tel: 01 6272 940 Fax: 01 6272 940

E-mail: [email protected] Web: www.tzgj.hr

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Il castello Erdödy è il più antico monumento di cultura a Jastrebarsko. Originariamente era un castello di tipo „Wa-sserburg“, la fortificazione circondata dai fossati d’acqua che oggi sono riempiti e rinverditi, ma visibili sul terreno. Il castelo Erdödy testimonia del tempo che caratterizza il scendere dei feudali dalle città medievali nobili sulle colli-ne e l’organizzazione del nuovo modo di vivere nelle pia-nure. Secondo i dati archivistici il castello è stato costru-ito dal bano Matija Gereb nel periodo dal 1483. al 1489. Grazie alla sua costruzione l’amministrazione nobiliare di Lipovac è stata trasferita a Jastrebarsko. Nella prima metà del ‘500 la famiglia Erdödy viene in possesso del patri-ziato di Jastrebarsko e anche del castello fino al 1922. Il castello è situato nel vecchio parco meraviglioso il quale è il monumento dell’architettura del paesaggio. L’edificio del castello è fatto nella forma quadrata ed è situato sulla piccola salita e una volta era circondato dai fossati. Le ali sono di diversa altitudine, e l’ala più alta è chiusa dalle due torri arrotondate impressionanti. Il giardino interno, di un’acustica straordinaria, ha il portico con arcade e collo-ne barocche. La piastra a sinistra dell’entrata ha murato il bano croato Toma Erdödy nel 1592.Il castello Erdödy, a cui è imminente la completa rinnova-zione, è circondato da un giardino inglese bellissimo, oggi il passeggio preferito di Jaska.

Il castello Erdödy

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La città di Karlovac è situata nella Croazia centrale, allontanata dalla capitale - Zagreb soltanto 56 chi-lometri e in tutto 130 chilometri dalla città di Fiume. Si trova all’incrocio degli importanti direzioni stradali e ferroviari tra la Croazia pannonia e litoranea, allo sbocco di quattro fiumi, e la sua posizione stradale durante il passato era molto importante.Karlovac è una zona residenziale relativamente giovane alla quale si sa esattamente la data di nascita – 13 luglio 1579. È stato costruito per difendersi dai turchi, e il nome di quel tempo – Karlstad – ha preso in onore del suo fondatore – arciduca austriaco Karlo. Viene costruito come il nucleo unico in forma della stella di sette ali con la piazza nel centro e le strade che si intersecano ad angolo retto. Il suo nucleo rinascimentale con il retino geometrico regolare delle strade e degli isolati è il massimo della costruzione e della fortificazione di quel tempo.La prima amministrazione a Karlovac è stata nel 1778, e nel 1781 l’imperatore Josip II ha consegnato a Karlovac il documento carta della libera città reale. Secondo l’orlo della fortezza alla fine del XIX secolo e al inizio del XX secolo è stato deciso di costruire i palazzi della città, mettere in ordine i parchi e i giar-dini che sono conservati fin d’oggi e rappresentano luogo di raduno preferito degli abitanti di Karlovac e con la sua bellezza affascinano numerosi visitatori a Karlovac. Fino ad oggi Karlovac è ben conservato come una città rinascimentale ideale e nello stesso tempo la fortificazione esagonale con il retino delle strade quadrato e giusto grazie a quell’aspetto raro in Europa.

KARLOVAC

InfoAzienda el turismo di KarlovcaUlica Petra Zrinskog 3

Tel: 0385 (0)47 615 115; 00385 (0)47 600 602 E-mail: [email protected]: www.karlovac-touristinfo.hr

Vecchia città Dubovac Orario di apertura: 01.04.-30.09. 10-22h; 01.10.-31.03. per le visite prenotate in anticipo

CURIOSITÀLa Vecchia Città durante l’anno è l’ospitante delle diverse feste e manifestazioni tra cui quella più popolare è Sajam vlastelinstva (La fiera del nobile). Questa mani-festazione si festeggia ogni anno nella seconda metà di maggio e rappresenta un’esperienza indi-menticabile ed unica di tornare in passato. In quel periodo Vecchia Città irradia un umore speciale. I personaggi costumati provocano i visitatori a far parte del torne di tiro con l’arco, invitano ai balli medievali oppure a partecipa-re alle produzioni di giocoliere. Nelle diverse botteghe i visitatori possono provare il tambureggia-mento con i tamburini o impa-rare i segreti della preparazioni dei cibi medievali e le tecniche della fabbricazione del invetria-ta, dei scudi e dei gioielli nello stile medievale. Tutto quello che hanno fatto portano con se come souvenir e ricordo all’esperienza indimenticabile.

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La Vecchia Città Dubovac è situata sulla collina al di sopra dell’odierna Karlovac e rappresenta un monumento più bello e più conservato dell’edilizia feudale in Croazia.Anche se viene menzionato per la prima volta nel 1339. secondo i documenti storici della chiesa, viene costruito molto prima e dal ‘300 è stato padroneggiato da diverse famiglie aristocrate. Specialmente vantano i Frankopan in cui proprietà era dal 1442. al 1550., in quel periodo ha assunto il suo aspetto odierno come castello rinascimentale con elementi gotici.La Vecchia Città Dubovec è di forma irregolare con tre torri rotonde e una quadrata nella quale, caratteristicamente per una città medievale, si entrava con la scala attraverso la porta situata in alto dalla terra. Pianoterra della torre di Dubovec si usava anche come carcere. La Vecchia Città durante la storia cambiava tanti ruoli ed è passata per diversi trasformazioni e rinnovazioni, e oggi rappresenta un’escursione turistica molto attrattiva, offrendo la possibilità di vedere l’interno, la salita sul belvedere e la visita della mostra alla torre più alta.

Vecchia Città Dubovac

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CURIOSITÀLa fortificazione di Koprivnica non è una di più conservate, ma nel senso delle manifestazione è una delle più sfruttate. Sulle rovine della fortificazione di Koprivnica ogni anno alla fine di agosto e all’inizio di settem-bre si svolge il più grande spettacolo storico-turistico della storia animata su queste parti d’Europa, chia-mato FESTIVAL DEL RINASCIMENTO, con migliaia di artisti venuti da una decina di paesi europei, per un paio di giorni e notti rappresentano in modo attrattivo e fedele la vita dalla fine del Medioevo, ovvero del Rinascimento. Tra numerosi cavalieri e tende, incredibile numero di artigiani medievali, commercianti, no-bili, feudi, locandieri, cuochi, ladri, buffoni, musicisti, divertenti e altri personaggi straordinari nell’ambiente fantastico, il quale torna migliaia di visitatori nel tempo mistico e perso. Nella serie di originalità menzionia-mo soltanto le pietanze uniche e prodotti di ortica (la città viene nominata secondo questa pianta) nei qu-ali godono molti visitatori di Festival del Rinascimento, ma anche i visitatori di Koprivnica durante l’anno.

KOPRIVNICAKoprivnica è una città di circa 30 mila abit-anti, un posto con le condizioni buonissime per una vita eccellente. Una delle città più industrializzate si può vantare anche della piazza e del parco vicino più belli in Croa-zia. Numerose manifestazioni, piste ciclis-tiche, monumento alla bicicletta, musei, gallerie, ristoranti, bar, piscina moderna, te-atro, la vicinanza di „gorice“ (vigna) e „kleti“ (casetta nella vigna) e dei boschi da una parte e la Drava e dei laghi d’altra, offrono la possibilità di un soggiorno comodo nella metropoli della Podravina.

InfoAzienda del turismo di KoprivniceTrg bana J. Jelačića 7 Tel: 048/621-433Fax: 048/623-178E-mail: [email protected]: www.koprivnicatourism.comwww.renesansnifestival.hr

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La città emporia di Koprivnica già nel medioevo era il più importante villaggio nella Podravina, e la sua nascita deve all’ubicazione nell’incrocio delle strade che guidano già dai tempi romani presso la pianura della Drava e la posizione verticale dalla Ungheria attraverso La porta di Lepavina verso il mare.Quello che è nascosto sotto gli edifici ed aree pubbliche sulla regione della vecchia Koprivnica nasconde grandi segreti di questa città insufficientemente esplorata, almeno per quanto importa il Medioevo. Il villaggio medievale che ha ottenuto il suo nome del ruscello Koprivnica, e quello di una pianta straordinaria, era impor-tante per il nord della Croazia. Con una fortificazione non così monumentale, ma come ogni villaggio, borgo o città più grande e più importante aveva palazzo nobile, cosiddetto castello. Koprivnica viene menzionata per la prima volta nel 1272., e il rusciello Koprivnica nel 1207. La città è protetta in quel tempo probabilmente dai fossati e debole palizzate di legno come anche la stessa nobile fortificazione particolarmente durante e dopo l’invasione mongolica nel 1242. quando in tutta la Croazia settentrionale dopo un periodo tranquillo appare il pericolo del conquistatore crudele.La situazione cambia dalla radice all’inizio e specialmente a metà del ‘500 quando gli attacchi di turchi diven-tano un’eccezione. In quel tempo le fortificazioni esistenti di solito in legno si smantellano e si costruisce in modo pianificato una fortificazionea rinascimentale moderna la quale è dovuta a impedire la caduta sotto la direzione dei turchi, ma anche proteggere lo spazio introno e dietro di se, ovvero Varaždin e finalmente Graz e Vienna. Koprivnica, una volta la fortificazione grandiosa „Wasserburg“, si è ridotta oggi alla torre, bastione rovinata attorno, fossato e due rivellini, e alla, cosiddetta, arsenale – una volta la porta turca del sud.La fortificazzione rinascimentale contro i turchi era nel tempo della sua costruzione una di più grandi e di più importanti fortificazioni tra l’Adriatico e nord dell’Ungheria.

Bastione rinascimentale di Koprivnica e La porta dei turchi

La Vecchia Città di DurđevacLa Vecchia Città di Đurđevac è una delle città fortezze più conservate in Croazia. La fortificazzione dell’aspetto odierno è stata costruita nel ‘400 e ‘500, ed è conosciuta per „Legenda o picokima“. I difensori hanno bruciato, secondo la legenda, l’ultimo pollo dal cannone e hanno scacciato i turchi nel 1552.

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Il borgo medievale sulla roccia balza sopra la pianura del fiume Krapinčica con il quale è connessa la Legenda di Čeh, Leh e Meh e la loro sorella Vilina. La storia di un’amore tragico tra l’arciduca romano e Vilina la quale è stata punita e poi murata sulle mura della Vecchia Città dai fratelli per il tradimento, e i Romani hanno bandito i fratelli a nord dove hanno fondato Ceca, Polonia e Russia. Nel passato questa fortezza spesso ha cambiato i proprietari, sia comprata, sia tramite il matrimonio o come un regalo. In quel posto hanno avuto la residenza i principe di Celje, la famiglia Drašković, e gli ultimi padroni della fortezza sono state le famiglie Lichtenberg e Ottenfels. Durante gli assalti dei turchi più gravi sulla Croazia (fine del ‘500, inizio del ‘600) qui si sono tenute 5 sedute dell’Assemblea Croata.

KRAPINA

Per la prima volta viene men-zionata nei documenti scritti dal 1193., e lo stato della libera città reale gli viene as-segnato nel 1347. Sulla scala mondiale Krapina è impor-tante per i ritrovi grandissimi e ricchissimo dei resti fossili e delle costruzioni pietrose di età di 130 000 anni i quali ha scoperto nel 1899. Dragu-tin Gorjanović Kramberger.Krapina era anche uno dei centri del Risorgimento na-zionale croato, ed oggi è il centro storico, culturale, edu-cativo, economico e politico della Regione di Krapina e dello Zagorje. Grazie alla ric-ca offerta culturale (Glumački festival - Festival di attori, Ljeto u Krapini - L’estate a Krapina, Festival duhovne glazbe - Festival della mu-sica spirituale, Tjedan ka-jkavske kulture - La setti-mana della cultura caicavica, Zagorski likovni salon - Il sa-lotto artistico dello Zagorje) prende il posto importante sulla mappa di Croazia.

Il palazzo Veliki Tabor

Vecchia Città

CURIOSITÀ InfoAzienda del turismo di Krapina

Magistatska 11

Tel: 385 (0)49/371 - 330Fax: 385 (0)49 371 - 330E-mail: [email protected]: http://tzg-krapina.hr

Nella vicinanza, nel villaggio Šenjugovo, la scrittirice Marija Jurić Zagorka ha trascorso la sua infanzia e gioventù, perché il suo padre era direttore della proprietà di barone. Vicino era anche la curia di legno chiamata Puhakovec dove è morto Ivan pl. Kukuljević Sakcinski. Per tutta la Croazia del nord, ma anche fuori, era conosciuta la scuderia del barone Janko Vranyczany-Dobrinović.

Il palazzo Veliki Tabor, il monumento della categoria massima al grado zero, già più di 500 anni domina il paesaggio dello Zagorje, e con la sua architettura autentica è diventato uno dei simboli più riconosciuti dello Zagorje.

Il palazzo Veliki Tabor

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Vecchia Città SamoborSAMOBOR

La Vecchia Città Okić si trova a circa 20 chilometri sud-ovest da Zagreb, e a metà di viaggio tra Samobor e Jastrebarsko, e si è situata sulla cima della roccia in forma di piramide. Raramente, una città aristocrata ha una posizione così dominante per poter controllare un’area vasta. È l’unica tra le città aristocrate medievali della Croazia continentale non solo per la sua posizione e alta conservazione di tutte le sue parti, ma anche per il suo significato importante che ha, siccome le sue strutture, di maggior parte, appartengono al periodo romano (XI. – XII. Secolo).Okić viene menzionato per la prima volta nel 1193. Nel documento del vescovo Kalan, e si presuppone che le mura della Vecchia Città sono dal passato più lontano, forse dal tempo quando i Croati si sono domiciliati in queste parti. La fortificazione, probabilmente, è più vecchia e apparteneva alle tribù illiriche, dopo alle legioni romane come un punto perfetto per osservare la vicinanza, ma anche come un servizio informativo, per esempio per dare i segnali luminoso o la segnalazione con fumo.Okić, la città dei Frankopan e degli Erdödy, è stata circondata dai turchi tre volte, viene attaccata da altri eserciti, ma non è stata mai conquistata. La città è stata padroneggiata per otto secoli della sua esistenza dai Croati.Okić ha una parte importante nell’alpinismo, letteratura, scienza, giornalismo, musica, ma su questo la popolazione croata sa veramente poco. Okić è oggi molto attrattivo per ogni tipo di alpinismo. È visitato dai curiosi, escursionisti, cacciatori, e alpinisti che, dopo la morte dell’ultimo Erdödy nel 1922., hanno diventato i suoi proprietari e custodi.

Vecchia Città Okić

Samobor si trova a nord-ovest della Croa-zia vicino alla frontiera con Slovenia (5 km) e vicino alla metropoli – Zagreb (20 km). Un po’ lontano dal traffico aereo, stradale e fer-roviario. A mezz’ora di viaggio dall’Aeroporto di Zagabria, dalla Stazione ferroviaria e dall’Autostazione.

Si trova sulla collina Tepec in uno stato rovinato. È stato costruito dai seguaci del re ceco Otokar verso il 1279. Dei parti più vecchi è conservata soltanto la torre. Nel terzo decennio del ‘500 la città viene ricostruita. Durante il ‘600 e il ‘700 la città si ricostruisce, nella parte di sopra si forma un giardino con le facciate smembrate da due parti con le collone toscane, l’interno viene arredato lussuosamente, tutto questo contribuisce all’avvicinarsi con l’aspetto e la qualità della vita ai castelli barocchi. La vita nel castello dura fino alla fine del ‘700 quando i proprietari lo abbandonano. Durante i secoli ha cambiato molti proprietari: i conti di Celje, i Frankopan, i Tržačk, i Tahi, gli Erdödya, gli Auersperg, i Kulmer, i Kiepach, e i Montecuccoli. Dai Montecuccoli la provincia di Samobor ha ricomprato la Vecchia Città nel 1902. Dentro le mura ci sono le rovine di cappella gotica di S. Ana. Dalla Vecchia Città si offre una vista chiara su Samobor e sui dintorni.

InfoAzienda del turismo di SamoborTrg kralja Tomislava 5HR-10430 Samobor Tel. +385(1)336 00 44 tel./fax. +385(1)336 00 50 E-mail: [email protected] Web: www.tz-samobor.hr

CURIOSITÀLa Vecchia Città di Samobor è stata padroneggiata dai conti di Ce-lje dal 1395. (secondo alcuni dati dal 1398. Oppure dal 1399.), con una breve interruzione (nel 1414. anno dato la città in pegno ai fra-telli Ivan e Eberhard Alben) fino al 1456., quando, l’uccisione di Ulrik II termina la loro discendenza. La legenda dice che in quel tempo la città padroneggiava Barbara di Celje, anche conosciuta come Regi-na nera. Tranne essere una regnante crudele, era anche famosa perché sempre otteneva quello che desiderava e qualunque uomo che desiderava. Dicono che era intelligente, acuta e politicamente bene ferrata, dunque, in quel tempo una donna molto prosperosa. Secondo la legenda, in quel tempo si tenevano nella Vecchia Città le feste sfrenate, e la Regina nera si occupava di alchimia. La sua attività alchimica è nota dai documenti del ceco alchimico Johann von Laaz pubblicati in opera Via universalis, ed è registrato che lei ha ingannato molti mercanti dandogli l’oro falso invece di quello vero.

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SISAK

Sisak – la città storica situata sul con-tatto dei tre fiumi Odra, Kupa e Sava.Sisak appartiene ai villaggi più vecchi della Croazia centrale, benché le im-pronte della sua densità di popolazione urbana si possono tracciare fino al quar-to secolo a. C. Della successione dei personaggi storici famosi legati alla Cit-tà, il posto principale prende il vescovo e martire di Sisak, S. Kvirin che è il protet-tore della città (il 4 giugno), e il muro di mulino è diventato uno dei simboli della città. Le manifestazioni turistico-storiche nella città: Sajam cvijeća u svibnju - La fiera dei fiori a maggio, Sisački viteški turnir - Torneo cavelleresco di Sisak a giugno e Keltsak noć u rujnu - La notte celtica a settembre.

La Vecchia Città – fortificazione dal ‘500 dove si è svolta la Bataglia di Sisak. Dopo numerose prove di irruzione, di assedi e di distruzioni la forza ottomana è stata bloccata a Sisak nel 1593. il che ha reso impossibile il loro irruzione verso altri parti di Croazia, ma anche verso Europa centrale e occidentale. In quel modo Sisak è diventata il punto difensivo più importante della della Croazia nord-ovest.La fortificazione Vecchia Città è situata allo sbocco di Kupa e di Sava, con il suo aspetto appassiona tutti i visitatori. La fortezza è il monumento della categoria di grado zero.

Fortificazione Vecchia Città

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InfoAzienda del turismo di SisakUfficio del turismoRimska bb,Tel.++385(0)44 522 655,tel./fax++358(0)44 521 615E-mail: [email protected]: www.sisakturist.com

CURIOSITÀIl primo ponte di legno sul fiume Kupa costruito nel 1862., ha conne-sso Sisak Civile e Sisak Militare (la costa sinistra e quella destra del fiu-me Kupa). Nel 1934. viene costruito il ponte di muro, che diventa uno dei simboli della città, e gli abitanti di Si-sak lo chiamano Ponte vecchio. Que-sto ponte è fatto di materiali tradizio-nali di Sisak, di pietra e di mattone.

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Dall’esterno una fortificazione medievale inconquistabile, dall’interno un palazzo rinascimentale aristocratica.La Vecchia città era continuamente ricostruita dal ‘200 al ‘800. Nel ‘500 i proprietari di quel tempo Ungnadi hanno portato l’architetto italiano rinascimentale Domenico dell’Alli e con lo scompartimento trasformano la Vecchia Città in „Wasserburg“ – la città sull’acqua. Si formano i bastioni attorno tutta la fortificazione, e nei fossato viene portata l’acqua con i canali dal fiume vicino, Drava. Con secoli la Vecchia Città diventa una fortificazione del Regno di Croaazia inconquistable. Grazie ai fossati, cannoni, soldati e le mura grandi ha protetto il suo interno, in quel modo ha reso possibile la prosperità ai suoi proprietari, ma anche alla città di Varaždin.Per secoli sono cambiati molti proprietari, e quelli che hanno padroneggiato di più erano i conti Erdödy. Siccome erano i conti ereditari della regione di Varaždin il loro stemma ha confermato nel 1763 la regina Marija Terezija come lo stemma ufficiale della regione e si usa anche oggi. Nel 1923. la città di Varaždin ha comprato la fortificazione e già nel 1925. in alcune camere è aperta la mostra permanente.Oggi, in tutta la Vecchia Città è situato il Museo civico di Varaždin, il posto inevitabile di ogni visitatore, e i bastioni militari medievali e le fossate sono trasformati in un posto verde e piacevole per passeggiare degli abitanti e dei suoi ospiti.

VARAŽDIN

Vecchia Città di Varaždin

Le repliche degli stemmi antichi, segni di alcuni artigiani, si possono vedere oggi sulle strade di Varaždin. Lo stemma „Kor-njača“ (tartaruga) in via Gundulićeva è il segno della bottega nata nel ‘800, negli anni della prosperità dell’artigianato arti-stico. Lo stemma „Železni čovek“ (uomo di ferro) a piazza del re Tomislav rappresen-ta la bottega di ferro, quello „Morska djevi-ca“ (vergine di mare) sull’omonima piazza rappresenta le botteghe con la roba colo-niale. Alla fine, lo stemma „Potkova“ (ferro di cavallo) a piazza Miljenko Stančić era il segno dell’artigianato del fabbro.

Quello che distingue Varaždin dalle altre città, è la sua eredità artistica e monumentale straor-dinaria con il complesso barocco urbano più conservato e più ricco. Presso il complesso della Vecchia Città in uno spazio relativamente piccolo sono rimasti i palazzi e le ville ben con-servati nello stile barocco, rococò, secessione e il palazzo municipale più antico in Europa. All’incrocio delle strade e al contatto con ogni parte del mondo, Varaždin è costruito come un ponte che viene costruito gradualmente da tante persone e i loro destini. Aristocrazia, artigiani, mercanti e cittadini ricchi – ognuno di loro ha aggiunto una pietra nella costruzione della città.

CURIOSITÀ

InfoAzienda del turismo di VaraždinIvana Padovca 3, Varaždin 42 000

Tel: +385 (0)42 210-987 Fax: +385 (0)42 210-985 E-mail: [email protected]

Elevato orgogliosamente sulla sua collina, come in fantascienza, faccia a faccia con il suo aspetto sulla superficie del lago privato, è veramente un castello che ci porta direttamente nella fiaba. La vita si è svolta qui in una continuità dal 1334. Durante i secoli il castello ha passato per le mani di molti e alla fine viene ereditato dal conte Juraj VI Drašković. Lui ha deciso di costruire sulle rovine della antica fortificazione una villa. I lavori sono durati dal 1840. al 1862., e il risultato era un castello neogotico magico sopra il lago creato artificalmente, circondato dai boschi di tipo inglese.Oggi è il castello più conservato, il che non sarebbe il caso se no ci fosse stato la fatica e l’ostinatezza del signore Vilim Leskošek. Molti lo hanno chiamato „lo spirito buono di Trakošćan“ perché grazie soltanto alla sua risolutezza Trakošćan ha evitato il destino di molti castelli, palazzi e curie di Hrvatsko zagorje. Passeggiando per le sue camere e aule arredate dalle mobilie rinascimentali, barocchi, di rococò e neoclassici, al visitatore si offre la possibilità di rivivere il tempo passato.I quadri dei membri della famiglia Drašković, la collezione dei ritratti che ha dipinto Miahel Stroj, un pittore eccellente dal periodo di neoclassicismo, il dipinto della contessa Julijana, e molti altri pezzi d’arte testimoniano le relazioni dell’aristocrazia locale con Vienna e altri centri di cultura di quel tempo.

Il castello Trakošćan

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VELIKA GORICA

Nel nome Turopolje e nello stemma della Città di Velika Gorica si trova „tur“, il nome e l’immagine di bue con le corna lunghe. C’è pensiero che il nome Turovo polje, ovvero Turo-polje si conduce dalla parola paleoslava „tur“ che significava bue delle corna lunghe e aveva il significato di „fecondatore“ oppure „Dio del Sole“. La giornata della Città di Velika Gorica si festeggia il 13 dicembre, alla giornata di S. Lucia, la protettrice di Turopolje. La Città di Velika Gorica, nella concorrenza tra 5 300 città europee, ha vinto Il fiore argento d’Europa – il premio rinomato dell’Associazione europea per i fiori ed il paesaggio Entente Floral il quale la è stata assegnata il 9 settembre 2004 nella città francese Aix-les Bains.

La città di Velika Gorica si trova a 16 chilometri sud da Zagabria ed è il centro del territorio di 552 chilometri quadrati, situata tra Sava e Kupa e Vukomeričko gorje - catena di mon-tagne leggermente alzato. L’aeroporto della metropoli è situata a nord-ovest della città. Il villaggio Velika Gorica viene men-zionata per la prima volta nel 1228. Come la sede della parrocchia. La parola „gorica“ indica il bosco oppure la vigna. Il ritrovamento archeologico Andautonia racconta che in quell’area viveva qualcuno nei tempi antichissi-mi.Velika Gorica è la più grande e la più importante città di Regione di Zaga-bria, e coltivando la tradizione storica di Turopolje, organizzato dalla provin-cia nobile di Turopolje, nella Città Vec-chia di Lukavac viene festeggiato Ju-rjevo come giorno festivo nazionale e la festa centrale della primavera. Colt-ivando la tradizione popolare e la nota caratteristica di carattere religioso, Ju-rjevo è un importante evento turistico, culturale, e divertente di Turopolje.

CURIOSITÀ

InfoAzienda del turismo di Velika Gorica

Kurilovečka 2, 10 410 Velika Gorica

Tel: 00385 (0) 1 6221 666 Web: www.tzvg.hrE-mail: [email protected]/tzvelikagorica

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Quando varcate la soglia si vedono due leoni che tengono lo stemma della provincia nobile di Turopolje, vi troverete nella Vecchia Città dove si difendeva e viene scritta la storia di questa parte. Si menziona per la prima volta nel 1256. come „caput Lukavez“, ma l’anno e posto esato della costruzione non sono conosciuti. L’edificio originario era di legno con lo scopo di diffendere dai turchi. Nel 1481. la fortificazione viene nei mani del padrone di Medvedgrad Ivan Tusz. Nel 1553. gli abitanti di Turopolje vengono di nuovo in possesso della propria città la quale nel tempo era nelle rovine. La provincia nobile di Turopolje ha regalato la rovina di Lukavec a Matija Slatinski, il conte di Turopolje di quel tempo. Dopo lui e il suo figlio Čoro la città di Lukavec viene nelle mani degli abitanti di Turopolje e nel 1612. viene costruito di nuovo in legno. Al giorno di S. Lucia, il 13 dicembre 1613. lì è stato la prima assemblea di Turopolje. La città murata come la conosciamo oggi viene costruita nel ‘700 ed è l’unica fortificazione murata a Turopolje. La Vecchia città è costruita nella forma di quadrato irregolare con le torri quadrati. All’entrata della Città è inciso lo stemma della provincia nobile di Turopolje con i leoni da parte e l’iscrizione „Insignia Universitatis nobilium campi Turopolya 1752“. Al pianoterra c’erano le camere per i prigionieri, l’appartamento della guardia cittadina e le stalle. Al piano di sopra c’era la cappella di S. Lucia, poi le botteghe dell’armaiolo e una grande aula dove si tenevano le assemblee. Lukavec è il castello circondato dall’acqua con le torri per la difesa laterale.

Vecchia Città Lukavec

InfoAzienda del turismo di ZagrebKaptol 5Tel: +385 1 48-98-555Fax: +385 1 48-14-340www.zagreb-touristinfo.hr [email protected]

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Medvedgra è la vecchia città (fortezza, fortificazione) co-struita nel ‘200 dopo l’intruso dei tatari sulla collina Mali Plazur, pendio a sud-ovest di Medvednica all’altezza di 593 metri. Era uno dei borghi più grandi in Croazia. A Medvedgrad si trova la cappella tardogotica di S. Filip e Jakov, l’Altare della patria, monumento ai caduti di Guerra per la patria. Da Medvedgrad si estende una panoramica della Zagreb la quale è specialmente bella di notte. Il per-sonaggio più grande dell’umanesimo ungherese, poeta e bano di slavonia Janus Pannonius (Ivan Česmički) è mor-to a Medvedgrad il 27 maggio 1472.La fortificazione Medvedgrad viene costruita dal vescovo di Zagreb sui pendi di Medvednica nel 1250. Lo scopo era di difendere Kaptol e la proprietà dei vescovi. Verso il 1260. il re Bela IV ha affidato la fortificazione al principe Stjepko Šubić, e poi è stata affidata all’amministrazione ai bani croati.La fortificazione cambiava spesso padroni (i Babonić, i Celjski, Ivan Karlović, i Zrinski, i Gregorijanci, gli Erdödy). La fortificazione di Medvedgrad è stata danneggiata gran-demente dal terremoto nel 1590. E nel 1602. viene abban-donata dagli’ultimi abitanti. Dopo la rottura della Congiura Zrinsko e Frankopanska nel 1671., Medvedgrad viene preso dalla camera del re, ma era purtroppo nelle rovine. Gli ultimi padroni della città erano baroni Kulmer in cui po-ssesso era fino al 1945.

ZAGREB Medvedgrad

Zagreb, la capitale della Reppublica di Croazia, è una antica città mitteleuropea. Per secoli si sviluppava come un centro ricco di cultura e di scienza, e un forte centro commerciale ed economico. Si trova all’incrocio delle strade importanti tra costa adriatica ed Europa centrale.Nel 1991., quando il popolo croato ha realizzato indipen-denza, Zagreb diventa la ca-pitale, il centro politico e am-ministrativo della Reppublica di Croazia. Zagreb è il centro commerciale, universitario, la città della cultura, dell’arte e del divertimento. Da Zagreb provengono e ci vivono mo-lti famosi scienziati, artisti e sportivi. Ai suoi ospiti offre un’atmosfera barocca della Città Alta, i mercati pittoreschi all’aperto, negozi diversi, ricca scelta dei prodotti artigianali, la cucina tipica squisita. Zagreb è la città dei parchi verdi, con molti luoghi di escursioni nei dintorni meravigliosi.

CURIOSITÀKamenita vrata, che collegano Città Bassa a Città Alta, è l’unica porta conservata di quelle quattro di un tempo. Anche se viene menzionata in Medioevo, l’aspetto odierno ha preso nel 1760. quando era rinnovata l’ultima volta. Secondo la legenda, il grande incendio nel 1731. ha distrutto le parti di legno della porta, e nell’incendio è rimasto intatto solamente il quadro di Madonna con Gesù. Questo quadro è oggi lo scopo di molti pellegrini che ringraziano la Madonna di Kamenita vrata perché gli ha regalato grazia e gli ha aiutato nella miseria. La corona d’oro con le gemme sul quadro vengono aggiunte nel 1931., le grate davanti la cappelletta sono originariamente dal 1758. Secondo la legenda, la clava sopra Kamenita vrata, messo nel ‘600, protegge dalle streghe. Catene in quella strada, secondo la legenda, provengono dalla nave Victory di ammiraglio leggendario inglese Nelson dalla battaglia navale di Trafalgar, e sul posto odierno sono messe nel 1878.

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Gradec ovvero Grič è il nome per l’antica parte della città di Zagreb che è situata sul pendio di Medvednica da cui accanto a Kaptol è nata l’odierna Zagreb.Nel 1242. Bela IV ha consegnato la Bolla d’oro con la quale ha proclamato „libera città reale sulla collina Gradec di Zagreb“. Dal 1242. al 1266. la città era forti-ficata dalle mura e dalle torri e il suo aspetto fin d’oggi è cambiato poco.La città aveva 4 porte: Mesnička (a ovest), Nova (dopo Opatička, a nord), Dverec (a sud), Kamena (a est).Il centro di Gradec è la Piazza di Marko, alla quale si trova la Chiesa di S. Marko, e la sede del Governo de-lla Repubblica di Croazia e l’Assemblea croata.Gradec è stato connesso a Kaptol il 7 settembre 1850., quando inizia l’era moderna dell’amministrazione a Za-greb.Con l’organizzazione dell’amministrazione della città dopo il 1999. Gradec appartiene alla Città Alta – Med-veščak.

Gradec and Kaptol