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FINAOSTA S.p.A. FINANZIARIA REGIONALE VALLE D’AOSTA SOCIETA’ PER AZIONI BILANCIO D’ESERCIZIO e BILANCIO CONSOLIDATO 01.01.2010 - 31.12.2010 Società per Azioni uni personale con sede in Aosta Codice Fiscale e Camera di Commercio di Aosta: 00415280072 Capitale Sociale: Euro 112.000.000.i.v. Direzione e Coordinamento dell’Ente Regione Autonoma Valle d’Aosta

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FINAOSTA S.p.A.

FINANZIARIA REGIONALE

VALLE D’AOSTA

SOCIETA’ PER AZIONI

BILANCIO D’ESERCIZIO

e

BILANCIO CONSOLIDATO

01.01.2010 - 31.12.2010

Società per Azioni uni personale con sede in Aosta

Codice Fiscale e Camera di Commercio di Aosta: 00415280072

Capitale Sociale: Euro 112.000.000.i.v.

Direzione e Coordinamento dell’Ente Regione Autonoma Valle d’Aosta

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ENTI PARTECIPANTI AL CAPITALE

REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA

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ORGANI SOCIALI

Consiglio di Amministrazione

PRESIDENTE Giuseppe CILEA

CONSIGLIERI René BENZO

Peter BIELER

Federico JACQUIN

Alberto VARALLO

Comitato Esecutivo

PRESIDENTE Giuseppe CILEA

CONSIGLIERI Peter BIELER

Alberto VARALLO

Collegio Sindacale

PRESIDENTE Oscar BETRAL

SINDACI EFFETTIVI Adolfo GARBI

Andrea LEONARDI

Direzione Generale

DIRETTORE GENERALE Giuseppe CILEA

Società di Revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

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CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

Vi comunichiamo che l'Assemblea Ordinaria dei soci è convocata in Aosta, Via Festaz, 22, per il giorno

29 giugno 2011, alle ore 11:00, in prima convocazione, e per il giorno 08 luglio 2011, stessi luogo ed ora, in seconda

convocazione, con il seguente ordine del giorno:

. Relazione del Consiglio di amministrazione sulla gestione, bilancio al 31.12.2010 - costituito da Stato patrimoniale,

Conto economico e nota integrativa - e relazione del Collegio sindacale e del revisore contabile;

Per intervenire all'Assemblea l’azionista dovrà depositare le proprie azioni, nei modi e nei termini di

legge, presso la Sede legale in Aosta, Via Festaz n° 22, o presso l’Istituto UniCredit S.p.A..

Distinti saluti.

Il Presidente

(Dott. Giuseppe Cilea)

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RELAZIONI

DI ACCOMPAGNAMENTO

AL BILANCIO D’ESERCIZIO

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RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

SULLA GESTIONE

Signori Azionisti,

il bilancio dell’esercizio chiuso al 31.12.2010 è stato stilato con i criteri internazionali IAS / IFRS, così come

prescritto dalla vigente normativa in materia introdotta dal Decreto Legislativo n 38 del 28.02.2005, in base a quanto

previsto dal Regolamento UE 1606/2002, dal Provvedimento della Banca d’Italia del 16.12.2009 e dal Decreto

Legislativo n. 32 del 02.02.2007 con il quale è stata data parziale attuazione alla direttiva comunitaria 51/2003. In

merito al perimetro di inclusione delle attività su mandato regionale, il Consiglio di Amministrazione, confortato anche

da un parere concorde della società di revisione Deloitte & Touche e del Collegio Sindacale, deliberò in data

31.05.2006 di includere in bilancio tutte le attività su mandato con l’esclusione delle operazioni il cui rischio ricade

esclusivamente sull’Amministrazione regionale. Delle operazioni escluse dal bilancio viene data separata evidenza nella

parte D – Altre informazioni – della nota integrativa e, per quanto concerne le partecipazioni in Gestione Speciale,

separato commento nella presente relazione.

Il bilancio della società è costituito:

- dallo stato patrimoniale;

- dal conto economico;

- dal prospetto della redditività complessiva;

- dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto;

- dal rendiconto finanziario;

- dalla nota integrativa, che ha lo scopo di fornire l’illustrazione, l’analisi e la comparazione con l’esercizio

precedente di ogni voce di bilancio.

In relazione alla predisposizione del bilancio consolidato, in conformità ai principi contabili internazionali,

secondo le condizioni previste dal D.Lgs. 38/05, il perimetro di consolidamento accoglie le seguenti Società controllate:

Aosta Factor S.p.A., Pila S.p.A. e Finaosta Iniziative s.r.l.,

NOTE ECONOMICHE

L’andamento dell’economia mondiale nel 2010, reduce dal calo dell’anno precedente, è stato nel complesso

migliore delle aspettative, con una dinamica del P.I.L. stimata dall’OCSE al 4,6 %. Permangono, peraltro, rilevanti

disomogeneità fra le diverse aree e, soprattutto, elementi di incertezza che mettono in discussione le prospettive,

potenzialmente altrettanto positive, per il 2011: instabilità politica, rilevante crescita del prezzo del petrolio e di altre

materie prime, accenni di tensioni inflazionistiche, conseguente tendenza al rialzo dei tassi di interesse, perduranti

tensioni sul debito sovrano di alcuni paesi europei. In tale contesto, l’Italia continua ad evidenziare un andamento della

ricchezza prodotta (+ 1,1 %) più contenuto sia rispetto alla media mondiale, che al complesso dei paesi dell’area Euro

(+ 1,7 %).

Per quanto riguarda più direttamente l’ambito valdostano, vi è stata senza dubbio una significativa ripresa

rispetto al negativo 2009, evidenziata sia dalla dinamica del P.I.L., che dal consistente rilancio delle esportazioni e dal

deciso rallentamento del ricorso alla C.I.G.. Incidono, peraltro, i limiti intrinseci di una economia dalle dimensioni

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2010

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contenute e condizionata, per quanto riguarda le aziende manifatturiere, dalle carenze infrastrutturali, enfatizzati dai

riflessi delle incertezze che caratterizzano più in generale, il quadro economico.

Al fine di continuare a fornire sostegno all’economia regionale, la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha

disposto all’art. 4 della l.r. n.40 del 2010 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale della Regione autonoma

Valle d’Aosta) la proroga anche per l’anno 2011 degli interventi già previsti dalla l.r. 1/2009 (Misure regionali

straordinarie ed urgenti in funzione anti-crisi per il sostegno alle famiglie e alle imprese).

Tra gli interventi previsti vi è la possibilità, sia per i privati sia per le imprese, di sospendere il pagamento delle

rate dei finanziamenti contratti con Finaosta S.p.A. in scadenza nel periodo compreso tra l’01.03.2011 e il 28.02.2012.

I pagamenti di oltre 1700 pratiche di mutuo sono state sospesi su richiesta degli intestatari.

L’OPERATIVITA’ DI FINAOSTA

L’erogazione di finanziamenti (mutui e contributi) e la partecipazione a quote di capitale di imprese operanti

nel territorio regionale sono le attività caratteristiche della Vostra Società che opera sia con fondi propri, sia con fondi

regionali, per i quali vi può essere o non essere l’assunzione di rischio diretto, a seconda di quanto disciplinato dalle

convenzioni che regolamentano i rapporti con l’Azionista.

La gestione di progetti per conto della Regione Valle d’Aosta, l’attività di consulenza rivolta alla

ristrutturazione e al consolidamento del tessuto economico locale e il supporto all'attività delle società controllate sono

state le tematiche entro le quali si sono sviluppate le altre principali attività dell'esercizio chiuso al 31.12.2010.

In tutti i settori di intervento è ovviamente proseguita l'attività istruttoria, di finalizzazione e di "reporting"

degli interventi finanziari, articolati nelle varie tipologie, svolta sia in Gestione Ordinaria sia in regime convenzionato

per conto dell'Amministrazione regionale.

Il personale della società è inoltre sistematicamente coinvolto in varie Commissioni costituite per la

definizione o l'adeguamento degli strumenti normativi regionali.

Gestione dei fondi propri (Gestione Ordinaria) e regionali (Gestione Speciale e Fondi di

rotazione)

Passando ad analizzare in dettaglio l’attività caratteristica della società e l’attività di gestione dei vari fondi,

compresi quelli non a rischio, si evidenzia che nel corso dell’esercizio di competenza sono stati erogati circa 144

milioni di euro (per 1267 interventi sotto forma di mutui, contributi e partecipazioni), che sommati a quelli degli anni

precedenti incrementano il totale delle erogazioni effettuate, a decorrere dall’esercizio 1982/1983, a quasi 2,8 miliardi

di euro. L’operatività della Vostra società si è evoluta nelle singole gestioni con il numero di operazioni e per gli

importi evidenziati nella tabella e nei grafici seguenti.

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TABELLA RIEPILOGATIVA OPERATIVITA'

Gestione Rientri Delibere

(migliaia di euro) n. importo capitale interessi n. importoG.O. 85 20.313 4.237 726 60 28.744

L.R. 101/82* 0 0 632 63 0 0L.R. 33/73 224 6.694 7.131 1.420 74 7.753L.R. 76/84 636 38.891 16.902 3.849 459 40.020L.R. 33/93 0 0 14 1 0 0L.R. 43/96 40 3.678 1.013 237 28 7.907L.R. 19/01 53 12.170 1.313 283 15 9.142

L.R. 6/03 48 4.593 2.523 161 33 3.213L.R. 7/04 1 211 10 4 0 0L.R. 29/06 6 518 0 3 1 156Totali gestioni conrischio diretto 1.093 87.068 33.775 6.747 670 96.935

G.S. 92 49.544 70.224 31.105 43 160.666

L.R. 46/85* 0 0 50 4 0 0L.R. 84/93 20 7.335 0 0 8 8.540L.R. 62/93* 0 0 0 0 0 0L.R. 22/98* 0 0 1 0 0 0L.R. 9/03 0 0 7 0 0 0L.R. DOCUP 0 0 96 3 0 0

L.R. 11/02 2 10 0 0 0 0DGR2121/09 5 51 0 0 7 75L.R. 52/09 55 192 7 0 59 206Totali gestioni senza rischio 174 57.132 70.385 31.112 117 169.487

TOTALI 1.267 144.200 104.160 37.859 787 266.422

* = gestioni chiuse

Erogazioni

Numero e importo erogazioni: gestioni aperte con ri schio diretto

85

224

40 53 48

1 6

636

20.313

6.694

12.170

4.5933.678

518211

38.891

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

550

600

650

G.O. L.R. 33/73 L.R. 76/84 L.R. 43/96 L.R. 19/01 L.R. 6/03 L.R. 7/04 L.R. 29/06

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

n. importo

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Numero e importo erogazioni: gestioni aperte senza rischio

2 5

55

92

20

49.544

10 51 192

7.335

0

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

G.S. L.R. 84/93 L.R. 11/02 DGR2121/09 L.R. 52/09

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

45.000

50.000

n. importo

A completamento dell’esposizione riportiamo le tabelle che riepilogano il numero delle erogazioni (quietanze incluse) e

gli importi delle erogazioni (gli importi sono espressi in migliaia di euro) nei vari anni a partire dalla data di

costituzione della Società.

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2010

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NUMERO EROGAZIONI

Esercizi Gestione Gestione Fondi di rotazione di cui alle seguenti leggi regionaliordinaria * speciale 101/82* 33/73* 76/84* 46/85 43/96* 62/93 33/93* 22/98 19/01* 84/93 6/03* 7/04* 9/03 DOCUP 11/02 29/06* 1212/09 52/09

1982/1983 12 8 72 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 92 84

1983/1984 15 27 243 24 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 309 282

1984/1985 27 39 246 80 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 392 353

1985/1986 18 62 175 90 148 23 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 516 431

1986/1987 21 43 247 95 593 22 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.021 956

1987/1988 15 36 242 182 852 70 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.397 1.291

1988/1989 30 14 213 204 909 55 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.425 1.356

1989/1990 18 44 184 189 736 26 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.197 1.127

1990/1991 21 98 257 186 930 27 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.519 1.394

1991/1992 22 31 170 217 976 41 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.457 1.385

1992/1993 79 21 173 272 923 46 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.514 1.447

1993/1994 99 19 197 291 893 48 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.547 1.480

1994/1995 54 33 151 168 890 35 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.331 1.263

1995/1996 48 77 120 220 713 36 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.214 1.101

1996/1997 94 65 159 253 710 15 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.296 1.216

1997/1998 66 76 125 244 647 15 11 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.184 1.093

1998/1999 70 55 129 190 638 24 26 0 2 14 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.148 1.055

1999/2000 117 99 86 202 594 25 38 2 4 32 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.199 1.041

2000/2001 77 58 78 209 500 15 37 0 2 40 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 1.019 903

2001/2002 77 88 29 213 505 9 36 0 2 68 9 13 0 0 0 0 0 0 0 0 1.049 871

2002/2003 83 40 15 218 635 6 25 0 0 36 91 11 0 0 0 0 0 0 0 0 1.160 1.067

2003/2004 82 87 5 229 571 2 12 0 0 7 102 10 4 0 0 0 0 0 0 0 1.111 1.005

2004/2005 49 123 1 237 411 0 19 0 0 0 78 5 19 0 0 0 0 0 0 0 942 814

2005/2006 42 138 0 282 329 1 20 0 0 0 84 6 32 0 0 0 0 0 0 0 934 789

2006 23 86 0 146 252 0 13 1 0 0 56 4 18 0 0 0 0 0 0 0 599 508

2007 66 122 0 211 468 5 28 0 0 0 60 13 53 0 2 1 0 0 0 0 1.029 886

2008 50 106 0 238 612 0 25 0 0 0 85 12 88 5 0 2 3 1 0 0 1.227 1.104

2009 62 132 0 228 596 0 23 0 0 0 64 16 69 2 0 0 3 1 0 0 1.196 1.045

2010 85 92 0 224 636 0 40 0 0 0 53 20 48 1 0 0 2 6 5 55 1.267 1.093

Totali 1.522 1.919 3.317 5.542 16.667 546 353 3 10 197 682 113 331 8 2 3 8 8 5 55 31.291 28.440*Gestioni a rischio diretto

di cui a rischio diretto

Totale

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2010

12

Numero erogazioniult imi 8 esercizi - gestioni attive

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

550

600

650

2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006 2007 2008 2009 2010

ordinaria *

speciale

33/73*

76/84*

43/96*

19/01*

84/93

6/03*

7/04*

11/02

29/06*

1212/09

52/09

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2010

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IMPORTO EROGAZIONI

Esercizi Gestione Gestione Fondi di rotazione di cui alle seguenti leggi regionali

ordinaria* speciale 101/82* 33/73* 76/84* 46/85 43/96* 62/93 33/93* 22/98 19/01* 84/93 6/03* 7/04* 9/03 DOCUP 11/02 29/06* 2121/09 52/09

1982/1983 2.545 5.377 1.140 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 9.062 3.685

1983/1984 1.540 10.486 3.590 1.911 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 17.528 7.042

1984/1985 1.582 8.422 3.708 3.180 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 16.893 8.470

1985/1986 3.083 13.663 3.018 3.621 4.269 6.728 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 34.382 13.990

1986/1987 2.711 10.010 4.996 6.589 17.471 5.004 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 46.781 31.767

1987/1988 2.174 6.564 6.079 9.746 20.941 10.358 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 55.861 38.940

1988/1989 4.676 3.993 5.654 11.338 22.759 4.887 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 53.308 44.427

1989/1990 2.965 15.764 4.137 14.253 16.613 1.103 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 54.835 37.967

1990/1991 3.291 13.650 7.370 16.563 23.878 2.237 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 66.990 51.103

1991/1992 3.333 21.667 6.019 20.993 20.023 4.136 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 76.170 50.367

1992/1993 12.911 13.350 5.763 20.335 23.874 6.755 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 82.989 62.884

1993/1994 10.860 17.068 7.630 18.936 20.296 4.406 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 79.197 57.722

1994/1995 14.770 62.617 6.208 13.133 19.199 3.040 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 118.967 53.310

1995/1996 12.911 40.161 4.785 11.899 13.202 5.872 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 88.830 42.797

1996/1997 13.720 30.765 6.923 12.702 16.253 994 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 81.357 49.598

1997/1998 11.502 36.679 4.855 13.374 14.476 2.680 750 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 84.316 44.957

1998/1999 23.943 36.110 5.697 9.663 15.725 5.873 1.292 0 272 739 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 99.312 56.591

1999/2000 53.245 27.592 3.593 13.457 14.362 3.748 1.418 2.582 157 1.747 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 121.901 86.232

2000/2001 15.716 430.008 3.207 10.712 12.416 1.519 1.956 0 28 2.375 0 697 0 0 0 0 0 0 0 0 478.633 44.035

2001/2002 18.846 24.603 1.550 14.015 12.665 861 1.526 0 35 4.478 813 2.901 0 0 0 0 0 0 0 0 82.293 49.450

2002/2003 13.239 5.970 1.253 10.440 18.815 326 731 0 0 2.355 15.312 3.473 0 0 0 0 0 0 0 0 71.914 59.790

2003/2004 17.835 13.767 354 6.734 17.337 46 481 0 0 274 17.603 2.610 243 0 0 0 0 0 0 0 77.284 60.587

2004/2005 18.091 20.570 65 6.119 12.265 0 870 0 0 0 12.204 678 2.350 0 0 0 0 0 0 0 73.212 51.964

2005/2006 13.379 20.969 0 7.398 11.445 191 1.135 0 0 0 15.300 1.428 3.030 0 0 0 0 0 0 0 74.275 51.687

2006 4.200 87.727 0 3.393 11.947 0 749 23 0 0 10.682 1.096 1.457 0 0 0 0 0 0 0 121.274 32.428

2007 6.320 66.112 0 5.353 21.340 4.385 1.872 0 0 0 15.167 4.049 7.816 0 42 77 0 0 0 0 132.533 57.868

2008 20.545 71.902 0 6.014 28.743 0 1.378 0 0 0 22.406 3.223 9.803 1.967 0 362 70 61 0 0 166.474 90.917

2009 11.920 98.905 0 6.384 28.956 0 937 0 0 0 14.926 6.147 10.679 209 0 0 30 31 0 0 179.124 74.042

2010 20.313 49.544 0 6.694 38.891 0 3.678 0 0 0 12.170 7.335 4.593 211 0 0 10 518 51 192 144.200 87.068

Totali 342.166 1.264.017 97.593 284.951 478.160 75.150 18.773 2.605 492 11.967 136.583 33.637 39.971 2.387 42 439 110 610 51 192 2.789.895 1.401.686

*Gestioni a rischio diretto

di cui a rischio diretto

Totale

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2010

14

Importo erogazioniult imi 8 esercizi - gestioni attive - dati in Keuro

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

45.000

50.000

55.000

60.000

65.000

70.000

75.000

80.000

85.000

90.000

95.000

100.000

2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006 2007 2008 2009 2010

ordinaria*

speciale

33/73*

76/84*

43/96*

19/01*

84/93

6/03*

7/04*

11/02

29/06*

2121/09

52/09

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15

Progetti e studi

Le attività del COA (Centro Osservazione e Attività sull’energia), delineate in uno specifico Piano di Attività

concordato con l’Assessorato Attività produttive, sono proseguite durante l’anno 2010. È proseguito il funzionamento

dello Sportello Info Energia Chez Nous che, nel 2010, ha fatto registrare circa 2.800 contatti fornendo, anche mediante

la partecipazione e l’organizzazione di eventi, consulenza generica od assistenza tecnica specifica in tema di energia a

privati, enti locali, imprese e professionisti. Il personale del COA aggiorna la sezione “Energia” del sito regionale e,

mediante apposita convenzione con il consorzio enti locali della valle d’Aosta (CELVA), è stato attivato il progetto

“Réseau énergie”, che prevede una serie di attività rivolte specificamente agli enti locali. Sono state svolte attività

differenziate per le scuole di diverso ordine e grado che hanno coinvolto complessivamente 37 classi e circa 650 alunni

con l’obiettivo di trasmettere le buone prassi nel campo del risparmio energetico e di guidare l’apprendimento delle

principali fonti di energia attraverso la realizzazione di esperimenti pratici. Il COA energia collabora con l’Assessorato

Attività produttive negli aspetti operativi della legge regionale 3/2006, in particolare nella gestione delle istruttorie

valutative, nell’aggiornamento dell’elenco delle caldaie a biomassa ammissibili a contributo, e nella definizione di

nuovi criteri di valutazione e gestione, assieme ad ARPA, del bando per i progetti dimostrativi. Sono stati intrapresi

studi necessari alla definizione delle delibere attuative della legge regionale sulla certificazione energetica (l.r. 21/2008

modificata dalla l.r. n. 8/2010), concernenti la caratterizzazione del parco edilizio regionale, sia pubblico che privato,

che hanno portato, in particolare, alla definizione ed implementazione, tramite apposito software, delle metodologie di

calcolo delle prestazioni energetiche degli stessi. In materia di pianificazione energetica il COA ha predisposto un

documento preliminare per la redazione del Piano Energetico Ambientale Regionale, partecipa a due progetti europei,

uno denominato Alphouse relativo alla riqualificazione energetica di edifici tradizionali, il secondo, Renerfor, sulla

valutazione delle potenzialità della biomassa locale, e ha avviato alcuni progetti per lo sviluppo di modelli di eccellenza

relativi, in particolare, al monitoraggio ed alla redazione di diagnosi energetiche di due stabili regionali nonché al

supporto alle stazioni appaltanti nella valutazione dello sviluppo energetico dei progetti relativi alla riconversione della

caserma Testafochi e alla realizzazione della nuova sede dei vigili del fuoco e della protezione civile. In seguito alla

forte crescita del carico di attività, il Consiglio di amministrazione, in data 27 novembre 2009, ha istituito all’interno

della direzione SAI l’apposito servizio COA che, a fine 2010, impegnava direttamente 9 risorse coadiuvate da

personale del servizio SAI per le attività istruttorie e amministrative.

Interventi in favore della ricerca e sviluppo

A fronte di 7 nuove domande di finanziamento presentate ai sensi della l.r. 84/1993 presso l’Assessorato

regionale delle Attività Produttive e della concessione di 2 quote residue di contributo per l’anno 2010, la Giunta

regionale ha deliberato la concessione per l’anno 2010 di contributi per complessivi 9 milioni di euro rispetto ai 6,8

milioni deliberati nel 2009.

Durante l’esercizio sono stati erogati contributi per 7,3 milioni di euro a favore di 15 aziende (5,3 milioni di

euro a favore di 13 aziende nell’anno precedente).

Per la valutazione tecnico-scientifica dei progetti la società si è avvalsa, come in passato, della collaborazione

di alcuni dipartimenti dell'Università di Ingegneria di Genova e del Politecnico di Torino.

Interventi in regime di leasing convenzionato

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Nell'ambito delle tradizionali attività sul mercato finanziario, una quota degna di nota continua ad essere

rappresentata dagli interventi di locazione finanziaria in regime convenzionato, soprattutto per quanto concerne le

operazioni immobiliari.

Nel corso dell’esercizio sono state effettuate erogazioni per un totale di 17 milioni di euro di provvista (9,9

milioni nel 2009) a fronte di 70 operazioni di leasing (34 l’anno precedente). Le nuove delibere nel corso del 2010

ammontano a complessivi 27 milioni di euro per un totale di n. 72 nuove operazioni. Alla data di chiusura del bilancio

l’accordato complessivo a favore delle società di leasing risultava essere pari a circa 74 milioni di euro di cui 30 milioni

di euro di impegni per provviste ancora da erogare (rispettivamente 56 e 21 milioni di euro nel 2009).

Uffici di Parigi e Bruxelles e rapporti con l’Istit uto per il Commercio Estero (ICE)

Gli Uffici esteri di Parigi, Maison du Val d’Aoste e di Bruxelles, Bureau de Représentation et Assistance

Technique de Bruxelles, hanno operato con continuità nelle nuove sedi.

Nel caso dell’ufficio di Parigi, dopo l’inaugurazione ufficiale tenutasi in occasione dell’Arbre de Noël, le

attività si sono sviluppate lungo i seguenti ambiti operativi:

• office di informazione turistica

• organizzazione di mostre di artisti valdostani

• organizzazione di conferenze e presentazioni di libri su tematiche valdostane

• attività di promozione enogastronomica

• attività di studio e ricerca: in particolare si è proceduto alla redazione di uno studio sul

posizionamento ottimale sul mercato francese dei prodotti alimentari valdostani

• attività di stage con l’inserimento di giovani valdostani

• attività di public relation e lobby istituzionale

• attività di gestione dell’immobile di proprietà e adempimenti tecnici e amministrativi conseguenti

• sostegno a progetti di operatori valdostani principalmente nell’ambito di operazioni commerciali e

culturali

A Bruxelles una parte dell’attività si è caratterizzata dall’effettuazione di una serie di interventi di natura edile,

allestitiva e grafica al fine, da un lato, di migliorare il layout degli uffici e, dall’altro, di caratterizzarli in termini di

immagine coordinata.

Nel proseguimento dell’attività caratteristica, l’ufficio ha espletato le attività connesse alla partecipazione della

Regione al Comitato delle Regioni, agli altri organismi dell’Unione europea e al Congresso dei poteri locali e regionali

del Consiglio d’Europa. Inoltre, ha seguito l’evoluzione della legislazione e della giurisprudenza comunitaria,

monitorando ed accogliendo gli atti normativi comunitari, anche in collaborazione con l’Ufficio di Rappresentanza di

Roma nella verifica della sussistenza di procedure pre-contenziose e contenziose relative alla normativa regionale.

L’Ufficio ha provveduto ad un costante collegamento con le strutture regionali, informandole ed assistendole

nell’adempimento dei conseguenti obblighi. L’Ufficio ha infine partecipato a progetti di carattere istituzionale come gli

Open Days nel raggruppamento l’Euroregione che raggruppa le Regioni di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Rhône-

Alpes e Provence-Alpes-Côte-d'Azur, nonché a momenti di promozione presso la NATO e presso un salone

specializzato nel settore della produzione vinicola.

L’ufficio ha condotto regolarmente i programmi di stage di studenti valdostani.

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17

Entrambi gli uffici hanno collaborato con le rappresentanze italiane degli Istituti di Commercio Estero (ICE),

degli Istituti Italiani di Cultura (IIC) e degli Uffici del Turismo ENIT, nonché con le ambasciate di riferimento.

Associazione Forte di Bard

A partire dal mese di ottobre 2007, Finaosta S.p.A., in veste di socio sostenitore, è entrata nella compagine societaria

dell’Associazione Forte di Bard per lo sviluppo del turismo culturale del Forte di Bard, con l’inserimento anche di un

proprio dirigente nel Consiglio di Amministrazione, in veste di Consigliere Delegato e con la prestazione di servizi di

management. Tale azione ha consentito di rafforzare e dare maggiore continuità all’assistenza tecnica prestata sin dalla

costituzione.

I dati del 2010 hanno fatto registrare presenze per circa 260.000 unità, consolidamento con un incremento di oltre il

30% i risultati raggiunti nell’esercizio precedente.

Il sostegno manageriale di Finaosta consente di applicare ad un’operazione avente natura no profit, da un lato logiche di

economicità e efficienza, dall’altro un elevato livello di qualità dei progetti culturali, reso possibile anche grazie alle

relazioni internazionali sviluppate.

Il 2010 è stato caratterizzato oltre che dal prosieguo del completamento delle opere edili e degli allestimenti

permanenti, in stretta collaborazione con la partecipata Finbard S.p.A., anche dalla proposta della Mostra “Alfons

Mucha – Modernista e visionario” che ha fatto registrare un considerevole successo di pubblico.

Rapporti con le società partecipate nell’ambito della Gestione Ordinaria

I rapporti con le società partecipate e le relative quote di partecipazione sono elencati in apposite tabelle

riportate nella parte B - sezione 9 – e nella parte D – sezione 6 - della nota integrativa.

Di seguito si riportano sinteticamente le attività svolte dalle società ritenute più significative ai fini del

presente documento; l’elencazione è formulata sulla base della percentuale di partecipazione indicata tra parentesi

accanto alla ragione sociale di ogni società.

Nel corso dell’esercizio la società FINAOSTA INIZIATIVE s.r.l. (100%) ha continuato l’attività di locazione

a favore delle società Finaosta S.p.A. e Aosta Factor S.p.A. realizzando un risultato di esercizio positivo.

La società AOSTA FACTOR S.p.A. (79%) ha proseguito regolarmente la sua attività commerciale,

focalizzandola prioritariamente in Lombardia (37%) e in Valle d’Aosta e Piemonte (18%) con l’obiettivo di un

mantenimento dei volumi.

Per quanto riguarda l’aspetto economico, la perdita di 1,5 milioni di euro conseguita nel 2010 è da considerarsi

di natura straordinaria, in quanto è la prima registrata dalla Società ed è riconducibile al deterioramento di una singola

posizione, di importo peraltro rilevante. Le previsioni economiche per l’esercizio in corso esprimono la possibilità di

ritornare ai livelli raggiunti nel 2009.

Il risultato del bilancio chiuso al 30.06.2010 dalla PILA S.p.A. (73%), titolare delle attività funiviarie

dell'omonima area sciistica direttamente collegata al capoluogo regionale, è positivo come negli anni precedenti,

nonostante una lieve contrazione delle presenze durante la stagione invernale, passate da 482 mila a 455 mila unità.

La situazione patrimoniale elaborata in data 31.12.2010 e l’andamento della stagione invernale appena

conclusa inducono a ritenere che il risultato dell’esercizio in corso sarà in linea con quello precedente.

Da rilevare che l’importo dei nuovi investimenti inseriti nel piano pluriennale approvato dal consiglio di

amministrazione, per i quali è stata presentata domanda di finanziamento ai sensi della L.R. 8/04, è pari a 4,3 milioni di

euro; gli interventi previsti sono relativi all’estensione dell'impianto di innevamento programmato delle piste n. 12, n. 6

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e n. 1, alla fornitura e alla posa in opera di un nastro trasportatore, all’installazione reti di protezione paramassi e gaz-

ex, alla realizzazione di una nuova sala compressori presso la stazione di pompaggio Leissé, alla ristrutturazione dei

locali di servizio della funivia KB 16 ed alle maggiori spese per la costruzione di un nuovo fabbricato idoneo ad

ospitare servizi igienici in loc. Grimod.

La società FUNIVIE MONTE BIANCO S.p.A., (35%) gestore della tratta funiviaria transfrontaliera che

collega Courmayeur alla località francese di Chamonix, continua a profondere il massimo impegno per un tempestivo

avanzamento del programma di rinnovo del complesso funiviario. Alla fine del 2010 è stato aggiudicato l’appalto per la

realizzazione delle opere ed è, pertanto, stimabile che, a breve termine, vengano avviati i lavori di costruzione.

I risultati economici permangono positivi e, anche alla luce dell’accordo di programma siglato con la Regione

e con il Comune di Courmayeur che prevede, tra l’altro,il ripianamento di eventuali perdite legate all’avvio dei lavori di

costruzione dei nuovi impianti, si ritiene che tali risultati possano consolidarsi in futuro.

La partecipazione nel Consorzio di garanzia fidi VALFIDI S.C.C. è stata acquisita alla fine del 2009 con lo

scopo di dotare lo stesso consorzio dei requisiti patrimoniali necessari per l’iscrizione tra gli Enti finanziari vigilati da

Banca d’Italia la cui tipologia è riportata nell’art. 107 del T.U.B.. Tale iscrizione è avvenuta il 27.04.2010.

Rapporti con le società partecipate per conto dell’Amministrazione regionale nell’ambito

della Gestione Speciale

I rapporti con le società partecipate e le relative quote di partecipazione sono elencati in due tabelle riportate

nella parte D - sezione 1 - della nota integrativa.

Di seguito si descrivono sinteticamente le attività svolte dalle società ritenute più significative ai fini del

presente documento; l’elencazione è formulata sulla base della percentuale di partecipazione indicata tra parentesi

accanto alla ragione sociale di ogni società.

L’Assemblea dei soci di C.V.A. S.p.A. (100%), approverà, entro la fine del prossimo mese di giugno, il

bilancio relativo all’esercizio 2010 che chiuderà con un utile netto di circa 77 milioni di euro rispetto ai 85 milioni

dell’esercizio 2009, risultato quest’ultimo che era risultato influenzato dalla favorevole situazione metereologica del

2009. Il valore della produzione per il 2010 è stato pari a 223.267 migliaia di euro rispetto 225.701 migliaia del 2009.

L’attività di commercializzazione della produzione avviene attraverso i consorzi IDROENERGIA s.c.r.l. e

IDROELETTRICA s.c.r.l, per quanto riguarda l’energia prodotta da fonti rinnovabili, ed è completata dalla controllata

C.V.A. Trading S.p.A.. Complessivamente nel corso del 2010 le società hanno commercializzato 4 miliardi di Kwh.

Sono proseguite le analisi di investimento in nuovi impianti in Valle d’Aosta e di iniziative sul territorio

nazionale, prevalentemente indirizzate verso il settore idroelettrico e fotovoltaico, finalizzate ad accrescere la capacità

produttiva diretta del Gruppo CVA riducendo l’ammontare dell’energia intermediata. Per quanto riguarda la produzione

fotovoltaica, nel corso del 2010 sono stati realizzati, e sono entrati in produzione, il campo di Alessandria con una

potenza di 7,3 MWp – tra i più vasti in Italia - ed una produzione stimata di oltre 8 GWh/anno ed il campo di La Tour

(Valle d’Aosta) di 186 kWp ed una produzione attesa di oltre 220 MWh. E’ proseguita, nel corso del 2010, la

“coltivazione” delle domande di nuove concessioni o di potenziamento di impianti esistenti che, se accolte, potrebbero

portare ad una nuova capacità produttiva superiore ai 350 GWh/anno. Purtroppo l’elevata concorrenza su molte aste,

l’avvio di contenziosi e le crescenti richieste da parte dei numerosi gruppi portatori di interesse stanno dilatando

enormemente i tempi di rilascio e incrementando i possibili costi di realizzazione, spesso con pregiudizio degli

investimenti in esame. Quadro economico ulteriormente aggravato dal disposto del D.Lgs. 28/2011 che ha mutato

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19

pesantemente i parametri di riferimento per l’energia prodotta da fonti rinnovabili. Per quanto concerne la realizzazione

di nuovi impianti idroelettrici in Valle d’Aosta, la controllata Valdigne Energie S.r.l. ha completato la realizzazione nel

comune di La Thuile della centrale denominata “Faubourg”, che è entrata in produzione parziale nella primavera del

2010. Per la centrale di Torrent, sono stati conclusi i lavori di scavo della galleria di adduzione, lunga 4,5 km, e sono

iniziati i lavori di posa della condotta e di installazione degli impianti. L’entrata in produzione è stimata per la tarda

primavera 2012.

E’ continuata la sperimentazione relativa al Minimo Deflusso Vitale previsto nel Piano Regionale di Tutela

delle Acque che si concluderà nel 2011. Per tale sperimentazione il gruppo CVA ha registrato una minor produzione

nel 2010 di circa 114 GWh, che dovrebbe crescere a 125 GWh nel 2011.

La società STRUTTURA VALLE D’AOSTA s.r.l. (100%) ha proseguito le attività per la riconversione

produttiva e il popolamento dell’area ex Cogne di Aosta, nonché quelle di conduzione, manutenzione e affitto degli

opifici conferiti dalla Regione.

Le perdite degli ultimi esercizi, comunque di importo via via inferiore, sono dovute principalmente ai costi che

la Società sostiene per la manutenzione dei fabbricati e alle difficoltà riscontrate nell’avviare a pieno regime le aree

disponibili per gli insediamenti produttivi.

È presumibile che sia necessario ancora qualche esercizio per raggiungere il pareggio economico.

La società COMPLESSO OSPEDALIERO UMBERTO PARINI S.r.l. (100%) è stata costituita nel novembre

del 2009 e si occupa della riqualificazione dell’Ospedale regionale e delle aree adiacenti. Il primo bilancio, chiuso al

31.12.2010, presenta un pareggio in quanto un’apposita convenzione prevede la copertura dei costi di gestione con un

contributo di pari importo erogato da Finaosta a valere sui fondi di Gestione speciale.

Analogamente, a novembre 2009 è stata costituita la società NUOVA UNIVERSITÀ VALDOSTANA S.r.l.

(100%) che si occupa della riqualificazione della caserma Testafochi e delle aree adiacenti al fine di realizzare un Polo

universitario. Il primo bilancio chiuso al 31.12.2010, presenta un pareggio in quanto un’apposita convenzione prevede

la copertura dei costi di gestione con un contributo di pari importo erogato da Finaosta a valere sui fondi di Gestione

speciale.

Anche nel 2010 l’attività della società AUTOPORTO VALLE D’AOSTA S.p.A. (98%). è consistita nella

gestione del complesso autoportuale, a seguito della sua ristrutturazione e conversione, oltre che nell’esecuzione degli

interventi di rilancio e miglioramento dell’area, consistiti in particolare nella ridefinizione della viabilità interna, nella

realizzazione delle nuove casse dell’ipermercato, del conseguente ampliamento dello stesso e della rivisitazione del

layout interno.

Secondo gli amministratori, questi interventi, uniti alla realizzazione dei nuovi ingressi e dei nuovi

collegamenti ed accessi alle gallerie e all’ipermercato, hanno consentito la creazione di un organico e integrato centro

commerciale e di servizi e di migliorare l’attrattività dell’area.

Il 2010 è stato caratterizzato dall’individuazione del nuovo logo dell’area e dalla modifica della

denominazione dell’area in Les Halles d’Aoste – lo marchà voldotèn e dall’elaborazione di uno studio di fattibilità per

la realizzazione di un edificio destinato a ospitare eventi fieristici, predisposto su mandato della Giunta regionale.

Nel corso del 2010 sono stati sottoscritti 9 nuovi contratti di locazione, di cui uno per l’insediamento del primo

asilo nido interaziendale e garderie della regione, e 5 contratti relativi ad ampliamenti di attività già insediate.

Nell’anno le richieste di insediamento giudicate ammissibili sono state 15.

Per quanto riguarda la Torre della Comunicazione, i lavori interni di adattamento e di finitura necessari per

l’insediamento della società INVA SpA e del Dipartimento Innovazione e Tecnologia della RAVA proseguono

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secondo il programma d’appalto e nonostante un quadro economico prospettato inizialmente non sufficiente per la

realizzazione di tutte le opere necessarie, grazie all’utilizzo del ribasso d’asta (circa 700.000 €) e delle economie

previste, sono in corso di realizzazione anche delle opere non incluse in appalto.

Tali opere riguardano: l’ultimazione degli spazi destinati al Dipartimento Innovazione e Tecnologia per circa

1700 mq; la realizzazione di spazi da destinare al futuro Data Center per circa mq 500 e l’allestimento dello spazio

destinato al futuro bar per circa 200 mq, nonché ulteriori opere necessarie per l’insediamento di tutte le attività previste.

L’ultimazione dei lavori dell’edificio della Torre della Comunicazione è prevista per l’autunno 2011, fatto

salvo per le opere marginali.

Nel 2009 la società aveva siglato un disciplinare con la RAVA, la Finaosta e la SEA per la realizzazione di un

impianto sperimentale fotovoltaico e microeolico, usufruendo di un cofinanziamento nell’ambito del Programma

Operativo Regionale FESR e l’intervento si è concluso. I risultati del monitoraggio dei dati del progetto saranno

utilizzati dal COA per valutare l’applicabilità delle tecnologie sul territorio regionale e per paragonare le prestazioni.

La società ha realizzato un secondo progetto pilota riguardante l’installazione di due impianti di illuminazione

innovativi, con corpi illuminanti a LED, in sostituzione di quelli esistenti.

Il risultato di esercizio presenta un modesto utile.

La società CERVINO S.p.A. (97%) sta procedendo con l’approfondimento e l’aggiornamento del piano di

sviluppo quinquennale presentato nel 2009, al fine di definire gli interventi da realizzare nell’area degli impianti di

risalita, delle piste e dell’innevamento.

Per quanto riguarda gli impianti di risalita, la società ha individuato tre aree di intervento: l’area del Furggen,

luogo unico per lo sci in e fuori pista; l’area del Cielo Alto, al riparo del vento e con buone possibilità di sviluppare

piste di allenamento; la società sta valutando, unitamente all’esercente svizzero, le possibilità percorribili per migliorare

i collegamenti impiantistici con l’adiacente comprensorio di Zermatt, al fine di permettere un più rapido interscambio

di utenti tra le due località (disponibili fondi Interreg).

Per quanto riguarda le piste, l’obiettivo è quello di migliorarne il fondo e ampliarne le aree sciabili. La società

ha predisposto un master plan per la costruzione e l’ampliamento dell’impianto di innevamento artificiale e ha definito

un piano su base pluriennale che definisce le priorità di intervento secondo un disegno razionale..

Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, la società ipotizza che, se nel passato esercizio

non è stato possibile riportare in utile la società a causa dell’andamento negativo della stagione, i risultati positivi

possano arrivare, grazie agli sforzi e alle azioni intraprese per la riduzione dei costi di gestione e prevedendo un

riallineamento dei ricavi invernali con le passate stagioni grazie al processo di recupero dell’immagine della località

avviata attraverso l’investimento in impianti, piste, servizi alla clientela e in azioni di marketing.

Per quanto riguarda la società consortile PROGETTO FORMAZIONE s.c.r.l., (92%) è proseguita nel 2010

l’attività formativa in linea con quella dei precedenti esercizi. Finaosta ha sottoscritto l’aumento di capitale deliberato

nel 2010 per 1 milione di euro. Il bilancio relativo all’esercizio 2010 sarà approvato entro la fine del prossimo mese di

giugno.

CMBF S.p.A. (85%), è diventata società controllata in Gestione speciale a partire dal mese di maggio 2010.

L’esercizio chiuso al 30.09.2010 ha fatto registrare una perdita di esercizio conseguente alle condizioni climatiche non

favorevoli della stagione 2009/10. Si evidenzia che è all’esame un importante piano pluriennale di investimenti mirato

alla riqualificazione del comprensorio sciistico; tali investimenti saranno finanziati tramite l’apporto di capitale di

rischio, mediante la vendita degli attuali uffici della Società ed, eventualmente, da nuovi finanziamenti bancari. Inoltre,

l’auspicata fusione della C.I.Ri. S.p.A. nella C.M.B.F. S.p.A. verrà a breve termine attuata; lo scorso 4 febbraio 2011

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Finaosta ha ceduto a C.M.B.F. le azioni detenute in CI.Ri., mentre l’acquisto dell’azione detenuta dal Comune di

Courmayeur è stato effettuato da C.M.B.F. nel novembre 2010. Ora C.M.B.F. detiene il 100% del capitale sociale di

C.I.Ri. ed ha iniziato il processo per procedere con la fusione.

Nel 2010 la società FINBARD S.p.A. (82%) ha proseguito la propria attività di servizi volta alla realizzazione

delle opere di recupero del forte e del borgo di Bard nel rispetto di quanto previsto nella convenzione in essere tra

R.A.V.A., Finaosta S.p.A. e Finbard S.p.A. (allestimenti museali e spaziali nel forte di Bard nonché opere edilizio

impiantistiche ad esso complementari) e nella convenzione in essere tra R.A.V.A., Finaosta S.p.A., Finbard S.p.A.,

Comune di Donnas, Comune di Bard e Comune di Pont Saint Martin relativa al percorso di turismo culturale all’interno

del “microsistema Pont Saint Martin – Donnas – Bard”.

Inoltre la Società è impegnata a seguire il procedimento di contenzioso giudiziario relativo a vizi e problemi

emersi a seguito del collaudo dei lavori previsti nella prima convenzione (primi tre stralci lavori di ristrutturazione) il

cui iter amministrativo si è concluso nel 2006, in ordine agli assorbitori che assicurano la climatizzazione ai locali del

Forte. In ordine a tale controversia, che sembrerebbe potersi concludere nel breve termine, il consulente tecnico

d’ufficio, ha comunicato di aver inviato ai legali delle parti bozza del testo di scrittura privata di transazione,

quantificando il relativo importo da corrispondere a Finbard in complessivi € 303.752,00.

Nel biennio 2011/2012 è programmata l’ultimazione degli interventi affidati alla Società a fronte dei quali

sono previsti oneri per 5 milioni di euro nel 2011 e per poco meno di 2 milioni di euro nel 2012. In previsione della

procedura di liquidazione a cui andrà incontro la Società una volta ultimati gli appalti in corso, il Consiglio di

amministrazione intende porre in essere tutte le azioni volte a tutelare il soggetto al quale verranno consegnati i beni e

le opere in corso di realizzazione, qualora emergano vizi o difetti di costruzione successivi alla cancellazione della

Società dal registro delle imprese..

MONTEROSA S.p.A. (76%), proprietaria e gestore del comprensorio “Monterosa Ski” nelle Valli di Ayas e

Gressoney, ha chiuso il bilancio 2010 con una perdita di circa 3,2 milioni di euro. Anche alla luce dei risultati del

bilancio 2009/2010 le prospettive di miglioramento della situazione finanziaria della società nel medio termine sono

poco incoraggianti.

Inoltre, per l’esercizio 2010/2011 la Società ha in previsione numerosi interventi per i quali è stata presentata

domanda di finanziamento ai sensi della L.R. 8/04, per un ammontare complessivamente pari a 26 milioni di euro, tra i

quali è doveroso segnalare:la prima revisione generale della seggiovia quadriposto ad ammorsamento automatico Alpe

Mandria (scadenza prevista 3 dicembre 2012) per una spesa prevista pari a 2,5 milioni di euro, la prima revisione

generale della telecabina 12 posti Gabiet – Passo Salati (scadenza prevista 31 gennaio 2012) per una spesa prevista pari

a 4,2 milioni di euro, il potenziamento e ampliamento dell’impianto di innevamento nel comprensorio di Antagnod per

una spesa prevista pari a 1 milione di euro, il completamento dei lavori per l’innevamento in zona Frachey per una

spesa prevista pari a 2,7 milioni di euro, l’acquisto di 4 mezzi battipista per un importo preventivato di 1,4 milioni di

euro, di cui 2 già acquistati e 2 da acquistare, la sostituzione della Telecabina 6 posti Stafal – Gabiet in scadenza per la

prima revisione generale (20 anni) in data 20 dicembre 2011 per un importo di spesa previsto pari a 12,9 milioni di

euro.

FUNIVIE PICCOLO SAN BERNARDO S.p.A., (64%) titolare dell'area italiana del comprensorio sciistico

internazionale costituito tra le stazioni di La Thuile e di La Rosière (Savoia - Francia) denominato "Espace San

Bernardo" ha chiuso il bilancio al 30.06.2010 con una perdita di 875 mila euro. Nell’estate 2010 sono stati avviati

lavori di sistemazione e rimodellamento delle piste, di realizzazione di tratti di innevamento programmato, di messa in

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sicurezza di alcune piste, di manutenzioni ai fabbricati ed agli impianti, di installazione di un impianto fotovoltaico ed è

stato acquistato un mezzo battipista..

CIME BIANCHE S.p.A. (63%), società che ha realizzato e che gestisce la parte di comprensorio Breuil-

Cervina – Valtournenche – Zermatt più prossima al capoluogo di Valtournenche, ha chiuso il bilancio al 31.05.2010

con una perdita di 170 mila euro. La società nel 2010 è stata impegnata nel realizzare gli investimenti per i quali la

Giunta regionale ha deliberato nel mese di dicembre 2009 la concessione dei contributi ai sensi della LR 4/2008 per una

spesa complessiva di 1,4 milioni di euro e rappresentati dalla posa di reti per la sicurezza delle piste, dalla realizzazione

di un nuovo parco giochi, dell’impianto gaz-ex Bec Carrè, di un distributore di gasolio, di un sottopasso per una pista,

dall’acquisto di due mezzi battipista e di un tabellone informativo da posizionare sulla strada regionale.

Nel giugno 2010 la società ha presentato domanda di ammissione a contributo ai sensi della legge di settore

per un totale di 9,3 milioni di euro, per la sostituzione della sciovia Gran Sommetta (7,4 milioni di euro), alimentazione

del bacino di innevamento, dal completamento dell’innevamento artificiale sulla pista 1 e pista 6 (1,6 milioni di euro),

la copertura del tapis roulant del campetto e la sostituzione dei sedili e schienali della seggiovia Becca d’Aran.

La società SERVIZI PREVIDENZIALI VALLE D’AOSTA S.p.A. (50%) presta principalmente servizi

amministrativi e contabili a favore del fondo di previdenza integrativa regionale (FOPADIVA). La società si configura

come “In house” in quanto l’altro 50% del capitale è detenuto direttamente dalla Regione Valle d’Aosta. Nel corso del

2011, la società sarà impegnata nella realizzazione di una ulteriore campagna di informazione e formazione in materia

di previdenza e alla realizzazione degli adempimenti necessari al percorso di ampliamento dei potenziali aderenti del

FOPADIVA a lavoratori atipici, lavoratori autonomi, agricoltori e liberi professionisti.

La Regione Autonoma Valle d’Aosta, attraverso la legge finanziaria regionale per il triennio 2011/2013 ha

rifinanziato il fondo di dotazione ex l.r. 27/2006 per un importo pari a 500 mila euro annui..

La società SIMA S.p.A. (49%), proprietaria dello stabilimento per la produzione di birra a Pollein, ha

proseguito l’attività di locazione dello stesso, con annessi servizi di logistica e manutenzione, alla società Heineken

Italia S.p.A.. Il contratto scadrà il 31.12.2012.

Nel corso del 2010 la società DEVAL SpA ha distribuito sul territorio regionale energia elettrica per 965.7

GWh, con un incremento del 12.8% rispetto al precedente esercizio. La continua attenzione alla qualità del servizio ha

permesso il conseguimento, come negli anni passati, dei premi previsti dall’AEEG. Nel 2010, il riconoscimento da

parte dell’Autorità di perequazioni relative agli anni precedenti ha permesso di registrare un utile di 6 milioni di euro

rispetto ai 2.5 milioni dell’esercizio precedente, a fronte di ricavi per 31.4 milioni di euro, in crescita del 20.6% rispetto

al passato.

La società VALLENERGIE S.p.A. (49%), nel 2010 è stata ancora impegnata nel recupero dei periodi di

fatturazione pregressi giungendo ad un allineamento per la maggior parte dei clienti; tuttavia su circa 10.000 posizioni,

delle oltre 106.000 gestite, risultano ancora necessari interventi di normalizzazione. Non ha facilitato il processo di

“rientro” l’introduzione presso la clientela domestica delle fasce biorarie e le modifiche richieste dall’Autorità dalla

struttura delle fatture che ha richiesto ulteriori interventi sui sistemi informatici e conseguenti ritardi di fatturazione.

Il ritardo dell’avvio della fatturazione e i blocchi verificatisi su alcuni grandi clienti hanno determinato

crescenti fabbisogni finanziari, coperti attraverso il conto corrente intersocietario intrattenuto con la Controllante e

remunerato a condizioni di mercato. Quanto sopra ha comportato, nell’esercizio 2010, perdite per 666 mila euro, in

crescita rispetto alle 486 mila del 2009, a fronte di un fatturato di 35.8 milioni di euro.

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Nonostante le azioni sopra descritte, la società ritiene che l’attuale sistema di remunerazione riconosciuto a chi

opera con clientela rappresentata da privati e piccole imprese potrebbe non garantire la piena copertura dei costi e delle

perdite su crediti.

Pertanto, nonostante le azioni di miglioramento dei processi operativi intraprese, con l’attuale livello di

remunerazione, vi sono rischi che i costi sostenuti per la fornitura del servizio e le perdite su crediti non siano

pienamente coperte dai ricavi riconosciuti creando incertezza circa l’equilibrio economico e finanziario della Società.

Ciò impone di porre in essere, nel più breve tempo possibile, tutti gli interventi necessari a prevedere la sua

incorporazione nella società CVA Trading S.r.l..

Con Deliberazione di Giunta n° 756 del 31 marzo 2011, a seguire la Deliberazione n° 192 del 28 gennaio 2011

la Regione ha conferito alla Finanziaria Regionale Valle d’Aosta S.p.A. mandato di avviare una negoziazione con Enel

S.p.A. per l’acquisto del 51% della società di distribuzione Deval S.p.A. e della società, operante sul mercato della

maggior tutela, Vallenergie S.p.A. e ha individuato la CVA S.p.A: quale società acquirente sia delle quote al 51% del

capitale sociale delle società Deval S.p.A. e Vallenergie S.p.A:, sia delle quote del 49% delle stesse società detenute

dalla Finaosta S.p.A.. L’operazione di acquisizione, che si prevede verrà perfezionata nella metà del 2011 sarà

subordinata all’assenso da parte dell’Autorità per la Concorrenza ed il Mercato.

La partecipazione nella società Leasing Medica Europea S.p.A. in liquidazione, con sede a Torino, (3%) non è

stata acquisita, diversamente dalle altre, su mandato diretto della Giunta regionale ma deriva dall’assegnazione

effettuata dal curatore fallimentare di una parte dell’attivo della società Nuova Rock S.p.A. verso la quale Finaosta

S.p.A. vanta un credito per un finanziamento concesso in Gestione speciale.

Il valore nominale è pari a poco più di 300 mila euro ed è stato prudenzialmente azzerato considerando che la

società è in liquidazione e che il patrimonio netto è sensibilmente inferiore al valore nominale delle azioni nonostante

negli ultimi 2 esercizi siano stati registrati dei risultati positivi.

GOVERNO SOCIETARIO, ASSETTI ORGANIZZATIVI E SISTEMI DI CONTROLLO

Finaosta S.p.A. adotta il modello di governance tradizionale che, anche nel rispetto di quanto disciplinato

dall’Organo di Vigilanza in materia di gestione e controllo dei rischi, attribuisce specifiche responsabilità, in base alle

rispettive competenze, ai seguenti organi:

- il Consiglio di Amministrazione che rappresenta l’“organo con funzione di supervisione strategica”,

ovvero l’organo al quale sono attribuite funzioni di indirizzo della gestione sociale (ad esempio, mediante

esame e delibera in ordine alle operazioni strategiche della società);

- il Comitato Esecutivo e la Direzione Generale che rappresentano gli “organi con funzione di gestione”,

ovvero le funzioni aziendali alle quali spettano o sono delegati compiti di gestione corrente, intesa come

attuazione degli indirizzi deliberati nell’esercizio della funzione di supervisione strategica;

- il Collegio Sindacale che rappresenta l’“organo con funzione di controllo”, ovvero l’organo preposto a

vigilare sull’osservanza delle norme di legge, regolamentari e statutarie, sulla corretta amministrazione,

sull’adeguatezza degli assetti organizzativi di Finaosta S.p.A..

La Direzione Generale sviluppa e gestisce i propri compiti con il supporto di tre Direzioni di business:

- la Direzione Investimenti e Sistemi,

- la Direzione Studi ed Assistenza alle Imprese

- la Direzione Uffici Esteri e Relazioni Esterne;

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oltre a due di staff:

- la Direzione Amministrazione e Finanza

- la Direzione Legale e Contenzioso.

Coerentemente al suo costante sviluppo, all’iscrizione tra gli intermediari finanziari ex art. 107 T.U.B. e

all’attenzione riposta nella definizione di un sistema di gestione e controllo dei rischi nel quale è assicurata la netta

separazione delle funzioni di controllo da quelle produttive, Finaosta S.p.A. si è dotata di specifiche funzioni aziendali

a supporto dell’Organo Amministrativo e di quello di gestione della Società.

Al primo fanno riferimento la Funzione Controlli e il Servizio Controllo Interno, mentre al secondo l’Ufficio

Gestione dei Rischi.

Dal punto di vista operativo e nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa sono stati delineati i seguenti

livelli di controllo:

- I livello - controlli di linea: sono svolti nell'ambito delle attività operative che vengono svolte

quotidianamente da parte delle singole unità organizzative e dei responsabili dei vari uffici, sono diretti ad

assicurare il corretto svolgimento delle operazioni, normalmente sono incorporati nelle singole procedure

operative.

- II livello - controlli sulla gestione dei rischi: sono affidati al Risk Manager e sono finalizzati a verificare

che:

� le unità organizzative aziendali svolgano le mansioni e rispettino i limiti loro assegnati;

� i controlli di linea siano eseguiti in modo regolare e nel rispetto delle procedure;

� l'operatività sia coerente con gli obiettivi di rischio - rendimento attesi.

Dei risultati dell’attività svolta viene costantemente informata la Direzione Generale e periodicamente il

Consiglio di Amministrazione.

- III livello - revisione interna (Internal Auditing): attività di competenza della funzione di Internal

Auditing. L'Internal Auditing avendo accesso a tutte le attività, i dati e le documentazioni aziendali,

svolge un ruolo volto ad individuare andamenti anomali, violazioni delle regole delle procedure e

soprattutto a garantire l'adeguatezza e la funzionalità del sistema dei controlli interni nel suo complesso.

Dei risultati dell’attività svolta vengono periodicamente informati la Direzione Generale, il Consiglio di

Amministrazione ed il Collegio Sindacale.

Inoltre, al fine di garantire un'attività di supervisione e di coordinamento delle attività svolte, quali ad esempio

il processo di revisione delle procedure aziendali, la valutazione dei rischi connessi con il sistema informativo, il

monitoraggio dell'impianto del nuovo sistema informativo e dei controlli connessi, lo sviluppo della cultura dei

controlli e progettazione di interventi formativi, è stata creata la Funzione Controlli che opera in outsourcing.

Il controllo contabile di Finaosta S.p.A. è esercitato da una società di revisione che svolge le proprie funzioni

secondo quanto previsto dall’art. 2409-ter c.c..

Infine, si segnala che Finaosta S.p.A., adottando il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs.

231/01, ha istituito un Organismo di Vigilanza collegiale che monitora costantemente il rispetto della normativa, ne

cura l’implementazione e periodicamente relaziona le attività poste in essere all’Organo Amministrativo.

GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO

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Le principali fonti del rischio di credito sono riconducibili agli impieghi sotto forma di finanziamenti (mutui).

Questi vengono erogati utilizzando i fondi della gestione ordinaria e/o quelli dei fondi di rotazione ovvero della

gestione speciale. L’esposizione verso il rischio di credito è differente a seconda delle diverse fonti: è completamente a

carico di Finaosta S.p.A. nella gestione ordinaria, è completamente a carico della Regione Autonoma Valle d’Aosta per

quanto riguarda la gestione speciale, è mista per i fondi di rotazione. Considerazioni più di dettaglio in merito al rischio

di credito vengono fornite nella parte D - sezione 3 - della nota integrativa.

L'attività di erogazione di mutui è, per la maggior parte, regolata da leggi regionali che impongono, tra l’altro,

la tipologia di controparti, i limiti massimi di importo erogabile, i tassi di interesse da applicare, la durata del

finanziamento. E' discrezione di Finaosta S.p.A. effettuare le valutazioni economico finanziarie dei progetti presentati a

corredo della richiesta di finanziamento, avendo cura di effettuare una verifica della congruità delle garanzie offerte,

sempre nel rispetto delle indicazioni statutarie che impongono alla società di concorrere allo sviluppo socio-economico

del territorio regionale.

Sempre tramite le fonti di Gestione Ordinaria vengono erogate delle provviste a società di leasing che

provvedono a reimpiegarle presso loro clienti nell’ambito di una convenzione stabilita con Finaosta S.p.A. in cui è

specificato, tra l’altro, che ogni rischio connesso alle operazioni di leasing, compreso quindi anche quello di credito, è a

totale carico della società di leasing.

Al fine di evidenziare i valori assoluti e percentuali relativi alle esposizioni per finanziamenti (mutui) a rischio,

si riporta il seguente prospetto.

Bilancio 2010 Bilancio 2009

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Sofferenze 7.391 1,2% 3.978 53,8% 3.413 7.047 1,2% 3.953 56,1% 3.094

Altr finanz. Deteriorati 4.061 0,7% 1.444 35,5% 2.618 3.573 0,6% 1.288 36,0% 2.285

Totale Att. Deteriorate 11.452 1,9% 5.421 47,3% 6.031 10. 620 1,8% 5.241 49,4% 5.379

Totale Attività in bonis 600.632 98,1% 1.978 0,3% 598.653 574.121 98,2% 1.789 0,3% 535.636

Totale Finanziamenti 612.084 100,0% 7.400 1,2% 604.684 58 4.741 100,0% 7.030 1,2% 541.015

Dagli importi sopra indicati si evincono le seguenti considerazioni rispetto all’esercizio precedente:

- gli impieghi sono aumentati di circa 27 milioni, pari al 4,6%;

- i crediti deteriorati si sono incrementati di oltre 800 mila euro; la variazione è imputabile prevalentemente

agli incagli manuali, ovvero a posizioni che pur essendo in corrente con i pagamenti, grazie anche al

provvedimento regionale di sospensione delle rate, presentano difficoltà economiche oggettive o

sconfinamenti nel sistema bancario;

- conseguentemente, le rettifiche di valore specifiche si sono incrementate, garantendo comunque una

copertura delle attività deteriorate prossima al 50%, in linea con il valore dello scorso anno.

FATTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO

Il Consiglio di Amministrazione in data 30 marzo 2010 ha rivisto e approvato il documento programmatico

sulla sicurezza dei dati della Società così come previsto dal Decreto legislativo 196/2003 in materia di trattamento dei

dati personali.

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I valori segnalati al 31.12.2010 del rischio di credito (metodo standardizzato semplificato) e del rischio

operativo (metodo base) sono stati pari rispettivamente a 51,9 e 3,8 milioni di euro.

Il Patrimonio di Vigilanza al 31.12.2010, al lordo del risultato d’esercizio, è pari a 193,8 milioni di euro,

risultando quindi congruo sia rispetto all’assicurare un grado di solvibilità elevato, sia riguardo alla normativa dei

“grandi rischi” prevista dalla Banca d’Italia, sia in considerazione delle esigenze di copertura dei rischi sopra indicati.

Nel mese di maggio è stata perfezionata, su mandato regionale, l’acquisizione di un’ulteriore quota di

partecipazione nella società Courmayeur Mont Blanc Funivie S.p.A. con conseguente acquisizione del controllo

societario. Con questa operazione è stato ultimato il processo di acquisizioni che ha portato la Regione a controllare,

per il tramite di Finaosta S.p.A., i cinque maggiori comprensori sciistici della regione.

La Vostra Società è soggetta all’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento dell’Ente Regione

Autonoma Valle d’Aosta. Si precisa che i rapporti intercorsi con l’Ente che esercita tale attività sono regolati secondo

le disposizioni della legge costitutiva della Società, delle leggi regionali istitutive dei fondi di rotazione e delle relative

convenzioni. Ai sensi dell’articolo 2497-bis del Codice Civile, si precisa inoltre che non esistono rapporti con le

Società soggette alla medesima direzione e coordinamento. Il risultato economico derivante da tale attività corrisponde

alle commissioni attive maturate (voce 30 del Conto economico). Nella tabella che segue si evidenziano i costi

sostenuti su mandato dell’Amministrazione regionale con indicati i rispettivi rimborsi.

COSTI RICAVI

Oneri sostenuti per conto RAVA 832.485 939.106

Centro Osservazione Energia (COA) 398.932 917.496

Appalti/Oneri 14.499.863 14.499.863

Gestione uffici esteri 454.986 477.430

Totale 16.186.266 16.833.895

Si precisa che i costi per l’attività di consulenza e per il COA non comprendono l’onere del personale di Finaosta e che

nei costi di gestione degli uffici esteri non sono compresi gli acquisti di beni durevoli che vengono iscritti all’attivo

dello stato patrimoniale ed ammortizzati.

I RISULTATI ECONOMICI ED IL PATRIMONIO DI FINAOSTA

Il bilancio della Vostra società chiude con un utile netto di euro 7.413.127, dopo aver operato:

- rettifiche di valore nette su attività finanziarie per euro 3.226.189;

- ammortamenti e rettifiche di valore di attività materiali e immateriali per euro 399.048;

e conteggiato imposte a carico dell’esercizio per euro 3.741.244.

Il predetto risultato di esercizio, unitamente alle riserve accumulatesi negli anni, porta il patrimonio netto della

società a euro 206 milioni, corrispondente a circa il 18,6% degli impieghi (rappresentati prevalentemente da crediti,

partecipazioni e titoli obbligazionari) della Vostra società, in essere al 31.12.2010.

Il Patrimonio di vigilanza, comprensivo del risultato di esercizio, passa quindi da 186,2 milioni di euro al

31.12.2009 a 193,8 milioni di euro al 31.12.2010.

Il capitale investito netto risulta incrementato rispetto allo scorso esercizio attestandosi a 1.109 milioni di euro

(1.084 milioni al 31.12.2009).

Nel corso dell’esercizio si è provveduto ad erogare 87 milioni di euro per finanziamenti a rischio diretto e sono

state adottate delibere per 97 milioni di euro.

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Al fine di evidenziare le dinamiche e l’andamento dei principali aggregati di bilancio si espongono i dati dello

stato patrimoniale nella tabella seguente con un commento delle voci più significative.

Voci dell'attivo 31/12/2010 31/12/2009 ∆ %10. Cassa e disponibilità liquidite 8.540 4.380 4.160 94,9840. Attività finanziarie disponibili per la vendita 6.354.319 11.368.767 -5.014.448 -44,1150. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 250.828 250.771 57 0,0260. Crediti 1.057.398.663 1.029.173.058 28.225.605 2,74

90. Partecipazioni 18.118.597 18.118.597 0 0,00100. Attività materiali 2.512.351 2.531.500 -19.149 -0,76

110. Attività immateriali 242.322 376.476 -134.154 -35,63120. Attività fiscali 7.179.055 6.714.443 464.612 6,92140. Altre attività 17.005.751 15.799.347 1.206.404 7,64

TOTALE ATTIVO 1.109.070.426 1.084.337.339 24.733.087 2,28

Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2010 31/12/2009 ∆ %

10. Debiti 874.988.695 856.509.323 18.479.372 2,1670. Passività fiscali 15.371.174 17.643.520 -2.272.346 -12,88

90. Altre passività 10.689.187 9.653.598 1.035.589 10,73100. Trattamento di fine rapporto del personale 1.801.670 1.731.096 70.574 4,08110. Fondi per rischi e oneri 249.647 242.876 6.771 2,79120. Capitale 112.000.000 112.000.000 0 0,00160. Riserve 85.331.921 75.527.002 9.804.919 12,98

170. Riserve da valutazione 1.225.005 1.225.005 0 0,00180. Utile (Perdita) d'esercizio 7.413.127 9.804.919 -2.391.792 -24,39

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 1.109.070.426 1.084.337.339 24.733.087 2,28

Attività finanziarie disponibili per la vendita: il decremento è dovuto principalmente al rimborso di titoli

obbligazionari in scadenza.

Crediti: l’aumento riflette l’incremento delle operazioni di finanziamento verso la clientela e le operazioni di

investimento della liquidità; la sospensione del pagamento delle rate ha accentuato il trend di crescita registrato negli

anni precedenti.

Altre attività: la voce è costituita prevalentemente da risconti non ricondotti relativi agli oneri fiscali dei

contratti di mutuo che dovrebbero essere a carico della clientela ma che sono pagati da Finaosta in virtù di quanto

stabilito dalle convenzioni in essere con l’Amministrazione regionale e da crediti della Gestione ordinaria nei confronti

dei fondi regionali che trovano contropartita nella voce “Altre passività”.

Debiti: ricomprende il debito verso l’Azionista per i fondi a rischio amministrati, la variazione in aumento

riflette la dinamica della voce crediti.

Altre passività: la voce è .costituita prevalentemente dai debiti dei fondi regionali gestiti nei confronti della

Gestione ordinaria; tali debiti hanno origine nel momento in cui Finaosta anticipa per conto del cliente il pagamento

degli oneri fiscali che vengono rimborsati a rate nel periodo di ammortamento del finanziamento.

Per meglio comprendere l’andamento dei risultati economici è stato riclassificato il conto economico nella

tabella che segue e sono state commentate le voci più significative.

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Voci 31/12/2010 31/12/2009 ∆ %10. Interessi attivi e proventi assimilati 17.564.033 16.083.041 1.480.992 9,220. Interessi passivi e oneri assimilati -10.722.104 -8.877.472 -1.844.632 20,8

Margine di interesse 6.841.929 7.205.569 -363.640 -5,030. Commissioni attive 16.617.585 19.901.169 -3.283.584 -16,5

40. Commissioni passive -16.000 -26.000 10.000 -38,5Commissioni nette 16.601.585 19.875.169 -3.273.584 -16,5

90. Utile / Perdita da cessione o riacquisto di attività finanziarie 0 -78.154 78.154 -100,0Margine di intermediazione 23.443.514 27.002.584 -3.559.070 -13,2

100 Rettifiche di valore nette -3.226.189 -3.404.061 177.872 5,2

110 Spese amministrative -8.934.486 -8.486.123 -448.363 5,3120 Rettifiche di valore nette su attività materiali -175.282 -142.821 -32.461 22,7

130 Rettifiche di valore nette su attività immateriali -223.766 -217.733 -6.033 2,8150 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -118.381 -115.000 -3.381 2,9160 Altri proventi e oneri di gestione 392.882 51.050 341.832 669,6

Risultato della gestione operativa 11.158.292 14.687.896 -3.529.604 -24,0

180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti -3.921 -8.287 4.366 100,0Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte 11.154.371 14.679.609 -3.525.238 -24,0

190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attività corrente -3.741.244 -4.874.690 1.133.446 -23,3Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto delle imposte 7.413.127 9.804.919 -2.391.792 -24,4UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 7.413.127 9.804.919 -2.391.792 -24,4

Margine di interesse:.la riduzione del margine è il risultato combinato dell’incremento degli interessi attivi che

non è stato sufficiente a controbilanciare il maggior incremento dei fondi regionali. Il margine di interesse riferito alla

sola Gestione ordinaria è pari a 4,7 milioni di euro rispetto ai 3,7 milioni di euro.

Commissioni nette: la riduzione è dovuta prevalentemente alla nuova metodologia di calcolo proposta dalla

Regione che ha trovato applicazione a decorrere dall’anno 2010..

Rettifiche di valore nette: l’importo delle rettifiche di valore nette è riferibile per 2,7 milioni di euro al minor

valore Ias dei crediti conseguente alla sospensione del pagamento delle rate, mentre le rettifiche analitiche operate sui

crediti deteriorati sono state pari a 3,1 milioni di euro (1,9 milioni su incagli e 1,2 su sofferenze) e le riprese analitiche

sono state pari a 2,8 milioni di euro (1,6 milioni su sofferenze, 900 mila euro su incagli e 300 mila su scaduti).

L’accantonamento relativo alle pratiche in bonis è stato pari a 200 mila euro, mentre non sono da rilevare svalutazioni

significative sulle partecipazioni iscritte tra le attività finanziarie disponibili per la vendita.

Spese amministrative: sono praticamente identiche a quelle del precedente esercizio. Il numero di dipendenti al

31.12.2009 era pari a 65 unità. Nel corso dell’esercizio si sono registrate nuove assunzioni, portando così il numero dei

dipendenti al 31.12.2009 a 72 unità.

Il risultato della gestione dei fondi regionali a rischio diretto si è attestato a 10,7 milioni di euro che saranno

riconosciuti alla Regione Autonoma Valle d’Aosta come incremento dei Fondi regionali di esercizio. I fondi con rischio

a totale carico di Finaosta hanno registrato incrementi per 8,4 milioni di euro, mentre la quota di incremento dei fondi

non a rischio relativa alla gestione della liquidità, che è considerata a rischio, è stata pari a 2,3 milioni di euro su un

incremento totale di tali fondi pari a 28,2 milioni di euro. I singoli incrementi sono dettagliati nella seguente tabella.

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(in migliaia di euro)Incremento / decremento

dei fondi

L.R. 101/1982 57

L.R. 33/1973 1.908

L.R. 76/1984 4.955

L.R. 43/1996 179

L.R. 33/1993 3

L.R. 19/2001 1.026

L.R. 6/2003 292

L.R. 7/2004 25

L.R. 17/2007 13

L.R. 29/2006 11

Totale gestioni con rischio diretto 8.469

Gestione speciale 27.404

L.R. 46/1985 271

L.R. 62/1993 2

L.R. 22/1998 67

L.R. 84/1993 486

L.R. 9/2003 0

DOCUP OB.2 6

L.R. 11/2002 0

D.G.R. 2121/09 2

L.R. 52/2009 0

Totale gestioni senza rischio 28.238

Totale generale 36.707

I principali indicatori di risultato finanziari, raffrontati con quelli dell’esercizio precedente, vengono riportati

nel seguente prospetto.

Indici di redditività 2010 2009 ∆

Utile netto / Patrimonio netto (ROE) 3,6% 4,9% -27%

Utile netto / Totale attivo medio (ROAA) 0,2% 0,2% -27%

Costi operativi netti / Margine di interesse 179,6% 170,9% 5%

Spese del personale / Margine di intermediazione 27,4% 22,3% 23%

Costi operativi netti / Margine di intermediazione 52,4% 45,6% 15%

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESE RCIZIO ED

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L’andamento dell’attività di erogazione di finanziamenti nel primo trimestre del nuovo esercizio è illustrato

dalla tabella seguente.

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Gestione

(migliaia di euro) n. importo

Ordinaria 23 12.169

L.R. 33/73 58 1.615

L.R. 76/84 139 8.304

L.R. 33/93 0 0

L.R. 43/96 11 526

L.R. 19/01 11 2.964

L.R. 6/03 7 225

L.R. 7/04 0 0

L.R. 29/06 0 0

Totali gestioni con

rischio diretto 249 25.803

Speciale 20 7.686

L.R. 84/93 1 184

L.R. 9/03 0 0

DOCUP 0 0

L.R. 11/02 0 0

DGR2121/09 2 4

LR52/09 58 216

Totali gestioni

senza rischio 81 8.090

TOTALI 330 33.893

Erogazioni

In base alle informazioni sinora note alla Società, si prevede che l’evoluzione dell’attività di erogazione sia in

linea con il normale andamento fino ad ora rilevato.

Per quanto riguarda il rientro dei finanziamenti erogati, si evidenzia che, conformemente a quanto previsto

dalle l.r. 1/2009 e 2/2010 “Misure regionali straordinarie ed urgenti in funzione anti-crisi per il sostegno alle famiglie e

alle imprese”, sono state presentate nel 2010 ulteriori domande per la sospensione dei pagamenti delle rate. La l.r.

40/2010 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale della Regione autonoma Valle d’Aosta” ha concesso

l’opportunità di presentare un’ulteriore richiesta di sospensione nel 2011. Il numero dei mutui per i quali la richiesta di

sospensione del pagamento delle rate è stata accettata è riportato nella seguente tabella suddivisa per tipologia di

finanziamento.

Anno Imprese Privati Totale

2009 681 1.054 1.735

2010 732 1.178 1.910

2011 752 975 1.727

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Stante le modalità di gestione dei fondi regionali e considerando le giacenze di liquidità sui conti correnti e la

possibilità di smobilizzo nel breve termine degli investimenti finanziari, il posticipo dei rientri connessi ai mutui di cui

sopra non causerà particolari problematiche all’attività tipica di erogazione di finanziamenti.

Il Consiglio di Amministrazione ha accettato in data 28.01.2011 l’incarico conferito dalla Giunta regionale con

deliberazione n. 3628 del 23 dicembre 2010 avente per oggetto”Approvazione del conferimento di beni mobili e

immobili alla società “Struttura Valle d’Aosta s.r.l. - Vallee d’Aoste Structure s. a r.l.”. approvazione delle relazioni di

perizia. nomina del notaio incaricato di rogare l’atto. conferimento di incarico a Finaosta S.p.a., ai sensi dell’articolo 6

della l.r. 16 marzo 2006, n. 7, per l’acquisizione della partecipazione regionale nella societa’ “Struttura Valle d’Aosta

s.r.l. - Vallee d’Aoste Structure s. a r.l.”. accertamento ed introito di somma. aumento di impegno di spesa e impegno di

spesa”. Il conferimento degli immobili di Pont-Saint-Martin e di Saint-Vincent è avvenuto in data 10 maggio 2011.

Il Consiglio di Amministrazione ha accettato in data 09.03.2011 il mandato conferito dalla Giunta regionale

con deliberazione n. 453 del 4 marzo 2011 avente per oggetto “Conferimento di incarico a Finaosta S.p.A. per il ricorso

all’indebitamento a sostegno degli investimenti regionali previsti dall’articolo 40 della legge regionale n. 40/2010.

impegno di spesa”. In pratica a Finaosta è stato conferito l’incarico di contrarre, per il periodo 2011-2015, una linea di

credito, senza obbligo di tiraggio, per un importo massimo di euro 371.000.000 a beneficio del fondo in gestione

speciale, di cui 180.000.000 milioni attivabili nel triennio 2011-2013: Le risorse finanziarie così acquisite verranno

utilizzate per finanziare una serie di interventi strutturali prevalentemente concentrati nei settori degli impianti

funiviari, della sanità e della pubblica istruzione.

Il Consiglio di Amministrazione della società ha approvato in data 28.04.2011 il “processo interno di

determinazione dell’adeguatezza patrimoniale (Internal Capital Adeguacy Assessment Process – ICAAP)”,

conformemente a quanto disciplinato da Banca d’Italia nella circolare 216/96, Parte Prima, Capitolo V, Sezione XI.

Attraverso un resoconto strutturato, predisposto con cadenza annuale, Finaosta S.p.A. illustra all'Organo di

Vigilanza le caratteristiche fondamentali del processo, l'esposizione ai rischi individuati e l'entità del capitale ritenuta

adeguata a fronteggiarli.

Si evidenzia che la realizzazione del processo ICAAP, essendo legato all'esecuzione di attività anche operative

che coinvolgono a diversi livelli tutte le funzioni aziendali, necessita di continui aggiornamenti.

Le fasi dell'ICAAP sono riepilogate nelle seguenti attività:

- individuazione dei rischi da sottoporre a valutazione;

- misurazione dei singoli rischi e del relativo capitale interno;

- misurazione del capitale interno complessivo;

- determinazione del capitale complessivo e riconciliazione con il Patrimonio di Vigilanza.

Il capitale interno complessivo è stato quantificato con la metodologia "building block semplificata" che

consiste nel sommare ai requisiti regolamentari a fronte dei rischi di primo pilastro, il capitale interno relativo ai rischi

di secondo pilastro quantificati.

Sulla base delle quantificazioni di capitale effettuate, si evidenzia come i rischi di c.d. primo pilastro,

determinati secondo le metodologie standardizzate semplificate, assorbano al 31.12.2010 circa il 29% del Patrimonio di

Vigilanza ed integrati da quelli di secondo pilastro conducano ad un assorbimento di circa il 36%.

Si sottolinea, pertanto, come il capitale disponibile per fronteggiare i rischi non quantificati, oggetto di

valutazione qualitativa ed inclusi nel secondo pilastro, sia pari a circa il 64% del Patrimonio di Vigilanza.

Il Consiglio ha valutato come adeguata la situazione patrimoniale della società e non ritiene necessario

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valutare l'individuazione di nuove fonti patrimoniali a copertura di tutti i rischi identificati.

Con Deliberazione di Giunta n° 756 del 31 marzo 2011, a seguire la Deliberazione n° 192 del 28 gennaio 2011

la Regione ha conferito alla Finanziaria Regionale Valle d’Aosta S.p.A. mandato di avviare una negoziazione con Enel

S.p.A. per l’acquisto dl 51% della società di distribuzione Deval S.p.A. e della società operante sul mercato della

maggior tutela Vallenergie S.p.A., ha individuato la CVA S.p.A: quale società acquirente sia delle quote al 51% del

capitale sociale delle società Deval S.p.A. e Vallenergie S.p.A: , sia delle quote del 49% delle stesse società detenute

dalla Finaosta S.p.A. L’operazione di acquisizione, che si prevede verrà perfezionata nella metà del 2011 sarà

subordinata all’assenso da parte dell’Autorità per la Concorrenza ed il Mercato. Il Consiglio di amministrazione di

Finaosta ha accettato i mandati di cui sopra rispettivamente in data 31 marzo e 28 aprile 2011.

Il Consiglio di Amministrazione ha accettato in data 27.05.2011 il mandato conferito dalla Giunta regionale

con deliberazione n. 758 del 31 marzo 2011 avente per oggetto “Approvazione di nuovi criteri e aspetti procedimentali

necessari per l'attuazione della legge regionale 7 dicembre 2009, n. 43 (disposizioni in materia di sostegno economico

delle famiglie mediante concorso alle spese per il riscaldamento domestico), così come modificata dall'articolo 49 della

legge regionale 10 dicembre 2010, n. 40, in sostituzione di quelli approvati con deliberazione n. 743 in data 19 marzo

2010”. Nel dettaglio e per quanto concerne la Vostra società, si tratta di erogare, ai soggetti che avranno presentato

domanda presso gli uffici dei comuni di residenza, le somme relative al contributo comunemente denominato “Bon de

Chauffage”, per un importo massimo pari a 17,7 milioni di euro a valere sui fondi della Gestione speciale.

INFORMAZIONI AI SENSI DEL DOCUMENTO BANCA D’ITALIA/ CONSOB/ISVAP N. 2

DEL 6 FEBBRAIO 2009 e N. 4 DEL 3 MARZO 2010

Redazione del bilancio in continuità aziendale

Gli amministratori hanno redatto il bilancio d’esercizio nell’ambito di una ragionevole aspettativa di continuità

aziendale, in quanto non sussistono indicatori finanziari e/o gestionali o eventuali incertezze che possano in qualche

modo comportare l’insorgere di seri dubbi sulla capacità di Finaosta S.p.A. di continuare ad operare.

Informazioni sui rischi finanziari

Finaosta S.p.A., sulla base delle politiche di assunzione dei rischi adottate, effettua investimenti della propria

liquidità e della liquidità detenuta per conto dell’Amministrazione regionale attraverso strumenti finanziari a breve e a

medio termine adottando profili di rischio, sia di controparte sia di strumento finanziario, molto bassi. Detti strumenti

sono, pertanto, selezionati tra quelli che danno le maggiori garanzie in merito alle somme esposte e al rischio di default

degli emittenti.

Informazioni in merito alla verifica delle riduzion i per perdite di valore

Nell’ambito della valutazione analitica dei crediti, in considerazione dell’attuale deterioramento del ciclo

economico e con la finalità di creare adeguata copertura nelle ipotesi di esito dubbio, sono stati adottati criteri di

valutazione restrittivi, anche prescindendo dall’esistenza di garanzie capienti per le esposizioni caratterizzate da

maggiore criticità.

Per la determinazione del fair value dei crediti verso la clientela regolamentati da tasso fisso è stato adottato il

metodo di attualizzazione dei relativi flussi finanziari futuri secondo la curva dei tassi “zero coupon” al 31.12.2010.

Per la determinazione del fair value dei titoli di capitale iscritti tra le attività finanziarie disponibili per la

vendita sono state considerate la “significatività” e la “durevolezza” delle perdite di valore registrate.

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Incertezze sull’utilizzo di stime

Gli amministratori non hanno adottato metodi di stima nella determinazione dei valori di bilancio, pertanto,

non sussistono incertezze su stime che potrebbero dar luogo entro il prossimo esercizio a significative rettifiche dei

valori contabili di attività e passività.

CENNI SULLE ATTIVITA’ NON RICOMPRESE NEL PERIMETRO DI BILANCIO

Come già riportato all’inizio della presente Relazione, le attività su mandato regionale sono incluse nel

perimetro di redazione del bilancio con l’esclusione delle operazioni il cui rischio ricade esclusivamente

sull’Amministrazione regionale. Come conseguenza di quanto anzi detto il bilancio della Vostra società presenta,

pertanto, un totale di attivo sensibilmente ridotto rispetto a quello relativo ai bilanci redatti secondo i principi italiani.

Al fine di integrare i dati del presente bilancio, le attività non ricomprese nel perimetro sono evidenziate separatamente,

nella Parte D – Altre informazioni – Sezione 1 – punto H della nota integrativa. Si precisa che il prospetto di

movimentazione dei fondi regionali gestiti riporta valori calcolati secondo la normativa civilistica italiana.

INFORMATIVA AL PUBBLICO

L’informativa al pubblico prevista al capitolo V, sezione XII della Circolare di Banca d’Italia n. 216 del

05.08.1996 (Settimo aggiornamento) può essere reperita in un’apposita sezione del sito istituzionale della Vostra

Società (www.finaosta.com) unitamente al bilancio d’esercizio e al bilancio consolidato.

L’aggiornamento dei dati pubblicati avverrà con cadenza annuale entro 30 giorni dalla data di approvazione

del bilancio da parte dell’Assemblea dei soci.

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL’UTILE DI ESERCIZIO

L’esercizio chiude, come si è già visto, con un utile netto di euro 7.413.127 che proponiamo di destinare come

segue:

- a riserva legale euro 370.656 (pari al 5%)

- a riserva statutaria euro 1.853.282 (pari al 25%)

e euro 5.189.189 da destinarsi secondo le determinazioni dell’Assemblea.

Le riserve legale e statutaria vengono così a consolidarsi rispettivamente in euro 5.997.327 e in euro

21.507.568.

Invitiamo pertanto l’Assemblea:ad approvare il bilancio così come è stato proposto, con la destinazione

dell’utile di esercizio risultante.

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

(dott. Giuseppe CILEA)

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RAPPORT DU CONSEIL D’ADMINISTRATION SUR LA GESTION

Messieurs les Actionnaires,

le bilan de l’exercice arrêté au 31.12.2010 a été rédigé selon les critères internationaux IAS/IFRS, ainsi

comme prescrit par la norme en vigueur introduite par le Décret Législatif n° 38 du 28.02.2005, sur la base de ce qui a

été prévu par le Règlement UE 1606/2002, par la disposition légale de la Banque d’Italie du 16.12.2009 et par le Décret

Législatif n. 32 du 02.02.2007, à travers lequel on a mis partiellement en vigueur la directive communautaire 51/2003.

En ce qui concerne le périmètre des activités sur mandat régional, le 31.05.2006, le Conseil d’Administration, conforté

également par une estimation en accord avec la société de révision Deloitte & Touche et les Commissaires aux

comptes, a délibéré d’inclure au bilan toutes les activités sur mandat avec l’exclusion des opérations dont le risque

retombe exclusivement sur l’Administration régionale. En ce qui concerne les opérations hors bilan, elles sont mises en

évidence, séparément, dans la partie D - Autres informations - du rapport de gestion et, en ce qui concerne les

participations en Gestion Spéciale, le commentaire est mis en évidence, séparément, dans ce rapport.

Le bilan de la société renferme:

- la situation patrimoniale;

- le compte de résultat;

- l’aperçu de l’ensemble de la rentabilité;

- l’aperçu des variations du patrimoine net;

- le compte rendu financier;

- le rapport de gestion qui indique l'illustration, l'analyse et la comparaison de chaque poste du bilan avec l'exercice

précédent.

En relation à la prédisposition du bilan consolidé, en conformité avec les principes comptables

internationaux, selon les conditions prévues par le D.Lgs 38/05, le bilan consolidé accueille les Sociétés contrôlées

suivantes: Aosta Factor S.A., Pila S.A. et Finaosta Iniziative s.à r.l..

NOTES ECONOMIQUES

En 2010, le cadre économique mondial, ayant survécu à la baisse de l’année précédente, s’est présenté,

dans son ensemble, meilleur de ce que l’on avait prévu, avec une dynamique du P.I.L. estimée par l’OCSE de 4,6%.

Toutefois, d’importantes hétérogénéités subsistent encore parmi les différentes aires et, surtout, des éléments

d’incertitude qui mettent en discussion les perspectives, potentiellement autant positives, pour le 2011: instabilité

politique, importante croissance du prix du pétrole et des autres matières premières, signes de tensions inflationnistes,

conséquente tendance à une hausse des taux d’intérêt, tensions perdurables sur l’endettement souverain de certains pays

européens. Dans ce contexte, l’Italie continue à mettre en évidence une croissance de la richesse (+1,1%) plus contenue

aussi bien par rapport à la moyenne mondiale, que par rapport à l’ensemble des pays de l’aire Euro (+1,7%).

En ce qui concerne plus directement la situation valdôtaine, on enregistre sans aucun doute une reprise

significative par rapport à la situation négative du 2009, reprise mise en évidence aussi bien par la dynamique du P.I.L.,

que par l’augmentation des exportations et par le ralentissement décisif du recours au C.I.G.. Toutefois, Les limites

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intrinsèques d’une économie conditionnée et aux dimensions contenues se répercutent, surtout, parmi les entreprises

manufacturières qui présentent des carences d’infrastructure. Ces limites sont agrandies par les reflets des incertitudes

qui caractérisent, plus en général, le cadre économique.

Afin de continuer à soutenir l’économie régionale, la Région Autonome de la Vallée d’Aoste a disposé à

l’art. 4 de la l.r. n. 40 du 2010 (Dispositions pour la formation du bilan annuel de la Région Autonome Vallée d’Aoste)

la prorogation, pour l’année 2011 également, des interventions déjà prévues par la l.r. 1/2009 (Mesures régionales

extraordinaires et urgentes en tant qu’anticrise pour le soutien aux familles et aux entreprises).

Parmi les interventions prévues, il existe la possibilité aussi bien pour les privés que pour les entreprises,

de suspendre le paiement des versements des prêts négociés avec Finaosta S.A. pour la période allant du 01.03.2011 au

28.02.2012.

Les paiements de plus de 1700 dossiers de prêts ont été suspendus sur demande des emprunteurs.

LE PLAN OPERATIONNEL DE FINAOSTA

L’octroi de financements (prêts et contributions) et la participation à des quotes-parts de capital

d’entreprises installées sur le territoire régional constituent les activités caractéristiques de Votre Société qui intervient

aussi bien avec des fonds propres, qu’avec des fonds régionaux et pour lesquels on peut encourir dans des risques

directs, selon ce qui a été déterminé dans les conventions avec l’Actionnaire.

La gestion de projets pour compte de la Région Vallée d’Aoste, la consultation vouée à la réorganisation

et à la consolidation du tissu économique local et le support aux sociétés contrôlées sont les thèmes à travers lesquels

on a développé les autres principales activités de l’exercice arrêté au 31.12.2010.

Dans tous les secteurs et pour compte de l'Administration régionale, on a évidemment poursuivi l'analyse,

le contrôle et le "reporting" des diverses interventions financières déployées aussi bien en Gestion Ordinaire, qu'en

régime conventionné.

En outre, le personnel de la société est systématiquement impliqué dans les différentes Commissions,

constituées pour la définition ou l'adaptation des normes législatives régionales.

Gestion des Fonds propres (Gestion Ordinaire) et régionaux (Gestion spéciale et Fonds de roulement)

Passant à analyser en détail l'activité caractéristique de la société et la gestion des divers fonds, y compris ceux

considérés non à risque, on remarque que dans le cours de l’exercice, les octrois correspondent à environ 144 millions

d'euro (pour 1267 interventions sous forme de prêts, contributions et participations), lesquels, additionnés à ceux des

années précédentes vont augmenter le montant total des octrois effectués à partir de l’exercice 1982/1983, l’élevant à

2,8 milliards d’euro. Le plan opérationnel de Votre société s’est développé dans chacune des gestions par le nombre des

opérations et par les montants mis en évidence dans les tableaux et les graphiques suivants:

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TABLEAU RECAPITULATIF DU PLAN DES OPERATIONS

Gestion Entrées Délibérations

(milliers d'euro) n. montant capital intérêts n. montantG.O. 85 20.313 4.237 726 60 28.744L.R. 101/82* 0 0 632 63 0 0L.R. 33/73 224 6.694 7.131 1.420 74 7.753L.R. 76/84 636 38.891 16.902 3.849 459 40.020L.R. 33/93 0 0 14 1 0 0L.R. 43/96 40 3.678 1.013 237 28 7.907L.R. 19/01 53 12.170 1.313 283 15 9.142L.R. 6/03 48 4.593 2.523 161 33 3.213L.R. 7/04 1 211 10 4 0 0L.R. 29/06 6 518 0 3 1 156Total gestions dont lerisque est direct 1.093 87.068 33.775 6.747 670 96.935

G.S. 92 49.544 70.224 31.105 43 160.666L.R. 46/85* 0 0 50 4 0 0L.R. 84/93 20 7.335 0 0 8 8.540L.R. 62/93* 0 0 0 0 0 0L.R. 22/98* 0 0 1 0 0 0L.R. 9/03 0 0 7 0 0 0L.R. DOCUP 0 0 96 3 0 0L.R. 11/02 2 10 0 0 0 0DGR2121/09 5 51 0 0 7 75L.R. 52/09 55 192 7 0 59 206Total gestionssans risque 174 57.132 70.385 31.112 117 169.487

TOTAUX 1.267 144.200 104.160 37.859 787 266.422* gestions fermées

Octrois

Nombre et montant des octrois: gestions dont le ris que est direct

85

224

40 53 48

1 6

636

20.313

6.694

12.170

4.5933.678

518211

38.891

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

550

600

650

G.O. L.R. 33/73 L.R. 76/84 L.R. 43/96 L.R. 19/01 L.R. 6/03 L.R. 7/04 L.R. 29/06

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

n. montant

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Nombre et montant des octrois: gestions dont le ris que est direct

2 5

55

92

20

49.544

10 51 192

7.335

0

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

G.S. L.R. 84/93 L.R. 11/02 DGR2121/09 L.R. 52/09

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

45.000

50.000

n. montant

Pour compléter l'exposition, nous reportons, ci-joint, les tableaux résumant le nombre de délibérations (quittances

incluses) et les montants des octrois (les montants sont indiqués en milliers d'euro) au fil des ans, à partir de la date de

constitution de la Société.

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NOMBRE D'OCTROIS

Exercices Gestion Gestion Fonds de roulement selon les lois régionales suivantesordinaire* spéciale 101/82* 33/73* 76/84* 46/85 43/96* 62/93 33/93* 22/98 19/01* 84/93 6/03* 7/04* 9/03 DOCUP 11/02 29/06* 1212/09 52/09

1982/1983 12 8 72 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 92 84

1983/1984 15 27 243 24 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 309 282

1984/1985 27 39 246 80 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 392 353

1985/1986 18 62 175 90 148 23 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 516 431

1986/1987 21 43 247 95 593 22 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.021 956

1987/1988 15 36 242 182 852 70 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.397 1.291

1988/1989 30 14 213 204 909 55 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.425 1.356

1989/1990 18 44 184 189 736 26 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.197 1.127

1990/1991 21 98 257 186 930 27 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.519 1.394

1991/1992 22 31 170 217 976 41 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.457 1.385

1992/1993 79 21 173 272 923 46 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.514 1.447

1993/1994 99 19 197 291 893 48 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.547 1.480

1994/1995 54 33 151 168 890 35 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.331 1.263

1995/1996 48 77 120 220 713 36 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.214 1.101

1996/1997 94 65 159 253 710 15 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.296 1.216

1997/1998 66 76 125 244 647 15 11 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.184 1.093

1998/1999 70 55 129 190 638 24 26 0 2 14 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.148 1.055

1999/2000 117 99 86 202 594 25 38 2 4 32 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.199 1.041

2000/2001 77 58 78 209 500 15 37 0 2 40 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 1.019 903

2001/2002 77 88 29 213 505 9 36 0 2 68 9 13 0 0 0 0 0 0 0 0 1.049 871

2002/2003 83 40 15 218 635 6 25 0 0 36 91 11 0 0 0 0 0 0 0 0 1.160 1.067

2003/2004 82 87 5 229 571 2 12 0 0 7 102 10 4 0 0 0 0 0 0 0 1.111 1.005

2004/2005 49 123 1 237 411 0 19 0 0 0 78 5 19 0 0 0 0 0 0 0 942 814

2005/2006 42 138 0 282 329 1 20 0 0 0 84 6 32 0 0 0 0 0 0 0 934 789

2006 23 86 0 146 252 0 13 1 0 0 56 4 18 0 0 0 0 0 0 0 599 508

2007 66 122 0 211 468 5 28 0 0 0 60 13 53 0 2 1 0 0 0 0 1.029 886

2008 50 106 0 238 612 0 25 0 0 0 85 12 88 5 0 2 3 1 0 0 1.227 1.104

2009 62 132 0 228 596 0 23 0 0 0 64 16 69 2 0 0 3 1 0 0 1.196 1.045

2010 85 92 0 224 636 0 40 0 0 0 53 20 48 1 0 0 2 6 5 55 1.267 1.093

Totaux 1.522 1.919 3.317 5.542 16.667 546 353 3 10 197 682 113 331 8 2 3 8 8 5 55 31.291 28.440*Gestions dont le risque est direct

dont le risque est

directTotaux

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39

Nombre d'octroisderniers 8 exercices - gestions actives

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

550

600

650

2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006 2007 2008 2009 2010

ordinaire*

spéciale

33/73*

76/84*

43/96*

19/01*

84/93

6/03*

7/04*

11/02

29/06*

1212/09

52/09

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MONTANTS OCTROYES

Exercices Gestion Gestion Fonds de roulement selon les lois régionales suivantesordinaire* spéciale 101/82* 33/73* 76/84* 46/85 43/96* 62/93 33/93* 22/98 19/01* 84/93 6/03* 7/04* 9/03 DOCUP 11/02 29/06* 2121/09 52/09

1982/1983 2.545 5.377 1.140 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 9.062 3.685

1983/1984 1.540 10.486 3.590 1.911 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 17.528 7.042

1984/1985 1.582 8.422 3.708 3.180 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 16.893 8.470

1985/1986 3.083 13.663 3.018 3.621 4.269 6.728 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 34.382 13.990

1986/1987 2.711 10.010 4.996 6.589 17.471 5.004 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 46.781 31.767

1987/1988 2.174 6.564 6.079 9.746 20.941 10.358 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 55.861 38.940

1988/1989 4.676 3.993 5.654 11.338 22.759 4.887 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 53.308 44.427

1989/1990 2.965 15.764 4.137 14.253 16.613 1.103 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 54.835 37.967

1990/1991 3.291 13.650 7.370 16.563 23.878 2.237 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 66.990 51.103

1991/1992 3.333 21.667 6.019 20.993 20.023 4.136 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 76.170 50.367

1992/1993 12.911 13.350 5.763 20.335 23.874 6.755 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 82.989 62.884

1993/1994 10.860 17.068 7.630 18.936 20.296 4.406 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 79.197 57.722

1994/1995 14.770 62.617 6.208 13.133 19.199 3.040 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 118.967 53.310

1995/1996 12.911 40.161 4.785 11.899 13.202 5.872 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 88.830 42.797

1996/1997 13.720 30.765 6.923 12.702 16.253 994 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 81.357 49.598

1997/1998 11.502 36.679 4.855 13.374 14.476 2.680 750 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 84.316 44.957

1998/1999 23.943 36.110 5.697 9.663 15.725 5.873 1.292 0 272 739 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 99.312 56.591

1999/2000 53.245 27.592 3.593 13.457 14.362 3.748 1.418 2.582 157 1.747 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 121.901 86.232

2000/2001 15.716 430.008 3.207 10.712 12.416 1.519 1.956 0 28 2.375 0 697 0 0 0 0 0 0 0 0 478.633 44.035

2001/2002 18.846 24.603 1.550 14.015 12.665 861 1.526 0 35 4.478 813 2.901 0 0 0 0 0 0 0 0 82.293 49.450

2002/2003 13.239 5.970 1.253 10.440 18.815 326 731 0 0 2.355 15.312 3.473 0 0 0 0 0 0 0 0 71.914 59.790

2003/2004 17.835 13.767 354 6.734 17.337 46 481 0 0 274 17.603 2.610 243 0 0 0 0 0 0 0 77.284 60.587

2004/2005 18.091 20.570 65 6.119 12.265 0 870 0 0 0 12.204 678 2.350 0 0 0 0 0 0 0 73.212 51.964

2005/2006 13.379 20.969 0 7.398 11.445 191 1.135 0 0 0 15.300 1.428 3.030 0 0 0 0 0 0 0 74.275 51.687

2006 4.200 87.727 0 3.393 11.947 0 749 23 0 0 10.682 1.096 1.457 0 0 0 0 0 0 0 121.274 32.428

2007 6.320 66.112 0 5.353 21.340 4.385 1.872 0 0 0 15.167 4.049 7.816 0 42 77 0 0 0 0 132.533 57.868

2008 20.545 71.902 0 6.014 28.743 0 1.378 0 0 0 22.406 3.223 9.803 1.967 0 362 70 61 0 0 166.474 90.917

2009 11.920 98.905 0 6.384 28.956 0 937 0 0 0 14.926 6.147 10.679 209 0 0 30 31 0 0 179.124 74.042

2010 20.313 49.544 0 6.694 38.891 0 3.678 0 0 0 12.170 7.335 4.593 211 0 0 10 518 51 192 144.200 87.068

Totaux 342.166 1.264.017 97.593 284.951 478.160 75.150 18.773 2.605 492 11.967 136.583 33.637 39.971 2.387 42 439 110 610 51 192 2.789.895 1.401.686*Gestions dont le risque est direct

dont le risque est

directTotaux

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Montant des octroisderniers 8 exercices - gestions actives - données en milliers d'euro

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

45.000

50.000

55.000

60.000

65.000

70.000

75.000

80.000

85.000

90.000

95.000

100.000

2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006 2007 2008 2009 2010

ordinaire*

spéciale

33/73*

76/84*

43/96*

19/01*

84/93

6/03*

7/04*

11/02

29/06*

2121/09

52/09

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2010

42

Projets et études

En 2010, on a poursuivi les activités du COA (Centre d’Observation Avancé sur l’Energie) en ligne avec

le Plan d’Activités concordé avec l’Assessorat Activités Productives. On a continué avec le fonctionnement du Guichet

Info Energie Chez Nous qui, en 2010, a enregistré 2.800 contacts fournissant, ainsi, même à travers la participation et

l’organisation d’événements, une consultation générique ou assistance technique spécifique en thème d’énergie aux

privés, aux organismes locaux, aux entreprises et aux professionnels. Le personnel du COA met à jour la section

«Energie» du site régional et, grâce à une convention avec le consortium des organismes locaux de la Vallée d’Aoste

(CELVA), on a lancé le projet «Réseau énergie», qui prévoit toute une série d’activités adressées, tout particulièrement,

aux susdits organismes locaux. On a déployé plusieurs activités avec les écoles, d’ordre et degrés divers, qui ont

impliqué 37 classes et environ 650 élèves dans le but de transmettre les bonnes habitudes dans le cadre de l’épargne

énergétique, ainsi que de conduire l’apprentissage des principales sources d’énergie à travers la réalisation

d’expérimentations pratiques. Le COA énergie collabore avec l’Assessorat Activités Productives selon les aspects

opératifs de la loi régionale n. 3/2006, en particulier, dans la rédaction et la mise à jour de la liste des chaudières de

chauffage à biomasse, admissibles à une contribution et dans la définition de nouveaux critères d’évaluation et de

gestion avec l’ARPA de l’avis de concours des projets démonstratifs. On a entrepris des études nécessaires à la

définition des délibérations pour actualiser la loi régionale sur la certification énergétique (l.r. n. 21/2008 récemment

modifiée par la l.r. n. 8/2010), concernant la caractéristique de l’ensemble des édifices régionaux, aussi bien publics que

privés, études qui ont permis de définir et d’activer, à travers des software appropriés, des méthodologies de calcul des

prestations énergétiques des susdits édifices. En matière de planification énergétique le COA a prédisposé un document

préliminaire pour la rédaction du Plan Energétique Régional, il participe à deux projets européens, le premier,

Alphouse, est relatif à la requalification énergétique des édifices traditionnels, le second, Renerfor, est relatif à

l’évaluation des potentialités de la biomasse locale et a également lancé certains projets pour le développement des

modèles d’excellence relatifs, en particulier, au contrôle et à la rédaction des diagnostics énergétiques des deux

établissements régionaux, ainsi qu’au support envers les stations adjudicatrices pour l’évaluation du développement

énergétique des projets relatifs à la reconversion de la caserne Testafochi et à la réalisation du nouveau siège des

sapeurs-pompiers et de la protection civile. A la suite de la forte croissance de cette activité, le 27 novembre 2009, le

Conseil d’administration a créé au sein de la direction SAI, le service COA qui, à fin 2010, comptait 9 ressources

soutenues par du personnel du service SAI pour les activités administratives et l’analyse des dossiers.

Interventions en faveur de la recherche et du développement

Face à 7 nouvelles demandes de financement présentées selon la l.r. 84/1993 auprès de l’Assessorat

régional des Activités Productives et à la concession de 2 quote-parts résiduelles de contribution pour l’année 2010, le

Gouvernement régional a délibéré, pour l’année 2010, la concession de contributions pour un montant total de 9

millions d’euro, par rapports aux 6,8 millions délibérés en 2009.

Dans cet exercice, on a octroyé des contributions pour 7,3 millions d’euro en faveur de 15 entreprises (5,3

millions d’euro en faveur de 13 entreprises pour l’année précédente).

Pour l’évaluation technico-scientifique des projets, la société s’est servie, comme par le passé, de la

collaboration avec certains départements de l’Université d’Ingénieurs de Gênes et du Polytechnique de Turin.

Interventions en leasing conventionné

Dans le cadre des activités traditionnelles du marché financier, on souligne, notamment, que les

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interventions en leasing conventionné continuent à avoir une grande importance, surtout en ce qui concerne les

opérations immobilières.

Au cours de l’exercice, on a octroyé des sommes pour un montant total de 17 millions d’euro (9,9

millions en 2009), face à 70 opérations de leasing (34 l’année précédente). En 2010, les nouvelles délibérations se

montent à 27 millions d’euro pour un total de 72 opérations. A la date de fermeture du bilan, le montant en faveur des

sociétés de leasing était égal à environ 74 millions dont 30 millions d’euro pour investissements encore à octroyer

(respectivement 56 et 21 millions d’euro en 2009).

Bureaux de Paris et de Bruxelles et rapports avec l’Institut pour le Commerce Etranger (ICE)

Les bureaux étrangers de Paris, Maison du Val d’Aoste et de Bruxelles, Bureau de Représentation et

Assistance technique de Bruxelles, ont continué leur activité dans les nouveaux sièges.

Dans le cadre du bureau de Paris, après l’inauguration officielle qui s’est déroulée en même temps que

l’événement de l’arbre de Noël, les activités se sont développées comme suit:

• bureau d’information touristique

• organisation d’expositions d’artistes valdôtains

• organisation de conférences et présentations de livres sur thèmes valdôtains

• activité de promotion oenogastronomique

• activité d’étude et de recherche: en particulier, on a procédé à la rédaction d’une étude sur

l’emplacement optimal des produits alimentaires valdôtains sur le marché français

• activité de stages au bénéfice de jeunes valdôtains

• activité de relations publiques et de lobby institutionnel

• activité de gestion de l’immeuble de propriété et accomplissements techniques et administratifs s’y

rapportant

• soutien à des projets d’opérateurs valdôtains principalement dans le cadre d’opérations commerciales

et culturelles

A Bruxelles, une partie de l’activité a été caractérisée par toute une série d’interventions d’aménagement

des bureaux et par la préparation des expositions, afin d’améliorer le layout des bureaux et de les caractériser en termes

d’image coordonnée.

Dans l’exécution de son activité caractéristique, le bureau de Bruxelles a recouvert toutes les tâches se

rapportant à la participation de la Région au Comité des Régions, aux autres organismes de l’Union européenne et au

Congrès des pouvoirs locaux et régionaux du Conseil de l’Europe. En outre, le bureau a suivi l’évolution de la

législation et de la jurisprudence communautaire, relevant et mettant à jour les actes relatifs aux normes

communautaires, en collaboration avec le Bureau de Représentation de Rome, afin de vérifier l’existence de procédures

précontentieuses et contentieuses relatives à la norme régionale. Le bureau a pourvu à maintenir une liaison constante

avec les structures régionales, tout en les informant et les assistant dans l’accomplissement des obligations à recouvrir.

Enfin, le bureau a participé à des projets à caractère institutionnel tels que les Open Days dans le regroupement

Eurorégion qui regroupe les Régions du Piémont, de la Ligurie, de la Vallée d’Aoste, de Rhône-Alpes et de la

Provence-Alpes-Côte-d’Azur, ainsi qu’à des manifestations de promotion auprès de l’OTAN et auprès d’un salon

spécialisé dans le secteur de la production viticole.

le bureau de Bruxelles a continué à organiser régulièrement des stages pour les étudiants valdôtains.

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2010

44

Les deux bureaux ont collaboré avec les représentations italiennes des Instituts du Commerce Etranger

(ICE), des Instituts Italiens de la Culture (IIC) et des Offices du Tourisme ENIT, ainsi qu’avec leurs respectives

ambassades.

Association Fort de Bard

A partir du mois d’octobre 2007, Finaosta S.A est entrée, en tant qu’adhérant bienfaiteur, au sein de

l’Association Fort de Bard pour le développement du tourisme culturel de ce dernier. Elle a également inséré un

membre dans le Conseil d’Administration de l’Association, en tant que Conseiller délégué, recouvrant la prestation de

management. Cette démarche a permis de renforcer et de donner une plus ample continuité dans l’assistance technique

prêtée dès la constitution de la susdite Association.

Les données de l’exercice 2010 ont fait enregistrer des entrées pour 260.000 unités, mettant ainsi en

évidence une augmentation des résultats de plus du 30%, par rapport à ceux de l’exercice précédent.

Le soutien directionnel de Finaosta permet d’appliquer d’une part, sur une opération considérée no profit, des logiques

d’économie et d’efficacité et, de l’autre, un niveau élevé de qualité des projets culturels, rendu possible également grâce

aux relations internationales qui se sont développées.

Le 2010 a été caractérisé, aussi bien par la continuation des œuvres de finition des bâtiments et des expositions

permanentes, en étroite collaboration avec la société en participation Finbard S.A., que par la proposition de

l’exposition «Alfons Mucha – Moderniste et visionnaire» qui a enregistré un succès considérable auprès du public.

Rapports avec les sociétés en participation en Gestion Ordinaire

Les rapports avec les sociétés en participation et les relatives quotes-parts sont mis en évidence dans les

tableaux reportés dans la partie B - section 9 - et dans la partie D - section 6 - du rapport de gestion.

Ci-dessous, on reporte de manière synthétique les activités déployées par les sociétés retenues les plus

importantes pour la rédaction de ce document; l’énumération est formulée sur la base du pourcentage de la participation

indiqué entre parenthèse à côté de la raison sociale de chaque société.

Dans le présent exercice la société FINAOSTA INIZIATIVE S. à r.l. (100%) a continué l’activité de

location en faveur de la société Finaosta S.A., Aosta Factor et CVA, réalisant un résultat d’exercice positif.

La société AOSTA FACTOR S.A. (79%), dans le but de maintenir le volume du chiffre d’affaires, a

poursuivi régulièrement son activité commerciale, tout en la focalisant prioritairement en Lombardie (37%), en Vallée

d’Aoste et au Piémont (18%).

En ce qui concerne l’aspect économique, la perte de 1,5 millions d’euro essuyée en 2010 doit être

considérée comme extraordinaire, vu que c’est la première enregistrée par la Société et qu’elle se rapporte à la

détérioration d’une seule position dont le montant est, entre autre, important. les prévisions économiques pour

l’exercice en cours laissent entrevoir la possibilité de revenir au niveau des résultats obtenus en 2009.

Le résultat de l’exercice arrêté au 30.06.2010 de la société PILA S.A. (73%), propriétaire de toutes les

installations de remontées mécaniques de l’homonyme station touristique et de ski, directement rattachée au chef-lieu

d’Aoste, est positif comme pour les années précédentes, malgré une légère contraction des présences pendant la saison

hivernale qui sont passées de 482 mille à 455 mille.

La situation patrimoniale au 31.12.2010 et le déroulement de la saison hivernale qui vient de se conclure

induisent à croire que le résultat de l’exercice en cours sera en ligne avec le précédent.

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45

On signale que le montant des nouveaux investissements faisant partie du plan pluriannuel approuvé par

le Conseil d’administration et pour lesquels on a présenté une requête de financement selon les termes prévus par la

L.R. 8/04, est égal à 4,3 millions d’euro; les interventions prévues se rapportent à l’extension du système d’enneigement

artificiel des pistes n. 12, n. 6 et n. 1, à la fourniture et pose d’un tapis roulant, à l’installation de filets de protection

anti-chutes de pierres et gaz-ex, à la réalisation d’une nouvelle salle-compresseurs dans la station de pompage Leissé, à

la rénovation des locaux de service du téléphérique KB 16 et des dépenses supplémentaires pour la construction d’un

nouveau bâtiment apte à héberger des services hygiéniques dans la Localité Grimod.

La société FUNIVIE MONTE BIANCO S.A. (35%), gérant du tronçon de téléphérique transfrontalier qui

relie Courmayeur à la localité française de Chamonix, continue à professer un grand engagement pour un avancement

rapide du programme de restructuration de l’ensemble des téléphériques. A fin 2010, on a adjugé les travaux pour la

réalisation des œuvres et, à ce propos, on peut envisager qu’à bref, on pourra démarrer avec les travaux de construction.

Les résultats économiques restent positifs tout en se rapportant à l’accord de programme siglé avec la

Région et la Commune de Courmayeur qui prévoit, entre autre, l’assainissement d’éventuelles pertes liées à la mise en

route des travaux de construction des nouvelles installations. On retient que ces résultats pourront persister dans le futur.

A fin 2009, on a acquis la participation dans le Consortium à garantie de crédit VALFIDI S.C.C. dans le

but de le doter des conditions patrimoniales nécessaires à l’inscription parmi les Etablissements financiers contrôlés par

la Banque d’Italie et dont la typologie est reportée dans l’art. 107 du T.U.B.. Cette inscription a été effectuée le

27.04.2010.

Rapports avec les sociétés en participation pour compte de l’Administration régionale en Gestion Spéciale

Les rapports avec les sociétés en participation et les relatives quotes-parts sont mis en évidence dans le

tableau reporté dans la partie D - section 1 - du rapport de gestion.

Ci-dessous, on reporte de manière synthétique les activités déployées par les sociétés retenues les plus

importantes pour la rédaction du présent document; l’énumération est formulée sur la base du pourcentage de la

participation indiqué entre parenthèse à côté de la raison sociale de chaque société.

D’ici la fin du prochain mois de juin, l’Assemblée des actionnaires de C.V.A. S.A. (100%) approuvera le

bilan relatif à l’exercice 2010 qui enregistrera un bénéfice net de 77 millions d’euro, par rapport aux 85 millions d’euro

de l’année précédente. Il est bon rappeler que le résultat de l’exercice 2009 avait été favorisé par l’exceptionnelle

situation climatique. La valeur de la production pour 2010 est égale à 223.267 milliers d’euro, par rapport aux 225.701

milliers du 2009.

En ce qui concerne l’énergie produite par des sources renouvelables, la commercialisation de la

production advient à travers les consortiums IDROENERGIA S.c. à r.l. et IDROELETTRICA S.c. à r.l. pour être, enfin,

complétée par la contrôlée C.V.A Trading S.A.. En 2010, les sociétés susmentionnées ont commercialisé 4 milliards de

Kwh.

On a poursuivi les analyses d’investissement dans de nouvelles installations en Vallée d’Aoste et dans des

initiatives sur le territoire national, adressées, principalement, au secteur hydroélectrique et de l’énergie solaire,

analyses finalisées à accroître la capacité productive directe du Groupe CVA, réduisant, ainsi, le total de l’énergie

vendue. En ce qui concerne la production d’énergie solaire, en 2010, on a réalisé et fait entrer en production l’aire

d’Alessandria avec une puissance de 7,3 MWp - parmi les plus vastes d’Italie - avec une production estimée outre les 8

GWh/an, ainsi que l’aire de La Tour (Vallée d’Aoste) de 186 kWp avec une production estimée à plus de 220 MWh. Au

cours du 2010, on a poursuivi la « récolte » des demandes de nouvelles concessions ou d’augmentation de puissance des

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installations déjà existantes qui, si accueillies, elles pourraient porter à une nouvelle capacité de production, supérieure à

350 GWh/an. Malheureusement, la concurrence très élevée sur plusieurs enchères, l’apparition de contentieux et les

demandes de plus en plus croissantes de la part des nombreux groupes porteurs d’intérêts, tout cela est en train de

dilater énormément les temps de concession et, de ce fait, augmente les possibles coûts de réalisation, souvent avec

préjudice des investissements à l’examen. Ce cadre économique est ultérieurement aggravé par la disposition du D.Lgs.

28/2011 qui a modifié lourdement les paramètres de référence pour l’énergie produite par des sources renouvelables. En

ce qui concerne la réalisation des nouvelles installations hydroélectriques en Vallée d’Aoste, la société contrôlée

Valdigne Energie S. à r.l. a terminé la réalisation de la centrale dénommée « Faubourg », qui est entrée en production

partielle au cours du printemps 2010. En ce qui concerne la centrale de Torrent, on a terminé les travaux de creusage de

la galerie d’adduction, longue 4,5 km, et l’on a commencé les travaux pour la pose de la conduite et d’aménagement des

installations. L’entrée en production est prévue pour la fin du printemps 2012.

On a continué l’expérimentation relative au Minimum Débit Vital prévu dans le Plan Régional pour la

Tutelle des Eaux qui se terminera en 2011. En 2010, pour cette expérimentation, le groupe CVA a enregistré une baisse

de la production de 114GWh, qui devrait croître, en 2011 à 125 GWh.

La société VALLEE D’AOSTE STRUCTURE S. à r.l. (100%) a continué la reconversion productive et le

peuplement de l’aire ex Cogne d’Aoste, ainsi que la gestion, l’entretien et la location des structures cédées par la

Région.

Les pertes des derniers exercices, de plus en plus faibles, sont dues, principalement, aux coûts soutenus

par la Société pour la gestion des édifices et à cause des difficultés rencontrées lors de la mise en fonction des aires

disponibles pour l’établissement des entreprises.

On envisage qu’il faudra encore quelques exercices pour balancer les comptes.

En novembre 2009, on a constitué la société COMPLESSO OSPEDALIERO UMBERTO PARINI S. à

r.l. (100%) qui s’occupe de la requalification de l’Hôpital régional et des aires limitrophes. Le premier bilan arrêté au

31.12.2010 présente une balance des comptes, vu que l’on a prévu une convention qui pourvoit à la couverture des

coûts de gestion, grâce à une contribution d’un montant égal octroyé par Finaosta sur les Fonds en Gestion spéciale .

En novembre 2009, on a également constitué la société NUOVA UNIVERSITA’ VALDOSTANA S. à

r.l. (100%) qui s’occupe de la requalification de la caserne Testafochi et des aires limitrophes, afin de réaliser un Pôle

universitaire. Le premier bilan arrêté au 31.12.2010 présente une balance des comptes, vu que l’on a prévu une

convention qui pourvoit à la couverture des coûts de gestion, grâce à une contribution d’un montant égal octroyé par

Finaosta sur les Fonds en Gestion spéciale.

En 2010, l’activité de la société AUTOPORTO VALLE D’AOSTA S.A. (98%) s’est concentrée d’une

part sur la gestion de l’aire de l’autoport, à la suite de sa restructuration et conversion et, de l’autre, dans l’exécution des

interventions de relance et d’amélioration de l’aire par la redéfinition de la viabilité interne, dans la réalisation des

nouvelles caisses du supermarché après les travaux d’agrandissement de ce dernier, ainsi que par une révision du layout

interne.

Selon les administrateurs, ces interventions, additionnées à la réalisation de nouvelles entrées et des

nouveaux rattachements et accès aux galeries et au supermarché, ont permis la création d’un centre commercial muni de

services, ainsi que l’amélioration d’attraction de l’aire.

Le 2010 a été caractérisé par l’individuation du nouveau logo de l’aire et la modification de la

dénomination de cette dernière en Les Halles d’Aoste – lo marchà voldotèn et par l’élaboration d’une étude de

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faisabilité pour la réalisation d’un bâtiment prédisposé sur mandat du Gouvernement régional et destiné à héberger des

foires.

Au cours du 2010, on a souscrit 9 nouveaux contrats de location, dont un pour l’établissement de la

première crèche conçue entre plusieurs entreprises et garderies de la région et 5 contrats relatifs à l’agrandissement des

activités déjà en cours. Dans l’année, 5 ont été les demandes d’espaces encore disponibles jugées admissibles.

En ce qui concerne la Tour des Communications, les travaux internes de finition nécessaires pour la mise

en place de la société INVA S.A. et du Département Innovation et Technologie de la RAVA poursuivent selon le

programme d’adjudication des travaux et malgré un cadre économique jugé initialement insuffisant pour la réalisation

de toutes les œuvres nécessaires. De ce fait, grâce à l’adoption de la méthode du rabais à l’enchère (environ 700.000 €)

et des économies prévues, on a pu également commencer la réalisation d’œuvres non comprises dans le programme

d’adjudication des travaux.

Ces œuvres concernent: la finition des espaces destinés au Département Innovation et Technologie pour

environ 1700 m² ; la réalisation d’espaces à destiner au futur Data Center pour environ 500 m² et l’aménagement de la

surface destinée au futur bar pour environ 200 m², ainsi que d’ultérieures œuvres pour la mise en place de toutes les

activités prévues.

La fin des travaux du bâtiment de la Tour des Communications est prévue pour l’automne 2011,

exception faite pour les œuvres marginales.

En 2009, la société avait siglé une disposition disciplinaire avec la RAVA, la Finaosta et la SEA pour la

réalisation d’une installation expérimentale relative à l’énergie solaire et au micro-éolien, jouissant d’un cofinancement

dans le cadre du Programme Opératif Régional FESR. Cette intervention s’est bien conclue. Les résultats du contrôle

des données du projet seront utilisés par le COA pour évaluer l’application des technologies sur le territoire régional et

pour en comparer les prestations.

La société a réalisé un second projet pilote concernant la mise en place de deux installations

d’illumination innovatrice, avec des corps illuminant à LED, en substitution de ceux existants.

Le résultat d’exercice présente un bénéfice modeste.

La société CERVINO S.A. (97%) continue l’approfondissement et la mise à jour du plan de

développement quinquennal présenté en 2009, afin de définir les interventions que l’on doit réaliser sur les installations

de remontées mécaniques, sur les pistes de ski et pour l’enneigement artificiel.

En ce qui concerne les remontées mécaniques, la société a repéré trois domaines d’intervention: le

domaine du Furggen, lieu incomparable pour le ski sur piste et celui hors piste; le domaine Cielo Alto, réparé du vent et

avec de bonnes possibilités de développer des pistes d’entrainement; la société est en train d’évaluer avec la partie

suisse, les possibilités parcourables pour améliorer les liaisons des remontées mécaniques avec le domaine skiable

voisin de Zermatt, afin de permettre un échange plus rapide des usagers entre les deux localités (disponibles fonds

Interreg).

En ce qui concerne les pistes, l’objectif est celui d’améliorer le fond et d’en augmenter les surfaces

skiables. La société a prédisposé un master plan pour la construction et l’agrandissement de l’installation d’enneigement

artificiel et a défini un plan sur base pluriannuelle qui définit les priorités d’intervention selon un dessein rationnel.

En ce qui concerne l’évolution prévisible de la gestion, la société suppose que, si dans l’autre exercice il

n’a pas été possible de produire des bénéfices à cause des mauvaises conditions atmosphériques, les résultats positifs

peuvent toujours affleurer, grâce également aux efforts et aux actions que l’on a entrepris pour la réduction des coûts de

gestion, ainsi qu’en prévoyant un réajustement des prix avec les saisons précédentes et grâce au processus de

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récupération de l’image de la localité, favorable à des investissements en installations de remontées mécaniques, en

pistes, en services à la clientèle et en actions de marketing.

En 2010, la société PROJET FORMATION S.c. à r.l. (92%) a poursuivi l’activité formative en ligne avec

celle des exercices précédents. Finaosta a souscrit l’augmentation du capital délibéré en 2010 pour 1 million d’euro. Le

bilan relatif à l’exercice 2010 sera approuvé d’ici la fin du prochain mois de juin.

A partir du mois de mai 2010, CMBF S.A. (85%) est devenue une société contrôlée en Gestion spéciale.

L’exercice arrêté au 30.09.2010 a enregistré une perte due aux mauvaises conditions atmosphériques de la saison

2009/10. On souligne que l’on a en examen un important plan pluriannuel des investissements, visant à la

requalification du domaine skiable; ces investissements seront financés grâce à l’apport de capital de risque, par la vente

des bureaux mêmes de la société et, éventuellement, par des financements bancaires. En outre, la tant souhaitée fusion

de la C.I.Ri. S.A. dans la C.M.B.F. S.A. sera mise en exécution à bref; le 4 février dernier, Finaosta a cédé à C.M.B.F.

les actions détenues dans la CI.Ri, tandis qu’en novembre 2010, la C.M.B.F a acquis l’action détenue par la Commune

de Courmayeur. A ce jour, C.M.B.F détient le 100% du capital social de CI.Ri. et elle est en train de procéder à la

susdite fusion par incorporation.

En 2010, la société FINBARD S.A. (82%) a poursuivi son activité vouée à la réalisation des œuvres de

récupération du fort et du bourg de Bard dans le respect de ce qui avait été prévu dans la convention entre la R.A.V.A.,

la Finaosta S.A. et la Finbard S.A. (aménagements des musées et des autres structures du fort de Bard, ainsi que celles

complémentaires relatives aux bâtiments) et dans la convention entre la R.A.V.A., la Finaosta S.A., la Finbard S.A., la

Commune de Donnas, la Commune de Bard et la Commune de Pont-Saint-Martin relative au parcours du tourisme

culturel à l’intérieur du «microsystème Pont-Saint-Martin - Donnas - Bard».

En outre, la société s’est employée à suivre la procédure du contentieux judiciaire relatif aux vices et aux

problèmes survenus à la suite du contrôle sur le bon fonctionnement des travaux prévus dans la première convention

(trois premières parties des travaux de restructuration) dont la procédure administrative s’est conclue en 2006 selon les

absorbeurs qui assurent la climatisation aux locaux du Fort. Face à cette controverse, qui semblerait pouvoir se conclure

d’ici peu, le consultant technique nommé a communiqué d’avoir envoyé aux légaux des parties en cause, une ébauche

du texte d’écriture privée de transaction, quantifiant le relatif montant à correspondre à Finbard, à un montant total de €

303.752,00.

Pour les années 2011/2012, on a programmé la fin des interventions confiées à la Société, face auxquelles

on a prévu des honoraires pour 5 millions d’euro pour 2011 et pour un peu moins de 2 millions d’euro pour 2012. En

prévision de la procédure de liquidation à laquelle la Société devra se soumettre une fois terminés les travaux en cours,

le Conseil d’administration a l’intention de recouvrir toutes les actions nécessaires à tutelle du sujet auquel on remettra

les biens et les œuvres en cours de réalisation, dans le cas où se vérifieraient des vices et des défauts de construction

successifs à la suppression de la Société du registre des entreprises.

MONTEROSA S.A. (76%), propriétaire et gérant du domaine skiable «Monterosa Ski» dans les vallées

d’Ayas et de Gressoney, a arrêté le bilan 2010 avec une perte d’environ 3,2 millions d’euro. Face aux résultats du bilan

2009/2010, les perspectives d’amélioration, à moyen terme, en ce qui concerne la situation financière de la société sont

peu encourageantes.

En outre, pour l’exercice 2010/2011, la Société prévoit de nombreuses interventions pour lesquelles on a

présenté une requête de financement selon la L.R. 8/04 pour un montant total égal à 26 millions d’euro. De ce fait, on

signale: la première révision générale du télésiège à quatre places à étau automatique Alpe Mandria (échéance prévue 3

décembre 2012) pour une dépense prévue égale à 2,5 millions d’euro; la première révision générale de la télécabine à

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12 places Gabiet – Pas des Salasses (échéance prévue 31 janvier 2012) pour une dépense prévue égale à 4,2 millions

d’euro; l’agrandissement et l’augmentation de puissance de l’installation d’enneigement artificiel dans le domaine

d’Antagnod pour une dépense prévue égale à 1 million d’euro; l’achèvement des travaux pour l’enneigement artificiel

en zone Frachey pour une dépense prévue égale à 2,7 millions d’euro; l’acquisition de 4 véhicules chenillés ouvrent-

pistes pour un montant prévu de 1,4 millions d’euro, desquels 2 ont déjà été achetés et 2 doivent encore être acquis; la

substitution de la télécabine à 6 places Stafal – Gabiet en échéance pour la première révision générale (20 ans) le 20

décembre 2011 pour un montant prévu égal à 12,9 millions d’euro.

FUNIVIE PICCOLO SAN BERNARDO S.A. (64%), propriétaire de la partie italienne du domaine

skiable international constitué entre les stations de ski de la Thuile et de la Rosière (Savoie – France) dénommé «Espace

San Bernardo», a arrêté le bilan au 30.06.2010 avec une perte de 875 mille euro. En été 2010, on a mis en route les

travaux d’aménagement et de refaçonnement des pistes, de réalisation de tronçons d’enneigement artificiel, de mise en

sécurité de certaines pistes, d’entretien des bâtiments et des installations, de mise en place d’une installation d’énergie

solaire et l’on a acheté un véhicule chenillé ouvre-pistes.

CIME BIANCHE S.A. (63%), société qui a réalisé et qui gère la partie du domaine skiable Breuil-

Cervinia–Valtournenche–Zermatt la plus proche du chef-lieu de Valtournenche, a arrêté le bilan au 31.05.2010 avec une

perte e 170 mille euro. En 2010, la Société s’est engagée dans la réalisation d’investissements pour lesquels, en

décembre 2009, le Gouvernement régional a délibéré la concession de contributions selon la L.R. 4/2008 pour une

dépense totale de 1,4 millions d’euro. Ces investissements englobent les travaux suivants: la pose de filets de sécurité

pour les pistes, la réalisation d’un nouveau parc de jeux, l’installation gaz-ex Bec Carré, un distributeur de mazout, le

passage souterrain d’une piste, l’acquisition de deux véhicules chenillés ouvrent-pistes et un panneau d’information

qu’on placera sur la route régionale.

En juin 2010, la Société a présenté une demande d’admission pour une contribution selon la loi qui gère

ce secteur pour un montant total de 9,3 millions d’euro pour les travaux suivants: substitution du remonte-pente Gran

Sommetta (7,4 millions d’euro); alimentation du bassin d’enneigement; finition de l’installation d’enneigement artificiel

sur la piste 1 et sur la piste 6 (1,6 millions d’euro); couverture du tapis-roulant du campetto et substitution des sièges et

des dossiers du télésiège Becca d’Aran.

La société SERVIZI PREVIDENZIALI S.A. (50%) offre principalement des services administratifs et

comptables en faveur du fonds de prévoyance intégratif régional (FOPADIVA). La société figure comme «in house»,

vu que l’autre 50% du capital est détenu directement par la Région Vallée d’Aoste. Au cours du 2011, la société sera

engagée dans la réalisation d’une ultérieure campagne d’information en matière de prévoyance et dans la réalisation des

accomplissements nécessaires à l’élargissement des potentiels adhérents du fonds FOPADIVA aux travailleurs

atypiques, autonomes et agriculteurs, ainsi qu’à ceux exerçant la libre profession.

La Région Autonome de la Vallée d’Aoste, à travers la loi financière régionale pour les années

2011/2013, a redéfini le fonds de dotation ex l.r. 27/2006 pour un montant égal à 500 mille euro/an.

La société SIMA S.A. (49%), propriétaire de l’établissement pour la production de bière à Pollein, a

poursuivi l’activité de location de ce dernier à la société Heineken Italia S.A., comprenant également les services de

logistique et d’entretien. Le contrat échouera le 31.12.2012.

Au cours du 2010, la Société DEVAL S.A. a distribué sur le territoire régional de l’énergie électrique

pour 965.7 GWh, avec une augmentation du 12,8%, par rapport à l’exercice précédent. L’attention constante portée

envers la qualité du service a permis l’acquisition, comme par le passé, des primes prévues par l’AEEG. En 2010, la

reconnaissance de la part de l’Autorité de péréquations relatives aux années précédentes a permis d’enregistrer un

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bénéfice de 6 millions d’euro par rapport aux 2,5 millions du dernier exercice, face à des revenus pour 31,4 millions

d’euro, en croissance du 20,6% par rapport au passé.

En 2010, l’activité de la société VALLENERGIE S.A. (49%) s’est concentrée, une fois de plus, dans la

récupération de factures relatives aux périodes passées, se mettant ainsi en ligne avec la plupart des usagers; cependant,

la société gère environ 106.000 positions, desquelles environ 10.000 doivent être encore normalisées. De plus,

l’introduction de tarifs à heures pleines et à heures creuses auprès des usagers domestiques, ainsi que les modifications

requises par l’Autorité sur la structure des factures qui ont nécessité d’ultérieures interventions sur les systèmes

informatiques ont entraîné, ainsi, des retards dans la facturation et n’ont pas facilité le plan de «rentrée des sommes

dues».

Le retard du départ de la facturation et les blocages qui se sont vérifiés envers certains usagers ont

déterminé de croissants besoins financiers, qui ont été couverts par le compte courant en commun avec la société mère

et rémunéré à des taux d’intérêt selon les conditions du marché. Tout ce qui précède a comporté, dans l’exercice 2010,

des pertes pour 666 mille euro, en croissance par rapport aux 486 mille euro du 2009, face à des factures pour 35.8

millions d’euro.

Malgré les actions susmentionnées, la société retient que l’actuel système de rémunération reconnu à ceux

qui traitent avec des usagers privés et/ou des usagers de petites entreprises pourrait ne pas garantir la pleine couverture

des coûts et des pertes sur créances.

De ce fait, malgré les actions entreprises pour améliorer les processus opératifs, l’actuel niveau de

rémunération entraîne des risques à ce que les coûts soutenus pour la fourniture du service et les pertes sur créances ne

soient pas pleinement couverts par les sommes dues, créant ainsi une incertitude quant à l’équilibre économique et

financier de la Société. De ce fait, ce qui précède nécessite une mise en place, au plus vite, de toutes les interventions

indispensables à prévoir son incorporation dans la société CVA Trading S. à r.l..

La Région, avec Délibération du gouvernement n° 756 du 31 mars 2011, suivie par la Délibération n° 192

du 28 janvier 2011, a mandaté la Financière Régionale Vallée d’Aoste S.A. d’entreprendre une négociation avec Enel

S.A. pour l’acquisition du 51% de la société de distribution Deval S.A. et de la société Vallenergie S.A. qui traite avec

des usagers privés et/ou des usagers de petites entreprises, et a identifié la CVA S.A. comme société requérante du 51%

du capital social des sociétés Deval S.A. et Vallenergie S.A., ainsi que du 49% desdites sociétés détenu par la Finaosta

S.A.. L’opération, qui sera perfectionnée d’ici la moitié du 2011, sera subordonnée à l’approbation de la part de

l’Autorité pour la Concurrence et le Marché.

La participation dans la société L.M.E. S.A. en liquidation, ayant siège à Turin, (3%) n’a pas été acquise,

différemment des autres, sur mandat direct du Gouvernement régional mais, par contre, elle provient de l’assignation

effectuée par le syndic de la mise en faillite d’une partie de l’actif de la société Nuova Rock S.A., envers laquelle

Finaosta S.A. vante une créance pour un financement cédé en Gestion spéciale.

La valeur nominale est égale à un peu plus de 300 mille euro et a été prudemment reportée à zéro, en

considération du fait que la société est en liquidation; le patrimoine net est sensiblement inférieur à la valeur nominale

des actions, malgré le fait que dans les 2 derniers exercices on a enregistré des résultats positifs.

GOVERNANCE SOCIETAIRE, SYSTEMES D’ORGANISATION ET D E CONTROLE

Finaosta S.A. adopte le modèle de governance traditionnel qui, dans le respect de ce qui a été prévu par

l’Organisme de Surveillance en matière de gestion et de contrôle des risques, attribue des responsabilités spécifiques,

selon les respectives compétences, aux organismes suivants:

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- Le Conseil d’Administration qui représente l’“organe recouvrant une fonction de supervision stratégique”, c’est-à-

dire l’organe auquel on attribue la gestion sociale (par exemple, par examen et délibération des opérations

stratégiques relatives à la société);

- Le Comité Exécutif et la Direction Générale qui représentent les “organes recouvrant une fonction de gestion”,

c’est-à-dire les fonctions d’ordre administratif ou de gestion courante, telle que l’exécution des opérations délibérées

par le Conseil d’administration;

- Les Commissaires aux comptes qui représentent l’“organe recouvrant une fonction de contrôle”, c’est-à-dire

l’organe préposé à la vigilance de l’observation des normes des lois, des règlements et des statuts, d’une correcte

administration et de l’adaptation des systèmes d’organisation de la Finaosta S.A..

La Direction Générale développe et gère ses propres tâches avec le support des trois Directions principales:

- la Direction d’Analyse des dossiers et du Contrôle des investissements;

- la Direction Etudes et Assistance aux Entreprises;

- la Direction Bureaux Etrangers et Relations Externes;

outre à deux autres staff:

- la Direction Administration et Finance;

- la Direction Légale et Contentieux.

Finaosta, grâce à son développement constant, à l’inscription parmi les intermédiaires financiers ex art.

107 T.U.B. et à l’attention dans la définition d’un système de gestion et de contrôle des risques dans lequel y est assurée

la nette séparation des rôles de contrôle de ceux productifs, s’est dotée de fonctions spécifiques pour advenir aux

besoins de l’Organe administratif et à ceux de la gestion de la Société.

La Fonction Contrôles et le Service de Contrôle Interne font référence à l’Organe administratif, tandis que

le Bureau Gestion des Risques fait référence à la Direction Générale.

Du point de vue opératif et dans le respect de ce qui a été établi par la norme, on a tracé les niveaux de

contrôle suivants:

- Niveau I – contrôles du respect des procédures: ils sont exécutés dans le cadre des activités qui sont déployées

quotidiennement de la part de chaque unité organisatrice et des responsables des différents bureaux; ces contrôles

servent à assurer le déroulement correct des opérations et, normalement, ils sont incorporés dans les respectives

procédures d’organisation;

- Niveau II – contrôles sur la gestion des risques: ils sont confiés au Risk Manager et ont pour but de vérifier:

• que les unités d’organisation de la société déploient leurs mansions et respectent les limites qui leur ont été

données;

• que les contrôles du respect des procédures soient exécutés de façon régulière et dans le respect des procédures;

• que l’activité soit cohérente avec les objectifs de risque et les rendements fixés;

La Direction Générale est constamment informée sur les résultats obtenus et, périodiquement, le Conseil

d’Administration aussi.

- Niveau III – révision interne (Internal Auditing): activité de compétence de la fonction d’Internal Auditing.

L’Internal Auditing ayant accès à toutes les activités, les données et les documents sociétaires, déploie un rôle voué

à l’individuation de situations douteuses, violations des règles des procédures et, surtout, voué à garantir la justesse

et le bon fonctionnement du système des contrôles internes dans son ensemble. La Direction Générale, le Conseil

d’Administration et les Commissaires aux Comptes sont informés périodiquement sur le déroulement de cette

activité.

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52

En outre, on a créé la Fonction Contrôles qui opère en outsourcing, afin de garantir la supervision et la

coordination des activités déployées, comme par exemple le processus de révision des procédures sociétaires,

l’évaluation des risques relatifs au système informatique, la vérification de l’installation du nouveau système

informatique et ses relatifs contrôles, le développement des contrôles et des projets relatifs à la formation.

Le contrôle comptable de Finaosta S.A. est exercé par une société de révision qui déploie ses fonctions

selon ce qui est prévu par l’art. 2409-ter c.c..

Enfin, en adoptant le Modèle d’Organisation de Gestion et de Contrôle ex D.Lgs 231/01, on signale que

Finaosta S.A. a institué un Organisme de Surveillance collégial voué à vérifier constamment que la norme soit

respectée, à soigner son activation et, périodiquement, à informer l’Organe Administratif sur les activités qu’il déploie.

GESTION DU RISQUE SUR CREANCES

Les principales causes du risque sur créances se rapportent aux investissements sous forme de

financements (prêts). Ces derniers sont octroyés en utilisant les fonds de la Gestion Ordinaire et/ou ceux des fonds de

roulement, ainsi que ceux de la Gestion Spéciale. L’exposition vers le risque sur créances est différente selon la

provenance: dans la Gestion Ordinaire, le risque sur créances est complètement à charge de Finaosta; pour la Gestion

Spéciale, il est à charge de la Région Autonome de la Vallée d’Aoste, tandis qu’il est mixte pour les fonds de

roulement. Des indications plus détaillées sur le risque sur créances sont fournies dans la partie D - section 3 - du

rapport de gestion.

L’octroi des prêts est en grande partie réglé par des lois régionales qui imposent, entre autres, la typologie

des contreparties, les limites maximales des montants des octrois, les taux d’intérêt à appliquer et la durée du

financement. Il est discrétion de Finaosta S.A. d’effectuer les évaluations économiques et financières des projets

présentés, évaluations annexées à la demande de financement, ayant soin de vérifier la validité des garanties offertes,

toujours dans le respect des indications statutaires imposées à la Société, dans le but de contribuer au développement

socio-économique du territoire régional.

Parmi les ressources en Gestion Ordinaire, on octroie des provisions à des sociétés de leasing qui

pourvoient, à leur tour, à les octroyer à leurs clients et, ceci, selon une convention siglée préalablement avec Finaosta

S.A., dans laquelle il est précisé, entre autre, que tout risque relatif aux opérations de leasing, y compris celui du crédit,

est entièrement à charge de la société de leasing en question.

Afin de mettre en évidence les valeurs absolues et les pourcentages relatifs aux expositions pour

financements (prêts) à risque, on reporte le tableau suivant:

Bilan 2010 Bilan 2009

Exp

osito

n br

ute

Pou

rcen

tage

su

r to

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Cor

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nette

Souffrances 7.391 1,2% 3.978 53,8% 3.413 7.047 1,2% 3.953 56,1% 3.094

Autre actif détérioré 4.061 0,7% 1.444 35,5% 2.618 3.573 0,6% 1.288 36,0% 2.285

Total Actif Détérioré 11.452 1,9% 5.421 47,3% 6.031 10.62 0 1,8% 5.241 49,4% 5.379

Total Actif in bonis 600.632 98,1% 1.978 0,3% 598.653 574.121 98,2% 1.789 0,3% 535.636

Total Financements 612.084 100,0% 7.400 1,2% 604.684 584. 741 100,0% 7.030 1,2% 541.015

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Par rapport à l’exercice précédent, on applique les considérations suivantes sur les montants

susmentionnés:

- le total des financements a augmenté d’environ 27 millions d’euro, soit égal au 4,6%;

- les créances détériorées ont augmenté de plus de 800 mille euro; la variation est attribuable essentiellement aux

positions échues, encore exigibles, enregistrées manuellement, c’est-à-dire toutes ces positions qui malgré le fait

qu’elles figurent en compte courant avec les autres paiements, grâce également aux mesures prises par la Région en

matière de suspension des acomptes des paiements, présentent de réelles difficultés économiques ou illimitées au

niveau bancaire;

- par conséquent, les corrections de valeur ont augmenté, garantissant une couverture de l’actif détérioré proche du

50%, en ligne avec celle de l’exercice précédent.

FAITS IMPORTANTS SURVENUS AU COURS DE L’EXERCICE

Le 30 mars 2010, le Conseil d’Administration a réexaminé et approuvé le document relatif à la sécurité

des données de la Société, comme prévu par le Décret Législatif 196/2003 en matière de traitement des données

personnelles.

Les valeurs reportées au 31.12.2010 du risque sur créances (méthode standardisée simplifiée) et du risque

opérationnel (méthode base) se montent respectivement à 51,9 et 3,8 millions d’euro.

Le 31.12.2010, les Fonds propres règlementaires totaux se montent à 193,8 millions d’euro, au net du

bénéfice de l’exercice. Ce montant résulte correct, aussi bien pour vouloir assurer un degré élevé de solvabilité, que par

rapport à la norme des «grands risques» prévue par la Banque d’Italie et, enfin, en considération des exigences de

couverture des risques susmentionnés.

Dans le courant du mois de mai, on a perfectionné, sur mandat régional, l’acquisition d’une ultérieure

quote-part dans la société Courmayeur Mont Blanc Funivie S.A., en obtenant, ainsi, le plein contrôle de cette dernière.

Cette opération a marqué le dernier pas dans le processus des acquisitions qui a amené la Région à contrôler, à travers

Finaosta S.A., les cinq plus grands domaines skiables de la région.

Votre Société exerce l’activité de direction et de coordination avec la Région Autonome de la Vallée

d’Aoste. On précise que les rapports qui ont lieu avec cette dernière sont réglés selon les dispositions de la loi

constitutive de la Société et selon les lois régionales sur les fonds de roulement et les conventions s’y rapportant. En

outre, on précise que selon l’article 2497-bis du Code Civil, il n’existe aucun rapport avec les Sociétés soumises à la

même direction et coordination. Le résultat économique dérivant de cette activité correspond aux commissions actives

courues (poste 30 du compte de résultat). Dans le tableau qui suit, on met en évidence les coûts soutenus selon mandat

de l’Administration Régionale avec leurs remboursements.

CHARGES REMBOURSEMENTS

Activité de consultation 832.485 939.106

Centre d'Observation Energie 398.932 917.496

Adjudications/Frais 14.499.863 14.499.863

Gestion des bureaux à l'étranger 454.986 477.430

Totaux 16.186.266 16.833.895

On Précise que les coûts soutenus pour l’activité de consultation et pour le COA ne renferment pas les frais du

personnel de Finaosta et que dans les coûts de gestion des bureaux étrangers, les dépenses de biens durables ne sont pas

comprises car elles sont, par contre, inscrites à l’actif de la situation patrimoniale et amorties.

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LES RESULTATS ECONOMIQUES ET LE PATRIMOINE DE FINAO STA

Le bilan de Votre société se ferme avec un bénéfice net de 7.413.127 euro, après avoir effectué:

- corrections de valeurs sur valeurs mobilières pour 3.226.189 euro;

- Amortissements et corrections de valeur sur immobilisations corporelles et incorporelles pour 399.048 euro;

et relevé impôts en cours, à charge de l'exercice pour 3.741.244euro.

Le susdit résultat d'exercice, ainsi que les réserves accumulées au fil des ans, élève le capital net de la

société à 206 millions d’euro, représentant ainsi, au 31.12.2010, le 18,6% environ des investissements à "risque direct"

(soit: créances, participations et obligations).

Les Fonds propres règlementaires totaux additionnés au bénéfice net passent donc de 186,2 millions

d’euro au 31.12.2009, à 193,8 millions d’euro au 31.12.2010.

Le capital net investi a bénéficié d’une légère hausse, par rapport à celui de l’exercice précédent, soit

1.109 millions d'euro (1.084 millions au 31.12. 2009).

Dans le courant de l'exercice, on a octroyé pour 87 millions d'euro de financements à risque direct et l'on

a approuvé des délibérations pour 97 millions d'euro.

Afin de mettre en évidence les dynamiques et le déroulement des principaux postes du bilan, dans le

tableau suivant sont exposées les données de la situation patrimoniale, munie d’un commentaire relatif aux postes les

plus significatifs.

Postes de l'actif 31/12/2010 31/12/2009 ∆ %10. Caisse et espèces 8.540 4.380 4.160 94,9840. Actif financier disponible pour la vente 6.354.319 11.368.767 -5.014.448 -44,1150. Actif financier porté à échéance 250.828 250.771 57 0,0260. Créances 1.057.398.663 1.029.173.058 28.225.605 2,7490. Participations 18.118.597 18.118.597 0 0,00

100. Immobilisations corporelles 2.512.351 2.531.500 -19.149 -0,76110. Immobilisations incorporelles 242.322 376.476 -134.154 -35,63120. Actif fiscal 7.179.055 6.714.443 464.612 6,92140. Autre actif 17.005.751 15.799.347 1.206.404 7,64

TOTAL ACTIF 1.109.070.426 1.084.337.339 24.733.087 2,28

Postes du passif et du patrimoine net 31/12/2010 31/12/2009 ∆ %10. Dettes 874.988.695 856.509.323 18.479.372 2,1670. Passif fiscal 15.371.174 17.643.520 -2.272.346 -12,8890. Autre passif 10.689.187 9.765.208 923.979 9,46

100. Fonds de pensions 1.801.670 1.731.096 70.574 4,08110. Fonds pour risques 249.647 131.266 118.381 90,18120. Capital 112.000.000 112.000.000 0 0,00160. Réserves 85.331.921 75.527.002 9.804.919 12,98170. Réserves de réévaluation 1.225.005 1.225.005 0 0,00180. Bénéfice (perte) d'exercice 7.413.127 9.804.919 -2.391.792 -24,39

TOTAL PASSIF ET PATRIMOINE NET 1.109.070.426 1.084.337.339 24.733.087 2,28

Actif financier disponible pour la vente: la diminution est due principalement au remboursement des

obligations échues.

Créances: l’augmentation reflète l’accroissement des opérations de financement envers la clientèle et les

opérations d’investissement de la liquidité; la suspension des paiements a accentué le trend de croissance enregistré

dans les années précédentes.

Autre actif: le poste est constitué essentiellement de réescomptes relatifs aux charges fiscales des contrats

de prêts qui devraient être à charge des clients mais qui sont payés par Finaosta, en vertu de ce qui a été prévu dans les

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55

conventions en cours avec l’Administration régionale et par des créances sur la Gestion ordinaire, face aux fonds

régionaux qui trouvent contrepartie dans le poste «Autre passif».

Dettes: ce poste renferme les dettes envers l’Actionnaire pour les fonds à risque administrés; la variation

en hausse reflète la dynamique du poste Créances.

Autre passif: ce poste renferme essentiellement les dettes envers la Région relatives à la Gestion

ordinaire; ces dettes apparaissent dès que Finaosta anticipe, pour compte du client, le paiement des charges fiscales qui

sont remboursées par des acomptes dans la période d’amortissement de la dette.

Pour mieux comprendre le déroulement des résultats économiques, on a reclassé le compte de résultat

dans le tableau qui suit et l’on a commenté les postes les plus significatifs.

Postes 31/12/2010 31/12/2009 ∆ %10. Intérêts actifs et bénéfices similaires 17.564.032 16.083.041 1.480.991 9,220. Intérêts passifs et charges similaires -10.722.104 -8.877.472 -1.844.632 20,8

Marge d'intérêt 6.841.928 7.205.569 -363.641 -5,030. Commissions actives 16.617.585 19.901.169 -3.283.584 -16,540. Commissions passives -16.000 -26.000 10.000 -38,5

Charges nettes 16.601.585 19.875.169 -3.273.584 -16,590. Bénéfice / Perte de vente ou achat d'activités financières 0 -78.154 78.154 -100,0

Marge d'intermédiation 23.443.513 27.002.584 -3.559.071 -13,2100 Corrections de valeurs nettes -3.226.189 -3.404.061 177.872 5,2110 Frais administratifs -8.934.486 -8.597.733 -336.753 3,9120 Corrections de valeurs nettes sur immobilisations corporelles -175.282 -142.821 -32.461 22,7130 Corrections de valeurs nettes sur immobilisations incorporelles -223.766 -217.733 -6.033 2,8150 Réserves nettes aux fonds risques -118.381 -3.390 -114.991 3.392,1160 Autres gains et frais de gestion 392.883 51.050 341.833 669,6

Résultat de la gestion opérative 11.158.292 14.687.896 -3.529.604 -24,0180. Bénéfices (Pertes) de vente d'investissements -3.921 -8.287 4.366 100,0

Bénéfices (Pertes) de gestion avant impôts 11.154.371 14.679.609 -3.525.238 -24,0190. Impôts sur le bénéfice brut -3.741.244 -4.874.690 1.133.446 -23,3

Bénéfices (Pertes) de gestion net après impôts 7.413.127 9.804.919 -2.391.792 -24,4BENEFICE (PERTE) DE L'EXERCICE 7.413.127 9.804.919 -2.391.792 -24,4

Marge des intérêts: la réduction de la marge est le résultat combiné de l’augmentation des intérêts actifs

qui n’a pas été suffisante à contrebalancer l’augmentation des fonds régionaux. La marge des intérêts se rapporte

uniquement à la Gestion ordinaire et s’élève à 4,7 millions d’euro, par rapport au 3,7 million d’euro de l’exercice

précédent.

Charges nettes: la réduction est due essentiellement à la nouvelle méthodologie de calcul proposée par la

Région et qui a été appliquée à partir de 2010.

Corrections de valeurs nettes: le montant des corrections de valeur nettes de 2.7 millions d’euro se

rapporte à la mineure valeur IAS des créances conséquentes à la suspension du paiement des acomptes, tandis que les

rectifications analytiques sur créances détériorées ont été égales à 3.1 millions d’euro (1.9 million sur dettes échues

depuis un certain temps et 1.2 million sur dettes en souffrance) et les reprises analytiques ont été égales à 2.8 millions

d’euro (1.6 million sur dettes en souffrance, 900 mille euro su dettes échues depuis un certain temps et 300 mille euro

sur dettes échues). La réserve relative aux dossiers in bonis a été égale à 200 mille euro, tandis que l’on ne relève

aucune dévaluation sur les participations classées parmi les valeurs mobilières pour la vente.

Frais administratifs: ils sont pratiquement identiques à ceux de l’exercice précédent. Le nombre

d’employés au 31.12.2009 était égal à 65 unités. Au cours de cet exercice, on enregistre d’autres engagements, élevant

ainsi le nombre d’employés, au 31.12. 2010, à 72 unités.

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56

Le montant de la gestion des fonds régionaux à risque direct qui seront reconnus à la Région Autonome

Vallée d'Aoste, en tant qu'augmentation des susdits Fonds d'exercice, s'élève à 10,7 millions d'euro. Les fonds à risque

total à charge de Finaosta ont enregistré une augmentation de 8,4 millions d’euro, tandis que le montant de

l’augmentation des fonds non à risque relative à la gestion de la liquidité, considérée à risque, est égal à 2,3 millions

d’euro sur une augmentation totale des fonds égale à 28,2 millions d’euro. Toutes les augmentations sont détaillées dans

le tableau suivant:

(en milliers d'euro)Acroissement /

décroissement des fonds

L.R. 101/1982 57

L.R. 33/1973 1.908

L.R. 76/1984 4.955

L.R. 43/1996 179

L.R. 33/1993 3

L.R. 19/2001 1.026

L.R. 6/2003 292

L.R. 7/2004 25

L.R. 17/2007 13

L.R. 29/2006 11

Total gestions dont le risque est direct 8.469

Gestion spéciale 27.404

L.R. 46/1985 271

L.R. 62/1993 2

L.R. 22/1998 67

L.R. 84/1993 486

L.R. 9/2003 0

DOCUP OB.2 6

L.R. 11/2002 0

D.G.R. 2121/09 2

L.R. 52/2009 0

Total gestions sans risque 28.238

Total général 36.707

Les principaux indices financiers comparés avec ceux de l’exercice précédent, sont reportés dans le

tableau suivant.

Indices de rendement 2010 2009 ∆

Bénéfice net / Patrimoine net (ROE) 3,6% 4,9% -27%

Bénéfice net / Moyenne du Total actif (ROAA) 0,2% 0,2% -27%

Coûts opératifs nets/ Marge d'intérêt 179,6% 170,9% 5%

Coûts du personnel/ Marge d'intermédiation 27,4% 22,3% 23%

Coûts opératifs nets/ Marge d'intermédiation 52,4% 45,6% 15%

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57

FAITS IMPORTANTS SURVENUS APRES LA FERMETURE DU BIL AN ET EVOLUTION PREVISIBLE

DE LA GESTION

Le déroulement des octrois des financements au cours du premier trimestre du nouvel exercice est illustré

dans le tableau suivant:

Gestion

(milliers d'euro) n. montant

Ordinaire 23 12.169

L.R. 33/73 58 1.615

L.R. 76/84 139 8.304

L.R. 33/93 0 0

L.R. 43/96 11 526

L.R. 19/01 11 2.964

L.R. 6/03 7 225

L.R. 7/04 0 0

L.R. 29/06 0 0

Total gestions dont le

risque est direct 249 25.803

Spéciale 20 7.686

L.R. 84/93 1 184

L.R. 9/03 0 0

DOCUP 0 0

L.R. 11/02 0 0

DGR2121/09 2 4

LR52/09 58 216

Total gestions

sans risque 81 8.090

TOTAUX 330 33.893

Octrois

Selon les informations acquises par la Société, on prévoit que l’évolution des financements octroyés soit

en ligne avec le déroulement normal relevé à ce jour.

En ce qui concerne le remboursement des financements octroyés, on signale que conformément à ce qui

est prévu par les l.r. 1/2009 et 2/2010 «Normes régionales extraordinaires et urgentes faisant fonction d’anticrise pour le

soutien aux familles et aux entreprises», en 2010, d’ultérieurs demandes de suspension des paiements ont été présentées.

En 2011, la loi l.r. 40/2010 «Dispositions pour la formation du bilan annuel de la Région Autonome de la Vallée

d’Aoste» a donné l’opportunité de présenter une ultérieure requête de suspension. Dans le tableau qui suit, on a inscrit

le nombre de demandes de suspension des paiements, ainsi que la subdivision par typologie de financement.

Année Entreprises Particuliers Totaux

2009 681 1.054 1.735

2010 732 1.178 1.910

2011 752 975 1.727

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58

Vu les modalités de gestion des Fonds régionaux et considérant les soldes en espèces des comptes

courants et la possibilité de désinvestir à court terme, le renvoi des rentrées relatives aux prêts hypothécaires

susmentionnés ne causera pas de problèmes particuliers à l’octroi des financements.

Le 28.01.2011, le Conseil d’Administration a accepté le mandat du Gouvernement régional selon

délibération n. 3628 du 23 décembre 2010 ayant pour objet: «Approbation à l’attribution de biens mobiliers et

immobiliers à la société «Struttura Valle d’Aosta S.r.l. – Vallée d’Aoste Structure S. à r.l.». Approbation des relations

d’estime. Nomination du Notaire chargé de rédiger les actes notariés. Attribution de mandat à Finaosta S.A., selon

l’article 6 de la l.r. du 16 mars 2006, n. 7, pour l’acquisition de la participation régionale dans la société «Struttura Valle

d’Aosta S.r.l. – Vallée d’Aoste Structure S. à r.l.». Vérification et réception des sommes prévues, augmentation

d’engagement de dépense et engagement de dépense». Le 10 mai 2011, on a assigné les immeubles de Pont-Saint-

Martin et de Saint-Vincent.

Le 09.03.2011, le Conseil d’Administration a accepté le mandat du Gouvernement régional selon

délibération n. 453 du 4 mars 2011 ayant comme objet: «Attribution à Finaosta S.A. d’un mandat pour le recours à

l’endettement dans le but de soutenir les investissements régionaux prévus par l’article 40 de la loi régionale n. 40/2010.

Engagement de dépense». En résumé, on a mandaté à Finaosta d’adopter, pour la période de 2011-2015, une ligne de

crédit qui n’implique aucun tirage au sort, pour un montant total de 371.000.000 euro, au bénéfice du fonds en gestion

spéciale, dont 180.000.000 millions d’euro seront déjà disponibles pour la période 2011-2013. les ressources financières

ainsi acquises devront être utilisées pour financer toute une série d’interventions structurales, essentiellement

concentrées dans les secteurs des remontées mécaniques, de la santé et de l’instruction publique.

Le 28.04.2011, le Conseil d’Administration de la société a approuvé le «processus interne d’évaluation de

l’adéquation du capital interne (Internal Capital Adeguacy Assessment Process – ICAAP)», conformément à ce qui est

prévu par la Banque d’Italie dans la communication 216/96, Partie Première, Chapitre V, Section XI.

A travers un rapport structuré, prédisposé annuellement, Finaosta S.A. illustre à l’Organisme de

Surveillance les caractéristiques fondamentales du processus, l’exposition des risques repérés et l’entité du capital

retenue adéquate pour y faire face.

On signale que la réalisation du processus ICAAP nécessite de stages de perfectionnement réguliers, vu

qu’elle est également liée à l’exécution des activités opératives qui intéressent, de différentes manières, toutes les

fonctions de la société.

Les phases du processus ICAAP sont résumées dans les activités suivantes:

- repérage des risques à soumettre à évaluation;

- calcul de chaque risque et du capital interne s’y rapportant;

- calcul du capital total interne;

- détermination du capital total et réconciliation avec les Fonds propres règlementaires totaux.

Le capital total interne a été quantifié selon la méthodologie «building block simplifiée» qui consiste à

additionner aux conditions règlementaires, face aux risques du premier pilier, le capital interne relatif aux risques

quantifiés du second pilier.

Sur la base des quantifications effectuées sur le capital, on signale comment les risques du premier pilier,

déterminés selon les méthodologies standardisées simplifiées, absorbent, au 31.12.2010, le 29% environ des Fonds

propres règlementaires totaux et, intégrés par ceux du second pilier, ils en absorbent le 36% environ.

Toutefois, on souligne que le capital disponible pour faire face aux risques non quantifiés, objet d’évaluation

qualitative et inclus dans le second pilier, est égal à 64% environ des Fonds propres règlementaires totaux.

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2010

59

Le Conseil d’Administration a évalué comme adéquate la situation patrimoniale de la société et il ne

retient pas nécessaire identifier de nouvelles sources patrimoniales à couverture de tous les risques reconnus.

La Région, avec Délibération du gouvernement n° 756 du 31 mars 2011, suivie par la Délibération n° 192

du 28 janvier 2011, a mandaté la Financière Régionale Vallée d’Aoste S.A. d’entreprendre une négociation avec Enel

S.A. pour l’acquisition du 51% de la société de distribution Deval S.A. et de la société Vallenergie S.A. qui traite avec

des usagers privés et/ou des usagers de petites entreprises, et a identifié la CVA S.A. comme société requérante du 51%

du capital social des sociétés Deval S.A. et Vallenergie S.A., ainsi que du 49% desdites sociétés détenu par la Finaosta

S.A.. L’opération, qui sera perfectionnée d’ici la moitié du 2011, sera subordonnée à l’approbation de la part de

l’Autorité pour la Concurrence et le Marché. Le 31 mars 2011 et le 28 avril 2011, le Conseil d’Administration de

Finaosta a délibéré l’acceptation des mandats susmentionnés.

Le 27.05.2011, Le Conseil d’Administration a accepté le mandat du Gouvernement régional selon

délibération n. 758 du 31 mars 2011, ayant pour objet: «Approbation de nouveaux critères et aspects procéduraux

nécessaires à la réalisation de la loi régionale du 7 décembre 2009, n. 43 (dispositions en matière de soutien économique

aux familles par un apport financier pour les frais de chauffage), ainsi comme modifiée par l’article 49 de la loi

régionale du 10 décembre 2010, n. 40, en substitution des dispositions approuvées avec délibération n. 743 du 19 mars

2010». En détail, pour ce qui concerne Votre société, il s’agit d’octroyer, à tous les sujets qui auront présenté requête

auprès des communes de résidence, les sommes relatives à la contribution surnommée «Bon de Chauffage», pour un

montant total égal à 17,7 millions d’euro, prélevé sur les fonds de la Gestion spéciale.

INFORMATIONS SELON LE DOCUMENT DE LA BANQUE D’ITALI E/CONSOB/ISVAP N. 2 DU 6

FEVRIER 2009 ET N. 4 DU 3 MARS 2010

Rédaction du bilan en continuité opérationnelle

Les administrateurs ont rédigé le bilan d’exercice dans le cadre d’une attente raisonnable sur la continuité

opérationnelle de la société, vu qu’il n’existe aucun indicateur financier et/ou de gestion ou d’éventuelles incertitudes

qui puissent, en quelque sorte, comporter le surgissement de doutes sérieux sur la continuité opérationnelle de la

Finaosta S.A..

Informations sur les risques financiers

La Finaosta S.A., sur la base des politiques adoptées sur l’engagement des risques, effectue des

investissements avec sa liquidité et avec celle détenue pour compte de l’Administration régionale, à travers des

méthodes financières à court et à moyen terme, optant pour des profils de risque très bas, aussi bien que par le choix de

ses contreparties, que par la méthode financière adoptée. Toutefois, ces méthodes sont sélectionnées parmi celles qui

donnent les garanties les plus sûres, par rapport aux sommes exposées et au risque de default des émetteurs.

Information concernant la vérification des réductions pour cause de pertes de valeur

Dans le contexte de l’évaluation analytique des créances, en considération de l’actuelle détérioration du

cycle économique et avec la finalité de créer une adéquate couverture dans les hypothèses de résultat douteux, on a

adopté des critères d’évaluation restrictifs, abstraction faite de l’existence de garanties copieuses pour les expositions

caractérisées par une criticité majeure.

Pour la détermination du fair value des créances envers la clientèle règlementées par un taux fixe, on a

adopté la méthode d’actualisation des relatifs flux financiers futurs selon la courbe des taux “zéro coupon” au

31.12.2010.

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2010

60

Pour la détermination du fair value des titres inscrits parmi les valeurs mobilières disponibles pour la

vente, on a considéré la «signification» et la «durée» des pertes de valeur enregistrées.

Incertitudes dans l’utilisation d’estimations

Les administrateurs n’ont pas adopté de méthodes d’estimation dans la détermination des valeurs de

bilan; toutefois, il n’existe pas d’incertitudes sur estimations qui pourraient donner lieu, d’ici le prochain exercice, à des

corrections de valeurs significatives de l’actif et du passif.

INFORMATIONS SUR LES ACTIVITES NON COMPRISES DANS L E PERIMETRE DE BILAN

Comme déjà énoncé au début du présent rapport, les activités sur mandat régional sont incluses dans le

périmètre de la rédaction du bilan avec l’exclusion des opérations dont le risque retombe exclusivement sur

l’Administration régionale. De ce fait, le bilan de Votre société présente, toutefois, un total de bilan sensiblement réduit,

par rapport à celui des bilans précédents, rédigés selon les principes comptables italiens. Afin d’intégrer les données du

présent bilan, les activités non comprises dans le périmètre du bilan sont mises en évidence, séparément, avec des

valeurs rédigées selon les principes comptables nationaux, dans la Partie D – Autres informations – Section 1 – point H

du rapport de gestion. On précise que le tableau de mouvement des fonds régionaux gérés renferme des valeurs

calculées selon le code civil italien.

INFORMATION EN FAVEUR DU PUBLIC

L’information mise à disposition en faveur du public prévue au chapitre V, section XII de la circulaire de

la Banque d’Italie n. 216 du 05.08.1996 (septième mise à jour), ainsi que le bilan d’exercice et le bilan consolidé

peuvent être repérés dans une section spécifique du site officiel de Votre Société (www.Finaosta.com).

La mise à jour des données publiées adviendra annuellement dans un laps de temps de 30 jours, à partir de la

date d’approbation du bilan de la part de l’Assemblée des actionnaires.

PROPOSITION DE DESTINATION DU BENEFICE NET DE L'EXE RCICE

L'exercice se ferme, comme déjà vu auparavant, avec un bénéfice net de 7.413.127 euro que nous

proposons de répartir comme suit:

- à réserve légale euro 370.656 (soit 5%)

- à réserve statutaire euro 1.853.282 (soit 25%)

et 5.189.189 euro à répartir selon les propositions de l'Assemblée.

La réserve légale et la réserve statutaire se montent, à ce jour, respectivement à 5.997.327 euro et à

21.507.568 euro.

Nous invitons donc l'Assemblée à approuver le bilan comme proposé, ainsi qu’à décider la destination du

bénéfice net.

Pour le Conseil d’Administration

Le Président

(Giuseppe CILEA)

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STATO PATRIMONIALE

10. Cassa e disponibilità liquidite 8.540 4.380

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 6.354.319 11.368.767

50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 250.828 250.771

60. Crediti 1.057.398.663 1.029.173.058

90. Partecipazioni 18.118.597 18.118.597

100. Attività materiali 2.512.351 2.531.500

110. Attività immateriali 242.322 376.476

120. Attività fiscali 7.179.055 6.714.443

a) correnti 5.704.244 5.194.206

b) anticipate 1.474.811 1.520.237

140. Altre attività 17.005.751 15.799.347

TOTALE ATTIVO 1.109.070.426 1.084.337.339

10. Debiti 874.988.695 856.509.323

70. Passività fiscali 15.371.174 17.643.520

a) correnti 4.108.151 6.376.365

b) differite 11.263.023 11.267.155

90. Altre passività 10.689.187 9.653.598

100. Trattamento di fine rapporto del personale 1.801.670 1.731.096

110. Fondi per rischi e oneri 249.647 242.876

a) quiescenza e obblighi simili 0 0

b) altri fondi 249.647 242.876

120. Capitale 112.000.000 112.000.000

160. Riserve 85.331.921 75.527.002

170. Riserve da valutazione 1.225.005 1.225.005

180. Utile (Perdita) d'esercizio 7.413.127 9.804.919

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 1.109.070.426 1.084 .337.339

Voci dell'attivo 31/12/2010 31/12/2009

Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2010 31 /12/2009

61

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CONTO ECONOMICO

10. Interessi attivi e proventi assimilati 17.564.033 16.083.041

20. Interessi passivi e oneri assimilati -10.722.104 -8.877.472

Margine di interesse 6.841.929 7.205.569

30. Commissioni attive 16.617.585 19.901.169

40. Commissioni passive -16.000 -26.000

Commissioni nette 16.601.585 19.875.169

90. Utile / Perdita da cessione o riacquisto di: 0 -78.154

a) attività finanziarie 0 -78.154

Margine di intermediazione 23.443.514 27.002.584

100. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di -3.226.189 -3.404.061

a) attività finanziarie -3.226.189 -2.104.061

b) altre operazioni finanziarie 0 -1.300.000

110. Spese amministrative -8.934.486 -8.486.123

a) spese per il personale -6.416.585 -5.909.292

b) altre spese amministrative -2.517.901 -2.576.831

120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -175.282 -142.821

130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali -223.766 -217.733

150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -118.381 -115.000

160. Altri proventi e oneri di gestione 392.882 51.050

Risultato della gestione operativa 11.158.292 14.687.896

180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti -3.921 -8.287

Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo del le imposte 11.154.371 14.679.609

190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente -3.741.244 -4.874.690

Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto del le imposte 7.413.127 9.804.919

UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 7.413.127 9.804.919

Voci 31/12/2010 31/12/2009

62

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PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

31/12/2010 31/12/2009

10. Utile (Perdita) d'esercizio 7.413.127 9.804.919Altre componenti reddituali al netto delle imposte

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita30. Attività materiali40. Attività immateriali50. Copertura di investimenti esteri60. Copertura dei flussi finanziari70. Differenze di cambio80. Attività non correnti in via di dismissione90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti

100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto110. Totale altre componenti reddituali al netto delle i mposte 0 0

120. Redditività complessiva (voce 10 + 110) 7.413.127 9.804.919

Voci

63

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PROSPETTI DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Prospetto al 31.12.2009

Allocazione risultato esercizio precedente

Variazioni dell'esercizio

Operazioni sul patrimonio netto

Emissione nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzione straordinaria

dividendi

Variazioni strumenti di

capitale

Altre variazioni

Capitale 112.000.000 112.000.000 112.000.000Sovrapprezzo emissioniRiserve:a) di utili 3.873.597 3.873.597 -1.209.072 2.664.525b) altre 65.995.148 65.995.148 6.867.329 72.862.477Riserve da valutazione

1.225.005 1.225.005 1.225.005

Strumenti di capitaleAzioni proprieUtile (perdita) di esercizio

5.658.257 5.658.257 -5.658.257 9.804.919 9.804.919

Patrimonio netto 188.752.007 188.752.007 0 9.804.919 198.556.926

Prospetto al 31.12.2010

Allocazione risultato esercizio precedente

Variazioni dell'esercizio

Operazioni sul patrimonio netto

Emissione nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzione straordinaria

dividendi

Variazioni strumenti di

capitale

Altre variazioni

Capitale 112.000.000 112.000.000 112.000.000Sovrapprezzo emissioniRiserve:a) di utili 2.664.525 2.664.525 1.254.384 3.918.909b) altre 72.862.477 72.862.477 8.550.535 81.413.012Riserve da valutazione

1.225.005 1.225.005 1.225.005

Strumenti di capitaleAzioni proprieUtile (perdita) di esercizio

9.804.919 9.804.919 -9.804.919 7.413.127 7.413.127

Patrimonio netto 198.556.926 198.556.926 0 7.413.127 205.970.053

Esi

sten

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l 31/

12/2

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Esi

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Variazioni di riserve

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Riserve

Div

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Variazioni di riserve

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RENDICONTO FINANZIARIOMetodo diretto

31/12/2010 31/12/2009

1. Gestione 11.234.461 9.434.574

- interessi attivi incassati (+) 17.564.033 16.020.946- interessi passivi pagati (-) -10.722.104 -8.877.472- dividendi e proventi simili (+) 0 0- commissioni nette (+/-) 16.601.585 19.639.466- spese per il personale (-) -6.342.790 -6.101.736- altri costi (-) -19.905.320 -17.687.651- altri ricavi (+) 17.780.301 11.315.711- imposte e tasse (-) -3.741.244 -4.874.690- costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell'effetto fiscale (+/-) 0 0

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finan ziarie -2.554.559 -67.021.326

- attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0- attività finanziarie valutate al fair value 0 0- attività finanziarie disponibili per la vendita 5.007.678 2.449.998- crediti verso banche 14.710.241 -140.401.458- crediti verso enti finanziari 5.436.831 63.545.743- crediti verso clientela -26.038.293 5.876.696- altre attività -1.671.016 1.507.695

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività fina nziarie 17.126.819 51.118.927

- debiti verso banche 0 0- debiti verso enti finanziari 0 0- debiti verso clientela 18.479.372 60.335.540- titoli in circolazione 0 0- passività finanziarie di negoziazione 0 0- passività finanziarie valutate al fair value 0 0- altre passività -1.352.553 -9.216.613

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività op erativa A 25.806.721 -6.467.825

B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generata da 0 0

- vendite di partecipazioni 0 0- dividendi incassati su partecipazioni 0 0- vendita/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0- vendite di attività materiali 0 0- vendite di attività immateriali 0 0- vendite di rami di azienda 0 0

2. Liquidità assorbita da -249.666 -520.743

- acquisti di partecipazioni 0 0- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0- acquisti di attività materiali -160.054 -165.820- acquisti di attività immateriali -89.612 -354.923- acquisti di rami d'azienda 0 0

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d' investimento B -249.666 -520.743

C. ATTIVITA' DI PROVVISTA

- emissione/acquisti di azioni proprie 0 0- emissione/acquisti di strumenti di capitale 0 0- distribuzione dividendi e altre finalità 0 0

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C 0 0

LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D=A+/-B+/-C 25.557.055 -6.988.568

A. ATTIVITA' OPERATIVAIMPORTO

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RICONCILIAZIONE

31/12/2010 31/12/2009Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 48.804.792 55.793.360Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 25.557.055 -6.988.568Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 74.361.847 48.804.792

Importo

66

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2010

67

NOTA INTEGRATIVA

PARTE A – POLITICHE CONTABILI...................... ................................................................................................. 69

A.1 – PARTE GENERALE .......................................................................................................................................... 69

Sezione 1 – Dichiarazioni di conformità ai principi contabili internazionali........................................................... 69

Sezione 2 – Principi generali di redazione ...............................................................................................................69

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio .......................................................................... 69

Sezione 4 – Altri aspetti ............................................................................................................................................ 70

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO....................................................................... 70

A.3 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE................................................................................................................. 76

A.3.1 Trasferimenti tra portafogli............................................................................................................................. 76

A.3.2 Gerarchia del fair value .................................................................................................................................. 76

PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE .... .................................................................... 78

ATTIVO ....................................................................................................................................................................... 78

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10................................................................................................. 78

Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 ....................................................................... 78

Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50.................................................................... 79

Sezione 6 – Crediti – Voce 60................................................................................................................................... 80

Sezione 9 – Partecipazioni – Voce 90....................................................................................................................... 82

Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100...............................................................................................................83

Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110........................................................................................................... 84

Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo ........................................... 85

Sezione 14 – Altre attività – Voce 140 ...................................................................................................................... 87

PASSIVO...................................................................................................................................................................... 88

Sezione 1 – Debiti – Voce 10 .................................................................................................................................... 88

Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 – Vedere la sezione 12 dell’Attivo .............................................................. 88

Sezione 9 – Altre passività – Voce 90 ....................................................................................................................... 88

Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100...................................................................... 89

Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110 .................................................................................................... 89

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO......... .......................................................................... 91

Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20 ......................................................................................................................... 91

Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40 .................................................................................................................. 92

Sezione 7 – Utile (Perdita) da cessione o riacquisto – Voce 90 ............................................................................... 93

Sezione 8 – Rettifiche di valore nette per deterioramento – Voce 100 ..................................................................... 93

Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110 .......................................................................................................... 95

Sezione 10 – Rettifiche di valore nette su attività materiali – Voce 120................................................................... 96

Sezione 11 – Rettifiche di valore nette su attività immateriali – Voce 130............................................................... 96

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2010

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Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150............................................................... 97

Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160 ...................................................................................... 98

Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180........................................................................ 99

Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190 ............................................. 99

PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI ..................................................................................................................... 100

Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività’ svolta........................................................................................ 100

Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura............................................................. 108

3.1 Rischio di credito.............................................................................................................................................. 109

3.2 Rischi di mercato .............................................................................................................................................. 117

3.3 Rischi operativi ................................................................................................................................................. 119

Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio ................................................................................................................ 121

Sezione 5 – Prospetto analitico della redditivita’ complessiva .............................................................................. 125

Sezione 6 – Operazioni con parti correlate ............................................................................................................ 125

Sezione 7 – Altri dettagli informativi ...................................................................................................................... 126

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PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

Sezione 1 – Dichiarazioni di conformità ai principi contabili internazionali

La società FINAOSTA S.p.A. dichiara che il presente bilancio d’esercizio è stato predisposto in conformità di tutti

i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) emanati dall’International Accounting Standard Board e delle

relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee vigenti e omologati dalla

Commissione Europea secondo la procedura prevista dal regolamento UE n. 1606/2002 conforme al D.Lgs n°

38/2005 e della novellata normativa di Banca d’Italia del 16 dicembre 2009 che ha integralmente sostituito le

precedenti istruzioni datate 14 febbraio 2006.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

La presente relazione si fonda sull’applicazione dei seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1:

1. Continuità aziendale. Il bilancio è stato predisposto nella prospettiva della continuazione dell’attività

aziendale, pertanto, attività, passività ed operazioni “fuori bilancio” sono valutate secondo valori di

funzionamento.

2. Competenza economica. Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento

monetario, per periodo di maturazione economica e secondo il criterio di correlazione.

3. Coerenza di presentazione. Presentazione e classificazione delle voci sono mantenute costanti nel tempo allo

scopo di garantire la comparabilità delle informazioni, salvo che la loro variazione sia richiesta da un Principio

Contabile Internazionale o da una interpretazione oppure renda più appropriata, in termini di significatività e di

affidabilità, la rappresentazione dei valori. Se un criterio di presentazione o di classificazione viene cambiato,

quello nuovo si applica – ove possibile – in modo retroattivo; in tal caso vengono anche indicati la natura e il

motivo della variazione, nonché le voci interessate.

4. Aggregazione e rilevanza. Tutti i raggruppamenti significativi di voci con natura o funzione simili sono

riportati separatamente. Gli elementi di natura o funzione diversa, se rilevanti, vengono presentati in modo

distinto.

5. Divieto di compensazione. Attività e passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò

non sia richiesto o permesso da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure dagli

schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i bilanci degli Intermediari Finanziari iscritti nell’”elenco speciale”.

6. Informativa comparativa. Le informazioni comparative dell’esercizio precedente sono riportate per tutti i dati

contenuti nei prospetti contabili, a meno che un principio Contabile Internazionale o una Interpretazione non

prescrivano o consentano diversamente. Sono incluse anche informazioni di natura descrittiva o commenti,

quando utili per la comprensione dei dati.

7. Bilancio di Finaosta S.p.A.. Include interamente la gestione ordinaria ed i fondi di rotazione a rischio, la

gestione speciale e i fondi di rotazione senza rischio per la parte relativa alla gestione della liquidità. Dal lato

passivo è incluso il debito nei confronti dell’Amministrazione Regionale nei limiti dei rischi assunti ed esposti

nel lato attivo.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Non risultano elementi significativi da segnalare.

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70

Sezione 4 – Altri aspetti

Non risultano elementi significativi da segnalare.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANC IO

PRINCIPI CONTABILI

I principi contabili applicati per la redazione del bilancio della Vostra società sono illustrati qui di seguito.

Per le principali voci dello stato patrimoniale si riporta l’indicazione dei criteri seguiti in ordine agli aspetti

dell’iscrizione, della classificazione, della valutazione, della cancellazione e della rilevazione delle componenti

reddituali.

STATO PATRIMONIALE - ATTIVO

VOCE 40 - Attività finanziarie disponibili per la vendita

Criteri di iscrizione

Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono iscritte inizialmente al momento del loro regolamento e sono

contabilizzate al costo inteso come il fair value dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione

direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Fatte salve deroghe previste dallo IAS 39, non sono possibili trasferimenti dal portafoglio disponibile per la

vendita agli altri portafogli e viceversa.

Criteri di classificazione

In tale categoria sono classificate le attività finanziarie non derivate e quelle non classificate come Attività

finanziarie detenute per la negoziazione, Attività finanziarie detenute sino a scadenza e Crediti.

In particolare sono incluse in tale categoria le Partecipazioni diverse da quelle di controllo, controllo congiunto o

sottoposte a influenza notevole e i titoli obbligazionari emessi da Banche o da imprese.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie sono valutate al fair value. Per la determinazione

del fair value attendibile, nel caso in cui non siano disponibili quotazioni sui mercati attivi, si tiene conto di

transazioni recenti avvalorate anche da transazioni avvenute successivamente alla data di chiusura del bilancio che

ne confermino i valori di fair value. Qualora non siano disponibili le suddette transazioni, per la determinazione

del fair value dei titoli di capitale si utilizza il metodo patrimoniale che determina il valore della società partecipata

sulla base del saldo algebrico tra attività e passività, desunto dall’ultimo bilancio disponibile.

Qualora, a seguito di perdite registrate dalla società partecipata, risulti un valore di iscrizione in bilancio inferiore

alla frazione di patrimonio netto corrispondente alla quota di partecipazione, tali attività sono sottoposte a

valutazione (impairment) al fine di determinare la “significatività” e la “durevolezza” delle perdite registrate. Nello

specifico, si reputa significativa una perdita superiore al 20% del patrimonio netto e durevole una perdita di

bilancio che si è ripetuta per più di tre esercizi consecutivi a prescindere dall’entità della stessa. Tali parametri

vengono applicati per la valutazione di imprese operative e con prospettive di continuità aziendale. Nel caso di

attività in fase di avvio (start-up) o cessazione (liquidazione, fallimento) vengono adottati parametri ad hoc dei

quali viene data evidenza in nota integrativa. Le perdite di valore che, sulla base dei parametri sopra riportati,

denotano caratteristiche di significatività o durevolezza vengono rilevate nella voce di conto economico

denominata “Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”.

La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2010

71

situazione semestrale.

Criteri di cancellazione

Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando l’attività in esame viene ceduta,

trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi

finanziari.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi, se presenti, sono calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo che tiene conto dei costi di

transazione e sono rilevati a conto economico.

VOCE 60 - Crediti

Criteri di iscrizione

I crediti e finanziamenti vengono iscritti inizialmente al momento della loro erogazione o del loro acquisto e non

possono essere trasferiti ad altro portafoglio. Il credito deve essere incondizionato. Le operazioni di pronti contro

termine e le polizze assicurative sono iscritte in bilancio come operazioni di impiego. In particolare le operazioni di

acquisto a pronti e rivendita a termine sono rilevate come credito per l’importo versato a pronti.

La rilevazione iniziale avviene al fair value che corrisponde all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione,

incrementato dei costi e dei ricavi di transazione direttamente attribuibili.

Criteri di classificazione

In tale categoria sono classificati gli impieghi con banche, enti finanziari e clientela, effettuati con diverse tipologie

tra le quali conti correnti, carte commerciali, pronti contro termine, finanziamenti a medio-lungo termine, polizze

assicurative di capitalizzazione e crediti per attività di servizio.

Si tratta di attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi e determinabili che non sono quotate in un mercato

attivo e non sono classificabili all’origine tra le “Attività finanziarie disponibili per la vendita”.

Criteri di valutazione

I crediti sono valutati – successivamente alla rilevazione iniziale – al costo ammortizzato, qualora ne sussistano i

presupposti. Il criterio del costo ammortizzato non viene applicato ai crediti a breve termine – con scadenza sino ai

18 mesi – in quanto gli effetti di tale applicazione sono irrilevanti.

Il costo ammortizzato è il valore di prima iscrizione, diminuito o aumentato del rimborso di capitale, delle

rettifiche e riprese di valore e dell’ammortamento – calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo – della

differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza.

Il tasso di interesse effettivo rilevato inizialmente, o contestualmente alla variazione del parametro di

indicizzazione del finanziamento, viene sempre utilizzato successivamente per attualizzare i flussi previsti di cassa.

Alla chiusura di ogni bilancio annuale e di situazione infrannuale viene effettuata una valutazione della perdita di

valore su tutto il portafoglio crediti determinando le perdite di valore dei crediti dipendenti dal deterioramento

della solvibilità dei creditori e tenendo distinti i crediti deteriorati e i crediti in bonis così come definiti dalla

normativa di Vigilanza di cui alla circolare di Banca d’Italia n. 217, 9° aggiornamento del 02.02.2011.

Le valutazioni si basano sul principio del costo ammortizzato sottoponendo i crediti ad impairment test se

ricorrono evidenze sintomatiche dello stato di deterioramento della solvibilità dei debitori. Con riguardo

specificamente ai crediti l'impairment test si articola in due fasi:

1. le valutazioni individuali, finalizzate all'accertamento dei singoli crediti deteriorati ed alla determinazione delle

rispettive perdite di valore;

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72

2. le valutazioni collettive, finalizzate all'individuazione secondo il modello delle "incurred losses" dei portafogli

di crediti deteriorati vivi e alla rilevazione forfetaria delle perdite in essi latenti.

Le perdite di valore attribuibili a ciascun credito deteriorato sono date dalla differenza tra il loro valore

recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Il valore recuperabile corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa

attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi:

a) del valore dei flussi di cassa contrattuali al netto delle perdite attese, stimate tenendo conto sia della specifica

capacità del debitore di assolvere le obbligazioni assunte sia del valore realizzabile delle eventuali garanzie

reali o personali assunte;

b) del tempo atteso di recupero stimato anche in base allo stato delle procedure in atto per il recupero del credito;

c) del tasso interno di rendimento.

L'impairment individuale è stato effettuato, in maniera conforme a quanto richiesto dal principio contabile IAS 39,

attualizzando i valori di presumibile realizzo dei crediti stessi in relazione ai tempi attesi di recupero.

I crediti per i quali non sussistono evidenze oggettive di perdita, crediti in bonis, sono soggetti a valutazione

collettiva procedendo alla loro suddivisione in gruppi omogenei tenuto conto anche delle caratteristiche

economiche e di rischio presentate dai debitori. I coefficienti di svalutazione del portafoglio sono determinati in

base a parametri di rischio, stimati su base storico-statistica, espressi dalla probabilità di insolvenza della

controparte (PD) e dal tasso di perdita in caso di insolvenza del credito (LGD).

Criteri di cancellazione

I crediti sono cancellati quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici

connessi, quando scadono i diritti contrattuali e quando il credito è considerato definitivamente irrecuperabile

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le rettifiche di valore, determinate sia analiticamente sia collettivamente, sono iscritte a conto economico.

Eventuali riprese di valore non possono eccedere l’ammontare delle svalutazioni contabilizzate in precedenza.

VOCE 90 - Partecipazioni

Criteri di iscrizione

Le partecipazioni sono iscritte alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le interessenze

partecipative sono contabilizzate al costo, comprensivo dei costi o proventi direttamente attribuibili alla

transazione.

Criteri di classificazione

Sono considerate controllate le imprese, ad eccezione di quelle poste in liquidazione, nelle quali la capogruppo,

direttamente o indirettamente, possiede più della metà dei diritti di voto o quando pur con una quota di diritti di

voto inferiore la capogruppo ha il potere di nominare la maggioranza degli amministratori della partecipata o di

determinare le politiche finanziarie ed operative della stessa.

Criteri di valutazione

Nelle valutazioni successive, se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una

riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale

dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare incluso il valore finale di dismissione

dell’investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata

in conto economico nella voce “Utili (Perdite) delle partecipazioni”. Nel caso in cui i motivi della perdita di valore

siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore,

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73

vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico nella voce “Utili (Perdite) delle

partecipazioni”.

La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite o riprese di valore viene effettuata ad ogni chiusura di

bilancio o di situazione infrannuale

Criteri di cancellazione

Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività

stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

VOCE 100 – Attività materiali

Criteri di iscrizione

Le Attività materiali sono iscritte inizialmente al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori

sostenuti, direttamente imputabili all’acquisto ed alla messa in funzione del bene.

Per tutti gli stabili dei quali la Società è l’unica proprietaria si è proceduto alla suddivisione tra il valore del terreno

ed il valore del fabbricato con conseguente ripresa a riserva di Patrimonio netto delle pregresse quote di

ammortamento attribuibili ai terreni.

Criteri di classificazione

In questa categoria sono classificati i terreni, gli immobili, gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi ed altre

attrezzature.

Criteri di valutazione

Le attività materiali sono valutate al costo di acquisto al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore

dopo la prima rilevazione.

Le attività materiali sono ammortizzate lungo la loro vita utile in modo sistematico, ad esclusione dei terreni,

acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dell’immobile, in quanto hanno vita utile indefinita.

La suddivisione del valore dell’immobile tra valore del terreno e valore del fabbricato è avvenuta, per tutti gli

immobili, sulla base di perizia.

L’ammortamento avviene:

− per fabbricati con una aliquota annua uniforme del 3%;

− per le altre attività materiali in base ad aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo del

cespite.

Criteri di cancellazione

Le attività materiali sono cancellate nel momento in cui vengono dismesse o quando vengono meno i benefici

economici futuri connessi al loro utilizzo.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto

economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività materiali” mentre i profitti e le perdite derivanti dalle

operazioni di cessione vengono allocati nella voce “Utili / perdite da cessione di investimenti”.

VOCE 110 – Attività immateriali

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto iniziale, comprensivo delle spese direttamente attribuibili e,

per quanto concerne una parte degli applicativi software, al costo del personale dedicato al suo sviluppo.

Criteri di classificazione

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In tale categoria sono registrate attività non monetarie, identificabili, intangibili ad utilità pluriennale, rappresentate

nella realtà operativa della Società in particolare da oneri per l’acquisto d’uso di software. Gli oneri relativi alla

ristrutturazione di locali di proprietà di terzi presi in locazione sono esposti alla voce “ Altre attività immateriali”.

Criteri di valutazione

Le attività immateriali sono valutate, dopo la rilevazione iniziale, al netto degli ammortamenti e delle perdite

durevoli di valore.

L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali viene effettuato in quote annuali costanti in funzione della

loro vita utile.

Criteri di cancellazione

L’attività immateriale viene eliminata dallo Stato patrimoniale nel momento in cui viene dimessa o non è in grado

di fornire benefici economici futuri.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto

economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività immateriali”.

VOCE 120 – Attività fiscali correnti e anticipate

Criteri di iscrizione

La Società calcola le imposte sul reddito – correnti, differite e anticipate – sulla base delle aliquote vigenti e le

stesse vengono rilevate a Conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate o accreditate

direttamente a Patrimonio netto.

L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato secondo una previsione dell’onere fiscale corrente, di

quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e le imposte differite sono determinate

secondo le differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad una attività o ad una

passività, sulla base di criteri civilistici, ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali.

Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero,

valutata sulla base della capacità della società di generare con continuità redditi imponibili positivi.

Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio con la sola eccezione delle riserve in sospensione di

imposta in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di

ritenere che non saranno effettuate operazioni di iniziativa che ne comportino la tassazione.

Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza

compensazioni rispettivamente nella voce Attività fiscali e nella voce Passività fiscali.

Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere

conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote.

La consistenza delle Passività fiscali viene adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da

accertamenti già notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali.

Criteri di classificazione

Le voci includono attività fiscali correnti ed anticipate e passività fiscali correnti e differite.

Le attività fiscali correnti includono eccedenze ed acconti di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere

(passività correnti) per imposte sul reddito di competenza del periodo.

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Le poste di fiscalità differita rappresentano, invece, imposte sul reddito recuperabili in periodi futuri in

connessione con differenze temporanee deducibili (attività differite / anticipate) e imposte sul reddito pagabili in

periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (passività differite / differite).

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Attività e passività fiscali sono imputate a conto economico alla voce “imposte sul reddito dell’esercizio

dell’operatività corrente” salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente al

Patrimonio Netto; in questa fattispecie vengono attribuiti direttamente a Patrimonio Netto.

STATO PATRIMONIALE - PASSIVO

VOCE 70 – Passività fiscali correnti e differite

Si rimanda a quanto scritto per la voce 120 dell’attivo.

VOCE 100 – Trattamento di fine rapporto

Criteri di classificazione

Riflette la passività nei confronti di tutti i dipendenti relativa all’indennità da corrispondere al momento della

risoluzione del rapporto di lavoro.

Criteri di valutazione

Il trattamento di fine rapporto del personale è iscritto sulla base del valore attuariale calcolato annualmente da

attuario indipendente.

In base a quanto disposto dallo IAS 19, il TFR rappresenta un beneficio successivo al rapporto di lavoro a

prestazioni definite, la cui rilevazione deve avvenire mediante ricorso a metodologie attuariali.

Ai fini dell’attualizzazione viene adottato il metodo della proiezione unitaria del credito che considera la

proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche e statistiche e della curva demografica; il tasso di

attualizzazione è un tasso di interesse di mercato.

Con decorrenza 1° gennaio 2007, alla luce delle disposizioni della Legge Finanziaria del 2007, la maturazione

della quota di trattamento di fine rapporto destinata interamente a forme di previdenza complementare o al Fondo

di Tesoreria dell’INPS, non è più oggetto di valutazione attuariale.

VOCE 110 – Fondi per rischi ed oneri

I Fondi per rischi e oneri sono relativi all’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal principio

IAS 19 a fronte del premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del 35° anno

di servizio. La determinazione di detto premio è effettuata mediante metodologie attuariali ed è calcolata

annualmente da attuario indipendente. A decorrere dal corrente esercizio tale fondo accoglie altresì

l’accantonamento effettuato a fronte del premio incentivante che viene di norma corrisposto al personale dirigente

nel corso dell’estate successiva all’esercizio di riferimento. In precedenza tale posta era allocata tra i debiti verso

dipendenti nella voce 90 I prospetti di raffronto con l’esercizio 2009 sono stati quindi modificati per rendere

confrontabili i due esercizi.

CONTO ECONOMICO

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

I ricavi sono riconosciuti nel momento in cui vengono percepiti o quando è probabile che saranno ricevuti i

benefici economici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile.

In particolare:

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− i dividendi sono rilevati alla data di incasso;

− gli interessi contrattuali sono rilevati sulla base della maturazione “pro rata temporis”;

− gli interessi di mora sono rilevati al momento del loro incasso effettivo;

− le commissioni sono iscritte per competenza e calcolate sulla base di accordi contrattuali con

l’Amministrazione regionale.

I costi sono rilevati in conto economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Se l’associazione

tra costi e ricavi non può essere effettuata in modo specifico e diretto, i costi sono iscritti su più periodi con

procedure razionali e su base sistematica. I costi che non possono essere associati ai proventi sono rilevati

immediatamente a conto economico.

A.3 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Nel corso del 2009 lo IASB ha emesso un emendamento all'IFRS 7 introducendo una serie di modifiche volte a

dare adeguata risposta alle esigenze di maggiore trasparenza suscitate dalla crisi finanziaria e connesse con

l'elevata incertezza dei prezzi espressi dal mercato.

Al riguardo sono stati istituiti tre livelli di fair value e più precisamente:

- livello 1: riferito allo strumento finanziario quotato in un mercato attivo;

- livello 2: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri

osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario;

- livello 3: se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri

non osservabili sul mercato.

Per quanto concerne Finaosta va precisato che gli strumenti finanziari sono costituiti generalmente da crediti a

medio-lungo termine, rivenienti da erogazioni finanziarie concesse, da impieghi di liquidità a breve termine sotto

forma principalmente di carte commerciali o operazioni di pronti contro termine e da impieghi di liquidità a medio

termine attuati mediante l’acquisto di polizze assicurative di capitalizzazione.

In via gerarchica il fair value di detti crediti è classificato al terzo livello in quanto le condizioni contrattuali del

credito sorgono da accordi privatistici di volta in volta convenuti tra le controparti e pertanto non osservabili sul

mercato.

A.3.1 Trasferimenti tra portafogli

Coerentemente con quanto sopra esposto non sono avvenuti trasferimenti tra portafogli

A.3.2 Gerarchia del fair value

A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale1. Attività f inanziarie detenute per la negoziazione2. Attività f inanziarie valutate al fair value3. Attività f inanziarie disponibili per la vendita 6.354.319 6.354.3194. Derivati di copertura

Totale 6.354.319 6.354.3191. Passività f inanziarie detenute per la negoziazione2. Passività f inanziarie valutate al fair value3. Derivati di copertura

Totale

Attività / Passività f inanziarie misurate al fair value

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77

A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fari value livello 3

detenute per la negoziazione

valutate al fair value

disponibili per la vendita

di copertura

1. Esistenze iniziali 11.368.7672. Aumenti2.1. Acquisti2.2. Profitti imputati a:

2.2.1 Conto economicodi cui: plusvalenze

2.2.2 Patrimonio netto2.3. Trasferimenti da altri livelli2.4. Altre variazioni in aumento3. Diminuzioni3.1. Vendite3.2. Rimborsi -5.002.8843.3. Perdite imputate a:

3.3.1 Conto economicodi cui: minusvalenze

3.3.2 Patrimonio netto3.4. Trasferimenti ad altri livelli3.5. Altre variazioni in diminuzione -11.5634. Rimanenze finali 6.354.319

ATTIVITA' FINANZIARIE

I rimborsi si riferiscono a titoli obbligazionari giunti a scadenza.

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PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10

1.1 - Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide” :

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Denaro contante 8.540 4.3802. Altre attività

Totale 8.540 4.380

Voci / Valori

Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40

4.1 – Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”:

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 31. Titoli di debito

- titoli strutturati- altri titoli di debito 4.677.200 9.683.970

2. Titoli di capitale e quote di OICR 1.677.119 1.684.7973. Finanziamenti

Totale 6.354.319 11.368.767

Voci / ValoriTotale Totale

31/12/2010 31/12/2009

Per quanto riguarda i titoli di debito, tale voce è costituita interamente da obbligazioni convertibili emesse dalla

società controllata Pila S.p.A..

I titoli di capitale si riferiscono alle 7 società nelle quali Finaosta detiene partecipazioni di minoranza non incluse

nel perimetro di consolidamento.

4.2 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

Attività finanziariea) Governi e Banche Centralib) Altri enti pubblicic) Banche 0 5.002.884d) Enti finanziari 100.000 100.000e) Altri emittenti 6.254.319 6.265.883

Totale 6.354.319 11.368.767

Voci / Valori

Si precisa che nella voce “Banche” nel 2009 era ricompreso il solo prestito obbligazionario emesso dalla BCC

Valdostana, mentre la voce “Enti finanziari” riporta la quota di partecipazione sottoscritta nel 2009 nel consorzio di

garanzia fidi Valfidi S.C.C..

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4.3 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue:

Titoli di debitoTitoli di capitale

e quote di OICR

Finanziamenti Totale

A. Esistenze iniziali 9.683.970 1.684.797 11.368.767B. Aumenti

B.1 AcquistiB.2 Variazioni positive di fair valueB.3 Riprese di valore:

- imputate al conto economico- imputate al patrimonio netto

B.4 Trasferimenti da altri portafogliB.5 Altre variazioni

C. DiminuzioniC.1 VenditeC.2 Rimborsi -5.002.884 -5.002.884C.3 Variazioni negative di fair valueC.4 Rettifiche di valore -7.678 -7.678C.5 Trasferimenti ad altri portafogliC.6 Altre variazioni -3.886 -3.886

D. Rimanenze finali 4.677.200 1.677.119 6.354.319

Variazioni / Tipologie

Per quanto concerne i titoli di capitale, le rettifiche di valore sono operate unicamente sulla partecipazione

Monterosa S.p.A; la partecipazione detenuta in ISAV S.p.A., pari al 15% del capitale, non è stata svalutata pur in

presenza di perdite con durata triennale e, nell’ultimo esercizio, superiore al 20% del patrimonio netto, in quanto la

società si trova ancora in una fase di start-up e ha elaborato un piano operativo con previsioni di risultati positivi a

partire dal 2011 che è stato approvato dal Consiglio di amministrazione in data 5 maggio 2011.

Per quanto riguarda i titoli di debito i rimborsi sono relativi alla scadenza dei prestiti obbligazionari emessi dalla

BCCV, le altre variazioni sono conseguenti al decremento del rateo attivo sugli interessi.

Per i criteri utilizzati per le rettifiche di valore, si rimanda a quanto riportato nella Parte A della presente nota

integrativa.

Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50

5.1 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione per debitori/emittenti”:

Valore di bilancio

Valore di bilancio

31/12/2010 L1 L2 L3 31/12/2009 L1 L2 L31. Titoli di debito1.1 Ttitoli strutturati

a) Governi e Banche Centralib) Altri enti pubblicic) Banched) Enti finanziarie) Altri emittenti

1.2 Altri titolia) Governi e Banche Centralib) Altri enti pubblici 250.828 250.828 250.771 250.771c) Banched) Enti finanziarie) Altri emittenti

2. Finanziamentia) Bancheb) Enti finanziaric) Clientela

Totale 250.828 250.828 250.771 250.771L1 = livello 1 L2 = livello 2 L3 = livello 3

Voci / ValoriFair value 31/12/2010 Fair value 31/12/2009

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La presente voce è costituita esclusivamente da Buoni Ordinari Regionali.

5.2 – Attività detenute sino alla scadenza: variazioni annue:

Titoli di debito Finanziamenti TotaleA. Esistenze iniziali 250.771 250.771B. Aumenti

B.1 AcquistiB.2 Riprese di valoreB.3 Trasferimenti da altri portafogliB.4 Altre variazioni 57 57

C. DiminuzioniC.1 VenditeC.2 RimborsiC.3 Rettifiche di valoreC.4 Trasferimenti ad altri portafogliC.5 Altre variazioni

D. Rimanenze finali 250.828 250.828

Variazioni / Tipologie

Sezione 6 – Crediti – Voce 60

6.1 – “Crediti verso banche”:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Depositi e conti correnti 87.353.307 71.687.4122. Finanziamenti

2.1 Pronti contro termine 147.577.536 157.290.2392.2 Leasing finanziario2.3 Factoring

- pro-solvendo- pro-soluto

2.4 altri finanziamenti 12.710.825 7.821.3633. Titoli di debito

- titoli strutturati- altri titoli di debito

4. Altre attivitàTotale valore di bilancio 247.641.668 236.799.014

Totale fair value 247.468.610 236.799.014

Composizione

Il saldo della voce è costituito da momentanee eccedenze di liquidità giacenti su conti correnti bancari di norma

liquidabili a vista, da operazioni di pronti contro termine, da un finanziamento a medio termine concesso alla Banca

di Credito Cooperativo Valdostana e dalle provviste erogate a banche a fronte di operazioni di leasing

convenzionato.

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81

6.3 – “Crediti verso enti finanziari”:

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate1. Finanziamenti

1.1 Pronto contro termine1.2 Leasing finanziario1.3 Factoring

- pro-solvendo- pro-soluto

1.4 Altri finanziamenti 37.552.081 32.186.0582. Titoli di debito

- titoli strutturati- altri titoli di debito

3. Altre attività 62.811.593 73.614.447Totale valore di bilancio 100.363.674 105.800.505

Totale fair value 100.031.681 105.447.505

Totale31/12/2009Composizione

Totale31/12/2010

I crediti sopracitati sono costituiti da carte commerciali, che rappresentano un investimento temporaneo di liquidità,

e dalle provviste erogate a enti finanziari a fronte di operazioni di leasing convenzionato.

Tra i crediti per carte commerciali si segnalano 56,1 milioni di euro nei confronti della controllata Aosta Factor

S.p.A.

6.5 – “Crediti verso la clientela”:

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate1. Leasing finanziario

- di cui: senza opzione finale d'acquisto2. Factoring

- pro-solvendo- pro soluto

3. Credito al consumo (incluse carte revolving )4. Carte di credito5. Altri finanziamenti 598.653.128 6.030.842 562.809.246 5.388.391

- di cui: da escussione di garanzie e impegni6. Titoli di debito

- titoli strutturati- altri titoli di debito

7. Altre attività 104.709.351 118.375.902Totale valore di bilancio 703.362.479 6.030.842 681.185.148 5.388.391

Totale fair value 618.964.888 5.543.707 598.068.004 4.509.248

Totale31/12/2009Composizione

Totale31/12/2010

Per la determinazione del fair value dei crediti verso la clientela regolamentati da tasso fisso è stato adottato il

metodo di attualizzazione dei relativi flussi finanziari futuri secondo la curva dei tassi “zero coupon” al 31.12.2010.

La classificazione delle esposizioni in bonis o deteriorate è stata effettuata tenendo conto delle disposizioni di

vigilanza emanate da Banca d’Italia lo scorso 2 febbraio.

I crediti verso la clientela per altre attività sono costituiti da crediti verso compagnie assicurative a fronte di polizze

di capitalizzazione stipulate per investire la liquidità nel medio termine e dai crediti verso la Regione Autonoma

Valle d’Aosta per le commissioni e i rimborsi spese spettanti a fronte dei servizi resi.

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82

6.7 – “Crediti”: attività garantite:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

Crediti verso

banche

Crediti verso enti

finanziari

Crediti verso clientelaCrediti verso

banche

Crediti verso enti

finanziari

Crediti verso clientela

VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG

1. Attività in bonis garantite da:- Beni in leasing finanziario- Crediti per factoring- Ipoteche 570.618.146 570.618.146 529.973.669 529.973.669- Pegni- Garanzie personali 28.034.981 28.034.981 32.835.577 32.835.577- Derivati su crediti

2. Attività deteriorate garantite da:- Beni in leasing finanziario- Crediti per factoring- Ipoteche 4.655.403 4.655.403 5.383.752 5.383.752- Pegni- Garanzie personali 1.375.440 1.375.440 4.639 4.639- Derivati su crediti

Totale 0 0 0 0 604.683.970 604.683.970 0 0 0 0 568.197.637 568.197.637VE = valore di bilancio delle esposizioniVG = fair value delle garanzie

La voce riporta il saldo contabile delle posizioni garantite di cui al punto 5 della tabella 6.5 – “Crediti verso la

clientela”. Per la stima del “fair value” delle garanzie si è fatto riferimento al valore contrattuale delle stesse,

sempre superiore al capitale garantito.

Sezione 9 – Partecipazioni – Voce 90

9.1 – Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi:

Denominazione impreseValore di bilancio

Quota di partecipaz

ione %

Disponibilità voti %

Sede Totale attivo Totale ricaviImporto del Patrimonio

netto

Risultato dell'ultimo esercizio

Quotazione (Si/No)

A. Imprese controllate in via esclusiva1. Aosta Factor S.p.A. 11.938.117 79,31 79,31 Aosta 115.774.641 4.442.803 25.982.230 -1.549.451 No2. Pila S.p.A. 6.090.562 72,97 72,97 Aosta 23.607.855 14.572.344 11.822.016 585.175 No3. Finaosta Iniziative S.r.l. 89.918 100,00 100,00 Aosta 14.323.865 1.160.159 383.147 78.344 NoB. Imprese controllate in modo congiunto

C. Imprese sottoposte ad influenza notevole

Si evidenzia che i dati relativi alla società Pila S.p.A. sono stati ricavati dalla situazione patrimoniale al 31.12.2010

elaborata secondo i principi IAS e approvata dal consiglio di amministrazione della controllata.

Per le informazioni sulle singole società partecipate si rimanda alla Relazione sulla Gestione e alla Nota Integrativa

del Bilancio Consolidato di Finaosta S.p.A..

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In riferimento alla partecipazione nella società Funivie Monte Bianco S.p.A., pur in considerazione al fatto che

Finaosta S.p.A. detenga oltre il 20 % dei diritti di voto, non è stata considerata collegata in quanto Finaosta S.p.A.

non esercita influenza notevole e pertanto non rientra in questa voce.

9.2 – Variazioni annue delle partecipazioni:

Partecipazioni di gruppo

Partecipazioni non di gruppo

Totale

A. Esistenze iniziali 18.118.597 18.118.597B. Aumenti

B.1 AcquistiB.2 Riprese di valoreB.3 RivalutazioniB.4 Altre variazioni

C. DiminuzioniC.1 VenditeC.2 Rettifiche di valoreC.3 Altre variazioni

D. Rimanenze finali 18.118.597 18.118.597

Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100

10.1 – Composizione della voce 100 “Attività materiali”:

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

1. Attività ad uso funzionale1.1 di proprietàa) terrenib) fabbricati 16.068 0c) mobili 90.187 102.584d) strumentali 223.249 174.805e) altri 30.954 19.8941.2 acquistate in leasing finanziarioa) terrenib) fabbricatic) mobilid) strumentalie) altri

Totale 1 360.458 297.2832. Attività riferibili al leasing finanziario

2.1 beni inoptati2.2 beni ritirati a seguito di risoluzione2.3 altri beni

Totale 23. Attività detenute a scopo di investimento

- di cui: concesse in leasing operativo- di cui: altre 2.151.893 2.234.217

Totale 3 2.151.893 2.234.217Totale (1+2+3) 2.512.351 2.531.500

Totale (attività al costo e rivalutate) 2.512.351 2.531.500

Voci / Valutazione

Totale31/12/2009

Totale31/12/2010

Le attività detenute a scopo di investimento sono costituite dai terreni, dal fabbricato e dalle attrezzature utilizzate

come sede amministrativa della società fino al 2007. Le suddette attività materiali sono locate all’Amministrazione

regionale, ai sensi del contratto stipulato in data 25.05.2009, che è stato prorogato anche per il corrente anno.

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10.2 – Attività materiali: variazioni annue:

Terreni Fabbricati Mobili Strumentali Altri TotaleA. Esistenze iniziali 0 102.584 174.805 19.894 297.283B. Aumenti

B.1 Acquisti 16.565 1.910 132.126 20.280 170.881B.2 Riprese di valoreB.3 Variazioni positive di fair value imputate a:

a) patrimonio nettob) conto economico

B.4 Altre variazioni 42.161 42.161C. Diminuzioni

C.1 Vendite -45.823 -45.823C.2 Ammortamenti -497 -14.307 -68.942 -9.220 -92.966C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a:

a) patrimonio nettob) conto economico

C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:a) patrimonio nettob) conto economico

C.5 Altre variazioni -11.078 -11.078D. Rimanenze finali 16.068 90.187 223.249 30.954 360.458

L’incremento dei fabbricati è relativo ad alcune migliorie apportate al fabbricato di Parigi sostenute direttamente da

Finaosta nonostante il mandato all’acquisto fosse stato conferito dalla Regione sui fondi della Gestione Speciale.

Le variazioni relative ai beni strumentali si riferiscono prevalentemente ad acquisti, vendite e rottamazioni di macchine

elettroniche.

Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110

11.1 – Composizione della voce 110 “Attività immateriali”:

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value

1. Avviamento2. Altre attività immateriali

2.1 di proprietà- generate internamente 34.132 102.376- altre 208.190 274.1002.2 acquisite in leasing finanziario

Totale 2 242.322 0 376.476 03. Attività riferibili al leasing finanziario

3.1 beni inoptati3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione3.3 altri beni

Totale 3 0 0 0 04. Attività concesse in leasing operativo

Totale (1 + 2 + 3 + 4) 242.322 0 376.476 0Totale 242.322 376.476

Voci / Valutazione

Totale31/12/2009

Totale31/12/2010

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11.2 – Attività immateriali: variazioni annue

TotaleA. Esistenze iniziali 376.476B. Aumenti

B.1 Acquisti 89.612B.2 Riprese di valoreB.3 Variazioni positive di fair value

a) patrimonio nettob) conto economico

B.4 Altre variazioniC. Diminuzioni

C.1 VenditeC.2 Ammortamenti -223.766C.3 Rettifiche di valore:

a) patrimonio nettob) conto economico

C.4 Variazioni negative di fair valuea) patrimonio nettob) conto economico

C.5 Altre variazioniD. Rimanenze finali 242.322

Gli acquisti sono relativi alle migliorie e agli aggiornamenti apportati al sistema informativo aziendale.

Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo

12.1 – Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”:

Totale 31/12/2010

Totale 31/12/2009

1. Crediti verso l'erario1.1 Crediti per interessi 31.160 31.1601.2 Crediti per capitale 5.673.084 5.163.046

Totale 5.704.244 5.194.206

2. Crediti per imposte anticipate 1.474.811 1.520.237

Attività fiscali correnti

Attività fiscali anticipate

I crediti verso l’erario per capitale si riferiscono principalmente agli acconti versati e ai crediti d’imposta, per 5,4

milioni di euro, mentre la restante parte si riferisce ai crediti per ritenute.

12.2 – Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”:

Totale 31/12/2010

Totale 31/12/2009

1. Debiti verso l'erario 4.108.151 6.376.365

2. Debiti per imposte differite 11.263.023 11.267.155

Passività fiscali correnti

Passività fiscali differite

I debiti verso l’erario sono composti essenzialmente per 3,8 milioni di euro per le imposte correnti e la restante

parte per IVA e ritenute alla fonte da versare.

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12.3 – Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico):

Totale 31/12/2010

Totale 31/12/2009

1. Esistenze iniziali 1.520.237 1.207.5632. Aumenti

2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizioa) relative a precedenti esercizib) dovute al mutamento di criteri contabilic) riprese di valored) altre 37.970 412.113

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali2.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio

a) rigiri -83.396 -99.439b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilitàc) dovute al mutamento di criteri contabilid) altre

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali3.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 1.474.811 1.520.237

Gli incrementi corrispondono alle imposte anticipate calcolate sui premi al personale e le diminuzioni si riferiscono

principalmente allo scarico dei diciottesimi delle svalutazioni non dedotte in precedenti esercizi e dei premi sul

personale erogati.

Nella tabella che segue sono indicati per tipologia i crediti per imposte anticipate:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Spese di rappresentanza 107 3082. Premi personale dirigente 37.096 17.9993. Premi anzianità 36.972 36.0984. Svalutazioni non dedotte 1.400.636 1.465.832

Totale 1.474.811 1.520.237

Tipologia

12.4 – Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico):

Totale 31/12/2010

Totale 31/12/2009

1. Esistenze iniziali 11.267.155 11.289.1412. Aumenti

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizioa) relative a precedenti esercizib) dovute al mutamento di criteri contabilic) altre

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali2.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio

a) rigiri -3.226b) dovute al mutamento di criteri contabilic) altre -4.132 -18.760

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali3.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 11.263.023 11.267.155

La diminuzione è relativa all’annullamento nell’esercizio di imposte calcolate in precedenti esercizi.

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Nella tabella che segue sono indicati per tipologia i debiti per imposte differite:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Differenze da disinquinamento 2.370.805 2.370.8052. Svalutazioni effettuate solo in dichiarazione 2.242.615 2.242.6153. Adeguamento FA IAS fondo svalutazione collettivo 6.397.012 6.397.0124. Adeguamento FA IAS fondo TFR 79.507 83.6395. Adeguamento FA IAS fondo amm.to terreno 60.887 60.8876. Adeguamento FA IAS crediti v/clientela (costo amm.to) 112.197 112.197

Totale 11.263.023 11.267.155

Tipologia

Sezione 14 – Altre attività – Voce 140

14.1 – Composizione della voce 140 “Altre attività”:

Totale 31/12/2010

Totale 31/12/2009

1. Crediti verso dipendenti 24 1.4234. Crediti verso altre Gestioni 5.911.409 5.447.2476. Partite in corso di liquidazione 28.611 47.4777. Altre attività 315.484 419.1038. Cauzioni 6.288 48.70810. Risconti non ricondotti 10.743.935 9.835.389

17.005.751 15.799.347Totale

Voci

Gli importi più significativi riguardano i crediti verso i fondi di rotazione relativi agli oneri fiscali che la Gestione

Ordinaria anticipa per i clienti dei fondi di rotazione a rischio e il risconto degli oneri fiscali, pari a 10,4 milioni di

euro, che, per convenzione, la Gestione ordinaria e alcuni fondi di rotazione devono pagare in sostituzione della

clientela.

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PASSIVO

Sezione 1 – Debiti – Voce 10

1.1 – Debiti

verso banche

verso enti f inanziari

verso clientela

verso banche

verso enti f inanziari

verso clientela

1. Finanziamenti1.1 pronti contro termine1.2 altri f inanziamenti

2. Altri debiti 874.988.695 856.509.323Totale 874.988.695 856.509.323

Fair value 874.988.695 856.509.323

Totale31/12/2009

Voci

Totale31/12/2010

Gli importi si riferiscono all’ammontare dei fondi gestiti per conto dell’Amministrazione regionale il cui rischio

ricade sulla Società. Si tratta di 10 fondi interamente a rischio e di altrettanti per i quali il rischio è limitato alla sola

gestione della liquidità.

Stante la tipologia del debito, non negoziabile, l’importo del fair value è stato convenzionalmente stimato pari a

quello iscritto in bilancio.

Per maggiori dettagli si rimanda alla tabella H.3.2 della Parte D, Sezione 1 della presente nota.

Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 – Vedere la sezione 12 dell’Attivo

Sezione 9 – Altre passività – Voce 90

9.1 – Composizione della voce 90 “Altre passività”

1. Debiti verso enti previdenziali 253.318 233.9463. Debiti verso altre Gestioni 32.266 32.2664. Debiti verso Gestione Ordinaria 5.911.409 5.447.2475. Debiti verso fornitori 605.495 471.0686. Altre passività 1.466.200 1.806.5437. Partite in corso di liquidazione 1.396.261 768.0589. Risconti non ricondotti 201.144 147.41310. Debiti verso dipendenti 823.094 747.066

10.689.187 9.653.607

Totale 31/12/2009

Voci

Totale

Totale 31/12/2010

In questa voce figurano i debiti dei fondi di rotazione nei confronti della Gestione Ordinaria relativi agli oneri

fiscali che quest’ultima anticipa per i clienti dei fondi di rotazione a rischio e, tra le altre passività,

l’accantonamento di 1,3 milioni di euro effettuato nel 2009 per svalutare una garanzia rilasciata per complessivi 13

milioni di euro. Dal corrente esercizio i debiti verso dipendenti non comprendono più il rateo del premio

incentivante erogato, di norma, al personale dirigente, in quanto lo stesso è stato riclassificato alla voce 110 “Fondi

per rischi ed oneri”.

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Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100

10.1 – “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue

Totale 31/12/2010

Totale 31/12/2009

A. Esistenze iniziali 1.731.096 1.683.800B. Aumenti

B.1 Accantonamento dell'esercizio 73.795 106.261B.2 Altre variazioni in aumento

C. DiminuzioniC.1 Liquidazioni effettuateC.2 Altre variazioni in diminuzione -3.221 -58.965

D. Esistenze finali 1.801.670 1.731.096

Variazioni / Tipologie

Le altre variazioni in diminuzione sono dovute all’incidenza del calcolo attuariale in osservanza ai criteri dettati dal

principio IAS 19.

Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110

11.1 – Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”

Totale 31/12/2010

Totale 31/12/2009

1. Fondi di quiescenza aziendali2. Altri fondi per rischi ed oneri

2.1 Controverse legali2.2 Oneri per il personale 249.647 242.8762.3 Altri

Totale 249.647 242.876

Tipologie

L’importo si riferisce all’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19 a fronte del

premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del 35° anno di servizio e, a

decorrere dal presente esercizio, comprende anche l’accantonamento effettuato per il premio incentivante al

personale dirigente che, di norma, viene corrisposto nell’estate successiva all’anno di competenza. Fino allo scorso

esercizio tale importo trovava collocazione tra i ratei passivi non ricondotti nello stato patrimoniale e tra le spese

per il personale nel conto economico.

11.2 – Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”

Totale 31/12/2010

Totale 31/12/2009

A. Esistenze iniziali 242.876 232.064B. Aumenti

B.1 Accantonamento dell'esercizio 118.381 115.000B.2 Altre variazioni in aumento

C. DiminuzioniC.1 Utilizzi o rigiri -111.610 -104.188C.2 Altre variazioni in diminuzione 0 0

D. Esistenze finali 249.647 242.876

Variazioni / Tipologie

L’utilizzo dell’esercizio è dovuto all’erogazione del premio incentivante corrisposto al personale dirigente.

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90

Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150

12.1 – Composizione della voce 120 “Capitale”:

Importo1. Capitale

1.1 Azioni ordinarie 112.000.0001.2 Altre azioni

Tipologie

12.5 – Altre informazioni

Composizione e variazioni della voce 160

LegaleUtili portati

a nuovoRiserva

statutariaRiserva

straordinariaRiserva di prima

applicazioneRiserva IAS di

utiliTotale

A. Esistenze iniziali 5.136.425 17.203.056 28.679.768 21.843.228 2.664.525 75.527.002B. Aumenti

B.1 Attribuzioni di utili 490.246 2.451.230 5.609.059 1.254.384 9.804.919B.2 Altre variazioni

C. DiminuzioniC.1 Utilizzi- copertura perdite- distribuzione- trasferimento a capitaleC.2 Altre variazioni

D. Rimanenze finali 5.626.671 19.654.286 34.288.827 21.843.228 3.918.909 85.331.921

La riserva straordinaria risulta indisponibile per l’ammontare di Euro 1.474.811 corrispondente al valore del

credito per imposte anticipate, come risulta dalla voce 120.b dell’attivo.

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PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20

1.1 – Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”:

Totale Totale

31/12/2010 31/12/2009

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione2. Attività finanziarie valutate al fair value3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 115.892 115.892 219.1244. Attività finanziarie detenute f ino alla scadenza 2.968 2.968 7.0635. Crediti 0

5.1 Crediti verso banche 190.546 2.691.186 2.881.732 2.248.5175.2 Crediti verso enti f inanziari 492.726 495.598 988.324 2.397.9655.3 Crediti verso clientela 9.937.330 3.637.787 13.575.117 11.210.372

6. Altre attività X X7. Derivati di copertura X X

Totale 118.860 10.620.602 6.824.571 17.564.033 16.083.041

Altre operazioni

Voci / Forme tecnicheTitoli di debito

Finanziamenti

La voce Crediti verso banche per finanziamenti riporta gli interessi relativi al mutuo concesso alla BCC Valdostana

e quelli derivanti dalla remunerazione delle provviste erogate per operazioni di leasing in convenzione.

La voce Crediti verso banche per altre operazioni rappresenta gli interessi derivanti dalla remunerazione dei

depositi di conto corrente e da operazioni di pronti contro termine; l’incremento delle somme depositate sui conti

correnti della Gestione Ordinaria e il maggior utilizzo delle operazioni di Pronti Contro Termine per investire le

giacenze di liquidità in Gestione speciale hanno comportato un sensibile aumento, rispetto allo scorso esercizio, di

questa tipologia di ricavo (0,7 milioni).

La voce Crediti verso enti finanziari per finanziamenti riporta gli interessi derivanti dalla remunerazione delle

provviste erogate per operazioni di leasing in convenzione.

La voce Crediti verso enti finanziari per altre operazioni rappresenta gli interessi derivanti da investimenti

temporanei di liquidità in operazioni di polizze di credito commerciali; tali operazioni sono risultate meno

redditizie rispetto ad altri impieghi con conseguente riduzione del numero e del valore delle stesse che ha

comportato una notevole riduzione dell’importo degli interessi rispetto al precedente esercizio (1,2 milioni).

La voce Crediti verso clientela per finanziamenti riporta gli interessi relativi ai mutui concessi in Gestione

ordinaria e sui fondi regionali a rischio; nel corrente esercizio la sospensione del pagamento delle rate concessa a

numerosi clienti ha comportato maggiori interessi rispetto allo scorso esercizio per circa 3 milioni di euro che

hanno controbilanciato le svalutazioni effettuate sul capitale.

La voce Crediti verso clientela per altre operazioni è costituita essenzialmente dagli interessi maturati sulle polizze

assicurative di capitalizzazione sottoscritte per investire la liquidità.

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1.3 – Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Debiti verso banche X2. Debiti verso enti finanziari X3. Debiti verso clientela 10.722.104 X 10.722.104 8.877.4724. Titoli in circolazione X5. Passività finanziarie di negoziazione6. Passività finanziarie valutate al fair value7. Altre passività X X8. Derivati di copertura X X

Totale 10.722.104 0 0 10.722.104 8.877.472

AltroTitoliVoci / Forme tecniche Finanziamenti

La voce accoglie unicamente l’incremento dei fondi regionali gestiti che viene interamente riconosciuto

all’Amministrazione regionale.

Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40

2.1 – Composizione della voce 30 “Commissioni attive”:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Operazioni di leasing finanziario2. Operazioni di factoring3. Credito al consumo4. Attività di merchant banking5. Garanzie rilasciate6. Servizi di:

- gestione fondi per conto terzi 16.491.467 19.776.519- intermediazione in cambi- distribuzione prodotti- altri

7. Servizi di incasso e pagamento8. Servicing in operazioni di cartolarizzazione9. Altre commissioni (da specificare) 126.118 124.650

Totale 16.617.585 19.901.169

Dettaglio

L’importo principale è relativo alle commissioni riconosciute dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta per il

servizio di gestione dei fondi di rotazione e dell’esecuzione dei mandati dell’Amministrazione regionale.

Le altre commissioni si riferiscono sempre a prestazioni rese nei confronti dell’Amministrazione regionale quali

istruttorie e erogazioni di finanziamenti.

2.2 – Composizione della voce 40 “Commissioni passive”:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Garanzie ricevute2. Distribuzione di servizi da terzi3. Servizi di incasso e pagamento4. Altre commissioni (da specificare) 16.000 26.000

Totale 16.000 26.000

Dettaglio/Settori

La voce si riferisce alle commissioni di ingresso pagate al momento della sottoscrizione delle polizze assicurative

di capitalizzazione.

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Sezione 7 – Utile (Perdita) da cessione o riacquisto – Voce 90

7.1 – Composizione della voce 90 “Utile (Perdita) da cessione o riacquisto”:

Utile PerditaRisultato

nettoUtile Perdita

Risultato netto

1. Attività finanziarie1.1 Crediti1.2 Attività disponibili per la vendita 0 0 0 108.784 -186.938 -78.1541.3 Attività detenute sino alla scadenza

Totale (1) 0 0 0 108.784 -186.938 -78.1542. Passività finanziarie

2.1 Debiti2.2 Titoli in circolazione

Totale (2)Totale (1+2) 0 0 0 108.784 -186.938 -78.154

Totale

31/12/2010Voci / Componenti reddituali

Totale

31/12/2009

L’importo si riferisce alla plusvalenza generata dall’incasso della ripartizione finale dalla liquidazione della società

Centro Sviluppo S.p.A.

Sezione 8 – Rettifiche di valore nette per deterioramento – Voce 100

8.1 – “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”:

specifiche di portafoglio specifiche di portafoglio

1. Crediti verso banche- per leasing- per factoring- altri crediti

2. Crediti verso enti finanziari- per leasing- per factoring- altri crediti

3. Crediti verso la clientela- per leasing- per factoring- per credito al consumo- altri crediti -3.123.477 -2.960.879 2.825.258 40.587 -3.218.511 -1.924.536

Totale -3.123.477 -2.960.879 2.825.258 40.587 -3.218.511 -1.924.536

Voci / RettificheTotale

31/12/2010Totale

31/12/2009

Rettifiche di valore Riprese di valore

Le rettifiche di valore di portafoglio sono relative alla svalutazione dei crediti verso la clientela che ha chiesto la

sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti ai sensi della legge regionale 40/2010 per un importo pari a

circa 2,7 milioni di euro e all’accantonamento al fondo svalutazione forfettario per circa 200 mila euro. Il posticipo

di 12 mesi dei piani di ammortamento determina, ai soli fini IAS, un minor valore che verrà recuperato con i

maggiori interessi negli anni futuri fino al completo rimborso dei finanziamenti.

Le riprese di valore specifiche sono anch’esse una conseguenza indiretta del provvedimento regionale di

sospensione dei pagamenti in quanto quest’ultimo ha consentito, ad una buona parte della clientela scaduta

deteriorata o incagliata, di far fronte ai pagamenti arretrati non dovendo più onorare nuove fatture.

Le riprese di valore di portafoglio sono, invece, relative ai clienti classificati in bonis.

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8.2 – “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”:

1. Titoli di debito2. Titoli di capitale e quote di OICR -7.678 0 -7.678 -179.5253. Finanziamenti

Totale -7.678 0 -7.678 -179.525

Voci / RettificheTotale

31/12/2010Totale

31/12/2009Rettifiche di

valoreRiprese di

valore

Tali rettifiche hanno interessato esclusivamente la società Monterosa S.p.A.; per la società ISAV S.p.A., pur in

presenza di perdite con durata triennale e, nell’ultimo esercizio, superiore al 20% del patrimonio netto,non si è

proceduto ad alcuna rettifica in quanto la società si trova ancora in una fase di start-up e ha elaborato un piano

operativo con previsioni di risultati positivi a partire dal 2011 che è stato approvato dal Consiglio di

amministrazione e dall’Assemblea dei soci in data 5 maggio 2011.

8.4 – Composizione della sottovoce 100.b “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni

finanziarie”:

specifichedi

portafogliospecifiche

di portafoglio

1. Garanzie rilasciate 0 0 -1.300.000

2. Derivati su crediti

3. Impegni ad erogare fondi

4. Altre operazioni

Totali 0 0 0 0 0 -1.300.000

Totale 31/12/2009

Operazioni/Componenti reddituali

Rettifiche di valore Riprese di valoreTotale

31/12/2010

La rettifica era stata operata nel 2009 per svalutare una garanzia rilasciata sotto forma di pegno su denaro

depositato per complessivi 13 milioni di euro. Si è ritenuto che tale svalutazione sia ancora congruente con la

situazione finanziaria della società garantita e con il regolare pagamento delle rate di preammortamento del

finanziamento garantito.

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Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110

9.1 – Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”:

1. Personale dipendentea) salari e stipendi 4.288.987 3.845.210b) oneri sociali 1.178.855 1.074.953c) indennità di fine rapporto 0 0d) spese previdenziali 175.928 170.611e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 73.795 106.261f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:

- a contribuzione definita- a benefici definiti

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:- a contribuzione definita 260.822 235.520- a benefici definiti

h) altre spese 153.740 185.9012. Altro personale in attività 8.507 74.5403. Amministratori e sindaci 275.951 216.5204. Personale collocato a riposo5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società

6.416.585 5.909.516

Voci / SettoriTotale

31/12/2010Totale

31/12/2009

L’incremento superiore all’8% rispetto al precedente esercizio è dovuto essenzialmente all’assunzione di

nuovo personale, impiegato principalmente nell’attività del COA, che trova parziale copertura nei rimborsi

effettuati dall’Amministrazione regionale (vedi voce 160). Si segnala, inoltre, che a decorrere dall’esercizio 2010

l’accantonamento per il premio incentivante che viene corrisposto ai dirigenti nell’estate successiva all’esercizio di

competenza non è più ricompreso nella presente voce ma trova allocazione nella voce 150 “Accantonamenti netti

per rischi ed oneri”

9.2 – Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria:

31/12/2010 31/12/2009 mediaa) Dirigenti 7 7 7,0b) Quadri direttivi 31,5 30,5 31,0c) Restante personale 28 23 25,5

Totale 66,5 60,5 63,5

Al 31.12.2010 i dipendenti assunti con contratto part-time erano 5 tra i quadri direttivi e 5 nelle aree professionali.

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9.3 – Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”:

1. Consulenze professionali 94.839 186.379

2. Noleggio, manutenzione e gestione beni 91.029 61.977

3. Premi di assicurazione 149.678 106.085

4. Imposte indirette e tasse 458.003 542.073

5. Affitto e gestione immobili 1.077.901 1.063.825

6. Spese telefoniche e postali 109.708 103.336

7. Altri oneri amministrativi 536.743 513.156

Totale 2.517.901 2.576.831

Voci / SettoriTotale

31/12/2010Totale

31/12/2009

Nella voce “Affitto e gestione immobili” sono ricompresi gli oneri riconosciuti a Finaosta Iniziative s.r.l. per

l’utilizzo della sede sociale per oltre 1 milione di euro.

Sezione 10 – Rettifiche di valore nette su attività materiali – Voce 120

10.1 – Composizione della voce 120 “Rettifiche di valore nette su attività materiali”:

(a) (b) (c) (a+b-c)1. Attività ad uso funzionale

1.1 di proprietàa) terrenib) fabbricati 497 497c) mobili 14.307 14.307d) strumentali 68.942 68.942e) altri 9.220 9.220

1.2 acquisite in leasing finanziarioa) terrenib) fabbricatic) mobilid) strumentalie) altri

2. Attività riferibili al leasing finanziario3. Attività detenute a scopo di investimento 82.316 82.316

- di cui concesse in leasing operativoTotale 175.282 0 0 175.282

Risultato nettoVoci / Rettifiche e riprese di valore

AmmortamentoRettifiche di valore per

deterioramentoRiprese di valore

Sezione 11 – Rettifiche di valore nette su attività immateriali – Voce 130

11.1 – Composizione della voce 130 “Rettifiche di valore nette su attività immateriali”:

(a) (b) (c) (a+b-c)1. Avviamento2. Altre attività immateriali

2.1 di proprietà 223.766 223.7662.2 acquisite in leasing finanziario

3. Attività riferibili al leasing finanziario4. Attività concesse in leasing operativo

Totale 223.766 0 0 223.766

Risultato nettoVoci / Rettifiche e riprese di valore

AmmortamentoRettifiche di valore per

deterioramentoRiprese di valore

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Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150

13.1 – Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”:

Totale 31/12/2010

Totale 31/12/2009

1. Altri fondi per rischi ed oneri1.1 Controverse legali1.2 Oneri per il personale 118.381 115.0001.3 Altri

Totale 118.381 115.000

Tipologia di spesa

L’importo si riferisce all’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal principio IAS 19 a fronte del

premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del 35° anno di servizio e, a

decorrere dal presente esercizio, comprende anche l’accantonamento effettuato per il premio incentivante al

personale dirigente che, di norma, viene corrisposto nell’estate successiva all’anno di competenza. Fino allo scorso

esercizio tale importo trovava collocazione tra le spese per il personale, voce 110.a.

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Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160

14.1 – Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione”:

1. Oneri ristrutturazione forte e borgo di Bard -4.418.900 -2.906.8762. Oneri costruzione Telecabina Aosta-Pila -2.407.600 -758.4093. Oneri costruzione Funivia La Palud - Punta Helbronner -30.906 -1.184.1674. Oneri sponsorizzazione Heineken -6.393.686 -4.022.7875. Oneri gestione Finbard -338.041 -265.9376. Spese ufficio di Parigi -309.393 -280.9407. Spese ufficio di Bruxelles -145.593 -181.5798. COA -398.932 -92.9139. Oneri gestione COUP -533.333 010. Oneri gestione NUV -333.333 011. Oneri sostenuti per conto della RAVA -832.485 -525.93512. IRAP di competenza fondi -91.623 -110.40313. Oneri fiscali L.R. -825.406 -859.78019. Oneri costruzione COUP -44.064 021. Contributi a fondo perso -246.852 0

Costi sostenuti per conto di terzi -17.350.147 -11.189.72615. Sopravvenienze passive -36.320 -74.66117. Abbuoni e sconti passivi -22 -2418. Altri oneri -936 -250

Altri -37.278 -74.935

-17.387.425 -11.264.661

1. Rimborso oneri ristrutturazione forte e borgo di Bard 4.418.900 2.906.8762. Rimborso oneri costruzione Telecabina Aosta-Pila 2.407.600 758.4093. Rimborso oneri costruzione Funivia La Palud - PH 30.906 1.184.1674. Rimborso oneri sponsorizzazione Heineken 6.393.686 4.022.7875. Rimborso oneri gestione Finbard 338.041 265.9376. Rimborso spese ufficio di Parigi 365.102 261.1187. Rimborso spese ufficio di Bruxelles 112.328 140.5908. COA 917.496 187.1169. Rimborso oneri gestione COUP 533.333 010. Rimborso oneri gestione NUV 333.333 011. Rimborso consulenze 939.106 489.00812. Rimborso IRAP 91.623 110.40313. Rimborsi spese 204.237 211.54319. Rimborso oneri costruzione COUP 44.064 021. Rimborso contributi a fondo perso 246.852 0

Recuperi di spesa 17.376.607 10.537.95414. Compensi nostri rappresentanti 144.495 131.68415. Sopravvenienze attive 26.892 244.66817. Abbuoni e sconti attivi 48 5318. Altri proventi 232.265 401.352

Altri 403.700 777.75717.780.307 11.315.711

392.882 51.050Totale altri proventi e oneri di gestione

Totale

31/12/2010

Totale

31/12/2009

Totale oneri

Altri oneri di gestione

Totale 31/12/2010

Totale 31/12/2009

Totale proventi

Altri proventi di gestione

Le prime 5 voci e le voci 9, 10 e 21 rappresentano i costi sostenuti su mandato regionale interamente rimborsati

dalla Gestione speciale, mentre le voci 6 e 7 hanno un rimborso parziale.

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La voce 8, che si riferisce alle spese sostenute per l’attività del “Centro Osservazione e Attività sull’energia”, non

comprende, tra i costi, quello del personale che è contabilizzato interamente nella voce 110a; il rimborso indicato

tra i proventi copre interamente anche tale onere.

Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180

16.1 – Composizione della voce 180 “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”:

1. Immobili 1.1 Utili da cessione

1.2 Perdite da cessione2. Altre attività

2.1 Utili da cessione 52 02.2 Perdite da cessione -3.973 -8.287

Risultato netto -3.921 -8.287

VociTotale

31/12/2010Totale

31/12/2009

Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190

17.1 – Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”:

1. Imposte correnti 3.699.950 5.209.3502. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio4. Variazione delle imposte anticipate 45.426 -312.6745. Variazione delle imposte differite -4.132 -21.986

Imposte di competenza dell'esercizio 3.741.244 4.874.690

Totale 31/12/2010

Totale 31/12/2009

17.2 – Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio:

imponibile imposta aliquota imponibile imposta aliquotaImposta sull'utile lordo di esercizio 11.113.078 3.056.096 27,50% 20.818.259 620.384 2,98%Diff temporanee tassabili in esercizi successivi 0 0 0,00%Diff temporanee deducibili in esercizi successivi 181.206 49.832 0,45%Rigiro differenze temporanee deducibili esercizi precedenti -339.748 -93.431 -0,84%Rigiro differenze temporanee tassabili esercizi precedenti 0 0 0,00%Diff positive che non si riverseranno negli esercizi successivi 523.169 143.871 1,29% 626.830 18.680 0,09%Diff negative che non si riverseranno negli esercizi successivi -159.329 -43.815 -0,39% -1.733.795 -51.667 -0,25%Variazioni imposte correnti esercizi precedenti 0 0,00%Imposte sul reddito d'esercizio ed aliquota fiscale effettiva 3.112.553 28,01% 587.397 2,82%

IRES IRAP

Ai fini IRAP è stata utilizzata l’aliquota ridotta del 2,98 % introdotta dalla Legge regionale n. 15/2009.

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PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI

Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività’ svolta

D. GARANZIE E IMPEGNI

D.1 – Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni

Importo 31/12/2010

Importo 31/12/2009

1) Garanzie rilasciate di natura finanziariaa) Bancheb) Enti finanziaric) Clientela 11.700.000 11.700.000

2) Garanzie rilasciate di natura commercialea) Bancheb) Enti finanziaric) Clientela

3) Impegni irrevocabili a erogare fondia) Banche

i) a utilizzo certo 8.907.605 5.947.279ii) a utilizzo incerto

b) Enti finanziarii) a utilizzo certo 21.030.010 15.912.916ii) a utilizzo incerto

c) Clientelai) a utilizzo certo 42.235.762 41.148.038ii) a utilizzo incerto

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi6) Altri impegni irrevocabili

Totale 83.873.378 74.708.233

Operazioni

Gli impegni ad erogare verso banche e enti finanziari si riferiscono a provviste per operazioni di leasing

convenzionato a valere sui fondi della Gestione ordinaria, mentre gli impegni verso la clientela sono relativi sia al

saldo da erogare su finanziamenti già in essere (26,9 milioni) sia a finanziamenti deliberati ancora da stipulare (15,3

milioni).

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101

E. MERCHANT BANKING

E.1 – Tabella riepilogativa delle partecipazioni di merchant banking

Valore originario

Totale Rettifiche di

valore / Svalutazioni

Totale Riprese di

valore / Rivalutazioni

Valore di bilancio

Valore originario

Totale Rettifiche di

valore / Svalutazioni

Totale Riprese di

valore / Rivalutazioni

Valore di bilancio

1. Partecipazionia) controllate

- banche ed enti finanziari- altri soggetti

b) controllate congiuntamente- banche ed enti finanziari- altri soggetti

c) sottoposte a influenza notevole- banche ed enti finanziari- altri soggetti

2. Altre interessenze(Att. finanz. disp. per la vendita.)

- banche ed enti finanziari- altri soggetti 695.407 7.431 687.975 695.407 7.431 687.975

Totale 695.407 7.431 687.975 695.407 7.431 687.975

Totale 31/12/2010 Totale 31/12/2009

Attività finanziarie disponibili per la vendita

E.3 – Variazioni annue delle partecipazioni di merchant banking:

A. Esistenze iniziali 688.212B. Aumenti

B1. AcquistiB2. Riprese di valoreB3. Altre variazioni

C. DiminuzioniC1. VenditeC2. Rettifiche di valore 0C3. Altre variazioni

D. Rimanenze finali 688.212

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102

H. OPERATIVITA’ CON FONDI DI TERZI

H.1 – Natura dei fondi e forme di impiego

1. Attività in bonis- leasing finanziario 13.429.199 13.429.199- factoring- altri finanziamenti 770.162.033 710.458.821 727.638.072 668.144.226

di cui: per escussione di garanzie e impegni- partecipazioni 646.118.531 694.547.969

di cui: per merchant banking- garanzie e impegni 40.931.832 40.917.686 43.044.744 39.222.872

2. Attività deteriorate2.1 Sofferenze- leasing finanziario 166.118 166.118- factoring- altri finanziamenti 12.119.852 6.361.861 11.671.195 5.913.205

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni2.2 Incagli- leasing finanziario- factoring- altri finanziamenti 3.930.798 3.930.798 2.300.205 2.299.087

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni2.3 Esposizioni ristrutturate- leasing finanziario- factoring- altri finanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni2.4 Esposizioni scadute- leasing finanziario- factoring- altri finanziamenti 130.588 130.588 1.273.580 1.273.580

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni

Totale 1.486.988.952 761.799.754 1.494.071.083 716.852.970

Totale 31/12/2009Fondi pubblici

di cui: a rischio proprio

Voci/Fondi

Totale 31/12/2010Fondi pubblici

di cui: a rischio proprio

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103

H.2 – Valori lordi e netti delle attività a rischio proprio

Valore lordoRettifiche di

valoreValore netto

1. Attività in bonis- leasing finanziario- factoring- altri finanziamenti 710.458.821 1.146.508 709.312.313

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni 40.917.686 40.917.686- partecipazioni

di cui: per merchant banking2. Attività deteriorate

2.1 Sofferenze- leasing finanziario- factoring- altri finanziamenti 6.361.861 3.310.362 3.051.499

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni2.2 Incagli- leasing finanziario- factoring- altri finanziamenti 3.930.798 1.431.267 2.499.532

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni2.2 Esposizioni ristrutturate- leasing finanziario- factoring- altri finanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni2.3 Esposizioni scadute- leasing finanziario- factoring- altri finanziamenti 130.588 12.436 118.152

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni

Totale 761.799.754 5.900.572 755.899.181

VoceFondi pubblici

H.3 – Altre informazioni

H.3.1 – Attività a valere su fondi di terzi

Al fine di dare un’informazione integrativa, nel presente punto vengono forniti i valori più significativi delle

operazioni effettuate su mandato regionale il cui rischio ricade esclusivamente sull’Amministrazione regionale e

che pertanto non sono stati inclusi nel perimetro di redazione del bilancio.

H.3.1.1 – Attività finanziarie disponibili per la vendita.

Nella tabella seguente sono esposte le società nelle quali Finaosta S.p.A. detiene una partecipazione di minoranza

per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale (i valori sono espressi in migliaia di Euro).

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104

Denominazione impreseValore di bilancio

Quota di partecipaz

ione %

Disponibilità voti %

SedeTotale attivo

Totale ricavi

Importo del Patrimonio

netto

Risultato dell'ultimo esercizio

Quotazione (Si/No)

Servizi Previdenziali VDA S.p.A. 52 50,00% 50,00% Aosta 1.697 556 130 5 NoDeval S.p.A 20.959 49,00% 49,00% Aosta 123.948 30.187 63.165 6.045 NoS.A.G.I.T. S.p.A. 329 49,00% 49,00% Gressoney St. Jean 1.803 687 829 -471 No

S.I.R.T. S.p.A. 783 49,00% 49,00% Torgnon 16.188 1.497 2.214 104 NoS.I.T.I.B S.p.A. 371 49,00% 49,00% Brusson 1.435 375 856 -332 NoSIMA S.p.A. 23.132 49,00% 49,00% Pollein 49.764 2.878 48.484 -453 NoVallenergie S.p.A. 59 49,00% 49,00% Aosta 37.638 35.788 1.214 -666 NoFunivie Gran Paradiso S.p.A. 481 46,97% 46,97% Cogne 7.063 702 1.108 -455 No

Funivie di Champorcher S.p.A. 689 45,29% 45,29% Champorcher 6.836 683 1.522 -175 NoChamois Impianti S.p.A. 552 42,81% 42,81% Chamois 4.617 730 1.291 -297 NoS.I.T. Saint Barthelemy S.r.l. 8 39,56% 39,56% Nus 125 49 53 3 No

Grand Saint Bernard S.p.A. 319 34,14% 34,14% St.Rhemy en Bosses 3.852 566 816 -263 NoSISKI S.r.l. 509 33,79% 33,79% Saint Christophe 4.431 5.489 1.495 -9 NoC.I.RI. S.p.A. 127 33,75% 33,75% Courmayeur 397 130 336 -40 NoGE.CA. S.r.l. 61 30,00% 30,00% Pollein 576 648 292 4 NoVerres S.p.A. 1.551 27,35% 27,35% Verres 29.623 51.733 5.670 -5.452 No

Pila S.p.A. 1.724 24,29% 24,29% Gressan 37.094 7.550 12.954 507 NoISECO S.p.A. 21 20,00% 20,00% Saint Marcel 6.434 6.182 1.255 286 NoFunivie Monte Bianco S.p.A. 39 15,18% 15,18% Courmayeur 3.384 2.668 1.028 193 No

D.T.Valgrisenche s.r.l. 2 3,56% 3,56% Valgrisenche 108 174 60 3 NoL.M.E. S.p.A. in liquidazione 0 2,94% 2,94% Torino 2.357 79 2.203 43 No

Totale 51.768

I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’esercizio chiuso nel corso del 2010.

Per informazioni sull’andamento delle società partecipate si rimanda alla relazione sulla gestione.

H.3.1.2 – Partecipazioni.

Nella tabella seguente sono esposte le società nelle quali Finaosta S.p.A. detiene una partecipazione di controllo

per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale (i valori sono espressi in migliaia di Euro).

Denominazione impreseValore di bilancio

Quota di partecipaz

ione %

Disponibilità voti %

Sede Totale attivo Totale ricavi

Importo del Patrimonio

netto

Risultato dell'ultimo esercizio

Quotazione (Si/No)

C.V.A. S.p.A.* 417.481 100,00% 100,00% Chatillon 1.146.372 225.169 827.351 85.011 NoCompl. Ospedaliero U.Parini S.r.l. 907 100,00% 100,00% Aosta 1.281 117 907 0 NoNuova Università Valdostana S.r.l. 893 100,00% 100,00% Aosta 964 364 893 0 NoStruttura Valle d'Aosta S.r.l. 67.939 100,00% 100,00% Aosta 89.411 3.690 69.650 -1.232 NoAutoporto Valle d'Aosta S.p.A. 35.592 98,00% 98,00% Pollein 39.973 2.068 36.882 88 NoCervino S.p.A. 31.541 96,70% 96,70% Valtournenche 66.328 12.076 37.330 -717 NoProgetto Formazione S.c.r.l.* 1.421 91,77% 91,77% Pollein 12.536 1.866 719 22 NoCMBF S.p.A. 9.785 85,07% 85,07% Courmayeur 47.726 9.880 17.031 -681 NoFinbard S.p.A. 232 81,82% 81,82% Bard 1.327 4.681 283 0 NoMONTEROSA S.p.A. 6.631 75,94% 75,94% Gressoney L. T. 76.395 12.313 8.732 -3.178 NoFunivie Piccolo S. Bernardo S.p.A. 6.466 63,63% 63,63% La Thuile 20.412 6.198 12.139 -875 NoCime Bianche S.p.A. 4.821 63,39% 63,39% Valtournenche 32.199 3.274 7.605 -171 No

Totale 583.709

I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’esercizio chiuso nel corso del 2010, ad eccezione delle società

C.V.A. S.p.A. e Progetto Formazione S.c.r.l. per le quali l’ultimo bilancio disponibile è relativo al 2009.

Per informazioni sull’andamento delle società controllate si rimanda alla relazione sulla gestione.

H.3.1.3 – Crediti verso la clientela.

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105

Nella tabella seguente sono esposti i finanziamenti effettuati sotto forma di mutui, leasing e prestiti obbligazionari

per conto dell’Amministrazione regionale in Gestione Speciale e nei fondi di rotazione di cui alle ll.rr. n. 46/1985,

n. 22/1998, n. 9/2003, n.11/2002, n. 52/2009 e al DOCUP Obiettivo 2.

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate1. Leasing finanziario 13.429.199 166.118 13.429.199 166.118

- di cui: senza opzione finale d'acquisto2. Factoring

- pro-solvendo- pro soluto

3. Credito al consumo (incluse carte revolving )4. Carte di credito5. Altri finanziamenti 59.703.213 5.877.731 59.493.846 5.759.109

- di cui: da escussione di garanzie e impegni6. Titoli di debito

- titoli strutturati- altri titoli di debito 1.176.768 1.176.768

7. Altre attivitàTotale valore di bilancio 73.132.412 7.220.617 72.923.045 7.101.995

ComposizioneTotale Totale

31/12/2010 31/12/2009

H.3.1.4 – Attività materiali.

Nella tabella che segue sono esposti i valori relativi ai cespiti acquisiti per conto d’Amministrazione regionale,

utilizzati direttamente o concessi in locazione ed in leasing.

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

1. Attività ad uso funzionale1.1 di proprietàa) terrenib) fabbricati 5.179.688 5.328.736c) mobilid) strumentalie) altri1.2 acquistate in leasing finanziarioa) terrenib) fabbricatic) mobilid) strumentalie) altri

Totale 1 5.179.688 0 5.328.736 02. Attività riferibili al leasing finanziario

2.1 beni inoptati2.2 beni ritirati a seguito di risoluzione2.3 altri beni 10.539.142 11.260.790

Totale 2 10.539.142 0 11.260.790 03. Attività detenute a scopo di investimento

- di cui: concesse in leasing operativoTotale 3 0 0 0 0

Totale (1+2+3) 15.718.831 0 16.589.526 0Totale (attività al costo e rivalutate) 15.718.831 16.589.526

Voci / Valutazione

Totale31/12/2009

Totale31/12/2010

I decrementi sono conseguenti al normale processo di ammortamento.

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106

H.3.2 – Fondi di terzi

Nella tabella che segue sono elencati i fondi di dotazione gestiti per conto dall’Amministrazione regionale suddivisi tra fondi a rischio diretto di Finaosta S.p.A. e fondi il cui

rischio ricade sull’Amministrazione regionale con l’evidenziazione delle variazioni intervenute nell’esercizio a valere sui fondi stessi. Gli importi esposti sono calcolati

utilizzando i principi contabili civilistici e non quelli IAS adottati per le altre voci del bilancio.

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107

SaldI al 31-12-2009 Variazioni in aumento Variazione in diminuzione

Norma di riferimentoFondo di dotazione

Incrementi / decrementi

esercizi precedenti

Stanziamenti dell'esercizio

Trasferimenti da altri fondi

Incrementi/ decrementi

maturati nell'esercizio

Trasferimenti ad altri fondi

Prelievi esercizio e pagamenti

effettuati per conto RAVA

Contributi erogati

nell'esercizio (**)

Rimborsi gestione strutture

Consulenze addebitate

Costi di costruzione, di

ristrutturazione e acquisto

attrezzature addebitati

Commissioni addebitate

SaldI al 31-12-2010

L.R. 101/1982 0 6.458.927 54.987 850.000 112.426 5.551.489L.R. 33/1973 108.880.803 59.747.817 2.381.929 1.775.079 300.000 1.003.312 3.641.805 167.840.511L.R. 76/1984 221.789.084 85.349.670 20.000.000 4.352.461 4.649.564 326.841.652L.R. 43/1996 19.548.137 507.594 14.483 4.000.000 237.378 293.998 24.013.593L.R. 33/1993 774.685 15.117 2.716 9.309 783.210L.R. 19/2001 143.203.291 2.377.027 100.000 749.673 2.473.091 143.956.901L.R. 6/2003 43.767.691 1.501.750 2.800.000 233.876 137.545 694.990 47.470.782L.R. 6/2003 (1) 446.057 45 446.057 1.202 246.852 3.500 643.009L.R. 7/2004 3.000.000 197.576 8.912 800.000 50.211 2.356.277L.R. 29/2006 1.850.000 15.415 0 15.843 10.253 1.871.005L.R. 17/2007 1.950.000 81.671 12.765 7.639 2.036.797Totale gestioni a rischio diretto 545.209.749 156.252.609 22.842.469 6.900.000 7.444.892 1.950.000 1.140.856 246.852 0 0 0 11.946.785 723.365.226

LL.RR. 7/2006 art. 5, 86/92, 88/85, 76/94, 38/98 e 4/05 (*) 778.448.206 46.868.308 31.048.660 31.372.215 68.885.000 7.548.781 1.818.368 7.853.727 7.590.551 6.449.602 787.591.361L.R. 46/1985(*) 32.772.263 12.283.008 238.131 4.000.000 727.060 40.566.343L.R. 62/1993 (*) 582.285 226.086 2.209 800.000 6.639 3.941L.R. 22/1998 (*) 1.851.791 266.405 67.049 150.000 7.949 2.027.295L.R. 84/1993(*) 24.916.084 3.823.070 11.023.841 486.443 7.335.308 0 32.914.129L.R. 3/2000 (*) 0 -40 0 0 -40L.R. 9/2003 (*) 42.375 1.896 196 0 44.467DOCUP Ob.2 (*) 1.017.374 76.091 5.688 0 1.099.153L.R. 11/2002 (*) 116.473 499 28 1.303 115.697D.G.R. 2121/2009 (*) 421.276 211 421.276 2.012 51.040 6.600 787.135L.R. 52/2009 ( *) 0 0 500.000 1.055 100 500.955Totale gestioni senza rischio 840.168.126 63.545.535 42.993.776 0 32.175.026 4.950.000 68.885.000 14.935.129 1.818.368 7.853.727 7.590.551 7.199.253 865.650.436TOTALE 1.385.377.875 219.798.144 65.836.245 6.900.000 39.619.918 6.900.000 70.025.856 15.181.981 1.818.368 7.853.727 7.590.551 19.146.038 1.589.015.662(*): Il rischio sulle operazioni in essere grava sull'Amministrazione regionale(**): Trattasi di contributi a fondo perduto erogati sulla base di disposizioni dell'Amministrazione regionale.(1): Contributi per artigiani e industria

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2010

108

Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Nel corso del 2010 sono state oggetto di ulteriore implementazione le attività di adeguamento alle disposizioni di

vigilanza prudenziale disciplinate da Banca d'Italia nella Circolare 216/96, con particolare riferimento a Basilea 2.

La struttura regolamentare prudenziale si fonda sulla base di tre parti distinte, note come “pilastri”.

Primo Pilastro: Requisiti Patrimoniali

Nell’ambito del primo pilastro sono disciplinati i requisiti patrimoniali che gli intermediari sono tenuti a rispettare

affinché dispongano del patrimonio minimo necessario a fronteggiare i tipici rischi dell’attività bancaria e

finanziaria (rischio di credito e di controparte, rischi di mercato e rischi operativi).

Al fine di determinare il suddetto requisito patrimoniale, la normativa prevede, per ogni tipologia di rischio,

metodologie alternative di calcolo che gli intermediari possono adottare in funzione del livello di sofisticazione e

di complessità dei propri sistemi interni di misurazione e gestione dei rischi.

Secondo Pilastro: Processo di Controllo Prudenziale

Il secondo pilastro ha introdotto l’obbligo per le banche di attuare un processo interno di autovalutazione della

propria adeguatezza patrimoniale (“Internal Capital Adequacy Assessment Process” - ICAAP) in rapporto al

proprio profilo di rischio e di dotarsi, a tal fine, di strategie e di processi di controllo prudenziale dell’adeguatezza

patrimoniale, attuale e prospettica, volti a determinare il livello di capitale interno adeguato a fronteggiare ogni

tipologia di rischio, anche aggiuntivo rispetto a quelli presidiati dal requisito patrimoniale complessivo di primo

pilastro.

L’adeguatezza del processo interno di autovalutazione nonché l’affidabilità e la coerenza dei relativi risultati sono

sottoposti ad un processo valutativo (“Supervisory Review and Evaluation Process” - SREP) di competenza

dell’Autorità di Vigilanza, che riesamina l’ICAAP e formula un giudizio complessivo sulla banca.

Terzo Pilastro: Informativa al Pubblico

Il terzo pilastro, al fine di rafforzare la trasparenza nei confronti del mercato e di favorire una più accurata

valutazione della solidità patrimoniale degli intermediari, ha introdotto l’obbligo di pubblicare un’informativa al

pubblico riguardante l’esposizione ai rischi con indicazione delle caratteristiche principali dei sistemi preposti

all’identificazione, misurazione e gestione degli stessi e informazioni dettagliate sull’adeguatezza patrimoniale

dell'intermediario stesso. A tal proposito, si specifica che Finaosta S.p.A. pubblica l'informativa al pubblico sul

Terzo Pilastro sul proprio sito internet all'indirizzo www.finaosta.com, nella sezione dedicata.

Coerentemente con il disposto normativo per gli intermediari di classe 3, Finaosta S.p.A. ha adottato per la

quantificazione dei rischi di primo pilastro e secondo pilastro le seguenti metodologie:

− il metodo standardizzato semplificato per quantificare il rischio di credito;

− il metodo Basic Indicator Approach per quantificare il rischio operativo;

− il metodo semplificato secondo l'algoritmo di Granularity Adjustment per quantificare il rischio di

concentrazione single name;

− il metodo previsto dal modello ABI-PriceWaterHouseCoopers per quantificare il rischio di concentrazione

geosettoriale;

− la metodologia semplificata proposta dalla normativa di vigilanza per il calcolo del rischio tasso di interesse.

Al fine della quantificazione del capitale interno complessivo da allocare a fronte dei rischi misurati di Primo e

Secondo Pilastro Finaosta S.p.A. adotta la metodologia building block semplificata che prevede di sommare tra

loro i capitali interni calcolati a fronte di ciascuno dei rischi misurati.

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2010

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A seguito delle suddette scelte, Finaosta S.p.A. ha posto in essere, come disposto dalla normativa in vigore, un

processo di autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale presentando a Banca d'Italia la rendicontazione ICAAP

con riferimento ai dati al 31 dicembre 2010 (approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta svoltasi il 28

aprile 2011).

Il processo ICAAP, secondo le indicazioni fornite dall'Organo di Vigilanza, è stato sviluppato identificando le

seguenti macro fasi:

− mappatura dei rischi sulla base dell’elenco fornito, a titolo esemplificativo, dall'Allegato K della Circolare

216/96, Parte Prima, Capitolo V, Sezione XI. È stata fornita per ciascuna tipologia di rischio una definizione

puntuale. Il risultato dell'attività di risk assessment è stato riepilogato nel documento "Mappa dei Rischi",

approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 17.12.2010;

− definizione dei ruoli e dei compiti degli organi societari e delle diverse funzioni aziendali coinvolte

direttamente o indirettamente nel processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale. A tal fine è stato

redatto il documento "Ruoli e Compiti degli Organi Societari e delle funzioni aziendali coinvolte nel processo

ICAAP", approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta svoltasi il 17.12.2010;

− definizione dell'articolazione del processo interno di adeguatezza patrimoniale, mediante l’illustrazione dei

passaggi logici e delle modalità operative utilizzati per calcolare il capitale interno complessivo necessario alla

copertura dei rischi rilevanti a cui Finaosta S.p.A. è esposta in termini attuali e prospettici. Tale attività è stata

illustrata nel documento "Mappatura del Processo ICAAP", approvato dal Consiglio di Amministrazione nella

seduta del 17.12.2010;

− redazione del documento "Resoconto del Processo ICAAP", approvato dal Consiglio di Amministrazione nella

seduta del 28.04.2011.

3.1 Rischio di credito

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

Il rischio di credito è un rischio tipico dell’attività di intermediazione creditizia, può essere considerato il

principale rischio a cui Finaosta S.p.A. è esposta, tenuto conto che l’erogazione del credito costituisce la principale

attività di business esercitata dalla società. Nello svolgimento dell'attività tradizionale di intermediazione

creditizia, Finaosta S.p.A. è, infatti, esposta al rischio che i crediti erogati non vengano rimborsati dai prenditori

alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente svalutati.

La mission aziendale è quella di contribuire a promuovere lo sviluppo economico, sociale e territoriale della Valle

d’Aosta. Finaosta S.p.A., infatti, come indicato nello Statuto, promuove e compie attività o pone in essere

interventi che, seguendo le linee guida di una politica di programmazione regionale ed in armonia con le direttive

da quest’ultima emanate, sono tesi a favorire lo sviluppo socio-economico del territorio regionale.

L’attività istituzionale è svolta con l’obiettivo di mantenimento della solidità patrimoniale seguendo una logica di

sana e prudente gestione aziendale.

Con riferimento alle informazioni quantitative dettagliate nel presente bilancio, Finaosta S.p.A. attua gli interventi

previsti dagli articoli 5 (oggetto sociale) e 6 dello Statuto (modalità e limiti) attraverso la Gestione Ordinaria,

utilizzando mezzi propri, o tramite risorse di terzi (Regione Autonoma Valle d’Aosta) con i Fondi di rotazione

regolati da specifiche Leggi Regionali.

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2010

110

L’esposizione verso il rischio di credito è completamente a carico di Finaosta S.p.A. nella Gestione Ordinaria e nei

Fondi di Rotazione a Rischio, mentre è assente per la Gestione Speciale e i Fondi di rotazione a carico della

Regione Autonoma Valle d'Aosta; questi ultimi non rientrano nel perimetro del bilancio.

Il dimensionamento e la composizione del portafoglio crediti riflettono le necessità finanziarie di due specifici

segmenti di clientela: le famiglie e l'imprenditoria di piccola e media dimensione; la localizzazione dei crediti per

finanziamenti, vista la natura istituzionale di Finaosta S.p.A., è prevalentemente la Valle d'Aosta.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Il processo creditizio si articola è nelle seguenti fasi:

- politica creditizia;

- valutazione del merito creditizio dei richiedenti il fido;

- concessione del credito;

- controllo andamentale dei crediti;

- gestione dei crediti non perfoming;

- misurazione e controllo dei rischi creditizi.

La politica creditizia nell'attività di erogazione di mutui è, per la maggior parte, regolata da Leggi Regionali che

impongono, tra gli altri, la tipologia di controparti, i limiti massimi di importo erogabile, i tassi di interesse da

applicare e la durata del finanziamento.

Le normative regionali sono integrate da disposizioni interne che disciplinano il processo del credito e ne

definiscono le successive fasi di gestione, monitoraggio e controllo.

Il Consiglio di Amministrazione, nell’esercizio della responsabilità attinente l’istituzione di un efficace sistema di

gestione e controllo del rischio di credito, ha:

− deliberato l’attribuzione delle responsabilità alle strutture aziendali coinvolte conferendo specifici poteri

deliberativi al Comitato Esecutivo, al Direttore Generale e ad altre figure aziendali anche con l'obiettivo di

rendere più efficaci ed efficienti i vari processi decisionali;

− individuato e approvato le Politiche di Assunzione dei Rischi, relativamente alle quali provvede ad un riesame

periodico al fine di assicurarne l’efficacia nel tempo;

− approvato le modalità attraverso le quali il rischio di credito è rilevato e valutato;

− deliberato le modalità di calcolo dei requisiti prudenziali e del valore da allocare come capitale interno a fronte

del rischio di credito.

Le "Politiche di Assunzione dei Rischi", periodicamente riviste, descrivono gli indicatori di rilevanza utili

all’individuazione di anomalie, monitorati costantemente dall'Ufficio Gestione Rischi. Nell’elaborazione delle

politiche creditizie è stata posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo di rischio /

rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con le regole definite dall'Alta Direzione e approvate dal Consiglio

di Amministrazione. In ottemperanza alla normativa di Basilea 2, le Politiche di Assunzione dei Rischi citate

comprendono anche la definizione delle soglie di risk appetite e il monitoraggio dei coefficienti patrimoniali (Tier

1 Ratio e Total Capital Ratio).

Un controllo sul corretto esercizio dei poteri deliberativi è realizzato dalle funzioni di controllo di secondo e terzo

livello nell’ambito delle rispettive verifiche periodiche.

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111

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il processo di gestione del rischio in esame è ispirato al principio di separatezza tra le attività proprie del processo

istruttorio rispetto a quelle di gestione / monitoraggio dei crediti.

L’intero processo del credito è costantemente oggetto di attenzione e sottoposto ad accurate verifiche. La gestione

del rischio credito viene monitorata su tre livelli:

a) a livello di singola controparte nel momento dell’istruttoria della pratica (attività espletata dai Servizi che

predispongono l’istruttoria);

b) a livello di portafoglio complessivo per quanto riguarda i finanziamenti già erogati (attività a cura dell’Ufficio

Gestione Rischi);

c) a livello di posizione per i crediti scaduti (attività svolta dalla Direzione Legale e Contenzioso / Direzione

Investimenti e Sistemi).

Le fasi dell'istruttoria fidi (valutazione, concessione, monitoraggio) sono disciplinate nelle varie procedure interne

che sono state riviste nel corso dell'ultimo anno.

L’istruttoria è disciplinata da procedure organizzative che concernono il controllo formale e di merito della

richiesta di finanziamento, l’inserimento dei dati nel sistema informativo, la raccolta di informazioni (esterne ed

interne) sul richiedente, l’attività di valutazione del merito del credito e delle garanzie presentate, di redazione

della relazione istruttoria, di definizione delle condizioni contrattuali e di delibera dell’agevolazione.

Sulla scorta del quadro informativo che emerge dalle analisi e dai riscontri effettuati e in seguito alla validazione e

all’interpretazione delle informazioni assunte, viene accertata la capacità di rimborso del credito richiesto, in

relazione alle potenzialità economiche e reddituali del richiedente e alla garanzia offerta.

L’analisi può differenziarsi secondo il profilo economico del richiedente, della Legge regionale di riferimento o in

relazione all’appartenenza al settore privato/imprese.

Gli interventi sui Fondi di rotazione sono disciplinati da leggi regionali, da delibere della Giunta regionale e da

apposite convenzioni stipulate con l’Amministrazione regionale.

Tali interventi sono deliberati dall’Amministrazione regionale, che provvede alla valutazione dell’ammissibilità

della spesa, alla determinazione dell’importo del finanziamento, della durata e del tasso di interesse e sono

successivamente soggetti all’istruttoria di Finaosta S.p.A. attività che consiste nella valutazione del merito di

credito del prenditore e delle garanzie collegate.

Ciò implica una rigidità, sia sulla stratificazione del tipo di clienti affidati (per tipologia e per dislocazione

geografica) sia sulle condizioni di tasso applicate, che non è modificabile da scelte di gestione interna.

Gli interventi in Gestione Ordinaria prevedono la presentazione della richiesta direttamente a Finaosta S.p.A., che

effettua l’istruttoria e, ad avvenuta delibera, procede all’erogazione, previa acquisizione delle garanzie e

subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste nella delibera stessa.

Per quanto riguarda gli interventi in Gestione Ordinaria la politica seguita è quella di mantenere i tassi di interesse

in linea con l’azione della società secondo quanto previsto dallo statuto.

Gli interventi sulla Gestione Ordinaria sono di norma erogati a favore di imprese e sono disciplinati dalle norme

contenute nella Legge regionale 07/2006 e nello Statuto nonché in apposite delibere del Consiglio di

Amministrazione, che regolamentano, in armonia con le disposizioni emanate dalla Comunità Europea in materia

di agevolazioni a favore di imprese, i requisiti soggettivi, gli investimenti finanziabili, la percentuale di

finanziabilità, il tasso di interesse.

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Nel processo di erogazione le funzioni aziendali si avvalgono di procedure informatiche personalizzate e

sviluppate anche internamente.

La Direzione Legale e Contenzioso interviene sistematicamente nella gestione delle azioni da attuare a seguito dei

ritardi di rata in termini di sollecitazione e/o altre attività mirate a contenere l'esposizione creditizia.

La procedura organizzativa interna in tema di monitoraggio del credito descrive le attività da svolgere a cura della

Direzione Legale e Contenzioso: sono dettagliati "step procedurali" diversificati a seconda della classificazione del

credito che prevedono anche l'analisi dei bilanci, l'aggiornamento delle visure e delle perizie. L' attività di revisione

degli affidamenti, ossia di aggiornamento dell'istruttoria, è svolta dalla Direzione Investimenti e Sistemi su

nominativi segnalati dalla Direzione Legale e Contenzioso .

Durante l’esercizio 2010 è proseguita da parte dell'Ufficio Gestione Rischi l’attività di elaborazione e

implementazione di un sistema di reporting mensile e trimestrale che, con gradi di analiticità differenti, espone

informazioni sulla situazione del portafoglio finanziamenti offrendo una vista per gestione e settore sull'analisi dei

crediti perfoming e non perfoming, sul grado di copertura del fondo svalutazione, oltre ad un raffronto

andamentale degli stessi.

Le analisi effettuate permettono di valutare l'esposizione dello stato di salute del portafoglio crediti anche

nell'ottica di costituire la base per le rilevazioni andamentali di anomalie.

Per il calcolo dell’esposizione netta, è attualmente previsto che il valore del fondo svalutazione analitico sia

aggiornato, complessivamente e ufficialmente, due volte all’anno in corrispondenza delle valutazioni fatte in sede

di redazione del bilancio annuale e semestrale.

La reportistica direzionale monitora dunque le politiche di copertura dei crediti ed ha, inoltre, il compito di

presentare all’Alta Direzione l’andamento degli indicatori sintetici di rischio (indicatori di early warning) per una

migliore e tempestiva predisposizione di piani d’azione necessari a mitigare od evitare i fattori di rischio.

La reportistica prodotta è oggetto di condivisione mensile con la Direzione Generale e trimestrale con il Consiglio

di Amministrazione.

2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Nell'espletamento dell'attività istituzionale di erogazione mutui, Finaosta S.p.A. di norma acquisisce garanzie reali

(ipoteche). Al fine di tutelare maggiormente l’assunzione dei rischi, ove ritenuto necessario, come disciplinato

nelle procedure interne, acquisisce garanzie personali (fideiussioni).

Si sottolinea che relativamente alla quantificazione del capitale interno da allocare a fronte del rischio credito,

Finaosta S.p.A. non utilizza strumenti di Credit Risk Mitigation a fini prudenziali e, pertanto, non beneficia di

riduzioni in termini di ponderazioni differenti nell'attribuzione delle esposizioni nelle varie classi di attività

(portafogli regolamentari).

2.4 Attività finanziarie deteriorate

La gestione dei crediti deteriorati, presidiata dalla Direzione Legale e Contenzioso, è diretta ad assumere le

iniziative o gli interventi necessari per ricondurre i crediti alla normalità ovvero per il recupero degli stessi in

presenza di situazioni che impediscano la prosecuzione del rapporto.

Le definizioni delle categorie di rischio utilizzate da Finaosta S.p.A. corrispondono a quelle prescritte ai fini di

vigilanza e redazione del bilancio integrate con disposizioni interne che fissano i criteri e le regole per il passaggio

dei crediti nell'ambito delle diverse categorie di rischio.

In particolare, le esposizioni deteriorate sono articolate nelle seguenti classi di rischio:

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− esposizioni in sofferenza, rappresentate dalla totalità delle esposizioni in essere con soggetti in stato di

insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili a prescindere dalle garanzie che le assistono e/o dalle

eventuali previsioni di perdita;

− esposizioni incagliate, rappresentate dalle totalità delle esposizioni nei confronti dei debitori che vengono a

trovarsi in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che si prevede possa essere rimossa in congruo periodo

di tempo;

− esposizioni ristrutturate, rappresentate da quelle esposizioni per le quali, a causa di un deterioramento dei

requisiti economico finanziari del debitore, si acconsente a modifiche delle originarie clausole contrattuali che

comportano una perdita;

− esposizioni scadute e/o sconfinanti, rappresentate dalle esposizioni insolute e/o sconfinanti in via continuativa

secondo parametri di importo e di durata fissati dalle vigenti disposizioni di vigilanza.

In base a quanto dettagliato nella procedura "Monitoraggio del Credito", i crediti, a fini gestionali e di

monitoraggio, sono internamente classificati con le seguenti codifiche (codici di stato):

000 – finanziamento deliberato in attesa di erogazione;

100 – credito in bonis (credito in corrente con il pagamento delle rate);

200 – credito in ritardo entro 60 giorni;

250 – credito in ritardo da 61 fino a 90 giorni;

300 – credito scaduto da 91 fino a 180 giorni;

400 – credito scaduto deteriorato (credito scaduto da 181 fino a 270 giorni);

450 – credito scaduto deteriorato (credito scaduto da 271 fino a 360 giorni);

500 – credito incagliato 1° fascia (credito scaduto da 361 fino a 540 giorni);

550 – credito incagliato 2° fascia (credito scaduto da oltre 540 giorni);

560 – credito classificato a incaglio (credito in temporanea situazione di obiettiva difficoltà indipendentemente dai

giorni di ritardo);

700 – credito classificato a sofferenza;

750 – credito estinto contabilmente con evidenza di una perdita;

800 – credito estinto con evidenza di una perdita;

900 – credito ristrutturato;

999 – credito estinto.

La classificazione delle attività deteriorate avviene sulla base di un processo continuo che, a partire dalla

concessione iniziale del finanziamento, si esplica in attività di monitoraggio tese alla pronta individuazione di

eventuali anomalie.

Per quanto concerne i crediti in sofferenza, incagliati, ristrutturati e scaduti viene effettuato un monitoraggio di tipo

andamentale finalizzato a:

- verificare la reversibilità o meno dello stato di difficoltà economico-finanziaria delle controparti;

- valutare i piani di rientro presentati dai debitori con riferimento alle relative capacità di rimborso nei previsti dai

piani stessi;

- esaminare l'esito delle iniziative assunte per normalizzare / recuperare i crediti stessi;

- determinare le relative previsioni di perdita in modo analitico per gli scaduti da oltre 180 giorni, ed in modo

forfettario per i crediti in bonis e scaduti da meno di 180 giorni.

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114

La Direzione Legale e Contenzioso avvia il monitoraggio delle posizioni creditorie a partire dal giorno in cui la

procedura automatizzata segnala un credito in ritardo da 61 fino a 90 giorni (codice di stato 250); la procedura

consente, dunque, di intercettare tali posizioni già durante la prima fase di sconfino.

La presa in carico delle posizioni avviene giornalmente, le fasi del monitoraggio consistono in azioni di sollecito al

pagamento, redazione di scheda informativa, aggiornamento dell'istruttoria (attività svolta dalla Direzione

Istruttorie e Sistemi, su richiesta della Direzione Legale e Contenzioso, per le pratiche che per la prima volta

registrano codice di stato pari a 400) e valutazione di proposta di passaggio di stato ad incaglio / sofferenza

(delibera a carico della Direzione Generale).

Il ripristino in bonis delle posizioni scadute ed incagliate avviene in automatico con il versamento delle rate

arretrate, mentre per le posizioni in sofferenza con specifica delibera della Direzione Generale su proposta della

Direzione Legale e Contenzioso.

Si evidenzia che l'aggiornamento dell’istruttoria ha validità 12 mesi per le imprese e 24 mesi per i privati.

I crediti ai quali è stato attribuito stato incaglio compreso tra 400 e 700 sono assoggettati a valutazione analitica.

Per quanto riguarda l’entità degli accantonamenti, esiste una formale policy che indica, a seconda della tipologia di

mutuo (ipotecario e chirografario), i criteri cui attenersi nella determinazione dei dubbi esiti. L’ammontare dei

singoli accantonamenti è proposto dalla Direzione Legale e Contenzioso e deliberato dal Consiglio di

Amministrazione.

Politiche di ammortamento

La procedura "Monitoraggio del credito" disciplina l'iter da seguire in caso di estinzioni di posizioni con evidenza

di una perdita e di transazioni con il cliente. In particolare, l'attività è curata dalla Direzione Legale e Contenzioso

che all'atto di ricevimento di una proposta di transazione redige una scheda informativa da sottoporre alla

Direzione Generale che ha facoltà di delibera nell'ipotesi in cui il valore della transazione e la gestione di

riferimento rientrino nei poteri di firma propri della Direzione stessa, diversamente deve rimettere al Consiglio di

Amministrazione la delibera.

Nell'ipotesi di approvazione della proposta di transazione, il credito viene riclassificato con codice 800 (ossia

estinzione con evidenza di perdita).

Nell’esercizio chiuso al 31.12.2010 sono state passate a perdita 7 pratiche per complessivi 238.449,52 , di cui una

oggetto di transazione con i clienti per euro 58.590.

In virtù delle complesse problematiche connesse alla gestione dei crediti anomali e delle potenziali ricadute di

natura finanziaria ed economica, i vertici aziendali e lo stesso Consiglio di Amministrazione vengono regolarmente

informati sulla materia.

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INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia

Sofferenze IncagliEsposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

Altre attività Totale

1. Att finanziarie detenute per la negoziazione2. Att finanziarie valutate al fair value3. Att finanziarie disponibili per la vendita 4.677.200 4.677.2004. Att finanziarie detenute sino alla scadenza 250.828 250.8285. Crediti verso banche 247.641.668 247.641.6686. Crediti verso enti finanziari 100.363.674 100.363.6747. Crediti verso la clientela 3.413.159 2.499.531 118.152 703.362.479 709.393.3218. Derivati di copertura

Totale 31/12/2010 3.413.159 2.499.531 0 118.152 1.056.295.849 1.062.326.691Totale 31/12/2009 3.103.859 1.354.282 0 930.250 1.033.719.408 1.039.107.799

Portafogli/qualità

2. Esposizioni creditizie

2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti

Esposizione lorda

Rettifiche di valore

specifiche

Rettifiche di valore di

portafoglio

Esposizione netta

A. ATTIVITA' DETERIORATEESPOSIZIONI PER CASSA- Sofferenze 7.381.849 -3.977.653 3.404.196- Incagli 3.930.798 -1.431.267 2.499.531- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute deteriorate 130.588 -12.436 118.152ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:- Sofferenze- Incagli- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute deteriorate

Totale A 11.443.235 -5.421.356 0 6.021.878B. ESPOSIZIONI IN BONIS

- Esposizioni scadute non deteriorate 0 0 0- Altre esposizioni 705.340.906 -1.978.427 703.362.479

Totale B 705.340.906 0 -1.978.427 703.362.479Totale (A+B) 716.784.141 -5.421.356 -1.978.427 709.384.358

Tipologie esposizioni/valori

Si precisa che non esistono esposizioni in bonis oggetto di rinegoziazione nell’ambito di Accordi collettivi quali, a

titolo esemplificativo, “Accordo quadro ABI_MEF”.

Per contro, come già riportato in precedenza nella presente Nota e nella Relazione sulla Gestione, si evidenzia che

l’Amministrazione regionale con il provvedimento legislativo n. 40 del 2010 ha prolungato di un ulteriore anno la

possibilità, per privati ed imprese, di richiedere la sospensione del pagamento delle rate dei mutui contratti a valere

sulle leggi regionali di settore.

Le richieste pervenute hanno interessato 1354 contratti di mutuo in bonis a valere sui fondi regionali a rischio

gestiti da Finaosta per un controvalore lordo pari a euro 223.439.998.

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2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti

Esposizione lorda

Rettifiche di valore

specifiche

Rettifiche di valore di

portafoglio

Esposizione netta

A. ATTIVITA' DETERIORATEESPOSIZIONI PER CASSA- Sofferenze- Incagli- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute deteriorateESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:- Sofferenze- Incagli- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute deteriorate

Totale A 0 0 0 0B. ESPOSIZIONI IN BONIS

- Esposizioni scadute non deteriorate- Altre esposizioni 348.005.340 348.005.340

Totale B 348.005.340 0 0 348.005.340Totale (A+B) 348.005.340 0 0 348.005.340

Tipologie esposizioni/valori

3. Concentrazione del credito

3.1 – Distribuzione dei finanziamenti verso clientela per settore di attività economica della controparte:

31/12/2010

a) Amministrazioni pubbliche 15.682.674

b) Società finanziarie 347.941.404

c) Società non finanziarie 330.357.470

d) Famiglie 1.820.297

e) Istituzioni senza scopo di lucro 368.927.067

f) Resto del mondo 69.532

g) Unità non classificabili e non classificate 0

Totale 1.064.798.444

Settore di attività economica (Crediti lordi)

3.3 – Grandi rischi

Al fine di limitare i rischi di instabilità degli intermediari connessi a esposizioni di importo rilevante rispetto al

Patrimonio di Vigilanza, la normativa prudenziale di Banca d'Italia 216/96 (Parte Prima, Capitolo V, Sezione X)

disciplina i limiti di concentrazione in tema di Grandi Rischi.

Tali limiti, commisurati al Patrimonio di Vigilanza, riguardano i rischi assunti a qualunque titolo nei confronti

della medesima controparte (singolo cliente o gruppo di clienti connessi); sono stabiliti sia con riferimento

all'entità dei rischi nei confronti della singola controparte, sia all'ammontare complessivo delle esposizioni di

maggiore importo, la finalità della norma è quella di limitare la potenziale perdita massima che gli intermediari

potrebbero subire in caso di insolvenza di una singola controparte e di mantenere un soddisfacente grado di

frazionamento del rischio di natura creditizia.

Banca d'Italia definisce grande rischio l'esposizione nei confronti di un cliente qualora sia maggiore o uguale al

15% del Patrimonio di Vigilanza.

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117

N° rischio Val. nominale Val. ponderato Limiti dei gra ndi rischi per Finaosta

1 37.112.110 37.112.110 Limite inferiore 15% PdV 29.068.442

2 35.199.782 35.199.782 Limite individuale 40% PdV 77.515.846

Totale 72.311.892 72.311.892 Limite globale 1.550.316.920

Con finalità di monitoraggio, Finaosta S.p.A. quantifica l’esposizione al rischio di concentrazione e il relativo

assorbimento di capitale interno con cadenza trimestrale.

3.2 Rischi di mercato

Finaosta S.p.A. orienta le proprie politiche di investimento della liquidità verso strumenti a breve termine o

altamente liquidabili ed escludendo, di norma, l’investimento azionario.

La normativa 216/96 di Banca d’Italia, Capitolo V, Parte Prima, sezione VII, prevede che non sono tenuti al

rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato, con riferimento al portafoglio di negoziazione di

vigilanza, gli intermediari per i quali, di norma, il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti inferiore al 5 per

cento del totale dell’attivo e comunque non superi i 15 milioni di euro.

Ogni qualvolta il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti superiore al 6% del totale dell’attivo

dell’intermediario oppure abbia superato i 20 milioni di euro, gli intermediari sono tenuti comunque al rispetto dei

requisiti fino alla fine del trimestre in corso al momento del supero.

Ai fini del primo pilastro Finaosta S.p.A., non avendo portafoglio di negoziazione di vigilanza, non rientra tra gli

intermediari che secondo normativa sono tenuti al rispetto dei requisiti patrimoniali e non viene pertanto allocato

capitale regolamentare a fronte dei rischio di mercato.

Sono periodicamente monitorati gli investimenti della liquidità posti in essere, il Servizio Finanza fornisce

un'informativa mensile all'Alta Direzione e trimestrale al Consiglio di Amministrazione.

3.2.1 Rischio di tasso di interesse

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

Il rischio tasso di interesse sulle posizioni incluse nel portafoglio immobilizzato consiste nella possibilità che una

variazione dei tassi di interesse si rifletta negativamente sulla situazione economico-patrimoniale

dell'intermediario, determinando una variazione del valore economico.

In presenza di differenze nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse di attività e passività

finanziarie presenti in bilancio, le fluttuazioni dei tassi possono determinare una variazione del valore di mercato

delle attività e delle passività e, quindi, del valore economico del Patrimonio Netto.

Ad eccezione delle operazioni in Gestione Ordinaria, finanziate tramite mezzi propri, le operazioni effettuate sul

portafoglio immobilizzato prevedono l'applicazione dello stesso tasso di interesse riconosciuto alla Regione

Autonoma Valle d'Aosta, fornitrice della provvista.

L'operatività della Società non prevede che vi sia raccolta di fondi dal pubblico.

La provvista con cui vengono erogati la maggior parte dei finanziamenti è fornita dalla Regione Autonoma Valle

d'Aosta tramite la costituzione di appositi Fondi di rotazione.

Come stabilito dalle Leggi Regionali di riferimento gli impieghi vengono remunerati principalmente ad un tasso

che è oggetto di pieno riconoscimento al Fondo.

Per le operazioni in Gestione Ordinaria è utilizzata la liquidità propria di Finaosta S.p.A.

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118

Finaosta S.p.A., per la quantificazione del capitale interno da allocare a fronte del rischio tasso, adotta la

metodologia semplificata proposta nell'Allegato M del Capitolo V, Parte Prima, Sezione XI della Circolare 216/96

di Banca d’Italia, ed utilizza, quindi, l'algoritmo previsto dalle Istruzioni di Vigilanza, definito come rapporto tra la

sommatoria delle esposizioni ponderate esposte al rischio di tasso e il Patrimonio di Vigilanza.

L’esposizione al rischio di tasso d’interesse è misurata con riferimento alle attività ed alle passività comprese nel

portafoglio immobilizzato (non di negoziazione).

Il modello citato, dopo una preventiva ripartizione delle poste dell’attivo e del passivo in fasce temporali diverse,

in base al corrispondente orizzonte temporale di riprezzamento consente di calcolare la variazione del valore

economico aziendale a fronte di uno scenario caratterizzato da uno shock di tasso di 200 punti base per tutte le

scadenze.

Le attività e passività sono ripartite nei 16 scaglioni temporali indicati nella Circolare 217/96 (8° aggiornamento,

Avvertenze Generali, §6 Vita residua); in particolare le attività:

− a tasso fisso sono classificate nelle fasce temporali in base alla loro vita residua;

− a tasso variabile sono ricondotte nelle diverse fasce temporali in base alla data di rinegoziazione del tasso di

interesse.

Le attività in sofferenza, gli incagli e le esposizioni scadute deteriorate sono allocate nelle pertinenti fasce di vita

residua sulla base delle previsioni di recupero dei flussi di cassa sottostanti effettuate ai fini delle ultime

valutazioni dei crediti disponibili.

La ponderazione viene effettuata utilizzando i fattori indicati dalla normativa all'allegato M sopracitato: tali fattori

sono ottenuti come prodotto tra una variazione ipotetica dei tassi – 200 punti base – e un’approssimazione della

duration modificata relativa alle singole fasce.

La somma algebrica delle posizioni ponderate nette delle 16 fasce temporali determina l’esposizione al rischio di

tasso.

L'importo ricavato viene rapportato al Patrimonio di Vigilanza ottenendo, così, l'indice di rischiosità, la cui soglia

di attenzione è fissata da Banca d'Italia al 20%.

Al 31.12.2010 tale indicatore risulta pari all’1,5%.

Finaosta S.p.A. ha stabilito di quantificare la propria esposizione al rischio tasso di interesse, secondo la

metodologia prudenziale descritta nel paragrafo precedente, con cadenza trimestrale, in modo da monitorare

l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio e il relativo indicatore soglia.

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119

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

fino

a 3

mes

i

Da

oltr

e 3

mes

i fin

o a

6 m

esi

Da

oltr

e 6

mes

i fin

o a

1 an

no

Da

oltr

e 1

anno

fino

a

5 an

ni

Da

oltr

e 5

anni

fino

a

10 a

nni

Oltr

e 10

ann

i

Dur

ata

inde

term

inat

a

1. Attività1.1 Titoli di debito 4.900.500 27.5281.2 Crediti 313.955.771 18.623.955 34.912.546 251.764.179 178.389.649 255.181.731 4.570.8281.3 Altre attività 8.540 17.005.743

2. Passività2.1 Debiti 259.795.818 15.411.170 28.889.845 208.332.788 147.615.968 211.160.784 3.782.3232.2 Titoli di debito2.3 Altre passività 605.495

3. Derivati finanziariOpzioni3.1 Posizioni lunghe3.2 Posizioni corteAltri derivati3.3 Posizioni lunghe3.4 Posizioni corte

Voci/durata residua

3.3 Rischi operativi

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Per rischio operativo si intende la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di

procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro,

le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze

contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli

strategici e di reputazione.

Per rischio operativo si intende, dunque, la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla

disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni (risk driver).

Si evidenzia che il rischio operativo è generato trasversalmente da tutte le funzioni aziendali.

Al fine di mitigare questo rischio Finaosta S.p.A. ha proseguito anche nel corso del 2009 il sostanziale piano di

rivisitazione delle procedure, concordato con la Direzione Generale, al fine di definire più puntualmente i controlli

di primo livello che devono essere effettuati e sta realizzando in collaborazione con un fornitore esterno un

sostanziale cambiamento del sistema informatico esistente.

Il presidio sul rischio in analisi è garantito da:

- controlli sulle singole attività di primo e secondo livello, definiti dalle procedure aziendali;

- controlli di terzo livello a cura del Servizio Controllo Interno;

- diffusione di una cultura aziendale improntata ai principi di onestà, correttezza e rispetto delle regole

internamente definite (Codice Etico).

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Finaosta S.p.A. Bilancio d’esercizio 2010

120

Si evidenzia, infine, che, in data 26.02.2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la creazione di un

database perdite operative.

L'archiviazione sistematica degli eventi di perdita consente, nel tempo, una migliore comprensione dei fattori da

cui origina il rischio operativo, così da consentire l'impostazione di adeguate politiche di contenimento, controllo e

copertura del rischio al fine di ridurre l'esposizione al rischio stesso.

Tale processo gestionale richiede:

− la preventiva identificazione e classificazione dei rischi operativi, connessi con l'attività di Finaosta S.p.A.;

− la costruzione di una base dati funzionale alle successive analisi.

− Finaosta S.p.A. ha definito il concetto di perdita operativa effettiva riferendosi a flussi economici e

patrimoniali negativi, indipendentemente dall'importo (non sono, quindi, indicate soglie), caratterizzati da:

− certezza della quantificazione dell'ammontare in quanto passati a conto economico, con l'inclusione degli

accantonamenti specifici e l'esclusione di quegli accantonamenti generici per i quali Finaosta S.p.A. non è in

grado di ricondurre determinati e specifici eventi a “porzione” di tali accantonamenti. Il criterio guida è,

quindi, l’avvenuto impatto sul conto economico. La registrazione della perdita può non coincidere con

l’effettiva perdita lorda; nel database le perdite operative sono censite al lordo dei rimborsi.

− riconducibilità all'evento, direttamente o attraverso rilevazioni gestionali. La riconducibilità diretta vale sia per

la perdita che per le eventuali spese – fatturate da terzi - sostenute per la risoluzione dell’evento.

− non dovuti a compensazioni di costi o ricavi di esercizio erroneamente valutati;

− non dovuti all'introduzione di normativa retroattiva.

La fase di identificazione dei rischi e la loro classificazione in macrocategorie consentono la raccolta dei dati da

inserire nel database perdite operative aziendali.

L'identificazione delle determinanti del rischio (risk driver) e degli eventi generatori del rischio (event types) è

stata effettuata prendendo a modello gli schemi proposti dal Comitato di Basilea e recepiti dall'Allegato A e C

della Circolare di Banca d'Italia 263/2006, Parte Quarta, Titolo II, Capitolo 5. Le linee guida fornite

dall'Osservatorio del database italiano delle perdite operative, in forma abbreviata DIPO, sono risultate essere un

utile strumento per la mappatura degli event types.

L'iter di rilevazione delle perdite operative prevede che la Direzione Amministrazione e Finanza rilevi la perdita,

connessa con uno degli eventi event types mappati, è, quindi, responsabile della correttezza del dato segnalato. Con

cadenza trimestrale l’Ufficio Gestione Rischi richiede alla Direzione Amministrazione e Finanza l’elenco delle

perdite operative rilevate, compila, con il supporto della Direzione generatrice dell'evento di perdita, e sulla base

delle informazioni disponibili, una scheda di sintesi contenente i dati che descrivono cause e circostanze in cui si è

verificato l'evento; in seguito, alimenta il database perdite operative.

Le fonti di tipo contabile richiedono, infatti, un processo di arricchimento informativo, a garanzia della

completezza del loro contenuto. A tal fine viene redatta la scheda evento di perdita, valorizzata utilizzando le

codifiche dei risk driver, degli event types e dei loss event types, descritte del manuale database perdite operative.

Nel caso in cui la perdita sia imputabile a più direzioni si attribuisce la stessa in base al criterio della prevalenza

conseguente alle varie attività/responsabilità disciplinate nelle procedure di riferimento.

Le principali informazioni valorizzate nella scheda evento sono:

- dati sulla perdita, valore lordo, accantonamenti stimati, eventuali recuperi attesi, tipologia di esborso (esempio:

risarcimento danni, multa, interessi legali, furto, danni), breve descrizione dell'evento che ha causato la perdita;

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121

- dati sulla direzione che ha generato la perdita, ogni perdita deve essere riferita, per quanto possibile, alla

direzione, area e fase di attività generatrice della perdita;

- dati sui fattori di rischio cui la perdita è riconducibile;

- dati sugli eventi di rischio cui la perdita è riconducibile;

- dati su eventuali rimborsi ricevuti grazie a polizze di assicurazione di copertura.

Si evidenzia che le perdite operative sono tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal 2010.

La graduale rilevazione di tali dati permetterà di:

- valutare l'adeguatezza dei controlli presenti nelle procedure;

- verificare le modalità di contabilizzazione delle perdite, in modo da poter ottenere una riconducibilità più

immediata agli eventi di perdita stessi;

- migliorare il presidio sul rischio operativo sulla società.

La progressiva costruzione di un database sulle perdite consentirà di migliorare, nel tempo, la gestione del rischio

in esame.

Le rilevazioni gestionali saranno analizzate anche sulla base delle seguenti variabili:

- la probabilità del rischio, cioè la frequenza di accadimento del rischio (frequency);

- la gravità degli effetti, ossia l'impatto economico delle perdite che sorgono per ogni evento considerato

(severity).

Con cadenza trimestrale, l’Ufficio Gestione Rischi predispone una reportistica informativa per il Consiglio di

Amministrazione.

Con riferimento alla misurazione del requisito prudenziale a fronte del rischio operativo l’intermediario adotta la

stessa metodologia scelta per il calcolo del requisito patrimoniale, ossia il metodo base (Basic Indicator Approach

– BIA).

Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo viene misurato applicando il coefficiente regolamentare del

15% alla media delle ultime tre osservazioni su base annuale del margine di intermediazione riferite alla situazione

di fine esercizio (31 dicembre), determinato in base ai principi contabili internazionali IAS/ IFRS.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Il capitale interno a fronte del rischio operativo, quantificato secondo il metodo Base, al 31.12.2010 risulta pari a

3,8 milioni di euro, con un'incidenza sul Patrimonio di Vigilanza del 2,0 %.

Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio

4.1 Il patrimonio dell'impresa

Il Patrimonio aziendale è costituito dal capitale sociale e dalle riserve, a qualunque titolo costituite.

4.1.1. Informazioni di natura qualitativa

Sotto il profilo regolamentare, la configurazione di patrimonio utilizzata è quella definita dalle disposizioni di

vigilanza. Il rispetto su base continuativa dei requisiti patrimoniali minimi, monitorato regolarmente, rappresenta

una condizione inderogabile dell’attività aziendale.

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122

Sotto il profilo della gestione del rischio, che rappresenta una delle funzioni fondamentali dell’attività di

intermediazione, il patrimonio viene considerato come il principale presidio a fronte delle possibili perdite

originate dai diversi rischi cui Finaosta S.p.A. è esposta.

4.1.2 Informazioni di natura quantitativa

4.1.2.1. Patrimonio dell'impresa: composizione

Importo 31/12/2010

Importo 31/12/2009

1. Capitale 112.000.000 112.000.0002. Sovrapprezzi di emissione3. Riserve

- di utilia) legale 5.626.671 5.136.425b) statutaria 19.654.286 17.203.056c) azioni propried) altre 38.207.736 31.344.293- altre 21.843.228 21.843.228

4. (Azioni proprie)5. Riserve da valutazione

- Attività finanziarie disponibili per la vendita- Attività materiali- Attività immateriali- Copertura di investimenti esteri- Copertura dei flussi finanziari- Differenze di cambio- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione- Leggi speciali di rivalutazione 1.225.005 1.225.005- Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti- Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto

6. Strumenti di capitale7. Utile (perdita) d'esercizio 7.413.127 9.804.919

Totale 205.970.053 198.556.926

Voci/Valori

4.2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza

4.2.1. Patrimonio di Vigilanza

4.2.1.1. Informazioni di natura qualitativa

Il Patrimonio di vigilanza è stato determinato secondo la vigente normativa, così come definito dalle disposizioni

dell’Organo di Vigilanza.

E' costituito dalla somma del patrimonio di base, ammesso nel calcolo senza alcuna limitazione e del patrimonio

supplementare, che viene ammesso nel limite massimo del patrimonio di base. Da tale aggregato vengono

effettuate le deduzioni previste dalla normativa vigente alla data del 31.12.2010.

Patrimonio di Base

Per Finaosta S.p.A., gli elementi positivi del patrimonio di base sono rappresentati dal capitale sociale, dalle

riserve e dall’utile dell’esercizio 2010 che, nel presupposto di approvazione della proposta di riparto da parte

dell’assemblea dei soci, verrà destinato a riserve; gli elementi negativi sono costituiti dalle immobilizzazioni

immateriali (voce 110 dell’attivo).

Le partecipazioni in banche, società finanziarie e IMEL superiori al 10% del capitale sociale dell’ente vengono

dedotte al 50% dal patrimonio di base e per il 50 % dal patrimonio supplementare.

Nessuno strumento innovativo di capitale concorre a costituire il patrimonio di base.

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123

Patrimonio Supplementare

Il Patrimonio supplementare di Finaosta S.p.A. è composto quale elemento positivo dalle riserve da valutazione su

attività materiali (leggi speciali di rivalutazione) e quale elemento da dedurre le partecipazioni in banche, società

finanziarie e IMEL superiori al 10% del capitale sociale dell’ente.

Patrimonio di Terzo livello

Non sussistono elementi da ricomprendersi nel patrimonio di terzo livello.

4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa

Totale 31/12/2010

Totale 31/12/2009

A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei fi ltri prudenziali 204.502.727 196.955.446B. Filtri prudenziali del patrimonio base: 0 0B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da ded urre (A+B) 204.502.727 196.955.446D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base 5.969.058 5.969.058E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 198.533.668 190.986.387F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 1.225.005 1.225.005G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: 0 0G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 1.225.005 1.225.005I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare 5.969.058 5.969.058L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I) -4.744.053 -4.744.053M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementareN. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 193.789.615 186.242.334O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 193.789.615 186.242.334

Dal raffronto con il dato riferito al precedente esercizio, si evince come il patrimonio di vigilanza si sia

incrementato di 7,5 milioni di euro, quale conseguenza della proposta di attribuzione a riserva dell’utile di

esercizio e del minor valore delle immobilizzazioni immateriali.

4.2.2. Adeguatezza patrimoniale

4.2.2.1 Informazioni di natura qualitativa

L'approccio adottato per la valutazione dell'adeguatezza patrimoniale si basa su due presupposti:

- sostenere adeguatamente l'operatività di Finaosta S.p.A.;

- rispettare le indicazioni dell'Organo di Vigilanza per quanto concerne i livelli di patrimonializzazione.

Si evidenzia che Finaosta S.p.A., in quanto intermediario che non raccoglie risparmio tra il pubblico, nel

rispetto della normativa prudenziale, è tenuta a mantenere costantemente, quale requisito patrimoniale a fronte

del rischio di credito, un ammontare del Patrimonio di Vigilanza pari almeno al 6% delle esposizioni ponderate

per il rischio (Total capital ratio).

Tale requisito si attesta a fine anno a circa 52 milioni di euro. In termini assoluti l'eccedenza di patrimonio rispetto

al minimo obbligatorio (capitale interno a fronte dei rischi di Primo Pilastro) è di circa 138 milioni di euro, importo

che si ritiene adeguato alle esigenze attuali e alle previsioni di crescita.

Ai fini dell'attribuzione dei giudizi qualitativi in merito all'adeguatezza patrimoniale in ottica attuale, prospettica ed

in condizione di stress, Finaosta S.p.A. ha definito dei parametri interni con riferimento al valore assunto dal

rapporto tra i rischi quantificati (Primo e Secondo Pilastro) e il Patrimonio di Vigilanza. Nelle Politiche di

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Assunzione dei Rischi, il Consiglio di Amministrazione ha fissato come soglia massima di assorbimento per i

rischi di Primo e Secondo Pilastro un grado di rischio medio.

Percentuale assorbimento Patrimonio di

Vigilanza da parte di ogni singolo rischio

quantificato

Valutazione interna livello di

rischio

0% - 20% Basso

20% - 40% Medio-basso

40% - 60% Medio

60% - 80% Medio-alto

80% - 100% Alto

I risultati dell'autovalutazione dell'adeguatezza del capitale complessivo rispetto sia ai requisiti patrimoniali

obbligatori di vigilanza sia al capitale interno complessivo in ottica attuale (31.12.2010), prospettica (31.12.2011)

ed in ipotesi di stress evidenziano come nessun rischio quantificato abbia superato il livello Medio, la situazione

patrimoniale viene pertanto giudicata come adeguata, parimenti, il capitale libero disponibile è considerato come

adeguato a coprire eventuali manifestazioni negative derivanti dai rischi non quantificati.

4.2.2.2. Informazioni di natura quantitativa

31/12/2010 31/12/2009 31/12/2010 31/12/2009

A. ATTIVITA' A RISCHIOA.1 Rischio di credito e di controparte

1. Metodologia standardizzata 1.182.063.355 1.148.030.972 865.444.644 783.471.6522. Metodologia basata sui rating interni

2.1 Base2.2 Avanzata

3. CartolarizzazioniB. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZAB.1 Rischio di credito e di controparte 51.926.679 47.008.299B.2 Rischi di mercato

1. Metodologia standard2. Modelli interni3. Rischio di concentrazione

B.3 Rischio operativo1. Metodo base 3.791.047 3.776.8122. Metodo standardizzato3. Metodo avanzato

B.4 Altri requisiti prudenzialiB.5 Altri elementi del calcoloB.6 Totale requisiti prudenziali 55.717.726 50.785.111C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZAC.1 Attività di rischio ponderate 928.814.488 846.587.807C.2 Patrimonio di base / Attività di rischio ponderate (TIER 1 capital ratio) 21,37% 22,56%C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 20,86% 22,00%

Categorie / ValoriImporti non ponderati Importi ponderati / requisiti

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Sezione 5 – Prospetto analitico della redditivita’ complessiva

Importo lordo

Imposta sul reddito

Importo netto

10. Utile (Perdita) d'esercizio X X 7.413.127Altre componenti reddituali

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita:a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economico

- rettifiche da deterioramento- utili / perdite da realizzo

c) altre variazioni30. Attività materiali40. Attività immateriali50. Copertura di investimenti esteri:

a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economicoc) altre variazioni

60. Copertura dei flussi finanziari:a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economicoc) altre variazioni

70. Differenze di cambio:a) variazioni di valoreb) rigiro e conto economicoc) altre variazioni

80. Attività non correnti in via di dismissione:a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economicoc) altre variazioni

90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici defi niti100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipaz ioni valutate a patrimonio netto:

a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economico

- rettifiche da deterioramento- utili / perdite da realizzo

c) altre variazioni110. Totale altre componenti reddituali 0 0 0

120. Redditività complessiva (voce 10 + 110) 0 0 7.413.127

Voci

Sezione 6 – Operazioni con parti correlate

6.1 – Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Compensi ai dirigenti con responsabilità strategica 31/12/2010Amministratori 107.165Collegio Sindacale 168.785Direttore generale e altri dirigenti 1.251.190

6.2 – Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci:

Non sono state rilasciate garanzie a favore di amministratori e sindaci e non sussistono crediti nei confronti degli

stessi.

6.3 – Informazioni sulle transazioni con parti correlate:

Nella tabella seguente sono dettagliati i rapporti con parti correlate:

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Att. fin. disponibili per la vendita Tipologia ImportoPila S.p.A. Obbligazioni convertibili 4.650.000Pila S.p.A. Ratei attivi 27.200

Crediti verso enti finanziari Tipologia ImportoAosta Factor S.p.A. Polizze di credito commerciale 56.055.000Aosta Factor S.p.A. Fatture interessi polizze di credito comm. 98.034

Crediti verso clientela Tipologia ImportoFinaosta Iniziative s.r.l. Finanziamenti infruttiferi 13.502.245Pila S.p.A. Finanziamenti 638.227Regione Autonoma Valle d'Aosta Crediti per servizi finanziari 11.105.040

Altre attività Tipologia ImportoFinaosta Iniziative s.r.l. Crediti per servizi non finanziari 12.960

Debiti Tipologia ImportoRegione Autonoma Valle d'Aosta Altri debiti verso clientela 874.988.695

Altre passività Tipologia ImportoFinaosta Iniziative s.r.l. Debiti per servizi non finanziari 349.405

Interessi attivi e proventi assimilati Tipologia ImportoAosta Factor S.p.A. Interessi polizze di credito commerciale 394.030

Interessi attivi e proventi assimilati Tipologia ImportoPila S.p.A. Interessi finanziamenti 62.929Pila S.p.A. Interessi obbligazioni convertibili 93.000Finaosta Iniziative s.r.l. Gestione tecnica e amministrativa sede 12.000Finaosta Iniziative s.r.l. Servizio contabilità 1.600

Interessi passivi e oneri assimilati Tipologia ImportoRegione Autonoma Valle d'Aosta Incremento fondi regionali 10.722.103

Commissioni attive Tipologia ImportoRegione Autonoma Valle d'Aosta Commissioni attive 16.491.467

Altre spese amministrative Tipologia ImportoFinaosta Iniziative s.r.l. Affitti passivi 647.314Finaosta Iniziative s.r.l. Spese gestione immobile sede 402.817

Altri proventi e oneri di gestione Tipologia ImportoRegione Autonoma Valle d'Aosta Recuperi di spesa 16.789.833Pila S.p.A. Oneri costruzione telecabina Aosta - Pila 2.407.600

Sezione 7 – Altri dettagli informativi

7.1 – Informativa ai sensi art. 2427 - 16-bis del c.c.

Il corrispettivo erogato per l’anno 2010 alla società di revisione legale per la revisione legale dei conti annuali

ammonta a euro 46 mila.

Da parte della società di revisione legale non sono stati erogati altri servizi di verifica o servizi di consulenza

fiscale o altri servizi diversi dalla revisione contabile.

7.2 – Attività di direzione e coordinamento

Si comunica che Finaosta S.p.A. è soggetta all’attività di direzione e coordinamento dell’Ente Regione Autonoma

Valle d’Aosta, con sede in Aosta, Piazza Deffeyes n.1, che detiene il 100% del capitale sociale. Si precisa che i

rapporti intercorsi con l’Ente che esercita attività di direzione e coordinamento sono regolati secondo le

disposizioni della legge costitutiva della Società, delle leggi regionali istitutive dei fondi di rotazione e delle

relative convenzioni. Ai sensi dell’articolo 2497-bis del Codice Civile, si riporta un prospetto riepilogativo dei dati

essenziali estratti dal rendiconto generale della Regione Autonoma Valle d’Aosta per l’esercizio finanziario 2009

in quanto il rendiconto relativo al 2010 non è stato ancora approvato dal Consiglio regionale.

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REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTARendiconto generale per l'esercizio finanziario 200 9

ENTRATA p.80 consuntivo SPESA p. 365 consuntivo

Tributi regionali e gettito tributi erariali 1.369.748 Spese di funzionamento 374.078

Contributi e trasferimenti fondi statali 54.207 Spese di intervento 1.370.428

Rendite patrimoniali 47.322 Oneri non ripartibili 172.616

Alienazione patrimonio 1.300

Mutui e altre operazioni creditizie 47.050

Contabilità speciali (partite di giro) 790.550 Contabilità speciali (partite di giro) 790.550

Avanzo di amministrazione 397.495 Disavanzo di amministrazione -

TOTALI 2.707.672 TOTALI 2.707.672

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RELAZIONE E BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO FINAOSTA

(DATI IN MIGLIAIA DI EURO)

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RELAZIONI DI ACCOMPAGANAMENTO

AL BILANCIO CONSOLIDATO

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

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RELAZIONE SULLA GESTIONE

Signori azionisti, il bilancio del Gruppo Finaosta è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della

redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario, dalla nota integrativa ed è corredato da una sintetica relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione del Gruppo così come previsto dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, dai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005 e dalla normativa di Banca d’Italia per la redazione dei bilanci degli intermediari finanziari emessa in data 16 dicembre 2009 ad integrale modifica delle precedenti disposizioni. Tale normativa rimanda inoltre a specifiche istruzioni in tema di determinazione delle partite deteriorate contenute nella circolare n° 217 del 5 agosto 1996.

Il perimetro di consolidamento comprende, oltre alla società controllante Finaosta, le società controllate Aosta

Factor S.p.A., Pila S.p.A. e Finaosta Iniziative s.r.l.. Le quote di partecipazione della società controllante sono elencate nella tabella esposta nella parte A.1 – parte generale – sezione 5 - della nota integrativa. Si precisa che le quote di attività finanziarie il cui rischio grava sull’Amministrazione regionale sono escluse dal bilancio di Finaosta, pertanto, esse non entrano nel perimetro di consolidamento del bilancio del Gruppo Finaosta.

Per quanto concerne il contesto economico in cui ha operato il Gruppo Finaosta a livello nazionale e locale si

rinvia, per le considerazioni di carattere generale, a quanto descritto nelle relazioni sulla gestione di Finaosta e di Aosta Factor. Si rinvia inoltre alle predette relazioni per i commenti sui risultati operativi sulla situazione economica e patrimoniale e sui fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio delle stesse società.

L'esercizio chiuso il 31 dicembre 2010 evidenzia la tenuta del margine di intermediazione e degli altri proventi

di gestione e conferma il consolidamento dell’attività del Gruppo Finaosta quale insieme di soggetti competitivi nei servizi finanziari e nelle proposte turistiche ribadendo l’importanza strategica dello stesso gruppo nel tessuto economico, finanziario e sociale della Regione Autonoma Valle d’Aosta.

FINAOSTA S.p.A., in un quadro di perdurante stagnazione della congiuntura economica e di un ancor

generalizzato livellamento verso il basso dei tassi di rendimento degli strumenti finanziari, ha realizzato un utile netto di 7,4 milioni di €, in diminuzione di circa 2,4 milioni di € rispetto al risultato del precedente esercizio dovuto principalmente dal decremento del margine di intermediazione (- 3,6 milioni di €), dal leggero calo delle rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie ed altre operazioni finanziarie (- 0,2 milioni di €), dall’incremento di 0,3 milioni di € delle spese amministrative, attestate a 8,9 milioni di €, dalla crescita di 0,3 milioni di € degli altri proventi e oneri di gestione e dalla diminuzione di circa 1 milione di € delle imposte.

Per quanto riguarda l’andamento della società AOSTA FACTOR S.p.A., nell’esercizio 2010 i risultati

conseguiti rispetto agli obiettivi di inizio anno sono stati quantitativamente allineati alle previsioni (con la precisazione di un turnover leggermente superiore e di impieghi leggermente inferiori), mentre sul piano della diversificazione della clientela e di una maggior diffusione del prodotto factoring in Valle d’Aosta il consuntivo è solo parzialmente soddisfacente, anche se per quest’ultimo aspetto gli sforzi effettuati nel 2010, tuttora in atto, ci si aspetta possano dare concreto riscontro nell’esercizio appena iniziato. Per quanto concerne i risultati operativi conseguiti nel 2010, il turnover ha raggiunto i 453 milioni di €, con un incremento dell’11,6 % rispetto al 2009 (406 milioni di €), articolato su 91 cedenti (in marginale crescita rispetto all’esercizio precedente) e su 645 debitori ceduti (valore in flessione rispetto al 2009 in relazione alla prevista contrazione dei rapporti basati su crediti rateali). Il semplice dato del turnover diretto non permette di dare adeguata evidenza all’attività realizzata in Valle d’Aosta: occorre tenere conto, come di consueto, di quello indiretto, cioè riferito a cedenti fuori Valle, ma con debitori ceduti aziende o Enti valdostani ed aziende del Gruppo Finaosta, sempre significativo. In termini di numero dei rapporti, inoltre, la Valle d’Aosta supera il 40% del totale, per effetto della capillare azione di supporto all’imprenditoria locale che si è tradotta in rapporti di factoring posti in atto sia con grandi, che con medie, che con piccole imprese. Anche l’incidenza degli impieghi è più che proporzionale rispetto al turnover. Il risultato netto dell’esercizio 2010 è fortemente influenzato dal progressivo deterioramento di una posizione di importo consistente che per la prima volta nell’arco di un ventennio di attività determina, esclusivamente per l’incidenza anomala delle rettifiche di valore, un risultato economico negativo. L’esercizio chiude, infatti, con una perdita di 1,5 milioni di €, che si contrappone all’utile di € 0,7 milioni di € conseguito nel 2009.

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

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L’esercizio chiuso dalla PILA S.p.A., titolare delle attività funiviarie dell'omonima area sciistica e turistica direttamente collegata al capoluogo cittadino, è stato caratterizzato da una stagione invernale rivelatasi, sotto l’aspetto delle condizioni nivo-meteorologiche, sicuramente più difficile rispetto a quella che l’ha preceduta. Per quanto riguarda gli impianti di risalita, la maggiore novità della stagione è costituita dall’adeguamento funzionale della stazione di monte della seggiovia “Couis I” che ha permesso di aumentare la velocità dell’impianto da 2,5 m/s a 2,8 m/s, ottenendo pertanto le massime prestazioni consentite dalla normativa vigente riducendo quindi i tempi di percorrenza per i clienti. Nell’ambito dell’innevamento programmato si è dato corso al programma di investimenti attrezzando le piste n. 4 “Plan Perdu” e un tratto delle piste n. 13 “Laissé” e n. 15 “Grimod”, incrementando così l’estensione delle piste coperte dagli impianti di produzione della neve, elemento purtroppo sempre più rilevante per la fruibilità del comprensorio. E’ proseguito il positivo gradimento, da parte dei frequentatori della località nella stagione estiva, del parco acrobatico forestale e del bike-park. La situazione contabile annuale al 31/12/2010 ha chiuso con un utile di 585 migliaia di € contro un utile di 220 migliaia di € della situazione precedente, in crescita, pertanto, di 365 migliaia di €. La soddisfacente conclusione della stagione invernale 2009/2010, nonostante il non ottimale innevamento naturale, e il buon inizio della stagione invernale 2010/2011 ha premesso di incrementare il fatturato, già buono dell’esercizio precedente, da 7,7 a 7,9 milioni di €. Detta tenuta si dovrebbe ripercuotere anche per l’esercizio successivo.

Nel corso dell’esercizio la società FINAOSTA INIZIATIVE s.r.l. ha proseguito l’attività di locazione a favore

delle società Finaosta, Aosta Factor e C.V.A. Pertanto, nell’esercizio 2010 il bilancio della società continua a realizzare un risultato positivo attestandosi a 78 migliaia di € in diminuzione rispetto al risultato raggiunto nel 2009 pari a 110 migliaia di €.

Il totale dell'attivo consolidato risulta pari a 1.168 milioni di € a fronte di 1.135 milioni di € dello scorso

esercizio. L'utile di gruppo si consolida in 6,7 milioni di € rispetto al risultato dell'esercizio precedente che si era attestato a 10,6 milioni di € riducendosi di 3,9 milioni di €. Tale decremento deriva principalmente dalla perdita registrata dalla controllata Aosta Factor S.p.A. pari a 1,5 milioni di € in contrapposizione all’utile registrato nel 2009 pari a 0,7 milioni di € e dalla riduzione dell’utile della stessa Capogruppo che ha subito una riduzione pari a 2,4 milioni di €. Il margine di intermediazione ha subito una leggera diminuzione da 31,3 a 27,2 milioni di € e le spese amministrative sono incrementate di 1 milione di €. Le rettifiche di valore nette su crediti e sulle attività finanziarie disponibili per la vendita sono aumentate passando da 4,9 a 6,6 milioni di €. Le imposte sul reddito si riducono di 1,8 milioni di € passando da 5,5 a 3,7 milioni di €.

Per completezza dell’informazione viene rappresentata nel grafico che segue la composizione del Gruppo

Finaosta al 31 dicembre 2010.

FINAOSTA S.p.A.

FINAOSTA INIZIATIVE

s.r.l.

PILA S.p.A.

AOSTA FACTOR

S.p.A.

100% 72,97% 79,31%

Si rende inoltre noto che gli obiettivi e la politica di Finaosta in materia di gestione del rischio finanziario sono

tese al mantenimento della minor quota possibile di liquidità sui conti correnti, i quali generano una bassa redditività, utilizzando per la parte residua strumenti finanziari con assenza di rischio. Inoltre si evidenzia che è escluso ogni rischio di cambio e che non sussistono rischi in merito al prezzo e alle variazioni finanziarie. La Finaosta è esposta al rischio di credito in relazione alle operazioni finanziarie effettuate nella Gestione Ordinaria e nelle gestioni il cui rischio è a carico della Finaosta e al rischio operativo. Per quanto concerne Aosta Factor l’articolazione della provvista, supportata da un autofinanziamento che, tenuto conto dell’entità dell’impiego, non presenta scostamenti di rilievo rispetto al recente passato, con la prevalenza delle fonti riconducibili alla Capogruppo (Polizze di credito commerciale di durata massima tre mesi, come sempre regolate a condizioni di mercato) e l’utilizzo residuale, con ampia elasticità, di fidi bancari di breve periodo, con forme tecniche correlate alla tipologia dell’attività svolta.

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

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A tutto il personale delle società, passato da 183 unità al 31 dicembre 2009 a 191 al 31 dicembre 2010, che ha lavorato con competenza, dedizione e professionalità, va l'apprezzamento di tutto il Consiglio di Amministrazione di Finaosta.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (dott. Giuseppe CILEA)

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BILANCIO CONSOLIDATO ESERCIZIO SOCIALE

2010

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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

10. Cassa e disponibilità liquidite 294 16340. Attività f inanziarie disponibili per la vendita 1.770 6.78150. Attività f inanziarie detenute sino alla scadenza 251 25160. Crediti 1.101.389 1.065.56490. Partecipazioni 0 0100. Attività materiali 28.943 28.423110. Attività immateriali 2.460 2.619120. Attività f iscali 11.321 10.735

a) correnti 7.275 7.130b) anticipate 4.047 3.605

140. Altre attività 21.924 20.114TOTALE ATTIVO 1.168.353 1.134.650

1.168.3530

10. Debiti 905.721 877.89020. Titoli in circolazione 1.501 1.35270. Passività fiscali 16.865 19.142

a) correnti 4.563 6.854b) differite 12.302 12.288

90. Altre passività 14.935 13.431100. Trattamento di f ine rapporto del personale 2.817 2.826110. Fondi per rischi e oneri 474 499

b) altri fondi 474 499120. Capitale 112.000 112.000150. Sovrapprezzi di emissione 0 0160. Riserve 97.553 86.920170. Riserve da valutazione 1.225 1.225180. Utile (Perdita) d'esercizio 6.690 10.632190. Patrimonio di pertinenza di terzi 8.571 8.735

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 1.168.353 1.134.650

Voci dell'attivo

Voci del passivo e del patrimonio netto

31/12/2010 31/12/2009

31/12/2010 31/12/2009

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CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

10. Interessi attivi e proventi assimilati 19.976 19.10620. Interessi passivi e oneri assimilati -10.825 -9.097

Margine di interesse 9.151 10.00930. Commissioni attive 18.167 21.53940. Commissioni passive -122 -202

Commissioni nette 18.045 21.33790. Utile / Perdita da cessione o riacquisto di: 0 -78

a) attività finanziarie 0 -78Margine di intermediazione 27.196 31.268

100. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di -6.647 -4.854a) attività finanziarie -6.647 -3.554b) altre operazioni finanziarie 0 -1.300

110. Spese amministrative -19.102 -17.922a) spese per il personale -12.367 -11.580b) altre spese amministrative -6.734 -6.342

120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -3.374 -3.225130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali -380 -378150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -99 447160. Altri proventi e oneri di gestione 12.610 10.971

Risultato della gestione operativa 10.205 16.307180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 47 68

Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo del le imposte 10.252 16.375190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente -3.725 -5.539

Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto del le imposte 6.527 10.836UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 6.527 10.836

210. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi -162 204220. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo 6.690 10.632

Voci 31/12/2010 31/12/2009

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145

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ CONSOLIDATA

COMPLESSIVA INTERMEDIARI FINANZIARI

Voci 31/12/2010 31/12/200910. Utile (Perdita) d'esercizio 6.527 10.836

Altre componenti reddituali al netto delle imposte20. Attività finanziarie disponibili per la vendita30. Attività materiali40. Attività immateriali50. Copertura di investimenti esteri60. Copertura dei flussi finanziari70. Differenze di cambio80. Attività non correnti in via di dismissione90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto110. Totale altre componenti reddituali al netto delle i mposte 0 0120. Redditività complessiva (voce 10 + 110) 6.527 10.836130. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi -162 204140. Redditività consolidata complessiva di pertinenza d ella capogruppo 6.690 10.632

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PROSPETTI DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Prospetto al 31/12/2009

Emissione nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzione straordinaria

dividendi

Variazioni strumenti di capitale

Altre variazioni

112.000 112.000 112.000

Riserve:a) di utili 6.768 6.768 -1.216 5.552b) altre 73.121 73.121 8.247 81.368

1.225 1.225 1.225

7.128 7.128 -7.128 10.632 10.632

200.242 200.242 -97 10.632 210.777

8.566 8.566 -35 204 8.735 8.735Patrimonio netto di terzi

Pat

rimon

io n

etto

del

gru

ppo

al

31/1

2/20

09

Pat

rimon

io n

etto

di t

erzi

al

31/1

2/20

09

Esi

sten

ze a

l 31/

12/2

008

Esi

sten

ze a

l 01/

01/2

009

Riserve

Div

iden

di e

altr

e de

stin

azio

ni

Variazioni dell'esercizio

Red

ditiv

ità c

onso

lidat

a co

mpl

essi

va

eser

cizi

o 31

/12/

2009

Mod

ifica

sal

di a

pert

ura

Variazioni di riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Allocazione risultato esercizio

precedente

Azioni proprieUtile (perdita) di esercizioPatrimonio netto del gruppo

CapitaleSovrapprezzo emissione

Riserve da valutazioneStrumenti di capitale

Prospetto al 31/12/2010

Emissione nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzione straordinaria

dividendi

Variazioni strumenti di capitale

Altre variazioni

112.000 112.000 112.000

Riserve:a) di utili 5.552 5.552 1.254 6.806b) altre 81.368 81.368 9.379 90.747

1.225 1.225 1.225

10.632 10.632 -10.632 6.690 6.690

210.777 210.777 6.690 217.467

8.735 8.735 -2 -162 8.571 8.571Patrimonio netto di terzi

Pat

rimon

io n

etto

del

gru

ppo

al

31/1

2/20

10

Pat

rimon

io n

etto

di t

erzi

al

31/1

2/20

10

Esi

sten

ze a

l 31/

12/2

009

Esi

sten

ze a

l 01/

01/2

009

Riserve

Div

iden

di e

altr

e de

stin

azio

ni

Variazioni dell'esercizio

Red

ditiv

ità c

onso

lidat

a co

mpl

essi

va

eser

cizi

o 31

/12/

2010

Mod

ifica

sal

di a

pert

ura

Variazioni di riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Allocazione risultato esercizio

precedente

Azioni proprieUtile (perdita) di esercizioPatrimonio netto del gruppo

CapitaleSovrapprezzo emissione

Riserve da valutazioneStrumenti di capitale

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

147

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

31/12/2010 31/12/20091. Gestione 17.132 18.744

- interessi attivi incassati (+) 19.976 19.106- interessi passivi pagati (-) -10.825 -9.097- dividendi e proventi simili (+) 0 0- commissioni nette (+/-) 18.045 21.337- spese per il personale (-) -12.215 -11.656- altri costi (-) -24.192 -17.871- altri ricavi (+) 30.069 22.464- imposte e tasse (-) -3.725 -5.539- costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell'effetto fiscale (+/-) 0 0

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finan ziarie -14.952 -57.834- attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0- attività finanziarie al fair value 0 0- attività finanziarie disponibili per la vendita 5.011 2.422- crediti verso banche 14.579 -134.231- crediti verso enti finanziari -5.539 43.498- crediti verso clientela -26.605 19.634- altre attività -2.398 10.844

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività fina nziarie 27.140 37.093- debiti verso banche 9.379 70- debiti verso enti finanziari -26 -265- debiti verso clientela 18.480 60.335- titoli in circolazione 192 -161- passività finanziarie di negoziazione 0 0- passività finanziarie al fair value 0 0- altre passività -885 -22.887

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività op erativa A 29.321 -1.997

B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generata da 0 165- vendite di partecipazioni 0 0- dividendi incassati su partecipazioni 0 0- vendite / rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0- vendite di attività materiali 0 8- vendite di attività immateriali 0 157- vendite di società controllate e rami di azienda 0 0

2. Liquidità assorbita da -4.115 -4.133- acquisti di partecipazioni 0 0- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0- acquisti di attività materiali -3.894 -3.507- acquisti di attività immateriali -221 -626- acquisti di società controllate e rami di azienda 0 0

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento B -4.115 -3.968

C. ATTIVITA' DI PROVVISTA

- emissione/acquisti di azioni proprie 0 0- emissione/acquisti di strumenti di capitale 0 0- distribuzione dividendi e altre finalità 0 0

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista C 0 0

LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO D=A+/-B+/-C 25.206 -5.964

IMPORTOA. ATTIVITA' OPERATIVA

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

148

RICONCILIAZIONE

31/12/2010 31/12/2009Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 52.507 58.471Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 25.206 -5.964Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 77.713 52.507

Importo

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

149

NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA

PARTE A – POLITICHE CONTABILI...................... ............................................................................................... 151

A.1 – PARTE GENERALE....................................................................................................................................... 151

Sezione 1 – Dichiarazioni di conformità ai principi contabili internazionali....................................................... 151

Sezione 2 – Principi generali di redazione ........................................................................................................... 151

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio ...................................................................... 151

Sezione 4 – Altri aspetti......................................................................................................................................... 151

Sezione 5 – Area e metodi di consolidamento....................................................................................................... 151

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO .................................................................. 152

A.3 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE............................................................................................................. 159

A.3.1. Trasferimenti tra portafoglio ...................................................................................................................... 159

A.3.2. Gerarchia del fair value ............................................................................................................................. 159

PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE .... .................................................................. 161

ATTIVO..................................................................................................................................................................... 161

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10............................................................................................. 161

Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40.................................................................... 161

Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50................................................................ 162

Sezione 6 – Crediti – Voce 60 ............................................................................................................................... 163

Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100 ........................................................................................................... 166

Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110 ....................................................................................................... 167

Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo........................................ 168

Sezione 14 – Altre attività – Voce 140 .................................................................................................................. 170

PASSIVO................................................................................................................................................................... 171

Sezione 1 – Debiti – Voce 10................................................................................................................................. 171

Sezione 2 – Titoli in circolazione – Voce 20 ......................................................................................................... 171

Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 – Vedere la sezione 12 dell’Attivo........................................................... 171

Sezione 9 – Altre passività – Voce 90....................................................................................................................171

Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100 .................................................................. 172

Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110................................................................................................. 172

Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 170............................................................................ 173

Sezione 13 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 190................................................................................... 173

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO......... ........................................................................ 174

Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20...................................................................................................................... 174

Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40............................................................................................................... 174

Sezione 7 – Utile (Perdita) da cessione o riacquisto – Voce 90............................................................................ 175

Sezione 8 – Rettifiche di valore nette per deterioramento – Voce 100.................................................................. 175

Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110....................................................................................................... 176

Sezione 10 – Rettifiche di valore nette su attività materiali – Voce 120 ............................................................... 177

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

150

Sezione 11 – Rettifiche di valore nette su attività immateriali – Voce 130 ........................................................... 178

Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150 ........................................................... 178

Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160................................................................................... 179

Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180 .................................................................... 180

Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190 ......................................... 180

Sezione 19 – Conto economico: altre informazioni .............................................................................................. 181

Sezione 22 – Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi – Voce 210 ........................................................... 181

PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI ..................................................................................................................... 182

Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività svolta ....................................................................................... 182

Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura ........................................................... 190

3.1 Rischio di credito ............................................................................................................................................ 190

3.2 Rischio di mercato........................................................................................................................................... 203

3.3 Rischi operativi ............................................................................................................................................... 206

Sezione 4 –Informazioni sul patrimonio................................................................................................................ 210

Sezione 5 – Prospetto analitico della redditivita’ consolidata complessiva ......................................................... 210

Sezione 6 – Operazioni con parti correlate........................................................................................................... 210

Sezione 7 – Altri dettagli informativi .................................................................................................................... 211

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

151

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

Sezione 1 – Dichiarazioni di conformità ai principi contabili internazionali

Il bilancio consolidato del Gruppo Finaosta S.p.A. al 31 dicembre 2010 è redatto secondo i principi contabili

IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni

dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea,

come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 12 Luglio 2002.

Il bilancio consolidato è predisposto secondo quanto previsto dalle Istruzioni della Banca d’Italia del 16 dicembre

2009 (Istruzioni per la redazione dei bilanci degli Intermediari Finanziari iscritti all’Elenco Speciale).

Sezione 2 – Principi generali di redazione

Il bilancio consolidato è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività

complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa.

Il bilancio consolidato è inoltre corredato da una relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e

sulla situazione dell’intermediario e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

Il Bilancio Consolidato è redatto nella prospettiva della continuità aziendale, in applicazione del principio della

contabilizzazione per competenza economica.

Il bilancio consolidato e la nota integrativa sono redatti in migliaia di euro.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Non si segnalano significativi eventi successivi alla data di riferimento di bilancio da segnalare.

Sezione 4 – Altri aspetti

Non risultano altri aspetti alla data di riferimento di bilancio da segnalare.

Sezione 5 – Area e metodi di consolidamento

AREA DI CONSOLIDAMENTO

Il bilancio consolidato include il bilancio della Capogruppo Finaosta S.p.A. e quelli delle società delle quali

Finaosta esercita il controllo, così come definito dallo IAS 27, ossia quando il gruppo ha il potere, direttamente o

indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di ogni impresa al fine di ottenere benefici dalla

sua attività.

Nel seguente prospetto viene fornito l’elenco delle società consolidate integralmente, comprendente la

denominazione, la sede legale, la percentuale di capitale posseduto e la percentuale dei voti esercitabili in

assemblea.

Impresa partecipante Quota %A. Imprese consolidate integralmente1. Aosta Factor S.p.A. Aosta 1 Finaosta S.p.A. 79,31 79,312. Pila S.p.A. Gressan 1 Finaosta S.p.A. 72,97 72,963. Finaosta Iniziative s.r.l. Saint-Christophe 1 Finaosta S.p.A. 100,00 100,00

Disponibilità voti %

Rapporto di partecipazioneDenominazione imprese Sede

Tipo di rapporto

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

152

tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria

In riferimento alla partecipazione Funivie Monte Bianco S.p.A., pur in considerazione al fatto che la Finaosta

detiene il 20 % e oltre dei diritti di voto, non è stata considerata collegata in quanto la Finaosta non esercita

influenza notevole e pertanto non rientrano nell’area di consolidamento.

METODI DI CONSOLIDAMENTO

Nella preparazione del bilancio consolidato, i bilanci della Capogruppo e delle sue controllate, redatti secondo i

principi contabili IAS/IFRS, sono consolidati voce per voce sommando tra loro i corrispondenti valori dell’attivo,

del passivo, del patrimonio netto, dei ricavi e dei costi.

Il valore contabile delle partecipazioni della capogruppo in ciascuna controllata e la corrispondente parte del

patrimonio netto di ciascuna controllata posseduta dalla capogruppo sono eliminati.

Tutte le operazioni significative intercorse fra le imprese del Gruppo e i relativi saldi sono eliminati nel

consolidamento.

La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nelle attività nette delle controllate consolidate è indicata

separatamente rispetto al patrimonio netto del gruppo. Tale interessenza viene determinata in base alla percentuale

da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell’acquisizione originaria e nelle

variazioni di patrimonio netto dopo tale data.

I bilanci della Capogruppo e delle altre società utilizzati per la predisposizione del bilancio consolidato fanno

riferimento alla stessa data.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANC IO

PRINCIPI CONTABILI

I principi contabili applicati per la redazione del bilancio del Gruppo Finaosta sono illustrati qui di seguito.

Per le principali voci dello stato patrimoniale si riporta l’indicazione dei criteri seguiti in ordine agli aspetti

dell’iscrizione, della classificazione, della valutazione, della cancellazione e della rilevazione delle componenti

reddituali.

STATO PATRIMONIALE - ATTIVO

VOCE 40 - Attività finanziarie disponibili per la vendita

Criteri di iscrizione

Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono iscritte inizialmente al momento del loro regolamento e sono

contabilizzate al costo inteso come il fair value dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione

direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Fatte salve deroghe previste dallo IAS 39, non sono possibili trasferimenti dal portafoglio disponibile per la

vendita agli altri portafogli e viceversa.

Criteri di classificazione

In tale categoria sono classificate le attività finanziarie non derivate e quelle non classificate come Attività

finanziarie detenute per la negoziazione, Attività finanziarie detenute sino a scadenza, Crediti verso banche e

Crediti verso clientela.

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

153

In particolare sono incluse in tale categoria le Partecipazioni diverse da quelle di controllo, controllo congiunto o

collegamento.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie sono valutate al fair value. Per la determinazione del

fair value attendibile, nel caso in cui non siano disponibili quotazioni sui mercati attivi, si tiene conto di transazioni

recenti avvalorate anche da transazioni avvenute successivamente alla data di chiusura del bilancio che ne

confermino i valori di fair value. Qualora non siano disponibili le suddette transazioni, per la determinazione del

fair value dei titoli di capitale si utilizza il metodo patrimoniale che determina il valore della società partecipata

sulla base del saldo algebrico tra attività e passività, desunto dall’ultimo bilancio disponibile.

Qualora, a seguito di perdite registrate dalla società partecipata, risulti un valore di iscrizione in bilancio inferiore

alla frazione di patrimonio netto corrispondente alla quota di partecipazione, tali attività sono sottoposte a

valutazione (impairment) al fine di determinare la “significatività” e la “durevolezza” delle perdite registrate. Le

perdite di valore che, sulla base dei parametri sopra riportati, denotano caratteristiche di significatività o

durevolezza vengono rilevate nella voce di conto economico denominata “Rettifiche di valore nette per

deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”.

La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di

situazione semestrale.

Criteri di cancellazione

Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando l’attività in esame viene ceduta,

trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi

finanziari.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi, se presenti, sono calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo che tiene conto dei costi di

transazione e sono rilevati a conto economico.

VOCE 60 – Crediti

Criteri di iscrizione

I crediti e finanziamenti vengono iscritti inizialmente al momento della loro erogazione o del loro acquisto e non

possono essere trasferiti ad altro portafoglio. Il credito deve essere incondizionato. Le operazioni di pronti contro

termine sono iscritte in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare le operazioni di vendita a

pronti e riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo incassato a pronti, mentre le

operazioni di acquisto a pronti e rivendita a termine sono rilevate come credito per l’importo versato a pronti.

La rilevazione iniziale avviene al fair value che corrisponde all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione,

incrementato dei costi e dei ricavi di transazione direttamente attribuibili.

Criteri di classificazione

In tale categoria sono classificati gli impieghi con banche, enti finanziari e clientela, effettuati con diverse tipologie

tra le quali conti correnti, carte commerciali, pronti contro termine, finanziamenti a medio-lungo termine, polizze

assicurative di capitalizzazione e crediti per attività di servizio.

Si tratta di attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi e determinabili che non sono quotate in un mercato

attivo e non sono classificabili all’origine tra le “Attività finanziarie disponibili per la vendita”.

Criteri di valutazione

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

154

I crediti sono valutati – successivamente alla rilevazione iniziale – al costo ammortizzato, qualora ne sussistano i

presupposti. Il criterio del costo ammortizzato non viene applicato ai crediti a breve termine – con scadenza sino ai

18 mesi – in quanto gli effetti di tale applicazione sono irrilevanti.

Il costo ammortizzato è il valore di prima iscrizione, diminuito o aumentato del rimborso di capitale, delle

rettifiche e riprese di valore e dell’ammortamento – calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo – della

differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza.

Il tasso di interesse effettivo rilevato inizialmente, o contestualmente alla variazione del parametro di

indicizzazione del finanziamento, viene sempre utilizzato successivamente per attualizzare i flussi previsti di cassa.

Alla chiusura di ogni bilancio annuale e di situazione infrannuale viene effettuata una valutazione della perdita di

valore su tutto il portafoglio crediti determinando le perdite di valore dei crediti dipendenti dal deterioramento

della solvibilità dei creditori e tenendo distinti i crediti deteriorati e i crediti in bonis così come definiti dalla

normativa di Vigilanza di cui alla circolare di Banca d’Italia n. 217, 9° aggiornamento del 02.02.2011.

Le valutazioni si basano sul principio del costo ammortizzato sottoponendo i crediti ad impairment test se

ricorrono evidenze sintomatiche dello stato di deterioramento della solvibilità dei debitori. Con riguardo

specificamente ai crediti l'impairment test si articola in due fasi:

1. le valutazioni individuali, finalizzate all'accertamento dei singoli crediti deteriorati ed alla determinazione delle

rispettive perdite di valore;

2. le valutazioni collettive, finalizzate all'individuazione secondo il modello delle "incurred losses" dei portafogli

di crediti deteriorati vivi e alla rilevazione forfetaria delle perdite in essi latenti.

Le perdite di valore attribuibili a ciascun credito deteriorato sono date dalla differenza tra il loro valore

recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Il valore recuperabile corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa

attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi:

a) del valore dei flussi di cassa contrattuali al netto delle perdite attese, stimate tenendo conto sia della specifica

capacità del debitore di assolvere le obbligazioni assunte sia del valore realizzabile delle eventuali garanzie

reali o personali assunte;

b) del tempo atteso di recupero stimato anche in base allo stato delle procedure in atto per il recupero del credito;

c) del tasso interno di rendimento.

L'impairment individuale è stato effettuato, in maniera conforme a quanto richiesto dal principio contabile IAS 39,

attualizzando i valori di presumibile realizzo dei crediti stessi in relazione ai tempi attesi di recupero.

I crediti per i quali non sussistono evidenze oggettive di perdita, crediti in bonis, sono soggetti a valutazione

collettiva procedendo alla loro suddivisione in gruppi omogenei tenuto conto anche delle caratteristiche

economiche e di rischio presentate dai debitori. I coefficienti di svalutazione del portafoglio sono determinati in

base a parametri di rischio, stimati su base storico-statistica, espressi dalla probabilità di insolvenza della

controparte (PD) e dal tasso di perdita in caso di insolvenza del credito (LGD).

Criteri di cancellazione

I crediti sono cancellati quando l’attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici

connessi, quando scadono i diritti contrattuali e quando il credito è considerato definitivamente irrecuperabile.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le rettifiche di valore, determinate sia analiticamente sia collettivamente, sono iscritte a conto economico.

Eventuali riprese di valore non possono eccedere l’ammontare delle svalutazioni contabilizzate in precedenza.

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

155

VOCE 100 – Attività materiali

Criteri di iscrizione

Le Attività materiali sono iscritte inizialmente al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri accessori

sostenuti, direttamente imputabili all’acquisto ed alla messa in funzione del bene.

Per tutti gli stabili dei quali il Gruppo è l’unico proprietario si è proceduto alla suddivisione tra il valore del terreno

ed il valore del fabbricato con conseguente ripresa a riserva di Patrimonio netto delle pregresse quote di

ammortamento attribuibili ai terreni.

Criteri di classificazione

In questa categoria sono classificati i terreni, gli immobili ad uso strumentale, gli immobili ad uso investimento, gli

impianti tecnici, i mobili, gli arredi ed altre attrezzature.

Criteri di valutazione

Le attività materiali sono valutate al costo di acquisto al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di

valore dopo la prima rilevazione.

Le attività materiali sono ammortizzate lungo la loro vita utile in modo sistematico, ad esclusione dei terreni,

acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dell’immobile, in quanto hanno vita utile indefinita.

La suddivisione del valore dell’immobile tra valore del terreno e valore del fabbricato è avvenuta, per tutti gli

immobili, sulla base di perizia.

L’ammortamento avviene:

- per fabbricati con una aliquota annua uniforme del 3%;

- per le altre attività materiali in base ad aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo del

cespite.

Criteri di cancellazione

Le attività materiali sono cancellate nel momento in cui vengono dismesse o quando vengono meno i benefici

economici futuri connessi al loro utilizzo.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto

economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività materiali” mentre i profitti e le perdite derivanti dalle

operazioni di cessione vengono allocati nella voce “Utili / perdite da cessione di investimenti”.

VOCE 110 – Attività immateriali

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto iniziale, comprensivo delle spese direttamente attribuibili.

Criteri di classificazione

In tale categoria sono registrate attività non monetarie, identificabili, intangibili ad utilità pluriennale, rappresentate

nella realtà operativa della Società in particolare da oneri per l’acquisto d’uso di software. Gli oneri relativi alla

ristrutturazione di locali di proprietà di terzi presi in locazione sono esposti alla voce “ Altre attività immateriali”.

Criteri di valutazione

Le attività immateriali sono valutate, dopo la rilevazione iniziale, al netto degli ammortamenti e delle perdite

durevoli di valore.

L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali viene effettuato in quote annuali costanti in funzione della

loro vita utile e viene portato in diretta diminuzione del loro valore.

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156

Criteri di cancellazione

L’attività immateriale viene eliminata dallo Stato patrimoniale nel momento in cui viene dimessa o non è in grado

di fornire benefici economici futuri.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici, le perdite durevoli di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto

economico alla voce “Rettifiche di valore nette su attività immateriali”.

VOCE 120 – Attività fiscali correnti e anticipate

Criteri di iscrizione

La Società calcola le imposte sul reddito – correnti, differite e anticipate – sulla base delle aliquote vigenti e le

stesse vengono rilevate a Conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate o accreditate

direttamente a Patrimonio netto.

L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato secondo una previsione dell’onere fiscale corrente, di

quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e le imposte differite sono determinate

secondo le differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad una attività o ad una

passività, sulla base di criteri civilistici, ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali.

Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero,

valutata sulla base della capacità della società di generare con continuità redditi imponibili positivi.

Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio con la sola eccezione delle riserve in sospensione di

imposta in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di

ritenere che non saranno effettuate operazioni di iniziativa che ne comportino la tassazione.

Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza

compensazioni rispettivamente nella voce Attività fiscali e nella voce Passività fiscali.

Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere

conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote.

La consistenza delle Passività fiscali viene adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da

accertamenti già notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali.

Criteri di classificazione

Le voci includono attività fiscali correnti ed anticipate e passività fiscali correnti e differite.

Le attività fiscali correnti includono eccedenze ed acconti di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere

(passività correnti) per imposte sul reddito di competenza del periodo.

Le poste di fiscalità differita rappresentano, invece, imposte sul reddito recuperabili in periodi futuri in

connessione con differenze temporanee deducibili (attività differite / anticipate) e imposte sul reddito pagabili in

periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (passività differite / differite).

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Attività e passività fiscali sono imputate a conto economico alla voce “imposte sul reddito dell’esercizio

dell’operatività corrente” salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente al

Patrimonio Netto; in questa fattispecie vengono attribuiti direttamente a Patrimonio Netto.

STATO PATRIMONIALE – PASSIVO

VOCI 10 e 20 – Debiti e Titoli in circolazione

Criteri di iscrizione

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157

Le passività finanziarie in oggetto sono iscritte in bilancio secondo il principio della data di regolamento.

I Debiti e titoli in circolazione sono iscritti inizialmente al fair value delle passività, rappresentato normalmente

dall’ammontare incassato o dal prezzo di emissione, incrementato dei costi di transazione direttamente attribuibili

all’emissione. Non sono invece inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che vengono recuperati a

carico della controparte o che sono riconducibili a costi interni di natura amministrativa.

Criteri di classificazione

In tale voci sono classificati i Debiti verso banche, i Debiti verso la clientela ed i Titoli in circolazione.

Criteri di valutazione

Le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato con il metodo del tasso di interesse effettivo, dopo la

rilevazione iniziale.

Le passività a breve termine per le quali il fattore temporale è trascurabile sono iscritte per il valore incassato.

Le passività oggetto di una relazione di copertura efficace vengono valutate in base alla normativa prevista per tale

tipologia di operazioni.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate quando sono scadute, o estinte, o riacquistate in caso di titoli

precedentemente emessi. In quest’ultimo caso la differenza tra valore contabile e importo di acquisto viene

imputata a Conto economico.

VOCE 70 – Passività fiscali correnti e differite

Si rimanda a quanto scritto per la voce 120 dell’attivo.

VOCE 100 – Trattamento di fine rapporto

Criteri di classificazione

Riflette la passività nei confronti di tutti i dipendenti relativa all’indennità da corrispondere al momento della

risoluzione del rapporto di lavoro.

Criteri di valutazione

Il trattamento di fine rapporto del personale è iscritto sulla base del valore attuariale calcolato annualmente da

attuario indipendente.

In base a quanto disposto dallo IAS 19, il TFR rappresenta un beneficio successivo al rapporto di lavoro a

prestazioni definite, la cui rilevazione deve avvenire mediante ricorso a metodologie attuariali.

Ai fini dell’attualizzazione viene adottato il metodo della proiezione unitaria del credito che considera la

proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche e statistiche e della curva demografica; il tasso di

attualizzazione è un tasso di interesse di mercato.

Con decorrenza 1° gennaio 2007, alla luce delle disposizioni della Legge Finanziaria del 2007, la maturazione

della quota di trattamento di fine rapporto destinata interamente a forme di previdenza complementare o al Fondo

di Tesoreria dell’INPS, non è più oggetto di valutazione attuariale.

VOCE 110 – Fondi per rischi ed oneri

I Fondi per rischi ed oneri accolgono accantonamenti a fronte di passività con scadenza o ammontare incerti. Gli

accantonamenti rappresentano la migliore stima dell’uscita richiesta per adempiere all’obbligazione; le stime

vengono effettuate sia sull’esperienza passata sia su giudizi degli organi tecnici della Gruppo e di esperti esterni.

Tali fondi possono essere rilevati in bilancio quando ricorrono le seguenti contestuali condizioni:

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158

1) l’impresa ha un’obbligazione attuale (legale o implicita), ossia in corso alla data di riferimento del bilancio,

quale risultato di un evento passato;

2) è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario un impiego di risorse economiche;

3) può essere effettuata una stima attendibile dell’importo necessario all’adempimento dell’obbligazione.

Tra i Fondi per rischi e oneri sono rientra inoltre l’accantonamento effettuato in osservanza ai criteri dettati dal

principio IAS 19 a fronte del premio di anzianità che sarà corrisposto ai dipendenti alla maturazione del 25° e del

35° anno di servizio. La determinazione di detto premio è effettuata mediante metodologie attuariali ed è calcolata

annualmente da attuario indipendente. A decorrere dal corrente esercizio tale fondo accoglie altresì

l’accantonamento effettuato a fronte del premio incentivante che viene di norma corrisposto al personale dirigente

nel corso dell’estate successiva all’esercizio di riferimento. In precedenza tale posta era allocata tra i debiti verso

dipendenti nella voce 90 I prospetti di raffronto con l’esercizio 2009 sono stati quindi modificati per rendere

confrontabili i due esercizi.

I Fondi vengono riesaminati alla fine di ogni esercizio ed adeguati per riflettere la migliore stima corrente.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

Non sono presenti Fondi di quiescenza e per obblighi simili.

Operazioni in valuta

Criteri di classificazione

Le operazioni in valuta sono costituite da tutte le attività e passività denominate in valute diverse dall’Euro.

Criteri di iscrizione e cancellazione

Le predette attività e passività in valuta sono inizialmente convertite in euro secondo il tasso di cambio a pronti alla

data di ciascuna operazione.

Criteri di valutazione

Alla data di riferimento della situazione contabile la conversione delle attività e passività in valuta viene effettuata

in base ai tassi di cambio a pronti a quella data.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le operazioni in valuta diverse dall’Euro sono peraltro marginali rispetto all’attività complessiva; inoltre

un’operazione di impiego in divisa estera è di norma fronteggiata da una provvista in pari valuta, non generando

pertanto le condizioni per un rischio sui cambi.

Le eventuali differenze di cambio, peraltro marginali, sono rilevate nella voce del conto economico “risultato netto

dell’attività di negoziazione”.

CONTO ECONOMICO

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

I ricavi sono riconosciuti nel momento in cui vengono percepiti o quando è probabile che saranno ricevuti i

benefici economici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile.

In particolare:

− i dividendi sono rilevati alla data di incasso;

− gli interessi contrattuali sono rilevati sulla base della maturazione “pro rata temporis”;

− gli interessi di mora sono rilevati al momento del loro incasso effettivo;

− le commissioni sono iscritte per competenza e calcolate sulla base di accordi contrattuali con

l’Amministrazione regionale.

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I costi sono rilevati in conto economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Se l’associazione

tra costi e ricavi non può essere effettuata in modo specifico e diretto, i costi sono iscritti su più periodi con

procedure razionali e su base sistematica. I costi che non possono essere associati ai proventi sono rilevati

immediatamente a conto economico.

Altre informazioni

Azioni proprie

Il Gruppo non detiene in portafoglio azioni proprie.

Pagamenti basati su azioni

Il Gruppo non ha in essere piani di stock options a favore dei propri dipendenti e degli Amministratori.

A.3 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Nel corso del 2009 lo IASB ha emesso un emendamento all'IFRS 7 introducendo una serie di modifiche volte a

dare adeguata risposta alle esigenze di maggiore trasparenza suscitate dalla crisi finanziaria e connesse con l'elevata

incertezza dei prezzi espressi dal mercato.

Al riguardo sono stati istituiti tre livelli di fair value e più precisamente:

− livello 1: riferito allo strumento finanziario quotato in un mercato attivo;

− livello 2: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri

osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario;

− livello 3: se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri

non osservabili sul mercato.

Gli strumenti finanziari del Gruppo sono costituiti generalmente da crediti di breve termine, rivenienti da

erogazioni finanziarie concesse, e come in precedenza ben precisato nelle Politiche Contabili sono contabilizzati, al

momento dell'erogazione e dell'acquisto, al fair value, che è assimilabile all'importo erogato o al prezzo di acquisto.

In via gerarchica il fair value di detti crediti è classificato al terzo livello in quanto le condizioni contrattuali, che

ineriscono al credito, sorgono da accordi privatistici di volta in volta convenuti tra le controparti e pertanto non

osservabili sul mercato.

A.3.1. Trasferimenti tra portafoglio

La consistenza dell’attivo patrimoniale è sostanzialmente costituito da crediti relativi alle giacenze bancarie ed ad

operazioni di investimento della liquidità.

Non esistono pertanto attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione, da valutare al fair value, ovvero

derivati di copertura.

Per quanto sopra non sono avvenuti trasferimenti tra portafogli che hanno determinato effetti sulla redditività

complessiva.

A.3.2. Gerarchia del fair value

A.3.2.1. Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value

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Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione

2. Attività finanziarie valutate al fair value

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.770 1.770

4. Derivati di copertura

Totale 1.770 1.770

1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione

2. Passività finanziarie valutate al fair value

3. Derivati di copertura

Totale

Attività / Passività finanziarie misurate al fair value

A.3.2.2. Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value livello 3

detenute per la negoziazione

valutate al fair value

disponibili per la vendita

di copertura

1. Esistenze iniziali 6.781

2. Aumenti

2.1. Acquisti

2.2. Profitti imputati a:

2.2.1 Conto economico

di cui: plusvalenze

2.2.2 Patrimonio netto

2.3. Trasferimenti da altri livelli

2.4. Altre variazioni in aumento

3. Diminuzioni

3.1. Vendite

3.2. Rimborsi -5.004

3.3. Perdite imputate a:

3.3.1 Conto economico

di cui: minusvalenze

3.3.2 Patrimonio netto

3.4. Trasferimenti ad altri livelli

3.5. Altre variazioni in diminuzione -8

4. Rimanenze finali 1.770

ATTIVITA' FINANZIARIE

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PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10

1.1 - Composizione della voce 10 “Cassa e disponibilità liquide” :

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Denaro contante 294 1632. Altre attività

Totale 294 163

Voci / Valori

Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40

4.1 – Composizione della voce 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”:

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 31. Titoli di debito

- titoli strutturati- altri titoli di debito 0 5.004

2. Titoli di capitale e quote di OICR 1.770 1.7783. Finanziamenti

Totale 0 0 1.770 0 0 6.781

Voci / ValoriiTotale Totale

31/12/2010 31/12/2009

4.2 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

Attività finanziariea) Governi e Banche Centralib) Altri enti pubblicic) Banche 0 5.003d) Enti finanziari 120 120e) Altri emittenti 1.650 1.658

Totale 1.770 6.781

Voci / Valori

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4.3 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue:

Titoli di debitoTitoli di capitale

e quote di OICR

Finanziamenti Totale

A. Esistenze iniziali 5.005 1.777 0 6.781B. Aumenti

B.1 Acquisti 0 0B.2 Variazioni positive di fair valueB.3 Riprese di valore:

- imputate al conto economico- imputate al patrimonio netto

B.4 Trasferimenti da altri portafogliB.5 Altre variazioni 4 4

C. DiminuzioniC.1 VenditeC.2 Rimborsi -5.004 0 -5.004C.3 Variazioni negative di fair valueC.4 Rettifiche di valore -8 -8C.5 Trasferimenti ad altri portafogliC.6 Altre variazioni -4 -4

D. Rimanenze finali 1 1.769 0 1.770

Variazioni / Tipologie

Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50

5.1 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione per debitori / emittenti:

Valore di bilancio

Valore di bilancio

31/12/2010 L1 L2 L3 31/12/2009 L1 L2 L31. Titoli di debito1.1 Ttitoli strutturati

a) Governi e Banche Centralib) Altri enti pubblicic) Banched) Enti finanziarie) Altri emittenti

1.2 Altri titolia) Governi e Banche Centralib) Altri enti pubblici 251 251 251 251c) Banched) Enti finanziarie) Altri emittenti

2. Finanziamentia) Bancheb) Enti finanziaric) Clientela

Totale 251 0 0 251 251 0 0 251L1 = livello 1L2 = livello 2L3 = livello 3

Fair value 31/12/2009Fair value 31/12/2010

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5.2 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue

Titoli di debito Finanziamenti TotaleA. Esistenze iniziali 251 0 251B. Aumenti

B.1 AcquistiB.2 Riprese di valoreB.3 Trasferimenti da altri portafogliB.4 Altre variazioni

C. DiminuzioniC.1 VenditeC.2 RimborsiC.3 Rettifiche di valoreC.4 Trasferimenti ad altri portafogliC.5 Altre variazioni

D. Rimanenze finali 251 0 251

Variazioni / Tipologie

Sezione 6 – Crediti – Voce 60

6.1 – “Crediti verso banche”:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Depositi e conti correnti 90.419 75.2312. Finanziamenti

2.1 Pronti contro termine 147.578 157.2902.2 Leasing finanziario2.3 Factoring

- pro-solvendo- pro-soluto

2.4 altri finanziamenti 12.711 7.8213. Titoli di debito

- titoli strutturati- altri titoli di debito

4. Altre attivitàTotale valore di bilancio 250.707 240.342

Totale fair value 250.534 240.342

Composizione

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6.3 – “Crediti verso enti finanziari”:

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate1. Finanziamenti

1.1 ProntI contro termine 0 1.0001.2 Leasing finanziario1.3 Factoring

- pro-solvendo 14.326 5.970- pro-soluto

1.4 Altri finanziamenti 38.918 32.8782. Titoli di debito

- titoli strutturati- altri titoli di debito

3. Altre attività 5.714 13.613Totale valore di bilancio 58.958 0 53.462 0

Totale fair value 58.626 0 53.462 0

Totale31/12/2010 31/12/2009Composizione

Totale

6.5 – “Crediti verso la clientela”:

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate1. Leasing finanziario

- di cui: senza opzione finale d'acquisto2. Factoring

- pro-solvendo 73.770 3.577 88.477 12.170- pro soluto 7.568

3. Credito al consumo (incluse carte revolving )4. Carte di credito5. Altri finanziamenti 595.945 6.031 547.283 5.388

- di cui: da escussione di garanzie e impegni6. Titoli di debito

- titoli strutturati- altri titoli di debito

7. Altre attività 104.833 118.440Totale valore di bilancio 782.116 9.608 754.200 17.558

Totale fair value 697.718 8.086 686.689 16.679

Totale31/12/2009Composizione

Totale31/12/2010

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6.7 – “Crediti”: attività garantite:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

Crediti verso

banche

Crediti verso enti finanziari

Crediti verso clientela

Crediti verso

banche

Crediti verso enti finanziari

Crediti verso clientela

VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG VE VG

1. Attività in bonis garantite da:- Beni in leasing finanziario- Crediti per factoring 14.326 14.322 62.350 62.350 5.970 5.970 62.701 59.944- Ipoteche 570.618 570.618 529.974 529.974- Pegni- Garanzie personali 35.210 35.008 33.417 33.417- Derivati su crediti

2. Attività deteriorate garantite da:- Beni in leasing finanziario- Crediti per factoring 1.061 1.061 7.353 7.353- Ipoteche 4.655 4.655 5.384 5.384- Pegni- Garanzie personali 3.891 4.377 4.821 4.821- Derivati su crediti

Totale 0 0 14.326 14.322 677.786 678.070 0 0 5.970 5.970 643.650 640.893VE = valore di bilancio delle esposizioniVG = fair value delle garanzie

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Sezione 10 – Attività materiali – Voce 100

10.1 – Composizione della voce 100 “Attività materiali”:

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value o rivalutate

1. Attività ad uso funzionale1.1 di proprietàa) terreni 5.277 4.829b) fabbricati 12.283 12.328c) mobili 368 410d) strumentali 7.875 7.702e) altri 988 9191.2 acquistate in leasing finanziarioa) terrenib) fabbricatic) mobilid) strumentalie) altri

Totale 1 26.791 0 26.189 02. Attività riferibili al leasing finanziario

2.1 beni inoptati2.2 beni ritirati a seguito di risoluzione2.3 altri beni

Totale 2 0 0 0 03. Attività detenute a scopo di investimento

- di cui: concesse in leasing operativo- di cui: altre 2.152 2.234

Totale 3 2.152 0 2.234 0Totale (1+2+3) 28.943 0 28.423 0

Totale (attività al costo e rivalutate) 28.943 28.423

Voci / Valutazione

Totale31/12/2009

Totale31/12/2010

10.2 – Attività materiali: variazioni annue:

Terreni Fabbricati Mobili Strumentali Altri TotaleA. Esistenze iniziali 4.829 12.328 410 7.703 919 26.189B. Aumenti

B.1 Acquisti 448 39 18 3.538 435 4.478B.2 Riprese di valoreB.3 Variazioni positive di fair value imputate a:

a) patrimonio nettob) conto economico

B.4 Altre variazioni 668 2.418 3.086C. Diminuzioni

C.1 Vendite 0 -360 -46 0 -405C.2 Ammortamenti -392 -44 -2.489 -367 -3.292C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a:

a) patrimonio nettob) conto economico

C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:a) patrimonio nettob) conto economico

C.5 Altre variazioni -16 -3.250 -3.266

D. Rimanenze finali 5.277 12.283 368 7.875 988 26.791

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167

Sezione 11 – Attività immateriali – Voce 110

11.1 – Composizione della voce 110 “Attività immateriali”:

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value

Attività valutate al

costo

Attività valutate al fair value

1. Avviamento2. Altre attività immateriali

2.1 di proprietà- generate internamente 34 102- altre 2.426 2.5172.2 acquisite in leasing finanziario

Totale 2 2.460 0 2.619 03. Attività riferibili al leasing finanziario

3.1 beni inoptati3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione3.3 altri beni

Totale 3 0 0 0 04. Attività concesse in leasing operativo

Totale (1 + 2 + 3 + 4) 2.460 0 2.619 0Totale 2.460 2.619

Voci / Valutazione

Totale31/12/2009

Totale31/12/2010

11.2 – Attività immateriali: variazioni annue

TotaleA. Esistenze iniziali 2.619B. Aumenti

B.1 Acquisti 221B.2 Riprese di valoreB.3 Variazioni positive di fair value:

a) patrimonio nettob) conto economico

B.4 Altre variazioniC. Diminuzioni

C.1 VenditeC.2 Ammortamenti -380C.3 Rettifiche di valore imputate a

a) patrimonio nettob) conto economico

C.4 Variazioni negative di fair value:a) patrimonio nettob) conto economico

C.5 Altre variazioniD. Rimanenze finali 2.460

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Sezione 12 – Attività fiscali e passività fiscali – Voci 120 dell’Attivo e 70 del Passivo

12.1 – Composizione della voce 120 “Attività fiscali: correnti e anticipate”:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Crediti verso l'erario1.1 Crediti per interessi 33 321.2 Crediti per capitale 7.242 7.098

Totale 7.275 7.130

2. Crediti per imposte anticipate1.1 Crediti per interessi1.2 Crediti per capitale 4.047 3.605

Totale 4.047 3.605

Attività fiscali anticipate

Attività fiscali correnti

12.2 – Composizione della voce 70 “Passività fiscali: correnti e differite”:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Debiti verso l'erario 4.563 6.854

2. Debiti per imposte differite 12.302 12.288

Passività fiscali differite

Passività fiscali correnti

12.3 – Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Esistenze iniziali 3.605 3.5102. Aumenti

2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizioa) realtive a precedenti esercizi 0b) dovute al mutamento di criteri contabilic) riprese di valored) altre 39 809

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali2.3 Altri aumenti 673

3. Diminuzioni3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio

a) rigiri -269 -713b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilitàc) dovute al mutamento di criteri contabilid) altre 0

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali3.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 4.047 3.605

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169

12.4 – Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico):

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Esistenze iniziali 11.873 12.0322. Aumenti

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizioa) relative a precedenti esercizi 110 0b) dovute al mutamento di criteri contabilic) altre

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali2.3 Altri aumenti 18 0

3. Diminuzioni3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio

a) rigiri -109 -71c) dovute al mutamento di criteri contabilid) altre -4 -19

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 -53.3 Altre diminuzioni 0 -65

4. Importo finale 11.887 11.873

12.6 – Variazione delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto):

Totale 31/12/2010

Totale 31/12/2009

1. Esistenze iniziali 415 4262. Aumenti

2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizioa) realtive a precedenti esercizib) dovute al mutamento di criteri contabilic) altre

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali2.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio

a) rigirib) dovute al mutamento di criteri contabilic) altre

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 -113.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 415 415

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170

Sezione 14 – Altre attività – Voce 140

14.1 – Composizione della voce 140 “Altre attività”:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Crediti verso dipendenti 2 32. Crediti verso l'erario 10 193. Crediti verso altre Gestioni 5.911 5.4474. Parite in corso di liquidazione 65 1475. Crediti commerciali verso clienti 4.749 4.0246. Altre attività 294 4087. Risconti non ricondotti 10.874 10.0678. Crediti verso clienti per beni e servizi 19 0

21.924 20.114Totale

Voci

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171

PASSIVO

Sezione 1 – Debiti – Voce 10

1.1 – Debiti

verso banche

verso enti finanziari

verso clientela

verso banche

verso enti finanziari

verso clientela

1. Finanziamenti1.1 pronti contro termine1.2 altri finanziamenti 29.183 1.494 19.806 1.510

2. Altri debiti 7 49 874.989 4 60 856.510Totale 29.189 1.543 874.989 19.810 1.570 856.510

Fair value 29.189 1.543 874.989 19.810 1.570 856.510

Voci

Totale31/12/2010

Totale31/12/2009

Sezione 2 – Titoli in circolazione – Voce 20

2.1 – Composizione della voce 20 “Titoli in circolazione”

L1 L2 L3 L1 L2 L31. Titoli

- obbligazioni- strutturate- altre 4 4 0 0

- altri titoli- strutturati- altri 1.497 1.497 1.351 1.352

Totale 1.501 0 0 1.501 1.351 0 0 1.352L1 = Livello 1L2 = Livello 2L3 = Livello 3

PassivitàTotale

31/12/2010

Valore di bilancio

Fair value

Totale31/12/2009

Valore di bilancio

Fair value

Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 – Vedere la sezione 12 dell’Attivo

Sezione 9 – Altre passività – Voce 90

9.1 – Composizione della voce 90 “Altre passività”:

Totale Totale

31/12/2010 31/12/20091. Debiti verso enti previdenziali 588 5532. Debiti verso erario 61 753. Debiti verso altre Gestioni 32 324. Debiti verso Gestione Ordinaria 5.911 5.4475. Debiti verso fornitori 2.943 2.3986. Debiti verso dipendenti 1.142 1.0537. Altri passività 2.159 2.6978. Partite in corso di liquidazione 1.166 4599. Risconti non ricondotti 931 717

14.935 13.431

Voci

Totale

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172

Sezione 10 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 100

10.1 – “Trattamento di fine rapporto del personale”: variazioni annue

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

A. Esistenze iniziali 2.826 2.740B. Aumenti

B.1 Accantonamento dell'esercizio 106 132B.2 Altre variazioni in aumento 11 70

C. DiminuzioniC.1 Liquidazioni effettuate -123 -58C.2 Altre variazioni in diminuzione -3 -59

D. Esistenze finali 2.817 2.826

Variazioni / Tipologie

Le altre variazioni in aumento sono dovute all’incidenza del calcolo attuariale in osservanza ai criteri dettati dal

principio IAS 19.

Sezione 11 – Fondi per rischi e oneri – Voce 110

11.1 – Composizione della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Fondi di quiescenza aziendali 0 02. Altri fondi per rischi ed oneri

2.1 rischi su crediti 0 122.2 controversie legali 224 2432.3 oneri per il personale 250 2432.4 altro 0 0

Totale 474 499

Tipologia

L’importo comprende, a decorrere dal presente esercizio, anche l’accantonamento effettuato per il premio

incentivante al personale dirigente che, di norma, viene corrisposto nell’estate successiva all’anno di competenza.

Fino allo scorso esercizio tale importo trovava collocazione tra i ratei passivi non ricondotti nello stato patrimoniale

e tra le spese per il personale nel conto economico.

11.2 – Variazioni nell’esercizio della voce 110 “Fondi per rischi e oneri”:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

A. Esistenze iniziali 499 1.795B. Aumenti

B.1 Accantonamento dell'esercizio 150 359B.2 Altre variazioni in aumento

C. DiminuzioniC.1 Utilizzi o rigiri -175 -1.655C.2 Altre variazioni in diminuzione

D. Esistenze finali 474 499

Variazioni / Tipologie

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173

Sezione 12 – Patrimonio – Voci 120, 130, 140, 150, 160 e 170

12.1 – Composizione della voce 120 “Capitale”:

Importo1. Capitale

1.1 Azioni ordinarie 112.0001.2 Altre azioni

Tipologie

12.5 – Altre informazioni: composizione e variazioni della voce 160 “Riserve”

LegaleUtili portati

a nuovoRiserva

statutariaRiserva

straordinaria

Riserva di prima

applicazione

Riserva di utili

Totale

A. Esistenze iniziali 5.136 4.948 17.203 28.680 25.401 5.552 86.920B. Aumenti

B.1 Attribuzioni di utili 491 2.451 5.609 1.254 9.806B.2 Altre variazioni 826 826

C. DiminuzioniC.1 Utilizzi- copertura perdite- distribuzione- trasferimento a capitaleC.2 Altre variazioni

D. Rimanenze finali 5.627 5.774 19.654 34.289 25.401 6.806 97.552

Sezione 13 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 190

13.1 – Composizione della voce 190 “Patrimonio di pertinenza di terzi”:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Capitale 5.011 5.0112. Azioni proprie3. Strumenti di capitale4. Sovraprezzi di emissione5. Riserve 3.722 3.5196. Riserve da valutazione7. Utile (Perdita) dell'esercizio -162 204

Totale 8.571 8.735

Voci / Valori

Prospetto di raccordo tra il Patrimonio netto e l’utile della Capogruppo ed il Patrimonio netto e l’utile consolidati

di pertinenza del Gruppo

Patrimonio Netto di cui Utileal 31/12/2010 d'esercizio

Bilancio di Finaosta S.p.A. individuale 205.970 7.413 Contabilizzazione del patrimonio e dei risultati conseguiti dalle controllate in sostituzione dei valori eliminati e rettifiche diverse di consolidamento

29.616 724-

Elisioni dei valori delle partecipazioni consolidate a Bilancio Finaosta e al netto delle rettifiche di consolidamento effettuate

18.119-

Bilancio Consolidato di Gruppo 217.467 6.690 di pertinenza dei Terzi 8.571 162- Totale Gruppo e Terzi 226.038 6.527

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174

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Sezione 1 – Interessi – Voci 10 e 20

1.1 – Composizione della voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione2. Attività finanziarie valutate al fair value3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 23 23 1114. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 3 3 75. Crediti

5.1 Crediti verso banche 217 2.700 2.917 2.2855.2 Crediti verso enti finanziari 16 643 496 1.155 2.2495.3 Crediti verso clientela 12.241 3.638 15.879 14.455

6. Altre attività X X7. Derivati di copertura X X

Totale 42 13.101 6.833 19.976 19.106

Altre operazioni

Voci / Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti

1.3 – Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Debiti verso banche 117 X 117 2032. Debiti verso enti finanziari -30 X -30 03. Debiti verso clientela 10.722 X 10.722 8.8784. Titoli in circolazione X 14 14 165. Passività finanziarie di negoziazione6. Passività finanziarie valutate al fair value7. Altre passività X X 1 1 08. Derivati di copertura X X

Totale 10.809 14 1 10.825 9.097

AltroTitoliVoci / Forme tecniche Finanziamenti

Sezione 2 – Commissioni – Voci 30 e 40

2.1 – Composizione della voce 30 “Commissioni attive”:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Operazioni di leasing finanziario2. Operazioni di factoring 1.549 1.6383. Credito al consumo4. Attività di merchant banking5. Garanzie rilasciate6. Servizi di:

- gestione fondi per conto terzi 16.491 19.776- intermediazione in cambi- distribuzione prodotti- altri

7. Servizi di incasso e pagamento8. Servicing in operazioni di cartolarizzazione9. Altre commissioni (specificare) 126 125

Totale 18.167 21.539

Voci / Forme tecniche

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175

2.2 – Composizione della voce 40 “Commissioni passive”:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Garanzie ricevute2. Distribuzione di servizi da terzi3. Servizi di incasso e pagamento4. Altre commissioni 122 202

Totale 122 202

Voci / Forme tecniche

Sezione 7 – Utile (Perdita) da cessione o riacquisto – Voce 90

7.1 – Composizione della voce 90 “Utile (perdita) da cessione o riacquisto”:

Utile PerditaRisultato

nettoUtile Perdita

Risultato netto

1. Attività finanziarie1.1 Crediti1.2 Attività disponibili per la vendita 0 0 0 109 -187 -781.3 Attività detenute sino alla scadenza

Totale (1) 0 0 0 109 -187 -782. Passività finanziarie

2.1 Debiti2.2 Titoli in circolazione

Totale (2) 0 0 0 0 0 0Totale (1+2) 0 0 0 109 -187 -78

Totale

31/12/2010Voci / Componenti reddituali

Totale

31/12/2009

Sezione 8 – Rettifiche di valore nette per deterioramento – Voce 100

8.1 – Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento di crediti:

specifichedi

portafogliospecifiche

di portafoglio

31/12/2010 31/12/2009

1. Crediti verso banche- per leasing- per factoring- altri crediti

2. Crediti verso enti finanziari- per leasing- per factoring 99 99- altri crediti

3. Crediti verso la clientela- per leasing- per factoring -5.381 0 968 892 -3.520 -1.450- per credito al consumo- altri crediti -3.123 -2.961 2.825 41 -3.219 -1.924

Totale -8.504 -2.961 3.794 1.032 -6.639 -3.374

TotaleVoci / Rettifiche

Rettifiche di valore Riprese di valore Totale

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8.2 – Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita:

1. Titoli di debito2. Titoli di capitale e quote di OICR -8 -8 -1803. Finanziamenti

Totale -8 0 -8 -180

Voci / RettificheTotale

31/12/2010Totale

31/12/2009Rettifiche di

valoreRiprese di

valore

8.4 – Composizione della sottovoce 100.b “Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento di altre

operazioni finanziarie”:

specifichedi

portafogliospecifiche

di portafoglio

1. Garanzie rilasciate 0 -1.300

2. Derivati su crediti

3. Impegni ad erogare fondi

4. Altre operazioni

Totali 0 0 0 0 0 -1.300

Totale 31/12/2009

Operazioni/Componenti reddituali

Rettifiche di valore Riprese di valoreTotale

31/12/2010

Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 110

9.1 – Composizione della voce 110.a “Spese per il personale”:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Personale dipendente a) salari e stipendi 8.249 7.497

b) oneri sociali 2.351 2.236c) indennità di fine rapporto 219 266d) spese previdenziali 176 171e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 152 178f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:

- a contribuzione definita- a benefici definiti

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:- a contribuzione definita 288 262- a benefici definiti

h) altre spese 350 3712. Altro personale in attività 68 1403. Amministratori e sindaci 515 4604. Personale collocato a riposo5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società

Totale 12.367 11.580

Voci / Settori

Segnaliamo che per la capogruppo, a decorrere dall’esercizio 2010, l’accantonamento per il premio

incentivante che viene corrisposto ai dirigenti nell’estate successiva all’esercizio di competenza non è più

compreso nella presente voce ma trova allocazione nella voce 150 “Accantonamenti netti per rischi ed

oneri”.

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177

9.2 – Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria:

31/12/2010 31/12/2009 mediaa) Dirigenti 9 10 9,5b) Quadri direttivi 35,5 37 36,3c) Restante personale 147 136 141,5

Totale 191,5 183 187,3

9.3 – Composizione della voce 110.b “Altre spese amministrative”:

Totale Totale

31/12/2010 31/12/20091. Consulenze professionali 205 3362. Noleggio e manutenzione apparecchiature 471 3973. Noleggio e manutenzione Edp 70 654. Noleggio e spese di gestione autoveicoli 52 325. Spese manutenzione beni materiali 342 1206. Spese di spedizione documenti 1 07. Spese per premi di assicurazione 401 3888. Imposte indirette e tasse 756 7999. Affitti passivi 68 5810. Oneri per utenze e gestione immobili 269 43911. Spese telefoniche 89 11012. Spese postali 70 6513. Terziarizzazioni 0 014. Contributi associativi 13 9015. Altri oneri amministrativi 1.960 1.79916. Materiale di consumo 1.970 1.643

Totale 6.734 6.342

Voci / Settori

Sezione 10 – Rettifiche di valore nette su attività materiali – Voce 120

10.1 – Composizione della voce 120 “Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali”:

(a) (b) (c) (a+b-c)1. Attività ad uso funzionale

1.1 di proprietàa) terrenib) fabbricati 392 392c) mobili 44 44d) strumentali 2.489 2.489e) altri 367 367

1.2 acquisite in leasing finanziarioa) terrenib) fabbricatic) mobilid) strumentalie) altri

2. Attività riferibili al leasing finanziario3. Attività detenute a scopo di investimento 82 82

- di cui concesse in leasing operativoTotale 3.374 0 0 3.374

Voci / Rettifiche e riprese di valore

Rettifiche di valore per

deterioramentoRiprese di valore Risultato nettoAmmortamento

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178

Sezione 11 – Rettifiche di valore nette su attività immateriali – Voce 130

11.1 – Composizione della voce 130 “Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali”:

(a) (b) (c) (a+b-c)1. Avviamento2. Altre attività immateriali

2.1 di proprietà 380 3802.2 acquisite in leasing finanziario

3. Attività riferibili al leasing finanziario4. Attività concesse in leasing operativo

Totale 380 0 0 380

Rettifiche di valore per

deterioramentoRiprese di valore Risultato netto

Voci / Rettifiche e riprese di valoreAmmortamento

Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150

13.1 – Composizione della voce 150 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”:

1. Altri fondi per rischi e oneri1.1 Controversie legali -20 -5621.2 Oneri per il personale 118 1151.3 Altri

Totale 99 -447

Tipologia di spesaTotale

31/12/2010Totale

31/12/2009

A decorrere dal presente esercizio, la voce comprende anche l’accantonamento effettuato per il premio

incentivante al personale dirigente che, di norma, viene corrisposto nell’estate successiva all’anno di

competenza. Fino allo scorso esercizio tale importo trovava collocazione tra le spese per il personale, voce

110.a.

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Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 160

14.1 – Composizione della voce 160 “Altri proventi e oneri di gestione”:

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Rimborso oneri ristrutturazione forte e borgo di Bard 4.419 2.9072. Rimborso oneri costruzione Telecabina Aosta-Pila 2.408 758

3. Rimborso oneri costruzione Funivia La Palud - Punta Helbronner 31 1.184

4. Rimborso oneri sponsorizzazione Heineken 6.394 4.0235. Rimborso oneri gestione Finbard 338 2666. Rimborso oneri COA 917 187

7.Rimborso altri oneri sostenuti per conto dell'Amministrazione regionale

939 489

8. Rimborso spese ufficio di Bruxelles 112 1419. Rimborso spese ufficio di Parigi 365 26110. Rimborso oneri gestione COUP 577 011. Rimborso oneri gestione NUV 333 012. Rimborso contributi a fondo perso 247 013. Rimborso IRAP 92 11014. Ricavi delle società commerciali 7.932 7.70815. Rimborsi spese 204 21216. Compensi nostri rappresentanti 144 13217. Incrementi di immobilizzazioni 100 20118. Altri proventi 4.455 3.56719. Sopravvenienze attive 60 320

30.068 22.464Totale

Altri proventi di gestione

Totale Totale31/12/2010 31/12/2009

1. Oneri ristrutturazione forte e borgo di Bard -4.419 -2.9072. Oneri costruzione Telecabina Aosta-Pila -2.335 -7413. Oneri costruzione Funivia La Palud - Punta Helbronner -31 -1.1844. Oneri sponsorizzazione Heineken -6.395 -4.0235. Oneri gestione Finbard -338 -2666. Oneri COA -399 -937. Altri oneri sostenuti per conto dell'Amministrazione regionale -832 -5268. Spese ufficio di Bruxelles -146 -1829. Spese ufficio di Parigi -309 -28110. Oneri gestione COUP -577 011. Oneri gestione NUV -333 012. Contributi a fondo perso -247 013. IRAP di competenza fondi -92 -11014. Oneri fiscali L.R. -825 -86015. Altri oneri -125 -19216. Abbuoni e sconti passivi 0 017. Sopravvenienze passive -54 -129

-17.458 -11.493

12.610 10.971Totale altri proventi e oneri di gestione

Altri oneri di gestione

Totale

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Sezione 16 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 180

16.1 – Composizione della voce 180 “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”:

Totale Totale

31/12/2010 31/12/20091. Immobili 1.1 Utili da cessione 41 69

1.2 Perdite da cessione 0 02. Altre attività

2.1 Utili da cessione 10 72.2 Perdite da cessione -4 -8

Risultato netto 47 68

Voci

Sezione 17 – Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 190

17.1 – Composizione della voce 190 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”:

Totale Totale

31/12/2010 31/12/20091. Imposte correnti 4.157 5.7982. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi -7 -593. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio 0 04. Variazione delle imposte anticipate -439 -955. Variazione delle imposte differite 14 -105

Imposte di competenza dell'esercizio 3.725 5.539

17.2 – Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio:

imponibile imposta aliquota imponibile imposta aliquotaImposta sull'utile lordo di esercizio 12.324 3.389 27,50% 25.057 747 2,98%Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi -475 -131 -1,06% -20 -1 0,00%Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi 181 50 0,40% 3.423 102 0,41%Rigiro differenze temporanee deducibili esercizi precedenti -378 -104 -0,84%Rigiro differenze temporanee tassabili esercizi precedenti 128 35 0,29%Differenze positive che non si riverseranno negli esercizi successivi 677 186 1,51% 1.705 51 0,20%Differenze negative che non si riverseranno negli esercizi successivi -294 -81 -0,66% -2.923 -87 -0,35%Variazioni imposte correnti esercizi precedenti

Imposte sul reddito d'esercizio ed aliquota fiscale effettiva

3.345 27,14% 812 3,24%

IRES IRAP

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Sezione 19 – Conto economico: altre informazioni

19.1 – Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive

BancheEnti

finanziariClientela Banche

Enti finanziari

Clientela 31/12/2010 31/12/2009

1. Leasing finanziario- beni immobili- beni mobili- beni strumentali- beni immateriali

2. Factoring- su crediti correnti 545 1.852 62 1.437 3.896 5.061- su crediti futuri 379 28 408 641- su crediti acquistati a titoli definitivo- su crediti acquistati al di sotto del valore originario- per altri finanziamenti 112 22 134 89

3. Credito al consumo- prestiti personali- prestiti finalizzati- cessione del quinto

4. Garanzie e impegni- di natura commerciale- di natura finanziaria

Totale 0 545 2.343 0 62 1.486 4.437 5.790

Totale Totale

Voci / Controparte

Interessi attivi Commissioni attive

Sezione 22 – Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi – Voce 210

22.1 – Composizione della voce 210 “Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi”:

importo1. Aosta Factor S.p.A. -3212. Pila S.p.A. 158

Totale -162

Denomnazione imprese

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PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI

Sezione 1 – Riferimenti specifici sull’operatività svolta

B. FACTORING E CESSIONE DI CREDITI

B.1 – Valore lordo e valore di bilancio:

Valore lordo

Rettifiche di valore

Valore netto

Valore lordo

Rettifiche di valore

Valore netto

1. Attività in bonis- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo):

- cessioni di crediti futuri 9.460 157 9.303 8.213 170 8.043- altre 91.434 1.223 90.210 88.752 2.346 86.406

- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) 7.696 128 7.568 0 0 02. Attività deteriorate

2.1 Sofferenze- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo):

- cessioni di crediti futuri 3.522 1.242 2.280- altre 1.275 1.039 236 1.202 1.054 148

- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto):- acquisti al di sotto del valore nominale- altre2.2 Incagli

- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo):- cessioni di crediti futuri 0 6.820 340 6.480- altre 3.505 2.444 1.061 8.376 2.835 5.541

- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto):- acquisti al di sotto del valore nominale- altre2.3 Esposizioni ristrutturate

- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo):- cessioni di crediti futuri- altre

- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto):- acquisti al di sotto del valore nominale- altre2.4 Esposizioni scadute

- esposizioni verso cedenti (pro-solvendo):- cessioni di crediti futuri- altre

- esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto):- acquisti al di sotto del valore nominale- altre

Totale 116.892 6.234 110.659 113.363 6.745 106.618

Totale 31/12/2010 Totale 31/12/2009Voce

B.2 – Vita residua delle esposizioni e del “monte crediti”

B.2.1 – Operazioni di factoring pro-solvendo: anticipi e “monte crediti”:

31/12/2010 31/12/2009 31/12/2010 31/12/2009- a vista- fino a 3 mesi 65.645 75.453 68.005- oltre 3 mesi fino a 6 mesi 1.078 10.569 6.055- da 6 mesi a 1 anno 667 667 5.219- oltre 1 anno 423 423 1.998- durata indeterminata 22.398 106.617 28.663 50.200

Totale 90.210 106.617 115.775 131.477

Fasce temporaliAnticipi Montecrediti

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B.2.2 – Operazioni di factoring pro-soluto: esposizioni

31/12/2010 31/12/2009- a vista- fino a 3 mesi 7.568 0- oltre 3 mesi fino a 6 mesi- da 6 mesi a 1 anno- oltre 1 anno- durata indeterminata

Totale 7.568 0

Fasce temporaliEsposizioni

B.3 – Dinamica delle rettifiche di valore

Ret

tific

he d

i val

ore

Tra

sfer

imen

ti da

altr

o st

atus

Altr

e va

riazi

oni p

ositi

ve

Rip

rese

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Tra

sfer

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altr

o st

atus

Can

cella

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Altr

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riazi

oni p

ositi

ve

Specifiche su attività deteriorateEsposizioni verso cedenti

- Sofferenze -1.054 -5.381 32 4.122 -2.281- Incagli -3.175 749 -2.426- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute

Esposizioni verso debitori ceduti- Sofferenze- Incagli- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute

Di portafoglio su altre attività- Esposizioni verso cedenti -2.517 990 -1.527- Esposizioni verso debitori ceduti

Totale -6.746 -5.381 0 0 1.771 0 4.122 0 -6.234

Rettifiche di valore

finali

Variazioni in diminuzione

VoceRettifiche di valore iniziali

Variazioni in aumento

B.4 – Altre informazioni

B.4.1 – Turnover dei crediti oggetto di operazioni di factoring

Totale 31/12/2010

Totale 31/12/2009

1. Operazioni pro soluto 7.696 0- di cui: acquisti al di sotto del valore nominale

2. Operazioni pro solvendo 445.296 405.851Totale 452.993 405.851

Voci

B.4.3 – Valore nominale dei contratti di acquisizione di crediti futuri

Totale 31/12/2010

Totale 31/12/2009

Flusso dei contratti di acquisto di crediti futuri nell'esercizio 104.172 49.661Ammontare dei crediti in essere alla data di chiusura dell'esercizio 73.301 60.061

Voce

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D. GARANZIE E IMPEGNI

D.1 – Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni

Importo 31/12/2010

Importo 31/12/2009

1) Garanzie rilasciate di natura finanziariaa) Bancheb) Enti finanziaric) Clientela 11.700 11.700

2) Garanzie rilasciate di natura commercialea) Bancheb) Enti finanziaric) Clientela

3) Impegni irrevocabili a erogare fondia) Banche

i) a utilizzo certo 8.908 5.947ii) a utilizzo incerto

b) Enti finanziarii) a utilizzo certo 21.030 15.913ii) a utilizzo incerto

c) Clientelai) a utilizzo certo 42.236 41.148ii) a utilizzo incerto

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi6) Altri impegni irrevocabili

Totale 83.873 74.708

Operazioni

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185

E. MERCHANT BANKING

E.1 – Tabella riepilogativa delle partecipazioni di merchant banking

Val

ore

orig

inar

io

Tot

ale

Ret

tific

he d

i va

lore

/ S

valu

tazi

oni

Tot

ale

Rip

rese

di

valo

re R

ival

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ioni

Val

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ilanc

io

Val

ore

orig

inar

io

Tot

ale

Ret

tific

he d

i va

lore

/ S

valu

tazi

oni

Tot

ale

Rip

rese

di

valo

re R

ival

utaz

ioni

Val

ore

di b

ilanc

io

1. Partecipazionia) controllate

- banche ed enti finanziari- altri soggetti

b) controllate congiuntamente- banche ed enti finanziari- altri soggetti

c) sottoposte a influenza notevole- banche ed enti finanziari- altri soggetti

2. Altre interessenze (Att. Fin. disp. per la vendita)- banche ed enti finanziari- altri soggetti 695 7 688 695 7 688

Totale 695 7 688 695 7 688

Totale 31/12/2010 Totale 31/12/2009

Attività finanziarie disponibili per la vendita

E.3 – Variazioni annue delle partecipazioni di merchant banking:

A. Esistenze iniziali 688B. Aumenti 0

B1. AcquistiB2. Riprese di valoreB3. Altre variazioni

C. Diminuzioni 0C1. VenditeC2. Rettifiche di valoreC3. Altre variazioni

D. Rimanenze finali 688

E.4 – Attività e passività finanziarie verso società partecipate per merchant banking

Il gruppo non ha partecipazioni per merchant banking in società controllate, controllate congiuntamente o

sottoposte a influenza notevole.

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H. OPERATIVITA’ CON FONDI DI TERZI

H.1 – Natura dei fondi e forme di impiego

1. Attività in bonis- leasing finanziario 13.429 13.406- factoring- altri finanziamenti 770.162 710.459 727.638 668.144

di cui: per escussione di garanzie e impegni- partecipazioni 647.511 694.548

di cui: per merchant banking- garanzie e impegni 40.932 40.918 40.844 37.022

2. Attività deteriorate2.1 Sofferenze- leasing finanziario 166 178- factoring- altri finanziamenti 12.120 6.362 11.782 5.904

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni2.2 Incagli- leasing finanziario- factoring- altri finanziamenti 3.931 3.931 2.300 2.299

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni2.3 Esposizioni ristrutturate- leasing finanziario- factoring- altri finanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni2.4 Esposizioni scadute- leasing finanziario- factoring- altri finanziamenti 131 131 1.274 1.274

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni

Totale 1.488.382 761.800 1.491.970 714.643

Totale 31/12/2009Fondi pubblici

di cui: a rischio proprio

Voce

Totale 31/12/2010Fondi pubblici

di cui: a rischio proprio

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H.2 – Valori lordi e netti delle attività a rischio proprio

Valore lordoRettifiche di

valoreValore netto

1. Attività in bonis- leasing finanziario- factoring- altri finanziamenti 710.459 1.147 709.312

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni 40.918 40.918- partecipazioni

di cui: per merchant banking2. Attività deteriorate

2.1 Sofferenze- leasing finanziario- factoring- altri finanziamenti 6.362 3.310 3.051

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni2.2 Incagli- leasing finanziario- factoring- altri finanziamenti 3.931 1.431 2.500

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni2.2 Esposizioni ristrutturate- leasing finanziario- factoring- altri finanziamenti

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni2.3 Esposizioni scadute- leasing finanziario- factoring- altri finanziamenti 131 12 118

di cui: per escussione di garanzie e impegni- garanzie e impegni

Totale 761.800 5.901 755.899

VoceFondi pubblici

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H.3 – Altre informazioni

H.3.1 – Attività a valere su fondi di terzi

Denominazione imprese

Val

ore

di b

ilanc

io

Quo

ta d

i pa

rtec

ipaz

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%

Dis

poni

bilit

à vo

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Sede

Tot

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attiv

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Tot

ale

ricav

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Impo

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Pat

rimon

io n

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Ris

ulta

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ltim

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zio

Quo

tazi

one

(Si/N

o)

C.V.A. S.p.A.* 417.481 100,00% 100,00% Chatillon 1.146.372 225.169 827.351 85.011 NoCompl. Ospedaliero U.Parini S.r.l. 907 100,00% 100,00% Aosta 1.281 117 907 0 NoNuova Università Valdostana S.r.l. 893 100,00% 100,00% Aosta 964 364 893 0 NoStruttura Valle d'Aosta S.r.l. 67.939 100,00% 100,00% Aosta 89.411 3.690 69.650 -1.232 NoAutoporto Valle d'Aosta S.p.A. 35.592 98,00% 98,00% Pollein 39.973 2.068 36.882 88 NoCervino S.p.A. 31.541 96,70% 96,70% Valtournenche 66.328 12.076 37.330 -717 NoProgetto Formazione S.c.r.l.* 1.421 91,77% 91,77% Pollein 12.536 1.866 719 22 NoCMBF S.p.A. 9.785 85,07% 85,07% Courmayeur 47.726 9.880 17.031 -681 NoFinbard S.p.A. 232 81,82% 81,82% Bard 1.327 4.681 283 0 NoMONTEROSA S.p.A. 6.631 75,94% 75,94% Gressoney L. T. 76.395 12.313 8.732 -3.178 NoFunivie Piccolo S. Bernardo S.p.A. 6.466 63,63% 63,63% La Thuile 20.412 6.198 12.139 -875 NoCime Bianche S.p.A. 4.821 63,39% 63,39% Valtournenche 32.199 3.274 7.605 -171 NoServizi Previdenziali VDA S.p.A. 52 50,00% 50,00% Aosta 1.697 556 130 5 NoDeval S.p.A 20.959 49,00% 49,00% Aosta 123.948 30.187 63.165 6.045 NoS.A.G.I.T. S.p.A. 329 49,00% 49,00% Gressoney St. Jean 1.803 687 829 -471 NoS.I.R.T. S.p.A. 783 49,00% 49,00% Torgnon 16.188 1.497 2.214 104 NoS.I.T.I.B S.p.A. 371 49,00% 49,00% Brusson 1.435 375 856 -332 NoSIMA S.p.A. 23.132 49,00% 49,00% Pollein 49.764 2.878 48.484 -453 NoVallenergie S.p.A. 59 49,00% 49,00% Aosta 37.638 35.788 1.214 -666 NoFunivie Gran Paradiso S.p.A. 481 46,97% 46,97% Cogne 7.063 702 1.108 -455 NoFunivie di Champorcher S.p.A. 689 45,29% 45,29% Champorcher 6.836 683 1.522 -175 NoChamois Impianti S.p.A. 552 42,81% 42,81% Chamois 4.617 730 1.291 -297 NoS.I.T. Saint Barthelemy S.r.l. 8 39,56% 39,56% Nus 125 49 53 3 NoGrand Saint Bernard S.p.A. 319 34,14% 34,14% St.Rhemy en Bosses 3.852 566 816 -263 NoSISKI S.r.l. 509 33,79% 33,79% Saint Christophe 4.431 5.489 1.495 -9 NoC.I.RI. S.p.A. 127 33,75% 33,75% Courmayeur 397 130 336 -40 NoGE.CA. S.r.l. 61 30,00% 30,00% Pollein 576 648 292 4 NoVerres S.p.A. 1.551 27,35% 27,35% Verres 29.623 51.733 5.670 -5.452 NoPila S.p.A. 1.724 24,29% 24,29% Gressan 37.094 7.550 12.954 507 NoISECO S.p.A. 21 20,00% 20,00% Saint Marcel 6.434 6.182 1.255 286 NoFunivie Monte Bianco S.p.A. 39 15,18% 15,18% Courmayeur 3.384 2.668 1.028 193 NoD.T.Valgrisenche s.r.l. 2 3,56% 3,56% Valgrisenche 108 174 60 3 NoL.M.E. S.p.A. in liquidazione 0 2,94% 2,94% Torino 2.357 79 2.203 43 No

Totale 635.477

I dati di bilancio sopra riportati si riferiscono all’esercizio chiuso nel corso del 2010, ad eccezione delle società C.V.A.

S.p.A. e Progetto Formazione S.c.r.l. per le quali l’ultimo bilancio disponibile è relativo al 2009.

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189

H.3.2 – Fondi di terzi

Saldo al 31-12-2009

Fondo di dotazione

Incrementi / decrementi

esercizi precedenti

Stanziamenti dell'esercizio

Trasferimenti da altri fondi

Incrementi/ decrementi

maturati nell'esercizio

Trasferimenti ad altri fondi

Prelievi dell'esercizio e

pagamenti effettuati per conto RAVA

Contributi erogati

nell'esercizio (**)

Rimborsi gestione

uffici esteri e altre

strutture

Consulenze addebitate

Costi di costruzione, di ristrutturazione

e acquisto attrezzature addebitati

Commissioni addebitate

L.R. 101/1982 0 6.459 55 850 112 5.551

L.R. 33/1973 108.881 59.748 2.382 1.775 300 1.003 3.642 167.841

L.R. 76/1984 221.789 85.350 20.000 4.352 4.650 326.842

L.R. 43/1996 19.548 508 14 4.000 237 294 24.014

L.R. 33/1993 775 15 3 9 783

L.R. 19/2001 143.203 2.377 0 100 750 2.473 143.957

L.R. 6/2003 43.768 1.502 0 2.800 234 138 695 47.471

L.R. 6/2003 (1) 446 0 446 1 247 4 643

L.R. 7/2004 3.000 198 9 800 50 2.356

L.R. 29/2006 1.850 15 0 16 10 1.871

L.R. 17/2007 1.950 82 0 13 8 2.037

Totale gestioni a rischio diretto 545.210 156.253 22.842 6.900 7.445 1.950 1.141 247 0 0 0 11.947 723.365LL.RR. 7/2006 art. 5, 86/92, 88/85, 76/94, 38/98 e 4/05 (*) 778.448 46.868 31.049 31.372 0 68.885 7.549 1.818 7.854 7.591 6.450 787.591

L.R. 46/1985(*) 32.772 12.283 238 4.000 727 40.566

L.R. 62/1993 (*) 582 226 2 800 7 4

L.R. 22/1998 (*) 1.852 266 67 150 8 2.027

L.R. 84/1993(*) 24.916 3.823 11.024 486 7.335 0 32.914

L.R. 3/2000 (*) 0 0 0 0 0 0

L.R. 9/2003 (*) 42 2 0 0 0 44

DOCUP Ob.2 (*) 1.017 76 6 0 0 1.099

L.R. 11/2002 (*) 116 0 0 1 116

D.G.R. 2121/2009 ( *) 421 0 421 2 51 7 787

L.R. 52/2009 ( *) 0 0 500 1 0 501

Totale gestioni senza rischio 840.168 63.546 42.994 0 32.175 4.950 68.885 14.935 1.818 7.854 7.591 7.199 865.650

TOTALE 1.385.378 219.798 65.836 6.900 39.620 6.900 70.026 15.182 1.818 7.854 7.591 19.146 1.589.016

(*): Il rischio sulle operazioni in essere grava sull'Amministrazione regionale

(**): Trattasi di contributi a fondo perduto erogati sulla base di disposizioni dell'Amministrazione regionale.

(1): Contributi per artigiani e industria

Saldo al 31-12-2010

Norma di riferimento

Variazioni in aumento Variazione in diminuzione

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190

L. ALTRE ATTIVITA’

Le altre attività svolte sono quelle relative alle attività tipiche delle società non finanziarie incluse nel bilancio

consolidato:

- Pila S.p.A. – gestione stazione invernale alpina;

- Finaosta Iniziative s.r.l. – gestione immobile sede delle società finanziarie del gruppo.

Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

3.1 Rischio di credito

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

Il rischio di credito è un rischio tipico dell’attività di intermediazione creditizia, può essere considerato il

principale rischio a cui Finaosta S.p.A. è esposta, tenuto conto che l’erogazione del credito costituisce la principale

attività di business esercitata dalla società. Nello svolgimento dell'attività tradizionale di intermediazione

creditizia, Finaosta S.p.A. è, infatti, esposta al rischio che i crediti erogati non vengano rimborsati dai prenditori

alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente svalutati.

La mission aziendale è quella di contribuire a promuovere lo sviluppo economico, sociale e territoriale della Valle

d’Aosta. Finaosta S.p.A., infatti, come indicato nello Statuto, promuove e compie attività o pone in essere

interventi che, seguendo le linee guida di una politica di programmazione regionale ed in armonia con le direttive

da quest’ultima emanate, sono tesi a favorire lo sviluppo socio-economico del territorio regionale.

L’attività istituzionale è svolta con l’obiettivo di mantenimento della solidità patrimoniale seguendo una logica di

sana e prudente gestione aziendale.

Con riferimento alle informazioni quantitative dettagliate nel presente bilancio, Finaosta S.p.A. attua gli interventi

previsti dagli articoli 5 (oggetto sociale) e 6 dello Statuto (modalità e limiti) attraverso la Gestione Ordinaria,

utilizzando mezzi propri, o tramite risorse di terzi (Regione Autonoma Valle d’Aosta) con i Fondi di rotazione

regolati da specifiche Leggi Regionali.

L’esposizione verso il rischio di credito è completamente a carico di Finaosta S.p.A. nella Gestione Ordinaria e nei

Fondi di Rotazione a Rischio, mentre è assente per la Gestione Speciale e i Fondi di rotazione a carico della

Regione Autonoma Valle d'Aosta; questi ultimi non rientrano nel perimetro del bilancio.

Il dimensionamento e la composizione del portafoglio crediti riflettono le necessità finanziarie di due specifici

segmenti di clientela: le famiglie e l'imprenditoria di piccola e media dimensione; la localizzazione dei crediti per

finanziamenti, vista la natura istituzionale di Finaosta S.p.A., è prevalentemente la Valle d'Aosta.

Per quanto riguarda la Società Aosta Factor la gestione del rischio di credito si propone di assicurare che le attività

di analisi, valutazione e concessione degli affidamenti garantiscano un continuo miglioramento della qualità degli

impieghi.

L’attività di factoring ha peraltro alcune specificità che incidono sui relativi fattori di rischio: la presenza di più

soggetti (cedente e debitore ceduto) e la cessione a favore del factor del credito di fornitura intercorrente tra il

cedente ed il debitore ceduto. Tali fattori, da un lato, permettono di contenere il rischio di credito rispetto a quello

della ordinaria attività bancaria e, dall’altro, connotano l’intero processo creditizio che in Aosta Factor S.p.A. è

regolamentato da specifiche procedure operative.

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191

Secondo quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione in occasione della delibera della risk policy, il

principio generale cui si ispira la gestione dell’attività riguarda l’obiettivo di ottimizzazione del rapporto rischio–

rendimento, che deve fare leva più sul contenimento del rischio che sull’ampliamento del rendimento, tenendo

conto del livello attuale e prospettico di capitalizzazione, anche in una prospettiva di medio termine, e

dell’evoluzione congiunturale.

Per la società Pila S.p.a. gli strumenti finanziari attivi rappresentano l’impiego di temporanee eccedenze di

liquidità investite in prodotti finanziari con scadenza nel breve periodo (o comunque rapidamente monetizzabili) i

quali, si ritiene, non espongono la società ad alcun rischio finanziario apprezzabile stante la natura delle controparti

e le condizioni contrattuali in linea con i riferimenti di mercato.

Gli strumenti finanziari passivi sono rappresentati dalle fonti di finanziamento alle quali si è fatto ricorso per

finanziare gli investimenti di lungo termine della società. Non si ritiene che la società sia esposta in misura

apprezzabile al rischio liquidità in considerazione delle riserve di liquidità a disposizione e del cash flow che la

gestione sociale è, ragionevolmente, in grado di generare. Inoltre il rapporto tra attività e passività a breve e quelle

a lungo deve ritenersi assolutamente equilibrato.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

Relativamente alla Società Finaosta la politica di gestione del rischio di credito è così strutturata:

2.1 – Aspetti organizzativi

Il processo creditizio si articola è nelle seguenti fasi:

- politica creditizia;

- valutazione del merito creditizio dei richiedenti il fido;

- concessione del credito;

- controllo andamentale dei crediti;

- gestione dei crediti non perfoming;

- misurazione e controllo dei rischi creditizi.

La politica creditizia nell'attività di erogazione di mutui è, per la maggior parte, regolata da Leggi Regionali che

impongono, tra gli altri, la tipologia di controparti, i limiti massimi di importo erogabile, i tassi di interesse da

applicare e la durata del finanziamento.

Le normative regionali sono integrate da disposizioni interne che disciplinano il processo del credito e ne

definiscono le successive fasi di gestione, monitoraggio e controllo.

Il Consiglio di Amministrazione, nell’esercizio della responsabilità attinente l’istituzione di un efficace sistema di

gestione e controllo del rischio di credito, ha:

deliberato l’attribuzione delle responsabilità alle strutture aziendali coinvolte conferendo specifici poteri

deliberativi al Comitato Esecutivo, al Direttore Generale e ad altre figure aziendali anche con l'obiettivo di rendere

più efficaci ed efficienti i vari processi decisionali;

individuato e approvato le Politiche di Assunzione dei Rischi, relativamente alle quali provvede ad un riesame

periodico al fine di assicurarne l’efficacia nel tempo;

approvato le modalità attraverso le quali il rischio di credito è rilevato e valutato;

deliberato le modalità di calcolo dei requisiti prudenziali e del valore da allocare come capitale interno a fronte del

rischio di credito.

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192

Le "Politiche di Assunzione dei Rischi", periodicamente riviste, descrivono gli indicatori di rilevanza utili

all’individuazione di anomalie, monitorati costantemente dall'Ufficio Gestione Rischi. Nell’elaborazione delle

politiche creditizie è stata posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo di rischio /

rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con le regole definite dall'Alta Direzione e approvate dal Consiglio

di Amministrazione. In ottemperanza alla normativa di Basilea 2, le Politiche di Assunzione dei Rischi citate

comprendono anche la definizione delle soglie di risk appetite e il monitoraggio dei coefficienti patrimoniali (Tier

1 Ratio e Total Capital Ratio).

Un controllo sul corretto esercizio dei poteri deliberativi è realizzato dalle funzioni di controllo di secondo e terzo

livello nell’ambito delle rispettive verifiche periodiche.

2.2 – Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il processo di gestione del rischio in esame è ispirato al principio di separatezza tra le attività proprie del processo

istruttorio rispetto a quelle di gestione / monitoraggio dei crediti.

L’intero processo del credito è costantemente oggetto di attenzione e sottoposto ad accurate verifiche. La gestione

del rischio credito viene monitorata su tre livelli:

a) a livello di singola controparte nel momento dell’istruttoria della pratica (attività espletata dai Servizi che

predispongono l’istruttoria);

b) a livello di portafoglio complessivo per quanto riguarda i finanziamenti già erogati (attività a cura dell’Ufficio

Gestione Rischi);

c) a livello di posizione per i crediti scaduti (attività svolta dalla Direzione Legale e Contenzioso / Direzione

Investimenti e Sistemi).

Le fasi dell'istruttoria fidi (valutazione, concessione, monitoraggio) sono disciplinate nelle varie procedure interne

che sono state riviste nel corso dell'ultimo anno.

L’istruttoria è disciplinata da procedure organizzative che concernono il controllo formale e di merito della

richiesta di finanziamento, l’inserimento dei dati nel sistema informativo, la raccolta di informazioni (esterne ed

interne) sul richiedente, l’attività di valutazione del merito del credito e delle garanzie presentate, di redazione

della relazione istruttoria, di definizione delle condizioni contrattuali e di delibera dell’agevolazione.

Sulla scorta del quadro informativo che emerge dalle analisi e dai riscontri effettuati e in seguito alla validazione e

all’interpretazione delle informazioni assunte, viene accertata la capacità di rimborso del credito richiesto, in

relazione alle potenzialità economiche e reddituali del richiedente e alla garanzia offerta.

L’analisi può differenziarsi secondo il profilo economico del richiedente, della Legge regionale di riferimento o in

relazione all’appartenenza al settore privato/imprese.

Gli interventi sui Fondi di rotazione sono disciplinati da leggi regionali, da delibere della Giunta regionale e da

apposite convenzioni stipulate con l’Amministrazione regionale.

Tali interventi sono deliberati dall’Amministrazione regionale, che provvede alla valutazione dell’ammissibilità

della spesa, alla determinazione dell’importo del finanziamento, della durata e del tasso di interesse e sono

successivamente soggetti all’istruttoria di Finaosta S.p.A. attività che consiste nella valutazione del merito di

credito del prenditore e delle garanzie collegate.

Ciò implica una rigidità, sia sulla stratificazione del tipo di clienti affidati (per tipologia e per dislocazione

geografica) sia sulle condizioni di tasso applicate, che non è modificabile da scelte di gestione interna.

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193

Gli interventi in Gestione Ordinaria prevedono la presentazione della richiesta direttamente a Finaosta S.p.A., che

effettua l’istruttoria e, ad avvenuta delibera, procede all’erogazione, previa acquisizione delle garanzie e

subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste nella delibera stessa.

Per quanto riguarda gli interventi in Gestione Ordinaria la politica seguita è quella di mantenere i tassi di interesse

in linea con l’azione della società secondo quanto previsto dallo statuto.

Gli interventi sulla Gestione Ordinaria sono di norma erogati a favore di imprese e sono disciplinati dalle norme

contenute nella Legge regionale 07/2006 e nello Statuto nonché in apposite delibere del Consiglio di

Amministrazione, che regolamentano, in armonia con le disposizioni emanate dalla Comunità Europea in materia

di agevolazioni a favore di imprese, i requisiti soggettivi, gli investimenti finanziabili, la percentuale di

finanziabilità, il tasso di interesse.

Nel processo di erogazione le funzioni aziendali si avvalgono di procedure informatiche personalizzate e

sviluppate anche internamente.

La Direzione Legale e Contenzioso interviene sistematicamente nella gestione delle azioni da attuare a seguito dei

ritardi di rata in termini di sollecitazione e/o altre attività mirate a contenere l'esposizione creditizia.

La procedura organizzativa interna in tema di monitoraggio del credito descrive le attività da svolgere a cura della

Direzione Legale e Contenzioso: sono dettagliati "step procedurali" diversificati a seconda della classificazione del

credito che prevedono anche l'analisi dei bilanci, l'aggiornamento delle visure e delle perizie. L' attività di revisione

degli affidamenti, ossia di aggiornamento dell'istruttoria, è svolta dalla Direzione Investimenti e Sistemi su

nominativi segnalati dalla Direzione Legale e Contenzioso .

Durante l’esercizio 2010 è proseguita da parte dell'Ufficio Gestione Rischi l’attività di elaborazione e

implementazione di un sistema di reporting mensile e trimestrale che, con gradi di analiticità differenti, espone

informazioni sulla situazione del portafoglio finanziamenti offrendo una vista per gestione e settore sull'analisi dei

crediti perfoming e non perfoming, sul grado di copertura del fondo svalutazione, oltre ad un raffronto

andamentale degli stessi.

Le analisi effettuate permettono di valutare l'esposizione dello stato di salute del portafoglio crediti anche

nell'ottica di costituire la base per le rilevazioni andamentali di anomalie.

Per il calcolo dell’esposizione netta, è attualmente previsto che il valore del fondo svalutazione analitico sia

aggiornato, complessivamente e ufficialmente, due volte all’anno in corrispondenza delle valutazioni fatte in sede

di redazione del bilancio annuale e semestrale.

La reportistica direzionale monitora dunque le politiche di copertura dei crediti ed ha, inoltre, il compito di

presentare all’Alta Direzione l’andamento degli indicatori sintetici di rischio (indicatori di early warning) per una

migliore e tempestiva predisposizione di piani d’azione necessari a mitigare od evitare i fattori di rischio.

La reportistica prodotta è oggetto di condivisione mensile con la Direzione Generale e trimestrale con il Consiglio

di Amministrazione.

2.3 – Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Nell'espletamento dell'attività istituzionale di erogazione mutui, Finaosta S.p.A. di norma acquisisce garanzie reali

(ipoteche). Al fine di tutelare maggiormente l’assunzione dei rischi, ove ritenuto necessario, come disciplinato

nelle procedure interne, acquisisce garanzie personali (fideiussioni).

Si sottolinea che relativamente alla quantificazione del capitale interno da allocare a fronte del rischio credito,

Finaosta S.p.A. non utilizza strumenti di Credit Risk Mitigation a fini prudenziali e, pertanto, non beneficia di

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riduzioni in termini di ponderazioni differenti nell'attribuzione delle esposizioni nelle varie classi di attività

(portafogli regolamentari).

2.4 – Attività finanziarie deteriorate

La gestione dei crediti deteriorati, presidiata dalla Direzione Legale e Contenzioso, è diretta ad assumere le

iniziative o gli interventi necessari per ricondurre i crediti alla normalità ovvero per il recupero degli stessi in

presenza di situazioni che impediscano la prosecuzione del rapporto.

Le definizioni delle categorie di rischio utilizzate da Finaosta S.p.A. corrispondono a quelle prescritte ai fini di

vigilanza e redazione del bilancio integrate con disposizioni interne che fissano i criteri e le regole per il passaggio

dei crediti nell'ambito delle diverse categorie di rischio.

In particolare, le esposizioni deteriorate sono articolate nelle seguenti classi di rischio:

esposizioni in sofferenza, rappresentate dalla totalità delle esposizioni in essere con soggetti in stato di insolvenza

o in situazioni sostanzialmente equiparabili a prescindere dalle garanzie che le assistono e/o dalle eventuali

previsioni di perdita;

esposizioni incagliate, rappresentate dalle totalità delle esposizioni nei confronti dei debitori che vengono a trovarsi

in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che si prevede possa essere rimossa in congruo periodo di tempo;

esposizioni ristrutturate, rappresentate da quelle esposizioni per le quali, a causa di un deterioramento dei requisiti

economico finanziari del debitore, si acconsente a modifiche delle originarie clausole contrattuali che comportano

una perdita;

esposizioni scadute e/o sconfinanti, rappresentate dalle esposizioni insolute e/o sconfinanti in via continuativa

secondo parametri di importo e di durata fissati dalle vigenti disposizioni di vigilanza.

In base a quanto dettagliato nella procedura "Monitoraggio del Credito", i crediti, a fini gestionali e di

monitoraggio, sono internamente classificati con le seguenti codifiche (codici di stato):

000 – finanziamento deliberato in attesa di erogazione;

100 – credito in bonis (credito in corrente con il pagamento delle rate);

200 – credito in ritardo entro 60 giorni;

250 – credito in ritardo da 61 fino a 90 giorni;

300 – credito scaduto da 91 fino a 180 giorni;

400 – credito scaduto deteriorato (credito scaduto da 181 fino a 270 giorni);

450 – credito scaduto deteriorato (credito scaduto da 271 fino a 360 giorni);

500 – credito incagliato 1° fascia (credito scaduto da 361 fino a 540 giorni);

550 – credito incagliato 2° fascia (credito scaduto da oltre 540 giorni);

560 – credito classificato a incaglio (credito in temporanea situazione di obiettiva difficoltà indipendentemente dai

giorni di ritardo);

700 – credito classificato a sofferenza;

750 – credito estinto contabilmente con evidenza di una perdita;

800 – credito estinto con evidenza di una perdita;

900 – credito ristrutturato;

999 – credito estinto.

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195

La classificazione delle attività deteriorate avviene sulla base di un processo continuo che, a partire dalla

concessione iniziale del finanziamento, si esplica in attività di monitoraggio tese alla pronta individuazione di

eventuali anomalie.

Per quanto concerne i crediti in sofferenza, incagliati, ristrutturati e scaduti viene effettuato un monitoraggio di tipo

andamentale finalizzato a:

- verificare la reversibilità o meno dello stato di difficoltà economico-finanziaria delle controparti;

- valutare i piani di rientro presentati dai debitori con riferimento alle relative capacità di rimborso nei previsti dai

piani stessi;

- esaminare l'esito delle iniziative assunte per normalizzare / recuperare i crediti stessi;

- determinare le relative previsioni di perdita in modo analitico per gli scaduti da oltre 180 giorni, ed in modo

forfettario per i crediti in bonis e scaduti da meno di 180 giorni.

La Direzione Legale e Contenzioso avvia il monitoraggio delle posizioni creditorie a partire dal giorno in cui la

procedura automatizzata segnala un credito in ritardo da 61 fino a 90 giorni (codice di stato 250); la procedura

consente, dunque, di intercettare tali posizioni già durante la prima fase di sconfino.

La presa in carico delle posizioni avviene giornalmente, le fasi del monitoraggio consistono in azioni di sollecito al

pagamento, redazione di scheda informativa, aggiornamento dell'istruttoria (attività svolta dalla Direzione

Istruttorie e Sistemi, su richiesta della Direzione Legale e Contenzioso, per le pratiche che per la prima volta

registrano codice di stato pari a 400) e valutazione di proposta di passaggio di stato ad incaglio / sofferenza

(delibera a carico della Direzione Generale).

Il ripristino in bonis delle posizioni scadute ed incagliate avviene in automatico con il versamento delle rate

arretrate, mentre per le posizioni in sofferenza con specifica delibera della Direzione Generale su proposta della

Direzione Legale e Contenzioso.

Si evidenzia che l'aggiornamento dell’istruttoria ha validità 12 mesi per le imprese e 24 mesi per i privati.

I crediti ai quali è stato attribuito stato incaglio compreso tra 400 e 700 sono assoggettati a valutazione analitica.

Per quanto riguarda l’entità degli accantonamenti, esiste una formale policy che indica, a seconda della tipologia di

mutuo (ipotecario e chirografario), i criteri cui attenersi nella determinazione dei dubbi esiti. L’ammontare dei

singoli accantonamenti è proposto dalla Direzione Legale e Contenzioso e deliberato dal Consiglio di

Amministrazione.

Politiche di ammortamento

La procedura "Monitoraggio del credito" disciplina l'iter da seguire in caso di estinzioni di posizioni con evidenza

di una perdita e di transazioni con il cliente. In particolare, l'attività è curata dalla Direzione Legale e Contenzioso

che all'atto di ricevimento di una proposta di transazione redige una scheda informativa da sottoporre alla

Direzione Generale che ha facoltà di delibera nell'ipotesi in cui il valore della transazione e la gestione di

riferimento rientrino nei poteri di firma propri della Direzione stessa, diversamente deve rimettere al Consiglio di

Amministrazione la delibera.

Nell'ipotesi di approvazione della proposta di transazione, il credito viene riclassificato con codice 800 (ossia

estinzione con evidenza di perdita).

Nell’esercizio chiuso al 31.12.2010 sono state passate a perdita 7 pratiche per complessivi 238.449,52 , di cui una

oggetto di transazione con i clienti per euro 58.590.

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196

In virtù delle complesse problematiche connesse alla gestione dei crediti anomali e delle potenziali ricadute di

natura finanziaria ed economica, i vertici aziendali e lo stesso Consiglio di Amministrazione vengono regolarmente

informati sulla materia.

Relativamente alla società Aosta Factor la politica di gestione del rischio di credito è così strutturata:

2.1 – Aspetti organizzativi

L’assunzione del rischio di credito è disciplinata dalle politiche deliberate annualmente dal Consiglio di

Amministrazione ed è regolata da procedure interne che definiscono le attività di gestione, misurazione e controllo

e identificano le unità organizzative responsabili delle stesse.

Con riferimento al 2010, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato le seguenti linee guida in materia di

composizione e dimensione del portafoglio impieghi:

− Diversificazione per classi di importo, in termini di rispetto di un limite massimo di affidamento per

cedente/ceduto. Il limite è stato definito sulla base delle vigenti Istruzioni di Vigilanza sulla concentrazione dei

rischi. E’ stato inoltre fissato, per i casi in cui la tipologia con notifica del rapporto e la ponderazione del

rischio sui debitori ceduti, adeguatamente frazionati, consente di superare tale plafond, un limite massimo

assoluto per ciascun cedente (singole aziende o gruppi) pari al 60% del patrimonio netto della società; analogo

limite è fissato per i debitori ceduti (singole aziende o gruppi), ancorché eventualmente ponderati sul cedente,

nei rapporti pro solvendo, per la determinazione dei “grandi rischi individuali” ai sensi della normativa di

Vigilanza;

− Diversificazione per settore merceologico. Pur non ravvisando l’esigenza di escludere in assoluto specifici

settori, è stato raccomandato un atteggiamento prudenziale ed un particolare approfondimento dell’istruttoria

per quanto riguarda i settori più colpiti dalla crisi finanziaria degli ultimi anni e, in particolare, i settori

turistico, edile/immobiliare e siderurgico. Nel comparto “Automotive”, che pure ha avuto un buon rilancio nel

2009, deve essere approfondita analiticamente la singola iniziativa, valutandone posizionamento sul mercato

sia a livello di cedente, che del relativo mercato di sbocco. Anche, per il settore tessile deve essere valutato

attentamente il posizionamento sul mercato del nominativo in esame, con particolare riferimento alla

fungibilità del prodotto ed alla sensibilità rispetto a potenziali competitor “low cost”. Tendenzialmente non

graditi interventi nel settore del direct marketing (che si traducono in pratica in pagamenti anticipati a fronte di

vendite rateali). Eventuali eccezioni dovranno tenere in debito conto, oltre che l’andamento congiunturale,

anche il consolidamento dell’iniziativa, nonché l’immagine e la serietà del cedente e/o del gruppo di

appartenenza;

− Consistenza del cedente. Fermi i limiti assoluti già individuati, l’importo deliberato deve essere congruo

rispetto agli aspetti dimensionali e patrimoniali del soggetto, considerate anche la natura e la consistenza di

eventuali garanzie accessorie. Inoltre, ove disponibile, dovrà essere tenuto nel debito conto il rating attribuito

al nominativo dalle agenzie accreditate ai sensi della normativa “Basilea 2 “;

− Valutazione dell’andamento reddituale. Pur confermando rilievo sull’andamento economico, storico e

prospettico, le valutazioni poste in atto nel 2010 non possono non tenere conto dei riverberi della crisi attesi sui

bilanci 2009. Si conferma che, in presenza degli ultimi due esercizi consecutivi e completi in perdita (se questa

supera il 2% del fatturato), ove gli effetti delle perdite sul patrimonio aziendale siano, cumulate fra loro,

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superiori al 10 % dello stesso, la proposta deve esplicitare le motivazioni analitiche per le quali si ritiene

comunque proponibile il rapporto;

− Tipologia di rapporto. L’indicazione strategica è orientata a privilegiare i rapporti di factoring a contenuto più

tipico (cessione di crediti notificati nei confronti di pluralità di nominativi), nella tipologia pro solvendo. Il

ridotto livello di delega già in essere per i rapporti a contenuto più finanziario (operazioni finanziarie, senza

notifica, con notifica ma su debitori infragruppo, anticipi su ordini / contratti, che non potranno di norma

superare, salvo eccezioni adeguatamente motivate e correlate allo standing del cedente, il 25 % del contratto

stesso) e, seppur in misura attenuata, per i rapporti di factoring monoceduto, esprime la volontà di valutare con

particolare attenzione e collegialità tali tipologie di rapporto. L’aspetto oggettivo deve peraltro essere abbinato

a quello soggettivo, selezionando quindi lo standing del cedente in presenza di rapporti oggettivamente più

rischiosi ed enfatizzando invece la componente rapporto tipico / rispondenza dei debitori ceduti in presenza di

cedenti a minor capitalizzazione e/o di recente avvio. Sono inoltre da valutare con particolare attenzione i

seguenti aspetti: la natura del credito (soprattutto in termini di contestabilità), la tipologia dei debitori (oltre

alla rispondenza, la disponibilità alla collaborazione in termini di controllo del credito ceduto e/o di

riconoscimenti), la durata attesa (di norma i 180 giorni, salvo il caso degli EE.PP. “fuori Valle ed in particolare

delle A.S.L.), e le modalità di incasso ove diverse dallo standard (bonifico bancario);

− Localizzazione clientela. Premesso che la Società intende operare prioritariamente in Valle d’Aosta, nelle zone

limitrofe e comunque nel Nord Ovest, eventuali eccezioni devono essere motivate da una logica di “factoring

indiretto” (debitori ceduti valdostani o limitrofi) o da considerazioni di opportunità, supportate da adeguati

riscontri economici (rapporti di dimensione medio grande, tali da giustificare i più complessi aspetti logistici) e

da tutelanti valutazioni di rischio o, in ultima analisi, dalla tipologia operativa “pool passivi”, per i quali la

localizzazione della clientela è sostanzialmente priva di rilievo pratico;

− Aspetti economici. La valutazione deve essere fatta sia in relazione alla complessità gestionale sia, soprattutto,

nell’ottica di obiettivi espressi in termini di rischio/rendimento. In base al principio generale stabilito al punto

precedente, l’ottimizzazione del profilo rischio-rendimento deve fare leva più sul contenimento del rischio che

sull’ampliamento del rendimento. La valutazione del margine di contribuzione atteso dal rapporto si conferma

uno degli aspetti di rilievo dell’istruttoria, con margini unitari adeguati allo standing del rapporto ed ai volumi

attesi.

Le linee guida di politica del credito sono riviste e aggiornate almeno su base annuale da parte del Consiglio di

Amministrazione e sono comunicate sia alle Aree Commerciali sia alla Funzione Operativa.

Il Consiglio ha inoltre stabilito obiettivi di allocazione del capitale interno a fronte del rischio di credito e degli altri

rischi di primo e secondo pilastro, definendo gli indicatori di rilevanza utili nell’individuazione di anomalie.

I poteri di delibera in materia di affidamenti sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione al Comitato

Esecutivo, a Presidente e Direttore Generale e ad alcune funzioni aziendali, secondo il principio della firma

congiunta e della separatezza tra attività istruttorie e attività di gestione e monitoraggio dei crediti.

Il controllo sul rispetto dei limiti stabiliti dalle politiche del credito e dalle procedure è affidato agli organi di

controllo di secondo e di terzo livello (Risk Controller e Internal Auditing), nell’ambito delle rispettive verifiche

periodiche, i cui esiti sono portati all’attenzione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale con

periodicità trimestrale.

Procedure specifiche disciplinano le seguenti attività:

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- istruttoria, delibera e rinnovo del credito,

- valutazione debitori,

- gestione dei crediti ad andamento anomalo.

Ulteriori procedure normano i diversi profili connessi con le diverse fasi operative di gestione e monitoraggio del

credito. In tutte le procedure sono specificati i controlli di primo e di secondo livello sulle singole attività e sono

indicate le unità organizzative responsabili. Le procedure sono oggetto di continua manutenzione e di

aggiornamento in relazione all’evoluzione delle normative e delle esigenze dell’attività aziendale.

2.2 - Sistemi di gestione, misurazione e controllo

La gestione del rischio credito viene monitorata su tre livelli:

a) a livello di singole controparti (cedente e debitore/i ceduto/i) nel momento dell’istruttoria della pratica (attività di

competenza della Funzione Operativa);

b) a livello di portafoglio complessivo per quanto riguarda i crediti erogati (attività di competenza del Risk

Controller);

c) a livello di posizione per i crediti scaduti (attività di competenza della Funzione Operativa).

In fase di assunzione della delibera, gli organi incaricati verificano innanzitutto la coerenza delle operazioni

proposte con le politiche del credito.

Nella fase di istruttoria viene acquisita tutta la documentazione necessaria per effettuare un’adeguata valutazione

del merito creditizio del potenziale cliente sia per quanto riguarda il profilo patrimoniale sia per quello reddituale.

Vengono inoltre raccolte le informazioni riguardanti i debitori al fine di ottenere la valutazione degli stessi che si

esplicita in una formale delibera sia nei casi di pro soluto che di pro solvendo.

Tutte le informazioni raccolte vengono sempre valutate in relazione al prodotto e servizio che si prevede di

collocare al potenziale cliente. Le Aree Commerciali possono richiedere garanzie a copertura dell’operazione.

In funzione delle politiche di assunzione del rischio di credito, la struttura del fido cedente può prevedere modalità

di erogazione specifiche.

La fase di affidamento cedente viene attivata inizialmente dall’Area Commerciale e successivamente acquisita e

proseguita, nell’ottica della contrapposizione dei ruoli, dall’Ufficio Fidi. Al fine di garantire una omogeneità di

giudizio, tale ufficio si occupa di inserire, riclassificare e commentare i bilanci e le altre informazioni raccolte ed

inoltre, valutando l’intera operazione, proporre eventuali modifiche alla struttura del fido.

Le Aree Commerciali non intervengono in alcun modo nel processo di delibera relativo alla valutazione debitori.

La successiva delibera del fido cedente viene assunta in forma collegiale secondo i livelli di autonomia previsti. In

questa fase possono essere inseriti vincoli gestionali o ulteriori richieste di garanzie.

Successivamente vengono attivate le fasi di “perfezionamento” ed “attivazione” finalizzate alla preparazione della

modulistica necessaria all’apertura del rapporto, alla raccolta dei documenti di identificazione dei soggetti, al

perfezionamento della cessione dei crediti attraverso lo scambio dei moduli e della corrispondenza con i cedenti ed

eventualmente con i debitori. Quanto sopra avviene nel rispetto delle specifiche normative vigenti.

Al fine di valutare correttamente l’esposizione dell’azienda, sono quindi raccolte ed aggiornate, ove possibile in

modo automatizzato, le informazioni legate alle vicende dei crediti acquisiti nell’ambito delle operazioni di

factoring (situazione dei debitori ceduti, andamento del contenzioso, etc.) ed alla situazione degli obbligati

principali nel caso di “limiti di credito” concessi con acquisizione di garanzie.

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Sono inoltre previste azioni di monitoraggio atte ad evidenziare eventuali deterioramenti delle posizioni di rischio

mediante l’utilizzo di alcuni supporti informatici tra i quali il flusso di ritorno della Centrale dei Rischi e il tabulato

dei crediti in essere, suddiviso tra crediti scaduti e crediti a scadere (“aging”). Nel processo di analisi sono prese in

considerazione anche informazioni relative ad eventi esterni che possono incidere sulla determinazione del giudizio

complessivo, quali eventi pregiudizievoli e informazioni dirette.

Qualora si evidenzino situazioni di rischio, vengono messe in atto misure per recuperare il credito. I casi di

inadempienza sono gestiti tramite apposite procedure interne, fino al passaggio in contenzioso.

I rinnovi dei “limiti di credito” cedenti sono normati da procedure interne. Nell’iter di rinnovo si tengono peraltro

in considerazione tutti i dati e gli elementi che derivano dalla sperimentazione del rapporto stesso.

L’attività di gestione ordinaria (ivi comprese le posizioni codificate in”watch-list” e “sorvegliate”) è affidata

all’Ufficio Debitori. L’Ufficio gestisce i crediti scaduti attraverso un apposito applicativo che permette anche

eventuali annotazioni sugli interventi eseguiti. I nominativi oggetto di particolare attenzione sono segnalati in una

apposita “watch list” aziendale che funge da sistema di early warning.

Il rischio di credito è sottoposto a monitoraggio continuo e capillare da parte degli organi preposti come indicato

all’interno delle procedure. Il monitoraggio dà luogo a flussi informativi strutturati e ad eventuali attività di

approfondimento in merito a particolari argomenti di rilievo.

Si evidenzia, inoltre, che per quanto riguarda la nuova regolamentazione prudenziale, ai fini della determinazione

dei requisiti patrimoniali per il rischio credito Aosta Factor S.p.A. ha adottato la metodologia standardizzata. A tal

fine, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di utilizzare i rating esterni pubblicati dall’agenzia di

valutazione del merito di credito (ECAI, External Assessment Credit Institution) FitchRatings, solo per i seguenti

portafogli regolamentari:

- “Esposizioni verso Amministrazioni Centrali e Banche Centrali”,

- “Esposizioni verso o garantite da enti territoriali”,

- “Esposizioni verso o garantite da enti senza scopo di lucro ed enti del settore pubblico”, “Esposizioni verso o

garantite da intermediari vigilati”.

Le valutazioni del merito di credito relative alle esposizioni non sono estese a esposizioni e/o portafogli

comparabili.

Aosta Factor S.p.A. ha inoltre posto in essere un sistema di misurazione del rischio di concentrazione del

portafoglio crediti. Tale rischio è considerato particolarmente rilevante a causa della limitata dimensione operativa

concentrata in un territorio abbastanza circoscritto. Ciò nonostante, la Società riesce a mantenere contenuta la

numerosità delle posizioni configurabili come grandi rischi e a garantire una relativa diversificazione settoriale

della propria clientela. La misurazione del rischio è svolta secondo la metodologia semplificata del Granularity

Adjustment proposta dalla normativa prudenziale in materia di Processo ICAAP. Su tale base, il rischio di

concentrazione è monitorato trimestralmente dal Risk Controller ai fini della verifica del rispetto dei limiti stabiliti

dal Consiglio di Amministrazione in materia di assorbimento di capitale interno.

2.3 - Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Aosta Factor S.p.A. non si avvale di tecniche di mitigazione del rischio di credito ai sensi della normativa

prudenziale e, pertanto, non beneficia di riduzioni in termini di ponderazioni differenti nell'attribuzione delle

esposizioni alle varie classi di attività (portafogli regolamentari).

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Al fine di tutelare maggiormente l’assunzione dei rischi, si acquisiscono peraltro, se ritenuto necessario, garanzie

personali (fideiussioni) o reali. La gestione di tali garanzie è normata da una apposita procedura operativa.

2.4 - Attività finanziarie deteriorate

La classificazione delle attività nelle varie categorie (sofferenze, incagli, ristrutturate, scadute e in bonis) fa

riferimento alla normativa emanata in materia da Banca d'Italia, integrata con disposizioni interne che fissano i

criteri e le regole per il passaggio dei crediti nell'ambito delle diverse categorie di rischio.

L’attività di gestione e coordinamento delle attività finanziarie deteriorate (“incagli” e “sofferenze”) è affidata al

Responsabile della Funzione Operativa, in stretta collaborazione con l’Alta Direzione e con il Servizio Legale (in

outsourcing).

Il Consiglio di Amministrazione riceve, in occasione di ogni riunione mensile, i principali dati relativi alle

posizioni in “contenzioso” (incagli, sofferenze, passaggi a perdita), prodotti dalla Funzione Operativa anche sulla

base dei vari aggiornamenti forniti dal Servizio Legale o dai legali esterni, assumendo le conseguenti decisioni in

merito alle azioni da intraprendere per il recupero del credito, che trovano poi riscontro nelle relazioni periodiche

degli Organi di controllo interno di 2° e 3° livello.

La classificazione è analitica (per singolo debitore) e per classe di rischio (sofferenze, incagli). L’eventuale ritorno

in bonis viene proposto sulla base del ripristino delle normali condizioni di rotazione dei crediti ceduti e del venir

meno del presupposti soggettivi che avevano determinato il passaggio fra le attività deteriorate ed è demandato a

specifica delibera del Consiglio di Amministrazione.

Il definitivo ammortamento delle partite deteriorate viene valutato dal Consiglio di Amministrazione sui

presupposti di effettiva irrecuperabilità e previa verifica dei relativi requisiti civilistici e fiscali. Tale valutazione

viene effettuata di norma alla fine del prime semestre ed alla fine di ciascun esercizio. Negli ultimi due esercizi vi

sono stati passaggi a perdita per Euro 4.802.310 (media per esercizio Euro 2.401.155), tutti relativi a partite già in

sofferenza, coperte da rettifiche dirette per Euro 680.683. Non vi sono quindi stati passaggi a perdita relativi a

posizioni classificate “in bonis”.

Recente (2010) è l’inserimento di 2 nuove categorie nelle Segnalazioni di Vigilanza : Past-Due (scaduto oltre 180

giorni) e Incagli Oggettivi (scaduto oltre i 270 giorni). Tali posizioni vengono elaborate giornalmente attraverso

programmi che segnalano in via anticipata le situazioni di scaduto che potenzialmente saranno oggetto di

segnalazione, dando la possibilità per un controllo preventivo.

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

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INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia

Sofferenze IncagliEsposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

Altre attività

Totale

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione2. Attività finanziarie valutate al fair value3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 69 694. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 251 2515. Crediti verso banche 250.707 250.7076. Crediti verso enti finanziari 56.055 56.0557. Crediti verso la clientela 5.929 3.561 118 796.256 805.8648. Derivati di copertura

Totale 31/12/2010 5.929 3.561 0 118 1.103.338 1.112.946Totale 31/12/2009 3.252 13.376 0 930 1.053.332 1.070.890

Portafogli/qualità

2. Esposizioni creditizie

2.1 Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti

Esposizione lorda

Rettifiche di valore

specifiche

Rettifiche di valore di

portafoglio

Esposizione netta

A. ATTIVITA' DETERIORATEESPOSIZIONI PER CASSA- Sofferenze 12.188 -6.259 5.929- Incagli 7.436 -3.857 3.561- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute deteriorate 131 -12 118ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:- Sofferenze- Incagli- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute deteriorate

Totale A 19.755 -10.129 0 9.608B. ESPOSIZIONI IN BONIS

- Esposizioni scadute non deteriorate 12.636 -202 12.434- Altre esposizioni 787.034 -3.212 783.822

Totale B 799.670 0 -3.414 796.256Totale (A+B) 819.425 -10.129 -3.414 805.864

Tipologie esposizioni/valori

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202

2.2 Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti

Esposizione lorda

Rettifiche di valore

specifiche

Rettifiche di valore di

portafoglio

Esposizione netta

A. ATTIVITA' DETERIORATEESPOSIZIONI PER CASSA- Sofferenze- Incagli- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute deteriorateESPOSIZIONI FUORI BILANCIO:- Sofferenze- Incagli- Esposizioni ristrutturate- Esposizioni scadute deteriorate

Totale A 0 0 0 0B. ESPOSIZIONI IN BONIS

- Esposizioni scadute non deteriorate- Altre esposizioni 366.836 -73 366.763

Totale B 366.836 0 -73 366.763Totale (A+B) 366.836 0 -73 366.763

Tipologie esposizioni/valori

3. Concentrazione del credito

3.1 – Distribuzione dei finanziamenti verso la clientela per settore di attività economica della controparte

31/12/2010

a) Amministrazioni pubbliche 15.683

b) Società finanziarie 362.340

c) Società non finanziarie 330.357

d) Famiglie 1.820

e) Altro 471.505

Totale 1.181.706

Branca di attività economica

3.2 – Distribuzione dei finanziamenti verso la clientela per area geografica della controparte

Aree geografiche 31/12/2010

Nord ovest 1.158.167Nord Est 20.237Centro 714Sud 2.588

Totale 1.181.706

3.3 – Grandi rischi

31/12/2010 31/12/2009

a) ammontare 108.248 154.769b) numero 8 10Totale 108.256 154.779

Grandi rischi

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203

4. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di credito

Al fine della quantificazione del capitale interno da allocare a fronte del rischio di credito Finaosta S.p.A. ha

adottato la metodologia standardizzata semplificata che classifica le esposizioni nei portafogli regolamentari ed

applica ai valori ponderati il coefficiente patrimoniale del 6%.

Ai fini della quantificazione del capitale interno da allocare a fronte del rischio di concentrazione Finaosta S.p.A

applica l’algoritmo di “Granularity adjustment” previsto dalla normativa di vigilanza.

Aosta Factor S.p.A. adotta, ai fini della misurazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito,

l’approccio standardizzato previsto dalla nuova normativa prudenziale. Il ricorso ai rating esterni è peraltro

limitato, per il momento, alle controparti rappresentate da Amministrazioni Centrali e Banche Centrali, Enti

territoriali, Intermediari Vigilati ed Enti del settore pubblico.

3.2 Rischio di mercato

Finaosta S.p.A. orienta le proprie politiche di investimento della liquidità verso strumenti a breve termine o

altamente liquidabili ed escludendo, di norma, l’investimento azionario.

La normativa 216/96 di Banca d’Italia, Capitolo V, Parte Prima, sezione VII, prevede che non sono tenuti al

rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato, con riferimento al portafoglio di negoziazione di

vigilanza, gli intermediari per i quali, di norma, il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti inferiore al 5 per

cento del totale dell’attivo e comunque non superi i 15 milioni di euro.

Ogni qualvolta il portafoglio di negoziazione di vigilanza risulti superiore al 6% del totale dell’attivo

dell’intermediario oppure abbia superato i 20 milioni di euro, gli intermediari sono tenuti comunque al rispetto dei

requisiti fino alla fine del trimestre in corso al momento del supero.

Ai fini del primo pilastro Finaosta S.p.A., non avendo portafoglio di negoziazione di vigilanza, non rientra tra gli

intermediari che secondo normativa sono tenuti al rispetto dei requisiti patrimoniali e non viene pertanto allocato

capitale regolamentare a fronte dei rischio di mercato.

Sono periodicamente monitorati gli investimenti della liquidità posti in essere, il Servizio Finanza fornisce

un'informativa mensile all'Alta Direzione e trimestrale al Consiglio di Amministrazione.

Aosta Factor S.p.A. non ha nel proprio portafoglio prodotti che espongono la Società ad elevati rischi di mercato; il

rischio di cambio è l’unica forma di rischio di mercato a cui può essere sottoposta marginalmente l’attività.

3.2.1 Rischio di tasso di interesse

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

Il rischio tasso di interesse sulle posizioni incluse nel portafoglio immobilizzato consiste nella possibilità che una

variazione dei tassi di interesse si rifletta negativamente sulla situazione economico-patrimoniale

dell'intermediario, determinando una variazione del valore economico.

In presenza di differenze nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso di interesse di attività e passività

finanziarie presenti in bilancio, le fluttuazioni dei tassi possono determinare una variazione del valore di mercato

delle attività e delle passività e, quindi, del valore economico del Patrimonio Netto.

Ad eccezione delle operazioni in Gestione Ordinaria, finanziate tramite mezzi propri, le operazioni effettuate sul

portafoglio immobilizzato prevedono l'applicazione dello stesso tasso di interesse riconosciuto alla Regione

Autonoma Valle d'Aosta, fornitrice della provvista.

L'operatività della Società non prevede che vi sia raccolta di fondi dal pubblico.

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204

La provvista con cui vengono erogati la maggior parte dei finanziamenti è fornita dalla Regione Autonoma Valle

d'Aosta tramite la costituzione di appositi Fondi di rotazione.

Come stabilito dalle Leggi Regionali di riferimento gli impieghi vengono remunerati principalmente ad un tasso

che è oggetto di pieno riconoscimento al Fondo.

Per le operazioni in Gestione Ordinaria è utilizzata la liquidità propria di Finaosta S.p.A.

Finaosta S.p.A., per la quantificazione del capitale interno da allocare a fronte del rischio tasso, adotta la

metodologia semplificata proposta nell'Allegato M del Capitolo V, Parte Prima, Sezione XI della Circolare 216/96

di Banca d’Italia, ed utilizza, quindi, l'algoritmo previsto dalle Istruzioni di Vigilanza, definito come rapporto tra la

sommatoria delle esposizioni ponderate esposte al rischio di tasso e il Patrimonio di Vigilanza.

L’esposizione al rischio di tasso d’interesse è misurata con riferimento alle attività ed alle passività comprese nel

portafoglio immobilizzato (non di negoziazione).

Il modello citato, dopo una preventiva ripartizione delle poste dell’attivo e del passivo in fasce temporali diverse,

in base al corrispondente orizzonte temporale di riprezzamento consente di calcolare la variazione del valore

economico aziendale a fronte di uno scenario caratterizzato da uno shock di tasso di 200 punti base per tutte le

scadenze.

Le attività e passività sono ripartite nei 16 scaglioni temporali indicati nella Circolare 217/96 (8° aggiornamento,

Avvertenze Generali, §6 Vita residua); in particolare le attività:

a tasso fisso sono classificate nelle fasce temporali in base alla loro vita residua;

a tasso variabile sono ricondotte nelle diverse fasce temporali in base alla data di rinegoziazione del tasso di

interesse.

Le attività in sofferenza, gli incagli e le esposizioni scadute deteriorate sono allocate nelle pertinenti fasce di vita

residua sulla base delle previsioni di recupero dei flussi di cassa sottostanti effettuate ai fini delle ultime

valutazioni dei crediti disponibili.

La ponderazione viene effettuata utilizzando i fattori indicati dalla normativa all'allegato M sopracitato: tali fattori

sono ottenuti come prodotto tra una variazione ipotetica dei tassi – 200 punti base – e un’approssimazione della

duration modificata relativa alle singole fasce.

La somma algebrica delle posizioni ponderate nette delle 16 fasce temporali determina l’esposizione al rischio di

tasso.

L'importo ricavato viene rapportato al Patrimonio di Vigilanza ottenendo, così, l'indice di rischiosità, la cui soglia

di attenzione è fissata da Banca d'Italia al 20%.

Al 31.12.2010 tale indicatore risulta pari all’1,5%.

Finaosta S.p.A. ha stabilito di quantificare la propria esposizione al rischio tasso di interesse, secondo la

metodologia prudenziale descritta nel paragrafo precedente, con cadenza trimestrale, in modo da monitorare

l’assorbimento di capitale interno a fronte di tale rischio e il relativo indicatore soglia.

Il rischio di tasso di interesse è causato dalle differenze nelle scadenze e nei tempi di riprezzamento del tasso di

interesse delle attività e delle passività. In presenza di tali differenze, fluttuazioni dei tassi di interesse possono

determinare sia una variazione del margine di interesse atteso, sia una variazione del valore delle attività e delle

passività e quindi del valore del patrimonio netto.

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205

L’operatività di factoring è per sua natura concentrata nel breve termine; i finanziamenti concessi sono di tipo

autoliquidante ed hanno una vita residua breve direttamente connessa ai tempi di incasso dei crediti commerciali

ceduti.

Inoltre, il factor ha di norma la facoltà contrattuale di:

- modificare i tassi in qualsiasi momento in ragione della variazione del costo della provvista, con l’unico vincolo

del preavviso previsto dalla vigente normativa in tema di “trasparenza”;

- chiedere il rimborso delle somme anticipate a fronte del corrispettivo dei crediti ceduti.

Già tali caratteristiche determinano una mitigazione notevole dell’esposizione al rischio di tasso di interesse.

Aosta Factor ha peraltro adottato una politica di “pricing” che prevede per la sostanziale totalità della clientela

l’indicizzazione contrattuale, su base mensile, del tasso di interesse ad un parametro di mercato, che di norma è la

media dell’Euribor a 3 mesi. Ciò determina un automatico ed immediato adeguamento dei ricavi finanziari

all’andamento del mercato, senza necessità di modifiche unilaterali o concordate della parte economica degli

aspetti contrattuali. Eventuali, sporadiche operazioni a “tasso chiuso”, di durata che non eccede di norma i tre mesi,

sono fronteggiate con provvista di analoga durata e, a sua volta, a condizioni economiche predefinite.

Sul fronte della provvista, la situazione è più variegata, in quanto, assieme a forme tecniche rivedibili “a vista” ed

indicizzate al mercato (anche in questo caso il parametro di riferimento è l’Euribor) non sono infrequenti

operazioni che prevedano la fissazione del tasso di interesse per tutta la durata dell’operazione; peraltro, tale durata

si colloca sempre nel “range” del brevissimo termine: da 1 settimana a tre mesi. Ciò limita oggettivamente la

portata del rischio di tasso sul versante della provvista ed assume valenza potenzialmente sfavorevole, ancorché

limitata, solo in presenza di una tendenza a flettere dei tassi di interesse.

Il presidio del rischio di tasso di interesse è affidato al alla Direzione Generale, che si avvale di servizi in

outsourcing per l’esecuzione materiale delle transazioni e per il controllo dei flussi e delle condizioni applicate

sulle operazioni di raccolta.

Controlli periodici sulle attività di tesoreria svolte in outsourcing sono effettuati dalla funzione Internal Auditing.

Dell’esito di tali verifiche la funzione fornisce un resoconto al Consiglio di Amministrazione nell’ambito delle

proprie relazioni trimestrali.

La società Pila S.p.A. non risulta esposta al rischio di tasso in quanto i tassi fissi ai quali sono soggetti i

finanziamenti ottenuti a valere sulle leggi regionali di settore, erogati dalla Finaosta, sono considerevolmente al di

sotto degli attuali tassi di mercato mentre per il prestito obbligazionario è previsto un tasso di interesse con una

forma di variabilità che ne garantisce una quantificazione sicuramente migliore rispetto alle normali condizioni di

mercato.

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

206

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Fin

o a

3 m

esi

Da

oltr

e 3

mes

i fin

o a

6 m

esi

Da

oltr

e 6

mes

i fin

o a

1 an

no

Da

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e 1

anno

fin

o a

5 an

ni

Da

oltr

e 5

anni

fin

o a

10 a

nni

Oltr

e 10

ann

i

Dur

ata

inde

term

inat

a

1. Attività1.1 Titoli di debito 4.901 281.2 Crediti 420.154 19.701 38.586 256.043 178.390 255.182 4.5711.3 Altre attività 5.279 0 998 1.481 691 421 17.026

2. Passività2.1 Debiti 289.162 15.422 29.219 209.637 147.963 211.161 3.7822.2 Titoli di debito 58.630 0 0 0 0 4.650 02.3 Altre passività 5.182 73 0 784 0 0 0

3. Derivati finanziariOpzioni3.1 Posizioni lunghe3.2 Posizioni corteAltri derivati3.3 Posizioni lunghe3.4 Posizioni corte

Voci / durata residua

2. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso di interesse

Nell’ambito del Processo ICAAP, Aosta Factor rileva periodicamente la propria esposizione al rischio di interesse

mediante un’analisi della struttura per scadenze dell’attivo e del passivo.

3.2.2 Rischio di prezzo

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Il gruppo investe la liquidità in strumenti a breve equiparabili a cash mentre, per gli strumenti a medio periodo,

utilizza polizze di capitalizzazione, preferendo attività non soggette alla negoziazione in mercati regolamentati.

Sono presenti, in misura residuale, degli strumenti obbligazionari emessi da primari istituti bancari e CCT.

In virtù del tipo di portafoglio gestito, si è ritenuto di non approntare modelli di valutazione del VaR ai fini della

stima della probabilità di perdite in eccesso rispetto a livelli fissati.

Nel portafoglio non sono presenti azioni di società quotate e strumenti derivati.

3.2.3 Rrischio di cambio

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Il rischio di cambio nel Gruppo risulta assolutamente marginale in riferimento unicamente alla controllata Aosta

Factor S.p.A. vista la sporadicità e l’esiguità delle operazioni in valuta. Inoltre, gli aspetti contrattuali consentono

sempre una rivalsa sul cedente per eventuali oneri legati al rischio di cambio.

In caso di impiego in divisa (peraltro attualmente non utilizzato), l’azienda provvede ad accendere una provvista

correlata per valuta e scadenza, neutralizzando quindi il rischio potenziale anche a beneficio del cedente.

3.3 Rischi operativi

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

207

Relativamente a Finaosta per rischio operativo si intende la possibilità di subire perdite derivanti

dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi

esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni

dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è

compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Per rischio operativo si intende, dunque, la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla

disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a causa di eventi esogeni (risk driver).

Si evidenzia che il rischio operativo è generato trasversalmente da tutte le funzioni aziendali.

Al fine di mitigare questo rischio Finaosta S.p.A. ha proseguito anche nel corso del 2009 il sostanziale piano di

rivisitazione delle procedure, concordato con la Direzione Generale, al fine di definire più puntualmente i controlli

di primo livello che devono essere effettuati e sta realizzando in collaborazione con un fornitore esterno un

sostanziale cambiamento del sistema informatico esistente.

Il presidio sul rischio in analisi è garantito da:

- controlli sulle singole attività di primo e secondo livello, definiti dalle procedure aziendali;

- controlli di terzo livello a cura del Servizio Controllo Interno;

- diffusione di una cultura aziendale improntata ai principi di onestà, correttezza e rispetto delle regole

internamente definite (Codice Etico).

Si evidenzia, infine, che, in data 26.02.2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la creazione di un

database perdite operative.

L'archiviazione sistematica degli eventi di perdita consente, nel tempo, una migliore comprensione dei fattori da

cui origina il rischio operativo, così da consentire l'impostazione di adeguate politiche di contenimento, controllo e

copertura del rischio al fine di ridurre l'esposizione al rischio stesso.

Tale processo gestionale richiede:

la preventiva identificazione e classificazione dei rischi operativi, connessi con l'attività di Finaosta S.p.A.;

la costruzione di una base dati funzionale alle successive analisi.

Finaosta S.p.A. ha definito il concetto di perdita operativa effettiva riferendosi a flussi economici e patrimoniali

negativi, indipendentemente dall'importo (non sono, quindi, indicate soglie), caratterizzati da:

certezza della quantificazione dell'ammontare in quanto passati a conto economico, con l'inclusione degli

accantonamenti specifici e l'esclusione di quegli accantonamenti generici per i quali Finaosta S.p.A. non è in grado

di ricondurre determinati e specifici eventi a “porzione” di tali accantonamenti. Il criterio guida è, quindi,

l’avvenuto impatto sul conto economico. La registrazione della perdita può non coincidere con l’effettiva perdita

lorda; nel database le perdite operative sono censite al lordo dei rimborsi.

riconducibilità all'evento, direttamente o attraverso rilevazioni gestionali. La riconducibilità diretta vale sia per la

perdita che per le eventuali spese – fatturate da terzi - sostenute per la risoluzione dell’evento.

non dovuti a compensazioni di costi o ricavi di esercizio erroneamente valutati;

non dovuti all'introduzione di normativa retroattiva.

La fase di identificazione dei rischi e la loro classificazione in macrocategorie consentono la raccolta dei dati da

inserire nel database perdite operative aziendali.

L'identificazione delle determinanti del rischio (risk driver) e degli eventi generatori del rischio (event types) è

stata effettuata prendendo a modello gli schemi proposti dal Comitato di Basilea e recepiti dall'Allegato A e C

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208

della Circolare di Banca d'Italia 263/2006, Parte Quarta, Titolo II, Capitolo 5. Le linee guida fornite

dall'Osservatorio del database italiano delle perdite operative, in forma abbreviata DIPO, sono risultate essere un

utile strumento per la mappatura degli event types.

L'iter di rilevazione delle perdite operative prevede che la Direzione Amministrazione e Finanza rilevi la perdita,

connessa con uno degli eventi event types mappati, è, quindi, responsabile della correttezza del dato segnalato.

Con cadenza trimestrale l’Ufficio Gestione Rischi richiede alla Direzione Amministrazione e Finanza l’elenco

delle perdite operative rilevate, compila, con il supporto della Direzione generatrice dell'evento di perdita, e sulla

base delle informazioni disponibili, una scheda di sintesi contenente i dati che descrivono cause e circostanze in

cui si è verificato l'evento; in seguito, alimenta il database perdite operative.

Le fonti di tipo contabile richiedono, infatti, un processo di arricchimento informativo, a garanzia della

completezza del loro contenuto. A tal fine viene redatta la scheda evento di perdita, valorizzata utilizzando le

codifiche dei risk driver, degli event types e dei loss event types, descritte del manuale database perdite operative.

Nel caso in cui la perdita sia imputabile a più direzioni si attribuisce la stessa in base al criterio della prevalenza

conseguente alle varie attività/responsabilità disciplinate nelle procedure di riferimento.

Le principali informazioni valorizzate nella scheda evento sono:

- dati sulla perdita, valore lordo, accantonamenti stimati, eventuali recuperi attesi, tipologia di esborso (esempio:

risarcimento danni, multa, interessi legali, furto, danni), breve descrizione dell'evento che ha causato la perdita;

- dati sulla direzione che ha generato la perdita, ogni perdita deve essere riferita, per quanto possibile, alla

direzione, area e fase di attività generatrice della perdita;

- dati sui fattori di rischio cui la perdita è riconducibile;

- dati sugli eventi di rischio cui la perdita è riconducibile;

- dati su eventuali rimborsi ricevuti grazie a polizze di assicurazione di copertura.

Si evidenzia che le perdite operative sono tracciate e clusterizzate nel relativo database a partire dal 2010.

La graduale rilevazione di tali dati permetterà di:

- valutare l'adeguatezza dei controlli presenti nelle procedure;

- verificare le modalità di contabilizzazione delle perdite, in modo da poter ottenere una riconducibilità più

immediata agli eventi di perdita stessi;

- migliorare il presidio sul rischio operativo sulla società.

La progressiva costruzione di un database sulle perdite consentirà di migliorare, nel tempo, la gestione del rischio

in esame.

Le rilevazioni gestionali saranno analizzate anche sulla base delle seguenti variabili:

- la probabilità del rischio, cioè la frequenza di accadimento del rischio (frequency);

- la gravità degli effetti, ossia l'impatto economico delle perdite che sorgono per ogni evento considerato (severity).

Con cadenza trimestrale, l’Ufficio Gestione Rischi predispone una reportistica informativa per il Consiglio di

Amministrazione.

Con riferimento alla misurazione del requisito prudenziale a fronte del rischio operativo l’intermediario adotta la

stessa metodologia scelta per il calcolo del requisito patrimoniale, ossia il metodo base (Basic Indicator Approach

– BIA).

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

209

Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo viene misurato applicando il coefficiente regolamentare del

15% alla media delle ultime tre osservazioni su base annuale del margine di intermediazione riferite alla situazione

di fine esercizio (31 dicembre), determinato in base ai principi contabili internazionali IAS/ IFRS.

Per quanto concerne Aosta Factor S.p.A., in base alle definizioni di Basilea II, recepite in seguito anche da ABI e

Banca d’Italia, il rischio operativo è il rischio di perdite derivate da processi inadeguati o inefficaci, dai sistemi

informativi, dal personale o da eventi esterni.

Poiché il rischio operativo origina da eventi estremamente eterogenei, è necessario procedere ad una classificazione

di eventi di rischio, che deve partire da un’analisi molto dettagliata di tutti i microprocessi operativi per individuare

i fenomeni che li generano e rendere possibile una rilevazione sistematica degli eventi pregiudizievoli e delle

perdite sopportate. A tale scopo, Aosta Factor ha definito una mappa dei processi aziendali (articolata in aree,

macroprocessi e processi), cui sono state ricollegate le diverse procedure operative, e una classificazione degli

eventi pregiudizievoli (risk event) specifici per la propria attività, sulla base di una griglia proposta da Assifact,

Associazione italiana per il factoring, nell’ambito del Progetto GRIFO - Governo dei rischi operativi nel factoring.

Tale modello supporta un’attività di assessment periodico della rilevanza (peso/frequenza) dei singoli risk event,

effettuata dalla funzione di internal auditing con il personale operativo e con i responsabili delle singole unità

organizzative, e una valutazione di adeguatezza dei controlli (di primo e secondo livello) finalizzata a rinforzare i

presidi sulle aree di rischio a più alto impatto economico.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

In riferimento a Finaosta S.p.A. il capitale interno a fronte del rischio operativo, quantificato secondo il metodo

Base, al 31.12.2010 risulta pari a 3,8 milioni di euro, con un'incidenza sul Patrimonio di Vigilanza del 2,0 %.

Ai fini della misurazione del rischio operativo, Aosta Factor adotta il metodo base (BIA – Basic Indicator

Approach), proposto dall’Autorità di Vigilanza. Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo al

31.12.2010 è pari a 739 migliaia di euro pari al 15% della media dei margini di intermediazione 2008-2010, di €

14,78 milioni di euro.

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

210

Sezione 4 –Informazioni sul patrimonio

Si rimanda a quanto indicato in Nota Integrativa ed a quanto indicato nel bilancio separato di Finaosta S.p.A.

Sezione 5 – Prospetto analitico della redditivita’ consolidata complessiva

Importo lordo

Imposta sul reddito

Importo netto

10. Utile (Perdita) d'esercizio X X 6.527Altre componenti reddituali

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita:a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economico

- rettifiche da deterioramento- utili / perdite da realizzo

c) altre variazioni30. Attività materiali40. Attività immateriali50. Copertura di investimenti esteri:

a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economicoc) altre variazioni

60. Copertura dei flussi finanziari:a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economicoc) altre variazioni

70. Differenze di cambio:a) variazioni di valoreb) rigiro e conto economicoc) altre variazioni

80. Attività non correnti in via di dismissione:a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economicoc) altre variazioni

90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici defi niti100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipaz ioni valutate a patrimonio netto:

a) variazioni di fair valueb) rigiro e conto economico

- rettifiche da deterioramento- utili / perdite da realizzo

c) altre variazioni110. Totale altre componenti reddituali 0 0 0

120. Redditività complessiva (voce 10 + 110) 0 0 6.527130. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi -162140. Redditività consolidata complessiva di pertinenza d ella capogruppo 6.690

Voci

Sezione 6 – Operazioni con parti correlate

6.1 – Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Compensi ai dirigenti con responsabilità strategica 31/12/2010

Amministratori 229

Collegio Sindacale 285

Direttori generali e altri dirigenti 1.251

6.2 – Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci: non sono state rilasciate garanzie a favore

di amministratori e sindaci.

6.3 – Informazioni sulle transazioni con parti correlate

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Gruppo Finaosta S.p.A. Bilancio consolidato 2010

211

Nella tabella seguente sono dettagliati i rapporti con parti correlate:

Crediti verso clientela Tipologia ImportoRegione Autonoma Valle d'Aosta Crediti per servizi finanziari 11.105

Debiti Tipologia ImportoRegione Autonoma Valle d'Aosta Altri debiti verso clientela 874.989

Interessi passivi e oneri assimilati Tipologia ImportoRegione Autonoma Valle d'Aosta Incremento fondi regionali 10.722

Commissioni attive Tipologia ImportoRegione Autonoma Valle d'Aosta Commissioni attive 16.491

Altri proventi e oneri di gestione Tipologia ImportoRegione Autonoma Valle d'Aosta Recuperi di spesa 16.790

Sezione 7 – Altri dettagli informativi

7.1 Corrispettivi spettanti per la revisione legale dei conti e per servizi diversi dalla revisione (Art. 2427, n. 16-bis

Codice civile)

Il corrispettivo di Gruppo erogato per l’anno 2010 alla società di revisione per la revisione legale dei conti

ammonta a euro 80 mila.

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Aosta Factor S.p.A. Situazione economico-patrimoniale 1/1/2010 – 31/12/2010

212

SITUAZIONE ECONOMICO-PATRIMONIALE DELLA SOCIETA’ AOSTA FACTOR S.p.A.

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Aosta Factor S.p.A. Situazione economico-patrimoniale 1/1/2010 – 31/12/2010

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STATO PATRIMONIALE

10. Cassa e disponibilità liquidite 1.805 84740. Attività finanziarie disponibili per la vendita 20.000 20.00060. Crediti 112.028.041 107.416.866100. Attività materiali 79.661 44.256120. Attività fiscali 3.580.909 3.286.137

a) correnti 1.012.745 1.202.715b) anticipate 2.568.164 2.083.422

140. Altre attività 64.225 45.313TOTALE ATTIVO 115.774.641 110.813.419

10. Debiti 29.238.736 19.870.98520. Titoli in circolazione 58.598.808 61.352.61870. Passività fiscali 857.160 982.110

a) correnti 73.329 198.462b) differite 783.831 783.648

90. Altre passività 686.592 651.897100. Trattamento di fine rapporto del personale 187.165 180.653110. Fondi per rischi e oneri 223.950 243.475

a) quiescenza e obblighi simili 0 0b) altri fondi 223.950 243.475

120. Capitale 14.993.000 14.993.000160. Riserve 12.538.681 11.837.560180. Utile (Perdita) d'esercizio -1.549.451 701.121

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 115.774.641 110.813.4190 0

Voci dell'attivo

Voci del passivo e del patrimonio netto

31/12/2010 31/12/2009

31/12/2010 31/12/2009

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Aosta Factor S.p.A. Situazione economico-patrimoniale 1/1/2010 – 31/12/2010

214

CONTO ECONOMICO

10. Interessi attivi e proventi assimilati 2.893.616 4.161.85320. Interessi passivi e oneri assimilati -532.073 -1.307.786

Margine di interesse 2.361.543 2.854.06730. Commissioni attive 1.549.187 1.638.25540. Commissioni passive -106.264 -176.330

Commissioni nette 1.442.923 1.461.925Margine di intermediazione 3.804.466 4.315.992

100. Rettifiche di valore nette per deterioramento di -3.420.693 -1.449.962a) attività finanziarie -3.420.693 -1.449.962d) altre operazioni finanziarie 0 0

110. Spese amministrative -2.397.157 -2.434.148a) spese per il personale -1.212.093 -1.177.277b) altre spese amministrative -1.185.064 -1.256.871

130. Rettifiche di valore nette su attività materiali -24.253 -17.329150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 19.526 561.992160. Altri proventi e oneri di gestione 40.567 74.185

Risultato della gestione operativa -1.977.544 1.050.730180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 9.903 7.038

Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo del le imposte -1.967.641 1.057.768190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attività corrente 418.190 -356.647

Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto del le imposte -1.549.451 701.121UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO -1.549.451 701.121

Voci 31/12/2010 31/12/2009

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SITUAZIONE ECONOMICO - PATRIMONIALE DELLA SOCIETA’ PILA S.p.A.

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Pila S.p.A. Situazione economico - patrimoniale 1/1/2010 – 31/12/2010

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STATO PATRIMONIALE

10. Cassa e disponibilità liquidite 282.911 157.19040. Attività f inanziarie disponibili per la vendita 72.706 72.70660. Crediti 3.100.585 4.371.589100. Attività materiali 12.636.292 11.625.385110. Attività immateriali 2.217.244 2.242.264120. Attività f iscali 504.854 552.209

a) correnti 503.806 551.161b) anticipate 1.048 1.048

140. Altre attività 4.793.263 4.198.046TOTALE ATTIVO 23.607.855 23.219.389

10. Debiti 2.119.306 2.725.98520. Titoli in circolazione 4.681.000 4.681.00070. Passività f iscali 575.254 461.596

a) correnti 320.300 224.837b) differite 254.954 236.759

90. Altre passività 3.581.960 3.187.392100. Trattamento di f ine rapporto del personale 828.319 914.275110. Fondi per rischi e oneri 0 12.300

a) quiescenza e obblighi simili 0 0b) altri fondi 0 12.300

120. Capitale 7.060.000 7.060.000150. Sovrapprezzi di emissione 6.183 6.183160. Riserve 4.170.658 3.950.970180. Utile (Perdita) d'esercizio 585.175 219.688

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 23.607.855 23.219.389

Voci dell'attivo

Voci del passivo e del patrimonio netto

31/12/2010 31/12/2009

31/12/2010 31/12/2009

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CONTO ECONOMICO

10. Interessi attivi e proventi assimilati 29.392 68.01820. Interessi passivi e oneri assimilati -82.463 -131.883

Margine di interesse -53.071 -63.865Commissioni nette 0 0Margine di intermediazione -53.071 -63.865

110. Spese amministrative -8.508.840 -7.712.714a) spese per il personale -4.738.670 -4.457.895b) altre spese amministrative -3.770.170 -3.254.819

120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -2.595.947 -2.490.098130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali -155.547 -160.318160. Altri proventi e oneri di gestione 12.213.984 10.830.509

Risultato della gestione operativa 900.579 403.514170. Utili (Perdite) delle partecipazioni 0 0180. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 40.683 68.909

Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo del le imposte 941.262 472.423190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attività corrente -356.086 -252.735

Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto del le imposte 585.175 219.688UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 585.175 219.688

Voci 31/12/2010 31/12/2009

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SITUAZIONE ECONOMICO - PATRIMONIALE DELLA SOCIETA’ FINAOSTA INIZIATIVE S.R.L.

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Finaosta Iniziative S.r.l. Situazione economico – patrimoniale 1/1/2010 – 31/12/2010

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STATO PATRIMONIALE

10. Cassa e disponibilità liquidite 1.175 56360. Crediti 99.780 208.224100. Attività materiali 13.714.330 14.223.238110. Attività immateriali 390 780120. Attività fiscali 57.893 181.760

a) correnti 57.893 181.760b) anticipate 0 0

130. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 0 0140. Altre attività 450.297 491.985

TOTALE ATTIVO 14.323.865 15.106.550

10. Debiti 13.515.205 14.388.45170. Passività fiscali 61.712 54.648

a) correnti 61.712 54.648b) differite 0 0

90. Altre passività 363.801 358.647120. Capitale 98.127 98.127160. Riserve 206.676 96.912170. Riserve da valutazione 0 0180. Utile (Perdita) d'esercizio 78.344 109.765

TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 14.323.865 15.106.550

Voci dell'attivo

Voci del passivo e del patrimonio netto

31/12/2010 31/12/2009

31/12/2010 31/12/2009

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CONTO ECONOMICO

10. Interessi attivi e proventi assimilati 951 12.75820. Interessi passivi e oneri assimilati 0 0

Margine di interesse 951 12.758Commissioni nette 0 0Margine di intermediazione 951 12.758

110. Spese amministrative -431.997 -432.575a) spese per il personale 0 0b) altre spese amministrative -431.997 -432.575

120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -578.464 -574.621130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali -390 -390160. Altri proventi e oneri di gestione 1.133.705 1.159.241

Risultato della gestione operativa 123.805 164.413Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo del le imposte 123.805 164.413

190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attività corrente -45.461 -54.648Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto del le imposte 78.344 109.765

200 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissioneal netto delle imposte 0 0UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 78.344 109.765

Voci 31/12/2010 31/12/2009

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