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Federazione Italiana Tennis Scuola Nazionale Maestri Project work su: ANALISI TECNICA E BIOMECCANICA DEL SERVIZIO Tutor: Dott. Lombardi Roberto Relatore: Maestro Pierri Mario Roma luglio 2004

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Federazione Italiana Tennis

Scuola Nazionale Maestri

Project work su:

ANALISI TECNICA E BIOMECCANICA DEL SERVIZIO

Tutor: Dott. Lombardi Roberto Relatore: Maestro Pierri Mario

Roma luglio 2004

SOMMARIO

P R E F A Z I O N E:

Elementi della tecnica; fasi del servizio; analisi biomeccanica; muscoli coinvolti; peso del corpo; arti inferiori; busto; arti superiori.

P R E P A R A Z I O N E Capitolo 1: :impugnatura e posizione di partenza; Capitolo 2: movimento di prestiramento. I M P A T T O Capitolo 3: movimento a colpire; Capitolo 4: contatto con la palla. C H I U S U R A Capitolo 5: attraversamento della palla; Capitolo 6: finale. C O N S I D E R A Z I O N I S U L L E L A T E R A L I T A’ BIBLIOGRAFIA

ANALISI TECNICA E BIOMECCANICA DEL SERVIZIO

PROGETTO DI LAVORO

LATERALITA’ OTTIMALI

Vari Rimbalzi

Controllo con due mani

Vicinanza del corpo

Posizione frontale

Azione dei piedi

Distribuzione dell’equilibrio

Arti inferioriEquilibrioFINALE

Velocità e rotazione

InclinazioneAzione di flessione del

polso

Inclinazione

Piede sinistro

Ripresa dell’equilibrio

Flessori ed estensori della

mano

Dwell time, grado di

Inclinazione

ATTRAVERSAMENTO DELLA PALLA

CHIUSURA

Vari pinti di contatto con

le corde

Provenienza ed

inclinazione

Allineamento del busto

MassimaAltezza

Fase aerea ed

equilibrio

Baricentro fuori dal corpo

Pettorali, deltoide ant.,

trapezio, sottoscapolare e

rotondo

Finestra di tolleranza,

coefficiente di restituzione e

sweet spot

CONTATTO CON LA PALLA

Altezza e direzione

Accellerazione

Adduzione ed estenzione

Azione“

CATAPULTA”

Successione

temporale delle leve

Baricentro spostato sul

perimetro della base di

appoggio

Alternanze di fasi

concentriche ed eccentriche

Movimenti rotatori.

Tempismo,baricentro e

accellerazione

MOVIMENTO ACOLPIRE

IMPATTO

Rilascio della palla

Preparazione ampia, semi

e senza

CoordinazioneTra due arti e alllineamentocon il busto

Angoli Corretti

ControMovimento

TraslazioneTibiale, Bicipite

f.,dorsali, add.obliquisupinatori e

flessori

Equilibrio,Baricentro e forza

elastica

MOVIMENTODI

PRESTIRAMENTO

PosizioneIniziale

PosizioneIniziale

Posizione narurale

Posizione del busto-

spalle

Posizione dei piedi

Posizione Del

Corpo

Massimo rilassamento

Definizione di biomeccanica

POSIZIONEDI PARTENZA

PREPARAZIONE

PALLARACCHETTA

ARTI SUPERIORI

BUSTOARTI INFERIORI

PESO DEL CORPO

MUSCOLI COINVOLTI

ANALISI BIOMECCANICA

FASI DEL SERVIZIO

ELEMENTI TECNICI

ANALISI TECNICA E BIOMECCANICA DEL SERVIZIO

PREFAZIONE

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ELEMENTI DELLA TECNICA

Come per tutti i colpi del tennis, il fine ultimo per realizzare un servizio efficace è quello di

ottenere il massimo rendimento in termini di velocità, precisione e rotazione.

Sono molteplici i fattori tecnici che andranno a concorrere per il raggiungimento di un

servizio efficace.

Tra questi possiamo individuare:

PREPARAZIONE

• Un ritmo coordinativo;

• Adeguati posizionamenti del corpo e della racchetta.

IMPATTO

• Corretto utilizzo delle masse corporee e rispetto della catena biocinetica durante

l’impatto;

• Una precisa angolazione della racchetta al momento del contatto con la palla.

CHIUSURA

• Effettuare una spinta guidata durante l’accompagnamento ed una graduale

decelerazione dei vari segmenti del corpo.

LATERALITA’ OTTIMALI

• L’argomento sulle lateralità deve essere considerato come un ulteriore contributo per

l’allenatore affinché possa aiutarlo nella costruzione tecnica del giocatore.

FASI DEL SERVIZIO

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La completezza tecnica del colpo è una condizione indispensabile per la riuscita del

servizio.

Fasi esecutive:

• Posizione di partenza;

• Movimento di prestiramento;

• Movimento a colpire;

• Contatto con la palla;

• Finale.

ANALISI BIOMECCANICA

La cinematica rappresenta la geometria di un gesto e si riferisce all’insieme delle posizioni

che i diversi segmenti corporei assumono durante l’esecuzione del colpo,

indipendentemente dalle cause che l’anno determinato, come si potrebbe vedere in una

cromofotografia (sequenza fotografica).

La cinetica, invece, riguarda l’analisi e lo studio delle cause che provocano il movimento, e

cioè lo sviluppo e il cambiamento delle posizioni, con particolare riferimento alle forze che

animano la cinematica.

La biomeccanica, si può definire come la “scienza che studia i fenomeni biologici, mediante

le leggi ed i metodi della meccanica”, l’applicazione di questo studio rappresenta il veicolo

principale per il perseguimento della massima prestazione.

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E’ opportuno premettere che la biomeccanica ha come campo di indagine un sistema molto

complesso, l’uomo, il che rende sufficientemente difficoltoso il percorso usualmente seguito

in meccanica per arrivare alla progettazione o al miglioramento della macchina-umana.

MUSCOLI COINVOLTI

E’ importante ottenere una buona coordinazione neuro muscolare, la quale determina il

sincronismo tra muscoli agonisti ed antagonisti.

L’utilizzo della forza elastica, senza soluzione di continuità, nel raggiungimento del massimo

grado di prestiramento, può essere concentrica o eccentrica.

PESO DEL CORPO

Il peso del corpo nell’esecuzione del servizio è determinante per dare una linea guida

all’utilizzo delle varie forze che agiscono. Infatti, il baricentro si muove in due direzioni

fondamentali; moto di traslazione (sul piano orizzontale), e rotazione obliqua (sul piano

verticale e trasversale).

ARTI INFERIORI

Gli arti inferiori hanno un ruolo fondamentale, poiché controllano l’equilibrio, accumulando la

maggior parte della forza da sprigionare al momento dell’impatto con la palla, e del

raggiungimento della massima altezza dell’impatto.

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BUSTO

Il busto svolge un’azione importante di “catapulta”, il suo intervento sul piano obliquo

(verticale e trasversale), svolge un’azione di “cerniera” tra gli arti inferiori e superiori.

ARTI SUPERIORI

Possiamo attribuire agli arti superiori un ruolo di rifinitura nell’azione del servizio. L’arto

superiore sinistro deve lanciare la palla in modo preciso, e l’arto superiore destro, ha il

compito di velocizzare al massimo la racchetta e posizionarla nel modo corretto sulla palla.

RACCHETTA

Lo studio dell’attrezzo negli ultimi anni, ha raggiunto livelli ottimali in termini di comfort,

materiali, peso, bilanciamento e qualità delle corde.

PALLA

Per quanto riguarda la palla, tra le varie tipologie (materiali e consistenza), occorre scegliere

quella giusta considerando le superfici del campo, che permetta sempre un buon feeling con

il giocatore.

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CAPITOLO 1

PREPARAZIONE

Prima parte

1) Impugnatura e posizione di partenza L’impugnatura adottata dalla maggior parte dei giocatori è la continental (neutra), poichè favorisce l’esecuzione dei tre tipi di servizio, piatto, slice e kick. Alcuni giocatori usano la eastern di rovescio per aumentare la rotazione sulla kick. Nella posizione di partenza il corpo si trova lateralmente rispetto alla rete, con lo sguardo rivolto in avanti. 2) Analisi biomeccanica La biomeccanica è la scienza dello sport che si interessa di come le forze generano e modificano il movimento umano. La biomeccanica è la scienza della tecnica. Una conoscenza dei principi che regolano questa disciplina vengono utilizzati dagli allenatori per un’analisi qualitativa della tecnica dei colpi, per contribuire a migliorare le prestazioni ( DUANE KNUDSON 1997). 3) Muscoli coinvolti In questa posizione il giocatore è completamente rilassato e concentrato. 4) Peso del corpo Molti giocatori prima di eseguire il servizio fanno rimbalzare la palla alcune volte, durante questa fase hanno il peso del corpo sulla gamba anteriore, per trasferirlo successivamente sulla gamba posteriore prima di lanciare la palla ( Philippoussis, Federer) mentre altri giocatori partono con il peso in dietro e simultaneamente al lancio della palla, lo trasferiscono in avanti (Ljubicic, Rafter).

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Nella foto Federer lancia la palla prima di trasferire il peso del corpo sulla gamba anteriore

Nella sequenza fotografica Rafter lancia la palla simultaneamente al trasferimento del peso del corpo sulla

gamba anteriore

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Nella sequenza fotografica Sampras trasferisce il peso del corpo sulla gamba anteriore dopo aver lanciato la

palla

5) Arti inferiori La posizione del piede anteriore è obliqua rispetto alla linea, mentre il destro è parallelo. La distanza e la posizione tra i due piedi è molto personale, di solito è pari alla larghezza delle spalle, e la punta del piede posteriore è leggermente arretrata rispetto a quella del piede anteriore, in funzione del tipo di caricamento da eseguire, con i piedi distanti (full back) o con i piedi uniti (full up). 6) Busto-spalle La loro posizione è intorno ai 45° rispetto alla linea di fondo campo. 7) Arti superiori Gli arti superiori sono naturalmente distesi davanti al corpo sistemando la mano sinistra che sostiene la palla, al centro della racchetta. Alcuni giocatori poggiano semplicemente la palla sulle corde, mentre altri, poggiano la racchetta sulla mano sinistra. 8) Racchetta Per consentire un adeguato rilassamento del polso, la racchetta si posiziona all’altezza del bacino, con il piatto corde perpendicolare al terreno.

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9) Palla Inizialmente la palla è a contatto con il centro della racchetta, con la mano rivolta verso di essa, tenuta sulle estremità del pollice, indice e medio.

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CAPITOLO 2

PREPARAZIONE Seconda parte

1) Movimento di prestiramento

Rappresenta la fase più importante del servizio, in cui si raggiungono tutte le posizioni di prestiramento muscolare, con un ritmo molto lento e con la massima fluidità gestuale, accumulando tutte le energie mentali e fisiche.

2) Analisi biomeccanica Durante la fase di preparazione, il giocatore deve prestare la sua attenzione su tre aspetti fondamentali: l’equilibrio, il baricentro e l’accumulo di forza elastica. L’equilibrio nella posizione di partenza è stabilmente proteso in avanti, verso il piede guida, essendo il centro di gravità molto lontano dall’asse di rotazione (full back). Questo accade anche nel caso in cui il piede posteriore si avvicina a quello anteriore, (full up). Il centro di gravità si manterrà sempre basso per consentire un controllo maggiore dell’equilibrio e si sposterà in avanti per preparare l’azione di spinta degli arti inferiori in direzione della palla. Il rilassamento muscolare e il rispetto dei corretti angoli di caricamento delle leve, rappresentano una condizione fondamentale per il reclutamento della massima energia elastica da sprigionare nella fase successiva, “grande momento di forza”.

3) Muscoli coinvolti In questa fase, l’impegno muscolare è rivolto a mantenere il giusto equilibrio del corpo, nel passaggio del peso dalla parte posteriore a quella anteriore. La maggior parte delle contrazioni muscolari sono quelle coinvolte nel controllo degli angoli giusti delle articolazioni coinvolte: caviglia (tibiale anteriore), ginocchio (bicipite femorale), bacino (glutei), busto-spalle (parte alta del busto: dorsali, addominali e obliqui, sul lato del caricamento), gomito (bicipite omerale), polso (supinatori dell’avambraccio e flessori della mano).

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4) Peso del corpo Quando comincia la preparazione, il peso del corpo si trova sulla parte posteriore e con un movimento di traslazione, passa sulla parte anteriore. Considerando i due aspetti, quello del lancio della palla e il trasferimento del peso del corpo, è necessario fare una precisazione sulla successione temporale dei due aspetti, alcuni giocatori eseguono prima il lancio della palla e dopo si sbilanciano in avanti (Philippoussis, Federer), mentre altri eseguono simultaneamente le due fasi (Ljubicic, Rafter). E’ necessario trasferire il peso del corpo sulla parte anteriore per consentire al baricentro del corpo di trovarsi sul perimetro della base di appoggio

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Nella si può notare come l’anca sinistra di Rafter si trova spostata all’interno del campo, con il baricentro situato

sul perimetro della base di appoggio.

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Queste tre foto scattate da prospettive diverse, evidenziano come il baricentro è spostato in avanti prima di colpire la palla.

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5) Arti inferiori Vi sono due tecniche fondamentali per effettuare il contromovimento degli arti inferiori. La prima consiste nell’avvicinare il piede posteriore a quello anteriore (full up) e la seconda è quella di far rimanere il piede posteriore arretrato rispetto a quello anteriore (full back). I giocatori che adottano la tecnica “full up” sono: Rafter, Philippoussis, Kuerten, Rusedski, Ferrero, Nalbandian, Safin e Hewitt. I giocatori che adottano la tecnica “full back” sono: Federer, Sampras, Agassi e Henman. Non possiamo affermare quale delle due tecniche favorisce la discesa a rete perché ritroviamo giocatori “serve and volley” in entrambi i gruppi. Credo che la scelta tra le due tecniche, dipenda da una valutazione fatta dai loro allenatori quando i giocatori erano molto giovani, valutando quale fosse stato il modo più naturale per raggiungere il massimo rendimento del colpo.

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I piedi rimangono distanziati durante la fase di caricamento, in questa foto si nota la posizione del piede posteriore che assume una sistemazione tale da permettere la torsione del busto.

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In questa sequenza fotografica possiamo notare come Edberg avvicina il piede posteriore durante la fase di caricamento

6) Busto – spalle Quando comincia la preparazione, il tronco ruota lateralmente per raggiungere una posizione di 90° rispetto alla rete, mentre la spalla sinistra si porta verso l’alto, grazie al movimento anticipato dell’arto che lancia la palla e quando la palla si stacca dalla mano sinistra la spalla destra che si mantiene più bassa, ruota ulteriormente fino a raggiungere un angolo di circa 120°/130°.

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In questa foto possiamo notare come Sampras ruoti le spalle di circa 120° rispetto alla posizione di partenza

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7) Arti superiori La preparazione inizia con il movimento simultaneo degli arti superiori che scendono verso il basso. Quando sono perpendicolari al terreno, l’arto sinistro che ha il compito di lanciare la palla, anticipa l’ascesa portandosi parallelamente alla linea di fondo campo, per assecondare la rotazione del busto-spalle verso destra. L’arto superiore che muove la racchetta inizia la sua ascesa quando la palla si stacca dalla mano sinistra. Infatti, c’è un momento in cui i due arti superiori sono sulla stessa linea inclinata delle spalle. Questo avviene se la preparazione della racchetta è ampia. come il servizio di Philippoussis, Henman, Sampras e Federer. Altri giocatori come Ferrero, Haas, Arazi e Safin hanno una preparazione ampia, portando la punta della racchetta verso il basso ma abbreviano il movimento di salita della punta, mantenendola verso la rete laterale del campo. Se la preparazione della racchetta è semi breve, inizia l’ascesa con un movimento che passa per fuori-alto e prosegue posteriormente per eseguire la rotazione del busto verso destra. Questo tipo di preparazione lo ritroviamo nel servizio di Mary Joe Fernandez e alcuni giocatori argentini. La terza possibilità di eseguire la preparazione, in verità adottata da pochi giocatori, prevede l’ascesa del braccio-racchetta simultaneamente all’arto che lancia la palla. La possiamo definire senza preparazione, perché non utilizza al massimo lo slancio per aumentare la velocità della racchetta sulla palla e non permette una completa fase di prestiramento muscolare (Rafter). Considerando la difficoltà nella classificazione dei tre tipi di preparazione, può essere di aiuto guardare la posizione del braccio-racchetta mentre la palla si stacca dalla mano durante il lancio.

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Due esempi di servizio:Philippoussis esegue una preparazione ampia con la punta della racchetta rivolta verso la rete di ecinzione posteriore, mentre Chang, esegue una preparazione ampia, abbreviando il movimento di salita della punta della racchetta rivolta verso la rete di recinzione laterale.

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Due esempi di servizio senza preparazione dal basso del braccio racchetta.

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8) Racchetta Consideriamo le prime due tecniche di preparazione, quella ampia e quella semi breve. Nella preparazione ampia, la testa della racchetta scende verso il basso, passando vicino ai piedi, per proseguire la sua corsa posteriormente in direzione della rete di recinzione e successivamente risalire in alto portandosi con la punta della racchetta e l’avambraccio verso l’alto, mantenendo il gomito flesso di circa 90°/100° e il braccio in linea con le spalle inclinate con un angolo di circa 45°. Vi può essere una variante rappresentata dalla punta della racchetta che dopo aver raggiunto la parte più bassa del movimento, anziché andare in dietro verso la rete di recinzione, si porta lateralmente con la punta della racchetta in direzione della recinzione laterale del campo con lo scopo di mantenere un maggiore rilassamento dei muscoli dell’arto. Nella preparazione semi breve, la racchetta, dalla posizione di partenza si porta direttamente con la punta lateralmente all’altezza del bacino in fuori alto, con l’arto naturalmente disteso e quando la palla si stacca dalla mano sinistra, comincia la flessione del gomito, che raggiunge un angolo di circa 90°/100°, mantenendo il braccio in linea con le spalle, formando un angolo di circa 45°.

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Todd Martin esegue una p eparazione ampia con la punta della racchetta che sale lateralmente;mentre Mary Joe Fernandez esegue una preparazione breve con la punta della racchetta che dalla posizione di partenza passa per fuori-alto rivolta verso la rete laterale del campo. La differenza tra i due stili è determinata dalla posizione dell’avambraccio.

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9) Palla Qualunque sia la tecnica della preparazione, la palla viene accompagnata dall’arto sinistro completamente disteso e il palmo della mano rivolto verso l’alto. Da sottolineare l’importanza di un’ascesa a velocità progressiva ed una apertura rilassata della mano, nel momento in cui la palla esce dalla mano. Per quanto riguarda la direzione e l’altezza del lancio la letteratura tennistica è abbastanza varia. I giocatori di vertice adottano un solo tipo di lancio e variano solo il modo di “entrare” del piatto corde sulla palla. Con una leggera variazione sul servizio kick dove il lancio risulta leggermente a sinistra rispetto all’asse perpendicolare del corpo che parte dalla punta del piede anteriore (prevalentemente dal lato sinistro del campo). Ma, nella pratica, molti giocatori professionisti variano molto il tipo di servizio tra slice, piatto e kick, confondendo spesso l’avversario con un unico lancio davanti e sulla perpendicolare del corpo, variando solo la posizione del piatto corde al momento del contatto con la palla. A livello giovanile è consigliabile insegnare a lanciare la palla nelle tre posizioni fondamentali. Partendo dal servizio piatto, il lancio avviene davanti al corpo a circa 10/15 cm. (dipende dall’altezza del giocatore), esattamente sulla perpendicolare del corpo che parte dal piede anteriore. L’altezza è di circa 20/30 centimetri più alta del punto di contatto con le corde. Nel servizio slice, il lancio avviene davanti al corpo, a circa 5/10 centimetri a destra della perpendicolare del corpo, “spazzolando” la palla esternamente sul lato destro. L’altezza rimane 20/30 centimetri più in alto del punto di impatto. Per il servizio kick il lancio avviene a 5 centimetri davanti al corpo e l’altezza sempre più alta di 20-30 centimetri rispetto al punto di contatto con la palla, utilizzando la minima velocità di discesa per creare maggior attrito con la palla, aumentando la rotazione in avanti, mentre la rotazione laterale dipende dalla posizione a sinistra dell’impatto con la palla. Per il servizio con discesa a rete, i tre lanci saranno ancora più avanzati rispetto ad un servizio d’attesa. Molti chiamano il servizio lift, un servizio kick con il lancio più avanzato per effettuare una kick con discesa a rete.

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Nel disegno sono evidenziati le direzioni dei vari tipi di lancio della palla .

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CAPITOLO 3

IMPATTO

Prima parte 1) Movimento a colpire

Rappresenta il momento topico del servizio, dove viene utilizzata al massimo l’energia raccolta nella fase di prestiramento muscolare, seguendo il giusto timing nella successione delle spinte della catena cinetica.

2) Analisi biomeccanica Il corpo umano è composto da un sistema di leve capaci solamente di effettuare rotazioni. Gli stessi movimenti che a prima vista, sembrano rettilinei sono in realtà il risultato di un insieme complesso di rotazioni. Pertanto è importante, nello studio della tecnica, conoscere i principi che regolano il MOVIMENTO DI ROTAZIONE. Nel servizio, lo studio di tutte le leve (momenti) sono importanti, ma quella del polso è considerata da tutti la più significativa. Determinare la giusta inclinazione della racchetta al momento dell’impatto garantisce il tipo di rotazione, la velocità e la precisione del colpo. Il tempismo, il sincronismo muscolare, l’attrito delle calzature con il tipo di superficie, il centro di gravità, l’inerzia, l’accelerazione e la reazione, rappresentano l’insieme degli elementi che concorrono per il raggiungimento dell’efficacia del colpo. Quando si parla di tempismo esecutivo diventa difficile spiegare la cadenza dei singoli movimenti di un colpo in quanto sono numerosi i segmenti del corpo che intervengono nell’azione motoria. Certamente possiamo affermare che una sequenzialità corretta del servizio parte dalla base di appoggio dei piedi e con una successione di momenti di forza concatenati tra loro, senza soluzione di continuità, determinano l’efficacia del colpo. Il sincronismo muscolare è determinato dalla correlazione tra muscoli agonisti ed antagonisti che si alternano in un lavoro di fasi concentriche ed eccentriche. Le calzature inadatte al tipo di superficie, creano una dispersione di energia prodotta dalla spinta dei piedi sul terreno. Vi è attrito quando un corpo si sposta o prova a spostarsi stando in contatto con un altro corpo. Il contatto corrisponde ad una forza che si oppone al

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movimento. La misura della resistenza d’attrito è la forza necessaria per mantenere il movimento uniforme del corpo. Noi sappiamo che ciascuna parte di un oggetto è sottoposta all’attrazione della gravità. Quindi ogni performance sportiva è influenzata in una maniera o nell’altra dalla gravità, cioè da questa forza centripeta che “attira i corpi verso il centro della terra”. L’altezza del centro di gravità è importante per mantenere un buon equilibrio. Nella posizione di partenza del servizio, l’altezza del baricentro è nella posizione dell’ombellico e si trova a circa 5 cm. sopra la cintura. Questo rimane costante durante la preparazione. Quando ha inizio la fase di azione verso la palla, l’altezza del centro di gravità si sposta in alto con la distensione del braccio-racchetta e del tronco raggiungendo all’incirca 10 cm. sopra l’ombellico e 7,5 cm. in avanti. Successivamente, nella fase di accompagnamento, l’altezza del centro di gravità è circa 10 cm. fuori dal corpo, parallelo alla linea della cintura ed inizia ad andare giù a causa del moto discendente del braccio-racchetta e del tronco. L’INERZIA è la resistenza opposta da un corpo ad ogni modificazione del proprio movimento. La convinzione che per mettere un oggetto in movimento bisogna vincerne l’inerzia è basata sul fatto che è più difficile mettere un oggetto in movimento, che mantenere il movimento stesso. All’inerzia è strettamente legata la nozione di MASSA , cioè la quantità di materia di cui un oggetto è composto (1° legge di Newton). Nel movimento a colpire, il giocatore deve applicare al meglio il principio dell’inerzia per vincere la resistenze interne ed esterne e studiare l’applicazione pratica nello studio delle tecniche appropriate. Determinare la velocità di intervento dei singoli segmenti del corpo ( arti inferiori, busto, spalle e arto superiore), consente di trovare l’ACCELERAZIONE adeguata e trasferirla senza soluzione di continuità al movimento di pronazione dell’avambraccio e flessione del polso.

3) Muscoli coinvolti Sono coinvolti esattamente tutti quei gruppi muscolari che hanno raggiunto il massimo prestiramento. La prima articolazione che esegue la spinta è la caviglia, grazie alla contrazione dei muscoli soleo gastrocnemio, segue l’articolazione del ginocchio con l’intervento del quadricipite, il bacino con gli addominali e gli obliqui, il busto-spalle con addominali alti e pettorali, il gomito con il tricipite brachiale ed infine il polso con i pronatori dell’avambraccio e gli estensori della mano.

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4) Peso del corpo

Nella fase di spinta degli arti inferiori, il baricentro spostato sul perimetro della base di appoggio o leggermente all’esterno (servizio con discesa a rete), facilita il trasferimento del peso del corpo sulla palla.

5) Arti inferiori Completata la fase di prestiramento, gli arti inferiori rappresentano la prima azione di spinta della catena cinetica. Sono le caviglie le prime leve ad intervenire, effettuando una spinta dei piedi verso l’alto e successivamente delle ginocchia e del bacino. A questo proposito è necessario evidenziare che tutta l’azione di spinta degli arti inferiori deve essere esercitata in alto ed in avanti.

6) Busto – spalle L’azione del busto-spalle è simile a quella di una catapulta. Dalla posizione finale della fase di preparazione, dove l’arto sinistro, le spalle e il braccio destro erano sulla stesso asse obliquo, la spalla destra si solleverà verso l’alto con un movimento di rotazione su due piani, quello verticale e quello orizzontale, facilitando la torsione del busto che progres ivam nte si posizionerà frontalmente rispetto alla rete del campo, con la spalla destra più alta della sinistra.

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7) Arti superiori

Dopo aver raggiunto la posizione finale della preparazione, la spalla destra sale verso l’alto simultaneamente all’arto sinistro (effetto catapulta) che flette l’avambraccio sul braccio, adducendosi al busto per bilanciare l’intera azione di elevazione e

rotazione della parte destra. Infatti, c’è un momento in cui le spalle sono parallele al terreno, e senza soluzione di continuità l’arto destro continua la flessione dell’avambraccio sul braccio (chiudendo completamente l’angolo del gomito) e puntando l’estremità inferiore della racchetta verso l’alto (tacco), consentendo al polso di raggiungere il massimo del caricamento per effettuare successivamente uno slancio veloce della racchetta sulla palla.

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Questa posizione rappresenta il momento in cui la punta della racchetta si trova più lontano dall’impatto con la palla e prende lo slancio necessario per l’accelerazione della racchetta. A questo punto la spalla destra si porta più in alto della spalla sinistra e con il busto parallelo alla rete, il gomito destro sale verso l’alto, l’avambraccio si distende sul braccio per portarsi verso la palla.

8)-Racchetta La fase finale della preparazione del corpo coincide con la continuazione della preparazione del braccio racchetta che continua a portare la punta della racchetta verso l’alto (up swing) e simultaneamente alla spinta degli arti inferiori verso l’alto, la punta della racchetta si trova rivolta verso il basso (down swing 2), generando un’accelerazione della racchetta. Quando i piedi sono in fase aerea, tutta la velocità della racchetta viene convogliata verso l’impatto con la palla, mediante un’azione di “lancio” della racchetta in lato (up swing 2). Quando il telaio della racchetta è perpendicolare, ha inizio la pronazione dell’avambraccio per posizionare la faccia della racchetta rivolta verso la palla, se il servizio è piatto. Nel servizio slice, l’avambraccio non effettua la pronazione per colpire la palla ma si presenta con il piatto corde perpendicolare alla rete. Nel servizio kick, il piatto corde inizia il contatto con la palla quando si trova con la punta della racchetta nella fase ascendente e il piatto corde obliquo rispetto alla rete.

8) Palla La palla può essere lanciata a circa 30 cm. più in alto del punto di contatto con la palla. Questo tipo di lancio viene effettuato se il peso del corpo viene trasferito sulla gamba anteriore quando l’arto superiore sinistro ha superato la linea delle spalle. Se lo sbilanciamento risulta posticipato rispetto al lancio, dovrà essere necessariamente più alto del punto di contatto con la palla per avere il tempo di eseguire il contromovimento e spinta delle gambe. Alcuni giocatori trovano una sincronizzazione dell’intero movimento del servizio, trasferendo il peso del corpo in avanti contemporaneamente al movimento di salita dell’arto che lancia la palla. Ci sono inoltre alcuni giocatori che anticipano il trasferimento del peso in avanti e successivamente lanciano la palla, effettuando un movimento a colpire quando la palla si trova in fase ascendente e lanciando la palla ad un’altezza che coinciderà con l’impatto della palla stessa. Ovviamente, questo tipo di servizio è adottato da una percentuale minima di giocatori, perché potrebbe provocare infortuni alla spalla.

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Nelle due foto si può riscontrare la differenza tra le due giocatrici che nel momento del distacco della palla dalla

mano sinistra, la Graff risulta in ritardo con il trasferimento del peso del corpo, pertanto sarà costretta ad effettuare un lancio di palla abbastanza alto (circa 50 centimetri più in alto del punto d’impatto della palla).

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CAPITOLO 4

IMPATTO

Seconda parte

1) Contatto con la palla Si riesce ad ottenere un buon impatto con la palla se sono stati curati tutti i dettagli della preparazione, buona accelerazione, fluidità del movimento e controllo dell’equilibrio. La componente fondamentale per ottenere una velocità di palla maggiore, è l’altezza dell’impatto. Infatti, i giocatori che possiedono un’alta velocità nel servizio sono quelli dotati di un’altezza superiore alla media. Coloro che sono mediamente alti, ricercano nel servizio la varietà in termini di rotazione, angolazione e velocità.

2) Analisi biomeccanica Nel servizio, lo studio di tutte le leve (momenti) sono importanti, ma quella del polso è considerata da tutti la più significativa. Determinare la giusta inclinazione della racchetta al momento dell’impatto garantisce il tipo di rotazione, la velocità e la precisione del colpo. Altezza dell’impatto, finestra di tolleranza, “momento” della racchetta e delle corde, coefficiente di restituzione della palla, sweet spot sono gli elementi da tener presente per l’efficacia del colpo. Tutti concordano che più in alto si colpisce la palla, maggiore sarà la finestra di tolleranza e quindi la possibilità di indirizzare la palla a velocità maggiore nel rettangolo di battuta. Aumentando la zona probabile di rimbalzo della palla, di conseguenza aumenta la possibilità di utilizzare angoli più stretti e aumentare prevalentemente la percentuale di “prime” palle.

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Il aggiungimento della massima altezza dell’impatto garantisce una maggiore velocità della palla ed una alta percentuale di palle nel campo

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3) Muscoli coinvolti Nel momento esatto dell’impatto con la palla, i muscoli che realmente sono più contratti sono quelli della parte alta del busto, quindi anteriormente sono coinvolti il grande pettorale, il deltoide anteriore, mentre posteriormente, il muscolo trapezio, il sotto scapolare e il piccolo e grande rotondo. Tutti questi gruppi muscolari sono da supporto ai muscoli pronatori dell’avambraccio e flessori della mano, che permettono di mantenere il controllo della racchetta che raggiunge il massimo della velocità sulla palla.

4) Peso del corpo Tutto il peso del corpo viene trasferito sulla palla. Infatti il corpo del giocatore, si trova in fase aerea, sbilanciato completamente in avanti cinetica, la maggior parte del peso e dell’energia Per ottenere il massimo rendimento del colpo, risulta fondamentale rispettare il giusto tempismo nel garantire la sequenzialità del gesto tecnico, affinché ogni anello della catena cinetica sia da supporto a quello successivo, senza interruzione temporale del gesto motorio.

5) Arti inferiori Nella fase di contatto della racchetta con la palla, gli arti inferiori hanno esaurito la fase di spinta e sono completamente distesi, con i piedi in fase aerea, pronti a ricadere e a riprendere l’equilibrio del corpo.

6) Busto - spalle In questa fase, il busto – spalle oltre a garantire la massima altezza dell’impatto, ha il compito di allineare l’arto inferiore sinistro (solo il braccio e la spalla sinistra), con l’arto superiore destro, creando una linea verticale tra l’impatto della palla e la punta del piede sinistro. Questo particolare permette di convogliare tutta l’energia sulla palla senza disperderla. Inoltre, la linea verticale non consente di creare degli angoli articolari che provocherebbero degli infortuni, diminuendo l’efficacia del colpo.

7) Arti superiori L’arto superiore sinistro si trova vicino al busto con l’avambraccio flesso di circa 90° sul braccio, questo movimento permette alla spalla destra e all’arto superiore destro di

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ottimizzare l’accelerazione verso l’alto e favorire la rotazione in avanti – alto del busto, senza compromettere l’equilibrio del corpo. L’arto superiore destro risulta completamente disteso presentandosi in tre modi diversi a seconda del tipo di servizio da effettuare (piatto, slice o kick).

8) Racchetta La giusta provenienza e inclinazione della racchetta al momento dell’impatto con la palla risulta determinante per la scelta dei tre tipi di servizi. Nel servizio piatto la racchetta prima di colpire la palla proviene dall’alto con un’ azione veloce di flesso chiusura del polso, toccando la palla leggermente più in alto del centro geometrico del piatto corde, con un grado di inclinazione della racchetta determinato sia dall’altezza del giocatore , sia dalla distanza dell’impatto della palla rispetto alla linea di fondo campo. Nel servizio slice, rispetto all’asse verticale della palla, la racchetta proviene da sinistra e prende contatto con la palla nella parte laterale del piatto corde, continuando la sua azione di “spazzolamento” della palla verso destra. Per quanto riguarda l’inclinazione del piatto corde , valgono le considerazioni espresse per la battuta piatta. Nel servizio kick, rispetto agli assi verticale e orizzontale della palla, la racchetta proviene prevalentemente dal basso verso l’alto e leggermente da sinistra verso destra e prende contatto con la palla nella parte laterale del piatto corde, continuando la sua azione di “spazzolamento” della palla verso l’alto e a destra. Per quanto riguarda l’inclinazione del piatto corde, valgono le considerazioni espresse per la battuta piatta.

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Si può notare come la palla viene “spazzolata” dalle corde su due piani , verticale ed obliquo

9) La palla Se consideriamo la palla al momento dell’impatto come un quadrante di un orologio, possiamo affermare che le corde “spazzolano” la palla in direzione 9→3 se si tratta di un servizio slice, in direzione 7→1 se si tratta di un servizio kick e colpita alle ore 12 se si tratta di un servizio piatto. La maggior parte dei giocatori colpiscono la palla nella prima parte della fase discendente del lancio, anche se si diminuisce la percentuale di centrare la palla con il punto ideale d’impatto. Preferiscono colpire la palla in movimento invece di colpirla al vertice del lancio per non rischiare di accelerare il movimento di preparazione del braccio-racchetta compromettendo il ritmo esecutivo del movimento.

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Servizio slice.

Servizio kick

Tre modi diversi di colpire la palla.Piatta slice e kick

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CAPITOLO 5

CHIUSURA

Prima parte

1) Attraversamento della palla L’abilità del giocatore consiste nel mantenere un’alta velocità della racchetta abbinata ad una valida escursione articolare del polso ed una spinta della mano. Molti trascurano questo particolare, ma un energico accompagnamento, un adeguato controllo della racchetta serve a rendere più efficace il colpo, aumentando la percentuale di successo del servizio.

2) Analisi biomeccanica Comunemente si dice che per migliorare il controllo bisogna “accompagnare” la palla il più possibile. Ciò può far pensare che “accompagnare la palla” significhi aumentare il tempo di permanenza (dwell-time) della palla sul piatto corde, mentre in realtà il dwell-time dipende dalla tensione delle corde e dalla velocità di impatto palla/racchetta (cioè velocità della palla in arrivo + velocità della racchetta in direzione della palla). Come è dimostrato in laboratorio, diminuendo la tensione aumenta il dwell-time; aumentando la velocità di impatto palla/racchetta il dwell-time diminuisce. Il dwell-time può variare dai 3-4 ai 7-8 millesimi di secondo, come illustrato dai grafici e non aumenta affatto accompagnando la palla (vedi disegno).

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Il grado di inclinazione della racchetta dipende dall’impugnatura continental o eastern di rovescio; dall’altezza dell’impatto della palla; dalla distanza dell’impatto dalla linea di fondo campo; ed infine dalla velocità della racchetta. Per quanto riguarda la posizione del piatto corde all’uscita dall’impatto della palla dipende dal tipo di servizio effettuato. Nel servizio piatto, la faccia della racchetta corrispondente al dorso della mano è rivolta verso la rete del campo. Nei servizi slice e kick, subito dopo il contatto con la palla, la faccia della racchetta corrispondente al palmo della mano, rimane per alcuni centimetri aperta rivolta verso la rete laterale del campo per garantire una maggiore dose di rotazione e profondità della palla. Quando la palla termina il contatto con le corde, avviene la fase di decelerazione graduale della racchetta. In ordine cronologico la decelerazione parte dagli arti inferiori, seguono il tronco (bacino e busto), il braccio e l’avambraccio e mano. Il centro di gravità, comincia la fase di discesa graduale verso il basso e in avanti e passa da una posizione aerea esterna al corpo, ad una posizione all’interna del corpo con l’appoggio dei piedi sul terreno per il controllo dell’equilibrio. L’equilibrio passa da un equilibrio instabile con il corpo proteso in avanti (durante l’impatto), ad un equilibrio stabile con il baricentro del corpo che cade all’interno della base di appoggio.

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Prevalentemente nel servizio kick da sinistra, la posizione del palmo della mano , rimane rivolta in direzione della rete laterale del campo per aumentare la profondità della palla e la percentuale di rotazione laterale della

palla determinando lo spostamento laterale della traiettoria della palla dopo il rimbalzo.

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La posizione del corpo e la posizione del palmo della mano cambia a seconda del servizio piatto nel caso di Sampras e servizio kick nel caso del servizio di Philippoussis.

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3) Muscoli coinvolti Appena colpita la palla, i muscoli che rimangono contratti sono quelli dell’avambraccio, in particolare i flessori della mano, per “spingere” la palla e controllare il piatto corde, garantendo la precisione del colpo, rilassando gli estensori.

4) Peso del corpo Il corpo si trova ancora in fase aerea, quando avviene l’accompagnamento della palla. Sicuramente il corpo è proteso in avanti e subito dopo l’impatto, la ripresa dell’equilibrio avviene sul piede anteriore a circa 10/20 centimetri all’interno del campo.

5) Arti inferiori Aver colpito la palla in avanti alto, determina la spinta dell’arto inferiore sinistro in avanti alto, mentre l’arto inferiore posteriore a causa della spinta esercitata sul terreno, rimane arretrato

con una flessione della gamba sulla coscia. Nel momento in cui il piede anteriore prende contatto con il terreno, l’arto posteriore si porta in avanti per riprendere il controllo dell’equilibrio e decidere se ritornare con un balzo in dietro o proseguire nella discesa a rete.

6) Busto – spalle Durante la fase di accompagnamento il busto-spalle si trova parallelo alla rete e inclinato in avanti 7)Arti superiori L’arto sinistro continua a mantenersi vicino al busto, per “ancorare” la spalla sinistra, favorendo l’accelerazione e l’avanzamento della spalla e dell’arto destro. Durante l’accompagnamento, l’articolazione del polso è quella che esaurisce la sua spinta molto presto, mantenendosi con il palmo della mano rivolto verso il basso, se si tratta di un servizio piatto, mentre nel servizio kick e slice il palmo della mano è rivolto in fuori.

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Esaurito l’accompagnamento, inizia gradatamente la fase di decelerazione dell’avambraccio.

8) Racchetta Durante la fase di accompagnamento, la racchetta comincia la fase di decelerazione graduale con la faccia della racchetta rivolta verso l’esterno e successivamente verso le ginocchia terminando la sua azione quando la punta si trova verso il basso.

9) Palla La velocità, la rotazione e la traiettoria della palla sono diverse e dipendono dal tipo di servizio piatto , slice o kick. Il servizio piatto è quello che raggiunge la massima velocità, la traiettoria è diretta passando vicino alla rete. I due servizi arrotati hanno una velocità di penetrazione nell’aria ridotta rispetto al servizio piatto, perché una percentuale di velocità della racchetta è servita ad imprimere la rotazione alla palla. Le traiettorie variano, nel servizio piatto è diretta, passando vicinissima alla rete, nel servizio slice è curvilinea, passando vicino alla rete. Nel servizio kick è a parabola, passando più alta sulla rete.

A sinistra sono evidenziati le angolazioni naturali del servizio slice, a destra quelle del servizio kick.

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CAPITOLO 6

C H I U S U R A

Seconda parte

1) Finale Terminato l’accompagnamento, il giocatore si trova completamente sbilanciato nel campo, guardando attentamente la palla, per valutare tempestivamente la ribattuta dell’avversario.

2) Analisi biomeccanica Al termine di tutta l’azione, l’equilibrio è recuperato dal piede anteriore, mentre il piede posteriore ha esaurito lo slancio in dietro e si porta in avanti recuperando definitivamente la posizione, con il baricentro basso e il peso del corpo spostato sulla parte anteriore dei piedi, pronti ad intercettare l’eventuale ribattuta dell’avversario.

3) Muscoli coinvolti Nella fase finale, i muscoli del busto e degli arti superiori sono rilassati, mentre gli arti inferiori sono impegnati a riprendere il peso del copro e a ripristinare l’equilibrio.

4) Peso del corpo Terminato l’accompagnamento della palla, il peso del corpo ricade sul piede sinistro e subito dopo sul piede destro, che si prepara a spingere verso l’alto per eseguire lo split step nel caso di un servizio d’attesa.

5) Arti inferiori Nel valutare attentamente la ribattuta dell’avversario, il giocatore può decidere, mentre esegue lo split step se rimanere sul posto o indietreggiare e portarsi nei pressi della linea di fondo campo.

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6) Busto – spalle

Il busto è completamente proteso in avanti e nel momento del recupero dell’equilibrio si porta nella posizione eretta.

7) Arti superiori Esaurita la fase di decelerazione, gli arti superiori si portano vicino al busto con la mano sinistra che riprende la racchetta con i gomiti flessi.

8) Racchetta Anche la racchetta viene tenuta davanti e parallela al corpo con entrambe le mani in modo comfortevole.

9) Palla Dopo essere stata colpita dalla racchetta, la palla attraversa l’aria passando sopra alla rete del campo nella “finestra di tolleranza” cadendo nel rettangolo di battuta ed effettuando il rimbalzo che sarà diverso a secondo del tipo di superficie e del tipo di servizio effettuato.

Il disegno evidenzia l’angolo di uscita della palla dopo il rimbalzo di un servizio piatto e di un servizio kick.

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CAPITOLO 7

L A T E R A L I T A’ O T T I M A L I L’argomento sulle lateralità deve essere considerato come un ulteriore contributo per l’allenatore affinché possa aiutarlo nella formazione tecnica di un giocatore. Da alcune ricerche fatte dal prof. PAUL DOROCHENKO, è emerso che alcuni giocatori professionisti adottano particolari accorgimenti tecnici per la ricerca della massima efficacia del loro servizio: gamba anteriore, dinamica (favorevole per l’azione di spinta verso l’alto); occhio/mano, omogenei (ridotta la rotazione del corpo nella fase di preparazione ma ottimo il “focus” sulla palla); occhio/mano crociati (buona la torsione della preparazione ma difficoltà per il lancio della palla); mancino di bacino (favorevole per l’ampiezza della rotazione delle anche); destrorso di bacino (favorevole per il “serve and volley”) per la ricerca rapida degli appoggi, difficoltà nell’apprendimento, adattamento individuale della posizione iniziale.

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BIBLIOGRAFIA

KNUDSON D. (1999) KNUDSON E MORRISON (1997) MIGLIORARE LA TECNICA DEI COLPI APPLICANDO I PRINCIPI DELLA BIOMECCANICA.

- UNIVERSITA’ DELLA CALIFORNIA –USA- ELLIOT B. (1998) LA BIOMECCANICA DEL SERVIZIO -UNIVERSITA’ -OVEST-AUSTRALIA NOFFAL G. (1997) DA DOVE HA ORIGINE L’ALTA VELOCITA’ DEL SERVIZIO? -UNIVERSITA’ DELLA CALIFORNIA-USA- WWW.TENNISERVER.COM “LA RACCHETTA” di Elio Bailo -.IKON EDIZIONI- (1987) “A SCUOLA DI TENNIS” di Andy Durham –EDIZIONI PAOLINE-(1990) “PRINCIPI DI MECCANICA IN ATLETICA” di Geoffrey H. G. Dyson – edizioni di atletica leggera-(1975). COURT CENTRAL – le nouveau magazine du tennis-(FRANCE) TENNIS DE FRANCE (FRANCE) ACE TENNIS MAGAZINE (USA) TENNIS (USA) TENNIS A FONDO (SPAGNA) TENNIS ITALIANO

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