faq su fukushima della oms

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Qual è l’attuale rischio di problemi di salute correlati alle radiazioni in Giappone, per coloro che risiedono vicino ai reattori in confronto a quelli che vivono in altre parti del Giappone? α Le conseguenze delle radiazioni per la salute dipendono dall’esposizione, che dipende da diverse cose, incluse: la quantità e il tipo di radiazioni rilasciate dal reattore, le condizioni meteo come il vento e la pioggia, la vicinanza di un individuo alla centrale e quanto tempo ha passato nella zona irradiata. α Le misure recenti del governo Giapponese per far fronte agli eventi nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi sono in linea con le esistenti raccomandazioni per l’esposizione a radiazioni. Il governo ha fatto evacuare le persone che vivevano all’interno di un raggio di 20 km attorno alla centrale di Fukushima Daiichi. A quelli che vivevano tra i 20 e i 30 km dalla centrale è stato chiesto di farlo spontaneamente. In generale, le persone che vivono più lontane corrono un basso rischio rispetto a quelle che vivono nei pressi della centrale. α Ora, alla luce delle nuove informazioni sui livelli della radioattività dell’ambiente nella zona compresa tra i 20 e i 30 km e qualche zona circostante oltre i 30 km, il governo Giapponese sta preparando nuove zone di evacuazione pianificate dalle quali i residenti saranno evacuati nei mesi a venire. α In più, una zona di preparazione per l’evacuazione d’emergenza è stata identificata, nella quale ai residenti è stato chiesto di preparare le loro cose nel caso dovessero evacuare. Queste zone seguono i limiti amministrativi e si estendono oltre il raggio di 30 km. C’è un rischio di esposizione da radiazioni a causa di alimenti contaminati?

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FAQ sull'incidente di Fukushima della OMS, reperibili in lingua originale sul sito: http://www.who.int/hac/crises/jpn/faqs/en/index.html aggiornerò il file mano a mano che procederò con la traduzione.

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Qual è l’attuale rischio di problemi di salute correlati alle radiazioni in Giappone, per coloro che risiedono vicino ai reattori in confronto a quelli che vivono in altre parti del Giappone?

α Le conseguenze delle radiazioni per la salute dipendono dall’esposizione, che dipende da diverse cose, incluse: la quantità e il tipo di radiazioni rilasciate dal reattore, le condizioni meteo come il vento e la pioggia, la vicinanza di un individuo alla centrale e quanto tempo ha passato nella zona irradiata.

α Le misure recenti del governo Giapponese per far fronte agli eventi nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi sono in linea con le esistenti raccomandazioni per l’esposizione a radiazioni. Il governo ha fatto evacuare le persone che vivevano all’interno di un raggio di 20 km attorno alla centrale di Fukushima Daiichi. A quelli che vivevano tra i 20 e i 30 km dalla centrale è stato chiesto di farlo spontaneamente. In generale, le persone che vivono più lontane corrono un basso rischio rispetto a quelle che vivono nei pressi della centrale.

α Ora, alla luce delle nuove informazioni sui livelli della radioattività dell’ambiente nella zona compresa tra i 20 e i 30 km e qualche zona circostante oltre i 30 km, il governo Giapponese sta preparando nuove zone di evacuazione pianificate dalle quali i residenti saranno evacuati nei mesi a venire.

α In più, una zona di preparazione per l’evacuazione d’emergenza è stata identificata, nella quale ai residenti è stato chiesto di preparare le loro cose nel caso dovessero evacuare. Queste zone seguono i limiti amministrativi e si estendono oltre il raggio di 30 km.

C’è un rischio di esposizione da radiazioni a causa di alimenti contaminati?

α Si, c’è un rischio di esposizione come risultato della contaminazione degli alimenti.

α Tuttavia, gli alimenti contaminati devono essere consumati per periodi prolungati per rappresentare un rischio per la salute umana.

α E’ stata confermata la presenza di radioattività in alcuni vegetali e nel latte e alcune delle analisi iniziali sugli alimenti mostrano che è stato rilevato iodio radioattivo in concentrazioni che superano i limiti di sicurezza Giapponesi. E’ stato rilevato anche cesio radioattivo.

α Le autorità governative locali hanno avvisato i residenti di evitare questi alimenti e hanno implementato le misure per evitare la loro vendita e distribuzione.

Ci sono rischi di salute per le persone che vivono fuori dal Giappone, a causa dei radionuclidi immessi nell’atmosfera dalla centrale nucleare danneggiata?

α Sino ad ora, non c’è alcun rischio per la salute per le persone che vivono in altre nazioni, dovuto al materiale radioattivo rilasciato nell’atmosfera dalla centrale nucleare Giapponese. I livelli di radiazioni misurati ad ora negli altri stati sono molto al di sotto del livello della radiazione ambientale alla quale molte persone sono esposte nella quotidianità.I livelli di radiazioni sono stati monitorati dalla Preparatory Commission for the Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty Organization (CTBTO), che gestisce 63 postazioni si sorveglianza nel mondo.

Che cosa sono le radiazioni ionizzanti?

α Quando alcuni atomi si disgregano, rilasciano un tipo di energia chiamata radiazione ionizzante. Questa energia può viaggiare come onda elettromagnetica (raggi gamma o X) o come particella (alfa, beta o neutroni).

α Gli atomi che emettono radiazioni sono chiamati radionuclidi; ad esempio iodio radioattivo, cesio e plutonio.

α La radiazione ionizzante è uno strumento essenziale per la diagnosi e il trattamento medico e deve essere impiegata in sicurezza e con rigorosa attenzione.

Le persone sono normalmente esposte alle radiazioni ionizzanti?

α Gli esseri umani sono esposti alla radiazione naturale (anche chiamata radiazione di fondo) quotidianamente. Le radiazioni naturali arrivano dallo spazio (i raggi cosmici) e dai materiali radioattivi presenti in natura nel suolo, nell’aria e nell’acqua. Il gas Radon è un gas presente in natura che è la principale fonte della radiazione naturale.

α Le persone possono essere esposte alle radiazioni da parte di fonti fabbricate dall’uomo. Oggi, le fonti umane di radiazioni ionizzanti più comuni sono i macchinari a raggi X e altri dispositivi medici.

α Le dosi di radiazioni possono essere espresse in Sievert (Sv). In media, una persona è esposta a circa 3 milli Sieverts all’anno (mSv/anno), dei quali l’80% (2,4 mSv) è dovuto alle fonti presenti in natura (come la radiazione di fondo), il 19,6% (quasi 0,6 mSv) a causa dell’uso delle radiazioni nel campo medico e il rimanente 0,4% (0,01 mSv) è dovuto ad altre fonti radioattive fatte dall’uomo.

α In alcune parti del mondo, i livelli di esposizione alle radiazioni naturali sono differenti a seconda della geologia locale. Le persone in alcune aree possono subire un’esposizione più grande anche di 200 volte la media globale.

Come sono esposte alle radiazioni ionizzanti le persone?

α Le radiazioni ionizzanti possono derivare da fonti esterne o interne al corpo (irraggiamento esterno o contaminazione interna)

α L’irraggiamento esterno si ha quando una persona è esposta a fonti esterne (raggi X) o quando del materiale radioattivo (polvere, liquidi o aerosol) si attaccano alla pelle od ai vestiti.

α La contaminazione interna può risultare dalla respirazione o dall’inghiottimento di materiale radioattivo o attraverso la contaminazione delle ferite.

A che tipo di esposizione da radiazioni si può andare incontro a seguito di un incidente in una centrale nucleare?

α Nel caso che una centrale nucleare non funzioni correttamente, gli individui, la terra e le strutture in prossimità alla centrale potrebbero essere esposte ad un mix di prodotti radioattivi generati all’interno del reattore, anche conosciuti come “prodotti della fissione nucleare”. I principali radionuclidi che rappresentano un rischio per la salute sono il cesio radioattivo e lo iodio radioattivo.

α I membri della comunità possono essere esposti direttamente ai radionuclidi sia nell’aria o se gli alimenti e l’acqua si contaminano con questi materiali.

α I soccorritori, il pronto intervento e i lavoratori della centrale nucleare possono essere esposti a materiali radioattivi e a più alte dosi da radiazioni all’interno o attorno alla centrale a causa delle loro attività qualificate.