familial clustering of cancer: shared susceptibility or genetic causes? l. stuppia - genetica medica...
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Familial clustering of cancer: shared susceptibility
or genetic causes?
L. Stuppia - Genetica Medica
Università “G. D’Annunzio” – Chieti
Domande…
• L’aggregazione familiare di diversi casi di tumore ha una base genetica ereditaria?
• Qual è la utilità di identificare le forme tumorali ereditarie?
• Quali problematiche si legano alla esecuzione dei test genetici finalizzati alla identificazione di mutazioni genetiche predisponenti al cancro ereditario?
Aggregazione familiare di diverse forme tumorali
Segregazione in una famiglia di un tumore ereditario
Geni o ambiente?
Il carcinoma mammario come modello di cancro ereditario o non
ereditario
BC Familiare 18% BC
Sporad
ico 71
% S.Genetiche 1%
BC E
reditario 10%
IL CA MAMMARIO E LA GENETICA
Caratteristiche delle forme ereditarie
• Insorgenza precoce• Frequente associazione di più
neoplasie• Presenza di molti membri affetti della
famiglia con trasmissione diretta (autosomica dominante ad alta penetranza)
BRCA1 (17q12) BRCA2 (13q12)
Rischio di sviluppare un tumore in portatori di mutazioni di BRCA1/2
BRCA1• Carcinoma mammario:
– 3.2% a 30 anni– 50% a 50 anni– 87% a 70 anni
• Carcinoma mammario bil.:– 48% a 50 anni– 65% a 70 anni
• Carcinoma Ovarico:– 30% a 60 anni– 44% a 70 anni
BRCA2 • Carcinoma mammario:
- 4.6% a 30 anni- 46% a 50 anni
- 86% a 70 anni
• Carcinoma mammario bil.:- 6% a 70 anni
• Carcinoma Ovarico:<10% a 70 anni
I test genetici per le mutazioni di BRCA1 e BRCA nel ca. mammario
• Chi dovrebbe sottoporsi?– Soggetti già affetti appartenenti a famiglie in cui sia
presente una forma evidente di tumore ereditario– Collaterali ancora sani di pazienti affetti già diagnosticati
come portatori di mutazione • Quando dovrebbe essere svolto il test?– Solo dopo opportuna consulenza
• A che serve sottoporsi al test?– A escludere la presenza di una aumentata suscettibilità– Ad organizzare le possibili forme di profilassi nei portatori
di mutazioni
Selezione dei pazienti da sottoporre
allo screening di mutazioni di
BRCA 1 e BRCA2
Perché selezionare i pazienti da sottoporre a test genetico
per BRCA 1 e BRCA2?
• Test estremamente lungo e costoso
• Ingiustificato aumento dei livelli di ansia
• Bassa detection rate
Aggregazione familiare di diverse forme tumorali
Segregazione in una famiglia di un tumore ereditario
• La predisposizione • si trasmette anche• attraverso i maschi
•Valutazione della eleggibilità al test.
SELEZIONE DEI PAZIENTI
•Valutazione del rischio di essere portatore di una mutazione in uno dei due geni.
Criteri di Amsterd
am
BRCAPro
La selezione dei pazienti: i criteri di Amsterdam
• BC in 3 o più casi prima dei 60 anni e/o OC a qualsiasi età in 3 generazioni successive;
• 2 casi di BC prima dei 50 anni (o a qualsiasi età se bilaterale) nella prima generazione o nella seconda se la discendenza è paterna.
• un caso di BC prima dei 50 anni insieme ad un caso di OC a qualsiasi età di esordio
• 2 casi di OC a qualsiasi età di esordio.
Selezione dei pazienti: il programma BRCAPro
L’analisi molecolare
http://www.cancer.gov/newscenter/pressreleases/2010/BRCA1pathways
DR: 36,8% in pazienti con CP>10%
MLPA technique (Multiple Ligation-dependent Probe
Amplification)
Amplification
Electrophoresis
Denaturation
Hybridization
Ligation
DR: 52% in pazienti con CP>50%
http://repub.eur.nl/res/aut/12775/
Il test genetico per BRCA1 e BRCA2
in soggetti non affetti: problematiche
• E’ possibile che le ripercussioni psicologiche derivate dalla scoperta di una condizione di portatrice siano maggiori dei vantaggi per la prevenzione della malattia derivati dalla conoscenza di tale condizione?
• Esiste il rischio di una discriminazione sociale dei portatori di mutazioni dei geni BRCA?
• Quali competenze professionali, oltre a quelle medico-specialistiche, sono richieste per la gestione e il supporto dei pazienti a rischio di sviluppare una forma familiare di tumore mammario?
Possibili profilassi nei portatori di mutazioni di BRCA1 o BRCA2
• Aumentata sorveglianza (mammografia, ecografia)
• Mastectomia– Scelta dal 32% delle donne a rischio– Riduce il rischio di cancro mammario del 90%
• Ooforectomia– Scelta dal 70% delle donne a rischio– Riduce il rischio di cancro ovarico del 90%
Psychologically, compared with noncarriers without cancer,
a significantly higher percentage of carriers, regardless of
their cancer status, felt guilt about passing a mutation to
their children, worried about developing additional cancer
or their children developing cancer, and were concerned
about health insurance discrimination.
Discriminazione genetica: rischio che un individuo sia discriminato relativamente all’accesso alla stipola di polizze assicurative, alla concessione di crediti e alla occupazione sulla base di un aumentato rischio genetico di sviluppare una patologia
Un quarto dei mariti di
donne risultate positive al
test descrivono un
cambiamento della loro
relazione a seguito del
risultato
Aumento dei livelli di
ansia per la salute delle
mogli e per la paura che
la malattia sia
trasmessa ai propri figli
Il problema fondamentale dei test genetici per la aumentata suscettibilità al cancro svolti su persone non ammalate è quello di causare un aumento dei livelli di ansia del paziente fornendo informazioni di tipo predittivo (e non diagnostico!), che lasciano i pazienti stessi nella condizione di dover compiere scelte che cambiano radicalmente e definitivamente la loro vita sulla base di una semplice stima del rischio di sviluppare un tumore.
Un certa percentuale di donne in cui viene
scoperta una mutazione una accoglie con sollievo
la
comunicazione del test positivo.
In alcuni casi questa scoperta viene associata
ad una maggiore possibilità di gestire la profilassi
verso la malattia ed il rischio di trasmissione della
stessa ai figli.
Il ruolo dello psicologo nella assistenza della donna a rischio
per ca mammario• I fase: valutazione della personalità della
donna eleggibile per il test genetico– Possibili reazioni psicologiche alla scoperta di
una condizione di portatrice
• II fase: sostegno psicologico dopo il test• III fase: sostegno psicologico durante la
terapia
• La gestione della donna a rischio per lo sviluppo di un ca mammario senza un adeguato sostegno psicologico è ormai improponibile
• E’ indispensabile che una nuova classe di psicologi sviluppi le competenze necessarie ad assolvere tale compito
What next?
Thanks to:
-Ivana Antonucci
-Luca Sorino
- Giandomenico Palka