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Evacuatori di fumo e calore
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UNI 9494-01-02
Nel giugno 2012 sono state pubblicate due nuove normeriguardanti gli impianti di evacuazione fumo e calore
Sostituiscono la UNI 9494 emanata nel 2007
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UNI 9494-01-02
UNI 9494-01: Sistemi per il controllo di fumo e caloreParte 1: progettazione e installazione dei Sistemi di Evacuazione Naturale di fumo e calore (SENFC)
UNI 9494-02: Sistemi per il controllo di fumo e caloreParte 2: progettazione e installazione dei Sistemi di Evacuazione Forzata di fumo e calore (SEFFC)
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UNI 9494-01-02
Alcune regole tecniche
che richiedono
l’installazione di
evacuatori di fumo e calore
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Evacuatori di fumo e calore
D.M. 19 agosto 1996 concernente l'approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo -
Articolo 5.3 :" ...................... La sala deve essere dotata di un efficace sistema di evacuazione fumi. .........“
D.M. 9 aprile 1994 concernente l'approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l'esercizio delle attività turistico - alberghiere -
Articolo 6.5 :" .......... Il vano scala deve avere superficie netta di aerazione permanente in sommità non inferiore a 1 mq............. ."
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Riferimenti normativi:Decreto del Ministero dell'Interno 16 maggio 1987, n. 246 concernente le norme di sicurezza antincendio per gli edifici di civile abitazione .
Articolo 2.4 :"......Il vano scala deve avere superficie netta di aerazione permanente in sommità non inferiore ad 1 mq. ..…”
Anche nelle norme che riguardano la sicurezza nei luoghi di lavoro sono menzionati gli evacuatori di fumo e calore •decreto legislativo n. 81/08 •decreto del Ministero dell'Interno del 10 marzo 1998 “Criteri generali di sicurezza antincendio” .
Evacuatori di fumo e calore
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UNI 9494-01-02DECRETO 27 luglio 2010Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per … attivita'
commerciali con superficie superiore a 400 mq. (GU n. 187 del 12-8-2010)
4.9 - SISTEMA DI CONTROLLO DEI FUMI NATURALE O MECCANICOLe aree adibite alla vendita devono essere provviste di unsistema di controllo dei fumi finalizzato a garantire un’altezza libera dal fumo pari almeno a 2,00 metri.[ … omissis … ]Gli ambienti di edifici pluripiano che si affacciano sulla mall devono presentare compartimentazioni fisse o mobili sugli affacci stessi per evitare la propagazione dei fumiverso i vari piani dell’edificio.Tale obiettivo può essere raggiunto con [… omissis …] sistema di controllo dei fumi con l’ausilio di evacuatori di fumo e calore (EFC) a funzionamento naturale o con l’ausilio di estrattori meccanici, dimensionato e realizzato in conformità alle vigenti norme tecniche di impianto e di prodotto
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UNI 9494-01-02 Alcuni termini e definizioni
Strato di aria libera da fumo (y):Zona compresa tra il pavimento e il limite inferiore dello strato di fumo in cui la concentrazione del fumo è minima e le condizioni sono tali da permettere il movimento agevole di persone
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Evacuatori di fumo e calore
UNI 9494-01-02Alcuni termini e definizioni
ALTEZZA DI UN LOCALE: Distanza tra il livello più alto del pavimento e la media delle altezze del punto più alto e del punto più basso del tetto.
BARRIERE AL FUMO: Dispositivi per convogliare e/o prevenire la migrazione del fumo e degli effluenti prodotti dall’incendio.
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Evacuatori di fumo e calore
UNI 9494-01-02Alcuni termini e definizioni
• SUPERFICIE UTILE TOTALE DI APERTURA (SUT):Somma delle superfici utili di apertura degli evacuatori di fumo e calore installati in uno stesso compartimento a soffitto.
• EVACUATORE NATURALE DI FUMO E CALORE:Dispositivo appositamente progettato per spostare fumo e gas caldi all’esterno di un fabbricato in caso di incendio per mezzo delle forze ascensionali dovute alle differenze di massa volumica del gas a causa delle differenze di temperatura.
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Evacuatori di fumo e calore
UNI 9494-01-02Alcuni termini e definizioni
• COMPARTIMENTO A SOFFITTO:Volume all’interno di un ambiente limitato o chiuso dal soffitto e dalle barriere al fumo o da elementi strutturali per trattenere il fumo che stratifica in caso di incendio.
• DURATA CONVENZIONALE DI SVILUPPO DELL’INCENDIO:Tempo che si assume intercorra tra lo sviluppo dell’incendio e l’inizio delle operazioni di estinzione, assunto per il dimensionamento del sistema.
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Evacuatori di fumo e calore
UNI 9494-01-02Alcuni termini e definizioni
• GRUPPO DI DIMENSIONAMENTO:Grandezza ausiliaria per il dimensionamento di un sistema di evacuazione di fumo e calore
• INSTALLATORE DI SEFC:Persona fisica o giuridica che, avendone le competenze è responsabile di realizzare la posa in opera di tutti i componenti di un SEFC, i collegamenti necessari per il suo funzionamento e la verifica di primo funzionamento
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UNI 9494-01-02Si applicano ad ambienti con
• S > 600 mq e • h > 3 m
La UNI 9494-01 fornisce anche indicazioni per le installazioni a parete
La norma UNI 9494-02 non si applica in caso di
• Ambienti a rischio di esplosione• Corridoi• Corridoi con scale
Ciò non significa che l’impianto non si possa realizzare
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UNI 9494-01-02Gli evacuatori di fumo e di calore
• assicurano, in caso di incendio, l’evacuazione dei fumi e dei gas caldi.
• mantengono gli accessi e le vie di fuga libere da fumo;
• ritardano lo sviluppo dell’incendio;• riducono i danni causati dai prodotti della
combustione e dai gas caldi .• riducono gli effetti termici sulle strutture
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UNI 9494-01-02Schema di compartimento a soffitto
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UNI 9494-01-02• La protezione incendio deve essere
considerata nel suo complesso
• attenzione alle interferenze tra impianto evacuazione fumo e altri impianti
• Il dimensionamento dell’impianto dipende da
– Caratteristiche incendio– Altezza libera che si desidera
raggiungere
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UNI 9494-01-02• L’altezza libera dal fumo Y deve essere
non minore di 2.5 metri• L’altezza minima da terra delle barriere
al fumo è di 2 metri • Le barriere devono scendere almeno 1
metro dal soffitto• Quando y< 4m la barriera deve
scendere almeno 0.5 m sotto allo strato di fumo
• Quando y> 4m l’altezza della barriera deve essere almeno pari all’altezza dello strato di fumo
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UNI 9494-01-02 ALTEZZA DELLO STRATO DI ARIA LIBERA DAL FUMO E DELLE BARRIERE
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UNI 9494-01-02 SUPERFICIE DEL COMPARTIMENTO A SOFFITTO
• LA SUPERFICIE DEL COMPARTO DEVE ESSERE < 1600 MQ
• LA DISTANZA MASSIMA TRA DUE BARRIERE DEVE ESSERE < 60 M
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UNI 9494-02 principi di funzionamento
Per il dimensionamento si suppone:• Accensione tempestiva dell’impianto• In generale, si assume (consiglia) una
durata convenzionale di sviluppo dell’incendio di 10 min
• Corretto dimensionamento superfici o portata d’aria di afflusso
• Rilasci termici pari a 300 o 600 kw/mq• Temperature inferiori alle condizioni di
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UNI 9494-01-02 DURATA CONVENZIONALE SVILUPPO INCENDIO
LA DURATA CONVENZIONALE DI SVILUPPO DELL’INCENDIO SI COMPONE DI DUE PARTI
– TEMPO DI ALLARME (0, 5, 10 min)
– TEMPO DI INTERVENTO (5,10,15, 20 min o più) (vds all.C con tempi VVF)
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UNI 9494-01-02DURATA CONVENZIONALE DI SVILUPPO DI INCENDIO
tempo di allarme, cioè quello che intercorre tra l’inizio dell’incendio e l’allarme si assume pari a:
T= 0 imp. rivelazione incendio che aziona automaticamente il SENFC o con allarme trasmesso ad un locale presidiato h24 da squadra di primo interventoT= 5 min in caso di edificio con presenza di persone h24T=10 min in tutti gli altri casi
tempo di intervento, che è quello che intercorre tra l’allarme e l’inizio dell’azione di spegnimento si assume pari a
T=5 min nel caso di presenza h24 di squadra di soccorso internoNel caso di squadra di soccorso esterna t= 10, 15, 20 min da definire in funzione delle condizioni locali e comunque non minore di 10 min
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UNI 9494-01-02 tempo convenzionale di sviluppo dell’incendio
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UNI 9494-01-02 VELOCITA’ DI PROPAGAZIONE DELL’INCENDIO
Allegato C
Velocità di propagazione dell’incendio
Gruppo di pericolo secondo gruppo UNI EN12845
Bassa LH, OH1
Media OH2 , OH3, OH4
alta HHP, HHS
LH: pericolo lieve (scuole e uffici: limitatatamente ad alcune aree)OH: pericolo ordinario (att. sogg. VVF e altre)HHP: pericolo alto processo (prod. vernici, fuochi art.,ecc)HHS: pericolo alto deposito (relativi depositi, ecc)
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UNI 9494-01 GRUPPI DI DIMENSIONAMENTO
PROSPETTO 1
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UNI 9494-02 GRUPPI DI DIMENSIONAMENTO
PROSPETTO 1
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UNI 9494-01 CALCOLO SUT
IL VALORE DELLA SUT E’ FUNZIONE
– DELLA ALTEZZA DEL LOCALE
– DELL’ALTEZZA LIBERA DA FUMO
– DEL GRUPPO DI DIMENSIONAMENTO
La dimensione del focolaio non è funzione della superficie del compartimento in cui l’incendio si sviluppa
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UNI 9494-01 CALCOLO SUT
PROSPETTO 2(+ 0.5 altezza libera da fumo determina +70% SUT; +1 DG determina +30% SUT)
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UNI 9494-02 calcolo portata volumetrica e
temperatura media fumi
• Per ogni comparto a soffitto, il prospetto 2 fornisce la portata volumetrica che l’impianto deve evacuare
• La norma fornisce due prospetti ipotizzando un rilascio termico pari a 300 kw/mq e a 600 kw/mq
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UNI 9494-02 portata volumetrica di aspirazione in mc/h per ogni
compartimento a soffitto
Prospetto 2 ( 300 kw/mq)
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UNI 9494-02 portata volumetrica di aspirazione in mc/h per ogni
compartimento a soffitto
Prospetto 2 ( 600 kw/mq) ( a parità di altri parametri, il raddoppio del rilascio termico determina un incremento del 30% della portata volumetrica)
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UNI 9494-02 temperatura media dei fumi (300 kw/mq)
Prospetto 3
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UNI 9494-02 temperatura locale dei fumi per la determinazione della classe di temperatura
dei componenti dell’impianto SEFFC (300 kw/mq)
Prospetto 4
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UNI 9494-02
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UNI 9494-01-02 superficie per l’afflusso dell’aria fresca
Le aperture utilizzate per l’afflusso naturale dell’aria devono
• essere segnalate• aprirsi automaticamente o manualmente
all’intervento dell’impianto di evacuazione• distribuite uniformemente su almeno due lati
del comparto• alimentazione separata ed autonoma• spigolo superiore dell’apertura ad almeno 1 m
da limite inferiore strato fumoSono utilizzabili serrande, porte, finestre
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UNI 9494-01 superficie per l’afflusso dell’aria fresca
Le aperture devono essere realizzate in prossimità del pavimento, ed essere in posizione di max. apertura durante il funzionamento del SENFC (fattore correzione medio : 0.5)
In caso di più comparti, si realizzano le aperture necessarie per il comparto con il valore della SUT massimo
SCT: superficie totale corretta delle aperture di afflusso di aria
SCT>= 1.5 SUT
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UNI 9494-02 aperture per sistemi di immissione aria naturale
SCT (mq)>= Portata volumetrica (mc/sec) / velocità aria immissione
(Valori velocità aria immissione : 1 – 2 m/sec )
La distanza orizzontale tra punto di evacuazione e punto di immissione deve essere > 8 m
Adozione fattore correzione ( 0.5 medio)
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UNI 9494-02 aperture per sistemi di immissione aria forzata
Possono essere installati ventilatori di immissione
Attenzione a non pressurizzare il comparto
Il dislivello in verticale tra un punto di aspirazione e un punto di evacuazione fumo
deve essere almeno pari a 2.5 m
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UNI 9494-01-02Precisazioni sui criteri di
dimensionamento
• Il calcolo della SUT e della portata volumetrica di estrazione prende in considerazione vari scenari di incendio, con diversi gruppi di dimensionamento, sulla base di un modello a due zone semplificato
• All’interno di ogni zona i parametri si intendono costanti
• Il regime si suppone stazionario, trascurando i transitori iniziale e finale
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UNI 9494-01-02 superficie convenzionale dell’incendio, gruppi di dimensionamento
• La superficie convenzionale dell’incendio corrisponde a quella che potrebbe assumere il focolaio prima dell’inizio delle operazioni di spegnimento
• La superficie è funzione della velocità di propagazione e della durata convenzionale dell’incendio
• Il valore della superficie corrisponde ad un gruppo di dimensionamento, che si ricava dal prospetto B1
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UNI 9494-01-02 superficie convenzionale dell’incendio, gruppi di dimensionamento
• Di regola si assumono i valori della colonna centrale del prospetto, tranne valutazioni particolari
• In presenza di impianto di estinzione automatico il GD può assumere il valore di 3 anziché 4, di 4 anziché 5
• Se la merce viene immagazzinata ad h>1.5 m, il GD si incrementa di una unità (solo per UNI 9494-02)
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UNI 9494-01-02Precisazioni sui criteri di
dimensionamento
In sostanza, a ciascun gruppo didimensionamento corrisponde una determinata
area dell’incendio (che non dipende dallasuperficie del compartimento)
Ciò significa che, a seguito delle ipotesi fatte circa la velocità di propagazione e la durata
convenzionale dell’incendio, si è implicitamente
supposto di riuscire a confinare all’area indicatala propagazione delle fiamme
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UNI 9494-01-02Precisazioni sui criteri di
dimensionamentoProspetto B1- 300kw/mq
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UNI 9494-01-02 AMBIENTI DI PICCOLE DIMENSIONI
OVE RITENUTO OPPORTUNO,PREVIA ANALISI DI FATTIBILITA’ E
APPROFONDIMENTI,LA NORMA PUO’ ESSERE PRESA A RIFERIMENTO
ANCHE PERAMBIENTI CON S< 600 MQ
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UNI 9494-01 COMPONENTI SENFC
• ENFC• Alimentazioni• Quadri comando e controllo• Barriere al fumo• Linee di collegamento• Aperture per l’afflusso di aria fresca
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UNI 9494-02 COMPONENTI SEFFC
• Ventilatori estrazione fumo• Punti o aperture di estrazione fumo• Aperture per afflusso aria esterna• Condotte e serrande controllo fumo• Barriere al fumo• Condotte per immissione aria esterna• Serrande controllo immissione aria esterna• Ventilatori immissione aria esterna• Impianto alimentazione• Sistemi di controllo• supporti
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UNI 9494-01-02• Tutti i componenti devono essere
dimensionati per resistere alle sollecitazioni di progetto(meccaniche, termiche)
• Il sistema deve poter funzionare anche in condizioni meteo avverse(neve, vento)
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UNI 9494-01ENFC
• Conformi UNI EN 12101-2
• Distribuzione omogenea
• Almeno uno/200 mq e distanza reciproca compresa tra 5 m e 20 m
• Almeno uno/400 mq per coperture con p>20%
• Il posizionamento deve essere tale da evitare danni ad edifici posti in prossimità a quello da proteggere
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UNI 9494-01ENFC
Lungo il perimetro deve esserci una fascia larga almeno 0.5 m di materiale incombustibile
Sussiste la possibilità di utilizzare gli evacuatori di fumo anche per la funzione
quotidiana della ventilazione naturale degli ambienti
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UNI 9494-01-02Barriere al fumo
• Conformi alla UNI EN 12101-1• Possono essere fisse o mobili, in materiali rigidi o
flessibili• I fissaggi non possono avere parti in plastica e debbono
resistere alle sollecitazioni dovute al fuoco• Possono essere costituite anche da elementi strutturali
dell’edificio• La somma degli spazi liberi presenti sul perimetro del
comparto deve essere < 0.5% della superficie complessiva delle barriere
• Consigliata installazione barriere tipo DH 30,60,120 min
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UNI 9494-01-02 barriere al fumo
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Barriera al fumo
Evacuatori di fumo e calore
Barriera al fumo
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UNI 9494-01 linee di collegamento
Possono convogliare energia
– Pneumatica– Elettrica– Meccanica
I cavi elettrici devono resistere al fuoco almeno 30 min
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UNI 9494-01 quadri di comando e controllo
• Conformi alla UNI EN 12101-9, in posizione segnalata e protetta
• Devono essere in grado di segnalare l’attivazione dell’impianto
• L’attivazione deve azionare segnalazioni visive e acustiche locali e remote
• Sa il PEI prevede azionamento da parte di squadra interna, durante il periodo di normale occupazione dell’edificio l’attivazione automatica può essere procrastinata di 5 min
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UNI 9494-01
• Ogni ENFC deve essere dotato di dispositivo di azionamento individuale termosensibile tarato a 68°C, salvo diverse indicazioni
• In presenza di impianto spegnimento automatico a gas, l’azionamento deve essere esclusivamente manuale
• In presenza di sprinkler, gli impianti devono essere realizzati in modo da non compromettere il reciproco funzionamento
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UNI 9494-02 componenti
• Tutti i componenti debbono poter operare alle condizioni di temperatura di progetto
• Un ventilatore può essere a servizio di più comparti
• I punti di estrazione fumo possono essere diretti o realizzati su condotta di aspirazione
• Se la condotta interessa più comparti, debbono essere installate serrande, al fine di estrarre fumo dal comparto interessato dall’incendio, escludendo gli altri comparti
• Condotte conformi UNI EN 12101-7,dimensionate in maniera tale che la V del fumo sia < 15 m/s
• Serrande conformi UNI EN 120101-8
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UNI 9494-02 componenti
• Ventilatori per immissione possono essere interni o esterni, a servizio di uno o più comparti
• Il quadro di comando e controllo deve essere posto in posizione segnalata e protetta
• L’alimentazione dell’impianto deve essere esclusiva
• Cavi elettrici resistenti al fuoco almeno 120 min
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UNI 9494-01 ENFC installati a parete
• Porre attenzione agli effetti del vento ( difficoltà apertura, fumi all’interno )
• i valori di SUT e SCT non subiscono variazioni rispetto alla installazione a soffitto, nel rispetto di quanto previsto dalla norma,salvo particolari condizioni
• i valori di SUT e SCT, nel caso una facciata sia sempre sottovento, devono essere realizzati su ognuna delle due facciate disponibili
• Limite superiore della SUT a max. 0.5 m dal soffitto• Limite inferiore della SUT ad almeno 0.5 m dal limite
inferiore dello strato di fumo• Si raccomanda l’installazione a tetto di dispositivo per
misurazione vento, finalizzato ad impedire l’apertura di ENFC installati sopravento
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UNI 9494-01 Condizioni meteo avverse
Carico neve ( vds NTC)Valori consigliati per le classi di apertura degli ENFC sotto
carico
H altitudine < 200 m SL 250200m< H altitudine< 750m SL 500
H altitudine > 750 m SL 1000
Fermo restando che deve comunque essere valutata la probabilità che nevichi durante un incendio
• Carico vento ( vds NTC)
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UNI 9494-02 Casi particolari di non applicabilità
Centri commerciali con mall centrale
Edifici multipiano con galleria interna coperta
(si ricorre all’approccio ingegneristico)
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UNI 9494-01-02 documentazione
• Progetto preliminare• Relazione, elab. grafici, dichiarazione conformità norma UNI
• Progetto definitivo• Scheda riassuntiva, relazione, schema funzionale a blocchi.
Elaborati grafici
• Verbale verifica primo funzionamento• Documentazione dei componenti conformi alle norme e le
specifiche di riferimento• Manuale uso e manutenzione
N.B.: Il controllo della esecuzione del progetto spetta a tecnico diverso dal progettista
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La L.C. prot. NS 952 del 20.02.2002 individuava la documentazione, a firma del produttore, da acquisire da parte dei Comandi :
• dichiarazione CE di conformità•dichiarazione di conformità al prototipo sottoposto a prova•dichiarazione relativa all’avvenuta predisposizione del fascicolo tecnico previsto dalla Direttiva “macchine”
Evacuatori di fumo e calore
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Evacuatori di fumo e calore
• gli evacuatori di fumo e calore non rientrano nel campo di applicazione del Decreto 37/2008, quindi non sussiste obbligo di dichiarazione di conformità redatta ai sensi dello stesso
• la corretta posa in opera ed ottemperanza alla norma UNI 9494 può essere attestata con dichiarazione dall’installatore, sulla base di unprogetto, o in mancanza di questo, da un professionista antincendio iscritto agli elenchi ex L. 818/1984.
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Attenzione al dimensionamento
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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