et! alzillo - digisic · 2012. 12. 20. · na - la ginnastica artistica non è sol-tanto uno sport,...
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F.I.T. (Federazione Italiana Tennis). Perché ha voluto farlo? Per trasformare in un lavoro la mia passione e per trasmettere e far innamorare di quello che considero uno sport favoloso quanti più allievi possibile. Quali sono le capacità che sviluppa il ten-nis? Migliora le capacità coor-dinative, migliora lo sviluppo psico-motorio e gestisce il naturale ed innato bisogno di competizione di un bambino in modo sano e formativo. Dove va a lavorare?Lavoro in diversi circoli Bresciani tra i quali la Forza e Costanza, il Tennis Franciacorta ed il Ten-nis Club Mezzodì a Gussago. Ha partecipato a qualche torneo? Ho partecipato a di-versi tornei provinciali, regio-nali, nazionali ed alcuni inter-nazionali. Quali? Tra i tanti la
Il Natale, o Natività del Signore o Natale di Gesù, è la festività cristiana che celebra la nascita di Ge-sù. Cade il 25 dicembre e si celebra in tutto il mon-do cristiano. Le feste cor-relate sono Santo Stefa-no, Santa Famiglia, Maria
Madre di Dio, Epifania e battesimo di Gesù. I cibi tipici natalizi della Lom-bardia sono il panettone e il pandoro. Il Natale è anche ricordato con di-versi simboli, tra cui il presepe e l’ albero natali-
zio.
Sommario:
One Direction P.2
La ginnastica
artistica
P.3
Speciale Natale P.4
L’Anno della
Fede
P.5
L’affascinante
mondo
subacqueo
P.5
Santa Lucia P.6
Ribelle
The Brave
P.7
Anno 1 N° 1 2012/ 2013
VOCI di CORRIDOIO
SIAMO SU INTERNET! www.digisic.it/salzillo
Coppia Italia a squadre di serie C, il Torneo Internazio-nale di Limone del Garda, la Master Cup di Portorose in Slovenia e numerosi campio-nati provinciali. Può essere considerata una valida attivi-tà per i giovani? Assoluta-mente sì, uno sport completo a tutti i livelli ed adatto ai giovani per lo sviluppo di doti sia fisiche che mentali, di concentrazione e dedizione. Si trova bene a insegnare ai ragazzini? Mi piace pensare che ogni allievo possa in fu-turo continuare a praticare lo sport che io amo e mi piace trasmettere parte della mia esperienza a chi desidera migliorarsi e continuare a giocare a tennis.
Di Davide Landi
Per capire l’amore che si prova per uno sport e la voglia di tra-smettere questa passione ai ragazzi abbiamo fatto un’intervista a Enrico Cingia, che lavora presso la società Forza e Costanza di Brescia. Uno sportivo che ci aiuta a ca-pire quanto sia importante lo sport per i giovani e che valori ci possa trasmettere il praticar-lo. Perché si è dedicato al ten-nis? Grazie alla passione tra-smessami da mio padre e suc-cessivamente trasformata in un lavoro di grande soddisfazione. Quando ha iniziato a giocare a tennis? Ho iniziato a “colpire” le prime palline quando ero molto piccolo (5 anni) e nella prima scuola tennis a 7 anni. Da quanti anni fa l’ insegnante? Insegno a tempo pieno da circa otto anni dopo aver conseguito le necessarie certificazioni dalla
Cari ragazzi e ragazze noi alunni della 2^A abbiamo ideato un giornalino rivolto a tutti, sia
grandi che piccoli, ed è gratuito. Questo giornalino è on-line e parla di sport, musica e tanti altri
argomenti relativi alla realtà giovanile. Questa idea ci è venuta perché anche noi ragazzi
volevamo metterci in gioco come dei veri giornalisti, provare l’emozione di vedere pubblicati i
nostri articoli e, magari, avere la soddisfazione che tanti ragazzi visitassero il nostro sito. Se
lavoreremo insieme potremo realizzare un’ edizione al mese. Speriamo che la prima uscita vi
piaccia e vi aspettiamo il prossimo mese. CIAO LA 2^ A!!!!!!
VISITATE IL SITO della SCUOLA:
www.scuolasatadorotea.eu
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Abbiamo voluto raccontare di
questi cinque ragazzi inglesi:
Harry, Niall, Zayn, Louis e
Liam, perché con il loro suc-
cesso hanno fatto impazzire
milioni di ragazzine tra i dieci
e diciotto anni. La loro musica
trasmette emozione e felicità!
Adesso vi racconteremo come
diventarono famosi e come in
pochi anni scalarono le classi-
fiche di brani più ascoltati nel
mondo! La stupefacente popo-
larità di questi ragazzi ha rag-
giunto livelli così alti, da pas-
sare alla storia, non soltanto
nel loro paese d' origine, il Re-
gno Unito, ma anche in Ameri-
ca e poi nel resto del mondo.
Si presentarono nel 2010 a
XFactor (un programma ingle-
se in cui si canta e il vincitore
ottiene un contratto discogra-
fico e molti soldi per realizzare
il proprio sogno: diventare un
cantante) come solisti, fino a
quando un giudice del pro-
gramma decise di unirli in una
boyband. Arrivarono alle finali,
però il popolo britannico non
votò loro per la vittoria, così si
classificarono al terzo posto!
Nonostante tutto diventarono
più famosi dei primi due con-
correnti. E' straordinario che
una band di XFactor del Regno
Unito approdi in America e di-
venti la prima sulla lista degli
ospiti di ogni trasmissione te-
levisiva. È una cosa che non si
era mai vista prima! Recente-
mente si sono esibiti al Madi-
son Square Garden! Stiamo
parlando di una delle location
più ambite dell' intero panora-
ma musicale riservata ad arti-
sti come Madonna o cantanti
famosissimi!! È stupefacente
se si pensa che questa band fa
musica da meno di due anni.
Gli One Direction hanno fatto
due singoli, un album e il suc-
cesso è arrivato subito dopo la
partecipazione a Xfactor. Per
l'aspetto e le doti canore, i favo-
losi cinque sono stati definiti:"I
nuovi Beatles", anche se chi non
ama gli One Direction si irrita
visto che i Beatles hanno fatto la
storia della musica e hanno avu-
to anche un'impatto fortissimo a
livello culturale! Adesso vi rac-
conteremo dei cinque ragazzi:
Harry Styles, Niall Horan, Louis
Tomlinson, Liam Payne e Zayn
Malik. Harry: Harold Edward
Styles nasce il 1º febbraio 1994
a Evesham, Worcestershire, ma
è cresciuto nel villaggio di Hol-
mes Chapel, Cheshire. Prima di
partecipare ad XFactor lavorava
in una panetteria. Faceva parte
di una band chiamata 'White E-
skimo'. Le sue influenze sono:
Elvis Presley, Foster the People,
Coldplay, soprattutto il front
man Chris Martin, e Kings of Le-
on. Styles afferma che i Beatles
hanno avuto una profonda influ-
enza sulla sua crescita. È defini-
to il PLAY-BOY del gruppo. Niall:
Niall James Horan nasce il 13
settembre 1993 a Mullingar, We-
stmeath in Irlanda. Horan suona
la chitarra, che ha imparato a
suonare da auto-didatta. È defi-
nito il TENERONE del gruppo.
Louis: Louis William Tomlinson
nasce il 24 dicembre 1991 a
Doncaster, South Yorkshire. Ha
vissuto dai 4 ai 6 anni nella città
costiera di Poole, nel Dorset,
per poi tornare nella sua città
natale. Louis afferma che l'ar-
tista inglese Robbie Williams è
la sua più grande influenza ed
idolo. Pensa inoltre che Ed
Sheeran sia "fenomenale". È
definito il più DIVERTENTE del
gruppo. Liam: Liam James
Payne nasce il 29 agosto 1993
a Wolverhampton, West Mid-
lands. Si è esibito per la prima
volta a 5 anni. Nel 2008, a soli
14 anni, fu scelto come riserva
alle Olimpiadi di Londra 2012
per la corsa. È definito il più
TIMIDO del gruppo. Liam:
Liam James Payne nasce il 29
agosto 1993 a Wolverhamp-
ton, West Midlands. Si è esi-
bito per la prima volta a 5
anni. Nel 2008, a soli 14 anni,
fu scelto come riserva alle
Olimpiadi di Londra 2012 per
la corsa. È definito il più
TIMIDO del gruppo. Zayn:
Zayn Javadd Malik nasce il 12
gennaio 1993 a Bradford,
West Yorkshire. Figlio di padre
inglese-pakistano e di madre
inglese. È cresciuto ad East
Bowling, quartiere a sud del
centro di Bradford. È definito il
più MISTERIOSO del gruppo.
Daniela G. e ….
ONE DIRECTION
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La ginnastica artistica è una disciplina
della ginnastica e uno sport olimpico
sia maschile che femminile. L’atleta di
tale disciplina, il ginnasta deve essere
dotato di forza e velocità, elevata
mobilità articolare e deve eseguire un
allenamento molto lungo. Una tra le
più brave ginnaste italiane è Carlotta
Ferlito: una ginnasta membro della
Squadra Italiana che è andata alle
Olimpiadi, nata a Catania il 15 febbra-
io 1995, dall’età di cinque anni si è
promessa che sarebbe andata alle
Olimpiadi e nel 2012 ha realizzato il
suo sogno. Prima ancora ha gareggiato
alle Olimpiadi giovanili a Singapore
vincendo la medaglia d’argento, poi ai
campionati europei di Berlino dove
vince ancora l’argento. Carlotta ha un
carattere irascibile ma ha soprattut-
to una grande determinazione e con-
centrazione. La ginnastica artistica
per lei è tutta la sua vita e le gare
rappresentano una prova di vita che
riesce ad affrontare con un costante
e continuo allenamento. Con la tra-
smissione ‘Ginnaste Vite parallele’ è
diventata un idolo per tante ragazzi-
ne. Noi, le scrittrici, Barone Maddale-
na e Roberta Ghidoni, abbiamo scelto
questo sport da raccontarvi perché
noi lo pratichiamo e ne siamo molto
appassionate. Negli articoli successivi
scoprirete nei particolari la ginnastica
artistica, intervistando le nostre i-
struttrici, Valentina e Laura. Cosa è
per te la ginnastica artistica? Valenti-
na - La ginnastica artistica non è sol-
tanto uno sport, ma passione, energia,
vita. E’ il mezzo per affrontare e su-
perare nuove sfide. Laura - La ginna-
stica artistica per me è lo sport più
bello del mondo,il più divertente ed
entusiasmante,utile ed importante
nella crescita dei bambini a livello
psicofisico; per gli adulti può essere
uno sport che aiuta a ritrovare forza
e coraggio nella vita e riscoprire il
“bambino” nascosto che c’è in ognuno
di noi. Per quanti anni hai praticato
questo sport? Valentina - Per tredici
anni. Laura - Per otto anni. Da quanto
tempo fai l’allenatrice? Valentina -
Faccio l’allenatrice da tredici anni.
Laura - Da otto anni. Ti piace questo
lavoro, perché? Valentina - Sì mi piace
trasmettere la mia passione; poter
lavorare insegnando quello che ami è
impagabile. Laura - Mi piace fare que-
sto lavoro perché…. Cosa c’è di più
bello del poter combinare la propria
passione con il proprio lavoro? Ti da’
la possibilità di stare a contatto con i
bambini che sono per me fonte di vita
ed energia positiva, mi da’
l’opportunità di divertirmi e trasmet-
tere la mia passione ad altri e questa
passione porta sicuramente salute,
vitalità, positività e tantissimi stimoli
a livello mentale che aiutano i bambini
a formarsi poi caratterialmente e a
diventare adulti. Cerchi di farlo al
meglio? Valentina - Sì, cerco di farlo
al meglio. Laura - Sì, cerco di fare il
mio lavoro al meglio. Ti piace insegna-
re ciò che conosci alle persone in mo-
do che imparino? Valentina - Mi piace
ancora di più quando le persone hanno
appreso e reso proprio quello che ho
insegnato e ne sono soddisfatte. Lau-
ra – Sì, adoro insegnare ciò che cono-
sco alle persone, in modo tale che
apprendano tutto ciò che possono;
anche io amo imparare ogni giorno
qualcosa, perché non si finisce mai di
imparare. Sai quando essere severa o
non severa? Valentina - Spero di sì.
Laura – Purtroppo la severità non mi
appartiene e sottolineo ‘purtroppo’,
perché mi rendo conto che nel nostro
lavoro è importante riuscire sempre a
farsi rispettare e ogni tanto ad esse-
re anche un po’ severe. Perché il fumo
fa male se fai sport? Valentina - Il
fumo, come prima controindicazione,
va a ridurre la capacità polmonare,
causando una ridotta ossigenazione
che è essenziale per l’atleta. Laura -
Il fumo fa male sempre. Un vero
sportivo si rende conto che fumando
tutto diventa più faticoso. Viene a
mancare in primo luogo una buona
respirazione che è fondamentale per
qualsiasi tipo di sport. Perché hai
scelto questo lavoro? Valentina - Per-
ché trovo l’attività fisica e sportiva
in genere un ottimo mezzo per la
crescita e lo sviluppo della persona,
sia dal punto di vista fisico che socia-
le che psicologico. La ginnastica arti-
stica inoltre permette di lavorare su
tutte le capacità, condizionali e coor-
dinative, e si può adattare ad ogni
persona e ad ogni fascia d’età. Laura
– Ho scelto questo lavoro perché ho
avuto la fortuna di essere sempre
stata una sportiva e di amare questa
vita. Trasformare la propria passione
nel proprio lavoro non è una fortuna
da poco! Sono proprio fortunata.
Maddalena B. - Alessia B.
LA GINNASTICA ARTISTICA
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Nel corso dell’ultimo secolo , con il pro-gressivo secolarizzarsi dell’ Occidente, il Natale ha continuato a essere un giorno di festa anche per i non cristiani. In questo ambito il Natale è generalmente vissuto come festa legata alla famiglia, alla solida-rietà, allo scambio dei regali e a Babbo Natale. Al tempo stesso la festa del Natale ha conosciuto una crescente diffusione in molte aree del mondo, anche in paesi dove i cristiani sono in minoranza. Il Natale è una festa accompagnata da diverse tradizioni, sociali e religiose, variabili da paese a paese. Tra i costumi, le pratiche e i simboli familiari del Natale è possibile
ricordare il presepe, l’ albero natalizio, la figura di Babbo Natale, il calendario dell’Avvento, lo scambio di auguri e di doni. Il presepe è una ricostruzione figura-tiva della natività di Gesù e è una tradizio-ne particolarmente radicata in Italia. L’albero è invece un abete addobbato con piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciu-mi e piccoli regali impacchettati. Il Natale, in particolare la scena della Natività di Gesù, è uno dei maggiori temi dell’ arte cristiana fin dalle sue origini. Nella chiesa cattolica il giorno di Natale è caratterizzato da quattro messe: la vespertina della vigi-
lia, ad noctem, in aurora, in die. Di Carolina Almici e Alice Bonera
Il giorno dei santi
I dolci tipici della Valle d’Aosta sono le
pere sciroppate servite con crema di cioc-
colato e panna montata, quelli del Piemon-
te sono la torta di nocciole con lo zabaione
e torrone d’Alba. Quello della Liguria è il
pandolce, quello della Lombardia è il pa-
nettone e quelli del Trentino sono lo strü-
del e lo zelten. In Veneto è tipico mangiare
il pandoro, i torroni di mandorle e i biscotti
secchi. In Friuli Venezia Giulia il dolce
tipico è la gubana, mentre in Emilia Roma-
gna il panone di Natale di Bologna. In To-
scana, durante le feste natalizie, si man-
giano i cavallucci e i ricciarelli. Nelle Mar-
che la pizza de Nata’, in Umbria il panpe-
pato e in Lazio il pangiallo. In Abruzzo è
tipico mangiare i calgionetti fritti e le scrip-
pedde. In Molise i calciuni sono i più man-
giati, in Campania sono gli struffoli, la pa-
stiera e i roccocò e in Puglia le carteddate.
In Basilicata si preferiscono mangiare i
calzoncelli, in Calabria i quazunìelli e in
Sicilia i mustaccioli e la cubbàita. Infine in
Sardegna il pabassinas è il più amato.
IL NATALE è PER TUTTI
La festa dei Santi si celebra l'1 no-
vembre ed è una festa religiosa
che celebrano i cristiani. Si festeg-
giano tutti i santi e la gente sta in
famiglia, va a messa, si confessa e
prega. In un certo senso questo
giorno rappresenta l'onomastico di
tutte le persone, che festeggiano il
loro santo e quello delle persone
care. Il Santo è un uomo o una
donna, che ha vissuto una vita e-
semplare, seguendo nel modo mi-
gliore l'insegnamento di Gesù. Al-
cuni Santi, piuttosto che rinunciare
alla loro fede, hanno sacrificato la
propria vita e quindi sono diventati
martiri. La festa di tutti i Santi è
una giornata di gioia, di speranza,
di fede, una delle giornate più im-
portanti, più raffinate che la liturgia
ci propone; è la festa di tutta l'uma-
nità, che ha sperato, che ha soffer-
to, che ha cercato la giustizia, u-
manità che sembrava perdente e
invece è vittoriosa.
Alla scoperta delle specialità natalizie dell’Italia
5
Il logo dell’ anno della fede; esso rappresenta una barca, immagine della Chiesa in navigazio-ne sui flutti. L’albero maestro è una croce che issa le vele, la quali con segni dinamici, realiz-zano il trigramma di Cristo IHS (Jesus Hominum Salvator) che significa Gesù Salvatore degli uomini. Sullo sfondo delle vele è rappresentato il sole, che associato al trigramma IHS, rimanda all’Eucarestia.Papa Benedetto XVI, ha deciso di indire L’ANNO DELLA FEDE, facendolo iniziare l’11 ottobre, 50° anniversario di apertura del Concilio Vaticano II e 20° della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica. L'anno
della fede terminerà nella solennità di Cristo Re il 24 novembre 2013. Tutto l'anno è un invito ad una conversione al Signore, e l'invocazione a Cristo Re, oltre a chiudere l'anno liturgico, è il traguardo finale del cammino di fede proposto
dal Santo Padre. Papa Bene-detto XVI ha indetto l’Anno con una lettera apostolica, intitolata Porta fidei. Egli desidera che questo percorso di crescita spirituale stimoli i credenti a testimoniare, celebrare e risco-prire i contenuti della fede. Il papa presenta la fede come un cammino che ha inizio con il Battesimo e dura tutta la vita, fino a quando, con la morte, non si entra nell’esistenza eter-
na. La fede è forza che viene da Dio, è un suo dono, ed è per tutti. In questo anno verrà dato risalto all'importanza della catechesi, per risco-prire i contenuti della fede professata, celebra-ta, vissuta e pregata. Un altro tema importante dell'Anno della fede è l'annuncio del Vangelo ai popoli, che hanno smarrito la fede o che vivono in una società in cui è difficile testimoniare i valori cristiani. L’Anno della fede è anche una preziosa e utilissima occasione per comprende-re che quello che interessa a Dio, secondo la fede cristiana, è la verità dell’alleanza, è la buona novella del perdono, della vita eterna, delle relazioni umane ispirate alla solidarietà e all’amore.
di Alessia Bernardi e Francesca Marchesi
Didascalia dell'immagine o
della fotografia
Giammarco Pilia è il Presidente della società subacquea “Jurassic Sub” è anche istruttore e tiene corsi sia per adulti che per bambini(minisub) . que-sto non è il suo lavoro principale, ma lo svolge gratuitamente spinto solamente dal grande amore per il mondo acqua-tico e per la voglia di trasmettere agli altri la sua grande passione per questo sport. Giammarco è nato in un isola bellissima, la Sardegna, a Cagliari. Abitava in una caserma di marinai per-ché suo padre era un ufficiale di mari-na, quindi si può facilmente immagina-re da dove nasca la sua passione per il mare. Di questo sport gli piace tutto: gli spazi liberi, la flora, la fauna, la totale libertà di movimento, il silenzio inter-vallato solamente dal rumore delle bolle dopo ogni respiro. In circa qua-ranta anni di attività ha avuto la possi-bilità di immergersi in parecchi laghi e mari, sia in Italia che in giro per il mon-do; di esperienze ne avute talmente tante che potrebbe scriverci un libro, di tutte le immersioni conserva un ricordo unico e bellissimo, perché tutte hanno il loro fascino; però quella che, tra le
tantissime, ricorda con più piacere è quando si trovava nei mari del Su-dan e all’improvviso, lui e il suo gruppo, sono stati circondati da migliaia di barracuda che hanno improvvisato intorno a loro un mera-viglioso girotondo, un’ esperienza più unica che rara! Questo sport può diventare molto pericoloso se viene affrontato senza una prepara-zione specifica. Prima di immergersi bisogna avere una buona prepara-zione teorica, fisica e, in particolar modo, pratica e prima di avventurar-si in questo meraviglioso mondo, bisogna essere coscienti che non è il nostro elemento naturale e che il corpo è sottoposto a pressioni diffe-renti rispetto a quelle che ci circon-dano sulla terra. Fortunatamente da quando si immerge rare volte ha dovuto affrontare dei problemi (di diversa natura) tuttavia in quei casi, solo grazie alla sua grande prepara-zione ed anche all’esperienza, la vicenda si è risolta senza brutte conseguenze. A chi volesse avvici-narsi a questo sport Giammarco
raccomanda di evitare i corsi “mordi e fuggi”, che in pochi giorni rilasciano brevetti, ma di cercare una didattica seria come quella seguita dalla F.I.P.S.A.S (Federazione Italiana Pe-sca Sportiva ed Attività Subacquee) riconosciuta in tutto il mondo per la sua
serietà e disciplina.
di Lorenzo Zanetti
L’ ANNO DELLA FEDE: ‘’è un invito ad un autentica e rinnovata conversione del Signore, unico Salvatore del mondo’’
L’ AFFASCINANTE MONDO SUBACQUEO
6
Lucia nacque nel 283 d.C. a Si-
racusa. Suo padre, che forse si
chiamava Lucio, morì quando
lei era ancora piccola, così fu
cresciuta da mamma Eutichia
dalla quale apprese il messaggio
di Gesù e le verità sul cristiane-
simo. Così Lucia conobbe le
storie dei primi cristiani e il loro
martirio per l’amore di Gesù.
Venne promessa in sposa ad un
pagano, ma durante un pellegri-
naggio, presso la tomba di S.
Agata, per chiedere la guarigio-
ne di sua madre, Lucia in sogno
ebbe la visione della Santa che
le diceva “perché chiedi a me
quello che tu puoi ottenere?”.
Le preannunciò anche il suo pa-
tronato sulla città di Siracusa.
Tornata dal pellegrinaggio, con-
statò la guarigione della madre e
le comunicò la sua decisione di
consacrarsi a Cristo.
Il pretendente vide il suo cam-
biamento, il suo devolvere i pro-
pri beni ai poveri e la denunciò
come cristiana, visto che
l’imperatore Diocleziano emanò
il decreto di persecuzione dei
cristiani.
Il processo che ne seguì fu in-
tenso: lei continuava a procla-
marsi cristiana. Vollero spostar-
la fisicamente, ma nemmeno
decine di uomini riuscirono a
smuoverla. La sottoposero a
moltissime torture da cui lei u-
scì sempre illesa, fino a che, in-
ginocchiatasi, fu decapitata il 13
dicembre del 304 d.C. e sulla
sua tomba nel 313 fu eretto un
santuario dedicato a lei.
E’ rappresentata con degli occhi
nel piatto, non per il suo marti-
rio, ma per il suo nome Lucia
(da Lux, Luce) che la vuole pro-
tettrice della vista.
Santa Lucia oggi è la patrona di
Siracusa, la Santa protettrice
della vista ed è venerata in molti
luoghi, infatti la tradizione vuo-
le che i bambini, qualche giorno
prima del 13 dicembre scrivano
alla Santa una letterina con de-
scritti i giochi che vorrebbero
ricevere. La lettera viene ritirata
di notte e la mattina i bambini
trovano caramelle e cioccolatini,
poi la notte del 12 dicembre
Santa Lucia viene a portare i
giocattoli richiesti dai bimbi, in
modo che la mattina del 13 tro-
vino i doni, rendendo così ra-
gazzini, bimbi e genitori molto
felici.
Alyssa Ribola e Eva Taveri
Santa Lucia
7
L’impresa di Merida sarà quella di riuscire a riportare la sua famiglia al suo stato originale.
CE LA FARA’? Di Alessia Bernardi e Francesca Marchesi
Merida è una giovane principessa scozzese figlia di re Fergus e della regina Elinor. Invece di partecipare ai riti e alle tradizioni del regno, preferi-sce dedicarsi alla sua abilità di arcie-ra insieme al suo valoroso cavallo Angus. Contrariata dall’ idea del suo fidanzamento, Merida, presa dalla rabbia contro sua madre, la quale le rompe l’arco costruito da suo padre, taglia l’arazzo che rappresenta la famiglia e scappa in sella ad Angus seguendo delle piccole fiamme, i fuochi fatui. Durante il suo percorso incontra una strega alla quale chiede di cambiare il suo destino. L’incantesimo di quest’ultima però provoca un enorme cambiamento fisico dei suoi tre fratellini e di Elinor, la madre della protagonista. I quat-tro, infatti, si trasformano in orsi.
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Ribelle– the brave
Capo redattore: prof. Salzillo
Impaginatrici: Alice e Carolina
Giornalisti: Carolina, Alice,
Alessia, Alyssa, Francesca,
Lorenzo, Eva, Davide.
CRACKER FATTI
IN CASA
Per preparare degli ottimi crackers fatti in casa occor-
rono 300 g farina 0, 80 g vino bianco secco, 60 g olio
extravergine di oliva, 40 g acqua, 1 presa di sale a
piacimento aggiungere una manciata di rosmarino
tagliato da sciutto. Iniziare a mesoclare tutti gli ingre-
dienti a mano, formare una palla, avvolgerla nella pel-
licola e lasciare riposare mezz’ora a temperatura am-
biente. Stendere la carta da forno, ungerla con un po’
di olio e ,con le mani, stendere l’impasto. Frazionare a
quadretti, spargere un po’ di olio e acqua la superfi-
cie,infornare a 180°-200° per 20-25 minuti. Sforna-
re,lasciate raffreddare e poi servirle e gustarseli!
Di Carolina Almici
I nostri film preferiti...