equitalia s.p.a

91
Roma, 15 maggio 2007 Equitalia S.p.a. Piano Industriale 2007-2009 Presentazione alle Società del Gruppo

Upload: alana-battle

Post on 02-Jan-2016

58 views

Category:

Documents


3 download

DESCRIPTION

Equitalia S.p.a. Piano Industriale 2007-2009 Presentazione alle Società del Gruppo. Scelte strategiche Mission ed obiettivi strategici. - PowerPoint PPT Presentation

TRANSCRIPT

Roma, 15 maggio 2007

Equitalia S.p.a.

Piano Industriale 2007-2009

Presentazione alle Società del Gruppo

Roma, 15 maggio 2007 2

Il Piano Industriale approvato dal CdA del 11/04/2007 prevede

che la mission di Equitalia sia l’incremento dell’efficacia del

sistema di riscossione dei tributi, il contenimento dei costi a carico

della collettività e lo sviluppo di servizi per la riscossione agli Enti

pubblici.

L’attività di Equitalia sarà pertanto finalizzata a: – favorire un governo unitario dell’azione di accertamento e di

riscossione mediante ruolo che garantisca uniformità di indirizzi; – omogeneizzare le procedure ed i comportamenti operativi su tutto il

territorio nazionale nell’attività di riscossione coattiva; – introdurre un nuovo approccio al debitore che esalti la correttezza e

la trasparenza del rapporto e che tenga conto anche delle possibilità

di utilizzo di nuovi e più efficaci strumenti.

Scelte strategicheMission ed obiettivi strategici

(Segue)

Roma, 15 maggio 2007 3

Con tali azioni dovranno essere raggiunti i due principali obiettivi

strategici della riforma

Forte effetto di deterrenza all’evasione nazionale e locale

Deciso miglioramento del rapporto con i cittadini

Scelte strategicheMission ed obiettivi strategici

Roma, 15 maggio 2007 4

Il nuovo Modello Organizzativo prevede 3 macro aree funzionali

rispettivamente focalizzate su: Governance, Produzione e Rete di

distribuzione.

Il Modello è caratterizzato da un forte accentramento funzionale

con la delocalizzazione sul territorio della maggior parte delle

attività massive al fine di utilizzare, il più possibile, il personale

dove fisicamente è allocato.

Scelte strategicheModello organizzativo

Governance

Produzione

Rete di Distribuzione

Indirizzo Governo Controllo

InfrastruttureBack Office / Lavorazioni Accentrate

Gestione Riscossione Contact Center

Incassi allo sportello Attività sul territorio Informazioni/ servizi

al contribuenteRelazioni con gli

Enti

FRONT END

BACK OFFI CE LEGGERO

Roma, 15 maggio 2007 5

L’area Rete di Distribuzione opera avvalendosi di strutture

localizzate a livello territoriale:– Regionale– Locale

Le Strutture regionali hanno funzioni di rappresentanza

istituzionale, di raccordo con gli uffici degli Enti locali e di

coordinamento delle Strutture locali di Equitalia, garantendo un

costante collegamento con le Strutture centrali (Governance e

Produzione) per la gestione degli impatti nell’attività di riscossione

sui contribuenti.

Le Strutture regionali potrebbero eventualmente costituire entità

giuridiche autonome.

Scelte strategicheModello organizzativo

Roma, 15 maggio 2007 6

Scelte strategicheModello Organizzativo

Percorso per la definizione del nuovo Modello Organizzativo:

• Sistema parcellizzato

DA A

• Sistema concentrato ed integrato

• Diversi modelli e molteplici approcci operativi

• Approccio privatistico diretto a realizzare utili

• Frammentazione di applicativi e centri elaborazione dati

• Gestione “passiva” del mercato della fiscalità locale

• Sistema di controllo è disomogeneo ed in alcuni casi carente

• Approccio al contribuente non considerato strategico

• Modello unico con modalitàoperative omogenee su tutto il territorio nazionale

• Approccio pubblico finalizzato a riscuotere e a garantire al contribuente una assistenza adeguata

• Applicativo unico, gestito in modo accentrato

• Approccio pro-attivo con l’obiettivo di divenire partner a 360 gradi di tutti gli Enti pubblici

• Sistema di controllo come funzione centrale e qualificante

• Rapporto con il contribuente considerato centrale

Roma, 15 maggio 2007 7

L’area Governance comprende le

funzioni di governo, indirizzo e controllo.

Tale area include, quindi, le tipiche strutture di governo e controllo

della gestione e del core business della Società quali:– Strategie di riscossione;– Controllo di gestione;– Amministrazione e bilancio– Internal Audit;– Risorse umane;– Legale-societario;– Qualità;– Governo acquisti ed immobili;– Governo ICT;– Comunicazione;– Ricerca di nuovi mercati e progettazione di servizi innovativi.

Scelte strategicheModello organizzativo

(Segue)

Governance

Produzione

Rete di Distribuzione

Indirizzo Governo Controllo

InfrastruttureBack Office / Lavorazioni Accentrate

Gestione Riscossione Contact Center

Incassi allo sportello Attività sul territorio Informazioni/ servizi

al contribuenteRelazioni con gli

Enti

FRONT END

BACK OFFICE LEGGERO

Roma, 15 maggio 2007 8

L’area Governance ha gli obiettivi di:– definire le strategie ai vari livelli e per i vari

comparti aziendali;– stabilire gli obiettivi per le varie aree di responsabilità;– monitorare il grado di raggiungimento degli stessi;– consuntivare i risultati aziendali;– garantire che il sistema di controlli sia adeguato, operante ed

efficace, e fronteggi adeguatamente eventuali crisi;– garantire omogeneità di contenuti, comportamenti e regole a livello

aziendale;– garantire standard di qualità adeguati nell’erogazione dei diversi

servizi interni ed esterni.

Scelte strategicheModello organizzativo

Governance

Produzione

Rete di Distribuzione

Indirizzo Governo Controllo

InfrastruttureBack Office / Lavorazioni Accentrate

Gestione Riscossione Contact Center

Incassi allo sportello Attività sul territorio Informazioni/ servizi

al contribuenteRelazioni con gli

Enti

FRONT END

BACK OFFICE LEGGERO

Roma, 15 maggio 2007 9

L’area Produzione è costituita dalla

macchina operativa dell’azienda, che

ha la responsabilità di gestire i fattori di produzione, organizzare i

processi operativi e gestire le attività accentrate del core business.

Pertanto, in tale area sono comprese le unità operative relative a: – Approvvigionamento e Logistica;– Organizzazione e Sistemi (inclusa la gestione dei rapporti con

l’outsourcer ed il monitoraggio/controllo delle iniziative progettuali nei

diversi ambiti);– Attività accentrate di riscossione;– Back Office (rendicontazione dell’attività di riscossione, provvedimenti

modificativi, ecc.);– Contact Center.

Scelte strategicheModello organizzativo

(Segue)

Governance

Produzione

Rete di Distribuzione

Indirizzo Governo Controllo

InfrastruttureBack Office / Lavorazioni Accentrate

Gestione Riscossione Contact Center

Incassi allo sportello Attività sul territorio Informazioni/ servizi

al contribuenteRelazioni con gli

Enti

FRONT END

BACK OFFICE LEGGERO

Roma, 15 maggio 2007 10

Con riferimento al core business, tale

area ha il ruolo di gestire i processi e le

attività da accentrare, utilizzando la rete per le attività che

necessariamente devono essere svolte sul territorio.

La missione specifica di tale area aziendale è, pertanto, quella di

organizzare l’attività secondo le direttive dell’area Governance,

garantendo il massimo livello di efficienza possibile.

La collocazione fisica delle attività di Produzione potrà essere

organizzata in Poli territoriali, utilizzando competenze specifiche e

risorse dove presenti.

Scelte strategicheModello organizzativo

Governance

Produzione

Rete di Distribuzione

Indirizzo Governo Controllo

InfrastruttureBack Office / Lavorazioni Accentrate

Gestione Riscossione Contact Center

Incassi allo sportello Attività sul territorio Informazioni/ servizi

al contribuenteRelazioni con gli

Enti

FRONT END

BACK OFFICE LEGGERO

Roma, 15 maggio 2007 11

L’area Rete di Distribuzione ha la

responsabilità del Front-end e di tutte

le attività di sportello, dei rapporti con i contribuenti e gli Enti e

delle attività di riscossione sul territorio.

L’ area sarà esclusivamente rivolta all’attività di riscossione, al fine

di massimizzare l’efficacia della macchina operativa e di garantire

un adeguato livello qualitativo del servizio ai contribuenti (Qualità).

L’area Rete di Distribuzione opera avvalendosi di strutture

localizzate a livello territoriale:– Regionale– Locale

Scelte strategicheModello organizzativo

(Segue)

Governance

Produzione

Rete di Distribuzione

Indirizzo Governo Controllo

InfrastruttureBack Office / Lavorazioni Accentrate

Gestione Riscossione Contact Center

Incassi allo sportello Attività sul territorio Informazioni/ servizi

al contribuenteRelazioni con gli

Enti

FRONT END

BACK OFFICE LEGGERO

Roma, 15 maggio 2007 12

Le Strutture regionali hanno, oltre alle

funzioni di rappresentanza e di

collegamento, funzioni operative per l’esecuzione delle

attività sul territorio, per svolgere le quali si avvalgono delle

Strutture locali. In particolare, con riferimento a: – Attività di notifica: gestione delle commesse, dei carichi di lavoro e

delle attività correlate (es. ricerche anagrafiche negli Enti Locali,

individuazione di indirizzi di notifica alternativi, inserimento in

procedura degli esiti della notifica tramite messo, ecc.);– Azioni esecutive: gestione delle procedure coattive che necessitano

l’intervento di Unità specializzate per la riscossione coattiva

direttamente sul territorio (es. pignoramenti mobiliari, pignoramenti di

beni presso terzi);

Scelte strategicheModello organizzativo

(Segue)

Governance

Produzione

Rete di Distribuzione

Indirizzo Governo Controllo

InfrastruttureBack Office / Lavorazioni Accentrate

Gestione Riscossione Contact Center

Incassi allo sportello Attività sul territorio Informazioni/ servizi

al contribuenteRelazioni con gli

Enti

FRONT END

BACK OFFICE LEGGERO

Roma, 15 maggio 2007 13

– Indagini sul territorio: gestione degli

accessi nei locali in cui si svolgono

attività commerciali, agricole, artistiche, o professionali al fine di

reperire documentazione per individuare crediti vantati da debitori

morosi nei confronti di terzi (attività precedentemente prevista per le

sole finalità di accertamento) e delle attività correlate (aggiornamento

del profilo del contribuente in procedura).

Scelte strategicheModello organizzativo

Governance

Produzione

Rete di Distribuzione

Indirizzo Governo Controllo

InfrastruttureBack Office / Lavorazioni Accentrate

Gestione Riscossione Contact Center

Incassi allo sportello Attività sul territorio Informazioni/ servizi

al contribuenteRelazioni con gli

Enti

FRONT END

BACK OFFICE LEGGERO

Roma, 15 maggio 2007 14

Le Strutture locali (sportelli) svolgono:– tradizionali attività di “cassa” (incasso

da contribuente, rimborsi di eccedenze

e cartelle sgravate, ecc.) che saranno comunque supportate da

nuovi strumenti (pagamento con P.O.S., sistema di contabilizzazione

automatizzata di incassi/rimborsi, ecc.) standardizzati su tutto il

territorio;– attività di consulenza specialistica per il contribuente in materia di

riscossione (informazioni su cartelle, attività esecutive in corso,

situazione debitoria, ecc.) per le quali si potranno prevedere figure

specializzate che riceveranno i contribuenti dietro appuntamento, o

comunque in giorni prestabiliti, in diversi sportelli dell’area territoriale;– gestione delle pratiche di conto fiscale.

e costituiscono il “braccio operativo” delle Strutture regionali per

l’esecuzione delle attività sul territorio.

Scelte strategicheModello organizzativo

(Segue)

Governance

Produzione

Rete di Distribuzione

Indirizzo Governo Controllo

InfrastruttureBack Office / Lavorazioni Accentrate

Gestione Riscossione Contact Center

Incassi allo sportello Attività sul territorio Informazioni/ servizi

al contribuenteRelazioni con gli

Enti

FRONT END

BACK OFFICE LEGGERO

Roma, 15 maggio 2007 15

Scelte strategicheModello organizzativo

Produzione Rete di Distribuzione

• Presa in carico dei ruoli

•Regole di cartellazione•Produzione cartelle e rapporti con gli

outsourcers (stampa e invio)

•Strategie di notifica•Notifica tramite outsourcers

(poste/agenzie)•Coordinamento notifiche tramite messi

•Incassi tramite canali esterni (banche, poste, ecc.)

•Monitoraggio e coordinamento incassi da sportello

•Gestione procedurale dei provvedimenti

•Rimborsi non in contanti (es. bonifico bancario, invio assegni)

•Ricezione e invio deleghe

•Notifiche tramite messo e attivitàcorrelate (certificazione presso anagrafi comunali, ecc.)

•Informazioni/consulenze al contribuente

•Incassi da sportello•Informazioni/consulenze al

contribuente

•Rimborsi allo sportello•Informazioni/consulenze al

contribuente

•Attività di riscossione sul territorio

Carico ruoli

Cartellazione

Notifica

Riscossione

Sgravi e Provvedimenti

da ente

Deleghe di riscossione(da e verso Sicilia)

(Segue)

Ripartizione della attività di gestione dei ruoli fra l’area Produzione e l’area

Rete di Distribuzione

Roma, 15 maggio 2007 16

Scelte strategicheModello organizzativo

•Riversamenti•Gestione anticipazioni•Gestione compensazioni

•Rendicontazione agli enti e relativi rapporti

•Definizione delle strategie•Coordinamento esecutivo•Indagini accentrate (possidenze, ecc.)

•Procedure esecutive accentrabili (fermo amm.vo, pignoramento crediti presso banche, ecc.)

•Coordinamento/controllo della rete

•Indagini sul territorio (accesso ai locali commerciali, ecc.)

•Procedure esecutive sul territorio (pignoramento mobiliare, pignoramento beni presso terzi, ecc.)

Riversamento

Rendicontazione

ProcedureCautelari/ esecutive

Strategia e coordinamento

esecutivo

•Linee guida•Monitoraggio e supporto alla rete

•Gestione dei ricorsi interni (preparazione documentazione, comparizione in tribunale, ecc.)

•Gestione rapporti con legali esterniGestione del contenzioso

•Preparazione ed invio comunicazioni di inesigibilità

•Archiviazione documentazione

•Preparazione documentazioneComunicazioni di

I nesigibilità

Produzione Rete di Distribuzione

Roma, 15 maggio 2007 17

Risorse umane

Gli aspetti più rilevanti in termini di impatto sulle risorse umane

possono essere così sintetizzati: – Accentramento e delocalizzazione: si prevede un accentramento

delle principali funzioni di governo, supporto, controllo, gestione

operativa, organizzazione e sistemi. A livello periferico sono allocate

le funzioni di front-end (Rete di Distribuzione) e le attività produttive di

riscossione e back office (Produzione) che saranno svolte sul

territorio utilizzando le risorse dove sono fisicamente allocate.

Scelte strategicheModello organizzativo

(Segue)

Roma, 15 maggio 2007 18

– Redistribuzione funzionale: è prevista una forte rivisitazione

dell’attuale allocazione delle risorse fra le diverse aree organizzative.

Il nuovo assetto ed i nuovi supporti informativi dovrebbero ridurre la

manualità, aumentare l’efficienza produttiva e permettere un

rafforzamento del presidio territoriale ed una maggiore focalizzazione

delle risorse sulle attività della Rete (riscossione e servizio a cittadini

ed Enti).

Scelte strategicheModello organizzativo

(Segue)

15%15%

45%45%

40%40%

Governance

Produzione

Rete di Distribuzione

5%5%

40%40%

55%55%

DA A

Roma, 15 maggio 2007 19

– Dimensionamento complessivo: l’impatto del progetto di

riorganizzazione del Gruppo in termini di dimensionamento

dell’organico verrà determinato a seguito del disegno di dettaglio dei

nuovi processi operativi coerenti con il nuovo Sistema Informativo.

Scelte strategicheModello organizzativo

Roma, 15 maggio 2007 20

Società unicaSocietà unica Holding con Holding con Società regionaliSocietà regionali

Integrazioni societarie/assetto societarioL’attuale situazione è caratterizzata:

– dalla presenza di 37 società operative (Agenti della Riscossione), delle quali 21 sono monoambito, oltre ad Equitalia Servizi;

– da situazioni che presentano livelli di efficienza molto bassi e/o elevate criticità di natura informatica, organizzativa ed operativa;

– da un’elevata complessità di gestione della governance e dei rapporti all’interno del Gruppo.

L’assetto societario a tendere, pur nell’applicazione del medesimo

Modello Organizzativo, prevede due opzioni possibili

Scelte strategicheModello organizzativo

(Segue)

Roma, 15 maggio 2007 21

Si prevede il superamento dell’attuale frammentazione del sistema attraverso un piano di progressiva integrazione delle attuali Società, con priorità alle realtà che presentano problematicità gestionali e/o la cui integrazione può generare significativi vantaggi in termini di economie di scala.Al momento sono in fase di valutazione le fusioni di:

– Cuneo Riscossione S.p.a.– Equitalia Alessandria S.p.a.– Equitalia Matera S.p.a. / S.E.M. S.p.a.– Equitalia Como e Lecco S.p.a. / Equitalia Sondrio S.p.a.– S.R.T. S.p.a. (Isernia)

Si conta di portare a termine altri progetti di fusione entro il 2007 (es. Pragma Riscossione S.p.a.)

Scelte strategicheModello organizzativo

Roma, 15 maggio 2007 22

L’adozione di un nuovo approccio alla riscossione coattiva, in

linea con gli elementi innovativi introdotti dalla riforma, è

finalizzato a produrre un forte effetto di deterrenza all’evasione.

Obiettivo di Equitalia è realizzare le condizioni per il miglioramento

del tasso di assolvimento spontaneo degli adempimenti tributari,

così fornendo un contributo alla realizzazione di una maggiore

equità fiscale.

Scelte strategicheApproccio alla riscossione coattiva

(Segue)

Roma, 15 maggio 2007 23

Si prevede l’utilizzo dei nuovi strumenti introdotti dal legislatore,

che dovranno garantire significative potenzialità di recupero di

riscossione. Le azioni esecutive e cautelari già previste dal

legislatore vengono integrate con:– Rapporti Finanziari: si può accedere ai dati riguardanti i rapporti fra i

contribuenti e gli intermediari finanziari, a partire da quelli relativi ai

conti correnti bancari e postali;– Pignoramento presso terzi: procedura di pignoramento speciale

introdotta dal decreto legge 203 del 2005, estesa a tutti i crediti

verso terzi del debitore moroso, salvo quelli pensionistici; – Accesso ai locali: facoltà di accesso ai locali del debitore introdotta

in caso di morosità nel pagamento di importi superiori a

venticinquemila euro;

Scelte strategicheApproccio alla riscossione coattiva

(Segue)

Roma, 15 maggio 2007 24

– Dichiarazione stragiudiziale: obbligo dei terzi creditori del soggetto

iscritto a ruolo moroso di dichiarare in via “stragiudiziale” i loro debiti

nei confronti di tale soggetto;– Sospensione del pagamento da parte della Pubblica

Amministrazione: obbligo per la Pubblica Amministrazione, prima di

erogare somme di importo superiore ai diecimila euro, di appurare

l’esistenza di un’eventuale morosità del beneficiario dell’importo.– Compensazione dei ruoli con i crediti di imposta vantati dal

contribuente: riconoscimento al contribuente della possibilità di

assolvere l’obbligo di pagamento del debito iscritto a ruolo mediante

compensazione con i crediti di imposta dallo stesso vantati.

Scelte strategicheApproccio alla riscossione coattiva

Roma, 15 maggio 2007 25

Equitalia introdurrà un nuovo approccio alla riscossione coattiva

fondato sull’adozione di:– un modello unico su tutto il territorio nazionale;– una strategia di gestione della morosità basata sulla definizione del

“profilo” del contribuente finalizzato a tipicizzare ed ottimizzare

l’attività di riscossione.

Scelte strategicheApproccio alla riscossione coattiva

Roma, 15 maggio 2007 26

Il nuovo approccio alla riscossione coattiva ha quindi l’obiettivo di

predeterminare le attività esecutive da esperire sui contribuenti

morosi sulla base di un’analisi costi / benefici / tempistiche /

probabilità di successo, fondata sulla conoscenza del

contribuente.

La corretta impostazione di tale approccio dovrà garantire la:– massimizzazione del flusso delle entrate;– minimizzazione dei tempi intercorrenti tra la notifica e l’aggressione

del bene; – minimizzazione dei costi delle procedure esecutive ed incremento

della velocità di invio alla fase di “inesigibilità” delle posizioni morose

non più recuperabili.

Scelte strategicheApproccio alla riscossione coattiva

Roma, 15 maggio 2007 27

Le attività di analisi del contribuente si baseranno su una macro-segmentazione dei contribuenti:

Sulla base di tali segmentazioni si devono definire i criteri di priorità di intervento e i livelli di approfondimento dell’analisi sul contribuente in relazione al credito da recuperare ed ai volumi da gestire.

Scelte strategicheApproccio alla riscossione coattiva

1° segmentazione

2° segmentazione

In funzione del– tipo di contribuente (Persona Fisica – Persona non fisica);– importo del debito (Grandi – Medi – Piccoli contribuenti).

Sulla base della iscrizione nel Registro delle Imprese tenuto dalle Camere di Commercio e delle risultanze dello stesso:

– Persona fisica non iscritta nel Registro delle Imprese:• Persona fisica lavoratore dipendente;• Persona fisica lavoratore autonomo;• Persona fisica deceduta.

– Persona fisica e giuridica iscritta nel Registro delle Imprese:• Ditta individuale/in liquidazione/cancellata/estinta;• Società di persone/in liquidazione/cancellata/estinta;• Società di capitali/in liquidazione/cancellata/estinta;• Procedure concorsuali.

– Persona giuridica non iscritta nel Registro delle Imprese;

– Altro.

Roma, 15 maggio 2007 28

Approccio diversificato in funzione all’importo del debito:

Scelte strategicheApproccio alla riscossione coattiva

GrandiContribuenti

MediContribuenti

PiccoliContribuenti

Fascia

ApproccioPuntuale e

PersonalizzatoMassivo

Roma, 15 maggio 2007 29

L’analisi del contribuente rappresenta un momento fondamentale

per il buon esito della riscossione coattiva e per la scelta delle

modalità e del canale di notifica più veloce ed efficace. Tale

analisi interviene in momenti diversi del processo operativo, come

di seguito evidenziato.

Scelte strategicheApproccio alla riscossione coattiva

(Segue)

Strategia di notifica

Strategia esecutiva

CARICO

Analisi del Carico

Cartellazione e Notifica

Riscossionevolontaria

Riscossionecoattiva

Analisi Morosità

Procedureesecutive

Inesigibilità

Analis

i del

Con

trib

uen

te

PROFI LO

ANAGRAFE

Roma, 15 maggio 2007 30

Scelte strategicheApproccio alla riscossione coattiva

Analisi del Carico (strategia di notifica)

è finalizzata ad impostare le attività di cartellazione e notifica,

individuando le modalità e i canali da adottare (strategia di

notifica) e sarà caratterizzata, alla luce anche dei vincoli

normativi esistenti, da una elevata automazione.

In tale fase le informazioni ritenute fondamentali per la scelta

delle modalità e dei canali di notifica più efficaci e veloci sono

quelle relative alla “tipologia di contribuente” e all’importo del

debito.

Roma, 15 maggio 2007 31

Scelte strategicheApproccio alla riscossione coattiva

Analisi della Morosità (strategia esecutiva)

è finalizzata ad individuare, per i soggetti morosi, la procedura

esecutiva e/o cautelare più opportuna e più efficace ai fini

della riscossione coattiva.

L’approccio prevede la classificazione delle posizioni morose

nelle seguenti classi:– contribuenti con informazioni sulle possibilità di riscossione già

disponibili (già lavorato);– contribuenti con azioni esecutive o cautelari già in corso (in

itinere);– contribuenti che per la prima volta risultano morosi (nuovo).

(Segue)

Roma, 15 maggio 2007 32

Scelte strategicheApproccio alla riscossione coattiva

Per ciascuna classe di contribuenti si prevede lo sviluppo di regole

specifiche ed omogenee (“griglia di valutazione”), che,

considerando le informazioni disponibili (fonti interne/esterne),

consentano di individuare il set di azioni esecutive o cautelari più

efficace.

SITUAZIONE CONTRIBUENTETIPOLOGIE CONTRIBUENTI

Persona Fisica non iscritta nel Registro

delle I mprese

Persona Fisica e Giuridica iscritta nel

Registro delle I mprese

Persona Giuridica non iscritta nel Registro

delle I mprese

Altro

Nuovo In itinere Già lavoratoimporto

possidenze

crediti

rapporti finanziari

griglia di

valutazione

azioni

(Segue)

Roma, 15 maggio 2007 33

Scelte strategicheApproccio alla riscossione coattiva

Per le classi individuate, l’approccio viene integrato dalle seguenti

indicazioni specifiche:

Contribuenti con azioni esecutive o

cautelari già in corso (in itinere)

Per tali contribuenti, il nuovo carico moroso verrà, in linea di massima, integrato nelle procedure

esecutive già avviate dall’Agente della Riscossione.

Contribuenti già lavorati

Per tale segmento si ipotizza di limitare l’analisi dei contribuenti alle posizioni già lavorate che

presentano una situazione informativa non aggiornata (es. con anzianità maggiore di 6 mesi). In tale

caso si procederà come definito per i “nuovi contribuenti morosi”.

Nuovi contribuenti morosi

Per le posizioni di importo ridotto, si ritiene di attivare un primo contatto con il carattere di invito ad

adempiere. In questa attività sarà necessario garantire adeguate competenze tecnico-giuridiche

delle risorse dedicate, unitamente ad una buona capacità di relazione con il contribuente.

Successivamente a tale tentativo si attiveranno le azioni esecutive o cautelari individuate sulla base

della “griglia” di valutazione.

Nei confronti dei contribuenti c.d. “imprese” (persone fisiche con partita iva e Società), l’approccio

richiede, inoltre, la valutazione delle seguenti azioni, che, in alcuni casi, potrebbero risultare efficaci:

– accesso al contribuente per reperire la documentazione utile all’individuazione di crediti

vantati dal contribuente nei confronti di terzi al fine di attivare il pignoramento presso terzi;

– azioni revocatorie di operazioni di disposizione del patrimonio da parte del contribuente o

istanze fallimentari, da limitare a casi specifici e comunque per contribuenti con morosità di

medio-alto importo.

Roma, 15 maggio 2007 34

Scelte strategicheApproccio alla riscossione coattiva

Nel corso del 2007 gli Agenti della Riscossione avvieranno i

processi di rilavorazione delle posizioni dei contribuenti,

precedentemente considerati non possidenti e inesigibili, sulla

base delle informazioni derivanti dai nuovi strumenti che il

legislatore ha introdotto.

Tali informazioni, nello specifico, potranno derivare dall’anagrafe

dei rapporti finanziari e dagli accessi presso il contribuente per

l’individuazione di crediti pignorabili.

Roma, 15 maggio 2007 35

Scelte strategicheServizi al contribuente

Obiettivo di pari rilievo per Equitalia è quello di migliorare il livello

di servizio ai contribuenti, assicurando unitarietà di gestione e

chiarezza delle regole per limitare l’impatto sui cittadini e rendere

il più trasparente possibile il rapporto con il contribuente.

Sono previsti interventi per il miglioramento:– dell’utilizzo della rete territoriale degli sportelli, che rappresenta il

canale più importante di informazione e consulenza ai contribuenti in

tutte le fasi del servizio di riscossione, con particolare riferimento a

quelle connesse alle azioni di recupero coattivo;– dell’utilizzo, anche con l’ausilio delle opportunità offerte

dall’evoluzione tecnologica, di canali e strumenti innovativi.

Roma, 15 maggio 2007 36

Scelte strategicheServizi al contribuente

Strumenti di pagamento

L’obiettivo di Equitalia è fornire ai contribuenti la più ampia gamma

possibile di strumenti di pagamento, secondo logiche di capillarità

e vicinanza territoriale, innovazione, semplicità ed economicità di

utilizzo.

In particolare, saranno attivate le seguenti opzioni:– sportelli di Equitalia;– sportelli collocati presso gli uffici locali dell’Agenzia delle Entrate /

INPS o degli Enti locali;– sportelli postali;– sportelli del sistema bancario;– punti di riscossione di altre strutture presenti sul territorio;– Contact Center, portale web e sistemi di telefonia cellulare.

Roma, 15 maggio 2007 37

Scelte strategicheServizi al contribuente

Contact Center e Portale web

In tale contesto, risulta strategico creare una struttura di Contact

Center che sia in grado di:– gestire il contatto con il contribuente in maniera uniforme;– offrire informazione al contribuente sia di carattere generale che

specifico;– gestire la riscossione in modalità elettronica (carta di credito);– gestire le attività e le azioni di supporto alla riscossione (es.

campagne di sollecito);– gestire le attività di supporto alla rete territoriale (es: presa

appuntamento).

Roma, 15 maggio 2007 38

Scelte strategicheServizi al contribuente

Il Contact Center centralizzerà le attività su un’unica struttura

funzionale, le cui risorse potranno comunque essere delocalizzate

in uno o più siti territoriali.

Ovviamente, verrà attivato il portale web per offrire sia servizi

informativi (generali e specifici, sia per i contribuenti che per gli

Enti) che di self service, incluso il pagamento elettronico.

Roma, 15 maggio 2007 39

Scelte strategicheApproccio al mercato

Equitalia intende assumere un ruolo di partner a 360 gradi della

Pubblica Amministrazione centrale e di quella locale, quale

supporto per la gestione delle entrate, coerentemente al processo

di progressiva attuazione del federalismo fiscale.

(Segue)

Roma, 15 maggio 2007 40

Scelte strategicheApproccio al mercato

Il patrimonio disponibile in termini di risorse, esperienze e

competenze può permettere ad Equitalia di:– estendere la propria offerta a servizi innovativi e a servizi

complementari alla riscossione, con il fine primario di ottimizzare la

gestione delle entrate degli Enti Centrali e Locali;– intensificare l’attività di coordinamento e raccordo con le Regioni, per

assumere un ruolo di:• partner qualificato anche nelle eventuali Società di emanazione

pubblica locale dedicate alla gestione della fiscalità; • forniture di servizi che consentano agli Enti di incrementare i volumi di

riscossione delle entrate e nel contempo di liberare risorse da

impiegare in altre attività orientate ai servizi al cittadino.

Roma, 15 maggio 2007 41

Coerentemente all’evoluzione della domanda di servizi connessi

alla riscossione da parte degli Enti locali, Equitalia intende

sviluppare una propria offerta distintiva per i servizi di seguito

evidenziati:

Scelte strategicheApproccio al mercato – Enti locali

Gesti

on

e P

ub

blicit

à,

Pu

bb

lich

e A

ffissio

ni

Occu

pazio

ne S

uoli P

ub

blici

Gesti

on

e P

ub

blicit

à,

Pu

bb

lich

e A

ffissio

ni

Occu

pazio

ne S

uoli P

ub

blici

Servizi

Riscossione

Accertamento e liquidazione

ICI

ICP e

PA

Sanzio

ni

Amm

inist

rativ

e

Tarsu

Altre E

ntrate

Patrim

oniali Entrate

Riscossione ICI e Tarsu/ TIA

Acc.to e Liquidazione ICI

e Tarsu/ TI A

Gestione Sanzioni amm.ve

TOSAP e

COSAP

Gestione Entrate(affissioni e manutenzione impianti, gestione verbali,…)

Riscossione

EE.PP.

Serviz

io id

rico

inte

grato

Risc. Servizio Idrico

Gestione e

I ntegrazione

Base Dati

Entrate

Roma, 15 maggio 2007 42

Scelte strategicheSistema informativo aziendale

Il progetto di ristrutturazione del sistema della riscossione ha tra i

suoi obiettivi principali l’unificazione dei sistemi informativi,

presupposto indispensabile per realizzare economie di scala e

ridurre i costi.

Il Sistema Informativo che si intende realizzare dovrà prevedere:– la realizzazione dei nuovi sistemi applicativi funzionali alla erogazione

dei servizi della riscossione, in una modalità fortemente centralizzata;– la definizione e sviluppo di una serie di servizi applicativi per la

rendicontazione, il controllo ed il governo dei processi operativi (ERP,

Datawarehouse);

(Segue)

Roma, 15 maggio 2007 43

Scelte strategicheSistema informativo aziendale

– la definizione di strumenti per una gestione efficace del rapporto con

gli utenti finali (Contact Center multicanale, CRM);– la definizione di strumenti specifici in grado di supportare in modo

efficace specifici servizi e processi avanzati di business (gestione

documentale);– la definizione dei processi necessari a garantire l’erogazione dei

servizi con adeguati livelli di affidabilità e sicurezza (gestione accessi,

sicurezza a livello applicativo);

Roma, 15 maggio 2007 44

Scelte strategicheRuolo di Equitalia Servizi

All’interno del nuovo sistema di riscossione disegnato dalla

Riforma, Equitalia Servizi dovrà porsi come una struttura che

svolge le proprie attività in maniera integrata e sinergica a quelle

degli Agenti della Riscossione.

E’ necessario definire il ruolo e le attività di Equitalia Servizi in

coerenza con gli obiettivi del sistema nel suo complesso, che

comporta una nuova definizione dei ruoli, dei rapporti e delle

attività fra tutti gli attori del sistema.

Roma, 15 maggio 2007 45

Scelte strategicheRuolo di Equitalia Servizi

Le linee guida strategiche prevedono:– il superamento del sistema delle sedi periferiche di Equitalia Servizi,

attraverso una progressiva riduzione delle stesse, mediante l’integrazione negli Agenti della Riscossione. Ciò considerando che il rapporto con gli Enti Territoriali dovrà essere esclusivamente presidiato, sotto il profilo commerciale, dagli Agenti della Riscossione;

– la focalizzazione di Equitalia Servizi sul segmento di mercato della fiscalità locale, in supporto degli Agenti della Riscossione;

– l’assegnazione ad Equitalia Servizi di un più ampio ruolo a supporto degli Agenti della Riscossione:

• quale centrale acquisti del Gruppo e fornitore di altri servizi di carattere generale al fine di realizzare significative economie di scala;

• quale attore principale nella gestione delle procedure relative ai nuovi istituti della sospensione dei pagamenti della P.A. ai debitori morosi e della compensazione fra ruoli e rimborsi.

Roma, 15 maggio 2007 46

Volumi della riscossioneObiettivi 2007-2009

Somme destinate al Bilancio dello Stato

Gli obiettivi di riscossione di Equitalia sono stati determinati dal

legislatore per ciascun anno del triennio 2007-2009.

I volumi di riscossione previsti a Piano sono coerenti a tali obiettivi.

Per il 2009 è prevista una riscossione maggiore (3.500) rispetto

all’obiettivo assegnato (3.222), come evidenziato nella tabella

seguente.

(Valori espressi in euro/mln)

3.5003.2221003.1223502.7722009

2.8722.8721002.7726802.0922008

2.7922.7927002.0926501.4422007

Obiettivi di riscossione a

Piano

Obiettivo annuale

assegnato dal legislatore

Incremento da compensazione ruoli/rimborsi

ex D.L 262/2006

Obiettivo annuale

(Esclusi incassi da compensazione)

Incremento ex D.L 203/2005 e

ex D.L 262/2006

Valori di riferimento

(Obiettivo anno precedente)

Anno

3.5003.2221003.1223502.7722009

2.8722.8721002.7726802.0922008

2.7922.7927002.0926501.4422007

Obiettivi di riscossione a

Piano

Obiettivo annuale

assegnato dal legislatore

Incremento da compensazione ruoli/rimborsi

ex D.L 262/2006

Obiettivo annuale

(Esclusi incassi da compensazione)

Incremento ex D.L 203/2005 e

ex D.L 262/2006

Valori di riferimento

(Obiettivo anno precedente)

Anno

Roma, 15 maggio 2007 47

Volumi della riscossioneObiettivi 2007-2009

Gli incrementi attesi della riscossione sono evidenziati nella tabella

seguente.

(Valori espressi in euro/mln)

Anno Volumi di riscossione% di incremento

su anno precedente

% di incremento su anno

precedente

al netto delle compensazioni

2006 1.815 - -

2007 2.792 54% 15%

2008 2.872 3% 33%

2009 3.500 22% 22%

Roma, 15 maggio 2007 48

Volumi della riscossioneObiettivi 2007-2009

L’incremento previsto per il 2007, sul

riscosso 2006, comporterà, al netto del

riscosso da compensazione, un

miglioramento della performance del 15%.

Tale risultato tiene conto sia della

circostanza di aver anticipato già nel 2006

parte dei risultati di riscossione previsti

per il 2007, sia dell’impossibilità di

utilizzare per tutto il 2007 i nuovi

strumenti di recupero del credito messi a

disposizione dal legislatore, la cui

attivazione a regime sconta la necessità

di realizzare adeguati strumenti

informatici.

(Valori espressi in euro/mln)

AnnoVolumi di

riscossione

% di

incremento

su anno

precedente

% di

incremento su

anno

precedente

al netto delle

compensazioni

2006 1.815 - -

2007 2.792 54% 15%

2008 2.872 3% 33%

2009 3.500 22% 22%

Roma, 15 maggio 2007 49

Volumi della riscossioneObiettivi 2007-2009

Per il 2008, la percentuale “reale” di

incremento atteso è pari al 33% sul

riscosso 2007.

Considerando, infatti, la significativa

contrazione degli incassi connessi

all’applicazione del meccanismo di

compensazione ruoli/rimborsi (dai 700

milioni di euro del 2007 ai 100 milioni di

euro del 2008), aumenta

considerevolmente l’importo da

riscuotere secondo le procedure

“standard” di esazione.

(Valori espressi in euro/mln)

AnnoVolumi di

riscossione

% di

incremento

su anno

precedente

% di

incremento su

anno

precedente

al netto delle

compensazioni

2006 1.815 - -

2007 2.792 54% 15%

2008 2.872 3% 33%

2009 3.500 22% 22%

Roma, 15 maggio 2007 50

Volumi della riscossioneObiettivi 2007-2009

Per il 2009, la percentuale di incremento

prevista dal legislatore è del 12%.

Tuttavia, si ritiene di poter migliorare la

performance, rispetto agli obiettivi

definiti dal legislatore, attestandosi ad

un volume di riscossioni di 3.500 milioni

di euro, a cui corrisponde un incremento

del 22% rispetto a quanto riscosso nel

2008.

(Valori espressi in euro/mln)

AnnoVolumi di

riscossione

% di

incremento

su anno

precedente

% di

incremento su

anno

precedente

al netto delle

compensazioni

2006 1.815 - -

2007 2.792 54% 15%

2008 2.872 3% 33%

2009 3.500 22% 22%

Roma, 15 maggio 2007 51

Volumi della riscossioneObiettivi 2007-2009

Somme destinate agli Enti previdenziali

Equitalia ritiene realizzabili risultati positivi anche per gli Enti previdenziali, rispetto

ai quali, nel corso degli ultimi anni, si sono già registrati incrementi di rilievo dei

volumi di riscossione che si sono attestati per il 2006 a 1.675 €/mln.

Tenuto conto dei risultati positivi previsti per i ruoli erariali, si ipotizza, per i ruoli

emessi dagli Enti previdenziali, una variazione positiva del 10% nel 2007, del 15%

nel 2008 e del 20% nel 2009 a cui corrispondono incassi per oltre 1,84 miliardi di

euro nel 2007, 2,12 miliardi di euro nel 2008 e 2,54 miliardi di euro nel 2009.

VOLUMI DI

RISCOSSIONE2006 2007 2008 2009

INPS / INAIL 1.675 1.843 2.119 2.543

(Valori espressi in euro/mln)

Roma, 15 maggio 2007 52

Volumi della riscossioneObiettivi 2007-2009

Sintesi

La dinamica attesa della riscossione complessiva sui ruoli emessi

dagli Enti erariali e previdenziali è sintetizzata di seguito:

(Valori espressi in euro/mln)

Volumi di riscossione 2006 2007 2008 2009

Ruoli di Enti erariali 1.815 2.792 2.872 3.500

Ruoli di Enti previdenziali 1.675 1.843 2.119 2.543

TOTALE 3.490 4.635 4.991 6.043

Roma, 15 maggio 2007 53

Volumi della riscossioneObiettivi 2007-2009

2.792 2.872

3.500

1.8432.119

2.543

4.6354.991

6.043

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

4.000

4.500

5.000

5.500

6.000

6.500

2006 2007 2008 2009

Ruoli di Enti erariali

Ruoli di Enti previdenziali

Volumi complessivi

VO

LU

MI D

I RIS

CO

SS

ION

E(€

/mln

)

Roma, 15 maggio 2007 54

Volumi della riscossioneConsiderazioni

L’incremento delle riscossioni previsto a Piano è realizzabile solo a condizione

che:– il carico dei ruoli ricevuto dagli Enti venga significativamente migliorato sotto il profilo

qualitativo e venga mantenuto quantitativamente almeno costante. Il rispetto di tali

obiettivi richiede, quindi, anche il coinvolgimento diretto degli azionisti di riferimento,

Agenzia delle Entrate ed INPS;– sia realizzato il processo di riorganizzazione ed ottimizzazione dell’approccio alla

riscossione coattiva, previsto dal Piano Industriale, e siano resi completamente fruibili

gli innovativi strumenti di riscossione attribuiti dal legislatore.

Roma, 15 maggio 2007 55

Dati economico-finanziari prospettici Risultato economico previsionale

Conto Economico prospettico per il triennio 2007-2009Valori in €/000

2007 2008 2009 Ricavi 1.201.631 1.203.154 1.019.331

Ricavi da riscossione 796.631 893.154 1.019.331Ricavi da indennità fissa 405.000 310.000 0

Costi della gestione operativa 873.117 861.804 859.259Costi di produzione 274.884 298.363 303.340Spese per il personale 504.690 474.833 471.786Spese generali 93.543 88.608 84.133

Risultato Gestione Operativa 328.514 341.350 160.072Gestione Finanziaria (50.804) (44.820) (39.434)

Risultato Gestione Lordo 277.710 296.530 120.638Ammortamenti e rettifiche (50.105) (87.876) (70.560)

Risultato Ante Imposte 227.605 208.655 50.078Imposte e tasse 109.575 101.599 40.756

Risultato Netto 118.030 107.055 9.322

Roma, 15 maggio 2007 56

Dati economico-finanziari prospettici Risultato economico previsionale

RicaviI ricavi evidenziano un andamento decrescente, in conseguenza dell’effetto congiunto:

– della progressiva riduzione e definitiva eliminazione (2009) del contributo a carico dello Stato (indennità fissa);

– di una diminuzione dei ricavi per il recupero delle spese connesse all’attività di riscossione, per la prevista razionalizzazione ed ottimizzazione delle azioni di recupero coattivo;

– dell’incremento dei volumi di riscossione;– dell’applicazione delle nuove norme che pongono a carico dei

debitori, in tutto o in parte, gli aggi di riscossione con conseguente effetto positivo sui ricavi;

– dell’incremento dei ricavi derivanti dai nuovi servizi nei confronti della P.A.

Roma, 15 maggio 2007 57

Dati economico-finanziari prospettici Risultato economico previsionale

Costi

L’andamento dei costi della gestione operativa nel triennio

presenta un andamento complessivamente decrescente, pur in

presenza di significativi investimenti per l’attuazione delle azioni

previste nel presente Piano Industriale.

In particolare:– l’andamento dei costi di produzione presenta un trend in

controtendenza rispetto ai dati complessivi dei costi della gestione in

quanto risente sia dell’incremento dei volumi lavorati, che

dell’impatto dei costi relativi alle attività del presente piano

industriale;

(Segue)

Roma, 15 maggio 2007 58

Dati economico-finanziari prospettici Risultato economico previsionale

– le spese per il personale presentano un andamento decrescente

come effetto, in particolare, dell’attivazione delle politiche di

razionalizzazione della spesa, tra cui l’utilizzo del Fondo Esuberi. Le

spese per la formazione presentano un andamento crescente come

effetto dell’incremento degli interventi formativi connessi al processo

di riorganizzazione complessiva del Gruppo;– Le spese generali evidenziano un andamento decrescente come

effetto della riduzione dei costi derivante dalla razionalizzazione

della spesa stimata in circa il 10% nel triennio, connessa agli effetti

relativi ad un maggiore coordinamento degli acquisti a livello di

Gruppo.

Roma, 15 maggio 2007 59

Dati economico-finanziari prospettici Piano degli investimenti

Il Conto Economico previsionale considera anche i costi connessi

allo sviluppo dei Piani delle attività per l’implementazione delle

scelte strategiche.

Valori in €/000

Progetto 2007 2008 2009

Riscossione e Back Office 1.039 4.617 4.708

Canali (Sportelli) 5.910 22.384 8.428

Canali (Contact Center e web) 215 1.197 3.961

Approvvigionamento e Logistica 399 1.906 2.684

Pianificazione e Controllo 78 1.091 1.478

Amministrazione e Contabilità 216 2.295 1.926

Finanza 58 266 252

Risorse Umane 285 2.737 1.437

Organizzazione e Sistemi 6.357 26.061 29.336

Internal Audit 319 816 501

Progetto D.Lgs. 231/01 95 603 75

Integrazioni societarie 1.100 2.000 400

Fiscalità Locale 169 450 509

Totale 16.241 66.424 55.694

Roma, 15 maggio 2007 60

Dati economico-finanziari prospettici Considerazioni

Le dinamiche attese delle performance di riscossione e

l’evoluzione della struttura di remunerazione del servizio prevista

dalla normativa comportano un progressivo e significativo

miglioramento del rapporto tra costi a carico dello Stato e volumi

di riscossione.

Tale rapporto, con riferimento ai ruoli statali, era pari al 26% nel

2006, mentre è prevista una riduzione al 15% per il 2007, all’11%

per il 2008 e, per effetto della completa eliminazione dell’indennità

di presidio, al 2% per il 2009.

Roma, 15 maggio 2007 61

Dati economico-finanziari prospettici Considerazioni

A fronte dei risultati economici positivi evidenziati nel conto

economico previsionale, si rileva che una riduzione di un punto

percentuale della riscossione di ruoli di enti statali e previdenziali,

rispetto agli obiettivi previsti nel presente Piano, si riflette in una

riduzione del risultato netto quantificabile in circa 2,18 milioni di

Euro nel 2008 e in circa 2,95 milioni di Euro nel 2009.

Al fine di garantire l’equilibrio economico del Gruppo anche nel

2009, i volumi di riscossione dovranno attestarsi a circa 5,85

miliardi di Euro, con una riduzione non superiore al 3,2% rispetto

alle previsioni di Piano (6,04 miliardi di Euro per enti statali e

previdenziali).

Roma, 15 maggio 2007 62

Dati economico-finanziari prospettici Considerazioni

Si evidenzia, inoltre, che l’incremento delle riscossioni, e quindi

dei ricavi, è realizzabile solo a condizione che il carico dei ruoli

venga significativamente migliorato sotto il profilo qualitativo e

venga mantenuto quantitativamente almeno costante.

Il rispetto di tali obiettivi richiede, quindi, anche il coinvolgimento

diretto degli azionisti di riferimento, Agenzia delle Entrate ed INPS.

In merito alla dinamica prevista dei ricavi della fiscalità locale, è

necessario segnalare che l’evoluzione del mercato, quale quella

che potrebbe derivare dall’estensione del canale di pagamento

“F24” per l’ICI, potrebbe incidere, anche significativamente, in

modo negativo sui risultati economici previsti.

Roma, 15 maggio 2007 63

Dati economico-finanziari prospettici Considerazioni

Anche alla luce di tali considerazioni, si osserva che i risultati

positivi previsti per gli esercizi 2007 e 2008 potranno essere

destinati ad incrementare la patrimonializzazione del Gruppo per

poter far fronte alle eventuali difficoltà connesse alla perdita

dell’indennità di presidio dal 2009.

Roma, 15 maggio 2007 64

Piano delle attivitàStruttura

Equitalia ha sviluppato un piano che comprende le azioni da

attuare per la realizzazione delle scelte strategiche illustrate,

articolato nel modo seguente:

Modello Organizzativo

Identità e Comunicazione

Integrazioni societarie/ Assetto societario

Servizi agli Enti

Roma, 15 maggio 2007 65

Piano delle attivitàStruttura

Il piano delle attività contiene per ciascuna area di riferimento:– il modello a tendere (obiettivo), declinato in termini di responsabilità

e ruoli previsti, modelli operativi/processi, strumenti e impatti sulle

risorse;– un modello transitorio che caratterizzerà la transizione al modello

a tendere in una logica di accentramento delle funzioni di indirizzo e

controllo con il mantenimento a livello di singole società della

maggior parte delle risorse e della gestione operativa dei processi

aziendali;– il piano di implementazione che comprende le azioni da

intraprendere e le attività da realizzare per attuare modello

transitorio e modello a tendere.

Roma, 15 maggio 2007 66

Piano delle attivitàContenuti

– Piano per la creazione e la diffusione della

nuova identità aziendale per garantire una forte

riconoscibilità del Gruppo Equitalia su tutto il

territorio nazionale attraverso:

• azioni di diffusione della nuova identità e dei

valori di cui Equitalia vuole farsi portatrice

• interventi di adeguamento di tutte le principali

componenti dell’identità, tra cui, in particolare, gli

sportelli ed i punti di contatto con il pubblico

– Piano di comunicazione rivolto ad instaurare un

rapporto privilegiato, trasparente ed efficace con

tutti gli attori di riferimento sia interni che

esterni.

Modello Organizzativo

Identità e Comunicazione

Integrazioni societarie/ Assetto societario

Servizi agli Enti

Roma, 15 maggio 2007 67

Piano delle attivitàContenuti

Il Piano relativo al Modello Organizzativo è stato articolato nelle

seguenti aree funzionali:

Modello Organizzativo

Identità e Comunicazione

Integrazioni societarie/ Assetto societario

Servizi agli Enti

Riscossione e Back Office

Canali

Approvvigionamento e Logistica

Pianificazione e Controllo

Amministrazione e Contabilità

Finanza

Risorse Umane

Organizzazione e Sistemi

Internal Audit

D.Lgs. 231/01

Roma, 15 maggio 2007 68

Piano delle attivitàContenuti

Per ciascuna area funzionale del Modello

Organizzativo, il Piano delle attività comprende:– Piano di interventi per la realizzazione del

nuovo Modello Organizzativo, del nuovo

approccio alla riscossione coattiva, dei servizi

al contribuente e del nuovo sistema

informativo aziendale, coerentemente alle

seguenti linee:• accentramento delle funzioni di Governance;• accentramento delle funzioni di Produzione

anche attraverso la delocalizzazione presso

strutture territoriali;

Modello Organizzativo

Identità e Comunicazione

Integrazioni societarie/ Assetto societario

Servizi agli Enti

(Segue)

Roma, 15 maggio 2007 69

Piano delle attivitàContenuti

• interventi sulle strutture e sui canali di

distribuzione (Rete) finalizzati alla

razionalizzazione dei processi e della rete

territoriale e al miglioramento del servizio di

Front end;• Introduzione di soluzioni informatico/gestionali

finalizzate al miglioramento dell’efficienza

complessiva della riscossione ed allo sviluppo

degli strumenti delle funzioni di supporto.

– Piano delle iniziative di omogeneizzazione ed

integrazione delle diverse realtà, attraverso

l’attuazione del modello “transitorio”.

Modello Organizzativo

Identità e Comunicazione

Integrazioni societarie/ Assetto societario

Servizi agli Enti

Roma, 15 maggio 2007 70

Piano delle attivitàContenuti

– Piano per la progressiva integrazione degli

Agenti della riscossione finalizzata alla

riduzione degli stessi ed, in particolare, alla

riduzione delle situazioni di problematicità e/o

di inefficienza.

Modello Organizzativo

Identità e Comunicazione

Integrazioni societarie/ Assetto societario

Servizi agli Enti

Roma, 15 maggio 2007 71

Piano delle attivitàContenuti

– Piano di interventi per il miglioramento dei

servizi agli enti e di sviluppo di servizi innovativi

ed a valore aggiunto per la Pubblica

Amministrazione.

Modello Organizzativo

Identità e Comunicazione

Integrazioni societarie/ Assetto societario

Servizi agli Enti

Roma, 15 maggio 2007 72

Piano delle attivitàEsempio

Roma, 15 maggio 2007 73

Piano delle attivitàEsempio

Roma, 15 maggio 2007 74

Piano delle attivitàEsempio

Roma, 15 maggio 2007 75

Piano delle attivitàEsempio

Roma, 15 maggio 2007 76

Piano delle attivitàEsempio

Roma, 15 maggio 2007 77

Piano delle attivitàOrganizzazione e sistemi – Modello a tendere

Sistema informativo aziendaleIn funzione della necessità di garantire la continuità dei servizi esistenti è necessario articolare l’azione di revisione dei sistemi informativi lungo tre direttrici fondamentali:

– manutenzione e omogeneizzazione delle soluzioni esistenti garantendo l’equilibrio del sotto-sistema economico composto dalle Società del Gruppo e dai fornitori esterni che erogano servizi applicativi e gestionali;

– completo rifacimento delle soluzioni applicative di riferimento (core e non core), garantendo, rispetto alle diverse esigenze di Business, la massima copertura funzionale e caratteristiche di flessibilità e modularità tali da permettere una loro adozione senza grossi vincoli e criticità;

– gestione di specifici interventi di integrazione architetturale e funzionale utilizzando tecnologie e standard di mercato.

Roma, 15 maggio 2007 78

Piano delle attività Organizzazione e Sistemi - Modello a tendere

Il Sistema informativo sarà strutturato su 2 livelli:• Infrastrutture ed Applicazioni di Base: insieme di infrastrutture hw e/o

di applicazioni sulle quali sono inseriti i diversi moduli applicativi “verticali”;

• Applicazioni Verticali: insieme di applicazioni funzionali alle esigenze di ogni singola area aziendale.

SecurityIdentity

Managem.Access Control

Hardware, Network and Communications

StorageReteLAN

ReteInternet

ReteWAN

Servers MainframePC / LPT

Antivirus Recovery

INF

RA

ST

RU

TT

UR

E e

d A

PP

LIC

AZ

ION

I D

I B

AS

E

TelefoniaMobile

Call Center

DATACENTER

TelefoniaFissa

FirewallContentFiltering

Intrusion Detection

Proxy Backup

Groupware & Collaboration

Business Continuity

ProjectManagement

Email PEC Collaboration Groupware

Customer Care

Portale CRM CTI / IVR.Contact Center

Enterprise application Integration

ETLIntegrationMiddleware

Master DataManagement

BusinessProcess

Management

Data analysis & Reporting

DatabaseData

WarehouseReporting.

Others

Sistemi Operativi

Office Automation

AP

PL

ICA

ZIO

NI

VE

RT

ICA

LI

Asset Management

HR Services

PropertyManagem.

Contract Managem.

AssurancesManagem.

MonitoringReporting

Sicurezza e Normativa

Internal Audit & Risk ManagementAudit

PlanningAudit

Managem.Risks

RegistersPerformanceManagement

Risk &Control

Assessm.

HR PortalFormazionePersonale

SkillManagement

SelezionePersonale

GestioneGiuridica

GestionePrevidenziale

GestioneAmministrativa

ValutazionePersonale

MonitoringReporting

AFC

Amministrazione Finanza PianificazioneControllo diGestione

AcquistiStruttura di

E-ProcurementAcquisti

MonitoringReporting

Logistica e Magazzino

Gestione processi di Riscossione

GestioneRuoli

ContoFiscale

GestioneVersamenti

UnificatiGestioneEx-SACC

GestioneBase di Dati

Gestione Fiscalità Locale

GestioneICI

AltreGestioni

GestioneTARSU

Knowledge ManagementWorkflow

Management

BusinessProcessWorkflow

Web Content

Management

ConservazioneSostitutiva

DocumentManagement

DocumentImaging

RecordManagement

E-FormProtocolloInformatico

Roma, 15 maggio 2007 79

Piano delle attività Organizzazione e Sistemi - Modello a tendere

La funzione Organizzazione e Sistemi prevederà apposite aree di competenza tipiche organizzative e di sistemi informativi, nonché aree che, con valenza trasversale, copriranno le esigenze in termini di program e project management e di individuazione e disegno di nuove soluzioni organizzative e tecnologiche a supporto del business (ricerca, progettazione e innovazione).

Program & Project Management

Ricerca, Progettazione, Innovazione

Organizzazione Sistemi Informativi

Roma, 15 maggio 2007 80

Considerata l’attuale situazione di disomogeneità degli Agenti e la

numerosità delle iniziative previste nel Piano Industriale da

sviluppare nel periodo transitorio,

la funzione assumerà un ruolo di governo e coordinamento

dell’intero processo di riorganizzazione, con l’obiettivo di rendere

coerenti, sotto il profilo dei contenuti, attività e tempi, le diverse

iniziative che coinvolgono le Società partecipate

e supporterà in termini di project management le diverse iniziative di

implementazione del modello organizzativo, garantendo unitarietà di

approccio e coerenza complessiva.

Piano delle attività Organizzazione e Sistemi - Modello transitorio

Roma, 15 maggio 2007 81

Piano delle attività Organizzazione e Sistemi - Piano di Implementazione

Macro-azioni realizzative

Gli interventi relativi ai Sistemi informativi sono compresi nelle

seguenti macro-aree di riferimento:

– SICUREZZA & RISK MANAGEMENT

– GOVERNANCE IT

– GESTIONE DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE

2007 2008 2009 > 2009

– ADOZIONE DEI NUOVI SISTEMI APPLICATIVI

– GESTIONE DELLA SITUAZIONE ATTUALE

I nterventi

– SICUREZZA & RISK MANAGEMENT

– GOVERNANCE IT

– GESTIONE DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE

2007 2008 2009 > 2009

– ADOZIONE DEI NUOVI SISTEMI APPLICATIVI

– GESTIONE DELLA SITUAZIONE ATTUALE

I nterventi

Roma, 15 maggio 2007 82

Gestione della situazione attuale

Iniziative di transizione;

Coordinamento sviluppi;

Copertura applicativa;

Consolidamento prime strutture CED;

Consolidamento CED su una struttura di gestione unitaria.

1.5 Consolidamento CED su una struttura di gestione unitaria

1.3 Copertura applicativa

1.4 Consolidamento prime infrastrutture CED

1.2 Coordinamento sviluppi

2007 2008 2009 > 2009

1.1 Iniziative di transizione

GESTIONE SITUAZIONE ATTUALE

I nterventi

1.5 Consolidamento CED su una struttura di gestione unitaria

1.3 Copertura applicativa

1.4 Consolidamento prime infrastrutture CED

1.2 Coordinamento sviluppi

2007 2008 2009 > 2009

1.1 Iniziative di transizione

GESTIONE SITUAZIONE ATTUALE

I nterventi

Piano delle attività Organizzazione e Sistemi - Piano di Implementazione

Roma, 15 maggio 2007 83

Adozione dei nuovi sistemi applicativi

Applicativi per la Riscossione;

Applicativi Gestionali.

2.2 Applicativi gestionali (ERP, Contact center, Datawarehouse)

2007 2008 2009 > 2009

2.1 Applicativo per la Riscossione

SVILUPPO E ADOZIONE DEI NUOVI APPLICATIVI

I nterventi

2.2 Applicativi gestionali (ERP, Contact center, Datawarehouse)

2007 2008 2009 > 2009

2.1 Applicativo per la Riscossione

SVILUPPO E ADOZIONE DEI NUOVI APPLICATIVI

I nterventi

Piano delle attività Organizzazione e Sistemi - Piano di Implementazione

Roma, 15 maggio 2007 84

Piano delle attività Organizzazione e Sistemi - Piano di Implementazione

Applicativo per la Riscossione

Prevede il disegno e lo sviluppo di una nuova soluzione

applicativa unitaria per la gestione dei processi core di

riscossione, gestione Ruoli, delle basi di dati, dei versamenti

unificati, ex-Sac e conto fiscale, e la successiva implementazione

di tale soluzione a livello di Gruppo.

La definizione e realizzazione della soluzione applicativa unitaria,

rappresenta per Equitalia il progetto di riferimento nell’ambito dei

sistemi informativi aziendali, in quanto elemento fondamentale per

il corretto raggiungimento dei diversi obiettivi strategici.

Roma, 15 maggio 2007 85

Piano delle attivitàOrganizzazione e Sistemi - Piano di Implementazione

Tale soluzione avrà gli impatti e interdipendenze con le altre

iniziative progettuali.

Roma, 15 maggio 2007 86

Gestione del processo di integrazione

Rete unitaria (spc) e telefonia;

Knowledge management;

Infrastruttura e servizi di base;

Asset management (logistica);

Human resources.

3.3 Infrastruttura e Servizi di Base

3.4 Asset Management (Logistica)

3.2 Knowledge Management

2007 2008 2009 > 2009

3.1 Rete UnitariA (SPC) e Telefonia

GESTIONE DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE

I nterventi

3.3 Infrastruttura e Servizi di Base

3.4 Asset Management (Logistica)

3.2 Knowledge Management

2007 2008 2009 > 2009

3.1 Rete UnitariA (SPC) e Telefonia

GESTIONE DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE

I nterventi

Piano delle attivitàOrganizzazione e Sistemi - Piano di Implementazione

Roma, 15 maggio 2007 87

Sicurezza e Risk Management

Le linee di intervento sono focalizzate sui seguenti temi:– introduzione di sistemi per la gestione degli accessi (Identità

Federata);– adozione delle tecnologie della sicurezza a livello applicativo;– adozione di tecnologie di sicurezza per la multicanalità

(accesso sicuro da Internet ecc.);– adozione di specifiche tecnologie e infrastrutture per la

gestione delle tematiche di Business Continuity e Disaster

Recovery

Piano delle attivitàOrganizzazione e Sistemi - Piano di Implementazione

Roma, 15 maggio 2007 88

Governance IT

Le linee di intervento sono focalizzate sulla definizione della

metodologia, degli strumenti e degli standards di riferimento:– per il monitoraggio e controllo qualità dei processi ed attività; – per il controllo qualità delle forniture di beni/servizi e

definizione standard essenziali che il fornitore / produttore

deve garantire;– per la gestione operativa.

Piano delle attivitàOrganizzazione e Sistemi - Piano di Implementazione

Roma, 15 maggio 2007 89

Piano delle attività Organizzazione e Sistemi – Piano di implementazione

Strumento Operativo

Azioni necessarie al coordinamento e al governo delle

attività:

• favorire la collaborazione e la condivisione delle informazioni• gestire processi e progetti • fornire strumenti di comunicazione bidirezionale e personalizzata

Creazione di utenti e gruppi:diversi livelli di conoscenza, attraverso una gerarchizzazione delle informazionidiversi profili con diritti di azione specifici (amministratore-collaboratore-lettore)

Roma, 15 maggio 2007 90

progetti –documenti – anagrafica – rubrica - community

Piano delle attività Organizzazione e Sistemi – Piano di implementazione

Roma, 15 maggio 2007 91

Aree riservate e strumenti operativi

Area progetti

Progetto A

Progetto C

Progetto B notizie

Prenotazione sala riunioni

Suggerimenti

I tuoi task

RSS

Progetto CProgetto D

Progetto E

Ultimi modifiche avanzamento progetti

Progetto B Azione da utente y

Progetto C Completato task z

Progetto B Runione

Progetto C documentazione

Progetto A

Data | benvenuto Mario Rossi I miei dati

Sondaggio

Progetti Home Documenti Community Anagrafica Contatti

Cerca contatti

vai

contatto

Motore di ricerca

comunicati

Rassegna stampa

link

Aggregati di dati provenienti da sottositi

Comunicazione internaApplicazione

Strumenti di Feedback Comunicazione esterna

Menu principale

Piano delle attività Organizzazione e Sistemi – Piano di implementazione