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Efficienza e risparmio energetico Ambiente Impianti Edificio Rinnovabili Combustibili Media partner di ENERGIA DINTORNI e IL CTI INFORMA Rivista del Comitato Termotecnico Italiano – Energia e Ambiente •Dossier CTI: Impianti alimentati a biomassa solida - Tutte le attività in corso sul tema •Diagnosi energetiche di edifici pubblici: arrivano le linee guida ENEA •Diagnosi energetiche e sistemi di gestione dell’energia FEBBRAIO 2019

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Efficienza e risparmio energetico • Ambiente • Impianti • Edificio • Rinnovabili • Combustibili

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ENERGIA DINTORNIeIL CTI INFORMA

Rivista del Comitato Termotecnico Italiano – Energia e Ambiente

• Dossier CTI: Impianti alimentati a biomassa solida - Tutte le attività in corso sul tema

• Diagnosi energetiche di edifici pubblici: arrivano le linee guida ENEA

• Diagnosi energetiche e sistemi di gestione dell’energia

FEBBRAIO 2019

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Direttore responsabileDario Tortora

Coordinamento tecnicoComitato Termotecnico ItalianoEnergia e Ambiente

RedazioneDario Tortora (Coordinamento)Mattia MerliniLucilla LuppinoNadia Brioschi (Segreteria)

Hanno collaborato a questo numeroPiero BonelloMauro BragaValter FrancescatoVincenzo GenisioMarco MartinettoDario MolinariGiovanni MuranoRoberto NidasioAntonio PanviniGiuseppe PinnaFrancesco SpizzicoAlessandro Zaggia

Direzione, pubblicità, redazione e amministrazioneEIOMCentro Direzionale Milanofiori Strada 1, Palazzo F1, Milanofiori20090 Assago (MI)Tel. 02 55181842Fax 02 55184161

Sommario

Editoriale 5Siamo sicuri che la normazione tecnica aiuta?

News e attualità 6Diagnosi energetiche di edifici pubbliciArrivano le linee guida ENEA

Certificatore Energetico degli Edifici - Nuova sessione d’esame

Sistemi di Gestione della Sicurezza - Nuovo corso di formazione

Prestazione energetica degli edifici - Il convegno CTI a MCE in the City

Dossier CTI 10Impianti alimentati a biomassa solidaTutte le attività in corso sul tema

Prodotti e Soluzioni 18RENOVISTOTEM ENERGY

Attività CTI 20Collettori solari assemblati su specificaAggiornata la UNI EN 12977-1

UNI/TS 11300-2:2019 - Pubblicata la nuova versione 2019

Recipienti a pressione - Pubblicato il “pacchetto” delle UNI EN 13445

Trattamento dell’acqua negli impianti termiciAvviata l’inchiesta pubblica finale

Celle frigorifere - In pubblicazione la seconda parte della UNI EN 16855

Materiali isolanti - In Italia la plenaria del CEN/TC 88

Diagnosi energetiche e sistemi di gestione dell’energia

Esperti in Gestione dell’Energia - Qualcosa cambierà

Attività normativa del CTI 28

3

Via Scarlatti, 2920124 MilanoTel. 02 2662651Fax 02 [email protected]

Il Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente (CTI), ente federato all’UNI per il settore termotecnico, elabora norme tecniche e altri documenti prenormativi (guide e raccomandazioni) a supporto della legislazione e del mercato grazie alla collaborazione di associazioni, singole imprese, enti ed organi pubblici.

IL CTI INFORMA

Scopri i vantaggi di essere socio CTI

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Siamo sicuri che la normazione tecnica aiuta?

Direzione CTI

EditorialeIL CTI INFORMA 5

Il CTI è chiamato spesso in convegni ed eventi pubblici per aggiornare gli operatori sugli sviluppi dei lavori normativi e ancora recentemente è capitato di disquisire sull’eccessiva proliferazione di norme tecniche. Quando si entra in questo ambito riemerge anche la confusione che porta ad accomunare legislazione e normazione. Per chi lavora allo sviluppo di norme e specifiche tecniche la differenza è evidente, ma sicuramente per il grande pubblico non è così e questo deve far pensare una volta ancora che non si fa mai troppa informazione.

Ma andiamo con ordine.

Legislazione e normazione. Rappresentano due piani completamente differenti per definire requisiti e regole, anche quan-do legati in maniera salda come quelle direttive o decreti che richiamano espressamente le norme tecniche. Queste ultime infatti sono per la maggior parte elaborate su base volontaria e solo successivamente vengono recepite dal legislatore che a sua volta lascia il giusto grado di libertà agli operatori (i veri attori) nel definirle. Non è una differenza significativa?

Troppe norme tecniche. Per rispondere a questa critica pensiamo sia utile evidenziare che sempre più il mercato non accetta un prodotto privo di etichetta, un servizio “autopromosso” o un ristorante non recensito. Per rendere tutto ciò leggibile, confrontabile e verificabile, non è normale definire delle regole consensuali? Altrimenti regnerebbe la confu-sione totale. Ma sembra che il cosiddetto affetto NIMBY* si stia diffondendo anche nel nostro settore: è giusto normare ma non nel mio ambito operativo.

Trasferendo quindi questo concetto al contesto energetico, perché fare una eccezione e lasciare mano libera all’improv-visazione, alla soggettività, alla confusione?

Rimane un ultimo punto. Sviluppare ed essere conformi alle norme tecniche quanto costa? Per rispondere a questa domanda ci vengono in aiuto alcuni studi specifici, l’ultimo dei quali elaborato nel 2018 per gli enti di normazione* del nord Europa a cui si rimanda per ulteriori dettagli. In sintesi il rapporto dice che la normazione negli ultimi 40 anni ha influenzato circa il 39% la crescita della produttività del lavoro e il 28% la crescita del PIL dei Paesi interessati dallo studio. Inoltre il 73% delle aziende ritiene che i benefici (maggior competitività, minor rischio, miglior confidenza per il cliente) siano nettamente superiori ai costi sostenuti. È sufficiente?

Tutto questo ovviamente non significa normare tutto, ma deve motivare maggiormente il mercato a fare delle scelte e decidere dove porre l’asticella. La strada è quella.

*Not In My Back Yard**Rapporto “The influence of standards on the nordic economies. Menon 31/2018

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News e attualità6 Febbraio 2019

Nel mese di gennaio l’ENEA ha pubblicato le linee guida per l’esecuzione delle diagnosi energetiche di edifici pubblici scolastici e uffici. Il documento è stato realizzato nell’ambito del Progetto ES-PA “Energia e Sostenibilità per la Pubblica Amministra-zione”. La finalità del lavoro è facilitare l’esecuzione delle diagnosi energetiche e organizzarne i risultati in archivi fruibili per eventuali confronti tra i fabbiso-gni energetici degli edifici esistenti e quelli di riferi-mento per la medesima destinazione d’uso. Si vuole altresì rafforzare le capacità tecniche dei funzionari regionali e degli Enti Locali nella pianificazione delle policy per il miglioramento del livello di effi-

cienza energetica dei territori. Le linee guida semplificheranno l’esecuzione delle diagnosi energetiche, in quanto descrivono nel dettaglio la procedura da seguire (inventario ener-getico, determinazione degli indicatori di presta-zione energetica, individuazione degli interventi di miglioramento della prestazione energetica, imple-mentazione delle simulazioni del comportamento del sistema edificio-impianto e analisi costi-benefici degli interventi). Le linee guida sono disponibili sul sito dedicato da ENEA al progetto ES-PA.

Giovanni Murano [email protected]

Diagnosi energetiche di edifici pubbliciArrivano le linee guida ENEA

Certificatore Energetico degli EdificiNuova sessione d’esame

Il prossimo 27 marzo a Milano, presso la sede del CTI, si terrà una sessione d’esame per qualificarsi “Certificatore Energetico degli Edifici” ai sensi del DPR 75/2013, predisposto per chi ha frequentato nei mesi scorsi il corso “Certificatore Energetico degli Edifici - Li-nee guida nazionali”.L’esame sarà composto da una prova scritta e una ora-le alle quali si potrà accedere con la consegna di un esempio di calcolo della prestazione energetica di un edificio, sviluppato applicando la procedura nazionale e completo di relazione. La prima prova scritta sarà co-stituita da un test di 30 domande a risposta chiusa ver-tenti sugli argomenti trattati nelle lezioni. La prova sarà considerata superata con almeno 24 risposte corrette. Il tempo limite per il completamento della prova verrà fissato in 45 minuti.Il candidato che supererà la prima prova scritta potrà accedere alla prova orale, della durata di 20 minu-

ti, nel corso della quale verrà discussa la relazione accompagnatoria dell’esempio di calcolo, che dovrà riguardare un caso studio relativo a un edificio scelto dal candidato e rappresentativo della complessità delle problematiche che il certificatore può incontrare nella sua attività.L’esame si terrà il giorno 27 marzo 2019 secondo il seguente orario: - Registrazione dei candidati: dalle ore 9:30 alle ore 9:55 del giorno d’esame.

- Prova scritta: dalle ore 10:00 alle ore 10:45 per tutti i candidati.

- Prova orale: dalle ore 11:00. L’accesso alla sessione orale avverrà seguendo l’ordine di iscrizione all’esame. La prova avrà durata indicativa di 20-25 minuti per ogni iscritto.

Nel caso il numero di iscritti sia superiore a 12, l’orga-

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News e attualitàIL CTI INFORMA 7

nizzazione si riserva di effettuare una seconda sessione orale il giorno 28 marzo 2019 con inizio alle ore 10:00. La locandina e tutte le informazioni in merito alle modalità di iscrizione e di esecuzione dell’esame

sono disponibili nell’area del sito CTI “Corsi”.

Lucilla [email protected]

Nell’area del sito CTI dedicata ai corsi è pubblicata la nuova locandina del corso frontale “Effettuazione di Audit sui Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGS) per la Prevenzione degli Incidenti Rilevanti (PIR)”.Il corso si svolgerà a Milano nei giorni 14 e 15 maggio 2019, sotto il coordinamento dell’ing. Do-menico Barone.La durata complessiva del corso è di 16 ore, equa-mente suddivise in due giornate di 8 ore.La prima giornata, dopo un’introduzione sui con-tenuti delle norme di riferimento, sarà inizialmente dedicata alla presentazione di un caso concreto relativo agli audit in uno stabilimento di tipo com-plesso (stabilimento Infineum di Vado Ligure, che effettua operazioni di formulazione, produzione e commercializzazione di additivi per olio lubrificante e carburanti) nel quale, oltre alle operazioni di ca-

rico, scarico e stoccaggio delle sostanze pericolose, si effettuano attività di processo quali sintesi, distil-lazione, miscelazione, ecc. Successivamente sarà avviata la fase di analisi degli elementi fondamen-tali di un SGS-PIR da sottoporre ad audit secondo la UNI 11226-1.La seconda giornata sarà dedicata all’applicazione pratica delle modalità di conduzione dell’audit, alla compilazione delle liste di controllo e all’illustrazio-ne delle attività di valutazione complessiva del SGS-PIR e stesura del rapporto di audit.Nel dettaglio i contenuti del corso sono i seguenti: - Introduzione alle norme UNI sulla Prevenzione de-gli Incidenti Rilevanti (PIR) - Presentazione di un caso pratico con descrizione dello stabilimento e del SGS-PIR - Approfondimento dei contenuti della UNI 11226-1:2017 - Applicazione pratica della conduzione dell’audit secondo la UNI 11226-1 - Compilazione delle liste di controllo ed attribuzio-ne del punteggio - Valutazione complessiva del SGS-PIR e stesura del rapporto di audit - Test finale di autovalutazione dell’apprendimento dei contenuti del corso

La locandina e tutte le informazioni in merito alle modalità di iscrizione sono disponibili nell’area del sito CTI “Corsi”.

Lucilla Luppino [email protected]

Sistemi di Gestione della SicurezzaNuovo corso di formazione

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News e attualità8 Febbraio 2019

IL CTI organizza un interessante convegno sul tema della prestazione energetica degli edifici dal titolo “Come cambierà la normativa tecnica di riferimento”, in programma il 18 marzo p.v. a Milano, presso la Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provin-cia di Milano.L’argomento trattato verterà sull’analisi della nuova linea strategica adottata a livello europeo dal CEN, in base alla quale sono state riviste, anche in maniera profonda, le metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici, sono stati cambiati alcuni approcci generali e si è iniziato a parlare di metodi dinamici-orari. Tutto ciò considerando anche che, a marzo 2018, sono cambiate tutte le norme EN di riferimento elaborate su mandato della Commissione Europea.Alla luce di ciò, si stanno quindi rivedendo le UNI/TS 11300, ormai vecchie di dieci anni, affinché sia-no allineate alla normativa europea come richiede il legislatore.Il workshop organizzato dal CTI mira a far capire co-

me si possano recepire tutte queste novità nel miglior modo possibile, in coerenza con il contesto nazionale e con quanto fatto finora, analizzando pregi e difetti, punti di forza e criticità del nuovo pacchetto di norme tecniche e definendo il percorso di breve e medio termine, che verrà seguito per raggiungere l’obiettivo prefissato.Il convegno rientra nella seconda edizione della Ma-nifestazione “MCE IN THE CITY”, organizzata da MCE – Mostra Convegno Expocomfort, che annovera il CTI tra i membri del suo Comitato Promotore, con il patrocinio del Comune di Milano.L’evento avrà luogo dal 18 al 24 marzo 2019 in tre piazze del centro storico di Milano: Largo Cairoli, Via Dante e Piazza Cordusio.In contemporanea si svolgerà anche la “Settimana del-le Energie Rinnovabili”, che proporrà ulteriori iniziati-ve dedicate a edifici sostenibili, studi di progettazione e numerose altre attività. Il programma sarà quindi intenso e ricco di contenuti e spunti interessanti non solo per gli operatori del

settore delle prestazioni energetiche degli edifici e i soggetti istituzionali competenti in materia, ma anche per studenti, professioni e sempli-ci cittadini, che desiderano essere informati e tenersi aggiornati su te-matiche ampiamente note e il cui valore e la cui importanza sono pubblicamente riconosciuti.Per partecipare al convegno CTI è necessario iscriversi alla pagina del sito “Eventi”.

Ricordiamo che le iscrizioni sono già aperte e a numero chiuso.

Lucilla Luppino [email protected]

Prestazione energetica degli edificiIl convegno CTI a MCE in the City

Enerblu Cogeneration progetta e produce i suoi impianti di cogenerazione a biogas in Italia, nella sede di Lonigo (VI), avvalendosi di ingegneri e tecnici qualificati e di un proprio centro ricerche per lo sviluppo del prodotto.

I componenti sono appositamente progettati per ottenere la massima qualità ed affidabilità degli impianti, seguendone da vicino tutto il ciclo di produzione e post-vendita.

Enerblu Cogeneration inoltre fornisce un capillare servizio di manutenzione su tutto il territorio nazionale grazie al suo service interno e alle officine mobili.

La nostra gamma di package di cogenerazione a biogas è la più completa ad oggi sul mercato.

BIOGASL’alimentazione dei cogenera-tori con biogas da depurazione acque reflue, trattamento rifiu-ti e scarti zootecnici, realizzata attraverso processi di digestio-ne anaerobica, risulta un’ottima soluzione per associare ai servizi di valorizzazione dell’ambiente anche i benefici economici de-rivanti dall’utilizzo di una fonte rinnovabile.

www.enerblu-cogeneration.com

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REC2 360 BIO 360 473 90,4

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Dario Molinari – [email protected]

Il tema della biomassa è sempre stato di primaria im-portanza all’interno delle Commissioni Tecniche (CT) del CTI, tanto che al momento sono ben cinque le CT che se ne occupano.Per affrontare le diverse tematiche coinvolte, le CT stanno lavorando su diversi aspetti. Partendo dalle norme di prodotto della serie EN 16510, di cui la CT 257 ha in incarico la stesura delle parti 2-6 (appa-recchi a pellet) e 2-7 (apparecchi a doppio combu-stibile pellet-legna), e arrivando alla revisione della EN 303-5, sulle caldaie con potenza fino a 500 kW. Sotto revisione c’è la UNI 10683, sull’installazione, manutenzione e verifica degli apparecchi a biomas-sa (CT 257), cui si collegano la revisione della UNI 10412 sulla sicurezza idronica e della UNI 8065 sul trattamento chimico dell’acqua negli impianti termici (entrambe portate avanti dalla CT 253). È in fase di stesura anche la norma sulla verifica dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, portata avanti dalla CT 258, per la verifica di sicurezza degli impianti esistenti e la loro valutazione; infine, per venire incontro anche alle richieste delle amministra-zioni, è in dirittura d’arrivo dopo una lunga fase di stesura la UNI 10389-2 sulle prove in campo degli apparecchi a pellet.In questo momento, quindi, il CTI è impegnato sulle norme di prodotto, installazione, sicurezza, verifica e indagini post installazione degli apparecchi a bio-massa; data la partecipazione di tutti gli stakeholders ai vari tavoli e la contemporaneità dei lavori sulle norme, si è posta particolare attenzione all’utilizzo di una terminologia comune e soprattutto nell’evitare sovrapposizioni e indicazioni diverse sullo stesso ar-gomento nei vari documenti.Una volta che le suddette norme saranno pubblicate, queste forniranno un terreno comune su cui costruire

i futuri documenti normativi, alcuni dei quali sono già in stato di prevalutazione normativa, come ad esempio la norma sull’installazione delle caldaie a biomassa.

APPARECCHI DI RISCALDAMENTO DOMESTICI A COMBUSTIBILE SOLIDO

Vincenzo Genisio – Membro della CT 257 “Stufe, caminetti e barbecue ad aria e acqua (con o senza caldaia incorporata)”

La nuova famiglia di norme EN 16510 “Apparecchi di riscaldamento domestici a combustibile solido” nasce con il preciso scopo di sostituire tut te le norme attualmente in vigore nel settore del riscal-damento domestico alimentato a combustile solido; nello specifico, essendo scaduti i periodi di revi-sione periodica degli standard attuali, si è deciso di rinnovare tutto lo scheletro normativo di questo settore. La struttura di questa nuova serie sarà così formata: - EN 16510-1 “General requirements and test methods” (parte generale pubblicata il 7 febbraio);

- EN 16510-2-1 “Roomheaters” (ex EN 13240); - EN 16510-2-2 “Inset appliances including open fires” (ex EN 13229);

- EN 16510-2-3 “Cookers” (ex EN 12815); - EN 16510-2-4 “Independent boilers - Nominal heat output up to 50 kW” (ex EN 12809);

- EN 16510-2-5 “Slow heat release appliances” (ex EN 15250);

- EN 16510-2-6 “Mechanically by wood pellets fed roomheaters, inset appliances and cookers” (ex EN 14785);

- EN 16510-2-7 “Mechanically by wood pellets fed roomheaters, inset appliances and cookers”.

Impianti alimentati a biomassa solidaTutte le attività in corso sul tema

Dossier CTI10 Febbraio 2019

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11IL CTI INFORMA Dossier CTI

A differenza di quanto avviene ora, ogni apparec-chio sottoposto a prove dovrà essere in linea sia con quanto richiesto dalla parte 1 (ossia la parte genera-le comune a tutti gli apparecchi), sia con la parte 2 applicabile alla specifica tipologia di prodotto.Novità abbastanza corposa è proprio l’introduzio-ne della parte 2-7, che darà finalmente modo ai costruttori di poter testare gli apparecchi a doppio combustibile (legna e pellet) e poter dichiarare le prestazioni del generatore in entrambe le condizioni di combustione.Ulteriori novità di rilievo di questa serie di norme, sono: - Implementazione della classificazione degli ap-parecchi stagni e indicazione delle relative prove specifiche da effettuare, naturalmente corredate da limiti e condizioni di sicurezza da mantenere;

- Modifica dei metodi di prova per gli apparecchi a legna, che saranno uniformati tra loro indipendente-mente dal tipo di apparecchio in questione;

- Modifica della parte riguardante gli apparecchi a pellet (EN 16510-2-6), che comprenderà anche gli apparecchi di cottura;

- Introduzione del concetto di analisi dei rischi sia per glia apparecchi a pellet, sia per quelli bi-com-bustibile;

- Rivoluzione del concetto di distanze di sicurezza dai prodotti infiammabili, attraverso l’introduzione di nuovi pannelli di misura e quindi di nuove distan-za da dichiarare;

- Applicazione delle condizioni di prova previste dalla EN 303-5 per quanto riguarda le temperature dell’acqua degli apparecchi che sfruttano questo liquido come fluido termovettore.

Con la piena entrata in vigore della serie EN 16510, diventerà priva di ogni utilità anche la CEN/TS 15883 che indica le modalità di esecuzione delle misurazioni di polveri, OGC ed NOX; l’approccio di queste nuove norme permetterà quindi di avere un

unico riferimento normativo per gli apparecchi a com-bustibile solido, senza bisogno di ricorrere ad altre normative “di supporto”.La pubblicazione della parte 1 è avvenuta a febbraio 2019, mentre per quanto concerne la serie della par-te 2 i tavoli tecnici sono ancora al lavoro per dirimere alcune questioni burocratiche che potrebbero pregiu-dicare l’armonizzazione delle nuove norme, situazio-ne assolutamente da evitare che vanificherebbe tutto il lavoro svolto finora. Una volta risolta la questione, ci sarà un periodo di coesistenza (verosimilmente del-la durata di tre anni) tra vecchie e nuove norme, per poi lasciare spazio alla sola EN 16510. Per la parte degli apparecchi a doppio combustibile (EN 16510-2-7), invece, la strada è un po’ più lunga, dato che non esiste una norma precedente da cui far partire i lavori e si tratta di fatto di una tipologia di generatori completamente nuova.La Commissione Tecnica nazionale si sta dando da fare su tutti i fronti, specialmente nell’ambito dei pro-dotti a pellet e di quelli a doppio combustibile; la CT 257 raccoglie infatti una rappresentanza di costrut-tori e laboratori tale da garantire un livello tecnico elevato e una competenza che permette di fornire un aiuto fattivo alle discussioni del CEN/TC 295 che si occupa della stesura proprio della EN 16510

LA SICUREZZA IDRONICA DEGLI IMPIANTI TERMICI AD ACQUA CALDA

Mauro Braga – Coordinatore della CT 253 - Componenti degli impianti di riscaldamento - Produzione del calore, generatori a combustibili liquidi, gassosi e solidi

La Commissione Tecnica 253 del CTI sta portando a termine l’importante lavoro di armonizzazione e aggiornamento delle norme UNI 10412 parte 1 e 2 sulla sicurezza idronica per gli impianti ad acqua calda (≤110°C).Il lavoro è stato particolarmente complesso dato che l’obiettivo è stato quello di redigere un testo unico sull’argomento e aggiornato con lo stato dell’arte, con

LA NUOVA SERIE SUGLI APPARECCHI DI RISCALDAMENTO DOMESTICI A COMBUSTIBILE SOLIDO, LA EN 16510, NASCE CON IL PRECISO SCOPO DI SOSTITUIRE TUTTE LE NORME ATTUALMENTE IN VIGORE NEL SETTORE

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le nuove tecnologie e con le fonti energetiche, anche rinnovabili, oggi disponibili.In particolare lo scopo è quello di rendere conforme e armonizzata la nuova UNI 10412 con l’ultima versione della Raccolta R-2009 di INAIL in vigore, che è il regolamento attuativo del DM 01-12-1975 e pertanto gerarchicamente superiore, anche se ormai tale riferimento legislativo risulta datato e con soluzio-ni non più rispondenti alle esigenze di alcune nuove tecnologie che si stanno affermando negli ultimi anni.Come se non bastasse la nuova norma UNI 10412, nella nuova versione senza limitazioni di potenza e valida per tutti i combustibili e generatori, non può essere in contrasto con l’evoluzione della normativa europea e in particolare con la EN 12828:2012 che fornisce indicazioni in qualche caso contrastanti con quelle della Raccolta R-2009 nazionale.I punti più critici sono ad esempio la scelta e il di-mensionamento della valvola di sicurezza e della pressione di taratura, considerando la relativa so-vrapressione di apertura, piuttosto che la formula di dimensionamento dei vasi di espansione, chiusi per ovviare all’aumento di volume del fluido termovettore con ovviamente risultati diversi seppur non molto lon-tani fra loro.Ciò è dovuto, oltre al diverso processo matematico, al fatto che possono o devono essere impiegati fluidi termovettori differenti (banalmente acqua condiziona-ta chimicamente o con aggiunta di glicole) e non solo acqua di acquedotto con coefficienti di dilatazione del fluido leggermente diversi.

Altro elemento critico di contrasto tra norma europea e legislazione nazionale è sicuramente l’intercettabi-lità dei vasi di espansione, dove la norma europea EN 12828:2012 consiglia la possibilità di isolare il vaso chiuso per poterne verificare periodicamente l’integrità e soprattutto la pressione precarica e quin-di permettere il corretto funzionamento dell’impianto,

evitando picchi di pressione e probabili reintegri di acqua. Il vaso di espansione infatti viene considerato da norma europea funzionale all’impianto e non organo di sicurezza (come invece lo considera la Raccolta R e quindi tassativamente non intercettabile idraulicamente dall’impianto).Secondo la visione della EN 12828 questa funzione è svolta dal pressostato di massima pressione ed eventualmente come ulteriore livello di sicurezza dal-la valvola di sicurezza opportunamente scelta.Ulteriore contraddizione, in questo caso tutta ita-liana, è quella di considerare il fluido termovetto-re dell’impianto nell’ormai datato DM 01-12-1975, unicamente l’acqua di acquedotto con le relative caratteristiche, che potrebbero però nascondere in-sidie per il corretto funzionamento nel tempo dell’im-pianto, dagli apparecchi agli organi di regolazione e controllo. Il Decreto del 26-06-2015 (cosiddetto “Decreto requisiti minimi degli edifici”) impone inve-ce il trattamento obbligatorio dell’acqua di impianto almeno come condizionamento chimico e quindi non più acqua “pura” come richiesto dalla legislazione e dalla Raccolta R”.Questo delicato lavoro di mediazione sui requisiti richiesti da normativa e legislazione nazionale re-datte in tempi successivi e con tecnologie differenti e la necessità di armonizzazione anche con normative europee con visioni e soluzioni a volte opposte, so-no stati oggetto di un continuo confronto all’interno della CT 253, anche con il coinvolgimento di INAIL. L’obiettivo è quello di elaborare una nuova norma, la UNI 10412, che sia di riferimento nel prossimo futuro per tutti gli operatori del settore: dai progettisti agli installatori, dai manutentori ai funzionari di verifica e controllo.

IL TRATTAMENTO ACQUA NEGLI IMPIANTI TERMICI

Alessandro Zaggia – Membro della CT 253 “Componenti degli impianti di riscaldamento - Produzione del calore, generatori a combustibili liquidi, gassosi e solidi”

Dossier CTI12 Febbraio 2019

LA REDAZIONE DELLA NUOVA UNI 10412, CHE NELLA NUOVA VERSIONE SI APPLICA SENZA LIMITAZIONI DI POTENZA E A TUTTI I COMBUSTIBILI E GENERATORI, DEVE NECESSARIAMENTE TENERE CONTO DELLA RACCOLTA R-2009 DI INAIL E DELLA EN 12828:2012

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13IL CTI INFORMA Dossier CTI

Il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 26 giugno 2015 relativo alla definizione dei requisiti minimi degli edifici ed il nuovo modello di libretto per gli impianti termici introdotto dal Decreto 10 febbraio 2014 considerano la norma UNI 8065 il riferimento per i trattamenti dell’acqua negli impianti per la climatizzazione e la produzione di acqua calda sanitaria. Per raggiungere elevati standard di effi-cienza, i moderni impianti termici utilizzano materiali costruttivi molto diversi (solo fra i metalli ricordiamo: ferro, alluminio, rame e loro leghe), devono operare in condizioni termiche spesso estreme (si pensi alle escursioni cui è soggetto un impianto solare) ed uti-lizzano componenti tecnologici innovativi rispetto al passato (si pensi ai circolatori a motore magnetico). In questa panoramica, la qualità del fluido termovet-tore ricopre un ruolo primario per il raggiungimento degli standard richiesti e per garantire il corretto fun-zionamento degli impianti stessi. È proprio per tenere conto dell’enorme salto evolutivo che l’impiantistica ha conosciuto negli ultimi due decenni, che si è reso necessario provvedere ad una revisione della norma UNI 8065.

Prima ancora che uno strumento prescrittivo, la nuova norma vuole essere uno strumento di conoscenza de-gli elementi essenziali del trattamento dell’acqua. La prima parte della norma è di carattere essenzialmente divulgativo ed è importante in quanto, troppo spesso, le problematiche del fluido termovettore vengono trascurate causando, così, gravi danni agli impianti. Conoscere i fondamenti del trattamento acqua è innanzitutto utile per eseguire delle scelte progettuali consapevoli, evitando, ad esempio, di utilizzare mate-riali incompatibili oppure di far funzionare gli impianti in condizioni insostenibili per il fluido termovettore. Dopo aver fornito una descrizione delle principali caratteristiche chimiche, chimico-fisiche e microbio-

logiche dell’acqua, è stato dedicato ampio spazio alle problematiche tipiche degli impianti termici quali: corrosioni, incrostazioni, depositi e contaminazioni microbiologiche. Particolare attenzione è stata dedi-cata alle diverse forme di corrosione che con maggior probabilità si possono manifestare distinguendole in funzione dei materiali (ferro e leghe, alluminio e leghe, rame e leghe, altri metalli) e dell’applicazione (produzione acqua calda sanitaria oppure climatiz-zazione). L’ultimo contributo della parte divulgativa è integralmente dedicato alle tipologie di trattamento realmente utili ed efficaci. Vengono descritti i tratta-menti fisici e chimico fisici (filtrazione, defangazione, disareazione, addolcimento, demineralizzazione) ed il condizionamento chimico. Alla parte divulgativa segue una parte prescrittiva che dettaglia le caratteristiche richieste al fluido termo-vettore degli impianti di climatizzazione e all’acqua calda sanitaria. Le prescrizioni sono state stabilite sul-la base della tipologia di impianto (climatizzazione, produzione acqua sanitaria, impianti solari termici) della potenzialità e delle caratteristiche dell’acqua di alimento.L’ultima parte è relativa ai controlli da effettuarsi sul fluido termovettore. La norma dettaglia le verifiche che devono essere effettuate in fase di progettazione, di riempimento di impianto nonché le verifiche perio-diche specificando la strumentazione e le metodiche analitiche consentite.Concludendo, la nuova revisione della norma UNI 8065 si propone di offrire gli strumenti conoscitivi indispensabili affinché progettisti, impiantisti e gestori possano trattare l’acqua in maniera efficace, sicura ed adeguata alle esigenze dei moderni impianti termici.

CALDAIE PER RISCALDAMENTO: TERMINOLOGIA, REQUISITI, PROVEE MARCATURA

Valter Francescato – Membro CT 253 “Componenti degli impianti di riscaldamento - Produzione del calore, generatori a combustibili liquidi, gassosi e solidi”

LA NUOVA REVISIONE DELLA NORMA UNI 8065 SI PROPONE DI OFFRIRE GLI STRUMENTI CONOSCITIVI INDISPENSABILI AFFINCHÉ PROGETTISTI, IMPIANTISTI E GESTORI POSSANO TRATTARE L’ACQUA IN MANIERA EFFICACE, SICURA ED ADEGUATA ALLE ESIGENZE DEI MODERNI IMPIANTI TERMICI

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Si è conclusa a novembre 2018 a Vienna, con il ven-tiduesimo meeting del CT 57/WG1, l’analisi dei circa quattrocento commenti raccolti nell’inchiesta pubblica del progetto di norma EN 303-5. Il testo finale è stato quindi licenziato dal WG1 e inviato al CEN/TC 57 per sottoporlo al voto finale (Formal Vote). Tale fase inizierà verso febbraio-marzo e si chiuderà a luglio; in caso di valutazione positiva entro l’autunno-inverno 2019 la norma dovrebbe essere pubblicata.Il testo attualmente in revisione prevede un amplia-mento dello scopo e del campo di applicazione. Sono state anzitutto introdotte le caldaie a condensa-zione e le caldaie a tenuta con presa d’aria esterna, fino a 100 kW. Uno sviluppo necessario, considerato che questo tipo di generatori sono sempre più fre-quenti sul mercato, anche quello italiano. L’introdu-zione di queste “nuove” caldaie ha comportato un aggiornamento dei requisiti dei materiali costruttivi, della sicurezza e l’introduzione di specifici test per l’omologazione di queste nuove categorie di caldaie. La revisione dell’attuale versione (2012), si è resa necessaria anche per la sua armonizzazione ai rego-lamenti Energy Labelling (2015/1187) ed Ecodesign (2015/1189), il primo già in vigore e il secondo lo diventerà a partire dal primo gennaio 2020.Anche i biocombustibili e le loro caratteristiche qua-litative sono stati armonizzati alla nuova ISO 17225, inoltre – anche grazie alle proposte italiane – è stata eliminata l’attuale nomenclatura delle classi qualitati-ve dei biocombustibili di prova, che tanta confusione crea all’atto pratico.Un importante sforzo è stato dedicato, da parte della commissione tecnica, a rendere molto più chiare e comprensibili alcune definizioni che influiscono sulla corretta applicazione dei test. Questo dovrebbe ren-dere le procedure di omologazione dei prodotti da parte dei laboratori più standardizzate.

L’introduzione delle caldaie con presa d’aria esterna si rende necessaria per l’installazione dei generatori

a biomasse nei moderni edifici a basso fabbisogno termico (nuovi edifici e ristrutturazioni). La norma prevede due categorie di caldaie a tenuta, la prima preleva l’aria comburente principalmente dall’esterno dell’edificio, mentre la seconda preleva l’aria solo dall’esterno dell’edificio. Quindi le categorie preve-dono prove di tenuta differenziate e si distinguono a seconda del luogo di installazione nell’edificio.Le caldaie automatiche fino a 70 kW, che non sono indicate dal costruttore come in grado di modulare per una potenza inferiore al 30% della potenza no-minale, potranno effettuare i test di prestazione in ab-binamento ad un accumulatore, il cui volume minimo e la configurazione di installazione dovrà essere in-dicata nella documentazione tecnica del costruttore. L’armonizzazione della norma al regolamento Eco-design ha introdotto valori limite di emissione anche per i NOx. Il valore limite di 200 mg/Nm3 al 10% di O2 (contro i 350 mg previsti per i combustibili solidi di origine fossile) è particolarmente sfidante, anche in considerazione del fatto che la maggior parte delle emissioni di questo composto sono legate al conte-nuto di azoto del biocombustibile di prova e, nelle caldaie non-industriali, la tecnica di combustione poco o nulla può fare per ridurre il fattore di emissio-ne dei NOx. Per comparare correttamente caldaie testate con biocombustibili di prova caratterizzati da diversi contenuti di N è stata introdotta una formula che riferisce le emissioni di NOx al contenuto di N di “riferimento” pari allo 0,08%, con un valore massimo di N nei biocombustibili solidi legnosi pari allo 0,3%.

LINEE GUIDA PER LA VERIFICA DELL’IDONEITÀ AL FUNZIONAMENTO IN SICUREZZA DEI SISTEMI FUMARI ESISTENTI: UNO STRUMENTO CHE MANCAVA AGLI OPERATORI DEL SETTORE

Marco MartinettoMembro CT 258 “Canne fumarie”Francesco Spizzico Coordinatore CT 258 “Canne fumarie”

Dossier CTI14 Febbraio 2019

LA FUTURA EN 303-5 SULLE CALDAIE PER RISCALDAMENTO COMPRENDERÀ ANCHE LE CALDAIE A CONDENSAZIONE E LE CALDAIE A TENUTA CON PRESA D’ARIA ESTERNA FINO A 100 KW

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Il mondo della biomassa legnosa ha avuto una crescita esponenziale nell’ultimo decennio in termini di ricerca, sviluppo, produzione e utilizzo. A fronte di tutto ciò il settore normativo si è operato per normalizzare le nuo-ve realtà e revisionare quelle vecchie. In particolare recentemente, la CT 258 si è occupata della stesura della UNI 11278:2017 (norma di scelta di prodotti metallici) e della UNI 10847:2017 (linee guida per eseguire una corretta pulizia di camini e canne fumarie) e attualmente sta collaborando con la CT 257 per la revisione della UNI 10683 in merito ai sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione. Prossimamente, invece saranno conclusi i lavori di ste-sura di una nuova norma che andrà a colmare molte lacune presenti nel settore della biomassa legnosa e combustibile liquido: “Impianti alimentati a combustibile liquido e solido, per uso domestico- Linee guida per la verifica dell’idoneità al funzionamento in sicurezza dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione “. Originariamente il progetto di norma nacque per trattare l’intero impianto (locale d’installazione/appa-recchi, ventilazione, sistema fumario e linea adduzione combustibile), coinvolgendo altre CT di competenza, ma l’impossibilità di questi a causa dell’enorme mole norma-tiva già in essere, ha portato, per ora, a trattare solo il sistema di evacuazione dei prodotti della combustione. La norma, di fatto, è figlia della UNI 10738 (norma di

verifica impianti gas esistenti) e definisce i requisiti di sicurezza degli impianti domestici, consentendo agli operatori del settore di valutare lo stato degli impianti in esercizio alimentati a combustibile liquido e solido, indipendentemente dalla data della loro realizzazione, al fine di stabilire se la parte dell’impianto oggetto di ve-rifica può continuare o meno ad essere utilizzata nello stato in cui si trova, senza pregiudicarne la sicurezza. In base al tipo di anomalia riscontrata durante le verifi-

che, l’operatore può dichiarare se l’impianto è idoneo al funzionamento in sicurezza, non idoneo al funzio-namento in sicurezza oppure idoneo al funzionamento temporaneo, prescrivendo un termine (non oltre 30 gg) per eliminare l’anomalia. I requisiti di sicurezza previsti dal progetto di norma sono quelli previsti dalla UNI 10683 per quanto riguarda i materiali, i criteri di posa, la compatibilità tra apparecchio e sistema fumario e la distanza da materiali combustibili. Inoltre viene battezzato il concetto di “funzionalità del sistema”, termine che nel mondo della biomassa non era ancora presente, introducendo così le verifiche di funzionalità che possono essere utilizzate per i controlli previsti dalla legislazione vigente, come per esempio in fase di manutenzione dell’impianto oppure durante la sua messa in esercizio. La funzionalità del sistema di evacuazione dei prodotti della combustione è verificata quando vengono soddisfatti i requisiti di corretta addu-zione di aria comburente, assenza di reflusso dei pro-dotti della combustione in ambiente e corretto tiraggio.La nuova norma sarà di fondamentale importanza per professionisti (es. per rilasciare la dichiarazione di rispondenza prevista dal DM 37/08), installatori, manu-tentori e verificatori di enti pubblici; infatti si tratterà di uno strumento indispensabile per individuare anomalie del sistema fumario che possono compromettere la sicurezza dell’impianto, nonché un elemento efficace per fornire indicazioni sulla compatibilità tra un camino esistente e la tipologia di apparecchio installato o da installare.La speranza è quella di coinvolgere in un imminente fu-turo anche le altre CT di competenza per normalizzare le operazioni di verifica delle altri parti dell’impianto, così da avere un vero e proprio “testo unico” di verifica degli impianti a biomassa esistenti.

GENERATORI DI CALORE ALIMENTATI A LEGNA O ALTRI BIOCOMBUSTIBILI SOLIDI

Piero Bonello – Coordinatore CT 257 “Stufe, caminetti e barbecue ad aria e acqua (con o senza caldaia incorporata)”

15IL CTI INFORMA Dossier CTI

LA NOVA NORMA SARÀ DI FONDAMENTALE IMPORTANZA PER PROFESSIONISTI, INSTALLATORI, MANUTENTORI E VERIFICATORI DI ENTI PUBBLICI; INFATTI SI TRATTERÀ DI UNO STRUMENTO INDISPENSABILE PER INDIVIDUARE ANOMALIE DEL SISTEMA FUMARIO CHE POSSONO COMPROMETTERE LA SICUREZZA DELL’IMPIANTO

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È in corso di revisione la norma UNI 10683:2015, che disciplina l’installazione, il controllo e la manu-tenzione degli apparecchi alimentati a combustibile solido di potenza nominale inferiore a 35 kW.Sull’opportunità di revisione ha inciso innanzitutto la diffusione sul mercato di caldaie a biomassa di picco-la taglia che fanno riferimento alla norma di prodotto UNI EN 303- 5 a sua volta in fase di revisione presso il CEN/TC 57 (vedi articolo “Caldaie per riscalda-mento: terminologia, requisiti, prove e marcatura” del presente Dossier). La UNI 10683 sin dalla prima versione del 1998 ha seguito da vicino l’evoluzione degli apparecchi da installare nei locali abitati: stufe, caminetti, inserti eccetera, grazie alla fattiva parteci-pazione dei tecnici dei costruttori di tali apparecchi.

La revisione della norma sta recuperando il tempo per-duto e la nuova disciplina prevederà disposizioni spe-cifiche per le caldaie installate in locale dedicato, con importanti precisazioni sui requisiti dei locali e sullo stoccaggio del combustibile in ordine alla necessità di prevenire incendi.Un altro aspetto di riguardo è la necessità di coor-dinare la disciplina di installazione, sono le norme provenienti dalla Pubblica Amministrazione che già disciplinano alcuni aspetti della sicurezza, talora con vuoti normativi. Lo standard tecnico è chiamato a precisare clausole di sicurezza, in accordo con il principio “safety first” che è alla base di questo lavoro di normazione.L’introduzione sul mercato di apparecchi a condensa-zione costituisce un’altra sfida che la CT è chiamata a raccogliere e sul quale ferve il dibattito. Lo smal-timento dei prodotti della combustione non gassosi si porta appresso il problema della compresenza di particelle solide. Se l’intercettazione delle condense nell’apparecchio è disciplinato dalla pertinente norma di prodotto, lo scarico e l’allontanamento sono lasciati a mo’ di cerino acceso nelle mani dell’installatore. In più la condensa può anche provenire sistematicamen-

te dal camino, per cui si prevede che i vecchi manu-fatti dotati soltanto di una camera di raccolta delle fuliggini e non anche di uno spurgo saranno da rifare o quanto meno da rivedere.In compenso appare ormai scontata la conferma del divieto di utilizzare camini in pressione, per evitare che la presenza delle fuliggini trasformi il condotto di scarico in un lanciafiamme.Qualche novità è prevista per l’installazione in presen-za di ventilazione meccanica controllata (VMC). La nuova UNI 10683 è destinata infine ad inserirsi organicamente in un quadro di norme di processo che prevede a breve termine: - il coordinamento con la norma di pulizia dei camini UNI 10847 già in vigore;

- la previsione di standard specifici per le prove sul campo, secondo il prUNI 10389-2;

- l’assorbimento dei criteri di scelta dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione finora disciplinati da UNI 11278;

- una disciplina specifica del controllo degli impianti fumari esistenti, con il progetto di norma seguito dalla CT 258.

La complessità della materia e la necessità di evitare bizantinismi su quale norma applicare rende cauto il lavoro di revisione e di riscrittura, per cui i tempi lunghi dell’esame delle clausole appaiono purtroppo giustificati.

LE PROVE IN CAMPO DEGLI APPARECCHI A BIOMASSA

Dario Molinari – [email protected]

Il 4 e 5 dicembre 2018, seguendo le richieste della CT 252 “Impianti di riscaldamento - Esercizio, con-duzione, manutenzione, misure in campo e ispezio-ni”, presso i laboratori di KIWA Cermet sono state svolte delle prove su due stufe a pellet per provare l’affidabilità della procedura del prUNI 10389-2 e la ripetibilità dei risultati di tali prove al variare della strumentazione.

Dossier CTI16 Febbraio 2019

LA UNI 10683 SARÀ SEMPRE DI PIÙ DI LA NORMA CHE OGNI INSTALLATORE DOVRÀ CONOSCERE PER GARANTIRE UN LAVORO INECCEPIBILE AI MASSIMI LIVELLI DI SICUREZZA

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È da tempo che le pubbliche amministrazioni richie-dono di conoscere le reali condizioni degli apparec-chi per la climatizzazione invernale ed estiva, ovvero i loro rendimenti ed emissioni una volte installate (in condizioni ben diverse da quelle di laboratorio). Seguendo quindi quanto richiesto dalla UNI 10389-1 sulle prove in campo degli apparecchi a gas, il CTI ha messo in lavorazione, dopo uno stop durato alcuni anni, la norma sulle prove in campo degli apparecchi a biomassa, le cui problematiche sono sempre state chiare: eterogeneità del combustibile, difficoltà di applicazione da parte degli operatori, tempistiche allungate per la definizione del periodo di regime, precisione e ripetibilità delle analisi strumentali con strumenti portatili.È stato quindi deciso di formulare un protocollo di prova e di testarlo in un ambiente controllato (un laboratorio), procedendo però alle analisi come se si fosse in campo, al fine di ottenere una risposta defini-tiva sulla validità o meno della procedura proposta.

Innanzitutto si è deciso di stralciare dal prUNI 10389-2 gli apparecchi a legna, in quanto effettivamente an-che la semplice diversa disposizione del combustibile influisce pesantemente sui risultati finali, rendendo

quindi de facto non ripetibili le prove e focalizzarsi solo su apparecchi a pellet, risolvendo quindi la pro-blematica dell’eterogeneità del pellet.La procedura proposta, inoltre, è risultata chiara agli operatori, anche grazie alla possibilità di non effettuare la prova a causa di impossibilità tecniche; le prove in campo, svolte su una stufa a fluido ter-movettore aria da 8 kW e una ad acqua da 15 kW, hanno mostrato che le condizioni di regime vengono raggiunte in meno di un’ora, tempistiche accettabili anche in campo, soprattutto qualora l’operatore ab-bia l’accortezza di richiedere all’utente di accendere la stufa in anticipo, in modo da trovarla in condizioni già vicine a quelle di regime. Infine, le prove sono state svolte con due strumenti portatili di due ditte diverse in contemporanea e i risultati ottenuti sono risultati assolutamente comparabili, con differenze tra gli strumenti abbondantemente inferiori ai limiti attual-mente richiesti dalle amministrazioni. Le prove svolte hanno quindi dimostrato che la proce-dura proposta dalla CT risulta essere applicabile, af-fidabile e ripetibile. Prima di poter passare alla fase di inchiesta interna e di proseguire nell’iter normativo, tuttavia, la bozza di norma dovrà essere rivista per assicurarsi che non presenti punti poco chiari o con-traddittori.Date le precedenti considerazioni, a meno di parti-colari motivazioni, la UNI 10389-2 potrebbe essere pubblicata entro la prossima stagione termica.

17IL CTI INFORMA Dossier CTI

SONO STATE SVOLTE DELLE PROVE SU DUE STUFE A PELLET PER PROVARE L’AFFIDABILITÀ DELLA PROCEDURA DEL PRUNI 10389-2 E LA RIPETIBILITÀ DEI RISULTATI. LA PROCEDURA È RISULTATA ESSERE APPLICABILE, AFFIDABILE E RIPETIBILE

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Prodotti & Soluzioni18

RENOVIS è una ESCO (Energy Service Company) certi-ficata UNI CEI 11352 che propone e realizza soluzioni per l’efficienza energetica destinate prevalentemente all’industria. Renovis è parte di un importante gruppo di aziende operanti nel settore elettronico e della factory automation che consta oltre 400 addetti, 13.000 metri quadrati di stabilimenti, 8 aziende ad alta specializzazione inge-gneristica situate in Italia, per esportare tecnologia e professionalità nel mondo.Renovis Rational Energy Solutions, con il suo intervento, permette di trasformare l’energia dispersa dai processi produttivi in nuova energia primaria per ottenere ri-sparmi sui costi del combustibile con enormi vantaggi economici e ambientali. Ciò avviene poiché solo una parte di energia viene utilizzata per riscaldare l’acqua o l’aria che alimenta il processo e purtroppo una parte consistente viene invece dispersa;Renovis Rational Energy Solutions, recuperando questa energia e reimmettendola nel ciclo produttivo, evita ulteriori consumi e permette di generare un notevole risparmio sia energetico, che economico per l’azienda che sceglie di assicurarsi i vantaggiosi servizi di Renovis; essi riguardano ogni necessità e opportunità di rispar-mio energetico: dal monitoraggio delle performance di impianti di produzione agli interventi impiantistici più

complessi ed efficaci.Renovis Rational Energy Solutions infatti imple-menta nella sua offerta soluzioni personalizzate per differenti tipologie di utilizzatori e impianti e realizza Audit Energetici finalizzati alla raccolta dei dati riguardanti gli impianti installati ed i relativi consumi. Attraverso questa indagine preliminare ed il conseguente studio dell’analisi dei dati raccolti il cliente può disporre di una visione completa riguardante l’utilizzo dell’energia e ricevere le soluzioni più vantaggiose per ottenere risparmi energetici e benefici economici.

Consulenza e diagnosi energetica qualificate non solo per individuare le criticità operative, ma anche per offrire un servizio economicamente molto interessante: grazie alla formula Energy Performance Contract (EPC) il cliente non sostiene alcun investimento che è a comple-to carico di Renovis. Renovis verrà remunerata attraverso la ripartizione del beneficio economico generato dagli interventi di rispar-mio energetico realizzati, per la durata del periodo contrattuale. Renovis possiede al proprio interno tutte le competenze progettuali e operative necessarie all’attuazione del progetto di efficientamento energetico, poiché lo staff Renovis garantisce un follow-up continuo e duraturo nel tempo, inoltre ogni risultato ottenuto grazie all’intervento sarà contrattualizzato e verificabile, comportando in questo modo sostanziosi vantaggi economici e di liquidi-tà per l’azienda cliente.

RENOVIS - Rational Energy Solutions: recupero energetico economico ed efficiente

RENOVISwww.renovisenergy.com

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Prodotti & Soluzioni 19

Asja Ambiente Italia dal 1995 progetta, costruisce e gestisce impianti per la produzione di energia elettrica e biometano da fonti rinnovabili (sole, vento e biogas).Asja opera anche nel settore dell’efficienza energetica, producendo e commercializzando la linea di microco-generatori ad alto rendimento TOTEM, ideati per soddi-sfare la necessità di energia elettrica e calore attraverso un unico combustibile e con notevoli vantaggi economici e ambientali.Con un design compatto pensato per una facile instal-lazione anche in spazi ridotti, il TOTEM, attualmente disponibile nelle versioni da 10, 20, 25 kW elettrici (che rispettivamente producono 22, 42 e 50 kW termici), è un microcogeneratore multi-fuel (può essere alimentato a metano, biometano e GPL) che assicura un’efficienza superiore al 100% in condensazione in tutte le sue ta-glie, bassa rumorosità, consumi ridotti e bassissimi costi operativi e di manutenzione.Il TOTEM si pone al vertice della sua categoria risultan-do largamente più efficiente delle moderne caldaie a condensazione: i prodotti della gamma TOTEM rientra-no infatti in classe A+++ perchè soddisfano già i requi-siti di efficienza energetica richiesti dalla EU 811/2013 in vigore dal 26 settembre 2019.

Dal punto di vista economico, l’utiliz-zo di un microcogeneratore TOTEM permette di risparmiare fino al 40% sui costi delle bollette, dal momento che l’energia elettrica che si dovreb-be acquistare dalla rete viene invece autoprodotta. Ciò significa che è pos-sibile rientrare dall’investimento per l’acquisto del sistema in poco più di due anni. L’installazione di un TOTEM è un perfetto investimento anche per le Utility e le ESCO e un modo smart per fidelizzare i propri clienti: nel bu-siness model “Servizio Energia”, ogni Utility e ESCO può fornire ai propri

utenti l’energia elettrica e il calore a un prezzo van-taggioso, con un ritorno sull’investimento intorno ai tre anni.Dal punto di vista ambientale, il TOTEM permette una notevole riduzione delle emissioni di inquinanti atmo-sferici, emettendo nove volte in meno rispetto a una moderna caldaia a condensazione (CO < 10 mg/Nm3, NOx < 10 mg/Nm3, PM = 0). Secondo un recente stu-dio condotto dall’Energy & Strategy Group del Politecni-co di Milano, l’utilizzo di un microcogeneratore TOTEM negli ambiti di applicazione dove questo risulta più conveniente – alberghi, case di cura, piscine e PMI – annullerebbe in 10 anni le emissioni di circa 1,7 milioni di automobili e consentirebbe una riduzione dei danni socio-ambientali correlati alle emissioni atmosferiche pari a 600 milioni di euro.

TOTEM ENERGY - Microcogeneratori TOTEM: il meglio dell’efficienza energetica di domani, oggi

TOTEM ENERGYwww.totem.energy

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Attività CTI20 Febbraio 2019

Collettori solari assemblati su specificaAggiornata la UNI EN 12977-1

Articolo pubblicato su U&C n°1 gennaio 2019

Nonostante ad oggi il mercato degli impianti basati sul solare termico fatichi a decollare (Barometro sull’e-nergia termica solare, 2017 EurObserv’ER), essi rap-presentano la tecnologia maggiormente sostenibile e promettente per la produzione di energia rinnovabile che si prevede svolgerà in futuro un ruolo importante nella fornitura di energia, oltre che in Europa (in par-ticolare nei paesi dell’Europa meridionale), anche in Africa settentrionale e in Medio Oriente.Il settore sta puntando le sue aspettative sullo svilup-po del segmento solare collettivo ovvero quello che include l’energia termica solare impiegata per fini industriali e il teleriscaldamento solare per compen-sare il segmento domestico attualmente con diffusione deludente rispetto alle aspettative. Si auspica che la situazione muterà nei prossimi anni grazie all’attua-zione delle politiche connesse al miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edilizia. Gli edifici realiz-zati nei prossimi anni, e quelli che saranno ristrutturati, dovranno essere caratterizzati da consumi particolar-mente contenuti. Per quanto riguarda gli usi energetici legati al riscaldamento di acqua calda sanitaria le tecnologie più attraenti sono proprio quelle solari ter-miche in tutte le possibili configurazioni poiché, mentre sui consumi termici dell’edificio legati alla climatizza-zione sarà possibile intervenire riducendo la domanda energetica alla fonte (attuando ad esempio un iper isolamento dell’involucro), i consumi concernenti la preparazione di acqua calda per usi igienico-sanitari risultano essere principalmente connessi all’utilizzo dell’utenza.La tecnologia del solare termico è una tecnologia rela-tivamente semplice, si tratta infatti di dispositivi conce-piti per assorbire la radiazione solare per convertirla in energia termica trasportata per mezzo di un fluido termovettore (liquido o aria) che lo attraversa.

È disponibile dal 31 maggio 2018 una nuova versione della norma UNI EN 12977-1:2018 “Impianti solari termici e loro componenti - Impianti assemblati su spe-cifica - Parte 1: Requisiti generali per collettori solari ad acqua e sistemi combinati”. Presso il CTI l’evoluzione di tale norma è stata seguita dalla Commissione Tecnica 281 “Energia solare” la quale, attraverso i propri esperti, ha partecipato atti-vamente ai lavori del CEN. A tal proposito si segnala che tra i membri del tavolo vi è anche il convenor del CEN/TC 312 WG 2 ovvero dell’organo tecnico che si sta occupando delle norme tecniche concernenti gli impianti solari termici prefabbricati (Serie delle UNI EN 12976). Tale presenza ha permesso un collega-mento diretto tra i contenuti delle varie norme che si occupano di solare termico.La prima versione della serie europea EN 12977 è stata pubblicata nel 2001 come serie ENV 12977. Ne-gli ultimi 15 anni questi standard sono stati più volte modificati e rivisti con il fine di essere adeguati all’a-vanzamento tecnologico e alle esigenze del mercato, oltre che per rispondere alle richieste della normativa comunitaria.Tale documento è il primo di cinque parti che regola-no la produzione dei collettori solari termici assemblati su specifica e li caratterizzano fornendo indicazioni utili alla loro progettazione (velocità del fluido nelle tu-bazioni, spessori di isolamento termico, materiali am-messi, potenza massima del campo solare, volume ag-giuntivo per la progettazione dei vasi di espansione, ecc.). Anche la certificazione Solar KeyMark dei siste-mi solari termici si basa su questi standard. Il marchio di certificazione KeyMark è un marchio volontario, svi-luppato dal CEN e dal CENELEC – entrambi organismi di normazione europei, uno in ambito generico, l’altro nel solo ambito elettrico – ed è a sua volta l’evoluzione di un precedente marchio europeo, il CENCER. L’obiet-tivo, da parte degli organismi promotori, è stato ed è

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IL CTI INFORMA Attività CTI 21

quello di poter dare alle aziende europee un sistema certificativo uguale in tutta Europa, che possa superare le frontiere tecniche/commerciali ancora esistenti tra i vari paesi dell’Unione.La certificazione Solar KeyMark è specifica appun-to per i prodotti del solare termico e rappresenta il risultato di uno schema di certificazione volontario, supportato dall’ESTIF-European Solar Thermal Industry Federation.La UNI EN 12977-1 specifica i requisiti di durabilità, affidabilità e sicurezza degli impianti solari di picco-le e grandi dimensioni assemblati su specifica per il riscaldamento e il raffrescamento con fluido termo-vettore liquido per edifici residenziali e applicazioni similari. Contiene, inoltre, anche i requisiti sul processo di progettazione di sistemi assemblati di grandi di-mensioni. Non si tratta di una nuova normativa bensì di un aggiornamento di quella già esistente sviluppa-ta/revisionata su indicazione dei mandati M/534 “Ri-chiesta di standardizzazione relativa all’etichettatura energetica di scaldacqua, serbatoi per l’acqua calda e di pacchetti di scaldacqua e dispositivo solare” e M/535 “Richiesta di standardizzazione a sostegno dell’attuazione dei Regolamenti (UE) n. 813/2013 e n. 811/2013”.L’aggiornamento della norma si è reso indispensabile per meglio consentire la riproducibilità e la ripetibilità delle prove (esplicitando più adeguatamente i parame-tri da utilizzare) finalizzate all’applicazione dei citati regolamenti delegati (UE) sull’etichettatura energetica e sulla progettazione ecocompatibile con l’adegua-mento delle relative norme di attuazione per deter-minare i parametri misurati necessari per calcolare efficienza stagionale del sistema. Nella nuova versione sono state quindi previste le appendici “Z” che, nella versione precedente (UNI EN 12977-1:2012), erano completamente mancanti; tali aggiunte rappresentano la parte più rilevante ed importante della revisione.Non appena tale norma sarà citata nella Gazzet-ta ufficiale dell’Unione Europea, la conformità alle clausole normative delle appendici ZA e ZB confe-rirà la presunzione di conformità ai corrispondenti requisiti di etichettatura energetica dei Regolamenti (UE) 811/2013, 812/2013 e la ZC la presunzione di

conformità ai corrispondenti requisiti di progettazione ecocompatibile del regolamento 814/2013 e dei relati-vi regolamenti EFTA.Gli impianti assemblati su specifica di piccola taglia vengono classificati secondo le ISO 9459-1:1993 e la UNI EN 12977-1 nelle seguenti categorie (a) per la sola preparazione di acqua calda sanitaria, (b) per il solo riscaldamento ambiente (c) per la preparazione di acqua calda sanitaria e il riscaldamento ambiente (d) per altri utilizzi (ad es. raffreddamento, riscalda-mento di piscine, ecc.).Gli impianti assemblati su specifica di grande taglia vengono invece definiti come (a) sistemi in cui accumuli e collettori sono localizzati nell’edificio per il quale viene fornita l’energia termica per la climatizzazione estiva ed invernale. Non includono invece gli accumuli stagionali e le reti di distribuzione all’esterno dell’e-dificio, (b) sistemi relativi ad un impianto centrale di climatizzazione estiva ed invernale e uno o più serie di collettori. L’energia termica viene trasportata attra-verso una rete di distribuzione all’impianto di clima-tizzazione o ad altri edifici. Non includono accumuli stagionali (c) sistemi che consistono principalmente in uno o serie di collettori di grandi dimensioni e in cui l’energia termica viene trasferita in un accumulo stagionale o direttamente in una rete di distribuzione.La norma riporta anche i principali requisiti per sotto-porre i collettori solari a prova secondo EN 12977-2. Tra i requisiti da testare per garantire delle buone prestazioni del sistema e la salvaguardia dell’utiliz-zatore vi sono l’idoneità all’acqua potabile, evitare la contaminazione dell’acqua, la resistenza al congela-mento, la protezione alle alte temperature (garanzia che l’acqua riscaldata dal collettore arrivi all’utenza ad una temperatura inferiore rispetto a quella di si-curezza e che i materiali del sistema non si logorino durante l’esercizio), la prevenzione della circolazione inversa in caso di guasti, per i serbatoi di accumulo e gli scambiatori di calore e le altri parti del sistema la resistenza alla pressione e la sicurezza elettrica. I materiali esposti agli agenti atmosferici devono essere inoltre resistenti a roditori, volatili, radiazioni UV e al-tre condizioni meteorologiche che si protraggono oltre una durata prestabilita.

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Attività CTI22 Febbraio 2019

UNI/TS 11300-2:2019Pubblicata la nuova versione 2019

Il processo di revisione della UNI/TS 11300-2 ha finalmente completato il suo iter ed ora la versione 2019 è stata pubblicata da UNI. Essa andrà quindi a sostituire la versione del 2014.Le principali modifiche rispetto a quest’ultima versio-ne sono state: - le revisioni editoriali di premessa e introduzione in accordo con le UNI/TS 11300 pubblicate nel 2016;

- la conversione di una nota sui sistemi di regolazio-ne da informativa a normativa;

- l’aggiunta di un’appendice sul calcolo dei fabbiso-gni energetici di acqua calda sanitaria in presenza di recuperatori di calore dai reflui delle docce;

- l’eliminazione dell’appendice E (Calcolo della pre-stazione energetica di edifici non dotati di impianto di climatizzazione invernale e/o di produzione di acqua calda sanitaria) poiché superata dalle indi-cazioni dei DM 26 giugno 2015.

Nella sostanza si tratta quindi di un aggiornamento con un impatto minimo sui calcoli. Alla luce di ciò, per quanto concerne l’attività di verifica dei software commerciali e degli strumenti di calcolo della pre-stazione energetica degli edifici (ai sensi dell’art.7 del DM 26 giugno 2015, cosiddetto “Requisiti Mini-mi”), non è ritenuta necessaria una nuova procedura

La norma fornisce indicazioni per i vari componenti del sistema ovvero le tubazioni, i collettori solari ter-mici, i telai di supporto, la rete di distribuzione e le pompe di circolazione, i vasi di espansione (aperti e chiusi), gli scambiatori di calore, gli accumuli termici, l’isolamento termico della rete di distribuzione, i di-spositivi e gli indicatori di sicurezza (per esempio le valvole di sicurezza). Sono inoltre riportate indicazioni relative all’installa-zione e, in particolare, sulla tenuta della copertura sul-la quale avviene l’installazione, la resistenza ai carichi dovuti alla neve ed al vento. Coerentemente con le indicazioni della norma, il pro-duttore o il fornitore ufficiale, congiuntamente al siste-ma, dovrà consegnare anche i documenti, realizzati nella lingua o nelle lingue ufficiali del paese di ven-dita, per il montaggio, l’installazione e la messa in servizio (per l’installatore), per l’utilizzo (da fornire all’utente) e indicazioni per la manutenzione del fluido termovettore presente nel circuito del sistema. La nor-ma contiene inoltre indicazioni relative alla documen-tazione di sistemi di piccola e grande taglia.Per quanto concerne le prove dei sistemi di piccola taglia rimanda alla UNI EN 12977-2 che riporta, tra

l’altro, indicazioni su come redigere il rapporto di prova. Non vi sono invece requisiti riferiti ai sistemi assemblati su specifica di grande taglia, mentre per il relativo monitoraggio la norma consiglia di utilizzare i metodi per i sistemi di grande taglia riportati nella UNI EN 12977-2. Tale riferimento normativo è fruibile anche per le prove sullo spreco di acqua dei sistemi con un volume di stoccaggio inferiore a 500 litri.Il documento riporta inoltre un’appendice informati-va concernente l’implementazione dell’etichettatura indicante il consumo d’energia secondo la direttiva 2010/30/UE, l’appendice ZA concernente la relazione tra questa norma europea e i requisiti in materia di etichettatura energetica del Regolamento delegato (UE) n. 811/2013, l’appendice ZB concernente la rela-zione tra questa norma europea e i requisiti in materia di etichettatura energetica del Regolamento delegato (UE) n. 812/2013, l’appendice ZC concernente la rela-zione tra questa norma europea e i requisiti in materia di etichettatura energetica del Regolamento delegato (UE) n. 814/2013.

Giovanni Murano [email protected]

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IL CTI INFORMA Attività CTI 23

di validazione dei sof tware. Questo fermo restando la possibilità di effet-tuare verif iche di sorveglianza come previsto dal regola-mento attualmente in vigore. Si precisa inoltre

che tale nuova versione della UNI/TS 11300-2 non rientra nel processo di recepimento delle nuove nor-me EN sviluppate sotto mandato M/480 che è attual-mente in corso e sarà effettuato tramite la redazione di specifici allegati nazionali alle norme EN e una serie di moduli aggiuntivi che costituiranno il nuovo pacchetto UNI/TS 11300.

Roberto [email protected]

Recipienti a pressione Pubblicato il “pacchetto” delle UNI EN 13445

Tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 sono state pub-blicate le revisioni di quattro parti della norma UNI EN 13445 sui recipienti a pressione non esposti a fiamma. Le modifiche riguardano esclusivamente alcune sezioni specifiche delle norme e sono conseguenti alla pubbli-cazione da parte del CEN di altrettanti “amendments” (aggiornamenti): - parte 2 (materiali): Amendment A3 - parte 3 (progettazione): Amendment A5 - parte 5 (controlli e prove): Amendment A1 - parte 6 (requisiti specifici per recipienti e parti in pres-sione in ghisa sferoidale): Amendment A2

Le principali novità della UNI EN 13445-2:2018, oltre alcune correzioni minori, riguardano: - un nuovo capitolo relativo alle bullonerie, con nuove tabelle di riferimento per gli spessori di dadi e bulloni allo scopo di prevenire le rotture da infragilimento;

- una nuova appendice normativa F che fornisce requisi-ti per materiali e componenti che non sono coperti da norme armonizzate sui materiali: in particolare sono indicate le proprietà meccaniche e le condizioni tecni-che di fornitura per gli elementi di fissaggio.

Per quanto riguarda la UNI EN 13445-3:2019 sono sta-te riviste le seguenti parti: - i metodi di progettazione per i carichi di tipo prevalen-

temente non ciclico; - la ridefinizione del capitolo dedicato alla valutazione della vita a fatica: concetti introduttivi, definizioni e simboli, condizioni di applicabilità, determinazione del numero di cicli di pressione, controlli in esercizio;

- inserita un nuova appendice informativa U contenente una guida sulla trascurabilità dei cicli di temperatura aggiuntivi nell’analisi a fatica.

Per la UNI EN 13445-5:2018 l’unica modifica riguarda una precisazione per il testing group 4 per i recipienti a pressione in acciaio all’interno del capitolo sulle prove non distruttive dei giunti saldati.Infine le principali novità della UNI EN 13445-6:2019 riguardano: - l’annex D sulla valutazione della vita a fatica; - modifiche minori nell’annex G, relativo ai requisiti spe-cifici di progettazione;

- la modifica dell’annex ZA, che specifica la relazione tra i requisiti essenziali di sicurezza definiti dalla diret-tiva 2014/68/UE (PED) e i corrispondenti punti della norma, ai fini della presunzione di conformità (valida solo a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Uf-ficiale Europea).

Giuseppe [email protected]

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Attività CTI24 Febbraio 2019

Trattamento dell’acqua negli impianti termici - Avviata l’inchiesta pubblica finale

Il 18 febbraio è stata avviata l’inchiesta pubblica finale della norma sul trattamento dell’acqua negli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva, per la pro-duzione di acqua calda sanitaria e negli impianti solari termici (codice progetto UNI1603410).La norma, che sostituirà la UNI 8065, ha lo scopo di: - fissare i limiti dei parametri chimici e chimico-fisici del-le acque negli impianti in oggetto per ottimizzarne il rendimento e la sicurezza, per preservarli nel tempo, per assicurare duratura regolarità di funzionamento anche alle apparecchiature ausiliarie e per minimizza-re i consumi energetici integrando così leggi e norme vigenti;

- dare indicazioni per una corretta progettazione e in-stallazione dei sistemi di trattamento dell’acqua;

- fornire indicazioni per il lavaggio e la messa in servi-zio degli impianti di nuova realizzazione o modificati;

- dare indicazioni per il risanamento di impianti esisten-

ti, per esempio con problemi di incrostazione, corro-sione o crescite biologiche;

- indicare i metodi di controllo per una corretta gestio-ne dei sistemi di trattamento dell’acqua anche durante i periodi di arresto;

- fornire le indicazioni minime per la corretta messa in servizio, gestione e manutenzione dell’impianto.

La norma, elaborata dalla CT 253 “Componenti degli impianti di riscaldamento - Produzione del calore, generatori a combustibili liquidi, gassosi e solidi”, for-nisce inoltre una descrizione dei sistemi di trattamento dell’acqua e le modalità di controllo nonché le relative frequenze. Sarà possibile visionare il testo e inviare eventuali commenti a UNI entro il 15 aprile 2019.

Mattia [email protected]

Celle frigorifere - In pubblicazione la seconda parte della UNI EN 16855

È in corso di pubblicazione sul catalogo UNI la se-conda parte della EN 16855 “Celle frigorifere – Defi-nizione, prestazione dell’isolamento termico e metodi di prova – Parte 2: celle frigorifere personalizzate”. La prima parte invece, riguardante i Kit di celle frigorifere prefabbricate, è già stata pubblicata nel 2017. Si tratta di una norma elaborata dal CEN/TC 44 WG 4 “Walk-in cold rooms” gestita da coordinamento e segreteria tecnica italiana. La norma fornisce metodi di prova e di calcolo per valutare le prestazioni di isolamento termico di celle frigorifere personalizzate e componenti in condizioni normali di utilizzo finale. Le condizioni indicate dalla norma sono: (a) l’installazione all’interno di un edificio già esistente; (b) la non esposizione alle

condizioni metereologiche esterne; (c) il lato interno dei pannelli soggetto a temperature nell’intervallo indica-tivo −40°C ≤ T ≤ 12°C, (d) il lato esterno dei pannelli soggetto a temperature comprese nell’intervallo -8° C ≤ T ≤ 30° C (eventuali temperature inferiori a 0° C, o superiori a 20° C, possono essere raggiunte se la cella frigorifera è situata all’interno di locali non climatizzati). La norma può essere applicata anche nel caso in cui la cella frigorifera personalizzata funzionante a tempera-tura di stoccaggio positiva sia utilizzata come sala di lavorazione degli alimenti o camera bianca.

Giovanni [email protected]

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IL CTI INFORMA Attività CTI 25

Materiali isolantiIn Italia la plenaria del CEN/TC 88

Prosegue l’organizzazione della trentottesima plenaria del CEN/TC 88 “Thermal insulating materials and products” che quest’anno si terrà in Italia a Como nei giorni 8 e 9 aprile 2019. Considerata l’enorme mole di lavoro a carico del comitato tecnico, gli argomenti all’ordine del giorno sa-ranno parecchi. Proseguono infatti i lavori di adeguamen-to delle norme dei prodotti isolanti esistenti ai requisiti del CPR ed in particolare a quelli concernenti la propensione dei prodotti da costruzione ad essere sottoposti a fuoco covante continuo e relativamente al requisito concernente

il rilascio di sostanze pericolose. È inoltre in corso di re-dazione un altro documento particolarmente importante per gli operatori del settore ovvero la specifica tecnica prEN 17237 sugli ETICS, documento tecnico finalizzato a determinare e definire, oltre il comportamento complessivo dell’intero sistema, le caratteristiche dei singoli elementi che compongono l’intero KIT.

Giovanni [email protected]

Diagnosi energetiche e sistemi di gestione dell’energia

Pensiamo di non sbagliare affermando che sia a livello europeo che nazionale, le EN 16247 sulle diagnosi ener-getiche e la ISO 50001 sui sistemi di gestione dell’energia hanno avuto un notevole impatto come strumenti per supportare le disposizioni della Direttiva UE 2012/27 sull’efficienza energetica. Questo ha determinato la loro vasta diffusione sul mercato e conseguentemente una approfondita analisi dei loro contenuti da parte degli uti-lizzatori (clienti finali, fornitori di servizio, decisori) che si sono trovati a doverli applicare punto per punto. La conse-guenza, sicuramente positiva se guardata con gli occhi del normatore, è stata l’evidenziazione di una serie di possibili miglioramenti per rendere tali strumenti ancora più efficaci in termini di risultati perseguibili sul campo.Anche i recenti chiarimenti del Ministero per lo Sviluppo Economico – dicembre 2018 – sulle diagnosi e sui sistemi di gestione, vanno in questa direzione: migliorare l’appli-cazione degli strumenti attualmente disponibili chiarendo-ne le modalità di utilizzo.È questo lo spirito con cui è stata rimessa a nuovo la UNI CEI EN ISO 50001 nel 2018 e sono partiti a gennaio 2019 i lavori di revisione delle EN 16247 che vedranno

impegnati nelle prossime settimane e mesi i tavoli CTI competenti. La revisione della 50001 si porta dietro ad esempio una serie di “aggiustamenti” tuttora in corso alla ISO 50003 (la norma che definisce i requisiti per gli organismi di certi-ficazione di un SGE e che introduce il concetto di multisito) o della ISO 50004 (linee guida per l’applicazione della norma principale). Le norme sulle diagnosi sono invece interessate da un’a-zione di rinnovamento dettata anche dalla volontà della Commissione Europea di uniformare l’approccio alla dia-gnosi energetica ipotizzando di arrivare anche ad una forma comune di reportistica, per poter leggere i risultati in modo coerente in tutto il vecchio continente. È per que-sto che il CTI siede sui tavoli europei con propri esperti e ne coordina le attività gestendo Presidenza e Segreteria del CEN/CLC JTC 14 “Energy management and energy efficiency in the framework of energy transition”, dal titolo altisonante, forse, ma significativo, sicuramente.

Antonio [email protected]

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Attività CTI26

GLIAPPUNTAMENTICONILCTI

Inchieste e voti ISOInchieste e voti in scadenza in ambito internazionale ISO continua…

Inchieste e voti CENInchieste e voti in scadenza in ambito europeo CEN continua…

Inchieste e voti nazionaliInchieste e voti in scadenza in ambito nazionale CTI continua…

RiunioniTutte le prossime riunioni CTI, CEN e ISO continua…

Febbraio 2019

Esperti in Gestione dell’EnergiaQualcosa cambierà

Il prossimo 2 aprile si riunirà la CT 212 “Uso razionale e gestione dell’energia” per avviare i lavori di revisione della UNI CEI 11339 “Gestione dell’energia - Esperti in gestione dell’energia - Requisiti generali per la qualificazione”. I motivi sono più di uno. Primo fra tutti il tempo passato; a distanza di 10 anni dalla sua pubblicazione – l’edizione in vigore è infatti del 2009 – è cambiato in maniera signi-ficativa il contesto per il quale era stata pensata. Il ruolo dell’EGE si è evoluto nel tempo e così anche i servizi ener-getici che tale figura è chiamata a fornire; inoltre è suben-trato l’obbligo di ricorrere a EGE certificati in determinati contesti operativi. Il sistema di normazione nazionale si è dato delle nuove e dettagliate regole per redigere le nor-me tecniche sulle professioni non regolamentate che tenga conto anche dei sistemi di qualificazione europea (EQF). C’è poi il discorso legato ad altre norme sopraggiunte

più recentemente che dettagliano i requisiti di coloro che operano nel mondo dei servizi energetici: ad esempio la UNI CEI EN 16247-5 sull’auditor energetico (2015) o la recentissima ISO 50021 sulle modalità di selezione dei valutatori dei risparmi energetici (2019 e non ancora adot-tata a livello nazionale). In sintesi, quindi, è necessario un momento di riflessione per capire quale potrebbe essere il ruolo dell’EGE nel prossimo futuro e con esso anche il ruolo delle altre figure citate. Al momento non abbiamo la risposta, ma riteniamo che dal tavolo CTI, composto da tutti gli soggetti interessati direttamente o indirettamente, possa emergere una soluzione che rispecchi le esigenze di un mondo in continua transizione ed aggiornamento.

Antonio [email protected]

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GC TUA - Testo Unico Ambientale - D.Lgs. 152/06

GC CTER - Conto Termico

GC LIBR - Libretto di Impianto

GC 90 - Legge 90

SC01 - TRASMISSIONE DEL CALORE E FLUIDODINAMICA

CT 212 - Uso razionale e gestione dell'energia

CT 231- Centrali elettriche e turbine a gas per uso industriale

CT 232 - Sistemi di compressione ed espansione

CT 233 - Cogenerazione e poligenerazione

CT 234 - Motori – CTI-CUNA

CT 222 - Integrità strutturale degli impianti a pressione

CT 223 - Attrezzature a pressione Esercizio e dispositivi di protezione

SC05 - CONDIZIONAMENTO DELL'ARIA, VENTILAZIONE E REFRIGERAZIONE

CT 241 - Impianti di climatizzazione: progettazione, installazione, collaudo (UNI/TS 11300-3)

CT 242 - Filtrazione di aria, gas e fumi. Materiali e componenti

CT 243 - Impianti di raffrescamento: PdC, condizionatori, scambiatori

CT 244 - Impianti frigoriferi: aspetti ambientali

CT 245 - Impianti frigoriferi: refrigerazione industr. e commerc.

CT 246 - Mezzi di trasporto coibentati - CTI-CUNA

CT 213 - Diagnosi energetiche negli edifici - Attività nazionale

CT 214 - Diagnosi energetiche nei processi - Attività nazionale

CT 215 - Diagnosi energetiche nei trasporti - Attività nazionale

CT 212/GL 01 - GGE – Gestione dell’energia - UNI/CTI-CEI

GC ECOD - Ecodesign

GC 102 - Decreto Legislativo 102GC SH - Software-House

CT 251 - Impianti di riscaldamento –Progettazione e fabbisogni di energ. (UNI/TS 11300-2 e 11300-4)

CT 252 - Impianti di riscaldamento –Esercizio, conduzione, manutenzione

CT 253 - Componenti degli impianti di riscaldamento –Generatori di calore

CT 254 - Componenti degli impianti di riscaldamento - Radiatori, convettori, pannelli, strisce radianti

CT 256 - Impianti geotermici a bassa temperatura con pompa di calore

CT 257 - Stufe, caminetti e barbecue ad aria e acqua (con o senza caldaia)

SC07 - TECNOLOGIE DI SICUREZZA

CT 266 - Sicurezza degli impianti a rischio di incidente rilevante

CT 271 - Contabilizzazione del calore

FION PED - Forum Italiano degli Organismi Notificati PED

CT 291 - Criteri di sostenibilità delle biomasse - Biocarburanti – CTI-CUNA

CT 292 - Criteri di sostenibilità per biocombustibili solidi

SC09 - FONTI ENERGETICHE: RINNOVABILI, TRADIZIONALI, SECONDARIE

CT 281 - Energia solare

CT 282 - Biocombustibili solidi

CT 283 - Energia da rifiuti

CT 285 - Bioliquidi per uso energetico

CT 284 - Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico

CT 287 - Combustibili liquidi fossili, serbatoi e stazioni di servizio

CT 286 - Idrogeno

CT 258 - Canne fumarie

Procedura FAQ CTI

CT 204 - Gruppo Direttiva EPBD

SC02 - EFFICIENZA ENERGETICA E GESTIONE DELL’ENERGIA

SC08 - MISURE TERMICHE, REGOLAZIONE E CONTABILIZZAZIONE

CT 201 - Isolamento - Materiali

CT 203 - Termoacustica - CTI-UNI

CT 202 - Isolamento - Metodi di calcolo e di prova (UNI/TS 11300-1)

CT 223/GL 01 - Dispositivi di protezione e controllo degli impianti a pressione – CTI-UNI

SC03 - GENERATORI DI CALORE E IMPIANTI IN PRESSIONE

SC04 - SISTEMI E MACCHINE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIASC06 - RISCALDAMENTO

SC10 - TERMOENERGETICA AMBIENTALE E SOSTENIBILITA'

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Attuazione del D.M. 329/04 -Impianti in pressione

ALTR

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TIVI

TA’

CT 272 - Sistemi di automazione e controllo per la gestione dell'energia e del comfort negli edifici

CT 258/GL 04 – Interfaccia CEN/TC 166 – CTI-CIG

CT 221 - Attrezzature a pressione –CEN e ISO e forni chimici e industriali

GC PED - Pressure Equipment Directive

CT 235 - Teleriscaldamento e Teleraffrescamento

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GC TUA - Testo Unico Ambientale - D.Lgs. 152/06

GC CTER - Conto Termico

GC LIBR - Libretto di Impianto

GC 90 - Legge 90

SC01 - TRASMISSIONE DEL CALORE E FLUIDODINAMICA

CT 212 - Uso razionale e gestione dell'energia

CT 231- Centrali elettriche e turbine a gas per uso industriale

CT 232 - Sistemi di compressione ed espansione

CT 233 - Cogenerazione e poligenerazione

CT 234 - Motori – CTI-CUNA

CT 222 - Integrità strutturale degli impianti a pressione

CT 223 - Attrezzature a pressione Esercizio e dispositivi di protezione

SC05 - CONDIZIONAMENTO DELL'ARIA, VENTILAZIONE E REFRIGERAZIONE

CT 241 - Impianti di climatizzazione: progettazione, installazione, collaudo (UNI/TS 11300-3)

CT 242 - Filtrazione di aria, gas e fumi. Materiali e componenti

CT 243 - Impianti di raffrescamento: PdC, condizionatori, scambiatori

CT 244 - Impianti frigoriferi: aspetti ambientali

CT 245 - Impianti frigoriferi: refrigerazione industr. e commerc.

CT 246 - Mezzi di trasporto coibentati - CTI-CUNA

CT 213 - Diagnosi energetiche negli edifici - Attività nazionale

CT 214 - Diagnosi energetiche nei processi - Attività nazionale

CT 215 - Diagnosi energetiche nei trasporti - Attività nazionale

CT 212/GL 01 - GGE – Gestione dell’energia - UNI/CTI-CEI

GC ECOD - Ecodesign

GC 102 - Decreto Legislativo 102GC SH - Software-House

CT 251 - Impianti di riscaldamento –Progettazione e fabbisogni di energ. (UNI/TS 11300-2 e 11300-4)

CT 252 - Impianti di riscaldamento –Esercizio, conduzione, manutenzione

CT 253 - Componenti degli impianti di riscaldamento –Generatori di calore

CT 254 - Componenti degli impianti di riscaldamento - Radiatori, convettori, pannelli, strisce radianti

CT 256 - Impianti geotermici a bassa temperatura con pompa di calore

CT 257 - Stufe, caminetti e barbecue ad aria e acqua (con o senza caldaia)

SC07 - TECNOLOGIE DI SICUREZZA

CT 266 - Sicurezza degli impianti a rischio di incidente rilevante

CT 271 - Contabilizzazione del calore

FION PED - Forum Italiano degli Organismi Notificati PED

CT 291 - Criteri di sostenibilità delle biomasse - Biocarburanti – CTI-CUNA

CT 292 - Criteri di sostenibilità per biocombustibili solidi

SC09 - FONTI ENERGETICHE: RINNOVABILI, TRADIZIONALI, SECONDARIE

CT 281 - Energia solare

CT 282 - Biocombustibili solidi

CT 283 - Energia da rifiuti

CT 285 - Bioliquidi per uso energetico

CT 284 - Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico

CT 287 - Combustibili liquidi fossili, serbatoi e stazioni di servizio

CT 286 - Idrogeno

CT 258 - Canne fumarie

Procedura FAQ CTI

CT 204 - Gruppo Direttiva EPBD

SC02 - EFFICIENZA ENERGETICA E GESTIONE DELL’ENERGIA

SC08 - MISURE TERMICHE, REGOLAZIONE E CONTABILIZZAZIONE

CT 201 - Isolamento - Materiali

CT 203 - Termoacustica - CTI-UNI

CT 202 - Isolamento - Metodi di calcolo e di prova (UNI/TS 11300-1)

CT 223/GL 01 - Dispositivi di protezione e controllo degli impianti a pressione – CTI-UNI

SC03 - GENERATORI DI CALORE E IMPIANTI IN PRESSIONE

SC04 - SISTEMI E MACCHINE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIASC06 - RISCALDAMENTO

SC10 - TERMOENERGETICA AMBIENTALE E SOSTENIBILITA'

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CLICCARE SULLE ICONE PER ACCEDERE AI DOCUMENTI

Attuazione del D.M. 329/04 -Impianti in pressione

ALTR

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TIVI

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CT 272 - Sistemi di automazione e controllo per la gestione dell'energia e del comfort negli edifici

CT 258/GL 04 – Interfaccia CEN/TC 166 – CTI-CIG

CT 221 - Attrezzature a pressione –CEN e ISO e forni chimici e industriali

GC PED - Pressure Equipment Directive

CT 235 - Teleriscaldamento e Teleraffrescamento

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Attività CTI30

Il Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente “CTI” è stato fondato a Milano nel lontano 1933 e, come Associazione no-profit, ha ottenuto nel 1999 il ri-conoscimento della personalità giuridica dal Ministero dello Sviluppo Economico.Ente federato all’UNI, il CTI ha la responsabilità di svolgere attività normativa e di unificazione nei vari settori della termotecnica e della produzione e utilizza-zione di energia termica in generale, incluse le relative implicazioni ambientali.A tale scopo esso si avvale della collaborazione di industrie, enti privati, enti pubblici e associazioni e di una fitta rete di circa 1000 esperti che, mettendo a di-sposizione le proprie conoscenze tecniche e fornendo un supporto finanziario, consentono al CTI di operare su oltre 100 tavoli di lavoro normativi, tra nazionali e internazionali, e di prodigarsi prevalentemente nello sviluppo di nuovi progetti di norma e documenti tec-nici e nella revisione e aggiornamento di quelli già esistenti. In particolare, in ambito CEN e ISO il CTI sta rivesten-do un ruolo sempre più significativo che lo ha por-tato ad assumersi l’impegno della gestione di alcune importanti segreterie di TC e WG, determinando un conseguente accrescimento del peso del voto italiano sui tavoli di lavoro europei e mondiali.All’attività puramente normativa il CTI ha affiancato, ormai da tempo, quella di ricerca, largamente estesa anche in ambito internazionale, con il fine di fornire il necessario background per attività normative spe-cifiche e di sviluppare utili collaborazione con Enti istituzionali (MiSE, MATT, MIPAF, Regioni ed Organiz-zazioni straniere di vario livello) ed altri soggetti come associazioni industriali del settore. Essa si concentra prevalentemente nel campo delle fonti energetiche rinnovabili, del risparmio energetico, soprattutto in ambito industriale e residenziale allo scopo di soddisfare quanto stabilito dalla nuova EPBD, dell’applicazione delle tecnologie legate alle biomasse e ai combustibili derivati dai rifiuti e dello sviluppo di

normative pilota mirate al contenimento dei consumi energetici: tutti temi di grande attualità nei quali sono riposte ampie speranze per la riduzione dei consumi di energia primaria e delle emissioni in atmosfera e sui quali il CTI ha condotto approfonditi studi di notevole impatto socio-economico.

WWW.CTI2000.ITIl sito internet del Comitato costituisce un elemento di primaria importanza all’interno della struttura operati-va del CTI, sia per la sua funzione informativa che co-me vero e proprio strumento di lavoro per la gestione dei documenti e dei vari Organi Tecnici, proponendosi all’utente come una finestra di dialogo e di approfon-dimento aperta sulla vastità del mondo termotecnico.Su di esso è disponibile, con accesso riservato agli associati, tutta la documentazione normativa elabo-rata dagli organi ISO e CEN di cui il CTI è interfaccia e dalle sue Commissioni Tecniche nazionali, oltre a una nutrita serie di documenti tecnici: si tratta di circa 5.000 nuovi documenti tecnici normativi (Nazionali, CEN e ISO) ogni anno e di circa 7.400 pubblicazioni a disposizione gratuita degli associati. Il sito, strutturato come se fosse un vero “sportello infor-mativo”, si presenta in maniera schematica, suddiviso in diverse sezioni e costituisce una preziosa fonte di informazioni sempre aggiornate, che spaziano dagli ultimi disposti legislativi, all’attività di certificazione dei software, alle informazioni sull’attuazione della certifi-cazione energetica degli edifici rivolte a professionisti, cittadini e a tutti i soggetti coinvolti nel processo di cer-tificazione, fino all’attività di ricerca condotta dall’Ente, per finire con le funzioni di “e-commerce”.Il sito negli ultimi anni è stato visitato da un numero costante di più di 90.000 utenti diversi per un totale di circa 500.000 pagine visitate. Le visite sono concen-trate nei giorni e nelle ore di lavoro (500-600 utenti) e il maggior numero di accessi in genere si verifica nei primi giorni della settimana (lunedì e martedì) a signi-ficare che si tratta soprattutto di utilizzatori aziendali.

Il ruolo del CTI

Febbraio 2019

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Titolo

Stato

CT 201 Isolanti e isolamento termico –

Materiali

Isolanti termici per edilizia. Linee guida su caratteristiche prestazionali, modalità di utilizzo e posa in opera prog. UNI1604774

In corso

CT 202 Isolanti e isolamento - Metodi di

calcolo e di prova (UNI/TS 11300-1)

Rilevazione in opera della trasmittanza termica mediante termografia all'infrarosso – Metodo speditivo prog. UNI1604760

In corso

CT 202 Isolanti e isolamento - Metodi di …

Abaco delle strutture costituenti l'involucro opaco degli edifici - Parametri termofisici prog. UNI1604417

In corso

CT 202 Isolanti e isolamento - Metodi di …

UNI/TS 11300-2 Prestazione energetica degli edifici – Fabbricato prog. UNI1604763

In corso

CT 204 Direttiva EPBD

prUNI/TS 11300-7 Prestazione energetica degli edifici – Sottosistemi di utilizzazione – Accumulo elettrico prog. UNI1604512

In inchiesta UNI

CT 204 Direttiva EPBD

UNI/TS 11300-1 Prestazione energetica degli edifici - Inquadramento generale prog. UNI1604709

In corso

CT 212 Uso razionale e gestione

dell’energia

Contratto di prestazione energetica (EPC) – Requisiti energetici minimi prog. E0202G130

In corso

CT 213 Diagnosi energetiche negli edifici -

Attività nazionale

Diagnosi Energetiche – Linee guida per le diagnosi energetiche degli edifici prog. E0202F570

In corso

CT 214 Diagnosi energetiche nei processi -

Attività nazionale

Diagnosi Energetiche – Linee guida per le diagnosi energetiche dei processi prog. UNI1602335

In corso

CT 215 Diagnosi energetiche nei trasporti -

Attività nazionale

Diagnosi Energetiche – Linee guida per le diagnosi energetiche dei trasporti prog. E0202F590

In stand-by

CT 221 Progettazione e costruzione di

attrezzature a pressione e di forni industriali

UNI/PdR Linee guida per l’applicazione delle raccolte Ispesl VSR, VSG, M, S nell’ambito della direttiva 2014/68/UE prog. E0203G010

In attesa di pubblicazione

CT 223 Esercizio e dispositivi di protezione

delle installazioni a pressione

UNI TR Locali destinati al posizionamento di generatori di vapore e/o acqua surriscaldata e delle attrezzature ausiliarie prog. UNI1604477

Pre inchiesta UNI

CT 223/GL 01 Dispositivi di protezione e controllo

degli impianti a pressione – Gruppo Misto CTI-UNI

Prove di tipo per la valutazione delle prestazioni dei dispositivi di sicurezza per la protezione contro le sovrapressioni prog. UNI1604451

In corso

CT 235 Teleriscaldamento e Teleraffrescamento

UNI/PdR Linee guida per le caratteristiche e la gestione del fluido termovettore nelle reti di Teleriscaldamento e Teleraffrescamento edit prog. E0204G050

In corso

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CT 235 Teleriscaldamento e Teleraffrescamento

UNI/PdR Linee guida di pronto intervento e gestione delle emergenze per il servizio di Teleriscaldamento e Teleraffrescamento edit prog. E0204G040

In corso

CT 241 Impianti di raffrescamento:

ventilazione e condizionamento

UNI 10829 rev Beni di interesse storico e artistico - Condizioni ambientali di conservazione - Misurazione ed analisi prog. E0205E580

In stand-by

CT 243 Impianti di raffrescamento: pompe

di calore, condizionatori, ecc.

UNI 10389-3 Misurazioni in campo - Generatori di calore - Parte 3: Macchine frigorifere/pompa di calore prog. E0205F760 - UNI1601337

In stand-by

CT 251 Impianti di riscaldamento - Progettazione, fabbisogni di

energia e sicurezza (UNI/TS 11300-2 e 11300-4)

UNI/TS 11300-3-1 Prestazione energetica degli edifici - Sottosistemi di utilizzazione – Emissione prog. UNI1604710

In corso

CT 251 Impianti di riscaldamento -

Progettazione, fabbisogni di …

UNI/TS 11300-3-2 Prestazione energetica degli edifici - Sottosistemi di utilizzazione - Distribuzione prog. UNI1604711

In corso

CT 251 Impianti di riscaldamento - Progettazione, fabbisogni di

energia e sicurezza (UNI/TS 11300-2 e 11300-4)

UNI/TS 11300-3-3 Prestazione energetica degli edifici - Sottosistemi di utilizzazione - Accumulo termico prog. UNI1604712

In corso

CT 251 Impianti di riscaldamento - Progettazione, fabbisogni di

energia e sicurezza (UNI/TS 11300-2 e 11300-4)

UNI/TS 11300-3-4 Prestazione energetica degli edifici - Sottosistemi di utilizzazione - Recupero di calore dai piatti doccia prog. UNI1604713

In corso

CT 251 Impianti di riscaldamento - Progettazione, fabbisogni di

energia e sicurezza (UNI/TS 11300-2 e 11300-4)

UNI/TS 11300-3-5 Prestazione energetica degli edifici - Sottosistemi di generazione - Pompe di calore prog. UNI1604714

In corso

CT 251 Impianti di riscaldamento - Progettazione, fabbisogni di

energia e sicurezza (UNI/TS 11300-2 e 11300-4)

UNI/TS 11300-4-1 Prestazione energetica degli edifici - Sottosistemi di generazione – Cogenerazione prog. UNI1604715

In corso

CT 252 Impianti di riscaldamento -

Esercizio, conduzione, manutenzione, misure in campo e

ispezioni

UNI 10389-1 Misurazioni in campo - Generatori di calore - Parte 1: Apparecchi alimentati a combustibile liquido e/o gassoso prog. E0206G021 – UNI1602719

Post inchiesta UNI

CT 252 Impianti di riscaldamento -

Esercizio, conduzione, manutenzione, misure in campo e

ispezioni

UNI 10389-2 Misurazioni in campo - Generatori di calore - Parte 2: Apparecchi alimentati a biocombustibile solido non polverizzato prog. E0206F422 – UNI1603305

In corso

CT 252 Impianti di riscaldamento -

Esercizio, conduzione, …

UNI 10389-4 Misurazioni in campo - Generatori di calore - Parte 4: Impianti di teleriscaldamento e teleraffrescamento prog. E0206F422 – UNI1603430

Post inchiesta UNI

CT 253 Componenti degli impianti di

riscaldamento - Produzione …

UNI 8065 rev Trattamento dell'acqua negli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva, per la produzione di acqua calda sanitaria e negli impianti solari termici prog. E0206F440 – UNI1603410

In inchiesta UNI

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CT 253 Componenti degli impianti di

riscaldamento - Produzione …

Impianti di riscaldamento ad acqua calda - Requisiti di sicurezza - Requisiti specifici per impianti con generatori di calore alimentati da combustibili liquidi, gassosi, solidi polverizzati o con generatori di calore elettrici prog. UNI1604764

In corso

CT 254 Componenti degli impianti di riscaldamento - Emissione del

calore (radiatori, convettori, pannelli a pavimento, soffitto,

parete, strisce radianti)

Attività professionali non regolamentate - Installatori di sistemi radianti idronici a bassa differenza di temperatura - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza prog. E0205G050 - UNI1602299

In attesa di pubblicazione

CT 257 Stufe, caminetti e barbecue ad aria

e acqua (con o senza caldaia incorporata)

prUNI 10683 Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi - Verifica, installazione, controllo e manutenzione prog. E0206G030 – UNI1601341

In corso

CT 257 Stufe, caminetti e barbecue ad aria

e acqua (con o senza caldaia incorporata)

prEN 16510-2-7 Residential solid fuel burning appliances - Part 2-5: Wood log and wood pellet fired appliances prog. E0206G060

In corso

CT 258 Canne fumarie

Impianti alimentati a combustibile liquido e solido, per uso civile, in esercizio - Linee guida per la verifica dell’idoneità al funzionamento in sicurezza prog. UNI1603704

In corso

CT 266 Sicurezza degli impianti a rischio di

incidente rilevante

UNI 10616 rev Stabilimenti con pericolo di incidente rilevante - Sistemi di gestione della sicurezza - Linee guida per l'applicazione della UNI 10617 prog. E0207G100 – UNI1603703

In corso

CT 266 Sicurezza degli impianti a rischio di

incidente rilevante

UNI 10617 rev Stabilimenti con pericolo di incidente rilevante - Sistemi di gestione della sicurezza - Requisiti essenziali prog. E0207G110 – UNI1603620

In corso

CT 281 Energia solare

Impianti solari termici – Requisiti degli installatori (<35kW) prog. E0209F340

In stand-by

CT 282 Biocombustibili solidi

Biocombustibili solidi – Specifiche e classificazione del combustibile – Definizione di classi di pellet legnoso e non legnoso integrative alle UNI EN ISO 17225-2 e UNI EN ISO 17225-6 prog. E0209G090 – UNI1603737

Pre Inchiesta UNI

CT 282 Biocombustibili solidi

Biocombustibili solidi – Linee guida per la determinazione della qualità mediante spettrometria nel vicino infrarosso prog. UNI1604705

Pre Inchiesta UNI

CT 282 Biocombustibili solidi

Biocombustibili solidi – Specifiche e classificazione del combustibile – Definizione di classi di bricchette di legno e non legnose integrative alle UNI EN ISO 17225-3 e UNI EN ISO 17225-7 prog. UNI1604704

Pre Inchiesta UNI

CT 284 Biogas da fermentazione

anaerobica e syngas biogenico

UNI/TS 11567 rev Linee guida per la qualificazione degli operatori economici (organizzazioni) della filiera di produzione del biometano ai fini della tracciabilità e del bilancio di massa prog. UNI1605214

In corso

CT 285 Bioliquidi per uso energetico

UNI/TS 11429 rev Qualificazione degli operatori economici della filiera per la produzione di biocarburanti e bioliquidi prog. UNI1604951

In corso

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CT 201 “Isolanti e isolamento - Materiali”

UNI EN 14064-1:2019 Isolanti termici per edilizia - Prodotti sfusi di lana minerale (MW) realizzati in sito - Parte 1: Specifiche per i prodotti sfusi prima dell'installazione

CT 221 “Progettazione e costruzione di attrezzature a pressione e di forni industriali”

UNI EN 13445-3:2019 Recipienti a pressione non esposti a fiamma - Parte 3: Progettazione

UNI EN 13445-6:2019 Recipienti a pressione non esposti a fiamma - Parte 6: Requisiti per la progettazione e la costruzione di recipienti a pressione e parti in pressione realizzati in ghisa sferoidale

CT 242 “Materiali, componenti e sistemi per la depurazione e la filtrazione di aria, gas e fumi”

UNI EN ISO 21083-1:2019 Metodo di prova per misurare l’efficienza di materiali filtranti per aria nei confronti di nanomateriali sferici – Parte 1: Intervallo di dimensioni delle particelle compreso tra 20 nm e 500 nm

CT 243 “Impianti di raffrescamento: pompe di calore, condizionatori, scambiatori, compressori”

UNI EN 14825:2019 Condizionatori d'aria, refrigeratori di liquido e pompe di calore, con compressore elettrico, per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti - Metodi di prova e valutazione a carico parziale e calcolo del rendimento stagionale

CT 244 “Impianti frigoriferi: sicurezza e protezione dell'ambiente”

UNI EN 13136:2019 Impianti di refrigerazione e pompe di calore - Dispositivi di limitazione della pressione e relative tubazioni - Metodi di calcolo

CT 251 “Impianti di riscaldamento - Progettazione, fabbisogni di energia e sicurezza (UNI/TS 11300-2 e 11300-4)”

UNI/TS 11300-2:2019 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale, per la produzione di acqua calda sanitaria, per la ventilazione e per l'illuminazione in edifici non residenziali

CT 257 “Stufe, caminetti e barbecue ad aria e acqua (con o senza caldaia incorporata)”

UNI EN 16510-1:2019 Apparecchi di riscaldamento domestici a combustibile solido - Parte 1: Requisiti generali e metodi di prova

CT 271 “Contabilizzazione del calore”

UNI EN 1434-1:2019 Contatori di calore - Parte 1: Requisiti generali

UNI EN 1434-2:2019 Contatori di calore - Parte 2: Requisiti costruttivi

UNI EN 1434-4:2019 Contatori di calore - Parte 4: Prove per l'approvazione del modello

CT 272 “Sistemi di automazione e controllo per la gestione dell'energia e del comfort negli edifici”

UNI EN 12098-1:2019 Prestazione energetica degli edifici - Regolazioni per impianti di riscaldamento - Parte 1: Dispositivi di regolazione per gli impianti di riscaldamento ad acqua calda - Moduli M3-5, 6, 7, 8

UNI EN 12098-3:2019 Prestazione energetica degli edifici - Regolazioni per impianti di riscaldamento - Parte 3: Dispositivi di regolazione per gli impianti di riscaldamento elettrici - Moduli M3-5, 6, 7, 8

UNI EN 12098-5:2019 Prestazione energetica degli edifici - Regolazioni per impianti di riscaldamento - Parte 5: Programmatori delle fasi di avvio-interruzione degli impianti di riscaldamento - Moduli M3-5, 6, 7, 8

CT 282 “Biocombustibili solidi”

UNI EN ISO 20023:2019 Biocombustibili solidi - Sicurezza di gestione del pellet - Movimentazione e stoccaggio in sicurezza del pellet di legno in applicazioni domestiche e in altre applicazioni di piccola scala

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Parere del Comitato economico e sociale

europeo sul «Patto europeo finanza-clima»

Emanato il 17/10/2018 – Pubblicato il 15/02/2019 Il documento il parere del CESE sul patto europeo finanza-clima. L’articolo 3 del trattato sull’UE stabilisce che essa favorisce una crescita sostenibile, rispettosa dell’ambiente. L’urgenza climatica è ormai assurta al rango di priorità assoluta, anche per il CESE, e si impone come un quadro globale per l’azione dei poteri pubblici, ma anche per gli operatori economici, i lavoratori e i cittadini. Di conseguenza, occorre organizzare e, soprattutto, finanziare una vasta transizione economica, sociale e ambientale. Pertanto, la discussione appena avviata sul prossimo quadro finanziario pluriennale dell’UE (quello per il periodo 2021-2027) dovrebbe integrare, in modo orizzontale, le questioni connesse alla sfida dei cambiamenti climatici e inquadrarsi nell’obiettivo prioritario di una transizione verso un mondo più sostenibile. Continua…

Rettifica del regolamento (UE) 2017/2196 della Commissione, del 24

novembre 2017

Emanato il 01/02/2019 – Pubblicato il 01/02/2019 Il regolamento in oggetto istituisce un codice di rete in materia di emergenza e ripristino dell'energia elettrica. Continua…

LEGGE 30 dicembre 2018, n. 145

Emanato il 30/12/2018 – Pubblicato il 31/12/2018 Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021. Continua…

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TEXPACK®, azienda lea-der nella produzione di sistemi per l’isola-mento termico da 200°C fino a 1300°C, presenta al mercato alcuni dei numerosi prodotti dedicati al settore delle caldaie a vapore: trecce in ve-tro tonde e quadre, guarnizioni ovali per passi d’uomo e piattine soffici autoadesive grafitate TEXLON®.

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