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Einberg di Luca Bona da “Un monte, una vita” a “Lemniscus” tra emozioni, immagini e poesie

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Einberg

di Luca Bona

da

“Un monte, una vita”

a “Lemniscus”

tra emozioni, immagini e poesie

CONTENUTI MOSTRA

n. 40 fotografie e altre ante riflessioni/poesie, con di-

dascalia riportante tu i da ( tolo foto, tolo scri o

e luogo di riferimento). Sei sezioni tema che di cui 4

cos tuite da 6 immagini (gocce di cielo – primavera –

estate – sensazioni e vibrazioni) e 2 da 8 immagini

(autunno e inverno) per un totale di 40.

Presumibilmente proposte in cornici plexiglax con due

foto e scri .

Ci saranno poi la coper na della mostra oltre a 3 – 4

brevi riflessioni introdu ve e di chiusura, non collega-

te a immagini specifiche. E ovviamente due locandine

dei libri edi .

Considerazioni:

la parte di scri è corposa, ma è stata aggregata nella

forma completa del materiale a cui ho a nto. Mi pare

chiaro già adesso che alcune poesie vadano rido e a

“stralci”, proponendo il passaggio più significa vo, per

non appesan re il percorso.

Einberg

EINBERG - Luca Bona

Un monte, una vita

La mostra fotografica

Viene associata la forma classica della mostra di materiale visivo (foto, quadri,

immagini) con riflessioni e scri in poesia e prosa. La finalità è quella di deli-

neare un profilo di personalità variegato quale quello di Einberg. Non c’è eccel-

lenza assoluta nel materiale fotografico, piu osto una buona qualità che rende

nei fermo immagini un dovuto tributo all’ambiente montano bergamasco. An-

che per gli scri vale lo stesso discorso: non siamo in presenza di un vate, di

una personalità della le eratura. Sono scri sinceri, semplici, che raccontano

un corso di vita e di evoluzione interiore. L’associazione tra le due discipline ar-

s che produce un insolito cammino tra fantasie visive e versi che ca urano

echi di parole tra pare dell’anima.

Il percorso viene tracciato definendo sei passaggi, sei argomen specifici sui

quali focalizzare l’a enzione del visitatore. Il primo è quasi introdu vo, stacca

immediatamente con il reale proie ando ogni pensiero nel mondo della mon-

tagna. I successivi step, sulla falsariga del percorso di Orobie’s Seasons, presen-

tano questo nuovo mondo nelle sfacce ature e peculiarità delle qua ro stagio-

ni. Chiude il percorso un passaggio fortemente emo vo, tra i colori del tramon-

to ed il fascino di un fiore di rosa. Il punto d’arrivo del percorso interiore, il cen-

tro da cui dipartono le linee di pensiero a tra eggiare le curve algebriche

dell’infinito, di Lemniscus. Una cruna da a raversare, abbracciando un nuovo

status interiore, un nuovo regno dell’animo.

Da “Un monte, una vita” a “Lemniscus” scorrendo tra immagini e scri il per-

corso interiore e ar s co di Einberg. Dalle prime mide bozze di scri ai lavori

più complessi che hanno consen to di produrre ben nove sillogi di poesie.

Me endosi a nudo e lasciandosi inves re dalle vibrazioni della natura, del

mondo ancora incorro o delle alte ve e, cercando una simbiosi totali con que-

sto habitat che è la trasposizione materiale del proprio mondo interiore

SEZIONE UNO

GOCCE DI CIELO - Riflessi sui laghi delle Orobie

L’immagine fotografica è come una finestra che si spalanca su una nuova

dimensione pervasa dal turchese dei cieli solca da nuvole so li e legge-

re, su immobili al laghi accarezza da riflessi di luce. L’animo si immerge,

quasi in un rito di purificazione, in queste trasparen e pure acque, prepa-

randosi ad un nuovo percorso spirituale. Un nuovo “Giordano” a mondare

la polvere quo diana, vuotezze e inconsistenze, per consegnarsi in ves

bianche e luminose, come vergine sposa promessa, alla congiunzione con

il monte e il suo universo. Nel talamo delle nostre Orobie.

Poesia Sedimen

Fotografia lago di Coca

Poesia agli al laghi

Fotografia lago d’Avert

Poesia stralcio da Orobie’s Seasons

Fotografia Specchio al lago Marcio

Poesia Convergenze

Fotografia laghi della

Cerviera

Poesia Oneiros

Fotografia laghi di Caldirolo

Poesia Acque

Fotografia Conca del

Rifugio F.lli Calvi

SEDIMENTI (stralcio…..) Nei giochi di luce sull’immobile specchio d’acqua cristallina si svela il mistero del mio esistere: una tremula ombra che si riflette nella goccia d’azzurro per poi sprofondare con brevi sussulti di concentrici cerchi e adagiarsi in sonno sul fondo del lago.

Poesia: sedimenti Foto: al lago di Coca Luogo: Valle di Coca (Valbondione)

dal sentiero alto delle Orobie - tratto da Rifugio Brunone a Rifugio Coca

AGLI ALTI LAGHI

(stralcio….)

Paiono briciole d’acqua

tra immense pietraie

questi laghi nascosti

all’ombra dei monti,

calamite che catturano

spicchi di cielo azzurro

colorandosi di luce

e di misteriosi riflessi.

Piccoli greggi di nubi

giocano con il sole

disegnando chiaroscuri,

ombre e sfumature,

mentre timidi pesci

nuotano pigramente

tra le gelide acque

dal fondo limaccioso.

……………………………….

Poesia: Agli alti laghi

Foto: Lago D’avert

Luogo: ago d’Avert – sentieri 331 e 334 (da Valbondione – presso “ol Simal”)

La passione. Venticinque anni e anche più. Cinquecento escursioni o poco meno. Diecimila chilometri di saliscen-di per le nostre montagne. Centomila, anche più, gocce di sudore e fatica. Per cercare una briciola di luce più lu-minosa delle altre, per perdersi nell’immobile attimo di un infuocato tramonto. Per specchiarsi nella lacrima di cielo di un alto lago e finalmente ri-conoscersi. Per stringere tra le mani un pezzo di pietra e ritrovarci un pez-zo di cuore.

Testo: stralcio da “Orobie’s seasons” Foto: Specchio al lago Marcio

Luogo: Lago Marcio (zona Laghi Gemelli)

lungo il sentiero n.211

CONVERGENZE

(stralcio)

Candidi brividi

i sottili filamenti

di bianche nuvole

persi nel cielo,

mentre scorrono

inseguendo il folle

turbinio dell’aria:

brandelli di seta

in succinti pizzi

che naufragano

in celesti desideri.

………………………

Poesia: Convergenze

Foto: Laghi della Cerviera

Luogo: Valcerviera (Valbondione) sentiero n. 321

Zona Rifugio Curò - Conca del Barbellino

ONEIROS

Giacerò sull’esile

petalo di nuvola

nel suo solitario

galleggiare sull’acque

del vitreo alto lago,

mentre si specchia

tra riflessi di cielo

scorrendo lentamente

da riva a riva.

………………………………….

Poesia: Oneiros

Foto: Laghi di Caldorolo

Luogo: Alta Valsambuzza presso Passo di Publino

(Sentiero n. 209 da Carona)

ACQUE

Austere dighe

inviolabili forzieri

che preservano,

da avide bramosie

preziose riserve

d’incontaminate

trasparenti acque

fonti della vita.

…………………………..

Laghi trasparenti

tra conche di pietre,

celesti battisteri

dove si riflettono

le anime redente

mentre si librano

tre le convergenze

del primo Cielo.

Poesia: Acque

Foto: Conca del Fregabolgia - Rif. Calvi

Luogo: Rifugio F.lli Calvi (Carona) dai laghi del Poris

SEZIONE DUE

COLORI DI PRIMAVERA – il risveglio dei fiori

La natura nel momento dell’anno che riconduce alla genesi, all’inizio. Prima-

vera è colore, luce, fiori e animali. E’ movimento, scoperta di se stessi. Purifi-

ca nelle acque sacre gli occhi si schiudono su un con nuo divenire di forma

e di colori, sul modellarsi della grezza materia che diventa fiore, lacrima di

pioggia, ala setosa di una farfalla. I raggi di sole fendono l’ormai so le plac-

ca di ghiaccio e i ricordi del passato sono galleggian piccoli iceberg in ago-

nia. Le nevi si ri rano come le ombre della no e con il primo lampo dell’au-

Testo disgelo ai Gemelli

Fotografia il disgelo

Poesia Vocatus (stralcio)

Fotografia farfalla

Poesia crocus

Fotografia crocus

Poesia il risveglio

Fotografia ai tre pizzi

Poesia Poesia (stralcio)

Fotografia lacrime

Poesia petali di stelle

Fotografia stelle alpine

… Un alito tiepido accarezza leggero la conca dell’animo, rattrappita dal freddo di una ferita che ha lacerato una gestante emozione. Un filo di calore, come parola sussurrata a rompere il silenzio del lungo inverno, a scalfire i macigni di ghiaccio che hanno oppresso le acque del pensie-ro. Ancora titubante si affaccia una nuova stagione, un’inedita e insolita primavera, a risvegliare l’alta valle svestendola solo a giugno dai freddi bianchi veli di neve e accendendo bagliori e riflessi, facendo ri-suonare nel cuore i palpiti di nuove atte-se…

Testo: il disgelo Foto: disgelo ai Laghi Gemelli

Luogo: dalla diga dei Laghi Gemelli - sentiero

n. 214

…………………………

Nel battito d’ali

l’ammaliante vanessa

tratteggia nell’aria,

tiepida e densa

d’odori di fiori,

le vorticose spirali

di gestanti desideri,

mentre i pensieri

accarezzano speranze

di rosei albori

……………………………

Poesia: variazioni su “Lepidoptera”

Foto: farfalla

Luogo: orobie

CROCUS

Da minuscoli bulbi

dipartono timidi

campanulei fiori,

dal colore delicato

della neve, delle nuvole,

o di un vivace violetto;

batuffoli di cotone

che ricoprono i prati,

come perle che galleggiano

su un mare smeraldo.

…………………………………………...

Poesia: Crocus (stralcio)

Foto: crocus

Luogo: crocus alle baite di Campo

sentiero 217 da Mezzeno (Roncobello)

IL RISVEGLIO

Bianchi e sottili

petali di crocus,

stretti a corona

attorno al delicato

cuore dei fiori,

distesi su prati

quasi a nascondere

i verdi fili d’erba,

tra le ultime

macchie di neve.

………………………………...

Poesia: Il risveglio

Foto: ai Tre Pizzi

Luogo: mare di crocus alle baite di Campo

sentiero 217 da Mezzeno (Roncobello)

POESIA (stralcio) ………………………… Gradite sensazioni di luce e calore mi accompagnano in questo approccio alla soglia del cuore, mentre mi immagino di scorrere la mano sul tuo volto. Quali le parole per poter descrivere mille gocce d’acqua dopo il temporale che accarezzano fiori dai colori dell’iride tratteggiando sui prati i sentieri dell’anima? …………………………

Poesia: poesia (stralcio) Foto: lacrime sui fiori Luogo: lungo la val di Gorno (sentiero n. 214)

PETALI DI STELLA

(stralcio)

…………………………

Piccole stelle

tra fili d’erba,

sottili e leggere

quasi da sfogliare

come preziose

pagine di un libro,

alitando un tiepido

vento di vita.

Soffice lanuggine

su esili foglie

quasi a coperta,

carezza a sfiorare

scarne emozioni

che hanno radici

tra fenditure

e pietre del cuore.

Poesia: Petali di stella

Foto: Stelle alpine

Luogo: Passo di Corna Piana – sentiero n. 218

SEZIONE TRE

LA FORZA DEL SOLE – la rovente estate

La pienezza dei lunghi giorni es vi, il calore che rende più maturi gli sgargian

schizzi genera dalla primavera. Nulla pare avere confine, ampi orizzon da

varcare con gli occhi, con il cuore. Il culmine della potenza, della vita, quando

la forza e il vigore si congiungono in un connubio con il potere della mente. Il

punto dove il corso inversamente proporzionale di queste due grandezze si in-

terseca.

Poesia delirio ver cale

Fotografia verso il Simal

Poesia Assump o

Fotografia al Madonnino

Poesia Alte lande

Fotografia baite solitarie

Poesia rudus

Fotografia Valcerviera

Poesia schizzi stralcio)

Fotografia al Fregabolgia

Poesia Vocatus (stralcio)

Fotografia passo Scale a

DELIRIO VERTICALE

Siamo vite sospese,

appena aggrappate

a minuscoli appigli

di strapiombanti pareti,

nel sogno ardito

di perderci nell’azzurro

sopra il baratro del vuoto.

………………………………

Briciole d’umanità

lungo inviolate vie,

a sfidare l’olimpo

e verità assolute,

in questi attimi

intensi e lucidi

di delirio verticale.

Poesia: Delirio verticale Foto: verso “Ol Simal”

Luogo: Sentiero delle Orobie

tratto da Rifugio Brunone a Rifugio Coca

ASSUMPIO

Tra lame affilate

protese in alto

quasi ad affondare

nel virgineo celeste

ventre del cielo,

tra le solitarie lande

riposa il tuo dolore

di Madre ferita,

nelle trasparenti

lacrime di lago.

Sei velo di nube

bianco e sottile

in candide vesti,

che il Mistero

risolleva da terra,

sei umile nebbia

che in cielo ascende

mentre fasci di luce

ti trapassano il cuore

nel nuovo Magnificat.

Poesia: Assumptio

Foto: al Madonnino

Luogo: in vetta al Monte Madonnino

salendo dal Sentiero n. 226 al passo Portula

ALTE LANDE

Pietre di alte lande,

calcaree memorie

dei perduti pascoli,

incolte tombe

del tempo svanito

che testardi fiori

ingentiliscono

coi delicati aromi

di mille ricordi.

……………………….

Terre di passaggio

d’estive transumanze,

tracce silenziose

d’umane odissee,

come collo di clessidra

tra opposti bulbi,

dove l’oggi muore

e diventa passato,

nostalgia e ricordo.

Poesia: Alte lande

Foto: baite solitarie

Luogo: pianoro e Baita Corte di Mezzo

sentiero Cai 216 – Valcanale–Laghi Gemelli

RUDUS

(stralcio)

Lasciami nel silenzio

di questi abbandonati

solitari e spogli ruderi,

che in loro mi rifletto

e appaio quale sono:

cumulo di amorfe pietre

solo traccia, parvenza

di un perduto passato,

tempo ancora recente

di vibrazioni immense

e splendenti aurore.

Lasciami nel vuoto

di questa alta landa

dove anche la memoria

si sgretola lentamente

per cancellare solchi

di fantasie abbozzate

su un tradito futuro,

a un passo dalla soglia,

da questo spartiacque

tra vallate del cuore,

tra un sogno e il vero.

Poesia: Rudus

Foto: alta Valcerviera

Luogo: Spartiacque presso i laghi di Val Cerviera

(Valbondione – Conca Rifugio Curò)

Sentiero n. 321

SCHIZZI (stralcio)

……………………

Schizzi sul cielo

i cirrocumuli,

bianchi greggi

di piccole nuvole,

candidi spruzzi

lungo le onde

del mare celeste,

un colpo di genio

che imbratta

l’azzurro monotono

dei prati empirei.

…………………………

Poesia: Schizzi

Foto: cielo al Fregabolgia

Luogo: alla diga del Frgabolgia (rif. F.lli Calvi)

Sentiero n. 210

VOCATUS (stralcio)

………………………

Profondità celesti

del primordiale cielo

e acuminate vette

come potenti magneti

catturano le orbite

dell’ inquieto cuore

d’uomo ed errante;

la fatale attrazione

al cui forte abbraccio

consacrare il vivere.

Poesia: stralcio da “vocatus”

Foto: dal passo della scaletta

Luogo: Passo della scaletta sentiero n. 251 dal

Rifugio Brunone—Fiumenero (Valle di Bondione)

SEZIONE QUATTRO

MATURE RAPSODIE – le magie dell’autunno

Dove non può il fuoco, il caldo, il lungo tempo del giorno. Dove pare spegnersi

un colore e una parabola si incurva per inver re il corso. Quando anche la na-

tura brama una pausa dopo il lungo vegetare e crescere. Quando una goccia di

nostalgia a raversa la tua solitudine. Serve una magia, una scin lla e la brace

avvampa un nuovo fuoco, con il suo tepore, e riveste il vivere di elegan unici

colori, di rosso passione e prezioso oro.

Un pout-pourri di sfumature e di silenzi, con la bruma che stende i suoi veli a

completare questa scenografia. La prima neve ammanta le alte ve e che si

specchiano nelle lacrime di cielo dei laghi alpini. I larici vanesi sfoggiano la do-

rata livrea accesa dalla luce del sole. Cadono le foglie dai rami sul soffice tap-

peto d’erba tra case ormai solitarie. I ricordi della trascorsa stagione si rincor-

rono nella mente scrivendo i versi della nostalgia.

Poesia Autunno (stralcio)

Fotografia al Linzone

Poesia gocce d’autunno

Fotografia al passo Grialeggio

Poesia meriggio d’autunno

Fotografia bosco d’autunno

Scri o stralcio “autumn’s”

Fotografia verso Branzi

Scri o oro di Valsambuzza

Fotografia larici d’oro

Poesia Vortex

Fotografia Pagliari

Poesia Larix

Fotografia al Fregabolgia

Poesia flu uar sospesi

Fotografia incombente

inverno

AUTUNNO

…………………………

Nel rosso, nel giallo

che i boschi colorano

nei paesaggi ovattati

nascondi misteri,

colori ed odori

che sanno di fiaba

mentre lenta

la nebbia si stende

come un bianco lenzuolo

sulla foglia che muore.

…………………………

Poesia: Autunno (stralcio)

Foto: Al Linzone

Luogo: Salendo al Monte Linzone — sentiero n. 571

GOCCE D’AUTUNNO

Mi acquieto

nella dilagante

chiazza di colori

d’un mite autunno,

tra roventi aceri

imbrunite chiome

di austeri faggi

e aurei aculei

di vanitosi larici.

Prima che i veli

d’ovattata bruma

calino al crepuscolo

del breve meriggio

e nell’oscura sera

m’avvolga ancora

l’indomita ombra

di una mai sopita

graffiante nostalgia.

Poesia: Gocce d’autunno

Foto: verso il Passo di Grialeggio

Luogo: Monte Cancervo - Monte Venturosa

sentiero n. 136

MERIGGIO D’AUTUNNO

…………………………

Meriggio nei boschi,

tra scordati profumi

e autunnali atmosfere,

in questo giorno

di fine autunno,

lungo piccoli sentieri

che lentamente risalgono

il pendio di un colle,

come erranti pensieri

che cercano meta.

Un soffice tappeto

di foglie secche

ricopre il terreno,

dove giacciono inermi

mille ricci pungenti:

paiono agli occhi

come cuori squarciati

da profonde ferite,

depredati di tutti

i nascosti tesori.

Poesia: Meriggio d’autunno

Foto: bosco d’autunno

Luogo: bosco lungo il sentiero 576°

da Fuipiano ai Tre Faggi

…voglio osservare con te da questo

poggio, da questo terrazzo naturale,

il tratto finora percorso, il paese a

fondovalle che riposa nell’ombra, do-

po le carezze dell’ultimo timido sole.

Vedere i nostri anni ed il tempo tra-

scorso, gli attimi rubati ed i tanti,

troppi giorni persi e non vissuti, co-

me le mille foglie secche lungo il

sentiero. E liberarmi in parte di que-

ste vesti, asciugare le gocce di sudo-

re che scorrono sulla mia fronte e

farmi sfiorare dal tepore dell’aria fer-

ma e immobile. Farmi sfiorare dalla

tua mano, da un tuo pensiero, anche

solo da uno dei mille bagliori che si

rincorrono nel tuo sguardo, mio

scricciolo…

Testo: stralcio da “autumn’s rapsody” Foto: magia d’autunno—verso branzi

Luogo: fondovalle di Branzi dal sentiero

212 Branzi - Laghi Gemelli

…risalita sul fianco la cascata, il sentiero

scorre nel bosco che si fa sempre meno

fitto e lascia spazio ad un pendio erbo-

so, al cui culmine, su un piccolo piano-

ro, sonnecchiano alcune baite solitarie.

I raggi del sole sfiorano le lisce pietre di

ardesia che ricoprono i tetti, accenden-

doli di riflessi come piccole scintille. Al-

cuni fieri larici dorati si ergono al lato

delle baite, come austeri guardiani di

un mondo perduto o forse inseparabili

compagni in questa secolare solitudine.

Delle baite e dei larici, complici consa-

pevoli della magia di questo squarcio di

speranza, con le mille intensità e sfu-

mature policromatiche del tardo autun-

no che incantano e rapiscono i nostri

pensieri, come il canto delle sirene sul-

le acque di Sirenusse….

Testo: stralcio da “autumn’s rapsody” Foto: larici d’oro

Luogo: Baite della Forcella, sentiero n. 209

Carona – Passo di Publino

VORTEX (stralcio)

Tra vortici e folate

corrono nell’umido

vento d’autunno

gli sciami di foglie,

come finissime

morenti particole,

ancora infuocate

e maculate del rosso

di colpe e vergogne

oppure giallognole,

già pallide e malate.

Ondeggiano, vacue,

senza più memoria

di perdute primavere

tra polvere di pollini

a seminare la vita

e mille scintille di luce

ora schegge spente;

cadendo raggrinziscono

come squame di pelle,

tra la ruvida corteccia

e croste del cuore.

………………………………

Poesia: Vortex Foto: autunno a Pagliari

Luogo: Pagliari (Carona)

LARIX

I solitari larici,

sfoggiando la livrea

dell’oro d’autunno,

si specchiano vanesi

nella goccia di cielo

dello spicchio di lago

mentre sonnecchiano

tra monti già avvolti

da lenzuola di neve.

………………………………

Veli sottili di nuvole,

stesi su celesti castità,

si riflettono nell’acque

dello specchio cobalto,

dove gli inquieti pensieri

trovano le risposte

nel lento galleggiare

sulle silenti profondità

dell’immobile lago.

Poesia: Larix

Foto: larici al Fregabolgia

Luogo: diga di Fregabolgia (Rif. F.lli Calvi)

Carona – sentieri CAI 247 e 210

… e tutto pare sospeso, indefinito.

Fermo, sulla soglia del tempo, tra le due

stagioni, a riflettersi nelle ormai fredde

acque del lago. Mentre il sole ancora ac-

carezza e infiamma il rosso delle ultime

bacche e l’intenso color ruggine di foglie

già in agonia. Ancora si protende un ra-

mo verso l’azzurro, a dominare per un

istante il fondovalle avvolto dal velo del-

la prima neve. Cattura la luce, il tiepido

calore degli ultimi giorni di un novembre

che resiste al lento svanire nell’ormai

primo inverno. Pure io non freno il mio

naufragare nel lieto e dolce delirio di

questo vagheggiare d’autunno, dopo le

fredde mattutine brine. Pure io m’accen-

do al primo sussulto del cuore…

Testo: fluttuazioni sospese Foto: lago della Cava—incombente inverno

Luogo: Carona, vista dalla strada verso

il rifugio Longo (n. 254)

SEZIONE CINQUE

IL CANDIDO SONNO – il regno delle nevi

Adesso il più del cammino è alle spalle e mentre cala il giorno, l’anno, il vivere, ci vuole il

sonno. Ci vuole ancora quel biancore che ha accesso per la prima volta i tuoi occhi. La ne-

ve, candida, imbianca tu ’a orno e rifle e in bagliori i raggi di luce, i sussul dell’animo.

Ora come allora sprofondi di nuovo nel mistero di questa bianca emozione che è la vita.

E’ il regno del silenzio, della quiete, del letargo. I colori si spengono, ricoper dal manto

della neve. La vita è una traccia di orme che si perde verso l’orizzonte e che la prossima

bufera si porterà appresso. Nel camino ardono i ceppi di legno liberando il calore per ri-

scaldare il rifugio, come i pensieri che albergano nel cuore ormai stanco, in a esa del son-

no.

Poesia Pruina

Fotografia brina

Poesia chiesa d’inverno

Fotografia a laghi gemelli

Poesia Preghiera

Fotografia al Resegone

Poesia ombre e luci

Fotografia luci e nebbie

Poesia Incatesimo

Fotografia Torcola Vaga

Poesia ver gini blu cobalto

Fotografia bianco delirio

Testo stralcio Orobie’s S

Fotografia perduto inverno

Scri o al camino

Fotografia letargo

Prŭīna

Cristalli di ghiaccio

fasciano nottetempo

i consunti scheletri

degli alberi ignudi,

con i rami protesi

come mani nel vuoto

e che all’alba paiono,

nei primi barlumi,

incombenti spettri

dai pallidi veli.

La patina di brina

avvolge come garza

le cortecce ferite

e i tagli nel legno,

lenzuolo su inermi

distese di foglie

e gli scapigliati fili

di lunga erba secca,

mentre svaniscono

i giorni d’autunno.

Sbiadiscono veloci

nel freddo meriggio

i colori del giorno,

come breve sorriso

scavato sul pallido

volto dell’inverno,

mentre si spegne

il sole all’orizzonte

e cala nuova brina

su nostalgie del cuore.

Poesia: Pruina

Foto: brina - controluce

Luogo: Orobie

…L’inverno ormai è padrone della sce-na. La neve ammanta le alte quote, i ripidi pendi. Tutto s’acquieta nell’im-mobile letargo, tra gli ultimi sussulti del larici che ancora conservano trac-cia delle roventi nostalgie d’autunno. Veli di foschia vagano tra le valli, risal-gono i crinali e poi riaffondano verso il basso. Il sole ne dipinge le fugaci om-bre tra i bagliori della neve, come macchie su tele intonse. Solo il silenzio circonda la solitaria chiesa, protesa co-me acuminato aculeo a bucare il cielo. Una parentesi di luce prima che il me-riggio sfumi nell’ormai prossima sera del gelido inverno…

Testo: silente chiesa d’inverno Foto: chiesetta dei Laghi Gemelli

Luogo: Conca dei Laghi Gemelli

PREGHIERA

(stralcio)

…………………………

Preghiera

nella luce degli occhi

mentre volgo lo sguardo

all’immenso che è intorno,

nel dubbio, quel tarlo

che rode anima e mente,

nel silenzio che regna

nell’azzurro del cielo

mentre adorna l’inverno

di bianca neve la croce

del dolore dell’uomo.

Poesia: Preghiera

Foto: al Resegone (sentiero n. 587)

Luogo: panorama dalla Croce di vetta del Monte

Resegone

.. Come un sogno che si insinua nel lungo e monotono sonno della notte il vagheggiare improvviso di uno smarrito sole accende un giorno d’inverno. Diventa nostalgia di perdu-ti tempi o forse precoce attesa di un ancor troppo lontano futuro. Un lam-po nel buio, prima che questo candi-do miraggio svanisca in altri giorni oscuri. Ovunque bagliori e poi vagan-ti oscuri scheletri di alberi che ada-giano sulla neve propria ombra o che scompaiono in quel fugace moto di improvvise nebbie. Veli spesso cupi e pesanti che oggi si sono fatti lievi, sottili, in giochi di chiaroscuri, come vezzosi intriganti pizzi che celano e svelano bramate nudità….

Testo: ombre e luci Foto: luci e nebbie—scheletri sulla neve

Luogo: Pizzino – Zona Baita Piazza Alben –

Salendo al Rifugio Gherardi

… S’erge silenziosa sopra l’alta valle e le distese di pini immobili, avvinghiati dall’abbraccio di drappi di neve. E tutto domina, sfiorata dall’alito leggero di un solitario cirro che inutilmente prova a velare il cielo. Già è baciata dalla luce del mattino che a fatica si leva per pro-vare a varcare invalicabili crinali ed ir-radiare anche il bosco immacolato pri-gioniero di un sogno d’inverno. E il mio silenzio galleggia sull’onde di un incan-tesimo…

Testo: incantesimo

Foto: Torcola Vaga e Badile

Luogo: alta valle Gremanza al Pizzo Badile

e Torcola Vaga – dal sentiero n. 121

VERTIGINI

BLU COBALTO (stralcio e variazione)

………………………

E mi arrendo

al ritmico sciame

di silenziose emozioni

e vertigini blu cobalto,

che mi avvolgono

nel vortice di neve,

trasportando l’anima

ai remoti confini

di queste alte terre

ai margini del tempo.

Poesia: variazioni su Vertigini blu cobalto

Foto: bianco delirio

Luogo: Piazzatorre (dal sentiero n. 121)

… Arrivano i fiocchi di neve, una bianca coperta che tutto ricopre ed avvolge in un sonno profondo. Il silenzio ritorna pa-drone delle alte vette, e vigila severo e austero a protezione di questo perduto mondo che torna alle sue origini. Soc-chiude gli occhi il vecchio, ormai stanco, esalando respiri sempre più sommessi. Muove gli ultimi faticosi passi verso la sua dimora, consegnandosi al cuore mi-sterioso di questi monti. In un abbraccio, mentre s’offusca la luce, cha come sipa-rio cala sulla scena, sul vivere.

Testo: variazioni su tema “Orobie’s Seasons Foto: perduto inverno — baita del Giacom

Luogo: Monte Venturosa sentiero n. 136

…Il silenzio si fa ancor più profondo e così pure i pensieri…Respiro lenta-mente, cercando di calarmi in questa atmosfera, cercando di diventare un tutt’uno con questo silenzio che so-verchia ogni cosa. Ovunque volgo lo sguardo è il buio, mentre infinite sen-sazioni salgono dal cuore. Sono come una scatola vuota che attende di es-sere riempita di cose vere e da con-servare nel tempo, come una pellicola vergine su cui imprimere immagini e ricordi, come un fiocco di neve che è pronto a posarsi lungo il pendio di questo monte che si innalza fino alla vetta, fino al cielo ed al mistero del vivere. Al caldo tepore del camino scorrono lentamente le ore della sera, mentre ceppi di legna muoiono in bra-ce e cenere. Questi sono i momenti in cui la montagna svela il suo volto più nascosto, il cuore caldo che arde die-tro apparenti freddi sassi e rocce…

Testo: al camino (stralcio da “Sogno di una

sera di mezzo autunno”

Foto: letargo

Luogo: Rifugio Curò (sentiero n. 305)

SEZIONE SEI

SENSAZIONI E VIBRAZIONI - La rosa e il tramonto

E’ il punto di arrivo del percorso, l’epilogo del racconto visivo e le erario. Il

paesaggio, prima del passaggio al silenzio ed al buio della no e, come in un

ul mo sussulto, da il meglio in assoluto di sé, accendendosi del fuoco del tra-

monto. Affondano nella rovente palla di luce che sta per eclissarsi oltre i colli.

Il tempo, lo spazio, gli ogge , le emozioni del vivere si fondono diventando un

tu ’uno nell’immagine del fiore per antonomasia, la rosa.

Poesia Occasus

Fotografia tramonto

Poesia Occasus 2

Fotografia al Farno

Poesia Sfumatura rosa

Fotografia al Curò

Poesia Occasus n. 3

Fotografia al Recastello

Poesia Coper na

Fotografia halitus

Poesia Rapsodia

Fotografia La rosa

OCCASUS

Trafitti

dall’urlo infuocato

del sole morente,

mentre annaspa

al tramonto

tra i crini dei colli,

sussulti lontani

sul piatto orizzonte,

affondano

gli ultimi grani

di finissima sabbia

nel basso bulbo

di una clepsamia.

Naufragano

i nudi pensieri

nell’oscuro

emisfero del cuore,

in balia di ignote

orbite dell’anima,

mentre sfrecciano

nell’immobile cielo

vitrei frammenti

di stelle morenti.

Poi il buio.

Il vuoto.

La notte.

Poesia: Occasus Foto: Tramonto a San Michele

Luogo: Mapello, chiesa di San Michele

OCCASUS n. 2

…………………………

Oggi m’inebrio

del delirare di cielo e sole

nella rovente alcova

di questo tramonto

mentre di te ricordo

lo sguardo, il volto,

la nota di cuore

del tuo profumo.

Poesia: occasus 2 (stralcio) Foto: al Farno Luogo: conca dei Laghi Gemelli

SFUMATURA ROSA Tenui nebbie velano lontano questo orizzonte con una dolce ovattata e candida sfumatura rosa che piano colora il mio pensiero mentre il giorno ormai si spegne nel buio incedere della prossima notte La luna piena accarezza il sonno che ormai avvolge la mia mente mentre il ricordo di un tuo bagliore rapisce e cattura l’ultimo pensiero ed io mi perdo in un’emozione rosa pallido ai confini del cuore

Poesia: Sfumatura Rosa Foto: Tramonto al Curò Luogo: Valbondione, Rifugio Curò

OCCASUS N. 3

(stralcio)

……………………………………

Tra intense vibrazioni

color rosso ruggine

sprofondo tra baratri

e strapiombanti pareti

delle mie nude nostalgie,

tra intrecci di desideri

e incompiute emozioni

di gestante passione.

Poesia: Occasus 3 (stralcio)

Foto: Tramonto sul Recastello

Luogo: Conca del Berbellino – Rifugio Curò

HALITUS

Mi sfiora

il volo gentile

di un petalo,

quasi carezza

che ignora

la lava celata

sotto la scorza,

sotto ruvide

croste di cuore.

Mi sfiora

il volo lento

di un petalo,

quasi immobile

forse nell’attimo

del suo addio

a un’illusione,

all’avvizzita corolla

di un fiore ingrato.

Mi sfiora

il volo esitante

di un petalo,

mentre cerca

in questo planare

il suo vero senso,

e posso offrirgli

solo nude distese

di zolle del cuore.

Poesia: Halitus

Foto: ricordi del vivere

Luogo: negli antri del cuore

RAPSODIA

Gocce di versate stelle

sul piano del cielo

e chiazze di galassie

mutevoli ed espanse

paiono fisse, immobili,

ad osservare stupite

il dilatarsi estremo

delle gravide emozioni

che hanno fecondato

le tue labbra schiuse

posate sopra le mie.

Solo sottile bisbiglio

di siderali profondità

sono i venti cosmici

delle tempeste solari,

che ammutoliscono

al colorato colpo d’ali:

come carezza di farfalla

setosa e trasparente

scorrono le tue mani

sul volto, sul mio corpo

mentre a te mi stringo.

E sono rapsodia

le vibrazioni di diapason,

mute frequenze magiche

a cui accordare il cuore

mentre scorrono a pelle

per risanare una ruga

e avvampare un rossore:

anche la luna si vela

degli sfumati bagliori

e ascolta le promesse

fatte a un petalo rosa.

Poesia: Rapsodia

Foto: La rosa

Luogo: negli antri del cuore

Quando arrivi a sfiorare la meta, sulla soglia tra il vero ed il sogno, bisogna fer-marsi sedendo su soffice erba ai margini di un corso d’acqua con i suoi riflessi di luce. Per ascoltare il silenzio ed osservare i pensieri che a lungo hanno vagato nella mente, diventare immagini.

Posi lo zaino ed è sollievo per le spalle. Togli un piccolo sacchetto di stoffa rossa, un poco consunta e sbiadita. Ne vuoti il contenuto e trovi pietre colorate, pensieri scritti su pezzetti di carta, piccole matite per disegnare ricordi, vecchie fotografie e tante altre cose ancora. Ognuna porta al-la mente qualcosa o qualcuno: un volto, una lacrima, una vibrazione dell’anima.

Strana davvero la vita. Corri come un forsennato cercando chissà chi e cosa e poi, avvolto in una pezza o dimenticato sul fondo delle tasche, trovi il tuo sogno. Si, sono loro il tuo tesoro, il tuo sogno. Non ti ha mai lasciato: tu lo cercavi e in-tanto, senza accorgerti, giorno dopo gior-no seguiva i tuoi passi. Si, proprio il tuo sogno, tra mille cianfrusaglie messe un poco alla rinfusa nel tuo zaino, nel tuo cuore…

Einberg - Luca Bonati

… Non cose messe lì a caso, ma intenzional-

mente, al posto giusto. La fotografia propo-

ne in una sola immagine contenuti del libro

“Lemniscus”. C’è il drappo rosso sullo sfon-

do, che infiamma, significa passione. Un

orologio che misura il tempo ma, ormai rot-

to, può fermare per un attimo il tempo. L’in-

chiostro dell’anima, da stendere con la pen-

na del vivere. La poesia. Una busta e una

carta geografica, che rappresentano lo spa-

zio, il cammino. La rosa, con i suoi petali,

che ti ammaliano e rapiscono. E anche

quando è secca, come un sogno che svani-

sce, mantiene la sua eleganza, il ricordo

della sua fragranza, l’indimenticabile morbi-

da carezza di un petalo sulle pareti del cuo-

re.

Testo: riflessione su Lemniscus Foto: ricordi del vivere Luogo: gli antri del cuore