economia politica - people.unica.it · 2019-03-09 · economia di mercato •il “padre” delle...
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PRINCIPI DELL’ECONOMIA
• Così come in una famiglia, anche in una economia si
devono affrontare molte decisioni:
• Chi deve lavorare?
• Quanti e quali beni si devono produrre?
• Quali risorse devono essere usate nella produzione?
• A quale prezzo devono essere venduti i beni?
PRINCIPI DELL’ECONOMIA
Società e Risorse Scarse:
• La gestione corretta delle risorse di una economia è
importante perchè le risorse sono scarse
• Scarsità. . . Significa che la società ha risorse limitate e
perciò non può produrre tutti i beni e servizi che le
persone desidererebbero avere
• L’Economia Politica è la scienza che studia
come la società gestisce le sue risorse scarse
PRINCIPI DELL’ECONOMIA:
Microeconomia • La Microeconomia studia come gli individui prendono le
loro decisioni:
• Gli individui si trovano di fronte a trade-offs: per
ottenere qualcosa devi rinunciare a qualche
altra cosa
• Il costo di qualcosa è ciò a cui rinunci per
ottenerla
• Gli individui razionali ragionano al margine.
• Gli agenti economici rispondono agli incentivi.
PRINCIPI DELL’ECONOMIA:
Microeconomia • La Microeconomia studia come gli individui interagiscono tra di loro:
• Lo scambio può migliorare le condizioni di ciascuno.
• In genere il mercato (scambio tra agenti economici privati) è un buon modo di organizzare le attività economiche.
• Però in determinate circostanze l’intervento del settore Pubblico può migliorare i risultati economici.
TRADE-OFF
Per ottenere una cosa, in genere dobbiamo
rinunciare ad un’altra cosa.
• Servizi sanitari oppure scuole
• Cibo oppure abbigliamento
• Lavoro oppure tempo libero
• Equità oppure efficienza
Prendere delle decisioni richiede che si rinunci ad
una cosa per avere l’altra (trade-off)
TRADE-OFF
• Efficienza contro Equità
• Efficienza significa che la società ottiene il
massimo dalle sue risorse scarse.
• Equità significa che i benefici che si traggono
da queste risorse sono distribuiti in modo equo
tra i membri della società.
COSTO OPPORTUNITA’
• Le decisioni economiche richiedono che si
confrontino i costi ed i benefici delle diverse
alternative. Per esempio:
• Andare all’università o lavorare?
• Studiare o uscire con gli amici?
• Andare a lezione o andare al mare?
• Il costo opportunità di una cosa è ciò a cui si
rinuncia per ottenere quella cosa.
DECISIONI AL MARGINE
• Le variazioni marginali sono piccoli aggiustamenti in
un determinato corso di azione.
• Gli individui compiono le loro scelte confrontando
costi e benefici al margine
• Ciò significa che si valuta di volta in volta il costo
e il beneficio di una piccola variazione rispetto
allo status quo.
COSTI E BENEFICI
• Variazioni marginali nei costi o nei benefici
determinano una risposta da parte degli agenti
economici.
• La decisione di scegliere un’alternativa piuttosto
che un’altra è determinata dal fatto che i suoi
benefici netti (al netto dei costi) sono superiori a
quelli dell’alternativa scartata.
LO SCAMBIO
• Gli individui traggono vantaggio dalla loro
capacità di effettuare degli scambi tra di
loro
• La competizione determina ulteriori benefici
• Lo scambio permette agli individui di
specializzarsi nelle attività che svolgono
meglio.
ECONOMIA DI MERCATO
• Una economia di mercato è un’economia che
distribuisce le risorse attraverso le decisioni individuali
delle imprese e degli individui (o famiglie) che
interagiscono nel mercato per scambiarsi beni e servizi.
• Gli individui decidono cosa comprare e a chi offrire il proprio lavoro.
• Le imprese decidono cosa produrre e chi assumere per la
produzione.
ECONOMIA DI MERCATO
• Il “padre” delle scienze economiche, Adam Smith
(“La ricchezza delle nazioni”, 1776) osservava che
famiglie ed imprese interagiscono nel mercato
come se fossero guidati da una “mano invisibile”. • Se i prezzi di mercato tengono conto di tutti i costi e benefici (al
margine) di un determinato bene,
• famiglie ed imprese decidono cosa acquistare e vendere sulla base
dei prezzi di mercato, che li guidano verso allocazioni ottimali delle
risorse
• ovvero massimizzano il benessere della società (date le risorse
scarse)
FALLIMENTI DEL MERCATO • Quando il mercato lasciato a sè stesso non riesce ad
allocare le risorse in modo efficiente si parla di Fallimento
del Mercato.
• I fallimenti del mercato possono essere generati da diverse
cause, per esempio:
• Le esternalità, ovvero l’impatto non voluto di un’azione di
produzione o di consumo su un altro agente economico
• Il potere di mercato, cioè la capacità di controllare il
prezzo al quale vendere il proprio prodotto (Monopolio,
Oligopolio)
RUOLO DEL SETTORE PUBBLICO
• Quando vi è un fallimento del mercato il settore
pubblico può intervenire per migliorare l’efficienza.
• Inoltre il settore pubblico può intervenire per
modificare la distribuzione delle risorse, per
esempio per ottenere una maggiore equità
PRINCIPI DELL’ECONOMIA: Macroeconomia
• La Macroeconomia studia il funzionamento
dell’economia considerando le variabili aggregate:
• Il reddito prodotto
• I consumi e gli investimenti
• Il risparmio
• Il funzionamento degli strumenti finanziari
• L’interazione con i mercati esteri
Macroeconomia: CRESCITA E
BENESSERE • Fra gli obiettivi fondamentali del governo dell’economia c’è
sempre la crescita e la massimizzazione del benessere dei
cittadini
• Crescita Economica - la crescita nella quantità di beni e
servizi disponibili in una economia in un certo periodo di
tempo
• Prodotto Interno Lordo pro-capite – il valore di mercato di
tutti i beni e servizi finali prodotti in un Paese in un certo
periodo di tempo, diviso per la popolazione del Paese.
Macroeconomia: CRESCITA E
BENESSERE • Quasi tutte le differenze negli standard di vita dei Paesi
sono spiegate da differenze nella produttività dei loro
sistemi economici.
• La produttività è la quantità di beni e servizi prodotti in un
certo periodo di lavoro.
• Tenore di vita - una misura di benessere basata sulla
quantità di beni e servizi che una persona può acquistare
con il suo reddito.
• In genere viene preso in considerazione il reddito “reale” , cioè
depurato dall’inflazione
Mercati Concorrenziali
• Un mercato è un insieme di acquirenti e di venditori di un
determinato bene.
• Un mercato concorrenziale è un mercato in cui vi siano
numerosi acquirenti e venditori del bene.
• Ogni compratore o venditore in un mercato
concorrenziale è troppo piccolo rispetto alla somma degli
altri: quindi ha una scarsissima capacità di influenzare il
prezzo da solo
• Però la somma delle azioni dei singoli compratori e dei
singoli venditori determina degli effetti in aggregato.
• Il prodotto è omogeneo
• Ci sono numerosi acquirenti e venditori
simili tra di loro
• Acquirenti e Venditori sono price takers,
cioè prendono il prezzo come un dato
che non possono decidere di modificare a
loro piacimento
Concorrenza perfetta
• Se un venditore non è price taker, il mercato non è di perfetta concorrenza. Strutture di mercato alternative alla concorrenza perfetta sono:
• Monopolio
• Un solo venditore, che può controllare il prezzo
• Oligopolio
• Pochi venditori
• Concorrenza, ma talvolta accordo (cartelli)
• Concorrenza Monopolistica
• Molti venditori
• Prodotti non perfettamente omogenei
• Ciascuno può fissare il prezzo del proprio prodotto
Mercati non concorrenziali
DOMANDA
• La curva di domanda mette in relazione la quantità
domandata di un bene con il suo prezzo
• Legge della Domanda
• A parità di ogni altra circostanza (coeteris
paribus), la quantità domandata di un bene
diminuisce al crescere del prezzo del bene, e
cresce al diminuire del prezzo (relazione
inversa: la curva di domanda avrà pendenza
negativa)
Scheda di domanda e Curva di domanda
• Scheda di Domanda: tabella che mostra la relazione tra il
prezzo del bene e la quantità domandata
• Curva di Domanda: si traccia in un grafico cartesiano la
quantità di bene che i consumatori desiderano acquistare
per ogni dato prezzo
• La Curva di Domanda ha pendenza negativa: ovvero la
relazione tra quantità domandata e prezzo è negativa
• Infatti, all’aumentare del prezzo la quantità domandata
diminuisce, mentre se il prezzo diminuisce, la quantità
domandata aumenta
Esercizio: scheda di domanda e curva di
domanda
Prezzo Quantità 10 0 9 0.8 8 1.6 7 2.4 6 3.2 5 4 4 4.8 3 5.6 2 6.4 1 7.2 0 8
Funzione di domanda diretta e inversa
• Funzione di domanda diretta: la quantità domandata è
espressa in funzione del prezzo. Per esempio:
q = a – b p
La quantità domandata è data da una costante (intercetta
sull’asse delle ascisse, a) e da una variabile (prezzo,
moltiplicato per b, l’inverso del coefficiente angolare).
L’intercetta sull’asse delle ascisse ci indica il livello di
consumo che si avrebbe nel caso in cui il prezzo fosse zero
(cioè il bene fosse offerto gratuitamente)
Funzione di domanda diretta e inversa
• Funzione di domanda inversa: il prezzo è espresso in
funzione della quantità domandata. Per esempio:
p = c - d q
Il prezzo è dato da una costante (intercetta sull’asse delle
ordinate, c) e da una variabile (quantità, moltiplicata per il
coefficiente d: il coefficiente angolare, che indica la
pendenza della retta). L’intercetta sull’asse delle ordinate
indica il livello di prezzo per il quale la quantità domandata
si annulla (chiamato anche «choke price», prezzo di
«soffocamento»: un prezzo così alto da soffocare la
domanda.
Spostamenti lungo la curva di domanda
• Abbiamo parlato degli spostamenti lungo la curva di
domanda: si osserva come varia la quantità domandata
al variare del prezzo.
• Se il prezzo aumenta, la quantità domandata diminuisce,
e viceversa se il prezzo diminuisce la quantità aumenta.
• La reattività della domanda alla variazione del prezzo
varia da individuo ad individuo, a seconda dei gusti e
delle necessità (le preferenze) degli individui.
• La variazione percentuale della quantità domandata per
una variazione percentuale del prezzo è l’elasticità della
domanda.
Spostamenti della curva di domanda
• Quando si parla di spostamenti della domanda o della
curva di domanda ci si riferisce alla traslazione della
curva di domanda.
• Uno spostamento verso l’esterno (verso l’alto e verso
destra nel grafico) indica un aumento della domanda:
per ogni dato livello di prezzo la quantità domandata
aumenta
• Uno spostamento verso l’interno (verso il basso e
sinistra) indica una diminuzione della domanda: per
ogni livello di prezzo la quantità domandata si riduce
SPOSTAMENTI DELLA CURVA
DOMANDA • In seguito a variazioni di certe
condizioni che influiscono sulla domanda, la curva di domanda si sposta: verso l’esterno (aumento di domanda) o verso l’interno (diminuzione di domanda). Per esempio, se il bene è Normale, un aumento del reddito provocherà un aumento della domanda (dalla curva nera a quella rossa); se il bene è Inferiore, lo stesso aumento del reddito produrrà una riduzione della quantità domandata del bene (curva blu)
Spostamenti della curva di domanda
• Cosa determina l’aumento o la diminuzione della
domanda? Ovvero quali sono i motivi per cui si registra
una traslazione della curva di domanda verso l’esterno o
verso l’interno?
• I fattori possono essere molteplici e riconducibili a
variazioni…
• del reddito
• dei prezzi di altri beni
• delle preferenze
• delle aspettative
• del mercato
Variazioni della domanda e del reddito:
beni normali • Un fattore determinante delle variazioni della domanda è
il reddito.
• Per molti tipi di beni di consumo si può osservare che:
• Se il reddito aumenta, si osserva un aumento della
domanda del bene: ci si può permettere di consumarne
una quantità maggiore
• Se il reddito diminuisce, la domanda del bene si riduce: si
tenderà a risparmiare e si spenderà di meno per il
consumo di quel bene.
• In altri termini, si osserva una relazione positiva tra
reddito e domanda del bene: si tratta in questo caso di
beni normali
Variazioni della domanda e del reddito:
beni inferiori • Per altri tipi di beni di consumo si può osservare che:
• Se il reddito aumenta si riduce il consumo per questo tipo di beni
• Se il reddito diminuisce, si osserva un aumento del consumo di questi beni
• In altri termini, si osserva una relazione negativa tra reddito e domanda del bene: si tratta in questo caso di beni inferiori
• Tipici esempi di beni inferiori sono i beni di qualità più bassa, per esempio i prodotti dei «discount», o i beni succedanei (che somigliano a certi beni «normali» ma sono di qualità più bassa: p.es. margarina, olio non extra vergine di oliva, etc.)
Variazioni della domanda e dei prezzi
degli altri beni • Un altro importante fattore che può determinare una variazione nella
domanda di un bene è la variazione dei prezzi di altri beni che sono a questo collegati.
• La relazione può essere diretta, nel senso che i beni sono consumati congiuntamente: si parla di beni complementari (p.es. spaghetti e salsa). Quando i beni sono complementari, ci possiamo aspettare che l’aumento del prezzo di uno dei due determini una riduzione (spostamento verso l’interno) della domanda dell’altro.
• Oppure indiretta, nel senso che i beni hanno caratteristiche simili che soddisfano lo stesso bisogno di consumo: si parla di beni sostituti (p.es. spaghetti e pizza). Quando i beni sono sostituti, ci possiamo aspettare che l’aumento del prezzo di uno dei due determini un aumento (spostamento verso l’esterno) della domanda dell’altro.
Variazioni della domanda e dei prezzi
degli altri beni • I beni succedanei di cui abbiamo parlato nel caso di beni inferiori
sono anche beni sostituti: ci possiamo aspettare un aumento del
consumo di margarina ed una riduzione del consumo di burro non
solo se il reddito diminuisce (bene inferiore) ma anche nel caso in cui
il prezzo del burro aumenti (e quello della margarina rimanga
invariato)
• Maggiore è la correlazione (sostituibilità) tra i due beni, maggiore sarà
l’effetto sulla domanda dell’altro quando il prezzo di uno dei due beni
varia
Domanda individuale e di mercato
• La domanda di mercato è data dalla somma di tutte le
domande individuali per un certo bene o servizio
• Dal punto di vista grafico, le curve di domanda sono
sommate orizzontalmente per ottenere la curva di
domanda di mercato.
• In altri termini, per ottenere la domanda di mercato
dobbiamo sempre sommare le funzioni di domanda
diretta, e non le funzioni di domanda inversa: si
sommano le quantità domandate (per ogni livello di
prezzo) e non i prezzi corrispondenti alle quantità.
Domanda di mercato
• Una caratteristica importante della domanda di mercato è che questa è sempre meno inclinata (più piatta, con un coefficiente angolare più basso) rispetto alle domande individuali che la compongono.
• Questo perché per ogni variazione sull’asse delle ordinate (prezzo) la variazione della somma delle quantità è maggiore rispetto alla variazione delle quantità individuali.
• Per esempio, quando il prezzo varia da 1€ a 1.50 €
• ∆𝑝 = 0.50
• ∆𝑞1 = 2 → ∆𝑝
∆𝑞1= 0.25 pendenza curva di domanda di Caterina
• ∆𝑞2 = 1 → ∆𝑝
∆𝑞2= 0.50 pendenza curva di domanda di Nicola
• ∆𝑞𝑚 = 3 → ∆𝑝
∆𝑞𝑚= 0.167 pendenza curva di domanda di mercato
Spostamenti della domanda: preferenze
• Altri fattori che determinano uno spostamento della curva
di domanda: le preferenze dei consumatori, che possono
essere «guidate» anche da fattori culturali: informazioni,
moda, pubblicità.
• Le aziende che producono beni sostituibili ma riconoscibili
(prodotti alimentari industriali: pasta, merendine, biscotti;
profumi; automobili; etc.) spendono rilevanti quote del loro
budget per «manipolare» le preferenze dei consumatori
Spostamenti della domanda: aspettative
di mercato • Le aspettative sui prezzi possono avere un effetto (di
breve periodo) sulla domanda di beni
• Il calo delle vendite nel periodo immediatamente
precedente i saldi di fine stagione è ovviamente dovuto
alle aspettative sui prezzi
• Le previsioni ottimistiche o pessimistiche sull’andamento
dell’economia hanno un effetto sulla domanda: per
esempio un miglioramento porterebbe ad aspettative di
incremento dei prezzi sul mercato immobiliare, e questo
invoglierebbe i potenziali acquirenti ad anticipare
l’acquisto. Al contrario, se ci si aspetta che i prezzi calino,
si posticiperà l’acquisto.
Spostamenti della domanda: variazioni
nel mercato • Quando le caratteristiche del mercato cambiano, per
esempio per ragioni anagrafiche, o per l’immigrazione, o
perché si aprono nuovi mercati di import o di export, si
determinano degli spostamenti della domanda aggregata
(domanda di mercato) per le tipologie di beni cui sono
interessati le nuove quote di mercato.
• Per esempio, l’apertura dei mercati cinesi ha determinato
un aumento di domanda di prodotti italiani di lusso e di
qualità
• D’altra parte ha anche determinato uno spiazzamento dei
prodotti italiani in molti settori caratterizzati da più forte
concorrenza
OFFERTA
• La quantità OFFERTA è la quantità di un bene che i
venditori sono disposti a vendere ad un certo prezzo
• Legge dell’Offerta
• A parità di ogni altra circostanza (coeteris paribus) la quantità
offerta di un bene aumenta all’aumentare del prezzo del bene
(relazione positiva, la curva di offerta è crescente).
Scheda di offerta e Curva di offerta
• La Scheda di offerta è una tabella che mostra la relazione
tra prezzo di un bene e quantità offerta
• La Curva di offerta è la rappresentazione grafica della
relazione tra il prezzo di un bene e la quantità offerta
• La Curva di Offerta ha pendenza positiva: all’aumentare
del prezzo aumenta la quantità che i venditori desiderano
offrire sul mercato
• Quando il prezzo diminuisce, la quantità che i venditori
desiderano offrire si riduce
Esercizio: scheda di offerta e curva di
offerta Prezzo Quantità
10 12 9 10.5 8 9 7 7.5
6 6 5 4.5 4 3 3 1.5 2 0 1 -1.5 0 -3
Funzione di offerta Diretta e Inversa
• Analogamente a quanto visto per la funzione di domanda,
si parla di funzione di offerta diretta quando si esprime la
quantità in funzione del prezzo: q= a + bp
• Si parla di funzione di offerta inversa quando si esprime il
prezzo in funzione della quantità : p=c + dq
• Data una scheda di offerta, è possibile ricavare la
funzione di offerta quando è di tipo lineare
Offerta individuale e Offerta di mercato
• L’offerta di mercato è la somma di tutte le quantità offerte
dai singoli venditori per ogni dato livello di prezzo.
• Graficamente, le curve sono sommate orizzontalmente:
si sommano le quantità, non i prezzi.
• La curva di offerta aggregata (di mercato) è sempre più
piatta (meno ripida) rispetto alle curve di offerta
individuali: infatti per ogni livello di prezzo le quantità sono
(ovviamente) maggiori per la curva di offerta di mercato
rispetto a quelle individuali.
Variazioni dell’OFFERTA
• Le variazioni nell’Offerta possono riguardare:
• Spostamenti sulla stessa curva: sono quelli visti precedentemente,
riguardano la variazione della quantità offerta in seguito a una certa
variazione del prezzo del bene
• Spostamenti della curva: a parità di prezzo, i venditori possono
essere disposti ad offire quantità maggiori (spostamento verso
destra/esterno), o minori (spostamento verso sinistra/interno), sul
mercato. I fattori che possono determinare uno spostamento della
curva sono:
• variazioni nei prezzi degli input
• mutamenti tecnologici
• variazioni nelle aspettive
• variazioni nel mercato
Spostamenti della curva d’offerta
• In seguito a variazioni di certe condizioni che influiscono sull’offerta, la curva di offerta si sposta: verso il basso e a destra (aumento di offerta) o verso l’alto e a sinistra (diminuzione di domanda). Per esempio, se c’è un miglioramento della tecnologia, la produttività aumenta e l’impresa potrà vendere la stessa q. ad un prezzo minore (curva rossa); se invece p.es. il costo degli input aumenta, l’impresa avrà costi superiri e dovrà vendere la stessa q. a prezzi superiori (curva blu)
Variazioni dell’OFFERTA
• variazioni nei prezzi degli input: se il costo dei fattori (materie prime, macchinari, lavoro, etc.) diminuisce, i produttori saranno disposti ad accettare un prezzo inferiore per la stessa quantità, o a vendere una quantità superiore allo stesso prezzo: la curva di offerta si sposta verso destra (aumenta l’offerta); viceversa nel caso di un aumento del costo degli input
• mutamenti tecnologici: un miglioramento della tecnologia che permetta un aumento della produttività ha lo stesso effetto di una riduzione dei costi degli input
• variazioni nelle aspettive: se i venditori si aspettano che il prezzo del bene aumenti nel prossimo futuro, tenderanno a posticipare la vendita: nel breve periodo l’offerta diminuisce
• variazioni nel mercato: l’ingresso sul mercato di nuovi venditori determina uno spostamento verso destra della curva di offerta; crisi naturali o sociali possono portare ad una riduzione dell’offerta (spostamento a sinistra della curva)
EQUILIBRIO • Con il termine di equilibrio ci riferiamo ad una situazione in cui il prezzo ha un
livello tale per cui la quantità domandata è esattamente uguale alla quantità offerta del bene.
• Se abbiamo le funzioni di domanda e di offerta, possiamo facilmente trovare l’equilibrio risolvendo una semplice equazione
• Date le nostre funzioni di domanda e di offerta dirette:
𝑞𝑑 = 12 − 4𝑝 𝑞𝑜 = −1 + 2𝑝 𝑞𝑑 = 𝑞𝑜
12 − 4𝑝 = −1 + 2𝑝 → 𝑝 =13
6= 2.167 𝑝𝑟𝑒𝑧𝑧𝑜 𝑑𝑖 𝑒𝑞𝑢𝑖𝑙𝑖𝑏𝑟𝑖𝑜
Per trovare la quantità di equilibrio, possiamo sostituire in una delle due funzioni, di domanda o di offerta:
𝑞𝑑 = 12 − 4 ∗ 2.167 = 3.33 𝑞𝑜 = −1 + 2 ∗ 2.167 = 3.33 La quantità di equilibrio è quindi 3.33, ed è scambiata al prezzo di mercato di 2.167
DOMANDA E OFFERTA
• Prezzo di equilibrio
• E’ il prezzo al quale quantità domandata e offerta si equivalgono
• Graficamente, il prezzo al quale le curve di domanda e di offerta si
intersecano
• Quantità di equilibrio
• La quantità domandata ed offerta al prezzo di equilibrio
• Graficamente, la quantità alla quale le curve di domanda e di
offerta si intersecano