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Eco Car la rivista delle auto ecologicheTRANSCRIPT
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G U I D A I L R I S P A R M I O ! 2,90EURO
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RISPARMIARE CON IL GPLE GLI IMPIANTI AFTERMARKET
30 CONSIGLI PRATICI PERRISPARMIARE TUTTI I GIORNICAR POOLING PEDAGGIORIDOTTO QUANDO SI VIAGGIA IN 3
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�PROVE �Fiat Doblò a metano �Peugeot 207 99g Clean Diesel �Smart ED�INCHIESTA GPL sempre più sicuro ed ecologico�ATTUALITÀ Le case a basso consumo che dimezzano le vostre bollette�ANTEPRIME Opel Ampera E-Rev, Audi R8 e A1 e-tron: per viaggiare nel futuro con 2 euro
ARRIVA LA PRIMA ELETTRICA!
Scrivete al direttore di EcoCar: [email protected] della Bufalotta, 378 - 00139 Roma
EDITORIALE
possiamo considerare le nuovevetture elettriche evolute epotenti come hanno dimostratoMercedes con la SLS E-Cell el'Audi con il prototipo R8 e-tron, la gran parte del parcoauto, come pure delle vendite neiprossimi anni, resteranno quasidel tutto appannaggio totaledelle automobili con motore acombustione interna. Pertogliersi totalmente dal giogo delpetrolio, bisognerà attendereancora per molti anni. Come diconsueto, EcoCar mostratutte le novità nel settoredell'automobile perindirizzare i propri lettoriverso una scelta ecologicaconsapevole. E racconta quelloche potremo aspettarci in unfuturo assai prossimo,scandagliando tutte le possibilitàofferte dalle tecnologie,supportate dalle nuove scoperte einnovazioni. Seguendo sempre lanostra filosofia: “Qualsiasi
2012,l’anno dellaripartenza?È tempo di bilanci! Il 2012 ormaiè molto vicino e il mercatodell'auto sta cambiando fintroppo in fretta e non soltanto dalpunto di vista squisitamentecommerciale. La prima autoelettrica della nuova era delLitio, la Citroën C-Zero, èarrivata nelle concessionarie(il team di EcoCar ne porterà unain pista alla 25 Ore di Magione) ea breve ne arriveranno dellealtre; il direttore generale dellaRenault, Jacques Bousquet,ha affermato che potrebberoessere "presenti" in manieraconsistente anche in Italia, apartire dal 2013. Sui numeri,però, non si sbilancia neppureBousquet, sebbene rappresentiuna delle Case più impegnate neiprogetti di elettrificazione deipropri modelli. Tuttavia anche se
azione intraprendi, svolgilanella maniera piùecologica!”. Come anzidetto ètempo di bilanci, e lo facciamoanche noi di EcoCar. Dopo settenumeri e un anno e mezzo dilavoro abbiamo deciso di darenuova linfa a questa rivista,proponendola con una vesterinnovata e nuovi contenuti,orientati di più verso il risparmio.Non sempre i due mondi,Ecologico ed Economico, sisovrappongono; anzi alle voltedivergono in maniera sostanziale,perché nella vita nulla è gratis, ese si desidera inquinare meno,evitare di danneggiare il pianetache vorremo lasciare “pulito” ainostri figli e nipoti, allora sarànecessario spendere qualcheeuro in più adesso, per nonpagarlo domani in disastriambientali e spese mediche. Lascelta, non facile in un momentodi crisi, spetta comunque adognuno di noi!
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10 GOOD NEWSLe novità dal mondo dell’auto e non solo...
6 RISPARMIOQuando consumo fa rima con risparmio
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Gamma Seat
Mazda3
Hyundai ix20
Mazda2 restyling
Chevrolet Orlando
BMW X3
Opel Astra Sports Tourer
Suzuki Jimny
FLASH16
PRIME IMPRESSIONI28
TEST70
EVOLUZIONE DELLA SPECIEMercedes TecDay
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GREEN MOVINGCarpooling
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LISTINOTutte le auto ecologiche
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COVER STORYLa strategia elettrica di Citroën
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PANORAMAAuto elettrica
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AFTERMARKETCitroën C3 Picasso 1.6 a GPL
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SOMMARIO G U I D A I L R I S P A R M I O !
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Smart Fortwo Coupé Electric Drive
Fiat Doblò 1.4 T-Jet Metano
Peugeot 207 1.6 HDi 90 Cv Turbodiesel
EVENTI3636
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Ricerca GFK Eurisko
Road Show Renault Z.E.
Motor Show 2010
ANTEPRIMA3232
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Ford Focus
Audi R8 e-tron
Belumbury Dany
Opel Ampera
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ottoMARZO- APRILE 2011 numero
ecomobilitàCar Sharing
ecoenergiaGPL: energia sicura
ecolivingLa casa a basso consumo
ecolifeSam Mendes e il cinema “verde”
ecotendenzeNuova vita per la lana
ecotechIl telefono a energia termica
ecolettureLa natura da sfogliare
ecopilloleNews e appuntamenti dal mondo
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ECOCAR UTILIZZA CARTA ECOLOGICA
BURGO CERTIFICATA PEFC
www.pefc.itPEFC/18-31-104
Direttore Responsabile Marina Terpolilli
Direzione editoriale Frédéric Lupo
Creative Director Simone Zaccaria
Art Director Giovanni Morelli
Impaginazione Andrea Macchioni
Photo Editor Igor Gentili
Proofreading Roberta Mancini
Segreteria Domenico Sofia
Hanno collaborato Marcello Attolino,Paolo Barilari, Fabio Belfiori, Giampiero
Bottino, Beatrice Campani, SergioCasagrande, Federica Cingolani, Marco
Valerio Condorelli, Benito De Filippis,Alessandro De Ferrari, Jacopo Di
Barbora, Massimo Dragone, ClaudioGaliena, Stefania Esuperanzi, Marco
Macchioni, Giovanni Massini, FrancescaR. Quarta, Massimo Quarta, Eleonora
Saracino, Carlo Sidoli, Susanna Smith,Chiara Tavazza, Massimo Tiberi,Tommaso Tommasi, Piergiorgio
Traverso, Manuela Valle
Crediti Fotografici Archivio Case auto,Archivio Terpolilli, Archivio Condorelli
Illustrazione di copertinaAlessandra Sabatini
Concessionaria per la PubblicitàEurosport Editoriale srl
Via della Bufalotta, 378 - 00139 RomaTel. +39 06 45.23.15.00 r.a.
Fax +39 06 [email protected]
Advertising manager Rossella Nicoletti
Produzione Roberta Avino, Claudio Broussard, Ettore Broussard,
Bruno Perino, Luigi Sodano
Amministrazione FrancescoAmbrosini, Paola Nicoletti
Tel. +39 06 45.23.15.01Fax +39 06 45.23.15.99
Stampa Mondadori Printing S.p.A.Via Costarica, 11 - Pomezia (RM)
Editore Eurosport Editoriale srlVia della Bufalotta, 378 - 00139 Roma
Distribuzione C.D.M.Centro Diffusione Media
Viale Don P. Borghi, 172 - 00144 RomaTel. 06 5291419 - Fax 06 5291425
www.cdmitalia.it
Gestione rete di vendita e logisticaPress-Di Via Cassanese, 224
20090 Segrate (MI)
Centro prove Marcello Attolino, Claudio Galiena
Equipaggiamenti Datron Correvit,Bilance Tassinari,
Banco prova potenza Vamag
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112 114COPERTINAALESSANDRA SABATINI è nata a Roma nel 1978.Esordisce nel mondo del fumetto underground nellarivista «Kerosene», poi inizia diverse collaborazionicome freelance con magazine e riviste italianepreferendo gradualmente al fumetto l'illustrazione.Affianca all'esperienza di illustratrice quella ditraduttrice e designer editoriale. È superappassionata di collage digitale. Nel 2009 per la Newton Compton ha pubblicato“Coccole per cuori solitari”, il suo primo libro. www.flickr.com/photos/approximatelyme/
Foto di Alessandro Rabboniwww.alessandrorabboni.carbonmade.com
Testata registrata al Tribunale Civile di Roma n. 138/2009 del 10/04/2009
Gli articoli e le fotografie ricevuti anche se nonpubblicati non verranno restituiti
L’Editore garantisce la riservatezza dei datiforniti, per i quali è possibile esercitare i diritti di
cui al Dlgs n. 196/2003, chiedendo la rettificae/o la cancellazione direttamente al
responsabile Giovanni Mancini([email protected])
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ecolifestyle CAReco
RISPARMIO Curiosità e consigli che fanno bene al portafoglio
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QuandoCONSUMOfa rima conRISPARMIOSe alcune spese fanno parte delnostro quotidiano e non possonoessere evitate, abbiamo comunquela possibilità di ridurle e dirisparmiare qualcosa sui consumi mensilio annuali. Cerchiamo di scoprire (oricordare) alcuni trucchi e consigli chepossano aiutare a ridurre le spese senzastravolgere i nostri comportamenti
di Frederic Lupo
Cerca lepompebianche!
GPSIndicazioni preziose
Nati come plus nelle autovetture,questi accessori - ormai presentianche nei telefonini - permettono unnotevole risparmio nei consumi. Le dettagliate indicazioni fornite infatticonsentono all’automobilista diridurre la percorrenza di circa 2.500chilometri con un RISPARMIO DI 400EURO NEL CORSO DELL’ANNO.
AUTO1. Verificare la pressione delle gomme: in unaricerca de “Il Sole 24 Ore” è stato stimato che èpossibile un risparmio di circa 125 euro all’anno edel 6% del carburante2. Non eccedere nel caricare il portabagagli3. Durante le soste spegnere il motore (anche quando si è alsemaforo): avrete un risparmio del 10-30% e contribuirete a ridurrel’inquinamento4. Cambiare il filtro dell’aria e utilizzare in modo consono l’ariacondizionata: grazie a queste piccole attenzioni si arriverà a unrisparmio di carburante di circa il 30%.SAPEVATE CHE… esiste online una mappa delle pompe biancheche indica i distributori indipendenti? Facendo rifornimento pressoquesti distributori si possono risparmiare circa 5-6 centesimi al litro.E visti gli aumenti previsti in questo periodo…www.codacons.it/area_download/DistributoriIndipendenti.htm : qui puoi scoprire molti dei distributori low cost delle regioniitaliane.L’utilizzo della quinta marcia riduce il consumo di carburante del10% che si eleva al 30 -50% nel caso in cui si viaggi in autostrada(quindi con velocità maggiore).
Curiosità e consigli che fanno bene al portafoglio
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ACQUAAvete presente le clessidre che negli ultimianni vengono proposte come regalo aibambini per far capire loro il tempo necessarioper lavarsi i denti senza sprecare l’acqua?Quando facciamo la doccia o i piatti: sonomolti i momenti in cui utilizziamo l’acquasprecandone grandi quantità… Lavarsi i dentisenza lasciare scorrere l’acqua è un buonmetodo per evitare lo spreco, così come sipuò evitare di tenerla aperta mentre siinsaponano le mani. SAPETE CHE… 10 litri: è questa la quantitàd’acqua utilizzata ogni volta che tiriamo losciacquone. Con l’utilizzo del doppiopulsante di scarico si può facilmentediminuire lo spreco.Rispetto alla doccia il bagno richiede ildoppio dell’acqua (circa 100 litri!!!)
100 litriper unadoccia!
CASACONOSCI GLIIMPIANTIFOTOVOLTAICI?Esistono contributipubblici efinanziamenti perl’installazione diimpianti fotovoltaici ilcui costo parte dai10mila euro(considerando circa5500€/kwp).L’energia solare vienesfruttata in manieradel tutto naturaletramite i pannelli: percirca 30 anni il costodell’energia elettrica viene così abbattuto con importanti vantaggiambientali e guadagni in termini economici.SAI COSA SONO LE COMUNITÀ DI CO-HOUSING? Più nucleifamiliari si ritrovano a vivere insieme degli spazi comuni: le caseprivate condividono cioè servizi e risorse che vanno dall’asilo allamacchina, dagli orti alla palestra che vengono sfruttati dall’interoinsediamento. I costi di gestione sono così ripartiti tra più gruppi,diminuendo notevolmente e riducendo gli sprechi. Per approfondirel’argomento, un sito interessante è http://cohousing.it
SERVIZI BANCARISAPEVI CHE… a breve le banche saranno costrette a segnalarel’indicatore sintetico di costo nell’estratto conto che ne riassume lespese? Scegliere l’online: sono molte ormai le banche che offronola possibilità a chi opera con strumenti elettronici, Internet epostazioni self service di avere conti a zero spese.LO SAI CHE… esiste la possibilità di trasferire i conti tra una bancae l’altra semplicemente, senza spesa né interruzione dei servizi? Sela vostra banca “non è differente” e non è in grado di offrirequalcosa di meglio rispetto alle vostre condizioni attuali, nonmantenete in vita il conto presso quell’Istituto solo perché ormai è lìda tanto tempo: rivolgetevi ad altri sportelli che provvederanno atrasferire i rapporti per vostro conto, domiciliazione delle bollettecompresa!NON DIMENTICATE… la portabilità dei mutui!
Tutto in“Famiglia"
Risparmiare Acqua in 7 mosse
FINO AD 1 EURO AL GIORNO DI RISPARMIO!
Chiudi il rubinetto quando ti lavi identi, il viso o ti fai la barba:RISPARMI FINO A 28 LITRI
Usa uno scarico differenziatoper lo sciacquone:RISPARMI FINO A 25 LITRI
Scegli di fare una doccia e non ilbagno:RISPARMI FINO A 100 LITRI
Ripara il rubinetto che perde:RISPARMI FINO A 11 LITRI
Usa lavatrici e lavastoviglieecologiche (classe A+) e solo apieno carico:RISPARMI FINO A 80 LITRI
Installa riduttori di flusso ofrangiflutti ai rubinetti di casa:RISPARMI FINO A 70 LITRI
Lava la tua auto con il secchio opresso impianti che riciclanol’acqua:RISPARMI FINO A 150 LITRI
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RISPARMIO Curiosità e consigli che fanno bene al portafoglio
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ALIMENTAZIONEScegliere prodotti a chilometro zero:preferire cioè prodotti locali e di stagione!La frutta che deve percorrere chilometriprima di arrivare sulle nostre tavole ha uncosto elevato dovuto anche alla spesadella benzina necessaria per il trasporto.Comprare questi prodotti favorisce tral’altro l’utilizzo di manodopera locale. SAPEVATE CHE… Il pasto che mettiamoin tavola percorre in media 1900 km primadi arrivare nel nostro piatto? Dubbi sudove trovare questi prodotti? Cercate quiwww.prodotti-a-km-zero.it/Acquistare la frutta nei mercati e i prodottidi largo consumo nei supermercati: tenered’occhio le offerte dei supermercati ericordare che intorno all’ora di pranzo ilprezzo della verdura e della frutta sui banchi scende notevolmenteper evitare l’invenduto.CONFRONTARE I PREZZI: famose strategie di marketingsostengono che i prodotti che si vogliono spingere all’acquistovengano posizionati ad altezza degli occhi del consumatore. Salumi e formaggi al banco costano meno di quelli giàconfezionati, diversamente da quello che succede invece nelbanco frigo della carne dove tagli meno belli e grandi quantitàvengono offerte a tariffe speciali.HAI MAI PROVATO…. i prodotti venduti alla spina? Pasta,detersivo, cereali, caramelle…: generalmente il risparmio su questiprodotti è notevole. Si evita il costo del packaging che influisce sulcosto del prodotto finale.HAI MAI PENSATO… a creare dei gruppi di acquisto? Bastaorganizzarsi con i propri condomini o con i vicini, con i colleghidell’ufficio o i parenti: l’acquisto all’ingrosso promette un forterisparmio mensile. Se sei interessato, sul sito www.retegas.orgtrovi tutte le informazioni e le risposte ai tuoi dubbi.RECUPERO DEGLI AVANZI: ricerche recenti quantificano in 300kg il cibo che gli italiani gettano via ogni anno, ossia il 30% di quelloche viene acquistato. Non sempre il 3x2 è sintomo di risparmio!
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EDITORIAL’avvento dell’Ebook ha dato una piccolabattuta d’arresto all’editoria così come leversioni online dei quotidiani hanno fattoscendere di circa l’8% la vendita deirelativi cartacei. Se però appartenete allagrande schiera di coloro che amanosfogliare e conservare libri e riviste, sonomolte le possibilità di risparmio anche nelvecchio mondo della carta stampata.OCCHIO AL PREZZO! Se si hal’abitudine di acquistare periodicamenteuna rivista, si può ottenere un risparmioche può addirittura superare il 50%
optando per un abbonamento. CERCA I SITI CHE VENDONOLIBRI ONLINE: sono moltissimi ecoprono ogni tipo di esigenza. Glisconti sul prezzo di copertina
periodicamente si aggiungono apromozioni che possono
andare dalla consegnagratuita al 3X2 a ulterioridiminuzioni per i clienti più“fedeli”. I siti specializzati inquesto settore piùconvenienti sono ad oggiwww.bol.it e www.ibs.it
BARATTOMAI PROVATO IL BARATTO?Saranno i problemi economici in cui versa ilPaese, la netta sensazione che non sipossa più sprecare nulla o anche la vogliadi divertirsi risparmiando: il baratto traamici e conoscenti (o come si usa dire oggilo swap party) si diffonde sempre più finoalla creazione di vere e proprie swapboutique. Cosa caratterizza questi negozi?Nessun denaro in cassa, niente assegni nébancomat: l’unica moneta accettata è loscambio, non importa se di abiti,accessori, libri o mobili. Solitamente sipaga una sorta di abbonamento che puòessere mensile, trimestrale fino a divenireannuale che dà diritto al libero swapping.VUOI PROVARE? Comincia con l’online:anche in rete infatti si trovano siti dediti aquesto tipo di scambi con communitypiuttosto numerose. Suwww.zerorelativo.it puoi trovareveramente di tutto: circa 18mila iscrittipropongono baratti con qualsiasi tipo dioggetto e/o servizio.
Se ti doun librotu che midai?
EbookMania
Curiosità e consigli che fanno bene al portafoglio
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VACANZELAST MINUTE E PRENOTA PRIMA: prenotare un viaggio conmolto anticipo o a distanza di pochi giorni dalla partenza. Questo tipodi prenotazioni permettono di ottenere sconti che variano dal 10-15%al 30-40% reale sul prezzo di listino. Per i voli vale invecegeneralmente la regola del “prima si prenota meglio è”, a meno chenon si tratti di una minuscola percentuale di posti venduti a bassoprezzo sotto data per “chiudere” il volo.EVITARE I PACCHETTI VIAGGIO + SOGGIORNO: costruire da solila propria vacanza permette un risparmio stimato intorno al 20%.TENERE SEMPRE D’OCCHIO… i forum dei consumatori con drittee consigli sul “fai da te”! Sfruttare i vantaggi delle tessere fedeltà deglioperatori di volo e dei treni: dopo un tot di miglia si può avere diritto aun viaggio omaggio Ostelli, B&B e affitti da privati: non solo per i viaggidei maturandi! Con l’avvento di Internet molte sono le possibilità disoggiornare all’estero o in posti di villeggiatura italiani senza finire ilfondo-vacanze! Attenzione però… la rete non sempre è sicura!
ELETTRICITÀOcchio agli sprechi in casa! E’ IMPORTANTE:1. Scegliere elettrodomestici almeno di classe A 2. Rispettare gli orari: l’introduzione della tariffa bioraria permettedi risparmiare se si utilizzano gli elettrodomestici nei giornilavorativi tra le 19 e le 8 o durante il weekend. Se ogni famigliaspostasse il 10% dei consumi nelle fasce favorevoli, il CO2 siridurrebbe di 450mila tonnellate l’anno. 3. Azionare il condizionatore solo con le finestre chiuse per evitaresbalzi di temperature e quindi consumi elevati di energia. 4. La lavatrice va usata solo a pieno carico o azionata la funzionemezzo carico, evitando il prelavaggio laddove possibile. 5. Utilizzare lampade a risparmio energetico: l’elevato costo
iniziale viene infatti abbattuto in brevetempo. La loro durata è infatti di 8 ore inpiù rispetto alle lampadine tradizionali e -a parità di consumo - illuminano 5 volte dipiù. Il risparmio totale sull’illuminazione ècirca del 70%6. Spegnere gli elettrodomestici permetteun risparmio annuo di circa 80 euro (gliapparecchi in standby consumano circa472 Kw/h l’anno)
TELEFONIA MOBILELa battaglia a colpi di pubblicità e testimonial nel mondo dellatelefonia continua da anni: la realtà è che i vari operatori offronotariffe sempre differenti che puntano su sms e Internet, ma nonsono solo questi costi a dover essere comparati per scegliere ilmiglior servizio.OCCHIO A… le esigenze personali! Non suggerire alla nonna unatariffa che lasci libero accesso ad Internet ma che preveda scattialla risposta né cedete alla tentazione di un profilo che conceda unnumero illimitato di sms e mms se non è vostra abitudine farne usoal di fuori del periodo natalizio. Sono molti i siti che mettono adisposizione tabelle aggiornate di comparazione tra i diversi gestori.TENETE CONTO DI:1. Durata delle telefonate2. Quantità di telefonate 3. Utilizzo servizi accessori (connessione alla rete,…)4. Mai sentito parlare di Voip? Telefonare tramite Internet: che siaquesta la scelta vincente?
Di notteè meglio
Maquantomi costi?
Occhioai Forumonline!
Quanto consumiquando usi...
L’UTILIZZO DELLA TECNOLOGIAINCIDE SULLE NOSTRE BOLLETTE
APPARECCHIO USO €/ANNOMEDIO *
Phon 30’/sett. 3,35
Aspirapolvere 45’/sett. 5,03
Boiler elettrico 120 l/giorno 387,34
Congelatore continuo 77,46
Ferro da stiro 1 h/sett. 3,35
Forno elettrico 1 h 20’/sett. 8,39
Frigorifero continuo 77,46
Stereo 3 h/sett. 0,40
Illuminazione 4 h/g. 33,56
Lavastoviglie 1 lavaggio/g. 90,37
Lavatrice 2 lavaggi/sett 27,11
PC 14 h/sett. 2,71
Radio 14 h/sett. 0,94
Radiosveglia continuo 11,23
Riscaldamento 6 mesi/anno 1291,14
Segreteria tel. continuo 5,16
Televisore 20 h/sett. 13,56
Tostapane 15’/sett. 1,68
(*) costo per kilowattora pari a 0,129114
GOOD NEWS
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Il gruppo italiano, oggi presente in 60 Paesi concirca 3.000 dipendenti nel mondo, è nato nel1942 ed è impegnato da sempre nel settoreenergia e componentistica auto, producendo edistribuendo accumulatori per uso industriale eper l'avviamento dei veicoli privati. Di recente,però, ha sviluppato un innovativo sistema diilluminazione, destinato a rivoluzionarel’automotive lighting dei prossimi anni, basatosulla nuova tecnologia OLED (Organic LightEmitting Diodes) già conosciuta nel settore deglischermi televisivi. Presentato allo scorso Salonedi Parigi in anteprima mondiale sulla PeugeotEX1, il sistema è stato utilizzato da Fiamm perl'illuminazione interna e dei fari posteriori di unabone car (naked car). La tecnologia OLED (adiodi elettroluminescenti organici composti dacarbonio e da idrogeno) appare come unaleggera lastra piatta ultrasottile (possiede unospessore inferiore ai 2 millimetri) che può essere
installata sulla carrozzeria di un'auto adattandosiad ogni forma e superficie, essendo dotatadell'interessante caratteristica di plasmare lafonte luminosa. Con questo sistema, prodottocon componenti riciclabili al 100% ecaratterizzato da una lunghissima durata di vita,l’energia elettrica viene convertita direttamente inluce grazie all’utilizzo di molecole organiche, cosìcome accade nei tradizionali sistemi a LEDluminosi già ampiamente utilizzati nelle automoderne. La differenza di colore generatadipende fondamentalmente dalla composizionedella molecola organica e l'illuminazione nonproduce calore. La sua struttura e il suospessore irrisorio consentono di ottenere dellevere e proprie superfici d’illuminazione, didimensioni e forme diverse, riducendosignificativamente lo spazio necessario perl'installazione e aprendo innovativi e rivoluzionariscenari progettuali. (M.A.)
L’AUTO ELETTROLUMINESCENTEAstron Fiamm ha equipaggiato in anteprima mondiale unprototipo di auto con tecnologie Oled per l’illuminazione internae delle luci posteriori.
A TUTTO GASBEN “VENGA” ILGPL
Dal connubio traBRC GasEquipement e KiaMotors nasceGreen Scout Cup2011.Un campionato monomarcariconosciuto dalla CSAI,riservato alle auto alimentatea GPL. Il reparto corse BRCRacing Team ha presentato direcente il Green Scout Cup2011, il primo Trofeomonomarca per autoalimentate a GPL, nato dallacollaborazione tra ilproduttore di impianti a gasitaliano e la filiale italiana dellaCasa coreana. Verrannomesse a disposizione deipartecipanti, che si sfiderannoin 6 gare su 4 circuiti nazionali(Franciacorta, Magione,Varano, Adria) quindici KiaVenga 1.6 da 130 Cvmonofuel a GPL, identicheper meccanica e prestazioni.(M.A.)
IL FRUTTO DELLASOLIDARIETÀ
Tornano gli agrumidella solidarietàANT a sostegnodell'assistenzadomiciliare gratuitaper i sofferenti ditumore. Grazie alle attività di raccoltafondi, alle donazioni e aiproventi derivanti dal 5 per1000, dal 1978 ad oggi ANTha assistito in tutta Italia oltre80.000 sofferenti di tumore ele loro famiglie, 24 ore su 24,tutti i giorni dell’anno. (M.A.)
Peugeot EX1
GOOD NEWS
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Le luci si sono accese mostrando uno sfavillantetricolore; le note del sax di Marco Zurzolo, conVincenzo Danise, Gianluca Mirra e Luigi Sigillohanno accompagnato la cerimonia dove, inassonanza con l’iniziativa supportata daCaterpillar, è stata suonata una versione“rielaborata” del nostro Inno Nazionale.Nell’ambito di questo interessante progetto, reso
possibile dalla collaborazione di Smart, ThreeLight, Federconsumatori e IICA, è stata previstanella giornata inaugurale, per curiosi eappassionati, l’opportunità di effettuare un “giro digiostra” sulla Smart fortwo ED, prima vettura100% elettrica a circolare nelle strade italiane, perprovare in prima persona la semplicità e il piaceredi guidare una vettura ad emissioni zero. (M.A.)
M’ILLUMINO DI MENOIl Teatro Ambra Jovinelli di Roma ha riaperto, in collaborazione conRestart, l'attività stagionale rinnovando l’illuminazione della propriafacciata grazie a luci a basso impatto ambientale, aderendoall’iniziativa di Caterpillar “M’illumino di Meno”.
Il prestigioso premio di InterAutoNews, il mensilefondato e diretto da Tommaso Tommasi, è statoistituito per la prima volta nel 2001 e vedecoinvolti ben trenta giurati giornalisti - tra i quali ildirettore di EcoCar Marina Terpolilli - che scrivonoo hanno scritto per le testate InterAutoNews,InterTruckNews e InterAuto Data Book. Invitati aformulare ogni anno le proprie scelte riguardo aiTop Manager nelle categorie “Italia” e“Mondo”, e dopo aver incoronato negli anniprecedenti personaggi del calibro di SergioMarchionne (Fiat Group e Fiat AutomobilesGroup) nel 2009, 2006 e 2005, Martin Winterkorn(Volkswagen Group) nel 2008, WendelinWiedeking (Porsche AG) nel 2007, Helmut Panke(Gruppo BMW ) nel 2004, Carlos Ghosn (Nissan
Motor Co.) nel 2003, Fujio Cho (Toyota MotorCo.) nel 2002 e Joachim Milberg (Gruppo BMW )nel 2001, come Top Manager Mondo,quest'anno la scelta della maggioranza dei giuratiè ricaduta su Alan Mulally, (con 16 voti su 30).Jacques Bousquet, (con 16 voti su 30), invece haprevalso per l'Italia, mettendo il suo nomenell’albo d’oro di Top Manager Italia assieme aGaetano Thorel (Ford Italia) Top Manager Italia nel2009, Raoul Picello (Mazda Italia) nel 2008,Romano Valente (Suzuki ltalia) nel 2007, MarcoSaltalamacchia (BMW Italia) nel 2006, GiuseppeBitti (Kia Italia) nel 2005, Carlo Simongini (MazdaItalia) nel 2004, Olivier Francois (Citroen Italia) nel2003, Luca di Montezemolo (Ferrari) nel 2002 eAndrea Formica (Ford Italia) nel 2001. (M.A.)
SEMPRE AL TOPGiunto alla decima edizione, ilprestigioso premio diInterAutoNews è andato a AlanMulally (Ford Motor Company)eletto “Top Manager 2010” per ilmondo e a Jacques Bousquet(Renault Italia), posto al verticeper l'Italia.
ELETTRICO TRAPASSATO EPRESENTE
La 29° edizione diAutomotoretrò,tenutasi al Lingottodi Torino, ha ospitatoun’esposizione diveicoli elettrici dandol'opportunità, alpubblico presente,di poter ammirarealcuni dei piùsignificativi esemplariprodotti daldopoguerra ai nostrigiorni. Sono stati esposti, infatti, laBalilla e Topolino elettriche, laZele e la Milanina firmateZagato, la Urbanina, il LEM diGianni Rogliatti carrozzato daMichelotti, la Gemini del 1981(un’incredibile 3 ruote con 3posti affiancati), lo scooterelettrico Zeronoise, laBugattina giocattolo realizzataproprio da Ettore Bugatti, laNido EV di Pininfarina e laStart Lab del 2002. La nascitadei veicoli elettrici, dunque,non è così recente come sipotrebbe pensare ma haorigini antiche, sin da quando,a fine '800, si dibatteva suquale sarebbe stato ilpropulsore del futuro, tramotore a scoppio, a vapore o,appunto, elettrico. Comeandò a finire è noto a tutti maoggi, grazie alle nuovetecnologie, a una maggiorecoscienza ambientale e,soprattutto, all'enorme passoavanti effettuato in termini diriduzione di ingombro, duratae potenza delle batterie,l'elettrico dimostra di esserel'unica via percorribile perassicurare, in futuro, la nostramobilità. (M.A.)
Alan Mulally Jacques Bousquet
GOOD NEWS
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RICARICAREL'AUTOELETTRICA ACASA PROPRIAADESSO ÈPOSSIBILE
Grazie ad unprovvedimentodell'Autorità perl'energia (deliberaARG/elt 56/10) sonostati eliminati i vincolinormativi che fino ad oggiostacolavano l’installazione diun duplice punto di fornituraelettrica nella stessa unitàimmobiliare, condizione spessoindispensabile per poterricaricare “in casa” lapropria auto ad impattozero. Il provvedimento, oltre ariguardare le abitazioni private,si estende anche alle loropertinenze, agli spazicondominiali (previo accordodell'assemblea) o alle areeparcheggio destinate a flotte diveicoli aziendali, favorendo cosìl'ormai necessario sviluppodella mobilità elettrica. (M.A.)
JEANS RICICLATI PER LA FORDUna vera anima eco-friendly quella della nuova Ford Focus.Utilizzando cotone usato e jeans riciclati “salvati”dalle discariche, l’Azienda automobilisticaamericana ha creato nuovi tessuti per l’internodelle sue vetture, mantenendo così vivo l’impegnopreso da anni per la salvaguardia dell’ambiente.
L'istituzione di zone a traffico elettrico, ZTEappunto, è l’unica strada da percorrere,poiché in grado di abbattere in manieraconsistente i problemi di inquinamento,intervenendo sia sulla qualità dell'ariarespirata sia sulla vivibilità dei centri urbani.Purtroppo il costo iniziale, ancoraproibitivo, delle vetture a trazione elettricalimita fortemente la diffusione delle stesseche, se non fosse per questo, potrebberogodere già da subito di una maggiordiffusione. Come risulta infatti daun'indagine condotta da SWG eFederutility - la federazione delle aziendeidriche ed energetiche che in futuropotrebbe occuparsi della creazione dellarete delle infrastrutture di ricarica - ben
l’80% degli intervistati acquisterebbeun’auto elettrica se il prezzo fosse livellatocon quello delle vetture tradizionali. Inoltre,sempre in base allo stesso sondaggio, il48% dei cittadini, se fosse Sindaco,riserverebbe il centro storico al solo trafficoelettrico. Non solo: il 59% chiede lariduzione delle tasse per le autoecologiche e un italiano su cinquevorrebbe poter usufruire di incentivistatali per l’acquisto del veicolo o unariduzione delle imposte. Come infattispiega Alex Buriani di SWG, “L’autoelettrica risolverebbe in misura consistentei problemi di inquinamento delle città” edinoltre “si rileva nella popolazione unamplissimo favore (82%) rispetto all’ipotesi
di istituzione delle ZTE e di chiusura totaledei centri storici, con la sola eccezione peri veicoli elettrici e non inquinanti”.Purtroppo, secondo Luigi Castagna diHERA spa (Holding Energia RisorseAmbiente) “i costi di realizzazione dellecolonnine di ricarica non sono ancoraammortizzabili con la sola vendita dienergia elettrica, ma eventuali incentivi allacostruzione della rete costituirebbero unutile volano per molti altri servizi chepotrebbero essere forniti”. Le grandi cittàeuropee hanno già compreso l’importanzadella eco-mobilità. A Londra, ad esempio, esistono incentivifino a 5 mila sterline.Ora tocca a noi. (M.A.)
ADDIO ZTL... IL FUTURO È LO ZTEI cittadini italiani hanno sviluppato una forte coscienza relativa aiproblemi ambientali che riguardano il nostro Paese, in particolarmodo nelle grandi città dove l’inquinamento dell’aria rappresentaun reale disagio.
Soluzioni eco-compatibili che per prima laFord immette sul mercato e aggiunge allagamma di prodotti di natura green quali icuscini dei sedili in schiuma di soia e le fibre diplastica naturale di alcuni componenti. Oggi,dunque, anche la tappezzeria e il materialefonoassorbente della vettura sonoprodotti con materiale di scarto che nonva più a pesare sull’ambiente. Regalandonuova vita ai tessuti riciclati, la Ford aiuta ilciclo vitale dei prodotti finiti, evitando l’utilizzodi acqua e fertilizzanti e quindi assicurando unminore sfruttamento dei campi doveandrebbe coltivato il cotone vergine.
Perseguendo il suo motto “ridurre, riutilizzare,riciclare”, la Casa produttrice di Detroitcostruisce vetture a basso impatto ambientaleed ecosostenibile: reperiti i materiali di scarto,le nuove autovetture mantengono inalterata latecnologia e l’avanguardia delle partimeccaniche mentre l’interno del veicologarantisce ancora una volta comodità esilenziosità. “È un’alternativa che ci auguriamoi nostri consumatori possano apprezzare,considerando l’ottimo rapporto qualità-prezzoe la forte componente ecologica di unprocesso virtuoso che rappresenta un beneper il pianeta”. (C.T.)
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Inuovi motori della gamma Seat, frutto delle piùmoderne tecnologie applicate dal Gruppo Volkswagen,sono un 1.2 benzina da 105 Cv, un 2.0 diesel da 140 Cve un benzina 1.8 da 120 Cv. Il 1.2, disponibile su tuttele tre versioni dell’Ibiza (base, SC e ST), è frutto della
strategia di downsizing, grazie alla quale si è riusciti ad ottenere, conpiccole cilindrate a iniezione diretta e sovralimentazione turbo,efficienza e prestazioni fino a ieri proprie di motori più grandi (il 1.2va, infatti, a sostituire il precedente 1.6). Il nuovo 1.2 TSI pesa solo89 chili e permette all’Ibiza, con una coppia di 175 Nm costante da1.550 a 4.100 giri, di passare da 80 a 120 km/h in quinta marcia in13.7 secondi, tre in meno del 1.6, e di raggiungere i 190 km/h divelocità massima. I consumi si riducono a 5,3 litri per centochilometri e si abbassano ulteriormente fino a 5,1 nellaversione “Ecomotive”, dotata di sistema Start/Stop. Si tratta
Downsizingper la gamma SeatTre nuovi motori, tutti Euro5, più piccoli, più potenti, più leggeri e menoinquinanti, vanno ad arricchire la gamma Seat che diventa più ecologica erispettosa dell'ambiente, senza perdere il brio
di Gian Franco Lepore Dubois
FLASH Nuovi motori in gamma Seat
NUOVI MOTORIPER TUTTA LA GAMMA● 1.2 TSI benzinaPotenza: 105 CvCoppia max: 175 Nmda 1.550 a 4.100 g/mConsumo su Ibiza:da 5,3 l/100 kmConsumo medio Ecomotive conStart/stop:da 5,1 l/100 kmCO2: 119 g/km
● 2.0 DieselPotenza : 140 CvCoppia max: 350 Nmda 1.750 a 2.500 g/mConsumo medio Leon:4,8 l/100 kmConsumo medio Altea:4,8 l/100 kmCO2: 129 g/km
● 1.8 TSI BenzinaPotenza : 120 CvCoppia max: 230 Nmda 1.500 a 3.650 g/mConsumo medio Exeo:7,3 l/100 kmCO2: 169 g/km
NUOVIMOTORI
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LEON
Nuovi motori in gamma Seat
di un miglioramento del 19% rispetto al modello precedente. Altranovità della nuova motorizzazione è la possibilità, su richiesta, dimontare il DSG, un cambio automatico a doppia frizione esette rapporti, capace di passare da una marcia all’altra inpochi centesimi di secondo, unendo comfort di marcia allamassima efficienza.Il nuovo diesel, con il quale sono equipaggiate la Leon e l’Altea, èun 2.0 litri turbo common rail a iniezione diretta, in grado disviluppare 140 Cv con 350 Nm di coppia da 1.750 a 2.500 giri. Con questo motore la Leon, anch’essa disponibile con cambio a seirapporti DSG a doppia frizione, dimostra tutte le suecaratteristiche di sportiva passando da 0 a 100 km/h in 9.5secondi e raggiungendo una velocità massima di 205 km/h, madenuncia consumi abbastanza contenuti (4,8 l/100 km, il 15%in meno rispetto al motore precedente). Anche all’Altea il nuovo
motore consente una significativa riduzione dei consumi (-14%) chesi attestano a 4,9 litri per 100 km, con emissioni di CO2 pari a 129g/km, senza che le prestazioni risultino minimamente penalizzate.Con lo stesso motore viene offerta anche la versione più spaziosa, la“Freetrack”, con trazione integrale a regolazione elettronica che haun’altezza dal suolo maggiorata di 40 mm.Infine, con il nuovo 1.8 TSI è equipaggiata ora la versionedi accesso della Exeo, che diviene così più dinamica. Ilnuovo motore, a iniezione diretta e sovralimentazione turbo, con120 Cv e 230 Nm di coppia, disponibile da 1.500 a 3.650 giri,sostituisce, infatti, il precedente 1.6 aspirato e garantisce miglioriprestazioni: la velocità massima da 190 raggiunge i 202 km/h eimpiega due secondi in meno per passare da 0 a 100 km/h, conconsumi che, invece, si riducono del 3%; infatti arrivano a 7,3 litriper 100 chilometri nel ciclo combinato.
Per la prima volta, pure l’Ibiza sipropone in versione “Ecomotive”.Con lo Start/Stop, i consumiraggiungono i 5 l/100 km e leemissioni di CO2 i 119 g/km.
Qui a lato il nuovo turbodieselcommon rail 2.0 da 140 Cv cheequipaggia l’Altea e la Leon. Nellapagina a lato, in basso a sinistra il 1.8TSI a benzina approdato sulla Exeo.
EXEO
IBIZA ALTEA
FLASH Mazda3
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Dopo averne aggiornato estetica e tecnica nel2009, Mazda ora rafforza la gamma 3 connumerose migliorie apportate al propulsore 1.6D,proprio nel momento apparentemente più proficuo per ilritorno in Italia delle motorizzazioni alimentate a gasolio.
Infatti, la marcata crescita delle motorizzazioni “alternative” nel 2009 eall’inizio del 2010 si è bruscamente fermata non appena gli incentivieconomici all’acquisto sono terminati e ora è in netto calo. Le avvisaglie del ritorno del diesel già sono forti, segno che gli italianinon sono ancora pronti a sacrificare prestazioni e autonomia pervetture, sì ecologiche, ma in alcuni casi ancora un po’ troppo care elimitative. Tanto che ci si attende una penetrazione del diesel nelsegmento delle compatte che si riavvicinerà velocemente al 70% deltotale delle vendite. E Mazda, consapevole di questa non del tuttoinaspettata situazione, prende provvedimenti e punta forte sullatradizione, con il nuovo 1.6 diesel, derivato dalla precedente unità, maora più potente, più ecologico e in linea con le normative Euro5.
Di Mazda in meglioLa 3, recentemente ridisegnata, torna all’attacco con un 1.6 diesel rinnovatoe una gamma più ampia, al momento giusto per approfittare della riscossadei modelli a gasolio, tornati in auge con la fine degli incentivi
di Piergiorgio Traverso
● Design convincente ● Il motore molto efficiente● Ridotte emissioni inquinanti
COSACI PIACE
NUOVOTURBODIESEL1.6
Mazda31.6 Turbo Diesel
Prezzo IPT esclusa:20.790 €
Lunghezza: 4,46 mNumero posti: 5Bagagliaio litri: 340Consumo medio: 4,4 l/100 kmOmologazione: Euro5 CO2: 117 g/km
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Importanti interventi su testata, turbina, sistema di iniezione e scarico,oltre che l’introduzione di una nuova trasmissione a 6 rapporti, hannopermesso non solo di dare nuova vitalità e maggiore rendimento a unpropulsore già buono, ma anche di ottenere un risparmio di 7 kg dipeso e una riduzione dei consumi e delle emissioni, regalando allostesso tempo prestazioni più esaltanti. La potenza massima è ora di115 Cv (6 Cv in più rispetto al motore precedente e a 3.600 giri, 400in meno) , mentre la coppia massima guadagna 30 Nm (ora di 270Nm, tra i 1.750 e i 2.700 giri). Nonostante l’aumento delleprestazioni, si è riusciti comunque a ridurre consumi edemissioni: 4,4 l/100 km nel ciclo combinato (-2,2%), a detta diMazda il miglior risultato nel segmento di riferimento della 3, e 117g/km di CO2 (-1,7%). Con il rinnovato 1.6D, arriva in Italia anche lanuova bella versione con carrozzeria berlina a 4 porte, alternativaideale in un momento in cui la moda delle station wagon è in nettotramonto (e non sempre ciò significa dover necessariamente passare aun SUV). I prezzi, IPT esclusa, della Mazda 3 1.6D partono da 20.790euro per la 5 porte, disponibile in vari allestimenti, e 21.950 euro per lanuova berlina 4 porte, in allestimento unico. Abbiamo provato la 3 conil nuovo 1.6D nella versione a 5 porte. Su strada si mostra moltopiacevole e confortevole. Il telaio solido consente una guida dinamica,precisa e priva di eccessivi rollii, mentre l’ampio intervallo di utilizzodella coppia massima permette di limitare un eccessivo ricorso ai cambidi marcia, nonostante i rapporti siano ora 6 in luogo dei 5 accoppiati alpropulsore precedente. Non una vettura per una guida estrema espiccatamente sportiva, ma un ottimo compromesso per viaggiareserenamente, comodamente e in massima sicurezza, con una buonariserva di potenza e coppia quando si rende necessario, e con gli altilivelli di qualità del Marchio. Viste le tendenze del mercato e ilritorno del diesel, è l’auto giusta al momento giusto!
Motorizzazione Potenza Versione Prezzo *
Mazda3 Versioni e prezzi Berlina 4 porte
1.6L benzina 5 MT 105 Cv Touring 19.150 €1.6L diesel 6 MT 115 Cv Touring 21.950 €
Mazda3 Versioni e prezzi Berlina 5 porte
1.6L benzina 5 MT 105 Cv Active 17.990 €1.6L benzina 5 MT 105 Cv Advanced 19.950 €2.0L benzina i-Stop 6 MT 151 Cv Advanced 21.800 €2.0L benzina AT 150 Cv Advanced 22.800 €1.6L diesel 6 MT 115 Cv Active 20.790 €1.6L diesel 6 MT 115 Cv Advanced 22.750 €2.2L diesel 6 MT 150 Cv Advanced 25.150 €2.2L diesel 6 MT 185 Cv Sport 26.650 €
* (chiavi in mano, IPT esclusa)
IL NUOVO MOTORERispetto all’unità precedente, perraggiungere più rapidamente emantenere le temperature ottimali
d’esercizio è stato ridotto ilrapporto di compressione
ed introdotto un by-pass sulla valvola EGR.Inoltre, il filtro antiparticolato DPF èora interamente senza manutenzione.Per diminuire attriti, rumorosità evibrazioni, oltre che per semplificare lacomplessità costruttiva e ridurre il
peso (4 kg in meno), si è optato peruna testata a due valvole per cilindro con
singolo albero a camme in testa, in luogodelle precedenti 4 valvole a doppio albero.
Passando poi dalla trasmissione manuale a 5rapporti ad una a 6 si sono comunque risparmiati
altri 3 kg. Anche il turbocompressore a geometriavariabile è stato rivisitato, permettendo così di ottenere
6 cavalli in più e una maggiore coppia. Il sistema diiniezione common rail è ora provvisto di nuovi iniettoripiezoelettrici che lavorano a 1.600 bar, una pressioneelevata che consente di ottenere maggiore coppia, minoriconsumi ed emissioni.
IL 1.6D 115 CV● Motore: 1.6 Turbo Diesel ● Cilindrata: 1.560 cc● Potenza max: 115 Cv a 3.600 giri/min ● Coppia max: 270 Nm tra 1.750 e 2.700 giri/min● Cambio: manuale a 6 rapporti ● CO2: 117g/km● Consumo medio: 4,4 l/100 km
Fuori dalle scatole!La nuova MPV coreana esce dal solito stereotipo che vuole ingabbiate le piccolevetture monovolume nel concetto di "scatolotto". Il design della Hyundai ix20 vaoltre gli schemi per incontrare i gusti degli automobilisti europei
di Francesca R. Quarta
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La nuova Hyundai iX20, che da poco si è affacciatasul mercato italiano, conta su tre pilastri peraffermarsi: motori all’avanguardia in tema di efficienza,stile europeo e piacere di guida. Le sue dimensioniricalcano quelle di una berlina di segmento B: è lunga
4.100 mm, larga 1.765 mm, alta 1.600 mm ma con un passo di2.615 mm, abbondante per una vettura di questa categoria, che leassicura una abitabilità degna di un segmento superiore. Gli internihanno come punto di forza i sedili posteriori scorrevoli, perottimizzare lo spazio dei passeggeri o del vano di carico. Questo hauna capacità di ben 440 litri con sedili e cappelliera in posizionenormale, mentre raggiunge il ragguardevole valore di 1.486 litriquando si abbattono i sedili posteriori (reclinabili 60/40 con unpratico movimento), permettendo così un agevole stivaggio anche dioggetti ingombranti. In tema di motori, sulla ix20 la Hyundai si è
FLASH Hyundai ix20
● Sistema Start & Stop ● Stile gradevole● Grande capacità di carico
COSACI PIACE
NUOVOMODELLO
Hyundaiix20
Prezzo IPT esclusa:da 13.500 €Lunghezza: 4,10 mNumero posti: 5Bagagliaio litri: 440/1486Consumo medio: da 4,3 l/100 kmOmologazione: Euro5 CO2: da 114 g/km
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cimentata con una corretta operazione di “downsizing”, ovvero unariduzione della cilindrata a fronte di un aumento delle prestazioni.Quattro le motorizzazioni disponibili sulla ix20, tutte Euro5. A fianco ai due benzina, come il 1.4 da 90 Cv e il 1.6 da 126Cv, spicca il 1.4 CRDi con due livelli di potenza da 77 e 90Cv, caratterizzato da un sistema d’iniezione common rail e abbinatocon un cambio manuale a 6 marce, silenzioso al pari di un benzina.Questo propulsore presenta ottimi valori di coppia massima (216Nm pressoché costanti tra i 1.750 e i 2.750 giri, nel caso del 90 Cv).Presto la ix20 sarà disponibile anche in versione Blue Drive contecnologia Stop&Go (ISG) integrata, pneumatici con bassoattrito e sistema di gestione dell’alternatore (AMS), capace diraggiungere con il motore diesel 1.4 solo 114 g/km di CO2 con unconsumo combinato di 4,3 litri/100 km. Quattro, invece, i livelli diequipaggiamento: Light, Classic, Comfort e Style, e nove
diverse colorazioni completano l'offerta, che comprende pertutti i modelli la formula di garanzia “Tripla 5” di Hyundai già vistasulla ix35, che propone, con un chilometraggio illimitato, 5 anni digaranzia, 5 anni di assistenza stradale e 5 anni di check-upgratuiti. Ampie anche le dotazioni in relazione alla sicurezza attivae passiva che presentano sei airbag, ABS TCS e ESP di serie già apartire dalla versione Classic, ma anche il pratico sistema HAC (HillAscending Control), che evita l’arretramento del veicolo nellepartenze in salita. La versione d’ingresso Light parte da13.500 euro chiavi in mano, un prezzo decisamenteconcorrenziale per il ricco equipaggiamente di serie. Con soli 800euro in più si passa alla Classic, mentre la ix20 con allestimentoComfort parte da 15.300 euro sempre con il motore 1.4 a benzina.Il top di gamma, infine è rappresentato dalla versione Style conil propulsore 1.4 diesel da 90 Cv al prezzo di 19.600 euro.
BLUE DRIVEÈ la sigla checaratterizza tutte leHyundai a basse emissioni,è disponibile su tutte leix20 e si distingue per lapresenza del sistema Start& Stop e delle gomme aridotto coefficiente dirotolamento. Fattori che non compromettono,tuttavia, prestazioni e piacere di guida. Ilfunzionamento è semplice: durante unostop, mettendo il cambio in folle, ilmotore si spegne per poi riaccendersiprontamente non appena viene
premuto il pedale della frizioneper la successiva ripartenza.
Ciò permette interessantirisparmi di carburante
nella guida di tutti igiorni nelle nostrecaotiche città.
Motorizzazione Potenza Versione Prezzo *
Hyundai ix20 Box Versioni e prezzi
Hyundai ix20 1.4 benzina 90 Cv Light 13.500 €Hyundai ix20 1.4 benzina 90 Cv Classic 14.300 €Hyundai ix20 1.4 benzina 90 Cv Comfort 15.300 €Hyundai ix20 1.6 benzina 126 Cv Comfort 16.000 €Hyundai ix20 1.6 benzina 126 Cv Style 18.000 €Hyundai ix20 1.4 CRDi 77 Cv Light 15.300 €Hyundai ix20 1.4 CRDi 77 Cv Classic 16.100 €Hyundai ix20 1.4 CRDi 77 Cv Style 17.100 €Hyundai ix20 1.4 CRDi 90 Cv Classic 17.600 €Hyundai ix20 1.4 CRDi 90 Cv Style 19.600 €
* (chiavi in mano, IPT esclusa)
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FLASH Mazda2 Restyling
Messa alla prova sulle tortuose strade de LaTurbie, nell'entroterra di Monaco, la Mazda2,appena sottoposta ad un leggero restyling, haconfermato le buone qualità dinamiche tipiche ditutta la gamma del brand giapponese. Sebbene
l'estetica non abbia subito particolari stravolgimenti, i miglioramentiadottati dal nuovo modello sono molteplici, a partire dai nuovimotori, tutti Euro5 e particolarmente “puliti”.Le novità, infatti, non si limitano ad un frontale tutto nuovo ispiratoal “family face” di Mazda che le dona un aspetto più sportivo graziealla griglia ridisegnata, all’inserimento dei fendinebbia al posto delleprese d'aria, posticce, del modello precedente e all'impiego deicerchi da 16 pollici. Pure gli interni sono stati ridisegnati e oraesprimono una maggiore qualità nelle rifiniture. Il volanteadesso presenta numerosi comandi per gestire l’impianto Hi-Fi, ilcomputer di bordo e il cruise control. Differente pure il design deglistrumenti, incorniciati da cromature opache e della consolle centrale
La leggerezza purifica l'ariaNuovi motori tutti Euro5, puliti e parsimoniosi, caratterizzano la Mazda2,che ha subito un lieve restyling. La qualità delle finiture fa quasi dimenticareil lavoro dei tecnici, certosini, nell’applicare la “strategia del grammo”
di Francesca R. Quarta
Mazda2Twenty Eleven
Prezzo IPT esclusa:11.990 €
Lunghezza: 3,89 mNumero posti: 5Bagagliaio litri: 250Consumo medio: da 4,1 l/100 kmOmologazione: Euro5 CO2: da 107 g/km
● Linea slanciata e sportiva ● Nuovo diesel 1.6 piùpotente ● Rifiniture eccellenti
COSACI PIACE
RESTYLING2011
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che racchiude tutti i comandi relativiall'impianto Hi-Fi e a quello dicondizionamento.Pure la dinamica è stata rivista: il telaio è statoottimizzato per un maggiore piacere di guida eun migliore comfort, con la complicità dellesospensioni appena ridisegnate.Il piatto forte per la nuova Mazda “Tweny-eleven”, come la definiscono in casa, peròsono i gruppi propulsori a benzina e agasolio. Alla base si propone il 1.3 benzina con duelivelli di potenza, da 75 Cv e 84 Cv, che hannoentrambi un consumo combinato di 5,1 litri/100 km edemissioni contenute in soli 119 g/km, valori miglioririspetto ai precedenti. A questi si aggiunge il benzina 1.5 da 102 cvche consuma 5,8 litri/100 km nel combinato ed emette 135 g/km diCO2 con il cambio manuale e sale rispettivamente a 6,3 l/100/km e146 g/km di CO2 con l’automatico a 4 rapporti. Più leggera del modello precedente, anche la nuova Mazda2 haseguito la “strategia del grammo” applicata recentemente dallaCasa giapponese ai suoi modelli: la “cura dimagrante” haportato la Mazda2 a pesare meno partendo nelle versionipiù leggere da circa 950 kg. I prezzi, in attesa del lancio ufficialedurante il mese di febbraio non si discosteranno troppo da quelli deimodelli attuali, promettono in Mazda Italia.
IL NUOVO MOTOREL'unico diesel, che va a sostituire il
precedente 1.4, è il 1.6 common railda 95 Cv, più potente ma meno
assetato di gasolio, visto checonsuma il 2% in menorispetto al precedentepropulsore, con uncombinato di 4,2 l/100 kme solo 110 g/km di CO2.
Impiega un'architettura SOHC con unsingolo albero a camme e due valvole percilindro, in luogo di quella DOHC, doppioalbero e quattro valvole per cilindro, cheadottava il precedente. Il vantaggio si
trova negli attriti ridotti e nel minore pesodel gruppo motopropulsore. Il sistema di
iniezione del carburante common rail comprendenuovi iniettori a solenoide realizzati dalla Bosch. Ilcarburante viene iniettato a 1.600 bar. Unapressione così elevata permette un controllo
preciso dell’iniezione, per ottenere emissioni piùpulite, coppia elevata e minori consumi di carburante. Inparticolare questo propulsore presenta un ridottorapporto di compressione, e un bypass alla valvola EGRche consente al motore di riscaldarsi rapidamente nellepartenze a freddo. Inoltre il filtro antiparticolato (cDPF)adottato, utilizza un catalizzatore ad ossidazione cheaumenta la temperatura dei gas di scarico. Non habisogno di manutenzione, né di additivi, per bruciare ilparticolato e rigenerarsi.
Motorizzazione Potenza Versione Prezzo *
Mazda2 Twenty Eleven - 3 porte
1.3L benzina 84 Cv Sporty 14.850 €
1.5L benzina 102 Cv Sporty 15.350 €
Mazda2 Twenty Eleven - 5 porte
1.3L benzina 75 Cv Start 11.990 €1.3L benzina 75 Cv Trendy 14.150 €1.3L benzina 84 Cv Sporty 14.850 €1.5L benzina automatica 102 Cv Sporty 15.850 €1.6L diesel 95 Cv Sporty 17.800 €
* (chiavi in mano, IPT esclusa)
IL 1.6D 95 CV● Motore: 1.6 Turbo Diesel ● Cilindrata: 1.560 cc● Potenza max: 95 Cv a 4.000 giri/min ● Coppia max: 205 Nm a 1.750 giri/min● Cambio: manuale a 5 rapporti ● CO2: 107 g/km ● Consumo medio: 4,1 l/100 km
FLASH Chevrolet Orlando
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Il suo campo d'azione, commercialmente parlando,sarà l'Europa e quindi il Sudamerica e l'Asia, insommaun po' ovunque ma non negli States. Chevrolet nel mondorappresenta il 50% delle vendite di tutto il Gruppo GM, e a suavolta l'Italia, per il marchio del cravattino, è il secondo mercato
in Europa, dopo la Russia. Una piazza importante, dunque, dove ilbrand americano, nonostante il mercato in caduta libera, continua afare affari, confermando la propria leadership nel settore delleminicar e incassando un primato delle vendite nelle berline 4 porte,come ha puntualizzato Federico Sanguinetti, numero uno diChevrolet Italia. Ora a dare man forte c’è pure la Orlando, apartire da febbraio il mese ufficiale di lancio, e Sanguinetticonta di venderne dalle 4.000 alle 4.500 unità, che in assoluto nonsono davvero poche, visto che il segmento delle crossover compattteconta circa 100.000 unità all'anno. D'altro canto la Orlando sipresenta sul mercato con tutte le carte in regola. La sostanza c'ètutta. Con 19.600 euro si porta a casa una accattivante “tutto fare”
Sapore d’AmericaIl nome Orlando richiama subito fortemente il mondo a Stelle e Strisce,eppure il terreno dove si muoverà la nuova crossover media compattadella Chevrolet sarà in tutt'altro posto nel mondo
di Marina Terpolilli
● 7 posti e tre file di sedili ● Grande versatilità ● Versionebi-fuel benzina GPL
COSACI PIACE
7 POSTISU 3 FILEDI SEDILI
Chevrolet Sports Tourer
Prezzo IPT esclusa:da 19.600 €Lunghezza: 4,65 mNumero posti: 7Bagagliaio litri: 454/852Consumo medio: da 6 l/100 kmOmologazione: Euro5CO2: da 159 g/km
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A velocità codice in autostrada il motore gira paro sui 2.000 giri, maaccelerando repentinamente non ci pensa troppo a scattare percompletare rapidamente un sorpasso.Il comfort a bordo è notevole, il 2.0 diesel è silenzioso eprivo di vibrazioni, lo spazio interno fa il resto per renderlauna comoda vettura per tutta la famiglia. Comoda ladisposizione interna dei comandi e della leva del cambio, e praticianche i mille vani per riporre gli oggetti. Interessante quello centralenascosto dietro il frontalino del sistema audio, che presenta ancheuna presa usb per ascoltare la propria musica preferita.Il bagagliaio, se non si utilizzano tutti e sette i posti, èsufficientemente capiente per affrontare un viaggio in tuttatranquillità. Verso la fine del prossimo anno è prevista pure unaversione bi-fuel benzina GPL che utilizza il motore 1.8 da 141 Cv,con un progetto nato in Corea e realizzato dalla italiana BRC. E non dimentichiamo che nel settore delle bi-fuel a GPL, laChevrolet in Italia è sempre il punto di riferimento.
sette posti da 4,652 metri. I suoi punti di forza sono laversatilità, la qualità piuttosto elevata, proprio per le sueorigini coreane e non americane-statunitensi, e il prezzopiuttosto accessibile. La qualità in primis, dunque, perché gliamericani non badano molto alle rifiniture o agli accessori di pregio,piuttosto preferiscono un prezzo più basso e un'auto che ricordi unelettrodomestico. E questo non è davvero il caso della Orlando che sipresenta già dal primo contatto attraente nel design, in grado disoddisfare i raffinati palati degli automobilisti europei, e con unafattura costruttiva di pregio.Le motorizzazioni sono poi piuttosto interessanti: perl'Italia ci saranno quattro modelli dal 1.8 a benzina da 141Cv al 2.0 diesel da 163 Cv con il cambio automatico,passando per il diesel 2.0 litri da 130 Cv. Una scelta pertutti i gusti.Le dotazioni poi sono davvero complete, già nella versione base LTc'è il condizionatore, i cerchi da 16 pollici, i sette posti e tanto altro.Al top la versione LTZ 2.0 da 163 Cv con il cambio automatico, che sipropone con un listino da 25.600 euro, che comprende pure ilnavigatore satellitare, il cruise control e i cerchi da 17". Insommatutto il necessario e addirittura il superfluo.Durante il test nell'entroterra di Valencia, la versione 2.0 automaticasi è distinta per la grinta davvero inaspettata e l'assetto decisamenteallineato ai desideri degli italiani che desiderano sempre quel “nonso che” di sportivo nella propria auto.
Motorizzazione Potenza Versione Prezzo *
Chevrolet Orlando Versioni e prezzi
LT 1.8 MT 141 Cv Manuale 19.600 €LT 2.0 Diesel MT 130 Cv Manuale 21.900 €LTZ 1.8 MT 141 Cv Manuale 22.100 €LTZ 2.0 Diesel MT 163 Cv Manuale 24.400 €LTZ 2.0 Diesel AT 163 Cv Automatica 25.600 €
* (chiavi in mano, IPT esclusa)
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Ci sono molti modi per ridurre l’inquinamentodell’aria e risparmiare energia. I costruttori d’autosono partiti dal retrofit di lontana memoria, per passarepoi allo sviluppo dei motori, sempre meno inquinanti eassetati (ora giunti allo stadio di Euro5) per giungere
alla radice del problema, investendo sugli stabilimenti diproduzione. E così ha fatto la BMW per quello statunitense diSpartanburg, nella Carolina del Sud, dove è concentrata ora tutta laproduzione dei Sav (dall'X1 all'X6, passando per l'X3 e l'X5). Con un investimento di 750 milioni di dollari, la Casa di Monaco haampliato le linee di montaggio per arrivare a una produzione apieno regime di 240.000 unità all’anno con un miglioramentoglobale dei sistemi. Così i nuovi impianti di verniciatura hannoconsentito un abbattimento del 35% dei consumi di energiaelettrica, la produzione di gas metano necessaria per i generatorielettrici è scesa del 50%: perché il metano scaturisce daltrattamento dei rifiuti di una discarica sita a 16 km dalla
Tu vuò fa’l'americana...Cambia la X3, la Sav best seller di BMW, e si trasferisce per la produzionenella fabbrica americana di Spartanburg, nella Carolina del Sud, che strizzal'occhio al risparmio energetico e al rispetto verso l'ambiente
di Alessandro Ferrari
FLASH BMW X3
BMWX3
Prezzo IPT esclusa:da 49.450 €Lunghezza: 4,85 mNumero posti: 5Bagagliaio litri: 620/1750Consumo medio: da 5,6 l/100 kmOmologazione: Euro5 CO2: da 149 g/km
● Nuovo cambio automatico a 8 rapporti ● FunzioneStart/Stop ● Trazione integrale efficace
COSACI PIACE
LA NUOVA SAVINTEGRALEDI BMW
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fabbrica. In virtù di questo impegno nell’utilizzo responsabile dellerisorse, negli ultimi cinque anni il BMW Group è stato riconosciutocome leader di settore nel Dow Jones Sustainability Index. Eccodunque uno stabilimento parzialmente nuovo per un prodotto, la X3,profondamente rinnovato, tanto da avvicinarlo alla ammiraglia X5per dimensioni e linea decisamente più importanti. A questo si aggiunge un pacchetto di dotazioni teso almiglioramento dei consumi/emissioni, della sicurezza e delpiacere di guida. Così i motori, già presenti su altre berline ecoupé del gruppo, sono solo due - almeno in questa prima fase dellacommercializzazione ma ulteriormente affinati: si tratta del noto 6cilindri 3.0 litri turbo benzina da 306 Cv che in questaconfigurazione consente una riduzione dell'8% dei consumi rispettoalla precedente versione cioè 8,8 litri per 100 km, una velocitàmassima di 245 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h pari a 5.7secondi emettendo 204 g/km di CO2. Il secondo motore è l’altrettanto noto 4 cilindri 2.0 litri turbodieselma nella più recente configurazione da 184 Cv. Sarà sicuramentequesto il cavallo di battaglia per il nostro Paese anche perchéesprime un aumento di potenza del 4% della coppia del 9%, a frontedi una riduzione dei consumi del 14%. I due propulsori sonoovviamente i protagonisti della riduzione dei consumi e delCO2, ma nella nuova X3 altre novità fanno la loro parte. Così è previsto un nuovo cambio automatico a 8 rapporti (di serieper il 3.0 benzina), la funzione start/stop anche con il cambioautomatico, il servosterzo elettromeccanico (a richiesta anche inconfigurazione sportiva), l’alternatore che si stacca in accelerazione,per ricaricare invece in rilascio e frenata. Il tutto “condito” da unaffinamento della guidabilità, del comfort, grazie agliammortizzatori regolabili elettronicamente su tre posizioni, al
frazionamento 40/20/40 degli schienali posteriori (per una capacitàdi carico fino a 1.600 litri), ai poggiatesta attivi coadiuvati da 6airbag, al display sul parabrezza e alla telecamera per la retromarcia.Insomma, guidando la nuova X3 lungo le suggestive strade dellaPuglia e della Basilicata, si apprezzano tutte queste qualità che fannodel prodotto BMW a trazione integrale, una moderna berlina di altagamma venduta, a seconda delle versioni, da 41.750 a 56.600 euroai quali bisogna aggiungere (per il turbodiesel), 2.500 euro per ilcambio automatico.
SAV. Il segmento di mercato inauguratodalla BMW X3 di prima generazione èoggi popolato da altri costruttori di vet-ture premium.La nuova BMW X3 affronta questa accresciutaconcorrenza con qualità continuamente ottimizzate in tuttii settori rilevanti. Le motorizzazioni disponibili per questoSports Activity Vehicle hanno prestazioni ai massimi livellie, grazie al sistema EfficientDynamics, consumi edemissioni molto contenuti. La tecnologia dellesospensioni, di nuova concezione, produce un nettobeneficio in termini di agilità e comfort di guida. Grazie aduna capacità di carico che può essere aumentata da 550a 1.600 litri e agli schienali del divano posteriore che sipossono ribaltare separatamente, la BMW X3 offre spazioe flessibilità tra i più elevati del segmento; inoltre proponeuna scelta unica in fatto di equipaggiamenti innovativi,sistemi di assistenza alla guida e servizi di mobilità: laBMW X3 è l’unico modello della sua categoria con l’head-up display e l’accesso a internet all’interno della vettura.
Motorizzazione Potenza Versione Prezzo *
BMW X3 Box Versioni e prezzi
X3 xDrive 28iA 258 Cv Automatica 49.450 €X3 xDrive 35iA 306 Cv Automatica 53.500 €X3 xDrive 20d 184 Cv Manuale 41.750 €
* (chiavi in mano, IPT esclusa)
Ècon una punta di orgoglio, e con la sicurezzadi disporre di un buon prodotto, chel’Amministratore delegato della GeneralMotors Italia, Roberto Matteucci, hapresentato alla stampa, ad Istanbul, la nuova
versione station wagon dell’Astra. Giunta alla quarta generazione, con questo modello la Opelintende confermare la propria, tradizionale posizione dileadership nel segmento delle familiari compatte, conun’attenzione particolare al mercato italiano, che pesa ben il 20%dei volumi europei, occupando il secondo posto per vendite, dopola Germania. Il primo elemento di novità è già nel nome, mutuatodalla “Insignia”: non più SW, ma “Sports Tourer”, a sottolinearnele caratteristiche di auto comoda e spaziosa, ma non perquesto meno generosa e piacevole da guidare.D’altronde, la stessa linea armonica e filante, identica alla berlina
PRIME IMPRESSIONI Opel Astra Sports Tourer
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Familiare dentro!È più grande, più sicura, più comoda, più ricca di tecnologia, più versatile,ma costa e consuma meno e ha minori emissioni di CO2. È sportivaquanto basta come denota il nome Sports Tourer, mutuato dalla Insigna
di Gian Franco Lepore Dubois
● Grande capacità di carico ● Consumi ed emissioniridotti
COSACI PIACE
NUOVAVERSIONESW
Opel Astra Sports Tourer
Prezzo IPT esclusa:da 18.100 €Lunghezza: 4,70 mNumero posti: 5Bagagliaio litri: 500/1550Consumo medio: da 4,1 l/100 kmOmologazione: Euro5 CO2: da 109 g/km
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fino al montante, con i finestrini che si assottiglianoprogressivamente con una connotazione muscolosa, ha un profilodinamico ben lontano dalla classica familiare. Impressione cheviene subito confermata alla guida, che si rivela fluida e sicura,grazie al telaio condiviso con la berlina e ad un assale posteriorestudiato apposta per contenere il rollio in curva. Il comportamento su strada può essere poi adattato alle diverseesigenze scegliendo, con un pulsante, tra tre modalità diassetto: Standard, Tour e Sport.Da autentica familiare, invece, gli interni, caratterizzati dafiniture di buona qualità, dai sedili anteriori ergonomici, daun’ottima abitabilità per i passeggeri posteriori, che trovanospazio sia per le gambe che per la testa e, soprattutto, da unospazio bagagli ampio e versatile. Il vano di 500 litri, profondo epiatto e, perciò, integralmente utilizzabile, si amplia fino a 1.500litri, agendo semplicemente su due levette posizionate nel
bagagliaio, che abbattono separatamente i sedili posteriori,sdoppiabili 60/40. A sedili abbattuti, il piano di carico raggiunge la lunghezza di ben1.835 mm. E per chi, insoddisfatto dello spazio a bordo, volessemunirsi di un carrello al traino o di una roulotte, è stato previstoanche un sistema di controllo elettronico della stabilità, che siattiva automaticamente all’aggancio. In grado di soddisfare qualunque esigenza, la gamma dellemotorizzazioni, che comprende 4 motori benzina, 4 diesel eun GPL (disponibile da metà del prossimo anno), tutti Euro5,con potenze che vanno da 95 a 180 Cv, equipaggiati arichiesta di cambio automatico. Il più parco e con minoriemissioni è il 1.3 CDTI da 95 Cv, unico dotato di Start/Stop, checonsuma 4,1 l/100 km per 109 g/km di CO2.Tre, infine, gli allestimenti disponibili (Elective, Cosmo e CosmoS) con un listino che parte da 18.100 e arriva a 26.850 euro.
Motorizzazione Potenza Versione Prezzo *
Opel Astra Sports Tourer Versioni e prezzi
1.4 100 Cv Manuale 18.100 €1.4T 140 Cv Manuale 19.849 €1.4T 140 Cv Automatica 21.350 €1.6 115 Cv Manuale 19.100 €1.6T 180 Cv Manuale 23.350 €1.6T 180 Cv Automatica 24.850 €1.3 CDTI S&S 95 Cv Manuale 20.100 €1.7 CDTI 110 Cv Manuale 21.100 €1.7 CDTI 125 Cv Manuale 21.850 €2.0 CDTI 160 Cv Manuale 24.100 €2.0 CDTI 160 Cv Automatica 25.350 €2.2L diesel 6 MT 185 Cv Sport 26.650 €
* (chiavi in mano, IPT esclusa)
PRIME IMPRESSIONI Suzuki Jimny
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Jimny è un fuoristrada tre porte, quattro posti, dallalinea squadrata e personale, dalle dimensioniesterne da city-car e dall’aspetto tipico da vera off-road. Il design, infatti, è caratterizzato da un paraurtianteriore massiccio e avvolgente, dai fari anteriori rotondi,
dai passaruota bombati a protezione della carrozzeria, dal portelloneposteriore incernierato lateralmente, su cui è fissata la ruota di scorta, edai mancorrenti al tetto che permettono il trasporto di ogni tipo dicarico. Jimny è dotata, inoltre, di un robusto telaio a longheroni ingrado di assorbire gli impatti derivanti dalle difficili condizioni diguida e in aggiunta adotta un sistema di sospensioni più rigide chetuttavia non penalizzano il comfort di marcia e la guida in città. Questi
elementi, assieme ad un'altezza minima da terra di 190 mm, aifavorevoli angoli di attacco, di dosso e di uscita, (rispettivamente di42°, 31° e 46°) e al corpo vettura leggero e compatto, rendono laJimny impareggiabile nell’uso fuoristradistico. Il suo motore 1.3 litri abenzina Euro5, montato longitudinalmente, eroga 85 Cv a 6.000 giri,una valore notevole nonostante la cilindrata ridotta, ottenuto grazie alsistema VVT (fasatura variabile della distribuzione) che fornisce unamaggiore coppia a bassi regimi e consente una notevole riduzione deiconsumi (pari a 7,1 l/100 km nel ciclo combinato) e delle emissioni diCO2, di appena 162 g/km. Per le sole versioni a benzina è disponibilepure il cambio automatico. A queste si affianca anche il menoappetibile propulsore turbodiesel con intercooler 1.5 DDiS Euro4 chefornisce una potenza massima di 86 Cv. La Jimny infine presental’innovativo pulsante per l’inserimento delle quattro ruotemotrici e delle marce ridotte, che permette di disporre della trazioneintegrale, in luogo della sola posteriore, senza dover fermare la vettura.
Nel 2010 ricorreva il 40° anniversario della Jimny, la prima vera 4x4 compatta ingrado di muoversi su ogni tipo di terreno e districarsi agilmente in tutti gli spaziinterdetti ai più grandi e pesanti tradizionali fuoristrada
di Marcello Attolino
● Divertente ed agile in fuoristradaCOSACI PIACE
OTTIMAIN OFF-ROAD
Suzuki Jimny 1.3 benzina
Prezzo IPT esclusa:da 15.990 €Lunghezza: 3,64 mNumero posti: 4Bagagliaio litri: 113Consumo medio: 8,9 l/100 kmOmologazione: Euro5 CO2: 162 g/km
Quaranta e non li dimostra!
ANTEPRIMA Ford Focus
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Ford all’attacco nel mercato delle medieCon il nuovo modello della Focus, la Casa dell'Ovale Blu si lancia allaconquista del segmento più importante in Europa, quello delleberline medie, che vale il 30% del mercato mondiale e il 24% diquello europeo. Il debutto parallelo negli States e in Europa farà diquesto modello la pietra angolare del business di Ford
di Francesca R. Quarta
Èuna storia che parte da lontanoquella della nuova Ford Focus, chedal 1998 ad oggi è stata vendutain oltre 10 milioni di esemplari,dei quali 6 milioni in Europa e
750mila in Italia. Oggi la berlinatedesco/americana continua nel suo camminodi auto all'avanguardia, basata sull'ineditapiattaforma di segmento C che mantieneinvariato l'80% dei componenti comuni, sullaquale la Ford produrrà più di 2 milioni divetture entro il 2012, in 10 diverse varianti dimodello: dalla C-Max alla C-Max 7 posti, dallaHybrid alla Energy, dalla Focus Vertrek allaSW, 4 e 5 porte.
La nuova Focus è un'auto globale come sievince dai diversi siti di produzione a Saarlouis(Germania) e nel Michigan (Stati Uniti). Aquesti si affiancheranno lo stabilimento di SanPietroburgo (Russia) che costruirà lecarrozzerie a 4 e 5 porte da metà 2011, equello cinese di Chongqing che produrrà laFocus per l'area Asia Pacifico dai primi mesi del2012. “Con la nuova piattaforma - ha dichiaratoStephen T. Odell, presidente e Ceo di FordEuropa - possiamo offrire a costi competitivivetture con livelli di qualità, basse emissioni econsumi, sicurezza e tecnologia superiori ad ogniaspettativa”.
Con questi presupposti la Ford Focus che èlunga 4.358 mm, larga 1.823 mm, alta 1.484mm e con un passo di 2.648 mm, nel caso delmodello a 5 porte, e poco più grande con lacarrozzeria station wagon, è pronta per lasfida. Il design basato sul Kinetic design diFord presenta linee decise e forme moltoscolpite. La griglia frontale è tutta nuova, comeil trapezio inferiore scandito da tratti verticaliche generano due triangoli sulla calandra. Lafiancata esprime dinamismo e mantiene unalinea di cintura alta e cuneiforme. Ineditianche i fanali dalla forma importante. All'interno il posto di guida evoca l'immaginedi cabina aeronautica con gli strumenti rivolti
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Telecamere intelligenti. La nuova Focus è la primaFord con un pacchetto di dispositivi di assistenza allaguida come la telecamera digitale per mantenere il vei-colo nella corsia di marcia, l’alert che mantiene vigile il guidatore, oltre al sistema dimonitoraggio dei segnali stradali e al regolatore automatico delle luci abbaglianti. Se il guidatore si distrae e supera il limite della propria corsia ad oltre 60 km/h senza aver inserito l’indicatore di direzione, latelecamera rileva la deviazione e invia un segnale che lo allerta tramite una vibrazione sul volante mentre questo tenta di riportarela Focus nella propria corsia, a meno che il guidatore forzi sul volante per continuare nella deviazione. In caso di stanchezza osonnolenza è sempre una telecamera digitale a dare l’allarme tramite il Driver Alert attivando dapprima un segnale sul display epoi con un suono permanente disattivabile solo premendo un interruttore. I sistemi della nuova Focus vanno anche oltre: c’è pureun software in grado di riconoscere i segnali stradali -sempre tramite una telecamera- interpretarne il significato e trasmettere suldisplay avvisi e allarmi relativi a divieti e a limiti di velocità o di sorpasso. È ancora una telecamera digitale ad individuare le luci dialtri veicoli oppure le aree luminose, come ad esempio quellle presenti nei centri abitati, regolando in modo del tutto automatico ifari anabbaglianti o abbaglianti in base alle condizioni di luminosità.
Motorizzazione Potenza Versione Prezzo *
Ford Focus Berlina - 5 porte
1.6 benzina 105 Cv Manuale 17.750 €
1.6 benzina 125 Cv Manuale 18.500 €
1.6 Ecoboost benzina 150 Cv Manuale 20.000 €
1.6 TDCi DPF 115 Cv Manuale 20.000 €
* (chiavi in mano, IPT esclusa)
ANTEPRIMA Ford Focus
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verso il guidatore. Anche i sedili anteriori sonostati totalmente rinnovati, i posteriori sonoripiegabili 60/40 per ampliare il capientebagagliaio. Tra le motorizzazioni arriva ilrivoluzionario EcoBoost, un turbo a benzinada 1.6 litri da 150 Cv, iniezione diretta, condoppio albero a camme a fasatura variabile(Ti-VCT) e sistema Start&Stop di serie, capacedi contenere le emissioni di CO2 al livellorecord di 139 g/km e i consumi in 6,0 l/100
km, un motore che punta a demolire il mito deiturbodiesel. Tra le altre motorizzazioni abenzina c’è il 1.6 TiVCT da 125 Cv (5,9 l/100km) e il potente Ecoboost da 182 Cv (6,0 l/100km). L’offerta dei diesel comprende il 1.6 TDCida 115 Cv (4,2 l/100 km) e il 2.0 TDCideclinato su due livelli di potenza: con cambioPowershift 115 Cv (5,3 l/100 km) e 163 Cv(5,3 l/100 km), anche con cambio manuale(5,0 l/100 km). Il Powershift è l’automatico
sequenziale a 6 rapporti con doppia frizione,piuttosto rapido nelle cambiate e poco“assetato” riguardo ai consumi ottenibile conun sovraprezzo di 1.500 euro rispetto almodello con cambio manuale. “Gli allestimentidisponibili per la nuova Focus -come spiegaGaetano Thorel, numero uno di Ford Italia-saranno due, Plus e Titanium, mentre il listinopartirà da 17.750 euro, pari al prezzodell’attuale Ikon, ma con tanta tecnologia in più”.
Una vista dell’intera gamma della nuova Focus, dalla station wagon allacinque porte passando per la quattro porte (non disponibile in Italia). Inbasso, da sinistra, il sistema di allarme sull’angolo morto dello specchioretrovisore, il Driver Alert che segnala il limite di stanchezza del guidatoree una vista del cockpit di tipo aeronautico, dove il display digitalemultifunzione campeggia tra i due grandi strumenti analogici.
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Tecnologie antistress. La nuova Focus può essere equipaggiata conun sistema di parcheggio semiautomatico che calcola lo spazio a dispo-sizione, invia un segnale sul display e agisce sullo sterzo autonoma-mente per effettuare la manovra. Facili e intuitivi, i dispositivi intelligenti aumentano tranquillità e sicurezza come l’alert che avverte ilsopraggiungere di un veicolo nascosto nell’angolo cieco del retrovisore. Infatti, utilizzando due radar a fascimultipli, la vettura avverte il guidatore tramite un led sullo specchio esterno. Questo sistema si attivaautomaticamente a partire dalla velocità di 10 km/h. Sempre per garantire la massima sicurezza durante lamarcia, la Focus dispone del controllo di velocità di crociera adattivo, che elabora i dati trasmessi tramiteun radar, per regolare la distanza dai veicoli che precedono. Il sistema gestisce progressivamente e inautomatico decelerazioni e accelerazioni per mantenere costante la distanza con il veicolo che precede.Se avverte la possibilità di una collisione, il dispositivo interviene con un allarme preventivo sul display cheavvisa il guidatore e con un segnale acustico, impostando l'impianto frenante per una più rapida rispostasul pedale. Inoltre il sistema decelera in automatico per attutire l'energia dell'impatto se c’è pericolo di untamponamento, e si può impostare il cruise control con velocità comprese tra 30 e 180 km/h. Quando siraggiunge la velocità desiderata, il software parzializza l'acceleratore per non superare il limite, in caso disorpasso; per superarlo è sufficiente premere a fondo l'acceleratore e, una volta rientrati, il limite si riattiva.
LE TRE CARROZZERIE DELLA NUOVA FOCUS DELLEQUALI SOLTANTO DUE ARRIVERANNO IN ITALIA: LACINQUE PORTE, IN VENDITA DA MARZO, E LASTATION WAGON ATTESA PER MAGGIO
EVENTI
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MOBILITÀ ELETTRICA: COSA NE PENSANO GLI ITALIANI?
Risultati importanti quelli evidenziatidalla ricerca pubblicata alla finedel 2010 da Eurisko per conto di
Renault sulle tematiche del green life.Un’attenzione crescente nei confrontidell’ambiente e di quello che è possibile fareper migliorare grazie alle vetture elettriche,in vista di nuovi e interessanti scenariecosostenibili ma anche la richiesta dimaggiori informazioni e contributi da partedelle aziende produttrici e delle istituzionipreposte: questi i punti caldi emersi dallaricerca “Gli italiani e la mobilitàelettrica: aspettative e potenzialità”. Gli intervistati - divisi in tre target (giovanitra i 16 e i 20 anni, adulti 20-65 e aziende incui la mobilità è una forte priorità) - hannomostrato un’attenzione generale sulproblema ecologico maggiore rispetto a 10anni fa. La consapevolezza dell’utente ècresciuta e di conseguenza sono aumentatele richieste di un impegno maggiore da partedelle case automobilistiche. E’ alta lapercentuale di chi non escluderebbe, in caso
di cambio macchina,l’opzionedell’elettrico, ma perrendere appetibilel’orientamento sutale opzione eagevolare ilpassaggio, arrivanopuntuali le richiestealle case produttrici (autonomia dellebatterie, design accattivanti e prestazioni) ealle istituzioni (agevolazioni economiche,incentivi e adeguata presenza di centralinedi ricarica preferibilmente in condomini,stazioni di servizio, centri commerciali eparcheggi pubblici). Incomplete risultanopoi le conoscenze del prodotto auto elettricache privati e imprese hanno a disposizione:se gli aspetti funzionali e tecnici sono chiari,manca l’informazione legata all’immagine ealle performance. La proposta di Renault -con una gamma di veicoli elettrici chepossano soddisfare varie tipologie dipubblico, possibilità di noleggiare veicolo e
batteria e ricarica elettrica tramite unasemplice card di riconoscimento - è stataaccolta con favore dai potenziali acquirenti. Negli ultimi 10 anni la coscienza verde degliitaliani è aumentata, ma questaconsapevolezza non trova traduzione neifatti: in Europa, l’Italia è il Paese con ilmaggior numero di città con lapeggiore qualità dell’aria. Per evitarequesto record negativo basterebbe che Caseproduttrici e istituzioni partecipasseroattivamente alla diffusione di informazionichiare e complete sul mondo delle macchineelettriche che tanto affascina quanto rimaneper certi versi sconosciuto.
Ricerca GFK Euriskodi Chiara Tavazza
25ottobre
2010
Ricerca GFK Eurisko
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Il parere diAndrea BaraccoDirettoreComunicazione ePublic Affairs diRenault ItaliaCommenta così irisultati della ricercapubblicata da Euriskoe commissionatadalla sua Azienda:
“In questo scenario di cambiamentoculturale verso una maggiore attenzione alrispetto dell’ambiente, l’approccio diRenault alla mobilità a zero emissioni èconsapevole e strutturato, e va al di là delsemplice sviluppo tecnologico dell’autoelettrica.”Cosa intende dunque fare la Renaultper far sì che le richieste degliintervistati trovino risposta?“Renault è impegnata a coinvolgere tutti gliattori indispensabili per un effettivosviluppo su larga scala di questasoluzione, dalle utilities alle istituzioni,condividendo e mettendo a fruttol’esperienza maturata a livellointernazionale”.
Mobilità e salute: Parma sarà la prima città green d’Italia A proposito di colonnine per la ricarica delle batterie delle auto elettriche…Il comune di Parma ha presentato in questi giorni il progetto “Zero emission city” per il quale ha investito una cifra che siaggira sui 9 milioni di euro, proponendo anche forti incentivi a chi sposerà la causa ecologica: l’obiettivo è di raggiungere,entro il 2015, 300 colonnine di ricarica per “supportare” le mille vetture elettriche previste per quella data. Raggiungendol’ambizioso traguardo, Parma potrebbe diventare la prima città green d’Italia ed entrare nella pole position di quelleeuropee. Tra i veicoli esposti durante la presentazione del progetto, una Panda elettrica (120 chilometri di autonomia e unavelocità massima di 110 km/orari), il quadriciclo Tazzari Zero (che ha una batteria agli ioni al litio), la Estrimo Birò, la piùpiccola quattroruote elettrica presente sul mercato e altre vetture dall’anima verde.
Diesel
Benzina
Elettrico
Gas naturale-metano
Gpl (gas liquido
Bi fuel (doppia alimentazione)
Ibrido diesel
Ibrido benzina
Bio-carburanti (alcool, etc.)
GIOVANIBase: Tot campione - 357 casi
ADULTIBase: Tot campione - 1470 casi
AZIENDEBase: Tot campione - 191 casi
29
17
14
12
12
7
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3
1
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13
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2
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3
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3
0
Ricerca GFK Eurisko - Renault
EVENTI Road Show Renault Z.E.
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L’AUTO ELETTRICA DEL FUTURO PARLA FRANCESE
Nessun’altra Casa automobilisticasi è gettata nell’avventuraelettrica con un entusiasmo e
una concretezza paragonabili a quellisfoggiati da Renault. La sfida è statalanciata circa tre anni fa, dall’accordo con laBetter Place di Shai Agassi per avviare lasperimentazione in Israele e Danimarca. Oggi la scommessa entra nel vivo: duemodelli sono già sulla “pit lane”, pronti asfrecciare silenziosamente già da quest’annosulle strade del mondo: si tratta delle versioniZ.E. (Zero emissioni) del veicolocommerciale Kangoo e della Fluence,berlina per famiglie a tre volumi e quattroporte fabbricata nello stabilimento turco diBursa e destinata a sostituire sui mercati
emergenti, nella veste più convenzionale abenzina o diesel, la Mégane II.Rispetto al modello da cui deriva, la Fluenceelettrica nasce con minori ambizioninumeriche, ma con un ruolo strategicofondamentale: portare ovunque - anche suimercati evoluti - la bandiera di questa nuovatecnologia pulita che potrebbe rappresentareil futuro stesso dell’automobile. Proprio perpreparare il terreno allo sbarco inconcessionaria, e per consentire a una vastaplatea di potenziali clienti di prendere ilprimo contatto con una nuova esperienza diguida, la berlina e il Kangoo sono statiprotagonisti di un impegnativo road showiniziato nel luglio del 2010 della durata diotto mesi. Una cavalcata attraverso 16 Paesi
europei, nel corso della quale i due veicolisono stati messi a disposizione di chi siprenotava per provare in anteprima su stradala mobilità del futuro, permettendo inoltreai manager Renault di spiegare la strategiadella Casa francese, in larga parte concordatae complementare con quella dell’alleataNissan. Una strategia che vede nei duemodelli solo i primi rappresentanti di unpoker destinato a essere completato entro il2012 dalla Twizy, originale veicolo diispirazione vagamente motociclistica conquattro ruote e due sedili disposti in tandem,e dalla Zoe, berlina di segmento Bparagonabile - per versatilità e abitabilità - aqualsiasi city car convenzionale.Le automobili da sole non bastano, se c’è la
Road Show Renault Z.E.di Giampiero Bottino
11novembre
2010
Un progetto globale. La sfida elettrica del gruppo Renault-Nissan è davvero senza confini anche dal punto di vista dell’impegno produttivo
I quattro modelli Renaultprevisti entro il 2012saranno assemblati inaltrettanti stabilimenti.La piccola Zoe, infatti,nascerà in Francia, a Flins,dove vengono prodotte
anche le batterie.Passaporto francese ancheper il Kangoo Express Z.E.,prodotto a Mauberge,mentre la “motauto” Twizy adue posti sarà costruita inSpagna, a Valladolid. Infine
la berlina media Fluence stagià uscendo dalle linee dimontaggio dell’impianto diBursa, in Turchia. Per completare il quadro, glialleati della Nissan hannointenzione di produrre la
Leaf in tre stabilimenti(Oppama in Giappone,Sunderland nel Regno Unitoe Smyrna negli Usa) per untotale, previsto a regime apartire dal 2013, di 250.000vetture all’anno.
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Il parere di Jacques BousquetSulle prospettive dell’auto elettrica abbiamoascoltato l’opinione del Direttore Generale diRenault Italia.Gli italiani sono pronti ad accogliere questo nuovo concettodi mobilità?Secondo le più recenti ricerche, il sentimento ambientale stacrescendo, ma in Europa restiamo ancora nelle posizioni di coda.Quali sono le carte vincenti dell’elettrico?Le normative europee stabiliscono che entro il 2020 ciascunproduttore dovrà contenere le emissioni medie della propria flottaentro i 95 g/km di CO2. È un risultato fuori dalla portata dei motoritermici convenzionali, per i quali il nostro Roland Berger ipotizza
margini di miglioramento, in termini di efficienza, non superiori al 20%.È vero che l’auto elettrica marcia a emissioni zero, ma è anche vero chel’elettricità necessaria non viene sempre prodotta a impatto zero.Certamente, e anche in questo caso l’Italia non primeggia: con l’attuale mix dellefonti, la produzione di elettricità “costa” infatti 71 g/km di CO2 contro i 62 g/km dellamedia europea. A dispetto di questo, però, bisogna considerare che il motoretermico ha un’efficienza del 20-22% mentre quello elettrico arriva all’80%. Prendendo in esame l’intera filiera (dal pozzo alla ruota), l’efficienza totale termica èdel 17-19%, quella elettrica esattamente il doppio.L’auto elettrica non rischia di pagare il conto della limitata autonomia?Teniamo conto che il suo ruolo sarà essenzialmente urbano almeno nei primi anni, inattesa che evolva la tecnologia delle batterie, e che in Europa l’87% degli spostamentiquotidiani avviene in un raggio di 60 chilometri, mentre il 32% delle vetture disegmento B non supera mai i 150 km di percorrenza in un unico viaggio.Può fare un esempio pratico in termini economici?Senza dubbio: uno dei nostri modelli elettrici “consuma” 2,5 euro di elettricità per 100km, contro i 7,1 euro del pieno convenzionale di una Clio 1.2 16V. A livello di prezzi dilistino, il sovrapprezzo dell’auto elettrica è dovuto essenzialmente al costo dellebatterie. È qui che servono gli incentivi statali, almeno finché le economie di scalanon consentiranno di abbattere i costi delle batterie e di allineare i listini a quelli delleauto convenzionali. Già adesso, comunque, in 3-4 anni i risparmi in fase di utilizzocompensano il maggior costo delle batterie.
possibilità di ricaricare le batterie nel modopiù semplice e rapido possibile. Per questol’Alleanza franco-giapponese sta stringendoaccordi a raffica (ne viene annunciato quasiuno al giorno) con un ampio ventaglio dipotenziali partner: dai Governi alleamministrazioni pubbliche locali, dalleaziende energetiche al mondo del noleggio,alle grandi imprese le cui flotte possonooffrire il terreno ideale nel quale impiantare,almeno all’inizio, i “semi” di questonuovo approccio alla mobilitàindividuale. In questo ambito, sono stateindividuate tre modalità di ricarica: quellastandard che può essere effettuata anche nelbox di casa, tramite la normale rete elettrica,e richiede da 3,5 ore per la Twizy e 6-8 oreper gli altri modelli; la ricarica rapida tramitecolonnine pubbliche alimentate da una retespecifica a 400 V e 63 A che consente in 10minuti di recuperare 50 km di autonomia e inmezz’ora ricaricare le batterie all’80%; infinec’è il Quickdrop, sistema brevettato oggettodi sperimentazione nell’ambito del progettoBetter Place, che permette di sostituire in solitre minuti il pacco batterie e il cui impiegosarà circoscritto ad alcuni mercati.Non va poi trascurato l’aspetto economico,fondamentale dato il listino delle autoelettriche molto più elevato, rispetto alle
paragonabili vetture convenzionali. Renault,quindi, ha adottato una strategia originale:vendere o noleggiare il “ferro”, cioèl’automobile, e sottoscrivere unabbonamento comprendente l’uso dellabatteria e tutti i servizi specifici correlati. Perfare un esempio pratico relativo ai primi duemodelli che verranno commercializzati, laFluence Z.E. ha un prezzo di 26.700 euro aiquali bisogna aggiungere 79 euro al mese perl’affitto delle batterie, mentre il Kangoo Z.E.costa 20.000 euro più 72 euro/mese per lebatterie. Nonostante questo sforzo creativo,però, non sarà comunque possibile centrare
l’obiettivo di proporre un veicolo elettrico aun prezzo simile a quello di un modellodiesel paragonabile per dimensioni e livelli diequipaggiamento. Almeno nella fase inizialedi sviluppo commerciale dell’auto elettricasaranno indispensabili degli interventipubblici mirati a favorirne la diffusione nelnome di una mobilità davvero piùsostenibile. Incentivi che molti Stati europeistanno già concedendo, talvolta anche conmolta generosità. In Italia, invece, a parte undisegno di legge rimasto finora senzaseguito, non sembra che il tema rientri nelleattuali priorità della politica.
Road Show Renault Z.E.
EVENTI
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L'ANIMA ECOLOGICA DEL MOTOR SHOW PROVATE SUL CAMPO TUTTE LE NOVITÀ ELETTRICHE A 2 E 4 RUOTE
L’edizione 2010 del Motor Showdi Bologna ha ospitato il 90%dei produttori di vetture che
lavorano nel nostro Paese, scrollandosidi dosso il triste ricordo della passataedizione, quando la crisi economica avevaportato una buona fetta degli operatori delsettore a disertare l'evento. Quest’ultimaedizione della fiera bolognese ha potutovantare una novità assoluta in campomondiale, ovvero un intero padiglionedenominato “Electric City”, dove le Caseautomobilistiche hanno mostrato i proprimodelli ad “impatto zero” con lapossibilità di farli provare al pubblico.All'interno dell’area coperta, dedicata
appositamente allo scopo di mostrare illivello tecnologico raggiunto dai moltiproduttori mondiali impegnati nellacostruzione di vetture “verdi”, sono stateesposte le elettriche Citroën C-Zero ePeugeot iOn, la Smart ED e la Mitsubishi i-Miev, un prototipo elettrico su base FiatPanda realizzato dalla Fiamm con batterieal sale di tipo Z.E.B.R.A. della svizzeraFZ Sonick SA e la Nissan Leaf, ma anche ilPiaggio Porter elettrico, l’Ape Calessinoibrido e l'Opel Ampera che è una E-Rev(elettrica ad autonomia estesa). Nellakermesse bolognese anche in altri padiglionierano presenti vetture a basso e nulloimpatto ambientale. In quest'area
attrezzata era presente anche lo standdi EcoCar, che ha registrato nelle giornatedi apertura al pubblico un’affluenzadecisamente importante. Ciò assume unsignificato che va al di là dei numeri esottolinea l’interesse generalizzato verso leautomobili ecologiche, come la lunga lista dipersone che si sono cimentate nelle provenel percorso indoor che riproduceva, inpiccolo, svincoli e incroci tipici delleinfrastrutture cittadine.Così è stato possibile simulare una vera epropria “passeggiata” in auto all'interno diuna metropoli del futuro, senza alcunaripercussione sulla qualità dell'ariarespirata, date le particolari caratteristiche
Motor Show 2010di Marcello Attolino
4/12dicembre
2010
Motor Show
Giada Michetti Amministratore delegato dellaGL Events Italia, l'agenzia che organizza ilMotor Show di Bologna.Ha spinto fortemente per la realizzazione di “Electric City”, l'areaespositiva, all'interno della fiera, dedicata ai soli veicoli elettrici.“L’idea di realizzare Electric City - spiega la Michetti - ci è venuta alSalone americano di Detroit. Il padiglione delle elettriche eranascosto nel piano sotterraneo. Sembrava quasi dimenticato. Però sono rimasta impressionata dal fatto che Nancy Pelosi,portavoce del presidente Obama, accompagnata da un gruppo difunzionari del governo USA, faceva la fila per provare le auto e per
capire il mondo della mobilità elettrica. Sicuramente ci trovavamo di fronte a un nuovocorso importante che mi ha convinto a portare alla luce del sole e a dare maggioredignità a una probabile espressione del futuro”.
Stefania Prestigiacomo Ministro dell'AmbienteHa inaugurato e partecipato attivamente all'edizione 2010 della fierabolognese perché, ha spiegato, "quest'anno ha dedicato un ampiospazio all'auto elettrica con Electric City”. Questo è il motivo per cui ilMinistero dell'Ambiente ha deciso di esserci con uno stand. “Tutte leCase automobilistiche quest'anno hanno investito in qualità etecnologia per ridurre le emissioni, questo vuol dire che è cambiatala cultura dei cittadini e c'è una forte richiesta di attenzione perl'ambiente. Credo che queste saranno le caratteristiche che cifaranno affrontare il 2011, l'anno in cui si pensa ci sarà una ripresadel settore dell'industria motoristica”. Infine non è mancata una
chiarificazione sulla decisione da parte del Governo di sospendere gli incentivi statali: “IlGoverno ha fatto tanto, abbiamo dato gli incentivi che sono durati fino a marzo.Adesso ha deciso di investire in qualità e ricerca. Gli incentivi servono, ma non devonoessere per sempre. Servono a dare un impulso a un settore che, come sappiamo,soffre di crisi cicliche che sono europee e non solo nazionali”.
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ecologiche delle auto a zero emissioniimpiegate per i test. L'apprezzamento delpubblico e la perfetta riuscita dell'iniziativahanno evidenziato come una mobilitàcompletamente ecologica sia oggipossibile, fruibile e attualmente giàdisponibile, dimostrando come l'autoelettrica potrebbe risolvere in misura decisa iproblemi di inquinamento all'interno dellenostre trafficate città, anche attraversol’istituzione di ZTE (zone a trafficoelettrico) che comporterebbero la chiusuratotale dei centri storici, con la sola eccezioneper i veicoli non inquinanti. È importantesottolineare come la realizzazione di questoprogetto sia stata possibile grazie alla
partnership del fornitore italiano dienergia Enel, che ha dotato il circuito diprova di un innovativo sistema di ricarica ingrado di supportare la mobilità elettricapubblica e privata gestendo al meglio le fasie i tempi di ricarica. L’Enel ha il merito,inoltre, di avere stipulato recentemente dueimportanti accordi con la Mercedes per laSmart ED e la Renault: il primo, denominatoe-mobility Italy che prevede l’installazione dicirca 60 colonnine di ricarica a Roma, Pisa eMilano, e il secondo, quello con la filialeitaliana della Casa francese, con il quale siimpegnerà a fornire la ricarica per tutti imodelli a trazione elettrica che verrannocommercializzati dalla Renault.
Rimarchevole è stata la presenza di veicoliecologici anche negli altri padiglioni delMotor Show. Dunque, citando il Ministrodell'Ambiente Stefania Prestigiacomo,quest’anno madrina della kermesse, èpossibile affermare che: “il Motor Show vanella direzione che il Governo promuove,quella della mobilità sostenibile, e quindirompiamo un vecchio tabù per cui la passionedei motori non si coniuga con quella perl'ambiente”.
Una vista del padiglioneElectric City, dove i visitatorihanno potuto testare alcunimodelli di auto elettriche edove era presente con unostand anche la nostra rivistaEcoCar.
Circa 6.000 test drivesvolti sl circuito interno
Più di 2.000 km percorsicon le elettriche
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COVER STORY La strategia elettrica di Citroën
C-Zero,silenzio... si parte!Oggi la C-Zero rappresenta la punta di diamante della mobilità “green”proposta da Citroën: non un prototipo, ma un'auto reale checonquista anche il guidatore più esigente con le sue prestazionisorprendenti e la grande fruibilità, grazie all'autonomia delle batterieche permettono percorrenze nell'ordine dei 150 km, ai 4 comodi postia disposizione degli occupanti e alle notevoli doti di comfort,silenziosità e brio, tipiche della propulsione elettrica. Noi di EcoCar, perprimi in Italia, l’abbiamo fatta testare al pubblico già a ottobre durantela manifestazione “Viva l'auto” di Firenze
di Marcello Attolino
ELETTRICAA 4 POSTI
Citroën C-Zero
Prezzo IPT esclusa: 35.960 €
Motore: ElettricosincronoPotenza max: 47 kW(64 Cv) da 3.500 a 8.000 giri/minCoppia max: 180 Nmda 0 a 2.000 giri/minAccel. 0/100 km/h: 15.9”Vel. max: 130 km/hAutonomia: 150 km
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Citroën C-Zero
Dopo pochi chilometri percorsialla guida della C-Zero, anche ipiù scettici dovranno ricredersi:l'elettrica di Citroënrappresenta la massima
espressione dell'auto del futuro,perfettamente efficiente e in grado didistricarsi agilmente nel traffico cittadinosenza produrre alcun tipo di emissioniinquinanti. La maturità elettricaraggiunta dalla Casa francese è fruttodell'esperienza acquisita conMitsubishi i-MiEV e Peugeot iOn,sorelle della C-Zero, basate tutte su unapiattaforma comune. Queste citycar escono,infatti, dalla stessa catena di montaggio,quella della Casa giapponese, che si èoccupata anche dell'industrializzazione ditutti e tre i modelli. Al volante della C-Zerociò che lascia maggiormente stupiti è la grancoppia (ben 180 Nm) sempre disponibile delmotore elettrico da 47 kW (64 Cv), in gradodi assicurare un'ottima ripresa e uno spuntoinvidiabile anche a pieno carico con 4passeggeri a bordo. Il sistema di recuperoenergia in frenata, poi, consente anche laparziale ricarica in marcia delle batterie, alfine di aumentarne l'autonomia. Il gruppodegli accumulatori agli ioni di litio èposizionato sotto il pianale per lasciare piùspazio all’abitacolo - favorendo capacità dicarico e abitabilità - e per abbassare ilbaricentro, senza compromettere cosìl'agilità e la tenuta di strada dell'auto. Le dotazioni sono quelle di un'automobile“normale” a partire dal climatizzatore e dalla
radio. In grande considerazione è tenuta lasicurezza; sono presenti infatti due airbagfrontali, due per il torace, due a tendina, edue fissaggi Isofix. Per la sicurezza attiva cisono l'ESP il controllo della stabilità, ilripartitore elettronico di frenata (REF) el'assistenza alla frenata di emergenza. Le principali differenze rispetto a un veicolotermico sono evidenti nel quadro strumentiche mostra: un indicatore di livello di caricadella batteria (composto da 16 tacche); unwattmetro (power-meter) che indicaistantaneamente i livelli di consumo o direcupero dell’energia in fase di decelerazionee di frenata: la zona verde segnala una guida“economy”, la bianca che si sta spingendotroppo, mentre la blu, “Charge”, che si starecuperando energia. Il computer di bordo,poi, oltre a fornire alcune informazioniabituali, calcola l’autonomia residua in baseal tipo di percorso affrontato negli ultimiventicinque chilometri, analizzando stile diguida, condizioni del traffico, tipologia distrada, utilizzo del riscaldamento o dellaclimatizzazione. La batteria si ricarica al 100% in 6 ore,tramite una normale presa di correntedomestica monofase di 220 V dove siaggancia il cavo in dotazione all’auto.Nel caso si disponesse, invece, di unacolonnina specifica, in grado di erogarecorrente trifase a 380 V, è possibileeffettuare in soli 15 minuti una ricarica al50% della capacità della batteria, trentaminuti per una ricarica all’80% o fino al100%, con una seconda ricarica.
Il Team di EcoCar parteciperà alla 25 Ore di Magione “Energy Saving Race” con la C-Zero
Sul prossimo numero il resoconto completo della gara e della prova in pista
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COVER STORY La strategia elettrica di Citroën
C4,cura per l’ambiente Prodotta in Francia, nel sito industriale di Mulhouse, la Citroën C4abbina a un design seducente ed equilibrato un concentrato ditecnologie innovative dedicate alla sicurezza, al comfort, all’abitabilitàe soprattutto al rispetto per l'ambiente
La Citroën C4 e-HDi 110 Cv,dotata dell'innovativo Stop &Start microibrido di ultimagenerazione, dimostra lacompetenza e l'innovazione
tecnologica raggiunta dal Marchio francese intermini di ecologia e rispetto dell'ambiente.La tecnologia e-HDi, definita microibrida daCitroën, ha radici profonde: risale al 1998 ilprimo prototipo di Start&Stop della Casa
francese. Giunta ora alla secondagenerazione, vuole ridurre emissioni di CO2 econsumi di carburante, senza penalizzare ilpiacere di guida e la fruibilità del veicolo.L’innovazione è nell’impiego dell’alternatorereversibile i-Stars abbinato a un motoreDiesel. Il risultato è una riduzione deiconsumi di carburante e delleemissioni di CO2 dei motori HDi fino al15%. Questo sistema, infatti, durante le soste
Citroën C4 “E-HDi” berlina
Prezzo IPT esclusa:18.600 €
Lunghezza: 4,33 mNumero posti: 5Bagagliaio litri: 408-1.183Consumo medio: da 4,2 l/100 kmOmologazione: Euro5CO2: da 110 g/km
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o in fase di decelerazione al di sotto degli 8km/h, provvede allo spegnimento e allasuccessiva riaccensione del motore in soli 0,4secondi, conservando quindi una prontezzanelle ripartenze paragonabile a quella di unavettura tradizionale. Inoltre le principaliutenze dell'auto come climatizzazione, radio,servosterzo, ESP, ecc., anche quando ilmotore è in fase di “stop” sono mantenuteattive. La C4 e-HDi, infatti, vanta emissioni di
CO2 pari a 109 g/km, che scenderanno a 99g/km alla fine del 2011. Questo traguardo èstato raggiunto anche grazie allapartnership di Citroën con Michelin, cheha permesso la messa a punto degli specialipneumatici Energy Saver di ultimagenerazione da 16” a bassissima resistenza alrotolamento. Montati per la prima volta suquesto modello, riducono le emissioni di CO2
della C4 e-HDi di 5 g/km rispetto a coperture
standard, con il risultato di far risparmiarealla berlina francese circa 0,2 litri dicarburante ogni 100 km, per un totale di 90litri sulla durata di vita dei pneumatici. Ilsistema e-HDi, che impiega l’alternatorereversibile i-Stars, è stato sviluppato daCitroën assieme alla Valeo. Il progetto harichiesto un investimento di oltre 300 milionidi euro e la registrazione di 30 brevetti pergarantire l’esclusività e l’impegno di oltre 500
Motorizzazione Potenza Versione Prezzo *
Citroën C4 Versioni e prezzi
1.4 VTi 95 Cv Attraction 16.300 €1.4 VTi 95 Cv Seduction 17.450 €1.6 VTi 120 Cv Attraction 17.450 €1.6 VTi 120 Cv Exlusive 19.900 €1.6 THP 156 Cv Exlusive 22.400 €1.6 HDi 92 Cv Attraction 18.600 €1.6 HDi 92 Cv Seduction 20.750 €1.6 HDi 112 Cv Attraction 19.600 €1.6 HDi 112 Cv Exlusive 23.050 €2.0 HDi 150 Cv Seduction 22.250 €2.0 HDi 150 Cv Exlusive 24.550 €
* (chiavi in mano, IPT esclusa)
LA NUOVA CITROËN C4La seconda generazione della media francese, disponibileper ora nella versione a cinque porte, ha una carrozzeriacaratterizzata da linee tese e filanti, chiaramente ispirata alrecente family feeling introdotto con le ultime C3 e C5.La C4 abbandona dunque le linee tondeggianti per avvicinarsi a uno stile piùricercato, pur rimanendo rinchiusa in dimensioni sufficientemente compatte: 4,33 mdi lunghezza (+ 5 cm), 1,79 m di larghezza (+ 2 cm) e 1,49 m d’altezza (+ 3 cm).Rispetto alla precedente sono migliorate l’accessibilità e l'abitabilità, ma soprattuttoil bagagliaio, il più grande della categoria con ben 408 litri. La nuova C4, inoltre,mette in campo un concentrato di tecnologia veramente completo che favorisce daun lato il comfort, grazie ai sedili comodi e accoglienti dotati di regolazione lombaree funzione di massaggio elettrico, al cassettino multifunzione refrigerato e alla presaelettrica da 220 V; dall'altro la guidabilità e la dinamica del veicolo con il sistema dipartenza assistita in salita, il freno di stazionamento elettrico, l’Intelligent TractionControl abbinato all’ESP, l’avviso di superamento involontario della linea dicarreggiata (l’ASL), i fari bi-xeno a orientamento intelligente, l’Easy Parking System,il sistema di sorveglianza dell’angolo morto a ultrasuoni, il nuovo servizio innovativoCitroën eTouch e i fari fendinebbia anteriori, con funzione cornering-light. I motoridisponibili al momento sono sei, tre turbodiesel HDi FAP da 90, 110 e 150 Cv e trebenzina da 95, 120 e 155 Cv. Sono propulsori Euro5 moderni e parsimoniosi,capaci di contenere le emissioni inquinanti entro i 130 g/km per quanto riguarda lemotorizzazioni Diesel e trai 140 ed i 162 g/kmper quelle abenzina.
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COVER STORY La strategia elettrica di Citroën
ingegneri e tecnici della Direzione tecnicaindustriale. La sfida maggiore era quella dipoter coniugare un rapidissimo sistemastart/stop a un motore diesel, chenotoriamente è più “pigro” nell'accensione enecessita di maggior spunto rispetto aipropulsori a benzina. Il problema è statorisolto egregiamente utilizzando l’alternatorei-Stars, con la doppia funzione di generatoredi corrente durante la marcia, e di motoreelettrico al momento del riavvio dello stesso(che avviene in meno di 4 decimi di secondo)evitando, inoltre, le vibrazioni e i rumori
tipici dei sistemi Start&Stop tradizionali. L’i-Stars quando l’auto è in marcia ricarica labatteria, e in pochi istanti anche un maxicondensatore (ultracapacitore) che, assiemealla batteria, si incarica di alimentare ilmotore dell’alternatore facendolo girare alcontrario (è reversibile) per riavviare ilmotore. Sul cruscotto della C4 e-HDi, ildisplay al centro tra gli strumenti segnala iltempo che l’auto è stata spenta durante ilviaggio, indicando di fatto quanto si èrisparmiato evitando di far girare il motore avuoto nelle soste ai semafori e nel traffico.
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1. e-booster (1a. sistema di gestione elettronica 1b. ultracapacitore) 2. batteria 12V 70A 3. Dispositivo di mantenimento della tensione (DMT)4. alternatore reversibile 5. motore HDi
I NUMERI DELL’E-HDI● Più di 30 brevetti depositati per il sistema e-HDi● Investimento di 300 milioni di euro ● 500 ingegneri etecnici del costruttore impiegati nel progetto ● Durata delprogetto: 36 mesi ● Obiettivo: 1 milione di veicoli e-HDientro la fine del 2013 ● Nel 2012, il 30% dei motori HDisaranno e-HDi ● Un’innovazione con oltre il 95 % dellacatena produttiva con base in Francia (motore HDi,alternatore reversibile progettati e fabbricati in Francia)● Lunghezza del dispositivo (alternatore reversibile): 156mm ● Peso: 7,5 kg ● Coppia in Nm a 50 rpm (batteria da6mW, 25°): 53 Nm ● Portata: 180 Amp ● Autonomia:600.000 riavviamenti ● Invenzioni brevettate: 124 ● Siti diproduzione: il dispositivo e l’elettronica dell’ i-Stars sonoprodotti nei siti Valeo di Etaples e Sablé sur Sarthe (Francia)
● Riduzione dei consumi fino al15% in presenza di ingorghinell’ambito urbano ed emissioniridotte di circa 5 g/km di CO2,del 10% nel caso di trafficointenso e del 6% pure nellesituazioni di traffico scorrevole● Secondo i test diomologazione, quelli chedeterminano i consumi dichiarati,i vantaggi delle-HDi microibrido siriassumono nel 10% nel ciclourbano e del 6% nel misto● Riavviamento rapido (400 ms), 2volte più veloce di un riavviamentomanuale con chiave, 40% piùveloce rispetto ad un motorinod’avviamento potenziato● Il motore si riavvia in modosilenzioso e fluido● Strategie di spegnimento delmotore distinte e mirate,secondo il cambio (manuale 20km/h o pilotato 8 km/h)● Range di funzionamentoesteso: sistema disponibile contemperature comprese tra -5 °Ce 30 °C (con possibilità difunzionamento anche oltrequesta gamma di temperature)● Recupero dell’energia quandol’acceleratore non è premutograzie all’alternatore pilotato (Voltcontrol)● Funzionamento sicuro grazie aisistemi di assistenza e comfortsempre attivi, anche con motorein stand by ● Possibilità di disattivare ilsistema e-HDi tramite il pulsantepresente sul cruscotto● Le fasi di arresto del motoresono più lunghe grazie allafunzione “contrordine”: i-Starspuò riavviare il motore mentre sista spegnendo, ad esempio, nellafase di ripartenza subito dopouna frenata.
VANTAGGI
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Citroën Hybrid4
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La Citroën DS5, qui sopra in un’anticipazione del prototipo, potrebbe essere la primavettura della Casa francese ad adottare il sistema Hybrid4, che prevede la presenzadelle quattro ruote motrici.
Citroën ci crede! E lodimostrano i test effettuatiaddirittura con una vera auto dacorsa in una gara di rally, con alvolante il pilota Dani Sordo.
La C4 WRC Hybrid4, utilizzata per lo sviluppodi questa innovativa tecnologia, è mossa da unmotore a benzina abbinato ad uno elettrico daben 170 Cv, alimentato da batterie agli ioni dilitio. Ovviamente sui modelli stradali lepotenze in gioco saranno differenti, ma lasperimentazione in una competizioneautomobilistica la dice lunga sulla qualità el’affidabilità attualmente raggiunta. Sullefuture versioni stradali è lecito ipotizzare cheverrà utilizzato il sistema totalmenteinnovativo sviluppato all'interno delGruppo PSA Peugeot Citroën, anticipatosulla Peugeot 3008 concept Hybrid4. Il funzionamento è totalmente differenterispetto a quelli visti, ad esempio, su Toyota eHonda rispettivamente su Prius III e Insight,non solo perché nel caso del costruttorefrancese il motore elettrico è abbinato a unpropulsore turbodiesel anziché a benzina, masoprattutto perché è posizionato sull’asseposteriore dell’auto, disaccoppiato dalpropulsore termico che invece resta nellaparte anteriore della vettura. In questo modo idue motori (quello termico e quello elettrico)possono funzionare parallelamente esimultaneamente sui due assali, sommando leproprie potenze e riproducendo, così, unavera e propria trazione integrale. Conl’Hybrid4 i benefici in termini economici sononotevoli dato che in partenza, e alle bassevelocità, entra in funzione il solo motoreelettrico rendendo la guida nel traffico urbanosilenziosa e confortevole. Questo permette unrisparmio di carburante vicino al 35%.Nel caso occorra maggiore potenza, invece,interviene il propulsore a gasolio che potràessere comunque assistito da quello elettrico
che agisce sull'asse posteriore per offrire alguidatore un maggiore spunto eun’aderenza superiore grazie allatrazione che diventa integrale. È naturale pensare che la primavettura della Casa francese adadottare questo sistema sarà laC4, ma potremmo anche vederloesordire sulla nuova DS5 e sullafutura ammiraglia DS9.
Hybrid4,IntegralmenteibridaLa strategia che mira al contenimento delle emissioni inquinanti messa in atto da Citroën sicompleta con l'ambizioso progetto che prevede l'adozione della tecnologia full hybrid suiprossimi modelli, a partire dalla DS5 Hybrid4. Questi, grazie alla presenza del motore elettricoposizionato sull’asse poteriore separato da quello a combustione interna, fa in modo che latrazione sia integrale sulle quattro ruote. Al momento è in fase sperimentale sulla C4 WRCHybrid4, presentata lo scorso ottobre al Salone di Parigi
1. Motore elettrico che muove le ruote posteriori 2. Pacco batterie ad alta tensione 3. PTMU (Power Train management Unit) centralina che gestisce la trazione ibrida 4. Stop & Start 5. Cambio robotizzato a 6 rapporti 6. Motore termico 2.0 HDi FAP 7. Retrotreno a bracci multipli
PANORAMA Auto elettrica
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Auto elettrica
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La stradadelle elettricheCon l’arrivo nelle concessionarie del primo modello elettrico,sebbene con un listino decisamente alto, si sta aprendo un nuovoscenario per le elettriche che saranno offerte in massa nel 2012
di Marina Terpolilli
L’auto elettrica più famosanella storia moderna è laGM EV1, prodotta dal colossoamericano per il mercato dellaCalifornia, che aveva imposto la
vendita di auto ad emissioni zero. Era il 1996,ne produssero una flotta di circa 1.100 unitàche furono affidate solo in noleggio e per treanni, termine tassativo per il ritiro e l'avvioalla successiva demolizione. Quindici annidopo la GM ci riprova, ma stavolta sembrafare sul serio con la Chevrolet Volt e la OpelAmpera. Non sono interamente elettriche mahanno il sistema Range Extender, ovvero unpiccolo motore a benzina aggiuntivo che neestende, appunto, l'autonomia che in solo
elettrico si fermerebbe a soli 60 km. “Più chesufficienti per un uso giornaliero”, dicono dapiù parti gli esperti, se si esclude di volerpercorrere il raccordo anulare di Roma, uncircuito di circa 80 km di circonferenza. In ogni caso la GM ha in programma divendere direttamente queste auto. Ha raddoppiato i programmi perché la Voltera destinata alle vendite Oltreoceano,mentre la Ampera con il marchio Opel dovevaessere venduta in Europa a partire dallaseconda metà del 2011. Un cambio diprogramma che rivela un certo ottimismoverso l'auto elettrica.I tecnici si danno da fare per sviluppare lebatterie, che per il futuro dovrebbero (il
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condizionale è d’obbligo) essere tutte al litio,con le sfumature che i chimici imporranno peril massimo rendimento su strada e il minimocosto in produzione; i politici invece fannola loro parte in vari Stati, compreso ilnostro, visto il progetto di leggeproposto dall’On. Agostino Ghiglia peristituire incentivi strutturali per le autoelettriche e per la realizzazione delleinfrastrutture; ebbene i commerciali si sonogià rimboccati le maniche per vendere i(pochi) modelli già disponibili sul mercato. Tra questi la prima auto ad avere un piano
certo di commercializzazione a livellointernazionale è stata la Nissan Leaf. Il nome, foglia, suggerisce la sua vocazionegreen, mentre il brand giapponese garantiscela sostanza di un'automobile concretaappartenente al settore delle berline medie,visto che è lunga 4,45 metri con un bagagliaiodi 330 litri e in grado di scarrozzare per circa160 km un'intera famiglia di 4 persone primadi necessitare di una ricarica. Il prezzo,stavolta batteria compresa, è di circa 30.000 alnetto degli incentivi in UK, Portogallo eIrlanda, dove sono iniziate le prevendite.
Stesso listino -si vocifera- per l'Italia, dovearriverà però a fine 2011. Diversa sarà invecela modalità di vendita per le altre elettriche,pronte al debutto. La Citroën C-Zero, lapiccola vettura francese che viene costruitasulla stessa catena di montaggio dellaMitsubishi i-MiEV assieme alla PeugeotiOn, sarà praticamente la prima vetturaelettrica equipaggiata con la batteria agli ionidi litio, ad entrare ufficialmente nei listini nelnostro Paese con un prezzo di 35.960 euro. Per la iOn invece ancora non è stata definita lastrategia, perché parallelamente all'acquisto
Smart ED
Peugeot iOn
Mitsubishi i-MiEV
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sarà possibile anche averla in leasing per 5anni, con un “fee” attorno ai 500 euro al mese,come in Francia. Stesso sistema di vendita, conqualche lieve variazione, varrà pure per laMitsubishi i-MiEv. Intanto pure la Smart, inlibera vendita nel 2012, in questa prima fase èstata affidata, con un leasing di poco inferioreai 500 euro al mese, a cento persone scelte traMilano, Pisa e Roma, che l'avevano prenotatasul sito www.e-mobilityitaly.it. A questo siaggiunge l'offensiva di Renault, cherecentemente ha svelato le fattezze definitivedella Zoe, una delle quattro vetture che tra il
terzo trimestre 2011 e il 2012 arriverannonelle concessionarie della losanga. Per Renaultil progetto dell'auto elettrica ha una valenzaglobale: ha investito per lo start up ben 4milioni di euro, che porteranno allarealizzazione di un’intera gamma composta daFluence ZE, Kangoo Express, Zoe eTwizy, quest'ultima sarà realizzata nella solaversione elettrica. Sul fronte elettrico è prontapure la Mercedes con la Classe A E-Cell, conun progetto pilota che si compone di 500vetture assegnate in leasing a clienti in tuttaEuropa. Tuttavia le Case nel loro insieme sono
impegnate a realizzare auto elettriche; unesempio viene dal Gruppo Volkswagen cheha realizzato un prototipo diverso per ogni suomarchio, mentre la Ford sta ancora lavorandosulla Focus EV ad emissioni zero, vista direcente al Salone di Detroit. L'innovazione inquesto campo percorre pure la via dellosviluppo dei motori elettrici ad alta efficienza,oltre a quello delle batterie e dei sistemi digestione BMS. E se su tutto questo ci stalavorando Magneti Marelli che fa parte diFiat Group, non c’è da stupirsi se prestoarriverà pure una Fiat a emissioni zero.
Batterie, nodocruciale per leelettriche Molti gliaccordi in vista. C'è un gran fermento nel settoretanto che l'Alleanza RenaultNissan costruirà in propriobatterie al litio in 4 stabilimenti, alritmo di 475mila l'anno. La JointVenture Panasonic-Toyotaprodurrà batterie agli ioni di litioper le plug-in, oltre alle collaudatenichel-metallo-idruro per le Prius,e le nuove e più efficienti allostato solido da 14,4 Volt.Mercedes con Evonik fabbricheràle sue per la Smart MY2012.Sanyo Electric, sotto l'ombrello diPanasonic, aumenterà lacapacità produttiva del 150%con un investimento di circa 180milioni di dollari, e sono dellaSanyo le batterie che impiegaAudi per le sue ibride e per leprossime elettriche. Forse staarrivando l'anno della svolta.Renault Fluence ZE
500 Micro-vett
Mercedes SLS E-Cell
AFTERMARKET Citroën C3 Picasso 1.6 a GPL
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La mobilità privata è resa sempre più difficiledall'aumento continuo del prezzo dei carburanti, danormative in termini di emissioni inquinanti semprepiù restrittive, che rendono obsolete le auto già dopoappena 5 anni di vita, e dalle ZTL presenti nellegrandi città. Eppure la soluzione per risolvere ogniproblema esiste e si chiama GPL
Soluzione
GPL,risparmiare nel rispetto dell’ambiente
di Marcello Attolino
Per analizzare pregi e difettidell’alimentazione a GPLdobbiamo prendere inesame il kit di conversioneaftermarket proposto da
BRC per la Citroën C3 1.6 Picasso,messo a punto dalla Speed Gas diRoma. La monovolume transalpina vanta undesign inconsueto: lunga 4,08 m, larga 1,73e alta 1,62, possiede nella contrapposizionetra il frontale arrotondato e la zonaposteriore “cubica” - quasi spigolosa - la suaparticolarità estetica dominante. È una MPVdall'abitacolo generoso ed estremamente CITROËN
C3PICASSO
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Cos’è il GPL?La sigla GPL è l’ACRONIMO DI GAS DIPETROLIO LIQUEFATTO è unidrocarburo composto principalmente dauna miscela di propano e butano che siottiene dal processo di raffinazione delpetrolio oppure direttamente perestrazione dopo semplici processi diseparazione dal gas naturale o, appunto,dal petrolio, con i quali si trova associatonei giacimenti.
È necessaria una particolaremanutenzione per gli impianti a gas?Una volta acquistata o convertita lapropria auto a gas NON È NECESSARIOALCUN INTERVENTO PARTICOLARE NÉPER L’IMPIANTO NÉ PER IL MOTORE.È sufficiente attenersi alla normalemanutenzione programmata facendoattenzione a mantenere sempreefficiente l’impianto elettrico edell’accensione (candele, filtro aria,spinterogeno, ecc). Ogni 50.000 kmcirca è buona norma far controllare chenon vi sia olio nel riduttore e sostituire ilfiltro del gas.
Le auto a GPL possono essereparcheggiate nei garage?Le auto dotate di impianti moderni (difabbricazione successiva al gennaio2001) sono in regola con la NORMATIVAEUROPEA R67/01 che prevede lapossibilità parcheggiate in tutti i garage,purché non siano ad un piano inferiore alprimo interrato. Per le auto dotate diimpianti più vecchi, invece, vale ilREGOLAMENTO ECE/ONU 67-01 chelimita il parcheggio nei garage “fuoriterra” non comunicanti con pianiinterrati. È possibile, in ogni caso, adeguare inpoche ore, presso un’officina autorizzatae ad un costo contenuto, il propriovecchio impianto alla normativa europea.
È possibile imbarcare su navi etraghetti le auto alimentate a GPL?Non esiste alcuna regolamentazione inmerito, la limitazione è a DISCREZIONEDELLE COMPAGNIE MARITTIME. Perevitare problemi è comunque sempreopportuno, al momento dell’acquisto delbiglietto, comunicare alla compagniache l’auto che si sta imbarcando èdotata di impianto a gas.
È possibile transitareliberamente in gallerie e trafori conun’auto alimentata a gas?Certamente! È necessario ricordare chesecondo il Codice della Strada NONESISTE ALCUNA LIMITAZIONE ALTRANSITO DEI VEICOLI A GAS.Purtroppo spesso la disinformazionecrea false “leggende metropolitane”.
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Le 5 domandesul GPL
AFTERMARKET Citroën C3 Picasso 1.6 a GPL
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versatile ed è dotata di un bagagliaio da ben500 litri, valore che la pone ai vertici dellacategoria. La gamma delle motorizzazioni abenzina in commercio comprende: il piccolo1.4 litri da 95 Cv e il 1.6 litri da 120 Cv. Soloper la 1.4, però, la Casa francese offreopzionalmente l'impianto a GPL. Una sceltache privilegia l'economia di esercizio malimita fortemente le prestazioni, specie se siviaggia a pieno carico, come spesso accadecon questo genere di vetture. Convertire aGPL il 1.6 francese non è però impresa facile,data la presenza del sofisticato sistema a
fasatura variabile degli alberi a camme; è perquesto motivo che la messa a punto dell’autoha richiesto un particolare impegno da partedell’installatore romano. La sceltadell’impianto da montare sulla Picasso è cosìcaduta sul BRC ad iniezione gassosasequenziale a quattro iniettori, uno percilindro, azionati sequenzialmente tra loro; iltutto è gestito e comandato da unacentralina elettronica programmata “adhoc” in tempo reale, ossia “su strada”, tramiteun PC portatile prima dell’istallazionedefinitiva. Questa si affianca a quella di serie
captando da quest’ultima segnali edinformazioni. Aprendo il cofano motorel'esistenza dell'alimentazione supplementareè riconoscibile esclusivamente dalla presenzadegli iniettori del GPL posizionati sulcoperchio punterie del propulsore; nelbagagliaio, invece, per la possibilità offertadalla monovolume francese di creare undoppio vano separato, è praticamenteimpossibile accorgersi della bombola o dellaruota di scorta, migrata nel doppiofondo eresa dunque invisibile durante le quotidianeoperazioni di carico dei bagagli.
Si ottiene attraverso laraffinazione del petrolio o per estrazione dopo sempliciprocessi di separazione dalgas naturale o dal petroliostesso, con i quali si trovaassociato nei giacimenti. I motori alimentati a GPLsono molto più “puliti” inquanto la loro combustionenon genera residui dipiombo, di benzene, di zolfo,elementi del tutto assentinella sua composizione.Rispetto agli altri carburanti,le misurazioni dei gas discarico risultano inferiori del:10-15% come biossido dicarbonio; 20% comemonossido di carbonio e 55-
60% come idrocarburiincombusti. LACONVERSIONE A GPL ÈADATTA ANCHE ALLEAUTO PIÙ DATATE, CHENON RISPETTANO LENORMATIVE PIÙ RECENTIE DUNQUE SONOSOGGETTE A LIMITI DICIRCOLAZIONE, vigenti inalcune città. Sul fronte deirisparmio, poi, con un costoper litro quasi dimezzato,rispetto a quello dellabenzina, viaggiare a gasrappresenta un vantaggionotevole, che consente diammortizzare la spesadell'impianto già dopo i primi20.000 km.
Puntogas è una società che commercializzaimpianti GPL e Metano per ogni tipo diautovettura ed è esclusivista BRC per il Lazio ele provincie dell'Aquila e Terni da oltre 15 anni,nonché rivenditore autorizzato Bosch, Usag,Slime, Fini, Ravaglioli e Umbria Rimorchi. Lapropria sede si sviluppa su un’area di circa2.000 mq, tra uffici, magazzino ed esposizione.Il personale addetto alla vendita, all'assistenzae al magazzino, vanta una notevole esperienzae partecipa periodicamente a numerosi corsi diaggiornamento.Uffici e Magazzini Via Cancelliera 11C -00040 Albano Laziale, Roma (Italia) Tel: (+39) 06 78851182 - Fax: (+39) 0678390616 - Web: www.puntogas.it - Email:[email protected]
Speed Gas Impianti Via Nomentana, km12,100 - 00137 Roma
L’AZIENDA
QUANDO IL GAS CONVIENE
Citroën C3 Picasso 1.6 a GPL
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1. Il serbatoio è di formatoroidale, quindiinseribile nel vano che inorigine ospita la ruota discorta. 2-3. Il bagagliaio,divisibile in due piani,permette di celare, inquello inferiore, la ruotadi scorta, il kitriparagomme e altrioggetti dall’ingombroridotto.
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L'impianto di cui è dotata laC3 è del tipo ad iniezionegassosa sequenziale fasata“Sequent”, prodotto dallaBRC, azienda da molti annileader in questo settore.Viene definita iniezionegassosa sequenziale perchéil GPL, tramite appositiiniettori, uno per cilindro,viene spruzzato con iniezionimultiple sequenziali e informa gassosa, nello stessostato in cui si trova all'internodel serbatoio, alla pressionedi circa 20 bar. Il tutto ègestito da un'appositacentralina elettronica,cablata e interconnessa conquella di serie. Più lamessa a punto saràmeticolosa, migliorisaranno i risultati quandosi viaggia gas, in termini diprestazioni, fluidità di marciae consumi. Il serbatoio delGPL scelto per questa
vettura è di tipo toroidale da50 litri nominali, poichéfacilmente inseribile nel vanoche normalmente ospita laruota di scorta. Nonostantela capacità nominale, labombola, come di consueto,può essere riempita aldistributore solo fino all'80%circa della sua capienza (42litri effettivi) e ciò avvieneautomaticamente quando sieffettua il pieno; questo permotivi di sicurezza legatiprincipalmente alladilatazione e all'aumentodella pressione del GPL,che, ad esempio, potrebbevariare in funzione dellecondizioni climatiche e dellatemperatura. Per quantoriguarda costi e tempi per ilmontaggio dell'impianto, laPunto Gas richiede circa1.300 euro e due giornate dilavoro. Il prezzo comprendeanche il collaudo presso la
Motorizzazione Civile (130euro), un atlante geografico,la sacca per contenere laruota di scorta e il kitriparagomme della Slime,utilissimo in caso di foratura.Se ancora non foste deltutto convinti di affidarvi alGPL per la vostra mobilità,va ricordato che BRC ePuntogas si avvalgono diuna rete di punti diassistenza nazionale,distribuiti su tutto il territorio,dove è possibile“appoggiarsi” in caso dinecessità, per eseguiresull’impianto eventualiinterventi e riparazionipresso l'officina più vicina alluogo in cui ci si trova,naturalmente in garanzia.
LA CONVERSIONE A GPL
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AFTERMARKET Citroën C3 Picasso 1.6 a GPL
Spesa ogni 10.000 km (euro) 1.391,43 1.108,90 868,35 555,56Risparmio (euro) - 282,53 523,08 835,87Spesa ogni 15.000 km (euro) 2.087,14 1.663,35 1.302,52 833,33Risparmio (euro) - 423,79 784,62 1.253,81Spesa ogni 20.000 km (euro) 2.782,86 2.217,81 1.736,70 1.111,11Risparmio (euro) - 565,05 1.046,16 1.671,75Spesa ogni 25.000 km (euro) 3.478,57 2.772,26 2.170,87 1.388,89Risparmio (euro) - 706,32 1.307,70 2.089,68Spesa ogni 30.000 km (euro) 4.174,29 3.326,71 2.605,04 1.666,67Risparmio (euro) - 847,58 1.569,24 2.507,62
“Prezzi carburanti (euro/litro e euro/kg) aggiornati al 19/01/2011: benzina 1.461; gasolio1,339; GPL 0,775; metano 0,875”. Fonte tabella: Ecomobile.it (Consorzio Ecogas)
La tabella riporta il confronto della spesa necessaria per percorrere diverse mediechilometriche annue con i carburanti attualmente disponibili. Inoltre è evidenziato, pergasolio, GPL e Metano, il risparmio ottenuto in riferimento alla spesa a benzina.
Benzina
CITROËN C3 1.6 GPL
TABELLA RISPARMIO IN FUNZIONE DELLE DIVERSE ALIMENTAZIONI
Gasolio GPL Metano
ALLA GUIDAL'avviamento dell'auto avviene semprea benzina, per poi passareautomaticamente a GPL dopo qualcheminuto e una volta superato un regime dirotazione del motore preimpostato. Questonon solo facilita le accensioni a freddo matiene anche sempre lubrificate le valvole che,se fatte lavorare esclusivamente a GPL, alungo andare potrebbero subire danni. Nelcaso in cui dovesse finire il gas, il passaggio abenzina avviene in maniera automatica edimpercettibile, segnalato esclusivamentedall'illuminazione dei led presentisull'interruttore di commutazione, cheindicano il tipo di combustibile in uso.Oltretutto, pur avendo percorso alcuni
chilometri sfruttando entrambe le modalità,è molto difficile rendersi conto delladifferenza tra le due. La messa a puntocertosina operata dall'azienda romana hafatto sì che le prestazioni a gas sianopraticamente sovrapponibili a quelle abenzina (si parla di uno scarto inferiore ai 5Cv rilevabili, peraltro soltanto sul bancoprova potenza a rulli), garantendo cosìun'insperata brillantezza e fluidità di marcia,anche con le marce più alte e nelle ripresedai bassi regimi. Per quanto riguarda iconsumi a GPL si attestano mediamente sui10,5 km/litro; si tratta di un valoreeccellente, specie considerando l'autonomiadisponibile che, con un pieno (42 litri), è dioltre 460 km.
LE PRESTAZIONI A GASSONO PRATICAMENTESOVRAPPONIBILI AQUELLE A BENZINA,GARANTENDO COSÌUN'INSPERATABRILLANTEZZA EFLUIDITÀ DI MARCIAANCHE CON IRAPPORTI PIÙ ALTI ENELLE RIPRESE DAIBASSI REGIMI
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Citroën C3 Picasso 1.6 a GPL
BRISTOL 690,00 € Auto a carburatore ELEGANT 690,00 € Auto a iniezione BLITZ 790,00 € Auto catalizzata JUST 890,00 € Auto catalizzata SEQ.24MY07 1.290,00 € Auto catalizzata SEQ.24MY10 1.190,00 € Auto catalizzata SEQ.P&D 1.490,00 € Auto catalizzata di
ultima generazione
Tipologia auto Costo
PREZZI IMPIANTI BRC GPLPER AUTO A 4 CILINDRI
La tabella esprime un listino di massima delle varie tipologie diimpianto applicabili alle vetture a 4 cilindri. Le differenze sonodovute ai diversi livelli di complessità dell'impianto e partono dal"Bristol", per le vetture a carburatore (Euro 0), fino ad arrivare al piùraffinato "SEQ.P&D" riservato alle vetture catalizzate di ultimagenerazione.
COSTI AGGIUNTIVI Per auto a 5, 6 o 8 cilindri sono previstisovrapprezzi rispettivamente di 150, 300 e 600 €. Il collaudopresso la Motorizzazione Civile ha un costo di 100 €
ANTEPRIMA Audi R8 e-tron
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Pensiero elettricoNon è solo un prototipo, l’Audi R8 e-tron, fiore all'occhiello dellastrategia elettrica della Casa di Ingolstadt, sarà realizzata inpiccola serie alla fine del prossimo anno
di Francesca R. Quarta
● Trazione integrale ● Motori potenti ● Emissioni Zero
COSACI PIACE
DISPONIBILEDA FINE2012
AudiR8 e-tron
Lunghezza: 4,43 mNumero posti: 2Motore: 4 elettrici Potenza:313 Cv (230 kW)Batteria: 53 kWh Accel. 0/100 km/h: 4.8”CO2: 0 g/km
Audi R8 e-tron
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Prima di un’intera gammaelettrica, l’Audi R8 e-tron, dàil via alla nascita delladivisione e-tron che si occuperàdella progettazione e dello
sviluppo delle auto elettriche della Casatedescai Audi. Che “e-tron” sarebbe diventato il nomedistintivo delle auto ad emissioni zero dellaCasa di Ingolstadt lo aveva già anticipato ilPresidente Rupert Stadler, come è stato per ladenominazione "quattro" che identifica levetture Audi a trazione integrale. La prima aduscire dalla catena di montaggio, anche senon proprio in tempi brevi, sarà appunto laR8 e-tron, che verrà prodotta al ritmo di 100
esemplari all'anno a partire dalla fine del2012. L'Audi R8 e-tron è a tutti gli effettiun'auto da sogno: l'ottimo lavoro svolto daitecnici di Ingolstadt, infatti, ha reso reale ilprototipo sportivo a trazione integraleelettrica presentato al Salone di Francofortenel 2009. Le forme definitive di questameraviglia elettrica sono le stesse checondivide con la più sportiva delle Audi, laR8, l'anti-Ferrari o l'anti-Porsche, comepreferite. Nella versione tutta elettrica, ilpropulsore a benzina FSI da 4.2 o 5.2 litri dicilindrata ha lasciato il posto a quattro motorielettrici, per una potenza complessiva di 230kW (313 Cv) e una coppia massima di 4.500Nm, montati singolarmente nelle ruote.
ANTEPRIMA Audi R8 e-tron
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Nel breve test di approccio “consumato”presso l'Audi Sportpark nello stadio delBayern Monaco di cui è azionista esponsor, ci siamo resi subito conto di quantole nuove tecnologie potranno cambiare ilmondo dell'auto nei prossimi due decenni.Perché non è sufficiente accoppiare un motoreelettrico a una batteria per fare andareun'automobile. Tutto è gestito da un softwaresofisticatissimo che richiede uno stuolo diingegneri pronti a verificare la durata dellebatterie, evitarne il rapido invecchiamento perprolungarne la durata, studiarne i componentichimici (che sono poi quelli che danno l'energianecessaria), limitare gli attriti all'interno delmotore elettrico, migliorarne le performance e
tanto altro, fino ad arrivare a quattro motoriseparati ospitati nelle ruote, come nel casoappunto della R8 e-tron. Tutto questo costaall'Audi due miliardi di euro diinvestimento in questo settore. Quantomercato potrà avere questo particolare modelloè difficile da valutare, tuttavia resta un'autoesclusiva e straordinaria. Abbiamo avutol'occasione di testarla in anteprima assoluta inGermania, in un circuito ricavato attorno alloStadio del Bayern Monaco, assieme alle altrenovità "elettriche" di Audi. Una volta calatinell'abitacolo della e-tron si ritrovano lerassicuranti forme della R8 tradizionale;cambiano solo gli strumenti, che ovviamenteindicano pure lo stato di carica della potente
batteria e dell'andamento dei flussi elettrici. Il silenzio all'interno dell'abitacolo è a dir pocoimbarazzante. Ma basta uno sguardoscambiato col mio co-driver che mi invita aspingere sull'acceleratore per scioglierel'incantesimo: si va! Non ci sono le marcee il rapporto unico scaglia “la belva” a100 km/h in neppure 4.8 secondi, iltempo di un respiro, lasciandociincollati ai sedili per la gran coppia che ilmotore elettrico è capace di esprimere. Suldritto niente male, ma l'ingombro dei motorielettrici nelle ruote penalizzano il raggio disterzata e l'agilità che ricordiamo di averscoperto nella versione tradizionale dellaR8; c'è spazio per migliorare fino al 2012.
L’Audi R8 e-tron presenta un display grafico con la modalità di marcia tra i due grandi strumenticircolari, dei quali quello sinistro indica il livello di recupero e l’emissione di potenza. Il guidatorepuò selezionare tramite dei tasti sul volante l’intensità del recupero dell’energia in frenata.
Audi R8 e-tron
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Le altre elettriche...
“Oltre ai nostri motori TDI eTFSI, altamente efficienti,saremo in grado di offrire lemigliori soluzioni possibili infatto di mobilità elettrica,proponendo sia automobiliibride sia veicoli puramenteelettrici” ha commentatoRupert Stadler, Presidentedell’Audi AG, e su questavia lo stato dell'arte èrappresentato dalla Q5Hybrid quattro, che arriverànelle concessionarie già
nella seconda metà del2011, seguita dall’Audi A6Hybrid e dall'ammiraglia A8Hybrid, mentre nel 2014 latabella di marcia prevedeuna ibrida plug-in (con labatteria ricaricabile dallarete elettrica). L'Audi non siferma qui. Senza dubbio ilmodello che presenta ungrande interesse per lamobilità elettrica per ridurreconsumi ed emissioni è laA1 e-tron spinta da un
motore elettrico da 102 Cvalimentato da batterie agliioni di litio che le dannoun'autonomia di 50 km.Catalogata come elettricaE-Rev (ad autonomiaestesa) ha un motore abenzina Wankel a pistone
rotativo, che per ricaricarele batterie e aumentarel’autonomia di altri 200 km,consuma solo 1,9 l/100 kmdi benzina nel combinato,con emissioni di soli 45g/km di CO2.(F. R. Q.)
ANTEPRIMA Belumbury Dany
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ItalianaDOCNasce Dany, la Citycar diBelumbury completamente madein Italy, in grado di soddisfare ilgusto estetico e pratico dei piùesigenti rispettando l'ambiente
di Marcello Attolino
Stefano Maccagnani èl'imprenditore ideatore diBelumbury, una società“tutta italiana” con sede aRoma, che si occupa della
realizzazione di autoveicoli innovativi cherappresentano una reale alternativa ai sistemiattuali di mobilità urbana. Dany è uno diquesti: si tratta di una citycar omologata comequadriciclo pesante (L7e) che, quindi, puòessere guidata con la patente A con il soloconducente a bordo se questo è minorenne,oppure ospitare un passeggero se ha
raggiunto la maggiore età; oppure senzaalcuna limitazione se il guidatore ha lapatente B. Dany, inoltre, essendo equiparata aun motociclo può anche avere accesso allezone a traffico limitato presenti nei centristorici di alcune città, senza bisogno di alcunpermesso. La piccola quattroruote italiana èequipaggiata con un motore termico o, inalternativa, con uno elettrico. Il primo è unbicilindrico a benzina di 503 cm3 da circa 20Cv che trasmette la trazione alle ruoteposteriori tramite un cambio automatico CVTe assicura una velocità massima di 90 km/h; il
secondo, di tipo asincrono a correntealternata trifase eroga 12 Cv e 85 Nm dicoppia ed è alimentato da batterie agli ioni dilitio al fosfato di ferro da 16,3 kWh. Il tempodi ricarica completa avviene tramiteuna normale presa di correntedomestica in circa 8 ore. Il sistema BMS(Battery Management System), di cui è dotatala vettura, gestisce e preserva gli accumulatoriper assicurarne efficienza e longevità. Favoritaanche dal peso contenuto in circa 400 kg,l'autonomia del quadriciclo Dany è diben 180 km; ne deriva, dunque, un costo
● Prodotto interamente italiano ● Trazione elettrica● Si guida anche con la patente A
COSACI PIACE
BelumburyDany
Motore: Elettricoasincrono trifasePotenza: 9 kW (12,3CV) a 7.100 giri/minCoppia massima: 85 NmTempo ricarica completa: 8 oreAutonomia:circa180 km Peso: 400 kg
TRAZIONEELETTRICAO BENZINA
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chilometrico pari ad appena 2,2centesimi di euro. È inoltre possibile optaretra tre differenti programmi di guida,denominati Park, Eco e Race, che miglioranol'efficienza energetica e dunque la durata dellacarica, adattando l'erogazione allo stile diguida utilizzato e recuperando l'energia infase di frenata. Nonostante le dimensionicontenute in poco più di 3 metri di lunghezza,la Dany può ospitare 4 persone a bordo(occorre la patente B), grazie al favorevolerapporto passo/carreggiata che permette disfruttare al massimo la volumetria interna.
Grande attenzione è stata riservata allasicurezza sia attiva - adottando quattro freni adisco - sia passiva, grazie alla presenza di uncrash box in carbonio e alluminio ingrado di assorbire dolcemente l’energiaproveniente da un eventuale urto frontale;una cellula di sopravvivenza in acciaio,inoltre, protegge dagli urti provenienti daqualunque direzione compresi quelli derivantidal ribaltamento. Barre anti intrusione erobuste cerniere di ancoraggio sono previstenelle portiere laterali. Si tratta dunque di unprodotto ricco di contenuti, estetici e
tecnologici, concepito per unacomunità che cambia, che si misura con inuovi assetti urbani, sviluppata e realizzatacon l'intento di contribuire al miglioramentodella qualità dell'ambiente e della vitaall'interno delle nostre metropoli sempre piùinquinate e trafficate, offrendo un’alternativa“eco-compatibile” agli attuali sistemi dimobilità urbana. Il prezzo non è stato ancoracomunicato, ma per tutte le versioni sonoofferti di serie vetri e retrovisori elettrici,mentre l'aria condizionata e i cerchi in lega da15 pollici sono disponibili a richiesta.
ANTEPRIMA Test Opel Ampera
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Futuro prossimo venturoOpel è sempre più vicina al lancio dell’elettrica ad autonomia estesaAmpera, previsto per la fine dell’anno. Sarà l’alternativa vincente?
di Piergiorgio Traverso
42.900€È proprio il caso di dire che siamotutti elettrizzati. Il prezzo base perl’Europa - al netto di eventuali differenze diequipaggiamento o fiscali tra i vari mercati -della berlina elettrica Ampera, attesa per lafine del 2011 potrebbe sembrare alto, ma èin realtà molto concorrenziale, visto chealcune piccole da città elettriche appenagiunte sul mercato si attestano sulla sogliadei 30,000 € e che Ampera è dotata di ungeneratore di bordo per garantirepercorrenze chilometriche che altreelettriche possono solo sognare. Il progettoAmpera infatti, fonda le sue basi
● Autonomia estesa ● Risparmio viaggiando in soloelettrico ● Comfort di bordo
COSACI PIACE
OpelAmpera
Prezzo IPT esclusa:42.900 €
Lunghezza: 4,5 mNumero posti: 4Autonomia: oltre 500km (40-80 km in soloelettricoBatteria: 16 kWhCO2: 40 g/km
Test Opel Ampera
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ANTEPRIMA Test Opel Ampera
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principalmente sulla considerazione che adoggi i costi di produzione (e di acquisto) diun’auto elettrica “pura” con autonomia di500 km sono ancora troppo alti. L’unicomodo di permettere lunghe percorrenzesenza incrementare notevolmente i costi èfornire nuova energia alle batterie, econ Ampera ciò è possibile senza soste esenza che il guidatore noti alcuncambiamento nelle caratteristiche di guidadella vettura: dopo aver percorso 40-80 km
in puro elettrico (a seconda dello stile diguida e delle condizioni del traffico), ilquattro cilindri 1.4 a benzina entra infunzione, in modo del tuttoautomatico e autonomo, non tantoper fornire trazione diretta alle ruote,ma per garantire il mantenimento dellivello di carica ottimale delle batterie. È proprio questo accorgimento che permettedi estendere l’autonomia di altri 500 km.Una soluzione ottimale, una risposta a tutte
le altre vetture elettriche che dopopercorrenze chilometriche ben inferiorinecessitano di ore di sosta per ricaricare lebatterie. Ma a quali costi - economici edambientali - possiamo sostenere la tantoagognata estensione di mobilità offertadall’Ampera? È tutta una questione discenari. Consumi, emissioni e costi dicarburante sono pari a zero durante i primi40-80 km di utilizzo con le sole batterie; poi,poiché entra in funzione il 1.4 a benzina, i
Guida. Abbiamo nuovamente provato l’Ampera aRoma, nella sua veste praticamente definitiva, sianel traffico dell’ora di punta sia in autostrada. Nellamarcia in elettrico puro regna il silenzio. La vettura scivola via veloce e agile, forte dei suoi 370 Nm e delle variepossibilità di configurare l’erogazione della potenza (Normal, Sport eMountain). Si riscopre immediatamente il piacere di guidare rilassati e immersinel comfort, ma Ampera mostra anche doti di buona sportiva: la posizione delpacco batterie lungo il tunnel centrale permette di ottimizzare ripartizione dipesi e baricentro, a favore di una tenuta di strada sicura e prevedibile. Solo lafrenata ha dimostrato qualche incertezza, molto probabilmente legata allaconfigurazione del sistema di recupero di energia, come d’altronde accadeanche in qualche vettura ibrida. L’avvio del generatore 1.4 a benzina èpressoché inavvertibile, così come il suo girare a regimi stabili e non elevati.Solo in caso di accelerazioni brusche e profonde se ne avverte la presenza el’inusuale totale indipendenza dei giri del motore dal movimento delle ruote(ricordiamo infatti che il motore non fornisce mai trazione diretta alle ruote). Insintesi, Ampera è capace di offrire prestazioni e comportamento di guida deltutto comparabili ad altre vetture non elettriche. E non è poco.
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Design esterno e interno Ampera nonpassa di certo inosser-vata: un design mo-derno fatto di lineetese, nuovi elementiestetici -come il sinuoso frontale- eun’aria da grandesportiva, quasi unaconcept car per tutti. All’interno si respira la stessa ariadi modernità, con efficaciaccoppiamenti di pelli, plastichemorbide e modanature tirate alucido. La posizione delle batterielungo il tunnel centrale ha resoobbligatoria la configurazione a 4posti secchi che, se pur limitativa,dona all’abitacolo un’aria diesclusività e grande comfort perciascuna della poltrone. La consolle centrale ècaratterizzata da una semplicità epulizia degne di vetture di classesuperiore: i comandi audio e dellaclimatizzazione, ad esempio, nonpresentano il tipico tasto, ma solouna scritta da premereleggermente sulla superficieverniciata.
un punto di ricarica a casa o in ufficio), 150km nei weekend e 2 vacanze all’anno conlunga percorrenza. In tutto, in media 20.000km all’anno. Rispetto ad un’Astra 2.0D,Ampera farebbe così risparmiare fino a2.000 euro annui per il carburante (oltre adaltri 370 euro in meno di assicurazione) eben 3,1 tonnellate di C02. Il grande valoreaggiunto rispetto ad altre elettriche è lapossibilità di effettuare lunghi viaggi senzadover disporre di un’altra vettura. Ma per chi
percorre tratte tipo Roma-Milano una o duevolte alla settimana, allora no, Ampera non èancora la soluzione migliore. D’altronde ilprogetto è nato negli Stati Uniti (assiemealla Chevrolet Volt) dove le vetture mediesono utilizzate un po’ come le nostrecompatte, quindi in un uso principalmentecittadino. Da qualche parte bisognava purcominciare, e Ampera segna comunquel’avvio di una nuova, attesa, era tecnologicacon un prodotto valido e molto concreto.
valori per 100 km si attestano a 1,6 litri dicarburante con 40 g/km di C02 . Ottimo! Ma questi sono i primi 100 km, quelli in cuisi è sfruttato il pieno di energia elettricaeffettuato alla presa di corrente. Cosasuccede nei 500 km di mobilità estesa, quelliin cui in assenza di prese di corrente siutilizzano il 1.4 e la benzina contenuta nelserbatoio? Assumendo una capacità delserbatoio di 35 litri, in mobilità estesa nonpotremmo percorrere che poco più di 14km/l, con emissioni tutte da verificare, inquanto questi dati non sono attualmenteufficializzati. La stessa Opel in effetti dichiara “sarebbeovviamente possibile fare più volte il pieno dibenzina in modo da utilizzare ilmotore/generatore di bordo per produrrecontinuamente elettricità senza ricaricare labatteria, ma non sarebbe una soluzioneefficiente come quella di collegarsi alla reteelettrica per ricaricare Opel Ampera”. Il modopiù efficiente di utilizzare l’Ampera rimanequello di ricaricare sempre le batterie ad unapresa elettrica dopo i primi 40-80 km.Un controsenso? Non proprio. Più che altro,una scelta precisa di destinazione di utilizzodella vettura. Ampera si rivelerà moltoeconomica ed ecologica nellacategoria se prendiamo per ipotesiuna categoria di utilizzo, con unapercorrenza media di meno di 50 km algiorno durante la settimana (a patto di avere
L’AMPERA CONDIVIDE CON LA “GEMELLA DIVERSA” CHEVROLET VOLTLA STRUTTURA MECCANICA CHE SI BASA SUL GENERATORE POSTOSULL’ASSE ANTERIORE E LA BATTERIA A “T” CHE CORRE LUNGO ILTUNNEL CENTRALE, INNESTANDOSI SOTTO IL DIVANO POSTERIORE
ANTEPRIMA Test Opel Ampera
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AUTONOMIA ESTESAPER VINCERE L'ANSIA
di Marina Terpolilli
Le auto elettriche sono pronte al decollo;tuttavia per una loro diffusione di massabisognerà attendere ancora un decennio, comespiegano gli analisti che valutano nel 4-5% laquota di mercato in Europa nel 2020. A traghettarle verso il successo arriveranno(molto presto) le innovative E-Rev (Extended-Range Electric Vehicle), auto elettriche dotatedi Range Extender, che associano alla trazioneelettrica un motore a combustione con l'unicoruolo di fare da generatore per ricaricare lebatterie, risolvendo l'ansia da autonomia,sebbene non ad emissioni zero. La prima adarrivare sul mercato sarà la Opel Ampera perla quale è stata già aperta la prevendita contanto di listino, pari a 42.900 euro chiavi inmano. Lo farà a novembre assieme allagemella Chevrolet Volt, con la quale condividela piattaforma e la meccanica del sistemaVoltec, che si compone di un propulsoreelettrico da 111 kW (149 Cv) alimentato dauna batteria agli ioni di litio da 16 kWh, perun’autonomia di 40-80 km. Il range extender,di fatto, è un motore 1.4 a benzina da 84 Cvche entra in funzione quando la batteria siesaurisce, garantendone il mantenimento percontinuare la marcia e un'autonomiaaggiuntiva di altri 500 km. Le abbiamo provateentrambe, la prima in Germania, la seconda inCina nell'ambito dell'Expò di Shanghai,apprezzando soprattutto la fluidità di marciadel sistema e l'accelerazione e ripresa, ottimecome in tutte le auto elettriche, e il piacere divita a bordo per quattro persone.Tuttavia, se manterrà le promesse delprototipo che abbiamo testato in anteprima adIngolstadt, più avanzata è l'Audi A1 e-tron.Questo modello che ricade nella categoriadegli E-Rev è spinto da un motore elettrico da75 kW (102 Cv) con una coppia di 240 Nm,alimentato da batterie agli ioni di litio perun'autonomia di circa 50 km. Scatta da 0 a 100km/h in 10.2 secondi e raggiunge i 130 km/h.La novità assoluta per l’Audi A1 e-tron è nelrange extender, il propulsore termico che inquesto caso è il famoso Wankel con pistonerotativo, il quale fornisce la corrente necessaria
per estendere l'autonomia di altri 200 km,consumando solo 1,9 l/100 km di benzina nelcombinato con emissioni di 45 g/km di CO2.Ha una cilindrata di 254 cc e ruota a 5.000 giriin maniera costante per ottenere il massimorendimento azionando ungeneratore/alternatore da 15 kW (20 Cv). I maggiori pregi del Wankel sono ilfunzionamento privo di rumorosità evibrazioni, le dimensioni ridotte e il pesoestremamente contenuto: tutto il complessopesa circa 65 kg. Al contrario delle altre E-Rev,l'Audi A1 e-tron ha un avanzato sistema digestione che -studiato il percorso tramite ilnavigatore- decide dove è meglio utilizzare ilmotore termico risparmiando la batteria,magari per usarla più avanti con un vantaggiomaggiore, sempre nell'ottica del contenimentodei consumi.
Test Opel Ampera
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Voglia di elettrico, ma senzalimiti Il futuro secondo Opel èelettrico che ha puntato sulsistema Voltec. L'Ampera, come la gemella Volt, con la qualecondivide praticamente tutta la meccanica,non è un'ibrida: è meglio definita, infatti, comeuna E-Rev (Extended-Range Electric Vehicle).A differenza dei veicoli ibridi e dei ricaricabiliplug-in (che hanno una maggiore autonomia insolo elettrico), il motore termico 1.4 a benzinapresente sull'Ampera ha il compito esclusivo diricaricare le batterie “made in GM”, raffreddatea liquido e soprattutto differenti da quellecomuni e ampiamente presenti sui telefonini. Non interverrà mai fin quando queste sonocariche, dovrà estendere l'autonomia di altri500 chilometri, oltre ai primi 60 che l’auto puòpercorrere ad emissioni zero, solo dopo aver“bruciato” la metà dei 16 kWh del paccobatteria agli ioni di litio, a forma di "T", dispostolungo il tunnel centrale e longitudinalmentedietro i sedili anteriori, che si compone di 288celle, ha un voltaggio di 360 V e pesa 198 kg.La potenza totale e la coppia (a differenza degliibridi) è quella data dal motore elettrico e leprestazioni dipendono esclusivamente daquesto. Il prototipo di GM, inoltre, si avvale disistemi avanzati quali il recupero dell’energia infrenata e il risparmio energetico legatoall’aerodinamica e al rotolamento delle ruote.Con questi particolari accorgimenti, l'Ampera(come pure la Volt) raggiunge performance disicuro interesse paragonabili a quelle di unaberlina premium, pur consumando come unacity-car: neppure una goccia di benzina neiprimi 60 chilometri, e se non si ha la possibilitàdi ricaricare la batteria dalla rete (in tre oretramite una comune presa domestica da 220Volt e 16A), nel ciclo misto arriva a soli 1,6 litriper 100 chilometri (che tiene conto anche dei60 km ad emissioni zero). Quando l'Amperava in elettrico il silenzio naturalmente regnasovrano nello spazioso abitacolo dalle lineeavveniristiche. Ma pure quando marcia nellamodalità estesa il motore/generatore, che hauna potenza di 75 Cv (55 kW) e lavora sempread un regime di giri ottimizzato per la massimaefficienza, non si sente molto. Tanto da esserepiù evidente il suono del rotolamento delleruote sull’asfalto. Durante questo primoapproccio con il modello di pre-serie, abbiamoapprezzato la fluidità di marcia del sistema,l'accelerazione brillante e la rapida ripresa,ottime come in tutte le auto elettriche.Il motore elettrico è decisamente silenzioso eallo stesso tempo garantisce una notevolecoppia di 370 Nm, che permetteun’accelerazione rimarchevole per un’auto diquesto genere: 9 sec per passare da 0 a 100km/h, e nel contempo una velocità massima di161 km/h. Viaggiare in elettrico costa 1/6rispetto al benzina: il costo chilometricodunque si aggirerebbe sui due centesimi dieuro in solo elettrico e 9 centesimi in modalitàestesa. Risparmio, emissioni zero e nessunaansia da "ricarica" sono gli elementi chefaranno dell'Ampera la vettura ponte chespianerà all'auto elettrica la strada verso ilsuccesso. (Francesca R. Quarta)
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Smart Fortwo Coupé Electric Drive
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Divertirsiin dueLa Smart ED (Electric Drive), ben lungidal somigliare allo stereotipo delleauto elettriche fissato nell'immaginario collettivoda tempo, ha dimostrato tutto il suovalore come automobile del futuro,pronta sulle strade fin da adesso
Testo Francesca R. Quarta Foto Igor Gentili
sarebbe difficile distinguereuna Smart Fortwo tradizionaledalla versione Electric Drive.Altri indizi vengono dalla scritta"electric drive" presente sulla coda edavanti all'alloggiamento triangolareanteriore dei retrovisori esterni. Ledimensioni esterne sono le stesse; pertanto lastabilità risulta ottimale, come la scelta delleruote che restano le azzeccate 155/60 R15per l'asse anteriore e le 175/55 R15 perquello posteriore che, assieme al passo piùlungo, consentono un miglioramento delladinamica di marcia e una riduzione dellatendenza al beccheggio e al rollio. INTERNI>>> L'ABITACOLO DELLA SMART EDÈ RIMASTO INVARIATO ANCHE NEI DETTAGLI,ad esclusione degli elementi caratterizzantidella versione elettrica come gli indicatori
TEST Smart Fortwo Coupé Electric Drive
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La Smart è “nata” elettrica. Pochiricordano Nicolas Hayek Ceo di SMH Swatchverso la metà degli anni '90 che la vollerealizzare a tutti i costi impiegando lo stessoconcetto degli orologi Swatch (fu questo,infatti, il suo nome inizialmente prima didiventare Smart) e il primo lancio di quellache sarebbe diventata la citycar di successoper definizione. Ebbene, già allora eraprevista la versione elettrica. Sono statinecessari molti anni, ma adesso “l'oggetto deldesiderio” è pronto per le strade dellemetropoli, dove si trova a proprio agio. Senon fosse per la caratterizzante scoccaprotettiva in Tridion di colore verde, leggera eresistentissima forgiata in acciaio speciale,peraltro presente su tutte le Smart, per il logoED stampigliato sui montanti laterali e per ilcolore verde di cerchi, retrovisori esterni,
Qui in alto, ilparticolare logodella Smart FortwoElectric Drive chesimboleggial’acronimo ED enello stesso temporappresentastilizzata la spinaelettrica per laricarica.
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comportato particolari stravolgimenti. La batteria, ad esempio, è collocata sotto alpianale, nello spazio normalmente riservatoal serbatoio, senza alcuna riduzione dellasuperficie utile; le dimensioni dell'abitacolo edel bagagliaio sono esattamente le stesse diuna Smart con motore a combustione. Lospazio per i due occupanti sulla Smart non èmai mancato, con due sedili veri e sfalsati perun maggiore comfort. La posizione di guida ècomoda anche se non è possibile regolare ilvolante. La visibilità è eccellente in tutte ledirezioni e l’altezza “da suv” della sedutaaiuta a tenere sotto controllo la situazione.L’abitacolo nella Smart ED è naturalmentemolto più silenzioso, grazie al motoreelettrico che al massimo produce una sorta disibilo. L'autoradio ovviamente si sente allaperfezione: i suoni, infatti, non sono mai
Il parere diDieterZetschePresidentedel Board diDaimler AG eresponsabiledi Mercedes-Benz Car“Smart Fortwo
Electric Drive conferma come lamobilità ad emissioni zero in ambitourbano sia un obiettivo realistico giàoggi. Grazie ad una prima produzionein piccola serie di 1.000 vetture,partita nel novembre scorso, le primeSmart Fortwo Electric Drive sonostate già consegnate ai Clienti. Apartire dal 2012, la Smart Fortwo EDverrà regolarmente inserita nel pianodi produzione del marchio Smart.Attraverso la scelta della sede diHambach, poniamo le basi per laproduzione in serie di veicoli atrazione elettrica e per l’evoluzionefutura di questo innovativostabilimento”.
Smart Fortwo Coupé Electric Drive
circolari supplementari sistemati allo stessoposto, che in questo caso contengonostrumenti diversi, come l'indicatore di caricadella batteria e il misuratore di kW;(amperometro) quest’ultimo indica quantapotenza della batteria stiamo utilizzandonella parte destra e quanta energia stiamorecuperando in rilascio o in frenata, quandol'indice scende verso sinistra. Per il resto èrimasta la buona, "vecchia" autentica Smart,come si evince dalle caratteristiche bocchettedi ventilazione, dagli indicatori circolarisupplementari, ma anche dai sedili asicurezza integrale e dal blocchettod'accensione riproposto ancora una voltadietro alla leva del cambio. La trazioneelettrica è parte integrante del conceptoriginario e la successiva integrazione deicomponenti necessari per realizzarla non ha
TEST Smart Fortwo Coupé Electric Drive
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disturbati dal rumore del motore a scoppioche ovviamente non c'è.EQUIPAGGIAMENTO>>> IL CORREDO DISICUREZZA DELLA SMART ED NON SFIGURANEMMENO MESSO A CONFRONTO CONQUELLO DI VETTURE APPARTENENTI AISEGMENTI PIÙ ALTI: ABS con ripartizioneelettronica della forza frenante, ESP, BrakeAssist (sistema elettronico di ottimizzazionedella frenata), airbag full size lato guida epasseggero, cinture di sicurezza conpretensionatore e limitatore della forza diritenuta. A questo si possono aggiungereairbag laterali. E la lista delle dotazionicontinua, a partire dal tetto trasparente inpolicarbonato, che riflette il 60% della lucesolare e il 100% di raggi UV, con unasuperficie di 1,1 metri quadrati e schermo
parasole in poliestere nero scorrevole. C’è lachiusura automatica delle porte laterali allapartenza, il lunotto apribile con iltelecomando, display multifunzione e ilclimatizzatore con preselezione automaticadella temperatura e funzione dipreclimatizzazione che permette di"climatizzare la Smart ED tramite untelecomando alla temperatura desiderata,mentre è ancora attaccata alla rete per laricarica. In questo modo non viene utilizzatal'energia della batteria. Completano ladotazione la smart radio 9, il servosterzoelettrico, gli alzacristalli elettrici, il volante adue razze in pelle, il pomello del cambio inpelle e i cerchi in lega a 12 razze.MECCANICA>>> EQUIPAGGIATA CON UNMOTORE ELETTRICO SINCRONO A MAGNETE
Vittorio BragugliaDir. Generaledi MercerdesItalia“Oltre dieci anni fa,Smart Fortwo ridefi-niva il concetto di mo-bilità urbanaindividuale. Oggi,Smart si prepara ad
una nuova rivoluzione grazie al primovero modello 100% elettrico. Attraversoe-mobility Italy e tutte le iniziative di pro-mozione messe in atto sul territorio, tracui l’Electric Drive Roadshow, deside-riamo entrare in contatto con un pub-blico sempre più ampio ed eterogeneo.Provare in prima persona la semplicità edil piacere di guidare elettrico, infatti, cam-bia completamente l’approccio nei con-fronti di questo innovativo sistema ditrazione, come ci hanno confermato gliappassionati che hanno già avuto l’op-portunità di guidare la Smart Fortwo ED”.
Smart Fortwo Coupé Electric Drive
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PICCOLA, SCATTANTE E ASSOLUTAMENTESILENZIOSA, LA SMART ED (ELECTRIC DRIVE)
PRESENTA TUTTE LE QUALITÀ DI QUELLATRADIZIONALE, FACENDO IL “PIENO” DI
ELETTRICITÀ CON SOLI DUE EURO
TEST Smart Fortwo Coupé Electric Drive
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PERMANENTE DA 30 KW, installato nella parteposteriore al posto del tradizionale tre cilindribenzina o diesel, la Smart vanta una coppia di120 Nm disponibile già a vettura ferma, peruna risposta immediata alla richiesta diaccelerazione. Il risultato è una spinta di granlunga superiore a quanto la potenza delpropulsore lascerebbe pensare. La SmartFortwo ED accelera da 0 a 60 km/h in soli 7.5secondi, lo stesso risultato del modello conmotore a benzina. Tuttavia considerata ladestinazione principalmente urbana, lavelocità massima è stata limitata a 100 km/h.Grazie alle caratteristiche tipiche del motoreelettrico, la Smart ED necessita di un solorapporto fisso, in luogo di un qualsiasi tipo di
cambio. DINAMICA>>> PICCOLA,SCATTANTE E ASSOLUTAMENTE SILENZIOSA,LA SMART ED (ELECTRIC DRIVE) PRESENTATUTTE LE QUALITÀ DI QUELLATRADIZIONALE, MA FACENDO IL “PIENO” DIELETTRICITÀ CON SOLI DUE EURO. Lapotenza del propulsore che normalmenteeroga solo 20 dei 30 kW a disposizione, è piùche sufficiente per marciare spediti in città esui raccordi, dove la velocità consentita arrivaa 100 km/h che è appunto il limite stabilitoelettronicamente alla Smart ED. Quando siviaggia fino a 80 km/h l'amperometrosegnala consumi abbastanza limitati tra i 15 ei 20 kW. In fase di accelerazione bastaschiacciare sul pedale per avere una poderosa
spinta a fronte però di un maggiore consumo,come indica l'indice che sale fino a 30 kW. Un sicuro vantaggio legato alla presenza delmotore elettrico è l'assoluta assenza delcambio. La trasmissione, infatti, ha un unicorapporto, che ha il vantaggio di eliminare leincertezze e i vuoti del cambio robotizzatoaumentando il comfort di guida e conevidenti vantaggi nell'intenso traffico urbano,mentre in retromarcia è il motore che inverteil senso di rotazione. RICARICA>>> LASMART FORTWO ED È ALIMENTATA DA UNABATTERIA AGLI IONI DI LITIO DA 16,5 KWH,PESANTE 280 KG, CHE PUÒ ESSERERICARICATA SIA COLLEGANDOSI AD UNACOMUNE PRESA ELETTRICA DOMESTICA SIAPRESSO LE APPOSITE STAZIONI DI RICARICA.Una ricarica garantisce una percorrenza di135 km (ciclo di marcia europeo),un'autonomia più che sufficiente per l'utilizzocittadino; dagli studi condotti risulta, infatti,che in ambito urbano una vettura percorremediamente dai 30 ai 40 km al giorno. Percoprire questa distanza è sufficiente ricaricaresmart fortwo electric drive per circa due ore.Lasciandola collegata alla rete elettricadurante la notte, si riesce in ogni caso aricaricare la batteria completamente scarica.L'elettronica controlla anche il processo diricarica e l'indicazione della capacità. Tramiteil convertitore DC/DC, l'elettronica di potenzadella vettura eroga alla rete di bordo a 12 Voltla corrente elettrica prelevata dalla batteriaad alta tensione. Inoltre interviene anchesulla regolazione del riscaldamento e delclimatizzatore per evitare il più possibile digravare sulla batteria.
Quanto consuma la Smart ED?350 chilometri percorsi in 8 stepUna domanda che molti si pongono è sull’effettivo con-sumo dell’auto elettrica. Con la Smart abbiamo “maci-nato” oltre 500 chilometri, compresi quelli necessari peril servizio fotografico e i rilevamenti; pertanto gli step re-gistrati nella tabella a lato sono relativi soltanto ad ottogiorni. I dettagli sono piuttosto significativi e indicanopure che quotidianamente non abbiamo mai superato i60 chilometri, come nella media europea. Tra le nostreprove aggiuntive, abbiamo verificato che la Smart ED haun consumo totalmente diverso a seconda dei tragitti edelle velocità. In città, ad esempio, senza superare mai i70 km/h permessi solo sulle tangenziali, la Smart EDpercorre 20 km con il 10% della carica; in autostrada,viaggiando costantemente tra i 90 e i 100 km/h, i kmpercorribili con la stessa carica sono solo 10.
43,4 10,0 60%48,1 11,0 60%47,2 11,0 60%50,0 14,5 45%19,4 5,0 80%54,3 12,5 50%50,6 11,5 58%28,9 5,0 80%
kW
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km
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Smart Fortwo Coupé Electric Drive
MOTORE● Tipo Elettrico sincrono a magnetipermanenti● Potenza massima 30/41 (kW/CV)● Coppia massima 120 (Nm) BATTERIE● Tipo agli ioni di litio● 88 celle da 50 Ah● Capacità 17 kWh● Tensione 330 Volts● Tempo di ricarica 6 ore a 220V; 30min. all'80% con ricarica rapida● Peso batterie 280 kgTRASMISSIONE● Trazione posteriore● Cambio riduttore monovelocitàSOSPENSIONI● Anteriori McPherson● Posteriori ponte De DionSTERZO● Tipo a cremagliera elettroassistito
RAGGIO DI STERZATA● Tra marciapiedi 4,40 mFRENI● Anteriori a disco ventilati ● Posteriori a tamburo DIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ● Lunghezza totale 2.695 mm● Larghezza totale 1.559 mm● Altezza totale 1.542 mm● Passo 1.867 mm● Capacità bagagliaio (VDA) 220-340 litri● Peso in o.d.m. 1.040 kgAUTONOMIA● Circa 135 kmPRESTAZIONI● Velocità massima 100 km/h● Accelerazione 0-100 km/h N.D.RUOTE E PNEUMATICI● Cerchi in lega ant. 4,5J x 15 pollici● Cerchi in lega post. 5,5J x 15 pollici● Pneumatici ant. 155/60 R 15● Pneumatici pos. 175/55 R 15
SCHEDA TECNICA
● Silenziosità ● Consumi di corrente irrisori ● Prontezza inaccelerazione ● Agilità nel traffico ● Facilità nel parcheggio
● Comoda ma solo per due ● Ricarica quotidiana ● Manca il beep in retromarcia
CONTRO
PRO
CRASH TEST
La Smart ha ottenuto quattro stelle nel test della EuroNCap, secondo laprecedente valutazione del test. Nonostante le dimensioni contenute proteggebene i suoi unici due occupanti.
Punti28
Punti-
Punti10
ADULTI
BAMBINI
PEDONI
RIVALICITROËN C-ZERO>>> In realtà non esiste una rivaledella Smart ED, tuttavia potremo prendere inconsiderazione la C-Zero che ha però quattro porte equattro posti, solo per il fatto che attualmente è l’unicain Italia ad essere già commercializzata a 35.960 euro.
PREZZI
CONCLUSIONI
Nell'uso quotidiano la Smart Electric Drive viaggia meglio della Smart col motorea combustione, ma solo perché il motore elettrico riesce ad esprimere la coppiamassima non appena si tocca l'acceleratore. È pratica ed economica.
I prezzi per la Smart Electric Drive non sono stati ancora resi noti, perché lacommercializzazione è prevista solo a partire dal prossimo anno. Intanto è in fasesperimentale il noleggio della Smart ED per circa 500 euro al mese.
A
A
Peso a vuoto dichiarato 965 kg
0 grammi di CO2per chilometro
Consumo comb. 13,5 kWh/100 km
100 200 30050
B
C
D
E
F
G
EMISSIONI DI CO2
257,2 kgPosteriore SX
266,6 kgPosteriore DX
218,6 kgAnteriore SX
200,4 kgAnteriore DX
Peso a vuoto totale 942,8 kg
44,5% ant. 55,5% post.
PESI
100 m
200 m
400 m
1000 m
9.0 64,614.1 80,722.2 95,543.8 100,0
Tempo(sec.)
Tempo(sec.)
Vel.uscita(km/h)
0-20 km/h
0-30 km/h
0-40 km/h
0-50 km/h
0-60 km/h
0-80 km/h
0-90 km/h
0-100 km/h
1.72.84.25.87.513.918.325.4
ACCELERAZIONE
50-0 km/h
80-0 km/h
1.5 9,52.2 25,1
Tempo(sec.)
Distanza(m)
30-60 km/h
50-80 km/h
4.811.2
Tempo(sec.)
RIPRESA
RILEVAMENTI
FRENATA
na volta c’erano i furgoni appena unpo’ imborghesiti, commerciali a tutti glieffetti adattati anche al trasporto dipersone; poi, in un mercato dove ormaisono saltati via via tutti i parametri diriferimento tradizionali, eccoli ribattezzati“multispazio”, con caratteristiche tecniche,funzionali e perfino estetiche che hannoavvicinato sempre di più i veicoli un tempochiamati “promiscui” alle modernemonovolume. Ad aprire la strada sono stati ifrancesi, con Citroën Berlingo nel 1996 eRenault Kangoo l’anno successivo, modelli disuccesso che hanno convinto la concorrenzaad adeguarsi e a lanciare la sfida in un settore
UTesto Massimo Tiberi Foto Igor Gentili
Più spazio per tuttiCon una veste chiaramente automobilistica, il Doblòabbina alle qualità funzionali unamotorizzazione a metano votata alrisparmio e all'ecologia. Consumi minimifanno rima in questo modello con livelli diinquinamento altrettanto ridotti
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TEST Fiat Doblò 1.4 T-Jet Metano
Fiat Doblò 1.4 T-Jet Metano
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TEST Fiat Doblò 1.4 T-Jet Metano
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diventato tutt’altro che trascurabile delmercato europeo. Così, nel 2000 la Fiat hamesso in campo il suo Doblò, che ha subitoconquistato posizioni di rilievo in Europa enaturalmente in Italia, dove ha conservato alungo la leadership nel segmento, finoall’arrivo del più compatto Qubo, e dove oggimantiene saldamente la seconda posizionecon circa 6 mila unità vendute nel 2010.Prodotto dalla nascita in oltre un milione diesemplari nella fabbrica Tofas di Bursa inTurchia, il multispazio della Casa italiana èstato profondamente aggiornato nel 2009,con una seconda serie capace ancor meglio disvolgere un ruolo alternativo a monovolumee wagon, grazie ad una dinamica che traevantaggio dalla base tecnica della Punto Evo ealla qualità di finiture ed equipaggiamentiche non soffrono troppo di complessi
d’inferiorità nei confronti di normali auto difascia media. Anche la gamma è quanto maivasta e, se considerando le versionicommerciali destinate al lavoro siraggiungono ben 400 diverse configurazionipossibili, le familiari mettono comunque incampo tre varianti di allestimento, fra le qualila top Emotion del test, e cinquemotorizzazioni, con al vertice un due litri agasolio da 135 Cv. Ma fra le opzioni èparticolarmente interessante il 1.400 T-Jetturbo Natural Power da 120 Cv, a doppiaalimentazione benzina-metano, scelto per laprova e con valori di economia di esercizio edi emissioni inquinanti che lo rendonocompetitivo con gli stessi diesel.ESTERNO>>> DISEGNATO DAL CENTROSTILE FIAT, IL DOBLÒ SECONDAGENERAZIONE PUNTA FORTEMENTE, COME
GIÀ IL PRECEDENTE, SULL’ORIGINALITÀ DEITRATTI ESTETICI PER SCROLLARSI DI DOSSOL’IMMAGINE DA VEICOLO COMMERCIALE checomunque non può non condizionare lemultispazio destinate ad un uso polivalente.Soprattutto nel frontale la caratterizzazione èdecisa, appariscente e non priva addiritturadi una certa grinta sportiveggiante, mentre laparte posteriore, con l’ampia vetratura delportellone scura e a contrasto con le tintedella carrozzeria, rende meno pesantel’insieme, senza alterare l’estremafunzionalità dell’accesso, molto ampio e a filodel piano di carico, che facilita lasistemazione di oggetti anche piuttostoingombranti (fra gli optional è disponibilel’apertura a doppio battente).Più abbondanti, rispetto alla prima serie, ledimensioni del corpo vettura allineate aquelle dei principali concorrenti, con unalunghezza di 4,39 metri e una larghezza di1,83. Nella vista laterale, in evidenza le porteposteriori scorrevoli, di grande praticità perl’ingresso dei passeggeri, ormai utilizzate sumolte monovolume e non più prerogativaesclusiva dei furgoni. I generosi passaruotabombati attenuano un po’ l’effetto delnotevole sviluppo in altezza del veicolo (1,85metri), mentre a richiesta sono disponibili lebarre portabagagli sul tetto.Nessun problema per la visibilità in marcia,favorita dall’assetto rialzato, dalle abbondantisuperfici vetrate e dai montanti noninvadenti. Abbastanza facile anche percepiregli ingombri in manovra e non mancano, fragli accessori a pagamento, i sensori diparcheggio. INTERNI>>> NON TROPPOINGOMBRANTE ALL’ESTERNO, IL DOBLÒSFRUTTA AL MEGLIO GLI SPAZI INTERNIDISPONIBILI. La piattaforma di base, derivatadalla Punto Evo, mette a disposizione unpasso maggiorato di 25 centimetri (si arriva a2,75 metri) rispetto alla compatta Fiat equindi misure generose per ospitare ingrande comodità cinque passeggeri.Purtroppo, sulle versioni bi-fuel NaturalPower non è possibile ottenere laconfigurazione a sette posti prevista per lealtre, ma si viaggia comunque in un abitacoloda fare invidia a monovolume anche dalledimensioni più ampie del corpo vettura. Intema di allestimenti, inoltre, il Doblò secondagenerazione segna una evidente discontinuitàcon il modello precedente per quantoriguarda qualità dei materiali impiegati ecura nelle finiture e nel montaggio dellecomponenti. Certo, non siamo all’altezza diun’auto premium (le plastiche sono rigide e itessuti badano più che altro alla praticità),ma il design accurato e l’attenzione aiparticolari sottolineano lo sforzo deiprogettisti per offrire un ambiente accoglientesimile a quello di una normale auto di mediacategoria.
In alto, un particolare del bracciolo sullo sportello che contiene la maniglia e icomandi dei quattro finestrini elettrici. Qui sopra, l’Eco-Drive che consente diregistrare su una chiavetta USB un report del proprio stile di guida al fine dimigliorarlo, rendendolo più virtuoso e “risparmioso”.
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Fiat Doblò 1.4 T-Jet Metano
IL DESIGN ACCURATO E L’ATTENZIONE AI PARTICOLARISOTTOLINEANO LO SFORZO DEI
PROGETTISTI PER OFFRIRE UN AMBIENTE ACCOGLIENTE
SIMILE A QUELLO DI UNA NORMALEAUTO DI MEDIA CATEGORIA
TEST Fiat Doblò 1.4 T-Jet Metano
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Fiat Doblò 1.4 T-Jet Metano
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In posizione rialzata, ma non proprio dafurgone, l’assetto di guida, comodo e conbuone possibilità di regolazione. Benposizionati i comandi fondamentali, con levadel cambio a portata di mano, mentre lastrumentazione, dal disegno tradizionale esoddisfacente nella dotazione, non è sempreben visibile. Eccezionali le potenzialità dicarico, paragonabili a quelle delle varianticommerciali, con una capacità minimadisponibile che già sfiora gli 800 litri, persuperare addirittura i 3.000 con il sedileposteriore (frazionato) completamenteribaltato. Il vano, inoltre, è piatto e rifinitodiscretamente nonché perfettamenteaccessibile. La sistemazione delle bomboledel metano non ha creato problemiparticolari, ma manca la ruota di scorta.Quanto ad accessori, il Doblò Emotin offre diserie tutto l’essenziale e qualcosa di più: seiairbag, climatizzatore automatico, stereo,volante regolabile, numerosi vani ripostiglioe, a richiesta, non mancano cruise-control enavigatore satellitare Tom Tom da montaresulla plancia con uno speciale supportoestraibile.MECCANICA>>> PARTENDO DA UNA BASETECNICA ASSAI EFFICACE DAL PUNTO DIVISTA DINAMICO, COME QUELLA DELLAPUNTO EVO, IL DOBLÒ SI DIFFERENZIA PERÒPER ALCUNE SOLUZIONI PIÙ SOFISTICATERISPETTO ALLA COMPATTA FIAT. Come, adesempio, lo schema delle sospensioniposteriori: in questo caso le raffinate a braccimultipli invece delle più semplici a ruoteinterconnesse. Prerogativa che contribuisce inmodo determinante a conciliare comfort eprecisione di guida.Anche lo sterzo, a cremagliera con
Bursa Il Doblò, fin dalla primagenerazione nata nel 2000,viene costruito nellostabilimento della Tofas diBursa, in Turchia, frutto di unaccordo datato 1968 tra la Fiate un’importante holdingindustriale locale. La produzione degliimpianti, che ormai ha superato i 3 milioni diveicoli, riguarda anche altri modelli delGruppo italiano, come il multispazio compattoQubo e la Linea, la berlina destinata ai mercatiemergenti. Bursa, struttura moderna efunzionale, che impiega 7mila persone, è frale più importanti sul piano internazionale perFiat. Ha raggiunto una capacità produttivaintorno alle 400 mila unità all’anno. Di recente,è stato siglato anche un accordo con Opelper la nuova generazione del Combo dellamarca tedesca, imparentato con il Doblò.
TEST Fiat Doblò 1.4 T-Jet Metano
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IL COMPORTAMENTO SU STRADA DEL MULTISPAZIOFIAT È PARAGONABILE A QUELLO DI UNAMONOVOLUME O DI UNA STATION-WAGON. INFATTI, SI DESTREGGIA BENE SU OGNI TIPO DI TRACCIATO
Fiat Doblò 1.4 T-Jet Metano
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servoassistenza idraulica, non è in comunecon la Punto, mentre l’impianto frenante è deltipo misto con gli anteriori autoventilanti e faparte dell’equipaggiamento standard ilsistema di controllo elettronico della stabilità.Le versioni Natural Power T-Jet, conalimentazione mista benzina-metano,montano uno dei motori di nuovagenerazione del gruppo Fiat, una unità ditono sportivo che, non a caso, troviamo anchesu modelli di ben altra vocazione rispetto alDoblò: in versione bi-fuel GPL su Alfa RomeoMito e Lancia Delta e, soltanto a benzina,sulla neonata Alfa Romeo Giulietta. Si trattadi un quattro cilindri 1.400 a 16 valvole,accoppiato ad un cambio manuale a seimarce, di buona potenza (120 Cv a 5.000g/m), piuttosto elastico (dispone di unacoppia di 21 kgm a 2.000 g/m) e ben curatosotto il profilo dell’economia nei consumi edel contenimento delle emissioni inquinanti(134 g/km di CO2). Una scelta che permettedi non soffrire troppo del calo di prestazioniche normalmente il gas causa rispettoall’impiego della benzina. Di ridotta capacitàil serbatoio del carburante, appena 22 litri,ma il sistema misto consente un’autonomiacomplessiva più che sufficiente.IN MOVIMENTO>>> L’OBIETTIVO DEIPROGETTISTI ERA QUELLO DI RENDERE ILCOMPORTAMENTO SU STRADA DI QUESTOVEICOLO POLIVALENTE PARAGONABILE AQUELLO DI UNA MONOVOLUME O DI UNASTATION-WAGON. Obiettivo raggiunto,considerando l’equilibrio del Doblò nellevarie condizioni d’impiego. Le sospensioni,piuttosto morbide, favoriscono il comfort enon impediscono un po’ di rollio in curva, mail multispazio Fiat si destreggia molto benesui percorsi misti ed è assai maneggevole esicuro anche quando l’aderenza non èottimale. La stabilità è quella di una validanormale vettura e l’ESP è ben tarato perintervenire quando serve veramente. Perfino
Cargo Il Doblò commerciale èofferto in una gammavastissima di versioni per illavoro con la sigla Cargo. Tresono le configurazioni di base delle variantifurgone, con passo normale, lungo e a tettorialzato, mentre il doppio passo è disponibileanche per le versioni del pianale cabinato(con cabina singola o doppia) adatto agliallestimenti più vari da parte dei carrozzierispecializzati. Completano il quadro, i modelliCombinato, a cinque posti ma omologatiautocarro. Quattro i motori, fra i quali unbenzina 1.400 da 95 Cv con sistemastart&stop e il diesel 1.300 Multijet da 90 Cv.
TEST Fiat Doblò 1.4 T-Jet Metano
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sorprendente poi la precisione dello sterzo,quasi d’intonazione sportiva.Silenzioso e fluido il quattro cilindri turbonon si nega una discreta vivacità, soprattuttoquando marcia a benzina: la velocità massimasupera i 170 km/h e per passare da 0 a 100km/h bastano poco più di 12 secondi. Nonmale anche la ripresa in sesta, con un tempoda 60 a 100 km/h in 16,4 secondi, e si puòviaggiare tranquillamente sfruttando irapporti superiori. Il cambio, d’altra parte, èpiacevole negli innesti che però sonopiuttosto lunghi. Passando all’alimentazionea metano, grazie alla potenza del turbo il calodelle prestazioni non è rilevante: si perde
qualcosa nello spunto, ma stiamo parlando divalori non molto significativi.Buona l’efficienza dell’impianto frenante, conpedale non sempre ben modulabile ma conspazi di arresto nella norma per il tipo diveicolo considerando un peso che, nell’uso,sfiora i 1.700 kg. Passando ai consumi, evalutando un utilizzo prevalentemente delgas (che costa poco), i risparmi possonoessere consistenti: tradotto in l/100 km, ilmetano consente percorrenze medie vicine ai20 km/l e quindi l’autonomia potenzialeofferta dalle bombole si aggira intorno ai 300km (utilizzando la benzina se ne aggiungonopiù o meno altrettanti).
CONSUMI DICHIARATI METANO
Consumo Urbano 6,5 kg/100 km (15,4 km/kg)Consumo Extraurbano 4,0 kg/100 km (25 km/kg)Consumo combinato 4,9 kg/100 km (20,4 km/kg)Emissione di CO2 134 g/km
CONSUMI EFFETTIVI METANO
Consumo Urbano 7,9 kg/100 km (12,7 km/kg)Consumo Extraurbano 4,9 kg/100 km (20,4 km/kg)Consumo combinato 6,0 kg/100 km (16,7 km/kg)
CONSUMI DICHIARATI BENZINA
Consumo Urbano 9,7 l/100 km (10,3 km/l)Consumo Extraurbano 6,1 l/100 km (16,4 km/l)Consumo combinato 7,4 l/100 km (13,5 km/l)Emissione di CO2 173 g/km
CONSUMI EFFETTIVI BENZINA
Consumo Urbano 10,9 l/100 km (9,2 km/l)Consumo Extraurbano 7,3 l/100 km (13,7 km/l)Consumo combinato 8,6 l/100 km (11,6 km/l)
Lo sportellino delbocchettone delserbatoio per labenzina cela anchel’attacco per ilrifornimento delmetano.
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● Spazio in abbondanza per 5 persone e vano di carico dallacapacità eccezionale ● Comportamento su strada da vettura
● Manca la ruota di scorta ● Rollio in curva un po’ accentuato● Prezzo elevato nelle versioni meglio equipaggiate
Fiat Doblò 1.4 T-Jet Metano
100 m
200 m
400 m
1000 m
7.8 79,111.9 98,618.7 121,034.4 148,6
Tempo(sec.)
Tempo(sec.)
Vel.uscita(km/h)
0-60 km/h
0-100 km/h
0-120 km/h
0-140 km/h
5.212.418.926.7
ACCELERAZIONE
A
A
Peso a vuoto dichiarato 1.540 kg
134 grammi di CO2per chilometro
Consumo combinato 4,9 kg/100 km
100 200 30050
50-0 km/h
100-0 km/h
130-0 km/h
1.5 9,82.9 41,1- -
Tempo(sec.)
Distanza(m)
60-100 km/h
80-120 km/h
8.810.5
Tempo(sec.)
60-100 km/h
80-120 km/h
12.514.6
Tempo(sec.)
RIPRESA V
60-100 km/h
80-120 km/h
16.419.3
Tempo(sec.)
RIPRESA VI
369,8 kgPosteriore SX
374,6 kgPosteriore DX
471,0 kgAnteriore SX
442,2 kgAnteriore DX
B
C
D
E
F
G
● TEMPERATURA 12°C ● PRESSIONE ATMOSFERICA 978 mbar
143
Cv
136
129
122
115
108
101
94
87
80
73
66
59
52
45
38
3124
17
10
3
23022021020019018017016015014013012011010090807060
2900 3400 3900 4400 4900 5400 5900 6400
Nm
302010
4050
Peso a vuoto totale 1.657,6 kg
55,1% ant. 44,9% post.
RIPRESA IV
PESI
SCHEDA TECNICA RAPPORTI DEL CAMBIO
RILEVAMENTI A BENZINA RULLATA DI POTENZA
CONTRO
PRO
EMISSIONI DI CO2
RIVALI
FRENATA
100 m
200 m
400 m
1000 m
8.0 78,412.1 96,618.7 118,934.6 149,0
Tempo(sec.)
Tempo(sec.)
Vel.uscita(km/h)
0-60 km/h
0-100 km/h
0-120 km/h
0-140 km/h
9.712.819.126.9
ACCELERAZIONE
50-0 km/h
100-0 km/h
130-0 km/h
1.5 9,82.9 41,1- -
Tempo(sec.)
Distanza(m)
60-100 km/h
80-120 km/h
8.49.7
Tempo(sec.)
60-100 km/h
80-120 km/h
10.912.3
Tempo(sec.)
RIPRESA V
60-100 km/h
80-120 km/h
14.717.9
Tempo(sec.)
RIPRESA VI
RIPRESA IV
RILEVAMENTI A METANO
FRENATA
0 1000 2000 3000 50004000 6000 7000
km/hvelocità
g/m-1
250
200
150
100
50
0
243,25
207,99
167,18
88,09
125,72
44,91
RENAULT KANGOO>>> Tradizionali avversari sono ifrancesi Citroën Berlingo e Renault Kangoo, ma per lesue caratteristiche il Doblò può misurarsi quasi ad armipari anche con buona parte delle monovolume di fasciamedia che sono meno versatili.
PREZZI
CONCLUSIONI
Alternativa credibile a monovolume e station-wagon di fascia media, il Doblò siconferma con la seconda generazione un veicolo dal comportamento su stradaaffidabile e dalle buone economie anche nelle varianti bi-fuel. Le finiture non sonoeccezionali e i prezzi non proprio stracciati, ma la funzionalità è notevole.
MOTORE● Tipo 1.4 Turbo● 4 cilindri in linea● 4 valvole per cilindro● Cilindrata 1.368 cc● Alesaggio x corsa 72,0 x 84,0 mm● Rapporto di compressione 9,8:1● Potenza massima benzina88/120 (kW/Cv) a 5.000 giri/min● Coppia massima benzina206 (Nm) a 2.000 giri/min● Potenza massima Metano88/120 (kW/Cv) a 5.000 giri/min● Coppia massima Metano206 (Nm) a 2.000 giri/min● Alimentazione iniezione elettronicaMultipoint sequenziale fasata permetano e turbocompressoreTRASMISSIONE● Trazione anteriore● Cambio manuale a 6 marceSOSPENSIONI● Anteriori McPherson, barrastabilizzatrice● Posteriori ruote indipendenti,multilink, barra stabilizzatriceSTERZO● Tipo a cremagliera servo idraulico
RAGGIO DI STERZATA● Tra marciapiedi 5,60 mFRENI● Anteriori a disco ventilati (305 mm)● Posteriori a tamburo (254 mm)DIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ● Lunghezza totale 4.390 mm● Larghezza totale 1.832 mm● Altezza totale 1.849 mm● Passo 2.755 mm● Capacità bagagliaio (VDA) 790-3.200 litri● Peso in o.d.m. 1.615 kg● Capacità serbatoio benzina 22 litri● Capacità serbatoio Metano 16,1 kgCONSUMI METANO (BENZINA) ● Urbano 6,5 kg/100 km (9,7 l/100 km)● Extraurb. 4,0 kg/100 km (6,1 l/100 km)● Combinato 4,9 kg/100 km (7,4 l/100 km)● CO2 134 g/km (173 g/km)PRESTAZIONI METANO (BENZINA) ● Velocità massima 172 km/h (172 km/h)● Acceleraz. 0-100 km/h n.d. (12.3 s)RUOTE E PNEUMATICI● Cerchi in lega 6,0J x 16 pollici● Pneumatici 195/60 R 16
6.500
limitatore
6.500 g/m
LIMITATORE
000 g/m
REGIMEA 130 KM/H
IN V
6
RAPPORTI
Il Doblò nelle versioni familiari non può essere considerato più un commerciale,ma questo incide anche sui prezzi. La versione Emotion del test è ben dotata macosta 23.500 euro e, con qualche utile accessorio extra, raggiunge i 25.000 euro.
136,5 Cv5.549 g/m
135,6 Cv5.021 g/m
POTENZAMAX.
212,4 Nm3.933 g/m
219,2 Nm3.591 g/m
COPPIAMAX.
99,78 Cv/l
99,12 Cv/l
POTENZARELATIVA
In azzurro i valori a benzina, in verde quelli a metano g/m-1
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TEST Peugeot 207 1.6 HDi 90 Cv Turbodiesel
Peugeot 207 1.6 Hdi 90 Cv Turbodiesel
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Testo Marcello Attolino Foto Igor Gentili
Sotto quota 100 Grazie al nuovo motore 1.600 HDi common rail da 90 cavalli, dotato di filtroantiparticolato e rivisto nella mappatura elettronica, questa versione della 207, attenta all'ambiente, è in grado di emettereappena 99 grammi di CO2 ogni 100 chilometri,uno dei migliori risultati tra le vetture presenti oggi in listino
TEST Peugeot 207 1.6 HDi 90 Cv Turbodiesel
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on l'obiettivo di scendere sotto il murodei 100 grammi di CO2 per 100 km, gli ingegneri della Peugeot hanno progettatola nuova 207 99g, la compatta del Leonepresentata a marzo al Salone di Ginevra, chepromette emissioni inquinanti da record econsumi estremamente bassi.
ESTERNI>>> A SEGUITO DEL RECENTERESTYLING, LA 207 HA GUADAGNATOPERSONALITÀ E AGGRESSIVITÀ. Il frontaledella 99g, che segue il nuovo family feeling diPeugeot introdotto con la 3008, ècaratterizzato dall’enorme mascherinaanteriore annegata nel paraurti, dai duealloggiamenti laterali dei fari fendinebbia dinuovo disegno e dalla presa d'aria ristilizzata.Le fiancate, inoltre, sono state ingentilitenell'aspetto grazie ai rinnovati listelli diprotezione laterali, in tinta con la carrozzeria,mentre i cerchi da 15 pollici ora sono dotati dicoperture in plastica dal disegno specifico. Sul lunotto posteriore è stato montato unalettone, grande e profilato, progettatoappositamente per questo modello. Cambia
C
Peugeot 207 1.6 Hdi 90 Cv Turbodiesel
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inoltre la forma dei fari, ora dall'aspetto piùmoderno e, caso più unico che raro in questacategoria, dotati di tecnologia a LED. Infine,citiamo la targhetta identificativa, con lascritta 99g presente sul portellone e sullefiancate, che rappresenta il vessillo di questaversione ecologica e ricorda, nello stessotempo, l'eccellente risultato ottenuto daPeugeot in fatto di tutela ambientale.INTERNI>>> GLI AGGIORNAMENTIAPPORTATI ALL’ABITACOLO, IN QUESTAVERSIONE, SI LIMITANO ALL'ADOZIONE DINUOVI RIVESTIMENTI CHE PRESENTANOFINITURE PIÙ CURATE. La strumentazione èdi tipo analogico, chiara e facilmenteleggibile, coadiuvata da un display digitalesituato al centro della plancia, che riporta le
In alto, lastrumentazione ditipo analogico èfacilmente leggibilegrazie ai fondinibianchi. Qui sopra,il display digitale,posto al centrodella plancia cheriporta pure leinformazioni delcomputer di bordosui consumi (medioe istantaneo).
TEST Peugeot 207 1.6 HDi 90 Cv Turbodiesel
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informazioni calcolate dal computer di bordo,tra queste quelle relative ai consumi (medio eistantaneo), ai chilometri percorsi eall'autonomia residua con il quantitativo dicarburante presente nel serbatoio. I comandidella climatizzazione, inoltre, sono piùmoderni ed ergonomici. La posizione diguida, rialzata e comoda, permette diaffrontare lunghi viaggi senza che il guidatoresi affatichi e, in aggiunta, i passeggeriposteriori beneficiano di un discreto spazio,sia in altezza sia longitudinalmente,nonostante le dimensioni compatte del corpovettura. Come unici "nei" segnaliamol'assenza dei vetri elettrici posteriori e lamancanza dell'illuminazione del vanoportaoggetti anteriore.
La ricetta per i 99g. La 207 99g è in grado di scendere sotto la sogliadei 100 grammi di CO2 prodotti grazie ad alcuni mirati accorgimenticome l'assetto ribassato di 5 mm e l'aerodinamica affinata a tal punto daraggiungere un Cx di 0,274. Questo valore è stato ottenuto con l'adozione di pneumatici Mi-chelin da 15” (185/65 R15) a bassa resistenza di rotolamento, copricerchi dal disegno specifico, presed'aria “limitate” e alettone posteriore, studiato appositamente per questa versione. Inoltre è stato adottatoun paraspruzzi flessibile specifico nella zona anteriore, con bordi laterali più avvolgenti per migliorare l’aero-dinamica e sono state aggiunte alcune paratie sotto il pianale su entrambi i lati dell’impianto di scarico enella zona del serbatoio del carburante, per agevolare l'estrazione dell'aria dal sottoscocca. Il propulsore
1.6 HDi da 90 Cv, per abbattere le emissioniinquinanti, è stato dotato di una centralinaelettronica dal software specifico che gestisceanche lo scambiatore EGR per il raffredda-mento dei gas di scarico rimessi in circolo.Pure il cambio manuale dai rapporti allungati,studiati appositamente per sfruttare al megliol'erogazione della coppia del propulsore, con-tribuisce a limitare i consumi di carburante,che si attestano mediamente attorno ai 4,3l/100 km.
Peugeot 207 1.6 Hdi 90 Cv Turbodiesel
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MECCANICA>>> LA PEUGEOT 207,CONSIDERATA LA MATURITÀ DEL PROGETTO,HA UNA MECCANICA AFFIDABILE EDESTREMAMENTE COLLAUDATA. Nellaversione 99g, in particolare, sono state rivistele sospensioni, ribassate di 5 mm per favorirel'aerodinamica e, tramite un softwarespecifico della centralina motore, è stataottimizzata l'erogazione del 1.6 HDi da 90 Cv,al fine di rinvigorire la coppia ai regimi piùbassi. L'impianto frenante è di tipo misto, condischi autoventilati anteriori e tamburiposteriori. Come tradizione da parte dellaCasa francese, gli equipaggiamenti disicurezza sono estremamente completi: sonodi serie gli airbag guidatore, passeggero elaterali, l'ABS con ripartitore elettronico e
assistenza alla frenata di emergenza, e ilsistema ESP, disinseribile tramite il pulsanteposto sulla consolle centrale, entro la sogliadei 50 km/h. IN MOVIMENTO>>> ALLAGUIDA DI QUESTA PARTICOLARE VERSIONEDELLA 207 SI RIMANE AFFASCINATI DALCOMFORT DI MARCIA E DALLA SILENZIOSITÀCHE REGNA ALL'INTERNO DELL'ABITACOLO.La totale assenza di vibrazioni, scricchiolii orumori fastidiosi, nonché la capacità difiltrare le asperità stradali da parte degli
ammortizzatori, regala agli occupanti unapiacevole sensazione di qualità e relax, degnadi una vettura di categoria superiore. I rapporti lunghi del cambio, inoltre,consentono di viaggiare ad andaturesostenute pur con regimi di rotazione delpropulsore contenuti, mantenendo semprebassa la voce del 4 cilindri common rail. Ciò assicura anche consumi da record in ognicondizione di utilizzo: in città siamo riusciti amantenerci sui 20 km/litro, mentre nei
COMFORT DI MARCIA E SILENZIOSITÀ NELL’ABITACOLO SONOI SEGNALI DELL’ELEVATA QUALITÀ COSTRUTTIVA DI QUESTAVETTURA, CHE NON PRESENTA VIBRAZIONI O SCRICCHIOLIIPUR AVENDO PERCORSO MIGLIAIA E MIGLIAIA DI CHILOMETRI
TEST Peugeot 207 1.6 HDi 90 Cv Turbodiesel
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CONSUMI DICHIARATI
Consumo Urbano 4,9 l/100 km (20,4 km/l)Consumo Extraurbano 3,2 l/100 km (31,3 km/l)Consumo combinato 3,8 l/100 km (26,3 km/l)Emissione di CO2 99 g/km
CONSUMI EFFETTIVI
Consumo Urbano 5,1 l/100 km (19,6 km/l)Consumo Extraurbano 3,9 l/100 km (25,6 km/l)Consumo combinato 4,3 l/100 km (23,3 km/l)
percorsi extraurbani, con una guidaparticolarmente attenta e un piede veramenteleggero, abbiamo coperto ben 30 km con unlitro di gasolio! Nonostante la rapportaturavotata al massimo contenimento di emissionie consumi, la 207 99g resta comunque unavettura sufficientemente brillante, potendocontare sull'ottima coppia del propulsore.
Quest'ultimo infatti spinge bene già da pocopiù di 1.500 giri e si mantiene vigoroso fino acirca 4.000 giri, consentendo così un ampiorange di utilizzo. La tenuta di strada è buonae la frenata potente e reattiva, anche se inparticolari condizioni di stress, abbiamonotato un leggero affaticamento da partedell'impianto.
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● Consumi irrisori ● Comfort di marcia ● Emissioni inquinanti ridottissime
● Dotazione di accessori povera ● Frenata migliorabile ● Cassetto portaoggetti anteriore privo di illuminazione
Peugeot 207 1.6 Hdi 90 Cv Turbodiesel
100 m
200 m
400 m
1000 m
7.6 79,011.8 101,518.2 125,833.4 156,1
Tempo(sec.)
Tempo(sec.)
Vel.uscita(km/h)
0-60 km/h
0-100 km/h
0-120 km/h
0-140 km/h
5.011.616.523.8
ACCELERAZIONE
A
A
Peso a vuoto dichiarato 1.129 kg
99 grammi di CO2per chilometro
Consumo combinato 3,8 l/100 km
100 200 30050
50-0 km/h
100-0 km/h
130-0 km/h
1.8 10,43.3 42,3- -
Tempo(sec.)
Distanza(m)
60-100 km/h
80-120 km/h
7.49.0
Tempo(sec.)
60-100 km/h
80-120 km/h
11.012.5
Tempo(sec.)
RIPRESA IV
60-100 km/h
80-120 km/h
15.214.6
Tempo(sec.)
RIPRESA V
218,6 kgPosteriore SX
217,0 kgPosteriore DX
386,8 kgAnteriore SX
382,4 kgAnteriore DX
B
C
D
E
F
G
● TEMPERATURA 12°C ● PRESSIONE ATMOSFERICA 977 mbar
91
Cv
86
81
76
71
66
61
56
51
46
41
36
31
26
21
16
116
1
209
199
189
179
169
159
149
139
129
119
109
99
89
79
69
59
49
39
1800 2200 2600 3000 3400 3800 4200 4600 5000
Nm
g/m-1
9
19
29
Peso a vuoto totale 1.204,8 kg
63,84% ant. 36,16% post.
RIPRESA III
PESI
SCHEDA TECNICA RAPPORTI DEL CAMBIO
RILEVAMENTI A DIESEL RULLATA DI POTENZA
CONTRO
PRO
EMISSIONI DI CO2
RIVALI
FRENATA
0 1000 2000 3000 4000 5000
km/hvelocità
g/m-1
250
200
150
100
50
0
231,78
182,11
131,87
81,80
44,34
SEAT IBIZA>>> Oltre alla Seat Ibiza Ecomotive è laVolkswagen Polo Bluemotion la più agguerrita rivaledella 99g, grazie al piccolo 1.2 TDI che promette unaproduzione di soli 87 g di CO2 e percorrenze medie dioltre 30 km/litro, ed è commercializzata al prezzo di16.475 euro.
PREZZI
CONCLUSIONI
La 207 si è rivelata un'auto versatile e piacevole in ogni condizione, non certo unprototipo prodotto con l’obiettivo di stabilire un record in particolari condizionid’uso; infatti rappresenta una reale alternativa alle auto a GPL e metano.
87,0 Cv4.189 g/m
POTENZAMAX.
199,3 Nm2.084 g/m
COPPIAMAX.
55,77 Cv/l
POTENZARELATIVA
MOTORE● Tipo 1.6 16V turbodiesel● 4 cilindri in linea● 4 valvole per cilindro● Cilindrata 1.560 cc● Alesaggio x corsa 75,0 x 88,3 mm● Rapporto di compressione 18:1● Potenza massima66/90 (kW/Cv) a 4.000 giri/min● Coppia massima215 (Nm) a 1.750 giri/min● Alimentazione iniezione diretta conturbocompressoreTRASMISSIONE● Trazione anteriore● Cambio manuale a cinque rapportiSOSPENSIONI● Anteriori pseudo McPherson● Posteriori traversa deformabileSTERZO● Tipo a cremagliera elettroassistitoRAGGIO DI STERZATA● Tra marciapiedi 5,30 m
FRENI● Anteriori a disco ventilati (283 mm)● Posteriori a disco (249 mm)DIMENSIONI, PESI, CAPACITÀ● Lunghezza totale 4.045 mm● Larghezza totale 1.750 mm● Altezza totale 1.472 mm● Passo 2.540 mm● Capacità bagagliaio (VDA) 270-923litri● Peso in o.d.m. 1.204 kg● Capacità serbatoio carburante 50 litriCONSUMI● Urbano 4,9 l/100 km● Extraurbano 3,2 l/100 km● Combinato 3,8 l/100 km● CO2 99 g/kmPRESTAZIONI● Velocità massima 185 km/h● Accelerazione 0-100 km/h 11.7 sRUOTE E PNEUMATICI● Cerchi in lamiera 6,0J x 15 pollici ● Pneumatici 185/65 R 15
4500
limitatore
4.500 g/m
LIMITATORE
2.480 g/m
REGIMEA 130 KM/H
IN V
5
RAPPORTI
La 207 HDi 99g è disponibile nelle versioni 3 e 5 porte a partire da 17.375 euro.Un prezzo che possiamo definire appetibile, considerando l'economia nell'usoquotidiano dell’utilitaria francese.
CRASH TEST
Il cruscotto presenta alcuni elementi che potrebbero presentare un rischio potenziale per ilginocchio e il femore sul lato del guidatore. L'airbag passeggero può essere disattivato perospitare sul sedile anteriore i seggiolini per bambini. Ottima la protezione per i pedoni.
Punti
19
Punti
37
Punti
35
ADULTI
BAMBINI
PEDONI
EVOLUZIONE DELLA SPECIE Mercedes TecDay
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Mercedes TecDay
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Sprint elettrico alla tedesca
La mobilità elettrica sembra ormai essere l'obiettivonumero uno per molti costruttori. Quasi tutti hannonel cassetto prototipi e progetti per viaggiare ademissioni zero, o pressapoco. Il Gruppo Daimler,però, è il primo a poter affrontare dal 2012 il mercatocon un'intera gamma a propulsione elettrica
di Marina Terpolilli
Sono ben cinque i modelliche la Mercedes ha potutoschierare a Valencia inSpagna, per un testinternazionale, in anteprima
assoluta, riservato ad un manipolo digiornalisti della stampa specializzata. Oltrealla Smart ED Electric Drive, che stadiventando familiare anche per le nostrestrade, abbiamo avuto la possibilità ditestare i diversi modelli che coprono tutte leesigenze di mobilità.La Smart, la più piccola del lotto, ormai è a
fine sperimentazione ed è pronta per ildebutto nelle concessionarie nel corso delprossimo anno equipaggiata però con lenuove batterie agli ioni di litio, prodotte incasa, tramite la joint venture con EvonikIndustries. La Classe A E-Cell già da ottobre èfabbricata in piccola serie nello stabilimentodi Rastatt, al ritmo di 500 unità al giorno,che saranno affidate a clienti selezionati indiversi Paesi europei tra i quali Germania,Francia, e Paesi Bassi. Ed è pronta anche laClasse B F-Cell che va oltre
EVOLUZIONE DELLA SPECIE Mercedes TecDay
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l'elettrificazione, e come evidenzia la letteraF del nome, alimentata tramite fuel cell adidrogeno. A questi modelli se ne aggiungonoaltri due che, per così dire, possono essereconsiderati agli antipodi: il veicolocommerciale Vito E-Cell e la supersportivaSLS E-Cell, elettrici puri dalle grandiprestazioni: il primo per la capacità ditrasporto, la seconda per la sportivitàd'eccellenza.Il passato di Mercedes nell'automotive ha
radici profonde, come ricorda ThomasWeber, membro del Board di Daimler AG eresponsabile dell'R&D: “Nei nostri 125 annidi storia abbiamo raccolto numeroseesperienze nel campo dei veicoli elettrici, sia abatteria sia con pile a combustibile”.Il Gruppo tedesco al quale appartiene ilbrand Mecedes, infatti, ha presentato ben80.000 domande di brevetto in questo arcodi tempo, contribuendo così più di ogni altraCasa automobilistica al progresso sostenibile
SLS E-cell, l'ultima frontiera dell'elettrico Quattro potenti motori elettricisistemati nelle ruote, che erogano complessivamente 392 kW (525 Cv) esviluppano una coppia massima di 880 Nm, con un'accelerazione da 0 a 100km/h in 4.0 secondi -valori comparabili con quelli dell SLS AMG con motoretermico V8- sono l'ultima frontiera della trazione elettrica che debutta sullasupersportiva tedesca, che grazie a questa configurazione vanta una trazione 4x4.I quattro motori elettrici raggiungono un regime massimo di 12.000 giri/min e, collocati in corrispondenza di ogni singologruppo ruota, hanno consentito di ridurre notevolmente le masse non sospese rispetto ad uno schema con motorielettrici posizionati direttamente sul mozzo ruota. I motori sono alimentati da una batteria agli ioni di litio raffreddata aliquido realizzata con una struttura modulare costituita da 324 celle polimeriche agli ioni di litio. Può accumulare energiapari a 48 kWh e con una capacità di 40 Ah. Grazie ad uno specifico sistema di recupero in fase di frenata, la batteria da400 Volt si ricarica durante la marcia. Rispetto alla SLS di serie con motore AMG V8, che dispone anteriormente di unasse a doppio braccio trasversale, la nuova SLS E-Cell presenta un assale multilink con montanti telescopici push rod,per lasciare spazio ai quattro motori elettrici che forniscono la trazione anche alle ruote anteriori. Caratterizzata come laversione con motore termico dalla tipica carrozzeria con porte ad "Ali di gabbiano", la SLS E-Cell accelera da zero a 100km/h in 4.0 secondi, sostanzialmente al pari della SLS AMG con motore a combustione interna V8, che eroga unapotenza pari a 420 kW (571 Cv) e la fa accelerare da ferma a 100 km/h in soli 3.8 secondi.
La Mercedes SLSE-Cell è unasupersportiva ademissioni zero chea breve dovrebbepassare allaproduzione inpiccola serie. Fa parte dellastrategia “AMGPerformance 2015”che ha comeobiettivo lariduzione delconsumo dicarburante e delleemissioni nocivenei nuovi modelli.
Mercedes TecDay
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Il sistema E-Drive. La gammaelettrica di Mercedes si basa sulsistema modulare denominato E-Drive,che consente l’utilizzo degli stessicomponenti in maniera efficiente nellepiù diverse tipologie di veicoli.La Smart e la Classe A E-Cell condividono lo stessosistema: il pacco batterie da 36 kW, doppio rispetto alaSmart ED, permette alla Classe A E-Cell di accogliere unmotore elettrico sincrono a magneti permanenti sull'asseanteriore che eroga 70 kW (95 Cv) con una coppia di 290Nm capace di spingerla fino a 150 km/h, accelerando dada zero a 60 km/h in soli 5.5 secondi, con un'autonomiadi oltre 255 km. In Mercedes però guardano avanti: “Ilnostro obiettivo è quello di combinare ecologia e mobilitàelettrica, offrendo ai clienti il massimo dell'utilità e delpiacere di guida nell'uso quotidiano”. Gli spazi internisono gli stessi della Classe A tradizionale, pure ilbagagliaio va da 435 litri ad un massimo di 1.370 litriperché le batterie sono alloggiate nel pavimento asandwich. La trasmissione, l'elettronica di potenza e ilmotore elettrico, a loro volta, sono i componenticorrispondenti della Classe B F-CELL. E gli stessi sonoproposti con tarature differenti anche sul Vito E-Cell, checon il medesimo pacco batterie da 36 kW haun'autonomia di 130 km, mentre il motore è depotenziatoa 60 kW con una coppia di 280 Nm, e la velocitàmassima è autolimitata a 80 km/h.Nel lungo test di Valencia è emerso soprattutto unimmutato piacere di guida. Una volta seduti al volante, leelettriche sottoposte al nostro giudizio si sonocomportate in maniera eccellente; anzi, la maggiorecoppia resa disponibile dal propulsore elettrico, nonappena si sfiora l'acceleratore, rende ancora più brillanti imodelli elettrici, in rapporto con gli omologhi dotati dimotori a combustione. Anche l'assetto non sembraessere per nulla inficiato dalla presenza delle pur semprepesanti batterie, sebbene agli ioni di litio. Un altroinnegabile vantaggio dei veicoli elettrici, oltre ovviamentead avere emissioni locali nulle, è il minor costo dellamanutenzione: il motore elettrico è costruito in modo piùsemplice, più robusto e richiede meno assistenza di unoa combustione. La temperatura di funzionamento, per
esempio, è molto bassa; quindi il riscaldamento delmotore non è necessario. Ecco perché un motoreelettrico è la soluzione più efficace per la guida a brevedistanza con molte partenze a freddo. Inoltre il motoreelettrico non ha parti che si consumano, come cinghiedentate o candele. E nessun lubrificante è necessario. Danon sottovalutare poi la maggiore efficienza energetica inrapporto ad un motore a benzina o diesel. Nel furgoneVito E-Cell, ad esempio, i costi sono da quattro a settevolte inferiori a quelli di un Vito a gasolio. La regina dellagamma elettrica è la SLS E-Cell in questa fase ancora infase di prototipo, anche se per questa supersportiva èprevista a breve una produzione in piccola serie.
nel settore automotive, sebbene non sianosolo legate alla motricità ad emissioni zero.Anche l'elettromotore è nato almeno 30 anniprima di quello a combustione interna; losviluppo dell'auto elettrica attuale, inMercedes, viene datato a partire dal 1973: aquel tempo, la sperimentazione era rivolta aifurgoni, semplicemente perché le batterieerano troppo grandi e pesanti per unavettura passeggeri. Tuttavia allora erapossibile guidare il furgone con la Stella LE
306 alla velocità massima di 65 km/h, conun'autonomia di soli 70 chilometri. Di lavoro fino ad oggi, gli ingegneriMercedes ne hanno “macinato” tanto, con ilrisultato di avere due vetture come la SmartED e la Classe B F-Cell (dove per questa èdisponibile l'idrogeno) collaudate e perfetteper l’uso quotidiano. L'attenzione quindi èora rivolta alla Classe A E-Cell, unaberlina che sarà pronta per il debuttonel 2012.
Mercedes-Benz Classe A E-CELL
Presa di correnteInverter
Batterie agli ioni di litioMotore elettrico e cambioTrasmissione
Caricabatteriadi bordo
Smart ED Electric Drive Classe A E-Cell Classe B F-Cell Vito E-Cell
GREEN MOVING Carpooling
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Sì, viaggiare… in compagnia è“eco-conveniente”Autostrade per l’Italia sceglie il carpooling. Gli specialisti delleinfrastrutture per il trasporto su gomma puntano sull’auto in co-sharing per aiutare l’ambiente
di Manuela Valle
L’auto condivisa raccoglieconsensi. Autostrade per l’Italiamette a regime un sistema dicarpooling made in Italy chenon ha nulla da invidiare ai
servizi d’Oltralpe. Ne abbiamo discusso conMassimo Iossa, Responsabile Marketing eSviluppo Commerciale dell’azienda italiana.
Perché Autostrade sceglie dipromuovere l’auto condivisa? In fondo si tratta di diminuiresensibilmente il proprio giro d’affari…L’idea di promuovere il carpooling nasce inun’ottica di grande attenzione alle tematichedi sostenibilità ambientale per rispondereinizialmente ad un’esigenza locale dell’areanord di Milano di riduzione dell’inquinamentoe di miglioramento della fluiditàdell’Autostrada dei Laghi (A8-A9), interessataad oggi dall’esecuzione di lavori diampliamento a 3 e 5 corsie.Di recente, inoltre, con il lancio dell’iniziativaCarpooling Eventi, Autostrade per l’Italia sirivolge agli appassionati dei grandi eventiconsentendo loro di trovare compagni di
Massimo Iossa,ResponsabileMarketing eSviluppoCommercialeAutostrade perl’Italia.
viaggio per raggiungere il concerto o lapartita su tutto il territorio nazionale,risparmiando e inquinando di meno. Con questa iniziativa di mobilità sostenibileintendiamo, anche se a scapito dei nostriricavi, migliorare il servizio e creare valoresociale per i nostri clienti.
Qual è il primo fattore a limitare ladiffusione di questo sistema di trasporto?In Italia credo che ci siano resistenze di tipo“culturale” a limitare la pratica delcarpooling. Gli italiani sono sempre un po’restii nel condividere la propria auto con degli“sconosciuti”, nella maggioranza dei casiperché non si fidano e fanno fatica adadeguare le proprie abitudini a quelle di altri.
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GREEN MOVING Carpooling
Il carpooling potrebbe essereconsiderato alla stregua di un modernoautostop. Quali consigli/garanzie poteteoffrire agli utenti del servizio per viaggiarein sicurezza? Abbiamo progettato la nostra piattaforma webautostradecarpooling.it dedicando la massimaattenzione alle tematiche di tutela e sicurezzadegli utenti. In particolare, il sito prevede unaprocedura di registrazione che richiede unaserie di dati personali (nome, cognome, data dinascita, sesso, città di residenza) non visibiliagli altri utenti nel rispetto della privacy. Il sistema tiene traccia, inoltre, di ognioperazione compiuta dai membri dellacommunity navigando la piattaforma compresii messaggi scambiati per consentirel'organizzazione del viaggio. Sono poidisponibili nella sezione “Consigli utili” del sitouna serie di raccomandazioni utili allasicurezza, condivise con la Polizia Postale. Ariguardo, ad oggi non abbiamo riscontratonessun avvenimento che abbia compromesso lasicurezza dei nostri utenti.
I dati della sperimentazione sonosenza dubbio incoraggianti. Quali sono leprevisioni per i prossimi anni? Crede chel’Italia sia pronta ad usufruire con
soddisfazione di questo sistema tanto daconsentire a chi offre il servizio di ottenererisultati ancora più promettenti?A poco più di un anno dal lancio la piattaformainternet autostradecarpooling.it è diventata laPrima Piattaforma Internet di carpoolingd’Italia, e i numeri ne danno prova: circa 2.500pendolari viaggiano condividendo l’auto sulleautostrade A8 e A9, circa 500mila personehanno navigato sul sito dedicato, circa 5.000 sisono registrate al sito internet dove sonodisponibili oltre 2.000 viaggi nelle sezioni“cerco e offro passaggio”. Le previsioni per ilfuturo sono positive, ma per far crescere ilfenomeno carpooling in Italia è necessario cheIstituzioni Pubbliche e Aziende Privatepromuovano e facciano conoscere, attraverso ipropri Mobility Manager, questo nuovo modo diviaggiare incentivando i propri cittadini e ipropri dipendenti all’utilizzo condivisodell’automobile.
Nei Paesi nei quali l’auto condivisa èormai diventato un sistema dispostamento facile e vantaggioso, leIstituzioni hanno tentato di contribuirealle diverse iniziative con infrastrutture efacilitazioni dedicate a questo servizio. Inche modo l’amministrazione pubblica
italiana può favorire in modo evidente losviluppo del car pooling?È importante che le Amministrazioni Pubblicheincentivino la pratica del carpooling, offrendovantaggi concreti ai propri cittadiniconsentendo loro di aumentare il risparmio erendendo gli spostamenti ancora più semplicied efficaci. A titolo di esempio: parcheggiriservati, buoni carburante, agevolazioni perchi trasforma l’auto a GPL o metano o acquistaveicoli elettrici.
Negli ultimi anni il co-sharing di idee,informazioni e prodotti di ogni genere,dagli abiti alle case, è diventato unfenomeno di tendenza. In questo contestoil carpooling si inserisce come l’ennesimae utile trovata per ottenere un sensibilevantaggio attraverso la condivisione.Come pensate di implementare il servizio?Quali novità saranno introdotte perconsentire agli utenti una fruizione delservizio ancora più tecnologica? Al momento pensiamo a sviluppare econsolidare la nostra piattaforma internet,valutando di estenderne la portata a tutto ilterritorio nazionale. In futuro si potrà pensarea delle modalità dinamiche di creazione degliequipaggi, ad esempio, attraverso i cellulari.
LE PREVISIONI PER IL FUTURO SONO POSITIVE, MA PER FAR CRESCEREIL FENOMENO CARPOOLING IN ITALIA È NECESSARIO CHE LEISTITUZIONI E LE AZIENDE PRIVATE LO PROMUOVANO E LO FACCIANOCONOSCERE, ANCHE ATTRAVERSO I PROPRI MOBILITY MANAGER
A lato, in evidenzala pista riservata alcarpooling, dovel’auto “condivisa”ottiene uno scontosul pedaggio. Qui in basso, uncartello che indicail parcheggioriservato allevetture utilizzateda più persone.
ecolifestyle
IL CAR SHARING SPAGNOLO PARLA ITALIANO GPL: ENERGIA SICURA LE CASE EFFICIENTI
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di Manuela Valle
ecomobilità
Anche Zapatero sceglie l’autocondivisa e, per sottolineare il proprioimpegno per l’ambiente, opta per unparco auto ad emissioni zero. E così, per laprima volta, il Car sharing sbarca a Sagunto,cittadina spagnola nei pressi di Valencia, edebutta in elettrico, segnando un passoavanti rispetto ai vicini europei.
L’Italia, dove di auto condivisa si parla dal2001, non resta a guardare ma, anzi, fascuola e “presta” la sua tecnologia ai cuginiiberici. Il nuovo sistema di E-sharing (CarSharing con autoveicoli elettrici puri) aSagunto si appoggia, infatti, sullapiattaforma tecnologica fornita dallaitaliana TRS.
IL CAR SHARINGSPAGNOLOPARLA ITALIANOA Sagunto, in Spagna, il primo sistema di auto condivisa èelettrico e si basa su un software già adottato nel Belpaese
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Alcuni operazioni di Carsharing a Sagunto con lapiccola vettura elettrica Think:in alto la ricarica allariconsegna, qui sopra unavista del sito e la Think prontaa partire. Nella pagina a latogli speciali parcheggi dotati dicolonnine per la ricarica.
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La società si è occupata di gestire e innovarein chiave elettrica il software sviluppatosulla base delle esperienze maturateattraverso la fornitura a ICS (Italia Carsharing) dei sistemi attivi nelle dieci cittàdella Penisola dotate del servizio di autocondivisa. In Spagna il car sharingelettrico è stato inaugurato agennaio. Il merito dell’iniziativa va alMinistero delle Infrastrutture e deiTrasporti, all'IDEA (Istituto per ladiversificazione energetica e di risparmioEnergia), all’AVEN (Agencia ValencianaEnergia) e alla stessa città di Sagunto chehanno lavorato con unione di intenti con letre società private MOVUS, Avsa e GPower e
l'Università Politecnica di Valencia.E così, dopo due anni di sperimentazione, ilservizio è diventato realtà all’inizio del2011 con l’installazione delle prime duestazioni di ricarica di Sagunto, ognunacostituita da un garage con impiantofotovoltaico e da otto stalli con altrettantipunti di ricarica dei veicoli.Accedere al servizio è semplice: gli utentidevono iscriversi via web (www.esharing.es)dove è possibile prenotare l'auto elettrica,specificando data e orario di utilizzo. Perquanto riguarda il costo, si parte da unminimo di 15 minuti di utilizzo a un euro perun totale di soli 4 euro per un’ora dispostamenti in città.
ecomobilità
UN PROGRAMMAINTELLIGENTE PERECO -VEICOLI Il Car sharing elettriconecessita di prestazionidiverse rispetto ad unnormale sistema di autocondivisa. L’autonomia dipercorrenza limitata dei veicolielettrici e la carenza diinfrastrutture di ricaricarichiedono, infatti, diverse esostanziali migliorie al softwaredi utilizzo del servizio adottato inItalia. Il nuovo programmasviluppato da TRS, che gestisceil GPS e la scheda dicomunicazione, è in grado dimonitorare il veicolo e tutte lesue componenti, controllarne laposizione in tempo reale evalutare lo stato di carica dellabatteria in base a tutte levariabili che possono influiresull’autonomia del veicolo. Il software, dunque, tenendoconto di tutte le particolaritàdelle auto elettriche, gestisce ilservizio dalla prenotazione,mirata a fornire un’auto con lagiusta autonomia in base allecaratteristiche del viaggiospecificate dal cliente, fino altermine del servizio, con lamessa in carica del veicolo daparte dell’utente. In futuro il software avrà nuovecaratteristiche e sarà in grado ditrovare nelle vicinanze punti diricarica utili, aree di sosta liberee informare il conducente sullecondizioni del traffico cittadino.
THINK: L’AUTO CONDIVISA A ZERO EMISSIONISi chiama Think la piccola city car elettrica made in Norvegia eprotagonista del Car sharing di Sagunto. Con un’autonomia media di 180km e una velocità massima pari a 105 km/h, la quattro posti prodotta dallapioneristica Think Global ha un piccolo propulsore elettrico che eroga una potenzadi 40 cavalli. Le batterie agli ioni di litio, poste comodamente sotto i sedili anteriori,si ricaricano completamente in 10 ore collegandosi alla rete elettrica. La ricaricaveloce prevede, invece, un pieno di energia all’80% in soli 15 minuti. Della piccolacity car stupisce il pieno rispetto dell’ambiente: riciclabile al 95%, è ricoperta dipannelli in plastica non verniciati, pensati appositamente per il recupero.
di Chiara Tavazza
ecoenergia
Semplici regole che salvano la vita:nonostante l’utilizzo del GPL (gas dipetrolio liquefatto) sia molto diffuso nelnostro Paese, sono ancora molti gli incidentilegati al suo utilizzo “casalingo”. Il convegno “GPL, energia eccezionalee sicura” - che si è tenuto recentemente alSite di Roma - ha messo in evidenza i vantaggilegati a questo combustile ecologicosottolineando, al contempo, l’impegnonecessario per trasferire ai cittadini indicazionichiare circa l’utilizzo in totale sicurezza. Relatori principali dell’incontro sono stati irappresentanti del Corpo nazionale dei Vigilidel Fuoco, l’Assogasliquidi e il Cig (ComitatoItaliano Gas): la rodata collaborazione traquesti soggetti è stata negli ultimi anniimportantissima per promuovere ladiffusione di materiale sulla sicurezza. Lecause più frequenti di incidenti, così comeevidenziato dalla Banca Dati Incidenti,
rimangono connesse alla disattenzione daparte degli utenti e alla scarsa manutenzionedelle attrezzature a gas. I mezzi messi ingioco per sollecitare il pubblico su questoaspetto sono legati a strumenti dicomunicazione “importanti ed efficaci”,secondo la definizione del giornalista RaiAldo Forbice, moderatore dell’incontro. E proprio “Sicuro gas” è il nome delvideo studiato dal regista PaoloCarrino mostrato durante il convegno ereperibile su Youtube, in cui si sottolineano icomportamenti da seguire per un correttoutilizzo di questo combustibile presente incaldaie, fornelli e altri oggetti di uso comune;lo stesso regista ha ammesso di aver appresodurante la produzione semplici regole daseguire quotidianamente per un impiegosicuro del gas. Gli ospiti intervenuti alconvegno sono stati dunque concordi su unpunto: le norme esistenti e le conoscenze dei
GPL: ENERGIA SICURAPoche e semplici regole possono semplificare e rendere più sicuro l’uso di un gascome il GPL molto diffuso nel nostro Paese, non soltanto come carburante per le auto
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NO
SI
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cittadini devono necessariamente integrarsiper poter dar vita allo sfruttamento sicuro diquesto combustibile.
DALLE AUTOMOBILI ALLA NAUTICAIl GPL donerà un nuovo respiro anche aifiumi. Fino a qualche decennio fa, lasicurezza del GPL era un tasto dolente nelcampo delle autovetture: la paura che questemacchine potessero scoppiare e l’accessoimpedito ai parcheggi sotterranei ha reso alungo ostico il successo in questo settore.Oggi però gli incentivi statali degli anniscorsi e le migliorie apportate agli impianti dialimentazione hanno convinto gliautomobilisti: in 1.100.000 hanno infattiscelto di usufruire degli oltre 2.350distributori di GPL presenti su tutto ilterritorio italiano. L’alternativa offerta daquesto combustibile è contraddistintadall’essere ecologica ed economica: è
un carburante dal basso impattoambientale e dai costi ridotti, di facilelavorazione e subito disponibile, conlimitate emissioni di vapori diidrocarburi. Negli ultimi anni c’è statoquindi un eccezionale incremento del 150%delle immatricolazioni di automobili a GPL,legato agli ecoincentivi statali e delle Caseproduttrici. E oggi questo combustibile fa ilsuo ingresso nel mondo della nautica,aprendo così nuovi scenari e vantaggi afavore di mari e laghi.
ecoenergia
L’opinione di Stefano CiafaniResponsabile Scientifico diLegambienteIl recente rapporto dell’associazioneTrasport&Environment evidenzia il passoavanti compiuto nel 2009 dall’industriaautomobilistica europea verso gli obiettivi diriduzione delle emissioni medie di CO2 edenfatizza il virtuosismo dell’industria italiana,in particolare della FIAT. Crede che siapossibile una felice unione tra ambiente e
competitività del sistema industriale italiano?Incentivi e crisi economica (che ha favorito lo spostamento delladomanda verso auto di piccole dimensioni e di consumi ridotti)hanno dato un contributo alla riduzione delle emissioni di CO2 daparte dei produttori di auto. Fiat, secondo la classifica diTransport&Environment, si comporta in modo virtuoso puntandosu auto di piccola taglia, consumi ridotti e minori emissioni.Innovazione tecnologica, produzioni a basso impatto ambientalee basse emissioni rappresentano la strada da intraprendere perla ripresa dell'economia italiana, non solo nel settoredell'automobile. Nel successo italiano hanno pesato anche leimmatricolazioni di veicoli a gas, che a marzo di quest’annohanno raggiunto il picco storico del 31% sull’immatricolatototale, per poi calare nel mese di ottobre al 10%. È opportuno che le amministrazioni continuino a sostenereil mercato dei veicoli meno inquinanti?Beni e servizi a basso impatto ambientale devono esserepromossi e sostenuti anche attraverso incentivi finanziari e sgravifiscali. Il ruolo delle amministrazioni pubbliche non deve limitarsia promuovere mezzi meno inquinanti: deve abbracciare politiche
di mobilità sostenibile a larga scala che favoriscano il trasportopubblico locale, limitando l’uso dell’auto per migliorare la qualitàdell'aria. È necessaria anche la promozione e la diffusione dimezzi a GPL e metano, con vantaggi non solo ambientali maanche economici.Non trova che la corretta informazione sulle prestazioniambientali dei veicoli, così come richiesto dalle direttiveeuropee, possa essere stimolata anche attraverso leiniziative di promozione delle auto ecologiche?Studi a livello europeo dimostrano che oggi più della metà degliitaliani si dichiara sensibile all'impatto ambientale di ciò cheacquista. Le auto ecologiche hanno fatto da apripista spingendoin questa direzione, grazie alle numerose campagne dicomunicazione. Iniziative senz’altro utili: comunicare il tipo diimpatto ambientale dei veicoli in vendita è una componentefondamentale per le normative di settore, ma anche per un buonsuccesso sul mercato.Di fronte alle richieste di rilancio di una politica ambientalenel settore automotive viene posto l’ostacolo della scarsitàdi risorse pubbliche, ma al tempo stesso si rischia dipagare quasi due miliardi di euro di sanzioni per losforamento dei limiti sul PM10…Nonostante i ripetuti allarmi e le annuali segnalazionisull’emergenza polveri, il Governo non è riuscito ad agire inmaniera rapida ed efficace: ora pagheremo due volte, con i nostripolmoni e con il nostro portafoglio. La multa europea sarà bensuperiore al risparmio previsto dai tagli che non hanno permessodi mettere in campo politiche efficaci di prevenzione e riduzionedell’inquinamento. Investire per ridurre l’inquinamentoatmosferico rappresenta una buona politica di risparmioeconomico. Ma l'ostacolo deriva anche dalle resistenze delleCase automobilistiche che hanno più volte chiesto allentamentidegli obiettivi di emissioni di CO2 delle nuove auto.
di Federica Cingolani
ecoliving
sfruttata dagli edifici e a questi consumienergetici sono riconducibili il 28% delleemissioni nazionali di CO2. Il tema dell’efficienza energetica, in generale,finora è sembrata una questione minore,meno importante della crescita delle energierinnovabili e invece negli ultimi mesil’argomento ha preso una dimensione piùvasta ed è riapparso nell’agenda politica. Il fatto è che l’Italia, in piena crisi economica,sembra non farcela a mettere a punto unpiano credibile per il clima e l’energia,secondo le indicazioni europee del “20-20-20”. E la questione energetica e climatica,oltre ad essere il problema emergente delterzo millennio, costituisce un’opportunitàstraordinaria per la riqualificazione diimportanti settori produttivi e per laripresa dell’occupazione. Di questo si èparlato nel corso del Convegno “BentornataEfficienza energetica”, organizzatodall’Università Bocconi di Milano, dalla
A.A.A. CASA A BASSOCONSUMO VENDESI...
Confindustria e Fondazione per lo Sviluppo Sostenibilepropongono due Piani per l’efficienza energetica in modo daridurre i consumi energetici e contenere le emissioni di CO2
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Non solo vista panoramica o terrazza alivello, anche l’energia diventa unelemento di pregio di un immobile.Tra le caratteristiche che valorizzeranno unacasa ci sarà infatti anche il rendimentoenergetico, un indicatore che in futuro dovràessere sempre presente in ogni annuncio divendita o di locazione. Questa è una dellenovità della nuova direttiva sull’efficienzaenergetica degli edifici, che potrà essere utilea risollevare l’edilizia italiana, attualmente incrisi (94.000 posti di lavoro persi nel 2009),producendo nuovi investimenti e creandouna nuova occupazione stimata in 150.000nuovi occupati solo per interventi diefficienza energetica negli edifici scolastici enegli uffici. Gli edifici italiani in generalesoffrono di una grave inefficienza energetica.Il fabbisogno energetico medio degli edifici èdi 300 kWh/m2 l’anno, contro 200 inGermania e 60 in Svezia. Circa il 30%dell’energia finale consumata in Italia viene
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Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e daFedercasa, dove sono state esaminate dueproposte interessanti che prendono già daora l’iniziativa in assenza di un piano delGoverno al 2020. La prima è il nuovo Piano Straordinario perl’efficienza energetica, presentato daConfindustria; la seconda viene dallaFondazione per lo Sviluppo Sostenibile che,insieme ad associazioni di categoria e dellepiccole e medie imprese, ha presentato unpiano di efficienza energetica dedicatoesclusivamente all’edilizia.Il Piano di Confindustria si ponel’obiettivo di ridurre i consumienergetici di 9,8 milioni di tonnellateequivalenti di petrolio intervenendo suotto settori (trasporti, motori,illuminazione, edilizia, caldaie econdizionatori, pompe di calore,elettrodomestici, pompe di calore). Di fatto ilPiano confindustriale rappresenta untrampolino di lancio poderoso per la greeneconomy: esso prevede in dieci anni 130miliardi di euro di investimenti, 238 miliardidi nuova produzione industriale, 1.635.000nuovi occupati. Le spese per gli incentividovrebbero essere in parte bilanciate damaggiori entrate fiscali, e si arriverebbe a unrisparmio di 25,6 miliardi di bollettaenergetica nazionale.Secondo il piano della Fondazione per loSviluppo Sostenibile, che propone unapprofondimento sul tema dell’efficienzaenergetica nell’edilizia, è possibileraddoppiare gli interventi attualmenteeseguiti grazie all’incentivo del 55% (da250.000 alloggi all’anno a 500.000), masoprattutto reindirizzarli verso unamaggiore attenzione all’involucrodell’intero edificio, determinante per lariduzione dei consumi.L’obiettivo è ottenere entro il 2020 unrisparmio di 2.000.000 di tonnellateequivalenti di petrolio all’anno,un’occupazione pari a 69.000 addetti (oggi
con l’incentivo del 55% sono 53.200) e imaggiori investimenti richiesti dovrebberoessere supportati grazie all’attivazione di unFondo rotativo regionale per prestiti ainteresse zero. La Fondazione ha anchedimostrato, attraverso un esempio concreto,come sia vantaggioso, per chi abbia già decisodi impegnarsi con gli incentivi del 55% suinfissi e caldaia, estendere l’ interventosull’involucro esterno dell’ edificio. È stato preso come esempio unappartamento di 100 m2 a Reggio Emilia. Gli interventi su infissi e caldaia prevedonoun investimento di 12.600 euro e unrisparmio medio di 7 MWh; con una spesaaggiuntiva di 3.000 euro sull’involucroesterno con l’applicazione di un “cappotto”, siottiene un risparmio energetico di 70kWh/m2 l’anno che, aggiunto al risparmioottenuto con gli interventi su caldaia e infissi,fanno raggiungere all’ appartamento unrisparmio energetico di 114 KWh/m2 l’anno.
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IL BOOMDELL’EFFICIENZAI trasporti su gomma ei motori a bassiconsumi danno uncontributo all’efficienzaenergetica.Il Piano di Confindustriaprevede su questo capitolol’adeguamento, al 2020, delparco autovetture ai 130g/km di CO2, lo sviluppo diricerca e innovazione permotori a più bassi consumi eper i modelli ibridi,l’accelerazione del ricambiodel parco veicolareesistente, con una stimaglobale di risparmioenergetico pari a 2,5 Mtep.L’impatto economico dellemisure sarebbe positivo: 3,2mld nel periodo 2010-2020(come differenza frarisparmio della bollettaenergetica e costo evitatodelle emissioni di CO2, menole mancate imposte), conun’attivazione di investimentiper 55,3 mld e con 625 milanuovi occupati in dieci anni.Il Piano trascurerebbe lemisure di mobilità sostenibilequali la riduzione del trafficoprivato in città e l’aumentodel ricorso al trasporto suferro che potrebberoaumentare il risparmioenergetico nei trasporti.Sulfronte dei motori, secondo ilPiano, si può raggiungere ilrisparmio di 0,4 Mtep con ilRegolamento 640/2009,relativo all’introduzione dimotori ad alta efficienza.L’impatto delle misurepreviste sul sistemaeconomico nazionale neldecennio è positivo, con 1,7Mld di euro cumulati 2010-2020, un investimento di 3,7mld e 44 mila nuovi occupatiin dieci anni.
Trasporti 2,5 7,5Motori e inverter 0,4 1,9Illuminazione 1,6 7,6Edilizia 1,6 3,6Caldaie a cond. 1,1 2,6Pompe di calore 1,3 6,9Elettrodomestici 0,9 4,2UPS (gruppi stat. cont.) 0,1 0,4Cogenerazione 0,5 4,8TOTALE 9,9 39,4
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Qui sopra l'edificio del REC (RegionalEnvironmental Center) di Budapest primadell'ecoristrutturazione progettata dallostudio Architetture sostenibili di Palermocon il Politecnico di Milano e con ilfinanziamento del Ministero italianodell'Ambiente e dopo l’intervento (a lato).
RISULTATI AL 2020IL BILANCIOENERGETICO EAMBIENTALE DEL PIANOPROPOSTO DACONFINDUSTRIA
di Eleonora Saracino
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Possiamo ben dire che anche i premiOscar hanno un cuore, alle volte anche“verde”. È il caso di Sam Mendes, registainglese premio Oscar per l’indimenticabileAmerican Beauty, che ha scelto di dirigere lasua ultima fatica, American Life, seguendorigorosamente una lavorazioneecocompatibile. La produzione, infatti, si èimpegnata a girare secondo le regoleambientaliste che, sempre più, si stannotrasformando in buone e sane abitudinianche delle star hollywoodiane e dintorni.Il film è stato girato in tre stati, il Connecticut,l’Arizona e la Florida, e durante tutto ilperiodo delle riprese sono stati utilizzaticarburanti alternativi; il 49% dei rifiuti è statoriciclato e le emissioni di carbonio sono state
ridotte al minimo. Un set più che mai “green”del quale tutti gli scarti della lavorazione sonostati divisi in differenti categorie (bottigliette,scatolette, plastica e carta) per facilitare leoperazioni di riciclaggio. La realizzazione delfilm, dal primo all’ultimo giorno di riprese, siè svolta così nel pieno rispetto dell’ambiente eall’insegna del risparmio energetico.Un impegno che la produzione ha sostenutoosservando le norme della “Motion PictureAssociation of America’s Best Practices Guidefor Green Productions” anche grazie allaconsulenza di Green Media Solution. Dalpunto di vista squisitamente tecnico, il film diSam Mendes ha utilizzato una pellicola 3-Perf, contenente il 25% di agentichimici in meno e anche l’attività che si è
GREEN SCREENIl regista Sam Mendes ha deciso di girare “American Life” secondocriteri ecocompatibili: utilizzo di benzine alternative, riciclaggio deirifiuti e riduzione minima delle emissioni di carbonio. Ecco come,anche un film, può essere “verde”
SAM MENDESIl suo film AmericanBeauty (1999) ha vinto5 Premi Oscar nellecategorie: miglior film,migliore regia, miglioresceneggiaturaoriginale, migliorefotografia e migliorattore (Kevin Spacey). Mendes, inglese, classe1965, ha inoltre firmatopellicole come Era miopadre (2002), Jarhead(2005) e Revolutionary Road(2008). Ha fondato il DonmarWarehousa a Londra e lo hagestito dal 1992 al 2002;durante questo decennio hacurato produzioni diprestigio come, solo percitare alcuni titoli, Zoo diVetro, Prima Pagine, ZioVanja e la Dodicesima notte.Tra i suoi lavori per la RoyalShakespeare Companyricordiamo gli allestimenti diTroilo e Cressida,L’Alchimista, La tempesta e Riccardo III.
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svolta intorno al film ha rispettato le regoleecologiche. Per i costumi, per esempio, si èfatto ricorso a lavatrici e ad asciugatrici abasso consumo energetico; sono statiutilizzati il più possibile abiti d’epoca o presiin prestito; il comparto del suono ha usatobatterie ricaricabili e le foto di scena sonostate visionate e selezionate attraverso ilcomputer, evitando i provini stampati. In ogniStato dove sono state effettuate le riprese, laproduzione ha ridotto al minimo leemissioni di carbonio, favorendo ilprocesso di riciclaggio, mentre la maggiorparte delle roulotte e dei camion utilizzatisono stati riforniti da Biodiesel 5, unbiocombustibile ottenuto dal grasso riciclatoproveniente dai ristoranti del luogo.American Life, infatti, è stato il primo film adutilizzare questo particolare carburante per leriprese in esterni, anche grazie allo sforzodella produzione che è riuscita a procurarseloin ciascuno degli Stati dove si trovava. La produttrice esecutiva della pellicola, MariJoe Winkler-Ioffreda, ha fatto notare comealcune città, in America, abbiano il privilegiodi praticare le più avanzate politicheambientali. “È necessario parlare con la gente - haaffermato - per educarla e per realizzaremigliori programmi di riciclaggio. Se, peresempio, si spiega che il B5 non procura dannial motore o alla vettura e che è anche approvatodall’American Truching Association, irivenditori lo utilizzerebbero più volentieri, così
come abbiamo fatto noi che lo abbiamoimpiegato anche per i generatori”.Anche gli attori e la troupe si sono attenutialle regole ecologiche, utilizzando prodottinon dannosi per l’ambiente e seguendopratiche ecocompatibili anche nel quotidianocome mangiare cibo biologico locale eutilizzare borracce in alluminio chevenivano rifornite ogni giorno di acquadi rubinetto filtrata, in modo tale darisparmiare ben 10.000 bottigliette di plasticadestinate alle discariche. Inoltre il catering eil reparto delle pulizie si sono serviti diprodotti biodegradabili che sono stati poiriciclati per il compostaggio.“Girare con una troupe così leggera e agile - hacommentato il regista - significa anche non
perdere ore preziose ogni giorno per trovare unparcheggio adatto”.Anche le scenografie e gli arredi sono statidonati, al termine del lavoro, adorganizzazioni come “Build the Green” chehanno utilizzato tali materiali per altri film disuccessiva produzione.Il progetto “verde” di American Life è statopoi documentato nel dettaglio in un rapportopresentato al convegno, che si è tenuto a LosAngeles lo scorso dicembre, “Hollywood GoesGreen”, intitolato “American Life: A PilotStudy of Susteinable Film ProductionPractices” a dimostrazione di come un altromodo di fare cinema sia possibile. E speriamoche il film di Mendes sia l’inizio di una nuovaera cinematograficamente ecocompatibile.
ecolife
(THE WAY OF) AMERICAN LIFE Il film racconta la storia di Burt e Verona, una coppia sullatrentina in attesa del primo figlio. Al sesto mese digravidanza tutto sembra procedere a gonfie vele, maquando i due scoprono che gli eccentrici genitori di Burtstanno per traferirsi all’estero, le cose si complicano.Chi darà loro una mano con il nuovo arrivato? Alla ricerca di un luogo “ideale”dove crescere il figlio, Burt e Verona iniziano un viaggio che li porterà daPhoenix fino a Miami, passando per Tucson, il Winsconsin e Montreal. In ciascuno di questi posti incontreranno parenti ed amici ma, ben presto,scopriranno che dietro la parvenza di “normalità” di tutte le famiglie cheincontrano, in realtà si celano inquietudini profonde. American Life fotografa,con il tono leggero della commedia, uno spaccato di America (e non solo)contemporanea e, con intelligente ironia, ne mette a nudo le ipocrisie.
di Beatrice Campani foto Marco Badiani (flod.it)
ecotendenze
Cardato rigenerato CO2 neutral.Leggete e memorizzate questeastruse parole, perché ne sentireteparlare molto nei prossimi anni. Dietroquesta sigla c'è infatti un marchio, garantitodalla Camera di Commercio di Prato, cheproduce un nuovo tessuto, bello daindossare e rispettoso dell’ambiente. Eccospiegato in poche parole di che cosa si tratta:il ''cardato rigenerato'' è un tessuto in lananato dal riciclo di materiali tessili, ed è “CO2
neutral” perché nel procedimento è inclusoun intervento di annullamento del biossidodi carbonio. L’ente di certificazione chevalida il computo delle emissioni di CO2
prodotte nel ciclo di lavorazione del cardato
NUOVA VITA PER LA LANAIl cardato rigenerato CO2 neutral si ottiene rigenerando i tessuti inlana con un ciclo di produzione che prevede la fase di annullamentodelle emissioni di biossido di carbonio
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è la TÜV Italia (filiale dellasocietà tedesca TÜV Sud che perla prima volta ha sperimentatoquesto percorso per il settoretessile proprio per il cardatopratese). Per fregiarsi delmarchio “cardato rigenerato CO2
neutral”, i tessuti e i filati devonoessere prodotti all’interno deldistretto pratese, realizzati conalmeno il 70% di materiale riciclato(abiti o scarti di lavorazione tessile),avere contabilizzato le emissioni di CO2 eacquistato dalla Camera di Commercio icrediti di emissione corrispondenti alvolume di produzione di cui si vuole
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annullare l’impatto (tutte le Aziendecertificate sono sul sito webwww.cardato.it). Ma vediamo le fasi delprocedimento della cardatura. Si inizia
con la cernita, con la quale gliindumenti usati (che arrivano da ogni
parte del mondo) o i ritagli diconfezione vengono suddivisi
secondo la qualità e il colore. Inalcuni casi viene effettuata anche
la sfoderatura, per separare lefodere e le fibre diverse dallalana, e vengono tolti bottoni ecerniere (in questa fase sono
fondamentali la mano e l’occhiodell’uomo). Dopo avviene la
carbonizzazione, che serve adeliminare dalla lana tutte le impurità diorigine vegetale. Il trattamento vieneeseguito con acido cloridrico a secco per glistracci e i ritagli, mentre per le lane nuove lacarbonizzazione è effettuata ad umido, conl’impiego di acido solforico. Infine arriva la
stracciatura, ovvero la sfibratura deglistracci e il lavaggio. Queste dueoperazioni sono eseguite in unavasca detta “lavaggione”, dove glistracci spinti dalla corrented’acqua attraversano due coppiedi cilindri con denti d’acciaioche li sfibrano. La principalecaratteristica della cardatura èl’utilizzo di fibre corte eanche non omogenee,miscelate tra loro per crearele più diverse composizioni.Questa lavorazione,insomma, è unprocedimento lungo ecomplesso che permettedi dare nuova vita atessuti e ritagli di maglieria.È sufficiente ricordare che ogni annoa Prato vengono riciclate 22 mila tonnellatedi “stracci”, lavorati con la tecnica dellacardatura. “Tutta a Prato e tutta in stracci, va
a finire la storia d'Italia”, scrivevaCurzio Malaparte. E la cittadina
toscana non ha atteso troppo tempo,ma ha fatto di necessità virtù, dando vita aduna delle più rivoluzionarie idee perrilanciare la moda eco-sostenibile.
ecotendenze
DAL CARDATO NASCE LA LINEA ''500GR'' Il cardato rigenerato è l'anima del progetto ''500 gr'', unvero e proprio brand di abbigliamento che ha debuttatocon la collezione per l'autunno/inverno 2011-2012 alla79/esima edizione di Pitti immagine Uomo.Il nome del nuovo brand prende in prestito il termine che indica il peso mediodi un tessuto cardato realizzato con materie prime riciclate (in gran partelana). L'originale idea è di due pratesi doc, Marco Banci e Lamberto Cecchi,che da anni coltivano il sogno di lanciare un brand utilizzando il meglio dellaproduzione tessile di Prato, dove dal 1850 vengono prodotti tessuti cardati conlana rigenerata su scala industriale. Il nuovo progetto recupera l’anticatradizione tessile della cardatura e la volge verso un presente sempre piùsensibile alle problematiche ambientaliste, con un prodotto che ha in sé valoriimportanti. Ecco che un giaccone o una borsa “500gr” diviene sintesi disignificati come manualità, esperienza, resistenza, durata nel tempo, maanche sostenibilità ambientale. Per produrre i capi di ''500gr'' non si brucianoabiti dismessi e quindi non si immette CO2 nell'aria (sono tonnellate); salvoeccezioni non si usano coloranti e dunque non si inquinano le acque; inoltresono saltati vari passaggi di lavorazione e quindi c'è un risparmio notevole diacqua e di energia. Questa collezione eco-friendly è composta di capi spalla,sports jacket, montgomery, gilet, overshirts (in tinta unita e quadrid'ispirazione anglo-americana). Ci sono anche gli accessori, come zaini,borse e plaid. La collezione è dedicata ai giovani, ma anche a chi si sentegiovane dentro, e soprattutto a chi è in grado di comprendere il significato delmessaggio ecologico e la bontà dell'acquisto.
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Perché accontentarsi di pannelli solari e ricariche a manovella quando perutilizzare il telefono senza ricorrere alla spina potrebbe essere sufficiente unatemperatura corporea nella media e una tasca? Se lo sarà probabilmente chiesto PatrickHyland, il designer londinese, che per primo ha ipotizzato di realizzare un telefono capace disfruttare l’energia termica prodotta dal corpo umano. Il nuovo cellulare firmatodall’ambizioso progettista si chiama E-Cu, dove “E” sta per environnement (ambiente) e“Cu” rappresenta il simbolo chimico del rame nella tavola periodica degli elementi. Questavolta è la multinazionale finlandese, che ha supportato il designer con un modello Nokia, afar passare sotto gli occhi del consumatore l’ennesima provocazione. Ma per creare energia sono sufficienti un po’ di ingegno efantasia? Il sistema progettuale su cui si basaE-Cu certamente è molto semplice: lasuggestiva scocca in rame, ottimoconduttore, accumula il calore umano e lotrasferisce ad un termogeneratore che trasformail tutto in energia elettrica. Meno facile riuscirenell’impresa: il Concept per il momento è soloun’idea futuristica per gli smartphone di ultimagenerazione e risulta concretamente irrealizzabilesenza particolari sforzi tecnologici. Un veropeccato considerando il risparmio di CO2 erifiuti elettronici, stimabili in oltre 51 milatonnellate, che si otterrebbe con unadiffusione massiccia di E-Cu sul mercato.Per ora, mentre si tenta di risolvere ilproblema alla radice eliminando ogninecessità di energia elettrica ricorrendo adalternative disponibili in natura e utilizzabilisenza particolari difficoltà, si attende conansia il caricabatterie universale, l’unicamisura in grado di garantire meno spreco dimaterie prime, un drastico taglio dellaspazzatura hi-tech e una consistente riduzionedei materiali elettronici in discarica.
UN BRIVIDO CALDO RICARICA IL TELEFONOE-CU: L’ENERGIA TERMICA COME ALTERNATIVASOSTENIBILE ALLA PRESA ELETTRICA
LA LATTINA CHE FA BUSINESS
Tecnologia fa rima conambiente, soprattutto quandosi parla di Smartphone. Cosac’è di più eco friendly diun’applicazione iPhone/iPad?L’ultima si chiama “Aluminate”ed è stata progettata daAlcoa, gigante dell’alluminiocon sede a Pittsburgh negliStates. Si tratta di un“navigatore” che localizza ipunti di raccolta dell’alluminiodisseminati sul territorioamericano, con tanto dicontatore per le lattineconsegnate e per i relativiguadagni conquistati daicittadini. Oltreoceano il riciclosi paga e ciò fa bene siaall’ambiente che al businesse al portafoglio dei piùvolenterosi, che potrannocondividere il successo suFacebook.
PM 1005: IL TELEFONO IN LINEA CON L’AMBIENTE
Semplice e dotato di tutte lecaratteristiche di un sobriotelefono cellulare, il PM 1005Eco si distingue per la suasostenibilità: costruito al 75%con materiale riciclato evenduto in confezioniecofriendly, nasconde cellulefotovoltaiche per un pienod’energia pulita sempre adisposizione. Per meno di 60euro, gli acquirenti potrannoportarsi a casa il telefono euna buona azione: per ogniPM 1005 Eco venduto, senzaalcun costo aggiuntivo per ilcliente, Poste Mobile doneràparte del ricavato per latutela del sistema Oasi delWWF. Per ulteriori informazionivisitare il sito www.wwf.it owww.postemobile.it
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ecotech
“Riciclare, riciclare, riciclare!”: seguendo questo diktat, due studenti delSavannah College di Arte e Design hanno nuovamente posto l’accento sullanecessità di dare ai materiali una seconda vita. È così che Marie-Alice Kacou eKhanh Do hanno progettato un grattacielo che dovrebbe sorgere nella zona sud-est di Raleigh, North Carolina, con l’obiettivo di educare le persone al riciclaggioe allo sviluppo sostenibile focalizzando l’attenzione sul riutilizzo dei materiali discarto e sull'efficienza idrica in città. La scelta della metropoli non è casuale: Raleigh, piccola cittadina degliStates, ha l’ambizione di diventare un esempio di sostenibilità e, già dal2009, ha introdotto un progetto dal titolo “Ricicla e vinci”. E proprio perraggiungere l’obiettivo, nel prossimo futuro, la città ospiterà questo capolavorodi stile e ingegneria e darà la possibilità di ammirare un’icona del riutilizzotrasformata in materia.Ispirato al concetto di infinito e alle tre frecce continueche indicandosi formano il triangolo simbolouniversale del riciclaggio, l’edificio pensato daigiovani designer americani diventa il punto diincontro di tre concetti fondamentali:integrazione con il contesto urbano,l'abitabilità e l'interazione con l'uomo.Oltre al comune recupero di metalli emateriali di scarto come plastica e vetro, lestrategie “stilistiche” adottate da Marie-Alice eKhanh prevedono un sistema di raccoltadell’acqua piovana sul tetto e sulle stesse facciatedell’edificio che massimizza il recupero dellerisorse idriche. Dopo essere stata filtrata esterilizzata attraverso un complesso e ingegnososistema che prevede l’utilizzo dell’energia solare edi bottiglie di vetro e plastica poste nell’intercapedinedella facciata dell’edificio, l'acqua raccolta è stoccatanei serbatoi posti ad arte a diverse altezze dell’edificioin modo da usufruire della gravità naturale perottimizzare l'energia di pompaggio.
UNA TORRE PER RECUPERAREPLASTICA, METALLO E ACQUA: L’EDIFICIO DI DESIGN DIVENTA ICONA DEL RIUTILIZZO
GREENERATOR: L’APPARECCHIO“MULTITASKING”PER RINNOVABILI
L’idea si chiama “Greenerator- The Residential GreenGenerator” e arriva daJonathan Globerson, undesigner americano che loha concepito per rendere piùsostenibile il consumodomestico. Installato sullaterrazza, oltre a far bellamostra di sé, recuperaindistintamente l’energia delsole e quella del vento. Anchese l’idea sembra più unatrovata “stilosa” che una realealternativa al petrolio, l’autoredi Greenerator prometterisparmi fino al 6% sul totaledella bolletta elettrica, unariduzione di 2.000 tonnellatedi CO2 e una sensibilediminuzione dei materialiutilizzati per la costruzione diquesti dispositivi.
FOTOVOLTAICO“ONDA SU ONDA”
“Per produrre l’elettricitànecessaria al fabbisogno delglobo bisognerebbeapplicare pannelli anchesulla superficie del mare!”. Quella che nasceva comeprovocazione sull’utilizzomassiccio dell’energia solarepotrebbe diventare prestorealtà. Il merito vaall’israeliana Solaris Synergyche, per prima, ha ideato unospeciale sistema checonsente di appoggiarepannelli solari sull’acqua.L’idea permette di liberareenormi spazi di terreno fertilecon buona pace di chi puntail dito verso l’occupazione diterreni agricoli per produrreenergia. Per il momento, laSolaris Synergy si occuperàdi testare l’invenzione inIsraele utilizzando un grandeserbatoio. Staremo a vedere!
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ecoletture ecoappuntamenti
Negli ultimi anni quasi tutte le principali Caseautomobilistiche hanno presentato almeno unmodello “verde”: dai produttori di utilitarie aquelli delle supercar più prestigiose, l’ondagreen non ha risparmiato nessuno. L’auto verdeviene infatti considerata l’unica risposta alla crisi del mercatoautomotive, e la riconversione ecologica del parco auto è untassello fondamentale nella strategia con cui affrontare icambiamenti climatici e il picco del petrolio. Arricchito da25 schede di auto ecologiche e da un inserto a coloridedicato ai prototipi, “Guida all’auto ecologica” traccia unquadro aggiornato delle soluzioni già in commercio. Dalmetano al GPL, dagli ibridi alle auto elettriche, daibiocombustibili all’idrogeno: per ogni tecnologia vengonoindividuati i limiti e le potenzialità, oltre agli impattisull’ambiente e sulla salute. Roberto Rizzo riserva poiun’attenzione particolare alle sperimentazioni più innovative,fino a proporre un modello di mobilità sostenibile, chesupera il concetto di auto individuale e prefigural’integrazione di diversi tipi di veicoli, pubblici e privati, inuna rete intelligente.
Un manifesto per superare il conflitto uomo-ambiente e per gettare le basi di una nuovaecologia che trovi il suo fondamento nellacultura scientifica piuttosto che sulle emozioni. Tredici tra i maggiori scienziati italiani lanciano la loro sfidapragmatica ed anti-catastrofista nel libro “Idea di Natura”(Edizioni Marsilio), curato da Elio Cadelo, giornalista Raiimpegnato per ragioni professionali e di sensibilità personalesui temi scientifici. I 13 scienziati- Claudio Bartocci, EdoardoBoncinelli, Enzo Boschi, Giovanni Bignami, Vittorio Canuto,Giulio Giorello, Antonio Moroni, Ignazio Musu, AntonioNavarra, Giorgio Parisi, Luciano Pellicani, Tullio Regge, LuigiRossi- ognuno secondo un punto di vista legato alla propriadisciplina, ha cercato di definire l’idea di natura superando lostereotipo che l’uomo e il progresso la contaminino mettendoa rischio la stessa sopravvivenza del pianeta e,parallelamente, demolendo il concetto di una naturacontrapposta all’uomo e alla sua cultura. Si tratta di unosforzo collettivo che offre un contributo allacomprensione delle leggi di una natura né immutabile,né infrangibile e che cerca di ricondurre in un contestoscientifico le problematiche che incidono in manierasignificativa sulle politiche del terzo millennio, quali icambiamenti climatici, la sfida energetica, il rapporto tranatura e cultura, la finitezza delle risorse naturali ed in ultimaanalisi il ruolo giocato dall’uomo sul nostro pianeta. Il volumeoffre così un panorama coerente di ciò che la scienza intendeoggi per natura. Non si tratta di riflessioni astratte: il concettodi natura ha una sua grande rilevanza, infatti, per la politica,per la cultura, per la società in genere che definisce i suoiobiettivi e le sue strategie politiche ed economiche inrelazione all’idea che si è fatta del mondo.
Zero emission vehicles,eco-mobility,sostenibilità ambientalee risparmio energetico:l’agenda per chi vuoleconciliare la passioneper le quattro ruote conquella per l’ambiente.
di Fabio Belfiori
FEBBRAIO::: Dopo l’ottimo risultato dellaprima edizione, si è svolto aPisa, dall’11 al 13 febbraio,presso lo spazio espositivo dellaStazione Leopolda, ENERGIA2011, la kermesse dedicata alleenergie rinnovabili organizzatada Attuttambiente e Aceer.L’obiettivo è ancora una voltaquello di offrire una panoramicaesauriente sulle nuovetecnologie, fonti rinnovabili,bioedilizia e risparmioenergetico, e condividere edaccrescere le conoscenze suqueste tematiche.L'iniziativa si rivolge a enti,aziende e tecnici di settore, maanche a studenti di tutti i livelli ea chiunque sia interessato asaperne di più su efficienzaenergetica e sfruttamento delleenergie alternative.(www.energia2011.com)
::: Da Pisa agli Usa il passo nonè breve, ma per gli amanti dellequattro ruote l’evento è statodavvero ghiotto. Dall’11 al 20febbraio ha aperto infatti ibattenti il CHICAGO AUTOSHOW 2011, il più grandeSalone del Nord America,quest’anno alla sua 103simaedizione! Case da ogni parte delmondo (presenti praticamentetutti i produttori dalla A di Acuraalla…V di Volvo) e oltre 120 milametri quadrati di spazioespositivo per un evento chequest’anno ha visto la presenzaanche della “piccola” storica dicasa nostra: la Fiat 500.(www.chicagoautoshow.com)
Elio Cadelo (a cura di)
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I prodotti di oggi e le idee per il futuro
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mith::: Il mese si chiude con un
appuntamento tutto incentratosulle rinnovabili e i sistemi per ilrisparmio energetico. Dal 24 al 27 febbraio alla Fieradel Levante di Bari si è tenutoEKOLOGIA 2011: un vastospazio espositivo dedicato afotovoltaico, eolico e mini-eolico,bioenergie, cogenerazione etecnologie per la conversione eil risparmio dell’energia, con unricco programma di convegni,dibattiti e workshop per fare ilpunto sullo stato dell’arte delleenergie alternative. E qualesede migliore ad ospitare il tuttose non la Puglia, primatista inItalia per la produzioneenergetica da fonti rinnovabili?(www.ekologia.it)
MARZO::: Sempre più di attualità e alcentro dell’interesse di impresee cittadini, l’efficienza e ilrisparmio energetico sono iprotagonisti assoluti anche diECOCASA & ECOIMPRESAEXPO 2011, la mostra suinnovazione, efficienza,benessere e qualità abitativagiunta quest’anno alla suaquinta edizione. In programmadal 3 al 6 marzo alla Fiera diReggio Emilia, Ecocasa è ormaiun appuntamento di riferimentoper architetti, tecnici e tutticoloro che vedono nellariprogettazione in chiave greendegli spazi abitativi unapossibilità concreta peraffermare uno stile di vita piùsostenibile.(www.ecocasa.re.it)
::: Dopo il successo ottenuto loscorso anno torna anche inquesta edizione al SALONEDELL’AUTO DI GINEVRA ilGREEN PAVILLION, l’areainteramente dedicata alletecnologie eco-friendly per lamobilità del futuro. Cosaguideremo nei prossimi anni?Quali modelli e basati su qualetecnologia - elettrico, ibrido,metano, biocarburanti -prevarranno sul mercato e qualiinvece sono destinati, alla lunga,a segnare il passo?Probabilmente la risposta aqueste domande ancora nonc’è, ma un’idea dell’andamentodel mercato - e, ovviamente,delle Case costruttrici -possiamo farcela a Ginevra.Oltre a tutte le informazioniofferte dai principali espositori èprevista per il pubblico lapossibilità di testare i veicoli.Quando? Dal 3 al 13 marzo.(www.salon-auto.ch)
ANESTETICIInquinano più dell’anidride carbonicaDANIMARCA La sala operatoria inquina come i refrigerantimessi al bando dalla Unione Europea. A rivelarlo è un team diesperti capitanato da Ole John Nielsen dell’Università diCopenaghen che, assieme alla NASA e in collaborazione congli anestesisti della University of Michigan Medical School, harealizzato uno studio dimostrando quanto i gas usati per leanestesie negli interventi chirurgici siano molto più inquinantidel biossido di carbonio (CO2). Dai loro calcoli è emerso cheogni anno la quantità di anestetici usati affligge il pianetacome un milione di macchine. La ricerca è stata pubblicatasul "British Journal of Anaesthesia". Gli esperti hannoconfrontato il potere inquinante di tre anestetici molto usati insala operatoria, Isoflurano, Desflurano, Sevoflurano,scoprendo che mediamente il loro potere inquinante è moltopiù elevato di quello della CO2 e comparabile a quello disostanze refrigeranti come l'HFC-134, che sarà banditodall'Unione Europea nel 2011.
INSETTIPannello solare incorporato nella “Vespa Orientalis”ISRAELE Non stiamo parlando di un nuovo modello ecologicodella Piaggio ma di un affascinante insetto, la Vespa orientalisdotata, per natura, di un vero e proprio pannellofotovoltaico che le fornisce energia elettrica peraiutarla nel volo. A fare la scoperta è stato un teamdi ricercatori israeliani, partito dall'osservazioneche questo insetto è molto più attivo nelle ore centrali dellagiornata, invece che all'alba come molti suoi simili. La preziosarisorsa risiede nella singola striscia gialla che ricopre l'addome, cheè a tutti gli effetti un pannello solare, o meglio nel suo componente principale, la xantoferina. Ilpigmento, come spiegano gli studiosi, riesce a catturare l’energia del sole che, una voltatrasformata in elettricità, viene utilizzata dall’insetto per la ricerca del cibo. Inoltre, passando il suoaddome sotto la lente del microscopio, è emersa una struttura molto complessa, formata daprotrusioni esagonali di 50 nanometri con al centro una piccola depressione, estremamenteefficaci nel catturare la luce. Anche le altre parti del corpo sono strutturate in modo tale dadeviare i raggi solari proprio dove occorre. Per confermare la teoria, i ricercatori hanno realizzatosinteticamente una piccola cella solare con lo stesso principio, riuscendo ad ottenere unaconversione della luce in elettricità con una resa per ora molto bassa, ma che in futuro potrebbeessere migliorata e sfruttata in pannelli utilizzabili dall'uomo.
OCEANI MALATIAumentano le zone morte nei mariAUSTRALIA Un ennesimo allarme inquietante ritorna “a galla” e in gioco c’è l’estinzione dimassa della vita marina a causa di un numero crescente di "zone morte", con livelli talmentebassi di ossigeno che i pesci e le altre forme di vita non possono sopravvivere. Dall’ultimaricerca effettuata dagli oceanografi australiani del Centro di eccellenza per lo studio dellebarriere coralline dell'università James Cook di Townsville, è emerso che questa crescita èraddoppiata ogni decennio a partire dagli anni 1960 a causa dei cambiamenti climatici, dellapesca eccessiva e degli scarichi di sostanze nutrienti che creano fioriture di alghe e di batteri,che a loro volta sottraggono ossigeno all’acqua. Questo fenomeno riguarda purtroppo tutti gliOceani con zone particolarmente estese nel Pacifico al largo della costa orientaledell’Australia e della Cina, il Golfo del Messico e l’Atlantico meridionale al largo della Namibia.
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ABBREVIAZIONI
B/E85 Bifuel Benzina e Etanolo all’85%B/GPL Bifuel Benzina e GPLB/M Bifuel Benzina e MetanoIbrida Bimodale Benzina / ElettricoB/E/GPL Trifuel Benzina, Etanolo all’85% e GPLD DieselB Benzina
FATTORI DI CONVERSIONE
Fin dal primo numero di EcoCar ci siamo volutiispirare all'etichettaEnergia, già ampiamenteutilizzata in Svizzera per catalogare le automobilisecondo criteri assolutamente oggettivi, e inmodo da poterle confrontare tra loro secondo i
valori di efficienza energetica, prescindendo quindi dallatipologia e dal segmento di appartenenza.L'etichettaEnergia informa sul consumo di carburante inl/100 km e sulle emissioni di CO2 in g/km. La categoria diefficienza energetica (A – G), inoltre, fornisce informazionisul consumo (relativo) del veicolo. Il Touring Club Svizzero(TCS) e SvizzeraEnergia hanno realizzato, per laConfederazione Elvetica, il “Catalogo dei consumi - Elencodei veicoli con dati relativi al consumo” nel quale èriportata la categoria energetica per ogni vettura.Analogamente, nel listino di EcoCar abbiamo calcolato laClasse Energetica per tutte le vetture, utilizzando per ilconteggio gli stessi parametri usati dal TCS e daSvizzeraEnergia, in modo da poter apprezzareimmediatamente la “vocazione” ecologica dell’auto presain considerazione, potendola confrontare con tutte le altre,per quanto concerne l’efficienza energetica. Naturalmenteuna Classe energetica A o B indica pure che l’auto inquestione presenta consumi molto contenuti, mentre se laClasse è F o G, la vettura considerata tende ad avereconsumi, e quindi emissioni, piuttosto elevati. Le autoelettriche non necessitano di etichetta energetica; perconvenzione EcoCar le considera però classe A. I parametriutilizzati per l’Etichetta Energetica sono adeguati ai nuovicriteri e saranno validi fino a giugno 2012. Inoltre tengonoconto del peso dell’auto compreso il conducente (75 kg).
L’ETICHETTA ENERGETICA PROPOSTA DAL TOURINGCLUB SVIZZERO (TCS) E DI SVIZZERA ENERGIA
NOTE Il prezzo indicato è quello di listino “chiavi in mano” IPT esclusa. Per i modelli bi-fuel il valore di potenza, coppia, velocità eaccelerazione è riferito all’alimentazione a benzina. Nei consumi relativi al carburante alternativo, il valore è espresso in l/100 km, per il GPL el’E85, mentre per il metano il valore è da intendersi in kg/100 km e la capacità del serbatoio in kg. Per il GPL la capacità del serbatoio è quellaeffettiva, pari a circa l’80% di quella nominale. Le vetture evidenziate in verde hanno emissioni inferiori a 100 g/km di CO2.
LISTINO
ECOLOGICHEDI TUTTE LE AUTO
Gas naturaleDensità 0,654 kg/m31 kg corrisponde a circa 1,5 l di benzina1 kg corrisponde a circa 1,35 l di gasolio1 kg produce 2,74 kg di CO2
1 kg/100 km produce 27,4 g CO2/km1 l d’equivalente benzina / 100 kmproduce 18,3 g CO2/km
BenzinaDensità 0,74 kg/l1 litro produce 2,34 kg di CO2
1 l/100 km produce 23,4 g CO2/kmDieselDensità 0,83 kg/l1 litro produce 2,61 kg di CO2
1 l/100 km produce 26,1 g CO2/km
AGGIORNATO AL 31 GENNAIO 2011
PREZZOEuro
CLASSE ENERGETICA
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EMISSIONICO2g/km
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ALIMENTAZIONE
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POTENZA MAX. Cv/giri-1
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TRAZIONE
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PORTE
POSTI
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CAP. SERBATOIO litri
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PORTE
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