ebollizione e dinamica dei flussi bifase....l’effetto della tensione superficiale è stabilizzante...

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Ebollizione e dinamica dei flussi bifase. W. Grassi - DESTEC - Università di Pisa - [email protected] Corso di termofluidinamica

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  • Ebollizione e dinamica dei flussi bifase.

    W. Grassi - DESTEC - Università di Pisa -

    [email protected]

    Corso di termofluidinamica

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    2

    SommarioNel seguito si discuteranno, sostanzialmente su base fenomenologica, gli effetti

    dell’accelerazione prima sul comportamento dinamico della fase gassosa (bolle

    ed interfacce liquido - vapore) e, successivamente sullo scambio termico. Per

    motivi di tempo la trattazione degli aspetti “teorici” è praticamente assente. Chi

    fosse interessato ad approfondirli trova nei due articoli su CD un’ampia

    bibliografia oppure su Van P. Carey “Liquid - Vapor Phase - Change

    Phenomena”, Taylor & Francis, 1992.

    Il materiale presentato costituisce parte del lavoro svolto, in una quindicina

    d’anni, dal laboratorio LOTHAR del Dipartimento d’Energetica di Pisa

    sull’effetto dei campi di forze gravitazionale ed elettrico sullo scambio termico,

    in ebollizione ed in convezione monofase. Un certo numero dei risultati

    sperimentali qui riportati erano eventualmente stati previsti per via teorica, ma

    non verificati sperimentalmente in gravità ridotta.

    La parte relativa al campo elettrico è sostanzialmente omessa, ma riveste

    un’importanza notevole nel miglioramento dello scambio termico sia a terra che

    in microgravità. Essa, da sola, richiederebbe una trattazione a se, coinvolgendo

    concetti di elettrologia non sempre semplicissimi.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    3

    CURIOSITA’: Microgravità

    Termine improprio che indica una condizione di “assenza di

    peso” ottenuta in “caduta libera”.

    Si ottiene con i seguenti metodi:

    • Caduta verticale (ascensore): torri di caduta “drop tower” o pozzi di caduta “dropshaft”.

    • Traiettorie paraboliche (proiettile): voli su aerei “parabolic flight” e su razzi sonda “sounding rocket”.

    • Piattaforme orbitanti (fionda): satelliti, stazione spaziale internazionale “ISS”.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    4

    INVOLVEMENT IN LOW-G ACTIVITY

    • ESA Physical Science Working Group

    • Chair of ESA Topical Team on Boiling

    • Co-ordination of an int. Project within ESA Microgravity Application Programme

    • Space heat exch. with Alenia Aerospazio

    • Thermal control for biological equipment flying on stratospheric balloons

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    5

    INVOLVEMENT IN LOW-G ACTIVITY

    Experimental campaigns -

    •2 in drop-shaft (JAMIC, Sapporo, Japan, 1 funded by ASI and 1 by JSUP),

    •4 aeroplanes (Amsterdam and Bordeaux, funded by ASI and ESA),

    •2 sounding rockets (Kiruna, Sweden, funded by ASI and ESA),

    •Russian satellite Foton 13/2002 (Samara, Russia, funded by ASI and ESA,

    •International Space Station (2013)).

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    6

    La condizione di microgravità è caratterizzata dai seguenti

    parametri:

    # livello di accelerazione g’: valore medio del rapporto fra

    l’accelerazione effettiva, g, in direzione verticale e la

    accelerazione di gravità a terra, g0;

    # durata: a secondo del mezzo la durata della fase di assenza di

    peso va da pochi secondi a settimane e mesi.

    # qualità dell’accelerazione: tramite il profilo temporale del

    rapporto precedente, “g-jitter” (esattamente come si fa per un

    segnale elettrico);

    # distribuzione in frequenza dei picchi del g-jitter. Questa da

    un’idea delle cause della non costanza dell’accelerazione

    ottenuta (turbolenza, manovre dei piloti, movimento e ginnastica

    degli astronauti ecc.)

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    7

    Piattaforme di volo

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    8

    0 10 20 30 40 50 60 70 80t (s)

    0.0

    0.5

    1.0

    1.5

    2.0

    g

    Aerei (Airbus A 300)

    Livello g’: 10-2

    durata: 20 s (rip.)

    g-jitter: forte

    A-B:~1.8g, t = ~20 sA

    B

    D

    C C-D:~1.6 g, t=~30s

    ~500 m

    B C

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    9

    g-jitter (accelerazione residua)

    Manovre dei pilotiTurbolenza dell’aria

    0 5 10 15 20t (s)

    -0.03

    -0.02

    -0.01

    0.00

    0.01

    0.02

    0.03

    0.04

    gB C

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    10

    Torri e pozzi di caduta

    livello g’: 10-5

    durata: 5-10 s

    g-jitter: basso

    Drop Tower -Brema

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    11

    Razzi sonda

    Livello di g’: 10-5

    durata: 6-15 min

    g-jitter: basso

    Lancio razzo Maser dalla base di

    Kiruna in Svezia

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    12

    Piattaforme orbitanti

    livello di g’: 10-4-10-5

    durata: non limitata

    g-jitter: medio

    La Stazione Spaziale

    Internazionale (ISS).

    Il laboratorio europeo

    Columbus sulla ISS

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    13

    Tensione superficiale

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    14

    [ ]2,1

    0''

    ''

    ''

    =

    =+

    −=

    −=

    i

    y

    v

    x

    u

    y

    p

    t

    v

    x

    p

    t

    u

    ii

    iii

    iii

    ∂∂

    ∂∂

    ∂∂

    ∂∂ρ

    ∂∂

    ∂∂ρ

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    15

    ( )

    =−=

    ==

    −=

    0'

    '''

    '''

    1

    2,1,

    2

    2

    2,1,

    dyv

    tvv

    xpp

    II

    II

    ∂∂δ

    ∂δ∂σ

    Al contorno

    ( )2

    2

    2121

    ''''

    xpgp

    ∂δ∂σδρρ −=−+

    A y=δ’ l’equilibrio fra le forze normali dà:

    ( ) ( )( ) ( )( ) ( )

    ( )

    u U y ikx t

    v V y ikx t

    p P y ikx t

    ikx t

    i i

    i i

    i i

    ' exp

    ' exp

    ' exp

    ' exp

    = +

    = +

    = +

    = +

    ω

    ω

    ω

    δ δ ω

    La forma delle soluzioni è:

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    16

    ρ ω

    ρ ω∂∂

    ∂∂

    i i i

    i i

    i

    i

    i

    U ik P

    VP

    y

    ik UV

    y

    = −

    = −

    + =

    0

    Sostituendo nelle equazioni si ottiene:

    ( ) ( ) ( )( ) ( )( )

    =−=====

    +−−===

    0

    00

    00

    1

    21

    2

    1221

    dyV

    yVyV

    kgyPyP

    ωδσδδρρ

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    17

    ( )[ ]( ) [ ]

    [ ]0;)(

    0;)(

    2

    1

    ≥=

    ≤≤−+=

    − yeyV

    ydkdsinh

    dyksinhyV

    kyωδ

    ωδ

    dy

    dV

    kP iii 2

    ωρ=

    ( )0

    2

    22

    2

    0

    1

    2112

    ==

    −=

    −−yy

    dy

    dV

    kk

    dy

    dV

    kg

    ωρδσωρδρρ

    ( )( ) ( ) 312221 kkgkdcth σρρωρρ −−=+

    Quindi:

    e poichè

    Si giunge a:

    e alla cosiddetta relazione di dipersione:

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    18

    ( )122 ρρσ −> gk( )

    ( ) Lg

    gkk

    cr

    cr

    cr

    πρρ

    σπλλ

    λπ

    σρρ

    22

    20

    12

    12

    =−

    =>

    =−

    =

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    19

    Osservare che, nelle ipotesi fatte le lunghezze d’onda critica e “piùpericolosa”, dipendono dallo spessore dello strato.Se un’accelerazione addizionale, a, parallela a g, si aggiunge a essa

    (a+g) e sostituisce g nelle relazioni si scritte. Si hanno due casi:

    a ha lo stesso segno di g – kcr aumenta e λcr diminuisce;a ha segno opposto rispetto a g – kcr decresce e λcr aumenta.

    E di conseguenza:

    ( ) crm g λρρσπλ 332

    12

    =−

    =

    ( )33

    12 cr

    m

    kgk =

    −=

    σρρ

    La cosiddetta lunghezza d’onda “più pericolosa”, in corrispondenza della quale la velocità di crescita del disturbo è massima è (derivare ω rispetto a k ed eguagliare a zero):

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    20

    The shape of a mushroom cloud is the result of a Rayleigh-Taylor instability at the interface between the hot less-dense and cold moredense air. These instabilities occur in a number of different situations, and can be easily demonstrated at home by dropping coloured oil into water, creating tiny upside-down mushroom clouds as shown below in photographs by James Riordon of AIP.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    21

    ρ1> ρ2w

    ( )

    +=

    =

    λπ

    λρπσ

    πλ

    λπ

    λπηη

    dgw

    wtxd

    senh

    2tanh2

    2

    2cos

    2

    1

    2

    0

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    22

    0

    0,2

    0,4

    0,6

    0,8

    1

    0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1

    lunghezza d'onda (m)

    velo

    cit

    à r

    ela

    tiva (

    m/s

    )

    d=1cm d=1m

    0

    0,2

    0,4

    0,6

    0,8

    1

    0 0,01 0,02 0,03 0,04 0,05 0,06 0,07 0,08 0,09 0,1

    lunghezza d'onda (m)

    velo

    cit

    à r

    ela

    tiva (

    m/s

    )

    d=1cm d=1m

    g

    d

    cr

    1

    2

    1

    ρσπλ

    λ

    =

    >>

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    23from a syringe into water breaks

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    24

    In un modo del tutto simile alle ondulazioni dell’acqua prodotte da una pietra che cade in un lago immobile, le onde del Sole si formano quando un esplosione o un eruzione sulla superficie solare sposta il plasma caldo.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    25

    Giove irraggia più energia di quanta ne riceva dal Sole. Le regioni più interne di Giove sono caldissime: la temperature del nucleo raggiunge probabilmente i 20.000 gradi Kelvin. Il calore è generato dalla lenta compressione gravitazionaledel pianeta; questo effetto è spiegato dal meccanismo di Kelvin-Helmholtz.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    26

    Richiami di scambio termico per ebollizione

    He

    at

    flu

    x,

    q"

    Critical heat flux

    Minimum film boiling

    Single

    -pha

    se na

    t. con

    vectio

    n

    Temperature overshoot at ONB

    Tran

    sition b

    oiling

    A

    BC

    DE

    FG

    Film

    boilin

    g

    Nu

    cle

    at e

    bo

    ilin

    g

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    27

    Curva d’ebollizione: fenomenologia

    Heat

    flu

    x,

    q"

    Critical heat flux

    Minimum film boiling

    Single

    -pha

    se na

    t. con

    vecti

    on

    Temperature overshoot at ONB

    Tra

    nsitio

    n b

    oilin

    g

    A

    BC

    DE

    FG

    Film

    boi

    ling

    Nu

    cle

    at e

    boil

    ing

    Sovratemperatura di parete ∆T = Tp-Ts

    Flusso termico critico

    (CHF)

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    28

    Curva d’ebollizione : fenomenologia

    La figura precedente mostra il legame che esiste fra il flusso termico

    q (W/mq) scambiato fra superficie scaldante e fluido e la

    sovratemperatura di parete ∆T (temperatura di parete, Tp, meno temperatura di saturazione, Ts, in genere valutata a pressione

    atmosferica) in ebollizione a pozza (pool boiling), cioè con fluido

    macroscopicamente stagnante.

    La forma della curva d’ebollizione dipende da quale delle due

    variabili viene controllata (∆T o q):

    • controllo di temperatura (scambiatori) - si segue il percorso

    ABCDFE;

    • controllo di flusso (riscaldamento elettrico) - si segue il percorso

    ABCDE, cioè, raggiunto il cosiddetto flusso critico, si ha un forte

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    29

    Curva d’ebollizione : fenomenologia

    aumento della temperatura del riscaldatore fino alla sua eventuale

    distruzione.

    La forma della curva d’ebollizione dipende dal senso di

    percorrenza della curva stessa: se si procede facendo decrescere il

    valore della grandezza controllata si hanno percorsi del tipo EFGCA.

    Schematicamente si distinguono i seguenti regimi:

    AB - convezione monofase, in B la temperatura di parete è tale da

    attivare la nascita di bolle sulla superficie con decrescita brusca

    della temperatura B → C (boiling inception);

    CD - ebollizione nucleata, con la formazione di bolle da un numero

    via via crescente di siti di nucleazione ed un progressivo aumento

    dalla quota di vapore prodotto.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    30

    Come in una pentola d’acqua le bolle si formano sulle pareti (ebollizione eterogenea)

    φpv

    pl

    R

    Rpp lv

    σ2=− Trasf. quasi statica

    ( )

    RdRdRR

    R

    AdRppdL lv

    σασα 222

    ==

    =−=

    Boiling Inception

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    31

    ( ) !002ln)(

    )()(

    0 ≠===∆−=∆

    −=→

    −=

    RtRR

    Tvv

    rp

    vvT

    rdTdp

    vvT

    r

    dT

    dp

    vl

    vlvl

    σ

    φφ

    bagnanon bagna

    liquido

    Superficie ideale

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    32

    microstruttura di idrossidi di alluminio formatisi su un componente in lega di alluminio in ambiente acquoso.

    Superficie corrosa dell'acciaio al carbonio. La superficie metallica intorno ai tubercoli ha il caratteristico aspetto eroso e grigio-brillante.

    polistirolo Resina acrilica con acqua

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    33

    Curva d’ebollizione : fenomenologiaD - Flusso termico critico (CHF), è il valore massimo del flusso

    termico che si può raggiungere senza che, nel caso di controllo di q,

    si rischi di danneggiare il riscaldatore. Rappresenta il limite delle

    prestazioni di un apparato in ebollizione. Per tale motivo ad esso è

    stata dedicata una buona parte del lavoro di ricerca eseguito.

    DF - “Transition boiling”, in questa regione la superficie inizia ad

    essere coperta da un film, non continuo, di vapore. Si hanno, cioè,

    contatti fra il liquido e la parete. Mediamente (in senso spaziale e

    temporale) si può parlare di una quota di superficie “bagnata” (in

    contatto col liquido) e di una quota “asciutta” (in contatto col

    vapore). All’aumentare della quota “asciutta” lo scambio termico si

    degrada.

    F - “Minimum film boiling”, è il punto in cui si passa ad un film

    liquido continuo sulla superficie.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    34

    Curva d’ebollizione : fenomenologia

    FE (ed oltre) - Ebollizione a film, in cui il film di vapore è

    continuo con una interfaccia liquido vapore oscillante in modo

    instabile. Ciò significa che l’interfaccia “si rompe” per dare

    origine a bolle che salgono nel liquido. Le bolle sono originate

    da questa interfaccia e non più dalla superficie.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    35

    Dinamica delle bolle ed

    ebollizione nucleata

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    36

    Dinamica delle bolle ed ebollizione nucleata

    Lo scambio termico in ebollizione satura pienamente sviluppata

    viene generalmente legato al diametro (equivalente), D, con cui le

    bolle si distaccano dalla parete ed alla frequenza di distacco, f. Il

    flusso termico è dato da:

    3

    sup

    6

    con

    n numero di siti di nucleazione

    A area della erficie

    V D volume della bolla al distacco

    f frequenza di generazione delle bolle

    r calore di vaporizzazione

    π=

    nq = Vfr

    A

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    37

    Dinamica delle bolle ed ebollizione nucleata

    Qf

    Qc

    In generale, la bolla che cresce sulla

    superficie è soggetta ad un gradiente

    termico: il fluido in prossimità della

    superficie e surriscaldato, mentre quello più

    lontano è più freddo (alla stessa temperatura

    del vapore in ebollizione satura). In generale

    vale la seguente relazione:

    " "

    " "

    c

    f

    Q calore scambiato col liquido caldo sulla parete

    Q calore scambiato col liquido freddo

    c f

    dVr = Q - Q

    dt

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    38

    Dinamica delle bolle ed ebollizione nucleata

    La bolla può non staccarsi dalla parete (vedi in seguito) ad esempio:

    • in ebollizione molto sottoraffreddata in cui addirittura ricondensa

    completamente (Qf > Qc), in questo caso i fenomeni sono molto

    rapidi e la massa aggiunta del liquido gioca un ruolo importante;

    • in ebollizione satura in assenza di gravità (Qf=0);

    Ad oggi abbiamo studiato la dinamica di bolle di gas in liquido

    isotermo (niente effetti Marangoni) per cui vale, con evidente

    analogia, una relazione del tipo:

    densità del gas

    G portata massica di gas

    ρ

    dVρ = G

    dt

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    39

    Diametro al distacco

    φ

    La classica formula di Fritz (1935)

    considera un bilancio statico fra la forza di

    galleggiamento( )g l v bollaF g Vρ ρ= −

    e la forza dovuta alla tensione superficiale

    esercitata sul perimetro di base della bolla lb

    bF l senσ σ φ=

    Considerando che Vb~ D3 e lb ~ D si giunge ad una relazione dl

    tipo

    ( )( )

    l v

    D L con Lσφ

    ρ ρ= Ψ =

    − g

    Essendo L la lunghezza di capillarità di Laplace .

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    40

    Diametro al distacco

    0

    1 2

    ( )

    1 1 1

    g lp p g h zr

    con

    r R R

    σ ρ= + + −

    = +

    z

    h

    A terra la forma della bolla non è sferica a causa della gravità.

    Sempre con un “bilancio statico” si ottiene:

    pg

    p0

    Per g=0 la bolla acquista una

    forma sferica.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    41

    Diametro al distacco (risultati sperimentali ottenuti iniettando

    bolle di azoto in FC72 a basso portata di gas)

    In condizioni di gravità terrestre

    • la bolla si presenta oblunga con raggio di

    curvatura variabile in funzione dell’altezza;

    • Si distacca con diametro molto piccolo e si

    allontana rapidamente dalla superficie.

    Cilindro di 1 mm di

    diametro

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    42

    Diametro al distacco (risultati sperimentali ottenuti iniettando

    bolle di azoto in FC72 a bassa portata di gas)

    In assenza di gravità (pozzo di

    caduta)

    •la bolla è molto grande (il cilindro

    sottostante la bolla ha un diametro

    di un millimetro);

    • ha forma praticamente sferica;

    • non si stacca dalla parete

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    43

    Diametro al distacco(commenti)

    Fritz propose una forma esplicita della sua relazione data da

    0,028D L

    con in radianti

    φφ

    =

    Con livelli di accelerazione pari a 10-4 la lunghezza di

    Laplace è pari a 100L0 in cui L0 è la stessa lunghezza in

    condizioni terrestri.

    Come si vede dalle foto precedenti il rapporto fra il diametro

    al distacco in microgravità e quello in condizioni terrestri

    non supera 30.

    D’altra parte la bolla non si è staccata prima che terminasse

    la fase di microgravità!

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    44

    Diametro al distacco (risultati sperimentali

    bolle di azoto in FC72 a bassa portata di gas)

    Da un test di caduta nel pozzo JAMIC, Sapporo, Giappone

    (2000)

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    45

    Diametro al distacco(condizioni dinamiche)

    In molti casi concreti che si verificano nello scambio termico per

    ebollizione (alti flussi termici, sottoraffreddamento del liquido,

    effetti Marangoni ecc.) la condizione di crescita è ben lungi da

    poter essere approssimata con una condizione statica.

    Abbiamo tentato di simulare una tale situazione aumentando la

    portata di gas immessa nel liquido.

    Per valori di portata sufficientemente alti, la bolla si è staccata

    dalla parete, prima che terminasse la fase di microgravità. Il

    distacco è stato preceduto da alcune oscillazioni dell’interfaccia

    liquido - gas.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    46

    Diametro al distacco (risultati sperimentali

    bolle di azoto in FC72 ad alta portata di gas)

    La bolla cresce fino ad un diametro

    simile a quello della situazione

    precedente (bassa portata di gas).

    Iniziano alcune oscillazioni sia della

    superficie (visibili in figura con una

    lunghezza d’onda ben definita) che

    della bolla stessa rispetto alla superficie.

    Dopo l’amplificazione delle oscillazioni

    la bolla si stacca, seguita da altre.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    47

    Diametro al distacco (risultati sperimentali

    bolle di azoto in FC72 ad alta portata di gas)

    Distacco di una grande

    bolla di gas dalla

    superficie e nascita di

    una bolla successiva..

    Sono ben visibili le

    oscillazioni di forma

    dell’interfaccia della

    bolla.

    (JAMIC, 2001)

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    48

    Diametro al distacco(condizioni dinamiche: commenti)

    E’ quindi possibile, ed è stato verificato anche con bolle di vapore,

    che le bolle si stacchino dalla superficie anche in gravità ridotta (o

    microgravità) per effetto di fenomeni dinamici.

    In ogni caso permangono due fenomeni peculiari:

    • il notevole aumento della coalescenza “orizzontale” sulla superficie

    e di quella “verticale” fra una bolla staccata e la successiva;

    • lo stazionamento di grosse bolle di coalescenza in prossimità della

    superficie (una volta esaurita l’energia cinetica al distacco).

    Per evitare entrambi questi inconvenienti e per migliorare lo scambio

    termico abbiamo applicato dei campi elettrici, che si sono rivelati

    molto efficaci.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    49

    Effetto di g’ sulla morfologia del vapore in ebollizione nucleata su filo

    g/g0 =0.02

    g/g0 =0.02

    Si vede nelle figure la forma che

    assume il vapore sulla superficie

    scaldante in funzione dei vari livelli

    di accelerazione.

    In microgravità le bolle sono di per

    se più grandi ed è molto più

    probabile (come si vede) la

    coalescenza orizzontale lungo il filo

    e quella verticale.

    La prevalenza di un flusso di bolle

    verso l’alto rivela un’accelerazione

    residua verso il basso.

    g’=1,8

    g’=1,0

    g’=10-2

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    50

    Effetto di g’ sulla morfologia del vapore in ebollizione nucleata su filo

    Con campo elettrico, 10kV

    g’=1

    g’ =10-2

    g/g0 =0.02

    Gli effetti del campo elettrico,

    che non rientrano in questa

    lezione, sono ben visibili nelle

    figure a lato.

    In esse il campo ha geometria

    cilindrica: va come 1/(distanza

    dall’asse del filo). A causa della

    diversa costante dielettrica di

    liquido e vapore le bolle vanno

    verso le zone di campo più

    debole e sono “piccole”.

    Si nota come sia aumentata la simmetria radiale nel moto delle bolle e

    come sia praticamente eliminata la coalescenza a basso g’.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    51

    Effetto di g’ sulla morfologia del vapore in ebollizione nucleata su superficie

    piana

    40 mm

    Inizio di coalescenza

    per contatto laterale

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    52

    Dinamica dell’interfaccia

    liquido - vapore

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    53

    Dinamica dell’interfaccia liquido - vapore

    Come si vedrà meglio nel seguito e come già accennato in

    precedenza, la presenza di un’interfaccia liquido - vapore è

    caratteristica del regime di ebollizione a film.

    Questo regime ha un’importanza limitata per le applicazioni,

    ma la sua analisi può fornire informazioni preziose per meglio

    comprendere i meccanismi che portano al flusso termico critico

    (CHF).

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    54

    Dinamica dell’interfaccia liquido - vapore

    (A)

    (B)

    v

    l

    l

    v

    Le figure mostrano due

    configurazioni che si presentano

    allorché si ha un film di vapore

    in contatto con la superficie

    scaldante (piana nel caso A e

    cilindrica nel caso B, entrambe

    orizzontali) sovrastato dal

    liquido. Per effetto della gravità

    questa configurazione è instabile,

    mentre la tensione superficiale

    tenderebbe a renderla stabile.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    55

    Dinamica dell’interfaccia liquido - vapore

    ( )2 13

    2 2 3cr Lg

    σλ λ π πρ ρ∞

    > = = =−

    λ

    Per una superficie piana infinita la lunghezza d’onda in

    corrispondenza della quale la superficie si instabilizza è:

    Per superfici di dimensioni finite, questa lunghezza d’onda è

    data da:, ( )f crit F Bo

    con

    lBo numero di Bond

    L

    λ λ∞=

    =

    In cui l è una dimensione significativa della superficie scaldante

    (diametro per un cilindro allungato) ed F una funzione

    dipendente dal tipo di riscaldatore.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    56

    Dinamica dell’interfaccia liquido - vapore (correlazioni per fili e cilindri di piccolo diametro)

    3( ) '

    21

    '

    ( 60 )

    RF Bo con R Bo

    L

    R

    Lienhard e Wong fine anni

    = = =

    +

    3( ) '

    0.4251

    '

    (1984)

    RF Bo con R Bo

    L

    R

    Sakurai et al

    = = = + 0

    0,2

    0,4

    0,6

    0,8

    1

    1,2

    1,4

    0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4 1,6

    R'

    F(R

    ')

    Lienhard & Wong

    Sakurai et al.

    g

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    57

    Dinamica dell’interfaccia liquido - vapore (correlazioni per fili e cilindri di piccolo diametro)

    0

    1

    2

    3

    4

    5

    0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5R'

    lam

    bd

    a (

    cri

    t)/R

    Lienhard & Wong

    Sakurai

    ,

    2 3

    ( ')2 3

    ( ')

    '

    f crit

    R

    F RR

    F R

    R

    λπ

    λπ

    =

    = =

    =

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    58

    Dinamica dell’interfaccia liquido - vapore (risultati sperimentali FC 72 saturo)

    g’=1,8

    g’=1,0

    g’=0,02

    I risultati che si ottengono

    sperimentalmente sono mostrati

    nelle figure in funzione del

    livello di accelerazione (si tenga

    presente che L diminuisce

    velocemente al diminuire di g).

    Si conclude che la lunghezza

    d’onda a cui l’interfaccia si

    instabilizza aumenta al

    decrescere di g, come mostrato

    nel grafico successivo.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    59

    Dinamica dell’interfaccia liquido - vapore (risultati sperimentali FC 72 saturo)

    0.0 0.5 1.0 1.5 2.0g / g

    0

    0.0

    1.0

    2.0

    3.0

    4.0

    5.0

    6.0

    7.0

    λ (m

    m)

    Sakurai correlation

    Experimental data

    Andamento della lunghezza d’onda in funzione del livello di accelerazione

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    60

    Dinamica dell’interfaccia liquido - vapore (risultati sperimentali FC 72 saturo)

    200 400 600 800∆ T

    sat ( K )

    1.5

    2.0

    2.5

    3.0λ

    (mm

    )

    Experimental data (0.2 mm wire)

    Sakurai, Eq.4

    Lienhard & Wong, Eq.3

    Andamento della lunghezza in funzione

    della sovratemperatura di parete a

    g’=1.

    Incidentalmente si osserva

    che a gravità terrestre la

    lunghezza d’onda aumenta

    all’aumentare della

    sovratemperatura di parete. I

    dati sperimentali sono in

    accordo con la correlazione di

    Sakurai modificata con lo

    spessore dello strato di vapore

    presente sulla superficie.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    61

    La Teoria Idrodinamica del

    Flusso Termico Critico

    (CHF)

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    62

    La Teoria Idrodinamica del Flusso Termico Critico (CHF)

    λcrit

    In prossimità del flusso termico

    critico sulla superficie si formano dei

    “getti” di vapore dalla cui sommità

    si staccano delle bolle, come in

    figura A. Questo è supposto essere il

    meccanismo con cui il vapore si

    allontana dalla superficie.

    All’aumentare del flusso termico

    aumenta la velocità del vapore

    (freccia continua) e del liquido in

    contro corrente (freccia tratteggiata),

    Contemporaneamente i getti si

    avvicinano fra loro.

    A

    B

    λH

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    63

    La Teoria Idrodinamica del Flusso Termico Critico (CHF)

    Quando la distanza fra i getti è pari alla lunghezza d’onda

    critica, vista in precedenza, la configurazione collassa, figura

    B, poiché si instabilizza la interfaccia del getto. Questo tipo

    di instabilità è la cosiddetta instabilità di Helmholtz (a cui

    corrisponde una lunghezza d’onda critica λH ed una velocità u* del vapore) ed ha luogo quando due fluidi scorrono uno

    accanto all’altro con velocità diverse. In questo modo si

    torna alla configurazione caratteristica dell’ebollizione a

    film.

    Per quanto detto fin qui, dunque, il CHF dipende da λcrit e da λH.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    64

    La Teoria Idrodinamica del Flusso Termico Critico (CHF)

    Per una superficie piana infinitamente estesa si ha:

    getto

    crit, v

    superficie interessata dal getto

    Aq = ρ u * r

    A∞

    λcrit/20,5

    Disposizione dei getti sulla superficie

    Da considerazioni su dette instabilità

    2

    2

    sup int

    3*

    2

    2

    H crit

    v H

    crit

    getto

    crit

    erficie eressata dal getto

    u e

    A

    A

    πο λ λρ λ

    λπ

    λ

    = =

    =

    =

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    65

    La Teoria Idrodinamica del Flusso Termico Critico (CHF)

    Da cui si ottiene per detta superficie piana

    ( )1/2 4crit, v l vq = 0,149ρ r gσ ρ - ρ∞In base a quanto detto sulla lunghezza d’onda ed alla

    discussione precedente si ottiene per corpi di dimensione finita

    ≤ ≤

    crit,f crit,

    1-4

    q = q (Bo)

    (Bo) = 0,94R' per 0,15 R' 1,2 cilindri

    ∞ Ψ

    Ψ

    Per queste dimensioni indipendente dalla gravità.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    66

    La Teoria Idrodinamica del Flusso Termico Critico (CHF)

    Osservazioni - La teoria idrodinamica, che vede fra i suoi fautori più

    eminenti Kutateladse, Zuber e Lienhard, non è sicuramente l’unica

    proposta per il CHF in pool boiling. Alcune delle teorie alternative

    (ad esempio quella di Katto) implicano comunque instabilità del tipo

    illustrato. Sicuramente la teoria idrodinamica non tiene conto di tutta

    una serie di fattori fra cui ad esempio le proprietà termofisiche della

    superficie (fattore evidenziato negli anni 70 da Guglielmini e Nannei

    e dalla scuola russa).

    Questa teoria, comunque, spiega in modo coerente gli effetti dovuti

    al campo elettrico ed è perciò stata la prima ad essere considerata

    nelle nostre ricerche.

    E’ molto probabile che il CHF si possa spiegare con meccanismi

    diversi in funzione delle diverse condizioni fisiche che si verificano.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    67

    La Teoria Idrodinamica del Flusso Termico Critico (CHF)

    Gli stessi fautori della teoria idrodinamica ne hanno evidenziati

    alcuni limiti intrinseci, spesso non considerati da i “detrattori”

    della stessa. In un report NASA del 1974 lo stesso Lienhard

    (assieme a Dhir che stava svolgendo il dottorato sotto la sua

    guida) chiari’ che quando iil numero di Bond diveniva molto

    piccolo (R’

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    68

    La Teoria Idrodinamica del Flusso Termico Critico (CHF)

    In corrispondenza di queste condizioni la curva di ebollizione

    perde la sua forma caratteristica con un massimo ed assume un

    andamento crescente con, al più, un flesso.

    q

    ∆T

    Ci si può attendere un tale

    comportamento o a terra per corpi di

    piccole dimensioni (fili) o riducendo

    l’accelerazione anche per corpi

    relativamente “grandi”. Quello che è

    grande a terra può diventare

    piccolo nello spazio.

    Vediamo i risultati trovati per un filo.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    69

    La Teoria Idrodinamica del Flusso Termico Critico (CHF R’

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    70

    La Teoria Idrodinamica del Flusso Termico Critico (CHF)

    (e)

    (d)

    (f)

    L’intero processo (dalla foto a

    alla f) è durato circa 2 secondi.

    Condizioni di prova: g’=0.01, è

    applicato un campo elettrico

    che tende a mantenere più

    “piccolo” il diametro delle

    bolle in ebollizione nucleata.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    71

    La Teoria Idrodinamica del Flusso Termico Critico (CHF)

    (c - 1) (d - 1) (e - 1)

    Le figure qui sopra mostrano alcuni particolari, relativi alla

    coalescenza sulla superficie, delle foto contrassegnate dalla stessa

    lettera. In figura (e-1) si vede una grossa bolla, ormai staccata dal

    filo, formatasi per coalescenza “orizzontale”, sul filo, e

    “verticale”, cioè inglobando altre bolle staccatesi in precedenza,

    ma non allontanatesi dal filo stesso.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    72

    ARIEL on FOTON June 2005 - Significant

    bubble coalescence, encountered in the absence

    of electric field.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    73

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    74

    Influenza sullo scambio termico

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    75

    Influenza sullo scambio termicoMolto sinteticamente si può dire che, a causa del fatto che il vapore

    tende a restare in prossimità della superficie scaldante la condizione

    di ebollizione nucleata satura non è stabile in microgravità.

    Sostanzialmente, a causa dell’accumulo di vapore, si passa

    rapidamente ad una condizione di CHF. Inoltre a causa delle limitate

    dimensioni degli apparati sperimentali di volo (le nostre celle di

    prova erano di un paio di litri su razzo sonda, ma di meno di un litro

    sul satellite Foton e questa sarà la dimensione per la sperimentazione

    sulla stazione spaziale) non è mai consigliabile lavorare in

    saturazione. Nelle nostre sperimentazioni abbiamo mantenuto un

    grado di sottoraffreddamento intorno a 3, 4°C, dopo esserci assicurati dell’effetto trascurabile di questi valori sullo scambio

    termico a terra, rispetto alla saturazione. In altri casi viene fatto

    ricondensare il vapore mediante un aumento di pressione del liquido.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    76

    Influenza sullo scambio termico (CHF)dati sperimentali

    0.01 0.10 1.00R'

    0.6

    0.8

    1.0

    1.2

    1.4

    1.6

    1.8

    2.0K

    /0.1

    31

    Range of R113 micro-g data

    Sun 90% data bounds

    Sun (1970) correlation

    Mohan Rao (1976) , C=1.6

    R113 data, 1g tests

    Terrestrial data

    Flight data

    qcr

    it,

    f/q

    crit

    ,in

    fin

    ito

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    77

    Influenza sullo scambio termico (CHF)dati sperimentali

    0.01 0.10 1.00R'

    100

    150

    200

    250

    300

    350q

    " CH

    F

    (kW

    /m2)

    R113 data, 1g tests

    FC72, 1g, p=0.75

    FC72, 1g, p=1.1

    FC72, 1g, p=1.6

    FC72, 0.02 g, p=1.1

    FC72, 0.4 g, p=1.1

    FC72, 1 g, p=1.1

    FC72, 1.5 g, p=1.1

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    78

    Influenza sullo scambio termico curva di ebollizione

    0 5 10 15 20 25DTsat (K)

    0

    50

    100

    150

    200

    250

    q"

    (kW

    /m2

    )GABRIEL2 MASER8 FLIGHT 14/05/99 Cell B, V=0 kV

    Normal gravity data

    Micro-gravity data

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    79

    0 5 10 15 20 25 30DTsat (K)

    0

    100

    200

    300

    400

    500

    600

    q" (

    kW/m

    2)

    GABRIEL2 MASER8 FLIGHT 14/05/99 Cell A, V=7 kV

    micro-g

    normal g

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    80

    Influenza sullo scambio termicoconclusioni “molto sintetiche”

    Dai risultati ottenuti su fili si ottiene quanto segue:

    • il flusso termico critico è ben interpretato dalla teoria

    idrodinamica fino ad un valore di R’=0,1. Esso diminuisce

    sensibilmente al diminuire della gravità. Al di sotto i meccanismi

    sono di natura diversa (vapor front propagation). Una analisi

    approfondita dei risultati trovati ci ha indotto a pensare che per R’

    molto piccolo vi possa essere una “risalita” della curva del flusso

    critico.

    • L’effetto della diminuzione è quello di diminuire l’estensione

    del regime di ebollizione nucleata, a causa dell’abbassamento del

    flusso critico. Non si notano, invece, variazioni del coefficiente di

    scambio termico.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    81

    Influenza sullo scambio termico(nota)

    L’introduzione di un campo di forze elettriche produce qualcosa di

    simile, seppure al contrario:

    • aumenta il valore del flusso termico critico;

    • estende il regime di ebollizione nucleata lasciando praticamente

    invariato il coefficiente di scambio.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    82

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    83

    Sketch of the experimental apparatus for wire tests

    (the 0.2 mm diameter is shown here)

    I

    ∆V

    P

    T1

    T2

    Peek Insulat ing Frame

    Heater

    High voltage rods (squirrel cage)

    Pressurecompensat ingbellows

    N2 Exhaust valve

    N2 Inject ion valve

    TES T S EC TIO N

    S ID E V IEW

    Drain/ fill valve

    Preheater

    Heater low voltage supply (5V, 20 A)

    Sense wires

    HEA TER DETA IL0 .2 mm Pt wire

    Copper capillary pipe 1 mm O.D.

    Insulated sense wire 45 mm

    Cage diameter :6 0 mm

    Cage high voltage supply (0 -10 kV )

    20 0 mm

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    84

    Vapor patterns vs.

    gravitational and electric

    fields for FC72 and wall heat

    flux of 100 kW/m2:

    (A) 2g0, 0kV; (B) 1g0, 0kV;

    (C) 0.02g0, 0kV; (D) 0.02g0,

    10kV; (E) 1 g0, 10kV. The

    two amperometric contacts

    are 45-mm apart. Saturated

    boiling.

  • Flat Surface

    Fluid: FC 72 nearly saturated at atmospheric pressure. Platform: airplane (1), satellite Foton M2

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    86

    Experimental apparatus for the

    flat heater

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    87

    The flat heater seen from below during

    boiling. The five rods used as high voltage

    electrodes are clearly visible (bright

    cylinders).

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    88

    HV0

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1

    1.2

    1.4

    1.6

    -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60

    time (s)

    alp

    ha (

    kW

    /m²K

    )

    HF5

    HF10

    HF30

    HF40

    HV5

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1

    1.2

    1.4

    1.6

    -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60

    time (s)

    alp

    ha

    (k

    W/m

    ²K)

    HF5

    HF10

    HF20

    HF30

    HF40

    Heat transfer coefficient (alpha) vs. time for various values of the

    heat flux (HF=5, 10, 20,30, 40 kW/m2) in the absence of electric

    field (HV=0 upper graph) and with electric field (HV=5kV, lower

    graph); time = (-40, -20): normal gravity g; (-20, 0): high gravity

    around 2g; (0, 20) microgravity around 10-2; (20, 40) high gravity

    around 2g; (40, 60): normal gravity g.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    89

    BOILING R134a in tubo orizzontalehttps://www.youtube.com/watch?v=E6vHrAYEhso

    Air water Two Phase Flow (Upward and Downdard Co-current)https://www.youtube.com/watch?v=cM9V82YXT9s

    Pool Boiling of a Dielectric Fluidhttps://www.youtube.com/watch?v=WSwFz6_XRZo

    CFD Simulation of Pool Boiling phenomena

    https://www.youtube.com/watch?v=s-YmfZNKnlU

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    90

    Boiling from the flat

    surface in microgravity (10-

    2g) wall heat flux 5 kW/m2.

    (a) No electric field: large

    coalesce bubbles are

    standing on the wall (a

    horizontal coalescence in

    progress is clearly

    detectable). (b) High

    voltage 1kV: horizontal

    coalescence is prevented

    and many small bubbles

    stem away from the wall as

    in (c) where 10 kV high

    voltage is applied.

    (a)

    (b)

    (c)

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    91

    ARIEL on FOTON June 2005 - Infrared image

    of the surface (green “bubble at the center)

    showing its local temperature trend.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    92

    ARIEL on FOTON June 2005 - Side view

    of boiling in the presence of electric field,

    showing reduced bubble size.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    93

    ARIEL on FOTON June 2005 - Bottom view of the heating

    surface, allowing a better characterization of the boiling

    pattern.

  • FILM BOILING

    Cylindrical heaters

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    95

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    96

    Film boiling

    curve of R

    113 for

    different high

    voltage values

    on ground.

    10

    100

    100 1000

    ∆T, K

    q

    W/cm2

    0 kV

    1 kV

    2 kV

    3 kV

    4 kV

    5 kV

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    97

    10

    100

    100 1000

    ∆T, K

    q

    W /cm2

    0 kV

    0 kV

    0.35 kV

    0.5 kV

    0.15 kV

    0.7 kV

    0.85 kV

    1.13 kV

    1.5 kV

    2 kV

    Film boiling

    curve of

    Vertrel XF

    for different

    high voltage

    values, on

    ground.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    98

    Dimensionless (with respect to the Laplace length)

    wavelength vs. wall superheat and high voltage for

    Vertrel XF.

    0,04

    0,08

    0,12

    0,16

    150 200 250 300 350 400 450 500 550 600 650

    ∆T, K

    0 kV

    0.22 kV

    0.3 kV

    0.4 kV

    0.5 kV

    0.62 kV

    λ’

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    99

    Film boiling curves on earth for FC72 Regime C is

    located beyond a wall superheat of around 600°C.

    0 200 400 600 800 1000∆ T

    sat ( K )

    0

    500

    1000

    1500

    2000

    q" (k

    W/m

    2 )

    V = 0 kV

    V = 2 kV

    V = 5 kV

    V = 7 kV

    V = 10 kV

    D = 0.2 mmp = 115 kPa

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    100

    0 200 400 600 800 1000∆ T

    sat ( K )

    0

    100

    200

    300

    400

    500

    600

    700

    q" (k

    W/m

    2 )

    Par. 328, V = 6 kV

    Par. 322, V = 5 kV

    Par. 326, V = 4 kV

    D = 0.2 mmp = 115 kPa

    A

    B

    Transition from regime A to regime C in low gravity.

    The dotted line represents the final curve on which

    the curves at different electric field collapse

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    101

    Top to bottom (p=115 kPa; d

    = 0.2 mm.)

    Regime A: monodimensional

    oscillatory pattern (HV = 0 kV;

    q” = 400 kW/m2; ∆Tsat = 449 K); Regime B: EHD enhanced

    film boiling regime, multi -

    dimensional oscillatory pattern

    (V = 7 kV; q” = 400 kW/m2; ∆Tsat = 201 K);

    Regime C: independent of

    applied voltage,

    monodimensional oscillatory

    pattern (V = 7 kV; q” = 850

    kW/m2; ∆Tsat = 781 K).

  • CRITICAL HEAT FLUXCHF

    Cylindrical heaters

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    103

    0 2 4 6 8HV (kV)

    100

    200

    300

    400

    500

    600

    q"

    CH

    F (

    kW

    / m

    2 )

    micro-g

    1 g

    1.3 g

    Correlation, Eq.(3)

    CHF data in terrestrial and microgravity conditions

    vs. applied high voltage. FC72

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    104

    0.0 0.5 1.0 1.5 2.0g / g

    E

    0.5

    0.6

    0.7

    0.8

    0.9

    1.0

    1.1

    q" C

    HF

    / q

    " C

    HF

    , E

    HV = 0 kV

    HV = 1 kV

    HV = 2 kV

    HV = 3 kV

    HV = 4 kV

    HV = 5 kV

    HV = 7 kV

    CHF data (normalized to average correspondent

    terrestrial value) vs. gravity acceleration. FC72

  • SINGLE PHASE HEAT TRANSFER

    Geometry: horizontal and vertical annulus, flat plate (upward and downward facing) in a pool.Fluid: FC72, HFE 7100

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    106

    Effect of an electric field on the flow field of FC72

    over a flat heater, on ground: (A) convective plume in

    the absence of electric field; (B) flow field

    immediately after the electric field application (10

    kV); (C) flow structure with electric field (10 kV)

    after regime is reached.

    A B C

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    107

    FLUIDODINAMICA BIFASE (CENNI)

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    108

    Più precisamente si deve parlare di flussi plurifase (in genere due, raramente tutte e tre) e multicomponente, poiché si può anche avere presenza di sostanze diverse nelle fasi.

    Le usuali miscele sono così composte:

    • liquido gas - (anche il vapore del liquido come negli evaporatori e condensatori), acqua gassata….

    • liquido solido - slurry, trasporto dei detriti nei corsi d’acqua…

    • gas solido – aerosol, trasporto pneumatico di materiali sfusi…

    • flussi trifase – trasporto fanghi, colate laviche…

    Restringiamo la discussione ad una breve descrizione dei flussi interni a condotti, come quelli mostrati nelle figure successive, inerenti ad alcune applicazioni tecnologiche e ci soffermeremo soltanto su un apporccio monodimensionale.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    109RE

    GIM

    I D

    I M

    OT

    O E

    QU

    ICO

    RR

    EN

    TE

    OR

    IZZ

    ON

    TA

    LE

    g

    A

    ASez. A-A

    A

    A

    A

    A

    A

    A

    A

    A

    A

    A

    Sez. A-A

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    110

    g

    RE

    GIM

    I D

    I M

    OT

    O E

    QU

    ICO

    RR

    EN

    TE

    VE

    RT

    ICA

    LE

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    111

    Si considerano le portate volumetriche della fase liquida e di quella gassosa, Vl e Vg e si definiscono le velocità superficiali di entrambe le fasi come:

    A

    Vj

    A

    Vj

    g

    gl

    l == ;

    in cui A è l’area della sezione trasversale del condotto. I valori di queste due grandezze possono essere anche molto diversi e, in base ad essi si costruiscono delle Mappe di Flusso, in cui si individuano i vari regimi, come nella classica mappa di Maldhane, seguendo la classificazione dei regimi di flusso proposta da Tong e Barnea. Le transizione, in condizioni adiabatiche, dipendono da molti parametri, oltre alle velocità superficiali, che sono:

    • fluido – densità e viscosità delle fasi, tipo di moto, tensione superficiale, direzione del moto rispetto alla gravità, contro o equicorrente.

    • tubazione – forma della sezione trasversale, rugosità delle pareti, orientamento rispetto alla gravità.

    Se si considerano anche fenomeni di scambio termico intervengono tutte le proprietà termofisiche del fluido ed, in alcuni regimi, quelle della parete.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    112

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    113

    Esistono varie mappe di flusso corrispondenti alle varie condizioni, per esempio in relazione all’inclinazione delle tubazioni ed alla loro forma. Altre mappe sono state ricavate per i vari tipi di complessi di tubazioni e per flussi esterni. In questa sede non è possibile illustrare tutte le diverse condizioni.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    114

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    115

    Diverse morfologie di flusso in funzione della direzione dei condotti.

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    116

    ( )

    vuotodigradoA

    A

    con

    uA

    Auju

    A

    Auj

    g

    lll

    lg

    gg

    g

    =

    −====

    α

    αα 1

    Si possono anche scrivere le velocità superficiali in funzione della frazione, o grado, di vuoto (void fraction):

    Nel modello monodimensionale si considera il rapporto fra la velocità della fase gassosa e quella liquida, detto rapporto di scivolamento (slip ratio):

    l

    g

    u

    us =

    La portata in massa di gas e di liquido, se con m si indica la portata in massa della miscela:

    ( )

    −==

    =−===

    αα

    ρρ

    ρρ

    1

    1

    1;

    g

    l

    l

    g

    llllgggg

    x

    x

    u

    us

    AumxmAuxmm

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    117

    Flusso disperso

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    118

    La prima condizione da determinare è quella relativa alla transizione fra un regime di flusso e quello “successivo”.

    Le equazioni di moto e quelle dell’energia si possono scrivere in modo diverso in funzione del regime a cui si riferiscono. Facciamo, quii, solo un paio di esempi.

    Per un flusso disperso (bolle di gas uniformemente disperse in un liquido ed abbastanza piccole da potersi considerare come corpi rigidi), si possono scrivere le equazioni come nel caso monofase monodimensionale, considerando le varie proprietà come intermedie fra quelle del gas e del liquido.

    Sia m la portata in massa della miscela mg=xm quella del gas ed ml=(1-x)m quella del liquido, si può scrivere:

    ( )

    ( )αραρρ

    αραρρρρ

    −+=

    −+=+==

    1

    1

    llggeqeq

    llgglllgggeqeq

    uuu

    cuida

    AuAuAuAuAum

    Se le bolle disperse nel liquido hanno la sua stessa velocità: s=1

    Flusso disperso

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    119

    ( )[ ]lgl

    g

    l

    xx

    x

    x

    xs

    ρρρα

    αα

    ρρ

    +−=

    =

    −=

    1

    11

    1

    Per cui:

    ( )

    ( )[ ] ( )[ ]( )

    ( )[ ] ( )[ ]

    gleq

    lg

    gl

    lg

    glgl

    lg

    ll

    lg

    lgeq

    lgeq

    llggeqeq

    xx

    xxxx

    xx

    xx

    x

    xx

    x

    uuuu

    uuu

    ρρρ

    ρρρρ

    ρρρρρρ

    ρρρρ

    ρρρρρ

    αραρρ

    +−=

    +−=

    +−−+

    =

    =

    +−−+

    +−=

    ===

    −+=

    11

    11

    1

    11

    1

    1

    gleq

    lgeq

    xx

    uuuu

    ρρρ+−=

    ===

    11

    Flusso disperso

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    120

    Flusso disperso

    g

    dz

    z+dz

    z

    τw

    [ ] ( ) ( )[ ]zmudzzmudzDgsenDdzDdzzpzp eqw −+++=+−44

    )()(22 πθρπτπ

    dz

    dugsen

    Ddz

    duugsen

    Ddz

    dp eqeqweqeqw

    ρθρτρθρτ 244 −+=++=−

    ( )0

    11)cos(0 =+→=→=

    dz

    du

    udz

    dtA

    dz

    uAd eq

    eq

    eq ρρ

    ρ

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    121

    ( )

    ( )

    88,001,079

    70

    1,9

    1,0

    1001,09

    701,0

    1

    1

    ÷=÷=÷+

    ÷=

    =+

    =→=−

    −=

    lg

    g

    lg

    lg

    jj

    jjj

    jj

    ααα

    αα

    ( )[ ]( )

    ( )

    310

    1

    1

    1

    −=

    +−=

    +−=

    =+−

    l

    g

    l

    g

    l

    g

    glg

    llg

    x

    xx

    xxx

    ρρ

    ρρ

    αα

    ρρ

    α

    αραραρρρρα

    α x

    0,01 1,010E-05

    0,11 1,236E-04

    0,21 2,658E-04

    0,31 4,491E-04

    0,41 6,944E-04

    0,51 1,040E-03

    0,61 1,562E-03

    0,71 2,442E-03

    0,81 4,245E-03

    0,91 1,001E-02

    Flusso disperso

    0,000E+00

    2,000E-03

    4,000E-03

    6,000E-03

    8,000E-03

    1,000E-02

    1,200E-02

    0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1

    grado di vuoto

    x

    310−=l

    g

    ρρ

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    122

    α x ρeq0,01 1,010E-05 9,900E+02

    0,11 1,236E-04 8,901E+02

    0,21 2,658E-04 7,902E+02

    0,31 4,491E-04 6,903E+02

    0,41 6,944E-04 5,904E+02

    0,51 1,040E-03 4,905E+02

    0,61 1,562E-03 3,906E+02

    0,71 2,442E-03 2,907E+02

    0,81 4,245E-03 1,908E+02

    0,91 1,001E-02 9,091E+01

    Flusso disperso

    0,000E+00

    2,000E+02

    4,000E+02

    6,000E+02

    8,000E+02

    1,000E+03

    1,200E+03

    0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1

    α

    ρeq

    310−=l

    g

    ρρ

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    123

    Per moto completamente sviluppato:

    θρτ gsenDdz

    dpeqw +=−

    4

    Per τw si possono usare le stesse correlazione del monofase con definizioni opportune dei parametri, come la viscosità. Sono state date varie definizioni. Ad

    esempio:

    Flusso disperso

    Ovviamente uno scambio di energia impedisce al moto di essere completamente sviluppato.

    ( ) ( ).0;0

    2

    22

    ==

    +=−+−= ++

    θdLipotesi

    dzdz

    dumudz

    dz

    dhmuu

    mhhmdQ zdzzzdzz

    Per semplicità supponiamo di fornire calore ad un fluido già saturo con flusso termico specifico, q, uniforme e costante alla parete

    gleq

    xx

    µµµ+−= 11

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    124

    Ovviamente uno scambio di energia impedisce al moto di essere completamente sviluppato.

    ( ) ( ).0;0

    2

    22

    ==

    +=−+−= ++

    θdLipotesi

    dzdz

    dumudz

    dz

    dhmuu

    mhhmdQ zdzzzdzz

    Per semplicità supponiamo di fornire calore ad un fluido già saturo con flusso termico specifico, q, uniforme e costante alla parete

    ( )dz

    d

    A

    m

    dz

    dxr

    dz

    drx

    dz

    dh

    m

    q

    A

    mu

    xrhh

    dz

    duu

    dz

    dh

    m

    q

    eq

    eq

    l

    eq

    l

    ρρ

    ρ

    /112

    −++=

    =

    +=

    +=

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    125

    ( )dz

    d

    A

    m

    dz

    dxr

    dz

    drx

    dz

    dh

    m

    q

    A

    mu

    xrhh

    dz

    duu

    dz

    dh

    m

    q

    eq

    eq

    l

    eq

    l

    ρρ

    ρ

    /112

    −++=

    =

    +=

    +=

    gleq

    xx

    ρρρ+−= 11

    Se possiamo trascurare gli effetti dell’influenza della caduta di pressione su hl, r, e le densità del liquido e della fase aeriforme (vapore saturo a pressione costante).

    ( )dz

    dxxx

    A

    m

    dz

    dxr

    dz

    d

    A

    m

    dz

    dxr

    m

    q

    lggl

    eq

    eq

    +−

    −=

    −=ρρρρ

    ρρ

    111/1122

    Flusso disperso

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    126

    ( ) [ ]

    ( ) ( ) ( )20222

    0

    2

    0

    2

    22

    22

    2

    /11

    xxv

    A

    mxxvv

    A

    mrzz

    m

    q

    dz

    dxxv

    A

    m

    dz

    dxvv

    A

    mr

    m

    q

    vvv

    dz

    dxvxvv

    A

    m

    dz

    dxr

    dz

    d

    A

    m

    dz

    dxr

    m

    q

    ddl

    ddl

    lgd

    ddl

    eq

    eq

    +−

    −=−

    −=

    −=

    +

    −=

    −=ρ

    ρ

    Da questa si vede che in funzione della lunghezza del tubo, così riscaldato (q>0) o raffreddato, il titolo aumenta o diminuisce finché non si giunge (con i dati dell’esempio precedente) o a una completa evaporazione (effetti della parete) o ad una completa condensazione.

    Flusso disperso

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    127

    ( )

    ( )

    ( )

    ( )

    ( )( ) smjx

    smjxxx

    A

    mxj

    mD

    A

    skgskghkgmmkgmkg

    jx

    jA

    mj

    A

    mx

    A

    mxj

    xxxxx

    x

    xx

    A

    mj

    A

    mj

    g

    g

    lg

    lg

    gl

    l

    g

    lg

    l

    l

    lg

    l

    g

    g

    l

    g

    gl

    g

    ggleq

    l

    g

    l

    g

    eq

    l

    eq

    g

    /5,3510

    /0355,01010355,0

    1010785,0

    28,010

    10785,04

    10

    4

    /28,0/3600/100/100/1/1000

    11

    111

    1

    1

    2

    5

    4

    34

    3

    24

    222

    22

    =→=→=→=→

    =⋅⋅=⋅⋅

    ⋅==

    ⋅===

    =====

    ===≅

    +≅

    +−=+−=

    +

    =→−

    =

    −==

    −−

    ρρρ

    ππ

    ρρ

    ρρ

    ρρρρ

    ρ

    ρρ

    ρρρ

    ρρρρ

    ρρ

    ααρρ

    α

    ρα

    ρα Flusso disperso

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    128

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    129

    Se jl è mantenuta costante (vedi mappa) si ha una variazione della velocità:

    ( )

    1

    1

    1

    1

    +=

    +

    =−

    −=

    x

    ju

    x

    a

    ju

    g

    ll

    l

    g

    l

    g

    l

    ρρ

    ρρ

    ρρ

    α

    0,00

    1,00

    2,00

    3,00

    4,00

    5,00

    6,00

    7,00

    8,00

    0,00E+00 2,00E-03 4,00E-03 6,00E-03 8,00E-03 1,00E-02 1,20E-02 1,40E-02

    x

    u (

    m/s

    )

    Jl=4m/s Jl=6m/s Jl=8m/s

    m/A=cost

    NB – per i vapori con scambio termico le mappe cambiano forma perché cambiano le transizioni fra un regime ed un altro.

    Flusso disperso

    310−=l

    g

    ρρ

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    130

    4

    jl

    0,1 1,0 10 70jg

    0,00

    10,00

    20,00

    30,00

    40,00

    50,00

    60,00

    70,00

    0,00E+00 2,00E-03 4,00E-03 6,00E-03 8,00E-03 1,00E-02 1,20E-02 1,40E-02

    x

    Jg

    (m

    /s)

    Jl=4,5m/s Jl=6m/s Jl=9m/s

    Flusso disperso

    Flusso disperso

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    131

    Flusso separatog

    dz

    z+dz

    z

    τwgτ0

    τwl

    [ ] ( ) ( ) ( )[ ]( )

    dz

    umd

    Agsen

    A

    ll

    dz

    dp

    umumdzAgsendzllAdzzpzp

    gg

    g

    g

    g

    wgwg

    zggdzzggggwgwgg

    1

    )()(

    0

    0

    ++

    +=−

    −+++=+−+

    θρττ

    θρττ

    [ ] ( ) ( ) ( )[ ]( )dz

    umd

    Agsen

    A

    ll

    dz

    dp

    umumdzAgsendzllAdzzpzp

    ll

    l

    l

    l

    wlwl

    zlldzzllllwlwll

    1

    )()(

    0

    0

    ++

    −=−

    −++−=+− +

    θρττ

    θρττ

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    132

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    133

    ( ) ( )dz

    du

    dz

    du

    dz

    dA

    A

    j

    dz

    uAd

    Adz

    umd

    A

    g

    g

    g

    g

    g

    g

    gggg

    g

    gg

    g

    ρρ

    ρ++== 11

    In condizioni pienamente sviluppate questo termine è nullo, così come il termine corrispondente per il liquido. Per cui:

    θρττ

    gsenA

    ll

    dz

    dpg

    g

    wgwg +

    +=− 0

    θρττ gsenA

    ll

    dz

    dpl

    l

    wlwl +

    −=− 0

    Flusso separato

    +=−

    g

    wgwg

    A

    ll

    dz

    dp 0ττ

    −=−l

    wlwl

    A

    ll

    dz

    dp 0ττ

    orizzontale

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    134

    per 101,00 ≤

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    135

    αα

    αρρα

    ρρ

    ρρρ

    ρ

    ρρρ

    −=

    +=

    +=

    +==

    1

    11

    l

    g

    l

    gl

    g

    ll

    ggg

    ll

    ggg

    ggglll

    gggg

    j

    js

    s

    s

    Au

    Au

    Au

    Au

    AuAu

    Au

    m

    mx

    Flusso separato

    0,00E+001,00E-032,00E-033,00E-034,00E-035,00E-036,00E-037,00E-038,00E-039,00E-031,00E-02

    0 0,2 0,4 0,6 0,8 1

    a

    x

    x(1) x(10)

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    136

    Ag,z Ag,z+dz

    Al,z+dzAl,zm m

    q (W/m)

    dz

    ( ) ( )mdxdmdm

    umd

    umdhmdhmdqdz

    gl

    ll

    g

    gllgg

    −=−=

    +

    ++=

    22

    22

    ( )

    ( )

    ( )

    ( )gggg

    lg

    lg

    l

    g

    ll

    ll

    ll

    g

    llll

    g

    g

    g

    g

    gg

    g

    ggg

    g

    uAddm

    suu

    dmmdxdm

    mxm

    xmm

    dmu

    hu

    hdmu

    mdhmddzl

    lq

    dmu

    hu

    hdmu

    mdhmddzl

    lq

    ρ==

    −==−=

    =

    ++

    +=

    +=

    ++

    +=

    +=

    1

    222

    222

    222

    222

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    137

    Wavy stratified

    Wavy Crest

    Wavy Flow

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    138

    Semi-Annular

    Misty-Annular

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    139

    Annular film boiling

    Semi-Annular film boiling and final drayout

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    140

    Xth=1

    Xth=0

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    141

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    142

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    143

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    144

    R134a

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    145

    Acqua da raffreddare

    Refrigerante che evapora

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    146

    Schüco makes a look inside a heat pump possilble

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    147

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    148

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    149

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    150

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    151

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    152

    CONDENSAZIONE

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    153

    Caldaia a condensazione

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    154

  • W. Grassi - Ebollizione e flussi bifase

    155