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F L O T T E A Z I E N D A L I Car Fleet Periodico trimestrale Aprile 2009 - euro 6,00 Osservatorio - I numeri dell’auto aziendale 20.000 copie distribuite Tecnologia e servizi per il guado del 2009 Prove su strada Mercedes Classe E / Toyota Avensis / Subaru Impreza / Citroën C3 Picasso / Honda Insight / Fiat Qubo / Seat Exeo Testimonianze - Frisch (Audi) - Braguglia (Mercedes-Benz) - Zingaretti (Provincia di Roma) Aziende Sempre più manager stranieri si affermano in Italia Sicurezza Un milione di vite salvate in 50 anni con le cinture Tendenze Parola d’ordine: coniugare ecologia e risparmio Gestione impresa Anche per i documenti fiscali i file sostituiscono la carta Sport Formula Uno: l’evoluzione continua n.32 NAZ/215/2008 In caso di mancato recapito inviare a CMP Bologna per la restituzione al mittente previo pagamento resi

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F L O T T E A Z I E N D A L ICarFleetPe

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estrale

Aprile

2009

-euro6,00

Osservatorio- I numeri dell’auto aziendale

20.000 copie distribuite

Tecnologia eservizi per ilguadodel2009

Prove su stradaMercedes Classe E /Toyota Avensis / Subaru Impreza /Citroën C3 Picasso /Honda Insight / Fiat Qubo /Seat Exeo

Testimonianze- Frisch (Audi)- Braguglia (Mercedes-Benz)- Zingaretti (Provincia di Roma)

AziendeSempre più manager stranierisi affermano in Italia

SicurezzaUnmilione di vite salvatein 50 anni con le cinture

TendenzeParola d’ordine:coniugare ecologia e risparmio

Gestione impresaAnche per i documenti fiscalii file sostituiscono la carta

SportFormula Uno:l’evoluzione continua

n.32

NAZ/215/2008

In caso di mancato recapito inviare a CMPBologna per la restituzione al mittenteprevio pagamento resi

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9. EDITORIALENonostante la crisi

15. GIOIA DI VIVERECent’anni di bicicletta

17. TECNOLOGIAArrivano leauto intelligenti

18.TESTIMONIANZEFrisch: “Audi taglia la CO2del 20% entro il 2012”

20.TESTIMONIANZEBraguglia: “Mercedesè fascino e responsabilità”

22.INCHIESTATecnologia e serviziper il difficile guado del 2009

28.AZIENDESempre piùmanager stranierisi affermano in Italia

CarFleet aprile 20097

CarFleetDIRETTORE EDITORIALE

Jaromír Hájek

DIRETTORE RESPONSABILE

Mauro Manzoni

EDITORE

LeasePlan Italia S.p.a.

Viale Alessandro Marchetti, 105

00148 Roma

REDAZIONE, IMPAGINAZIONE

E PUBBLICITA’

Econometrica Spa

Via della Zecca 1 - 40121 Bologna

tel. 051.271710 - fax 051.224807

e-mail: [email protected]

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:

Lodovico Basalù, Cinzia Bortolotti, Veronica Carletti,

Vincenzo Conte, Piero Evangelisti,

Antonio Lorenzi, Roberto Mazzanti,

Davide Mazzocco, Ermanno Molinari,

Gian Primo Quagliano, Prisca Taruffi

PROVE SU STRADA

a cura di Roberto Mazzanti

SEGRETERIA DI REDAZIONE

Cinzia Bortolotti

ART DIRECTOR

Mariangela Canzoniero

STAMPA

Labanti e Nanni Industrie Grafiche

Via G. Di Vittorio, 5/7 - 40056 Crespellano (BO)

Registrazione Tribunale di Milano

n.98/1997

tiratura di questo numero è di 20.000 copie

LEASEPLAN ITALIA S.p.a.

Viale Alessandro Marchetti, 105

00148 Roma

tel. 800-822.023

e-mail: [email protected]

http://www.leaseplan.it/carfleet/

Associata ANIASA

Sommario

15

32. TRAFFICOZingaretti: “I nuovi corridoiper la mobilità a Roma”

34. TENDENZEParola d’ordine:coniugare ecologia e risparmio

40. SICUREZZAUnmilione di vite salvatein 50 anni con le cinture

42. GESTIONE IMPRESAAnche per i documenti fiscalii file sostituiscono la carta

44. SPORTFormula Uno:l’evoluzione continua

46. NOVITA’

50. PROVE- Mercedes Classe E- Toyota Avensis- Subaru Impreza- Citroën C3 Picasso- Honda Insight- Fiat Qubo- Seat Exeo

72. OSSERVATORIO- I numeri dell’auto aziendale

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CarFleet aprile 20099

Il mercatodel l ’autocome tutta

l ’ e c o nom i areale subisceil contraccol-po della crisifinanziaria. IGoverni stan-

no però affrontando con moltadeterminazione il problema delsostegno della domanda, compre-sa naturalmente quella di automo-bili. Anche in Italia gli incentivi allarottamazione varati con il decretodel 10 febbraio si stanno rivelandoefficaci. Anche l’industria stafacendo la sua parte, come emergechiaramente dalle interviste cheabbiamo realizzato con i responsa-bili flotte di sette grandi Case auto-mobilistiche. Tutti stanno operan-do perchè il 2009 sia un anno ditransizione da una situazioneindubbiamente difficile ad unnuovo periodo di sviluppo. MolteCase hanno interessanti novità diprodotto da presentare e lo faran-no con grande impegno, nonostan-te l’attuale contesto economico. Laripresa non si giocherà però sulfascino della novità in quanto tale,ma soprattutto sulle qualità intrin-seche dei nuovi prodotti.Questi ultimi punteranno adinserirsi in un quadro di mercatodiverso da quello che ci siamolasciati alle spalle, con l’avventodi quella che è stata definita, nonsenza una certa vocazione al

catastrofismo, “crisi globale”. Gliultimi saloni dell’automobile lohanno dimostrato e le novità cheverranno presentate nel corsodel 2009 lo ribadiranno: l’auto-mobile rimarrà il mezzo di elezio-ne per garantire la mobilità priva-ta, ma la nuova produzione ten-derà a dare spazio alle esigenzedel risparmio e a quelle dell’eco-logia. Esigenze che fortunata-mente non sono tra loro incom-patibili, ma strettamente legate.Consumare meno significa ridur-re le emissioni nocive, puntaresu auto di dimensioni più conte-nute, come sta avvenendo con latendenza al downsizing, compor-ta un migliore utilizzo degli spazinei centri urbani (e in generalesulle strade) ed un risparmio dimaterie prime. Quest’ultima saràcertamente un’esigenza priorita-ria in un mondo che presto tor-nerà a svilupparsi in fretta. Inquesto quadro un ruolo attivo loha anche chi, come l’editore diquesta rivista, è impegnato adoffrire soluzioni sempre adegua-te sul piano economico e semprepiù funzionali alle esigenze degliutilizzatori di flotte aziendali. Inparticolare LeasePlan è all’avan-guardia sui temi dell’ambientecon il progetto GreenPlan ed èimpegnata a migliorare costante-mente i propri servizi per suppor-tare i suoi clienti che, come tuttele imprese, si muovono oggi inuno scenario complesso.

Nell’anno di transizione 2009 saràmolto importante il ruolo deiGoverni e quello delle aziende cheproducono beni o offrono servizi.Prioritario sarà però anche l’impe-gno delle persone. In questo nume-ro abbiamo dato come sempregrande spazio a personaggi chehanno un ruolo importante nell’e-conomia dell’auto. Da questopunto di vista ci è parso particolar-mente interessante conoscere l’o-pinione di manager stranieri cheoccupano ruoli importanti insocietà italiane nel settore automo-tive, a cominciare dal nostro diret-tore commerciale Gavin Eagle, pas-sando per Max Auesperg, direttoremarketing di Volkswagen Italia, percontinuare (in rigoroso ordine alfa-betico) con Daniel Gainza, direttorecommerciale Continental AutocarroItalia, e con Andreas Kleinkauf,direttore marketing Mercedes-Benz Italia.E, naturalmente, parlando di perso-ne, non mancano interviste a capi diaziende o istituzioni, come MichaelFrisch, direttore di Audi Italia, VittorioBraguglia, direttore generale diMercedes-Benz Cars e NicolaZingaretti, presidente della Provinciadi Roma. Oltre ai già citati argomenti“impegnati”, come sempre trovate larubrica “Gioia di vivere” e le prove ditante belle auto per il piacere di chi leama. Come noi.

Mauro Manzoni,Direttore Responsabile di CarFleet

Nonostante la crisi

Editoriale

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Editorial

TThe carmarket ,like all

real economy,is feeling theconsequen-ces of thefinancial cri-sis, although

the governments are doing theirbest to face the problem of sup-porting demand, including ofcourse the demand for cars. InItaly too, the incentives to scrapcars which began with the decreeof 10th February are having thedesired effect. The industry isalso doing its bit, and this clearlyemerges from the interviews wehave had with the fleet managersof seven major car manufactu-rers. Everyone is doing what theycan to make 2009 a year of tran-sition from a difficult situation toa new period of development. Anumber of car manufacturershave interesting new products topresent and are doing this withgreat commitment, despite thecurrent economic scenario.However the reprisal will nothinge on the attraction of innova-tion for itself, but mainly on theintrinsic qualities of the new pro-ducts.These latter are on their way tobecoming part of a market fra-mework which is different fromwhat we have left behind us,with the advent of what has beencalled - not without a touch ofdoom and gloom – a “global cri-

sis”. The most recent motorshows have demonstrated thisand the new products comingout during 2009 will reinforcethe idea: the car will remain thenumber one way to guaranteeprivate mobility, but the newproduction will increasinglyemphasise the need for savingand the focus on ecological mat-ters. These requirements are for-tunately not incompatible butactually closely connected.Indeed, using less fuel meanscutting down harmful emissions,while buying smaller cars, as inthe current trend towards down-sizing, means making a betteruse of space in town centres(and on the roads in general) aswell as saving on raw materials.This latter will certainly be apriority requirement in a worldwhich will soon return to rapiddevelopment. Within this fra-mework an active part is alsoplayed by those - like the publi-sher of this magazine - who aredoing their best to offer solu-tions which are increasinglyfunctional to the needs of theusers of company fleets as wellas being cost-effective. In parti-cular, LeasePlan is in the fore-front as regards environmentalthemes with the GreenPlanproject and is committed to con-stantly improving its services tosupport its clients, who todayhave to move in a complex sce-nario, like all businesses.In 2009, the year of transition,

the governments will play a veryimportant role, as will the manu-facturers of goods or service pro-viders. However a personal com-mitment will also be of funda-mental importance. In this issuewe have – as always – given a lotof space to people who play aleading role in the car businessand on this topic we found it par-ticularly interesting to ask theopinions of foreign managerswho hold important positions inItalian companies in the car sec-tor, such as our commercialdirector Gavin Eagle, MaxAuesperg, marketing managerof Volkswagen Italy, DanielGainza, commercial director ofContinental Autocarro Italia,and Andreas Kleinkauf, marke-ting manager of Mercedes-BenzItaly. And of course, talking ofpeople, we also have inter-views with the directors ofcompanies and institutions,such as Michael Frisch, directorof Audi Italy, Vittorio Braguglia,managing director ofMercedes-Benz Cars and NicolaZingaretti, chairman of theProvincial Council of Rome.Besides the 'serious' topicsmentioned above, as alwaysthere is the regular feature“Gioia di vivere”, as well as thereports of test drives of lots oflovely cars for the pleasure ofthose like us who love them.

Mauro Manzoni,Managing Editor

CarFleet aprile 200911

Despite the crisis

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CarFleet aprile 200915

Gioia di vivere

Cent’anni di biciclettaDal 1909 a oggi il Giro d’Italia ha emozionato generazioni di italiani che lo hanno seguito sulle strade,alla radio ed alla televisione con grande entusiasmo e passione che esprimono la gioia di vivere di chivorrebbe imitare i grandi campioni. Ed anche quest’anno in primo piano tra gli sponsor vi sarà Skoda

Nonè soltanto la piùimportante corsaciclistica dello

Stivale, il Giro d’Italia èuna festa popolare, uno

dei rari momenti unificantidi un Paese che sportiva-mente – eccezion fatta perla nazionale di calcio – si èsempre diviso in nome diuna tifoseria campanilisti-ca. Il pubblico del ciclismo,quello che si assiepa sullegrandi salite dolomitiche osulle colline del centroItalia, invece, si distingueannualmente per la capa-cità di applaudire indistin-tamente i campioni piùconsumati e gli ultimi dellafila. È la logica che ha fattodi questo evento un gran-

de spettacolo che toccafisicamente e virtualmentetutto il Paese. Per l’edizio-ne del Centenario è statoallestito un percorso in

grande stile che proporrà,oltre alle grandi salite, arri-vi di prestigio nelle piùimportanti città italiane.Sul palcoscenico dellacorsa rosa gli attori saran-no di altissimo livello. Acominciare da LanceArmstrong, rientrato direcente alle gare dopo trestagioni di stop. Lo statuni-tense, vittima di una bruttafrattura alla clavicola allafine di marzo, sta brucian-do le tappe della riabilita-zione per poter debuttareal Giro all’età di 37 anni.

La vittoria al GiroLo scorso inverno l’annun-cio della partecipazione deltexano ha fatto lievitare lerichieste di accredito daparte delle televisioni stra-niere, tanto che oltre alleemittenti americane saran-no presenti in gara anche AlJazeera e una tv israeliana.Anche se si schiererà allapartenza con una formaprecaria, Armstrong saràcomunque il catalizzatoredell’attenzione dei media,ponendo in secondo pianoi veri favoriti: Carlos Sastre- maglia gialla all’ultimoTour de France - e tanti ita-liani che il Giro lo hanno giàvinto come DamianoCunego, Gilberto Simoni,Danilo Di Luca, StefanoGarzelli e Ivan Basso.Saranno al via anche ilcampione del mondoAlessandro Ballan, MarkCavendish, DanieleBennati, AlessandroPetacchi e Thor Hushovd,ovverosia imigliori velocistiin gruppo, corridori capacidi concludere le volate a 70km/h. Unico grande assen-te sarà l’iberico AlbertoContador, vincitore dellapassata edizione.

La partenza da VeneziaL’apertura di sabato 9maggio è in grande stile alLido di Venezia, con unacronometro a squadre chevedrà sfidarsi i 22 team in

gara. Nella prima settima-na i “girini” affronterannole Dolomiti, sconfinando inAustria, per poi fare tappaa Bergamo eMilano. Il tap-pone più duro di tutta lacorsa sarà quello che con-durrà il gruppo da Cuneo aPinerolo attraverso i colliMaddalena, Vars, Izoard,Monginevro e Sestriere. Inun Giro all’insegna dell’a-marcord, sarà questo l’o-maggio a Fausto Coppiche sessant’anni fa seppecostruire su questo trac-ciato l’impresa più belladella sua carriera. Lasciataalle spalle Torino, i 60 chi-lometri a cronometro daSestri Levante aRiomaggiore anticiperan-no gli spettacolari arrivi diFirenze e Bologna. A deci-dere la lotta per la magliarosa saranno gli arrivi insalita dell’ultima settima-na sull’erta marchigiana diMonte Petrano, su quellaabruzzese di Blockhaus esu quella campana delVesuvio. Il sigillo sullacorsa lo metterà la prova acronometro che si svol-gerà nel centro di Romadomenica 31 maggio. Unacorsa da cartolina con uncast da kolossal. Unospettacolo impareggiabileper il quale non serve ilbiglietto. Basta scenderein strada e mettersi adaspettare, prima o poi ilGiro arriva.

di Davide Mazzocco, collaboratore del mensile Ciclismo

Anche quest’anno Skoda è in prima fila tra gli sponsor del Giro

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Arrivano le auto intelligentiMeno incidenti, meno ritardi legati alla congestione del traffico, minori consumi

e quindi minori emissioni nocive, grazie ad un avveniristico sistema di comunicazionefra le automobili che promette di rendere le auto veramente “intelligenti”

Non saranno dotatedi una bocca sulcofano come quel-

le dei cartoni animati, mamolto presto le auto parle-ranno. E non solo tra loro:saranno in grado di comu-nicare anche con i condu-centi, segnalando loro lapresenza di ogni pericoloo inconveniente che possacapitare sulla loro strada.Invieranno e riceverannoconsigli sul percorso

migliore per arrivare adestinazione evitandoingorghi e blocchi stradalie potranno coordinarsi inmaniera sicura negli incro-ci pericolosi. Tutto questoin maniera ancora più effi-ciente di quanto si riesca afare già oggi grazie aisistemi di navigazione. Eciò sfruttando la possibi-lità di avvalersi anche

delle informazioni inviateda trasmettitori posiziona-ti su semafori, ponti, edogni altra infrastrutturapresente sulla strada,soprattutto nei tratti in cuila sicurezza della circola-zione è più a rischio.Come? Semplice: graziead un avveniristico siste-ma tecnologico sviluppatoin Germania che promettedi rendere le auto vera-mente “intelligenti”.

Il progetto CvisIl sistema è il cuore del pro-getto Cvis, che arriverà acompimento nel 2010 ed ècoordinato da Ertico(European Road TransportTelematic ImplementationCoordination Organization),società specializzata in ser-vizi e sistemi per il trasportointelligente. A questo pro-getto partecipano ben 64

partner da tutta Europa, tracui Case auto, aziende lea-der nel post-vendita, istitu-ti di ricerca ed aziende diinformatica.“Lo sviluppo di queste tec-nologie porterà nuovibenefici e interessantiopportunità per il viaggia-tore – dice Paul Kompfer,Cvis project manager –aumentando al contempola sicurezza stradale. Ildialogo fra veicoli e infra-

strutture può produrre econdividere informazioniin tempo reale sul trafficoe sull’ambiente. Ci atten-diamo perciò di vederemeno incidenti stradali,meno ritardi legati allacongestione del traffico,oltre a un ridotto consumodi carburante e quindianche a ridotte emissioniinquinanti”.

La sperimentazioneI lavori per la realizzazio-ne di questo progettosono in fase avanzata,tanto che una dimostra-zione delle sue potenzia-lità è stata data a Berlinoalla fine dello scorsoanno. Una delle arteriepiù trafficate della capita-le tedesca è stata teatro diuna prova, con sensori etrasmettitori collocati unpo’ dappertutto e unamoltitudine di informazio-ni che passavano di autoin auto. A gestire questoflusso l’impianto di rileva-mento dati del CentroAerospaziale di Berlino.Questo sistema si è rivela-to molto importanteanche in ottica economicae ambientale: infatti unodei punti su cui agire perridurre i consumi (unaspetto ancora più impor-tante dati i tempi di crisiche stiamo attraversan-do), e di conseguenza leemissioni nocive, è certa-mente l’ottimizzazione deitragitti compiuti, con lariduzione del tempo pas-sato con il motore acceso(ad esempio in coda). Inquesto modo i Paesi cheadotteranno questa tec-nologia potranno ancheraggiungere più facilmen-te gli ambiziosi obiettiviecologici previstidall’Unione Europea per iprossimi anni.

Tecnologia

di Vincenzo Conte

Una dimostrazione delle potenzialità del progetto Cvis ha avuto luogo in un’arteria trafficata di Berlino

CarFleet aprile 200917

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Testimonianze

Frisch: “Audi taglia laCO2del20%entro il2012”

Inauguriamo con questo numero una nuova rubrica che dà la parola a numeri uno di aziendeo istituzioni sui programmi delle realtà di cui sono a capo ed in particolare sui temi dell’innovazionetecnologica, delle nuove esigenze dei consumatori, della sostenibilità ambientale, della riduzione

dei consumi. Cominciamo conMichael Frisch, direttore di Audi Italia

Audi quest’anno dovrebbetagliare il fatidico tra-guardo del milione di

vetture vendute nel mondo,mentre per il 2015 l’ambiziosoobiettivo, annunciato dalnumero uno della Casa diIngolstadt Rupert Stadler, èsuperare quota un milione emezzo, il che farebbe di Audi ilbrand di lusso più diffuso neicinque continenti. Ritiene chela crisi economico-finanziariaesplosa nei mesi scorsi possaimpedire il raggiungimento diquesti risultati?“L’obiettivo del milione di vetturevendute nel mondo è stato pun-tualmente raggiunto. La Audi AGha segnato nel 2008 un aumentodel 4,1% rispetto all’anno prece-

dente (2007: 964.151 veicoli ven-duti), consegnando 1.003.400auto. Questo risultato ci rendeorgogliosi, vista anche l’ottimaperformance ottenuta dalla Audisul mercato italiano. Ciò nonostan-te, teniamo in seria considerazionele difficoltà economiche che inte-ressano l’intero settore automobi-listico, a livello mondiale. La nostrastrategia commerciale, che preve-de il lancio di numerosi nuovimodelli nei prossimi 24 mesi, e lafiducia in una struttura produttivasolida e in una rete di vendita sana,ci permettono di guardare con fidu-cia al futuro”.

Sul mercato italiano Audi tiene leposizioni nonostante il generalecalo delle vendite; quali sono le

vostre previsioni per il 2009?“Audi Italia nel 2008 ha consegnato61.376 vetture, con una quota dimercato salita dal 2,43% al 2,84%.Il costante gradimento riservatoalla gamma A4 e il brillante debuttocommerciale della Q5 hanno per-messo di chiudere il mese di gen-naio 2009 con un aumento dellevendite pari al 10,23%, rispetto allostesso mese del 2008. In unmomento di flessione generalizzatadel mercato automobilistico italia-no, questi dati, insieme alle poten-zialità dei nuovi modelli in arrivo,spero che ci permettano di consoli-dare la leadership nel segmentopremium, già oggi raggiunta”.

La tendenza generale in atto diriduzione delle cilindrate deimotori e soprattutto delle dimen-sioni delle vetture dovrebbe porta-re al varo di più city-car o quantomeno di un maggior numero dimodelli di auto compatte. Si collo-ca in questo quadro la “piccola” A1ammirata al Salone di Parigi?Quando arriverà in Italia?“Downsizing, cioè riduzione delledimensioni e delle cilindrate, è oggiun concetto caro a tutti i progettistie trova applicazione in ogni seg-mento. La Audi non fa eccezione egià oggi può vantare un know howtecnico di notevole livello in mate-ria. La Audi A1 Sportback conceptcar vista al Motor Show di Bolognaè a tutti gli effetti uno studio chedimostra l’interesse della Casaverso questo specifico segmento,

Michael Frisch, direttore di Audi Italia

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ma sicuramente verrà sviluppatoper la produzione in serie delmodello”.

La guerra contro le emissioni diCO2 si può combattere più effica-cemente migliorando l’efficienzadei motori e dei principali appa-rati meccanici come sta facendoAudi oppure perfezionando latecnologia della propulsioneibrida?“Una soluzione non esclude l’altra,in vista dell’abbattimento delleemissioni di CO2 del 20% entro il2012 che la Audi si è posta comeobiettivo. Grazie all’applicazionedell’iniezione diretta FSI e dellasovralimentazione, le nostre moto-rizzazioni a benzina abbinanopotenze notevoli a consumi conte-nuti, mentre i TDI hanno raggiuntobassissimi livelli di emissioni noci-ve grazie a innovative tecnologie didepurazione. Migliorare l’efficien-za, però, è un obiettivo che com-porta un totale coinvolgimentonella progettazione di un’automo-bile. Già oggi i modelli “e” nellagamma assicurano bassissimi livel-li di CO2. Inoltre, prosegue ovvia-mente anche lo sviluppo della tec-nologia ibrida”.

Altri settori di intervento di granderilevanza sono quelli della sicu-rezza e dell’infomobilità, chehanno assunto una ruolo di prima-ria importanza agli occhi dell’opi-nione pubblica. Quali sono i pro-grammi di Audi al riguardo?“La Audi da anni è impegnata nelprogettare automobili sempre piùsicure, per gli occupanti e per glialtri utenti della strada. A scoccheresistenti e numerosi airbag, si

abbinano innovativi sistemi elettro-nici di assistenza alla guida e dicontrollo della stabilità. Ne sonoesempi l’Audi Lane Assist, l’AudiSide Assist e l’Adaptive CruiseControl. Al tempo stesso Audi stalavorando per rendere l’utilizzo deisistemi di infotainment sempre piùintuitivo, aumentando e integrandola quantità e la qualità delle infor-mazioni offerte al conducente”.

Anche sul fronte dell’auto azien-dale sta crescendo la richiesta dimezzi a basso impatto ambienta-le. Su quale modello dell’ampiagamma Audi puntate maggior-mente per l’espansione su questoparticolare segmento del mercatoche vi ha sempre visto brillare?“Il settore delle flotte aziendali daanni vede protagonista la AudiA4, un modello che interpreta allaperfezione le esigenze di sicurez-za, comfort, disponibilità di spa-zio e, non ultima, affidabilità pro-prie di questo settore. La motoriz-zazione 2.0 TDI offre prestazionidi ottimo livello e costi di gestionecontenuti, a cui concorrono, peresempio, i consumi medi di soli5,4 litri/100 km”.

RRoobbeerrttoo MMaazzzzaannttii

La Q5 ha vinto il premio Volante d'Oro 2008

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La A1 Sportback concept car presentata al Motor Show 2008 di Bologna

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Testimonianze

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Braguglia: “Mercedes è fascino e responsabilità”E’ la filosofia della Casa della Stella che pone al centro la mobilità sostenibile. Dalle alimentazioni

alternative alle motorizzazioni ibride, all’ottimizzazione delle soluzioni tradizionali, Mercedes propone e sviluppa tecnologie su misura per ogni classe di automobile all’insegna di sicurezza e alte prestazioni.

Ne abbiamo parlato con Vittorio Braguglia, direttore generale di Mercedes-Benz Cars

Dottor Braguglia, l’attenzio-ne dell’opinione pubblicaè oggi focalizzata soprat-

tutto sui temi del contenimentodell’inquinamento e dei consumi esul miglioramento della sicurezzadelle auto. Come riuscite a coniu-gare queste esigenze con il vostroruolo di leader tecnologici delsegmento premium? “Nella società di oggi la mobilità èfondamentale, ma deve esseresostenibile in termini di sicurezzaed eco-compatibilità. Come inven-tori dell’automobile siamo investitidi un ruolo di particolare responsa-bilità nella ricerca di soluzioni chegarantiscano una mobilità senzaincidenti e ad emissioni zero.Questo è il significato del nostroclaim ‘Mercedes-Benz oggi è fasci-no e responsabilità’. La nostra èuna storia di successo che si rinno-va ad ogni nuovo modello, dallaClasse A alla Classe S. In ogni

ambito della nostra gamma rispet-tiamo da sempre e con passione lastoria ed i valori della Stella qualisicurezza, comfort, tecnologia erispetto per l’ambiente”.

Metano, gpl, biocarburanti, idro-geno, ibrido: molte sono le solu-zioni di alimentazioni alternativeattualmente proposte o in fase distudio dalle Case automobilisti-che. Verso quali si sta orientandoMercedes-Benz?“Siamo attualmente impegnatinello sviluppo di diversi sistemi dialimentazione alternativi, dalla tec-nologia ibrida che debutterà inanteprima europea la prossimaestate su Classe S al sistema plug-in della Smart Fortwo elettrica.Mercedes-Benz sta inoltre conti-nuando a sviluppare con successol’alimentazione a metano, conClasse E Ngt e Classe B 170 Ngt ali-mentate a gas naturale che sono

particolarmente efficienti in terminidi consumi, emissioni e prestazio-ni, posizionandosi al vertice deirispettivi segmenti per impattoambientale e piacere di guida. Inquesta fase l’approccio Mercedes-Benz è sviluppare la tecnologia sumisura per ogni classe di veicolo,come dimostra anche il prototipoBlueZero presentato a Detroit:basato su un’unica architettura,questo concetto di veicolo intelli-gente e modulare consente di rea-lizzare tre modelli con diverse con-figurazioni di trazione, tutte ingrado di soddisfare qualsiasi esi-genza dei clienti in termini di mobi-lità sostenibile”.

Il programma ‘Road to the Future’ èl’esemplificazione delle vostre stra-tegie tecnologiche, con una gammadi modelli particolarmente ecologi-Mercedes-Benz S 400 BlueHybrid

Vittorio Braguglia, direttore generale diMercedes-Benz Cars

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CarFleet aprile 200921

ci e dai consumi contenuti, dotati disistemi di propulsione modulariche, ad esempio, abbinano motori acombustione con soluzioni ibride.Ulteriori innovazioni sono raggrup-pate sotto le sigle BlueTec eBlueEfficiency. Quali sono i vantag-gi per gli automobilisti?“Come accennavo, il nostroapproccio è sviluppare la tecnolo-gia su misura per soddisfare qual-siasi esigenza dei clienti in terminidi mobilità sostenibile. La nostrastrategia TrueBlueSolutions, adesempio, si basa su diverse e rivo-luzionarie tecnologie che migliora-no l’ecocompatibilità delle nostrevetture con soluzioni mirate ed effi-cienti. A tal proposito, posso con-fermare che Mercedes-Benz offreun’ampia gamma di vetture parti-colarmente parsimoniose, caratte-rizzate da consumi ed emissioniridotte. Penso, ad esempio, alleversioni BlueEfficiency di Classe Cche, grazie ad una raffinata aerodi-namica e ad interventi su motori eriduzione del peso, garantisconoconsumi ridotti in media del 12%mantenendo inalterati i livelli dicomfort, sicurezza e prestazionidelle versioni ‘tradizionali’. Nelcorso dell’anno lanceremo sul mer-cato italiano anche le motorizzazio-ni BlueTec dei nostri Suv Classe Me Classe GL. Il futuro a breve termi-ne di BlueTec si chiama ‘BlueTecHybrid’, tecnologia che, unendo ivantaggi del BlueTec alla trazioneelettrica, consente consumi ridot-tissimi ed emissioni estremamentecontenute”.

Mercedes-Benz ha un ruolo premi-nente nello sviluppo della tecno-logia delle celle a combustibilecon la più ampia flotta circolantedi vetture Fuel Cell. Quando com-mercializzerete le prime auto cheutilizzano questa tecnologia?“In Mercedes-Benz da oltre undecennio poniamo grande attenzio-ne allo sviluppo di forme di energiealternative ad ‘impatto zero’, prima

tra tutte le celle a combustibile.Attualmente disponiamo della piùampia flotta circolante di vettureFuel Cell al mondo e crediamo che laprima produzione di una piccolaserie limitata di Classe B F-Cellpossa essere avviata entro il 2010”.

Oltre allo sviluppo di alimentazio-ni alternative, Mercedes-Benz èanche impegnata nella ottimizza-zione delle soluzioni tradizionali.A questo proposito l’obiettivodichiarato di Mercedes-Benz èrendere i motori a benzina effi-cienti come i diesel e realizzaremotori diesel puliti come quelli abenzina. A che punto siete?

“Il miglioramento e l’affinamentocontinuo dei nostri propulsori acombustione interna benzina e die-sel è parte integrante della nostrastrategia TrueBlueSolutions. Ilnostro propulsore Diesotto dimo-stra, in questo senso, che è tecni-camente possibile realizzare unmotore con le prestazioni di unbenzina e l’efficienza di un diesel. Ilmotore a combustione interna con-tinua quindi a rappresentare un’im-portante forma di propulsione peril futuro della mobilità individuale”.

Dall’ABS alla cellula di sicurezza,dal controllo di trazione al cambioautomatico a sette velocità (7G-Tronic), le innovazioni di Mercedes-

Benz hanno scritto la storia ancherecente dell’auto. Quali novità ciriservate per il futuro? “Oltre all’eco-compatibilità, unaltro aspetto chiave della nostrafilosofia sulla mobilità è la sicurez-za. Tecnologie e materiali sviluppa-ti sulla base delle esperienze edegli studi di incidenti reali, sistemidi sicurezza attiva e passiva e pro-grammi di sensibilizzazione e for-mazione degli automobilisti sonostrumenti cruciali per sostenerel’obiettivo di una mobilità respon-sabile e sicura. Il ‘sistema mobilità’è composto da persone, veicoli,infrastrutture (rete stradale, segna-letica, illuminazione, sistemi pro-

tettivi) e contesto ambientale (con-dizioni atmosferiche, traffico).Daimler sta sviluppando innovazio-ni tecnologiche in grado di ottenereuna migliore e più stretta interazio-ne fra tutti questi elementi contri-buendo così a realizzare l’ambizio-so ma non utopistico obiettivo diun mondo senza incidenti. Da que-ste basi nasce anche la sceltaaziendale di impegnarsi nell’edu-cazione alla sicurezza stradale conMobilekids, il progetto di educazio-ne alla mobilità ed alla sicurezzastradale, ideato da Daimler e dedi-cato ai bambini tra gli 8 ed i 12anni”.

Ermanno Molinari

Mercedes-Benz Classe B 170 Ngt

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Inchiesta

Tecnologia e serviziper il difficile guado del 2009Anche nel mercato delle flotte si sta facendo sentire la crisi che ha colpito dalla fine del 2008 il settoreautomobilistico. Ma le Case costruttrici hanno in serbo novità di prodotto e di servizio per far fronte a

questa congiuntura sfavorevole, puntando in particolare su infomobilità ed ecocompatibilità.Ne abbiamo parlato con i rappresentanti di Citroën, Fiat, Ford, General Motors, Peugeot, Renault e Toyota

Con lo scoppio dellacrisi economica, afine 2008, anche il

mercato automobilisticoè entrato in una fasenegativa, con cali dellevendite molto marcati. Ilsettore delle flotte azien-dali ha risentito di questasituazione negativa; leCase costruttrici, per farfronte alla congiunturasfavorevole, hanno vara-to programmi ricchi dinovità, sia per quel cheriguarda le automobilisia per quel che riguardale motorizzazioni ed idispositivi per sicurezza

ed infomobilità. Neabbiamo parlato con iprotagonisti del mercato,e cioè i rappresentantidelle maggiori Case auto-

mobilistiche attive sulmercato italiano.

Attese per il 2009Anzitutto abbiamo chie-sto loro di fare una previ-sione sul mercato auto-mobilistico per il restodel 2009. “La situazioneglobale induce ad esserecauti - evidenzia NicolaPumilia, responsabile delmercato Italia per FiatGroup Corporate FleetSolutions. In generale,assisteremo ad una deci-sa tendenza al downsi-zing che potrebbe favori-re i nostri marchi. E certa-

mente vetture come FiatBravo e Croma, AlfaRomeo 159 e Lancia Deltaben si adeguano a questatendenza”. “Il 2009 - diceFabio Scacco, direttorevendite speciali e veicolicommerciali di GeneralMotors Italia - è l’annodella cautela nell’espri-mere previsioni. Tuttocambia così repentina-mente che anche lamigliore previsione puòessere smentita inpochissimi giorni. Certo èche i provvedimentigovernativi in tema di rot-tamazione avranno uneffetto positivo in terminidi mercato”.

“Fare previsioni sul mer-cato automobilistico nel2009 - sottolinea NinoColicino, fleet sales direc-tor di Renault Group Italia- è molto complicato: a

Nicola Pumilia, responsabiledel mercato Italia per Fiat GroupCorporate Fleet Solutions

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Fabio Scacco, direttore vendi-te speciali e veicoli commer-ciali di General Motors Italia

Opel Insignia

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nostro avviso il 2009 saràun anno sottotono, anchese gli incentivi alla rotta-mazione e per l’acquistodi auto con bassi livelli diemissioni nocive potreb-bero avere un effettopositivo. Nel 2009 quindidovrebbero essere ven-dute più di 1.850.000auto e circa 180.000 vei-coli commerciali, per untotale che dovrebbesuperare quota2.000.000”.

“Il nostro obiettivo per il2009 - dice AndreaValente, direttore venditespeciali di PeugeotAutomobili Italia - è laconquista del 5% delmercato, e per le flottel’obiettivo è di vendere33.000 veicoli”. “In questo contesto piut-tosto negativo e a dispet-to di una situazione eco-

nomica e commercialeparticolarmente delicata -dice Luigi Padoan,responsabile flotte diCitroën Italia - occorresegnalare i risultati diCitroën che lasciano intra-vedere una positiva evo-luzione per l'anno 2009.

“Il 2009 - sottolineaMarco Alù, manager com-mercial vehicles, fleetand remarketing di FordItalia - sarà sicuramenteun anno molto duro per ilsettore automotive inItalia e solo grazie al rin-

novato programma incen-tivi alla rottamazionesiamo in grado di ipotiz-zare un mercato vettureappena al di sopra dei 2milioni. Il canale Fleet,poi, sarà condizionato daiproblemi legati alla con-cessione del credito”. “L'indecifrabilità – mettein evidenza AlbertoSantilli, direttore venditedi Toyota Motor Italia - èrisultata essere negli ulti-mi mesi la caratteristicapiù rilevante del settoreautomobilistico. Occorre

valutare l'effetto spintadegli eco-incentivi ebilanciarlo con uno sce-nario congiunturale sicu-ramente complicato.Tuttavia nel 2009 Toyotapresenterà ben 13 novitàdi prodotto, che esprime-ranno un peso significati-vo nel mercato flotte”.

Novità ed iniziativeDato questo quadro, cer-tamente non positivo, leCase hanno programmatodi mettere sul mercato unnumero di novità ancoramaggiore del solito, pun-tando soprattutto subassi livelli di emissioninocive e motorizzazioniefficienti e su nuove ini-ziative commerciali.“Toyota – continuaAlberto Santilli - punta suiQ, sulla nuova Aygo esulla nuova Yaris, già lan-ciate, ma anche sulletotalmente nuoveAvensis e Prius, sullanovità assoluta

Nino Colicino, fleet sales director di Renault Group Italia

Luigi Padoan, responsabileflotte di Citroën Italia

Andrea Valente,direttore vendite speciali diPeugeot Automobili Italia

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Marco Alù, manager commercial vehicles, fleet

and remarketing di Ford Italia

La nuova Toyota Aygo

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dell'Urban Cruiser e sulnuovo Rav4, equipaggia-to con motorizzazionediesel accoppiata al cam-bio automatico. Ma nel2009 Toyota non punteràsolo al prodotto: l’atten-zione all'ambiente ed alcliente flotte sarannosempre di più elementicardine della nostra stra-tegia. Nel primo caso,l'introduzione della terzagenerazione di Prius con-fermerà la leadership nel-l'ecomobilità. Nel secon-do caso, insieme ad ungruppo scelto di nostriconcessionari stiamodefinendo un progettoper offrire al mercatoaziendale un supportoassistenziale ed unagestione professionaledel ritiro dell’usato”.“Anche Citroën sta met-tendo in campo unanuova strategia web alivello europeo - diceLuigi Padoan - e, soprat-tutto, Citroën Business,

ovvero una iniziativa gra-zie alla quale i concessio-nari saranno in grado difornire ad aziende e liberiprofessionisti unagamma di prodotti e ser-

vizi specifici, gestita davenditori specializzati. Asupporto di questa politi-ca, Citroën ha lanciato inmarzo la nuova C3Picasso”. “Le nostre ini-

ziative commerciali - evi-denzia Marco Alù di FordItalia - si concentranosicuramente su un buonrapporto prezzo qualità esu solidi valori residuiche vengono riconosciutidal mercato ai prodottiFord, che è uno dei pochicostruttori che può van-tare una gamma comple-tamente rinnovata inpoco più di 2 anni emezzo. Il recente lancio diNew Fiesta e New Ka cipotrà avvantaggiare nelcanale del noleggio alungo termine”. “Peugeotpotenzierà ulteriormenteil programma BusinessCenter - sottolineaAndrea Valente - il cuiobiettivo è di rispondereprontamente ed efficace-mente alle esigenze delcliente-società per quan-to riguarda la scelta, laprova su strada, l’acqui-sto e la consegna di unnuovo veicolo. Per la

Citroën C3 Picasso

Peugeot 3008

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Inchiesta

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gamma, i modelli di pros-sima presentazione sonola 3008, primo crossoverPeugeot, e la 206 Plus,che presenta caratteristi-che che ben si adattanoalle esigenze attuali delmercato”.

La capacità di adattarsi“In questa situazione -sottolinea Fabio Scacco diGeneral Motors - l’unicoelemento che può fare ladifferenza è la capacità diadattarsi in fretta allemutevoli condizioni delmercato. Per quel cheriguarda i prodotti proprioin questi mesi abbiamodue novità di rilievo. Lanuova Chevrolet Cruze el’auto dell’anno, OpelInsignia, che rappresentail meglio della nostraofferta in materia di desi-gn, tecnica ed innovazio-ne con motorizzazioniturbo, Euro 5 e a seimarce. Puntiamo moltoanche sulla nuova Zafira

EcoM Turbo, la monovolu-me equipaggiata con unmotore 1.6 turbo a meta-no con 150 cv e un’emis-sione di soli 144 g/km.Nella seconda parte del

2009 lanceremo il nuovoMovano per quel cheriguarda i veicoli commer-ciali e la nuova OpelAstra”. “In un contesto dicrisi economica come

quello che stiamo vivendo- dice Nino Colicino -Renault per migliorare lesue quote di penetrazionesul mercato, ha deciso dipuntare su un piano pro-dotto molto ricco e parti-colarmente adatto al mer-cato aziendale, sia perquanto riguarda il prezzosia per le emissioni noci-ve. Nel 2009 rinnoveremola gamma della Mégane,un’auto particolarmenteadatta all’uso aziendale.Ci saranno novità ancheper la Clio, che sarà sotto-posta a restyling”.“L’offerta Fiat - dice NicolaPumilia di Fiat - permet-terà alle aziende di ridurreconsiderevolmente il TotalCost of Ownership.Abbiamo inoltre messo apunto eco:Drive, un pro-gramma telematico einsieme un ambiente vir-tuale che aiutano a rende-re più virtuosa la propriaguida. Quanto ai nuovi

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Ford Fiesta

Renault Mégane

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modelli, nel corso del2009 consolideremo lagamma con rinnovatiequipaggiamenti, conrestyling ed evoluzioni dimodelli già presenti sulmercato: tra essi la 500 Ce i nuovi motori di AlfaRomeo 159 e LanciaDelta”.

Attenzione all’ambienteNon solo nuove auto,però, nei programmi delleCase automobilistiche.“Attenzione all’ambiente,sicurezza e tecnologia -sottolinea Luigi Padoandi Citroën Italia - sonodiventate i principi per lascelta delle auto azienda-li e Citroën risponde pie-namente a queste neces-sità. Infatti per quantoriguarda l’ambiente èstata pioniere del filtroantiparticolato ed è lea-der europeo per i veicolicon emissioni di 110 g diCO2 per km o meno.Sempre in materiaambientale, Citroën hasviluppato Airdream, unmarchio che identifica iveicoli più puliti dellagamma”. “Per i motori -dice Andrea Valente diPeugeot - tra i più interes-santi proposti da Peugeotvi è l’1.6 HDi, che, speciese montato sulla 308,mantiene un valore resi-duo del 62% dopo 3 annie 60.000 km. Per gliaccessori, quelli più get-tonati, anche perché con-nessi con la sicurezza,saranno a nostro avviso ilkit viva voce, il cruisercontrol e il limitatore divelocità”. “I responsabilidi flotte aziendali - sotto-linea Marco Alù di Ford -sono sempre più orientatia compiere le proprie

scelte in base al rapportoprezzo/qualità, preferen-do motorizzazioni dieselcon Fap di cilindrateridotte. La crescita delmetano e del Gpl è frena-ta sul canale del noleggioa causa dell’incertezzasui valori residui. Nellevendite ad aziende conparco auto si riscontrauna maggiore scelta didispositivi per sicurezzaed infomobilità”. “Ildownsizing è la tendenzapiù evidente riscontrabilenel mercato - sottolineaAlberto Santilli di Toyota -le nostre motorizzazioni,dal 1.4 D-4D con DPF alnuovo 1.3 benzina,rispondono prontamentea questa nuova richiesta.Con il progetto ‘ToyotaOptimal Drive’, poi, sare-mo in grado di coniugarerispetto per l’ambiente,contenimento dei consu-mi e prestazioni. I risulta-ti sono un abbattimento

delle emissioni fino al26%, ed un miglioramen-to della potenza espressafino al 20%”. “L’impattoambientale e la sicurezzadei viaggiatori - sottoli-nea Nino Colicino - sonodue aspetti a cui Renaultha sempre fatto molta aattenzione. Infatti ben 11vetture della nostragamma possono vantarele 5 stelle nei crash testEuroNcap. Le nostre auto,poi, saranno dotate dinuovi dispositivi tecnolo-gici per la tutela non solodegli occupanti dei veico-li, ma anche dei pedoni.Quasi tutte le motorizza-zioni offerte sulle nostreauto rispettano le norma-tive ecologiche vigenti.Per il 2009 puntiamo sulGpl, un carburante cheoffre notevoli vantaggianche per l’uso azienda-le”. “Senza dubbio lanovità più importante diGeneral Motors - eviden-

zia Fabio Scacco - è l’e-sclusivo sistema “OpelEye”, la telecamera chelegge i cartelli stradali dilimite di velocità e avvisail guidatore se supera talilimiti”. “Per quantoriguarda le motorizzazio-ni per Fiat, una priorità ègià oggi l’efficienza - diceNicola Pumilia - soprat-tutto se abbinata alrispetto dell’ambiente.Fiat Group Automobiles èpreparata a questa sfida:stiamo proponendo almercato nuovi motori ingrado di coniugare con-sumi minori e maggioraffidabilità. Inoltre stia-mo lanciando Pur-O2, unlogo che distingue le vet-ture Fiat che consumanoe inquinano meno graziea specifiche dotazionieco-friendly, dalloStart&Stop ai pneumaticicon attrito ridotto”.

Vincenzo Conte

Lancia Delta Executive

Inchiesta

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Aziende

Sempre più manager stranieri si affermano in Italia

Nel settore automotive nazionale i manager stranieri sono in aumento. In arrivo non più solodall’Europa ma anche da Asia, America e Australia. Un fenomeno che fa da contraltare alla continua crescita dei manager italiani impegnati all’estero. La principale porta di ingresso sono le grandi

aziende multinazionali, da sempre aperte all’integrazione tra culture diverse

Imanager stranieri pre-senti nel nostro Paesesono in aumento. E

fanno carriera. E se fino apochi anni fa le aziendeitaliane privilegiavanomanager nazionali ancheall'estero, adesso cercanopersone con esperienzainternazionale, senza vin-coli sulla nazionalità. Ma quanti sono esatta-mente i manager stranieripresenti nel nostro Paese? Secondo un’analisi con-dotta da Asa ExecutiveSearch, nel complesso iquadri e i dirigenti “d’im-portazione” che lavoranonel nostro Paese sonocirca 3.500. Nel prossimo

futuro la presenza degliexecutive esteri sembradestinata a moltiplicarsi:per il 2015, infatti, le previ-sioni indicano che in Italiasaranno circa 10 mila imanager stranieri. Le attività commerciali e dimarketing sono gli ambitiche impegnano la maggiorparte dei manager stranie-ri in Italia (40%), mentrequasi un quarto (23%)ricopre posizioni di diret-tore generale o ammini-stratore delegato. Anchenel settore automotive imanager stranieri chelavorano in Italia sonosempre di più e le loro pro-venienze si estendono ben

oltre i confini europei. E’ ilcaso di Gavin Eagle,nuovo direttore commer-ciale di LeasePlan Italia,australiano di 37 anni cheha sviluppato tutta la suacarriera all’interno delGruppo LeasePlan. “Nel1993 sono entrato inLeasePlan Australia diven-tando nel 1997 Managerdella qualità e dei processie poi nel 1998 CorporateAccount Manager. Sonoarrivato in Europa nel2000 quando sono statochiamato al quartier gene-rale di LeasePlanCorporation in Olanda, conl’incarico di International

Market DevelopmentManager. Nel 2003 hoassunto la funzione diBusiness DevelopmentDirector per il Nord Europae da febbraio 2009 sonostato nominato direttorecommerciale di LeasePlanItalia”.A favorire l’inserimento dimanager stranieri nelnostro Paese è innanzitut-to l’appartenenza dell’im-presa a un Gruppo conuna Casa madre straniera.Le principali porte diingresso nel nostro Paesesono infatti le grandiaziende multinazionali,dove non esiste distinzio-Max Auersperg, direttore marketing di Volkswagen

Gavin Eagle, direttore commerciale di LeasePlan Italia

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ne nella formazione mana-geriale tra personale stra-niero e nazionale e sitende a valorizzare la cre-scita interna: “L’aziendami ha dato l'opportunità dicontinuare la mia espe-rienza professionale inItalia, permettendomi cosìdi operare in un contestostimolante e internaziona-le” ha confermato GavinEagle. Max Auersperg, direttoremarketing di Volkswagen,

è austriaco di Linz. “Sonoarrrivato in Italia nel 2005e il mio percorso profes-sionale è iniziato al quar-tier generale dellaVolkswagen, a Wolfsburg,come ResponsabileProdotto nel repartoPubblicità. Il successivoruolo mi ha portato aBerlino, come BrandCommunication ManagerEurope della Bentley, poinel 2002 ho fatto ritorno alMarketing della

Volkswagen comeResponsabile Fiere eM a n i f e s t a z i o n iInternazionali”. Andreas Kleinkauf, 35anni, nuovo direttoremarketing di Mercedes-Benz Cars, entra inMercedes-Benz Italia nel2003. Da due anni guida laDirezione CorporateMarketing, Press Relations& Public Affairs: “Sono nelGruppo Daimler dal 1993,ho ricoperto diversi incari-

chi nell’ambito della ven-dita, della FormazioneCommerciale, dellaComunicazione e delMarketing. Nel 1998 horicevuto il premio TopSales Mercedes-Benz,assegnato ai migliori 40venditori europei e nel2002 ho realizzato aMaiorca il primo corso diformazione internazionaleper venditori dedicato allaClasse E che oggi, nellamia nuova veste diDirettore Marketing, mitrovo a lanciare sul merca-to italiano”. Daniel Gainza, direttore

commerciale diContinental AutocarroItalia, nazionalità spagno-la, è in Italia dal 2007.“Sono arrivato in Italia giàdopo una ampia esperien-za “fuori casa”. Infatti,dopo essere stato respon-sabile di vendite perContinental Spagna, primaa livello regionale e poinazionale, sono statochiamato dalla sede cen-trale dell’azienda inGermania (Hannover),

dove nella DivisioneAutocarro ho ricoperto gliincarichi di PricingInternazionale, ConsumerMarketing e BusinessDevelopment”. Abbiamo chiesto adAndreas Kleinkauf e MaxAuersperg di illustrarciquali sono gli aspetti posi-tivi e negativi che hannoriscontrato tra il settoreauto italiano e quello delPaese in cui precedente-mente hanno svolto il loroincarico. Per Auersperg ilmercato italiano è caratte-rizzato da una forte com-petitività e da una scarsa

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Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental Autocarro Italia

Andreas Kleinkauf, direttore marketing di Mercedes-Benz Cars

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fidelizzazione del cliente.Questo perché oltre lametà dei volumi di venditeè concentrato nei segmen-ti A e B, a differenza delmercato tedesco in cui lamassima concentrazionesi trova invece nei seg-menti C e D dove il ruolodel brand è decisamentepiù importante. C’è inoltreda considerare che inGermania la Volkswagen èil costruttore nazionalecon la maggiore quota dimercato, mentre in Italia,nonostate sia il secondomarchio estero più vendu-to, con una quota di quasiil 7%, deve necessaria-mente avere un approcciodiverso col mercato.Secondo Kleinkauf: “inItalia, anche in unmomento di mercato parti-colarmente difficile comequello attuale, la passioneper l’automobile rimanesempre fortissima. Quil’automobile si sceglie

prima di tutto con il cuorema nel mix di vendita con-tano molto anche gli

aspetti legati al design,alle prestazioni ed al fasci-no del marchio. Non è un

caso, ad esempio, cheMercedes-Benz vanti unafortissima tradizione nelBel Paese e che l’Italia siail primo mercato al mondoper Smart, un marchio cheè sinonimo di innovazione,non convenzionalità egioia di vivere”.L’Italia crea sempre grandecuriosità negli stranieri eanche per i nostri intervi-stati non è stato diverso.Gavin Eagle è semprestato attratto dall’Italia:“Conoscevo già l’Italia eavevo avuto modo di fami-liarizzare con la lingua ita-liana in passato. Ma daquando sono qui ho avutomodo di apprezzare sem-pre di più il fascino e la bel-lezza di Roma. Credo chenon avrò difficoltà adambientarmi e a vivere apieno questa mia nuovaesperienza lavorativa”.

Aziende

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Kleinkauf dichiara di amarel’Italia e lo stile di vita ‘all’i-taliana’, inteso come natu-rale propensione al bello ead un’elevata qualità dellavita nel senso più autenticodel termine. “La mia perso-nale esperienza con questoPaese è iniziata ancor primadell’opportunità professio-nale. All’età di 19 anni, infat-ti, ho avuto la fortuna disvolgere il mio anno di ser-vizio militare nell’ambitodella NATO in Sardegna. Unperiodo meraviglioso, chemi ha fatto scoprire il sensodell’ospitalità, la caricaemotiva e la capacità, tutteitaliane, di farti sentire sem-pre in famiglia”. Anche per Auersperg, spo-sato con un’italiana, ilnostro Paese non è statouna sorpresa: “da austria-co, mi sono sentito più stra-niero nei dieci anni trascorsiin Germania. Clima, beniculturali e posizione geo-grafica fanno dell’Italia lamigliore scelta possibile peruno straniero, non dimenti-cando la cucina, natural-mente”.Per Gainza l’Italia non èstata una scoperta, bensíuna conferma: “Già durantel’Università ebbi l’occasionedi conoscere da vicinol’Italia e qui feci anche i mieiprimi passi lavorativi.Accanto all’Italia della cul-tura, delle piazzette e deicaffè palpita anche unPaese pieno di energia e dicreatività, nella comunica-zione, negli affari e nell’in-dustria. A volte trova diffi-coltà ad esprimere tutto ilsuo potenziale ma rimanecomunque affascinante”.Non vanno però dimenti-cate anche alcune diffi-coltà che i manager stra-

nieri incontrano in Italia.Secondo la ricerca Adp, loscoglio maggiore si mani-festa con i problemi legatialla lingua. Un terzo degliintervistati, invece, incon-tra difficoltà per l’adatta-mento della famiglia alnuovo contesto di vita. Eagle ha sottolineato:“Partendo dalle mie cono-scenze pregresse, sto stu-diando per miglioraresempre di più la capacitànon solo di comprenderel’italiano, ma anche di par-larlo, e raggiungere al piùpresto risultati ottimali”.Kleinkauf avendo prece-dentemente vissuto inItalia, non ha incontratodifficoltà nella lingua edoggi parla un italiano

assolutamente perfetto.“Come anticipato poco fa,la mia fortuna è stataquella di iniziare l’espe-rienza professionale ita-liana avendo già dellebuone basi linguistiche eduna conoscenza delPaese, che negli anni hopotuto ulteriormente per-fezionare. L’apertura ed ilsenso dell’amicizia checaratterizzano il popoloitaliano sono uniche ericonosciute in tutto ilmondo, e questo credo siaun supporto fondamenta-le per lo studio di unanuova lingua”. Per Auersperg la difficoltàmaggiore è stata in ambi-to professionale e precisa-mente il doversi abituare

ad un modo di lavorarecon poco spazio alla pro-grammazione e una mag-giore importanza alla fles-sibilità e creatività.Gainza trova invece che ladifficoltà maggiore incon-trata in Italia sia statal’offerta di servizi pubbli-ci: “mi sembra che ci siauno scompenso importan-te tra l’onere fiscale soste-nuto dalle aziende e dailavoratori italiani e il livel-lo di servizi ottenuto incambio e che l’offerta diinfrastrutture e prestazio-ni sia decisamente al disotto di quello che ci sipuò aspettare in uno deiprimi Paesi europei”.

VVeerroonniiccaa CCaarrlleettttii

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Traffico

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Zingaretti: “I nuovi corridoiper la mobilità a Roma”

Sviluppare il sistema della mobilità metropolitana per ridurre l’impatto ambientale, decongestionareil traffico e migliorare l’accessibilità. Sono questi i capitoli prioritari nell’ordine del giorno

delle amministrazioni pubbliche locali anche nel nostro Paese. Abbiamo approfondito questi temi con Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma

Presidente Zingaretti, qualisono i principali interventiche la Provincia di Roma ha

messo in campo per ammodernareil sistema dei trasporti, deconge-stionare il traffico e favorire lamobilità sostenibile?“Attualmente siamo impegnati aprogettare e realizzare i 10 corridoidella mobilità, con una previsionedi investimento di circa 400 milionidi euro, destinati esclusivamente aimezzi pubblici. Si tratta di corsiepreferenziali che dai principali nodidi scambio della capitale si dirigo-no verso tutto il territorio provincia-le. Il primo corridoio ad essereinaugurato sarà nel comune diFiumicino, realizzato anche graziead un finanziamento regionale di

32 milioni di euro. Inoltre abbiamorinnovato gli sconti sulle MetrebusCard per studenti e lavoratori pen-dolari con un reddito individualefino a 22mila euro, proprio perdisincentivare l'uso dei mezzi priva-ti. Ricordo, infine, che la Provinciadi Roma acquisterà altri treni desti-nati alle linee ferroviarie dell’areametropolitana e ha programmatoinvestimenti per 11 milioni di europer eliminare i passaggi a livello araso e aumentare la velocità di per-correnza dei treni”.

I temi della sostenibilità ambien-tale e della sicurezza sono al cen-tro dell’attenzione dell’opinionepubblica. Quali sono gli interventiche state mettendo in atto perNicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma

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sensibilizzare un numero sempremaggiore di cittadini su questeproblematiche?“Stiamo investendo forti risorseche oltre a dare un grande contri-buto alla tutela dell’ambienteattraverso la riduzione del consu-mo di energia e quindi anche delleemissioni di sostanze inquinanti,cercano anche di favorire il cambia-mento di stili di vita e cattive abitu-dini. L'amministrazione provincialedi Roma sta portando avanti unambizioso piano per l’installazionedei pannelli fotovoltaici nelle scuo-le medie superiori e negli edifici disua proprietà, che insieme al pianosul risparmio energetico si propo-ne di dare un esempio alle giovanigenerazioni a favore delle energierinnovabili. Anche con il piano disviluppo della raccolta porta aporta nei nostri 120 comuni, da unaparte ci proponiamo di aumentarenotevolmente il riciclaggio deirifiuti, dall’altra di abituare i resi-denti a selezionarli. Un modo pertrasformarli da costo, come sonoora con il conferimento in discari-ca, a risorsa, come potrebbe esse-re attraverso una maggiore diffe-renziazione”.

Come nel caso delle altre grandimetropoli europee, anche nei comu-ni limitrofi e della Provincia di Romanegli ultimi anni la popolazione ècresciuta notevolmente. A risentir-ne i volumi di traffico, le direttricidegli spostamenti e più in generalele modalità di organizzazione dellacircolazione veicolare. Quali sono leconseguenze di questo fenomenoper il vostro territorio?“Sostanzialmente due: congestio-ne da traffico e inquinamento.Soprattutto in alcune arterie,penso alle direttrici verso l'areaTiburtina o del litorale nord, i pen-dolari alla mattina, quando devonoraggiungere la capitale, o di sera,quando fanno ritorno a casa, sonocostretti a file interminabili. Perquesto l'unica soluzione è il poten-

ziamento del trasporto pubblico.Noi stiamo facendo la nostra partecon i corridoi della mobilità, ma èevidente che non basta: servonopiù linee ferroviarie e più metropo-litane con stazioni che non sonopiù concepibili esclusivamenteall'interno del Raccordo Anularebensì anche all'esterno, nei comunidella provincia”.

Con sempre maggiore frequenzaanche le aziende pubbliche stannoesprimendo una preferenza per ilnoleggio a lungo termine. Anchela Provincia di Roma ha da pocosiglato un accordo con LeasePlanper la fornitura di una flotta di 20Fiat Bravo Gpl. Quali sono i motividi questa scelta? “Si tratta di una decisione, comequelle che ricordavo in precedenzasulle fonti rinnovabili e sulla raccol-ta differenziata, che va nella dire-zione di contribuire alla riduzione

delle emissioni di sostanze inqui-nanti e quindi del raggiungimentodegli obiettivi del protocollo diKyoto. Con l’utilizzo delle auto aGpl otteniamo l’obiettivo di ridurredi 18 tonnellate all’anno, le emis-sioni di CO2”.

Colpisce la sua scelta di richiedereper uso di servizio un’auto più pic-cola ed ecologica di quelle solita-mente destinate agli alti dirigentie ad uso di rappresentanza. Qualile ragioni di questa Sua scelta? “E’ una decisione che vuole ribadi-re un messaggio culturale, al di làdel piccolo vantaggio economico edi riduzione delle emissioni inqui-nanti: anche i singoli comporta-menti, messi insieme, fanno massacritica e possono contribuire allosviluppo sostenibile e alla tutelaambientale”.

Ermanno Molinari

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CarFleet aprile 200934

Tendenze

Parola d’ordine:coniugare ecologia e risparmioUna rinnovata sensibilità ambientale ed esigenze di risparmio ancor più pressanti vista la situazione

difficile che l’economia sta attraversando: sono questi i fattori più importanti che hanno influito sullo sviluppo delle nuove auto negli ultimi anni. Il risultato sono vetture più piccole, più leggere,

meno inquinanti e anche più economiche. Ma come si è raggiunto questo obiettivo?

Produrre automobili che, aparità di prestazioni offerte,garantiscano un minore livello

di emissioni di sostanze nocive e diconsumi. E’ questo l'obiettivo dellecase automobilistiche, una linea disviluppo ritenuta indispensabile nonsoltanto per esigenze ecologiche maanche per superare, minimizzando leconseguenze negative, questomomento di difficoltà. Se fino ad oggile Case automobilistiche avevanoscommesso su auto di grandi dimen-sioni come i suv, senza badare ai datisui consumi e sulle emissioni nocive,oggi la parola d'ordine è ridurre: cilin-drate, emissioni, consumi, dimensio-ni, peso e così via, in una gara a chifornisce l’auto più ecologica ed allostesso tempo più economica. A spin-gere i costruttori verso questa linea disviluppo non sono solo i desideri deiconsumatori, sempre più attenti aiportafogli ed all’ambiente, ma anchele stringenti normative approvate inEuropa e negli Stati Uniti, che entre-ranno in vigore nei prossimi anniabbassando molto il livello delle

emissioni consentite di CO2 e di altresostanze nocive per l’ambiente. Pernon parlare, sempre a proposito dinormative, delle disposizioni comu-nali che nel nostro Paese regolamen-tano la circolazione nei centri storiciin base, appunto, proprio al livello diemissioni nocive.

Un nuovo corsoA testimoniare il nuovo corso dell’in-dustria automobilistica le auto pre-sentate con grande clamore nei salo-ni internazionali, che non sono più (oper lo meno non più solo) le sportivecon motori prestanti, ma anche le

auto a gas, le ibride, le elettriche, giàpronte per l’uso di tutti i giorni e cheoffrono agli automobilisti innegabilivantaggi: la possibilità di circolareanche con i blocchi del traffico, adesempio, o la possibilità di fare ilpieno senza svenarsi, ed un prezzocontenuto, in linea con le cilindratedei motori di cui sono dotate. Ne èprova il Salone di Ginevra, che si è dapoco concluso. Si tratta di uno degliappuntamenti più importanti a livellomondiale per le Case automobilisti-che, che quest’anno ha visto l’atten-zione di media e pubblico concentrar-si sulle auto piccole e risparmiose.

Fattori che aumentano il consumo

di carburante

- climatizzatore (+17,5-30%)- portasci/portabagagli (+22%)- guida sportiva (+20%)- guida con finestrino aperto (+10%)- peso extra di 50 kg (+3%)

Fonte: Ufficio Studi LeasePlan Italia

Guidare con il finestrino aperto aumenta il consumo di carburante del 10%

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Molte le novità presentate in antepri-ma dalle Case automobilistiche.Lasciando da parte le concept car disicuro effetto scenografico ma nonancora destinate alla produzione diserie, le maggiori Case produttricihanno puntato su programmi di otti-mizzazione dell’efficienza dei motorialimentati con carburanti tradizionali(Bluefficiency di Mercedes-Benz,BlueMotion di Volkswagen,EfficientDynamics di Bmw), motoriz-zazioni alternative (Gpl e metano perFiat, metano per Opel, Volkswagen eMercedes, ecc.), marchi a garanziadell’attenzione alla questioneambientale (Airdream per Citroën,Eco2 per Renault, Pur-O2 per Fiat,Ecoflex per Opel), motorizzazioni ibri-de ancora più efficienti (Honda eToyota), ed altro ancora.

Tendenze al downsizingTutto questo è perfettamente com-patibile con una tendenza che sista delineando con chiarezza e cheè stata denominata downsizing cheemerge con grande evidenza anchenei comportamenti di acquistodelle aziende. E questo è moltoimportante perchè nelle scelte peril loro parco auto flotte anticipanole tendenze dell’intero mercato,assumendo così il carattere di unlaboratorio molto utile per l’indu-stria automobilistica al fine di indi-viduare e testare le nuove direttricidi sviluppo. Una recente indagine

dell’Ufficio Studi di LeasePlan Italiaha messo a confronto le caratteri-stiche delle auto destinate alnoleggio a lungo termine acquista-te da LeasePlan nel nostro Paesenel 2007 e nel 2008. Il campione,molto ampio e quindi sicuramenterappresentativo, mette in evidenzauna chiara tendenza all’abbassa-mento della cilindrata delle autoaziendali. La quota delle auto al disotto di 1.500 cc sale dal 29,35% al41,43% e si riduce quella delleauto da 1.500 cc in su che scendedal 70,65% al 58,57%. Ciò cheemerge è quindi una sensibile ridu-zione della cilindrata media. “I datidel nostro studio – commentaJaromír Hájek, amministratore dele-gato di LeasePlan Italia – anticipano

i nuovi orientamenti che stannoemergendo a livello internazionale,anche come soluzioni per superarela crisi globale del mercato automo-bilistico. Le difficoltà economichesembrano imporre modelli di con-sumo più parchi e più rispettosi del-l’ambiente, come emerge anche intutti i più recenti saloni automobili-stici che vedono un notevole inte-resse per le city car, per le auto piùpiccole in genere e per le alimenta-zioni alternative”.

Consumi in ribassoUn’altra tendenza importante cheemerge dallo studio riguarda infat-ti i carburanti. La quota del diesel,pur rimanendo elevatissima, èscesa dal 92,52% del 2007

CarFleet aprile 200935

BenzinaDieselGasIbridoConsumo medio totale acquisti

AAlliimmeennttaazziioonnee

7,646,699,20

-6,80

6,716,408,815,066,46

CCoonnssuummoommeeddiioo 22000088((lliittrrii//110000 kkmm))

CCoonnssuummoommeeddiioo 22000077((lliittrrii//110000 kkmm))

CCoonnssuummii mmeeddii ddii ccaarrbbuurraannttee ((lliittrrii//110000 kkmm)) ddii vveeiiccoollii aaccqquuiissttaattii nneell nnoolleeggggiioo aa lluunnggoo tteerrmmiinnee

iinn bbaassee aallll''aalliimmeennttaazziioonnee ((**))

inferiore a 999da 1.000 a 1.499da 1.500 a 1.999da 2.000 a 2.499oltre 2.500Totale

CCiilliinnddrraattaa

CCoommppoossiizziioonnee %% ppeerr cciilliinnddrraattaa

(*) Dati riferiti alla flotta di LeasePlan Italia 2007-2008

0,2929,0661,544,844,27100

0,3241,1150,395,043,14100

2200008822000077

< 6,06,0-7,98,0-9,910,0-14,9> 15,0Totale

CCoonnssuummoo ((lliittrrii//110000 kkmm))

CCoommppoossiizziioonnee %% ppeerr ccoonnssuummoo ddii ccaarrbbuurraannttee

21,2064,8711,052,680,20

100,00

32,3458,76,941,270,75

100,00

2200008822000077

AAccqquuiissttii ddii vveeiiccoollii nneell nnoolleeggggiioo aa lluunnggoo tteerrmmiinnee ((**))

(*) Dati riferiti alla flotta di LeasePlan Italia 2007-2008

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CarFleet aprile 200936

all’82,15%. Sale invece la quotadelle motorizzazioni a benzina, chepassano dal 7,37% al 17,75%.Interessante constatare anchecome nelle flotte cominciano acomparire sempre più soluzioniibride, a metano e a Gpl. La diminu-zione delle cilindrate ha un impattoimmediato sulla composizione perconsumo di carburanti delle autoacquistate. La quota delle vettureche consumano meno di 6 litri per100 km sale infatti dal 21,20% al32,34% e si riduce correlativamen-te la quota delle vetture che hannoconsumi più elevati. Tra il 2007 e il2008 i consumi medi sono scesi da7,64 a 6,71 litri per 100 km per imodelli a benzina da 6,69 a 6,40litri per quelli diesel e da 9,20 a8,81 per quelli a gas. La riduzione del consumo medio dibenzina di 0,93 litri per 100 chilo-metri comporta minori emissioni diCO2 di 2,2 chilogrammi per ogni100 chilometri, mentre la riduzionedel consumo medio di gasolio di0,29 litri per 100 chilometri com-porta una riduzione di emissioni diCO2 di 769 grammi per 100 chilo-metri. Queste riduzioni sono dav-vero rilevanti per l’ambiente emolto significative dal momentoche l’auto si conferma un bene irri-nunciabile, soprattutto per le atti-vità lavorative. Lo dimostra il fattoche nel 2008, in un mercato che havisto le immatricolazioni precipita-re di oltre il 13% per cento, l’autoaziendale è stata l’unico comparto

a registrare numeri positivi.

La tecnologia in autoMa non è solo l’alimentazione e lacilindrata del motore ad influire sullaquantità di emissioni nocive prodotteda un’auto. Molto dipende anche dal-l’uso che se ne fa. E qui non sono piùsolo le Case automobilistiche a doveragire, ma entrano in gioco anche gliautomobilisti. Viaggiare a velocitàmoderata, preferendo un’andaturaregolare piuttosto che alternando fre-quentemente fasi di accelerazione edi frenata, o ancora non viaggiare dasoli in auto ma condividere il propriomezzo, ad esempio organizzandosi a

turno per andare al lavoro con mac-chine piene piuttosto che occupatesolo dal conducente, sono comporta-menti virtuosi sia economicamenteche ecologicamente. Ed in questocampo c’è ancora molto da fare, daun lato per sensibilizzare gli automo-bilisti a queste tematiche, dall’altroper sviluppare tecnologie capaci diaiutarli anche da questo punto divista. Un esempio potrebbe esserel’indicatore della marcia da utilizzare,già diffuso su molti veicoli, o ancora ildispositivo start/stop, che semplice-mente spegne il motore quando si èin coda e lo riaccende al momento diripartire. Fra gli obiettivi, poi, vi è unastrettissima interazione fra automobi-li e infrastrutture stradali, che consen-ta uno scambio di informazioni intempo reale sullo stato del traffico(ingorghi, incidenti, ecc.) ma ancheper armonizzare la marcia e renderlasempre più fluida (adattandola, adesempio, al ritmo dei semafori, inmodo da trovarli tutti verdi). Oggi ègià possibile fare qualcosa del gene-re, grazie ai sistemi gps, ma la nuovatecnologia allo studio consentirà dipassare ad un livello ulteriore perfe-zionando il dialogo fra automobili, fra

Otto tecniche per una guida più verde

- Passa alla marcia superiore appena possibile- Mantieni una velocità costante- Anticipa il flusso delle auto- Decelera dolcemente- Controlla frequentemente la pressione degli pneumatici- Pianifica e ottimizza i tuoi viaggi- Evita pesi eccessivi

Fonte: Ufficio Studi LeasePlan Italia

Eco2 è il marchio Renault che segnala una particolare attenzione all’impatto ambientale

Tendenze

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CarFleet aprile 200937

automobile e conducente e fra auto esensori installati su infrastrutturestradali.

Il ruolo del noleggio a l.t.Un’altra soluzione, particolarmentevantaggiosa per risparmiare denaroed emissioni per le aziende chehanno a disposizione una flotta di vei-coli, è quella di affidarsi al noleggio alungo termine, che, oltre ad offrire lapossibilità di un sostanziale conteni-mento dei costi per la gestione dellaflotta e delle incombenze burocrati-che da affrontare, garantisce anche lapossibilità di avere a disposizionequanto di meglio vi sia in circolazionedal punto di vista tecnologico, dalmomento che le auto offerte in noleg-gio sono sempre tra le più recentimesse sul mercato, ed il ricambiodelle vetture che fanno parte delleflotte è piuttosto frequente. Le mag-giori aziende che si occupano dinoleggio a lungo termine, poi, hannodimostrato la loro attenzione verso letematiche ambientali con programmidi assistenza ai loro clienti finalizzatiall’ottenimento di un abbassamentodell’impatto ambientale della loroflotta di autoveicoli. LeasePlan, ad

esempio, ha messo a puntoGreenPlan, un progetto che grazieall’uso di uno strumento informatico,l'EcoCalculator, misura le emissionimedie della flotta di veicoli e fissadegli obiettivi di riduzione, per i quali

fornisce consigli ai driver (organizzan-do anche corsi di guida ecocompati-ble) ed assistenza e manutenzionealle aziende che aderiscono.

VVeerroonniiccaa CCaarrlleettttii

Uno degli obiettivi è adattare le marce al ritmo dei semafori

Sempre più diffuse le auto a gas

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Sicurezza

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Un milione di vite salvatein 50 anni con le cinture

In Europa riducono ogni anno i decessi per incidenti stradali del 40%. In Francia, Germania, Svezia, Australia e Canada le indossano il 90/99% degli occupanti dei sedili anteriori. La continua evoluzione

tecnologica fa sì che le cinture siano anche strumenti di allarme per il pilota distratto. Quelle a tre punte, utilizzate ancora oggi, furono progettate nel 1959 dall’ingegner Nils Bohlin della Volvo

Entri in macchina e, comeprimo atto, allacci la cinturadi sicurezza. E’ un gesto che

sta diventando abituale anche airiottosi automobilisti italiani dopoaverlo visto fare migliaia di voltenei telefilm americani e dopo lenumerose campagne mediatichetendenti a dimostrare la funzionedi salvavita di queste cinture. Lestatistiche a livello mondiale devo-no fare riflettere: in 50 anni sonostate salvate oltre un milione divite umane, mentre molto più altoè il numero di coloro che, grazieappunto all’adozione delle cinture,hanno evitato lesioni gravi comeconseguenza di un incidente stra-dale. Le stime più recenti indicanoche in Europa le cinture riduconoogni anno i decessi del 40% e chenel 2005 11.700 conducenti dimezzi della UE sono sopravvissuti

ad incidenti stradali in virtù delsemplice fatto di avere allacciato lecinture. In Germania i casi in que-stione sono stati duemila, negliUsa 15.200 consentendo, aspettosecondario ma non meno significa-tivo, un risparmio di 50 miliardi didollari di costi sociali.

Cinture obbligatorieA fronte di paesi come Francia,Germania, Svezia, Australia eCanada dove indossa la cintura disicurezza in media il 90/99% deglioccupanti dei sedili anteriori el’80/89% di quelli dei sedili poste-riori ci sono ad esempio estesearee della Russia dove il tasso diutilizzo scende al 3,8%, per nonparlare degli automobilisti di paesiemergenti come Asia, Sud Americaed Africa. A livello mondiale le

prime leggi contenenti l’obbligo diindossare le cinture furono varatenel 1971 nello stato australiano diVictoria con l’effetto di fare dimi-nuire del 18% i decessi per inciden-ti stradali già al termine del primoanno di applicazione. Ma in altripaesi come ad esempio la Coreadel Sud ci sono volute una maggio-re severità della Polizia ed un note-vole aumento dell’entità dellemulte per fare decollare l’uso siste-matico delle cinture da parte deiconducenti passato in meno di unanno dal 23 al 98%. E per convince-re i più scettici sono stati fattiesempi eclatanti sul fronte dellecinture di sicurezza soprattutto nel-l’uso cittadino: infatti una collisio-ne a 50 km/h equivale ad una cadu-ta dal terzo piano di un edificio.Cifre e statistiche relative alle cintu-

Crash test per accertare l’efficacia delle cinture di sicurezza

Nils Bohlin, ingegnere alla Volvo, pro-gettò nel 1959 le cinture di sicurezza atre punti di ancoraggio

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re di sicurezza sono state rese notedalla Casa svedese Volvo in occa-sione dei 50 anni dalla loro introdu-zione nella forma tuttora in vigoredell'ancoraggio in tre punti.Bisogna risalire al 1959 quando NilsBohlin, allora ingegnere alla Volvo,progettò le cinture di sicurezza a trepunti di ancoraggio, le stesse cheancora oggi equipaggiano tutte leauto del mondo. L’aspetto più sor-prendente delle cinture è che da 50anni apparentemente sono rimasteinvariate se si fa eccezione per ilmeccanismo di avvolgimento ainerzia introdotto nel 1969 che le harese più confortevoli e flessibili. Inrealtà le cinture hanno seguitopasso passo l’evoluzione costantedelle vetture sul fronte della sicu-rezza attiva e passiva.

Evoluzione delle cintureDetto delle cinture con avvolgitoriad inerzia, introdotte nel 1969, edelle cinture posteriori, pure a trepunti (1972), le tappe dell’evoluzio-ne delle cinture passano successi-vamente per i pre-tensionatorimeccanici (1987), per quelli piro-tecnici (1992), per i limitatori diforza (1996) e per i limitatori diforza adattivi. Prendiamo il caso delpre-tensionatore meccanico: quan-do riceve un segnale dal sensore dicollisione, tende la cintura contro ilcorpo dell’occupante del sedile perproteggerlo in vista della possibilecollisione e prima ancora che l’im-patto si verifichi. Ci sono poi i limita-tori di forza che, grazie ad un senso-re che effettua il monitoraggio dellavelocità di svolgimento della cintu-ra, sono in grado di rilevare la cosid-detta massa dinamica, cioè il corpoin movimento dell’occupante delsedile nel momento in cui vieneproiettato in avanti. In questo mododiventa possibile regolare la forzacon la quale viene trattenuto ilcorpo proiettato in avanti. Se la cin-tura trattiene con forza eccessiva ilcorpo può subire lesioni; viceversase si imposta un valore troppo

basso per il limitatore di forza ilcorpo viene proiettato in avanti avelocità eccessiva contro l’airbag oil cruscotto.

L’ultima generazioneLe auto moderne sono piene di sen-sori di vario tipo che trasmettono idati raccolti ad un processore prin-cipale che a sua volta decide lemodalità più opportune di intera-zione tra i vari sistemi di sicurezza,compresa naturalmente la cintura.Se una vettura ad esempio abban-dona la propria carreggiata di mar-cia (ed il fenomeno viene segnalatoda telecamere che “leggono” lerighe bianche tracciate sull’asfalto)ed il pilota non corregge la sbanda-ta, la centralina elettronica nellaAccord della Honda invia un segna-le di vibrazione attraverso la cinturaper richiamare l’attenzione di chista al volante. In casa Volvo invecesi sfruttano i sensori laser utilizzati

dal sistema City Safety per la pre-venzione delle collisioni. Tali senso-ri interagiscono con gli airbag e coni limitatori di forza al fine di regola-re in maniera più efficace questiultimi in funzione della gravità dellacollisione. Siamo all’ultima generazione disistemi che interagiscono con lecinture che a loro volta sono moto-rizzate. Le cinture più sofisticatequindi sono in grado di ricevere dalsistema di avviso anticollisionedella vettura un segnale che indical’avvicinarsi di un ostacolo o il fattoche il conducente inizia a mostraresegni di sonnolenza o di disatten-zione. In questo caso le cinturesono in grado di fornire un avverti-mento e di richiamare l’attenzionedel conducente sulla situazione inatto, trattenendolo strettamente alsedile.

Roberto Mazzanti

L'applicazione della cintura di sicurezza a 3 punti sulla Volvo 122 del 1959

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Gestione impresa

CarFleet aprile 200942

Anche per i documenti fiscali i file sostituiscono la carta

La Finanziaria per il 2008 ha dato impulso all’applicazione del D.L. 52 del 10/02/2004 che consente,accanto alle modalità tradizionali che restano in vigore, la trasmissione telematica delle fatture, la

conservazione in formato digitale di documenti fiscali e la fatturazione elettronica vera e propria. Anche leaziende del Gruppo LeasePlan Italia hanno cominciato a valersi di queste possibilità dal 15 gennaio scorso

Il 20 febbraio 2004, con l’ema-nazione del Decreto Legislativon. 52, l’ordinamento italiano

recepiva, dopo una lunga gestazio-ne, la Direttiva comunitaria n.2001/115/CE del 20 dicembre 2001.Un’importante direttiva che avevaprevisto per gli Stati membridell’Unione Europea la facoltà diconsentire l’emissione e la conser-vazione dei documenti fiscali in for-mato elettronico, quale forma intutto e per tutto sostitutiva dei tra-dizionali documenti cartacei.La Finanziaria per il 2008 ha datoun forte impulso al passaggio dallacarta ai file anche per la documen-tazione fiscale. La disciplina delD.L. n. 52 non abroga tuttavia laprecedente, a tutt’oggi pienamentevalida ed operante - ed in particola-re regolamenta per chi vuole pas-sare dalla carta ai file:1. la possibilità di trasmettere lefatture in formato telematico;2. la conservazione sostitutiva, informato digitale, dei documentifiscali;3. la fatturazione elettronica pro-priamente detta.

L’invio telematico La trasmissione telematica dellefatture prevista dal D.L. n.52 è lasemplice possibilità di inviare ildocumento fiscale al destinatariosenza procedere, all’atto della spe-dizione, alla “materializzazione”del documento stesso, ossia allasua generazione in forma cartacea.La documentazione avente valenza

fiscale e contabile (fatture, note erelativi allegati) può essere tra-smessa sotto forma di file, tipica-mente – ma non obbligatoriamente– di tipo grafico (Pdf, Jpeg o forma-ti simili), che viene messo a dispo-sizione a mezzo di canali telematiciquali posta elettronica o siti web.Questa modalità non deve peròessere confusa con la fatturazioneelettronica propriamente detta (dicui diciamo più avanti) che non per-mette la conservazione del file cosìcome ricevuto, ma richiede obbli-gatoriamente la creazione da partedel ricevente del documento carta-

ceo, che dovrà poi essere archivia-to e conservato nei modi ordinari.Anche l’emittente del documento,qualora non abilitato alla conserva-zione sostitutiva, dovrà comunqueprocedere alla stampa e all’archi-viazione in formato cartaceo.

La conservazione sostitutiva La conservazione sostitutiva è lapossibilità di procedere alla con-servazione dei documenti fiscal-mente rilevanti in formato digitale,in modo che sia garantita la loroautenticità, integrità e leggibilità,conservandone pertanto la piena

La carta è destinata ad essere sempre più sostituita dai file anche nei documenti fiscali

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CarFleet aprile 200943

validità ad ogni fine legale e tribu-tario senza obbligo di mantenerel’evidenza fisica cartacea, che puòpertanto venire legittimamentedistrutta non appena terminato ilprocesso di formazione dell’archi-vio. La possibilità di conservazionesostitutiva non è limitata alle fattu-re e ai relativi allegati, ma è estesaa tutti i libri e registri obbligatori aifini tributari (libro giornale, registriIva, libro degli inventari, libro deicespiti ammortizzabili ecc.). Per usufruire di questa opportu-nità, il contribuente deve dotarsi diun sistema di archiviazione cherispetti le specifiche tecniche previ-ste da apposite norme. Fra questecitiamo la Deliberazione C.N.I.P.A.(Centro Nazionale per l’Informaticanella Pubblica Amministrazione) n.11/2004 del 19 febbraio 2004 e ilDecreto del Presidente delConsiglio dei Ministri del 13 gen-naio 2004, che disciplinano lemodalità di formazione degli archi-vi informatici e il relativo utilizzo aifini dell’attività di verifica e control-lo da parte dell’AmministrazioneFinanziaria.Il garante della gestione del pro-cesso di conservazione sostituti-va, sia in termini di rispetto deirequisiti di sistema, sia di corret-tezza nello svolgimento delle atti-

vità di archiviazione, è individuatonel “responsabile della conserva-zione sostitutiva”, figura che puòessere sia interna che esternaall’azienda e le cui competenze eresponsabilità sono definite dal-l’art. 5 della DeliberazioneC.N.I.P.A. sopra citata.

La fatturazione elettronicaLa fatturazione elettronica vera epropria - da non confondere con ilmero invio telematico dei docu-menti fiscali di cui abbiamo dettonella pagina precedente - consistenella formazione della fattura edegli eventuali allegati secondo unprocesso ben definito che generaun particolare formato digitale deldocumento. Tale documento vienepoi contrassegnato in modo univo-co dall’emittente mediante l’appo-sizione della firma digitale, che cer-tifica l’identità dell’emittentemedesimo, e della marca tempora-le, che certifica invece la data el’ora in cui il documento digitale èstato generato. In questo modo sicompie il processo di “demateria-lizzazione” del documento fiscale,che non sarà più necessario pro-durre in formato cartaceo neancheai fini della archiviazione. La fatturaelettronica così creata è trasmessaal destinatario in via telematica e

deve essere obbligatoriamentearchiviata, sia da questi che dall’e-mittente, in formato digitale secon-do i principi della conservazionesostitutiva di cui si è detto.E’ pertanto necessario che entram-bi i soggetti coinvolti abbianoimplementato al proprio internotale processo; in caso contrario, ildocumento così originato non avràalcun valore ai fini fiscali e giuridici,posto che si tratta di un mero “filedi dati” che non può sic et simplici-ter essere stampato ed archiviatoin modo tradizionale.Per quanto sopra esposto, risultaevidente come il fornitore possaprocedere alla fatturazione in for-mato elettronico solo previo assen-so esplicito da parte del cliente; indifetto, permane l’onere di inviodei documenti nelle differentimodalità di cui si è parlato in pre-cedenza.Un forte impulso all’implementa-zione del sistema di fatturazioneelettronica è arrivato dalla LeggeFinanziaria per il 2008, che avevaoriginariamente introdotto l’obbli-gatorietà di procedere a questotipo di fatturazione per le operazio-ni da chiunque effettuate nei con-fronti della PubblicaAmministrazione.Tale obbligo, inizialmente previstoa partire dal 1° luglio 2008, è statovia via posticipato, ma nel momen-to in cui scriviamo, una scadenzacerta non è ancora stata definita.A prescindere da ciò, le società delGruppo LeasePlan Italia hannocomunque provveduto, con decor-renza dal 15 gennaio 2009, ad offri-re alla propria clientela sia il servi-zio di trasmissione telematica dellefatture, sia quello di fatturazioneelettronica vera e propria, nell’otti-ca di una costante modernizzazio-ne dei propri processi che sta giàmostrando un elevato apprezza-mento da parte degli interlocutoriinteressati.

AAnnttoonniioo LLoorreennzzii

Olsa Informatica S.p.A., l’azienda che ha realizzato l’informatizzazione

dei documenti fiscali per LeasePlan Italia

Olsa Informatica è l’azienda che ha realizzato le procedure descritte in que-sto articolo, per le società del Gruppo LeasePlan Italia. Olsa Informatica èuna realtà aziendale ultratrentennale, in continua crescita che offre ai propriclienti servizi altamente qualificati. Web services, archivi cartacei e digitali,stampa elettronica, imbustamento e postalizzazione, disaster recovery ebusiness continuity, “for fleet” per la gestione documentale delle flotteaziendali e gestione multe, microfilm, reengineering e formazione, sonosolo alcuni dei servizi offerti.Olsa Informatica mette a disposizione tutta la propria competenza, le meto-dologie, le risorse specializzate e le esperienze ed è il partner ideale per leaziende che cercano professionalità e affidabilità. Olsa Informatica garanti-sce soluzioni sicure e la massima preparazione, attraverso l’impiego con-giunto di componenti hardware, software e di servizi che assicurano ai clien-ti risposte adeguate e su misura, coerenti con le esigenze di documentmanagement attuali e future.

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Sport

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Formula Uno:l’evoluzione continua

Grandi cambiamenti nella Formula Uno con tagli sostanziali all’aerodinamica e limitazioni nell’utilizzo dei motori. Il grande pubblico si preoccupa e crede che le vetture monoposto vadano più piano, mentre piloti, tecnici ed addetti ai lavori la pensano diversamente.

Questo è il bello della Formula Uno, un mondo in continua evoluzione

Écertamente nell’aspettoestetico delle vetture che siregistrano i cambiamenti più

evidenti della stagione 2009 dellaF1, con le monoposto più magre,con una linea più filante, eccetto unlargo alettone anteriore. I pilotidevono stare molto attenti a saliree a come aggredire i cordoli, altri-menti vedremo pezzi di carboniosaltare per aria! Il carico aerodina-mico è stato ridotto del 50%, ma lemonoposto rimangono delle autotanto sicure quanto veloci. Ma que-sto non è tutto.

Il KersAcronimo inglese di Kinetic EnergyRecovery System, è un dispositivoche ha già diviso tecnici e piloti.Voluto dal presidente Fia MaxMosley, può essere di tipo mecca-nico o elettrico e serve in pocheparole per recuperare l’energiacinetica durante la frenata che poiviene immagazzinata nelle batteriee in seguito trasformata in unasorta di reboost (circa 60 Kw pari a80 cv) che il pilota potrà utilizzare asuo piacimento, ma con un tempolimitato di massimo 6,6” al giro. Ilvantaggio del Kers è stato stimatoin tre decimi di secondo a giro maper quest’anno non è obbligatorioin quanto ha ancora una serie dicontroindicazioni e molte squadrenon sono pronte al suo sfruttamen-to ottimale. Alcuni team, comeFerrari, McLaren e Bmw, lo stannoutilizzando come zavorra avendolo

inserito in una zona chiave dellamonoposto, in una nicchia dove disolito alloggia il serbatoio del car-burante.

MotoriLimitazioni anche nell’utilizzo deipropulsori V8. Il regime di rotazio-ne è stato ridotto da 19 mila a 18mila giri per aumentarne l’affidabi-lità e la durata, con una perdita intermini di potenza di circa 25 caval-li. Gli ingegneri contano di recupe-rare 10 cavalli lavorando su aspira-zione e mappe della centralina,riportando la potenza massimasopra i 750 cv. Ogni vettura puòusufruire al massimo di 8 unità percoprire i 17 week end dei Gp, oltre a

4 motori per i test pre-campionato;quindi la vita media di ciascunmotore si aggirerà intorno a 2.500chilometri. Fondamentale la tatticadi usura del motore: se un V8 hagià percorso un Gp, potrebbe esse-re utilizzato il venerdì della garasuccessiva.

GommeFinalmente, e in molti le reclamava-no, sono riapparse le mitiche“slick” (ovvero le gomme lisce, masolo per l’asciutto naturalmente)dopo 10 anni in cui la Formula 1 haadottato quelle scanalate. Il motivotecnico che portò la FIA ad intro-durre questo tipo di gomme eraquello di ridurre la velocità di per-

Il Kers, dispositivo per recuperare energia cinetica durante la frenata

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correnza in curva diminuendo ilgrip e quindi la tenuta della vettu-ra. Le coperture scanalate, inoltre,creando il cosiddetto effetto “grai-ning” (letteralmente sfaldamentodel battistrada), rendevano il com-portamento delle monoposto inco-stante e scivoloso, che sommato aidisturbi aerodinamici causati dallescanalature stesse quando le vet-ture si trovavano in scia, diminuivalo spettacolo tanto invocato daBernie Ecclestone.

Come guideranno i pilotiCon il ritorno alle slick e la riduzio-ne di carico aerodinamico, i piloti sitrovano a guidare monoposto pro-babilmente più lente sul giro e piùnervose su fondi a scarsa aderenza.Credo che il ruolo del Pilota (quellocon la P maiuscola) tornerà allaribalta. Ci vuole talento per guidarequeste F1 prive delle appendiciaerodinamiche che davano moltastabilità alla vettura. Certo la turbo-lenza in scia con le gomme liscescomparirà, quindi i piloti a mioavviso si divertiranno un mondo adomare i loro cavalli di razza. I cava-lieri del rischio dovranno memoriz-zare tre nuovi led sul loro volante-computer: uno per il Kers, in caso diutilizzo di surplus di potenza, checome dicevo si potrà usare al mas-simo per 6,6” in situazioni che deci-

derà il pilota, come uscite di curva osorpassi. Gli altri due comandi ser-viranno per la regolazione dell’inci-denza dei profili dell’ala anterioredove il cambio di direzione del flapcon sei regolazioni diverse (a salireo scendere) sarà concesso solo unavolta a giro.

La new entryPer diverso tempo si è parlato di unprobabile ingaggio in F1 di BrunoSenna, nipote del pluricampionebrasiliano Ayrton. Ma dopo unlungo tira e molla con la scuderiaHonda, oggi acquistata dal suo exdirettore Ross Brawn e che corre

con il nome di Brawn Gp, il giovaneSenna è stato messo da parte infavore del veterano RubensBarrichello il quale è affiancato daJenson Button, il Brad Pitt del cir-cus. Dunque unica new entry allaToro Rosso dove Sebastien Buemi èla prima guida. Il pilota svizzero diorigini italiane arriva anche luidalla Gp2 con due vittorie all’atti-vo. E’ sempre stato molto velocenei test, impressionando per lacostanza dei tempi e per l’assenzadi errori.

PronosticoIl mio cuore batte come sempre perla Rossa, ma credo che quest’annosoprattutto nella prima fase delcampionato ci saranno nuove sor-prese. Mi riferisco alla nuovaBrawn Gp che dopo la doppietta diMelbourne pare essere un ossoduro per gli avversari. Ma attenzio-ne: potrebbe spuntare un terzoincomodo, ovvero la Bmw, avvan-taggiata soprattutto dal progettoKers avanzato e da un pilota dialtissimo livello come Kubica. Fragli outsider vedo bene la nuovaRed Bull, motorizzata Renault, conil forte tedesco Sebastian Vettelche ha preso nomignolo e scettrodel grande Michael Schumacher.

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La nuova BMW F1 2009

Primo test della Ferrari F60

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NovitàGià promossa “Auto dell’Anno” nel 2006 laClio ha conosciuto un buon successo dimercato, specie a livello europeo. Ora laRenault ha deciso di intervenire con un lif-ting abbastanza deciso, visto che sia nellaparte anteriore sia nella parte posteriore itratti richiamano le ultime tendenze stili-stiche della Casa, con un chiaro riferimen-to al design proposto sulle nuove Mèganeberlina e coupè. All’interno spicca loschermo del nuovo navigatore Tom TomCarminat, disponibile a meno di 500 euro.Tra i motori, i due 1.2 litri da 65 e 75 CV(anche a Gpl), l’interessante 1.2 Tce da 100CV già apprezzato sulla vecchia versione eil potente 2.0 litri da 200 CV che equipag-gia la versione Gt. In quanto ai turbodieselresta il noto 1.5 dCi, con potenze di 68, 85o 105 CV. I prezzi partono da poco più di10.500 euro, incentivi esclusi per le ver-sioni che ne possono godere.

Dopo il Fiat Qubo, anche la Citroën pre-senta la versione passeggeri del simpati-co e polivalente Nemo. La capacità dicarico resta sempre al top, visto che puòarrivare fino a 2.500 litri abbattendo isedili posteriori. Il Nemo è adatto a chicerca un veicolo multiuso, che si collocanel segmento dei "ludospace”. Può acco-gliere comodamente cinque persone, contanto di bagagli al seguito. Inoltre èdisponibile anche la versione Xtr, votataalla vita all’aria aperta e per questo dota-ta di sospensioni rialzate e ruote da 15pollici con copricerchi, piastra di prote-zione sotto al motore e protezioni rinfor-zate. Due le motorizzazioni disponibili:un diesel Hdi di 1.398 cc da 67 cavalli e il1.360 cc benzina da 72 cavalli. Per il die-sel la Casa dichiara consumi di 4,6 litriper 100 km nel ciclo misto, con emissionidi CO2 di 123 g/km.

FORD FIESTA GPL, L’ALTERNATIVA NECESSARIA

CITROËN NEMO, ORA ANCHE PASSEGGERI

RENAULT CLIO, UNA RINFRESCATA NON GUASTA

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Da pochi mesi è sul mercato. Con offer-te e contenuti sempre interessanti,soprattutto in questo periodo di crisiper il mondo dell’automobile. La Ford,dopo molteplici versioni della nuovaFiesta, ha messo in listino anche la ver-sione bi-effe, che utilizza il motore di 1.4litri a benzina da 91 CV. In tal modo leemissioni di CO2 sono ampiamente al disotto di quanto previsto dal Governoper gli incentivi (fino a 140 g/km per imotori e benzina e fino a 130 g/km perquelli diesel), mantenendo prestazionipiù che dignitose. Insieme alla FiestaGpl è in arrivo anche la 1.4 TDCiEconetic, con un interessante propulso-re a gasolio che permette una percor-renza media di 27 km/litro, grazieanche a dei rapporti del cambio rivisti epneumatici dedicati, tutti accorgimentiper ottenere risultati tanto interessanti.

di Lodovico Basalù

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Nell’ancora non nutritissimo panoramadelle vettura ibride, la Toyota continua arecitare una parte importante. E lo fa conla nuova Prius, presentata al Salone diDetroit. Siamo alla terza generazione chesfoggia un nuovo look, sia nella parteanteriore, sia in quella posteriore con unCx di soli 0,25. All’interno, bella l’ineditastrumentazione digitale. Dal punto divista meccanico al posto del propulsoredi 1.5 litri a benzina fa il suo debutto un1.8 litri con 98 CV (20 in più del prece-dente) che, associato al motore elettrico,porta la potenza totale a 134 CV. Brillantel’accelerazione (da 0 a 100 km/h in 9,8”)con una percorrenza di oltre 25 Km/litroed emissioni di CO2 di soli 92 g/km. Finoa circa 50 km/h funziona solo il motoreelettrico, come già noto. La nuova Priusarriverà presto in Italia con un listino dicirca 26.000 euro, incentivi esclusi.

TOYOTA PRIUS,ECOLOGIA E POTENZA

RENAULT MÈGANE COUPÈ,UN DESIGN MOZZAFIATO

MINI CABRIO,OPEN AIR IN SCIOLTEZZA

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Sotto al cofano i soliti riusciti motori, intutto tre a benzina di 1.6 litri, rispettiva-mente con 120, 175 e 211 CV della ver-sione John Cooper Works. Sul vestito,invece, tanti ritocchi. La Mini Cabrio –rivista rispetto alla prima versione del2003 – arriva, pronta ad affrontare nelmigliore dei modi primavera ed estate.Con prezzi variabili da 23.990 a 33.625euro. E’ un modello di tendenza rein-ventato dalla Bmw sul tracciato lasciatodalla vecchia Mini inglese, uscita di pro-duzione nel 2000 dopo 41 anni di ono-rata carriera. Di nuovo c’è anche lacapote in tessuto, che si apre o si chiu-de in soli 15 secondi, anche in movi-mento, fino a 30 km/h. I vetri lateraliposteriori sono più grandi (come ilbagagliaio) e compare un roll-bar in unpezzo unico, capace di aprirsi, in caso diribaltamento, in 150 millisecondi.

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Insieme alla versione berlina, rappre-senta una decisa svolta nel design dicasa Renault. La Mègane Coupè èscattante, aggressiva, anche senzarinunciare al comfort per i suoi 5 pas-seggeri. In quanto ai motori a benzina(da 1.6 a 2.0 litri) le potenze vanno da110 a 180 CV. Non manca un turbodie-sel di 1.5 litri dCi da 110 CV, in grado dipercorrere mediamente 21,7 km/litro.Il servosterzo è elettrico, ad azionevariabile, cioè in funzione della velo-cità e del tipo di guida adottato. I ric-chi allestimenti Dynamique e Luxeprevedono climatizzatore, 8 airbag,Esp, computer di bordo, impianto hi-fi. I prezzi vanno da 19.050 a 22.550euro. Nel corso dell’anno arriverannoaltri tre nuovi motori, tra i quali spic-ca un’interessante 1.4 TCe a benzinada 130 CV.

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NovitàLa Focus più potente di sempre. Senzaalcun dubbio. E forse anche pensataper ricordare l’impegno agonistico diFord, sin dall’epoca dei mitici motoriCosworth, quelli che hanno dominatonegli anni sessanta e settanta il mon-diale di F1. I primi esemplari dellaFocus RS sono usciti in febbraio dallecatene di montaggio dello stabilimentodi Saarlouis, in Germania. Sotto alcofano un 2.5 litri cinque cilindri turbobenzina Duratec che eroga 295 CV, conuna coppia poderosa di 41,7 kgm, giàsotto i 2.000 giri/min. Ciò si traduce inuna capacità di ripresa e accelerazioneeccezionali. Esternamente le caratte-rizzazioni in chiave agonistica sonomolteplici: carreggiate allargate, spoi-ler posteriore, cerchi da 19”, doppioterminale di scarico. La velocità massi-ma è di 250 km/h.

FORD FOCUS RS, LA PIÙ POTENTE DI SEMPRE

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OPEL ZAFIRA ecoM TURBO,A METANO CON BRIO

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La monovolume storica della Opel a 7posti. L’ultimo sostanzioso restyling èdatato aprile 2008, dunque recente.Anche la Zafira contempla, nella nutritagamma, una versione a metano, partico-larmente ecologica. La novità recentedella Casa è il varo della versione 1.6ecoM Turbo. In pratica la potenza passadai precedenti 94 CV del 1.6 litri aspirato,a 150 CV. Potenza che permette – oveconsentito – una velocità massima di200 km/h. Resta sempre il piccolo ser-batoio dalla capienza di 15 litri che con-tiene benzina, in caso di emergenza,ovvero nel caso non si trovi un distribu-tore di metano. La nuova Zafira 1.6 ecoMTurbo è offerta in due allestimenti: Enjoye Cosmo. Nel primo caso il listino è di26.750 euro, nel secondo di 28.450euro. Con una dotazione di serie in gradodi soddisfare la clientela più esigente.

Presentata nel 2008 la Accord berlina eTourer sta conoscendo un discreto suc-cesso. Robusta, confortevole, spaziosa.Sono certamente le qualità migliori dellagiapponese. Ora il motore turbodiesel da150 CV è stato associato ad un cambioautomatico a 5 rapporti, utilizzabileanche come sequenziale tramite le alettecollocate dietro al volante. La velocità èdi 205 km/h – con una percorrenza mediadi oltre 17 km/litro. Ma la Accord è ancheuna vettura sicura. Tra i sistemi adottati viè una telecamera che rileva la deviazionedalla corsia di marcia, correggendo auto-maticamente la traiettoria, dispositivogià noto dal debutto della versionemanuale. Poi l’Adpative Cruise Control,che consente di impostare la distanza disicurezza dal veicolo che ci precede. Iprezzi della Accord con cambio automati-co vanno da 32.200 a 34.000 euro.

HONDA ACCORD 2.2 i Dtec AUTOMATICA, SICURA, FACILE E CONFORTEVOLE

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Una lunga tradizione nel segmento delleberline o delle station wagon ad altissimeprestazioni. Le nuove S4 e S4 Avant nonfanno che confermare la grande scuoladella Casa di Ingolstadt. Cominciamo dalmotore. Non è più il 4.2 V8, ma un 3.0 6cilindri a V alimentato a iniezione diretta edotato di un compressore meccanico.Niente paura per gli amanti della cavalle-ria. La potenza è infatti scesa di poco (da344 a 333 CV) ma con consumi ed emis-sioni nettamente migliorati. Anche se lavelocità resta sempre fissata a 250 km/hautolimitati, raggiungibili solo su alcunitratti delle autostrade tedesche. In com-penso ci si può divertire con l’accelerazio-ne (da 0 a 100 km/h in soli 5,2”) o con ilcambio S tronic a doppia frizione. Anchese per i tradizionalisti è pur sempredisponibile un ottimo manuale a 6 rap-porti. Il prezzo è di circa 55.000 euro.

AUDI S4 E S4 AVANT, INIEZIONE DIRETTA E TANTA CATTIVERIA

PORSCHE PANAMERA, DA STOCCARDA CON STUPORE

VOLVO S60, IL FUTURO È GIÀ QUI

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Ford o non Ford. Programmi di vendita aparte, la Volvo continua per la sua strada.Che è fatta di modelli sempre più evoluti.Come la S60, vista al Salone di Detroit.Arriverà in autunno, ma già se ne cono-scono i contenuti. Quelli di una berlinasportiva a quattro porte (anche in versio-ne station wagon), frutto della matita diSteve Mattin, direttore del design Volvo.Nel caso della S60, le parabole deiproiettori sono ispirate alle forme dellenavi vichinghe. La consolle, poi, è realiz-zata tutta in cristallo, con un “effettoastronave” di indubbio impatto. Tra imotori, un nuovo 1.6 turbo benzina, ainiezione diretta, con funzione“start&stop”. Infine, sul fronte sicurezza,troviamo il sistema “PedestrianDetection”, che frena automaticamentel’auto nel caso il guidatore non si accorgadi una persona che attraversa la strada.

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La prima Gran Turismo a 4 porte - e 4posti - di Stoccarda arriverà solo dopol’estate. Ma non c’è da dubitare sul suosuccesso: sono 16 anni consecutivi chei bilanci della Porsche sono eccellenti.La Panamera forse potrà ricordare aqualcuno la classica 911, ma allungatae più confortevole. Forse è proprioquello che i suoi progettisti volevano.Anche se il motore è montato in posi-zione anteriore. Si tratta di un V8 di 4.8litri turbo da 500 CV, abbinato alla tra-zione integrale. Successivamente arri-verà anche un 3.6 litri V6 da 300 CV.Due i cambi: un manuale a 6 rapporti eun cambio a doppia frizione automati-co a 7 marce. Previsto anche un motoreturbodiesel. Anche in versione ibrida,con la presenza di una piccola unitàelettrica. I prezzi della Panamera parto-no da 81.000 euro.

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Mercedes Classe E,lusso ed efficienza

La nuova versione della berlina di Casa Mercedes ha cambiato look abbandonando i fari a sogliola perquelli rettangolari e si è dotata di una straordinaria aerodinamicità (Cx 0,25). Il lavoro in profondità dei

tecnici ha portato ad una maggiore efficienza complessiva e a consumi ridotti con il 4 cilindri CDI di 2.2 litri che sfiora i 19 km con un litro di gasolio e che denuncia emissioni di CO2 pari a 139 gr/km

Prova su strada

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La nuova Mercedes Classe E sipresenta con un biglietto davisita importante: un milione e

mezzo di vetture di questo segmentovendute nel corso dell’ultima genera-zione (dal 2002 ad oggi), ma soprat-tutto 12 milioni di unità in circolazionedal 1947, anno che segna l’inizio dellasua lunghissima ed onorata carriera.Che, va detto subito, prosegue bril-lantemente all’insegna di significativeinnovazioni: l’immissione di tecnolo-gie di ultima generazione per la sicu-rezza attiva e passiva (ereditate inbuona parte dalla ammiraglia S) e l’a-dozione di motori di cilindrata conte-nuta (in rapporto alle dimensionidella vettura) in grado però, graziealla doppia sovralimentazione, di svi-luppare velocità e sprint di tuttorispetto pur limando in maniera signi-ficativa i consumi e le emissioni diCO2. E, come si conviene ad unmodello Premium da grandi numeri,capace di proporre una gammaamplissima di motori, potenze, equi-paggiamenti, versioni e combinazionicromatiche.Più che alla singola versione dellanostra prova facciamo riferimentoalla famiglia E nel suo insieme perchéci sembrano particolarmente signifi-cativi i suoi numeri: 10 motorizzazionidisponibili, 3 differenti configurazionidi assetto, 2 versioni per design edequipaggiamento, 12 combinazioni dicerchi/pneumatici (da 16 a 19 pollici),12 tonalità di colore per gli esterni e 6rivestimenti dei sedili (in 5 combina-zioni cromatiche), 3 modanature coninserti in legni pregiati lucidi, in legno

a poro aperto ed in alluminio. Le pos-sibilità di personalizzazione sonoquindi elevatissime, come si convie-ne ad una Classe E che “studia” daammiraglia sfidando la superbaClasse S. Ma è nelle dotazioni di sicu-rezza (il sistema degli abbagliantiadattivi e la frenata d’emergenzaautomatica, tanto per citarne due) enella ottimizzazione del rendimentocomplessivo che la nuova Classe Estupisce. Ha ereditato dalla sorellamaggiore tutto ciò che in tema di elet-tronica applicata alla sicurezza è oggidisponibile in casa Mercedes e di con-seguenza si propone come una sceltadi vertice, non più come una berlina

di segmento medio-alto. Lo stile èquello classico Mercedes, elegante erazionale al tempo stesso, ma profon-damente diverso da quello che hacaratterizzato la versione precedente.Non più fari rotondi a sogliola, maproiettori di sviluppo verticale, rettan-golari e separati, doppia nervaturasul cofano, ampia mascherina croma-ta con la stella a tre punte in testa,sottile presa d’aria in basso con unoriginale gioco di luci a led. Una solaprofonda nervatura sulla fiancata conun lunotto inclinato ed un portabaga-gli tondeggiante che divide in dueparti le luci posteriori. Un insiemearmonico ed un look aggressivo chesi sviluppa per quasi 5 metri (4,87 mla lunghezza effettiva) e per 1,85 dilarghezza (l’altezza resta invariata a1,47 m). La grande abitabilità è garan-tita da un passo di 2,87 metri. Ciò chesorprende semmai è il netto migliora-mento dell’aerodinamica (Cx pari a0,25) che ha ricadute positive natu-ralmente sui consumi.

Consumi ed emissioniL’affinamento dell’aerodinamica ed illavoro in profondità dei tecniciMercedes, che hanno “limato” in ter-

Stile classico made in Mercedes, elegante e razionale al tempo stesso

DDaattii tteeccnniiccii ee ppeerr ll’’iimmppiieeggoo aazziieennddaallee

ddeellllaa MMeerrcceeddeess EE 222200 CCDDII BBlluueeEEffffiicciieennccyy EElleeggaannccee

CCiilliinnddrraattaa 2.143 ccPPootteennzzaa 170 cvLLuunngghh..//llaarrgghh..//aalltteezzzzaa 4,87 x 1,85 x 1,47 mPPeessoo 1.540 kg AAcccceelleerraazziioonnee 9” (da 0 a 100 km/h)VVeelloocciittàà mmaassssiimmaa 231 km/hCCaammbbiioo Manuale a 6 marce TTrraassmmiissssiioonnee Trazione posteriore

(*) percorrenza annua 30.000 km

CCoossttoo ddii eesseerrcciizziioo aall kkmm ((**)) 0,75CCoonnssuummoo mmeeddiioo 18,9 km/litroCCaappaacciittàà ddii ccaarriiccoo da 400 a 540 litriCCoommffoorrtt ����������

SSiilleennzziioossiittàà ����������

SSiiccuurreezzzzaa ABS SIESP SIAntislitt. SI

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CarFleet aprile 200952

Prova su stradamini di efficienza tutto ciò che erapossibile, unito al pacchettoBlueEfficiency, si può riassumere neiseguenti dati: per la 220 CDI da 170 cvsono dichiarati consumi di appena5,3 litri per 100 km nel ciclo combina-to con emissioni di CO2di 139 grammiper km. Si tratta del “miracolo” realiz-zato con la ricetta del cosiddetto“downsizing”, cioè l’abbassamentodelle cilindrate senza penalizzare lapotenza ed il piacere di guida grazieall’iniezione diretta common rail diultima generazione, iniettori piezoe-lettrici più rapidi, sistema di ricircolodei gas di scarico e doppio turbocom-pressore: l’erogazione dei cavalli èimmediata e le prestazioni ne risento-no positivamente.

Sulla stradaLa riprova si ha quando ci si mette alvolante della 220 CDI spinta dallostraordinario 4 cilindri di 2.143 cc chesviluppa 170 cv: apparentemente sitratta di una potenza limitata in con-siderazione delle dimensioni e delpeso (1.540 kg) della vettura. Invecelo scatto c’è e per passare da 0 a 100si sta sotto i 10”; la velocità massimapure (231 km/h); sorprendente inve-ce il basso consumo (5,3 litri per 100

km) e soprattutto le emissioni di 139gr/km. Già partendo dal primo gradi-no delle motorizzazioni a gasolio sihanno risposte capaci di soddisfare lastragrande maggioranza degli auto-mobilisti considerando che pur concosti di gestione contenuti si puòviaggiare su una berlina elegante elussuosa, con caratteristiche e siste-

mi elettronici da ammiraglia. Chivolesse di più ha la possibilità di sce-gliere tra motori a 4, 6 e 8 cilindri, conpotenze da 136 a 525 cv. E’ previstol’arrivo in autunno del V6 diesel da211 cv in versione BlueTEC che rispet-ta le direttive Euro 6. Chi desidera latrazione integrale può orientarsiverso la 350 CDI ed i benzina E350 edE500.

SicurezzaCompleta la dotazione di sistemi disicurezza: troviamo infatti i proiettoriche si adeguano alla situazione deltraffico evitando l’abbagliamento;l’allarme per i cambi improvvisi di cor-sia; la registrazione in tempo reale deilimiti di velocità presenti sulla strada;la visione notturna con rilevamentodei pedoni; l’allarme di fronte asegnali anche impercettibili di sonno-lenza di chi sta al volante; la frenataautomatica d’emergenza in caso dipericolo di tamponamento; il cofanoche si solleva di 50 mm in caso di urtocontro un pedone per attutirne le con-seguenze. Dulcis in fundo le sospen-sioni attive a gestione elettronica cheoltre a garantire il massimo comfortregolano le sospensioni separata-mente su ogni ruota.

Grazie al downsizing minori emissioni e prestazioni di tutto rispetto

Una berlina elegante e lussuosa con costi di gestione contenuti

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CarFleet aprile 200953

Toyota Avensis, funzionale ed elegante

La terza generazione del modello Toyota offre un’immagine moderna e personale pronta a sfidarele concorrenti del segmento D Premium. Un abitacolo sorprendentemente silenzioso e accogliente.

Nella gamma cinque motori ottimizzati con il sistema Toyota Optimal Drive. Il più gettonato il 2.2 litriturbodiesel con 150 cv che supera i 200 all’ora e che con un litro di carburante percorre 15,2 km

Prova su strada

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CarFleet aprile 200954

La grande avanzata dei modelliToyota sui mercati europei haavuto un inizio preciso e cioè

quando ai vertici della Casa giappo-nese ci si accorse che per vendere nelVecchio Continente era indispensabi-le proporre vetture dalla linea e daicontenuti pensati espressamente perquesti mercati. Motori, tecnologia equalità non sono mai stati sotto pro-cesso. Anzi, sono alla base del buonnome che Toyota si è costruita da noi.E’ stata invece la linea a sollevare tal-volta qualche perplessità. La si volevameno “ingessata” e tradizionale diquella che va per la maggiore nel SolLevante, con più personalità e conuna certa grinta anche al prezzo divedere invecchiare più in fretta ilmodello. Scelta che per la nuovaAvensis è stata fatta e che, giudican-do dall’impatto visivo che offre, sem-bra decisamente riuscita.

Linee ricercate“Gli europei acquistano con gli occhi”è il leit motiv dei designer giapponesiche nel caso appunto della nuovaAvensis, berlina e station wagon delsegmento D, si sono sforzati di dare

una veste più fuori dal comune(rispetto alla serie precedente) ad unmodello che sembra destinato a gio-care un ruolo importante in particola-re nel settore strategico delle autoaziendali. A prima vista il modello èimponente per via di misure impor-tanti (4,77 x 1,81 x 1,48 m la station, 7cm in meno di lunghezza la berlina) esi distingue per un frontale ricercato(mascherina cromata con tre listellicentrali ed il logo in bella evidenza) eper una stilizzata presa d’aria sotto ilfascione paraurti. I passaruota spor-genti danno un certo look, mentreuna nervatura sulla fiancata che rac-

corda la parte anteriore a quellaposteriore leggermente arrotondatacontribuisce a conferire slancio all’in-sieme.

Station wagonAbbiamo scelto di realizzare la nostraprova con una station wagon datoche sarà questa variante ad essere lapiù “gettonata” (quanto menoall’80%, secondo le previsioni degliuomini del marketing Toyota) dallaclientela italiana. Quindi la parteposteriore, leggermente arrotondata,si presenta con un ampio portellone,con una soglia di carico abbastanzabassa e con un lunotto inclinato chedà slancio ed alleggerisce il retrotre-no altrimenti un po’ massiccio.Completano l’assetto uno spoilerabbastanza pronunciato al vertice deltetto e l’immancabile (ma comodo efunzionale) tergilunotto. Le luci siestendono in parte sulla fiancata esono interrotte dal profilo del portel-lone. Per la berlina invece una codatradizionale e lineare, ma con la sor-presa di un bagagliaio capiente (ilvolume utile è di 509 litri che salgonoa 543 per la wagon con la possibilitàdi aumentarli ad oltre 1.600 ripiegan-do i sedili posteriori). Quindi unocchio di riguardo alla linea, masenza sacrificare la funzionalità esoprattutto la capacità di caricosecondo i dettami che vigono in CasaToyota.

A bordoLe sorprese più piacevoli si hannoquando si sale a bordo. L’abitacoloParticolarmente elegante la linea della nuova Avensis anche nella versione station

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ddeellllaa TTooyyoottaa AAvveennssiiss

CCiilliinnddrraattaa 2.231 ccPPootteennzzaa 150 cvLLuunngghh..//llaarrgghh..//aalltteezzzzaa 4,77 x 1,81 x 1,48 mPPeessoo 1.510 kg AAcccceelleerraazziioonnee 9,8” (da 0 a 100 km/h)VVeelloocciittàà mmaassssiimmaa 205 km/hCCaammbbiioo Automatico a 6 marce TTrraassmmiissssiioonnee Trazione anteriore

(*) non disponibile perchè non è stato ancora reso noto il prezzo della vettura

CCoossttoo ddii eesseerrcciizziioo aall kkmm ((**)) n.d.CCoonnssuummoo mmeeddiioo 15,2 km/litroCCaappaacciittàà ddii ccaarriiccoo da 543 a 1.609 litriCCoommffoorrtt ����������

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SSiiccuurreezzzzaa ABS SIESP SIAntislitt. SI

Prova su strada

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offre l’impressione di grande abitabi-lità pur essendo rimaste quasi inva-riate le dimensioni della vettura. E’stato sufficiente l’avanzamento delmontante anteriore e naturalmentedel parabrezza, nonché l’arretramen-to del montante posteriore per tra-smettere ai passeggeri un senso dispaziosità grazie anche alla lumino-sità che deriva da un enorme tettotrasparente in vetro. Le poltrone sonocomode e bene imbottite al punto daassorbire, insieme alle sospensioni,le asperità del fondo stradale. Lasilenziosità dell’abitacolo, unita all’u-tilizzo di materiali di pregio per i rive-stimenti, fanno sì che la nuovaAvensis possa misurarsi con ottimepossibilità di successo nel segmentoPremium presidiato da sempre dalletedesche.

Dispositivi tecnologiciAlle caratteristiche da ammiragliacontribuiscono una serie di accessoriper così dire “qualificanti”. Qualcheesempio: quando, per un cambioimprovviso di direzione su fondi sci-volosi si verifica un inizio di imbarda-ta, il sistema interviene trasmettendosul volante una certa forza in unadeterminata direzione per compensa-re sottosterzo o sovrasterzo. Ci sono

inoltre i fari bixeno adattivi (nella ver-sione Executive al top della gamma)che gestiscono il fascio luminososulla base della velocità e dell’angolodi sterzata. Alle retromarce ci pensa latelecamera posteriore, alla sicurezzadei passeggeri provvedono invece 7airbag ed i poggiatesta attivi.

Toyota Optimal DriveAbbiamo lasciato per ultimi i motoriperchè in questo campo si è regi-strata una piccola rivoluzione Toyota

Optimal Drive, tecnologia che hamassimizzato la brillantezza di ren-dimento del motore riducendo con-sumi ed emissioni. Infatti i nuovipropulsori sono più leggeri e com-patti, dispongono di Start&Stop, diiniezione piezoelettrica e delValvematic, il controllo della fasatu-ra e dell’altezza delle valvole cheassicura il massimo livello di presta-zioni ad ogni velocità del motore.Per la nostra prova abbiamo scelto ilnuovo 4 cilindri turbodiesel di 2.2litri con 150 cv, il più equilibrato nelrapporto tra rendimento e consumi.Nella gamma a gasolio anche il 2 litrida 126 cv ed il 2.2 da 177.Interessanti i due benzina (anche sesul nostro mercato si venderannoquasi esclusivamente i diesel): un1.6 da 132 cv ed un 1.8 da 147 cv. Ilnostro propulsore offre una coppiadi 340 Nm, una velocità massima di205 km/h, uno sprint da 0 a 100 infe-riore ai 10” ed una percorrenzamedia di 15,2 km/l. Naturalmente èomologato Euro 5 ed ha emissioni diCO2 contenute per le prestazioni cheoffre (174 gr/km). Piace l’elasticità dimarcia, che offre già ai bassi regimi,e piace soprattutto l’automatico a 6rapporti sempre in tiro. Le sospen-sioni sono tarate sul morbido e il rol-lio si avverte, ma mai in manierafastidiosa.

Un grande tetto trasparente di vetro garantisce un’ottima luminosità dell’abitacolo

Una station wagon con un occhio di riguardo per il settore flotte

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Subaru Impreza nuovo look, nuovo motore La sportiva di Casa Subaru, dopo aver cambiato il look, ha ricevuto in regalo sotto il cofano lo

straordinario motore a gasolio con la tipica conformazione boxer a cilindri orizzontali contrapposti che garantisce con i suoi 150 cv sprint e velocità (la massima di 205 km/h), ma anche consumi ridotti

(16,9 km/l nel ciclo misto). Grazie alla trazione integrale offre una tenuta di strada eccezionale

Prova su strada

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CarFleet aprile 200957

C’è voluto un grande atto dicoraggio per cambiare imma-gine e stile ad un modello-mito

dei fan dei rally e degli amanti delleauto a trazione integrale, ma la giap-ponese Subaru evidentemente nonha avuto esitazioni nel progettare eridisegnare la nuova Impreza, irrico-noscibile rispetto alla versione prece-dente. Dalla matita dei designer delSol Levante infatti è uscita una lineache ha l’obiettivo dichiarato di con-quistare clienti su tutti i mercati delmondo. E va detto subito che l’opera-zione sembra perfettamente riuscitavista la buona accoglienza che laclientela più affezionata (ma anchepiù esigente) le ha riservato.Della vecchia Impreza, approdata allaterza generazione (la prima dal 1992al 2000; la seconda fino al 2007)sono stati “cancellati” il muso asim-metrico con la griglia del radiatorerettangolare e la vistosa presa d’ariasul cofano, le appendici aerodinami-che nella parte posteriore ed il baga-gliaio da classica tre volumi.

La lineaLa Impreza Model Year 2008 presentainvece una linea leggermente a cuneocon un cofano pulitissimo ed unamascherina anteriore stretta con i faricome occhi rivolti all’insù. Un’unicanervatura all’altezza delle manigliecaratterizza la fiancata, mentre unlunotto molto inclinato sormontatoda uno spoiler appena accennato eda un gioco di led che circondano leluci a sviluppo orizzontale illeggiadri-scono la linea posteriore. Un partico-

lare la differenzia dalle concorrenti: lavistosa presa d’aria sul cofano cherichiama subito la vocazione corsaio-la del modello.

Trazione integraleA dare forza e attrattiva alla nuovaImpreza contribuisce in manieradeterminante un biglietto da visita diprim’ordine: la trazione integrale,“specialità di Subaru, che garantisce

tenuta di strada ed handling straordi-nari, nonchè il prestigio e l’affidabilitàconquistati dalla Casa giapponesenel campionato del mondo rally(WRC) dove non si contano più le sueaffermazioni. La distribuzione dellacoppia (350 Nm) in parti uguali(50:50) tra le ruote anteriori e poste-riori fa sì che, grazie al giunto viscosoche limita la differenza di coppia, lastabilità in curva sia eccellente in ognicondizione del fondo stradale.

Nuovo motoreMa alla Subaru non si sono limitati alrinnovamento radicale del look dellasportiva di casa più famosa e vincen-te (nei rally): la nuova Impreza è stataarricchita a sorpresa con un motore agasolio di 2 litri con 150 cavalli, natu-ralmente con la conformazione boxera cilindri orizzontali contrapposti tipi-ca dei propulsori Subaru. Potrà forsesembrare un controsenso allestireuna sportiva con un motore a gasolio,

Un gioco di led a sviluppo orizzontale “alleggiadrisce” la linea posteriore

DDaattii tteeccnniiccii ee ppeerr ll’’iimmppiieeggoo aazziieennddaallee

ddeellllaa SSuubbaarruu IImmpprreezzaa 22..22 DD SSppoorrtt 44QQ

CCiilliinnddrraattaa 1.998 ccPPootteennzzaa 150 cvLLuunngghh..//llaarrgghh..//aalltteezzzzaa 4,42 x 1,74 x 1,48 mPPeessoo 1.405 kg AAcccceelleerraazziioonnee 8.8” (da 0 a 100 km/h)VVeelloocciittàà mmaassssiimmaa 205 km/hCCaammbbiioo Manuale a 6 marce TTrraassmmiissssiioonnee Trazione integrale

(*) percorrenza annua 30.000 km

CCoossttoo ddii eesseerrcciizziioo aall kkmm ((**)) 0,54CCoonnssuummoo mmeeddiioo 16,9 km/litroCCaappaacciittàà ddii ccaarriiccoo da 356 a 1.266 litriCCoommffoorrtt ����������

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SSiiccuurreezzzzaa ABS SIESP SIAntislitt. SI

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CarFleet aprile 200958

ma che il mix sia azzeccato lo confer-ma la scelta della Casa delle Pleiadi diaffidare una Impreza a gasolio adAndrea Navarra, campione europeoed italiano di rally, che tenterà di con-quistare il titolo nazionale assolutodella specialità.

Alla guidaLa Impreza 2.2 D Sport della nostraprova si distingue non tanto per lavelocità massima (205 km/h) quantoinvece per la ripresa (8,8” da 0 a 100)e soprattutto per la possibilità di tira-re le marce fino a 5 mila giri, un livellodi rotazione inusuale per un propul-sore a gasolio. La tenuta di strada èeccezionale grazie alla trazione inte-grale, il peso abbastanza contenuto(1.405 kg) non penalizza lo sprint cosìche si assiste al fenomeno di unasportiva (decisamente rigida nellesospensioni) che garantisce percor-renze da record: nei percorsi misti sisfiorano i 17 km/l, in città si scende apoco più di 14 km/l, ma nell’extraur-bano si toccano i 20 km/l grazieanche al cambio manuale a 6 marcecon rapporti lunghi. C’è anche il filtroantiparticolato che riduce le emissio-ni di CO2 a 152 gr/km.L’abitacolo è accogliente ed abba-stanza spazioso (passo di 2,62 metri,

dimensioni: 4,42 x 1,74 x 1,48 metri), imateriali di buona qualità; notevole

l’accessibilità grazie alle portiere chesi aprono a 90 gradi e bagagliaio spa-zioso (da 356 a 1.266 litri) in virtù disospensioni posteriori a doppio brac-cio che non ingombrano e che con-sentono alla carrozzeria di essere piùvicina al fondo stradale con beneficieffetti per la tenuta. Buone le dota-zioni di sicurezza, con l’aggiunta dialcune funzioni che di solito si trova-no su modelli di segmento superiorecome la chiave che si può tenere intasca o l’antisbandamento che aiutaanche nelle partenze in salita (hill hol-der) oppure ancora gli airbag a tendi-na per la protezione della testa.Cerchioni in acciaio o in alluminio da15, 16 fino a 17 pollici, sedili avvolgen-ti soprattutto quelli del pacchettoSport. Chi vuole sedersi al volante diuna sportiva dall’illustre pedigreesenza doversi svenare ad ogni sostadal benzinaio con questo modello èservito alla perfezione.

La nuova linea è particolarmente apprezzabile nella vista laterale

Pulitissimo il cofano della nuova Impreza pur con la vistosa presa d'aria da rally

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Citroën C3 Picasso, compatta e disinvolta

L’ultima nata di Casa Citroën si presenta con un frontale da Suv e con un corpo vettura da monovolume.Linee arrotondate, abitacolo luminoso e grande capacità di carico. E’ una compatta che si muove con disinvoltura in città e che offre spazio per 5 passeggeri e 500 litri di bagagli. Con il classico turbodiesel 1.6 HDi da 110 cv supera i 180 all’ora percorrendo più di 20 km con un litro di gasolio

Prova su strada

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CarFleet aprile 200960

Prova su strada

Da simpatico ovetto ad intri-gante cubo. Così si potrebbesintetizzare la trasformazione

di una piccola berlina (ma di grandesuccesso), la C3, in una monovolumecompatta di nuova generazione, la C3Picasso, che in Casa Citroën hannodeciso di chiamare “Space box” e cherappresenta una risposta originalealle aspettative di una clientela sem-pre più interessata ad auto spaziose,pratiche ed eclettiche. Vista dadavanti la C3 Picasso assomiglia adun Suv con i fari alti che si arrampica-no fin quasi al parabrezza e con un“muso” importante caratterizzato daun gioco cromatico tra il colore dellacarrozzeria ed il nero che caratterizzala griglia, il paraurti e l’area dove sonoalloggiati i fendinebbia. Dietro inveceha le “stigmate” della monovolumecon un portellone a sviluppo verticaledi dimensioni maxi che deborda sullafiancata e con un lunotto ampio e leg-germente curvo. Un insieme di lineearrotondate e squadrate che ispiranosimpatia e che mettono in evidenzaun design innovativo, ricco di perso-nalità e charme.

A bordoPrima ancora di salire a bordo si per-cepisce la straordinaria abitabilitàche la C3 Picasso offre: straordinariaperché le dimensioni complessivesono quelle di un auto compatta diappena 4,08 metri di lunghezza dovetrovano comodamente posto cinquepersone con un bagagliaio di notevo-le capacità (500 litri) come conse-guenza dello sviluppo verticale del

portellone. A smussare il profilo con-tribuiscono il parabrezza panorami-co, sorretto da un doppio montantemolto sottile per avere il massimo divisibilità, ed un lunotto posteriorebombato. La presenza di un tetto panoramicoche raggiunge i sedili posteriori (4,5mq la metratura totale) fa sì che siabbia l’impressione di viaggiare astretto contatto con il panoramaesterno, mentre la visibilità (ottimasia davanti che dietro) è favorita daisedili sopraelevati. E a proposito diquesti ultimi va segnalato il particola-

re che quelli posteriori possono scor-rere per 15 cm anche separatamente(1/3 e 2/3). Non basta: questi sedili,oltre che scorrere, possono essereinclinati in due posizioni e si ripiega-no in avanti al semplice tocco di unamaniglia posta in alto sullo schienale.In questo modo (cioè con i sediliposteriori ripiegati) la capacità di cari-co aumenta fino a 1.506 litri. E se siripiega anche il sedile del passeggeroanteriore la lunghezza di carico puòsuperare i 2,41 metri.

MotoriLa gamma dei motori comprende dueturbodiesel e due benzina. I primisono i classici HDi di 1.560 cc svilup-pati per 90 e 110 cv; quest’ultimoequipaggiato di serie con filtro anti-particolato Fap e dotato di una coppiadi 240 Nm che possono salire a 260grazie alla funzione di overboost chepermette di aumentare temporanea-mente la pressione di sovralimenta-zione. Entrambe le motorizzazionidiesel si fregiano del marchioAirdream che identifica i veicoliCitroën più rispettosi dell’ambiente.

Originale nelle forme tanto da meritarsi l’appellativo di “space box”

DDaattii tteeccnniiccii ee ppeerr ll’’iimmppiieeggoo aazziieennddaallee

ddeellllaa CCiittrrooëënn CC33 PPiiccaassssoo 11..66 HHDDii 111100 ccvv FFaapp EExxcclluussiivvee

CCiilliinnddrraattaa 1.560 ccPPootteennzzaa 110 cvLLuunngghh..//llaarrgghh..//aalltteezzzzaa 4,08 x 1,77 x 1,62 mPPeessoo 1.333 kg AAcccceelleerraazziioonnee 11,2” (da 0 a 100 km/h)VVeelloocciittàà mmaassssiimmaa 183 km/hCCaammbbiioo Manuale a 5 marce TTrraassmmiissssiioonnee Trazione anteriore

(*) percorrenza annua 30.000 km

CCoossttoo ddii eesseerrcciizziioo aall kkmm ((**)) 0,42CCoonnssuummoo mmeeddiioo 20,4 km/litroCCaappaacciittàà ddii ccaarriiccoo da 500 a 1.506 litriCCoommffoorrtt ����������

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SSiiccuurreezzzzaa ABS SIESP SIAntislitt. SI

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Infatti con pneumatici da 16 pollici nelciclo misto il 90 cv emette 125 gr/kmdi CO2, mentre il 110 cv arriva a 130. Idue benzina invece sono stati svilup-pati in collaborazione con BMW e svi-luppano 95 cv il 1.4 VTi e 120 cv l’1.6VTi, ma qui le emissioni di CO2 salgo-no a 160 gr/km.

Sulla stradaPer la nostra prova abbiamo scelto ilclassico e supercollaudato turbodie-sel da 110 cv perché ritenuto il piùadatto, grazie alla migliore coppia, aspingere una vettura che pesa 1.400kg. Il benzina con 120 cv è legger-mente più brillante, ma costringe atirare le marce per ottenere il massi-mo rendimento. Per tutte le motoriz-zazioni il cambio è un efficientemanuale a 5 rapporti, ben posiziona-to alla base della consolle centrale. Ilcruscotto è spostato al centro conindicatori digitali, la manovrabilità èeccellente soprattutto in città e nellemanovre di parcheggio per via di undiametro di sterzata di 10,6 metri.Consigliabili, visti gli ingombri poste-riori, i sensori per il parcheggio, diserie nella versione al top (Exclusive

Style). Si guida in posizione soprae-levata con grande visibilità sulla stra-da. Il volante è verticale come su unaberlina tradizionale ed è anche rego-labile in altezza e profondità. Su strada la C3 Picasso si presentasempre aderente al fondo stradale e,date le dimensioni, con un rolliomolto contenuto pur essendo le

sospensioni tarate sul morbido.Forse è effetto del peso della vetturache in ogni caso trasmette una rassi-curante sensazione di solidità. Lavelocità massima (183 km/h) è piùche accettabile, per questa vetturadestinata per vocazione a trasporta-re passeggeri e bagagli in buonaquantità.

Manovrabilità eccellente grazie anche ad un diametro di sterzata di 10,6 metri

La C3 Picasso è sempre ben incollata al fondo stradale ed accusa un rollio contenuto nonostante l'altezza

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CarFleet aprile 200962

Honda Insight: consumae inquina pochissimo

La nuova ibrida della Honda si propone con un interessante biglietto da visita: 22,7 km con un litro di benzina nel ciclo misto e soprattutto con un’emissione di CO2 pari a 101 gr/km. Ha un motore

termico di 1.3 litri con 88 cv aiutato da uno elettrico di 14 cv: in velocità raggiunge i 186 km/h. Grazieal listino contenuto, agli incentivi ed alle sue caratteristiche sposa al meglio ecologia ed economia

Prova su strada

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CarFleet aprile 200963

Un tempismo perfetto quellodella Honda per lanciare sulnostro mercato la Insight, ibri-

da destinata a fare grandi numeri(200 mila unità-anno la produzionemondiale, 4 mila le vetture previsteper l’Italia) in virtù di dotazioni tecno-logiche di ultimo grido e soprattuttograzie ad un prezzo estremamenteallettante. Con un’emissione di CO2di101 gr/km la nuova ibrida Honda (cheeredita il nome da un modello prece-dente, ma a soli due posti) concorrequest’anno ad incentivi statali rile-vanti (3.500 euro per l’acquisto aiquali possono essere aggiunti 1.500euro in caso di rottamazione di Euro 1o Euro 2): il listino dai 20 mila euroannunciati può scendere così a 15mila e questa, a nostro giudizio, rap-presenta la strategia migliore peravvicinare gli automobilisti italiani alfenomeno della vettura ibrida e, piùin generale, a scelte consapevoli neiconfronti dell’ambiente.

Ibrida low cost Chi negli anni passati non sentivaancora prevalente l’anima “verde” eveniva frenato dai costi d’acquistosuperiori di una ibrida rispetto aduna pari-potenza a benzina o diesel,ora non avrà più motivi per rinun-ciarvi. E questo fattore rappresen-terà una molla fondamentale nelladiffusione di questa ibrida “lowcost”. In realtà in Casa Honda stannoapprontando altri modelli ibridiancor più a buon mercato, come lacity-car Jazz, a conferma del fattoche Honda punta forte sull’ibrido e

sulla sua diffusione.Alle spalle di questo fenomeno stauna tecnologia d’avanguardia chesomma alla potenza di un motoretermico di 1.3 litri con 88 cv quella diun elettrico di 14 cv. Il motore elettri-co si trova tra quello termico e la tra-smissione secondo la filosofia IMA(Integrated Motor Assist) che gesti-sce lo sfruttamento dell’energia pro-dotta. Quando si avvia la marcia,parte subito il motore termico, men-tre quello elettrico serve a dare unaspinta ulteriore nei sorpassi e a rica-ricare le batterie nelle frenate. C’èpoi il solito sistema Start&Stop chespegne il motore quando si toglie il

piede dall’acceleratore e che lo riac-cende non appena si ridà gas con-clusa la sosta. La marcia in solamodalità elettrica è possibile fino a45 km/h, ma per non più di un paiodi km per non scaricare del tutto lebatterie. Il cambio è un CVT.

Guida ecologicaVa detto subito che chi si converteall’ibrido con l’obiettivo di consumarepoco e di disperdere sempre menoCO2 nell’atmosfera fa bene a sceglie-re la modalità di guida ECON con ilcambio in Drive e con il piede leggerosul gas. In queste condizioni il piace-re di guida di una Insight cresce visi-bilmente perché l’auto diventa silen-ziosa e premia il pilota giudizioso conuna serie di segnali luminosi (alberel-li sul cruscotto) e con una variazionedi colore della strumentazione chepassa dal blu al verde a conferma delfatto che si sta guidando in manieracorretta e “risparmiosa”. Al ritmo di4,4 litri per 100 km nel ciclo combina-to (cioè a medie di poco inferiori ai 23km/l) il piccolo serbatoio (40 litri)regala egualmente lunghe percorren-ze (fino ad 800 km con un pieno). Maè in città che si rimane piacevolmente

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CCiilliinnddrraattaa 1.339 ccPPootteennzzaa 98 cvLLuunngghh..//llaarrgghh..//aalltteezzzzaa 4,39 x 1,69 x 1,42 mPPeessoo 1.309 kg AAcccceelleerraazziioonnee 12,5” (da 0 a 100 km/h)VVeelloocciittàà mmaassssiimmaa 186 km/hCCaammbbiioo Automatico 7 marce TTrraassmmiissssiioonnee Trazione anteriore

(*) non disponibile perchè non è stato ancora reso noto il prezzo della vettura

CCoossttoo ddii eesseerrcciizziioo aall kkmm ((**)) n.d.CCoonnssuummoo mmeeddiioo 22,7 km/litroCCaappaacciittàà ddii ccaarriiccoo da 400 a 1.017 litriCCoommffoorrtt ����������

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SSiiccuurreezzzzaa ABS SIESP NOAntislitt. NO

Le grandi qualità della nuova Honda Insight: anima “verde” e consumi ridotti

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CarFleet aprile 200964

sorpresi con percorrenze dichiarate di21,7 km/l. L’aspetto più confortantee, per certi versi, più istruttivo è chese si seguono le indicazioni luminosedel cruscotto (alberelli e colore difondo che passa dal blu al verde aseconda dello stile di guida) si arrivaa risparmiare fino al 13,8% sul consu-mo medio di carburante.

In marciaL’abitacolo è confortevole, le finituredi buona qualità, lo spazio è per cin-que passeggeri con un portabagaglidi 400 litri di capacità che possonosalire a 584 se si viaggia in due (conpacchi e valigie fino alla cappelliera) ea 1.017 se si stipano i bagagli fino altetto. La velocità massima è più cheaccettabile (186 km/h) ed anche losprint non è male (da 0 a 100 in 12,5”)anche se il meglio la Insight lo dàquando si viaggia con il piede leggerocosì che il rollio, frutto delle sospen-sioni tarate al comfort, quasi scompa-re. Sia per gli alti di statura che per i“bassi” è facile trovare la posizionecorretta di guida grazie alle regolazio-ni della poltrona e del volante.Quest’ultimo ha una servoassistenzaelettrica che lo rende molto leggeronelle manovre, ma non penalizza laguida in velocità dal momento che si

ha sempre l’impressione di avere lavettura e le sue traiettorie sotto con-trollo. I pneumatici sono stretti(175/65 R15) per offrire una superfi-cie minore di attrito con l’asfalto; ilpacco delle batterie (38 kg) ha subitouna cura dimagrante rispetto all’altraibrida di Honda, la Civic Ima (53 kg).Tre le versioni proposte: Elegance,Executive ed Executive Navi. Tra le

dotazioni climatizzatore automatico,navigatore, Bluetooth e lettore MP3.

Linea filanteHo lasciato per ultimo il commentosulla linea perché su questo punto siconcentrano i diversi punti di vista.Dalle dimensioni (4,39 x 1,69 x 1,42metri) si evince che è una vetturalunga, stretta e bassa. Va detto peròche l’accesso all’abitacolo attraversole quattro porte è comodo ed il por-tellone posteriore facilita le operazio-ni di carico e scarico nel bagagliaio.La forma allungata a siluro e la codatronca sono funzionali all’aerodina-mica che fa segnare un ottimo Cx(0,25): dipende anche da ciò la parsi-monia nei consumi e nelle emissionidi CO2 (101 gr/km). Per chiudere unaconsiderazione di tipo pratico chepotrebbe essere particolarmenteapprezzata: in alcune città italiane(cito Bologna ad esempio) i posses-sori di una vettura ibrida hanno il libe-ro accesso al centro storico (che inve-ce per la stragrande maggioranzadegli automobilisti bolognesi è offlimits) e non pagano nemmeno lasosta nelle strisce blu. E’ un modointelligente di incentivare le vettureche inquinano meno.

Silenziosa e piacevole da guidare soprattutto se si tiene il piede leggero sul gas

Elegante la linea allungata a siluro nel frontale, coraggiosa invece la coda tronca

Prova su strada

CarFleet 32_cri.qxp:CarFleet 15.qxp 17-04-2009 12:29 Pagina 64

CarFleet aprile 200965

Fiat Qubo, tanto spazioe molta concretezza

L’ultimo prodotto di Casa Fiat nasce da una costola del Fiorino, ma si impone per una linea originalee simpatica. Piace ad una clientela che cerca nell’auto doti di praticità e simpatia. La comodità

delle portiere scorrevoli e l’ampiezza del portellone consentono di caricare fino a 2.500 litri di bagagli.Decisamente buono il comportamento su strada, contenuti i consumi e soprattutto il rollio

Prova su strada

CarFleet 32_cri.qxp:CarFleet 15.qxp 17-04-2009 12:29 Pagina 65

CarFleet aprile 200966

Prova su strada

Vedendoli sfrecciare ogni gior-no disinvolti nel traffico cittadi-no o in autostrada sono entra-

ti di forza nell’immaginario comunecome mezzi per il trasporto commer-ciale che poco hanno da invidiare,linea compresa, alle auto normali. C’èchi sostiene che questa per le “quat-troruote” sia l’era della concretezza edi conseguenza un mezzo compattoin grado di trasportare passeggeri ebagagli in buona quantità, senzagrossi sacrifici o rinunce, senza fron-zoli come si usa dire, viene visto coninteresse e simpatia potendo rappre-sentare una soluzione intelligente perla famiglia così come per il lavoro.Le Case costruttrici hanno colto alvolo l’occasione per venire incontroalla richiesta da parte della clienteladi questa nuova ed inedita fetta dimercato proponendo modelli intri-ganti e a buon mercato, solidi e spa-ziosi al tempo stesso, trasversali perlo sfruttamento razionale dei volumiinterni, potenti quanto basta peraffrontare anche lunghi trasferimentinel rispetto dei limiti di velocità impo-sti dal Codice della strada. Siamo arri-vati così ad una nuova generazione dimezzi da trasporto che privilegianosoprattutto la funzionalità e la versa-tilità.

Linea accattivanteNessuno ha dimenticato l’apparizio-ne dell’apripista di questo segmentodi mercato, la mitica Renault R4, odelle altrettanto mitiche Citroën 2CVe Dyane, anche se si trattava essen-

zialmente di mezzi con il DNA auto-mobilistico e riconvertiti ad uno stilepiù modaiolo-vacanziero-commercia-le. Oggi invece assistiamo alla nascitadi auto per un pubblico generalistache derivano direttamente dalla tra-sformazione di un mezzo commercia-le. E’ il caso del Qubo, ultimo prodot-to di Casa Fiat, che nasce da una“costola” del Fiorino, ma che graziealla fantasia dei designer torinesi si èdato una propria spiccatissima perso-nalità. Quando passa per strada si faguardare per il look accattivante dellaparte frontale caratterizzata da ungrande scudo-paraurti avvolgente eprotettivo, passaruota sporgenti,presa d’aria ampia e linea dei fari alta.

E’ un’auto che ispira simpatia, meritoessenzialmente del musetto che sor-ride, e che offre di sé un’immaginefresca e giovanile.

CompattoLateralmente resta identico al pro-genitore fino all’altezza delle portie-re anteriori, ma subito dopo sidistingue in maniera originale per lalinea a cuneo dei finestrini chedanno slancio, impresa riuscitaanche se apparentemente impossi-bile per una carrozzeria che è piùalta che larga e che in lunghezza staal di sotto dei quattro metri. La com-pattezza delle dimensioni (3,95 x1,71 x 1,72 metri) è una delle doti piùapprezzate del Qubo: nel traffico cit-tadino si muove con disinvoltura edè facile da parcheggiare grazie adun raggio di sterzata di appena 9,5metri ed al servosterzo idraulico.Della strada si ha una visione dal-l’alto dal momento che la sedutadavanti al volante è alta così comequella del passeggero anteriore. Incompenso, come omaggio alla pra-ticità, il sedile a fianco del pilota sipuò facilmente ripiegare a tavolinofino a farlo sparire nel pavimentoper far spazio ad oggetti lunghi al

DDaattii tteeccnniiccii ee ppeerr ll’’iimmppiieeggoo aazziieennddaallee

ddeellllaa FFiiaatt QQuubboo 11..33 MMJJTT 7755 ccvv DDyynnaammiicc

CCiilliinnddrraattaa 1.248 ccPPootteennzzaa 75 cvLLuunngghh..//llaarrgghh..//aalltteezzzzaa 3,95 x 1,71 x 1,72 mPPeessoo 1.200 kg AAcccceelleerraazziioonnee 17” (da 0 a 100 km/h)VVeelloocciittàà mmaassssiimmaa 155 km/hCCaammbbiioo Automatico 6 marce TTrraassmmiissssiioonnee Trazione anteriore

(*) percorrenza annua 30.000 km

CCoossttoo ddii eesseerrcciizziioo aall kkmm ((**)) 0,36CCoonnssuummoo mmeeddiioo 20,4 km/litroCCaappaacciittàà ddii ccaarriiccoo da 330 a 2.500 litriCCoommffoorrtt ����������

SSiilleennzziioossiittàà ����������

SSiiccuurreezzzzaa ABS SIESP NOAntislitt. NO

A suo agio anche nei lunghi tragitti grazie al grande comfort e al rendimento del 75 cv

CarFleet 32_cri.qxp:CarFleet 15.qxp 17-04-2009 12:29 Pagina 66

CarFleet aprile 200967

massimo 2,5 metri. La praticità delQubo la si apprezza anche quandosi fanno scorrere le portiere poste-riori: salire a bordo così diventasuperagevole ed anche una madreche deve sistemare il pargolo nel-l’apposito seggiolino può farlo intutta tranquillità. Comodissimo èanche il portellone posteriore che siapre su una soglia di carico moltobassa per agevolare le operazioni dicarico e scarico. Il Qubo non tradi-sce le sue origini: il bagagliaio puòospitare un volume di 330 litri sottola cappelliera, litri che diventano650 fino al tetto (e con 5 persone abordo) per arrivare a 2.500 se sirimuovono tutti i sedili. Questi ulti-mi leggeri e facili da asportare, maanche comodi e confortevoli.Dimenticavamo di sottolineare l’ori-ginalità del portellone posterioreche dispone di un lunotto moltoampio e di una larga striscia centra-le del colore della carrozzeria con alcentro in bella evidenza il logo Fiat.

Su stradaL’abitacolo è accogliente con un cru-scotto dotato di quattro indicatori cir-colari e di una consolle centrale con

mascherina in alluminio anodizzatoche presenta alla base la sede delcambio, un manuale a 5 marce. Nelmodello della nostra prova però c’erail robotizzato Dual logic a 6 rapporti,consigliabile a chi utilizza il mezzo

soprattutto in città. E’ un optional da1.100 euro che merita la spesa, cosìcome indispensabili sono i sensori diparcheggio posteriori (300 euro).Del Qubo abbiamo descritto ogniqualità possibile, ma chi ha una certaabitudine di guidare mezzi di questotipo è curioso di sapere come va sustrada, se è sensibile o meno al ventolaterale, se è rumoroso o rigido.Eccovi accontentati. Il modello prova-to (Dynamic) aveva il ben noto 1.3Multijet da 75 cv sul quale non c’ènulla di nuovo da aggiungere. Ciò checonta a mio parere è che Qubo ha uncomportamento eccellente quandoimprovvisamente si deve cambiaretraiettoria pur non disponendo, perora, dell’Esp. Ciò deriva dall’ottimopianale di cui è dotato: quello dellaGrande Punto. Inoltre è silenzioso, hauno sterzo diretto e preciso e consu-ma davvero poco. Chi sceglie un’auto del genere èsoprattutto a queste doti che guarda,oltre naturalmente alla comoditàdelle portiere scorrevoli e dello spa-zio a disposizione. Qubo mantienetutto ciò che promette.Fiat Qubo si distingue anche per la grande capienza del bagagliaio

Particolarmente accattivante il frontale del Qubo con il simpatico musetto nero

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CarFleet aprile 200968

Seat Exeo,parca e sportiva

Con la nuova berlina Exeo, Seat va alla scoperta del segmento D offrendo nuove opportunitàai clienti flotte che finora non era riuscita a raggiungere. Debutta nella gamma delle auto spagnole la tecnologia common-rail per i tre turbodiesel, sportivi e parsimoniosi nei consumi. Entro la fine

dell’anno, poi, l’ammiraglia di Barcellona potrà contare anche sulla versione familiare ST

Prova su strada

CarFleet 32_cri.qxp:CarFleet 15.qxp 17-04-2009 12:29 Pagina 68

CarFleet aprile 200969

La nuova Seat Exeo è molto dipiù di una innovativa berlinache segna il debutto della

marca spagnola nel segmento D. E’,prima di tutto, la dimostrazione dellastraordinaria capacità del GruppoVolkswagen di assegnare ai marchiche controlla ruoli precisi, per evitarepossibili sovrapposizioni o addiritturacannibalizzazioni fra modelli deidiversi brand, un’operazione fino adoggi svolta con indubbio successodagli uomini di Wolfsburg. All’internodella galassia tedesca la sportività èdote comune a Audi e Seat, con laseconda incaricata di offrire questovalore ad un pubblico più vasto attra-verso modelli più accessibili ma distandard qualitativi sempre elevati.Per garantire qualità e precisionenella costruzione della nuova Exeo èstata quindi interamente trasferita daIngolstadt a Martorell la linea di mon-taggio della penultima serie dellaAudi A4: in otto settimane, 1.200 tirhanno fatto la spola fra la Germania ela Spagna trasportando tutte le mac-chine utensili e i robot, il “tooling”completo, che è stato rimontato in unnuovo capannone di 15mila mq.Complessivamente, il processo diindustrializzazione della nuova Exeoè durato appena 18 mesi e la linea dimontaggio è già in grado di costruire450 vetture finite al giorno, target cheverrà comunque raggiunto progressi-vamente. Per raggiungere la massimaproduttività, nella formazione del per-sonale addetto alla nuova vettura èstato seguito il metodo giapponeseShingijitsu, finalizzato a ottimizzaretutti i processi per ottenere la massi-

ma qualità nel minor tempo.

Un abito classicoPer consentirle l’ingresso in unambiente di rango fino ad oggi ine-splorato dal brand spagnolo, la Exeoè stata “vestita” con un abito più clas-sico rispetto alle sorelle minori, senzatuttavia rinunciare ai canoni propridell’Arrow Design, il nuovo linguag-gio stilistico sviluppato a Martorelldal chief designer Luc Donckerwolke,probabilmente il più brillante allievodi Walter de’ Silva, già artefice dellelivree delle Lamborghini Murciélago eGallardo. Frontale aggressivo con ilgrande logo al centro, linea di cinturaalta ed elegante e forme distribuite

con grande equilibrio conferisconoalla Exeo una personalità non comu-ne nella fascia delle berline di grandidimensioni (4,66 metri di lunghezza,1,77 di larghezza e 1,43 di altezza),interpretando in modo nuovo il con-cetto classico di berlina a tre volumicon bagagliaio, che, nel caso specifi-co, ha una capienza di 460 litri, è bendisegnato ed è fornito di numerosivani portaoggetti.

Dotazioni tecnologicheDotata di sospensioni Multilink suentrambi gli assi (soluzione che incre-menta comfort e stabilità di marcia),la neonata ammiraglia spagnola pre-senta un assetto configurato per offri-re un comportamento su strada dina-mico. Anche negli interni ritroviamo ilmix fra le due anime dell’auto, graziea una scelta curata di materiali e colo-ri scelti per rivestimenti e sedili, dise-gnati per combinare al meglio l’effet-to di ritenuta e il comfort indispensa-bile nei lunghi viaggi, oltre ad esseredotati di appoggiatesta che integranol’inedito “wok system” che riducel’effetto del colpo di frusta in caso ditamponamento. Sette airbag di seriecompletano l’equipaggiamento di

Il bagagliaio è ben disegnato ed ha una capienza di 60 litri

DDaattii tteeccnniiccii ee ppeerr ll’’iimmppiieeggoo aazziieennddaallee

ddeellllaa SSeeaatt EExxeeoo 22..00 TTDDII 114433 ccvv CCRR DDPPFF SSttyyllee

CCiilliinnddrraattaa 1.968 ccPPootteennzzaa 143 cvLLuunngghh..//llaarrgghh..//aalltteezzzzaa 4,66 x 1,77 x 1,43 mPPeessoo 1.430 kg AAcccceelleerraazziioonnee 9,2” (da 0 a 100 km/h)VVeelloocciittàà mmaassssiimmaa 214 km/hCCaammbbiioo Manuale a 6 marce TTrraassmmiissssiioonnee Trazione anteriore

(*) percorrenza annua 30.000 km

CCoossttoo ddii eesseerrcciizziioo aall kkmm ((**)) 0,52CCoonnssuummoo mmeeddiioo 18,2 km/litroCCaappaacciittàà ddii ccaarriiccoo 460 litriCCoommffoorrtt ����������

SSiilleennzziioossiittàà ����������

SSiiccuurreezzzzaa ABS SIESP SIAntislitt. SI

CarFleet 32_cri.qxp:CarFleet 15.qxp 17-04-2009 12:29 Pagina 69

CarFleet aprile 200970

Prova su strada

sicurezza dell’abitacolo che, indipen-dentemente dalla motorizzazione,risulta particolarmente silenzioso. Ipropulsori scelti per il mercato italia-no mirano a coprire tutte le esigenzedei potenziali clienti della nuova Seat.

MotoriI due motori a benzina (1.6 con 102 cve due litri con 200 cv) sono destinatiagli automobilisti che al marchio spa-gnolo chiedono soprattutto presta-zioni brillanti e copriranno circa un15% della domanda. Ben diverso è ilruolo delle tre motorizzazioni a gaso-lio sviluppate sul nuovissimo 2.0 TDI,che segna l’ingresso della tecnologiacommon-rail abbinata alla sovrali-mentazione con turbocompressore.Si tratta di tre propulsori Euro 5 dota-ti di filtro Dpf che erogano potenze di120, 143 e 170 cv. Il 120 cv arriverà sol-tanto nella seconda metà del 2009,ma è tuttavia il motore intermedioquello che equipaggerà circa la metàdelle Exeo vendute in Italia, il piùequilibrato in ogni situazione, capacedi fornire scatti autenticamente spor-tivi e una marcia comunque sempreelastica, ideale per contenere consu-mi ed emissioni di anidride carbonica

(5,5 l/100 km di gasolio nel ciclo com-binato e 143 g/km di CO2). Tutti imotori sono abbinati a cambiomanuale a sei marce. La versionecaratterizzata dal rapporto qua-lità/prezzo più favorevole è indubbia-mente la 2.0 TDI 143 cv in allestimen-to Style (più adatto alla motorizzazio-ne da 170 cv è invece il livello Sport)che prevede, di serie, cerchi in lega da16”, il regolatore di velocità, il nuovoservosterzo Servotronic, l’indicatoredi pressione dei pneumatici, l’antifur-

to volumetrico antitraino più unalunga serie di sensori che presidianogli automatismi di tergicristallo, luciesterne e funzione “coming-home”. Illistino prezzi della Seat Exeo Berlina,alla quale nel corso dell’anno siaggiungerà anche la versione stationwagon ST, va da 20.900 a 28.085euro; 26.650 euro per la versione 2.0TDI da 143 cv, con filtro Dpf, in allesti-mento Style.

PPiieerroo EEvvaannggeelliissttii

Una linea dalla personalità non comune

Ampia gamma di motorizzazioni: due a benzina e tre a gasolio

CarFleet 32_cri.qxp:CarFleet 15.qxp 17-04-2009 12:29 Pagina 70

CarFleet 32_cri.qxp:CarFleet 15.qxp 17-04-2009 12:29 Pagina 71

Partenza difficile per le immatricolazioniIl 2009 comincia in negativo per l’auto aziendale. Il bilancio a fine marzo è fortemente in rosso, anche se quello del mercato

complessivamente considerato è lievemente migliore. Nei prossimi mesi il mercato dei privati comincerà a risentire positivamente

degli effetti degli incentivi, mentre le prospettive per l’auto aziendale restano legate all’evoluzione congiunturale

Nel 2008, mentre il mercato comples-sivo dell’auto ha fatto registrare unacontrazione del 13,4%, il settore del-l’auto aziendale è riuscito a chiudereil suo bilancio in sostanziale pareggiorispetto al 2007. Le immatricolazioniad imprese e società hanno infattisubito una contrazione contenutanello 0,58%. Le immatricolazioni pernoleggio sono invece cresciute, siapure in misura più limitata (+1,29%). Idati del primo trimestre del 2009mostrano che mentre il mercato deiprivati incomincia a risentire degliincentivi alla rottamazione quellodell’auto aziendale continua ad esse-re pesantemente influenzato dallasituazione economica generale. Leprospettive per i prossimi mesi sia

per le immatricolazioni ad imprese esocietà che per auto da noleggiorestano difficili. Nella seconda metàdell’anno potrebbe tuttavia manife-starsi un’inversione di tendenzaanche per il mercato dell’auto azien-dale. Il quadro economico generaleda settembre in poi è stato fortemen-te negativo, ma nella seconda metàdi marzo hanno cominciato a manife-starsi segnali in controtendenza: dal-l’incremento del 24% del numero deinuovi cantieri edili negli USA in feb-braio, alla ripresa della domanda dimaterie prime, al nuovo andamentodelle Borse, all’esaurirsi in febbraio(almeno in Italia) delle tendenzedeflazionistiche comparse a partireda settembre. Se questi segnali posi-

tivi dovessero consolidarsi la fiduciadelle aziende, in caduta libera da set-tembre, potrebbe cominciare a risali-re ed un ritorno della fiducia dovreb-be influenzare positivamente anchela propensione agli acquisti di autoaziendali. Venendo alle tabelle, perquanto riguarda le immatricolazionida noleggio, nel primo trimestre del-l’anno è sempre Fiat a guidare la clas-sifica, con una quota di mercato del32,51%. Al posto d’onore si collocaFord che mantiene la posizione delloscorso anno, come d’altra parteLancia che resta sul podio e Alfa chesi conferma in quarta posizione.Quinta Audi con una quota del 5,65%ed un incremento di vendite del28,32%.

IIMMMMAATTRRIICCOOLLAAZZIIOONNII IINN IITTAALLIIAADDII AAUUTTOOVVEETTTTUURREE EE FFUUOORRIISSTTRRAADDAA

PPEERR UUSSOO NNOOLLEEGGGGIIOO

IIMMMMAATTRRIICCOOLLAAZZIIOONNII IINN IITTAALLIIAADDII AAUUTTOOVVEETTTTUURREE EE FFUUOORRIISSTTRRAADDAAVVEENNDDUUTTEE AADD IIMMPPRREESSEE OO SSOOCCIIEETTAA’’

Marca

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi LeasePlan Italia su dati UNRAE

FIAT

LANCIA

BMW

FORD

AUDI

VOLKSWAGEN

MERCEDES

ALFA ROMEO

PEUGEOT

TOYOTA

OPEL

SMART

CITROEN

RENAULT

VOLVO

NISSAN

HONDA

LAND ROVER

CHEVROLET

HYUNDAI

MINI

SKODA

MAZDA

SUZUKI

SEAT

DODGE

PORSCHE

KIA

JEEP

altre

TOTALE

36.224

10.546

8.976

8.464

8.095

7.795

6.907

6.828

5.001

4.250

3.982

3.932

3.847

3.694

2.695

2.333

1.446

1.324

1.237

1.183

1.076

1.041

945

764

693

604

511

449

418

3.166

138.426

49.650

10.611

9.660

14.376

8.769

10.893

10.517

6.805

5.411

2.838

10.385

3.211

4.192

12.602

2.937

4.691

1.925

1.836

1.599

853

1.603

1.323

1.426

826

1.244

605

708

1.297

972

5.316

189.081

-27,04

-0,61

-7,08

-41,12

-7,69

-28,44

-34,33

0,34

-7,58

49,75

-61,66

22,45

-8,23

-70,69

-8,24

-50,27

-24,88

-27,89

-22,64

38,69

-32,88

-21,32

-33,73

-7,51

-44,29

-0,17

-27,82

-65,38

-57,00

-40,44

-26,79

26,17

7,62

6,48

6,11

5,85

5,63

4,99

4,93

3,61

3,07

2,88

2,84

2,78

2,67

1,95

1,69

1,04

0,96

0,89

0,85

0,78

0,75

0,68

0,55

0,50

0,44

0,37

0,32

0,30

2,29

100,00

26,26

5,61

5,11

7,60

4,64

5,76

5,56

3,60

2,86

1,50

5,49

1,70

2,22

6,66

1,55

2,48

1,02

0,97

0,85

0,45

0,85

0,70

0,75

0,44

0,66

0,32

0,37

0,69

0,51

2,81

100,00

2009 2008Variaz.%

Quota 2009 Quota 2008Marca Variaz.%

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi LeasePlan Italia su dati UNRAE

FIAT

FORD

LANCIA

ALFA ROMEO

AUDI

BMW

VOLKSWAGEN

MERCEDES

SMART

PEUGEOT

RENAULT

OPEL

CITROEN

VOLVO

NISSAN

HYUNDAI

SKODA

CHEVROLET

SEAT

DODGE

MAZDA

TOYOTA

HONDA

MINI

LAND ROVER

CHRYSLER

MITSUBISHI

DACIA

JAGUAR

altre

TOTALE

22.987

5.965

5.937

4.753

3.992

3.712

3.682

3.157

2.774

2.323

1.747

1.730

1.619

1.065

1.057

682

562

441

407

355

236

235

199

182

163

80

79

78

77

431

70.707

29.823

9.554

5.691

5.046

3.111

3.462

5.621

3.843

1.560

2.611

5.288

6.271

1.716

1.101

1.471

255

707

550

546

243

264

395

333

312

189

384

210

8

19

1.522

92.106

-22,92

-37,57

4,32

-5,81

28,32

7,22

-34,50

-17,85

77,82

-11,03

-66,96

-72,41

-5,65

-3,27

-28,14

167,45

-20,51

-19,82

-25,46

46,09

-10,61

-40,51

-40,24

-41,67

-13,76

-79,17

-62,38

875,00

305,26

-71,68

-23,23

32,51

8,44

8,40

6,72

5,65

5,25

5,21

4,46

3,92

3,29

2,47

2,45

2,29

1,51

1,49

0,96

0,79

0,62

0,58

0,50

0,33

0,33

0,28

0,26

0,23

0,11

0,11

0,11

0,11

0,61

100,00

32,38

10,37

6,18

5,48

3,38

3,76

6,10

4,17

1,69

2,83

5,74

6,81

1,86

1,20

1,60

0,28

0,77

0,60

0,59

0,26

0,29

0,43

0,36

0,34

0,21

0,42

0,23

0,01

0,02

1,65

100,00

gennaio-marzo gennaio-marzo

2009 2008 Quota 2009 Quota 2008

gennaio-marzo gennaio-marzo

I numeri dell’auto aziendale

Osservatorio

CarFleet aprile 200972

CarFleet 32_cri.qxp:CarFleet 15.qxp 17-04-2009 12:29 Pagina 72

IIMMMMAATTRRIICCOOLLAAZZIIOONNII IINN IITTAALLIIAA DDII AAUUTTOOVVEETTTTUURREE EE FFUUOORRIISSTTRRAADDAAVVEENNDDUUTTEE AADD IIMMPPRREESSEE OO SSOOCCIIEETTAA’’TTOOPP 2200 -- ggeennnnaaiioo--mmaarrzzoo 22000099//22000088

N. Marca Modello gennaio-marzo 2009

Numero Quota

1234567891011121314151617181920

GRANDE PUNTOPANDA500YPSILONFORTWOBRAVOSERIE 3A4FOCUSDELTA159MUSACROMAGOLFCLASSE CMI.TOPASSATSERIE 1C-MAX207

FIATFIATFIATLANCIASMARTFIATBMWAUDIFORDLANCIAALFA ROMEOLANCIAFIATVOLKSWAGENMERCEDESALFA ROMEOVOLKSWAGENBMWFORDPEUGEOTaltreTotale

10.2788.1354.3473.9333.9313.8033.7943.5483.3533.3112.9042.7932.7832.7212.2402.0331.9481.9001.8691.765

67.037138.426

GRANDE PUNTOPANDABRAVOYPSILONCROMAFOCUS159GOLFSERIE 3ASTRAFIESTAPASSATCLIOFORTWOCLASSE CCORSACLASSE A500A3C-MAX

8,004,644,504,002,962,282,051,991,961,851,841,831,781,701,571,481,471,441,421,37

49,86100,00

FIATFIATFIATLANCIAFIATFORDALFA ROMEOVOLKSWAGENBMWOPELFORDVOLKSWAGENRENAULTSMARTMERCEDESOPELMERCEDESFIATAUDIFORDaltreTotale

15.1188.7788.5067.5645.6014.3103.8853.7573.7063.5053.4883.4573.3733.2112.9682.7982.7792.7302.6882.59294.267189.081

IIMMMMAATTRRIICCOOLLAAZZIIOONNII IINN IITTAALLIIAA DDII AAUUTTOOVVEETTTTUURREE EE FFUUOORRIISSTTRRAADDAAPPEERR UUSSOO NNOOLLEEGGGGIIOO

TTOOPP 2200 -- ggeennnnaaiioo--mmaarrzzoo 22000099//22000088

GRANDE PUNTOPANDABRAVOFORTWOFOCUSDELTA500A4159CROMASERIE 3MI.TOMUSAC-MAXYPSILONPASSATCLASSE CGOLFSERIE 1207

FIATFIATFIATSMARTFORDLANCIAFIATAUDIALFA ROMEOFIATBMWALFA ROMEOLANCIAFORDLANCIAVOLKSWAGENMERCEDESVOLKSWAGENBMWPEUGEOTaltreTotale

7.9735.6813.0272.7742.7462.5692.5062.2612.2251.9981.8371.7511.6741.6591.4401.3561.2961.1501.086938

22.76070.707

GRANDE PUNTOBRAVOCROMAYPSILONPANDA159FOCUSASTRAFIESTAPASSATGOLFCORSAC-MAXSERIE 3SCENICMUSAFORTWOC4CLASSE C147

12,047,484,404,254,193,462,982,722,592,542,142,082,011,821,711,691,691,631,531,46

35,59100,00

FIATFIATFIATLANCIAFIATALFA ROMEOFORDOPELFORDVOLKSWAGENVOLKSWAGENOPELFORDBMWRENAULTLANCIASMARTCITROENMERCEDESALFA ROMEOaltreTotale

11.0936.8924.0503.9103.8573.1882.7422.5032.3822.3421.9741.9131.8551.6721.5781.5611.5601.4991.4061.34832.78192.106

7,425,883,142,842,842,752,742,562,422,392,102,022,011,971,621,471,411,371,351,28

48,43100,00

11,288,034,283,923,883,633,543,203,152,832,602,482,372,352,041,921,831,631,541,3332,19100,00

N. Marca Modello gennaio-marzo 2008

Numero Quota

1234567891011121314151617181920

N. Marca Modello gennaio-marzo 2009

Numero Quota

N. Marca Modello gennaio-marzo 2008

Numero Quota

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi LeasePlan Italia su dati UNRAE

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi LeasePlan Italia su dati UNRAE

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1234567891011121314151617181920

CarFleet aprile 200973

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