e learning & polimi 2.0
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Un viaggio nel mondo dell'e-learning universitario: 1. Il mondo dell'e-learning 2. I Virtual Learning Environment 3. I Personal Learning Environment 4. Un case-study: il Politecnico di Milano 5. Il futuro dell'e-learning Il mondo universitario, nell'era digitale, può e deve cambiare. In queste slide si analizzano alcuni trend (tecnologici e non solo) che potenzialmente potrebbero rivoluzionare il modo di "fare università".TRANSCRIPT
E-Learning & Polimi 2.0A cura di: Andrea Auriti
Premessa
- 1 -
Perché l’e-learning?«L'istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo»Nelson Mandela
ObiettiviAnalizzare.. L’impatto e lo sviluppo delle
tecnologie digitali nel mondo universitario
Lo stato dell’e-Learning al Politecnico di Milano
Proporre.. Alcune idee innovative
per lo sviluppo di Beep Il mio punto di vista sullo
scenario futuro dell’ e-learning nell’università
I Virtual Learning
Environment
Il futuro dell’ e-learning
Agenda
- 2 -
L’elearning 2.0 e I Personal learning Environment
Beep: l’e-
learning 2.0 al Polimi
Il mondo dell’ e-
learning
Cos’è l’ e-Learning?
- 3 -
«L’e-learning è una metodologia d’insegnamento e apprendimento mediata dalla tecnologia digitale che coinvolge sia il prodotto che il processo formativo» (Anee)
Società
Economia
Blended
«Pure»
Informal
learning
Web bas
ed tran
ingSu
pported on lin
e learn
ing
Modalità Erogative
Modello diFormazione
UNIVERSITA’
Campo d’applicazione
For business
For education
Scuola
Le dimensioni dell’e-learning
- 4 -
Modalità Erogative
• Blended: combina attività on line ed in presenza
• Pure: tutte le attività didattiche sono svolte on line
Blended
«Pure»
Informal
learning
Web bas
ed tran
ingSu
pported on lin
e learn
ing
Modalità Erogative
Modello diFormazione
UNIVERSITA’
Campo d’applicazione
For business
For education
Scuola
Le dimensioni dell’e-learning
- 4 -
Modello di Formazione
• Web based training: focus sull’erogazione dei contenuti e relazione con il docente limitata a scambi di e-mail
• Supported on line learning: forte interazione con il docente e tra pari, ricerca di risorse e lavoro collaborativo
• Informal learning: corso non istituzionale ma gruppo di persone che condividono un interesse comune, focus su condivisione e apprendimeto collaborativo
Blended
«Pure»
Informal
learning
Web bas
ed tran
ingSu
pported on lin
e learn
ing
Modalità Erogative
Modello diFormazione
UNIVERSITA’
Campo d’applicazione
For business
For education
Scuola
Le dimensioni dell’e-learning
- 4 -
IOL
Le validazioni delle teorie androgogiche mostrano che l’apprendimento dell’adulto è diverso da quello del bambino perchè attivo e selettivo. E’ quindi opportuno distinguere tra e-learning universitario e scolastico
E-learning for Education E-larning for BusinessScopo Migliorare i processi di
apprendimentoMigliorare le performance aziendali
Misure di Valutazione
Soddisfazione dell’utente Risparmio di risorse Certificazioni
Aumento delle vendite Velocità Servizi Tasso di errore ridotto
Confronto Risultati ottenuti in passato Situazione dei concorrenti
Fruitori Studenti Lavoratori interni, stakeholders
Limitazioni Budget Fiducia
Blended
Informal
learning
Web bas
ed tran
ingSu
pported on lin
e learn
ing
Modalità Erogative
Modello diFormazioneUNIVERSITA’
Le dimensioni dell’e-learning
- 4 -
IOL
Universitario
L’evoluzione tecnologica: la FAD
- 5 -
I Generazione
«Apprendimento postale»
III Generazione
«Apprendimento digitale»• Off-line • On line (e-Learning 1.0 e 2.0)
II Generazione
«Apprendimento audiovisivo»• Radio• Televisione• VHS
Primi ‘800 Prima metà ‘900 Seconda metà ‘900/2000
tecnologia modello di apprendimento interazione docente
Comunica- zione
collaborazione tra discenti
Relazione
I GENERAZIONE posta auto apprendimento passivo molto bassa Asincrona inesistente 1 a 1II GENERAZIONE audiovisiva auto apprendimento passivo molto bassa Asincrona inesistente 1 a NIII GENERAZIONE off-line
floppy, CD, videodischi
auto apprendimento passivo molto bassa Asincrona inesistente 1 a N
E-learning 1.0 Internet auto apprendimento passivo molto bassa Asincrona inesistente 1 a NE-learning 2.0 Internet apprendimento collaborativo
attivoelevata Sincrona e
Asincronaforte N a N
• Didattica: focalizzazione sull’obbiettivo, meccanismi di ricompensa e punizione
• Sistemi di tipo trasmissivo
STIMOLI ESTERNI RISPOSTA
Le teorie sull’apprendimento
- 6 -
Fine ‘800
Comportamentismo
L’apprendimento come meccanismoStimolo - risposta
Le teorie sull’apprendimento
- 6 -
STIMOLI ESTERNI RISPOSTA
PROCESSI COGNITIVI • Didattica: transfert, discussione
critica dei contenuti, collegamenti interdisciplinari, approfondimenti personali
• Sistemi interazionisti
Fine ‘800
Comportamentismo
L’apprendimento come meccanismoStimolo - risposta
Metà ‘900
Cognitivismo
L’apprendimento come processo
attivo
Le teorie sull’apprendimento
- 6 -
Fine ‘800
Comportamentismo
L’apprendimento come meccanismoStimolo - risposta
Fine ‘900
Costruttivismo
L’apprendimento come processo
sociale
STIMOLI ESTERNI RISPOSTA
PROCESSI COGNITIVI • Didattica: team work, condivisione,
collaborazione, negoziazione
• Sistemi aperti
Metà ‘900
Cognitivismo
L’apprendimento come processo
attivo
• Didattica: focalizzazione sull’obbiettivo, meccanismi di ricompensa e punizione
• Sistemi di tipo trasmissivo
STIMOLI ESTERNI RISPOSTA
Le teorie sull’apprendimento
- 6 -
STIMOLI ESTERNI RISPOSTA
PROCESSI COGNITIVI • Didattica: transfert, discussione
critica dei contenuti, collegamenti interdisciplinari, approfondimenti personali
• Sistemi interazionisti
Fine ‘800
Comportamentismo
L’apprendimento come meccanismoStimolo - risposta
Fine ‘900
Costruttivismo
L’apprendimento come processo
sociale
STIMOLI ESTERNI RISPOSTA
PROCESSI COGNITIVI • Didattica: team work, condivisione,
collaborazione, negoziazione
• Sistemi aperti
Metà ‘900
Cognitivismo
L’apprendimento come processo
attivo
Connettivismo
L’apprendimento come connessione di
una rete
2000
- 7 -
L’ e-learning nel mondo
USA• Paese che ha investito di più sull’ e-learnig• 1,66 milioni di utenti nel 2010• Mercato:
• 18 miliardi di $ nel2010• Previsti 26 miliardi di $ nel 2014
• 5 milioni di utenti di pure e-learning• trend di crescita esponenziale
MOOC
Fonti1. Eurostat Community Survey on ICT usage (CEDEFOP)2. Indagine ISTAT Cittadini e nuove tecnologie3. Ricerca «I cambiamenti i atto nel panorama universitario italiano» (Future Conept lab)4. «E-learning facciamo il punto» (CRUI)
- 7 -
L’ e-learning nel mondoPaesi in via di sviluppo
• Crescita di mercato prevista per il periodo 2010-15:• Asia + 30%• America Latina + 19 %• Africa +18%
• Paesi con il maggior numero di studenti nei MOOC (dopo gli USA)
• India (8,8%)• Brasile (5,9%)
Fonti1. Eurostat Community Survey on ICT usage (CEDEFOP)2. Indagine ISTAT Cittadini e nuove tecnologie3. Ricerca «I cambiamenti i atto nel panorama universitario italiano» (Future Conept lab)4. «E-learning facciamo il punto» (CRUI)
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L’ e-learning nel mondo
EuropaPer l’UE l’e-learning è..• «un’elemento importante della socità informatica» (Agenda digitale europea)• Strumento d’integrazione ( «Campus virtuali») e cooperazione («Mobilità
virtuale»)
Ma l’e-learning stenta a decollare:• 5% della popolazione partecipa a corsi on line• Crescita lenta (+2% rispetto al2007)
Fonti1. Eurostat Community Survey on ICT usage (CEDEFOP)2. Indagine ISTAT Cittadini e nuove tecnologie3. Ricerca «I cambiamenti i atto nel panorama universitario italiano» (Future Conept lab)4. «E-learning facciamo il punto» (CRUI)
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L’ e-learning nel mondo
Fonti1. Eurostat Community Survey on ICT usage (CEDEFOP)2. Indagine ISTAT Cittadini e nuove tecnologie3. Ricerca «I cambiamenti i atto nel panorama universitario italiano» (Future Conept lab)4. «E-learning facciamo il punto» (CRUI)
Italia• In media con il resto d’Europa ma situazione frammentaria:
• Il 90% degli studenti non è soddisfatto della dotazione tecnologica del proprio ateneo
• Scarso accesso a Corsi on line (81%)• Assenza lezioni in streaming (86,5%)• Assenza lavagne digitali (77%)
• L’ 80,5% pensa che la tecnologia nel futuro migliorerà l’apprendimento e l’università
I trend e le sfide dell’ e-learning
- 8 -
Tre prospettive d’analisi
Tecnologici• M-learning• Rapid e-learning
• Personal Learning Environment
Socio-Educativa• Informal Learning• Social Learning
• Longlife learning• Flipped Classroom
Economica• Open source• I MOOCs
I trend socio-educativi: nuovi principi..
- 9 -
Informal learning
• apprendimento formale: si sviluppa all’interno di un contesto strutturato e organizzato, conduce a un riconoscimento ufficiale.
• apprendimento non-formale: si svolge al di fuori delle principali strutture di istruzione, non porta a certificati ufficiali.
• apprendimento informale: fa parte della vita quotidiana non è necessariamente intenzionale.
UN
IVER
SITA
’
SocialnetworkBlogChat. . .
«Coloro che fanno distinzione fra intrattenimento ed educazione forse non sanno che l’educazione deve essere divertente e il divertimento deve essere educativo»
Longlife learningL’apprendimento non è più limitato ad un determinato periodo della vita, ma la dinamicità della società richiede una formazione continua. Per le università la sfida consiste nel riuscire offrire ai propri studenti le capacità e gli strumenti affinché ciò sia possibile.
.. e nuove metodologie
- 10 -
Flipped classroomA casa..In aula..
Esposizione dei contenuti da parte del docente
Studio ed elaborazione critica dei contenuti
• Riflessione sui contenuti• confronto • discussione • messa in pratica delle conoscenze
Fruizione dell’esposizione dei contenuti attraverso le
tecnologie informatiche
Social learning«Le università devono fare sistema, sia tra di loro che al loro interno, e le tecnologie dell’informazione lo rendono possibile» (CRUI)Due livelli d’azione:
• Sistemico • Didattico
Knowlege sharing & Social responability
Cooperative Learning
Classetradizionale
Flipped Classroom
I trend economici: Gratis e-Learning
- 11 -
Opensource
Open source VS Closed source
Oggi, le soluzioni per l’e-learning Opensuorce..• hanno qualità superiore di quelle Closed• Offrono una maggiore reattività, personalizzabilità, flessibilità e
scalabilità del sistema• garantiscono la riduzione dei costi
I MOOCs (Massive On-Line Open Courses)Nati negli USA, i MOOC sono corsi on-line tenuti da docenti di università di fama mondiale accessibili gratuitamente da chiunque.
• Fondata da professori Stenford
• 2 milioni d’iscritti• Include Stenford,
La Sapienza
Coursera
• Joint-venture tra Harward e MIT (60M + 1M Bill Gates)
• 373.000 iscritti
EdX
• Fondata da Sebastian Thun di Stenford
• 753.000 iscritti
Udacity
Le sfide future: modello di business sostenibile ed esami on line
I trend tecnologici
Insieme di strumenti software finalizzati a produrre ed erogare materiali didattici a basso costo e con tempi ridotti di sviluppo.
I software di rapid learning tipicamente• consentono di produrre in maniera intuitiva una sequenza di slide
commentate che possono includere esercizi interattivi( in formato Flash ) • Esempi: ActivePresenter, Adobe Captivate e PresentationTube.
- 12 -
M-learning
Rapid e-learning
I Personal learning environment
Piattaforme e-learninng
• Mobile Learning Engine• Moodle4iPhone (Poi anche android)
Aziende Mobile
• Apple: i-tunes University• Prolificano app per studenti
Università Italiane
• Genial Sapienza • Federica
«Learn anything, anytime, anywhere» (Slogan Apple)
Il futuro dell’ e-learning
Agenda
- 13 -
L’elearning 2.0 e I Personal learning Environment
Beep: l’e-
learning 2.0 al Polimi
Il mondo dell’ e-learning
I Virtual Learning
Environment
Il paradigma tradizionale
- 14 -
CONTENUTI
INFRA - STRUTTURA
SERVIZI DI ATENEO
STUDENTI
PROFESSORE
UNIVERSITA’
SERVIZI DEL CORSO
«L’università tradizionale riscritta in bit»
CORSO
Approccio course-centred• Focus su apprendimento formale• Spazio definito dal docente e/o
dall’istituzione• Lo studente:
• «subisce» le scelte del docente e dell’università
• Non crea valore
I Virtual Learning Enviroinment
- 15 -
LMS
• Studente
• Amministratore
• Docente
LCS
• Learning Object
• Scrom
VIRTUAL LEARNING ENVIRONMENTLEARNING CONTENENT MANAGMENT SYSTEM
I TOOLS
Vitual classroome-Mail
Interactive
WhiteboardGruppi di
discussione
Condivisione Applicazioni
Condivisione contenuti
VideoconfernzaChat
Un VLE è un ambiente informatico costituito da hardware, software ed eventualmente middleware finalizzato all’erogazione e alla fruizione di percorsi formativi attraverso la rete.
Tre macro-componenti
Learning Content System
Learning Managment System
I tools didattici
Il content managment System
- 16 -
Si occupa della: Gestione Creazione Archiviazionedei contenuti didattici
Importazione Esportazione Aggiornamento
LEARNING OBJECT
Modularità
Riusabilità
Accessibilità
Come progettare e realizzare i contenuti didattici?
Lo standard SCROM 1.3
- 17 -
Content Aggregation Model:• Content model• Metadata• Content Packaging
Runtime Environment
Sequencing and Navigation
SCO VLEAPI
adapter
MANIFEST
Asset Asset
AssetAsset
Asset
Sharable Content Object
Metadati
Il learning managment System
- 18 -
Si occupa della: Gestione del corso Gestione degli studenti Verifica preparazione dello studente
Monitoraggio delle attività Reporting delle attività
• Non interazione sincrona tra utenti
• Multimedialità
UNIVERSITA’
I tools didattici
- 19 -
ComunicazioneSincrona
ComunicazioneAsincrona
Formale
Informale
Vitual classroom
Gruppi di discussione
Condivisione contenuti
Videoconferenza
Chat
Interactive Whiteboard
Condivisione Applicazioni
I tools didattici
- 19 -
ComunicazioneSincrona
ComunicazioneAsincrona
Formale
Informale
Vitual classroom
Gruppi di discussione
Condivisione contenuti
Videoconferenza
Chat
Interactive Whiteboard
Condivisione Applicazioni
Virtual Classroom
• Applicazione finalizzata a riprodurre on line una classe in presenza• Applicazioni di supporto: audio/video conferenza, interactive
whiteboard, condivisione delle applicazioni, test on line, chat testuale e/o vocale
• Funzionalità avanzate: alzata di mano virtuale, condivisione contenuti e commenti in real time
• Esempi di utilizzo: Politecnico di Torino
Alcuni player open source
- 20 -
AltaUsabilità
BassaUsabilità
Elevata ampiezzadell’offerta
Bassa ampiezzadell’offerta
Fonti1. «Giornale dell’e-learning»2. «Analisi comparativa» (www.giornalistinellerba.it)
..ma non innovazione!
Punti di forza
ottimizzazione tempo
riduzione costi
possibilità di fornire corsi on line
per di docenti senza esperienza di
web authoring Flessibilità: assenza vincoli di
tempo e di luogo
istruzione più familiare per
“download generation”
Semplificazione la comunicazione
Choose a “handwritten” font to make this book more like a notebook or a standard font to look more like a printed book.
Limiti
Chiusura del sistema
Progettati per un periodo
d’apprendimento limitato
Bassa personalizzazione da parte
dello studente (focus sul docente)
massificazione dell’apprendimento
Strumenti limitati
Digitalizzazione..
Punti di forza e limiti dei VLE
- 21 -
Il futuro dell’ e-learning
Agenda
- 22 -
Beep: l’e-
learning 2.0 al Polimi
Il mondo dell’ e-learning
I Virtual Learning
Environment
L’elearning 2.0 e I Personal learning Environment
L’ (e-)Learning 2.0
- 23 -
SERVIZI CONTENUTI
INFRASTRUTTURA
DISCENTE
«Lo studente diventa costruttore attivo»
Approccio lerner-centred• Contenuti creati collaborativamente• Struttura come «dialogo» più che
come manuale o libro• Apprendimento formale ed
informale• Lo studente
• Definisce attivamente il proprio percorso d’apprendimento
• Crea valore
Prospettiva tecnologica«e-Learning 2.0 è e -learning based su tools che combinano: • semplicità di creazione di contenuti• semplicità di web delivery• Collaborazione integrata» (Karrer)
WEB
PROFESSOREUNIVERSITA’
Il Personal Learning Environment
- 24 -
«I PLE sono sistemi che aiutano i discenti a controllare ed organizzare il proprio apprendimento. Questi includono un supporto per:• Organizzare i loro obbiettivi d’apprendimento• Gestire il loro apprendimento, sia il contenuto che il processo• Comunicare con altri durante il processo d’apprendimentoE così raggiungere gli obbiettivi d’apprendimento.» (Wikipedia)
VLE
Web 2.0
e-Portfolio
Un «mondo» di tools
- 25 -
PLE
Aggregatori di persone
produttività personale
Aggregatori di software
. . .
CollaborazioneCondivisione
Aggregatori di contenuti
Identity Managment
Comunicazione
Come realizzare un PLE?
- 26 -
Applicazioni per l’individuo
SERVIZI WEB PER SPAZI PERSONALI
SOCIAL NETWORK
Socialità
Personalizzazione
Applicazioni per l’organizzazione
SOFTWARE DI eCOLLABORATION
APPLICAZIONI AD HOC
Confronto tra VLE e PLE
- 27 -
PLE• Apprendimento Customizzato• Formale & Informale• Apertura• Loglife learning• Riferimento univoco• Strutturazione personale dei
contenuti• Autovalutazione e misura• Tools «illimitati»
VLE• Apprendimento Standardizzato• Formale• Periodo limitato• Riferimento universitario• Processo definito dal docente• Valutazione del docente/sistema• Tools limitati
Il futuro dell’ e-learning
Agenda
- 28 -
L’elearning 2.0 e I Personal learning Environment
Il mondo dell’ e-learning
I Virtual Learning
Environment
Beep: l’e-
learning 2.0 al Polimi
Beep: l’e-learning 2.0 al Politecnico
- 29 -
Il centro METIDSoluzione sviluppata in casa
• Potenzialità rete• Open source• Nuova didattica on line• Limiti tecnici
1999 2012
Soluzione Opensource platform
Il progetto Beep
• Approccio costruttivista• Open source• Collaborazione• Multimedialità• Ricercabilità contenuti
Defininzione obbiettivi
• VLE• applicativi di
ecollaboration• Elgg, Liferay Alfresco
Scelta della Piattaforma
• Buona integrazione tools web, usabilità e personalizzabilità
• Difficile gestione contenuti
Sperimentazione
• SCROM player• Aunica Login• Ruoli• Aula virtuale
Personalizzazione
Le funzionalità
- 30 -
Ambientepersonale
AmbienteDel corso
Beep
Corsi on line
Gestione Profilo
Aula virtuale
Avvisi
Informazioni corso
Forum personali
BlogWiki
Forum professore
Motore di ricerca interno
Upload contenuti
Social Boockmarking
Creazione sondaggi
2.0
Beep è un PLE?
- 31 -
Si
No
Funzionalità innovative 2.0
Ambiente open source scalabile
Area personale pubblica
Possibilità d’introdurre
risorse del web
Basso coinvolgimento
dello studente nella
definizione dei tools
Assenza di strumenti di
comunicazione sincrona
Bassa apertura all’esterno
La parola agli studenti..
- 32 -
NienteFacilità nel reperire il materiale didattico
OrganizzazionePraticità
Maggiore interattività tra studenti e docenti durante le lezioni
Attività di approfondimento (seminari, workshop, ecc.)Dialogo tra studenti
Dialogo con il docente
Contatto con il mondo extra-universitario (aziende, enti, ecc.)
Lavori di gruppo e momenti di condivisione tra studentiSupporto nell'apprendimento da parte del docente
Altro (specificare)
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%
5.4%
14.0%
17.1%
26.4%
18.6%
20.9%
15.5%
16.3%
60.5%
17.1%
22.5%
5.4%
Sulla base degli insegnamenti che hai seguito, cosa ritieni che manchi ai corsi del Politecnico?
I limiti dei corsi del Politecnico
• Flipped classroom e tool specifici (ricevimento on line)
• Strumenti di comunicazione con aziende (Es.U2B)
370studenti
La parola agli studenti..
- 33 -
• La sensibilità degli studenti ai tools on line è elevata
Gli studenti e i tools on line
• Gli studenti sono soddisfatti dei tools on line del politecnico
I servizi on line offerti dovrebbero essere uno dei fattori da considerare nella scelta di un università.
Gli strumenti on line semplificano e velocizzano alcune attività che, però, potrebbero benissimo
essere fatte in altro modo.
I servizi on line del PoliMi stanno aiutando molto il mio percorso di formazione.
La dotazione di strumenti on line offerta dal PoliMi è sufficiente a soddisfare le mie principali esi-
genze accademiche.
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%
Sei d'accordo con le seguenti affermazioni?
Decisamente d'accordo Parzialmente d'accordoParzialmente in disaccordo Decisamente in disaccordo
La parola agli studenti..
- 34 -
Gli studenti e Beep
• Uno studente su tre non nota differenze tra CoL e Beep• Il 90% degli studenti non ha mai utilizzato le
«funzionalità 2.0»• Uno studente su tre non conosceva «le funzionalità 2.0»• L’11% ritiene importanti gli strumenti per scrivere• La maggior parte passa su Beep meno di un’ora alla
settimana
Punti di forzaLa grafica 24,2%
La presenza di strumenti "per scrivere" ( blog, forum,..) e non solo documenti "da leggere"
11,3%
La possibilità di importare file da siti esterni 13,7%La semplicità di utilizzo 50,8%
Le nuove funzionalità a supporto del corso (come consegne on line,forum, ecc.)
57,3%
Altro (specificare) 8,9%
Da MigliorareL'usabilità 36,3%L'accessibilità da smartphone e/o tablet 65,3%
La semplicità e la rapidità di accesso ai materiali del corso
47,6%
Gli strumenti per la comunicazione con il docente e con gli altri studenti
25,0%
La multimedialità del sito 20,2%Altro (specificare) 6,5%
Gli studenti fanno un «utilizzo 1.0» di Beep
La parola agli studenti..
- 35 -
Gli sviluppi futuri che gli studenti desiderano
Tre proposte dominanti:• Video-registrazione delle lezioni• Mobile ( Accessibilità ed App)• E-book a prezzi agevolati
Altre idee interessanti:• Tools per prendere appunti on line
e condividerli con il resto della classe
• Ricevimento studenti via webcam• Integrazione in un unico portale
servizi on line e Beep
La Struttura del lavoro
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L’elearning 2.0 e I Personal learning Environment
Beep: l’e-
learning 2.0 al Polimi
Il mondo dell’ e-learning
I Virtual Learning
Environment
Il futuro dell’ e-learning
Il futuro dell’ e-learning
- 37 -
Tre grandi quesiti
Come cambierà il modo di «fare università» nei prossimi anni grazie alle idee e alle tecnologie emergenti?
Si affermeranno i PLE in ambito universitario ed incarneranno realmente un nuovo modello d’apprendimento?
Quali saranno gli sviluppi futuri dell’offerta e-Learning del Politecnico di Milano?
«Ci saranno dei cambiamenti radicali nell’Univeristà. l’attuale sistema educativo non è più sostenibile, sia da un punto di vista economico che culturale: l’implementazione di reti
mediante il web e la centralità dello studente sostituiranno completamente il vecchio paradigma d’insegnamento»
Mike Liebhold Ricercatore del Institute of Feature
L’università del 2020
- 38 -
60%
«Poche università avranno le risorse per evolversi, la maggior parte rimarranno esattamente come sono oggi a
parte qualche piccola modifica. Il 2020 non sarà molto differente dal presente»
Steve Jones Professore dell’Università dell’Illinois
40%
Fonti1. Report 2012 «L’istruzione nel 2020» (Pew Internet)
Come sarà l’università del futuro?
- 39 -
Aula Esperienziale
Università Aperta
Studente Attivo
Tre assi di sviluppo BARRIERECULTURALI
Si affermerà il PLE?
- 40 -
«il PLE diventerà qualcosa di simile a quello che in realtà si prefigge di contrastare: le piattaforme. Sarà un nuovo recinto gestito dalle istituzioni scolastiche e formative, all’interno del quale isolare gli
studenti dal resto del mondo»
Graham AtwellDirettore del Pontydisgu
«i VLE sopravvivranno a stento, nella misura in cui essi si apriranno agli utenti abbandonando gli standard restrittivi a quali sono
vincolati, abbracciando la filosofia del learner centred»
Terry AndersonProfessore Athabasca University
«Non servono strumenti appositi, lo stesso internet è un PLE»
Leigh BlackallEducational Desiner
Gli sviluppi dei sistemi d’e-Learning
- 41 -
PLE vs VLE
VLE
PLE
VLE
Sviluppi di mercato
Mercato in crescita
VLE Opensource che integreranno le logiche
del learning 2.0
Soluzioni ad hoc
Il VLE può essere integrato nel PLE, occupandosi della componente formale dell’apprendimento
«Il futuro del politecnico è nei MOOC. Per questo, Noi del centro Metid monitoriamo costantemente lo sviluppo dei
MOOC e stiamo cercando di realizzare un percorso, iniziato con l’introduzione di Beep, che accompagni professori e studenti in
un’ottica di nuova apertura e d’innovazione della didattica» Federica Brambilla
Project Manager di Beep
E il Politecnico?
- 42 -
«Nel lungo temine penso che sia possibile che la didattica evolverà verso la flipped Classroom anche se questo richiede una forte riprogettazione dei corsi e un investimento non di
poco conto » (concorda anche con i MOOCs)
Donatella SciutoProrettrice Politecnico di Milano
Fonti1. Intervista a Federica Brambilla2. http://www.svoltastudenti.it/blogs/redazione/beep-polimi-
miglioriamolo-insieme-parola-alla-prorettrice-donatella-sciuto.
Gli assi di sviluppo di Beep
- 43 -
Mobile
Coinvolgimento studenti
Strumenti di comunicazione
sincronaApertura
e-Portfolio
Maggiore attività
didattica online
E-Learning & Polimi 2.0Anno accademico 2012-2013Corso di laurea Magistrale in Ingegneria GestionaleTecnologie, applicazioni e servizi dell’internetA cura di: Andrea Auriti