due vie della semiotica - traini

Upload: amber-wilson

Post on 10-Feb-2018

875 views

Category:

Documents


74 download

TRANSCRIPT

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    1/77

    Le due vie della semiotica- Teorie strutturali e interpretative -

    - Stefano Traini -

    INTRODUZIONE

    Fondazione e istituzionalizzazione della semioticaIl termine greco semeion (segno), insieme a tekmerion (segno sicuro, prova) gipresente nelle medicina greca, e infatti esiste una disciplina medica - la semeiotica - che

    studia proprio i sintomi e il modo in cui da questi si pu risalire alle cause. Quindi, si pudire come le riflessioni sul segno e i linguaggi caratterizzino gran parte della filosofia,dellantica Grecia fino ai giorni nostri.

    Ma, a cavallo tra Ottocento e Novecento che la semiotica viene fondata, e in due ambitimolto diversi (da qui il titolo Le due vie della semiotica del Traini):

    Linguistico: Ferdinand de Saussure !comincia a parlare di semiologia come scienzache studia la vita dei segni;

    Filosofico-cognitivo: Charles Sanders Peirce!inaugura una riflessione pi filosofica suisegni e la conoscenza.

    Tuttavia, negli anni Sessanta che la semiotica viene istituzionalizzata - assumendo unapropria indipendenza disciplinare - e il riferimento convenzionale la pubblicazione, nel1964, di Elments de smiologie di Roland Barthes.

    Loggetto di studio: la significazione e la comunicazioneSemiotica: In generale, si pu dire che si tratta di una riflessione sistematica (e cio unateoria) sui segni, le loro classificazioni, le leggi che li regolano, i loro usi nellacomunicazione.

    Ma non esiste per una sola definizione di semiotica e si pu pi appropriatamentedefinire come una: disciplina che ha come oggetto di analisi il SEGNO, il SENSO, laCOMUNICAZIONE oppure la SIGNIFICAZIONE.

    U. Eco: sostiene che la semiotica debba studiare i processi culturali in quanto processi dicomunicazione, e che tuttavia, tali processi di comunicazione, possono sussistere soloperch al di sotto di essi si stabiliscono dei sistemi di significazione.

    Un sistema di significazione basato su una relazione - cio su un dispositivo che collegaentit presenti a entit assenti ! quindi, c significazione ogni volta che qualcosa che materialmente presente sta per qualcosa daltro.

    In altre parole: la significazione una procedura che lega elementi di ordine sensoriale aelementi di ordine intellettuale. E dato che i segni producono relazioni tra due entit - una

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    2/77

    presente e una assente - essi sono sistemi di significazione. Quindi: ecco perch diciamoche la semiotica studia i segni.

    In questo senso, un sistema di significazione autonomo e astratto (sistema linguisticocollega parole a concetti indipendentemente dal fatto che vengano comunicati).

    !Un sistema di significazione un costrutto semiotico autonomo che possiede modalitdesistenza del tutto astratte, indipendenti da ogni possibile atto di comunicazione che leattualizzi. Al contrario, ogni processo di comunicazione presuppone un sistema disignificazione come propria condizione necessaria. (Eco, Trattato di semiotica generale).

    ! Oggetto di studio della semiotica: la semiotica una disciplina che studia(prevalentemente) i fenomeni di significazione e di comunicazione. E nel farlo, la semioticanon si occupa solo del linguaggio naturale, ma di tutti i sistemi di significazione, mettendoa confronto le loro strutture e cercando modelli generali di analisi. Quindi: la semioticaintende studiare tutti i sistemi di segni e non soltanto il sistema del linguaggio naturale -fermo restando che questo rappresenta, per molti versi, il sistema significativo ecomunicativo con maggiori potenzialit.

    Notare: come definita dalla semiotica, la significazione sembra onnipresente; e se lasignificazione il presupposto teorico della comunicazione, si rileva come anche ifenomeni comunicativi siano effettivamente ineludibili nella vita sociale.Gli studi di Palo Alto, in ambito psicologico, sostengono come prima assioma dellacomunicazione sia: non si pu non comunicare; cio non esiste una non-comunicazione.Questa onnipresenza di significazione comunicazione ha spinto molti studiosi a rilevareuna sorta di imperialismo della semiotica, che dovrebbe concentrare i suoi studi su uncorpusinfinito di fenomeni, ponendosi quindi al crocevia di diverse discipline.

    Quindi: la vastit dei fenomeni danalisi e leterogeneit degli approcci hanno contribuito adelineare un quadro teorico complesso e vasto. Cos, molti tentativi sono stati indirizzatialla costruzione di un apparato metodologico con una certa vocazione scientifica.

    !Vocazione scientifica della semiotica:La semiotica rimane tuttavia divisa fra la vocazione a essere filosofia del segno, del sensoo della significazione e lambizione ad essere una delle scienze umane, specializzata nellalettura dei testi, in stretto rapporto con tutte le altre teorie scientifiche, sociologiche,psicologiche, ecc. che si occupano della comunicazione.

    Quindi: si presenta come una scienza debole: i suoi metodi non sono sempreintersoggettivamente controllabili, le sue tecniche non portano sempre a risultaticondivisibili da una comunit ! la semiotica non formula leggi, non ha un apparatoformale, non mette a punto esperimenti ripetibili e controllabili, non ha capacit disimulazione. Del resto, a questo proposito, interviene Calabresesottolineando come moltiambiti delle scienze naturali (forti) funzionino come previsione di probabilit (vulcanologiao la fisica) e che diverse teorie epistemologiche hanno minato il concetto di predittivitassoluta della scienza.

    La semiotica, daltra parte, ha una evidente vocazione scientifica: delineati i suoi oggetti dianalisi, essa li descrive, scomponendoli, ricostruendoli, pertinentizzandoli a seconda deldel punto di vista scelto ! tenta di spiegare i testi applicando i propri modelli e le propriecategorie; quindi una disciplina descrittiva e non prescrittiva.------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    3/77

    La semiotica strutturale e la semiotica interpretativaQuindi, la semiotica ha come primo obiettivo della propria ricerca, la descrizione deimeccanismi di significazione e di comunicazione.

    La semiotica, ancora oggi, conserva due anime:

    Strutturale: si rif a de Saussure Interpretativa: si rif a C. S. Peirce

    Nellambito della ricerca semiotica rientrano, non solo semiologi veri e propri, ma anchelinguisti, antropologi, psicologi, filosofi, narratologi, ecc. Questo perch le metodologiesemiotiche sono il risultato di complesse convergenze interdisciplinari.

    Semiotica STRUTTURALE (origine linguistica)" Ferdinand de Saussure (1857-1913)" Louis Hjelmslev (1899-1965)"

    Roland Barthes (1915-1980)" Algirdas J. Greimas (1917-1992)

    Semiotica INTERPRETATIVA (origine filosofico-cognitiva)" Charles S. Peirce (1839-1914)" Umberto Eco (1932-)

    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    PARTE PRIMA: LA SEMIOTICA STRUTTURALE------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    1 - Ferdinand de Saussure (1857-1913)

    Dalla linguistica alla semiologiaSaussure nacque a Ginevra nel 1897. Allet di 19 anni intraprende gli studi letterari elinguistica. A 24 anni insegna grammatica comparativa alla Sorbona. Nel 1891 furichiamato allUniversit di Ginevra, dove tra il 1907 e il 1911 tiene 3 corsi di Linguistica

    generale con i quali riesce a fornire un quadro delle sue idee teoriche sulla lingua e sullalinguistica. Muore a Ginevra nel 1913. Il Corso di Linguistica generale viene pubblicatodopo la sua morte grazie a due suoi allievi, che uniscono gli appunti che insieme ad altriavevano preso durante i corsi tenuti da Saussure (1907-1911).

    Langue e paroleQualunque sia il punto di vista adottato, il fenomeno linguistico presenta eternamente duefacce (Saussure, Corso di linguistica generale).

    Saussure afferma che la linguistica deve sempre costituire il proprio oggetto e per

    individuarlo si sofferma su una dicotomia che diventa fondamentale per tutta la sua teoria:parole/langue.

    =>Componente individuale e componente sociale:

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    4/77

    ! C il suono e larticolazione della bocca, il movimento degli organi vocali elimpressione acustica che il suono emesso produce nellascoltatore, cio la componenteindividuale, luso che il singolo parlante fa della lingua. Latto linguistico individuale definito parolee riguarda la comunicazione in contesti di individui concreti, coinvolgendo iloro fatti psichici, fisici, fisiologici (onde sonore, fonazione e audizione, immagini verbali econcetti). ! Parole: intesa come realizzazione del segno linguistico e quindi atto

    individuale ; una realizzazione individuale di un segno. latto linguistico in quanto tale, (initaliano pu essere tradotto come discorso).

    ! C la componente sociale del linguaggio, ovvero il contesto generale in cui la linguaviene usata e tutte quelle strutture linguistiche (lessico, grammatica) che i parlanti noninventano, ma trovano gi costituite come retaggio culturale del loro ambiente. La lingua il prodotto sociale della facolt del linguaggio e linsieme di convenzioni necessarieadottate dal corpo sociale per consentire lesercizio di questa facolt negli individui. !Langue: laspetto condiviso del linguaggio, cio la parte sociale del linguaggio.

    Per spiegare la dicotomia utilizza la rappresentazione del circuito della comunicazionelinguistica tra due individui A e B: il punto di partenza nelle mente di A in cui i concetti sitrovano associati alle rappresentazioni dei segni linguistici o alle immagini acustiche cheservono alla loro espressione. Supponiamo che un dato concetto faccia attivare nella suamente una corrispondente immagine acustica (fenomeno psichico seguito da un processofisiologico): il cervello trasmette agli organi della fonazione un impulso correlativo alleimmagini; poi le onde sonore si propagano dalla bocca di A al cervello di B (processofisico). Successivamente, mentre il circuito si prolunga in B in ordine inverso: dallorecchioal cervello (trasmissione fisiologica dellimmagine acustica, nel cervello avvienelassociazione psichica di questa immagine con il concetto corrispondente). In questomodo si possono distinguere:

    a) le parti fisiche (onde sonore);b) le parti fisiologiche (fonazione e audizione);c) le parti psichiche (immagini verbali e concetti).

    I due individui che comunicano svolgono due processi paralleli e simultanei:

    1. Primo processo: A pronuncia (B sente) delle sequenze di suoni!fonazioni o fonie;

    2. Secondo processo: A trasmette suoni che stanno per pensieri, per descrizioni dicose, per stati di esperienze, per associazioni psichiche!significazioni o sensi.

    Le fonie, a differenza dei sensi, sono degli eventi fisici percepibili e possono essere simili,ma mai identiche perch ad esempio se A pronuncia la fonia /cane/ in momenti diversi,avr delle variazioni timbriche di durata, di intensit tali da assicurare la non identit dellevarie pronunce. Lo stesso discorso vale anche per i sensi, ad esempio se pronuncio laparola /paesaggio/ per alcuni pu evocare un paesaggio brutto, per altri un paesaggiofresco, per altri un senso di degrado, ecc.

    A ci va aggiunto che anche il legame tra fonie e sensi molto problematico: una foniapu corrispondere a diversi sensi e un senso pu essere espresso da diverse fonie. Esoprattutto, non c nessun rapporto di necessit tra specifiche fonie e specifici sensi.

    => Per risolvere questo ostacolo Saussure propone un sistema di connessioni che sia ingrado di spiegare come i suoni possono trasmettere o avere senso:

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    5/77

    !Lipotesi che quando A produce una fonia, compie un atto fonatorio avendo presenteun modello che viene definito significante (o immagine acustica). Il significante unmodello, uno schema unentit astratta; ma - attenzione - il significante non un modelloidentificabile con lo stato psichico di un singolo parlante, non si identifica con un modellopsichico individuale; il parlante ha ricevuto questo modello dalla comunit dove ha

    appreso la lingua !Il significante un modello superindividuale, collettivo e astratto.

    Lo stesso discorso vale per i sensi, in cui si hanno ! modelli astratti e collettivi, cheservono ad ancorare le possibili varianti concrete dei sensi. Questi schemi astratti sono isignificati(o concetti), anchessi superindividuali e collettivi.

    !Schema per lindividuazione del campo di pertinenza della langue e quello della parole

    Il rinvio tra fonia e sensi non diretto (linea tratteggiata). La fonia viene riconosciuta comemembro di una classe mediante il ricorso ad un modello (uno schema): il significante; ilsenso viene anchesso uniformato a un modello astratto, cio un concetto, o significato.

    Fonie e sensi, in quanto atti linguistici concreti e irripetibili, costituiscono il dominio dellaparole; invece, i significanti in quanto classi di fonazioni e i significati in quanto classi disensi, costituiscono il dominio della langue.

    Allora, lo studio della lingua implica anche la consapevolezza che la lingua non sia una

    funzione del soggetto parlante: il prodotto che lindividuo registra passivamente.La lingua per noi il linguaggio meno la parole. Essa linsieme delle abitudinilinguistiche che permettono a un soggetto di comprendere e di farsi comprendere . Inaltre parole: la langue, laspetto sociale e condiviso del linguaggio, che permette agliindividui di una comunit di riconoscere le variazioni e le identit linguistiche.

    Saussure afferma, infatti, che per capire cos la langue, occorre uscire dallattoindividuale e tentare di abbordare il fatto sociale, poich una collettivit che condivide unlinguaggio - nel senso che condivide gli stessi segni linguistici - il cui sistema costituisce lalangue. Il segno rappresenta lunione del significato e del significante.

    Saussure delinea quattro caratteristiche della langue:

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    6/77

    la parte sociale del linguaggio, esterna allindividuo, che da solo non pu n crearla nmodificarla;

    un oggetto che si pu studiare separatamente dalla parole (infatti possiamo studiare lelingue morte nonostante non siano pi parlate);

    di natura omogenea, a differenza del linguaggio che eterogeneo; un oggetto di natura concreta, in quanto i segni linguistici non sono delle astrazioni.

    La linguistica esterna ed interna

    Gli elementi che costituiscono la parolesono, secondo Saussure, subordinati rispetto allalangueche viene definita come la prima scienza.

    Infatti, introdotta questa dicotomia si pu pensare a una:!linguistica della langue: essenziale ed ha per oggetto la lingua che nella sua essenza sociale ed indipendente dallindividuo, questo studio di tipo psichico;

    ! linguistica della parole, che secondaria ed ha per oggetto la parte individuale dellinguaggio, compresa la fonazione, questo studio di tipo psicofisico.

    Analogamente per Saussure si pu pensare a una:!linguistica interna: considera la lingua come un sistema che conosce soltanto lordineche gli proprio; quindi interno tutto ci che intacca il sistema (quando usa questotermine parla della struttura degli elementi e come questi sono relazionati).

    !linguistica esterna: confina con letnologia e studia i rapporti tra la storia di una lingua equella di una razza, o di una civilt, o il rapporto tra la lingua e la storia politica, o tra lalingua e le istituzioni (es. Chiesa, scuola ecc.), o anche lestensione geografica dellelingue e il frazionamento dialettale.

    Saussure: i fenomeni linguistici esterni sono importanti, ma tuttavia, non indispensabileconoscere le circostanze entro cui una lingua si sviluppata, per conoscere i fenomenilinguistici interni.

    Per capire meglio la differenza fra le due linguistiche ricorre al paragone degli scacchi(noto appassionato!): il fatto che il gioco degli scacchi prima di approdare in Europa siapassato per la Persia, di ordine esterno, mentre interno ci che riguarda il sistema e leregole. esterno il fatto che per evoluzione i pezzi della scacchiera siano di avorio

    piuttosto che di legno; interno che ci sia una grammatica del gioco piuttosto che un'altra.

    La semiologiaSi pu concepire una scienza che studia la vita dei segni nel quadro della vita sociale [...]Noi la chiameremo semiologia[...] Essa potrebbe dirci in che consistono i segni, quali leggili regolano. Poich essa non esiste ancora non possiamo dire che cosa sar; essa hatuttavia diritto a esistere e il suo posto determinato in partenza. La linguistica solo unaparte di questa scienza generale, le leggi scoperte dalla semiologia saranno applicabilialla linguistica e questa si trover collegata a un dominio ben definito nellinsieme dei fattiumani. (F. de Saussure - Corso di linguistica generale).

    Laspetto importante : la lingua vista come sistema di segni al pari di altri sistemi disegni. Solo con la comparazione rispetto ad altri sistemi si pu comprendere meglio il

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    7/77

    funzionamento della lingua. La semiologia ha dunque il compito di studiare i sistemi disegni, siano essi lingue, riti, costumi, alfabeti particolari, ecc.

    Il segno linguistico: larbitrariet e la linearit

    Significante SEGNO -------------------

    Significato

    Il segno unentit psichica a due facce inscindibil: il segno la combinazione di unconcetto (= significato) veicolato da unimmagine acustica (= significante).Attenzione: limmagine acustica non un suono materiale, non il prodotto fisico di unaemissione, ma la traccia psichica di questo suono, la rappresentazione psichica data dainostri sensi. A Saussure, infatti, non interessa il suono nella sua essenza fisica, ma leforme sonoreche ogni lingua seleziona rispetto alla grande variet di suoni potenziali che

    lapparato fonatorio umano in grado di produrre. In questo senso egli parla di immaginiacustiche.

    !Il segno caratterizzato da due principi (caratteri primordiali):

    Arbitrariet del segno: Il legame che unisce significato e significante arbitrario,cio non vi un legame naturale, ma una relazione immotivata, involontaria, frutto diuna scelta e ci porta a dire che la lingua possa essere cambiata solo per volont ditutta la massa parlante e non solo per opera di un singolo individuo (immutabilit delsegno).

    Esistono due tipi di arbitrariet:- verticale: in cui non ci sono vincoli naturali motivati, necessari, tra il significante e ilsignificato, non c nulla nel significante /tavolo/ che motivi il fatto che esso siasignificante di tavolo e non di sedia.

    - orizzontale: legata al concetto di valore secondo la quale in un sistema linguisticosono arbitrari i rapporti tra significante e gli altri significanti, cos come quelli tra unsignificato e gli altri significati.In altre parole ! la lingua ritaglia significati e significanti in un continuum fonico osemantico non differenziato, e lo fa in modo arbitrario: suddividendo lo spazio dei

    significanti in unit distintive minori diverse da lingua a lingua, come i fonemi, il cuinumero e relazioni cambiano a seconda delle lingue; e suddividendo lo spazio deisignificati in unit concettuali o sottosistemi semantici anchessi non uguali da lingua alingua.Ad esempio in italiano i due significati pino e pi:no designano lo stesso significatopino poich litaliano non pone differenza tra la i breve e quella lunga; in inglese,invece diverso, ad esempio nel caso dei significati di nave e pecora, perchlinglese differenzia la i breve da quella lunga, introducendo un confine. Quindi ladistinzione tra una i breve e una i lunga non necessaria, ma arbitraria in quantose fosse il contrario tutte le lingue la rispetterebbero.

    Linearit del significante: Il significante, essendo di natura auditiva, si svolge solonel tempo ed ha i caratteri che trae dal tempo:

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    8/77

    a) rappresenta unestensioneb) tale estensione misurabile in una sola dimensione, una linea. Mentre isignificanti visivi (es. segnali marittimi) possono avere simultaneit su pi dimensioni, isignificanti acustici dispongono solo della linea del tempo e i loro elementi si allineanoluno dopo laltro (formano una catena).

    Immutabilit e mutabilit del segnoIl principio di arbitrariet, da una parte sembra dare ampia libert di scelta agli individui -nella scelta dei significanti per veicolare i significati - dallaltra parte, il sistema dei segnilinguistici rigido e difficilmente modificabile. Saussure introduce il carattere diimmutabilitdelle lingue, e per giustificarlo utilizza quattro possibili motivazioni:

    Il carattere arbitrario del segno: il principio che assicura la possibilit teorica delcambiamento, ma allo stesso tempo mette al riparo la lingua proprio da ogni tentavio dimodificarla !dato che, perch un significante cambi, necessario che ci sia un motivoragionevole, ma non essendoci particolari motivazioni nei legami segnici, ognicambiamento risulterebbe, allo stesso modo, irragionevole.

    La moltitudine dei segni necessari a costituire qualsiasi lingua: I segni linguisticisono innumerevoli e mentre pensabile modificare e/o sostituire un sistema di pochielementi difficile pensare alla sostituzione di un sistema linguistico.

    Il carattere troppo complesso del sistema: La lingua un sistema complesso al puntoche, coloro che la usano quotidianamente la ignorano profondamente, un cambiamento pensabile solo con lintervento di specialisti, grammatici, logici, ecc.

    La resistenza dellinerzia collettiva ad ogni innovazione linguistica: la lingua una

    faccenda di tutti, tutti la usano quotidianamente. Altri codici sono condivisi da un numerolimitato di individui, mentre tutti devono condividere una lingua. Questo fattore assicuralimpossibilit di una rivoluzione: la lingua appartiene alla massa sociale e questo ilfattore di conservazioni pi importante.

    La lingua appartiene alla massa parlante ma ha anche unimportante dimensione storica,infatti, il sistema linguistico sempre uneredit dellepoca precedente e ci un altrofattore importante di stabilit: il segno non conosce altra legge che quella della tradizione.

    Tuttavia, se da una parte il tempo assicura la continuit e la stabilit del sistemalinguistico, dallaltra, ne determina la mutabilit. Notare: i due termini sono solidali - e non

    contraddittori! ! Lipotesi che la lingua si trasforma senza che i soggetti possanotrasformarla. Quindi: la lingua intangibile, non inalterabile.

    Ci che si trasforma non solo il significante, ma sempre il legame tra significante esignificato. Ci che muta il segno nella sua globalit.

    Sincronia e diacroniaIn base al tempo - variabile fondamentale per Saussure - il linguista prende inconsiderazione due assi della lingua (e della linguistica):

    Asse della simultaneit: riguarda i rapporti tra entit coesistenti, da cui escluso ogni

    intervento del tempo;

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    9/77

    Asse della successione: su cui possibile considerare solo un elemento alla volta, edove sono situate tutte le entit del primo asse con i loro cambiamenti.

    Questi due assi riflettono due prospettive di studio linguistico:

    Linguistica sincronica (statica): linguistica statica che studia gli stati della lingua;

    Linguistica diacronia (evolutiva): linguistica che focalizza lattenzione sugli aspettievolutivi della lingua.

    => Altra dicotomia fondamentale nella teoria di Saussure: sincronia/diacronia

    Per capire meglio pone lesempio degli scacchi: se analizziamo una partita di scacchi in undeterminato momento ci poniamo in una dimensione sincronica, nel senso che ci interessauno stato della partita cio una fase ben precisa in cui i pezzi sono posizionati in un certomodo e danno luogo ad un determinato equilibrio. Se decidiamo di analizzare la partita findal suo inizio, ricostruendo tutte le mosse, ci poniamo in una prospettiva diacronica.

    Linguistica sincronicaOggetto della linguistica sincronica: stabilire i principi fondamentali di ogni sistemaidiosincronico, cio i fattori costitutivi di qualsiasi stato di lingua. Quindi pi difficile faredella linguistica sincronica, rispetto a quella diacronica, poich i fatti statici possono avereun pi alto grado di astrazione, rispetto ai fatti evolutivi.

    Saussure, quindi, decide di soffermarsi sui concetti !Identit e Valore.

    Identit e valoreQuando si pensa al valore di una parola si intende generalmente la propriet che essa hadi rappresentare un idea.

    ! Lidentit tra due elementi non data dalla materialit degli elementi stessi, ma dallerelazioni che intrattengono con altri elementi del sistema, dalle posizioni che ricoprono,dalle differenze che li caratterizzano: lidentit, insomma, data dal valore.In altre parole: ogni unit linguistica caratterizzata dal valore che essa acquista inrelazione agli altri elementi linguistici.

    => Il contenuto di un significante dato dal suo significato e dai rapporti oppositivi edifferenziali che lintero segno intrattiene con una serie di altri segni.

    Per spiegare il concetto di valore ricorre di nuovo al gioco degli scacchi, affermando chese durante una partita un cavallo viene distrutto o smarrito possibile sostituirlo con uno diplastica (anche se il precedente era di legno) o con unaltra figura che non ha nulla a chevedere con un cavallo poich le si attribuisca lo stesso valore: ci che conta la funzionedel pezzo, la sua capacit di effettuare certe mosse, le sue relazioni e le sue differenze

    rispetto agli altri pezzi.

    Significante significante significante

    Significato significato significato

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    10/77

    Quindi: identit e valore confermano la marginalit degli aspetti materiali degli elementi,ponendo importanza degli aspetti relazionali, differenziali, oppositivi degli elementi stessi.

    Allora, la lingua un sistema di valori ! un sistema di elementi che intrattengonorelazioni, e ci mostra come sia illusorio isolare un termine dal sistema di cui fa parte edagli altri elementi con cui intrattiene relazioni. Il valore si pu apprezzare solo dalla

    presenza simultanea di diversi segni, dal rapporto e dalle differenze che ci sono tra essi.=> Ogni singola parola NON acquista il suo valore nella lingua in modo indipendente dallealtre parole di quella lingua. Fa parte di un sistema, ed rivestita di un valore che derivadalla sua posizione nel sistema stesso.

    Anche fuori dalla lingua i valori sono sempre costituiti: da una cosa dissimile suscettibile di essere scambiata con quella di cui si deve

    determinare il valore: i soldi e la merce che si compra; da cose simili che si possono confrontare con quella di cui si deve determinare il valore:

    la diversa valuta delle singole monete.

    Come valore linguistico: Una parola pu essere scambiata con qualcosa di diverso, come unidea; pu poi essere confrontata con altre parole e da questo ricava il suo valore.

    !Stretta connessione del concetto di valore con quello di differenza:

    Saussure => Una differenza suppone in generale dei termini positivi tra i quali essa sistabilisce; ma nella lingua non vi sono che differenze senza termini positivi. Si prenda ilsignificante e il significato. La lingua non comporta n delle idee n dei suoni chepreesistano al sistema linguistico, ma soltanto delle differenze concettuali e delle

    differenze foniche uscite da questo sistema => Nella lingua non vi sono se nondifferenze.

    Ci che vi di idea o di materia fonica in un singolo segno importa meno di ci che vi intorno ad esso negli altri segni. La prova che il valore dun termine pu esseremodificato senza che si tocchi n il suo senso n i suoi suoni, ma soltanto dal fatto chequesto o quel termine vicino abbia subto una modifica.

    Ogni idioma compone le sue parole sulla base di un sistema di elementi sonori ciascunodei quali forma una unit nettamente delimitata (...) Ora ci che li caratterizza non , comesi potrebbe credere, la loro qualit propria e positiva, ma semplicemente il fatto che essi

    non si confondono tra loro. I fonemi sono anzitutto delle entit oppositive, relative enegative.

    Importante ! Un sistema linguistico una serie di differenze di suoni combinati a unaserie di differenze di idee; ma questo mettere di faccia un certo numero di segni acusticicon altrettante sezioni fatte nella massa del pensiero genera un sistema di valori; ed questo sistema che costituisce il legame effettivo fra gli elementi fonici e psichici allinternodi ciascun segno.

    Quindi, importanti sono gli aspetti seguenti:!nella lingua non ci sono che differenze, senza termini positivi;!la lingua una forma e non una sostanza.

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    11/77

    2 - Louis Hjelmslev (1899-1965)

    I tratti fondamentali del linguaggioHjelmslev nasce a Copenaghen nel 1899. Precoce nello studio e nellapprendimento dellelingue, nel 1917 si iscrive alluniversit di Copenaghen per studiare linguisticaindoeuropea. Il suo testo, in cui si trova la sua teoria, I fondamenti della teoria del

    linguaggiopubblicato in danese nel 1943. In seguito pubblica lavori che servono a rifinirela sua teoria, che sono riuniti nei Saggi di linguistica generale pubblicati in danese nel1959. Nella Struttura fondamentale del linguaggio del 1968 definisce quelli che luidefinisce: tratti fondamentali dei linguaggi.

    Premesse teoricheHjelmslev elabora la sua teoria articolando alcuni aspetti del Corso di linguistica generaledi Saussure. Alcuni aspetti del pensiero linguistico di Hjelmslev sono infatti unacontinuazione del pensiero di Saussure :

    lidea che la lingua sia un sistema autosufficiente ! la linguistica deve cogliere lalingua - non come un insieme di fenomeni non linguistici (fisici, fisiologici, sociologici,ecc) - ma come una totalit autosufficiente. La lingua deve essere analizzata come unaentit autonoma di dipendenze interne, cio come una struttura;

    la valorizzazione degli aspetti formali e astratti dellanalisi linguistica ! secondoHjelmslev ladozione di un metodo strutturale non imposta dall'oggetto (la lingua), mauna scelta arbitraria del analista: il linguista che sceglie di analizzare in questo modola lingua. Il problema che si pone se sia la teoria a costituire loggetto, o viceversa !secondo Hjelmslev la risoluzione del problema non di pertinenza linguistica: unicoproblema posto al linguista la scelta del metodo e dei principi di analisi.

    La sua teoria muove dallipotesi che vi siano delle costanti nei fatti linguistici: Scopo dellateoria linguistica mettere alla prova la tesi che un processo ha un sistema sottostante,che una fluttuazione ha una costante sottostante.

    Per la ricerca di queste costanti: lanalisi linguistica deve basarsi sul principio empirico,cio essere coerente, esauriente e semplice; e sulla deduzione, cio partire dai testi eanalizzarne le componenti di grado minore, secondo un percorso analitico e specificante(in passato era induttiva, cio dal particolare al generale).

    Il suo lavoro teso alla costruzione di una teoria semio-linguistica, la GLOSSEMATICA, icui obiettivi sono:

    prediligere lanalisi deduttiva: partire da una teoria linguistica generale per passareallapplicazione dei principi generali su testi specifici;

    insistere sulla forma spesso trascurata in favore della sostanza; considerare anche la forma linguistica del contenuto (non solo quella dellespressione); considerare il linguaggio come un sistema costituito da piani differenti.

    ! I glossemi sono gli elementi formali ultimi, le invarianti minime a cui arriva lanalisi

    linguistica una volta che si sono scartate le differenze tra le varie lingue.

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    12/77

    =>Il linguista deve scegliere un metodo, cio un procedimento generale che sia: empirico (si applichi a dati empirici) analitico-deduttivo (analizzi e scomponga i fatti linguistici evidenziandone le parti

    costitutive).La descrizione, quindi, deve essere esauriente, coerente e semplice.

    Hjelmslev => Lindagine linguistica ha quindi come oggetto un testo non ancoraanalizzato nella sua integrit indivisa e assoluta. Lunico procedimento possibile (...) sarunanalisi in cui il testo sia considerato come una classe analizzata in componenti, poi talicomponenti siano considerati come classi analizzate in componenti e cos via fino adesaurimento dellanalisi

    Gli oggetti che interessano la teoria linguistica sono testi. Lo scopo della teoria linguistica di fornire un procedimento per mezzo del quale un dato testo possa essere compresoattraverso una descrizione coerente ed esauriente. Ma la teoria linguistica deve ancheindicare come qualunque altro testo della stessa natura specificata si possa capire allostesso modo, e ci fornisce per questo strumenti applicabili a qualunque altro testo di talenatura

    .

    =>La linguistica deve essere per H. una scienza della forma: deve analizzare la lingua inquanto sistema formale astratto depurato da tutte le componenti concrete (fisiche,psicologiche, sociologiche...).!La linguistica deve cercare di cogliere la lingua come una totalit autosufficiente, unastruttura sui generis.

    => Una struttura unentit autonoma di differenze interne, qualcosa di cui la linguafornisce senzaltro il modello esemplare, ma che possiamo ritrovare anche in altri campi di

    indagine, come le organizzazioni culturali e sociali, le opere letterarie o linconscio.! Essendo la linguistica una scienza della forma: sar possibile applicare il nostroapparato a qualunque struttura la cui forma sia analoga a quella della lingua naturale

    I cinque tratti fondamentali dei linguaggi- Tratti della struttura della lingua -

    Lintenzione di Hjelmslev quella di descrivere tutti i linguaggi ! questo perch la suaprospettiva di linguista tende a diventare una prospettiva semiotica.

    Comunque, per Hjelmslev il linguaggio naturale - non ristretto - ha delle potenzialitmaggiori rispetto agli altri linguaggi, in quanto, tramite di esso si pu parlare di altrilinguaggi mentre il contrario non pu avvenire: ad esempio con la nostra lingua possiamoesprimere una formula matematica, descrivere una sinfonia o un quadro, mentre in quadronon pu raccontare una discussione oppure un componimento musicale non pu tradurreuna conversazione.

    => Secondo Hjelmslev, la lingua naturale assume le propriet di un metalinguaggio,poich pu parlare di quasi tutti gli altri linguaggi.

    Tuttavia, dando per scontata la supremazia del linguaggio naturale, Hjelmslev assume una

    prospettiva pi semiotica e pensa di poter trovare dei tratti fondamentali anche per gli altrilinguaggi ! lobiettivo quello di vedere se i tratti fondamentali del linguaggiocaratterizzano anche questi sistemi significanti e, in tal caso, valutane le modalit.

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    13/77

    Inoltre, pone la distinzione tra: Linguaggi non linguistici !(= linguaggi ristretti) che possono servire solo a certi fini (per

    esempio le formule matematiche) Linguaggi linguistici !(= passe-partout)che hanno un campo dazione molto pi esteso

    e sono in grado di tradurre quasi tutti gli altri linguaggi.

    Tratti che caratterizzano la struttura fondamentale di ogni lingua sono:

    1. Una lingua costituita da un piano dellespressione e un piano del contenuto;

    2. Una lingua costituita da due assi: un processo e un sistema;

    3. I piani dellespressione e del contenuto sono legati tramite la commutazione;

    4. Una lingua caratterizzata da relazioni definite: reggenze e combinazioni;

    5. Non esiste tra espressione e contenuto una corrispondenza biunivoca.

    Primo tratto - I piani dei linguaggi: espressione e contenuto

    Critica fondamentale a Saussure:!nella sua definizione di segno, Saussure concettualizzava separatamente significantee significato quando dice che la lingua elabora le sue unit costituendosi tra le duemasse amorfe (del pensiero e della sostanza fonica) (cfr. schema in Traini, p. 42).!Hjelmslevpensa che non si debba pi parlare di segno, ma di FUNZIONE SEGNICA.

    FUNZIONE SEGNICA: costituita da un piano dellespressione e un piano del contenuto,che sono reciprocamente solidali, nel senso che non si pu avere espressione senzacontenuto n contenuto senza espressione.

    E - piano dellespressioneFunzione segnica = -----------------------------------------

    C - piano del contenuto

    E e C sono due funtivi, cio sono i terminali, intendendo con funtivo un oggetto che hauna funzione rispetto ad altri oggetti

    Quindi, Hjelmslev afferma che i linguaggi sono caratterizzati dal piano dellespressione eda quello del contenuto. Tale connessione ripresa dalla teoria di Saussure, che avevaintrodotto i concetti di significante e di significato per indicare le due entit di cui composto un segno.

    Hjelmslev: La funzione segnica di per s una solidariet. Espressione e contenuto sonosolidali si presuppongono reciprocamente in maniera necessaria. Unespressione unespressione solo grazie al fatto che espressione di un contenuto, e un contenuto uncontenuto solo grazie al fatto che contenuto di unespressione. Non ci pu dunqueessere, tranne che per unartificiale separazione, un contenuto senza espressione, n

    unespressione senza un contenuto... ...Se pensiamo senza parlare, il pensiero non uncontenuto linguistico, non un funtivo di una funzione segnica; se parliamo senzapensare, producendo una serie di suoni a cui nessun ascoltatore pu attribuire un

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    14/77

    contenuto, il nostro discorso sar un abracadabra, non unespressione linguistica, non unfuntivo di una funzione segnica.

    !Il contenuto il complemento necessario dellespressione. Il linguaggio resta doppio, una struttura a due facce che implica contenuto ed espressione. Hjelmslev li chiamer idue piani del linguaggio.

    !Il significantedi Saussure diventa dunque lespressione, mentre il significatodiventa ilcontenuto. Quello che Saussure definiva segno (lunione di significato e significante),diventa funzione segnica, secondo una terminologia che sottolinea maggiormente laconnessione tra gli elementi dei due piani.

    MATERIA, FORMA e SOSTANZAHjelmslev si chiede se la funzione segnica sia da considerare interna o esterna al segno,cio se sia di portata solo formale o se invece investa anche le sostanze dellamanifestazione; per rispondere a questo, elabora il modello della stratificazione dellinguaggio.In altre parole: non si accontenta della definizione di funzione segnica come solidariet traespressione e contenuto, ma aggiunge per specificare altri tre termini:

    !MATERIA: comprende idealmente tutto ci che si pu conoscere, sapere, di cui si puavere esperienza (percettiva, immaginativa, concettuale...), ma che non si ancoraconosciuto, interpretato ed espresso attraverso segni linguistici e/o non linguistici ! ilmondo non ancora semiotizzato.

    Secondo Hjelmslev esiste, quindi, questa materia - massa amorfa, entit inanalizzata -che costituisce un fattore comune: a partire dalla materia ogni lingua traccia le sue

    particolari suddivisioni allinterno della massa del pensiero amorfa, e d rilievo in essa afattori diversi in disposizioni diverse, pone i centri di gravit in luoghi diversi e d loroenfasi diverse.

    Per spiegare meglio: se confrontiamo le seguenti catene linguistiche vediamo che linguediverse formano (articolano) diversamente lo stesso pensiero, lo stesso senso, la stessamateria da mettere in forma.

    jeg vd det ikke(danese)I do not know(inglese)je ne sais pas(francese)

    !La materia in s inattingibile: possiamo cogliere solo le SOSTANZE e le FORME -attraverso cui diverse culture, lingue e sistemi semiotici - hanno ritagliato e pertinentizzatoporzioni del continuum della materia complessiva del mondo che ci circonda, come hannoespresso in forme diverse gli stessi concetti: sapere, negazione, tempo verbale,prima persona singolare...

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    15/77

    !Rappresentazione schematica:

    Sostanza

    Espressione ------------------ Forma

    ----------------------------------------------------- Forma Contenuto ------------------

    Sostanza

    La materia in quanto massa amorfa viene articolata dalla forma, che la rende sostanza(organizzata e articolata) e - attenzione! - ci avviene sia per il piano dellespressione siaper quello del contenuto.

    !Piano dellespressione: si pu pensare alla MATERIA come ad una massa amorfa disuoni; la FORMA linguistica articola la materia ponendo delle segmentazioni, e in virt ditali segmentazioni si delineano le SOSTANZE.

    Esempio di sostanza dellespressione: la voce articolata dalla lingua parlata sostanzadellespressione. In questo caso, la forma dellespressione individuata dalla fonologia: ifonemi propri di una certa lingua sono i suoni selezionati e pertinentizzati fra tutti i suonipossibili a livello dellapparato fonatorio (sono la rete proiettata sul continuumdellinsieme dei suoni che lapparato vocale umano pu produrre).

    Quindi la forma dellespressione articola la materia (massa informe di suoni), secondo

    schemi fonologici e in virt di questa pertinentizzazione della materia si possono produrrevocali e consonanti (sostanze dellespressione).

    Altri esempi di sostanze dellespressione: Le configurazioni tipografiche con i loro contrastiin bianco e nero;i pigmenti di colore organizzati sulla tela di un quadro; le configurazioni difotogrammi in una pellicola cinematografica; le configurazioni di punti luminosi in unoschermo televisivo.

    ! Piano del contenuto: SOSTANZA del contenuto qualunque pensiero, oggetto,relazione nella misura in cui espresso da qualche lingua o sistema semiotico. Ognilingua e ogni sistema semiotico ritaglia la MATERIA del mondo secondo una propria

    specifica FORMA del contenuto trasformandola in sostanza del contenuto.

    Esempi: La materia relativa allunit semantica albero segmentata in modo diverso inlingue differenti: il danese skov non corrisponde al tedesco holz, che non corrisponde alfrancese bois (schema p. 60). Tuttavia i termini condividono aree comuni, pur noncoincidendo perfettamente. Oppure se prendo in considerazione il continuumamorfo deltempo, questo viene formato e suddiviso in molti modi: linglese ha un presente e unpassato, altre lingue usano il presente per indicare il futuro, il francese e litaliano hannodiversi tipi di passato.

    Quindi: la FORMA del contenuto articola la MATERIA secondo schemi lessicali specifici ed solo a partire da questa pertinentizzazione della materia che percepiamo e distinguiamodeterminati aspetti della realt (SOSTANZE del contenuto).

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    16/77

    Pertanto, la sostanza del contenuto pu essere colta solo grazie ad una lessicalizzazione,e - importante! - non va confusa con la realt extra-linguistica perch indica solo ci chenoi possiamo percepire attraverso la lessicalizzazione.

    Esempio in relazione agli strati del linguaggio:La sostanza dell'espressione pu essere la voce articolata. La forma dellespressione pu

    essere il sistema fonologico, il sistema morfologico, o il sistema sintattico; la forma delcontenuto il modo in cui organizzata la materia del mondo, dunque per una lingua loschema lessicale. La sostanza del contenuto pu essere considerata come il nostro mododi percepire il mondo sulla base dello schema lessicale proiettato dalla forma, che ha resopertinenti alcuni elementi della materia escludendone altri.

    Quindi: SOSTANZA dellespressione e SOSTANZA del contenuto possono essere coltisolo il proiettarsi della FORMA sulla MATERIA.

    => La distinzione tra forma e sostanza non una distinzione ontologica, piuttosto unproblema di livelli di analisi: una distinzione relativa al livello di pertinenza che si sceglieper analizzare testi semiotici che si manifestano in materie differenti.

    !Quindi: i piani dellespressione e del contenuto hanno degli strati: sostanza e forma.La funzione segnica una relazione formale, interna, che guarda allesterno verso lesostanze.

    La funzione segnica, come il segno di Saussure, si pone quindi a livello formale (FORMA)nel senso che non investe le sostanze con le quali i segni si manifestano.Questo un punto fondamentale della teoria semiolinguistica di Hjelmslev, la quale sicolloca in una prospettiva immanente, mirando alla descrizione delle costanti e delle

    funzioni interneai linguaggi, e non delle realt manifestate.

    => Obiettivo di Hjelmslev quello di individuare ci che costante: la FORMA.C in Hjelmslev unassoluta primariet della forma (costante) e una relativa indifferenzadella sostanza (variabile): una stessa forma - dellespressione o del contenuto - pu farericorso a pi sostanze.

    Nel saggio La stratificazione del linguaggioHjelmslev si sofferma sui livelli della sostanza;e afferma che la sostanza dellespressione ha diversi livelli quello fisico, fisiologico,auditivo; e che la stessa cosa vale per la sostanza del contenuto, solo che in quello stratoci che sembra fondamentale linsieme delle valutazioni adottate da una comunit -

    apprezzamenti collettivi. questo livello degli apprezzamenti collettivi il pi importanteperch il livello nel quale ha luogo quel contratto sociale che permette di pertinentizzarela materia, il livello che assicura il carattere formativodella semiotica.

    Secondo Saussure e Hjelmslev, infatti, i linguaggi non sono solo strumenti per comunicareun pensiero, ma sono tutti a tutti gli effetti, i dispositivi per formarlo e produrlo.La forma del linguaggio proietta dunque una sorta di reticolo sulla materia concettuale, ein questo modo la lingua determinante per la formazione del pensiero.Con il relativismo linguistico si sostiene una versione estrema di questo principio diformativitdi Saussure e Hjelmslev.

    LE FIGURE DEL CONTENUTOCon la glossematica inizia ad imporsi lidea che si debba individuare una stessa strutturadel piano dellespressione e del contenuto. Anche se il piano dellespressione del

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    17/77

    contenuto si differenziano per le diverse organizzazioni formali e sostanziali si inizia apensare che si possa attuare la stessa procedura danalisi sui due livelli.

    Ne consegue che, se per il piano dellespressione si possono trovare degli elementi minimie in numero limitato (es. lettere dellalfabeto), allo stesso modo si possono trovare gliatomi del contenuto; Quindi: se a livello dellespressione si possono individuare gli

    elementi sempre pi piccoli fino alle figure (i fonemi), bisogna ricercare anche le figuredel contenuto.

    Consideriamo le seguenti entit di contenuto: montone, pecora, porco, scrofa, toro, vacca,stallone, giumenta, fuco, pecchia, uomo, donna e maschio, femmina, e ovino, suino,bovino, equino, ape, (essere) umano.!Le prime dodici entit possono essere eliminate dallinventario perch possono esserespiegate come combinazioni delle entit di contenuto espresse nelle altre parole. Ad es.montone = ovino maschio.

    Importante: per Hjelmslev fondamentale che il progetto glossematico non tralasci laricerca di unit minime del contenuto, che devono confluire in un inventario limitato grazieal quale costruire i significati.Le unit minime prive di significato sono definite: figure!formano i segni, entit di tagliosuperiore dotate di significato.

    Ogni lingua organizzata in maniera che grazie ad un numero limitato di figure, e adisposizioni sempre nuove di esse, si possa costituire un numero larghissimo di segni.

    Questo perch, ogni lingua, con tutta la sua illimitata ricchezza, per essere adeguata,deve essere anche facile da impiegare, pratica da apprendere e da usare. Tutto ci

    chiama in causa il principio della doppia articolazione, secondo il quale le lingue hanno ins unit prive di significato che combinandosi danno luogo ad unit di livello superioredotate di significato. Martinet definisce di seconda articolazione gli elementi privi disignificato, che riguardano il piano dellespressione; e di prima articolazione gli elementidotati di significato, che comprendono i due piani.

    Secondo tratto - Gli assi dei linguaggi: il sistema e il processoIn ogni struttura linguistica c un asse del processo, che pu essere rappresentato da unalinea orizzontale orientata a destra, e un asse del sistema, che pu essere rappresentatoda una linea verticale che interseca la linea precedente.

    !Sullasse del processo - asse sintagmatico - si dispiegano i sintagmi, cio gli elementilinguistici minimi che si congiungono e danno vita a sequenze complesse.

    I segni e i loro componenti, sullasse sintagmatico, stanno tra loro in relazione ocongiunzione. Ovvero, sono legati ad ad altri segni e elementi con cui si presentano incontiguit spazio-temporale e la relazione che si instaura definita sintagmatica e inpraesentia.! Sullasse del sistema - asse paradigmatico - la relazione pi astratta perch qui sidispiegano gli elementi che potrebbero stare al posto di unentit comunicativa e quindi la

    relazione definita in absentiao paradigmatica.

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    18/77

    I segni e i loro componenti stanno in correlazioneo disgiunzione, cio sono legati adaltri segni o componenti che potrebbero stare al posto loro sullasse del processo. Inquesto senso si pu dire che sono a loro similiperch ricoprono una stessa posizione.

    => Sul processo la relazione di tipo e...e (un elemento poiun altro), mentre sul sistemavi una correlazione di tipo o...o (un elemento oppurelaltro).

    Notare: ci che conta nel processo non la direzione spazio-temporale (che convenzionale, culturalmente definita dal senso di scrittura), ma lordine posizionale!Gli elementi sono combinati in una certa maniera e occupano delle posizione precise: adesempio i colori di un semaforo devono succedersi secondo un ordine determinato: verde,verde-arancio, rosso, verde.

    Lordine posizionale del processo interno e non va confuso con la manifestazioneesteriore nello spazio e nel tempo: non questione di prima e dopo, ma unaquestione di compatibilit e di condizionamento.

    Non si deve pensare alla rappresentazione convenzionale della linea orizzontale,conviene pensare a una struttura non lineare. Esempio: il menab di un giornale. Glielementi della prima pagina non hanno uno sviluppo lineare, eppure seguono regole moltoprecise di ordine posizionale.

    !Questa organizzazione del processo - regolata da compatibilit e condizionamenti, chene determinano lordine posizionale - tutta interna, e quindi precede quella che sar lamanifestazione concreta (esempio, il giornale vero e proprio gi stampato).Importante, allora, sottolineare che lasse del processo - come lasse del sistema - rientranel dominio della FORMA e non della sostanza.

    ! Ancora una volta, si nota lattenzione che mostra Hjelmslev per la forma: questo coerente con il progetto di elaborazione di una teoria linguistica immanente, orientataalle funzioni strutturali interne, pi che alle manifestazioni fenomenologiche delle lingue.

    Terzo tratto - La commutazioneIl terzo tratto quello che lega i due pianidellespressione e del contenuto.Possiamo avere una relazione tra due piani o pi elementi correlati su ciascuno dei piani:ad esempio, nella lingua naturale possiamo sostituire gli elementi di una frase con altrielementi del sistema provocando modifiche sul piano del contenuto.

    Se i cambiamenti introdotti in un piano provocano trasformazioni sullaltro piano !mutazionee diremo che lelemento in questione una invariantedel sistema.

    Ad esempio se nella parola /letto/ sostituisco lunit del piano dellespressione /l/ con /t/ottengo la parola /tetto/ quindi ho una trasformazione anche sul piano del contenuto dellalingua.

    Se i cambiamenti introdotti su un piano non provocano trasformazioni sullaltro piano !sostituzionee diremo che lelemento sostituito una variantedel sistema.Ad esempio se al verde chiaro di un semaforo sostituissimo un verde scuro non si ha una

    trasformazione sul piano del contenuto, poich il verde indica sempre partenza.

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    19/77

    =>Nel caso delle invarianti le differenze sono rilevanti, mentre ci sono differenze che inordine alla funzione segnica espressione/contenuto non sono rilevanti (cio, nel caso dellevarianti, in presenza quindi di sostituzione): il caso delle variazioni fonetiche cheindicano varianti di pronunce, o delle differenze cromatiche che non incidono sulcontenuto.

    ! Le mutazioni sono nellordine del sistema: nel senso che si instaurano dellecorrelazioni sullasse paradigmatico e quindi delle possibili alternative. Questo tipo dimutazione definita pi precisamente: commutazione, ed per Hjelmslev il terzo trattofondamentale del linguaggio.

    Quindi: quando si prova a sostituire un elemento con un altro per cercare VARIANTI eINVARIANTI sul piano del sistema stiamo procedendo a una prova di commutazione.

    !La mutazione pu anche riguardare lasse del processoe in questo caso si parla dipermutazione; ad esempio nella frase Luca ama Paola posso mutare gli elementisintagmatici e dire Paola ama Luca e avrei una trasformazione sul piano del contenuto.

    Quarto tratto - Reggenza e combinazioneIl quarto tratto fondamentale sono le relazioni tra unit linguistiche, che possono essere:

    Reggenza: si ha quando ununit ne implica necessariamente unaltra. Combinazione: si ha quando c compatibilit tra le unit, nel senso che la coesistenza

    tra i due elementi possibile, ma non necessaria.

    Esempi: In italiano il grafema /q/ viene seguito sempre dal grafema /u/ (reggenza); i

    grafemi /t/ e /n/ sono invece combinabili (tanto ma anche etnia);Sul piano del contenuto si possono avere incompatibilit come Il pallone d un calcio algiocatore (combinazione semantica).

    Quinto tratto - La non conformit dei piani (E e C)Non conformit dei piani: la non corrispondenza termine a termine tra elementi del pianodellespressione e gli elementi del piano del contenuto. Quindi il piano E e il piano C nonhanno la stessa articolazione, ma ne hanno due diverse. Le unit minime autonome sulpiano del C sono di dimensioni molto pi grandi delle unit minime autonome sul piano

    dellE.

    Conformit dei piani: i piani presentano una corrispondenza uno ad uno tra gli elementidei due piani.

    ! Questo tratto differenzia i linguaggi linguistici - che sono non-conformi - e i linguagginon linguistici, per esempio lalgebra o i semafori - che sono conformi.

    Secondo questa ipotesi la lingua naturale non-conforme: ad esempio, se vero che altermine /cane/ corrisponde il significato cane e al termine /gatto/ corrisponde il significatogatto, agli elementi /c/, /n/, /g/, ecc. non corrisponde nulla sul piano del contenuto.

    Il linguaggio algebrico, invece, sar conforme: allelemento /a/ corrisponde per esempiol'elemento numerico 2, allelemento /b/ corrisponde lelemento numerico 5, e non ci

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    20/77

    sono sottoelementi privi di corrispondenza sul piano del contenuto, nel senso che /a/ e /b/non possono essere scomposti.

    Se c conformit tra i piani, il piano dellespressione e del contenuto si riducono ad ununico piano!sistema monoplanare. Se c non-conformit !sistema biplanare.

    ! I sistemi di significazione a doppia articolazione - cio, biplanari - sono detti: non-conformio semiotici.

    ! I sistemi di significazione pi semplici, nei quali il piano dellE e il piano del C siarticolano allo stesso modo - cio, monoplanari - sono detti: sistemi simbolici, oconformie sono caratterizzati dalla non-commutabilit dei derivati.

    Secondo Hjelmslev, per decidere se un sistema di segni sia o no un sistema semiotico,occorre vedere se al linguaggio si possono riconoscere i due piani: in altre parole, i duepiani devono presentare la stessa struttura in ogni punto secondo un rapporto biunivocotra gli elementi di un piano e quelli dellaltro. Per Hjelmslev la non-conformit tra i piani neilinguaggi linguistici pu essere mostrata mediante la prova di commutazione: cosfacendo, si dimostra quindi che i segni linguistici sono composti da figure (unit minimeprive di significato) non commutabili con elementi dello stesso rango.!Quindi: in ogni sistema semiotico, sempre possibile individuare dei componenti nelpiano dellE (le unit minime di seconda articolazione) che non hanno alcuncorrispondente nel piano del C.

    =>Riassumendo:

    SISTEMI SEMIOTICI o SISTEMI DI SEGNI:

    Biplanari Piani E e C sono non-conformi Commutabilit dei derivati

    SISTEMI SIMBOLICI: Monoplanari Piani E e C sono conformi Non-commutabilit dei derivati

    La distinzione serve a Hjelmslev per determinare i confini della semiotica, allinterno deiquali vuol far rientrare i sistemi non-conformi (come la lingua naturale) lasciando fuori i

    sistemi conformi (come i linguaggi matematici).

    I cinque tratti visti, delineano una tipologia dei linguaggi:!I piani (E e C) e gli assi (sistema e processo) caratterizzano tutti i linguaggi;! Non conformit e la commutazione, permettono di diversificare i linguaggi: sistemimonoplanari, detti anche sistemi simbolici, hanno la conformit tra i piani e la noncommutabilit dei derivati; i sistemi biplanari, detti anche sistemi di segni, hanno la non-conformit tra i piani e la commutabilit dei derivati.

    ! Di recente la tipologia si arricchita di un terzo sistema detto: sistema semi-simbolico, in cui i piani sono conformi ma gli elementi sono commutabili. Sonomicrosistemi che stabiliscono una relazione - non tra elementi isolati dei due piani - ma tracategorie, cio traalmeno una coppia di contrari.

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    21/77

    !Quindi: sono sistemi di significazione in cui NON si ha una corrispondenza fra singoleunit dellE e singole unit del C, ma fra coppie oppositive di unit dellE e coppieoppositive di unit del C.

    Esempio: nelle immagini sacre il /basso/ significa profano e l/alto/ significa sacroE: /basso/ vs /alto/ = C: profano vs sacro

    => Riassumendo:

    SISTEMI SEMI-SIMBOLICI: Si ha rapporto tra categorie dellE e categorie del C I piani sono conformi (come nei sistemi simbolici) Commutabilit dei derivati (come nei sistemi dei segni)

    -------------------------

    ! In questa tipologia dei sistemi di significazione restano da collocare le cosiddetteSEMIOTICHE SINCRETICHE, cio quelle semiotiche che si basano su sistemi diversiscritti, visivi, sonori, ecc.

    In una semiotica sincreticasi stabilisce una relazione di montaggio (Rm) che porta allafusionedi sistemi diversi; ad esempio, un testo audiovisivo una semiotica sincretica chemette in relazione segni visivi che sono in relazione tra loro, e segni sonori che sono inrelazione tra loro. Si tratti di una relazione di relazioni.

    In una semiotica multilinearesi stabilisce invece una relazione di montaggio (Rmm) cheapre delle alternative possibili, cio delle biforcazioni, come avviene nella scrittura

    ipertestuale. In termini hjelmsleviani ci troviamo di fronte a una relazioni di correlazioni.

    =>Zinnadefinisce, quindi, SEMIOTICHE MULTIPLANARI le semiotiche che presentanosincretismo e/o multilinearit (sono multilineari i sistemi che aprono alternative possibiliallinterno di un processo, come nel caso della scrittura ipertestuale).

    => Il montaggio sincretico (esempio: audiovisivo) e quello multilineare (esempio: pagineweb) danno luogo a SEMIOTICHE MULTIPLANARI nel senso che vengono messi inrelazione - non due piani - ma due o pi semiotiche gi dotate a loro volta dei due piani.

    Allora, si potr comprendere che in questi sistemi sincretici: la relazione tra gli elementi del

    piano dellE e del piano del C non-conforme! gli elementi di una semiotica sincreticaappartengono a sistemi differenti!

    -------------------------

    Dalle semiotiche denotative alle semiotiche connotative!Quando la funzione segnica definisce il rapporto tra i due piani del linguaggio - quellodellE e quello del C - siamo in presenza di ci che Hjelmslev definisce: denotazione. Maa questa SEMIOTICA DENOTATIVA si pu aggiungere anche una semioticaCONNOTATIVA.

    E (R)C = denotazione

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    22/77

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    23/77

    Esempi con cui una lingua pu connotare nazionalit o regionalit: il /th/ inglese o il /colpo di glottide/ danese connotano anglicit e danesit. Anche le strutture sintattichepossono connotare regionalit: ad esempio dire /sul treno sono/ indica meridionalit.Questi sono esempi che riguardano la FORMA DELLESPRESSIONE, in quanto aspettimorfologici, fonetici, e sintattici.

    Per quanto riguarda la FORMA e la SOSTANZA del CONTENUTO dobbiamo pensare acasi in cui il lessico connota appartenenza regionale; esempio: /picciotto/ denotagiovanotto e connota sicilianit.

    !Con le semiotiche connotative Hjelmslev vuole reintegrare nella teoria semiotica i sensiindiretti! quei significati che non rientrano nello schema di una semiotica biplanare; inpratica, quando comunichiamo qualcosa, comunichiamo direttamente dei significati(denotativi) e indirettamente altre informazioni (connotative).

    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    3 - Roland Barthes (1915-1980)

    La semiologia come critica socialeNasce in Normandia nel 1915. Nel 1924 si trasferisce a Parigi per intraprendere gli studiliceali. Nel 1947 ha un incarico presso lIstituto francese di Bucarest e nel 1949 lettore difrancese presso lUniversit di Alessandria dEgitto, dove conosce Greimas che lointroduce agi studi di linguistica. Tornato a Parigi alla fine del 1950 egli si dedica allattivitdi saggistica e di critico teatrale e nel 1957 pubblica Mythologies. Nel 1977 viene chiamatoal College de Francea tenere linsegnamento di Semiologia letteraria. I testi di riferimentoche meglio caratterizzano il suo pensiero sono: Miti doggi, Elementi di semiologia,Retorica dellimmagine, Introduzione allanalisi strutturale dei racconti, Sistema dellamoda.

    Centrali nel pensiero di Barthes sono i seguenti punti: Rapporto tra linguistica e semiologia; Rapporto tra scrittura e immagine; Teoria della connotazione(struttura del mito e lideologia)

    Miti doggi: critica delle connotazioni ideologiche

    Mythologies una raccolta di interventi pubblicati nella seconda met degli anni 50, cheanalizzano alcuni aspetti della societ di massa e sono collegati da un saggio finale (ilmito doggi) che rilegge i vari materiali da un punto di vista semiologico.

    ! In questi interventi Barthes si sofferma su fenomeni di attualit e analizza articoli digiornali, fotografia, film, spettacoli, mostre, arrivando a costruire una semiologia delmondo borghese e tentando di svelare il modo in cui la societ borghese tende a farpassare come naturaleci che storicoe culturale.

    Barthesanalizza le mitologiedella societ piccolo-borghese, di cui occorre smascherare ilcarattere fortemente ideologizzato. Alcuni esempi che lautore fa sono:

    I matrimoni. I grandi matrimoni aristocratici e borghesi mettono i scena con la festanuziale lunione di due famiglie e la consunzione delle ricchezze. Lunione di Sylviane

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    24/77

    Carpentier, Miss Europa 53 con il suo amico dinfanzia ora elettricista, per Barthespermette di sviluppare unimmagine diversa - quella della capanna felice: dopo la gloriala miss sceglie un futuro modesto: la chiusura del focolare, si allinea alle scelte dellamaggioranza dei cittadini. Conclude Barthes: in ogni caso, dalle rappresentazioni dellastampa, il matrimonio appare sempre come finalit naturale dellaccoppiamento.

    I giocattoli. Egli fa notare come i giocattoli pi diffusi rappresentino un micro-cosmoadulto: sono tutti riproduzioni in formato ridotto di oggetti umani, come se agli occhi delpubblico il bimbo fosse un uomo pi piccolo a cui si debbano fornire oggetti sulla suamisura. I giocattoli sono sempre socializzati e intrisi di tecniche della vita adulta: radio,eserciti, poste, medicine; in questo modo si prepara il bimbo ad accettare le funzioniadulte, come se la natura avesse da sempre creato soldati, eserciti, attrezzi medici,macchine. Quindi il giocattolo dimitazione, forma bambini-utenti e non bambini-creatori.

    Linondazione del gennaio 1955. Secondo Barthesquesta inondazione ha avuto di pii caratteri di una festa piuttosto che di una catastrofe. Le foto della stampa che hanno

    fatto vedere gli oggetti sradicati, le automobili sommerse danno disorientamento estordimento, ma non sono terrorizzanti. La stampa mette in moto euforia e solidariet,mostra barche che avanzano nella strada, persone che aiutano altre persone. Giorno pergiorno la piena diventa un evento raggruppatore di uomini.

    Le fotografie choc. Le fotografie choc esposte alla galleria dOrsay non fanno alcuneffetto perch il fotografo intervenuto troppo nella costruzione della foto, hasupercostruitolorrore che ci rappresenta creando contrasti e accostamenti. Ad esempioun fotografo accosta un gruppo di soldati e dei teschi; un altro ci mostra un militareintento a guardare uno scheletro. Secondo Barthes di fronte a questa foto ci troviamodefraudati della nostra facolt di giudizio: lorrore di una foto nasce dal fatto che laguardiamo dallinterno della nostra libert.

    La grande famiglia degli uomini. Queste foto della mostra di Parigi, hanno lo scopo dimostrare luniversalit di certe fasi umane: la nascita, la morte, i giorni, il lavoro, ma perBarthesse a questi fatti di natura si toglie il contorno storico-culturale, rimane poco dadire: affinch questi fatti accedano ad un linguaggio veritiero, occorre inserirli in unordine del sapere, cio che si possa trasformarli, sottomettere la loro naturalit allanostra critica di uomini. La nascita di un bimbo ci interessa dal punto di vista delle suetrasformazioni (sofferenza della madre, mortalit, malattie), cos come la morte interessaper il modo in cui viene vissuta, rappresentata e collocata culturalmente da una societ.

    !In questi esempi, ci che emerge che la societ tende a far passare come naturaleci che culturale. Barthes, infatti, afferma che: pi la classe borghese propaga le suerappresentazioni pi queste diventano natura.

    => La storicit di certi fenomeni viene fatta passare come naturale; in altre parole, lasociet borghese cerca di far passare come naturale ci che essenzialmenteculturale.

    ! Questo meccanismo di smascheramento ci che egli chiama semiologicamenteMITO: un sistema di comunicazione, un sistema semiologico secondoche Barthes spiegain termini saussuriani: un segno diventa, ad un secondo livello, il significante che veicolaun altro significato. Il secondo livello quello che rappresenta il mito. Egli definisce questoschema metalinguaggioin quanto seconda lingua nella quale si parla della prima.

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    25/77

    !Se ad esempio sulla copertina di una rivista vedo la foto di un giovane nero vestito inuniforme francese che fa il saluto militare alla bandiera tricolore, questa immagine ha unsenso di primo livello, cio ha un significante (che Barthes chiama SENSO) e un primosignificato (saluto alla bandiera francese). Tuttavia questo primo segno diventa, tuttointero, un significante (che Barthes chiama FORMA) che veicola un altro significato: che laFrancia un grande impero, che tutti i suoi cittadini hanno un grande attaccamento

    patriottico.Questo secondo segno, che Barthes definisce significazione mitico, nel senso chesvuota il primo segno e ne impone una seconda lettura aggiunta. Il SEGNO MITICO non prodotto dal soldato che fa il saluto militare in quel dato momento, ma dalla redazione delgiornale che usa limmagine per la propria copertina.

    Quindi, il mito - pi che nascondere - deve deformare! Il sistema semiologico del mitodeforma i sistemi di primo livello facendo passare per naturale, fenomeni storici e culturali.

    Con lanalisi dei meccanismi latenti della societ di massa prende corpo il progetto diBarthes che pensa alla possibilit che la semiologia sia una disciplina capace di

    distruggere, decostruire quellinsieme di connotazioni culturali, sociali e ideologiche che hala borghesia ha calato sulla lingua. Quindi: lidea quella di decostruire questeconnotazioni ideologiche e di liberare un grado zero della lingua, una forma bianca dellalingua che legata al progetto di una societ libera, senza ideologia, senza classi.

    Elementi di semiologia: denotazioni e connotazioniElementi di semiologia un libretto con il quale Barthesvuole fare il punto della situazionesui rapporti tra la linguistica e la semiologia intesa come nuova scienza delle significazioni.Di questo testo sono centrali due aspetti:

    1. Il ribaltamento di Saussure: che consiste nel considerare la semiologia come unaparte della linguistica e non viceversa, sostenendo quindi la centralit della linguanaturale rispetto agli altri sistemi di significazione. ! Per Barthes la semiologia unaparte della linguisticae non viceversa (come pensava Saussure).

    Non affatto certo che nella vita sociale del nostro tempo esistano, al di fuori dellinguaggio umano, sistemi di segni di una certa ampiezza. Oggetti, immagini,comportamenti possono, in effetti, significare, e significano ampiamente, ma mai inmodo autonomo: ogni sistema semiologico ha a che fare con il linguaggio.

    Cos, secondo lautore, le significazioni dei messaggi visivi, dipendono dallintervento

    dei messaggi linguistici ! Rapporto tra scrittura e immagini secondo Barthes:non del tutto giusto parlare di una civilt dellimmagine: siamo ancora e pi che maiuna civilt della scrittura.

    Limmagine polisemica (pu avere molti e diversi significati). In ogni societ sisviluppano tecniche per contrastare lincertezza dei segni, una di queste tecniche lutilizzo del messaggio linguistico. Il rapporto tra messaggio linguistico e messaggioiconico pu essere di: Ancoraggiooppure di Ricambio.

    Ancoraggio: il linguaggio verbale determina il corretto livello di percezione,

    fissa i significati opportuni che da questa devono trasparire, regola ciolinterpretazione (repressiva, secondo Barthes) dellintero messaggio (Marrone,

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    26/77

    Il sistema di Barthes, 1994).Quindi lancoraggio impedisce ai sensi connotati diproliferare verso regioni troppo individuali o verso valori disforici.

    Ricambio: come accade nei fumetti e soprattutto nel cinema, la parola si facomplementare allimmagine.Esempio per spiegare che cosa sia lancoraggio e il ricambio: analisi

    dellannuncio- stampa della Pasta Panzani.

    => In conclusione, egli afferma che un oggetto significa perch interviene una linguache ne nomina il significante e il significato; in questo modo la lingua naturale diventa ilsistema di significazione supremo allinterno del quale possibile tradurre gli altrisistemi di significazione: per questo motivo la linguistica non una parte dellasemiologia ma la semiologia a essere una parte della linguistica.

    La centralit linguistica teorizzata da Barthes problematica se riconsiderata allinternodei paradigmi di ricerca pi moderni. Tuttavia, Marronericorda come a fondamento diessa vi sia sopratutto un lungo lavoro di ricerca sulla moda, il cibo, l'automobile, lafotografia giornalistica... Cio su tutti quei sistemi semiologici, che lavorando sotto illinguaggio, traggono da esso la loro fonte primaria di esistenza.

    2. Teoria della connotazione. Se la significazione si basa sulla relazione tra un pianodellespressione e uno del contenuto (E R C), questa relazione pu diventare la basedi un secondo sistema che gli sar coestensivo !in tal caso, il primo sistema diventa ilpiano dellespressione di un secondo sistema: (E R C) R C. Si tratta di ci cheHjelmslev aveva chiamato semiotica connotativa: il primo sistema costituisce ladenotazione, il secondo sistema costituisce la connotazione.

    Ma ci pu essere anche un caso opposto di sganciamento ! il primo sistema va acostituire il piano del contenuto del secondo sistema E R (E R C). Si tratta delmetalinguaggio, cio di una semiotica che tratta di unaltra semiotica.

    Al contrario il metalinguaggio un sistema che parla di un altro sistema; un sistema ilcui piano del contenuto un altro sistema. La semiologia, quindi, sarebbe unmetalinguaggio poich si occupa, in quanto sistema secondo, di un linguaggio primario(o linguaggio-oggetto) cio di un linguaggio che intende analizzare.

    Schema di Roland Barthes

    (Elementi di semiologia, 1964)

    Sn St

    Sn St Sn St

    Sn St

    Connotazione Metalinguaggio

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    27/77

    Retorica dellimmagine: Teoria della connotazioneLe diverse forme espressive, verbali e visive, e la loro correlazione costituiscono unsistema di connotazioni, di strategie, una retorica. La retorica la faccia significantedellideologia.

    !Per Barthesle immagini funzionano come i miti: in quanto naturalizzano delle ideologieattraverso stereotipi, tecniche, abitudini percettive. Limmagine non copia la realt maproduce effetti di realt.

    !In Retorica dellimmagineanalizza una foto di una pubblicit Panzani: vi si vedono i pacchi di pasta, unascatola, un sacchetto di pomodori, delle cipolle, dei peperoni, il tutto allinterno di una borsa a retesemiaperta i cui colori sono il giallo e il verde su fondo rosso.Scritta: pates, souces, parmesan, a litalienne de luxe.

    Il testo verbale svolgerebbe una funzione di ancoraggio: servirebbe a vincolare - con la sua capacitrepressiva - la libert dei significati dellimmagine. Il testo verbale interpreta le immagini a aiuta a capirle.Potremmo dire che porta a concentrarsi sugli oggetti (ancoraggio) e che seleziona il livello di percezione,

    facendo riconoscere una immagine pubblicitaria, e non un reportage giornalistico. Quindi, il linguaggioverbale, introduce alla lettura degli altri messaggi.

    Per limmagine possibile dire che: La borsa semiaperta che lascia scivolare i prodotti sconfezionati connota freschezza dei prodotti. La tinta tricolore del manifesto veicola un significato di italianit (insieme al nome Panzani delle etichette

    connota unassonanza italiana). Lassemblamento di prodotti confezionati e non confezionati veicola il significato di servizio culinario totale:

    lidea che Panzani fornisca tutto il necessario per un piatto elaborato. La composizione rinvia a un significato estetico, cio quello di natura morta.

    ! Tali sensi aggiunti costituiscono dei significati simbolici e dal punto di vista iconicoavviene che il messaggio letterale fa da supporto al messaggio simbolico; ! siamo difronte ad un sistema connotativo, cio un sistema che si serve di altri segni per costruire ilproprio significante ! quindi si pu dire che: limmagine letterale denotata, mentrelimmagine simbolica connotata.

    ! Barthes definisce i significati connotati (freschezza, italianit, natura-morta,preparazione-culinaria) come semi connotativi e specifica che dal punto di vistasemantico hanno uno statuto metalinguistico particolare: litalianit non coincide conlItalia, ma lessenza condensata di tutto ci che pu essere italiano(dagli spaghetti alla

    pittura). Data limmagine totale, essi costituiscono tratti discontinui (o erratici) nel sensoche non riempiono tutto il sistema denotativo.

    !La lettura dei segni della pubblicit (ma anche in generale la lettura di qualsiasi tipo ditesto verbo-visivo) possibile grazie allancoraggio del visivo al verbale. Ma anche ad unsapere antropologico, per cui siamo in grado di riconoscere nellimmagine, ad esempiodi un pomodoro, il pomodoro reale.

    => Il piano della connotazione viene naturalizzato dalla sua base denotativa(nellesempio di Panzani come se lidea fosse: non si tratta che di una normale bustadella spesa...)

    ! Scrive Barthes: limmagine denotata naturalizza il messaggio simbolico, rendeinnocente lartificio semantico molto denso(soprattutto in pubblicit), della connotazione.

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    28/77

    (esempio: bench il manifesto Panzani sia pieno di simboli, nella fotografia resta unaspecie di esserci naturale degli oggetti, (...): la natura sembra produrre spontaneamente lascena rappresentata).

    !Questa artificialit naturalizzata proprio quella al centro del libro: Miti doggi(1957)!Struttura del MITO

    La fase semiologica: connotazioni e ideologieLa fase semiologia va dallelaborazione di Miti doggi (1957) al saggio sullanalisistrumentale dei racconti (1966), dopo di che si concentra su tematiche soprattuttoletterarie.

    ! Le connotazioni per Barthes sono sensi aggiuntivi. Questi significati, che Barthesdefinisce frammenti di ideologia, hanno a che fare con la cultura, il sapere, la storia, e inavvenire non potr non imporsi una linguistica della connotazione, dal momento che lasociet sviluppa continuamente, a partire dal sistema primario che il linguaggio umano lefornisce, dei sistemi secondi di senso e questa elaborazione. talora palese, taloradissimulata, razionalizzata, molto vicina a una autentica antropologia storica.

    MITI DOGGI (1957): Il punto di partenza di Miti doggi era il pi delle volte un senso diinsofferenza davanti alla naturalit di cui incessantemente la stampa, larte, il sensocomune, rivestono una realt che per essere quella che viviamo non menoperfettamente storica: in una parola soffrivo di vedere confuse ad ogni occasione, nelracconto della nostra attualit, Natura e Storia, e volevo ritrovare nellesposizionedecorativa dellovvio labuso ideologico che, a mio avviso, vi si nasconde.

    !Nel caso dei miti lintento di Barthes quello di demistificare (smascherare) quellepratiche borghesi attraverso le quali si fa passare come naturale ci che costruitoculturalmente e storicamente: queste pratiche sono ideologichee devono essere svelatedal semiologo.

    Nel caso delle immagini fotografiche, invece, le ideologie sono naturalizzate attraverso

    tecniche particolari o strategie percettive: un lettore non si accorge subito che determinaticolori connotano litalianit o che certi prodotti sono organizzati plasticamente perconnotare freschezza.

    La teoria della connotazione: la struttura

    del mito (Miti doggi, 1957)

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    29/77

    ! Per spiegare queste procedure di smascheramento Barthes ricorre al concettosemiologico di connotazione, ampliandone a dismisura gli orizzonti applicativi rispetto aHjelmslevsenza preoccuparsi troppo della coerenza filologica.

    Infatti, a tal proposito, Umberto Eco sottolinea che: gli esempi di connotazione che dHjelmslev sono deboli; ad esempio il fatto che una pronuncia possa connotare lorigine

    regionale. Quindi, non ritroviamo nulla del concetto forte elaborato poi da Barthes, doveattraverso la lettura delle connotazioni, si delinea la possibilit di leggere le traccedellideologia, e il modo in cui una societ fa circolare in modo altamente persuasivo isegni pi apparentemente innocui.

    --------------------------------------------------------------

    =>Riassumendo:!Quindi, importante ricordare ancora che: In questo modo Barthessi trova a costruireuna semiologia del mondo borghese e tenta di svelare il modo in cui la societ borghesetende a far passare come naturale ci che storico e culturale. Quelle che analizza

    Barthessono le mitologie della societ piccolo- borghese, di cui occorre smascherare ilcarattere fortemente ideologizzato.

    !Lideologia. Progetto di Barthes: pensare che la semiologia sia una disciplina capace con la sua organizzazione concettuale di distruggere, dissipare, decostruire (se voleteusare un termine di oggi) quellinsieme di connotazioni culturali, sociali e ideologiche chela borghesia ha calato sulla lingua. Lidea quella di decostruire queste connotazioniideologiche che hanno un carattere sistematico e di liberare un grado zero dellalingua, una forma bianca della lingua, una forma che evidentemente legata, in quelperiodo, al progetto di una societ libera, senza ideologia, senza classi.

    ----------------------------------------------------------

    Leredit di BarthesLinteressamento per qualsiasi evento delluniverso capace di significazione: ricorda Eco:irritava tanto i filosofi del linguaggio di formazione anglosassone, che lo accusavano peresempio di applicare allarte culinaria le categorie della linguistica e di leggere comelinguaggio ci che non era stato prodotto linguisticamente. [...] Il semiologo, ci ripeteva, colui che quando va in giro per la strada, l dove gli altri vedono fatti ed eventi, scorge,fiuta significazione. Lessersi appuntato sullidea che c sempre, intorno a noi, dellasignificazione [...], questa stata leredit di Barthes.

    Barthes e lo strutturalismoLattivit strutturalista costituita da operazioni essenziali: scomporre, classificare,ricomporre. Ma soprattutto lattivit consiste nellindividuare delle regole di combinazione(le forme).Il simulacro, cos ricostruito, non restituisce il mondo quale lha preso: sta appunto inquesto limportanza dello strutturalismo. In primo luogo, esso manifesta una nuovacategoria delloggetto, che non il reale n il razionale, ma il funzionale. In secondo luogoe soprattutto mette in piena luce il processo propriamente umano attraverso il quale gli

    uomini danno senso alle cose.------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    30/77

    4 - Algirdas Julien Greimas (1917 - 1992)

    Il percorso generativoNasce nel 1917 in Lituania, che lasci nel 1944 per laurearsi a Parigi nel 1948 con una

    tesi sul vocabolario della moda del 1830. Il suo primo campo dinteresse la lessicologia,presto abbandonata in favore della semantica, che lo porter alla redazione di un librofondamentale: semantica strutturale. Il progetto di descrivere la semantica delle linguenaturali, rivela limiti insormontabili ed per questo che passa gradualmente alla messa apunto di una teoria semiotica, che a partire dal 1970 lo porter allelaborazione dellasemiotica generativa.

    Semantica strutturale! Negli anni 60 Greimas si concentra nellelaborazione di una semantica strutturale:lidea di fondo che si a possibile descrivere il piano del significato attraversolidentificazione di unit del contenuto (semi), cos come la fonologia identifica unit

    dellespressione (femi)

    Lobiettivo di arrivare alla descrizione completa della semantica delle lingue naturali, eriprendendo lidea del parallelismo tra organizzazione del piano dellespressione e delpiano del contenuto da Hjelmsleve dalla Glossematica.

    !La relazione che sul piano del dellE si istituisce fra tratti distintivi e fonemi, corrisponde- sul piano del C - a una relazione analoga: i tratti distintivi - semi- andranno a costituire isememi.

    !

    Greimas:se il primo processo analitico di distinguere piano dellE e piano del C di unoggetto semiotico, la seconda mossa quella di ipotizzare un isomorfismo tra i piani.Questo isomorfismo caratterizzerebbe il livello profondo e il livello di superficie. Come lafonologia, la semantica propone - come nozioni corrispondenti ai concetti di fema efonema della fonologia - i concetti di semie sememi.

    Piano dellESPRESSIONE!fema(tratto distintivo), unit minima costitutiva del fonemaPianodel CONTENUTO!semi e sememi

    !Rappresentazione dellisomorfismo ipotizzato da Greimas:

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    31/77

    !SEMI: tratti distintivi del contenuto, elementi minimi di significazione, che non hanno

    altra esistenza se non relazionale e strutturale; il loro valore si determina sempre in unarelazione binaria e questa relazione deve essere considerata una categoria semantica.Ciascun sema risulta suscettibile di assumere specificazioni diverse allinterno di ognideterminata realizzazione segnica e assume valore allinterno di una specifica categoriasemantica. (ad esempio i semi maschile e femminile non vanno intesi in sensosostanziale, ma in senso differenziale, poli di una categoria semantica che possiamodefinire sessualit).Quindi: la natura dei semi teorica e metalinguistica; i semi ci servono per rendereintelligibili i valori di senso.!I semi vengono definiti per il loro carattere minimale che dunque relativo e si fonda sulcriterio della pertinenza della descrizione.

    !LESSEMA: il luogo dincontro di diversi semi, ad esempio, il lessema altoracchiude isemi: spazialit, dimensionalit, verticalit; il lessema lungo contiene i semi spazialit,dimensionalit, orizzontalit.

    ! Se si analizzano i lessemi, nelle loro occorrenze concrete, ci si accorge che sonocostituiti da semi differenti: semi nuclearie semi contestuali (detti anche classemi).

    !Semi nucleari: individuano gli elementi invarianti di ununit di significazione.!Semi contestuali (o classemi): dipendono dal contesto; devono rendere conto dellespecificazioni di senso cui va incontro lapparizione manifesta di un lessema. La lorovariazione specifica il senso delle invarianti nucleari, e produce nella manifestazionediversi e determinati effetti di senso.

  • 7/22/2019 Due Vie Della Semiotica - Traini

    32/77

    Esempio di Greimas: lessema testa in frasi diverse: la testa di un palo = /estremit/ + /superiorit/ + /verticalit/ Testa del corteo = /estremit/ + /anteriorit/, /orizzontalit/ + /discontinuit/ Stazione di testa = /estremit/ + /anteriorit/ + /orizzontalit/ + /continuit/

    Cosa accomuna tutti questi usi del lessema testa?

    ! Per Greimas ci sono due tratti comuni: /estremit/ e /superativit/ (superiorit oanteriorit) e questi tratti comuni vanno a costituire il nucleo semico del lessema testa.Ma se il nucleo semico descrive l'insieme invariante dei semi, le variazioni di sensopossono provenire solo dal contesto: in altri termini, il contesto deve comportare le variabilisemiche, le quali sole possono rendere conto dei mutamenti di effetti di sensosuscettibilidi venir registrati. Per cui al nucleo semico si aggiungono i semi contestuali, o classemi,che produrranno particolari effetti di senso. Quindi: i semi contestuali determinano leaccezioni particolaridi un termine.

    !SEMEMA: invece, la somma di un nucleo semico (invariante) e di semi contestuali(effetti di senso); in altre parole, il semema un effetto di senso e viene rappresentato daGreimasnel modo seguente:

    Sm= Ns + Cs

    => Abbiamo un nucleo semico la cui combinazione con i semi contestuali provoca deglieffetti di senso (sememi).Per contro, il lessema un modello virtuale che sussume lintero funzionamento di unafigura di significazione: tale modello virtuale - attenzione! - anteriore a qualsiasiformulazione del discorso, il quale, dal proprio conto, pu produrre solo sememi particolari.!

    Quindi: il lessema appare come un insieme di possibili percorsi discorsivi che -partendo da un nucleo comune - sfociano, ogni volta, grazie allincontro di semi contestualidifferenti, in altrettante realizzazioni sotto forma di sememi.

    Il progetto semioticoNella seconda fase della riflessione semiotica greimasiana si delinea un progetto teorico,che prende il nome di Percorso Generativoe che costituito da 4 presupposti:

    1) la centralit del livello immanente2) il passaggio dai segni ai testi3) il mondo naturale come linguaggio

    4) la vocazione scientifica della semiotica

    1) la centralit del livello immanente.Allepoca della semantica strutturale, lidea diGreimas quella di lavorare sul piano del contenuto cos come si era fatto per ilpiano dellespressione, anche se ci rappresentava dei limiti: anche se alcuni semisi presentano come fondamentali, risultava impossibile trovare inventari limitati disemi per descrivere la semantica del linguaggio naturale.

    Se non possibile costruire una tassonomia di tratti minimi sul piano delcontenuto, Greimas intraprende unaltra strada, tentando di individuare unastruttura che accomuni tutti gli universi semantici: questa struttura non sitroverebbe nel livello manifesto dei segni, ma in un livello pi profondo.!Lidea che ad un livello soggiacente si possano reperire