ducato n.7 - 4 maggio 2015

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Periodico dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino Elezioni Regione: in cinque a contendersi la presidenza Alle elezioni regionali sarà probabilmente una sfida a cinque, con Luca Ceriscioli del Pd, l'attuale presidente Gian Mario Spacca con Marche 2020, Gianni Maggi del Movimento 5 stelle, Edoardo Mentrasti di Sinistra unita. Ancora incertezza a destra: Francesco Acquaroli di Fratelli d’Italia - An potrebbe essere sostenuto anche dalla Lega, che altrimenti si presenterà da sola con Luca Ridolfo Paolini. L’ultimo episodio della partita elettorale è rappresentato dalle dimissioni degli assessori regionali del Pd, a poco più di un mese dal voto. Tribunale Tornelli e vigilanza Mancano i fondi Ancora problemi per il tribunale di Urbino. Respinte le richieste di una maggiore sicurezza.Tre mesi fa era stato chiesto al Comune di inserire tornelli e al Ministero della Giustizia di aggiungere un servizio di vigilantes. Niente da fare per entrambe le proposte. Calcetto Torneo a Perugia Vittoria per Urbino L’Ifg di Urbino ha vinto il primo Memorial Nunzio Bassi, triangolare di calcio a cinque tra le scuole di giornalismo tenutosi a Perugia. Battute la Walter Tobagi di Milano (4 a 1) e la squadra di casa, (6 a 4 ai rigori). Notiziario INVENTANO IL GIORNALISMO... DI OMISSIONE segue a pagina 8 il solito, vecchio copione. Quando un big della politica entra nelle inchieste della magistratura si scatena la solita canea. Questa volta nel trita- carne mediatico sono finiti pezzi da novanta: prima il ministro Lupi, costretto alle dimissioni: poi il “pensionato” Massimo D’Alema, ora vigna- iuolo di successo. Cosa hanno commesso di grave? Non sono indagati e le intercettazioni fi- nite sui giornali non contengono fatti penal- mente rilevanti. D’Alema va in Tv e minaccia querele: “Vergogna. Di cosa devo rispondere? Della mia vita personale?”. E sottolinea la diffe- renza fra sé, ex parlamentare, e un ministro che assegna appalti. Antonello Soro, laureato in me- dicina e primario di dermatologia, oggi Garante della privacy, chiede al Governo di intervenire per evitare “la pesca a strascico nelle vite degli altri” e sentenzia: “Non tutto ciò che è di interesse pub- blico è necessariamente anche di pubblico inte- resse”. Geniale! Che paese strano: un appalto su tre è truccato, raccomandazioni, favori e tangenti sono prassi consolidate e invece di combattere il malaffare si pensa a legare le mani ai magistrati e a mettere il bavaglio ai giornalisti. Il Presidente Renzi ha trovato la soluzione: vietare di pubbli- care le intercettazioni dei non indagati. Il decisio- nista rottamatore vuole attuare ciò che la vecchia politica aveva lasciato a metà. I politici (di sini- stra, di destra e di centro) vogliono imporre un’adeguata selezione delle notizie da diffondere. Perché turbare la gente che ha già tanti problemi? Certe cose meglio non farle sapere. Altro che gior- nalismo d’inchiesta! Vogliono imporci… il giorna- lismo di omissione. È Archeologia Così tornerà a vivere il teatro romano Architettura Da Parigi per disegnare il Rinascimento Festival di Urbino L’economia si rilancia promuovendo la cultura ilducato.it Sul sito servizi, notizie e approfondimenti Quindicinale - Anno 25 - Numero 7 Quando c’era la ferrovia Viaggio sul treno dei ricordi il Ducato Fino a 28 anni fa la littorina collegava Fano a Urbino. L’ipotesi di riattivare la linea è l’occasione per raccogliere le testimonianze dei passeggeri di allora. La guerra, il boom economico, gli anni Ottanta: le tappe di un viaggio nella Storia raccontate da chi quel treno lo prendeva ogni giorno 4 maggio 2015 a pagina 4 e 5

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Ducato n.7 - 4 maggio 2015

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  • Periodico dellIstitutoper la formazione al giornalismo di Urbino

    Elezioni

    Regione: in cinquea contendersila presidenza

    Alle elezioni regionali sarprobabilmente una sfida acinque, con Luca Ceriscioli delPd, l'attuale presidente GianMario Spacca con Marche2020, Gianni Maggi delMovimento 5 stelle, EdoardoMentrasti di Sinistra unita.Ancora incertezza a destra:Francesco Acquaroli di FratellidItalia - An potrebbe esseresostenuto anche dalla Lega,che altrimenti si presenter dasola con Luca Ridolfo Paolini.Lultimo episodio della partitaelettorale rappresentatodalle dimissioni degli assessoriregionali del Pd, a poco pi diun mese dal voto.

    Tribunale

    Tornelli e vigilanzaMancano i fondiAncora problemi per iltribunale di Urbino. Respintele richieste di una maggioresicurezza.Tre mesi fa era statochiesto al Comune di inseriretornelli e al Ministero dellaGiustizia di aggiungere unservizio di vigilantes. Niente dafare per entrambe le proposte.

    Calcetto

    Torneo a PerugiaVittoria per Urbino LIfg di Urbino ha vinto il primoMemorial Nunzio Bassi,triangolare di calcio a cinquetra le scuole di giornalismotenutosi a Perugia. Battute laWalter Tobagi di Milano (4 a 1)e la squadra di casa, (6 a 4 airigori).

    Notiziario

    INVENTANO IL GIORNALISMO... DI OMISSIONE

    segue a pagina 8

    il solito, vecchio copione. Quando un big dellapolitica entra nelle inchieste della magistratura siscatena la solita canea. Questa volta nel trita-carne mediatico sono finiti pezzi da novanta:prima il ministro Lupi, costretto alle dimissioni:poi il pensionato Massimo DAlema, ora vigna-iuolo di successo. Cosa hanno commesso digrave? Non sono indagati e le intercettazioni fi-nite sui giornali non contengono fatti penal-mente rilevanti. DAlema va in Tv e minacciaquerele: Vergogna. Di cosa devo rispondere?Della mia vita personale?. E sottolinea la diffe-renza fra s, ex parlamentare, e un ministro cheassegna appalti. Antonello Soro, laureato in me-dicina e primario di dermatologia, oggi Garantedella privacy, chiede al Governo di intervenire perevitare la pesca a strascico nelle vite degli altri e

    sentenzia: Non tutto ci che di interesse pub-blico necessariamente anche di pubblico inte-resse. Geniale! Che paese strano: un appalto sutre truccato, raccomandazioni, favori e tangentisono prassi consolidate e invece di combattere ilmalaffare si pensa a legare le mani ai magistrati ea mettere il bavaglio ai giornalisti. Il PresidenteRenzi ha trovato la soluzione: vietare di pubbli-care le intercettazioni dei non indagati. Il decisio-nista rottamatore vuole attuare ci che la vecchiapolitica aveva lasciato a met. I politici (di sini-stra, di destra e di centro) vogliono imporreunadeguata selezione delle notizie da diffondere.Perch turbare la gente che ha gi tanti problemi?Certe cose meglio non farle sapere. Altro che gior-nalismo dinchiesta! Vogliono imporci il giorna-lismo di omissione.

    ArcheologiaCos torner a vivereil teatro romano

    ArchitetturaDa Parigi per disegnareil Rinascimento

    Festival di UrbinoLeconomia si rilanciapromuovendo la cultura

    ilducato.itSul sito servizi, notizie e approfondimenti

    Quindicinale - Anno 25 - Numero 7

    Quando cera la ferrovia Viaggiosultrenodei ricordi

    ilDucato

    Fino a 28 anni fa la littorina collegava Fano a Urbino. Lipotesi di riattivare la linea loccasione per raccogliere le testimonianze dei passeggeri di allora. La guerra, il boom economico, gli anni Ottanta: le tappe di un viaggio nella Storia raccontate da chi quel treno lo prendeva ogni giorno

    4 maggio 2015

    a pagina 4 e 5

  • Non c solo lintervento per riportare alla luce il Teatro romano nelbilancio di previsione urbinate per il triennio 2015-2017. Solo nellanno in corso sono stati stanziati 300 mila euro di lavori dimanutenzione delle strade extraurbane. In pi stata prevista unanuova pavimentazione di Piazza della Repubblica e di Via Veneto:investiti ben 200 mila euro in questopera di restyling che perricever risorse anche per i due anni successivi.Pianificato anche un nuovo parcheggio in Via Giro dei Debitori,andando a tagliare e rendere piana una parte della scarpata.Lintero lavoro dovrebbe costare 100 mila euro. Nuovi posti autoanche di fronte allospedale dove, restringendo lo spartitraffico, sicreeranno nuovi spazi per la sosta. I due interventi cercheranno dilimitare la cattiva abitudine di lasciare la propria auto in zone nonadibite a parcheggio per recarsi nei negozi vicini. Inoltre in viaGuido da Montefeltro si sta invece progettando una modifica dellaviabilit. In previsione anche una pista ciclabile che colleghi la rotonda difronte al Consorzio al parco delle Cesane. Nel progetto da 250

    cebook del Ducato, abbiamochiesto ai nostri lettori cosasi nascondesse sotto la tet-toia e le risposte non si sonofatte attendere. Un cariolodi topi, missili nuclearipronti a partire o addirit-tura le porte dellinfernosono i commenti pi origi-nali che abbiamo ricevuto.C poi chi, ha risposto cor-rettamente facendo traspa-rire una certa amarezza: Unsito archeologico da valoriz-zare e chi invece si lasciaandare alla nostalgia: Ci vi-

    vono i sette nani, o almenocos credevo da piccola. Maqual la storia dei ritova-menti?I primi scavi risalgono al

    1943 quando, durante alcunilavori casuali, furono sco-perti, a cinque metri di pro-fondit, i resti di un anticoteatro romano databile in-torno al primo secolo dopoCristo. Tra i reperti presentinellarea cerano parti di unacolonna e i frammenti deimarmi che coprivano lazona dellorchestra. A causa

    Concerti, rappresen-tazioni teatrali e uninnovativo percorsomultimediale. Sar

    questo il futuro del teatro ro-mano di Urbino, scopertopi di mezzo secolo fa a po-chi passi da via Saffi. I restidella struttura oggi sono ab-bandonati al degrado, co-perti dalle erbacce e da unatettoia di metallo arruggi-nito. Un peccato mortale peruna citt che fa della bel-lezza e dellarte una delle

    sue armi migliori per attrarreturisti da tutto il mondo eche si fregia di essere patri-monio dellUnesco. Dopoanni di discussioni, per,questa zona potrebbe tro-vare nuova vita.Il Comune ha infatti inse-

    rito nel bilancio previsionaledel prossimo biennio oltrecentomila euro per riabili-tare larea: ottantaseimilaeuro provengono da fondieuropei (finanziamento Gal,Gruppo di azione locale)mentre i restanti 21mila sa-ranno concessi direttamentedal Comune. Vogliamocreare un percorso multime-diale spiega lassessoreallurbanistica RobertoCioppi - che unisca il teatroad altri siti archeologici pre-senti nel Montefeltro, in par-ticolare a Fossombrone eSantAngelo in Vado. Inoltre

    vorremmo spostare alcunireperti a Palazzo ducale oesporli nellarea stessa degliscavi con delle spiegazionifotografiche e dei codici Qr(i codici bidimensionali chevengono letti con gli smar-tphone, ndr).La valorizzazione che il

    Comune ha messo in can-tiere potrebbe servire anchea far conoscere il teatro nonsolo ai turisti ma agli urbi-nati stessi, che oggi sem-brano aver dimenticato unodei loro tesori, nascostosotto quelle lamiere rosse,ora coperte di graffiti, ormaida 40 anni. Marta e France-sco, due studenti di chimica,abitano a pochi passi dallazona del ritrovamento mascoprono solo oggi la suaesistenza: Ci siamo semprechiesti cosa proteggesse, manon ci saremmo mai aspet-tati di trovare dei reperti ro-mani qui a Urbino. Chie-dendo ai ragazzi checamminano per il centrodove sia il teatro si ricevonoindicazioni confuse e spessosbagliate.Qualcuno che ha la me-

    moria un po pi lunga ri-corda quando, tra la fine de-gli anni 60 e linizio deglianni 70, in quella zona sigiocava a pallone. Se ti av-vicini al muro del palazzo difronte spiega Valerio DeAngeli, dipendente dellUni-versit - puoi ancora vederei segni delle porte che face-vamo con il gesso. AncheLuca, dipendente del barQuattrocento, sapeva delteatro e sarebbe felice di unariqualificazione dellarea:Mi piacerebbe se, ultimati ilavori, mettessero una lastratrasparente sopra gli scavipermettendo a tutti di cam-minare sulle rovine.Le opinioni degli urbinati

    non si fermano solo a chiabita o lavora nei dintornidel teatro. Sulla pagina Fa-

    Duemilaannidoposi riapre il siparioLa nuova vita del teatro sepoltoSono arrivati i fondi dallEuropa per gli scavie la riqualificazione del teatro romanonascosto per 40 annisotto una tettoia a un passo dal DuomoIl gioiello che gli urbinati non hanno mai visto sar inserito in un percorso multimediale

    ADRIANO DI BLASI

    ilDucato2

    1975Lanno in cui, per mancanza di fondi, larea degli scavi stata coperta con una tettoia

    1943Lanno in cui stato scoperto Subito dopo stato di nuovosepolto a causa della guerra

    Tesori nascosti

    Il teatro romano. Foto aeree da Google maps, ricostruzione di Mario Luni

    BILANCIO: 1,5 MILIONI NEL 2015

  • della seconda guerra mon-diale per spiega ChiaraDelpino della soprinten-denza ai beni archeologici -gli scavi furono interrotti, eper oltre trentanni lerba ricresciuta nella zona co-prendo i ritrovamenti.Nel 1975 poi larcheologo

    Mario Luni, professore al-lUniversit Carlo Bo scom-parso lo scorso anno, ha ri-preso gli scavi scoprendouno dei due parodoi (gli in-gressi), parte del proscenio,i primi tre gradini della ca-

    vea e alcuni marmi coloratiche evidenziano la ricchezzadella struttura. In base allesue scoperte, si ipotizzatoil teatro si estendesse per 75metri. Anche in questo casoper i lavori furono interrottiper la mancanza di fondi elarea degli scavi fu copertadalla tettoia che si pu ve-dere oggi. Una triste fine peruna delle poche testimo-nianze recuperabili di archi-tettura romana in citt, a cuifinalmente, nei prossimimesi, verr resa giustizia.

    ALESSANDRO CRESCENTINI

    ilDucato3

    La mappa segretadella citt romana

    Santa Chiara. La cinta mu-raria non molto evidenteattualmente, comunque dallefondamenta della chiesa diSan Paolo le antiche muraprocedono a monte della viaSan Girolamo, e sotto il mo-nastero di Santa Chiara, lungoil giardino del vecchio tribu-nale fino a raggiungere Pa-lazzo Passionei, continuandoa monte di via Budassi perterminare a porta Maia. Al-cuni frammenti di mura sonostati rinvenuti allinterno delPalazzo dellArcivescovado e

    dentro il cortile interno delPalazzo Battiferri. In via SantaChiara, sono in corso i lavoriper riportare alla luce unastruttura risalente allet re-pubblicana. E non finiscequa. Sotto la citt romana,se ne nasconde unaltra: larete idrica. Fuori le mura ro-mane la chiesa di San Sergio,a met di via Raffaello, stataeretta sopra unantica cister-na di epoca romana, ma ilreticolato di canali e canaletti molto pi esteso, ultimatonel Rinascimento.

    Urvinum Matauren-se era molto piche un teatro ro-mano. Gli scavi che

    hanno permesso di riportarealla luce i resti del teatro, pre-sumibilmente risalente alletaugustea, hanno spinto ar-cheologi e ricercatori a rico-struire lintera citt romana.Ci che emerge un interacitt nascosta sotto quella ri-nascimentale. La sua ampiez-za sfruttava la parte pianeg-giante pi alta della citt.Con un po di fantasia, ci sipu passeggiare idealmenteanche oggigiorno. La citt eracostruita secondo uno sche-ma classico. Quanti sospet-tavano che camminando dapiazza della Repubblica finoa via Saffi si segue quasi fe-delmente il cardus maximus?E che il decumanus maximussi intersecava perpendicolar-mente allaltezza di via Vete-rani? Nel punto in cui il cardo,la via che tagliava la citt daNord a Sud, si incontrava conil decumano, la strada che latagliava da Est a Ovest, cerail foro, la piazza centrale epi importante della citt. Ilforo romano era situato neipressi dellattuale piazzaDuca Federico, la parte piimportante dellet rinasci-mentale. Urvinum si estendeva dun-

    que dalla parte bassa di viaVeneto fino al punto pi altodi via Saffi, passando per via

    mila euro sono comprese anche tre aree di sosta attrezzate conapparecchi per ricaricare le biciclette elettriche, giochi per i pipiccoli e un chiosco.Un intervento previsto anche sul capannone adiacente allex-Megas in localit Sasso, danneggiato durante la nevicata del 2012.Lavori anche nelle frazioni di Cavallino, Trasanni e nel centro

    storico di Schieti. Grazie ad una parte di finanziamenti provenientidal Gal verr ristrutturato un edificio di propriet comunale perfarne un museo della cultura contadina. Dal prossimo anno invecesono stanziati fondi per creare marciapiedi nelle frazioni diMazzaferro Gadana e Pallino.Infine verr riqualificata larea verde dietro il Tribunale. Per il parcodelle Vigne si dovr ancora attendere. Infatti il destino di quello chedeve diventare un giardino rinascimentale legato al futuro diBorgo Mercatale. La zona dovrebbe essere completamentepedonalizzata. Ma questo un progetto ancora in fase diideazione. Per ora si sta lavorando solo su La Data per renderla unpresidio dellExpo.

    Ringraziamo per la segnalazione Pasquale Matilde Marannino

    Le mura romane presenti nel cortile interno del Palazzo Battiferri

    Sotto la tettoia che nascondeda quarantanniil teatro romano I ponteggi che reggonole lamiereoccultanoil degrado causato dallabbandono dei lavori nel 1975

  • ilDucato4 La ferrovia dimenticata

    Per muoversi non cerano alternative: o siprendeva la littorina o si andava a piedi.Anna Maria Ferretti nata a Fossombroneottanta anni fa e ricorda bene quanto sia

    stata importante la ferrovia per la sua generazione.Per la fiera del 2 maggio ci salivano anche lebestie su quel trenino continua venivano ven-dute nella piazza di Fossombrone in vista dellamietitura. A quei tempi la paga per i bracciantiera dargli la colazione, il pranzo e qualche bigliettoda cento lire la sera.Il trenino ha collegato i paesi dellentroterra a

    quelli della costa fino al 1987, anno in cui, senzache se ne parlasse prima, il servizio venne sospeso.Dopo aver passato ventiquattro anni in attesa diriprendere il servizio, la linea stata ufficialmentedismessa nel 2011, ma lo scorso 10 febbraio il

    consiglio regionale delle Marche ha approvato larichiesta di revoca del decreto di dismissione e sitorna a parlare di unipotesi di ripristino dellalinea ferroviaria.Quarantadue chilometri, da Urbino a Fano, pas-

    sando per Lucrezia, Fossombrone, Calmazzo eFermignano. Un tragitto che ha segnato la storiadella zona e la vita di decine di migliaia di personeche su quei vagoni hanno viaggiato per andare alavorare, a fare la spesa, a riposarsi al mare. Perquesto siamo andati a cercare gli uomini e ledonne che su quel trenino hanno passato tanteore della loro vita. Per farci raccontare da lorocosa davvero stata la Urbino-Fano.

    il momento pi drammatico anche nella storiadella nostra linea ferroviaria. Era la fine di lugliodel 1944 racconta Massimo Biagiotti, urbinate,fabbro di professione e i tedeschi, per contrastarelavanzata degli alleati, distrussero tratti stradali,ponti e anche il deposito con i vagoni dei treni aFermignano. Dopo la guerra arrivarono gli artificierie disinnescarono lultima bomba rimasta inesplosa.Finita la guerra la stazione venne ricostruita, maalcune delle linee chiuse o distrutte dai tedeschinon vennero pi aperte. Con la fine della guerra,Massimo diventato un assiduo frequentatoredella littorina: ogni mattina, per sei anni, andavaa Pesaro a lavorare come saldatore. Prendevo lalittorina delle 5.30 e tornavo a Fermignano conquella delle 18.30, se la perdevo dovevo aspettarela corsa delle 22.30.

    Negli anni 50 la littorina vive un periodo doro:le auto erano ancora un lusso riservato a pochi emolti usavano il trenino per andare al lavoro. IrmaCadieracci di Canavaccio e in quegli anni usavatantissimo il trenino. Arrivavo alla stazione di Ca-navaccio a piedi e con centoventi lire compravo ilbiglietto per arrivare a Urbino. I viaggi eranolunghi, anche se le percorrenze erano brevi: cerauna stazione ogni quattro chilometri e il treno sifermava ad aspettare le coincidenze o per cambiareil senso di marcia. Quando avevo mio figlio piccolo

    partivo insieme alle mie vicine di casa e andavamodal dottore a Fossombrone: io tenevo il mio bam-bino in braccio, come tutte, solo la Lena, la miavicina, aveva il passeggino. Con la littorina le donnepotevano lasciare le campagne e andare al mercato:il luned a Fossombrone, il venerd a Fermignano eil sabato a Urbino. Con lestate i vagoni si riempivanodi mamme, in una mano tenevano le borse con lecose da mangiare, nellaltra i bambini entusiastiallidea di passare un giorno al mare.

    Paolo Piergiovanni stato un frequentatore dellalittorina per tre anni, dal 1981 fino al 1983. E unavolta lha persino guidata. Dopo essersi laureatoin architettura andava ogni mattina a Bologna afare la pratica professionale. Un giorno, duranteil lungo viaggio, ero pi annoiato del solito e os-servavo il macchinista lavorare. Arrivati alla stazionedi Fossombrone anche lui mi guard e mi domandse volessi guidare. Ero un po spaventato allidea,ma non aspettai che me lo chiedesse una secondavolta, quando mi sarebbe ricapitata quellocca-sione? Al posto del volante cera una leva cheserviva ad aumentare o ridurre la velocit. Laferrovia attraversava i centri abitati e capitavache ci fossero degli animali sulle rotaie. A uncasello ferroviario tra Fossombrone e Fermignano continua Paolo - sulla strada ferrata vidi deipolli. Il macchinista tranquillizz il giovane pilotaabusivo: Vai avanti, abbiamo un orario da ri-spettare, poi si volt indietro per qualche secondoe torn a dire Ne abbiamo fatte fuori tre.

    LUCIA GABANINICCOL GAETANI

    Comerabellalamialittorina

    Gli anni della guerra

    Il boom economico

    Il pilota abusivo

    Dopo 28 anni si parla di una possibile riapertura della littorina Fano-Urbino Abbiamo cercato i passeggeri che ci hanno raccontato le loro storie

  • tra mamme, operai e galline

    ilDucato5

    LE DUE INCOMPIUTEDue grandi opere, due grandi utopie. I progetti per col-legare nuovamente Fano a Urbino (ferrovia) e a Grosse-to (superstrada E78) sono fermi da decenni. In questomodo la vallata del Metauro isolata dalle maggiori viedi comunicazione. Oggi si ritorna a parlare di entrambe.Fano Urbino. Binari sotterrati, rotaie inghiottitedalla vegetazione o dai centri abitati. questa la situa-zione attuale della Fano-Urbino, tratta ferroviaria che hacollegato entroterra e costa fino al 1987. Dal 2011 la li-nea stata ufficialmente dismessa ma lassociazioneFerrovia valle Metauro non ha mai smesso di combatte-re per la sua riapertura ottenendo i primi risultati. A feb-braio stata approvata dal consiglio regionale la mozio-ne presentata dai Verdi per la revoca della dismissionedella tratta, mentre sabato 11 aprile stato consegnatoal sindaco Gambini, il progetto preliminare per la riatti-vazione della ferrovia. Il lavoro prevede come spesacomplessiva per la ricostruzione della ferrovia una cifradi poco inferiore agli 87 milioni di euro. La ferrovia inu-tilizzata dal 1987 e versa in stato di degrado per tutto ilpercorso. Per questo il progetto prevede la sostituzione

    di binari e traversine e la costruzione di sovrappassi esottovie. Ma ancora rimangono in sospeso diverse que-stioni. I controlli sulle infrastrutture (ponti e viadotti) sonostati condotti unicamente a livello visivo. I costi previstiquindi potrebbero alzarsi se uno dei 14 viadotti o unadelle otto gallerie (realizzate ormai un secolo fa) doves-sero risultare non pi a norma. Anche la posizione dellastazione di Urbino, fuori citt, e la concorrenza del tra-sporto pubblico su gomma rappresentano scogli anco-ra da superare. Fano-Grosseto. Nei prossimi tre anni la Fano Grosseto non sar completata. O meglio, sar comple-tato soltanto il tratto toscano che collega Grosseto e Sie-na. Lo ha deciso il 10 aprile il Consiglio dei ministri conlapprovazione del Documento di economia e finanza(Def), nel quale la superstrada che unisce lAdriatico e ilTirreno non rientra nelle opere prioritarie. Al postodella Fano-Grosseto, sar finanziato il progetto Quadri-latero, ovvero la realizzazione di due superstrade al po-sto delle strade statali che collegano da una parte Anco-na e Perugia e dallaltra Foligno e Civitanova Marche.

    Doriana Berretta abita a Fermignano e dal 1967al 1975 andava con i figli al mare a Fano con la lit-torina. Per la bella stagione facevo labbonamentoda duemila lire al mese. Doriana ha raccontatocomera una giornata tipo: andava a svegliare i figliallalba prendeva le borse con il pranzo, le merendei costumi da bagno, i teli da mare e insieme partivanoverso Fano. Allandata - dice sorridendo, come sestesse tornando a quegli anni - cerano sempreposti liberi per sedersi e stare comodi. Il problemaera la sera, quando rientravano anche i lavoratori enon ci illudevamo mai di trovare un posto a sedere.Per i bambini era una bellissima esperienza saliresul trenino e andar al mare. Ancora oggi i miei figli,che sono ormai adulti, ricordano quei viaggi congrande piacere.

    Durante lestate noi ferrovieri chiamavamo cosla littorina, racconta Luciano Ugolini, un macchi-nista che ha guidato i treni quando ancora si ali-mentavano con il carbone e lacqua. Per alcunianni ha condotto la littorina nel tragitto Fano-Urbino e ricorda sorridendo le estati degli anni 60.Cera sempre un sacco di gente. Arrivavano anchedallUmbria per venire al mare a Fano. Su queitreni salivano quasi esclusivamente donne e bam-bini: arrivavano la mattina e tornavano la sera. Tranoi ferrovieri scherzavamo e immaginavano checosa potessero fare quelle belle donne sole al mare.I mariti, molto probabilmente, erano stati nostripasseggeri nelle primissime corse della mattina enon avrebbero avuto il tempo di andar a controllarecosa facessero le mogli.

    Piergiorgio Sartori stato il capostazione diUrbino dal 1961 al 1984 e ancora oggi si commuovequando parla della littorina. Piergiorgio ha set-tantatr anni e tantissime cose da raccontare: leavventure alla stazione, i segreti della littorina edei suoi colleghi, compagni di vita che ormai nonci sono pi. Mostra una foto che lo ritrae insieme adei colleghi davanti alla stazione di Urbino e pivolte sinterrompe vedete tutte queste persone?

    Sono rimasto solo io. Dopo essersi asciugato gliocchi torna a raccontare dellultimo viaggio deltrenino e si commuove ancora. Della littorinasapevo tutto mi chiamarono per risolvere un pro-blema. Era il 31 dicembre del 1987, riuscii a far ri-partire la littorina, ma non sapevo che si trattassedel suo ultimo viaggio. Non pensavo che avrebberochiuso la linea, pochi mesi prima avevano ristrut-turato molte delle stazioni. Ma le compagnie diautobus hanno iniziato a fare pressione e la littorina

    non pi ripartita. Le stazioni e le rotaie dellalinea ferroviaria Fano-Urbino sono abbandonatea loro stesse e chiss se torneranno a far sognarealtre persone.

    su ilducato.itspeciale interattivo

    Comera e com A pagina 4, da sinistra: la littorinain partenza; la fermata di Fossombrone; il binario che attraversa una strada; in basso Marta, Silvia e Irma, tre generazioni di donne che sono salite sulla littorina; labbonamento del 1978A pagina 5, le rotaie a Fermignano; il cartello della stazione di Urbino; i binari di Fano Qui a fianco il capostazione di Urbino con i suoi colleghi davanti alla stazione

    Le vacanze al mare

    Il treno dei cornuti

    Il capostazione

  • ilDucato6 Arte e architettura

    Da Parigi per disegnare UrbinoIl nostro Rinascimento qui

    Venti studenti dellaParis-Bellevi l le,scuola superiorefrancese di archi-

    tettura, sono stati in vacanzastudio per una settimana aUrbino. Sono arrivati il 25aprile e si sono subito sparsiper la citt per rappresen-tarne su carta larchitettura,a matita o a colori, in vistadi una mostra a Parigi cheavr per tema proprio la cittducale.I futuri architetti, di et

    compresa tra i 20 e i 25 anni,sono stati seguiti da quattrodocenti della scuola che lihanno affiancati durante illavoro. Non ero mai stato aUrbino prima, ma unluogo famoso racconta lostudente Tristan Guibert, 21anni, in testa un cappelloborsalino bianco lab-biamo studiato a scuola, du-rante il corso di Storiadellarchitettura. Tutti cono-sciamo i grandi personaggidel Rinascimento, comeRaffaello e Piero della Fran-cesca. Gli studenti sono iscritti

    alla scuola di Parigi ma pro-vengono da tutta la Francia.Solo uno di loro gi stato aUrbino: Lho visitata lascorsa estate, durante unviaggio in Italia con la miafamiglia dice il ventenneRolin Come passeggiavoper il centro di notte e ingiro cera molta gente vestitacon costumi medievali,

    MAURO TORRESI forse per una festa. Era per-fetto! E stato come tornareindietro nel tempo. Anchelo stile degli edifici in centroha colpito i ragazzi: Mipiace ogni palazzo, soprat-tutto perch sono tutti inmattoni, aggiunge Rolin. I ragazzi hanno fatto per

    lo pi disegni dal vero, sce-gliendo se rappresentarelintero edificio o solo undettaglio, anche su consigliodegli insegnanti. Al centrodel loro studio, lanalisi dellerelazioni architettoniche trale diverse aree della citt, fravia Raffaello, piazza dellaRepubblica e via Vittorio Ve-neto.Celine Mesnard nel suo

    blocco di fogli ha tratteg-giato il Duomo di Urbino.Seduta su un lato dellapiazza, ricrea su carta il log-giato della chiesa di SanFrancesco. Qui ci sonobegli edifici dice larchi-tettura molto bella, tuttoben disposto. La Fortezza,poi, fantastica.Qui incredibile dice

    Clemence Snyman, 20 anni riesci a sentire la storia chequesto posto racconta. Inquesto luogo c una bellaarmonia, tutte le facciatesono notevoli. I palazzihanno volumi molto grandie finestre piccole; il clas-sico stile italiano. Sonomolto felice di essere qui.Secondo Rolin Come, Ur-

    bino una citt a misuraduomo. Mi piacciono le suevie, cos strette. La citt du-cale piaciuta ai ragazzi fran-

    cesi che per non si trasferi-rebbero qui: Per vivere pre-ferisco le grandi citt diceRolin le metropoli hannoparecchia energia. E ancora:Potrei trasferirmi qui giustoper qualche mese affermaTristan Guibert noi venia-mo da Parigi.Ma alla fine di tutto, sar

    Urbino ad arrivare nella ca-pitale francese. Dopo glischizzi dal vero, i 20 studentidi architettura hanno dise-gnato usando anche i colori.E i risultati saranno oggettodi una futura mostra, alla Pa-ris-Belleville.

    Quattro studenti francesi della scuola superiore di architettura Paris-Belleville disegnano dal veroin piazza della Repubblica. In basso uno schizzo con linchiostro di china

  • Chiudere unorche-stra come chiude-re una fabbrica. Per-ch lorchestra pro-

    duce cultura, ma anche eco-nomia. Con queste parolelassessore regionale alla Cul-tura Pietro Marcolini ha ri-sposto allideatrice del fe-stival di Urbino, Lella Maz-zoli. Che ai suoi ospiti haposto questa domanda: pro-muovere la cultura convie-ne? Quattro giorni per tro-vare le risposte. Due citt -Urbino e Fano - sei locatione 67 relatori per quattro me-dia: stampa, radio, tv e web.Risultato, una serie di inter-venti poco partitici e moltodi cultura dice Mazzoli e un respiro di sollievo suuna cultura che resiste, an-che al di fuori degli spazitradizionali. Ora che si sonoassottigliati i confini tra imezzi, la cultura pu essereportata ovunque, dovechiunque pu trovarla. Oltre1300 gli spettatori, il 25% inpi rispetto al 2014. Tantis-simi giovani. Strano, mabello, vederli al dibattito sulfuturo della carta stampata.

    Promuovere la cultura per rilanciare leconomia

    ISABELLA CIOTTI

    Giacomo Manzoli e Steve della CasaIronia e cultura possono andare daccordo. A Fanoper Evento Cinemalincontro con i due critici cinematografici:da Ferreri a Nanni Moretti passando per Woody Allen, i due hanno selezionatoi dodici film che hanno contribuito a divulgare la cultura. Alla serata ha partecipato la regista Elisabetta Sgarbi

    Teatro della Fortuna di Fano Unimmagine della suggestiva sala del teatro fanese, una delle cornici prescelte per il festival del giornalismo culturale. A Urbino gli appuntamenti sono stati ospitati nelle sale di Palazzo Ducale e al teatro Sanzio. La giornata di chiusura si svolta invecealla Mediateca Montanari di Fano, dove si registrata la massima affluenza

    Emanuele Bevilacqua, autore ed editoreSe un giornale chiude, la colpa di chi lo fa. Lex direttore del settimanalePagina 99, chiuso a gennaio,conferma:Stiamo lavorandoper riaprirlo. Sono fiducioso

    Studenti dellIsia allinaugurazione del FestivalPer la presentazione di M. una metronovela, il libro di Stefano Bartezzaghi, gli allievi dellistituto darte hanno rappresentato in un murales la metro di Milano

    Maria Corras, Rai Radio Tre Vivere di audio documentari impossibile ma non possiamo farne a meno

    Piero Dorfles, giornalista RaiSul piccolo schermo la cultura c, ma soltantoin trasmissioni nascoste

    Ernesto Bassignano, giornalista radiofonico e cantautoreEravamo io, De Gregori e Venditti.., ha raccontato Bassignano a Fanonel suo concerto per i 70 anni dalla Liberazione. Il suo Bella Ciao uno dei tanti momenti musicali regalati nei giorni dellevento

    ilDucato7Festival del giornalismo

  • Droga/2

    Arrestati in novec un ex calciatoreIl Gip di Urbino Vito Savino haemesso nove misure dicustodia cautelare per spacciodi stupefacenti. Sette lepersone finite in carcere e dueagli arresti domiciliari. Tra gliarrestati c anche MartinMerolli, ex giocatore del SantaCecilia Calcio di Urbania. Glispacciatori operavano in tuttoil territorio della provincia .

    Expo/1

    La citt ideale a Milano per lExpoIn mostra allExpo di Milano ilquadro simbolo di Urbino, Lacitt ideale, ancora nondefinitivamente attribuito aPiero della Francesca.Lassessore alla cultura e allarivoluzione Vittorio Sgarbi hadichiarato che non era alcorrente del prestito. Ha perriconosciuto che potrebbeessere unoccasione perUrbino, vista leccezionalitdellesposizione Universale.

    Expo/2

    Biglietti a 10 europer gli universitariLUniversit di Urbino ha aderito alliniziativa BigliettoScuola Expo 2015, grazie allaquale tutti gli studentipotranno acquistare unbiglietto per lesposizione diMilano a 10 euro anzich a 39.Sar sufficiente entrarenellarea riservata del sitodateneo e seguire le istruzioni.Lofferta scade il 13 maggio.

    Sanit

    Sportello gratuitoper consulti mediciQuattro medici hanno apertonella sede della Croce Rossauno sportello di orientamentosanitario. un servizio gratuitoper chiunque abbia bisogno diun consulto medico. Il team,che lavora su base volontaria, composto dalle ginecologheRosaria Pignataro e AnnaCaporaletti, dal radiologoFranco Bevilacqua e dal dottorPiero Benedetti, primario dimedicina allospedale di Cagli.Lo sportello in via GaetanoDonizetti 1 a Fermignano. aperto il luned e il marteddalle 17 alle 19, il mercoleddalle 10 alle 12.30. possibileprenotare al numero3405469476.

    Francesco Baldacci, 29 anni diChieti, e la coinquilina di 21anni, di cui la polizia non hareso noto il nome, avevano incasa quasi un chilo dimarijuana e una quindicina dipiante. Nellappartamento divia Oddi la polizia ha trovatoanche 850 euro in contanti euna serie di apparecchiatureusate per favorire la crescitadellerba. Quando siamoentrati siamo rimasti senzaparole - ha detto il vicequestore di Urbino SimonePineschi - erano produttoriprofessionisti. Il ragazzo hacercato di discolparsiattribuendo la responsabilitalla ragazza. Il Gip haconvalidato larresto e i ragazzisono ora in libert in attesa delprocesso.

    Incidenti

    Suv contro un paloferite tre personeMercoled 22 aprile un auto uscita di strada al chilometro67 di via Bocca Trabaria e haterminato la sua corsa controun palo della luce. Le scheggecausate dallimpatto hannoferito due pedoni che stavanocamminando sul bordo dellacarreggiata. Conducente epedoni sono stati trasportati inospedale.

    Droga/1

    Un orto per duecoinquilini nei guaiDue studenti di Urbino sonostati arrestati per spaccio ecoltivazione di marijuana.

    con il bancomat . Quando idue sono stati fermati con lorocera anche un terzo uomo.

    Giustizia

    Minaccia carabinieriassolta dopo 5 anniAveva insultato un carabinierenel 2010 dopo aver subito untrattamento sanitarioobbligatorio. Per questo, 5anni fa, Patrizia Gamba erastata accusata di minaccia apubblico ufficiale. Il giudice di Urbino PaoloCigliola ha assolto la donna.Perch, dice larticolo 599 delcodice penale, non punibilechi commette ingiuria odiffamazione nello stato diradeterminato da un fattoingiusto altrui.

    ilDucato8

    LO SCATTO

    I Torricini di Palazzo Ducale tornano a vedere laluce. La scorsa settimana sono iniziati i lavori dismantellamento dei ponteggi, e il torricinosinistro ora libero dalle impalcature. Il destro ancora coperto da una struttura necessaria alrestauro del monastero di Santa Chiara, che sarultimato a fine agosto. Sono trascorsi due annidallinizio dei lavori, e quattro mesi sono passati

    dal 29 dicembre, data prevista per la chiusura delcantiere. Ora il termine fissato al 26 agosto. Seil tempo sar bello i ponteggi saranno smontatiprima, promette il direttore dei lavori Bruno deMartinis. Il torricino sinistro stato liberatogiusto in tempo per linizio di Expo Marche,previsto per la met di maggio e ospitato neilocali della Data, lantica scuderia del palazzo.

    Torricini, questestate i turisti e gli urbinati li vedranno cos

    Notiziario

    ASSOCIAZIONE PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO, fondata da Carlo Bo. Presidente:Vilberto Stocchi, Rettore dell'Universit di Urbino Carlo Bo. Consiglieri per l'Universit: BrunoBrusciotti, Lella Mazzoli, Carlo Magnani; per l'Ordine: Nicola Di Francesco, Stefano Fabrizi, Simonetta Marfoglia; per la Regione Marche: Jacopo Frattini, Alessandra Ciolli; per la Fnsi:Giovanni Rossi, Giancarlo TartagliaISTITUTO PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO: Direttore Lella Mazzoli, Direttore emerito:Enrico Mascilli Migliorini. SCUOLA DI GIORNALISMO: Direttore Giannetto Sabbatini RossettiIL DUCATO Periodico dell'Ifg di Urbino Via della Stazione, 61029 - Urbino - 0722350581- fax 0722328336 http:// ifg.uniurb.it/giornalismo; e-mail: [email protected] Direttore responsabile: Giannetto Sabbatini Rossetti; Stampa: Arti Grafiche Editoriali Srl -Urbino - 0722328733 Registrazione Tribunale Urbino n. 154 del 31 gennaio 1991

    Universit/1

    Pesaro studi aperta fino al 2017Il polo distaccatodellUniversit di Urbino consede a Pesaro rester attivofino al 2017. Gli studenti giiscritti alle facolt pesaresitermineranno il loro percorsol, mentre per le matricole ilcorso di laurea si concluder aUrbino. Trovato laccordoanche con il rettoredellUniversit VilbertoStocchi, che avrebbe preferitospostare gi da ottobre 2015tutti i corsi a Urbino.

    Universit/2

    Erasmus weekParte la II edizioneDal 4 all8 maggio tornalErasmus International Week,liniziativa che porta a Urbinodocenti e ricercatori da tuttaEuropa. Gli incontri siterranno nellaula D1 dellareaVolponi (ex Magistero).Relatori in arrivo dalleuniversit tedesche,ungheresi, polacche efinlandesi.

    Mondo

    Terremoto in Nepal, salvi i due fanesiDopo ore di apprensione,Pietro Marcucci e GianlucaCantiani, due alpinisti fanesi di49 e 50 anni, hanno fattosapere di stare bene. Almomento della scossa di 7.8gradi della scala Richter che hacolpito il Nepal, i due sitrovavano alle pendici delmonte Everest. Erano arrivatiuna settimana prima perscalare la cima pi alta delmondo. Nella tragedia hainvece perso la vita laspeleologa di Ancona GigliolaMancinelli.

    Furti

    Rubano in ospedalefermate 3 personeHanno rubato un portafoglidalla borsa di unimpiegataallospedale di Urbino e fattoacquisti e prelievi per oltremille euro. Due giorni doposono stati fermati in Abruzzo. Acompiere materialmente ilfurto stato un uomo, che si infilato in un ufficiodellamministrazione e hasottratto portafogli e cellulareda una borsa. Una donna,complice del ladro, ha inveceeffettuato alcune operazioni