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LEZIONE 1
Legge n. 107/2015, riordino delle disposizioni
normative in materia di sistema nazionale
d’istruzione e formazione (D.Lgs n. 59/2017) e
modalità per l’acquisizione dei CFU (D.M. n.
616/2017)
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- Analisi della Legge n. 107
Comma 1
La legge si pone l’obiettivo di dare piena attuazione alle norme
dell’autonomia scolastica (art. 21 – Legge n. 59/1997)
Le finalità:
- affermare il ruolo centrale della scuola nella società della
conoscenza
- innalzare i livelli d’istruzione e le competenze degli
studenti, rispettandone tempi e stili di apprendimento
- contrastare le disuguaglianze territoriali e socio-culturali
- prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica
- realizzare una scuola aperta, laboratorio permanente di ricerca
- garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo
formativo e istruzione permanente
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La realizzazione delle finalità richiede alle scuole di connotarsi
in termini di:
- assunzione delle decisioni e scelte adeguate da parte degli organi
collegiali
- organizzazione scolastica rivolta alla flessibilità
- efficacia ed efficienza nel servizio scolastico
- ottimizzazione dell’impiego di tutte le risorse
- introduzione di tecnologie innovative
- coordinamento con il contesto territoriale
Comma 2
Programmazione triennale dell’offerta formativa
il Piano triennale dell’offerta formativa in vista:
- del potenziamento dei saperi e delle competenze delle
studentesse e degli studenti
- dell’apertura della comunità scolastica al territorio, con il
coinvolgimento pieno delle istituzioni e delle realtà locali
“il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolasti che ed esplicita
la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e
organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della
loro autonomia”
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Il PTOF è l'anima dell'autonomia scolastica e dovrà
essere:
- predisposto entro il mese di ottobre dell'anno scolastico
precedente al triennio di riferimento e rivisto annualmente,
sempre entro il mese di ottobre
Nel PTOF si dovranno specificare anche insegnanti e
discipline che devono coprire:
a. il fabbisogno
• dei posti comuni
• di sostegno
• del potenziamento dell'offerta formativa
b. il fabbisogno relativo ai posti del personale
amministrativo, tecnico e ausiliario
c. il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature
materiali
Cosa inserire nel PTOF?
- progettazione triennale dell’offerta formativa per il potenziamento
dei saperi e delle competenze degli studenti
- iniziative di potenziamento e attività progettuali per il
raggiungimento degli obiettivi formativi
- iniziative di formazione rivolte agli studenti per la conoscenza
delle tecniche di primo soccorso
- progettazione delle attività formative rivolte al personale docente,
amministrativo, tecnico e ausiliare
- definizione delle risorse occorrenti
- attuazione dei principi delle pari opportunità
- attività e progetti di orientamento
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Nei piani per la scuola secondaria di secondo grado:
- percorsi alternanza scuola-lavoro
- attività di formazione in materia di tutela della salute e
della sicurezza nei luoghi di lavoro
- azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali
degli studenti attraverso il Piano Nazionale per la scuola
digitale
Il Piano è
- elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi
per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di
amministrazione definite dal Dirigente scolastico
- approvato dal Consiglio d’Istituto
- pubblicato sul portale unico nazionale
- l’Ufficio Scolastico Regionale verifica che il Piano
Triennale dell’offerta formativa rispetti i limiti
dell’organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica e
trasmette al MIUR gli esiti della verifica
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Comma 3
Forme di flessibilità dell’autonomia didattica e organizzativa:
a. articolazione annuale del monte/ore di ciascuna disciplina;
b. potenziamento del tempo scolastico e progettazione
plurisettimanale e flessibile dell’orario complessivo del curricolo
e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante
l’articolazione del gruppo classe
Comma 4
Copertura finanziaria per la dotazione organica
Comma 5
Al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione
dell'autonomia e di riorganizzazione dell'intero sistema di istruzione, si
prevede nelle istituzioni scolastiche:
- l'organico dell'autonomia, funzionale alle esigenze didattiche,
organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche come
emergenti dal Piano triennale dell'offerta formativa predisposto, ai
sensi del comma 14
- i docenti dell'organico dell'autonomia concorrono alla realizzazione
del piano triennale dell'offerta formativa con attività di
insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di
progettazione e di coordinamento
Comma 6
Fabbisogno delle istituzioni scolastiche autonome
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Comma 7
Le scuole individuano il fabbisogno dell’organico dell’autonomia per il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
a. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche
b. potenziamento delle competenze metodologiche e didattiche
c. rafforzamento delle competenze di cittadinanza
d. sviluppo della legalità
e. alfabetizzazione all’arte
f. sviluppo e potenziamento delle attività motorie e dei comportamenti
a uno stile di vita sano
g. sviluppo delle competenze digitali
h. metodologie laboratoriali
i. contrasto alla dispersione scolastica
j. valorizzazione della scuola come comunità
k. apertura pomeridiana delle scuole
l. alternanza scuola/lavoro
m. percorsi formativi individualizzati
n. sviluppo della personalità degli studenti e individuazione di percorsi e sistemi
funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti
o. perfezionamento dell’italiano come seconda lingua
p. sviluppo del sistema di orientamento
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Comma 8
Scuole con insegnamento bilingue della regione Friuli-Venezia Giulia
Comma 9
Servizi di refezione scolastica
Comma 10
Iniziative di formazione per l’impiego di tecniche di primo soccorso per
studenti
Comma 11
Erogazione del fondo di funzionamento per le istituzioni scolastiche
autonome
Commi 12 e 13
Entro il mese di ottobre, l’istituzione scolastica predispone il piano
dell’offerta formativa per il triennio successivo. Il piano comprende le
iniziative di formazione/aggiornamento rivolte ai docenti e al personale
Ata. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre.
L’U.S.R. verifica la congruità del piano e lo trasmette al MIUR
Comma 14
Viene riscritto l’art. 3 del D.P.R. n. 275/1999, relativo al Pof. Il Ptof innanzitutto
dovrà indicare anche il fabbisogno di posti di organico (posti comuni-sostegno-per
il potenziamento dell’offerta formativa). Il piano è elaborato dal collegio dei
docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione
e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal
consiglio d’istituto
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Comma 18
Il dirigente scolastico individua il personale da assegnare ai posti
dell’organico dell’autonomia, con modalità di cui ai commi da 79 a 83
Comma 19
Risorse per il PTOF.
Comma 20
Per l’insegnamento della lingua inglese, della musica e dell’educazione
motoria, nell’ambito delle risorse e organico disponibili….
Comma 22
Nei periodi di sospensione dell’attività didattica, le istituzioni
scolastiche e gli enti locali, anche in collaborazione con le famiglie
interessate e con le realtà associative del territorio e del terzo settore,
possono promuovere nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e
strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi
o maggiori oneri per la finanza pubblica, attività educative, ricreative,
culturali, artistiche e sportive da svolgere presso gli edifici scolastici
Comma 24
L’insegnamento delle materie scolastiche agli studenti con disabilità è
assicurato anche attraverso delle differenti modalità di comunicazione
senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica
Comma 28
Le scuole secondarie di secondo grado introducono insegnamenti
opzionali nel secondo biennio e nell’ultimo anno anche utilizzando la
quota dell’autonomia e gli spazi di flessibilità
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Comma 29
Il dirigente scolastico, di concerto con gli organi collegiali, può
individuare percorsi formativi e iniziative dirette all’orientamento e a
garantire un maggiore coinvolgimento degli studenti, nonché la
valorizzazione del merito scolastico dei talenti
Comma 30
Curriculum studente ed esame di Stato
Comma 31
Docenti per il coordinamento degli insegnamenti opzionali.
Comma 32
Orientamento degli studenti stranieri
Comma 33
Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di
orientamento degli studenti negli istituti tecnici e professionali
per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell’ultimo
anno del percorso di studi, di almeno 400 ore e, nei Licei, per
una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio.
I percorsi di alternanza sono inseriti nei piani triennali
dell’offerta formativa
Commi 34-43
Ulteriori norme in materia di alternanza scuola/lavoro
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Commi 44-56
Norme in materia di istituti tecnici superiori e fondazioni
Commi 57-60
Norme sulla diffusione delle tecnologie digitali (con uno
stanziamento di 90 milioni di euro come da comma 62)
Commi 63-69
Organico dell’autonomia – organico in base regionale – L’organico
considera il fabbisogno per progetti e convenzioni di particolare
rilevanza didattica e culturale espresso da reti di scuole o per progetti di
valore nazionale. Dall’anno scolastico 2016/2017 i ruoli sono stati
articolati su ambiti territoriali e definiti dagli U.S.R. entro il 30 giugno
2016
Comma 65
Organico dell’autonomia. Il personale della dotazione organica
dell’autonomia è tenuto ad assicurare prioritariamente la copertura dei
posti vacanti e disponibili
Comma 68
Organico dell’autonomia. L’organico dell’autonomia comprende
l’organico di diritto e i posti di potenziamento, l’organizzazione, la
progettazione e il coordinamento, incluso il fabbisogno per i progetti e le
convenzioni di cui al quarto periodo del comma 65
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Commi 70-72
Norme sugli accordi di rete
Le reti, costituite entro il 30 giugno 2016, sono finalizzate alla
valorizzazione delle risorse professionali, alla gestione comune di
funzioni e di attività amministrative, nonché alla realizzazione
di progetti o di iniziative didattiche, educative, sportive o
culturali d’interesse territoriale
Comma 73
Ambiti territoriali e sede di servizio. Il personale docente di
ruolo, già in servizio conserva la titolarità nella propria scuola.
A partire dal 2016/2017 vengono assegnati agli albi i docenti:
- assunti in ruolo si sensi del comma 98, lettere b) e c)
- in esubero o soprannumero per il 2016/2017
Dal 2016/2017 la mobilità opera fra gli albi territoriali
Comma 75
Organico dei posti di sostegno
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Commi 78-85
Comma 78 - Ruolo e funzioni del dirigente scolastico. Il
dirigente scolastico svolge compiti di direzione, gestione,
organizzazione e coordinamento (si veda art. 25 T.U.
165/2001)
Comma 79 – La richiesta di assunzione dagli albi
territoriali da parte dei dirigenti scolastici
Comma 80 - Incarichi triennali, assegnati con criteri
pubblici e trasparenti
Comma 81 - Dichiarazione d’inconsistenza di casi
d’incompatibilità.
Comma 82 – L’incarico è assegnato dal dirigente
scolastico e si perfeziona con l’accettazione del docente
Comma 83 - Il 10% di docenti che collaborano con il
dirigente scolastico
Comma 84 - Riduzione numero di alunni per classi.
Comma 85 - Copertura assenze fino a10 giorni
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Comma 86
Fondo unico nazionale per la retribuzione di posizione e di risultato dei
dirigenti scolastici
Commi 93-94
Criteri per valutare i Dirigenti scolastici e composizione dei Nuclei di
valutazione
Commi 95-107
Piano straordinario assunzioni. Il comma 95 richiama la tabella 1, cui i
posti di organico di potenziamento scuola primaria (18.133), scuola
secondaria di primo grado (7.206), scuola secondaria di secondo grado
(23.473) e sostegno (6.446). Fasi del piano di assunzioni
a. docenti GAE + docenti del concorso 2012 (fase provinciale) per
10.849 posti + residuo della fase 0
b. docenti GAE + docenti del concorso 2012 su posti vacanti e
disponibili residui (fase nazionale)
c. docenti GAE + docenti del concorso 2012 su posti di organico di
potenziamento
Prima delle tre fasi del piano si provvede alle consuete assunzioni in
base alle norme già in vigore (fase 0) per 36.627 posti (21.880 comuni e
14.747 per il sostegno). Fase 0 circa 29.000 docenti; fase b per circa
13.000 docenti
Comma 108
Piano straordinario di mobilità 2016/2017
Commi 109-114
Nuove modalità di reclutamento concorsuale
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La valutazione e valorizzazione dei docenti
Riferimenti normativi antecedenti alla Legge n. 107/2015:
Artt. 9 e 10 del Regio Decreto n. 1054/1923
- Art. 9
Ai professori straordinari ed ordinari sono dovuti gli stipendi di cui
all'annessa tabella n. 2.
Ad essi inoltre è corrisposta una indennità di studio, non
computabile agli effetti della pensione, nella misura stabilita dalla
tabella stessa. Il professore consegue, dalla promozione ad
ordinario, quattro aumenti quadriennali di stipendio e due
aumenti quinquennali.
Il professore ordinario, giudicato di merito distinto, consegue
l'aumento di stipendio con l'anticipazione di un anno.
La qualifica di merito distinto non può attribuirsi anno per anno,
per ciascuna disciplina o gruppo di discipline in ciascun tipo e
grado di istituti, ad un numero di professori superiore ad un
decimo di coloro che si trovino nella identica condizione di
anzianità.
- Art. 10
Il professore che abbia ottenuto due aumenti anticipati di
stipendio per merito distinto entra a far parte del rispettivo ruolo
d'onore di cui all'annessa tabella n. 3 con stipendio determinato in
base alla propria anzianità, oltre l'indennità di studio.
Il professore appartenente al ruolo d'onore, al quale sia inflitta una
punizione più grave che la censura, sarà restituito al ruolo comune
e vi avrà il posto e lo stipendio che avrebbe ottenuto se non ne
fosse mai uscito.
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Art. 3 della Legge n. 165/1958
- Ordinamento delle carriere e trattamento economico del
personale insegnante o direttivo - (Concorsi per merito
distinto)
Nel 1973 con la Legge-delega n. 477, viene introdotta la
valutazione del servizio su richiesta del docente
Art. 66, co. 3, del DPR n. 417/1974 (La valutazione è
motivata tenendo conto):
- delle qualità intellettuali
- della preparazione culturale e professionale, anche con
riferimento a eventuali pubblicazioni
- della diligenza
- del comportamento nella scuola
- dell'efficacia dell'azione educativa e didattica
- delle eventuali sanzioni disciplinari
- dell'attività di aggiornamento
- della partecipazione ad attività di sperimentazione
- della collaborazione con altri docenti e con gli organi della
scuola
- dei rapporti con le famiglie degli alunni, nonché di attività
speciali nell'ambito scolastico e di ogni altro elemento che
valga a delineare le caratteristiche e le attitudini personali,
in relazione alla funzione docente
La valutazione non si conclude con giudizio complessivo, né
analitico, né sintetico e non è traducibile in punteggio
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Art. 448 del T.U. 297/1994:
− qualità intellettuali, della preparazione culturale e
professionale, anche in riferimento a eventuali pubblicazioni,
dell'attività di aggiornamento
− della diligenza e del comportamento nella scuola e delle eventuali
sanzioni disciplinari
− dell'efficacia dell'azione educativa e didattica, della
partecipazione ad attività di sperimentazione
− della collaborazione con altri docenti e con gli organi della
scuola, dei rapporti con le famiglie degli alunni, nonché di
attività speciali nell'ambito scolastico
Art. 11 del T.U, n. 297/1994 - Comitato per la valutazione del
servizio dei docenti
1. Presso ogni circolo didattico o istituto scolastico è istituito il comitato per
la valutazione del servizio dei docenti
2. Il comitato è formato, oltre che dal direttore didattico o dal preside, che
ne è il presidente, da 2 o 4 docenti quali membri effettivi e da 1 o 2 docenti
quali membri supplenti, a seconda che la scuola o istituto abbia sino a 50
oppure più di 50 docenti
3. I membri del comitato sono eletti dal collegio dei docenti nel suo seno
4. La valutazione del servizio di cui all'articolo 448 ha luogo su richiesta
dell'interessato previa relazione del direttore didattico o del preside
5. All’eventuale valutazione del servizio di un membro del comitato provvede il comitato
stesso, ai cui lavori, in tal caso, non partecipa l'interessato
6. Il comitato dura in carica un anno scolastico
7. Le funzioni di segretario del comitato sono attribuite dal presidente ad uno dei docenti
membro del comitato stesso
8. Il comitato di valutazione del servizio esercita altresì le competenze
previste dagli articoli 440 e 501 in materia di anno di formazione del
personale docente del circolo o istituto e di riabilitazione del personale
docente
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Il nuovo co. 3 dell’art. 11 del T.U. della scuola rivisitato
dalla legge 107/2015 elenca tre aree dell’attività
professionale docente all’interno delle quali i Comitato
dovrà indicare i criteri per l’assegnazione del bonus
Le tre aree riguardano:
− «qualità dell’insegnamento e del contributo al
miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo
formativo e scolastico degli studenti». L’insegnamento è l’attività
fondamentale e prevalente del docente ed è quindi quella che deve
trovare più attenzione nella definizione degli indicatori e maggiore
peso ai fini della graduatoria di valutazione;
− «risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in
relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e
dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della
collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla
diffusione di buone pratiche didattiche». Sono le attività che
alimentano la professione e ne consentono lo sviluppo
professionale, per il miglioramento delle performances degli allievi
e del sistema di educativo in generale; in quanto supporto alla
professione rilevano in modo sostanziale riguardo alla valutazione;
− «responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo
e didattico e nella formazione del personale». Riguardano
figure già definite nell’ordinamento e incentivate
contrattualmente, che rivestono ruoli organizzativi e gestionali
importanti per il buon andamento della scuola, ma non
determinanti ai fini dell’attività professionale; assumono pertanto
peso minore nella valutazione dell’attività complessiva del docente
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Un’ipotesi di scheda di valutazione
Partendo dalle indicazioni date dalla legge (nuovo art. 11 del D.lgs
n. 297/1994, c. 3) e tenendo conto della già motivata graduatoria
di prevalenze, si possono suddividere le aree in tre blocchi:
- Area A (max punti 45/100):
- qualità dell’insegnamento - caratteristiche professionali .....
(max punti 20)
- contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica .....
(max punti 20)
- successo formativo e scolastico degli studenti .....
(max punti 5)
- Area B (max punti 35/100):
- potenziamento delle competenze degli alunni .....
(max punti 15)
- innovazione didattica e metodologica .....
(max punti 10)
- documentazione e diffusione delle buone pratiche .....
(max punti 10)
- Area C (max punti 20/100):
- responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e
didattico .....
(max punti 10)
- formazione del personale .....
(max punti 10)
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Il D.Lgs n. 150/2009
rappresenta
la svolta per la valutazione del personale docente, perché in esso si
sostiene che con un apposito provvedimento, il MIUR dovrà
istituire il “Sistema di misurazione e valutazione delle
performance”, individuare il “grado di raggiungimento degli
specifici obiettivi” (performance individuale), la “qualità e
quantità del contributo della performance individuale
all’istituzione scolastica di appartenenza”, nonché le “competenze
dimostrate” e i “comportamenti professionali e relazionali”
Commi 115-120 della Legge n. 107
Valutazione del periodo di prova dei docenti
Comma 117
Il personale docente ed educativo in periodo di formazione e di prova è
sottoposto a valutazione da parte del dirigente scolastico, sentito il
comitato per la valutazione, sulla base dell’istruttoria di un docente al
quale sono affidate dal dirigente scolastico le funzioni di tutor
Commi 121-123
Carta elettronica dei docenti
Commi 121-125
Aggiornamento obbligatorio dei docenti (stanziamento di 40 milioni di
euro)
Commi 126-130
Valorizzazione del merito del personale docente e nuova composizione
del comitato di valutazione
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Comma 127
Il dirigente scolastico sulla base di criteri individuati dal comitato per la
valutazione dei docenti, assegna annualmente al personale docente una
somma del fondo di cui al comma 126 sulla base di una motivata
valutazione (comma 126 – dotazione di 200 milioni ed essendo le scuole
circa 8.000 a ogni istituzione sarà assegnata la somma di circa 25.000
euro)
Comma 129
Modifica dell’art. 11 del testo unico 297/1994. Nuovo comitato di
valutazione con tre docenti (due scelti dal collegio dei docenti e uno dal
consiglio d’istituto), due genitori (nella scuola secondaria di secondo
grado un genitore e uno studente), un esperto esterno, designato
dall’U.S.R.
Il comitato è presieduto dal dirigente scolastico. Il comitato definisce i
criteri per la valorizzazione dei docenti che dovranno comunque fare
riferimento alla qualità d’insegnamento e del contributo al
miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo
e scolastico degli studenti. Si dovrà tener conto anche delle
responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e
nella formazione del personale. Spetta al comitato anche esprimere
parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il
personale docente. Per questo compito l’organo è formato dai tre
docenti e integrato dal docente cui sono state affidate le funzioni di
tutor
Commi 131-132
Limite massimo della durata del contratto a tempo determinato
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Commi 133-135
Norme varie sui distacchi e comandi
Commi 136-141
Portale unico dei dati della scuola
Commi 142-143
Problemi relativi alla gestione amministrativa e contabile
Comma 144
Risorse per il potenziamento del sistema di valutazione delle scuole
Comma 145
School Bonus
Commi 146-148
Soggetti titolari di credito d’imposta
Comma 151
Detraibilità delle spese sostenute per la frequenza scolastica
Comma 152
Riconoscimento della parità scolastica
Commi 180-185
Deleghe al Governo per l’emanazione di specifici provvedimenti delegati
Comma 181
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Deleghe assegnate al Governo:
- riordino delle disposizioni normative in materia di sistema nazionale d’istruzione e
formazione - DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 59 - Riordino, adeguamento e
semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola
secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione, a
norma dell'art. 1, commi 180 e 181, lett. b), della legge 13 luglio 2015, n. 107
- inclusione scolastica degli alunni disabili - DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n.
66 - Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma
dell'art. 1, commi 180 e 181, lett. c), della legge 13 luglio 2015, n. 107
- revisione dei percorsi d’istruzione professionale - DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile
2017, n. 61 - Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale nel rispetto dell'art. 117 della
Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell'istruzione e formazione professionale, a norma
dell'art. 1, commi 180 e 181, lett. d), della legge 13 luglio 2015, n. 107
- sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita a 6 anni - DECRETO
LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 65 - Istituzione del sistema integrato di educazione e di
istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell'art. 1, commi 180 e 181, lett. e), della legge
13 luglio 2015, n. 107
- diritto allo studio - DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 63 - Effettività del diritto
allo studio attraverso la definizione delle prestazioni, in relazione ai servizi alla persona, con
particolare riferimento alle condizioni di disagio e ai servizi strumentali, nonché potenziamento
della carta dello studente, a norma dell'art. 1, commi 180 e 181, lett. f), della legge 13 luglio
2015, n. 107
- promozione e definizione della cultura umanistica - DECRETO LEGISLATIVO 13
aprile 2017, n. 60 - Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del
patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività, a norma dell'art. 1, commi
180 e 181, lett. g), della legge 13 luglio 2015, n. 107
- scuole italiane all’estero - DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 64 - Disciplina
della scuola italiana all'estero, a norma dell'art. 1, commi 180 e 181, lett. h), della legge 13 luglio
2015, n. 107
- valutazione e certificazione delle competenze degli studenti - DECRETO
LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 - Norme in materia di valutazione e certificazione delle
competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'art. 1, commi 180 e 181, lett. i), della
legge 13 luglio 2015, n. 107
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Comma 195
Scuole italiane all’estero
Comma 202
Fondo “La Buona Scuola”
Commi 204-205
Copertura finanziaria
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Analisi del D.Lgs n. 59/2017
Il D.Lgs n. 59/2017 (Riordino, adeguamento e semplificazione
del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di
docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla
valorizzazione sociale e culturale della professione, a norma
dell'art. 1, commi 180 e 181, lett. b), della legge 13 luglio 2015,
n. 107)
Il Decreto:
- riordina, adegua e semplifica il sistema di formazione iniziale e
di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per
renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della
professione, a norma dell'art. 1, commi 180 e 181, lett. b), della
legge 13 luglio 2015, n. 107;
- introduce una nuova procedura per la formazione iniziale e per
il reclutamento dei docenti della scuola secondaria di primo e
secondo grado.
In esso è prevista anche una fase transitoria per la
stabilizzazione dei docenti già abilitati e/o con almeno tre anni
di servizio come supplenti.
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Art. 2 del D.lgs n. 59/2017
L’art. 2 parla del sistema di formazione iniziale e di accesso,
articolato in:
- un concorso pubblico nazionale, indetto su base regionale o
interregionale;
- un successivo percorso triennale di formazione iniziale,
tirocinio e inserimento nella funzione docente, di seguito
denominato «percorso FIT» (Formazione Iniziale e Tirocinio),
differente fra posti comuni e posti di sostegno, destinato ai
soggetti vincitori del concorso;
- una procedura di accesso ai ruoli a tempo indeterminato,
previo superamento delle valutazioni intermedie e finali del
percorso formativo.
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Il percorso FIT
Il percorso FIT si articola in:
- un primo anno, finalizzato al conseguimento del diploma di
specializzazione per l'insegnamento nella scuola secondaria o in
pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno
didattico e l'inclusione scolastica;
- un secondo anno di formazione, tirocinio e primo inserimento
nella funzione docente;
- un terzo anno di formazione, tirocinio e inserimento nella
funzione docente.
Il percorso è realizzato attraverso una collaborazione
strutturata e paritetica fra scuola, università e istituzioni
dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, denominate
«istituzioni AFAM», con una chiara distinzione dei rispettivi
ruoli e competenze.
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28
….. Il percorso FIT
La collaborazione si esplicita nella progettazione, gestione e
monitoraggio del percorso FIT, effettuati tramite gli appositi
organi collegiali a carattere regionale.
Il percorso FIT ha l'obiettivo di sviluppare e rafforzare nei
futuri docenti:
- le competenze culturali, disciplinari, didattiche e
metodologiche, in relazione ai nuclei fondanti dei saperi e ai
traguardi di competenza fissati per gli studenti;
- le competenze proprie della professione di docente, in
particolare pedagogiche, relazionali, valutative, organizzative
e tecnologiche, integrate in modo equilibrato con i saperi
disciplinari;
- la capacità di progettare percorsi didattici flessibili e adeguati
al contesto scolastico, al fine di favorire l'apprendimento critico
e consapevole e l'acquisizione delle competenze da parte degli
studenti;
- la capacità di svolgere con consapevolezza i compiti connessi
con la funzione docente e con l'organizzazione scolastica.
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……..Il percorso FIT
Il percorso FIT è progettato e realizzato in coordinamento con
il Piano nazionale di formazione, di cui all'art. 1, co. 124, della
legge 13 luglio 2015, n. 107.
Si viene immessi in ruolo, oggi, nel rispetto della
programmazione del fabbisogno delle istituzioni scolastiche,
solo per mezzo di un pubblico concorso, bandito con cadenza
biennale a partire dal 2018.
La partecipazione è aperta ai neo-laureati che siano in possesso
di almeno ventiquattro crediti nell’ambito psico-pedagogico-
antropologico-didattico e nelle metodologie e tecniche
didattiche.
Il concorso prevede due prove scritte e una prova orale.
La prima sulla disciplina della classe d’insegnamento, la seconda
sull’ambito antropo-psico-pedagogico e metodologico didattico-
tecnologico) e la prova orale sulle discipline, la lingua straniera
e l’informatica.
I partecipanti al concorso per sostegno devono sostenere anche
una terza prova scritta sulla didattica speciale.
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……. Il percorso FIT
Il percorso FIT ha una durata triennale e vi possono accedere i
vincitori di concorso, in due scaglioni annuali successivi.
Il primo anno si svolge nelle strutture universitarie con alcuni
periodi di tirocinio presso le istituzioni scolastiche.
Il percorso fa conseguire il diploma di specializzazione
all’insegnamento nella propria classe di concorso o nel sostegno.
Il percorso ha la durata di dieci mesi, con un compenso di circa
600 € mensili.
Nel secondo anno si ha una forma d’integrazione tra la
formazione e il tirocinio.
In tale fase è anche possibile avere incarichi di supplenze brevi
(max 15 giorni). Anche il percorso del secondo anno ha la durata
di dieci mesi, con un compenso di circa 600 € mensili.
Al terzo anno è assegnato un incarico annuale a tempo
determinato con la relativa retribuzione.
Il candidato, valutato positivamente al termine del primo e del
secondo anno, è, in base all’art. 13, co. 3, del D.Lgs. n. 59/2017,
assegnato, in caso di valutazione finale positiva, all'ambito
territoriale presso il quale ha prestato servizio nel corso del terzo
anno del contratto e gli è attribuito un incarico triennale, ai
sensi dell'art. 1, commi dal 79 al comma 82, della legge 13 luglio
2015, n. 107, ed è assunto a tempo indeterminato.
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……. Il percorso FIT
Il percorso FIT ha lo scopo assicurare un’adeguata formazione e
qualificazione professionale ai docenti.
Il D.Lgs. n. 59/2017 stabilisce anche che chi non risulta
vincitore di concorso, purché a proprie spese e nell’ambito del
contingente previsto dal MIUR, può iscriversi per conseguire il
corso di specializzazione.
Nella fase transitoria si ha l’immissione in ruolo attraverso le
GAE (Graduatorie ad esaurimento) per il 50% e le graduatorie
del concorso 2016 (considerando gli idonei) per il 50%.
Il D. Lgs. n. 59 (art. 17) prevede, nel 2018, una tantum,
riservato ai docenti già abilitati (presenti in GAE e in seconda
fascia).
Sono sottoposti alla sola prova orale e, dopo un anno di prova,
vengono assunti a tempo indeterminato.
Nel 2019 è previsto un concorso, riservato ai precari con almeno
tre anni di servizio e iscritti nelle terze fasce d’istituto, con una
prova scritta e una orale.
Per i vincitori è previsto un percorso FIT (Formazione iniziale e
tirocinio) di due anni.
Nello stesso anno (2019), il decreto prevede l’inizio della
procedura concorsuale ordinaria.
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……. Il percorso FIT
In linea con quanto previsto dall’art.5 del D.lgs n. 59 del 2017
(Requisiti di accesso al concorso per l’ammissione al nuovo
istituzionale percorso FIT), a coloro che avranno superato le
prove di esame, previste per i singoli insegnamenti inseriti nei
Moduli proposti, viene rilasciata la certificazione per un totale
di almeno 24 crediti formativi universitari (CFU), nelle
discipline antro-psico-pedagogiche e nelle metodologie e
tecnologie didattiche.
E’ una visione didattico-disciplinare a 180° e si capisce il perché.
Il docente oggi e soprattutto il futuro docente, a qualsiasi
concorso della scuola indirizzato, deve sapersi cibare dei
contenuti proposti dalla Psicologia, dalla Pedagogia e dalla
Metodologia.
Nulla può essere lasciato all’improvvisazione perché la scuola è
vita, respiro, condivisione, apertura, relazione di aiuto in ogni
senso e soprattutto infinita professionalità.
Come le competenze hanno fatto il pieno delle conoscenze e delle
abilità, così il sapere non può non diventare sempre di più saper
fare.
E’ un assurdo concepire il vissuto scuola senza cibarsi della
storia della pedagogia e dei canoni della pedagogia generale.
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……. Il percorso FIT
Il bambino prima e l’adolescente poi non possono essere compresi e
guidati fuori dall’orbita della loro età cronologica e mentale.
Ecco allora l’aiuto della psicologia e delle proposte fasi dell’età
evolutiva,
Una storia infinità di proposte che bisogna conoscere e che sono
l’anticamera di una didattica e di una metodologia al passo con i tempi.
Via allora all’insegnamento “costruito” e significativo, a un rapporto
apprendimento/insegnamento diversificato e vivo, con l’alunno sempre
più protagonista capace di vivere in modo consapevole le nuove
esperienze e strategie di tecnologie sempre più innovative e per certi
versi rivoluzionarie che sanno godere dei benefici proposti
dall’informatizzazione.
Chi è deputato, per scelta e convinzione, a condividere il percorso della
“scuola” deve essere pronto a dare risposte esaurienti e convincenti, con
la consapevolezza che solo una “forte” preparazione può assicurare
successi scolastici.
Il MIUR ha voluto dare indicazioni precise e mirate e solo una perfetta
integrazione di tutte le discipline può garantire una sana gestione del
vissuto scuola.
Le competenze sono frutto di un disegno strategico verso la
consapevolezza che si rende necessaria una stretta connessione tra teoria
e pratica.
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Il Decreto ministeriale n. 616/2017 - Modalità per acquisire i 24 CFU
richiesti per la partecipazione ai futuri concorsi docenti nella scuola. ai
sensi del D. lgs n. 59/1917 -
In data 10 agosto 2017, il MIUR ha siglato, in ottemperanza al D.Lgs n. 59/21017,
il decreto n. 616.
Il decreto individua le modalità per il conseguimento dei 24 crediti formativi
universitari (nei settori antropo/psico/pedagogici, nonché nelle metodologie e
tecnologie didattiche) indispensabili per la partecipazione al concorso.
Gli ambiti disciplinari, cui corrispondono i settori scientifico-disciplinari, in base al
decreto n. 616, sono:
- Pedagogia, pedagogia sociale e didattica dell´inclusione (le attività formative
concernenti i settori disciplinari M-PED e ai settori CODD/04, ABST/59 e
ADPP/01, nonché quelle riguardanti i settori disciplinari ISME/01, ISME/02,
ISDC/01 e ISDC/05 a condizione che siano certificate nei termini della pedagogia,
pedagogia sociale e della didattica inclusiva).
- Psicologia (le attività formative relative a tutti i settori disciplinari M-PSI e ai
settori CODD/04, ABST/58, ISSU/03, ISME/03 e ISDC/01, nonché quelle afferenti
al settore disciplinare ADPP01 a condizione che siano certificate nei termini della
psicologia).
- Antropologia (le attività formative riguardanti tutti i settori disciplinari M-DEA
01, M-FIL 03 e ABST/55, nonché Sono quelle afferenti ai settori disciplinari L-
ART/08, CODD/06, ISSU/01, ISSU/02, ADEA/01, ADEA/03, ADEA/04 a
condizione che sia certificata nei termini della antropologia).
- Metodologie e tecnologie didattiche generali (M-PED 03, M-PED 04 e le attività
formative afferenti ai settori disciplinari MAT/04, FIS/08, L-LIN/02, M-EDF/01,
M-EDF/02, CODD/04, ABST/59 e ADES/01, nonché quelle afferenti ai settori
specificati a condizione che siano certificate nei termini delle metodologia e
tecnologie didattiche generali).
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Il Decreto ministeriale n. 616/2017 - Modalità per
acquisire i 24 CFU richiesti per la partecipazione ai futuri
concorsi docenti nella scuola. ai sensi del D. lgs n. 59/1917
-
Il decreto espone anche quali sono i costi da affrontare.
Per i laureandi gli esami aggiuntivi saranno gratuiti.
Per coloro che già sono laureati il costo per l´integrazione degli
esami sarà, in base al reddito e ai crediti da acquisire, di al
massimo 500 euro.
I crediti dovranno essere acquisiti esclusivamente presso il
sistema universitario o l´Alta formazione artistica, musicale e
coreutica; essi si potranno anche conseguire (fino a un massimo
di 12) per via telematica.
Il decreto precisa che saranno riconosciuti anche quelli acquisiti
nell´ambito di Master, Dottorati di ricerca e Scuole di
Specializzazione.
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Riferimenti teorici e normativi
- Pietro Boccia, La “Buona Scuola”, Anicia edizioni, Roma, 2015
- Pietro Boccia, Sostegno didattico nelle scuole di ogni ordine e grado,
Maggioli editore, Rimini 2017
- Pietro Boccia, Competenze, metodologie e tecnologie didattiche, Maggioli
editore, Rimini 2018
- Pietro Boccia, Lezioni simulate per la prova orale, Maggioli editore,
Rimini 2018
- Legge n. 107/2015 - Riforma del sistema nazionale d’istruzione e
formazione
- D. lgs n. 59/2017 - Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema
di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola
secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale
della professione, a norma dell'art. 1, commi 180 e 181, lett. b), della legge
13 luglio 2015, n. 107
- D. M. n. 616/2016 - Modalità per il conseguimento dei 24 crediti
formativi universitari (nei settori antropo/psico/pedagogici, nonché nelle
metodologie e tecnologie didattiche) indispensabili per la partecipazione al
concorso
Sitografia
http://ec.europa.eu/italia/documents/attualita/futuro_ue/europa2020_it.
GRAZIE per la cortese attenzione